Giugno - Luglio
COMMERCIO ELETTRICO
ANNO - NOVEMBRE 2010 ANNO 3, 1, N.N. 5 -4GIUGNO - LUGLIO 2012
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IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
IMPRESE
FEDERAZIONE Puntare sempre in alto FEDERAZIONE Nuovi scenari, nuovo futuro FEDERAZIONE Costruire un network professionale
COMMERCIO COMMERCIO ELETTRICO ELETTRICO
DISTRIBUZIONE Un laboratorio per la tecnologia e l’innovazione MERCATO Risparmiare con la digitalizzazione dei processi IMPRESE Sicurezza ed efficienza per le tecnologie dell’illuminazione MERCATO Riconfigurazione del settore delle costruzioni IMPRESE Dal centralino all’appartamento domotico
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EVENTI Sicurezza 2012 IMPRESE Controllo e segnalazione sicuri Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano
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Organo Ufficiale FME
Mylos. Con standard KNX compatibile ad ogni piattaforma, dĂ vita a un nuovo modo di essere installatore. Essere flessibile, essere ABB.
ABB SACE Una divisione di ABB S.p.A. Serie civili, Home&Building Automation Tel.: 02 9034 1 Fax: 02 9034 7609
Uffici, banche, centri commerciali, complessi sportivi. Quando la progettazione si fa complessa, Mylos rende tutto piÚ semplice. Grazie alla programmazione di ogni componente secondo lo standard KNX, Mylos consente ai vari sistemi di un edificio (illuminazione, climatizzazione, sicurezza, antintrusione, automatismi) di diventare un sistema unico, personalizzabile, programmabile e riprogrammabile nel tempo. Oggi ABB ti offre un sistema integrato che migliora la vita personale e lavorativa: rende la progettazione e l’installazione piÚ flessibile, riduce il consumo energetico e salvaguarda l’ambiente. Nasce Mylos. Nasce un nuovo modo di essere installatore. Essere ABB. www.abb.it/mylos
COMMERCIO ELETTRICO
FEDERAZIONE 16
IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
è una pubblicazione Edizione Speciale S.r.l. Via Ariberto 8, 20123 Milano Tel 02 581404 – Fax 02 58140444 E-mail: mail@edizionespeciale.it www.commercioelettrico.com REA 1686261 – P.I. 03580420960 Capitale Sociale 100.000,00 euro i.v. Anno 3 N° 5 –Giugno - Luglio 2012 € 7
Una Federazione proiettata al futuro si è confrontata a Napoli e ha presentato le sue proposte per costruire insieme nuovi progetti e avviare nuove iniziative che diano valore al comparto
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e dell’efficienza, identificando nuovi processi commerciali
Direttore Editoriale Maurizio Gambini maurizio.gambini@commercioelettrico.com
e innovative modalità di comunicazione
Redazione redazione@commercioelettrico.com
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per nuove opportunità di crescita
DISTRIBUZIONE
Grafica e DTP Davide Candiani, Andrea Piomboni
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Segreteria Amministrativa Paola Pasqualini
dedicato alle più moderne e avanzate soluzioni proposte dai principali produttori per il mondo elettrico
MERCATO 24
documenti del Ciclo dell’Ordine o hanno portato fatture in Conservazione Sostitutiva. La digitalizzazione dei processi è già una realtà, come aumentarne la diffusione in Italia
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Stampa Multigraphic Srl - Arcore (MB) Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a Edizione Speciale S.r.l. o telefonando a Edizione Speciale S.r.l. TEL. 02 581404. Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010 Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N° 11208 - ISSN 0329-3479
Risparmiare con la digitalizzazione dei processi Nel 2011, 60.000 imprese si sono scambiate in formato elettronico
Ufficio abbonamenti Edizione Speciale Srl Tel: 02 581404 abbonamenti@commercioelettrico.com Condizioni di abbonamento Italia annuale: euro 70 Estero zona 1 e 2 annuale: euro 140 Estero zona 3 annuale: euro 200
Tecnologia e innovazione sono di casa a Novara Inaugurato il nuovo polo tecnologico del Gruppo Comoli Ferrari
Ufficio Vendite e Pubblicità tel: +39 02 581404, fax: +39 02 58140444 mail: ufficiovendite@commercioelettrico.com COMMERCIALE: Coordinatore vendite Italia Gabriele Brocca Romanin mail: gabriele.brocca@commercioelettrico.com tel: +39 02 58 14 04 450 Lombardia, Emilia Romagna Alessandro Martinenghi mail: amartinenghi@commercioelettrico.com cell: +39 335 5258146 Triveneto Paolo Simeoni mail: paolo.simeoni@commercioelettrico.com cell: +39 335 7887092, tel: +39 0422 495967 fax: +39 0422 460066
Costruire un network professionale Evoluzione del sistema di comunicazione
Hanno collaborato Susanna Bernardi, Paola Cipollini, Gabriele Contini, Roberto Corti, Ilaria Di Napoli, Elisa Pastorino, Massimo Poletti, Riccardo Rossi, Antonio Russo, Franco Vitali
Coordinamento Editoriale Elisa Pastorino
Nuovi scenari, nuovo futuro La filiera elettrica s’interroga e punta sui benefici dell’innovazione
Direttore Responsabile Antonio Bernardi
Comitato Editoriale Antonio Bernardi, Giancarlo Profeti
Puntare sempre in alto
Riconfigurazione del mercato delle costruzioni Efficienza, risparmio energetico e riqualificazione edilizia e urbana: questi gli asset per il rilancio delle costruzioni
EVENTI 44
Sicurezza 2012 I professionisti della sicurezza si ritrovano a Fiera Milano per l’appuntamento biennale del settore
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IMPRESE
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COMMERCIO ELETTRICO
ANNO - NOVEMBRE 2010 ANNO 3, 1, N.N. 5 -4GIUGNO - LUGLIO 2012
Sicurezza ed efficienza per le tecnologie dell’illuminazione
Giugno - Luglio
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LA COPERTINA
IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
IMPRESE
Inaugurato il nuovo centro di eccellenza europeo UL, punto di
FEDERAZIONE Puntare sempre in alto FEDERAZIONE Nuovi scenari, nuovo futuro
riferimento per produttori ed utilizzatori del settore illuminazione
DISTRIBUZIONE Un laboratorio per la tecnologia e l’innovazione
COMMERCIO COMMERCIO ELETTRICO ELETTRICO
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FEDERAZIONE Costruire un network professionale
Spazio alla tecnologia
MERCATO Risparmiare con la digitalizzazione dei processi IMPRESE Sicurezza ed efficienza per le tecnologie dell’illuminazione
Nuove torrette a scomparsa realizzate per rispondere
MERCATO Riconfigurazione del settore delle costruzioni
alle esigenze del mondo del terziario
IMPRESE Dal centralino all’appartamento domotico
Luce per tutte le esigenze Novità relative a sette aree applicative diverse, dai componenti
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a tutte le richieste dei consumatori
Controllo e segnalazione sicuri
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Una nuova gamma di pulsanti e selettori per l’automazione industriale
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Organo Ufficiale FME
FME - Federazione Nazionale Grossisti Distributori Materiale Elettrico Via Vivaio, 11 - Milano www.fmeonline.it
alle soluzioni di illuminazione complesse, per rispondere
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IMPRESE Controllo e segnalazione sicuri Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano
SOMMARIO
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EVENTI Sicurezza 2012
Dal centralino all’appartamento domotico La classificazione degli impianti secondo il nuovo Allegato A della Norma 64-8: soluzioni per ogni configurazione
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La domotica si specchia sul Lago Maggiore Una casa intelligente, che rappresenta un esempio concreto
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di sostenibilità, una nuova armonia tra edificio, uomo e ambiente
ASSOCIAZIONI 28
Influire, rappresentare e fornire servizi Rinnovato il vertice dell’Associazione Energia di Confindustria ANIE
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Obiettivo: fare sistema Nominato il nuovo Presidente di ANIE Sicurezza,
RUBRICHE 4
NEWS
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PROPOSTE
63
stampa tecnica
Associazione federata Confindustria ANIE
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Anno 3, N.5
03
Confindustria ANIE: produzione industriale in sofferenza a marzo
L’industria italiana dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica, rappresentata da Confindustria ANIE, ha evidenziato nel mese di marzo 2012, in base ai dati ISTAT, un andamento negativo nei dati di produzione industriale. Nel confronto con lo stesso mese del 2011, l’Elettrotecnica ha mostrato una flessione dei livelli di attività del 10,4 per cento e l’Elettronica dello 0,7 per cento (-5,7 per cento la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale). Nel confronto congiunturale le due macro aree mostrano andamenti disallineati. A marzo 2012, nel confronto con febbraio 2012, l’Elettrotecnica ha registrato una crescita dei livelli di attività dello 0,9 per cento. L’Elettronica ha, al contrario, sperimentato una contrazione, seppur moderata, dello 0,8 per cento. Nella media del primo trimestre 2012, nel confronto con l’anno precedente, l’Elettrotecnica ha evidenziato un risultato cumulato annuo negativo (-10,6 per cento). L’Elettronica, beneficiando del rimbalzo mostrato nei mesi precedenti, ha mostrato una variazione positiva del 2,0 per cento (-6,1 per cento la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale). «L’avvio del 2012 ha visto l’industria elettrotecnica ed elettronica italiana muoversi secondo ritmi di sviluppo decisamente più contenuti rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, che risentiva ancora del sostenuto riavvio della ripresa», ha commentato il Presidente di Confindustria ANIE, Claudio Andrea Gemme. «Il primo trimestre dell’anno in corso ha costituito un momento di particolare debolezza nel cammino di uscita dalla crisi, che si fa sempre più lontana». «Questo avviene», ha proseguito Gemme, «in una fase delicata in cui le imprese sono impegnate a sostenere importanti investimenti per adeguarsi ai nuovi mercati. In uno scenario in rapido cambiamento, gli operatori, facendo leva su risorse più scarse e vincoli più stringenti, si trovano ad affrontare sfide importanti per rispondere prontamente alla domanda di tecnologie innovative in mercati in profonda trasformazione come l’energia, il building, la mobilità sostenibile». «In un momento cruciale in cui occorre costruire con urgenza le basi per una crescita di lungo periodo», ha concluso il Presidente Gemme, «ritengo essenziale la consapevolezza da parte di tutti gli stakeholder istituzionali del ruolo che l’industria manifatturiera, in particolare i settori più evoluti e tecnologicamente avanzati rappresentati da Confindustria ANIE, può svolgere in questa direzione. Le tecnologie ANIE, che sono frutto della ricerca e della capacità innovativa delle nostre imprese, rappresentano un fondamentale volano per lo sviluppo dei mercati più strategici». Industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana: andamento della produzione industriale, variazione % da dati in volume marzo2012/ febbraio 2012
marzo2012/ marzo 2011
gennaio-marzo 2012/ gennaio-marzo 2011
Industria manifatturiera
0,6
-5,7
-6,1
Elettrotecnica
0,9
-10,4
-10,6
Elettronica
-0,8
-0,7
2,0
Fonte: elaborazione Servizio Centrale Studi Economici Confindustria ANIE su dati ISTAT
ABB: completata l’acquisizione di Thomas & Betts
Joe Hogan, CEO di ABB
04 Anno 3, N.5
L’acquisizione di Thomas & Betts s’inserisce nella strategia di espansione della Divisione Low Voltage Products di ABB in nuove aree geografiche, nuovi settori e nuovi prodotti. L’integrazione tra i componenti elettrici di Thomas & Betts e i prodotti di protezione, misura e controllo in bassa tensione di ABB porterà ad un’offerta estremamente ricca e completa. In Nord America questa integrazione raddoppierà il potenziale di mercato di ABB fino a raggiungere il valore di circa 24 miliardi di dollari. Thomas & Betts conta in quest’area, infatti, una rete di oltre 6.000 distributori e grossisti di materiale elettrico, che daranno ad ABB maggiori opportunità di commercializzazione dei propri prodotti di bassa tensione. In Europa e Asia, la capacità di copertura del mercato sarà ampliata attraverso la presenza consolidata dei canali di vendita ABB. «L’acquisizione di Thomas & Betts favorisce la nostra strategia globale e crea valore per i nostri azionisti», ha dichiarato Joe Hogan, CEO di ABB. «ABB crede fermamente nella capacità produttiva del continente americano. Abbiamo investito oltre 11 miliardi di dollari in Nord America nell’ultimo triennio per assumere un ruolo chiave nelle tecnologie per l’energia e l’automazione e oggi gli Stati Uniti sono il più ampio mercato di ABB in termini di vendite e dipendenti». Dominic Pileggi manterrà l’incarico di Presidente di Thomas & Betts e Charles Treadway, ex Chief Operating Officer, lo sostituirà nel ruolo di CEO. La sede della società è a Memphis, nel Tennessee.
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Schneider Electric: insieme ad Enel per l’efficienza energetica
CEI: riconoscimenti in occasione dell’Assemblea generale
Da sinistra: Pietro Colella, Angelo Delogu, Riccardo Furia, Andrea Farina
06 Anno 3, N.5
L’efficienza energetica è una delle principali sfide per lo sviluppo sostenibile del pianeta con benefici concreti non solo sui bilanci delle famiglie, delle imprese e dello Stato, ma anche sulle emissioni nocive per l’ambiente. Per questo, Enel Energia e Schneider Electric hanno siglato un accordo con l’obiettivo di arricchire e differenziare le relative offerte attraverso la commercializzazione integrata di energia e di prodotti e servizi per l’efficienza energetica. Grazie a questo accordo i clienti di Enel Energia potranno beneficiare di soluzioni tecnologiche appositamente pensate per gestire autonomamente i propri consumi di energia, con una riduzione degli sprechi fino al 30 per cento. L’accordo prevede la messa sul mercato di un’offerta a valore aggiunto dedicata ai clienti del segmento Business per la fornitura di energia, abbinata a soluzioni di monitoraggio remoto dei consumi. L’obiettivo è contribuire ad una maggior consapevolezza sulle dinamiche di consumo di energia elettrica, gas e acqua, grazie anche alla definizione di specifici valori di riferimento e all’individuazione di eventuali anomalie e ambiti di efficientamento. A queste si aggiungono le offerte per la Pubblica amministrazione con la possibilità di disporre di strumenti e soluzioni per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e risparmio energetico richiesti dalla normativa vigente, concorrendo al tempo stesso al sostegno di tutta la filiera della “green economy”. La collaborazione riguarderà, inoltre, soluzioni tecnologiche per il “sub metering”, l’automazione e il controllo dei principali carichi energetici (illuminazione, climatizzazione, ecc.). I servizi permetteranno ai clienti di analizzare nel dettaglio la struttura dei propri consumi e di gestire la propria energia in modo attivo. «Grazie a questa collaborazione saremo in grado di aiutare le imprese e i consumatori a misurare, monitorare e ottimizzare l’utilizzo di energia e, allo stesso tempo, a raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale», ha dichiarato Aldo Colombi, Presidente e Amministratore Delegato di Schneider Electric.
Al termine dell’Assemblea generale CEI tenutasi lo scorso 25 maggio, l’ing. Ugo Nicola Tramutoli, Presidente Generale del CEI, ha consegnato il pubblico riconoscimento al vincitore del Premio CEI – Ingegner Giorgi, indetto ogni anno per premiare i Presidenti, i Segretari dei Comitati Tecnici e dei SottoComitati CEI, CENELEC e IEC che si distinguono nell’attività di promozione dell’attività normativa in ambito elettronico ed elettrotecnico. Il vincitore, l’ing. Antonio Ardito, Presidente del CT 8/28 del CEI: “Aspetti di sistema per la fornitura di energia elettrica” e del CT 210 del CEI: “Compatibilità elettromagnetica”, nonché membro di diversi altri Comitati Tecnici CEI e IEC, con la propria opera continua a dar lustro all’immagine del CEI, contribuendo in modo significativo alla crescita della cultura normativa. La sua lunga esperienza nella gestione di progetti relativi alla pianificazione e funzionamento del sistema coinvolge più Paesi. Il suo principale campo di applicazione è l’analisi della potenza, la pianificazione e la trasmissione di sistema, nonché il design e la qualità del funzionamento di sistema, e negli ultimi anni ha mostrato particolare interesse per l’interconnessione. Obiettivo primario del lavoro di ricerca dell’ing. Ardito è trovare soluzioni ottimali dal punto di vista sia tecnico, sia economico. Nella stessa occasione sono stati proclamati i vincitori della XVI Edizione del Premio CEI – Miglior Tesi di Laurea, cui sono stati consegnati una targa celebrativa e un contributo economico del valore di 2.600 euro; - Colella Pietro: “Estensione delle zone pericolose nei luoghi con pericolo di esplosione”, Politecnico di Tornino, I Facoltà di Ingegneria. Relatore: prof. Riccardo Tommasini; - Delogu Angelo: “L’articolo 2087 c.c. come norma di chiusura per gli obblighi di sicurezza sul lavoro”, Sapienza Università Roma, Facoltà di Giurisprudenza. Relatore: prof. Giuseppe Santoro Passarelli; - Farina Andrea, Furia Riccardo: “Selettività nelle reti elettriche magliate in presenza di generazione distribuita”, Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria dei Processi Industriali. Relatore: prof. Enrico Ragaini.
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Si è costituita lo scorso mese di marzo una realtà con fini scientifico/culturali denominata Konica Minolta Gruppo del Colore – Associazione Italiana Colore, che si rivolge al mondo del colore e della luce, nonché ai temi e settori professionali collegati. Sensing: L’Associazione intende promuovere conferenze, riunioni e discussioni tecnico/scientifiche e partner culturali, realizzare e divulgare pubblicazioni, patrocinare e organizzare corsi di istruzione e tecnico, scientifico e culturale. dell’Associazione aggiornamento Anche Konica, che ha sempre supportato le precedenti attività, è presente nella neonata in qualità di partner industriale. Dal 2009 il Gruppo del Colore – che, prima Italiana Colore Associazione della costituzione autonoma, si riferiva alla Società Italiana di Ottica e Fotonica (SIOF) – si è
Maurizio Rossi, Presidente dell’Associazione Italiana Colore
Osram: luce sul campionato europeo di calcio 2012
La facciata dello Stadio Nazionale di Varsavia, emblema del campionato europeo di calcio 2012
08 Anno 3, N.5
ampliato con esperienze e studi nell’ambito della misura e strumentazione, del trattamento digitale, dell’illuminazione, della fisiologia e della psicologia, della merceologia, del restauro, della rappresentazione, dell’ambiente costruito, del design, della storia, della cultura e della formazione. Maurizio Rossi del Politecnico di Milano, neo eletto Presidente dell’Associazione, ha tracciato assieme ad Alessandro Rizzi, Claudio Oleari e Osvaldo Da Pos, la storia di questa Associazione. «Nel tempo, molte realtà operanti in Italia negli ambiti relativi alla scienza, cultura e professione del colore, sono confluite nella nostra Associazione, che vede nella Conferenza Nazionale del Colore il principale momento di aggregazione annuale. Sulla scorta degli ottimi risultati di partecipazione di tanti settori diversi e alla crescente multidisciplinarietà delle ricerche presentate in questi ultimi anni, molti soci hanno proposto di configurare il gruppo come Associazione autonoma e, dal 2012, siamo quindi diventati Gruppo del Colore – Associazione Italiana Colore. Nel nome si ribadisce il nostro rapporto con i 17 anni di storia del Gruppo e la volontà di aprirci verso il futuro come nuova Associazione Italiana Colore». Il primo progetto di cui si occuperà l’Associazione è l’VIII edizione della Conferenza del Colore, che si terrà il 13 e 14 settembre 2012 presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna. «Le tematiche spazieranno su tutti gli aspetti che riguardano il colore dal punto di vista scientifico, culturale e progettuale. Un orizzonte di indagine e studi particolarmente vasto e inteso per favorire l’aggregazione e lo scambio multi e interdisciplinare delle varie realtà che in Italia si occupano del colore», ha concluso il professor Rossi.
La più recente tecnologia dell’illuminazione è stata installata da Osram in quattro stadi polacchi e ucraini che, dall’8 giugno al 1° luglio, hanno ospitato il campionato europeo di calcio 2012. Oltre a quello di Varsavia, anche gli stadi di Danzica, Kiev e Lviv (Leopoli) sono stati illuminati con la tecnologia della casa tedesca. La facciata dello Stadio Nazionale di Varsavia ha costituito l’attrazione principale degli europei 2012. Circa 1.700 apparecchi LED forniti da Traxon, consociata di Osram, hanno illuminato l’esterno dello stadio di rosso e bianco, i colori nazionali della Polonia, creando una luce d’atmosfera visibile da lontano. La facciata è stata trasformata in un maxischermo su cui visualizzare motivi, risultati delle partite e nomi dei giocatori. Le sezioni della facciata sono equipaggiate con apparecchi LED Osram Linear XB 36 dimmerabili, fissati mediante speciali supporti, che consentono l’illuminazione uniforme dei singoli pannelli. L’innovativa tecnologia Osram è stata utilizzata anche a Varsavia, dove 450 efficienti lampade hanno illuminato il campo da gioco. Il sistema di illuminazione, installato anche nello stadio di Danzica, è conforme ai requisiti degli standard televisivi HD e non abbaglia gli spettatori delle tribune. Anche l’Ucraina, l’altra nazione che ha ospitato il campionato europeo di calcio 2012, ha scelto di utilizzare la tecnologia Osram in due stadi. Nello Stadio Olimpico di Kiev, appositamente ristrutturato per gli europei e in grado di contenere 66.000 visitatori, dove si sono disputate le finali. Per illuminare la scalinata di accesso e creare effetti decorativi nella zona bar, Osram Opto Semiconductors ha installato quasi 30.000 LED di potenza, che forniscono un’illuminazione efficiente, durevole e sicura nell’area di accesso. A Kiev, negli spazi interni ed esterni, sono state impiegate complessivamente circa 2.000 lampade ad elevata potenza, 3.400 lampade a risparmio di energia e 1.300 lampade alogene che, grazie all’elevata efficienza e alla lunga durata, permettono di realizzare risparmi significativi in termini di costi e di emissioni di CO2. I LED Osram, inoltre, sono stati utilizzati nell’illuminazione architetturale dello stadio di Lviv (Leopoli), altra sede del campionato. Complessivamente, 2.000 metri di moduli LED Linearlight Flex raggiungono anche gli angoli più remoti dello stadio, con consumi ridotti e una flessibilità straordinaria.
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Riello UPS: un aiuto alla protezione della Basilica Palladiana Accogliendo l’invito della Fondazione Hruby, Riello UPS ha fornito un avanzato sistema UPS per garantire in modo assoluto la costante alimentazione del sofisticato sistema di videosorveglianza installato sotto i portici e nel perimetro della Basilica Palladiana di Vicenza, sorvegliando così anche Piazza dei Signori, Piazza Biade, Piazza delle Erbe e Piazzetta Palladio. Tecnologicamente all’avanguardia, telegestito 24 ore su 24 con la trasmissione delle immagini in rete e costituito da 25 telecamere e da un sistema digitale di videoregistrazione, l’impianto sarà alimentato giorno e notte da un UPS Sentinel Dual 5000, ospitato in un locale adiacente, da cui il sistema Riello UPS fornirà l’energia occorrente, anche in caso di black out e proteggerà da sbalzi di tensione le 16 telecamere fisse ad alta risoluzione nei porticati al piano terra, le cinque telecamere dome, collocate in punti strategici sopraelevati per sorvegliare tutto il perimetro esterno della Basilica, e la speciale telecamera le cui riprese panoramiche a 180° sulla Basilica e su Piazza dei Signori saranno rilanciate in tempo reale anche in Internet sul sito www.comune.vicenza.it. In questo modo Vicenza, inserita dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità, acquisirà un potente strumento di eccezionale promozione turistica e un efficientissimo sistema di sorveglianza a copertura completa, senza zone d’ombra, ideale per scoraggiare atti vandalici e di criminalità. Le riprese a 360° con potenti zoom (da 18 a 36x) delle telecamere attive giorno e notte anche in caso di black out generale, consentiranno, infatti, alle forze dell’ordine, collegate con tutto il sistema, di monitorare in tempo reale ogni singolo metro quadrato della zona. Il progetto è stato avviato ad aprile e il sistema è operativo dalla fine del mese di maggio.
I problemi di spazio sono ormai dimenticati ...
