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ANNO 1, N. 3 - OTTOBRE 2010 EURO 7,00 Poste Italiane spa – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L 27.02.2004, n. 46) art. 1, c. 1, LO/MI
IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
Organo ufficiale Federazione materiale elettrico
Federazione
Un’opportunità da non perdere
Normativa
Nuovo Conto Energia: cosa cambia?
Distribuzione L’impegno di essere leader
Gestione
ICT e PMI italiane
Imprese
Design e tecnologia 10
Editoriale
Per una rivista, uscire alla vigilia di un evento storico è senza dubbio motivo di stimolo ulteriore. Che dire quando ci si presenta ad un triplice appuntamento, come la due giorni tra Metel, FME e ARAME? Questo piccolo grande mondo elettrico, è proprio il caso di dirlo, farà scintille. La filiera convergerà compatta su Milano e Rho, si ritroverà in una sede istituzionale, come il Pirellone, e in una commerciale, come la Fiera, per lanciare messaggi forti. È questo un mondo vivo e combattivo, che ha accusato il colpo della crisi, ma non si è spezzato. Che non solo si modifica per aggiornarsi ai tempi, ma che si arma per contrattaccare con le dovute precauzioni. In due giorni, tra il 20 e il 21 ottobre, gli operatori del settore avranno l’occasione di confrontarsi in pubblici dibattiti; ma anche in innumerevoli tête-à-tête, che altro non sono che il pane quotidiano del mestiere, un’occasione per salutarsi, per chiarirsi oppure per porre i presupposti per le prossime avventure commerciali. Poiché, come dicevano i latini, “Verba volant, scripta manent”, noi abbiamo voluto mettere su carta i propositi di tre grandi leader di queste due giornate: il Presidente di FME, Giampaolo Ferrari; il Presidente di ARAME, Antonio Franceschi; il Direttore commerciale di Metel, Giorgio Casanova. Ci hanno detto, e noi abbiamo messo nero su bianco, quelle che sono le loro aspettative per questi due giorni e per il futuro. Perché chi c’è e chi non c’è sappia. Il direttore editoriale Maurizio Gambini
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IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
È una pubblicazione Edizione Speciale S.r.l. Via Ariberto 8, 20123 Milano Tel 02 581404 – Fax 02 58140444 E-mail: mail@edizionespeciale.it www.commercioelettrico.com REA 1686261 – P.I. 03580420960 Capitale Sociale 100.000,00 euro i.v. Anno 1 N° 3 – Ottobre 2010 Direttore Responsabile Antonio Bernardi Direttore Editoriale Maurizio Gambini maurizio.gambini@commercioelettrico.com Redazione redazione@commercioelettrico.com Hanno collaborato Giancarlo Emanuel, Roberto Corti, Angelo Baggini, Franco Bua, Massimo Poletti, Paola Cipollini, Luca Bernardi, Giulia Corte Grafica e DTP Davide Candiani, Andrea Piomboni Coordinamento Editoriale Gabriele Brocca Romanin Segreteria Amministrativa Paola Pasqualini Ufficio Vendite tel: +39 02 581404, fax: +39 02 58140444 mail: ufficiovendite@commercioelettrico.com Pubblicità: Responsabile Vendite Italia: Francesco Sena mail: francesco.sena@commercioelettrico.com cell: +39 335 8152626, tel/fax: +39 011 710292 Agenti: Emilia Romagna, Lombardia (MI, BS, LO, CR, PV, MA) Alessandro Martinenghi mail: amartinenghi@commercioelettrico.com cell: +39 335 5258146 Lombardia (MI, BG, CO, LC, MB, SO, VA) Alessio Vassallo mail: alessio.vassallo@commercioelettrico.com cell. +39 338 57 04 414 Triveneto Paolo Simeoni mail: paolo.simeoni@commercioelettrico.com cell: +39 335 7887092, tel: +39 0422 495967 fax: +39 0422 460066 Ufficio abbonamenti Edizione Speciale Srl Tel: 02 581404 abbonamenti@edizionespeciale.it Condizioni di abbonamento Italia annuale: euro 70 Estero zona 1 e 2 annuale: euro 140 Estero zona 3 annuale: euro 200 Stampa Abbiati di Maurizio Cabrini - Milano
Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a Edizione Speciale S.r.l. o telefonando a Edizione Speciale S.r.l. TEL. 02 581404. Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010 Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N° 11208 - ISSN 0329-3479
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14 Un’opportunità da non perdere Giancarlo Emanuel
All’assemblea dei distributori, Giampaolo Ferrari indicherà la strada perchè i grossisti marcino coesi nella stessa direzione. Ai produttori chiederà statistiche sulle vendite e rispetto della filiera. Sarà eletto il Direttivo e votato il Presidente
16 Unità tra Agenti ARAME ed FME per uscire dalla crisi Giancarlo Emanuell
Il Presidente Antonio Franceschi annuncia benefici per la categoria con il protocollo sulla suddivisione dei fatturati di zona. All’assemblea del 21 ottobre chiederà il riconoscimento, ufficiale, del valore strategico delle “agenzie di rappresentanza”
18 Metel sempre più adulto:
novità e attenzione ai nuovi mercati Giancarlo Emanuel
Giorgio Casanova svela ciò che presenterà il 20 ottobre. Dal trentunesimo piano del Pirellone arricchirà di optional l’offerta, ma soprattutto guarderà lontano: la sua creatura può espandersi
23 L’importanza del gioco di squadra Seconda Convention Fornitori Gewa
24 L’impegno di essere leader Giancarlo Emanuel
Mario Link, Amministratore delegato di Findea, annuncia successi e strategie del gruppo
26 ICT e PMI italiane Luca Bernardi
Cresce l’utilizzo delle Tecnologie Informatiche e per le Comunicazioni da parte delle PMI italiane, ma il mercato delle soluzioni in modalità “as a service”, ovvero a consumo, è ancora embrionale
28 Design e tecnologia Maurizio Gambini
Un marchio italiano testimone del nostro Paese in termini di qualità, tecnologia d’avanguardia e cultura progettuale
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Sommario 32 Conto Energia 2011/13: cosa cambia? Angelo Baggini, Franco Bua
Pubblicato il nuovo programma d’incentivazione per sostenere lo sviluppo e la diffusione della produzione di energia elettrica da fonte solare
38 Tecnologia al passo con la sostenibilità Giulia Corte
Un ricco spazio espositivo, un convegno internazionale, i tour guidati a impianti già realizzati che utilizzano energie rinnovabili per raccontare ai visitatori l’importanza dell’energia pulita
Rubriche 05 News 12 Mercato 54 Legale 55 Proposte 61 Documentazione 62 Internet
La copertina
42 Protagonisti nell’innovazione Maurizio Gambini
Molti imprenditori hanno percepito che in questo momento di crisi bisogna saper investire in ricerca e sviluppo, perché il mercato premia chi ha deciso di seguire l’unica rotta possibile: innovare nel modo di fare impresa
46 Un’idea diventata realtà Paola Cipollini
Un edificio unico, in linea con i parametri di Kyoto 2030, che offre un ambiente perfetto per la vita e la salute dell’uomo e dell’ambiente
50 Efficienza produttiva ed energetica Massimo Poletti
Scalabile, flessibile, integrata e collaborativa: queste le caratteristiche di PlantStruxure, la nuova piattaforma per l’automazione del Controllo di Processo recentemente presentata da Schneider Electric
52 Nuova energia per nuovi business Maurizio Gambini
Si svolgeranno a Milano, in novembre, due eventi business to business dedicati alle energie rinnovabili, un settore in forte crescita che in Italia già oggi vale circa 10 miliardi di euro
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CERIANI DAY 2: IL SUCCESSO SI RIPETE Una buona idea val bene un bis. Dopo gli applausi della prima edizione, primaverile, il Ceriani day ha nuovamente riscosso successo, bissando i risultati che erano già stati colti in precedenza ed avevano spinto l’azienda distributrice lombarda a programmare una seconda data. Esattamente come prima delle vacanze, l’evento della Ceriani aveva un tema specifico anzi, questa volta due: l’elettrotecnica e l’illuminotecnica. Temi quanto mai trendy, visto le risultanze delle indagini di mercato. E così, davanti ai 27 stand degli espositori, all’interno dell’NH Hotel sito proprio davanti all’ingresso sud della fiera di Rho, per tutta la giornata si sono affollate centinaia di installatori in rappresentanza di oltre 400 ragioni sociali. Stefano Ceriani, Direttore generale della Ceriani Elettroforniture, ha premiato personalmente alcuni degli espositori. Questa volta i riconoscimenti sono andati alla Perfor-
mance In Lighting, alla Vortice e alla Perry, che tra l’altro ha la propria sede vicinissima a quella della Ceriani Elettroforniture. Nel pomeriggio, si è svolto il frequentatissimo corso tecnico dedicato alla spiegazione dei Decreti legislativi 81/08 e 106/09, cioè il testo
unico sulla sicurezza; un’iniziativa che ha riscosso grande attenzione da parte degli installatori, che hanno affollato l’aula congressi. Visto il doppio successo del 2010, crediamo di poter dire che un nuovo appuntamento sarà sicuramente fissato per la prima metà del 2011.
EMERSON COMPLETA L’ACQUISIZIONE DI CHLORIDE Annunciato da Emerson il completamento dell’acquisizione di Chloride Group PLC, che entra così a far parte dei grande marchi che costituiscono Emerson Network Power. Questa importante acquisizione darà nuovo impulso alla strategia di sviluppo globale a lungo termine del Gruppo per quanto riguarda gli apparecchi per la continuità (UPS) e le soluzioni integrate per i data center. Come precedentemente annuncia-
to, il prezzo di acquisto è stato di circa 1,5 miliardi di dollari. Chloride, azienda specializzata nella tecnologia UPS, nell’assistenza tecnica e in soluzioni personalizzate nel campo dell’alimentazione elettrica per un’ampia gamma di applicazioni, con la sua forte presenza in Europa, si aggiunge agli altri marchi di Emerson Network Power, tra cui Liebert, Avocent, Energy Systems, Knurr, ASCO e Aperture. Emerson vanta già una forte pre-
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senza tecnica, di ricerca e sviluppo e di produzione e vendita in Europa, con circa 24.000 dipendenti e circa 70 centri di produzione distribuiti sul territorio. Nel 2009 Emerson Network Power ha registrato vendite globali per 5,5 miliardi di dollari, mentre in Europa il fatturato è stato di circa 900 milioni di dollari con 3.200 dipendenti, oltre 300 ingegneri impegnati nella ricerca e nello sviluppo e 10 centri di produzione distribuiti sul territorio.
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IL GRUPPO BPT CRESCE IN MEDIO ORIENTE E INDIA Il Gruppo BPT, che opera nel settore delle tecnologie domotiche, della sicurezza e dell’illuminazione, ha annunciato nuovi importanti successi commerciali in Medio ed Estremo Oriente, a pochi mesi dall’inaugurazione delle filiali in India e Dubai. L’apertura di BPT Home Automation Private Ltd, con sede a Mumbai, e di BPT Middle East FZCO, con sede a Dubai, ha rafforzato la competitività dell’azienda friulana sul territorio, dando il via ad importanti contratti destinati alla fornitura dei più prestigiosi complessi immobiliari attualmente in corso nei due Paesi. Il Gruppo, infatti, ha recentemente concluso le trattative con le Autorità competenti per la fornitura di circa 3.600 prodotti domotici e di videocitofonia (100 Mitho e 3.500 Ophera) destinati a Shams Gate, uno dei progetti residenziali più ambiziosi del Middle East. Si tratta
di un complesso innovativo e pre- wa e Sangathgroup, che prevedostigioso che conta appartamenti di no la fornitura di 600 Ophera con medio/alto livello realizzati all’in- posto esterno Digitha, destinati ad terno di 78 penthouse, alle porte di un residence sul fronte mare nel Abu Dhabi. Il valore della commes- nuovo centro urbano di Novi Mumsa concordata per questo progetto, bai, e di 150 monitor Lynea con che verrà completato tra la fine posto esterno Digitha e centralino del 2010 e primi mesi del 2011, di portineria Mitho SB, destinati è superiore a 3 milioni di Dirham alle 2 torri da 10 piani l’una in via di realizzazione ad Ahmedabad. (600.000 euro circa). I contratti conclusi in India raggiungono, invece, un valore complessivo di circa 400.000 euro. Gli ultimi successi risalgono, infatti, a pochi giorni fa, con la chiusura del contratto per la fornitura di 320 prodotti (220 Ophera e 80 Mitho) destinati a Hiranandani, un complesso di 4 torri di lusso di 30 piani ciascuna, nel centro di Mumbai. Di recente acquisizione Shams Gate, uno dei progetti residenziali più ambiziosi del anche i contratti Wadha- Middle East
SILFAB: UNITÀ PRODUTTIVA DI MODULI FOTOVOLTAICI IN CANADA
Multinazionale italiana specializzata in prodotti e sistemi integrati che abbracciano l’intera filiera del fotovoltaico, Silfab sta realizzando a
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tempo di record il progetto, già annunciato a giugno scorso, per la realizzazione di un impianto produttivo di moduli fotovoltaici in Ontario (Canada) con una capacità annua che sarà, a pieno regime, di 180 MW ed un investimento complessivo, per la prima fase, di 11 milioni di euro. A tal proposito è stata fondata, Silfab
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Ontario Inc., società canadese controllata al 100% dalla holding internazionale di Silfab, ed è stata definita la sede produttiva da più di 10.000 m2 a Mississauga, una delle principali zone industriali del Sud Ontario. È, inoltre, di questi giorni l’annuncio dell’ampliamento della propria area di business anche a partnership OEM nei confronti di società internazionali del settore che vogliano entrare nel mercato dell’Ontario. Come previsto, Silfab Ontario si appresta ad avviare i primi 60 MW di capacità produttiva nei primi mesi del 2011, nonché a raggiungere i 180 MW entro il 2012.
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NOMINA IN DAIKIN ITALY La società che opera nel settore della climatizzazione, affida a Luca Gorno la guida della sezione product marketing, in sostituzione di Daniele Legranzini. Milanese, classe 1982 e Laurea in Ingegneria meccanica con indirizzo energetico presso il Politecnico di Milano nel 2006, Luca Gorno ha iniziato la sua esperienza professionale nel 2006 negli Stati Uniti in Kulite Semiconductor Product. Presso questa realtà, che opera nel campo della strumentazione per misure di pressione ad alta tecnologia nei settori automotive, aircraft e oil exploration, si è occupato principalmente di consulenza tecnico commerciale. Nel 2008 entra in Daikin Air Condi-
tioning Italy ed occupa, all’interno del dipartimento marketing, il ruolo di product specialist per l’area del riscaldamento, in seguito all’acquisizione di Rotex Italia da parte della multinazionale giapponese. Dal 2009 è iscritto all’Albo dei certificatori energetici del Cened, un’abilitazione che “formalizza” il suo costante interesse e aggiornamento sui temi del risparmio energetico e dell’edilizia ecosostenibile. La nuova carica di responsabile marketing di prodotto arriva in seguito al trasferimento di Daniele Legranzini a Bruxelles, nel nuovo dipartimento Direct Expansion Air Conditioning presso la sede europea di Daikin.
Luca Gorno, responsabile marketing di prodotto di Daikin Italy
INFRASTRUTTURE PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE Da sempre sensibile alle tematiche ambientali, Scame ha realizzato da tempo un sistema di connettori specifici e di stazioni di ricarica, in conformità con la Norma Italiana CEI 69-6 ed Europea EN 60309-2, che permettono la
ricarica pubblica dei veicoli elettrici in condizioni di massima sicurezza. Ora che il motore elettrico si è evoluto a tal punto da rappresentare un’alternativa concreta per la realizzazione di una mobilità sostenibile, l’azienda, forte di un’esperienza decennale, partecipa attivamente in ambito internazionale allo sviluppo delle norme IEC relative ai connettori (IEC 62196-2) ed alle infrastrutture di ricarica (IEC 61851-1). Già da alcuni anni l’azienda costruttrice di materiale elettrico collabora con aziende che stanno av-
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viando progetti pilota e di e-mobility nelle diverse città e che utilizzano i suoi connettori della Serie Libera per le stazioni di ricarica, in Italia (ENEL, A2A, Piaggio) e all’estero. In ambito internazionale, particolarmente rilevante è la collaborazione con la norvegese Ecofuel, fornitore di prodotti e servizi ecofunzionali, alla quale Scame ha fornito 50 colonnine di ricarica Serie MBOX con prese Serie Libera per la ricarica dei veicoli elettrici. Proprio perché Ecofuel crede nelle energie rinnovabili e nel veicolo elettrico, l’azienda norvegese ha in progetto l’allestimento di moderne stazioni di approvvigionamento con 200 punti di ricarica, dislocati in diverse città del Paese scandinavo. Tra questi meritano una citazione la stazione di ricarica del Parlamento norvegese e quella del parcheggio dell’aeroporto di Oslo.
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News UN PREMIO AL SISTEMA DEI MICROCREDITI È stato assegnato da SolarWorld al prof. Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace e fondatore della Grameen Bank, il SolarWorld Einstein-Award 2010. Professore di economia, originario del Bangladesh, Yunus ottiene il riconoscimento per il suo rivoluzionario sistema dei microcrediti da destinare ai poveri che, a livello mondiale, ha consentito a milioni di persone di compiere il “salto” dalla miseria all’indipendenza economica. A tutt’oggi i microcrediti hanno consentito, tra le altre cose, l’installazione di più di 400.000 piccoli impianti solari per la produzione di energia elettrica, che assicurano la copertura del fabbisogno energetico di persone che vivono in regioni rurali del Bangladesh lontane dalla rete.
«Un elemento chiave per combattere la povertà è la disponibilità di energia decentralizzata. Con l’aiuto dei microcrediti le famiglie possono permettersi piccoli impianti solari assicurandosi così una fonte di reddito. Il prof. Muhammad Yunus ha dimostrato come con un’idea e con molto coraggio si può regalare un futuro a milioni di persone», ha spiegato Frank Asbeck, Amministratore Delegato di SolarWorld, nel corso della cerimonia di conferimento del Premio, svoltasi nel quadro della 25a Conferenza Europea sull’Energia Fotovoltaica a Valencia. Il Gruppo ha anche conferito a Walt Rattermann l’Honorary SolarWorld Einstein-Award, onorando così in maniera postuma il pioniere del solare, scomparso durante il deva-
stante terremoto ad Haiti. In veste di cofondatore dell’organizzazione SunEnergy Power, Rattermann si impegnò con grande passione per le attività di sviluppo nei Paesi più poveri del mondo. Fu partner di cooperazione di SolarWorld AG nel quadro del programma Solar2World, nonché responsabile, tra varie altre attività, della elettrificazione attraverso l’energia solare di vari ospedali ad Haiti. Ogni anno, dal 2005, la società conferisce il prestigioso riconoscimento dell’industria del “solare” a personalità che si sono distinte per particolari meriti nel settore del fotovoltaico. Dal 2006 si è aggiunto anche il SolarWorld Junior Einstein-Award destinato a giovani ricercatori nel settore della tecnologia del solare.
FOTOVOLTAICO IN AFFITTO Azienda specializzata nella realizzazione di impianti fotovoltaici chiavi in mano, Elpo mette a disposizione la propria esperienza nel settore proponendosi quale mediatore tra investitori nel fotovoltaico e proprietari di tetti di capannoni industriali e/o aziende agricole di medie/grandi dimensioni (oltre 800 kWp), con l’obiettivo di progettare installazioni “roof lease” caratterizzate da redditività garantita per entrambe le parti. Da un lato, infatti, i proprietari delle superfici beneficeranno di un reddito fisso derivante dall’affitto per la concessione dei tetti per 20 anni, senza alcun onere; dall’altro gli investitori potranno ottenere un guadagno dalla produzione di energia fotovoltaica. La realizzazione di impianti FV sui tetti in affitto, infatti, rappresenta ad oggi una nuova frontiera economica per chi intende fare un investimento dalla profittabilità garantita, grazie anche ai vantaggi derivanti dai contributi GSE. Forte di un’esperienza di oltre 60 anni nel vasto campo dell’elettrotecnica, l’azienda
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di Brunico si è focalizzata da 6 anni sulla tecnologia fotovoltaica, acquisendo una vasta esperienza sul campo. Lo dimostrano le numerose installazioni fotovoltaiche già realizzate, per un totale di 18.240 kWp di potenza immessa nella rete nel corso del 2010. Il servizio di consulenza a 360° offerto accompagna il cliente in tutte le fasi dell’installazione. Dalle autorizzazioni preliminari (Autorizzazioni comunali alla costruzione, Autorizzazione Unica e prassi Enel) alla realizzazione vera e propria (progettazione preliminare e finale, esecuzione delle opere, installazione e messa in servizio), inclusa l’assistenza a fine progetto (prassi GSE e UTF, assicurazione dell’impianto FV, manutenzione e monitoraggio, garanzia di produttività). A testimonianza della sua solidità e della redditività degli investimenti nel fotovoltaico, Elpo ha
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recentemente dato vita ad un’installazione “roof lease” autofinanziata, realizzata affittando direttamente i tetti dell’allevamento di polli e galline di Finipar, società del Gruppo Sorelle Ramonda. L’impianto fotovoltaico messo a punto ha una potenza di 1.000 kWp, con una superficie pari a 10.700 m2, che si sviluppa sui tetti delle 12 stalle site a Montereale Valcellina (PN), in grado di produrre 1.186.000 kWh/anno di energia.
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ENERGETICA SBARCA IN ITALIA Arriva in Italia una delle aziende ai vertici a livello mondiale nella produzione di moduli fotovoltaici. Con la nuova sede operativa italiana di Tavagnacco (UD), l’austriaca Energetica conquista nuove posizioni di prestigio internazionale all’interno di un settore in grande espansione. Per il mercato italiano René Battistutti, Amministratore Delegato di Energetica Holding, immagina un futuro legato ai grandi impianti sia a terra, sia sui tetti: «L’alta redditività ci permette di proporre un investimento molto redditizio per le aziende, guar-
dando anche all’assoluta qualità dei nostri prodotti». Da questo punto di vista la società risponde in pieno a quello che è l’immagine comunemente percepita della produzione austriaca: «Operiamo un rigoroso controllo di filiera: dai fornitori di cellule fotovoltaiche a tutti i processi di assemblaggio dei moduli, fino al loro trasporto e al montaggio». “Pure Austria. Pure Energy”, cioè “pura Austria, pura energia” è il claim dell’azienda di Klagenfurt, fondata nel 1995 da René Battistut-
ti, che ha recentemente portato la sua capacità produttiva a 35 MWp. L’azienda, che oggi fattura da 30 a 35 milioni di euro, ha registrato un incremento del 40 per cento del fatturato grazie ad un notevole aumento degli ordini. Già presente in Slovenia, Germania, Spagna, Francia, Grecia e Repubblica Ceca, da ottobre dunque Energetica porta in Italia la sua competenza e la sua professionalità, puntando inizialmente sui grandi impianti e aprendosi al mondo agricolo, senza trascurare le necessità delle utenze domestiche.
SORVEGLIANZA E MONITORAGGIO DI GRANDI IMPIANTI Nel mondo delle energie alternative si fa sempre più pressante l’esigenza di una gestione accurata della sicurezza e del telecontrollo degli impianti, soprattutto quando si parla di grandi sistemi fotovoltaici, apparati complessi e dotati di ricercata tecnologia, ma caratterizzati tuttavia, troppo spesso, da uno scarso presidio. Sulla scia di un percorso che ha visto via via consolidare la sua posizione nel settore fotovoltaico, ESPE ha individuato a tal proposito l’opportunità di far fronte a queste importanti necessità, fondando ESPE Control, società che si occupa della gestione professionale e specialistica della sicurezza e della funzionalità di qualsiasi tipo di impianto. La nuova realtà mette in campo le competenze e il know how risultato di una trentennale esperienza maturata dal Gruppo nel comparto energetico e uno staff di professionisti della sicurezza con ventennale esperienza specifica, che si traducono in un’offerta completa comprendente tecnologie e architetture di
trasmissione satellitare all’avanguardia, sofisticati software e attività di service specializzate, il tutto finalizzato alla supervisione e al telecontrollo da remoto degli impianti 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno. Punto nevralgico e cuore del
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coordinamento di tutte le operazioni è un’unica sala tecnico/operativa, situata presso la sede ESPE di San Pietro in Gu (PD), nella quale convergono tutti i dati e le informazioni utili allo svolgimento di attività di assoluta qualità ed efficienza.
