Commercio Elettrico Novembre 2010

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Novembre 2010

COMMERCIO ELETTRICO IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

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COMMERCIO COMMERCIO ELETTRICO ELETTRICO

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FEDERAZIONE Tre autografi fondamentali per gli agenti EVENTI Metel sempre più su DISTRIBUZIONE L’ufficio delle nuove idee: dall’intuizione al progetto TECNICA Impianti di allarme intrusione

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EDITORIALE

Nuovo look e nuovi contenuti per tutti. Una nuova veste, per una Federazione che si è rifatta il look! Meglio di così questo mese di ottobre non si poteva chiudere. Ed è per questo, per raccontarvi due giorni che hanno rivoluzionato il mondo (quello elettrico), che abbiamo deciso di metterci il vestito migliore, quello nuovo. Ancora dobbiamo stropicciarci gli occhi per crederci. Quando l’ascensore del Pirellone ci stava portando in cielo, cioè al trentunesimo piano della sede della Regione Lombardia, ancora non sapevamo che cosa ci avrebbe atteso nelle successive ventiquattro ore. E il panorama mozzafiato sul Milanese, cuore pulsante dell’Italia che produce, era solo una leggera anestesia per quel che ci attendeva. Da lì a poco avremmo visto sfilare il meglio del meglio del nostro mercato. Industriali, manager, agenti, docenti universitari: ai massimi livelli. Ma, soprattutto avremmo visto finire nero su bianco un paio di novità in grado di cambiare il corso della storia di noi tutti. Metel che viaggia c’era da aspettarselo, in fondo. E forse per questo, per scuotere il torpore, Giorgio Casanova ha voluto mitragliare l’uditorio con una serie di proposte che daranno il loro contributo all’andatura veloce del mercato. Mentre il sole tramontava sulla Lombardia e sull’Italia, abbiamo visto Giampaolo Ferrari abbandonare la riunione prima del buffet: doveva andare a preparare “il suo Giovedì”. Ed è così che il mattino dopo ha incassato la riconferma (ed anche in questo caso era scontata), ma soprattutto la scelta di un gruppo di colleghi che d’ora innanzi lo seguiranno nel percorso tracciato il giorno della sua prima elezione e che, con molta diplomazia e grande tenacia, è riuscito a far capire a tutti. Scusate il gioco di parole, ma la federazione rinasce come Federazione (si noti la maiuscola, ora d’obbligo) e chiama a raccolta le energie di tutta Italia per aiutare il mercato a vincere i colpi di coda della crisi e impostare un futuro che dovrà adottare come lezione imperitura i mesi trascorsi nel recente passato. In questo clima di letizia hanno avuto buon gioco gli agenti, che si sono fatti riconoscere un diritto che solo un pensiero medievale poteva negar loro. Abbiamo così visto Bosatelli, Ferrari e Franceschi apporre il loro prezioso autografo in calce al documento. Ed è successo nei saloni della Fiera di Milano, che giusto tra un anno ospiterà la risuscitata esposizione del settore. Anche la Fiera avrà il suo maquillage, non solo nel nome, dovuto ai tempi. Noi di Commercio Elettrico invece già lo abbiamo fatto, tanto per portarci avanti coi lavori. Antonio Bernardi

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COMMERCIO ELETTRICO

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Terminata la rivoluzione, eletto il nuovo direttivo ora la FME deve

IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

è una pubblicazione Edizione Speciale S.r.l. Via Ariberto 8, 20123 Milano Tel 02 581404 – Fax 02 58140444 E-mail: mail@edizionespeciale.it www.commercioelettrico.com REA 1686261 – P.I. 03580420960 Capitale Sociale 100.000,00 euro i.v. Anno 1 N° 4 – Novembre 2010

prendere le distanze dal passato, funzionando a livello locale e nazionale, ma soprattutto incalzando con proposte e servizi gli associati

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sione dei problemi politici e organizzativi dei grossisti.

Direttore Editoriale Maurizio Gambini maurizio.gambini@commercioelettrico.com

Hanno collaborato Angelo Baggini, Domenico Bracone, Franco Bua, Paola Cipollini, Roberto Corti, Giancarlo Emanuel, Elisa Pastorino, Massimo Poletti

E i fornitori sottolineano che la filiera viene rispettata, anche se con qualche eccezione

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re causato dalla difficoltà nel riconoscere il lavoro svolto da parte degli agenti.Che ora potranno organizzare meglio la loro missione

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Segreteria Amministrativa Paola Pasqualini

favorisce la creazione e la condivisione di valori identitari

Pubblicità: Responsabile Vendite Italia: Francesco Sena

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Il ruolo della comunicazione nel mercato business La comunicazione svolge il suo più importante compito quando

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AGENTi: Lombardia, Piemonte, Liguria Francesco Sena mail: francesco.sena@commercioelettrico.com cell: +39 335 8152626, tel/fax: +39 011 710292 Emilia Romagna, Lombardia (BS, LO, CR, PV, MA) Alessandro Martinenghi mail: amartinenghi@commercioelettrico.com cell: +39 335 5258146 Triveneto Paolo Simeoni mail: paolo.simeoni@commercioelettrico.com cell: +39 335 7887092, tel: +39 0422 495967 fax: +39 0422 460066

Tre autografi fondamentali per gli agenti Lo storico accordo tra FME, ANIE e ARAME, pone fine al malesse-

Grafica e DTP Davide Candiani, Andrea Piomboni Coordinamento Editoriale Gabriele Brocca Romanin

Distributori e produttori commentano la nuova FME Tutti d’accordo nel dire che ci sarà una migliore catena di discus-

Direttore Responsabile Antonio Bernardi

Redazione redazione@commercioelettrico.com

FEDERAZiONE Il Presidente riporta la FME alla ribalta

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EVENTi Trentuno piani di concretezza. Metel sempre più su Dai recenti successi agli ambiziosi programmi per il futuro. Il progetto continua a crescere nei risultati e nel numero di associati. E ora pensa di allargare la propria influenza sugli installatori

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La cultura del vivere sostenibile Torna a Bolzano l’atteso appuntamento di Klimahouse 2011, un concentrato di soluzioni ecosostenibili per offrire risposte efficaci e concrete ai diffusi quesiti di un pubblico sempre più ampio interessato al tema del risparmio energetico

Stampa CPM - Casarile (MI) Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a Edizione Speciale S.r.l. o telefonando a Edizione Speciale S.r.l. TEL. 02 581404. Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010 Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N° 11208 - ISSN 0329-3479

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DiSTRiBUZiONE L’ufficio delle nuove idee: dall’intuizione al progetto

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DOSSiER - SiCUREZZA Alta protezione Il furto è uno dei reati più diffusi in Italia e la prevenzione è ormai un’esigenza fondamentale. Il parere di importanti operatori

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iMPRESE Tecnologia al servizio del mondo economico

SOMMARIO

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La tremenda crisi economico/finanziaria e strutturale che ha colpito il mondo bancario e, di conseguenza, il mondo industriale

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a livello mondiale, ha evidenziato la fragilità sistemica delle imprese italiane

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Un’idea brillante da installare Annunciate da Schneider Electric due importanti novità nell’ambito dell’illuminazione di emergenza e della segnalazione di sicurezza

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L’innovazione dal vetro e dalla luce

RUBRiCHE

Una nuova generazione di prodotti per il controllo della casa

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NEWS

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MERCATO

dell’ambiente, benessere all’interno dei luoghi di lavoro e rispar-

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RASSEGNA SiCUREZZA

mio energetico

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PROPOSTE

Insieme per l’efficienza energetica Una scelta tecnologica d’avanguardia, che assicura rispetto

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Quasi 1.002 tonnellate di lampadine a basso consumo esauste raccolte nei soli primi 10 mesi dell’anno (+54 per cento rispetto a ottobre 2009): un traguardo molto significativo per l’Italia e per Ecolamp, che rappresenta la testimonianza di una sempre maggiore efficacia delle azioni messe in atto dal Consorzio e dell’aumento della sensibilità ambientale di cittadini e professionisti del comparto dell’illuminotecnica. Dall’inizio dell’operatività (1° gennaio 2008) ad oggi, Ecolamp ha raccolto e avviato al trattamento ben 2.000 tonnellate di sorgenti luminose a fine vita, di cui la metà solo durante quest’anno. Nel 2008 erano state 155,6 le tonnellate raccolte, mentre nel 2009 sono state 832. In meno di tre anni di attività, dunque, sono stati recuperati circa 1.712 tonnellate di vetro, 79 di metalli e 57 di plastiche, tutti materiali avviati al riciclo, mentre si è evitata la dispersione nell’ambiente di quasi 112 tonnellate di materiali tossici e nocivi contenenti mercurio, che, come è noto, è pericoloso per l’ecosistema e la salute pubblica. Un grande risultato raggiunto grazie allo sviluppo delle iniziative dedicate agli operatori professionali, che hanno permesso a Ecolamp di raddoppiare le quantità ritirate solo dai centri di raccolta comunali: «Il Consorzio ha sviluppato soluzioni logistiche e gestionali altamente efficienti per agevolare la raccolta da parte degli utenti finali e dei professionisti. Inoltre, con l’attesa introduzione del Decreto Uno contro Uno in vigore dallo scorso 18 giugno, e della conseguente possibilità per cittadini e professionisti di riconsegnare presso i rivenditori i rifiuti elettrici ed elettronici, tra cui le lampade fluorescenti esauste, al momento dell’acquisto di analoghi nuovi prodotti, potremo finalmente dare un sensibile impulso alla raccolta», ha dichiarato Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp. «Auspichiamo, inoltre, che la creazione di accordi con le Associazioni di Categoria dei soggetti coinvolti all’interno del processo di raccolta possa rappresentare un ulteriore elemento di incentivazione e sensibilizzazione». Nel corso di Ecomondo, Ecolamp ha presentato il primo Protocollo d’Intesa con la Distribuzione, volto a promuovere il ritiro dei RAEE nei punti vendita, siglato con FME, la Federazione Nazionale Grossisti Distributori Materiale Elettrico.

Eaton corporation: vendite premiate

Annunciato da Eaton Corporation il lancio nella regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) del nuovo programma d’incentivazione “Eaton PowerAdvantage Champions League” (www.eaton-champions.com). Questo incentivo, indirizzato ai partner di canale registrati attraverso il programma di partnership PowerAdvantage, premierà le loro vendite di prodotti power quality di Eaton, quali UPS ed ePDU, nel periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre, con tanti premi in palio. Qualsiasi sia la taglia dell’azienda partner, vi sono ampie opportunità di guadagnare premi: dal gioco per PC FIFA 11, per i primi a completare una registrazione o per chi raggiunge il più alto risultato nel gioco on line, fino a 1.000 euro in carte prepagate, per chi ottiene i migliori risultati, o anche il grande premio dei biglietti per la finale della UEFA Champions League nello stadio Wembley a Londra, nel maggio 2011!

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NEWS

Ecolamp: 1.000 tonnellate di sorgenti luminose raccolte nel 2010

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GEwa: G premiati i piccoli artisti

a acmEi: nuovo edificio polifunzionale

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Come da tradizione, si ripete l’iniziativa di Gewa Italia che premia i bambini che saranno protagonisti dell’attività artistica “Disegna il Natale”. Tutti i figli degli associati al consorzio, dei loro collaboratori e dei clienti finali con età compresa tra i 4 e i 10 anni, potranno partecipare inviando alla sede del Gruppo i loro disegni sul tema del Natale e partecipare alla premiazione finale. In palio ci sono ben tre week end a Gardaland (uno per categoria) per il piccolo artista e i suoi genitori. L’anno scorso, alla redazione di Gewa sono arrivati quasi 100 disegni, che hanno portato colore e allegria nella sede di Assago. Parteciperanno all’iniziativa tutti i disegni che arriveranno a Gewa Italia tramite le aziende associate entro e non oltre il prossimo 20 novembre.

Inaugurato a Triggiano (BA), presso la sede Acmei, un nuovo spazio multifunzionale completamente dedicato ai clienti dell’azienda, dove è possibile trovare consulenza, tecnici specializzati e aggiornati, diversi servizi alla clientela, tra cui l’ufficio commerciale agenti, la Divisione ICT e un modernissimo call center. Un progetto che testimonia l’impegno dell’azienda a posizionarsi nel mercato come punto di riferimento, grazie ad una grande capacità di “soluzione dei problemi”. Acmei vede, infatti, nella propria mission la vocazione all’eccellenza, in modo da soddisfare le esigenze del cliente, supportandolo in ogni fase: dall’acquisto, al post vendita, dando risposte concrete, coerenti e puntuali. Come afferma Saveria Tavarilli, Direttore Generale dell’azienda: «Acmei è una realtà ben radicata nel territorio con una presenza capillare, ma la nostra volontà è sempre quella di migliorarci e di implementare la nostra offerta ai clienti, assicurando non solo una gamma di prodotti eccellente e un servizio innovativo, ma anche flessibilità e tempestività, per essere sempre pronti alle sfide del mercato».

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Legrand prosegue nella sua attiva strategia di acquisizioni mirate, annunciando, previo accordo delle autorità turche competenti, l’acquisizione di Inform, importante società che opera nel settore degli UPS e delle apparecchiature per la sicurezza dell’alimentazione elettrica in Turchia. Il Gruppo francese accelera in questo modo il suo sviluppo nei Paesi emergenti, che hanno ritrovato un ritmo di crescita paragonabile a quello antecedente la crisi e che dovrebbero rappresentare nel 2010 oltre il 30% del suo fatturato. L’acquisizione permette, inoltre, a Legrand di accelerare il suo sviluppo nel settore dell’efficienza energetica, un mercato in piena espansione, dove il Gruppo ha registrato una crescita annua media a due cifre nel corso degli ultimi 10 anni, sostenuta in particolare da uno sforzo continuo per l’innovazione e dall’acquisizione di Alpes Technologies, specialista francese nella misura e nell’ottimizzazione della qualità dell’energia elettrica, e di Zucchini, produttore di trasformatori a basso consumo energetico e di condotti a sbarre. Con sede a Istanbul ed un organico di 360 persone, Inform ha realizzato nel 2009 un fatturato di quasi 70 milioni di dollari.

NEWS

lEGrand: crescere nel mercato dell’efficienza energetica

iisofotón sofotón isofotón: fotovoltaico a concentrazione

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Realizzata da Isofotón la prima installazione ad Alta Concentrazione Fotovoltaica (CPV) in Marocco, un impianto con potenza nominale di 30 kW collegato alla rete: situata presso l’Università di Al Akhawayn, nella città di Ifrane, è composta da tre inseguitori a doppio asse. I moduli CPV utilizzano celle solari ad alta efficienza, prodotte utilizzando le tecnologie più avanzate, che possono raggiungere efficienze su scala industriale fino al 39%. Questo progetto, non solo contribuisce ad aumentare l’affidabilità e la conoscenza della tecnologia CPV, ma sarà un impianto di riferimento per migliorare altri progetti fotovoltaici, tesi di dottorato e sviluppi tecnologici all’interno della stessa Ifrane. La società conferma, quindi, la nuova strategia della compagnia, dopo l’acquisizione da parte del consorzio AffirmaToptec, di promuovere la tecnologia a concentrazione, in cui è impegnata fin dal 2001.

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philips: p la via che porta al benessere

La salute come fulcro della vita, prevenzione, cura di sé, ma anche benessere, piacere, comfort e sicurezza: sono questi gli elementi che contribuiscono ad una qualità di vita ottimale che ogni persona desidera per sé, per la città e nel contesto sociale in cui vive. Philips opera da sempre per soddisfare tali desideri in modo innovativo con soluzioni ricche di senso, ma anche semplici da usare, ponendo sempre l’attenzione sulla centralità della persona. L’evento “Health & Wellbeing: la via che porta al benessere”, che si è tenuto a Milano dal 21 al 27 ottobre 2010 presso il Visionnaire di Piazza Cavour 3, ha voluto celebrare tale impegno e rafforzare ulteriormente l’immagine della società come azienda di riferimento per tutto quanto attiene il concetto di salute e benessere. I temi chiave della società e le tendenze evolutive in atto nel sistema sanitario, nel mondo dell’illuminazione e in quello degli atteggiamenti di consumo, sono stati al centro di tavole rotonde che hanno avuto il compito di dibattere, insieme ed autorevoli esperti (rappresentanti delle istituzioni, sociologi, accademici, scienziati, medici, architetti, designer) quali potranno essere i prossimi passi nella ricerca di una migliore qualità della vita e quali le soluzioni tecnologiche già disponibili o in arrivo che ci aiuteranno su questa via. Come vivono gli italiani nel contesto sociale odierno e in quello domestico privato, qual è la loro sensibilità verso tutto ciò che è green e sostenibile, come vivono i problemi legati al sonno, cosa fanno per intervenire preventivamente sul proprio stato di salute e come vedono l’impiego della tecnologia al servizio di un benessere sempre più olistico e personalizzato: questi alcuni degli spunti del dibattito che hanno percorso tutto l’evento. Parallelamente, i partecipanti hanno potuto toccare con mano le ultime proposte nate per vivere in modo salutare una vita più armoniosa e serena.

siEl: s crescita nel segno delle rinnovabili

Oramai si stentava a considerare SIAC la sorella minore di SIEL, azienda italiana nota da quasi trent’anni per la produzione di sistemi di alimentazione di emergenza per utenti pubblici e privati. Da un decennio, infatti, SIAC primeggia nel settore energie rinnovabili, con la produzione di inverter per i settori solare ed eolico. Insomma, era grande abbastanza per prendere SIEL a braccetto. E, infatti, recentemente SIEL ha assorbito SIAC, creando i due brand SIAC Soleil e SIAC Windenergy, per i prodotti certificati diretti rispettivamente al settore fotovoltaico e al comparto dell’energia eolica. «Questa scelta», spiega Enrico Pensini, fondatore e coordinatore di SIEL, «ha in sé vari significati. Intanto una maggiore identificazione a livello aziendale, perché SIAC non ha più un ruolo subalterno, ma è parte integrante di SIEL; una maggiore centralizzazione, per un controllo e una gestione più fluidi delle attività; una più definita diversificazione delle attività, all’interno però di un’unica realtà aziendale». Da oggi, quindi, è più facile percepire questa azienda come un tutt’uno, a breve protagonista di un ampliamento della struttura storica di Trezzano Rosa (Milano), dedicato ad accogliere i nuovi uffici. Sull’ampia superficie che ospita le attività di ricerca e sviluppo, commerciali, produttive e post vendita saranno inaugurati i 1.300 m2. del nuovo capannone. Traducibili da subito anche in nuove assunzioni, in linea con il trend di crescita che, dalla settantina di dipendenti del 2006, ha già portato all’attuale centinaio. Con questa fusione e il prossimo ampliamento, SIEL mostra di godere di buona salute e di poter contribuire al futuro dello stivale. Già ad ottobre 2010, solo in Italia, per le rinnovabili il fatturato SIEL è quasi doppio rispetto all’intero 2009 e non mostra flessioni sul fronte UPS e Gruppi di continuità.

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con il botto a Brescia per la Mostra Convegno dedicata Zani ranZEniGo Battesimo all’illuminotecnica ed ai materiali elettrici organizzata da Zani Ranzenigo, in collaborazione con Fiera di Brescia. Expo: Su una superficie di circa 2.000 m , oltre 60 importanti aziende del appena nata settore luce e materiali elettrici sono state visitate da più di 2.500 installatori, rivenditori di materiale elettrico, architetti, progettisti e è già un designer, provenienti da Brescia e provincia, che hanno apprezzato l’offerta espositiva, la qualità organizzativa, la facile raggiungibilità e successo l’accesso veloce in fiera. 2

si s i siEmEns: nuovi impianti fotovoltaici nel centro italia

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Il settore Energy di Siemens ha ricevuto un ordine da Viridis Energia, joint venture tra Echidna e La.G.I., per la realizzazione chiavi in mano di tre impianti fotovoltaici nelle Marche. Con una potenza combinata di 3 megawatt di picco, i tre impianti saranno costruiti tra le province di Macerata e Ancona, nella zona compresa tra il mare Adriatico e l’Appennino. Al completamento dei lavori, previsto per la fine del 2010, gli impianti di energia solare saranno in grado di fornire energia “verde” a circa 1.000 famiglie. In qualità di general contractor del progetto, Siemens sarà responsabile della costruzione chiavi in mano, ingegnerizzazione e gestione delle centrali fotovoltaiche. La fornitura include un’ampia varietà di apparecchiature della società quali inverter, apparecchiature di media tensione e sistema di monitoraggio. Ciascun impianto sarà dotato di 5.400 pannelli solari. Nell’anno fiscale 2009, l’azienda ha registrato un fatturato di circa 23 miliardi di euro. Nello stesso periodo i prodotti e le soluzioni Siemens hanno consentito ai clienti di ridurre le emissioni di CO2 di 210 milioni di tonnellate, l’equivalente delle emissioni di CO2 di New York, Tokio, Londra e Berlino.

NEWS

Per molti espositori, la Mostra Convegno si è tradotta in opportunità di business. Anche il programma dei convegni ha visto la partecipazione di un ampio pubblico interessato. «Sono ampiamente soddisfatto degli ottimi risultati raggiunti, in termini sia di affluenza, sia di consenso ottenuto dalle aziende partecipanti», ha detto l’Amministratore Delegato di Zani Ranzenigo, Roberto Cirillo. «È stato un grande lavoro di squadra. L’eccezionale riscontro, confermato da un’importante presenza degli operatori, rappresenta uno stimolo ulteriore per organizzare la seconda edizione». L’appuntamento è per il mese di ottobre del 2012.

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stElvio st s t KontEK: nuova nomina Fornitore di soluzioni per la connessione, Stelvio Kontek ha annunciato la nomina di Mauro Accorsi come Responsabile Vendite e Marketing per l’Italia e l’estero. Nella nuova posizione, riporterà direttamente a Marco Crippa e Luca Brigatti, amministratori del Gruppo. Accorsi, 56 anni, prima di approdare in Stelvio Kontek ha maturato esperienza lavorando per diverse aziende multinazionali, prevalentemente nel settore della connessione elettrica, come Molex e Framatome Connectors. Nel suo nuovo incarico, avrà la responsabilità di ottimizzare le attività di inside sales, dello sviluppo del business a livello nazionale, della gestione e coordinamento del team di vendita, del raggiungimento degli obiettivi commerciali, anche attraverso i partner, e del supporto per la definizione e l’implementazione delle attività di marketing, nonché di affiancare il team di progettazione per lo sviluppo di nuovi prodotti.

Mauro Accorsi, Responsabile Vendite e Marketing di Stelvio Kontek

Un UnEndo EnErGia: impianti “chiavi in mano”

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Da quest’anno, Unendo Energia mette a disposizione la sua esperienza e la conoscenza di un mercato peculiare come quello dell’energia, accumulate negli anni, e la sua stabilità finanziaria per la realizzazione di impianti e parchi fotovoltaici di medie e grandi dimensioni “chiavi in mano”. L’intera gestione comprende l’analisi, le autorizzazioni, la progettazione, la realizzazione, la gestione e manutenzione, anche con contratti O&M ventennali. La società guida i propri clienti nell’individuazione della formula assicurativa più adatta alle proprie esigenze (all risks, business interruption, payment protection) e nelle fasi di incontro con gli istituti di credito e con gli enti finanziatori. Forte dell’esperienza accumulata in questi primi anni di attività, l’azienda è in grado di proporre condizioni molto vantaggiose con un servizio di elevata professionalità e un obiettivo molto chiaro: massimizzare la rendita dell’investimento e ottimizzare la progettazione. La scelta della componentistica di qualità assicura l’affidabilità dell’intero sistema fotovoltaico. Unendo Energia ha già attivato undici grandi impianti gestiti in Italia. Oltre a quelli di Oleggio, in provincia di Novara, Andria (BA), Carbonia (CI) e Lecce, ha realizzato sette nuovi impianti, di cui tre sempre in provincia di Bari, a Ruvo di Puglia, due in provincia di Lecce (Soleto) e due in provincia di Teramo.

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Nuovi interruttori scatolati …per una installazione facile e in tutta sicurezza

I nuovi interruttori scatolati Hager offrono design curato, robustezza, prestazioni, facilità e sicurezza di installazione. La gamma comprende 6 grandezze dimensionali da 16 a 1600A con poteri di interruzione da 18 a 70kA, sganciatori elettromagnetici ed elettronici, blocchi differenziali ed una serie completa di accessori elettrici e meccanici. Completa la gamma degli interruttori scatolati una serie di kit per l’installazione negli armadi quadro 4, quadro 5 e quadro plus Hager.

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La parola Magico al distributore: Faggiani, fotovoltaico, Renato Amministratore Delegato della IDG denaro di Alba in cassa

Renato Faggiani, Amministratore Delegato della IDG di Alba

Diciamolo piano: il mercato va. Così appare dalle percentuali evidenziate dal sondaggio svolto dal sito www.mercatototale.it su oltre 1.200 punti vendita in tutta Italia. Fatturati in crescita, persino rispetto al 2008, dati molto confortanti anche sulla regolarità dei pagamenti. Insomma, non è male. A tirare è sempre il fotovoltaico, che porta al traino, come ci spiegherà l’esperto di turno, cavi e accessori e anche canaline. Ne parliamo con Renato Faggiani, Direttore Generale e Amministratore Delegato della IDG di Alba. «I dati del mese di ottobre sono estremamente interessanti, rispetto sia al 2008, sia al 2009. La crescita è importante – in doppia cifra – e la parte del leone, come al solito ultimamente, la fa il fotovoltaico e tutto ciò che gli si lega. Ma anche togliendo fotovoltaico e cavi possiamo dare un giudizio positivo sul nostro trend di crescita, in ogni caso in cifra doppia». Dunque la crisi è passata? «È difficile dirlo: noi stiamo recuperando quote di mercato perché raccogliamo quello che abbiamo investito nel recente passato. Come l’apertura delle nuove filiali. In questo momento però, per rispondere alla domanda, possiamo dire che la crisi non è legata ai consumi. La “torta” c’è, anche se si sono modificati alcuni tipi di investimenti: il “civile” è destinato a fermarsi, ma riparte l’“industriale”, perché le aziende non possono non investire. L’unico dato ancora preoccupante è legato al credito. Fino a che le banche non daranno segnali di apertura verso piccole aziende e artigiani, quella resterà la vera preoccupazione.

