Commercio elettrico maggio 2011

Page 1

COMMERCIO ELETTRICO IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

FEDERAZIONE Energia elettrica: sicurezza e risparmio energetico FEDERAZIONE FME guida Metel

COMMERCIO COMMERCIO ELETTRICO ELETTRICO

mercato Anno difficile per il settore elettrico italiano SPECIALE TRIVENETO Anche il Nord Est ha la sua Associazione Regionale DOSSIER Una tecnologia per un futuro sostenibile ECONOMIA Le sfide energetiche che attendono l’Europa EVENTI L’auto elettrica in Italia

www.commercioelettrico.com

IMPRESE Risposte per l’efficienza energetica

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano

Organo Ufficiale FME

ANNO2,1,N. N.44--MAGGIO NOVEMBRE ANNO 20112010 € 7,00

Maggio 2011

4


freund.bz

Una sicura protezione da sovratensioni per impianti fotovoltaici

DEHNguard® S PV SCI 600 (FM)

DEHN ITALIA S.p.A. Via del Vigneto, 23 39100 Bolzano Tel. 0471 561300 Fax 0471 561399 www.dehn.it info@dehn.it

Pad. 4

.1

d A5 - stan

• Applicazione: esecuzione unipolare di nuova generazione per sistemi FV con un polo collegato a terra. • Sicurezza integrata: dispositivo di sezionamento e corto circuito combinato con sicuro sezionamento elettrico tramite fusibile integrato, il quale evita danni da incendio per la formazione di archi. • Di facile utilizzo: ricambio del modulo di protezione sicuro e senza formazione di archi, garantito dal fusibile in dc incorporato.

Protezione da sovratensioni

Protezione da fulmini Impianti di terra

Antinfortunistica


Mylos. Il sistema integrato pensato per essere al tuo servizio, per esserti più vicino, per dare vita a un nuovo modo di essere installatore. Essere ABB.

Quando scegli un sistema integrato ABB, non stai solamente valutando un prodotto. Stai scegliendo di far parte di un Gruppo leader nelle tecnologie per l’energia e l’automazione, con più di 120 anni di esperienza, che mette a tua disposizione le sue conoscenze, la sua competenza, i suoi servizi. Oggi ABB ti offre Mylos, un nuovo concetto di sistema integrato pensato per soddisfare le tue esigenze, sviluppato per essere semplice e veloce da installare, con un design in grado di entrare nel cuore di tutti i clienti. Nasce Mylos. Nasce un nuovo modo di essere installatore. Essere ABB.

ABB SACE Una divisione di ABB S.p.A. Serie civili, Home&Building Automation Tel.: 02 9034 1 Fax: 02 9034 7609


Mylos. Il sistema integrato pensato per essere al tuo servizio, per esserti più vicino, per dare vita a un nuovo modo di essere installatore. Essere ABB.

Quando scegli un sistema integrato ABB, non stai solamente valutando un prodotto. Stai scegliendo di far parte di un Gruppo leader nelle tecnologie per l’energia e l’automazione, con più di 120 anni di esperienza, che mette a tua disposizione le sue conoscenze, la sua competenza, i suoi servizi. Oggi ABB ti offre Mylos, un nuovo concetto di sistema integrato pensato per soddisfare le tue esigenze, sviluppato per essere semplice e veloce da installare, con un design in grado di entrare nel cuore di tutti i clienti. Nasce Mylos. Nasce un nuovo modo di essere installatore. Essere ABB.

ABB SACE Una divisione di ABB S.p.A. Serie civili, Home&Building Automation Tel.: 02 9034 1 Fax: 02 9034 7609


Riello UPS e AROS. Da oggi l’energia batte più forte. Da oggi Riello UPS e AROS insieme per affrontare nuove sfide e nuovi obiettivi con più forza e più incisività sul mercato. Un unico grande marchio per dare continuità alla vostra energia, con l’eccellenza e la qualità sulle quali avete da sempre fatto affidamento.

www.riello-ups.com

riello@riello-ups.com


EDITORIALE

Eppur si muove, diceva Galileo, riferendosi alla Terra. Eccome si muove, dovremmo dire oggi pensando all’iperattivismo della FME (leggi Ferrari). Ricapitoliamo: ci eravamo lasciati con la Padania al gran completo, essendo che l’associazione multiregionale del Triveneto era stata appena battezzata. Manco il tempo di leggere tutto il giornale che dobbiamo annunciare altri botti dell’Ingegnere. Cominciamo da Metel. Che la presidenza del dopoCarrara spettasse a uno dei nostri, cioè a un distributore, lo si sapeva perché lo dice il regolamento. Che Ferrari tirasse fuori dal cappello un pokerissimo, direi d’assi, come quello che ha sfoderato, neppure il più irriducibile degli aficionados l’avrebbe potuto ipotizzare. E tutto questo in barba a chi pensava che Metel per FME fosse un qualcosa di secondario, da gestire o peggio ancora ridimensionare. Errore clamoroso. Ferrari manda in via Govone i suoi generali, quasi una occupazione armata, quasi a cercare la contrapposizione forte nei confronti di ANIE con la quale le discussioni (dalle statistiche agli agenti sul territorio) non finiscono mai. In più, con un vero colpo d’artista, Ferrari rispolvera i consorzi che aveva escluso da FME creando il ticket Sanfilippo-Link che garantisce che Metel altro non è destinata che ad un futuro ancora più radioso. Non bastasse ci mette pure Konig, così i due colossi mondiali (Sonepar e Rexel) hanno una carica a testa. E ci aggiunge quel pizzico di novità romana rappresentata da Borghini che già è vicepresidente di Federazione e che sempre più spesso si vede in giro: dove non c’è Ferrari, c’è lui. Potrebbe già bastare, se non dovessimo segnalare che ora FME decide di dare in prima persona il proprio impulso per la buona riuscita di E-Tech, la risuscitata (sotto nuovo nome) fiera in programma a novembre. E per scaldare al meglio i motori, ecco un tour all’insegna della RottamAzione (con la A maiuscola voluta, quasi un gesto futuristico). C’era una volta la FNGDME. Poi arrivò Ferrari e qualcuno gli disse che il nome era impronunciabile. Ora c’è la FME. Come dire: qui si va di fretta, c’è da fare. Antonio Bernardi

www.commercioelettrico.com

Anno 2, N.4

03


COMMERCIO ELETTRICO

FEDERAZIONE 22

IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

è una pubblicazione Edizione Speciale S.r.l. Via Ariberto 8, 20123 Milano Tel 02 581404 – Fax 02 58140444 E-mail: mail@edizionespeciale.it www.commercioelettrico.com REA 1686261 – P.I. 03580420960 Capitale Sociale 100.000,00 euro i.v. Anno 2 N° 4 – Maggio 2011 € 7,00

Un grande progetto per un uso responsabile dell’energia, sostenuto da FME. Prima tappa: “Smart Energy” per una migliore efficienza degli impianti elettrici, attraverso l’uso delle reti cosiddette intelligenti

25

Suo vice sarà Luca Bosatelli, indicato da ANIE. Aumenta il numero dei Consiglieri, che d’ora in poi saranno 12 dello scorso anno

Direttore Editoriale Maurizio Gambini maurizio.gambini@commercioelettrico.com

ECONOMIA

Redazione redazione@commercioelettrico.com

38

Le sfide energetiche che attendono l’Europa Il futuro dell’Europa non dipende solo dall’efficienza energetica,

Hanno collaborato Luca Bernardi, Susanna Bernardi, Domenico Bracone, Roberto Corti, Ilaria Di Napoli, Giancarlo Emanuel, Elisa Pastorino, Massimo Poletti, Mauro Zola

ma anche dalla “energia efficiente”

EVENTI

Grafica e DTP Davide Candiani, Andrea Piomboni Coordinamento Editoriale Gabriele Brocca Romanin

FME guida Metel Il nuovo Presidente dell’azienda di servizio è espresso da FME.

Direttore Responsabile Antonio Bernardi

Comitato Editoriale Antonio Bernardi, Giancarlo Profeti

Rottamiamo gli impianti elettrici: Bologna, 10 maggio 2011

61

Innovazione ad alta quota Ha preso il via nel mese di marzo il nuovo ciclo di meeting

Segreteria Amministrativa Paola Pasqualini

Gewiss dedicati alle novità introdotte dalla nuova CEI 64-8 ed alle opportunità che queste offrono al mercato

Ufficio Vendite e Pubblicità tel: +39 02 581404, fax: +39 02 58140444 mail: ufficiovendite@commercioelettrico.com Agenti: Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta Francesco Sena mail: francesco.sena@commercioelettrico.com cell: +39 335 8152626, tel/fax: +39 011 710292 Lombardia (BG, BS, CR, LO, MB, MI, PV), Milano, Piacenza Alessandro Martinenghi mail: amartinenghi@commercioelettrico.com cell: +39 335 5258146 Mantova, Triveneto Paolo Simeoni mail: paolo.simeoni@commercioelettrico.com cell: +39 335 7887092, tel: +39 0422 495967 fax: +39 0422 460066

62

Ufficio abbonamenti Edizione Speciale Srl Tel: 02 581404 abbonamenti@commercioelettrico.com

37

L’auto elettrica in Italia Due gli obiettivi principali del Convegno dal titolo “L’auto elettrica italiana”, organizzato dalla Scame Parre: diffondere la conoscenza in materia, ancora piuttosto scarsa anche tra gli addetti ai lavori, e recepire le esigenze di costruttori, installatori ed utilizzatori

IMPRESE Smaltimento delle lampade fluorescenti esauste

Condizioni di abbonamento Italia annuale: euro 70 Estero zona 1 e 2 annuale: euro 140 Estero zona 3 annuale: euro 200

Ecolamp mette a disposizione un serie di soluzioni semplici

Stampa CPM - Casarile (MI)

ed installatori

Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a Edizione Speciale S.r.l. o telefonando a Edizione Speciale S.r.l. TEL. 02 581404. Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010 Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N° 11208 - ISSN 0329-3479

e gratuite per grossisti rivenditori di materiale illuminotecnico

51

A prova di fulmine Protezione sicura da sovratensione per impianti fotovoltaici collegati a terra sul lato corrente continua

52

Sistemi elettrici d’autore Un’evoluzione strategica messa in atto all’insegna di un’equilibrata sinergia tra tradizione ed innovazione per proporsi in modo coerente a tutta la filiera: dal grossista all’installatore

www.commercioelettrico.com


57

Credit Risk Management

LA COPERTINA

Perché conviene rivolgersi agli specialisti per affrontare i rapporti tra banca, impresa, fornitori e mercato

58

50 anni di qualità, innovazione e tecnologia Una presenza italiana sempre più importante nella distribuzione di componenti per l’illuminazione

64

Interruttore intelligente di media tensione Condensato di tecnologia e innovazione, orientato alla semplificazione ed integrazione dell’impianto elettrico, il nuovo interruttore ABB è dotato di unità di protezione e controllo con sensori di corrente e tensione integrati

Risposte per l’efficienza energetica Una metodologia capace di guidare le imprese nella scelta

AROS Solar Technology Via Somalia 20, 20032 Cormano, Milano www.aros-solar.com

degli interventi più efficaci per abbattere i consumi energetici

68

Soluzione ecosostenibile per il riscaldamento centralizzato Sistema modulare ad inverter in pompa di calore per il

SOMMARIO

66

22

riscaldamento centralizzato, la climatizzazione estiva e la produzione di acqua calda sanitaria. Soluzione ad alta efficienza che funziona con il solo allacciamento elettrico e può essere abbinata ai pannelli fotovoltaici

70

Centro di formazione tecnica Inaugurato “BTicino Innotech”, nato con l’intento di garantire una risposta professionale alle crescenti richieste di formazione tecnico/pratica degli operatori elettrici

40

MERCATO 32

Anno difficile per il settore elettrotecnico ed elettronico italiano Una domanda nazionale debole continua ad ostacolare lo sviluppo dei settori ANIE. Le prospettive per il 2011 si mostrano più incerte e condizionate dalla ripresa sui mercati esteri

SPECIALE TRIVENETO 26

RUBRICHE

Ora anche il Triveneto c’è, si chiama AMET Gianfranco Nicolè è il presidente dell’ultima nata tra le

6

NEWS

40

Dossier FOTOVOLTAICO

73

PROPOSTE

79

stampa tecnica

Associazioni regionali, di stretta osservanza alla linea di Ferrari

30

Anche in Veneto Arame si gode l’accordo con FME e ANIE Il Presidente Bruno Serafini spiega, però, che ora bisognerà riempirlo di significati

www.commercioelettrico.com

Anno 2, N.4

05


Ceriani Elettroforniture: ancora un appuntamento di successo

Acmei: nuovo Direttore Acquisti e Marketing Marco Zambelli, nuovo Direttore Acquisti e Marketing di Acmei

06 Anno 2, N.4

Per la terza volta, a Rho, la Ceriani Elettroforniture ha dato appuntamento ai suoi clienti ed ai suoi fornitori per un evento che è già, ormai, una tradizione: il Ceriani Day. Dopo le due fortunate edizioni dello scorso anno, nel 2011 ci sarà un solo appuntamento, ma d’altronde in autunno il mondo elettrico è atteso dalla rinascita della grande fiera internazionale del settore. È così che lo scorso 24 marzo, 45 fornitori del gruppo lombardo hanno potuto, nella abituale location dell’NH Fiera di Rho, scoprire le ultimissime proposte di prodotto e commerciali del loro abituale distributore. Ad onor del vero, c’è chi ha preferito far bella mostra dei propri prodotti all’esterno dell’albergo: è stata la Mitsubishi, che ha scelto di portare a Rho un proprio motor home di 12 metri di lunghezza. Nelle dieci ore di Ceriani Day ben 534 ragioni sociali sono state registrate dal desk dell’accoglienza. Un successo che ribadisce la bontà dell’iniziativa. I visitatori hanno scoperto novità ed approfittato delle promozioni, girando per le tre aree tematiche in cui è stato diviso l’evento: distribuzione elettrica, sicurezza e TV-Sat, illuminotecnica. Come sempre c’è stato anche il momento dei riconoscimenti e questa volta i premi consegnati da Stefano Ceriani sono andati a iGuzzini, Scame e Vortice. La Ceriani ha anche voluto incentivare i propri ospiti proponendo particolari promozioni limitate alla giornata. Il prossimo appuntamento con il Ceriani Day è a questo punto per il 2012.

Annunciato da Acmei un nuovo ingresso: Marco Zambelli entra in azienda per ricoprire la carica di Direttore Acquisti e Marketing. Il suo percorso professionale inizia con l’incarico di Direttore Commerciale in Beghelli, per poi proseguire in Startre, come Direttore Generale, e successivamente nel Gruppo Comet e in Marchiol, ricoprendo la carica di Direttore Commerciale. «L’entrata di Marco nel nostro staff», commenta Saverio Tavarilli, Direttore Generale di Acmei, «consolida il percorso di sviluppo manageriale dell’azienda, avviato nel 2009 con il Direttore Commerciale in carica Antonino Tripodi, anche lui proveniente dal settore della produzione, in cui aveva ricoperto il ruolo di Direttore Commerciale in Ova G. Bargellini & C. e, poi, in Canalplast. Credo che, oggi più che mai, il passaggio da una gestione familiare ad una manageriale sia obbligato per la crescita delle PMI. Un percorso che sembra semplice da realizzare, ma che rappresenta uno degli ostacoli più impegnativi da superare nel processo di crescita da parte delle aziende e che richiede, prima di ogni altra cosa, ad imprenditori e familiari un cambiamento di mentalità e di comportamento. In Acmei il processo di assessment manageriale è ormai da tempo condiviso dall’intero staff di 330 collaboratori, coinvolti a tutti i livelli in un adeguato progetto formativo in grado di sostenere ed agevolare tutti i passaggi».

www.commercioelettrico.com


NOVITÀ

Nuove scatole comandi ad incasso Vortice per ventilatori da soffitto

Oggi il design e l’eleganza Vortice incontrano ontrano la praticità Massima versatilità: oltre alle placche in dotazione (colore bianco o grigio antracite) il frutto può adattarsi ad altre placche cche esistenti in commercio soddisfacendo le più diverse esigenze ze estetiche.

Bticino: Light - Light Tech - Living Gewiss: Playbus - Playbus Young Vimar: Idea - Rondò - Plana Ave: Sistema 45 - Ave Banquise - Yes - Noir/Blanc c

ComElettr.23x30ScatComandi.indd 1

www.vortice.com www.vort

13/04/11 11:21


Elcom Elettrocommerciale: attività formativa per tecnici ed installatori

BTicino: uno spazio di sperimentazione continua

08 Anno 2, N.4

Si è svolto venerdì 8 aprile nella sede centrale di Venafro (IS) della Elcom Elettrocommerciale un incontro formativo sulle caratteristiche tecniche e funzionali dei nuovi prodotti della FAAC, azienda italiana produttrice di soluzioni per l’automazione e il controllo degli accessi. Il workshop, organizzato dalla divisione tecnica dell’azienda molisana, braccio commerciale del Gruppo Scarabeo, in collaborazione con FAAC Italia, ha registrato una buona presenza di installatori e tecnici del settore. Il responsabile Area Molise della FAAC, Rocco Catenaro, ha presentato una panoramica dei prodotti che l’azienda bolognese ha perfezionato negli anni, nonché quelli più innovativi che da poco sono stati immessi sul mercato, concepiti anche per consentire il risparmio energetico. Con questo seminario tecnico si conferma la volontà della Elcom Elettrocommerciale di essere un partner affidabile degli installatori che fanno della conoscenza dei nuovi prodotti e dell’innovazione un principio guida nel proprio lavoro. Su questa politica aziendale è il responsabile della rete commerciale, Piero Melzani, a spiegarne il senso e gli obiettivi: «Ogni mese organizziamo incontri tecnico/informativi in cui vengono presentati i prodotti dei nostri fornitori di fiducia. Sono momenti formativi che i nostri clienti apprezzano molto, visto che in poco tempo possono avere un panorama chiaro e sintetico delle innovazioni che ciascun produttore attua, l’eventuale aggiornamento delle normative di riferimento, nonché avere anche un dettagliato quadro di come questi prodotti possono essere concretamente installati. Con questa attività vogliamo essere sempre più un partner di fiducia per i nostri clienti, tecnici ed installatori, perché crediamo che la formazione e l’aggiornamento sulle innovazioni sia lo strumento chiave per poter dare al cliente finale un servizio di alta qualità. Nel registrare sempre un buon numero di presenze, siamo lieti di concludere che nella nostra regione ci sono ottime professionalità che fanno della conoscenza e dell’innovazione un principio guida nel proprio lavoro. E questo ci spinge a far sempre meglio: stiamo cercando di arrivare ad una media di due incontri al mese, visto che vogliamo presentare tutti i nostri principali fornitori».

Inaugurato recentemente il primo Concept Store di BTicino, collocato al piano terra della sede di via Messina, a Milano. Il progetto, affidato a Migliore+Servetto Architetti Associati, sviluppa, come sottolineato dallo stesso Paolo Perino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di BTicino: «un concept innovativo, che rende lo store non soltanto uno spazio espositivo, ma un luogo in cui sperimentare il meglio della nostra produzione – dalle linee civili alla domotica, dal controllo dell’illuminazione ai sistemi di distribuzione dei segnali, nei diversi ambiti – ed intraprendere una relazione diretta con l’azienda». Un percorso articolato e diversificato, caratterizzato, in particolare, da un “tunnel emozionale”. Uno spazio, a tutt’altezza ed a luce controllata, dove pareti dinamiche e piani di riflessione offrono, attraverso contenuti video interattivi e postazioni audio dedicate, una narrazione suggestiva del mondo BTicino. La scelta progettuale, come messo in evidenza da Ico Migliore e Mara Servetto, è stata quella di creare «un articolato strumento di esperienza capace di indurre nel visitatore nuove modalità di conoscenza e approfondimento dei prodotti, offrendo al cliente flessibilità di aggiornamento costante». Il nuovo concept store milanese vuole essere un Experience Space, capace di emozionare e raccontare gli ambiti di applicazione e le potenzialità della produzione BTicino, e offrire, allo stesso tempo, uno spazio di consulenza e di formazione inedito nella città. Un luogo di sperimentazione continua, in grado di rinnovarsi costantemente, segno tangibile della capacità dell’azienda di proporsi in maniera innovativa con uno sguardo sempre proiettato al futuro.

www.commercioelettrico.com


OSRAM SpA - Viale dell’Innovazione, 3 - 20126 Milano

www.osram.it/tour

Il futuro appartiene ai LED e agli edifici intelligenti. Vieni a conoscere i vantaggi delle innovative tecnologie LED abbinate ai sistemi intelligenti per la gestione degli edifici: partecipa al Building KnowLEDge Tour che farà tappa a Milano il 26 maggio 2011. Durante questo evento gratuito sarà possibile approfondire le diverse applicazioni OSRAM e Siemens, farsi coinvolgere dall’emozionante “cubo LED” e partecipare ai forum formativi. Iscriviti subito su www.osram.it/tour. La partecipazione è gratuita!

Adv Building 230x300 def.indd 1

21/04/11 17.59


Silfab: con Espe per impianti fotovoltaici ad alto rendimento energetico

Due realtà italiane del mondo fotovoltaico hanno deciso d’integrare orizzontalmente le proprie competenze nell’ambito della progettazione e installazione di grandi impianti fotovoltaici ad alto rendimento energetico, dando vita ad una nuova società, Espe Sunparc, che si occupa dello sviluppo del comparto fotovoltaico sia in Italia, per quanto riguarda gli impianti a terra, sia all’estero, per tutte le tipologie applicative. Lo hanno annunciato Silfab ed Espe, dopo aver siglato la joint venture che li vede compartecipi in egual misura nella nuova azienda, con sede a Paviola di S. Giorgio in Bosco (PD). Forte di un valore industriale e di un background di installazioni già effettuate per complessivi 150 MWp da parte delle due società fondatrici, la neonata azienda si presenta come qualificato EPC Internazionale, prevedendo per il 2011 la realizzazione di impianti per un totale di 70 MW circa, il 30 per cento dei quali all’estero, ed un fatturato di oltre 100 milioni di euro. In ambito nazionale l’azienda sta già investendo circa 20 milioni di euro in parchi solari di prossima realizzazione in Sardegna, Puglia e Molise, mentre in ambito internazionale sono già state acquisite da Espe le autorizzazioni per complessivi 15 MW in Romania. Altri progetti sono già in fase di attivazione in Ontario (Canada) e sul territorio nazionale, mentre numerose altre iniziative sono previste a breve in diversi Paesi esteri. La sede di Paviola (PD), già dotata di uno stabilimento di 3.500 m2, è integrata dall’unità operativa di Molfetta (Bari), mentre all’estero la società opererà anche attraverso la costituenda Espe Sunparc America, per le attività negli Stati Uniti e in Canada. La nuova joint venture occupa attualmente 40 persone ed un indotto di outsorurcing di circa 150 addetti, mentre per le attività all’estero è già stato attivato un programma di addestramento per 20 tecnici.

Riello UPS: al CEBIT per parlare di business

È opinione diffusa che le fiere siano in un momento di transizione; sempre meno aziende le considerano attraenti come luogo in cui presentare i prodotti (ormai comunicati in modo più efficace attraverso altri mezzi e canali), ma restano tuttavia un momento importante per chi, come Riello UPS, al di là del prodotto desidera il contatto e il confronto con i propri interlocutori e partner. Riello UPS si è dunque presentata al Cebit 2011 con un nuovo stand dal design molto apprezzato e con una grafica tesa a divulgare i risultati delle ultime soluzioni di Power Quality ad alta efficienza (che consentono un adeguato risparmio energetico a fronte di un minore impatto ambientale) ed a sottolineare l’impegno di Riello UPS nel mondo dei Data Center, con il chiaro intento di sfruttare l’importante manifestazione per entrare contemporaneamente in contatto con i propri partner a livello continentale e proporsi come global player dell’innovazione e del green power. Lo stand, impostato per proporre al visitatore un percorso virtuale attraverso tutte le principali categorie di prodotto, partiva dalla presentazione degli innovativi Flywheels, un sistema “green” di accumulatore di energia a volano ad altissimo contenuto tecnologico, da affiancare e in alcuni casi sostituire alle convenzionali batterie “lead acid”. Particolare interesse hanno riscosso le presentazioni di installazioni in corridoio realizzate in collaborazione con Bladeshelter, l’espansione di gamma con potenza fino a 500 kVA degli UPS (con stadio di ingresso ad IGBT e controllo digitale DSP) della serie Master HP ed i nuovi Multi Guard, UPS modulari scalabili trifase/trifase con tecnologia a doppia conversione e con gamme di potenza variabili da 15 kVA a 120 kVA. «È stata premiata la scelta di presentare macchine di produzione quindi perfettamente funzionanti», racconta Luca Buscherini, responsabile Marketing di Riello UPS. «In questo modo i nostri partner, che avevano conosciuto i nuovissimi prodotti a inizio anno nei nuovi cataloghi 2011, hanno potuto vederli dal vivo, ma anche provarli e commentarli con gli specialisti Riello UPS presenti allo stand». Al Cebit è stata anche presentata a livello continentale la nuova grafica per tutte le gamme interessate dalla recente unificazione dei cataloghi Riello UPS e Aros, operazione da cui è nato un global player nel settore della “Power Continuity” che fa del design, dell’innovazione, della tecnologia, del green e della propria italianità i suoi principali punti di forza.

10 Anno 2, N.4

www.commercioelettrico.com



Pepperl+Fuchs: nuovo sito produttivo a Burago

Inaugurata recentemente una nuova unità produttiva di Pepperl+Fuchs a Burago di Molgora, a pochi chilometri dalla storica sede di Sulbiate. La nuova realtà produttiva è dedicata principalmente all’ingegnerizzazione di cassette in esecuzione antideflagrante Ex d in acciaio inox e alluminio. La nuova unità produttiva sarà un importante riferimento, sia per il mercato italiano, sia per le Regioni Est e Sud Europa del Gruppo. In questo periodo di crisi economica è molto importante sottolineare la strategia della società, di realizzare nuovi investimenti produttivi che il Gruppo Pepperl+Fuchs persegue sia in Italia, sia nel mondo. Presso il nuovo stabilimento è iniziata la produzione di custodie in esecuzione antideflagrante Ex d, con un’ampia gamma di differenti varianti in alluminio e acciaio inox. Nello stesso sito si produrranno cassette e control panel in esecuzione Ex e in materiale GRP, alluminio e inox. Ovviamente, il Centro è in grado di proporre tutte le lavorazioni ed i cablaggi per realizzare un prodotto finito standard oppure progettato sulle specifiche del cliente. Nel medesimo sito si è trasferita anche la produzione di barriere zener Ex i e di alimentatori, che si riconfermano parte della vasta gamma di prodotti proposti al mercato. La nuova unità produttiva occupa una superficie di 2.000 metri quadrati, di cui 1.800 riservati alla produzione, collaudo, spedizione e magazzino ed il rimanente adibito a uffici e adiacenze.

Siemens: la nuova sede 3M trionfa ai Mipim Award 2011

Si è tenuta a Cannes, agli inizi di marzo, la 22a edizione del Mercato internazionale dei professionisti dell’immobiliare, principale appuntamento a livello mondiale per il settore del real estate, durante la quale sono stati consegnati i “Mipim Awards”. I premi, istituiti dalla rivista internazionale The Architectural Review e dal Mipim, sono destinati ai progetti di sviluppo immobiliare ritenuti maggiormente significativi in termini di capacità innovativa, di approccio al programma, sensibilità architettonica, impatto sul paesaggio e sull’ambiente umano e di rispetto dei criteri di ecocompatibilità. Venti i progetti innovativi e di levatura internazionale selezionati tra i tanti lavori iscritti per la fase finale, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta nella splendida cornice del Grand Auditorium del Palais des Festivals di Cannes. L’Italia è stata rappresentata dal palazzo del nuovo quartier generale di 3M, trionfatore nella categoria green building, grazie ad un business park di circa 80.000 m2 all’interno del progetto Malaspina, in realizzazione vicino all’Idroscalo di Milano. La sede 3M è stata inaugurata il 25 maggio 2010 dopo l’avvio del progetto da parte di Pirelli RE nell’aprile 2008. Alla Business Unit Infrastrutture della Divisione Industry Solutions di Siemens Italia erano stati commissionati i lavori per la realizzazione chiavi in mano di tutti gli impianti elettrici, meccanici e speciali. L’edificio ha già ottenuto la certificazione di classe A dalla Regione Lombardia, con un risparmio energetico stimato intorno al 30÷35 per cento. I lavori affidati a Siemens hanno incluso impianti elettrici (tra cui cabina elettrica di trasformazione, cabina elettrica e reti di distribuzione, quadri elettrici, impianti di illuminazione), impianti speciali (tra cui rilevazione di incendi, diffusione sonora per evacuazione dell’edificio, sistemi di videocitofono, supervisione, controllo centralizzato impianti elettrici e illuminazione, sistemi di automazione dell’impianto elettrico), impianti meccanici (tra cui climatizzazione tramite travi attive e induttive, sistemi antincendio e di regolazione automatica dell’impianto di supervisione, centrale termo frigorifera e idrica). Ponendosi come obiettivo il pieno rispetto delle esigenze del cliente in termini di impatto ambientale e di contenimento dei consumi energetici, Siemens è stata chiamata ad attuare soluzioni impiantistiche e tecnologiche di ultima generazione, tanto da poter affermare che attualmente il 40 per cento dei consumi attuali siano attribuibili a fonti rinnovabili.

