Ottobre 2011
COMMERCIO ELETTRICO
ANNO N.N.48- -NOVEMBRE 2010 ANNO1, 2, OTTOBRE 2011 e7
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EDITORIALE
Con il Convegno di Torino si è chiusa la fase itinerante del progetto “RottamAzione degli impianti elettrici”, che ha visto la filiera elettrica percorrere l’Italia in quattro tappe – Bologna, Roma, Napoli, Torino, per dar modo agli attori privati ed istituzionali di confrontarsi sullo stato dell’arte del sistema elettrico italiano e sulle sue prospettive future. I risultati emersi dai Convegni contribuiranno alla stesura del Libro Bianco realizzato dal Censis, che sarà presentato al Convegno sul “Futuro dell’energia” che si terrà il 16 novembre 2011, giorno di avvio della Fiera E.TECH Experience di Milano. Al di là dei contenuti e delle considerazioni emerse, il valore di questo percorso è da ricercare nell’interazione e nella volontà della filiera elettrica di fare sistema su un progetto che avrà ricadute positive sia sugli operatori che ne fanno parte, sia sull’intero sistema economico nazionale. Gli organizzatori – Fiera Milano, Opificium, Best e FME – hanno saputo aggregare le migliori forze intellettuali e produttive del mercato elettrico per individuare insieme gli opportuni strumenti e fornire un contributo fattivo allo sviluppo del settore e del Paese. In uno scenario di mercato instabile e debole si è dimostrato come il sistema italiano sia in grado di esprimere valori di coesione, idee e progettualità: un elemento straordinario in un momento come questo in cui la crisi globale è anche crisi strutturale. La strada è quella giusta se si vuole contribuire fattivamente a rimettere in moto il sistema economico: analizzare e valorizzare il presente affinché ci indichi i nuovi paradigmi interpretativi per lo sviluppo. In attesa di E.TECH Experience, ringrazio, a nome di tutti, gli organizzatori e i relatori che, con impegno e dedizione, sono riusciti a raggiungere l’obiettivo di ricompattare la filiera elettrica su un progetto che interessa l’intera comunità. Antonio Bernardi antonio.bernardi@commercioelettrico.com
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Anno 2, N.8
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COMMERCIO ELETTRICO
FEDERAZiONE 24
FME lancia a E.TECH Experience il progetto: “La filiera dell’energia del futuro”, un incubatore di idee per scoprire dove sta andando il mercato
IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
è una pubblicazione Edizione Speciale S.r.l. Via Ariberto 8, 20123 Milano Tel 02 581404 – Fax 02 58140444 E-mail: mail@edizionespeciale.it www.commercioelettrico.com REA 1686261 – P.I. 03580420960 Capitale Sociale 100.000,00 euro i.v. Anno 2 N° 8 – Ottobre 2011 € 7
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Comitato Editoriale Antonio Bernardi, Giancarlo Profeti Hanno collaborato Susanna Bernardi, Domenico Bracone, Paola Cipollini, Roberto Corti, Ilaria Di Napoli, Giancarlo Emanuel, Elisa Pastorino, Massimo Poletti
DiSTRiBUZiONE 41
Segreteria Amministrativa Paola Pasqualini
AGENTi: Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta Francesco Sena, Assistente Direzione Vendite mail: francesco.sena@commercioelettrico.com cell: +39 335 8152626, tel/fax: +39 011 710292 Lombardia (BG, BS, CR, LO, MB, Mi, PV), Milano, Piacenza Alessandro Martinenghi mail: amartinenghi@commercioelettrico.com cell: +39 335 5258146 Mantova, Triveneto Paolo Simeoni mail: paolo.simeoni@commercioelettrico.com cell: +39 335 7887092, tel: +39 0422 495967 fax: +39 0422 460066
ECONOMiA 44
iMPRESE 42
Il settore manifatturiero, volano dello sviluppo dell’Italia Ridare centralità al settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali quale motore di sviluppo del sistema economico italiano: questo uno dei principali obiettivi del nuovo Presidente ANIE
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Perché l’Italia ce la farà? Il nostro è un Paese pieno di contraddizioni, ma anche di ricchezze
Stampa Multigraphic Srl - Arcore (MB) Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a Edizione Speciale S.r.l. o telefonando a Edizione Speciale S.r.l. TEL. 02 581404. Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010 Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N° 11208 - ISSN 0329-3479
Consumi in lieve crescita, ma permane una forte incertezza I consumi restano il punto debole dell’Italia e di molte altre nazioni, che devono confrontarsi con crescite economiche modeste
Ufficio abbonamenti Edizione Speciale Srl Tel: 02 581404 abbonamenti@commercioelettrico.com Condizioni di abbonamento Italia annuale: euro 70 Estero zona 1 e 2 annuale: euro 140 Estero zona 3 annuale: euro 200
Consel: ecco i certificati di qualità Il Consorzio presieduto da Giovanni Ziglioli ha messo ai raggi X i propri associati
Coordinamento Editoriale Gabriele Brocca Romanin
Ufficio Vendite e Pubblicità tel: +39 02 581404, fax: +39 02 58140444 mail: ufficiovendite@commercioelettrico.com
Metel si scopre verde e benefico L’appuntamento per l’evento annuale è all’Ippodromo di San Siro. Si potrà scommettere sui cavalli, ma solo per beneficienza. Il Metellino Verde premierà le aziende virtuose con alberi da donare a Lega Ambiente
Redazione redazione@commercioelettrico.com
Grafica e DTP Davide Candiani, Andrea Piomboni
Dare voce alla filiera elettrica Ultime tappe del percorso lungo la Penisola del progetto che si propone di introdurre una nuova cultura dell’energia, sfruttando le nuove tecnologie efficienti, sicure e sostenibili
Direttore Responsabile Antonio Bernardi Direttore Editoriale Maurizio Gambini maurizio.gambini@commercioelettrico.com
Il futuro del settore elettrico
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Dalla Spagna con amore, tra fascino e design Guadagna consistenti quote di mercato la joint venture Simon Urmet, nata per affiancare alla storica offerta di videocitofonia la novità delle serie civili
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Dopo 40 anni di successi, pronti a sfidare il futuro Palazzoli celebra il compleanno di uno dei suoi prodotti di punta, portandone sul mercato una versione completamente nuova, riprogettata all’insegna delle tecnologie e degli accorgimenti più avanzati
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Ventilazione Meccanica Controllata
LA COPERTiNA
Già utilizzata negli edifici adibiti a uffici o usi commerciali, la Ventilazione Meccanica Controllata è una modalità di ricambio dell’aria che si sta sempre più diffondendo anche nelle abitazioni
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Uso efficiente dell’energia Efficienza energetica per la crescita e il miglioramento della competitività
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Illuminazione di ultima generazione Stretta tra rupi alte e scoscese e il lago d’Idro, la Ca’ Rossa di Storo è oggi illuminata grazie ai LED
Un’eco-impronta nello skyline di Bolzano La nuova sede di Salewa Group rappresenta un concentrato
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SOMMARIO
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Attenzione all’ambiente Un nuovo imballo studiato per aumentare la qualità e semplificarne l’utilizzo nel rispetto dell’ambiente
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Soluzioni di etichettatura Da oltre 20 anni Brother è all’avanguardia nel settore della produzione di etichettatrici ed è presente in tutto il mondo
MERCATO 48
Cresce la voglia di auto elettrica Una recente ricerca rivela come la maggioranza dei consumatori
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consideri la possibilità di acquistare un’auto elettrica o ibrida nei prossimi tre anni
SPECiALE CAMPANiA 36
Viaggio tra le criticità del Sud e una professionalità che fa invidia al Nord L’Amec è l’associazione dei grossisti della Campania: dove il commercio elettrico è più di un decimo dell’intero fatturato
RUBRiCHE
nazionale. Il Presidente è Vittorio Alfieri
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Le agenzie tornano di moda A colloquio con Alfredo Battiloro, Presidente degli agenti e da sempre impegnato nell’Associazione regionale
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NEWS
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PROPOSTE
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STAMPA TECNiCA Anno 2, N.8
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Consel: tutti promossi e viaggio premio in Lettonia
A Riga, la città della musica, gli associati Consel hanno sentito note soavi per le loro orecchie. È accaduto a fine settembre in Lettonia, quando il Consorzio elettrico ha dato appuntamento a tutti i propri componenti ed ai più importanti fornitori per la consegna delle targhe che certificano il raggiunto risultato dopo un attento esame operato all’interno del gruppo stesso e da consulenti esterni. Alla presenza del Presidente europeo di Fegime, l’italiano Marco Casaroli, i grossisti aderenti al Consorzio hanno assistito alla conferenza tenuta da Giuseppe R. Grasso, commercialista e Presidente del gruppo K Finance. Compito duro, per gli esperti in questo momento, spiegare come vanno le finanze del mondo. Difficile raccogliere applausi, visto che di positivo c’è ben poco da dire. Ma Grasso ha comunque saputo strappare l’ovazione di produttori e distributori al termine di quasi tre ore di conferenza, provando a spiegare quali sono le ragioni della speranza. Subito dopo il dotto eloquio, Claudio Albertini, al fianco del Presidente del Consel Giovanni Ziglioli, ha consegnato a tutti i distributori presenti le targhe. L’analisi che ha portato alla loro assegnazione ha evidenziato che tutte le 29 aziende aderenti (con 82 punti vendita) hanno superato l’esame ai raggi X. Quest’anno la soglia di promozione era stata fissata in almeno 70 punti (su cento) e la media dei distributori Consel è stata addirittura di 76,9.
Rema Ta TaRlazzi: da settembre nuovo punto vendita a Jesi
Punto vendita numero 16 per Rema Tarlazzi. L’inaugurazione ha la data del 24 settembre. Siamo a Jesi, provincia di Ancora, quindi Marche. Al nuovo magazzino è annessa la showroom “Studio Luce Comet”. La struttura, di circa 1.200 m2 è nella zona Industriale ZIPA, ospitata in una struttura moderna. La giornata inaugurale è stata allietata, oltre che da un generoso e succulento buffet, anche dall’iniziativa “Porsche Taxi Drive” grazie alla presenza del pilota jesino Enrico Fulgenzi, partecipante al campionato monomarca Porsche Carrera Cup Italia, che alla giuda della sua vettura da competizione Porsche GT3 Cup ha fatto vivere momenti indimenticabili a sessanta temerari che si sono succeduti accanto al pilota sul circuito stradale creato per l’occasione davanti al nuovo punto vendita. La Rema Tarlazzi è condotta dal Presidente Franco Cossiri e dagli Amministratori Delegati Bruno Renzoni, Dino Azzanesi, Mauro Mancigotti ed ha fatturato, nel 2010, 127 milioni di euro ed è composta da un organico, tra dipendenti ed agenti, di 350 unità. Attualmente ha una copertura distributiva capillare nelle regioni di Marche, Umbria e Abruzzo. Il nuovo punto vendita va a rafforzare la rete distributiva nella Regione Marche, dove l’azienda è già presente con nove punti vendita e possiede un’organizzazione specializzata dedicata all’illuminotecnica, con una struttura composta da 8 showroom.
06 Anno 2, N.8
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» L’energia solare è il petrolio del 21esimo secolo – però pulito. Io produco la mia energia con SolarWorld.*«
Larry Hagman, conosciuto come barone del petrolio dalla serie televisiva “Dallas”, ha sempre avuto intuito per buoni investimenti. Lui punta sulla corrente pulita come energia del futuro ottenuta dal Sole e dalla sabbia con moduli fotovoltaici più volte premiati. Tecnologia tedesca, efficiente e innovativa. Trovate ulteriori soluzioni vincenti su www.solarworld-italia.com *L’attore Larry Hagman, barone del petrolio dalla serie tv mondiale famosa in tutto il mondo degli anni 80 “Dallas”, possiede uno dei più grandi impianti solari privati degli Stati Uniti, con una potenza totale di 100 kWp.
elcom e lcom elettrocommerciale: formazione e aggiornamento continuo
Schneider electric: completata l’acquisizione di telvent
08 Anno 2, N.8
Si è svolto venerdì 30 settembre, a Venafro, l’incontro di aggiornamento tecnico organizzato dalla divisione tecnica della Elcom Elettrocommerciale, braccio commerciale del Gruppo Scarabeo, sui nuovi prodotti Finder, azienda italiana che da più di 50 anni è specializzata nella produzione di relé e temporizzatori. Il seminario ha registrato un’ottima partecipazione fra tecnici ed installatori molisani, prova del fatto che sta crescendo la consapevolezza di come la formazione e l’aggiornamento continuo siano chiavi strategiche di successo in un mercato sempre più competitivo e di nicchia. Il responsabile della filiale Finder, Emanuele Nicoletti, insieme ai suoi collaboratori, tecnici commerciali Ciro Serra e Luigi Codella, hanno illustrato all’attenta platea i nuovi prodotti dell’azienda torinese: «Da oltre cinquanta anni continuiamo a migliorare la gamma della nostra produzione», ha detto Emanuele Nicoletti, «per offrire al mercato relé e temporizzatori che consentono di gestire in maniera ottimale qualsiasi impianto di illuminazione, interno ed esterno. Cerchiamo di brevettare soluzioni innovative che hanno come finalità la minimizzazione dei costi energetici, e sappiamo tutti bene l’importanza che ha questa voce di costo per le imprese, ma anche per i privati e le pubbliche amministrazioni. Investiamo anche molto nella formazione tecnica, perché crediamo che le difficoltà attuali del mercato possano essere superate solo con la corretta divulgazione ai tecnici e agli installatori. In Molise, grazie alla collaborazione con un distributore come la Elcom Elettrocommerciale, stiamo superando il calo degli investimenti e consumi e la mancanza di liquidità che caratterizza in questo periodo anche il comparto elettrico». Responsabile dell’organizzazione degli incontri tecnici del Gruppo Scarabeo è Pietro Melzani, che è contento per la perfetta riuscita dell’evento formativo: «Siamo soddisfatti per l’ottima risposta che c’è stata da parte dei tecnici ed installatori della nostra regione a questo nuovo seminario tecnico che abbiamo organizzato grazie alla collaborazione della Finder, che con l’occasione ringrazio molto. Stiamo registrando un crescente interesse nella nostra attività formativa, e questo è un buon segno: dimostra che c’è interesse nell’innovazione e che i nostri clienti professionali vogliono misurarsi con competenza e professionalità con un mercato che è sempre più esigente, soprattutto in relazione al risparmio dei costi energetici e alla sicurezza. Stiamo cercando di potenziare questa nostra attività divulgativa», conclude Melzani, «e stiamo ora preparando altri ed interessanti incontri che sicuramente riscuoteranno altrettanto successo».
A seguito del completamento dell’acquisizione di Telvent da parte di Schneider Electric, le due società sono pronte ad unire le forze per offrire soluzioni più complete ed efficienti ai propri clienti. La solida posizione di Telvent nel mercato delle infrastrutture per la fornitura di soluzioni software & IT real time, è perfettamente complementare alla competenza di Schneider Electric nella gestione dell’energia. Questa unione dà il via ad innovative soluzioni per i clienti nei seguenti mercati: - in ambito Smart Grid, il monitoraggio della rete e il software di controllo di Telvent integrano l’offerta di Schneider Electric sul campo, per rendere disponibile una rete più efficiente, flessibile e sicura; - nel settore Oil & Gas e infrastrutture idriche, le soluzioni Telvent vanno a completare l’architettura integrata EcoStruxure di Schneider Electric, per fornire una soluzione di information management per il pilotaggio, il controllo e l’ottimizzazione delle reti; - gli evoluti servizi d’informazione meteo di Telvent aggiungono un valore significativo alle soluzioni di Schneider Electric, nei settori energie rinnovabili, trasporti, acque; - nei trasporti, le soluzioni per il traffico intelligente di Telvent vanno a integrare l’offerta di Schneider Electric per i veicoli elettrici, e le soluzioni per la sicurezza e la gestione dell’energia per le Smart Cities; - infine, i business di Telvent nell’agricoltura e nel global service potrà beneficiare della presenza globale di Schneider Electric.
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Aros solAr Technology: inverter centralizzati certificati “Made in europe”
Zeroemission rome 2011: gli italiani vogliono l’energia solare
10 Anno 2, N.8
Ottenuta da Aros Solar Technology per i suoi inverter centralizzati la certificazione di idoneità per usufruire della maggiorazione del 10 per cento sulle tariffe incentivanti. L’ispezione aziendale, eseguita dall’Ente accreditato IMQ, attesta che le varie fasi di progettazione, assemblaggio e collaudo degli inverter centralizzati Sirio sono eseguite in Italia e possono, quindi, concorrere all’ottenimento della maggiorazione sulla tariffa prevista dal IV Conto Energia. «Tra gli Enti abilitati al rilascio del Certificato di Ispezione, abbiamo voluto scegliere IMQ per l’esperienza e l’autorevolezza che contraddistingue il suo operato», ha dichiarato Ivan Mora di Aros Solar Technology, «e il supporto che abbiamo ricevuto non solo ha corrisposto alle nostre aspettative, ma ci ha permesso di rispondere ai requisiti imposti dal IV Conto Energia con grande tempestività». Aros Solar Technology ha portato tutto il suo know how nella gestione elettronica dell’energia, maturato in oltre 70 anni di esperienza, anche nel mercato delle energie rinnovabili con la produzione di inverter per impianti fotovoltaici. Continuità e Ricerca rappresentano il core business e il vero motore in grado di spingere lo staff di 120 persone a perseguire i massimi standard produttivi. Anticipare le domande di mercato, progettare prodotti sofisticati, flessibili, di massima qualità e di facile uso, oltre all’ottimo sistema di assistenza e consulenza tecnica postvendita, costituiscono gli aspetti della qualità Aros.
Si è chiusa con successo l’edizione 2011 di ZeroEmission Rome, la manifestazione dedicata alle energie rinnovabili, nel cui ambito si è svolto PV Rome Mediterranean, il salone internazionale delle tecnologie fotovoltaiche. Sono stati, infatti, 30.400 gli operatori del settore (+11 per cento rispetto al 2010) che hanno visitato i 45.000 m2 della superficie espositiva (+30 per cento) dove hanno esposto i loro prodotti 650 espositori (+30 per cento), di cui un quarto provenienti da 26 Paesi esteri. Nel corso del salone è stato presentato il quinto rapporto Ipr-Univerde: “Gli italiani e il solare”, con un focus su “città e bioedilizia”. «Gli italiani guardano con favore crescente alle energie rinnovabili e vogliono che l’Italia punti sempre di più, in futuro, su fotovoltaico (92 per cento) ed eolico (54 per cento). Il 78 per cento degli intervistati conosce il Conto Energia e cresce la sensibilità anche nei confronti della bioedilizia», ha dichiarato Antonio Noto, Direttore di Ipr Marketing. «Bisogna, però, rilevare che esiste una grande differenza tra l’atteggiamento degli italiani, sempre più favorevoli alle nuove fonti di energia, e quello di buona parte della classe politica, che non ha ancora percepito appieno le grandi potenzialità del settore», ha aggiunto Noto. Oltre che dal fotovoltaico, buone notizie arrivano anche, seppur in proporzione diversa, dal solare termico. «Nel 2010, l’Italia si è confermata per il terzo anno consecutivo il primo Paese europeo per installato nel solare termico, con 400.000 m2 di collettori, per un volume di affari di 500 milioni di euro. Inoltre, a fronte di un mercato europeo sceso del 14 per cento, il solare termico italiano cresce ancora del 3 per cento», ha affermato Davide Chiaroni dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, in occasione di un convegno che si è svolto a Solartech, il salone internazionale dell’energia solare termica e a concentrazione. «Gli obiettivi per il futuro sono ambiziosi: sulla carta i numeri ci sono, soprattutto considerando che, nell’ultimo decennio, le unità abitative sono aumentate annualmente di 400.000 unità. Per sfruttare tutto il potenziale, di almeno 12 GWth, bisogna però che vengano rimosse le incertezze normative e anche le aziende devono sempre di più cambiare passo e cogliere le nuove opportunità tecnologiche in grado di garantire lo sviluppo».
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IMQ: certificata la prima presa per veicoli elettrici
Hager sIcurezza: nuovo Direttore venDite
Edoardo Viosi, nuovo Direttore Vendite di Hager sicurezza
12 Anno 2, N.8
È stato rilasciato ai connettori per veicoli elettrici della serie “Libera”, prodotta da Scame Parre (azienda fondatrice con Legrand e Schneider Electric di EV Plug Alliance), il primo certificato IMQ CSV per veicoli elettrici. Un traguardo che, ancora una volta, testimonia l’attenzione che da sempre l’azienda bergamasca riserva nei confronti della qualità. Nell’ambito delle prese destinate alla mobilità elettrica, la certificazione da parte di un organismo indipendente non è un requisito obbligatorio. Ma proprio per questo motivo diventa elemento di qualificazione e di distinzione sul mercato poiché dimostra, da parte dell’azienda che ne faccia richiesta, una grande attenzione per la verifica del proprio operato in termini di sicurezza e qualità. Le verifiche alle quali è stata sottoposta la presa prima di poter ottenere la certificazione IMQ sono state essenzialmente la sicurezza elettrica, la resistenza meccanica, la resistenza agli agenti chimici e atmosferici, in particolare alle polveri e alla pioggia, la conformità con gli standard normativi in elaborazione da parte del CIVES (Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali). «Se l’auto elettrica oggi è una realtà», ha dichiarato Fulvio Giorgi, Direttore della funzione IMQ che ha seguito le procedure di certificazione, «lo si deve anche a chi, come Scame Parre, da anni è impegnato nella realizzazione di componentistica destinata al settore industriale di qualità e i cui prodotti sono stati scelti anche da Enel per essere utilizzati nelle colonnine di ricarica destinate al territorio urbano». Ha commentato Giampiero Camilli, Direttore Marketing di Scame Parre: «A IMQ ci unisce una collaborazione ormai trentennale. Il suo marchio sulle prese della serie Libera, un prodotto che contribuisce, a suo modo, alla salute del nostro ambiente, oltre ad offrirci un’ulteriore testimonianza della qualità del nostro operato, ci permette di proporre un prodotto conforme a tutti i requisiti e le esigenze di un mercato, in rapidissima evoluzione tecnologica e normativa, quale quello delle auto elettriche». Il certificato sulle prese per veicoli elettrici è solo il primo traguardo. La collaborazione tra IMQ e Scame Parre sta, infatti, proseguendo nella verifica di altri prodotti sempre destinati al trasporto elettrico.
Hager sicurezza ha scelto Edoardo Viosi come Direttore Vendite. Nella nuova posizione, Viosi avrà il compito di consolidare le strategie commerciali dell’azienda, mettendo a frutto la solida esperienza maturata in RCF, durante la quale ha portato il marchio ad essere il riferimento della DME per quanto riguarda l’amplificazione sonora. 38 anni, laureato in Economia Aziendale, Viosi comincia il percorso professionale come analista per il settore logistico del Gruppo CCPL di Reggio Emilia. Nel 2000 ricopre il ruolo di funzionario commerciale di RCF, azienda dove, nel 2004, viene nominato Direttore Vendite Italia, funzione che ha mantenuto fino al 2011 con il passaggio in Hager sicurezza. «Sono entusiasta di questa nuova sfida professionale in Hager sicurezza, un’azienda in cui organizzazione ed innovazione tecnologica rappresentano elementi fondamentali. L’esperienza che ho maturato nel settore commerciale, ed in particolare nella distribuzione elettrica, mi sarà certamente utile per contribuire al raggiungimento dei nuovi importanti obiettivi», ha commentato Edoardo Viosi.
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Ai gruppi di continuità di Riello UPS è stato affidato il compito di assicurare l’erogazione di energia, anche in caso di black out o di guasto, al sistema luci d’emergenza delle imponenti torri faro che illuminano il campo di gioco e l’interno del nuovissimo Juventus Stadium, ai sistemi di video sorveglianza e sicurezza, alle sofisticate sale Stampa e Produzione Televisiva, oltre che a tutti i servizi generali. La tecnologia degli impianti di Riello UPS ha permesso di raggiungere il duplice obiettivo di assicurare, in caso di necessità, l’immediata erogazione di elevate quantità di energia (si pensi a quanta ne occorre per alimentare l’impianto di illuminazione di tutto lo stadio), di eccellente qualità, per evitare anche il minimo sbalzo di tensione, che potrebbe danneggiare i sofisticati e delicatissimi sistemi elettronici di videosorveglianza o di produzione TV.Per ottenere tutto ciò, Riello UPS ha utilizzato oltre venti grandi gruppi di continuità, diversi per tipo e potenza, capaci nel complesso di immagazzinare – per erogarla in una frazione di secondo, in caso di necessità – una potenza di quasi 1 MW. Questo risultato è stato possibile grazie alla grande esperienza di Riello UPS nel realizzare soluzioni simili, che ha portato la società a sviluppare progetti analoghi anche in Sud Africa, in occasione degli ultimi campionati mondiali di calcio. Secondo Salvatore Moria, Direttore Vendite Italia di Riello UPS: «Questa prestigiosa installazione dimostra, ancora una volta, sia le elevate eccellenze tecnologiche di Riello UPS, sia l’alto livello di esperienza della nostra società, capace di produrre sistemi all’avanguardia, affidabili e a basso impatto ambientale, per grandi installazioni come il nuovo Juventus Stadium, ma anche per il personal computer che ciascuno di noi ha in ufficio o a casa».
