giornale Unione - 2009 - n.5-6

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MAGGIO GIUGNO 2009 Anno XXVI N. 5-6

Unione C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO

Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38100 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P.

l’impresa di

fare rete

L’attività dell’Unione e delle Associazioni nel 2008

Crescono servizi e fiducia Società controllate: Seac Spa segna un utile netto da record


Unione Risto3 Società Cooperativa Via del Commercio, 57 TRENTO Tel. 0461.825275

Mensile di informazione dell’Unione Commercio Turismo Servizi Professioni e PMI

Sommario

5-6 / Maggio Giugno 2009

della provincia di Trento Direzione, redazione e amministrazione via Solteri 78, 38100 Trento Telefono 0461/880111 Fax 0461/880302 www.unione.tn.it info@ucts.tn.it

L’impresa di fare rete da pagina 6 Il Consiglio generale approva all’unanimità il bilancio del 2008 e le relazioni all’attività dell’Unione e delle Associazioni

Direttore responsabile Walter Filagrana Redazione Vlado Benedetti, Gianpiero Lui, Franco Camin Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 424 del 23/1/1984 Stampa Litografica Editrice Saturnia snc - Trento Associato Unione Stampa Periodica Italiana

editoriale rete, la fatica 5 Fare di una impresa quotidiana

Bilancio Unione 6 Crescono servizi e fiducia 7 La crisi c’è e si sente, ma gli imprenditori vogliono reagire 17 Il Trentino che fa sistema: le nostre associazioni

Territorio e PMi

L’unione al festival dell’economia L’evento organizzato da Confcommercio Unione per la quarta edizione del festival dello scoiattolo ha fatto registrare il tutto esaurito. da pagina 24

società unione

QUALITÀ NELLA RISTORAZIONE

Iscritto al Registro Nazionale della Stampa al numero di repertorio 5.982 in data 8/10/1997

27 Seac Spa, risultati in crescita continua

Impaginazione Curcu & Genovese Associati Srl - Trento Via Ghiaie 15 - 38100 Trento Tel. 0461/362122 - Fax 0461/362170

integrazione anche 28 Cassa per le Pmi del Terziario

Concessionaria esclusiva per la pubblicità Sudtiroler Studio Srl Via Ghiaie, 15 - 38100 - Trento Tel. 0461/934494 - Fax 0461/935706 Tiratura: 13.000 copie Questo numero è stato chiuso il 20/06/2009

Tel. 0461.402028

sportello anti-crisi 30 Uno per imparare la finanza

credito vacanza senza contanti, 32 In solo con la carta

ricettivo

STUDIO DI BIOLOGIA APPLICATA 25 anni di esperienza in Trentino Haccp, Analisi, Formazione, Autocontrollo Qualità e Sicurezza degli Alimenti

esercizi 38 Pubblici in attesa delle riforme ristoranti trentini 39 Iviaggiano in rete

Dott.ssa Brandolese Lia Dott. Feller Emiliano

Via del Commercio, 22 TRENTO

università

come reagiscono 34 Crisi, gli albergatori trentini dipendenti servono 35 Quanti per far funzionare un albergo? Open Air 36 Nasce Trentino Camping

Riconoscimento Ministero della Sanità n. 700.7/59.459/1785 Accreditato SINAL n. 0893

Risto Party

manovra anticrisi

Tel. e Fax 0461.917588 Cell. 335.6948632 Cell. 335.7184554

somministrazione e intrattenimento

dettaglio / aspan 40 42 42 44

www.fellernet.it • emiliano.feller@tin.it V.le Verona 126 - TRENTO

I panificatori trentini omaggiano il patrono Un consorzio di consorzi per i centri storici Carta Premia, in campo per dare un calcio alla crisi Fiere e mercati digitali: l’alba di una nuova era

ingrosso occorre 46 Grossisti: ripartire dalla crisi

produttivo messo in mostra 48 Uggè: settore senza regole da tutto esaurito 51 Corsi per gli acconciatori

servizi di servizio, 52 Attività associazione solida del registro 52 L’istituzione degli amministratori immobiliari bilancio in attivo 55 Enasarco: per il terzo anno consecutivo 55 Il saluto di Fimaa a Luigi Zortea

locali «Serve un nuovo 56 Olivi: impulso per il centro» 57 L’Apt di Rovereto e Vallagarina la spesa media? Clientela 57 «Aumenta forse disposta a spendere di più» commerciale naturale: 58 Centro obiettivo comune 59 A proposito di piazza della Mostra

terziario donna al credito? Più difficile 61 Accesso per le imprenditrici italiane

enasco provvidenze della Regione 62 Le Trentino - Alto Adige


editoriale

Fare rete, la fatica di una

impresa quotidiana

La vitalità delle Associazioni nei progetti che aiutano le imprese non solo a reagire alla crisi ma anche a guardare al futuro con fiducia Unione e Confcommercio hanno partecipato alla quarta edizione del Festival dell’Economia di Trento con un convegno di notevole spessore, visti anche i relatori, dal titolo molto significativo «Territori e Pmi: una scommessa contro la crisi». I numerosi partecipanti hanno avuto l’occasione di ascoltare interventi interessanti e stimolanti; il tema della territorialità, del resto, è di estrema attualità, soprattutto in relazione a questa difficile congiuntura che ha portato il mondo - economico ma non solo - ad interrogarsi su concetti che fino a pochi anni fa credevamo intoccabili: sviluppo, sistema, rete e anche, per l’appunto, territorio. Dai lavori del convegno possiamo trarre molte riflessioni e qualche conclusione. In primo luogo, le nostre piccole e medie imprese posseggono, potenzialmente, un valore aggiunto straordinario che deriva dall’essere fortemente radicate al territorio, ovvero ad un insieme di caratteristiche economiche, sociali e geografiche. Se nell’epoca della globalizzazione questo legame sembrava un pericolo, oggi sappiamo che invece è una risorsa, perchè consente all’impresa e al territorio di formare una specie di alleanza: l’impresa non è un’entità astratta ma vive nel territorio e cambia con esso, seguendone o anticipandone i ritmi e l’evoluzione. Questo vale ancor di più per le nostre aziende del terziario. Ho detto ‘potenzialmente’ perchè non sempre questa risorsa trova la possibilità di essere capitalizzata del tutto. Da quanto è emerso dal convegno, una condizione necessaria perchè il territorio diventi una risorsa, una scommessa vinta, per citare il titolo, è favorire il dialogo tra reti lunghe e reti corte, cioè gli scambi e le relazioni tra l’interno e l’esterno. Non si può fare a meno di notare co-

me, in questa interpretazione, il ruolo delle associazioni di imprese sia decisivo. In questo numero riportiamo la relazione al bilancio 2008, approvata all’unanimità dal Consiglio generale di fine maggio, suddivisa in una prima parte dedicata all’attività dell’Unione e in una seconda parte dedicata al lavoro delle Associazioni. Dalla lettura (in verità non brevissima, ma ciascuno può sempre selezionare le parti di proprio interesse) credo sia evidente ciò che è oggi la nostra organizzazione: una rete di imprenditori, attiva e molto varia nella sua composizione, fortemente legata al territorio ma capace di collegarsi con successo anche fuori di esso attraverso il sistema confederale. Fare rete, al di là delle retoriche e dei luoghi comuni, è un obiettivo che ci poniamo quotidianamente, che abbiamo, se così si può dire, nel nostro dna e che riteniamo essere probabilmente il modo migliore per affrontare la congiuntura negativa e guardare avanti. Il convegno del Festival è stato utile perchè ci ha dato la conferma che questa è una strada da percorrere. In un’epoca in cui i sistemi e i meccanismi della rappresentanza, anche politica, mostrano segnali di affanno (in molti leggono così la scarsa affluenza delle ultime consultazioni elettorali europee) è importante e confortante sapere che l’Unione e le nostre Associazioni ‘tengono’ e, anzi, crescono nel numero di associati. Fare rete, è vero, è «un’impresa», ma è anche indispensabile. La vitalità delle Associazioni possiamo trovarla nelle relazioni riportate in queste pagine, nei progetti che mettono in rete gli imprenditori, non solo per reagire alla crisi ma anche per guardare con fiducia al futuro.

di Giovanni Bort Presidente Unione Commercio Turismo Servizi Professioni e PMI della provincia di Trento

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MARZO APRILE 2009

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LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE

consiglio generale

La crisi c’è e si sente, ma gli imprenditori vogliono reagire «Nonostante il difficile momento che il sistema economico sta attraversando, il saldo finale del numero delle imprese associate è il dato più importante dell’ultimo periodo»

Bilancio Unione: crescono servizi e fiducia A fine maggio il Consiglio Generale ha approvato all’unanimità il bilancio del 2008. In un periodo ancora di incertezza, l’Unione si dimostra capace di essere al fianco delle aziende e degli imprenditori

L

’approvazione all’unanimità del bilancio 2008 è l’efficace riassunto di come si siano svolti i lavori dell’ultimo Consiglio generale, tenutosi venerdì 30 maggio nella sede dell’Unione. L’approvazione del bilancio è un momento di vita associativa importante; è l’occasione per tirare le somme e valutare il lavoro di un anno intero. Anche per questo le assemblee annuali del Consiglio generale di approvazione del bilancio sono sempre molto sentite e partecipate. Così è stato anche a fine maggio, quando molti consiglieri hanno ascoltato la re-

Giovanni Bort presiede i lavori del Consiglio generale dell’Unione, assieme all’amministratore Giorgio Buratti, al direttore Giovanni Profumo e alla contabile Loriana Forti

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lazione del presidente Giovanni Bort su quanto fatto nel 2008. Alle considerazioni di carattere generale, nelle quali non poteva mancare un accenno alla crisi economica divampata verso la fine dell’anno scorso, che riportiamo integralmente nelle pagine successive, si sono affiancate le relazioni sull’attività dei vari uffici che compongono l’Unione e delle segreterie

delle Associazioni aderenti. Il quadro complessivo che ne esce è di una realtà in fermento: l’Unione come sempre pone al centro dei propri obiettivi l’associato, cercando di aiutarlo nell’attività quotidiana, con tutti gli strumenti a disposizione. La congiuntura economica negativa ha richiesto l’impegno delle varie strutture, per essere ancor più al fianco delle azien-

de e per farsi interprete delle esigenze di queste di fronte all’amministrazione pubblica provinciale, impegnata a redigere i provvedimenti anticongiunturali. La bontà dei risultati ragginuti è visibile anche dalla sostenziale tenuta del numero degli associati, segno tangibile della fiducia di cui godono le associazioni che compongono l’Unione.

Aprendo questo mio intervento non credo sia possibile eludere un tema che ormai da mesi quotidianamente è agli onori delle cronache: mi riferisco ovviamente alla grave crisi che sta tenendo in costante fibrillazione l’economia mondiale e non meno quella italiana e trentina. Una crisi che ci preoccupa e che ci pone di fronte, in modo sostanzialmente nuovo, sia ai problemi antichi che a quelli che si aprono proprio a seguito della crisi finanziaria americana. Problemi antichi che acquistano una loro attualità proprio perché mai risolti e trascinati nel tempo fino ad intrecciare quelli nuovi che dalla finanza sono entrati nelle grandi aziende e, risalendo nella filiera, sono arrivati fino alle aziende più piccole e hanno prodotto ripercussioni in ogni ambito della nostra convivenza, dai consumi voluttuari a quelli legati alla sussistenza. Problemi antichi che da qualche decennio hanno abituato il nostro mondo a misurarsi con i cambiamenti e con la necessità di reinventarsi ogni volta un vestito nuovo che risponde alle esigenze di un mercato sempre in costante e vorticosa trasformazione. Già a metà degli anni Novanta avevamo accompagnato le nostre imprese in un difficile passaggio da un’economia che sceglieva l’innovazione tecnologica per essere competitiva ad un’economia che la sceglieva per sopravvivere e non cadere nella marginalità. Questo ovviamente accadeva nel turismo di fronte ad una dinamica mondiale sempre più legata ad internet ed a soluzioni informatiche sempre più sofisticate; accadeva nel commercio, esposto ad un’aggressione dell’e-commerce in cui erano ancora indefiniti termini e proporzioni; accadeva nei servizi, dove naturalmente le nuove tecnologie venivano sempre più incorporate nel modo normale di fare impresa. Sul finire del decennio abbiamo scoperto che il mondo non è poi così grande come si credeva ma che entra prepotentemente e quotidianamente nei nostri alberghi, nelle nostre botteghe, nei nostri uffici e nelle nostre case. In verità lo sapevamo anche prima ma non avevamo ancora sperimentato quanto invasivo sia il sistema globale che intercetta i flussi turistici con i grandi tour operator, che invade i nostri negozi con i prodotti cinesi, che delocalizza i servizi informatici in Romania piuttosto che in India. Un salto brusco di mentalità che

ci ha imposto di ragionare sulle questioni locali con un’ottica internazionale. E lo ha fatto non solo a livello di grandi multinazionali ma anche infilandosi nel reticolo fitto dei piccoli servizi e delle piccole produzioni. Quasi senza continuità rispetto alla fase precedente, nei primi anni 2000 è scoppiata la querelle delle dimensioni aziendali: troppo piccole, si diceva, per reggere la concorrenza globale da quel piccolo quadrante territoriale che è il Trentino. Così le alleanze, i gruppi di acquisto e le altre forme di inanellamento orizzontale di quel reticolo di aziende, le nostre aziende, che va salvaguardato nella sua originalità ma anche messo nelle condizioni di competere in modo efficiente e senza perdere il sostegno delle economie di scala. Anche in questo caso il passaggio di cultura è entrato faticosamente nel nostro modo di essere mettendoci di fronte al nodo dimensionale come fattore imprescindibile per valutare la nostra capacità di tenuta sui mercati globali. Più di recente abbiamo ripreso in mano il problema irrisolto dei rapporti con la burocrazia e di come si possa reggere l’assedio di un soggetto pubblico che ci richiede, come abbiamo rappresentato di recente in modo un po’ spettacolare, di produrre più di un metro cubo di carte. Problema questo non certo nuovo, ma non per questo meno foriero di adattamenti faticosi e onerosi sul piano personale. Ancora freschi di queste grandi battaglie, mai del tutto risolte, il 2008 nella sua seconda parte ci ha portato la tegola della crisi. I termini sono noti: i consumi sono in costante contrazione, gli investimenti o si riducono o si rinviano, il credito è scarso, la psiche collettiva ci fa pensare al peggio e ci consiglia, se non di stare proprio fermi, almeno di rallentare le scelte o di aspettare tempi migliori. Quindi un crocevia di vecchio e di nuovo che mette le nostre aziende nella necessità di stringere i denti e di ricorrere a più o meno sofisticate strategie per arrivare in buona salute alla fine di questo 2009 caratterizzato da preoccupanti toni grigi. Dico tutto questo non per accendere allarmismi inutili, di cui facciamo volentieri a meno. Dico questo perché la verità delle cose lo richiede e senza una diagnosi rigorosa rischiamo strategie fuori linea o addirittura veri e propri errori di prospettiva.

Giovanni Bort, presidente dell’Unione

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consiglio generale

«Il risultato del 2008 è quello di una sostanziale tenuta sul versante associativo della nostra organizzazione, frutto anche delle scelte politiche compiute negli anni passati e dell’impostazione di una oculata strategia a lungo termine fondata sull’attenzione al socio e alla predisposizione di servizi efficienti ed adeguati alle esigenze delle imprese»

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Il Trentino non è oggi in emergenze, come altre realtà d’Europa e del Paese, essenzialmente per tre motivi. Il primo è che la piccola dimensione di impresa reagisce meglio alle strette del mercato con soluzioni più rapide e coerenti con il day by day che oggi ci richiede un’economia in vorticosa evoluzione. In secondo ordine il mercato turistico, mi riferisco a quello invernale, ha trovato qualche spunto in più per mantenersi competitivo e salvare le ultime stagioni (con l’indotto che questo ha generato sul resto dell’economia trentina). In terzo luogo l’ente pubblico si è mosso con rapidità, mi riferisco ovviamente alla Provincia, prefigurando un piano di intervento che almeno in parte è in grado di lenire gli effetti della crisi. Dico in parte perché, come al solito, nelle manovre pubbliche il terziario finisce per essere la cenerentola di turno. Non vorrei passare come un Presidente di una categoria vocata alla lamentazione perenne. Riconosco che la Provincia e il Presidente Dellai in particolare hanno preso il toro per le corna e hanno messo in campo una manovra anti-crisi di tutto rispetto. Il problema è che il grosso di questa manovra, forse anche per ragioni oggettive, è andato a favore dell’industria, dell’edilizia in particolare, dell’artigianato e, giustamente, delle fasce più deboli. Ciò che mi permetto comunque di sottolineare è che la marginalità dei nostri settori, in una fase così delicata, non può essere considerata una lacuna che la manovra anticrisi non può fisiologicamente colmare. L’invito che rivolgo alle istituzioni della nostra Autonomia è quindi quello di prevedere un supplemento di istruttoria nel quale immaginare, e in questo noi siamo a totale disposizione, soluzioni e interventi che tocchino direttamente o indirettamente i nostri comparti. Dallo stesso turismo, che dovrà affrontare una difficilissima stagione estiva, al commercio sempre più in sofferenza soprattutto nei piccoli esercizi, fino alle attività di servizio che raccolgono quel molteplice e acrobatico settore che si insinua trasversalmente e vitalmente in tutte le attività produttive e negli stessi servizi pubblici. Poi, e non certo marginalmente, c’è la capacità reattiva della nostra impresa e il nostro lavoro di categoria sempre attento ai bisogni e alle aspettative degli associati. Noi siamo per un rapporto equilibrato tra il pubblico e il privato e siamo i primi a rifiutare l’assistenzialismo. Quindi, come abbiamo già fatto, continuiamo ad impegnarci facendo del nostro meglio per tenere il Trentino lontano da quella crisi dalle note lugubri che stiamo intravedendo in molte altre aree del Paese e dell’Europa. Quindi un intervento equo e incisivo da parte della Provincia e una ripresa

d’animo di iniziative da parte delle nostre imprese è la combinazione più opportuna per affrontare una fase straordinaria. Fatta questa doverosa premessa, prima entrare nel merito della relazione, permettetemi una breve considerazione generale sull’attività complessiva della struttura Unione. Il primo dato che balza agli occhi è che, nonostante il difficile momento che il sistema economico sta attraversando, il saldo finale del numero delle imprese associate è il dato più importante dell’ultimo periodo; i dati riferibili infatti al numero di imprese associate, numero di occupati e valore aggiunto relativi al 31 dicembre 2008, così come presentati di recente alla Camera di Commercio, danno l’Unione in crescita rispetto a tutte le altre organizzazioni di rappresentanza: dati che ci consentono di conquistare ben 11 seggi rispetto ai 7 dello scorso mandato. Il risultato è quindi quello di una sostanziale tenuta sul versante associativo della nostra organizzazione, frutto anche delle scelte politiche compiute negli anni passati e dell’impostazione di una oculata strategia a lungo termine fondata sull’attenzione al socio e alla predisposizione di servizi efficienti ed adeguati alle esigenze delle imprese. L’andamento del numero degli associati, la necessità e la volontà di garantire sempre il medesimo livello di qualità ed efficienza nei servizi offerti ci hanno spinto ad intraprendere una strategia di acquisizione e consolidamento di nuove sedi periferiche. Avvicinare l’Unione ai propri associati, radicando la nostra presenza sul territorio, è un obiettivo di primo piano: nel 2008 abbiamo proceduto all’apertura di nuove sedi a Predazzo e a Pozza di Fassa. In quest’ultima località ed a Cavalese, dove il presidio diverrà operativo a breve, abbiamo acquisito gli uffici. Tutte queste nuove rappresentanze vanno ad aggiungersi a quelle già attive a Malè e Cles. Un secondo dato che merita di essere preso in considerazione è quello della costante presenza dell’Unione ogniqualvolta si tratti di prendere decisioni importanti per lo sviluppo del sistema economico locale. Mi riferisco in particolare alla grande attenzione con la quale abbiamo seguito l’attività legislativa della Provincia quando si trattava di tutelare gli interessi delle aziende associate. Un’attività che per lo scorso anno si è dimostrata particolarmente intensa in proporzione all’importanza dei provvedimenti passati all’attenzione del Consiglio provinciale: basti pensare, a titolo di esempio, alla modifica del Regolamento della legge unica per l’economia, al piano urbanistico provinciale e, naturalmente, alla manovra anticongiunturale. Il Presidente Giovanni Bort

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Ufficio legislativo Azioni legislative di contesto Nel corso del 2008, non diversamente da quanto avvenuto in passato, l’ufficio legislativo ha svolto una importante attività di assistenza tecnico-normativa a supporto delle Associazioni di categoria dell’Unione: si tratta di un ambito operativo di fondamentale importanza dal momento che comprende tutte le iniziative messe in atto sia nei confronti del legislatore provinciale che delle amministrazioni comunali finalizzate ad apportare miglioramenti o modifiche a leggi o regolamenti che coinvolgano in misura diretta o indiretta settori di interesse delle varie associazioni. Tra le azioni legislative di contesto merita di essere ricordato che nel corso del 2008 è proseguita l’azione a supporto dell’Associazione Pubblici Esercizi e Ristoratori le quali, a seguito delle liberalizzazione introdotta dal c.d. decreto Bersani, hanno ritenuto necessario intervenire sia nei confronti del legislatore

provinciale sia nei confronti delle singole amministrazioni comunali al fine di individuare un sistema di programmazione dei pubblici esercizi che tenga conto dell’offerta di somministrazione di alimenti e bevande nel suo complesso, e quindi sia i tradizionali pubblici esercizi (bar e ristorante), sia le altre forme di somministrazione “ibride” che stanno ormai prendendo piede anche nella nostra provincia. Solo in questo modo, secondo le categorie interessate, potrà essere garantito un reale equilibrio tra domanda ed

offerta ed una trasformazione graduale e non traumatica di questo settore economico che è strategico e trainante per lo sviluppo della nostra economia locale. Particolare menzione meritano anche gli interventi di modifica della normativa che disciplina la ricettività alberghiera ed extralberghiera proposti dall’Unione Albergatori (UNAT) che hanno concluso il loro iter nel corso del 2008: di rilievo soprattutto l’introduzione della categoria di classifica Tre Stelle Superior, la nuova tipologia dell’albergo dif-

fuso, la nuova disciplina delle case appartamenti per vacanze (CAV) e degli affittacamere, nonché la previsione della possibilità per gli alberghi garnì di somministrare pasti veloci e quindi ampliare la propria offerta turistica. Sempre nel corso del 2008 un’iniziativa importante, in quanto ha coinvolto molte categorie, è stata l’azione svolta nei confronti dell’Assessorato alla Sanità e dell’Azienda Sanitaria a seguito dell’entrata in vigore del Piano della Sicurezza alimentare per gli anni 2008 – 2010 in provincia di Trento. Obiettivo è stato quello di approfondire da un punto di vista operativo la nuova impostazione dei controlli ufficiali in materia igienico sanitaria (prelievi e campio-


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namenti di prodotti alimentari, tamponi ambientali, analisi dei piani di autocontrollo HACCP, verifica dei requisiti), al fine di fornire agli operatori del settore alimentare il supporto e l’assistenza necessari per soddisfare i requisiti di formazione e il corretto adempimento degli obblighi di legge. Va segnalata anche l’azione, iniziata nel corso del 2008 e che proseguirà nel 2009, a supporto di FAITA Trentino per la revisione e rivisitazione complessiva della normativa che disciplina l’attività turistico ricettiva all’aria aperta (L.P. 33/1990): allo scopo è stato costituito un gruppo di lavoro nel quale l’ufficio legislativo è impegnato nella stesura di un progetto di legge innovativo che punterà sulla qualità dell’offerta turistica all’aria aperta attraverso una riqualificazione complessiva e di eccellenza dei campeggi trentini. È inoltre proseguita, con le consuete modalità, l’attività di analisi dei provvedimenti relativi alla rivisitazione della Legge 3/1983 che disciplina le vendite di fine stagione, di liquidazione e promozionali ed il progetto per la costituzione di un Consorzio Provinciale di Promozione dei Centri Storici del Trentino. Argomenti che vedono l’Associazione commercianti al dettaglio impegnata in prima linea. Merita di essere menzionata, anche per il 2008, la costante attività di supporto a tutte le Associazioni aderenti all’Unione per la corretta interpretazione delle norme statutarie, loro modifica o costituzione di nuove Associazioni o Gruppi. In questo contesto si segnala l’attività svolta nei confronti del neo costituito Gruppo Terziario Donna. L’Ufficio ha, altresì, prestato la propria assistenza tecnica nella trattativa sindacale per la stipula del contratto provinciale del Settore Terziario, partecipando alle riunioni tenutesi nel corso dell’anno, ed elaborando per conto delle Associazioni interessate una bozza di accordo, ancora in fase di discussione. Attività tecnico-normativa Oltre alle azioni legislative di contesto, l’ufficio legislativo ha svolto nel corso del 2008 la propria attività in ordine a:

- stesura dei notiziari mensili e note informative di aggiornamento; - assistenza ai soci nella cura del contenzioso amministrativo; - assistenza tecnica nell’applicazione delle leggi di settore, della normativa igienico – sanitaria - HACCP, etichettatura e pubblicità dei prodotti alimentari e non; privacy; tributi locali (imposta pubblicità, Tosap/Cosap e tassa/tariffa rifiuti); disciplina dei contratti a distanza e dei contratti negoziati fuori dai locali commerciali; disciplina del commercio elettronico; codice della strada; vendite promozionali, saldi, sottocosto e norme a tutela del consumatore; semplificazione amministrativa; operazioni a premio; controllo dei prodotti ortofrutticoli, eccetera. È stata inoltre prestata assistenza in materia ambientale con particolare attenzione alla disciplina relativa alla gestione dei rifiuti e degli imballaggi (CONAI), tutela dell’aria, delle acque, inquinamento acustico e corretta tenuta della documentazione ambientale (registri di carico e scarico rifiuti, formulari di identificazione, ecc.). In questo ambito, è stato fornito anche per l’anno 2008, un servizio di assistenza tecnica per la compilazione della dichiarazione annuale rifiuti (MUD). Sempre sul versante dell’assistenza ai soci è da ricordare, inoltre, l’attività di supporto nei confronti degli agenti immobiliari aderenti alla FIMAA per quanto riguarda gli obblighi di tenuta dell’Archivio Unico Antiriciclaggio ed identificazione della clientela, oltre alle tematiche

attinenti alla registrazione dei preliminari di compravendita. Si rammenta, inoltre, l’assistenza e l’informazione fornita ai soci nella stipula di contratti di locazione, comodato di immobili, sia ad uso abitativo che commerciale; contratti di compravendita, comodato ed affitto di azienda, di affiliazione commerciale (franchising), costituzione o modifica di società e consorzi fra imprese; registrazione, aggiornamento del canone, comunicazioni varie, disdette e risoluzioni. Da sottolineare, infine, la preziosa attività di assistenza nella compilazione di dichiarazioni di successione e la consulenza per la formalizzazione di passaggi generazionali e la stipula di atti di donazione e patti di famiglia.