12 Anno 2, N.4

www.commercioelettrico.com



Schneider Electric: programma di efficienza energetica sostenibile

Specialista globale nella gestione dell’energia, Schneider Electric ha presentato EnergySTEP, ovvero Energy Sustainability Tiered Efficiency Program: un servizio per la gestione dell’energia, unico e scalabile, che permette di allineare gli obiettivi di risparmio energetico dell’azienda con le possibilità di investimento. A prezzi dell’energia in continuo aumento e spesso soggetti a fenomeni speculativi, a budget di spesa in contrazione, si aggiungono le normative severe in ambito energetico promulgate dai Governi. EnergySTEP semplifica il processo di scelta delle diverse opzioni per ridurre il consumo energetico, fornendo una soluzione chiara e flessibile che genera risparmi misurabili costanti e rendendo disponibile capitale che sarebbe stato altrimenti utilizzato per la spesa energetica. Il programma permette di adottare un piano chiaro, semplice da misurare e comunicare agli interessati, per ridurre l’emissione di anidride carbonica e l’impatto ambientale, migliorare la percezione dell’azienda in termini di pubblico, mercato e leadership e rendere orgogliosi i dipendenti, con la consapevolezza che la loro azienda si stia impegnando a preservare l’energia. Con questo programma, Schneider Electric mette a disposizione una metodologia comprovata di successo per raggiungere l’efficienza energetica, che si basa su un processo strutturato, software professionale e una rete mondiale di esperti in campo energetico che aiutano a conseguire rapidi risparmi energetici nel breve termine e a generare piani per la gestione dell’energia sul lungo termine.

Isofotón: eccellenti risultanti nel suo nuovo percorso

Nel giugno 2010, il gruppo Affirma ha comprato Isofotón dal gruppo Bergé e si è accollato il debito di 300 milioni di euro, accumulato dagli anni precedenti. Durante questi primi mesi, la nuova direzione ha lavorato al risanamento della società con risultati molto positivi su vari fronti. Gli aumenti di capitale realizzati dai nuovi azionisti hanno rafforzato i fondi propri, fino ad arrivare a 65 milioni di euro, dando alla società solidità e forza finanziaria. Nel 2010 il fatturato ha raggiunto i 123 milioni di euro e si sono ottenuti utili per 10 milioni di euro (+76 per cento rispetto al 2009), lasciando alle spalle i “numeri rossi”. Le cifre sono positive anche per quanto riguarda la produzione. Il nuovo staff direttivo ha concentrato gli sforzi nella riduzione dei costi e nel miglioramento della produttività. Si è ottenuta una riduzione dei costi d’acquisto delle materie prime ed è stata attivata la nuova linea di produzione automatizzata, che permetterà d’incrementare fino al doppio il volume dei MW, passando da 120 a 230 MW. Inoltre, in questi mesi, è in atto il consolidamento della strategia di internazionalizzazione dell’azienda, che include ambiziosi piani di apertura di fabbriche negli Stati Uniti e in Cina, così come nuovi staff commerciali in paesi come Emirati Arabi, Corea, Germania e Francia. L’espansione estera si struttura, anche, attraverso la firma di accordi con soci strategici nei paesi di riferimento. Il 2011 si presenta come un anno positivo per la società, che continuerà a focalizzarsi nello sviluppo di mercati esteri, principalmente negli Stati Uniti e in alcuni Paesi asiatici, che sono quelli che presentano maggiori prospettive di crescita. Le previsioni di fatturato sono di 220 milioni di euro, che corrispondono ad un 79% in più rispetto al 2010. I punti forti di questa crescita saranno, in primo luogo, gli investimenti in R & S per lo sviluppo di nuove tecnologie fotovoltaiche, come la tecnologia a concentrazione (HCPV), che offre maggiori vantaggi rispetto a quella fotovoltaica tradizionale; in secondo luogo, la produzione in differenti luoghi vicini a quelli di destinazione dei moduli e, infine, lo sviluppo e l’implementazione di nuove politiche dirette alla riduzione dei costi di produzione e al miglioramento della competitività degli impianti. All’inizio di marzo, María Jesús González-Espejo è stata nominata Direttrice Generale Marketing e Comunicazione.

Stabilimento Isofotón di Malaga

14 Anno 2, N.4

www.commercioelettrico.com



Gruppo Enfinity: un 2010 solare

Importante gruppo internazionale che opera nel settore delle energie rinnovabili, chiude il consuntivo 2010 positivamente e si appresta allo sviluppo di nuovi progetti per il 2011, in linea con la tendenza positiva del mercato dell’energia solare fotovoltaica. Enfinity ha lavorato a ritmo sostenuto per portare a compimento tutti gli impianti commissionati nel 2010, permettendo ai propri clienti di accedere alle tariffe del Conto Energia 2010, che garantiscono un maggior guadagno rispetto agli incentivi entrati in vigore a partire da gennaio di quest’anno. Con oltre 15 MWp installati nel 2010, l’Italia si conferma uno dei Paesi di riferimento per il gruppo belga, che ad oggi è già il settimo operatore del settore delle rinnovabili al mondo. Tra i progetti realizzati in qualità di EPC Contractor per il settore Business, ricordiamo i seguenti: – nei pressi di Pavia, a Codevilla, è stato realizzato, per conto del Gruppo Brambati, azienda che opera nell’impiantistica dell’industria alimentare, un’installazione su tetto da 200 kWp; l’impianto, totalmente integrato, è in grado di generare 220 MWh l’anno di energia “pulita”, permettendo all’azienda cliente di conseguire importanti obiettivi in termini di risparmio energetico, efficiente impiego delle risorse e sviluppo sostenibile; – sulle coperture di un immobile industriale di proprietà di Cardif, nel Comune di Buccinasco (MI), è stata portata a termine l’installazione di un impianto FV da circa 500 kWp. Enfinity Italia in qualità di EPC Contractor, avvalendosi della collaborazione di aziende specializzate, si è occupata anche della rimozione amianto e del rifacimento del tetto al fine dell’ottenimento della tariffa per impianti totalmente integrati; – a San Vito dei Normanni (BR), sviluppato a tempo di record (in soli 40 giorni) un impianto da circa 1 MW a terra, per conto di Energia Solare San Vito, società di scopo controllata da RSI Group; l’impianto sarà in grado di generare 1,33 GWh l’anno e consentirà di risparmiare l’emissione di più di 700 tonnellate di CO2/anno. Il Gruppo conferma questa tendenza positiva anche per il nuovo anno, con un programma lavori 2011 che, ad oggi, prevede importanti commesse per la realizzazione di impianti chiavi in mano per il mercato Business, pari a circa 9 MWp, sia su coperture, sia a terra. Tra questi, da segnalare 4 MWp in fase di realizzazione in Abruzzo per Sistema Solare, società d’investimento che ha scelto Enfinity per l’affidabilità e professionalità dimostrata.

Lovato Electric: trent’anni di successi alla Hannover Messe

Dopo oltre trenta presenze consecutive alla Hannover Messe, manifestazione fieristica internazionale dedicata alle tecnologie industriali, Lovato Electric raccoglie ancora successi. Decisamente positivo il bilancio della partecipazione di aprile 2011, cui era presente tutta la rete commerciale estera, sia per quanto concerne il numero di contatti in continua crescita, sia per i riscontri sui nuovi prodotti proposti. Le novità presentate – contatori di energia serie DME, strumenti di misura e analizzatori di rete serie DMG, basi portafusibili e interruttori sezionatori fino a 1.600 A – sono state accolte con grande interesse dai visitatori provenienti da tutto il mondo. Apprezzata, in particolare, l’innovazione alla base delle nuove proposte, aspetto cui la storica azienda bergamasca è da sempre sensibile. Il prossimo appuntamento sarà Elektro 2011, la Fiera internazionale dell’automazione industriale che si terrà a Mosca dal 6 al 9 giugno.

16 Anno 2, N.4

www.commercioelettrico.com


Sottoscritto da ABB l’accordo per l’acquisizione del 35 per cento della quota societaria di Novatec Solar (già Novatec Biosol), una società innovativa nella tecnologia a concentrazione termosolare (Concentrating Solar Power, CSP), con sede a Karlsruhe, Germania. L’investimento prevede un’opzione per l’acquisizione del 100 per cento di Novatec Solar e un accordo di collaborazione per la realizzazione di futuri progetti nella generazione solare. La concentrazione termosolare (CSP) è un settore in rapida crescita nel mercato delle energie rinnovabili e questo investimento completa l’offerta di ABB nell’automazione degli impianti di generazione, nell’elettrificazione e nella trasmissione elettrica sulle lunghe distanze. Novatec Solar è un fornitore della tecnologia Linear Fresnel, che utilizza specchi solari piani per concentrare l’energia del sole su un ricevitore che produce vapore. Il vapore solare prodotto riduce così la necessità di ricorrere a combustibili fossili per generare energia elettrica nelle centrali esistenti o in costruzione, negli impianti di processo e in altre applicazioni industriali dove è necessaria energia termica. Confrontata con altre tecnologie a concentrazione, la tecnologia di Novatec Solar è molto competitiva grazie all’utilizzo di specchi piani e di strutture di supporto modulari in acciaio, facili da assemblare e installare.

NEWS

ABB: investimenti per il solare


GUARDANDO AL FUTURO PLAFONIERE SERIE PANDA MIDI E MAXI E CON

PA

CO

NS U

U TI

LA

M

GY

NER

EE SAV

MO

A BI L

LI

ZZ

D E A B ASS O

SERIE MAXI 100W

SERIE MAXI CON ANELLO O PALPEBRA

Gamma completa di plafoniere applicabili a parete o a soffitto, per uso interno ed esterno. Design originale, soluzioni innovative, versatilità, qualità dei materiali e sicurezza sono espressione del Made in Italy di questo prodotto. Utilizzabili in ambienti civili e industriali sono disponibili in versione tonda e ovale, supportano lampade ad incandescenza (max. 100W) o a basso consumo (max. 25W, 165 mm., E27).

03

RoHS

SERIE MIDI 60W

IP65

www.fanton.com - Conselve (Padova) Italy tel. +39 049 95 97 911 - fax +39 049 95 00 311

PRODOTTO ITALIANO, FIN DALLA NASCITA.


ENERGIE RINNOVABILI

Bosch Security Systems: eventi formativi in tutta Italia Da marzo a ottobre, Bosch Security Systems e Betacavi organizzeranno una serie di eventi in tutta Italia rivolti ai progettisti. Il nome dell’iniziativa è Quality System Tour e nasce dall’esigenza delle due aziende di fornire agli specialisti del settore gli strumenti per una corretta progettazione, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello normativo. Gli interventi saranno volti a prevenire gli eventuali errori in fase di progettazione dell’impianto di videosorveglianza, analizzando, ad esempio, le conseguenze di una scelta inadeguata di prodotti e proponendo le possibili soluzioni. Il primo appuntamento è stato il 28 marzo a Milano. Seguiranno: Roma, il 10 maggio; Napoli, il 12 maggio; Bari, il 14 giugno; Ancona, il 16 giugno; Firenze, il 20 settembre; Catania, l’11 ottobre. I posti disponibili sono a numero chiuso. Per iscriversi occorre compilare la scheda all’indirizzo www.betacavi.com. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

NuOVO tRANscLINIc xi+ IL sIstEmA pER IL cONtROLLO cOstANtE dEGLI ImpIANtI fOtOVOLtAIcI

Gruppo Urmet: formazione per i professionisti Realtà italiana con presenza internazionale che progetta, sviluppa e commercializza prodotti e sistemi nei settori dell’automazione dell’edificio, della telecomunicazione e della gestione dell’energia, il Gruppo Urmet ha partecipato come sponsor al ciclo di incontri tecnici organizzati da TuttoNormel. Durante gli incontri sono state approfondite diverse tematiche, tra le quali: la nuova Norma CEI 0-21, per le connessioni attive e passive alla rete di bassa tensione, e l’Allegato della CEI 64-8 sui requisiti funzionali dell’impianto elettrico delle unità abitative residenziali. Ivan Di Dio, Responsabile Marketing Operativo e Comunicazione del Gruppo Urmet, ha dichiarato: «Gli incontri tecnici di TuttoNormel rappresentano un’ottima occasione per progettisti e installatori, per accrescere il proprio know how ed avere una visione più chiara del quadro normativo, in continuo cambiamento. Questi seminari sono in linea con la nostra strategia aziendale che, da sempre, ritiene che i rapporti di collaborazione debbano essere basati su solide competenze e su un’approfondita conoscenza delle normative, a vantaggio del costante progresso dell’intero settore». ERRATA CORRIGE Sul numero 2 - marzo 2011 della rivista, a pagina 3, è stato riportato in modo errato l’indirizzo dell’inserzionista della copertina. L’indirizzo corretto è: RPS S.p.A. Viale Europa 7 ZAI 37045 San Pietro di Legnago (Verona) www.riello-ups.it Ci scusiamo per l’errore con la società e i lettori.

www.commercioelettrico.com

La serie di dispositivi Transclinic xi+ verifica continuamente la corrente delle singole stringhe o dei gruppi di stringhe nonchè la tensione dell’impianto fotovoltaico. I Transclinic xi+ a seconda del modello dispongono di un numero di ingressi da 4 a 14 per la misura della corrente fino a 30A. I dati di corrente e tensione misurati vengono trasmessi mediante MODBUS o RS485 RTU. www.weidmuller.it


2_1191+1991 (pp460x300)_Layout 1 15/04/11 11:02 Pagina 1

STORY

...LE ALTRE INFORMAZIONI SONO CONTENUTE NEL FILE CHE HO CONSEGNATO AD EVA...

BUON LAVORO RAGAZZI!

PERCHÉ NON GLI HAI DETTO CHE HAI PERSO LA SPY-CAM, CON TUTTI I FILES?

GRAZIE CAPO. A PRESTO

NELLA VILLA DOVE L’HAI SMARRITA, NESSUNO NE SAPEVA NIENTE... NON C’È SPERANZA!

COOSA?? MA È TROPPO CARO!!

QUEL GIORNO C’ERA MOLTA GENTE, SONO SICURA CHE QUALCUNO L’HA PRESA!

SCUSATE... ECCO LE PROPOSTE DI ALTRI INSTALLATORI

COL VOSTRO PERMESSO SIGNORI, VI CHIEDO DI ESSERE RAGIONEVOLI! COME POTETE ESIGERE UN IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE CON: ACC...

RELÈ CREPUSCOLARI,

EPPURE CI DEVE ESSERE UN MODO PER RISPETTARE IL PROGETTO APPROVATO DAL CAPO ...

PIÙ TARDI...

TEMPORIZZATORI, GESTIONE DI PIÙ LUCI,

...E MAGARI PURE NEI TEMPI E BUDGET PREVISTI! MA TU GUARDA CHE...

SCUSI DOTTORESSA, ECCO GLI ALTRI PREVENTIVI CHE MI HA CHIESTO ...

ANCORA FINDER... SEMPRE FINDER!

È STATO FACILE! TUTTE LE LUCI DEL QUARTIERE SONO COMANDATE DAL RELÈ FINDER 11.91, CHE È COME AVERE DUE PRODOTTI IN UNO: CREPUSCOLARE + OROLOGIO.

COSÌ IL PARCHEGGIO DEL CENTRO COMMERCIALE PUÒ SPEGNERSI DURANTE UNA FASCIA ORARIA NOTTURNA IN CUI L’ILLUMINAZIONE SAREBBE INUTILE LA FUNZIONE “TUTTANOTTE/MEZZANOTTE”!

AD ESEMPIO, L’ILLUMINAZIONE DI QUESTO NEGOZIO È STATA PROGRAMMATA IN MODO CHE L’INSEGNA LUMINOSA RIMANGA ACCESA TUTTA LA NOTTE (RELÈ 19.91), MENTRE LA VETRINA SI SPEGNE DALLE ORE 2.00 ALLE ORE 6.00 (RELÈ 11.91)

VERAMENTE, CREDO SIA STATA LEI A FARMI CHIAMARE!

NON MI DICA! TUTTO QUESTO È MERITO SUO? MA COME HA FATTO?

È STUPENDO! INOLTRE, GRAZIE AD UNA SECONDA USCITA DEL RELÈ 11.91 E CON IL MODULO AUSILIARIO 19.91, È POSSIBILE COMANDARE UN SECONDO GRUPPO DI LUCI...

NATURALMENTE SI TRATTA DI UN BREVETTO FINDER!

INNOVAZIONE, RISPARMIO ENERGETICO E VITA SEMPLICE. TUTTO IN UNA SOLUZIONE!

EHM... CI CONOSCIAMO?

OH... NO!!!

INGEGNERE, DEVO ARCHIVIARE QUESTI DOCUMENTI?

PROPRIO COME ALLORA IO SONO QUI PER FAR SPLENDERE LE LUCI...

P

COME NO?! VILLA DEGLI OLMI, UNA SETTIMANA FA... RICORDA?

PEAN

A

T

E

N

T

RoHS compliance

E LEI DI NUOVO PER FAR SPLENDERE LE SCALE, VEDO... ARCHITETTO, DOVREBBE FIRMARE QUI...

O

• Tipo 11.91. Relè crepuscolare con interruttore orario giornaliero. • Spegnimento/riaccensione programmabili. • 1 scambio 16 A + 1 uscita ausiliaria per il modulo di potenza tipo 19.91. • Innovativo brevetto Finder che semplifica l’installazione. • Completamente conforme RoHS.

EUR

NON L’HO MAI VISTA IN VITA MIA!!

ANCORA LEI? CHE ALTRO C’È?

OOPS!!

NON MI DICA!! ANCHE LEI QUI?

BUONGIORNO E BEN RITROVATA!

NON SE NE PARLA.

BUONASERA

IL CAPO ERA MOLTO SODDISFATTO DEL RISULTATO. IL NUOVO QUARTIERE COME PUOI VEDERE, ORA RISPLENDE DI LUCE NUOVA!

EUR

puntata

PEAN

a

E COSÌ...

O

2

TUTTO IN UNA NOTTE missione “tuttanotte/mezzanotte”

DOTTORESSA?!

Tipo 11.91

Tipo 19.91

BEH, VISTO CHE QUI È TUTTO A POSTO IO ME NE VADO...

Dal 1954 la luce quando serve

ISO 9001:2008

www.finder.it

TUTTO IN UNA SOLUZIONE

AH DIMENTICAVO...

CHE SBADATO...

ISO 14001:2004

MA... COME...?

INGEGNERE?!

ARCHITETTO?! CREDO CHE QUESTO OROLOGIO SIA SUO... O LEI HA FATTO MOLTA STRADA IN UNA SOLA SETTIMANA, OPPURE NON È LA PERSONA CHE CREDEVO!

EVA! GUARDA! CE L’ABBIAMO FATTA!! IL PROGETTO È SALVO E SI FARÀ TUTTO COME PREVISTO!

MA COM’È POSSIBILE?!

ANCHE L’IMPIANTO ELETTRICO!!

L’HO TROVATO QUEL GIORNO NEL SOTTOSCALA DI VILLA DEGLI OLMI DOPO CHE LEI SE N’ERA ANDATA...

DOVREBBE STARE PIÙ ATTENTA...

ARRIVEDERCI!

PREGO!

NON C’È DI CHE! QUELL’UOMO SA TROPPE COSE...

FINE DELLA SECONDA PUNTATA...


rottamiamo gli impianti elettrici: bologna, 10 maggio 2011 Due buone notizie non possono che fare piacere. La prima è che nel mondo elettrico c’è grande fermento; la seconda è che FME, rivitalizzata da Giampaolo Ferrari, è più che mai attiva e propositiva per essere in prima linea e al centro delle attenzioni. Dunque una Federazione che è presente nelle situazioni che contano e che interviene per far valere le ragioni dei propri associati. Insomma, la sigla FME compare nelle migliori compagnie dalle quale in passato era stata ingiustamente tagliata fuori. Ma andiamo con ordine. Negli ultimi tempi, eventi epocali hanno attraversato il mondo intero e di conseguenza anche la filiera dell’elettrico. La crisi, il dopo-crisi, il fotovoltaico, gli incentivi dati, poi tolti, quindi ridiscussi, ripromessi. Un mondo quietamente adagiato e impegnato ad analizzare crescite in doppia cifra si è improvvisamente ritrovato coinvolto in discussioni inattese. E come spesso accade i grandi stravolgimenti, una volta digeriti, si sono rivelati portatori di grandi novità. Molto spesso positive. L’efficienza, il risparmio energetico, la sostenibilità ambientale in tutte le fasi della filiera elettrica, dalla produzione all’utilizzo dell’energia, sono argomenti che senza bussare sono entrati a pieno titolo nel dibattito quotidiano di tecnici e consumatori. Di conseguenza hanno richiamato l’attenzione dei think tank della politica più attenta. Si devono creare opportunità e vantaggi per l’intera collettività; con l’ uso responsabile dell’energia e l’installazione di un’impiantistica moderna, efficiente e sicura. Nasce così una parola d’ordine che, con

10 Anno 2, N.4 22

Un grande progetto per un uso responsabile dell’energia, sostenuto da FME. Prima tappa: “Smart Energy” per una migliore efficienza degli impianti elettrici, attraverso l’uso delle reti cosiddette intelligenti

un po’ di modestia, dovremmo riconoscere che avremmo dovuto, tutti quanti, pensare prima: “Rottamiamo gli Impianti Elettrici”. Rottamare oggi è di moda anche se i distinguo sono d’obbligo. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Fiera Milano, Fondazione Opificium, Politecnico di MilanoDipartimento B.E.S.T. e, ovviamente, FME. Per passare dagli slogan all’operatività non resta che mettersi on the road ed è proprio ad un tour che hanno pensato i protagonisti di “Rottamare”. Così, nei prossimi mesi – ed in attesa del culmine che sarà in occasione di E.TECH Experience (16-19 novembre 2011) – le principali città italiane saranno raggiunte e coinvolte. Il primo appuntamento è a Bologna (martedì 10 maggio), presso il Palazzo della Cultura e dei Congressi dove si terrà il Convegno: “Smart Energy - Energia elettrica, sicurezza e risparmio anche con l’impiego delle smart

www.commercioelettrico.com


IL PROGRAMMA

10 maggio 2011 - Palazzo della Cultura e dei Congressi - Bologna REGISTRAZIONE 09.30 apertura lavori 10.00 Claudio Zambonin, Presidente Fondazione OPIFICIUM MOTIVAZIONI E OBIETTIVI DEL CONVEGNO MESSAGGI ISTITUZIONALI 10.10 Stefano Saglia, Sottosegretario Ministero Sviluppo Economico 10.20 Vasco Errani, Presidente Conferenza delle Regioni e Presidente Regione Emilia Romagna 10.30 Mario Rinaldi, Presidente Nazionale AEIT INTRODUZIONE 10.45 Cesare Saccani, DIEM - Università di Bologna RAPPORTO GENERALE SULL’ENERGIA 11.00 Roberto Caldon, Presidente AEE-AEIT LA RETE ELETTRICA – CUORE DEI SISTEMI ELETTRICI MODERNI 11.15 Carlo Alberto Nucci, DIE - Università di Bologna SMART GRID – FONTI RINNOVABILI 11.30 Roberto Bacci, Direttore Generale CEI SITUAZIONE NORMATIVA RISPARMIO 11.45 Cesare Boffa, Presidente FIRE IMPIEGO LOGICO DELL’ENERGIA ELETTRICA 12.00 Stefano Pirani, Presidente AEIT - Emilia Romagna IL CONTATORE DIGITALE 12.15 Giuseppe De Bellis, NE - Nomisma Energia SCENARI SUI COMPORTAMENTI DEI CONSUMATORI 12.30 Roberto Dall’Olio, Perito Industriale Laureato - Collegio di Bologna IL RUOLO DEI PROGETTISTI. GARANZIA PER RISPARMIO E SICUREZZA SICUREZZA 12.45 Moreno Barbani, CNA - INSTALLAZIONE - Emilia Romagna IL RUOLO DEGLI INSTALLATORI 13.00 Claudio Roversi, Responsabile Produzione Funzione Impianti e Costruzioni IMQ SICUREZZA ELETTRICA: DOVE INTERVENIRE 13.15 – 15.00

PAUSA PRANZO

LE NUOVE TECNOLOGIE 15.00 Franco Valentini, esperto in Fonti Rinnovabili SMART GRID NELL’AMBITO DEL FOTOVOLTAICO

FEDERAZIONE

grid”. Si tratterà di una giornata di approfondimento e confronto con gli specialisti dell’energia, per fissare lo stato dell’arte dal punto di vista tecnico e normativo; e approfondire gli importanti ritorni in termini di efficienza, risparmio, sicurezza che derivano dall’utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare dall’applicazione delle smart grid, le reti cosiddette “intelligenti”, anche alla bassa tensione. Con questa iniziativa, i professionisti del settore si cimenteranno nella creazione di una sorta di “circuito delle idee” che si avvarrà del contributo di tutti gli attori della filiera – dal ricercatore al consumatore finale, dal produttore al distributore, dal progettista all’installatore – rappresentati dagli oltre venti soggetti (Politecnici, Associazioni e Federazioni) che con entusiasmo hanno già dichiarato il proprio sostegno all’iniziativa, uniti dalla comune volontà di fare cultura dell’energia. Si tratta di una rete che, con oltre mezzo milione di contatti tra professionisti e utenti, è altamente rappresentativa dell’intera filiera. E che si fa portavoce dell’urgenza di un dibattito che potrebbe portare a un confronto diretto con la politica e alla richiesta di un progetto di rottamazione degli impianti elettrici, dando così vita a una sorta di “opera infrastrutturale diffusa”, necessaria al rilancio dell’economia. Le tappe del giro d’Italia, che si concluderà, come detto, a Milano in occasione di E.TECH Experience in autunno, oltre a Bologna, saranno a Roma e Napoli. È curioso notare come nel logo della manifestazione la parola “RottamAzione” preveda una seconda maiuscola, interna, che rafforza il concetto di “fare”. Va inoltre precisato che mentre a Bologna si parlerà di energia, e cioè dell’approfondimento dei temi dell’efficienza e del risparmio dal punto di vista della produzione dell’energia, a Roma le attenzioni saranno rivolte all’impiantistica e a Napoli all’illuminazione. Il programma bolognese è di tutto riguardo in quanto sul palco si avvicenderanno, nella fase mattutina, i più noti cattedratici del settore. Ma il top si toccherà nel pomeriggio quando intorno alla tavola rotonda del Palazzo della Cultura si riuniranno i manager: da Guidi (Presidente ANIE) a Sangalli (Confcommercio), passando da Federica Rossi Gasparini, Presidente di Federcasalinghe, un’Associazione interessata alla salvaguardia delle proprie associate, molto esposte ai rischi generati dagli impianti elettrici obsoleti. Il forum sarà moderato dal professor Maurizio Melis. Per FME, ci sarà il Direttore Giancarlo Profeti.