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ContRolli: torna italiana la storica azienda genovese
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eaton: tecnologie “on the road”
16 Anno 2, N.8
La società Controlli, di Sant’Olcese (GE), che opera nel settore della termoregolazione e del comfort ambientale, lo scorso 11 agosto è stata acquisita da B.Group e dal management aziendale, rilevando da Schneider Electric il 100% del capitale sociale. Nel ruolo di Amministratore Delegato è stato riconfermato Michele Monacelli e con lui l’intera organizzazione esistente. Controlli è specializzata in regolazione, controllo e supervisione di impianti HVAC (riscaldamento e climatizzazione) e di processi termici industriali, ha un fatturato (2010) di 17 milioni di euro, un Ebitda del 16%, con una quota di export del 40%, una rete commerciale e di assistenza estesa in 25 Paesi, 95 dipendenti in Italia. Le strategie future del management interno e di B.Group mirano ad accelerare lo sviluppo nazionale e internazionale dell’azienda, sia per linee interne, sia tramite future acquisizioni, attraverso un restyling della gamma esistente e con l’introduzione di nuovi prodotti e servizi di elevata qualità, mantenendo il focus sul core business della regolazione per il comfort ambientale e per il risparmio energetico. Grazie ai nuovi investimenti previsti, al potenziamento dell’organico tramite l’assunzione di nuove professionalità specifiche e al rinnovo del parco macchine di produzione, Controlli intende lanciare la sfida ai mercati con una rinnovata energia. Rimangono comunque solidi i rapporti con il gruppo Schneider Electric, cui Controlli continuerà a fornire i propri prodotti in un’ottica di reciproca e proficua collaborazione.
Le strade di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto sono state percorse lo scorso mese di settembre da Expoliner di Eaton, il bus tecnologico itinerante “carico” di nuove soluzioni tecnologiche orientate ad un nuovo rivoluzionario concetto di “Automazione snella”, nonché al risparmio energetico e alla difesa ambientale: un momento di confronto fra le nuove soluzioni tecnologiche Eaton e le richieste di mercato, a livello internazionale, sempre più esigenti e complesse. Tra le varie novità presenti al suo interno, Expoliner ha presentato e sintetizzato in modo pratico e visivo, attraverso pannelli espositivi attrezzati, il passaggio dalla Lean Connectivity alla Lean Automation. Con la tecnologia “Lean”, nei processi di progettazione e automazione, i cablaggi complessi diventano inutili grazie alla creazione di un’intelligenza remotata; interi livelli di connessioni e cablaggio vengono eliminati, mentre diminuiscono i costi di progettazione, messa in servizio e manutenzione. Due tecnologie sviluppate da Eaton sono al centro di questa rivoluzione: la tecnologia SmartWire-DT e la tecnologia HMI/PLC. Con SmartWire-DT, Eaton ha dato il via ad una nuova era di connettività tra i singoli componenti del quadro elettrico: SmartWire-DT sostituisce il cablaggio tradizionale di alimentazione e di controllo con un’unica “dorsale” (il cavo SmartWire-DT) che connette tutti i componenti, dalla partenza motore al pulsante, dall’inverter fino ai sensori in campo, tramite una comunicazione diretta con il controllo. Ma la Lean Connectivity è solo un punto di partenza: l’HMI-PLC combina le più avanzate tecnologie IT con quella PLC e HMI convenzionale. Le attività di controllo, visualizzazione e gestione dati e una comunicazione all’avanguardia sono riunite in un unico pannello operatore HMI-PLC.
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aba imPianti: navigare sulla rete in modo sostenibile
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Sono più di 6.000 i metri quadrati coperti, nei pressi di Osimo (AN), occupati dallo stabilimento produttivo sede di ACI Farfisa inaugurato nel 2003 e sviluppato su due edifici di pari dimensione tra loro collegati. Dal mese di luglio è stato installato, su un’area di 1.000 m2, un moderno sistema di pannelli solari posizionati sulla nuova copertura del tetto di uno dei due. Si tratta di un sistema fotovoltaico totalmente integrato, quindi ad impatto estetico estremamente limitato, costituito da 1.000 pannelli Q.Smart (Q.Cells) a film sottile di silicio amorfo. Il sistema particolarmente avanzato, in grado di produrre fino a 100 kW di picco, permette alla struttura, composta da uffici e dall’impianto di produzione di prodotti nel settore videocitofonico, di ridurre notevolmente l’impatto sull’ambiente, ottimizzando così il proprio approvvigionamento di energia elettrica. Un’altra conferma della notevole attenzione rivolta dalla società al territorio che la circonda, e nel quale opera produttivamente da molti anni, in tutti gli aspetti inclusi, non ultimi, quelli relativi alla salvaguardia dell’ambiente.
Azienda italiana che opera nel campo delle energie rinnovabili ed ecosostenibili, Aba Impianti ha annunciato di aver aderito a Zero Impact Web, il progetto promosso da LifeGate per ridurre e compensare le emissioni di CO2 generate dall’utilizzo di Internet. Grazie a tale adesione, il sito Web www.abaimpianti.it contribuirà alla creazione e alla tutela di 537 m2 di foresta in crescita in Costa Rica per compensare le emissioni di anidride carbonica generate in un anno dal traffico giornaliero sul sito della società e stimate in 360 kg di CO2. Nonostante abbia fatto già molto per ridurre le emissioni di anidride carbonica, infatti, anche internet inquina. Secondo un rapporto di Greenpeace, con il tasso di crescita di oggi, nel 2020 i data center e le reti di telecomunicazione consumeranno circa 2.000 miliardi di kWh di elettricità, oltre il triplo del loro consumo attuale. È per questo che Aba Impianti, consapevole dell’effetto che ogni nostro gesto può avere sull’ambiente circostante, ha scelto di aderire al progetto realizzato da Lifegate , al fine di contrastare il più possibile il riscaldamento globale dando la possibilità a chi naviga tra le pagine Web della società di farlo in maniera sostenibile. L’iniziativa, del resto, si sposa a pieno con la mission dell’azienda, che opera nel campo della tutela ambientale. Dal 2005, infatti, Aba Impianti ricerca, progetta e realizza sistemi fotovoltaici per edifici industriali; si occupa, inoltre, di geotermia, riqualificazione ambientale ed efficienza energetica e si sta attualmente concentrando, assieme al partner GCI Group, su eco-progetti di mobilità sostenibile, in particolare tramite la realizzazione di pensiline fotovoltaiche in grado di ricaricare auto e bici. «Il nostro motto è: “insieme per un futuro ad impatto zero”, per cui non potevamo fare a meno di seguire tale filosofia anche per il nostro sito Internet» spiega Claudia Truzzi, Responsabile marketing di Aba Impianti. «Si tratta di un piccolo gesto, ma che è concreto e che può aiutare a diffondere maggiore consapevolezza su un uso razionale dell’energia. Auspichiamo che altre aziende e organizzazioni scelgano presto di condividere questa iniziativa». Zero Impact Web è parte del più ampio programma Impatto Zero di LifeGate, il primo progetto italiano che concretizza gli intenti del Protocollo di Kyoto con una serie di iniziative volte a ridurre le emissioni di anidride carbonica e a compensare l’impatto ambientale di qualsiasi attività. Il progetto si avvale di Università e partner specializzati nel Life Cycle Assessment per il calcolo dell’impatto ambientale e collabora con Istituzioni, Enti pubblici, parchi e riserve per la creazione e tutela delle foreste in crescita. Un ente certificatore terzo riconosciuto dall’Unione Europea, Bios, certifica l’intera filiera del progetto.
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NEWS
aCi FaRFiSa: impegno per la salvaguardia dell’ambiente
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enFinity: adesione a pv cycle
Multinazionale belga che opera nel settore delle rinnovabili, Enfinity ha aderito a PV Cycle, l’Associazione europea che si occupa del riciclo dei pannelli fotovoltaici giunti a fine vita. Fondata a Bruxelles nel luglio del 2007, l’Associazione PV Cycle ha lo scopo di aumentare l’impegno da parte delle industrie fotovoltaiche nella creazione di un programma strutturato di raccolta e riciclaggio dei pannelli solari esausti. I membri di PV Cycle sono industrie manifatturiere, distributori, importatori di pannelli fotovoltaici in Europa e EPC Contractor e rappresentano più del 70 per cento del mercato fotovoltaico europeo. I moduli fotovoltaici contengono, infatti, materiali come vetro, alluminio e composti semiconduttori, che possono essere riutilizzati. Nell’ottobre 2010, Enfinity ha cominciato il suo percorso verso un riciclo responsabile, divenendo punto di raccolta ufficiale PV Cycle in Belgio, con il centro logistico di Assende. Nel 2011, la sua affiliazione a PV Cycle si completa con l’assunzione del ruolo di full member dell’Associazione. «Con l’ingresso di Enfinity in PV Cycle, prosegue il nostro percorso virtuoso che riguarda l’intero ciclo di vita di un pannello solare», spiega Francesco Zorgno, CEO di Enfinity Italia, e aggiunge: «Non solo sviluppiamo e installiamo impianti e sistemi fotovoltaici in modo sostenibile, accertato dalla registrazione EMAS e dalla certificazione ISO14001, ma ora siamo anche in grado di garantire un riciclo responsabile, grazie ad una raccolta sicura ed efficiente dei pannelli che non servono più».
preso il via ad agosto la fusione tra le società Solar Systems, Energy System e Soleico, che porSolaR eneRgy Ha terà, entro la fine del 2011, alla formazione di Solar Energy Group: il gruppo si propone sul mercato come produttore, esclusivamente italiano, di sistemi solari termici e fotovoltaici a km zero. gRoUP: Solar Systems, azienda del solare con sede a San Daniele del Friuli (UD), già nel 1982 aveva intuito solare termico l’enorme potenziale delle energie rinnovabili. Con un fatturato in crescita, nel 2010 attestatosi ai 18 di euro, 50 dipendenti e 107 agenti in tutta Italia, produce attualmente nella propria sede e fotovoltaico milioni sia sistemi solari termici, sia fotovoltaici. Conosciuti per la filiera produttiva rigorosamente italiana, rivolgono prevalentemente ad un target di utenze domestiche e contract, focalizzandosi su un con un volto simercato che richiede impianti di dimensioni contenute e ad alta affidabilità. italiano In accordo con la filosofia Made in Italy di Solar Systems, i moduli fotovoltaici in silicio policristallino
Tullio Picco, Amministratore Delegato di Solar Energy Group
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(certificati TÜV) vengono prodotti a soli 6 km da San Daniele del Friuli, da Energy System, seconda forza del gruppo. Con sede a Carpacco di Dignano (UD), è la cellula produttiva base di ogni impianto fotovoltaico e registra un fatturato di 13 milioni di euro. Il fabbisogno di moduli è soddisfatto dai 20 dipendenti, più 5 agenti dedicati esclusivamente agli impianti industriali. Terza azienda del gruppo è Soleico, società con funzione commerciale (2 milioni di euro di fatturato) composta di 15 agenti e dedicata esclusivamente al mercato domestico del fotovoltaico. Green nello spirito che anima il suo business, il nuovo gruppo si è dotato di un sistema fotovoltaico che consente di coprire il 50 per cento del fabbisogno energetico degli stabilimenti di produzione e contenere così le emissioni di carbonio in atmosfera. Solar Energy Group favorisce, inoltre, la cosiddetta “filiera corta”, impiegando risorse e manodopera locale e privilegiando soprattutto il mercato italiano con maggiore prossimità geografica all’azienda: in questo modo, l’utente ha la garanzia di acquistare un prodotto a km zero. Alla guida della nuova società saranno Arrigo Burello, in qualità di Presidente, e l’Amministratore Delegato Tullio Picco, che avrà il compito di sfruttare i vantaggi della joint venture dal fatturato potenzialmente raddoppiabile. Il mercato di riferimento sarà quello italiano, con l’obiettivo di internazionalizzare l’attività verso la vicina Slovenia, dove Solar Systems è già parzialmente inserita.
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aSSiStal: rinnovati i vertici dell’associazione
Giuseppe Gargaro, neo Presidente di Assistal
Nel corso dell’annuale Assemblea dei Soci Assistal, che ha avuto luogo lo scorso 16 settembre presso il Centro Congressi Milanofiori di Assago (MI), è stato eletto Presidente Giuseppe Gargaro, che succede a Nicola Scotti. Giuseppe Gargaro è titolare dell’AET Service di Bari, società operante nel campo delle telecomunicazioni e ha ricoperto fino ad oggi la carica di Vicepresidente Assistal con delega agli Appalti. Inoltre, è attualmente Vicepresidente del Direttivo Sezione Meccanica, Elettrica ed Elettronica di Confindustria Bari e Barletta, Andria e Trani. Unitamente al Presidente, nel corso dell’Assemblea, sono stati eletti il nuovo Tesoriere, Cristiana Gaviraghi, e la squadra dei Vicepresidenti, che affiancheranno l’operato del neo Presidente nei prossimi tre anni: - Paolo Bonavolontà, con delega alle Politiche Energetiche; - Roberto Borghini, con delega ai Rapporti Istituzionali e Parlamentari; - Andrea Carioti, con delega all’Organizzazione e Marketing Associativo; - Rosario Cosentini, con delega alle Relazioni Industriali e Affari Sociali; - Luca Focardi, con delega alla Regolamentazione e Innovazione Tecnologica; - Pierroberto Fumagalli, con delega alle Politiche a Sostegno delle PMI; - Roberto Galli, con delega alle Infrastrutture e Opere Pubbliche; - Andrea Libero, con delega alla Formazione; - Gimmi Trombetta, con delega all’Internazionalizzazione e Politiche Economiche. L’Assemblea ha, inoltre, rinnovato le cariche associative per l’elezione dei componenti di Giunta, Probiviri e Revisori contabili. Nell’intervento di apertura del convegno “Impiantistica italiana tra crisi e rilancio - Imprenditori e sindacato a confronto”, che ha seguito la sua elezione, Giuseppe Gargaro ha evidenziato le molteplici criticità che affliggono il comparto impiantistico: «In un Paese come il nostro, in cui da anni la parola sviluppo è stata ormai dimenticata, una manovra finanziaria che si basa per ben il 65 per cento su nuove tasse e non contiene misure per la crescita, non solo non è sufficiente, ma rischia di inasprire ancor più fortemente conflitti sociali che speravamo di avere relegato al passato. Risulta, quindi, evidente e di primaria importanza l’attuazione di un serio piano per lo sviluppo da porre in essere con coraggio, anche a discapito di interessi forti e particolari». Tra gli obiettivi principali della nuova presidenza, è stata espressa in modo particolare la ferma volontà di dare il via ad azioni finalizzate a rilanciare il mercato impiantistico attraverso il rafforzamento delle imprese ed una politica orientata a favorire le aggregazioni e la liberalizzazione dei servizi.
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Cei-CiVeS: C master sulla mobilità elettrica
Il primo Executive Master realizzato dal Comitato Elettrotecnico Italiano, con CIVES (Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali) e CLICKUTILITY, ha preso il via il 29 settembre, a Milano, riscuotendo un ragguardevole successo. Gli organizzatori intendono offrire un supporto qualificato e sistematico a sostegno della mobilità elettrica realizzando un percorso formativo rivolto a liberi professionisti e funzionari, manager e professionisti appartenenti a Enti locali e agenzie della mobilità, aziende di mobilità e TPL, public utility che producono e vendono energia, case automobilistiche e fornitori di tecnologie (dai sistemi di ricarica ai sistemi di ITS). L’Executive Master propone un percorso di crescita professionale che condurrà i partecipanti a: - individuare le esigenze del contesto locale in cui si opera (ad esempio, area urbana/metropolitana di provenienza); - conoscere e approfondire in modo sistematico i principali attori ed elementi di un sistema di mobilità elettrico (tecnologie, evoluzione offerta veicoli, normative di riferimento, politiche a livello locale e nazionale); - analizzare case study su progetti di mobilità elettrica realizzati o in corso di realizzazione in Italia e in Europa. L’Executive Master proseguirà fino a dicembre 2011. Il percorso formativo si articola in 2 giornate al mese per 4 mesi. Grazie allo sponsor sarà data la possibilità alle Amministrazioni pubbliche (comuni, regioni, province) di partecipare al Master sotto forma di borsa di studio, senza alcun onere economico. Sono previste tariffe scontate per le società aderenti alle Associazioni partner. Per le aziende aderenti a Fondimpresa è possibile utilizzare i voucher del proprio “conto formazione” per finanziare l’executive master. Il Master si terrà a Milano, presso la sede CEI di via Saccardo 9.
I fari della serie Titan sono equipaggiati con gli innovativi LED tipo Array brevettati della Bridgelux.. Questi LED consentono un’altissima resa luminosa a fascio ampio pari a 120°. Il corpo del faro è realizzato in alluminio pressofuso e sulla parte posteriore è stata realizzata una fitta alettatura in grado di aumentare in modo opportuno la superficie disperdente calore. È stata posta particolare cura nella realizzazione della tenuta stagna, che raggiunge IP65. La parte illuminante è protetta da uno schermo in vetro temperato antiurto. Il montaggio si effettua tramite staffa a “U” dotata di staffa goniometrica maggiore di 180°. Fanno parte della serie di fari Titan tre diversi modelli: 10 W – 30 W – 50 W. Vantaggi: risparmio energetico, versatilità d’utilizzo, design innovativo, robustezza, assenza di manutenzione.
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VoRtiCe: completata l’acquisizione di loran
Stefano Guantieri, Direttore Generale di Vortice
Vortice Elettrosociali ha annunciato di aver raggiunto il 100% del capitale sociale di Loran grazie all’acquisto del pacchetto di minoranza dai signori Lorenzetti, soci fondatori della società. Loran è un’azienda di Isola della Scala (VR), fondata nel 1994 dai signori Lorenzetti, specializzata nel settore della ventilazione e climatizzazione per edifici ad uso commerciale e industriale. Occupa 45 dipendenti, si avvale di una rete di vendita di 20 agenzie dirette in Italia e di concessionari nei più importanti Paesi europei. Il fatturato 2010 è stato di 7,5 milioni di euro. Nel mese di giugno 2010, Vortice aveva già acquisito la quota di maggioranza di Loran per entrare e sviluppare il mercato della ventilazione industriale: una strategia di diversificazione confermata dall’attuale operazione. Il Piano Industriale prevede una forte espansione all’estero e lo sviluppo di nuovi prodotti ad alta efficienza in virtù delle competenze professionali già presenti in Vortice, azienda che da sempre anticipa nuove tendenze e stili di consumo, proponendo soluzioni all’avanguardia e in linea con le aspettative dei mercati. Vortice Elettrosociali, nata nel 1954, è oggi attiva nel settore della produzione e distribuzione di prodotti che trattano l’aria. È presente sul mercato dell’aspirazione, ventilazione, riscaldamento elettrico, depurazione e deumidificazione dell’aria, igiene e climatizzazione, in 82 Paesi nei 5 continenti e conta su un fatturato 2010 di oltre 47,5 milioni di euro.
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La storia
“Il Gruppo Corime nasce nel 1991 con l’intento di creare un consorzio regionale aperto comunque ad eventuali aggregazioni da parte di altri grossisti operanti anche in altre regioni. Nel corso degli anni il Gruppo Corime si è conquistata la stima e la simpatia da parte delle Case fornitrici e degli agenti che operano nella regione Lazio. Da diversi anni è entrato in funzione il servizio di fatturazione centralizzata con i principali fornitori del settore. Attualmente il Gruppo è costituito da 22 associati con 27 punti vendita situati in Roma, nelle province del Lazio e recentemente anche nella regione Abruzzo, con una copertura capillare del territorio. Dal 2010 è confluito nel consorzio ANSE 2000 con sede a Bologna il che darà ulteriore lustro alle attività della nostra compagine.
L’Evento
“Vent’anni di storia nei quali elementi come forza, carattere ed esperienza si sono fusi in un unica realtà dando vita ad un Gruppo che ha saputo fare la differenza conquistando i vertici del mercato” Il 23 Settembre c.a. il Gruppo Corime ha festeggiato i suoi 20 anni di attività e ha condiviso questo momento con tutti i fornitori con i quali ha collaborato e collabora attualmente. L’Evento ha avuto come locations due tra le più imponenti e suggestive strutture della Capitale. Lo stesso ha avuto inizio all’Ergife Palace Hotel per poi concludersi alla Tenuta di Ripolo, villa antica proprietà dei principi Odescalchi situata a pochi chilometri dalla Capitale.”
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ELENCO CONSORZIATI 2011:
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Villalba di Guidonia - RM P.I. 06656871008
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Villa Adriana - Tivoli -RM
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Roma P.I. 06635691006
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Il futuro del settore elettrIco
FME lancia a E.TECH Experience il progetto: “La filiera dell’energia del futuro”, un incubatore di idee per scoprire dove sta andando il mercato
FME - ASSEMBLEA ANNUALE SOCI 18 Novembre, 2011 - ore 10.00 fiera Milano, rho centro congressi stella Polare (sala aquarius) l’assemblea associativa della Federazione Nazionale Grossisti e Distributori di Materiale Elettrico avrà luogo nell’ambito della manifestazione e.tecH experience PROGRAMMA ORE 10.00 assemblea ORE 15.00 . Il mercato delle costruzioni, rapporto 2011 e Previsioni 2012 . Primi dati ricerca fMe-bocconi le dinamiche competitive commerciali nella distribuzione di materiale elettrico: evoluzione degli scenari e implicazioni per la distribuzione ORE 15.40 Talk show 2012: rivoluzione, ma dove? una filiera di più di 1.000.000 di persone che crea occupazione e benessere, cultura della qualità e della sicurezza, chiede un cambio di rotta alla politica. Moderatore: Andrea Lanza, università bocconi
La Federazione Grossisti di Materiale Elettrico sarà protagonista a E.TECH Experience, la mostra professionale di Fiera Milano che debutterà il 16 novembre, con un’iniziativa senza precedenti: “La filiera dell’energia del futuro”, un “incubatore di idee” che coinvolgerà gli operatori della filiera elettrica e i suoi principali protagonisti industriali in una riflessione ad ampio raggio sulle dinamiche evolutive del comparto. «Come Federazione Nazionale dei Grossisti Distributori di Materiale Elettrico», spiega Giampaolo Ferrari, Presidente di FME, «sin dal momento della presentazione al mercato abbiamo sposato il progetto E.TECH Experience, prima come sostenitori e poi come co-organizzatori insieme a Fiera Milano, nella ferma convinzione che un settore strategico come quello elettrico debba avere nel nostro Paese un momento di incontro e confronto, che consenta di elaborare le strategie per il futuro e di fare opinione anche nei confronti del legislatore. Per questo FME ha scelto la Fiera come momento per chiamare a raccolta
la filiera dell’impiantistica elettrica, dando vita a un progetto collegiale e sinergico che nasce con l’obiettivo di affrontare le sfide che energia, ambiente ed economia ci stanno presentando». «È la distribuzione che determina la qualità», sottolinea Ferrari, «poiché i distributori hanno la responsabilità di scegliere e raggiungono capillarmente tutto il territorio, indirizzando altre scelte. Proprio la consapevolezza di questo ruolo è alla base dell’adesione di FME a E.TECH Experience e al Progetto RottamAzione degli impianti Elettrici, che ha attraversato l’Italia in questi mesi e cui la Federazione ha dato un contributo particolarmente attivo». In Fiera Milano, FME riunirà alcuni fra i maggiori player nazionali e internazionali del settore che illustreranno le ipotesi sul futuro della Generazione elettrica, dell’Illuminazione, della Gestione e del Controllo degli impianti, della Mobilità elettrica. Quattro messaggi forti per tutto il mercato, quattro visual per una grande campagna pubblicitaria, quattro approcci per ogni area improntati sull’uso delle tecnologie di rete per costruire e proporre messaggi in tempo reale, su schermi interattivi. Il ricco
Ospiti: dott. Roberto Cota, Governatore Piemonte ing. Giampaolo Ferrari, presidente fMe dott. Claudio Andrea GEMME, presidente aNIe dott. Gaetano Micciché, direttore generale Intesa san Paolo dott. Roberto Napoletano, direttore de Il sole 24 ore
L’evento si svolgerà a Fieramilano (Rho), al Centro Congressi, e sarà ripreso e diffuso in diretta streaming sui punti vendita degli associati FME.
