NON
ABBANDONIAMOCI Campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti per contrastare il fenomeno delle discariche abusive
Cari
BAMBINI in questo breve opuscolo cercheremo di fornirvi alcune importanti informazioni sul tema dei rifiuti: parleremo di discarica e di bonifica, di quanto un rifiuto impiega a biodegradarsi e quindi della pericolosità dell’abbandono dei rifiuti. La nostra terra non può continuare a sostenere gli atteggiamenti sbagliati dell’uomo e l’uomo non può continuare a pensare che tali atteggiamenti non avranno un risultato in futuro. Al contrario, ognuno di noi deve costruire una coscienza ecologica, ovvero deve adottare un comportamento rispettoso dell’ambiente, un comportamento “verde” (in inglese “green”).
E SIAMO TUTTI FONDAMENTALI, DAL PIÙ PICCOLO AL PIÙ GRANDE.
Definiamo una
DISCARICA Discarica s.f.: luogo dove i rifiuti solidi urbani vengono scaricati, a seguito di un atto pubblico autorizzativo. Se al sostantivo discarica, aggiungiamo l’aggettivo abusivo Discarica abusiva s.f.: luogo dove i rifiuti solidi urbani vengono scaricati, in assenza di un atto pubblico autorizzativo.
La discarica abusiva è una discarica illegale, spesso identificata in aree naturali nascoste dove si creano vere e proprie montagne di rifiuti che giacciono sul terreno per anni e anni (come nell’ immagine sotto riportata)
L’articolo 255 del T.U. Ambientale D.Lgs 152/06 recita: 1. Fatto salvo quanto disposto dall’articolo 256, comma 3, chiunque, in violazione delle disposizioni di cui agli articoli 192, commi 1 e 2, e 231, commi 1 e 2, abbandona e deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da trecento euro a tremila euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la sanzione amministrativa è aumentata fino al doppio.
Viene definita
BONIFICA
l’insieme degli interventi atti a: • Eliminare le fonti di inquinamento e/o le sostanze inquinanti; • Ridurre le concentrazioni delle stesse presenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee ad un livello inferiore alle Concentrazioni Soglia di Rischio (CSR)/Contaminazione (CSC)” (art. 240 di D.Lgs. 152/2006). Sono esempi di bonifica: e risanamento con opere tecniche e idrauliche di 1. Prosciugamento terreni malsani e paludosi, rendendoli così adatti a lavori agricoli.. in una zona prosciugata o povera di acque, di abitazio2. Esecuzione, ni, ecc., tutte quelle opere fondiarie che la rendano efficiente ai fini della produzione e dell’insediamento umano.
operazioni di bonifica dei campi o dei terreni minati; risana3. Lemento di zone colpite da aggressivi chimici; ritorno a condizioni
di equilibrio naturale di territori gravemente inquinati o danneggiati dal punto di vista ecologico. Si tratta di interventi importanti e onerosi che implicano un forte intreccio di tematiche ambientali, economiche (costi per la realizzazione) e normative (le leggi sui procedimenti da seguire). Tuttavia, bonificare un sito consente di poter “rigenerare” quel sito, valorizzandolo e riutilizzandolo. La parola “BONIFICA” deriva di fatto dal latino ed è la somma delle due parole “bonus” e “facere” traducibili in “fare buono” ovvero “rendere buono”, “risanare”. Nel caso di Tolfa, bonificare alcuni siti, ha significato compiere un’opera importante di rimozione di rifiuti abbandonati che, da anni, giacevano sul suolo.
Quali rifiuti vi sono in una
DISCARICA ABUSIVA? imballaggi vari, specialmente
PLASTICA
VETRO INERTI
(ciò che proviene da lavori edili)
INGOMBRANTI
(materassi, tavoli, credenze, sanitari, divani)
In una discarica abusiva si possono trovare tantissime tipologie di rifiuti
FERRO RAEE
rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici
PNEUMATICI MACCHINE Quanto è grave abbandonare i rifiuti sul suolo o nel suolo? Per capire la gravità di un abbandono abusivo di rifiuti al suolo, guardiamo i dati inerenti al processo di biodegradabilità dei materiali:
BIODEGRABILITÀ MATERIALI
Un torsolo di mela impiega sei mesi a biodegradarsi sulla terra e due mesi in mare, ma si tratta comunque di un rifiuto organico quindi esso non porta danni all’ambiente. Una gomma da masticare ben cinque anni sulla terra e due in mare. Un dramma: basti pensare che se ogni persona (sulla terra siamo 7,5 miliardi) gettasse una gomma da masticare in terra al giorno, vi sarebbero 7,5 miliardi di gomme a terra.
