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IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
1, N. 4 - NOVEMBRE 2010 ANNO ANNO 3, N. 1 - GENNAIO - FEBBRAIO 2012 € 7,00
COMMERCIO ELETTRICO
FEDERAZIONE Un richiamo alla condivisione, per superare insieme la crisi DISTRIBUZIONE Un network integrato per garantire efficienza e flessibilità DISTRIBUZIONE Spazio luce EVENTI Uno standard per il futuro IMPRESE Risparmiare energia, creando energia EVENTI Veicoli elettrici: normativa e progetti industriali
Riello UPS per la distribuzione: una risposta di qualità. Riello UPS è un partner che non lascia mai solo il distributore, garantendo un’assistenza costante e una presenza capillare e competente sul territorio, risolve problemi logistici e tecnici, offre servizi, promozioni mirate e tratta al meglio con tutti i consorzi.
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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano www.commercioelettrico.com
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IMPRESE La sicurezza corre sul filo MERCATO Energie senza bugie EVENTI Tendenze di ICT e consumi energetici Organo Ufficiale FME
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COMMERCIO ELETTRICO
FEDERAZIONE 16
IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
Focalizzate da FME le problematiche che hanno investito
è una pubblicazione Edizione Speciale S.r.l. Via Ariberto 8, 20123 Milano Tel 02 581404 – Fax 02 58140444 E-mail: mail@edizionespeciale.it www.commercioelettrico.com REA 1686261 – P.I. 03580420960 Capitale Sociale 100.000,00 euro i.v. Anno 3 N° 1 Gennaio – Febbraio 2012 € 7
il settore in questi ultimi tempi e che potranno essere risolte solo con un impegno comune di produttori e distributori
Direttore Responsabile Antonio Bernardi Direttore Editoriale Maurizio Gambini maurizio.gambini@commercioelettrico.com
Un richiamo alla condivisione, per superare insieme la crisi
EVENTI 24
Uno standard per il futuro
Redazione redazione@commercioelettrico.com
Assegnati i Premi KNX Italia 2011 ai migliori progetti
Comitato Editoriale Antonio Bernardi, Giancarlo Profeti
domotici nazionali realizzati con il supporto della tecnologia Konnex per il controllo della casa e dell’edificio
Hanno collaborato Susanna Bernardi, Paola Cipollini, Roberto Corti, Ilaria Di Napoli, Elisa Pastorino, Massimo Poletti Grafica e DTP Davide Candiani, Andrea Piomboni
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Coordinamento Editoriale Elisa Pastorino
I diversi attori della filiera italiana del veicolo elettrico
Segreteria Amministrativa Paola Pasqualini
a confronto durante il Convegno organizzato da ANFIA,
Ufficio Vendite e Pubblicità tel: +39 02 581404, fax: +39 02 58140444 mail: ufficiovendite@commercioelettrico.com COMMERCIALE: Coordinatore vendite Italia Gabriele Brocca Romanin mail: gabriele.brocca@commercioelettrico.com tel: +39 02 58 14 04 450 Lombardia, Emilia Romagna Alessandro Martinenghi mail: amartinenghi@commercioelettrico.com cell: +39 335 5258146 Triveneto Paolo Simeoni mail: paolo.simeoni@commercioelettrico.com cell: +39 335 7887092, tel: +39 0422 495967 fax: +39 0422 460066
ANIE, CEI e CEI-CIVES, in collaborazione con la Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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far parlare tra loro le reti dati e quelle energetiche
IMPRESE 27
Risparmiare energia, creando energia Un avveniristico complesso turistico residenziale in cui
Stampa Multigraphic Srl - Arcore (MB) Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a Edizione Speciale S.r.l. o telefonando a Edizione Speciale S.r.l. TEL. 02 581404. Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010 Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N° 11208 - ISSN 0329-3479
Tendenze di ICT e consumi energetici Una giornata di confronto scientifico a Milano su come
Ufficio abbonamenti Edizione Speciale Srl Tel: 02 581404 abbonamenti@commercioelettrico.com Condizioni di abbonamento Italia annuale: euro 70 Estero zona 1 e 2 annuale: euro 140 Estero zona 3 annuale: euro 200
Veicoli elettrici: normativa e progetti industriali
le moderne tecnologie contribuiscono ad ottenere comfort ambientale ai massimi livelli, riducendo al contempo i costi di gestione
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La sicurezza corre sul filo Un nuovo sistema di allarme intrusione combinato filare/ radiofrequenza per il controllo completo dell’abitazione
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DISTRIBUZIONE 19
LA COPERTINA
Elettrica 2012, polo d’attrazione del mercato elettrico Successo per la settima edizione della manifestazione, che ha visto la presenza di tutti i principali brand del settore
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Un network integrato per garantire efficienza e flessibilità Maurigroup ha inaugurato il magazzino centrale per l’Emilia Romagna, coinvolgendo più di 400 persone tra clienti, fornitori e dipendenti
Riello RPS S.p.A. Viale Europa,7 ZAI 37045 San Pietro di Legnago (VR) www.riello-ups.it
Spazio Luce È stato recentemente inaugurato a Campobasso uno showroom dedicato ai sistemi di illuminazione,
SOMMARIO
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all’illuminotecnica e alla domotica
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MERCATO 36
Energie senza bugie In un dossier di APER l’analisi di tutti gli incentivi gravanti sulla bolletta elettrica e dell’impatto economico e sociale del raggiungimento degli obiettivi al 2020
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RUBRICHE
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NEWS
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PROPOSTE
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stampa tecnica Anno 3, N.1
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ABB: quadri elettrici per l’aeroporto Malpensa
Federazione ANIMA: produzione in crescita nel 2011, stabile nel 2012
Sandro Bonomi, Presidente di Federazione ANIMA
04 Anno 3, N.1
Siglato da ABB con le società Gemmo di Vicenza e MIT di Nichelino (TO) un contratto per la fornitura di apparecchiature di media tensione destinate all’ampliamento delle cabine di distribuzione di entrambi i Terminal dell’aeroporto milanese di Malpensa, principale scalo aereo del nord Italia, nonché secondo tra i principali aeroporti italiani e base d’armamento di molte compagnie aeree. Assieme all’aeroporto di Milano Linate e all’aeroporto di Bergamo - Orio al Serio forma il sistema aeroportuale milanese che movimenta oltre 33 milioni di passeggeri annui. Per il Terminal 1 saranno forniti i quadri di distribuzione primaria UniGear per il completamento dell’ultimo terzo dell’impianto. I quadri alimenteranno 10 trasformatori da 1.250 kVA, che consentiranno di aumentare di oltre il 30 per cento la capacità operativa del Terminal. Per il Terminal 2 saranno forniti quadri di distribuzione primaria, quadri di distribuzione secondaria UniMix, varie tipologie di relè e lo studio di selettività delle protezioni della rete ad anello dell’aeroporto. Scopo principale della fornitura è l’ammodernamento di componenti vitali per l’affidabilità della rete di media tensione del Terminal.
Presentati da Federazione ANIMA i dati di preconsuntivo di un anno che si può sostanzialmente dividere in due parti, caratterizzate da tendenze molto diverse. L’inizio d’anno è stato improntato da una fase espansiva della produzione, sostenuto da un export vivace, che gradualmente si è ridotto, fino ad arrestarsi ad agosto, in concomitanza con l’inasprirsi della crisi finanziaria internazionale. La stretta creditizia e la riduzione degli investimenti hanno influito anche sulle esportazioni. Le previsioni per il 2012 della produzione evidenziano una situazione stabile. L’export tuttavia, già positivo nel 2011 (+3,9 per cento), si prevede ancora in crescita nel 2012 (+2,7 per cento). Nel 2012 anche gli investimenti, dopo la brusca frenata del secondo semestre del 2011, si prevedono in leggera crescita (+1,8 per cento). Infine, l’occupazione, in calo nel 2011 (-1,6 per cento) dovrebbe parzialmente recuperare nel prossimo anno (+1,1 per cento). Il Presidente di ANIMA, Sandro Bonomi, ha dichiarato: «Come ho già potuto rilevare negli anni precedenti, dopo l’insorgere della crisi mondiale del 2008 che ha colpito la nostra economia in modo generalizzato, il settore della meccanica, pur travagliato su vari fronti, sembra limitare i danni. Il mercato interno continua a rappresentare l’anello debole per la crescita delle nostre aziende. Ciò che continua a salvare la meccanica Made in Italy è ancora una volta l’export. I nostri prodotti continuano ad essere molto apprezzati all’estero, ben più che in Italia, e questo ci fa sperare che quando la produzione industriale ripartirà, la crescita complessiva potrà riprendere più velocemente rispetto ai nostri competitori stranieri. Infine, vorrei richiamare l’attenzione sull’accordo recentemente siglato tra ANIMA e SDA Bocconi, che verrà attivato nel 2012, per accrescere la conoscenza reciproca e l’analisi qualitativa dei dati di settore. L’accordo intende avvicinare il mondo industriale a quello universitario, sviluppando un percorso volto a rafforzare le imprese che vogliono valorizzare competenze e professionalità e a dare un concreto sviluppo alla crescita del Paese attraverso la creazione di occupazione, ponendo un freno alla perdita dei nostri migliori talenti che sempre più numerosi cercano lavoro all’estero.» Fra i macrosettori che compongono il mondo della meccanica, si distingue nel 2011 per il buon andamento della produzione il comparto delle tecnologie e prodotti per l’industria, a seguire i settori dell’energia, dell’edilizia e degli alimentari.
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Elcom Elettrocommerciale: i bambini protagonisti del Natale
Gruppo Comet: 2011 in forte espansione
06 Anno 3, N.1
Come da tradizione, a fine anno, Elcom Elettrocommerciale, azienda del “Gruppo Scarabeo”, in collaborazione con il gruppo Gewa Italia, ha reso protagonisti i bambini con l’attività artistica “Disegna il Natale”. Tutti i figli degli Associati e dei loro collaboratori, con età compresa tra i 4 e i 10 anni, hanno realizzato disegni sul tema del Natale e alcuni di loro si sono aggiudicati il premio per i disegni più belli della Regione Molise. A premiare i piccoli artisti, lo scorso 5 gennaio, l’Amministratore unico dell’azienda, Loreto Zullo, sempre presente in queste iniziative al fianco dei bambini.
Il Gruppo Comet, azienda che opera nel settore della distribuzione specializzata, ha chiuso il 2011 acquisendo aziende qualificate in importanti settori ed aprendo nuovi punti vendita. In quest’ottica, il 29 agosto del 2011 è stato inaugurato un nuovo punto vendita di oltre 1.200 m2 a Rovereto, consolidando così la presenza commerciale nel Trentino. Poco dopo, il 17 settembre, nella città di Jesi, Comet ha aperto un altro spazio commerciale di 1.200 m2, con annesso showroom di illuminotecnica; ad ottobre un ulteriore punto vendita di materiale elettrico nella città di Castelfidardo, in provincia di Ancona, con una struttura di oltre 1.300 m2. Anche nelle Marche, il Gruppo ha consolidato una presenza importante non solo nel settore del materiale elettrico, ma anche nell’automazione industriale, nella domotica e nel fotovoltaico. Nello stesso arco di tempo, ha perfezionato l’acquisizione in Toscana della società Silux, fondata nel 2001, con un fatturato di oltre 5 milioni di euro, operante in tutto il Valdarno fiorentino e in buona parte della provincia Senese, con una forte specializzazione nel settore civile, industriale e dell’illuminotecnica. A dicembre 2011, è entrata a far parte del Gruppo la Generalcom di Reggio Emilia, una società fondata nel 1978, attiva nel settore dell’automazione industriale e presente con cinque punti vendita nell’area emiliana, con 50 addetti e un fatturato stimato nel 2011 di circa 28 milioni di euro. Con le nuove aperture e acquisizioni, il Gruppo Comet consolida il posizionamento al vertice nella distribuzione specializzata grazie agli oltre 90 punti vendita, situati in otto regioni nel centro nord Italia, e a un volume d’affari consolidato e stimato per il 2011 pari a 800 milioni di euro, realizzato con oltre 2.000 collaboratori.
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27/07/2011 08:23:05
WEC Italia: il futuro dei trasporti
«Oggi, il settore dei trasporti è responsabile di un quarto delle emissioni globali di CO2. I nostri scenari presumono che le emissioni prodotte dal trasporto potrebbero aumentare del 79 per cento al 2050. Tuttavia, si potrebbe limitare questo aumento al 16 per cento con l’adozione di politiche che rafforzino il ruolo dei Governi. È importante che si agisca sin da ora». Così Christoph Frei, Segretario generale del World Energy Council, in occasione del lancio dello studio WEC sugli scenari per il settore trasporti al 2050. Nei prossimi 40 anni, la domanda di carburanti per trasporti sarà trainata principalmente dai Paesi emergenti, Cina e India su tutti, con un aumento dei consumi in queste nazioni compreso tra il 200 e il 300 per cento. Nei Paesi industrializzati, invece, grazie anche ai target di miglioramento dell’efficienza energetica, si prevede una diminuzione della domanda nell’ordine del 20 per cento. A questi ritmi, entro il 2050, la richiesta di carburanti dei Paesi in via di sviluppo supererà quella delle nazioni industrializzate. L’aumento dei consumi sarà dovuto principalmente al trasporto pesante, al traffico aereo e navale, e sarà soddisfatto per l’80 per cento dal petrolio almeno per i prossimi 40 anni. Lo studio del WEC: “Global Transport - Scenarios 2050” analizza il ruolo che possono avere i Governi nel garantire un futuro sostenibile per il settore della mobilità. Nel rapporto vengono presentati due scenari: “Freeway” e “Tollway”. Il primo prevede un mondo nel quale sia il mercato e, dunque, la concorrenza a stabilire la strada da seguire. Nel secondo, invece, si ipotizza un mondo più regolamentato, in cui i Governi intervengono per promuovere l’adozione di soluzioni tecnologiche alternative e per sostenere la diffusione delle infrastrutture di trasporto necessarie, mettendo gli interessi della collettività al primo posto. In funzione dello scenario, il fabbisogno di carburanti al 2050 per tutte le forme di trasporto potrebbe crescere globalmente dell’80 per cento (Freeway) o del 30 per cento (Tollway) rispetto ai livelli del 2010. Le conseguenze previste per l’ambiente sono notevoli. Nel 2010, le emissioni di CO2 dovute al settore trasporti ammontavano a circa il 23 per cento delle emissioni totali, con una quota parte di questa percentuale pari al 41 per cento imputabile al parco autovetture. Per il futuro, a seconda delle politiche messe in atto dai Governi e degli investimenti in tecnologie low carbon, l’aumento delle emissioni potrebbe variare dal 16 per cento (Tollway) al 79 per cento (Freeway). La sfida che si prospetta ai Governi è, dunque, molto impegnativa: garantire una mobilità sostenibile per 9 miliardi di persone al minor costo sociale possibile.
Legrand: insieme alla Casa Bianca per l’efficienza energetica
08 Anno 3, N.1
Unitamente alla Presidenza Obama e ai rappresentanti del Ministero Federale dell’energia a Washington, D.C., Legrand North America, società del gruppo Legrand, ha annunciato la sua adesione all’iniziativa presidenziale “Better Building, Better Plants” (per edifici ed insediamenti più efficienti), finalizzata a creare posti di lavoro negli Stati Uniti grazie alla leva dell’efficienza energetica. L’azienda fa parte delle nove aziende industriali americane che si sono aggregate a questo programma in qualità di “Challenge Partners”, impegnandosi così nella realizzazione degli ambiziosi obiettivi che figurano nel protocollo pubblicato dal Ministero dell’Energia nel campo del risparmio e nella gestione dell’energia e relativa documentazione. Incoraggiando il rinnovo e la messa a livello degli immobili ad uso uffici e degli insediamenti industriali, la diffusione di soluzioni per l’efficienza energetica dovrebbe stimolare il settore delle costruzioni e ampliare le opportunità per architetti, progettisti, imprese d’installazione e altri operatori in tutti gli Stati Uniti. Come Partner del Challenge, Legrand North America si è impegnata in una serie di azioni di forte impatto, tra le quali: - una riduzione del consumo energetico del 25 per cento in dieci anni; - la messa in opera di un progetto dimostrativo su un singolo insediamento che consentirà di ridurne i consumi del 10 per cento in soli due anni; - lo sviluppo di un’“innovazione di mercato” che permetta di raggiungere più velocemente gli obiettivi di maggiore efficienza energetica; - rapporti d’avanzamento regolari sul raggiungimento degli obiettivi e sul know how appreso nel corso dello sviluppo delle innovazioni e delle soluzioni per l’efficienza energetica. Alcuni progetti ed impegni specifici di Legrand in materia di risparmio energetico saranno comunicati successivamente, ma già da oggi è iniziata l’installazione di contatori in 14 insediamenti amministrativi, industriali e logistici negli Stati Uniti, che consentiranno la misura istantanea dei consumi energetici, l’identificazione delle economie possibili grazie alla gestione dell’illuminazione e degli altri carichi collegati alla rete, così come l’evidenza dei miglioramenti da apportare all’impianto per ottimizzare ulteriormente la sua prestazione energetica.