Ufficio Studi

L’Ufficio studi dell’Unione, attraverso la partecipazione ai lavori del Consiglio provinciale e delle varie Commissioni, svolge il delicato compito di monitorare l’attività legislativa della Provincia autonoma, soprattutto per quanto riguarda le materie “sensibili”, ossia quelle che maggiormente toccano la vita e gli interessi delle imprese associate e, più in generale, il sistema economico locale. L’Ufficio studi, che segue l’iter legislativo dal principio alla fine, non manca di esercitare la funzione anche nel difficile momento della predisposizione degli atti regolamentari, come è accaduto a proposito della legge unica per l’economia e delle normative di set-

Il primo dato che balza agli occhi è che, nonostante il difficile momento che il sistema economico sta attraversando, il saldo finale del numero delle imprese associate è il dato più importante dell’ultimo periodo

tore e dei servizi alle imprese. Inoltre, attraverso il giornale Unione, l’Ufficio svolge un’importante attività di divulgazione delle informazioni attinenti al mondo del terziario. L’Ufficio studi gioca quindi un ruolo fondamentale dal momento che una conoscenza ampia e approfondita del mondo delle imprese e delle sue problematiche ne fanno un interlocutore privilegiato della Provincia autonoma, ogniqualvolta si tratti di introdurre modifiche a leggi che riguardano gli interessi e le esigenze degli associati. L’attività dell’Ufficio nel 2008 ha riguardato numerosi ambiti e, in particolare, si è concentrata sui seguenti argomenti: la manovra finanziaria e il bilancio della Provincia autonoma del 2008; il bilancio tecnico di assestamento 2009; il tavolo degli appalti; il ricorso del governo verso la LP10/2008; la revisione del Regolamento della LP 17/93 “Servizi alle imprese”; la modifica del Regolamento della LP6/99 “Legge unica per l’economia”; il Piano urbanistico provinciale; il Fondo Sociale Europeo; il programma operativo obiettivo 2 ; il Fondo Sociale Europeo di Sviluppo Regionale; il Tavolo per l’internazionalizzazione; la Crisi finanziaria e dell’economia e la manovra anticongiunturale della Provincia; la presidenza di turno del Coordinamento provinciale imprenditori. Alcuni di questi temi, per l’importanza che rivestono e per l’impegno messo in atto dall’Ufficio, meritano di essere trattati più approfonditamente. Tavolo degli appalti Con la sottoscrizione in data maggio 2005 del “Protocollo d’intesa tra Provincia Autonoma di Trento, il Consorzio dei Comuni Trentini e le parti sociali concernente disposizioni per la razionalizzazione della normativa in materia di lavori pubblici, trasparenza negli appalti e la tutela dei lavoratori” si è avviato il tavolo di lavoro sugli appalti costituito da tutte le associazioni datoriali, professionali e dalle forze sociali. A questo proposito l’Unione ha raggiunto l’obiettivo di far introdurre nella normativa la tutela delle imprese fornitrici di beni che entrano in rapporto con l’appaltatore o il subappaltatore per l’esecuzione dei lavori. La legge è stata approvata dal Consiglio provinciale nel luglio 2008

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LA RELAZIONE DELL’AMMINISTRATORE

consiglio generale

Gli associati delle categorie da noi rappresentate si trovano a dover far conto di una situazione socio economica difficile che li sta mettendo a dura prova. Nonostante questo, nel corso del 2008 la nostra organizzazione, a fronte di chiusura di aziende, grazie al costante e qualificato impegno profuso dalle segreterie coordinate in modo attento dalla direzione, è riuscita a contenere il calo delle aziende associate con nuove acquisizioni che hanno riequilibrato le entrate associative. Nei primi mesi del 2009 purtroppo non si riscontra una ripresa economica tale da prevedere i risultati ottenuti nell’anno precedente. Leggendo i dati della Camera di Commercio di Trento emerge che la totalità delle aziende operanti nella provincia di Trento potenzialmente associabili è ancora consistente. Questo dato da una parte risulta interessante per la potenzialità associativa, dall’altro preoccupa in quanto evidenzia la carenza di una specifica strategia di marketing associativo atta a implementare in modo organizzato e non estemporaneo l’acquisizione di nuovi associati. Stante il perdurare della situazione economica critica, una eventuale figura dedicata che rafforzi e affianchi direzione e segreterie potrebbe essere propedeutica al raggiungimento di questo obiettivo.

Una seduta del Coordinamento imprenditori a Riva del Garda

ma è stata successivamente impugnata dal Governo italiano il quale ha sollevato dubbi di illegittimità costituzionale nei confronti di molti articoli: per presunta violazione del principio delle competenze statutarie; per mancato rispetto del principio di adeguamento alle norme statali; infine, per violazione della tutela della concorrenza così come definita dalle norme comunitarie. Attività regolamentare sui Servizi alle imprese Un altro fronte è quello del nuovo testo di Regolamento di esecuzione relativo alla legge sui servizi alle imprese proposto dalla Provincia autonoma. A questo riguardo l’Unione ha avanzato alcune osservazioni al fine di rendere esplicita la possibilità che le Associazioni datoriali, o le loro società di servizi, possano gestire in proprio il progetto consulenziale di interesse delle imprese nelle specifiche aree previste. L’Unione ha ottenuto che Confidimpresa potrà gestire le procedure di agevolazione mentre alla Provincia spetterà il controllo delle pratiche. Tali osservazioni sono state accolte e inserite nel nuovo Regolamento attuativo. Attività regolamentare Legge Unica per l’economia Nel mese di dicembre 2007 la Provincia ha proposto un nuova modifica del Regolamento della LP 6/99 sia per adeguarla alla nuova disciplina europea del “de minimis”, con esplicito divieto di cumulo dello stesso con le soglie agevolative previste, sia per proporre ulteriori modifiche tecniche nei settori commercio e turismo. A questo riguardo l’Unione ha presentato alla Provincia una serie di osservazioni di carattere generale con l’obiettivo di ridurre le percentuali agevolative per le microimprese nel settore del turismo con procedura automatica. Un provvedimento, questo, reso necessario dal fatto che il tessuto economico terziario provinciale è composto per il 90% da microimprese le quali svolgono un ruolo centrale nell’economia locale e rappresentano l’anello portante dello sviluppo e della capacità innovativa del Trentino. Merita di essere ricordato anche l’adeguamento al nuovo Regolamento CE relativo all’applicazione degli articoli 87-88 del trattato CE “aiuti de minimis”. L’adeguamento

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MAGGIO GIUGNO 2009

in questo caso è d’obbligo e quindi non può essere imputato alla Provincia. Ciò nonostante tale adeguamento comporta un danno reale per le aziende: d’ora in poi infatti le agevolazioni non potranno più sommarsi fra loro e le nuove soglie agevolative vengono di fatto compresse perché il de minimis non è “capiente” a sufficienza per investimenti di una certa importanza. Piano urbanistico provinciale Con la proposta di revisione del Piano urbanistico provinciale la Provincia autonoma di Trento ha voluto ridisegnare l’intera disciplina del governo del territorio assumendo come filo conduttore del ragionamento lo “sviluppo sostenibile” in un contesto di ”paesaggio integrato”, enfatizzando la “coesione sociale” nella condivisione delle scelte, della responsabilità programmatoria e di gestione del territorio. Ciò significa che la conservazione dell’ambiente non si effettua emarginando l’attività umana dall’ambiente ma integrandola con regolamentazioni flessibili e mirate. Per l’Amministrazione provinciale nel settore della pianificazione urbanistica vale quindi il principio della sussidiarietà responsabile della società civile in base al quale la programmazione e la gestione delle attività di interesse collettivo sono poste a capo del livello di governo più adeguato al loro svolgimento e più prossimo al controllo dei cittadini. Ciò depone per il superamento di una pianificazione gerarchizzata a favore dei rapporti di interazione fra i diversi livelli istituzionali secondo il modello democratico del confronto e della partecipazione. In tal modo i vari Enti territoriali esercitano diverse funzioni relative alla gestione e al governo del territorio. Accanto alla strategia pianificatoria della Provincia vengono valorizzate le competenze pianificatorie delle Comunità, costituite dai Comuni appartenenti al medesimo territorio. L’obiettivo principale del Pup sarà quello di definire e mettere a siste-

ma i vari strumenti, i nodi strutturali e strategici dei territori e di fornire le indicazioni in base alle quali devono confrontarsi sia la pianificazione di settore sia la strumentazione urbanistica di livello locale, allo scopo di attribuire al territorio un assetto più funzionale alle sue specifiche vocazioni. Come ulteriore conseguenza dovrebbe infine ottenersi una sostanziale semplificazione delle procedure burocratiche. Tavolo per l’internazionalizzazione L’organizzazione del tavolo per l’internazionalizzazione da parte della Provincia ha il merito di aver posto le premesse per un ragionamento comune fra soggetti pubblici e privati, che gestiscono le complesse problematiche di questo attualissimo tema. Le nuove sfide che si presentano in un periodo di piena globalizzazione dovrebbero diventare il presupposto per creare un’economia più competitiva soprattutto verso i nuovi mercati. A tal fine la Provincia ha attivato la Cabina di regia e ha proposto il primo Piano per l’internazionalizzazione del sistema provinciale identificando Stati Uniti, Russia e Dubai i Paesi target. All’iniziativa della amministrazione provinciale si devono inoltre un progetto di formazione per l’internazionalizzazione ed un Premio internazionalizzazione delle PMI per le migliori idee e progetti. Sul progetto di formazione va precisato che lo scopo della Provincia autonoma è quello di attivare un percorso formativo di sensibilizzazione rivolto alle imprese trentine che vogliono muovere i primi passi verso i mercati internazionali. Linee guida della manovra anticongiunturale della Provincia autonoma Nel mese di novembre la Provincia ha presentato alle parti datoriali un documento urgente intitolato ”Crisi finanziaria e dell’economia: la manovra anticongiunturale della Provincia”, invitando le singole Associazioni ad esprimersi sulle modalità

procedurali e sui contenuti specifici delle azioni. L’Unione, che già da tempo aveva intrapreso al suo interno una seria e ponderata analisi sul difficile momento attraversato dal mondo economico e sui provvedimenti più idonei per fronteggiare la crisi, ha accolto l’invito dell’amministrazione e ha presentato un proprio documento contenente alcuni spunti di riflessione. In primo luogo si poneva l’attenzione sul fatto che la situazione economica mondiale stava viaggiando inesorabilmente verso una stagnazione, con il pericolo che potesse degenerare in recessione, e in secondo luogo che per ricominciare a crescere era necessario non farsi prendere dal panico e arginare l’emergenza con il concorso e la responsabilità di tutti i protagonisti del mondo produttivo: aziende, soggetti pubblici e categorie di rappresentanza. A questo proposito alla nuova Giunta provinciale veniva rivolto l’invito di formare un fronte comune per rispondere alle necessità dell’economia e per dare un nuovo impulso al territorio sulla base dei principi di equità , risanamento, trasparenza e sviluppo territoriale. Inoltre l’Unione per superare il difficile momento riteneva indispensabile valorizzare il ruolo delle piccole e medie aziende, promuovere sinergie con i mondi che le rappresentano e proporre un nuovo modello di sviluppo in cui le specificità dei territori diano vita ad un sistema organizzativo che promuova contestualmente le specificità produttive e i poli di eccellenza. Nel prosieguo del documento l’Unione individuava alcuni nodi problematici la cui soluzione rivestiva carattere di priorità e di urgenza: a) promuovere interventi a supporto delle imprese con sostegno alla competitività e all’innovazione delle aziende; b) favorire la ricerca e lo sviluppo incentivando la promozione di un sistema locale fondato sulla messa in rete delle conoscenze; c) sostenere la crescita delle aziende impedendo, con nuovi strumenti e garanzie, la restrizione del credito alle

aziende e agendo contestualmente sul costo del denaro; introdurre modalità di sgravi fiscali sugli investimenti sia rafforzando il sistema dei consorzi di garanzia fidi, sia ristrutturando e riqualificando la spesa pubblica improduttiva; d) proseguire sulla strada della semplificazione degli apparati pubblici e dell’alleggerimento delle incombenze a carico delle imprese. Turno di Presidenza del Coordinamento imprenditori Da due anni l’Unione è subentrata nella presidenza del Coordinamento imprenditori e, in tale veste, ha realizzato una serie di iniziative con il duplice scopo di sviluppare sinergie sui temi strategici dello sviluppo dell’economia locale e di coinvolgere il mondo politico al fine di dare un contributo costruttivo sulle tematiche che toccano la vita dell’impresa. Nei numerosi incontri tenutisi sono

Nel corso del 2008 sono stati effettuati molti lavori sullo stabile quali il nuovo impianto di telefonia, la realizzazione di nuovi parcheggi, la creazione di un nuovo ufficio al primo piano e il guardaroba per la sala pluriuso; l’imbiancatura di tutti gli uffici e parti comuni, e la sistemazione esterna dell’entrata. Sono stati acquistati e arredati i nuovi uffici a Pozza di Fassa e nel 2009 verrà poi conclusa l’acquisizione degli uffici a Cavalese. Sono stati appaltati e sono in corso di esecuzione gli interventi riferiti alla sicurezza quali l’impianto di rilevazione fumo e le porte antincendio sui piani. E’ stato deliberato il rifacimento dell’impianto di condizionamento. Ultimato il progetto sarà indetta la gara di appalto per l’esecuzione dei lavori che si presume termineranno entro il 2009. Nonostante l’entità degli interventi il risultato economico del 2008 è positivo e superiore a quanto preventivato. Nella lettura che mi accingo a fare vengono evidenziate le diverse economie che hanno permesso il raggiungimento di questi risultati. Un ringraziamento personale va a tutto l’ufficio amministrazione per il lavoro svolto. L’amministratore Giorgio Buratti

stati trattati temi di grande importanza e di stringente attualità come: la valutazione della situazione economica provinciale e nazionale e le linee programmatiche di attività; le problematiche relative alla presenza dell’Ente pubblico nell’economia provinciale e il tema dell’energia; il piano urbanistico provinciale a cui ha partecipato anche l’assessore Gilmozzi e alcuni dirigenti provinciali. Inoltre, nell’ambito dell’attività del Coordinamento è stato organizzato un incontro con la delegazione parlamentare del Trentino per approfondire temi di carattere nazionale ma con significative ripercussioni sullo sviluppo locale quali: federalismo e tutela dell’Autonomia, legge Finanziaria e nuovi obiettivi di politica economica, le grandi infrastrutture di collegamento, la questione energetica, il Welfare e la riforma del mercato del lavoro, il Pacchetto sicurezza.

Tra i vari appuntamenti meritano di essere ricordati per l’importanza dei temi trattati l’incontro con il Coordinamento imprenditori dell’Alto Garda e Ledro per discutere dei gravi fatti di criminalità accaduti nel Basso Sarca e l’incontro con il mondo bancario locale per riflettere sul tema: “La crisi economico –finanziaria: analisi e prospettive con particolare riferimento all’economia locale”. Il Coordinamento si è inoltre impegnato nell’analisi di vari disegni di legge per i quali il Consiglio provinciale ha richiesto un parere di merito.

Accordi e Servizi convenzionati

Oltre alla consolidata assistenza sindacale e ai vari servizi e consulenze assicurati agli associati, l’Unione da cinque anni a questa parte offre numerosi servizi convenzionati. Si tratta di vantaggiose opportunità

consiglio generale

che in molti casi risultano determinanti al momento di favorire nuove adesioni e per fidelizzare le imprese associate. Alcuni casi di morosità, ad esempio, hanno regolarizzato la loro posizione per non perdere i benefici garantiti dalle convenzioni attivate. Le nuove adesioni per l’anno 2008 sono state ben 1.745, portando il totale delle attivazioni alla considerevole cifra di 4.643; di queste oltre 2.500 riguardano la fornitura di energia elettrica e gas metano. Settore Credito – presenta condizioni, servizi ed opportunità offerti da 5 Istituti di Credito: Unicredit Banca, Banca di Trento e Bolzano, Volksbank, Sparkasse e Banca Popolare del Trentino. Grazie a questi accordi la banca convenzionata si trova agevolata nell’offerta dei propri servizi e l’azienda associata si sente più tutelata sapendo di poter contare su prodotti e condizioni chiari e trasparenti, definiti a favore di tutti i soci. Gestori di telefonia – sono cinque le società convenzionate: Tim – Voda-


Le pavimentazioni in resina, sempre più apprezzate sia per impieghi di tipo industriale che civili, da industriali, imprenditori, architetti e design, soprattutto come intervento di recupero, rappresentano un settore importante, destinato a crescere è caratterizzato da una sempre maggiore evoluzione tecnologica. Le tendenze, e aspettative, nell’immaginario collettivo per chi affronta questi argomenti, pavimenti o rivestimenti con formulati resinosi, avendo pochi riferimenti nel settore specifico è al quanto disorientata.

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Questi pavimenti consentono di rispondere a numerose esigenze a cui altre soluzioni alternative difficilmente riescono a dare risposte esaurienti: - continuità (senza fughe) - elasticità - impermeabilità - spessori (in mm o micron) - trasparenti - colori (RAL) - sono realizzati in sito quindi irripetibili (in colore e sfumature)

Alcune pubblicazioni del sistema Unione

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Per questo la Portobello Trento srl. ha dedicato e investito, le proprie risorse acquisite risalenti dal ‘76 sui pavimenti in genere, e in questo settore specifico dal ’98. su pavimenti in resina. Sulla base di questi risultati maturati, ora e sempre in continuo aggiornamento tecnologico, consente di riconoscere,valutare e prevedere tutte le variabili del sistema legate alla natura dei prodotti impiegati, alle loro caratteristiche, alla loro specifica utilizzazione, alla natura chimica e fisica delle sostanze che costituiscono la fattibilità dell’intervento.

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fone – 3Italia – Telecom e Alpikom, che offrono condizioni speciali con servizi nuovi e soluzioni mirate. Una importante novità, concretizzatasi verso fine 2008, è stata quella di offrire un servizio diretto di orientamento e di vendita dei prodotti di TIM, assicurato presso la nostra sede dell’Unione. Servizio di recupero crediti – con la società convenzionata Recredit di Verona, nel corso del 2008 sono stati recuperati 438.000 euro, grazie ad un servizio di riscossione stragiudiziale, apprezzato e di successo. La congiuntura attuale rende purtroppo questo servizio molto richiesto, e a dimostrazione di ciò è sufficiente ricordare che nei soli primi due mesi del 2009, il recuperato ha superato la cifra di 100.000 euro. Consulenza e analisi dei rischi assicurativi – il servizio assicurato da GPA Assiparos offre analisi, consulenze e rapporti gratuiti e prospetta soluzioni alternative di prodotti assicurativi. Ha inoltre suscitato molto interesse la presenza dell’esperto di Assiparos ai dieci incontri sulla Sicurezza sul lavoro promossi sul territorio nel corso del 2008, durante i quali è stata evidenziata, tra l’altro, l’importanza della tutela legale per i titolari o rappresentanti legali delle nostre aziende. Fornitura di energia elettrica e gas metano – le società Trenta ed Eneco Energia offrono condizioni vantaggiose e competitive: sono infatti diverse le aziende associate che sono

tornate a Trenta dopo precedenti scelte di fornitura di energia elettrica da parte di società concorrenti. Inoltre, il Notiziario dedicato alle convenzioni riporta che per l’anno 2009 gli sconti sono ancora più sostanziosi, sia per il gas metano che per l’energia elettrica. Servizi tecnici e di Sicurezza – l’entrata in vigore del Testo Unico sulla Sicurezza nel maggio del 2008, ha portato l’Unione a promuovere incontri sul territorio per illustrare le novità della normativa e per offrire un servizio qualificato di consulenza tramite la società Service Engineering. Ai dieci incontri promossi durante l’inverno e la primavera scorsi hanno partecipato oltre 500 aziende associate, mentre le aziende che si sono presentate allo Sportello “Sicurezza sul lavoro” per usufruire della assistenza gratuita da parte degli esperti della Service Engineering nel corso di 20 pomeriggi sono state 105.

Ufficio Stampa e Comunicazione

Il rapporto tra i soci e l’Unione avviene anche attraverso gli strumenti di comunicazione che forniscono informazioni sulla vita associativa, sul movimento confederale, sull’andamento dell’economia trentina e nazionale, sui problemi specifici delle categorie e sulle risposte e gli atteggiamenti dell’amministrazione pubblica e degli altri attori economici, ma non solo, del territorio.

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Rilevazione presenze e controllo accessi

I soci, tuttavia, non sono gli unici destinatari dell’informazione prodotta dall’Unione. L’associazione da anni impiega varie forme di comunicazione, dal periodico “Unione” al sito internet, dai comunicati stampa alle conferenze stampa, e si rivolge anche ai giornali, alle televisioni e le radio locali, allele altre rappresentanze sindacali e datoriali, all’amministrazione pubblica, e in definitiva alla società trentina. Nel corso del 2008 si è consolidato il ruolo del periodico come riferimento dell’attività sindacale dell’Unione. Particolare enfasi è stata data alla proposta e al dibattito sull’opportunità di creare un distretto turistico per mettere in rete – fare “sistema” – le eccellenze e le specificità della nostra provincia. A ciascun numero del periodico si affianca, completandone il progetto editoriale, il Notiziario, supplemento curato dall’ufficio legislativo e con l’apporto di Servizi Imprese, che riporta informazioni di carattere tecnico, fiscale e previdenziale, oltre ai principali adempimenti cui le nostre imprese debbono porre attenzione. Il sito prosegue con la crescita nel numero di accessi (dai circa 65.000 contatti medi mensili del 2007 ai quasi 80.000 del 2008), risultando particolarmente apprezzato per la possibilità, previa registrazione e accesso all’area privata riservata ai soci, di scaricare documenti utili. Sarà inevitabile, vista anche l’evoluzione incessante del settore dell’informa-

zione digitale, prevedere uno futuro sviluppo dello strumento, sempre con l’obiettivo di fornire un servizio utile e qualificato alle nostre aziende associate. Anche nel 2008 l’area comunicazione ha curato l’edizione di un notiziario speciale dedicato alle convenzioni dell’Unione, recapitato ai tutti gli associati e utilizzato come strumento di marketing associativo. Parallelamente, sul sito internet viene costantemente aggiornata la sezione dedicata alle convenzioni affinché gli associati possano usufruire delle ultime condizioni loro riservate negli accordi con i partner Unione. La completa realizzazione “in-house” (a parte naturalmente la stampa) del notiziario, così come avviene per quella del periodico, consente un controllo maggiore e più accurato sull’esecutivo finale e il risparmio dei costi di pre-stampa. Oltre all’editoria classica e digitale, l’area comunicazione si occupa anche di organizzare conferenze stampa e diramare comunicati stampa alle testate d’informazione giornalistica locale. Negli oltre trenta comunicati stampa diffusi nel corso del 2008 l’Unione ha sempre cercato di porsi come fonte d’informazione diretta, attendibile e precisa. Da sottolineare è infine il supporto che l’area comunicazione presta alle Assemblee delle varie Associazioni e categorie aderenti, predisponendo eventuale cartella stampa e curandone all’occorrenza la documentazione anche fotografica. Nel 2008 è entrata a pieno regime la nuova rassegna stampa: entro le 9 di ogni giorno i tre quotidiani locali (più l’edizione nazionale del Corriere della Sera e il “dorso” locale dell’Alto Adige) sono disponibili per la consultazione a terminale da tutto il sistema Unione.

