giornale Unione - 2009 - n.11-12

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NOVEMBRE DICEMBRE 2009 Anno XXVI N. 11-12

Unione C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO

Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38100 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P.

il bUon

augurio

Entro il 2010 i primi sportelli sul territorio italiano

La banca del Terziario

Lo slogan: «Fatta dagli imprenditori, per gli imprenditori»


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Unione Mensile di informazione dell’Unione Commercio Turismo Servizi Professioni e PMI

Sommario

11-12 / Novembre Dicembre 2009

della provincia di Trento Direzione, redazione e amministrazione via Solteri 78, 38100 Trento Telefono 0461/880111 Fax 0461/880302 www.unione.tn.it info@ucts.tn.it

ecco la banca del terziario a pagina 28 La Banca d’Italia ha dato il via libera all’operazione. Entro il 2010 i primi sportelli sul territorio italiano della Banca promossa dalle organizzazioni imprenditoriali: una banca «degli imprenditori, per gli imprenditori»

Direttore responsabile Walter Filagrana Hanno collaborato a questo numero Giancarlo Baldi, Giovanni Benaglia, Vlado Benedetti, Franco Camin, Monica Clementi, Fabrizio Cucchiaro, Maurizio Lavarian, Gianpiero Lui, Tony Marroni, Alfonso Moser, Paolo Mosna, Giorgia Tarter, Mattia Zeni Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 424 del 23/1/1984

editoriale 5 Il miglior auspicio di ripresa per il futuro

società unione 6 Società Unione: crescita e sviluppo

consumi di fine anno

Stampa Litografica Editrice Saturnia snc - Trento Associato Unione Stampa Periodica Italiana

40

13

Consumi e spese natalizie: famiglie ancora prudenti

15

Auto: novembre da record per il mercato italiano

Panificatori trentini, un altro anno intenso

servizi L’informazione locale trentina a convegno Quando l’associato è tutelato 44 e garantito Sicurezza e psicologia, successo 45 degli incontri ANACI 42

45 FIMAA: ecco Guida Casa 2010 Iscritto al Registro Nazionale della Stampa al numero di repertorio 5.982 in data 8/10/1997 Impaginazione Curcu & Genovese Associati Srl - Trento Via Ghiaie 15 - 38100 Trento Tel. 0461/362122 - Fax 0461/362170 Concessionaria esclusiva per la pubblicità Sudtiroler Studio Srl Via Ghiaie, 15 - 38100 - Trento Tel. 0461/934494 - Fax 0461/935706 Tiratura: 13.000 copie Questo numero è stato chiuso il 18/12/2009

il bilancio provinciale creare più valore 16 Dellai: per la nuova Autonomia provinciale, 18 Bilancio la manovra per il 2010 l’intesa fra Provincia 20 Firmata e forze economiche e sociali

la finanziaria nazionale 22

Riconoscimento Ministero della Sanità n. 700.7/59.459/1785 Accreditato SINAL n. 0893

25 anni di esperienza in Trentino Haccp, Analisi, Formazione, Autocontrollo Qualità e Sicurezza degli Alimenti Dott.ssa Brandolese Lia Dott. Feller Emiliano Tel. e Fax 0461.917588 Cell. 335.6948632 Cell. 335.7184554

il lutto

giovani imprenditori 50 I giovani in campo per il team building

terziario donna 51 Donne e tecnologia, storie di successo

locali

24 L’Unione perde Carlo Fiaschetti

26 Consultalex, imprese sempre aggiornate

52 Il nuovo anno inizia con i negozi aperti 53

«Don Milani, per far crescere gli imprenditori del futuro»

53 «l’Apt sia vicina ai privati»

ricettivo 30 Essere albergatori ai tempi della crisi

assicurazioni 55 Polizze Rc Auto: i rischi dell’assicurato

confcommercio

34 Nasce il consorzio Trentino Outdoor

somministrazione e intrattenimento

57

dettaglio / aspan

Il premio Libero Grassi contro la corruzione

enasco

35 Pubblici esercizi la situazione è critica

59 Doppia pensione con le collaborazioni

previdenza

38 Consorzi, vitali per i centri storici 38 I fioristi trentini: stop con l’abusivismo

www.fellernet.it • emiliano.feller@tin.it V.le Verona 126 - TRENTO

Finanziaria 2010, l’analisi di Fai Conftrasporto Rensi: «Più credito 49 per le aziende artigiane» 47

Sostituzioni più veloci se il dipendente dà forfait

confidimpresa

STUDIO DI BIOLOGIA APPLICATA

produttivo

60

I versamenti aggiuntivi al fondo pensione


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editoriale

Il miglior auspicio

di ripresa per il futuro Il presidente Bort: «Nei controlli e accertamenti non si assuma un atteggiamento fatto di pregiudizi e di accanimento»

è

iniziata la stagione invernale; il ponte dell’Immacolata è stato un buon prologo a quella che ci auguriamo sia una stagione molto soddisfacente per le nostre imprese e per l’intero Trentino. Abbiamo visto, quest’estate, che l’effetto volàno esercitato dal turismo sull’economia locale non è per niente trascurabile, avendo contribuito ad attenuare gli effetti della crisi di questo annus horribilis per l’economia globale. Nel momento in cui andiamo in stampa la neve è già caduta sulle valli trentine e molti impianti di risalita sono già in funzione da diversi giorni. Ci auspichiamo che, quando entreremo nel vivo delle festività di fine anno e l’arrivo di turisti sarà maggiore, le condizioni metereologiche ci consentano di offrire ancora l’esperienza di un Trentino imbiancato e pronto ad accogliere al meglio chi l’avrà scelto per trascorrere le proprie vacanze. La neve non può che rientrare nella sfera degli «auspici», poichè gli eventi climatici non dipendono dall’uomo; ricorrere alla speranza, quindi, in questi casi è concesso. Ma nell’attività di un imprenditore, sia esso albergatore, commerciante, professionista, pubblico esercente o ristoratore, la maggior parte degli eventi sono prevedibili e migliorabili, benchè molte volte essi non dipendano da noi. Sto parlando naturalmente di quel complesso di condizioni che rendono più o meno facile il nostro lavoro, in primis gli aspetti burocratici. La crisi ha avuto il merito - se così si può dire - di portare alla costante attenzione dell’opinione pubblica e degli amministratori la necessità di procedere velocemente verso una massiccia sburocratizzazione. Non è solo una questione di imprese e aziende: è un bisogno che riguarda tutti.

Un altro aspetto è quello dei molti controlli, compiuti dai vari organismi ed enti. Sia ben chiaro: noi siamo i primi a difendere l’utilità di questi controlli, che tutelano la libera concorrenza, ma siamo anche i primi a chiedere che non si assuma un atteggiamento fatto di pregiudizi e accanimento. Le regole vanno rispettate e vanno fatte rispettare, ma non possiamo tollerare che entri in vigore la «presunzione di colpevolezza», da verificare a tutti i costi e con ogni mezzo. In questi mesi di lenta ripresa è importante che ciascuno prenda coscienza delle proprie responsabilità; è un appello di buonsenso, lanciato da più parti anche in campo nazionale. Di sicuro la ripresa non sarà immediata nè veloce. Non sono nemmeno del tutto chiare le ripercussioni che questa crisi ha avuto sul nostro sistema economico. Se, da un lato, è certa l’emorragia di posti di lavoro, causata soprattutto dalla grande industria, dall’altro occorrerà gran parte del nuovo anno per capire come le imprese italiane e trentine reagiranno alla crisi e ai vari strumenti messi in campo dal governo nazionale e da quello locale. Nella ricerca dell’Ufficio studi di Confcommercio sui consumi natalizi, che riportiamo in questo numero, emerge una crescita, seppur debole, dei consumi delle famiglie italiane. Sono buoni auspici, che fanno ben sperare anche per il futuro. Winston Churchill diceva che il pessimista vede pericoli in ogni opportunità, mentre l’ottimista vede opportunità in ogni pericolo. L’imprenditore, per natura, preferisce essere ottimista. E alla speranza, che riserva per eventi come la neve, preferisce l’intraprendenza. A tutti i Soci e lettori, un buon Natale e i migliori auguri per un felice Anno nuovo.

di Giovanni Bort Presidente Unione Commercio Turismo Servizi Professioni e PMI della provincia di Trento

Unione

NOVEMBRE DICEMBRE 2009

5


società Unione

Società Unione:

crescita e sviluppo

I risultati delle società del mondo Unione confermano un trend di crescita positivo, nonostante la congiuntura. Merito di servizi innovativi e di qualità, di un management altamente professionale e di scelte strategiche che si sono dimostrate vincenti.

G

razie ad un utile di quasi 2 milioni di euro, Ucts Srl, la holding che raggruppa le partecipazioni dell’Unione, ha archiviato il 2008 con soddisfazione, nonostante le prime avvisaglie della difficile stagione che l’economia globale avrebbe vissuto nell’anno successivo. Una gestione oculata e professionale ha permesso di ottenere risultati importanti, che consentono, a loro volta, di mantere efficace e qualificata l’attività sindacale dell’Unione, delle Associazioni e dei loro Presidenti. I buoni risultati riguarda-

6

Unione

NOVEMBRE DICEMBRE 2009

Unione Commercio Turismo Servizi Professioni e Pmi del Trentino Ricavi Utile

2005 € 2.718.783 € 9.850

2006 € 3.033.490 € 48.593

2007 € 2.972.965 € 46.266

2008 € 2.989.010 € 24.865


società Unione

Holding UCTS TRENTO SRL (costituita nel 2005)

2005

2006

2007

2008

Dividendi

€ 1.218.106,00

€ 1.247.778,00

€ 1.296.744,00

€ 2.241.666,00

Utile

€ 1.161.756,00

€ 1.125.681,00

€ 993.267,00

€ 1.981.558,00

no un po’ tutto il gruppo delle controllate Ucts Srl, compresa Seac Spa, la società di servizi detentrice di una quota di mercato importante a livello nazionale e punto di riferimento per i servizi alle associazioni in Italia. Va segnalato che le quote associative all’Unione, suddivise nelle varie tipologie di adesione, sono rimaste invariate dal 2005. Nel 2005 l’Unione ha dato il via a Ucts Trento Srl, holding per rendere più efficace e gestire con maggiore razionalità le partecipazioni azio-

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società Unione

Servizi Imprese 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Valore produzione € 5.746.240 € 6.232.460 € 6.730.394 € 6.735.282 € 6.859.453 € 6.917.829 € 7.420.584 € 7.699.420 Utile ante imposte € 278.730 € 823.541 € 972.898 € 718.232 € 775.391 € 642.259 € 739.259 € 589.351

narie. I ricavi del 2008 si attestano, per l’Unione a quasi tre milioni di euro. Servizi imprese Srl La società di servizi di via Solteri, che offre una molteplicità di prodotti alle aziende, dalla contabilità alle consulenze di vario tipo, ha raggiunto nel 2008 un valore della produzione di oltre 7 milioni e mezzo di euro, ed un utile ante imposte di oltre mezzo milione di euro. Un valore che è raddoppiato dal 2001, quando era di poco sotto ai 280 mila euro. Terfin Srl La società che gestisce l’Autosilo Buonconsiglio, in via Petrarca a Trento, nel 2008 a ottenuto oltre 700 mila euro di ricavi, con un utile di poco superiore ai cento mila.

Terfin Srl 2001 Ricavi € 371.504 Utile € 115.245

2002 € 379.479 € 130.395

2003 € 380.526 € 140.985

2004 € 381.771 € 138.550

2005 € 424.137 € 217.865

2006 € 614.389 € 77.531

2007 € 683.423 € 165.505

2008 € 736.084 € 109.653

Il gruppo Seac Il consolidato del gruppo, che comprende tutte le società del sistema Seac, ha to-

Consolidato gruppo Seac Ricavi

8

Unione

NOVEMBRE DICEMBRE 2009

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 € 22.922.000 € 22.002.000 € 26.291.000 € 23.642.000 € 23.910.000 € 25.402.000 € 28.399.000 € 31.450.000


Seac Spa Ricavi

2001 € 20.985.000

2002 € 20.218.000

2003 € 23.835.000

2004 € 21.013.000

2002 € 1.518.000 € 22.364.000 € 9.875.000

2003 € 1.544.000 € 22.106.000 € 11.577.000

2005 € 20.893.000

2006 € 22.385.000

2007 € 24.162.000

2008 € 23.370.000

società Unione

Seac Leasing Spa Ricavi q.te interessi Ricavi valore res. Ricavi Altri prov.

2001 € 1.770.000 € 17.658.000 € 9.906.000

2004 € 1.274.000 € 26.110.000 € 9.188.000

2005 € 1.273.000 € 29.067.000 € 10.595.000

2006 € 1.262.000 € 23.725.000 € 8.555.000

2007 € 1.362.000 € 21.860.000 € 7.885.000

2008 € 1.502.000 € 18.693.000 € 7.295.000

2005 € 502.000

2006 € 473.000

Seac Servizi Srl Ricavi

2001 € 559.000

2002 € 450.000

2003 € 440.000

2004 € 510.000

2007 € 477.000

2008 € 511.000


società Unione

Seac Cefor 2002 Ricavi

talizzato nel 2008 quasi 31 milioni e mezzo di euro di ricavi. La parte del leone è di Seac Spa, la capofila, che se nel 2000 segnava quasi 21 milioni di euro di ricavi, nel 2008 ha raggiunto e superato quota 23 milioni. Buona anche la performance di Seac Leasing Spa, società che si occupa di prodotti leasing su più tipologie di beni, di Seac Servizi, Seac Cefor (centro di formazione specializzato) e Seac Micon (miglioramento continuo, per l’aggiornamento professionale). Va sottolineato che il solo gruppo Seac, nel 2008, ha versato, tra imposte sul reddito e sul lavoro, contributi previdenziali, oneri assicurativi e altre tassazioni, 15.428.000 euro.

€ 286.000

2003

2004

2005

2006

2007

2008

€ 755.000

€ 895.000

€ 894.000

€ 794.000

€ 829.000

€ 842.000

2003 € 241.000

2004 € 338.000

2005 € 336.000

2006 € 336.000

2007 € 369.000

2008 € 627.000

Seac Micon Ricavi

2002 € 44.000



Le pavimentazioni in resina sono sempre più apprezzate da industriali, imprenditori, architetti e designer sia per impieghi di tipo industriale che civili. Vengono utilizzate soprattutto negli interventi di recupero e rappresentano, ormai, un settore importante caratterizzato da una sempre maggiore evoluzione tecnologica. Quanti si approcciano per la prima volta a pavimenti o rivestimenti con formulati resinosi spesso rimangono vittime di un certo disorientamento. Mancano, infatti, determinati riferimenti e troppo carenti sono ancora le informazioni alla clientela. Per questo, fi n dal 1976, la Portobello Trento srl. ha dedicato e investito risorse sui pavimenti in genere e, dal 1998, nel settore specifi co dei pavimenti in resina. Il continuo aggiornamento tecnologico consente all’azienda trentina di riconoscere, valutare e prevedere tutte le variabili e le problematiche eventuali legate alla natura dei prodotti impiegati, alle loro caratteristiche, alla loro specifi ca utilizzazione, alla natura chimica e fi sica delle sostanze che intervengono nell’intervento. Questi pavimenti consentono altresì di rispondere a numerose esigenze; di trovare soluzioni laddove altri materiali o tecniche di lavorazione non riescono a farlo. Tra le caratteristiche principali: la continuità (assenza di fughe), l’elasticità, l’impermeabilità, gli spessori (in mm o micron), la trasparenza, la scelta dei colori (RAL) e il fatto che sono realizzati in sito, quindi irripetibili (in colore e sfumature).

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consumi di fine anno

Consumi e spese natalizie:

famiglieancoraprudenti Confcommercio presenta i risultati mensili dell’Indicatore dei Consumi e le previsioni di Natale. Le famiglie italiane spenderanno a Natale lo 0,6 per cento in più rispetto al 2008. A ottobre i consumi aumentano dello 0,4 per cento su base annua.

T

ra regali, viaggi, cenoni e festeggiamenti le famiglie italiane spenderanno per il Natale oltre 31 miliardi di euro, lo 0,6% in più rispetto ai 30,8 miliardi di euro spesi nel 2008. In sostanza ogni famiglia italiana spenderà a Natale 1.270 euro, praticamente 15 euro in più rispetto al Natale dello scorso anno senza considerare l’inflazione. A crescere, però, saranno anche i risparmi. Le famiglie, infatti, risparmieranno il 2,9% in più della propria tredicesima pari a 3,7 miliardi di euro, contro i 3,6 miliardi del 2008. La tredicesima destinata ai consumi sarà pari a 26,7 miliardi di euro e registrerà una crescita dell’1% rispetto alla quota di tredicesi-

ma del 2008. A calare saranno i consumi aggiuntivi di lavoratori autonomi e da altri redditi che a Natale registreranno una flessione della spesa dell’1,7% pari a 4,3 miliardi di euro. Dei 31 miliardi di spesa complessiva 12,2 miliardi sarà destinata ai negozi registrando una crescita

dello 0,1% rispetto alla spesa del 2008. Le altre spese, tra cui (gli alberghi, i viaggi, le auto) cresceranno dell’1%, pari a 18,8 miliardi di euro. I regali che le famiglie sceglieranno saranno in maniera maggiore orientati verso l’abbigliamento, i libri, gli alimentari, il vino e gli arti-

Bella (Ufficio studi Confcommercio): «Le famiglie sono perfettamente consapevoli che non possono ancora festeggiare l’uscita dalla malattia e dalla recessione».

coli sportivi. Questa la stima dell’Ufficio Studi di Confcommercio che ha presentato i risultati dell’Indicatori dei Consumi per il mese di ottobre e le previsioni per le spese natalizie. Il responsabile dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, ha sottolineato che “le famiglie sono perfettamente consapevoli che non possono ancora festeggiare l’uscita dalla malattia e dalla recessione”. Secondo Confcommercio, la metà degli italiani è orientata a fare gli stessi acquisti dello scorso anno, mentre un terzo ci rinuncerà parzialmente come già aveva fatto nel

Unione

NOVEMBRE DICEMBRE 2009

13


consumi di fine anno

Indice dei prezzi: cresce l’istruzione, giù trasporti e comunicazioni L’ufficio statistica PAT diffonde i dati per ottobre 2009. In Trentino ripresa più lenta alla media italiana Torna a calare, in Trentino, l’indice dei prezzi al consumo: dopo che a settembre si era registrato un -0,3% rispetto al mese precedente (+0,2% era invece la variazione luglio/agosto 2009), a ottobre il valore ha raggiunto -0,1%. Lieve crescita, ma che pure fa ben sperare per la ripresa degli scambi e dell’economia trentina. Secondo i dati dell’Uffiico statistica della Provincia, l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati è stato, per la città di Trento, pari a 130,0, con base 1995 = 100. La variazione percentuale rispetto al mese precedente dunque è stata dell’0,1, mentre,

2008. A conferma del fatto che sarà ancora un Natale all’insegna della cautela è il fatto i regali saranno destinati soprattutto ad una cerchia ristretta di familiari. Per quel che riguarda i consumi di ottobre, l’Icc segnale un aumento dello 0,4% base annua, risultato positivo per il quinto mese consecutivo, ma che va letto con estrema cautela. In termini congiunturali (base mensile), infatti, l’indicatore segnala per il terzo mese consecutivo un

rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il 2008, è stata del -0,5%. Il tasso medio d’inflazione, invece, ovvero l’incremento percentuale del periodo di 12 mesi, compreso il mese di riferimento, rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti, è pari allo 0,3%, meno dello 0,6% di settembre e dello 0,9% di agosto. A livello nazionale, il tasso medio di inflazione è pari all1,0%, con una variazione percentuale dei prezzi, sul mese precedente, dello 0,1% (135,5 a ottobre contro 135,4 di settembre) .

Indice Ottobre 2008

Indice Ottobre 2009

Variazione % su mese precedente

Variazione % stesso mese dell’anno precedente

Tasso medio

Prodotti alimentari e bevande analcoliche

131,1

129,5

-0,2

-1,2

1,9

Bevande alcoliche, tabacchi

179,7

184,5

-0,1

2,7

3,9

Abbigliamento, calzature

119,3

119,9

0,1

0,5

-0,2

Abitazione, acqua, elettricità, combustibili

164,4

155,9

-0,5

-5,2

-0,8

Mobili, serv. casa

134,0

135,8

0,4

1,3

1,9

Servizi sanitari

117,0

116,7

0,1

-0,3

-0,2

Trasporti

148,2

142,3

-0,8

-4,0

-4,0

65,3

66,2

-0,3

1,4

-1,3

Ricreazione, cultura

118,3

117,7

-0,1

-0,5

-1,0

Istruzione

145,1

157,1

4,1

8,3

5,7

Alberghi, pubblici esercizi

133,4

135,5

0,1

1,6

2,0

Altri beni e servizi

137,9

141,9

0,4

2,9

2,4

Capitoli

Comunicazioni


Il tasso medio di inflazione dei prezzi al consumo

consumi di fine anno

SANGALLI: CONSUMI IN CRESCITA, DATO INCORAGGIANTE «Come confermano i dati sugli indicatori dei consumi, il mese di ottobre ha registrato un aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Questo è un dato confortante ma allo steso tempo deve essere letto con grande prudenza e cautela». Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel corso della presentazione dell’Indicatore dei Consumi di ottobre e delle previsioni di spesa degli italiani per le prossime festività natalizie. «Il passaggio dalla recessione del 2009 alla ripartenza del 2010 – ha aggiunto Sangalli - presenterà ancora molti effetti di difficoltà. Più produttività e meno pressione fiscale si confermano le ricette per irrobustire fiducia e consumi». «Con un’economia in convalescenza - ha concluso il presidente - non ci potrà essere un Natale brillante, ma le previsioni non vedono nero e, pur modesto, ci sarà un miglioramento».

L’andamento del tasso medio di inflazione in Italia (linea blu) e nella città di Trento (linea rossa), nel periodo compreso tra gennaio 2009 e ottobre 2009

arretramento seppure di entità molto modesta (-0,2%)”. «La situazione generale – si legge nel rapporto - pur continuando ad essere caratterizzata da molti elementi di incertezza, legati soprattutto all’evoluzione dell’occupazione, segnala la presenza sempre più diffusa di elementi positivi. L’attenuarsi della fase riflessiva ed i primi segnali di un lento avvio di una fase di graduale uscita dalla recessione trovano riscontro anche nel clima di fiducia delle famiglie e delle imprese rilevato dall’Isae. Nel mese di novembre gli indicatori mostrano una evoluzione positiva del sentiment di tutti gli operatori economici. La

presenza di un contesto economico meno negativo rispetto ai mesi precedenti si evidenzia anche dai risultati dell’indagine rapida di Confindustria che segnala, a novembre, un incremento della produzione industriale rispetto al mese precedente dell’1,0% (+1,6% ad otto-

bre). La tendenza al miglioramento dei livelli produttivi dovrebbe proseguire, stando a quanto rilevato sul versante degli ordini, anche nei primi mesi del 2010».

Auto: novembre da record per il mercato italiano

Immatricolate 182.976 autovetture: +31,25% rispetto a novembre 2008 Novembre da record per il mercato dell’auto. Secondo i dati del ministero dei Trasporti, la Motorizzazione ha immatricolato 182.976 autovetture, con una variazione di +31,25% rispetto a novembre 2008, durante il quale furono immatricolate 139.413 autovetture. Nello stesso periodo ha registrato 394.441 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -0,06% rispetto a novembre 2008, durante il quale furono registrati 394.667 trasferimenti di proprietà. Il volume globale delle vendite (577.417 autovetture) ha dunque interessato per il 31,69 % auto nuove e per il 68,31 % auto usate. Tra i marchi esteri, Ford si conferma leader in Italia, con 17.726 vetture immatricolate a novembre ed un balzo del 47,95% rispetto ad un anno fa. Seconda in classifica è Volkswagen,

con 11.506 vendite e una crescita del 25,17%, terza è Opel (10.929 unità, +13,07%), tallonata da vicino da Citroen (10.729 unità, +25,40%) e Peugeot con un incremento del 155%, a 10.371 unità e Toyota (7.645 unità, +22,75%).