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IL PROGETTO DI FME
. Un’idea di filiera reale, attiva con i suoi protagonisti . Dati e informazioni, analisi, opportunità . Sentimenti e ipotesi sul futuro . Strumenti di informazione, formazione, comunicazione networking
OBIETTIVO
palinsesto, che prevede 16 workshop, 4 talk show ed altri eventi che animeranno i 4 giorni di fiera, sarà uno strumento per collegare tutto il mercato. Gli appuntamenti avranno, infatti, luogo in Fiera, ma poi andranno in rete, per raggiungere, infine, centinaia di punti vendita del settore elettrico in tutta Italia. Undici le aziende – ABB, Beghelli, BTicino, Gewiss, Osram, Philips Lighting, Prysmian, Scame, Schneider Electric, Siemens e Vimar – che hanno aderito alla proposta di FME, impegnandosi ad analizzare le previsioni nei diversi settori, la legislazione, le normative e le proposte in corso di approvazione, le infrastrutture necessarie, le competenze necessarie, i ruoli, e proponendo indirizzi, soluzioni e tecnologie. “La filiera dell’energia del futuro” si propone di offrire a installatori e progettisti un contributo di aggiornamento professionale ed elementi di informazione e valutazione sull’evoluzione prospettica della domanda, le potenzialità delle tecnologie più innovative e l’eccellenza del prodotto italiano in un contesto competitivo sempre più serrato. Le attività che si svolgeranno nella FME AREA a E.TECH Experience e in una speciale FME WEB AREA, hanno lo scopo principale di focalizzare l’attenzione di produttori, installatori e progettisti sulle opportunità che mercati tradizionali e innovativi permetteranno di cogliere. «La necessità di individuare un quadro di riferimento per la politica e le Authority, di sviluppare competenze specifiche e di creare un reale network fra operatori,
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professionisti e utilizzatori, richiede un confronto costruttivo», conclude Ferrari. «Ora FME chiama a raccolta gli installatori e le società di impiantistica, i progettisti e le società di ingegneria, proponendo un incontro a E.TECH Experience, per individuare le linee guida di un’azione comune
Giampaolo Ferrari, Presidente FME
“dell’energia ...La filiera
del futuro, un incubatore di idee...
”
PALINSESTO TV FME AREA eventi live streaming
MERCOLEDì 16, ORE 11.30 - 13.30
GIOVEDì 17, ORE 11.30 - 13.30
Evento di apertura
Talk Show
Rottamazione degli impianti Elettrici • Politecnico di Milano • opificium • FMe • Fieramilano • Anie • Unione consumatori
Guadagnare nel nuovo mercato • Produttori • Distributori • installatori • Progettisti • agenti
FEDERAZIONE
Creare un punto di grande interesse e richiamo Presentare le novità tecnologiche orientate al futuro Rimarcare Alta tecnologia, Ricerca, Sviluppo Creare nuove opportunità di business Focalizzare l’attenzione sui temi caldi del mercato impiantistico Avviare un nuovo rapporto con la filiera su obiettivi comuni Innovare il sistema relazionale Offrire ai top player una opportunità di livello, senza una diretta partecipazione alla Fiera, dando un segnale di protezione del mercato europeo
Presentazione libro bianco del CENSIS
VENERDì 18, ORE 11.30 - 13.30
SABATO 19, ORE 11.30 - 13.30
Talk Show
Talk Show
La 64.8 ver. 3 • Cei • iMQ • industria • Prosiel • Ass. illuminazione • Distributori
Il libretto di impianto • ing. vito carrescia • industrie • Progettisti • enti di verifica • Distributori
ORE 15 Assemblea pubblica FME
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efficienza, risparmio tUtela del mercato norme, leggi, incentivi QUalità, eccellenza
sicUrezza cUltUra, formazione innovazione
su cui coinvolgere anche la politica e le istituzioni. Per non sprecare risorse occorre maggiore consapevolezza e partecipazione a qualunque livello: ecco il “fil rouge” che guida la nostra azione». Un appUntamento imperdibile per gli operatori del settore E.TECH Experience è la nuova manifestazione per la filiera energetica, organizzata da Fiera Milano ed FME, con la partnership strategica della Federazione ANIE. Dedicata a energia, impiantistica elettrica ed illuminotecnica, è nata con l’intento di offrire un concreto strumento di politica industriale a un settore, quello elettrico, che è strategico per l’intero Paese e nel quale emerge sempre più forte l’esigenza di un confronto per la definizione di un nuovo piano energetico nazionale. Tre sono le aree espositive che la caratterizzano – Energy, Building, Lighting – nate con l’obiettivo di rispondere alla grande sfida del nostro tempo: produrre energia e portarla negli spazi abitativi e di lavoro in modo sicuro, efficiente e sostenibile. E.TECH Experience non è però solo una Mostra. Come lo stesso progetto FME dimostra, si propone come un “contenitore professionale” ricco di proposte
fortemente integrate fra loro: una fiera “b2b” di eccellenza, ma anche un ambito di training specialistico e una community on line dei professionisti della filiera, che mette in contatto permanente tutti i suoi protagonisti. La community – che parte rivolgendosi già ad oltre 80.000 operatori – si propone come nuovo strumento di contatto, che mette a disposizione dei professionisti del settore un loro spazio per confrontarsi, informarsi, scambiarsi opinioni e esperienze, ma anche far sentire la propria voce e far valere le proprie opinioni.
sostenibilità opportUnità
“ ...E.TECH Experience è la nuova manifestazione per la filiera energetica, organizzata da Fiera Milano ed FME...
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a cura della Redazione SineRgie StRategiche E.TECH Experience dedicherà grande attenzione alla generazione di energia da fonti rinnovabili grazie alla collaborazione con ENERSOLAR+, l’evento sull’energia solare fotovoltaica e termica, le tecnologie fotovoltaiche (PV TECH), gli inverter (INVEX) e le altre energie rinnovabili (GREENERGY EXPO). Una completezza merceologica che consentirà agli operatori di ottimizzare tempi e costi della visita e di poter valutare in un solo momento diverse soluzioni e prodotti per la produzione e la distribuzione di energia.
la fIera corre verso il futuro 26 Anno 2, N.8 10
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Dare voce alla filiera elettrica Dopo l’estate è ripreso il viaggio dedicato alla diffusione della cultura impiantistica elettrica, che ha radunato i professionisti dell’energia in diverse città d’Italia. Napoli e Torino sono state le ultime tappe di “RottamAzione degli impianti elettrici”, il progetto promosso da Fiera Milano con Fondazione Opificium, FME (Federazione nazionale grossisti distributori di materiale elettrico) e Politecnico di Milano, che conduce la filiera verso l’appuntamento di E.TECH Experience – previsto a Milano dal 16 e al 19 novembre 2011. L’idea di fondo di questi appuntamenti itineranti è di rendere partecipi della discussione sulle tematiche energetiche anche i consumatori italiani, veri protagonisti di un cambiamento che interessa tutto il Paese, e di coinvolgere le Autorità politiche locali e nazionali per la costruzione di una nuova politica energetica comune.
Ultime tappe del percorso lungo la Penisola del progetto che si propone di introdurre una nuova cultura dell’energia, sfruttando le nuove tecnologie efficienti, sicure e sostenibili
Illuminare meglio consumando meno Napoli ha ospitato, il 22 settembre, il terzo appuntamento, in cui è stato affrontato il tema dell’illuminazione. La finalità del Convegno, ha ricordato Giuseppe Jogna (Consiglio nazionale dei periti industriali e periti industriali laureati) aprendo i lavori, è di mettere in sicurezza gli impianti di illuminazione del Paese, con un occhio di particolare riguardo a quelli posti in edifici pubblici come le scuole. «Possiamo creare un sistema virtuoso, che sia in grado di non intaccare le risorse dello Stato. Gli interventi per mettere a norma gli impianti elettrici potrebbero essere finanziati da privati e poi essere portati in detrazione». L’ipotesi, avanzata durante il Convegno da Renzo Ricci (Fondazione Opificium), potrebbe essere di finanziare solo gli interventi che prevedano la rottamazione dell’intero impianto e che riguardino il residenziale, il
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è di mettere in sicurezza gli impianti di illuminazione del Paese, con un occhio di particolare riguardo a quelli posti in edifici pubblici come le scuole.. Convegno di Napoli, Collegio dei Periti Industriali e Periti Industriali laureati
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piccolo terziario e l’illuminazione pubblica. Tutto ciò significa anche ripensare la luce. Di fatto, illuminare non è sufficiente, occorre sapere valutare correttamente la qualità della luce. «L’illuminazione influisce, infatti, sulla salute umana, sull’operatività del quotidiano e sulla godibilità dell’ambiente», ha ricordato Gianni Drisaldi (AIDI). Si devono studiare le necessità di ogni caso specifico e trovare soluzioni che siano funzionali e ragionevoli. In una parola, occorre progettare. È su questo aspetto che i relatori hanno insistito dal palco partenopeo. Ogni soluzione può essere una “buona” soluzione, nell’ambito però di un progetto ragionato e nel rispetto dell’obiettivo di uno sfruttamento efficiente dell’energia, anche in vista degli impegni internazionali che siamo chiamati a rispettare. In un momento in cui alla mancanza della cultura per un’illuminazione di qualità fa eco un ritardo normativo, il settore elettrico si presenta come il depositario di un sapere tecnico che non va disperso. Il comparto ha dimostrato di funzionare, anche nelle eccellenze locali, come quella campana e del sud Italia in genere, presenti in forze a Napoli. L’elettrico ha retto l’impatto con la crisi economica e punta all’accrescimento della professionalità dei propri tecnici, secondo un progetto di filiera. io certifico, tu controlli Ultima tappa, Torino, con il Convegno dal titolo: “Io certifico, Tu controlli: cosa cambierà negli impianti elettrici intelligenti?”, che ha avuto luogo nella prestigiosa sede del Politecnico della città sabauda. Il 6 ottobre sotto i riflettori della filiera energetica italiana sono così finite le ultime fasi che interessano l’installazione degli impianti: il
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FEDERAZIONE
Convegno di Napoli
controllo e la verifica. Verificare significa sì attestare l’affidabilità di un impianto per garantire la sicurezza dello stesso e di coloro che lo utilizzano, ma anche fare manutenzione ovvero effettuare ispezioni periodiche del suo stato di salute. Il controllo, quindi, si declina in un’esigenza di monitoraggio costante del funzionamento degli impianti. Per fare questo occorre, però, modificare nel profondo il metodo di lavoro e la cultura della conoscenza che, come ha sottolineato Roberto Napoli (Politecnico di Torino): «è uno dei fattori più delicati e riguarda tutti», consumatori, tecnici, mondo accademico. «Manca in Italia il concetto della manutenzione e della formazione continua. Questa mentalità va cambiata; occorre strutturare un meccanismo di controllo e di aggiornamento culturale che renda connaturato in tutti noi il capire che non esistono tecnologie che non necessitino di cure».
Intervento del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris al Convegno
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Il Politecnico di Torino ha ospitato l'ultima tappa del ciclo "RottamAzione"
Ogni tecnologia è fatta per essere superata e ogni impianto è destinato a diventare obsoleto. Curare la loro tenuta significa, quindi, intervenire per tempo e garantirne la sicurezza di utilizzo. Questa, hanno sottolineato più voci durante l’evento, non si deve limitare a un controllo a fine lavori, ma deve andare di pari passo con un programma di manutenzione. «Mentre siamo sensibili all’installazione iniziale», ha aggiunto Napoli, «la mentalità della verifica e del controllo è ancora in gran parte da conquistare. Inoltre, abbiamo bisogno di Norme che traducano in maniera concreta l’obbligo alle attività manutentive». Dunque, ha dichiarato Giancarlo Profeti (FME) a conclusione dell’evento, vi è «necessità di una programmazione e di un piano energetico nazionale. Si devono effettuare le mappature delle scuole e si devono fare gli interventi. Come filiera dobbiamo prenderci delle responsabilità».
un percorso di filiera Con Torino termina il ciclo dei Convegni itineranti che aveva preso il via lo scorso maggio a Bologna, dove è stato fatto il punto sull’evoluzione – tra obiettivi e prospettive – delle smart grid, per poi toccare Roma, in giugno, con il tema dell’impianto visto come cuore e intelligenza del sistema. Un lungo itinerario costituito non solo da tappe geografiche, ma che ha attraversato virtualmente il ciclo di vita di un impianto elettrico. Un vero percorso di filiera, come l’ha definito più volte Giancarlo Profeti: «una filiera che mai come ora si è dimostrata tanto unita e coesa verso un obiettivo comune». Un lungo itinerario che, come è stato posto in evidenza proprio a Torino, deve continuare nel rapporto tra consumatore e tecnico impiantistico, in quella fondamentale fase che si chiama manutenzione. Le conclusioni tratte dai Convegni contribuiranno alla stesura del Libro bianco che a Milano, durante la fiera E.TECH, il settore dell’energia sottoporrà all’attenzione del legislatore. Il Libro bianco sarà il contributo della filiera alla stesura di un progetto legislativo ad hoc per incentivare la rottamazione degli impianti elettrici in Italia. Appuntamento dunque a Milano, dal 16 al 19 novembre, per E.TECH Experience. a cura della Redazione
“...occorre strutturare un meccanismo di controllo e di aggiornamento culturale che renda connaturato in tutti noi il capire che non esistono tecnologie che non necessitino di cure..
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Federazione nazionale grossisti distributori di materiale elettrico COnSIgLIO DIrettIVO Presidente – Giampaolo Ferrari Vicepresidente – Fabrizio Borghini
Consiglieri
Delegati regionali
Aldo Brigliano
Ezio Galli – Lombardia
Luca Zaghini
Davide Spedale – Sicilia
Bruno De Guio
Christian Giaffreda – Toscana
Giorgio Osta
Domenico Tavarilli – Puglia Lucania
Umbertina Verdicchio
Luigi Sacchi – Emilia Romagna
Massimo Ferri
Nicola Stangoni – Sardegna
Thilo Konig
Katia Degli Esposti – Umbria Vittorio Alfieri – Campania Luigi Biasini – Lazio
Direttore: Giancarlo Profeti - direttore@fmeonline.it relazioni esterne / segreteria: Consuelo D’Alò - relazioni.esterne@fmeonline.it I SOCI ACMEI SUD SPA ALFIERI GIOVANNI & C. SPA APRILE SRL ATS ELETTROFORNITURE SRL BARBACCIA MARIO SRL BATTILORO FORNITURE ELETTRICHE GENERALI SRL BELLENTANI F.LLI SRL BI ESSE SPA BOLOGNA SRL CEAL SRL CA.V.EL SRL C.E.M.E. SPA C.E.R. SRL C.E.T. SRL CACCIAVILLANI SRL CATELLI ZANINI ELETTRONICA SPA CA.ME.G SPA CAVALLONE SRL CERIANI ELETTROFORNITURE SPA CIGNOLI ELETTROFORNITURE SRL CIME ELECTRO SERVICE SPA CMT SRL CO.IME SRL COMET SPA COMOLI, FERRARI & C. SPA COPPOLA MARIO SRL COZZOLINO SRL CUSINATI SRL COM-CAVI SPA MULTIMEDIA DI&ELETTRA SRL D.I.M.E. SRL D.M.E. SRL DEI SRL DEMO SPA DESSY SRL
DISMEP SRL D’URZO DOMENICO DISTRIBUZIONE SRL E.B ELETTROFORNITURE BORGHINI SPA EF90 SRL EL.CA SRL E.M.A. CEREDA SRL EDIF HOLDING SPA EL.COM SRL ELECTRA SRL ELETTRICA VERONESE SRL ELETTRO SRL ELETTROCOLLI SRL ELETTROFORNITURE PADUA ELETTROFORNITURE VERBANO SRL ELETTROINDUSTRIALE SRL ELETTROINGROSS 94 SPA ELETTROLAZIO SRL ELETTROLUCE SAS DI G. & G. MORETTO ELETTROMARKET BASSONI SRL ELETTROMATIC SRL ELETTROSERVICE SPA ELETTROSISTE DUE SRL ELETTROWATT SPA ELETTROZETA SRL ELFI SRL ELFI SPA EMME.PI SRL FEEI SRL F.E.P. SRL F.I.M.E. S.P A. F.LLI SCARNATI SPA FABBI IMOLA SRL FEP RIMONDI SPA FERIB 3000 SRL FERRI ELETTROFORNITURE SRL FINPOLO SPA
FO.EL SRL FOGLIANI SPA FORNITURE ELETTRICHE FOREL SRL FOREL 2 SRL FORMEL SRL FULGIDA SRL G. ACERBI SRL GALLI EZIO SPA GALMARINI EMILIO SPA GAROFOLI SPA GDT2 GEA SRL GENERAL COM SPA GRUPPO ELETTRA SPA GRUPPO SELECTRA SPA GUARDO SALVATORE HI.MI.EL. SRL I.F.E.L. SRL IMIEL A&G SRL I.M.E.F. SRL IDG SPA IMAT-FELCO SPA IME SRL IMEC SRL IMEP SPA ING.EL. SRL L’ELETTRICA SPA LICONSO SRL LUCCIOLA SRL M.E.C.I. SPA MECI SRL MAJORANO SPA MARCHE ELETTROFORNITURE AN SRL MARCHIOL SPA MARINI PANDOLFI SPA MATEL DISTRIBUZIONE SPA
MAURI ELETTROFORNITURE SPA MEB SRL MEDEL MEDITERRANEA ELETTRICA SRL MEF SRL MEGAWATT SPA MES SRL METRO SRL MICCONI VITALE SRL MORETTI SPA NEON TOMA ILLUMINAZIONE SRL OR.VE.ME. SRL ORTOLOMO ELETTRICITA’ GENERALE SRL POLVERINI ANGIOLO & FIGLI SPA RAMONDO SRL REMA TARLAZZI SPA REXEL ITALIA SPA RIMEP SACCHI GIUSEPPE SPA SCIACCA I. SRL SETZI OLBIA SRL SIME SPA SMAES SRL SONEPAR ITALIA SOVATEM ITALIA S.R.L. SPELUX SRL SPELUXCT SRL STRANO SPA SVEM SRL T.E.M. SRL V.I.M.E. SRL VIGNUDA SPA VITALE SUD SPA ZANI RANZENIGO & C. SPA ZTC SRL
AGMELP (Associazione Piemonte Liguria Valle D’Aosta) Presidente G. Profeti, Delegato P. Caraglio
AMES (Associazione Sardegna) Presidente S. Micconi, Delegato N. Stangoni
ATUDME (Associazione Tosco Umbra) Presidente G. Profeti, Delegato C. Giaffreda
Le regIOnaLI rICOnOSCIute ACME (Associazione Campania) Presidente V. Alfieri, Delegato V. Alfieri AERME (Associazione Emilia Romagna) Presidente G. Bellentani, Delegato L. Sacchi AGMEL (Associazione Puglia Lucania) Presidente N. Logallo, Delegato D. Tavarrilli
ALME (Associazione Lombardia) Presidente E. Galli
AMET (Associazione Veneto-Trentino Alto Adige- Friuli Venezia Giulia) Presidente G. Nicolè, Delegato B. De Guio
AMEL (Associazione Lazio) Presidente L. Biasini, Delegato L. Biasini
ASME (Associazione Sicilia) Presidente A.Luminario, Delegato D. Spedale
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Metel si scopre verde e benefico L’appuntamento dato da Metel per l’evento 2011 è all’ippodromo di San Siro, il 17 novembre. Dopo il Pirellone nel 2010, ancora una location fuori dagli schemi. Ne parliamo con il Direttore Commerciale di Metel, Giorgio Casanova. Cominciando dalla resa dei conti: che cosa avete combinato nell’ultimo anno? «Il traffico EDI, anche se meno prepotentemente rispetto al 2010, cresce. Gli ordini, per esempio: a fine settembre erano cresciuti del 13 per cento». Che cosa significa? «Che gli sforzi fatti e le azioni in corso per dematerializzare i processi sono sempre in aumento. E ovviamente c’è ancora spazio per incrementare la dematerializzazione».
L’appuntamento per l’evento annuale è all’Ippodromo di San Siro. Si potrà scommettere sui cavalli, ma solo per beneficienza. Il Metellino Verde premierà le aziende virtuose con alberi da donare a Lega Ambiente
Come pensate di farlo? «Stiamo analizzando il mercato in maniera ancora più approfondita rispetto al passato; in particolare, stiamo verificando la possibile crescita in tre direzioni. La prima: una crescita orizzontale, per capire quali sono i margini in termini di numero di utenti, sempre nell’ambito della filiera di riferimento». La seconda? «Una crescita verticale: cioè sapere quante relazioni non sono attive tra gli utenti che sono abbonati a Metel. MI spiego meglio: tra gli abbonati a Metel ci possono essere 500 aziende che sviluppano business tra loro, ma soltanto una parte sono collegate. Le cause possono essere molteplici; in generale, non hanno avuto ancora lo stimolo adeguato sui benefici e la forza di ampliare
EVENTO METEL 2011
17 novembre Ippodromo del Trotto di San Siro Milano
Metel, purosangue dell’Efficienza
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Infine, la crescita in profondità... «Ad esempio, tra i nostri utenti c’è chi utilizza l’ordine Metel e la DDT in formato EDI e metodi tradizionali quali email o fax per la conferma d’ordine, oppure ancora invia la fattura come email, allegando un PDF (quest’ultima è oramai la pratica più diffusa). Così facendo si è spostato il problema della lettura dei dati da un foglio di carta alla lettura dei dati da un foglio di carta stampato localmente. Attività che deve sempre essere svolta dall’uomo. In sostanza, vogliamo approfondire quali siano i principali motivi per cui ci si limita all’utilizzo di una parte dei servizi Metel. In generale occorre trovare il modo più soddisfacente per sensibilizzare i decision maker aziendali sui benefici ottenibili. L’insieme di tutte queste analisi ci darà uno strumento di misura analitico per realizzare attività di Metel ancora più focalizzate». Insomma, ora cresce la qualità sui volumi ottenuti? «Vogliamo migliorare anche noi e portare avanti, personalizzandoli, servizi che già sono importanti per lo sviluppo di Metel; abbiamo aumentato le risorse sul campo, abbiamo nuovi servizi tecnologici che entreranno in vigore a partire dal 2012 e avvicineranno ancora di più gli utenti a Metel, con novità quali il MetelConnect e MetelForYou che presenteremo il 17 novembre. Se parliamo di tecnologie, tra questi il Metel Data-Pool, su cui contiamo molto. È un enorme “recipiente” dove tutte le informazioni anagrafiche dell’articolo saranno disponibili in tempo reale per il mercato. Il produttore potrà inserire tutti i dati della propria anagrafica articolo in questo mega contenitore e immediatamente, con le tempistiche che lui desidera, saranno disponibili per tutta la comunità collegata a Metel». Altre novità per i grossisti? «Sì; riguardano le giacenze. Ci sarà la possibilità di fare verifiche direttamente dal proprio gestionale. Dunque, non ci sarà più bisogno di collegarsi a un numero infinito di siti con un numero infinito di password e procedure da ricordare. I grossisti potranno collegarsi attraverso Metel e richiedere informazioni rispettando le policy e le modalità previste da ogni produttore, come avviene oggi. Struttureremo anche i documenti EDI per la gestione dei resi merce. Questo
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significa avere una gestione che finora era stata esclusa dai flussi Metel; non parliamo di modificare le procedure interne, ma di scambiare in formato standard i riferimenti per organizzare le procedure più velocemente e con più precisione. Dulcis in fundo, per le aziende più piccole, quelle meno strutturate dal punto di vista ICT, metteremo sul sistema MetelWebEDI la visualizzazione dei documenti EDI; un documento potrà essere visualizzato anche dall’occhio umano, rendendolo intellegibile. Con un addendum: introdurremo la riconciliazione. Questa funzionalità sarà presto sul Web e significherà vedere il proprio ordine conciliato con la DDT e la fattura». Facciamo ora un bilancio globale di Metel? «Nel 2011 si sono iscritte a Metel 48 nuove aziende, di cui: 34 produttori, 13 grossisti e 1 agente. Metel ora vanta 693 iscritti, tra produttori (443), grossisti (222), gruppi di acquisto (11) e agenti (17)».
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For
Che cosa succederà il 17 novembre a San Siro? «Vivremo due momenti importanti. Il primo riguarderà il lancio del Metellino verde. Usare Metel significa dematerializzare e, quindi, andare incontro al sociale. Oggi, con questa iniziativa premiamo tutta la filiera con la piantumazione di 100 alberi e le aziende, divise per fasce più sensibili alla dematerializzazione, attraverso attività di comunicazione. Delegheremo a farlo Lega Ambiente, che sarà presente all’evento».
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le relazioni. Metel cercherà di agevolare questo processo di consapevolezza, cioè una crescita in verticale».