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BTicino: My Home illumina l’Albero di Natale di Gubbio
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Nuovo “Open day” lo scorso 20 dicembre per L’Elettrica, società distributrice di materiale elettrico ed illuminotecnico con sede a Empoli (FI), nella zona industriale del Terrafino. Giuseppe Criachi, Presidente e fondatore della società, ha aperto le porte alla nuova filiale di Pisa. Un bel traguardo per l’azienda toscana che, con questa inaugurazione, raggiunge la vetta delle 15 filiali ad affiancare la sede di Empoli. Fondata nel 1986, L’Elettrica ha festeggiato i suoi “primi” 25 anni proprio nel 2011 e, brindando a questa new entry, prosegue la capillare distribuzione sul territorio toscano. L’azienda, in cui oggi lavorano oltre 150 persone, tra rete di agenti, sede e filiali, ha a catalogo oltre 40.000 prodotti, che comprendono materiale elettrico civile ed industriale, per automazione, cavi elettrici, apparecchi di illuminazione, illuminazione d’arredo e riscaldamento.
Un sistema di comando a distanza basato sulla tecnologia BTicino ha consentito al Santo Padre, Papa Benedetto XVI, il 7 dicembre, di accendere direttamente dal suo appartamento in Vaticano, l’Albero di Natale più grande del mondo, che si trova a Gubbio. A Papa Ratzinger è bastato sfiorare un tablet collegato a Internet. Il segnale proveniente dalla rete è stato interpretato da un Web server del sistema My Home BTicino che collegato tramite appositi attuatori al quadro elettrico, ha fornito corrente all’impianto dell’albero. Si è così illuminato il grande abete colorato disegnato sul versante del monte Ingino, che domina la città medievale umbra. Dal 1991, l’Albero di Gubbio è entrato nel Guinness dei Primati. I numeri rendono l’idea della grande impresa: la sagoma luminosa dell’abete natalizio è disegnata da 300 punti luce e colorata all’interno da altre 400 lampade di grandi dimensioni; in totale i cavi utilizzati hanno una lunghezza di 7.500 metri; le prese e le spine per le connessioni sono circa 1.350 e veicolano 35 kW di corrente elettrica; la stella cometa è disegnata da 250 luci e si sviluppa su una superficie di mille metri quadrati; il tutto per un’altezza complessiva della creazione luminosa di 750 metri e una larghezza di 450. Di norma, l’accensione dell’albero avveniva a Gubbio, ma quest’anno, proprio per l’importanza dell’Ospite, si è deciso di effettuarla a distanza. Il sistema di accensione da remoto fa capo, da un lato ad un dispositivo di comunicazione mobile Sony Tablet-S con sistema operativo Android e, dall’altro, ad un Web server BTicino F453 collegato ad una rete locale tramite un access point. Il Web server gestisce tramite rete Bus gli attuatori del sistema domotico My Home collegati ai diversi interruttori generali delle varie sezioni dell’impianto: stella, sagoma esterna, luci multicolore interne all’albero. La realizzazione del sistema è stata possibile grazie alla collaborazione, oltre che di BTicino, attraverso il distributore Dismep di Perugia, anche di Sony Italia.
Anno 3, N.1
NEWS
L’Elettrica: aperta a Pisa la quindicesima filiale
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Riello UPS: verso nuovi promettenti mercati
Siemens: investimento per la sostenibilità urbana
10 Anno 3, N.1
L’italiana Riello UPS si espande ancora: ha, infatti, annunciato il completamento dell’acquisizione di Marm UPS, uno dei più qualificati specialisti nella distribuzione e service di gruppi statici di continuità in Australia. L’operazione s’inquadra perfettamente nella strategia commerciale internazionale dell’azienda di Legnago che, dopo essere diventata il quarto produttore mondiale di UPS, continua ad investire nella ricerca e sviluppo e nell’espansione commerciale in nuovi e promettenti mercati. «Riello UPS guarda all’area Asia-Pacifico come ad una zona in rapido sviluppo e capace di offrire ampie opportunità di crescita. L’Australia, con le sue importanti potenzialità, ancora in larga parte inespresse, si colloca in questo scenario come protagonista. La società è impegnata a raggiungere al più presto una posizione di rilievo in questo mercato e con l’acquisizione di Marm UPS ha fatto un passo importante per il conseguimento dell’obiettivo», ha dichiarato Fabio Passuello, Direttore Generale di Riello UPS. «Marm UPS diventerà il canale diretto di Riello UPS in Oceania; le sue strutture logistiche, la conoscenza del mercato della sua collaudata forza vendite e il patrimonio di stima e fiducia acquisito presso i clienti più prestigiosi (come la compagnia aerea di bandiera Quantas, diversi Enti governativi e i più importanti Data Center), rappresentano altrettanti asset sui quali impostare le nostre strategie per la rapida diffusione dei prodotti e delle soluzioni Riello UPS anche in questa parte del mondo», ha aggiunto Roberto Facci, International Sales Director di Riello UPS. Con questa acquisizione Riello UPS, azienda che con orgoglio rappresenta in ogni parte del mondo le migliori qualità dell’imprenditorialità e della manifattura italiana, consolida la propria posizione di spicco nel ranking mondiale del settore e rinnova la sua sfida alle grandi multinazionali dell’energia.
Sarà un centro di formazione, uno spazio espositivo e un luogo per lo scambio delle idee interamente dedicato alle infrastrutture e alle città sostenibili del futuro il “Crystal” di Siemens che, il 26 ottobre 2011, ha celebrato il completamento della sua struttura alla presenza del sindaco di Londra Boris Johnson. Con un investimento di circa 35 milioni di euro, il nuovo edificio di Siemens è costituito da due grandi sezioni a forma di cristallo che ospiteranno una sala conferenza, un centro di ricerca e uno spazio interattivo studiato per illustrare come le soluzioni per le città di Siemens saranno in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini all’interno dei nuovi spazi urbani. L’inaugurazione del Crystal, che creerà 50 nuovi posti di lavoro e che si prevede attrarrà circa 100.000 visitatori l’anno, è prevista per l’estate del 2012. Situato nei pressi del Distretto Green Enterprise, con la sua geometria cristallina e la sua facciata riflettente contribuirà ad arricchire lo skyline della città di Londra. Costruito interamente facendo ricorso alle più moderne tecnologie sostenibili, l’edificio sarà un esempio unico di efficienza energetica: verrà alimentato solo da energia rinnovabile e sarà dotato di sistemi di raccolta dell’acqua piovana. La struttura rispetterà, inoltre, gli elevati standard ambientali internazionali LEED e BREEAM. Il centro per la sostenibilità urbana di Siemens promuoverà lo scambio di idee sul futuro delle città del mondo dai più svariati punti di vista: architetti, decision makers urbani, autorità pubbliche, ma anche studenti e semplici visitatori potranno contribuire, assieme agli esperti dell’azienda e alle istituzioni scientifiche, allo sviluppo di nuovi progetti. Uno spazio interattivo di circa 2.000 metri quadrati presenterà le infrastrutture delle città di domani e illustrerà le diverse tecniche per rendere ancora più sostenibile la mobilità, gli edifici, il sistema sanitario e l’approvvigionamento dell’energia e dell’acqua. Il centro, dotato di un’area conferenza in grado di accogliere fino a 270 delegati, di una sala cinematografica, di un ristorante e di una sala ristoro, sarà la base operativa degli esperti tecnologici di Siemens, ovvero i principali responsabili dei prossimi progetti di sviluppo delle città del Settore Infrastructure & Cities. Sullo stesso modello, verranno costruiti due nuovi centri in Asia e negli Stati Uniti.
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Il percorso di Fanton verso la qualità totale ha raggiunto una nuova fondamentale tappa con la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2004. Questo importante traguardo fa parte di un lungo progetto aziendale iniziato a metà degli anni ’90 e che ha come finalità la gestione dei processi per la qualità totale. Da sempre in Fanton tutto ruota intorno al miglioramento continuo: dalla progettazione ai test di laboratorio, dall’industrializzazione alla produzione finale. Il percorso verso le certificazioni è composto da tre tappe: la UNI EN ISO 9001:2008 per il Sistema di gestione per la Qualità, che l’azienda ha ottenuto nel 1997, la UNI EN ISO 14001:2004, appena ricevuta, e, infine, la BS OHSAS 18001:2007, standard internazionale per la Sicurezza e la Salute dei Lavoratori, per cui Fanton ha già avviato lo sviluppo dei processi principali. «Per Fanton certificazione ambientale significa tutelare a tutti i livelli aziendali il territorio in cui opera dagli impatti negativi», spiega Oscar Fornaro, Responsabile Assicurazione Qualità e Ambiente di Fanton. «La tutela riguarda i flussi produttivi, la progettazione dei prodotti e anche i flussi commerciali, con il fine di migliorare costantemente le prestazioni ambientali del sito dove l’azienda opera (gestione dei rifiuti, riduzione del consumo di acqua ed energia, gestione delle emissioni in atmosfera, ecc.)». L’impegno verso la sostenibilità ambientale coinvolge in modo reale e tangibile ogni business unit aziendale, le risorse umane e tutti i processi aziendali. Basti pensare che oltre il 10 per cento del personale attivo in azienda è dedicato alla Ricerca e Sviluppo e sensibilizzato alla progettazione ecosostenibile. Fanton ha investito oltre 500.000 euro per la progettazione, industrializzazione e produzione di componentistica per gli impianti fotovoltaici. Anche i numeri derivati dai processi di differenziazione e riciclaggio sono notevoli: 33 tonnellate di carta e cartone riciclati; 35,4 tonnellate di materiali plastici; 5 di plastica derivante da imballi; 4 tonnellate di metalli non ferrosi (rame, ottone, ecc); 4 di acciaio; 1 di legno. È in corso anche la sostituzione degli inchiostri di marcatura dei cavi elettrici: ormai il 50 per cento dei cavi prodotti utilizza inchiostri a base d’acqua a ridotto impatto ambientale. È stato ridotto del 40 per cento il consumo di diluente nel processo produttivo ed è ormai completamente eliminato l’utilizzo di cromo esavalente. Fanton è impegnata anche nel rispetto della Direttiva RAEE per lo smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, sia tramite la progettazione di prodotti più facilmente smaltibili e riciclabili, sia con l’affidamento al consorzio Ecolight dello smaltimento del materiale a fine vita. Tutti i numeri dell’ecosostenibità Fanton saranno comunicati attraverso indicatori consultabili sul sito www.fanton.com: in tal modo il sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente troverà espressione reale e puntuale nell’operato quotidiano dell’azienda.
Scame Parre: rinnovata l’autorizzazione WMT per il Laboratorio Sviluppo Tecnico
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NEWS
Fanton: ottenuta la certificazione ambientale ISO 14001
Si è conclusa con esito positivo la visita ispettiva al Laboratorio Sviluppo Tecnico della Scame da parte di IMQ per il regime di WMT (Witnessed Manufacturer’s Testing). Il riconoscimento, di carattere internazionale, è rilasciato dall’IECEE ed il documento ufficiale è disponibile per il download sul sito istituzionale, dove sono indicati tutti i laboratori riconosciuti SMT, WMT e TMP, con la lista delle Norme per cui si è autorizzati a svolgere le prove. L’autorizzazione ad operare in regime WMT consente lo svolgimento di prove valide ai fini della Certificazione di prodotto, sotto la supervisione degli ispettori dell’IMQ: i test possono, così, essere effettuati direttamente all’interno del laboratorio aziendale, accelerando notevolmente le fasi di sviluppo del prodotto, ad ulteriore garanzia per l’utilizzatore finale.
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Vimar: acquisita la maggioranza di Elvox
Rittal: premiata con l’Award Ecohitech Speciale Automation
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È stato siglato lo scorso dicembre l’accordo con il quale Vimar acquisisce un ulteriore 50 per cento del pacchetto azionario di Elvox, portando così al 75 per cento la sua partecipazione al capitale sociale dell’azienda padovana. Questa acquisizione assicura a Vimar il controllo di Elvox e permetterà di integrare, in un unico piano di sviluppo strategico, tutte le aree di attività delle due aziende venete, consentendo così una maggior competitività sui mercati attraverso l’offerta di un pacchetto completo di soluzioni per il settore residenziale e terziario. L’operazione societaria porterà all’integrazione di due tra le più importanti realtà industriali di livello internazionale che, già da adesso, sono accomunate da una lunga tradizione e da una forte presenza sui mercati di riferimento, basata su un’elevata qualità tecnica dei propri prodotti, su un’intensa attività di Ricerca e Sviluppo e su una vocazione al Made in Italy. Entrambe le aziende, infatti, si caratterizzano per la scelta di progettare e produrre interamente in Italia.
Il notevole miglioramento dell’efficienza del sistema di raffreddamento e l’esaltazione del concetto di modularità per rispondere ai requisiti di essenzialità richiesti dal mercato sono le ragioni alla base del premio speciale per la Categoria Componenti e Sistemi ricevuta da Rittal in occasione della prima edizione di “Award Ecohitech Speciale Automation”. Ad essere premiata è stata la nuova linea di condizionatori Rittal TopTherm Blue Efficiency, in grado di garantire fino al 45 per cento di risparmio energetico e una considerevole riduzione delle emissioni di CO2 rispetto alle altre soluzioni sul mercato. Tra le caratteristiche maggiormente evidenziate dalla giuria tecnica, vi è l’adozione dell’innovativo rivestimento RiNano, la vernice realizzata con nanotecnologie in grado di mantenere costanti le prestazioni del prodotto, contrastando l’adesione di polveri ed agenti esterni sulle alette di scambio, e il nuovo sistema di controllo elettronico Ecomode, che limita il funzionamento dei componenti interni quando le condizioni di settaggio sono soddisfatte. La Menzione speciale riconosce il costante impegno e l’attenzione che Rittal rivolge ai temi dell’efficienza energetica e dell’ecocompatibilità. “Award Ecohitech” è, infatti, l’iniziativa che dal 1998 premia le aziende e gli Enti pubblici ecovirtuosi, ovvero quelli che hanno raggiunto significativi risultati in tema di ecocompatibilità sfruttando in modo innovativo le più recenti tecnologie.
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GE Lighting: nuovo Direttore Commerciale Europa
Simon Greenwood, Direttore Commerciale di GE Lighting Europe
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A partire da 1° aprile 2012, il marchio dei moduli solari HIT di Sanyo Component Europe cambierà da “Sanyo” in “Panasonic”, una modifica che fa parte di un progetto più ampio di consolidamento dei marchi che fanno riferimento a Panasonic Group, così da sviluppare, ottimizzare e creare convergenze tra tutte le aziende che fanno parte del Gruppo. Unendo le capacità tecniche nell’ambito del solare di Sanyo all’estesa rete globale di Panasonic, sarà creata un’ulteriore sinergia all’interno del gruppo, rafforzando il settore del solare a livello mondiale. «Il cambio di marchio fa parte di una strategia globale che ha come obiettivo l’espansione del settore solare di Panasonic Group», ha commentato Shigeki Komatsu, Direttore della Divisione Solar di Sanyo Component Europe. «L’attuale struttura di produzione e di vendita rimarrà invariata. Il Gruppo continuerà con gli investimenti nel settore del solare, così da offrire un livello sempre più alto di servizi ai partner e fornire ai clienti moduli più efficienti grazie ad una qualità maggiore». Sanyo, responsabile delle aree chiave nel settore energia di Panasonic Group, ha l’obiettivo di coniugare il contributo ambientale con la crescita nel settore, e creare così una società con un significativo potenziale di crescita. Panasonic vuole diventare “No. 1 Green Innovation Company in the Electronics Industry” entro il 2018, anno anche in cui si festeggerà il secolo dalla fondazione del gruppo giapponese.
