Capitolo 1
In riva al fiume E T C I ù ùù!
Come ogni anno, all’inizio della primavera, il buon vecchio Talpa si era buttato a capofitto in una grande operazione di pulitura, spolveratura, lucidatura e altre parole in “ura”, tutte spiacevoli.
!
Accidenti accidentaccio! Ne ho abbastanza delle pulizie!
L’imbiancatura la farò domani!
OH!
Dappertutto si sentiva un clima primaverile. Il richiamo dell’aria aperta era troppo forte...
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Il Talpa sentiva sulla pelliccia la dolce carezza dei primi raggi di sole. Una lieve brezza faceva ondeggiare l’erba dei prati. Il Talpa era stato rintanato tanto a lungo da avere quasi dimenticato queste sensazioni deliziose.
Andando a spasso pensava che era un piacere vedere gli altri affaccendarsi tutt’intorno, soprattutto quando non si aveva niente altro da fare. Il bello delle vacanze non è tanto riposarsi, ma stare a guardare gli altri che lavorano.
Rimirando la superficie dell’acqua, il Talpa si mise a pensare alla storia del fiume dal ventre della terra fino agli oceani sconfinati.
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Salve! Bella mattinata, eh?!
Io sono il Topo. E tu?
Eh già già... La giornata promette proprio bene. Converrebbe approfittarne.
Che ne dici di un picnic in riva al fiume?
Va bene, d’accordo! Prepara la barca, Al cestino ci penso io.
Pia... piacere... io sono il Talpa.
Ecco fatto. Sei pronto?
Cominciamo bene, amico mio. E non siamo ancora partiti.
Oh... mi sa che mi sono un po’ ingarbugliato con gli ormeggi.
Dio mio! Che cosa hai combinato?
Allora... ho portato insalata con uova, patate, cipolle e pomodori, salame al pepe, prosciutto crudo, sottaceti, formaggio, pane, vino rosé fresco, limonata e l’occorrente per il tè. Dici che basta?
Ma il Topo esagerava un po’. Meno di un’ora dopo infatti erano già in viaggio.
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Guarda! Hai ancora un pezzetto di corda che ti spunta dal colletto.
Il Talpa pensava che era molto più piacevole chiacchierare tranquillamente sull’acqua invece che starsene chiuso in casa a fare le pulizie, perdindirindina!
Il bosco selvaggio. Ma ci si va raramente.
Che cosa c’è là in fondo?
Ci abitano persone perbene? Certo, ci sono gli scoiattoli e i conigli, che sono gente a posto.
E c’è il Tasso. Non ha un carattere facile, no di certo, ma è un buon amico. Oh issa!
Non tutti, a dire il vero. Sai come sono i conigli...
Non ci si può mai fidare di loro. Che ne dici se ci fermiamo qui per il picnic?
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Poi ci sono le donnole, le faine e gli ermellini. Sono a posto anche loro, ma a volte esagerano e...
Oohhh... che posto meraviglioso! Giusto in tempo! Il Talpa non aveva mangiato niente, tranne uno spuntino mentre era intento alle faccende.
Infine...
Il Talpa chiese se poteva avere l’onore di apparecchiare la tavola. Che bellezza tirare fuori una dopo l’altra tutte quelle leccornie e metterle ognuna al suo posto!
è ora di mettersi a tavola!
?
Stava per addentare un superbo panino al formaggio-salame-insalata-cipolla-aringa marinata quando qualcosa attirò il suo sguardo verso il fiume.
Banda di mangioni! Potevate invitarmi! Topo, tu mi deludi!
Di’, Topo, come mai c’è una fila di bolle che avanza sul pelo dell’acqua. Una fila di bolle, eh?
Ah!
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Mi dispiace, Lontra. Abbiamo deciso all’ultimo momento. Il mio amico Talpa voleva... Ah, sì, ti presento il Talpa...
Uffa! Che baraonda! C’è gente dappertutto! Me la sono svignata in questo angolino e ci trovo voi due!