E perché l’ippodromo? «Ci sarà ovviamente la corsa dei cavalli. Perché tutti corrono per superare momenti difficili e guadagnare il più possibile. Noi proviamo a emulare il momento delle Associazioni, che cercano di correre insieme e dialogare sempre di più per trovare iniziative comuni e di successo oltre Metel. Ci scherzeremo su, organizzando questa gara al trotto. I cavalli rappresenteranno ANIE, ARAME, FME. Non si potrà scommettere per guadagnare, ma solo per fare beneficienza. Io tiferò per il meteo, in tutti i sensi, si sente il bisogno che cominci a fare bello». Giancarlo Emanuel
Giorgio Casanova, Direttore Commerciale di Metel
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Le agenzie tornano di moda Per Alfredo Battiloro stare in Arame è una missione. Ora è al terzo mandato come Presidente degli agenti campani, ma dalla fondazione dell’Associazione in poi è sempre stato Consigliere ed ha ricoperto ogni incarico. Attualmente, il vertice di Arame Campania è costituito anche dai due Vicepresidenti (Mario Addezio e Gennaro De Simone), dal Segretario/ Tesoriere Raffaele Palma e dal Consigliere Pietro Alleonato. Fondata nel 1983, ora l’Associazione ha 22 soci, che rappresentano il 40 per cento delle agenzie campane. Il fatturato che insieme realizzano è di 160 milioni di euro, pari a circa il 50 per cento del fatturato regionale del commercio elettrico. Arame Campania vive, insomma, un momento florido, come racconta il Presidente: «Ci incontriamo in genere ogni due mesi, si discutono le problematiche del mercato, facendo attenzione a quel che fanno gli altri componenti della filiera». Non va dimenticato, in sede di presentazione, che dalla Campania sono partiti due Presidenti nazionali di Arame (Enzo Petriccione e Giulio Bovenzi) ed un segretario nazionale, Raffaele
Alfredo Battiloro, Presidente di Arame Campania
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Palma. Questi ha scritto lo Statuto Arame Nazionale e, ancora oggi, collabora con i vertici di Arame per la prossima modifica, che sarà votata nell’Assemblea Nazionale di Rho del 18 novembre. «I 22 attuali associati rappresentano un numero soddisfacente», spiega Battiloro, «noi della Campania siamo sempre stati un gruppo con un’alta percentuale di partecipanti. Insomma, ormai siamo affiatati e collaudati, a prescindere dal numero degli associati. Chi c’è, però, crede in quel che facciamo e partecipa. Anche quando siamo stati in meno, nei momenti di magra, abbiamo sempre avuto la fortuna di essere un gruppo coeso, che è riuscito a portare avanti con molta attenzione l’Associazione. E siamo una delle “regionali” tra le più innovative e più attente a quello che avviene intorno». L’attivismo degli agenti campani si è spinto in passato così in là da strizzare addirittura l’occhio oltre confine: «Su mia iniziativa, ma ben coadiuvato dai consiglieri, abbiamo avuto incontri con distributori che si muovono su più regioni: ospitando i nostri colleghi di Lazio, Puglia e Calabria. Abbiamo così cementato i rapporti tra più regioni, tra agenti e distributori; in fondo gli interessi restano comuni. È stata un’iniziativa innovativa». Inoltre, siccome la vita non è fatta di solo lavoro, non sono mancati i momenti socializzanti, anche in tema di relax: «Ogni anno, in occasione di un’assemblea regionale, pensiamo all’abbinamento con una mezza giornata di svago. Insomma, una mattinata diversa, che in passato ha significato giocare a golf, oppure frequentare un centro benessere. Perché i rapporti tra colleghi si cementano anche nel tempo libero». L’ordinaria attività consiste, invece, nelle riunioni del Consiglio, in media ogni due mesi. Ci sono poi i rapporti con la regionale della FME, che in Campania si chiama Amec ed è presieduta da Vittorio Alfieri. «Con loro abbiamo un ottimo rapporto, al punto che li abbiamo ospitati
A colloquio con Alfredo Battiloro, Presidente degli agenti e da sempre impegnato nell’Associazione regionale
“ha...l’Associazione 22 soci, che
rappresentano il 40 per cento delle agenzie campane. Il fatturato che insieme realizzano è di 160 milioni di euro, pari a circa il 50 per cento del fatturato regionale del commercio elettrico...
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meno. Anche nei loro confronti c’è un atteggiamento positivo: «In occasione degli incontri con FME abbiamo esteso l’invito a tutti gli agenti, associati e non. Risultato? Non elevatissimo, comunque ci piace aver dimostrato di essere aperti all’esterno». Alfredo Battiloro fa questo lavoro dal 1982. «In questi anni il lavoro è cambiato positivamente. Siamo migliorati, abbiamo imparato tanto, non siamo più “l’uomo con la borsa e il telefono”. Siamo dei professionisti, degli imprenditori. Ci siamo dovuti adeguare e ora pensiamo che la cosa più importante non è vendere, ma costruire qualche cosa. È vero che viviamo di provvigioni, ma non si può pensare di vendere senza avere costruito un discorso, un progetto». Tema che vede distributori e agenti alleati è, infine, l’invadenza dei produttori, con i loro uomini di mercato. «Un tempo», racconta Battiloro, «c’erano solo le agenzie, poi le aziende hanno voluto essere presenti in prima persona; ora sembra ci sia un’altra inversione di tendenza e si stanno nuovamente affidando ad agenzie. Forse hanno capito che per incidere sul territorio, evitando costi altissimi, è meglio rivedere certe politiche. E così hanno dipendenti, ma si avvalgono anche di agenti. Non userei, quindi, la parola “invadenza”. Direi, invece, che presidiano con attenzione». Concludiamo, parlando di futuro: «In questo momento non possiamo che sperare nell’iniziativa dei privati. Attendiamo, però, con ansia che si faccia chiarezza su alcune vicende che per noi potrebbero essere molto interessanti, come la futura Bagnoli, con il nuovo porto, l’American’s Cup, con le regate che impegnerà l’ex area Italsider, l’eterna Salerno-Reggio Calabria. Non dimenticando la riqualificazione della zona Est, con le sue raffinerie. Non vedo, invece, a parte ristrutturazioni, grandi prospettive per l’edilizia civile». G.E.
Raffaele Palma, Segretario/Tesoriere di Arame Campania
SPECIALE CAMPANIA
durante la nostra assemblea del marzo scorso in occasione della loro prima riunione sotto la nuova presidenza Alfieri. Insomma, la qualità dei rapporti è elevata. Lo stesso era accaduto all’esordio della presidenza Di Pietro». Il feeling tra agenti e grossisti non ha solo un passato di incontri: «C’è sempre stato uno spirito collaborativo, anche quando loro non erano organizzati nell’Assoregionale. Discutere insieme le problematiche è utile, abbiamo persino creato la fiera Mediel: il primo gruppo fondatore era costituito da distributori, agenti, Università, installatori e l’Ente Mostra d’Oltremare. Ora con FME abbiamo intenzione di organizzare incontri per dibattere insieme i nostri progetti. È già stata fatta una proposta prima dell’estate, speriamo di poterla attuare al più presto». Torniamo all’attualità per parlare di uno dei temi che sta più a cuore agli agenti: l’applicazione dell’accordo (FME, ANIE, ARAME) per il riconoscimento delle provvigioni. Funziona in Campania? «È un discorso che sta decollando. Di problemi sull’applicazione non ce ne sono con la stragrande maggioranza dei grossisti. Una sola azienda ha difficoltà, perché ha la stessa ragione sociale su diverse regioni e ovviamente la fatturazione centralizzata. Ma se non ho capito male si tratta di una lodevole iniziativa di difficile applicazione per via dei costi. Mi pare di capire che i problemi sono anche altrove». Valutiamo ora la situazione del commercio elettrico in Campania: «La situazione è nel complesso soddisfacente perché gli imprenditori sono attenti e presidiano bene il territorio, sono lungimiranti. E questo rispecchia il nostro lavoro presso le filiali, che comporta un’assistenza ancora maggiore che nelle sedi. In ogni caso, va riconosciuto che fanno parte del commercio elettrico in Campania delle vere eccellenze, oltre a realtà che si vanno sempre più specializzando. Insomma, abbiamo a che fare con veri professionisti, veramente abili nel loro lavoro. Per parlare poi della copertura territoriale, va detto che i punti vendita sono nel numero giusto. I big hanno ovviamente spinto la loro influenza su varie province, con filiali molto interessanti, che non sono un semplice banco allungato, ma un vero presidio di zona». Che cosa fanno Battiloro e i suoi colleghi? «Ognuno di noi ha la propria organizzazione, dipendente dal tipo di prodotto che vende. Oggi il nostro compito è complesso, aiutiamo lo sviluppo del prodotto presso il rivenditore e, se è il caso, andiamo anche dal cliente finale, cercando di concludere al meglio i contratti. E poi facciamo formazione presso i banconisti, ma anche presso gli studi tecnici». Ventidue agenzie significano un centinaio di operatori, compresi quelli impegnati nella gestione degli ordini. I non associati ad Arame sono il restante cinquanta per cento, più o
I rapporti tra colleghi si cementano anche nel tempo libero, su un campo da golf
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Aspirapolvere Centralizzati SETTORE CIVILE
Domestic
SETTORE PROFESSIONALE/INDUSTRIALE
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In settembre, il Consorzio Consel ha consegnato ai propri associati le Certificazioni di Qualità. Il presidente Giovanni Ziglioli ci spiega di che cosa si tratta e l’importanza di essere Certificato. Presidente, innanzi tutto cosa è la Certificazione di Qualità Consel? «Nata oltre 20 anni fa, è una procedura con cadenza biennale con la quale analizziamo tutti i nostri associati, ed eventuali nuovi ingressi, sulla base di benchmark di riferimento condivisi. In questo modo, il Consorzio ha la possibilità di comprendere periodicamente se l’associato possiede quei requisiti di immagine, di cultura aziendale e di rilevanza sul mercato di riferimento necessari per agire in sinergia con gli altri associati nelle varie iniziative consortili ed essere, quindi, a tutti gli effetti un socio Consel». Come è nata l’idea della Certificazione di Qualità? «Abbiamo avvertito il bisogno di darci una veste diversa e più adeguata alle nuove tendenze di mercato, enfatizzando il ruolo della cultura d’impresa all’interno del mondo della distribuzione. In tale contesto, la Certificazione assume molteplici valenze: da semplice strumento di misurazione a stimolo al raggiungimento di un progetto comune, fino ad essere riconosciuta come uno dei principali fattori propulsivi di una mentalità orientata al miglioramento continuo della cultura gestionale». La Certificazione permette di portare tutti gli associati su uno stesso piano, per poi elaborare strategie condivise? «Sì. Pensiamo che far parte di un Consorzio significhi condividere nel tempo con gli altri associati cultura d’impresa, valori e obiettivi. In questo senso, possiamo affermare che il Consel rappresenta un’eccellenza
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Il Consorzio presieduto da Giovanni Ziglioli ha messo ai raggi X i propri associati
perché, avendo ideato un processo di Certificazione di Qualità dei propri associati, verifica periodicamente che tutti parlino un linguaggio comune, condividendo le stesse fondamenta. È chiaro come ciò sia di enorme aiuto per sviluppare una strategia comune e affrontare con spirito più unito le complessità che ci circondano». Come funziona il processo di Certificazione? «Ogni due anni, il Comitato direttivo e lo studio di consulenza manageriale Spinelli & Associati, ognuno con decisione presa in totale autonomia, valutano, attraverso una serie di analisi composte da precise procedure e indicatori, la coerenza dell’azienda esaminata con benchmark strutturali e formali e poi attribuiscono un punteggio ponderato. Gli elementi presi in esame riguardano fattori di bilancio, fattori organizzativi, fattori strategico commerciali e fattori di immagine. Ovviamente è prevista una soglia minima di punteggio complessivo che, se non è raggiunta, non consente di ricevere la Certificazione». Perché è così importante essere Certificati? «Perché conviene a tutti: al Consorzio e alle aziende. Da un lato, il Consel prende atto che l’associato ha le carte in regola per continuare a far parte del Consorzio (o per entrare), condividendo in pieno i progetti comuni. Dall’altro, l’azienda può fregiarsi nei suoi rapporti con clienti, fornitori, istituti bancari e con tutti gli altri attori del mercato, del titolo di “Associato Certificato Consel”, improntando la propria gestione sulla massima trasparenza e collaborazione. Il dato più importante è proprio quest’ultimo: la Certificazione, infatti, è diventata sinonimo di limpidezza e piena volontà di cooperazione su progetti di crescita comune».
“di...LaQualità Certificazione Consel
è una procedura con cadenza biennale con la quale analizziamo tutti i nostri associati, ed eventuali nuovi ingressi, sulla base di benchmark di riferimento condivisi...
”
DISTRIBUZIONE
Consel: eCCo i CertifiCati di qualità
Giovanni Ziglioli, Presidente del Consorzio Consel
G.E.
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Il settore manIfatturIero, volano dello svIluppo dell’ItalIa
Claudio Andrea Gemme, neo eletto Presidente di Confindustria ANIE
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L’Assemblea di ANIE, la Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche aderente a Confindustria, ha proceduto lo scorso 20 settembre all’elezione a Presidente di Claudio Andrea Gemme, su proposta della Giunta. Gemme succede a Guidalberto Guidi, eletto nel 2007. Genovese, Claudio Andrea Gemme si laurea in Scienze Economiche e Politiche all’Università di Genova e nel 1973 entra nel Gruppo Finmeccanica, dove negli anni ricopre
Ridare centralità al settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali quale motore di sviluppo del sistema economico italiano: questo uno dei principali obiettivi del nuovo Presidente ANIE
numerosi incarichi operativi in Italia e all’estero. Dal 2000 è Amministratore Delegato di Ansaldo Sistemi Industriali (ASI), azienda che opera nel settore della ricerca e produzione di sistemi elettrici e di automazione, elettronica di potenza, motori e generatori. Dal 2008 è Consigliere del Market Strategy Board dell’IEC (International Electrotechnical Commission). Tra i principali obiettivi programmatici che caratterizzeranno il corso della nuova Presidenza, quello di ridare centralità al manifatturiero quale motore di sviluppo del sistema economico italiano. Un Paese che non produce, non investe e non esporta difficilmente potrà superare la pesante crisi economica che lo ha colpito. «La crisi ha avuto il merito di ricollocare in primo piano il manifatturiero rivalutandone il ruolo di volano dello sviluppo del nostro Paese», ha dichiarato il neo Presidente. Un comparto industriale forte e radicato nel territorio è il prerequisito per uscire dall’impasse della crescita zero che affligge l’economia italiana. Il mio auspicio è che si arresti la tendenza che ha visto molti Paesi europei perdere negli ultimi anni componenti importanti dell’attività industriale, in particolare nella base produttiva. Ritengo perciò estremamente importante rafforzare il legame del manifatturiero con il territorio. Le potenzialità che possono derivare da questa vicinanza sono enormi, anche dal punto di vista degli investimenti delle imprese». L’industria elettrotecnica ed elettronica ita-
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2011, segnalano che l’industria delle tecnologie rappresentata da ANIE assorbirà il 10 per cento delle nuove assunzioni previste dall’industria. In particolare, è decisamente superiore alla media dei comparti industriali la richiesta di figure professionali estremamente qualificate dal punto di vista scientifico (il 15 per cento sul totale delle assunzioni previste nei settori ANIE) e di tecnici (il 28 per cento delle nuove assunzioni previste, la quota più elevata nel manifatturiero italiano). “Per rispondere preparati alle sfide sempre più pressanti che provengono dal mercato, occorre investire in formazione», aggiunge Gemme. «Un sistema formativo aperto al cambiamento e allo sviluppo tecnologico è indispensabile per supportare il mondo imprenditoriale nel processo di trasformazione in atto. Lavorerò nel corso del mio mandato affinché si diffonda una percezione condivisa dell’importanza del sapere, in particolare di quello tecnologico e scientifico, come leva di competitività». «Alla valorizzazione della formazione», prosegue Gemme, «deve affiancarsi in un’ottica di più ampio respiro l’attenzione al tema della legalità, che è innanzi tutto educazione all’etica e cultura delle regole nel fare impresa. È questa un’esigenza ampiamente sentita dal mondo imprenditoriale, che troppo spesso vede limitare il proprio potenziale di crescita da infiltrazioni illecite che distorcono il concetto stesso di libero mercato. Anche la legalità, al pari dell’innovazione, è un imprescindibile fattore di competitività per un territorio». «Infine», conclude il nuovo Presidente, «intendo rafforzare il ruolo di Confindustria ANIE in Europa, sede dove si prendono le decisioni strategiche che condizioneranno le politiche del futuro. Non va dimenticato che negli ultimi anni driver importanti per i nostri settori, come lo sviluppo sostenibile e l’efficienza energetica, sono divenuti essi stessi assi portanti della policy europea. Le tecnologie ANIE sono le protagoniste del processo che porterà alla costruzione di un’Europa più sostenibile».
“a...Le aziende aderenti Confindustria ANIE investono in Ricerca e Sviluppo il 4 per cento del fatturato, rappresentando più del 30 per cento dell’intero investimento in R & S effettuato dal settore privato in Italia...
”
IMPRESE
liana rappresentata da Confindustria ANIE occupa un ruolo di primo piano all’interno del manifatturiero nazionale, in termini di: - fatturato aggregato: dai settori ANIE si produce il 7 per cento del fatturato aggregato del manifatturiero italiano; - valore aggiunto: dai settori ANIE proviene l’8 per cento del valore aggiunto del manifatturiero italiano; - esportazioni: i settori ANIE rappresentano il 10 per cento dell’export del manifatturiero italiano. Dall’Italia deriva mediamente il 10 per cento del fatturato aggregato dell’industria elettrotecnica ed elettronica attiva sul continente europeo a 27 Stati. «Importante è il contributo che i settori ANIE hanno fornito alla ripresa», continua il Presidente Gemme. «In una fase decisamente critica, le imprese hanno saputo reagire, investendo in innovazione e accelerando le strategie di internazionalizzazione. A fine 2010 le esportazioni settoriali hanno mostrato tassi di recupero a due cifre, grazie alla capacità degli operatori di essere presenti sui mercati diversificati. Se nell’ultimo anno la parola d’ordine è stata “esportare”, da oggi dovrà diventare imperativo categorico fare rete, per proporci sui mercati internazionali non come singoli imprenditori, ma come un sistema industriale coeso, capace di creare relazioni forti e vicine alla committenza locale». La rinnovata centralità del sistema produttivo non può non passare dal pieno riconoscimento del ruolo abilitante delle tecnologie, che sono creatrici di sviluppo. «Nei grandi lavori pubblici e privati», precisa Gemme, «le tecnologie costituiscono l’elemento discriminante per elevare il livello qualitativo delle opere e consentire soluzioni innovative: in una parola, creare valore aggiunto. Il mio impegno come Presidente di Confindustria ANIE sarà rivolto a valorizzare il concetto di indipendenza della componente tecnologica nel rapporto con la committenza nelle grandi opere pubbliche e private, operando affinché venga riconosciuto pienamente il ruolo abilitante e migliorativo delle tecnologie». «Perché questo accada», prosegue Gemme, «è importante accrescere le relazioni virtuose all’interno della filiera, con i più autorevoli rappresentanti dei settori a monte e a valle». Le imprese ANIE chiedono sempre più figure professionali a più alto potenziale, che sappiano progettare l’innovazione, districarsi nei nuovi mercati e gestire il cambiamento. I più recenti dati Unioncamere/Excelsior sul fabbisogno delle imprese in termini occupazionali, relativi al terzo trimestre
A cura della Redazione
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Consumi in lieve CresCita, ma permane una forte inCertezza
Figura 1: ICC in volume Dati destagionalizzati Media mobile a tre mesi
L’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) registra nel mese di luglio 2011 un aumento dello 0,4 per cento in termini tendenziali (tabella 1), mentre, in termini congiunturali, l’indicatore mostra una contenuta accelerazione, con una variazione dello 0,5 per cento rispetto a giugno (tabella 2), dato che ha favorito, in termini di media mobile destagionalizzata a tre mesi, un ulteriore graduale recupero dei livelli di consumo (figura 1), che risultano, comunque, ancora inferiori ai valori registrati alla fine del 2007 (e, in termini pro capite, a quelli del 2000). I consumi registrano, dunque, un timido recupero, ma con una tendenza soggetta a forte e crescente incertezza. Inoltre, i dati non tengono conto degli effetti sul sistema, e sui comportamenti dei diversi soggetti che operano al suo interno, derivanti dall’acuirsi delle difficoltà sul versante della finanza pubblica e delle turbolenze finanziarie registrate dalla fine di luglio in poi. Queste difficoltà rischiano di compromettere i tentativi attuati da parte delle famiglie e delle imprese di uscire dalla crisi, tentativi che avevano prodotto risultati positivi, sia pure non particolarmente brillanti, nei primi sei mesi del
Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l’Italia
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I consumi restano il punto debole dell’Italia e di molte altre nazioni, che devono confrontarsi con crescite economiche modeste
2011. Parte delle incertezze e dei possibili effetti di contenimento sulla ripresa si leggono nel peggioramento registrato ad agosto dal clima di fiducia delle famiglie, che ha toccato i minimi da marzo del 2009. Anche sul versante delle imprese si registra una situazione in chiaroscuro. Secondo Confcommercio, il clima di fiducia degli operatori si colloca su livelli decisamente inferiori a quelli registrati ad inizio anno ed in molti settori si segnalano peggioramenti nelle attese sull’andamento economico generale. In questo contesto, qualche elemento favorevole proviene dal mercato del lavoro, che da alcuni mesi segnala un lento e graduale progresso, cui si associa un ridimensionamento delle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni. Sia pure in misura molto contenuta, il sistema produttivo sembra provare a riassorbire la forza lavoro espulsa nella fase più critica della recessione, con qualche effetto sul tasso di disoccupazione, tendenza che comincia ad interessare anche la componente giovanile. La dinamica tendenziale dell’ICC di luglio riflette un aumento della domanda relativa ai servizi (+1,9 per cento) ed un ridimensionamento della spesa per i beni (-0,2 per cento). Tra le diverse voci che compongono l’aggregato risulta particolarmente negativo, nel confronto con il mese di luglio del 2010, l’andamento dei consumi per i beni e servizi per la mobilità (-9,0 per cento) e per gli alimentari, bevande e tabacchi (-3,4 per cento). Per contro, emergono tanto la significativa crescita della domanda per i beni ed i servizi per le comunicazioni (+12,1 per cento), quanto il positivo andamento dei consumi di abbigliamento e calzature (+2,8 per cento). Per questi ultimi, l’incremento, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, è stato favorito, oltre che dalla decisa riduzione dei prezzi, dall’anticipo di alcuni giorni dei saldi estivi e non ha modificato una situazione che, nel complesso dei primi sette mesi del 2011, evidenzia una sostanziale stazionarietà dei
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Tabella 1: Dinamicità ICC in quantità - variazioni percentuali tendenziali
SERVIZI BENI TOTALE TOTALE NETTO AUTOVETTURE Beni e sevizi ricreativi Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa Beni e servizi per la mobilità Beni e servizi per le comunicazioni Beni e servizi per la cura della persona Abbigliamento e calzature Beni e servizi per la casa Alimentari, bevande e tabacchi
2010 ANNO 1,9 -0,7 -0,1 0,5
2011 I Trim. 1,9 -3,7 -2,3 0,1
II Trim. 2,4 0,6 1,1 1,3
Aprile 2,4 1,5 1,8 2,0
Maggio 1,8 0,5 0,8 0,9
Giugno 3,0 -0,2 0,7 1,1
Luglio 1,9 -0,2 0,4 0,9
0,2 0,9
-0,3 1,7
1,1 2,0
1,8 2,1
0,7 1,0
1,0 2,7
1,5 0,8
-5,6 2,1 1,3
-18,2 2,1 0,7
-1,6 7,8 0,7
-1,2 6,5 1,3
0,6 5,7 2,4
-4,2 10,9 -1,5
-9,0 12,1 0,0
-0,4 0,6
0,6 -0,9
-0,8 -0,9
1,8 0,1
-0,8 -1,0
-3,4 -1,9
2,8 -2,6
-0,7
-2,6
-1,1
1,4
-2,1
-2,6
-3,4
consumi, che permangono su valori contenuti. La tenuta della spesa reale per abbigliamento e calzature è stata sostenuta dalla riduzione dei margini delle aziende lungo tutta la filiera produttiva. Permane lo stato di grave difficoltà sul versante della domanda di autovetture e motocicli da parte delle famiglie (persone fisiche), sintomo di problematiche strutturali nel mercato che prescindono dalla concessione o meno degli incentivi. Situazioni di diffusa criticità investono anche i consumi alimentari.
ECONOMIA
Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l’Italia
Le tendenze a breve termine dei prezzi aL consumo Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di settembre si stima una variazione congiunturale nulla dell’indice dei prezzi al consumo, dato che riporterebbe, dopo quattro anni, l’inflazione al 3,0 per cento, confermando la stima del 2,7 per cento medio annuo per il 2011. Elisa Pastorino
Tabella 2: Variazioni percentuali congiunturali dell’ICC in quantità - dati destagionalizzati
SERVIZI BENI di cui alimentari e bevande TOTALE Beni e sevizi ricreativi Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa Beni e servizi per la mobilità Beni e servizi per le comunicazioni Beni e servizi per la cura della persona Abbigliamento e calzature Beni e servizi per la casa Alimentari, bevande e tabacchi
2010 Ago -0,1 -0,4 -0,5 -0,3
Set 0,3 0,4 -0,2 0,3
Ott 0,9 0,2 -0,3 0,4
Nov 0,1 -0,3 0,1 -0,2
Dic 0,0 -0,2 -0,2 -0,2
2011 Gen 0,8 -0,3 -1,0 0,0
Feb -1,3 0,1 -0,2 -0,3
Mar. 1,5 -0,1 -0,5 0,3
Apr -1,1 1,0 0,5 0,5
Mag 0,4 -0,1 -1,1 0,0
Giu 0,3 0,2 -0,1 0,2
Lug 0,3 0,6 0,6 0,5
1,0 -0,4
0,5 0,2
-1,1 1,1
-0,7 0,3
-0,5 -0,1
0,3 1,2
0,5 -1,9
0,8 2,3
-0,2 -2,3
0,6 0,2
-0,3 0,3
1,4 0,2
-0,4 -1,8 0,6
0,0 2,6 -0,6
-1,0 2,7 0,3
3,4 -2,8 -0,8
-1,2 -0,5 0,9
-2,2 1,4 -0,6
-0,4 0,2 -0,2
-1,7 1,8 -0,7
1,3 2,8 1,2
-1,2 0,8 0,7
-1,0 3,1 -0,8
-1,7 1,6 1,2
0,6 -0,4 -0,3
-0,1 -0,4 -0,3
0,1 0,2 -0,4
-0,3 -0,1 0,2
-0,1 0,5 -0,3
0,7 -0,6 -0,8
0,0 0,0 -0,1
-0,8 -0,3 -0,4
0,4 0,0 0,6
0,0 -0,3 -0,9
-0,3 -0,4 -0,2
0,9 -0,2 0,5
Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l’Italia
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8-06-2011
9:00
Pagina 1
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Perché l’ItalIa ce la farà?