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BRANDONI SOLARE: CRESCE LA PRODUZIONE DI MODULI FOTOVOLTAICI Dal mese di giugno 2010, Brandoni Solare, azienda marchigiana produttrice di moduli fotovoltaici a Castelfidardo (AN) entrata nel mercato delle energie rinnovabili nel 2007, ha ampliato la sua linea di produzione.
La capacità produttiva originariamente predisposta per realizzare 20 MW/annui è stata ampliata per raggiungere i 40 MW, uno sviluppo notevole per un’azienda ancora giovane.
La linea di produzione a ingegnerizzazione tedesca è in grado di raddoppiare il numero di moduli giornalmente assemblati durante tutto il ciclo di lavoro che si estende sulle 24 ore. Dal mese di maggio, la società è diventata membro ufficiale del PV Cycle, l’Associazione internazionale che raccoglie un gruppo di aziende – attive nella produzione del settore fotovoltaico – che hanno deciso di impegnarsi per realizzare un programma di recupero e riciclo dei moduli fotovoltaici a conclusione del loro ciclo di vita. Entro il 2015, la maggior parte dei moduli fotovoltaici attualmente in uso concluderanno il loro ciclo di vita; in quel momento il PV Cycle sarà in grado di attuare un processo di smaltimento finanziato dai produttori stessi del fotovoltaico, in coerenza con gli obiettivi di responsabilità e, soprattutto, in modo assolutamente gratuito per l’utente finale.
A MILANO, IMQ S’ILLUMINA DI LED L’Istituto Italiano del Marchio di Qualità sarà quest’anno tra gli sponsor tecnici della seconda edizione di LED, Light Exhibition Design, la manifestazione organizzata dal Comune di Milano e dedicata alla luce e al design. L’evento culminerà a dicembre, quando i progetti di luce di noti designer del calibro di Ingo Maurer, Piero Castiglioni, Carlotta De Bevilacqua, e quelli dei giovani vincitori del LED Award, verranno realizzati in diversi
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punti della città, illuminando spazi pubblici e aree verdi. Intento della manifestazione, infatti, è anche quello di guidare i cittadini verso una nuova visione delle aree urbane e contribuire a educarli al rispetto e alla convivenza con il verde pubblico. Non a caso, la manifestazione s’inserisce in un piano di ecosostenibilità dell’Assessorato all’Arredo Decoro Urbano e Verde di Milano, città che, facendosi promotrice della filosofia
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green, è riuscita a ridurre i consumi energetici, passando da 1.424 kWh del 2008 a 360 kWh del 2009. In qualità di sponsor tecnico, l’Istituto Italiano del Marchio di Qualità contribuirà a promuovere il Festival, sostenendo i principi promossi dall’evento: innovazione, risparmio energetico, sostenibilità ambientale. Valori per i quali IMQ lavora da tempo a fianco delle principali aziende in Italia e nel mondo.
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CAMBIO AI VERTICI IN ELETTRONICA SANTERNO
Cristina Marani, Chief Operating Officer di Elettronica Santerno
Tra le poche figure femminili che ricoprono in Italia il ruolo strategico di Chief Operating Officer c’è anche Cristina Marani. Elettronica Santerno, società del gruppo Carraro, protagonista da oltre quattro decenni nel mercato dell’automazione e dei sistemi per le energie rinno-
vabili, l’ha appena nominata COO. 40 anni, laureata in Ingegneria elettronica, Cristina Marani è entrata in Elettronica Santerno nel 1997 nel dipartimento Ricerca e Sviluppo per passare, poi, nel 2001 in GSG International. Nel 2007 torna in Elettronica Santerno per ricoprire il ruolo di Supply Chain Manager e poi di Manufacturing Manager. Nel nuovo incarico avrà la responsabilità di coordinare e supportare le attività strategiche e di supervisionare le aree manufacturing, acquisti, project management, qualità e IT.
DIESEL SCEGLIE SOLAR INTEGRATED Nota casa di abbigliamento con punti vendita in tutto il mondo, Diesel ha scelto il film sottile flessibile Uni-Solar, prodotto dall’azienda statunitense United Solar Ovonic, per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 198 kWp installato sul tetto della
nuova sede aziendale sita a Breganze (VI). Il progetto è stato realizzato da Solar Integrated Technologies (SIT), controllata del Gruppo United Solar Ovoni, che ha svolto il ruolo di EPC contractor, oltre ad occuparsi della supervisione e del coordinamento
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dell’intera installazione. La soluzione SolarRoof applicata è il frutto dell’integrazione tra le speciali membrane fornite da SIT ed i laminati fotovoltaici Uni-Solar. Un sistema che, grazie al doppio strato protettivo, permette la completa impermeabilizzazione del tetto. La soluzione è stata scelta per le sue caratteristiche di leggerezza, flessibilità, affidabilità e durevolezza, che hanno permesso di dar vita a un impianto completamente integrato con la particolare architettura dell’edificio, oltre a garantire un più rapido ritorno sull’investimento, con l’opportunità per Diesel di ridurre i propri consumi di energia senza impattare sulla struttura architettonica dello stabile. La nuova sede di Diesel a Breganze è, infatti, un edificio dal design contemporaneo, con ottime prestazioni energetiche, progettato all’origine secondo una filosofia volta a ridurne i consumi energetici.
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Mercato
Il fotovoltaico traina la ripresa L’innovazione cambia il magazzino La parola al distributore Carlo Ercolanoni, titolare della DISMEP di Perugia Oltre mille punti vendita coinvolti nel sondaggio che il portale Internet MercatoTotale.it lancia su tutta l’Italia alla fine di ogni mese. Via e-mail, i responsabili di ogni punto vendita possono dire come è andata nel mese appena concluso, in relazione allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo mese a commentare i dati italiani è Carlo Ercolanoni, Amministratore della DISMEP di Perugia: la sua azienda distribuisce in tutta l’Umbria. «C’è stato un leggero miglioramento rispetto a settembre 2009», spiega Ercolanoni, «ma bisogna tenere presente alcuni fattori che incidono notevolmente. Mi riferisco prima di tutto al fotovoltaico, che attualmente sta trainando l’economia del mercato elettrico. Esaminando i numeri, togliendo il fotovoltaico, non sono sicuro che i dati sarebbero superiori a quelli del 2009. Insomma, l’indotto del fotovoltaico ha consentito di recuperare parecchie posizioni. Se analizziamo, però, tutto il resto del materiale, dal “civile” ai cavi (e altro) dobbiamo ammettere che probabilmente siamo molto penalizzati, addirittura rispetto al 2009». Uno degli argomenti più dolenti, nei discorsi tra distributori, è la regolarità dei pagamenti. Come la giudicate in Umbria? «È una piaga sociale», sbotta Ercolanoni, «è ovvio che in questo momento non abbiamo grosse perdite, però dilazioni
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di pagamento ce ne sono parecchie. E poi ci sono gli insoluti. Direi comunque che questo dato, in settembre, è stato stabile, mentre in agosto era stato, purtroppo, significativo». Torniamo al fotovoltaico. L’amministratore della Dismep ha delle spiegazioni in più da dare: «Nella fase finale dell’anno presenta un mercato molto dopato dagli incentivi che il prossimo anno scenderanno di qualche punto. Comunque il trend positivo è destinato a continuare per i prossimi due anni. Ci siamo adattati a questa novità, supportando tutto quel che ci sta intorno. Abbiamo dovuto soprattutto qualificare il personale e nella nostra azienda abbiamo dedicato un paio di venditori al cliente che si approccia chiedendo informazioni sia sull’installazione che sul “conto energia”. Nel nostro business complessivo, il fotovoltaico vale circa il 6÷7 per cento: una percentuale significativa e in crescita». Argomento evergreen sono invece i cavi: «Vanno bene perché ci sono aumenti considerevoli nei prezzi. Ovviamente per noi si tratta di un segmento di mercato sempre molto interessante e significativo». In settembre poi, ha segnalato risultati molto positivi la videosorveglianza e sicurezza. «Rappresentano un mercato in forte espansione perché tutti hanno bisogno di controllare capannoni, magazzini, negozi e altre zone dove si svolge attività». A proposito, concludendo, dopo la
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fase più acuta della crisi, come si presenta oggi il vostro magazzino? «Sono state leggermente ridotte le scorte, sono stati tolti i prodotti obsoleti, si lavora con altri soprattutto ad alta tecnologia. Sia chiaro, non ci sono spazi vuoti, ci sono stati avvicendamenti con novità molto interessanti». Dunque un settembre che sembra riconciliare i commercianti con il business.
Carlo Ercolanoni, titolare della DISMEP di Perugia
Se dovessimo esprimere una sensazione, quale sarebbe quella del titolare della DISMEP? «Mi ritengo abbastanza soddisfatto e sono ottimista per il futuro. Sia chiaro, anche il 2011 sarà un anno di sofferenza, ma forse l’ultimo: dal 2012 si tornerà a sorridere».
Mercato
Gamma sempre più vasta, prezzo sempre più competitivo Il segreto del boom del TVCC La parola alla produzione: Mauro Zampiron, product manager TVCC di Elvox La migliore prestazione settembrina, secondo i distributori è quella del segmento videosorveglianza e sicurezza. Per il 54 per cento degli intervistati c’è stata una crescita, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e poi va detto che a questa cifra, che costituisce già una maggioranza assoluta, occorre aggiungere quel 27 per cento di commercianti che ha visto confermate le prestazioni.
Mauro Zampiron, product manager TVCC di Elvox
Abbiamo chiesto conferma di questa tendenza a Mauro Zampiron, product manager TVCC di Elvox, grande esperto e ottimo conoscitore di tutti gli aspetti tecnici di questo settore. Da lui sono arrivate solo conferme: «Anche per Elvox, settembre è stato un mese decisamente positivo per il settore TVCC;
va, inoltre, segnalato che da inizio anno il trend positivo del TVCC è una costante, forse merito dell’attuazione di un piano più generale di rilancio delle famiglie di prodotto diverse dalla videocitofonia. Ci aspettiamo che questa tendenza possa continuare, ma ciò dipenderà molto dalle nostre azioni di sostegno». Un risultato positivo, di questi tempi, merita attenta analisi. Come si spiega la performance in casa Elvox? «Le ragioni di questa crescita nel settore TVCC possono essere ricercate in diversi fattori: la capacità dei produttori di offrire una sempre più completa gamma di articoli, la disponibilità di soluzioni TVCC ad un prezzo competitivo e dalle interessanti caratteristiche tecniche, l’interesse, anche di installatori non specializzati in TVCC, a proporre sistemi di videosorveglianza e, non da ultimo, come sappiamo, una maggior sensibilità all’argomento sicurezza, domestica e pubblica». Oggi vendere non è più un’azione elementare come un tempo. Chiediamo allora a Mauro Zampiron se ci sono state azioni da parte dei distributori o dei fornitori che hanno facilitato questo successo. «L’avvicinamento alla progettazione di impianti TVCC, talvolta ritenuti, in passato, non alla stessa portata, per esempio, di un impianto Videocitofonia, può senz’altro aver contribuito all’allargamento della base della richiesta. Il vantaggio di distribuire il prodotto attraverso il canale dei grossisti di materiale elettrico ha permesso
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di poter contare, oltre che su organizzazioni tecnico commerciali capillari sul territorio, anche sulla competizione tra più produttori». Naturalmente esistono anche fattori esterni che condizionano la fortuna di qualsiasi prodotto (eccezion fatta per il cavo). Quali hanno influenzato questo segmento di mercato? «Forse l’emergenza criminalità è un dato così ripetuto che non fa più notizia. Quindi, fuori dall’emergenza, è il vissuto quotidiano che conta, per il quale ognuno ricerca il massimo che può ottenere dalla tecnologia: sicurezza, comfort, risparmio. E l’investimento economico ad oggi necessario è alla portata di molti». Guardiamo al futuro: durerà? «Ci auguriamo che questo trend possa proseguire e che i nostri continui investimenti possano essere ripagati in fidelizzazione e fiducia nelle nostre proposte, con apprezzamento del nostro supporto tecnico commerciale. Esperti nella progettazione di impianti TVCC rimangono sempre a disposizione per consulenza, anche telefonica, per seguire le fasi di preventivazione e messa in funzione dell’impianto». Chiudiamo dando un’occhiata in casa Elvox. Come va? «Oltre alle attività di sostegno alle vendite con adeguata formazione e iniziative Marketing Commerciali, Elvox riserva una nuova importante novità che verrà presentata, in occasione di Fiera Sicurezza 2010. L’invito agli interessati è di far visita al nostro stand, condivideremo un importante balzo in avanti di Elvox nel settore TVCC».
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Federazione
Un’opportunità da non perdere All’assemblea dei distributori, Giampaolo Ferrari indicherà la strada perchè i grossisti marcino coesi nella stessa direzione. Ai produttori chiederà statistiche sulle vendite e rispetto della filiera. Sarà eletto il Direttivo e votato il Presidente Presidente Ferrari, tra qualche giorno si chiuderà una tappa fondamentale del processo di rifondazione della FME. Quali sono i suoi pensieri in questo momento? «Tutti i cambiamenti destano preoccupazioni; è nel DNA della gente essere scettici dopo le rivoluzioni. Per essere vincente, il processo che abbiamo avviato deve convincere chiunque. Fino al sette maggio si erano registrate voci fuori dal coro. Ma da quel giorno tutti si sono dimostrati convinti della bontà del progetto. Nessuno è stato contrario alla necessità di andare avanti insieme, più convinti e più coesi. Ha giocato a nostro favore la formazione delle Associazioni Regionali. E proprio per questo, passerà la linea che un rappresentante di ogni “Regionale” farà parte del Direttivo».
ste regioni si uniranno tra loro oppure si aggregheranno ad altre in virtù del fatto che molte aziende presenti sul territorio hanno sedi altrove». Tutto questo rallenterà la formazione dell’esecutivo? “No, sarà operativo subito. I rappresentanti regionali si uniranno in seguito, man mano che le Associazioni si formeranno».
Pensa che possano spuntare candidature alternative? «Avrei confidato di sì. Perché preferisco avere un’opposizione attiva e presente che non una contestazione fine a se stessa, da fuori. E credo che a questa interpretazione, con grande disponibilità, siano infine arrivati anche coloro che non erano d’accordo in precedenza. Il dibattito è fondamentale».
Da chi sarà formato il Direttivo? «Da un numero – tra cinque e sette – di consiglieri eletti dall’Assemblea, oltre un delegato per ogni Associazione Regionale. I primi formeranno il Comitato Esecutivo». Com’è, attualmente, la situazione delle Assemblee Regionali. Cioè quali sono formate e quali no? «Per quanto riguarda le regioni di maggior peso, mancano ancora Triveneto ed Emilia. Manca anche la Calabria, mentre in Sardegna siamo in via di formazione. In Puglia siamo alla definizione dei dettagli. È complicata la situazione di Marche e Abruzzo, dove non è ancora chiaro se que-
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Di questo non tutti forse sono al corrente. Si ricandiderà? «L’ultima volta dissi che avrei gradito altri candidati, anche se in questa fase di rodaggio è importante la continuità. Perché i tempi della rivoluzione, che sembrava dovessero essere brevi, in realtà non lo sono stati. A me non sarebbe dispiaciuto restare fino alla fine del mio mandato naturale, ossia fino a luglio dell’anno prossimo. Anche perchè il peso della Federazione si somma a quello della mia azienda e non è poco. All’ultima riunione ho espresso questo pensiero. Però il gruppo di lavoro formato da una ventina di imprenditori è sembrato orientato verso una mia nomina anche per i prossimi tre anni».
Giampaolo Ferrari, Presidente della FME
E il Presidente? «Si farà l’elezione diretta. Io ed il Consiglio ci presenteremo all’Assemblea dimissionari».
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A proposito dell’opposizione, le propongo un argomento molto di moda: il proliferare delle fiere. Che ne pensa? «Le singole imprese cercano ogni strada per fare business. La fiera organizzata in un certo modo, costa ad una azienda ben oltre le risorse che vengono date dai for-
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Federazione nitori. A questo punto sta nell’intelligenza dei fornitori valutare se è il caso di intervenire economicamente sul singolo evento. Dunque, una fiera deve essere portatrice di novità e momento di aggregazione». A qualcuno, però, danno fastidio le promozioni che iniziano prima della fiera e proseguono dopo... «Sì, ma questi signori, allora, dovrebbero prendersela anche con i volantini di promozione, con i viaggi a punti, con tutti i gadget che si ottengono con il raggiungimento dei fatturati: anche queste sono promozioni che perdurano nel tempo. Che dire del fornitore che va sul cliente con condizioni esasperate? Noi non siamo in grado di essere competitivi, ci difendiamo come possiamo; e lo fanno tutti i consorzi. Le fiere non necessariamente squilibrano il mercato. Se il produttore vuole impegnarsi in sconti, promozioni e altro nei confronti di un distributore è liberissimo di farlo, l’importante è che ci sia coerenza di comportamento. Io penso comunque sempre, e lo ribadirò all’Assemblea del 21 ottobre, che sia fondamentale e indiscutibile il rispetto dei ruoli. Se poi di fiere ce ne sono molte o poche spetterà ai fornitori decidere come impegnarsi». Parliamo anche dell’annunciata fiera nazionale a Rho, il prossimo anno. In fondo le fiere territoriali sono nate in sua assenza... «Come Federazione noi spingiamo perché il progetto di fiera diventi una realtà importante a livello italiano. Le fiere locali non toglieranno nulla all’evento nazionale, finora hanno colmato un vuoto. Non ci sarà sovrapposizione. La fiera nazionale avrà un ruolo istituzionale: ad esempio, per la tutela dei posti di lavoro, per fare il punto della situazione del settore, per un confronto culturale all’interno della filiera. Sarà un momento straordinario per sedersi intorno ad un tavolo e guardarsi in faccia. Non deve essere un momento commerciale». Che fare, perché non si ripeta il fallimento di Intel? «Intel fallì nel momento in cui le multinazionali girarono i tacchi e se ne andarono.
Per ricominciare bisogna essere capaci di creare qualcosa che interessi gli installatori. Io dico: è ora di finirla con gli stand che costano centinaia di migliaia di euro. Basta con le gare a chi fa lo stand più bello o più profumato o più grande o con più hostess. Mi piacerebbe che l’organizzazione ponesse un freno alla metratura degli stand. Da parte nostra potremo concorrere organizzando eventi interni alla fiera. Lo stesso faranno gli installatori, i progettisti, gli architetti. E poi condivido il pensiero del Cavalier Bosatelli quando dice che bisogna tutelare il Made in Italy». Torniamo a parlare di FME. Secondo Lei che percentuale di mercato rappresentate? «Al momento valiamo quel che eravamo in epoca di consorzi: tra il 75 e l’80 per cento del mercato». Una curiosità: MC Elettrici entrerà? “Al momento ha dato grande disponibilità. E sarebbe importante perchè ha una forza di quasi 200 aziende». E, invece, attualmente quanti siete? «150, come prima, e con un forte interesse ad entrare per MC Elettrici». Allo stato attuale, si sente Presidente della maggioranza del mercato? «Direi di sì. Poi dipenderà da noi: se funzioneremo bene, gli iscritti saranno tanti ed aumenteranno. Fondamentale sarà il ruolo delle Associazioni Regionali». Una critica: non le pare che la Federazione sia poco strutturata? «È vero, lavoreremo anche in questo senso. Piano piano cresceremo, ma già adesso abbiamo il vantaggio che tutta la parte legale e di consulenza ce la cura, a pagamento, Confcommercio». Che cosa si augura per il 21 ottobre? «Prima di tutto che venga tanta gente. E che sia compatta. Dovremo parlare dello sviluppo delle Regionali e dello sviluppo di Metel. E poi butteremo sul piatto la nostra voglia di fare i listini.
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Cioè non avere i listini dei fornitori, ma quelli della distribuzione. Loro dicano quanto costa il prodotto e noi stabiliremo il prezzo. Credo che qualcuno digerirà male questa proposta». Dunque farà un’altra provocazione? «Anche l’altra volta, quando parlai ai produttori del rispetto della filiera, qualche associato storse il naso. Poi capirono che avevo ragione». A proposito: e le statistiche? «Noi speriamo che, finalmente, anche l’industria dia le sue. Per ora l’Infragruppi è un’azione unilaterale che noi distributori mettiamo a disposizione, gratuitamente, anche dei produttori. D’ora in poi vorremo qualcosa di ritorno. Altrimenti interromperemo le comunicazioni. Perché vogliamo capire, per regione e per provincia, la differenza tra la loro penetrazione e la nostra». Mi pare che lei stia preparando un’altra guerra: ha l’esercito alle spalle? «Da luglio in poi ho incontrato solo interlocutori molto motivati. Ci sono aspettative e c’è effervescenza. Visto che parla di guerre, dirò che è ora di finire di farcele tra noi distributori, favorendo così i fornitori». Ammettiamo che il 21 ottobre fili tutto liscio. Che succederà dal giorno dopo? «Dovremo organizzarci, ristrutturarci a partire dagli uffici; darci un assetto con un coinvolgimento diverso, anche per chi lavora nel Consiglio. Cioè una distribuzione di responsabilità operative. Le “Regionali” comunque ci garantiranno una migliore copertura del territorio». Concludiamo come abbiamo iniziato. Con le sue sensazioni... «Sono molto contento, dopo qualche momento difficile nei primi sei mesi. C’è la nuova Federazione, che è un’opportunità che non si può perdere. Bisogna però cominciare a vederla con una mentalità associazionistica». Giancarlo Emanuel
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Distribuzione
Unità tra Agenti ARAME ed FME per uscire insieme dalla crisi Il Presidente, Antonio Franceschi, annuncia benefici per la categoria con il protocollo sulla suddivisione dei fatturati di zona. All’assemblea del 21 ottobre chiederà il riconoscimento, ufficiale, del valore strategico delle “agenzie di rappresentanza” Da tempo si parla di un protocollo d’intesa ANIE/ARAME/FME sulla suddivisione dei fatturati di zona. A che punto siete? «È a buon punto; un’intesa di massima è già stata raggiunta, anche se manca ancora la sottoscrizione definitiva di ANIE». Quali benefici darà alla categoria degli agenti e alla filiera? «Da questo accordo, atteso da molto e forse troppo tempo, ci aspettiamo notevoli benefici per tutta la filiera, non solo quindi un più corretto e giusto riconoscimento economico per noi, ma soprattutto un più sereno coinvolgimento delle Agenzie di rappresentanza nel presidio del territorio loro affidato e, quindi, una sempre più corretta e trasparente politica commerciale».
necessità di lavorare insieme nella filiera per uscire dalla crisi. Che cosa vi aspettate? «L’evoluzione in atto ci impone un attento e concreto sviluppo delle strategie più idonee ad affrontare la crisi, in un mercato sempre più complesso ed esigente. Siamo, insieme, alla ricerca di una collaborazione, a volte legittimamente competitiva, ancora più stretta fra distri-
Che farete con i dati che la distribuzione s’impegna a fornirvi? «Potremo finalmente, in accordo con le nostre mandanti, determinare budget più realistici e verificabili». L’evento del 21 Ottobre, con il professor Andrea Lanza dell’Università Bocconi e con la FME, nasce dalla
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Antonio Franceschi, Presidente di ARAME
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buzione ed intermediazione, ma ci aspettiamo anche il riconoscimento, ufficiale, del valore strategico delle “agenzie di rappresentanza”. La produzione sta trasferendo a loro molte attività, in termini di competenze e uomini; e ciò provoca un aumento preoccupante dei nostri costi. L’agenzia è sempre più spesso il vero ufficio commerciale delle aziende che rappresenta, con il compito – ma non solo
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Distribuzione – di trasferire innovazione e tecnologia sia alla distribuzione, sia agli installatori, ai prescrittori ed agli utilizzatori finali». Oltre a rafforzare lo spirito associativo, quali altri fattori possono dare un valore aggiunto per uscire dalla crisi meglio e più in fretta? «Unità d’intenti, lavorare insieme, un confronto costante a livello nazionale e, soprattutto, fra le Associazioni Regionali ARAME e le già costituite e costituende Associazioni Regionali FME. Attenzione, la filiera è molto lunga e senza unità di intenti, senza la condivisione, su un percorso strategico definito, si rischia il caos più totale». Lo scorso anno, nella tavola rotonda tra ARAME, FME, Installatori e Prescrittori, ci fu l’invito ad evitare il confronto soltanto sul come dividere una “torta” che la crisi ha reso ancora più piccola. Che cosa occorre fare in più? «Lavorare insieme, per aumentare le dimensioni della “torta”, nella ricerca di nuovi prodotti, anche in settori limitrofi; e con l’obiettivo di incanalare correttamente, nella filiera, prodotti che oggi percorrono strade diverse». Parliamo di ARAME come Associazione. Che cosa ha fatto nell’ultimo anno? «Ricordo la tavola rotonda di Torino, che ho appena citato, ma anche il grande lavoro sul territorio che ha visto impegnato il nostro Consiglio Direttivo per rafforzare, in tutto il nostro mondo, lo spirito associativo». E per il futuro? «Stiamo rinnovando il nostro sito www. arame.it, che sarà non solo bello, ma anche pratico ed efficiente; stiamo rinnovando ed aggiornando lo Statuto, organizzando corsi di formazione (in collaborazione con lo SDA Bocconi), per i titolari di agenzia e per i loro collaboratori, ma soprattutto proponiamo incontri a livello regionale con i distributori». Uno dei vostri riferimenti, la FME, diventa Associazione di aziende: che cosa può cambiare per voi? “Può cambiare molto perché, a mio avviso, questo faciliterà il dialogo, un dialogo costruttivo fra imprenditori/professionisti».