A partire dal 1° gennaio 2012 Simon Greenwood è il nuovo Direttore Commerciale di GE Lighting Europe, responsabile di guidare l’organizzazione commerciale in tutto il Vecchio Continente, con particolare attenzione alla crescita della quota di mercato dell’azienda e all’aumento del portafoglio clienti. Simon Greenwood arriva in GE Lighting dopo aver ricoperto la carica di Direttore Commerciale del Gruppo Dextra, una delle maggiori aziende produttrici di apparecchi di illuminazione nel Regno Unito. Una lunga carriera nel settore dell’illuminazione, che inizia in veste di agente di vendita alla City Electrical Factors e successivamente di ingegnere tecnico commerciale presso Rexel Senato. La sua esperienza include anche posizioni in Marlin Lighting e Cooper Lighting and Security. Greenwood è entrato in GE Consumer e Industrial nel 2007, come Direttore Generale Vendite per il Regno Unito ed i Paesi nordici. Phil Marshall, Presidente e CEO di GE Lighting EMEA ha così commentato: «In una situazione economica globale così delicata e con la trasformazione dell’industria dell’illuminazione in atto, è molto importante per noi rimanere focalizzati sul cliente e continuare a migliorare i nostri servizi. Sono convinto che l’alta qualità della nostra gamma prodotti e l’esperienza e la conoscenza del mercato di Simon Greenwood, ci aiuterà ad espandere la nostra presenza sul mercato europeo».
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Sanyo: i moduli solari cambiano nome
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Un richiamo alla condivisione, per superare insieme la crisi
Giampaolo Ferrari, Presidente di FME
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Ormai può essere considerato tradizionale l’incontro con i fornitori che FME organizza alla fine di gennaio. Anche quest’anno i produttori sono stati invitati per un interessante dibattito sulla situazione del mercato. «Credo che ormai sappiate perfettamente quali sono le nostre problematiche» ha esordito il Presidente Giampaolo Ferrari. «L’incontro di oggi, più che una riproposizione di richieste già fatte nel passato, vuole essere un momento di confronto tra di noi, in un mercato che sta diventando sempre
Focalizzate da FME le problematiche che hanno investito il settore in questi ultimi tempi e che potranno essere risolte solo con un impegno comune di produttori e distributori
più complicato». Il Presidente ha riconosciuto che, sebbene rimangano ancora questioni aperte tra distribuzione e produzione, qualcosa di positivo si è fatto, almeno da parte di alcuni, con l’avvio dei nuovi listini. Se il 2011 ha registrato un incremento del 3,52 per cento rispetto allo scorso anno, un dato che tutto sommato all’inizio dell’anno molti avrebbero sottoscritto, bisogna sottolineare, ha proseguito Ferrari, che «tutte le previsioni sono influenzate dalla diversità di andamento dei due semestri e, soprattutto, dai risultati fortemente negativi dell’ultimo trimestre», che si confermano nel primo mese del 2012. La preoccupazione aumenta se si considera il fatto che il primo quadrimestre si dovrà confrontare con lo stesso periodo del 2011, in cui si sono registrati aumenti del 25÷26 per cento. «I nostri magazzini sono oggi al di sopra del punto di equilibrio», ha proseguito Ferrari. «Oltre ad un anno non particolarmente felice, ci troveremo di fronte ad azioni di riequilibrio dei magazzini. Per questo vi avevamo chiesto di rimandare la firma dei contratti ai primi di aprile, poiché nessuno è in grado di prevedere come si chiuderà il 2012. Impegnarsi per ulteriori aumenti non è possibile». Ma il grido di allarme più forte viene da un altro problema, la situazione finanziaria, pesantemente influenzata dai ri-
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Fabrizio Borghini, Vice Presidente di FME
via di uscita. Nessuno vuole elemosine, o regali, ma semplicemente che riconoscendo qual è il nostro ruolo, si capiscano le nostre difficoltà legate ad una clientela particolare, che è diversa da quella dell’industria». Un ulteriore problema riguarda la marginalità: «Diventa sempre più difficile trovare un modo per recuperare il margine perso», ha spiegato il Presidente. «Per arrivare ad una marginalità senza andare a turbare più di tanto certi equilibri credo che forse bisognerebbe fare qualche azione di meno sul mercato diretto e qualche azione di più con noi». Sul tema dei recuperi ha posto, invece, l’accento il Consigliere di FME Christian Giaffreda: «Molte delle nostre trattative basano il loro profitto sui recuperi, che hanno costi di
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Christian Giaffreda, Consigliere di FME
gestione enormi. Rappresentano per noi un vero e proprio anticipo finanziario, fungiamo da banche anche in questo settore e non sempre il ritorno è all’altezza dell’impegno». Infine, un appello da parte di Ferrari ad un ulteriore passo verso una maggiore condivisione con la richiesta di: «consultare la distribuzione prima di ogni iniziativa che possa incidere sul nostro mercato. Se vendiamo il vostro prodotto, perché non dobbiamo partecipare alla costruzione della vostra politica commerciale? Non per determinarla, ma per condividerla e segnalare quelle linee che sono in contrasto con le nostre esigenze».
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tardati pagamenti: «La nostra azione sta diventando sempre più quella di banchieri nel confronto della nostra clientela, per salvare tante imprese medie e anche piccole che altrimenti avrebbero già chiuso. Questo grazie al rapporto stretto e confidenziale che da sempre ha il distributore verso la propria clientela». Un rapporto che i produttori non hanno, che non sempre è compreso da parte loro e che meriterebbe maggiore attenzione perché, come ha ricordato il Vice presidente di FME Fabrizio Borghini: «Si parla sempre di filiera; forse è il caso di cominciare a parlare di catena, in cui ogni anello è legato all’altro e, se va a fondo, rischia di trascinare tutti nel baratro. Cerchiamo di trovare un modo per cui tutti insieme si riesca a studiare una
Disponibili i produttori al confronto La sostanziale disponibilità dei produttori è emersa dagli interventi di alcuni rappresentanti che sono intervenuti nel dibattito, seppur con alcuni distinguo. «Condivido quanto avete detto», ha esordito Bernardo Bonetti, di Scame. «Quando viviamo momenti difficili non è rinfacciandoci all’interno della filiera le nostre responsabilità che le risolviamo, ma cercando di collaborare in una maniera più fattiva. Credo che la distribuzione abbia grossi problemi, ma anche l’industria sicuramente non è da meno. Anche le aziende produttrici vivono un momento di difficoltà, perché per garantire un allargamento del perimetro del vostro mercato, dobbiamo investire molto nella creazione di nuovi prodotti, nell’apertura di nuove frontiere». Anche Antonino Sala, di ABB conferma: «Certamente non è momento facile. È il momento di serrare i ran-
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Palazzo Castiglioni, sede del tradizionale incontro con i fornitori
ghi e vedere cosa si può fare insieme. Le politiche che stanno applicando le banche in questo momento non aiutano il nostro mercato. Vogliamo produttori e distributori sostituirci alle banche? Ma abbiamo le forze per farlo? I costruttori non hanno le risorse per finanziare i clienti, e anche voi non ne avete. Una proposta è quella di fare educazione agli installatori per quanto riguarda tutto l’aspetto finanziario. Dobbiamo, inoltre, trovare nuovi mercati. Tutti i costruttori investono in nuovi prodotti e nuovi servizi. Occorre stimolare il mercato finale su nuove opportunità che possano contribuire ad aumentare il fatturato». Sulla stessa linea Franco Villani, di BTicino: «Il richiamo alla coerenza e alla correttezza lo condividiamo e francamente è quello che cerchiamo di fare nei confronti della distribuzione. Come BTicino abbiamo incominciato a confrontarci sulle politiche commerciali. Conosciamo molto bene quali sono i punti critici e quali sono quelli dove ci sono possibilità di miglioramento e ne discutiamo con la distribuzione da tempo, cercando sempre ovviamente poi di andare nella direzione che la distribuzione ci chiede, ma è chiaro che la politica commerciale la definiamo alla fine noi». Accolto l’appello a non lasciare i di-
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stributori da soli anche da Gabriele Morosini, di Gewiss: «ma non ci deve essere un appiattimento sulle soluzioni più facili, come la dilazione continua dei pagamenti. A fronte di una competizione schietta e diretta, sicuramente la collaborazione lungo la filiera è un tema che può stimolare tutti». Infine, Aldo Colombi, di Schneider Electric: «Siamo in una situazione stratificata da anni di comportamenti poco virtuosi. Credo nell’efficacia commerciale di filiera e nella tattica dei piccoli passi con tanta fiducia reciproca». Problemi da risolvere oggi, senza rimandare al futuro «Se siamo aziende presenti sul mercato e se vogliamo insieme affrontare il mercato», ha concluso Ferrari, «dobbiamo sicuramente cercare di trovare una soluzione oggi e non rimandare al futuro. Noi oggi abbiamo premura di risolvere problemi di una certa gravità e se non lo comprendete credo che ricadrà anche sulle vostre aziende. Il mondo è cambiato, dobbiamo cambiare anche noi. I tempi non sono brevissimi per questo cambiamento, che in alcuni casi è anche culturale e di metodologia di lavoro».
“ ...Occorre stimolare il mercato finale con nuove opportunità che possano contribuire ad aumentare il fatturato...
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Roberto Corti
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Nonostante la crisi economica, l’attenzione di produttori, progettisti, installatori sarà rivolta dal 22 al 25 marzo allo Sporting Village di Novara per Elettrica 2012, la manifestazione organizzata dal Gruppo Comoli Ferrari per affrontare i grandi temi del mercato elettrico: energie rinnovabili, automazione, domotica, illuminazione, climatizzazione, sicurezza, con i materiali innovativi e le soluzioni più avanzate per l’impiantistica. «L’edizione di quest’anno», spiega Giampaolo Ferrari, «sarà un importante momento di confronto sul territorio, in una situazione difficile, un’opportunità di approfondimento per affrontare i passi futuri. Sarà anche un’occasione di formazione e di aggregazione per i nostri clienti e per i nostri uomini, che potranno incontrare i fornitori e approfondire la conoscenza di tutti i prodotti della nostra offerta». Elettrica 2012 si presenta con oltre 150 espositori ed occupa una superficie di più di 10.000 metri quadrati, dove gli operatori e gli utilizzatori potranno trovare le tecnologie più innovative e confrontarsi con i più prestigiosi esperti del settore. La formula è collaudata da ormai sei edizioni e propone nell’Area Eventi due convegni sulle novità normative e sulle applicazioni all’avanguardia, in particolare sul tema del risparmio energetico, organizzati con Enti e associazioni di settore, e incontri tecnici nella Sala Meeting dell’area espositiva, in collaborazione con i maggiori produttori italiani e internazionali: un programma in continuo per tutta la durata della fiera. Un percorso specifico sarà, poi, dedicato alle scuole superiori e alle Università. A conclusione delle giornate di venerdì e sabato, sarà offerto un ricco panorama gastronomico, con prodotti tipici: un momento per terminare in allegria e relax la giornata. I visitatori professionali attesi sono oltre 10.000, provenienti da tutta Italia e, in particolare, da Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Sardegna
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Giunta ormai alla sesta edizione, Elettrica 2012 farà convergere tutti gli operatori del settore per crescere professionalmente in sinergia e sfruttare le nuove opportunità offerte dal mercato
e Marche, le regioni in cui il Gruppo Comoli Ferrari è presente. Con questi numeri Elettrica si conferma manifestazione di riferimento per tutti gli addetti del settore della distribuzione di materiale elettrico, una realtà sempre più radicata e conosciuta nel territorio, ma allo stesso tempo capace di aprirsi a orizzonti più ampi, richiamando l’attenzione in aree sempre più estese.
è online il sito www.elettricanovara.it, su cui è possibile effettuare una preregistrazione per velocizzare l’accesso all’esposizione e ricevere tutti gli aggiornamenti e le informazioni dettagliate sugli eventi in programma.
Ilaria Di Napoli Elettrica 2012 Quando:
giovedì 22 marzo, dalle 14:00 alle 18:30 venerdì 23 marzo, dalle 09:00 alle 18:30 sabato 24 marzo, dalle 09:00 alle 18:30 domenica 25 marzo, dalle 09:00 alle 12:30
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Elettrica 2012, polo d’attrazione del mercato elettrico
Dove: Sporting Village Corso Trieste Novara
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Un network integrato per garantire efficienza e flessibilità
Il nuovo Centro distributivo di Maurigroup di Quarto Inferiore Granarolo (BO)
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Il 2011 si è concluso con un’importante novità per Maurigroup: è stato, infatti, inaugurato alla fine di novembre il nuovo Centro distributivo di Quarto Inferiore Granarolo (BO), destinato a diventare il centro logistico centrale per l’Emilia Romagna. Un appuntamento che ha accompagnato clienti, fornitori e dipendenti a conoscere le potenzialità e l’innovazione che contraddistinguono il nuovo centro logistico. Durante la cerimonia
Maurigroup ha inaugurato il magazzino centrale per l’Emilia Romagna, coinvolgendo più di 400 persone tra clienti, fornitori e dipendenti
sono state organizzate visite guidate ed allestito uno spazio d’informazione per trasferire concretamente la forza del servizio e della territorialità in Emilia Romagna e in Lombardia di Maurigroup. Dopo la presentazione istituzionale, cui hanno partecipato anche il Sindaco di Granarolo dell’Emilia, Loretta Lambertini, e l’Assessore identità e promozione del territorio, Salvatore Puzzo, i partecipanti hanno incontrato nell’area dedicata all’interno del Centro Logistico i fornitori sponsor che hanno illustrato le novità di mercato e le esclusive promozioni create per l’evento. Un’occasione di apertura e confronto verso tutti i clienti e gli attori di settore per condividere argomenti di comune interesse, ponendo le basi per progetti comuni. Un incontro dove la centralità della persona orienta ai valori e alle valenze Maurigroup in termini di fiducia, soddisfazione, vantaggi competitivi. Per Maurigroup, la riprogettazione del layout del magazzino centrale e la reingegnerizzazione dei processi di distribuzione costituiscono le fondamenta di un’organizzazione logistica a rete in grado sia di supportare l’intero territorio emiliano e romagnolo, sia di essere un punto di riferimento per tutto il mercato. Un magazzino flessibile e reattivo, la cui riqualificazione nasce da un progetto articolato che ha previsto im-
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L’ing. Alberto Mauri, Amministratore Delegato di Maurigroup, nel corso della sua presentazione ha ribadito come il concetto di “network” sia alla base dello sviluppo del Gruppo
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sta allo sviluppo tecnologico e all’evoluzione del mercato. È stata ampliata la proposta commerciale e sono stati inseriti brand specialistici nei settori della sicurezza, dell’automazione industriale, del cablaggio strutturato, delle soluzioni di energia rinnovabile, dell’illuminotecnica e della domotica, nel rispetto delle specificità e delle esigenze del territorio emiliano. Tra gli obiettivi, l’ampliamento del mix e il miglioramento della disponibilità per categorie e linee prodotto, per incontrare in modo puntuale le necessità dei clienti. Il concetto di “network” è alla base dello sviluppo di Maurigroup, un’organizzazione sempre più policentrica con unità locali e periferiche differenziate di cui l’essenza è il coordinamento e l’integrazione per puntare all’eccellenza del servizio logistico nella logica del miglioramento continuo e della differenziazione. «Al centro delle nostre politiche c’è costantemente il cliente, oggi sempre più orientato verso nuove priorità e processi decisionali più oculati, attore di un mercato nel quale interesse e motivazioni all’acquisto virano repentinamente. In quest’ottica, l’offerta sarà sempre più differenziata anche per livelli di servizio. Non solo logistica come supporto alla vendita, ma come linea di offerta di servizi diversificati», ha spiegato l’ing. Francesco Niggi, Responsabile della logistica di Maurigroup. Infine, come ha sottolineato l’ing. Alberto Mauri, Amministratore Delegato di Maurigroup: «In tutti i processi e in tutte le organizzazioni, ciò che più conta e ciò che ci distingue, sono ancora una volta le nostre persone e con loro, i nostri fornitori, i nostri clienti ed i clienti dei nostri clienti. Le nostre aziende, i nostri uomini, lavorando in rete, con passione e determinazione, raggiungeranno nuovi impensabili risultati. Restiamo connessi».