Il miglioramento mostrato ad ottobre dall’ICC, rispetto all’analogo mese del 2008, riflette un incremento dei volumi acquistati dalle famiglie sia per i beni che per i servizi. I prezzi dei beni e servizi che compongono l’ICC hanno evidenziato, anche nel mese di ottobre 2009, una tendenza al ridimensionamento (-0,1%). Il dato, che segnala un attenuarsi della tendenza deflazionistica che ha raggiunto il suo massimo nei mesi estivi, comincia a riflettere gli effetti statistici derivanti dal confronto con un periodo di forte decelerazione dell’inflazione. La domanda per beni e servizi ricreativi ha registrato, rispetto ad ottobre del 2008, una diminuzione dell’1,7%. Unione

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il bilancio PAT

Dellai: creare più valore

perlanuovaAutonomia

Il presidente della Provincia parla della manovra di bilancio: le misure anticrisi per le imprese rimarranno (ri-tarate) anche per la ripresa. «Il terziario sarà sicuramente una componente fondamentale della nostra economia, anche più di adesso. Ma è necessario puntare su innovazione, qualità e sinergie. E approfittare della globalizzazione»

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afforzare l’Autonomia. Potrebbe essere questo il disegno che si legge in controluce dai documenti programmatici dell’attuale legislatura, la cui espressione chiave è il «capitale territoriale». E di rinnovamento dell’Autonomia è proprio il Presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, a parlarne, in un’intervista concessa al nostro giornale. Dopo gli interventi specifici di Olivi (luglio/agosto) e Mellarini (settembre/ottobre) è il presidente della Giunta provinciale ad illustrare i contenuti della manovra di bilancio e del piano di sviluppo.

Presidente, l’impressione è che la manovra finanziaria provinciale per il 2010 non guardi soltanto all’anno futuro ma alzi il proprio orizzonte più in là, a quello che sarà il Trentino nei prossimi decenni. È così?

Sì, è senz’altro così. In verità quella di rinnovare la nostra Autonomia è un’esi-

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genza che si avverte da qualche anno; il Trentino ha già cominciato nel corso della precedente legislatura a ragionare attorno ad un’ipotesi di terzo Statuto, tenendo conto della dimensione euroregionale che si è andata via via delineando. In attesa che vengano a maturazione le condizioni per un ragionamento globale, abbiamo comunque iniziato ad introdurre degli elementi di novità nel nostro welfare, nell’assetto delle finanze provinciali e così via. In parte l’occasione è stata data dal Piano anticrisi varato nel 2009; alcune misure adottate in quella sede diventano, con il Bilancio 2010, elementi stabili del nostro sistema: uno per tutti il reddito minimo di garanzia, che allinea il nostro territorio ai Paesi europei più avanzati. Anche l’accordo che abbiamo siglato con il Governo in materia

di federalismo fiscale ha introdotto delle novità importanti: la sparizione della quota variabile e l’estensione dei meccanismo dei 9/10 delle imposte riscosse in Trentino a materie prima escluse, come le accise sui carburanti, non ha infatti solo un valore meramente contabile. In futuro, l’Autonomia dipenderà in maniera pressoché esclusiva dalla ricchezza che è capace di generare; da qui l’importanza, sottolineata dal nuovo Bilancio, della produzione di valore, e quindi degli investimenti nelle risorse umane, nella ricerca, nel sostegno alle imprese.

Il sesto dei dieci impegni del programma della legislatura è intitolato “Essere partner di chi intraprende”. In che modo l’amministrazione pubblica può farsi “partner” del mondo imprenditoriale?

In Trentino il primo e principale imperativo è quello di fare sistema. Da tem-


il bilancio PAT

Lorenzo Dellai, presidente della Provincia Autonoma di Trento

po parlo della necessità di sentirsi - tutti quanti, soggetti pubblici e privati - parte di un’unica piattaforma produttiva. Detto questo, le opportunità sono diverse. Per rimanere alle misure del Piano anticrisi, la manovra adottata assieme ai Confidi per garantire alle imprese trentine il necessario accesso al credito anche nei momenti più difficili della recessione, rappresenta un esempio significativo. Adesso che la fase peggiore della recessione sembra passata, rimangono in campo strumenti come la “legge Olivi”, il lease back, i prestiti partecipativi, che possono essere utilmente riutilizzati e se necessario “ritarati” per le nuove esigenze che si genereranno nella fase del rilancio, che ci auguriamo sia vicina. Un altro settore rilevante è quello della ricerca e sviluppo, nel quale l’impegno della Provincia è stato, almeno negli ultimi dieci anni, davvero importante. Il “capitale territoriale” è un concetto innovativo che coniuga le molteplici forze presenti in una comunità in un progetto condiviso: dalla risorsa della tradizione al capitale umano, dal mondo delle imprese al settore dell’associazionismo. Come sarà possibile individuare una strategia di sviluppo per ciascun aspetto del “territorio”?

Il Piano di sviluppo provinciale individua le coordinate lungo le quali siamo chiamati a muoverci. Il capitale territoriale in particolare è un concetto che richiama la necessità di puntare sull’efficienza del sistema-Trentino, a vantaggio della competitività delle attività economiche: tanto una buona dotazione infrastrutturale (dalle strade alle reti telematiche) quanto una amministrazione pubblica efficiente sono parte integrante di questo ragionamento. Con capitale territoriale però facciamo riferimento anche alla qualità del territorio e dell’ambiente, una qualità da cui trae vantaggio l’intera comunità. Parliamo insomma di sicurezza, del-

l’efficiente gestione del patrimonio forestale, insomma di un efficace governo del territorio nel suo insieme.

La crisi è un argomento ormai stabile nelle cronache degli ultimi mesi. Alcuni indicatori oggi fanno sperare verso una ripresa che però – a livello italiano – non sarà (secondo il rapporto Censis sulla società italiana) portatrice delle tanto auspicate riforme. Come sarà il Trentino, dopo l’emergenza di questi mesi?

Sarà sicuramente più forte, più attrezzato ad affrontare le sfide della globalizzazione, più articolato sul piano delle politiche sociali e di welfare, forse anche più consapevole della sua forza, posto che a tutti gli effetti l’impatto della crisi in Trentino non è stato drammatico come forse qualcuno si attendeva. Con questo non voglio sottovalutare le situazioni di sofferenza che naturalmente si sono registrate e si registrano anche qui, ma semmai sottolineare come la reazione di tutte le forze “sane” del Trentino sia stata pronta, tempestiva, e sotto molti punti di vista efficace.

Confcommercio più volte ha sottolineato la grande importanza delle imprese del terziario; piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare, che rappresentano la maggioranza delle imprese italiane e che contribuiscono in maniera significativa all’economia. Come vede, Presidente, il terziario del futuro, in Trentino? Quali saranno le vie di specializzazione di un’economia già oggi fortemente “terziarizzata”?

Il terziario sarà sicuramente una componente fondamentale della nostra economia, anche più di adesso. Sarà sempre di più un terziario di qualità, capace di muoversi a tutto campo. Un terziario, ci auguriamo, in grado di approfittare anche delle opportunità generate dalla glo-

Il turismo è una delle dimensioni del capitale territoriale trentino, nonchè una «vocazione» da sostenere e promuovere

balizzazione e dalla natura di terra “di frontiera” del Trentino. Per fare questo, però, è necessario puntare su alcuni fattori decisivi: qualità, innovazione, risorse umane, sinergie, perché non è sempre vero che “piccolo è bello”, anche se è vero che la forza del Nord-est (a cui pure il Trentino non può essere assimilato sic et simpliciter) è data in primo luogo dalle imprese di piccole dimensioni, dalla loro vivacità e creatività.

Il distretto del turismo è un’idea che l’Unione porta avanti da tempo: connettere e sostenere in maniera sistematica tutti i soggetti e gli attori locali che contribuiscono, direttamente e indirettamente, a creare e a gestire il Trentino turistico, consci che il bene più prezioso del turismo trentino è l’ambiente e la sua tutela. C’è spazio, secondo Lei, per una promozione di questa “vocazione” territoriale?

Certamente c’è spazio per questa vocazione; del resto siamo una terra dolomitica, e le Dolomiti sono state “promosse” proprio nel 2009 patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Quell’esperienza dimostra che superando le gelosie reciproche, e stringendo alleanze anche con i nostri “vicini di casa”, i risultati non possono che arrivare. C’è poi tutta la partita del nuovo Pup - e parallelamente quella delle Comunità di valle - che sta a dimostrare come l’interesse primario del Trentino sia proprio quello di coniugare esigenze dell’uomo (in primis quelle di natura economica) e esigenze dell’ambiente. Unione

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il bilancio PAT

Bilancio provinciale,

la manovra per il 2010 Le osservazioni che l’Unione ha presentato alla commissione consiliare sulla finanziaria e sul Programma di Sviluppo

Il testo seguente riporta le osservazioni puntuali che l’Ufficio studi dell’Unione ha predisposto in merito alla manovra di bilancio per il 2010 e al programma di sviluppo provinciale presentati dalla giunta provinciale. Nel merito delle osservazioni, sono condivisibili praticamente tutte le premesse metodologiche impiegate nella redazione del bilancio. In particolare è apprezzabile l’introduzione del capitale territoriale, ovvero l’insieme delle specificità del territorio. Con la presentazione dell’impostazione programmatica di bilancio 2010 e per la durata della legislatura pluriennale, nonchè della proposta di schema delle scelte relative al Programma di Sviluppo per la XIV legislatura, il Presidente Dellai ha voluto porre le premesse per ridisegnare le strategie e le azioni strutturali per lo sviluppo futuro del Trentino e della sua Autonomia. Stiamo infatti assistendo ad una fase di grandi mutamenti economici e finanziari che se da un lato continuano a presentare motivi di grande preoccupazione per il futuro delle nostre aziende, dall’altro ci auguriamo sappiano rappresentare anche nuove e più significative opportunità che richiedono comunque di essere esplorate ed interpretate. La manovra di bilancio è stata impostata su un rafforzamento delle azioni anticongiunturali ma aperta nella definizione anche alle azioni sullo sviluppo sostenibile per consolidare la competitività, la coesione sociale e l’attrattività dei territori. I Patti che l’Amministrazione propone (qualità sociale, qualificazione della spesa corrente, produt-

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Dichiaratamente, la manovra di bilancio 2010 mira a rendere sistematici gli interventi anticrisi approvati nel corso dell’anno, nella convinzione che essi, così come hanno contribuito ad attenuare gli effetti della congiuntura negativa, possano incidere positivamente sulle dinamiche di sviluppo. In questo senso si colloca l’individuazione dei quattro Assi sui quali l’amministrazione intende avviare dialogo e concertazione con altrettanti patti stretti con gli attori economici e sociali.

tività di sistema) rappresentano in sé una sfida da accogliere perchè si pongono come paradigma di riferimento per tutti si soggetti sia pubblici che privati. Gli Assi individuati nel documento programmatico si rafforzano di nuove priorità per l’emergere di nuove esigenze e nuovi indirizzi necessari alle politiche pubbliche e ciò per essere incisive nella realtà economico-sociale. Il tema centrale del “capitale territoriale” previsto nel Programma di Sviluppo si pone come filo conduttore e accompagnatore delle strategie per il rafforzamento delle identità territoriali, della coesione sociale, della solidarietà, dello sviluppo sostenibile e della valorizzazione del capitale produttivo aziendale nel duplice significato di crescita sia del capitale umano che dell’innovazione tecnologica e dei sistemi. Unione condivide tutti quegli obiettivi che sostengono lo sviluppo economico, che rilancino la competitività aziendale proprio nella valorizzazione della crescita delle piccole e medie aziende che rappresentano il 93% del totale e che costituiscono la struttura portante dell’economia diffusa e dello sviluppo dei territori.

Vi è quindi , a parere di Unione, la necessità di un riconoscimento sostanziale della politica verso queste imprese come condizione strutturale di democrazia economica per favorirne la loro presenza sui mercati, per la loro piena efficienza e crescita, sostenendo anche percorsi formativi innovativi. Si condividono inoltre tutte le azioni che rafforzano la nostra Autonomia , la nostra identità, e che fanno dell’equilibrio territoriale un primato da conservare. La manovra finanziaria in oggetto espressamente si candida come anello di congiunzione di traghettamento dalla manovra anticrisi al modello strutturale dello sviluppo futuro della Provincia. È giusto e politicamente lungimirante operare in questa direzione e per il medio termine ma va anche detto che le aziende sono preoccupate particolarmente per l’oggi: la realtà contingente, a nostro parere, non consente ancora di abbracciare pienamente l’ottimismo dei numeri. La situazione economica, infatti, è ancora debole seppure in presenza di qualche dato positivo ma gli elementi previsionali difettano di continuità.


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il bilancio PAT

I dati a livello nazionale mostrano ancora una pesante flessione del PIL. In Trentino la situazione è fortunatamente migliore. I dati sulla situazione economica presentati nel tavolo anticongiunturale segnalano dei discreti livelli di tenuta ma non ancora certi dell’uscita dal tunnel recessivo. In sintesi Unione ritiene che il biennio 2010/2011 debba ancora essere considerato critico e ciò anche per la situazione della liquidità aziendale e della politica del credito bancario. Le aziende nel 2009 hanno accumulato bilanci molto bassi; la situazione occupazionale forse peggiorerà e il mercato non è assolutamente stabilizzato e non presenta segni di sostanziali di continuità di miglioramento anche se i segnali sono incoraggianti. Ma al momento rimangono segnali. Per questo chiediamo alla Provincia di non considerare tutto superato ma di proseguire almeno per il prossimo biennio con le azioni anticongiunturali riproponendo o migliorando quegli interventi che noi consideriamo centrali: - azioni per la ristrutturazione finanziaria delle piccole imprese.Questo intervento deve essere riproposto e semplificato nei costi e nelle procedure; - evitare azioni di accrescimento del carico fiscale e tariffario; - lavorare per l’accesso al credito che è ancora tema strategico per la liquidità delle aziende; - sul versante dell’occupazione temiamo che si verificherà un a recrudescenza delle espulsioni con l’esigenza di ammortizzatori sociali sempre più significativi e continuativi nel tempo. Sul versante delle entrate il bilancio si attesta su 4.633 milioni di euro con un +1,8% rispetto all’anno precedente, dato sicuramente positivo ma

si deve anche prendere atto del rallentamento della finanza provinciale, confermando che la nostra salute finanziaria dipenderà sempre più della produttività complessiva del sistema Trentino. In questa direzione le prospettive di attuazione del federalismo fiscale porteranno ad ulteriori fasi incertezza per cui risulterà fondamentale attivare processi virtuosi di crescita, aumento dell’efficienza e della produttività di sistema. Il gettito tributario registra un incremento lordo del 3,7% ma un fattore critico è rappresentato dall’andamento dell’IVA che si connota negativamente -0,8%. Sulla politica tributaria relativa alle aliquote IRAP e sulle tariffazioni, la PAT, come si ricorderà, nella manovra anticrisi aveva introdotto una riduzione pro tempore generalizzata. Oggi la Provincia propone nel Protocollo di intesa fra parti sociali una riattivazione seppur graduale di questi strumenti attraverso l’adozione di nuovi modelli di tariffazione che assicurino il concorso al costo dei servizi. Su questi temi Unione non è in sé contraria ma, in questo momento del perdurare della crisi economica, vuole proporre il mantenimento per il biennio 2010/2011 dello stesso regime previsto nella manovra anticrisi perché questi strumenti rappresentano gli unici strumenti riconosciuti per rilanciare la competitività del sistema economico e dei consumi collettivi. Relativamente alle aree di spesa, quella corrente è caratterizzata da livelli molto elevati (64% a politiche invariate o 62% a politiche programmate). Qui vanno, a nostro parere, sostenute tutte le azioni per la razionalizzazione, il contenimento dei costi e la riorganizzazione dei servizi pubblici. Anche delle società in house. Si devono assicurare strumenti per il controllo della spesa corrente corrispondendo ai bisogni collettivi con l’innalzamento della produttività e

della qualità dei servizi. Si deve ricercare la possibilità di fare sistema fra tutti gli enti pubblici per usufruire in pieno delle economie di scala, ma stiamo attenti alla proliferazione indiscriminata di società che spesso si appesantiscono di personale e di costi di gestione: agenzie, enti funzionali e società controllate. Qui si vuole ribadire l’esigenza del rafforzamento del ruolo della Provincia sulla razionalizzazione, sulla produttività e sul controllo, anche dei carichi di lavoro del personale di queste Agenzie ed Enti. Nel merito specifico dell’articolato relativo al ddl 71 in termini generali si rappresenta che il bilancio per il 2010 traduce quell’impostazione concettuale, avanzata nelle linee programmatiche del Programma di Sviluppo, con progetti nuovi , concreti e significativi coniugando le azioni anticrisi con gli interventi strutturali di sistema. Il testo normativo per le parti relative agli interventi a sostegno delle imprese, e al di là delle risorse specifiche di bilancio che ammontano rispettivamente a 193 milioni di euro, comprensivi anche gli interventi previsti per il completamento della manovra anticongiunturale; a 258 milioni per gli interventi di contesto; a 70 milioni per le azioni per la ricerca delle imprese a 70, a nostro parere non riesce a catturare per le realtà economiche aziendali quelle strategie di innovazione e sviluppo che rappresentano la base portante dell’economia con progetti territoriali significativi che riescano a spostare il baricentro della produttività con azioni di sistema fondamentali per lo sviluppo del territorio. Non emerge, in sostanza, quella “significanza” di azioni e quel “progetto globale” innovativo che aveva caratterizzato la manovra anticongiunturale precedente sebbene la crisi non sia ancora conclusa. Ciò non significa che nuove azioni non siano

firmata l’INTESA FRA PROVINCIA E FORZE ECONOMICHE E SOCIALI

Gli obiettivi del protocollo: qualità sociale, contenimento della spesa corrente e creazione di valore

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Giovedì 10 dicembre l’Unione, con le altre rappresentanze economiche e sociali territoriali, ha firmato un protocollo d’intesa con la Provincia Autonoma di Trento, che si accompagna al Piano di Sviluppo Provinciale e alla manovra di bilancio per il 2010. Il protocollo, voluto dal Presidente Dellai e accolto favorevolmente dai rappresentanti di imprese, ordini professionali e lavoratori nel corso di alcuni incontri interlocutori, sigla un’intesa basata sul metodo della concertazione e ispirata ai principi di responsabilità e compartecipazione pubblico/privata, i cui principali obiettivi sono in sintesi la qualità sociale, la qualificazione della spesa corrente e la promozione della creazione di valore con azioni di sistema realizzate da tutti i soggetti interessati, pubblica amministrazione, forze sociali, imprese e altri soggetti della comunità. Nodo centrale del protocollo - e dell’intero PSP -

è il concetto di «capitale territoriale», cioè l’insieme delle risorse territoriali, sul quale si interverrà privilegiando i quattro assi: capitale umano, capitale produttivo, capitale sociale e welfare, capitale istituzionale e partecipativo. «All’origine del Protocollo d’intesa – si legge in una nota di Piazza Dante – vi è la constatazione che il Trentino, raffrontato con le altre regioni italiane e con l’Europa a 15, è caratterizzato da livelli di benessere e qualità della vita molto elevati. Vi è però anche l’analisi puntuale delle criticità del sistema: nonostante in sede locale la risposta alla crisi economica mondiale sia stata nel complesso efficace, il territorio manifesta alcune debolezze strutturali che vanno affrontate, dai tassi di crescita economica non soddisfacenti ad una spesa pubblica - per il finanziamento dei servizi offerti dal pubblico come pure per la realizzazione di infrastrutture e opere pubbliche - che va razionalizzata e contenuta».


il bilancio PAT

possibili attivando puntuali atti amministrativi ma non averli previsti in via normativa indebolisce il disegno generale relativo alle innovazione e competitività del sistema. Il progetto normativo poteva comprendere alcuni temi quali: - azioni permanenti per il riassetto finanziario delle piccole imprese Tale esigenza è oltretutto particolarmente sentita perché le piccole aziende non hanno titolo di accesso ad altre tipologie previste dalla manovra (prestiti partecipativi, riassetti finanziari a grandi imprese, grandi progetti industriali innovativi ecc...). - stimolare la domanda interna e rilanciare i consumi anche con politiche tariffarie adeguate per la competitività complessiva del sistema economico - lavorare per l’accesso al credito delle aziende che è ancora tema strategico per la liquidità delle aziende. In questa direzione si dovrà agire in termini strutturali anche sul costo del denaro per l’abbassamento del costo della raccolta bancaria - attuare una riduzione fiscale sugli investimenti delle imprese con l’attivazione anche di adeguate politiche energetiche. - la promozione di raggruppamenti di imprese per costituire quelle reti aziendali atte a favorire una maggiore competitività e sviluppo dei territori - ’attivazione urgente di un piano concreto e condiviso per la realizzazione di grandi opere pubbliche con le aperture di nuovi cantieri riguardanti le infrastrutture di collegamento interregionale che costituiscono presupposto immediato di sviluppo e un forte effetto propulsivo alla domanda globale. - sul turismo, settore trainante della nostra economia, ma in calo di redditività per le imprese, riteniamo che si debba perseguire la strada della qualità in modo più concreto ed incisivo andan19,8x11 in Bank Alta.pdf

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do oltre all’incremento quantitativo di presenzearrivi. Dobbiamo caratterizzare di più il nostro territorio che ha bisogno di sinergie, obiettivi chiari e verificabili, risorse finanziarie, superando anche i modelli attuali consolidati. Dobbiamo costruire un giusto rapporto fra Apt d’ambito e gli altri attori del turismo provinciale se vogliamo costruire obiettivi di crescita economica attraverso nuove azioni promozionali e di marketing. Relativamente all’articolato valutiamo la positività dell’art 20 laddove dispone la riduzione triennale dell’IRAP dell’1% per le nuove imprese. Per l’art 44 segnaliamo la nostra contrarietà alla istituzione del comitato per gli incentivi alle imprese. E’ un ritorno all’antico. Se proprio si ritiene di attivare un comitato questo deve essere snello nella composizione e puntuale nelle competenze. Deve cioè formulare pareri solo in ordine a complessi investimenti o a problematiche di tipo ambientale. Riassorbire in unico comitato altri comitati, già previsti da normative puntuali e specifiche nelle professionalità, come la commissione tecnica per il turismo o il comitato tecnico servizi alle imprese, per poi proporre interna corporis suddivisioni in sottocomitati non ci pare né significativo né semplificativo delle procedure burocratiche. Relativamente all’ art 48 appaiono positive le modificazioni introdotte. In particolare la modifica proposta al comma 1 è resa necessitata dal contrasto con il decreto Bersani che imponeva la non comunicazione per le vendite promozionali Per il comma 2 quater si sottolinea la positività del nuovo testo laddove si prende atto che le attività di promozione e valorizzazione dei luoghi storici del commercio sono realizzati quasi esclusivamente da soggetti costituiti in forma di Consorzi con attività esterna e che i requisiti previsti dalla vigente normativa risultavano incompatibili con 11:21:22

la figura giuridica dei consorzi medesimi . Per l’art 49 si esprime apprezzamento per l’innovazione introdotta che consente il finanziamento ai soggetti preposti costituiti successivamente alla normativa transitoria. Sugli altri Capi dell’articolato non ci soffermiamo puntualmente pur avendo riscontrato la positività e la condivisione di molti articoli in particolare quelli a carattere strutturale per lo sviluppo. Ma qui ci vogliamo soffermare solo su due questioni che stimiamo fondamentali: -si deve affrontare con decisione il tema della semplificazione dei procedimenti amministrativi e i risultati si possono ottenere solo se verranno predisposte le condizioni che favoriscano l’inserimento di concrete innovazioni e che realmente si pongano al servizio di cittadini ed imprese. Quindi maggiore efficienza,maggiore semplificazione per una minore burocrazia e minori tempi di attesa, costituiscono requisiti indispensabili per l’agire. Non si può procede con modificazioni continue di leggi o di regolamenti ma a contenuto parziale come anche presente in questa legge. Si devono predisporre progetti completi ed organici. - Sul versante delle leggi agevolative per le imprese si deve puntare con decisione a ridisegnare complessivamente la politica degli incentivi per lo sviluppo di tutte le imprese senza disparità di trattamenti e considerando l’innovazione di sistema come la premessa indispensabile dello sviluppo territoriale ove le piccole imprese sono il riferimento concreto per quella loro diffusione che traduce la vocazione del territorio. Su questi temi peraltro il Presidente Dellai ha già avanzato una ipotesi di Patto complessivo con le forze sociali per avviare una strategia di sviluppo strutturale di medio termine che sappia guardare finalmente al futuro e allo sviluppo dei territori.


la finanziaria nazionale

Sostituzioni più veloci

seildipendentedàforfait Il Senato approva un emendamento che semplifica alcuni procedimenti burocratici. Divina: «Recepita una necessità del sistema turistico»

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razie anche ad un intervento in Aula del Senatore Sergio Divina, il Senato ha recepito un emendamento alla Finanziaria proposto da Helga Thaler Ausserhofer che semplifica una procedura burocratica per gli albergatori e i pubblici esercizi, ovvero la possibilità di sostituire immediatamente, in periodi di alto afflusso turistico, le posizioni resesi per vari motivi vacanti, come cuochi o camerieri, e comunicare l’assunzione in seguito, entro tre giorni, agli uffici preposti. Si tratta di un provvedimento saggio, che va nella direzione di una maggiore snellezza delle pratiche burocratiche cui sono obbligate le imprese del turismo. Senatore Divina, vede una certa predisposizione della politica verso una liberazione dalla burocrazia inutile o si tratta soltanto di un provvedimento isolato? Questa è una compagine di Governo assai sensibile alle semplificazioni. è stato infatti istituito un Ministero apposito che ha già cancellato oltre 7000 leggi che creavano soltanto confusione. I Ministri Calderoli e Brunetta stanno facendo lotte titaniche contro chi si oppone alla cancellazione di certe situazioni che comportano rendite di posizione e che creano grandi inefficienze del sistema.