Home Page del sito ARAME
La FME che chiede ai produttori di rispettare la filiera, secondo voi fa una battaglia giusta, sbagliata od impossibile? «Data la mia posizione, la risposta non è facile; posso però affermare che la stragrande maggioranza delle agenzie associate in ARAME rispetta, con convinzione, la filiera e che con i distributori ha un rapporto trasparente, anche quando è inevitabilmente competitivo. È questa, comunque, una domanda che, forse, andrebbe più correttamente posta alle filiali dirette della produzione». Fiere locali e fiera nazionale. Che cosa è più funzionale a voi, quali sono i pregi ed i difetti? «Le fiere sono, comunque, per noi momenti di aggregazione sempre utili ed interessanti, ma ci dobbiamo anche rendere conto che un’eccessiva proliferazione di queste manifestazioni può, per le nostre mandanti, trasformarsi in un impegno ingestibile ed economicamente insostenibile. Sono del parere che le fiere locali e la fiera nazionale siano momenti e realtà diverse e che, se ben gestite, possano convivere. Ma andranno coordinate, evitando sovrapposizioni, tenendo anche conto del calendario delle fiere internazionali». L’affacciarsi di nuovi prodotti e di nuove aziende (ad esempio, per il fotovoltai-
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co) scompagina equilibri che si erano ormai consolidati nel corso degli anni? «No, sono invece utili a favorire l’aumento di quella “torta” che prima ho citato, purché si tratti di aziende serie, con prodotti certificati e sicuri. Per il fotovoltaico mi sembra però che, ancora, non vi sia sufficiente chiarezza e determinazione nella scelta del canale distributivo». I distributori lamentano l’impennata degli insoluti. Che riflesso ha questo sulla vostra attività? «Hanno ragione e qui devo riconoscere che, quasi sempre, fanno fronte a questa, mi auguro momentanea, difficoltà, con i loro mezzi e per questo motivo, sulla nostra attività, il riflesso è ancora marginale. La causa credo che sia principalmente da addebitare allo scarso supporto del sistema creditizio verso le PMI». Come giudicate, infine, il vostro rapporto attuale con il canale della distribuzione? «È un rapporto storico, che in alcuni momenti ha dovuto superare anche difficoltà ed incomprensioni. Oggi c’è la presa d’atto da entrambe le parti – e l’evento del 21 ottobre lo dimostra – che è indispensabile lavorare insieme, con obiettivi comuni. Un ottimo auspicio per superare insieme più velocemente la crisi che stiamo attraversando». Giancarlo Emanuel
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Metel sempre più adulto: novità e attenzione ai nuovi mercati Giorgio Casanova svela ciò che presenterà il 20 ottobre. Dal trentunesimo piano del Pirellone arricchirà di optional l’offerta, ma soprattutto guarderà lontano: la sua creatura può espandersi L’appuntamento è per il 20 ottobre (ore 17:00): l’Evento Metel questa volta chiama a raccolta il mercato elettrico nella sede della Regione Lombardia. Al trentunesimo piano del Pirellone. Giorgio Casanova, Direttore commerciale di Metel ci racconta cosa succederà. «È l’evento numero sette ed è nostra consuetudine farlo in autunno, pro-
prio perché ci sono novità da presentare, ma è anche l’occasione per fare il punto della situazione. E poi il Politecnico di Milano, con il quale collaboriamo da anni, ci presenta i dati inconfutabili di quanto sia vera l’efficienza della dematerializzazione con i nostri servizi. Noi contiamo su una verità: sul costo tradizionale del ciclo dell’ordine si può passare da 59 a 10 euro lavorando a pieno con Metel. Se moltiplichiamo il risparmio con i documenti che scambia un’azienda, diventa inevitabile esplorare, installare e fare propria questa metodologia di dialogo tra organizzazioni e computer». Che cosa è successo nell’ultimo anno? «Gli ultimi anni di studio ci hanno permesso di rendere operative alcune idee importanti. Ora la nuova piattaforma Metel Web EDI è di nostra proprietà al cento per cento, su questo basiamo tutte le nostre attività».
Giorgio Casanova, Direttore commerciale di Metel
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Questa novità compie un anno! «È stata lanciata nel maggio dello scorso anno e nel 2010 è entrata totalmente a regime. Nel week end del
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21 di maggio c’è stata la migrazione globale di tutti i nostri clienti: un successo! Non si è manifestata alcuna problematica nella migrazione, ma fin da subito i nostri clienti hanno potuto usufruire di tutti i vantaggi derivanti dall’utilizzo della nuova piattaforma. I miglioramenti vanno in due direzioni: facilitare ancora di più il dialogo tra i software gestionali delle aziende e migliorare la qualità dei dati che sono scambiati. Tra le diverse migliorie posso dire che abbiamo introdotto il Sintaxcheck, che permette di analizzare i documenti e, laddove sono omessi campi obbligatori, partono gli alert al mittente e al destinatario. C’era poi l’esigenza sentitissima di avere una “anagrafica” concreta dei punti consegna. Ora è possibile, per ogni azienda, inserire i propri punti consegna codificati, una novità che di fatto azzera tutti i problemi legati alla consegna della merce. Questo processo, finora, era gestito attraverso fax, telefonate aggiornamenti di database comunicati, e-mail. Oggi è possibile, sulla nostra piattaforma, inserire tutti i punti consegna e renderli disponibili ai propri partner. Si ha la certezza che quel
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Distribuzione luogo è codificato e che ogni variazione o novità sarà gestita dalla fonte, in modo da evitare faticosi aggiornamenti».
menti nella forma più conveniente al destinatario». E poi c’è il BIOM agente… «È un servizio dedicato agli agenti. Si può utilizzare come “sales force automation”. Quindi anche le mandanti che vogliono collegare le proprie agenzie con i clienti. Il vantaggio che dà BIOM agente è che tutto ciò che viene strutturato sul Web finisce per diventare standard Metel e, quindi, può essere canalizzato nella stessa procedura di controllo, ottimizzando le risorse che servono sia per l’EDI classico, sia per l’acquisizione degli ordini».
E la certificazione on line della fattura? «La lista delle novità è lunga, ma non posso non parlare proprio della certificazione on line della fattura, il documento più complesso, poiché conclusivo, per un ciclo che parte dal listino. Questo servizio darà una svolta decisiva alla qualità dei dati, con la possibilità di perfezionare la riconciliazione dall’ordine alla fattura». Ora siete perfetti? «Vogliamo sempre andare in profondità, com’è nel nostro stile, verso le esigenze dei nostri clienti». Parliamo ora del formato privato! «Altra novità! Abbiamo la possibilità, su questa piattaforma, di scambiare documenti non solo in standard Metel, ma anche con un formato che è concordato tra un mittente e un destinatario. Tra di loro si mettono d’accordo e possono scambiarsi il documento attraverso un canale sicuro, riservato, che notarizza le informazioni e che, quindi, è inconfutabile. Noi, come un notaio, prendiamo le informazioni e le mettiamo a disposizione dei destinatari. È un servizio in più rispetto all’EDI tradizionale. Di conseguenza siamo aperti ad altri tipi di filiere con altri standard e altre necessità». Perché questa novità? «Abbiamo continue richieste in due direzioni. La prima è la profondità verso i clienti dei grossisti e quindi in ampiezza, per collegare filiere che sono limitrofe a quelle del materiale elettrico: dalla ferramenta al materiale di fissaggio, agli abiti da lavoro, all’elettronica di consumo. E anche Associazioni di categoria si stanno interessando a noi. Ad esempio, la federazione nazionale distribuzione industriale».
Sergio Bevilacqua,EDI key account
Serve anche per chi lavora con l’estero? «Sì, siamo collegati con tutte le reti VAN mondiali, abbiamo clienti che hanno stabilimenti che lavorano con clienti e fornitori che sono in Sud America, Stati Uniti, Gran Bretagna. Si tratta di un nostro punto qualificante, che potrebbe avere un grande sviluppo». Motore di tutto questo è il sistema BIOM? «La nuova piattaforma Metel è collegata con il nostro sistema BIOM ed è un grande successo. Nel momento in cui abbiamo fatto la migrazione, quattordici aziende hanno aderito al sistema. È una specie di traduttore universale che permette di ricevere un’informazione, di trasformarla e indirizzarla ad un destinatario nella forma desiderata. Se un destinatario desidera avere lo stesso documento in PDF o in posta elettronica, lo può avere. Il BIOM si è rivelato comodo per alcuni clienti che utilizzano SAP; BIOM è stato implementato come interfaccia universale: una volta impostate le informazioni di base, è il sistema che invia i docu-
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In rampa di lancio c’è poi Metel WEDA... «Il Metel Web Electronic Data Archiving (WEDA) è la conservazione sostitutiva a norma dei documenti. È un ulteriore servizio sulla piattaforma, che stiamo rilasciando e che ci permetterà di avere anche in questo caso un prodotto di nostra proprietà che sfrutteremo per la conservazione sostitutiva. Per quanto riguarda la gestione e l’organizzazione del flusso dei documenti, sarà completamente gestito da Metel». ...e il Metel Ticketing! «Con oltre 670 clienti, voglio mantenere alto il livello qualitativo del nostro help desk. Abbiamo il problema di rispondere immediatamente a quesiti sui servizi e sui manuali Metel. Ci sono alcune situazioni nelle quali non è possibile dare una risposta immediata, perché ci sono diverse parti coinvolte. Ad esempio, in tema di qualità di un documento. Questo mezzo tecnico ci servirà per dialogare in maniera efficace con le parti interessate. Sarà un servizio completamente sul Web, che aumenterà la qualità dei dati, la velocità nelle risposte e ci fornirà indicazioni su come migliorare i nostri servizi». Siete una fucina di idee in continua evoluzione? «Ogni giorno il nostro ruolo è quello
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Distribuzione continuamente. Stiamo elaborando un piano di comunicazione oltre che di sviluppo dei servizi in maniera ordinata per ottenere e gestire una crescita che risponda sempre alle esigenze dei nostri clienti». È il momento, allora, di dire quali sono i vostri numeri attuali. «Nel 2008 avevamo 645 utenti, nel 2009 erano 671, quest’anno ne abbiamo aggiunti 31. Al netto di fusioni e incorporazioni, che comunque nel nostro settore stanno aumentando. Il traffico dei documenti EDI è passato dai 4,9 milioni del 2008, al 5,6 del 2009, agli oltre 6 milioni previsti per il 2010. Siamo quindi in continua e costante crescita. Ovviamente non possiamo più avere i tassi d’aumento del 25÷30 per cento che avevamo in passato, comunque cresciamo. E potremo fare meglio proprio con i nuovi servizi che stiamo cercando di mettere in piedi per essere più vicini alle necessità del cliente». Oltre ai numeri, pensate anche alla cultura che diffondete? «Ci puntiamo tantissimo e il rapporto che abbiamo con il Politecnico lo spiega. Ci teniamo, perché sappiamo che l’uso di Metel è anche una questione di mentalità e non solo di cultura. Importante è il change management, cioè ogni manager deve avere il coraggio di rimettere in discussione procedure e organizzazione del lavoro che sono a volte consolidati, ma inefficienti».
L’Evento Metel si terrà quest’anno il 20 ottobre nella sede della Regione Lombardia
di rilevare le esigenze e le problematiche presentateci dai clienti e trasformarle con un linguaggio comune in opportunità di efficienza e risparmio. Questo grazie ad un gruppo di persone appassionate di questa materia. Tutte le idee sono condivise con il C.d.A. e il comitato tecnico. Il gruppo di Metel sta crescendo in tutti i sensi».
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Torniamo all’Evento. Presenterete novità, ma quali sono i tempi entro i quali saranno attive? «Entro l’anno 2010 vorrei rilasciare tutti i nuovi servizi e comunicarli in modo strutturato al mercato. Essendo cresciuti per numero di utenti, dobbiamo organizzare bene il nostro sistema di copertura delle necessità dei clienti, che stanno aumentando
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Grandi alleati del vostro lavoro sono i consorzi... «Sì, sono impegnati, ma vorremmo fare di più. All’interno dello stesso consorzio ci sono aziende che adottano Metel all’80 per cento e altre solo al 20». Quale è la vostra incidenza sui grossisti? «Ne abbiamo, come, utenti circa 170. E con loro gestiamo la gran parte del fatturato del settore. A mio avviso equivalgono a circa l’80 per cento
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Metel Comunica: riepilogo servizi
Ma non sarà che per i big Metel è utile e per i piccoli è costoso? «Anche in una piccola azienda, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, si sviluppano vantaggi concreti dall’uso di Metel. È dimostrato numericamente che i vantaggi ci sono, che si tratti di un documento o di dieci al mese. E comunque, anche a parità di costo nel confronto fra Metel e l’operatore manuale, bisogna tenere presente dei benefici operativi che si ottengono con le informazioni di ritorno, decisive per la propria attività, che può fornire il produttore».
il 50 per cento. Lì c’è spazio, anche in doppia cifra. L’anno prossimo sarà quello in cui tutti i servizi che stiamo mettendo a disposizione delle aziende dovrebbero prendere posizioni decise sui due fronti della filiera, dandoci la possibilità di crescere in profondità verso l’installatore. Metel porta dei benefici a tutti: dal produttore all’installatore. Se Metel si apre agli installatori e filiere limitrofe, gli orizzonti dei vantaggi per la filiera diventano enormi, senza compromettere o nuocere alcuno degli interlocutori della filiera. Questa paura medievale è dettata soprattutto dalla non conoscenza; allargare l’utilizzo di Metel è un processo che potrà solo rafforzare l’ecosistema del materiale elettrico e dell’illuminazione, rendendolo più preparato ad invadere le filiere limitrofe».
Allora abbiamo due percentuali: 80 per cento del business e 50 per cento della documentazione. Dove potete crescere? «Ovviamente è più facile migliorare
Potreste espandervi su altri mercati? «Non esiste più il mercato isolato dell’elettrico e dell’illuminazione; esiste, invece, un mercato globale che si
dell’intero business. Dobbiamo lavorare di più anche con aziende più piccole, che operano senza queste tecnologie: e dunque, i documenti che passano attraverso noi sono in crescita, ma intorno al 50 per cento».
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sta evolvendo. I grossisti hanno tanta gamma di prodotti in azienda. Dal fotovoltaico, all’utensileria, dall’idraulico alla ferramenta, sono mondi che sempre più tendono a compenetrarsi. È fondamentale per ogni azienda incrementare business e fatturato ogni anno. Può avvenire ancora di più, se si espande la propria offerta di prodotti e servizi. L’amalgama che si sta creando non ha più divisioni così nette. Dialogare informaticamente non solo è necessario, ma è un beneficio per tutti integrasi con qualsiasi filiera e, quindi, con qualsiasi opportunità di business, senza dimenticare che questo processo d’integrazione abbatte i costi per tutti». Dunque, ribaltare il brevetto su altri mercati potrebbe abbassare i costi per tutti? «Si possono creare nuove risorse e nuovi servizi. Insomma, favorire comunicazione e sviluppo dei servizi alle aziende che oggi ne hanno molto bisogno. Perché i costi che oggi sopportano per gestire il ciclo di un ordi-
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Distribuzione tempo e che deve essere un traguardo per tutti». Parliamo del rapporto con il Politecnico... «Con loro collaboriamo da anni e cercheremo di farlo sempre di più».
Alessandro Guglielmi, EDI technical project leader
ne cartaceo sono assurdi ed è anche uno spreco di intelligenza. Pensate, ad esempio, al controllo manuale di una fattura di 300 righe! Oppure inserire a mano il catalogo di una grande azienda sul proprio sistema; una pratica che non solo qualcuno definisce arretrata, ma che richiede uno sforzo ed un dispendio di energie notevole». Nell’ultimo anno sono entrati a fare parte della vostra squadra clienti significativi? «Per noi sono significativi i clienti storici. Dei big non manca nessuno, anzi abbiamo avuto il merito di unire quelli che sul mercato sono rivali. Stanno con noi distributori dei consorzi e distributori indipendenti, come MC Elettrici o il gruppo EDIF. Per noi sono significativi tutti i clienti. Perché per fare sistema dobbiamo abbattere le logiche delle barriere. Se ogni attore della filiera, grande o piccolo che sia, contribuisce in modo attivo allo sviluppo tecnologico, strutturale e, soprattutto, culturale della filiera, allora abbiamo vinto tutti e lo slogan “Fare filiera” si riempie di quel valore che Metel insegue da
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Però la carta vincente con il mercato sono i vantaggi economici... «La nostra parola d’ordine è: 59 euro di chi non ha Metel, contro 10 euro per chi ce l’ha. È un paragone sufficiente a far saltare sulla sedia. Sappiamo che ci sono diverse aziende che stanno valutando l’approccio a Metel. Siamo coscienti che questo comporta un cambio di mentalità ed un investimento iniziale per l’adozione dello standard, ma siamo altresì convinti che il tessuto imprenditoriale italiano è fatto di manager accorti che constatano ogni giorno come sia sempre più difficile sopravvivere in un mercato così fortemente competitivo e che, quindi, approcceranno Metel come una delle soluzioni per ottimizzare costi gestionali e migliorare l’efficienza aziendale». Eccoci all’evento del 20 ottobre. Chi saranno gli ospiti? «Abbiamo ovviamente invitato il padrone di casa, cioè Roberto Formigoni, Governatore della Lombardia. Ci sarà un importante giornalista economico. Speriamo di avere con noi un riferimento per tutti. Poi daremo la parola al Politecnico, con Alessandro Perego. Infine noi di Metel». Ci sarà un altro filmato, dopo il successo dello scorso anno? «Sì. Replicheremo, ma entrando più in profondità: parlando dei nostri servizi. Gli attori saranno i due volti già noti: il sottoscritto e Sergio Bevilacqua». Ma gli attori più attesi saranno i nuovi servizi? «Certo. Stiamo lavorando su diverse proposte.
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La prima è il sistema di qualità, cioè un indice di come viene utilizzato Metel. Lo renderò pubblico sia per i produttori, sia per i distributori. Metel è uno standard che si può utilizzare con dosaggi diversi. Per noi è ovviamente importante quando si avvicina al 100 per cento. Perché vuol dire che se ne utilizzano tutte le potenzialità e si raggiunge la migliore qualità dei dati e lo scambio delle informazioni diventa molto più fluido e completamente automatizzato. L’obiettivo finale è far capire alle aziende a quale livello sono rispetto ai loro competitors: il discorso vale per i produttori come per i distributori. Per i primi cominceremo dal listino, per i secondi basandoci sullo sviluppo del documento dell’ordine». Seconda proposta! «Un altro servizio che è dedicato alla qualità è il documento/fattura. Noi oggi non abbiamo un semplice manuale di tracciati. Diciamo verità molto più importanti con i nostri manuali, unici per certi punti di vista. E allora noi daremo un servizio di qualità sulla fattura: sarà possibile caricarla sul Web e il sistema dirà se segue le regole del nostro manuale oppure dove andranno apportate le modifiche». Proseguiamo... «Stiamo sviluppando servizi di statistiche EDI. Quando un’azienda inizia con Metel lo fa con uno, due, tre partner. Noi mettiamo a disposizione delle aziende la possibilità di confrontare il dato numerico del documento scambiato in Metel con il dato cartaceo. Si ha così traccia di un’evoluzione mensile del traffico EDI rispetto a quello cartaceo. Capendo così come migliorano i processi grazie a Metel. E solo facendo emergere le problematiche nel rapporto distributore/ produttore che è più identificabile come migliorare processi cartacei consolidati, ma costosi». Giancarlo Emanuel
ce Eventi
L’importanza del gioco di squadra Seconda Convention Fornitori Gewa Mettere in gioco le proprie capacità lavorative; oppure “giocare di squadra” per capire come identificare e risolvere i problemi che possono insorgere durante il lavoro in collaborazione con i propri colleghi. Bella questa idea; non nuova, comunque decisamente originale nel mondo elettrico, usata da Gewa Italia per rendere vivace la seconda Convention Venditori. È successo a Milano Marittima, il 24 e 25 settembre; si è così ripresa una tradizione che era già del Codime (uno dei co-fondatori del Gruppo). In Romagna si sono incontrati, oltre ai vertici delle aziende associate, la loro forza vendita ed i fornitori più significativi. La Convention è stata anticipata da un workshop vissuto intorno al confronto interno tra gli Associati e il Consorzio. Si è parlato di scenari futuri e di ambizioni delle aziende e del Consorzio, con l’obiettivo di essere il più possibile “protagonisti del proprio futuro”.
La squadra dei “Cannibali”
Il workshop è stato aperto dal presidente Luciano Cignoli; è seguito un dibattito con alcuni importanti esponenti del mondo delle BCC (Banche di credito cooperativo), che hanno spiegato agli associati l’importanza del fare rete a livello sia di territori, sia centrale. L’intervento dell’Amministratore delegato Stefano Minali ha poi dato inizio ai lavori, che Luciano Cignoli, Presidente di Gewa si sono protratti per tutto il pomeriggio con i titolari delle associate, bente ha obbligato tutti al dinamismo. divisi in gruppi di lavoro che sono serviti Mattatore della giornata Ciro Martinelli, in primo luogo a metabolizzare meglio direttore commerciale Gewa, che ha ingli scenari presentati, ma anche a far trodotto di volta in volta i vari relatori e nascere nuove proposte per l’attività coinvolto il pubblico. Le votazioni hanno determinato la classifica: prima Laura futura del Gruppo. Dopo una giornata così impegnativa, la Branchini (Schneider Electric), secondo cena a Palazzo Guidi, una dimora stori- Olindo Pelizza (Philips Lighting), terzo ca del 1500 a pochi chilometri da Rimini, Fabio Zucchetti (Bocchiotti). ha permesso ad associati, venditori e C’è poi stata la sfida tra venditori. Divifornitori, per la prima volta riuniti nella si in squadre hanno dato vita ai Giochi stessa occasione, di trascorrere pia- senza frontiere. Vere e proprie prove cevolmente insieme la d’ingegno per risolvere problemi: come serata. Il giorno dopo, quello di attraversare una piscina reatutti contro tutti durante lizzando una barca con pneumatici, funi il team building “Giochi e travi. Tutte queste prove, in realtà, servivano a stabilire le capacità di afsenza Frontiere”. In mattinata è toccato ai fiatamento, di orientamento davanti fornitori mettere a dura alle difficoltà, di predisposizione per il prova la loro capacità di lavoro di squadra. Ha vinto la squadra sintesi, ma anche con- dei “Cannibali”, composta da Monica vincere con una rapida Favaro (Gewa Italia), Massimo Leone, carrellata di proposte, Ferdinando Lucherini, Giuseppe Zacprodotti top o novità che chetti (Feei), Fabrizio Tagliaferri (Cignoli fossero, la platea-giuria Elettroforniture), Alfio Rossignoli (Dicomposta da oltre 100 smep), Gabriele Galvan (Euro Com Cavi) venditori delle aziende e Fabio Sferruzzi (SC2MED). associate. Si è trattato Cena finale per tutti e tanti premi, offerti di una serie di round dai fornitori sponsor. veloci, divertenti e simpatici. Il timer incom(G.E.)