15.15 Sergio Zanarini, esperto in Energetica SMART GRID NELL’AMBITO DELLA COGENERAZIONE IBRIDA 15.30 Stefano Luccietto, Energy Manager Fiera Milano FIERA MILANO: UNA CASE HISTORY DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO NEL TERZIARIO SINTESI DEI MESSAGGI LANCIATI 16.00 Renzo Ricci, Fondazione OPIFICIUM LA PROPOSTA ENERGETICA TAVOLA ROTONDA “ROTTAMIAMO GLI IMPIANTI ELETTRICI” 16.15 Partecipano: - Alessandro Bianchi (Fondazione Alma Mater dell’Università di Bologna) - Carlo Angelo Borghi (DIE - Università di Bologna) - Manuela Dal Lago (Presidente Xª Commissione Camera) - Gianni Drisaldi (Presidente AIDI) - Guidalberto Guidi (Presidente ANIE) - Giancarlo Profeti (Direttore Generale FME) - Federica Rossi Gasparrini (Federcasalinghe) - Gian Carlo Sangalli (Componente Xª Commissione Senato) - Oliviero Tronconi (Politecnico di Milano - BEST) - Ivano Visintainer (UNAE) - Claudio Zambonin (Presidente OPIFICIUM) Coordina: Maurizio Melis www.etechexperience.it Organizzato da:

G.E.

www.commercioelettrico.com

Anno 2, N.4

23 10



Il nome nuovo lo conoscono tutti. È quello di Alberto Mauri, distributore di chiara fama. Sarà lui a guidare Metel d’ora in poi, succedendo a Carlo Carrara. Si è così risolta nel migliore dei modi l’attesa legata al nome che la FME avrebbe indicato per presiedere una società di grande importanza, anzi di massima importanza nella filiera dell’elettrico (e non solo). Appare altrettanto chiaro che l’interesse della Federazione per Metel è altissimo, visto che, come scopriremo tra poco, sull’azienda informatica di via Govone si riverseranno le energie di una pattuglia di qualità eccelsa di esponenti del mercato distributivo. Metel, vale la pena di ricordarlo, è una società con tre soci: FME e ANIE, che ne detengono ciascuna il 45 per cento, oltre ad Arame che, invece, è padrona del dieci per cento delle azioni. La presidenza è espressa a turno da FME o ANIE e, dopo il mandato gestito da Carrara, tocca ai distributori la massima poltrona. Fino allo scorso mandato i Consiglieri erano in totale nove, ma sono oggi saliti a dodici, aggiungendo così un uomo per ciascuna delle tre componenti. Dunque, tocca a Mauri, e la decisione di Ferrari, che ha ascoltato tutte le voci prima di proporre al distributore lombardo la carica, la dice lunga sul ruolo che si vuole esercitare in Metel. Dopo che gli imprenditori si sono riappropriati della Federazione, ora lavorano in prima persona anche nelle “appendici”, come Metel, ad esempio. Non basta, perché la pattuglia di Consiglieri che accompagnerà Mauri in Metel è di altissimo profilo.

www.commercioelettrico.com

Il nuovo Presidente dell’azienda di servizio è espresso da FME. Suo vice sarà Luca Bosatelli, indicato da ANIE. Aumenta il numero dei Consiglieri, che d’ora in poi saranno 12

FEDERAZIONE

fme guida Metel

Si comincia da Fabrizio Borghini, giovane distributore romano (ma la sua azienda ha una tradizione familiare lunghissima), che è anche il Vicepresidente di FME, per continuare con due pezzi da novanta dei consorzi: Simon Sanfilippo, general manager di Elex, cioè il gruppo numero uno in Italia, e il suo omologo in Findea, Mario Link. Si chiude con Thilo Konig, di Sonepar, che pariglia Ferri, di Rexel, che invece sta nel Consiglio di FME. Chiarissimo il messaggio: parte dai due consorzi più grandi l’invito ad adoperare ancora di più il sistema Metel e tutti i suoi servizi. Come dicevamo, il Consiglio di Metel questa volta è ora composto da dodici elementi e quindi, in caso di parità di voti nelle decisioni, il parere di Mauri varrà doppio. Insomma è come se FME di consiglieri ne avesse sei. Il vice di Mauri sarà ovviamente un produttore ed anche in questo caso ci sarà una novità di altissimo profilo, oltre che di lignaggio, proposta da ANIE. Si tratta, infatti, di Luca Bosatelli (quindi Gewiss), che guida la pattuglia degli industriali comprendente anche tutti i precedenti Consiglieri: Franco Villani (BTicino), Gianni Binacchi (Schneider Electric), Antonino Sala (ABB) e l’ex presidente di Metel Carlo Carrara (Disano). Un nome nuovo, infine, anche per quel che riguarda gli agenti. Arame, infatti, presenta la novità di Francesco Grimaldi, pugliese, al quale affianca il proprio Presidente, anche lui già nel Consiglio di Metel, Antonio Franceschi. G.E.

Alberto Mauri, nuovo Presidente di Metel

Anno 2, N.4

25 10


Ora anche il Triveneto c’è, si chiama AMET

Ultima nata tra le Associazioni regionali facenti capo all’FME, l’AMET (Assodistributori Materiale Elettrico del Triveneto) sta muovendo i primi passi sotto la presidenza di Gianfranco Nicolè (Matel), al cui fianco, nel Consiglio direttivo, ci sono anche Alfredo Marchiol (titolare dell’azienda omonima) e Antonio Piva (in rappresentanza della CIME). Oltre alle tre aziende citate, al momento sono associate anche ATS, Elettroveneta, Elettrozeta, Gruppo Giovannini,

Gianfranco Nicolè, Presidente Amet

10 Anno 2, N.4 26

Gianfranco Nicolè è il Presidente dell’ultima nata tra le Associazioni regionali, di stretta osservanza alla linea di Ferrari

Gruppo Selectra, Icel, Meb, Moretti, Sonepar. Il Presidente Ferrari ovviamente attendeva con ansia la notizia della creazione di questa Associazione di zona, perché così si completa il panorama del Nord, ma soprattutto perché l’area del Nord Est è per importanza seconda soltanto alla Lombardia nel panorama nazionale. Il ritardo con cui AMET si è aggregata al gruppo delle altre Associazioni già esistenti è, in linea di massima, spiegabile con le stesse ragioni che hanno portato Ferrari a rivoltare come un calzino la FME. La precedente Associazione locale non funzionava, molti erano i dubbi che si potesse creare una realtà che invertisse la tendenza. «AMET ha avuto qualche ritardo nella propria nascita», spiega Gianfranco Nicolè, «perché era necessario instaurare un rapporto di fiducia tra i distributori e la Federazione. In passato già esisteva una realtà locale che però ha smesso di funzionare nel 2007. E quindi, prima di tutto, abbiamo pensato che non era opportuno resuscitare quella o, peggio ancora, riadattarla ai tempi. Era necessario fare qualche cosa di nuovo. Di totalmente nuovo. E siccome un gruppo di distributori aveva continuato ad incontrarsi – a prescin-

www.commercioelettrico.com


Quali sono le prospettive che l’AMET funzioni? «Speriamo che duri, anche se ci siamo dati dei tempi di verifica. Se il buon giorno si vede dal mattino, possiamo dire che le riunioni fin qui fatte sono state costruttive. D’altronde, va detto che non ci si può confrontare solo sugli impegni, ma occorre farlo su quel che poi accade sul territorio». Ed allora vediamoli questi impegni sul territorio, entriamo nello specifico per capire quale può essere la mission dell’AMET. «Prima di tutto», prosegue Nicolè, «dobbiamo fare qualche cosa di concreto per le nostre aziende. Riunirsi in Associazione significa dare positività e valenze al nostro lavoro quotidiano. Ma ci permette anche di essere vicini a chi fa il nostro mestiere». L’elenco delle aziende che compongono AMET già è stato fatto, vale la pena

www.commercioelettrico.com

di sottolineare la presenza di Sonepar, colosso anche su questo territorio, emanazione di un big mondiale. Il gruppo triveneto è però composto anche da aziende che varcano i confini del Nord Est, oppure che lo presidiano con presenze in tante province. «Siamo aziende big nel panorama nazionale. Strutturate e organizzate. Come volume d’affari siamo la seconda Associazione in Italia dopo la Lombardia: parliamo di un miliardo di euro». Il ricco Triveneto, terra del più recente miracolo italiano. Qui si gioca una partita importante, ben oltre la FME. Qui ci sono in ballo gli interessi del Paese.

SPECIALE triveneto

dere dal legame con la FME – quando c’è stata l’opportunità di tornare sotto l’ombrello federale, in quanto quest’ultima è tornata in mano agli imprenditori, ci abbiamo pensato. Visto che sulla nuova FME tornava l’attenzione e l’impegno di distributori molto forti, abbiamo deciso che anche la nostra convergenza fosse l’azione più utile da fare. E così, dalla formula dei volenterosi che s’incontravano, ma coprivano il territorio a macchia di leopardo, si è riusciti a passare ad un gruppo più omogeneo che ha potuto proporsi con i crismi di una Associazione». Dunque, un travaglio così lungo è servito ad esaminare al microscopio i pro e i contro per una nuova Associazione del Triveneto. Non basta però, e quindi i distributori del Nord Est si sono ripromessi di verificare se l’impegno sarà davvero costruttivo. E si sono dati anche una scadenza, al termine della quale valutare se è costruttivo oppure no andare avanti. «Se eravamo arrivati a pensare che l’Associazione preesistente fosse inutile, anzi nociva, per i rapporti personali perché eravamo inconcludenti, ora deve essere diverso. Bisogna trovare denominatori comuni, guardarci negli occhi, eventualmente imparare da chi tra noi è migliore. La sana concorrenza deve restare all’ordine del giorno; poi ci si può anche ispirare al lavoro degli altri. Ma copiare non è sufficiente a raggiungere il livello di un concorrente».

Che cosa ne pensa Nicolè? «Intanto bisogna capire che cosa s’intende per miracolo. La risposta che sta dando questa regione sembra comunque migliore di quella di altre. C’è un fattore geografico che ci favorisce: siamo inevitabilmente legati alla Germania e alla Baviera in particolare, ed essendo nuovamente al lavoro quel mercato, ne abbiamo subito gli influssi positivi. Il settore industriale è ripartito. Non possiamo dire lo stesso per il settore immobiliare: e questo per noi è grave, soprattutto perché non si fanno previsioni serie su quando accadrà. L’industria che nel 2008 aveva subito una grave crisi, si muove di nuovo, i risultati ora parlano già di numeri competitivi rispetto a quell’anno. E dunque chi è sopravvissuto ora è addirittura più forte, purtroppo anche a scapito degli altri». In questo contesto il ruolo del distributore, anello centrale della catena, le risulta cambiato? «Non credo: noi dobbiamo mettere in relazione la ricchezza del fornitore con quella del cliente, pensando ovviamente di guadagnarci. Dobbiamo dare servizio e logistica». Di grandi opere non ce ne sono in programma. Il fotovoltaico rimane il grande riferimento per tutti. Che altre prospettive ci sono in Triveneto in questo momento? «“Le rinnovabili” al momento restano la grande speranza, anche se la classe politica non ha dimostrato grande acume bloccando gli incentivi. Il peggio è che hanno agito senza dire quale sarebbe stata la mossa successiva. E

Anno 2, N.4

27 10


così gli imprenditori non hanno potuto rifare i conti per riparametrarsi». Vale, dunque, ancora molto il fotovoltaico in Triveneto? «Sì, per alcune aziende rappresenta anche la prima voce, con punte fino al 30 per cento del fatturato totale. In effetti il mercato dello scorso anno non è cresciuto intorno all’elettrico, ma esclusivamente intorno al fotovoltaico. Dunque quel più 30 per cento che lo scorso anno è stato registrato nel Triveneto è dato quasi esclusivamente dal fotovoltaico». Torniamo a parlare di AMET. Tra i tanti ritardi che hanno accompagnato la nascita c’era anche quello legato alla scelta del Presidente. E il nome di Nicolè, infine, ha messo tutti d’accordo. Si sente onorato o solo impegnato con una patata bollente per la scelta che è stata fatta su di lei? «L’incarico di Presidente mi dà notevole motivazione. Ho a che fare con colleghi che sono grandi professionisti e anche con importanti aziende. In fondo si rappresenta la regione che è seconda in Italia per il commercio elettrico. Certo è che se vogliamo ottenere qualche cosa come gruppo locale bisogna anche esporsi, avere coraggio, non si può solo aspettare che facciano gli altri restando nell’ombra». Le nuove linee della FME hanno, in questo senso, certamente riportato alla ribalta gli imprenditori. Lo ritiene positivo? «Sì, se c’è la possibilità di interagire con le aziende produttrici. Perché i consorzi non vivono la situazione locale, ma hanno una visione generale e non sono direttamente sul fronte del mercato, che è poi la quotidianità». Parliamo di obiettivi. «Prima di tutto sarebbe importante che la giusta concorrenza tra di noi viva all’insegna di un’etica commerciale. Poi vinca il migliore, rispettando le regole che abbiamo sottoscritto. La prima regola è quella di avere occhi ben aperti nei confronti di quei clienti che spariscono e poi riappaiono con nome diverso o ragione sociale differente. Insomma attenzione ai disturbatori. E poi ci vorrebbero regole sui servizi da dare. L’accettazione del listino servizi, per la quale ci siamo tutti impegnati, è il

28 Anno 2, N.4 10

primo passo. È chiaro che viviamo una realtà locale dove sono inevitabili degli aggiustamenti legati alle esigenze». Uno dei vostri punti di riferimento importante sono gli agenti. Che rapporto avete con Arame del Triveneto? «Siamo agli inizi del nostro lavoro e quindi stiamo attivando tutti i contatti utili. Ovviamente conosciamo tutti gli agenti, lavoriamo con loro gomito a gomito, ogni ora. Il destino comune è quello di collaborare: più interlocutori seri troviamo, più il nostro lavoro migliora». Tra l’altro, tra di voi può esserci un’importante collaborazione nell’attenzione ai cattivi pagatori… «Qui si tocca un nervo scoperto: è un obiettivo al top delle nostre problematiche. È chiaro che bisogna agire insieme per una migliore tutela e ovviamente individuare quali sono le forme assolutamente legali per essere garantiti. Non è che uno si può far dire da tutti i colleghi quali sono i cattivi pagatori e poi ridistribuire le informazioni a 360 gradi al mercato. Non è professionale, oltre che illegale. La legge sulla privacy, infatti, è categorica, sbagliare significa incorrere in problemi di natura penale: ci mancherebbe. Al momento attuale, ognuno ha provato a prendere le proprie precauzioni. Ad esempio, la mia azienda già si avvale del credito assicurato. Altre hanno, invece, valutato che il credito assicurato non conviene. Con i colleghi ci confronteremo, vedremo come si muovono tutti, cercheremo la via più utile». Chiudiamo parlando di una tematica molto cara a Ferrari: l’azione diretta dei produttori sul territorio. Come va da queste parti? «Come nel resto d’Italia. Il Presidente ha già parlato su quanto accade. Il fenomeno del dumping è sufficientemente diffuso da essere un problema. Il mercato diretto poi, purtroppo, può anche esserci, ma dovrebbe per lo meno garantire che non si alimentino le speculazioni. Anche perché i retropensieri che nascono in queste condizioni ti rovinano la giornata». Giancarlo Emanuel

www.commercioelettrico.com



Anche in Veneto Arame si gode l’accordo con FME e ANIE Per l’Associazione degli agenti in Triveneto, Bruno Serafini è qualcosa in più che un semplice Presidente. Con lui tutto è nato, a più riprese si è seduto sulla poltrona più importante, non ha mai mollato. E, dunque, eccolo ancora qui, fresco dell’ennesima rielezione, con un mandato che scadrà tra due anni. Lui spera sia l’ultimo, ma nei suoi occhi si legge che, eventualmente, si rassegnerà docilmente a continuare. Al suo fianco, al vertice dell’Assotriveneta di Arame ora ci sono il Vicepresidente Riccardo Di Benedetto ed i Consiglieri Andrea Bellorio, Giorgio Padovan, Ennio Vaccher. Siamo in una delle zone cruciali per il commercio elettrico, le tre regioni del Nord Est rappresentano una fetta importante dell’Italia che produce. Il territorio immenso va dalle montagne al mare.

Bruno Serafini, Presidente ARAME Triveneto

10 Anno 2, N.4 30

Il Presidente Bruno Serafini spiega, però, che ora bisognerà riempirlo di significati

«In seno all’Associazione», elenca Serafini, «abbiamo sedici ragioni sociali, di cui quattordici sono agenzie. Per un totale di 160 persone. Dal loro lavoro passa il 26 per cento del mercato elettrico della zona. Mentre loro, gli agenti, ricavano dai grossisti elettrici l’85 per cento del loro fatturato. Che sfiora i duecento milioni di euro». Inutile, quindi, raccontare la storia dell’Associazione, visto che con Bruno Serafini siede davanti a noi e, dunque, tanto vale lasciargli la parola: «Quando nacque, nel 1987, ero uno dei fondatori. In un quarto di secolo abbiamo avuto alti e bassi. Per i primi otto anni sono stato Presidente: eravamo in molti, una trentina. Il picco massimo lo abbiamo avuto quando abbiamo raggiunto quota trentacinque. Poi, con il tempo, qualcuno si è perso. La salute attuale della nostra Associazione è media. Ma siamo in ripresa rispetto a quattro anni fa, quando toccammo i minimi storici». Ovviamente, ad un Presidente tocca l’impegno di tirar acqua al proprio mulino. Per Bruno Serafini non c’è grossa difficoltà nello snocciolare le ragioni per cui è importante stare in Arame: «La nostra categoria», spiega, «è così poco rappresentata che, se non ci fosse Arame, finiremmo nell’anonimato più assoluto. Pensi che fino a qualche anno fa i produttori pensavano a noi come ad un elemento del mercato, mentre i grossisti ci vedevano come parte della produzione. Non era bello, anche perché fino a quando Arame non si è connotata come un’entità rappresentativa

www.commercioelettrico.com


www.commercioelettrico.com

nozioni approfondite al suo cliente. Noi dunque facciamo in modo che sia in grado di cogliere l’opportunità, assistendolo nello sviluppo». Sempre parlando dei rapporti tra produttori e distributori, va ricordata la battaglia della FME contro la presenza degli agenti dei produttori sul territorio. Che succede da queste parti? «La FME ha ragione, succede, ma i distributori forti riescono a farsi rispettare maggiormente. È comunque un problema che nasce da lontano e la colpa non è soltanto dei produttori. In passato, i distributori, incerti sulla valenza di un prodotto, mandavano avanti i produttori. Che si sono organizzati, ovviamente». L’Assotriveneta di Arame ha ora, con la nascita dell’AMET un riferimento in più per il confronto. Siete contenti del lieto evento? «Per ora», precisa Serafini, «i rapporti sono in fase embrionale. L’esistenza di un’Associazione ci aiuta nei rapporti. Non si può andare avanti solo per contatti fra singoli, occorre fare un salto di livello. E dunque siamo contenti che AMET ci sia. Sappiamo, però, che non è stato facile fondare questa Associazione. Questa è una regione diversa da altre, che non a caso si chiama Triveneto. Troppe necessità e visioni diverse. Approcci storicamente diversi: un bolzanino può pensarla ed avere esigenze diverse da un friulano o un padovano. Qui ci sono delle realtà forti nelle singole regioni». La vita dell’Associazione degli agenti del Triveneto prevede riunioni bimestrali. «Gli argomenti sul tavolo sono molti», ricorda Serafini. «Ad esempio, adesso c’è molto da parlare per riempire di significati l’accordo con FME e ANIE. Non tutte le case produttrici e i loro prodotti sono uguali e non sempre è giusto che le nostre spettanze siano divise solo in relazione a dove finisce il materiale. E soprattutto ci sono servizi che forniamo che non vengono riconosciuti. Non siamo un sindacato e quel che facciamo per gli associati è semplicemente portare avanti quegli argomenti che sono strategici per tutti e che il singolo agente, da solo, non potrebbe seguire». Chiudiamo chiedendo a Bruno Serafini che cosa si augura per i prossimi due anni del suo mandato: «Mi piacerebbe che la già alta professionalità dei nostri associati si livellasse verso l’alto. Il margine di crescita c’è ancora. E vorrei che tutti gli agenti del Triveneto entrassero nell’Arame: e in questo senso stiamo lavorando».

SPECIALE triveneto

a livello nazionale, neppure ci invitavano alle riunioni: eravamo spettatori da fuori». Non c’è dubbio che la famosa firma che ANIE, FME e Arame posero insieme a Rho, per il riconoscimento del lavoro degli agenti, abbia fatto un gran bene alla categoria, motivo di immagine e soddisfazione. Ed ora non resta che raccoglierne i frutti: «Già sentiamo i benefici», dichiara il Presidente, «in fondo, con quella firma, si è creato il bene di tutti, compresi i grossisti. Anche perché ora le risorse finiscono al giusto indirizzo: bisogna però che quell’accordo sia riempito di contenuti. Va detto, infine, che, in realtà, molti distributori già erano corretti in precedenza: ora, dopo la firma, si stanno aggiungendo gli altri». Torniamo a terra, anzi al territorio. Il Triveneto è, o forse era, il “Nord Est del Miracolo”. Bisogna parlarne al presente o al passato. E questo discorso, vale anche per gli agenti? Il sorriso sparisce dal volto di Serafini: «La situazione è critica. L’edilizia, civile e industriale, è bloccata. E quando funzionava era prevalentemente orizzontale, cioè villette e non condomini. Lo scorso anno ci ha salvati il fotovoltaico. Ora l’automazione sta recuperando, ma aveva perso moltissimo (a livello di meno 40 per cento) nel 2009. Quindi, questi incrementi sono un semplice recupero. Se ci confrontiamo con il 2008, non possiamo certo dire che si sia recuperato lo status quo». Dunque il fotovoltaico anche da queste parti è stato la panacea per molti mali. Giusto parlare al passato, perché gli ultimi tempi sono stati meno scintillanti. «Il fotovoltaico è stato importante per noi in virtù dell’indotto che ha creato. Al momento, invece, sono in opera piccoli lavori, quelli da 3 kilowatt. Il grosso è fermo, anche perché ancora non è chiaro che cosa intenda fare il Governo in merito agli incentivi». Parliamo ora del rapporto tra grossisti e agenti, visti dalla parte di quest’ultimi. Come sono? «Ottimi», replica sicuro Serafini, «per me, come per tutti gli associati. I numeri lo dimostrano. Siamo agenti plurimandatari, che hanno a che fare con aziende di primissimo piano, come Sonepar, Elettroveneta, Meb, Giovannini. Il nostro ruolo è quello di aiutare i distributori a gestire i loro uomini sotto il profilo tecnico/commerciale. Il nostro non è un banale acquisire l’ordine, anche perché, con oltre 200.000 articoli a catalogo, è impensabile che il venditore del grossista possa dare

G.E.

Anno 2, N.4

31 10


Anno difficile per il settore elettrotecnico ed elettronico italiano

dicembre

novembre

ottobre

settembre

25

agosto

32 Anno 2, N.4

Andamento della produzione industriale nell’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana variazioni tendenziali % mensili, anno 2010, dati corretti per i giorni lavorativi luglio

Inizio d’anno difficile per l’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana, che pare aver perso l’abbrivio preso durante il 2010, intercettando i bisogni di un mercato estero in netta ripresa rispetto a quello nazionale. Una richiesta in crescita soprattutto per quel che riguarda la componentistica e i beni strumentali, molto meno nei prodotti consumer. Grazie alle commesse sugli altri mercati, il settore elettrotecnico aveva registrato una crescita vicina al 10 per cento, in particolare per le tecnologie per le infrastrutture energetiche e dei cavi, mentre il più 19,8 per cento fatto segnare dall’elettronica era dovuto principalmente alla microelettronica. Nel primo caso, le esportazioni si sono dirette soprattutto verso l’America Latina e l’Est europeo, mentre per l’elettronica i mercati più propizi si sono rivelati l’Africa Settentrionale e il Medio Oriente. «Il primo dato di inizio 2011», ha commentato il Presidente di Confindustria ANIE, Guidalberto Guidi, «pur fornendo ancora un quadro limitato di quelle che saranno le tendenze del nuovo anno, mostra una preoccupante frenata dei livelli produttivi per i settori high tech rappresentati da Confindustria ANIE. Se incrociamo il dato di produzione con altre variabili che misurano l’attività industriale, troviamo conferma di come il ritorno ai livelli pre crisi sia lontano dall’essere compiuto. Il grado di utilizzo degli impianti resta distante dalla media storica, sia per l’elettronica sia per l’elettrotecnica, attestandosi vicino al 70 per cento e inferiore di 10 punti percentuali rispetto al periodo pre crisi».

Una domanda nazionale debole continua ad ostacolare lo sviluppo dei settori ANIE. Le prospettive per il 2011 si mostrano più incerte e condizionate dalla ripresa sui mercati esteri

20 15 10 5 0 -5 -10 -15

Industria Elettronica

Industria Elettrotecnica

Fonte: elaborazioni Servizio Studi ANIE su dati Istat

www.commercioelettrico.com


Esportazioni dell’industria Elettrotecnica italiana per macroaree di destinazione variazioni tendenziali % anno 2010 UE - 27

Esportazioni dell’industria Elettronica italiana per macroaree di destinazione variazioni tendenziali % anno 2010

11,5 UE - 27

21,1

Altri Paesi europei

21,3

Altri Paesi europei

Nord Africa

-10,7

6,6 Nord Africa

11,4

Africa Subsahariana

26,9

Nord America

Asia Centrale Estremo Oriente

Asia Centrale

Australia e Oceania

-0,7 19,8 -9,4

34,3

Fonte: elaborazioni Servizio Studi ANIE su dati Istat

www.commercioelettrico.com

24,9

Estremo Oriente

3,6

Parole dure, che spengono le illusioni venutesi a creare la scorsa stagione, quando, rafforzando la propria presenza oltre i confini e puntando su di un miglioramento della qualità, le imprese che fanno capo all’ANIE sembravano essere in grado di reagire alla crisi che ha paralizzato dal 2009 il mercato italiano. Bastava saper guardare verso mercati più dinamici di quello nazionale e, in effetti, questo atteggiamento ha premiato le imprese più intraprendenti, che hanno superato la parte più dura della crisi. Si è trattato, comunque, di successi sporadici, che non sono stati sufficienti ad evitare un calo sensibile nel gennaio di questo 2011, che ha visto una flessione dell’11,1 per cento nella produzione industriale elettronica, con anche il comparto elettrotecnico che ha segnato un meno 7,5 per cento. Mentre la variazione su base congiunturale, e quindi confrontata con il dicembre 2010, vede stabile il settore elettronico e penalizzato da un meno 2,1 per cento quello elettrotecnico. Le cause di un simile passo indietro, anche se le prospettive reali della stagione restano tutte da esplorare, sono da cercarsi nella tenuta dei mercati esteri, che risulta ancora una questione irrisolta, ulteriormente complicata dalle problematiche causate dall’instabilità nel bacino del Mediterraneo e dalle tensioni sui prezzi delle commodity. Le prime avvisaglie erano già arrivate mesi fa, dopo che nella prima metà del 2010 la situazione macroeconomica è stata favorevole agli investimenti, pur se il mercato nazionale è rimasto tra i meno dinamici; verso la fine

15,6

Medio Oriente

-1,4

Australia e Oceania

23,6

America Latina

8,1

Medio Oriente

-14

Nord America

16,9

America Latina

66,6

Fonte: elaborazioni Servizio Studi ANIE su dati Istat

dell’anno sono riemersi parecchi elementi negativi, a partire dalla ridefinizione della governance in Area Euro, che ha reso più instabili i mercati finanziari. E sempre l’instabilità, questa volta politica, ha colpito i mercati fornitori delle materie prime. Il tutto, unito ad una situazione del credito ancora poco favorevole alle imprese, faceva presupporre l’arrivo di un nuovo periodo di incertezze per il comparto industriale. Il che si è puntualmente avverato, vanificando in buona parte la ripresa del 2010, anno che aveva visto, rispetto ad un 2009 davvero difficile, un incremento della produzione industriale elettrotecnica del 9,1 per cento e del 5 per cento anche di quella elettronica, cifre comunque insufficienti a recuperare i volumi pre 2009, in cui il crollo della produzione era stato di ben il 20 per cento. Diverse le motivazioni della effimera ripresa per i due comparti: mentre, infatti, l’elettronica ha potuto contare sulla riattivazione del ciclo delle scorte su scala internazionale, per l’elettrotecnica ha funzionato la domanda di tecnologie, soprattutto in chiave “green”, per le infrastrutture, in particolare fuori dai confini italiani. Calma piatta, invece, oggi, come ieri, in Italia, che resta un punto dolente. Per capirlo basta mettere a confronto i risultati nazionali con quelli dell’industria tedesca. Se in Italia il primo semestre ha fatto segnare una buona crescita (+ 14,5 per cento per l’elettrotecnica, +8,7 per cento per l’elettronica), la seconda parte dell’anno ha vissuto un forte rallentamento (fermando lo sviluppo rispettiva-

MERCATO

Africa Subsahariana

Anno 2, N.4

33


lug-dic 2010/ lug-dic 2010/ 2010/2009 gen-giu 2010* lug-dic 2009** variazioni variazioni % variazioni % preconsuntivi % congiunturali tendenziali 2010

2009/2008

Tabella 1: Preconsutivi 2010 dell’industria elettrotecnica ed elettronica italiana

Produzione industriale (dati in volume) Industria manifatturiera

-18,9

2,2

5,3

5,6

Industria elettrotecnica

-28,9

-3,7

3,8

9,1

Industria elettronica

-10,9

-4,3

1,2

5,0

Industria manifatturiera

-19,0

4,6

10,9

10,2

Industria elettrotecnica

-9,9

10,1

13,5

11,3

Industria elettronica

-18,3

9,4

16,5

12,5

Industria manifatturiera

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

Industria elettrotecnica

-20,5

12,7

11,3

13,0

Industria elettronica

-5,9

-9,6

-6,2

10,4

Industria manifatturiera

-3,3

n.d.