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L’attività dell’Unione per immagini. Alcuni dei moltissimi incontri svolti nel 2008 dall’Unione e dalle sue associazioni di categoria. La dimostrazione che le imprese del Terziario trentino sanno mettersi in rete e fare sistema per raggiungere risultati importanti

consiglio generale

Il Trentino che fa sistema:

le nostre Associazioni

Asse portante dell’Unione sono le Associazioni che, nel nome della loro autonomia e della loro responsabilità, rappresentano il collegamento diretto con gli associati. Le nove associazioni fondatrici sono il mondo del Terziario, che negli ultimi decenni è stato oggetto di radicali trasformazioni. Pur con una sostanziale omogeneità di fondo, le imprese del Terziario oggi sono un insieme assai composito: nuove professioni, nuovi processi produttivi e logistici, nuove strategie commerciali e nuovi approcci al mercato si fondono con la tradizione e il territorio. Per questo le Associazioni sono l’esempio di un Trentino che sa mettersi in rete e fare sistema. Ecco le relazioni delle Segreterie all’intensa attività svolta nel 2008, approvata con il bilancio dall’ultimo Consiglio generale. Associazione Commercianti al Dettaglio del Trentino

La presenza sul territorio, l’organizzazione di numerose riunioni, l’attivismo delle Sezioni comprensoriali ed il ruolo di rappresentanza presso le Amministrazioni locali hanno caratterizzato l’attività dell’Associazione nell’anno appena trascorso. Così come l’impegno della segreteria dell’Associazione nella significativa attività di informazione e consulenza nei confronti degli operatori associati. è sempre stata garantito l’assistenza alle molte richieste provenienti dai soci in merito alle varie e diverse questioni che sorgono nella gestione di azienda. Sono stati intrattenuti rapporti con le amministrazioni comunali per problematiche attinenti le licenze di commercio e con le amministrazioni provinciali per quanto attiene l’interpretazione delle norme vigenti. Insieme all’Azienda sanitaria sono stati compiuti approfondimenti in tema di igiene e prassi di autocontrollo per le aziende dell’alimentazione. Tutte le Sezioni comprensoriali e tutte le categorie si sono adoperate a svolgere un’importante attività in favore dei commercianti associati. Uno dei fatti più importanti nel corso del 2008 è stata la modifica del Regolamento di esecuzione della legge n. 4/2000 che ha comportato, in collaborazione con l’ufficio legislativo, un notevole impegno a livello tecnico e il pieno appoggio degli organi direttivi. Un impegno che ha comunque prodotto dei risultati significativi per la categoria in attesa della completa rivisitazione della normativa commerciale provinciale

che, come dichiarato dall’assessore Olivi, dovrebbe iniziare nel corso del corrente anno. Le modifiche introdotte al Regolamento d’esecuzione hanno, tra l’altro, consentito all’Associazione di procedere nel lavoro finalizzato ad una maggior valorizzazione dei centri storici ed in particolare alla realizzazione dei così detti centri commerciali naturali. Un obiettivo importante al quale l’Associazione ha iniziato a lavorare già da diverso tempo e che dovrebbe concretizzarsi nel medio periodo. Al tema dei centri commerciali naturali è connesso anche l’impegno degli organi direttivi dell’Associazione al fine di collaborare con i vari consorzi di promozione presenti sul territorio e con i quali sono stati organizzati numerosi incontri nel corso dell’anno passato. L’Associazione da sempre crede nella promozione dei centri storici come importanti presidi sociali prima che commerciali ed in questo senso da sempre lavora e opera per una loro maggiore valorizzazione. Si è giunti ora ad

un’intesa che si auspica possa consentire a breve la costituzione di un consorzio di secondo livello che dovrebbe assumere funzioni di coordinamento e di promozione dei consorzi delle varie località del Trentino che decideranno di aderire. Questa iniziativa è stata condivisa anche dall’Amministrazione provinciale che prevede significativi sostegni finanziari per l’attività che questo consorzio andrà ad effettuare. Tra le molte iniziative realizzate dall’Associazione, alcune si distinguono per il notevole impegno e per l’importanza dei risultati. Per quanto riguarda i macellai nel mese di ottobre ha preso il via, nell’ambito della Sezione di Levico dell’Istituto di Formazione professionale Alberghiero di Rovereto, un corso di formazione sulla lavorazione delle carni e sulla produzione di salumi per i ragazzi frequentanti il quarto anno. Il corso, frutto di un precedente protocollo d’intesa con la Provincia, che ha creduto ed investito nell’iniziativa, prevede ben 174 ore di lezione in aula e circa 230 di formazione pres-

so aziende del settore, molte delle quali gestite da macellai che a loro volta hanno partecipato ad impegnativi corsi di approfondimento. I Librai hanno promosso la realizzazione di una brochure che riporta le diverse aziende associate, al fine di presentare il libro come strumento di cultura prima ancora che prodotto commerciale. La categoria degli Antiquari anche per questo anno ha svolto un servizio di consulenza a favore del comune di Trento per verificare la qualifica di non professionalità tra gli operatori del mercatino dei Gaudenti. La categoria dei Radioelettrici si è impegnata nella assistenza ai soci in merito alla normativa sui rifiuti speciali costituiti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, anche attraverso la realizzazione di materiali informativi dedicati. Le aziende concessionarie di auto e moto veicoli, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate hanno organizzato un corso formativo sulla tematica dell’Iva Auto. L’attività di FIVA Confcommercio si è indirizzata per tutto l’anno 2008 a consolidare la propria presenza sul territorio. La presenza della segreteria si mantenuta costante durante tutto il corso dell’anno nei principali mercati (circa 180 presenze)  e Fiere (circa 20). Dove necessario è stata perseguita la promozione dei mercati mediante diversi canali di comunicazione di massa. Infine, occorre ricordare l’impegno dell’Associazione a favore dei soci sia nella analisi e nella formulazione di

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consiglio generale

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pareri mirati all’adeguamento della normativa provinciale alle esigenze del comparto, sia nel dibattito sul contratto integrativo provinciale di lavoro congiuntamente con le sigle sindacali dei lavoratori.

Associazione Grossisti e Piccole Medie Imprese del Trentino

L’Associazione Grossisti e Piccole e Medie Imprese del Trentino nel corso del 2008 ha incrementato l’attività sindacale a favore degli associati proprio in considerazione della crisi in essere attivando tutte le procedure necessarie per essere vicini agli Associati in questa difficile situazione economica. Pertanto ha operato nel breve periodo come nella programmazione di medio per effettuare le necessarie contromisure. Il Direttivo quindi si è fortemente impegnato su questa linea. Le categorie associate si sono mosse di conseguenza cercando proprio per la loro specificità di assecondare nello specifico il lavoro intrapreso dal direttivo Grossisti. Sono state messe in cantiere operazioni che verranno sviluppate nel 2009 proprio su queste tematiche. La risposta della base sulle iniziative prodotte è reputata soddisfacente da parte degli associati.

Associazione Panificatori della Provincia di Trento

L’Associazione Panificatori della Provincia di Trento organizza da tempo un nutrito calendario di iniziative a tutela della professionalità degli addetti e della qualità e tipicità del prodotto alimentare, e a sostegno delle imprese del settore.

consentito di organizzazione, lo scorso mese di settembre, i primi corsi di formazione, programmati e gestiti direttamente dalla Segreteria Associativa.

Unione Albergatori del Trentino L’associazione nel corso dell’anno 2008 si è occupata di far conoscere ai consumatori la grande perizia e la professionalità richieste per ottenere un prodotto fragrante e di qualità. Nel corso dell’anno si sono svolte manifestazioni, sia a livello locale che nazionale, in cui è stato possibile degustare il pane tipico, spesso in abbinamento ad altri prodotti tradizionali locali. Fra le tante iniziative occupano un posto di riguardo due iniziative che hanno garantito alla Associazione e, di riflesso, all’Unione un buon ritorno di immagine: la prima è la “Festa del pane Trentino”, tenutasi a marzo in occasione della Mostra dell’Agricoltura e dove si è prodotto il pane tipico delle varie vallate della Trentino; la seconda è la rassegna del “Pane tradizionale regionale dell’Arco Alpino”, che si è svolta a giugno all’interno delle Feste Vigiliane, organizzate in onore del patrono della città di Trento. L’organizzazione di questi avvenimenti sebbene sia complessa e laboriosa e richieda la partecipazione di un gran numero di associati, ottiene numerosi attestati di stima ed apprezzamenti per la qualità dei prodotti. Tutte queste iniziative presentano inoltre il vantaggio di entrare in contatto diretto con il consumatore e di comprendere le sue esigenze, di accogliere i suggerimenti. Gli apprezzamenti e i

commenti positivi rivolti alla competenza e al talento dei nostri volontari, alla qualità del prodotto ed alla gestione generale del processo produttivo ripagano quindi del gravoso dell’organizzazione. Il 2008, nel suo insieme, è stato un anno importante per l’Associazione poiché, oltre alla gestione dei progetti di promozione e formazione, ha permesso di completare e chiudere l’annosa questione legata alla realizzazione della “scuola di Arte Bianca”. Nel febbraio dello scorso anno, infatti, con l’inaugurazione della struttura all’interno del Polo Tecnologico di Rovereto, è finalmente giunta al termine l’annosa vicenda, grazie soprattutto alla volontà e alla determinazione di tutto il Consiglio Direttivo dell’ASPAN. È inutile sottolineare l’importanza che ricopre questo evento che consente sia di rafforzare il rapporto fra l’associazione di categoria e la formazione professionale così da poter dare più spazio agli imprenditori nell’attività formativa sia di adeguare l’insegnamento alle reali esigenze delle imprese e all’evoluzione del mercato. Inoltre, la cogestione della struttura permette di consolidare la collaborazione fra l’Istituto Professionale Alberghiero di Rovereto e i “maestri panificatori” che si impegnano ad insegnare, agli allievi del 4° anno, i segreti della loro professione, facendo capire che le nostre aziende ricoprono un importante ruolo sociale all’interno dell’intera collettività. La disponibilità della struttura ha

Nel corso dell’anno 2008 l’Unione Albergatori del Trentino ha dato il via ad una consistente azione di rinnovamento, attualizzando la propria immagine e introducendo un nuovo logo. La strategia di comunicazione ha trovato completamento con l’aggiornamento della brochure del sistema ricettivo e con la nascita del nuovo portale internet www.unat.it. Il nuovo sito, allineato alle più recenti tecnologie Internet, permette ai visitatori un approccio interattivo con la possibilità di partecipare ad una serie di sondaggi on line proposti da UNAT in tema turistico. Anche nel 2008 l’Unione Albergatori ha partecipato alla fiera internazionale “Expo Riva Hotel” dove si è presentata con un proprio stand ampio e curato nella disposizione degli spazi e nella ricerca dei contenuti. Questi ultimi per l’occasione sono stati ulteriormente valorizzati: con una veste nuova e particolare risalto è stato dato alla presentazione di prodotti tipici trentini. In tale contesto UNAT, in partnership con la società di consulenza Ideaturismo, ha anche proposto un convegno dal titolo “Il Trentino comincia a tavola: promozione integrata di territorio e prodotti trentini”. Durante l’incontro, che ha visto un’ottima partecipazione di operatori del settore, si è cercato di sensibilizzare gli imprenditori del settore turistico e della ristorazione affinché divengano consumatori e promotori dei prodotti locali. Una delegazione dell’Unione Albergatori del Trentino ha avuto

modo di incontrare la Giunta Provinciale uscente, relazionandosi con il governatore Lorenzo Dellai e con tutti gli assessori. È stata questa l’occasione per proseguire un confronto sulle principali problematiche del turismo in Trentino e soprattutto per contribuire ad avvicinare il mondo dell’imprenditoria del settore ricettivo al mondo istituzionale e politico. UNAT ha inoltre promosso appositi corsi per addetti antincendio, consentendo agli alberghi con più di 25 posti letto di evitare onerosi interventi strutturali con la semplice realizzazione del servizio interno di sicurezza antincendio. Il tutto nel rispetto della regola tecnica vigente. I corsi, della durata di 16 ore, si sono tenuti a Vigo di Fassa, a Folgaria e Trento. Al termine dl corso ai partecipanti è stato consegnato un attestato che si aggiunge a quello rilasciato dai Vigili del Fuoco in seguito al superamento dell’esame di abilitazione. L’UNAT, infine, ha ottenuto un’ulteriore proroga per gli adeguamenti alla normativa antincendio: lo slittamento al 30 giugno 2009 costituisce un importante risultato, grazie anche all’intervento risolutorio del Presidente dell’Unione Giovanni Bort. Sul fronte della promozione turistica, anche per il 2008 con il supporto di Trentino holidays è stata garantita alle aziende interessate la

Associazione Pubblici Esercizi del Trentino

partecipazione al Buy Italy di Milano, la più importante fiera italiana del settore ricettivo. Sono inoltre da ricordare tutte le iniziative e le collaborazioni marketing progettate e realizzate a beneficio dei club di prodotto che hanno sede presso la segreteria dell’Unione Albergatori: Vita Nova - Trentino Wellness, Mototurismo, Club Comfort, Trentino appartamenti. Al fine di ampliare la base associativa UNAT ha ulteriormente implementato le già numerose convenzioni che si aggiungono a quelle stipulate a livello nazionale da Confcommercio e a livello locale da Unione. Le convenzioni costituiscono uno strumento indispensabile per gli imprenditori del settore ricettivo perché garantiscono ai soci sconti che vanno dal 5 al 30%. In materia di legge provinciale di classifica alberghiera: occorre ricordare che una delegazione UNAT ha incontrato a più riprese i referenti provinciali, sia politici che tecnici, avanzando utili indica-

zioni che, successivamente, sono state accolte nel provvedimento normativo che ha aggiornato il regolamento di esecuzione della LP 7/2002, individuando i requisiti della nuova categoria “tre stelle superior”. Meritano un cenno anche le iniziative delle aziende Bed & Breakfast aderenti all’UNAT: oltre al restyling delle pagine del sito internet che le promuove, nel corso di quest’anno è stata avviata una nuova campagna marketing centrata soprattutto su incontri e visite sul territorio realizzate dal personale della Segreteria. A fine anno ha avuto luogo la consueta assemblea annuale che, nonostante le avverse condizioni meteorologiche, ha comunque visto una buona partecipazione di soci e che è stata onorata anche della presenza del Ministro del Turismo, l’on. Michela Vittoria Brambilla. In tale occasione è stato organizzato il convegno “FARE TURISMO DOMANI - Le ***** staranno a guardare?” di cui la stampa locale ha dato ampio risalto.

Nel corso del 2008 l’Associazione Pubblici Esercizi del Trentino, oltre alla consueta attività istituzionale, espletata attraverso frequenti riunioni di Giunta esecutiva e Consiglio Direttivo, nonché con l’Assemblea Annuale del Soci, ha voluto privilegiare in particolare il contatto diretto con il singolo associato, soprattutto in favore di quei soci che operano nelle realtà più distanti. Numerosi, infatti, sono stati gli incontri sul territorio con gli associati, per fornire loro l’assistenza e l’aggiornamento sulle questioni più importanti; inoltre, sono stati offerti ai soci servizi e consulenze ad hoc per affrontare con l’adeguata preparazione le novità normative relative alla gestione aziendale. Intensa è stata anche l’attività politico-sindacale avviata durante l’anno: in primo luogo bisogna ricordare il costante dialogo sia con l’Amministrazione cittadina per individuare insieme le priorità e le urgenze del settore della somministrazione, sia i momenti di confronto con i rappresentanti del Governo provinciale, al quale è stata richiesta la completa revisione della legge sui pubblici esercizi, a partire dal tema della programmazione delle nuove attività. A seguito della liberalizzazione del

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consiglio generale

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Associazione Ristoratori del Trentino mercato, che ha fatto sì che l’attività di somministrazione di alimenti e bevande si possa effettuare in contesti diversi rispetto a quello tradizionale, si è assistito ad un impoverimento dell’offerta di somministrazione e ad una “perdita d’identità” del pubblico esercizio. Oggi si somministra in ogni luogo: nei negozi, nei cinema, nelle pizzerie al taglio, nei supermercati, nei panifici, attraverso i distributori automatici ed anche per strada in forma ambulante, ma ciò non significa sempre a parità di regole e requisiti. Malgrado poi una crisi economica generalizzata che non ha risparmiato né imprese né cittadini, un’altra iniziativa associativa importante è stata quella promossa a livello provinciale intitolata “Un prezzo da Amico”. L’iniziativa di Fipe, alla quale ha aderito anche la nostra Associazione Provinciale e che ha avuto il benestare del Garante per la sorveglianza dei prezzi e il sostegno delle associazioni dei consumatori, ha previsto il blocco dei listini a tempo indeterminato, finché rimanevano invariate tutte le componenti che concorrono alla formazione del prezzo del prodotto somministrato. Questo per cercare di sensibilizzare e coinvolgere i consumatori da un lato, ma anche fornitori e produttori dall’altro, in un’ottica di sistema. Dall’iniziativa è emerso che, in un momento di crisi profonda e gene-

ralizzata, i pubblici esercizi non sono rimasti indifferenti ma hanno dato il loro contributo facendo leva sui prezzi, ovvero bloccando i listini ed avviando nel contempo altre azioni promozionali, con lo scopo di incentivare i consumi in momenti critici. Un altro ambito nel quale l’Associazione Pubblici Esercizi del Trentino è fortemente impegnata da anni è quello delle politiche e delle azioni per contrastare il consumo di alcol da parte dei giovani di età inferiore di 16 anni. Nel segno della continuità, quindi, alla fine del 2008 l’Associazione ha organizzato il corso professionale “Il bere analcolico. Per un servizio responsabile”, rivolto ai titolari e ai collaboratori di aziende di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (bar, birrerie, pub, discoteche, ristoranti, alberghi) operanti in provincia di Trento. L’iniziativa che ha riscosso un notevole successo con oltre cinquanta iscritti ha ottenuto il sostegno dell’Assessorato alle politiche per la Salute della Provincia Autonoma di Trento e si è svolta in due parti. La prima, a carattere teorico, ha visto la partecipazione di esperti della Provincia e dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e, nel suo corso, sono state approfondite le normati-

ve provinciali e nazionali, gli aspetti correlati alla salute ed al consumo di alcol, con l’obiettivo di incoraggiare i gestori ed i loro collaboratori ad avere un approccio responsabile, attento e professionale nel somministrare alcol nei propri locali. Nella seconda parte, cui sono intervenuti esperti dell’AIBES, Associazione Italiana Barman e Sostenitori, sono stati proposti e preparati cocktail, drink e bevande analcoliche alternative, che consentiranno all’esercente di diversificare l’offerta nei confronti dei clienti più giovani. In occasione poi dell’Assemblea Annuale dei soci, il momento istituzionale sicuramente fra i più importanti per la vita dell’Associazione, la prima parte dell’incontro è stata dedicata agli obblighi istituzionali mentre la seconda è stata dedicata alla trattazione del tema «Evoluzione della domanda e la prospettiva del comparto». Sempre nel 2008 è stato presentato ai soci l’interessante contributo del Responsabile dell’ Ufficio Studi di Fipe Nazionale, dott. Luciano Sbraga, sul tema “Crisi dei consumi e nuovi modelli di offerta: come cambia il sistema concorrenziale dei pubblici esercizi”.

L’Associazione Ristoratori del Trentino ha orientato il suo programma per il 2008 soprattutto in direzione della campagna di acquisizione soci. La segreteria è stata impegnata, su indicazione della propria Presidenza e della Giunta Esecutiva, ad acquisire nuove aziende anche in collaborazione con alcuni colleghi della periferia e le Sezioni Autonome. La campagna è stata realizzata in maniera capillare, con visite programmate precedute da contatti telefonici e consulenze su problematiche specifiche che hanno dato buoni risultati. Nel 2008 sono state infatti associate oltre 60 nuove aziende della ristorazione. Sono inoltre state gettate le basi, insieme alle altre associazioni dell’Unione, pubblici esercizi, dettaglianti, albergatori, etc., per la realizzazione del 6° rapporto sul turismo che avrà come titolo “il Trentino, stagione globale” e che si propone di analizzare le potenzialità di attrazione turistica di due stagioni, la primavera e l’autunno, su cui vale la pena scommettere. Per entrare un po’ più nel dettaglio, la ricerca si propone di verificare i punti di forza e di debolezza delle nuove proposte per un Trentino a stagione globale e se queste possano rappresentare opzioni percorribili per il futuro turistico del Trentino Molto si è puntato anche sulla formazione professionale sia obbligatoria che facoltativa degli associati. Allo scopo ricordiamo che in collaborazione con la Società Siste-

ma Imprese Srl, sono stati organizzati numerosi corsi, anche sul territorio, riguardanti la materia dell’HACCP di primo e secondo livello, antincendio, pronto soccorso e 626. Sono state fornite, con la collaborazione della Società Ideaturismo, consulenze a pagamento per la predisposizione del manuale di autocontrollo. Nel corso del 2008 gli esercizi della ristorazione che hanno usufruito di tale servizio sono stati più di 60. Nel campo della formazione facoltativa, grazie all’apporto del Presidente di Unione Pizzerie, Maurizio Sartori, sono stati realizzati due corsi specifici per pizzaioli che hanno ottenuto l’assoluto gradimento dei partecipanti. In collaborazione con AIS – Associazione Italiana Sommelier e ASPI - Associazione delle Sommellerie Italiana sono stati portati a termine due corsi per aspiranti sommeliers (uno nella sede Unione e un altro presso il Ristorante da Pino di S. Michelle a/A) Per quanto riguarda il settore della promozione l’Associazione ha partecipato a numerose manifestazioni, in qualità sia di organizzatore che di collaboratore. In estrema sintesi meritano di essere ricordate: la Mostra della Nosiola a Castel Toblino; la Mostra dei Vini di Trento; La Casolara; la Fiera dell’ Asparago di Zambana; la Fiera dell’Artigianato a Milano in collaborazione con C.C.I.A.A; il Festival dell’Economia; Dove si mangia a Trento; Gusto - libri sui ristoranti e pizzerie del Trentino; i Redazionali mensili sulla rivista il Cacciatore Trentino con la rubrica “ a tavola con l’Associazione Ristoratori” a cura del Segretario, dove di volta in volta viene pubblicizzato un ristoratore associato, il suo locale e la sua proposta gastronomica. Prosegue inoltre la collaborazione con Gestor, la cooperativa d’acquisto a favore dei ristoratori i cui servizi sono stati estesi anche agli albergatori, e con E – Lunch, società di buoni pasto partecipata dall’Associazione e dall’Unione. La Segreteria ha inoltre fornito numerosissime consulenze giornaliere ai soci su normative e leggi di settore per una corretta gestione aziendale e predisposto circolari specifiche su argomenti particolari. Infine, in collaborazione con Servizi Imprese Srl, sono stati predisposti degli appuntamenti specifici per comunicare agli associati le novità della Legge Finanziaria 2008 e delle normative sul lavoro.

Federazione delle Associazioni Italiane dei complessi turistico ricettivi dell’aria aperta

Nel corso dell’attività del 2008 una posizione di rilievo l’hanno avuta gli incontri con le pubbliche amministrazioni, finalizzati a discutere problematiche di tipo urbanistico, di rischio idrogeologico, di interpretazione normativa, ecc. Nello specifico, molte energie sono state dedicate alla questione delle deroghe urbanistiche. A parziale bilancio si può affermare che gli incontri hanno avuto esito positivo, anche se molte delle negoziazioni sono lungi dall’essere concluse. È proseguito anche il confronto con il Servizio Turismo per quanto attiene alle proposte di modifica del Regolamento di esecuzione della LP 33/90 che disciplina il settore open air. Il Regolamento è stato aggiornato nel maggio 2008 mentre nei mesi successivi l’attenzione si è spostata sull’aggiornamento del testo di legge che avrà luogo nel corso del 2009. Va opportunamente ricordato l’importante risultato raggiunto per quanto concerne la tematica della case mobili. Nel 2008, infatti, grazie ai numerosi interventi di Faita Trentino è stato definitivamente approvato il disegno di legge che introduce nuove norme di pianificazione urbanistica e di governo del territorio. Tra le novità di rilievo, va notato ad esempio che non sono subordinate a concessione o a preventiva presentazione di denuncia inizio attività “gli allestimenti mobili di cui alla legge 13 dicembre 1990, n. 33 nel rispetto delle condizioni previste dalla legge medesima e dalle relative norme regolamentari”. Sul fronte internet va ricordato il continuo aggiornamento del sito ufficiale dell’Associazione raggiungibile all’url www.trentinocamping.it. Ogni associato può avere a disposi-

zione una serie di pagine dove sono pubblicati il logo del campeggio, l’indirizzo del sito, l’e-mail, 4 foto, la descrizione in quattro lingue (italiano, tedesco, olandese e inglese), le caratteristiche generali, il listino prezzi ecc. All’interno del sito del sistema ricettivo “www.unat.it” è stata dato a Faita Trentino un proprio spazio raggiungibile su www.faita.tn.it Numerose sono state inoltre le azioni promozionali sottoforma sia di partecipazione diretta a numerose fiere all’estero, sia di specifiche campagne marketing, coordinate da appositi gruppi di lavoro. Sono proseguite azioni di promozione del turismo all’aria aperta sia in sinergia con Trentino Spa, sia attraverso iniziative autonome di commercializzazione. In particolare si fa riferimento alla realizzazione di inserti promo-commerciali e cataloghi istituzionali in più lingue da allegare a riviste specializzate olandesi e tedesche. Gli ultimi mesi del 2008 sono stati in gran parte dedicati ad imbastire la campagna marketing 2009 e a gettare le basi per la creazione di uno specifico club di prodotto dedicato ai campeggi trentini, denominato “Open Air Trentino Camping” che dovrebbe nascere nel corso del 2009.

Associazione Trentina degli Uffici Viaggi e Turismo

Nel corso del esercizio 2008 l’impegno della Fiavet Trentino si è concentrato soprattutto nell’organizzazione dei corsi di formazione che hanno ottenuto il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo e che si protrarranno per tutta la primavera

del 2009. I principali temi trattati sono stati: marketing e comunicazione; management e strategia; legislazione del turismo; geografia turistica; area informatica; area lingue straniere e area specialistica. Le lezioni di aggiornamento, che si sono tenute a titolo gratuito, hanno ottenuto dalle aziende partecipanti un giudizio molto positivo. Quotidianamente la segreteria si fa carico di inviare alle aziende associate ogni notizia che riguardi situazioni di emergenza o di crisi, potenziale o reale, proveniente dal Ministero degli Esteri. Un servizio di grandissima utilità, soprattutto quando si tratti di informare i clienti di situazioni problematiche, sia sanitarie che di pubblica sicurezza, che si possono riscontrare in alcuni paesi. La segreteria dell’Associazione ha poi l’incarico di inoltrare tutte le circolari tecniche che pervengono da Fiavet Nazionale. Molto numerose sono state infine le consulenze fornite ai soci su problematiche della categoria.

Associazione Attività di Servizio del Trentino

L’attività dell’associazione per il 2008 si è concentrata soprattutto nella realizzazione di alcune importanti iniziative. Innanzitutto la preparazione della quarta edizione di PAGINEBLU che è stata presentata agli associati ed alla stampa il 19 marzo scorso. Rispetto alle edizioni precedenti, il lavoro di raccolta delle inserzioni e stato notevolmente modificato ed affinato con l’avvento dello strumento informatico. Per la prima volta, infatti, tutte le inserzioni sono pervenute alla segreteria dell’Associazione attraverso l’apposita scheda disponibile in rete nel portale Pagineblu 2009/2010. Realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento, con il sostegno di Fondo Est, Volksbank e dell’Unione Commercio

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Associazione degli Agenti rappresentanti di commercio della provincia di Trento (FNAARC)

Libertà di stampa.