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Distribuzione
L’impegno di essere leader Mario Link, Amministratore Delegato di Findea, annuncia successi e strategie del gruppo Dopo il raddoppio della capacità della piattaforma logistica, in arrivo nuove iniziative a supporto delle attività commerciali locali dei soci ed a potenziare la comprensione del comportamento d’acquisto della clientela. Parliamo di Legge 231, cioè dettami relativi ad etica, trasparenza gestionale, sicurezza amministrativa e patrimoniale. Che fa Findea? «Posso dire, con forte soddisfazione che ancora una volta abbiamo stabilito un nuovo primato, confermandoci primo e unico gruppo italiano nel settore ad essersi allineato integralmente a tutti i dettami di questa legge. In un momento di grande incertezza e confusione abbiamo ritenuto di fare un ulteriore sforzo per consolidare maggiormente la società, al fine di continuare ad essere punto di riferimento per l’intero comparto. Il mondo si divide in buone intenzioni, cose copiate e fatti; a casa nostra invece vige la regola del fare». È indubbio che siete molto attivi anche sotto gli aspetti meramente più concreti, come il magazzino centralizzato. Vero? «Sì, a otto mesi dalla nascita del magazzino centralizzato raddoppiamo, infatti, la capacità della nostra piattaforma logistica. In linea con i nostri standard, il centro logistico, ubicato in posizione strategica dal punto di vista dei collegamenti, è in grado di fornire un servizio puntuale e di qualità a tutti gli associati. Aumenta così il novero
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dei fornitori e la gamma dei prodotti stoccati per questa attività per noi ormai collaudata e di successo». Visto che parla di successo, possiamo elencare lo stato delle cose, cioè i vostri numeri attuali? «La Consortile, presente da oltre 30 anni nel settore della distribuzione di materiale elettrico, oggi è un gruppo costituito da 27 ragioni sociali, con 279 punti vendita distribuiti capillarmente su tutto il territorio nazionale». Fin qui i numeri, ma come potremmo definire la filosofia del vostro Gruppo? «L’energia che muove Findea è data dalla combinazione moltiplicativa
Mario Link, Amministratore Delegato di Findea
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delle energie dei suoi soci, i quali hanno saputo costruire una realtà che oltrepassa il singolo, ma è la quintessenza dello stare insieme. Lo dimostra un trend di crescita costante del fatturato totale degli associati, che ha portato a realizzare nel 2009 un volume di vendite di oltre 1 miliardo di euro. Alla base dei risultati ottenuti in questi anni da Findea ci sono un’organizzazione logistica moderna ed in linea con le nuove necessità e, aspetto non meno importante, una solida posizione finanziaria». Siete anche inseriti in un contesto europeo? «Sì, dal 1997 abbiamo allargato i con-
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Distribuzione fini oltre l’ambito nazionale, diventando il principale socio di IDEE, gruppo europeo costituito da distributori di materiale elettrico indipendenti che annovera 11 membri in rappresentanza di 18 paesi e vanta un fatturato aggregato di oltre 4 miliardi di euro. “Expect the best”, claim di IDEE, sintetizza al meglio lo spirito e lo scopo di questo gruppo, che attraverso incontri periodici tra i propri membri ed i principali produttori mira alla definizione e all’ottenimento delle migliori condizioni commerciali». Parliamo ora del vostro rapporto con Metel, il cui nome è per voi motivo di particolare orgoglio. Perché? «Noi abbiamo pienamente aderito agli standard METEL e all’impiego della relativa piattaforma per la gestione dell’intero ciclo dell’ordine: dal listino fino alla dematerializzazione del documento fattura, coinvolgendo
anche i nostri associati. Infatti, i soci Findea hanno raggiunto alti livelli di adesione e di efficienza nell’utilizzo di tali procedure, distinguendosi rispetto ad altre aziende concorrenti per aver ricevuto il maggior numero di riconoscimenti “Metellino d’oro” negli ultimi quattro anni». Siete molto attivi, proponendo in continuazione novità. Ad esempio, il programma “Maxi Life” e la promozione “Taglia Prezzi”. Di cosa si tratta? «Maxi Life, giunto alla sua quarta edizione, è l’attività che meglio rappresenta il modo di essere leader di Findea. Basato su una piattaforma proprietaria, su un catalogo ricco di proposte e con oltre 10.000 installatori iscritti, Maxi Life si riconferma per i soci Findea uno strumento di valore per la fidelizzazione della clientela, in termini sia di risultati, sia di notorietà all’interno del settore».
E la promozione Taglia Prezzi? «È l’attività promozionale periodica che propone ogni mese una selezione dei migliori prodotti alle migliori condizioni. Anche in questo caso, Findea si dimostra attenta alle tendenze del mercato, fornendo ai propri soci un valido strumento di animazione della forza vendita, diretto alla soddisfazione della clientela». Parliamo, infine, di futuro. Cosa bolle in pentola? «Sono prossimi al lancio due importanti progetti in ambito marketing: il Circus Findea, evento itinerante sul territorio nazionale a supporto delle iniziative commerciali locali dei singoli soci, ed il programma di Customer Segmentation, volto a potenziare la comprensione del comportamento d’acquisto della clientela al fine di creare e proporre nuove e continue offerte di valore”. Giancarlo Emanuel
Convention MauriGroup Raggiunti gli obiettivi fissati nel 2005 Appuntamento a Bucarest, dal 15 al 17 ottobre, per la prima Convention in terra straniera di MauriGroup. L’evento, ormai un tradizionale e fondamentale momento di confronto e di comunicazione per l’azienda, gode quest’anno della novità logistica legata al desiderio di rinnovarsi ulteriormente, per trasferire al pubblico interno ed esterno le linee strategiche e programmatiche per l’anno 2011. Dunque tutti a bordo del volo Alitalia e rotta verso Est. I lavori in Romania saranno all’insegna del motto: “All & One: la grandezza del Gruppo, la forza di una visione comune”. Sarà anche un’occasione di apertura verso opinion leader e ospiti illustri, con i quali trattare argomenti d’interesse comune, sviluppando temi ed esaminando le tendenze di mercato a livello internazionale, e porre le basi di progetti comuni per conseguire obiettivi condivisi.
Una svolta internazionale, quella di MauriGroup, che ben testimonia l’aspirazione di far emergere il valore delle differenze e della multidisciplinarietà, pur in un ambito positivo di unione e di forza.
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Gestione
ICT e PMI italiane Cresce l’utilizzo delle Tecnologie Informatiche e per le Comunicazioni da parte delle PMI italiane, ma il mercato delle soluzioni in modalità “as a service”, ovvero a consumo, è ancora embrionale Giunto al settimo anno di attività, l’Osservatorio permanente “ICT & PMI” della School of Management del Politecnico di Milano si pone due obiettivi principali: - valutare approfonditamente e criticamente, al di fuori di preconcetti e luoghi comuni, le problematiche relative all’innovazione strategica, ICT, di prodotto, di processo e finanziaria nelle PMI del nostro Paese; - monitorare periodicamente, in termini quantitativi, lo stato di adozione delle ICT ed i corrispondenti livelli di spesa nelle nostre PMI. “ICT as a service”: moda o reale opportunità? In un Convegno svoltosi a Milano, dal titolo: “ICT as a service: ennesima moda o reale opportunità per le PMI?”, l’Osservatorio ha presentato i principali risultati della Ricerca 2010, per lo svolgimento della quale
ha introdotto alcune novità, come ha spiegato il Responsabile scientifico, Raffaello Balocco: «L’obiettivo principale è stato quello di analizzare l’adozione di soluzioni ICT in modalità “tradizionale” e “as a service” da parte delle PMI italiane, in un campione statisticamente significativo di imprese tra i 10 ed i 500 addetti. Sono stati, quindi, sintetizzati i principali fattori che, ad oggi, influenzano l’adozione di soluzioni in modalità “as a service”. E il primo gap che può condizionare pesantemente l’adozione di queste soluzioni a consumo è rappresentato dalla qualità dell’offerta, a livello sia di maturità, sia di affidabilità dei fornitori. Il secondo fattore è dovuto al grado di conoscenza molto superficiale del fenomeno dell’“as a service” da parte delle PMI italiane. Infine, esiste un gap infrastrutturale: l’utilizzo di qualsiasi soluzione a consumo richiede la disponibilità di tecnologie 0%
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di connessione ad Internet a banda larga, che garantiscano un elevato livello di servizio». I sistemi gestionali Rispetto alla situazione analizzata 3 anni fa, emerge una maggiore maturità delle PMI italiane nell’utilizzo delle diverse tipologie di sistemi gestionali. Le imprese che non possiedono nessun gestionale si riducono dal 12% al 9%, mentre aumenta invece la diffusione di sistemi ERP internazionali a scapito dei gestionali nazionali. L’utilizzo di sistemi gestionali in modalità “as a service” risulta, ad oggi, confinato ad alcuni ambiti specifici. In particolare, sono stati individuati casi interessanti di adozione da parte di imprese di piccole o micro dimensioni operanti, in prevalenza, nel settore dei servizi, con esigenze ICT limitate. I sistemi adottati si configurano come “pacchetti semplici” e 20%
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Pacchetti semplici per amministrazione e contabilita’ Gestione Documentale e Conservazione sostitutiva
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Sicurezza
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Percentuale di imprese interessate ad adottare in futuro la soluzione in modalità “as a service”, sul totale delle aziende interessate ad una soluzione infrastrutturale a consumo
supportano prevalentemente attività di natura amministrativa e contabile e, solo in pochi casi, attività di gestione del magazzino. Le applicazioni di Business Intelligence Rispetto al 2007, aumenta sensibilmente l’utilizzo di applicazioni di Business Intelligence, in tutte le classi dimensionali, ma è ad oggi marginale l’adozione di tali applicazioni in modalità “as a service”. Il principale ostacolo risiede nella difficoltà d’integrazione dell’applicazione con i molteplici database aziendali, dai quali vengono estratti i dati per effettuare le elaborazioni e generare report o cruscotti. Tale difficoltà è aggravata dall’elevato livello di frammentazione e disaggregazione dei dati che caratterizza l’architettura IT di molte PMI italiane. Se guardiamo all’offerta, anche la maggior parte dei fornitori di applicazioni di Business Intelligence sta indirizzando le proprie soluzioni in modalità “as a service” (quando presenti) verso il mercato delle grandi imprese. Per il futuro, s’intravede un potenziale di diffusione per applicazioni verticali che non richiedano un’eccessiva personalizzazione e che consentano di minimizzare lo scambio di dati con il sistema informativo dell’impresa. Le applicazioni di Customer Relationship Management Le applicazioni di CRM sono utilizzate da una percentuale di PMI che varia dal 9%, per le imprese di dimensioni minori, fino al 24%, per le imprese con più di 250 addetti. Circa il 3% delle PMI italiane ha adottato tali ap-
plicazioni in modalità “as a service”. Nella maggior parte dei casi, si tratta di imprese di medie dimensioni, operanti nel comparto dei servizi (ad esempio, servizi di consulenza, media, ecc.) e della distribuzione commerciale all’ingrosso, mentre sono minori i casi di imprese del comparto manifatturiero. Le applicazioni di gestione delle Risorse Umane Circa un’impresa su 3 utilizza un’applicazione di gestione delle Risorse Umane. In particolare, le imprese di piccole dimensioni utilizzano prevalentemente applicazioni a supporto della gestione delle presenze, dei turni e, in alcuni casi, dell’elaborazione delle paghe, mentre solo nelle imprese di dimensioni maggiori iniziano a diffondersi applicazioni più complesse, per la gestione delle attività di selezione, formazione, ecc. Alcune imprese con più di 250 addetti hanno adottato applicazioni “as a service” prevalentemente a supporto delle attività di amministrazione del personale, del controllo delle presenze e della gestione delle trasferte. Da sottolineare come, ad oggi, l’offerta di tali soluzioni in modalità a consumo sia rivolta prevalentemente ad imprese di grandi dimensioni (superiori ai 500 addetti) e proposta dai fornitori in alternativa ai propri pacchetti erogati in modalità tradizionale. L’infrastruttura ICT Le PMI italiane utilizzano, in media, 0,7 PC fissi e 0,3 PC portatili per addetto, con una variazione sulla base della dimensione d’impresa. Rispetto al 2007, si evidenzia un aumento del livello di informatizzazione
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da parte delle imprese di tutte le classi dimensionali. Per quanto riguarda i server, rispetto al 2007, si registra una riduzione del numero di server fisici, a seguito di progetti di consolidamento dell’infrastruttura e dell’utilizzo sempre più diffuso di soluzioni di virtualizzazione, parzialmente compensata da un aumento del livello di informatizzazione delle imprese. Se guardiamo all’adozione di servizi infrastrutturali in modalità “as a service”, emerge come l’adozione sia ancora in fase embrionale. Circa il 3% delle PMI italiane ha acquistato, nel corso del 2009, capacità elaborativa in modalità “as a service”, prevalentemente con l’obiettivo di provare il servizio, mentre circa il 6% ha acquistato servizi di storage, sicurezza e back up dei dati. L’intenzione di adozione futura di soluzioni ICT “as a service” Circa il 20% delle PMI italiane si dimostra interessato all’adozione futura di almeno un’applicazione in modalità a consumo. Se consideriamo il 20% delle imprese che ha dimostrato interesse per tali soluzioni, emerge che (figura 1): - circa il 40% intende valutare l’adozione di un pacchetto gestionale semplice a supporto dell’amministrazione e della contabilità. Si tratta in prevalenza di imprese di piccole o micro dimensioni, che stanno utilizzando pacchetti elementari in modalità tradizionale o sistemi sviluppati ad hoc ed intendono cambiare; - circa il 25% sta pensando all’adozione futura di una soluzione di CRM e/o di gestione Documentale e/o di Unified Communication & Collaboration. Quasi il 30% delle PMI italiane è interessato all’adozione di almeno un servizio infrastrutturale in modalità “as a service”. Tra le imprese interessate, il 42% intende acquisire capacità elaborativa, il 76% capacità di storage ed il 55% soluzioni di sicurezza informatica. Luca Bernardi
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Imprese
Design e tecnologia Un marchio italiano testimone del nostro Paese in termini di qualità, tecnologia d’avanguardia e cultura progettuale BTicino, capofila del Gruppo Legrand in Italia porta avanti con fermezza il suo impegno nell’ambito della ricerca e sviluppo, con una produzione tutta italiana negli otto stabilimenti della Penisola, in cui operano circa 3.000 dipendenti. Abbiamo incontrato Paolo Perino, Amministratore Delegato della società. Fin dalla sua fondazione, BTicino è sempre stata testimone del Made in Italy nel mondo. Quanto contano, per mantenere questa posizione, la ricerca tecnologica e l’innovazione?
«Abbiamo sempre cercato di fare dell’innovazione una bandiera, proponendo al mercato prodotti che sappiano coniugare innovazione tecnologica e design, ben consapevoli anche di tutti gli oneri ed i rischi che questa strategia comporta: fare innovazione vuol dire, infatti, assumersi il rischio di eventuali insuccessi, vuol dire fatica, vuol dire impegno in termini di individuazione di nuove opportunità. Occorre, quindi, disporre di una struttura di marketing che abbia una chiara visione prospettica e di un team di ricerca e sviluppo in grado di proporre soluzioni sempre innovati-
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Tradotto in cifre, qual è l’impegno nella Ricerca e Sviluppo? «Abbiamo circa 450 ingegneri che lavorano in Italia nella struttura di Ricerca e Sviluppo e che hanno portato il nostro Paese ad essere Centro di competenza per tutto il Gruppo Legrand a livello mondiale per la domotica e per gli interruttori ed i quadri di grande potenza. L’ambito della Ricerca e Sviluppo, una voce fondamentale all’interno dell’azienda, impegna il 7÷8% del fatturato». L’attenzione al design non deve però far dimenticare la sicurezza e la qualità dei prodotti e degli impianti? «Penso che la sicurezza sia un tema ormai quasi scontato in Italia: ci sono normative precise sui prodotti, che per essere commercializzati devono obbligatoriamente rispettare le specifiche Norme di costruzione, superare le prove di laboratorio, disporre dei marchi che ne certifichino la qualità, la sicurezza e la durata nel tempo. Il nostro è un settore molto regolamentato: ci sono sì alcuni casi di dispositivi d’importazione di dubbia provenienza, ma per fortuna il mer-
Paolo Perino, Amministratore Delegato di BTicino
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ve e di sfruttare le nuove tecnologie. Siamo passati nel tempo da essere un’azienda puramente elettromeccanica, ad una realtà che oggi ha un elevatissimo contenuto di elettronica, anche negli apparecchi che possono sembrare più tradizionalmente elettromeccanici».
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cato italiano non è mai stato, al contrario di altri Paesi, invaso da prodotti “pirata” e, grazie anche all’impegno della distribuzione, c’è una forte attenzione alla qualità». Efficienza e risparmio energetico sono due temi molto attuali. Come vengono affrontati da BTicino? «Per quanto riguarda il tema dello sviluppo sostenibile, ci sono due possibili strategie: da un lato, la generazione pulita di energia per un minore impatto ambientale, un problema che, però, si risolve in tempi medio/ lunghi perché, anche se è vero che oggi ci troviamo di fronte ad un forte sviluppo del fotovoltaico e dell’eolico, i numeri sono ancora molto ridotti. L’alternativa a più breve termine è il risparmio energetico, cercare cioè di consumare meno e più intelligentemente, considerando che gli edifici nei Paesi sviluppati consumano circa il 40% dell’energia globale. In questo campo ci stiamo impegnando e proponiamo diverse soluzioni: ad esempio, abbiamo recentemente presentato prodotti che servono a controllare l’illuminazione degli edifici. Con i sistemi intelligenti di controllo della luce, attraverso opportuni sensori e centraline, si può arrivare ad un risparmio anche del 50%, un valore che, oltre a ridurre l’impatto ambientale, giustifica il maggiore investimento». Anche la domotica può contribuire significativamente? «Riteniamo che oggi tra il 5 e il 10% delle nuove abitazioni vengano realizzate con impianti domotici: parliamo ogni anno di 15÷20.000 case. I numeri sono significativi e stanno crescendo abbastanza rapidamente, con ritmi superiori a quelli medi del mercato, anche negli anni scorsi caratterizzati da una situazione di crisi. Penso che questo sia molto positivo. I motivi di questa crescita sono diversi. La crisi è, forse, stata un fattore di accelerazione perché per facilitare la
Centro studi Gigino Bassani situato nello stabilimento BTicino di Varese
ripresa del settore delle costruzioni, principalmente di quello residenziale, i costruttori hanno scelto di attrarre i potenziali acquirenti dotando gli edifici di impianti che possano consentire una maggiore efficienza energetica e la domotica può certamente contribuire con diverse sue funzionalità: oltre al controllo dell’illuminazione, ad esempio, la gestione ottimale della climatizzazione nei vari ambienti può consentire risparmi che offrono la possibilità di fare un salto nella classe energetica dell’edificio. In conclusione, ci sono ottime prospettive per la domotica». Un altro settore in forte espansione è quello delle energie rinnovabili, in particolare il fotovoltaico. Qual è il Vostro impegno in questo campo? «In questo settore abbiamo un’offerta che riguarda gli apparecchi destinati alla protezione dei circuiti elettrici ed alla gestione degli impianti.
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Proponiamo al mercato una serie di prodotti specifici per il fotovoltaico ed, in particolare, per la visualizzazione e la contabilizzazione dell’energia prodotta e dei consumi, utilizzando pannelli touch screen. Questo consente di responsabilizzare l’utente, che può controllare la quantità e la qualità dell’energia prodotta ed ottimizzare i propri consumi, con un significativo contributo al risparmio energetico». Nell’attuale situazione del mercato elettrico in Italia, come giudica i rapporti tra produzione e distribuzione? «Non abbiamo mai vissuto i nostri rapporti con la distribuzione in termini di conflitto o di sovrapposizione di ruoli. Le nostre forze commericali non hanno il compito di vendere all’installatore che acquista dal distributore, ma di promuovere i nostri prodotti, far capire quali sono i loro vantaggi, far
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Imprese Cosa pensa della trasformazione in atto nella FME? «Credo che si tratti di un cambiamento che coinvolga solamente il mondo della distribuzione, senza un particolare impatto sui rapporti con i produttori. Certamente è importante poter contare, a livello di Federazione, su interlocutori autorevoli, come mi sembra lo siano oggi, e in grado di rappresentare un riferimento con cui dibattere e decidere sui temi che riteniamo più importanti».
Camera anecoica per le prove di compatibilità elettromagnetica dei laboratori BTicino di Varese
percepire le innovazioni e le tecnologie con cui operano. Si tratta di azioni volte a promuovere i nostri prodotti, cercando di portare valore aggiunto al mercato. Tutta la nostra storia è costellata dal lancio di apparecchi – pensiamo alle serie civili Living ed Axolute – che hanno portato valore, non solo perché sono esteticamente più pregevoli, ma anche perché hanno introdotto all’interno dell’impianto tecnologie innovative. Tutto questo richiede sia uno sforzo tecnologico ed investimenti enormi, sia un impegno notevole per presentarli al mercato e all’utente finale e per formare l’installatore al loro utilizzo. E questo deve essere il nostro compito». Qual è l’importanza del canale della distribuzione per BTicino? «Il mondo della distribuzione per noi è molto importante: BTicino ha sempre distribuito attraverso il canale il 95% dei propri prodotti, suppor-
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tandolo con programmi e progetti di servizi. In particolare, ogni volta che viene lanciato un prodotto, organizziamo programmi di formazione per tutta la catena coinvolta, dall’installatore al personale di vendita dei distributori. Considerato il ritmo con cui presentiamo novità di prodotto, possiamo dire che si tratta di una formazione continua. Il mercato italiano della distribuzione ha fatto, negli ultimi anni, passi in avanti enormi ed è oggi a livello dei Paesi più evoluti. È chiaro che in Italia c’è ancora molta frammentazione e ci sono forti divergenze tra i distributori che realizzano fatturati elevati e quelli più piccoli, ma la qualità e le capacità manageriali dei distributori sono ampiamente migliorate. Oggi riusciamo ad avere con i distributori un rapporto forse molto più professionale ed orientato a lavorare insieme. L’obiettivo non è più solo la negoziazione del prezzo, ma cercare di collaborare per crescere insieme».