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DEHN ITALIA S.p.A. Protezione da sovratensioni, Protezione da fulmini / Impianti di terra, Antinfortunistica Via del Vigneto, 23 - 39100 Bolzano Tel. +39 0471 561300, Fax +39 0471 561399 www.dehn.it, info@dehn.it
Urmet: 75 anni di tradizione ed innovazione
Celebrato quest’anno da Urmet il settantacinquesimo anniversario di attività dalla sua fondazione, un importante traguardo raggiunto grazie alle numerose innovazioni che hanno accompagnato l’evoluzione del mondo della comunicazione e della sicurezza. Dalla produzione dei primi telefoni pubblici a gettone alla prima serie di citofoni e videocitofoni, i progressi tecnologici di Urmet hanno contrassegnato dal 1937 la storia del nostro Paese. Visione del futuro, elevati investimenti in Ricerca e Sviluppo, attenzione al mercato e miglioramento continuo sono gli ingredienti alla base del successo aziendale. Prodotti ad alto contenuto tecnologico, ma dallo stile elegante, lineare e ricercato, firmati da celebri designer tra cui Giugiaro (citofono “1130”), Studio Antonio Citterio (videocitofono Folio e gamma Signo) e Michele De Lucchi (linea Utopia). Un esempio di imprenditorialità italiana che, grazie all’esportazione del suo know how, è riuscita a conquistare una forte credibilità anche a livello internazionale. Oggi il Gruppo Urmet, composto da 50 aziende presenti in più di 100 Paesi in Europa, America Latina, Canada, Africa del Nord, Estremo Oriente, progetta, sviluppa e commercializza prodotti e sistemi domotici nei settori della comunicazione e sicurezza integrata, della gestione e risparmio di energia e delle telecomunicazioni. Urmet celebra questa ricorrenza e continua a guardare al futuro, attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti e nuove soluzioni, che consentiranno al Gruppo di proseguire nel percorso di crescita intrapreso fino ad oggi.
Autodesk Italia: nuova sede a basso impatto acustico e ambientale
Filiale italiana della multinazionale dei software di progettazione, ingegneria e intrattenimento 3D, Autodesk Italia ha inaugurato la nuova sede a Milano, una delle aree più vivaci per il mondo del design, frutto di un recupero urbanistico partito negli anni novanta. Una sede che integra perfettamente la natura internazionale del gruppo con l’italianità presente nei materiali e negli arredi, l’attenzione all’efficienza energetica e un limitato impatto ambientale, e che soprattutto rappresenta un nuovo modo di lavorare più attinente all’attuale scenario economico, all’evoluzione degli strumenti tecnologici e alle necessità dei dipendenti. La progettazione degli interni è stata sviluppata dallo studio Goring & Straja che nelle diverse fasi architettoniche si è confrontato sugli obiettivi con un team internazionale Autodesk. Il filo conduttore che ha guidato le scelte dell’architetto André Straja è l’esigenza di creare un ambiente che integrasse l’anima internazionale del gruppo con l’identità italiana. Uno spazio in cui efficienza, funzionalità, acustica e illuminazione si fondono nelle scelte dei materiali e degli arredi. Non è stato poi difficile garantire alla nuova sede di Autodesk Italia un’identità locale. In primis la scelta degli arredi è caduta su prodotti prevalentemente nazionali. L’uso dei materiali, e la loro lavorazione, effettuata da artigiani italiani, coniuga la creatività e la qualità tipiche del Made in Italy. La sede di Autodesk s’inserisce nel complesso architettonico Tortona 37 progettato da Matteo Thun & Partners, composto da 5 edifici che si affacciano sui un ampio giardino alimentato da un polmone verde alberato. Le scelte progettuali hanno coordinato in modo intelligente la parte di progettazione architettonica con quella impiantistica per ottenere il massimo rendimento energetico: dal recupero del terreno su cui sorge l’edificio, il sistema di condizionamento dell’aria basato sullo sfruttamento geotermico, l’utilizzo di pannelli radianti, l’attento studio dell’involucro esterno. La facciata vetrata, integrata da un sistema di tende esterne consente la riduzione dell’incidenza solare fino all’87 per cento per evitare il surriscaldamento estivo degli ambienti. Uno dei punti di forza del complesso è rappresentato dallo sfruttamento geotermico dell’abbondante acqua di falda sotterranea, producendo così acqua calda e refrigerata utilizzando pompe di calore polivalenti del tipo acqua/acqua, uno dei sistemi più efficienti e a minore impatto ambientale attualmente realizzabili. In questo modo i costi del riscaldamento invernale e del condizionamento estivo vengono abbattuti riducendo al minimo le emissioni di CO2 in atmosfera. Il sistema è alimentato elettricamente in modo efficiente, non prevedendo alcuna emissione dovuta a combustibile fossile nel luogo di installazione. Il controllo della temperatura ambiente avviene mediante irraggiamento, in assenza di rumore e di correnti d’aria, per il massimo comfort nelle zone occupate dalle persone.
10 Anno 3, N.5
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Lorenzo Targetti, Presidente del Gruppo Targetti Poulsen Industries
Una nuova azienda (Targetti Poulsen China) e un nuovo showroom dedicato alle collezioni dell’azienda e della controllata danese Louis Poulsen sono state inaugurate a Pechino nello scorso mese di maggio. A darne l’annuncio è stato Lorenzo Targetti, Presidente del Gruppo Targetti Poulsen Industries, che dalla sede fiorentina dell’azienda capofila ha spiegato: «Dopo le aperture dello scorso anno degli showroom di Milano e Parigi, questo è un nuovo, fondamentale passo in avanti nel processo di penetrazione dei mercati che consideriamo particolarmente strategici. Riteniamo questa apertura come un elemento decisivo del piano di rilancio dell’azienda. Dopo un periodo di sofferenza dovuto alla crisi del comparto, siamo pronti per una significativa ripresa, basata sul rafforzamento della nostra presenza sui mercati in forte crescita e sul lancio di nuovi prodotti che incorporano in modo molto innovativo la tecnologia LED». Il nuovo showroom pechinese è situato in un prestigioso distretto della città (il CBD, Central Business District) all’interno del 22 International Art Plaza, un complesso dedicato alle più innovative esperienze di arte contemporanea e design, che ospita gallerie d’arte, studi di progettazione, case d’asta e organizzazioni culturali. La nuova azienda consoliderà la presenza di Targetti in Cina, dove già nel 2004 era stato inaugurato lo stabilimento di Heshan (nel distretto di Canton), sostituito nel 2007 da quello di Hangzhou (a 100 km da Shanghai), dedicato alla produzione di apparecchi di illuminazione destinati al mercato locale. Lo showroom sarà, inoltre, la base di un team operativo specializzato, capace di supportare il business in tutti i campi applicativi dell’illuminazione di interni ed esterni, dal retail alle grandi opere.
NEWS
Targetti: espansione in Cina
TITEL
• Crimpare • Tagliare • Forare Hohenhagener Str. 1-5 D-42855 Remscheid
Internet: www.cimco.de E-Mail: info@cimco.de
Telefon: +49 2191 37 18-01 Fax: +49 2191 37 18-86
Enerpoint: Lupo Alberto sostiene il fotovoltaico
Un’apertura originale e “controcorrente” a Solarexpo 2012 per Enerpoint grazie alla presenza di Silver, il creatore di Lupo Alberto, che è stato il testimonial della Campagna di comunicazione Enerpoint “Solarizzati”, presentata in anteprima alla Fiera di Verona. Con la sua sottile ironia, Silver ha fornito una chiave di lettura graffiante del momento delicato che il mondo del fotovoltaico sta affrontando, improvvisando dal vivo una vignetta come sempre acuta e anticonformista. L’evento ha anticipato la nuova campagna di comunicazione rivolta ai tanti privati e alle aziende che vedono nel fotovoltaico una soluzione sempre più accessibile, conveniente e intelligente. Il mondo della fattoria McKenzie, scenario delle avventure di Lupo Alberto, e il fotovoltaico si trovano naturalmente in sintonia, vedendo nell’energia pulita del sole una risorsa per vivere in armonia con la natura. «Di questi tempi», ha affermato Paolo Rocco Viscontini, Presidente e Amministratore Delegato di Enerpoint, «l’ironia disincantata del Lupo ci aiuta a guardare oltre l’incertezza del momento. Il fotovoltaico permette di produrre energia pulita in modo silenzioso e rispettoso dell’ambiente, con impianti ben integrati nel territorio e vicini al consumatore. Sono molte le persone e le aziende che ne hanno colto il grande potenziale: generare energia pulita sul proprio tetto è già una realtà con oltre 340.000 impianti in tutta Italia».
Daikin Italy: riconoscimento come partner CasaClima
Ricevuto da Daikin Italy l’attestato di partner CasaClima in seguito alla partecipazione dei suoi tecnici al programma di formazione dell’Agenzia e al conseguimento della certificazione CasaClima di due edifici, in provincia di Bolzano e di Macerata, per i quali l’azienda ha fornito sistemi e componenti a marchio Rotex: in particolare, ha partecipato alla ristrutturazione di un appartamento privato a Macerata con un sistema di riscaldamento a pavimento radiante Systema 70. Nell’abitazione unifamiliare di Bolzano, di nuova costruzione, è stato, invece, installato il sistema integrato a pompa di calore HPSU a bassa temperatura da 8 kW, insieme a pannelli solari termici, per il controllo completo del clima, dal riscaldamento invernale al raffrescamento estivo, e la produzione di acqua calda sanitaria. Un sistema, dunque, utilizzabile in ogni periodo dell’anno. Si tratta di impianti radianti, pannelli solari e sistemi in pompa di calore che, grazie alle elevate prestazioni energetiche e all’uso delle fonti rinnovabili, sono in grado di ridurre significativamente le emissioni di CO2, quasi del 60 per cento, e i costi di esercizio, con una riduzione del consumo di energia primaria degli immobili di circa il 30 per cento, migliorandone la classificazione energetica. Grazie alle soluzioni impiantistiche adottate, l’edificio in provincia di Bolzano è passato dalla classe energetica A dell’involucro a quella Gold per l’efficienza complessiva dell’edificio, con un’emissione di CO2 pari a 0,46 tonnellate/anno. Anche l’appartamento nelle Marche, con l’involucro in classe B, ha raggiunto l’efficienza Grazie alle soluzioni impiantistiche adottate, l’edificio in provincia di Bolzano complessiva Gold, con un’emissione di CO2 pari a 0,43 è passato dalla classe energetica A dell’involucro a quella Gold per l’efficienza tonnellate/anno. complessiva dell’edificio
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GE Lighting: illuminazione LED per infrastruttura stradale
Nell’ultimo decennio, il Marocco ha intrapreso un ambizioso piano di modernizzazione delle infrastrutture che ha reso il proprio settore edilizio uno dei più attivi nel Maghreb. La capitale Rabat ha beneficiato della modernità dell’architettura contemporanea e di tutti gli sforzi della monarchia per attirare investimenti esteri. Il ponte di Moulay el Hassan è il risultato di questo gigantesco progetto di ristrutturazione a livello nazionale. Esso sostituisce, infatti, il vecchio ponte che univa le città di Rabat e Salé nell’estuario del fiume Bouregreg. La nuova struttura forma parte del complesso turistico “Bouregreg”, un sito di 6.000 ettari in cui sono stati realizzati piani di investimento per la costruzione di alberghi, appartamenti e centri commerciali e ricreativi, nel tentativo di rivitalizzare la zona. Il ponte, uno dei più moderni del Paese, è lungo 1.200 metri, largo 46 e alto 12,8 e garantisce un flusso regolare del traffico in entrambe le direzioni. SGTM, la società marocchina responsabile del progetto, era consapevole dell’importanza che la qualità della luce aveva nella realizzazione di questo progetto. Per questo motivo sono state poste tre condizioni fondamentali: bassi costi di manutenzione, garantiti da una soluzione a LED; un design esteticamente accattivante; un marchio riconosciuto e accreditato, che assicurasse la qualità del prodotto e del servizio al cliente. Per questo è stata scelta Iberia LED di GE Lighting, una soluzione di illuminazione esterna versatile, che combina l’eccellenza del design con un’elevata qualità della luce e un significativo risparmio energetico. Per l’illuminazione del ponte sono stati utilizzati 72 apparecchi Iberia LED, installati ad un’altezza di 11 metri per garantire un’ottima illuminazione e la necessaria visibilità sulle 3 corsie di marcia, sulla pista ciclabile, sulla corsia dei pedoni e sulla linea dedicata ai tram.
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TERMSERIES. Il relè nato dalle vostre esigenze. Relé elettromeccanici con contatto CO singolo e doppio, relè statico per diverse tipologie di carico, con larghezza 6 e 12 mm e con collegamento a vite e a molla autobloccante. Le vostre esigenze sono il nostro punto di riferimento! Design di alta qualità, custodia con siglatura chiara e leggibile da tutte le posizioni, sede del modulo estraibile con ritenuta durante l’espulsione, leva di sgancio con LED incorporato ad alta efficienza, vasta gamma di accessori per effettuare tutte le connessioni comuni. www.weidmueller.com/TERMSERIES
Klimahouse Umbria: edilizia ecosostenibile
Liquigas: impegno per il fotovoltaico
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A Bastia Umbra, in provincia di Perugia, torna per il quarto anno consecutivo Klimahouse Umbria, in programma nel Centro Fieristico dal 28 al 30 settembre 2012. La scelta di confermare l’appuntamento umbro di Klimahouse nasce dagli eccellenti risultati ottenuti in occasione dell’edizione 2011: 6.200 visitatori e 135 aziende espositrici. Ulteriore motivazione della conferma di Bastia come location della manifestazione è la condivisione della Provincia altoatesina con la Regione Umbria di una politica concreta in tema di sostenibilità in edilizia, che contempla la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente attraverso l’uso oculato di risorse naturali, con particolare riguardo alla tecnica costruttiva, ai materiali e alle fonti rinnovabili impiegate. Proprio in Umbria è recentemente scaduto, lo scorso 30 marzo, il termine per partecipare al bando della Regione Umbria (del 17 novembre 2011) per la costruzione di 124 alloggi con tecniche costruttive sostenibili, per un contributo totale stanziato di 3.470.078 euro. L’intervento prevede la realizzazione di edilizia abitativa negli otto comuni umbri che hanno aderito al Piano regionale: Amelia, Corciano, Foligno, Gubbio, Perugia, Terni, Todi ed Umbertide. L’edizione umbra si affianca all’appuntamento annuale di Klimahouse a Bolzano e all’edizione itinerante in Puglia, espressamente rivolta al mercato del sud Italia e proposta sotto forma di mostra/convegno.
Società che storicamente opera in Italia nella distribuzione di GPL (Gas di Petrolio Liquefatti), Liquigas è oggi attiva anche nel settore del fotovoltaico e si propone come Energy Trainer, in grado di seguire passo dopo passo i propri clienti, con un servizio completo, che offre tranquillità e massima semplicità. Dalla progettazione dell’impianto alla gestione delle pratiche burocratiche ed amministrative, dalla proposta delle migliori soluzioni finanziarie all’installazione, dall’assistenza postvendita al monitoraggio dell’impianto, Liquigas affianca i propri clienti, con sicurezza, professionalità e competenza. L’offerta si distingue in quanto coniuga la capillarità sul territorio, l’esperienza nel mondo dell’energia e il know how, propri di un’azienda solida, in grado di individuare e soddisfare le esigenze del mercato. Presente da oltre 70 anni in Italia con 9 filiali, oltre 30 stabilimenti e depositi, più di 50 uffici vendita, una flotta di 250 autobotti di proprietà ed erogazione computerizzata, Liquigas rifornisce di GPL più di 300.000 utenti, garantendo costantemente efficienza e professionalità.
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Parmalat ha scelto la qualità Mitsubishi Electric per produrre energia da fonti rinnovabili: 2.800 moduli fotovoltaici sono stati installati sui due stabilimenti produttivi di Collecchio (1.740 pannelli PV-TD190MF5), in provincia di Parma, e di Piana di Monte Verna (1.050 pannelli PV-TD190MF5), in provincia di Caserta. I moduli, in silicio policristallino, sono stati scelti grazie all’elevato rendimento e alla potenza di 190 W, realizzata grazie all’utilizzo di una nuova pellicola di supporto che aumenta del 10 per cento la luce riflessa dagli spazi tra una cella e quella adiacente rispetto ai modelli precedenti, fornendo più energia. L’efficienza di conversione fotoelettrica dei moduli utilizzati per gli impianti fotovoltaici nei due stabilimenti Parmalat, è pari a 13,4 per cento, tra le più elevate a disposizione sul mercato. A Collecchio, l’impianto fotovoltaico, che ha una potenza complessiva di 330,6 kW, è stato realizzato sopra il capannone refrigerato adibito a stoccaggio delle materie finite. Nello stabilimento di Piana di Monte Verna, in provincia di Caserta, sono state realizzate 4 tettoie di circa 400 metri quadrati l’una, utilizzate come parcheggio auto, sulle quali sono stati realizzati gli impianti fotovoltaici. L’impianto ha una potenza complessiva di 199,5 kW. «Sempre più spesso grandi gruppi industriali, come Parmalat, decidono di investire nelle energie rinnovabili, dando un significativo esempio in termini di salvaguardia ambientale, oltre che di risparmio energetico», ha dichiarato Fabrizio Maja, Divisional Manager di Mitsubishi Electric Living Environmental Systems, Filiale Italiana. «Nel caso specifico, la scelta del gruppo agroalimentare di installare moduli fotovoltaici sui due capannoni ha permesso un risparmio delle emissioni di CO2 nell’aria, pari a 412 tonnellate l’anno».
NEWS
Mitsubishi Electric: tecnologia fotovoltaica per Parmalat
Puntare sempre in alto
Molte erano le aspettative per l’edizione 2012 dell’Assemblea Nazionale di FME, che quest’anno si è tenuta a Napoli, per diverse ragioni: innanzi tutto, la situazione economica/finanziaria del momento, che richiede da parte di tutti una seria riflessione, l’attesa per le conclusioni della ricerca sugli scenari evolutivi del comparto del materiale elettrico, la presentazione dell’innovativo progetto di comunicazione. Aspettative che non sono andate deluse, a partire dall’Assemblea privata dei soci che si è svolta in mattinata e che ha consentito al Presidente, Giampaolo Ferrari, di illustrare le principali attività svolte nel 2011, dal coinvolgimento nell’organizzazione della manifestazione E.Tech con Fiera Milano, agli incontri dell’iniziativa “RottamAzione degli impianti elettrici”, al completamento quasi totale della copertura
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Una Federazione proiettata al futuro si è confrontata a Napoli e ha presentato le sue proposte per costruire insieme nuovi progetti e avviare nuove iniziative che diano valore al comparto territoriale delle Associazioni regionali (manca solo la Calabria), che ormai sono nel pieno delle loro attività. Molti altri, poi, sono stati gli impegni legati a situazioni e problematiche che di volta in volta si sono presentati, sempre affrontati nell’interesse della categoria. Per quanto riguarda la situazione economica, il 2011 si chiude ancora in positivo per le aziende aderenti a Federazione, con un +3,5 per cento rispetto all’anno precedente (5,037 miliardi di euro il fatturato complessivo dei soci FME), anche se questo dato risente ancora fortemente dei risultati del fotovoltaico. Meno confortanti i dati del 2012 che segnano nel mese di aprile un -16,61 per cento con previsioni che restano negative fino al 2014. E proprio riflettendo sulla situazione critica del mercato, nella sessione pubblica del pomeriggio, dopo la presentazione della ricerca della Bocconi, si è tenuta la tavola rotonda in cui si sono confrontati alcuni rappresentanti della filiera – produttori, agenti, distributori – rispondendo all’invito del Presidente di FME: «Diamo libertà alla mente, perché credo che ne abbiamo tutti bisogno». Dal confronto è emersa, ancora una volta, la necessità per il comparto di “fare filiera” e di puntare, tra l’altro, sulla comunicazione, per informare e formare gli installatori e i consumatori, aiutandoli in tal modo a comprendere il reale valore e le opportunità offerte dai prodotti che nascono dalle nuove tecnologie. La sessione pomeridiana si è chiusa con l’intervento del Presidente Ferrari, rivolto soprattutto ai rappresentanti dei produttori presenti: «Il momento è veramente difficile e ne siamo tutti consci. Soprattutto siamo consapevoli che non sappiamo quando terminerà questa altalena del sistema finanziario, che mette a rischio ogni attività e che non lascia spazio ad una corretta pianificazione del nostro lavoro. Siamo tutti sulla stessa barca, e credo sia ora di affrontare con più serietà e determinazione le cose che
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non vanno. Ci avete sentito più volte lamentare sui comportamenti nel mercato di alcuni di voi, non in linea con i nostri indirizzi, sulla continua compressione dei nostri margini per favorire l’affermazione a un prezzo sempre più basso dei vostri prodotti, sulle scelte commerciali imposte al mercato, spesso incoerenti, su azioni, passate per promozionali, che devastano i valori dei nostri magazzini. Ora tutto questo deve radicalmente modificarsi; non si è più qui a gridare che queste cose non ci piacciono e poi continuare sulla stessa strada; siamo qui a dirvi che il perdurare di questa situazione porterà, e lo dico chiaramente, a non potervi pagare più. Stiamo sostenendo, ed è bene che lo si ripeta, il sistema finanziario del nostro mercato. E questo per aiutare, da una parte la clientela in fortissima difficoltà col sistema bancario, dall’altra voi produttori e, soprattutto, con un grande impegno sociale, il mantenimento dell’occupazione. Fino a quando potrà durare questa situazione? Non lo sappiamo. Peggiora di giorno in giorno e continuerà almeno per i prossimi 2 o 3 anni. È inutile pensare che tutto presto passerà: non è così. Lo abbiamo ascoltato da più fonti, ma soprattutto non ci sono realisticamente le condizioni per vedere la fine del tunnel, se non in tempi medio/lunghi. E in ogni caso, in un mercato che cambierà radicalmente: sì, l’innovazione ci darà una mano, ma il mercato non sarà più quello del passato. Vogliamo poi ricordare a tutti voi, amici fornitori, che siamo noi i vostri clienti e che l’approccio al mercato va sviluppato forse in modo diverso. Da domani mettiamo in dubbio ciò che abbiamo fatto sino ad oggi, e rendiamoci disponibili a un confronto leale e aperto, ammettendo le reciproche mancanze e avviando un nuovo percorso d’intesa. I troppi uomini liberi sul mercato investano sulla formazione e l’innovazione, un po’ meno sulla spasmodica ricerca dell’ordine a qualsiasi prezzo. FME si è
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data obiettivi importanti, in questo anno difficile; d’altra parte è noto che è nei momenti più complessi che occorre fare investimenti per il futuro, per comprendere di più dove si sta andando e anche per cercare di precorrere i tempi. Innanzi tutto capendo di più il mercato: e questo partendo da un’analisi approfondita dei numeri. È in corso un progetto statistiche che, da oggi in poi, verrà gestito dalla nostra Federazione e non più dall’infragruppo. La collaborazione stretta con i Consorzi ha consentito questo passo e, attraverso Metel, saremo in grado di avere, entro pochi mesi, uno spaccato di informazioni su linee di prodotto, sulle aree di pertinenza, su sell in e sell out di tutto il nostro mercato distributivo. Abbiamo imposto anche delle regole di assoluta riservatezza a queste informazioni, che scambieremo con i fornitori laddove troveremo pari riscontri e identità di vedute. Siamo pronti per affrontare un nuovo ciclo di confronto con ciascuno di Voi; nelle prossime settimane avremo modo di sentirci per avviare un approccio diverso; sono certo che la maggior parte di voi condivida questa nostra linea di comportamento e sia disponibile ad un percorso comune. Amici fornitori, quello che abbiamo compiuto negli ultimi anni è stato un cammino tortuoso, abbiamo dovuto lavorare sodo per far ritrovare, tra di noi, quel senso comune di identità che potesse far riprendere un dialogo e dallo stesso ricostruire l’appartenenza. Forse alcuni di Voi hanno contribuito ad allontanarci e forse ancora lo state facendo o lo farete, perché probabilmente ritenete troppo pericolosa una nostra intesa che possa condizionare le vostre scelte».