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mico/politica/strutturale, le aziende devono andare avanti; ma come, se tutto sembra remare contro? Le armi vincenti sono: autoanalisi (non vivere di illusioni), innovazione, revisione gestionale, riorganizzazione, associazionismo e conseguente adeguamento delle risorse e degli strumenti necessari ad affrontare le battaglie sempre più difficili con il mercato, la concorrenza mondiale, le risorse umane, le Istituzioni, ecc.; solo così vi è la speranza di farcela... ma si può ancora fare! Una delle aree aziendali dove sicuramente bisogna “affinare le armi” è la Gestione del Credito Commerciale concesso ai clienti. Il supporto del mondo bancario è diventato davvero difficile, però i fornitori e i collaboratori devono essere pagati puntualmente… e allora? Dove prendiamo le risorse per far funzionare l’azienda, se i clienti non rispettano le scadenze o se addirittura non pagano proprio? Credo davvero che sia arrivato il momento in cui non bisogna più esitare o pensare di improvvisare… non è più possibile; bisogna, invece, affidarsi agli specialisti e dedicare al credito la massima attenzione e le necessarie risorse umane. Ricordarsi sempre che anche in questa attività ci devono essere delle procedure, dei metodi e dei sistemi che consentano di avere il controllo giornaliero di ogni credito concesso.
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Il tessuto commerciale/industriale dell’Italia è capillare, robusto e consolidato; senza dimenticare le migliaia di imprese artigianali sparse su tutto il territorio e fonte unica di reddito dignitoso per moltissime famiglie. Ciò che non sarà più semplice oggi da applicare, è l’improvvisazione! Stiamo vivendo un cambiamento culturale e tecnologico irreversibile. Ma questa non è una novità, fa parte del ciclo della vita. La novità semmai sta nel fatto che non ci sono più i confini nazionali, quindi ora tutto si amplifica; la crisi finanziaria scoppiata negli Stati Uniti, con effetto domino, è arrivata fino in Europa e ha colpito le strutture più fragili nei vari Paesi. Ma l’Italia è l’Italia, piena di contraddizioni, ma anche di ricchezze. La prima ricchezza è quella umana/culturale/intellettuale; poi viene la voglia di fare, la voglia di distinguersi dal resto del mondo e, a seguire, lo sterminato patrimonio artistico, naturale e paesaggistico, il culto dell’accoglienza, l’arte alimentare, lo stile dell’apparire e dello star bene… Tutto questo, e altro che avrò sicuramente dimenticato, è un patrimonio inestimabile e che nessuno ci potrà togliere improvvisamente. Certo, proprio per queste molteplici caratteristiche positive, che ci contraddistinguono nel mondo e che ci consentirebbero di affrontare e superare ogni genere di “crisi”, siamo tutti molto arrabbiati; poiché di contraltare, qualche nostra caratteristica negativa, come la “litigiosità”, ci costringe all’immobilismo, al rifiuto cioè del cambiamento, del miglioramento culturale, e siamo viziati dalla spasmodica difesa degli interessi di quartiere, del proprio orticello, perdendo di vista la visione globale e, soprattutto, la necessità di adeguarsi all’evoluzione planetaria che non conosce staticità. Ora, nonostante l’attuale situazione econo-
Il nostro è un Paese pieno di contraddizioni, ma anche di ricchezze
a cura di Domenico Bracone Fox & Parker Group
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CresCe la voglia di auto elettriCa Dalla ricerca “Plug-in Electric Vehicles: changing perceptions, hedging bets”, realizzata da Accenture a livello mondiale, emerge che la maggior parte dei consumatori potrebbe decidere di passare ad un’auto elettrica o ibrida con il prossimo acquisto e che questa scelta porterebbe, per quanto riguarda la ricarica elettrica, ad un aumento dei costi e dei carichi della gestione della rete elettrica e dell’infrastruttura. Lo studio, condotto su oltre 7.000 persone in 13 Paesi, evidenzia come per il 60 per cento dei consumatori la prossima vettura potrebbe essere elettrica o ibrida. Il 68 per cento potrebbe fare questa scelta entro i prossimi 3 anni (“certamente” per il 23 per cento, “probabilmente” per il 45 per cento). Tra gli intervistati, i cinesi sono di gran lunga i più entusiasti: il 96 per cento di loro, infatti, prenderà certamente o probabilmente in considerazione un acquisto di questo tipo nei prossimi 3 anni; molto propensi anche gli spagnoli (76 per cento) e gli italiani (73 per cento). Le preferenze espresse in materia di ricarica delle auto, tuttavia, potrebbero mettere in difficoltà le aziende fornitrici di energia e determinare una crescente congestione della rete elettrica ed una richiesta nelle ore di picco. Infatti: - due terzi (67 per cento) dei consumatori non è disposto ad accettare limitazioni su quando poter ricaricare l’auto, mentre un altro 20 per cento accetterebbe dei limiti solo se rientrassero in intervalli temporali prescelti. Tutto ciò ridurrebbe la capacità di gestire la domanda di elettricità;
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Una recente ricerca rivela come la maggioranza dei consumatori consideri la possibilità di acquistare un’auto elettrica o ibrida nei prossimi tre anni
- il 62 per cento rifiuterebbe la rapida sostituzione della batteria nelle stazioni di servizio, preferendo la ricarica. Questo potrebbe limitare la possibilità di ricarica fuori dalle ore di picco, quando le aziende che forniscono tale servizio sarebbero impegnate nel ricaricare le batterie; - il 55 per cento preferirebbe ricaricare la batteria dell’auto elettrica non ad ogni parcheggio, ma solo quando necessario. Questo comportamento potrebbe determinare modelli di ricarica meno prevedibili e ridurre l’esigenza di un’infrastruttura pubblica dedicata. Per poter scegliere vetture completamente elettriche, i consumatori avrebbero, inoltre, bisogno di un’infrastruttura di ricarica capace di offrire maggiore supporto. Solo il 29 per cento degli automobilisti, secondo la ricerca, acquisterebbe auto esclusivamente elettriche. Il 71 per cento preferirebbe vetture ibride, alimentate anche a gas/ gasolio. L’85 per cento sostiene che le automobili esclusivamente elettriche non sarebbero sufficienti a coprire le loro esigenze di guida quotidiane. Un altro 83 per cento segnala un numero insufficiente di punti di ricarica, mentre il 70 per cento ritiene che i tempi di ricarica per i veicoli esclusivamente elettrici siano troppo lunghi. «I dati confermano una generale apertura degli automobilisti verso i veicoli elettrici, ma se le aziende fornitrici di energia elettrica vogliono che la richiesta di veicoli esclusivamente elettrici aumenti, le reti di ricarica dovranno essere più fitte e le unità di carica più
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Il costo non è l’unIco fattore che determIna la scelta La fonte di alimentazione è un importante fattore di scelta per gli automobilisti. L’80 per cento di essi vorrebbe conoscere l’origine dell’elettricità utilizzata per ricaricare il proprio veicolo e il 45 per cento sostiene che questa informazione sarebbe importante al fine della decisione di acquistare un veicolo elettrico. Di questi, l’85 per cento sarebbe incoraggiato ad acquistare un’auto elettrica se la fonte di alimentazione fosse rinnovabile. L’energia nucleare ed i combustibili fossili scoraggerebbero all’acquisto, rispettivamente, il 48 per cento ed il 51 per cento degli automobi-
listi. Più importanti del fattore costi (indicato come rilevante dal 51 per cento del campione) sarebbero la disponibilità di punti di ricarica (63 per cento) ed una capacità della batteria equivalente ad un pieno di serbatoio di un’auto tradizionale (53 per cento). Tra gli incentivi che stimolerebbero il passaggio ad un’automobile elettrica, il 65 per cento degli intervistati ha risposto “il parcheggio gratuito”, il 44 per cento “gli sconti sui pedaggi” e il 43 per cento “la disponibilità di corsie preferenziali”. «Il costo dell’acquisto e della manutenzione di veicoli elettrici sarà un fattore cruciale nella scelta, ma le Autorità municipali ed i fornitori di energia elettrica dovranno motivare gli automobilisti con ragioni di tipo non finanziario, se vogliono promuovere l’adozione di questi tipi di vetture», spiega Arcudi. «Per promuovere la domanda di veicoli elettrici al minor costo possibile per gli investitori ed i contribuenti, i settori pubblico e privato dovrebbero indirizzare un importante cambiamento del modello di fruizione dell’auto da oggetto di proprietà a “servizio per il cittadino”; l’auto elettrica potrebbe essere data in dotazione mensile con contratti di lungo o breve termine, full inclusive (assicurazione, posteggio, chilometraggio libero per mese, servizio di manutenzione, ecc.) o personalizzabile».
MERCATO
veloci», ha dichiarato Claudio Arcudi, Executive Partner Utilities di Accenture. «I risultati della ricerca sulle caratteristiche del servizio, evidenziano una continuità con il modello attuale, che prevede limitata programmazione e rapidità di rifornimento. Queste caratteristiche hanno un impatto sulla rete elettrica», aggiunge Arcudi, «e richiedono ai gestori delle reti di distribuzione di effettuare importanti investimenti in infrastrutture, adottando tecnologie “smart grid” per gestire in modo proattivo la domanda e la fornitura di elettricità a livello locale. Lo sviluppo di queste infrastrutture sarà, quindi, uno dei punti importanti sul tavolo dell’AEEG».
Figura 1: Disponibilità all’acquisto di un’auto elettrica o ibrida
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Figura 2: Incentivi all’acquisto suggeriti dai consumatori
un mercato nuovo: I fornItorI dI servIzI dI rIcarIca Le aziende fornitrici di energia elettrica potrebbero dover fare i conti con una concorrenza agguerrita nel mercato dei servizi di ricarica. Alla domanda “da chi preferirebbero acquistare i servizi di ricarica”, il 79 per cento dei consumatori ha indicato, fra i primi tre, i fornitori di energia elettrica. Il 71 per cento i distributori di gas/gasolio, mentre minori preferenze vanno ai rivenditori e agli Enti locali, scelti rispettivamente dal 51 per cento e dal 48 per cento. La grande maggioranza degli automobilisti vorrebbe pagare in base alla ricarica, come avviene oggi per il carburante, e chiede ai fornitori di energia elettrica di modificare i sistemi di riscossione e fatturazione. Di conseguenza, per presidiare il mercato nascente dei fornitori dei servizi di ricarica, i fornitori dei servizi di energia elettrica dovrebbero: - raggiungere i consumatori attraverso alleanze commerciali con i venditori di automobili: ciò aiuterà a monitorare la domanda locale di veicoli elettrici e il loro impatto sull’infrastruttura. Inoltre, consentirebbe l’accesso privilegiato a nuovi clienti quando questi acquistano veicoli elettrici; - ottimizzare l’infrastruttura attraverso la collaborazione con gli operatori della rete di distribuzione: ciò prevede
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l’investimento in tecnologie di ricarica intelligenti, per automatizzare il processo con tempi e velocità ottimali per la rete elettrica e la capacità di generazione dell’energia. I fornitori di energia elettrica si avvalgono anche di dati di analisi per sfruttare l’uso da parte dei consumatori al fine di migliorare i modelli di domanda e fornitura; - coinvolgere i consumatori attraverso la segmentazione del mercato: rivolgersi a gruppi di clienti con offerte differenziate per migliorare i margini all’aumentare dell’adozione di veicoli elettrici o ibridi. GlI ItalIanI tra I pIù dIsponIbIlI al mondo a passare all’auto elettrIca o IbrIda Secondo i dati della ricerca, i consumatori italiani sono tra i più disponibili al passaggio all’auto elettrica o ibrida 73 per cento contro il 60 per cento della media globale (figura 1) e a sostituirla per sempre a quella tradizionale (76 per cento contro il 58 per cento della media); nonostante ciò, dimostrano un basso livello di conoscenza dei benefici che porterebbe questo acquisto. Solo il 21 per cento dichiara di conoscerli, il livello più basso insieme ai consumatori giapponesi (20 per cento). Gli automobilisti italiani risultano dalla ricerca i più sensibili al tema dell’inquinamento ambientale. Il 55 per cento di essi (rispetto al 45 per cento della
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motIvazIone ed IncentIvI per l’acquIsto dI un veIcolo elettrIco Nella scelta di acquisto tra un veicolo tradizionale o elettrico, i consumatori italiani considerano come fattore principale i costi di ricarica. Il 33 per cento
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(percentuale superiore a tutti i Paesi indagati) lo segnala come primo elemento preso in considerazione, seguito dalla preoccupazione circa le disponibilità di benzina/gasolio, dai tempi di ricarica (19 per cento) e dal costo totale (acquisto e manutenzione). La prima motivazione che spingerebbe i consumatori al passaggio ai veicoli elettrici è la possibilità di avere punti di ricarica disponibili in casa (59 per cento); seguono la capacità della batteria elettrica equivalente ad un pieno di serbatoio di un’automobile tradizionale (54 per cento) e la possibilità di ricaricare l’auto al lavoro o nei parcheggi pubblici (53 per cento). Infine, tra gli incentivi all’acquisto suggeriti dai consumatori (figura 2), la maggioranza vorrebbe l’abolizione della tassa sull’auto (89 per cento), il 68 per cento il parcheggio gratuito, il 59 per cento gli sconti sui pedaggi ed il 45 per cento la disponibilità di corsie preferenziali.
MERCATO
media, secondi solo ai consumatori cinesi e giapponesi) vorrebbe conoscere la fonte di elettricità utilizzata per ricaricare il proprio veicolo. Di questi, il 96 per cento sarebbe incoraggiato ad acquistare un’auto elettrica se la fonte di alimentazione fosse rinnovabile. L’energia nucleare e i combustibili fossili, al contrario, scoraggerebbero all’acquisto, rispettivamente, il 68 per cento (20 punti percentuali sopra la media) e il 51 per cento del campione italiano. In linea con i risultati globali, l’attuale offerta dei fornitori di automobili elettriche non sembra poter soddisfare le esigenze degli italiani: il 60 per cento di essi non è, infatti, disposto ad accettare limitazioni su quando poter ricaricare l’auto. Un altro 23 per cento accetterebbe dei limiti solo se rientrassero negli intervalli temporali prescelti. La carenza infrastrutturale che deriverebbe da queste preferenze influisce sulla scelta dei consumatori: solo il 33 per cento del campione italiano, infatti, acquisterebbe auto esclusivamente elettriche. Il 67 per cento preferirebbe vetture ibride, alimentate anche a gas/gasolio. Inoltre, il 90 per cento sostiene che le batterie esclusivamente elettriche non siano sufficienti a coprire le esigenze di guida quotidiane ed un altro 87 per cento segnala un numero insufficiente di punti di ricarica.
concorrenza per I servIzI dI rIcarIca Rispetto alla media mondiale, le utilities italiane sembrano avere meno concorrenza da fornitori alternativi. L’85 per cento del campione intervistato segnala le utilities tra i primi tre fornitori preferiti (79 per cento la media globale), il 65 per cento si affiderebbe agli Enti locali (48 per cento la media) ed il 57 per cento ai distributori di gas/gasolio. Roberto Corti
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Dalla Spagna con amore, tra faScino e DeSign “Simon Urmet, società del Gruppo Urmet – realtà italiana con presenza internazionale che progetta, sviluppa e commercializza prodotti e sistemi nei settori della comunicazione e sicurezza integrata, della gestione e risparmio di energia e delle telecomunicazioni – lancia Expì, l’ultima novità tra le estetiche della serie civile Nea, che si distingue per il fascino della materia ed il design raffinato ed essenziale, in linea con le ultime tendenze del mercato”. Con queste parole, a fine agosto, il Gruppo Urmet lanciava l’ennesima novità relativa alla joint venture con il gruppo spagnolo Simon. È questa l’occasione per fare una panoramica (a cinque anni dall’accordo ed a tre dall’ingresso sul mercato italiano) su quanto Simon Urmet ha fatto in Italia. Ne parliamo con Davide Lugli, Product Manager delle Serie civili, 30 anni, biellese.
Davide Lugli, Product Manager delle Serie civili di Simon Urmet
Prima di tutto cerchiamo di sapere qualche cosa su Simon, il partner spagnolo. Come si pronuncia il nome e quali sono i connotati del gruppo? «Si dice Simòn, alla spagnola, cioè con l’accento sulla “o”, anche se nel marchio l’accento non compare. Simon è una società leader nel settore delle serie civili; è un’azienda di dimensioni mondiali, che nel mondo elettrico ha altre aree di business importanti, come la domotica, il cablaggio strutturato, l’illuminazione pubblica. Ha dimensioni importanti, 3.500 dipendenti e stabilimenti produttivi ovunque”. Com’è nato il connubio? «È stata una scelta strategica, un’alleanza sul mercato. Loro volevano aprirsi all’Italia che non conoscevano; noi volevamo entrare nel mercato delle serie civili, per completare l’offerta del Gruppo». Ampliando così l’offerta del vostro Gruppo? «Esatto: facciamo come tutti i grandi produttori, cerchiamo di avere l’offerta più completa
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Guadagna consistenti quote di mercato la joint venture Simon Urmet, nata per affiancare alla storica offerta di videocitofonia la novità delle serie civili
possibile. D’altronde, il mercato si sta strutturando per provare ad offrire interlocutori unici: per l’agente, per il venditore, per l’installatore. La differenza si fa dunque sulla qualità del servizio, sull’assistenza che viene data al cliente». Insomma, fare tutto? «Non basta. La logica non è semplicemente quella di provare a fare di tutto, ma di fare tutto e bene. Con un rapporto qualità/prezzo che per noi di Urmet è molto importante. Vogliamo che i nostri venditori possano proporre pacchetti “chiavi in mano” per ogni esigenza, per tutte le installazioni civili e terziarie». Però, quando la gente sente la parola Urmet pensa al citofono, da decenni; il vostro è un marchio che è diventato sinonimo del prodotto. Non rischiate la confusione? «È vero che la gente tende a identificare il marchio Urmet con il videocitofono e non ci dispiace affatto. Ma il nostro pensiero attuale è che proponiamo anche le serie civili per essere più competitivi nella vendita del nostro core business. È comprensibile che la gente identifichi l’interruttore con altri marchi; ma noi siamo consci – anche se ci piacerebbe andare oltre – di quella che può essere la nostra fetta di mercato». Vi accontentate? «Siamo giovani, dinamici e in un mercato che è bloccato dalla presenza di forti competitor storici: non abbiamo altro che da guadagnarci. Non a caso il nostro avanzare nei primi tre anni non solo è stato in doppia cifra, ma si è trattato sempre di crescite oltre il 30 per cento. È evidente che partendo da zero è più facile. L’obiettivo resta comunque quello di crescere insieme alle proposte del Gruppo, visto che siamo dal cliente, speriamo anche di montare l’interruttore, l’antifurto o le altre proposte del nostro business».
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Nell’alleanza con Simon che cosa c’è della vostra esperienza? «Dal punto di vista dello scambio di idee e di sinergie, tutto si svolge in team; il know how per le serie civili è ovviamente di proprietà di Simon, perché Urmet non aveva mai approcciato quel mercato. Ora, però, è un know how in gran parte anche nostro». C’è anche una partita di ritorno, cioè loro commercializzano vostri videocitofoni? «Al momento no. Non è da escludere in futuro una collaborazione in tal senso».
Qual è, per un installatore, la principale motivazione perché proponga le vostre serie civili? «Prima di tutto la qualità. È chiaro che per noi proporre il prodotto che è frutto di una alleanza internazionale, su un mercato già pieno di offerte importanti, non è facile. Ci sono forti barriere all’ingresso che a un competitor storico, come Urmet per la videocitofonia, vengono fatte pesare. Noi dobbiamo, quindi, dare la massima importanza al livello di servizio e alla qualità del prodotto. I risultati dicono che chi prova la nostra proposta poi vi rimane legato: dunque, si è trovato bene ed è per questo che si verifica l’escalation di risultati per noi così importanti».
Placca in alluminio satinato
Dove avviene la produzione di Simon Urmet? «La produzione avviene principalmente in Italia, Spagna e Polonia, sfruttando la struttura a disposizione di due grandi Gruppi come Simon e Urmet». Quale è il vostro obiettivo? A quale quota di mercato potete puntare o ambire? «Il settore delle serie civili vale circa 400 milioni di euro. In questo contesto, quindi,
IMPRESE
Torniamo al connubio con Simon. Il pubblico conosce anche il vostro stile. Viene rispettato anche per i prodotti marchiati Simon Urmet? «Sì. Noi abbiamo un forte legame con la nostra prima linea estetica e, in particolare, con quella che fu creata dall’architetto Citterio. Che aveva disegnato sia la linea di placche Kadrà, sia il videocitofono da incasso Folio. Stesso design, quindi, per il completo coordinamento per l’installazione nella casa. Poi è chiaro che esistono linee civili come quella che abbiamo attualmente in commercio e si chiama Flexa, che ha tonalità neutre. Insomma sobrietà che consente comunque il coordinamento con la videocitofonia».
Il lUSSo DIVeNTA ACCeSSIbIle A TUTTI Expì, l’ultima novità tra le estetiche della serie civile Nea, s’inserisce, con eleganza ed originalità, in qualsiasi contesto, grazie alla sua compattezza ed alla possibilità di scelta tra un ampio assortimento di finiture. Le placche sono, infatti, disponibili in vetro temperato, in alluminio lavorato al naturale ed in metallo, ognuna declinata in 4 colori diversi. I comandi e le funzioni presentano nuove finiture lucide, in bianco ghiaccio, acciaio scuro e alluminio, che si affiancano a quelle satinate, già esistenti, in antracite e bianco. In più, Nea Expì offre due versioni monocromatiche: Bianco Totale, per un effetto discreto e mimetico e Nero Integrale, dall’aspetto rigoroso. Nea Expì prevede tutte le funzioni, da quelle standard alle più evolute, per la gestione dell’energia, il comfort e la sicurezza e permette un’armoniosa integrazione con i sistemi di videocitofonia, gestione accessi e comunicazione, offerti dal Gruppo Urmet. Il nuovo punto luce spicca per le linee sottili e per le dimensioni ridotte delle placche: solo 6 mm di spessore, per la variante in metallo, ed 8 mm, per i modelli in vetro ed alluminio. Queste ultime sono dotate di una cornice cromata esterna che esalta il profilo minimalista di Nea Expì. Inoltre, è presente
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una cornice cromata interna, che funge da raccordo estetico con le funzioni e i comandi, che può essere sostituita con una versione bianco ghiaccio o nero lucido, per ottenere una soluzione monocromatica. La massima cura per i dettagli in Nea Expì ne rivela l’estrema qualità e l’elevata ricercatezza: tutti gli spigoli delle placche sono raccordati a 45° con una lavorazione a bisello, che ne valorizza il design e ne sottolinea la pulizia formale. Nea Expì si aggiunge alle estetiche Flexa e Kàdra e completa così la gamma della serie civile Nea, un sistema aperto e flessibile, provvisto di un nuovo supporto trasparente, funzionale e facile da installare.
Sensore antintrusione
“dare ..."Noi dobbiamo la massima
importanza al livello di servizio e alla qualità del prodotto. I risultati dicono che chi prova la nostra proposta poi vi rimane legato..
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citare anche un singolo punto di crescita significherebbe parlare di milioni di euro; in questo momento noi vogliamo crescere costantemente, lanciare sul mercato nuovi prodotti o aggiornamenti per consolidare la presenza, ma soprattutto per riuscire sempre di più ad allargare la logica di proporre su ogni tipo di installazione un’offerta completa a livello di Gruppo». oggi essere fornitori non è più la semplice vendita di un prodotto. Il cliente chiede molto di più. Che cosa fate? «Lavoriamo quotidianamente a supporto di installatori e grossisti. C’è una parte di rete vendita a loro dedicata. Diamo suggerimenti, li affianchiamo: tenendo presente che una serie civile non ha una componente tecnica così elevata e, dunque, non c’è l’esigenza di corsi di formazione. Abbiamo comunque incontri, dai grossisti. Facciamo pre e post vendita, riassortiamo gli stock. Poi facciamo marketing su tutti, abbiamo i classici espositori; ma in questo senso non facciamo altro che seguire la tradizione Urmet nel rapporto con i propri clienti». Dove si trovano le vostre serie civili? «Vendiamo esclusivamente a grossisti e rivenditori di materiale elettrico». Con quali strategie siete andati all’assalto del mercato? «Come già detto, abbiamo puntato al rapporto qualità/prezzo e si è rivelata una scelta giusta. L’offerta base è mirata alla fascia medio/bassa del mercato. La nostra proverbiale affidabilità, innestata su una qualità estetica indiscutibile, hanno fatto sì che questo nuovo prodotto incontrasse il favore dei clienti. Ora ci sentiamo in grado di puntare anche a fasce di mercato di valore più alto». e il mercato, come ritenete vi abbia percepiti? «I grossisti hanno capito al volo i “perché” della nostra operazione.