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Turismo Servizi Professioni e Piccole Medie Imprese della Provincia di Trento, la Guida ricalca nel formato le edizioni precedenti, ma presenta anche alcune novità che migliorano la fruibilità ed esaltano la funzione promozionale. Il volume, stampato in 6000 copie, ha avuto una diffusione capillare sia sul territorio provinciale, presso le istituzioni pubbliche e i soggetti privati, che a livello nazionale nelle Camere di Commercio e nelle Unioni consorelle. La Guida è inoltre consultabile online all’indirizzo www.pagineblu2009.it e all’interno delle pagine web dell’UCTS (www. unione.tn.it). La seconda importante iniziativa è stata l’indagine conoscitiva sulle criticità delle Piccole e Medie Imprese famigliari del terziario, che ha suscitato un notevole interesse fra gli associati. La proposta riguardava il fabbisogno di determinati servizi consulenziali/formativi segnalati dagli associati attraverso un questionario. Tutto il materiale raccolto è stato successivamente elaborato ed analizzato nel corso di un incontro cui hanno partecipato gli stessi associati. Un altro importante momento nella vita dell’Associazione è stato l’invio della lettera da parte del Presidente Mario Oss al Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Silvio Berlusconi. Nella missiva il Presidente dell’Associazione chiedeva esplicitamente una rivalutazione delle aziende di servizio attraverso una delega ad “hoc” nell’ambito del Governo riferita ai Servizi. Un evento, che ha coinvolto il vertice dell’Associazione nella persona del Vicepresidente ed alcune aziende associate, è stato il premio giornalistico internazionale “CORSO BOVIO” ideato ed organizzato dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti . Ha interessato tutti i laureati, che hanno svolto un master post – lauream o un dottorato di ricerca dal 2000 ad oggi, in una delle università italiane o anche straniere, discutendo una tesi sul giornalismo o sulle sue Istituzioni. L’Associazione Attività di Servizio è stata inoltre coinvolta nella seconda edizione della Maratona Internazionale del Garda, svoltasi sotto il patrocinio del Ministero delle Attività Sportive e del Ministero del Territorio e dell’Ambiente. Un cenno, infine, va riservato all’intensa attività della sezione degli operatori informatici aderenti all’associazione. Tra i veri appuntamenti va ricordato per importanza il progetto  TREON 2008  Trentino Opportunity Network,  impostato da Informatica Trentina con la collaborazione dei referenti delle Associazioni di  categoria  nell’ ambito  del   Tavolo  Cooperazione.

La FNAARC Trentino, nel 2008 ha raggiunto importanti traguardi allo scopo di ampliare e migliorare le opportunità di lavoro per agenti e rappresentanti di commercio. L’Associazione ha infatti potenziato i contatti con l’Austria dalla quale riceve costantemente nuove proposte di mandati ed ha allargato i propri orizzonti con una iniziativa analoga verso la Germania, iniziativa che è stata accolta con favore e massima attenzione da Trentino Sprint scarl, la società di servizi per l’internazionalizzazione creata dalla nostra Camera di Commercio. In quest’ambito nel 2008 la FNAARC Trentino ha lavorato alacremente, assieme a Trentino Sprint e con la collaborazione della CCIAA italiana di Monaco di Baviera, per organizzare nel gennaio del 2009 un meeting che ha fatto incontrare agenti e rappresentanti trentini con aziende mandanti tedesche interessate al mercato italiano. La FNAARC Trentino ha poi varcato i confini provinciali con l’organizzazione e la gestione dell’importante incontro di tutte le sezioni FNAARC del Nordest per riorganizzare, su richiesta del Presidente nazionale, il coordinamento triveneto. Nel corso dell’anno è stata organizzata la Giornata dell’agente dove, per la prima volta, sono stati premiati con una medaglia ed un attestato alcuni agenti di commercio trentini con più di 35 anni di attività. La FNAARC, infine, è molto attiva nel fornire informazioni utili ai propri associati riguardo la situazione della Fondazione Enasarco e tutte le novità legislative

Associazione Mediatori e Agenti d’affari della provincia di Trento (FIMAA)

Per Fimaa Trento l’attività nel corso del 2008 si è sviluppata in più direzioni ma alcune iniziative di particolare rilievo per la vita dell’Associazione meritano di essere descritte un po’ più in dettaglio. In primo luogo bisogna ricordare la tradizionale presentazione di Guida Casa, giunta ormai alla sua tredicesima edizione, e l’aggiornamento professionale attraverso convegni, corsi e serate a tema. Per quanto riguarda la formazione, merita di essere menzionato il corso totalmente gratuito organizzato da MedioFimaa in collaborazione con Fimaa Trento. In particolare durante le 16 ore di lezione esperti del settore hanno approfondito il tema dello strumento “mutuo” come aiuto nel processo di vendita di un immobile.

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Nel 2008 si sono inoltre tenuti due interessanti convegni. Il primo, che ha richiamato una nutrita partecipazione di associati ha trattato i temi delle verifiche fiscali e delle metodologie di controllo della Guardia di Finanza. Il secondo convegno ha invece discusso delle procedure e degli adempimenti in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici in base al Regolamento introdotto dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico Altre riunioni sono state programmate per spiegare le convenzioni stipulate da Fimaa Trentino con le banche allo scopo di aumentare le opportunità economiche a vantaggio sia degli associati che della clientela. Notevole è stato anche l’impegno nei rapporti con la Pubblica amministrazione e a questo riguardo va ricordato l’incontro e la costante collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali in merito alle politiche della casa. Infine, merita un cenno l’attività della sezione Ortofrutta della F.I.M.A.A. che ha avuto durante l’anno diversi incontri con i Consorzi di produttori di mele sia trentini che altoatesini instaurando con essi rapporti di proficua collaborazione.

Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (ANACI)

L’ANACI ha svolto la propria attività puntando come già per gli anni passati sui corsi di aggiornamento professionale e sulla gestione ed organizzazione del 9° corso di qualificazione ed avviamento all’attività di amministratore immobiliare che è terminato nel maggio del 2008. L’adesione al corso è stata considerevole con 19 allievi provenienti da tutto il territorio e, particolare non secondario, molti in possesso di un titolo di studi elevato. Sono inoltre stati organizzati tre corsi di aggiornamento professionale, tutti caratterizzati da un alto numero di partecipanti. Il primo ha avuto come temi la Legge Finanziaria 2008 ed il Decreto Milleproroghe. Il secondo ha trattato del recupero dei crediti da parte dei fornitori nei confronti del condomi-

nio, del problema dei graffiti sui beni condominiali e dell’avviso ai condomini per l’assemblea. Il terzo ha affrontato l’attuale tema della tecnologia fotovoltaica. Merita infine una menzione speciale, sia per le tematiche trattate, sia per la partecipazione (hanno aderito operatori provenienti da tutto il Nordest e diversi dirigenti nazionali dell’ANACI compreso il presidente Pietro Membri) il primo Convegno sulla Sicurezza in Condominio organizzata alla cantina La Vis.

Federazione Autotrasp. Italiani Trentino - AA (FAI Conftrasporto)

La crescita di Fai nel corso del 2008 è stata significativa nonostante la congiuntura economica negativa che ha visto un inasprimento dei costi (prezzo gasolio) e una minor circolazione delle merci soprattutto nell’ultimo quadrimestre. La Fai si è ben inserita nel tessuto associativo territoriale supportando le imprese iscritte e dispensando informazioni tecniche e sindacali. La crescita numerica della federazione, e di conseguenza la sua “visibilità” costituiscono uno degli obiettivi principali anche per il futuro. Le attività di competenza della Fai si basano su 4 aspetti primari: acquisizione soci, informazione, consulenza e promozione dei servizi. L’aspetto fondamentale in questi primi anni di crescita Fai è quello del continuo incremento dei soci, base fondamentale per essere visibili e importanti nel settore. A sostegno dello sviluppo Fai ha ampliato la propria attività anche il Consorzio CSA, un Consorzio di servizi Autotrasportatori voluto dai soci Fai. La finalità del CSA, cioè dare risparmio tangibile alle aziende, ha portato un risparmio considerevole alle imprese iscritte. In termini economici i Soci di C.S.A. hanno beneficiato in totale di risparmi sul carburante per 350.000 euro e sulle assicurazioni per una percentuale pari al 37% dai prezzi medi di mercato. Con questo presupposto Fai intende proseguire anche nel 2009 nella sua azione di sostegno alle imprese associate, consapevole del momento di grave difficoltà che il settore sta attraversando.

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Quarta edizione, bilancio positivo ma funestato dal disastro aereo

festival dell’economia

festival dell’economia

Macchina organizzativa già al lavoro per la quinta edizione In occasione della chiusura della quarta edizione del Festival dell’economia, nell’esprimere la sua soddisfazione per la riuscita dell’evento, il presidente della Provincia Lorenzo Dellai ha voluto rivolgere nuovamente un pensiero commosso ai trentini presenti sull’airbus precipitato al largo delle coste del Brasile: «Un grande successo anche questa quarta edizione del Festival dell’economia, purtroppo funestata dalla tragedia consumatasi in queste ore Brasile. Una tragedia della generosità e dell’impegno, che ha colpito persone che non si erano mai risparmiate, che mai si erano tirate indietro. L’espressione ‘caduti sul campo’, il campo del lavoro, il campo della solidarietà, il campo della fratellanza, in questo caso mi sembra essere davvero la più vera, la più autentica. Pur in un momento così difficile, non possiamo però sottrarci al dovere di ricordare che con il Festival che oggi si chiude il Trentino si è confermato, una volta di più, terra del dialogo e del confronto, una terra che non dimentica la solidarietà neanche nei momenti più duri, come quello dell’attuale crisi».

Istantanee dal festival Alcune immagini dalla quarta edizione del Festival dell’Economia di Trento (foto da www.festivaleconomia.it)

foto Hugo Muñoz

Territori e Pmi,

alleanza strategica

foto Hugo Muñoz

L’evento di Confcommercio/Unione al Festival dell’Economia di Trento ha ribadito l’importanza della dimensione territoriale per uscire dalla crisi e lo sviluppo del sistema delle imprese foto Hugo Muñoz

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a registrato il tutto esaurito il convegno organizzato da Confcommercio nell’ambito del Festival dell’economia di Trento. La “scommessa” delle potenzialità del fattore della territorialità e del capitale delle Pmi sono stati al centro di una tavola rotonda condotta dal direttore di Confcommercio, Luigi Taranto, alla quale hanno partecipato Aldo Bonomi, direttore AAster, Anna Cinzia Bonfrisco, senatrice PDL, Enrico Letta, deputato del PD e Giuseppe Roma, direttore Censis. «Quando si parla di piccole e medie imprese – ha detto il presidente dell’Unione Gio-

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vanni Bort nell’apertura dei lavori - si corre il rischio di riferirsi più a un modello teorico che alla realtà vera. Negli ultimi anni sono apparsi in Italia molti studi che attestano l’avvio di un “quarto capitalismo” nel nostro Paese, dopo quello pubblico, dopo quello privato e dopo il capitalismo dei distretti e delle piccole imprese. Questo “quarto capitalismo” sarebbe formato da circa 4 mila

aziende che hanno da 50 a 500 dipendenti e da 13 a 290 milioni di euro di fatturato». «La crisi – ha detto Taranto introducendo il dibattito – ha portato con sè una rinnovata attenzione alle Pmi che sono l’architrave portante del sistema produttivo italiano ed europeo. Ci auspichiamo che sia segno di un interesse fattivo e non di una consolazione». «C’è - ha detto Bonomi - chi

sostiene che più siamo arretrati meglio è, che le Alpi ci difenderanno dall’internazionalizzazione e via dicendo. Non dobbiamo scegliere fra due fondamentalismi ma ‘costruire una cattedrale’ (per citare il titolo del recente libro di Enrico Letta), cioè connettere i due mondi, quello delle pmi e il ‘capitalismo delle reti’, fatto dalle banche, da infrastrutture moderne che tengono assieme le piatta-

Bonomi: «La crisi ci obbliga anche ad andare avanti. Un 30% delle imprese già agisce sulle reti lunghe, un 40% è in attesa e il restante 30% rischia di essere vittima del darwinismo del mercato. Bisogna prendere esempio dal 30% virtuoso».

Nonostante i tanti appuntamenti in programma, un pubblico numeroso e attento ha seguito il convegno «Territori e Pmi», nella sala della Fondazione Caritro a Palazzo Calepini.

forme produttive, da energia e servizi. La crisi ha messo in moto un processo giusto: il ritorno ai fondamentali, alla dimensione locale del campanile e del capannone. Ma da soli questi elementi non bastano. La crisi ci obbliga anche ad andare avanti. Un 30% delle impre-

se già agisce sulle reti lunghe, un 40% è in attesa e il restante 30% rischia di essere vittima del darwinismo del mercato. Bisogna prendere esempio dal 30% virtuoso». Parlando di modelli di capitalismo, l’Italia per Bonomi non è l’Inghilterra, che oggi sta peggio di noi,

ma non è neanche la Renania o la Francia delle multinazionali, o la Finlandia: l’Italia è capitalismo di territorio, di piattaforme produttive che competono nella globalizzazione, che tengono assieme alcune grandi imprese, migliaia di medie im-

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Seac Spa, risultati

Il presidente dell’Unione Giovanni Bort apre i lavori dell’incontro organizzato da Confcommercio per il Festival. Con lui, sul tavolo dei relatori, Aldo Bonomi, direttore di Aaster, Enrico Letta, deputato, Luigi Taranto, direttore Confcommercio, Anna Cinzia Bonfrisco, senatrice, e Giuseppe Roma, direttore Censis

in crescita continua

La società dell’Unione macina utile e risultati positivi: nel 2006 l’utile netto era di 5,6 milioni di euro, nel 2008 è stato di oltre 10 milioni

segue da pagina 25

prese e milioni di imprese molecolari. Il Trentino, dal canto suo, è «un laboratorio della più grande piattaforma alpina». Enrico Letta, interrogato da Taranto sulla necessità in Italia di riforme strutturali, è partito dagli “spiriti animali” di Akerlof: se in futuro prevarranno gli “spiriti” dei costruttori di impresa l’economia italiana avrà un futuro. Per Letta la legge Finanziaria è paradigmatica del caos del Paese, essendo preda della casualità più assoluta, di operazioni affidate a blitz notturni su questo o quel deputato da parte delle lobbies, senza curarsi, come denunciava il trentino Beniamino Andreatta, che le decisioni annunciate vengano poi effettivamente realizzate: «Tutto questo mentre i sistemi intermedi di rappresentanza continuano ad essere in crisi,

dagli enti locali alle camere di commercio. In Trentino è molto facile parlare di queste cose perché la cultura dell’autonomia è profondamente radicata in ogni contesto, fuori dal Trentino non è così». La senatrice Bonfrisco, interrogata sulle riforme strutturali, ha detto che quella sul federalismo fiscale probabilmente sarà quella che alla fine, nonostante l’iter travagliato, darà più soddisfazioni: «Noi stiamo entrando nella dimensione del quarto capitalismo menzionata da Bort, basata sulle pmi, e in prospettiva sulle multinazionali tascabili, che esprimono i talenti del territorio in cui sono radicate e al tempo stesso si proiettano nel mondo. I territori ci hanno dato anche un’altra lezione, riguardo al sistema bancario: le Bcc e le banche popolari sono le

pmi delle banche, qualche anno fa qualcuno diceva che dovevano fondersi obbligatoriamente, invece oggi vediamo a cosa la deregulation del sistema, di cui hanno beneficiato soprattutto gli istituti anglosassoni, ci ha portato. Le nostre banche sono state riempite di immondizia finanziaria. Per questo il ‘decreto salvabanche’ era giusto, specie in un paese che ha il più alto risparmio del mondo». Giuseppe Roma, direttore del Censis, ha ricordato come il suo istituto avesse già predetto una tenuta migliore dell’Italia rispetto ad altri Paesi, grazie alla sua economia reale, in gran parte basata sulle pmi: «L’anno di svolta è questo, è il 2009. Dobbiamo capire su quale scalino ci ritroveremo fra due anni, se su un gradino più alto o più basso. Le pmi italiane so-

no poco visibili, essendo piccole e tante: è difficile analizzare cosa fanno, dove vanno, anche alla luce delle divergenze fra ad esempio il contesto del Nord-est e quello del Meridione. Ci sono piccoli imprenditori che hanno capito la globalizzazione, rimangono piccoli ma esportano, e invece imprese grandi che non l’hanno capita. Ma perché queste pmi rimangono piccole? Per difendersi: perché in Italia spesso crescere significa danneggiare l’impresa. E non parlo di evasione, perché chi opera sui mercati europei deve adeguarsi agli standard europei. Il punto essenziale è dunque: come sostenere le pmi? La soluzione non è necessariamente il denaro pubblico, è l’efficienza, il fatto che i servizi funzionino, che la giustizia non sia lenta».

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on può che dirsi soddisfatta l’Unione per i risultati che anche quest’anno Seac Spa porta a casa: la società di servizi dell’Unione, infatti, ha registrato un aumento dell’utile (al netto delle tasse) rispetto al 2007 del 55%, ovvero circa 11 milioni. La crisi sembra non toccare la software house (ma in realtà l’attività è molto più estesa e varia) di via Solteri; merito alla gestione e al lavoro oculato e attento del presidente Mario Oss, dell’amministratore delegato Franco Bolner, del consiglio di amministrazione e della struttura (i dipendenti sono passati dai 199 del 2006 ai 308

del 2008). In realtà i risultati positivi di quest’anno si vanno ad aggiungere al trend positivo già inanellato nel triennio precedente. Nel 2006, infatti, l’utile netto è stato

di 5 milioni e 606 mila euro, nel 2007 di 6 milioni e 943 mila euro e nel 2008 ha segnato il record di 10 milioni e 651 mila euro. «è un ottimo risultato - ci dice il presidente Oss - che ci fa

Mario Oss, presidente Seac Spa. A fianco, l’andamento degli ultimi 3 anni di risultato utile (linea blu, dati in migliaia di euro) e del numero dei dipendenti (linea verde).

guardare con serenità al futuro. Grande merito va alla squadra cresciuta in questi anni in Seac e a chi ha saputo valorizzarne al massimo l’operatività».

oltre cinque milioni gli accessi al sito del festival

Manifestazione premiata dagli internauti. Il mistero «lobal»

foto Hugo Muñoz

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Unione

MAGGIO GIUGNO 2009

IL FESTIVAL IN RETE Internet si conferma un ottimo supporto agli incontri del Festival dell’Economia. Il sito festivaleconomia. it ha raggiunto la quota di oltre 5 milioni di contatti durante i giorni della manifestazione. Sul portale dedicato al festival si possono trovare le sintesi degli incontri, le video-interviste, le immagini più significative, le slide dei relatori e molto altro. In particolare è stata apprezzata la web-tv: dopo la diretta nei giorni del festival, oggi sono disponibili i video di interviste, back-stage, incontri con l’autore. Contenuti molto apprezzati dai visitatori: tra sabato 30 e venerdì 29 oltre 38mila sono stati gli utenti che hanno seguito le dirette dei format proposti, più di 45mila i filmati consultati ondemand. Domenica 31

maggio 34.500 gli accessi alle dirette e 41.300 quelli ai video ondemand. Il totale nelle tre giornate ammonta quindi a 72.600 per le dirette e a 85.300 per i video on demand. LA WEB TV DEL PROGETTO LUNA In concomitanza con la webTv del festival, è stata molto apprezzata la WebTv del Progetto L.U.N.A. della società Futur3 srl di Trento (http://lunawebtv. futur3.it). Sulla rete WiFi del progetto, che consente di connettersi gratuitamente ad internet in mobilità ormai a Trento, Rovereto e Riva del Garda, sono stati trasmessi in diretta LIVE interviste, musica e dibattiti in collaborazione con la WebRadio Universitaria Sanbaradio.it. Un nuovo modo per fare informazione.

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manovra anticrisi

Cassa integrazione anche

per le pmi del Terziario

Per la prima volta la Provincia Autonoma di Trento ricorre a questo strumento. Il fondo si attesta attualmente a oltre 10 milioni di euro

N

el mese di maggio è stato firmato il protocollo d’intesa provvisorio tra Provincia e Inps per la gestione operativa del fondo ministeriale che dà attuazione all’Accordo Stato-Regioni sulla cassa integrazione in deroga: anche le aziende trentine del settore terziario con meno di 50 addetti potranno usufruire della cassa integrazione in deroga. Con l’approvazione, in sede Consiliare, della manovra anticongiunturale della PAT, Finanziaria 2009, sono state avviate numerose azioni anti-recessive per cercare di contrastare gli effetti negativi della crisi economica. Tra le azioni poste in

L’Accordo tra Stato e Regioni ha reso possibile l’assegnazione dei fondi utilizzabili per la cassa integrazione in deroga alla quale possono accedere anche le aziende del terziario trentino con meno di 50 addetti.

campo dalla Provincia Autonoma di Trento vi sono anche quelle relative alle misure di sostegno al reddito e alla disoccupazione.

Con la sottoscrizione dell’Accordo tra Stato e Regioni il Ministero del Lavoro ha assegnato i fondi che possono essere utilizzati per la cassa integrazione

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Lo sportello anti-crisi gratuito e attivo per gli associati L’Unione commercio turismo servizi professioni e Pmi del Trentino ha attivato, già dal mese di maggio, annunciandolo con uno speciale notiziario (di colore viola) dedicato alla manovra anti-crisi della Provincia Autonoma di Trento e spedito a tutti i soci assieme al notiziario delle convenzioni, uno speciale sportello di ‘prima assistenza’ rivolto alle imprese associate per fornire informazioni e approfondimenti sull’intera manovra. Il servizio è attivo tutti i martedì pomeriggio, su appuntamento: per prenotarsi al servizio è necessario telefonare al numero 0461/880 318.

in deroga. I fondi assegnati alla Provincia, pari a oltre 10 milioni di euro, sono già stati erogati e dovranno essere utilizzati per le nuove forme di tutela sociale e di nuovo welfare per il sostegno dei lavoratori nelle aziende dei settori artigianato e terziario con meno di 50 dipendenti. Il fondo risponde alla necessità di sostenere i lavoratori più deboli del mercato del lavoro per le tipologie del lavoro subordinato, anche a tempo determinato, per l’apprendistato e per i contratti di somministrazione. Tutto ciò al fine di prevenire possibili licenziamenti a causa della crisi economica.

Allo sportello, curato da consulenti ed esperti dell’Unione, possono accedere tutti gli associati regolarmente iscritti. Naturalmente le Segreterie delle Associazioni sono sempre a disposizione per eventuali approfondimenti, per dubbi o richieste di informazioni (il centralino è 0461/880 111). Il sito internet dell’Unione, www.unione.tn.it, inoltre, riporta novità e aggiornamenti anche sulla manovra anti-crisi e molte altre notizie di carattere economico e di interesse per le imprese del terziario trentino

La PAT non ha mai fatto ricorso alla cassa integrazione in deroga ed ha dovuto per tanto definire ex novo procedure e regole per l’erogazione delle risorse. I beneficiari della cassa integrazione in deroga avranno un numero massimo di 692 ore (4 mesi) utilizzabili per lavoratore entro il 2009. Il protocollo d’intesa con l’INPS per la gestione del fondo, firmato il 15 maggio scorso, prevede anche la stipula di un Accordo, caso per caso, con le forze sindacali, con le procedure di cui alla legge 164/75, per valutare i presupposti e la motivazione delle domande che devono essere ricondotti a cri-

si aziendale o occupazionale. L’Accordo riguarderà inoltre la gestione degli eventuali esuberi, l’articolazione delle sospensioni lavorative, eccetera. Le domande di cassa integrazione in deroga sono redatte a cura del datore di lavoro ed vanno presentate all’Agenzia di Lavoro della provincia di Trento entro 20 giorni dall’inizio della sospensione dal lavoro (entro il 15 giugno era il termine per le sospensioni attivate dal 1° gennaio 2009). Al fine di poter semplificare la gestione di tale procedura, l’Unione sta valutando la possibilità di richiedere agli Enti bilaterali la gestione dell’intera proce-

manovra anticrisi

dura con particolare riferimento alla sottoscrizione dell’accordo sindacale. Se tale opzione andrà a buon fine, per le aziende sarà posta in essere un forte semplificazione dell’intera procedura. Per ultimo si ricorda che l’intero fondo destinato al sostegno al reddito, è riservato al 50% al settore artigiano e al 50% al settore terziario, con possibilità di compensazione in caso di diverso utilizzo tra le categorie e ciò in previsione dei reali fabbisogni che si presenteranno. Nel caso tali risorse risultassero insufficienti, rispetto alle istanze presentate, i datori di lavoro potranno in attesa dell’assegnazione di ulteriori risorse, fare istanza di pagamento diretto dell’integrazione salariale in deroga al consorzio fidi ai quali risultano iscritti.


università

Uno sportello anticrisi

per imparare la finanza Business Point: il progetto aiuterà gli studenti a mettere in pratica le conoscenze apprese e a sostenere le imprese nell’analisi finanziaria

A

nalisti finanziari in erba, seguiti da tutor esperti, per dare una mano alle imprese in difficoltà. È l’idea alla base del progetto Business Point, uno sportello di prima assistenza in materia di finanza e accesso al credito, nato per testare sul campo le competenze maturate durante gli studi. Un progetto di formazione, dunque, che però può portare molti benefici anche alle aziende. Soprattutto a quelle che non dispongono di professionalità e strumenti adeguati per affrontare in autonomia una gestione finanziaria che oggi, anche alla luce della crisi globale, si fa sempre più complessa. L’aspetto innovativo sta proprio nel coinvolgimento diretto degli studenti dell’Università di Trento, seguiti da docenti dell’ateneo e appositamente formati per svolgere analisi tecnico-finanziarie. Gli interventi sono coordinati da esperti che collaborano al progetto su base volontaria e gratuita. L’analisi parte dalla messa a fuoco della situazione finanziaria dell’azienda per poi suggerire percorsi di riequilibrio e di rafforzamento. Gli studenti possono successivamente svolgere un tirocinio presso l’impresa interessata o i suoi partner (consulenti, banche, confidi) per approfondire il piano d’azione proposto e seguirne gli sviluppi. Il progetto è partito nel marzo di quest’anno e ha coinvolto finora nove laureandi. è stato completato il primo interven-

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Unione

MAGGIO GIUGNO 2009

Il professor Luca Erzegovesi, responsabile del progetto Business Point

to presso un’impresa artigiana, e sono in fase di avvio altri due progetti. L’obiettivo è quello di estendere la sperimentazione ad altri casi, attraverso la collaborazione con le organizzazioni d’impresa (associazioni o confidi), gli studi professionali e le banche. «Il Business Point è prima di tutto un progetto di tirocinio. Ma è anche un luogo di ascol-

to delle persone che si trovano ad affrontare criticità nuove nella gestione delle loro aziende» spiega Luca Erzegovesi, del Dipartimento di Informatica e Studi aziendali dell’Università di Trento, ideatore del progetto. «il Business Point non dispensa ricette miracolose, né contributi finanziari, ma può aiutare l’impresa a riconoscere i problemi e a rappresentarli in maniera chiara e realistica. In questo modo, diventa più facile pensare e proporre ai partner dell’im-

presa delle soluzioni efficaci, basate sulla fiducia reciproca e sulla ricerca del bene comune». «Non esiste una soluzione globale alla crisi in atto - aggiunge Erzegovesi - Per combattere la recessione si invocano, giustamente, massicci interventi pubblici. In Italia, gli aiuti alle imprese sono limitati dai noti vincoli di spesa. In ogni caso non bastano se, parallelamente, non si mobilitano i singoli operatori economici per riorganizzare e rilanciare le attività d’impresa. Siamo certi del valore insostituibile di iniziative sollecite e capillari di risposta alla sfida delle situazioni, secondo il principio di sussidiarietà. Intendiamo contribuire alla nascita dei Business Point per cercare di tradurre nei fatti, insieme con gli imprenditori e i loro partner, un approccio alla crisi da protagonisti». Per maggiori informazioni, www.businesspoint.info. a cura dell’Ufficio stampa dell’Università degli Studi di Trento

comunicare con passione professionalità e creatività Mauro Paissan

- amministratore

Ateneo: conti in ordine ma rimagono le preoccupazione per il futuro Il Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo ha approvato il bilancio consuntivo 2008. Il conto economico evidenzia ricavi e contributi per 148.838.980 euro a fronte di spese e oneri per 146.393.841 euro. Il risultato, al netto delle imposte, è positivo per 1.881.850 euro. «Il risultato fatto registrare nel 2008 – commenta il rettore dell’Università di Trento, Davide Bassi - è molto positivo perché, malgrado le difficoltà sperimentate nella seconda metà dello scorso anno, l’Ateneo è riuscito a confermare una significativa tendenza di crescita, specialmente sul fronte degli investimenti dedicati alla ricerca.