FOCUS
Commenti e osservazioni sull'Assemblea di Napoli sono disponibili nell'edizione del 23 maggio di Ce News. Consulta l'archivio News/Video su www.commercioelettrico.com
FEDERAZIONE
Giampaolo Ferrari, Presidente di FME
Maurizio Gambini
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Nuovi scenari, nuovo futuro
L’Assemblea generale di FME di Napoli è stata l’occasione per presentare le conclusioni della ricerca “Sugli scenari evolutivi nel comparto del settore elettrico”, realizzata dal professor Andrea Lanza di SDA Bocconi. Nata in seguito ad alcune riflessioni con l’ingegner Ferrari, la ricerca vuole rispondere alla domanda: come fare a spingere di più l’offerta, in particolare dei prodotti innovativi. Il fenomeno, evidentemente di interesse non solo per FME, ma per tutta la filiera, è il percorso della crescita, dello sviluppo, dell’incremento qualitativo e quantitativo dei volumi commerciali. Innanzi tutto è necessario, in questo caso, considerare il funzionamento delle filiere lunghe. Filiera lunga vuole dire: un’indu-
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La filiera elettrica s’interroga e punta sui benefici dell’innovazione e dell’efficienza, identificando nuovi processi commerciali e innovative modalità di comunicazione stria, una distribuzione o più livelli di distribuzione, un presidio commerciale del territorio fatto da più attori, consulenti, prescrittori e, non ultimi, gli utilizzatori finali, il contesto civile, domestico, familiare. Il mercato, quindi, è molto complesso da studiare. È stato affrontato un primo momento di analisi sul campo, analisi field qualitativa, e sono stati intervistati più di 20 esperti con elevate responsabilità nelle diverse famiglie professionali: industria, distribuzione, mondo commerciale, mondo della consulenza e della prescrizione, ed è stato chiesto quali fossero le macro aree, per avere un orientamento più specifico. Su queste macro aree è stato costruito un questionario testato e validato al fine di svolgere la fase finale della ricerca. Si è trattato di un’indagine di valenza nazionale condotta su un campione di circa 150 operatori del settore localizzati su tutto il territorio. Il professor Lanza ha illustrato i risultati della parte qualitativa iniziale della ricerca. Innanzi tutto, “coopetition”, una sintesi collaborazione/competizione. Questo significa che una filiera lunga è come una nave che deve portare da qualche parte, seguendo la rotta giusta. Tutti gli attori della filiera devono lavorare insieme e contribuire alla vittoria di tutti. Una domanda sorge spontanea: com’è possibile vincere, se nessuno perde? Il gioco della vittoria nelle filiere lunghe è la creazione di valore nei confronti degli utilizzatori intermedi e finali. I cittadini, se il cliente è pubblico; i lavoratori, se il cliente è un ambiente lavorativo; le famiglie, se l’ambiente è civile. Dalla ricerca sono scaturite anche altre due parole chiave: l’“infomediation”, cioè la capacità di intermediare contenuti di conoscenza e di informazione, e l’“innomediation”, cioè la capacità di
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conoscere i benefici dei prodotti. Lanza ha evidenziato: «Bisogna imparare dagli americani, maestri in marketing e che con una frase lapidaria dicono semplicemente “show don’t tell, mostra, non raccontare”. Quindi fai vedere. Non ti perdere nei dettagli, perché si possono trasferire esperienze, benefici, emozioni che sono difficili da codificare con parole». Per riuscire a diffondere meglio l’efficienza e l’innovazione è necessario coinvolgere i clienti e comunicare ai clienti l’esperienza d’uso, quindi invogliarli a diventare testimonial. Molto credibili, perché utilizzatori. Purtroppo non è una tecnica familiare, un approccio standard e, quindi, il campione non risponde in modo omogeneo. Da questo dato emerge che lungo la filiera non sono radicate le tecniche di comunicazione, promozione e diffusione di servizi innovativi. È necessario, di conseguenza, comunicare, ad esempio, l’utilità sociale dell’offerta, porre l’enfasi sul risparmio energetico, evidenziare il beneficio di utilità atteso. Il campione è concorde in questo, ma sostiene la difficoltà nel farlo per paura di non rispettare poi le aspettative. Un altro aspetto interessante è la consapevolezza di dover cambiare alcune strategie comunicative, ma è necessario comprendere se filiera del comparto elettrico sia consapevole e quanto sia pronta. Qui il campione ha risposto in maniera abbastanza esplicita: l’industria è presente, forse troppo, nell’ambito del ventaglio dell’offerta, poiché ci sono molte aziende generaliste e poche specialisti-
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promuovere in modo imprenditoriale l’innovazione. Oggi è necessario operare su più fronti: dalla ricerca allo sviluppo, dalla vendita alla verifica di un feedback, dalla promozione alla chiusura di un contratto. Inoltre, occorre far apprezzare ai diversi clienti, ai diversi comparti, alle diverse famiglie di utilizzatori finali, le caratteristiche delle soluzioni innovative, efficienti, tecnologicamente evolute. Gli esperti intervistati hanno sottolineato che il fatturato di settore è realizzato prevalentemente con prodotti maturi; secondo qualcuno, addirittura palesemente obsoleti. Inoltre, la ricerca ha evidenziato che lungo la filiera ci sono sovrapposizioni di ruolo, di mansioni, di responsabilità, di finalità, di mission. A fronte del conflitto su alcuni aspetti, c’è un mancato presidio, quindi ci si affolla in alcune aree, ma si lasciano scoperte altre, in particolare l’utilizzatore finale, troppo spesso associato soltanto con la famiglia, dimenticando che i cittadini sono utilizzatori finali del bene pubblico e che i lavoratori, i dipendenti sono utilizzatori finali di uno spazio ambiente professionale e lavorativo. Con questi input è stato intervistato un campione opportunamente selezionato di installatori, consulenti, progettisti tecnici, architetti specializzati in consulenza di interni e interior designer, agenti di materiale elettrico e rivenditori di materiale elettrico. I risultati non sono entusiasmanti. Il comparto sottolinea che attualmente il 75 per cento della tecnologia installata è consolidata, matura, e solo il 25 per cento è innovativa. È emerso che tra 5 anni potrebbe esserci un bilanciamento e, quindi, metà del mercato composto da prodotti innovativi. È necessario, perciò, spingere molto di più su un certo tipo di automazione in ambiente aziendale, di servizi per l’illuminazione pubblica, di rinnovo di impianti scolastici, piuttosto che di domotica. Ma prima è necessario capire quali sono le difficoltà nel promuovere prodotti e soluzioni intelligenti. Il campione non ha risposto in modo omogeneo, ci sono dati contrastanti: chi sostiene che il cliente non sia propenso a installare ciò che non conosce, chi ritiene che sia un problema di mancanza di coordinamento della filiera, chi pensa che industria e distribuzione non siano così specializzate. Sono, invece, tutti d’accordo nell’asserire che sia necessario presentare le esperienze d’uso dei prodotti piuttosto che descriverli solo tecnicamente, quindi progetti di marketing, volti a far
Andrea Lanza, Professore alla SDA Bocconi
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che, i prescrittori non sono specializzati per segmento di mercato. Gli installatori sembrerebbero essere il capro espiatorio di questa situazione: un ruolo che registra probabilmente una forte sproporzione tra competenze e responsabilità che sono state loro assegnate. Gli agenti sono profili commerciali che non hanno più una funzione definita, mentre la distribuzione, a sua volta, non è percepita come un player che ha fatto scelte di specializzazione. Come si può notare, ce n’è un po’ per tutti, ma è possibile registrare il fatto che la filiera è concorde nell’ammettere che tutti devono rimboccarsi le maniche e lavorare coordinandosi con gli altri. Lanza ha continuato l’analisi dei dati chiedendosi: «Quali sono le conseguenze? Perché i benefici non sono recepiti? Cosa ostacola la comunicazione di un chiaro beneficio? Le aziende di produzione sono percepite come generaliste: questo ci ha raccontato il campione. Gli installatori, che svolgono tecnicamente il lavoro, non sono specializzati. Esiste un deficit di comunicazione. Altro aspetto: ma perché non viene promossa dall’industria una strategia efficace che lavori sul percepito, sul vissuto, sulla comunicazione? Non è evidentemente pronta soltanto l’industria, perché alcuni attori di territorio, i profili commerciali, di consulenza e prescrizione, sono ininfluenti. Ci sono, ma il loro ruolo viene giocato non in modo da valorizzare appieno la loro presenza capillare e la loro competenza tecnica e relazionale. Per cui, due ruoli estremamente importanti vengono utilizzati in una maniera sottoproporzionale alla loro capacità tecnica, di tempo, di capillarità, di conoscenza. Alla fine non riescono a esercitare il loro ruolo. Esiste un deficit di presidio nella comunicazione e diffusione». Da tutto questo si evince che il campione chiede di cambiare il modo di presentare i prodotti. C’è un’insoddisfazione relativamente alle modalità di valorizzazione dell’offerta esistente. C’è un potenziale di valore enorme che non viene sfruttato. I passi da fare sono: promozioni condivise, organizzazione di eventi che coinvolgano le popolazioni professionali interessate del comparto, coinvolgimento degli installatori per promuovere i potenziali utilizzi e far vedere l’esperienza d’uso dei prodotti. Secondo il professor Lanza: «C’è un deficit di consapevolezza nella filiera e nei mondi dell’utilizzo finale. Prevale troppo la componente tecnico/funzionale. Il campione ritiene chiaramente che ci si parli un po’ troppo addosso, con un linguaggio troppo
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tecnico. E questo rallenta la diffusione commerciale. C’è un deficit di comunicazione: non si mobilitano destinatari e utilizzatori finali come testimonial, come promotori; non c’è persona più convincente di un vero cliente contento e soddisfatto di un’esperienza d’uso. In questo comparto, questa dinamica non ha ancora trovato cittadinanza, eppure ha un potenziale enorme. C’è un deficit di posizionamento: questa, forse, è la chiave un po’ più “politica” di lettura nel comparto. Vanno fatte scelte coordinate. Giustamente evitando i conflitti, ma anche la totale indipendenza di movimenti l’uno dall’altro. Bisogna organizzarsi e lavorare. Per la distribuzione, in particolare, attualmente i clienti, gli utilizzatori finali, non sono presidiati. C’è un potere sproporzionato agli installatori. Occorre aumentare un certo tipo di visibilità funzionale all’offerta, non di presenza, non di presidio. Occorre progettare soluzioni che nel brevissimo mettano insieme industria e distribuzione per fare uscire dagli scaffali, dai codici, dal linguaggio gergale tecnico i nomi dei prodotti e dei servizi che si vogliono proporre». «Valorizzare il rapporto diretto con consulenti e utilizzatori finali attraverso una specializzazione competitiva “value based”, non “price based”. Occorre progettare con l’aiuto dei consulenti e prescrittori, coinvolgendo specifici segmenti di utilizzo, creando esperienze che si trasformino in nuove soluzioni per la casa, per il bagno, per il living, per la cucina, per il garage, per gli ambienti esterni, per il giardino, per il
parco, per le strade, chiunque sia il cliente o il mercato... È necessario specializzarsi, puntare su soluzioni a elevato valore aggiunto e non sulla concorrenza dei prezzi». Azioni potenziali Secondo Lanza, sicuramente c’è da presidiare le percezioni dell’utilizzatore finale con una nuova filosofia di comunicazione, con un nuovo marketing. Probabilmente, per ragioni di dimensione, competenze specifiche, risorse non solo economiche, ma anche umane, è opportuno che l’industria valuti se fare ancora di più, concentrandosi sulla promozione della cultura del benefit, sui media, per introdurre nuovi linguaggi, nuove narrazioni. Dovrebbe sviluppare opportunamente nuove identità, perché queste stimolano le percezioni, che a loro volta favoriscono valutazioni psicologiche positive, che sono la causa principale della nostra scelta di consumo, o della scelta di investimento, quale che sia il momento. La distribuzione dovrebbe fare delle scelte più coraggiose in termini di posizionamento e di specializzazione, lavorando di più sul valore aggiunto. Tutto ciò, inevitabilmente, richiederà a tutti gli operatori un cambiamento nell’orientamento culturale: sarà questa la sfida che consentirà al comparto di superare il momento di difficoltà attuale e di contribuire, da protagonista, al rilancio dell’economia nazionale. Antonio Russo
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Costruire un network professionale
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contenuti specifici, supportare i propri corsi, partecipare agli eventi in modo interattivo. Con questo progetto, FME vuole dare un valido contributo in termini di idee e strumenti, per modificare i trend nella distribuzione di materiale elettrico, creando quelle sinergie di filiera che potranno portare solo vantaggi a tutti i partecipanti. L’efficacia del sistema di diffusione delle informazioni che si realizzerà, avrà sicuramente un impatto positivo sui costi di gestione dell’informazione per gli operatori della distribuzione, un ulteriore concreto servizio a valore aggiunto.
FEDERAZIONE
Un progetto ambizioso, ma senz’altro strategico per il settore, quello studiato da FME per superare la mancanza di comunicazione tra produttori, distributori, installatori e utenti finali, che, come è emerso dalla ricerca di SDA Bocconi, rappresenta un freno per l’attività di tutta la filiera. Una piattaforma WEB, un’interfaccia di lavoro e di ricerca di contenuti per l’informazione, la formazione, per raccogliere opinioni, per scambiare ed elaborare dati di mercato. Un sistema dotato di molti strumenti per selezionare notizie, documenti, approfondimenti, corsi, contatti social e gruppi tematici, eventi ed utilizzarli on line, in streaming, on demand, dal vivo. FME ha sviluppato uno strumento efficace ed efficiente per fornire una gamma di servizi agli associati ed alle aziende partner negli ambiti professionali più diversi: per il settore tecnico, per la finanza, sulle normative, sulle assicurazioni, sulla logistica e sui temi caldi della distribuzione, delle nuove tecnologie, del risparmio energetico. Si sta costruendo una grande biblioteca fatta di film, video, audiovisivi, cataloghi, disegni, schemi, testi, cui associati e partner possono accedere per lavorare in modo sempre più interconnesso. A questi si aggiungono una serie di servizi, dalle news all’ufficio stampa, al Telegiornale, agli speciali, ai corsi di formazione. Ogni associato potrà costruirsi le proprie pagine con la massima personalizzazione in termini di grafica ed organizzare i contenuti a disposizione, definendo un percorso profilato per i propri collaboratori e clienti, con un sistema di feedback per monitore l’efficacia delle attività. Anche i partner che sosterranno il progetto potranno organizzare a piacere il proprio spazio per fornire informazioni,
Evoluzione del sistema di comunicazione per nuove opportunità di crescita
Antonio Bernardi
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Tecnologia e innovazione sono di casa a Novara Dedicato alla cultura della tecnologia e dell’innovazione è stato inaugurato lo scorso 7 giugno 3E LAB, spazio di 800 m2 realizzato da Comoli Ferrari a fianco della sua sede di Novara. Il “laboratorio delle 3E”, vuole essere la sintesi di Ecologia, Energia, Elettricità: fonti rinnovabili per aiutare l’ambiente, uso intelligente dell’energia per risparmiare risorse, prodotti elettrici innovativi per anticipare il futuro. In specifici ambienti adeguatamente allestiti, saranno presentate agli operatori del settore tutte le più avanzate soluzioni per l’illuminazione, il fotovoltaico e le energie rinnovabili, l’automazione industriale e civile, la domotica e la building automation. Fiore all’occhiello del 3E LAB, realizzato in 2 anni con un investimento di oltre 1 milione, è la casa domotica: un’abi-
tazione su due piani dotata delle più moderne tecnologie e completa di stazione di ricarica per auto elettriche. L’apertura di questo Centro dedicato all’innovazione avviene in una fase decisamente favorevole per Comoli Ferrari. L’azienda ha infatti assistito, nell’ultimo anno, ad un incremento del proprio fatturato del 5,5 per cento (Ebitda: +11 per cento), ed aprirà a breve due nuove filiali, una a Curno e una a Massa Carrara (altre sono in arrivo nel corso dell’anno). «La scelta di investire in conoscenza paga», ha commentato l’Amministratore Delegato Giampaolo Ferrari. «Nelle nostre 78 filiali non si fa mera vendita, ma prima di tutto consulenza: i nostri addetti sono continuamente formati e informati sulle eccellenze e le innovazioni del settore, per poter
Il nuovo polo tecnologico del Gruppo Comoli Ferrari è stato realizzato a fianco della sede di Novara
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Inaugurato il nuovo polo tecnologico del Gruppo Comoli Ferrari dedicato alle più moderne e avanzate soluzioni proposte dai principali produttori per il mondo elettrico
Pensilina fotovoltaica e stazione di ricarica per auto elettriche
Il “laboratorio delle 3E”, vuole essere la sintesi di Ecologia, Energia, Elettricità
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trasmettere questa conoscenza ai clienti. Oggi, poi, grazie al 3E LAB e all’assistenza dei suoi 40 esperti, ciò sarà ancora più facile». La diffusione di informazioni, dunque, assieme ad una presenza sempre più capillare sul territorio, è la strategia vincente con cui Comoli Ferrari si sta assicurando una crescita costante, attestata dai 670 dipendenti attuali, cui si vanno ad aggiungere gli oltre 40 agenti e 120 collaboratori tra membri della cooperativa e padroncini. La conferma della validità di questa strategia arriva dai risultati della ricerca commissionata da FME all’Università Bocconi di Milano, che evidenzia la necessità per le aziende distributrici di impegnarsi in attività di formazione degli installatori, soprattutto nella domotica, alla luce anche del deficit di comunicazione tra aziende, installatori e consumatori, che non arrivano a comprendere il reale valore del prodotto innovativo. «Comoli Ferrari punta decisamente alla domotica», ha spiegato Giampaolo Ferrari, «settore che presenta ogni anno una crescita del 25÷30 per cento. Far conoscere la qualità e l’unicità dei vantaggi che questa tecnologia può portare è fondamentale: solo se istruiremo in modo adeguato gli installatori e, di conseguenza, la clientela finale, il mercato potrà continuare a crescere, annullando gli effetti della crisi generalizzata che sta minacciando anche il nostro settore». L’inaugurazione del 3E LAB rappresenta, dunque, una tappa fondamentale di questo percorso aziendale verso «una diffusione delle conoscen-
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ze e un aggiornamento costante dell’installatore, il che permetterà un riposizionamento del nostro business a un livello più redditizio, dopo il calo del 14 per cento cui abbiamo assistito nel corso del 2009». Quello dei servizi alla clientela è un fronte su cui Comoli Ferrari è particolarmente impegnato: quasi 2 milioni di euro saranno investiti in logistica, aggiornamento software, nuovi layout. Gabriele Contini
Fiore all’occhiello del 3E LAB è la casa domotica: un’abitazione su due piani dotata delle più moderne tecnologie
Anno 3, N.5
DISTRIBUZIONE
Tre giorni di incontri e visite hanno accompagnato l’inaugurazione di 3E LAB
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Risparmiare con la digitalizzazione dei processi
Nel corso del Convegno: “Italia digitale: è possibile!”, tenutosi lo scorso mese di maggio presso l’Auditorium del Palazzo Lombardia a Milano, è stata presentata la Ricerca 2012 dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano, che ha analizzato la diffusione e gli impatti dei progetti di Fatturazione Elettronica, Conservazione Sostitutiva e Integrazione del
Oltre 200 i miliardi di euro che si possono risparmiare con la digitalizzazione dei processi
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Nel 2011, 60.000 imprese si sono scambiate in formato elettronico documenti del Ciclo dell’Ordine o hanno portato fatture in Conservazione Sostitutiva. La digitalizzazione dei processi è già una realtà, come aumentarne la diffusione in Italia Ciclo Ordine/Pagamento nelle organizzazioni pubbliche e private del nostro Paese, esplorando le opportunità derivanti dall’adozione di soluzioni di dematerializzazione e digitalizzazione dei processi di business. Le opportunità in Italia Sono circa 600 miliardi i “fogli” legati ad attività di business potenzialmente dematerializzabili in un anno in Italia, pari a quasi 45 miliardi di documenti di un migliaio di tipologie diverse. Se tutta questa carta fosse pazientemente “ammonticchiata”, risulterebbe circa 6.780 volte più alta del monte Everest, quasi un sesto della distanza tra la Terra e la Luna. Se questa stessa pila venisse distesa lungo l’Equatore, avremmo modo di completare un giro e mezzo attorno al Pianeta. Dematerializzando tutta questa carta, invece, si eviterebbe l’abbattimento di quasi 24 milioni di alberi, riducendo le emissioni di CO2 di oltre 4 milioni di tonnellate. Ma, soprattutto, il solo risparmio di carta e materiali ammonterebbe a oltre 12 miliardi di euro l’anno. E se si digitalizzassero gli interi processi, i benefici sarebbero ben più estesi (grazie ad una riduzione delle inaccuratezze, delle interazioni necessarie, dei costi di manodopera e di archiviazione, ecc.), raggiungendo la cifra astronomica di oltre 200 miliardi
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Il Quaderno del fare
di euro l’anno. Una cifra che, per altro, non considera i benefici aggiuntivi di un accesso consapevole e diffuso alle banche dati contenenti queste informazioni (dal migliore controllo della spesa pubblica, al più efficace monitoraggio sulle entrate fiscali, al migliore servizio a cittadini e imprese). I risparmi nella Pubblica Amministrazione In riferimento alla sola Pubblica Amministrazione (PA), un’analisi congiunta di diversi gruppi di ricerca degli Osservatori ICT & Management stima che una decisa accelerazione verso una “Italia digitale” permetterebbe di ottenere risparmi pari a 43 miliardi di euro l’anno. Nello specifico: - 4 miliardi di euro l’anno di soli risparmi sui prezzi di acquisto e sui costi di processo negli approvvigionamenti della PA; - 15 miliardi di euro l’anno di risparmi legati all’aumento di produttività del personale; - 24 miliardi di euro l’anno di risparmi sui “costi di relazione” tra PA e imprese, grazie ad uno snellimento della burocrazia. La digitalizzazione come leva anticrisi «Le opportunità di miglioramento legate all’adozione della ICT consapevole, pervasiva, integrata e strategi-
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- quali costi devo sostenere? - ha senso fare questi progetti in una PMI? - come faccio a coinvolgere i miei clienti e i miei fornitori? - da dove parto per “fare”? - siamo sicuri che non mi metto nelle condizioni di subire più “controlli”? - non è meglio aspettare che si muova la PA?