Ooops! Scusate amici, non intendevo dire...
Piacere, io sono il Lontra.
...
Grmpf!... giorno... Grmp...
Ih!
f
rrtc
è un po’ orso ma non è cattivo.
Era il Tasso.
Glu
Sta’ calmo, che altro c’è?
Tasso! Mio caro Tasso! Vieni qui con noi!
AH AH AH
Che hai visto di bello sul fiume?
AH AH
In barca a remi? Il Rospo?
Ho visto il Rospo in barca a remi. Questa è nuova.
AH AH AH
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AH
AH
AH AH
AH
AH
AH
Guardate un po’ chi sta arrivando.
Quando si parla del diavolo... Chi è il Rospo?
Il Rospo è... guarda con i tuoi occhi.
Prima non c’era altro che la barca a vela...
Poi fu la volta della chiatta. Passò ore intere cercando di manovrare la gaffa.
Qualcuno vuole del vino?
L’anno scorso aveva perso la testa per la casa natante. Ci è toccato andarci e dire che ci piaceva. Adesso ha la barca a remi.
Ecco chi è il Rospo.
è un bravo ragazzo, ma non ha equilibrio.
Soprattutto in barca a remi.
Qualunque cosa faccia è sempre la stessa storia: si stufa e trova un’altra mania.
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E siccome sono il solo ad avere il costume da bagno...
Scusate ma devo andare, altrimenti nessuno darà una mano al Rospo.
Si sta proprio bene, ma bisogna pensare di tornare verso casa. Mi chiedo chi di noi due sparecchierebbe meglio...
Oh, per piacere... Fammi provare.
Il Topo accettò ben volentieri. Rimettere a posto un cesto da picnic è meno divertente che aprirlo, ma per il Talpa tutto era una gioia.
Povero Talpa! Ogni volta che, con grande fatica, era riuscito a chiudere il cesto, saltava fuori un oggetto dimenticato. Come aveva fatto un oggetto così piccolo a contenere tante cose?!
Alla fine furono pronti a partire.
Non hai dimenticato niente? No, no. Stai tranquillo.
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L’aria del tardo pomeriggio era ancora mite. Mentre remava, il Topo recitava poesie. Il Talpa digeriva il pranzo e ripensava alla splendida giornata.
“è primavera, la natura rinnova il suo manto fiorito e mi fa venire appetito, cra cra fa la ranocchia, cip cip fa l’uccellino. Ho voglia di un bicchiere di vino.”
Burp!
Oh, per piacere, Topo... lascia remare me.
Non ancora, amico mio. Devi prendere qualche lezione. Remare è più difficile di quanto sembri. Hai presente il Rospo?
ati! Ferm ai r a f i C a re... ribalt
Ma sì, ho guardato come si fa...
Che fai? Sei matto?
Oh oh oh. Ho combinato un guaio! Mi perdonerai, Topo?
Non essere ridicolo! Vuoi che un po’ di umidità spaventi un topo d’acqua?
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Adesso corri un po’ per riscaldarti. Intanto io mi tuffo per cercare il cesto da picnic.
Ecco fatto. Il danno è riparato. Vieni a casa mia così ti asciugherai e berrai un vino caldo.
Di fronte a tanta gentilezza il Talpa non riuscì a trattenere una lacrima di commozione.
E poi puoi restare da me per un po’. Non ti farebbe male...
Il Topo ebbe la delicatezza di distogliere lo sguardo. Noi no.
E così il Talpa si trasferì dal suo nuovo amico. Il vino caldo profumava di cannella e limone e i biscotti allo zenzero erano croccanti al punto giusto.
Il Topo gli raccontò fino a tarda sera delle storie di piene e di dighe, di battelli a vapore e di messaggi nelle bottiglie, le storie terribili e meravigliose della vita in riva al fiume.
Quella giornata era stata davvero appassionante. E le prossime promettevano di non essere da meno.
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