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Unione

NOVEMBRE DICEMBRE 2009

Il Senatore Sergio Divina

Devo dire di avere la fortuna di conoscere abbastanza bene il settore turisico-alberghiero, e pertanto non mi è stato molto difficile convincere relatori e Governo (che avevano già respinto l’emendamento) nonché i colleghi senatori, a che per questo settore le norme sulle assunzioni subissero una deroga al sistema generale. Portai, infatti, l’esempio di un ristorante o un albergo al completo di clienti, in cui, per le più svariate ragioni, il cuoco prende e se ne va. Per il titolare non è mica possibile andare in sala e scusarsi coi clienti dicendo “mi spiace ma stasera non si può mangiare perché manca il cuoco”. Deve arrangiarsi come può, mandando in cucina il primo che se la cava coi fornelli. Consentire in questi casi un lasso di tre giorni per regolarizzare la posizione del nuovo dipendente non rappresenta un “favore”, ma una necessità data dalla peculiarità del lavoro stesso. Devo dire di aver

avuto risposte positive e condivisioni sulla questione da un ampio spettro di parlamentari, che ha poi comportato la revisione del parere (prima negativo) sia dei relatori sia del Governo. Mi pare una buona cosa, anche se è arrivata dopo parecchi anni dalle vostre richieste come categoria. Come giudica questa manovra finanziaria, sia per l’economia nazionale che per quella trentina? La manovra è per ora quasi una bozza, in quanto sarà la Camera dei Deputati a conferirgli la fisionomia definitiva allorquando si conosceranno meglio i flussi di entrate derivati dallo scudo fiscale. Per ora possiamo dire che si è puntato molto sugli ammortizzatori sociali, dovuti alla situazione occupazionale, per non far sentire eccessi di contraccolpi alla domanda interna ovvero ai consumi. Anche le norme “taglia poltrone” (riduzioni di consiglieri provinciali e co-

munali, nonché gli enti inutili) stanno nelle scelte di fondo di questo Governo. Per le imprese ci sono invece gli stanziamenti a favore del fondo di garanzia, che dovrebbe consentire un più agevole accesso al credito. Vedremo poi se riuscirà a decollare la Banca del Mezzogiorno, a sostegno dell’economia sana e da sostenere, del mezzogiorno. Da più parti si comincia a parlare di ripresa economica: a che punto siamo, dal Suo osservatorio di Senatore della Repubblica Italiana? Dopo ciò che è successo nel 2008, non mi fiderei più delle previsioni degli economisti. Sta di fatto, però, che si vedono dei segnali che possiamo definire confortanti: le commesse stanno riprendendo, il PIL ha smesso di scendere, l’inflazione bassa stimola gli investimenti e quindi la ripresa. Alcuni settori però risentiranno ancora ripercussioni dalla crisi, per cui è prudente approcciare il tutto con un cauto ottimismo.



il lutto

L’Unione perde

Carlo Fiaschetti

Scomparso a 57 anni il presidente di Fiavet Trentino e componente della Giunta Unione. Moltissimi i messaggi di stima e cordoglio

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Un’azienda giovane, naturalmente orientata verso qualità, innovazione e soddisfazione dei clienti. Con un Equipe di oltre 70 persone al vostro servizio.

ha svolto con passione e abnegazione, doti sinceramente riconosciutegli da chi ha avuto modo di lavorare con lui.

Carlo Federico Fiaschetti, Presidente Fiavet Trentino, scomparso a Londra nella notte tra il 7 e l’8 novembre scorsi.

L’intero sistema Unione ha espresso con unanimità il proprio cordoglio: «Era una persona molto affidabile e precisa - ha dichiarato il presidente Giovanni Bort - Se c’erano dei problemi lui era sempre pronto a risolverli. Aveva molta voglia di fare, girava il mondo, viveva praticamente con la valigia in mano. Ci mancherà. Molto». I funerali si sono tenuti alla fine di novembre nella chiesa parrocchiale di Levico Terme. A salutare il feretro erano in moltissimi: parenti, colleghi, amici, conoscenti e tutti coloro per i quali è stata dura la perdita di Carlo Federico.

illuminiamo il presente, progettiamo il futuro Azienda certificata ISO 9001:2008 e attestazione SOA

i trovava in Inghilterra per lavoro, l’inaugurazione del World Travel Market, quando è stato colto da un malore fatale, la notte tra il 7 e l’8 novembre, Carlo Federico Fiaschetti, presidente Fiavet Trentino e membro della Giunta Unione. Una perdita dolorosa per il mondo Unione e per il settore turistico trentino. Fiaschetti, da sempre attivo con competenza, precisione e capacità nell’attività turistica, prima con l’impresa di famiglia poi con altri soci, è stato per diversi anni a capo delle Agenzie di viaggi trentine; un ruolo che

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Gestione documenti: conservazione sostitutiva Determinazione giuridica relativa alla conservazione sostitutiva Con il decreto del 23 gennaio del 2004 l’Italia ha creato i presupposti per l’archiviazione digitale di una gran parte di documenti aziendali come fatture, registri iva, libri giornale ed altri documenti.

Archiviazione digitale come da normativa Secondo la delibera del Cnipa del 19 febbraio 2004 la conservazione sostitutiva di documenti informatici e, eventualmente, anche delle loro impronte, avviene attraverso la memorizzazione in supporti idonei (anche non ottici) e si esaurisce con l’apposizione del riferimento temporale e della firma digitale da parte del responsabile della conservazione.

La nuova normativa riguardante l’archiviazione digitale riguarda sia documenti di natura civile o di diritto tributario. Si tratta maggiormente di fatture, corrispondenza, telegrammi, registri iva, libri giornale ecc. Non si fa riferimento a documenti e ricevute relative a uffici doganali.

La firma digitale è, quindi, la manifestazione di un processo di calcolo che, a partire da un oggetto informatico, quindi un documento e da un insieme di informazioni associate ad una determinata persona (coppia di chiavi asimmetriche), produce un secondo oggetto informatico (il documento firmato) che attesta la volontà di tale persona nel sottoscrivere l’oggetto originario al quale è stato applicato il processo di firma.

Caratteristiche dei documenti digitali archiviati I documenti archiviati digitalmente perchè vengano riconosciuti validi dalla legislatura devono avere le seguenti caratteristiche: • i documenti devono essere statici e quindi non modificabili • l’integrità e la veridicità dei documenti devono essere comprovate tramite un timbro temporale ed una firma digitale • i documenti devono essere visibili e presentabili • i documenti devono essere archiviati in forma tale, da essere visibili e leggibili nel tempo ed avere un ordine cronologico

Attraverso la firma digitale si attesta la volontà di sottoscrivere il documento informatico e di conseguenza di assumersi la piena responsabilità del suo contenuto. Tramite tale processo si attesta da una parte l’autenticità del mittente, dall’altra l’integrità del documento firmato e il cosiddetto principio del non ripudio che non permette di disconoscere quanto firmato.

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Responsabile Vendite Persiani Walter walter.persiani@alpin.it

Il sistema di archiviazione documentale deve predisporre la funzionalità di ricerca dei documenti digitali tramite nome e cognome, cioè tramite denominazione aziendale, partita iva, cod. fiscale e data. Quest’ultima caratteristica è una funzionalità che un sistema di archiviazione documentale offre nelle funzionalità standard, dato che è un requisito fondamentale per la ricerca di un documento.

Redatto dal responsabile vendite dell’azienda Alpin – Software, Consulting & Strategy Srl di Bolzano.

Alpin Srl Software, Consulting & Strategy Via Lancia, 8/B 39100 Bolzano Tel. 0471/056000 Fax 0471/056005 info@alpin.it

Cestinare il documento cartaceo originale Documenti cartacei originali, che per legge sarebbe obbligatorio conservare, e che vengono sostituiti dai documenti archiviati in forma digitale, possono essere cestinati solo dopo aver concluso il processo dell’archiviazione digitale (archiviazione digitale, apporre la firma digitale ed il timbro temporale).

Termini di archiviazione L’archiviazione digitale deve rispettare alcune regolamentazioni. Le fatture devono essere archiviate non oltre i 15 giorni. Tutti i documenti rimanenti devono essere archiviati almeno una volta all’anno. Questi termini si riferiscono ai documenti ai quali sono stati applicati il timbro temporale e la firma digitale. La normativa prevede che le fatture (come specificato nel paragrafo precedente) devono essere archiviate in forma digitale ogni 15 giorni, che può sembrare dispendioso. Tali processi vengono eseguiti completamente in forma automatica da moderni sistemi di archiviazione documentale, togliendo l’onere ai collaboratori. In caso di controlli Documenti archiviati digitalmente devono essere visibili in ogni momento. Ciò può avvenire tramite un software (tramite programmi che visualizzano i documenti) o stampando i documenti. Nel caso di controlli dagli enti preposti, ad essi deve essere garantito l’accesso ai documenti digitali. Tali enti hanno la possibilità di richiedere i documenti sia in forma digitale che in forma cartacea. Fazit La legislatura ha dato con le nuove normative e regolamentazioni dell’archiviazione digitale le premesse per l’introduzione nella sua integrità di un sistema di gestione documentale. Le aziende hanno grazie a tale normativa la possibilità di implementare un sistema di archiviazione documentale che può essere la chiave di volta nell’ottimizzazione dei processi di lavoro e nel risparmio dei costi.


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onsultalex è una banca dati online di diritto bancario, commerciale e societario che costituisce uno strumento informativo assolutamente nuovo nel suo genere. L’idea, sviluppata e gestita da Bancaria Consulting srl, società di consulenza specializzata nella compliance e nella formazione professionale, è stata messa a punto da Servimpresa Trentino srl, società di servizi di Confidimpresa Trentino, attivamente presente anche nella programmazione e distribuzione del prodotto. Si tratta di un’opportunità unica per le aziende di disporre online di un costante e completo data base di aggiornamento giuridico ed economico. Grazie al taglio pratico adottato nell’organizzazione dei contenuti e alla metodologia scientifica utilizzata per la selezione del materiale, Consultalex consente ai propri utenti di accedere in modo semplice, veloce ed efficace ad una completa e aggiornata raccolta di provvedimenti giudiziali, pubblicazioni e approfondimenti, formule pratiche, contratti e nozioni operative. Un noto imprenditore locale, che da pochi mesi utilizza il servizio afferma: «Da quando conosco Consultalex, risparmio non poco di parcelle e riesco ad individuare autonomamente molteplici risposte a quesiti e dubbi, trovando anche vari documenti di interesse come, ad esempio, schemi contrattuali o modelli predefiniti facilmente personalizzabili». Studiata per la piccola e media impresa, già oggi a pochi mesi dal suo lancio dispone di oltre 1.000 contatti.

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Unione

NOVEMBRE DICEMBRE 2009

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Sezione Approfondimenti ed Opinioni Per offrire ai propri utenti la possibilità di essere sempre costantemente aggiornati ed informati, Consultalex, in collaborazione con Synergia Formazione, mette a disposizione numerose pubblicazioni redatte da comprovati esperti del settore e volte ad approfondire le più attuali problematiche del mondo societario, bancario e finanziario. Si pensi, a titolo esemplificativo, al recente tema del contenimento dei costi bancari, delle commissioni di massimo scoperto, degli accordi di ristrutturazione di imprese, etc. Alla sezione Approfondimenti ed Opinioni gli utenti potranno accedere anche dalle altre sezioni, laddove queste trattino tematiche analoghe a quelle sviluppate nelle diverse

pubblicazioni. Sezione Dizionario Operativo Per assicurare un prima introduzione agli argomenti trattati nelle diverse sezioni, Consultalex ha predisposto un dizionario specialistico, attivabile anche dalle singole massime giurisprudenziali, idoneo a garantire ai propri utenti un inquadramento chiaro e sintetico del tema di interesse. Sezione Formule Pratiche Consapevole del sempre maggior utilizzo nella prassi quotidiana di schemi contrattuali (accollo, cessione del credito, patti parasociali, fideiussioni, etc.) e di altre formule operative (reclami bancari, richiesta segnalazioni in centrale rischi, etc.), Consultalex mette a disposizione dei modelli predefiniti facilmente personalizzabili secondo le esigenze proprie di ciascuna impresa. A chi si rivolge Consultalex si rivolge, fra l’altro, alle imprese di piccole e medie dimensioni, che vogliono semplificare la gestione quotidiana dell’Azienda. La semplicità e la chiarezza nell’organizzazione del materiale consentono anche ai meno esperti di poter operare con competenza nel mondo degli affari, interfacciandosi con il consulente professionista esperto solo al momento del bisogno.

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Imprebanca

La banca del Terziario

piace alle imprese

L’Unione aderisce con convinizione al progetto di un istituto di credito fatto da imprenditori per gli imprenditori

S

i chiamerà Imprebanca e sarà una banca che - come suggerisce il nome stesso - si rivolgerà alle imprese e agli imprenditori. Grazie al fatto di avere una connessione diretta e reale con il mondo economico e con il terziario in particolare, gli obiettivi sono già ambiziosi: 50 milioni di capitale, quattro filiali nel 2010 da portare a 13 oltre a 6 punti sul territorio entro cinque anni - 25mila clienti retail e 5mila Pmi entro il 2015. La nuova banca, ricevute tutte le autorizzazioni necessarie dagli istituti di vigilanza, sarà operativa entro il prossimo anno con 4 sportelli. La prima filiale sa-

Il rapporto con gli istituti di credito è uno degli aspetti fondamentali dell’attività imprenditoriale. Proprio per agevolare questo tipo di rapporto nasce Imprebanca, la banca «fatta da imprenditori per gli imprenditori»

rà aperta presso la sede romana della Confcommercio di via Properzio. «Una banca degli imprenditori per gli imprenditori» è lo slogan ufficiale. Questi, infat-

ti, rivestiranno il ruolo di utenti e amministratori di una banca multifunzione, che promette di rispondere alle esigenze di cittadini e imprese del territorio, di cui conoscono alla per-


Imprebanca

In Italia cresce la banca multicanale

I dati dell’Abi: quasi la metĂ dei conti correnti del nostro Paese sono abilitati ad operazioni con cellulari, internet o telefono Bonifici, pagamento di tasse e bollette, ricarica del cellulare, compravendita di titoli, movimenti ed estratto conto: tutto a portata di ‘click’. Per quasi una famiglia italiana su due operare con la propria banca diventa sempre piu’ facile e veloce grazie a internet, telefono e cellulare. Sono oltre 14,5 milioni con un incremento dell’8,6% nel 2008 rispetto all’anno precedente, infatti, i conti correnti abilitati ad almeno uno dei canali alternativi allo sportello tradizionale: Internet, Phone e Mobile banking. In pratica, e’ abilitata quasi la meta’ dei conti correnti (il 46%) e nel 72% dei casi questi conti sono attivi e utilizzati piu’ di una volta alla settimana. E’ quanto emerge dal sesto rapporto ‘La multicanalita’ delle banche’ condotto dall’Osservatorio e-Committee dell’Abi e presentato il 14 novembre scorso a Roma nel corso del convegno Abi ‘Carte 2009’ al quale hanno partecipato, tra gli altri, il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, e il vice direttore generale di Banca d’Italia, Giovanni Carosio.

fezione le problematiche. L’obiettivo è quello di fornire alle Pmi un servizio innovativo e semplice, mettendo insieme il Gruppo Banca Finnat, la compagnia assicurativa Ina e l’ente per concessioni ai lavoratori aziendali - Ecla. La giunta di Ucts Srl, la socie-

Con quasi 13,2 mln di conti correnti abilitati ad operare online (il 42% del totale dei conti correnti delle famiglie) e un incremento del 7,5% rispetto al 2007, internet si conferma anche per il 2008 il canale ‘’preferito’’ dai clienti delle banche italiane, oltre che il piu’ usato con quasi 9 milioni di conti attivi. Ogni conto effettua in media 1,3 accessi a settimana pari circa 71 l’anno (contro i 51 del 2007), con una crescita complessiva del 57%. Anche quest’anno, con 1,3 miliardi di informazioni su saldo, movimenti e condizioni di conto corrente richieste alle banche, la consultazione dell’estratto conto e’ l’operazione piu’ ‘’cliccata’’, con una media di quasi tre volte a settimana. Al secondo posto, invece, si confermano i bonifici: nel 2008 ne sono stati fatti 42,6 milioni via internet, pari al 30% del totale, per un valore complessivo di oltre 81,3 miliardi di euro. Seguono i pagamenti online con oltre 23,8 milioni di operazioni, le ricariche del cellulare (oltre 15,2 milioni) e le ricariche delle carte prepagate (2,7 milioni).

tà finanziaria dell’Unione, aveva deliberato a giugno l’acquisto di quote di Impre Finanziaria d’impresa Spa, con l’obiettivo di arrivare al totale del 2% del capitale dell’istituto di credito che vede tra i propri azionisti, oltre a Trento, molte altre realtà importanti del settore del terziario

Sempre piÚ italiani utilizzano servizi bancari on-line: internet, telefono, cellulare. Secondo l’ABI, sono oltre 13 milioni i conti correnti abilitati ad operazioni on-line

e dei servizi italiani. ÂŤObiettivo di Imprebanca – spiega Cesare Pambianchi Presidente della banca e di Confcommercio Roma – è studiare il problema della ripresa dei consumi e dell’imprenditoria, assicurando sostegno a tutti gli imprenditori, compresi quelli

che sono stati costretti a chiudere le loro attivitĂ , supportandoli con prodotti realizzati su misura per le loro esigenze. SarĂ una banca locale fatta dagli imprenditori per gli imprenditori. Ciò significa che gli imprenditori hanno avvertito delle carenze nell’attuale sistema bancarioÂť.

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ricettivo

Essere albergatori

ai tempi della crisi

Il presidente Bort: «Alberghi italiani svantaggiati: abbiamo scritto al Governo per chiedere l’abbassamento dell’aliquota IVA»

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o scorso martedì 24 novembre si è svolta l’assemblea annuale di UNAT Unione Albergatori del Trentino presso l’auditorium Interbrennero a Trento nord. La sala meeting si è riempita di oltre 150 associati che non hanno voluto perdere questo evento così importante. Dopo la parte interna riservata agli associati si è tenuta la relazione del Presidente Bort seguita da un applauditissimo intervento del comico trentino Lucio Gardin. Al termine dei lavori assembleari, il consueto momento conviviale tenutosi nella sala sottostante all’auditorium, dove si è svolto un simpatico spettacolo di cabaret, ancora con Gardin, condito dall’intrattenimento musicale di Alberto & Mauro. Approfittiamo per citare le aziende che hanno avuto modo di contribuire alla buona riuscita della manifestazione: Veronafiere, Vittoria Assicurazioni, Trenta. A beneficio di chi non è potuto intervenire, diamo pubblicazione integrale della relazione del Presidente Bort. Nella foto, un momento dell’Assemblea annuale dell’Unione Albergatori del Trentino, tenutasi alla fine di novembre presso il nuovo centro direzionale dell’Interporto.