MERCATO
Per avvicinare le imprese alle opportunità aperte da un buon utilizzo delle tecnologie della dematerializzazione, della conservazione sostitutiva, della fatturazione elettronica e dell’integrazione delle diverse fasi del ciclo dell’ordine, l’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione ha realizzato il “Quaderno del Fare”, una pubblicazione disponibile gratuitamente su sito www.osservatori.net, che, da un lato, risponde agli interrogativi più comuni e, dall’altro, sfata i falsi miti degli scettici, affrontando i seguenti punti: - è vero che la normativa italiana mi consente di fare “fatturazione elettronica” e di dematerializzare tutti i documenti del ciclo dell’ordine? - benefici di cui si sente parlare sembrano molto consistenti: ma sono veri? - come mi “porto a casa” questi benefici?
camente legata al business possono rappresentare un nuovo paradigma organizzativo per affrontare con consapevolezza le evoluzioni e i potenziali rischi del futuro», ha affermato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano. «Digitalizzare i processi permette di progettare e gestire, in modo integrato e collaborativo, i processi interni ed esterni attraverso la condivisione delle logiche di gestione di ciascun processo
Le imprese in Italia che fanno conservazione sostitutiva delle fatture attive e passive
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Spedizione via PEC e conservazione digitale delle ricevute L’obbligo di comunicare al Registro Imprese entro il 30 giugno 2012 il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), introdotto con il DL. 29 novembre 2008, n. 185, convertito con la Legge n. 2 del 29 gennaio 2009, ha acceso i riflettori su quelli che sono i nuovi scenari legati all’utilizzo della Posta Elettronica Certificata. La PEC è un sistema di trasmissione telematica che garantisce la certezza sull’invio e la ricezione di messaggi di posta elettronica, nonché degli eventuali documenti ad essi allegati. La certificazione dei due momenti fondamentali della trasmissione telematica viene fornita dal Gestore di PEC, che invia al mittente due ricevute, una di invio ed una di ricezione. Le ricevute sono veri e propri documenti informatici opponibili a terzi in quanto firmati e marcati digitalmente dal gestore, quindi e delle principali informazioni che lo caratterizzano». «Oggi una digitalizzazione dei processi in Italia è possibile», ha proseguito Perego, «lo dimostrano diversi progetti già realizzati. La normativa, infatti, consente già di dematerializzare molti documenti per poi conservarli in formato digitale in modalità sostitutiva, dando “certezze” sull’opponibilità a terzi anche in sede giudiziaria. Inoltre, da tempo è disponibile la maggior parte degli strumenti informatici abilitanti, pienamente affidabili e accessibili: dalla firma digitale, alla marca temporale, ai sistemi di gestione massiva dei documenti, agli storage sicuri, alle soluzioni di scansione, ai software di riconoscimento automatico e Data Capturing, ai canali di comunicazione utilizzabili e spesso già utilizzati (EDI, Extranet, PEC, ecc.), agli standard esistenti adottati per lo scambio di informazioni strutturate, così come alle molteplici soluzioni che rendono tra loro interoperabili standard diversi». La diffusione tra le imprese Nel 2011 è cresciuto il numero di imprese che hanno intrapreso in Italia un percorso di dematerializzazione
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permettono di garantire l’integrità, l’autenticità e la paternità del contenuto, nonché la data di invio e di ricezione del messaggio di posta. La PEC, quindi, al contrario della semplice email, rappresenta una valida alternativa digitale ai tradizionali canali di trasmissione (raccomandata AR.). È possibile, quindi, sfruttare la “robustezza” della PEC, in termini di opponibilità a terzi rispetto alla email ordinaria, al fine di trasmettere, ad esempio, le fatture o i solleciti di pagamento ai propri clienti o qualsiasi altro tipo di documento o comunicazione tramite spedizione via PEC. Anche nel caso in cui il destinatario non indichi un indirizzo PEC, ma un indirizzo di mail ordinaria, la ricevuta di invio da parte del gestore PEC è una prova documentale con maggior valore rispetto ad un email di invio tradizionale. È importante evidenziare che, come per e digitalizzazione del ciclo ordine/ pagamento. Complessivamente, oltre 60.000 imprese hanno scambiato in formato elettronico (attraverso canali EDI, Extranet o Portali) almeno una parte dei documenti del ciclo dell’ordine o hanno portato in conservazione sostitutiva le fatture (attive o passive): si tratta di circa un’impresa su due tra le grandi, un’impresa su sei tra le PMI e meno dell’1 per cento tra le microimprese. Nel dettaglio: - conservazione sostitutiva. Si stima che circa 3.400 imprese nel 2011 abbiano fatto conservazione sostitutiva di fatture attive e/o passive (dall’analisi delle impronte pervenute all’Agenzia delle Entrate, nel 2010, 2.510 imprese fanno conservazione sostitutiva di fatture), con una crescita del 35 per cento rispetto al 2010: si portano in conservazione sostitutiva prevalentemente le fatture attive (oltre il 90 per cento), meno quelle passive (il 35 per cento). Sono oltre 90.000 le imprese che hanno portato in conservazione sostitutiva i principali libri e Registri contabili; - integrazione del ciclo dell’ordine (EDI). 8.300 imprese utilizzano formati elettronici strutturati per scambiare con i propri clienti e/o fornitori – tramite reti
la corrispondenza cartacea, anche per quella digitale la normativa civilistica richiede che ogni impresa debba conservare per dieci anni la corrispondenza d’affari. Pertanto, anche la corrispondenza inviata tramite PEC dovrà essere oggetto di un processo di conservazione informatica. La PEC, in quanto documento informatico, dovrà essere conservato nel rispetto di quanto disposto dal Codice dell’Amministrazione Digitale e dalle vigenti Regole Tecniche (Deliberazione CNIPA n. 11/2004). L’utilizzo sempre più diffuso della PEC, a fronte di notevoli vantaggi economici, comporterà per le imprese la necessità di riorganizzare i processi di archiviazione e conservazione sostitutiva della corrispondenza elettronica, al fine di essere sempre in grado di produrre, in eventuale giudizio, la propria corrispondenza d’affari come prova del diritto.
Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano
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EDI, WebEDI e XML – i principali documenti del ciclo ordine/pagamento, con una crescita dell’11 per cento nel 2011; - integrazione Extranet, Portali B2B. Circa 50.000 imprese italiane, soprattutto di piccole/medie dimensioni, scambiano almeno una tipologia di documento del ciclo ordine/pagamento, utilizzando circa 280 tra Extranet o Portali B2B di tipo transazionale: ecosistemi sviluppati da grandi aziende per comunicare con fornitori o clienti più piccoli, che in diversi casi supportano anche processi collaborativi; - fatturazione elettronica. Sono ancora poche decine, invece, le imprese che in Italia fanno “fatturazione elettronica pura”, come definita puntualmente dalla normativa (cioè, con accordo esplicito tra le parti che si impegnano a portare in conservazione sostitutiva le fatture entro 15 giorni dalla data di emissione/ricezione). Tuttavia, cresce il numero di aziende pronte a realizzare un modello di fatturazione elettronica. Circa 2.000 imprese, inoltre, operano secondo il modello “quasi fatturazione elettronica”: il fornitore invia una fattura telematica al cliente ed entrambi portano il documento in conservazione sostitutiva (senza accordo esplicito tra le parti, né obbligo di rispettare i 15 giorni per portare la fattura in conservazione sostitutiva). Oltre 3.000 imprese che fanno conservazione sostitutiva delle fatture attive, infatti, le inviano ai clienti in modalità telematica: è la cosiddetta “fatturazione elettronica lato attivo”. «Lo stimolo alla diffusione della fat-
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turazione elettronica e degli altri progetti di dematerializzazione dipende essenzialmente da tre linee d’azione», ha spiegato Paolo Catti, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano. «Innanzi tutto, è necessaria l’iniziativa convinta dei soggetti aggregatori, cioè le grandi imprese, le Associazioni di settore, professionisti e la Pubblica Amministrazione, la cui azione culturale ed operativa è fondamentale per la diffusione tra le PMI. È necessaria, poi, l’azione del Legislatore, sia europeo, sia nazionale, orientata ad una semplificazione del quadro normativo, per creare un contesto privo di incertezze: sia quelle oggettive, ormai poche, sia quelle “percepite”, la maggior parte, composte da un insieme di “falsi miti»” difficili da spazzare via. Infine, è necessaria l’azione dei “manager” che hanno le leve decisionali: attraverso il necessario grado di convinzione possono dare la giusta priorità all’attivazione dei progetti di fatturazione elettronica e dematerializzazione, condizione imprescindibile per superare le naturali barriere che caratterizzano qualsiasi percorso di cambiamento».
MERCATO
Le imprese in Italia che fanno scambio dati in formato elettronico strutturato - EDI
Paolo Catti, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano
Paola Cipollini
Anno 3, N.5
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Influire, rappresentare e fornire servizi Matteo Marini è il nuovo Presidente dell’Associazione Energia di Confindustria ANIE, l’organismo che unisce oltre 360 aziende elettromeccaniche attive in Italia, che offrono tecnologie per la produzione, trasmissione, distribuzione dell’energia elettrica e per le applicazioni industriali. 47 anni, veneziano, Matteo Marini occupa dal giugno del 2009 la posizione di Direttore Generale, Regional Division Manager Mediterranean e Local Division Manager Power Products Italia in seno ad ABB Italia. Nel Gruppo multinazionale opera dal 1991 e può vantare una significativa esperienza in Italia e all’estero, in particolare nel campo dei trasformatori, della media e della bassa tensione. Influire, rappresentare e dare servizi: queste le parole chiave poste alla base del nuovo mandato di Matteo Marini, il cui programma di presidenza verterà sulle seguenti linee di indirizzo strategico: - la necessità non più prorogabile di un Piano energetico nazionale, nell’ambito di una strategia di sistema che sia bilanciata, sostenibile e fortemente orientata all’efficienza; - l’importanza di avvicinare i temi dell’Associazione e le dinamiche della rappresentanza ai grandi mutamenti che negli ultimi anni stanno interessando la domanda di mercato, dalle Smart Grid all’Efficienza energetica, al ruolo fondamentale delle fonti rinnovabili nel mix di generazione; - la focalizzazione delle attività associative su servizi che possano essere di concreto supporto al business delle aziende e allo sviluppo del mercato di riferimento: dal presidio dell’attività normativa, alla formazione e internazionalizzazione, attività che unitamente ad azioni di lobby puntuali, incisive ed efficaci possano portare alla giusta sensibilizzazione dei principali decisori rispetto alle questioni d’interesse del comparto. «Accolgo con impegno l’incarico assunto ai
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Rinnovato il vertice dell’Associazione Energia di Confindustria ANIE
vertici dell’Associazione Energia in un momento economico di particolare difficoltà», ha dichiarato Matteo Marini, neo Presidente dell’Associazione Energia di ANIE. «L’industria elettromeccanica italiana rappresenta certamente un comparto industriale strategico nel Made in Italy delle tecnologie, che è pronto ad affrontare le impegnative
no della filiera industriale, avvicinando le dinamiche della rappresentanza ai grandi e innovativi driver di sviluppo del mercato. Smart Grid, Smart City, Efficienza energetica e Generazione distribuita tracciano nel loro divenire cambiamenti epocali in ciò che siamo e in ciò che ci sta attorno. In tale ottica è importante valorizzare la for-
Tabella 1: Dati economici dell’industria elettromeccanica italiana: produzione energia* (valori a prezzi correnti) 2009
2010
2011
2010/2009
milioni di euro
2011/2010
variazioni %
MERCATO INTERNO
3.696
3.321
3.027
-10,1
-8,9
FATTURATO TOTALE
2.337
2.072
1.815
-11,3
-12,4
ESPORTAZIONI
1.182
1.170
1.251
-1,0
6,9
IMPORTAZIONI
2.541
2.419
2.463
-4,8
1,8
BILANCIA COMMERCIALE
-1.359
-1.249
-1.212
* i dati non includono il segmento merceologico delle tecnologie per il fotovoltaico (Fonte: Confindustria ANIE)
sfide dettate dal mercato. Il valore aggiunto dell’offerta tecnologica delle nostre imprese ha da tempo ottenuto ampio riconoscimento sia nel contesto nazionale, sia in quelli esteri». «Le moderne forme di energia stanno trasformando nel profondo le infrastrutture, i mercati e gli stessi consumi nella vita comune», ha proseguito Marini. «In questo contesto è essenziale fare sistema all’inter-
za dell’industria italiana, guardando anche a quelle piccole e medie imprese depositarie di un importante vantaggio competitivo in termini di flessibilità. L’appartenenza ad ANIE permette loro di rafforzare le sinergie di comparto, intercettando i grandi cambiamenti che toccano la domanda espressa dal mercato». «Intendo dare avvio al mio mandato sottolineando un forte impegno a proseguire
Tabella 2: Dati economici dell’industria elettromeccanica italiana: fotovoltaico* (valori a prezzi correnti) 2009
2010
2011
milioni di euro FATTURATO TOTALE
3.087
19.200
2010/2009
2011/2010
variazioni % 13.500
522,0
-29,7
* comprensivi degli impianti installati con Decreto “Salva Alcoa” (Fonte: Confindustria ANIE)
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Tabella 3: Dati economici dell’industria elettromeccanica italiana: trasmissione energia (valori a prezzi correnti) 2009
2010
2011
2010/2009
milioni di euro
2011/2010
variazioni %
MERCATO INTERNO
944
1.142
1.269
21,0
11,1
FATTURATO TOTALE
2.199
2.391
2.557
8,8
6,9
ESPORTAZIONI
1.537
1.566
1.577
1,9
0,7
IMPORTAZIONI
282
317
289
12,2
-8,8
1.255
1.250
1.288
BILANCIA COMMERCIALE (Fonte: Confindustria ANIE)
e consolidare l’intensa attività di relazioni verso le Istituzioni e i Committenti portata avanti dall’Associazione Energia, in sinergia con i vertici della Federazione ANIE, in questi anni», ha continuato il neo Presidente. «Perché il nostro Paese non perda un’occasione importante di sviluppo e cambiamento, è fondamentale che possa dotarsi in tempi brevi di un Piano energetico nazionale, nella cui definizione siano valutate con attenzio-
ASSOCIAZIONI
vità imprenditoriale, per nuovi insediamenti produttivi e per il mantenimento nel nostro Paese dei centri nevralgici delle imprese, ovvero quelli che ne definiscono le scelte più strategiche». Un comparto secondo in Europa per fatturato L’industria elettromeccanica italiana, che fornisce le tecnologie per le reti infrastrut-
Tabella 4: Dati economici dell’industria elettromeccanica italiana: distribuzione energia (valori a prezzi correnti) 2009
2010
2011
2010/2009
milioni di euro
2011/2010
variazioni %
MERCATO INTERNO
1.710
2.099
2.295
22,7
9,4
FATTURATO TOTALE
2.140
2.554
2.796
19,3
9,5
ESPORTAZIONI
1.009
1.208
1.292
19,7
7,0
IMPORTAZIONI
579
753
792
30,0
5,2
BILANCIA COMMERCIALE
430
455
500
(Fonte: Confindustria ANIE)
ne e senza preconcetti tutte le componenti che vanno a disegnare un equilibrato mix di generazione. Ribadisco il forte impegno dell’Associazione Energia nel garantire un futuro sostenibile del fotovoltaico, comparto che trova ampia rappresentanza nella compagine associativa attraverso il GIFI. Le aziende del fotovoltaico hanno conosciuto una vivacità straordinaria di crescita degli ultimi anni, pur dovendo continuamente scontrarsi con incertezze e discontinuità normative». «In un mondo sempre più globalizzato, in cui le filiere industriali sono interessate da ampi e inarrestabili cambiamenti, ritengo infine essenziale», ha concluso Marini, «che la domanda interna del nostro Paese possa riposizionarsi in un sentiero di crescita. Questo potrà consentire di ricreare le condizioni per un ambiente favorevole all’atti-
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turali di produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, è uno dei comparti storici di eccellenza tecnologica all’interno del manifatturiero nazionale. A fine 2011 era espressione di un volume d’affari aggregato di oltre 7 miliardi di euro. Inglobando il segmento del fotovoltaico, rappresentato nell’ambito dell’Associazione Energia da GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane), il fatturato aggregato complessivo di comparto raggiungeva circa i 20 miliardi di euro. A testimonianza del riconoscimento ormai consolidato dell’offerta tecnologica delle imprese elettromeccaniche italiane anche sui mercati esteri, in chiusura 2011 l’incidenza delle esportazioni sul fatturato totale superava il 60 per cento. a cura della Redazione
Matteo Marini, neo Presidente dell’Associazione Energia di ANIE
Anno 3, N.5
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Riconfigurazione del mercato delle costruzioni Lo scenario delle costruzioni italiane continua ad essere nel segno della recessione. Se nel 2011, per il quinto anno consecutivo, l’andamento del mercato delle costruzioni è stato negativo, con un calo degli investimenti complessivi del 3,2 per cento, le previsioni per il 2012 confermano che il nuovo ciclo edilizio è ancora là da venire. Con una contrazione ulteriore del 2,5 per cento nell’anno in corso, e potrebbe essere una stima ottimistica, il mercato edilizio dal 2007 avrà perso un 29 per cento circa del suo valore in termini reali. Ma, come emerge dai primi risultati di una ricerca promossa da Federcostruzioni, in collaborazione con il MADE, con la quale s’intende comprendere in quale modo la crisi stia cambiando il mercato e, soprattutto, quale ruolo svolga il fattore qualitativo nei processi in corso e nelle relazioni tra la domanda edilizia e l’offerta della filiera produttiva, il settore delle costruzioni non ha subito soltanto una contrazione, ma anche una vera e propria riconfigurazione, un cambiamento di struttura. Alcuni segmenti produttivi hanno già ripreso a crescere (e in alcuni casi si tratta di nuovi settori che prima non esistevano), mentre le costruzioni “tradizionali” (sola esecuzione di opere pubbliche, nuova edilizia residenziale e non residenziale, produzione di cemento e calcestruzzo, laterizi, ecc.) continuano ad arrancare. Il settore ha assunto una nuova configurazione: sono cambiati i modelli di comportamento della domanda, portando all’affermazione di nuovi materiali, nuovi prodotti e nuovi impianti. Dalla ricerca, realizzata dal Cresme, emerge come a caratterizzare il cambiamento e, di conseguenza, a costituire i fattori destinati ad essere protagonisti del mercato del futuro siano soprattutto quattro temi. Il più evidente riguarda gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (impianti FER), un mercato che nell’ultimo biennio ha vissuto un vero e proprio boom, fino a diventare nel 2011 più grande di quello delle nuove costruzioni residenziali: 39 miliardi(1) contro 25. Poi c’è il motore della riqualificazione, con la
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domanda che invece di guardare al nuovo “mette a nuovo il vecchio”. In qualche modo, si possono considerare come due facce della stessa medaglia, ovvero sono conseguenze di un unico processo, quello delle esigenze improrogabili di una razionalizzazione dei consumi energetici che coinvolge l’edilizia, un comparto che incide per il 40 per cento e sul quale pende l’obiettivo di una drastica riduzione da raggiungere nel giro di pochi anni. Un obiettivo che richiede massicci interventi di manutenzione sul patrimonio edilizio italiano. Infatti, gli investimenti privati in rinnovo e riqualificazione hanno risentito della crisi in misura minore rispetto agli investimenti in nuove costruzioni, registrando secondo il Cresme una leggera crescita nel 2011, e sono destinati così a trainare il settore nel periodo 2012÷2015. La maggiore attenzione alla sostenibilità, l’evoluzione culturale che sta caratterizzando segmenti sempre più significativi di popolazione, così come delle Amministrazioni locali
Efficienza, risparmio energetico e riqualificazione edilizia e urbana: questi gli asset per il rilancio delle costruzioni
depositarie delle regole che governano la trasformazione del territorio, stanno producendo effetti anche sul fronte dei materiali, favorendo l’utilizzo di nuovi prodotti o di materiali tradizionali che trovano nuovi utilizzi nelle tecniche edilizie ecocompatibili, come nel caso, ad esempio, del legno, ma anche nelle innovazioni collegate a prodotti come il calcestruzzo o il laterizio. Egualmente aumenta la sua importanza il settore dell’impiantistica. Il forte ridimensionamento della nuova produzione edilizia, residenziale e non residenziale Nel 2011 le cubature edilizie realizzate hanno raggiunto un minimo storico, ma il punto più basso potrebbe non essere stato ancora raggiunto. Del resto, se nel 2011 il numero di cantieri ultimati è diminuito, il numero di quelli avviati è crollato: in base ai primi dati provvisori, i permessi per edificare ritirati nella prima
Il settore delle costruzioni non ha subito soltanto una contrazione, ma anche un vero e proprio cambiamento di struttura
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metà del 2011 sono ulteriormente diminuiti del 9,5 per cento rispetto al primo semestre 2010. Secondo le previsioni, in termini di cubature edilizie realizzate, il 2012 dovrebbe essere foriero di una ripresa molto lieve e basata su fattori piuttosto fragili (in particolare, l’inizio della fase a regime dei provvedimenti regionali sugli ampliamenti in deroga, e la prosecuzione e conclusione dei cantieri in edilizia strumentale avviati nel 2009, ma sospesi per via del deterioramento delle prospettive economiche), per cui la possibilità di un ulteriore calo non può essere del tutto esclusa. In particolare, gli scenari relativi alla domanda primaria (nuove famiglie) inducono a prevedere che, al netto di fenomeni oggi non pensabili, nel decennio 2011÷2020 la misura dell’edilizia residenziale
di nuova realizzazione sarà pari al 70 per cento di quella registrata nel primo decennio degli anni 2000. Secondo le stime del Cresme, nel 2012 verranno ultimati circa 46.400 fabbricati, contro gli oltre 48.000 del 2011 ed i 60.300 del 2010. Alla fine del 2012 vi saranno, comunque, circa 90.000 cantieri edili aperti, contro gli oltre 108.000 registrati alla fine del 2010 ed i quasi 95.000 del 2011. Al di là del fatto che è un dato che conferma la recessione in atto, il principale problema riguarderà le condizioni necessarie al loro completamento. Il boom degli impianti per le Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) Nel biennio 2010÷2011, la crescita delle installazioni di impianti FER, e in particolare del solare
MADE expo: ricostruire per rilanciare il settore
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alle energie rinnovabili, sia in numerosi convegni e appuntamenti come “Smart Village”, un evento dedicato interamente alla città del futuro e alle soluzioni tecniche che contribuiscono attivamente alla realizzazione di edifici ecosostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico, e AAA + A, Agricoltura Alimentazione Architettura, un vero e proprio cantiere verde dove progetti innovativi uniscono sviluppo urbano e rispetto per l’ambiente. La bioedilizia e le soluzioni per l’abitare sostenibile saranno al centro anche di Green Home Design “Abitare il presente”, una mostra che propone lo spaccato di una città ideale dal punto di vista del rispetto per l’ambiente. Tra le novità anche lo spazio dedicato agli interlocutori della Pubblica Amministrazione e Condominio App, un’area espositiva rivolta al mondo del condominio e degli amministratori. Riconfermati anche gli appuntamenti con il Forum della Tecnica delle Costruzioni, un importante momento di confronto e dialogo sulle tematiche più tecniche del mondo delle costruzioni e dell’ingegneria strutturale, e con l’iniziativa Borghi e Centri Storici, dedicata ai progetti di riqualificazione dei piccoli centri urbani, vero patrimonio italiano da recuperare e riscoprire.