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Dunque, manca la fiducia». Parliamo dei pagamenti: «La situazione migliora, perché c’è maggiore attenzione da parte del sistema, in relazione a chi non paga. Ora si è molto più rigidi, perché altrimenti nasce un problema di rating. Il sistema sta moralizzando il mercato: installatori e artigiani sono avvertiti. Dunque, c’è una cultura che si sta diffondendo. E poi c’è da dire che il fotovoltaico, il big del momento, impone pagamenti immediati, si tratta di articoli che arrivano dall’estero. Il settore ha “tenuto” su queste nuove regole e di conseguenza è arrivata una maggiore liquidità e anche un po’ più di moralizzazione». Fotovoltaico panacea di ogni male? «Nel nostro business il fotovoltaico incide quasi per il 25 per cento. Non si tratta più di percentuali risibili e anche per questo registriamo un miglior vivere in generale. In Piemonte, poi, c’è stato un investimento della regione e di conseguenza il nord ovest ha avuto i risultati più interessanti». E i cavi ne risentono? «Vanno bene anche grazie al rincaro. Bisognerebbe, però, fare valutazioni sulle quantità, invece che sui valori. Perché temo che i rialzi siano legati ai prezzi. Cavi e canalizzazioni vanno comunque al traino del fotovoltaico». Tutto bene dunque? «Tra i settori che non vanno bene ci sono quelli che si legano al privato: come l’illuminazione. Il “civile” soffre di più, anche la domotica. Il mercato immobiliare è molto fermo: se qualcosa cresce, lo fa nell’investimento di lusso e non nell’edilizia di massa, che farebbe i numeri».

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doManda in crescita, fabbriche in affanno

La parola alla produzione Juan Manuel Antelo, Country Manager di Isofotón Italia

Fotovoltaico ancora superstar. Lo dicono i distributori ed ovviamente lo confermano i produttori. Ne ragioniamo con un personaggio nuovo per il mercato nostrano: si tratta di Juan Manuel Antelo, Country manager di Isofotón Italia. L’azienda è stata da poco acquisita da un consorzio ispanico-coreano e sta avendo, quindi, un grande rilancio, nonostante sia già da tempo un marchio affermato. «Rispetto all’anno scorso», ci spiega Antelo, «possiamo dire che sono più che duplicate la quantità. E molti grossi produttori di materiale elettrico hanno posato gli occhi su questa novità, iniziando a realizzare prodotti affini. Da qui capiamo che il fotovoltaico non solo brilla di luce propria, ma riesce ad essere cinghia di traino per un sacco di altre aziende vicine: parlo dei produttori di cavi, di canaline, ma anche di quadri elettrici oppure di componentistica. Tutti si stanno lanciando su questo nuovo business, le grandi aziende internazionali fanno valere la loro forza e il fotovoltaico si afferma così come la grande carta del mercato in questo momento». Felici i produttori ma anche, come abbiamo visto, i distributori. Lo conferma il manager di Isofotón Italia: «I grossisti sono stati molto reattivi in proposito, anche se ci sono differenze da regione a regione. In alcune otteniamo risultati normali, in altre sorprendenti». E lo Stato ovviamente dà una mano… «In Italia c’è una normativa molto favorevole, attenta. Il Conto Energia vale ancora per tre anni, la tariffa poco per volta si abbassa, anche se di poco. L’anno prossimo sarà adeguata ogni quattro mesi. Tutto sommato in Italia è stata attuata una strategia oculata, perché dove

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non c’è stato il calo graduale, ma un brusco azzeramento, per il mercato è stata una tragedia». Questo fotovoltaico è davvero magico: è riuscito a rimettere in sesto i termini di pagamento: «In questo momento, sia i produttori, sia i distributori, hanno molta forza perché la domanda è altissima, addirittura stiamo iniziando a chiudere accordi per il 2011. Se un cliente vuole il materiale, deve pagare prima, altrimenti resta senza lavoro. Noi produttori possiamo imporre, quindi, le condizioni e i distributori hanno più cash». Ci sono state, come già abbiamo accennato, anche importanti novità in casa Isofotón: «Siamo stati acquistati, da luglio, da un nuovo consorzio, all’80 per cento spagnolo, per il resto sudcoreano. L’azienda è stata ritonificata dopo la crisi nel mercato spagnolo. Con gli investimenti stiamo rilanciando i prodotti. Puntiamo sul modulo a concentrazione, proprio perché il Conto Energia dell’anno prossimo prevede 200 megawatt destinati a questa tecnologia, in cui ci sentiamo pionieri, visto che la conosciamo da dieci anni. E a livello d’immagine già sappiamo su cosa punteremo. Per il finale del 2010, invece, saremo impegnati ad evadere la consegna di più materiale possibile: la nuova acquisizione sta aumentando la capacità produttiva in fabbrica, recuperiamo poco per volta, avendo una domanda che sinora era di cinque volte superiore alla capacità produttiva. E poi siamo impegnatissimi a chiudere gli accordi per il prossimo anno: chi non lo fa adesso, rischia di restare senza prodotti».

MERCATO

Juan Manuel Antelo, Country Manager di Isofotón Italia

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il Presidente riPorta la Fme alla ribalta

Assemblea FME

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Ora il Presidente non è più solo. La compagnia che, in una botta sola, Giampaolo Ferrari è riuscito ad imbarcare sul volo della Federazione non solo è numerosa, ma soprattutto è importante. Non ci sarà più quindi (già da tempo non c’è) la riunione dei rappresentanti dei consorzi – un club definito poco concludente – ma si riuniranno attorno al tavolo di corso Venezia almeno una ventina (tanti dovrebbero essere alla fine) di imprenditori della distribuzione: i membri del direttivo, più i delegati delle Associazioni regionali.

Terminata la rivoluzione, eletto il nuovo direttivo ora la FME deve prendere le distanze dal passato, funzionando a livello locale e nazionale, ma soprattutto incalzando con proposte e servizi gli associati

Il primo giudizio a questo punto è doverosamente positivo. Ferrari, infine, è riuscito a ricompattare la categoria, il suo lavoro di ricucitura di alcuni strappi è stato paziente e tenace, anche dove sembrava che l’impresa fosse più ostica. Gli va dato atto che non ha mai cessato di avere fiducia nella riuscita finale ed ha avuto ragione. A Rho, quel giovedì mattina del 21 ottobre, c’erano tutti o quasi: anche chi non ci si sarebbe aspettato. Le percentuali di presenze, dirette o via delega, danno adito a pensare ad un consenso che non è una semplice maggioranza, ma una maggioranza estremamente qualificata. Ci si chiedeva dunque se, per le battaglie future, Ferrari avrebbe avuto un esercito alle spalle: e così sarà. Buon per lui che, non a caso nel pomeriggio, innanzi alla platea del meeting con agenti di commercio e produttori, ha avuto gioco facile nel ribadire che la filiera va osservata e dunque il ruolo dei distributori rispettato. Ferrari sarà, perciò, Presidente per altri tre anni; d’altronde non esisteva una contro candidatura ed anche se nelle dichiarazioni della prima ora ha simulato una lamentela (“Mi toccherà fare il presidente per altri tre anni”) è evidente che gli fa piacere e che lui e solo lui avrebbe potuto e potrà svolgere questo ruolo.

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Il nuovo ConsIglIo DIrettIvo

Umbertina Verdicchio 59 anni Amministratore Delegato Edif

Thilo Konig 46 anni Direttore Generale Sonepar Italia

Aldo Brigliano 64 anni Presidente DME

Bruno De Guio 50 anni Presidente MEB

Con il suo esercito nuovo di zecca e con i suoi tanti generali, parecchi problemi lo attendono. Per prima cosa dovrà essere ultimato lo schieramento. Attualmente sono sei le regioni che hanno un’Associazione territoriale attiva: il Nord Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria); la fortissima Lombardia (dove si allineano pezzi da novanta a iosa); la Toscana, che è legata all’Umbria; il Lazio; la Campania e la Sicilia. In alcuni casi, come la Sardegna e la Calabria, la soluzione potrebbe arrivare in tempi brevi. Per quel che riguarda Marche,

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Massimo Ferri 52 anni Amministratore Delegato Rexel Italia

Fabrizio Borghini 44 anni Amministratore Delegato Elettroforniture Borghini

Giorgio Osta 59 anni Presidente Demo

FEDERAZIONE

Giampaolo Ferrari 62 anni Amministratore Delegato Comoli Ferrari

Luca Zaghini 46 anni per delega Marchiol

Abruzzo e Molise, il destino starà probabilmente nel legarle ad altre Associazioni, anche perché le aziende distributrici sul campo hanno sede in altre regioni. Restano i due nodi più grossi (e sono molti grossi, visto che insieme valgono quasi il 22 per cento della torta nazionale): Triveneto (13,4 per cento) ed Emilia Romagna (8,5 per cento). Ferrari non ha mai nascosto il problema, ma ora deve, esattamente come ha saputo essere diplomatico per portare tutti all’assemblea del 21 ottobre,

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Fatta la squaDra, ComInCIa Il CampIonato Ferrari è soddisfatto perché le sue idee hanno infine convinto proprio tutti. e poi perché ad aiutarlo ci sarà una superformazione composta dai consiglieri, ma anche dai delegati regionali. Dunque un team che più che mai ha il polso della situazione sul territorio. Presidente, come giudica il risultato ottenuto in assemblea? «È straordinario. Intanto perché, numericamente, abbiamo fatto registrare i tre quarti delle presenze ipotizzate. È un risultato insperato, anche perché siamo riusciti a muovere tutta la nostra categoria, da tutta Italia. e dunque la soddisfazione nasce dal fatto che la categoria sta reagendo e sta assumendosi una responsabilità. e lo fa da quando è diventata un’associazione di imprenditori. C’è quindi un valore aggiunto che imporrà nuove regole e anche nuovi impegni per il mercato». Ovviamente non c’è tempo per dormire sugli allori, bisogna subito partire con l’attuazione del programma. Che farete? «andremo subito a riverificare lo stato attuale del nostro mercato, per avere un approccio diverso con tutta la filiera. l’obiettivo è di lavorare e collaborare con tutti, perché solamente in questa maniera si può migliorare il sistema: e mi riferisco non solo al comparto del materiale elettrico, ma a tutto il “sistema Italia”. Insomma, è un esempio importante per tutti. Il dialogo servirà a rapportarsi, ad affrontare le questioni ed a risolverle: magari con qualche discussione, ma l’importante è tenere alto lo spirito e l’obiettivo finale». Con che immagine esce la FME dalla rivoluzione che lei ha favorito? «positiva, ovviamente, anche se questo segnale lo avevamo già ricevuto da sei mesi a questa parte. Come tutte le cose che partono, abbiamo avuto bisogno di chiarimenti. D’altronde non c’eravamo parlati per tanti anni ed è dunque

chiaro che c’era un po’ di diffidenza, qualche difficoltà. ma devo dire che sono veramente soddisfatto, sotto molti punti di vista: la partecipazione e la compattezza per ciò che è stato deciso saranno rilevanti per il futuro». Al suo fianco ci sarà un team, anzi uno squadrone: tutti dirigenti di azienda... «effettivamente sarà una squadra più ampia di quella che avevamo in passato. perché il consiglio vedrà la partecipazione di sei consiglieri, più i due esponenti delle aziende francesi; e la novità assoluta è che entrano a far parte del direttivo i delegati di ogni associazione regionale. sarà un consiglio molto più allargato e molto più vivo, perché rappresenterà veramente tutti: sia dal punto di vista territoriale, sia da un punto di vista di tipologia di aziende. Da quelle piccole a quelle medie, a quelle grandi». Rispetto della filiera: questa è l’ultima parola d’ordine della vecchia FME. Quale sarà la prima della nuova Federazione? «la nostra prima partita sarà uguale all’ultima: riprendere il rapporto con i fornitori, perché svolgano il loro ruolo e perché noi possiamo riappropriarci del nostro». Sul piano umano, come si sente dopo aver ottenuto ciò che chiedeva ed aver avuto la soddisfazione della riconferma? «sono molto contento, anche se devo dire che non mi aspettavo di dover, ancora per tre anni, portare avanti il carro. non è stato semplice, ho bisogno sicuramente di un aiuto da parte dei consiglieri, ma anche di una posizione molto ferma da parte della categoria. I segnali in questo senso ci sono e, quindi, sicuramente ritorna l’entusiasmo. sono convinto che tutto possa andare molto bene; ma soprattutto è importante che ci sia una squadra che collabori e aiuti in questo percorso».

Incontro con i produttori

riuscire ad aggregare anche quel bel pezzo d’Italia. C’è poi, per adesso, la seconda e ultima mission. La Federazione deve dimostrare agli associati che non è solo il punto di riferimento a livello nazionale e locale, ma che è anche in grado di essere al servizio dei suoi. Deve produrre documentazione sul mercato, ricevendo e restituendo dati forniti dai soci e da altre Associazioni. Deve, soprattutto per i soci più piccoli, creare il supporto che spieghi leggi e regolamentazioni. Deve avere una presenza d’immagine più incalzante e qualificata. Serve, dunque, organizzazione e offerta di servizi. giancarlo emanuel

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Distributori e proDuttori commentano la nuova Fme

Vedere insieme tanti capitani d’azienda, del settore del commercio elettrico, è un’occasione più unica che rara. Merito di Giampaolo Ferrari, al quale qualche critica si potrà anche muovere, ma non si può certo dire che lasci indifferenti i suoi interlocutori. E così la sua rivoluzione, che riporta la FME direttamente in mano ai grossisti, sottraendola al filtro dei consorzi, è da giudicare come evento epocale, anche se la buona memoria di Domenico Bosatelli, il “grande vecchio” della produzione, già impone una riflessione sul termine “rivoluzione”. «La Federazione», dice il signor Gewiss, «è semplicemente tornata alle origini, perché così nacque e in seguito si trasformò in Federconsorzi. Allora si fecero passi da gigante, si costituì il “marchio di qualità”. La fiera Intel nacque con la vecchia Federazione. È un grande vantaggio dunque tornare alle origini. Non dimentichiamo che la differenza tra la Federazione e i consorzi è che gli ultimi trattano fatti economici e la FME si occupa di politica e strategia». Sarebbe più giusto, quindi, parlare di controrivoluzione, oppure di restaurazione. Non andiamo troppo per il sottile, nessuno farà il sofista. Torniamo, invece, ai distributori che, al di là del plaudere alla novità, devono ora capire e dire quale sarà il loro impegno per non vanificare due anni di lavoro di Ferrari. Uno dei primi a schierarsi in suo favore è stato senza dubbio l’ultimo arrivato in questo consesso, anche se al comando di una tra le aziende più importanti e cioè Sonepar Italia. Che usufruisce di un posto di diritto nel Direttivo. «Mi ha fatto piacere», spiega Thilo Konig, «vedere l’abbondante parte-

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cipazione di colleghi: che significa adesione al progetto che prevede il coinvolgimento diretto degli operatori del mercato. In assemblea le decisioni sono state prese rapidamente, il che è sintomo di concordia. Al momento di votare c’è sempre stata l’unanimità». La presenza di Konig nel Direttivo servirà a portare un contributo che andrà inteso anche come utile raffronto con quanto accade nel resto dei mercati internazionali che contano: «Il commercio elettrico italiano» conclude il manager di Sonepar, «si dimostra una categoria giovane, con ancora tanto spazio di crescita. La nostra natura internazionale sarà un utile strumento per tutti». I dubbi dei mesi passati, peraltro fugati sin dalla vigilia, erano legati all’atteggiamento del consorzio che aveva manifestato le maggiori perplessità relativamente alle idee di Ferrari, cioè Findea. Invece, le ultime settimane erano servite per appurare che non ci sarebbe stato scontro, anzi. L’incontro, con un po’ di imbarazzo, ma tutto sommato cordiale, tra Ferrari e Link, in occasione dell’Evento Metel del giorno prima, la diceva chiara sui rametti d’ulivo usati. Ezio Galli, che tra l’altro è Presidente dell’Associazione regionale lombarda (di gran lunga la più importante di tutte), spiega come si è arrivati alla comunità di pensiero: «Va detto, prima di tutto, che ho notato una forte partecipazione, quasi insperata, all’assemblea. E questo è bene, perché si creano così le premesse affinché la federazione s’incammini sulla strada giusta. È stato, dunque, accettato il concetto che la FME sia fatta di operatori e non di consorzi. Il nostro, come altri, si è tranquillamente messo da par-

Tutti d’accordo nel dire che ci sarà una migliore catena di discussione dei problemi politici e organizzativi dei grossisti. E i fornitori sottolineano che la filiera viene rispettata, anche se con qualche eccezione

Domenico Bosatelli Gewiss

Thilo Konig Sonepar Italia

Andrea Bonetti Conchiglia

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te, lasciando ampia libertà ai soci di iscriversi o meno. Le Associazioni regionali saranno motori importanti della Federazione». Vale la pena soffermarsi su questa precisazione di Galli perché, come già detto, è inutile nascondersi dietro un dito: la Lombardia vale molto e vale ancor di più in un contesto che vede ancora alcune zone d’Italia, pari a quasi il 40 per cento, non rappresentate. «Noi della Lombardia», prosegue Ezio Galli, «prendiamo le cose un po’ alla volta: tutto non si può fare subito. Già applichiamo il listino servizi, ma non ci vogliamo fermare. Vogliamo tendere ad avere un gruppo coeso e compatto, che possa davvero essere l’anello di congiunzione tra produzione e mercato finale; capace di dare risposte al mercato, ma in grado di interloquire con i fornitori. Lo statuto FME prevede che i delegati regionali partecipino al Direttivo: quando si riunirà, capiremo dove si vuole arrivare. Io credo, però, che un rappresentante della Lombardia, che vale un quinto del mercato nazionale, debba in seguito entrare nella parte più ristretta del Direttivo. Ma per ora non so dire né come, né quando succederà». Appartiene a Findea (ed è il secondo piemontese, dopo Ferrari) anche uno dei nuovi consiglieri, Giorgio Osta, Presidente della Demo di Casale Monferrato. Il suo giudizio è positivo: «È stata impressionante la partecipazione. Speriamo sia un segnale di coesione per il cambiamento che abbiamo in atto. Sono pienamente soddisfatto. Ed ora speriamo che l’aspettativa generata sia condivisa e, soprattutto, supportata da tutti gli associati”. Fondamentale presenza, infine, tra i soci Findea, quella del MauriGroup, che a Rho era rappresentato addirittura da due dei tre fratelli titolari. Riccardo Mauri spiega: «È stata una riunione che ha sancito il cambiamento, il passaggio formale dalla vecchia organizzazione alla nuova; si sta guardando al futuro. Ci sono le premesse per fare bene. Siamo ottimisti, ci contiamo tanto. Una così buona partecipazione non si registrava da moltissimo tempo ed anche questo è sinonimo di buon auspicio. Ci sarà tanto da lavorare. Sono state date le linee guida dei prossimi interventi». L’adesione dei consorzi alle proposte di Ferrari è stata trasversale agli schieramenti. E (tra l’altro) ognuno di essi si è ritrovato rappresentato nel nuovo direttivo. Fabrizio Borghini (Gewa),

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ad esempio, è uno dei volti nuovi in consiglio: «La FME», dice l’imprenditore romano, «appare finalmente una casa dove tutti possiamo ritrovarci e incontrarci; e sapere che c’è un padroGiorgio ne di casa che crede nel lavoro sin qui fatto e Osta vuole ultimarlo. Ora la Federazione potrà avere Demo un peso diverso». Borghini arriva da una delle sei regioni che già hanno avuto modo di organizzarsi con l’Associazione regionale: «Esiste da più di un anno. E in Lazio scopriamo che i problemi sono gli stessi degli altri: il ritardo dei pagamenti, i servizi che non vengono riconosciuti. Però, il fatto che un’Associazione esista, consente al presidente Ferrari di pensare che non sarà un generale senza eserciti”. Luciano Cignoli è il presidente di Gewa, consorzio da sempre vicinissimo alle proposte di Ferrari. Il suo giudizio sull’assemblea è positivo: «Con una buona partecipazione si è chiuso un ciclo di due anni che ha generato un grosso cambiamento. Ora è importante che i soci della Federazione partecipino alle attività delle regionali». Cignoli è anche un fiero assertore della riconferma di Ferrari al vertice FME: «È giusto che porti avanti per altri tre anni i suoi discorsi, può dare un ricco contributo anche perché rappresenta un’azienda importante. Ma tutto il sistema deve funzionare: ad una tavola si mangia se ognuno porta qualche cosa». Da Gewa proviene anche Claudio Nolli, cremonese: «Dopo anni di latitanza, la Federazione Fabrizio torna ai suoi momenti migliori. Così si riafferma Borghini la voglia di essere protagonisti. Gli eletti sono Elettroforniture di levatura, il sistema torna agli imprenditori Borghini ed è importante. Sta nascendo una maturità, una convinzione di tutti noi, che la Federazione ha un ruolo che non è più quello dei decenni passati. Sarà più complicato, ma farà crescere il mercato, dando garanzia a tutti, compreso il cliente finale. Bisogna pensare anche a lui». Ancora Gewa. Questa volta a parlare è Cristina Nadile, della azienda Acerbis di Genova: «I propositi mi sembrano molto buoni. Questa Federazione ha fatto certamente un grande passo avanti rispetto a quello che era prima, o meglio a quello che non era prima. Io faccio parte delle piccole medie aziende quindi abbiamo bisogno di avere questo tipo di struttura a salvaguardare il nostro mercato e conto che si possa lavorare insieme alle grandi. Che tutto quello che oggi

Giancarlo Profeti Direttore Generale FME

Riccardo Mauri MauriGroup

FEDERAZIONE

Al termine dei lavori un giudizio del Direttore Generale della FME, Giancarlo Profeti: «È stata una giornata importante per la nostra distribuzione. Vista l’affluenza e la qualità sono soddisfatto degli sforzi che abbiamo fatto come team per arrivare fino in fondo. Spero che tutto questo possa costituire un percorso. Il mondo di oggi impone una collaborazione. Noi crediamo nella collaborazione come fattore innovativo per tutte le filiere. Certamente dobbiamo fare pressione maggiore affinché sfoci anche nell’ambito istituzionale. Con il precedente Ministro della Sviluppo Economico abbiamo avuto una serie di rapporti che avevano sortito delle promesse. Oggi ci troviamo a rifare un percorso soprattutto nell’ambito della sicurezza».

Luciano Cignoli Gewa

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viene detto a parole si possa tradurre effettivamente in fatti sul mercato e sul nostro lavoro di ogni giorno. Certamente, d’ora in poi, cercheremo di rimboccarci le maniche e fare del nostro meglio». Gianni Ziglioli, della DEI, lombardo, è il Presidente di Consel ed è molto soddisfatto: «È andata nel migliore modo possibile. È stato un incontro che ci permette di amalgamarci, conoscerci meglio e fare mercato in maniera ottimale. Io sono un partecipante abituale alle vicende della Federazione e proprio mi sento di anticipare che ci potrà essere un ottimo futuro per noi, a patto che la Federazione dimostri all’esterno di avere capacità di creare qualche cosa. Però se attualmente, come penso, si rappresenta il sessanta per cento del mercato (ed è già una percentuale soddisfacente), si deve comunque cercare di recuperare il più possibile il restante quaranta per cento». Al Consel appartiene anche il milanese Aldo Brigliano, predecessore tra l’altro di Ferrari sulla massima poltrona della Federazione. «Ho trovato molto positiva quest’assemblea, perché rappresenta una svolta rispetto al passato. Con una buonissima adesione e coesione da parte di tutti gli associati. È chiaro che ora gli associati ci aspetteranno al varco con i risultati che si potranno ottenere. Sono anche contento di far parte del Consiglio e credo che d’ora in poi dovranno succedere parecchie cose. I rapporti con i fornitori dovranno essere più pregni di contenuti e di valori che interessano al nostro settore. Non più solo parole, ma fatti». Il supergruppo Startre (Sacchi, Comet, Marchiol) avrà in Luca Zaghini, come delegato dal distributore veneto, il proprio consigliere. Zaghi-

ni, che già sedeva in Consiglio prima, nota una sostanziale differenza: «Ho visto intendimenti e volontà che raramente avevo notato in passato. Speriamo che si parta bene, consapevoli del fatto che gli imprenditori coinvolti e poi seduti al tavolo delle regionali, avranno più possibilità di dire la loro. Di contro, proprio per questo sistema, le decisioni prese al vertice arriveranno più facilmente alla base». Zaghini indica anche le battaglie per il futuro: «Maggiore collaborazione con i fornitori, con i quali occorre definire meglio i ruoli. Attivare servizi che da soli i distributori faticherebbero ad ottenere, anche per via dei costi, ed averli sfruttando l’economia di scala e la potenzialità di una Federazione. E poi bisogna affermare, politicamente, una rappresentanza nei confronti dei vari Ministeri, che possa portare benefici alla categoria». Proprio con Zaghini, espressione di tre grandissimi distributori, è doveroso affrontare il tema dello stare insieme, in Federazione, di big e piccoli. «La convivenza», spiega il manager emiliano, «si riaffermerà, stabilendo quali sono i ruoli della Federazione. Che non deve entrare in questioni di politica commerciale, ma stabilire ed ottenere servizi che siano interessanti per tutti. Insomma una rappresentanza politica». Fin qui i distributori. Vediamo ora, invece, quali sono i commenti del mondo della produzione alla rivoluzione in FME. Considerando, tra l’altro, che Ferrari ha subito ribadito il richiamo al rispetto della filiera da parte delle aziende fornitrici. Marco Galliero (Urmet) accetta con favore la novità, anche se sul leit motiv del presidente ha qualche cosa da obiettare: «Che la FME abbia una rotta che venga attuata è fondamentale. Però sul rispetto della filiera bisogna ricordare

Cristina Nadile Acerbis

Gianni Ziglioli Consel

Claudio Nolli FEEI

Luca Zaghini Startre

Ivan Mora Aros

Da sinistra: il Professor Andrea Lanza (Docente SDA Bocconi), Dr Alberto Mauro - Condirettore Generale Banca Popolare di Novara, Avv. Massimo Giordano - Assessore allo sviluppo economico della Regione Piemonte, Dott. Enrico Pazzali - Amministratore Delegato FieraMilano, Dr. Luca Castigliego - Presidente Spedapi in un momento del Talk Show

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trattativa commerciale. Noi comunque, a valle della distribuzione, cerchiamo di portare cultura e fare formazione. Il prodotto necessita di un intervento diretto da parte della produzione al momento di creare cultura, fare formazione, istruire i tecnici dei distributori ». Al termine dell’incontro tra produzione, distribuzione e agenti, c’è anche stato un interessante talk show che ha visto dialogare Massimo Giordano, Assessore allo sviluppo economico della Regione Piemonte, Domenico De Angelis, AD della Banca Popolare di Novara, Enrico Pazzali, AD Fiera Milano e Luca Castigliego, Presidente Spedapi (Associazione Spedizionieri delle Piccole e Medie Imprese). È stata un’occasione utilissima, tra l’altro, per parlare della Fiera Antonino E-tech, che giusto tra un anno ridarà vita alla Sala tanto attesa manifestazione di settore. A questo ABB proposito, interessatissimo, Domenico Bosatelli ha voluto aggiungere: «La fiera Intel era la prima al mondo; con il nuovo accordo con Fiera di Milano, disponibile e convinta, nascerà un sistema integrato di manifestazioni che riuniranno tutte le merceologie. E gli operatori esteri che arriveranno troveranno in un bacino unico tutti i prodotti dell’impiantistica. Certo è che queste nuove fiere avranno bisogno di grandi eventi e non dovranno essere una semplice esposizione. Saranno fiere globali di cultura dell’impiantistica. Per la promozione del prodotto, d’altronde, ci sono già le fiere territoriali». Positivo anche il commento di Ivan Mora, Direttore Vendite per l’Italia di Aros: «La FME, dopo diversi anni in cui ci è sembrata avere un ruolo secondario, grazie all’impegno del presidente Ferrari sta assumendo sempre più visibilità ed importanza. Per noi produttori, che affrontiamo il mercato spesso solo con una visione industriale, è molto importante avere un interlocutore che sia in grado di trasferirci Paolo Perino BTicino nel modo più ampio possibile, anche gli aspetti più strettamente legati agli approcci distributivi, logistici e commerciali. I consorzi, che sono un elemento insostituibile nella catena della distribuzione, assolvono ad altri compiti, certamente più “operativi”, ma che non possono rappresentare, a livello nazionale, un’univoca espressione politica di tutti i grossisti di materiale elettrico. Noi di Aros abbiamo sempre creduto nella distribuzione elettrica come miglior veicolo per la diffusione dei propri prodotti. Ne siamo stati ripagati, così come ne sono stati ripagati quei distributori che, negli anni, hanno creduto in noi. Secondo noi, però, è necessario che anche la distribuzione chiarisca i propri rapporti con le aziende produttrici: queste non possono, infatti, essere gestite e distribuite nello stesso modo, sia che rispettino la filiera sia che non la rispettino».