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Unione

NOVEMBRE DICEMBRE 2009

ASSEMBLEA UNAT

La relazione del Presidente Siamo quasi a dicembre che non è tempo solo di regali natalizi ma anche di bilanci. E in questo momento sono soprattutto due i temi che richiamano la nostra attenzione. Il primo riguarda la crisi economica. Il 2009 che si è aperto in toni foschi è stato vissuto a conti fatti in modo abbastanza positivo. Il nostro augurio è che si possa finalmente uscire da questo lungo periodo di recessione e che le luci che ci sembra di intravedere in lontananza siano destinate a diventare sempre più vivide. Il secondo è quello della stagione invernale ormai alle porte, che chiama in causa il ruolo e la funzione della nostra categoria. Nel tempo abbiamo saputo acquisire innegabili meriti ma è indispensabile da parte nostra anche un momento di riflessione se vogliamo superare incolumi il difficile momento che sta attraversando il mercato. Mentre ci domandiamo se anche quest’anno la neve scenderà copiosa come l’anno scorso, dobbiamo convincerci che il nostro lavoro non può essere vincolato solo agli eventi atmosferici ma deve essere il frutto di una programmazione mirata, che coinvolga le Istituzioni, le associazioni di rappresentanza e le singole aziende. Riguardo le prime, l’importante è che non dimentichino quanto questo momento sia delicato per i nostri imprenditori. Non è quindi opportuno che alle difficoltà

economiche si sommino le tortuosità burocratiche che, nonostante i buoni propositi e la sensibilità personale di qualche assessore o funzionario pubblico, sono sempre presenti. Gli adempimenti formali, fiscali e amministrativi si traducono inevitabilmente in aumenti dei costi che vanno a pesare sulla clientela che, come ben sappiamo, di questi tempi si trova ad avere una minor disponibilità economica rispetto al passato. Il pericolo è che per le vacanze scelga una destinazione diversa dal Trentino e dall’Italia. Ci sono infatti Paesi che si propongono sul mercato globale a condizioni più vantaggiose perchè i costi di gestione aziendale e l’IVA applicabile alla prestazione alberghiera sono minori. A questo riguardo, nei giorni scorsi abbiamo scritto al Ministro Giulio Tremonti invitandolo ad intervenire per una diminuzione dell’IVA sulla prestazione alberghiera. In tal modo le nostre aziende turistiche recupererebbero competitività, e l’Italia continuerebbe ad essere una meta turistica appetibile. Senza che lo Stato ci rimetta, in quanto il minor gettito sarebbe compensato con la maggiore quantità di prestazioni tassate. Per tutelare i propri soci, l’Unione Albergatori del Trentino, attraverso un concreto e costruttivo confronto con le Istituzioni, punta al raggiungimento di due obiettivi fondamentali. Il primo è quello della semplificazione normativa: c’è bisogno di leggi con pochi articoli e regolamenti di attuazione modificabili in base alle diverse esigenze. Lo stiamo ribadendo da tempo e, anche se ancora senza


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molti riscontri, in questo senso alcune cose si stanno muovendo. Il secondo è quello della sburocratizzazione: troppo spesso riscontriamo adempimenti formali, fiscali e amministrativi che non consentono agli operatori di muoversi col dinamismo di altre realtà europee. Anche nell’efficiente Trentino non mancano gli esempi negativi con alcuni casi record, che da soli dimostrano l’emergenza della situazione. Di una fase di stanca del turismo trentino parlano esplicitamente i quotidiani locali e certe sbandierate super promozioni sembrerebbero confermarlo. Le responsabilità sono molteplici e coinvolgono sia i soggetti pubblici che i privati. Delle lungaggini dell’ente pubblico voglio citare solo due casi: l’aggiornamento della legge alberghiera, che è avvenuto dopo quasi 30 anni e la riforma delle APT, che non è veramente mai decollata e che, di questi tempi, ci troviamo in procinto di ridiscutere nuovamente. Non basta però bacchettare i politici e la Pubblica Amministrazione. Anche la nostra categoria ha commesso degli errori, come ad esempio: • offrire un servizio non sempre all’altezza, al di là di tanti proclami; • accettare turisti di basso profilo, pur di riempire la struttura; • accettare le imposizioni e le condizioni di prezzo dei Tour Operator; • realizzare strutture alberghiere senza anima, anonime e impersonali, slegate dalla tradizione e dal contesto architettonico e sociale trentino; • chiamarsi fuori dalle discussioni sugli obiettivi turistici della propria località; • non partecipare alle iniziative delle Apt e pensare che sia la propria struttura a fare attrazione turistica e non la località con le sua capacità attrattive; • essere poco disposti a fare gruppo, a muoversi in maniera unitaria sul mercato, sia nelle scelte che negli acquisti. È questo un punto su cui vorrei focalizzare l’attenzione dell’assemblea: l’impegno che la nostra organizzazione pone nella costruzione di una solida volontà associativa, che miri alla diffusione di una cultura di partecipazione, di condivisione, del “fare squadra”, di essere attori dello sviluppo e non semplici comparse su percorsi tracciati da altri. Dobbiamo in sintesi recuperare la consapevolezza dell’importanza del nostro ruolo e della nostra capacità di essere protagonisti nelle scelte. In un periodo di grave crisi economica, non è possibile pensare che l’unica soluzione sia di svendere il nostro prodotto. Va dato atto alla Provincia di operare da tempo con impegno di energie e di risorse, per far emergere sul mercato una buona immagine del Trentino. Esaltando le caratteristiche della nostra provincia, come terra di ospitalità, di grandi qualità naturali, dalle mille proposte: la Marca Trentino, insomma, a 360 gradi. Un altro fronte sul quale dobbiamo impegnarci di più è quello della qualità, ponendo attenzione alla crescita professionale nostra e dei nostri dipendenti, all’esaltazione delle peculiarità della nostra offerta, all’attenzione nella riqualificazione delle nostre aziende e, naturalmente, all’ambiente che ci circonda. In questo senso siamo impegnati anche in un confronto con l’assessorato provinciale al Turismo per valutare l’opportunità di definire un marchio di qualità che superi i limiti della classificazione a stelle, così come prevista dalla nostra legge.

Abbozziamo qui una soluzione, perché vogliamo essere costruttivi. Solo con le critiche, infatti, non si risolvono i problemi. Nel ricercare elementi per valorizzare la nostra offerta, ci sembra sia particolarmente caratterizzante “il piccolo albergo familiare”, ossia la risposta “locale” alle stazioni di vacanze globalizzate (o ai brand turistici). UNAT ritiene che il Trentino turistico sia ancora in tempo per attuare questa scelta strategica. In tal senso e nell’ottica di recuperare le tradizioni, è pensabile dar corso “al piccolo albergo familiare”. Si tratta di piccole strutture, anche con poche unità abitative gestite direttamente dalla famiglia del titolare. Anche con un numero limitato di camere si può fare qualità. Elemento distintivo del piccolo albergo familiare non saranno tanto le “stelle”, bensì la presenza di elementi di tipicità caratterizzanti. Su tutti: il connubio Turismo – Agricoltura (già sottolineato dall’Assessore competente) che UNAT ritiene un passaggio obbligato per alzare la qualità della proposta turistica trentina. Più nel dettaglio, la gamma dei prodotti locali è piuttosto ricca e ricomprende: l’olio del Garda, le mele delle colline trentine, i vini della tradizione locale, le carni e i formaggi dei caseifici trentini, ecc. Ciò introduce il tema delle sinergie, di cui si parla da anni, e comincia a venirci il sospetto che dopo tante chiacchiere alla fine il tutto si riduca ad una mera dichiarazione di intenti. UNAT nel corso dell’anno ha cercato di aprire un tavolo di concertazione anche con il mondo della cooperazione ma abbiamo dovuto prendere atto che quando si è trattato di prendere certe decisioni è mancata negli interlocutori la volontà di arrivare a determinati risultati. A questo riguardo sono costretto a rilevare, non senza amarezza, che se il settore ricettivo deve avere maggior attenzione nei confronti dei prodotti del territorio, parimenti, anche i produttori devono riservare le stesse attenzioni verso i nostri albergatori: ad esempio attuando una politica di prezzo sostenibile. Kennedy nel suo discorso di insediamento pronunciato nel 1962 disse “Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa tu puoi fare per il tuo paese”. Allo stesso modo anche i produttori autoctoni non dovrebbero solo chiedersi cosa possono fare gli albergatori per loro, ma cosa possono fare loro per gli albergatori. Cosa possono fare per il turismo trentino. Per rendersi più partecipi al sostegno della nostra offerta i produttori dovrebbero partecipare alle Apt, investire nelle iniziative locali, rendersi parte attiva del turismo. Solo in questa maniera – do ut des – sarà possibile parlare di sistema turistico, dove tutti, sinergicamente, sono pronti a fare la propria parte. Per ovvi motivi di brevità non è possibile in questa sede soffermarsi in maniera approfondita sulle molte situazioni e problematiche che affronta quotidianamente la nostra organizzazione. Ho accennato a dei temi che trovano la nostra attenzione e che, intendono far emergere alcuni obiettivi di prospettiva, su cui ci stiamo impegnando. Il Consiglio, la Giunta con il proprio lavoro avrà occasione di elaborare gli spunti offerti in questa relazione. Cosa che anche voi potrete fare, se naturalmente lo riterrete opportuno. Prima però, dato anche l’obbligo assembleare, devo altrettanto sinteticamente ricordare le molte azioni che mediante la nostra segreteria – alla quale va il ringraziamento di tutti noi per l’impegno profuso – sono state attuate durante quest’anno.

Innanzitutto nel corso dell’anno 2009 l’Unione Albergatori del Trentino ha proseguito la propria azione di rinnovamento, iniziata nel 2008 con l’attualizzazione della propria immagine e del logo. L’anno 2009 ha visto la definitiva consacrazione del portale internet www.unat.it che risulta allineato alle più recenti tecnologie Internet e completamente gestibile ed aggiornabile dai responsabili autorizzati. Il sito permette ai visitatori di interagire in modo attivo e li fa sentire protagonisti, avendo essi la possibilità di comunicare in modo efficace tutti i giorni con la nostra segreteria (richieste consulenze on line, iscrizioni a corsi, download di documenti riservati ai soci, etc.) oltre a partecipare on line ad una serie di sondaggi proposti da UNAT ed aventi ad oggetto tematiche di respiro turistico.

CONTATTI CON I SOCI E IMPEGNI DELLA SEGRETERIA

Il dialogo coi soci però non si realizza solo attraverso la tecnologia web ma anche e soprattutto grazie ai quotidiani contatti tenuti dalla segreteria. Ogni giorno infatti le consulenze tecniche, erogate sempre con professionalità e competenza avvengono sia telefonicamente sia via email, oltre che con visite sul territorio direttamente presso le aziende associate. Non va dimenticato che la segreteria UNAT, oltre all’impegno derivante dall’Unione Albergatori del Trentino, rappresenta anche il punto di riferimento per altre organizzazioni di rappresentanza quali Rescasa Trentino, Trentino appartamenti, Faita Trentino e l’Associazione Direttori di Albergo. Uno spazio non indifferente viene poi riservato ai vari club di prodotto che hanno sede presso l’Unione.

INCONTRI SUL TERRITORIO E VISITE AGLI ASSOCIATI

Il contatto con il territorio è stato ulteriormente rinsaldato anche con una serie di appuntamenti nei vari ambiti del Trentino. In particolare, complice la crisi economica che ha investito il mondo dell’imprenditoria, è stata garantita una specifica assistenza ad alcuni soci con problemi di riassetto finanziario. Ad essi è stato garantito un supporto, anche tecnico, nei loro incontri con gli istituti di credito per trovare una soluzione sostenibile, anche attraverso la mediazione coi consorzi fidi.

SINERGIA PRODOTTI TRENTINI / EXPO RIVA HOTEL

Le azioni di rete sono state sviluppate secondo le indicazioni del vigente piano marketing. Il presupposto di fondo è la necessità di consolidare la collaborazione con i vari soggetti della filiera del turismo. In tal modo sarà possibile creare efficaci sinergie e perseguire la qualità. Espressione pratica di questo proposito è stata l’edizione 2009 della fiera “Expo Riva hotel”. UNAT si è presentata a questo appuntamento settoriale con un proprio stand ampio e curato nella disposizione degli spazi e nella ricerca dei contenuti. È stato dato grande risalto alla presentazione di prodotti tipici trentini al fine di sensibilizzare gli operatori del settore turistico e della ristorazione a divenire consumatori e promotori. L’iniziativa è stata apprezzata anche dall’Ente Pubblico, che nella persona dell’assessore Mellarini da tempo persegue la concretizzazione di questo tipo di sinergie. Anche per il 2010 UNAT ha in programma di proseguire fattivamente in questa direzione.

Unione

NOVEMBRE DICEMBRE 2009

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ricettivo

L’Assemblea UNAT e, in basso, il presidente Giovanni Bort

LEGISLAZIONE

Per quanto riguarda il campo della legislazione, mi preme ricordare la stretta collaborazione con l’Ufficio legislativo UCTS. Questa collaborazione sinergica ha avuto modo di esplicitarsi attraverso incontri presso nostri associati per problemi prevalentemente di natura urbanistica. Sono però stati trattati anche moltissimi altri temi trasversali in ambito legislativo: lo spamming nella posta elettronica, la normativa igienico sanitaria e pronto soccorso, il divieto di fumo, “legge sulla privacy”, e l’ormai annosa questione dell’internet point (normativa derivante dal vecchio decreto Pisanu). Su questo ultimo punto permettetemi di ricordare la fitta corrispondenza tenuta da UNAT col Ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli. Noi ci siamo fatti sentire con forza sulla questione. Ora attendiamo un riscontro pratico da Roma. A beneficio degli associati mi preme ricordare che a fine 2008 hanno trovato attuazione gli aggiornamenti della normativa provinciale di classificazione alberghiera. Una delle novità sicuramente più attese dagli albergatori trentini è quella che riguarda la definizione parametrica della categoria tre stelle superior (3S). Sono state parecchie decine le strutture ricettive associate che nel corso del 2009 hanno potuto inoltrare istanza alla Provincia per conseguire questa nuova categoria.

ANTINCENDIO

Permettetemi di ricordare che anche grazie alle pressioni esercitate nelle opportune sedi romane, ancora una volta abbiamo ottenuto un’ulteriore proroga antincendio a beneficio delle nostre strutture ricettive che ancora non sono riuscite a completare gli adeguamenti. Salvo ulteriori slittamenti, gli alberghi avranno quindi tempo fino a fine 2010 per mettersi in regola. UNAT rimane attiva sul versante della formazione antincendio. Infatti a fine novembre è previsto un corso di formazione di 16 ore per i soci della Val di Fiemme e Fassa che hanno richiesto il nostro intervento.

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portanza di poter continuare a garantire la partecipazione a questo appuntamento. L’Assessore ha mostrato interesse verso quanto illustrato da UNAT e si è riservato di valutarlo poi più dettagliatamente. L’incontro ha costituito quindi un’opportunità per proseguire il proficuo confronto in essere con la Provincia.

SCHEDINE DI NOTIFICA

Si avvicina l’esito di una lunga concertazione che vede impegnate ormai da anni UNAT, Servizio turismo, Servizio statistica, Questura di Trento ed altre associazioni di categoria. Già nel 2004 infatti era stata intrapresa una prima sperimentazione che aveva coinvolto però solo alcuni alberghi. Nel corso dell’estate 2009 la Questura di Trento ha attivato un’ulteriore fase di test con 5 alberghi del capoluogo. Ora i tempi sono pertanto maturi per la realizzazione di un efficiente sistema di comunicazione tra le strutture ricettive e gli uffici provinciali competenti per la trasmissione in via telematica, in una prima fase, delle schedine di Pubblica Sicurezza alla Questura mentre in una seconda fase, sarà possibile trasmettere anche i modelli ISTAT. In tal modo gli operatori del settore ricettivo, soprattutto quelli che si trovano in ambiti territoriali isolati, saranno facilitati nell’espletamento degli adempimenti di legge. Al contempo gli uffici provinciali e le Apt potranno disporre giornalmente dei dati delle presenze turistiche a vantaggio di una miglior programmazione turistica e territoriale. A tale proposito vi informo che è stata fissata una conferenza stampa per il 2 dicembre 2009 - ore 11.30 - presso la Questura di Trento, da parte dell’assessore Mellarini e del Vice Questore Ascione per comunicare l’apertura e lo stato di questo progetto.

sempre più rivelando una soluzione di convenienza per tutte le aziende associate. Le convenzioni, se sapientemente sfruttate, consentono alle aziende concreti risparmi che vanno ben oltre la quota associativa! Sono state rinnovate le più importanti convenzioni già in essere. Senza elencarle tutte, in questa sede mi preme ricordare che a fine settembre i soci UNAT hanno potuto recarsi al Mart di Rovereto per visitare gratuitamente la collezione del Kunstmuseum di Winterthur, accompagnati dalla nostra Segreteria. Ricordo ai nostri associati che UNAT cercherà di ripetere nel tempo questi apprezzati momenti di aggregazione anche per consolidare i cardini dell’associazionismo. In questo senso mi permetto di dire che in futuro sarebbe auspicabile una ben maggiore partecipazione da parte dei nostri soci. Per ultimo, ma non per importanza, vanno anche ricordate le molteplici occasioni con cui ci siamo rapportati con l’Assessorato Provinciale al Turismo su svariati temi aprendo anche dei tavoli di lavoro, come sul Marchio di Qualità, sul riordino delle Apt, sulla Legge di Classifica e in ogni altra circostanza in cui si è chiesto il nostro coinvolgimento. In tal senso abbiamo sempre mantenuto anche un rapporto collaborativo con le altre associazioni interessate al turismo.

IN RICORDO DEGLI ASSOCIATI CHE SONO VENUTI A MANCARE In chiusura, prima di passare alla discussione e quindi alla consegna dei riconoscimenti ai soci meritevoli, permettetemi un seppure breve ricordo speciale per gli amici che sono venuti a mancare nel corso del 2009. Purtroppo quest’anno ci hanno lasciato diverse care persone tra soci, rappresentanti e collaboratori facenti capo al nostro mondo Unione. Mi rendo conto che magari questo può non essere il momento adatto, tuttavia mi sentivo in dovere di dedicare loro almeno un pensiero. Grazie dell’attenzione!

Su sollecitazione di Trentino Spa anche nel 2009 abbiamo dato la nostra disponibilità a gestire, attraverso l’organizzazione tecnica della nostra Trentino holidays, i transfert Trento-Milano per il Buy Italy di CONVENZIONI Milano nel quartiere fieristico di Rho. Si tratta del Lasciatemi ora fare un seppur breve accenno alle Giovanni Bort workshop per promuovere e commercializzare la Convenzioni. Presidente Unione Albergatori del Trentino propria offerta turistica che è collegato alla Borsa Per aiutare i soci ad affrontare al meglio le sfide del Internazionale del Turismo, la più grande rassegna mercato e farli sentire al centro della loro associaespositiva del prodotto turistico italiano e della mizione, è stato affinato ulteriormente il paniere delle gliore offerta internazionale. Nel corso del mese di convenzioni. Lo strumento delle convenzioni si sta giugno la segreteria UNAT ha elaborato un’indagine conoscitiva di gradimento del Buy Italy, somministrando GLI ATTESTATI DI RICONOSCIMENTO un apposito questionario online che ha coinvolto ben 33 aziende su perduto». Ecco i premiati: Gemma Ganarin, Come è noto, con cadenza biennale il Comitato 35 partecipanti al Buy Italy edizione di Presidenza dell’Unione Albergatori individua 2009. Dall’analisi si evince che gli opedell’hotel Dolomiti di Lona, Rita Mazzucchelalcuni associati che vivono il loro impegno in ratori hanno nel complesso valutato li, dell’hotel Da Rita di Condino, Luigi Prosser, positivamente l’evento Buy Italy e azienda quasi come una missione. Per questo del Residence La Madonnina di Folgaria, Beniasono disponibili a partecipare anche motivo anche quest’anno si rinnova un appunmino Zanoner, dell’albergo L’Ideale di Moena, alle prossime edizioni. I report con i tamento che costituisce l’occasione per conseChristian Miorelli, dell’Astoria Park Hotel di Riva relativi risultati sono stati presentati gnare ad alcuni di loro un piccolo riconoscimendel Garda, Claudio Delvai, del Residence & Reanche all’Assessore al Turismo Tiziano to. «Si tratta – ha ricordato il presidente Bort – di sort Bagni di Carano, Vigilio Puecher, dell’hotel Mellarini nell’intento di ribadire l’imun semplice attestato di stima per la passione Dolomiti di Levico Terme, Angelo Turra, de La che mettono nel loro lavoro. Costoro rappresenCasera di Tonadico, Claudio Battisti, dell’hotel tano un variegato campionario di imprenditori, Stella delle Alpi di Ronzone, Martina Prenzlow di diversa età e provenienza territoriale. Ma tutti dell’hotel Chalet Alpenrose di Peio, Giulia Sirek, sono un esempio per le nuove generazioni e un Unione dell’hotel Puller di Malé. patrimonio di esperienze che non deve andar NOVEMBRE DICEMBRE 2009



ricettivo / faita

Nasce il consorzio

Trentino Outdoor

Faita Trentino promuove uno strumento prezioso di marketing che riunisce le eccellenze del turismo trentino all’aria aperta

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opo alcuni inevitabili mesi di gestazione, il 26 novembre scorso presso la sede di via Solteri a Trento è nato finalmente il Consorzio Trentino Outdoor, promosso da Faita Trentino. Alla presenza del notaio l’atto costitutivo del Consorzio è stato firmato da una quindicina di gestori di campeggi soci Faita. Il nuovo Consorzio si propone di dar vita ad un Club al quale ambiscano di aderire le migliori strutture open air del Trentino. Al fine di assecondare le esigenze di un mercato sempre in evoluzione e di una clientela sempre più smaliziata, sono state individuate 5 specializzazioni tra le quali il turista potrà scegliere i colori più adatti alla propria vacanza: Family giallo, Activity rosso, Wellness azzurro, Resort viola e Bio verde. È proprio riallacciandosi a questo ampio ventaglio cromatico che il neo eletto Presidente del Consorzio, Gino Graziadei del camping Punta Lago di Calceranica, rivolgendosi al potenziale turista ha precisato che “saremo lieti di farti scoprire i 1000 colori dei 300 laghi, delle maestose Dolomiti immersi in un paradiso open air dove trascorrere le vacanze outdoor”. I campeggi aderenti al Consorzio possono garantire of-

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ferte personalizzate per soddisfare ogni aspettativa. Del resto, accoglienza di qualità ed attenzione verso l’ospite sono tradizioni consolidate del Trentino. Non solo il verde dei boschi, ma anche l’azzurro dei 297 laghi ed il rosa dei “monti pallidi” - le Dolomiti, patrimonio dell’umanità - fanno da cornice ad un panorama mozzafiato immerso nella quiete della natura in-

contaminata del nostro territorio. Trentino Outdoor, attraverso un consapevole percorso di crescita, sviluppo, formazione e controllo della qualità dei propri operatori, ambisce quindi a diventare proposta d’eccellenza nell’offerta della vacanza open air in Trentino. Inoltre, attuando una puntuale e incisiva azione di marketing, si ripropone di promuo-

vere la bicicletta come sano mezzo per fare turismo godendo al contempo delle bellezze naturali del Trentino, rispettandone le peculiarità ambientali, in perfetta sintonia con il modus di chi ha scelto l’open air come propria tipologia di vacanza. La filosofia del Club è quella di “Vivere il Trentino all’aria aperta” e questa è anche la promessa che viene fatta al Turista. Ogni socio del Club si impegna a promuovere il Trentino e le sue peculiarità durante tutta la vacanza dei propri ospiti, organizzando attività sul territorio e utilizzando prodotti tipici locali. Maggiori informazioni sono disponibili al sito internet www.faita.tn.it dove è costantemente aggiornata una pagina dedicata al Club e dove è possibile anche scaricare i moduli di adesione per i campeggi interessati. Entro fine dicembre sarà messo on line il sito del Club www.trentino-outdoor.com.

Ricordo speciale di Luciano Ciola (Cremerotto) Desideriamo esprimere un pensiero speciale per Luciano Ciola, per anni anima del Camping Spiaggia di Calceranica. Luciano è recentemente venuto a mancare dopo una lunga malattia che lo teneva di fatto bloccato da 18 anni. Una costrizione troppo severa per un uomo come lui, che era sempre stato pervaso da un coinvolgente dinamismo. Lo vogliamo qui ricordare come era nei suoi anni migliori: entusiasta della vita e del suo lavoro all’aria aperta, sempre a contatto con gli ospiti del campeggio. Luciano si faceva voler

bene da tutti: ogni anno venivano centinaia e centinaia di turisti dall’Olanda per soggiornare qualche settimana al Camping Spiaggia e ridere e scherzare assieme a lui. La sua simpatia irrefrenabile si sommava peraltro al serio impegno associativo profuso a favore di Faita Trentino di cui è stato uno dei fondatori. Grazie Luciano, ci mancherai. Il Presidente Fabio Poletti


somministrazione e intrattenimento

Pubblici esercizi

la situazione è critica

I pubblici esercenti trentini fanno il punto durante l’assemblea annuale. Buratti: «Momento difficile, molte imprese in difficoltà»

A

nche quest’anno, i soci dell’Associazione Pubblici Esercizi del Trentino, si sono riuniti in Assemblea, a Trento, il 30 novembre scorso. Oltre alla relazione del Presidente Giorgio Buratti, che ha affrontato, fra gli altri temi anche quello della difficile situazione che il settore sta vivendo e le problematiche legate alle “crisi” del sistema i lavori assembleari hanno ospitato gli interventi del responsabile del Centro Studi FIPE nazionale, Luciano

l’ASSEMBLEA dell’associazione pubblici esercizi

La relazione del Presidente

Cari Colleghe e Colleghi, innanzitutto un grazie a tutti Voi per la partecipazione all’Assemblea annuale della Vostra Associazione. Come ben sapete l’appuntamento di oggi rappresenta un momento di riflessione, di analisi comune e anche di confronto.