MERCATO
MADE expo scalda i motori per la quinta edizione: l’appuntamento per le principali aziende rappresentative dei diversi comparti della filiera costruzioni sarà dal 17 al 20 ottobre 2012 nei padiglioni di Fiera Milano Rho, una quattro giorni dedicata al business e all’innovazione tecnologica con un’attenzione particolare al costruire sostenibile, in tutte le sue declinazioni. «Siamo di fronte a una crisi profonda», ha affermato Andrea Negri, Presidente di MADE eventi e Vicepresidente Federcostruzioni, «che sta ristrutturando il mercato delle costruzioni. La leva imprescindibile per rilanciare il settore è indubbiamente il recupero e la riqualificazione dell’esistente e in particolare gli interventi di riqualificazione in chiave energetica e antisismica». Uno scenario difficile, quindi, e MADE expo raccoglie la sfida di rilanciare la filiera delle costruzioni ripartendo dalla valorizzazione dei nuovi settori in crescita, come le energie rinnovabili, e soprattutto della riqualificazione dell’esistente. La manifestazione presenta un’offerta completa di prodotti e tecnologie dell’abitare, dal mondo dei cantieri fino a quello del progetto e dell’architettura, anche grazie alla collaborazione con Federcostruzioni e con oltre 100 tra le più importanti Associazioni di categoria. La manifestazione arricchisce quest’anno l’offerta merceologica e accoglie per la prima volta il comparto dell’elevazione, integrando nel tessuto espositivo un’area dedicata agli ascensori. Filo conduttore dell’edizione 2012 saranno, quindi, le tematiche della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica. Un’anima green che troverà spazio sia tra i padiglioni della manifestazione, con le ultime proposte per l’utilizzo di tecnologie e materiali ecocompatibili e un’area tutta dedicata
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31
fotovoltaico, è andata oltre ogni previsione, configurandosi come un vero e proprio boom. Tra il 2006 e il 2009, secondo i dati diffusi dal GSE, sono stati realizzati 71.137 impianti fotovoltaici, per una potenza installata totale di 3.457 MWp. Nel solo 2010 sono stati registrati altri 84.547 nuovi impianti, e nel 2011 ulteriori 147.776. Ciò significa che nel 2011 l’Italia è il Paese che ha registrato la maggior crescita della capacità installata, diventando la seconda nazione al mondo (dopo la Germania) per potenza totale installata. Anche l’eolico, seppure in misura minore, ha contribuito alla crescita degli impianti FER, con una potenza efficiente lorda installata che è passata dai 3.540 MW del 2008 ai 6.860 del 2011. Secondo le stime del Cresme, questa crescita ha significato un investimento finanziario in impianti FER di 9 miliardi nel 2009, di quasi 21 miliardi nel 2010 e di 40 miliardi nel 2011. Con il fotovoltaico che da solo ha prodotto investimenti di 5,6 miliardi nel 2009, di 18,2 miliardi nel 2010 e di 36,1 miliardi nel 2011. Un boom che si è concretizzato soprattutto a partire dal 2007, in corrispondenza dell’avvio della crisi delle costruzioni tradizionali. In valori reali gli investimenti in impianti FER, rispetto al 2007, fino al 2010 sono cresciuti di oltre 7 volte (700 per cento). Nel 2011 si è registrato un leggero calo (-6,6 per cento) per effetto delle incertezze sugli incentivi. Il 2012 ci dirà se vi sarà una ripresa e con quali caratteristiche o se, invece, il clima d’incertezza continuerà a svolgere una funzione di freno. Nei prossimi anni opportunità interessanti potrebbero scaturire dalla diversificazione dell’investimento in rinnovabili, ad esempio con le nuove tecnologie geotermiche a bassa entalpia – in particolare, le
Volumetrie realizzate e previste nella nuova edilizia (milioni di m3)
pompe di calore geotermiche per il condizionamento degli edifici – che in altre parti d’Europa hanno già accelerato notevolmente la propria crescita e presto potrebbero entrare a far parte del mix energetico di molti Paesi europei. Senza dimenticare che, potenzialmente, il principale contributo alla soluzione del problema energetico potrà arrivare dai cosiddetti “Negawatt”, cioè i “Megawatt” non consumati grazie ai miglioramenti dell’efficienza energetica. 2012÷2015: la riqualificazione sarà motore del nuovo ciclo edilizio Oggi, nel nostro Paese, l’edilizia è il “colabrodo” dell’energia, per via dell’anzianità del parco edifici, per l’assenza di manutenzione programmata, per il tipo di materiali impiegati e anche
(forse soprattutto) per la progressiva perdita, avvenuta negli ultimi decenni, della relazione tra edilizia e caratteristiche climatiche dei territori. In aggiunta, e non meno importante, è anche il problema del dissesto idrogeologico a rendere necessario un forte investimento in riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. Le aree ad elevata criticità idrogeologica rappresentano il 10 per cento della superficie italiana e riguardano l’82 per cento dei Comuni; le aree ad elevato rischio sismico riguardano circa il 50 per cento del territorio nazionale e il 38 per cento dei comuni. Si stima che la popolazione residente nelle aree di elevato rischio idrogeologico sia pari a 5.772.000 persone, mentre in quelle di elevato rischio sismico risiedono 24.147.000 persone. Il patrimonio edilizio potenzialmente
Tabella 1: Investimenti in impianti per l’energia da nuove* fonti rinnovabili (FER)
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Importi in milioni di euro (prezzi correnti) Fotovoltaico
146
783
2.292
5.651
18.239
36.192
Eolico
319
142
186
432
567
559
1.055
1.280
1.595
1.236
1.340
Bioenergie
353
691
704
322
94
267
513
1.226
1.784
1.419
1.467
TOTALE
672
834
890
754
661
972
2.350
4.797
9.030
20.894
38.999
415,8
182,5
143,0
215,8
95,0
Variazioni % (a prezzi costanti) Fotovoltaico Eolico
-56,9
26,2
121,9
26,1
-4,8
81,9
17,0
22,7
-24,0
6,6
Bioenergie
89,2
-1,6
-56,4
-72,0
174,2
85,4
130,5
43,4
-22,0
1,6
19,8
3,1
-19,2
-15,7
42,1
133,3
97,0
85,6
126,7
TOTALE
* non include gli impianti rinnovabili tradizionali, come quelli idroelettrici, gli impianti integrati nelle nuove costruzioni (già contabilizzati nell’edilizia di nuova costruzione), gli impianti appaltati da Enti pubblici (già contabilizzati negli investimenti in genio civile) Fonte: Elaborazione e stime CRESME su fonti varie
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Sono cambiati i modelli di comportamento della domanda, portando all’affermazione di nuovi materiali, nuovi prodotti e nuovi impianti
1,3 per cento rispetto al 2012 e con una continua crescita anche nel biennio successivo. Roberto Corti
MERCATO
esposto ad un elevato rischio idrogeologico è pari a 1.259.000 edifici; nelle aree di elevato rischio sismico si trovano 6.267.000 edifici. Il quadro dei costi complessivi del dissesto idrogeologico e dei terremoti a partire dal 1944 al 2009 ha portato a stimare i costi complessivi del dissesto idrogeologico e dei terremoti, a prezzi 2009, tra un valore minimo di 176 miliardi di euro e uno massimo di 213. Gli investimenti in rinnovo rappresentano una quota decisamente crescente degli investimenti complessivi nel settore costruzioni (anche se bisogna dire che, almeno per ora, ciò è dovuto in primo luogo al crollo della nuova produzione edilizia). Dopo una contrazione media annua del 2,5 per cento nel triennio 2008÷2010, gli investimenti in rinnovo hanno registrato nel 2011 un rallentamento della contrazione scendendo sotto l’1 per cento. Un andamento, tuttavia, fortemente diversificato tra mercato privato, soprattutto residenziale, e investimenti pubblici. Il recupero e la riqualificazione residenziale privata ha, infatti, registrato un andamento decisamente anticiclico, con una tendenza positiva già a partire dal 2010 (+3 per cento) proseguito nel 2011 (+1,2 per cento). Per il 2012 le previsioni sono di una sostanziale tenuta (+0,2 per cento). Un’evoluzione negativa ha, invece, caratterizzato gli investimenti in rinnovo del genio civile, calati rispetto al 2007 di quasi un terzo (-1,3 per cento la previsione per il 2012). Un andamento non dissimile si è registrato per gli investimenti di rinnovo nel non residenziale pubblico: scuole, ospedali, ecc., soprattutto nel biennio 2010÷2011, con un calo rispetto al 2009 in valori reali di oltre il 20 per cento. E con una previsione per il 2012 di un’ulteriore contrazione del 13,2 per cento. Di fronte a questo scenario la ricerca ritiene inevitabile un ruolo attivo del rinnovo, trainato in particolare dagli interventi di riqualificazione, in chiave energetica, ma anche antisismica, con una previsione che vede nel 2014 il valore della produzione in opere di rinnovo e riqualificazione rappresentare quasi il 70 per cento del mercato, grazie ad una tendenza positiva che già nel 2013 dovrebbe vedere il comparto aumentare di un
Nota: 1) La stima CRESME degli investimenti in FER si basa sui dati pubblicati dal GSE, relativi a numerosità, potenza, tipologia ed entrata in esercizio degli impianti compresi nel Conto Energia. A tali dati vengono applicati parametri di costo dedotti da diverse fonti (prezziario della Camera di Commercio di Milano, Ordine degli Architetti e Ingegneri di Milano, e un panel di impiantisti e produttori di pannelli fotovoltaici). È conservativa nel senso che (per non creare sovrapposizioni con la misurazione degli investimenti in costruzioni) include nel settore degli impianti rinnovabili solo quelli realizzati su costruzioni private già esistenti, mentre sono esclusi quelli integrati negli edifici di nuova costruzione (già contabilizzati all’interno della nuova produzione residenziale) e quelli promossi dagli Enti pubblici (già contabilizzati sotto la voce Genio Civile).
Quota del rinnovo sugli investimenti totali in costruzioni in Italia (stime e previsioni)
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Le aziende associate ad ANIE Sicurezza, Associazione che raggruppa le imprese operanti in Italia nel campo della Sicurezza e dell’Automazione degli Edifici, hanno scelto Rosario Romano come nuovo Presidente per il biennio 2012-2014. 54 anni, napoletano, con una lunga esperienza nel settore della progettazione e realizzazione di sistemi di sicurezza, antifurti, TV a circuito chiuso e rivelazione incendi, Rosario Romano è attualmente titolare della Romano S.r.l. Dal maggio del 1998 ha rivestito, per quattro mandati, la carica di Consigliere Nazionale del Direttivo ANIE-ANCISS. Nel maggio del 2011 ha ricevuto dalla Questura di Napoli l’Attestato di Benemerenza per la Legalità, in virtù del contributo tecnologico da lui fornito nella risoluzione di numerose indagini. Il programma di Rosario Romano prevede, in particolare: l’ampliamento della base associativa e della rappresentatività per gli operatori della sicurezza, soprattutto al Centro-Sud; la valorizzazione delle categorie professionali, attraverso la formazione e la cultura della legalità, nel rispetto della buona tecnica; l’attenzione alle Piccole e Medie Imprese; infine, il dialogo con le multinazionali per progetti di filiera. «In un momento particolarmente delicato come questo, ritengo che essere soci di ANIE Sicurezza possa costituire un valore aggiunto importante per le aziende del settore», ha dichiarato Rosario Romano nell’illustrare le linee guida del suo mandato. «Sono altresì convinto che si debba stimolare l’associazionismo nel Sistema Confindustriale, in particolare nel Centro-Sud Italia, territorio tanto fertile dal punto di vista di aziende “sane” e di qualità, quanto a volte dimenticato o poco valorizzato dalle iniziative associative», ha aggiunto il Presidente Romano. «Dobbiamo portare i valori e gli obiettivi di ANIE Sicurezza alle aziende e agli stakeholder attraverso attività ed eventi mirati. Costruire il nostro futuro significa creare terreni comuni di condivisione di strategie ed obiettivi, anche e soprattutto con le altre compagini associative che insistono sulla filiera della Sicurezza. “Fare si-
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stema” è per noi una priorità assoluta alla quale non solo non dobbiamo rinunciare, ma che dobbiamo perseguire con ogni mezzo a nostra disposizione». «La formazione degli operatori resta uno dei cardini del programma di ANIE Sicurezza per il prossimo biennio», ha precisato il nuovo Presidente. «Le aziende vincenti saranno quelle che investiranno in formazione e comunicazione, innalzando il livello di know how delle proprie risorse. Solo così i concetti di “qualità” e
Rosario Romano, Presidente di ANIE Sicurezza per il biennio 2012-2014
di “affidabilità” verranno percepiti dall’utente finale come effettivi vantaggi a livello competitivo sul mercato. Non dimentichiamoci, inoltre, che la credibilità di un’Associazione passa attraverso l’accreditamento della stessa presso le Istituzioni. Noi possiamo e dobbiamo fare ancora molto per diventare “punto di riferimento” per le Istituzioni che legiferano nel campo delle tecnologie della sicurezza». «Il background delle nostre aziende associate ci narra di storie imprenditoriali sane, create e sviluppate a livello locale e regionale, la cui eccellenza e qualità fa ambire ad un superamento dei confini nazionali ed internazionali», ha concluso il Presidente di ANIE Sicurezza. «Si tratta di Piccole e Medie Imprese che operano in un set-
Nominato il nuovo Presidente di ANIE Sicurezza, Associazione federata Confindustria ANIE
tore fortemente influenzato dal Far East e continuamente in evoluzione, data la sua estrema vicinanza con il comparto dell’Information & Communication Technology. Mercati, quindi, fortemente competitivi, che richiedono grande impegno di idee e di risorse economiche. In questo senso, l’esigenza prioritaria delle PMI del nostro settore può riassumersi nella richiesta di attivare percorsi e sinergie per favorire l’accesso al credito e ai finanziamenti sulla formazione professionale delle risorse umane». Un comparto in ripresa Dopo un biennio difficile, il settore industriale di ANIE Sicurezza pare aver superato la crisi, con un fatturato totale nel 2011 pari a 1.919 milioni di euro, in crescita del 4,9 per cento rispetto al 2010. Il segno positivo ha riguardato sia l’andamento del mercato interno (+2,9 per cento rispetto al 2010), sia soprattutto il canale estero. A fine 2011 le esportazioni di comparto hanno fatto registrare un valore pari a 259 milioni di euro, con una decisa crescita (+27,3 per cento) nel confronto con il 2010, migliorando la tendenza già positiva dell’anno precedente (+18,9 per cento la variazione annua del 2010 sul 2009). Rispetto all’andamento dei singoli segmenti merceologici del comparto nel 2011, la migliore variazione di fatturato in confronto al 2010 è quella del settore dell’Antintrusione: +6,6 per cento, di cui +10,4 per cento per la TVCC, +1,9 per cento per il Controllo accessi e +0,9 per cento per l’Antintrusione ed i Sistemi di monitoraggio centralizzati. Sempre rispetto al 2010, il fatturato del settore Antincendio cresce del 3,6 per cento, mentre quello della Building Automation mette a segno un +2,2 per cento.
ASSOCIAZIONI
Obiettivo: fare sistema
a cura della Redazione
Anno 3, N.5
35
Sicurezza ed efficienza per le tecnologie dell’illuminazione
Il nuovo Centro di Eccellenza UL sarà di supporto a tutta la catena di fornitura del settore illuminazione
È situato in Italia, a Burago Molgora (MB), il nuovo laboratorio di UL (Underwriters Laboratories), organizzazione indipendente di certificazione, interamente dedicato alla sicurezza ed efficienza energetica delle tecnologie d’illuminazione. Il centro di eccellenza, che servirà da hub per tutta l’Europa, copre una superficie di 3.000 m2 e impiegherà circa 30 persone, con un investimento totale di oltre 2 milioni di dollari. «L’Italia è uno dei più importanti mercati europei, caratterizzato da piccole e medie imprese che, in un momento come questo di crisi economica, possono trovare in UL un collaboratore fidato, in grado di aiutarli nell’obiettivo di sviluppare nuovi prodotti tecnologicamente avanzati, senza dover rinunciare a sicurezza, qualità e prestazioni», ha affermato in occasione dell’inaugurazione Alberto Uggetti, Vice Presidente e Direttore Generale Globale UL
Presenti all’inaugurazione del laboratorio, oltre al sindaco di Burago, Giorgio Stringhini, il Presidente di UL Verification Services, Jesudas Sajeev, e il Presidente di UL per l’Europa e l’America Latina, Gitte Schjotz
36 Anno 3, N.5
Inaugurato il nuovo centro di eccellenza europeo UL, punto di riferimento per produttori ed utilizzatori del settore illuminazione
per il settore illuminazione. “L’apertura del laboratorio vuole essere un segnale in controtendenza alla crisi, a supporto del tessuto imprenditoriale sia italiano, sia europeo”. Il nuovo Centro di Eccellenza UL sarà di supporto a tutta la catena di fornitura del settore illuminazione: produttori, architetti, designer, distributori di materiale elettrico, nonché alle società di software per il calcolo e la resa delle fonti di illuminazione. L’illuminazione offre grandi potenzialità per il risparmio energetico In un mondo in cui l’efficienza energetica e la richiesta di prodotti su misura e ad alto potenziale tecnologico fanno crescere negli utenti bisogni di sicurezza, lo sviluppo e la ricerca di nuove soluzioni devono fornire risposte rapide e, al contempo, salvaguardare e tutelare l’ambiente e i consumatori. Per questo UL ha deciso di focalizzarsi su quelle tecnologie che, come il LED, assicurano un enorme potenziale di sviluppo nell’ottimizzazione delle risorse e dell’efficienza che nel prossimo futuro prevedono un tasso medio di crescita del 36 per cento. L’apertura del nuovo centro di eccellenza vuole essere un segnale e un contributo concreto in questo senso, offrendo elevato contenuto tecnologico, personale altamente qualificato, capace di servire la tecnologia Solid State Lighting (LED/OLED) a 360°, nonché tutte le altre tecnologie d’illuminazione. «L’apertura del laboratorio rafforza ulteriormente la leadership globale di UL nel settore illuminazione ed efficienza energetica», ha spiegato Alberto Uggetti, «espandendo la propria presenza anche in Europa, dove rappresenta il primo centro di eccellenza di questo genere, ma il quinto se consideriamo quelli già operanti nel resto del mondo, di cui due negli Stati Uniti, uno in Cina ed uno recentemente aperto in India». Come emerge dal Libro Verde della Commis-
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Prove per tutte le sorgenti d’illuminazione Il nuovo laboratorio è accreditato per poter offrire i più riconosciuti programmi internazionali per l’efficienza energetica degli apparecchi di illuminazione, tra cui Energy Star, Lighting Facts e Zhaga, i programmi di sicurezza per agevolare le aziende italiane ed europee all’accesso al mercato globale, fino alle prove di prestazione e risparmio energetico, in accordo alle vigenti regolamentazioni americane e internazionali. In particolare, UL (Underwriters Laboratories) è membro di Zhaga ed è stato certificato laboratorio test ufficiale del Consorzio, una certificazione che ne promuove l’impegno nel sostenere la standardizzazione e la conformità dei test sulla tecnologia LED. Il Consorzio Zhaga nasce da una cooperazione industriale, il cui intento è sviluppare specifiche e norme per le interfacce dei “LED light engine”. L’organizzazione crea specifiche per l’interfaccia dei “light engine” al fine di promuoverne l’intercambiabilità di dispositivi provenienti da produttori differenti; sistemi di illuminazione diversi necessitano di “light engine” diversi. L’intercambiabilità è ottenuta definendo le interfacce per una gamma di “light engine” specifici per le varie applicazioni. Le norme Zhaga riguardano le dimensioni fisiche, oltre che il comportamento fotometrico, elettrico e termico dei “LED light engine”. Il Consorzio è stato creato a beneficio dei consumatori e dei professionisti del settore, nella prospettiva che la standardizzazione impedisca in futuro la frammentazione del mercato causata da prodotti incompatibili. Riccardo Rossi
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La luce giusta con l’iPad UL (Underwriters Laboratories) mette a disposizione UL LightSmart, un’applicazione gratuita sviluppata per aiutare i consumatori ad ottenere il massimo beneficio dall’illuminazione LED nelle proprie case e negli uffici. UL LightSmart accompagna gli utilizzatori attraverso un facile e guidato processo di selezione delle sorgenti luminose LED disponibili, che meglio rispondono ai propri bisogni, in base a criteri di miglior resa ed efficienza energetica. Gli utilizzatori dell’applicazione hanno, inoltre, la possibilità di creare un’anteprima dei diversi ambienti in base alle differenti sorgenti d’illuminazione a LED selezionate, includendo una previsione del risparmio energetico. L’applicazione è stata sviluppata in ri-
sposta alla normativa che prevede la sostituzione delle lampadine incandescenti con lampadine fluorescenti e LED a basso consumo energetico. «Diversi studi hanno indicato che solo pochi consumatori sono a conoscenza della transizione verso la nuova tecnologia a risparmio energetico», ha dichiarato Keith Williams, CEO di UL. «Come UL ci impegniamo ad educare i consumatori sui nuovi regolamenti e sulle nuove tecnologie nel settore dell’illuminazione. L’applicazione LightSmart offre ai consumatori una strada facile e personalizzata per valutare i benefici ambientali ed estetici, nonché il risparmio in termini di costi che ci si aspetta di ottenere utilizzando la tecnologia LED nelle proprie case e nell’ambiente lavorativo».
Il nuovo laboratorio è accreditato per poter offrire i più riconosciuti programmi internazionali per l’efficienza energetica degli apparecchi di illuminazione
IMPRESE
sione Europea: “Illuminare il futuro. Accelerare la diffusione di tecnologie di illuminazione innovative”, l’illuminazione rappresenta il 19 per cento del consumo di elettricità nel mondo e il 14 per cento nell’Unione Europea. La diffusione delle nuove tecnologie di illuminazione ecocompatibili ed efficienti sotto il profilo energetico sono tra gli obiettivi primari del nostro prossimo futuro; “favorirne la crescita di mercato attraverso un efficiente sistema che verifichi le prestazioni e la sicurezza dei prodotti è condizione indispensabile per l’accettazione dei prodotti LED di alta qualità sul mercato UE”. Nel testo sono illustrate anche le questioni chiave che dovranno essere affrontate da una strategia europea, volta ad accelerare la diffusione delle tecnologie SSL di alta qualità per l’illuminazione generale. Vari studi prevedono che, entro il 2020, la tecnologia SSL rappresenterà più del 70 per cento del mercato europeo dell’illuminazione.
La realizzazione del Centro, che copre una superficie di 3.000 m2 e impiegherà circa 30 persone, ha richiesto un investimento totale di oltre 2 milioni di dollari
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asole presenti vicino all’uscita permettono di contenere e fissare i cavi tramite apposite fascette fornite a corredo. Le torrette sono fornite di griffe di fissaggio a pavimento imperdibili e sono munite di un sistema di auto posizionamento che rende estremamente rapide e sicure le operazioni di posa e rimozione. La realizzazione in metallo delle casseforme rende, inoltre, possibile l’installazione delle torrette anche in pavimenti gettati, mentre la presenza di maniglie a scomparsa ne rende estremamente agevole il sollevamento. La nuova serie 24SC offre
una grande integrazione con i prodotti del catalogo Gewiss: all’interno di ogni torretta, infatti, possono essere alloggiati sia i frutti della serie civile System, sia i dispositivi da guida DIN. Inoltre, grazie all’utilizzo dei setti separatori mobili, forniti a corredo e installabili in due posizioni per ogni comparto, è possibile accostare frutti per dati e di prelievo energia. In questo modo le torrette fungono da punti distribuzione sia per l’impianto elettrico, sia per la rete dati. a cura della Redazione
IMPRESE
Le esigenze sempre maggiori in termini di protezione, connettività e prelievo di energia nel mondo del terziario oggi possono essere soddisfatte grazie alla nuova gamma di torrette a scomparsa di Gewiss: un’offerta completa e flessibile, che garantisce ampia libertà di scelta degli equipaggiamenti ed è in grado di adattarsi alle esigenze di ogni ambiente installativo. La nuova gamma di torrette si caratterizza per una totale libertà di personalizzazione. Capienza, finiture estetiche esterne, equipaggiamento interno, verso di apertura del coperchio: ogni singola parte della torretta è stata pensata e progettata per adattarsi ad ogni ambiente e garantire sempre la massima praticità di utilizzo. La Serie 24SC si compone di torrette da 10 e 20 moduli System, con coperchio calpestabile disponibile sia nella versione cava, completabile con finiture a scelta (linoleum, moquette, ecc.), sia nella versione in acciaio inox. Per consentire la scelta del verso di apertura, il coperchio può essere montato indifferentemente sui due lati opposti ed è stato progettato per essere asportato agevolmente tramite l’utilizzo di un semplice attrezzo. Inoltre, per evitare lo schiacciamento dei cavi alla chiusura del coperchio, le due
Nuove torrette a scomparsa realizzate per rispondere alle esigenze del mondo del terziario
A) Sistema di rimozione del coperchio pratico e veloce e montaggio reversibile del coperchio; B) Coperchio inox e cavo (per moquette, linoleum, ecc.); C) Maniglia a scomparsa per agevolare il sollevamento del coperchio; D) Guida cavi in uscita (antischiacciamento); E) Dispositivi serie System e guida DIN; F) Setto separatore energia/dati montabile in 2 posizioni (configurazione 2+1+2); G) Griffe di fissaggio al pavimento imperdibili e con autoposizionamento; H ) Ancoraggio cavi (fascette)
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luce per tutte le esigenze Il passaggio alla tecnologia digitale dell’illuminazione offre una gamma di possibilità totalmente nuove, soprattutto per quanto riguarda le soluzioni. Per applicare queste opportunità su larga scala, Osram, a partire dall’edizione 2010 di Light+Building, si è sempre posizionata come fornitore completo, senza perdere mai di vista le richieste dei clienti. Per analizzare le nuove soluzioni, l’azienda ha organizzato oltre 50.000 giornate di consulenza nei punti vendita retail di tutto il mondo e un roadshow paneuropeo per circa 7.000 lighting designer, architetti ed elettricisti. I dibattiti hanno portato allo sviluppo di prodotti e servizi che soddisfano le esigenze del mercato in numerosi settori di applicazione. Un fattore di successo e di costo L’illuminazione è fondamentale per il successo dei punti vendita retail: che si tratti di una boutique o del banco gastronomia di un supermercato, i clienti acquistano i prodotti solo se riescono a vederli nella luce migliore. Allo stesso tempo, tuttavia, l’illuminazione è un fattore di costo, perché l’orario di apertura di un negozio può essere molto lungo, con spese energetiche e di manutenzione elevate. Nel settore retail, inoltre, servono soluzioni flessibili, perché, per richiamare l’attenzione dei clienti, i prodotti devono essere presentati in modi sempre diversi. Utilizzati come spot su binario o come downlight orientabili, gli apparecchi Lunis SL creano accenti mirati negli spazi commerciali. L’efficienza è garantita sia dai moduli LED integrati, sia dalle lampade a scarica ad alta intensità. La versione LED utilizza il Light Engine Prevaled Core Z2, caratterizzato da una durata fino a 50.000 ore. La versione per lampade a scarica ad alta intensità è particolarmente indicata per le lampade Powerball Plus, molto apprezzate dai clienti per la loro elevata resa cromatica.