All’installatore, invece, è bastato avere un prodotto affidabile, con proposte commerciali interessanti. All’inizio c’è stata sicuramente curiosità. Ora i risultati sono positivi». Immagino abbiate supportato il tutto con operazioni di marketing... «L’Italia in questo senso è un soggetto complesso: perché l’atteggiamento del marketing deve essere tarato da regione a regione. Noi ci riteniamo molto forti in alcune aree, in altre meno. Ora, quindi, battiamo il territorio, presentando il prodotto ai migliori clienti con il supporto di attività di marketing: dalla valigetta al cofanetto, all’espositore. Ovviamente siamo con tutti i grandi distributori, ma non trascuriamo le realtà medio piccole, quelle che hanno più bisogno di supporto». Quindi “la signora Maria” non vi interessa? «L’utente finale si affida all’installatore. Noi della “signora Maria” pensiamo che, avendo creato un’offerta completa, possa essere molto contenta del fatto che il suo installatore di fiducia le possa offrire una soluzione esteticamente e tecnicamente competitiva, dal videocitofono alla placca dell’interruttore, all’antifurto. Il nostro target principale resta, dunque, l’installatore, al quale arriviamo attraverso i grossisti. Insomma, si fa un lavoro di squadra: noi, i distributori, gli installatori; in team per andare a stimolare tutto». C’è una case history che è un fiore all’occhiello per Simon Urmet? «Un lavoro che ci ha dato grande soddisfazione è in Puglia: si tratta del rinnovamento dei palazzi di tutti gli assessorati della Regione. Un bersaglio centrato nella prima parte del 2011. In questo caso abbiamo addirittura personalizzato le placche. Si tratta di decine di migliaia di pezzi, probabilmente centinaia di migliaia. È stato un bel business, soprattutto perché su quel tipo di target tutti i competitor provano a inserirsi. Abbiamo battuto la concorrenza e questa è per noi una stelletta». Che futuro ipotizzate? «Come Simon Urmet completeremo sempre di più l’offerta. Il mercato si sta spostando verso soluzioni tecnologiche importanti: penso al soft-touch e alla domotica. Allargare l’offerta funzionale è sicuramente un obiettivo tra i principali. E in questo senso c’è una serie di prodotti già pronti, che completerà il catalogo». Giancarlo emanuel
Placca in metallo bianco perla
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Placca in vetro nero lava
“principale ..."Il nostro target resta
l’installatore, al quale arriviamo attraverso i grossisti. Insomma, si fa un lavoro di squadra: noi, i distributori, gli installatori; in team per andare a stimolare tutto..
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Dopo 40 anni Di successi, pronti a sfiDare il futuro
Festeggiato in Palazzoli il 40° anniversario del “Sistema TAIS”, il suo prodotto core business del quale in questi anni sono usciti dalle linee di produzione oltre 10 milioni di esemplari. Era infatti il 1971 quando l’azienda bresciana – forte già allora di un know-how frutto di molti decenni di attività, oltre che di una pionieristica propensione alla sperimentazione e all’innovazione – presentò al mercato i prototipi delle prese a spina CEE e dei contenitori isolanti modulari in resina poliestere, rinforzata con fibre di vetro, per la prima volta prodotti in Italia. «Il Sistema TAIS rappresentò un passo avanti fondamentale nell’evoluzione dell’elettrotecnica nel nostro Paese, proprio in quegli anni in cui lo sviluppo economico esplodeva su tutti i fronti e il mondo elettrico, decisamente tra i più sollecitati, doveva farvi fronte non sempre riuscendo a dare sufficienti garanzie in termini di sicurezza e di affidabilità», racconta l’ingegner Luigi Moretti, Presidente e Amministratore Delegato di Palazzoli. «Non possiamo sapere quante vite umane il Sistema TAIS sia riuscito a salvare grazie ai nuovi livelli di sicurezza e alla nuova generazione di materiali ad alta affidabilità che ha introdotto. Sappiamo, invece, per certo quanto il mercato abbia premiato questa straordinaria linea di prodotti, visto che essa risulta installata in moltissimi impianti elettrici in tutto il mondo, particolarmente in quelli soggetti a
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condizioni d’impiego e ambientali più impegnative». La celebrazione dei 40 anni di successi TAIS non è, però, il solo motivo di festeggiamento per Palazzoli. In concomitanza vi è, infatti, l’annuncio dell’arrivo sul mercato della “nuova TAIS”, nata dall’esperienza maturata dalla versione precedente, ulteriormente valorizzata da una totale riprogettazione tecnica, funzionale e da un affinamento di alcuni dei materiali impiegati. Il mercato è cambiato, le esigenze si sono evolute, e l’azienda ha deciso di investire nella propria serie di punta per renderla ancora più interessante per i propri clienti. La nuova TAIS (Thermosetting Assembled Interlock System) è un Sistema di prese interbloccate in termoindurente a totale isolamento pensata per rispondere al meglio alle esigenze di un settore tecnicamente ormai maturo ed evoluto come quello delle applicazioni elettrotecniche di oggi e del prossimo futuro. Il Centro Ricerca & Sviluppo di Palazzoli ha lavorato in questi anni affrontando tutte le richieste e le aspettative via via emerse dagli operatori (o comunque avvertibili come latenti), arrivando a mettere a punto, per ciascuna di esse, soluzioni innovative e ad altissime prestazioni, abilmente integrate in un unico Sistema. «Il nuovo Sistema TAIS è stato studiato per accontentare tutta la filiera”, spiega l’ingegner Bruno Levi, Direttore Tecnico
Palazzoli celebra il compleanno di uno dei suoi prodotti di punta, portandone sul mercato una versione completamente nuova, riprogettata all’insegna delle tecnologie e degli accorgimenti più avanzati
Quadro TAIS a 4 prese
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di Palazzoli. «Annovera caratteristiche e potenzialità tali da assecondare senza problemi le normative internazionali più selettive in tema di sicurezza e di affidabilità. Agli installatori propone un nuovo modo di lavorare, più facile, veloce e produttivo. Agli utenti finali dà garanzie sotto ogni aspetto, a partire da quelle funzionali e di durata, fino alla convenienza economica derivante dal rapporto prezzo/prestazioni». Le basi per iL successo nei prossimi decenni Quattro le linee guida che formano i pilastri del nuovo sistema TAIS: prestanza, rapidità, compattezza, compatibilità.
Prestanza Prestanza è un termine desueto, soprattutto nel mondo dell’usa e getta; per TAIS è la base fondante, tanto da essere stata descritta come la presa che “la installi e la dimentichi”, grazie alla sua resistenza nel tempo. Prestanza come resistenza dell’involucro in materiale termoindurente, rinforzato con fibre di vetro, in grado di resistere in maniera eccellente all’umidità, all’irraggiamento solare, alle scalfitture, all’attacco dei roditori, alla flora, alle muffe e alle atmosfere corrosive. L’involucro è realizzato con una resina termoindurente halogen free, con glow wire pari a 960 °C: in caso d’incendio non emette gas alogeni e, nel caso di cortocircuito, non brucia, non produce fumo e non propaga la fiamma, con un’autoestinguenza di classificazione UL94 V0; è, inoltre, indeformabile, con
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un grado di resistenza agli urti maggiore di IK10, garantendo così, nel tempo, la tenuta delle guarnizioni. Il sistema è dotato di un doppio grado di protezione, IP66 e IP67, e può essere installato in locali soggetti a lavaggi frequenti (macellerie, pescherie, piscine, ecc.).Prestanza come qualità dei componenti interni, ancorati sul fondo della presa, per avere una protezione ulteriore contro gli urti: la solidità dell’interblocco in acciaio, la base portafusibili in ceramica che garantisce la sicurezza anche a temperature di esercizio elevate. Per le versioni a maggiore amperaggio, da 63 A a 125 A, il frutto presa è in termoindurente e gli alveoli in lega di rame-berillio argentato sono Easy Contact. Il cuore di TAIS è l’interruttore di manovra/sezionatore con corrente nominale di 32 A in categoria d’impiego AC3-AC23A, che seziona l’impianto e garantisce l’arresto e l’avviamento anche di motori che richiedono correnti di spunto più elevate. Provato per almeno 10.000 manovre, resiste ad una corrente di cortocircuito di 10.000 A. Rapidità La rapidità ha un duplice significato: velocità nella scelta a catalogo dei prodotti necessari a realizzare la soluzione che si vuole realizzare e facilità di assemblaggio e installazione. Con il nuovo sistema TAIS si possono costruire batterie fino a 4 prese con una cassetta, cieca o finestrata, e la relativa piastra di fissaggio, seguendo una sintetica tabella a catalogo. Una volta scelti i codici, assemblare il quadro è veloce e intuitivo: le piastre di fissaggio, con il sistema guidato, permettono di trovare immediatamente la posizione corretta di contenitori e prese. Le cassette ad alta capienza sono state studiate per offrire spazi di cablaggio ottimali anche nel caso di utilizzo di interruttori di protezione importanti, e sono predisposte per l’installazione di guide DIN regolabili in altezza, graffette fermacavi, morsettiere di potenza in ceramica e piastre di fondo in acciaio con trattamento anticorrosione. Il raccordo a fissaggio rapido, brevetto Palazzoli, consente di fissare a scatto in modo stagno le prese ai contenitori con la semplicità di un gesto, evitando scomode operazioni di avvitamento. Grazie a tutte queste innovazioni, con il nuovo Sistema si può risparmiare il 50 per cento del tempo di cablaggio.
IMPRESE
Luigi Moretti, Presidente e Amministratore Delegato di Palazzoli
Presa TAIS
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Bruno Levi, Direttore Tecnico di Palazzoli
Compattezza Nel mercato attuale, dove gli spazi hanno un grande valore, il quadro di distribuzione elettrica deve essere particolarmente versatile, cioè essere adattabile all’ambiente in cui si decide di installarlo. Il nuovo Sistema TAIS risolve questa necessità con la compattezza. L’eccellenza del progetto e dei materiali consentono a Palazzoli di poter vantare, nella propria gamma, la presa interbloccata da 32 A più piccola del mondo, perfettamente affiancabile con le sue omologhe da 16 A, già riconosciute per le loro dimensioni contenute; ne deriva che i quadri di distribuzione realizzati con la nuova serie sono particolarmente compatti e adattabili a tutti i luoghi tipici degli impianti terziari o industriali: nicchie, colonne, pilastri.
Compatibilità Il nuovo Sistema è totalmente compatibile con tutti i codici TAIS preesistenti a catalogo, consentendo di valorizzare nella continuità gli investimenti già effettuati: le prese interbloccate con fusibili, con magnetotermico, ad alimentazione diretta, con guida DIN, con trasformatore, vengono completate con le nuove versioni compatte e con gli interruttori stagni da parete con base portafusibili o con magnetotermico. L’universo TAIS comprende una ricca gamma di contenitori di derivazione, dai generosi TAIS Grande, componibili o stand alone, con coperchio cieco o trasparente, ai prodotti compatti da parete e da incasso della serie TAIS Mignon, cassette, interruttori, deviatori, commutatori, pulsanti, prese civili e industriali, lampade di segnalazione, senza dimenticare che TAIS è anche certificata per le parti dell’impianto che devono rispondere alla Direttiva ATEX. In conclusione, una tradizione di qualità e sicurezza che si mette alla prova e si rinnova, per rispondere alle richieste di un mercato cambiato e più esigente. «Tutto ciò», conclude il Presidente Moretti, «alimenta il nostro convincimento che il nuovo Sistema TAIS proseguirà degnamente sulla strada dei successi ottenuti dalla versione precedente. Riteniamo che il mercato accetterà di buon grado questi prodotti, per altro molto attesi, aprendo a Palazzoli nuove possibilità di business, ad esempio attraverso una maggior penetrazione nei principali Paesi europei». Massimo Poletti
Contenitore TAIS
“ ...i quadri di distribuzione
realizzati con la nuova serie sono particolarmente compatti e adattabili a tutti i luoghi tipici degli impianti terziari o industriali..
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Un software dediCato
Il raccordo a fissaggio rapido brevettato consente di fissare a scatto in modo stagno le prese ai contenitori con la semplicità di un gesto, evitando scomode operazioni di avvitamento
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Proseguendo nel suo impegno teso a porre i distributori, gli installatori e tutti gli operatori del settore in condizione di offrire il miglior servizio possibile ai clienti finali, Palazzoli ha realizzato il software tecnico specializzato “Easy Composer”, disponibile gratuitamente sul sito Internet www. palazzoli.com, pensato proprio per consentire una facile, rapida e completa progettazione e preventivazione di quadri elettrici composti da prese industriali e interbloccate.
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Ventilazione Meccanica controllata
Un dispositivo Vort Platt può servire fino a quattro locali
Tutti sanno che per il proprio benessere è indispensabile ricambiare l’aria dei locali in cui si vive, anche se vi si trascorre solo qualche ora al giorno. Nelle stanze prive di finestre è per legge obbligatorio l’uso di aspiratori che, posti sulle pareti o a soffitto, aspirino l’aria, di norma umida e viziata, convogliandola verso l’esterno. Nei locali, invece, dotati di finestre, il sistema più diffuso è quello della ventilazione naturale: le si apre favorendo così il flusso dell’aria. Ma che garanzia si ha di un reale ricambio dell’aria? Le Unità di Ventilazione Meccanica Controllata di Vortice garantiscono il corretto ricambio dell’aria. Spesso non è possibile posizionare gli aspiratori direttamente a parete; oggi esiste però la possibilità di creare un impianto che
Già utilizzata negli edifici adibiti a uffici o usi commerciali, la Ventilazione Meccanica Controllata è una modalità di ricambio dell’aria che si sta sempre più diffondendo anche nelle abitazioni
canalizzi l’aria convogliandola fino ad un’unità di ventilazione centralizzata, che può essere posizionata lontano dai locali abitati (ad esempio, in un sottotetto o in un controsoffitto), per preservarne la silenziosità. Vortice propone differenti soluzioni di Ventilazione Meccanica Controllata, anche equipaggiate di motori Brushless a controllo elettronico, e per questo classificabili come Energy Saving, che garantiscono bassissimi consumi e permettono di adeguare la prestazione erogata alla conformazione dell’impianto e, tramite appositi sensori, alle condizioni ambientali del momento. Semplice fluSSo Le serie Vort Platt, Vort Leto Mev, Vort Penta e Vort Notus sono Unità di Ventilazione Meccanica Controllata a semplice flusso, che estraggono l’aria viziata dagli ambienti asserviti per convogliarla all’esterno. L’ingresso dell’aria pulita avviene, in modalità naturale, grazie a feritoie o griglie ricavate nei muri o negli infissi dell’abitazione. Vort Platt La serie si compone di due modelli: Vort Platt e Vort Platt ES, entrambi a due velocità e di forma rettangolare, ideali per le applicazioni domestiche, grazie alla capacità di asservire fino a quattro locali ed alla flessibilità di installazione, in orizzontale, verticale, a parete, a soffitto o in controsoffitto. Il modello Vort Platt ES è equipaggiato di motore brushless a controllo elettro-
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nico (che garantisce, a parità di prestazioni, bassissimi consumi) e di timer per la commutazione automatica alla velocità minima dopo 30’ di funzionamento alla velocità massima.
I Vort Leto assicurano un elevato ricambio d’aria, modulabile secondo necessità
Vort Penta La serie si compone di due modelli: Vort Penta e Vort Penta ES, entrambi a due velocità, ideali per le applicazioni domestiche grazie alla capacità di asservire fino a sei locali e alla grande flessibilità di installazione, assicurata dalla possibilità di sospensione e dalla libertà di orientamento offerta dal supporto rotante. Il modello Vort Penta ES è equipaggiato di motore brushless a controllo elettronico (che garantisce, a parità di prestazioni, bassissimi consumi) e di timer per la commutazione
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automatica alla velocità minima dopo 30’ di funzionamento alla velocità massima. Vort Notus Gli apparecchi della serie Vort Notus sono Aspiratori Puntuali per la Ventilazione Meccanica Controllata di tipo Decentrato. Trovano naturale applicazione nei locali di servizio (bagni, cucine, lavanderie, ecc.) delle abitazioni le cui peculiarità costruttive non consentono l’adozione di un impianto centralizzato. Sono equipaggiati di motori brushless a controllo elettronico (a garanzia di bassissimi consumi) a due velocità ed in grado di erogare la prestazione attesa anche in presenza di condizioni ambientali sfavorevoli (ad esempio, forti venti). La variante Vort Notus T-HCS è dotata di timer e di sensore di umidità, che realizza la commutazione automatica alla velocità massima quando la concentrazione di umidità nell’ambiente asservito ecceda il livello di soglia.
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Vort Leto Mev La gamma comprende due modelli: Vort Leto Mev e Vort Leto Mev RF, entrambi equipaggiati di motori brushless a controllo elettronico a tre velocità. La forma pentagonale e l’ingombro in altezza, pari a 280 mm circa, li rendono adatti all’installazione a parete, in controsoffitto o nei solai. Dotati di cinque ampie bocchette, quattro di aspirazione e una di mandata, assicurano un elevato ricambio d’aria, modulabile secondo necessità. La versione Vort Leto Mev RF è equipaggiata di telecomando a radiofrequenza per la selezione della velocità desiderata e l’impostazione del timer, che ne assicura il funzionamento alla velocità massima per una durata pre-impostabile pari a 10’, 20’ o 30’.
I Vort Penta dispongono di grande flessibilità di installazione, assicurata dalla possibilità di sospensione e dalla libertà di orientamento offerta dal supporto rotante
a cura della Redazione
Aspiratori Puntuali per la Ventilazione Meccanica Controllata di tipo Decentrato Vort Notus
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Uso efficiente dell’energia
Miglioramenti dell’efficienza energetica arriveranno dall’ottimizzazione dei processi produttivi e, soprattutto, dall’introduzione di motori ad alta efficienza ed inverter
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Lo scenario globale dell’efficienza energetica, le opportunità che derivano da un uso più efficiente dell’energia, soprattutto dal punto di vista delle imprese, strategie e cambiamenti tecnologici e il ruolo delle Istituzioni sono stati i principali temi al centro del workshop organizzato lo scorso 21 settembre da The European House – Ambrosetti in collaborazione con ABB Italia, che ha visto riunirsi a Milano alcuni tra i maggiori esperti internazionali e nazionali del settore. L’iniziativa rientra nell’ambito del servizio di “Aggiornamento permanente” di The European House – Ambrosetti
Efficienza energetica per la crescita e il miglioramento della competitività
riservato alla prima linea manageriale. Nel corso dei lavori è stato presentato l’Energy Efficiency Report, il documento di riferimento di ABB sull’efficienza energetica, incentrato sulle tendenze nel settore industriale e delle utility. Il report è diviso in due sezioni: un sondaggio, commissionato da ABB all’Economist Intelligence Unit e condotto a livello mondiale tra 350 senior executive sulle tendenze e le prospettive delle aziende in termini di efficienza energetica, e una ricerca, realizzata per ABB da Enerdata e focalizzata sulle tendenze dei Paesi del G20, che rappresentano circa tre quarti del consumo energetico mondiale, tra cui l’Italia. Al workshop sono intervenuti anche Kathleen Kennedy, Professore di Public Policy alla Georgetown University (in collegamento da Washington), Richard Bradley, Direttore della divisione “Energy efficiency and environment” della International Energy Agency di Parigi, Mark Hopkins, Direttore dell’Energy Efficiency Department della UN Foundation, Massimo Beccarello,Direttore del comitato Energia di Confindustria, Gian Francesco Imperiali, Presidente del Consiglio di Amministrazione di ABB Italia, Paolo Bertoldi, Principal Administrator dello European Commission Joint Research Centre – Ispra, il Direttore della Fire Dario Di Santo, il Responsabile della regolamentazione per le fonti rinnovabili
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Gian Francesco Imperiali, Presidente del Consiglio di Amministrazione di ABB Italia
Secondo il Presidente di ABB Italia: «Questo divario tra consapevolezza e azione è causato principalmente da una mancanza d’informazione. Il 42 per cento del campione denuncia una mancanza di chiarezza nel metodo per individuare il ritorno finanziario degli investimenti, soprattutto legata all’assenza di benchmark di riferimento per il settore industriale in cui operano. Solo il 27 per cento cita la mancanza di fondi come una delle barriere all’investimento». «Nuovi incentivi e nuove regolamentazioni possono ovviamente intensificare la pressione sull’industria. Tra queste, l’introduzione della normativa ISO 50001, che regola l’applicazione di sistemi per la gestione dell’energia e che rappresenterà un punto di riferimento per l’industria, influenzando potenzialmente il 60 per cento dell’uso mondiale dell’energia», ha concluso Imperiali. Il rapporto ABB sull’efficienza energetica è consultabile al sito internet www.abb.it/energyefficiency. In questo portale sono presentati metodologie, strumenti e risultati che ABB ha messo a punto per rispondere concretamente all’esigenza del mondo delle utility, dell’industria, dei trasporti e del terziario e accompagnarle nella pianificazione di una strategia per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica. a cura della Redazione
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ed efficienza energetica di Enel Daniele Maria Agostini e il Presidente di Federacciai, Giuseppe Pasini. Nel suo intervento Gian Francesco Imperiali ha illustrato la sezione riguardante il nostro Paese dell’Energy Efficiency Report. «Per quanto riguarda l’Italia, i consumi energetici nell’industria sono cresciuti stabilmente a un tasso dell’1,2 per cento l’anno tra il 1990 e il 2007, ma nel 2008/2009 la crisi economica globale ha portato ad una riduzione drastica nei consumi energetici. Il peso del consumo elettrico nell’industria è cresciuto sensibilmente, sino ad arrivare a rappresentare il 35 per cento rispetto al totale», ha esordito Imperiali. L’uso dell’energia nell’industria, in Italia come in molte parti del mondo, è lontano dall’essere efficiente e ci sono ampi spazi per miglioramenti. Per questo l’efficienza energetica, così come espresso dai 350 senior executive intervistati, anche alla luce di un accesso ristretto all’energia e alle preoccupazioni legate ai cambiamenti climatici, non è più considerata una scelta opzionale, bensì un irrinunciabile pre-requisito per la crescita finanziaria a lungo termine e per il miglioramento della competitività, soprattutto in settori ad uso intensivo dell’energia. «L’efficienza energetica è vista anche come uno stimolo all’innovazione tecnologica, pur nella consapevolezza che i principali miglioramenti arriveranno dall’ottimizzazione dei processi produttivi e, soprattutto, dall’introduzione di tecnologie già accessibili e testate (citando tra queste, in particolare, i motori ad alta efficienza e gli inverter). Un’analisi dell’impatto di queste tecnologie ha dimostrato ampiamente che l’efficienza energetica è un investimento che si ripaga da sé», ha proseguito Imperiali. Sul fronte del ritorno finanziario degli investimenti in efficienza energetica, l’88 per cento del campione intervistato riconosce l’efficienza energetica come fattore business critical, ma solo il 40 per cento ha investito in questo ambito negli ultimi 3 anni, quota che scende al 34 per cento nell’industrie ad uso intensivo dell’energia. Solo la metà del campione ha messo a punto sistemi di gestione dell’energia e solo un terzo ha eseguito audit energetici sull’intera struttura produttiva e operativa. Meno della metà ha attivato un sistema per un monitoraggio continuo dei progressi in efficienza energetica.
“normativa ...l’introduzione della ISO 50001
regola l’applicazione dei sistemi per la gestione dell’energia e rappresenterà un punto di riferimento per l’industria...
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IllumInazIone dI ultIma generazIone
La Ca’ Rossa di Storo (TN) è stata per più di un secolo un punto di riferimento per tutti coloro che dalla Val Sabbia transitavano verso la Val Giudicarie, per raggiungere Pinzolo e Madonna di Campiglio dalle principali città lombarde. Dapprima albergo, poi ristorante ed, infine, solo bar, era stata chiusa sul finire degli anni ottanta per poi essere abbandonata e persino abbattuta. Solo grazie ad un gruppo di imprenditori locali, riuniti nella Sintec Associati (www.sintecassociati.it), la Ca’ Rossa è tornata a vivere come edificio commerciale/direzionale perfettamente integrato nell’ambiente. All’interno della nuova struttura trovano occupazione più di 25 persone in 5 diverse attività. L’edificio realizzato è di classe B, completato da un impianto fotovoltaico da 20 kW di potenza. Tutta l’illuminazione delle parti comuni è stata realizzata con apparecchi d’illuminazione a LED della Divisione Dleds della Detas (www. dleds.com). Grazie alla nuova tecnologia ed alla gamma di prodotti disponibile, è stato possibile realizzare un’illuminazione volta ad evidenziare gli aspetti estetici più gradevoli della struttura. Preciso intento della committenza era anche quello di realizzare una struttura al passo con i tempi e l’illuminazione a LED, importante non solo per i bassi consumi e la lunga durata, sposava pienamente il desiderio di utilizzare prodotti privi di componenti inquinanti, ostacolo di uno dei concetti più amati in provincia di Trento: la sostenibilità.