Lo scenario locale

Devo dire, sinceramente, ma questo lo sapete bene anche voi cari colleghi, che è stato un anno difficile e temo, purtroppo, che la crisi complessiva di carattere economico oltre che finanziario sia abbastanza seria e, per questo, in grado di incidere sul mercato e sui redditi aziendali. L’Associazione è certamente un osservatorio privilegiato, coglie i mutamenti del mercato che mette in evidenza, con preoccupazione, un numero costante di cessazioni di attività. Abbiamo già potuto verificare come il processo di liberalizzazione che ha riguardato il nostro settore ha, di fatto, impoverito l’offerta complessiva ed ha consentito a tanti, troppi soggetti “improvvisati” di esercitare anche l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e voglio elencarli in modo dettagliato per

Giorgio Buratti, presidente dell’Associazione dei pubblici esercizi del Trentino, durante l’assemblea annuale

meglio capire il fenomeno. Attualmente, in provincia di Trento, gli esercizi e i locali in cui viene esercitata, in forma non occasionale o sporadica, l’attività di somministrazione di alimenti e bevande sono i seguenti: - agriturismi; - circoli privati; - esercizi di vicinato di prodotti alimentari, nei quali è consentito il consumo immediato dei prodotti di gastronomia con stoviglie e posate a perdere; - pizzerie al taglio; - impianti di panificazione (e panifici) in cui è consentita la somministrazione non assistita per il consumo immediato (sul posto) dei prodotti di propria produzione; - esercizi di somministrazione annessi alle strutture ricettive alberghiere, extralberghiere e all’aria aperta (campeggi); - bar ed esercizi annessi a discoteche, sale da ballo, sale da gioco, locali notturni, cinema, teatri e altri esercizi simili; - autorizzazioni temporanee in occasione di fiere, feste, mercati e altre riunioni che si ripetono ormai costantemente nell’arco dell’anno ed assumono, quindi, nella sostanza, caratteristiche di continuità; -strutture tipo chioschi e ambulanti lungo le strade e/o nelle piazze; - distributori automatici di alimenti e bevande. Tutte attività che, a nostro avviso, indiscutibilmente compongono l’offerta di somministrazione di alimenti e bevande, anche se molte di queste si pongono in

Sbraga, “Pubblici Esercizi: ruolo e prospettive”, e di Silvio Moretti, responsabile dell’Area sindacale previdenziale e formazione di FIPE, sul tema del lavoro nel turismo tra presente e futuro. Lo scenario attuale all’interno del quale operano le attività di somministrazione al pubblico e il ruolo svolto da queste aziende nell’offerta complessiva, la necessità di ricostruire una “propria identità” che consenta ad alcuni di riposizionarsi sul mercato, i rapporti con la politica locale, ed il mercato del lavoro dei pubblici esercizi, sono stati i principali argomenti della corposa relazione che il Presidente Buratti ha presentato all’Assemblea. I relatori di Fipe Nazionale, Sbraga e Moretti, con i loro contributi, hanno fornito non solo dati, ma anche interessanti spunti ai soci presenti. A tale proposito, informiamo che i soci interessati possono richiedere alla Segreteria dell’Associazione Pubblici Esercizi del Trentino copia degli interventi, disponibili anchesul sito www.unione.tn.it nella sezione Pubblici Esercizi.

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somministrazione e intrattenimento

Numerosi esercenti, nonostante le condizioni atmosferiche davvero avverse, hanno affollato l’Auditorium Unione per l’assemblea annuale dell’Associazione

concorrenza senza possedere gli stessi requisiti che vengono invece richiesti alle nostre attività. Bisogna agire in fretta, perché questa ormai è la strada intrapresa e perché i cambiamenti del mercato e la sua evoluzione sono dinamici e allora le domande che dobbiamo porci sono sul cosa fare per riposizionare le nostre aziende e come renderle remunerative. è necessario sempre più ricostruire la nostra “identità”. Prima di proporvi alcune riflessioni personali vi dico subito che oggi ho voluto ospitare nella nostra Assemblea due autorevoli funzionari della nostra FIPE nazionale (il dott. Luciano Sbraga che già molti di voi conoscono e il dott. Silvio Moretti) che, con i loro contributi, ci aiuteranno a capire meglio i problemi e a trovare possibili soluzioni.

Gli interventi finanziari

Pur apprezzando gli interventi voluti dal Governo provinciale con l’adozione di provvedimenti ad hoc per le imprese, ricordo in proposito la “manovra anti-crisi”, che prevede interventi di sostegno all’occupazione con mirate misure di welfare, quale ad esempio la cassa integrazione per il settore terziario ad imprese sotto i 50 dipendenti, uno strumento questo che può garantire il mantenimento del rapporto di lavoro, allontanando il rischio del licenziamento, dei dipendenti appartenenti alle piccole imprese, finora poco tutelati dagli ammortizzatori sociali statali; ed ancora, l’individuazione d’interventi per le imprese, quali accesso al credito e liquidità del sistema, agevolazioni per gli investimenti ed altro, rimango comunque convinto della necessità di intervenire in modo tale che il settore bancario garantisca alle imprese un maggiore e più semplice accesso al credito, molti sono infatti i colleghi che mi hanno raccontato di avere avuto difficoltà e di averne trovate altrettante nella ricerca di credito necessario per evitare il fallimento o più semplicemente per realizzare degli interventi.

L’azione politica

Assieme a questo credo sia necessario anche lavorare politicamente con il Governo Provinciale, con le Amministrazioni Comunali, per bloccare sul nascere l’ipotesi di ulteriori norme o regolamenti che prevedono aumenti di costo per le imprese, operare sulla burocrazia, sul fisco. Voglio ricordarvi che l’Associazione ha predisposto qualche mese fa , prima del rinnovo dell’Amministrazione cittadina, l’Agenda per Trento, nella quale sono stati indicati i punti più importanti da affrontare: • non subire più la concorrenza scorretta da parte di altri soggetti che come noi somministrano ma non a parità di requisiti e regole; • lavorare in sicurezza, noi e i nostri collaboratori, senza la paura quotidiana di subire atti di vanda-

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lismo e delinquenza; • trovare soluzioni affinché tutte le componenti economiche cittadine possano lavorare a supporto l’una dell’altra, pur nel rispetto della specificità di ognuna; • avere orari d’apertura liberi e poter vendere senza divieti qualsiasi prodotto e qualsiasi servizio; • non essere considerati responsabili per i fatti di disturbo alla quiete pubblica che avvengono fuori del nostro locale; • fare impresa a 360°, senza condizionamenti: l’unico vincolo che accettiamo è il giudizio del consumatore. Ci sono poi altri aspetti che comunque coinvolgono le nostre attività, la viabilità ed i parcheggi, l’occupazione suolo pubblico (con i plateatici), l’inquinamento acustico, tutte questioni che ci vedono sempre presenti, attenti a fare pervenire all’Amministrazione le nostre istanze. È nostra intenzione riproporre la stessa Agenda (seppur con le dovute specificità) a tutti quegli altri Comuni del Trentino che, nella prossima primavera, sono chiamati alla riforma. Sarà compito dei colleghi che operano in questi Comuni promuovere le nostre politiche ed incentivare il rapporto con la politica locale. Questo rapporto deve essere stimolato con più efficacia , considerata la sordità ai nostri problemi. Abbiamo incontrato l’Assessore provinciale competente, all’inizio del suo insediamento, al quale abbiamo chiesto di occuparsi della modifica della legge provinciale sui pubblici esercizi: non è accettabile la lentezza con cui la politica affronta i problemi delle imprese di questo settore, questi non rispondono nemmeno alle nostre lettere. è mortificante e non educato. C’è sempre qualche questione più urgente della nostra, qualche settore più bisognoso del nostro o in difficoltà. Tutto questo non mi sconforta anzi, mi rende ancora più determinato a continuare ad alzare la voce e a pensare – se necessario - a forme di lotta sindacale più dura, perché ritengo che abbiamo più di un motivo per sollecitare i nostri Amministratori ad avviare un costruttivo dialogo, premessa indispensabile per arrivare a quelle modifiche normative richieste, oramai necessarie per la categoria, quella dei pubblici esercizi, che rappresenta anche a livello locale una componente importante, sia in termini di aziende sia di addetti.

Il nostro ruolo

Per contro chiedo ai colleghi esercenti di impegnarsi quotidianamente per far sì che il nostro settore sia migliore, in termini di qualità e livello di servizio, condizioni queste che passano necessariamente attraverso una nuova immagine della nostra professione, perché le nostre aziende

sono luoghi dove sempre di più e sempre più gente per diverse motivazioni, trascorre del tempo di giorno e di notte, festività comprese. Il nostro settore viene definito “la casa fuori casa” e questo noi siamo. Forse, ogni tanto, siamo anche inconsapevoli del nostro ruolo e allora mi domando, siamo capaci di riconsegnare al nostro lavoro la giusta dignità, troppo spesso strapazzata? Dobbiamo farlo perché è necessario. Perché la nostra professione viene spesso considerata come un “buco nero” della vita lavorativa, in modo speciale in quella di un giovane? Perché non vengono sufficientemente considerate le nostre figure professionali? Sono personalmente convinto che le esperienze acquisite nelle nostre aziende sono poi spendibili in altri settori, non perse o inutili. Le conoscenze enogastronomiche, il sapersi rapportare con la clientela, l’opportunità di parlare lingue diverse, il lavoro di gruppo, sono arricchimenti personali di grande valore per affrontare la vita professionale con più determinazione e con maggiori capacità relazionali. Questa riflessione mi consente di fare un altro pensiero e cioè che oggi, più che mai, è necessario porre al primo posto, nella definizione delle strategie di sviluppo del territorio l’obiettivo della collaborazione e dell’individuazione di possibili sinergie tra i “mondi” che traggono economie dirette o indirette. È necessario abbandonare vecchie barriere che hanno sempre diviso categorie imprenditoriali che pure, tutte indistintamente, si rivolgono all’ “ospite” pagante. Termine a noi caro, non più cliente ma ospite che remunera i nostri servizi. L’operatore di un pubblico esercizio è oggi, per definizione, un biglietto da visita, un professionista dell’accoglienza e, per questo, siamo sempre pronti ed obbligati ad investire “con e per” il turismo, nella consapevolezza e responsabilità di essere protagonisti dell’offerta turistica trentina. Giova ricordare, che le nostre aziende non svolgono affatto un ruolo marginale nell’offerta turistica di un luogo, perché con il tempo, i pubblici esercizi sono diventati a tutto titolo dei veri e propri “tourist point”, vocati non solo al bere e mangiare bene, ma anche in grado di erogare molteplici servizi.

Un progetto turistico complessivo

In Trentino convivono territori e motivazioni per visitarlo molto diversificate . In alcuni ambiti caratterizzati dalla presenza dei laghi e delle terme, la stagione turistica è mediamente più lunga, parte già nei mesi di aprile-maggio per concludersi a ottobre; in altri ambiti, specie quelli dolomitici, la stagione estiva è concentrata nei mesi centrali dell’estate, luglio e agosto, mentre


somministrazione e intrattenimento

in giugno o settembre l’afflusso turistico è del tutto residuale e, non potendo aumentare più di tanto la concentrazione nelle stagioni già vissute, bisogna guardare oltre. Un territorio variegato come il Trentino, ben organizzato dal punto di vista delle strutture e dei servizi turistici, ricco di competenze e risorse umane, avrebbe delle buone carte da giocare anche nelle stagioni oggi non vissute. Alla luce di quanto appena esposto sarebbe opportuno valutare adeguate politiche di “stagionalizzazione” di autunno e primavera delle località, ovvero promuovere una nuova politica turistica per un Trentino, non solo in inverno ed estate, ma con scelte per una stagione globale. Questo è uno dei problemi centrali per il futuro delle attività turistiche e non solo. Infatti le stagioni intermedie offrono suggestioni paesaggistiche anche superiori ai mesi di punta e le attività di somministrazione e d’intrattenimento e svago sono quasi le uniche attività che rimangono aperte, a baluardo del territorio ricco di aziende, ma inesorabilmente chiuse. Ben vengano quindi progetti, strategie, soluzioni ed investimenti verso la rivitalizzazione di momenti non vissuti, ma con alta potenzialità, se sostenuti da una qualificata azione di marketing e promozione, con beneficio delle risorse umane e dell’utilizzo a pieno delle strutture esistenti. La discontinuità, infatti, è una delle cause di disaffezione a questo lavoro.

Sul tema della sicurezza

Come esercenti abbiamo la necessità di poter lavorare con tranquillità, in sicurezza, sia di giorno che di notte. E questo deve essere garantito dallo Stato, a tutti i livelli: nazionale, provinciale, comunale. Sull’esperienza di Trento, riteniamo che la politica adottata fino ad oggi sia stata quella di occuparsi a spot su aree definite trascurando l’insieme del territorio: l’unico risultato è stato quello di “spostare” il problema da una zona all’ altra. Siamo convinti che il buonismo assunto per smascherare il disimpegno istituzionale abbia annullato il senso civico e aumentato la maleducazione dei soliti impuniti. è pertanto improcrastinabile e necessario abbassare il grado di tolleranza per la microcriminalità: devastazioni di fioriere, sedie e tavolini, imbrattamento delle superfici non devono essere visti come fenomeni da sopportare, così come è necessario prevedere iter burocratici meno complessi per agevolare installazioni di videosorveglianza interne ed esterne ai locali.

Il mercato del lavoro

La nuova stagione contrattuale porterà alcune novità, essendo componente della Commissione nazionale per il rinnovo, non mancherò di portare sul tavolo le esigenze delle imprese, con particolare attenzione a quelle piccole, bisognose più di altre di regole più adeguate alla dimensione

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Conclusioni

Voglio terminare rassicurando i colleghi associati che da parte della Presidenza e della Segreteria dell’Associazione, ma anche dei miei colleghi di Giunta, vi è la massima attenzione ed impegno nell’affrontare le questioni quotidiane; il nostro obiettivo è sempre quello di portare a casa un risultato che sia a sostegno delle Aziende e migliorativo per il lavoro degli esercenti. A tutti gli altri soci mi sento di chiedere anche in quest’ occasione partecipazione, impegno e affezione alla loro Associazione di categoria, perché essere partecipi significa tutelare i propri interessi. L’Associazione è un aiuto valido e competente che va però anch’esso alimentato e sostenuto, portate in Associazione altri colleghi, più saremo e più riusciremo ad essere incisivi con i nostri e i vostri interlocutori. Ora passo volentieri la parola ai nostri relatori, dott. Sbraga e dott. Moretti, che ci presenteranno due interessanti contributi al termine dei quali, è previsto lo spazio per il dibattito. Grazie a Voi tutti. Giorgio Buratti Presidente Associazione Pubblici esercizi del Trentino

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dettaglio

Consorzi, vitali

per i centri storici

Continua il lavoro di coordinamento dell’attività di promozione commerciale del territorio. A breve il consorzio di secondo livello

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ono ormai diversi anni che le attività promozionali dei centri storici sono coordinate dai consorzi costituiti da operatori economici locali. Questa attività, frutto del volontariato e dell’impegno di chi ha a cuore le piazze e le vie di paesi e città, ha recentemente ottenuto il riconoscimento da parte dell’ente pubblico provinciale in una nuova norma di finanziamento. Infatti, è finalmente entrata a regime la legge che consente ai consorzi di accedere ad un finanziamento pubblico per le attività che vengono svolte, dando un apporto fondamentale a quanto messo in gioco singolarmente dalle diverse aziende che operano nei nostri centri. Ricordiamo infatti che i consorzi di promozione sono finanziati principalmente dalle attività commerciali che vi aderiscono, e le attività realizzate sono quindi una manifestazione di quanta vitalità e voglia di fare ci sia nei nostri centri. Negli ultimi anni è stato realizzato anche un tavolo di coordinamento tra i presidenti dei consorzi con l’obiettivo di mettere in comune le esperienze positive e concordare eventuali attività da realizzare congiuntamente, oltre al necessario coordinamento nei rapporti con l’ente pubblico. Questo tavolo, che si riuni-

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I fioristi trentini: stop con l’abusivismo

Federfiori Italia esprime la propria preoccupazione per il proliferare di pseudo vendite benefiche di fiori e piante Anche i fioristi della nostra provincia, sollecitati dal presidente della categoria Antonio Trentini, hanno aderito con convinzione all’iniziativa proposta dalla Federazione nazionale che si sta adoperando a tutti i livelli per contrastare quelle forme di abusivismo commerciale che in questi ultimi anni stanno danneggiando in maniera significativa le aziende del settore. In particolare Federfiori esprime forte preoccupazione per la proliferazione di pseudo vendite benefiche di fiori e piante (come la recente campagna dell’Orchidea dell’Unicef) e per i numerosi rivenditori ambulanti che in molti centri abitati del territorio nazionale, Trentino compreso, effettuano la vendita dei loro prodotti senza rispettare le disposizioni normative provinciali e nazionali. Un fenomeno che a livello locale la categoria ha cercato in tutti i modi contrastare ed eliminare, ma purtroppo con risultati parziali e comunque temporanei. L’impegno che la Federazione nazionale sta finalmente dedicando a questo sentito problema dei fioristi italiani fa ben sperare anche gli operatori locali che, a causa di queste forme di abusivismo, hanno purtroppo constatato una significativa riduzione delle loro vendite tra l’altro in un momento economico particolarmente delicato per tutto il mondo delle imprese. Tra le varie iniziative la Federazione nazionale ha anche chiesto al Governo l’avvio di un tavolo di confronto con le categorie interessate al fine di Antonio Trentini

pervenire, quanto prima, ad una adeguata regolamentazione delle vendite benefiche in modo tale che non vadano ad interferire e penalizzare l’attività dei fioristi che come tutti gli imprenditori hanno una specifica ed elevata professionalità nel campo, pagano le tasse, devono mantenere le rispettive famiglie ed hanno pertanto il diritto di poter lavorare senza dover combattere anche contro forme più o meno evidenti di concorrenza sleale. Come molti altri fioristi italiani anche diversi fioristi locali hanno accolto con entusiasmo l’invito del presidente provinciale della categoria, Antonio Trentini, ed hanno inviato alle competenti Autorità nazionali una lettera aperta di protesta con la quale si esprime una forte preoccupazione per il dilagare dell’abusivismo commerciale nelle sue varie modalità e si chiede pertanto l’istituzione di un Tavolo di confronto, auspicando di poter arrivare ad una soluzione di questo annoso problema prima che altre aziende siano costrette a chiudere i propri punti vendita.


dettaglio

La FIVA saluta Alberto Meneghini

sce a cadenza mensile, ha recentemente lanciato la proposta di costituzione formale di un consorzio di secondo grado, proposte che è stata condivisa dall’Assessore provinciale competente e che verrà quindi realizzata nei prossimi mesi. La nuova sfida che spetta oggi a consorzi ed Associazione è quella di lavorare congiuntamente, anche con l’ausilio del CAT, per realizzare la perimetrazione dei centri commerciali naturali in ogni centro della nostra provincia. Tale operazione, già peraltro prevista dalla normativa provinciale, garantirà

un riconoscimento formale ai centri storici e quindi consentirà maggiori opportunità di realizzazione di iniziative promozionali e di riqualificazione. Un centro vivo e vitale è indispensabile per la vita delle imprese e per la serena fruizione degli spazi pubblici da parte di tutti i consumatori. È tempo dunque per i commercianti di stare insieme, incontrarsi nelle sedi dell’Associazione e dei consorzi per elaborare le migliori strategie e modalità per percorrere la strada che, grazie al lavoro svolto fino ad ora, è stata segnata.

Il 24 ottobre scorso dopo breve malattia, è venuto a mancare il collega Alberto Meneghini, figura storica dell’ambulantato Trentino nel settore delle calzature. Senza alcuna retorica, una figura che lascia un vuoto difficilmente colmabile nei mercati e nelle fiere. Il nostro ricordo è quello di una persona solare, schietta e sincera, stimata e rispettata perché espressione di una filosofia di gestire ed operare nel mercato che oggi forse un po’ stenta ad affermarsi nelle nuove generazioni. FIVA Confcommercio della Provincia di Trento ed il Consiglio Direttivo dell’Associazione esprimo il loro cordoglio alla moglie Edda ed alle figlie Giovanna e Mia per la dolorosa perdita. Il presidente Mauro Pedrotti I Familiari tengono a ricordare che in occasione delle esequie, svoltesi in Pergine il giorno 27 ottobre u.s., sono state raccolte delle offerte per un valore di 900 € che sono state interamente devolute a favore della L.I.L.T. (Lega Italiana per Lotta ai Tumori). La Moglie e le Figlie colgono l’occasione per ringraziare tutti i commercianti presenti e l’Unione Commercio Turismo Servizi Profes- Alberto Meneghini sioni e PMI. L’ offerta è stata versata alla memoria di Alberto Meneghini in favore della ricerca e dell’assistenza ai malati.

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Panificatori trentini,

un altro anno intenso

L’Associazione fa il bilancio dell’attività svolta: formazione, manifestazioni, promozione del pane tipico trentino e molto altro

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’Associazione Panificatori ha avuto, anche quest’anno, un’attività intensa ed impegnativa che ha visto la realizzazione, con il successo decretato dal consenso espresso dei visitatori, di interessanti iniziative di promozione dell’immagine dei panificatori e della qualità del pane tradizionale trentino. Il programma è stato curato dettagliatamente ed ha visto i panificatori trentini, sempre presenti e molto attenti alle esigenze associative, mettersi numerosi a disposizione di ogni singola iniziativa per andare a spiegare al consumatore come viene realizzato il pane tradizionale; un prodotto nutriente e gustoso, ricco di profumi e sapori di antica memoria. Abbiamo aderito ad interessanti manifestazioni che ci hanno consentito di uscire dalla quotidianità andando a valorizzare, sul territorio provinciale, nazionale ed internazionale, il nostro pane inteso come produzione tipica della terra trentina. La varietà di iniziative di propaganda ci hanno permesso di presentare il lavoro del panificatore, la sua specificità nel preparare e lavorare le materie prime e l’abilità nell’impastare e realizzare un pane di notevole qualità.