OGGETTI
SUL TERRENO
IN ACQUA
Bottiglie di plastica
1000 anni
450 anni
Torsolo di mela
6 mesi
2 mesi
Sigaretta con filtro
2 anni
1 anno
Sigaretta senza filtro
3 mesi
1 mese
Lattina d’alluminio
100 anni
20 anni
Bottiglia di vetro
4000 anni
4000 anni
Giornale
9 mesi
6 settimane
Scheda telefonica
1000 anni
600 anni
Sacchetto di plastica
500 anni
100 anni
Cartone di latte
1 anno
3 mesi
Tovagliolo di carta
3 mesi
2 settimane
Pallina di polistirolo
1000 anni
150 anni
Legno compensato
8 anni
2 anni
Pannolino bambini
400 anni
400 anni
Legno verniciato
40 anni
13 anni
Lenza da pesca
2000 anni
600 anni
Gomma da masticare
5 anni
2 anni
Fiammifero
8 mesi
3 mesi
Ferma lattine
500 anni
450 anni
Guanti di cotone
15 mesi
5 mesi
Scatola di cartone
18 mesi
2 mesi
Immaginiamo di moltiplicarlo per un mese: avremo 7,5 miliardi di gomme X 30 giorni = 225 miliardi di gomme!!! Consideriamo, altresì, che a causa del fenomeno delle discariche abusive, viene meno la pratica virtuosa della raccolta differenziata. Tanti dei rifiuti che vengono abbandonati al suolo, infatti, possono essere riconvertiti e riutilizzati.
Il fenomeno delle
DISCARICHE IN MARE
Oggi si parla molto di un ulteriore fenomeno di discarica, ovvero le discariche in mare.
Oceani e mari sono “pieni” di plastica e rifiuti di vario genere che non possono biodegradarsi autonomamente e che, quindi, inquinano irrimediabilmente la fauna e la flora marittima, creando seri danni all’ecosistema. Per quanto concerne l’inquinamento dovuto alle discariche abusive in mare, si sta lavorando in Parlamento alla legge “SalvaMare” ai fini di semplificare le pratiche per il recupero e lo smaltimento di quanto viene raccolto dal mare.
Quanto conosci il
SISTEMA DI RACCOLTA RIFIUTI del tuo paese? A Tolfa, da maggio 2015, esiste il servizio di raccolta differenziata. Ed è un sistema che prevede anche la raccolta di rifiuti cosiddetti “ingombranti” a domicilio. Se si ha bisogno di smaltire rifiuti cosiddetti ingombranti (un divano, per esempio), è sufficiente chiamare il numero verde e programmare un giorno in cui gli operatori verranno a ritirarlo direttamente sotto casa dell’utente. È un servizio completamente gratuito. Oppure, ci si può recare al CCR (Centro Comunale di Raccolta) che si trova vicino al palazzetto dello Sport e portare là i propri rifiuti.
Inizia
IL QUIZ 1.
Discarica significa:
2.
La parola “bonificare”
3.
Quanto impiega un semplice tovagliolo di carta a biodegradarsi sulla terra 1 giorno 3 mesi 2 ore
4.
Tra questi proposti, quale rifiuto è un RAEE?
Luogo autorizzato per il deposito dei rifiuti Area protetta Qualsiasi posto dove si possano portare i rifiuti domestici
deriva dal greco e significa “rendere buono” deriva dall’ebraico e significa “calpestare bene” deriva dal latino e significa “rendere buono”
Televisione Toner Inerti
5.
Se 5 bambini della mia classe buttano a terra una bottiglia di vetro ciascuno, quanto impiegheranno le 5 bottiglie a deteriorarsi completamente? 10.000 anni 4.000 anni 20.000 anni
6.
Abusivo significa:
7.
Quale rifiuto è un inerte:
8.
Trova l’intruso:
Illegale Bizzarro Strano
Finestre Macchine Calcinacci
Divano, tavolo, lavandino, buccia d’arancio Frigorifero, lavatrice, pile, stampante Tetrapak, tappo di sughero, busta delle lettere, imballaggio di carta
Vi lasciamo con un grande proverbio Masai:
TRATTIAMO BENE LA TERRA SU CUI VIVIAMO: ESSA NON CI È STATA DONATA DAI NOSTRI PADRI, MA CI È STATA PRESTATA DAI NOSTRI FIGLI
COMUNE DI TOLFA Piazza Vittorio Veneto, 12 - 00059 Tolfa (RM) Tel: 0766-93901 - Fax: 0766-9390243 Mail: info@comuneditolfa.it
OPERA FINANZIATA CON IL CONTRIBUTO DELLA CITTA’ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE Ufficio Raccolta differenziata, prevenzione e riduzione dei rifiuti - Viale G. Ribotta 41/43 - Roma
RISPOSTE QUIZ: 1) A | 2) C | 3) B | 4) A | 5) B | 6) A | 7) C | 8) Buccia d’arancio/pile/tappo di sughero