Aldo Bigatti Philips

Ivan Mervic Orieme

FEDERAZIONE

che è difficile parlare di ragioni e torto; forse bisogna parlare di opportunità. Se in questo momento la distribuzione non ride, non lo fa neanche la produzione; non mancano problemi di marginalità dovuti ad un terremoto che non è si è esaurito». D’accordo con la critica di Ferrari è, invece, Ivan Mervic (Orieme): «Ha ragione e lo dice da tempo. È vero che ci sono protagonisti (e non) che non la rispettano». Più articolata la risposta di Guido Gabetto (OBO Bettermann). Con un suggerimento: «Non voglio dare consigli, ma vorrei dire che puntualizzare – come spesso fa la Federazione, citando la pallina gialla – sostenendo che le imprese non rispettano la filiera, è parzialmente ingiusto. Ci sono tante imprese piccole, che non sono le cosiddette grandi sorelle, come la nostra ad esempio, che credono molto in questo messaggio e vi danno seguito. E si vede dai risultati: noi ci crediamo e paga. Qualche cenno a queste piccole aziende potrebbe essere utile: un ringraziamento per chi al contrario di quel che viene fatto dai big, ha sposato – e ne ha beneficiato – questa linea». D’accordo con la raccomandazione del Presidente è anche Andrea Bonetti (Conchiglia) che, rispetto alla novità dell’associazione, dice: «È un passo avanti perché così si coniugheranno le imprenditorialità singole e si farà meccanismo comune per far crescere la base. E che si possa leggere in maniera più unitaria un’attività che spesso viene banalizzata nell’acquistare e vendere materiali, oggi c’è molto di più». Da Aldo Bigatti (Philips) arriva, invece, un incoraggiamento a fare squadra: «È chiaro che sul mercato ci sono diverse impostazioni distributive. Credo che vinceranno gli attori che sapranno fare sistema, lavorare insieme. Queste opportunità si trasformeranno in valore se opereremo nella stessa direzione ed è lì che possiamo trovare valori aggiunti che possono essere recepiti e pagati dagli utilizzatori finali: ed essere un valore da distribuire tra tutti i partecipanti alla filiera. Vincerà chi saprà fare team». E Antonino Sala (ABB) sottolinea: «Sono circa dodici mesi che c’è uno spirito nuovo, si sta superando quel che è successo nel 2009 e anche una crescita del mercato contribuisce a rasserenare gli animi. La recessione ha spazzato molti dei margini di manovra, tutti stanno ripensando i motivi organizzativi e commerciali. L’innovazione sarà il segreto di un nuovo accordo perché, oltre a portare prodotti nuovi, darà possibilità di ragionare con margini un pochino più significativi. E questo, se non è andare a braccetto su tutto, è il miglior modo per migliorare i conti nostri e quelli dei nostri partner». Una risposta a Ferrari, sul rispetto della filiera, arriva infine anche da Paolo Perino (BTicino): «Credo che l’invito non riguardi noi, perché abbiamo sempre rispettato la filiera, non solo in termini di flusso fisico del prodotto, ma anche di

Guido Gabetto OBO Betterman

a cura della Redazione

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Tre auTografi fondamenTali per gli agenTi

Antonio Franceschi, Domenico Bosatelli e Giampaolo Ferrari firmano l’accordo

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Anche per gli agenti di commercio di ARAME, quella del 21 ottobre è stata una giornata da ricordare. Nella due giorni che ha visto coinvolta tutta la filiera elettrica, ad eccezione degli installatori, prima con Metel e poi con FME e produttori, uno spazio di tutto rilievo è stato dedicato a loro, con l’Assemblea nazionale annuale in mattinata, ma soprattutto nel primo pomeriggio, dopo che il dibattito tra Antonio Franceschi e Giampaolo Ferrari ha fatto da preambolo alla fatidica firma. Come ormai saprete, nell’occasione è stato apposto il prezioso autografo di Franceschi e Ferrari, ma anche di Domenico Bosatelli in qualità di vicepresidente ANIE, in calce al documento che regolamenta i rapporti tra Agenzie di Rappresentanza, Produttori e Distributori Grossisti. Era ora dirà qualcuno, meglio tardi che mai qualcun altro. In parole povere, d’ora in poi nei rapporti contrattuali tra produzione e agenzie ci sarà l’impegno a rendere equa la suddivisione

Lo storico accordo tra FME, ANIE e ARAME, pone fine al malessere causato dalla difficoltà nel riconoscere il lavoro svolto da parte degli agenti. Che ora potranno organizzare meglio la loro missione

delle provvigioni in modo da non danneggiare il distributore. In secondo luogo è sancito l’impegno di quest’ultimo a fornire ai produttori e alle agenzie i dati del venduto al costo, per famiglia di prodotto, in valore assoluto o percentuale, per ogni singola filiale o per provincia o CAP. Questi dati saranno comunicati ogni tre mesi, inizialmente, ma non è detto che la frequenza possa poi essere intensificata. Infine – ultimo, ma non ultimo - è sancito che proprio questa documentazione serva alla liquidazione delle provvigioni. Antonio Franceschi, presidente di ARAME, valuta ovviamente in maniera molto positiva tutto quanto accaduto: «È un accordo tra produzione, intermediazione (cioè gli agenti di Arame) e la distribuzione che impegna quest’ultima a fornirci trimestralmente i dati di fatturato suddivisi per regione. Questo fa sì che all’agenzia che presiede al territorio di una certa regione venga riconosciuto quel fatturato e, quindi, le relative provvigioni. Ma non finisce qui. Perché l’applicazione di questo accordo permette anche alla produzione di valutare il lavoro che fa l’agenzia in una determinata zona. Concede alla distribuzione una certa tranquillità, perché sa di non essere boicottata nelle zone dove non esiste l’ufficio centrale acquisti della distribuzione». Al di là dei dati tecnici, peraltro fondamentali, ci sono aspetti più sottili, ma comunque pregnanti, tra le righe di questo accordo. Prosegue Franceschi: «Sentiamo, quindi, che il nostro ruolo viene riconosciuto e premiato e in un’occasione come questa ne abbiamo avuto un’ulteriore dimostrazione. Per i miei associati c’è, perciò, un messaggio di ottimismo. E al termine di questa giornata sono molto soddisfatto».

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premesso che: - le ditte produttrici di materiale elettrico ed affini si avvalgono di agenzie di Rappresentanza (e/o filiali di zona) per la distribuzione dei propri prodotti alle unità di vendita locali dei distributori grossisti; - la fornitura di tali prodotti può avvenire sulla base di un unico contratto concluso con la centrale acquisti del distributore grossista interessato, anziché sulla base di singoli contratti con l’unità di vendita locale del medesimo distributore grossista; - che ciò ha comportato l’insorgenza di problematiche e controversie nella liquidazione della corretta provvigione dovuta alle agenzie di Rappresentanza, mancando la documentazione necessaria a documentare il fatturato realizzato dalla ditta produttrice nella zona in cui opera l’agenzia. tutto ciò premesso, - la Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche – anie; - la Federazione nazionale grossisti distributori di materiale elettrico – Fme; - l’associazione nazionale Rappresentanti agenti materiale elettrico – aRame; con la presente prendono atto dell’esistenza di tali problematiche e nel contempo condividono l’esigenza che la stessa, nel comune interesse, con procedure eticamente corrette, venga affrontata e risolta richiedendo ai propri ARAME ha, comunque, la fama di essere un’Associazione che si guarda anche intorno. Come detto, in contemporanea all’assemblea, in un’altra sala dell’albergo la FME viveva momenti decisivi. Che Franceschi commenta così: «Anche la rivoluzione in seno alla Federazione è per noi un vantaggio, perché ci permette di organizzare confronti continui tra le nostre sezioni regionali e le Associazioni regionali di FME. Perché i problemi nel rapporto con la distribuzione sono essenzialmente locali e difficilmente a carattere nazionale. E in questo modo possono essere più facilmente risolti”. Il terzo convitato alla “firma” è stato poi il Cavalier Domenico Bosatelli, che ha ricordato con affetto e aneddoti l’esordio della sua immensa carriera: da agente. Che negli anni Sessanta viaggiava in maniera davvero spericolata su e giù per l’Italia, con un carico di pensieri, parole e magari bugie ed una sfilza di mandati. Ai suoi ex colleghi, a proposito dell’accordo, ora dice: «Si crea un sistema di integrazione professionale tra industria e distribuzione. Il ruolo dell’agente è troppo importante e quindi questa firma lo integra ulteriormente; e serve a dare una corretta interpretazione dell’impegno professionale. È un accordo che è stato atteso tanto tempo, ma meglio tardi che mai. Farà gli interessi di tutti, prima di tutto perché fa l’interesse del merca-

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associati che, nei reciproci rapporti contrattuali, prevedano ogni opportuna soluzione per prevenire controversi in merito, con soddisfazione di tutti gli interessati. in particolare le parti convengono che i propri associati debbano prevedere: - che nei rapporti contrattuali tra ditte produttrici ed agenzie di Rappresentanza sia previsto l’impegno a rendere equa la suddivisione delle provvigioni in modo da non danneggiare in alcun modo il distributore grossista ovunque siano la propria sede e/o Filiali. lo stesso distributore grossista potrà chiedere chiarimenti alle ditte produttrici ed alle agenzie di Rappresentanza laddove si manifesteranno anomalie tali da compromettere la propria attività; - che nei rapporti contrattuali tra ditte produttrici e distributore grossista sia previsto l’impegno di quest’ultimo a fornire alla ditta produttrice Fornitrice ed alle agenzie di Rappresentanza o filiale interessate, i dati del venduto al costo, per famiglia di prodotto, un valore assoluto o percentuale, per ogni singola filiale o per provincia o Cap. il rendiconto firmato dal legale rappresentante che il distributore grossista fornirà, avrà cadenza trimestrale, e pertanto dovrà essere inviato entro il giorno 15 del mese successivo alla fine del trimestre (15 aprile, 15 luglio, 15 ottobre, 15 gennaio). alla fine del primo anno si valuterà la possibilità di renderlo mensile o bimestrale; - che nei rapporti contrattuali tra ditte produttrici ed agenzie di Rappresentanza, l’ammontare delle provvigioni, spettante all’agenzia di Rappresentanza possa essere liquidata alla luce della documentazione di cui al precedente punto 2.

to. Perché trasmette le virtù di un prodotto in termini di qualità, di prezzo, di funzionalità. E in questo contesto l’anello di congiunzione è sicuramente l’agente. Anch’io ho fatto l’agente ed erano tempi ben diversi. Si partiva a proprie spese, senza riconoscimento alcuno, e se vendevi prendevi le provvigioni, altrimenti nulla. Ci fosse stato un accordo del genere a quei tempi, sicuramente avremmo avuto più garanzie per il futuro, ma forse ci sarebbe stato meno incentivo e ci saremmo dati da fare un po’ meno». Ma, anche se la “firma” ha avuto il potere di oscurare ogni altra piega del dibattito, si è trattato nel complesso di una giornata molto positiva per gli agenti, cominciata di buon mattino con l’assemblea. Anche in questo caso la soddisfazione di Antonio Franceschi, Presidente degli agenti, è stata palese: «È stata senza dubbio una giornata molto positiva, con un grosso interesse anche per l’associazionismo della nostra categoria. Interessante anche il primo evento del pomeriggio, per il confronto con i distributori – che sono poi i nostri clienti – alla ricerca di quella collaborazione che a volte diventa anche competizione; che, però, ci deve aiutare a crescere insieme, a creare ricchezza per il comparto».

FEDERAZIONE

Regolamentazione dei RappoRti tRa agenzie di RappResentanza, pRoduttoRi e distRibutoRi gRossisti

(g.e.)

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Il ruolo della comunIcazIone nel mercato busIness

Antonio Bernardi, Editore della testata Commercio Elettrico, durante il suo intervento all’Assemblea FME

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La comunicazione svolge il suo più importante compito quando favorisce la creazione e la condivisione di valori identitari

L’informazione è un servizio che risponde all’esigenza del pubblico di conoscere ed è prodotta con un metodo controllato, in base ad un criterio di verità esplicito. Possiamo dire che l’informazione, in particolare, e la comunicazione, in generale, sono fattori di facilitazione nei processi di partecipazione alle strategie di sviluppo e rappresentano delle leve determinanti nei processi di “cambiamento”. Il riconoscimento ed il radicamento di questa funzione è per noi un obiettivo da raggiungere. L’Editore trova un ruolo ed una giustificazione nel valore aggiunto che riesce a perseguire. È un selezionatore di notizie e la sua autorevolezza la realizza solo nell’utilità che riesce a conferire. Nella realtà, infatti, troppo spesso il ruolo della comunicazione è subordinato ad altre necessità contingenti; si presta poca attenzione nel creare quella consapevolezza e condivisione che sono fondamentali per realizzare un generale progetto di trasformazione, oggi più che mai necessario. Un altro elemento da tenere in considerazione è costituito dalla differenza tra informazione e comunicazione. L’informazione viene intesa come movimento unidirezionale da un soggetto emittente ad uno o più riceventi, men-

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in occasione dell’assemblea Fme del 21 ottobre scorso, nell’intervento riservato all’editore di commercio elettrico, è stato comunicato l’accordo sottoscritto tra la Federazione e la storica testata commercio elettrico ed illustrato il progetto di comunicazione che vede come elemento centrale del 2011 la nascita di una Web tV Fme - commercio elettrico. attraverso una serie di strumenti e modelli differenziati quali internet, carta, Web tV, ecc., saranno identificate quelle azioni utili per creare un rapporto tra i soggetti della filiera, contribuendo alla crescita di un’opinione di settore consapevole delle proprie responsabilità e dei propri diritti, per facilitare una più ampia

e cosciente partecipazione ai processi di cambiamento. Sarà attivato per il settore del materiale elettrico un “osservatorio Permanente della comunicazione” (oPc), che avrà lo scopo di monitorare le varie componenti della filiera (in particolare, quello della distribuzione), coinvolgendo direttamente i singoli operatori quale fonte per la rilevazione delle loro esigenze informative e delle tendenze in atto, attraverso interviste e questionari che formeranno la base per l’analisi e lo studio che l’editore, in collaborazione con l’università cattolica di milano, (dipartimento della comunicazione), hanno in corso relativamente al settore “business”.

tre la comunicazione presuppone uno scambio circolare attivo tra mittente e destinatario; nel nostro caso siamo soggetti interposti. Da ciò nasce una relazione che, attraverso un dibattito, si manifesta in qualcosa di diverso, ma comune tra le parti: perché entrambe, con il loro vissuto e la loro identità, ne ridisegnano i contorni, raggiungendo una sintesi che racchiude un compromesso, in senso positivo, inteso come risultato di soddisfazione dei reciproci interessi. Non è pensabile che si ottenga un risultato positivo per qualcuno a discapito di altri. Si pensi quanto il rapporto tra produzione e distribuzione sia motivo di conflitto di interessi, pur appartenendo i due soggetti allo stesso settore e, quindi, entrambi interessati alla crescita del loro mercato. Attraverso la comunicazione, che affronta i temi critici e valorizza i punti di convergenza, si attiva una collaborazione verso un obiettivo comune, che superi la divisione dei singoli interessi di parte e trovi soddisfazione nella crescita dell’intero settore. Per una comunicazione produttiva e funzionale, il tema da affrontare è dunque legato alla qualità. A tale scopo abbiamo sottoscritto una convenzione con l’Università Cattoli-

ca di Milano, che ci affiancherà nella identificazione dei metodi più efficaci per rilevare e tradurre in linguaggio comunicativo le istanze che più interessano i protagonisti del settore, utilizzando gli strumenti di divulgazione più incisivi. La sfida, nella responsabilità di chi fa comunicazione e nell’utilizzo dei nuovi media, è una più efficiente circolazione delle informazioni tra i soggetti, utilizzando la comunicazione come strumento per avvicinare comparti altrimenti conflittuali. Ormai la convergenza di diverse tecnologie informatiche, unita alle potenzialità della rete, è sotto gli occhi di tutti. La stiamo verificando nel nostro quotidiano, anche se l’eccessiva offerta di opportunità non ha ancora definito modelli di riferimento su cui si possa tranquillamente investire. Le sperimentazioni o, per meglio dire, i tentativi in atto, evidenzieranno nel breve periodo i modelli vincenti.

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Progetto globale di comunicazione

antonio bernardi

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Poiché già lo scorso anno quelli di Metel avevano preso gusto agli effetti speciali, grazie allo strepitoso cartoon filmato che aveva divertito (ma soprattutto fatto riflettere) la platea, questa volta la banda Casanova & Co. ha voluto premere sull’acceleratore. E così sin dall’arrivo degli invitati – cioè il meglio del mondo del commercio elettrico – nella location nella quale si era dato appuntamento per l’annuale Evento (con la maiuscola tassativa), si è potuto registrare il fenomeno del “restare a bocca aperta”. Vale perciò la pena, prima di passare ad argomenti più concreti, segnalare “il luogo”, cioè il trentunesimo piano del grattacielo ex Pirelli (detto il Pirellone), sede della Regione Lombardia, come il posto ideale per un appuntamento speciale: un panorama mozzafiato a 360 gradi su Milano e la Lombardia che, per il mercato elettrico, vale da sola il 18,5 per cento (se si resta nei meri confini geografici) del panorama nazionale. Il cielo ha voluto poi che questa giornata memorabile fosse destinata ad un tramonto da cartolina: manco si fosse a Santorini. Veniamo al dunque: ogni anno Metel fissa il punto della situazione. Quella del 20 ottobre era la settima occasione. La creatura di Giorgio Casanova e soci continua a crescere ed inevitabilmente dai grandi numeri, esponenziali, dei primi anni si è passati ad un progresso più ragionato, di nicchia. Insomma, Metel non è più un bambino che cresce di giorno in giorno, ma un ragazzino che marcia felicemente verso la maturità. A dirlo non è il semplice snocciolarsi degli anni, ma quei numeri che ovviamente sono il sale della quotidianità nel commercio, anche se

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nel caso di Metel è opportuno parlare anche di “cultura”. Gli “aficionados” della prima ora ne parlano ormai come i vecchietti del Far West: “Noi ci abbiamo creduto subito”. Ma la realtà è che oggi il mondo Metel è così esteso che da quei pochi che tra di loro si danno storicamente del “tu” si è passati ai tanti che magari neppure si conoscono e dunque doverosamente esordiscono dandosi del “lei”. Per questo settimo episodio della saga Metel, il gruppo di via Govone ha dunque preparato un vassoio di novità tanto variegato nella possibile scelta, quanto appetitoso nella proposta. Al punto che è praticamente doveroso scegliere tutto. «In questi anni», ci spiega Giorgio Casanova, direttore commerciale di Metel, «si è capito che lo standard più è usato da tutti più dà benefici. Le novità che abbiamo presentato questa volta,

Dai recenti successi agli ambiziosi programmi per il futuro. Il progetto continua a crescere nei risultati e nel numero di associati. E ora pensa di allargare la propria influenza sugli installatori

EVENTI

TrenTuno piani di concreTezza; MeTel seMpre più su

Evento Metel

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IntegrarsI col sIstema bancarIo

Un rIsparmIo da 2,7 mIlIonI

Alberto Mauri (MauriGroup): «aumentando la qualità del dato, i benefici che già utilizziamo e abbiamo dal sistema avranno un fattore esponenziale. Il più interessante e concreto a breve sarà un’integrazione con il sistema bancario, che con le nuove modalità di pagamento richiede tempi brevissimi e automatismi come quelli che metel mette a disposizione e che potranno essere di grande beneficio».

basta con I fax

Enrico Viscardi (La Quinta P): «c’è ancora tantissimo lavoro da fare. occupandomi del progetto sui cavi so che praticamente si parte da zero. c’è la possibilità di ridurre di 2,7 milioni di euro il saving di cui la filiera può beneficiare utilizzando il flusso di documenti: farlo è a dir poco fondamentale».

cI credIamo da sempre Guido Gabetto (OBO Bettermann): «È un sistema che funziona benissimo. noi che lavoriamo con moltissimi grossisti abbiamo goduto di una riorganizzazione strutturale dell’attività e delle risorse che non è banale, ma reale. abbiamo ancora molti partner distributori che ci inondano di fax e il nostro desiderio è che si cerchi di sensibilizzarli ulteriormente».

però, facilitano ulteriormente l’uso dello standard perché si parla di qualità e del suo incremento, ma soprattutto di progetti di collaborazione, come il sistema di “designazione cavi”, che dovrebbe portare ad una svolta decisiva se produttori e grossisti riusciranno a formulare un accordo in termini produttivi per entrambi. A questo punto sogno che i nostri clienti che hanno maggiori problemi con l’integrazione del ciclo completo dell’ordine, li risolvano tutti: il che significherebbe il raggiungimento del massimo dell’efficienza. E, quindi, siamo soddisfatti della collaborazione che riusciremo ad instaurare con loro. Noi abbiamo i servizi per farlo. Avevo un sogno, ma credo sempre più che possa diventare realtà: che Metel possa diventare un linguaggio di comunicazione universale, contribuendo a trasformare il settore dell’elettrico e dell’illuminazione in un’eccellenza anche per l’integrazione dei sistemi informativi». Spesso Casanova cita come uno slogan il passaggio dei costi dei documenti lavorati grazie a Metel da 59 a 10 euro, insomma con un risparmio di quasi cinquanta euro. Questa volta, però, il direttore commerciale ci tiene ad arricchire lo slogan di significati: «Se, ad esempio, moltiplichiamo questa cifra per un milione di ordini, facilmente sappiamo che valore potrebbe essere ridistribuito sulla filiera. Non dico la

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cifra, che però è facile da calcolare. Non mi pare poco: e tutto questo è il frutto del lavoro, delle intuizioni, di un gruppo nel quale operano meno di dieci persone. Io mi auguro che presto l’impegno ci porti a far crescere questa squadra al punto da dover affittare anche il secondo piano dello stabile di via Govone, dove c’è la nostra nuova sede». Da tempo ormai esiste un filo doppio che lega Metel con il Politecnico di Milano. Chiariamo subito: è stata l’Università a cercare Metel, una volta capita l’importanza del lavoro svolto. Tra queste due entità, comunque, si è instaurato un rapporto che funziona al meglio ed è essenziale per lo sviluppo delle proposte. Alessandro Perego è il personaggio che la platea Metel ha imparato a conoscere in questi anni. Un suo succinto curriculum recita: “Gestione dei Sistemi Logistici e Produttivi e Logistica Integrata nel Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale. È docente nelle aree Supply Chain Management e E-business e gestione dell’ICT in numerosi corsi master del MIP Politecnico. È codirettore degli Osservatori della School of Management del Politecnico sui temi dell’E-business e gestione dell’ICT (ad esempio, RFID, B2b, B2c). Svolge attività di ricerca in area Supply Chain management ed E-business”.

Aldo Brigliano (DME): «siamo con metel sin dall’inizio e ci allineeremo alle novità che sono state presentate in occasione dell’evento. c’è ancora chi, pur credendoci, utilizza solo marginalmente metel; è difficile capire perché non facciano totalmente questo passo culturale. perché metel dà davvero vantaggi. e sarà meglio che aumentino anche i fornitori che fanno il ciclo continuo».

“...Metel non è più un bambino che cresce di giorno in giorno, ma un ragazzino che marcia felicemente verso la maturità...”

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pensIero comUne

InteressantI nUove proposte

Giorgio Perego (O.Erre): «noi siamo in linea con il pensiero di metel e ne condividiamo tutti gli obiettivi. stiamo implementandone sempre di più l’uso per essere in linea con quello che è il prodotto di filiera».