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Novità relative a sette aree applicative diverse, dai componenti alle soluzioni di illuminazione complesse, per rispondere a tutte le richieste dei consumatori
Il valore dell’efficienza Negli stabilimenti e nei magazzini è fondamentale che l’illuminazione sia efficiente. Da un recente studio condotto dalla Deutsche Post emerge che l’illuminazione, ad esempio, delle centrali logistiche rappresenta fino all’80 per cento del fabbisogno complessivo di elettricità. Attraverso semplici misure di sostituzione è possibile ottenere una riduzione significativa dei costi di esercizio. Durante gli audit energetici, Osram analizza il sistema esistente e propone soluzioni alternative efficienti. In funzione del settore di applicazione, è possibile scegliere la tecnologia tradizionale o LED: l’apparecchio T16, ad esempio, raggiunge un’efficienza superiore al 90 per cento, può essere utilizzato anche in ambienti particolari, con temperature superiori a 50 °C, e dispone di un alimentatore elettronico specifico per l’impiego industriale che dura fino a 100.000 ore. L’apparecchio High Bay LED, estremamen-
Illuminazione per il retail: serie di apparecchi per negozi Lunis SL su binario
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Favorire la concentrazione e la produttività Negli uffici servono soluzioni di illuminazione che permettano di risparmiare energia e, allo stesso tempo, favoriscano la concentrazione e la produttività. In questa prospettiva, Osram presenta la nuova famiglia di apparecchi Mira. L’ingegnoso sistema di controllo della luce, la cosiddetta struttura prismatizzata, consente di assemblare gli apparecchi a distanze maggiori, senza creare abbagliamento. Mira è disponibile nelle versioni con lampade fluorescenti (T5) e con LED, in molte dimensioni diverse. E non è tutto: per garantire una gestione ottimale dell’illuminazione, è possibile integrare sensori di rilevamento della luce naturale e della presenza. Per soluzioni incentrate sulle postazioni di lavoro, sono disponibili gli apparecchi Futurel LED: la doppia distribuzione asimmetrica della luce, infatti, assicura postazioni ben illuminate e prive di abbagliamento. I sensori di luminosità e presenza, infine, regolano l’intensità della luce in funzione delle esigenze personali, della luminosità dell’ambiente e della presenza di persone. Il sistema di gestione dell’illuminazione (LMS) Encelium, che combina sei strategie di risparmio energetico, permette di sfruttare al meglio le possibilità offerte dagli “edifici intelligenti”. Le strategie vanno dalla regolazione della luminosità in funzione della luce diurna, alla temporizzazione intelligente, alla distribuzione variabile del carico. Con il software Encelium 3-D “Polaris”, gli operatori possono gestire e monitorare il sistema in tutto il mondo tramite Internet. Abbinato alla nuova generazione di alimentatori elettronici QTi DALI GII, il sistema Encelium registra, in tempo reale, il consumo energetico dell’illuminazione, consentendo d’intervenire direttamente e scegliere, in modo flessibile, le tariffe più economiche. Le persone che lavorano nell’ufficio possono poi regolare individualmente la luce nelle proprie postazioni di lavoro. Luce per strade e città sostenibile e orientata al futuro I diodi ad emissione luminosa stanno guadagnando terreno anche nel settore dell’illuminazione stradale. Le Amministrazioni comunali, tuttavia, pongono sempre due
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Illuminazione per l’industria: apparecchi T16
Premiato il progetto di illuminazione del Palazzo del Cinema di Venezia In occasione della manifestazione Light+Building a Francoforte, Osram ha ricevuto il DALI Award 2012, prestigioso riconoscimento destinato ai migliori progetti nel settore dell’illuminazione, che premia criteri quali l’efficienza energetica, l’innovazione nella tecnologia e nel design, gli effetti di luce e la semplicità di installazione. La nuova soluzione di illuminazione della Sala Grande del Palazzo del Cinema della Biennale di Venezia combina tecnologia LED e fluorescente. L’illuminazione è controllata dal sistema DALI Professional, grazie al
quale è stato possibile creare scenografie luminose statiche, con straordinari effetti e atmosfere d’impatto. DALI è l’acronimo di Digital Addressable Lighting Interface: l’interfaccia digitale impiegata a livello internazionale per una gestione della luce flessibile ed efficiente. L’illuminazione della Sala Grande del Palazzo del Cinema è firmata Osram fin dalle sue origini: la prima illuminazione fu, infatti, creata proprio dalla multinazionale dell’illuminazione nel 1937 e ora la Sala Grande brilla di una nuova luce, efficiente e di straordinaria qualità.
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te efficiente e brillante, illumina capannoni, magazzini o catene di montaggio con un flusso luminoso di 24.000 lumen. La durata media di 50.000 ore facilita la manutenzione e diminuisce i relativi costi.
La Sala Grande del Palazzo del Cinema di Venezia è uno dei progetti Osram nell’ambito dell’arte e della cultura, realizzato con sistemi di luce completi e su misura
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quesiti: le parti di ricambio saranno ancora disponibili nei prossimi cinque anni quando un lampione dovrà essere sostituito perché, ad esempio, danneggiato da un incidente stradale? Sarà possibile sfruttare le innovazioni tecnologiche future dei LED senza cambiare l’intero apparecchio? Le risposte si trovano nel concept modulare: il design dell’apparecchio, infatti, rimane invariato, cambia solo il modulo luminoso. Ciò riduce i costi di produzione e sviluppo, con un impatto positivo sulla commerciabilità del prodotto. Gli apparecchi, inoltre, possono essere sempre equipaggiati con le ultime innovazioni della tecnologia LED. La serie Streetlight10 LED per l’illuminazione stradale si basa proprio su questo concetto ed è disponibile in tre versioni: Micro, Mini e Midi ed offre anche moduli speciali per piste ciclabili e pedonali. L’intensità giusta per immagini migliori Per l’illuminazione ottimale di stadi e campi sportivi serve molta luce, perché sia gli spettatori presenti, sia i telespettatori da casa devono poter seguire al meglio l’evento. I LED rappresentano una novità nell’illuminazione degli impianti sportivi: fino a poco tempo fa, infatti, queste sorgenti luminose non permettevano di raggiungere l’intensità luminosa desiderata. Oggi, il proiettore LED Fluter Sicompact FL Midi S consente registrazioni senza sfarfallio in riprese super slow motion (1.000 fotogrammi al secondo) ed è conforme alle specifiche della TV ad alta definizione. Un prototipo di questo apparecchio è già stato impiegato nella Ratiopharm Arena di Ulm, in Germania. I proiettori possono essere gestiti individualmente tramite sistemi LMS nei comuni protocolli DMX e sono, quindi, in grado di fornire un’illuminazione su misura anche per altri eventi. Tanti nuovi vantaggi grazie ai LED La moderna tecnologia LED sta conquistando anche l’industria dell’ospitalità. Uno studio approfondito sull’illuminazione ha evidenziato che, entro il 2016, i LED copriranno circa la metà del mercato dell’illuminazione in questo settore. Albergatori e ristoratori hanno imparato ad apprezzare i vantaggi dei chip luminosi, che offrono una luce di ottima qualità, un’atmosfera piacevole e colori naturali. Inoltre, con i LED si possono creare effetti dinamici che, durante gli eventi, illuminano l’ambiente di tanti colori diversi, personalizzandoli. L’elevata efficienza e la lunga durata li rendono particolarmente convenienti per gli hotel,
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Illuminazione per gli uffici: Futurel LED
data l’accensione prolungata delle sorgenti luminose tipica di queste strutture. Per molti ristoratori i retrofit, le innovative sorgenti con attacco tradizionale, rappresentano spesso il primo approccio al mondo dei LED. Le nuove lampade Parathom Pro MR16 Advanced, che sostituiscono le tradizionali lampade alogene MR16 fino a 60 W, consentono risparmi fino all’80 percento di energia, e sono dimmerabili in modalità continua. Atmosfere colorate Oltre che nel settore professionale, la domanda di LED è in crescita costante anche nelle applicazioni residenziali. In questo caso l’acquisto è motivato principalmente dalla possibilità di creare diverse atmosfere colorate, dando ad ogni ambiente un tocco diverso con l’ausilio dei sistemi LMS. Quest’anno, Osram ha ampliato ulteriormente l’offerta di prodotti per uso domestico con l’apparecchio da terra Power Pole, in grado di creare accenti colorati nel living. Power Pole è composto da uno stelo di metallo alto 1,50 m, con fibre ottiche integrate che illuminano le pareti o tutta la stanza. I colori possono essere regolati e controllati tramite IQ Light Control, il nuovo sistema LMS per impiego residenziale, che permette di comandare individualmente gli apparecchi o impostare determinati scenari. Gabriele Contini
Illuminazione per la casa: apparecchio da terra Power Pole
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7-9 NOVEMBRE 2012 Fiera Milano (Rho)
Biennale internazionale dei settori antintrusione, rilevazione antincendio, difese passive, home & building automation, sicurezza informatica, intelligence e antiterrorismo, prodotti e servizi per forze di Polizia e Vigilanza Privata
Per un mondo pi첫 sicuro.
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Fiera Milano SpA Strada Statale del Sempione, 28 - 20017 Rho, Milano Tel. +39 02.4997.6223-6241 - Fax +39 02.4997.6252 - areatecnica1@fieramilano.it
Sicurezza 2012
Ritorna a Fiera Milano dal 7 al 9 novembre prossimi, Sicurezza, l’evento biennale internazionale dedicato ai professionisti di antintrusione, rilevazione antincendio, difese passive, home & building automation, sicurezza informatica, intelligence e antiterrorismo, prodotti e servizi per Forze di Polizia e Vigilanza Privata. Si tratta di un settore che sta vivendo un momento di grande dinamismo, influenzato in particolare da alcuni elementi che nei prossimi anni ne potranno
A Sicurezza 2012 una panoramica completa su un mercato in profonda evoluzione
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I professionisti della sicurezza si ritrovano a Fiera Milano per l’appuntamento biennale del settore
determinare lo sviluppo. Un ruolo fondamentale lo svolge l’integrazione e la convergenza delle tecnologie, che porta ad esplorare nuove soluzioni sempre più efficienti. Ma non solo. L’aumento della microcriminalità e, quindi, delle richieste di sistemi di protezione personale, una crescente esigenza di sicurezza a livello urbano, l’evoluzione delle modalità di fruizione dei servizi pubblici, rappresentano interessanti fattori capaci di spingere in avanti il settore della Sicurezza. Quattro i grandi obiettivi su cui si focalizza l’edizione 2012: favorire l’innovazione, grazie all’ampia vetrina di prodotti e soluzioni; promuovere l’integrazione, ovvero il dialogo e il confronto tra tecnologie e settori affini; offrire momenti di formazione professionale; diffondere la “cultura della sicurezza”, per favorire la crescita del settore. A questi si aggiunge una forte spinta all’internazionalizzazione. Per favorire l’apertura e lo sbocco su nuovi mercati particolarmente interessati alle soluzioni in mostra, si sta lavorando a un momento di match making che, sulla base di un’agenda preorganizzata, consentirà di far incontrare compratori e distributori esteri con gli espositori. Tra gli altri, sono stati invitati buyer provenienti da Russia, Brasile, Turchia, Corea e dai principali Paesi europei. «Il mercato della Sicurezza», ha precisato Marco Serioli, Exhibitions Division Director di Fiera Milano, «sta vivendo oggi una svolta epocale, che si concretizza in una crescente pervasività delle tecnologie in tutte le componenti dei
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La manifestazione è l’occasione per presentare le ultime novità, confrontarsi sulle tendenze, creare nuove occasioni di business con l’estero
della privacy; la tematica IP e i vantaggi dell’integrazione; la sicurezza urbana, con il caso di Milano; la tutela dei grandi eventi e dei siti a rischio; l’evoluzione dei sistemi per il trattamento del denaro e delle agenzie bancarie. Per avere un “assaggio” di quello che sarà la manifestazione a novembre, già da otto mesi gli eventi Aspettando Sicurezza, grazie alla collaborazione con partner nazionali e internazionali, stanno toccando diverse località della Penisola, anticipando i contenuti e le tematiche che gli operatori potranno approfondire in Fiera Milano. Il prossimo appuntamento sarà a Bari il 26 giugno, con la seconda tappa dell’IP Security Forum. Elisa Pastorino
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EVENTI
sistemi di sicurezza, dall’antintrusione, al controllo degli accessi, alla videosorveglianza, ai sistemi antincendio. È una sfida che Sicurezza ha deciso di cogliere, progettando una manifestazione che sia una vera e propria fotografia di un settore che sta cambiando e che offra al suo pubblico un irrinunciabile strumento di informazione e aggiornamento professionale». In un contesto così dinamico, che nel 2011 ha registrato un fatturato totale di 1.917 milioni di euro, in crescita del 4,9 per cento rispetto al 2010, il mercato sta mostrando concretamente di apprezzare la proposta di Sicurezza 2012, che non solo sta registrando numerose conferme da parte di aziende leader del settore, ma anche new entry di realtà altamente rappresentative. Sicurezza 2012 rappresenta per tutti i protagonisti della filiera – costruttori, distributori, installatori, system integrator, grandi utilizzatori, istituzioni e forze dell’ordine – un appuntamento unico per aggiornarsi sulle principali novità di prodotto, ma anche occasione d’incontro e aggiornamento professionale, la cui qualità è garantita dalla collaborazione con partner d’eccezione, quali le principali Associazioni della filiera – ANIE Sicurezza, Assosicurezza, AIPS, AIPSA, ANVU, Assistal, Assiv, Unicri, solo per citarne alcune – media specializzati e istituzioni che ne sfrutteranno il palcoscenico per fare il punto sulle tematiche di maggior interesse. Tra i temi che verranno affrontati nel ricco calendario di incontri: problematiche e adempimenti normativi legati ai temi della sicurezza e
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CONTROLLO E SEGNALAZIONE SICURI
I pulsanti e i selettori della serie Platinum sono utilizzabili nelle situazioni più gravose
Alta affidabilità, elevate prestazioni elettriche e meccaniche, robustezza e design ricercato sono le caratteristiche distintive della nuova serie Platinum di Lovato. Pulsanti e selettori si contraddistinguono per l’impiego di materiali dotati di ottime caratteristiche meccaniche ed alta resistenza chimica, che li rendono utilizzabili in ogni tipo di ambiente, anche in presenza di alcune tipologie di acidi, idrocarburi, alcool, alcali e compositi organici alogenati. Ampio anche il campo delle temperature ambiente di utilizzo: dai -25 °C ai +70 °C. Grazie soprattutto al design ergonomico e studiato nei minimi dettagli, i dispositivi sono utilizzabili in ogni tipo di applicazione, anche in quelle che necessitano di ricercatezza estetica. Elevato grado di protezione I pulsanti e i selettori della serie Platinum sono utilizzabili nelle situazioni più gravose, come nel caso di applicazioni sottoposte a intensi lavaggi ad alta pressione o dove si richiede un’assoluta pulizia dei macchinari. Tutti gli operatori, infatti, sono stati provati con alti gradi di protezione: IP66 (type 4X per UL), IP67 secondo la Norma IEC 60529 e IP69K secondo la Norma DIN
Alta affidabilità, elevate prestazioni elettriche e meccaniche, robustezza e design ricercato sono le caratteristiche distintive della nuova serie Platinum di Lovato
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Una nuova gamma di pulsanti e selettori per l’automazione industriale
40050. Il grado di protezione IP66 richiede che gli operatori siano provati con forti getti di acqua provenienti da diverse direzioni, mentre il grado IP67 che vengano protetti contro l’immersione momentanea in acqua per trenta minuti a un metro di profondità. Ancor più gravoso risulta il grado di protezione IP69K, che richiede che gli operatori siano verificati con forti getti d’acqua ad alta pressione (100 bar a 80 °C) provenienti da quattro diversi angoli (0°, 30°, 60° e 90°), ciascuno per almeno trenta secondi. Rapidità di installazione La rapidità di installazione è un’altra delle caratteristiche distintive dei pulsanti e dei selettori Platinum. Tutti gli operatori possono essere prefissati a pannello grazie ad una guarnizione appositamente studiata, consentendo di chiudere la ghiera filettata in un secondo momento. Il corretto fissaggio a pannello è facilitato dal dentino antirotazione, presente su tutti gli operatori, che è stato dimensionato per ottenere la massima resistenza alla rotazione. Nel caso di montaggio in fori privi di tacca antirotazione, il dentino collassa all’interno della guarnizione stessa mantenendo il massimo grado di protezione. La nuova serie presenta, inoltre, una profondità di soli 43 mm dal fronte pannello al fondo del primo elemento di contatto e consente di mantenere un interasse minimo tra due operatori a pannello di solo 30 mm x 40 mm. La base di fissaggio, i vari elementi di contatto e i portalampada a LED disponibili si fissano a scatto, senza l’impiego di attrezzi. Alte caratteristiche meccaniche ed elettriche L’intera gamma è stata testata secondo le prove richieste dalla normativa EN 60947-5-1. Grazie all’attenta progettazione, la gamma offre elevate durate meccaniche per tutti gli operatori: cinque milioni di cicli per i pulsanti a impulso, che sono la tipologia maggiormente diffusa sul mercato; un milione di cicli per selettori, pul-
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Tutti gli operatori possono essere prefissati a pannello grazie ad una guarnizione appositamente studiata, consentendo di chiudere la ghiera filettata in un secondo momento
configurare l’azionamento o meno del contatto centrale nei selettori. Tra i nuovi operatori particolare attenzione meritano i pulsanti a impulso di reset per azionamento meccanico, che offrono la possibilità di effettuare una piccola regolazione dal fronte del quadro della profondità dell’asta (1÷4mm) e al tempo stesso consentono un azionamento elettrico degli elementi di contatto montati sulla base di fissaggio dell’operatore; i pulsanti a fungo di emergenza, conformi alla normativa ISO 13850 che richiede una struttura
con funzionamento “inviolabile”, tipico delle versioni per arresto di emergenza, sono disponibili nelle versioni con sgancio a rotazione, trazione e a chiave; i pulsanti doppi e tripli, sono progettati per mantenere un interasse minimo tra i vari fori di montaggio a pannello (30 mm x 55 mm) e preservare l’elevato grado di protezione IP69K. Massimo Poletti
La nuova serie presenta una profondità di soli 43 mm dal fronte pannello al fondo del primo elemento di contatto e consente di mantenere un interasse minimo tra due operatori a pannello
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santi doppi e tripli; ben trecentomila manovre per i pulsanti di emergenza. Gli elementi di contatto uniscono dimensioni miniaturizzate ad ottimali caratteristiche di conducibilità elettrica (5 V - 1 mA), favorendone l’utilizzo in ogni tipo di applicazione. I portalampada a LED, anch’essi in dimensioni miniaturizzate, rendono visibili i pulsanti in qualsiasi contesto grazie ad un’intensa luminosità; si contraddistinguono, inoltre, per la lunga vita elettrica e per le protezioni contro sovratensioni,
picchi di tensione e corrente, quando utilizzati in parallelo a carichi induttivi, e per la protezione in presenza di vibrazioni, di fenomeni di flickering e contro accensioni indesiderate per correnti indotte sui cavi. Personalizzazioni e configurazioni Per rispondere velocemente alle richieste dal mercato, la nuova serie Platinum è stata concepita per garantire differenti tipologie di personalizzazioni e configurazioni. Si offre, per esempio, la possibilità di: scegliere varie colorazioni per i tappi degli operatori, differenziando così le funzioni in base al tipo di applicazione; attuare ogni tipo di configurazione desiderata, grazie al montaggio fino a nove elementi di contatto, indistintamente da NA / NC;
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Per rispondere velocemente alle richieste dal mercato, la nuova serie Platinum è stata progettata per garantire differenti tipologie di personalizzazioni e configurazioni
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Dal centralino all’appartamento domotico L’Allegato A della Norma CEI 64-8, Parte 3: “Ambienti residenziali - Prestazioni dell’impianto”, è ormai obbligatoria dal 1° settembre 2011. Il documento fornisce indicazioni per realizzare impianti elettrici residenziali con i più elevati standard di sicurezza. Prescrive, inoltre, quali specifiche caratteristiche, in termini di prestazioni, risparmio energetico e comfort abitativo, introdurre negli appartamenti. Questo adeguamento si attua attraverso una maggiore dotazione di componenti rapportato alla superficie dell’abitazione. Una delle novità più significative dell’Allegato A consiste nell’introduzione di tre diversi livelli prestazionali e di fruibilità, cui deve fare riferimento la realizzazione dell’impianto elettrico domestico. Per ciascun livello vengono fornite e dettagliate le dotazioni. Soluzioni per ogni ambiente BTicino è da sempre a fianco dell’installatore e dell’utente finale con le sue proposte dall’alto contenuto tecnologico. Un marchio che è sinonimo di sicurezza: basti pensare al “Salvavita”, suo brevetto storico, divenuto un dispositivo principe nell’impianto elettrico ed entrato nel linguaggio comune per indicare l’apparecchio indispensabile alla protezione delle persone. L’azienda dispone oggi delle soluzioni ottimali per realizzare l’impianto dell’abitazione secondo le indicazioni dell’allegato A della CEI 64-8/3 per ciascun livello di dotazione. Così, già a partire da impianti con dotazioni di prestazioni di livello 1 (base) e 2 (standard), offre tutti i dispositivi per realizzare un impianto qualitativo, dal centralino alla linea civile. E proprio perché è sinonimo di innovazione finalizzata al comfort abitativo, la sua offerta per il centralino si allarga a soluzioni integrative tecnologicamente evolute, come il sistema di riarmo automatico Stop&Go e l’SPD Autoprotetto, o a proposte volte al risparmio energetico, come il relè controllo carichi
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La classificazione degli impianti secondo il nuovo Allegato A della Norma 64-8: soluzioni per ogni configurazione
F80GC. La cultura BTicino della sicurezza, del comfort e del risparmio energetico, trova il suo naturale corollario nelle soluzioni che rispondono al massimo livello prestazionale, il livello 3 domotico. Per ottenere questo livello di prestazioni è necessario installare almeno 4 funzioni domotiche. Qui la dotazione impiantistica dell’abitazione comprende anche My Home, la soluzione domotica BTicino. Un sistema tecnologicamente evoluto e consolidato, con oltre 10 anni di presenza sul mercato e centinaia di migliaia di impianti attivi. Una moderna tecnologia di-
L’offerta BTicino per il centralino comprende soluzioni tecnologicamente evolute come il sistema di riarmo automatico, l’SPD autoprotetto e il controllo carichi
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Il quadro dell’unità abitativa L’Allegato A prescrive che il quadro dell’unità abitativa, il centralino, sia obbligatorio e debba essere dotato di: - interruttore generale. Se è differenziale, deve essere selettivo (selettività totale differenziale nei confronti degli interruttori differenziali a valle), oppure fornito di un sistema di riarmo automatico; - interruttori differenziali. Se ne devono prevedere almeno due, per garantire una migliore continuità di servizio; - moduli liberi di riserva. Ne devono essere previsti il 15 per cento in più rispetto ai moduli installati (minimo 2 moduli per consentire successivi ampliamenti); - morsettiera di terra per il collegamento all’interno del centralino del conduttore di protezione. Il numero minimo di circuiti è definito da un’apposita tabella presente nella Norma, in funzione dei livelli di prestazione richiesti e delle dimensioni dell’abitazione. Il centralino degli impianti di livello 2 standard, inoltre, deve essere dotato di un sistema di gestione energia che consenta di evitare gli sprechi e il rischio di black out. Il dispositivo BTicino F80GC, ad esempio, esegue un continuo monitoraggio della potenza impegnata e in caso di sovraccarico rispetto ad una soglia di potenza impostabile, avvisa con una segnalazione acustica per il distacco della linea non prioritaria prima dell’interruzione. Oltre alle dotazioni prescritte dall’Allegato, che sono tutte realizzabili con dispositivi modulari e accessori della sua linea Btdin e contenitori tipo E o F/215, BTicino consiglia l’impiego di: - interruttori differenziali di tipo A Btdin per la protezione dei circuiti che alimentano lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie e/o condizionatori fissi; - il sistema di riarmo automatico Stop&Go F80/SG, che risolve da solo il problema degli scatti indesiderati del differenziale dovuti a temporali, sovratensioni e disturbi transitori della rete; - l’alimentazione di campanello e/o ronzatore mediante trasformatore modulare 230/12 V Btdin F90S8.
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My Home utilizza la più moderna tecnologia digitale e rende accessibile in modo semplice e personalizzabile una gamma completa di funzioni evolute
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gitale che rende accessibili, in modo semplice e personalizzabile, una gamma completa di funzioni evolute normalmente precluse agli impianti di tipo tradizionale. La modularità e l’integrazione funzionale delle soluzioni My Home consentono di ottimizzare i costi e di rispondere a qualsiasi esigenza dei clienti utilizzatori.