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Migliorare la gamma dell’offerta, curare il ciclo produttivo, essere scrupolosi nell’applicazione delle normative igienico-sanitaria, sono elementi fondamentali che molti non conoscono e che devono essere portati all’attenzione del consumatore al fine di fargli capire che il fornaio propone da sempre un prodotto alimentare nutriente e genuino. La promozione e valorizzazione del pane tipico trentino, progetto che ormai da molti anni stiamo portando avanti, ci consente: di andare ad esaltare le caratteristiche del pane fresco, legato al luogo di origine, stimolare la gente al consumo, facendo riscoprire profumi ed aromi, prerogativa esclusiva del lavoro quoti-

diano del panettiere, rapportarci con il consumatore per capirne esigenze e necessità. Considerando la realtà morfologica in cui ci troviamo ad operare, ossia un territorio urbano e rurale, è importante riservare particolare attenzione alla tutela delle nostre imprese, che necessitano del nostro intervento per realizzare particolari e complesse proposte promozionali che vadano a stimolare il consumatore affinché abbia maggiore considerazione del pane fresco, avendo rispetto e riguardo a questo particolare e delicato alimento della dieta quotidiana. Molti eventi ci hanno impegnato però uno in particolare è da evidenziare poiché, come abbiamo già avuto occasione

Auguri dall’Associazione Panificatori

L’Associazione Panificatori della Provincia di Trento esprime, ai titolari delle aziende associate, a tutti gli addetti ed alle loro famiglie, i migliori auguri per un sereno Santo Natale ed un Anno nuovo ricco di serenità e pace.

di spiegare, due ragazzi usciti dalla scuola di “Arte Bianca” di Rovereto, Nicola Potrich e Maurizio Trazzi, hanno rappresentato l’Italia, al concorso internazionale per giovani panificatori, tenuto a Baden bei Wien il 20 e il 21 ottobre scorso. Si sono presentati con due tra i migliori prodotti assaggiati durante tutta la competizione riscuotendo un notevole successo con la “boule alla lavanda” di Maurizio e la “conchiglia di Venere” di Nicola. Nel lungo periodo di preparazione, come nelle prove, sono stati egregiamente coadiuvati dai bravissimi: maestro pasticcere Eliseo Bertini e maestro panificatore Valentino Zanoner (anche membro di giuria). Da loro sono stati incitati e spronati per tutta la manifestazione e sono riusciti nell’impresa facendo un grande lavoro ed un buon risultato, si sono classificati al 5° posto su 12 nazioni presenti. Per l’Aspan questo risultato è motivo d’orgoglio e soddisfazione poiché emerge evidente che un buon insegnamento, come quello che viene adottato presso la scuola di “Arte Bianca” di Rovereto, da noi auspicato, voluto ed imposto, può dare eccellenti risultati e consente di preparare in maniera impeccabile, qualitativamente e professionalmente, i futuri operatori del settore. Emanuele Bonafini


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L’informazione locale

trentina a convegno

L’Associazione delle Attività di Servizio guidata da Mario Oss ricorda Angelina Demarchi con una giornata di dibattito sui media trentini

L

o scorso 18 dicembre nell’Auditorium Pluriuso dell’Unione si è svolta la prima edizione del convegno annuale “L’informazione locale in Trentino”, promosso dall’Associazione Attività di Servizio del Trentino in collaborazione con RTTR La Televisione e RTT La Radio. L’iniziativa, volta all’approfondimento del ruolo dei mass media nel contesto locale, è dedicata alla memoria di Angelina Demarchi, figura di primo piano nel settore delle Comunicazioni e dell’Editoria e per molti anni componente del direttivo dell’Associazione Attività di Servizio. Dopo i saluti di apertura e il sostegno all’iniziativa espresso

Angelina Demarchi

dal presidente dell’Unione, Giovanni Bort, il presidente dell’Associazione Attività di Servizio Mario Oss ha voluto ricordare Angelina Demarchi ripercorrendo alcune tappe del suo lun-

go e significativo percorso professionale. Originaria di Vicenza, alla fine degli anni ‘70 si trasferisce a Trento, dove incontra il marito Egidio Demarchi, imprenditore

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trentino in molteplici settori con l’ambizione di dare vita a un’ emittente televisiva regionale. Angelina fin dall’inizio affianca il marito nella gestione amministrativa delle sue attività nel campo della ristorazione, del commercio di elettrodomestici e dell’abbigliamento. Nei primi anni ‘80 la famiglia intraprende anche l’avventura editoriale con la nascita dell’emittente televisiva RTTR e l’acquisizione della radio RTT, destinate ad assumere un ruolo fondamentale nella diffusione dell’informa-


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zione a livello locale. Per i primi dieci anni Angelina, conosciuta da tutti come “La Signora” mentre il marito come “Il Demarchi”, gestiscono insieme le due emittenti. Nel ‘93 Egidio fa un passo indietro per dedicarsi maggiormente ad altre attività e lascia alla moglie le redini di radio e tv. Angelina vi si dedica con grande impegno e professionalità, dimostrando non solo spiccate doti imprenditoriali ma anche una grande sensibilità nella gestione dei rapporti professionali con i dipendenti, proprio per questo da sempre molto legati all’azienda familiare dei Demarchi. Nonostante gli impegni che l’essere a capo del primo gruppo radiotelevisivo del Trentino comporta, nella vita privata Angelina è presenza di riferimento anche per la famiglia, soprattutto per i figli Marta e Davide, nati rispettivamente nel ‘79 e nell’81.

Nel 2007, a seguito della scomparsa di Angelina per l’aggravarsi di una forma tumorale con cui combatteva coraggiosamente da molti anni, i figli sono subentrati alla guida di RTTR La Televisione e RTT La Radio, mantenendo le emittenti all’altezza del ruolo leader che hanno assunto nel sistema dell’informazione locale e garantendo la continuità di un progetto imprenditoriale di grande valore. Le emittenti, infatti, da sempre danno un contributo fondamentale alla diffusione e valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali, avvicinando la popolazione trentina e altoatesina alla propria terra e all’idea di una identità regionale comune. Mario Oss, al termine della proiezione di un video su Angelina, ha consegnato a Marta e Davide Demarchi, presenti in sala, una targa in ricordo della madre, figura di primo piano nello svi-

luppo culturale e sociale della regione. L’applauso sincero e spontaneo del pubblico presente ha confermato, a due anni di distanza dalla scomparsa, quanto ancora sia vivo il ricordo di Angelina in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla e di apprezzarla sia sotto il profilo umano che professionale. Dopo la consegna della targa e il ringraziamento da parte dei figli di Angelina, il convegno è proseguito con gli interventi di Nadio Delai, Presidente di Ermeneia, che si è soffermato sulla complessa dinamica tra mass media e cultura collettiva, mentre Fabrizio Franchi, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige, ha parlato del ruolo della carta stampata nell’informazione locale. Da parte sua, Edoardo Fleischner, docente all’Università Statale di Milano, ha affrontato il tema delle radiotelevisioni nell’infor-

Mario Oss, presidente dell’Associazione attività di Servizio

mazione locale. Ha concluso il convegno un interessante e animato dibattito a cui hanno preso parte anche esponenti di spicco dell’informazione trentina come Laura Strada, caporedattore Rai del Trentino e Valerio Gallorini, Direttore generale di RTTR La Televisione. A moderare il convegno è stato Mauro Marcantoni, Direttore della Trentino School of Management, che ha concluso i lavori ringraziando in modo particolare la famiglia Demarchi e il pubblico presente in sala e augurandosi lo stesso interesse anche per le future edizioni del convegno.

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Quando l’associato è

tutelato e garantito

La Fnaarc lancia l’appello a sottoscrivere la propria adesione: vantaggi, servizi e molti benefici dall’essere in regola con l’iscrizione

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n occasione delle assemblee e dei convegni organizzati proprio per aggiornare i soci sulle situazioni e sulle evoluzioni delle problematiche che interessano direttamente la categoria notiamo, ormai da tempo, un assenteismo preoccupante. Se a questo si aggiunge anche il mancato versamento della quota associativa è chiaro che esiste il pericolo concreto che le Organizzazioni sindacali perdano il loro potere contrattuale. è opportuno, a questo punto, far presente tutti i benefici di cui ogni agente e rappresentante di commercio può godere per merito delle associazioni. E’ da evidenziare che gli accordi economici collettivi (AEC) possono e debbono essere riconosciuti solo, e sottolineiamo “solo”, a tutti coloro che sono regolarmente iscritti ad un’associazione. Più di una volta è successo che la preponente abbia rifiutato l’applicazione delle norme inserite negli AEC perché a conoscenza di questo cavillo. Gli esponenti delle categorie sindacali incaricati di trattare il rinnovo degli AEC, svolgono questo lavoro appunto per gli associati. Per inciso il momento di congiuntura economica che stiamo affrontando rende i rappresentanti delle mandanti più attenti non a con-

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cedere ulteriori migliorie, anzi combattono per limitare o sopprimere quelle già esistenti. Ma cosa in sostanza le Organizzazioni, particolarmente la FNAARC, sono riuscite via via ad ottenere migliorando sensibilmente i contenuti degli Accordi? Le indennità, ad esempio, suppletiva, meritocratica e FIRR, la tutela per la conservazione del mandato, la soppressione dello star del credere, l’esatta definizione del momento per la liquidazione della provvigione. Da non dimenticare le batta-

glie sostenute per mantenere la proprietà dell’ENASARCO, per le sue modifiche statutarie, per il giusto indirizzo della sana gestione dell’Ente e tante altre ancora. Inoltre tutta l’attività svolta a livello provinciale sia di consulenza, sia di assistenza in commissione di conciliazione, sia con interventi diretti verso le preponenti sono finanziate attraverso il versamento della quota associativa. Anche il continuo aggiornamento professionale attraverso corsi e convegni, nonché attra-

Il momento di congiuntura economica rende i rappresentanti delle mandanti più attenti a non concedere ulteriori migliorie, anzi combattono per limitare o sopprimere quelle già esistenti

verso circolari esplicative fanno parte dell’attività in favore degli associati. Come si vede non è poco ciò che il pagamento della quota associativa consente di avere, ma è doveroso precisare ancora che le convenzioni di acquisto stipulate a livello nazionale con case automobilistiche, così come l’inserimento degli agenti e rappresentanti di commercio nella legge provinciale 6/99 quali beneficiari dei contributi a fondo perduto per l’acquisto dell’automobile e di uffici e beni strumentali, sono agevolazioni ottenute rispettivamente attraverso la FNAARC nazionale e quella provinciale. Le pratiche per l’ottenimento della pensione di anzianità e vecchiaia della Previdenza sociale e la pensione ENASARCO, poi, sono direttamente e gratuitamente gestite dall’ENASCO e questo è un ulteriore grande beneficio. Come si può facilmente arguire, quindi, il pagamento di una modesta quota associativa annuale può ben valere la cosiddetta «candela» ed è meglio, sia per sé stessi che per il bene della propria famiglia, pensarci due volte prima di decidere di limitare le spese non versandola o dando disdetta dal sindacato. Nessun componente della struttura politica della FNAARC., del resto, percepisce compensi per l’attività sindacale talvolta anche gravosa.


sicurezza e psicologia, SUCCESSO DEGLI INCONTRI ANACI

servizi

Ottimo riscontro per le due iniziative di ottobre. A novembre è iniziato il X corso di avviamento all’attività Come programmato ormai da tempo dal Direttivo sostanzialmente e concettualmente e che alla fine provinciale ANACI, venerdì 9 ottobre, presso la sala il loro significato cambi totalmente. Una piacevole Pluriuso dell’Unione si è svolto l’incontro di aggiorserata che probabilmente verrà ripetuta più avanti namento professionale“la gestione della sicurezza con approfondimenti visto che l’argomento, dal per gli amministratori di condominio ai sensi del punto di vista professionale, ha suscitato notevole D.lgs. 81/2008 (TU Sicurezza del Lavoro)” . Da parte interesse e la sua conoscenza è utilissima per una degli associati, presenti in numero considerevole migliore e più proficua gestione dei rapporti tra amall’appuntamento, si è registrato notevole interesse ministratori e condòmini. per gli argomenti trattati dai vari relatori che si sono Alla presenza delle massime cariche nazionali delsucceduti nell’esposizione creando di tanto in tanto l’ANACI il 14 novembre, presso la sala pluriuso delpiacevoli dibattiti. L’ ing. Mauro Bonvicin, il perito, l’Unione, è iniziato il 10° corso di qualificazione ed avDario Lucin, l’ing. Luca Montrone (di Service Enviamento all’attività di Amministratore immobiliare. gineering), l’ing. Nicola Zambon e l’avv. Lino Rosa, Pietro Membri e Umberto Anitori, rispettivamente quest’ultimo in qualità di esperto in diritto condoPresidente e Segretario Nazionale ANACI, assieme a miniale, oltre ad esporre con grande competenza Carlo Parodi, direttore del Centro Studi Anaci, che gli argomenti per i quali erano stati invitati, hanno per l’occasione ha tenuto la prima lezione, hanno infatti creato un clima molto coinvolgente con divoluto così testimoniare l’importanza che l’ANACI battiti ed approfondimenti interloquendo fra di loro nazionale attribuisce a questi corsi. Per la cronaca e rispondendo ai quesiti che man mano venivano quest’anno le iscrizioni sono state molto numerose posti dalla platea. ed avrebbero superato anche il numero massimo Veniamo ora al secondo appuntamento in proconsentito se tante di esse non fossero state respingramma, quello di venerdì 30 otte perché giunte alla setobre presso l’Auditorium SEAC greteria fuori termine. sul tema “La psicologia nell’attiviE’ un segno tangibile tà di amministratore”. dell’importanza che sta Il relatore, dott. Giuseppe Damoassumendo fra i cittadire, anche in questo caso una vecni la figura dell’amminichia conoscenza degli associati, stratore e la contestuaha magistralmente condotto le presa di coscienza di l’incontro sperimentando le vaquanto sia sempre più rie tecniche di comunicazione, necessaria la preparadimostrando come sia facile, nel zione e l’aggiornamenpassaggio delle informazioni da to professionale per il una persona all’altra, che queste corretto svolgimento vengano travisate e modificate Gianpaolo Ciola (a destra), presidente di tale attività. ANACI, con il dott. Giuseppe Damore

FIMAA: ecco Guida Casa 2010

La guida è il riferimento per il mercato immobiliare trentino Davanti ad un folto pubblico di mediatori immobiliari e giornalisti, venerdì 18 dicembre presso l’auditorium Unione è stata presentata la quattordicesima edizione di Guida Casa. L’evento, che ormai, come da tradizione consolidata è programmato subito prima delle feste natalizie, rappresenta un appuntamento atteso ed importante per tutti gli operatori del settore e per i cittadini che intendono acquistare o vendere immobili. Per l’occasione oltre al presidente dell’Unione Giovanni Bort che non ha rinunciato a portare alla categoria il saluto del Consiglio Generale dell’Unione, il presidente provinciale nonché vicepresidente nazionale FIMAA, Severino Rigotti con tutto il direttivo provinciale che ha collaborato come sempre alla stesura della Guida, quest’anno erano presenti anche alcuni ospiti d’eccezione quali l’Assessore provinciale all’urbanistica ed ambiente, Mauro Gilmozzi ed il Presidente della consulta nazionale intermediazioni, Giovanni Acampora. Queste presenze così qualificate hanno ancora una

volta testimoniato l’importanza che riveste Guida Casa, non solo per la realtà immobiliare trentina, ma anche per le Istituzioni locali e nazionali. Molto apprezzato l’intervento di Gilmozzi che ha parlato delle problematiche e degli strumenti messi in atto dall’Amministrazione provinciale per contenere gli effetti della crisi congiunturale che ha colpito duramente il settore del “mattone”. Altrettanto seguito anche Acampora che, lo ricordiamo, dirige in ambito nazionale uno degli organi più importanti per i mediatori qual è la Consulta. Da sottolineare che quest’anno è stata data molta enfasi alla normativa sul risparmio energetico negli edifici, entrata in vigore il 1° novembre, che condizionerà in modo particolare tutto il mercato immobiliare.

FIMAA Il convegno sulla certificazione energetica Sabato 23 ottobre, presso l’auditorium SEAC, davanti ad una nutrita platea di mediatori immobiliari provenienti da tutta la provincia di Trento, ha avuto luogo un convegno sulla certificazione energetica che è diventata obbligatoria dal 1° novembre. Fra i relatori erano presenti l’avvocato Pesando di FIMAA Italia, il notaio Arcadio Valgelisti di Trento, l’ing. Ferrazza e la dott.ssa Alberti della società ECOLOG specializzata in certificazioni energetiche. Con quest’ultima, lo ricordiamo, FIMAA Trento ha stipulato una convenzione in favore dei clienti dei propri associati. Molto interessante, oltre agli aspetti tecnici, anche la disamina relativa all’influenza indotta sulle dinamiche e sui prezzi di mercato degli immobili da parte dell’obbligo della certificazione. Sono stati illustrati anche gli aggiornamenti introdotti nella modulistica FIMAA alla luce delle ultime disposizioni normative.

Severino Rigotti, presidente FIMAA Trentino, durante il convengo sulla certificazione energetica

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Finanziaria 2010, l’analisi di Fai Conftrasporto

Il governo nazionale sta approvando la manovra finanziaria per l’anno prossimo e riconosce legittime le proteste di Unatrans con lo stanziamento di 400 milioni di euro stanziati per la categoria Dopo la firma del protocollo d’intesa dello scorso 1 Dicembre, a seguito della quale l’Unatras ha annunciato la sospensione del fermo dell’autotrasporto, si informa che durante la seduta della Commissione bilancio della Camera dei Deputati del 3 Dicembre, il Governo ha mantenuto l’impegno assunto con la categoria presentando un emendamento al d.d.l Finanziaria 2010 (Atto Camera 2936), che stanzia 400 milioni di euro in favore del nostro settore. In particolare, detto emendamento (n. 2.1874) prevede che tale somma venga utilizzata per le seguenti misure di sostegno: • riduzione dei premi Inail; • bolli auto pagati per il 2010; • riduzioni compensate dei pedaggi autostradali; • credito di imposta per il rimborso del Servizio Sanitario Nazionale, sui premi r.c.a pagati nel 2009; • completamento della graduatoria per l’incentivo agli investimenti, di cui al D.P.R 227/2007; • deduzione forfettaria delle spese non documentate per le imprese in contabilità semplificata, per i viaggi effettuati dall’imprenditore (o dal socio della snc) in territorio comunale. L’esame del ddl prosegue ora davanti alla Commissione Bilancio, ed approderà in aula alla Camera dei deputati entro dicembre. Di seguito esponiamo gli aspetti sostanziali dell’accordo. Parte economica A) Risorse precedenti - Il Governo si impegna a rendere spendibili, entro il 31 dicembre p.v., 110 dei 150 milioni di euro delle vecchie risorse, così suddivisi; - 60 milioni di euro destinati ai pedaggi autostradali 2007, per i quali si dà atto che Invitalia ha sbloccato le relative risorse, assegnandole al bilancio dello Stato; - 35 milioni di euro per erogare i saldi dei contributi relativi ai veicoli euro 5 acquisiti negli anni 2007 e 2008; tale erogazione sarà peraltro subordinata a quando perverrà la documentazione richiesta alle imprese, per le quali si è reso necessario un supplemento d’istruttoria (si

suggerisce quindi a tutte le imprese di verificare l’esito delle loro domande di contributo per veicoli euro 5 e le eventuali richieste ministeriali); - 15 milioni di euro, per soddisfare i contributi agli investimenti del biennio 2005/2007 richiesti, ai sensi del DPR 227/07, dalle imprese che si sono classificate nelle successive posizioni della graduatoria. Restano 40 milioni di euro per “investimenti”, sui quali il Governo ha ammesso di avere trovato difficoltà di copertura e sui quali potrà cercare un recupero sui residui delle somme destinate all’ecobonus per l’utilizzo delle autostrade del mare. B) Finanziaria 2010 – Oltre alle somme strutturali che fanno già parte del bilancio dello Stato (su riduzione pedaggi, sconto premi Inail e spese non documentate delle imprese minori), il governo si impegna a prevedere, nella finanziaria 2010, risorse aggiuntive pari a 300 milioni di euro a favore del settore, così suddivise: - 91 milioni, per la riduzione dei premi INAIL; - 44 per un credito d’imposta sulle tasse auto 2010; - 60 milioni per la riduzione dei pedaggi autostradali 2008; - 20 per le spese non documentate per i viaggi nel Comune della sede dell’impresa; - 55 milioni per il recupero del SSN sui premi RC Auto del 2009; - 30 milioni per “investimenti”. Su tali importi, il Governo si è ulteriormente impegnato a definire i benefici spettanti per singola impresa entro il 31 gennaio 2010, per quanto riguarda i premi INAIL, ed entro la fine di giugno 2010 per le altre voci. Parte Normativa Dopo aver consegnato il decreto con cui vengono individuate le Autorità competenti per l’applicazione delle sanzioni, nei casi di violazione alla normativa sulla fatturazione e i pagamenti dei costi minimi di esercizio (art. 83-bis, comma 15, legge 133/08), d’imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Ministro Matteoli ha annunciato l’apertura immediata di un tavolo con le Associa-

zioni dell’autotrasporto, la cui prima riunione è già stata fissata per il 17 dicembre p.v., per esaminare la maggior parte delle questioni normative già previste in precedenti protocolli o sollevate di recente, quali: - i tempi di pagamento delle fatture dei servizi di autotrasporto e la “reverse charge”; - la riduzione della filiera e la piena applicazione dell’art. 83-bis anche per dare attuazione all’ordine del giorno parlamentare “Lovelli - Velo”; - i tempi massimi di carico e scarico delle merci e la promozione degli accordi volontari di settore; - interventi per la riduzione del costo del lavoro specifico del settore; - la regolamentazione dei pallets e la distribuzione urbana delle merce - l’applicabilità della cd. Temonti-ter ai veicoli adibiti a trasporto delle merci. Detto tavolo dovrà concludere i suoi lavori entro tre mesi dall’insediamento, per consentire una piena valutazione dei suoi risultati entro la fine del prossimo mese di marzo 2010. Il Governo si è anche impegnato a: - sostenere le modifiche al codice della strada, attualmente all’esame del Senato, con l’introduzione di disposizioni che consentano la possibilità di risoluzione dei rapporti di lavoro in caso di ubriachezza o uso di droga da parte dei conducenti; - potenziare i controlli, sia quantitativi che qualitativi, sull’esercizio dell’attività di trasporto, nonché a proporre un protocollo d’intesa con il Ministero del Lavoro per le verifiche sul rispetto delle norme sui rapporti di lavoro e sulla sicurezza sociale; - adottare un decreto ministeriale che, nel recepire la direttiva 2008/68/CE, autorizzi la circolazione in deroga delle vecchie cisterne per il trasporto di merci pericolose agli obblighi di montaggio dei dispositivi ABS e rallentatore di velocità (cfr. circolare SPE09233); - emanare nuovi chiarimenti sull’uso della scheda di trasporto; - accelerare le procedure di rinnovo della Consulta e del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori; - mantenere, infine, in bilancio le risorse residue dei contributi “eco bonus” e a destinarle ad investimenti, comprese anche le acquisizioni dei veicoli euro 5 effettuate prima della data di loro obbligatorietà (1° ottobre 2009).