Gian Luca Marchi Boschini (Schneider Electric): «siamo stati tra i primi utilizzatori di metel; e lo usiamo per altissime percentuali di righe d’ordine. Interessanti le nuove proposte, anche se mi rendo conto che c’è ancora molto da fare perché altri aderiscano al sistema. e quindi bisogna intensificare gli sforzi perché sempre più componenti della filiera partecipino».

Bernardo Bonetti (Scame): «le nuove proposte non stupiscono: noi seguiamo da sempre il cammino di metel e siamo nel terzetto di aziende che per l’indice di qualità è al cento per cento. Insomma, abbiamo attivi tutti i servizi che consente metel. I nostri partner hanno quindi la possibilità di acquisire tutte le informazioni possibili».

Insomma, è la persona giusta al posto giusto. Il suo giudizio è didascalico: «La crescita di Metel è nei fatti: più soci, più documenti scambiati, ma soprattutto sta lavorando su progetti innovativi che sono, prima di tutto, l’estensione delle logiche verso altri pezzi della filiera e mi riferisco soprattutto alla direzione verso valle, cioè verso gli installatori. In secondo luogo, va verso progetti di collaborazione più che di semplice automazione dell’esecuzione. Che possono realmente portare del valore aggiunto ben superiore all’efficienza che già si crea scambiandosi i principali documenti del ciclo dell’ordine». La parte più attesa dell’Evento era ovviamente quella in cui Giorgio Casanova ha dato un senso ai tanti nuovi loghi che il mondo elettrico ha scoperto nella giornata al Pirellone. «Cominciamo dal sistema di qualità, cioè un indice di come viene utilizzato Metel. Sarà pubblico sia per i produttori, sia per i distributori. L’obiettivo finale è far capire alle aziende a quale livello sono rispetto ai loro competitor: il discorso vale per i produttori come per i distributori. Per i primi cominceremo dal listino, per i secondi basandoci sullo sviluppo del documento dell’ordine. Poi ci rivolgiamo alla qualità con il documento/fattura. Oggi non abbiamo un semplice manuale di tracciati, ma verità molto più importanti con i nostri manuali, unici per certi

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punti di vista. D’ora in poi daremo un servizio di qualità sulla fattura: sarà possibile caricarla sul Web e il sistema dirà se segue le regole del nostro manuale oppure dove andranno apportate le modifiche. C’è poi lo sviluppo dei servizi di statistiche EDI. Quando un’azienda inizia con Metel, lo fa con uno, due, tre partner. Noi mettiamo a disposizione delle aziende la possibilità di confrontare il dato numerico del documento scambiato in Metel con il dato cartaceo. Si ha così traccia di un’evoluzione mensile del traffico EDI rispetto a quello cartaceo». Per concludere, le parole soddisfatte del presidente di Metel, Carlo Carrara: «L’Evento è stato di successo, oltre le più rosee aspettative. Reduci da un anno abbastanza duro, che ha visto la partenza del più grosso progetto. Gli utenti, in termini di risposta, di partecipazione, di consenso, ancora una volta ci hanno voluto premiare. Il mercato non vive un momento roseo, ma le difficoltà gravi del 2009 sembrano superate e c’è anche qualche piccola crescita. Metel continuerà ad aiutare nella ricerca di quelle efficienze ormai indispensabili alle aziende produttrici e distributrici».

EVENTI

per noI È cento per cento

giancarlo emanuel

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L’ufficio deLLe nuove idee: daLL’intuizione aL progetto

Da sinistra a destra: Filippo Cannata, Rossana Pedrali e Gianluca Tosi

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Vita facile, ma soprattutto bella e comoda quella che attende il progettista, l’installatore e l’architetto che avrà la fortuna di cercare una soluzione ai propri problemi di impiantistica con i consulenti di MauriPlus. MauriPlus, il nuovo polo tecnico MauriGroup, essendo nelle condizioni di chiudere il cerchio, di offrire una soluzione a tutto tondo, non solo chiama in causa i contributi di tanti donatori di pensiero, ma soprattutto espande la propria proposta tramite la multispecializzazione, risol-

Nasce un team che ha come core business l’esplorazione di nuove strade, a fianco di progettisti, architetti, installatori per la creazione di progetti ricchi di valore distintivo in grado di offrire soluzioni efficienti e nuovi scenari multidisciplinari

vendo ogni problematica all’interno di un unico ambiente. MauriPlus, un think tank, un pensatoio al servizio del cliente, che vuole offrire soluzioni efficienti: il tutto possibile non più soltanto grazie alla luce, ma in virtù di tutto quanto ci si può mettere intorno e dentro. Dalla domotica al system integration, dall’illuminazione a LED alle reti in fibra ottica, alle energie rinnovabili. Questo nostro viaggio alla scoperta di MauriPlus, presentata al pubblico il 6 ottobre scorso, inizia dunque con le parole di chi non è all’interno di Mauri, ma è stato chiamato per dare il proprio contributo in termini di idee innovative. Ecco, quindi, un lighting designer, Filippo Cannata, che spiega così la sua consulenza: «Il motivo per cui sono qui è cercare un’evoluzione del semplice progetto illuminotecnico. Insomma, occorre fare un passo in avanti». La storia professionale di Filippo Cannata è lui stesso a raccontarla, proprio per spiegare che cosa può accadere ora: «Io sono un lighting designer e mi occupo di luce da vent’anni. Mi interfaccio continuamente con altre professionalità di tipo ingegneristico, sociale e architettonico e in questo caso riuscire a portare all’interno dell’azienda più professionalità significa far evolvere il progetto architettonico e quello di illuminazione. Significa agevolare gli ingegneri elettrici e gli integratori di sistemi in un lavoro di coordina-

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mento che non è più, come sarebbe potuto accadere in passato, un lavoro disgregante. C’è chi ha detto che la strada migliore per i futuro è inventarselo ». Ecco nascere, come abbiamo detto in precedenza, il gruppo di lavoro, il pensatoio: «Abbiamo così unito professionisti di discipline diverse», spiega Cannata, «per farli lavorare sul medesimo progetto, ma spostando l’asse dalla tecnologia all’uomo». Come è stato più volte spiegato nel corso della serata di presentazione, MauriPlus è un pensiero in evoluzione che si colloca in uno spazio, un ufficio high tech: scrivanie e computer attraverso i quali materializzare le idee. Lo spiega al meglio Gianluca Tosi, direttore esecutivo di MauriPlus: «Il nostro è un polo tecnico integrato, costituito da professionisti che mettono la loro conoscenza tecnica al servizio di un progetto integrato. Questo significa, quindi, che non si parlerà più di un progetto illuminotecnico diviso da un progetto domotico, ma si parlerà di un progetto unico. Questo è un modo in più per dare al cliente una risposta a 360 gradi e per fare emergere tutte quelle situazioni che nascono a livello progettuale, di cui il cliente non è magari a conoscenza. Rendiamo palese quello che per lui è latente». Rossana Pedrali, direttore commerciale di MauriPlus, sa bene che il lavoro di squadra infine non può che premiare e, dunque, dà i giusti contorni e significati a quella che è l’ultima creatura in casa Mauri: «Questo è il nuovo polo tecnico; ma è di più, è un ufficio trasversale a tutta l’azienda, che vede riunite in sé le competenze di coloro che sviluppano impianti elettrici e di coloro che consigliano impianti illuminotecnici: tra le due competenze, l’approccio in ottica di

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DISTRIBUZIONE

MauriPlus è un pensiero in evoluzione che si colloca in un ufficio high tech

integrazioni di sistemi ha reso necessario l’inserimento di una figura dedicata al settore domotico avanzato, con competenze che abbracciano anche il settore Audio Video System». Ma perché, ci chiediamo infine, un’azienda come MauriGroup sente il bisogno di dare voce a nuove idee? Bisogna saper tendere l’orecchio ed ascoltare anche la domanda che arriva dall’esterno. Il cliente ha sempre ragione, si diceva un tempo. Ma ora si può aggiungere che il cliente ha, oltre che delle esigenze, anche pensieri, desideri, aspettative ai quali l’esperto può dare forma. «La nostra azienda», conclude Rossana Pedrali, «non ha mai perso l’abitudine di ascoltare il mercato e recepire con la massima sensibilità e attenzione tutte le sue richieste. MauriPlus è, quindi, un punto d’arrivo ed un punto di partenza. Un punto d’arrivo, perché raccoglie tutte le esigenze, espresse e inespresse, di una clientela sempre più dinamica, aggiornata e fortemente interessata all’innovazione tecnologica. Di partenza, perché contiene tutte quelle competenze professionali che vanno ad interpretare l’innovazione tecnologica nel modo più efficace possibile. Racchiude al suo interno il know how più avanzato ed evoluto messo a disposizione del cliente in forma semplice e fruibile». Giancarlo Emanuel

L’eleganza dell’impianto elettrico

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ImpIantI dI allarme IntrusIone

L’Italia continua ad essere tra i primi posti nella classifica europea dei furti e delle rapine nelle abitazioni, staccando di gran lunga nazioni come la Francia, dove tali eventi superano di poco i 500.000 l’anno. Secondo la ricerca Rur/Censis: “Municipium 2008”, tra il 2005 e il 2008, il 25% dei cittadini italiani ha subito un furto in casa, mentre era assente, e un ulteriore 6,9%, mentre era presente. Un impianto di allarme intrusione

Tra potenzialità e scarsa preparazione del mercato, spesso domanda ed offerta faticano a comprendersi reciprocamente, complice anche la sofisticazione dei sistemi

coinvolge aspetti primari e delicati perché legati alla privacy ed alla sicurezza delle persone. Il contesto è chiaro, ma spesso domanda ed offerta faticano a comprendersi reciprocamente, complice anche la sofisticazione dei sistemi e la scarsa preparazione dell’utilizzatore finale e, qualche volta, anche degli addetti ai lavori o presunti tali. L’ufficio tecnico del distributore e del grossista o anche qualche consiglio

Un tempo, per proteggersi si ricorreva solo alle protezioni passive. Oggi, più semplicemente, ci si può affidare ad una protezione di tipo attivo, vale a dire l’installazione di un impianto di allarme intrusione

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Progettazione Dopo aver acquisito le richieste del cliente ed effettuato i necessari sopralluoghi per conoscere gli elementi generali del progetto, è necessario effettuare: - la definizione degli obiettivi di sicurezza; - l’analisi del rischio; - l’individuazione delle misure di protezione; - la stesura delle logiche gestionali del sistema. installazione L’installazione deve essere effettuata da un’azienda in possesso dell’attestato di riconoscimento dei requisiti tecnico/professionali della Camera di commercio, dell’industria, dell’agricoltura e dell’artigianato e, quindi, in grado di rilasciare tutte le dichiarazioni previste dalla legislazione vigente. Un’ulteriore garanzia di qualità nella fase d’installazione, oltre al minimo di legge, è costituita dalle ditte installatrici che partecipano al programma volontario di registrazione IMQ, che possono anche rilasciare una certificazione di conformità, oltre alla sempre dovuta Dichiarazione di Conformità secondo D.M. 37/08.

Collaudo Il collaudo, inteso come verifica del funzionamento dell’impianto, deve essere effettuato dall’installatore, il quale deve assicurare che le prestazioni ottenute siano quelle di progetto e, comunque, conformi con il tipo di impianto commissionato e quindi realizzato. doCumentazione e istruzioni Per l’uso A collaudo positivo effettuato, l’installatore dovrebbe consegnare al cliente la documentazione finale costituita da: - documentazione as built dell’impianto realizzato; - distinta dei materiali utilizzati; - manuale di manutenzione con modalità e periodicità; - rapporto delle verifiche effettuate: - dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola d’arte (D.M. 37/08); nonché istruire il cliente sull’uso dell’impianto e consegnare i manuali di installazione e utilizzazione dei dispositivi utilizzati. garanzia Il consumatore, trattandosi di un “bene da fare o da assemblare”, ha diritto di vedersi riconosciuti i benefici previsti dal Decreto legislativo n. 24/2002 (che recepisce la Direttiva europea 1999/44/ CE), il cui principio fondamentale stabilisce che il consumatore ha diritto di acquistare un bene conforme alle sue

TECNICA

chiaro al banco possono fare la differenza. La fornitura, l’installazione e la gestione non possono prescindere da una serie di fasi ben definite.

Obblighi impOsti dal d.m. 37/08 Il D.M. 37/08 regola l’attività impiantistica e non impone requisiti particolari ai prodotti. L’articolo 8 del D.M. 37/08 prescrive che il committente affidi i lavori esclusivamente ad imprese abilitate; la violazione è specificamente sanzionata. L’utilizzatore ha l’obbligo pertanto di esaminare il certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico/professionali dell’azienda installatrice, per verificare che sia abilitata a realizzare gli impianti di cui alle lettere “a” e “b” del D.M. 37/08. Per poter esercitare alcune attività impiantistiche, è fondamentale possedere precisi requisiti tecnico/professionali. Il legislatore prescrive, nel già citato D.M. 37/08, che il certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico/professionali, venga rilasciato dalla Camera di Commercio, indicando l’attività impiantistica per la quale il soggetto richiedente viene abilitato. Sono abilitati all’installazione degli impianti di allarme intrusione tutti i soggetti che possiedono i requisiti tecnico/professionali previsti per l’esecuzione degli impianti elettronici in genere (articolo 1, lettera b). Pertanto, gli artigiani o le imprese abilitate diversamente, ad esempio solo per gli impianti elettrici (articolo 1, lettera a) non sono autorizzati a realizzare impianti di allarme intrusione, né a rilasciare la prescritta Dichiarazione di conformità. Anche la diffusione di questo articolo può essere un valido strumento all’informazione degli installatori e dei clienti per una migliore comprensione reciproca.

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Un po’ di ordine terminologico Antifurto Generalmente con il termine antifurto vengono identificati sia gli impianti di allarme intrusione, sia quelli antieffrazione. In entrambi i casi, si tratta di impianti attivi di protezione che generano l’intervento umano. Sicurezza fisica È la protezione delle risorse (entità, beni, valori, impianti, persone, ecc.) che rientrano nell’attività presa in esame, con lo scopo di: • non ridurre il contenuto patrimoniale; • garantire la continuità nell’erogazione del servizio; • dare strumenti alla sicurezza logica. La sicurezza fisica si persegue attraverso strumenti o risorse di struttura sia passive, sia attive e, talvolta, anche umane. Difesa passiva Talvolta sicurezza passiva o strumenti passivi di sicurezza. In quest’ottica rientrano nella definizione di difesa passiva tutti quei sistemi, manufatti, dispositivi, apparecchiature che hanno le funzioni di: • resistere nel tempo agli attacchi eversivi; • costituire un deterrente fisico. Difesa attiva Talvolta sicurezza attiva. In quest’ottica, rientrano nella definizione tutti i dispositivi, congegni, apparecchiature e apparati che hanno lo scopo proprio di: • rilevare e segnalare automaticamente l’evento eversivo; • attivare la risorsa umana; • limitare l’influenza della componente uomo nel processo di sicurezza attraverso un’azione di controllo del suo operato. Sicurezza integrata L’insieme della sicurezza che si persegue con l’applicazione delle diverse difese fisiche, passive, attive, umane, fra loro integrate e intercorrelate. Nota: quando alla sicurezza integrata va ad aggiungersi la copertura assicurativa, si parla, in taluni casi, di sicurezza globale. Resistenza nel tempo La resistenza nel tempo non è legata a valori assoluti in quanto la difesa offerta dalla misura dipende dall’organizzazione del pronto intervento a seguito del verificarsi di una condizione di allarme e dalla sorveglianza umana. La difesa è una funzione del tempo d’intervento ed è, quindi, variabile in funzione del sistema di protezione complessivamente impostato. Impianto di allarme intrusione Complesso di apparecchiature idonee a rivelare e segnalare un tentativo di indebita intrusione. Già detto anche ufficialmente antintrusione, ora più propriamente di allarme intrusione in quanto, in realtà, non impedisce l’intrusione, ma ne dà semplicemente l’allarme Impianto antieffrazione Impianto preposto a rivelare e segnalare tentativi di scasso volti al superamento di barriere fisiche.

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aspettative, sia in termini di durata, sia di caratteristiche e funzionalità. manutenzione Per garantire un funzionamento adeguato, sarebbe opportuno che ogni impianto fosse oggetto di manutenzione periodica. La manutenzione preventiva dovrebbe prevedere almeno un intervento programmato di controllo annuale. La manutenzione correttiva deve prevedere gli interventi necessari per la messa a punto o la sostituzione dei componenti guasti, a seguito di malfunzionamenti dell’impianto segnalati dall’utilizzatore. Configurazione degli imPianti di allarme intrusione Lo schema a blocchi di un impianto di allarme intrusione si compone di quattro elementi: - la centrale; - i dispositivi di rivelazione; - le interconnessioni; - i segnalatori di allarme. Centrali Le centrali, anche se sempre più sofisticate, restano, sotto un profilo fisico/logico destinate semplicemente a ricevere le segnalazioni dai rivelatori di campo e, dopo averle elaborate, attivare, in funzione di programmi prestabiliti, i dispositivi di segnalazione d’allarme locale o remoto. Rivelatori I rivelatori costituiscono le apparecchiature destinate a recepire i fenomeni fisici conseguenti a tentativi di furto, effrazione, intrusione, ed a convertirli in segnali elettrici (tabella 1). Per una corretta scelta del rivelatore occorre tener conto, oltre che del campo applicativo, dei possibili disturbi presenti che possono determinare falsi allarmi. Dopo aver individuato il campo applicativo del rivelatore, la scelta deve essere fatta tenendo in considerazione dei seguenti parametri, oltre al costo, l’adattabilità ad altri elementi eventualmente già presenti nell’impianto e le garanzie di presenza sul mercato della ditta costruttrice: - la sensibilità; - il campo di variabilità delle tensioni di alimentazione; - la stabilità nel tempo, anche in relazione alle variazioni stagionali;

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Dispositivi di segnalazione I dispositivi di segnalazione di allarme si dividono in: - dispositivi di allarme locale (generalmente sirene autoalimentate); - dispositivi di allarme remoto. Rientrano tra questi ultimi i dispositivi

ottici, acustici ed integrati, che comprendono i trasmettitori per il collegamento su portante fisica ed i trasmettitori per il collegamento a mezzo di onde radioelettriche. Un impianto di sicurezza affidabile non può limitarsi ad avere solo apparati di allarme locale, ma deve disporre anche di un dispositivo di segnalazione a distanza dell’evento. situazione normativa La più immediata soluzione alla risposta alle esigenze di affidabilità intrinsecamente richieste ad un componente e ad un impianto di allarme intrusione si trova negli strumenti normativi, che classificano anche convenzionalmente le prestazioni dei prodotti da utilizzare, definiscono i modi con cui si devono realizzare gli impianti e ne certificano la rispondenza ai criteri di sicurezza. Il Comitato tecnico che gestisce le Norme del settore è il CT 79, che ha per titolo: “Sistemi di rilevamento e segna-

ClassifiCaziOne dei rivelatOri in base alla funziOne Operativa tipo di protezione

Puntuale e lineare

Di superficie

Di volume

rivelatori barriere a fotocellule barriere a infrarossi attivi barriere a microonde barriere a ultrasuoni sensori inerziali cavi microfonizzati cavi a effetto radar cavi a effetto di campo tubi sensori contatti (rivelatori magnetici)

Tabella 1

TECNICA

- la vita media; - le dimensioni e la robustezza; - gli accorgimenti antimanomissione; - la facilità d’installazione; - la facilità di taratura; - la possibilità o meno di effettuare test di funzionamento; - le necessità manutentive. Poiché il settore della sicurezza utilizza, in misura sempre crescente, le tecnologie elettroniche e dell’Information Technology, stanno prepotentemente affermandosi rivelatori dotati di microprocessore, con proprie capacità di elaborazione, originando sottosistemi integrati costituiti dalla centrale e dai rivelatori intelligenti.

maglie di protezione sensori inerziali microfoni a rumore microfoni a vibrazione rivelatori microfonici di rottura vetri sistemi capacitativi sensori termici rivelatori multifunzione intelligenti dispositivi a infrarossi passivi dispositivi a microonde dispositivi a ultrasuoni rivelatori luce rivelatori fumo - calore video con sensori dispositivi integrati a doppio effetto (rivelatori combinati) rivelatori a microonde e variazione di campo rivelatori a microonde intelligenti

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Tabella 2

situaziOne nOrmativa pubblicazione

anno

titolo

norma Cei

impianti e sistemi di allarme antintrusiOne e antirapina CEI 79-3

1998

Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione Norme particolari per gli impianti antieffrazione e antintrusione

79-3

CEI CLC/TS 50131-7

2004

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme antintrusione e antirapina - Parte 7: Guide di applicazione

79-41

appareCChiature per sistemi antintrusiOne e antirapina CEI 79-2

1998 + A1:2010

Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione Norme particolari per le apparecchiature

79-2+ V1

reQuisiti di sistema CEI EN 50131-1

2006 + A1:2010

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina – Parte 1: Prescrizioni di sistema

79-15+ V1

rivelatOri CEI EN 501312-2

2008

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina – Parte 2-2: Requisiti per rivelatori a infrarosso passivo

79-53

CEI EN 501312-3

2009

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina – Parte 2-3: Prescrizioni per rivelatori a microonde

79-57

CEI EN 501312-4

2008

Sistemi di allarme -Sistemi di allarme intrusione e rapina – Parte 2-4: Prescrizioni per rivelatori combinati a infrarossi passivi e a microonde

79-54

CEI EN 501312-5

2009

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina – Parte 2-5: Requisiti per i rivelatori combinati a infrarossi passivi e a ultrasuoni

79-58

CEI EN 501312-6

2009

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina – Parte 2-6: Prescrizioni per contatti (magnetici)

79-59

CEI CLC/TS 50131-2-7-1

2010

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina – Parte 2-7-1: Rivelatori di intrusione Rivelatori di rottura vetro (acustici)

79-61

CEI CLC/TS 50131-2-7-2

2010

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina – Parte 2-7-2: Rivelatori di intrusione Rivelatori di rottura vetro (passivi)

79-62

CEI CLC/TS 50131-2-7-3

2010

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina – Parte 2-7-3: Rivelatori di intrusione Rivelatori di rottura vetro (attivi)

79-63

apparati di COntrOllO e indiCaziOne CEI EN 50131-3

2009

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina Parte 3: Apparati di controllo e indicazione

79-60

CEI CLC/TS 50398

2003

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme combinati ed integrati -Requisiti generali

79-39

CLC/TS 50398

2009

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme combinati ed integrati - Requisiti generali

dispOsitivi di segnalaziOne CEI CLC/TS 50131-4

2008

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina – Parte 4: Dispositivi di segnalazione

CEI EN 50131-4

2010

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina Parte 4: Dispositivi di segnalazione

79-52

sistemi senza fili CEI EN 501315-3

2007 + A1:2009

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina – Parte 5-3: Requisiti per il collegamento di apparecchiature che utilizzano tecnologia in radiofrequenza

79-50+ V1

alimentatOri CEI EN 50131-6

2008

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina – Parte 6: Alimentatori

79-27

sistemi di generaziOne di fumO CEI EN 50131-8

2010

Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina – Parte 8: Generatori e sistemi di generazione di fumo per applicazioni di sicurezza

79-64

generale CEI EN 61082-1

44

2007

Preparazione di documenti utilizzati in elettrotecnica – Parte 1: Regole

3-36

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nuOva guida Cei impianti di allarme intrusiOne

lazione per incendio, intrusione, furto, sabotaggio e aggressione”. Attualmente sono in vigore Norme di origine europea (identificate dalla sigla EN oppure TS nel caso si tratti di una Specifica Tecnica) ed altre esclusivamente nazionali, che coprono aspetti non ancora trattati dalle Norme europee (tabella 2). I principali riferimenti per la realizzazione degli impianti di allarme intrusione in ambito sia industriale, sia civile, sono le Norme CEI 79-2 e 79-3. La prima si occupa, in particolare, delle apparecchiature, la seconda degli impianti. Per quanto attiene le apparecchiature, la Norma 79-2 definisce, oltre alle prove sulle apparecchiature, i requisiti e le prestazioni: - comuni a tutte le apparecchiature (costruzione, protezione contro i contatti accidentali, protezione contro i disturbi di carattere elettrico e magnetico); - dei rivelatori, delle centrali, delle apparecchiature di allarme acustico e luminoso, degli organi di comando, degli organi di registrazione, dei gruppi di alimentazione, degli apparati di centralizzazione, degli inviatori di messaggi. Questa Norma è in fase di profondo cambiamento, perché è in atto un processo di allineamento con le Norme europee della serie EN 50131. La Norma CEI 79-3 si occupa, invece, della progettazione, installazione e collaudo degli impianti:

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- i criteri di progetto di un impianto antieffrazione e di allarme intrusione; - i requisiti delle interconnessioni e degli impianti di teletrasmissione degli allarmi; - i criteri di progetto di un impianto di televisione a circuito chiuso; - il livello di prestazione per gli impianti antieffrazione e di allarme intrusione mediante un procedimento matematico di calcolo; - il collaudo degli impianti; - la manutenzione degli impianti. Anche per gli impianti, la Norma articola la prestazione su tre livelli, mediante un metodo che attribuisce ad ogni sottosistema costituente l’impianto un valore numerico in funzione della consistenza, delle caratteristiche degli apparecchi installati e dell’esecuzione dell’impianto stesso.