Tuttavia non mancano le preoccupazioni per il futuro. Gli effetti della crisi economica ed i provvedimenti governativi del luglio 2008 in tema di finanziamento delle università statali potranno incidere molto negativamente sui bilanci dei prossimi anni. Stiamo lavorando su vari fronti per evitare drastiche riduzioni delle entrate e per ottimizzare l’uso delle risorse disponibili. Non sono affatto pessimista per il futuro, ma cosciente della necessità di procedere con grande attenzione e determinazione al fine di garantire la sostenibilità finanziaria delle nostre attività di alta formazione e ricerca».

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Bancomat, carte di credito e valore sono tra i mezzi di pagamento più sicuri in viaggio. Ecco i consigli di Banca Popolare • Volksbank per chi parte

A

vete diligentemente messo da parte i soldi negli ultimi mesi? Se è così, le vacanze vi aspettano. Ma attenzione: il denaro contante dovrebbe essere bandito dalla cassa delle vacanze. A prescindere dai necessari spiccioli per un paio di giorni è molto più pratico, sicuro e conveniente viaggiare con il bancomat, la carta di credito o le carte valore. Si possono effettuare i pagamenti senza contanti e si ha sempre il controllo delle spese effettuate. Con la carta bancomat internazionale si può prelevare denaro ventiquattro ore su ventiquattro a tutti gli sportelli bancomat nazionali ed esteri, oltre che pagare nei negozi e ai distributori di benzina (fare attenzione all’estero al logo Cirrus/Maestro), nonché saldare in Italia i pedaggi autostradali con la funzione fast pay senza immettere il PIN. Nota bene: l’importo che può essere prelevato con il bancomat è limitato, motivo per cui è importante adeguare eventualmente il massimale prima del viaggio recandosi in una filiale di Banca Popolare • Volksbank. Nella maggior parte dei Paesi che sono meta di vacanze la carta bancomat non è però più sufficiente come mezzo di pagamento. Il motivo: molti servizi, ad esempio quelli di autonoleggio, accettano come garanzia per la loro azienda

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esclusivamente le carte di credito. Si raccomandano in proposito la vantaggiosa CartaSì Visa o la Mastercard. Con queste carte si può pagare in tutto il mondo senza contanti e anche prelevare denaro. Il cliente riceve mensilmente una distinta dettagliata da cui può risalire alle spese effettuate. Una comoda alternativa di cui si dovrebbe sempre disporre in viaggio, oltre al bancomat ed alla carta di credito, è la carta valore ricaricabile “one more“ o “one more orange“ (carta giovani). La carta prepagata non è collegata al conto corrente e garantisce, in caso di perdita o di blocco delle altre carte, la possibilità di disporre di liquidità. Le carte valore possono essere ricaricate via internet, usando il direct b@nking, via sms b@nking (inviare un

SMS con ricarica CV ‘numero carta valore’ ‘importo’ al numero 3399945888) o agli sportelli bancomat. Il sms b@nking può essere attivato con la massima semplicità via internet con il direct b@nking. Esso trasmette tutte le informazioni necessarie e relative ai movimenti direttamente al cellulare. Le carte sono un mezzo di pagamento assolutamente sicuro – a condizione che il titolare osservi alcune regole importanti: - non scrivere mai il numero PIN (o se assolutamente necessario tenerlo separato dalla carta) e inserirlo sempre coprendolo con la mano; - firmare la carta sul retro; - conservare a casa una copia della carta; - non lasciare mai la carta in

luoghi accessibili ad estranei (ad esempio nel cassetto della camera d‘albergo); - tenere d’occhio i movimenti, p. e. via internet e/o attraverso il servizio SMS. Servizio SMS: con il servizio di allarme SMS di Banca Popolare • Volksbank, che può essere attivato in tutte le filiali dell’Istituto, il cliente riceve per ogni movimento effettuato all’estero con il bancomat un SMS sul suo cellulare. Anche CartaSì offre questo servizio (per importi superiori a 50 euro). Se qualcuno ha effettivamente perso durante la vacanze la borsa o il portafoglio con le carte, o subito un furto, oppure si accorge improvvisamente di movimenti sul conto che non ha mai effettuato, tenderà ad essere preso dal panico. Comportandosi nel modo giusto di possono evitare ore di stress nervoso. Cosa fare in queste situazioni?1° passo: bloccare le carte con il numero verde (tutti i numeri importanti sono presenti in internet al sito www.volksbank.it). Il numero verde deve essere però sempre a portata di mano, non va quindi conservato assieme alla carta, bensì memorizzato sul cellulare 100 e magari anche su quello dell’ac95 compagnatore o dell’accompagnatrice. 2° passo: denuncia75alla polizia. 3° passo: informare il consulente personale di Banca Popolare • Volksbank, in mo25 do da richiedere rapidamente il rimborso. 5

a cura di Banca Popolare • Volksbank 0


ricettivo

Crisi, come reagiscono

gli albergatori trentini

L’Unat ha promosso un sondaggio presso i propri associati per conoscere le strategie messe in campo per affrontare la congiuntura

L

’Unione Albergatori del Trentino (UNAT) è un sindacato di categoria che rappresenta gli albergatori trentini per i quali stabilisce linee strategiche, programmi e azioni conseguenti di natura politico associativa. In Unat confluiscono, oltre agli alberghi, altre categorie appartenenti al settore ricettivo quali: l’associazione Affittacamere, Rescasa Trentino, Trentino appartamenti, Bed & Breakfast in Trentino, l’Associazione Direttori d’Albergo. Tra le varie attività istituzionali, da oltre un anno è operativa una piattaforma internet raggiungibile all’’url www.unat.it sulla quale (oltre a presentare l’ampia gamma di servizi, consulenze, proposte marketing offerte ai soci aderenti ed ai turisti trentini) UNAT promuove anche dei sondaggi on line. Prendendo spunto da un sondaggio proposto a fine 2008 da Tri Vago era emerso che la maggior parte della popolazione italiana percepisce la crisi economica più attraverso i mass media che nella realtà delle cose. Nel 2008 infatti ben l’80% degli italiani non avrebbe fatto alcuna economia sulle proprie vacanze. UNAT ha allora cercato di capire come hanno reagito alla crisi gli operatori del set-

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L’homepage del sito internet dell’Unione albergatori del Trentino, www.unat.it, sul quale è possibile votare i sondaggi promossi dalla Segreteria su vari argomenti di interesse economico e turistico.

tore turistico ricettivo trentino tenendo conto dei recenti dati pubblicati da Trademark Italia che fanno emergere un aumento dei prezzi nella stagione invernale 2008-2009 effettuato anche dagli operatori trentini. Recentemente sul sito Unat www.unat.it abbiamo quindi promosso un sondaggio dal quale è risultato che solo il 4% degli operatori ha aumentato i prezzi. Ciò non stupisce in quanto l’incremento dei prezzi nei periodi più gettonati se nell’immediato risulta positivo per far cassa, in prospettiva futura porta ad un allontanamento dei clienti.

Digitale Terrestre: UN servizio a prezzi competitivi per i soci Unat

Sopralluogo gratuito presso ogni albergo interessato e possibilità di installare uno o più canali informativi da distribuire a tutte le tv In provincia di Trento a partire dal 15 ottobre 2009 tutte le trasmissioni televisive analogiche saranno sostituite dalle trasmissioni digitali terrestri. Per poter continuare a vedere gli attuali canali tv (RAI, MEDIASET, TV LOCALI, etc.)  sarà quindi necessario attuare almeno una delle seguenti alternative: • modificare l’impianto d’antenna esistente aggiungendo una centrale per i canali digitali terrestri (in questo caso non sarebbe necessario sostituire i vecchi televisori già presenti in azienda); • oppure acquistare dei televisori di ultima generazione con decoder digitale terrestre integrato;

• oppure installare dei decoder esterni da collegare ai vecchi televisori già presenti in azienda. Per venire incontro a queste esigenze UNAT garantisce ai propri soci tutte le soluzioni possibili per il tramite di un’unica azienda di riferimento. È previsto un sopralluogo gratuito presso ogni singolo albergo interessato ed anche la possibilità di installare uno o più canali informativi da distribuire a tutte le tv dell’hotel per promuovere vari ulteriori servizi. Tutte le informazioni di dettaglio sono disponibili sul nostro sito internet www.unat.it unitamente alle schede tecniche dei prodotti.

Analogamente, anche la proposta di un prezzo più basso (pratica operata dal 6% del campione) non risulta essere una buona soluzione in quanto solitamente ad essa si collega un proporzionale calo della qualità e dei servizi. Altre pratiche commerciali come la “predisposizione di pacchetti all inclusive” e la “riduzione del periodo di apertura” sono state rispettivamente attuate dall’8% degli intervistati. Ben il 70% degli operatori, ed è questo il dato che spicca, ha curato la predisposizione di offerte speciali mentre il 4% di essi ha accompagnato questa strategia con l’invio di newsletter con offerte differenziate. Proprio questa dovrebbe essere la via da seguire. Infatti, UNAT ritiene che gli operatori del settore ricettivo facciano molto meglio ad agire sui prezzi in maniera costruttiva ma senza operare tagli di qualità, ed al contempo non riducendo i profitti. Per una maggiore efficacia ed un più proficuo ritorno economico e commerciale, tali iniziative andrebbero peraltro accompagnate da azioni di diversificazione del proprio prodotto turistico. In tal contesto, per dare una compiuta attuazione a questo strumento, a giudizio di UNAT, risulta certamente necessario: • procedere con una suddivisione maggiore dei prodotti turistici; • programmare una scelta strategica di posizionamento sulla propria azienda; • saper interagire maggiormente con il mercato; • ricercare un incremento della qualità e non un calo dei prezzi.

QUANTI DIPENDENTI SERVONO PER FAR FUNZIONARE UN ALBERGO?

Lettera aperta di Claudio Delvai in risposta alle dichiarazioni del presidente dell’Asat Natale Rigotti Riscontriamo le dichiarazioni rese da Natale Rigotti, presidente ASAT, al giornalista del Corriere del Trentino Enrico Orfano sulla questione relativa alle nomine in Camera di Commercio. Quello che ci fa riflettere è che, secondo quanto dichiarato da ASAT, ogni albergo Trentino occuperebbe di media quasi tredici dipendenti (parrebbe quindi che i titolari non siano compresi in questo computo). In palese contrasto con ciò, invece, per Rigotti molti alberghi del Trentino avrebbero centinaia di dipendenti. Salta quindi subito all’occhio la discrepanza con quanto dichiarato invece da ASAT, l’associazione che Rigotti presiede. Da Natale Rigotti ci sarebbe a questo punto piaciuto sapere quanti giorni all’anno questi alberghi rimangono aperti e quanto in media guadagnano annualmente. Con questi dati a disposizione avremmo anche potuto fare i conti in tasca agli albergatori trentini. Ci proviamo comunque ugualmente: • gli alberghi del Trentino hanno una media di 50/60 posti letto (come tali si intendono quelli dichiarati al Servizio Turismo della PAT che, in teoria, dovrebbero essere reali); • la maggior parte di questi alberghi di fatto vende (o svende?) pensioni e mezze pensioni ad una media di 25/30 €; • secondo quanto dice l’ASAT essi hanno una media di 13 dipendenti ed essi, naturalmente, a fine mese vanno stipendiati; • 13 dipendenti (compreso un cuoco) costano la bellezza di 29.800 € al mese (il dato è stato ottenuto computando anche gli oneri INPS e Inail, ma escludendo i ratei della tredicesima e quattordicesima mensilità, ed ipotizzando una retribuzione per il cuoco pari a 4.500 € al mese. I costi computati sono stati forniti da un noto studio esperto in buste paga nel settore terziario. Da notare, per la cronaca, che il costo che un’azienda deve sostenere per una cameriera generica è di 1.768 € mese, cui vanno aggiunti i ratei della tredicesima e quattordicesime mensilità); • si può ipotizzare che, in media, ogni albergo trentino riesca a lavorare 90 giorni d’estate e 90 giorni d’inverno, per un totale di 180 giorni (6 mesi). Moltiplicando quindi per 6 il costo mensile dei 13 dipendenti si ottiene la cifra di 178.800,00 € (ossia 29.800,00 x 6); • volendo ora calcolare i ricavi, si può ipotizzare che

dei 180 giorni di apertura, 60 possano essere considerati di “alta stagione”, ossia a prezzo pieno e con massima occupazione delle camere (tradotto in soldoni, per un albergo di 50/60 camere vorrebbe dire 3.000 presenze al prezzo di 90,00 € al giorno cadauna per un totale di 270.000,00€) e 120 vadano invece considerati a prezzi “di mercato” o “da tour operator” (ossia quelli compresi tra i 25 e i 30 €) e con occupazione parziale delle camere (tradotto in soldoni sarebbero 4.800 presenze al prezzo di 25,00 € al giorno cadauna, per un totale di 120.000 €). Pertanto i ricavi complessivi dell’albergo medio, sommando alta e bassa stagione, danno un totale di 390.000 €; A questo punto ci sono tutti i dati per calcolare la reale rendita di un albergo medio del Trentino: Alla cifra ottenuta (390.000 €) vanno sottratti: • due stipendi di 60.000 € per i titolari • i costi per il personale ammontanti a 178.800,00 €; • accantonamento per spese future e manutenzioni 39.000 € (10% del fatturato); • oneri bancari per un totale di 16.000 €; • costi vivi di gestione, metano (o gasolio), elettricità, alimentari, lavanderia, assistenze, canoni vari incidono per 97.500 € (25 % del fatturato). Ne risulta un totale a saldo negativo di - € 1.300. Al di là delle simpatiche battute e delle boutade di Rigotti, il dato che rispecchia la realtà è quello sopra riportato. Sempreché ovviamente non sia taroccato il dato di origine che è poi quello riferito da ASAT, ossia che gli alberghi ad essa associati hanno di media 13 dipendenti. La conclusione è presto detta. ASAT va all’assalto delle poltrone della Camera di Commercio, contando sulla “forza” dei propri alberghi associati, che hanno i bilanci in perdita ma… migliaia di occupati! Evidentemente è dal commercio che si rimedia una “carega” mediamente remunerata. E su di essa far sedere qualche “autorevole” amico, utile nel portare voti! Claudio Delvai Presidente Sezione UNAT Unione Albergatori del Trentino Val di Fiemme

Unione

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ricettivo / faita

Nasce Open Air

Trentino Camping

Trentino Alto Adige. Una terra fertile per la grande distribuzione.

Aperte le adesioni al club di prodotto per la qualificazione dei campeggi della provincia. Il motto: vivere il Trentino all’aria aperta

L

o scorso 26 maggio è nato a Trento il nuovo Club di Prodotto denominato Open Air Trentino Camping la cui costituzione nella forma di consorzio sarà ora ufficializzata alla presenza di un notaio. Questo sodalizio, al quale dovrebbero aderire le strutture ricettive all’aria aperta che condividono la volontà di qualificarsi, si pone ambiziosi obbiettivi: fare promozione mirata e qualificata e promuovere il territorio e le sue peculiarità durante tutta la permanenza degli ospiti presso il campeggio, organizzando anche attività sul territorio ed utilizzando prodotti tipici locali. In buona sostanza viene ora riposto nelle mani del nascente Consorzio tutto quello che in termini di marketing (ma anche di promozione in tema di Qualità) è stato finora portato avanti con grande impegno direttamente da Faita Trentino. La filosofia di questo nuovo club è quella di “Vivere il Trentino all’aria aperta” e questa è anche la promessa che verrà assicurata al cliente dai campeggi aderenti. Questi infatti si impegneranno a rispettare nel tempo un “disciplinare” che permetterà di intraprendere un percorso di crescita professionale

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Unione

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Anche i campeggi trentini avranno il loro club di prodotto che rappresenterà l’eccellenza della ricettività all’aria aperta: Open Air Trentino Camping

e miglioramento continuo allo scopo di rappresentare l’eccellenza all’interno dell’offerta open air in Trentino. Le strutture che hanno già aderito in questa prima fase costitutiva sono oltre venti mentre altre si aggiungeranno senz’altro strada facendo. Gli ambiti di valutazione per l’adesione al Club di Prodotto si suddividono in 2 distinti livelli: • Requisiti base obbligatori per tutti gli aderenti. In questo primo livello vengono definiti parametri quali: qualità, accoglienza, disponibilità e cortesia, risposte telefoniche sollecite e gentili, invio solle-

cito della conferma di prenotazione e del materiale informativo richiesto dal cliente, informazioni presso la struttura, etc • Specializzazioni. In questo secondo livello vengono individuati 5 profili di specializzazione di prodotto: Family, Activity, Wellness, Resort, Bio-Camping. Queste specializzazioni hanno il precipuo obiettivo di caratterizzare l’offerta delle singole strutture, rendendole più riconoscibili ed efficaci sui mercati di riferimento. L’adesione a questa iniziativa promozionale garantirà quindi una serie di indiscus-

PER ADERIRE: www.faita.tn.it Per coloro che non avessero già aderito a questa iniziativa e fossero interessati a farlo in seguito è disponibile la relativa modulistica sul sito istituzionale di Faita Trentino www.faita.tn.it

si vantaggi. I campeggi che vi faranno parte avranno infatti una grande visibilità grazie alle iniziative che Open Air Trentino Camping avrà modo di attivare: dalla realizzazione di un proprio sito internet, all’invio periodico di newsletter; dalla produzione annuale di un catalogo accattivante, alla realizzazione di video promozionali; dalla distribuzione di materiale illustrativo presso le numerose fiere in Italia e all’estero, al collegamento con il sito di Trentino Spa www.visittrentino.it (ex sito www.trentino.to); dalla pubblicazione su riviste di settore di redazionali aventi ad oggetto il Club alla partnership con le aziende di promozione turistica di ambito. L’obiettivo ulteriore che l’iniziativa si propone è però il riconoscimento da parte della Pat dello status di marchio di prodotto ai sensi dell’art 18 LP 7/2002. Questo risultato permetterà anche di accedere al cofinanziamento dell’iniziativa da parte di Trentino Spa con conseguente ulteriore riconoscibilità e promozione prioritaria del Club.

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somministrazione e intrattenimento

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Pubblici esercizi

I ristoranti trentini

Buratti: «Sì agli interventi finanziari a sostegno delle imprese contro la crisi, ma occorre ripensare alle norme di settore»

Al via il nuovo sito internet dell’Associazione Ristoratori del Trentino: www.ristoranti.tn.it. Il servizio è totalmente gratuito per i soci

in attesa delle riforme

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di Giorgio Buratti Presidente Associazione Pubblici Esercizi del Trentino

L

a situazione economica che caratterizza da tempo il nostro Paese e nella quale stanno operando le aziende è certamente di preoccupazione. Ogni giorno, infatti, sono sempre più evidenti le difficoltà che interessano soprattutto le piccole imprese e, quello che ancor più preoccupa, è l’impossibilità di fare previsioni sulla fine di questa crisi e sulla ripresa economica generale. Pur apprezzando gli interventi voluti dal Governo provinciale con l’adozione di provvedimenti ad hoc per le imprese, ricordiamo in proposito la recente “manovra anti-crisi”, che prevede interventi di sostegno all’occupazione con mirate misure di welfare, quale ad esempio la cassa integrazione per il settore terziario ad imprese sotto i 50 dipendenti, uno strumento questo che può garantire il mantenimento del rapporto di lavoro, allontanando il rischio del licenziamento, dei dipendenti appartenenti alle piccole imprese, finora poco tutelati dagli ammortizzatori sociali statali; ed ancora, l’individuazione di interventi per le imprese, quali accesso al credito e liquidità del sistema, agevolazioni per gli investimenti ed altro. Forte rimane però l’apprensione che da tempo ho messo in risalto, come Presidente dell’Associazione Pubblici Eserci-

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viaggiano in rete

zi del Trentino, verso quei molti pubblici esercizi che, con difficoltà, cercano di rimanere nel mercato. L’Associazione già da alcuni mesi ha evidenziato, nel corso degli incontri con gli Assessori competenti, provinciali e comunali, le urgenze del settore della somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; ci è stato detto che quanto prima saremo chiamati al tavolo di lavoro che dovrà affrontare le priorità del nostro settore, prima fra tutte la revisione della Legge Provinciale n.9/2000 oggi non più corrispondente ai cambiamenti del mercato ed alle esigenze della clientela. Lo chiederemo con determinazione alla Provincia Autonoma perché non è più tempo di rinviare le scelte, di restare fermi, di procrastinare soluzioni oggi più che mai necessarie per la nostra categoria; un piano di politica commerciale che dia nuovamente regole uguali per chi somministra, perché così non si può continuare a meno che non si voglia politicamente snaturare e portare all’anarchia,

dove vince non chi è più bravo ma chi è più furbo. Dobbiamo dire che la crisi finanziaria di oggi, che ha investito imprenditori e consumatori, si è verificata in una situazione già di incertezza e sofferenza economica per le aziende perché non dimentichiamo che la liberalizzazione del settore ha portato ad un abbassamento del livello di qualità e professionalità offerte, a fronte di un sempre crescente numero di soggetti che somministrano alimenti e bevande, in ogni luogo e forma ma, spesse volte, non a parità di condizioni e requisiti professio-

nali garantiti dagli esercenti. Abbiamo più di un motivo per sollecitare i nostri Amministratori ad avviare un costruttivo dialogo, premessa indispensabile per arrivare a quelle modifiche normative richieste, oramai necessarie per un settore, quello dei pubblici esercizi, che rappresenta anche a livello locale una componente importante, sia in termini di aziende che di addetti, nella filiera dell’ospitalità e nella progettualità del turismo trentino, che deve tendere alla qualità e non alla quantità de-specializzata. Queste nostre richiese, per chi sa analizzare le cose, sa che non sono richieste corporative ma frutto di analisi. Un’analisi che a parole la politica provinciale e comunale condivide nei programmi elettorali ma che non trova traccia negli atti legislativi. Nel prossimo numero del giornale speso di poter scrivere che le cose stanno cambiando, me lo auguro come se lo augurano le migliaia di aziende del settore. Giorgio Buratti, presidente dell’Associazione pubblici esercizi

razie alla collaborazione dell’Unione Commercio Turismo, del Presidente della categoria Danilo Moresco, e dei componenti la Giunta Esecutiva che da sempre hanno creduto in questo progetto, si è finalmente arrivati al rinnovo del sito internet che sarà il portale ufficiale dell’Associazione Ristoratori del Trentino per i prossimi anni. Esso avrà l’obiettivo principale di promuovere tutti gli esercizi aderenti e ovviamente anche le molteplici attività dell’Associazione. Le caratteristiche del nuovo portale ristoratori saranno le seguenti: più pagine a disposizione di ogni ristorante, tra cui le caratteristiche della struttura, photogallery, menu e specialità e eventuali richieste di prenotazione/contatto. Molto importante, inoltre, sarà la previsione di un’area riservata agli associati dove saranno veicolate notizie e avvisi, documentazione utile, normative di riferimento, modulistica e strumenti di consulenza on-line. L’accesso al portale sarà estremamente semplice e funzionale. Gli utenti potranno

ricercare e contattare un esercizio sia per tipologia che località, caratteristiche, specialità, orari e fascia di prezzo, e numerose altre notizie. Il progetto prevederà inoltre un miglioramento continuo con l’attivazione progressiva di funzionalità innovative che saranno di volta in volta guidate da un comitato tecnico e che potrebbero prevedere ad esempio gestione, prenotazioni e conferme via sms, nonché spazi dedicati alle recensioni e commenti dei clienti e sicuramente collegamenti ed integrazioni con altri portali turisti del mondo

Unione ed altri di ambito. Tra gli obiettivi di questo nostro lavoro ci sarà quello di far divenire questo strumento un punto di riferimento on-line per tutta la ristorazione in Trentino, fatto questo che sicuramente comporterà indubbi vantaggi per tutti. Tutto ciò, e che ci rende estremamente orgogliosi, è di poter offrire, soprattutto grazie al supporto dell’Unione, a tutti i nostri associati questo interessantissimo strumento in maniera totalmente gratuita. è ovvio però che solo con la puntuale e rapida collaborazione degli aderenti avremo la pos-

Il presidente dell’Associazione ristoratori Danilo Moresco

sibilità di portare a compimento questo nostro progetto. Allo scopo infatti sarà predisposto in tempi brevi e inviato a tutti, un modulo di adesione che sarà necessario per poter inserire tutti i dati aziendali nel nuovo portale. Un grazie ancora ad Invisible Site, società che ha predisposto il progetto e che già fin d’ora si metterà a disposizione al gruppo di lavoro per cercare di risolvere al meglio tutte le esigenze e le problematiche tecniche che dovessero presentarsi.