Dalla sicurezza al comfort Il livello 2, la soluzione Standard, è destinato ai clienti che scelgono un livello di sicurezza, fruibilità e comfort adeguati alle esigenze dei moderni impianti residenziali. Oltre a un maggior numero di punti prese e luce per vivere la casa in tutta comodità, prevede l’adozione di un impianto videocitofonico e di un sistema di allarme intrusione per proteggere l’abitazione e i suoi occupanti. Viene, inoltre, garantita una gestione ottimale dei consumi elettrici: il sistema di controllo carichi consente di fruire della fornitura in modo intelligente, senza sprechi ed evitando ogni rischio di black out. Per il sistema videocitofonico, l’impianto di allarme intrusione e il sistema di gestione carichi possono essere utilizzati dispositivi BTicino che, nativamente, si basano sulla tecnologia domotica My Home. Coordinati esteUna guida per i professionisti Per fornire un ausilio concreto ai professionisti, BTicino ha realizzato una pubblicazione che vuole contribuire alla comprensione degli elementi principali del nuovo Allegato A della Norma CEI 64/8. La pubblicazione illustra le indicazioni, e ne chiarisce i contenuti attraverso la proposizione di soluzioni installative, declinate per livello di prestazioni, ricche di proposte pratiche ed operative, di esempi concreti e consigli.
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ticamente e funzionalmente con le linee civili dell’azienda, rappresentano un primo passo per realizzare un impianto domotico evoluto. Il vantaggio di utilizzare una soluzione BTicino, se unito ad una semplice predisposizione, risiede proprio nella possibilità di disporre di soluzioni, professionali ed affidabili, espandibili nel tempo sino a costituire impianti domotici evoluti e integrati. Soluzione per il livello 3 domotico Coordinato con tutte le più diffuse linee civili BTicino, My Home impiega la più moderna tecnologia digitale e rende accessibile in modo semplice e personalizzabile una gamma completa di funzioni evolute normalmente precluse agli impianti tradizionali. La modularità e l’integrazione funzionale delle soluzioni My Home consentono di ottimizzare i costi e di rispondere a qualsiasi esigenza dei clienti utilizzatori. Il sistema garantisce, in totale sicurezza, il pieno controllo dell’abitazione, anche a distanza, utilizzando il telefono tradizionale o il cellulare, il palmare o il PC connesso a Internet. Per ottenere il livello di prestazioni 3 domotico è sufficiente installare almeno 4 funzioni domotiche, come quelle offerte dal sistema My Home, che migliora e semplifica la qualità della vita domestica, aiutando a ricreare l’atmosfera ideale in ogni momento della giornata. Le principali funzioni di comfort disponibili sono: - automazione luci, per accendere una luce, un gruppo di luci o tutte le luci dell’abitazione utilizzando un solo tasto; - gestione tapparelle e automatismi, per movimentare in modo pratico e senza fatica tende, serramenti e altri apparati motorizzati; - diffusione sonora, per ricreare in ogni ambiente il sottofondo musicale desiderato, attingendo liberamente da molteplici fonti sonore; - attivazione scenari, per integrare più funzioni e ricreare con un solo gesto l’“ambiente” desiderato per luce, calore, sottofondo sonoro, scegliendo tra differenti “scenari” preimpostati. La sicurezza in casa è oggi una funzione indispensabile. In questo ambito, le principali funzioni My Home includono: - allarme intrusione, per garantire la massima protezione a ogni locale e a ogni accesso e per essere avvisati, in caso di allarme, via telefono, cellulare, SMS, email; - videocitofonia, per verificare l’accesso ai locali, e videocontrollo, per monitorare gli ambienti dell’abitazione localmente o a distanza; - allarmi tecnici, per essere tempestivamente informati e mettere prontamente la casa in condizioni di sicurezza nel caso di
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Con il sistema domotico è possibile integrare più funzioni e ricreare, con un solo gesto, l’ambiente desiderato per luce, calore, sottofondo sonoro, scegliendo tra differenti scenari preimpostati
allagamenti, fughe di gas, black out elettrici; - riarmo automatico/Salvavita Stop&Go, per ottenere il ripristino automatico del Salvavita, scattato per via di sovratensioni istantanee (per fulmini o sbalzi di tensione). La domotica BTicino pone grande attenzione al rispetto dell’ambiente e all’uso intelligente delle risorse energetiche. In questo caso le principali funzioni includono: - visualizzazione consumi, per fornire al cliente su touch screen i dati istantanei e cumulati dei consumi di elettricità, gas e acqua, sotto forma di rappresentazioni grafiche e tabelle; - gestione carichi elettrici, per tenere sotto controllo i consumi dei principali elettrodomestici ed evitare i distacchi dell’alimentazione determinati da eccessivo consumo di elettricità rispetto al limite contrattuale; - termoregolazione, per gestire profili di temperatura differenti in ogni zona della casa e ottenere così, risparmiando, il clima ideale solo dove e quando serve; - climatizzazione, per controllare facilmente da touch screen anche gli split dell’impianto di condizionamento. La domotica My Home, inoltre, si rivela utile in ambito sociale: contribuisce, infatti, ad abbattere deficit funzionali e barriere architettoniche nelle abitazioni e negli edifici che ospitano utilizzatori diversamente abili. Favorisce così una vita il più possibile autonoma, nel rispetto delle esigenze di sicurezza e di assistenza necessarie. Franco Vitali
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La domotica si specchia sul Lago Maggiore Inserita all’interno del verde di un parco sul Lago Maggiore, a Dormelletto, in provincia di Novara, quest’abitazione di nuova concezione si sviluppa su 3 piani (seminterrato, zona giorno e zona notte) ed è stata studiata per garantire il massimo benessere, comfort e sicurezza con il minor impatto ambientale possibile. La villa è dotata del sistema domotico Home Sapiens di BPT, al fine anche di ottenere l’ottimizzazione delle risorse energetiche e la minimizzazione dei consumi. Si tratta di una vera e propria casa intelligente, che rappresenta un esempio concreto di sostenibilità, una nuova armonia tra edificio, uomo e ambiente. L’installatore Alessandro Casella ha scelto BPT come suo partner tecnologico per l’utilizzo del sistema domotico che si sviluppa su 4
Una casa intelligente, che rappresenta un esempio concreto di sostenibilità, una nuova armonia tra edificio, uomo e ambiente
rami, costituiti da 4 gateway e 4 alimentatori, per un totale di oltre 100 moduli domotici. L’impianto domotico, programmato tramite software, è predisposto per l’interfacciamento Web e consente la gestione anche da remoto attraverso comunicatore GSM. I terminali al centro del sistema Cuore pulsante del sistema è il terminale multifunzione a colori Mitho XL, un touch screen dotato di display LCD extra large da 7’’. Il terminale vivavoce di colore bianco Ice integra perfettamente nel suo design il pennino per attivare le funzioni dal display. Installato a parete, s’inserisce all’interno dell’abitazione, garantendo la massima flessibilità di utilizzo e di adattabilità all’ambiente, e consente la gestione e il controllo di tutte le automazioni
Il sistema domotico si sviluppa su 4 rami, costituiti da 4 gateway e 4 alimentatori, per un totale di oltre 100 moduli domotici
L’abitazione è stata studiata per garantire il massimo benessere, comfort e sicurezza con il minor impatto ambientale possibile
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L’impianto domotico, programmato tramite software, è predisposto per l’interfacciamento Web e consente la gestione anche da remoto attraverso comunicatore GSM
Sistema videocitofonico Il sistema videocitofonico è costituito da 2 posti esterni componibili della serie Thangram,
Il terminale Mitho XL consente la gestione e il controllo di tutte le automazioni elettriche, della sicurezza allarme intrusione e della videocitofonia
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che si distinguono per il design innovativo e accattivante, il minimo spessore e le elevate prestazioni audio/video, e da 2 derivati interni della serie Ophera, videocitofoni vivavoce da incasso con monitor a colori da 3,5’’, provvisti di display basculante per un angolo di visione ottimale.
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elettriche, della sicurezza allarme intrusione e della videocitofonia. Altro terminale domotico utilizzato è Mitho HA, l’ultimo nato della famiglia di BPT, pensato per la gestione e il controllo dei dispositivi domotici e della sicurezza. Con un tocco sul display, consente di gestire le automazioni della casa navigando attraverso un’interfaccia utente chiara e intuitiva, resa ancor più immediata grazie alla possibilità di personalizzare il menu principale e gli scenari.
Comfort ambientale Il sistema domotico Home Sapiens, realizzato nell’arco temporale di un mese circa, consente anche la gestione della temperatura dell’abitazione tramite elettrovalvole motorizzate proporzionali e la gestione della climatizzazione. Altre funzioni fondamentali sono la gestione dell’impianto allarme intrusione con rivelatori perimetrali e volumetrici, il controllo e la gestione dei carichi elettrici e dell’energia prodotta dai pannelli solari installati sul tetto e la movimentazione dei pannelli oscuranti Grisser tramite le funzioni apertura/chiusura o parzializzazione, in modo da consentire l’ombreggiatura. Abitazione sostenibile I vantaggi per il cliente sono, senza dubbio, l’elasticità del sistema e l’alta compatibilità estetica. Una particolarità è la possibilità da parte dei terminali Mitho di rilevare e misurare la corrente prodotta e quella consumata, generando la differenza per la valutazione dei consumi; quest’ultimo è un parametro necessario per far classificare l’abitazione nell’ambito delle costruzioni sostenibili. Ilaria Di Napoli
Derivato interno della serie Ophera, videocitofono vivavoce da incasso con monitor a colori da 3,5’’, provvisto di display basculante per un angolo di visione ottimale
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HavellsSylvania: lampade compatte fluorescenti
Hoffmann Group: utensili speciali per lavori sotto tensione
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Nell’ambito di un più ampio programma di sviluppo, Havells-Sylvania ha deciso di puntare sulla serie di lampade compatte fluorescenti di Sylvania. Ha, infatti, introdotto quattro nuove gamme: Mini-Lynx Home, Mini-Lynx Spiro Superior, Mini-Lynx Classico e una gamma di lampade candela più compatte. Le nuove Mini-Lynx Classico 7 W e 11 W possono sostituire perfettamente le lampade incandescenti a goccia A55 & A60. Considerato che la tendenza nell’ambito degli apparecchi decorativi è quella di ridurre sempre di più ingombri e spessori, le dimensioni contenute di Mini-Lynx Classico rendono questo modello ottimale per l’illuminazione di tipo residenziale. I miglioramenti che sono stati fatti al rivestimento, rimuovendo lo sgradevole attacco di plastica dei modelli precedenti, assicurano un’illuminazione a 360°, eliminando completamente le zone d’ombra. Queste lampade si accendono in meno di due secondi e sono ideali per essere usate in camere da letto, bagni, salotti o altre aree abitabili dove un’accensione veloce e un design accattivante sono requisiti essenziali. Sylvania ha, inoltre, ulteriormente migliorato la propria gamma di lampade per uso decorativo, inserendo alcuni modelli di lampade candela e colpo di vento tra le più compatte sul mercato. I due modelli Mini-Lynx Spiro Superior e Mini-Lynx Home hanno anch’essi accensione istantanea (0,3 secondi) e per questo sono un’alternativa a quell’ampio numero di lampade fluorescenti compatte che hanno un’accensione lenta. Le lampade Fluorescenti Compatte di Sylvania sono disponibili in una vasta gamma di forme e potenze per venire incontro al crescente bisogno di lampade compatte, dagli elevati rendimenti e dalla lunga durata, abbinate ad eccellenti rese cromatiche. Queste lampade sono il risultato di alcuni miglioramenti delle tradizionali lampade fluorescenti che, quando sono abbinate a un reattore elettronico integrato e a uno starter, diventano delle lampade a retrofit che sostituiscono direttamente le lampade incandescenti. Le lampade compatte fluorescenti sono, inoltre, disponibili senza il reattore integrato.
Ampliata da Hoffmann Group la gamma di utensili VDE, anche dei marchi di proprietà Garant e Holex, con un programma completo disponibile nel nuovo catalogo che uscirà ad agosto. Con questi utensili speciali per la lavorazione su componenti soggetti ad alte tensioni, l’azienda risponde alla richiesta sempre maggiore data dal cambiamento tecnologico nei settori dell’energia e dell’automotive. Gli utensili impiegati, ad esempio, negli impianti fotovoltaici devono soddisfare severi criteri di isolamento, anche fino a 1.000 V. Gli utensili per operare su parti soggette ad elevate tensioni tutelano soprattutto l’utente, ma sono anche molto semplici da usare: infatti, un giravite da elettricisti con l’impugnatura speciale garantisce un’ottima ergonomia, mentre il diametro ridotto della lama permette di raggiungere anche punti di difficile accesso. Gli strumenti dinamometrici VDE rendono sicuro l’avvitamento sui quadri elettrici e le pinze piatte in materiale sintetico non evitano solo cortocircuiti, ma sono anche estremamente leggere. Il lavoro su parti soggette ad elevate tensioni richiede la massima sicurezza: per tale motivo, tutti gli utensili vengono sottoposti ad un controllo di isolamento. Inoltre, vengono eseguiti anche ulteriori controlli di resistenza agli urti e ai colpi, a basse e elevate temperature, e di resistenza dell’aderenza dello strato di isolamento.
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Cimco: nuovo sistema idraulico
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È disponibile Terra Smart Connect (SC), un prodotto innovativo che va ad ampliare in modo significativo il portafoglio ABB per l’installazione di sistemi di ricarica veloce per i veicoli elettrici (EV) in tutta Europa. Si tratta di un sistema di ricarica in corrente continua caratterizzato da un ottimo rapporto qualità/prezzo, progettato appositamente per effettuare ricariche in modo rapido e conveniente in aree commerciali e adibite ad uso uffici. È in grado di ricaricare un’auto elettrica in 30÷120 minuti, mentre il conducente è occupato in una riunione d’affari oppure è a pranzo. È anche perfettamente adatto a coloro che vogliono continuare a guidare, ma non hanno bisogno di una ricarica completa: è, infatti, in grado di ricaricare la batteria dei veicoli elettrici attualmente in circolazione dal 30 per cento all’80 per cento in meno di mezz’ora. Terra SC è contenuto in un alloggiamento in acciaio inox adatto agli ambienti esterni e presenta un’interfaccia utente intuitiva con touch screen a colori da 8 pollici e tutte le opzioni di connettività intelligenti adottate nei sistemi di ricarica Terra di ABB. È semplice e veloce da installare in quasi tutti i luoghi grazie al suo design ultrasottile e ai semplici fissaggi per pavimento o parete, adatti per ottimizzare gli spazi. Oltre a questo usa il diffuso ingresso trifase 32 A che elimina la necessità di costosi potenziamenti dei collegamenti alla rete. Terra SC è un sistema di ricarica connesso alla rete che include un’ampia gamma di opzioni di connettività, oltre che assistenza a distanza, gestione e manutenzione e aggiornamento del software intelligente. Le sue funzionalità opzionali più importanti sono l’autorizzazione con codice RFiD e PIN, un’interfaccia di fatturazione per gli operatori dei parcheggi e un modulo di statistiche basato sul Web con dati per ogni utente per supportare report sul consumo di energia. La suite di connettività di ABB supporta tutti gli standard di connessione esistenti e futuri all’interno della stessa rete.
PROPOSTE
ABB: sistema di ricarica per veicoli elettrici
Le richieste di utensili moderni sono molteplici e spesso di difficile realizzazione. Cimco, produttore di attrezzature professionali per gli impianti elettrotecnici, ha sviluppato un utensile idraulico multifunzione in grado di soddisfare le più importanti esigenze che si presentano in tutte le installazioni e nella posa di cavi e cioè: il loro taglio, la crimpatura di connettori e morsetti; la foratura per il loro passaggio. Genius è un “sistema” costituito da un utensile di base, cilindrico e di dimensioni contenute, con una serie di accessori (o teste) intercambiabili, che possono essere montate e sostituite con facilità e sicurezza. Il dispositivo base sviluppa 60 kN, è alimentato a batteria, ha una lunghezza di circa 350 mm (con accumulatore) e pesa solo 2,5 kg. La serie di accessori comprende due teste per crimpare: - fino a 185 mm2 secondo DIN 48083; - fino a 300 mm2, realizzate, comunque, in modo da poter montare tutte le matrici di crimpatura sul mercato. La testa per tagliare consente il taglio di cavi in rame o alluminio sino ad un diametro di 50 mm. Il sistema consente anche, con l’apposito accessorio, di forare lamiere fino ad un diametro ISO 63 (63,5 mm) o punzonare sino a 92 mm x 92 mm. L’utensile viene alimentato esclusivamente tramite batterie ricaricabili Litio – Ione da 1,5 Ah. Nell’imballo ne sono comprese due.
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Gewiss: controllo intelligente del clima
Il Sistema Chorus permette di impostare temperature diverse nei vari ambienti della casa o di differenziare le temperature tra un piano e l’altro dell’abitazione per ridurre inutili sprechi. Nel caso, infatti, di un impianto idrico progettato per una gestione multizona del clima, Gewiss offre cronotermostati che interagiscono con l’impianto, consentendo un controllo intelligente della temperatura. La giusta regolazione della temperatura dipende anche dal tipo di impianto di riscaldamento. I pannelli radianti, riescono a propagare calore nell’ambiente anche dopo lo spegnimento; l’impianto canalizzato ad aria, è soggetto a cambiamenti continui; il riscaldamento a pavimento consente una temperatura più omogenea. Un sistema domotico non solo può temporizzare il riscaldamento in funzione degli orari che si scelgono, ma permette un controllo più flessibile della temperatura su tre livelli impostabili in relazione alle proprie esigenze. Nell’arco delle 24 ore si possono prefissare temperature differenti in funzione dell’uso dell’abitazione e dei diversi momenti della giornata. Si può decidere di riscaldare solo alcune stanze, differenziando automaticamente la temperatura tra un ambiente e l’altro. Nel caso l’impianto di riscaldamento/raffreddamento sia in funzione, l’apertura delle finestre causerebbe una dispersione di calore in inverno e di fresco in estate. L’installazione di specifici sensori agli infissi, invece, permette di disattivare l’impianto di climatizzazione della singola stanza in caso di apertura di porte o finestre per un tempo prolungato, evitando così inutili sprechi di energia. E installando un remotizzatore GSM nel centralino, con un SMS è possibile accendere la caldaia e controllare la temperatura dell’abitazione anche quando si è lontani da casa. In questo modo è possibile razionalizzare l’accensione dell’impianto di riscaldamento/raffreddamento ed impostare la temperatura preferita al rientro nell’abitazione. I cronotermostati sono disponibili per impianti sia domotici, sia tradizionali.
Kert: soccorritore per i sistemi domotici
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Sicurezza, comfort, risparmio e affidabilità: queste le caratteristiche oggi richieste da chi decide di installare un sistema domotico, ovvero una tecnologia intelligente grazie alla quale i diversi dispositivi elettrici ed elettronici a servizio dell’edificio siano operativi secondo le specifiche esigenze dell’utilizzatore. Ma come garantire che le prestazioni di questa tecnologia così intelligente non sia messa a repentaglio da un banale black out? La soluzione è DoMo, il soccorritore per i sistemi domotici progettato e prodotto interamente in Italia da Kert. L’idea su cui si fonda DoMo è che il sistema domotico, di per sé nato per garantire un “plus valore” e un’ottimizzazione nella gestione degli edifici, può divenire un vero e proprio problema in caso di mancanza della tensione di rete che lo alimenta. DoMo, supplendo alla mancanza dell’elettricità da rete, garantisce la continua operatività del sistema domotico e assicura, quindi, che tutti i dispositivi rimangano attivi, permettendo così di mantenere inalterati i livelli di sicurezza e comfort stabiliti per l’edificio. Un sistema domotico senza soccorritore può certo funzionare, ma di fatto non può garantire la funzionalità in caso di emergenza a lucernari, tende esterne, tapparelle, porte e cancelli elettrici, luci e, soprattutto, al sistema di sicurezza. DoMo si presenta in 2 versioni, da 600 W e 1.200 W. Entrambi i modelli sono dotati di un ampio display che permette di visualizzarne facilmente le funzioni. La connessione diretta al sistema domotico è garantita efficacemente attraverso un connettore RJ45.
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La Norma CEI EN 50160 descrive le principali caratteristiche della tensione fornita dalle reti pubbliche di distribuzione di energia elettrica ai terminali di alimentazione degli utenti in bassa e media tensione. La normativa dice che il prodotto “elettricità” destinato all’utente deve possedere requisiti minimi di qualità. Per mantenere controllato il livello qualitativo del prodotto energia elettrica sono necessarie, quindi, accurate analisi eseguite con apparecchiature sofisticate, precise e affidabili. Il nuovo PQA “Power Quality Analyzer” PW3198 proposto da Asita è un vero e proprio analizzatore “totale” della qualità di rete che consente di verificare, in tempo reale, la rispondenza della tensione in esame alla Norma CEI EN 50160 e di registrare ogni fenomeno di disturbo anomalo presente sulla rete stessa. Lo strumento non si ferma ad una semplice comparazione con i valori limiti definiti dalla Norma, ma permette di analizzare la reale forma d’onda dei segnali di tensione e corrente misurati, fornendo informazioni fondamentali per eliminare o ridurre le anomalie riscontrate. Questi sono alcuni esempi delle capacità di analisi e misura di questo analizzatore della qualità di rete: tensione, corrente, potenza attiva, reattiva, apparente, valori di picco di tensione e corrente, sovratensioni transitorie, abbassamenti di tensione, analisi delle componenti armoniche ed interarmoniche fino alla 50a componente per tensione, corrente e potenza, sbilanciamento fra le tensioni, analisi dei Flicker (DV10, Pst, Plt) ed altre misure “particolari”, il tutto in ottemperanza alle prescrizioni tecniche di misura definite dalla Norma internazionale IEC 61000-4-30, Edizione 2, Classe A, esplicitamente dedicata alle misure di Power Quality. Dispone di un ampio display TFT a colori, memoria SD in dotazione di capacità 2 GByte (lo slot d’ingresso riconosce anche memorie con standard SDHC), interfaccia USB, LAN (con funzione server HTTP) ed RS232. La maneggevolezza e la semplicità d’uso con menu guidati completano la praticità di questo strumento, rendendolo idoneo soprattutto per consulenti, professionisti, energy manager che hanno la necessità di trasferire la loro professionalità da un impianto all’altro.
Brady Corporation: stampante a getto d’inchiostro per siglatura industriale
Azienda che opera nel settore dell’identificazione e sicurezza, Brady Corporation presenta la stampante industriale a getto d’inchiostro JetID Basic, adatta ad ogni esigenza di siglatura. Grazie alla tecnologia Ink Jet, la stampante permette all’utilizzatore di personalizzare il “proprio lavoro” con l’inserimento di loghi e immagini a colori per l’identificazione “fronte quadro” e per le targhe di identificazione quadro, oltre alla consueta identificazione di cavi, morsetti e apparecchiature. Infatti, tale tecnologia consente una risoluzione di 5.760 x 1.440 dpi per stampe ad elevata qualità, senza penalizzare gli aspetti tecnici di indelebilità, resistenza agli agenti atmosferici e invecchiamento nel tempo garantiti dai test eseguiti presso un laboratorio esterno. Grazie al software Matrix, l’installazione e l’utilizzo della stampante è semplice e veloce. La vasta e completa gamma di targhette ACS (le stesse del plotter), fanno della stampante JET-ID Basic un sistema di identificazione flessibile e completo per cavi, morsetti, apparecchiature, pulsanti e dati di targa nei settori dell’automazione industriale e dell’impiantistica industriale e civile. La stampante utilizza inchiostri Ecosolvent Special, è dotata di cartucce separate e di un’interfaccia USB 2.0 High Speed.