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Un’ultima domanda: dal Vostro osservatorio privilegiato, qual è la situazione attuale del mercato elettrico? Quali le previsioni per i prossimi mesi? «Fare previsioni diventa sempre più difficile e ci vorrebbe una sfera di cristallo. Noi siamo strettamente legati al settore della costruzione, che ha avuto un tracollo violento tra la fine del 2008 e lo scorso anno. Quest’anno è ancora leggermente in calo, anche se non a livello degli anni precedenti, e dalle proiezioni che abbiamo l’andamento dovrebbe restare piatto. Un punto interrogativo, su cui non ci sono ancora idee chiare, è quello del Piano Casa, che potrebbe dare una spinta alle costruzioni. In realtà, ci sembra che ci siano grosse difficoltà al suo avvio a causa degli intoppi burocratici. Se dovesse finalmente partire, potrebbe contribuire nei prossimi tre, quattro anni con un incremento supplementare di 2÷4 punti sul valore totale del settore delle costruzioni. Purtroppo abbiamo l’impressione che non si viaggi alla velocità che ci si aspettava. Il comparto dell’automazione ha avuto, invece, quest’anno una ripresa. L’Italia, però, è un Paese esportatore e ciò è dovuto, più che ad un aumento della domanda interna, alla ripresa dei mercati internazionali, in particolare dei Paesi in via di sviluppo, che hanno una dinamica di crescita molto forte». Maurizio Gambini
Normativa
Conto Energia 2011/13: cosa cambia? Pubblicato il nuovo programma d’incentivazione per sostenere lo sviluppo e la diffusione della produzione di energia elettrica da fonte solare Il 24 agosto 2010 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico (D.M. 6 agosto 2010) che regola le tariffe incentivanti riconosciute per la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici che entreranno in servizio nel triennio 2011/2013. L’attuale Conto Energia 2007/2010 rimane in vigore fino al 31 dicembre 2010 e, ai sensi della legge 129/2010 recentemente approvata, si applicherà anche agli impianti installati entro la fine dell’anno, ma che entreranno in servizio nel primo semestre 2011. Si assiste ad una riduzione dei valori assoluti delle tariffe incentivanti e ad una
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ridefinizione delle tipologie di impianti incentivabili. Il nuovo Decreto incarica esplicitamente l’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas di stabilire, con termine di 60 giorni dal 24 agosto 2010, modalità, tempi e condizioni per l’erogazione delle tariffe incentivanti, oltre che aggiornare le proprie delibere. Tipologie di impianti fotovoltaici Una lettura attenta e integrata mette in evidenza che, a parziale modifica di quanto previsto dal D.M. 19 febbraio 2007, le tipologie di impianti fotovoltaici vengono ridefinite non in due sole categorie, come sembrerebbe a prima vista, ma in:
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1) impianti realizzati su edifici seguendo particolari criteri di posizionamento contenuti e descritti nell’allegato 2 al Decreto: - moduli installati su coperture con pendenza fino a 5°; - moduli installati complanarmente ai tetti a falda, con o senza sostituzione del materiale di rivestimento della copertura; - moduli installati su tetti aventi caratteristiche diverse dalle precedenti in modo complanare al piano tangente, con una tolleranza di ±10°; - moduli installati in qualità di frangisole, collegati a superfici trasparenti; 2) impianti integrati con caratteristi-
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Normativa Tabella 1: Tariffe incentivanti su edificio e altri impianti Impianti entrati in esercizio in data successiva al 31 dicembre 2010 ed entro il 30 aprile 2011
Impianti entrati in esercizio in data successiva al 30 aprile 2011 ed entro il 31 agosto 2011
Impianti entrati in esercizio in data successiva al 31 agosto 2011 ed entro il 31 dicembre 2011
Intervallo di potenza
Impianti su edifici
Altri impianti fotovoltaici
Impianti su edifici
Altri impianti fotovoltaici
Impianti su edifici
Altri impianti fotovoltaici
[kW]
[ekWh]
[ekWh]
[ekWh]
[ekWh]
[ekWh]
[ekWh]
1≤P≤3
0,402
0,362
0,391
0,347
0,380
0,333
3 < P ≤ 20
0,377
0,339
0,360
0,322
0,342
0,304
20 < P ≤ 200
0,358
0,321
0,341
0,309
0,323
0,285
200 < P ≤ 1.000
0,355
0,314
0,335
0,303
0,314
0,266
1.000 < P ≤ 5.000
0,351
0,313
0,327
0,289
0,302
0,264
P > 5.000
0,333
0,297
0,311
0,275
0,287
0,251
che innovative (non previsti dal D.M. 19 febbraio 2007); 3) impianti a concentrazione (non previsti dal D.M. 19 febbraio 2007); 4) impianti con innovazione tecnologica (non previsti dal D.M. 19 febbraio 2007); 5) altri impianti (tutte le altre possibili soluzioni, compresi gli impianti a terra). Nuove tariffe incentivanti Le nuove tariffe incentivanti si applicano agli impianti fotovoltaici entrati in esercizio dopo il 31 dicembre 2010 ed entro il 31 dicembre 2011. I valori assoluti delle nuove tariffe incentivanti risultano ridotti rispetto ai precedenti, ma tenuta in debito conto la riduzione di costo degli impianti di questi anni, si può affermare con una certa tranquillità che: - in media ed in valore relativo le nuove tariffe sono, salvo casi particolari, aumentate rispetto al passato; - il fotovoltaico nazionale continua senz’altro ad essere tra i più vantaggiosi al mondo e certamente più generoso di quello dei cugini spagnoli e d’oltralpe; - certo è che anche il costo dell’energia elettrica in Italia è tra i più alti dell’Unione e che gli incentivi non pesano sui conti esanimi dello Stato, ma sulla componente tariffaria A3 della bolletta;
- lo schema delle riduzioni successive per compensare i costi in caduta dei principali componenti di impianto provenienti dall’industria del semiconduttore era nei piani e sta facendo, a parere degli scriventi, correttamente il suo corso. Per impianti di potenza inferiore a 200 kW la riduzione percentuale media delle tariffe del terzo quadrimestre 2011 è compresa fra il 10% e il 17% rispetto a quelle del 2010. Per impianti di potenza superiore a 200 kW è compresa fra il 20% e il 27%. Sommando all’incentivo il valore dell’energia, per il quale non si prevedono riduzioni, la riduzione complessiva sarà compresa fra l’8% e il 10%, per gli impianti piccoli, e fra il 14% e il 20%, per gli impianti più grandi. Impianti su edificio e altri impianti Le tariffe incentivanti applicabili agli impianti su edificio e agli altri impianti sono riportate in tabella 1. Per gli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio nel 2012 e nel 2013, le tariffe saranno decurtate del 6% annuo. Gli impianti i cui moduli costituiscono elementi costruttivi di pensiline, pergole, tettoie, serre e barriere acusti-
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che hanno diritto ad una tariffa pari alla media aritmetica fra la tariffa spettante ad impianti realizzati su edifici e quella spettante ad altri impianti. Ai fini dell’applicazione delle disposizioni della Legge finanziaria 2008, se il soggetto responsabile è un Ente locale o una Regione, si applica, indipendentemente dalla effettiva tipologia di installazione, la tariffa incentivante relativa agli impianti su edifici. Tale disposizione si applica agli impianti operanti in regime di scambio sul posto e a tutti gli impianti i cui soggetti responsabili sono Enti locali che entrano in esercizio entro il 2011, per i quali le procedure di gara si sono concluse con l’assegnazione entro la data di entrata in vigore del Decreto. Impianti integrati con caratteristiche innovative Le tariffe incentivanti applicabili agli impianti integrati con caratteristiche innovative sono riportate in tabella 2. Per gli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio nel 2012 e nel 2013, le tariffe saranno decurtate del 2% annuo. Gli impianti di cui sopra hanno diritto al premio per impianti abbinati ad un uso efficiente dell’energia. Il GSE predisporrà una guida sugli impianti fotovoltaici integrati con ca-
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Normativa Tabella 2: Tariffe incentivanti per impianti integrati con caratteristiche innovative Intervallo di potenza
Tariffa
[kW]
[ekWh]
1≤P≤3
0,402
3 < P ≤ 20
0,377
20 < P ≤ 200
0,358
ratteristiche innovative, contenente schede di dettaglio che indicheranno, in riferimento alle singole applicazioni, le modalità con cui sono rispettate le prescrizioni del Decreto. Per gli impianti integrati con caratteristiche innovative è stato previsto un limite di potenza nominale incentivabile per singolo impianto pari a 5 MW. Impianti con innovazione tecnologica Nel momento in cui viene scritto questo articolo, le caratteristiche di questa categoria di impianti, così come le tariffe, non sono ancora state definite, rimandando ad un futuro Decreto. Impianti a concentrazione Le tariffe incentivanti applicabili agli impianti a concentrazione, delle quali possono beneficiare le persone giuridiche e i soggetti pubblici (mentre sono escluse le persone fisiche ed i condomini) sono riportate in tabella 3. Per gli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio nel 2012 e nel 2013, le tariffe saranno ridotte del 2% annuo. Per gli impianti fotovoltaici a concentrazione è stato previsto un limite di potenza nominale incentivabile per singolo impianto pari a 5 MW. Premi Analogamente a quanto previsto nel Decreto del 19 febbraio 2007, il nuovo D.M. 6 agosto 2010 riconosce, oltre alla tariffa incentivante, premi per impianti abbinati ad un miglioramento dell’efficienza energetica a: 1) edifici oggetto di opere di migliora-
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mento delle prestazioni energetiche: la maggiorazione percentuale è pari alla metà della percentuale di riduzione del fabbisogno di energia conseguito, con un limite massimo del 30%; 2) edifici di nuova costruzione: la maggiorazione percentuale è pari al 30%. Rispetto al D.M. 19 febbraio 2007, cambiano gli indici rispetto ai quali calcolare il miglioramento della prestazione energetica: - per edifici oggetto di opere di miglioramento delle prestazioni energetiche: indici di prestazione estiva e invernale dell’involucro edilizio; - per edifici di nuova costruzione: confronto con gli indici di raffrescamento estivo e climatizzazione invernale del DPR 59/09. Saranno ammessi al premio solo: - gli interventi sull’involucro edilizio,
Tabella 3: Tariffe incentivanti per impianti a concentrazione Intervallo di potenza
Tariffa
[kW]
[ekWh]
1 ≤ P ≤ 20
0,37
20 < P ≤ 1.000
0,32
P > 1.000
0,28
mentre saranno esclusi tutti gli interventi sugli impianti tecnologici (pompe di calore, solare termico, ecc.); - i soli impianti ubicati sugli edifici e operanti in regime di scambio sul posto. Altri premi sono previsti per:
Cumulabilità dei contributi Le tariffe incentivanti sono cumulabili con: a) contributi in conto capitale in misura non superiore al 30% del costo d’investimento fino a 3 kW realizzati su edifici; b) contributi in conto capitale in misura non superiore al 60%: - per impianti realizzati su scuole pubbliche o paritarie, il cui soggetto responsabile è la scuola o il proprietario dell’edificio; - per impianti realizzati su strutture sanitarie pubbliche; - per impianti realizzati su sedi amministrative di proprietà di Enti locali o di Regioni e Province autonome; c) contributi in conto capitale in misura non superiore al 30% in caso di impianti su edifici pubblici diversi da quelli indicati alla lettera b), ovvero su edifici di proprietà di organizzazioni non lucrative di utilità sociale che provvedono alla prestazione di servizi sociali affidati da Enti locali e il cui soggetto responsabile sia l’Ente pubblico o l’organizzazione non lucrativa di utilità sociale. Gli incentivi non sono applicabili qualora siano state riconosciute o concesse detrazioni fiscali in relazione all’impianto fotovoltaico. Agli impianti fotovoltaici per la cui realizzazioni siano stati concessi incentivi pubblici di natura nazionale, locale, regionale o comunitaria in conto capitale o conto interessi, si applicano le condizioni di cumulabilità previste dal Decreto ministeriale del 19 febbraio 2007, purché i bandi siano stati pubblicati prima dell’entrata in vigore del Decreto e gli impianti entrino in esercizio entro il 31 dicembre 2011: - fino al 20% di incentivi in conto capitale o in conto interessi di natura locale, regionale, nazionale e comunitaria; - di qualunque entità, purché non di natura nazionale, se il soggetto responsabile dell’impianto è una scuola pubblica o paritaria o una struttura sanitaria pubblica.
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Normativa
- sistemi con profilo di scambio con la rete elettrica prevedibile; - installazione in sostituzione di coperture in eternit o contenenti amianto; - impianti di piccoli Comuni in regime di scambio sul posto; - altri impianti ovvero non su edifici ubicati in zone classificate come industriali, commerciali, cave o discariche esaurite. Per i sistemi con profilo di scambio prevedibile con la rete elettrica, le tariffe sono incrementate del 20%, per l’energia prodotta nei giorni con margine di errore del 10%. Un sistema con profilo di scambio prevedibile è: a) costituito da uno o più impianti fotovoltaici gestiti dal soggetto responsabile unitariamente con un aggregato di punti di immissione, punti di prelievo e di eventuali sistemi di accumulo dell’energia, trattati su base oraria e sottesi ad un’unica cabina primaria; b) realizzato con uno o più impianti fotovoltaici di potenza nominale complessiva superiore a 200 kW e inferiore a 10 MW. Tale potenza nominale deve essere almeno pari alla somma delle potenze nominali degli eventuali impianti di produzione diversi dagli im-
pianti fotovoltaici, nonché alla somma delle potenze disponibili dei punti di prelievo; c) con un profilo di scambio con la rete elettrica che rispetta un programma orario tra le 08:00 e le 20:00, comunicato il giorno prima dal soggetto responsabile al GSE, con un margine di errore del 10% in ciascun giorno; d) con profilo di scambio comunicato rispettato per almeno 300 giorni l’anno. A valle della prevista Delibera AEEG, il GSE predisporrà un’apposita procedura contenente tutte le indicazioni circa la documentazione da inviare per la qualifica del sistema con profilo di scambio prevedibile e per la comunicazione dei programmi di scambio. Per gli impianti fotovoltaici non ricadenti nella tipologia “su edifici”, ubicati in zone classificate come industriali, commerciali, cave o discariche esaurite, aree di pertinenza di discariche esaurite o di siti contaminati (articolo 240, D.Lgs. 03 aprile 2006, n. 152), le tariffe sono incrementate del 5%. Per gli impianti classificati nella tipologia “su edifici”, operanti in regime di scambio sul posto, il cui soggetto
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responsabile siano Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, le tariffe sono incrementate del 5%. Per gli impianti classificati su edifici installati in sostituzione di coperture in eternit, le tariffe sono incrementate del 10%. I premi per specifiche tipologie e applicazioni di impianti, ivi incluso il premio per impianti abbinati ad un uso efficiente dell’energia, non sono tra loro cumulabili. Caratteristiche innovative Affinché l’impianto possa essere considerato avente caratteristiche innovative, i moduli ed i componenti dovranno avere, almeno, le seguenti caratteristiche: 1) moduli e componenti speciali, sviluppati specificatamente per integrarsi e sostituire elementi architettonici di edifici quali coperture, superfici opache verticali, superfici trasparenti o semitrasparenti, superfici apribili e assimilabili (porte, finestre e vetrine, anche se non apribili comprensive degli infissi); 2) moduli e componenti che introducano significative innovazioni di carattere tecnologico e prestazionale; 3) moduli progettati e realizzati indu-
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Normativa
strialmente per svolgere, oltre alla produzione di energia elettrica, funzioni architettoniche fondamentali quali: - protezione o regolazione termica dell’edificio. Il componente deve garantire il mantenimento dei livelli di
fabbisogno energetico dell’edificio ed essere caratterizzato da trasmittanza termica comparabile con quella del componente architettonico sostituito; - tenuta all’acqua e conseguente impermeabilizzazione della struttura edilizia sottesa;
Impianti già in costruzione Le tariffe incentivanti previste per l’anno 2010 dal D.M. 19 febbraio 2007 sono riconosciute a tutti i soggetti che abbiano concluso, entro il 31 dicembre 2010, l’installazione dell’impianto fotovoltaico, abbiano comunicato all’amministrazione competente al rilascio dell’autorizzazione, al gestore di rete e al GSE, entro la medesima data, la fine lavori ed entrino in esercizio entro il 30 giugno 2011. La comunicazione di fine lavori deve essere accompagnata da asseverazione, redatta da tecnico abilitato, di effettiva conclusione dei lavori e di esecuzione degli stessi nel rispetto delle pertinenti normative. Il gestore di rete, il GSE e le amministrazioni competenti al rilascio dell’autorizzazione, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, possono effettuare controlli a campione per la verifica e il riscontro di quanto dichiarato. Il GSE pubblicherà un’apposita procedura operativa contenente le modalità per la presentazione della documentazione di fine lavori.
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- tenuta meccanica comparabile con l’elemento edilizio sostituito. I componenti dovranno essere installati per lo meno secondo le seguenti modalità: - i moduli devono sostituire componenti architettonici degli edifici; - i moduli devono comunque svolgere una funzione di rivestimento di parti dell’edificio, altrimenti svolta da componenti edilizi non finalizzati alla produzione di energia elettrica; - da un punto di vista estetico, il sistema fotovoltaico deve comunque inserirsi armoniosamente nel disegno architettonico dell’edificio. prof. ing. Angelo Baggini Dipartimento di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Bergamo angelo.baggini@unibg.it ing. Franco Bua Engineering Consulting and Design Milano - Pavia franco.bua@ecd.it
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Eventi
Tecnologia al passo con la sostenibilità Un ricco spazio espositivo, un convegno internazionale, i tour guidati a impianti già realizzati che utilizzano energie rinnovabili per raccontare ai visitatori l’importanza dell’energia pulita Attualmente l’Alto Adige è l’unica regione italiana a coprire oltre il 50% del proprio fabbisogno energetico con fonti rinnovabili. È previsto che entro il 2013 si arrivi al 75%, mentre è fissata per il 2020 la copertura totale del fabbisogno, ovvero la completa autonomia. La regione conta circa 500.000 abitanti, su una superficie di 7.400
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m2, e può vantare ben 930 centrali idroelettriche, con una potenza di 760 MW, 63 centrali a biomassa e di teleriscaldamento, presenti in circa la metà dei comuni, 30 impianti a gas biologico, 11 centrali eoliche e oltre 7.000 impianti a biomassa di dimensioni ridotte (cippato e pellet). Vi sono poi 0,31 m2 a testa di collettori solari, un valore questo che
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supera la media nazionale di ben 15 volte, nonché 52 watt di potenza fotovoltaica sempre pro capite (la media nazionale si posiziona intorno a 7,5 watt a testa). Sul territorio, inoltre, risultano installati 291 impianti geotermici corticali, mentre è in programma la costruzione di 7 impianti geotermici a grande profondità. Proprio questo concetto di Green Energy è stato il protagonista della terza edizione di Klimaenergy, fiera internazionale delle energie rinnovabili per usi commerciali e pubblici, svoltasi dal 23 al 25 settembre 2010 nel centro fieristico di Bolzano. Sono 185 le aziende che hanno partecipano alla fiera, offrendo soluzioni all’avanguardia e una panoramica a tutto tondo sul mondo delle rinnovabili e toccando i settori dell’energia solare (solare termico, fotovoltaico, raffrescamento solare, illuminazione), delle biomasse, biogas e biocarburanti. Naturalmente idroelettrico, geotermia, cogenerazione, idrogeno celle a combustibile, recupero del calore ed eolico hanno completato quella che rappresenta una delle più complete vetrine italiane. Oggi la ricerca permette di rendere
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sempre più efficienti gli impianti e di ridurne i costi e l’approvazione delle Linee Guida nazionali per gli impianti da fonti rinnovabili ha reso strategico il ruolo dei comuni, in grado ora di incrementare la diffusione di queste tecnologie e di offrire benefici tangibili sulla bolletta delle famiglie, creando nel contempo nuove opportunità imprenditoriali e occupazionali integrando gli impianti nel territorio e nel paesaggio. Tra gli interventi possibili: - l’obbligo del solare nei Regolamenti Edilizi, spingendo l’integrazione di questa tecnologia in edilizia, con l’obiettivo di soddisfare una quota minima obbligatoria del fabbisogno elettrico e termico attraverso impianti fotovoltaici e termici installati sui tetti delle strutture nuove o da ristrutturare; - la semplificazione per gli impianti solari (le difficoltà burocratiche sono oggi uno dei principali ostacoli alla diffusione); - la solarizzazione dei tetti degli edifici pubblici; - la creazione di gruppi di acquisto che permettano la condivisione delle informazioni e delle esperienze utili nell’installazione di pannelli solari;
- gli orti solari, cioè impianti in multiproprietà o collettivi utili a chi, non potendo usufruire di superfici adeguate sulla propria abitazione, può avvalersi di apposite aree, avendo, inoltre, la possibilità di diventare proprietari di una quota dell’impianto; - l’integrazione del solare nelle aree più idonee come i parcheggi, le aree industriali dismesse, le aree abbandonate; - la realizzazione di una mappa del solare in città, per raccontare quanto sta succedendo nel territorio e informare i cittadini sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. I comuni virtuosi In occasione di Klimaenergy sono stati premiati i vincitori del primo Campionato Solare di Legambiente, una competizione volta a valutare la diffusione del solare nei comuni italiani. Torre San Giorgio (CN), Vipiteno (BZ), Senigallia (AN) e Bolzano sono stati dichiarati i comuni “più solari” d’Italia, poiché il contributo del solare termico e fotovoltaico ai fabbisogni delle famiglie ha già raggiunto risultati significativi, fino a superare, come nel caso di Torre
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San Giorgio, vincitore dello scudetto italiano 2010, le richieste delle famiglie attraverso l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici. Questo piccolo comune vanta la presenza di 1.556 m2 di collettori termici e 694,9 kW di pannelli solari fotovoltaici, distribuiti perlopiù tra i tetti delle famiglie residenti e sulle coperture di alcune aziende locali. Di grande interesse anche le storie degli altri comuni in testa alle classifiche, elaborate in funzione della popolazione residente, proprio perché diverse sono le situazioni nei grandi, medi e piccoli comuni. A Vipiteno (BZ) sono installati oltre 2.400 m2 di collettori termici, 277 kW di fotovoltaico, ma anche altri impianti da fonti rinnovabili come eolico, mini idroelettrico e biomassa, collegati a reti di teleriscaldamento, biogas, geotermia a bassa entalpia, in un mix virtuoso che consente di soddisfare sia i fabbisogni termici, sia quelli elettrici delle famiglie residenti. A Senigallia (AN) sono installati 4.000 m2 di collettori termici e quasi 1 MW di fotovoltaico, distribuiti tra centinaia di impianti pubblici e privati. In questo comune, il regolamento edilizio prevede l’obbligo d’installazione di pannelli fotovoltaici in tutte le nuove costruzioni. A Bolzano, i pannelli solari installati sono oltre 5.200 m2 per il termico e 3.152 kW per il fotovoltaico, tutti installati sui tetti di abitazioni, edifici pubblici e aziende private. Nel capoluogo altoatesino il regolamento edilizio prevede non solo l’obbligo d’installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici nelle nuove costruzioni, ma anche nelle ristrutturazioni.