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I panificatori trentini

omaggiano il patrono

L’Aspan alle Feste vigiliane con la rassegna del Pane tradizionale dell’Arco Alpino e il forno a palazzo Thun. La novità del “pandolce benedettino” di Emanuele Bonafini

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Presidente Associazione Panificatori del Trentino

panificatori trentini dell’Aspan hanno partecipato anche quest’anno alle Feste Vigiliane, svoltesi a giugno nel capoluogo, proseguendo un sodalizio che ha confermato il proprio successo. Quest’anno gli studenti del IV anno della “Scuola di Arte Bianca” di Rovereto hanno presentato una piacevola novità, ovvero una creazione originale: un tipo di pane dolce ideato e realizzato appositamente per la Cena benedettina del 13 giugno. L’Aspan è presente alle Feste del

patrono di Trento con la rassegna del “Pane tradizionale dell’arco alpino”, manifestazione proposta da 3 anni, in un ambiente originale e autentico,

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Palazzo Thun, storica e prestigiosa sede Municipale della città di Trento, che crea una particolare atmosfera ed uno spettacolo unico ed affascinante.

Nella “corte” di questo significativo e maestoso monumento sono state collocate due linee di produzione dove si sono alternati i rappresentanti delle Associazioni. Il loro compito era quello di far vedere con quale attenzione siano amalgamati i prodotti e con quale capacità e abilità siano preparate, in maniera manuale e tradizionale, le tipologie panarie che poi andranno a cottura. Venerdì 19 e sabato 20 giugno, dalle 16 fino a tarda notte presso la sede del comune di Trento, le delegazioni della Valle d’Aosta, del Friuli, del Piemonte, della Lombardia, dell’Alto Adige e del Trentino,

La ruvidità e l’aroma della farina di mais di Storo, la morbidezza delle prugne di Dro, il profumo delle straordinarie noci del Bleggio: c’è il Trentino e alcuni tra i suoi migliori prodotti nel Pandolce, il dessert creato ad hoc per la cena benedettina dagli studenti della scuola d’Arte bianca, nella fotografia a fianco assieme ai loro maestri ed alle loro creazioni

hanno lavorato fianco a fianco per produrre tipologie di pane legate alla cultura e tradizione delle zone di provenienza. Il venerdì è stato dedicato ai giovani panettieri, con i ragazzi che costituiscono il “gruppo giovani” della Fippa nazionale, alcuni ragazzi che hanno superato il IV anno di scuola d’Arte Bianca di Rovereto ed i giovani dell’Associazione Panificatori del Trentino, nonché la regione autonoma del Friuli. All’inaugurazione della rassegna erano presenti i rappresentanti istituzionali dell’Unione, del Comune di Trento e della provincia, nonchè il presidente della Fippa Luca Vecchiato. Il

aspan

sabato, invece, l’attenzione era per la regione a statuto speciale, Valle d’Aosta e le province autonome di Trento e Bolzano. L’evento ha avuto l’obiettivo di far conoscere al consumatore quali sono le principali caratteristiche che determinano il gusto, l’aroma e la fragranza del pane fresco, offerto gratuitamente in degustazione ai visitatori appena sfornato. La novità di quest’anno è il “dolce benedettino”, presentato in occasione della omonima cena. Oltre al tradizionale pane rustichino, essa ha visto l’esordio di un particolare dolce da forno, realizzato con prodotti trentina. I ragazzi che OVIA FERR

-MALÈ TRENTO

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11.10.2009

hanno frequentato, nell’anno scolastico 2008/2009, il 4° anno dell’Istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Rovereto per il conseguimento del diploma provinciale di formazione professionale di “tecnico dei servizi alberghieri e della ristorazione” nella figura professionale di “tecnico dell’Arte Bianca”, hanno studiato e creato questo originale e saporito dolce. Dopo svariate prove e ragionamenti, attenti alla valorizzazione dei prodotti autoctoni da parte degli allievi è nato il “dolce Benedettino” ricavato utilizzando della polenta avanzata (rigorosamente) fatta con BI QUATTRO

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la farina di mais storense, che conferisce al prodotto il particolare colore e la ruvidità al palato, le conosciutissime prugne di Dro che danno morbidezza e sapore, e le piccole ma profumatissime noci del Bleggio che scaturiscono un piacevole aroma. L’abilità, la capacità e la competenza acquisite hanno permesso di coinvolgere gli studenti in questa avventura che ha portato ad offrire ai circa 2.500 commensali, che hanno partecipato alla “cena benedettina”, un gustoso e delizioso dessert che racchiude in sè antiche memorie e passati momenti di felicità e spensieratezza quando il panettiere, presente in molte borgate e paesi, ogni mattina dispensava profumi e aromi dei vari pani che produceva.

Un treno di appuntamenti per i cent’anni della Trento-Malè

Il treno di eventi ed iniziative per il centenario della ferrovia Trento-Malè è partito! Alunni delle scuole elementari, medie e superiori e dei centri di formazione professionale possono già partecipare ad uno dei quattro concorsi aperti fino al 10 giugno. Seguiranno mostre e convegni per poi arrivare alla grande festa di compleanno dell’11 ottobre. Siete tutti invitati.


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Un consorzio di consorzi

per i centri storici

Tutto pronto per la nascita di un ente di secondo livello che coordinerà l’attività, fornirà supporto e garantirà economie di scala

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ella stupenda cornice del Castello del Buonconsiglio di Trento si sono incontrati amministratori pubblici, operatori commerciali, associazioni di categoria e Assessore provinciale al commercio. L’occasione è stata la presentazione al pubblico dell’accordo con il quale tutti i soggetti interessati alla promozione dei centri storici della nostra provincia hanno sottoscritto un accordo per la costituzione di un unico consorzio che offra servizi agli enti di promozione presenti sul territorio. Grazie all’intervento delle aziende che operano sul territorio e all’intervento delle Associazioni di categoria, i comuni hanno elaborato nel corso degli anni strategie e piani di miglioramento dei propri centri storici. Il percorso ha inizio con il cosiddetto decreto Bersani che nel 1998 riforma il settore del commercio a livello nazionale, introducendo notevoli novità nel comparto. Il decreto nella nostra provincia viene recepito con la legge 4 del 2000 che sostanzialmente lo ricalca adeguando alcune previsioni alle peculiarità della nostra autonomia. In questo nuovo impianto normativo trova spazio l’istituzione, presso le Associazioni di categoria, dei Centri di Assistenza Tecnica creati con la finalità di realizzare, a favore delle imprese commerciali, attività di assistenza, formazione ed aggiornamento in tutte le materie di inte-

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La conferenza stampa al castello del Buonconsiglio: da sinistra, l’assessore provinciale Alessandro Olivi, la portavoce Isabella Martignoni e il direttore dell’Unione Giovanni Profumo

resse per il terziario. In secondo luogo la norma ha previsto che nei comuni della nostra provincia vengano realizzati progetti che: valorizzino i contesti urbani centrali individuando le botteghe e i luoghi storici del commercio; analizzino e migliorino gli arredi urbani; individuino le modalità e le priorità degli interventi da attuarsi in tema di accessibilità alle aree del commercio. Le associazioni, in collaborazione con le aziende, i Comuni e tutti i soggetti interessati, hanno realizzato, e stanno ancora oggi elaborando, i progetti qualifica-

Vitalità, unità e studio: le parole chiave per superare la congiuntura «La nostra forza è saper restare uniti per affrontare anche momenti particolari come quello che stiamo vivendo». Così Massimo Piffer, presidente dei dettaglianti trentini, riassume il sentimento con cui l’Associazione affronta le difficoltà di questo ciclo economico. «Abbiamo dei punti fermi - ci dice - e piano piano li stiamo raggiungendo. Sappiamo che i successi si ottengono con la laboriosità e l’impegno. Per questo stiamo cercando di capire le dinamiche del nostro settore e su queste progetteremo i nostri obiettivi e le nostre strategie future. La pianta, per usare una metafora, si coltiva quotidianamente, goccia a goccia, con costanza: temporali e siccità, invece, non fanno bene alla crescita». «Essere uniti, coesi - prosegue Piffer - è una risorsa molto preziosa. In momenti difficili come questo, in cui indubbiamente assistiamo a cambiamenti radicali nell’economia e nel commercio in particolare, dobbiamo rimanere insieme e affrontare uniti le soluzioni e le novità. Il mondo sta cambiando, così come l’Europa, il nostro Paese e il nostro territorio. Forse alcuni modelli di sviluppo validi almeno fino al decennio scorso oggi non sono più sostenibili; la sfida, in senso ampio, è trovare una nuova direzione da seguire. La nostra Associazione , anche con iniziative come quelle dei consorzi ad esempio, si sta impegnando attraverso le sue categorie e i suoi rappresentanti. Non ci fermiamo alla ‘crisi’, ma vogliamo pensare ed agire guardando già oltre ad essa e in funzione del futuro».

zione dei centri storici. Tali progetti prevedono, per le località ove questo non esista già, la costituzione di un consorzio tra gli operatori che si prenda carico di gestire tutte le iniziative di promozione commerciale che, realizzate con la partecipazione dei privati e dell’ente pubblico, siano necessari a mantenere vivo ed attrattivo il centro storico. Sul territorio provinciale esistono numerosi consorzi di promozione commerciale, alcuni

con oltre 30 anni di esperienza, che associano più di mille imprese del settore. Realtà, quindi, sia numericamente che qualitativamente molto importanti ed attive nella realizzazione del «prodotto Trentino». Di rilievo l’enorme importanza che il settore del commercio riveste nei confronti dei cittadini residenti ma anche nei confronti del prodotto turistico. Le valli, le montagne ed i laghi del Trentino sarebbero infatti delle me-

CARTA PREMIA, IN CAMPO PER DARE UN CALCIO ALLA CRISI Carta Premia ha garantito ai clienti dei negozi aderenti uno sconto del 10% tutti i venerdì di giugno Carta Premia, la carta di fidelizzazione del circuito Unione, ha attivato una nuova promozione garantendo ai consumatori il 10% di sconto, accumulabile sulla card, tutti i venerdì del mese di giugno. L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello rinsaldare il rapporto di fiducia tra il consumatore e il piccolo commercio, per ritrovare il desiderio di acquisto in un momento pur di forte recessione. Gli esercenti del circuito Carta Premia hanno deciso quindi di andare incontro alle “difficoltà” dei consumatori premiandoli con un’iniziativa importante: nei 300 esercizi del circuito i clienti, in tutti i venerdì del mese di giugno, hanno ottenuto il 10% di sconto sulla loro Carta Premia. Carta Premia, in pratica, è un borsellino elettronico sul cui microchip vengono caricati i soldi dello sconto che possono essere spesi di nuovo nei 300 esercizi dei centri storici del Trentino che aderiscono all’iniziativa. Attualmente sono già 30.000 i titolari che quotidiana-

mente utilizzano questo strumento di risparmio; le operazioni con la carta, in questo triennio di attività, sono state oltre 1 milione, per un totale di acquisti pari a 35 milioni di euro. Carta Premia nasce per consentire al consumatore di legarsi al territorio attraverso un circuito di esercizi che comprende tutte le principali merceologie e servizi del mondo del terziario. Carta Premia non costituisce la soluzione alla crisi economica né solleverà gli esercenti dalle loro preoccupazioni legate al futuro, ma segna concretamente grazie anche a quest’ultima promozione attivata, la volontà di contribuire, insieme, alla ripresa dell’economia. Chiediamo a Giorgio De Grandi, Presidente di Pro.te.ma. (società che gestisce l’iniziativa), di spiegarci l’esatto funzionamento della carta. «Carta Premia - ci dice De Grandi - non ha limiti né di importi né di scadenza infatti si possono

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Piffer: «impariamo a pensare e ad agire per il futuro»

ravigliose cornici vuote se piccoli e grandi centri storici non pulsassero di vita grazie al settore del commercio, della ristorazione e della somministrazione grazie ai quali viene mantenuto alto il livello dell’offerta del territorio. Da quasi due anni i presidenti dei diversi consorzi di promozione trentini si stanno incontrando con regolarità per mettere in comune esperienze ed affrontare insieme le problematiche che inevi-

Carta Premia è uno strumento di fidelizzazione ma anche di promozione dei centri storici naturali. Nella pagina accanto, Giorgio De Grandi accumulare sconti anche quando si spendono pochi centesimi,e gestire in tutta libertà, come e quando lo si desidera, gli sconti accumulati. Ecco alcuni esempi pratici: spendendo 100 euro per un vestito e pagando in contanti si possono accumulare sino a 2,50 euro che potranno essere usati subito anche soltanto in parte. Se nel tempo si sono accumulati 40 euro di sconti, se ne possono spendere 27 in profumeria, 10 per offrire l’aperitivo agli amici conservando i 3 euro restanti. Viceversa se si vuole si puoi acquistare un capo di abbigliamento che costa 48 euro, utilizzando gli sconti memorizzati sulla Card ed aggiungere 8 euro in contanti, sui quali si avrà un nuovo accantonamento,così Carta Premia si ricarica. Ed il meccanismo ricomincia da capo». Che vantaggi porta agli esercenti aderire all’iniziativa? «Aderendo a Carta Premia si partecipa ad un circuito di operatori che vuole mettere in rete tutte le principali merceologie e servizi del terziario. Inoltre Carta Premia permette al singolo esercente di avere uno

strumento di fidelizzazione che fino ad ora era prerogativa della grande distribuzione; adesso invece anche il “piccolo” negozio può utilizzare strumenti di direct marketing (invio mail, sms personalizzati e diretti alla clientela), analizzare le scelte e i comportamenti dei clienti e attivare promozioni mirate». «Pensiamo anche all’ultima promozione attivata che tutti i venerdì di giugno ha premiato i consumatori con uno sconto del 10% accumulato sulla Carta: grazie a questa iniziativa tutti i 300 esercizi aderenti hanno potuto offrire ai clienti uno sconto elevato ed importante sostenendo sempre lo stesso costo fisso stabilito fin dall’inizio senza nessun costo aggiuntivo». In conclusione? «Carta Premia è davvero uno strumento di risparmio quotidiano per tutti i clienti che scelgono i centri storici del Trentino come luogo per gli acquisti e per lo svago. Uno strumento che consente un migliore rapporto con il commerciante garantendo sempre uno sconto... senza nemmeno chiederlo!» Informazioni su Carta Premia sul sito internet dell’iniziativa: www.premiacard.it

Il presidente dell’Associazione commercianti al dettaglio del Trentino, Massimo Piffer

tabilmente sorgono nella realizzazione delle attività. A seguito di questi incontri ci si è resi conto della necessità della costituzione, a livello provinciale, di un ente che riunisca tutti i consorzi con finalità sia di incontro che di realizzazione di economie di scala. Un consorzio di secondo grado che possa essere interlocutore unico con la Provincia ma che non interferisca con le dinamiche e le attività dei singoli consorzi a livello comunale. Uno spazio, quindi, a servizio delle aziende che operano sul territorio che offra servizi di livello superiore grazie alla sua struttura provinciale ed all’importante appoggio dell’ente pubblico. Il referimento all’ente pubblico è dovuto poichè la Provincia ha recentemente modificato le norme che regolano i finanziamenti ai consorzi di primo grado ed introdotto finanziamenti anche per il consorzio di secondo grado, dimostrando in questo modo la massima attenzione per il settore oltre che per la strategicità della promozione nel campo del commercio.

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Mercati e fiere digitali:

l’alba di una nuova era La flessibilità delle tecnologie e delle reti informatiche, un cardine per lo sviluppo burocratico del commercio ambulante trentino

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sito positivo quello dell’incontro avvenuto di recente tra FIVA Confcommercio e l’Assessorato al Commercio della Provincia di Trento. Consapevole di quanta burocrazia si nasconda anche dietro all’impresa su area pubblica, abbiamo ritenuto che, insediato il nuovo Assessore al Commercio Alessandro Olivi, che ringrazio per la disponibilità ed attenzione, non ci fosse tempo da perdere per proseguire i lavori già iniziati nel corso del 2008. Sono state presentate una serie di concrete proposte, affinché queste possano vedere la luce al più presto. Da un punto di vista prettamente pratico, la novità più sostanziosa ed innovativa riguarda l’informatizzazione del settore amministrativo e la gestione di mercati e fiere. La traduzione di questa idea si chiama S.I.C.A.P. (Sistema informativo del Commercio su Area Pubblica) ed è un software, ancora da sviluppare, che una volta ultimato potrà permettere ad ogni commerciante ambulante di poter comunicare con il sistema amministrativo facilmente ed in tempo reale: conferme, giustificazioni d’assenza, subingressi potrebbero in un futuro non così remoto essere facilmente gestite e comunicate mediante palmare o computer. Disporre di un solo archivio di dati, completo e sempre aggiornato risulterebbe un grosso vantaggio, e cosa più utile, sempre e dovunque sia presente una connessione Internet. Le Associazioni di categoria chiedono il potenziamento ad ogni livello ed in ogni direzione dello

Anche il commercio ambulante è destinato a vivere una rivoluzione digitale

strumento della delega. Il vecchio “metodo postale” non sarà sostituito, ma le Associazioni risulteranno sempre un riferimento ed un supporto costante: il punto d’incontro tra domanda ed offerta di servizi. Ci sono poi ulteriori richieste e migliorie di natura tecnica, resentate all’Assessore Olivi, il quale ha confermato che verranno concertate e discusse al termine dell’estate. Infatti in questo particolare momento di congiuntura non concepisco più il risparmio come semplice evidenza che accompagna la fase di acquisto,

ma come un concetto molto più profondo, che si può manifestare per esempio, anche nella maggiore disponibilità di tempo da dedicare a produrre qualità nel mercato (assortimento e fidelizzazione del cliente). è giunto il momento che il sistema si sottoponga ad un’analisi ed un riesame delle proprie funzioni. Nelle procedure e nelle prassi operative si potranno, infatti, trovare numerosi spunti per tagliare, ripulire, affinare ciò che è superfluo e per costruire le basi del futuro sistema burocratico. Il sistema dovrà pertanto ri-

Guida Mercati e Fiere del Trentino 2009

Il frontespizio della guida

Rilasciata anche quest’anno, a partire dal mese di marzo, la Guida FIVA Confcommercio. Sponsor della pubblicazione sono: Fair Play Assicurazioni, Aerhotel presso Aeroporto G. Caproni, Datasistemi, Consorzio Borgo Commercio Iniziative, Dorigoni Concessionario Volkswagen, Servizimprese e Volksbank Banca Popolare dell’Alto Adige. La guida può essere richiesta alla Segreteria allo 0461/880411 o via e-mail all’indirizzo amaroni@ucts.tn.it.

sultare flessibile, pratico e pienamente fruibile. Il mio auspicio è quello di poter un giorno, non troppo lontano, prendere in mano il cellulare e poter effettuare la comunicazione tramite il semplice invio di una mail o di un SMS delegando l’istituto di credito al pagamento dell’eventuale corrispettivo. Sono convinto che l’Assessore Olivi proseguirà ed ottimizzerà quel percorso di revisione della norma già avviato con il precedente assessore Mellarini. Il percorso ha già portato importanti modifiche ad esempio per quanto riguarda la comunicazione di partecipazione, la revoca delle concessioni decennali e la giustificazione d’assenza. La norma, seppur valida nel suo impianto di fondo, necessita di quegli aggiornamenti che la rendano moderna ed attuale. FIVA Confcommercio, oggi come sempre, è pronta a farsi promotrice ed interlocutrice privilegiata per promuovere e discutere gli aggiustamenti ed affinamenti tecnici, siano essi pratici o normativi, che portino ad una sempre maggiore chiarezza di interpretazione delle norme ed una minore preoccupazione per l’operatore su area pubblica. Il presidente Mauro Pedrotti

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ingrosso

ingrosso

Grossisti: occorre

ripartire dalla crisi

Iniziata una nuova fase di proficua collaborazione con gli Assessori Olivi e Mellarini. Mondini: «Camera di commercio, siamo con Dalpez» Riportiamo l’intervento del presidente Paolo Mondini, approvato all’unanimità dai soci presenti all’Assemblea generale che si è svolta il 4 giugno scorso presso le Cantine Ferrari di Ravina. È passato un anno dalla nostra ultima Assemblea e possiamo francamente dire che il tempo sembra essersi allungato enormemente a tal punto che tutto sembra così lontano e il passato quasi irreale. La crisi economica, scoppiata prepotentemente da settembre 2008 e a tutt’oggi perdurante, ha modificato completamente la realtà economica, la situazione delle nostre aziende, le nostre speranze e le nostre certezze. Diciamolo pure: i tempi sono cambiati e rivedremo con fatica gli exploit passati, sicuramente non nel breve periodo. Questa crisi iniziata dall’immobiliare e dalla finanza e a mio avviso, nonostante i proclami, non ancora definitivamente chiarita e superata, si è abbattuta pesantemente su tutti i settori economici e sta per raggiungere il suo culmine nei prossimi mesi. La recessione o meglio la deflazione è sentita fortemente dalle nostre aziende, ha bruciato liquidità e sta mettendo a dura prova la resistenza stessa delle nostre unità produttive. Pochi sono i rimedi che nel sistema microeconomico possono essere utilizzati poiché i fattori esterni sono predominanti sulle scelte e le strategie aziendali. Stiamo pagando le colpe di altri e, facendo una metafora, anche questa volta le laboriose formichine subiscono gli errori delle cicale, vuoi che esse siano la finanza creativa, i governi spendaccioni, i furbi immobiliaristi, vuoi le grandi aziende da sempre super protette e tutelate. Sono i piccoli ancora una volta a dover tirare la carretta; a subirne più pesantemente le conseguenze. La stessa relazione del Governatore Draghi e le insistenti parole del Ministro Tremonti stanno a dimostrare questa situazione. Stranamente ora tutti si preoccupano delle piccole e medie imprese, corrono al loro capezzale ma ovunque si guardi è l’interesse per la loro portata economica e strategica che induce a queste considerazioni. Assistiamo quindi ad un non celato interesse economico che parte dallo stato e scende per tutta la filiera e per l’ennesima volta ci rendiamo conto però che l’aiuto non è così come ce lo vogliono far apparire, ma sin troppo interessato. Ci troviamo, quindi, di fronte ad una situazione drammatica ed è necessario lavorare di sistema poiché nessuno in una crisi globalizzata può minimamente ipotizzare soluzioni

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autonome valide e capaci di resistere a questo tsunami. Ecco quindi la necessità, ancor più oggi, è anni che lo andiamo a dire, di riequilibrare le distonie evidenti, di saper rinunciare a piccoli privilegi per instaurare nuovi e più duraturi rapporti e sinergie per poter ripartire in un lento ma costante ritorno allo sviluppo. E’ proprio questo il momento in cui bisogna rimboccarsi le maniche; proprio ora che ci stiamo avvicinando al periodo più difficile per le nostre imprese, quando la cosiddetta coda della crisi si abbatterà sull’economia portando realmente alla luce i disastri di folli scelte economiche basate più che sul lavoro, sulla speculazione. Ecco qui che l’Associazione può e deve trovare quelle necessarie interrelazioni fra i vari mondi che operano nel sistema economico per creare quei presupposti a cui il singolo difficilmente

realtà e alle necessità odierne. Necessitiamo di nuove norme sul lavoro e sulle imposte che tolgano lacci e laccioli alle imprese e ci portino finalmente in Europa. L’equità contributiva va ripristinata. Le imprese non possono continuare ad essere caricate di doppie, triple imposizioni fiscali per sostenere un sistema pubblico troppo spesso inefficiente ed oneroso. è indispensabile quindi un nuovo rapporto anche con il sistema creditizio e con gli stessi altri fornitori che permetta seriamente, mantenendo ciascuno le proprie specificità, di collaborare oggi per uscire dalla crisi, domani per uno sviluppo comune. Le stesse banche debbono prendere coscienza che non è con nuove gabelle che risolvono i loro problemi o aumentano i loro guadagni, ma impegnandosi coerentemente per fare siste-

Da destra, Adriano Vender, Mauro Lunelli e Paolo Mondini

potrebbe accedere. Risulta quindi ancor più attuale il nostro progetto dello sviluppo di sistema dell’economia trentina chiamato “Il distretto turistico”, poi ripreso anche dall’Unione stessa e fatto suo, almeno come immagine. Ecco quindi la necessità di un nuovo rapporto fra politica e categorie economiche. Di una nuova necessità di rapporti con il sindacato sempre che questo modifichi certi suoi atteggiamenti nei confronti dell’impresa e abbandoni logiche ormai arcaiche portate avanti da certi soggetti che mirano più alle scelte prettamente politiche e di potere piuttosto che interessarsi ai reali interessi dei lavoratori e dell’impresa. Proprio in questo periodo con i fatti accaduti in varie aziende abbiamo potuto constatare la realtà di quanto stiamo dicendo, l’arretratezza culturale di alcuni soggetti che sono rimasti, ancorchè giovani, agli anni 70 con le loro ideologie e le loro contrapposizioni di classe, oltrettutto indifferenti alla volontà dei lavoratori. Archeologia dannosa, scelta politica pura di un mondo ormai superato e battuto dagli eventi e antitetico alla

ma possono, nel medio termine, rafforzarsi e raggiungere più velocemente i loro obiettivi. Anche in questo campo è quindi necessario muoversi con coerenza e la ricerca di una convergenza è doverosa. E’ infatti auspicabile giungere nel breve periodo per esempio ad un tasso onnicomprensivo che implicherebbe un nuovo rapporto di trasparenza e di facilità del controllo dei costi sia per gli uni sia per gli altri. Gli ultimi eventi relativi le commissioni di massimo scoperto indubbiamente non indicano questa nuova metodologia. Ma tutto questo non è assolutamente sufficiente se il sistema politico e pubblico non si ridimensiona e non inizia ad innovarsi sia culturalmente che strutturalmente. Culturalmente accettando di riconoscere che anche per loro i tempi sono cambiati e quindi ricercando quei risparmi ormai necessari per rendere più funzionale uno stato, una provincia , un ambito territoriale. La razionalizzazione delle controllate pubbliche e quindi di converso del sottogoverno diventa indispensabile specie per uno stato che ha un debito pubblico come

il nostro e il conseguente ormai necessario risparmio potrà ovviamente portare meno costi ed imposte . Da sempre poi si sa che chi sta al vertice di una organizzazione, e noi lo sappiamo bene, deve dare il buon esempio. Desideriamo ribadirlo: non sono solo le aziende che ciclicamente debbono rinnovarsi col mutare dei tempi, ma anche il pubblico, la politica debbono ritrovare quella specificità ormai persa che i tempi impongono accettando l’idea che il mondo delle imprese non è più in grado di sostenere un sistema burocratico sia pubblico che politico già completamente superato ed estremamente costoso. Questa recessione di fatto, piaccia o no, implica la fine di un’era e non volerlo accettare renderà più dura la situazione a venire e più ardua la possibilità di sviluppo futuro e la nostra concorrenzialità di stato e quindi conseguentemente di impresa. Il pericolo recessivo se perdurante è il passaggio dalla crisi economica a quella sociale. Ecco quindi che vi è ancor più la necessità di quanto detto precedentemente. Entrando nello specifico della nostra realtà provinciale dobbiamo ammettere che la Giunta Dellai, in questa prima parte della legislatura, ha dato prova di responsabilità e di volontà di affrontare, da subito, l’odierna crisi con un approccio realistico ed aggressivo intervenendo fortemente in questa prima fase sull’aspetto finanziario. Gli stessi ambienti creditizi, con alti e bassi, hanno sostenuto questa volontà, ma tutto ciò non è sufficiente anche se sicuramente è stato positivo per il primo periodo di emergenza economico finanziaria recessiva e deflativa. Lo ha ricordato il Governatore Draghi sottolineando la loro funzione sociale e l’invito a riprendere la loro tradizione bancaria. Mattioli docet. Le Associazioni di categoria debbono ora dimostrare di essere all’altezza del compito loro affidato. Necessitano di essere estremamente propositive nel ricercare assieme agli altri attori economici quegli elementi di intervento necessari al superamento della crisi per i loro associati e trasformare questo disastro in opportunità, abbandonando le logiche prevaricatrici del passato. Per questi motivi la nostra Associazione si sta muovendo da tempo. Il primo passaggio è stato un accordo con La Banca di Trento e Bolzano atto a cercare di risolvere le necessità sia finanziarie che di sviluppo delle nostre aziende associate. Questo accordo non è pertanto sostitutivo agli interventi provinciali ma integrativo ad essi ed opera nella sfera finanziaria a 360°. Nel prosieguo è nostra intenzione integrarlo con altri pacchetti scelti in funzione delle necessità aziendali che evolvono continuamente con il perdurare della crisi. Un altro pacchetto che reputiamo indispensabile a tutela dell’azienda e dell’imprenditore è la difesa legale in tema di lavoro. Questo