TECNICA

Il mercato potenziale dei sistemi di allarme intrusione è importante, ma nell’80% dei casi la decisione di installare un impianto avviene solo dopo aver subito un furto, probabilmente in ragione per lo più della scarsa consapevolezza da parte dei non addetti ai lavori dei vantaggi che se ne possono avere. Allo scopo di colmare questo gap, potrebbe essere utile far riferimento alla nuova edizione della Guida divulgativa che il CT 79 del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) ha in corso di pubblicazione con un messaggio informativo più semplice e destinata ad un insieme di lettori più ampio degli utilizzatori delle Norme. Uno strumento di raccordo tra committenti, progettisti ed installatori di impianti di allarme intrusione con l’ambizioso obiettivo di contribuire a migliorare la qualità degli impianti installati. La Guida si propone di chiarire in termini comprensibili al grande pubblico quali sono gli elementi fondamentali che identificano un buon impianto di allarme intrusione. Essa si rivolge a coloro che intendono proteggere in modo adeguato la propria abitazione o la propria attività e che devono, quindi, decidere quale impianto di allarme intrusione fare installare: i committenti. Un committente che conosce gli elementi chiave di un buon impianto di allarme intrusione è in grado di meglio valutare le proposte del mercato. È rivolta ai progettisti ed agli installatori di tali impianti che possono utilizzarla quale strumento divulgativo per aiutare i loro clienti a scegliere un buon impianto tra quelli che essi offrono, adeguato alle esigenze del committente.

prof. ing. angelo baggini dipartimento di ingegneria industriale università degli studi di bergamo angelo.baggini@unibg.it ing. franco bua eCd engineering Consulting and design milano - pavia franco.bua@ecd.it

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AltA protezione

Andrea Sorri, Country Manager di Axis Comunication

Luigi Bernardi, AD Bosch Security System Italia

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I numeri spaventano: secondo alcune statistiche, ogni 2 minuti avviene un furto in una abitazione, 70 abitazioni su 1000 in un anno. Dalle ultime rilevazioni ISTAT risulta che in Italia ci sono 13 milioni di edifici, dei quali 11 a scopo abitativo, con 2,5 abitazioni di media per edificio: sono 27 milioni di abitazioni, delle quali 21 milioni con almeno una persona residente (proprietaria o in affitto) con beni e affetti da tutelare; 6 milioni di abitazioni non usate con continuità (per lo più seconde case e sono quelle più a rischio); 2 milioni di edifici contenenti fabbriche, uffici, negozi, alberghi e attività di vario genere. A occhio e croce, almeno 50 milioni di unità. Di queste, solo il 7÷8% è dotato di sistema di sicurezza: un mercato potenziale vastissimo, con alcune decine di migliaia di persone che potrebbero acquistare un sistema di allarme intrusione per la propria casa. Basta fare la proposta giusta. Le sbarre di un cancello, un’alta recinzione, una cassaforte possono essere, secondo una diffusa percezione di sicurezza, protezioni più che sufficienti. Ma ogni luogo può essere violato anche se ben protetto, ogni cosa può essere sottratta anche se ben custodita, ogni persona può essere esposta al pericolo di atti criminosi. Poiché la sicurezza di un ambiente si basa sull’equilibrio fra le difese passive e quelle attive, ben vengano porte blindate, grate alle finestre, serrande di sicurezza e tutti quegli ausili “fisici” capaci di impedire o, comunque, mettere in difficoltà chi tenta di introdursi in un edificio. Ma se hanno tempo a disposizione, i ladri riescono ad aprire qualsiasi blindatura. Al contrario, la difesa attiva ha lo scopo di dissuadere l’intruso; l’installazione di un sistema di sicurezza consente di avere a disposizione un efficace rimedio contro la delinquenza. Dunque, per poter stare tranquilli, occorre un sistema che sia sicuro, flessibile, personalizzabile e, soprattutto, a prova di ladro. È anche importante che i sistemi di difesa siano

Il furto è uno dei reati più diffusi in Italia e la prevenzione è ormai un’esigenza fondamentale. Il parere di importanti operatori

immediatamente percepibili in fase di sopralluogo da parte dei malviventi. L’esperienza, infatti, insegna che possono costituire un valido deterrente, tale da indurre i malintenzionati ad indirizzare l’attenzione verso obiettivi più vulnerabili. È, infatti, provato che installando un sistema di sicurezza si riducono del 60% le probabilità di subire un furto, quasi che la presenza di una sirena e di un impianto di allarme scoraggi i malintenzionati. Purtroppo non basta scoraggiarli: è indispensabile installare un sistema realmente efficace, che dia tranquillità e sicurezza. Oggi è possibile, con costi d’installazione che ogni giorno si riducono e tecnologie sempre nuove, che garantiscono l’efficacia della rilevazione e l’assenza di fastidiosi falsi allarmi. È opinione comune che un impianto sia un sistema complesso. Nella realtà, l’evoluzione tecnologica tende sempre più alla semplificazione e all’integrazione dei sistemi e delle tecnologie, in grado di assicurare elevati livelli di sicurezza e caratterizzati da semplicità e facilità di utilizzo e istallazione. L’andamento deL comparto Giungono da più parti notizie di stagnazione, e anche di flessione, di questo mercato. Pare che in perenne attesa della ripresa economica siano, infatti, molto contenuti gli investimenti in sicurezza degli acquirenti tradizionali: delle industrie, alle prese con la quadratura dei bilanci; dei commercianti, che si tengono il vecchio impianto, installato in tempi migliori. Per esempio secondo quanto ha dichiarato Florindo Baldo, Presidente di Anciss, Associazione italiana sicurezza ed automazione degli edifici (ANIE Confindustria) a Roma alla conferenza stampa della presentazione del libro/ricerca: “Le donne e la sicurezza”, della Fondazione Enzo Hruby – il 2009 si è chiuso con un calo di quasi il 5% in valore del volume d’affari complessivo (tabella 1). E con un crollo del 25,4% delle vendite dei sistemi di allarme intrusione e

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Tabella 1

Sicurezza e automazione degli edifici: andamento del Settore 2009/2008 variazione %

Mercato interno

-3,5

Fatturato

-4,8

Esportazioni

-23,0

Importazioni

-31,7

Fonte: ANIE/Anciss

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cato, dell’evoluzione dei prodotti, del rapporto con il distributore di materiale elettrico. A proposito della situazione economica del settore, sono in molti a confermare l’andamento interessante della videosorveglianza. Per esempio, Andrea Sorri, Country Manager di Axis Comunication, afferma: «Dal nostro punto di vista è molto positivo. Il mercato pare apprezzare sempre di più la qualità della nostra offerta. La convergenza su IP non accusa rallentamenti, siamo molto ottimisti». Anche secondo Arles Salvadori, Responsabile Vendite BPT Group (Brahms), all’interno del comparto sicurezza, l’unico settore che presenta una crescita costante e incoraggiante per il futuro è la videosorveglianza, grazie alla continua introduzione di nuove tecnologie, quali la videosorveglianza su IP, i nuovi standard di risoluzione HD e megapixel, i nuovi sensori Pixim, ecc. «Le innovazioni richiedono la formazione di nuove figure professionali o una maggiore preparazione degli attuali operatori di settore, con un relativo incremento del lavoro. In previsione di queste evoluzioni, Brahms ha deciso di investire su una sempre più vasta offerta di prodotti, introducendo nuove figure professionali che seguano da vicino il mercato ed i nostri clienti». Anche per Paolo Maggiolo, Marketing Manager di Elvox, ed Ermanno Lucci, Responsabile Offerta Commerciale di Hager Sicurezza, in linea di massima il trend si presenta leggermente positivo, in virtù di una richiesta sempre interessante nell’ambito della videosorveglianza. Molto soddisfatto è Franco Villani, Direttore Commerciale BTicino: «L’offerta dell’azienda è orientata all’utenza domestica e al piccolo e medio terziario, con soluzioni che si integrano nella domotica. Sia il settore dei sistemi antifurto, sia quello del videocontrollo presentano un ottimo andamento, che ha ampiamente assorbito la stasi del 2009 e che offre buone prospettive anche per il futuro». Viceversa, per Marco Soriano, Responsabile Commerciale Dias, nel primo semestre dell’anno in corso si è confermata la tendenza negativa del 2009, con forti sofferenze, in particolare per i margini delle aziende, a causa anche di accentuate pressioni sui prezzi. «I primi mesi dovrebbero chiudersi con un calo del fatturato intorno al 4,5÷5% circa, ma con migliori prospettive per la chiusura dell’anno. Purché riprenda a crescere il comparto immobiliare». Anche per Daniela D’Amico, Responsabile Marketing di Marss, ci troviamo in una fase di sofferenza del mercato, che cerca di riprendersi dalla brusca frenata avuta nello scorso anno, soprattutto sul fronte dell’allarme intrusione. Infine, il parere di Ivan Mangialenti, Business Development Manager Building di Schneider Electric: «Per il 2010 vengono segnalati timidi segnali di ripresa, in particolare per le azien-

Arles Salvadori, Responsabile Vendite BPT Group (Brahms)

Franco Villani, Direttore Commerciale BTicino

DOSSIER • SICuREzzA

dei sistemi di monitoraggio centralizzati. Sempre per il 2009, da fonte Databank-Cerved Group, risulta che il mercato dei prodotti per la sicurezza ha subito una contrazione del 12÷15 per cento e che quello dei sistemi per la sicurezza una riduzione del 1,5÷3 per cento. I dati indicati nella tabella 2, elaborati da Anie/ Anciss, mostrano la variazione di tendenza dei singoli segmenti nel periodo 2007-2009. Come si vede, il mercato della sicurezza è molto articolato e l’andamento dipende dalla specifica tipologia d’installazione: allarme intrusione, controllo accessi, videosorveglianza, automazione degli edifici. ecc. Ma le cose sembra che stiano cambiando: il primo semestre del 2010 ha rivelato un trend in crescita, in particolare per il mercato della TVCC, e le previsioni – secondo alcuni – sono di un ulteriore miglioramento nel secondo semestre, con una probabile chiusura positiva per il 2010. Insomma, il trend sembra stabilizzarsi, ma un ritorno ai valori pre crisi pare che non sia prevedibile nel breve periodo. In effetti, in Italia il mercato della security ha buoni margini di sviluppo. La richiesta generica di sicurezza della popolazione è, infatti, in crescita, come confermano la particolare attenzione riservata a questo tema dalle istituzioni e i sondaggi degli Istituti di ricerca. Abbiamo chiesto a importanti operatori del settore che cosa pensano della situazione di mer-

Donato De Biasi, CCTV Product Manager Comelit

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Una speciale attenzione è dedicata alle garanzie sul fronte dell’informazione per chi transita in aree videosorvegliate, che devono essere segnalate

a propoSito di privacy i sistemi di videosorveglianza trattano dati personali come la voce e l’immagine, cioè informazioni riferite ad una persona identificata o identificabile. le dimensioni assunte dal fenomeno, soprattutto grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, hanno spinto il garante ad intervenire per individuare un punto di equilibrio tra esigenze di sicurezza, prevenzione e repressione dei reati, e diritto a riservatezza e libertà delle persone. la materia è stata regolata da due provvedimenti generali del garante, emanati rispettivamente nel 2004 e nel 2010, che contengono prescrizioni vincolanti per tutti i soggetti che intendono avvalersi di sistemi di videosorveglianza e precise garanzie per la privacy dei soggetti i cui dati vengano eventualmente raccolti e trattati con questi sistemi. l’ultimo provvedimento, quello dell’8 aprile 2010 (pubblicato in gazzetta ufficiale n. 99 del 29 aprile 2010) sostituisce ed integra il precedente, tenendo conto anche delle possibilità offerte dalla nuove tecnologie. una speciale attenzione è dedicata alle garanzie sul fronte dell’informazione per chi transita in aree videosorvegliate (sempre obbligatori i cartelli informativi, salvo nel caso di telecamere installate a fini di sicurezza pubblica) e ai limiti per la conservazione dei dati raccolti, che può superare le 24 ore solo in casi particolari (per esempio indagini di polizia e giudiziarie). de che producono anche per i mercati esteri. Dal nostro punto di osservazione del mercato possiamo confermare che le applicazioni di videosorveglianza presentano sicuramente delle dinamiche più interessanti rispetto alle altre applicazioni». A livello di previsioni, i nostri interlocutori sono concordi: si aspettano un riassestamento del mercato della sicurezza, grazie ad una domanda che si prevede in crescita. Insomma: un cauto ottimismo, perché i driver per la ripresa ci sono e si possono tra l’altro ricercare in settori quali risparmio energetico e sostenibilità ambientale del sistema edificio. Questo implicherà un riassestamento delle regole di mercato nel prossimo periodo. Le evoLuzioni La sicurezza sta vivendo il necessario processo innovativo, che investe a cascata il fronte tecnologico e quello delle competenze, richiedendo agli operatori del settore di ampliare i propri orizzonti professionali e di mettere in campo capacità e conoscenze integrate. Vediamo che i sistemi diventano ogni giorno più pratici e facili da gestire per l’utente finale, più versatili e affidabili e, per quanto riguarda gli installatori, maggiormente controllabili anche da postazione remota, qualità che facilita il compito di assistenza e, di conseguenza, migliora il servizio d’assistenza offerto al cliente finale. Per il Direttore Commerciale BTicino: «La miniaturizzazione elettronica nel campo della TVCC sta portando alla diffusione di soluzioni semplici e poco invasive, facili da installare e da gestire, capaci di avvicinare al mercato ampie fasce di clientela». Poiché il mondo della sicurezza è sempre di più IP-based, si stanno sviluppando non solo soluzioni integrate di sicurezza, ma anche soluzioni

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integrate di tutte le applicazioni di automazione dell’edificio. I cambiamenti tecnologici di maggior rilievo vedono l’integrarsi tra allarme intrusione e video: non più sistemi diversi capaci di interagire tramite interfacce, bensì un sistema unico in grado di integrare nativamente l’impianto d’allarme e il sistema video. Afferma il Responsabile Commerciale Dias: «L’integrazione sempre più forte tra i diversi impianti dell’edificio, soprattutto ai fini del risparmio energetico, favorisce anche l’integrazione della sicurezza e della videosorveglianza, che possono vantare da anni ormai una forte sinergia con Internet con il trasferimento, ad esem-

pio, di dati e immagini via Web. uno sviluppo che avrebbe maggiori sbocchi se venissero dedicate alla banda larga risorse finalmente adeguate. Direi che una tendenza emergente è la centralizzazione di segnali e comandi in ambedue le direzioni in un display accattivante, wireless, e facile da usare». Anche per Schneider Electric il mondo della sicurezza è, sempre di più, IP-based: «Le reti di comunicazione basate sullo standard Ethernet/IP hanno fatto la loro apparizione in questo settore alcuni anni fa e stanno prendendo piede sempre di più, in particolare nelle applicazioni di videosorveglianza. Questa tendenza sta portando allo sviluppo non solo di soluzioni integrate Tabella 2

Sicurezza e automazione degli edifici: variazione del fatturato dei Singoli Segmenti nel periodo 2007-2009 Settori 2007/2006

tendenza 2008/2007

Antincendio Allarme intrusione

4,8

2,8

-2,4

7,5

8,1

-7,8

Allarme intrusione e sistemi di monitoraggio centralizzati

0,5

0,2

-25,4

Controllo accessi

2,5

2,7

-5,8

TVCC

17,8

18,0

5,1

Building Automation

2,5

2,9

0,5

Totale

5,7

5,8

-4,8

2009/2008

Fonte: ANIE/Anciss

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un’itaLia sensibiLe aL tema L’interesse è forte e ben distribuito, dato che in tutto il Paese si registra un diffuso allarme sociale. Secondo gli intervistati, nel panorama nazionale si riscontra omogeneità nelle esigenze di sicurezza, anche se in alcuni casi il mondo della distribuzione è meno coinvolto dal settore sicurezza, laddove esistono importanti realtà di distribuzione specializzata. Ma l’Italia si differenzia a seconda dei gusti e delle tendenze per quanto riguarda le tecnologie da utilizzare. Si può anche parlate di tempi differenti: sicuramente ci sono aree dove determinate tematiche si avvertono prima rispetto ad altre, ma il processo evolutivo/innovativo è innescato ovunque. Non dimenticando che indubbiamente la distribuzione si differenzia in base alla densità di popolazione e all’industrializzazione del territorio. È indeciso sull’argomento il Responsabile Commerciale Dias, che ipotizza che ci sia maggiore interesse per la sicurezza laddove si trovi una maggior concentrazione di attività produttive e terziarie, come nel Nord e nel Centro Italia. È, invece, in disaccordo il dottor Luigi Bernardi, AD Bosch Security System Italia: «Le nostre regioni hanno specificità e modalità operative sensibilmente differenti, e la filiera per l’approvvigionamento e la posa in opera delle soluzioni tecnologiche per la sicurezza riflette anch’essa costumi divergenti». iL distributore Il grossista, nello svolgimento della sua attività, ha interesse a fornire anche un servizio di marketing ai propri clienti installatori: migliorando la loro professionalità può aumentare le vendite, ridurre i problemi, fidelizzare il cliente e aumentare il proprio budget. Perché i successi di vendita sono, in definitiva, un buon termometro dell’adeguatezza di un’attività. È consapevole che per lavorare in questo settore è necessario investire nella formazione dei propri uomini vendita, per far sì che si possa fornire prodotto a valore aggiunto e non semplice prodotto. La collaborazione con le aziende fornitrici è, quindi, fondamentale per raggiungere questo obiettivo. Non solo il mondo della produzione sta evolvendo verso nuove tecnologie e nuove soluzioni, ma anche il mondo della distribuzione sta cambiando: il mercato della sicurezza, in particolare della videosorveglianza, sta determinando un forte interesse per una concreta possibilità di business. Nei confronti del distributore, i produttori si occupano della corretta conoscenza tecnica di base, che permette una scelta di prodotto ragionata e, in alcuni casi, indipendente dalla leva del prezzo, oggi sempre più determinante nelle

Marco Soriano, Responsabile Commerciale Dias

Paolo Maggiolo, Marketing Manager Elvox

DOSSIER • SICuREzzA

di sicurezza, ma anche di soluzioni integrate di tutte le applicazioni di automazione dell’edificio, in particolare presso la clientela più orientata all’innovazione». Spiega il Country Manager di Axis Comunication: «Dal punto di vista tecnologico, l’adozione degli standard HDTV per la videosorveglianza è l’innovazione più immediata da recepire. Ma dentro la custodia della telecamera c’è moltissimo: l’evoluzione è paragonabile a quella dei PC. Tra le più recenti evoluzioni, possiamo citare funzioni come quella per la gestione del corretto funzionamento della telecamera (autodiagnosi, autorecovery, antimanomissione) e per l’analisi del video a bordo della telecamera (antioffuscamento, motion detection, oltrepasso di linee virtuali, conta persone, ecc.)». Aggiunge il Responsabile Vendite di BPT Group: «Nei settori della videosorveglianza e del controllo accessi possiamo sottolineare due importanti evoluzioni tecnologiche: nel primo la tecnologia IP, oggi sempre più vicina alla standardizzazione con ONVIF e PSIA, e nel secondo la tecnologia RFID». Si riferisce sempre alla videosorveglianza Donato De Biasi, CCTV Product Manager Comelit: «Assistiamo ad una continua crescita tecnologica; la maggiore, però, è proprio quella relativa al settore TVCC, con l’introduzione massiccia delle telecamere con analisi del movimento a bordo e delle telecamere Megapixel, con conseguente migliore qualità di visione e registrazione». Anche per il Marketing Manager di Elvox, l’evoluzione del settore elettrotecnico è continua, ma lo è in special modo nel comparto TVCC, che presenta uno dei più elevati tassi di innovazione. I vari player sono concordi su un fatto: l’evoluzione dei prodotti è molto più rapida rispetto alle normative che ne disciplinano l’utilizzo. A conferma di ciò, basta ripercorrere l’evoluzione della normativa sulla privacy, dal decalogo del 2000 al provvedimento dell’8 aprile 2010, che ha finalmente risolto una serie di dubbi. Spesso le elevate prestazioni degli apparati si sono scontrate con il legittimo diritto alla privacy dei cittadini, senza che alcuna Norma intervenisse a tutela. Oggi, senza dubbio, il quadro normativo ha stabilito un po’ di ordine e una maggiore qualità delle installazioni, nel rispetto del D.M. 37/08.Aggiunge in proposito Marco Soriano: «È il caso che gli operatori del settore approfondiscano la conoscenza delle normative sulla tutela della privacy. Ce n’è davvero necessità». Secondo Ivan Mangialenti, stiamo assistendo ad evoluzioni per quanto riguarda la normativa e il progressivo completamento delle specifiche Norme di prodotto/sistema, mentre il settore continua a soffrire dell’assenza di una certificazione degli installatori/integratori.

Ermanno Lucci, Responsabile Offerta Commerciale Hager Sicurezza

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forniture. Non sempre il risparmio permette di ottenere un buon risultato. È anche fondamentale mettere a disposizione dei professionisti della security non solo semplici prodotti, ma anche e soprattutto prodotti e sistemi assistiti da servizi adeguati, che vanno a vantaggio anche dell’utente finale. Se puntano sulla propria formazione, i distributori possono essere essi stessi dei consulenti nei confronti dell’installatore. È per questi motivi che i nostri interlocutori precisano la volontà di curare il livello di conoscenza dei loro clienti distributori realizzando corsi di formazione per il loro personale, proponendo ampia documentazione commerciale e tecnica e garantendo un supporto all’attività di vendita. Per esempio, BTicino fornisce supporto operativo al lavoro dell’installatore, assicurando un efficiente servizio di progettazione e preventivazione tramite call center per TVCC, domotica e videocitofonia, nonché la disponibilità di software specifici. Comelit, per creare cultura di prodotto nel canale, propone corsi a diversi livelli (venditori dei grossisti, banconisti, ufficio tecnico del grossista) e corsi per installatori; inoltre, gestisce dalla preventivazione al collaudo ed al service dei sistemi attraverso i propri uomini, tecnici di area e 42 centri assistenza per il territorio italiano. In sintesi: la formazione come passo obbligato per far conoscere ed avvicinare i clienti/partner alle nuove tecnologie. un impegno apprezzato? Forse sì, forse un po’, forse no. Sono divergenti i pareri sull’interesse e l’apprezzamento dell’impegno profuso dai produttori del settore. Positivo il parere di Arles Salvadori, per il quale l’andamento del mercato, in particolare l’interesse per la videosorveglianza, ha creato una concreta possibilità di business. Per Franco Villani, la distribuzione di materiale elettrico apprezza il valore aggiunto che BTicino fornisce all’intera filiera, assicurando nuove opportunità di lavoro e margini aggiuntivi. Ribadisce Donato De Biasi: «Chi in passato ci ha ascoltati e seguiti, impegnandosi in questo settore, sta iniziando a raccoglierne i frutti, soprattutto in questi momenti di crisi in cui altri settori del mercato elettrico sono crollati». Soddisfatto anche Ermanno Lucci, che riconosce come il mondo della distribuzione sia molto attento al settore, ma rileva che «talvolta il grossista rischia di perdere l’obiettivo di fornire un servizio adeguato all’installatore. Questo è causato dalla riduzione dei magazzini che nel mondo della sicurezza rischia di penalizzare la vendita dell’impianto. La sicurezza è una vendita “in toto”: quando l’installatore chiede l’impianto lo vuole tutto nella sua interezza e subito pronto per l’installazione, mentre ultimamente si veri-

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ficano situazioni in cui la mancanza di prodotti inficia e compromette la vendita dell’impianto». Viceversa, Andrea Sorri fa presente che i due mondi – quello dell’industria e quello della distribuzione – sono ancora molto lontani. Anche Luigi Bernardi crede che la maggior parte del mondo distributivo non sia al momento in grado di valutare l’impegno profuso. Ma, «i pochi esempi disponibili sinora dimostrano che, quando la richiesta del partner commerciale è genuina, in quanto proveniente da precisi presupposti di mercato, il risultato degli sforzi di formazione da parte nostra e di apprendimento da parte del distributore è estremamente positivo e documentato da successi di vendita». Cauto, infine, Marco Soriano, che si augura che l’impegno sia apprezzato. Ed esprime un’opinione, quasi un consiglio: «Crediamo in una precisa e trasparente strategia. Pensiamo che convenga a tutti fidelizzare i clienti, creare sul territorio ove si opera un’immagine ed una credibilità della propria azienda tali che siano uno sbarramento all’entrata di competitor che lavorano ormai solo sul prezzo». confLittuaLità di canaLe? In molte aree la distribuzione elettrica sta lentamente assorbendo la distribuzione specializzata. La scarsità di domanda del mercato delinea un panorama nel quale l’installatore elettrico aggiunge le soluzioni complete al proprio portafoglio di offerta, prima esclusivo appannaggio degli specialisti. Ogni canale di vendita ha le proprie caratteristiche, che lo denotano con specificità: condizioni commerciali, servizio pre vendita, distribuzione, servizio post vendita, assistenza tecnica, possibilità di rappresentare o meno parte di una più ampia fornitura di impianto, con diverse competenze che contraddistinguono gli attori. Solo in alcuni rari casi abbiamo rilevato delle possibili sovrapposizioni, perché i nostri intervistati si rivolgono a fasce di clientela differenti da quelle dei distributori specializzati in sicurezza, distinguendo e caratterizzando i prodotti e, quindi, i relativi canali di vendita. Poiché la conflittualità di canale non fa bene a nessuno, tanto meno a chi sta guidando una migrazione tecnologica verso soluzioni più evolute, tutti tendono a porre in atto politiche e strategie commerciali ben chiare e trasparenti. Ben definita l’opinione che il Business Development Manager Building di Schneider Electric ha su questo delicato aspetto: «Alcuni distributori di materiale elettrico stanno cercando di entrare nel mercato dei prodotti più sofisticati, scontrandosi con gli storici distributori specialisti. Fino ad oggi, i successi più visibili di questo approccio sono limitati al settore residenziale. Di contro, è necessario non spostarsi troppo verso le applicazioni che richiedono una forte

Daniela D’Amico, Responsabile Marketing Marss

componente consulenziale, perché si potrebbe snaturare il ruolo tradizionale del distributore». comunicazione e informazione: iL punto In generale, nel cliente finale non esiste ancora un’aspettativa precisa e indirizzata verso una specifica tipologia di impianto. Proprio di recente, la citata ricerca “Le donne e la sicurezza”, condotta da Astra Ricerche per la Fondazione Enzo Hruby, ha dimostrato come le famiglie italiane, pur essendo disposte a spendere per la protezione della casa e dei familiari, con un aumento recente di circa il 13% di acquisti di impianti di allarme intrusione, dichiara di avere scarsi contatti con i tecnici della sicurezza, di non sapere a chi rivolgersi quando occorre decidere come e cosa installare in casa. La maggioranza delle donne non conosce installatori di security. Bisogna, però, riconoscere che, rispetto al passato, oggi l’utente è più informato sulle offerte che il mercato propone, sulle nuove tecnologie e sui prezzi medi, grazie alla sempre maggiore diffusione di Internet. Anche per quanto riguarda gli installatori, assistiamo ad una fase di ricambio generazionale che vede le nuove leve molto attente alla comunicazione, soprattutto a quella multimediale. Molte aziende, quindi, stanno investendo profondamente su tutto ciò che riguarda il Web e la multimedialità. «Il problema riguarda la qualità dell’informazione che l’utente riceve», puntualizza la Responsabile Marketing di Marss, Daniela D’Amico. Sostiene però Paolo Maggiolo: «C’è ancora molto da fare, la crescita futura sarà su due fronti: da una parte aumenteranno le attività di formazione e le relazioni con chi progetta e installa impianti TVCC; dall’altra parte l’utente sarà sempre più esigente, formulando richieste calibrate sulle proprie necessità».

