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Noi tentavamo, a modo nostro, di rallegrare un po’ quelle anime straziate.
…apportavano a ciascuno il proprio personale carico di tristezza, terrore e disperazione.
Un uomo in particolare…
…un uomo del quale sto per raccontarvi la storia…
…un uomo di nome Pietrolino.
in quel periodo buio…
Quella mattina, per lui, stava per cambiare ogni cosa.
NO! Quello sono io, Simio, il suo socio e compagno di strada. Appena un po’ più su…
Circolare!!
Le tenebre che attraversavamo a quell’epoca…
Sì, eccolo qua! Col pugno levato contro l’ingiustizia e la tirannia, al solito.
…non era infrequente che fosse il suono delle mitragliatrici a scandire il ritmo delle nostre giornate.
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Niente accattoni nel mio locale…
Questo caffè mi sembra perfetto. Voi che ne dite?
Non siamo accattoni, siamo saltimbanchi!
Ehm… quello che il mio amico vuole dire è che abbiamo uno spettacolo stupendo da proporLE.
Fuori!
certo! …se stessimo attraversando il deserto.
!?
Ooohh
Perché no? Dopotutto non abbiamo molta scelta.
io non mi preoccupo…
ma sì! Tutto un programma…
sono certo che una ragazza dalle mille risorse come te otterrà un trattamento di favore! TANTO PER CAMBIARE…
il mio bar non è un teatro. Andatevene! Uhm… uhm…
…una rappresentazioncina piccola piccola.
Piantatela di litigare, tutti e due! Forse potreBBe concederci di mettere in scena una piccola rappresentazione…
il nostro pubblico ci attende. Andiamo!
Uscite
E va bene, va bene…
…quando si domanda con tanta gentilezza.
immediatamente!
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A partire da quel momento non era più padrone di se stesso…
…era come posseduto…
Era un rituale, ormai…
Falsando a quel modo il proprio corpo era capace di far vedere al suo pubblico una moltitudine di cose.
Quella era la volta di un mondo sottomarino, con i suoi pesci, le sue piante acquatiche, le sue meduse e le sue alghe, che apparivano quasi magicamente agli occhi degli spettatori, stupefatti da tanta bellezza.
Prima di ogni spettacolo, Pietrolino restava immobile per un lungo istante, diceva di creare il vuoto dentro di sé per lasciare più SPAZiO possibile alle cose che avrebbe interpretato.
Finché, tutt’a un tratto… …eccolo che si animava di nuovo!
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Curiosamente, Pietrolino non sembrava mai tanto vivo come quando spariva completamente dietro ciò cui dava vita.
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Sono per me?
…e tutti i miei sforzi per tentare di dissuaderlo… Bravo!
Evviva!
io sono molto furba…
Ti rendi conto?
…sempre stata, è un dono di natura!
Gli è piaciuto da matti, te lo posso assicurare!
Ma nonostante il rischio…
il numero che Pietrolino si preparava a eseguire era assolutamente elementare per un mimo del suo calibro.
Può darsi, bellezza, se ti fai furba!
Al vostro buon cuore.
…un biglietto dei mezzi pubblici, e basta!
…lui insisteva perché rientrasse sempre nello spettacolo!
mimava Con le mani una lotta tra animali preistorici. La Germania nazista era un mostro forte ma stupido che cercava di dominare il debole.
Ma quando il debole, schivando abilmente un colpo, prendeva il sopravvento sul nemico…
Quando questi, di fronte al gigante, si trovava in difficoltà, gli spettatori trattenevano il fiato.
Non vuol dire che non gli sia piaciuto, Pietro.
Benissimo, che lo spettacolo continui…
…il pubblico reagiva con grida di gioia e applausi di un fervore tutto patriottico.
E ciò che Pietrolino amava più di ogni altra cosa era il calore che le ovazioni degli spettatori gli trasmettevano.
…andresti a metterti di guardia, per piacere?
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Per quanto fosse semplice, in tutto il repertorio non c’era numero altrettanto commovente.
Oh!
Dio mio. no!
Pietrolino lo sapeva bene, e prolungava il piacere.
Bravo!
il pubblico restava col fiato sospeso fino alla fine del combattimento, quando la creatura debole finiva per abbattere l’orribile mostro.
Abbiamo vinto!
Urrà!
Prendete quell’uomo e…
Sì!
iahuu!
…quella specie di scimmia.
Bis!
Fu un trionfo.
Ma quando Pietrolino riapparve per il tradizionale saluto…
…
…
…
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