In occasione dell’inaugurazione clienti, fornitori e dipendenti hanno potuto apprezzare le potenzialità e l’innovazione che contraddistinguono il nuovo centro logistico
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portanti interventi strutturali quali la predisposizione di una zona di scaffalature a bracci per la gestione efficiente del canale e di tutti i corpi lunghi, la riorganizzazione della zona porta pallet/scorte, il reparto stock cavi triplicato, l’automatizzazione taglio cavi, il rinnovo della zona ricevimento e spedizione, la formazione di operatori multispecializzati. «Come il mercato e come i nostri clienti, anche Maurigroup prosegue la propria corsa evolutiva. Da una logistica classica siamo passati ad una di gruppo, con la reingegnerizzazione dei processi logistici. Ne segue una crescita orizzontale attraverso la varietà di servizi alle vendite e una crescita verticale in termini di dimensioni, anche in risposta alle singole specializzazioni», ha affermato il dott. Riccardo Mauri, Direttore Commerciale di Maurigroup. L’unione tra due realtà distributive – Mauri Elettroforniture e FEP Rimondi, leader rispettivamente in Lombardia e in Emilia Romagna – contribuisce, poi, a consolidare la presenza sul territorio del Gruppo e ad accrescerne l’offerta di soluzioni specialistiche e multifunzionali, in rispo-
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Spazio Luce
“Spazio Luce” è uno showroom dedicato ai sistemi di illuminazione e all’illuminotecnica, concepiti anche in relazione alla domotica
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Dinamica realtà aziendale molisana specializzata nella fornitura di materiale elettrico, tecnologico e prodotti per l’illuminazione, nonché di servizi di progettazione illuminotecnica, Elcom Elettrocommerciale nel giro di pochi anni ha saputo mettere a punto un servizio di alta qualità, con la fornitura di tutti i prodotti delle migliori marche del comparto di riferimento, facendosi apprezzare dalla clientela per l’ampia disponibilità dei prodotti,
È stato recentemente inaugurato a Campobasso uno showroom dedicato ai sistemi di illuminazione, all’illuminotecnica e alla domotica
per una oculata politica dei prezzi e per la tempestività nelle risposte alla stessa clientela, sia sotto il profilo tecnico che per la disponibilità dei materiali e della rapidità delle consegne. Negli ultimi anni il braccio commerciale del Gruppo Scarabeo sta intensificando la presenza sul territorio regionale per servire meglio la propria clientela: dopo l’apertura della filiale di Termoli e il successo della “Galleria della Luce” di Isernia e degli showroom “Outlet Elettroluce” e “Luce & Regalo” di Venafro (IS), è attivo a Campobasso, in Contrada Colle delle Api, “Spazio Luce”, uno showroom dedicato ai sistemi di illuminazione e all’illuminotecnica, concepiti anche in relazione alla domotica, la tecnologia che assicura nelle abitazioni e negli uffici sicurezza, comfort e risparmio energetico. Con uno spazio espositivo di oltre 200 m2, posizionato al secondo piano della filiale di Campobasso, Spazio Luce è stato realizzato con impianti di ultima generazione, per mostrare l’operatività di un sistema illuminotecnico che risponde ai principi base della domotica. E per mostrare in maniera chiara e semplice quello che è l’ambito in cui agisce questa disciplina, per i visitatori è possibile interagire con un pannello che riproduce un completo
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Con uno spazio espositivo di oltre 200 m2, Spazio Luce è stato realizzato con impianti di ultima generazione, per mostrare l’operatività di un sistema illuminotecnico che risponde ai principi base della domotica
Un’ampia scelta di fonti di illuminazione di ogni genere e di ogni stile viene completata dalla possibilità di scegliere a catalogo fra i migliori fornitori presenti sul mercato
integrata quelli che sono i bisogni della clientela del nuovo millennio, che desidera ricevere sempre più un servizio integrato, per risparmiare tempo e per minimizzare possibili malfunzionamenti futuri. Per questo alla clientela di Spazio Luce è riservata la possibilità di avere un calcolo illuminotecnico della propria abitazione o del proprio ufficio. È uno dei Responsabili della filiale di Campobasso, Raffaele Petruccelli, che spiega in dettaglio il senso di questa strategia: «Per chi come noi è presente sul mercato da tanti anni, non può essere sfuggito il fatto di come siano cambiate non solo le tecnologie, ma anche le esigenze della clientela, privata o business che sia. Il cliente del nuovo millennio esige
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sempre più un servizio, anche quando quando vuole acquistare un singolo prodotto: desidera, infatti, ricevere assistenza per soddisfare al meglio quelli che sono i suoi bisogni. Per questo abbiamo installato un pannello domotico, con in quale, in maniera autonoma o assistita, il visitatore può comprendere i vantaggi delle nuove tecnologie e della concezione integrata e sistemica delle stesse, cosa che fa appunto la domotica. Inoltre, offriamo ai nostri clienti la possibilità di farsi fare un preciso calcolo illuminotecnico della propria abitazione/ufficio, in maniera da massimizzare il comfort e ridurre i consumi energetici». Elisa Pastorino
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impianto domotico, che gestisce in maniera intelligente tutti gli impianti di un’abitazione, permettendo, quindi, di avere il maggior comfort e sicurezza, ma con un deciso risparmio energetico. Un’ampia scelta di fonti di illuminazione di ogni genere (lampade, applique, faretti, piantane, ecc.) e di ogni stile (classico, moderno, arte povera, di design) viene completata dalla possibilità di scegliere a catalogo fra i migliori fornitori presenti sul mercato, con la garanzia della puntualità e celerità della consegna. È, infatti, il “servizio” il principio che regola la politica di sviluppo del Gruppo Scarabeo, che nell’aspetto commerciale valorizza in maniera
I visitatori possono interagire con un pannello che riproduce un completo impianto domotico
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Uno standard per il futuro
Ad un anno esatto dalla celebrazione del ventennale della nascita del protocollo Konnex, l’Associazione KNX Italia ha colto l’occasione per condividere le prospettive di un mercato, quello della domotica, in continua evoluzione, organizzando un evento nel corso del quale si è svolta la premiazione della prima edizione del “Premio KNX Italia 2011”. Sono stati premiati i migliori progetti KNX, realizzati in Italia, che si sono distinti in termini di innovazione ed eccellenza realizzativa in tre differenti categorie: - miglior Progetto KNX per l’efficienza energetica; - miglior Progetto KNX per il sociale; - miglior Progetto Italiano.
Massimo Valerii, Presidente di KNX Italia
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Il Premio KNX per l’efficienza energetica è andato al Progetto della Scuola Primaria Romarzollo, nel Comune di Arco, un’installazione che si caratterizza per l’elevata integrazione funzionale e la completezza sostanziale del progetto, dalla totale automazione dei sistemi di illuminazione, riscaldamento, ventilazione ed ombreggiatura, al controllo della CO2. Grazie a KNX, la scuola ha ottenuto la certificazione “Leed Platinum”, prima rilasciata in Europa a un edificio scolastico. Il Premio è stato assegnato al System Integrator Ernesto Patti, alla Intea di Trento ed alla società d’installazione Coop. S.E.I. Cooperativa Servizi ed Elettroimpianti Dro’ (TN). Il Primo Premio KNX Italia per il Sociale è stato assegnato all’azienda
Assegnati i Premi KNX Italia 2011 ai migliori progetti domotici nazionali realizzati con il supporto della tecnologia Konnex per il controllo della casa e dell’edificio
DomoticArea, System Integrator di Isera (TN), per l’installazione KNX nell’abitazione della signora Dorella Marcolla, che risiede a Vigo di Tol (TN). La persona in questione, disabile, grazie alla domotica ed in particolare al sistema KNX gestisce in piena autonomia la propria casa, utilizzando poche funzionalità: voce e dita di una mano. L’impianto KNX è stato realizzato tenendo conto delle esigenze della signora Dorella: in pratica definendo un’abitazione priva di barriere, che agevola gli spostamenti all’interno e all’esterno della stessa e con la possibilità di comandare le meccanizzazioni esistenti tramite palmare e/o personal computer. Infine, il Primo Premio KNX per il miglior progetto nazionale è andato all’Hotel Excelsior di Limone Piemonte (CN) e, come System Integrator, alla BIG di Gianluca Dho. Si è inteso così premiare un progetto particolarmente articolato: una struttura grande, contraddistinta da vari blocchi (hotel, residence, villette, SPA, centro benessere, piscina, centrali termiche, sale conferenze e altro). Una struttura il cui controllo risulterebbe estremamente difficile senza il supporto della tecnologia KNX. Grazie ad essa, il titolare può comodamente controllare dal suo PC tutti i propri impianti. L’installazione si caratterizza per l’elevato numero di funzioni KNX realizzate (illuminazione, controllo prese, termoregolazione, moneta elettronica, centrali termiche, ecc.). Il progetto, partito circa 8 anni fa, ha confermato sul campo
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Lo staff di KNX Italia
- Progetto facoltà di Biotecnologie Università degli Studi di Napoli “Federico II”, System Integrator Elio Esposito; titolare del progetto, Ugo Esposito: con questo riconoscimento si è voluto assegnare un premio alla lungimiranza. Il primo componente dell’installazione fu implementato, infatti, nel 1991 con ETS 1.1, l’ultimo nel novembre 2011, con ETS4: tutti prodotti comunicanti sullo stesso protocollo da 20 anni. L’installazione riguarda 4 facoltà con 4 complessi differenti, dislocati in quattro diversi siti in varie città, per un totale di 10.000 punti monitorati su 52 linee; - Progetto Parrocchia di San Martino Vescovo di Peschiera del Garda, installatore, Luca Comini: il riconoscimento speciale al progetto Parrocchia di San Martino è stato assegnato non solo per
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l’estrema flessibilità delle installazioni KNX, visto che l’evoluzione dei nuovi dispositivi sul mercato e le potenzialità crescenti della tecnologia hanno risolto le criticità e risposto efficacemente alle nuove esigenze emerse nel tempo. Sono stati, inoltre, assegnati tre riconoscimenti speciali: - Progetto Energy Awareness, System Integrator BAX di Pesaro - Fabrizio Cucco: il riconoscimento speciale al progetto Energy Awareness è stato assegnato per la specificità e particolarità dell’applicazione energetica realizzata in ambito residenziale, un condominio a Pesaro, con l’auspicio che sempre più numerose risulteranno negli anni prossimi le realizzazioni KNX di tal tipo nei condomini, favorendo un uso più consapevole dell’energia; Associazione KNX Italia L’Associazione KNX Italia nasce ufficialmente nell’ottobre del 2002 dalla trasformazione dell’Associazione EIBA Italia, costituita nel 1994, di cui eredita la consolidata esperienza acquisita in quasi dieci anni di attività. KNX Italia è l’espressione nazionale di KNX Association, l’Associazione europea dei costruttori di materiale e componenti per l’installazione elettrica, sorta dall’iniziativa dei tre principali consorzi europei – EIBA, BCI, EHSA – che hanno avviato il processo di convergenza che ha portato alla definizione del protocollo
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unico KNX. Attualmente, KNX Association ha oltre 200 associati e conta per l’80 per cento dei dispositivi venduti in Europa per il controllo di case ed edifici. L’obiettivo comune di queste aziende è in generale di promuovere lo sviluppo dei sistemi di installazione per gli edifici e di KNX come l’unico standard mondiale aperto per la loro gestione. A livello mondiale, KNX Association ha accordi di collaborazione con più di 30.000 società di installazione in 100 Paesi, oltre 60 università tecniche e più di 150 Centri di formazione.
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la bontà dell’installazione realizzata, ma anche per via della qualità espositiva del progetto, che illustrava le “simpatiche” attività di persuasione dei “religiosi” della parrocchia sulla facilità d’uso del sistema KNX. Partito in Italia come mercato di nicchia, oggi la tecnologia KNX rappresenta un mercato superiore ai 100 milioni di euro, risultando una realtà in rapido e costante sviluppo che cresce su base annua al ritmo del 20-25 per cento. La tecnologia KNX è l’unico standard aperto, conforme alle normative europee ed internazionali, per tutte le applicazioni di Building Automation e domotica: illuminazione, veneziane/tapparelle, sistemi di sicurezza, gestione dell’energia, riscaldamento, sistemi di ventilazione e climatizzazione, sistemi di segnalazione e monitoraggio, interfacce verso sistemi di monitoraggio e di manutenzione per l’edificio, controllo remoto, contabilizzazione, controllo audio/video, elettrodomestici e molte altre applicazioni. Tutte queste funzioni possono essere monitorate e segnalate mediante un unico sistema, senza necessità di centrali di controllo aggiuntive. Una rete KNX può consentire il collegamento di oltre 50.000 dispositivi. Inoltre, la tecnologia può essere usata tanto nelle nuove realizzazioni quan-
KNX è lo standard mondiale per il controllo di case ed edifici
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to nelle ristrutturazioni nel civile e nel terziario. Attualmente questo mercato è suddiviso per il 70 per cento in applicazioni nel terziario e per il 30 per cento nel residenziale. «Dopo decenni di disinteresse per l’ambiente e per l’uso indiscriminato dell’energia, mai come oggi l’efficienza energetica sembra essere diventata il tema ricorrente della nostra vita moderna», ha affermato Massimo Valerii, Presidente di KNX Italia. «In questo specifico contesto, i sistemi di automazione di edificio, ed in particolare quelli con tecnologia standard KNX, quasi come il genio della lampada di Aladino, ci forniscono un fondamentale e decisivo aiuto». «Negli ultimi 20 anni, i sistemi domotici KNX ci hanno aiutato a soddisfare esigenze di vita anche molto differenti tra loro», ha precisato il Presidente di KNX Italia. «Hanno rappresentato, infatti, la tecnologia per esprimere il “lusso”, quella per conferire maggior comfort abitativo ai nostri edifici, quella in grado di garantire maggiore sicurezza alle costruzioni ed oggi sono lo strumento vincente per il conseguimento dell’efficienza energetica». «L’adozione dello standard KNX costituisce la scelta di maggiore qualità per il perseguimento dell’obiettivo dell’efficienza energetica, soprattutto perché soddisfa in pieno i requisiti della classe di efficienza energetica più elevata per l’automazione dell’edificio, secondo la più recente normativa comunitaria», ha concluso il Presidente Valerii.
Ai partecipanti KNX Italia ha riservato la possibilità di visitare gli angoli più suggestivi della città di Milano con il tram KNX: una vettura personalizzata che ha effettuato il tour partendo da Piazza Castello
Massimo Poletti
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Il complesso turistico residenziale Marina Verde Wellness Resort di Caorle (VE), nato dalla volontà di un gruppo di imprenditori locali e progettato dallo Studio P&B Associati, è il primo edificio nel suo genere in Italia a sei piani fuori terra ad essere realizzato interamente in legno, con involucri e schermature tecnologicamente avanzati, unitamente ad isolamenti termoacustici, serramenti ed impianti al top della categoria. La geotermia di falda utilizzata per il raffrescamento, il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria con il supporto di pannelli solari, i moduli fotovoltaici per produrre energia elettrica, la ventilazione meccanica, l’illuminazione a LED, la domotica per il controllo dei carichi elettrici e la termoregolazione, le pareti esterne ombreggianti e il verde per mantenere i livelli di temperatura interna: queste le strategie attive e passive pensate secondo la filosofia del “risparmiare energia, creando energia”, per ottenere comfort ambientale ai massimi livelli e puntando all’ottenimento della certificazione “Casa Clima classe A+”, casa ecosostenibile a risparmio energetico con abbattimento dell’80 per cento del fabbisogno di energia e conseguente riduzione dei costi di gestione.