-2,4

-2,8

Industria elettrotecnica

-4,3

n.d.

-2,2

-2,8

Industria elettronica

-6,0

n.d.

-8,6

-8,5

Fatturato totale

Ordinativi totali

Occupazione (grandi imprese)***

* dati destagionalizzati ** dati corretti per gli effetti del calendario *** imprese con più di 500 addetti Fonte: elaborazioni Servizio Studi ANIE su dati Istat

mente del 3,8 e dell’1,2 per cento), mentre in Germania c’è stata, nella seconda parte dell’anno, un’ulteriore accelerazione. Ciò non ha fatto che evidenziare la debolezza del canale domestico, che dirige verso il basso la domanda. Dal punto di vista delle imprese, il 2010 ha visto acuirsi la selezione già iniziata l’anno precedente. Secondo i dati diffusi da Unioncamere, sono nate 150 nuove realtà, ma sono state ben 300 quelle che hanno cessato l’attività. Per quest’anno le prospettive potrebbero migliorare soltanto per chi ha investito sui mercati esteri, in cui i Paesi emergenti dovrebbero continuare una certa crescita, mentre sarà ancora un anno di sofferenza per chi ha puntato sul mercato nazionale, in cui si sente prepotente la mancanza di investimenti nel settore delle infrastrutture. «In questi ultimi mesi stiamo affrontando nuove incognite, che riducono le potenzialità offerte alle nostre imprese dalla ripresa internazionale», tira le somme Guidi. «La crisi

34 Anno 2, N.4

nordafricana e le tensioni sui prezzi delle commodity sono solo alcune delle criticità che si ripercuoteranno sull’andamento dei settori ANIE nella prima metà del 2011. I dati di inizio anno intercettano con estrema immediatezza queste dinamiche. Si tratta di una contrazione del potenziale di crescita, che non potrà essere compensata dal canale domestico, che mantiene un profilo incostante dovuto essenzialmente alla carenza di investimenti infrastrutturali. Auspico che il 2011 possa essere l’anno decisivo nel corso del quale anche il nostro Paese imbocchi un continuativo e virtuoso percorso di sviluppo, superando i vincoli della bassa crescita. Nell’attuale scenario internazionale di maggiore instabilità, la sola proiezione oltre confine potrebbe non bastare alle imprese per fornire adeguata linfa alla ripresa settoriale». Mauro Zola

www.commercioelettrico.com


project: C.G. - www.ditre.it

Qualità, Prestazioni, Design. Ancora una volta il meglio da Reer

THUNDER

L175 x H250 x P65 mm

L220 x H310 x P70 mm

L300 x H412 x P80 mm

THUNDER è un nuovo proiettore a Led dalle altissime prestazioni, semplice da installare e facilmente regolabile secondo varie angolazioni per offrire in qualsiasi situazione la luce ideale. Disponibile nelle versioni con 12 Led (25Watt), 27 Led (48Watt), 48 Led (83Watt) o 75 Led (120Watt), si dimostra perfetto per applicazioni interne ed esterne. Il suo design sobrio e raffinato, lo rende adatto ai contesti industriali e professionali, come anche alle strutture commerciali o pubbliche della più varia tipologia. Con THUNDER, ReeR è pronta ancora una volta ad offrirvi un prodotto che guarda al futuro, grazie alle sue prestazioni e soluzioni innovative. Via Meucci, 77 10040 Leinì (Torino) Tel. +39 011 9969833 Fax +39 011 859867 www.reer.it e-mail:info@reer.it

L360 x H485 x P80 mm


ADV_DME_10_I_230x300mm 12/04/11 10.53 Pagina 1

Gestione efficiente dei consumi energetici

Misure di correnti elevate in dimensioni ridotte

Display LCD retroilluminato

1 modulo

2 moduli

40A Contenitore compatto (larghezza 17,5mm)

63A Fino a 63A ad inserzione diretta in soli 35mm

Contatore 6+1 cifra

Display grafico

Contatori di energia serie DME LOVATO Electric presenta la sua nuova serie di contatori di energia per sistemi monofase e trifase. • Misure di tensione, corrente, potenze, fattore di potenza e frequenza. • Modelli ad inserzione diretta o tramite TA (/5A).

V-A-Hz kWh-P.F.

kWh

Tensione, corrente, potenze, fattore di potenza e frequenza.

Contatori totali e parziali di energia attiva e reattiva

Multimisura

• LED metrologico frontale. • Uscite programmabili come impulsi di energia oppure come segnalazione di allarme.

12 Apr

Tariffazione fasce orarie

Contaore

• Concentratore dati con porta RS485 integrata. • Accuratezza misura energia attiva classe 1 (EN62053-21). • Modelli espandibili con moduli EXM… (ingressi, uscite ed interfacce di comunicazione)

FINO

3 M

A

ODUL I

www.LovatoElectric.com


Smaltimento delle lampade fluorescenti esauste

Ecopoint Ecopoint è il nuovo servizio proposto e promosso da Ecolamp in accordo con FME, Federazione Nazionale Grossisti e Distributori di Materiale Elettrico, dedicato ai grossisti di materiale elettrico. Prevede, per coloro che aderiranno all’iniziativa, la fornitura di un “Kit di comunicazione”, composto da appositi contenitori per accogliere in totale sicurezza le lampadine esauste che i cittadini porteranno presso il punto vendita all’acquisto di quelle nuove, ma anche da materiali di comunicazione per sensibilizzare il consumatore. Il servizio Ecopoint è la risposta di Ecolamp ai grossisti e distributori a seguito dell’introduzione del decreto “uno contro uno”, che impone dal 18 giugno 2010 a tutti i distributori/rivenditori di apparecchiature elettriche ed elettroniche l’obbligo di: - assicurare il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno, dell’apparecchiatura usata proveniente da nuclei domestici e consegnata dal cliente al momento dell’acquisto di una nuova apparecchiatura elettrica o elettronica equivalente; - provvedere al trasporto presso i centri di raccolta comunali dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) domestiche. Tutti i rivenditori ed i negozianti di apparecchiature elettriche ed elettroniche devono, quindi, attrezzarsi per consentire la consegna gratuita di questi rifiuti da parte dei propri clienti a fronte dell’acquisto di un nuovo prodotto. Per conoscere gli oneri previsti dalla normativa, non incorrere in sanzioni e aderire

www.commercioelettrico.com

al servizio si può consultare il sito Internet www.ecolamp.it/ecopoint. ExtraLamp Ecolamp offre, a tutti gli installatori illuminotecnici, ExtraLamp, il servizio di ritiro e di trattamento delle sorgenti luminose esauste, pensato appositamente per venire incontro alle esigenze di questa categoria di professionisti. Nel caso di un installatore che abbia raccolto oltre 100 kg di sorgenti luminose esauste, Ecolamp le ritira direttamente presso il suo magazzino e si occupa del loro corretto trattamento. Si tratta di un servizio totalmente gratuito! Inoltre, per tutto il 2011, Ecolamp fornirà gratuitamente gli imballi per confezionare e spedire tutte le tipologie di sorgenti luminose: lampade compatte e tubi fluorescenti, fino ad un massimo di 2,30 m di altezza. Raggiunti i 100 kg di sorgenti luminose esauste, si può effettuare una richiesta di ritiro attraverso l’area riservata sul sito www.ecolamp.it/extralamp. Il consorzio Ecolamp inoltrerà la richiesta all’operatore locale, che entro 20 giorni lavorativi effettuerà il ritiro dei bancali di sorgenti luminose esauste, da te opportunamente confezionati. I rifiuti ritirati saranno di norma stoccati presso un deposito autorizzato e successivamente destinati all’impianto di trattamento.

IMPRESE

Consorzio senza fini di lucro per la raccolta e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione, Ecolamp ha attivato tre servizi straordinari e gratuiti rivolti agli installatori di impianti elettrici di illuminazione e ai grossisti rivenditori di materiale illuminotecnico, per agevolare la raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste.

Ecolamp mette a disposizione una serie di soluzioni semplici e gratuite per grossisti, rivenditori di materiale illuminotecnico ed installatori

Collection Point Ecolamp ha attivato anche un canale di raccolta per venire incontro alle esigenze dei professionisti, delle aziende e degli installatori di tutta Italia, che desiderano conferire direttamente le sorgenti luminose esauste. Grazie al servizio Collection Point (www.ecolamp.it/collectionpoint) è possibile consegnare gratuitamente qualsiasi quantitativo di lampade esauste presso i centri di raccolta convenzionati con il Consorzio in tutta Italia. Il servizio è completamente gratuito, perché già pagato dall’ecocontributo versato all’acquisto delle lampade. Elisa Pastorino

Anno 2, N.4

37


Le sfide energetiche che attendono l’Europa

L’efficienza energetica è stata finora l’elemento di minor successo nella strategia EU Energy 2020

38 Anno 2, N.4

Dalla collaborazione tra l’Assemblea delle Regioni d’Europa (ARE) e GE Energy nasce REFER, uno studio che delinea le sfide che attendono l’Europa e le sue Regioni e il contributo che può derivare dalle soluzioni per l’efficienza energetica attualmente in uso. Presentato al Commissario Europeo per l’Energia, Günther Oettinger, ed al Commissario Europeo per l’Azione per il Clima, Connie Hedegaard, da Michèle Sabban, Presidente dell’Assemblea delle Regioni Europee, e da Ricardo Cordoba, Presidente di GE Energy Western Europe and North Africa, in occasione della seconda edizione della Giornata dell’Energia delle Regioni Europee, il documento attinge ai dati dell’inedito “Delta Study”, un rapporto esclusivo di prossima pubblicazione che analizza i vantaggi dell’efficienza nella produzione di energia, nonché ai risultati dell’indagine svolta dall’ARE sugli investimenti regionali in progetti energetici. L’efficienza energetica è stata finora l’elemento di minor successo nella strategia EU Energy 2020. Gli sforzi compiuti fino a questo punto dalla Commissione Europea per incrementarla si sono concentrati su misure destinate a migliorare l’efficienza delle utenze, ignorando largamente le potenzialità per ridurre le enormi perdite che si verificano, invece, nella produzione e nella trasmissione dell’energia.

Il futuro dell’Europa non dipende solo dall’efficienza energetica, ma anche dalla “energia efficiente”

REFER dimostra come l’efficienza energetica non sia solamente una questione riguardante l’efficienza sul lato della domanda, bensì abbracci l’intera catena del valore dell’energia, permettendo di cogliere vantaggi anche dal lato della produzione. «L’efficienza energetica, o meglio quella che noi preferiamo chiamare “energia efficiente”, è qualcosa che va ben oltre la semplice riduzione dei gas serra, perché riguarda lo sfruttamento efficiente delle nostre risorse, dei nostri combustibili, della terra e dell’acqua. In generale, si tratta di promuovere, in Europa, lo sviluppo di settori per la produzione e la trasmissione dell’energia più efficienti in termini di risorse; attività in cui GE Energy è fortemente attiva», ha dichiarato Ricardo Cordoba. «Le Regioni si trovano nella posizione perfetta per implementare iniziative dirette verso l’efficienza energetica, disponendo di risorse particolari che possono spingere verso quel mix di energia diversificata che è necessario per sostenere la produzione a basso impatto di CO2. Le Regioni vantano, inoltre, un’enorme esperienza nelle infrastrutture e negli investimenti per l’energia, sono un punto di riferimento per la pianificazione e il consenso, sono attivamente impegnate ed esercitano una crescente influenza

www.commercioelettrico.com


Ricardo Cordoba, Presidente di GE Energy Western Europe and North Africa

Michèle Sabban, Presidente dell’Assemblea delle Regioni Europee

Secondo la Commissione Europea, per tornare ai livelli pre-recessione e rispettare gli obiettivi energetici fissati per il 2050, gli Stati membri dovranno spendere 270 miliardi di euro nei prossimi 40 anni.

www.commercioelettrico.com

verificherà che i progressi sono stati insoddisfacenti, allora prenderà in considerazione la possibilità di fissare per il 2020 obiettivi legalmente vincolanti. Le Regioni e le tecnologie analizzate nel Rapporto REFER dimostrano come il cammino da percorrere sia ancora lungo, sottolineando come un maggiore impegno verso l’efficienza dal lato della produzione possa fornire contributi significativi per raggiungere gli obiettivi europei in termini di clima ed efficienza energetica, evidenziando quali azioni intraprendere affinché questo accada, quali ostacoli rimuovere e quali incentivi introdurre per trasformare questo potenziale in realtà.

ECONOMIA

sulle strategie energetiche del loro territorio», ha commentato Michèle Sabban. Puntando i riflettori sulle numerose tecnologie sperimentate, economiche e affidabili, e sulle Regioni che ne stanno già beneficiando, REFER dimostra come un rilancio delle opportunità legate ad una produzione di elettricità più efficiente sia un imperativo strategico per l’Europa. Lo studio prende in considerazione tecnologie come il cambio di combustibile nel settore elettrico, nello specifico dal carbone al gas naturale, l’ottimizzazione delle centrali e altre misure destinate ad aumentare l’efficienza delle centrali CCGT (a ciclo combinato alimentato a gas) e di cogenerazione (CHP – Combined Heat and Power) già esistenti, dai progetti residenziali su microscala, fino a quelli industriali su larga scala. Analizza anche l’emergere delle tecnologie smart grid, considerando il fatto che si tratta di un comparto che riveste grande importanza nella roadmap EU 2050, anche se finora non ha ricevuto la dovuta attenzione dagli Stati membri. Il Land tedesco del Baden-Württemberg, ad esempio, punta ad avere 100 “villaggi a bioenergia”, un’iniziativa che sfrutterà impianti a biogas per produrre elettricità e recuperare il calore disperso, realizzando risparmi significativi. In Polonia, invece, la Slesia Inferiore sta compiendo grossi passi avanti nella sostituzione dei vecchi impianti a carbone con nuove centrali a biogas. Le Regioni e gli Stati membri dell’Unione Europea hanno tempo fino al 2013 per raggiungere l’obiettivo del 20 per cento di miglioramento dell’efficienza energetica. Se la Commissione

a cura della Redazione

È importante promuovere in Europa lo sviluppo di settori per la produzione e la trasmissione dell’energia più efficienti in termini di risorse

Anno 2, N.4

39


Una tecnologia per un futuro sostenibile

Con l’energia dal sole nessun inquinamento, nessun rumore, nessuna emissione di CO2. Ma, oggi, è un’opportunità oppure un rischio? Il parere degli operatori del settore

Se ridurre le emissioni dei gas serra rappresenta un impegno sempre più pressante, consumare energia proveniente da fonti rinnovabili, anziché dalla combustione di prodotti fossili, è ormai una soluzione sicura ed efficace. I settori dell’edilizia residenziale e del terziario, da soli, consumano circa la metà dell’energia distribuita in Italia e producono un quarto dei gas ad effetto serra. Sarebbe, quindi, importante ridurre l’impatto energetico degli edifici, facendoli diventare produttori di energia elettrica. Ma è ancora lunga la strada da percorrere per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Quali vantaggi con il FV? Dal punto di vista ambientale, gli impianti fotovoltaici riducono la domanda di energia da altre fonti tradizionali: un valido aiuto al contenimento dell’inquinamento atmosferico, una risposta importante al problema dello sviluppo sostenibile. Il fotovoltaico, quindi, può e deve contribuire come fonte energetica rinnovabile al contenimento delle emissioni di anidride carbonica per cercare di contenere l’aumento di temperatura del pianeta. Incentivi? Il sole avanza comunque Il principale ostacolo all’installazione di impianti fotovoltaici è stato, per lungo tempo, l’alto costo dell’energia prodotta. I limiti posti sono stati largamente compensati

40 Anno 2, N.4

www.commercioelettrico.com


negli ultimi anni dalla produzione su più larga scala, conseguenza diretta dell’incentivazione offerta alla produzione di energia solare, che ha portato ad un sostanziale abbattimento dei costi. Fino a qualche anno fa, infatti, il costo dell’energia prodotta da fotovoltaico era sensibilmente più elevato rispetto a quello dell’energia generata con fonti fossili. Le incentivazioni all’uso di questa tecnologia, prima a fondo perduto e poi con il meccanismo del “Conto Energia”, via via adottate in molti Paesi, hanno consentito un’ampia diffusione degli impianti, compensando il divario di competitività economica. «Secondo le prime stime relative alla fine del 2010, i cui dati non sono ancora consolidati, la potenza totale installata delle energie rinnovabili in Italia ha superato i 30 GW, con incrementi per le singole tecnologie che vanno da oltre +160 per cento per il fotovoltaico a circa il +20 per cento per l’eolico. Si mantengono, invece, stabili le potenze degli impianti idroelettrici e geotermoelettrici». È quanto ha dichiarato Emilio Cremona, Presidente del Gestore dei Servizi Energetici, il 15 febbraio scorso a Londra durante il seminario “Focus on solar Energy: investments and economic development”, organizzato da NextEnergy. Ma al momento attuale – di grande incertezza, e non sappiamo se il problema si sarà risolto positivamente, quando questo articolo verrà pubblicato – come vedono i produttori l’andamento del fotovoltaico? Ecco i pareri dei nostri interlocutori. Sono in molti a sostenere che dal punto di vista dei risultati il 2010 è stato un anno eccezionale. «Grazie al supporto degli incentivi del Conto Energia 2007 e al fatto che dal primo gen-

www.commercioelettrico.com

naio 2011 il sistema d’incentivazione è stato modificato, si stima che in Italia siano stati installati circa 5 GW di potenza da fotovoltaico e secondo le previsioni il target degli 8 GW di potenza installata, previsto per il 2020, sarà probabilmente raggiunto durante il 2011. Ma una modifica dell’attuale Conto Energia potrebbe comportare un calo degli impianti realizzati, sia in termini di potenza, sia in termini di business» afferma Francesco Prestinari, Solar Segment Manager ABB Sace Division. Daniela Morandin, Direttore Commerciale di Isofotón Italia, esprime un parere negativo, senza per questo essere pessimista. Sostiene, infatti, che il fotovoltaico in Italia ha subito una frenata nel mese di aprile. «Ciò non significa, però, che non sarà competitivo, anche se gli incentivi saranno ridotti. Innanzi tutto dobbiamo guardare l’attuale quadro generale, favorevole alle rinnovabili; in secondo luogo occorre considerare che l’obiettivo che ci si pone è rendere il fotovoltaico maggiormente competitivo, offrendo una differenziazione di prodotto che permette di aumentare l’efficienza ed i rendimenti dei moduli, riducendo i costi, in modo da raggiungere la grid parity, cioè un costo per kWh generato da impianto fotovoltaico pari a quello di un kWh generato da tecnologie tradizionali, nel minor tempo possibile». Marco Barcella, Responsabile Marketing Operativo Distribuzione Energia e Automazione di BTicino, conferma: «Finora l’andamento è stato largamente positivo. Ma il mercato ora è strettamente legato al valore degli incentivi, che ne determinano gran parte del volume. Se questi hanno minore impatto sui piccoli impianti, sono però assolutamente vincolanti per i grandi campi fotovoltaici. D’altra parte, anche le recenti variabili macroeconomiche possono o potranno contribuire a modificare in parte le prospettive del settore». È positiva la visione di Giuseppe Sofia, Amministratore Delegato di Conergy Italia: «Il mercato nella seconda parte del 2010 è esploso in dimensioni inattese. Il fotovoltaico potrà continuare ad essere un’opportunità anche con un livello di incentivi inferiore all’attuale. Gli italiani, infatti, sono oggi molto sensibili alle problematiche di impatto ambientale. Il settore potrà, quindi, svilupparsi sia grazie a chi vede un’opportunità di investimento, sia grazie a chi vuole contribuire con una scelta energetica cosciente». Anche secondo Antonino Culcasi, Direttore tecnico/commerciale di Layer Electronics, il 2010 si è chiuso con un boom di impianti fotovoltaici realizzati, derivante da un

DOSSIER FOTOVOLTAICO

Marco Barcella, Responsabile Marketing Operativo Distribuzione Energia e Automazione BTicino

Anno 2, N.4

41


lato dalla consapevolezza ormai raggiunta dall’opinione pubblica sui benefici economico/ambientali delle energie rinnovabili e, dall’altro, dalle tariffe generose del secondo Conto Energia. Ma guardando al futuro esprime alcune perplessità: «Il 2011, nonostante un calo delle tariffe del terzo Conto Energia, era iniziato bene, ma il decreto Romani ha, di fatto, bloccato ogni iniziativa. Ora siamo in attesa. Comunque vada a finire, l’importante è avere stabilità dal punto di vista legislativo; anche con un leggero ribasso delle tariffe incentivanti, il fotovoltaico rappresenterà un motore per l’economia italiana». Viceversa, per Gianluigi Stefanelli, Direttore Commerciale di Marss, rispondere a questa domanda non è semplice, poiché il mercato delle rinnovabili è stato travolto da un ciclone che ha sconvolto e cambiato i piani fatti a fine 2010, alla luce del terzo Conto Energia. Se finora la tendenza è stata senza dubbio in crescita, il recente blocco incentivi ha comportato inevitabilmente dei cambiamenti. Per Fabio Beggi, Responsabile Commerciale Fotovoltaico Solarkey, l’energia dal sole continuerà, comunque, a rappresentare un’opportunità, grazie all’adeguamento del costo degli impianti. Anche per Stefano Loro, titolare di VP Solar, si è creata una situazione di incertezza culminata con il Decreto Romani del 3 marzo. «Siamo fiduciosi nel fatto che con la definizione del quarto Conto Energia si possano creare le condizioni per avere un settore forte, equilibrato e sostenibile. Il mercato potrà, nei prossimi anni, assorbire riduzioni di incentivi, ma in un quadro normativo di certezza». Abbiamo poi il parere di Gianluca Bertolino, Responsabile Settore Rinnovabili Schneider Electric, per il quale il fotovoltaico sta regi-

Gianluigi Stefanelli, Direttore Commerciale Marss

42 Anno 2, N.4

strando un notevole fervore, sia nel settore residenziale, sia in quello dei campi solari: la previsione di crescita è impressionante. A proposito di incentivi afferma: «Il sistema delle incentivazioni è indispensabile all’inizio per consentire al mercato fotovoltaico di raggiungere una dimensione adeguata ad innescare economie di scala e tecnologiche. Nel medio periodo gli incentivi tendono gradualmente a scendere (come, ad esempio, in Germania), in quanto l’ampliamento del mercato e l’evoluzione delle tecnologie rendono questo tipo di energia sempre più conveniente. Tuttavia, se la riduzione avviene troppo rapidamente, il fotovoltaico, avendo assunto una forte connotazione finanziaria, rischia addirittura di sparire (come avvenuto in Spagna), in quanto gli investitori non trovano più nei progetti un ritorno dell’investimento». È della stessa opinione Fabrizio Limani, Senior Area Sales Manager Italia di SolarWorld: «Se la riduzione degli incentivi si mantiene entro limiti tollerabili, il fotovoltaico continuerà a svolgere un ruolo importante nella produzione di energia sicura e affidabile; di più: ha il potenziale per diventare una vera e propria colonna portante nell’approvvigionamento energetico del Paese. Noi ci battiamo per una riduzione graduale e ragionevole degli incentivi, sul modello della normativa tedesca che prevede, ad esempio, una riduzione del compenso direttamente proporzionale alla crescita del mercato. Un drastico abbattimento degli incentivi potrebbe impedire uno sviluppo sostenibile del settore e farebbe da deterrente agli investimenti in energia pulita e sicura in Italia».

Antonino Culcasi, Direttore tecnico/commerciale di Layer Electronics

Le evoluzioni tecnologiche Il consolidamento di un mercato in continuo movimento e sempre in crescita ha indotto l’industria ad investire nel miglioramento delle tecnologie di produzione, grazie ai risultati raggiunti dal mondo della ricerca, e in impianti di produzione di massa, con la conseguente riduzione del costo degli impianti stessi. Le evoluzioni tecnologiche di rilievo riguardano ovviamente i moduli fotovoltaici. L’obiettivo è quello di creare celle con sempre maggiori prestazioni, che possano garantire più potenza con una minor superficie. Ma i miglioramenti riguardano anche gli altri componenti dell’impianto. Ad esempio, ABB Sace si è concentrata sullo sviluppo di prodotti specifici che offrono, oltre alla prestazione elettrica, caratteristiche di durata importanti e in linea con la vita media di un impianto fotovoltaico.

www.commercioelettrico.com


www.commercioelettrico.com

di raggiungere la grid parity». Infine, l’opinione di Fabrizio Limani, di SolarWorld, per il quale tra i più importanti sviluppi tecnologici si può annoverare l’incremento del livello di rendimento dei moduli e il perfezionamento dei loro componenti, quali inverter o sistemi di monitoraggio intelligenti, senza tralasciare lo sviluppo di smart grid, per un approvvigionamento affidabile e capillare di elettricità. La possibilità di produrre autonomamente energia solare sul tetto di casa, e di accumularla con l’aiuto di una batteria ad elevata potenza, diventerà una delle principali tendenze dei prossimi anni. Le aree più interessate Dalla Sicilia alle Alpi, da Est a Ovest, l’Italia gode di ottime condizioni d’irraggiamento, con una forte richiesta di fotovoltaico da parte di tutte le regioni. Ma occorre fare alcune puntualizzazioni. Per esempio, per quanto riguarda il numero di impianti installati, l’area più interessata è il Nord Italia. Se si parla invece in termini di potenza, la Puglia è stata la regione con maggiori installazioni ed ha raggiunto, allo stato attuale, oltre 800 MW di potenza installata. Quanto alle dimensioni, poi, i campi fotovoltaici vengono prevalentemente installati nel Sud Italia e nelle isole, mentre i piccoli impianti sono uniformemente distribuiti su tutto il territorio nazionale. Secondo Fabio Beggi, l’area generalmente più interessata è sicuramente il Nord Italia, grazie alla maggiore disponibilità economica. L’area, invece, più interessante è quella del Mezzogiorno, dove ancora la maggior parte delle realizzazioni è costituita da impianti a terra; qui le realtà medio/piccole dovrebbero risvegliare un certo interesse proprio a partire da quest’anno.