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IllumInazIone esterna Si è partiti dall’illuminazione esterna delle facciate e dei pregiati sottotetti in legno. Per tale compito è stato scelto il prodotto Davy, un faretto a LED per esterni da 10 W ampiamente regolabile. Tale modello impiega 6 LED alimentati a poco più di 350 mA, per una totale affidabilità nel tempo della sorgente lumi-
Stretta tra rupi alte e scoscese e il lago d’Idro, la Ca’ Rossa di Storo è oggi illuminata grazie ai LED
L’ampio giardino posteriore della Ca’ Rossa è illuminato grazie ad otto lampade da giardino Amar della Detas Dleds, dall’estetica molto piacevole
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nosa. L’alimentatore impiegato è in classe 2 e così pure il cablaggio interno, garantendo, quindi, la sicurezza elettrica dell’apparecchio. L’ampio giardino posteriore, adiacente i posti auto e prospiciente l’ingresso degli uffici è stato perfettamente illuminato grazie ad otto Amar, una lampada da giardino dall’estetica molto piacevole, caratterizzata da un’elevata prestazione illuminotecnica, nonostante i soli 12 W di consumo. Grazie a questo prodotto, l’illuminazione del giardino appare perfettamente uniforme: infatti, la parte ottica utilizza un riflettore brevettato da Detas, che consente la scelta della direzionalità del fascio. Grazie a questo riflettore, l’efficienza del LED viene notevolmente migliorata e l’uniformità è talmente elevata che non sono presenti zone d’ombra nemmeno sotto la lampada stessa. La rampa di accesso ai garage è illuminata da quattro lampade Liam da incasso a parete, ciascuna di soli 6 W. La tonalità di bianco di tutti questi prodotti è di circa 5.500 K, perfettamente integrata con i colori della struttura. A completamento dell’illuminazione esterna, sul lato nord, sono state installate lampade da incasso a soffitto per esterni di soli 4 W ognuna. Possiamo, quindi, calcolare un consumo totale di tutte le 30 lampade a LED impiegate davvero ridotto, quantificabile in un costo annuale inferiore a 300 euro.
10 W, con luce neutra (4.000 K) aventi angolo apertura fascio di 140°, e con faretti PAR30 E27 da 10 W, sempre con luce neutra. Nei principali uffici sono utilizzati dei pannelli a LED 60 cm x 60 cm incassati nei controsoffitti classici, laddove esistenti, mentre all’ultimo piano, considerando la presenza del soffitto mansardato, sono stati utilizzati gli stessi pannelli, ma a sospensione, ottenendo un effetto arredo innovativo pur nella sua semplicità. Tutti i prodotti installati presentano la massima sicurezza elettrica caratterizzata dal rispetto del doppio isolamento della classe 2. a cura della Redazione
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L’illuminazione esterna delle facciate e dei pregiati sottotetti in legno è realizzata con i faretti a LED Davy
Gli uffici sono illuminati da pannelli a LED incassati nei classici controsoffitti
IllumInazIone Interna L’illuminazione delle parti comuni interne ovvero scale, ascensore, cantine è stata realizzata con lampade da incasso a soffitto da
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Un’eco-impronta nello skyline di Bolzano
“ ...La nuova sede si articola come una serie
di “paesaggi” esterni e interni, in forte relazione con l’ambiente e con i suoi elementi...
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L’inaugurazione ufficiale è avvenuta lo scorso 6 ottobre, a quattro anni dal bando di concorso, ma il nuovo quartier generale di Salewa Group è già operativo da tempo. Con un volume di oltre 135.000 m3 e una torre alta quasi 50 metri, la nuova sede dell’azienda produttrice di abbigliamento e attrezzatura per l’alpinismo offre lo spunto per un’analisi più approfondita sulle scelte funzionali adottate dai progettisti. Un luogo di lavoro, ma non solo. Infatti, oltre alla presenza di uffici con aule riu-
La nuova sede di Salewa Group rappresenta un concentrato di soluzioni costruttive che mirano al massimo risparmio energetico e che sottolineano la vicinanza dell’azienda al territorio che la ospita
nioni, showroom, sale conferenza, una divisione ricerca e sviluppo autonoma rispetto alla produzione industriale e di prodotto, magazzini automatizzati e tutte le funzioni necessarie allo sviluppo di idee e prodotti, Heiner Oberrauch, Presidente dell’azienda, ha chiesto espressamente di avere elementi che caratterizzino l’edificio come un luogo della città. Ed è così che il lavoro firmato da Park Associati e Cino Zucchi Architetti ha visto nascere anche un asilo nido, uno spazio fitness e, fiore all’occhiello del
Il progetto della nuova sede ha saputo esprimere il desiderio di Salewa di avere non solo una struttura in grado di accogliere l’azienda, ma di essere anche punto di aggregazione
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Un dialogo non solo estetico, ma anche sociale «Una struttura di questo tipo è sempre stata nei miei sogni: realizzare qualcosa di nuovo e unico che potesse diventare anche un punto di riferimento e un luogo di incontro per i cittadini di Bolzano e dell’Alto Adige», ha affermato Heiner Oberrauch. «Un’azienda che vive il nostro momento di crescita ha il dovere di spendersi per il territorio che la ospita e le ha permesso di svilupparsi». Un edificio certificato L’attenzione verso il territorio e l’individuo ha sicuramente contribuito all’assegnazione della certificazione Work&Life, che l’Agenzia CasaClima ha conferito al nuovo quartier generale di
Salewa. La certificazione si basa su una serie di criteri tecnici e strategici relativi a tre concetti: “Natura” (ecologia), “Vita” (aspetti socioculturali) e “Trasparenza” (economia). Il pilastro “Natura” valuta, in base agli standard CasaClima, l’efficienza energetica dell’involucro edilizio e l’efficienza complessiva delle installazioni e dell’edificio nella sua totalità. I criteri di “Vita” mettono in primo piano il benessere dei dipendenti, mentre la “Trasparenza” mira a fornire una panoramica dei costi nelle fasi di pianificazione e attuazione mediante un’analisi spesa/profitto. Si esamina, inoltre, la durata dell’edificio e dei suoi effetti
L’attenzione verso il territorio e l’individuo ha sicuramente contribuito all’assegnazione della certificazione Work&Life, che l’Agenzia CasaClima ha conferito al nuovo quartier generale di Salewa
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progetto, una palestra di roccia, con uno spazio per eventi da adibire soprattutto alla promozione degli sport alpini e della montagna. La palestra, già pienamente funzionante, sarà immersa nella natura di un parco pubblico, che fungerà da “polmone verde” e zona relax per i dipendenti, non solo di Salewa, ma anche delle aziende circostanti, con libero accesso a chiunque voglia trascorrere un momento di pausa. La nuova sede si articola come una serie di “paesaggi” esterni e interni, in forte relazione con l’ambiente e con i suoi elementi. I volumi dell’edificio costituiscono dei veri e propri landmark artificiali, le cui altezze e geometrie dialogano con le pareti rocciose circostanti.
Heiner Oberrauch, Presidente del Gruppo Oberalp Salewa
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sull’ambiente. Gli esperti dell’Ente certificatore hanno esaminato il progetto, assegnando a ciascuno dei tre criteri il massimo punteggio di Summa cum laude. Questo è il primo edificio commerciale dell’Italia cui viene conferita una certificazione simile. aUtosUfficienza energetica La nuova casa di Salewa rappresenta la prova concreta di un impegno che l’azienda bolzanina ha sottolineato nella propria dichiarazione di Corporate Social Responsibility (CRS) e che da molto tempo vede impegnato un gruppo di lavoro internazionale che opera in questo ambito. La strategia CSR della società ruota intorno alla “persona” in quanto essere umano: «Come imprenditore è mio compito dare valore alle persone con cui collaboro, creando un ambiente di lavoro in cui si sentano completamente a proprio agio; i nostri dipendenti e tutti gli stretti collaboratori, ma anche i cittadini dove le diverse filiali dell’azienda hanno sede, sono al centro delle nostre attenzioni», sottolinea Heiner Oberrauch, vero ispiratore dell’iniziativa. Ecco perché nella realizzazione della nuova sede è stata attribuita grande importanza all’edificazione nel rispetto della natura e degli aspetti sociali. Il nuovo quartier generale è stato concepito in modo da essere quasi totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico. Il tetto dell’edificio ospita un impianto fotovoltaico all’avanguardia, con una capacità annua complessiva di circa 420 MWh. Naturalmente quando si parla di risparmio energetico
un grande potenziale risiede nella definizione delle esigenze dell’utente. La domanda che ci si è posti durante la fase di progettazione è emblematica: abbiamo realmente bisogno di vivere, lavorare e muoverci sempre in ambienti totalmente climatizzati che ci fanno perdere ogni giorno di più il contatto con la natura? Salewa è un marchio di attrezzatura per gli sport alpini, la cui filosofia affonda le radici nell’amore per la natura e la montagna. Per restare fedele a questo principio, l’azienda ha studiato un sistema di climatizzazione naturale: le pareti esterne dell’edificio sono rivestite in pannelli di alluminio anodizzato in diverse sfumature di colore e luminosità nella gamma del grigio/ azzurro, con una tonalità appositamente studiata per fondersi nel paesaggio delle montagne che delimitano la valle. Il rivestimento è forato da una maglia regolare di buchi di diverso diametro, che regolano l’intensità della luce da sud e da ovest, secondo le necessità dei diversi ambienti interni, garantendo un corretto irraggiamento solare su tutte le superfici in modo da ridurre drasticamente il dispendio di risorse per la climatizzazione degli ambienti stessi. L’impianto fotovoltaico e la costante diminuzione dei consumi – dalla tutela delle risorse grazie all’impiego di sistemi passivi, a impianti funzionanti ed effettivamente finalizzati al risparmio energetico – rendono autonoma la nuova sede dal punto di vista energetico e abbattono di 2.000 tonnellate l’emissione di CO2 nell’atmosfera.
“e la...L’impianto fotovoltaico costante diminuzione
dei consumi rendono autonoma la nuova sede dal punto di vista energetico e abbattono di 2.000 tonnellate l’emissione di CO2 nell’atmosfera...
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Paola Cipollini
Fiore all’occhiello del progetto una palestra di roccia, con uno spazio per eventi da adibire soprattutto alla promozione degli sport alpini e della montagna
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GE Industrial Solutions, divisione di General Electric, propone un imballo completamente rinnovato per le sue cassette Aria. Gli armadi della gamma, che consiste in 7 grandezze (da 300 x 200 a 1.000 x 800 mm), saranno dotati di un nuovo packaging che offrirà diversi vantaggi. Il nuovo imballo presenta una maggiore qualità: basti pensare al doppio bordo in cartone pensato per la protezione degli angoli delle cassette, tutte costruite in poliestere rinforzato con fibra di vetro stampato a caldo e colorato nella massa. La novità principale è sicuramente costituita dalla funzionalità. Il nuovo packaging delle Cassette Aria semplifica i processi: non occorre più,
infatti, smontare la porta prima di cablare il quadro, che può essere lasciato nell’imballo durante il cablaggio. Inoltre, il nuovo imballaggio può essere utilizzato quando la porta è installata e il coperchio dell’imballo può servire da protezione al coperchio delle cassette durante il cablaggio. L’imballo può, infine, essere utilizzato dal quadrista per la spedizione al proprio cliente finale. Una soluzione innovativa, dunque, per la gamma Aria di GE Industrial Solutions che ha agito nel pieno rispetto dell’ambiente. Il nuovo imballo, infatti, è ecosostenibile perché realizzato con materiali a basso impatto ambientale. Massimo Poletti
Il nuovo imballo è studiato per aumentare la qualità e semplificarne l’utilizzo nel rispetto dell’ambiente
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Un nuovo imballo studiato per aumentare la qualità e semplificarne l’utilizzo nel rispetto dell’ambiente
Scheda tecnica - Il quadro viene fornito con quattro prigionieri filettati e bulloni per l’installazione di piastra di montaggio o telaio - Il quadro offre isolamento totale e una classe di protezione IP66, secondo IEC 60529 ed EN 60529 - Grado di protezione IK10 dagli impatti meccanici esterni , secondo EN 50102 (IK07 per armadi con porte a vetri) - Temperatura massima di esercizio 70 °C (temperature di picco fino a 150 °C) - Autoestinguenti e privi di alogeni - I quadri non richiedono manutenzione e sono resistenti alla corrosione - Tensione d’isolamento nominale: Ui = 1.000 V - Meccanismo di chiusura ergonomico - Disponibili in versione a due punti di chiusura o in versione con maniglia girevole (predisposta per serrature a profilo semicilindrico) - Riduzione della forza di chiusura del 25% - Dispositivo di posizionamento porta per assicurarne il perfetto centraggio durante l’operazione di chiusura (a partire da ARIA 75) - Tettuccio autoadesivo antipioggia a complemento di ogni armadio
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Attenzione All’Ambiente
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Soluzioni di etichettatura
Chi opera nel settore elettrico spesso si trova a dover affrontare il problema dell’etichettatura dei cavi e dei componenti elettrici, per un’individuazione più rapida e sicura. Per soddisfare tale esigenza, Brother propone i propri dispositivi per l’etichettatura, che, insieme con i nastri laminati e speciali, garantiscono prestazioni elevate e una grande facilità di utilizzo. Le etichettatrici P-touch di Brother sono ricche di funzionalità, versatili, pratiche e facili da utilizzare. Offrono un’ampia gamma di nastri laminati, diversi per dimensioni e colori, per soddisfare ogni esigenza applicativa. Le etichette TZe laminate P-touch sono state progettate per durare su qualsiasi superficie vengano utilizzate. Diversamente dalle comuni etichette, la tecnologia esclusiva su cui sono basati i nastri laminati prevede l’applicazione di uno strato di polietilene ultratrasparente sopra il testo, per proteggerlo da possibili danni esterni. I nastri laminati TZe sono costituiti da sei strati di materiale, che compongono un’etichetta sottile, ma estremamente resistente. I caratteri sono impressi sul nastro con processo a trasferimento termico diretto e inseriti tra due strati protettivi di PET (pellicola in poliestere). Il risultato è un’etichetta praticamente indistruttibile, in grado di sopportare anche le condizioni più estreme. Per gli installatori, i quadristi e gli altri professionisti del settore, la possibilità di creare etichette personalizzate comporta quattro vantaggi chiave: - installazione professionale e di qualità, grazie alla creazione di etichette dettagliate e di facile lettura contenenti simboli e, anche, il logo aziendale; - manutenzione semplificata: minor tempo necessario per rilevare i problemi; - utilizzo facilitato: l’impiego delle etichette per identificare i componenti elettrici e le
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porte di rete, semplifica la vita dei clienti e riduce le possibilità di errori; - sicurezza: insegne professionali di avvertenza ed etichette per informare i clienti sui punti chiave della sicurezza. Progettata per esigenze di etichettatura essenziali, l’etichettatrice PT-7100VP stampa etichette durevoli, con diverse ampiezze nastro da 3,5 mm a 12mm. Sulle etichette è possibile includere oltre 35 simboli comuni correlati al settore elettrico e stampare fino a due righe di testo. Il tasto funzione permette un accesso rapido e semplice alle impostazioni della macchina. Leggera, compatta e di piccole dimensioni, la PT-7100VP è progettata con un guscio protettivo in gomma e viene fornita con una pratica valigetta comprensiva di un nastro TZe da 12 mm nero su giallo. Ilaria Di Napoli
Da oltre 20 anni Brother è all’avanguardia nel settore della produzione di etichettatrici ed è presente in tutto il mondo
I nastri laminati e speciali, garantiscono prestazioni elevate e una grande facilità di utilizzo
PT-7100VP è un’etichettatrice studiata per i professionisti del settore elettrico
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In conformità con la normativa CEI EN 60947-2, Allegato M, per la protezione differenziale dell’impianto elettrico, ABB introduce la nuova gamma ELR di relè differenziali elettronici da fronte quadro. Questa serie dalle caratteristiche versatili consente il monitoraggio e la protezione di reti di distribuzione in bassa tensione, tramite l’utilizzo di un trasformatore toroidale. ABB garantisce la conformità alla Norma offrendo tutti i prodotti che costituiscono il “ciclo di protezione differenziale”, dal relè all’interruttore, dal toroide alla bobina; oltre a tutta la documentazione tecnica per facilitare l’installazione e la messa in servizio. La serie ELR, che sostituisce la consolidata serie RD da fronte quadro, è composta da 12 prodotti, che si differenziano per caratteristiche e funzionalità, quali: dimensioni (48 mm x 48 mm, 72 mm x 72 mm e 96 mm x 96 mm), range di tensioni di alimentazione 24, 48, 115 Vca/Vcc e 230, 400 Vca, uno o due contatti in uscita, fail safe selezionabile, prealarm e autoreset regolabili, LED di memoria, display digitale (lettura istantanea della corrente di guasto) e filtraggio in frequenza (contro gli scatti intempestivi, in caso di presenza di inverter nell’impianto). Tutta la gamma prevede la regolazione della soglia della corrente differenziale da 0,03 A fino a 30 A, regolazione dei tempi di intervento da 0 a 5 s, pulsante di reset e test, LED di segnalazione di stato e mini dip per l’impostazione delle funzionalità.
Urmet: pulsantiera piccola e solida
Realtà italiana con presenza internazionale che progetta, sviluppa e commercializza prodotti e sistemi nei settori della comunicazione e sicurezza integrata, della gestione e risparmio di energia e delle telecomunicazioni, Urmet presenta sul mercato Mikra, la pulsantiera video che coniuga robustezza, estetica e tecnologia all’avanguardia. Questa novità, per utenze mono e bifamiliari, è realizzata in zama, una lega metallica che la rende particolarmente solida e resistente alle intemperie. Mikra, inoltre, presenta un grado di protezione IP 44 e IK 07, contro gli impatti meccanici. Urmet ha creato questo prodotto per offrire massime prestazioni con un ingombro minimo. La nuova pulsantiera si distingue per le eleganti forme curve, esaltate dalla finitura satinata e per le dimensioni estremamente ridotte: 185 mm x 99 mm, con uno spessore di soli 20 mm. Può essere montata a parete, a semi incasso o ad incasso e, grazie alle sue linee sottili, l’installazione può avvenire anche su pilastrini di larghezza di 10 cm. È dotata di retroilluminazione a LED di colore bianco, personalizzabile, ed è predisposta per la gestione contemporanea di due chiamate. Mikra è uno dei componenti disponibili all’interno di una vasta serie di kit, che includono tutti gli elementi per realizzare, in modo veloce e semplice, impianti video. Pratiche e convenienti, queste soluzioni, pronte all’uso, sono proposte da Urmet con nuove funzionalità, nell’ambito della comunicazione e della sicurezza, quali ad esempio, la gestione degli accessi secondari e la memorizzazione delle immagini. Marco Canova, Product Manager Sistemi di Videocitofonia di Urmet, ha dichiarato: «Siamo molto orgogliosi di presentare Mikra, un piccolo gioiello, frutto dell’attività della nostra divisione R&D, che amplia il nostro portafoglio di soluzioni innovative e di design. Inoltre, grazie al nostro approccio attento verso le nuove tendenze del settore, siamo in grado di offrire all’utente finale la possibilità di scegliere, tra un’ampia gamma di proposte, lo stile più adatto alla propria casa, soddisfacendo contestualmente le esigenze tecniche degli installatori».
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PROPOSTE
ABB: relè differenziali a toroide separato da fronte quadro
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Bticino: soluzioni per il vivere quotidiano
La multipresa, fino a ieri concepita e utilizzata come oggetto di servizio, assume oggi un nuovo valore in ambito domestico, collocandosi come elemento polifunzionale in grado di convivere in armonia con i nuovi stili e complementi d’arredo. L’offerta BTicino, ampia e differenziata per prestazioni, è in grado di rispondere ai molteplici bisogni del consumatore all’interno della propria casa, grazie a modelli base e a modelli più “accessoriati” per un maggior comfort e un elevato livello di protezione. La spina è studiata appositamente per impedire lo strappo accidentale del cavo in fase di rimozione non corretta, aumentandone il livello di sicurezza. È disponibile sull’intera gamma dei prodotti a catalogo. La spina a 90° ha un ingombro sensibilmente ridotto rispetto a quella tradizionale (solo 2 o 3 cm). Le multiprese dotate di dispositivo di protezione “salvafulmine” sono consigliate per attenuare gli effetti dannosi degli sbalzi di tensione sugli apparecchi, in particolare su quelli elettronici, oggi sempre più presenti in ambito domestico. Il corretto funzionamento del circuito di protezione dalle sovratensioni è segnalato da un LED: verde, protezione attiva; rosso, protezione non attiva (con segnale rosso la multipresa può essere, comunque, utilizzata). La possibilità di interrompere l’alimentazione degli apparecchi collegati alla multipresa è una caratteristica particolarmente apprezzata per il contributo al risparmio energetico. Seppur minimo, il consumo delle apparecchiature in stand by, moltiplicato per il numero delle apparecchiature presenti nell’abitazione e il tempo di accensione, diventa, infatti, significativo. Tutti i nostri prodotti rispondono agli standard di sicurezza internazionali, in conformità alle Direttive B.T. 2006/95/CE e RoHS 2002/95/CE, quando applicabili. Diverse le novità per il 2011, tra cui una nuova multipresa da tavolo, un oggetto di design che si armonizza con lo stile e l’arredamento di casa, posizionabile a vista in tutti gli ambienti domestici o terziari e che include le funzionalità di una classica multipresa (spina antistrappo-salvaspazio e possibilità di accettare tutti gli standard di spine). L’interruttore, facilmente accessibile, consente di attivare/spegnere i dispositivi collegati, evitando situazioni di stand by prolungato, riducendo quindi il consumo energetico e garantendo maggiore sicurezza alle utenze. La multi presa da tavolo viene fornita con 2 metri di cavo ad elevata flessibilità, che consente di posizionarla facilmente anche a distanza dalla presa a muro. Dispone, inoltre, di 4 piedini biadesivi, che permettono il fissaggio alla scrivania o al piano per evitarne lo spostamento. È disponibile in colore bianco o antracite (grigio living) nelle versioni con interruttore luminoso e con presa USB. A complemento della multi presa da tavolo con presa USB, BTicino propone anche un cavetto USB con 5 connettori per la ricarica di apparecchi con attacco tipo Micro USB, Mini USB, IPod, Nokia 70, Samsung L70, con uscita filtrata a 5 V, 0,5 A, al fine di rendere l’accessorio utilizzabile anche sui cellulari con queste caratteristiche tecniche. Ideale anche in ufficio, è disponibile nella versione con presa per alimentazione USB 5 V, 1 A max. Una soluzione molto utile che consente la ricarica dei dispositivi elettronici senza dover ricorrere agli alimentatori dedicati.
BPt: domotica a portata di mano
Bpt ha presentato Web Interface, l’applicativo che consente il controllo di luci, temperatura, sicurezza, aperture e scenari, grazie all’interfaccia OH/ETH1 per la gestione delle funzioni domotiche direttamente da Smartphone, iPad e PC, senza alcuna procedura d’installazione. Per visualizzare l’interfaccia sul dispositivo è sufficiente digitare sul proprio browser l’indirizzo IP assegnato all’impianto dall’installatore. L’interfaccia è disponibile in diverse lingue e ogni utente è abilitato ad eseguire il cambio della propria password e del proprio nome utente; è possibile associare fino a 5 dispositivi diversi per ogni utente. L’applicativo consente il controllo delle luci, selezionando la zona desiderata, lo spazio e il singolo punto luce da comandare, muovendo il cursore per variare l’intensità luminosa. Allo stesso modo è possibile comandare le aperture, gli scenari e la temperatura, quest’ultima azionando la modalità “Manuale”, “Automatica”, il programma “Jolly” o lo spegnimento. Permette, inoltre, la gestione della sicurezza e dei relativi scenari, attraverso l’inserimento, il disinserimento totale, il reset degli allarmi in corso e la tacitazione delle sirene tramite digitazione immediata di password.
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La nuova gamma di contenitori Marina di Legrand assicura la massima protezione grazie all’indice di protezione IP66 ed è una soluzione ideale per la distribuzione di energia, l’automazione e gli impianti fotovoltaici in ambienti aggressivi. Disponibile in ben 11 dimensioni: - quadri da 300 x 200 x 160 mm a 1.200 x 800 x 300 mm; - armadi da 1.400 x 800 x 400 mm a 1.800 x 800 x 400 mm; la gamma offre un’ampia gamma di accessori in grado di soddisfare le aspettative più professionali. Quadri e armadi sono disponibili in tutte le dimensioni anche in versione con porta a vetro (eccetto taglia 300 x 200). Insieme all’accessoristica modulare, offrono una soluzione completa per tutte le applicazioni industriali di distribuzione energia. La grande versatilità d’installazione è garantita dai nuovi elementi studiati per venire incontro ad ogni esigenza, tra cui: - staffe di fissaggio a muro; - zoccoli altezza 170 mm per quadri a partire da 800 x 600 mm e per armadi; - tetti per quadri a partire da 700 x 500 mm e per armadi; - sistemi di accoppiamento orizzontale e verticale per ogni tipo di configurazione; - supporti a pavimento per sollevare i quadri fino a 1.200 mm da terra; - sistemi di fissaggio a palo. I quadri Marina sono accessoriabili con i dispositivi dell’offerta di distribuzione di energia BTicino – come le apparecchiature modulari Btdin, gli interruttori automatici scatolati Megatiker ed i sezionatori – e con i sistemi di cablaggio Legrand, come le morsettiere e i morsetti Viking.