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Un avveniristico complesso turistico residenziale in cui le moderne tecnologie contribuiscono ad ottenere comfort ambientale ai massimi livelli, riducendo al contempo i costi di gestione
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Risparmiare energia, creando energia
Una struttura a basso impatto ambientale Il complesso si colloca in una zona strategica del litorale adriatico, nella località balneare veneta che ha saputo conservare intatto il suo fascino marinaresco. La scelta progettuale è stata quella di garantire la qualità dell’abitare, a dispetto della quantità del costruire, naturalizzando l’intervento edilizio affinché l’area verde fosse predominante in un inconsueto rapporto 1 a 1 con il
Marina Verde Wellness Resort è caratterizzato da tetti giardino, colonne e pareti verticali verdi, percorsi arborei sopraelevati, corti interne, vialetti, fioriere, giardini e un ampio parco a mare
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Tutto il progetto nasce col preciso intento di realizzare un intervento edilizio che dia spazio alla qualità dell’abitare
costruito. L’opera è caratterizzata da tetti giardino, colonne e pareti verticali verdi, percorsi arborei sopraelevati, corti interne, vialetti, fioriere, giardini e un ampio parco a mare. Attraverso il parco, in gran parte aperto al pubblico, e colmo di vegetazione autoctona di varie specie ed essenze, movimentato da giochi di luce e d’acqua, si arriva alla spiaggia. Le residenze di Marina Verde sono realizzate con le ultime tecnologie disponibili sul mercato impiantistico in collaborazione con aziende leader e professionisti che condividono la filosofia del progetto in termini di risparmio energetico, ricerca, qualità e design. Il progetto architettonico Marina Verde Wellness Resort è composto da due semplici volumi rivolti a Sud, avvolti ed integrati nel verde, che comprendono 73 residenze di alto livello e di varie dimensioni, dotate di ampie terrazze vista mare, tra cui prestigiosi attici con tetti giardino e piscine private. Sono presenti una reception, il Cafè de Mar, una sala congressi, 2.500 m2 di zona solarium con piscine riscaldate per adulti e bambini, 2.000 m2 di centro benessere, articolato attorno a giardini colmi di verde, acqua e luce, i cui interni sono firmati dall’architetto Simone Micheli. Impianto elettrico e domotico In un progetto in cui l’ecologia si combina con la tecnologia e la tecnica si spo-
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sa con la ricerca, la domotica BTicino s’integra armonicamente grazie all’utilizzo di soluzioni versatili e intelligenti, capaci di garantire comfort, sicurezza, risparmio, flessibilità e facilità di controllo e gestione, e rispetto ambientale. Tutto il complesso è dotato del sistema domotico My Home BTicino, avanzato ed affidabile, che utilizza la più moderna tecnologia digitale e che rende accessibile, in modo semplice e personalizzabile, una gamma completa di funzioni evolute normalmente precluse agli impianti di tipo tradizionale. Gli appartamenti, infatti, sono forniti di serie delle funzioni di automazione luci, gestione carichi (elettrodomestici), termoregolazione a zone, diffusione sonora, videocitofonia, allarme intrusione con segnalazione a distanza, con comando locale anche tramite touch screen e centraline scenari evolute. Sia i dispositivi domotici, sia quelli tradizionali selezionati appartengono alla linea di pregio Axolute, con tasti in finitura Bianca. Ogni unità abitativa è, inoltre, dotata di un quadro di distribuzione domotico, di un sistema di cablaggio multimediale, di Web server audio video BTicino. Attraverso il sistema domotico, i clienti hanno la possibilità di gestire l’abitazione a distanza tramite cellulare, smartphone o personal computer connesso ad Internet, impartendo comandi, visualizzando immagini o ricevendo se-
La domotica My Home BTicino è stata scelta per offrire a tutto il complesso elevati standard in termini di comfort, sicurezza, risparmio e controllo
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Il complesso è composto da due semplici volumi, avvolti ed integrati nel verde, che comprendono 73 residenze di alto livello e di varie dimensioni
Impianto di riscaldamento e raffrescamento L’impianto di riscaldamento/raffrescamento è centralizzato a gestione autonoma: cuore del sistema è la centrale termofrigorifera costituita da pompe di calore raffreddate con acqua di falda, che è prelevata e reimmessa in pozzi ad una profondità tale da avere durante tutto il periodo dell’anno acqua a 14 °C. Le pompe di calore producono acqua calda o acqua fredda in base alla stagione climatica. Con la stessa tecnologia viene prodotta l’acqua calda sanitaria. Parallelamente alle pompe di calore sono stati installati pannelli termici solari ad accumulo per soddisfare l’intero fabbisogno di acqua cal-
Axolute white solution in vetro bianco: video display
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gnalazioni di allarme con la tranquillità di una protezione delle comunicazioni di tipo bancario. Per le parti comuni del complesso, BTicino fornisce tutto il materiale impiantistico, tra cui il sistema di cablaggio strutturato residenziale e alberghiero, il sistema di televisione a circuito chiuso, quadri di potenza, sistemi di canalizzazione.
da per usi sanitari. Negli alloggi sono presenti un impianto a pavimento per il periodo invernale e fan coil canalizzati per il periodo estivo. Gli impianti di riscaldamento e climatizzazione sono collegati alla centrale di termoregolazione a zone del sistema domotico così da poter offrire la massima regolazione climatica di vari ambienti dell’alloggio, integrare la termoregolazione con le altre funzioni, contribuendo a garantire un concreto risparmio energetico e un elevato livello di comfort ambientale. Impianto fotovoltaico Le parti comuni dei due fabbricati sono alimentate da un impianto fotovoltaico posto sulla copertura, che fornisce una potenza di circa 40 kW, sufficiente a coprire tutti i fabbisogni dei vani scala, dell’autorimessa e dell’illuminazione delle parti comuni.
Axolute white solution in vetro bianco: comando digitale
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a cura della Redazione
“domotico, ...Attraverso il sistema i clienti hanno la possibilità di gestire l’abitazione a distanza tramite cellulare, smartphone o personal computer connesso ad Internet...
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Veicoli elettrici: normativa e progetti industriali
Nel Convegno si è scelto di porre l’accento soprattutto sull’evoluzione della normativa, non solo italiana, ma anche a livello europeo
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L’incontro, tenutosi lo scorso novembre a Milano sul tema “Veicoli elettrici: normativa e progetti industriali”, si raccorda idealmente all’evento svoltosi due anni fa nella medesima sede, nel corso del quale venne centrato un primo fondamentale obiettivo: raccogliere i punti di vista dei diversi attori coinvolti e fornire un esaustivo aggiornamento delle principali e più innovative tecnologie legate al veicolo elettrico. In quel contesto, emerse come prioritaria la necessità di indirizzare l’impegno dei diversi soggetti coinvolti nella filiera dell’auto elettrica, dai produttori agli
I diversi attori della filiera italiana del veicolo elettrico a confronto durante il Convegno organizzato da ANFIA, ANIE, CEI e CEI-CIVES, in collaborazione con la Rappresentanza a Milano della Commissione europea
organismi di formazione, nella definizione di standard tecnico/normativi e di sistemi infrastrutturali condivisi. La cornice europea L’Unione Europea pone fra i suoi principali obiettivi, in linea con le indicazioni contenute all’interno della strategia Europa 2020, quello della mobilità sostenibile. Partendo da questi presupposti è stata recentemente avviata un’ampia riflessione sull’intero sistema dei trasporti europei che adotta un’ottica prettamente “green”. La strategia Trasporti 2050 si delinea come un’articolata road map per costruire un settore europeo dei trasporti competitivo e pone obiettivi ambiziosi proprio in tema di sostenibilità. Entro il 2050, il piano europeo prevede in primo luogo di ridurre del 60 per cento le emissioni di CO2 derivanti dai combustibili fossili impiegati nei trasporti. Altra indicazione rivoluzionaria è data, sempre entro la metà del secolo, dalla circolazione nei centri urbani europei dei soli mezzi ecologici. Ciò implica un deciso ripensamento rispetto alle tradizionali modalità di spostamento. Anche il progetto “Green eMotion”, promosso all’interno del 7° Programma Quadro europeo, si propone di individuare regole di riferimento condivise all’interno dell’Unione per la mobilità elettrica, coinvolgendo trasversalmente i diversi soggetti interessati alla sua implementazione: dalle amministrazioni locali alle università e agli istituti di ricerca, dalle realtà industriali alle utility. Non va dimenticato che, secondo la European Environment Agency (EEA), nel 2009 il settore dei trasporti è responsabile del 24 per cento
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delle emissioni antropogeniche di gas serra nell’Unione Europea. Di questa quota, il 73 per cento origina dal trasporto su strada. Mentre nell’ultimo ventennio le emissioni derivanti dagli altri settori si sono ridotte, quelle legate alla mobilità (merci e passeggeri) sono, invece, significativamente aumentate (+27 per cento la variazione fra il 1990 e il 2009 nell’UE a 27 Stati, con tasso di crescita analogo nel nostro Paese). I consumi di carburanti da fonti fossili legati ai trasporti sono vicini nell’Unione Europea a 300.000 ktep (tonnellate petrolio equivalenti). Secondo dati Eurostat, nel 2009 fra i Paesi membri l’Italia è al 3° posto nel consumo di carburanti da fonti fossili legato ai trasporti, con una quota superiore al 12 per cento sul totale europeo, dopo Germania e Francia. Lo scenario futuro in cui si inseriscono questi dati è quello di una crescente domanda di mobilità, fatto che potrebbe, quindi, accentuarne le criticità. In questo contesto, l’obiettivo di promuovere la diffusione di veicoli elettrici, quale modello di mobilità sostenibile più innovativo ed energeticamente efficiente, acquista un senso ancora maggiore.
missione Europea ha misurato, secondo diversi scenari di penetrazione nel mercato, le conseguenze positive derivanti nei prossimi decenni dalla diffusione dei veicoli elettrici. In tutti gli scenari analizzati, i veicoli elettrici permetterebbero al 2030 una riduzione significativa delle emissioni di CO2 compresa almeno fra il 10 e il 20 per cento rispetto
Risparmio annuo sulla bolletta con il 10 per cento di veicoli elettrici in Italia
EVENTI
Le migliori tecnologie disponibili per i trasporti: energia spesa
L’impatto potenziale della diffusione dei veicoli elettrici Uno studio pubblicato nella primavera di quest’anno dalla Direzione Clima della Com-
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Le migliori tecnologie disponibili per i trasporti: emissioni CO2
all’attuale. Allo stesso tempo, l’incremento della domanda energetica conseguente al crescente utilizzo di veicoli elettrici, sarebbe nei diversi scenari limitata e vicina, secondo il valore massimo, al 5 per cento. Al contempo, si ridurrà progressivamente la dipendenza da importazioni di fonti energetiche fossili tradizionali. Altri benefici riguarderanno aspetti correlati come l’inquinamento acustico. Rilevante il fatto che tali benefici ambientali ed energetici sono del tutto validi anche nel nostro Paese e già nella situazione attuale, in cui la produzione di energia elettrica fa ancora ricorso a una quota significativa di fonti fossili.
L’importanza della tecnologia: i differenti campi di intervento I veicoli elettrici hanno certamente un cuore tecnologico. I rappresentanti di ANIE hanno sottolineato che solo l’impiego di sistemi di trasporto “intelligenti”, che si caratterizzano per un utilizzo sempre più pervasivo di soluzioni tecnologiche innovative, può rendere la mobilità più “verde” e più efficiente. L’indu-
Riduzione di CO2 emessa con il 10 per cento di veicoli elettrici in Italia
Il ruolo chiave della normativa Nel Convegno ci si è pertanto focalizzati sui nuovi aspetti ritenuti di specifico interesse. In particolare si è scelto di porre l’accento soprattutto sulla normativa, non solo italiana, ma anche a livello europeo, considerando sia la sua evoluzione più recente, sia i suoi probabili sviluppi futuri. La normativa assume ampia rilevanza in quanto non solo traccia il quadro regolatorio all’interno del quale operano tutti gli attori della filiera, ma fornisce anche impulso allo stesso sviluppo del mercato, consentendo determinatezza e chiarezza su standard e processi. Importanti sono pertanto le implicazioni che ne derivano, per permettere un’effettiva implementazione di progetti industriali che consentano la concreta diffusione dei veicoli elettrici.
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con carburanti alternativi su strada è aumentata costantemente, superando il 5 per cento del parco auto nel 2009. Al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, infatti, contribuiscono anche altre tecnologie. Assumendo un contesto normativo ragionevolmente stabile, si può stimare, per il 2020, a fronte di un totale di veicoli venduti a livello globale di circa 100 milioni, che le alimentazioni alternative possano arrivare al 20 per cento, con diverse tipologie di flex-fuel, con differenti soluzioni ibride/elettriche, con l’elettrico, soprattutto in città. Un’ampia diffusione dell’elettrico richiede il superamento di sfide ancora importanti, come un approccio sistemico per la produzione dell’energia elettrica, dando la preferenza alle fonti rinnovabili, allo sviluppo delle infrastrutture di distribuzione e, per le batterie, alla riduzione dei costi e all’incremento delle capacità. Tra le proposte per la promozione dei veicoli elettrici, ANFIA ha aggiunto l’importanza di mantenere l’accisa allineata a quella dell’utenza domestica per almeno 10 anni, il tempo necessario per dare stabilità al mercato e incentivare il consumatore finale, nonché di contribuire a sviluppare il network di assistenza post vendita, con lo scopo di stimolare la formazione tecnica per un’adeguata e capillare assistenza del veicolo elettrico sul territorio, supportare finanziariamente l’acquisizione di strumentazione specifica da parte dei punti service e favorire il riutilizzo delle batterie a fine vita del veicolo elettrico, anche incoraggiando lo sviluppo di modelli di business specifici. Roberto Corti
In Rappresentanza delle Istituzioni, sono intervenuti Antonio Tajani, Vice Presidente della Commissione europea e Commissario Responsabile di Industria ed Imprenditoria, e Vinicio Peluffo, Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati
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EVENTI
stria elettrotecnica ed elettronica può certamente rivestire un ruolo chiave nel definire nuovi modelli per l’efficienza energetica e per la mobilità sostenibile, promuovendo nuovi paradigmi di trasporto e offrendo soluzioni tecnologiche innovative. Parlando di veicoli elettrici, l’adeguamento delle infrastrutture si realizza in un’ottica certamente più ampia. L’implementazione dei veicoli elettrici va di pari passo con il rinnovamento della rete, con l’evoluzione delle smart grid. Le tecnologie specificamente dedicate a questo mercato e legate in senso lato all’ammodernamento delle reti infrastrutturali, in particolare nel settore energetico, svolgono un ruolo abilitante di primo piano per promuovere la concreta diffusione dei veicoli elettrici. Secondo il punto di vista di CEI e di CEI-CIVES va, d’altra parte, considerato che lo sviluppo di una infrastruttura di ricarica privata e pubblica, basata su standard condivisi ed integrata nel moderno sistema di smart grid, implica, contestualmente agli interventi tecnici, anche azioni di regolamentazione edilizia che spingano verso l’installazione di punti di ricarica negli edifici, come pure la rimozione degli ostacoli normativi esistenti, così da garantire il “diritto alla presa” del fruitore finale della mobilità elettrica. La prospettiva di un’adeguata rete di ricarica, infine, può difficilmente essere percepita dal consumatore finale come un fattore di per sé sufficiente a motivare il passaggio dall’auto tradizionale verso quella elettrica: analogamente a quanto occorso all’industria dell’auto, che ha impiegato diversi anni per metabolizzare l’esistenza di spazi di mobilità per i veicoli a limitate prestazioni quali sono gli elettrici, appare plausibile che anche il consumatore necessiti di un adeguato periodo per accettare il nuovo paradigma. In tutta questa fase iniziale occorrono allora azioni di incoraggiamento e di incentivazione che vengano percepite come concreti vantaggi, ed i cui attori non possono che essere da una parte i Governi, con interventi di sostegno economico, e dall’altra gli Enti locali e soprattutto le Amministrazioni comunali, con azioni di regolamentazione che privilegino, in qualche misura, il ricorso ai veicoli a zero emissioni. Politiche in questo senso esistono già in numerosi Paesi ed è auspicabile che anche l’Italia attivi al più presto azioni concrete. ANFIA ha comunque ricordato che la relazione dell’European Environment Agency (EEA) sui trasporti e l’ambiente mostra anche i progressi già registrati in termini di efficienza energetica, dichiarando, ad esempio, che le automobili nuove, nel 2010, sono state più efficienti di circa un quinto rispetto al 2000 e che la percentuale di automobili alimentate
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La sicurezza corre sul filo
Fin da tempi antichi la casa è stata il luogo dove trovare rifugio e riparo dall’esterno: uno spazio personale, intimo, invalicabile per gli ospiti indesiderati. Il concetto di abitazione è, quindi, strettamente collegato al concetto di sicurezza, inteso sia come incolumità della persona, sia come protezione dalle intrusioni. Proteggere la propria abitazione dagli accessi indesiderati è oggi un’esigenza sempre più sentita, cui Gewiss risponde con un nuovo sistema di allarme intrusione combinato filare/radiofrequenza, in grado di unire la sicurezza della tecnologia filare alla versatilità di quella in radiofrequenza. Un’offerta elegante e raffinata, studiata appositamente per rispondere alle specifiche esigenze delle applicazioni residenziali. Il nuovo sistema è di semplice utilizzo e rapida installazione e offre una protezione integrale da accessi perimetrali. L’offerta si articola in una centrale di comando (da incasso o da parete), vero e proprio cuore del sistema, affiancata da dispositivi d’inserzione (tra cui una tastiera touch), rilevatori di presenza e avvisatori acustici.
mento dei componenti sono presenti 8 ingressi a doppio bilanciamento per dispositivi filari, espandibili a 16 in modalità singolo bilanciamento. Per rispondere alle esigenze delle abitazioni più complesse sono, inoltre, disponibili gli espansori di ingressi, che permettono di collegare fino a 64 dispositivi filari/radiofrequenza. La possibilità di collegare i dispositivi alla centrale sia in modo filare, sia in radiofrequenza, garantisce un’ampia flessibilità instal-
Un nuovo sistema di allarme intrusione combinato filare/ radiofrequenza per il controllo completo dell’abitazione
La centrale di comando è dotata di un display LCD grafico retroilluminato che fornisce tutte le informazioni riguardanti il funzionamento del sistema
Centrale di comando La centrale di comando è dotata di un display LCD grafico retroilluminato che, attraverso un’interfaccia semplice e intuitiva, fornisce all’utente tutte le informazioni riguardanti il funzionamento del sistema. Per il collega-
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Dispositivi d’inserzione di diverso tipo permettono di controllare e comandare l’attivazione e la disattivazione dell’intero impianto o di una singola parte
mettono di controllare e comandare l’attivazione e la disattivazione dell’intero impianto o di una singola parte (parzializzazione giorno/notte). La tastiera touch consente, in aggiunta, di effettuare operazioni di configurazione e diagnostica tramite l’ampio display a colori da 4,3”. Per eseguire i comandi garantendo il massimo livello di sicurezza, tutti i dispositivi d’inserzione sono abbinati alla chiave elettronica di prossimità (transponder). Rivelatori di presenza I rivelatori volumetrici IR garantiscono un’ampia portata operativa e sono disponibili nella versione orientabile, anche in doppia tecnologia infrarossi e microonde, da parete e nella versione da incasso personalizzabile con le placche Chorus.