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Eventi
Eccellenza in mostra La terza edizione di Klimaenergy ha confermato la dinamicità di questo settore: ai prodotti ormai affermati, infatti, si sono affiancate soluzioni basate su nuove tecnologie o sul riutilizzo di concetti esistenti in applicazioni particolari. È il caso di Green Peak, un vero e proprio “benzinaio solare” ideato da Austria Bavaria Solar, in grado di soddisfare le esigenze legate al crescente numero di veicoli elettrici. Attraverso un piccolo chiosco dotato di celle fotovoltaiche è possibile ricaricare le batterie di auto, moto e biciclette elettriche che necessitano tra gli 8 e i 25 kWh. Obiettivo di questi impianti è garantire una mobilità senza conseguenze negative sull’ambiente, evitando l’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera. Attraverso un sistema intelligente di accumulo, l’energia viene immagazzinata e rilasciata durante il processo di ricarica dei veicoli. In funzione della disponibilità o meno di una rete elettrica esistente, Green Peak è in grado di operare come semplice “deposito” o di effettuare
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lo scambio con la rete per garantire il corretto bilancio energetico. Sul fronte dei pannelli fotovoltaici, Alfasolar ha proposto un’interessante variante: il nuovo vetro a struttura piramidale. Rispetto alle soluzioni convenzionali, Alfasolar Pyramid garantisce un incremento del 3,5% di potenza con irraggiamento verticale e del 20% con irraggiamento obliquo (80°). Inoltre, la particolare geometria del vetro assicura un effetto autopulente, ideale in presenza di superfici ampie o di difficile accessibilità. La tedesca Planta Oleum punta, invece, sull’impiego degli oli vegetali per uso energetico. Le centrali termoelettriche che utilizzano l’olio vegetale come combustibile producono contemporaneamente corrente e calore tramite il principio della cogenerazione, sfruttando, quindi, in maniera ottimale il calore primario prodotto. L’utilizzo di questi impianti riveste una particolare importanza per coloro che consumano grandi quantità di calore, come alberghi, piscine, vivai, ospedali, etc. Il surplus di cor-
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rente generata può essere immesso nella rete pubblica in cambio di un incentivo. Se da un lato è vero che nessuno “inventa l’acqua calda”, dall’altro è possibile arrivare al risultato finale in diversi modi: Winkler Solar ha puntato sui collettori multifunzione a incasso VarioSol E, che non presentano le tipiche lamiere di collegamento tra i singoli elementi. A livello idraulico, inoltre, l’intero campo del collettore è dotato di tubi interni, che non rendono più necessari i collegamenti per la raccolta e la distribuzione. La personalizzazione è un altro punto di forza di questi collettori: disponibili in 38 diversi formati, possono essere costruiti in funzione delle specifiche esigenze dell’utilizzatore. Il principio della capillarità è noto da tempo: RRI ne ha sfruttato le potenzialità per la realizzazione di un sistema di tubazioni capillari nel quale l’acqua riscalda o raffresca le varie superfici, diffondendo in modo uniforme il calore o il fresco nell’ambiente attraverso irraggiamento e convezione. Grazie alla ridotta dimensione (3,35 mm) e alla limitata distanza tra tubo e tubo (10 mm), i tubi capillari di RRI garantiscono una totale uniformità nella distribuzione del calore. Questo costituisce uno dei principali pregi di questi impianti, poiché in riscaldamento permettono, a parità di resa termica con altri sistemi aventi maggiori diametri e interassi di tubazione, l’utilizzo del fluido vettore a temperature più basse. L’elevata efficienza dello scambio termico consente di utilizzare temperature di 27 °C in inverno e 17 °C in estate, per ottenere un elevato comfort di climatizzazione. Rispetto ai sistemi tradizionali, permette un risparmio fino all’80% sia per la ridotta massa inerziale, sia per l’esigua quantità d’acqua nell’impianto. Giulia Corte
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27-09-2010
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Eventi
Protagonisti nell’innovazione Molti imprenditori hanno percepito che in questo momento di crisi bisogna saper investire in ricerca e sviluppo, perché il mercato premia chi ha deciso di seguire l’unica rotta possibile: innovare nel modo di fare impresa «Cerchiamo fortemente una decisa accelerazione nella concreta innovazione del fare impresa». Sono le parole con le quali Roberto Vidori, direttore di Domotecnica, ha aperto il 12° Congresso nazionale dell’importante rete italiana di franchising nel campo del risparmio energetico, che si è tenuto venerdì 17 e sabato 18 settembre, a Milano. Due giorni di lavori, con un’assemblea plenaria, due convegni, sette commissioni di lavoro e sei laboratori applicativi. Tutto questo a dimostrare che per Domotecnica il Congresso rappresenta il punto di svolta per un settore strategico della crescita economica e occupazionale nazionale. A Milano si sono ritrovate quasi settecento aziende provenienti da tutto il territorio nazionale, tra affiliati e uditori della rete franchising, che hanno portato attorno ad un tavolo di confronto e di trasmissione dell’innovazione oltre 1.300 tecnici altamente qualificati nel settore del risparmio energetico. Accanto a loro, le più rappresentative imprese produttrici del settore, quest’anno una sessantina, hanno presentato ad un uditorio qualificato le più innovative evoluzioni di prodotto. Con visione prospettica, Domotecnica ha coinvolto anche numerosi studi di progettazione, sostenendo da sempre la centralità di un lavoro coordinato della filiera del risparmio energetico per raggiungere i più alti risultati di efficienza. «Siamo davanti ad una scelta improrogabile», ha commentato Roberto
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La sede di Domotecnica a San Vendemiano (TV)
Vidori, «in un momento come questo, con un mercato che mette a repentaglio la sopravvivenza stessa delle aziende, l’immobilismo è la peggiore soluzione possibile. È indispensabile fare una scelta strategica di innovazione globale, e farlo ora». Il Congresso ha rappresentato per tutte le aziende del circuito l’occasione per accelerare questo processo, che coinvolge mission, vision, prodotto, controllo di gestione e sviluppo. «Tutte scelte possibili solo grazie alla cooperazione in rete», continua Vidori, «che sviluppa sinergie fra gli imprenditori, partner fornitori e studi di progetta-
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zione, in coordinamento con la Centrale Domotecnica. Il tutto per orientare un progetto comune di efficienza energetica che renda anche possibile per ogni impresa l’innovazione e il posizionamento nel mercato». Un franchising basato sul massimo beneficio per l’azienda affiliata Domotecnica Italiana nasce a San Vendemiano (TV) nel 1993, fondata da Roberto Vidori, cui si affiancano Emanuela De Gobbi e Luciano Franceschi, guardando all’esempio di France Chauffage, creata in Francia da George Benyaich.
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La carta d’identità di Domotecnica Domotecnica Italiana ha la sede operativa a San Vendemiano (TV), ma la rete di franchising copre l’intero territorio nazionale. Nella sede operativa trovano occupazione 44 collaboratori, la cui età media si aggira attorno ai 35 anni. Il network dei partner Domotecnica coinvolge oltre 60 aziende industriali, suddivise nelle categorie della termoidraulica e della fornitura di energia. Sono, invece, una decina i partner distributori a livello nazionale e un’altra decina i partner di progetto che offrono servizi assicurativi, supporto di marketing e consulenza gestionale e finanziaria. Al 31 gennaio 2010 gli affiliati alla rete Domotecnica sono oltre 1.200, distribuiti in tutte le regioni italiane, con particolare copertura del nord e centro Italia. La media dei dipendenti di un’azienda affiliata è di 6÷7 dipendenti. Nel loro complesso, le aziende affiliate offrono occupazione ad oltre 7.400 addetti. Ogni anno Domotecnica, in collaborazione con i partner, organizza 80 corsi di formazione centrati sull’innovazione tecnologica. Gli affiliati possono accedere anche a 106 corsi di formazione on line: 22 di area tecnica, 16 di gestionale, 38 di commerciale, 4 di area normativa, ai quali si affiancano i corsi di area coaching, dei quali 4 dedicati all’area gestionale e 22 all’area commerciale (dati 2010). Obiettivo della nuova realtà è quello di valorizzare le competenze e la professionalità delle aziende di settore, mettendole in condizioni di sfruttare le possibilità offerte dall’innovazione di prodotto e dalla messa in rete di una conoscenza imprenditoriale evoluta e competitiva. Nel pieno della crisi che ha investito tutti i settori del mercato, Domotecnica rappresenta un elemento di crescita e di sviluppo per gli ambiti nei quali è impegnata. La sua ricetta è vincente: offrire soluzioni di business evolute per dare all’azienda affiliata il vantaggio competitivo che le permetta di crescere e di affermarsi nel suo mercato di riferimento. Alti margini di profitto, un mercato con vantaggi sicuri per il cliente, un percorso imprenditoriale che permetta all’azienda affiliata di affermarsi come protagonista. E soprattutto il rispetto degli obiettivi ambientali: perché per prima Domotecnica ha capito e promosso la realtà della “green economy”. Il progetto si fonda su percorsi formativi sperimentati, che sviluppano conoscenze e competenze nelle aree gestionali, tecniche e commerciali. Un rapporto privilegiato con le migliori
aziende produttrici, con corsi tecnici dedicati in fabbrica, cui si affianca l’aggiornamento normativo. Una rete di progettisti che, condividendo la mission e il metodo Domotecnica, lavorano fianco a fianco delle aziende affiliate, mettendo in gioco competenze tecniche e commerciali per sviluppare la gestione delle trattative e, di conseguenza, l’acquisizione delle commesse. Un’offerta di servizi finanziari vantaggiosi a disposizione delle imprese e dei clienti. Il tutto supportato da una campagna di comunicazione nazionale a favore della sostenibilità ambientale. Specialisti del risparmio energetico L’ottimizzazione dei consumi porta con sé importanti risvolti sociali: minore inquinamento e benessere diffuso. Ma anche maggiore competitività delle aziende che utilizzano tecnologie innovative, con conseguente crescita dell’impresa, maggiore occupazione, sviluppo di un’economia sostenibile. «La peculiarità degli Specialisti del Risparmio Energetico», dichiara Roberto Vidori, «è che riescono a fare ciò che gli altri non sono in grado di fare. I sistemi che le aziende affiliate a Domotecnica
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propongono sono una combinazione di soluzioni tecnologiche ed energie diverse, che comprendono anche le rinnovabili. Il tutto per ottenere il miglior risultato in termini di beneficio. In sintesi, il motto potrebbe essere quello della “minima spesa per la massima resa”». Domotecnica rappresenta oggi, a livello nazionale, il punto di riferimento per chi intende contribuire a raggiungere i traguardi del risparmio energetico. Prospettiva realizzabile esclusivamente attraverso l’alta professionalizzazione della rete e una condivisione degli obiettivi ambientali. Obiettivi che la società intende raggiungere attraverso una capillare azione informativa sulle possibilità offerte dalle tecnologie innovative del risparmio energetico. Tecnologie e loro applicazioni che si possono conoscere in veri e proprio luoghi d’informazione e formazione quali i “Punto Verde”, i “Centri del Risparmio Energetico” e il “Punto Verde Mobile”. Punto Verde Molto più di un negozio, i “Punto Verde del Risparmio Energetico” sono la concretizzazione e la massima rappresentazione dell’applicazione del metodo Domotecnica. Aperti a partire dal 2005, sono spazi operativi, informativi
Roberto Vidori, fondatore e direttore di Domotecnica
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Eventi
Il Punto Verde Mobile
e formativi a disposizione dei privati, delle imprese e delle istituzioni per trovare le migliori soluzioni e le tecnologie più utili al conseguimento del risparmio energetico. Il “Punto Verde del Risparmio Energetico” interpreta le necessità informative del visitatore, facendo chiarezza sui fondamentali del risparmio energetico. Grazie ad un percorso multimediale, arricchito da schemi, grafici, pannelli esplicativi
e video, il visitatore viene guidato nella comprensione dei principali temi del risparmio energetico, anche attraverso la spiegazione di realizzazioni compiute in vari ambiti: dalle abitazioni private, ai condomini, passando da uffici, negozi, palestre, ristoranti, aziende. Ogni “Punto Verde del Risparmio Energetico” – oggi sono 12 sul territorio nazionale – è dotato di sale nelle quali sono ospitati corsi di aggiornamento o incontri con la cittadinanza sui temi del risparmio energetico. Centri Risparmio Energetico Sono centri di informazione e formazione dove trovare tutte le risposte alle necessità degli specialisti del risparmio energetico e degli utenti in
cerca di soluzioni vantaggiose. Aperti a partire dal 2004, i quattro Centri del Risparmio Energetico Domotecnica offrono le soluzioni più innovative e tecnologicamente avanzate per il risparmio, il miglior comfort abitativo, le più evolute soluzioni per il rispetto dell’ambiente. I Centri del Risparmio Energetico inaugurati da Aziende Affiliate sono siti a Farigliano (CN), Foligno (PG), Vittorio Veneto (TV) e Modena. Punto Verde Mobile Nel 2009 Domotecnica ha lanciato il “Punto Verde Mobile”, un autocarro allestito di 14 metri che ha portato in tutta Italia (83 città, 111 giornate su tutto il territorio nazionale) la filosofia del risparmio energetico dell’azienda, coinvolgendo 750 delle sue aziende affiliate. Nel 2010 saranno 57 le città visitate dal Punto Verde Mobile, per un totale di 89 giornate di presentazione su tutto il territorio nazionale. Maurizio Gambini
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Imprese
Un’idea diventata realtà Un edificio unico, in linea con i parametri di Kyoto 2030, che offre un ambiente perfetto per la vita e la salute dell’uomo e dell’ambiente Realizzato da Gruppo Polo Le Ville Plus, insieme al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Trento e con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, Casa Zero Energy è un progetto di ricerca che offre la migliore sintesi tra comfort, vivibilità e basso impatto ambientale. Per la sua realizzazione è stato utilizzato ciò che la natura regala, il calore e la luce del sole, il calore ed il fresco della terra, la forza del vento, la ricchezza dell’acqua, per creare il miglior habitat possibile per l’uomo. Gli obiettivi scientifici Secondo il progetto di ricerca svi-
luppato e guidato dal prof. Antonio Frattari, responsabile del Laboratorio di Progettazione Edilizia del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli studi di Trento, Casa Zero Energy è stata concepita come prototipo su cui sviluppare studi e sperimentazioni finalizzati a: 1) istituire un laboratorio operante sul territorio che fornisca risultati ripetibili ed un’impostazione metodologica per la misurazione del risparmio energetico ottenibile da un impianto di gestione e controllo attraverso l’utilizzo di dispositivi domotici; 2) verificare le potenzialità di un sistema di controllo e gestione tanto
nella regolazione delle condizioni microclimatiche ambientali interne, quanto dell’illuminazione, perché vengano garantite le condizioni di benessere ottimali per la presenza umana; 3) quantificare il contributo di una regolazione domotica dell’impianto di illuminazione, schermatura e termoregolazione per la riduzione al minimo dell’impegno energetico; 4) verificare l’utilità e l’effettivo utilizzo di scenari per l’uso flessibile di sistemi solari passivi automatizzati; 5) verificare soluzioni domotiche di entertainment per la realizzazione di scenari per il benessere psicofisico degli occupanti; 6) verificare la possibilità di rendere una casa sicura nella doppia accezione di safety and security con la domotica. In relazione a queste caratteristiche, l’edificio è stato definito “autonomous house”, in grado cioè di gestire autonomamente la produzione di energia e di assicurare ai suoi abitanti comfort, sicurezza e risparmio energetico.
Casa Zero Energy utilizza ciò che la natura regala, il calore e la luce del sole, il calore ed il fresco della terra, la forza del vento, la ricchezza dell’acqua, per creare il miglior habitat possibile per l’uomo
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Studio bioclimatico dell’ambiente Il progetto è partito dallo studio bioclimatico del territorio per determinare sia la posizione della casa nel terreno, sia il suo orientamento. La casa è situata verso il lato nord del terreno, in modo da lasciare il maggior spazio possibile a sud per il giardino e per gli spazi interni più vissuti come soggiorno, cucina,
Imprese principale delle fonti energetiche a supporto, il sistema domotico applicato, e gestibile da remoto, trova applicazione per: - l’automazione di porte, finestre, oscuranti finestre, veneziane e zanzariere; - la termoregolazione dell’impianto di riscaldamento e climatizzazione; - il sistema di videocitofonia; - la ventilazione degli spazi abitativi; - il sistema antintrusione e antincendio.
Un’ampia vetrata fa entrare luce e calore d’inverno e viene schermata d’estate per evitare il surriscaldamento
camere da letto. La facciata sud ha un’ampia vetrata che fa entrare luce e calore d’inverno e che viene schermata d’estate per evitare il surriscaldamento. La facciata nord, invece, presenta una serie di finestrature di piccole dimensioni che d’estate garantiscono la ventilazione notturna. Autosufficienza energetica La casa non utilizza alcun tipo di energia proveniente da fonti non rinnovabili (fossili) ed è autonoma, ovvero autoproduce energia da fonti alternative e non inquinanti (pannelli solari, fotovoltaici, pompa di calore, ecc.). Inoltre, non solo genera in modo autonomo tutta l’energia necessaria, ma è anche stata progettata per richiederne il meno possibile, grazie alle soluzioni bioclimatiche adottate. Tecnologia ed “intelligenza” Le Ville Plus ha scelto BPT come partner tecnologico, che ha messo a disposizione e personalizzato il suo sistema domotico Home Sapiens per la gestione di tutte le fonti energetiche alternative di Casa Zero Energy, al fine di garantire il benes-
sere psicofisico abitativo, ovvero l’insieme di condizioni sensoriali (tattili, uditive, visive, termoigrometriche, respiratorie e olfattive) che soddisfino l’individuo all’interno della casa. Inoltre, il progetto tende a migliorare il comportamento energetico dell’edificio, analizzando le prestazioni in termini di isolamento termico. Nel dettaglio, oltre alla gestione
Le tecnologie per la produzione di energia pulita sono integrate con sistemi di rilevazione e attuazione automatizzata. Il sistema domotico utilizza una serie di dispositivi elettronici integrati che interagiscono con il sistema costruttivo e abitativo di Casa Zero Energy, al fine di garantire: 1) il comfort termoigrometrico, gestendo in modo ecocompatibile i sistemi per la produzione di energia rinnovabile e per ottimizzarne l’impiego e la resa; 2) il comfort visivo, grazie al miglior impegno energetico possibile per l’illuminazione artificiale degli ambienti confinati e dell’immediato intorno in funzione dell’illuminazione
Il sistema domotico funge da collettore di tutte le informazioni provenienti dai vari sottosistemi e da tutta la sensoristica per gestire e ottimizzare consumi e risorse energetiche
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Imprese I numeri del sistema domotico Automazione: 270 moduli domotici, suddivisi in 6 rami di automazione 14 zone termiche separate 18 sensori di luminosità 1 stazione meteo esterna 35 rilevatori di presenza Alimentatori dotati di back up Videocitofonia: Videocitofoni Mitho touch screen, con segreteria videocitofonica e targa esterna ultrasottile Thangram Antintrusione: Centrale antintrusione B2 21 moduli d’ingresso 1 sirena da esterno 1 sirena da interno 100 contatti finestra naturale presente; 3) la sicurezza, tramite risposte intelligenti automatiche relativamente alle problematiche legate alla safety e alla security. Il sistema domotico funge da collettore di tutte le informazioni provenienti dai vari sottosistemi e da
tutta la sensoristica per gestire e ottimizzare le risorse energetiche derivanti da fonti rinnovabili (come l’irraggiamento solare) e minimizzare i consumi dell’edificio. Il sistema riceve le informazioni da una centralina meteo per la rilevazione delle condizioni ambientali esterne e le visualizza su terminali
Il laghetto balneabile ha anche una funzione bioclimatica: d’inverno il riflesso del sole basso aumenta l’irraggiamento della luce solare verso la casa; d’estate, invece, raffresca in modo naturale
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touch screen di supervisione, per la gestione dei parametri regolati dal sistema bus. Riscaldamento e raffrescamento L’impianto di riscaldamento utilizza pannelli radianti, pannelli solari e caldaia a pellet ad alto rendimento. L’integrazione tra i diversi sistemi impiantistici viene gestita tramite un sistema di supervisione automatizzato con programmazione stagionale, che prevede anche un processo di autoapprendimento della strumentazione installata, per calibrare la richiesta di calore in funzione dell’isteresi dei diversi ambienti. Il sistema domotico gestisce la quantità di calore e richiede quindi, attraverso valvole modulanti e sonde di temperatura di zona, caldo o freddo solo se strettamente necessario. Anche il sistema fotovoltaico è collegato all’impianto domotico per la raccolta dei dati relativi alla produzione oraria di kW fotovoltaici, che può essere utile se comparata con i dati meteo registrati dalla centralina esterna collegati con la posizione del sole e con la presenza di nuvolosità. Infine, il sistema geotermico della casa ottiene una temperatura dell’acqua tale da consentire il raffrescamento ambientale tramite il suo impiego in panelli radianti, con l’utilizzo di una pompa di calore: la regolazione intelligente del sistema prevede una gestione automatizzata dell’impianto di raffrescamento a pannelli radianti integrato col sistema geotermico e l’utilizzo di una pompa di calore con programmazione e controllo automatizzato dell’intero sistema. Sono previsti, inoltre, dei profili di regolazione a fasce orarie per la richiesta di raffrescamento in funzione all’ora del giorno e per le differenti zone termiche dell’impianto. Ventilazione naturale Garantire la qualità e il ricambio dell’aria ambiente, il raffresca-
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La casa è dotata di sistemi di schermatura esterni a lamelle mobili, con la funzione di regolare la quantità di radiazione solare entrante nell’edificio sotto forma sia di calore, sia di luce, attraverso l’inclinazione di appositi elementi lamellari. Anche il sistema di schermatura è motorizzato e automatizzato, in modo che possa aprirsi/chiudersi in funzione delle condizioni interne ed esterne. Gestione serra solare Il sistema domotico controlla la La casa autoproduce energia da fonti alternative e non inquinanti serra solare e (pannelli solari, fotovoltaici, pompa di calore, ecc.) permette di aumento diurno dello spazio abitato, tomatizzare il sistema di apertura/ lo smaltimento notturno del calore chiusura della serra per gestire la accumulato dagli elementi edilizi: temperatura, tanto all’interno della tutto questo è gestibile con la rego- serra stessa, quanto nello spazio lazione automatica dell’apertura e adiacente; visualizza in locale e da della chiusura dei serramenti, che remoto lo stato di apertura/chiususono gestibili in modo autonomo ra e schermatura della serra, con anche da remoto tramite il sistema riferimento alla condizione di gedomotico per ottimizzare i flussi stione ottimale impostata, e rileva d’aria. la temperatura interna della serra
Cosa s’intende per “edificio sostenibile” Una costruzione è definita “sostenibile” quando: 1) ottimizza la qualità della vita nell’ambiente confinato e nell’immediato intorno; 2) utilizza materiali rinnovabili, riciclabili, a basso impatto ambientale e preferibilmente locali; 3) limita il consumo di energia, specialmente quella proveniente da fonti fossili nelle fasi di costruzione, uso, manutenzione e dismissione dell’edificio; 4) ha un basso impatto ambientale in termini di inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria.
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in continuo per il monitoraggio del funzionamento. Per un’efficiente automazione della serra si prevede un funzionamento della stessa secondo due modalità: stagionale e giornaliera. Il funzionamento automatizzato così implementato potrà anche essere gestito manualmente, per non compromettere l’efficienza del sistema serra in caso di condizioni eccezionali non consone alla stagione o all’orario. Sicurezza personale La domotica è utilizzata anche come strumento a servizio della sicurezza personale all’interno della casa, in quanto capace di monitorare l’ambiente domestico rispetto ad anomalie o malfunzionamento di impianti (fughe di gas o perdite d’acqua) ed a pericoli d’incendio. La strumentazione domotica necessaria a tale scopo consiste in rilevatori di incendio, gas, presenza liquidi, elettrovalvole (acqua e gas), pulsanti di soccorso e per la visualizzazione da supervisione. Sicurezza antintrusione Con la domotica è possibile avere costantemente sotto controllo, anche da remoto, la sicurezza esterna e perimetrale dell’abitazione. A tale scopo sono utilizzati contatti magnetici installati sui serramenti, sensori di presenza, videocitofoni con registrazione di immagine, touch screen di visualizzazione e gestione. Monitoraggio delle prestazioni Uno degli aspetti caratterizzanti e di maggiore interesse del progetto di ricerca Casa Zero Energy è il monitoraggio. La casa abitata (da 4 persone) verrà controllata in remoto dal Laboratorio di Progettazione Edilizia del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli studi di Trento, per analizzare il comportamento dell’edificio e delle tecnologie applicate. Paola Cipollini
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Efficienza produttiva ed energetica Scalabile, flessibile, integrata e collaborativa: queste le caratteristiche di PlantStruxure, la nuova piattaforma per l’automazione del Controllo di Processo recentemente presentata da Schneider Electric Controllo di Processo PlantStruxure integra i componenti hardware e software dell’impianto produttivo, fornendo una soluzione completa di Controllo di Processo, per ottimizzare l’utilizzo dell’energia e raggiungere la massima efficienza operativa, migliorando anche i livelli di produttività. Facilita la collaborazione fra i direttori di impianto ed i responsabili delle operazioni, ma anche fra i gruppi dedicati alla progettazione ed alla manutenzione; ciò è possibile grazie alla sua potente suite software, unita a componenti hardware ampiamente provati sul campo ed all’utilizzo di tecnologie open basate su protocollo Ethernet. Garantisce elevata disponibilità dei processi, ridondanza e sicurezza funzionale ad ogni livello d e l l’ a rc h i t e t t u r a , così da poter rispondere alle specifiche necessità di settori quali oil & gas, chimica, petrolchimica, energia, industria estrattiva. PlantStruxure, piattaforma scalabile, flessibile, integrata e collaborativa per la gestione dei processi e dell’energia
Sviluppata da Schneider Electric, l’architettura PlantStruxure è un nuovo sistema collaborativo che permette alle aziende del settore industriale e delle infrastrutture di soddisfare le proprie necessità in ambito automazione, rispondendo, allo stesso tempo, alle sempre più pressanti esigenze di gestione dell’energia. Il sistema è costituito da archi-
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tetture flessibili, scalabili e collaborative che rappresentano i tasselli dedicati alla produzione ed ai processi della più ampia offerta EcoStruxure, pensata per la gestione complessiva dell’energia, che permette di ottenere migliori efficienze energetiche agendo sui vari aspetti dell’attività aziendale, fra cui appunto anche l’automazione dei processi.