Gianluca Bertolino, Responsabile Settore Rinnovabili Schneider Electric

DOSSIER FOTOVOLTAICO

«Tra le nuove tecnologie riteniamo che possa avere un interessante sviluppo quella dei microinverter» prevede il Solar Manager di ABB SACE. Secondo Conergy Italia, i pannelli a silicio cristallino hanno raggiunto livelli di efficienza non disponibili con altre tecnologie. Soluzioni come il film sottile, il solare a concentrazione o le tegole fotovoltaiche potranno raggiungere nicchie limitate. Per Antonino Culcasi non è, invece, da sottovalutare lo studio sul film sottile per ridurre sempre di più i costi. Afferma il Direttore Commerciale di Isofotón Italia: «Noi proponiamo un modulo sempre più efficiente, inseguitori solari con moduli convenzionali e inseguitori ad alta concentrazione: la sfida è quella di arrivare ad essere competitivi sul costo e sulla tecnologia del modulo, in previsione di uno scenario di lungo periodo. In un futuro mercato senza incentivi e molto competitivo, la competenza sarà la chiave della negoziazione, insieme al costo ed alla qualità. In un’ottica di aumento dell’efficienza e riduzione di costi sviluppiamo da 10 anni la tecnologia ad alta concentrazione (HCPV), una delle più promettenti nel campo dell’energia solare fotovoltaica». Pensa in positivo anche Fabio Beggi, di Solarkey: «Le evoluzioni tecnologiche sono molte e si traducono in efficienza e durata del prodotto. Un esempio è il nostro nuovo pannello: grazie ai suoi componenti principali - rame, indio e selenio – è in grado di garantire stabilità ed ecosostenibilità e di eliminare il pericolo di tossicità. Il pannello si avvicina ai cristallini tradizionali per funzionalità, ma è tecnologicamente più evoluto perché il rendimento è ottimo anche nel caso in cui l’esposizione non sia perfetta. In più, è indubbiamente interessante dal punto di vista estetico perché consente di rivolgersi a un target diverso come, ad esempio, studi di architettura e progettazione». Anche VP Solar rileva l’apprezzamento, da parte del mercato, per le soluzioni ad alta integrazione architettonica. Infatti, oggi architetti e progettisti richiedono soluzioni sempre diverse, con costante attenzione ad un appeal particolare. Un parere a sé stante è quello di Gianluca Bertolino, di Schneider Electric: «Innovazioni tecnologiche di rilevo già industrializzate, cioè pronte per il mercato a breve termine, non ve ne sono: gli investitori non amano rischiare su nuove tecnologie o soluzioni, ma preferiscono puntare su quanto già consolidato. Celle organiche, film sottili di ultima generazione invaderanno il mercato nel breve termine, specialmente con l’obiettivo

Fabrizio Limani, Senior Area Sales Manager Italia di SolarWorld

Anno 2, N.4

43


Stefano Loro, titolare di VP Solar

Daniela Morandin aggiunge: «Per quanto riguarda il solare a concentrazione, le aree adeguate sono quelle al Sud, che hanno un DNI (Direct Normal Irradiation) elevato». Dal residenziale ai grandi impianti «Durante il 2010 è esploso il mercato degli impianti di grandi dimensioni, dei grandi parchi solari. Nel contempo, anche le installazioni residenziali e terziarie hanno avuto un incremento interessante in termini numerici». È questo il parere di Francesco Prestinari, suffragato dall’opinione di Marco Barcella, per il quale finora il mercato, nei volumi, si è retto sui grandi impianti a terra e sugli impianti legati alle attività produttive industriali e terziarie; si aspetta ora un aumento dell’incidenza del settore residenziale, sia condominiale, sia individuale. Anche secondo Isofotón sono stati i grandi impianti quelli che fino ad oggi hanno avuto un ruolo centrale per lo sviluppo del fotovoltaico in Italia. Troviamo poi chi, come Giuseppe Sofia e Stefano Loro, ritiene che nel 2010 la quantità di installato è stata quasi equamente distribuita nei tre maggiori segmenti: residenziale, terziario, grandi impianti. «Mentre nel residenziale conta anche la volontà di compiere una scelta coscienziosa dal punto di vista della produzione di energia, nell’industriale si ha la maggiore convenienza grazie al risparmio in bolletta, che si aggiunge alla tariffa incentivante. Per i grandi impianti su terreno, le motivazioni sono di puro ordine finanziario. Eventuali modifiche nel mix dipenderanno dai risvolti normativi», sostiene Giuseppe Sofia. Infine, Layer Electronics, Solarkey e Schneider Electric sono del parere che, in termini numerici, il maggiore sviluppo si registra nel residenziale e nel terziario, ma che sono i

44 Anno 2, N.4

grandi impianti a fare la differenza in termini di potenza. Per il futuro, Fabrizio Limani avanza la propria tesi: «Nei prossimi anni il mercato è destinato a crescere considerevolmente, in primis nel settore dei piccoli impianti privati a tetto, in secondo luogo in quello dei piccoli e medi impianti industriali». Una tesi simile è quella di Daniela Morandin: «Alla luce di quanto avvenuto nei vicini Paesi europei e della legislazione che verrà modificata in Italia, ci sarà una controtendenza che favorirà il residenziale e il terziario». L’importanza del canale distributivo Quasi tutti i nostri interlocutori ritengono – chi più, chi meno - che la distribuzione tramite il canale dei distributori di materiale elettrico sia di importanza rilevante. Per ABB Sace, circa un terzo del business viene veicolato proprio tramite i grossisti. Anche la filosofia BTicino prevede la fedeltà al canale rappresentato dai distributori di materiale elettrico; lo stesso vale per Schneider Electric, SolarWorld, Isofotón, VP Solar e Solarkey, il cui responsabile commerciale afferma: «Siamo presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale. Per dare una percentuale, possiamo affermare che per il 50 per cento viene interessato il canale della distribuzione e per il 50 per cento puntiamo a soluzioni chiavi in mano». Viceversa, Conergy Italia dichiara che in questa fase di mercato trova più efficace distribuire i prodotti direttamente agli installatori, anche se circa il 25 per cento dei loro prodotti viene veicolato attraverso alcuni grossisti di materiale elettrico a copertura regionale. Layer Electronics utilizza prevalentemente modalità che non coincidono con la distribuzione di materiale elettrico: «I nostri prodotti non possono concorrere economicamente con quelli di largo consumo realizzati da alcune multinazionali, per cui la percentuale di vendita attraverso i grossisti di materiale elettrico è piuttosto esigua: come purtroppo spesso accade, si guarda maggiormente al prezzo più basso piuttosto che al rapporto qualità/prezzo. Noi ci auguriamo che la mentalità dei professionisti del settore possa cambiare per poter creare una filiera del fotovoltaico completamente italiana» dichiara Antonino Culcasi. I servizi che completano e qualificano l’offerta Poiché il fotovoltaico ha bisogno di una valida assistenza, si cerca di creare rapporti fidelizzati e di fornire ai clienti il più alto grado di formazione possibile.

Giuseppe Sofia, Amministratore Delgato Conergy Italia

www.commercioelettrico.com


La formazione: un elemento basilare Il settore delle rinnovabili, come tutte le innovazioni, necessita di corsi di formazione; si può, infatti, dire che ogni giorno, in ogni parte d’Italia, dalla grande città al più piccolo paese, vengono realizzati corsi incentrati sulle energie alternative. Tutti gli operatori sono consapevoli di quanto sia importante una preparazione professionale e specialistica per la corretta progettazione e per la gestione di un impianto e di quanto, in questo settore, la professionalità sia elemento più che mai essenziale. In questo senso, Conergy Italia dispone di spazi didattici idonei, sia per la formazione tradizionale in aula, sia per la formazione pratica “hands on” e organizza interventi di formazione presso il grossista, che ha poi la possibilità di estendere la partecipazione alla sua clientela. Un altro esempio è quello di ABB, che lavora da anni in questa direzione, sostenendo, con diverse proposte di corsi di formazione, chi vuole affrontare questa scommessa per il futuro. «Dal 2009 abbiamo incrementato gli incontri tecnici dislocati sul territorio, integrandoli con corsi a calendario programmati in sedi fisse. I nostri corsi hanno diversi obiettivi: esaminare il contesto legislativo e normativo; offrire una panoramica esaustiva sui diversi componenti in corrente continua e in alternata; fornire indicazioni sul dimensionamento e sull’installazione dei componenti». Anche nel programma dei corsi di formazione itineranti che BTicino realizzerà nel corso dell’anno sono previste apposite sessioni dedicate al fotovoltaico, sia rivolti

www.commercioelettrico.com

Fabio Beggi, Responsabile Commerciale Fotovoltaico Solarkey

DOSSIER FOTOVOLTAICO

Servono poi disponibilità di materiale a magazzino, un efficiente servizio logistico, una rete vendita dedicata, servizi di supporto alla preventivazione, assistenza pre e post vendita, formazione ed informazione anche ad installatori e rivenditori locali. Conergy Italia, ad esempio, ha recentemente sviluppato degli efficaci strumenti, molto semplici da utilizzare, per il dimensionamento dell’impianto e per la creazione della lista materiali. Ciò consente al distributore di configurare autonomamente e con facilità il sistema. Dietro ad ogni prodotto c’è dunque un ampio supporto, sia in termini di assistenza tecnica dedicata e di formazione diretta, sia di attività di marketing, tanto a livello locale, quanto nazionale. Ogni iniziativa, comunque, non solo serve a fidelizzare i clienti, ma anche a creare una vera e propria filiera qualificata, in grado di competere nel mercato.

agli installatori, sia orientati al personale di vendita della distribuzione. Sino ad oggi, BTicino è stata presente sul mercato del fotovoltaico con prodotti complementari (prevalentemente apparecchiature modulari, carpenterie, passerelle portacavi e trasformatori MT-BT), ma a partire dalla metà dell’anno, proporrà inverter, a marchio Legrand, e proprio per questo, intensificherà i programmi di formazione specifici. C’è anche chi, come Solarkey, non svolge internamente questo tipo di attività, ma fornisce agli operatori suggerimenti di corsi qualificati, prestando grande attenzione all’Ente che li organizza. Infine, Schneider Electric, parallelamente ai corsi finalizzati alla realizzazione, all’esercizio, alla manutenzione in sicurezza degli impianti elettrici e di automazione, che rimangono comunque indispensabili per garantire una conoscenza di base a chi esercita la professione di impiantista o installatore, ha sviluppato un corso incentrato sulla realizzazione di impianti fotovoltaici. «Il mondo delle rinnovabili, e in particolare quello del fotovoltaico, è guidato da trend di lungo periodo. Lo sviluppo che questo settore ha registrato, ha richiamato un crescente numero di impiantisti e installatori che hanno sentito l’esigenza di crearsi una competenza proprio su questa nuova tecnologia. Il nostro corso si propone appunto di fornire indicazioni in merito all’interpretazione delle Norme e delle specifiche tecniche vigenti, oltre che di fornire indicazioni pratiche ed operative agli operatori del settore», conclude in merito Gianluca Bertolino. Roberto Corti Daniela Morandin, Direttore Commerciale di Isofotón Italia

Anno 2, N.4

45


ABB: quadri di campo Per le applicazioni nel settore fotovoltaico, ABB ha realizzato nuove tipologie di quadri di campo, tra cui i quadri di controllo stringa ed i quadri CPI. I quadri di controllo stringa sono realizzati con contenitori Gemini in cui sono inseriti, oltre a tutti gli apparecchi necessari per la protezione ed il sezionamento della stringa (interruttori di manovra/sezionatori Tmax PV, sezionatori fusibili E90 PV, scaricatori di sovratensione), componenti PLC serie AC500 che comunicano ad

un PLC di cabina i valori di corrente delle singole stringhe e lo stato degli interruttori e degli scaricatori, consentendo la valutazione dell’effettiva produttività dell’impianto fotovoltaico. I quadri CPI (Certificato Protezione Incendi) sono rispondenti alle indicazioni contenute nella Nota n. 5158 del 26 marzo 2010 che stabilisce le linee guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici nelle attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco ai sensi del DM 16 febbraio 1982.

Aros Solar technology: cabina compatta per impianti fotovoltaici Aumentare il rendimento complessivo del sistema di conversione riducendo i costi d’installazione, in particolare nei grossi impianti, è possibile ora grazie all’adozione della nuova cabina compatta Sirio Central Station (SCS) da 1 MW, che prevede l’utilizzo degli inverter Sirio Centralizzati HV-MT collegati ad un trasformatore comune di media tensione ed inseriti in cabine di calcestruzzo. Le nuove cabine combinano due Sirio HV-MT da 500 kW ed un trasformatore da 1.000 kVA in un’unica struttura che copre una superficie di poco superiore ai 13 m2, consentendo un’ottimizzazione degli spazi e una compattezza significativa per una tale potenza, in grado di tradursi in una sostanziale riduzione di costi. Le cabine sono realizzate in calcestruzzo armato vibrato, a garanzia di una mag-

gior durata nel tempo, di un migliore isolamento termico, di un’ottima resistenza agli agenti atmosferici e alle condizioni ambientali più avverse. Sono dotate di un trasformatore con doppio secondario per assicurare la separazione galvanica degli inverter e, grazie ad un sistema di ventilazione naturale ottenuto con griglie di ventilazione, non necessitano di sistemi di condizionamento; tutto questo permette di raggiungere un rendimento complessivo pari al 97,6 per cento. Le soluzioni SCS, pratiche, sicure e funzionali, possono essere definite come “All in One” perché tendono a ridurre le fasi di progettazione ed includono già tutto quanto è necessario all’avvio del sistema, riducendo le tempistiche di trasporto ed installazione ed ottimizzando i tempi di ritorno sull’investimento.

BTicino: quadri di stringa precablati Rapidi e sicuri, per impianti in ambito residenziale e terziario, i quadri di stringa precablati BTicino sono pronti all’uso e rappresentano una soluzione ottimale per la protezione e la connessione del circuito lato continua che va dal generatore fotovoltaico all’inverter in impianti a 2, 3 e 4 stringhe fino a 600 Vc.c. Sono veloci da collegare, perché dotati di connettori rapidi di tipo MC4 per il collegamento delle linee in ingresso e uscita, che garantiscono il massimo in termini di velocità e sicurezza di connessione; sono

46 Anno 2, N.4

sicuri e certificati, perché realizzati con isolamento in Classe II e predisposti con apparecchi di protezione e connessioni che offrono i massimi livelli di qualità. Altre caratteristiche sono: contenitore IP65; isolamento Classe II; sezionatore da 32 A (2 stringhe) o 63 A (3 e 4 stringhe), 600 V; fusibili da 10 Ac.c.; limitatore di sovratensione 600 Vc.c.; cavi di collegamento per fotovoltaico 6 mm2, 1.000 V. I centralini precablati soddisfano i requisiti della Norma IEC 61439-1.

www.commercioelettrico.com


In base ad un test indipendente condotto dall’Ente TÜV Rheinland e Solarpraxis AG, i moduli Conergy PowerPlus hanno ottenuto il sigillo di qualità “PV+Test” e la valutazione “buono+”, rivelando prestazioni particolarmente convincenti, distinguendosi per il tasso di efficienza più elevato e per una produzione del 2 per cento superiore rispetto al previsto. Sono risultati i migliori per il comportamento alla temperatura in condizioni reali di funzionamento e di utilizzo all’esterno, dimostrando la più bassa perdita di potenza all’aumentare della temperatura e dell’irraggiamento solare, comportamento che influenza largamente la produzione energetica totale del modulo. I moduli, nonostante il peso ridotto, hanno ottenuto ottimi risultati nelle prove di carico, dimostrando la massima resistenza in tutte le

condizioni meteorologiche e dando prova delle loro elevate prestazioni nelle prove di resistenza all’ammoniaca e alla salsedine. Inoltre, sostengono pressioni fino a 5.400 pascal, il peso di 11 uomini adulti, distinguendosi per un’estrema robustezza in caso di forti venti o abbondanti nevicate, confermata anche dal recente test intensivo antigrandine, condotto dall’Istituto Cetecom ICT Services, in cui sono stati sottoposti all’impatto, in undici diversi punti, di sfere di grandine di 55 millimetri di diametro, 80 grammi di peso e 122 chilometri orari di velocità. Anche la cornice del modulo gioca un ruolo fondamentale nell’ottimo comportamento dei PowerPlus: resistente alla torsione, la cornice riesce ad assorbire i forti impatti senza deformarsi.

Isofoton: ampia offerta di moduli I moduli fotovoltaici Isofotón sono garantiti dai 30 anni di esperienza internazionale della società e prodotti nel Centro di Ricerca e Produzione di Malaga. La società offre una vasta gamma di prodotti per la connessione alla rete, in particolare per grandi centrali, coperture, tetti e integrazione architettonica; i moduli sono disponibili con cornici, laminati e tedlar trasparente e nero, con l’obiettivo di offrire soluzioni personalizzate per ogni tipo di impianto. La gamma di moduli fotovoltaici ISF, con celle ultrasottili di dimensione 156 mm x 156 mm, è costituita da moduli monocristallini da 235 a 250 Wp, ±3 per cento, precablati con scatola di giunzione e connessione terminale multicontact. La caratteristica

peculiare è il vetro temprato e microstrutturato ad alta trasmissibilità, che permette un aumento dell’efficienza durante le prime e ultime ore del giorno. I moduli sono, inoltre, progettati per sopportare una resistenza a carichi di neve e ghiaccio di 5.400 pascal, secondo lo standard IEC 61215, edizione 02. Isofotón s’impegna da tempo verso la sostenibilità ambientale e lo sviluppo sostenibile; dal 2001 ha implementato un sistema di gestione ambientale ISO 14001 ed ha conseguito nel 2008 la certificazione EMAS (Sistema Comunitario di EcoGestione e Audit Ambientale) dell’Unione Europea, aggiornata nel 2010 (EMAS III), che rappresenta l’eccellenza e la qualità nella gestione ambientale. È, inoltre, uno dei fondatori e membro attivo del PV Cycle.

DOSSIER fotovoltaico

Conergy: moduli certificati per le condizioni meteorologiche critiche

Layer Electronics: elevata tecnologia e affidabilità assicurata Sviluppato da Layer per l’immissione in rete dell’energia prodotta da fonti rinnovabili (moduli fotovoltaici mono/policristallini ed a film sottile, fuel cell), Windsun è un inverter con trasformatore di ultima generazione. Grazie al suo ampio campo di tensione di funzionamento in MPP, comincia ad erogare potenza dalle prime luci dell’alba fino al tramonto inoltrato, garantendo una maggiore producibilità dell’impianto fotovoltaico. L’idea costruttiva con cui è stato concepito l’inverter deriva dalla quarantennale espe-

www.commercioelettrico.com

rienza dell’azienda nel campo dell’elettronica di potenza, nella progettazione e realizzazione di UPS, inverter e convertitori, anche su specifica del cliente. La filosofia con cui vengono realizzati tutti i prodotti è quella di assicurare affidabilità assoluta al cliente, ottenuta grazie all’elevata tecnologia e qualità dei componenti impiegati. L’utilizzo di IGBT modulari, condensatori elettrolitici long life low ESR (per i modelli monofase) ed a film (per i modelli trifase) contraddistinguono i prodotti Layer.

Anno 2, N.4

47


Legrand: inverter multicanale Presentati da Legrand i nuovi inverter di stringa multicanale privi di trasformatore, che convertono la corrente continua prodotta dai moduli fotovoltaici in corrente alternata simmetrica trifase, immettendola nella rete pubblica. Questi inverter non possono produrre corrente senza essere collegati alla rete elettrica a bassa tensione (non sono adatti al “funzionamento ad isola”). Attualmente sono disponibili due articoli di potenza rispettivamente 15 e 20 kW. Tre ingressi fotovoltaici e tre MPPT indipendenti consentono il collegamento di tre

stringhe diverse per lunghezza, inclinazione, orientamento e tipo di modulo. Ogni inverter trifase monta di serie una protezione per il monitoraggio della corrente residua di dispersione, sensibile anche alla corrente continua. Per questo, in conformità alla Norma CEI 64-8/7, non sono richiesti differenziali di tipo B (IEC 60755/A2). L’uscita è simmetrica trifase. Dispongono di un Web server integrato per la supervisione dati di produzione dell’energia dell’impianto e sono predisposti per la comunicazione Modbus su supporto RS485.

Marss: impianti fotovoltaici al sicuro M-Fiber è la nuova linea di soluzioni in fibra ottica plastica Marss dedicate al mondo della sicurezza, e comprende una serie di convertitori video che semplificano l’istallazione di qualsiasi sistema TVCC e garantiscono un’alta qualità delle immagini, soprattutto in contesti critici, come grandi aree esterne, ambienti soggetti a forti stress ambientali e con presenza di interferenze e disturbi elettromagnetici, come nel caso dei sistemi di sicurezza degli impianti fotovoltaici. La linea comprende differenti modelli di convertitori video compatibili con qualsiasi telecamera, che consentono di gestire tratte fino a 150, 300 e 600 metri, in modo semplice, veloce e sicuro. Grazie alla proprietà della fibra ottica plastica, i convertitori rappresentano la soluzione ottimale ed innovativa, in grado di risolvere tutta una serie di problematiche legate al mondo della videosorveglianza, a partire dall’installazione e dalle distanze

del segnale video. La totale immunità alle interferenze elettromagnetiche consente di ottenere un flusso di immagini nitido, costante, senza interruzione di segnale o rischi di disconnessone improvvisa; le ridotte dimensioni della fibra (2,2 mm di diametro) e la sua estrema flessibilità, permettono un agevole accesso nelle canaline preesistenti, già occupate da altri cavi. L’ottima resistenza alle sollecitazioni fisiche e meccaniche ne consente la posa anche in presenza di curve strette o strozzature; le ottime prestazioni, anche a temperature estreme (-40 °C÷+80 °C), ne consente l’utilizzo in ambienti considerati “ostili”. La semplicità d’installazione e di terminazione della fibra ottica plastica, l’alta immunità ai falsi allarmi e ad ogni rischio d’intercettazione dati, garantiscono inoltre un’ottimizzazione dei costi della videosorveglianza e aumentano il livello di sicurezza della stessa.

SolarWorld: design e tecnologia Il nuovo Sundeck di SolarWorld è il sistema ottimale di montaggio integrato nel tetto per impianti fotovoltaici: il kit di montaggio è realizzato in lamiera di acciaio zincata, con rivestimento antracite ed è adatto per tetto con inclinazione compresa tra i 15° ed i 60°. Come soluzione multifunzionale per l’integrazione nel tetto, può essere impiegato al posto della tradizionale copertura del tetto sia negli edifici di nuova costruzione, sia per l’ammoder-

48 Anno 2, N.4

namento e la ristrutturazione di tetti già esistenti. Sundeck può essere montato su tutto il tetto o utilizzato solo come copertura parziale, e consente così di fare a meno, completamente o in buona parte, delle tegole. Grazie all’altezza ridotta, permette d’integrare i moduli solari a livello delle tegole e, abbinato ai moduli solari neri Sunmodule Plus mono black SolarWorld, rappresenta una soluzione esteticamente perfetta per i tetti scuri.

www.commercioelettrico.com


Con i nuovi moduli SLG 290P, Silfab, multinazionale italiana specializzata in prodotti e sistemi integrati che abbracciano l’intera filiera del fotovoltaico, propone l’eccellenza della tecnologia fotovoltaica policristallina a 3 bus bar. Forte di un’esperienza che vede oggi i moduli prodotti 30 anni fa da Franco Traverso, Presidente della società, ancora perfettamente funzionanti ad oltre l’80 per cento della loro potenza iniziale, Silfab può tranquillamente indicare per i propri moduli un’aspettativa di vita utile di oltre 35 anni. Realizzati con 72 celle ad alta efficienza da 156 mm x 156 mm

in silicio policristallino, i moduli con potenza di 290 Wp registrano un’efficienza del 14,90 per cento ed una tolleranza sulla potenza di uscita di ±1 per cento, che permette di massimizzare la resa dell’impianto. Controllati al 100 per cento lungo tutta la filiera produttiva, sono realizzati a partire da lingotti, wafer e celle prodotti nell’ambito di una catena integrata di produzione, interna alla compagine societaria di Silfab, a garanzia di qualità che si riflette sui risultati prestazionali e sui requisiti di durata nel tempo.

Solarkey: telaio di supporto per collettori sottovuoto Semplicità, robustezza, velocità di installazione su ogni tipologia di copertura: sono alcuni dei vantaggi del nuovo telaio di supporto per collettori sottovuoto firmato Solarkey, presentato in anteprima assoluta a Solarexpo 2011. Affidabilità e qualità sono al centro della nuova proposta ideata e progettata per consentire universalmente tutti i tipi di installazione – verticali, orizzontali, a tetto – e adattarsi ad esse con la massima semplicità. Innovative e funzionali, le nuove tecnologie che permettono il fissaggio del pannello. Robuste viti sono inserite in staffe zincate libere di scorrere in tutta lunghezza attraverso una cavità

a bordo telaio, consentendo a quest’ultimo di adattarsi così a qualsiasi tipologia di copertura. Staffe flessibili consentono, inoltre, l’appoggio più semplice per il collettore. Diversi i risultati garantiti dal nuovo telaio: - massima durata, consentita dalla robustezza della struttura, dalla qualità dei materiali selezionati e dalla rigidezza torsionale del collettore, triplicata rispetto ai modelli tradizionali; - estrema facilità d’installazione, assicurata dal pratico kit di staffaggio, senza bisogno di altre sottostrutture accessorie. Il prodotto è certificato Uni En 12975.

DOSSIER fotovoltaico

Silfab: policristallino alla massima potenza

Schneider Electric: sistema per il monitoraggio Sistema per il monitoraggio e la gestione della manutenzione locale o remota di impianti fotovoltaici fissi o ad inseguimento, SCADA lite di Schneider Electric integra al proprio interno un motore domotico, che utilizza il protocollo di comunicazione KNX. Il sistema è costituito da un apparato hardware a basso consumo elettrico, che può essere installato in ciascun impianto fotovoltaico ed è in grado di acquisire in modo universale i dati e di comunicare con un sistema di home o building automation con standard di comunicazione KNX. Una volta installato in un centro di controllo, il server consente il monitoraggio contemporaneo di più impianti grazie al controllo in tempo reale del funzionamento dei componenti di un impianto fotovoltaico, alla raccolta periodica dei dati provenienti dai diversi impianti e alla gestione degli archivi storici di più impianti. Il server, inoltre, permette l’analisi comparativa dei dati di produzione e rendimento

www.commercioelettrico.com

provenienti da diversi impianti, gestisce i flussi finanziari generati dagli impianti e lo storico delle manutenzioni per gli aspetti tecnici ed economici. SCADA lite è in grado di comunicare con inverter Schneider Electric della gamma SunEzy e inverter di potenza GT250E, GT500E, GT630E per la visualizzazione delle seguenti grandezze: energia progressiva; potenza istantanea; tensione e corrente continua provenienti dai moduli fotovoltaici; tensione e corrente alternata erogata; stato di funzionamento. Il sistema è in grado di comunicare con contatori di energia, misuratori fiscali o analizzatori di rete attraverso porte di comunicazione RS232 o RS485, oppure uscite impulsive, e di acquisirne le seguenti grandezze: energia prodotta, ceduta, prelevata ed assorbita dai carichi. Può, inoltre, gestire gruppi di inverter in maniera tale da consentire analisi approfondite su porzioni di impianto. SCADA lite, infatti, attraverso il Bus KNX, è in grado di acquisire

grandezze provenienti da varie tipologie di sensori in commercio e di controllare le singole stringhe attraverso array box Schneider Electric dotate di opportuni moduli, di monitorare le temperature, con impostazione di soglie di allarme, e di rilevare i parametri ambientali. Il sistema è accessibile attraverso un browser Internet su qualsiasi tipo di connessione: modem UMTS/ HSDPA/GPRS/EDGE o attraverso una rete LAN. Raccoglie, memorizza e permette, inoltre, la visualizzazione tabellare o in forma di grafico dei dati storici di 20 anni.

Anno 2, N.4

49



A prova di fulmine

www.commercioelettrico.com

vita dello scaricatore. La sinergia delle tecnologie così ottenute abbassa il rischio di un danneggiamento degli strumenti di protezione a causa di errori d’installazione e di mancanza d’isolamento nel circuito fotovoltaico, riducendo così sensibilmente il pericolo d’incendio per un sovraccarico dello scaricatore. Si ottengono così condizioni elettriche sicure senza pregiudicare il funzionamento dell’impianto fotovoltaico stesso. Questo fa di DEHNguard S PV SCI 600 lo strumento di protezione da sovratensioni ideale per gli impianti fotovoltaici collegati a terra sul lato corrente continua.