I rivelatori volumetrici IR garantiscono un’ampia portata operativa e sono disponibili in diverse versioni per soddisfare ogni esigenza installativa
pianto domotico, consentendo così di controllare la funzione di allarme intrusione sul pannello di supervisione domotico (Master Chorus). Dispositivi d’inserzione Tastiere, tastiere touch, pulsantiere e inseritori, da parete e da incasso, per-
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lativa. Tuttavia, l’utilizzo della tecnologia in radiofrequenza presuppone una valutazione preliminare della tipologia e dell’ubicazione dei locali da monitorare, in modo da ottenere una ricezione ottimale dei segnali radio. Mediante un’apposita interfaccia basata sul protocollo di comunicazione standard KNX, è inoltre possibile collegare la centrale di comando all’im-
La sirena da esterno dispone delle funzioni di antimanomissione, di blocco in caso di guasto della centrale e di verifica dell’impianto dall’esterno, con segnalazione luminosa del corretto funzionamento
Avvisatori acustici Gewiss propone una sirena da esterno, attivata dalla centrale in caso di allarme, che dispone delle funzioni di antimanomissione, di blocco in caso di guasto della centrale e di verifica dell’impianto dall’esterno, con segnalazione luminosa del corretto funzionamento. Sono, inoltre, disponibili avvisatori acustici da interno con estetica Chorus. a cura della Redazione
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Energie senza bugie
Il dossier APER analizza costi e benefici delle fonti rinnovabili
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“Il costo dello sviluppo delle fonti rinnovabili? 160 miliardi in 20 anni! No anzi, 180 miliardi in 10 anni per il solo fotovoltaico! Se poi aggiungiamo le altre fonti arriviamo tranquillamente a ben oltre 200 miliardi, per non parlare dei rifacimenti...”. Con la crescita della produzione da fonti rinnovabili, sono sempre più frequenti le boutade sui presunti costi che gli utenti elettrici dovrebbero sostenere in bolletta a causa delle fonti rinnovabili: si ottengono i risultati più disparati, generalmente sovradimensionati, quasi mai supportati da analisi chiare. Scopo primario del dossier realizzato dal Centro Studi APER è appunto quello di fare chiarezza su quali sono oggi e quali saranno alla fatidica data del 2020 i costi dell’incentivazione alle fonti rinnovabili: se per quanto riguarda il costo attuale non possono esservi grossi dubbi, sia per la notorietà dei fattori, sia per il lavoro di osservazione periodicamente svolto dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e dal Gestore dei Servizi Energetici, la stima dei costi al 2020 lascia maggiori spazi per il confronto. Si badi bene, però, che tali margini non sono di un’ampiezza tale da poter giustificare la
In un dossier di APER l’analisi di tutti gli incentivi gravanti sulla bolletta elettrica e dell’impatto economico e sociale del raggiungimento degli obiettivi al 2020
pubblicazione di stime tanto divergenti quanto quelle che, oramai quasi quotidianamente, si leggono sui quotidiani di settore e, negli ultimi tempi, anche sulla stampa generalista. APER ha cercato di capire, modulando (mediante l’adozione di diversi scenari) il livello di sviluppo delle rinnovabili e il valore degli incentivi futuri, quanto possa essere al 2020 il costo delle politiche di incentivazione, ottenendo risultati assai poco in linea con i numeri che ultimamente fanno il giro dei rotocalchi. Numeri che sono in linea con altre rendite, spesso ignote, che trovano albergo nelle numerose componenti della bolletta: si tratta degli incentivi e delle rendite per le fonti assimilate, grande anomalia nazionale, per varie categorie di produzione esentate dall’acquisto dei Certificati Verdi, per la chiusura delle 4 centrali che hanno animato la breve, ma costosissima stagione nucleare italiana, per la mera disponibilità di alcuni consumatori a vedersi interrompere la fornitura, senza che ciò di fatto accada mai, per l’acquisto di energia dall’estero a prezzi scontati mediante interconnessioni che ancora non esistono. Costi, ma non solo: la vera cifra dell’opportunità dello sviluppo delle fonti rinnovabili la si coglie affiancando agli oneri i benefici. Molti di questi sono tipicamente difficili da sistematizzare: non è facile dare un valore economico al maggior grado di sicurezza degli approvvigionamenti, alla diminuzione dell’emissione di NOx, SOx, polveri sottili, al minor numero di decessi riconducibile a tali agenti, alla diminuzione dei costi connessi alla tutela della salute. Diversi studi, primo tra i quali un “im-
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pact assessment” della Commissione Europea, l’hanno fatto, associando ad uno scenario di sviluppo delle fonti rinnovabili una diminuzione di costi già di per sé più che sufficiente a bilanciare gli oneri dell’incentivazione. Ma in realtà, senza avventurarsi in valutazioni di complessa analisi, sarebbe forse già sufficiente limitarsi a verificare gli effetti sui mercati dell’energia elettrica per trovare un saldo positivo tra costi e benefici delle rinnovabili. In primo luogo, dal 2013 la totalità delle emissioni di CO2 dovrà esser pagata da chi effettua emissioni: aspetto poco reclamizzato, ma che produrrà effetti dirompenti sui prezzi dell’energia, valorizzando il ruolo di produzione carbon free delle fonti rinnovabili e che consentirà ai consumatori di risparmiare diversi miliardi di euro da qui al 2020. Inoltre, si sta affacciando da tempo nella letteratura di settore un filone riguardante il tema del merit order effect, ossia l’influsso che le rinnovabili, produzioni per lo più a costi marginali nulli, hanno sull’abbassamento dei prezzi nei mercati elettrici: tema questo già noto e acclarato nei mercati del Nord Europa, ancora poco affrontato in Italia dove, comunque, stima Pöyry, almeno il 20 per cento del futuro valore
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MERCATO
Andamento della produzione FER nello scenario Piano di Azione Nazionale + IV Conto Energia
dei costi di incentivazione potrà essere ripagato mediante la riduzione dei prezzi sui mercati. In definitiva, APER ritiene che una discussione seria sull’opportunità di proseguire con lo sviluppo delle rinnovabili e di marciare verso il raggiungimento degli obiettivi al 2020 non possa prescindere dall’analisi di tutti gli elementi di costo e di beneficio: questo è quanto è stato fatto nel dossier, giungendo alla conclusione che il saldo è ampiamente positivo e che, ora più che mai, le rinnovabili rappresentano una formidabile opportunità di sviluppo per il Paese. a cura della Redazione
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Tendenze di ICT e consumi energetici
Una giornata di confronto scientifico sulle tendenze di ICT e consumi energetici: dalle esperienze di GreenTouch alle Smart Grid elettriche, passando per le conquiste dei laboratori italiani che sviluppano le nuove tecniche fotoniche
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Cloud, virtualizzazione, smart grid, big data. Nuove tecnologie stanno trasformando il modo in cui in tutto il mondo accede alle informazioni, si plasmano nuovi e vecchi servizi, mentre applicazioni solo qualche anno fa di pertinenza di nicchie di utenti professionali e sofisticati oggi sono adottate da centinaia di milioni, presto miliardi, di utilizzatori. Nello stesso tempo, le tecnologie digitali sono insieme parte del problema e soluzione nei nuovi paradigmi energetici: fattore di maggiori consumi, ma anche chiave decisiva per ridurli. Di queste prospettive si è parlato in una giornata di studio dal titolo: “ICT Green in Italy”, che si è tenuta presso l’Aula Magna del Politecnico di Milano, organizzata da Alcatel-Lucent Italia in collaborazione con il Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano, con la Fondazione Politecnico di Milano e con l’Alcatel-Lucent Technical Aca-
Una giornata di confronto scientifico a Milano su come far parlare tra loro le reti dati e quelle energetiche
demy (ALTA), con la partecipazione di docenti, ricercatori e studenti di realtà accademiche di punta, esperti di Alcatel-Lucent e degli operatori di telecomunicazioni. Il “verdetto” è chiaro: mai come oggi la sensibilità verso i vincoli energetici è evidente, sotto il doppio profilo dei costi e della sostenibilità ambientale; nello stesso tempo, le tecnologie promettono risultati clamorosi, grazie anche ad una più intensa collaborazione su scala nazionale e internazionale. Con questo spirito, hanno sottolineato il Direttore generale del Politecnico di Milano, Graziano Dragoni, e il Manager dei Sistemi e Architetture della ricerca ottica di AlcatelLucent, Giorgio Parladori, si profilano le nuove iniziative di collaborazione multi livello. GreenTouch: laboratori di tutto il mondo per ridurre i consumi Delle realtà presenti al workshop, AlcatelLucent, Fondazione Politecnico di Milano e Politecnico di Torino sono tra l’altro partner in GreenTouch, l’iniziativa che riunisce aziende, Università e laboratori pubblici e privati di tutto il mondo, con l’obiettivo di una drastica riduzione dei consumi energetici nelle reti di telecomunicazione nei prossimi anni. GreenTouch, che ha avuto tra i soci fondatori i Bell Labs di Alcatel-Lucent, “patria” di migliaia di brevetti e di sette premi Nobel, ha un obiettivo ambizioso, cioè individuare le tecnologie per migliorare di mille volte l’efficienza energetica dell’ICT entro il 2015, e anche una necessità oggettiva, cioè far fronte alla crescita esponenziale del traffico dati, come ha sottolineato Guillaume Declerck, Direttore Marketing & Strategy di Alcatel-Lucent Italia. Le soluzioni, è stato mostrato al workshop milanese, sono frutto di una collaborazione su diversi piani: dall’architettura dei sistemi informatici, dove consolidamento e cloud sono le parole chiave,
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a quella delle reti, fino alle tecnologie fotoniche e a quelle per ottimizzare la gestione stessa delle reti, con le smart grid. Non solo: anche una delle strade più importanti e risolutive, quella delle energie rinnovabili, si dimostra praticabile solo a condizione di avere a disposizione efficaci sistemi di controllo delle reti elettriche. “Watt e bit” sono, insomma, destinati a confrontarsi e a collaborare sempre più strettamente.
Il cloud energetico: dove non tramonta mai il sole Così, se il cloud computing si basa sul presupposto della virtualizzazione delle risorse informatiche, con utenti in grado di accedere ad esse e alle applicazioni in modo flessibile e “on demand”, da qualunque località, sfruttando le possibilità offerte da reti ad altissime
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prestazioni, perché non cogliere l’opportunità di spostare le stesse risorse computazionali in funzione del costo variabile dell’energia da Paese a Paese nell’arco delle 24 ore? Un brillante studio presentato da studenti e ricercatori del Politecnico ha dimostrato come una misura di questo tipo potrebbe abbattere, anche di oltre il 30 per cento, il costo della bolletta energetica di grandi organizzazioni informatiche operanti su scala globale per cloud pubblici e privati. Scenari di questo genere, tra l’altro, alimentano i recentissimi annunci di Alcatel-Lucent in materia di cloud ad altissime prestazioni, basati su avanzati software di “orchestrazione” e gestione delle risorse, switch e router ad altissime prestazioni, in grado di adattare il loro funzionamento e i livelli di servizio in funzione delle applicazioni. Virtualizzazione delle reti, con conseguente migliore capacità di gestione delle risorse e progressi nella fotonica possono generare l’effetto combinato e moltiplicato che nel trasporto su strada è ottenibile, rispettivamente, con un drastico miglioramento del traffico (minori code, ingorghi, tempi di percorrenza) e la riduzione dei consumi specifici dei motori. Un tipico esempio a quest’ultimo riguardo vede ancora impegnata la ricerca italiana di Alcatel-Lucent, da cui sono usciti i componenti chiave dell’ottica coerente, oggi a 100 Gbit al secondo, domani a 400 Gbit al secondo: più velocità, più distanza, meno apparati, meno consumi. Le nuove prospettive – illustrate da Pasquale D’Onofrio, dei laboratori Optics dell’azienda a Vimercate, uno dei punti d’eccellenza mondiale della progettazione – passano per modelli di virtualizzazione della rete ottica e trovano riscontri anche in progetti collaborativi internazionali. È il caso di Geysers, acronimo di “GEnerized architecture for dYnamic infrastructure SERviceS”: un programma triennale (2010 – 2013), sostenuto dall’Unione Europea, che vede la partecipazione di laboratori e centri di ricerca pubblici e privati di mezza Europa (Italia, Spagna, Francia, Gran
Proprio nel campo delle reti energetiche intelligenti, Alcatel-Lucent può mettere a disposizione tecnologie e competenze maturate con autorevoli clienti internazionali
EVENTI
Le nuove frontiere della ricerca All’impegno della sfida corrisponde anche l’originalità delle soluzioni, come ha sottolineato, tra gli intervenuti, Antonio Capone, docente del Politecnico di Milano, che ha illustrato i recenti contributi maturati proprio nell’ambito dell’iniziativa GreenTouch, miranti a separare nelle reti mobili il traffico dati, decisamente più oneroso in termini energetici, dal traffico di segnalamento. La gestione dinamica delle antenne e dei siti, permettendo di regolare la potenza impiegata in funzione del traffico e in modo più direzionale è tra le strategie allo studio per migliorare ulteriormente il bilancio energetico di apparati e reti. Accanto alle sfide delle reti mobili, illustrate da ricercatori del Politecnico di Torino e di TiLab (il centro ricerche di Telecom Italia), non poteva mancare il confronto sui nuovi trend delle reti a banda larga fisse e alle tecnologie fotoniche. I programmi di ricerca a quest’ultimo riguardo, illustrati dal professor Mario Martinelli, del Politecnico di Milano, che proprio nelle reti ottiche collabora con i laboratori italiani di Alcatel-Lucent, segnano continui progressi tanto nelle reti di trasporto quanto in quelle di accesso. Nelle reti sottomarine, che uniscono ogni “angolo” del mondo, ha sottolineato il professor Martinelli, si è assistito a progressi dell’ordine del 20 per cento l’anno e, grazie all’introduzione delle fibre ottiche a partire dagli anni ’80 e alle tecniche di multiplazione ottica (WDM), è stato possibile ridurre di un milione di volte il budget energetico per bit per km trasportato. Una vasta gamma di tecnologie ottiche ed elettroniche si profila ora per portare ulteriori progressi nell’efficienza energetica delle reti di trasporto e d’accesso, estendendosi anche alle tecnologie adottate nei data center, che assumono un ruolo sempre più vitale nell’ottica del cloud.