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Con PlantStruxure, Schneider Electric sfrutta la sua esperienza in ambito automazione, controllo di processo e gestione dell’energia per fornire un sistema costituito da una singola architettura, in grado di gestire tutte le necessità di controllo dei processi. In tal modo è possibile ottimizzare l’efficienza degli impianti e ridurre i costi operativi, implementando strategie che si occupano di tutti questi aspetti durante l’intero ciclo di vita del sistema. Soluzioni integrate per la gestione dell’energia Come già detto, PlantStruxure è un tassello dell’architettura EcoStruxure di Schneider Electric, presentata nel novembre 2009, che permette di fornire soluzioni intelligenti di gestione dell’energia a tutti quei clienti che desiderano ottimizzare le efficienze energetiche nei vari aspetti della propria attività. EcoStruxure connette fra loro cinque aree: energia, data center, processi e macchine, controllo dell’edificio, sicurezza fisica, all’interno di un’architettura tecnologica aperta e flessibile, che consente di realizzare soluzioni globali ed intelligenti per la gestione dell’energia, con risparmi che possono arrivare fino al 30%. La gestione efficiente dell’energia può essere affrontata solo con un piano onnicomprensivo: con la nuova proposta nasce un’architettura di riferimento, in grado di ridurre le inefficienze, rendendo visibili tutti gli sprechi di energia e permettendone così l’eliminazione, con una soluzione completa per la gestione dell’energia: 1) composta da un portafoglio completo di applicazioni specifiche nelle cinque aree di competenza chiave del Gruppo francese: gestione dell’energia; efficienza energetica nei data center; automazione per l’industria di processo e le macchine; soluzioni integrate per la gestione degli edifici; sicurezza, con un’architettura completa di
I controllori programmabili Schneider Electric sono realizzati per rispondere in modo specifico alle esigenze dell’industria di processo, con hardware modulare e scalabile, un’ampia gamma di interfacce d’I/O, di moduli di comunicazione e di campo dedicati per il collegamento a dispositivi mobili intelligenti e apparecchiature diverse
controllo, antintrusione e videosorveglianza; 2) che collega le cinque aree di competenza in un unico “ecosistema tecnologico” ampio e flessibile, basato sull’utilizzo di protocolli di rete aperti (IP), che consentono alle applicazioni dedicate di connettersi, quando necessario, al giusto livello; si crea così un sistema intelligente di gestione dell’energia, attraverso
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tutte le aree applicative.In altre parole, EcoStruxure permette di avere una sistematica visibilità dell’energia e di controllarne in tempo reale l’utilizzo, intercettando gli sprechi nei vari vettori energetici (elettrico, idrico, meccanico) per conseguire un’efficienza complessiva più elevata. Massimo Poletti
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Nuova energia per nuovi business Si svolgeranno a Milano, in novembre, due eventi business to business dedicati alle energie rinnovabili, un settore in forte crescita che in Italia già oggi vale circa 10 miliardi di euro
Greenergy Expo ed EnerSolar+ sono in programma dal 17 al 19 novembre 2010 a Fieramilano Rho
La “green economy” è la nuova energia in grado di trainare l’economia mondiale fuori dalla crisi economica. Lo dimostra lo sviluppo che registra in tutto il mondo: dall’Europa, agli Stati Uniti, fino ai mercati emergenti dell’Asia. Gli appuntamenti per gli operatori del settore sono Greenergy Expo ed EnerSolar+, due manifestazioni giunte alla seconda edizione, in programma dal 17 al 19 novembre 2010 a Fieramilano Rho. Greenergy Expo, che si propone all’insegna dello slogan “Produrre energia risparmiando il Pianeta”, è dedicata a geotermia, biomasse, industria del pellet, biogas, cogenerazione, mini idroelettrico, energia verde, biocarburanti,
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mobilità sostenibile. EnerSolar+ è il salone internazionale dedicato all’energia solare fotovoltaica e termica. L’occupazione è “verde” Le energie rinnovabili rispettano l’ambiente, sviluppano l’economia e creano nuovi posti di lavoro. Secondo il Rapporto delle Nazioni Unite: “Green Jobs: toward decent work in a sustainable, low-carbon world”, già oggi sono ben 2,3 milioni le persone occupate in questo settore e, con adeguate politiche di sostegno, entro il 2030 potrebbero crescere in modo esponenziale, fino ad arrivare a venti milioni. Questo numero
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aumenterà ancora se si avvereranno le previsioni di uno studio realizzato da Pricewaterhouse Coopers secondo cui, già nel 2050, si potrebbe soddisfare il 100% del fabbisogno energetico con le energie rinnovabili. In questo scenario, l’Italia può svolgere un ruolo sempre più da protagonista. Il terreno è fertile: basti pensare che il Rapporto Italia di Eurispes parla di un mercato del valore di circa 10 miliardi di euro. E secondo l’Irex Annual Report: “L’industria italiana nelle rinnovabili, tra convenienza aziendale e politiche di sistema”, realizzato da Althesys, nel periodo 2008-2009 gli investimenti in nuovi impianti di energie rinnovabili sono stati pari a 6,5 miliardi di euro. In tema di occupazione, lo stesso studio prevede, entro il 2020, la creazione di 86.000 nuovi posti di lavoro nel nostro Paese. In considerazione del fatto che “l’energia dà lavoro”, Greenergy Expo ed EnerSolar+ propongono al loro interno l’area espositiva EnerJob, per favorire l’incontro tra le aziende del settore ed i professionisti delle risorse umane che già operano nel mondo delle rinnovabili. Il settore cresce e, a livello europeo, un ruolo importante per un ulteriore sviluppo lo svolgerà la Direttiva comunitaria sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, che fissa gli obiettivi obbligatori per ogni nazione e stabilisce le norme relative ai progetti comuni tra gli Stati membri e all’accesso alla rete elettrica per l’energia da fonti rinnovabi
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Il boom del fotovoltaico Nel mondo delle energie rinnovabili, il fotovoltaico è tra i settori in maggiore sviluppo e l’Italia lo testimonia. In base ai dati del GSE (Gestore Servizi Elettrici) aggiornati a febbraio 2010, la crescita è costante su tutto il territorio nazionale, con un incremento medio del 100% e una potenza installata che passa da 7 a 14 watt per abitante. Nella classifica per regioni, prima è sempre la Puglia, seguita dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna. Una conferma del continuo sviluppo arriva anche dal Rapporto: “Comuni rinnovabili 2010” di Legambiente, secondo cui i “Comuni del solare” nel nostro Paese sono 6.801, contro i 5.580 dell’anno scorso. E i margini di sviluppo sono ancora notevoli. Un ulteriore sviluppo del settore non può prescindere da seri programmi politici di sviluppo e regole certe. «La green economy è una realtà, ma in Italia alcuni fattori concorrono ancora oggi a limitarne lo sviluppo: primo fra tutti un quadro regolamentare incerto e instabile», spiega Gert Gremes, Presidente del GIFI, il Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane di ANIE. «Eliminare le barriere è una condizione necessaria per il raggiungimento degli impegni sottoscritti dal nostro Paese in ambito europeo. Anche se la congiuntura economica si presenta attualmente negativa, le energie rinnovabili registrano una domanda crescente e generano investimenti. L’Italia non può perdere una tale opportunità e l’impegno delle politiche pubbliche dovrebbe andare in questa direzione. Gli scenari futuri lasciano intravedere una continuità con il recente passato. Il settore dell’energia sta attraversando una fase di profondi cambiamenti e le tecnologie rinnovabili assumono una rilevanza eccezionale nel nuovo scenario». L’ottimo stato di salute del fotovoltaico italiano è confermato anche da Gianni Chianetta, presidente di Assosolare, che dichiara: «Considerando il record di 1 GW di potenza installata con il secondo Conto Energia, corrispondenti a 70.000 impianti,
Come già lo scorso anno, Greenergy Expo ed EnerSolar+ si svolgeranno in contemporanea con diversi eventi in grado di creare sinergie significative
da aggiungere ai 165 MW del primo Conto Energia, l’Italia si piazza in seconda posizione in Europa, dopo la Germania (fonte: GSE). Il business del fotovoltaico in Italia è oggi composto da circa 1.000 imprese, tra produttori, distributori e installatori di sistemi e componenti. Il giro d’affari generato per il 2009 è stimato in 2,5 miliardi di euro, mentre dal punto di vista occupazionale il fotovoltaico impiega direttamente o indirettamente circa 20.000 persone. Numeri importanti che, ci auguriamo, potranno crescere ulteriormente con il nuovo conto energia». Le sinergie Greenergy Expo ed EnerSolar+ si svolgeranno in contemporanea con diversi eventi in grado di creare sinergie significative. Negli stessi giorni si terrà, infatti, PV Tech, il salone internazionale dei macchinari e delle tecnologie produttive per l’industria fotovoltaica. Tra le altre manifestazioni in programma va segnalata HTE-Hi.Tech-Expo, la grande kermesse dedicata al mondo delle tecnologie innovative, composta da diverse aree tematiche dedicate a coa-
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ting, condensatori e ultra-condensatori, criogenia, fusione nucleare, idrogeno e celle a combustibile, laser e fotonica, magneti e superconduttori, nanotecnologie, tecnologie del plasma, tecnologie della visione, vuoto e ultravuoto. Dopo il successo dell’edizione 2009, che ha registrato la partecipazione di oltre 450 operatori – in particolare installatori di impianti a energia solare – ritorna anche INVEX, l’evento dedicato all’industria degli inverter, che si terrà mercoledì 17 novembre e sarà un’interessante opportunità per gli operatori di un settore in cui l’Italia svolge un ruolo importante: il nostro Paese è, infatti, uno dei maggiori produttori al mondo di inverter. Nell’ambito del secondo Inverter Day saranno trattati temi quali: “Lo stato della ricerca in Europa: situazione attuale e prospettive”; “Inverter e rete di media/ alta tensione”; “Il ruolo fondamentale della funzione MPPT: tecnologia attuale e prospettive”; “Manutenzione, costi, affidabilità degli impianti”. Roberto Corti
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Legale
Il recupero crediti: che fare? Una rubrica al servizio dei Lettori: se avete qualche dubbio legale, scrivete a redazione@commercioelettrico.com. Le richieste più interessanti troveranno risposta sulla Rivista. In tempi di crisi gli imprenditori individuano, tra le cause di contrazione della crescita, la carenza di liquidità legata alla difficoltà ad incassare i crediti per i lavori eseguiti o per le forniture effettuate, con il risultato che i ricorsi per decreto ingiuntivo subiscono impennate nell’ordine del 60÷70%. Se vedete che non avete riscontri immediati alle telefonate, alle e-mail ed ai fax di sollecito dei pagamenti delle fatture, non fate passare mesi e mesi sperando che il debitore paghi spontaneamente in quanto, più che il tempo, l’efficienza e la tempestività dell’azione di recupero, sono le vostre migliori alleate. Prima di intraprendere un’azione legale occorre verificare con una visura camerale la sede, l’esistenza di eventuali sedi secondarie, i nominativi dei soci e degli amministratori della
società vostra debitrice. Questo passaggio è importante perché permette di accertare se i dati in vostro possesso sono aggiornati ed evita spedizioni di raccomandate a vuoto ed inutili perdite di tempo, permettendo di sapere sin da subito
Sono un grossista del Veneto che ha da qualche mese ha aperto un rapporto con un cliente che, sulla base dei controlli informativi, risultava solvente e pertanto gli è stato assegnato un fido. Purtroppo, dopo un paio di fatture pagate ha interrotto i pagamenti e, nonostante i numerosi solleciti, non pare intenzionato a pagare, né a proporre un piano di rientro. È possibile recuperare il materiale che gli abbiamo consegnato e che risulta ancora nei suoi magazzini?
autorizzi il venditore a richiedere la consegna in restituzione delle merci vendute in caso di inadempimento o di ritardo nell’adempimento da parte del compratore. Se così fosse, non farà altro che inviare al suo cliente una raccomandata con ricevuta di ritorno contenente la formale richiesta di consegna in restituzione delle cose mobili vendute, espressamente dichiarando al debitore che intende esercitare il diritto potestativo avvalendosi della clausola risolutiva espressa. Se il suo debitore nulla dice, Ella potrà depositare un ricorso per decreto ingiuntivo, ove ricorrano i requisiti per l’ammissibilità di cui all’articolo 633 c.p.c., per ottenere dal Giudice un provvedimento che ingiunga al debitore la consegna in restituzione delle cose mobili determinate vendute, allegando tutta la documentazione probatoria in suo possesso a sostegno
Presumo che la merce sia stata fornita successivamente ai pagamenti effettuati a saldo di fatture relative ad altre prestazioni e che non sia stata affatto pagata. Per quanto riguarda la possibilità di rientrare in possesso della merce dipende se nel contratto di compravendita sia stata o meno inserita una clausola risolutiva espressa (art. 1456 c.c.) che
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se una società ha cambiato sede o, peggio, se nel frattempo è fallita. Prima di procedere con un’azione
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legale per il recupero del credito, occorre che voi direttamente, o meglio il legale cui avete dato incarico di recuperare il vostro credito, metta formalmente in mora il debitore, con una diffida da inviare con raccomandata con ricevuta di ritorno, intimando il pagamento della somma dovuta, oltre agli interessi, entro un termine di sette giorni. In alternativa alla raccomandata cartacea, è possibile inviare la diffida con posta elettronica certificata (PEC), che ha lo stesso valore legale della raccomandata tradizionale, solo a condizione che anche il vostro debitore sia munito di indirizzo PEC. Nelle azioni di recupero del credito fondamentale è agire rapidamente, onde evitare che il decorso del tempo arrechi ulteriori danni, esponendo il credito ad ulteriori rischi, tra cui la prescrizione. del ricorso, tra cui la lettera inviata. Se, invece, il contratto non contiene una clausola risolutiva espressa, dopo aver diffidato il debitore ad adempiere entro un termine (solitamente non inferiore a quindici giorni), decorso il quale il contratto si intenderà risolto, potrà agire in sede di cognizione ordinaria, redigendo e notificando un atto di citazione per ottenere dal Giudice una sentenza che, accertato l’inadempimento, dichiari risolto il contratto di compravendita, condannando il debitore alla restituzione della merce non pagata, al risarcimento dei danni ed al pagamento delle spese processuali e legali. In entrambi i casi Le consiglio di farsi assistere da un legale. Avv. Laura Saladini Avvocato civilista in Milano avv.saladini@alice.it
Proposte • Protezione dell’alimentazione A un anno dal lancio del nuovo programma di canale studiato per allineare le competenze dei partner con le esigenze dei clienti, APC by Schneider Electric conferma la sua attenzione verso i distributori partecipando a Smau Trade, area dedicata all’ICT community all’interno di Smau, Fiera dell’Information & Communications Technology, che si terrà dal 20 al 22 ottobre a Fieramilanocity, presso il Padiglione 3. Sarà un momento d’incontro e di scambio di idee tra vendor e partner di canale, oltre che un’occasione preziosa per illustrare le novità della propria offerta aziendale. Tra queste i nuovi modelli Back-UPS Pro e la serie Smart-UPS, studiati per rispondere ad esigenze diverse.
I primi sono sistemi di protezione dell’alimentazione pensati per evitare le difficoltà e le spese causate dalle interruzioni di corrente che possono colpire postazioni di lavoro home office e uffici. I modelli della serie dispongono di speciali prese a risparmio energetico, che sospendono automaticamente l’alimentazione delle periferiche non utilizzate, eliminando i costi legati a inutili consumi di energia. Questi dispositivi sono, inoltre, dotati di un pannello LCD, che fornisce informazioni sull’operatività, e della funzione by pass di regolazione automatica della tensione (AVR), che permette ulteriori risparmi di energia, aumentando la durata del ciclo di vita della batteria.
La nuova serie di Smart-UPS offre, invece, funzioni immediate e di semplice utilizzo, come l’interfaccia LCD con funzionalità di diagnostica e la gestione avanzata dell’energia, che forniscono informazioni chiare e tempestive relativamente al consumo energetico. Oltre a proteggere in modo eccellente i dati, la modalità “green” di questi sistemi permette di raggiungere efficienze superiori al 97 per cento, che si traducono in risparmi significativi in termini di raffreddamento ed erogazione rispetto alla maggior parte degli altri sistemi UPS line interactive. L’appuntamento in Fiera per tutti i visitatori è al Padiglione 3, Stand H02, area SMAU Trade.
Disponibile in eleganti varianti come color ardesia, alluminio, ciliegio e bianco, oltre alle novità “marmo di Carrara” e “marmo Travertino”, sono così versatili da permettere soluzioni innovative e discrete, che si armonizzano con ogni tipo di ambiente. La perfetta compatibilità delle linee permette la realizzazione dell’impianto a vista in
modo facile ed agevole, con un risparmio sensibile di tempo. La completa gamma di accessori, infatti, permette una messa in posa veloce, semplice e, soprattutto, perfetta, così da assicurare il passaggio di tutte le utenze con la massima sicurezza, nel rispetto delle normative vigenti, creando una nuova armonia per l’ambiente.
• Canali a battiscopa Con oltre 25 anni di esperienza, Canalplast, azienda specializzata nella produzione di sistemi modulari per la canalizzazione di impianti elettrici, mette la propria tecnologia e le proprie idee al servizio dei clienti e del mondo dell’installazione. Per questo è sempre alla ricerca di soluzioni innovative in grado di soddisfare le esigenze del proprio target di riferimento. L’azienda presenta, nella linea canali a battiscopa, una serie ancora più completa, di grande qualità e con un’estetica attraente, per essere un vero elemento di arredamento. Le nuove colorazioni, color marmo di Carrara e marmo Travertino, sono una novità assoluta, rendendo possibile l’utilizzo del battiscopa in ambienti di prestigio in cui non è ipotizzabile l’esecuzione dell’impianto sotto traccia. La linea è composta dalle serie Tris2000, Simmetris ed Hi Tech. Tutti questi prodotti permettono di abbinare soluzioni d’impianto indipendenti e soprattutto integrabili tra loro. Infatti, la gamma è stata pensata per modularsi perfettamente sia dal punto di vista funzionale, sia da quello estetico.
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Proposte •Termostati con tecnologia touch screen In un’epoca dominata dalla tecnologia si stanno diffondendo sempre più gli apparecchi con schermo tattile. L’attivazione delle funzioni mediante lo sfioramento dello schermo, tipica di tutti gli apparecchi touch screen, accompagna molti gesti della vita quotidiana ed è possibile ritrovarla nei telefonini, nei navigatori satellitari, addirittura allo sportello Bancomat. Chi sono i veri utenti di questa sofisticata tecnologia? Nell’immaginario collettivo i fruitori della tecnologia sono i giovanissimi consumatori di ipod, playstation e telefonini di ultima generazione, coloro che inviano SMS con l’innata manualità di chi è nato nell’era multimediale. Ci dimentichiamo, invece, che in realtà la tecnologia touch screen, semplificando i gesti quotidiani, è soprattutto rivolta alle persone anziane, e in generale, a tutti coloro che richiedono alle apparecchiature domestiche funzionalità semplificate. Orieme Italia, azienda che opera nel settore del trattamento dell’aria e del controllo del tempo e della tem-
peratura, risponde alle richieste del mercato non solo di prestazioni, ma soprattutto di semplicità e funzionalità presentando Visio, i termostati da parete o da incasso dotati di tecnologia touch screen. Gli ultimissimi modelli rappresentano la soluzione ottimale per il controllo a distanza dell’impianto di riscaldamento e di condizionamento ed, inoltre, sono progettati e costruiti per offrire la massima funzionalità e il miglior comfort, con un design essenziale, adatto a qualsiasi ambiente. Grazie allo schermo touch screen, la rapidità dei comandi è decisamente superiore rispetto a quella derivante dall’attivazione dei tradizionali tasti di funzionamento. I nuovi termostati si distinguono anche per la grande leggibilità, utile a tutti, ma particolarmente per le persone anziane. Toccando l’ampio display retroilluminato, lo schermo si illumina: toccando la parte destra la temperatura scende, mentre toccando la parte sinistra la temperatura aumenta. Il termostato, inoltre, prevede una
particolare funzione per la riduzione notturna di 3 °C della temperatura tramite il normale interruttore luce presente nell’ambiente. L’apparecchio è alimentato a pile, offre un campo di regolazione temperatura compreso tra +5 °C e + 35 °C e un differenziale termico di 0,2 °C. Visio è disponibile in tre colori: antracite, bianco o silver. Visio I è, invece, la versione da incasso, che mantiene le caratteristiche e le funzioni della versione da parete. I colori disponibili sono sempre tre, antracite, bianco e silver, ma grazie al supporto universale, il termostato può montare un’ampia gamma di placche intercambiabili delle più note marche, integrandosi in perfetta armonia al resto dell’impianto elettrico.
•Soluzioni per la ricarica dei veicoli Attenta come sempre al tema della sostenibilità ecologica e alle nuove evoluzioni tecnologiche che caratterizzano il mondo moderno, Rittal parteciperà a EIV 2010, la prima mostra convegno italiana dedicata all’industria dei veicoli e dei trasporti elettrici e intelligenti, in programma dal 16 al 19 no-
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vembre prossimi presso il quartiere fieristico di Fieramilano Rho, con un’area espositiva al Padiglione 10, stand C38. I veicoli elettrici e i trasporti intelligenti sono ormai pronti ad un rapido incremento delle vendite e tutte le case automobilistiche si preparano alla rivoluzione che, seppure gradualmente, avverrà nei prossimi anni. Il forte incremento del numero di veicoli elettrici circolanti sulle strade europee, renderà necessaria un’adeguata rete di stazioni di approvvigionamento. In vista di questa prospettiva, la società ha sviluppato una soluzione innovativa, che porterà l’energia su strada. Le nuove colonnine, progettate dall’a-
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zienda tedesca allo specifico scopo di contribuire alla creazione di nuove stazioni di ricarica per autovetture elettriche, possono essere integrate in qualsiasi momento nelle infrastrutture nazionali o europee per la mobilità elettrica. La colonnina di ricarica, basata sul concetto di modularità e disponibile in tre versioni, sarà quindi la protagonista principale dello stand Rittal. L’azienda porterà la sua esperienza sulla mobilità elettrica del futuro anche tramite l’intervento “Rittal eMobility: le colonnine di ricarica per il futuro”, in programma per le ore 15:40 di giovedì 18 novembre presso il Centro Congressi, Sala Taurus, Fieramilano Rho.
Proposte • Telecontrollo dei piccoli impianti La divisione Industry Automation di Siemens ha recentemente sviluppato Simatic WinCC Telecontrol, una soluzione di telecontrollo per la versione 7 del proprio sistema SCADA Simatic WinCC. La nuova opzione, che sarà disponibile presumibilmente entro la fine del 2010, è ideale per installazioni di dimensioni ridotte e va ad arricchire il portafoglio di prodotti destinati al telecontrollo, quali SIMATIC PCS 7 Telecontrol per l’automazione di processo e PVSS per architetture di sistema gerarchiche largamente distribuite. La soluzione utilizza una rete WAN (Wide Area Network) per integrare in modo flessibile i terminali di unità remote (RTU), equipaggiati con componenti di automazione Simatic,
nel sistema di visualizzazione centrale. Le principali applicazioni sono nei settori Water&Wastewater e Oil&Gas. Supporta i tre principali protocolli di telecontrollo, IEC 60870-5 101/104, DNP V3 (seriale o TCP/IP) e SINAUT ST7 (seriale o TCP/IP). Il software può essere personalizzato secondo le particolari esigenze delle singole installazioni. I processi locali e quelli remoti sono guidati da un’interfaccia operatore uniforme, riducendo così al minimo i rischi di errori. Inoltre, grazie all’integrazione delle nuove funzionalità nel tradizionale sistema SCADA SIMATIC WinCC,
una postazione è utilizzata sia per le operazioni di telecontrollo, sia per la visualizzazione di processo, riducendo in questo modo i costi di formazione, installazione, avviamento e manutenzione.
•Gestione degli edifici Nasce Well-contact Plus, il nuovo sistema Vimar per la completa gestione degli edifici. Che si tratti di una struttura alberghiera di piccole o grandi dimensioni, di un ufficio, di un centro polivalente o di una semplice palestra, il sistema è una soluzione che permette un controllo costante dell’immobile. Un sistema unico di automazione che gestisce via computer luci, temperatura, sicurezza, energia e accessi offrendo funzionalità e comfort in ogni singolo ambiente, all’insegna di uno stile e di una tecnologia Made in Italy. Sviluppato su tecnologia KNX, è un sistema flessibile, in grado di crescere nel tempo, aggiungendo in qualsiasi momento nuovi dispositivi; interoperabile, potendo integrare prodotti e sistemi delle aziende aderenti a questo standard internazionale; integrabile, offrendo la possibilità di interfacciamento con programmi gestionali, con “sistemi monetica” per accedere a servizi e strutture esterni convenzionati e, attraverso un gateway standard KNX opportunamente
configurato, anche con sistemi che lavorano su altri protocolli come, ad esempio, quelli di termoregolazione o illuminazione. Completamente coordinato esteticamente con le tre serie civili di Vimar – Eikon, Idea e Plana – affianca ai già esistenti dispositivi da incasso (termostato, lettore trasponder e tasca porta card), i nuovi dispositivi Konnex appositamente sviluppati per rendere l’interfaccia utente ancora più semplice ed accattivante. Eleganti touch screen da 8 e 3 moduli consentono un’immediata e intuitiva supervisione del singolo ambiente, mentre i nuovi comandi KNX elettronici a due moduli, già dotati di morsetti bus, ospitano fino a 4 tasti indipendenti, intercambiabili, personalizzabili e con retroilluminazione a LED integrata per renderli visibili e verificare lo stato di una funzione. I dispositivi Vimar sono dotati di intelligenza residente che,
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non necessitando di un controllore di camera o scheda intelligente al
quale collegare tutte le apparecchiature remote, permette nelle strutture alberghiere il dialogo diretto con tutti gli altri dispositivi del sistema, garantendo in ogni caso la funzionalità della camera.