IMPRESE

Considerando l’ingente dispendio energetico dei Paesi industrializzati ed a causa della continua crescita di paesi come la Cina e l’India, in futuro la richiesta e la necessità di energia da fonti rinnovabili saranno notevolmente incrementate a livello mondiale. La sostenibilità sarà un ulteriore fondamentale parametro di cui tenere conto. Le tecnologie per la produzione di energia fotovoltaica “Made in Germany” sono da anni un punto di riferimento in tutto il mondo. Non c’è, quindi, assolutamente da meravigliarsi se dalla Germania provengono prodotti innovativi per la sicurezza degli impianti fotovoltaici. Come si potrebbe produrre per esempio energia solare senza l’inverter, il componente più importante di un impianto solare? E cosa succederebbe se la forza della natura colpisse, tramite un fulmine, lo stesso componente o più in generale una parte sensibile dell’impianto? DEHNguard S PV SCI 600 è il nuovo scaricatore di sovratensione unipolare e modulare per impianti fotovoltaici collegati a terra sul lato corrente continua della Dehn + Söhne, società specializzata nella protezione dalle sovratensioni con sede a Neumarkt, città a circa 30 chilometri da Norimberga. Questo scaricatore è stato provato secondo la Norma in bozza prEN 50539-11 ed è già disponibile: concepito per il mercato internazionale, ha ovviamente ricevuto l’omologazione secondo gli standard UL. I Paesi chiave dove è maggiore la richiesta del prodotto sono Stati Uniti, Italia, Spagna e Francia, i più attenti ed attivi in questo momento nel settore delle rinnovabili. La tecnologia collaudata, sviluppata da Dehn + Söhne, del dispositivo combinato di disconnessione e di cortocircuito con controllo termodinamico è integrata con un fusibile per corrente continua, in modo da consentire una sostituzione, sicura e senza pericolo di innesco di arco elettrico, dei moduli di protezione in caso di fine

Protezione sicura da sovratensione per impianti fotovoltaici collegati a terra sul lato corrente continua

a cura della Redazione

Anno 2, N.4

51


Sistemi elettrici d’autore

Il progresso tecnologico, di cui tutti beneficiamo, vive in gran parte delle risorse che i marchi principali investono in ricerca e sviluppo. Palazzoli è uno di questi marchi e molto ha fatto a livello di apparecchiature e soluzioni, perché i prodotti elettrici richiedono sempre un’elevata affidabilità, condizione di base per garantire la sicurezza di un impianto e per tutelare la salute delle persone che li utilizzano. Ad esempio, nella progettazione dei quadri elettrici di distribuzione sono stati fatti sforzi enormi per accrescere la sicurezza, con innovazioni nella scelta dei materiali, realizzando, per primi, apparecchiature con doppio grado di protezione IP66/IP67,

Un’evoluzione strategica messa in atto all’insegna di un’equilibrata sinergia tra tradizione ed innovazione per proporsi in modo coerente a tutta la filiera: dal grossista all’installatore

prevedendo prese civili stagne a spina inserita, proponendo il monitoraggio attivo delle protezioni “Fuse-guard” e tante altre soluzioni. Come affermare sempre più il marchio e far conoscere le qualità dei prodotti e dei servizi proposti, questo il tema dell’incontro di Commercio Elettrico con Angelo Martignetti, Direttore Vendite Italia di Palazzoli. Qual è per Palazzoli l’importanza del canale della distribuzione? «Palazzoli si rivolge a tutta la filiera elettrica e le nostre vendite passano attraverso il canale della distribuzione di materiale

Lo stabilimento Palazzoli di Brescia, 46.000 m2 nel quale progettazione e realizzazione avvengono in regime di qualità totale

52 Anno 2, N.4

www.commercioelettrico.com


Questa politica coinvolge tutti i distributori? «Questo approccio coinvolge una serie di distributori selezionati, che abbiamo individuato seguendo differenti criteri e che abbiamo definito “Business Partner”. Si tratta dei distributori più importanti e meglio organizzati, scelti per dimensione, per capacità di distribuzione, per rapporti storici con l’azienda. Bisogna considerare che in questa situazione di mercato, fare scelte è praticamente un obbligo per tutti: voler essere presenti ovunque è un desiderio comune, ma garantire la corretta assistenza a tutti i punti vendita di tutti i distributori è tecnicamente impossibile. Così noi abbiamo effettuato scelte orientate verso il distributore che può offrire la possibilità di lavorare con effettiva sinergia, cioè il Business Partner, che ha il diritto di avere tutto il nostro supporto». Oltre al supporto diretto sul punto vendita, quali altre iniziative attuate? «Il nostro programma di lavoro è molto articolato. Per un distributore la cosa importante è che ciò che egli gestisce a magazzino possa essere venduto con soddisfazione e, perché questo avvenga, occorre che i suoi uomini siano informati sul prodotto e su come proporlo al cliente finale. Ciò vuol dire formazione. Il nostro marketing è ben organizzato per supportare questa attività, non solo a livello di venditori e banconisti, ma anche rivolgendosi direttamente al loro cliente, l’installatore, che viene formato

www.commercioelettrico.com

Professione banconista È la guida pensata appositamente per chi sta dietro al banco del distributore, nella quale sono riassunti chiaramente i fondamenti elettrotecnici e le peculiarità dell’offerta Palazzoli. Si parte dal servizio pre e post vendita, si approfondisce l’offerta nei codici ad alta rotazione e si conclude con dati e tabelle tecniche dei prodotti. attraverso una serie di incontri presso i distributori stessi, creando così i presupposti perché tutti siano aggiornati e possano “parlare la stessa lingua”. È un impegno importante nel quale crediamo con convinzione. Palazzoli è un marchio riconosciuto e ricercato dall’installatore e ciò è particolarmente apprezzato dai distributori che vedono in questa peculiarità un modo per fidelizzare i propri clienti. Su queste azioni incentiviamo anche chi opera sul punto vendita per promuovere i nostri prodotti e per renderli sempre più visibili». Quali altri supporti offrite ai distributori (logistica, giacenze, obsolescenze, ecc.)? «Qui si tocca il vivo delle azioni che devono essere intraprese. Analizziamo solo ciò che già abbiamo fatto. Innanzi tutto, dal primo di gennaio Palazzoli ha rinnovato il sistema gestionale passando al sistema SAP, con un investimento importante, ma necessario per attivare un piano industriale e commerciale a supporto dello sviluppo dell’azienda. Di recente abbiamo lanciato un nuovo listino, nel quale tutto il catalogo è stato riclassificato secondo tre classi di consegna: A e B, ad altissima rotazione; C, per i prodotti a minore rotazione, cioè quelli ad altissima specializzazione. Per risolvere il problema dei codici a bassa rotazione, nel 2011 istruiremo i distributori in modo che gli ordini che ci arrivano di articoli in classe C, che tipicamente creano obsolescenze, siano effettivamente relativi a richieste certe. Spina nel fianco dei distributori, infatti, è il problema delle obsolescenze e la soluzione è quella di ordinare sempre i giusti prodotti in abbinamento ad una corretta e costante politica di gestione delle scorte. Infine, il fiore all’occhiello della società: le consegne. Grazie anche al magazzino automatizzato, forniamo l’87 per cento delle righe d’ordine entro 4 giorni lavorativi ed oltre il 95 per cento entro 9 giorni lavorativi. Sotto l’aspetto della logistica molto è stato

IMPRESE

elettrico, costruendo con i distributori una reale e concreta collaborazione. Se ben veicolati attraverso il grossista, i nostri prodotti hanno sicuramente un’ampia diffusione. Proprio per una precisa scelta, la politica commerciale che abbiamo posto in essere è orientata fortemente e in maniera innovativa a migliorare sempre più il rapporto con ogni singolo punto vendita. Così, oggi, la nostra organizzazione si pone come importante obiettivo quello di garantire sempre la disponibilità capillare dei nostri prodotti. E non mancano particolari iniziative, perché Palazzoli è un’azienda molto dinamica non solo per quanto riguarda lo sviluppo di nuovi prodotti, ma anche per quanto concerne il supporto alla distribuzione. Ci preoccupiamo non solo che il prodotto sia disponibile sul punto vendita, ma anche, ad esempio, che sia correttamente allocato sullo scaffale e che sia gestito in modo da rendere efficaci tutte le iniziative di sell-out attivate con sistematicità».

Angelo Martignetti, Direttore Vendite Italia di Palazzoli

Anno 2, N.4

53


fatto per la gestione degli ordini e per riuscire a ridurre i tempi di consegna, e un altro passo verrà dall’introduzione di SAP. Palazzoli è un’azienda italiana, che produce in Italia, che fa innovazione e che non si limita a fare ottimi prodotti; supporta, infatti, l’attività di vendita della propria organizzazione commerciale e quella della distribuzione mettendo a disposizione numerosi strumenti quali il nuovo catalogo, sia cartaceo, sia elettronico attraverso il sito Internet, brochure, depliant, pubblicazioni tecniche, listini, software e molto altro. Tutti strumenti che vengono continuamente aggiornati e che rappresentano importanti fonti d’informazione e formazione. Ci rivolgiamo, infine, agli utilizzatori finali, incentivati con azioni commerciali, strutturate in maniera completa: il volantino promozionale, il packaging accattivante, l’espositore per i prodotti di flusso e tutto ciò che è necessario per rendere l’offerta attrattiva sul punto di vendita». Come è strutturata la vostra rete commerciale? «Siamo organizzati su due strutture parallele: una di tipo tradizionale, che segue il canale grossisti con area manager che coordinano l’attività di 17 agenzie a livello nazionale, con le quali copriamo tutto il territorio; abbiamo poi quella che noi chiamiamo “Divisione grandi impianti”, formata da tecnici commerciali di grande preparazione, in grado di gestire ad ogni livello le trattative più importanti. Questa struttura, che si è dimostrata vincente, gestisce a livello direzionale alcuni clienti particolarmente importanti e li segue affinché vengano prescritti i nostri prodotti; opera in stretta sinergia con i venditori del distributore, con il quale garantiamo la migliore assistenza al cliente e insieme gestiamo gli ordini di fornitura». Che cosa significa per voi la parola “innovazione”? «Innovare è un obbligo per chi vuole vivere e crescere sul mercato. L’innovazione tecnologica che coinvolge il settore elettrotecnico impone a Palazzoli una costante ricerca dedicata allo sviluppo di nuove soluzioni, con sempre maggiori prestazioni e adatte alle esigenze degli installatori professionisti. Tant’è che oggi abbiamo un catalogo con oltre 5.000 articoli che ci consente di fornire, nel nostro settore, tutta la componentistica per realizzare la parte terminale degli impianti. Fare innovazione per Palazzoli vuol dire, quindi, creare sempre prodotti all’avan-

54 Anno 2, N.4

guardia e capaci di dare valore aggiunto alla clientela: ogni sei mesi lanciamo nuovi apparecchi o significativi completamenti di gamme già esistenti, con un importante impegno sia economico, sia di risorse umane. Negli ultimi 5 anni, abbiamo depositato ben 16 brevetti».

Palazzoli dispone di due siti: www.palazzoli.it, in cui si trovano tutti i servizi offerti dall’azienda, e www.topter.it, dedicato alla serie TopTER

La situazione internazionale è in fermento e provoca pressione sui prezzi delle materie prime. Quali sono per Voi le ripercussioni? «È una situazione che crea problemi, e non solo a noi. L’aumento delle materie prime comporta automaticamente un aumento dei prezzi dei prodotti. In un momento come questo, nel quale il tema finanziario è il problema principale, l’aumento del costo dei prodotti ovviamente non è certo visto favorevolmente. Fra le numerose materie prime che utilizziamo ci sono soprattutto i metalli, per cui anche noi siamo costretti a rivedere i prezzi dei prodotti, ponderando, però, i diversi interventi: mediamente abbiamo incrementato i listini di 3÷4 punti, assorbendo noi una parte degli aumenti di costo delle materie prime». Come giudicate il mondo della distribuzione oggi in Italia? «Nel nostro Paese, la struttura della distribuzione è ancora molto frammentata. Noi, all’interno di questa catena lavoriamo praticamente con tutti i consorzi, con tutti i principali gruppi e con i distributori più significativi. Per noi produttori poter ottenere risultati dalla catena dipende dalla tipologia di prodotti che si propongono. Prodotti con elevato contenuto tecnico risultano più difficili da comunicare rispetto a prodotti commodity, ma spesso sono quelli che consentono di ottenere i migliori risultati di vendita. La specializzazione è sempre più un fattore critico di successo e penso che una maggior sinergia tra produttori e distributori specializzati sia una delle aree di miglioramento per potersi differenziare da coloro che ragionano con la sola logica del prezzo».

Tutti gli apparecchi saranno caratterizzati dal nuovo marchio, per renderli identificabili come prodotto Palazzoli

Pensate che il nuovo corso di FME vi possa aiutare? «Apprezzo molto il lavoro che sta svolgendo l’ingegner Ferrari, che si sta facendo promotore di molte iniziative; la struttura data alla Federazione, poi, è un presupposto fondamentale per definire regole certe nel settore. Per quanto riguarda noi produttori ci sono alcune iniziative interessanti: i distributori si stanno aggregando,

www.commercioelettrico.com


I prodotti, dopo il collaudo, vengono confezionati in robusti imballi, che garantiscono la protezione durante il trasporto

messa in sicurezza di molte gallerie del sistema autostradale e stradale italiano e tutti i lavori per le metropolitane in diverse città». Voi date un valore particolare al marchio? «Per Palazzoli è fondamentale, è l’immagine della qualità dell’azienda. La revisione fatta recentemente, con l’introduzione del logo formato dalla “P”, è stata anche dettata da un’esigenza di praticità: il marchio con il nome esteso non sempre può essere applicato su tutti i prodotti. A partire da quest’anno, tutti i nuovi apparecchi saranno caratterizzati dal marchio “P”, così che saranno facilmente identificabili come prodotti Palazzoli».

Quali sono le prospettive future del mercato? «Siamo in un periodo che sicuramente non è molto ricettivo e la ripresa stenta a partire; credo che anche per il 2011 non si realizzeranno grandi numeri: un po’ di crescita ci sarà, ce lo aspettiamo tutti, ma non saranno i valori del 2008. In questo contesto, per un’azienda che investe, il modo migliore per crescere in un mercato statico è quello di optare per due soluzioni: acquisire quote di mercato e dare valore al mercato esistente. Quindi noi facciamo innovazione, cercando di dare valore aggiunto a ciò che il mercato conosce e di acquisire quote nei confronti della concorrenza, un risultato che si ottiene se si riesce a condividere con il distributore una politica di crescita. Se oggi non si può ancora pensare ad una ripresa consistente in ambito industriale, abbiamo un settore che si sta muovendo bene, quello delle grandi opere, dove si riscontrano elementi di positività. Per noi sono stati importanti, ad esempio, la

www.commercioelettrico.com

IMPRESE

assistiamo ad acquisizioni, si stanno riducendo le ragioni sociali a favore di grossi gruppi di distribuzione. Poiché lavorare con le grosse strutture può essere un impegno complesso, in questo senso è positivo l’accordo stipulato tra ANIE, Arame e FME per poter condividere in modo strutturato le informazioni di mercato. Su questo argomento, uno degli sforzi che impegnerà più intensamente il Presidente Ferrari sarà cercare di creare maggiore fiducia tra distributori e produttori; allora, anche il problema dello scambio di dati passerà in secondo piano».

Si parla molto di attenzione all’ambiente. Qual è il vostro contributo? «La nostra è un’azienda da sempre attenta all’ecosistema, tant’è vero che siamo certificati ISO 14000. La nostra produzione prevede lavorazioni meccaniche, processi di verniciatura, trattamenti galvanici, per i quali è massima l’attenzione rivolta all’ambiente. Le Direttive europee impongono che chi produce lo faccia producendo il 20% di energia rinnovabile e Palazzoli si è perfettamente adeguata realizzando sullo stabilimento un impianto fotovoltaico, che fornisce energia pulita alle linee produttive». Maurizio Gambini

Il magazzino automatizzato consente di evadere velocemente gli ordini

Anno 2, N.4

55


Designed by: www.gasgas.it

GIOVENZANA

INTERNATIONAL B.V.

WTC - Strawinskylaan 1105, 1077 XX Amsterdam, The Netherlands - Ph. +31(0)20.4413576 - Fax +31(0)20.4413456

www.giovenzana.com CommercioEletr05_11.indd 1

20/04/11 12.14


Credit Risk Management

Lavorare insieme per ottenere sempre i migliori risultati! L’entrata in vigore del Trattato del Basilea 2, nel 2008, e del Basilea 3, nel 2012, prevede per l’Italia la concreta possibilità di una riduzione del numero di imprese. Gli oltre 5 milioni di PMI, la maggiore attenzione da parte delle Banche nel concedere fidi e la diffusa sottocapitalizzazione

www.commercioelettrico.com

delle Imprese, sono le cause di questa previsione. Pertanto, diversi imprenditori si troveranno di fronte ad una delle seguenti 4 ipotesi: cessare l’attività, cedere l’azienda, aggregarsi ad altre imprese oppure accettare la sfida e proseguire il cammino da soli. In quest’ultima ipotesi, uno degli aspetti più importanti nella gestione d’Impresa sarà rappresentato dalla corretta amministrazione dei fidi ed incassi dei crediti concessi ai clienti. La crisi può diventare l’occasione per fare il salto di qualità; in Italia, la cultura della Gestione del Credito Commerciale è al minimo. Gli imprenditori si affidano alle proprie “reti di conoscenza”, quello che i sociologi chiamano “reti di fiducia”, ma si tratta di reti piccole e del tutto insufficienti, soprattutto se si vuole operare in un mercato sempre più competitivo. Ogni euro investito per prevenire e monitorare continuamente il proprio portafoglio clienti, corrisponde a migliaia di euro di risparmio! I risultati migliori si ottengono seguendo una procedura programmata, un processo condiviso, secondo la pianificazione strategica.

IMPRESE

Sarà capitato anche a voi di cercare “il meglio” per la Vostra impresa e in tutte le direzioni. Sicuramente nella qualità dei materiali, dei componenti, degli accessori, del packaging, della logistica, dell’assistenza, delle risorse umane qualificate... Ma quasi mai si presta la stessa cura nel selezionare sul mercato gli strumenti e la struttura competente per proteggere con puntiglio i propri crediti. Si pensa prima al fatturato a tutti i costi...; poi se i clienti non pagano o pagano malissimo, “ci penseremo...”. Basilea 2, entrata in vigore nel mese di gennaio 2008, ci ammonisce a non sottovalutare il nuovo orientamento valutativo degli Istituti di Credito; Basilea 3 rincara la dose. L’impresa deve dotarsi di supporti specialistici per gestire al meglio, prima di tutto, i propri crediti ed assicurarsi così la capacità di creare reddito. L’attribuzione all’azienda del giusto Rating, fa parte delle Banche: ad esempio, si baserà molto sulla corretta amministrazione del credito concesso ai vecchi e ai nuovi clienti. Perché avvalersi solo di prodotti tradizionali più o meno aggiornati, quando è possibile pretendere il report più adatto in funzione del Rischio di Credito specifico da assumere? Investire in modo professionale nella gestione dei crediti, vuol dire evitare un mare di guai! È risaputo, ad esempio, che l’attività di Recupero Crediti stragiudiziale e/o legale non e’ un lavoro facile: i tempi sono lunghi, i costi sicuri e l’esito incerto. Prevenire affidandosi a specialisti significa: snellire la gestione, rafforzare l’immagine sul mercato, ridurre i costi e minimizzare le perdite sui crediti.

Perché conviene rivolgersi agli specialisti per affrontare i rapporti tra banca, impresa, fornitori e mercato

E quale deve essere la strategia? Sapere, conoscere in anticipo, avere le informazioni giuste, analizzare costantemente, anticipare i problemi, valutare giorno per giorno la scelta giusta da fare per ottenere i migliori risultati, essere sempre efficienti e competitivi per assicurarsi un futuro. a cura di Domenico Bracone, Fox & Parker Group Perché la gestione dei crediti sarà strategica Per garantirsi l’autonomia finanziaria. Per crearsi la propria forza contrattuale sul mercato. Per avere miglior Rating e relazionarsi positivamente con gli Istituti di Credito. Per ottenere le migliori condizioni dai fornitori. Per far crescere la propria azienda.

Anno 2, N.4

57


50 anni di qualità, innovazione e tecnologia

Ha da poco festeggiato 50 anni la ReeR di Torino, nata nel 1959. Da sempre ha avuto una forte vocazione all’innovazione e alla tecnologia. Al punto di diventare un riferimento per l’automazione in Italia e nel mondo. Grazie alla Divisione Sicurezza, è oggi uno dei principali operatori mondiali nel campo dei sensori optoelettronici per l’antinfortunistica industriale. Ora, però, sta percorrendo, con gli stessi valori, nuove strade ed è così che altri applausi arrivano per il successo della Divisione Illuminazione. Attualmente ReeR è una presenza italiana sempre più importante nella distribuzione di componenti per l’illuminazione. Capire come la società sia arrivata a questa scelta significa ripercorrere, con il racconto del Responsabile della Rete Vendita della Divisione Illuminazione, gli ultimi anni della storia aziendale. «Eravamo», spiega Andrea De Luca, «specializzati nell’illuminazione professionale. Ci dedicavamo alla lampadina di bordo macchina, ai quadri elettrici delle macchine utensili. Le lampade per l’illuminazione dell’interno e del cruscotto delle automobili, insomma il primo equipaggiamento, erano il nostro pane quotidiano. Poi tutto si è progressivamente evoluto e ha fatto sì che all’interno dell’auto, tranne che per le luci di lettura, tutto fosse sostituito dai LED. Come azienda non avevamo interesse a star dietro a questa produzione enorme e complicata. Bisognava fare una scelta: o chiudere la divisione o trasformarla in una divisione illuminazione concentrata sul prodotto civile.

58 Anno 2, N.4

E così è stato fatto. Con l’introduzione prima della lampada ad incandescenza alogena, per arrivare poi al risparmio energetico: che oggi è per noi il prodotto più importante. Ma ora siamo concentratissimi sul catalogo dei LED, che è la nuova evoluzione dell’illuminazione in campo civile, non solo professionale o automobilistico». Torniamo alla storia. ReeR è l’acronimo di Rappresentanze elettrice elettroniche Riunite. Si tratta del nome iniziale dell’azienda: che è stato mantenuto per tradizione, anche se la mission ora è diversa. Di “rappresentanza” non c’è più nulla. «Ora», prosegue De Luca, «trattiamo esclusivamente prodotti a marchio nostro e non gestiamo brand labeling di altre aziende. All’interno dell’azienda c’è poi la divisione per noi più importante, che progetta e costruisce barriere di sicurezza». Oggi, dunque, ReeR cerca d’introdurre sul mercato prodotti che siano un passo avanti rispetto all’offerta del momento. «Siamo stati i primi ad introdurre sul mercato le lampade a risparmio energetico in versione spiralizzata T3. Il nostro mercato principale degli ultimi quindici anni è quello della lampada a risparmio energetico. Lavoriamo ormai da 20 anni in collaborazione con uno dei più grossi produttori cinesi, che tra l’altro produce per i grandi marchi del settore. D’altronde, tutte le lampade a risparmio energetico arrivano dalla Cina. Da lì, però, ci siamo evoluti verso il corpo illuminante. Fermarsi alla sorgente a risparmio energetico avrebbe voluto dire fare una

Una presenza italiana sempre più importante nella distribuzione di componenti per l’illuminazione

Proiettore a LED da 120 W

www.commercioelettrico.com


battaglia su margini sempre più esigui, come per le vecchie lampadine ad incandescenza. Di conseguenza ci siamo lanciati verso il corpo illuminante, creando un nostro catalogo. E così siamo partiti con la plafoniera sotto-pensile fluorescente, la plafoniera industriale. In questo contesto abbiamo fatto una scelta particolare: la collaudata T8 non è più una questione di qualità, ma di prezzo. Ed allora abbiamo puntato sulla plafoniera stagna in versione T5, che è un prodotto che dà prestazioni superiori alla vecchia T8 sia per compattezza, sia perché ha capacità superiori per l’illuminazione». Dunque ReeR punta tutte le sue carte sul LED: a partire dalla lampadina. Anche in questo caso l’azienda torinese cerca un proprio plusvalore. Sul piano estetico è difficile essere competitivi, meglio dedicarsi alla tecnologia: che può fare la differenza nei margini. Il cheap diventa fondamentale, discriminante e certamente, se è americano, vale di più. «Ovviamente noi tifiamo per chi guarda prima la qualità del prodotto e successivamente il prezzo», spiega De Luca, «però c’è poi il corpo illuminante a LED, che è ancora in una situazione di forte trasformazione e di espansione incontrollata. Il LED è una moda e dunque la seguiamo con le antenne ben dritte, la cavalchiamo con soddisfazione. Sappiamo però che le mode passano e dunque guardiamo al futuro. Ad esempio, in questo momento pensiamo ad un proiettore a LED con un cheap estremamente avanzato dal punto di vista tecnologico, che è in grado di sostituire i proiettori a ioduri metallici da 70, 150, 250 e 400 watt, con grandissimi risparmi in termini di consumo: ad esempio, il più potente dei proiettori a LED, che sostituisce il 400 watt, ne consuma solo 120. Ovviamente, il costo all’origine è differente. Il proiettore a LED costa di più rispetto a quello a ioduri metallici. Anche se ha lo stesso sviluppo tecnologico. È la progettazione a fare la differenza. Inoltre, tra poco uscirà anche nella versione asimmetrica, che risulta molto interessante per campi da tennis o da calcetto. Costa di più, ma si ammortizza con il risparmio sul consumo e sulla manuten-

Andrea De Luca, Responsabile della Rete Vendita della Divisione Illuminazione ReeR

Proiettore a LED Thunder

Giancarlo Emanuel

www.commercioelettrico.com

IMPRESE

zione: ha una durata di 50.000 ore». Le novità non finiscono qui. Perché la ReeR ha deciso di accomiatare un tradizionale protagonista degli uffici, cioè il tubo fluorescente, sostituendolo con il tubo a LED. Ma si va oltre, perché ora ci sono anche le plafoniere, all’interno delle quali viene montato il LED che, con giochi di specchi, sfrutta la riflessione della luce e sostituisce la classica 4 x 18. «Sono prodotti che stanno prendendo piede», aggiunge Andrea De Luca, «e per i quali abbiamo già fatto offerte interessanti. Hanno le stesse dimensioni di quelli che sostituiscono, ma dentro hanno 672 LED. Lo schermo opaco, in policarbonato, è garantito contro l’ingiallimento nel tempo». Parliamo ora della clientela di ReeR: «Abbiamo tre canali, il più importante è quello dei grossisti di media dimensione. Siamo fornitori di grandi gruppi, invece, per la divisione sicurezza. Il secondo canale è quello del distributore di ferramenta e poi, terzo e ultimo, la GDO. Con una precisazione: serviamo i piccoli della grande distribuzione». Un chiarimento sui distributori di materiale elettrico: quali sono vostri clienti? «Ci rivolgiamo», spiega De Luca, «ai migliori magazzini che operano sul “civile” ed hanno una grossa vendita al banco, magari loro stessi clienti della grande distribuzione elettrica. Il nostro cliente vende a banco alla signora Maria o va nei negozietti a rivendere; ovviamente è specializzato nel lighting». Infine, massima attenzione alla qualità; tutti i prodotti sono siglati ReeR e ne è garantita la marcatura CE: «Li proviamo internamente o presso laboratori specializzati, come il TUF di Ivrea, per garantirne la qualità. Ogni arrivo, a campionamento statistico, viene riprovato. Per la divisione sicurezza siamo, d’altronde, il terzo produttore mondiale». Nel futuro più prossimo di ReeR c’è l’illuminazione pubblica. Non per le grandi città, ma per i Comuni minori, che scelgono pali a LED.