La sala convegni delle Cantine Ferrari gremita in occasione dell’Assemblea dell’Associazione Grossisti e Pmi del Trentino

accordo è di fatto in fase ultimativa con un professionista di Trento che curerà la parte extragiudiziale e un accordo assicurativo che coprirà tutte le spese a carico dell’azienda. Siamo convinti che proprio per l’attuale momento sia estremamente rilevante sia come copertura economica ma soprattutto come difesa da situazioni legate alle problematica del personale. Cercheremo di attivarci anche su altre possibilità di accordi o convenzioni ed invitiamo tutti a darci indicazioni o segnalazioni sulle necessità che in questa fase recessiva emergono. Al Trentino serve, come prima già enunciato, un nuovo modello di sviluppo che intervenga a 360° e che abbandoni i vecchi stereotipi per valorizzare una nuova politica economica condivisa. Un tavolo di confronto comune cui possano partecipare tutti gli attori dell’economia coordinati dalla politica che esprima il nuovo modello velocemente con il consenso unanime e con pari dignità fra tutti. Non è più tempo di privilegi poiché è ormai dimostrato, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che solo in un ambiente equilibrato e di sistema in cui vigono regole di uguaglianza e di pari opportunità si potrà trovare la forza di invertire la fase recessiva e di essere pronti al momento del cambio tendenziale. Vanno pertanto tolte le varie sperequazioni che vincolano l’economia, vanno riviste le normative che con varie differenziazioni privilegiano i grandi dai piccoli, questo settore da un altro, i troppi privilegi che perdurano non certo per meritocrazia settoriale ma per antichi rapporti fiduciari, forse per tradizione ormai consolidata. L’Alto Adige lo ha già fatto da tempo. Una rivoluzione copernicana in cui tutti debbono sacrificarsi ed entrare nell’ottica di sistema per poter razionalizzare le nostre enormi risorse trovandone di nuove alleggerendone il peso per lo sviluppo economico-sociale del nostro territorio. La stessa legge Gilmozzi e tutto l’impianto urbanistico provinciale debbono essere velocemente rivisitati. Proprio questa è stata decretata anticostituzionale dalla Suprema Corte e solo per volontà dell’allora Governo Prodi non ha potuto essere modificata, per decorso dei termini. Quanto scrittoci dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e che trovate in allegato lo dimostra chiaramente. Senza polemica ma con fermezza rinviamo al mittente certe dichiarazioni apparse sui media locali quando abbiamo denunciato il fatto, ben sapendo, e ormai è dimostrato, che eravamo nel giusto. A questo punto però è doveroso che l’odierna Giunta, abbandonando i cavilli giuridici, riprenda questa legge e la modifichi utilizzando questo motivo per sanare soprattutto i danni che la stessa ha creato al settore delle costruzioni e all’indotto, proprio perché impregnata di troppi contenuti ideologici fini a sé stessi. Abbiamo documentato la cosa al Presidente Dellai; sappiamo che ne ha parlato in Giunta Provinciale e stiamo attendendo un incontro per approfondire le tematiche in oggetto e la risoluzione concertata. Purtroppo il tempo è tiranno e l’economia già soffre di suo e quindi auspichiamo che i tempi della politica siano

ragionevoli. Per l’impianto urbanistico in senso stretto ribadiamo la nostra convinzione che debba essere modificato sia per una logica di razionalizzazione degli spazi, sia per permettere anche a noi di poter usufruire del supporto di Agenzia per lo Sviluppo, che però le attuali norme urbanistiche ci impediscono. In questo campo anche il Comune di Trento dovrà recepire, sino ad ora non lo ha fatto, le direttive del PUP per quanto concerne la desti-

giudiziali verrà meno e non si troverà la necessaria progettualità che i tempi impongono. Per parte nostra stiamo cercando, in linea con quanto sempre detto, di operare. E’ per questo che per l’aspetto etico e morale abbiamo richiesto la sfiducia al Vice Presidente Oss da parte della Giunta Unione e abbiamo precedentemente sottoposto alla stessa l’inopportunità di una Sua nuova Presidenza Seac proprio perché reputiamo immorale ed amorale

«Le Associazioni di categoria debbono ora dimostrare di essere all’altezza del compito loro affidato. Necessitano di essere estremamente propositive nel ricercare assieme agli altri attori economici quegli elementi di intervento necessari al superamento della crisi per i loro associati e trasformare questo disastro in opportunità, abbandonando le logiche prevaricatrici del passato». nazione di certe aree. Il nuovo Sindaco conosce bene le tematiche e dovrebbe assumersene la responsabilità diretta. Da parte nostra siamo pronti senza preconcetti a mediare con le varie esigenze disposti anche a qualche rinuncia ma certo consapevoli di essere nel giusto. Sappiamo che l’Assessore Olivi sta lavorando a molte modifiche per quanto riguarda le leggi provinciali che ci coinvolgono e ci ha già preannunciato la necessità del nostro contributo. Di questo lo ringraziamo per l’interessamento. Con l’Assessore Mellarini abbiamo superato le divergenze passate e stiamo collaborando alacremente per le competenze che lo riguardano. Come siamo stati un tempo critici nei suoi confronti, per correttezza intellettuale dobbiamo dire che sull’internazionalizzazione e promozione, oggi di sua competenza istituzionale, molto si sta ragionando per raggiungere una progettualità concordata e vi è convergenza di idee. Anche le categorie economiche e i loro vertici debbono modificare i loro atteggiamenti che con il passare degli anni si sono sempre più allontanati dalle esigenze della base per essere troppo conseguenti alle cariche interne e di sottogoverno, talvolta anche politiche. E’ ormai necessario che ritornino alle loro origini sindacali e privilegino uomini di impresa piuttosto che uomini solo abituati ai meandri del sottogoverno, talvolta senza arte ne parte. Le nostre organizzazioni hanno necessità di vertici che si riconoscano nell’impresa e che si ritrovino nel sindacato con lo spirito di servizio e non di occupazione di potere per eventuali interessi personali. Una nuova spinta morale dunque e un ritorno alle origini sindacali proprie dei nostri padri. La propositività economica senza queste pre-

il comportamento di chi senza avere impresa utilizza escamotage ai limiti statutari per acquisire potere ed incarichi profumatamente remunerati. Non è una battaglia la nostra verso una persona ma verso un metodo ed un sistema che lo stesso codice etico di Confcommercio, da poco approvato dalla stessa nostra Giunta Ucts, censura e biasima. Stiamo cercando di confrontarci con la nuova Giunta Dellai in senso propositivo e i rapporti con gli Assessori competenti sono, come già evidenziato, continui e propositivi. Certe nostre proposte maturate ancora nei primi mesi dell’anno sono state da loro valutate positivamente ed attuate, come pure certe nostre vecchie richieste, riprese anche da altri, fra cui l’internazionalizzazione. Ecco perché da subito, in tempi non sospetti, abbiamo optato per la riconferma di Adriano Dalpez alla presidenza della CCIAA. I motivi sono molteplici e vanno dalla necessità di continuità, vista la crisi congiunturale, come dalla necessità di mantenere un forte legame fiduciario con chi manovra e governa il sistema trentino. Anche le avvisaglie inerenti le prossime elezioni camerali ci hanno fatto capire questa esigenza visti i movimenti avvenuti e la recrudescenza della campagna iniziata quasi due anni or sono lanciando strumentalmente anche candidature che non aspiravano a partecipare, con il solo scopo di bruciarle nel tempo, nel caso che… Una brutta cosa che le forze imprenditoriali hanno ereditato dalla politica con l’avvento di certi personaggi nelle Associazioni. Motivo di più per non modificare l’attuale Presidenza proprio per le ragioni conseguenti e per non frenare l’impulso che la CCIAA può proporre nell’attuale situazione congiunturale. Inoltre

l’appartenenza di un soggetto ad una categoria economica o ad un’altra è ininfluente per le aziende, l’ importante è l’impegno e la conoscenza. Auspichiamo che l’Unione venga sulla nostra linea, dopo essersi mossa su più tavoli, facendo valutazioni diverse dalle nostre. I tempi lo impongono e l’interesse delle aziende associate debbono avere la priorità. Cari colleghi, come vedete in questi mesi ci siamo mossi cercando di intervenire conseguentemente alle necessità del momento, ricercando sinergie ed alleanze. Di fronte a fatti eccezionali come quelli che stiamo vivendo è necessario cercare di fare sistema e dialogare per un progetto comune. Lo abbiamo sempre fatto ad inizio di ogni legislatura e solo dopo essere stati completamente inascoltati abbiamo protestato. Oggi, visti i tempi, è ancor più necessario. Non nascondiamo le difficoltà per arrivare al cambiamento ma siamo fortemente convinti che la recessione abbia modificato un certo modo di essere e di pensare e che oggi vi siano quei presupposti che non molto tempo fa erano completamente preclusi. Con questo non ci illudiamo, gli interessi e le forze in campo per il mantenimento dello status quo sono forti e combattive ma dopo questi primi mesi di legislatura e i contatti avuti, per le rispettive competenze, con l’Assessore Olivi e l’Assessore Mellarini ci danno fiducia di poterci confrontare proficuamente su progetti ambiziosi e a lungo respiro. Nel concludere desidero ringraziare tutto il Direttivo per il supporto che mi ha sempre dato, le preziose indicazioni, la coesione e l’unanimità sempre trovata in tutte le nostre decisioni. Un sentito grazie va anche al mio VicePresidente, Adriano Vender, che in ogni momento mi è stato vicino e mi ha sempre sostenuto dandomi spesso preziosi consigli ed indicazioni. Penso sia necessario, e credo di interpretare la volontà di tutti, ringraziare il nostro Segretario per il lavoro svolto sia di raccordo con la base associativa, sia per il lavoro interno anche di supporto alle nostre categorie. Giusto è avere un pensiero per tutti coloro che ci hanno aiutato nel nostro lavoro, siano questi collaboratori interni o consulenti che sempre si sono fortemente impegnati sulle nostre sollecitazioni. Per ultimo desidero ricordarVi la più ampia disponibilità dell’Associazione e mia in particolare per eventuali Vostre esigenze dovute alla presente crisi economica e mi preme ricordarVi che il collega Fontana fa parte della Commissione Credito, presieduta dal Commissario del Governo, atta a ridurre eventuali anomalie che pervenissero dal sistema bancario. Anche su questo pertanto ci siamo attivati rinunciando a qualche carica interna di sicuro interesse economico per occupare spazi, non remunerati, ma di impegno sindacale. Di questo debbo ringraziare i colleghi che si impegnano in tutti i campi per l’ampia disponibilità e per lo spirito con cui affrontano il compito loro assegnato. Per quanto riguarda le categorie debbo sinceramente dirVi che il loro impegno nell’affrontare le loro specifiche problematiche di settore è encomiabile e che l’attività sindacale della nostra Associazione, proprio grazie a loro, si può considerare incisiva. Paolo Mondini Presidente Associazione Grossisti e Pmi del Trentino

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produttivo

Uggè: messo in mostra un

settore senza regole

Dopo la trasmissione Annozero il presidente nazionale di Fai Conftrasporto lancia l’appello alla legalità e al rispetto delle norme

D

evo ringraziare Santoro per aver portato a conoscenza degli italiani le verità nascoste che riguardano il nostro settore». Questo il commento di Paolo Uggè, Presidente Fai – Federazione Autotrasportatori Italiani – in merito alla puntata di Annozero andata in onda a fine maggio. «Quanto mostrato nei servizi di Annozero - prosegue Uggè è una parte di queste verità: controlli in diminuzione, regole non applicate, gente che generalmente opera indisturbata nella mancanza del rispetto delle regole. Questo il quadro che Santoro ha avuto il coraggio di far emergere». «In un Paese serio dopo la trasmissione-denuncia di Annozero - che conferma quanto più volte sostenuto dalle associazioni di categoria - il Presidente del Consiglio dovrebbe chiedere al responsabile della politica dei trasporti un piano perché la legalità ed il rispetto delle regole diventi una costante anche in questa realtà». «Nella Pastorale della strada si sostiene che “i principi teologici, etici, morali, giuridici e tec-

nologici sostengono la moralizzazione dell’utenza della strada. Dopo quanto andato in onda ieri chi volesse cercare di far passare sotto silenzio le drammatiche

denunce finirebbe per divenirne connivente moralmente». «Le istituzioni facciano la loro parte e diano da subito attuazione a quell’impegno sottoscritto

Il seminario FAI Conftrasporto sul nuovo Testo unico sulla sicurezza é stato molto buono, l’esito del seminario organizzato dai FAI Conftrasporto per i propri associati sulla disciplina e gli obblighi del datore del datore secondo il nuovo Testo unico sulla sicurezza (D.Lgs. 81/2008). In relazione alle problematiche sollevate dalle aziende di trasporto in relazione al D.Lgs. 81/2008 entrato da poco in vigore ed alquanto articolato, Fai Conftrasporto regionale ha organizzato lo scorso 30 maggio presso la sala pluriuso dell’Unione Commercio un incontro formativo per le imprese del settore. Alla presenza dei responsabili e dei datori di lavoro delle imprese con personale dipendente il perito Luca Tomelin ha illustrato le novità della normativa e le sue applicazioni. Prossimo step della Federazione sarà quello di organizzare i corsi per i datori di lavoro e per i loro dipendenti.

nel lontano novembre 2005 che prevedeva l’istituzione di pattuglie dedicate ai controlli mirati, da realizzare almeno dieci in ogni provincia. Secondo gli ultimi dati i controlli nel 2008 sul 2007 sono invece diminuiti». «Occorre ora muoversi - conclude Uggè - alibi non ne sono più ammessi. Fai/Conftrasporto è pronta a fare la propria parte da tempo; il Governo faccia la sua». Di egual avviso è anche il Presidente di Fai Conftrasporto regionale Giorgio Loner che aggiunge: «Nel servizio trasmesso da Santoro è stata rappresentata in maniera reale la drammatica realtà nella quale le nostre imprese e i nostri uomini sono costretti a lavorare. Peccato che il giornalista non abbia approfondito le cause che hanno determinato e continuano a determinare questo stato di cose e come eventualmente evitarle. L’allarme lanciato da “Annozero” deve scuotere la coscienza di chi ha il compito di evitare nuove imponderabili reazioni di una categoria che non può più resistere in queste condizioni».

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L

o scorso mese di maggio l’Unione Artigiani del Trentino ha organizzato un corso di aggiornamento dove il Team Stylist Group Accademy, composto dai responsabili della categoria Acconciatori, Brandoni Alessandro, Cuozzo Giancarlo, Manara Marco, Modena Paola, Sessa Salvatore e Patton Marco, hanno aggiornato un nutrito gruppo di operatori del settore, spiegando tecniche classiche con trasformazioni moderne - collezione primavera-estate. Il successo è stato confermato dal folto gruppo di partecipanti (erano presenti ben 34 persone!) e si sono potuti formare gruppi abbastanza omogenei di professionisti, principianti e dipendenti. Le aziende provenivano da tut-

Alcuni dei partecipanti al corso di aggiornamento UAT

te le Valli del trentino: abbiamo quindi potuto mettere a confronto i parrucchieri del Garda con quelli della val di Fassa, della Valsugana con la val Giudicarie, delle città

di Trento e Rovereto. I sei parrucchieri-stilisti hanno portato e spiegato alcune loro creazioni che sono poi state sviluppate e visionate personalmen-

GEOTERMIA, DALLA TERRA ENERGIA INESAURIBILE Lo scorso 23 maggio il Teatro comunale di Zambana ha ospitato un importante convegno dal titolo: «Geotermia: energia inesauribile dalla terra». L’evento, organizzato in collaborazione con la Delta Perforazioni Rocce di Lavis e coordinato dal consigliere UAT, responsabile di settore, geom. Thomas Bogo, era rivolto a tecnici, progettisti e aziende artigiane del settore interessate a questa particolare metodologia di lavoro. I’interessante e partecipato dibattito si è sviluppato in maniera molto efficiente (il settore termotecnico era ben rappresentato) ed a coinvolto i presenti in un approfondimento della disciplina legislativa e progettuale. Architetti, ingegneri, geometri, geologi e periti industriali hanno risposto con la loro presenza riuscendo ad interagire con i relatori che hanno risposto con puntualità e competenza. I relatori sono stati il Dott. Savino Basta, esperto di fama nazionale di geotermia, che ha illustrato la particolarità della tecnica geotermica, addentrandosi nello specifico dello sfruttamento del calore terrestre alle profondità di 70 / 150 metri.

Interessante è stato l’intervento del dott. Ernesto Santuliana, del Servizio Geologico della Provincia Autonoma di Trento, che ha confermato l’esistenza di una bozza di legge che dovrà regolamentare le perforazioni del suolo a scopo geotermico. Nel contesto è stata sottolineata la disponibilità del Servizio Geologico a fornire dati e informazioni utili a chiunque fosse interessato a tale tipo di impianto che oggi, comunque, non hanno alcuna regolamentazione e la realizzazione è legata alla discrezionalità dei proprietari degli edifici. L’intervento del consigliere UAT, geom. Thomas Bogo, è stato indirizzato alle modalità ed ai mezzi per realizzare i fori per il posizionamento delle sonde geotermiche. E’ stato evidenziato che applicando sistemi diversi di trivellazione oggi si riesce a perforare qualsiasi tipo di terreno. La dott.ssa Elisabetta Endrici, dell’Agenzia delle Entrate di Trento, ha illustrato gli incentivi statali di detrazione sul redito per la realizzazione degli impianti geotermici, di impianti tecnologici finalizzati al risparmio energetico e/o utilizzo di risorse energetiche rinnovabili.

te, con la metodologia step by step, assieme ai presenti. L’interesse è stato da tutti vissuto con estrema partecipazione ed i docenti sono riusciti a rendere piacevoli ed interessanti le ore di lezioni. E’ stato riconosciuto dai partecipanti che le due giornate di formazione non sono state pesanti anche perché i docenti hanno aggiunto, alla loro professionalità e competenza, un pizzico di ironia che ha permesso di creare un ambiente simpatico e cordiale. Sono state fatte molte prove su apposite testine ed al termine delle due intense ma proficue giornate è stato rilasciato un attestato di partecipazione individuale. Nelle ore finali, inoltre, è stato chiesto di compilare un questionario dove si chiedeva di valutare la metodologia d’insegnamento, esprimendo un giudizio sull’attività dei parrucchieri-stilisti. Il risultato è stato eccellente e tutti hanno formulato la richiesta di organizzare altri corsi e con nuove tematiche e metodologie di lavoro. Oggi l’Unione Artigiani del Trentino può vantare il privilegio di aver organizzato un percorso formativo importante a costi contenuti, per i soci a costi ancora più vantaggiosi, avendo avuto l’opportunità di usufruire di tariffe di docenza e gestione in generale agevolate. L’obbiettivo dell’ U.A.T. è quello di dare il massimo vantaggio possibile ai propri associati, rendendosi altresì disponibili per coloro che non sono soci ma nutrono comunque interesse per queste iniziative. Unione

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servizi

assemblea generale 2009

Attività di servizio,

RELAZIONE DEL PRESIDENTE MARIO OSS

associazione solida

Il presidente Mario Oss: «La nostra Associazione ha cercato di fornire spunti per reagire con vigore ad un’economia fragile ed esposta»

L

’assemblea generale di un’associazione, come è ormai noto, contempla generalmente la trattazione di alcuni punti all’ordine del giorno che si ripetono di anno in anno. Relazione del Presidente e illustrazione del Bilancio fanno quindi parte di una prassi che l’associato conosce ormai bene. Quest’anno, però, l’assemblea generale dell’Associazione Attività di Servizio si è svolta in un periodo alquanto critico per l’economia mondiale a causa degli eventi di borsa che tutti, purtroppo, conosciamo bene. Era

quindi importante per gli associati avere un momento di contatto comune fra colleghi che servisse per paragonare la propria situazione con quella degli altri ed avere indicazioni di prima mano su come il mercato sta reagendo o su come tamponare la eventuale diminuzione di commesse e, giocoforza, di lavoro. Molti gli imprenditori associati che hanno quindi partecipato a quest’evento che, lo ricordiamo, si è svolto presso la sala Pluriuso dell’Unione la mattina dell’ 8 aprile scorso. (continua a pagina 53)

l’ISTITUZIONE DEL REGISTRO DEGLI AMMINISTRATORI IMMOBILIARI

Anche a Trento Anaci ha organizzato un gazebo per la raccolta delle firme In questi anni il Parlamento Italiano si è occupato, con diversi disegni di legge, dell’istituzione del Registro degli Amministratori nonostante il nostro codice civile ne faccia specificatamente menzione. Tutti questi Disegni di Legge non hanno portato, finora, ad alcun riconoscimento della categoria anche se il patrimonio edilizio è notevolmente cresciuto e le funzioni esercitate dagli Amministratori di Condominio sono di importanza sociale ed economica per milioni di cittadini. Basti pensare ai numerosi interventi legislativi in campo economico, fiscale e della sicurezza volti in particolare alla salvaguardia degli interessi dei proprietari amministrati. Del resto una norma del codice civile mai modificata né abrogata (art. 71 delle disposizioni per l’attuazione del codice civile) prevede di già che la nomina dell’amministratore e la sua

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servizi

cessazione siano annotate in apposito registro. La professione dell’amministratore di immobili impegna oggi parecchie migliaia di professionisti che si devono districare, soprattutto per la tutela giuridica, fisica ed economica dei propri amministrati, affrontando responsabilità dirette e personali che riguardano la materia civile, penale e fiscale. Un buon amministratore deve essere riconoscibile ed individuabile in qualsiasi momento, assodato che per essere un buon amministratore è indispensabile un costante e serio aggiornamento professionale che consenta il superamento di ogni controllo atto a riconoscerne la capacità, la serietà e la correttezza professiona-

Un’assemblea degli amministatori dell’Anaci di Trento

le, che sempre di più vengono richieste dai propri amministrati. Lo scopo quindi della raccolta delle firme , oltre che a dare attuazione agli articoli 1129 e 1138 del codice civile ed all’art. 71 delle disposizioni di attuazione dello stesso, tende ad una maggiore tutela degli interessi dei cittadini. Per le motivazioni di cui sopra anche l’ANACI provinciale trentina, seguendo quanto viene fatto nel resto della Penisola, ha organizzato un gazebo per la raccolta delle firme a Trento sabato 6 giugno e durante le Feste vigiliane.

Il 2008 è stato per la nostra associazione, ma in verità per l’intera economia, un anno impegnativo. È stato impegnativo perché ha visto esplodere da settembre in poi una crisi di cui ancora oggi è difficile intravedere chiare linee di sviluppo. Ma è stato difficile anche perché le categorie fanno sempre più fatica a tenere alto il numero di soci e a rispondere puntualmente alle loro esigenze. Siamo consapevoli che sul versante crisi non abbiamo molti strumenti per intervenire su fattori e dinamiche che toccano non solo il Trentino e l’Italia ma l’intero pianeta. Quindi, la nostra azione è stata prevalentemente di supporto informativo, fornendo elementi di riflessione e spunti su come sia possibile reagire ad un’economia che da molti decenni non ci appariva così fragile ed esposta. Ed è proprio in questa prospettiva che abbiamo realizzato Pagine Blu, presentate quest’anno ma confezionate nel 2008. La quarta edizione del volume si poneva tre obiettivi, credo pienamente raggiunti. Il primo era quello di dare forza al terziario dei servizi privati affermandone il valore e il ruolo chiave nella nostra crescita. Lo abbiamo fatto attraverso le riflessioni di un autorevole professore della Facoltà di economia dell’Università di Trento, ma lo abbiamo anche fatto agendo al di fuori della pubblicazione ponendoci come interlocutori del Governo per dare forza al nostro settore e chiedere che venga debitamente riconosciuto. A tutt’oggi non abbiamo ancora avuto una risposta impegnativa, ma confidiamo che nel prosieguo dell’anno alcune sensibilità possano finalmente emergere e che anche in chiave romana le nostre aziende trovino il posto che le compete. Il secondo obiettivo è stato quello di dare visibilità all’Unione ed in particolare alla nostra Associazione. E questo in continuità con tutte le nostre azioni che non perdono mai di vista l’esigenza di promuovere e tenere alto il nome del nostro sistema associativo. L’ultimo obiettivo non poteva che essere dedicato alle aziende e all’opportunità di dare loro uno spazio sempre più qualificato sia in termini di visibilità che di riconoscimento. Chi di voi ha partecipato alla presentazione penso possa testimoniare quanto Pagine Blu abbia avuto successo sia tra le imprese sia tra i nostri sponsor che, oltre all’Unione, sono Fondo Est, Volksbank e la Camera di Commercio di Trento. Accanto a questo evento straordinario, l’attività si è sviluppata assumendo come obiettivi prioritari quelli che offrono ai soci la possibilità di accedere a strumenti avanzati ed innovativi che consentano una più razionale e proficua gestione dell’attività lavorativa e d’impresa. Tra queste iniziative cito l’indagine conoscitiva sulle criticità delle Piccole e Medie Imprese famigliari del terziario con la quale ci siamo proposti di analizzare il fabbisogno di determinati servizi consulenziali/formativi da mettere a disposizione dei soci.