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Proposte • Lampade che risparmiano energia La lampada LED retrofit 4W GU10 di GE Lighting si è guadagnata l’approvazione dell’Energy Saving Trust, un organizzazione no profit il cui scopo è fornire indicazioni gratuite e imparziali a proposito di risparmio energetico. Consumando solo 4 watt e consentendo di raggiungere una diminuzione dei consumi fino all’80% rispetto all’equivalente ad incandescenza, questo prodotto è l’ennesima dimostrazione dell’impegno dell’azienda nell’offrire ai propri clienti tecnologie all’avanguardia, capaci di garantire minore consumo, costi di esercizio ridotti e limitato impatto ambientale. Progettata per il retrofit delle lampade direzionali di dimensioni e forma standard, la lampada apre la porta ad enormi possibilità di risparmio, tanto
in termini energetici quanto in termini di costi di manutenzione, data la sua vita utile di ben 15.000 ore. Al contrario di altre lampade retrofit sul mercato, ha dimostrato di soddisfare una serie di stringenti criteri imposti dall’Energy Saving Trust, tra cui alcuni riguardanti l’angolo di illuminazione, l’intensità luminosa, la resa cromatica, il fattore di potenza, la temperatura colore, le dimensioni fisiche e la forma. Solo i prodotti a più alte prestazioni, capaci di dare un
contributo significativo alla riduzione del consumo energetico, entrano a far parte dell’elenco dei “Recommended” dell’Energy Saving Trust, dopo test condotti da laboratori indipendenti.
• Materiale elettrico e componenti per installazione Società produttrice di sistemi di canalizzazione, apparecchiature industriali, quadri di distribuzione, contenitori da incasso e da parete, tubi protettivi, raccordi e fissaggi, Elettrocanali presenta il nuovo catalogo “Professional 2010/2011”, pubblicazione dedicata al materiale elettrico confezionato in sacchetto su cavaliere in cartone. L’offerta della società per la vendita self service si articola su una selezione qualificata di materiale elettrico e componenti per installazione confezionati specificatamente per la distribuzione fai dai te. Ogni articolo è confezionato in sacchetto con cavaliere in cartone per il posizionamento su espositori a ganci mobili, su ogni cavaliere sono riportati i dati tecnici peculiari, le istruzioni d’impiego e le informazioni tecniche dell’articolo.Sul cartoncino è stampato anche il codice a barre per una sicura e univoca identificazione del prodotto e la sua gestione.
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Il catalogo propone la gamma completa delle spine e prese mobili domestiche con poli allineati, nelle versioni a 10, 16 e 10/16 A, spine e prese mobili schuko 16 A, adattatori singoli e tripli 10/16 A, adattatori singoli schuko 16 A e adattatori schuko/ bivalenti 10/16 A. Ma la gamma senz’altro più interessante è quella rappresentata dalle multiprese, proposte con o senza cavo, a partire da 4 posti bivalenti 10/16 A, fino alle nuove multiprese combinate da 6, 9 o 12 posti combinati bivalenti/schuko. Multiprese standard con o senza interruttore generale, con o senza protezione amperometrica e di linea contro le scariche atmosferiche, in esecuzione standard o compatta, anche con uscite singole comandate. L’offerta delle multiprese è completata dai cavi prolunga normali o spiralati con presa e spina da 10 o 16 A. Oltre a questo il catalogo riporta una
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selezione di materiale d’installazione, sempre in confezione per la vendita fai da te: tubi protettivi corrugati in matassine da 25 m, manicotti di giunzione, sonde tirafili, guaina spiralata in matassine da 10 m, tubi protettivi rigidi in barre da 2 m, raccordi e giunzioni IP65 e IP40 per tubi rigidi, manicotti, clips fissatubo e graffette. Sempre in confezione in sacchetto sono proposti anche i pressacavi passo PG, una selezione di fascette in nylon in sacchetti da 100 pezzi, lampade portatili, adattatori multistandard, timers e prese SCART.
Proposte • Centrale d’allarme
Cuore intelligente del sistema di allarme senza fili realizzato da Silentron, Silenya HT utilizza le più innovative tecnologie di trasmissione radio bidirezionale in doppia frequenza contemporanea DualBand, per controllare rivelatori e mezzi di allarme senza fili, le più moderne soluzioni di comunicazione telefonica bidirezionale su rete fissa e GSM, per
controllare il sistema da ed avvertire all’esterno in caso di allarme, il più evoluto supporto di telegestione, un controllo totale da remoto dell’intero sistema di allarme: in assoluta semplicità, tutte le operazioni possibili, saranno attuabili a distanza, proprio come se si fosse davanti alla centrale installata, grazie all’utilizzo di Teleservice, un “router” da interporre tra il Personal Computer e la normale linea telefonica. La centrale permette di realizzare sistemi di allarme antintrusione, attraverso il controllo dei rivelatori perimetrali e volumetrici, ma anche protezioni antiaggressione, attraverso rivelatori esterni, che segnalano all’interno i tentativi di
avvicinamento indesiderati, o ancora protezioni anticoercizione. Attraverso appositi sensori, è possibile controllare potenziali situazioni pericolose, quali l’insorgere di un principio di incendio, di un allagamento o una perdita di gas e qualunque altra fonte di guai. In caso di necessità di soccorso, la semplice pressione di un tasto può attivare chiamate telefoniche a centri di assistenza o ad altri numeri programmati, trasmettendo messaggi registrati o SMS oppure permettendo il colloquio in viva voce e la richiesta diretta di soccorso. In assenza di persone nei locali, la centrale trasmette automaticamente tutte le situazioni di allarme o pericolo, anche la semplice assenza di corrente elettrica, tramite messaggi vocali o SMS, consentendo attuazioni a distanza, tramite semplici comandi via telefono: chiamando la centrale si può ottenere il controllo del sistema di allarme, ma anche il controllo di tutte le apparecchiature elettriche dell’abitazione.
• Impianti fotovoltaici su tetti piani L’installazione di impianti fotovoltaici su tetti piani rappresenta una grossa sfida per quanto riguarda i carichi di vento, l’angolazione d’irradiazione e il peso ammesso sul tetto. Renusol GmbH ha sviluppato con ConSole un sistema di montaggio per impianti fotovoltaici particolarmente adatto alle necessità dei tetti piani, che viene installato in modo semplice, sicuro e veloce senza necessità di forare la copertura. Il sistema è tanto semplice quanto efficace. I moduli vengono posati su vasche in polietilene ad alta densità (HDPE), estremamente leggero e resistente agli agenti atmosferici. In base all’altezza dell’edificio, al carico ammesso sul tetto e al carico di vento, le vasche vengono zavorrate con ghiaia o lastre di pietra e vengono posizionate sul tetto secondo
l’orientamento migliore. Grazie al sistema a zavorra non è necessaria la foratura della copertura per eventuali ancoraggi, evitando quindi qualsiasi danno dovuto a difetti di impermeabilizzazione. Dopo la posa delle vasche, i moduli vengono avvitati ai bordi grazie ai profili in alluminio (Profili a U) forniti con il sistema. L’angolo di inclinazione del sistema è di 25°. L’HDPE è particolamente solido, resistente ai raggi UV e può essere impiegato a temperature che variano da -45 °C a 85 °C. Il sistema è adatto per il montaggio di tutti i moduli fotovoltaici con telaio di spessore compreso tra i 34 e i 51 mm. Per i moduli a film sottile, il sistema ConSole è stato modificato nella versione DS. Questa variante prevede sui quattro lati speciali barre di fissaggio, che tengono il
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modulo distribuendo la pressione su tutta la loro lunghezza. Altra particolarità che distingue il sistema DS dal sistema standard è l’utilizzo del polipropilene (PP) invece che HDPE. Questo materiale sintetico fuso risulta ancora più stabile contro gli influssi meccanici quali il carico di vento e neve e protegge i delicati moduli senza telaio da possibili rotture.
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Proposte • Quadri elettrici per locali ad uso medico • Quadri elettrici per locali ad uso medico Nei locali per chirurgia, anestesia, sorveglianza o terapia intensiva, negli studi dentistici o nei laboratori di analisi, è indispensabile evitare la sospensione accidentale dell’erogazione energetica. Tali anomalie, infatti, potrebbero compromettere le attività che si svolgono nel locale e l’esito di un’operazione o la salute dei pazienti. Da qui l’esigenza di adottare, come sistema di protezione contro il pericolo di contatti accidentali, l’alimentazione mediante trasformatore di isolamento. BTicino rinnova la gamma dei propri quadri per locali ad uso medico con strutture ancora più sicure e versatili. Oltre ad un rifacimento estetico e funzionale, la gamma si arricchisce di nuove versioni con trasformatore di isolamento da 10 kVA, disponibili con o senza lampada scialitica. Una gamma completa di quadri per rispondere a tutte le specifiche applicazioni, da: - 3 kVA, 5 kVA , 7,5 kVA e 10 kVA senza lampada scialitica; - 5 kVA , 7,5 kVA e 10 kVA con lampada scialitica. La possibilità di personalizzazione è molto ampia: ogni versione è caratterizzata da un elevato numero di predisposizioni per circuiti ausiliari e di riserva, a completa disposizione del cliente. Queste caratteristiche permettono di derivare quadri personalizzati con interruttori aggiuntivi e correnti nominali differenti.
Disponibili separatamente sia “sorvegliatori di isolamento”, sia “pannelli ripetitori”, a garanzia di un’offerta totalmente flessibile. I nuovi quadri ad uso medico sono
realizzati con le carpenterie componibili MAS LDX800, di dimensioni 1.400 mm x 600 mm x 230 mm (a x l x p), e mantengono le medesime elevate caratteristiche meccaniche ed estetiche. Il doppio portello anteriore è interbloccato meccanicamente: non è possibile accedere alla parte inferiore del quadro senza aver aperto il portello superiore, dove sono allog-
giati gli apparecchi di sezionamento. Il portello inferiore ha griglie di areazione opportunamente dimensionate per garantire la necessaria dissipazione termica. I nuovi quadri BTicino per locali ad uso medico sono dichiarati “apparecchi elettromedicali di classe II con involucro metallico”, ai sensi dell’articolo 14.2 della Norma CEI EN 60601-1 (CEI 62-5). In ogni quadro è garantita la selettività totale tra la partenza e l’interruttore generale, assicurando così la continuità di servizio nei circuiti non affetti da guasto. La massima sicurezza operativa per il personale medico è favorita da pannelli ripetitori in grado di segnalare pre-allarmi (con segnalazione visiva) e allarmi (con segnalazione visiva ed acustica). I nuovi trasformatori di isolamento, conformi alla Norma 61558-2-15, assicurano la separazione elettrica del circuito utilizzatore dalla rete con neutro a terra, impedendo correnti di fuga pericolose in caso di contatto accidentale. Sono dotati, inoltre, di una sonda Pt100, che rileva il valore della temperatura di esercizio negli avvolgimenti, garantendo il monitoraggio in tempo reale delle condizioni operative. L’alimentazione delle lampade scialitiche è affidata ad un trasformatore di sicurezza di potenza nominale pari a 1.000 VA.
• Energia, novità e tecnologia Al via il 27 ottobre la 46a edizione del SAIE, l’International Building Exhibition che vedrà la partecipazione di Elettronica Santerno, società del gruppo Carraro. Per valorizzare le produzioni del settore e i loro processi di innovazione, il SAIE ha optato per un nuovo format, che prevede tre grandi aree tematiche: energia e sostenibilità, cantiere e produzione, servizi per progettare e
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costruire. Gli ottimi risultati raggiunti sono il biglietto da visita di Elettronica Santerno che parteciperà nell’area dell’energia e della sostenibilità (Padiglione 14, stand C28-D27), un ampio spazio espositivo per incontrare aziende, visitatori e professionisti. E non solo. Saranno esibite, infatti, le nuove soluzioni dell’azienda, che coglierà l’occasione per presentare in ante-
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prima la versione 1300 di Sunway M PLUS, l’inverter solare che risponde alla normativa che prevede di dotare le nuove unità abitative di impianti di energia da fonti rinnovabili in grado di garantire una produzione di almeno 1 kW. L’inverter è stato studiato per l’utilizzo in rete in versione grid connected, in formato compatto per utilizzo domestico, per potenze da 1 a 7 kWp.
Documentazione
› Nuova rivista di ABB Sace dedicata a prodotti e DINtorni Non ha certo bisogno di presentazioni ABB, soprattutto per i professionisti del settore, che in tanti anni di lavoro hanno imparato ad apprezzarne l’offerta di prodotto, la qualità e l’affidabilità. Tra i prodotti di maggiore successo per il marchio, gli apparecchi modulari e per fronte quadro sono da sempre apprezzati per le loro prestazioni e l’ampiezza della gamma; molte delle funzioni di un quadro elettrico di distribuzione meritano tuttavia di essere esplorate ed approfondite. Per far conoscere nello specifico i prodotti della gamma ABB Sace in questo settore, nasce “DAY
by DIN”, una pubblicazione che vuole essere di ausilio ai tanti professionisti del settore – installatori e progettisti, ma anche distributori – nel loro lavoro quotidiano. Una rivista ricca di informazioni sui prodotti, ma anche di rubriche curiose e interessanti, attraverso le quali ABB intende colloquiare con gli operatori e contribuire alla loro crescita professionale. DAY by DIN sarà distribuita gratuitamente nei punti vendita dei principali grossisti di materiale elettrico, sarà ordinabile in formato cartaceo sul sito bol.it.abb. com e sarà disponibile in formato elettronico sul sito www.abb.it.
› Per il settore fotovoltaico Il CEI annuncia la pubblicazione a breve della nuova edizione della Guida CEI 82-25: “Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di Media e Bassa Tensione”. La Guida fornisce ai progettisti, agli installatori e, in genere, agli operatori di impianti fotovoltaici i criteri per la progettazione, l’installazione e la verifica dei sistemi di generazione, destinati ad operare in parallelo alla rete di distribuzione di Media e di Bassa Tensione. La Guida contiene aggiornamenti frutto dell’intensa attività svolta dal CEI, attraverso il Comitato tecnico di riferimento (CT 82) per questo settore. Tra questi aggiornamenti rientrano le modifiche rese necessarie dall’evoluzione normativa e legislativa e quanto sviluppato dal CT 82 in
collaborazione con altri comitati in materia di cavi, contatori, interruttori in BT e con organizzazioni esterne al CEI, tra cui il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Altre modifiche riguardano aspetti legati al dimensionamento meccanico e ai sistemi fotovoltaici a concentrazione, l’interfacciamento alla rete elettrica e la misura dell’irraggiamento solare e relativi strumenti di misura. La nuova edizione della Guida tecnica contiene 4 allegati. L’Allegato A riporta il riepilogo della normativa, i documenti e le leggi di riferimento in vigore da rispettare per la progettazione e la verifica elettrica di un impianto fotovoltaico, mentre l’Allegato B definisce i criteri per la progettazione e la verifica meccanica di un impianto fotovoltaico.
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L’Allegato C fornisce cenni sulla risorsa energetica solare fotovoltaica, nonché sulla potenzialità degli impianti fotovoltaici. L’Allegato D, che rappresenta la principale novità della presente edizione della Guida tecnica, fa riferimento alle prove essenziali da effettuare su moduli e assiemi fotovoltaici a concentrazione solare per verificare il soddisfacimento dei requisiti minimi di sicurezza e qualità, oggetto delle norme CEI EN applicabili, ed ottenere una valutazione preliminare della sicurezza e qualità dei componenti esaminati. La Guida recepisce gli aggiornamenti legislativi del nuovo Decreto Ministeriale 06/08/2010: “Incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare”.
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Internet
› Uno strumento semplice e funzionale Società produttrice di sistemi di canalizzazione, apparecchiature industriali, quadri di distribuzione, contenitori da incasso e da parete, tubi protettivi, raccordi e fissaggi, Elettrocanali ha interamente riprogettato il proprio sito Web (www. elettrocanali.com), allineando i contenuti e la grafica all’evoluzione sostenuta da tutto il Gruppo. Sviluppato interattivamente in italiano, inglese e francese, il nuovo sito offre contenuti personalizzati e dedicati ai diversi mercati di riferimento, con un’attenzione particolare al mercato interno di riferimento, ed al mercato francese, dove da ormai più di 10 anni la società è presente con una sua filiale diretta. Il nuovo sito offre tutte le ultime informazioni sulle società del Gruppo, i prodotti, il contatto con le funzioni aziendali, la rassegna stampa, le novità, le informazioni tecniche, la certificazione ISO 9001, le fiere e le
manifestazioni, e altro ancora. La pagina iniziale è volutamente semplice, per permettere anche ai navigatori meno smaliziati di trovare subito le informazioni e accedere alle sezioni ricercate tramite il menu che occupa la parte sinistra. La parte centrale riporta la comunicazione aziendale più recente, le ultime novità e le promozioni in corso. Da questa finestra gli utenti possono accedere alle relative pagine di approfondimento e ottenere liberamente la documentazione pertinente all’argomento in formato PDF. La parte più dettagliata riguarda naturalmente i prodotti: non vuole essere una ripetizione della documentazione cartacea, ma permette di navigare nell’offerta globale partendo dall’illustrazione generale di tutte le famiglie, approfondendo e allargando la quantità di informazione specifica, accompagnando
l’utente fino alla documentazione esaustiva. Una funzionalità sicuramente interessante è la possibilità di accedere, direttamente dal menu principale, all’area di “Download”, dove il navigatore può accedere e ottenere subito la documentazione relativa ai prodotti. Documentazione che viene sempre aggiornata all’ultima edizione e, inoltre, si possono trovare documenti pubblicati solo in formato digitale.
› BPT rinnova il sito Internet Il nuovo sito Internet di BPT, disponibile in italiano e in inglese, è stato realizzato per soddisfare le esigenze di un target esteso, dall’installatore di materiale elettrico al progettista, dall’architetto all’utente finale, fornendo informazioni di carattere istituzionale, commerciale e approfondimenti tecnici; i contenuti sono disponibili ad un primo livello emozionale e generalista, ma arrivano ad esaudire anche richieste specifiche di dettagli tecnici. Il nuovo portale raggruppa al suo interno anche l’offerta prodotti della famiglia sicurezza a marchio Brahms, che si divide in articoli per l’antintrusione, la videosorveglianza, l’antincendio e l’antigas. Collegandosi al sito www.bpt.it l’utente potrà scoprire le ultime novità aziendali, navigando attraverso un’interfaccia intuitiva e consultando molteplici contenuti:
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la sezione “gruppo” con i vari brand, la mission aziendale, una forte enfasi sul concetto di ecosostenibilità, le certificazioni e le più prestigiose installazioni nel mondo; la sezione “offerta” con sistemi e soluzioni personalizzate, i plus e la consulenza; la sezione “prodotti” dove è possibile consultare le famiglie, le linee estetiche, i sistemi e le schede prodotto con relative immagini, istruzioni, schemi d’impianto e documentazione commerciale; la sezione “comunicazione”, con le news, le campagne pubblicitarie, le presenze stampa, le fiere, le promozioni e i lanci di prodotto; la sezione “supporto”, con aggiornamenti sui corsi di formazione, FAQ e la possibilità di effettuare il download di istruzioni, schemi, ca-
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taloghi, depliant e aggiornamenti software grazie alla funzione ricerca; infine, la sezione “contatti”, con i riferimenti delle sedi e delle filiali, delle agenzie di rappresentanza e dei centri assistenza, i moduli richiesta e le referenze.
Internet
› Elcom Elettrocommerciale sul Web È on line il nuovo sito di Elcom Elettrocommerciale (www.elcomspa.eu), con il nuovo catalogo B2B dedicato alla clientela business. Rinnovato completamente nella veste grafica, ma anche nella modalità di navigazione, il sito costituisce una vetrina ideale dell’azienda, che si presenta come una realtà affidabile, competente e moderna, in grado di proporre soluzioni e capace di interpretare i bisogni del proprio target di riferimento: dagli installatori ai rivenditori, dai quadristi ai progettisti, dall’industriale al domestico. Un ricco compendio di informazioni strutturate in maniera coordinata con l’immagine aziendale per consentire una consultazione intuitiva, facile ed agevole. Il sito razionalizza e semplifica l’organizzazione dei contenuti, arricchen-
done l’offerta, e si avvale delle più moderne ed accreditate tecnologie del Web, che garantiscono un aggiornamento costante e semplice dei contenuti, strutturando una comunicazione “dinamica”, personalizzabile e orientata alla soddisfazione del cliente. Perfezionato e velocizzato il catalogo B2B (business to business) dedicato alla clientela dell’azienda molisana, che può accedere ad un’area riservata in cui poter visualizzare tutti i prodotti della migliori marche del mercato internazionale. Per ogni articolo è disponibile il prezzo aggiornato, e, inoltre, il cliente ha la possibilità di compilare l’ordine on line, che in maniera automatica viene indirizzato al magazzino, il quale, in tempi brevi, provvede alla spedizione della merce scelta.
› Aria di novità in casa ASE Azienda specializzata nella proposta di componenti e soluzioni wireless per l’identificazione automatica e il controllo degli accessi, ASE ha annunciato il trasfe-
rimento degli uffici e del magazzino in una nuova e più ampia sede, in via Liguria 1, sempre a Carpi, in provincia di Modena. Questo cambio è stato attuato nell’ambito del piano di sviluppo che l’azienda sta portando avanti per rinforzare il proprio marchio. Contemporaneamente, ASE rinnova completamente anche il sito Web (www.aserfid.it) per continuare l’opera di consolidamento aziendale della propria attività di distributore specializzato per la componentistica dedicata all’identificazione automatica senza contatto, basata sulla tecnologia RFID. Il nuovo sito Internet è semplice e lineare e offre una
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panoramica completa delle soluzioni per il settore dell’identificazione rese disponibili dalla società. Le pagine del sito contengono informazioni generali sull’azienda, ma anche sulla tecnologia RFID e le applicazioni dove questa viene maggiormente utilizzata: sicurezza, tracciabilità, logistica. Nell’area dedicata ai prodotti, vengono descritti i quattro gruppi: transponder, lettori, sensori conta persone, moduli wireless. I visitatori possono ottenere immediatamente informazioni sul prodotto e le sue caratteristiche, ma anche le personalizzazioni delle soluzioni realizzabili in funzione delle proprie esigenze di progettazione.
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Pagina
Espe Findea Ge Lighting Gewa IMQ KlimaEnergy Mauri Group Orieme Italia Renusol Rittal Scame Schneider Electric Siemens Silentron Silfab SolarWord United Solar Ovonic Vimar
09 24 58 23 10 38 25 56 59 56 07 50 57 59 06 08 11 57
Inserzionisti Artenergy S.r.l. Via Antonio Gramsci, 57 20032 Cormano MI
Brother Italia S.p.A. Via Roma 108 20060 Cassina deâ&#x20AC;&#x2122; Pecchi MI
Dehn Italia S.p.A. Via del Vigneto, 23 39100 Bolzano www.dehn.it IV copertina
www.elettroitalia.it II copertina
Fiera Milano S.p.A. Piazzale Carlo Magno 1 20149 Milano
Fox & Parker S.p.A. Via San PIO VII, 143 10127 Torino
Schneider Electric S.p.A. Via Circonvallazione Est, 1 24040 Stezzano BG
Solaris S.r.l. Viale Sarca 45 20125 Milano
www.enersolar.biz pagina 41
www.fieramilano.it pagina 45
ce
www.commercioelettrico.com
www.brother.it pagina 4
www.fox-parker.it I copertina - pagina 31
www.schneider-electric.it pagina 37
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Elettro Italia S.r.l. Via Grassona 9 20010 Pogliano Milanese MI
ce www.solaris-italia.com pagina 44
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Tutto sul business della distribuzione di materiale elettrico su 3 media diversi
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