Anno 2, N.4

59



Si è tenuto alla fine di marzo, nella splendida cornice delle montagne di Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno, il Convegno Gewiss dal titolo: “Aggiornamenti normativi e soluzioni tecniche per l’impiantistica residenziale”, primo appuntamento del ciclo di meeting dedicati all’impatto della nuova Norma CEI 64-8 sull’impiantistica residenziale. All’appuntamento hanno partecipato oltre 120 fra installatori, progettisti elettrici e rappresentanti della distribuzione locale. Oltre ad approfondire le nuove prescrizioni introdotte dalla normativa ed i relativi vantaggi in termini di sicurezza e usabilità della casa per gli utenti, nel corso dell’incontro sono state presentate le soluzioni dell’azienda di Cenate che rispondono alla classificazione degli impianti introdotti dalla nuova CEI 64-8. In particolare, Angelo Baggini, docente di Ingegneria dell’Università di Bergamo, ha analizzato i livelli di dotazioni impiantistiche e di prestazioni funzionali che devono essere rispettati per soddisfare i nuovi criteri normativi; Luigi Rota, esperto del team di Formazione Gewiss ha, invece, presentato i prodotti che consentono di soddisfare le nuove prescrizioni e rispondere ai consigli indicati nel testo della normativa. Le opportunità di cambiamento e le nuove strategie commerciali, che derivano dall’introduzione delle modifiche alla normativa, sono state descritte da Pierluigi Dinelli, Direttore Marketing Corporate di Gewiss. L’impegno dell’azienda per la diffusione di sistemi evoluti d’impianto è stato, invece, sottolineato dal responsabile del centro di competenza Gewiss Professional, Ferdinando Girardi, che ha presentato l’offerta di formazione rivolta ad installatori e progettisti che desiderano certificare la propria professionalità in ambito domotico. Alla tavola rotonda con i professionisti in sala hanno partecipato anche Alessandro Panzeri,

www.commercioelettrico.com

Ha preso il via nel mese di marzo il nuovo ciclo di meeting Gewiss dedicati alle novità introdotte dalla nuova CEI 64-8 ed alle opportunità che queste offrono al mercato

in rappresentanza del mondo della progettazione, e Andrea Brugali, che ha contribuito al dibattito in qualità di installatore. Infine, al confronto finale tra i partecipanti ha preso parte il Presidente di Gewiss, Cavaliere del Lavoro Domenico Bosatelli, che ha evidenziato la necessità di “costruire una forte partnership fra produttori, distributori ed installatori per sostenere le soluzioni innovative capaci di contribuire alla crescita e allo sviluppo del mercato elettrotecnico”. L’incontro si è concluso il 29 marzo con il corso sulle soluzioni domotiche per il residenziale, tenuto dai docenti di Gewiss Professional, al quale hanno partecipato oltre 40 installatori e progettisti elettrici. Il tema delle novità introdotte dalla CEI 64-8 sarà affrontato anche in occasione dei seminari che l’azienda sta portando su tutto il territorio nazionale. Dopo gli appuntamenti del mese di aprile a Firenze, L’Aquila, Cagliari, Bari, Latina, San Benedetto, Perugia, Viterbo/Frosinone, Salerno, Roma e Palermo, le prossime date sono: 6 maggio, Napoli; 11 maggio, Pescara e Pisa; 12 maggio, Firenze; 8 giugno, Trento. a cura della Redazione

Il Presidente di Gewiss, Domenico Bosatelli, ha auspicato uno sforzo comune fra produttori, distributori ed installatori per sostenere le soluzioni innovative che possono contribuire alla crescita e allo sviluppo del mercato elettrotecnico

EVENTI

Innovazione ad alta quota

All’appuntamento Gewiss hanno partecipato oltre 120 fra installatori, progettisti elettrici e rappresentanti della distribuzione locale

Anno 2, N.4

61


L’auto elettrica in Italia

Diffondere la conoscenza delle problematiche relative alla ricarica delle auto elettriche e recepire le esigenze di costruttori, installatori ed utilizzatori: questi gli obiettivi del Convegno “L’auto elettrica italiana”, organizzato da Scame Parre

62 Anno 2, N.4

Gli argomenti sui quali Scame lavora da tempo e su cui ha sviluppato un’esperienza importante sono i sistemi di connessione, le stazioni di ricarica ed i sistemi di comunicazione, che assicurano il dialogo tra veicolo ed infrastrutture di ricarica e tra infrastrutture e rete di gestione, con tutto il tema della smart grid, la rete “intelligente” per la distribuzione dell’energia elettrica. La sfida principale è riuscire ad armonizzare le varie norme legate ad ambiti molto

Due gli obiettivi principali del Convegno dal titolo “L’auto elettrica italiana”, organizzato dalla Scame Parre: diffondere la conoscenza in materia, ancora piuttosto scarsa anche tra gli addetti ai lavori, e recepire le esigenze di costruttori, installatori ed utilizzatori

diversi: da una parte, quello legato all’automotive, e dall’altra, il settore elettrotecnico. A tracciare una panoramica normativa sullo stato dell’arte dei prodotti per la ricarica dei veicoli elettrici, è stato chiamato Giorgio Gamba, Product specialist di Scame, membro del Comitato 312 del CEI e dei project team del Focus Group europeo incaricato dal CEN/CENELEC (gli organismi di standardizzazione europea) di fornire una serie di indicazioni tecniche in materia. L’analisi aveva come obiettivo principale sia la sicurezza, sia, altrettanto importante, l’interoperabilità a livello internazionale: immaginate di partire dalla Finlandia con un veicolo elettrico e di poter arrivare sino alla Spagna, attraverso diversi Stati europei, potendo contare su un unico sistema di ricarica. L’esposizione ha presentato le diverse esigenze di ricarica, da quella privata a quella in aree pubbliche, che ovviamente richiede l’osservanza di un più alto livello di sicurezza per la protezione da contatti accidentali, fermo restando che la ricarica in sicurezza è un obbligo in ogni ambiente, poiché viene utilizzata dai cosiddetti utenti “unskilled” (non addestrati) e non è riservata agli addetti ai lavori.

www.commercioelettrico.com


www.commercioelettrico.com

americane, che hanno sviluppato diversi modelli di auto elettrica, dimostrando di credere molto all’e-mobility. Proprio sul tema di infrastrutture e gestione della rete di erogazione di energia elettrica si è soffermato Adolfo Del Todesco, di Generale Sistemi (www.generalesistemi.it), partner toscano di Scame con un’esperienza pluriennale in tema di automatizzazione del controllo accessi ai sistemi di veicoli e persone. «Le strutture di ricarica vanno posizionate in luoghi strategici», ha affermato Del Todesco, «dove sono previste soste prolungate che consentano la ricarica dei veicoli e dove sia possibile una gestione controllata, facilitata da una rete che connetta le colonnine di ricarica al Web». L’utente viene identificato tramite un tag, che può essere inserito direttamente nel connettore o su una tessera personale da far leggere alla colonnina di ricarica per accedere al servizio. «Il futuro è degli oggetti comunicanti», ha concluso Del Todesco, «ed il focus della nostra azienda è il sistema, dove tutti i punti siano in collegamento tra loro». Dopo alcune domande dei partecipanti, il Convegno si è concluso con un intervento del dottor Adriano Bassignana, Advisor di diverse industrie per le tecnologie avanzate in campo energetico e collaboratore di alcune Università, tra cui l’Ateneo di Bergamo e il Politecnico di Torino. «Mi complimento per la completezza e la chiarezza delle informazioni fornite questa mattina», ha esordito Adriano Bassignana, «e vorrei sottolineare come, se per i veicoli a quattro ruote di grandi dimensioni molte aziende costruttrici sono ancora “alla finestra”, in attesa di capire come evolverà la tecnologia degli accumulatori (per problematiche legate al reperimento delle materie prime), per l’e-mobility di tipo leggero – bici elettriche e soprattutto scooter (sui quali in Italia la Piaggio ha investito molto e bene) – la convenienza e la praticità siano ormai una realtà, con batterie che arrivano a fornire un’autonomia vicina ai 100 chilometri e, anche a livello di materiali, non pongono problemi di reperibilità».

Presa per le infrastrutture di rete

Spina per la ricarica delle batterie dei veicoli elettrici

EVENTI

Lo stato dell’arte Se la situazione in Europa è ancora in fase di sviluppo, per l’Italia e per altri Paesi, come in particolare la Francia, la scelta è già orientata allo standard denominato Tipo 3, che prevede la protezione direttamente nella presa di ricarica, attraverso gli shutter, un dispositivo già utilizzato per le prese domestiche che impedisce il contatto con parti potenzialmente in tensione a presa disinserita. Questo è lo standard privilegiato dal CEI ed è quello che Scame ed i soci di Ev Plug Alliance (http://www.evplugalliance.org), di cui l’azienda di Parre è membro fondatore, hanno sviluppato come il modo più sicuro e funzionale che già oggi garantisce l’interoperabilità. A conforto di tale scelta c’è un questionario inviato parallelamente dalla IEC e dal CEN (il Comitato Internazionale ed Europeo di standardizzazione in ambito elettrotecnico) a 15 Paesi europei, dove il grado di protezione offerto dal Tipo 3 ha raccolto la preferenza di ben 12 Stati. In concorrenza con questo modello si pone lo standard appoggiato dalla Germania che, per garantire la stessa protezione dai contatti accidentali, utilizza una serie di dispositivi aggiuntivi con lo svantaggio di aumentare la complessità del sistema. Nel prosieguo dell’incontro, l’ingegner Camilli, Direttore marketing, ha illustrato la serie Libera di Scame, che a giugno presenterà una gamma completa lato infrastruttura e si fregerà del marchio EV Plug Alliance. «Il marchio EV Plug Alliance», ha spiegato Camilli, «è un segno distintivo non soltanto della piena rispondenza alla norma, ma di numerose prove aggiuntive di resistenza agli urti, agli agenti atmosferici, all’usura, ecc., prove che garantiscono un più alto livello di qualità». Queste prove sono state richieste in particolare dai partner francesi dell’automotive e sono ben illustrate in un videoclip proiettato nel corso del convegno e reperibile sul sito Scame, nella sezione documentazione, tra i filmati (www.scame.com). Interessanti considerazioni hanno riguardato, poi, la necessità di standardizzazione per la connessione dal lato infrastruttura, per questioni di interoperabilità nei diversi Paesi e per ottimizzare gli investimenti in infrastrutture. Diverso è il discorso dal lato veicolo, dove non c’è ragione di arrivare ad un unico standard, ma va lasciata la scelta ai costruttori di automobili; qui sono stati portati esempi relativi alle case costruttrici giapponesi e

Elisa Pastorino

Logo dell’Ev Plug Alliance, marchio nato per promuovere in Europa la realizzazione di una presa standard per la ricarica dei veicoli elettrici

Anno 2, N.4

63


Interruttore intelligente di media tensione

Interruttore di media tensione ABB eVD4

64 Anno 2, N.4

Nato negli stabilimenti ABB di Dalmine per rispondere alle esigenze delle moderne reti di distribuzione, l’interruttore di media tensione eVD4 è un’innovazione destinata a rivoluzionare la realizzazione dei quadri di distribuzione primaria. È stato sviluppato per facilitare la progettazione degli impianti, garantire semplicità e completa flessibi-

Condensato di tecnologia e innovazione, orientato alla semplificazione ed integrazione dell’impianto elettrico, il nuovo interruttore ABB è dotato di unità di protezione e controllo con sensori di corrente e tensione integrati

lità e adattabilità alle specifiche tecniche, in fase sia di offerta, sia di sviluppo dell’ingegneria, e alle operazioni d’installazione, riducendo i tempi di consegna e di messa in servizio ed ottimizzando le attività di collaudo e manutenzione. La serie eVD4 combina la moderna tecnologia di protezione basata sulla serie Relion e gli innovativi sensori di misura, con gli interruttori della serie VD4, offrendo in un solo prodotto tutte le funzioni convenzionali svolte da più sistemi. Gli interruttori VD4, nati nel 1987, sono stati prodotti in oltre 550.000 unità e installati in un’ampia gamma di impianti, dimostrando eccellenti doti di affidabilità e versatilità. Sono l’evoluzione del tradizionale concetto di interruttore e costituiscono una soluzione pronta da installare in quadro, che riduce drasticamente la necessità di cablaggio e di attività addizionali e, grazie al proprio connettore, possono essere collegati istantaneamente al circuito di controllo. Gli interruttori eVD4 sono disponibili in versione fissa ed estraibile, per quadri UniGear ZS1 e unità PowerCube e coprono le esigenze d’installazione degli impianti con tensione nominale fino a 17,5 kV, correnti fino a 2.000 A e potere d’interruzione fino a 40 kA. La linea di produzione ad alta tecnologia, la stessa impiegata nella produzione degli interruttori VD4, garantisce tempi di consegna rapidi e in linea con le esigenze dei quadristi più esigenti.

www.commercioelettrico.com


Applicazioni Gli eVD4 sono adatti per la maggior parte delle applicazioni: protezione cavi, linee aeree, trasformatori, motori, integrazione in smart grid, generazione da fonti rinnovabili, e alle molteplici applicazioni delle sottostazioni. Sono caratterizzati da grande flessibilità d’impiego, facile utilizzo e integrazione in ogni impianto, limitata manutenzione e garanzia di massima continuità di servizio.

Sensori di misura della corrente e della tensione Gli interruttori eVD4 impiegano sensori di corrente o sensori combinati corrente/ tensione (Combisensor) in grado di misurare la corrente e la tensione in ogni fase. I sensori di corrente e di tensione sono realizzati senza nucleo ferromagnetico e sono caratterizzati da elevata accuratezza delle misure fino al massimo valore regolabile delle soglie di protezione, grazie all’assenza di fenomeni di saturazione e d’isteresi. La copertura di tutta la gamma di correnti e tensioni è garantita con due sole taglie di sensori, fino ai massimi valori nominali dell’interruttore. Maggiore affidabilità globale del sistema Grazie alla soluzione integrata, il tempo medio di riparazione (MTTR – Mean Time to Repair) degli impianti gestiti da eVD4 è concretamente inferiore rispetto agli impianti che adottano soluzioni tradizionali. Infatti,

www.commercioelettrico.com

in caso di guasto, la sostituzione dell’interruttore permette il ripristino immediato e completo dell’unità, garantendo la massima continuità di servizio. Lo stesso interruttore può essere impiegato in un’ampia gamma di applicazioni, semplicemente variando alcuni parametri via software. Grazie a ciò, si riduce drasticamente il numero dei ricambi e l’interruttore può essere scelto anche all’inizio del processo, quando i dettagli di progetto del quadro non sono stati definiti. La vasta gamma di accessori disponibili consente di soddisfare ogni esigenza impiantistica. Semplificazione delle specifiche di progetto L’elevata flessibilità dell’eVD4 permette di semplificare al massimo le specifiche di progetto: non occorre definire i parametri dei sensori, poiché derivano dai dati dell’interruttore e dal profilo delle protezioni. L’unità di protezione e controllo, integrata e completa di sensori di corrente e tensione, semplifica le attività di cablaggio dei quadri, abbattendo i rischi di errore. Ne consegue una riduzione del tempo di ingegneria e delle procedure di collaudo. Il funzionamento dell’interruttore, dei componenti e delle protezioni sono garantiti perché le impostazioni delle logiche di protezione e controllo sono provate e collaudate in fabbrica.

IMPRESE

Relè di protezione e controllo, sensori integrati L’unità di protezione e controllo RBX615 è integrata nell’interruttore ed è un dispositivo elettronico intelligente (IED – Intelligent Electronic Device) per protezione, controllo, misura e supervisione di sottostazioni, impianti elettrici industriali ed utility ed è adatto a qualsiasi rete di distribuzione radiale, indipendentemente dal metodo di messa a terra del neutro. La combinazione del relè con i sensori di misura della corrente e della tensione, anch’essi integrati, consente all’interruttore eVD4 di eseguire in modo accurato e affidabile il monitoraggio e la registrazione dei parametri della rete e di garantire le funzioni di protezione. L’unità RBX615 è rispondente alle norme IEC 61850 e utilizza la comunicazione GOOSE (Generic Object Oriented Substation Event) in modo nativo. Le unità basate sulla tecnologia Relion, presenti in un quadro di distribuzione elettrica, possono comunicare tra loro e, attraverso uno switch di rete, direttamente con il sistema di controllo della sottostazione.

Rapidità delle procedure di acquisto e di consegna La semplificazione del progetto si estende anche alla fase di acquisto. L’interruttore eVD4 permette di condensare in un unico ordine l’acquisto della soluzione completa per la realizzazione del quadro – interruttore, sensori di misura, relè di protezione, sistema di comunicazione, cablaggio – riducendo significativamente il tempo e le attività richieste dalle procedure di ordinazione e di consegna. Luca Bernardi

Anno 2, N.4

65


Risposte per l’efficienza energetica

La crescente attenzione per la tematica energetica e per la riduzione di consumi ed emissioni, ha portato ad un nuovo atteggiamento globale volto all’ottimizzazione dei flussi energetici per contenere i consumi fisici e l’impatto ambientale. Per far ciò, le aziende sono chiamate a conoscere in modo approfondito i flussi energetici e programmare adeguatamente gli interventi volti a migliorare la propria efficienza energetica. Sulla base di queste considerazioni, la Fondazione Politecnico di Milano ha sviluppato, in collaborazione con Siemens e Osram, una metodologia capace di guidare

66 Anno 2, N.4

Una metodologia capace di guidare le imprese nella scelta degli interventi più efficaci per abbattere i consumi energetici

le imprese nella scelta degli interventi più efficaci per abbattere i consumi energetici legati sia alla normale gestione delle attività, sia a quelle più specifiche dei cicli di produzione. Lo studio si è concentrato sull’analisi di dati recenti provenienti da un panel di circa 14.000 aziende del mondo industriale manifatturiero, creando così un database di oltre 140.000 tipologie d’intervento volte a migliorare l’efficienza energetica. Questa vasta raccolta d’interventi ha permesso l’ideazione del Green Gain, tool on line disponibile all’indirizzo www.siemens. it/greengain, che permette alle aziende che inseriscono alcuni dati chiave, necessari all’analisi, di ricevere indicazioni sugli interventi più efficaci per abbattere i consumi energetici. Sulla base di criteri prestabiliti, quali maggiore diffusione, maggior risparmio e minor tempo di ritorno dell’investimento, Green Gain fornisce alle aziende interessate indicazioni su alcune tipologie di comportamento responsabile, in base a scelte fatte da aziende dello stesso tipo che hanno già dimostrato di essere efficaci. Si tratta, quindi, di uno strumento per diffondere la cultura dell’efficienza energetica nel mondo dell’industria manifatturiera, indirizzando, inoltre, il cliente sulle soluzioni di Siemens e Osram coerenti con lo specifico intervento. Green Gain non è naturalmente l’unico strumento messo a disposizione per un approccio energetico responsabile: attraverso l’Industry Green Program, infatti, le due soocietà offrono una varietà di prodotti e soluzioni, tra cui sistemi e componenti

www.commercioelettrico.com


La Fondazione Politecnico di Milano La Fondazione Politecnico di Milano (www.fondazionepolitecnico.it) è uno strumento agile e operativo, voluto dal Politecnico di Milano e da importanti “Fondatori” per contribuire alla crescita economica e culturale, con lo scopo di favorire l’innovazione delle imprese ed incentivare la loro competitività a livello internazionale, nonché dare impulso alla creazione e alla diffusione di nuove conoscenze e al loro trasferimento alle realtà produttive e del terziario. Nasce nel 2003, da un’idea che risale a due anni prima, quando viene approvato l’emendamento alla legge finanziaria che consente alle Università di dar vita a fondazioni che rendano più efficace il loro rapporto con il mondo esterno. La Fondazione Politecnico di Milano rappresenta oggi il luogo ideale dove imprese, Università e Pubbliche Amministrazioni trovano il loro punto d’incontro. Le opportunità di creare una sinergia tra i tre attori della “tripla elica” dell’innovazione sono state raccolte negli ultimi anni da più di 500 imprese ed Enti, per un totale di oltre 200 progetti, del valore complessivo di circa 98 milioni di euro.

www.commercioelettrico.com

questo semplicemente scegliendo l’area applicativa di riferimento. Oltre a queste applicazioni innovative, Siemens fornisce un’ampia offerta di servizi nell’ambito dell’energia e delle tecnologie ambientali, attraverso un qualificato supporto ingegneristico sia per tecnologie innovative di combustione progettate per ridurre significativamente le emissioni di CO2 e NOx, sia per sistemi di recupero dei gas di scarico. Grazie anche a questi servizi, oltre che al resto della propria offerta, nell’anno fiscale 2009 il portafoglio ambientale di Siemens ha registrato un fatturato di circa 23 miliardi di euro, diventando così il maggior fornitore a livello mondiale di tecnologia ecocompatibile. Nello stesso periodo i prodotti e le soluzioni Siemens hanno consentito ai clienti di ridurre le emissioni di CO2 di 210 milioni di tonnellate, l’equivalente delle emissioni di CO2 di New York, Tokio, Londra e Berlino.

IMPRESE

per l’uso di risorse energetiche rinnovabili e tecnologie ambientali significativamente più efficienti rispetto a quelli convenzionali, che forniscono un contributo diretto per la protezione dell’ambiente e del clima. Oltre a disporre, infatti, di un completo portafoglio ambientale, Siemens si è dotata anche di tool professionali in grado di fornire veri e propri audit energetici. Tra le soluzioni proposte, il software EPC (Energy Performance Classification) per la valutazione della classe energetica del sistema di controllo degli edifici, creato secondo gli standard stabiliti dalla normativa EN15232, indirizza l’utente, attraverso un percorso guidato, ad una classificazione corretta dell’edificio secondo i criteri BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management). Scaricabile gratuitamente in rete, il software Sinasave, dedicato all’efficienza energetica, effettua un’analisi delle caratteristiche tecniche dell’impianto in esame, permettendo così di calcolare i risparmi potenziali dei costi energetici delle applicazioni di motori e inverter. Il risultato finale indica quanto è breve il tempo di payback di un investimento in motori e drive ad alta efficienza. Nel campo dell’illuminazione, Osram conferma la sua vocazione nei progetti con le sorgenti luminose innovative, proponendo una serie di tool che consentono di calcolare il risparmio di energia. Due le soluzioni proposte per guidare il cliente nella progettazione: “Light-a-home” e “Light Consultant”. Entrambe le applicazioni supportano i clienti nella scelta delle soluzioni di illuminazione alternative alle tradizionali. È possibile calcolare il risparmio di energia, denaro e CO2 e confrontare il risultato con le soluzioni esistenti, percependo immediatamente i vantaggi. Tutto

Massimo Poletti

Anno 2, N.4

67


Sistema modulare Soluzione ad inverter di calore ecosostenibile per inperpompa il riscaldamento centralizzato, il riscaldamento la climatizzazione estiva e la produzione centralizzato di acqua calda sanitaria. Soluzione

ad alta efficienza che funziona con il solo allacciamento elettrico e può essere abbinata ai pannelli fotovoltaici

Schema di utilizzo del sistema Daikin

Ampliata da Daikin la gamma dei propri sistemi in pompa di calore con Rotex HPSU flex type, un’innovativa soluzione ad alta temperatura per il riscaldamento centralizzato, disponibile sul mercato a partire da quest’anno, ideale per edifici a uso residenziale e commerciale. Si tratta di un sistema modulare con temperature di mandata che raggiungono gli 80 °C in riscaldamento, mentre in raffrescamento, se abbinato alle unità fan coil, presenta temperature dell’acqua in uscita fino a 5 °C; produce, inoltre, acqua calda sanitaria per uso domestico, con temperature fino a 70 °C. Gli elementi che compongono il sistema sono: l’unità esterna (motocondensante) centralizzata, a recupero di calore, ad inverter; le unità interne per ogni utenza (hydro-box); il serbatoio di acqua calda sanitaria, con una capienza standard di 200 litri (disponibile anche da 260 litri). Il nuovo sistema si contraddistingue per l’elevato risparmio energetico. I valori di efficienza energetica in riscaldamento, COP, sono pari a 3,5 con mandata di 45 °C ed a 4,3 con mandata di 35 °C. Il valore di efficienza in raffrescamento, EER, è pari a 5,4 con temperatura di mandata di 18 °C. L’efficienza totale è superiore del 30 per cento circa rispetto a quella di un sistema

68 Anno 2, N.4

www.commercioelettrico.com


Calore intelligente HPSU flex type è, inoltre, un sistema a recupero di calore che, nel periodo estivo, consente di produrre gratuitamente acqua calda sanitaria: l’energia contenuta nel calore sottratto all’edificio durante il raffrescamento dei locali (calore di condensazione) non è dispersa nell’ambiente, ma trasferita ai serbatoi per riscaldare l’acqua. Con questo sistema, circa il 70 per cento del calore generato proviene dall’aria (fonte energetica rinnovabile, secondo la Direttiva europea RES, Renewable Energy Source) ed è, quindi, a costo zero. Per questo HPSU flex type non presenta alcuna emissione diretta di CO2, mentre le emissioni indirette sono state ridotte del 71 per cento(1). Poiché funziona con la sola alimentazione elettrica, s’integra perfettamente con i pannelli fotovoltaici Solaris Drain-Back della linea Rotex, fino a permettere di raggiungere l’autonomia energetica. È, perciò, una soluzione ottimale per la climatizzazione nell’edilizia ecosostenibile e consente di migliorare la classe energetica degli edifici.

Serbatoio di accumulo

Unità interna (hydro-box) del sistema HPSU flex type

Un sistema versatile HPSU flex type è estremamente versatile: le potenze disponibili sono da 23 a 45 kW (con valori intermedi di 28 kW, 34 kW, 40 kW) per l’unità motocondensante; da 5 e 8 kW in raffrescamento e da 6 e 9 kW in riscaldamento per l’unità interna. Elevata anche la flessibilità di installazione: il sistema può essere, infatti, integrato in impianti nuovi e nell’ambito di ristrutturazioni, mantenendo i terminali preesistenti. L’installazione del sistema presenta numerosi vantaggi immediati, a partire dall’assenza di costi per l’allacciamento e la distribuzione del gas. Inoltre, non sono necessarie canne fumarie e serbatoi per combustibile, in quanto è sufficiente il collegamento alla rete elettrica. Con un singolo modulo esterno è possibile effettuare l’installazione in edifici alti fino a 50 metri, mentre l’unità interna è adatta all’utilizzo in piccoli locali tecnici di 2 m2.

IMPRESE

di riscaldamento tradizionale: anche per temperature di mandata dell’acqua di 80 °C non necessita di alcuna resistenza elettrica. Il calore estratto dall’aria esterna, infatti, è trasferito all’ambiente attraverso un doppio circuito frigorifero ad inverter. Questa tecnologia a controllo digitale assicura la massima efficienza energetica, modulando velocemente la potenza resa in base all’esigenza di comfort interno. La soluzione permette di ottenere una riduzione del 35 per cento di energia primaria consumata ed una considerevole diminuzione dei costi di gestione, fino al 36 per cento rispetto ad un sistema equivalente con caldaia tradizionale(1).

Ilaria Di Napoli

Nota: 1) Dati calcolati in base alle condizioni presenti in Belgio: valore SCOP (Seasonal Coefficient Of Performance) pari a 3, prezzo medio dell’energia 2007-2010, fattore di emissione di CO2 per la produzione di energia.

Unità esterna

www.commercioelettrico.com

Anno 2, N.4

69


Centro di formazione tecnica

Inaugurato “BTicino Innotech”, nato con l’intento di garantire una risposta professionale alle crescenti richieste di formazione tecnico/pratica degli operatori elettrici

Paolo Perino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di BTicino (a destra), e Edoardo Villani, Responsabile Commerciale Italia, inaugurano il nuovo Centro di Formazione a Varese

Organizzato attorno a tre aule didattiche dotate delle più moderne attrezzature, è stato recentemente inaugurato presso lo stabilimento di Varese “BTicino Innotech”, il nuovo Centro di formazione professionale ad indirizzo operativo che intende affiancare la formazione tecnico/pratica a quella tecnico/normativa che ogni anno il “Servizio Formazione BTicino” eroga attraverso un ricco programma di oltre 200 appuntamenti in tutta Italia. Con questa nuova struttura sono ora due i poli formativi in grado di sostenere un qualificato aggiornamento professionale tecnico/pratico: - il Centro di Formazione di Sansepolcro, frutto della consolidata partnership tra BTicino ed Eurosatellite, rivolto in prevalenza agli operatori del Centro Sud; - BTicino Innotech, a Varese, pensato per divenire il punto di riferimento dei professionisti del Nord Italia. Innovazione e tecnologia La nuova struttura è stata denominata “BTicino Innotech”, dove Innotech è acronimo di Innovazione e Tecnologia, concetti ai quali si associano anche quelli di Internazionalità e Training. La struttura ha, infatti, l’obiettivo di contribuire al costante aggiornamento sulle nuove tecnologie con uno sguardo sul mondo. Sviluppato su un’area di circa 850 m2,

70 Anno 2, N.4

www.commercioelettrico.com


www.commercioelettrico.com

Cresce la richiesta di formazione In un mercato sempre più esigente dove i clienti non acquistano più singoli dispositivi, ma sistemi, diviene pressante la richiesta di tecnici aggiornati e, in generale, di figure professionali sempre più qualificate e preparate. Per questo primo anno, è previsto che presso BTicino Innotech siano formati un migliaio di tecnici nel corso di un centinaio di sessioni di formazione, che avranno la durata di uno o più giorni, in base all’argomento ed al livello di approfondimento proposti. I corsi sono tenuti da qualificati professionisti del Servizio Formazione, che accostano approfondite competenze tecniche ad una consolidata esperienza nella docenza. Nel fitto programma per il 2011 sono previste anche riunioni di formazione tecnica rivolte al personale dei grossisti di materiale elettrico su argomenti di volta in volta concordati con il distributore e che comprendono, comunque, novità di prodotto riguardanti l’ambiente civile ed industriale.

IMPRESE

il Centro è inserito nello storico insediamento produttivo di Varese - Bizzozzero, in un contesto di architettura industriale degli anni ’60, ed è dotato di un sistema di distribuzione dell’impiantistica (elettrica, speciale, climatizzazione, antincendio) a sospensione, al fine di preservare il fascino industriale dei locali. I sistemi di oscuramento automatizzati per l’illuminazione naturale zenitale nelle aule didattiche e nella sala conferenze, uniti ad un moderno sistema di illuminazione artificiale gestito dal Lighting Management BTicino, garantiscono una visione ottimale. Per consentire un agevole accesso ai contenuti formativi e alle informazioni, tutta l’area è coperta da una rete Wi-Fi. Il cuore del centro sono le tre aule didattiche, equipaggiate con un sistema meccanizzato di pannelli cablati dimostrativi, scorrevoli e basculanti a parete. Le 2 più piccole dispongono ciascuna di 12 postazioni di lavoro e di una postazione per il docente. Ogni postazione, attrezzata con PC, è interconnessa ai pannelli funzionanti posizionati sulle pareti, che simulano gli impianti relativi ai sistemi oggetto della formazione. Le due aule presentano la stessa tipologia di impianti: i pannelli possono essere spostati da un’aula all’altra senza dover intervenire sulla parte impiantistica, che è stata strutturata in modo tale da lasciare indipendenti (ma collegabili tra loro) le postazioni di lavoro, i pannelli e gli impianti sulle pareti. Un’aula verrà utilizzata principalmente per i corsi sulla domotica My Home (automazione, termoregolazione, diffusione sonora, antifurto, videocitofonia), l’altra per Lighting management, cablaggio strutturato Btnet, home automation Vantage. La terza aula didattica, dedicata alla formazione sull’offerta industriale, è equipaggiata con quadri di distribuzione e pannelli di simulazione. Lo spazio consente di sperimentare l’allestimento di quadri di distribuzione, anche di potenza sino 4.000 A, e di effettuare interventi di manutenzione simulati in condizioni di assoluta sicurezza. Completano il centro una sala conferenza con 50 posti ed i locali di servizio (reception, area relax, locali tecnici e magazzini). Il nuovo Centro di Varese include anche lo showroom My Home, dedicato alla domotica, e le altre tre aule esistenti dedicate alla formazione.