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Le strategie distributive La strategia principale indicata dagli intervistati consiste nel fornire supporto e collaborazione per fare cultura insieme nei confronti dell’installatore: una cultura impiantistica e tecnologica, perché i tempi dell’innovazione sono veloci e le nuove proposte nel mondo della sicurezza sono all’ordine del giorno. Tutte le importanti aziende puntano sulla formazione e sulla sensibilizzazione dell’intero comparto. In più, viene guardata con particolare attenzione la ricerca di un prodotto di qualità, che sappia andare incontro alle esigenze del cliente e che si distingua per innovazione, praticità, versatilità. Il tutto unito all’efficienza del servizio tecnico e alla preparazione degli uomini che operano sul mercato. In effetti, gli importanti investimenti in risorse umane che le aziende hanno messo in campo potranno consentire di proporre prodotti sempre più innovativi e performanti. A tutto ciò si aggiungono una selezione mirata della proposta e una politica commerciale ad hoc, che eviti le possibili conflittualità di canale, semplificando l’installazione e la programmazione. iL rischio, La sceLta, L’utente Per scegliere il sistema d’allarme, bisogna identificare le reali esigenze di sicurezza, l’ubicazione, la concentrazione e la vicinanza di altre case. Come importante è considerare se la casa sia lasciata per lunghi periodi incustodita e si trovi in una zona isolata.

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Ivan Mangialenti, Business Development Manager Building Schneider Electric

Le vie d’accesso e di fuga che possono facilitare il ladro sono maggiori in una villa unifamiliare rispetto ad un appartamento; nei condomini, di contro, ci sono balconi e pluviali, la continuità dei tetti, box e garage sotterranei e una scarsa protezione degli androni e delle parti comuni. Quando si parla di sistemi di allarme intrusione, soprattutto nel settore residenziale, sono due le principali esigenze del consumatore: estrema facilità d’uso e attenzione per il design delle apparecchiature, una caratteristica che sta diventando sempre più importante. E, nel momento di scegliere una tastiera o una centrale, la richiesta è che si integri con lo stile dell’abitazione: nessuno vuole più le vecchie tastiere, i vecchi centralini, le vecchie sirene. Insomma un’innovazione che si manifesti anche nel bell’aspetto. È sì indispensabile tenere conto dei rischi, delle abitudini, della tipologia della casa, dei costi di gestione dell’impianto di sicurezza, ma anche, perché no, dell’estetica della casa, fattore spesso importante e da non trascurare. una buona conoscenza delle caratteristiche dei prodotti da proporre è il supporto necessario per trovare le soluzioni adeguate alle esigenze del cliente: la migliore carta da giocare in fase di preventivo o progetto di un impianto. Nel mare delle tante proposte occorre un faro che orienti il navigante e lo indirizzi con professionalità verso soluzioni su misura, studiate accuratamente e con un elevato contenuto tecnologico. Vediamo dunque la tecnica, le specifiche e le peculiarità degli impianti e dei prodotti antifurto, per potersi orientare verso quel prodotto che sia il migliore per ogni particolare esigenza.

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Per Luigi Bernardi, la comunicazione relativa alla sicurezza rivolta al distributore elettrico non è in questo momento veramente rappresentativa dell’offerta di mercato, per ora polarizzato verso elementi “tradizionali” dell’attività del settore elettrico, nel quale al momento il comparto sicurezza è marginale. Però aggiunge: «Non dubito che già a partire dall’immediato futuro gli spazi dedicati e la qualità dell’informazione relativa aumenteranno in modo importante». Tanto Donato De Biasi, quanto Ivan Mangialenti, sono del parere che le attività di comunicazione e informazione siano fondamentali, ma ritengono anche che, in generale, l’utente sia poco informato. Aggiunge Mangialenti: «Sono necessari una maggiore cultura e un approccio più concreto all’argomento, e questo sia da parte di noi vendor, sia da parte dell’informazione in generale. Spesso l’azione di comunicazione è concentrata verso i prodotti e le tecnologie, mentre la sicurezza richiede un approccio integrato, che guardi anche alla difesa passiva, alle procedure, all’organizzazione. Spesso vengono trascurati proprio quei fattori che possono determinare il successo o meno di un progetto».

roberto corti

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ABB: centrAle di sicurezzA

Le caratteristiche tecniche e funzionali previste dalle recenti normative per i sistemi di antintrusione senza fili sono ormai specifiche della centrale di sicurezza DomusLink, unità di controllo e comando del sistema DomusTech di ABB. Con la certificazione IMQ Livello 1, sistemi di sicurezza “senza fili”, risponde a tutte le caratteristiche tecniche e funzionali previste dalle più recenti normative per i sistemi antintrusione senza fili. La centrale gestisce da 40 a 152 dispositivi identificati singolarmente, affiancando gli apparati di antintrusione (rivelatori a contatto magnetico o ad infrarossi, sirene, telecomandi, tastiere), quelli relativi alla sicurezza (rilevatori di fumo, di perdite d’acqua, di fughe di gas) ed all’automazione domestica (attuatori, prese volanti, cronotermostati) ed i medaglioni di soccorso adatti per tutelare le persone anziane o sole. Grazie alla presenza di una batteria a tampone, è in grado di segnalare la mancanza e il ripristino dell’energia elettrica nell’abitazione. La sicurezza della centrale viene, inoltre, garantita da un’unità GSM, che gestisce fino a dieci numeri telefonici cui inviare eventuali segnali di allarme, sia in sintesi vocale, sia tramite SMS; consente, infine, di ricevere comandi provenienti da apparecchi telefonici fissi o mobili.

ABicontrol: sistemA domotico su Web

comelit: prestAzioni che durAno nel tempo

Nessun software da installare. Questa è la grande novità del sistema Kalì di Abicontrol, che può essere programmato direttamente da touch screen o con un computer connesso con un cavo di rete attraverso un qualsiasi browser (Internet Explorer, Firefox, ecc.). Semplice, comodo, veloce ed intuitivo, ma tecnologicamente perfetto, il sistema si collega ai dispositivi da controllare e comandare utilizzando più sistemi di comunicazione, per adattarsi ad ogni esigenza installativa. Dispone di una soluzione che integra un particolare modulo di potenza a basso consumo e di dimensioni ridotte (ILPS, Innovative Low Power Solutions), che permette i vari collegamenti senza dover stendere cavi in quanto utilizza per la comunicazione gli stessi conduttori dell’impianto esistente. Dalle installazioni più modeste, a quelle più sofisticate, questo sistema si adatta alle esigenze dei clienti e consente la gestione di tutte le più classiche configurazioni di una casa domotica, con un grande vantaggio: la facilità d’istallazione, la versatilità nella gestione, la semplicità nell’utilizzo. Gestire antintrusione, automazione tapparelle e tende, aperture, luci, termoregolazione, carichi elettrici, scenari, risparmio energetico, gestione impianti tecnologici, video sorveglianza e irrigazione con questo sistema diventa estremamente semplice.

La qualità costruttiva si percepisce al tatto, rendendo il DVR serie Highend 49836 adatto ad ogni sistema dove è necessario garantire “prestazioni che durino nel tempo”. Registrazione in Full HD garantita dal nuovo DSP ISP 1000 self-developed, dedicato ad apparecchiature di sicurezza, che utilizza un Codec H.264 dalla massima fruibilità in rete senza rinunciare ad immagini in registrazione di elevata qualità. Il DVR risponde completamente a tutte le esigenze di sicurezza in applicazioni dove sono requisiti importanti le molteplici modalità di visualizzazione, il back up attraverso le porte iSCSI e SATA, la tecnologia S.M.A.R.T. e il Watermarking.

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Ave: lA FormA elegAnte dellA sicurezzA

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Nell’ambito della tecnologia RFID, ASE presenta i nuovi lettori RFID della linea BlueBox per applicazioni in ambito sia OEM, sia industriale. Per il settore wireless, i visitatori potranno visionare per la prima volta i nuovi prodotti della STE, basati sulla tecnologia SPX, di dimensioni e consumi estremamente contenuti. In particolare, verranno presentati dispositivi per produrre tag attivi in soluzione OEM e per monitorare reti di sensori in modo wireless. una parte dello stand sarà poi destinata ad ospitare chi intende verificare le prestazioni e l’elevata precisione di conteggio offerta dai nuovi sensori conta persone della IEE. Il sistema IEE impiega un sensore di visione che utilizza una particolare tecnologia brevettata, 3D-MLI Sensor, basata sul principio ottico denominato “Time of Flight”, che misura l’intensità modulata della luce. Il sensore di visione può avere diverse applicazioni nel settore della sicurezza, grazie alla visione 3D. Ad esempio, può essere utilizzato per la sicurezza accessi aeroporto, o nella sorveglianza, dove è utile poter controllare il numero delle persone in passaggio, la classificazione dei bagagli o di oggetti abbandonati.

La nuova tastiera con comandi a sfioro e l’innovativo inseritore a trasponder rappresentano le ultime soluzioni legate alla gamma di funzioni Ave Touch, appartenente alle Serie civili Sistema 44. Moderna e sofisticata, la nuova tastiera realizzata con la tecnologia Ave Touch (il sistema modulare a scomparsa con comandi a sfioro che coniuga elevate prestazioni, tecnologia all’avanguardia e design elegante) soddisfa esigenze di elevata qualità e sicurezza domestica, offrendo tuttavia la massima facilità d’uso dell’impianto antintrusione. Fornita con la raffinata placca in cristallo Ave Touch, nel colore bianco o nero lucido, la tastiera con tasti a sfioro retroilluminati è dotata di un ampio display, che consente all’utente di gestire le operazioni in modo veloce ed intuitivo. Disposta in un contenitore da 6 moduli appartenente al nuovo sistema 44, grazie alle sue dimensioni contenute, può essere installata ad incasso oppure a parete con un’apposita scatola brevettata: la placca diventa così un oggetto di design, creando uno stile inconfondibile, capace di trasmettere un’atmosfera ricercata ed esclusiva. Oltre alla tastiera, viene presentato anche il nuovo inseritore a trasponder, realizzato in un frutto della placca in cristallo e dotato di una chiave a trasponder (AF339-T), in grado di dialogare con il relativo lettore (AF442TC44), situato sotto l’elegante placca. Avvicinando la chiave elettronica all’inseritore, la centrale antifurto (AF998EXP) viene attivata o disattivata, garantendo una protezione sicura ed affidabile con un semplice gesto. I nuovi dispositivi antrintrusione rappresentano una soluzione sicura e facile da utilizzare, che si contraddistingue per l’elevato contenuto tecnologico ed estetico, capace di rendere l’impianto un elemento di arredo e di stile.

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ASe: tecnologiA rFid, moduli Wireless e sensori contA persone

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AvS electronicS: bArriere digitAli

La protezione di grandi superfici esterne ed interne è oggi più facile grazie alle nuove barriere digitali BM200HP, il sistema AVS Electronics di rilevazione intrusione efficace ed estremamente preciso. Facile da installare e da verificare nell’allineamento, con la correzione direttamente in campo, la barriera si distingue per la sua massima flessibilità d’utilizzo e per l’innovativo sistema di analisi digitale, che permette al microprocessore di ultima generazione di leggere con altissima precisione i segnali in campo. Il risultato è un elevato grado di sicurezza, con funzioni come la “Wind up”, ad esempio, che permette di selezionare la zona d’intervento riducendo il lobo di analisi fino al 20÷30% di quanto dichiarato. un vantaggio che consente di scremare le possibili instabilità del sistema. Nate per le aree ad alto rischio come aeroporti, centri industriali, siti militari, civili ed industriali, le nuove barriere analizzano e comparano “in campo” segnali diversi, facendo riferimento ad una banca dati personalizzabile dall’installatore e ad una memoria che raccoglie oltre 3.600 eventi che hanno generato allarme.

AxiS communicAtionS: immAgini di AltA quAlità La telecamera di rete Axis P1347-E Network Camera è un’apparecchiatura di alta gamma da 5 megapixel con prestazioni HDTV 1080p, controllo del diaframma per produrre immagini con nitidezza ottimale e compressione H.264. È adatta all’utilizzo all’aperto, in aeroporti, banche, negozi, per le videosorveglianza urbana e per qualsiasi applicazione che richieda la copertura di una vasta area o l’acquisizione di immagini estremamente dettagliate. Per minimizzare le esigenze di larghezza di banda e di memorizzazione, la telecamera dispone di funzioni PTz digitali e visualizzazione di flussi in più finestre, che permettono di trasmettere contemporaneamente i flussi provenienti da numerose aree ritagliate dalla vista. La telecamera supporta flussi H.264 e Motion JPEG multipli, configurabili singolarmente. Con livello di protezione IP66, è fornita con una staffa di montaggio a parete, schermo parasole e cavo Ethernet, è protetta da polvere, pioggia, neve e sole e può funzionare con temperature che vanno da -40 °C a 50 °C.

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I nuovi videoregistratori digitali serie Black Angel rappresentano, per la loro versatilità e semplicità di utilizzo, un’ottima soluzione per il controllo di sistemi di videosorveglianza. Sono disponibili nelle versioni da 4, 9 e 16 ingressi e dotati di connessione LAN per la visualizzazione remota tramite browser o tramite i-Phone, cellulari o PDA. La trasmissione e la visualizzazione è in formato di compressione H.264 per un basso utilizzo di banda, mentre la funzione 24 h, per il rispetto delle normative sulla privacy, consente di impostare quanti giorni di registrazione devono rimanere all’interno del DVR prima della sovrascrittura. Si possono connettere vari tipi di telecamere, anche miste Bianco/Nero e Colore, PTz Dome (disponibili diversi protocolli). Consentono di far eseguire alle telecamere speed dome sequenze di preset. Lo spazio di registrazione viene gestito con tecnologia F.I.F.O. (First Input First Output). Sono DVR semplici, affidabili ed intuitivi, che non richiedono alcuna installazione di software per la visualizzazione delle immagini su di un PC. Il back up è possibile tramite DVD/RW, LAN ed uSB nei modelli da 9 e 16 canali; il modello da 4 canali non è dotato di masterizzatore DVD. Il controllo dei DVR è possibile tramite telecomando, tastiera frontale o mouse in dotazione.

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BorinAto Security: videoregistrAtori digitAli

cyBercAm: sistemA di videosorvegliAnzA digitAle Progetto che fonde qualità delle prestazioni con dimensioni e peso ridotti, Atomic consente una facile installazione con una presenza poco invasiva del prodotto. Il risultato finale è un sistema di videosorveglianza digitale avanzato, utilizzabile per controllare spazi di qualsiasi dimensione, dal piccolo negozio a vaste aree industriali, ma anche centri abitati e zone militari. Permette un’analisi video molto più approfondita rispetto ad altri prodotti presenti sul mercato: infatti, oltre alla normale funzione di DVR convenzionale, dispone di un potente algoritmo di Motion Detector programmabile per singola telecamera, adatto anche per ambienti esterni, regolabile e personalizzabile. Si possono attivare criteri di allarme per funzione antiterrorismo, antincendio, antifurto, rivelazione del volto, rilevazione targhe, autotracking, controllo accessi, conteggio persone e veicoli, con veloce ed intelligente ricerca del “video allarmato”, loitering, rilevazione del fumo.

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DiAS: tAstierA touch screen

Le nuove apparecchiature tecnologicamente avanzate offerte da Dias rispettano la filosofia che l’azienda sta perseguendo negli ultimi anni: la proposta di sistemi di allarme funzionali, semplici e di design. La novità è la tastiera touch screen TM4 con interfaccia utente a menu guidato: risultato di numerose ore di progettazione, non solo rende più facile la vita dell’utente, ma si adegua al suo stile di vita, senza compromessi. Rapidità e praticità sono, infatti, i segni distintivi di questa nuova tastiera, talmente semplice da utilizzare che non vi è bisogno di alcun manuale: i tempi di scorrimento tra gli schermi sono rapidi e le pagine ed i menu altamente intuitivi. Di serie una zona/ingresso sensore temperatura, uno slot per memorizzare foto per screensaver e, a breve, persino i file audio. Per i più esigenti, a disposizione, su richiesta, un lettore di card di accesso. Tutta questa tecnologia è racchiusa in un brillante display dai colori vivaci da 4,3 pollici, abbinato ad un’alta qualità “touch screen”: piccole dimensioni per un grande prodotto. Gli aggiornamenti del firmware non richiedono utilizzo di software o PC: è sufficiente scaricare una nuova versione del file direttamente sulla scheda SD, che verrà poi letto direttamente dalla tastiera. Alta è, inoltre, la compatibilità con gli altri prodotti DIAS, come i pannelli di controllo EVO48/192, V2.16 o superiore, e prossimamente sarà compatibile con le centrali serie Spectra SP, Magellan MG5000/MG5050 e con il sistema Imperial. La tastiera è disponibile in tre colori: nero brillante, bianco avorio e nero opaco, con la possibilità dell’argento su richiesta.

Flir SyStem: termocAmere per ApplicAzioni industriAli

Nell’industria manufatturiera, il ruolo svolto dall’operatore termografico è fondamentale per prevenire interruzioni del processo produttivo. È pertanto necessario mantenere una certa concentrazione, soprattutto nei casi in cui ci si trovi ad operare in zone limitate, di difficile accesso o poco luminose. Le termocamere professionali FLIR P660 e FLIR P640 sono gli strumenti adatti per effettuare ispezioni di manutenzione predittiva, grazie alle loro caratteristiche: ampio range di misura, che permette misurazioni fino a + 2.000 °C; dispositivo wireless per ispezioni a distanza; set completo di lenti potenti; puntatore laser ad alta precisione, per raggiungere le aree soggette a problemi. Queste termocamere sono fornite di un detector microbolometrico non raffreddato, che non necessita di manutenzione e produce immagini termiche con risoluzione IR di 640 x 480 pixel, in grado di rilevare anche i più piccoli dettagli. Per questo motivo, FLIR Systems ha migliorato notevolmente la sensibilità termica di questi modelli: grazie ad algoritmi complessi, le termocamere sono ora in grado di “rilevare” anche le più piccole differenze di temperatura di 0,03 °C (30 mK). ulteriori funzionalità innovative, che rendono questi strumenti davvero unici, sono: il sistema di Ottimizzazione del Contrasto (DDE), che esalta i dettagli in contrasto nelle immagini ad infrarossi; il sistema GPS integrato, per fornire l’esatta posizione del luogo d’ispezione e dell’immagine termica corrispondente a quell’area, funzione Panorama, per prendere più immagini in una sequenza e combinarle automaticamente in un’unica grande immagine; funzioni Thermal Fusion e Picture-in-Picture, per sovrapporre l’immagine IR su quella nel visibile.

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Presentata da Gesco una nuova linea di prodotti a collegamento radio bidirezionale, nella banda 868 MHz con ricerca dinamica del canale libero. Le trasmissioni utilizzano la codifica incrementale criptata e vengono confermate da un messaggio di risposta: la migliore tecnologia al servizio della sicurezza. Il radiocomando B31 comanda 9 diverse funzioni e conferma l’esecuzione dell’istruzione impartita. La protezione di porte e finestre è assicurata dai trasmettitori a 2 ingressi serie B42, estremamente compatti; la protezione volumetrica è garantita dai sensori ad infrarosso passivo B51. Sono disponibili 2 ricevitori differenti, integrati con una potente sirena per interni, che permettono funzioni di comando parziale del sistema di allarme, comando di funzioni elettriche, attivazione della sirena per panico, segnalazioni acustiche di servizio. Il sistema è completamente supervisionato e fornisce anche indicazioni sull’intensità del segnale radio. Le soluzioni wireless offerte da Gesco completano i sistemi cablati e permettono di realizzare impianti ibridi perfettamente integrati. Tutti i prodotti sono progettati e realizzati in Italia.

HAGer SicurezzA: sistemA d’AllArme sempre sotto controllo

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GeSco: AppArecchiAture Wireless

Visualizzare a distanza gli ambienti protetti in tempo reale o i filmati registrati in seguito ad una segnalazione non è mai stato così facile: il nuovo combinatore d’allarme IP Video.expert della linea Logisty, dotato di funzione video integrata, permette di gestire l’impianto tramite Internet in modo tempestivo e sicuro. Complemento naturale dell’allarme senza fili Logisty.expert, la novità di Hager sicurezza segnala tutti gli allarmi che si verificano negli ambienti protetti e consente l’accertamento video da remoto (tramite PC o Smartphone), utilizzando il portale Web dedicato e sicuro, come pure in locale, da televisore o monitor collegato. Il combinatore è, soprattutto, facile da installare ed utilizzare: per configurarlo è sufficiente collegare il cavo ADSL (plug & play) e il portale Web, cui è connesso, lo mantiene sempre on line.

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HeSA: piAttAFormA di protezione e prevenzione

Negli ultimi anni, Hesa ha continuamente introdotto sistemi e dispositivi che rappresentano il meglio delle nuove tecnologie della comunicazione e della sicurezza. Il 2010 vede tra i protagonisti Protégé, un sistema di protezione e prevenzione altamente innovativo, nato per gli ambiti professionali e ora applicato per la prima volta al comparto residenziale di fascia alta. Non è propriamente un sistema con diverse soluzioni o funzioni, ma una piattaforma nuova per la prevenzione e la protezione che, rispetto ad altri, è open ed è in grado d’integrare sistemi anche preesistenti su uno dei più diffusi protocolli a livello internazionale, ModBus, e per le più differenti utenze, anche di interi complessi residenziali. Per la prima volta la protezione e la prevenzione integrate riguardano non solo le persone e gli edifici, ma anche le attività che vi si svolgono. E l’installatore può avvalersi di un’elevata programmabilità, qualsiasi siano le dimensioni del luogo e le complessità delle funzioni da mettere in atto. Gli eventi sono totalmente tracciabili per una ricostruzione accurata con rapporti rapidamente disponibili e personalizzabili, grazie ai dettagli in ogni momento richiamabili su monitor e display, anche mobili, avvantaggiandosi di una connettività globale elevata.

inim electronicS: sistemA rAdio bidirezionAle

Il sistema Air2 è la risposta all’esigenza di un “via radio” bidirezionale veramente affidabile. Il colloquio continuo tra centrale e dispositivi di campo consente di avere a disposizione una serie di possibilità non disponibili nei rilevatori “via radio” tradizionali. Con Air2 è possibile: avere funzioni di diagnostica; modificare la sensibilità dei rivelatori, agendo esclusivamente via radio su di essi; attivare la rivelazione dei sensori solo ad impianto inserito, risparmiando così l’energia della batteria; avere la conferma acustica e/o ottica dell’effettivo successo dell’operazione richiesta con la radiochiave; attivare un’uscita o programmare la modalità degli ingressi via radio e molto altro. Già da quanto sopra è evidente che fare la scelta “senza fili” con questo sistema non significa più abbassare il livello di prestazione del sistema, ma poter proteggere in maniera non invasiva musei, luoghi di culto ed aree isolate con tempi d’installazione molto ridotti. Il sistema è in grado di gestire 50 dispositivi di campo (rilevatori infrarosso IR100 e contatti magnetici MC100) e 100 radiochiavi KF100. Così come tutti i componenti della linea antintrusione SmartLiving, è interamente progettato e realizzato in Italia, nello stabilimento di Monteprandone (AP) della Inim Electronics.

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In un unico sistema la tecnologia a sensori ottici di superficie ed a fibra ottica, con duplice modalità di funzionamento stand alone e su BuS, per soluzioni antifurto composite, in grado di soddisfare al meglio sia le esigenze tecnico/installative e di sicurezza dell’impianto, sia di budget. Solar Defender a sensori ottici: un innovativo sistema di sensori ottici indirizzati, applicati direttamente sul singolo pannello e connessi a moduli concentratori, generano un allarme quando si verifica una qualsiasi variazione ottica interna ai sensori, uno strappo della superficie di installazione o una qualsiasi manomissione del cavo. Solar Defender a fibra ottica: la fibra ottica plastica è installata sui pannelli in modo da renderne impossibile il furto senza la rottura della stessa, facendo partire la relativa segnalazione d’allarme verso i concentratori. Grazie a Sigillo, l’innovativo sistema di fissaggio della fibra ai panelli, l’installazione della stessa risulta semplice e veloce (- 70% nei tempi di installazione). La fibra può essere installata anche sulla recinzione dell’impianto, al fine di realizzare, in contemporanea, soluzioni di sicurezza perimetrale. La duplice modalità di funzionamento, su BuS e stand alone, lascia inoltre libero l’utente nella composizione e gestione del sistema antifurto del proprio impianto.

microviDeo: videoregistrAtore per instAllAzioni A pArete

DOSSIER • SICuREzzA

mArSS: soluzioni AntiFurto per pAnnelli FotovoltAici

Da sempre attenta alle esigenze del mercato del videocontrollo, Microvideo presenta il nuovo DVR Wall, videoregistratore “made in Italy” in cabinet metallico per installazioni a parete. Il nuovo prodotto integra al suo interno una scheda di registrazione a compressione H.264, con modelli da 4, 8 e 16 canali. un veloce dual stream consente di connettersi da remoto sia con un PC, sia con tutti i telefoni palmari e cellulari di ultima generazione. Inoltre, una scheda servizi consente di alimentare l’intero impianto, telecamere e DVR, direttamente dall’interno del box. Permette, inoltre, l’inserimento di batterie che possono garantire diverse ore di autonomia all’impianto in caso di mancanza della rete elettrica. Grazie a questo sistema, quindi, è possibile cablare l’intero impianto all’interno del cabinet del DVR, con risultati sorprendenti sia dal punto di vista estetico, sia dal punto di vista economico. La società offre anche una serie di accessori per il DVR Wall, quali il PowerBox, una stazione di energia supplementare che consente di alimentare anche gli impianti più grandi, e il TecnoBox, una piccola periferica che remotizza il telecomando e l’uscita video. Inoltre, è disponibile un software (VigiAlarm) specifico per gli istituti di vigilanza e per tutti i centri di supervisione.