Giorgio Loner, presidente di Fai Conftrasporto Trentino - Alto Adige

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Rensi: «Più credito per

le aziende artigiane»

Il Presidente UAT segnala la difficoltà degli artigiani trentini a ricorrere a strumenti di affidamento bancario, anche in presenza di garanzie

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oi Magazine, free press in distribuzione in Trentino - Alto Adige, nel luglio scorso ha intervistato il presidente Rensi, ponendogli alcune domande anche sull’Unione Artigiani e sul percorso che ha portato alla sua costituzione. Riportiamo di seguito uno stralcio dell’intervista, nella quale Rensi ribadisce l’impegno profuso dall’Uat per aiutare gli associati in uno dei settori più delicati della propria attività, ovvero l’accesso al credito. La crisi di questi mesi, infatti, ha messo a dura prova anche le aziende artigiane, che si sono trovate ad affrontare, forse più che l’emergenza della ‘crisi’, la stretta creditizia messa in atto dalle banche; il credito, si sa, è ossigeno per il mondo imprenditoriale e artigiano in particolare. Lei ha fondato l’Unione Artigiani: perché questa nuova associazione di categoria? Io non sono mai stato favorevole al monopolio, nemmeno nella rappresentanza sindacale degli imprenditori. Sono stato per anni esponente di Confartigianato e anche rappresentante locale nella categoria nazionale. Ho ritenuto che offrire un’alternativa fosse necessario e quando si è prospettata l’occasione assieme ad un gruppo di amici siamo partiti con la nuova Unione Artigiani del Trentino. La nostra provincia era l’unica realtà nazionale dove c’era solo un’unica rappresentatività dell’artigianato. Come si articola sul territorio l’Unione Artigiani? Noi appoggiamo la nostra azione sulle strutture dell’Unione com-

Claudio Rensi è presidente dell’Unione Artigiani del Trentino

mercio e attività di servizi del Trentino aderente a Confcommercio. Noi rappresentiamo all’interno della categoria commerciale la piccola e media impresa e tramite la struttura di Unione riusciamo a dare agli associati tutti quei servizi che sono oggi indispensabili, dalla gestione delle aziende, alla contabilità, al supporto per districarsi nella burocrazia. Burocrazia, croce di ogni imprenditore? Certamente, anche perché oggi gli studi di settore in gran parte obsoleti costringono le imprese a fare i salti mortali, cui s’aggiunge anche la crisi economica che scombussola tutti i programmi delle aziende che stringono i denti per sopravvivere. In questo con-

testo economico, le nostre piccole imprese devono lottare anche contro la burocrazia che non aiuta chi lavora ed intraprende. Sarebbe bello avere al proprio fianco la burocrazia, non contro come spesso oggi avviene, dove ti fanno una multa se solo sbagli un banale e formale adempimento. Cosa servirebbe per il rilancio dell’economia? Bisognerebbe avere tutti le idee chiare e agire di comune accordo per seguire la via dello sviluppo dell’economia. L’ente pubblico sta già facendo qualcosa e tra breve si dovrebbero vedere gli effetti delle decisioni prese in queste settimane. Ci aspettiamo collaborazione anche dal mondo bancario, che deve smettere di vivere di rendi-

Ci meravigliamo che esistano istituti di credito che si tirano indietro o che rallentano l’iter delle pratiche dinanzi all’affidamento per l’80% prestato dai consorzi fidi di categoria

ta e affiancare le imprese nel loro cammino in un ruolo di partner strategico ed affidabile, capace di lavorare al loro fianco in ogni condizione, senza tirarsi indietro quando le cose volgono verso il brutto. Non bastano i consorzi fidi a supportare l’attività delle imprese? Non sempre e ci meravigliamo come esistano istituti di credito che si tirano indietro quando non rallentano oltre modo l’iter delle pratiche dinanzi all’affidamento per l’80% prestato proprio dai consorzi fidi di categoria. Se le banche perferiscono aiutare solo le imprese sane o quando l’economia va bene, vuol dire che ci sono tanti banchieri che non sanno fare il loro mestiere. Lo stesso dicasi per i tassi d’interesse: oggi il denaro non è mai stato così conveniente a livello di Banca centrale europea, ma noi artigiani non ci siamo fino ad oggi ancora accorti di ciò, perché continuiamo a pagare almeno il 4-5% il denaro preso a prestito. Le banche argomentano questi livelli dicendo che devono remunerare le obbligazioni emesse, ma qualcuno ci dica se ha mai potuto sottoscrivere queste obbligazioni così favorevoli... Io, e tanti altri come me, lo farei subito ad occhi chiusi. Quanti soci avete? Oggi le aziende artigiane tesserate con l’Unione sono in crescita continuamente, anche perché i servizi che l’Unione riesce a dare agli associati sono molto competitivi, oltre che diffusi capillarmente su tutto il territorio provinciale. Per gentile concessione di Toi Magazine

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giovani imprenditori

I giovani in campo

per il team building

Seminario intenso di «learning experience» per il GIT. Mazzarella: «Esperienza positiva che il Consiglio propone di ripetere»

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l week end del 24 e 25 ottobre il GIT ha vissuto due giornate di “Learning Experience” organizzato in collaborazione con la società Mindscape di Trento. Sono accadute molte cose, che hanno reso il weekend diverso da una gita. Tra giochi, rompicapo, gare di abilità e lavori di gruppo, in diversi momenti anche molto faticosi dal punto di vista fisico, sono stati molti i momenti di confronto e riflessione. La sequenza delle attività è stata pensata per procedere con una certa gradualità nelle difficoltà, ma anche per alternare situazioni pregne di considerazioni ad altre più ludiche e distensive. Queste ultime però non finalizzate al disimpegno, ma piuttosto a cercare di creare un buon clima nel gruppo; lo stesso si è reso così capace di metabolizzare anche l’eventuale non superamento delle prove. L’intensa esperienza del gruppo ha creato un clima di positiva empatia. Ci sono stati

Il Gruppo Giovani durante il weekend di formazione con Mindscape all’Hotel Betulla a Polsa di Brentonico

anche momenti di sconforto, causati dal mancato superamento di alcune prove ma anche in questo caso, proprio l’errore e lo sbaglio hanno dato la possibilità di creare maggiore coinvolgimento. Il lavoro fatto nei due giorni voleva essere una sorta di acceleratore, sia per quanto concerne le relazioni sociali, sia per la possibilità di anticipare, nella zona franca del “gioco” (nella sua accezione più nobile di spazio privilegiato per l’apprendimento) alcune potenziali difficoltà che il GIT potrebbe incontra-

re. La maggior parte di queste sono state brillantemente superate. In conclusione, è parso a tutti evidente che il gruppo abbia la possibilità di diventare un vero team di lavoro, in grado di raggiungere obiettivi ambiziosi. Di questo voglio personalmente ringraziare tutti i partecipanti, che hanno saputo cogliere l’essenza dell’esperienza e mettersi in veramente gioco. Con il Consiglio direttivo abbiamo stabilito che esperienze analoghe verranno ri-

petute anche nei prossimi anni; a gennaio divulgheremo il programma ufficiale. Colgo l’occasione per augurare a tutti gli Associati del GIT ed ai Consiglieri un Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo. Quest’anno abbiamo deciso di non organizzare la festa abituale di fine anno, ormai forse troppo scontata. Invece, organizzeremo un evento di “Buon Inizio Anno”, a gennaio, meglio confacente al clima attuale e per dare continuità alle idee già avviate. A presto! Massimiliano Mazzarella

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Clara Fresca Fantoni (Informatica Trentina Spa) apre il ciclo di incontri promosso da Terziario Donna con il servizio Pari Opportunità della PAT

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olti pregiudizi e anche qualche tabù connotano negativamente il rapporto tra donne e tecnologia; un rapporto che, invece, i fatti e le esperienze disegnano come attivo, proficuo ed estremamente all’avanguardia. Eppure le donna faticano a ritagliarsi posti di rilievo nel mondo della tecnologia, e in particolare dell’ICT, poichè una carriera professionale in questi ambiti è ancora vittima di selezioni di genere e della bassa propensione alla scelta di percorsi di studi di tipo tecnico e scientifico. Martedì 24 novembre Terziario Donna ha dato il via al ciclo di incontri, organizzato in collaborazione con la Provincia di Trento, dall’eloquente titolo: «Donne e successo professionale. A 30, 40, 50... anni». Il format è una sorta di colloquio informale sulle storie di successo di varie donne, discusse con le stesse protagoniste, che diventano l’occasione per una riflessione sul rapporto tra il mondo femmini-

Casi di successo professionale ottenuti da donne, in particolare in ambiti in cui è forte il predominio - ingiustificato - di genere. Il primo appuntamento del ciclo di incontri Terziario Donna l’ha dedicato alla tecnologia con il direttore generale di Informatica Trentina, Clara Fresca Fantoni

le e il lavoro. Molto significativamente, e coraggiosamente, per il primo incontro si è scelto di affrontare il tema del rapporto tra donne e tecnologia assieme a Clara Fresca Fantoni, direttore generale di Informatica Trentina Spa, la maggiore azienda ICT provinciale. «La sfida di preparare al mondo futuro la generazione 2015 – ha detto la Presidente Rita Matano che ha moderato l’incontro – richiede alla promozione di competenze basate sull’integrazione tra i saperi tipici di discipline formali co-

me matematica e logica e quelle delle scienze umane quali psicologia, scienze sociali e cognitive, pedagogia, antropologia, linguistica e studi letterari. Le tecnologie, proprio per la loro comprovata trasversalità, possono rappresentare un terreno favorevole di incontro e collaborazione di questi saperi a partire da un approccio olistico nella visione e soluzione dei problemi». In quest’ottica, le capacità femminili di relazionare dialetticamente scienze umanistiche e discipline scientifiche è insostituibile e un bene sul quale investire. In

Un libro che aiuta a conoscere ed a ricordare grandi o piccoli episodi che hanno segnato la cronaca del Trentino, nei decenni che vanno dal 1945 al 1975. Anni lontani ma allo stesso tempo vicini, perché i personaggi ed i fatti che hanno caratterizzato quel trentennio segnano anche i giorni nostri, pur rientrando in quella che si dice "memoria storica". Più di quattrocento pagine dense di storie e di fatti così come furono raccontati dai quotidiani dell'epoca. Si può fare la Storia con i giornali? Forse sì. La Storia lavora con altri criteri, ma anche la cronaca ha una sua dignità e merita di essere ricordata.

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Italia sono 31 mila le imprese tecnologiche capitaniate, o che vedono la presenza di donne nel board dirigenziale, il 2% in più rispetto al 2008. Oltre al focus sulla tecnologia analizzato nel primo appuntamento, cui erano presenti in qualità di ospiti junior Claudia Rigotti, account manager di Informatica Trentina, e Arianna Mori, interprete con master post-laura TAL (trattamento automatico del linguaggio) il ciclo di incontri si pone l’obiettivo di cercare di aggiornare un modello culturale che impedisce alle donne di occupare ruoli apicali: «Il gender gap index – ha ricordato la presidente Matano – ha collocato l’italia al 72° posto su 134: nel 2008 eravamo al 67° su 130».


locali

Il nuovo anno inizia

con i negozi aperti

A Rovereto si preparano iniziative come la “Parata dei saldi” per l’apertura straordinaria degli esercizi commerciali domenica 3 gennaio

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ome di consueto, senza per questo escludere che possa nei prossimi mesi essere modificata la normativa sul commercio in Trentino, il Comune di Rovereto ha deciso le 5 giornate di deroga alla chiusura domenicale o festiva per tutti i punti vendita al dettaglio. L’apertura facoltativa dei negozi comincerà già domenica 3 gennaio 2010, una giornata inserita per valorizzare un periodo di grande afflusso turistico invernale ed in occasione della manifestazione “parata dei saldi”. La seconda domenica a negozi aperti è in programma domenica 18 aprile, in occasione del concorso nazionale di arte floreale e di “Rovereto in fiore”. La terza giornata è prevista domenica 12 settembre, in occasione della terza edizione (con cadenza biennale) della manifestazione “Artingegna” prevista dal 9 al 12 settembre nel centro storico di Rovereto. La festa dell’Unione Commercio e Turismo “Shopping aspettando Halloween” tornerà puntuale domenica 31 ottobre mentre l’ultima giornata sarà per la fiera di S. Caterina domenica 28 novembre.

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“Tre Chiavi” di Isera, la miglior osteria della Vallagarina Per il quinto anno consecutivo confermata nella guida “Osterie d’Italia” 2010 Per il quinto anno consecutivo la Locanda delle Tre Chiavi di Isera ha ottenuto il prestigioso riconoscimento della chiocciola sulla guida “Osterie d’Italia” 2010, che ha festeggiato i vent’anni trascorsi dalla prima edizione. il 23 novembre in Campidoglio, a Roma, alla presenza del sindaco Alemanno e del presidente internazionale di Slow Food Carlo Petrini, la “Locanda delle tre chiavi” d’Isera, assieme a tutti gli altri osti d’italia, si è vista confermare il titolo di miglior osteria di Slow Food della Vallagarina. Il valore di questo riconoscimento è dato dall’impegno e la passione costante che, Annarita in cucina e Sergio Valentini in sala, mettono da molti anni (ben 12 anni festeggiati il 6 dicembre 2009) nel loro lavoro. “Sempre di più il territorio, la memoria e la socialità - racconta Sergio Valentini - sono ingredienti che alla locanda non possono mancare.

Con questi ingredienti le Tre Chiavi per il 2010 sfornerà corsi di cucina per non addetti ai lavori, realizzerà un orto, programmerà serate a tema interculturali e musica e ospiterà una volta all’anno le classi elementari di Isera in un pranzo a filiera corta e giochi di terra. Questo riconoscimento diventa così energia pura da trasmettere ai giovani, con i quali vorremmo iniziare un avvicinamento alla cucina della memoria, creando menù particolari a metà prezzo per gli “under 25””. In questi giorni altri importanti riconoscimenti stanno arrivando da altre guide prestigiose come Michelin, Gambero Rosso, Bibenda, Touring Club e tante altre. Sergio e Annarita Valentini dell’Osteria delle Tre Chiavi di Isera


«Don Milani, per far crescere gli imprenditori del futuro»

L’Unione Commercio contro il ridimensionamento dell’istituto Nella lunga querelle scatenatasi dopo l’approvazione della delibera 2220 da parte della Giunta provinciale, che prevede la soppressione degli istituti di Istruzione professionale a carattere statale, tra i quali rientra anche il “Don Milani” di Rovereto, l’Unione Commercio e Turismo interviene a sostegno del mantenimento dell’offerta formativa presso la scuola di San Giorgio. “Da molti anni questo istituto rappresenta una valida opzione per moltissimi studenti trentini, non soltanto della Vallagarina - ricorda il presidente Mariano Modena -, non vogliamo che molti di loro possano correre il rischio di perdere la possibilità di intraprendere percorsi di studio garantiti nel resto d’Italia solo dall’Istruzione professionale, per esempio l’indirizzo sociale, attualmente presente al Don Milani, che è l’unico in tutto il Trentino. Da anni l’Unione della Vallagarina collabora con l’istituto di via Balista nell’organizzazione dei tirocini formativi ed in varie iniziative sul territorio, gli studenti spesso trovano sbocco professionale nei settori di attività delle aziende associate, anche per questo motivo viene espressa una forte contrarietà all’ipotesi di ridimensionamento: “Il Don Milani ha dimostrato negli anni di saper interpretare al meglio la necessità di intro-

durre innovazione e ricerca nel mondo scolastico – aggiunge il presidente Modena - creando le basi affinché i propri studenti possano accedere al complesso mondo del lavoro avendo affinato le proprie competenze formative ma avendo anche sperimentato sul campo le proprie capacità”. COSA DICE LA DELIBERA N. 2220 La Delibera provinciale dell’11 settembre giustifica la cancellazione degli Istituti statali in quanto “oltre a risultare quantitativamente poco consistenti, coprono settori per i quali l’offerta formativa degli istituti tecnici e dell’istruzione e formazione professionale provinciale risulta adeguata rispetto ai bisogni territoriali”. COS’E’ IL DON MILANI L’Istituto Don Milani di Rovereto (che dal 2000 è stato unito all’Istituto d’Arte “F. Depero”) offre sia corsi triennali per il conseguimento del diploma di qualifica, sia corsi quinquennali per il conseguimento del diploma di stato, con la possibilità di accedere all’università. Tre gli indirizzo: aziendale (operatore della gestione aziendale e tecnico della gestione aziendale), turistico (operatore dell’impresa turistica, tecnico dei servizi turistici e tecnico dei servizi turistico-alberghieri), sociale (operatore dei servizi sociali e tecnico dei servizi sociali). L’indirizzo “tecnico dei servizi sociali” è l’unico presente in tutto il Trentino. In totale un migliaio di studenti, ai quali si aggiungono quelli che frequentano l’Istituto d’arte “Depero” con gli indirizzi design per l’ambiente, arti della grafica pubblicitaria, grafica cinetica e fotografia.

Mariano Modena, presidente della sezione autonoma di Rovereto e Vallagarina dell’Unione

«collocazione diversa al Luna Park»

Ogni autunno oltre metà del parcheggio ex-Follone viene occupato dalle giostre per 20 giorni. L’appello dell’Unione Anche quest’anno è tornato puntualmente come ogni autunno il Luna Park in piazza Achille Leoni (ex Follone) e sono tornate, altrettanti puntuali le proteste degli operatori economici per il “sacrificio” di molti preziosi parcheggi che questo insediamento comporta. Per oltre 20 giorni, infatti, a cavallo della fine del mese di ottobre (in coincidenza con l’evento “Shopping aspettando Halloween” organizzato proprio dall’Unione Commercio e Turismo), si è ripetuta questa tradizione, che ha risollevato polemiche. La questione dei parcheggi è da molti anni uno dei punti dolenti e scatena sempre grandi discussioni. L’Unione Commercio e Turismo ha chiesto formalmente al Comune di spostare l’area dedicata al Luna Park, consapevole che individuare un’area per il Luna Park è obbligatorio per legge e che da anni si sta cercando un’area alternativa. Allo stadio Quercia?

Non è compatibile con le normative legate allo svolgimento delle partite di calcio e degli eventi sportivi e non è una soluzione gradita agli stessi gestori del Luna Park. «Tutti hanno diritto di lavorare, quindi anche gli operatori del Luna Park ma il Follone è davvero un “polmone” strategico per il centro storico e per questo chiediamo al Comune di non sacrificarlo più né per il Luna Park né per altre manifestazioni» commenta il presidente dell’Unione Mariano Modena. «L’alternativa l’abbiamo indicata da tempo: un’area attrezzata per ospitare eventi e mercatini che chiediamo da anni sull’area ex stazione delle autocorriere di corso Rosmini, sotto la quale si dovrebbe realizzare un bel parcheggio multipiano al servizio del centro, vicino e immediatamente accessibile da parte di turisti e fruitori delle attività economiche del cuore della città».

locali

«l’Apt sia vicina aI Privati»

Il vicepresidente Girardelli: a Brentonico raccogliamo 20 mila euro Prosegue il dibattito sul turismo in Vallagarina sul ruolo dei privati, messo in discussione da diversi amministratori comunali nel corso di un recente incontro con l’assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini. «Il privato pretende molto dall’ente pubblico, però il pubblico deve accettare questa sfida e sapersi avvicinare il più possibile alle esigenze concrete e a volte, purtroppo, impellenti che spesso la logica del privato cela». Così Davide Girardelli, albergatore e vicepresidente dell’Apt. «Io credo - prosegue - davvero che questa dovrebbe essere la mentalità. Allora sì che, invece di contributi, parleremo di investimenti, l’attenzione ai risultati concreti e tangibili in termini turistici sara altissima e potremo dare un futuro solido al turismo della Vallagarina». «In qualità di presidente del Consorzio Brentonico Vacanze desidero spezzare una lancia nei confronti dei privati all’interno dell’Apt: la nostra associazione raccoglie circa 20 mila euro dalle autotassazione dei principali imprenditori turistici sul Monte Baldo e, grazie ad una collaborazione di co-finanziamento con Apt, realizziamo numerosi progetti e servizi di cui beneficiano i nostri ospiti». «Sia ben chiaro, oltre ad Apt, anche il Comune, la Provincia con l’assessore Mellarini in testa e le associazioni ci hanno dato una mano, per sicuramente siamo partiti da una logica imprenditoriale e gli operatori turistici hanno giocato un ruolo da protagonisti sia nella progettazione sia nel finanziamento».

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i rischi dell’assicurato

Accordini (Vittoria Assicurazioni): «Attenzione alle condizioni contrattuali: in alcuni casi il sinistro va rimborsato di tasca propria»

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ulla responsabilità civile dell’auto tutti parlano degli aumenti vistosi che ci sono stati dal 1994 (anno della liberalizzazione delle tariffe) ad oggi, ma nessuno parla delle garanzie che si sono pesantemente ridotte mettendo a rischio, nel caso dovesse accadere un accidente grave, i beni dell’assicurato che sono quasi sempre frutto delle fatiche di una vita di un’intera famiglia. Il problema è molto serio perchè, mentre il costo della polizza è leggibile da tutti, non altrettanto si può dire delle condizioni contrattuali che, per quanto il nuovo Codice delle Assicurazioni si sia impegnato a rendere trasparenti, rimangono comunque un elemento misterioso e di difficilissima lettura. In queste poche righe naturalmente ci proponiamo soltanto di sollevare il problema, per la soluzione Vi raccomandiamo di rivolgervi ad un consulente preparato che saprà sicuramente farvi toccare con mano i contenuti della polizze che avete in corso. E vediamo allora alcune delle garanzie che potrebbero mancare in una polizza di assicurazione R.C. auto:

CIRCOLAZIONE SU AREE PRIVATE Alcune compagnie non contemplano la validità della garanzia Rc auto alla circolazione su aree private. Ciò si-

L’autostoppista o l’amico del conducente non possono trovarsi a bordo e se succede un accidente anche in questo caso l’assicuratore può rivalersi.

gnifica che se l’assicurato investe una persona nel piazzale del parcheggio di un supermercato, dovrà pagare di tasca propria.

GUIDA IN STATO DI EBBREZZA La legge attuale considera in stato di ebbrezza chi risulta all’alcol test con un tasso alcolemico pari o superiore a 0,5, un tasso facilmente raggiungibile anche senza sentirsi euforici per le bevande ingerite. GUIDA SOTTO EFFETTO DI SOSTANZE STUPEFACENTI una persona che abbia assunto un ansiolitico o uno dei tanti medicinali in commercio potrebbe risultare positivo agli stupefacenti anche senza essere una persona che fa uso di droga. MANCATO RINNOVO DELLA PATENTE La classica dimenticanza che può capitare a tutti e che deve essere assolutamente tamponata il più possibile.

GUIDA IN STATO DI EBBREZZA O SOTTO EFFETTO DI SOSTANZE STUPEFACENTI DA PARTE DI UN DIPENDENTE DI UN VEICOLO DELLA DITTA Questo è un problema grave che deve essere affrontato e risolto dal titolare di un’azienda che affida ai propri dipendenti per la guida, automezzi di proprietà dell’azienda. Basta che il dipendente risulti positivo all’alcol test o non abbia ancora smaltito gli effetti di uno spinello e la ditta, se la polizza non prevede la clausola ad hoc, deve pagare al suo assicuratore la somma pagata da quest’ultimo al danneggiato. TRASPORTATI SU AUTOCARRI L’autocarro secondo il codice della strada è un veicolo destinato al trasporto di cose e non di persone. Le sole persone che possono salire a bordo sono: i dipendenti della ditta o i destinatari della merce che devono dare indicazione sul loro scarico.

OPERAZIONI DI CARICO E SCARICO MECCANICHE Gli autocarri dotati di dispositivi meccanici per il carico o scarico della merce (pedane meccaniche, gru su autocarro, dispositivi per il ribaltamento del carico, ecc.) non sono assicurati se provocano danni nell’esecuzione del carico e scarico meccanico. VEICOLO NON REVISIONATO VEICOLO CON MODIFICHE NON OMOLOGATE (capita spesso con i ciclomotori) In tutti questi casi l’assicuratore paga il sinistro al danneggiato ma poi si rivale sul suo assicurato chiedendogli il rimborso del capitale che l’assicuratore ha pagato al danneggiato. Su questi punti è opportuno che ogn’uno si confronti con il proprio assicuratore e se certi rischi non sono graditi, si guardi attorno e cerchi una compagnia che li assicuri. Non far niente può riservare sorprese che possono portare anche alla distruzione dell’azienda e del patrimonio famigliare. Angelo Accordini Vittoria Assicurazioni

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natale 2 0 0 9 - reg ala un libro Alberto Folgheraiter

Oltre la soglia del tempo Il Trentino di chi è partito, la terra di chi è rimasto

dicembre 2009 pagine 244, formato 23x30 cm. ISBN 9788896737002 Euro 39,00

In oltre duecento pagine, riccamente illustrate con fotografie d’epoca e con l’apporto di fotografi di oggi (Zotta, Emanuelli e altri), l’autore recupera immagini di una regione di fine Ottocento-prima metà del Novecento. Racconta ai giovani di oggi, che vivono il tempo dell’immigrazione, com’era la vita nelle vallate. Quel vivere di sussistenza che portò all’esodo di fine Ottocento. Il libro è idealmente diviso in due parti, la prima sugli usi e costumi, la seconda sull’emigrazione americana frutto di un soggiorno dell’autore negliStates, lo scorso anno. Scorrendo il sommario, questi i capitoli: “Il tempo di un tempo: le stagioni contadine”; “Le stalle in crisi nel Trentino del terziario; “Quando la grappa era acqua di vita”; “Le malattie e le cure popolari”; “Le culle vuote e i vagiti stranieri”; “Se il matrimonio era per sempre”; “La morte arrivava coi rintocchi dell’agonia”; “Un fagotto di stracci e un addio tra i singhiozzi”; “Gli aizimponeri da Fiemme alla Romania”; “La strage degli Algerini partiti dal Trentino nel 1867”; “Assassinato per una rapina nella miniera del Colorado”; “Vent’anni di mina finiti in carta straccia; “Gli inganni dell’emigrazione, un’operazione clandestina”...

Katja Casagranda

The bastard Sons of Dioniso

Michele, Federico e Jacopo: tre ragazzi nel nome della musica

giugno 2009 pagine 152, formato 21x21 cm. ISBN 978-88-89898-76-5 Euro 15,00

La prima emozionante cronaca illustrata sulla band rock trentina che con il suo “graffio” ha conquistato il titolo di rivelazione musicale dell’anno. Vincitori morali del programma X Factor, la loro musica spopola su iTunes e si piazza in pochissimi giorni dall’uscita dell’Ep ai vertici delle classifiche dei dischi più venduti in Italia. Chi sono, dunque, The Bastard Sons of Dioniso? Qual è la chiave del loro successo? In questo libro si ripercorre la storia della band dalle origini, scoprendo chi sono Jacopo Broseghini, Federico Sassudelli e Michele Vicentini. Dalla biografia dei ragazzi ai live in Trentino, dai casting di X Factor ai 12mila fan del concerto di Borgo Valsugana, dalle parole degli amici alla cronaca dei viaggi dei fan, fino al successo discografico dei nostri giorni. Testi e immagini che guidano il lettore attraverso il racconto di amici e parenti, le testimonianze raccolte durante X Factor e l’analisi di tutti i retroscena del programma e dei concerti. In centocinquanta pagine, tutto, ma proprio tutto, su The Bastard Sons of Dioniso. Tre ragazzi nel nome della musica.