BFt: operatore elettromeccanico per serrande
Azienda in Italia che opera nel settore degli automatismi residenziali e industriali, Bft presenta X180, il nuovo operatore elettromeccanico per serrande avvolgibili, che si distingue per gli elevati standard in termini di prestazioni e resistenza in qualsiasi condizione di utilizzo. L’azienda ha introdotto un nuovo sistema di regolazione dei finecorsa che migliora sensibilmente la precisione di funzionamento e garantisce anche maggiore solidità strutturale. La costruzione particolarmente robusta è il vero vantaggio dell’X180. Gli accorgimenti utilizzati nella realizzazione della parte meccanica e del motore elettrico permettono di avere un insieme motore/riduttore estremamente solido, che si traduce in una durata del prodotto estremamente lunga. Bft ha posto molta attenzione in sede progettuale per sviluppare un motore di tipo “heavy-duty” in grado di garantire tempi di funzionamento prolungati senza incidere sul rendimento. Inoltre, il condensatore permette di ottenere elevate coppie di spunto, che rendono il prodotto una soluzione ideale per le applicazioni più difficili.
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PROPOSTE
LegrAnd: sicurezza della protezione
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Schneider eLectric: supervisione degli impianti per l’illuminazione di emergenza
FAnton: multiprese e adattatori colorati
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Specialista globale nella gestione dell’energia, Schneider Electric presenta la nuova offerta di apparecchi Exiway con sistema Dardo: prodotti per l’illuminazione di emergenza e moduli di supervisione che rendono semplici, flessibili e complete le operazioni di verifica del funzionamento e dell’efficienza degli impianti, ora possibili anche via Web. Ciò permette di adeguarsi alle richieste normative del settore ed anche di gestire in modo più economico la verifica e la manutenzione dell’illuminazione di emergenza. I nuovi apparecchi si caratterizzano per la semplicità d’installazione e manutenzione tipiche della serie Exiway e sono disponibili nelle gamme ONE, ONE HF, PLUS e PLUS HF; nel corso del 2011 sarà resa disponibile anche la gamma PLUS LED. Gli apparecchi Exiway Dardo possono essere gestiti tramite due interfacce di supervisione denominate DCM (Dardo Connection Module) e DLM (Dardo LON Module). Entrambe permettono di effettuare il monitoraggio in locale, in remoto su rete LAN o via modem GSM. DCM è un’interfaccia per la supervisione di impianti per illuminazione di emergenza che comprendono centraline Dardo Plus e Dardo2, soccorritori Powersin o apparati ACL. Permette di gestire test e verifiche e visualizzare lo stato dell’impianto da una posizione centralizzata, attraverso un’interfaccia Web Internet intuitiva e utilizzando i software dedicati Dardo PC Lite e Dardo PC MAP; la supervisione può avvenire in locale su linea dedicata RS232, in remoto via LAN Ethernet, tramite modem analogico o tramite modem GSM. Eventuali allarmi possono essere comunicati tramite una funzione Web server integrata nell’interfaccia o via SMS, utilizzando il modem GSM. DLM è un’interfaccia che permette l’integrazione in un sistema LON degli impianti per illuminazione di emergenza che comprendono centraline Dardo Plus e Dardo2, soccorritori Powersin o apparati ACL. È possibile monitorare i sistemi di illuminazione d’emergenza tramite software Vista e le informazioni (ad esempio, i messaggi di allerta per la manutenzione) vengono convertite e rese direttamente disponibili sull’interfaccia di gestione centralizzata dell’edificio. Il collegamento ai componenti dei sistemi di gestione e controllo si effettua tramite linea seriale RS485 e RS232. La disponibilità dei prodotti con sistema Dardo arricchisce ulteriormente l’offerta Schneider Electric per l’illuminazione di emergenza; Exiway, progettata e sviluppata pensando alle esigenze degli installatori e dei progettisti, offre un’installazione semplice e rapida, ampia scelta di design e funzionalità che permettono di inserire gli apparecchi in qualsiasi tipologia di edificio, garantendo affidabilità e completa conformità alle Norme.
Da FME by Fanton arriva la nuova serie di multiprese e adattatori colorati per personalizzare la casa con allegria e per risparmiare spazio con tutta la sicurezza certificata Fanton. Sono 100% Made in Italy e realizzati in policarbonato, materiale resistente agli urti e al calore, e disponibili nelle varianti colore arancio, verde e grigio trasparenti oltre che nel classico bianco o nero. Gli adattatori diventano così piccoli dettagli di arredo che danno un tocco di colore e personalità alla casa, disponibili nella versione singola o tripla per soddisfare ogni esigenza. Inoltre, grazie all’esclusivo brevetto Fanton “Vertical System”, sono una soluzione ideale per le prese di corrente della cucina o nello studio o per quelle affiancate da interruttori: le spine infatti, vengono inserite verticalmente nell’adattatore, lasciando completamente libere le prese a muro ai lati. Anche “Fido”, la multipresa FME, è disponibile negli stessi colori: fino a 6 ingressi con o senza interruttore luminoso, per un prodotto caratterizzato da un rigoroso iter progettuale che ne garantisce la robustezza, la durata (5.000 inserimenti garantiti) e la sicurezza certificata IMQ. Gli adattatori FME sono disponibili anche con protezione da sovratensioni, ideali per la casa e l’ufficio: computer, stampanti, TV, telefoni, radio e anche gli elettrodomestici sono così sempre al sicuro! Grazie alla tecnologia Fanton, infatti, il dispositivo di sicurezza integrato protegge le apparecchiature collegate da scariche elettriche e sbalzi di tensione causati da temporali o dalla stessa rete elettrica. Lo stato di funzionamento del dispositivo è segnalato dall’accensione dei LED: spia colore verde protezione attiva; colore rosso protezione non attiva.
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I livelli laser Kapriol sono una soluzione innovativa per la misurazione e il controllo e garantiscono ottime prestazioni in termini di precisione, rapidità e affidabilità. L’azienda offre una linea completa di strumenti tecnologicamente avanzati, creati per rispondere alle diverse esigenze di misurazione, che comprende livelli laser autolivellanti a 5, 3 e 2 assi, un livello laser rotante e due modelli di tripodi per l’appoggio e l’elevazione dei livelli laser. Perfetto per chi cerca le massime prestazioni, il livello laser 5 assi è raccomandato per stabilire il livello di tubi, prese elettriche e colonnine. Dotato di raggio laser orizzontale, verticale, con angolo di 90° a sinistra e a destra e di microregolazione angolare a 360°, proietta un fascio diviso che permette di sostituire squadra e piombino. L’ammortizzatore magnetico consente di ridurre il tempo di livellamento. Ha una portata di 20 m, con una precisione di ±1 mm a 5 m. Alto 20 cm, ha diametro di 11,5 cm; la struttura è in ABS antiurto con meccanismo di protezione e blocco. Può essere posizionato su tripode o treppiede, grazie all’adattatore regolabile incluso. Il kit comprende anche custodia in alluminio, tracolla per il trasporto e occhiali per laser. Il livello laser rotante è adatto per l’uso sia in ambienti interni, sia all’esterno, grazie al ricevitore laser visivo ed acustico, che informa sulla posizione rispetto alla quota di riferimento del laser e aiuta a centrarla facilmente. Consente la scelta fra tre modalità di scansione: a 360°, lunga con rotazione di 30° e corta con rotazione di 15°, con velocità di rotazione variabile. L’orientamento della linea laser può essere verticale, orizzontale o a 360°. Ha portata di 30 m in ambienti interni, dove può raggiungere i 50 m in modalità scansione, e di 150 m in ambienti esterni, se usato con il ricevitore laser, con precisione di ±1 mm a 5 m. Di dimensioni 19 cm x 25 cm, è posizionabile autonomamente o su tripode standard. Lo strumento è fornito con ricevitore laser, custodia in alluminio e occhiali per laser.
FABBiAn: evoluzione nella tradizione
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PROPOSTE
KAPrioL: livelli laser
Vi sono oggetti senza tempo che sembrano frutto di un elisir di lunga vita: giovani per sempre e capaci di reinventarsi all’alba di una nuova epoca. Al contrario vi sono altrettanti oggetti incastrati nella macchina del tempo, come il lampadario veneziano, vittime del ticchettio incessante delle lancette e malinconici spettatori di un trionfante passato appeso a soffitti di ricche abitazioni o di sale di antichi palazzi storici. Il lampadario veneziano è considerato un oggetto difficile e pressoché inadatto a uno spazio d’arredo contemporaneo. Tuttavia c’è chi pensa che la tradizione debba evolvere e lavora allo sviluppo di questo tema per mettere il lampadario veneziano in sintonia con il vivere attuale. Partendo dal presupposto che un lampadario debba illuminare… si può rimettere tutto in discussione. In origine, i bracci del lampadario sorreggevano la candela come fonte luminosa; poi la lampadina a incandescenza, quella alogena o a LED. La luce, dunque, era proiettata all’esterno e la struttura in vetro riceveva solo luce riflessa. Perché, invece, non illuminare il corpo stesso, dando luce all’oggetto/lampada? Così si valorizza il vetro, che è elemento cardine del lampadario, e si crea un’immagine brillante e contemporanea. Spirito di Venezia, di Fabbian, progettato dall’architetto Gian Paolo Canova, che da tempo si occupa di questo tema, è oggi l’evoluzione del tradizionale lampadario veneziano. Per dare leggerezza e luminosità a Spirito di Venezia, è stato necessario eliminare tutte le strutture metalliche, che sono la vera parte pesante. Ecco così, sospeso per aria, un oggetto che si presenta nella sua forma più pura, libero da portalampade, lenti metalliche, aste e catene. A sorreggerlo solo sottili cavi, mentre a illuminarlo una plancia tecnologica sul soffitto, dalla quale i fari proiettano la luce che rimbalza in mille sfaccettature irradiando tutto lo spazio circostante.
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orieme: presa intelligente
AxiS: telecamera dome
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Risparmiare energia è importante: ricordarsi di spegnere l’interruttore o affidarsi ai rilevatori di presenza fa parte della quotidianità; ciò che, invece, risulta ancora difficile è individuare ed abbattere il consumo degli elettrodomestici in stand by. Eco, la nuova linea di misuratori d’energia elettrica di Orieme, propone Easy-by, una presa corpo spina intelligente studiata per eliminare l’energia consumata dagli apparecchi grazie allo spegnimento di tutte le spie degli elettrodomestici in stand by collegati, semplicemente premendo un pulsante, davvero una soluzione ottimale per spegnere/ accendere le utenze collegate senza alcuno sforzo. Easy-by è facilissimo da usare, è sufficiente spegnere, per esempio, la TV utilizzando il telecomando ed Easy-by toglie in maniera automatica l’alimentazione; per riaccendere la TV basta premere il tasto di accensione/spegnimento sul telecomando TV. L’apparecchio è dotato di sensore infrarossi: è possibile impostare il riconoscimento di un pulsante di un telecomando per l’accensione dell’utenza collegata. Collegando una multipresa ad Easy-by è possibile eliminare anche lo stand by di più apparecchi contemporaneamente (ad esempio, decoder, lettori DVD, console di gioco, impianto stereo, ecc.). Il vantaggio che ne deriva è la possibilità di gestire il consumo energetico risparmiando in questo modo denaro e rispettando l’ambiente, in quanto un utilizzo più consapevole dell’energia elettrica comporta una minore immissione di CO2 nell’ambiente. La presa salva energia Easy-by ha un design che si adatta all’arredamento più moderno, ideale per tutti gli ambienti. La linea Eco è composta da 5 prodotti: Energyco, Parsimonio, Multiclick, Multi-by ed Easy-by.
Presentata da Axis una telecamera dome per ambienti interni, con zoom 35x, ampia visuale con risoluzione D1 estesa ed elevate prestazioni meccaniche. La telecamera Q6032 PTZ Dome Network Camera è di classe di protezione IP52 contro l’ingresso di polvere e il gocciolamento di liquidi, può essere installata in modo facile e affidabile e rappresenta la soluzione ideale per la sorveglianza di aeroporti, stazioni ferroviarie, centri commerciali e centri congressi. La nuova telecamera offre un’immagine più ampia con una risoluzione D1 estesa di 736 x 480 pixel a 60 Hz e 736 x 576 pixel a 50 Hz, consentendo un incremento di circa 7.700 e 9.200 pixel, rispettivamente, in confronto alla risoluzione D1 standard, che ha una larghezza di soli 720 pixel. Questa telecamera dome è dotata di uno zoom ottico 35x e di uno zoom digitale 12x con messa a fuoco automatica. Permette la rotazione continua di 360° ad una velocità compresa fra 0,05° e 450° al secondo e un’ampiezza di inclinazione di 180°. Una nuova funzionalità di registrazione del giro di ronda permette la facile installazione di un giro di ronda automatico, consentendo all’operatore di registrare e riprodurre, con la pressione di un pulsante o in modo pianificato, gli spostamenti PTZ, inclusa la durata del tempo trascorso tra le posizioni. La funzione per le riprese diurne e notturne della telecamera consente di produrre immagini di qualità elevata anche in condizioni di scarsa luminosità, mentre il supporto di un ampio intervallo dinamico garantisce la visibilità degli oggetti nelle zone più chiare e più scure di una scena. La telecamera AXIS Q6032 è in grado di trasmettere contemporaneamente più flussi video H.264 e Motion JPEG. Il formato H.264 ottimizza le esigenze di larghezza di banda e di archiviazione, senza compromettere la qualità d’immagine. La telecamera supporta High Power over Ethernet (IEEE 802.3at), che semplifica in modo significativo l’installazione grazie alla possibilità di utilizzare un unico cavo per l’alimentazione, la trasmissione di video ed i comandi PTZ. Viene fornita di serie con un midspan High PoE. Dispone della funzionalità Gatekeeper avanzata, che consente di passare automaticamente ad una posizione preimpostata quando viene rilevato un movimento in un’area predefinita, tenendo, quindi, traccia dell’oggetto rilevato. La telecamera supporta l’audio bidirezionale e il rilevamento audio, oltre ad ingressi e uscite per il collegamento di dispositivi esterni come sensori e relè. Lo slot per schede di memoria SD/ SDHC della telecamera consente la memorizzazione locale delle registrazioni.
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tritecnicA: sensori di visione
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Presentati da Fluke Corporation i calibratori di processo serie 750 con funzione di documentazione. Questi strumenti da campo consentono di calibrare la temperatura, la pressione, la tensione, la corrente, la resistenza e la frequenza e sono dotati di tre modalità operative: misura, sorgente o modalità simultanea misura/sorgente per consentire ai tecnici di eseguire la ricerca guasti, la calibrazione e la manutenzione della strumentazione con un solo strumento. I modelli della serie 750 includono un display semplice da seguire e basato su menu che assiste l’operatore nell’esecuzione delle attività. Le routine di calibrazione programmabili consentono ai tecnici di creare ed eseguire procedure automatizzate nelle condizioni in cui sono state richiamate/abbandonate in modo rapido e accurato. Successivamente, grazie alla porta USB, è possibile scaricare su PC i risultati registrati, eliminando ogni necessità di trascrizione manuale. I miglioramenti rispetto al modello originale includono un display grafico reso sufficientemente luminoso da consentire la visualizzazione delle misure in qualsiasi condizione di illuminazione. L’interfaccia multilingua mostra le istruzioni in inglese, francese, tedesco, spagnolo o italiano. Un ulteriore miglioramento è costituito dall’innovativo pacco batterie a Li-ion ricaricabile, che garantisce l’alimentazione sufficiente per un intero turno e può essere ricaricato dall’interno del calibratore. La nuovissima borsa morbida C799 è fornita in dotazione con tutti i calibratori della serie. Questa custodia è dotata di una finestra trasparente che protegge il calibratore dagli elementi, consentendo, comunque, all’operatore un accesso completo a tutti i comandi e alla tastiera. Il design della custodia include una fessura di ingresso/uscita per i cavetti di test, tasche esterne aperte per la connessione ad un modulo di pressione e un ampio comparto per riporre il modulo di pressione, le pompe a mano, i cavetti di test e i cavi di interconnessione. Il calibratore 754 offre veloci funzionalità di comunicazione HART e non richiede scatole esterne o strumenti secondari per l’esecuzione delle quotidiane operazioni di manutenzione e di calibrazione HART. Il modello 754 può essere facilmente aggiornato con strumenti aggiuntivi e con le nuove versioni di HART. Inoltre, per questo strumento, viene garantito il servizio di assistenza e manutenzione di Fluke, membro di HART Communications Foundation.
PROPOSTE
FLUKe corPorAtion: calibratori di processo
Presentata da Tritecnica la nuova famiglia di sensori di visione Sensopart, Visor, acronimo di Vision Sensor, un potente Object Detector, un versatile Code Reader ed un innovativo Solar Sensor. Visor Object è il nuovo riferimento per le esigenze d’identificazione e classificazione oggetti, controllo presenza e posizionamento, pick & place, controllo integrità e difettosità. Il processore di ultima generazione e le ottiche custom sviluppate da Sensopart offrono un connubio perfetto tra velocità e precisione. Tra le caratteristiche di Visor Object: rilevamento del contorno in soli 30 ms; scalabilità dell’immagine; profondità di campo aumentata; filtri antidisturbo; algoritmi combinabili; inseguimento oggetti; 10 linee di I/O programmabili; Ethernet ed RS422. Visor Code Reader offre funzionalità innovative, come, ad esempio, la decodifica multipla 1D e 2D (fino a 5 differenti codici per immagine acquisita) ed algoritmi per il controllo oggetti, che consentono di verificare l’integrità del prodotto oppure di validare date di scadenza e numeri di lotto. Visor Solar è, infine, un sensore dedicato all’industria del fotovoltaico per il controllo di qualità delle celle in silicio. Micro difetti, bus bar, crepe, dimensioni e posizionamento: un solo occhio è in grado di monitorare tutto ciò.
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mEF: un nuovo portale al servizio dell’installatore
EmErson nEtwork PowEr: progettazione di un data center
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Rinnovato nella veste grafica e ancora più ricco di contenuti, servizi e approfondimenti, il nuovo portale della toscana MEF è raggiungibile all’indirizzo www.mefsrl.it. Sul sito è possibile consultare tutti i cataloghi, sfogliandoli direttamente su Web. Inoltre, sempre per l’installatore, notizie, promozioni e approfondimenti sulle divisioni aziendali, con aggiornamenti in tempo reale (nella sezione “News”). MEF mette, inoltre, a disposizione dei propri clienti schede di approfondimento su nuovi prodotti; permette di condividere notizie del mondo elettrico pubblicate dai social network e di scaricare utility e widget nell’area “Download”. Facendo richiesta di registrazione nell’area clienti, è possibile l’accesso al servizio e-commerce, Super Shopping, con un catalogo di oltre 10.000 prodotti acquistabili online. Collegandosi alla “home page”, il sito appare con una serie di quattro slide che si alternano e mostrano le mille soluzioni offerte dal gruppo toscano, grazie a partner leader nei rispettivi settori e alla propria passione per l’efficienza energetica. Inoltre, il sito propone online il nuovo catalogo di illuminotecnica e le offerte del giorno. Di facile navigazione, consente nella maniera più semplice di avviare i contatti con le 26 filiali del gruppo, sparse a copertura dell’intera Toscana e anche in Umbria e Liguria. Mappe interattive aiutano gli installatori a raggiungere il punto vendita più comodo. Novità succulenta è la possibilità di scorrere on line i vari cataloghi, divisi per argomento.
Edito da Chloride Products & Services di Emerson Network Power Italia, la nuova edizione del “Vademecum sulla progettazione di un data center” è frutto dell’esperienza della divisione CSC (Consulting & Supporting Center) nel supporto alla progettazione di data center in tutto il mondo. Il libro offre approfondimenti sullo stato dell’arte dei data center e alcune novità, come le classificazioni Tier secondo l’Uptime Institute, la teoria e la pratica degli interruttori differenziali, i nuovi trasformatori, la backfeed protection e interessanti applicazioni, come quelle di Lottomatica e Cineca. Emerson Network Power offre così un valido strumento per ottimizzare i centri di calcolo grazie al CSC che da anni si rivolge a progettisti, studi di ingegneria, responsabili di aziende in ogni settore attraverso convegni, seminari, incontri formativi, un numero verde dedicato e la rivista tecnica “CSC Paper”. «In una società sempre più digitalizzata e dipendente dal flusso di informazioni, dalla loro conservazione ed elaborazione, diventa fondamentale poter assicurare la corretta operatività e disponibilità dei sistemi informativi così come la loro efficienza e sostenibilità dal punto di vista energetico e ambientale. Alla luce di tale realtà, abbiamo deciso di realizzare questa nuova edizione, una guida che segua criteri di qualità e ottimizzazione delle infrastrutture IT per ogni tipo di business», ha dichiarato Giancarlo Battini, Managing Director di Emerson Network Power Systems in Italia.
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È disponibile l’aggiornamento dei prezzi dei prodotti di Videocitofonia Aci Farfisa. Il listino, con validità immediata, rispetta le linee guida del nuovo catalogo generale, cioè contenuti ed esposizione degli stessi, e allo stesso tempo rimanda alla grafica pulita, luminosa ed essenziale. Come nel catalogo generale, la grossa novità risiede nella presentazione di MyLogic, la linea videocitofonica che entra nel mondo della domotica. Propone, infatti, il monitor che, sfruttando la tecnologia a due fili non polarizzati Duo System, può pilotare alcune funzioni della casa. Rispetto alla precedente pubblicazione, inoltre, vengono lanciate anche le pulsantiere antivandalo Matrix Style, ora rinnovate nelle finiture e nei materiali. Il listino descrive in maniera chiara la struttura delle varie tecnologie con articoli ed accessori, offrendo di ciascun voce codice, descrizione, icona, imballo, disponibilità di consegna ed, ovviamente, il prezzo. Per un’ulteriore facilità di lettura, le ultime pagine sono dedicate ad un indispensabile indice alfanumerico di prodotti, con relativo codice a barre, con cui sarà impossibile perdersi o perder tempo nella ricerca.
rs comPonEnts: portale dedicato alla connettività
Operator nel settore della distribuzione via catalogo e Web di prodotti industriali per ogni settore, RS Components ha ampliato il proprio sito Internet con nuovo centro risorse dedicato alla connettività (rswww.it/connettivita), grazie al quale progettisti elettronici, tecnici e studenti possono trovare ed acquistare un’ampia gamma di componenti, dispositivi e attrezzature specificatamente dedicati alla connettività. RS Components offre migliaia di prodotti per interfacciare e collegare i dispositivi, dalla progettazione delle schede alle chiavi hardware e dalle schede di interfaccia ai cavi. Con il nuovo portale è possibile trovare in un unico sito tutti i collegamenti alle più importanti tecnologie di connessione usate oggi nella progettazione elettronica. Il microsito presenta non solo una vasta gamma di prodotti, ma anche informazioni a supporto e link utili. Si tratta di uno strumento semplice ed immediato per trovare, progettare e acquistare le tecnologie per la connettività oggi più comuni, fra cui USB, Ethernet, I2C (Inter-Integrated Circuit), PoE (Power over Ethernet) e RF (Radio Frequenza) a bassa potenza. Il portale viene aggiornato costantemente con l’inserimento di nuove gamme, singoli componenti e prodotti, che vanno ad arricchire le offerte e le ultime novità dal mondo dell’industria. Tra le categorie di prodotto presenti nel portale spiccano: - USB: cavi, connettori, IC di alimentazione e interfaccia, microcontroller, convertitori da USB a seriale, periferiche per computer, memorie flash, PLC e logiche di controllo, controllo di temperatura, hard disk e hub USB; - Ethernet: cavi, connettori, convertitori IC, hub, kit di sviluppo, router e punti d’accesso wireless; - RF a bassa potenza: trasmettitori, ricevitori, ricetrasmettitori, moduli ZigBee, kit di sviluppo e connettori; - I2C: Microcontroller e DSP, ADC e DAC, potenziometri, EEPROM, RealTime Clock, sensori e accelerometri, kit di sviluppo, porte logiche, IC di interfaccia e multiplexer; - PoE: alimentatori, trasformatori, controller IC, periferiche, cavi Ethernet e connettori.
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STAMPA TECNICA
Aci FArFisA: listino videocitofonia 2011
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Aba Impianti ABB Accenture ACI Farfisa ANIE Aros Solar Technology Assistal Axis BFT BPT Brother BTicino CEI-Civea Confcommercio Consel Controlli Detas Eaton Elcom Elettrocommerciale Emerson Network Power Enfinity Fabbian Fanton Fluke Corporation Fox & Parker General Electric Hager Sicurezza IMQ Kapriol Legrand MEF Metel Orieme Palazzoli Rema Tarlazzi Riello UPS RS Components Salewa Schneider Electric Solar Energy Group Tritecnica Urmet Vortice ZeroEmission Rome 2011
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Componenti elettrici per macchine (OEM) Interuttori salvamotori magnetotermici Interruttori sezionatori Contattori Relè protezione motore Avviatori elettromeccanici e contenitori plastici Unità di comando e segnalazione Finecorsa, microinterruttori e interruttori a pedale Commutatori a camme Temporizzatori Relè di protezione Basi portafusibili Strumenti di misura e trasformatori di corrente Avviatori statici Convertitori statici Relè programmabili Alimentatori switching.
Presenza internazionale in oltre 100 paesi 8 sedi estere ed una capillare rete di distributori autorizzati assicurano assistenza e reperibilità dei prodotti in più di 100 paesi nel mondo.
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