Showroom domotico Lo showrooom si configura come una moderna e completa casa dimostrativa collegata al nuovo Centro di formazione. Effettuare una visita guidata in questo spazio espositivo consente di entrare in contatto con l’impiantistica elettrica più innovativa e, al contempo, permette di sperimentare soluzioni domotiche evolute, imparando a riconoscere ed apprezzare tutti i vantaggi legati all’utilizzo delle più moderne tecnologie. All’ingresso è possibile testare una porta blindata dotata di una speciale serratura elettronica, azionabile anche

Nelle aule didattiche ogni postazione, attrezzata con PC, è interconnessa ai pannelli funzionanti posizionati sulle pareti, che simulano gli impianti relativi ai sistemi oggetto della formazione

Anno 2, N.4

71


Una visita alla Casa Domotica è un’occasione per conoscere ed avvicinarsi alle novità BTicino

a distanza tramite Smartphone o Personal Computer, ed interfacciata con l’antifurto. All’interno dei locali sono proposti differenti dispositivi domotici per apprezzare la facilità di utilizzo e l’essenzialità del cablaggio necessario al loro funzionamento. Tra le soluzioni più recenti di gran rilievo è il Multimedia Touch Screen, dotato di schermo tattile da 10”, in grado di comandare tutte le funzioni della casa, dagli scenari alla multimedialità, comprese la visualizzazione delle telecamere ambientali e le funzioni di posto interno videocitofonico. Nuove icone e schermate, disponibili anche in Touch screen da 3,5”, consentono di visualizzare in tempo reale i dati di consumo istantaneo di elettricità, acqua e gas in modo da poter monitorare costantemente lo stato degli impianti in un’ottica di risparmio energetico.

Un moderno impianto domotico s’interfaccia con i dispositivi di comunicazione più attuali. Le funzioni, infatti, possono essere controllate localmente via IPhone, IPad o IPod touch, connessi alla rete WiFi, grazie al software i-My Home (disponibile su APP Store) o, a distanza, tramite Personal Computer o Smartphone, collegati ad Internet e al servizio My Home Web di BTicino. Lo showroom è il luogo ideale per sperimentare anche l’integrazione tra le soluzioni My Home ed alcuni pacchetti dell’offerta di Vantage, l’azienda americana del gruppo Legrand, che consentono brillanti integrazioni con sistemi audio e video di alta gamma o con potenti Touch screen portatili. Luca Bernardi

All’interno dei locali dello showroom sono proposti differenti dispositivi domotici per apprezzare la facilità di utilizzo e l’essenzialità del cablaggio necessario al loro funzionamento

72 Anno 2, N.4

www.commercioelettrico.com


Le strategie del gruppo Riello Elettronica hanno affidato ad Aros il testimone delle energie rinnovabili e, dal gennaio 2011, la nuova divisione Aros Solar Technology ha focalizzato esclusivamente le proprie risorse sul fotovoltaico, ottimizzando la produzione ed offrendo alla propria clientela un servizio sempre più qualificato. La concentrazione degli investimenti su questo unico settore e la continua crescita sul mercato nazionale ed estero, ha portato anche alla nascita di diverse succursali in altri Paesi europei, in particolare Francia, Spagna e Germania, dove il mercato del fotovoltaico offre molte opportunità e dove Aros punterà a diffondere ulteriormente il proprio marchio. La forza d’inseguire sempre i massimi standard produttivi e di anticipare costantemente le domande del mercato, ha spinto la società ad offrire una gamma di inverter sempre più completa e competitiva, in grado di coprire ogni esigenza, dal piccolo impianto domestico alle grosse centrali solari, e Solarexpo è l’occasione ideale per presentare al pubblico e alla stampa tutte le ultime novità dell’assetto aziendale e della gamma Sirio, insieme alle soluzioni di comunicazione e di supervisione degli impianti. La gamma completa di inverter Sirio utilizza tecnologie innovative e componenti di alta qualità, per assicurare elevati standard di prestazione, ed è disponibile per potenze comprese tra 1,5 kW e 500 kW: include inverter privi di trasformatore, inverter centralizzati, inverter centralizzati MT ed i nuovi sistemi Sirio Central Station, dedicati al collegamento di centrali fotovoltaiche. La serie di inverter TL garantisce alimentazione di alta qualità, flessibilità di funzionamento e un’elevata efficienza di conversione (fino al 97 per cento), grazie all’utilizzo della tecnologia “transformless”. L’assenza del trasformatore consente la riduzione degli ingombri e dei pesi, e l’eliminazione di parti soggette ad usura meccanica ne aumenta l’affidabilità nel tempo. Per gli impianti più grossi, Aros dispone anche di un’ampia gamma di inverter centralizzati con trasformatore, da 12 fino a 500 kW. Tutta una serie di accorgimenti, tra cui l’algoritmo di ricerca del punto di massima potenza, la funzione stand by in caso di assenza di insolazione, l’utilizzo di ventilatori a velocità controllata, nonché il generoso dimensionamento del trasformatore, consente un’elevata efficienza di conversione e garantisce un rendimento ai massimi livelli. Tra gli ultimi prodotti, la nuova gamma di inverter centralizzati senza trasformatore Sirio HV-MT, progettata con l’intento di essere utilizzata negli impianti connessi alla rete di distribuzione di media tensione, permette di aumentare l’efficienza e l’affidabilità complessiva dell’impianto. Disponibile nelle potenze da 200, 250 e 500 kW, questa serie è in grado di rispondere alle esigenze impiantistiche più diverse.

SolarWorld: centrale elettrica davanti alla porta di casa

Presentato da SolarWorld un nuovo modo di produrre energia elettrica solare direttamente a casa propria. Si tratta di SunCarport, una soluzione in cui i moduli fotovoltaici non vengono installati, come normalmente avviene, sul tetto dell’abitazione, perché il tetto sono loro. Una vera e propria “centrale elettrica davanti alla porta di casa” che pare fatta su misura per venire incontro alle aumentate e sempre crescenti esigenze del cliente italiano di emanciparsi dalle fonti di energia fossile e rendersi indipendente dall’importazione di energia dall’estero. In Italia, la soluzione è disponibile in diversi modelli e in versione singola o doppia. Viene fornita sotto forma di pacchetto completo, composto da una struttura speciale in alluminio anodizzato e acciaio inox satinato, inverter e moduli di qualità – il cuore pulsante dell’impianto – in numero di 9, 10 o 15. Sulle prestazioni dei moduli – la cui qualità è stata comprovata a più riprese, negli ultimi anni, da svariati test e diversi Enti di prova indipendenti – SolarWorld offre una garanzia lineare di 25 anni, il che permette al cliente di pianificare a lungo termine il rendimento del proprio impianto.

www.commercioelettrico.com

PROPOSTE

Aros Solar Technology: nuova immagine e nuove soluzioni per fotovoltaico

Anno 2, N.4

73


GE Energy Industrial Solutions: soluzione per la ricarica dei veicoli elettrici

Lovato Electric: basi portafusibili e fusibili

74 Anno 2, N.4

Presentata da GE Energy Industrial Solutions (già GE Power Controls) in occasione della manifestazione di Parma “Veicoli elettrici Show”, la propria soluzione per la ricarica dei veicoli elettrici. Quasi tutte le case automobilistiche hanno in programma il lancio di un’auto ibrida plug in o un’auto elettrica a batteria nel corso dei prossimi cinque anni e l’interesse per i veicoli elettrici è in rapida crescita, non solo tra i consumatori attenti all’ambiente, ma anche tra quelli sensibili alle variazioni del costo della benzina. Per supportare l’adozione di veicoli elettrici è necessario predisporre un’infrastruttura di stazioni di ricarica. GE propone, a tal proposito, una gamma completa di prodotti per la distribuzione dell’elettricità necessari per la diffusione dei veicoli elettrici e l’accesso ai distributori, ai fornitori e alle opzioni di finanziamento che renderanno possibile lo sviluppo di questa tecnologia. DuraStation, la colonnina di ricarica GE, è: - rapida: consente di ricaricare rapidamente il veicolo, riducendo il tempo necessario da 6÷8 ore a 1÷2 ore, con assorbimento di 32 A a 400 V c.a., ipotizzando una batteria da 24 kWh e un ciclo di ricarica completo; - intelligente: permette l’identificazione wireless con smartcard per l’autorizzazione alla ricarica. I profili e le transazioni dei guidatori sono gestiti dal software EV100; - sicura: è dotata di un connettore di tipo 2 con contatto pilota e contatto di prossimità secondo IEC 62196. La colonnina consente, quindi, la ricarica sicura e intelligente in modo 3 secondo IEC 61851; - predisposta per il futuro: il design modulare permette di effettuare gli aggiornamenti necessari per il cambiamento delle esigenze e la disponibilità di nuove opzioni. È progettata per il supporto di servizi remoti per il pagamento e l’identificazione; - affidabile: con DuraStation, GE raggiunge una nuova tappa nel suo percorso: un secolo di innovazione nella progettazione e produzione di sistemi di distribuzione dell’elettricità.

Fusibili di varie taglie costruttive e relative basi per contenere il rischio di cortocircuito nelle installazioni elettriche a corrente alternata e negli impianti fotovoltaici: sono le nuove proposte di Lovato Electric per il settore delle applicazioni industriali. Il cortocircuito può danneggiare le installazioni elettriche e creare rischi per cose e persone. Per assicurare la protezione contro eventuali cortocircuiti, l’azienda bergamasca ha creato specifiche basi portafusibili per corrente alternata destinate ad accogliere fusibili di diverse taglie costruttive. Ben strutturata la proposta: una gamma di basi, montabili su guida DIN, per fusibili con cartucce cilindriche nelle taglie 10 x 38 (fino a 32 A), 14 x 51 (fino a 50 A) e 22 x 58 (fino a 125 A), nelle classi di impiego gG, per la protezione di cavi e condutture, e aM, per la protezione delle partenze motore. Tutte le basi dispongono di una versione unipolare con indicatore luminoso, la cui accensione segnala a distanza l’avvenuto intervento dei fusibili e la necessità di sostituzione. Disponibili anche portafusibii con omologazioni per il mercato nordamericano, nelle taglie 10 x 38, 14 x 51, 22 x 58 e 10 x 38, definiti “class CC” (per la protezione del cosiddetto “Branch circuit”). Per le prime tre taglie sono disponibili le versioni unipolari (con e senza indicatore), unipolari con neutro, bipolari, tripolari e tripolari con neutro. Versioni unipolari (con e senza indicatore), bipolari e tripolari sono, invece, disponibili per le basi che accettano fusibili “class CC”. Ampia l’applicazione dei modelli in ambito terziario industriale: su quadri di rifasamento, bordo macchina e per il comando pompe, su gruppi elettrogeni e per la protezione di quadri o apparecchiature industriali. Da sempre attenta alle esigenze del mercato, Lovato Electric completa la proposta con basi e fusibili specifici per le applicazioni del settore fotovoltaico. Dedicate alla protezione delle stringhe fotovoltaiche e dei relativi cavi di collegamento, queste basi possono operare con una tensione massima di 1.000 Vc.c. Versioni unipolari e bipolari (con e senza indicatore) sono disponibili per gli appositi fusibili cilindrici 10 x 38 (da 2 a 20 A), studiati per operare con una tensione massima di 1.000 Vc.c. e con classe di impiego gPV (conformi alla normativa IEC 60269-6).

www.commercioelettrico.com


Fornitore di inverter fotovoltaici, Danfoss Solar Inverters ha annunciato il lancio della sua ultima linea di inverter per uso residenziale, industriale e commerciale. «D’ora in poi il proprietario di impianti fotovolatici residenziali potrà beneficiare delle stesse prestazioni energetiche che gli operatori di sistemi commerciali conoscono già dalla serie TripleLynx», afferma Lorenzo Colombo, Country Manager di Danfoss Solar Inverters Italia. La serie TripleLynx da 8 kW è dotata di un’uscita trifase, 2 MPPT indipendenti, ingressi in corrente continua a 1.000 V, una potenza in uscita di 8.000 W ed un rendimento massimo pari al 98 per cento. Come tutte le altre versioni della serie trifase, l’inverter da 8kW fornisce un’efficienza di inseguimento MPP fino al 99,9%. Inoltre, la serie TripleLynx, con un peso di soli 35 kg, può essere facilmente trasportata e installata, una caratteristica che aiuta a ridurre le spese di installazione.

Bosch Security Systems: telecamere ad alta definizione

www.commercioelettrico.com

PROPOSTE

Danfoss Solar: inverter trifase

Una nuova linea di soluzioni in alta definizione HD, che comprende telecamere fisse e mobili, soluzioni software di visualizzazione e di registrazione, è stata presentata da Bosch Security Systems. La gamma HD permette di visualizzare immagini ancora più dettagliate e di una migliore qualità, ideale per gli operatori nei riconoscimenti facciali e in applicazioni similari. I prodotti HD utilizzano il formato di compressione video H.264, sono conformi allo standard ONVIF e presentano un formato in 16:9 che non affatica la vista. Inoltre, il software dedicato permette al personale addetto alla sicurezza di vedere e gestire i dispositivi sia in alta definizione, sia standard, in maniera intuitiva. L’ausilio, inoltre, della Bosch Intelligent Video Analysis (IVA) rappresenta un valido aiuto per gli operatori addetti alla sorveglianza, grazie ad un nuovo livello di automazione nel controllo TVCC. L’analisi del contenuto video permette di rilevare automaticamente comportamenti sospetti, come la rimozione o l’abbandono di oggetti e la violazione degli accessi. Ottimizzato per HD, IVA assicura maggiori informazioni nello stesso campo visivo, con conseguente analisi più analitica e più accurata. La nuova AutoDome Junior HD, telecamera PTZ compatta con capacità di rotazione a 360°, offre immagini ad alta definizione in grado di individuare ogni dettaglio della scena. Grazie all’alta risoluzione offerta dal formato HD e alle immagini perfettamente nitide, è una soluzione ideale per le aree interne di banche, negozi, casinò, edifici pubblici, magazzini o centri commerciali, in cui si richiede un’identificazione di persone e oggetti. Piccola come la metà di una tradizionale telecamera PTZ, l’AutoDome Junior HD è indicata per istallazioni discrete, non invasive. Infatti, è possibile avere un potente zoom 160x (ottico 10x e digitale 16x) senza rinunciare all’aspetto estetico e conservando dimensioni ridotte. Il resistente alloggiamento antivandalismo aiuta a proteggere la telecamera da danni e furti, assicurando l’affidabilità nel tempo anche negli ambienti più difficili.

Anno 2, N.4

75


Elettrocanali: Torrette per battiscopa

Disponibili da Elettrocanali le nuove torrette per apparecchi civili a 4 e 6 posti, che si aggiungono alla gamma di torrette e scatole già disponibili per i sistemi di battiscopa. Le nuove torrette sono dedicate ai sistemi di battiscopa nelle dimensioni di 70 x 20 mm e 130 x 28 mm, sui quali s’installano per mezzo degli appositi raccordi che integrano anche i setti separatori per raccordare ordinatamente i cablaggi all’interno delle scatole. Ampie zone pretranciate permettono di passare agevolmente dal canale alle scatole senza interferenze. L’installazione è facile e comoda, grazie alla profondità di 48 mm, che accoglie anche le moderne apparecchiature domotiche, con ampi setti divisori pretranciati anche sul fondo delle scatole, per una maggiore separazione dei circuiti, quando necessario. Le colonne di fissaggio sono generosamente dimensionate, per sopportare senza problemi le operazioni di cablaggio e la successiva manutenzione dei supporti porta apparecchi, dedicati prevalentemente al supporto di prese di potenza: in questo modo è garantita la necessaria robustezza del fissaggio. Il fondo è dotato di 4 asole di fissaggio, che permettono di regolare la torretta e di fissarla stabilmente, il coperchio si innesta a scatto sulla base, quindi il raccordo chiude il passaggio al battiscopa, recuperando anche le tolleranze di taglio dei coperchi. Il design particolarmente compatto delle nuove torrette, e dell’intera linea di scatole e accessori per i battiscopa, permette di avere una sporgenza dal muro ridotta al minimo, integrandosi discretamente in ogni ambiente. Disponibili in colore bianco RAL 9001 e in colore Grigio Ardesia RAL 7021 trovano sempre il migliore abbinamento con le placche in commercio, sia nei colori pastello, sia nelle finiture tecniche metallizzate. I sistemi di battiscopa sono costruiti con tecnopolimero a base di PVC rigido autoestinguente ad elevata resistenza ai raggi UV, sono realizzati in accordo con le normative internazionali di riferimento e si fregiano delle relative certificazioni, tra le quali il marchio IMQ.

AVS Electronics: Sicurezza digitale

La protezione di superfici esterne ed interne è oggi più facile grazie alle nuove barriere a microonde digitali BMHP, il sistema AVS Electronics di rilevazione intrusione efficace ed estremamente preciso, proposto in 3 modelli: BM 60HP, BM 120HP e BM 200HP. Versatili nell’offrire risposte a tutte le condizioni, le barriere a microonde, composte da due unità sincronizzate in coppia, sono perfette per le aree ad alto rischio come aeroporti, centri industriali, siti militari e civili, grazie all’innovativo sistema di analisi digitale che permette al microprocessore di ultima generazione di leggere con elevata precisione i segnali in campo, distinguendo i segnali generati ed individuando le forme d’onda caratteristiche di un’intrusione. Facili da installare, con la correzione direttamente in campo dell’allineamento, le barriere dispongono di una banca dati personalizzabile che permette di comparare l’andamento dell’evento con le forme d’onda predefinite dall’installatore, in modo tale da escludere con la massima efficacia falsi allarmi. Tecnologicamente all’avanguardia, le barriere BMHP dispongono dell’innovativa funzione “WIND UP” che permette di selezionare la zona d’intervento riducendo il lobo di analisi fino al 20/30% di quanto dichiarato. Un vantaggio che consente di scremare le possibili instabilità del sistema. Ricerca, tecnologia italiana e attenzione all’ambiente sono i valori alla base delle nuove barriere, che utilizzano materiali a basso impatto ambientale, creati col minor contenuto possibile di minerali inquinanti, preferendo materiali riciclati per un prodotto a basso consumo energetico, nato da una filiera corta da produttore a consumatore.

76 Anno 2, N.4

www.commercioelettrico.com


Presentata da Stelvio Kontek la nuova famiglia MRT30 di connettori femmina a molla tipo “cage clamp” con e senza flange di fissaggio a vite, che prevede l’inserzione orizzontale all’asse del conduttore. Questa gamma di prodotti s’innesta sui corrispondenti connettori maschio tipo CPM, disponibili ad inserzione sia verticale (CPM), sia orizzontale (CPM...SQ). Disponibili inizialmente nel passo 5,08 mm e 10,16 mm e relative configurazioni speciali a richiesta, i connettori maschio e femmina di questa serie si adattano a diversi tipi di applicazioni tra le quali: sistemi di controllo, sistemi di automazione industriale e di processo, HVAC, apparecchiature medicali, sistemi di sicurezza, sistemi di dati e sistemi audio/video professionali, con particolare enfasi su applicazioni con presenza di vibrazioni grazie all’utilizzo della molla e delle flange di fissaggio. I valori nominali di tensione e corrente sono 320 V e 18 A, con sezione cavi allacciabili fino a 2,5 mm2 ed un numero di poli da 2 a 24 poli, nella versione senza flange, e da 2 a 20, nella versione con flange di fissaggio. Tutti i connettori della nuova famiglia sono disponibili anche nella versione GWT, adatta per tutte quelle applicazioni che devono supportare e garantire il Glow Wire Test (EN 60335-1). Inoltre, possono essere siglati su specifica del cliente mediante impressione d’inchiostro a caldo. Tutti i connettori sia maschio che femmina di questa nuova gamma sono compatibili RoHS e REACH, così come tutta la gamma prodotti Stelvio.

Sony Professional: Nuove soluzioni per la videosorveglianza

www.commercioelettrico.com

PROPOSTE

Stelvio Kontek: connettori a molla

Cinque nuovi modelli della serie X, oltre alla nuova soluzione di registrazione “plug and play” NSR-S20, ampliano la gamma di telecamere di videosorveglianza di Sony Professional. Nonostante la compattezza delle dimensioni, le telecamere serie X offrono immagini HD e Full HD eccezionali, grazie alla tecnologia DEPA (Distributed Enhanced Processing Architecture) integrata. I nuovi modelli includono una telecamera fissa (SNC-CH110), due telecamere mini dome (SNC-DH110 e SNC-DH210) e due telecamere mini dome resistenti agli urti (SNC-DH110T e SNC-DH210T). Le dimensioni ultra compatte e il prezzo competitivo non ne compromettono in alcun modo la potenza e le prestazioni. Inoltre, sono estremamente efficienti dal punto di vista energetico, con un consumo ridotto stimato del 75% rispetto ad una telecamera fissa Full HD da 11,2 W tradizionale. Con un design innovativo per agevolarne l’installazione, una varietà di colori – tra cui argento, nero e bianco – e immagini di qualità HD, le nuove telecamere sono particolarmente adatte per applicazioni retail. L’innovativa funzione “Stream Squared” permette di visualizzare simultaneamente due flussi video 4:3 in risoluzione SD selezionabili dall’utente. Dalla vista originale, è possibile selezionare l’immagine intera o parte di essa e ridimensionarla in risoluzione SD, così da poter disporre contemporaneamente di una visione grandangolare ad ampio raggio e di una ripresa ravvicinata. Grazie a questa funzione, una telecamera 720p serie X è in grado di sostituire due telecamere SD installate sulla stessa linea visiva, contribuendo a ridurre i costi.

Anno 2, N.4

77


230x300 Commercio Elettrico

15-04-2011

16:05

Pagina 1

E.TECH EXPERIENCE. LA FIERA CORRE VERSO IL FUTURO. Biennale Internazionale dell’Energia, dell’Impiantistica elettrica e dell’Illuminazione

Fiera Milano (Rho), 16-19 novembre 2011

www.etechexperience.com

E.TECH Experience è la mostra della filiera energetica al passo coi tempi, fatta di prodotti ma soprattutto di soluzioni, con un focus sulle energie rinnovabili. Suddivisa in tre aree, ma unica nella visione d’insieme. Specializzata, ma attenta all’integrazione dei diversi settori. Nasce a Fiera Milano la “mostra intelligente” della tecnologia.

In collaborazione con

4 padiglioni

a Milano un grande evento per la filiera dell'energia:

metri 68.000 quadrati

Segreteria Organizzativa: Strada Statale del Sempione, 28 I - 20017 Rho, Milano T: +39 02 4997.6218/6241 E: areatecnica1@fieramilano.it

100 eworkshop seminari

Con il co-finanziamento del

1.000 espositori

visitatori 50.000 attesi

Promossa da

Organizzata da

FEDERAZIONE NAZIONALE GROSSISTI DISTRIBUTORI DI MATERIALE ELETTRICO


Rinnovabili, risparmio ed efficienza energetica, sono tra gli argomenti all’ordine del giorno delle politiche dei Governi e, mentre l’industria e la produzione, grazie anche agli incentivi dedicati a promuovere tali esigenze, adeguano ed investono in tal senso, la normativa si evolve in campo energetico. A seguito delle recenti disposizioni in tema energetico, e con l’intento di agevolare l’aggiornamento degli operatori, il CEI ha messo a punto una promozione speciale denominata “Set Energia”, che raccoglie gli ultimi documenti normativi recentemente pubblicati in merito all’energia. L’offerta comprende 3 pubblicazioni: - volume Guida CEI 205-18: “Guida alla realizzazione di sistemi di automazione degli impianti tecnici negli edifici - Identificazione degli schemi funzionali e stima del contributo alla riduzione del fabbisogno energetico di un edificio”; - volume Guida CEI 82-25: “Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di media e bassa tensione”; - norma CEI UNI EN 16001: “Sistemi di gestione dell’energia Requisiti e linee guida per l’uso”.

Brahms: nuovo catalistino TVCC

Per presentare al mercato le ultime novità di prodotto e per offrire ai propri clienti strumenti di consultazione aggiornati e fruibili, è disponibile il nuovo catalistino TVCC di Brahms, le cui caratteristiche rispecchiano il nuovo stilema grafico del Gruppo Bpt e la ricerca di materiali ecosostenibili. Il catalistino, stampato su carta ecologica certificata FSC, dopo una breve introduzione passa in rassegna la gamma di prodotti per la videosorveglianza a marchio Brahms: telecamere, speed dome da esterno, videoregistratori digitali, monitor e complementi di sistema, con relative immagini, codici, descrizioni, approfondimenti tecnici e prezzi di listino. Chiudono il catalogo i riferimenti della rete commerciale e dei centri assistenza e gli indici per articolo e per codice.

Hager sicurezza: arricchito il sito Internet

Dal catalogo ai consigli. Hager sicurezza, punto di riferimento per la sicurezza e il comfort della casa e delle persone, arricchisce e valorizza il proprio sito Internet presentando nuove aree riservate alla rete dei suoi installatori elettrici ed Installatori Qualificati Logisty. Strutturato in tre diverse sezioni dedicate rispettivamente a utente finale, installatore generico e IQL, esperti nell’installazione degli impianti d’allarme Logisty, il portale Web presenta nuovi contenuti, non mutando nel format immediato e di facile consultazione. L’area riservata rappresenta uno strumento concreto al servizio della sicurezza, per aprire nuove opportunità di business e per ricevere notizie, approfondimenti, assistenza e formazione tecnica, il tutto con un solo click. Dal sito www.hager-sicurezza.it è possibile, inoltre, scaricare il nuovo catalogo 2011: ricco di immagini e schede tecniche dettagliate, racchiude tutte le novità Logisty di Hager sicurezza per offrire una protezione a 360 gradi della case e delle persone.

www.commercioelettrico.com

STAMPA TECNICA

CEI: speciale promozione normativa

Anno 2, N.4

79


ABB 17-46-64 ACMEI 06 Aros Solar Technology 46-73 AVS Electronics 76 Bosch Security Systems 19-75 Brahms 79 BTicino 08-46-70 CEI 79 Ceriani Elettroforniture 06 Conergy 47 Daikin 68 Danfoss Solar 75 Dehn 51 Ecolamp 37 Elcom Elettrocommerciale 08 Elettrocanali 76 GE Energy 38-74 Gewiss 61 Gruppo Enfinity 16 Gruppo Urmet 19 Hager sicurezza 79 Isofot贸n 14-47 Layer Electronics 47 Legrand 48 Lovato Electric 16-74 Marss 48 Palazzoli 52 Pepperl+Fuchs 12 ReeR 58 Riello UPS 10 Scame 62 Schneider Electric 14-49 Siemens 12-66 Silfab 10-49 Solarkey 49 Solarworld 48-73 Sony Professional 77 Stelvio Kontek 77

INSERZIONISTI

ABBIAMO PARLATO DI...

Azienda Pagina

ABB www.abb.it II copertina - pagina 1

Lovato Electric www.lovatoelectric.com pagina 36

AROS Solar Technology www.aros-solar.com I copertina

Obo Betterman www.obo-bettermann.com pagina 17

Chint Italia www.chint.it pagina 60

Osram www.osram.it pagina 9

Dehn www.dehn.it Battente di copertina

ReeR www.reer.it pagina 35

E-Tech www.etechexperience.it pagina 78

Riello www.riello-ups.com pagina 2

Ecolamp www.ecolamp.it III copertina

Scame www.scame.com pagina 11

Elettro Italia www.elettroitalia.it pagina 29

SolarWorld www.solarworld-italia.com IV copertina

Elvox www.elvox.com pagina 50

Urmet Domus www.urmetdomus.it pagina 13

Fanton www.fanton.com pagina 18

Vortice www.vortice.com pagina 7

Finder www.findernet.com pagina 20 - 21

Wago www.wago.it pagina 15

Gewiss www.gewiss.com pagina 24

Weidmuller www.weidmuller.it pagina 19

Giovenzana www.giovenzana.com pagina 56

80 Anno 2, N.4

www.commercioelettrico.com



» L’energia solare è il petrolio del 21esimo secolo – però pulito. Io produco la mia energia con SolarWorld.*«

Venite a trovarci: Pad. 4, Stand F2.1 Larry Hagman, conosciuto come barone del petrolio dalla serie televisiva “Dallas”, ha sempre avuto intuito per buoni investimenti. Lui punta sulla corrente pulita come energia del futuro ottenuta dal Sole e dalla sabbia con moduli fotovoltaici più volte premiati. Tecnologia tedesca, efficiente e innovativa. Trovate ulteriori soluzioni vincenti su www.solarworld-italia.com *L’attore Larry Hagman, barone del petrolio dalla serie tv mondiale famosa in tutto il mondo degli anni 80 “Dallas”, possiede uno dei più grandi impianti solari privati degli Stati Uniti, con una potenza totale di 100 kWp.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.