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PROPOSTE
Asita: analizzatore dei parametri di rete
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BTicino: interruttori scatolati compatti
I nuovi interruttori scatolati di BTicino per installazione su guida DIN o su piastra coniugano massima tecnologia e funzionalità con un ingombro ridotto. La gamma Megatiker è composta da interruttori magnetotermici ed elettronici conformi alla Norma CEI EN 60947-2, con poteri di interruzione fino a 70 kA. Il tecnico ha un’ampia possibilità di scelta in un’offerta completa ed articolata di interruttori scatolati: magnetotermici; magnetotermici con protezione differenziale integrata; elettronici; elettronici con protezione differenziale integrata; elettronici con protezione da guasto a terra integrata; elettronici con funzioni di misura integrate; elettronici con funzioni di misura e protezione differenziale integrate; elettronici con funzioni di misura e protezione da guasto a terra integrate; per protezione motori solo magnetici; per protezione motori elettronici; sezionatori. Le prestazioni, in linea con quelle degli interruttori da quadro di maggiori dimensioni, unite alla semplice e veloce installabilità nelle strutture, anche per applicazioni Power, ne fanno un punto di riferimento funzionale. Riducendo la dimensione si sono mantenute le prestazioni: a parità di ingombro, i nuovi interruttori offrono maggiori funzionalità. La tecnologia elettronica dei Megatiker garantisce una grande sicurezza ed affidabilità della protezione, precisione di regolazione, funzioni di misura dell’energia, affidabilità della selettività, comunicazione e supervisione dell’impianto, semplicità di utilizzo mediante navigazione a menu su display digitale. I nuovi interruttori Megatiker, grazie all’elettronica integrata, possono essere impiegati in impianti di supervisione e controllo. Con le nuove funzionalità è possibile il controllo remoto dell’impianto da PC, la verifica dello stato degli interruttori, la verifica e controllo delle grandezze elettriche. Inoltre, è possibile compiere azionamenti a distanza, realizzare ottimizzazioni per il risparmio energetico, verificare gli eventi di funzionamento/guasto, fare la ricerca dei guasti ed effettuare manutenzioni programmate. La gamma Megatiker offre la massima flessibilità installativa con un’ampia disponibilità di accessori per ogni esigenza. Accessori ed ausiliari sono stati completamente riprogettati per facilitare il lavoro dell’installatore, consentendo l’assemblaggio veloce anche di quadri complessi. Il nuovo interblocco meccanico per guida DIN garantisce la possibilità di affiancare interruttori di taglia diversa sulla medesima guida DIN, anche con motore e manovra rotante.
Punto Fotovoltaico: la casa delle nuove tecnologie
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Si chiama Eco 100 Casa ed è la nuova proposta di Punto Fotovoltaico (www.puntofotovoltaico.it) per garantire all’abitazione la massima efficienza energetica. Con questa novità la Rete dedicata all’offerta di soluzioni per il risparmio energetico sceglie di puntare sulla casa ecologica, diversificando il proprio business fino ad oggi fortemente focalizzato sugli impianti fotovoltaici. Eco 100 Casa è un sistema integrato chiavi in mano che combina un mix di soluzioni impiantistiche progettate su misura (fotovoltaico, solare termico, pompa di calore, sistema di accumulo, climatizzazione, illuminazione a LED) per assicurare benessere termico ed efficienza energetica all’abitazione. Si tratta di un sistema di ottimizzazione energetica modulare completamente plasmabile secondo le esigenze di ogni singola abitazione. Si parte dall’analisi energetica dell’immobile esistente, nuovo o da ristrutturare, per individuare il sistema di soluzioni tecnologiche integrate su misura. Il sistema può essere abbinato o svincolato agli impianti di riscaldamento convenzionali ed è una soluzione in grado di fornire un contributo al raggiungimento del famoso obiettivo 20/20/20 fissato dal Consiglio Europeo nel 2007, ma è soprattutto un prodotto capace di garantire all’utente finale la massima efficienza energetica e un sensibile risparmio nei costi, un mix vincente di soluzioni impiantistiche: i moduli fotovoltaici per convertire l’energia solare in energia elettrica; il solare termico per il riscaldamento dell’acqua sanitaria; la pompa di calore per creare un sistema ad alta efficienza; il sistema di accumulo per immagazzinare energia termica; la climatizzazione; l’illuminazione a LED. «Con Eco 100 Casa siamo oggi in grado di realizzare case a bilancio energetico zero e garantire un risparmio delle spese legate ai consumi energetici, usufruendo anche di incentivi, agevolazioni e detrazioni fiscali, legati alla certificazione energetica degli edifici e alla loro efficienza energetica», spiega Tommaso Lascaro, Amministratore Delegato di Punto Fotovoltaico.
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Conergy: strutture eleganti e prestazioni garantite
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Il nuovo scaricatore combinato con prefusibile integrato DEHNvenCI, presentato da Dehn, offre una protezione ottimale degli impianti a fronte di un minimo ingombro. Oltre a soddisfare i requisiti dell’integrazione “salvaspazio” di uno scaricatore combinato, rispetta anche le esigenze di protezione dei moderni impianti di distribuzione elettrica. I nuovi scaricatori combinati integrano le protezioni di correnti da fulmine e di sovratensione con una capacità di scarica di 25 kA (10/350). In un involucro di larghezza pari a due sole unità modulari per ogni polo sono state combinate le caratteristiche della collaudata famiglia di apparecchi DEHNventil e quelle di un prefusibile resistente alle correnti da fulmine. Impianti di distribuzione sempre più compatti rendono spesso difficoltosa per l’utente l’installazione di scaricatori di correnti da fulmine in conformità a quanto previsto dalle Norme. Con l’impiego di questi apparecchi non solo si soddisfano i requisiti dell’integrazione di uno scaricatore combinato occupando il minimo spazio, ma vengono rispettate anche le esigenze di protezione dei moderni impianti di distribuzione. Il prefusibile di scarica integrato è dimensionato in modo da offrire, in egual misura, la massima capacità di scarica e la migliore protezione dell’impianto. Non sono, quindi, più necessari la scelta e l’installazione di un idoneo fusibile a monte dello scaricatore. In questo modo è, inoltre, possibile realizzare i collegamenti in modo breve, come richiesto dalla Norma CEI 81/10. Lo scaricatore combinato, tramite le caratteristiche tecniche e i criteri del coordinamento energetico, consente di ottenere anche la protezione dell’apparecchio terminale con distanze inferiori o uguali a 5 metri tra dispositivo di protezione e utenza. La capacità di disperdere senza danni le correnti di fulminazione, e quindi di ridurre l’energia in arrivo in modo tollerabile da parte degli apparecchi terminali, garantisce la continuità di servizio dell’impianto di distribuzione in caso di fulminazione e riduce notevolmente il rischio di guasti che comportino costi elevati. Grazie alla tecnologia brevettata RADAXFlow, utile alla limitazione e all’estinzione delle correnti susseguenti, viene inoltre garantita la protezione dell’utenza elettrica finale. Lo scaricatore può essere utilizzato senza limitazioni anche per correnti di cortocircuito fino a 50 kAeff in impianti industriali. La visualizzazione del funzionamento e del “fine vita” di DEHNvenCI fornisce immediatamente informazioni sullo stato d’uso dell’apparecchio. Oltre all’indicazione visiva standard con marcatura rosso/verde, l’apparecchio dispone di un morsetto per il telesegnalamento.
PROPOSTE
Dehn: scaricatore combinato con prefusibile integrato
Presentati da Conergy i moduli PowerPlus edizione Noir, con celle nere e una lamina posteriore nera, alternativa di design ai classici moduli blu. Disponibili in quattro diverse classi di potenza, da 240 a 255 watt, i moduli possono essere abbinati anche ad una speciale versione nera del sistema di montaggio Conergy SunTop, per dare al tetto un “total look noir”. I sistemi di montaggio e i moduli sono perfettamente compatibili, espandendo così il portafoglio moduli di Conergy ad integrazione totale su tetto. Nella loro “veste nera”, i nuovi moduli non solo hanno un aspetto elegante, ma racchiudono anche tanta potenza. Garantiscono, infatti, alti rendimenti ed un funzionamento affidabile a lungo termine, anche nelle condizioni ambientali e climatiche più impegnative. Questi moduli sono prodotti con i più elevati standard qualitativi e grazie alla tolleranza di potenza solo positiva delle prestazioni fino al +3 per cento e alle eccellenti prestazioni con basso irraggiamento, l’impianto è in grado di produrre una quantità maggiore di energia nel corso della sua vita utile. I moduli, nonostante il peso ridotto, tra i più bassi nella categoria (19,6 chilogrammi), hanno ottenuto ottimi risultati nei test di carico, dimostrando la massima resistenza in tutte le condizioni meteorologiche.
Anno 3, N.5
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Socomec UPS: alimentazione elettrica protetta
Came: nuovo motore tubolare
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In risposta al volume crescente del traffico di dati dei data center, determinato dall’utilizzo sempre maggiore del Web e dai progressi del “cloud computing”, le organizzazioni devono essere sicure che gli UPS di cui dispongono siano completamente compatibili con gli ultimi sviluppi dell’architettura server. La nuova gamma di UPS Green Power (GP) 2.0 proposta da Socomec UPS, disponibile da 10 a 400 kVA, è stata sviluppata per soddisfare le crescenti necessità degli operatori dei data center e per far fronte a problematiche importanti quali un rapido ritorno sull’investimento, una progettazione all’avanguardia, la garanzia di tempi di attività 24/7, la disponibilità di soluzioni ecocompatibili e di servizi di assistenza premium. Con un vero fattore di potenza unitario in uscita (FP=1), GP 2.0 fornisce agli utenti il massimo della potenza supportando i carichi nominali fino a 35 °C nel rispetto della Norma IEC 62040-3: il 25 per cento di potenza in più se confrontato con un UPS con FP = 0,8 e l’11 per cento in più se confrontato con un UPS con FP = 0,9. Il fattore di potenza unitario aggiunge alla gamma GP 2.0 un vantaggio, ovvero la disponibilità di una potenza maggiore in un alloggiamento di pari dimensioni. Pur fornendo elevate densità di potenza, fino a 358 kW/m2, GP2.0 è tanto efficiente in termini di spazio quanto in termini di consumo energetico. La topologia a tre livelli consente che la commutazione degli IGBT avvenga ad una tensione dimezzata, con una conseguente diminuzione notevole delle perdite elettriche dell’inverter e del raddrizzatore. La modalità di doppia conversione VFI assicura la protezione totale del carico per applicazioni di importanza critica, riducendo al minimo i rischi e massimizzando la disponibilità, mentre in modalità VFD è possibile ottenere un rendimento pari al 99 per cento con la nuova soluzione Fast EcoMode, capace di trasferire il carico sull’inverter in meno di 2 millisecondi in caso di mancanza rete. Con il raddrizzatore IGBT front end, Green Power 2.0 ottimizza l’infrastruttura a monte senza sovradimensionare i trasformatori, i generatori e le relative protezioni.
Azienda che opera nel settore dell’automazione, della sicurezza attiva e del controllo degli accessi automatici, Came presenta Mondrian 4, il più piccolo della famiglia di automatismi Mondrian progettati per movimentare tapparelle, tende da sole e schermi oscuranti. Parte integrante della linea di motori tubolari ART (Advanced Revolution Technology), ultima nata in casa Came, Mondrian si adatta alle più diverse esigenze applicative grazie alla disponibilità di un’ampia gamma di motori differenti per diametro e capacità di carico, in grado di movimentare tapparelle di piccole dimensioni così come serrande e porte garage di notevole peso, fino ad un massimo di 370 kg. Come tutti i motori ART, la linea è caratterizzata da un imprinting tecnologico di alta qualità e all’avanguardia che garantisce prodotti affidabili, facili da installare e da utilizzare. La perfetta integrabilità dei motori tubolari con il sistema domotico “hei” di Came consente di programmare e gestire tutte le tapparelle e i sistemi oscuranti presenti in casa, in modo centralizzato e con un solo tocco del dito. Mondrian 4, motore tubolare da 230 V, pensato per movimentare piccole tapparelle e screen oscuranti, è ideale per cassonetti di dimensioni ridotte. Caratterizzato da un diametro di soli 35 mm, è in grado di sollevare tapparelle da 17 a 28 kg di peso. Azionabile attraverso un pulsante a parete, può essere gestito anche tramite un trasmettitore radio opzionale che consente di movimentare le tapparelle o gli screen semplificando gli interventi di installazione su applicazioni esistenti e in assenza di predisposizioni. Grazie al finecorsa meccanico con dispositivo di regolazione millimetrica, di cui è dotato, la tapparella si ferma automaticamente ad apertura (o chiusura) avvenuta, evitando all’utente di dover tenere premuto il comando di movimentazione per tutta la durata della corsa. L’installazione del motore è semplice e veloce: i supporti di fissaggio garantiscono il massimo dell’efficienza e della facilità di installazione del tubolare anche in cassonetti di dimensioni ridotte, mentre le viti passanti di regolazione sono accessibili da entrambi i lati dell’automatismo, caratteristica che agevola la regolazione dei punti di finecorsa qualunque sia la posizione del motore. Con Mondrian 4 il movimento della tapparella è regolare e silenzioso. La disponibilità di un sensore climatico, opzionale, consente di regolare automaticamente l’apertura e la chiusura delle tapparelle in funzione delle condizioni atmosferiche, aumentando il rendimento termico, con un conseguente notevole risparmio energetico, e proteggendo, nel contempo, la casa da eventuali agenti atmosferici avversi.
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Schüco Italia: moduli fotovoltaici a film sottile
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Il problema dello spazio è comune a molti impianti: gli installatori si trovano sempre più a dover fare i conti con zone sempre più anguste e di non facile accesso. Gli interruttori compatti di GE Energy Industrial Solutions sono stati sviluppati con lo scopo di ridurre al minimo le dimensioni dei quadri di distribuzione, consentendo agli installatori di ottimizzare lo spazio disponibile, particolarmente in fase di realizzazione di appartamenti o di progetti di riconversione. Gli interruttori compatti Unibis consentono di risparmiare il 50 per cento in più di spazio nei quadri di distribuzione. In questo modo è possibile raddoppiare le prestazioni di un quadro di distribuzione esistente o utilizzare un centralino più compatto, esteticamente più piacevole. La gamma si completa con EPC611, dispositivo che comprende 2 interruttori unipolari indipendenti in un solo modulo, fino a 20 A+20 A, con 6 kA. La linea è disponibile con capacità fino a 10 kA ed è compatibile con la gamma di accessori e ausiliari della Linea Modulare Plus.
PROPOSTE
GE Energy: interruttori magnetotermici compatti
Costantemente impegnata nella ricerca di soluzioni all’avanguardia nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, Schüco Italia sostiene la produzione e lo sviluppo di moduli fotovoltaici a film sottile realizzati secondo i più elevati standard qualitativi. Il film sottile è una tecnologia amorfa di ultima generazione in cui il silicio viene depositato sotto forma di polvere su qualsiasi superficie, anche vetrosa, riducendo al minimo l’impiego di materia prima. Rispetto al tradizionale silicio cristallino, l’adozione di questa nuova tecnologia nella produzione di pannelli fotovoltaici presenta una serie di vantaggi tangibili: adattabilità ad una vasta gamma di applicazioni, estrema flessibilità di installazione, costi contenuti, lunga durata, sfruttamento ottimale della luce solare e prestazioni elevate anche in presenza di alte temperature. Da non trascurare, inoltre, il contributo alla progressiva riduzione di valori di CO2 in atmosfera, che rientra a pieno titolo nella filosofia “green” dell’azienda. Oltre ad un ridotto impiego di silicio, la tecnologia a film sottile per la fabbricazione di moduli fotovoltaici ha, inoltre, la capacità di prestarsi a produzioni su larga scala ed è caratterizzata da un’ottimale resa energetica. In particolare, i laminati delle serie AL e BL amorfa e microamorfa ad alto rendimento di Schüco sono garantiti totalmente Made in Europe. Assicurano livelli di rendimento specifici per kW di picco superiori rispetto ai moduli con silicio cristallino, una produttività energetica stabile e costante che può arrivare fino al 10 per cento in più e una tolleranza sulla potenza sempre positiva compresa tra lo 0 e il 5 per cento, che si traduce in un investimento economico di ancora maggior sicurezza. Ulteriori punti di forza dei nuovi laminati prodotti da Schüco sono la loro modularità e la possibilità di installazione con qualsiasi orientamento, anche est/ovest, nonché l’efficace utilizzazione su qualsiasi tipo di copertura, inclinata o piana. La tecnologia a film sottile, rientra nella piattaforma completa e integrata di soluzioni che Schüco Italia presenta al mercato e che consentono di sfruttare l’energia pulita del sole realizzando sistemi inseriti armonicamente negli edifici residenziali, commerciali e produttivi. Una gamma completa di soluzioni green e altamente innovative progettate per rispettare l’ambiente, che conferma la volontà dell’azienda di essere sempre in prima linea nella diffusione e nel sostegno del principio di responsabilità ambientale e innovazione di prodotto.
Anno 3, N.5
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XPark: moduli fotovoltaici
Vortice: barriere d’aria
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Dopo aver acquisito in marzo la gestione diretta del marchio XGroup, per quanto riguarda sia la produzione, sia la commercializzazione dei moduli fotovoltaici, XPark ha annunciato di aver concluso ad oggi, in soli due mesi dall’avvio, contratti di vendita per 3 MWp complessivi di moduli e di averne riavviato la produzione. La gamma comprende tre moduli a 60 celle in silicio multi cristallino da 156 mm x 156 mm. I moduli X-14 da 214 Wp e X-22 da 222 Wp sono ottimali rispettivamente per impianti da 3 kWp e da 20 kWp, mentre il modulo XG60P è proposto in diverse potenze, dai 220 sino ai 240 Wp, per consentire una scelta ottimale rispetto alla potenza dell’impianto. Ai moduli, con tutti i componenti necessari alla realizzazione di un impianto fotovoltaico, si affianca Xkit, una soluzione pratica, flessibile e modulare per installazioni dai 3 ai 20 kWp in ogni tipologia di copertura. Oltre ai moduli XGroup, il kit comprende anche l’inverter Power-One/Santerno, le strutture di fissaggio Lizard e due polizze assicurative “All risk”.
Le barriere d’aria sono come delle porte invisibili generate da un flusso d’aria costante dall’alto verso il basso che separa zone con differenti temperature, così da ostacolare il trasferimento termico da un ambiente all’altro. In estate vengono utilizzate per impedire la fuoriuscita di aria fredda dai locali, mentre in inverno impediscono la fuoriuscita di aria calda. Le barriere d’aria sono anche in grado di limitare l’ingresso nei locali di elementi inquinanti quali polvere, gas di scappamento, fumo, odori e insetti provenienti dall’esterno e, comunque, evitano la miscelazione di odori e vapori. Le barriere d’aria sono spesso utilizzate dove le porte diventerebbero dei veri e propri ostacoli: nei locali pubblici, dove c’è un afflusso continuo di persone, oppure all’ingresso di grandi magazzini o supermercati. Sono utilizzabili anche all’interno dello stesso edificio per separare ambienti con condizioni termiche diverse, come nei ristoranti per separare le sale da pranzo dalle cucine oppure, nelle industrie, dove è richiesta separazione climatica e igienica tra i reparti, ma contemporaneamente un rapido e comodo passaggio di merci e persone, negli ospedali, nelle piscine o nei centri sportivi, ecc. A conferma dell’impegno di Vortice nella creazione di prodotti ad alta efficienza energetica e a basso impatto ambientale, le Barriere d’aria Air Door consentono risparmio nei consumi perché evitano la creazione di variazioni termiche e di dispersioni, permettendo ai climatizzatori e ai riscaldatori di lavorare in modo più efficace. Sono disponibili 4 modelli in 4 differenti lunghezze: 900 mm, 1.200 mm, 1.500 mm e 2.000 mm, con pannello frontale in alluminio spazzolato (color silver) con griglia integrata di aspirazione aria e pannello posteriore in lamiera verniciato in nero. Consentono 2 velocità di funzionamento grazie al motore AC bialbero, dotato di termoprotettore, mentre i ventilatori tangenziali garantiscono bassi livelli di sonorità. Sono dotati di telecomando IR, con pulsante per accensione/spegnimento e per selezione delle velocità; gli stessi comandi sono posizionati sul pannello frontale del prodotto (3 pulsanti).
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accelerazione. Il sito presenta prodotti dei principali costruttori di sensori e rappresenta, inoltre, un’eccellente risorsa tecnica per i progettisti, poiché comprende un’introduzione a 18 diverse tecnologie e applicazioni di sensori, oltre ad informazioni e specifiche tecniche complete per tutti i prodotti. Il nuovo sito offre anche una biblioteca di articoli tecnici e informazioni su prodotti complementari, quali le soluzioni di energy harvesting e le batterie a stato solido per alimentare le reti di sensori wireless.
Elettrocanali: Catalogo Generale 2012
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L’impostazione grafica del Catalogo generale 2012 è stata uniformata alla nuova “corporate identity” che identifica in modo chiaro e univoco tutte le pubblicazioni del gruppo Elettrocanali: chiara, moderna, leggibile, ben illustrata e comprensibile, senza rimandi e note scritte in piccolo, a tutto vantaggio della facilità di consultazione. Nelle pagine di apertura si trova subito l’anticipazione delle novità introdotte che coprono tutti i settori dove la società è presente. Le sezioni principali dedicate ai prodotti sono quattro: Sistemi di canalizzazione, Sistemi di apparecchiature industriali, Contenitori da incasso e da parete, Sistemi di tubi e accessori. A loro volta queste quattro grandi famiglie sono suddivise in 14 sottocapitoli per una consultazione più rapida. L’esposizione dei prodotti ricorre a tabelle chiare di grande formato dove sono inseriti i dati a partire dal codice articolo, dimensioni, numero dei moduli, colore, e ulteriori informazioni particolari. A conclusione di ogni sottofamiglia le tabelle di scelta, che riepilogano graficamente la struttura delle serie illustrate, evidenziando le dimensioni e gli abbinamenti possibili fra articoli base e accessori complementari. Vi sono anche tabelle sinottiche che rappresentano le diverse opzioni e possibilità di abbinamento dei differenti articoli, con particolare riferimento alle configurazioni possibili fra le prese industriali e i quadri di distribuzione. Nella parte finale del catalogo sono state raccolte le informazioni tecniche relative alle Norme e leggi di riferimento, omologazioni e certificati, confezioni e imballi, tabelle dimensionali e l’indice alfanumerico con il rimando alla pagina del catalogo, codici a barre, confezione e imballo.
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STAMPA TECNICA
Distributore europeo di soluzioni di connessione, componenti passivi ed elettromeccaAvnet nici e sistemi di alimentazione, Avnet Abacus ha realizzato un nuovo sito che presenta i prodotti offerti dalla società nel campo dei sensori. Abacus: Collegandosi all’indirizzo www.avnet-abacus.eu/sensors i visitatori possono accedere a sito dedicato una grande quantità di informazioni sulle tecnologie più innovative utilizzabili per misurare parametri quali qualità dell’aria e dei liquidi, umidità, luce, presenza e movimento ai sensori di oggetti, posizione, spostamento e livello, pressione e carico, temperatura, velocità e
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ABB 04-55 ANIE 04-28-35 Asita 57 Autodesk 10 Avnet Abacus 63 BPT 52 Brady Corporation 57 BTicino 48-58 Came Group 60 CEI 06 Cimco 55 Comoli Ferrari 22 Conergy 59 Daikin Italy 12 Dehn 59 Elettrocanali 63 Enerpoint 12 GE Energy Industrials Solutions 61 GE Lighting 13 Gewiss 39-56 Havells-Sylvania 54 Hoffmann Group 54 Kert 56 KlimaHouse Umbria 14 Konica Minolta 08 Liquigas 14 Lovato 46 MADE 30 Mitsubishi Electric 15 Osram 08-40 Politecnico di Milano 24 Punto Fotovoltaico 58 Riello UPS 09 Schneider Electric 06 Schüco Italia 61 Sicurezza 2012 44 Socomec UPS 60 Targetti 11 Underwriters Laboratories 36 Urmet 10 Vortice 62 Xpark 62
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INSERZIONISTI
ABBIAMO PARLATO DI...
Azienda Pagina
ABB Italia www.abb.it II copertina – pagina 1
Fiera Milano www.fieramilano.it pagina 43
BPT www.bpt.it pagina 38
GE Energy
BTicino www.bticino.it IV copertina
Giovenzana www.giovenzana.com III copertina
Came www.came.com pagina 5
Tecsystem www.tecsystem.it pagina 15
Cimco www.cimco.de pagina 11
Vimar www.vimar.it pagina 7
Dehn www.dehn.it pagina 9
Weidmuller www.weidmuller.it pagina 13
www.ge-energy.com pagina 34
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11/06/12
15.51
GIOVENZANA
INTERNATIONAL B.V.
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Sixty years of History, sixty years of
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
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