Guillaume Declerck, Direttore Marketing & Strategy di Alcatel-Lucent Italia
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Bretagna, Belgio, Olanda, Germania, Polonia). Obiettivo: nuove tecnologie per un’offerta di “infrastrutture come servizio” (IaaS) basata sulla composizione dinamica delle risorse di rete, con la massima flessibilità e fluidità, grazie anche a concetti come quello di “rete definita dal software” (SDN), un sistema di reti e sottoreti definite da regole software tali da “astrarre” gli aspetti fisici per plasmare le infrastrutture secondo necessità e domanda in base all’esigenza del mercato. La richiesta di traffico dati cresce a ritmi esponenziali, perché più utenti restano collegati più a lungo per scambiare ciascuno molte più informazioni di ieri. L’accelerazione di questi anni, riguardante anche le reti mobili, è solo un’anticipazione rispetto a quanto si vedrà in un futuro assai prossimo. In pochissimi anni, i kilobyte sono diventati megabyte e quindi gigabyte (per esempio, per il download di film) scaricati anche in un sol giorno. Sono questi numeri a indicare come sia indispensabile migliorare drasticamente l’efficienza delle reti in termini energetici, se non si vuole che il consumo complessivo dell’ICT, oggi stimato attorno al 2 per cento dei consumi elettrici complessivi, cresca fuori controllo. Il lato positivo della medaglia, tuttavia, è che proprio la pervasività delle reti di comunicazione è la premessa per un sensibile incremento di efficienza delle reti elettriche, sul fronte degli impieghi e su quello degli approvvigionamenti. Verso le Smart Grid Moderni sistemi di comunicazione – ha rilevato nel corso dell’incontro Vittorio Trecordi, docente del Politecnico di Milano – sono la premessa per un impiego più “smart” delle risorse energetiche a tutto campo con vantaggi quali: ottimizzazione dei consumi domestici, gestione flessibile e bilanciata dei consumi urbani, compresa la possibilità di utilizzare sistemi di accumulo, riduzione delle emissioni. Il risultato, ha sottolineato, «è un ICT non più ancillare, ma organico al processo dell’energia». Un immediato riscontro si ha nell’utilizzo delle fonti energetiche alternative. Sole e vento non si possono comandare, ma l’immissione dell’energia prodotta deve avvenire in un quadro programmato, pena il rischio di “distacchi” e di conseguente black out. Se si vuole evitare di assistere al fenomeno, spesso visibile in Germania e sempre più anche in Italia, di parchi eolici fermi per rischio congestione, occorre un’organizzazione ordinata di prelievi e conferimenti nell’ambito di una rete caratterizzata da un grado di distribuzione e, quindi, di colloquio tra moltissimi punti di produzione, dispacciamento e, in prospettiva, accumulo. Far colloquiare sistemi di automazione, spes-
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so proprietari, e sistemi ICT, ha avvertito Trecordi, non sarà facile. «La standardizzazione sarà sempre più una necessità di cui tener conto, anche su scala internazionale», ha aggiunto l’esperto. Analogo richiamo alla necessità della standardizzazione giunge anche da Flavio Cucchietti, di Telecom Italia Innovation: «L’ICT può concorrere in innumerevoli modi al contenimento dei consumi energetici, abilitando nuovi stili di vita, per esempio con il telelavoro, riducendo i consumi degli apparati di rete, ma anche, e in misura significativa, con le smart grid». Proprio nel campo delle reti energetiche intelligenti, Alcatel-Lucent può mettere a disposizione tecnologie e competenze maturate con autorevoli clienti internazionali, come ha osservato Vincenzo Lecchi. Non solo velocità, ma anche flessibilità di configurazione, sicurezza, fortissima riduzione dei tempi di latenza e, quindi, dei ritardi di risposta sono tra le caratteristiche di questa rete di nuova generazione. Le soluzioni sviluppate da Alcatel-Lucent puntano sulla convergenza delle reti IP, sulla possibilità di soddisfare tutte le richieste in termini di latenza, a supporto di esigenze particolarmente stringenti come non solo gli SCADA, ma anche le teleprotezioni. Con un sistema di Smart Grid Management consapevole delle esigenze di comunicazione dei singoli nodi energetici, gli utenti hanno a disposizione uno strumento importante per la gestione delle reti energetiche. La convergenza delle reti di comunicazione e della rete energetica è il valore aggiunto di un sistema in grado di offrire sicurezza, prestazioni e aprire la strada a nuovi indirizzi creativi. Paola Cipollini
“Watt e bit” sono destinati a confrontarsi e a collaborare sempre più strettamente
“vari...L’ICT può concorrere in modi al contenimento dei consumi energetici, anche con l’introduzione delle smart grid...
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Nel mercato del fotovoltaico, sia residenziale, sia industriale, ABB continua a innovare la sua offerta di prodotti e soluzioni con caratteristiche sempre all’avanguardia, introducendo la nuova gamma di interruttori di manovra/sezionatori OTDC. Questi dispositivi sono in grado d’interrompere correnti continue fino a 32 A a 1.200 Vcc, garantendo il necessario isolamento galvanico nel caso di manutenzione o messa in sicurezza della parte dell’impianto in cui sono inseriti. Gli OTDC sono utilizzati come sezionatori per la protezione di ogni singola stringa, del quadro di campo e come sezionatore generale del lato corrente continua (integrandolo nell’unità inverter). Le dimensioni compatte, unite alle importanti caratteristiche tecniche (riduzione delle perdite, modularità, ampio campo di tensioni di funzionamento), sono i punti di forza di questi sezionatori, che soddisfano anche la crescente richiesta di quadri sempre più compatti e di prestazioni elevate. La gamma OTDC, conforme alla Norma IEC 60947-3, include tre taglie da 660 Vcc, 1.000 Vcc e 1.200 Vcc, in tre versioni da 16 A, 25 A e 32 A (categoria DC-21B), con le stesse dimensioni frontali. Infatti, il numero delle camere spegni arco si sviluppa in profondità: 2 per 660 Vcc, 3 per 1.000 Vcc e 4 per 1.200 Vcc. Non avendo il passaggio per lo zero della semionda, in cui si ha uno spegnimento dell’arco elettrico durante l’apertura del circuito, l’interruzione della corrente continua è certamente più difficile rispetto a quella in alternata a causa della temperatura e della conducibilità dell’arco elettrico, dell’induttanza del carico (che genera una sovratensione) e della tensione a monte del sezionatore. Inoltre, occorre che lo spegnimento avvenga in tempi brevi. La struttura costruttiva degli OTDC offre un’ottima efficienza termica che consente di lavorare senza declassamento fino a 60 °C (la corrente termica nominale è superiore a quella operativa nominale) e, grazie alle bassissime perdite resistive, minimizza il riscaldamento dei quadri e migliora l’efficienza complessiva dell’impianto. Anche il meccanismo di manovra è stato reso più facile da azionare, utilizzando contatti rotanti e non striscianti. Il design modulare e lo sviluppo in profondità degli OTDC consentono l’inserimento nei centralini modulari (finestra modulare da 45 mm) con il montaggio sia a vite, sia su barra DIN, mentre la semplicità di cablaggio è garantita dai terminali a tunnel (sezione cavi fino a 16 mm2, viti torx per serraggio con cacciavite dinamometrico). È disponibile una vasta tipologia di accessori (contatti ausiliari, maniglie, alberi di rinvio ecc.), che permette di soddisfare tutte le esigenze di configurazione dell’impianto specifico.
Osram: nuovo LED per l’illuminazione residenziale
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PROPOSTE
ABB: interruttori di manovra/ sezionatori in corrente continua
Una nuova sorgente arriva sul mercato delle lampade a LED: Duris E 5 di Osram Opto Semiconductors è un prodotto per il mercato LED retrofit e progettato per ottenere una distribuzione uniforme della luce. Grazie all’ampio spettro di temperature del colore, all’elevata efficienza e alla resa cromatica naturale, si adatta perfettamente al settore residenziale e a qualsiasi altra esigenza di illuminazione generale. Il diodo ad emissione luminosa ha un indice di resa cromatica (IRC 85) elevato in tutte le temperature del colore disponibili, offrendo pertanto una visione del colore naturale. Il LED è ideale per i retrofit nel settore residenziale, grazie a temperature del colore di 2.700 e 3.000 K, assolutamente uguali alla piacevole luce di una lampadina classica ad incandescenza. Con un’efficienza ottica di 89 lm/W (3.000 K), il LED è molto efficiente. I nuovi LED sono in package di 5,6 mm x 3 mm e possono essere disposti molto vicini tra loro. Insieme all’ampiezza del fascio luminoso di 120°, offrono un aspetto uniforme, senza ombre, né punti di luce visibili. Duris E 5 è anche disponibile in temperature di colore di 4.000 K, 5.000 K, 5.700 K e 6.500 K, trasformandosi così in una sorgente luminosa versatile per un’ampia gamma di applicazioni. Con un unico tipo di LED è possibile creare un’illuminazione bianca neutra o bianca fredda, il tipo d’illuminazione spesso necessaria in uffici e negozi.
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Belimo: valvola a 6 vie con termoregolatore ambiente
Brahms: nuova linea antincendio analogica indirizzata
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Progettata per l’utilizzo su travi fredde, soffitti radianti o fan coil, la valvola di regolazione a sfera a sei vie R3015... di Belimo unisce la funzionalità di due valvole a 2 vie di regolazione e due di intercettazione, consentendo di usare un’unica batteria di scambio collegata ad un impianto a 4 tubi. Grazie al design innovativo della sfera, i due circuiti di riscaldamento e raffreddamento sono divisi idraulicamente, ma possono essere controllati singolarmente e con precisione tramite un unico movimento rotativo (una valvola, un motore). Disponibile con valori di kvs da 0,25 a 2,5 m3/h, consente di ridurre notevolmente spazio, materiali, tempi di installazione e rischi di errore nei cablaggi. Insieme al nuovo termoregolatore ambiente CRK24-B1, la valvola a 6 vie garantisce un controllo perfettamente equilibrato. Grazie alla sua funzione integrale pre comfort e sospensione di energia, regola perfettamente travi calde e fredde in funzione delle necessità. Se necessario è possibile collegare un sensore di limitazione del punto di rugiada. La funzione di sospensione dell’energia è in grado di monitorare i limiti di temperatura ambiente massima (40 °C) e minima (15 °C), prevenendo danni all’edificio e agli impianti. Mediante il pratico e intuitivo pannello di comando è possibile intervenire manualmente o con rapidi test sugli attuatori collegati. Funzionale e molto semplice da programmare, il termoregolatore ambiente si caratterizza, inoltre, per l’elegante design che s’integra perfettamente in qualsiasi tipo di ambiente. Prodotti e servizi non sono gli unici obiettivi dell’azienda, per la quale è importante favorire al proprio interno la crescita del know how sulle applicazioni; in quest’ottica s’inserisce l’interessante progetto volto alla realizzazione nei prossimi anni di una “Belimo Academy”, che ospiterà sessioni teoriche e pratiche per progettisti, installatori e System Integrators, destinate ai temi della regolazione HVAC. Tra le novità previste per il 2012, la pubblicazione di una nuova edizione del catalogo Waterbook, un’ampia ed utile guida alla selezione della giusta valvola per le principali applicazioni idroniche, e l’inaugurazione del nuovo laboratorio idronico realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano, in cui si organizzeranno corsi di regolazione, bilanciamento ed avviamento degli impianti.
La linea analogica indirizzata ACS di Brahms, grazie alla sua versatilità e alle prestazioni di classe superiore offerte in ogni tipo di applicazione, rappresenta uno strumento all’avanguardia per realizzare installazioni professionali garantite e offre una valida alternativa ai sistemi convenzionali. La centrale analogica indirizzata ACS01 costituisce un’ottima soluzione per impianti che richiedono elevate prestazioni, sicurezza e compattezza. È in grado di gestire una vasta gamma di rivelatori e dispositivi complementari per soddisfare ogni tipo di richiesta. All’interno della centrale sono disponibili 2 uscite supervisionate (per allarme e guasto) per la connessione di dispositivi di segnalazione ottico/acustica. È dotata, inoltre, di un’uscita di alimentazione per dispositivi ausiliari e di un’uscita per l’attivazione di comunicatori telefonici esterni. Versatile e funzionale, la centrale ACS01 è in grado di gestire molteplici informazioni, come allarme, preallarme, avviso, guasto, ecc. La programmazione della centrale è semplice e intuitiva, grazie al pannello frontale e al display grafico retroilluminato. È possibile, inoltre, configurare il sistema attraverso PC, velocizzando così le operazioni di messa in funzione dell’impianto. La centrale gestisce un Bus di comunicazione RS485 al quale si possono collegare fino a 4 pannelli di controllo remoto; allo stesso Bus è, inoltre, possibile collegare fino a 2 stazioni di alimentazione. La centrale ACS028 rappresenta una chiara evoluzione delle centrali presenti sul mercato e si afferma come una soluzione ideale per vari segmenti: dalle applicazioni commerciali di medie dimensioni, agli impianti più complessi come ospedali, centri commerciali e aeroporti. Caratterizzata da 2 loop, espandibili ad 8, è dotata di pannello di comando a display LCD sul quale compaiono le segnalazioni di situazioni anomale quali allarme, preallarme, guasto, ecc, la cui presenza viene identificata anche dai LED di segnalazione. La semplicità d’installazione, l’elevata affidabilità, la facilità d’utilizzo dell’interfaccia, le procedure di programmazione remota e di diagnostica al minimo fanno della centrale ACS028 uno strumento in grado di ottimizzare i tempi e i costi, mantenendo sempre elevate le prestazioni.
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Il continuo confronto con il mercato, l’analisi delle esigenze degli installatori specializzati e dei distributori e la collaborazione con gli Enti normativi da sempre guidano il lavoro del reparto R&D di Fanton per anticipare e soddisfare le nuove tendenze del settore. In questa strategia s’inserisce la nuova gamma di cavi SATV e di accessori che integrano il catalogo Ambra90, il marchio dell’azienda dedicato alla produzione di cavi speciali (ricezione digitale terrestre e satellitare, sicurezza, antifurto e antincendio, telecomunicazioni e citofonia, cavi e connettori per impianti fotovoltaici, per l’automotive, ecc.). Duplice il risultato: da un lato il rinnovamento della gamma esistente, con un aumento delle prestazioni, dall’altro il completamento dell’offerta, con nuovi cavi ed accessori SATV. Nuove dimensioni per i conduttori in rame, con sezioni a 0,7 e 0,8 mm per soddisfare le diversificate esigenze installative degli utilizzatori, e bande colorate sulle guaine esterne: 4 diverse colorazioni (rosso, verde, giallo, nero) in modo che l’installatore possa riconoscere immediatamente i cavi nei diversi collegamenti. Per le situazioni ambientali specifiche, sono disponibili cavi SATV con materiali halogen free, grazie all’impiego di guaine LSZH. Inoltre, la flessibilità del cavo è aumentata su tutta la gamma per garantire maggiore maneggevolezza e una più agevole posa anche in situazioni con canalizzazioni tortuose. Nuova la linea di accessori dedicata: non solo connettori, spine e prese, anche con attacco keystone, ma anche nuovi elementi di complemento quali lo svolgitore e i gel lubrificanti. Nella gamma dei connettori sono state inserite le versioni F a compressione, ideali per la posa all’esterno. Tra le spine e prese TV volanti sono state introdotte nuove referenze con una maggiore schermatura, per migliorare le prestazioni in ambito trasmissivo. Inoltre, una completa serie di utensili che si distinguono per elevata robustezza e maneggevolezza, quali pinze, sguainacavo e chiavi per connettori F. Le nuove matasse di cavo sono state confezionate per essere pronte all’uso e realizzate in modo che ognuna rechi l’indicazione dei metri residui. Il nuovo svolgitore, utilizzabile per matasse da 100, 150 e 200 metri, preserva il cavo da urti e sporcizia in situazioni cantieristiche non sempre ottimali, grazie alla struttura in metallo. È fornito di tracolla per agevolare il trasporto e grazie alla sua robustezza può essere usato come alzata o come pratica seduta. L’estremità del cavo a fine utilizzo può essere bloccata allo svolgitore con un pratico aggancio che ne facilita il riutilizzo. Per il lancio di questa nuova linea Fanton mette a disposizione, oltre al Catalogo Ambra90 2012-2013, ricco di novità e aggiornamenti, anche la brochure di presentazione della linea Cavi SATV e una cartella di lancio, con spezzoni di cavo per meglio illustrare i nuovi codici di questa famiglia agli installatori.
PROPOSTE
Fanton: nuova gamma di cavi SATV e di accessori
La pluriennale esperienza nel settore dell’Automazione Industriale e dell’Information Rittal: Technology ha portato Rittal a realizzare soluzioni specifiche per il cablaggio. TE 7000 nasce, infatti, per rispondere alle nuove richieste relative al settosoluzioni L’armadio re LAN e Networking. Gli armadi, sviluppati secondo le normative internazionali, sono per il da 42U (altezza 2.000 mm) con profondità e larghezza di 600 mm o 800 mm. La porta di serie in vetro di sicurezza, la porta posteriore e le pareti laterali dotate tutte cablaggio frontale di serrature permettono un facile accesso senza rinunciare alla sicurezza. Nel caso
in cui fosse necessaria una configurazione più completa ed efficiente, Rittal fornisce sistemi CMC-TC per il controllo remoto degli accessi, monitor a cassetto, sistemi per la climatizzazione e ventole per aerazione. L’innovativo contenitore FlatBox unisce, invece, a costi di trasporto e di stoccaggio ottimizzati, la possibilità di eseguire il montaggio da parte di un solo operatore senza l’ausilio di attrezzi grazie alla tecnica “snap-in”. Questa soluzione è compatibile con l’ampia gamma di accessori disponibili e può essere utilizzata sia come contenitore sotto tavolo, con la funzione di piccolo nodo di rete, sia da tavolo, per apparecchiature di misura e di regolazione. I 700 mm di larghezza e profondità del FlatBox offrono uno spazio sufficiente per configurarlo come ripartitore patch e le ventole (max. 8) forniscono una climatizzazione ottimale per piccole strutture di rete. Il passaggio dei cavi è ottimizzato attraverso i listelli a spazzola superiori e inferiori; un ampio spazio per la ripartizione dei cavi è disponibile in profondità ed è possibile integrare successivamente i componenti attivi.