Silvia Vernaccini - Gianni Zotta

Benedetta Acqua

Santi e miracoli dell’acqua nell’arte e nella religiosità popolare del Trentino

dicembre 2009 pagine 152, formato 23x27,5 cm. ISBN 978-88-89898-72-7 Euro 24,00

Il Trentino – terra di laghi, di fiumi e torrenti – nei secoli viene così scolpita anche da alluvioni e frane… Ecco perché la fede popolare, quella genuina e spontanea dei nostri lontani nonni, s’è affidata alle figure di molti Santi per trovarvi conforto: San Giovanni Nepomuceno proteggeva il viandante nel momento di attraversare il fiume su un ponte; San Cristoforo si chinava premuroso sul destino di chi guadava i corsi d’acqua; San Nicolò di Bari fungeva da parafulmine nel pieno delle tempeste… Benedetta Acqua di Silvia Vernaccini, con fotografie di Gianni Zotta, ci parla di Santi e di miracoli, di preghiere e di santuari, di exvoto e santini, di Rogazioni e di capitelli devozionali, di statue e di affreschi agli incroci delle strade di un Trentino fragile, appunto, ma anche ben saldo nella sua convinzione religiosa. Un libro per recuperare un aspetto dimenticato della nostra società: la magia che viene dall’abbandonarsi fra le braccia protettive e salvifiche del soprannaturale.

Giorgio Dal Bosco

Incontri trentini 3

dicembre 2009 pagine 432, formato 17x24 cm. ISBN 978-88-89898-73-4 Euro 15,00

È il terzo volume de «Incontri trentini». I primi due, usciti in cofanetto nella primavera del 2006, raggruppavano centottantuno ritratti di personaggi trentini o connazionali «naturalizzati» trentini. Quest’opera ne contiene novantacinque, per ciascuno dei quali il lettore troverà accanto al nome della persona il mese e l’anno in cui è avvenuta la conversazione con l’autore. Quasi tutti sono apparsi sul quotidiano «Trentino» nella rubrica domenicale «Soltanto noi», che ha avuto una cadenza settimanale di regolarità «svizzera». L’obiettivo di questa raccolta, come già esposto nel risvolto di copertina dei primi due volumi, è fornire una traccia della «geo­grafia umana» del nostro Trentino. L’autore, come sua consuetudine, nella scelta delle persone con cui «incontrarsi» e di cui delineare un ritratto talvolta biografico, ha quasi sempre privilegiato gli umili ma positivi, i timidi ma forti, i poveri fuori ma ricchi dentro, oppure, ancora, personaggi importanti che, di importanza, se ne danno, però, poca o punto.


premio Libero Grassi

Il premio Libero Grassi

contro la corruzione

«Fermiamo la corruzione» è il tema dell’edizione 2010 del concorso rivolto agli studenti italiani e dedicato all’imprenditore siciliano

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nche questo anno Confcommercio ha voluto promuovere il “Premio Libero Grassi”, dedicato all’imprenditore assassinato dalla mafia il 29 agosto 1991 a Palermo, istituito dalla Cooperativa Solidaria in accordo con la famiglia Grassi, e finalizzato alla promozione dell’impegno sociale antimafia e alla diffusione della cultura della legalità nelle scuole. Nel 2009 per la prima volta il Premio Libero Grassi ha assunto carattere nazionale, proprio grazie alla collaborazione

La cerimonia di premiazione dell’edizione 2009 del premio Libero Grassi, l’imprenditore ucciso dalla mafia

Bando di concorso e regolamento 1. Per l’assegnazione dei Premi Libero Grassi 2010 è indetto un concorso, rivolto alle scuole italiane di ogni ordine e grado, per la selezione delle migliori sceneggiature di spot video, della durata massima di 60” (un minuto), sul tema: “Fermiamo la corruzione”. 2. Le scuole che volessero partecipare al concorso dovranno darne comunicazione entro il 30 gennaio 2010 a mezzo fax al numero: 091.6197345 ovvero tramite posta elettronica a edu@solidariaweb.org. 3. Ciascuna scuola partecipante dovrà presentare la/le sceneggiatura/e in duplice copia. Gli elaborati non dovranno contenere firme o altri elementi che possano far risalire alla scuola che li ha presentati. Inoltre, in busta chiusa, con soprascritto esclusivamente il codice fiscale della scuola, dovrà essere allegato il modello A (reperibile sul sito della cooperativa Solidaria ovvero richiesto per fax o posta elettronica alla stessa cooperativa) debitamente compilato, pena l’esclusione dal concorso. 4. Le scuole partecipanti dovranno consegnare o spedire gli elaborati, nei modi di cui al precedente punto 3, entro le ore 12 del 15 febbraio 2010 (farà fede l’eventuale timbro postale) all’indirizzo: Solidaria soc. coop.va sociale - Onlus • Via Marco Polo, 52 • (90138) Palermo. 5. Gli elaborati saranno quindi selezionati da una Giuria di esperti, di cui sarà resa nota la composi-

zione attraverso il sito della cooperativa sociale Solidaria. Il giudizio della Giuria è insindacabile. 6. Entro il mese di maggio 2010 sarà organizzata una manifestazione pubblica per la consegna dei premi e per la presentazione degli spot video che saranno realizzati sulla base degli elaborati vincenti. 7. Le scuole vincitrici saranno premiate con un viaggio di “turismo responsabile”, della durata di 3 giorni/2 notti - per un massimo di 20 persone (alunni e accompagnatori), per far conoscere luoghi e realtà di particolare interesse culturale e sociale di Palermo e provincia. 8. E’ obbligatorio per le scuole partecipanti sottoscrivere la dichiarazione contenute nel modello A, parte integrante del presente bando, con la quale si dichiara di aver preso visione del bando e di accettarne il regolamento e, in particolare, di accettare che i lavori presentati non saranno restituiti e rimarranno nella disponibilità della cooperativa sociale Solidaria di Palermo che potrà utilizzarli anche per altre iniziative senza fini di lucro, direttamente o indirettamente organizzate, fermo restando l’obbligo per sé e per chiunque altro di citare sempre gli autori. Il bando di concorso e ogni altra utile informazione sono pubblicati su www.solidariaweb.org - www. confcommercio.it - www.sportellolegalita.it

con Confcommercio, e rispetto alle edizioni precedenti ha allargato il tema ad altri ambiti di analisi, quali la sicurezza sul lavoro e l’ambiente. Per l’edizione del Premio Libero Grassi 2010 Confcommercio – Imprese per l’Italia e Solidaria hanno ottenuto la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, attraverso il quale il bando di concorso “Fermiamo la corruzione” sarà diffuso capillarmente in tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado. Le scuole avranno quindi tempo fino al 30 gennaio prossimo per presentare le proprie candidature e fino al 15 febbraio per l’inoltro degli elaborati, costituiti da sceneggiature per spot televisivi. «Il tema scelto – ha detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli – per questa sesta edizione, la corruzione, intesa nelle sue diverse declinazioni, strettamente si intreccia con il merito, l’etica, la trasparenza, la libertà d’impresa e la legalità, valori fondanti della cultura associativa della nostra Organizzazione, ampiamente ribaditi proprio nel nostro nuovo Statuto e Codice Etico e che devono entrare a far parte della formazione dei cittadini, dei lavoratori e soprattutto degli imprenditori di domani». Unione

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natale 2 0 0 9 - regala u n libro Adelino Amistadi

I cavalieri di rio cherio Racconto Naif

novembre 2009 pagine 448, formato 15x21 cm. ISBN 978-88-89898-86-4 Euro 16,00

Facciamo un passo indietro. L’Autore ci riporta all’immediato dopoguerra per narrare le vicende quotidiane di un paese di montagna. Usciti dalle macerie con strascichi di povertà diffusa, la gente nei paesi era suddivisa in due categorie: la maggioranza contadina che, lavorando e sudando, stava riacquistando benessere e decoro, ed una minoranza, pur numerosa, che, non potendo fare altro, oziando e bevendo, cercava di sopravvivere con orgoglio e sussiego, seppur poco apprezzati dalla comunità. Un racconto naif, scritto d’impulso, passionale e vivace, ameno ed ironico, ci riporta in casa sapori, odori, sensazioni, emozioni, suggestioni dimenticate dai sopravvissuti e sconosciute dai più, che costituiscono comunque gran parte della nostra storia.

Giovanni Armani

Il peccato di amare Romanzo

novembre 2009 pagine 176, formato 15x21 cm. ISBN 978-88-89898-84-0 Euro 12,00

Nei romanzi precedenti ha cercato di descrivere i mutamenti economici sociali e culturali avvenuti in Trentino negli ultimi cinquant’anni. In questa storia, Giovanni Armani passa in rassegna i temi della vecchiaia, della malattia, del rapporto degli anziani con quanti si accingono ad entrare nel mondo degli adulti. Rocco pone al nonno Giovanbattista le grandi questioni dello stare sulla scena del mondo: Dio, la Fede e quanto ci aspetta dopo aver concluso la vita terrena. In un primo momento, Giovanbattista tenta di evitare tali spinosi interrogativi, ma poi si rende conto di non poter esimersi dal dare al nipote le risposte che chiede. Da qui egli inizia il racconto della sua non facile vita, delle ragioni per le quali si è trovato a compiere scelte coraggiose e anticonformiste, come quella di mettersi assieme a Chiara: una donna con alle spalle un matrimonio finito malamente. Il peccato di amare” è una storia delicata e forte allo stesso tempo, con un ritmo narrativo capace di tenere con il fiato sospeso fino all’ultima riga.

Susi Andreatta

Il barone e la fiamma Terzo episodio della saga di Adrian

novembre 2009 pagine 416, formato 15x21 cm. ISBN 978-88-89898-87-1 Euro 14,00

La duchessa Katerina di Falkwand – la più giovane della figlie di Adrian – sorprende tutti i suoi parenti informandoli che è pienamente decisa a lasciare il Ducato per realizzare una sua grande passione: quella di studiare medicina. La sua richiesta è scandalosa e pericolosa. Nessuna donna ha mai frequentato una università di quel genere, ma la determinazione della giovane è forte. La giovane e dolce Katerina si troverà ben presto a dover affrontare una realtà dura in un mondo fatto solo per gli uomini; ci sarà chi ignorerà volutamente la sua intelligenza, chi metterà in discussione la sua passione per l’arte medica, chi cercherà di sedurla e chi le farà tremare il cuore d’amore…Il peccato di amare” è una storia delicata e forte allo stesso tempo, con un ritmo narrativo capace di tenere con il fiato sospeso fino all’ultima riga.

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Le principali informazioni per chi continua a lavorare anche dopo aver raggiunto i limiti (età o contributi) per la pensione

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on sono pochi i pensionati che continuano a lavorare con contratti di consulenza e/o collaborazione e non sempre è chiaro come utilizzare al meglio i contributi versati nella gestione INPS dei parasubordinati. Per fornire un quadro completo delle regole, è bene partire dalla situazione più ricorrente che consente di ottenere un secondo trattamento pensionistico.

I requisiti Nella cosiddetta gestione separata dell’INPS – nota come la riforma “Dini” del 1995 – valgono le regole del sistema contributivo in base al quale oggi il diritto alla pensione si acquisisce con almeno cinque anni di versamenti contributivi. A partire da gennaio 2008 i contributi versati in detta gestione danno diritto alla seconda pensione (chiamata supplementare) solo al raggiungimento del limite di età per la vecchiaia, cioè di 60 anni per le donne e 65 per gli uo-

Non è infrequente il caso di pensionati che continuino ad essere attivi nel mondo del lavoro

mini e non più quella di 57 anni prevista per entrambi fino a tutto il 2007.

La decorrenza Sempre dal 2008, per chi matura i requisiti per la pensione di vecchiaia – compresa la supplementare – la prestazione non viene più percepita come in passato dal mese successivo al compimento dell’età ( 60 anni le donne e 65 per gli uomini), ma la decorrenza è

ritardata ed è subordinata all’apertura delle “finestre” come avviene da tempo per le pensioni di anzianità. (vedi riquadro). Inoltre, nella gestione separata le “finestre” sono più distanziate perché coloro che risultano iscritti ad un altro fondo o sono titolari di altra pensione sono considerati dei lavoratori autonomi. Di conseguenza dal mo-

Pensione di vecchiaia: le finestre

Decorrenza della pensione

Requisiti maturati

Lavoratori dipendenti

Lavoratori autonomi

Entro il 1° trimestre dell’anno

1° luglio dello stesso anno

1° ottobre dello stesso anno

Entro il 2° trimestre dell’anno

1° ottobre dello stesso anno

1° gennaio dell’anno successivo

Entro il 3° trimestre dell’anno

1° gennaio dell’anno successivo

1° aprile dell’anno successivo

Entro il 4° trimestre dell’anno

1° aprile dell’anno successivo

1° luglio dell’anno successivo

mento in cui raggiungono l’età devono aspettare in pratica da 6 a 9 mesi prima di percepire la seconda pensione. Il calendario, infatti, fissato dalla riforma “Maroni” e confermato dalla legge n. 247 del 2007, ha stabilito che per artigiani, commercianti e coldiretti la pensione decorre dal 1° mese del terzo trimestre successivo a quello in cui si matura il requisito. Per fare un esempio, un pensionato di anzianità (dell’INPS o dello Stato) che compie i 65 anni nel mese di febbraio di un determinato anno può ottenere la pensione supplementare, a carico della gestione separata, solo dal 1° ottobre successivo. Coloro, infine, che continuano a collaborare dopo aver ottenuto la pensione supplementare hanno diritto, presentando la domanda, a dei supplementi che vengono liquidati per la prima volta due anni dopo la decorrenza della pensione supplementare, e successivamente dopo cinque anni dal precedente supplemento. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Patronato Enasco (0461/880471880472). Unione

NOVEMBRE DICEMBRE 2009

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previdenza

I versamenti aggiuntivi

al fondo pensione

Se iscritti ad un fondo pensione, si ha la possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi interamente deducibili fino al tetto di € 5.164,57

E

ntro il 31 dicembre è possibile effettuare un versamento di contributi aggiuntivi rispetto alle quote di contribuzione trattenute in busta paga nel corso dell’anno e versate al fondo da parte del datore di lavoro. L’aderente può godere del vantaggio fiscale di tale versamento aggiuntivo limitatamente alle somme fiscalmente deducibili, così come previsto dalla normativa vigente in materia e quindi fino al tetto di € 5.164,57. A seguire ulteriori dettagli: - la contribuzione volontaria aggiuntiva eccedente il suddetto limite non può essere

dedotta fiscalmente - il versamento aggiuntivo non avviene per il tramite del datore di lavoro, ma viene ef-

fettuato direttamente dal lavoratore interessato - il versamento va effettuato tramite bonifico bancario

- entro il termine annualmente previsto per l’invio della certificazione utile ai fini della dichiarazione dei redditi, il Fondo attesta, mediante apposita comunicazione all’aderente, l’importo della contribuzione aggiuntiva pervenuta nell’anno precedente. Per informazioni in merito a questa tematica e per qualsiasi ulteriore richiesta di chiarimento è possibile rivolgersi agli sportelli PensPlan Infopoint presenti su tutto il territorio regionale nonché alle sedi PensPlan di Trento e di Bolzano, oppure collegarsi al sito www.pensplan.com.

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natale 2 0 0 9 - reg ala un libro Francesca Negri

Il menu del vino 55 vini - 300 ricette

dicembre 2009 pagine 228, formato 14x27 cm. ISBN 978-88-89898-88-8 Euro 20,00

Per una volta (o anche sempre, se volete), sovvertiamo i ruoli. Scegliamo il vino che vogliamo bere e, in base a questo, decidiamo quali pietanze sono le più idonee per esaltarlo. Non più, quindi, il cibo al centro della scena, ma il vino. È questo quanto vi propone il Menu del vino, che presenta il meglio della produzione enologica trentina e la abbina ad oltre 300 ricette tipiche di tutta Italia. Il risultato è un viaggio in un territorio dipinto dai suoi vini e un viaggio nell’Italia dei sapori più tradizionali, in un libro che è un ricettario assolutamente inedito. Perché il “piatto” è il vino, e l’abbinamento a compendio (curato dall’Associazione italiana sommelier sez. Trentino) è la ricetta. Un libro dedicato a tutti i wine lover, ma anche a tutti i food lover che vogliano vedere la cucina da un punto di vista diverso.

Pasticceria Bertelli

Dolci

Le ricette di una grande tradizione trentina

novembre 2009 pagine 108, formato 22x22 cm. ISBN 978-88-89898-83-3 Euro 14,00

La tradizione dolciaria trentina rivisitata dalla Pasticceria Bertelli di Trento. Pasticceria R.Bertelli, tre generazioni di pasticceri. Presente nel Centro storico di Trento dal 1920 ed in Via Oriola dal 1933. Specializzata in prodotti freschi di giornata come paste, brioches, focacce, torte e dolci vari, fra le specialità regionali produce “strudel”, “torta de fregoloti”, “zelten”, “basini di Trento”. Ormai “leggendari”, la torta viennese al cioccolato con nocciole e mandorle farcita con marmellata di albicocche ribattezzata SABER e (stagionali) i krapfen.

Renzo Francescotti

Bottega d’artista

Settanta profili di pittori e scultori trentini

giugno 2009 pagine 152, formato 23x28 cm. ISBN 978-88-89898-89-5 Euro 20,00

Parlare d’arte significa, innanzi tutto, per Renzo Francescotti conoscere l’artista, incontrare il suo mondo interiore ed espressivo, scoprire i perché più nascosti attraverso la lettura delle opere ma anche del pensiero. La sua intensa attività di critico è costellata infatti da un intreccio di amicizie, che gli hanno permesso di entrare in sintonia con diverse personalità del mondo artistico trentino – ma non solo – e di poterne analizzare anche i lati meno noti, a volte celati dietro caratteri poco inclini all’esibizione pubblica, o non avvezzi a parlare del proprio operato. Francescotti attraverso le sue assidue frequentazioni degli studi ha offerto agli artisti la possibilità di un dialogo, di un confronto diretto sul campo, creando così un’atmosfera d’intesa e di fiducia che ha portato alla stesura di testi, precisi sia nell’analisi critica che umana. Per lui, infatti, imprescindibile per l’approfondimento dell’opera d’arte è conoscere lo spazio dove l’artista lavora: entrare nel suo atelier, sbirciare nel suo passato...


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CERCO&OFFRO La bacheca degli annunci

Annunci FIERE E MERCATI (a cura di FIVA Confcommercio - Trento) Rif. 01 Cedo o affitto posteggio settimanale alimentare rione San Pio X a Trento (Mercoledì settimanale) Rif. 02 Vendo giro di mercati anche singoli (Mezzocorona, Lavis, Aldeno) Rif. 03 Vendo mercato in Garda (Venerdì settimanale) Rif. 04 Vendo vari mercati settimanali ben avviati e 6 fiere (santa Lucia, San Giuseppe, ecc) Rif. 05 Vendo Mercati settimanali (Cavalese,Trento, Lavis, Andalo ecc) e Fiere varie (Lazzara, Cles, ecc) Rif. 06 Vendo furgone Fiat Ducato 2500 cc TDI in buone condizioni anno 1997 con tenda automatica, revisionato fino al 2010 Rif. 07 Vendo Fiera dei Tre Termini a Tione Rif. 08 Vendo varie Fiere(S.Croce, S.Giuseppe, ecc) anche fuori Regione (Belluno) Rif. 09 Cerco in affitto mercati settimanali a Madonna di Campiglio, Pejo e Mazzin Rif. 10 Vendo scaffalature Varie misure e montante da mt.2 a mt. 2,50, numerosi pezzi. Rif. 11 Vendo mercato di Tione 1° e 3° lunedì del mese. Rif. 12 Vendo mercati Riva/Arco e Ponte Arche fiera S. Croce Trento. Rif. 13 Vendesi ben avviata licenza ambulante con oltre 30 anni di attività, posteggi fissi tutti i giorni della settimana più 12 giorni di fiere annuali sempre nella Provincia di Trento; la tabella è non-alimentare e c’è la possibilità di proseguire con un articolo molto interessante, poco frequente nei mercati e con una clientela affezionata. Rif. 14 Vendo 3 posteggi (Rovereto e Riva/Arco) giornate di martedì e mercoledì. Anche Rovereto e Riva/Arco separati. Rif. 15 Vendo mercati Riva/Arco e Ponte Arche fiera S. Croce Trento. Rif. 16 Vendo in Trento posto lato Ovest di Via Prati, 7x4. Rif. 17 Vendo numerose fiere (Andalo, Fai, Predazzo settembre,Egna, Zambana, n°3 Fiere di Moena, e N°3 fiere di Folgaria e mercato settimanale di Gardolo (venerdì). Rif. 18 Vendo attrezzatura completa (pareti attrezzate di 17 metri a moduli divisorie, espositori e mobiletti con schiena h1.70 m bifronti in legno di rovere chiaro ed alluminio, stando, manichini, camerino, ripiano in vetro da 120 cm per negozio di abbigliamento o similari da circa 100 mq. Tutto in ottimo stato (3 anni di vita) e relativi accessori + 12 lampade a campana a basso consumo. Rif. 19 Vendo le 3 Fiere di Cles (2 maggio - San Rocco - San Vigilio). Rif. 20 Vendo Mercati estivi di Campitello, Baselga, Bedollo e mercato di Rovereto (posto centrale)

Offresi in gestione ristorante e bar in località Serrada di Folgaria a poca distanza dagli impianti di risalita e ubicato sulla via principale d’ingresso alla località. Il potenziale conduttore avrà a disposizione una struttura con forti potenzialità: la capienza di circa 130 posti della sala ristorante, il bar dalla metratura interessante e con varie sale riservate, la terrazza solarium sopra il par che potrebbe diventare un punto di riferimento per i vicini impianti di risalita, diventando uno spazio ristorativo e d’intrattenimento, per ora non presente in loco, un ampio parcheggio per circa 20/25 automobili. Per concordare un incontro senza impegno si prega di telefonare al seguente numero telefonico 347/1494239 chiedendo di Massimo. Vendesi Ford Transit - Tourneo 110 T300, immatricolato nel luglio 2007, cilindrata 2200 TD, 110 cavalli, computer di bordo, doppio clima, vetri oscurati, Esp, chiusura centralizzata, antifurto, eccetera. Per informazioni, chiamare il 347/5619125.

La Pro Loco di Tassullo cerca albergo, ristorante o pubblico esercizio che, intendendo rinnovare la propria dotazione di stoviglie in ceramica, posate in metallo e bicchieri in vetro per cambio gestione o altro motivo, sia disponibile a cedere, nelle forme da concordarsi, la vecchia dotazione. Per contatti: Pro Loco Tassullo, info@prolocotassullo.it, FAX: 0463/450577

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Annunci, offerte o altre inserzioni vanno inviate a info@ucts.tn.it, al numero di fax 0461/880302 oppure consegnate alla redazione dell’Unione, in via Solteri 78 a Trento.

Auguri! L’Unione augura a tutti i suoi Associati ed ai lettori un Buon Natale e un felice Anno Nuovo

Informazioni e recapiti Segreteria FIVA Confcommercio della Provincia di Trento (Tony Marroni, tel. 0461-880411 - dalle 14.00)

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Unione

NOVEMBRE DICEMBRE 2009

Gli uffici dell’Unione rimarranno chiusi dal 28 al 31 dicembre 2009. Il servizio di assistenza agli associati verrà comunque regolarmente garantito anche durante il periodo di chiusura. I soci portanno rivolgersi al numero di telefono 0461/880111 o sul sito internet dell’Unione, www.unione.tn.it.




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