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riSco Group: sicurezzA viA rAdio

SAmSunG: telecAmere ip

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Realizzato da Risco Group Agility, il sistema via radio a 868 MHz per la sicurezza delle persone, l’antintrusione e la domotica. La centrale, con un design elegante, incorpora un’avanzata tecnologia radio bidirezionale e rappresenta una soluzione per il mercato residenziale e commerciale. La flessibilità nella trasmissione degli eventi permette di scegliere una qualsiasi combinazione tra PSTN, GSM/GPRS e IP. Alla centrale si affianca un’ampia gamma di accessori, tutti via radio, per rispondere alle più diverse esigenze applicative: - sicurezza per anziani: trasmettitore a bracciale o pendant per rilevare la mancanza di movimento all’interno della proprietà; - sicurezza per bambini: invia messaggi SMS quando rientrano a casa dopo la scuola; - sicurezza delle persone: rilevatori di gas, monossido di carbonio, fumo ed allagamento; - antintrusione: rilevatori via radio da esterno, interno e perimetrali, sirene totalmente via radio, controllo diagnostico; - domotica: modulo radio bidirezionale per ingressi/uscite & X10, per il controllo di luci, basculanti, tapparelle, irrigazione, ecc. Caratteristiche principali: - 32 zone radio, 3 partizioni; - fino a 3 tastiere radio bidirezionali con display LCD; - fino a 8 telecomandi bidirezionali con codice PIN e LED per la visualizzazione dello stato del sistema; - 32 codici utente; - memoria per 250 eventi.

Annunciate da Samsung le nuove telecamere IP, che vanno ad arricchire ulteriormente la gamma iPOLIS di soluzioni per la sicurezza in rete. La nuova box-camera SNB-5000, la mini-dome da interno SND5080 e la mini-dome da esterno SNV-5080, costituiscono il top di gamma della linea IP, compatibili con lo standard ONVIF e dotate di tecnologia Megapixel implementata nel chipset WiseNet1, appositamente progettato per soluzioni di rete con risoluzione HD. Gli standard di compressione H.264, MPEG4 ed MJPEG, con funzione multistreaming, forniscono agli utenti la possibilità di trasmettere immagini verso più destinazioni simultaneamente, con frame rate e risoluzioni diverse. Tutte le telecamere sono dotate di uscita video analogica, oltre ad un porta Dual Ethernet, per semplificarne l’installazione e rendere possibile l’utilizzo in soluzioni ibride. Inoltre, grazie all’utilizzo del chipset DSP WiseNet1, vengono integrate anche le tecnologie Samsung Super Noise Reduction (SSNRII) di terza generazione e Samsung Super Dynamic Range (SSDR), per una perfetta visibilità anche delle aree più scure delle immagini. Nei nuovi modelli di telecamere è presente anche la funzione Intelligent Video Analytics (IVA), per applicazioni di sicurezza più efficaci.

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Presentati da Selesta Ingegneria gli ultimi sviluppi in tema di controllo degli accessi, totalmente integrati nel sistema VAMWeb: con le soluzioni di gestione chiavi, centralizzazione allarmi, gestione dei visitatori esterni e integrazione con serrature meccatroniche, l’azienda propone una suite di security a tutto tondo, composta di applicativi e sistemi che collaborano per attuare anche le strategie di sicurezza più complesse. Le applicazioni sviluppate dalla società, insieme alla rinnovata linea di dispositivi per l’acquisizione dati, sono proposte sotto forma di soluzioni integrate, che interagiscono per controllare, attraverso un’unica console, gli accessi di persone e mezzi, emettere badge per i visitatori attraverso chioschi multimediali, rilevare eventuali anomalie quali effrazioni, presenza di fumi, ecc. Per quanto riguarda la linea di terminali, la novità riguarda il TAu25T, nuovo apparato di rilevazione presenze progettato con una particolare attenzione al risparmio energetico.

Diversi anni di esperienza e specializzazione hanno permesso a SirenA: Sirena di produrre una linea di articoli particolarmente idonei per la realizzazione di impianti di allertamento/evacuazione, che per le Al servizio loro caratteristiche tecniche e costruttive rispondono perfettamente dellA sicurezzA ai requisiti previsti dalle normative in vigore. Agli articoli maggiormente adottati, SEO 2SEV/4S AA, SEO 1SEV/4S totAle AA, SEL 1SEV/4S AA, si è aggiunto nel 2008 il nuovo dispositivo F3

DOSSIER • SICuREzzA

SeleStA inGeGneriA: controllo degli Accessi

SEV/4S AA, che per le sue peculiarità (piccole dimensioni, IP65 e costo contenuto) è particolarmente adatto per installazioni in scuole, ambienti civili e industriali poco rumorosi. Tutti gli articoli sono autoalimentati, con autonomie che arrivano fino a 120 minuti in assenza di rete primaria e prevedono l’emissione di quattro suoni (da scegliere fra otto frequenze e tonalità diverse tramite dip switch), progressione del suono e trimmer per la regolazione della potenza massima di suono desiderata. Inoltre, dispongono di microprocessore per il controllo costante dello stato di funzionamento del prodotto e di segnalazione luminosa a LED sul frontale, che indica il corretto funzionamento o un’anomalia, facilitando così le azioni di sorveglianza, controllo e manutenzione previste dalle normative. Le potenze di suono vanno dai 98÷102 dB A 1 m dell’F3 SEV/4S AA ai 123 dB A 1m del SEO 2SEV/4S AA; le frequenze di suono utilizzate sono tutte basse (490÷610 Hz), per consentire al suono di essere chiaramente udibile, facilmente riconoscibile e nettamente distinguibile. Gli stessi articoli sono disponibili in versione PCS, con modulo di comunicazione indirizzato, per essere connessi in linea seriale alla centrale di comando ed agli altri componenti e per gestire e monitorare l’intero impianto da zona presidiata.

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SpAzio itAliA: Albergo sotto controllo

Il Sistema Gestione Hotel di Spazio Italia utilizza dispositivi che, attraverso l’impiego di tessere Mifare, permettono il controllo degli accessi a camere e ad altri locali e servizi, quali locali tecnici, aree comuni, prepagato a scalare, parcheggi. I dispositivi possono essere utilizzati stand alone, per una gestione semplice della singola camera, oppure on line, per una gestione più centralizzata. In entrambi i casi è possibile controllare: lettore interno presenza tessera, erogazione corrente, luce di cortesia, camera libera/occupata, non disturbare, sensori porta/finestra aperta, tiranti bagno, termostato ambiente. Per i sistemi più evoluti, il software di gestione è stato pensato per garantire con la massima immediatezza, semplicità e rapidità di utilizzo il totale controllo dell’impianto installato in rete.

telecom & Security: sistemA di connessione

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Realizzata da Telecom & Security, KBM è una nuova spina volante formata da un adattatore F femmina - BNC maschio e dal CaP (Connettore a Pressione), che sostituisce i tradizionali connettori F maschio a crimpare, ad avvitare o a compressione. Il nuovo sistema è caratterizzato da: - facilità d’installazione: la terminazione del cavo coassiale è semplice, veloce e non richiede particolari capacità tecniche; - riutilizzabilità: ogni connessione può essere facilmente riaperta quando sia necessario, ad esempio, spostare una telecamera o riordinare i cavi; la rimozione e la successiva ri-terminazione può essere effettuata più volte e in pochi secondi, evitando, quindi, sprechi e scarti, nel rispetto dell’ambiente; - universalità: il CaP può essere utilizzato su tutti i cavi fino a un diametro di 7 mm; - codificazione a colore: il connettore è disponibile in 9 diverse colorazioni, utili per l’identificazione intuitiva di cavi, apparecchiature, ecc.; - qualità della connessione: la connessione con il CaP implica un solo punto di contatto tra il cavo e il connettore, al contrario degli altri connettori in cui i punti di connessione sono 3, con conseguente perdita della qualità del segnale; - contatto interno: il pin centrale è già pre-terminato nel corpo del connettore, assicurando così una perfetta connessione e riducendo i collegamenti difettosi dovuti all’assemblaggio di più componenti; - design: il corpo del BNC è stato ridisegnato per avere una reale impedenza di 75 ohm; inoltre, il corpo è stato reso compatto, per una migliore tenuta meccanica ed una più gradevole estetica della connessione.

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Il nuovo DVR 1093/061SVN della Serie Revolution – SVN di urmet Domus è progettato per svolgere una duplice funzione: videoregistratore digitale professionale e Digital Video Server. Questa soluzione garantisce prestazioni di alto livello in termini di tempo di registrazione, qualità delle immagini, networking, grazie all’algoritmo di compressione H.264. Versatile ed efficace, è dotato di un’uscita VGA ad alta risoluzione, 4 ingressi video, 2 uscite video, di cui una multischermo ed una a schermo intero, 1 hard disk SATA di serie, 25 fps con risoluzione CIF per canale video in registrazione in real time. Tra le sue funzionalità spicca, infine, la possibilità di programmare la registrazione secondo fasce orarie, di accedere alle immagini da remoto, anche attraverso cellulare o palmare, e di programmare la sovrascrittura delle videoregistrazioni, come indicato dal Provvedimento Generale in materia di videosorveglianza dell’8 aprile 2010.

vimAr: sicurezzA per lA cAsA

DOSSIER • SICuREzzA

urmet DomuS: videoregistrAtore digitAle

Semplice, immediato, intuitivo, il sistema domotico By-me nasce per entrare nelle case e nelle abitudini di tutti con l’obiettivo di vivere nella massima serenità e tranquillità. un sistema che, grazie alla totale integrazione di tutti i componenti dell’impianto e alla gestione centralizzata tramite centrale o touch screen, vigila silenziosamente sui beni e sull’incolumità delle persone, incrementando la sicurezza dell’abitazione. Quando viene riscontrata un’anomalia, i rilev0atori di perdite di gas e acqua inviano l’allarme via SMS e attivano così i vari dispositivi per mantenere sicura l’abitazione; rilevatori di presenza segnalano indebite intrusioni, lanciando un allarme acustico e via SMS; telecamere da interno, dotate di microfono incorporato, consentono di realizzare un impianto di videocontrollo per osservare e ascoltare i movimenti all’interno delle stanze. Dal tastierino digitale o tramite una chiave a trasponder, è possibile inserire e disattivare l’intero impianto antintrusione. L’impianto è, inoltre, gestibile dal cellulare attraverso il software gratuito By-phone: un sistema di icone caratterizzate da un’estetica piacevole e di facile comprensione permette di attivare e disattivare l’antintrusione, ricevere sul cellulare segnalazioni di effrazione e allarmi tecnici di vario genere. Infine, i nuovi dispostivi in radiofrequenza By-me consentono sia di estendere l’impianto domotico preesistente, sia di creare un mini impianto autonomo solo con la funzione antintrusione.

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COMMERCIO ELETTRICO Tutto sul business della distribuzione di materiale elettrico su 3 media diversi

La Rivista cartacea

Gli Speciali Digitali www.commercioelettrico.com Ilwww.commercioelettrico.com Sito Internet Edizione Speciale

Via Ariberto 8 Milano 20123 - Tel: 02 581404


Mentre la grande impresa ha intuito prima la necessità di dotarsi di una struttura organizzativa e di un management all’altezza della competizione globale, le PMI (fatturato da 5 a 100 milioni di euro) hanno molto spesso sottovalutato il cambiamento in atto. Pertanto, oggi, non è più solo importante ricapitalizzare l’azienda, ma di pari passo è fondamentale possedere gli strumenti base di controllo (software e piattaforme) dell’affidabilità del portafoglio clienti, dei fornitori e della concorrenza. Nulla potrà più essere lasciato al caso o all’improvvisazione, in una materia così delicata. Inoltre, oltre al miglioramento degli aspetti gestionali interni, bisognerà preoccuparsi di coltivare il proprio “Grado di Affidabilità” o “Rating”. Anche in quest’ottica, gli strumenti e la tecnologia, possono aiutare notevolmente a dimostrare al mondo bancario, e/o consorzi fidi, ecc., quale livello di processi e procedure sono attive in azienda, per ottenere i migliori risultati. In particolare, si può focalizzare l’attenzione su due attività: il controllo di gestione e la corretta gestione del credito commerciale. Il controllo di gestione, attraverso la contabilità analitica, il business plan, il budget di inizio anno, consente di avere il polso dell’andamento aziendale mese per mese… (non aspettiamo di sapere come vanno le cose a fine anno, sarebbe troppo tardi). La gestione del credito commerciale è la seconda attività centrale nella gestione d’impresa; avere il controllo del portafoglio clienti in tutte le sue fasi, prima, durante e dopo la vendita, significa garantire ossigeno alla pro-

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La tremenda crisi economico/finanziaria e strutturale che ha colpito il mondo bancario e, di conseguenza, il mondo industriale a livello mondiale, ha evidenziato la fragilità sistemica delle imprese italiane

pria azienda e, soprattutto, essere credibili nei confronti delle banche che devono darci fiducia. È in quest’ottica che Fox&Parker Group ha lavorato intensamente nell’ultimo anno ed ha messo a punto la Piattaforma Gestionale “FOXPANEL”, la cui prima funzione è quella di classificare tutti i clienti con un rating e fido in cifre; di conseguenza, si avrà la suddivisione del portafoglio clienti per rating e zona geografica; poi, dal flusso dei dati importati dalla contabilità (fatture emesse e pagamenti effettuati), si avrà giorno per giorno l’importo del fido corrente. La seconda funzione riguarda tutta l’attività di monitoraggio continuo del portafoglio clienti, da fonti ufficiali e ufficiose, sia esterne, sia interne all’azienda. Tutti i monitoraggi creano degli “Alerts” all’area fidi, in modo da aiutare il Credit Manager a visionare immediatamente che cosa è intervenuto, di negativo o positivo, sul quel cliente. La terza funzione riguarda la gestione degli insoluti, del contenzioso, del recupero stragiudiziale, del recupero crediti legale, della cessione crediti inesigibili e del recupero dell’IVA. Infine, il software genera tutte le statistiche utili a seguire la vita del cliente (rating, fidi, pagamenti, reclami, contenzioso, ecc.), oltre ad altre attività per il colpo d’occhio giornaliero su tutto il portafoglio. È in questo senso che la tecnologia viene incontro all’economia: quando cioè la codifica e la lettura dei dati si trasformano in efficienza, risparmio e maggior affidabilità.

IMPRESE

Tecnologia al servizio del mondo economico

a cura di Domenico Bracone giornalista e presidente Fox&Parker Group

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Un’idea brillante da installare

Specialista globale nella gestione dell’energia, Schneider Electric ha recentemente presentato due importanti novità nell’ambito dell’illuminazione d’emergenza e della segnalazione di sicurezza: la nuova serie di prodotti Exiway e la nascita del Centro di Competenza a livello internazionale nella sede di Pieve di Cento. Si arricchisce così l’offerta del Gruppo in questo settore, frutto dell’acquisizione di OVA Bargellini, operatore storico nel settore dell’illuminazione di emergenza in Italia, entrata a far parte del Gruppo francese circa quattro anni fa. «Quando il sito di Pieve di Cento è entrato a far parte di Schneider Electric, abbiamo trovato competenze tecniche uniche e una grande passione. La strada da percorrere è stata subito chiara: fare leva su queste competenze ed investire per sfruttarle a livello mondiale», ha commentato Nando Volpicelli, Direttore Generale Industria Sistemi di Installazione. «In questi quattro anni di cammino abbiamo lavorato per integrare le metodologie ed i processi del Gruppo con la creatività e le competenze che erano presenti in azienda e il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti: uno stabilimento modello e il lancio di nuove gamme sul mercato». Nella sede di Pieve di Cento, che conta oltre 250 dipendenti, sono presenti tutte le fasi del processo industriale per gli apparecchi di illuminazione di emergenza e segnalazione di sicurezza: dal marketing alla ricerca e sviluppo, dalla industrializzazione alla produzione, fino al supporto tecnico centrale.

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«Da sempre, il marchio Schneider Electric è garanzia di sicurezza per ogni prodotto e soluzione che propone. Un valore che si unisce al know how presente a Pieve di Cento, oggi Centro di Competenza del Gruppo per l’illuminazione di emergenza, dove vengono progettati e realizzati sistemi ad alta affidabilità”, ha aggiunto Oreste Ballarini, Responsabile Marketing Apparecchi di Emergenza. La serie exiway Con Exiway nasce un nuovo concetto di illuminazione di emergenza, progettata e sviluppata pensando alle esigenze degli installatori e dei progettisti. La serie offre, infatti, un’installazione semplice e rapida, un’ampia scelta di design e funzionalità, per l’inserimento in qualsiasi tipologia di edificio, una maggiore affidabilità e la completa conformità alle Norme. La garanzia di sicurezza del marchio Schneider Electric, unita al know how di OVA, sono stati i cardini per la creazione di sei gamme di prodotti ai vertici per qualità e affidabilità, in grado di offrire una soluzione ottimale per ogni tipo di ambiente ed edificio: - Exiway One: è la scelta adatta ad ambienti di piccole dimensioni, come negozi e appartamenti, che richiedono prestazioni standard per adeguati livelli di sicurezza; - Exiway One HF: gamma studiata per scuole, ospedali, centri commerciali sulla base di uno sviluppo illuminotecnico specifico, permette di distribuire perfettamente il flusso luminoso sulle superfici, evitando ogni

Annunciate da Schneider Electric due importanti novità nell’ambito dell’illuminazione di emergenza e della segnalazione di sicurezza

Exiway One HF, gamma studiata per scuole, ospedali, centri commerciali sulla base di uno sviluppo illuminotecnico specifico, che permette di distribuire perfettamente il flusso luminoso sulle superfici, evitando ogni dispersione

Exiway Plus LED, compromesso ideale tra innovazione tecnologica ed estetica funzionale, senza alcun rischio fotobiologico, grazie alla tecnologia LED di classe ottica certificata esente

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Le sei gamme Exiway possono essere utilizzate contemporaneamente all’interno di uno stesso edificio per rispondere a varie esigenze, offrendo tre diverse estetiche (tradizionale, design, architetturale) e versioni (Standard senza autodiagnosi, Activa con diagnosi locale, Dardo con diagnosi centralizzata). In particolare, le versioni con autodiagnosi si differenziano per tipologia di impianto: - Activa con diagnosi locale: per risparmiare tempo nei controlli e garantire maggior sicurezza ed affidabilità dell’impianto. Gli apparecchi di questa serie effettuano test funzionali e di autonomia in modo automatico. Le eventuali anomalie della fonte luminosa o della batteria vengono segnalate tramite un LED multicolore direttamente sull’apparecchio; - Dardo con diagnosi centralizzata: il sistema Dardo centralizza e automatizza i controlli obbligatori per gli impianti di illuminazione di sicurezza, offrendo la possibilità di un controllo automatico, centralizzato ed a distanza in tutti i luoghi. La semplificazione delle verifiche funzionali e di autonomia, oltre a ridurre tempi e costi di manutenzione, aumenta in modo considerevole il livello di sicurezza dell’impianto. Il sistema Dardo è versatile e si adatta a medi e grandi ambienti, garantendo il rispetto delle Norme UNI 11222 sulla manutenzione con minor tempo e costi.

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Rispetto delle NoRme iNteRNazioNali la serie exiway è conforme alle più esigenti Norme europee e, in particolare, alla norma di prodotto Cei eN 60598-2-22. la prescrizione e l’installazione della serie rispettano quanto indicato nella Norma UNi eN 1838. Exiway rappresenta un’offerta semplice, completa, affidabile, efficiente, elegante e sicura: - semplice: il montaggio è facile da realizzare tanto quanto il cablaggio, l’installazione e la manutenzione, facilitando così il lavoro dell’installatore; - completa: sei gamme per rispondere alle diverse esigenze applicative in un sistema coerente: tutti i modelli della serie presentano le stesse funzionalità, lo stesso sistema di montaggio, gli stessi accessori; - affidabile: le caratteristiche e le prestazioni sono garantite nel tempo e certificate. La tecnologia dei modelli a LED permette una lunga vita dell’apparecchio; - efficiente: l’impiego della tecnologia LED garantisce un basso consumo di energia ed una maggiore efficienza rispetto al tubo fluorescente. Grazie all’approccio di ecodesign, i materiali utilizzati per la fabbricazione e gli imballaggi della serie sono interamente riciclabili, mentre il 20% delle parti in plastica è ricavato da materiale riciclato; - elegante: Exiway s’integra perfettamente in tutte le tipologie di edifici e di ambienti, sia moderni, sia classici o d’avanguardia. Un design in grado di armonizzarsi con ogni stile architettonico. - sicura: in tutte le differenti fasi di installazione e per l’intero periodo di utilizzo del prodotto vengono garantiti i più elevati standard di sicurezza.

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dispersione. Grazie all’utilizzo della lente di Fresnel, le prestazioni fotometriche diventano soluzioni progettuali d’alto livello; - Exiway Plus: soluzione per negozi prestigiosi e piccoli hotel. Forme classiche e cura nei dettagli, nei materiali e nelle linee, il design essenziale e le dimensioni compatte rendono questo prodotto armonizzabile con le necessità di ambienti dallo stile prestigioso; - Exiway Plus HF: modello per centri direzionali, edifici storici. Le scelte estetiche unite alle alte prestazioni, coniugano le esigenze di design con elevati standard di sicurezza; - Exiway Plus LED: compromesso ideale tra innovazione tecnologica ed estetica funzionale, senza alcun rischio fotobiologico, grazie alla tecnologia LED di classe ottica certificata esente (CEI EN 62471); - Exiway Class: versione per musei, teatri, hotel, ville, ambienti raffinati, rappresenta una nuova idea che unisce design e tecnologia, seguendo le evoluzioni dei prodotti dedicati all’emergenza. L’estetica, unita alla scelta dei materiali, è in grado di valorizzare i dettagli architettonici.

luca Bernardi

Exiway Class, versione per musei, teatri, hotel, ville, ambienti raffinati, unisce design e tecnologia

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l’innovazione dal vetro e dalla luce

Una nuova generazione di prodotti per il controllo della casa

Vitrum è composto da due elementi: la parte estetica in vetro e la parte interna elettronica. Il vetro viene scolpito singolarmente da un sofisticato artigiano robotizzato. La parte tecnologica si basa, invece, su un protocollo wireless immune a interferenze

Vetro e Luce. Sono questi gli elementi da cui nasce Vitrum, la nuova collezione di prodotti per il controllo della casa contemporanea, ideata da Alberto Vuan, disegnata dall’architetto Marco Piva e prodotta da Think Simple. Vitrum – Home Control rappresenta la nuova generazione d’interruttori, dove design, tecnologia, ergonomia e sostenibilità trovano un equilibrio prima d’ora mai raggiunto. Dall’eleganza e trasparenza del vetro, nasce un interruttore unico per la bellezza delle sue forme. E al centro di esso è scolpito un cerchio luminoso “touch screen”, che permette di regolare luci, allarmi, condizionatori, serrande e videocitofoni. Al suo interno, invece, è custodita una tecnologia wireless che rivoluziona installazione ed uso del primo interruttore wireless in vetro scolpito. «Abbiamo reso magico un gesto quotidiano, come accendere e spegnere la luce», spiega Alberto Vuan. «Per cento anni l’interruttore è stato sempre lo stesso. Con Vitrum è stato completamente ripensato il modo di costruirlo, per i materiali innovativi che lo rendono un interruttore intelligente e di forte impatto estetico». Design, tecnologia e personalizzazione Think Simple ha voluto creare una linea di prodotti assolutamente innovativa. Grazie

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all’area di comando circolare, ampia e fornita di tecnologia “touch”, l’interruttore regola l’intensità della luce con un semplice gesto del dito: basta un movimento rotatorio per regolare, ad esempio, l’illuminazione di un ambiente o la temperatura di una casa. Inoltre, la tecnologia wireless integrata in tutti i suoi componenti consente all’interruttore di “dialogare” con telecomandi, Tablet Computer (iPad) e telefonini (iPhone). Infine, la personalizzazione: tutti gli elementi comprendono una parte elettronica ed una componente estetica in vetro, completamente personalizzabile in fase di produzione con una vasta gamma di colori mai resa disponibile prima per prodotti simili. Le personalizzazioni sono realizzabili in tempi veloci ed a costi competitivi. «Il design di Vitrum», spiega l’architetto e designer Marco Piva, «connotato da linee estremamente eleganti ed essenziali, ha un ruolo fondamentale non solo nella definizione del carattere estetico del prodotto, ma anche nel rendere leggibile e facilmente utilizzabile la tecnologia abilmente nascosta al proprio interno».

Grazie all’area di comando circolare scolpita al centro del vetro e dotata di tecnologia “touch”, l’interruttore regola l’intensità della luce con un semplice gesto del dito

Una scelta ecosostenibile La progettazione di Vitrum – Home Control ha posto particolare attenzione all’efficienza energetica e all’utilizzo di un materiale totalmente riciclabile.