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Gewiss: l’illuminazione si fa strada
L’analisi dei dati riguardanti gli impianti di illuminazione pubblica sul territorio nazionale e oltre confine denota ancora oggi una presenza consistente di lampade al mercurio e lampade al sodio ad alta pressione (luce gialla). Queste tecnologie, tuttavia, sono destinate a lasciare il passo alle sorgenti a “luce bianca” di qualità, in grado di combinare le caratteristiche della luce naturale con l’efficienza energetica. L’utilizzo di sorgenti moderne (CosmoPolis) o dell’immediato futuro (LED) permette, infatti, di ottenere una migliore qualità estetica del paesaggio urbano notturno, una maggiore tranquillità e sicurezza nella fruizione notturna delle città, una maggiore efficienza energetica e una facile e affidabile regolazione del flusso luminoso per una gestione intelligente degli impianti. Da queste considerazioni nasce l’idea di Gewiss di proporre una nuova offerta di armature stradali progettate per ospitare, indistintamente e nello stesso corpo, moduli LED ad alta prestazione o le innovative sorgenti a scarica CosmoPolis. La nuova proposta si pone l’obiettivo di garantire la massima efficienza installativa per l’illuminazione di qualsiasi tipologia di strada, nel pieno rispetto delle vigenti normative di settore. Street [03] è disponibile nella configurazione LED a 2, 3, 4 e 5 moduli, con una temperatura di colore di 3.500 K o 4.000 K, oppure, nella versione CosmoPolis, con potenze da 45, 60, 90 W. Tutti i modelli sono stati pensati per poter ospitare al loro interno dispositivi di telegestione. L’attacco palo a regolazione continua +1/-20° consente l’installazione dell’armatura, indistintamente, su palo a frusta, a fissaggio laterale o verticale. La disponibilità di diverse soluzioni illuminotecniche, il design accattivante, le forme lineari e la grande versatilità installativa permettono a Street [03] di adattarsi ad ogni contesto urbano ed extraurbano e di fornire risposta ad ogni esigenza di illuminazione pubblica.
Brady: stampante per etichette e segnaletica
Presentata da Brady la BBP 31, ultima nata tra le stampanti per etichette e segnaletica, con migliaia di potenziali applicazioni, grazie a una soluzione di etichettatura potente, sebbene compatta, semplice da utilizzare e conveniente in termini di costi, per ogni tipo di azienda. È una stampante portatile a trasferimento termico, con un robusto design che ben s’integra in qualunque ambiente di lavoro. Grazie a un ampio display touch screen a colori, con movimento e ridimensionamento “touch and drag”, e a una home screen intuitiva, la stampa si risolve in due “tocchi”, il che significa che è possibile stampare etichette in loco con estrema semplicità. Inoltre, dotata di tastiera estesa richiudibile del tipo laptop, disponibile in quattro versioni (AZERTY, QWERTY, QWERTZ e Cyrillic/QWERTY), la stampante risulta molto compatta e può essere utilizzata sia come stand alone, sia collegata a un PC, in funzione delle esigenze. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla tecnologia Smart Cell, incorporata nelle cartucce a nastro e nel materiale di consumo Brady di facile caricamento, in grado di calibrare la stampante e formattare l’etichetta automaticamente. È in grado di stampare etichette da 12,7 mm a 101,6 mm, a una velocità di 76 mm al secondo. Inoltre, poiché utilizza modelli incorporati per molti stili di etichette comuni, tra cui una vasta libreria di etichette e segnali già pronti per la stampa, è possibile creare soluzioni nell’arco di qualche minuto, con il valore aggiunto di poter salvare e richiamare le etichette personalizzate utilizzate con maggiore frequenza. Questa stampante, in grado di stampare con il software per etichette MarkWare, nonché con programmi base Windows, prevede anche opzioni di importazione di grafica e font e funzioni di configurazione guidata per la marcatura di tubi e la stampa di etichette chimiche CLP e GHS. Tra le altre funzioni incorporate, da non dimenticare la stampa di data e ora, la serializzazione dei dati, la capacità di eseguire stampe multiple e la stampa dei simboli per codici a barre. Estremamente versatile, può stampare su centinaia di etichette, nastri, cartellini e materiali diversi, fornendo soluzioni di etichettatura e segnalazione praticamente per qualunque luogo e ambiente all’interno dell’azienda.
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Azienda italiana che opera nel settore degli automatismi residenziali e industriali, BFT presenta Giotto, la gamma di barriere a uso intensivo capaci di controllare passaggi utili fino a 5 metri. Progettate per rispondere alle esigenze di chi necessita di gestire un elevato e intenso numero di passaggi, le nuove barriere sono una soluzione ottimale in ogni contesto per rapidità, affidabilità e sicurezza. La gamma delle barriere Giotto, che opera interamente in bassa tensione (24 V), garantisce il normale funzionamento anche in caso d’interruzione della fornitura di energia elettrica, grazie a un sistema di alimentazione di emergenza a batterie installabile a bordo macchina. BFT ha posto molta attenzione a progettare una struttura pensata sulle esigenze degli installatori e, per questo, ideale a velocizzare il processo d’installazione: collocando la centrale di comando sulla parte superiore della barriera e separandola dalla parte meccanica è possibile intervenire rapidamente e in modo agevole sulla programmazione. Inoltre, l’azienda ha sviluppato un sistema di finecorsa a regolazione elettronica in grado di velocizzare l’installazione e, allo stesso tempo, di assicurare la massima precisione di movimento. Nel pacchetto delle soluzioni previste per gli operatori Giotto, BFT propone una serie di accorgimenti tecnici che presentano diversi vantaggi. Tra questi spiccano le centrali di comando Libra C-G e Libra C-GS, prodotti innovativi che garantiscono tempi d’installazione ridotti grazie all’autoset e alla programmazione a scenari tramite display LCD, che guida l’installatore durante tutte le fasi di installazione.
Asita: sicurezza delle macchine e dei quadri elettrici
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Seguendo l’evoluzione normativa, Asita presenta un nuovo sistema per il collaudo dell’equipaggiamento elettrico delle macchine e dei quadri: AS5130, conforme alle normative CEI EN 60204-1, CEI EN 61439-1 e CEI EN 60439-1. Come gli altri modelli appartenenti alla gamma degli strumenti per la prova della sicurezza elettrica, si contraddistingue per la semplicità di utilizzo: sul grande display, oltre ai parametri di prova, ai risultati di misura con il relativo esito della comparazione ai limiti preimpostati (prova “Fallita” o “Passata”), è possibile visualizzare gli schemi di collegamento. Oltre alle principali prove richieste dalle normative, lo strumento dispone di: - controllo visivo; - verifica della continuità del circuito equipotenziale di protezione con corrente di prova 200 mA o 10 A; - misura della resistenza di isolamento con la tensione di prova 250 V, 500 V; - prova della tensione applicata con valori di 1.000 V, 1.890 V, 2.500 V; - misura dell’impedenza dell’anello di guasto (risoluzione 10 mΩ) e calcolo della presunta corrente di cortocircuito, al fine di verificare l’idoneità del corrispondente dispositivo di protezione contro le sovracorrenti (per i sistemi di tipo TN); - prova dell’interruttore differenziale utilizzato per l’interruzione automatica dell’alimentazione in condizione di guasto; - misura del tempo di scarica (tensione residua); - verifica della rotazione delle fasi e misura della tensione. Sono, inoltre, disponibili funzioni specifiche per provare la sicurezza elettrica su: utensili elettrici portatili, elettrodomestici, apparecchiature per la tecnologia dell’informazione (PAT test). Oltre alle prove di continuità e isolamento eseguite tramite la presa monofase sullo strumento sono disponibili: misura della dispersione di corrente e la dispersione presunta; misura della dispersione sull’involucro; misura della potenza; prova funzionamento. Tramite la tastiera alfanumerica è possibile personalizzare i risultati registrati nella memoria dello strumento. La completezza delle interfacce a bordo dell’AS5130 permette una completa gestione dei risultati di prova in funzione delle esigenze dell’applicazione. Il trasferimento sul computer dei dati registrati dallo strumento è accessibile tramite interfaccia USB o RS232, utilizzando il software in dotazione.
PROPOSTE
BFT: nuove barriere
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Fly Communications: videosorveglianza urbana
GE Industrial Solutions: nuova linea di contattori
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Per i Comuni di Vestone e Nozza la sicurezza della propria cittadinanza è al primo posto ed è per questo che hanno voluto installare sul proprio territorio una serie di videocamere di sicurezza per controllare costantemente le aree del comune. Per la realizzazione di questa rete di videosorveglianza, Fly Communications ha fornito a FGS Brescia, System Integrator specializzato nella realizzazione di progetti di videosorveglianza, apparati e antenne wireless della gamma Nebula. FGS ha installato a Vestone e a Nozza telecamere di controllo SNO-5080R Samsung in punti focali per la sicurezza pubblica: nello specifico, le videocamere sono state collocate sulla scuola e sull’oratorio, a Vestone, e in corrispondenza di un varco d’accesso nel territorio comunale di Nozza. Per poterle monitorare, e di conseguenza agire immediatamente qualora si verifichino situazioni anomale, è stata installata a Vestone presso la Centrale Operativa di visualizzazione (Municipio e sede della Polizia Locale) e nel centro stella (Campanile della Chiesa del paese), una dorsale backbone ad alto trasporto di banda, con apparati NW300-4.05 Bridge MIMO. La tecnologia MIMO migliora il throughput e la distanza di trasmissione grazie a una maggiore efficienza spettrale (più bit al secondo per hertz di banda) e ad una più alta affidabilità del collegamento. Il centro stella di Vestone ha anche un NW108-1.33-100, composto da 3 radio con potenza 100 mW, apparato dotato di connettori esterni di tipo N Femmina che rendono possibile l’impiego di tre antenne settoriali a 120° sulla frequenza di 5 GHz, consentendo una copertura del territorio a 360°. I segnali delle videocamere, installate sulla scuola e sull’oratorio, vengono inviati al centro stella tramite due NW150-0.00, CPE con antenna direttiva integrata da 18 dbi operante sulla banda di frequenza dei 5 GHz nel protocollo IEEE 802.11an. L’apparato è dotato di calotta metallica che permette massima schermatura e immunità elettromagnetica. Il centro stella di Vestone acquisisce, tramite Client Bridge NW 150-0.02 con antenna integrata da 23 dbi posta su un punto intermedio di ripetizione, dati anche dal centro stella di Nozza che, grazie a collegamenti punto-punto con i CPE NW150-0.00, riceve le immagini dalle telecamere Samsung installate presso il varco di accesso al comune.
Negli ultimi 15 anni, i contattori di GE Industrial Solutions, divisione di General Electric, hanno dimostrato di essere molto efficienti. Efficor è la nuova linea di partenze motore dalle prestazioni elevate, adattabile a tutte le applicazioni e in settori che vanno dal ferroviario all’industriale. Efficor è un esempio di contattore conforme agli standard internazionali e si colloca nella fascia alta di affidabilità, ossia da 1,5 milioni di operazioni da 9 A a 18 A e 1,37 milioni di operazioni da 25 A a 40 A. Diversi i benefici della gamma, a partire dalla riduzione del tempo di assemblaggio, garantita dal fatto che il dispositivo non deve essere aperto per essere cablato e che basta un solo cacciavite per l’operazione. Il design semplice, inoltre, ne facilita il montaggio. Lo spazio occupato nel quadro è ridotto grazie a una profondità e una larghezza minori. Inoltre, la tensione può essere fornita sia superiormente, sia inferiormente, e ciò implica una riduzione dell’altezza del quadro del 10 per cento. Il collegamento cavi è sicuro e intelligente (doppio morsetto; cavi da 0,75 mm2 fino a 16 mm2 nello stesso morsetto, da 4 kW fino a 18,5 kW; nessun rischio di perdita cavi). Un altro elemento fondamentale che contraddistingue Efficor è il risparmio energetico, oltre ad un ridotto rischio di infiammabilità e tossicità. Il design compatto garantisce anche una protezione completa contro l’inquinamento e contro la polvere, tale da renderlo idoneo ad ambienti complessi e inquinati.
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ANIE/AICE: rinnovato il sito Web
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La nuova variante V3 della Norma CEI 64-8, entrata in vigore dal 1° settembre 2011, ha introdotto alcune importanti novità rispetto alle edizioni precedenti. In particolare, nell’allegato A sono contenute prescrizioni e raccomandazioni riguardanti le prestazioni dell’impianto elettrico negli ambienti residenziali, aggiuntive a quelle relative alla sicurezza indicate nelle parti generali e stabilendo in tal modo specifici requisiti di funzionalità che consentono una valorizzazione qualitativa dell’impianto elettrico nelle abitazioni. Per migliorare la comprensione di quanto prescritto dalla Norma, ABB ha realizzato una guida di circa 90 pagine in cui vengono trattati e chiariti in dettaglio i contenuti della variante V3. La guida affronta l’argomento secondo tre diversi aspetti: la protezione e la realizzazione del montante che collega il punto di consegna dell’energia con il quadro elettrico di ciascuna unità abitativa, l’equipaggiamento e la realizzazione del centralino domestico, la dotazione degli impianti secondo la loro classificazione nei tre livelli previsti dalla Norma e in base alla superficie dell’abitazione e dei singoli locali. Completa la guida un capitolo contenente esempi applicativi per ciascuno dei tre livelli d’impianto e per appartamenti di diversa estensione, con anche un elenco dei prodotti consigliati per ogni situazione considerata.
STAMPA TECNICA
ABB: guida alle novità della Norma CEI 64-8 V3
È on line il nuovo sito www.aiceweb.it, realizzato da AICE (Associazione Italiana Industrie Cavi e Conduttori Elettrici) federata ANIE, che in una rinnovata veste grafica fornisce contenuti esaustivi su temi di interesse per l’Associazione. Il nuovo sito è stato concepito e rinnovato per facilitare la navigazione ed essere così uno strumento più ricco nei contenuti e di più facile consultazione. Oltre a consentire una navigazione semplificata in tutte le diverse sezioni, il sito intende essere uno strumento di servizio per i propri associati. La principale caratteristica è una specifica focalizzazione dei contenuti della home page sulle news e le quotazioni dei metalli. Anche l’area riservata dedicata ai Soci è stata arricchita di nuovi contenuti. Oggi è, infatti, possibile scaricare schede con approfondimenti tecnici e normativi per il settore e l’elenco di tutte le normative emesse dai Comitati tecnici nazionali ed internazionali (CEI, CLC e IEC). Nell’area riservata sono disponibili altresì approfondimenti tecnici per singola merceologia rappresentata in ANIE/AICE. Infine, nella sezione libera del nuovo sito trova spazio la rassegna stampa e il link alla pagina Facebook dell’Associazione. In futuro, la sezione dedicata ai social network verrà ulteriormente sviluppata.
Anno 3, N.1
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ABB 04-41-47 Alcatel-Lucent 38 ANIE 30-47 APER 36 Asita 45 Belimo 42 BFT 45 Brady 44 Brahms 42 BTicino 09-27 Elcom Elettrocommerciale 06-22 Elettrica 2012 19 Fanton 11-43 Federazione ANIMA 04 Fly Communications 46 GE Industrials Solutions 46 GE Lighting 13 Gewiss 34-44 Gruppo Comet 06 KNX Italia 24 L’Elettrica 09 Legrand 08 Maurigroup 20 Osram 41 Riello UPS 10 Rittal 12-43 Sanyo 13 Scame Parre 11 Siemens 10 Vimar 12 WEC Italia 08
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INSERZIONISTI
ABBIAMO PARLATO DI...
Azienda Pagina
Comoli Ferrari www.comoliferrari.it II copertina
Osram www.osram.it IV copertina
Finder www.findernet.com pagina 14 - 15
Riello RPS
HT Italia www.htitalia.it pagina 5
Weidmuller www.weidmuller.it pagina 1
www.riello-ups.it I copertina
Orieme www.orieme.com pagina 7
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Il futuro dell’illuminazione è già qui: lo Yas Hotel di Abu Dhabi è il più grande progetto al mondo basato sui LED. Il complesso è equipaggiato con un Light Management System realizzato da e:cue lighting control, azienda consociata di OSRAM, in grado di controllare individualmente ognuno dei 5.000 LED. I componenti LED consumano fino al 70% di energia in meno, i sistemi LED offrono infinite opzioni di lighting design e i Lighting Management Systems controllano tutti i colori dell’arcobaleno. E siamo noi a pensare a tutto, dall’idea iniziale all’installazione delle soluzioni di illuminazione LED. Con OSRAM al tuo fianco, anche tu puoi essere in pole position nella tecnologia LED. Ispirati su www.osram.com/led-lms
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