Masseria San Biagio 2011

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Santu Lasi a Salve

immagini di una festa in masseria



La vita della gente contadina era scandita da cicli stagionali, fino a quando il progresso non ha posto l’uomo in una posizione di sopraffazione nei confronti dell’ambiente. Il rapporto della civiltà contadina con la natura era invece fondato sul rispetto, l’amore, il timore. La vita agricola, segnata dai periodi delle semine e dei raccolti, consentiva di sentirsi parte integrante di una comunità. Nonostante il duro lavoro rendesse difficile l’esistenza, si credeva nella “provvidenza”, un valore che faceva parte del bagaglio culturale degli individui. I riti erano tramandati di generazione in generazione e servivano a riunire le famiglie che in essi si riconoscevano facenti parte di una comunità fondata sulla solidarietà. La masseria “Santu Lasi” è la realtà parlante di una perfetta simbiosi fra l’uomo e l’ambiente, di una ritualità contadina assunta a sistema, dove anche il momento della festa - come attesta questo opuscolo ha un ruolo importante: il suo cortile è un po’ come la piazza dei nostri paesi, dove ci si incontra, si parla, si discute, si vive; la sua aia è un palcoscenico sul quale è possibile ballare, cantare. Anche quest’anno la Provincia ha voluto essere presente alla festività di S. Biagio in masseria con la mostra, curata dal Museo Provinciale Castromediano, dal titolo “Il San Biagio di Pacecco De Rosa e gli echi caravaggeschi in Puglia”; una iniziativa che si lega a quella dello scorso anno, con la mostra (“Santu LasiSan Biagio: un santo, una cappella, una masseria”) dedicata all’iconografia del santo. L’auspicio è che occasioni come queste si possano riproporre ogni anno, arricchendosi sempre più di nuova linfa. Antonio Gabellone, Presidente della Provincia di Lecce Simona Manca, Assessore alla Cultura


La festa è un momento della vita sociale che interrompe la sequenza delle consuete attività quotidiane. La festa si caratterizza per la sospensione del lavoro produttivo, manifestando l’importanza del momento della socializzazione e della partecipazione. San Biagio a Salve è festa popolare e contadina, un’occasione importante di ritrovo della nostra comunità: ogni persona, partecipandovi, si sente parte

integrante del contesto sociale al quale appartiene. La festa è tale proprio perché nasce dal popolo; per questo va sostenuta e valorizzata in quanto portatrice di forti istanze morali oltre che culturali. La festività di San Biagio a Salve ha assunto negli ultimi anni una connotazione ben precisa, legandosi alle tradizioni più genuine e profonde della nostra terra. I suoi momenti più significativi sono la cele-


brazione religiosa nella cappella del santo, la festa nella masseria “Santu Lasi” (con la benedizione dei pani e altre iniziative di forte spessore culturale) e l’incontro serale nella Chiesa Madre. È merito del Comitato Feste della Parrocchia di San Nicola Magno e del proprietario della masseria l’aver dato nuova linfa, insieme con l’Amministrazione Comunale, a una festa che costituisce un’occasio-

ne per trascorrere una giornata in un contesto unico e ricco di suggestioni. Le belle immagini proposte in questo libretto ne sono una evidente testimonianza. Vincenzo Passaseo Sindaco di Salve


Da sempre gli uomini e i gruppi sociali sentono il bisogno di interrompere il trascorrere del tempo, la quotidianità degli eventi con il momento della festa. La festa rinsalda ciclicamente i legami; si fa festa per ringraziare, per propiziare passaggi, scelte e cambiamenti, per ritrovare riti e gesti, per rendere vivi simboli e significati. La festa è espressione collettiva di gratitudine per quanto si è ricevuto, ma anche di attese e di speranze.

La festa rinsalda le appartenenze e attribuisce identità e condivisione al gruppo; perché far festa implica la presenza di un gruppo con il quale celebrare e condividere. Nella masseria “Santu Lasi” a Salve ai raccolti seguiva la festa nell’aia di forma circolare o nel suo cortile di forma quadrangolare dove, da una piccola apertura praticata in un muro a secco, è ancora possibile traguardare un alto monolite all’interno del giardino.


È bello che si sia tornati da alcuni anni a far festa in un luogo dove un’attenta manutenzione ha ridato un senso a spazi, a recinti, a muri a secco, a paramenti murari. Non capita spesso, nel bel Salento, di vedere masserie come “Santu Lasi” rimaste tali, che non siano né in uno stato di abbandono, né siano state trasformate in strutture ricettive perdendo gli originari caratteri tipologici e costruttivi.

“Santu Lasi” è un bene prezioso anche per questo, con il suo ampio repertorio di forme, di materiali, di tecniche costruttive, il suo rapporto forte e simbiotico con il paesaggio circostante. Marcello Fagiolo

Università di Roma “La Sapienza”, curatore dei volumi su “Le capitali della festa in Italia”


la preghiera



l ’ intermezzo musicale



i pani di san biagio





la mostra sul santo



la partecipazione



i dialoghi e la visita alla masseria





Santu Lasi a Salve immagini di una festa in masseria 3 febbraio 2011 Referenze fotografiche: Vita Basile, Gabriele Cazzato, Vincenzo Cazzato, Peppino Ciriaci, Daniela De Lorenzis, Simonetta Politano, Anna Tittarelli Le immagini sono relative alle feste degli anni 2009 e 2010 Si ringrazia il Comitato Feste della Parrocchia di San Nicola Magno di Salve


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