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la genesi Ogni prodotto viene scolpito singolarmente da un sofisticato artigiano robotizzato. Al tempo stesso, la colorazione avviene con tecniche serigrafiche all’avanguardia, capaci di garantire purezza del colore, omogeneità e resistenza nel tempo. Nella parte interna elettronica viene custodito il cuore tecnologico, che permette di trasformare un gesto antico in un’esperienza nuova, più attenta alle esigenze dell’utente e più responsabile verso l’ambiente, grazie al sistema di comunicazione senza fili. In particolare, la parte tecnologica si compone di un protocollo wireless ZWave, che funziona su una frequenza “sub-gigahertz” immune da interferenze. Inoltre, ZWave funziona con la logica “mesh network”, garantendo quindi la riconfigurazione dinamica e automatica della intera rete qualora si verificassero dei guasti in uno o più componenti della stessa. Infine, il sistema di montaggio a muro è semplice ed immediato. La parte elettronica si fissa in una scatola nel muro. La parte estetica, in vetro, viene inserita a pressione e si adatta ad eventuali irregolarità del muro senza compromettere la funzionalità dei comandi “touch”. la mission Di think simple Obiettivo di Think Simple, con la progettazione della collezione Vitrum – Home Control, è trasformare i tradizionali interruttori in prodotti intelligenti, facili da utilizzare e con un design unico. Ecco, quindi, che il classico interruttore cede il passo ad un oggetto dal design d’avanguardia. Paola Cipollini

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Il sistema di montaggio a muro di Vitrum è semplice e immediato

Alberto VuAn, fondAtore di think SimPle Alberto Vuan, imprenditore di Pordenone, da anni alla guida della multinazionale tascabile VdA group, è l’ideatore di Vitrum e fondatore di think Simple. laureato in economia e Commercio all’università di trieste, ha sviluppato negli anni un percorso professionale che gli ha permesso di acquisire un bagaglio di conoscenze specifiche in diverse aree tra cui il disegno di architetture software avanzate. in particolare, ha maturato un’esperienza pluriennale nello sviluppo di sistemi evoluti per la gestione degli edifici intelligenti integrati (camera intelligente e tV interattiva), in modo specifico nel settore degli hotel di lusso, dell’ospitalità in genere e del “residenziale assistito”. la sua passione per l’innovazione e la creatività lo ha avvicinato al mondo del design, dell’ideazione e dello sviluppo, da cui nasce la sua ultima creatura, think Simple, di cui è Presidente e Amministratore delegato.

Alberto Vuan, Presidente e Amministratore Delegato di Think Simple

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Frutto di una ricerca durata oltre tre anni, è infatti la sintesi della tecnologia e del design “Made in Italy” al servizio della sostenibilità ambientale. In particolare, la funzionalità EcoSwitch è la soluzione di Vitrum nata per il risparmio energetico: al primo comando di accensione, la luce viene impostata ad un’intensità del 65%, mentre con la seconda pressione si raggiunge il 100%. Il colore verde identifica lo stato di luce accesa in modalità risparmio energetico. I componenti non richiedono impianti speciali e funzionano tramite i fili già esistenti dell’alimentazione oppure a batterie; possono essere, quindi, “sostituiti” agli oggetti già installati nelle case, grazie alla tecnologia EcoWiring, permettendo di semplificare e rendere più economici gli impianti nelle nuove costruzioni.

mArCo PiVA, deSigner di Vitrum marco Piva firma il design della collezione Vitrum. Architetto e designer, opera sia in italia, sia all’estero, ed ha maturato una vasta esperienza progettuale che spazia dai grandi progetti architettonici per strutture residenziali e turistiche, alla progettazione degli interni, sino al disegno industriale finalizzato alla produzione di oggetti e complementi di uso privato e collettivo. la ricerca continua sulle funzioni, le tecnologie, le forme ed i materiali costituiscono il principale ambito della sua attività progettuale. i risultati scaturiti da questo continuo processo d’indagine si configurano poi negli edifici, negli interni e nei prodotti, caratterizzati tutti da una forte matrice innovativa e da una cifra stilistica orientata all’essenzialità e all’eleganza formale.

Marco Piva, designer di Vitrum

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Due aziende diverse per settori, ma unite da una forte vocazione per l’efficienza energetica: questa, in sintesi, la motivazione che le ha guidate insieme nella realizzazione del nuovo polo di Engineering del Gruppo AB di Orzinuovi, realtà nella quale sono state installate le innovative lampade Philips, che puntano alla massima efficienza energetica grazie alla tecnologia LED. Fondato nel 1981 da Angelo Baronchelli, il Gruppo industriale AB opera nei settori della cogenerazione e della valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili. È ai vertici in Italia nella progettazione e realizzazione di impianti di cogenerazione, con potenza tra i 100 ed i 10.000 kW. Negli ultimi anni, ha ampliato le proprie attività con lo sviluppo della linea BIO, studiata appositamente per la valorizzazione energetica del biogas, opportunità che ha recentemente visto rafforzare i benefici anche a livello legislativo con una significativa politica incentivante. Il polo di Engineering accoglierà circa 100 fra ingegneri, tecnici e specialisti di settore e costituisce il più importante centro pensante per la cogenerazione in Europa. È stato realizzato tramite un originale progetto architettonico e di interior design per il rispetto delle persone e dell’ambiente, valorizzato da un’attenta scelta dei materiali e delle finiture e pensato per dare il massimo della fruibilità, del comfort e dell’eleganza. L’impiantistica è tutta tecnologicamente avanzata e il riscaldamento è ottenuto tramite l’impiego di un

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Una scelta tecnologica d’avanguardia, che assicura rispetto dell’ambiente, benessere all’interno dei luoghi di lavoro e risparmio energetico

Lampada Luxspace

impianto di biocogenerazione realizzato dalla società stessa, che già serve anche lo stabilimento di produzione. Rientra in questa meticolosa attenzione per l’efficienza energetica il progetto illuminotecnico, che è stato sviluppato secondo concetti di sostenibilità e innovazione, adottando la nuova tecnologia LED, che prende forma in soluzioni innovative e dal design accattivante, oltre che garantire risparmio energetico, durata dei componenti e assenza di sostanze pericolose quali il mercurio, tradizionalmente presenti nelle lampade a scarica. Philips ha installato i suoi sistemi Dayzone e Luxspace, che hanno una durata di 50.000 ore al flusso minimo del 70%, il che permette, rispetto alla tecnologia a fluorescenza (con durata intorno a 17.000÷19.000 ore), una riduzione di quasi il 70% dei costi di manutenzione. Inoltre, la durata dei prodotti, sulle ore medie di utilizzo di un edificio di terziario (2.400÷3.000 ore), è di oltre 15 anni. Le prestazioni ed i risparmi sono ulteriormente aumentati grazie all’utilizzo di sistemi di controllo, che permettono una grande flessibilità di gestione, la regolazione in funzione delle luce naturale e della presenza di persone. Maurizio Gambini

IMPRESE

InsIeme per l’effIcIenza energetIca

La lampada Dayzone di Philips associa ad un look molto elegante, la possibilità di regolare l’emissione di luce a zone separate

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La cuLtura deL vivere sostenibiLe

Klimahouse, vetrina per le aziende più impegnate sul fronte della sostenibilità ambientale (foto: Fabrizio Contino Gravantes)

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La buona notizia arriva dall’Agenzia europea per l’Ambiente, che ha recentemente divulgato dati positivi sulle emissioni di CO2, diminuite del 17,3% rispetto al 1990 e del 6,9% in un solo anno (nel 2009 rispetto al 2008), con dieci anni d’anticipo sulla scadenza fissata dall’Unione Europea per il raggiungimento degli obiettivi “20-2020”. Forse anche conseguenza della recessione economica che ha determinato un calo dei consumi energetici, segnala la stessa Agenzia, ma questo dato rappresenta comunque un risultato sorprendente, che nasce da una tendenza ecosostenibile in ascesa, in particolare nel settore delle costruzioni. Gli edifici sono ritenuti re-

Torna a Bolzano l’atteso appuntamento di Klimahouse 2011, un concentrato di soluzioni ecosostenibili per offrire risposte efficaci e concrete ai diffusi quesiti di un pubblico sempre più ampio interessato al tema del risparmio energetico

sponsabili del 40% del consumo globale di energia e a tutti i livelli, dalle istituzioni ai privati, si cercano risposte concrete e soluzioni tangibili per migliore le condizioni di salute dell’ambiente risparmiando energia. Precursore e portavoce in Italia di una cultura ecosostenibile in edilizia, Klimahouse è una fiera di riferimento a livello nazionale che, dal 27 al 30 gennaio 2011, andrà in scena a Fiera Bolzano con la sua sesta edizione. Sin dal suo primo appuntamento, nel 2005, la manifestazione ha dimostrato come in questo settore esistano molteplici alternative tecniche ed economiche in grado di garantire un consistente risparmio energetico. In esposizione, infatti, le migliori soluzioni e tecnologie presenti sul mercato per una casa energeticamente efficiente, selezionate ad hoc da una giuria di qualità: finestre termoisolanti, porte e portoni, sistemi di isolamento termico, elementi per prefabbricati e prefabbricati, coperture, tetti, risanamento, strutture verticali e orizzontali, sistemi di riscaldamento, ventilazione, raffreddamento, energie rinnovabili, sistemi di regolazione e misurazione. La manifestazione non è solo una vetrina per le aziende più impegnate sul fronte della sostenibilità ambientale, ma rappresenta anche la piattaforma ideale per informarsi sulle normative nazionali ed europee, per aggiornarsi sull’andamento del mercato in Italia ed in Europa e, in

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Il ricco programma di convegni rappresenta la piattaforma ideale per informarsi sulle normative e aggiornarsi sulle tendenze del mercato (foto: Studio Yes)

L’impianto fotovoltaico installato a Fiera Bolzano

Academy Bolzano), TIS Innovation Park (Centro promotore per l’innovazione, la cooperazione e il trasferimento di tecnologie per tutti gli attori del sistema altoatesino, APA (Associazione Provinciale dell’Alto Adige) e la Provincia Autonoma di Bolzano, Agenzia provinciale per l’ambiente. Puntare alla qualità dei contenuti Il successo di “Klimahouse” è segnato, a partire dalla sua prima edizione, da rapidi ritmi di crescita, sia per visitatori (dai 23.931 del 2006 ai 38.000 del 2010) sia per espositori (252 nel 2006, 391 nel 2010). Anche la superficie dedicata alla manifestazione è stata ampliata, passando dai circa 7.000 m2 del 2006 ai quasi 13.000 m2 del 2010. Oltre al ricco programma collaterale di eventi mirati alla divulgazione e sensibilizzazione sul tema della sostenibilità in edilizia, Fiera Bolzano, grazie all’aiuto di comitati tecnici formati da autorevoli esperti, seleziona e premia i propri espositori per il loro impegno nella tutela ambientale, per gli standard di risparmio energetico raggiunti dai propri prodotti e per la capacità di soddisfare, durante la manifestazione, la sete d’informazione degli operatori del settore, dei responsabili dell’Amministrazione Pubblica e del pubblico presente. Premio Per le migliori strategie di comunicazione e di marketing Nel 2011 alla sua seconda edizione, il “Klimahouse Marketing Award”, organizzato in collaborazione con l’Agenzia CasaClima di Bolzano, mira a premiare i migliori progetti esposti in fiera secondo i criteri di comunicazione del progetto; una giuria di esperti valuta quale tra questi è oggetto della campagna di comunicazione più efficace.

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EVENTI

particolare, sull’attualissimo tema delle certificazioni energetiche. In occasione della fiera, le Associazioni di settore più autorevoli in Italia ed esperti qualificati in ricerca e progettazione offriranno, inoltre, tutta la propria esperienza in materia di sostenibilità in edilizia a quanti vogliano individuare le soluzioni ottimali da implementare per la propria abitazione, per la propria attività o, nel caso degli Enti locali, da adottare sul proprio territorio, sia per edifici nuovi, sia in caso di riqualificazione. A partire dall’Agenzia CasaClima, grazie al cui forte sostegno verrà presentato l’annuale Congresso “Costruire il futuro”, cui parteciperanno autorevoli relatori di fama internazionale, per seguire con ANIT (Associazione Nazionale per l’Isolamento termico e Acustico), che proporrà un convegno sulle tematiche di sua specifica competenza, ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica), ASSOVETRO (Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro), EURAC (European

“...In esposizione le migliori soluzioni e tecnologie presenti sul mercato per una casa energeticamente efficiente...”

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Il premio è suddiviso in due categorie (area espositiva fino a 40 m2 e oltre 41 m2). Premio Per i Prodotti Più innovativi ed efficienti Alla sua seconda edizione anche il “KlimahouseTrend”, iniziativa promossa da Fiera Bolzano, in collaborazione con la rivista specializzata Frames, del Gruppo 24 Ore. Si tratta di un osservatorio che segnala, attraverso l’analisi di un comitato scientifico, le proposte più innovative, più efficienti e capaci di coniugare in una sintesi olistica tra tecnologia e soluzione formale (ove necessaria), i materiali o i sistemi costruttivi occorrenti per realizzare una costruzione ecosostenibile. La graduatoria, a pari merito, di sei segnalazioni per sei categorie di sistemi o prodotti, viene stilata a fronte della raccolta delle autocandidature inviate dagli stessi espositori e della valutazione delle stesse da parte di un comitato scientifico direttamente in Fiera. fiera Bolzano: Polo italiano della sosteniBilità L’attenzione internazionale rivolta ai temi energetici è da molti anni un argomento di grande interesse: i costi sempre più elevati della principale fonte di energia, il petrolio, e gli appelli per una maggiore tutela ambientale hanno spinto numerose aziende e privati cittadini ad investire nella “green economy” ed a prendere provvedimenti per far fronte alle necessità future. Precursore in Italia di questa tendenza, Fiera Bolzano ha dato voce in modo concreto alle richieste sempre più rilevanti di un vasto numero di attori del sistema economico italiano. Risale al 2005 la prima edizione di “Klimahouse”, nata come salone all’interno della fiera già in calendario “Bauschau”. Dal 2006 si è sviluppata in maniera autonoma come fiera internazionale specializzata per l’efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia e Fiera Bolzano ha intrapreso un percorso divulgativo improntato su una nuova cultura verde. Il forte impegno nella costruzione di una cultura energetica alternativa a quella del petrolio e il grande successo riscontrato da “Klimahouse”, hanno spinto Fiera Bolzano ad “esportare” questa formula vincente nel centro Italia, con un’edizione itinerante, che nel 2010 si è svolta in Umbria, una regione culturalmente “sensibile” e ricettiva al concetto del “costruire ecologico”. Un altro importante progetto intrapreso

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Il quartIere fIerIstIco L’area di cinque ettari sulla quale si estende il nuovo quartiere fieristico è situata nella zona commerciale di Bolzano sud. L’intero complesso misura 25.000 m2 di superficie espositiva coperta e 15.000 m2 di aree scoperte, cui si aggiunge il centro congressi Four Point by Sheraton/Fiera Bolzano. A dimostrazione dell’acceso interesse per uno sviluppo sostenibile, dall’agosto 2007 sono entrati in funzione 1.800 moduli fotovoltaici, per un totale di 300 kW installati sul tetto della Fiera, su una superficie di 2.400 m2. In un anno sono stati prodotti 400.000 kWh di energia, che corrispondono al fabbisogno annuale di circa 150 famiglie. Nel dicembre 2009, la superficie produttiva è stata raddoppiata, raggiungendo complessivamente i 4.800 m2, ed entro l’anno sarà costruito un terzo impianto fotovoltaico.

Il successo della manifestazione è segnato, a partire dalla sua prima edizione, da rapidi ritmi di crescita, sia per visitatori, sia per espositori (foto: Fabrizio Contino Gravantes)

da Fiera Bolzano è “Klimaenergy”, fiera internazionale delle energie rinnovabili per usi commerciali e pubblici, giunta quest’anno alla sua terza edizione e orientata esclusivamente all’ampio ventaglio di opportunità energetiche alternative: solare termico, fotovoltaico, biomassa, biogas, biocarburanti, idroelettrico, geotermia, cogenerazione, idrogeno, celle a combustibili, recupero calore ed eolico.

infatti, la regione italiana più all’avanguardia in tema di ecologia ed è da numerosi anni impegnata in prima linea sul fronte della tutela ambientale. La collaborazione con le principali istituzioni locali e gli Enti accomunati a Fiera Bolzano dalla stessa “mission” ne ha reso ancora più autorevole il ruolo. Massimo Poletti

una regione sensiBile alle tematiche ecologiche Il territorio e il contesto regionale in cui nasce Fiera Bolzano gioca un ruolo fondamentale per la crescita e il successo delle manifestazioni. L’Alto Adige rappresenta,

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E.TECH EXPERIENCE. LA FIERA CORRE VERSO IL FUTURO.

Nasce l’evento per chi vive nel presente ma pensa al futuro. E.TECH Experience è la mostra della filiera energetica al passo coi tempi, fatta di prodotti, ma soprattutto di soluzioni e idee. Suddivisa in tre aree, ma unica nella visione d’insieme. Specializzata, ma attenta all’integrazione dei diversi settori. Fatta su misura per chi espone e capace di soddisfare le esigenze di ogni professionista. Un’occasione imperdibile di business, di aggiornamento e di informazione. Nasce a Fiera Milano la “mostra intelligente” della tecnologia.

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Produttore ai vertici dell’industria mondiale dei cavi, Nexans presenta la sua nuova gamma completa di cavi, soluzioni e servizi per le installazioni fotovoltaiche. La gamma Keylios comprende tutti i tipi di cavi necessari alle installazioni solari fotovoltaiche residenziali o industriali, ma anche un certo numero di servizi essenziali per gli sviluppatori ed i gestori di questi progetti, dalla sorveglianza ed il controllo fino alla valutazione ed alla simulazione del ciclo di vita, passando per le interfacce Internet intelligenti. Elementi chiave della gamma , i cavi Energyflex (da 0,6 a 1 kV, isolati con poliolefina reticolata) sono stati progettati per collegare i pannelli fotovoltaici tra loro, sui tetti o nelle centrali solari, ma anche ai quadri di stringa o all’inverter. Resistenti alle temperature estreme (da -40 °C a +120 °C), all’ozono ed ai raggi UV, questi cavi senza alogeni sono a ridotto rilascio di fumi e ritardanti alla fiamma, per garantire una sicurezza migliorata in caso di incendio. Omologati UL e TÜV, sono adatti ai principali tipi di connettori e dotati di bande colorate che facilitano la loro installazione, oltre a permettere l’identificazione delle fasi. Sono conformi alla Direttiva RoHS e interamente riciclabili. I cavi sono anche disponibili in versione E-beam reticolata (omologata TÜV), per rispondere a tutte le esigenze della clientela. La gamma comprende, inoltre, cavi bassa tensione in rame o in alluminio, che garantiscono collegamenti affidabili e duraturi tra i quadri di stringa e gli inverter, oltre a cavi flessibili in silicone, capaci di arrivare fino a 15 kV in condizioni difficili come quelle degli ambienti desertici o artici, o ancora cavi di messa a terra per la protezione contro i cortocircuiti e gli incendi. L’offerta include anche differenti soluzioni (compresi accessori) per connessioni affidabili inverter/trasformatore/interruttore automatico, oltre ad armadi speciali per il collegamento alla rete. Per garantire la trasmissione sicura dei dati ad alta velocità su collegamenti a lunga distanza tra i campi solari ed i centri di controllo, o sulle reti locali di sorveglianza e di controllo, la gamma propone soluzioni in rame e fibra ottica, in particolare cavi per sensori e Bus.

elettroNica saNterNo: inverter per uso domestico

Società del gruppo Carraro, Elettronica Santerno presenta le nuove soluzioni residenziali Sunway M XS e M Plus, che coniugano efficienza energetica e un design elegante e ricercato. Leggero per l’assenza del trasformatore e di semplice installazione, Sunway M XS è la soluzione ottimale per impianti da 2 a 9 kWp. Disponibile in quattro gradazioni cromatiche (bianco, rosso, nero e blu) e in sei diverse taglie, l’inverter è dotato di touch screen a colori con funzionalità di wake up notturno per accesso ai dati di produzione, datalogger integrato e connettività wireless, che permette di comunicare attraverso smart phone e computer. I bassi consumi (conformi ai requisiti UE di consumo in stand by) e la funzione Power Equalization su CAN bus per connessione

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PROPOSTE

NexaNs: cablaggio delle installazioni fotovoltaiche

multi inverter, fanno di questo inverter una delle soluzioni più tecnologicamente avanzate per massimizzare il rendimento energetico delle unità abitative. Nel caso in cui vi siano specifiche esigenze – di modulo, di impianto o di rete pubblica – che richiedano, invece, la presenza di un trasformatore integrato, la risposta è l’inverter monofase Sunway M PLUS, idoneo all’utilizzo in rete in versione grid connected, per potenze da 1 a 7 kWp del campo fotovoltaico. Compatta e particolarmente affidabile nel garantire la massima resa e il perfetto funzionamento dell’impianto di destinazione, la gamma presenta caratteristiche di estrema robustezza e solidità grazie all’utilizzo di materiali in acciaio inox di alta qualità.

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siggi: innovazione degli abiti da lavoro

terasaki: protezione integrata

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Uno sguardo all’innovazione e uno all’immagine per Task, la linea di Siggi Group per i lavoratori dell’artigianato edile, in particolare per gli installatori elettrici. Il marchio di abbigliamento professionale “Siggi - Veste la voglia di fare” punta anche per Task su funzionalità, comfort e resistenza. Tutte qualità che conoscono una dimensione più tecnologica e innovativa grazie al nuovissimo tessuto in fibra elastica proposto per i capi della linea, certificati in prima categoria DPI. La parola d’ordine è, infatti, Lastol, la fibra estensibile a base di olefine, che, pur mantenendo il comfort di una fibra naturale, è resistente ai trattamenti chimici aggressivi e a temperature fino ai 220 °C, normalmente utilizzati nelle lavanderie industriali, nei processi di tintura e nei lavaggi a secco. Il nuovo tessuto, composto da cotone 97% e olefine 3%, rende quindi il capo particolarmente resistente e in grado di durare più a lungo, caratteristiche apprezzate nei settori ad alto valore aggiunto. L’utilizzo di questo nuovo materiale elasticizzato ha consentito, inoltre, di studiare capi dalla foggia asciutta, conferendo alla nuova linea un’immagine minimalista e particolarmente accattivante, oltre che estremamente confortevole e pratica. Ma il tessuto non è l’unica marcia in più dei capi Task. A distinguerli, anche l’attenzione allo stile e la cura dei particolari con cui l’azienda intende interpretare le esigenze di una clientela che alla resistenza e alla funzionalità del vestiario professionale vuole abbinare un look grintoso e di sicuro impatto. Il giubbino Task è dotato di una costina estensibile a scomparsa, posizionata a livello delle scapole, per favorire l’estensione dei movimenti, mentre le pence ergonomiche a livello del gomito agevolano il movimento del braccio. Salvareni sul fondo, taschino interno, tasche laterali invisibili e capienti tasconi applicati sul davanti con porta penna completano il giubbino. I capi sono disponibili nelle varianti colore bluette, grigio, marrone e verde e nelle taglie dalla S alla XXXL.

La società Terasaki presenta gli interruttori TemBreak2 che possono integrare al proprio interno un modulo differenziale, in contrasto con le soluzioni attualmente in vigore che prevedono relè e toroidi esterni oppure blocchi differenziali aggiuntivi che sono costosi, occupano spazio sul quadro ed obbligano spesso a declassare gli apparecchi. Il differenziale integrato è di classe A e rispetta le seguenti Norme: EN/IEC 60947-1, EN/IEC 60947-2 Annex B, EN/IEC 60755. L’unità di sgancio è integrata nel lato destro dell’interruttore, mentre nel lato sinistro possono essere utilizzati i normali contatti ausiliari o di allarme. Il nuovo interruttore differenziale può essere regolato in termini di sensibilità e tempo d’intervento e si presta a personalizzazioni quali segnalazione di guasto, sgancio remoto, esclusione dell’intervento differenziale, ecc.

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seitroN: regolatore solare

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Presentata da Stelvio Kontek la nuova famiglia MRT30 di connettori femmina a molla tipo “cage clamp” con e senza flange di fissaggio a vite, che prevede l’inserzione orizzontale all’asse del conduttore. Questa gamma di prodotti s’innesta sui corrispondenti connettori maschio tipo CPM, forniti ad inserzione sia verticale (CPM), sia orizzontale (CPM...SQ). Disponibili inizialmente nel passo 5,08 mm e 10,16 mm e relative configurazioni speciali a richiesta, i connettori maschio e femmina di questa serie si adattano a diversi tipi di applicazioni tra le quali: sistemi di controllo, sistemi di automazione industriale e di processo, HVAC, apparecchiature medicali, sistemi di sicurezza, sistemi di dati e sistemi audio/video professionali, con particolare enfasi su applicazioni con presenza di vibrazioni grazie alla presenza della molla e delle flange di fissaggio. I valori nominali di tensione e corrente sono 320 V e 18 A, con sezione cavi allacciabili fino a 2,5 mm2 ed un numero di poli da 2 a 24, nella versione senza flange, e da 2 a 20, nella versione con flange di fissaggio. Tutti i connettori della nuova famiglia sono disponibili anche nella versione GWT, adatta per tutte quelle applicazioni che devono supportare e garantire il Glow Wire Test (EN 60335-1). Inoltre, possono essere siglati su specifica del cliente mediante impressione d’inchiostro a caldo. Tutti i connettori sia maschio che femmina di questa nuova gamma sono compatibili RoHS e REACH, così come tutta la gamma prodotti Stelvio.

Il regolatore per pannelli solari termici di Seitron Elios MINI si rinnova ed è ora alimentato in corrente continua. Si tratta di un regolatore differenziale elettronico applicato a pannelli solari, la cui funzione primaria è quella di gestire il differenziale di temperatura tra il collettore dei pannelli e l’accumulo: lo strumento, infatti, confronta le temperature dei fluidi nel collettore e nel serbatoio di accumulo e, se differiscono più del valore stabilito, genera l’impulso per l’attivazione dello scambio di calore tramite la pompa. Il regolatore, inoltre, permette di far intervenire una sorgente integrativa di calore qualora la temperatura dell’accumulo fosse inferiore alla temperatura d’integrazione impostata. Questo nuovo modello è alimentato a 12 V in corrente continua e permette così di collegare il regolatore direttamente ad un pannello fotovoltaico. Tutto l’impianto solare potrebbe così rendersi indipendente dalla rete elettrica se anche il circolatore fosse alimentato a 12 V c.c. Il prodotto fa parte di una gamma completa di regolatori solari Elios: 9 modelli che coprono una vasta parte delle applicazioni esistenti nel mercato, sviluppatesi anche grazie al particolare interesse dell’azienda nei confronti del settore solare termico e verso le fonti rinnovabili.

PROPOSTE

stelvio koNtek: connettori a molla

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Pagina 52 52 14 53 53 54 54 55 55 56 13 13 77 72 56 57 14 57 58 58 15 15 59 38 59 77 16-71 60 60 66 79 61 16 17 78 61 62 18-79 62 78 68 18 63 63 17

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