Per andare incontro alle esigenze espresse dai gestori di impianti di risalita e dalle Aziende di Promozione Turistica associati, ci siamo attivati anche nel campo delle convenzioni. Su nostra espressa richiesta, infatti, Confcommercio ha esteso la convenzione per la musica d’ambiente alle aziende associate di questo settore che potranno così godere di tariffe agevolate per le loro manifestazioni ed esecuzioni musicali esterne. L’Associazione ha poi collaborato per promuovere progetti che fornissero alle categorie nuovi strumenti di conoscenza dei mercati. A titolo di esempio cito il progetto TREON 2008 sviluppato nell’ambito del Tavolo di Cooperazione il cui obiettivo è stato quello di corrispondere alle aspettative di migliore conoscenza di alcune tematiche trasversali da parte delle aziende informatiche locali, quali: gli approvvigionamenti, le gare ed appalti, la transizione da modello a fornitura a modello esternalizzazione. L’attività, quindi, è stata intensa e costantemente rivolta all’ascolto degli associati allo scopo di trovare soluzioni sempre nuove per meglio rispondere alle loro esigenze e alle loro aspettative. Quest’ultimo punto chiama in causa il secondo dato di rilievo: quello riguardante i soci. La tendenza generale vede gli iscritti a quasi tutte le categorie in costante calo, a causa della crisi ma soprattutto per gli effetti di quel lento processo di disaffezione che ormai da decenni grava sul sistema della rappresentanza. Ebbene, è con soddisfazione che dichiaro che noi, a questa costante erosione, abbiamo messo margine e che nel 2008 abbiamo registrato anche un leggero ma significativo aumento, che ci ha visti passare da 998 a 1032 associati. Non so se nel corso di questo 2009, con le battute di arresto che sta registrando l’economia per effetto della crisi, riusciremo a replicare il successo. Ciò che è certo è che ci impegneremo con ogni forza per dare alla nostra associazione, oltre al conforto delle idee, quello essenziale dei numeri. A questo punto non mi resta che ringraziare voi tutti per la presenza e i colleghi degli organi associativi per l’impegno su cui ho sempre potuto contare. Come sapete i buoni risultati non sono mai il frutto di fughe solitarie ma sono sempre il prodotto di una coralità di sforzi e di lavoro comune. Nelle riunioni di direttivo tenute nel corso dell’anno ho sempre trovato la massima collaborazione e un entusiasmo che considero prezioso soprattutto in questi tempi difficili. Grazie anche all’Unione e la presidente Bort per una vicinanza che non è mai stata formale o disattenta. Grazie infine a tutto il personale e al segretario Baldi per la diligenza con cui hanno fatto fronte ai loro compiti. Mario Oss Presidente Associazione Attività di Servizio del Trentino

Mario Oss, presidente dell’Associazione attività di servizio del Trentino

(segue da pagina 52)

Il Presidente Mario Oss, nella propria relazione, ha esordito facendo appunto riferimento all’attuale congiuntura economica che sortisce effetti negativi sia per le associazioni, in termini di numero degli associati, sia per le aziende che vedono la loro esistenza minacciata ogni momento dalla mancanza di commesse. Ecco allora che l’attività dell’Associazione – sono parole di Oss – non avendo strumenti per intervenire su fattori e dinamiche economiche che toccano l’intero pianeta, lo scorso anno si è sviluppata cercando di fornire elementi di supporto per una più puntuale riflessione e spunti su come sia possibile reagire a questo stato di cose. In tale direzione sono andate tutte le iniziative intraprese nel 2008.

ASSOSANITà

Solatrix, il terziario al servizio della salute Lunedì 15 giugno scorso, alla presenza delle autorità politiche e religiose (c’erano l’Arcivescovo di Trento, mons. Luigi Bressan, il presidente della provincia, Lorenzo Dellai, il sindaco di Rovereto, Guglielmo Valduga) è stato benedetto e presentato alla cittadinanza roveretana e alla comunità trentina il cantiere che porterà all’ampliamento

della clinica Solatrix, a Rovereto. Realtà d’eccellenza nel panorama della sanità privata in Trentino, la clinica Solatrix è nata nel 1963 a supporto delle strutture pubbliche. Con gli anni ha raggiunto il livello oggi conosciuto e apprezzato, ricordato dal presidente Lorenzo Saiani e riconosciuto dagli intervenuti alla cerimonia.

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servizi

Enasarco, bilancio in attivo per il terzo anno consecutivo Il vice presidente nazionale, Antonio Franceschi, rassicura gli associati: l’ente gode di ottima salute

EURO 12,00

LISTINO dei PREZZI COMMERCIALI degli IMMOBILI in tutti i Comuni del TRENTINO

Venerdì 24 aprile si è svolta, presso l’Unione in via Solteri 78 a Trento, l’assemblea generale ordinaria della FNAARC provinciale. Dopo diversi anni in cui questo evento veniva conglobato con la giornata dell’agente, quest’anno, data l’importanza degli argomenti all’ordine del giorno, è stato deciso di organizzarlo separatamente. Per l’occasione, su invito del Presidente della F.N.A.A.R.C. provinciale, Sergio Porcelli, era presente anche il Vice Presidente Nazionale F.N.A.A.R.C., nonché consigliere di ENASARCO, Antonio Franceschi, che sul nuovo AEC e sulla Fondazione ha potuto dare informazioni attendibili e di prima mano. Andiamo però con ordine. Innanzitutto, come da programma, il presidente provinciale, Sergio Porcelli, ha letto la relazione sull’attività svolta e successivamente il Tesoriere, Fabrizio Battisti, ha illustrato il rendiconto 2008. Approvati all’unanimità dall’assemblea sia relazione che rendiconto si è passati alla trattazione degli argomenti clou della giornata cioè lo stato di salute dell’ENASARCO e l’illustrazione l’Accordo economico collettivo

siglato con CONFCOMMERCIO. Riguardo al primo tema Antonio Franceschi ha rassicurato gli associati sull’ottima salute dell’Ente previdenziale che il prossimo mese di giugno, per il terzo anno consecutivo, presenterà un bilancio in attivo. Corrisponde al vero – ha detto - che persistono alcuni problemi minori sui quali e stata posta l’attenzione dal CdA per una loro veloce soluzione. Franceschi ha poi illustrato e commentato assieme agli associati, l’AEC firmato da poco con CONFCOMMERCIO che prevede alcune rilevanti positive novità per la categoria. Citiamo a titolo d’esempio la possibilità di ricorrere al giudice anche senza essere in possesso di mandato, basta essere in possesso di un documento che comprovi la prestazione, poi l’istituzione di un ente bilaterale per la formazione e l’assistenza sanitaria integrativa ed infine l’inserimento, come da codice civile, del termine temporale per il pagamento delle provvigioni. Importante anche la richiesta della revisione degli studi di settore per la categoria fatta dalla F.N.A.A.R.C. nazionale al Governo per arginale l’attuale emergenza economica che colpisce fortemente gli agenti e rappresentanti di commercio Una serata, quindi, ricca di informazioni e molto proficua alla quale hanno assistito un nutrito numero di agenti di commercio associati che hanno potuto avere anche diverse indicazioni sul modo di operare e sulle precauzioni da prendere con le aziende mandanti che, in certi casi, tendono a scaricare sugli agenti eventuali difficoltà imponendo budget minimi o altre clausole.

Roma, sede della Fondazione Enasarco

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EDIZIONI

CURCU & GENOVESE TRENTO

2009

Il saluto di fimaa a zortea

Scomparso nel disastro dell’Airbus di Air France Luigi Zortea è una di quelle figure che è difficile dimenticare. Lo vogliamo ricordare con quel suo modo di fare, un po’ da gentlemann inglese, sempre disponibile ed entusiasta delle iniziative che si andavano man mano ad intraprendere. Un uomo onesto, corretto e molto stimato che sapeva farsi voler bene. Una calda mattina di giugno, purtroppo, il fato se lo è portato via mentre, con quel maledetto volo,

stava tornando a casa dopo una visita istituzionale fatta ai trentini del Brasile. Lo ricorderemo a lungo con affetto così come ricorderemo Luigi Cologna, anche lui vittima di un incidente aereo lo scorso anno e collega di Luigi Zortea nel Consiglio Direttivo provinciale di FIMAA TRENTO. Un tragico destino vi ha accumunati: due incidenti aerei e ve ne siete andati per sempre. Ciao Luigi. FIMAA TRENTO

ANACI

GLI ASPETTI TECNICI E GIURIDICI DELLA VIDEOSORVEGLIANZA Le notizie che tutti i giorni vengono date dai mass media su violenze e furti perpetrati a danno di cittadini inermi, ha costantemente aumentato il bisogno di sicurezza in tutti. è da qualche anno, quindi, che stanno spuntando come funghi telecamere ed altri sistemi con i quali la gente tenta di mettersi al riparo da tutti questi pericoli. L’Anaci provinciale, facendosi interprete di questo sentimento comune, venerdì 8 maggio ha organizzato presso la Sala pluriuso dell’Unione un convegno sulla videosorveglianza per aggiornare i propri associati sugli aspetti tecnici e giuridici della materia. L’avv. Mauro Anesi, invitato quale esperto della legge sulla privacy, ha illustrato ad una platea gremita di amministratori associati, quali sono gli aspetti più interessanti della normativa riguardante l’installazione di sistemi di videosorveglianza. Si è soffermato a lungo sui provvedimenti del Garante fatti tenendo ben presente i principi di necessità, proporzionalità, liceità e finalità, principi che devono essere tenuti in debita considerazione nel momento in cui si decide di installare videocamere. L’avvocato Anesi ha poi relazionato anche sulle sanzioni penali e pecuniarie comminate a chi viola la privacy, facendo degli esempi su ciò che generalmente si rischia in condominio quando si installano questi sistemi. Il pomeriggio è poi continuato con l’illustrazione, da parte dell’ing. Roberto Ferretti di Videotecnologie Milano, dei vari apparati di videosorveglianza e relative tecniche di installazione. Molto interessanti sono apparsi subito i vari sistemi adottati e quali sono le loro grandi potenzialità sia in termini di precisione e nitidezza delle immagini, sia per quanto riguarda le possibilità di memoria. Anche l’ing. Ferretti ha raccomandato di fare molta attenzione alla normativa sulla privacy quando si installano questi sistemi ed ha suggerito di appurare sempre, prima dell’acquisto, che il costruttore abbia progettato ed adeguato costantemente i prodotti alla norma. Un pomeriggio veramente interessante per tutti, quindi, ripreso da quasi tutte le TV ed i giornali locali che, nelle loro cronache, vi hanno dedicato ampi spazi. Notevole la soddisfazione anche per il Direttivo provinciale dell’ANACI che, ancora una volta, ha centrato l’importante obiettivo di organizzare un convegno molto interessante per l’aggiornamento professionale dei propri associati.

sicurezza in quota Venerdì 5 giugno si è tenuto un affollato convegno degli amministratori associati ANACI su «Sicurezza in quota – Responsabilità giuridiche degli amministratori. Guida dalla normativa alla pratica». Relatori sono stati i signori Isidoro Ruocco, Salvatore Ruocco e Paolo Pallauro. Durante i lavori, oltre ad una dettagliata illustrazione teorica con approfondimenti sui vari temi più importanti, sono state materialmente presentate e commentate anche le attrezzature di sicurezza adottate per evitare incidenti.

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Olivi: «Serve un nuovo

impulso per il centro»

Costruttivo incontro dell’Unione della Vallagarina con l’assessore provinciale al commercio. Stop a nuovi centri commerciali

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a bellezza del centro storico ed il processo di arredo urbano, da completare, fanno di Rovereto un modello di centro commerciale naturale, un luogo dove si possono felicemente conciliare la vocazione culturale, quella turistica e commerciale, per farlo diventare un punto di forte attrazione. Se crediamo in questo non vogliamo che alle porte delle città si creino altri poli di attrazione commerciale. Nel 2009 andremo a riformare la legge 4 sul commercio, l’idea è quella di di non ampliare le grandi superfici di vendita». L’assessore provinciale a commercio, industria ed artigianato Alessandro Olivi di recente è stato ospite della Giunta esecutiva dell’Unione commercio e turismo della Vallagarina e, dopo aver illustrato nei dettagli le opportunità offerte dalla “manovra anticrisi” alle imprese, ha espresso concetti chiari anche riguardo alla città di Rovereto e alla realtà comprensoriale. Un’occasione di costruttivo confronto, nel quale il presidente dell’Unione Mariano Modena ha ricordato che «le piccole e medie imprese, nel loro forte radicamento sul territorio, non soltanto nel fondovalle ma anche nei piccoli centri valligiani, danno lavoro a migliaia di lavoratori dipendenti oltre che coinvolgere intere generazioni di imprendito-

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APT DI ROVERETO E VALLAGARINA

La sede Unione a Rovereto

ri. Chiediamo che, per gli anni 2009 e 2010, che sono annunciati come i più difficili, anche le imprese con meno di 15 dipendenti, che rappresentano la stragrande maggioranza delle aziende trentine, possano godere dei benefici previsti per le grandi aziende in termini di incentivi al mantenimen-

to del personale dipendente, di ammortizzatori sociali per i dipendenti che vengono sospesi, anche momentaneamente, dal lavoro, di strumenti formativi per la riqualificazione degli addetti del settore commerciale, turistico e del terziario». «In materia di incentivi agli investimenti in un mo-

L’Unione di Rovereto per l’Abruzzo A metà maggio presso la sala Filarmonica di Rovereto, l’Unione Commercio e Turismo ha proposto una serata di beneficenza in favore della della popolazione dell’Abruzzo, duramente colpita dal terremoto. “Un’iniziativa immediata, nata per iniziativa spontanea di diversi nostri associati - ricorda il presidente Mariano Modena -, che abbiamo subito raccolto perché crediamo che la solidarietà in questi casi sia non soltanto opportuna ma proprio indispensabile. Un grazie ad Antonio Fedeli ed al Travaglia Group che si sono immediatamente proposti per animare questa serata così speciale con la loro musica ed a quanti hanno contribuito, con la loro presenza, a questa serata dal significato profondo e nobile“.

mento così delicato, chiedendo che per le attività operanti nei Centri Storici sia applicata un’aliquota maggiore, perché se la volontà di Pubblico e Privati è quella di rilanciare la rete commerciale dei centri storici, il primo passo è proprio quello di stimolare nuove aperture, il mantenimento dei punti vendita e dei pubblici esercizi attuali, la completa valorizzazione delle “Botteghe Storiche”, perché i Centri Commerciali Naturali, previsti dalla Legge 4, hanno bisogno di sostegno concreto per diventare effettivamente poli d’attrazione e di rivitalizzazione del “cuore” dei nostri nuclei urbani più antichi e pregiati dal punto di vista storico-architettonico». In merito alla possibilità (inizialmente inserita dal Comune

Il grazie dell’Unione a Marco Fontanari. Buon lavoro ai neoconsiglieri Trainotti e Pasquali Poche settimane fa si è svolta l’assemblea dei soci dell’Azienda per il turismo di Rovereto e Vallagarina, che ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali. Dopo un percorso di dieci anni all’interno dell’Apt (dal 1999 al 2003 vicepresidente, poi presidente e commissario straordinario dell’Apt pubblica, dal 2005 presidente della nuova Apt privatizzata, confermato all’unanimità nel 2006), ha deciso di passare la mano il presidente uscente Marco Fontanari, vicepresidente della Sezione autonoma di Rovereto dell’Unione. Il presidente Mariano Modena e la Giunta Esecutiva ringraziano Fontanari per l’impegno e l’importante ruolo svolto nella delicata fase di passaggio dall’Apt pubblica al nuovo ente turistico privatizzato, che ha guidato con autorevolezza e competenza fino al 27 aprile scorso. Nello stesso modo ringraziano il presidente dei ristoratori dell’Unione, Sergio Valentini, a sua volta consigliere in rappresentanza dell’Unione dal 2005 al 2009, capace di fornire un contributo di idee e di proposte molto sostanzioso, che adesso sarà dedicato interamente ai “suoi” ristoratori.

nella Variante al Prg, poi eliminata anche per il deciso intervento del vicesindaco Cristian Sala) che lungo via del Garda, sul lato della zona industriale, possano insediarsi punti-vendita al dettaglio Olivi è stato chiarissimo: «Sono contrario a questa ipotesi, anche se il Comune avesse voluto inserire questo punto nella Variante al Prg l’ultima parola spetta sempre alla Giunta provinciale e non avrei dato il via ad una delibera in questo sen-

Il più cordiale buon lavoro ai neoconsiglieri Paolo Trainotti (in rappresentanza dell’Unione Albergatori) e Rudi Pasquali (per i ristoratori), eletti nel nuovo Consiglio Direttivo insieme al confermato Davide Girardelli, membro di Giunta Esecutiva dell’Unione di Rovereto, fresco di nomina a vicepresidente.

so. Anche i centri commerciali possono avere una loro funzione a patto che il sistema sia equilibrato e che ci si ricordi che siamo in Trentino e non in località di pianura con bacini d’utenza di milioni di potenziali clienti. La priorità non è quella di ampliare i centri commerciali ma di analizzare caso per caso; a Rovereto c’è bisogno di un impulso legato alla vibilità della città nel suo tessuto urbano».

Qui sopra, Marco Fontanari, presidente uscente dell’Apt di Rovereto e Vallagarina. A fianco, Mariano Modena, presidente della sezione lagarina dell’Unione.

«Aumenta la spesa media? clientela forse disposta a spendere di più»

Il presidente dell’Unione commercio e turismo Mariano Modena, operatore del settore alimentare, interpreta il dato emerso dall’indagine La spesa media di generi alimentari negli ultimi sei mesi è passata da circa 40 euro a 45? A dirlo è l’indagine effettuata dal corpo di Polizia Municipale Rovereto e Valli del Leno, con un monitoraggio dei prezzi al consumo. L’obiettivo era quello di accertare l’andamento dei prezzi soprattutto in questo periodo di crisi economica. ”Se il dato è riferito ad un aumento della potenzialità di spesa della clientela è un dato da accogliere con favore - commenta il presidente dell’Unione commercio e turismo Mariano Modena, che opera personalmente proprio nel settore alimentare -, se invece si intende ricondurre questo aumento della spesa media di generi alimentari di prima necessità ad un aumento dei prezzi del 10% posso affermare che, allo stato attuale, non abbiamo riscontri oggettivi sul fatto che i prodotti alimentari abbiano subito un aumento così consistente negli ultimi mesi. E’ ovvio che delle oscillazioni ci possano essere, perché in questo settore i fattori che influenzano i prezzi sono molteplici, però non nei termini evidenziati. Preferisco pensare che la clientela sia ora propensa a spendere di più soprattutto per la propria alimentazione, che è diventata una priorità per molte famiglie; questo è un segnale positivo, forse in questo momento la gente si sente più tranquilla anche rispetto alle notizie meno drammatiche che vengono diffuse sull’evoluzione della crisi economica. Il calo dei consumi nel secondo semestre del 2008 era stato provocato anche dal tam tam mediatico che lasciava presagire scenari catastrofici, fortunatamente in Trentino, per il momento, non siamo arrivati a questo, ed il settore commerciale ha saputo mantenersi la fiducia della propria clientela”.

Un libro che aiuta a conoscere ed a ricordare grandi o piccoli episodi che hanno segnato la cronaca del Trentino, nei decenni che vanno dal 1945 al 1975. Anni lontani ma allo stesso tempo vicini, perché i personaggi ed i fatti che hanno caratterizzato quel trentennio segnano anche i giorni nostri, pur rientrando in quella che si dice "memoria storica". Più di quattrocento pagine dense di storie e di fatti così come furono raccontati dai quotidiani dell'epoca. Si può fare la Storia con i giornali? Forse sì. La Storia lavora con altri criteri, ma anche la cronaca ha una sua dignità e merita di essere ricordata.

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Centrocommerciale naturale:

obiettivo comune

Il presidente del Consiglio comunale Renato Pegoretti: «Attenzione ai piccoli problemi quotidiani e all’accessibilità del centro storico»

E

letto lo scorso maggio, Renato Pegoretti è il nuovo presidente del Consiglio comunale di Trento. Ci ha cortesemente concesso un’intervista in cui affronta diversi temi legati alla città di Trento: dai prossimi lavori istituzionali fino al futuro della città e del suo centro storico. Presidente, quali impegni attendono nei prossimi mesi il Consiglio comunale di Trento? Stando alla relazione programmatica illustrata dal sindaco Alessandro Andreatta, in aula discuteremo, solo per fare alcuni esempi, di piano casa, piano della mobilità, aggiornamento del piano delle politiche sociali, piano turistico. Tutte questioni, è evidente, di notevole importanza. Per questa ragione sarà fondamentale fare in modo che il Consiglio comunale funzioni nel modo migliore possibile. Il che vuol dire assicurare il confronto tra maggioranza e minoranze senza pregiudicare l’assunzione di scelte; permettere alle minoranze di fare un’opposizione costruttiva e propositiva e alla maggioranza di prendere decisioni, programmando e pianificando e sostenendo l’azione amministrativa del sindaco e della giunta.

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Come? è indispensabile avviare da subito una discussione sul regolamento d’aula, valutando tempi e regole, per arrivare se necessario ad una modifica. Il mio obiettivo è che il Consiglio svolga la propria funzione in modo efficiente ed efficace per dare risposte puntuali e tempestive alla città e

per programmarne il futuro. Per quanto mi riguarda, intendo svolgere il mio ruolo in maniera equilibrata, ma ferma, ascoltando tutti e dando spazio a tutti nel rispetto della funzionalità del lavoro del Consiglio, della correttezza dei rapporti e del rispetto dei ruoli. Si parla di crisi della rappre-

identikit del presidente Renato Pegoretti è nato a Trento il 17 settembre 1950, sposato con due figli è vissuto a Roncafort fino al 1980, quando si è trasferito a Martignano dove attualmente risiede. Insegnante, impegnato nell’associazionismo culturale e sociale, è stato allenatore e dirigente sportivo. Dal 1985 al 1995 ha fatto parte del Consiglio Circoscrizionale dell’Argentario ricoprendo il ruolo di vicepresidente. Dal 1995 al 1999 è stato consigliere comunale a Trento. Dal 1999 al 2009 ha fatto parte della giunta guidata dal sindaco Pacher come assessore ai Servizi all’infanzia, Istruzione, Giovani, Sport. Ha sempre rappresentato con coerenza fin dalla prima candidatura nel 1985, gli ideali e i valori socialisti. Eletto consigliere comunale nelle ultime elezioni del 3 maggio, per la lista “Socialisti e Democratici per Trento”, è stato eletto Presidente del Consiglio comunale nella seduta del 23 maggio 2009.

sentatività, sia politica che istituzionale in senso più ampio. Anche Trento soffre di questo? Negli ultimi anni il distacco tra i cittadini e la politica, tra chi governa le istituzioni e il Paese è aumentato. La crisi dei partiti ha lasciato molte volte gli amministratori locali da soli nel ricercare un rapporto con la comunità e con i cittadini che rappresentano. Una dinamica che ha coinvolto anche la nostra comunità, da sempre caratterizzata da un profondo senso civico e da una passione per la partecipazione ai processi decisionali che coinvolgono la dimensione pubblica. È evidente la necessità di invertire la rotta. Il primo passo spetta certamente al politico e all’amministratore che ha il dovere di riappropriarsi della capacità di programmare il futuro, tornando tra

Renato Pegoretti è il presidente del Consiglio comunale di Trento

Piazza della Mostra, a Trento, da fine aprile è per metà zona a traffico limitato

la gente, ascoltandola. Questo è indispensabile per individuare strategie condivise di crescita, dimostrando di agire per il bene comune e non per lo sterile mantenimento di privilegi. Parallelamente ritengo altrettanto importante che i cittadini, soprattutto i giovani e le donne, si riapproprino della passione per la politica, contribuendo al rinnovamento di idee e persone indispensabile per il buon funzionamento di un’istituzione democratica a tutti i livelli. Si è conclusa la quarta edizione del festival dell’economia dov’era protagonista, oltre naturalmente alla stessa economia, la città. Come ha reagito? Si può candidare, Trento, ad una dimensione più ampia di quella regionale? Il successo del Festival dell’Economia è sotto gli occhi di tutti. Anche questa quarta edizione ha portato a Trento relatori di grande spessore, nomi illustri dell’economia, della sociologia, del giornalismo e della politica nazionale ed internazionale. Ritengo personalmente che il Festival sia un’importante occasione di promozione e crescita per la nostra città. Grazie alla sua valenza e all’effetto traino della sua comunicazione Trento viene veicolata a livello nazionale ed internazionale e certamente si candida ad una dimensione più ampia di quella regionale. Chi arriva in città per il Festival e si trova bene ha poi in mano un ottimo biglietto da visita per tornare. Detto questo mi preme sottolineare che fin dall’inizio il Festival è stata una sfida sia per gli organizzatori sia per la

città: entrambi si sono dimostrati all’altezza. E la città si è mostrata aperta e accogliente anche grazie allo sforzo e alla disponibilità degli operatori economici del centro storico. Il centro storico di Trento, a detta di molti, è uno dei più belli dell’arco alpino. Parte del merito va anche alle attività economiche che lo animano ogni giorno e lo rendono vivo: secondo Lei, che cosa dovrebbero fare amministratori e imprenditori per salvaguardare al meglio questo patrimonio? Nell’ultimo decennio è stato fatto uno sforzo importante per valorizzare il patrimonio artistico e architettonico del nostro centro storico. Forse meno si è investito sulle misure per incentivare la permanenza in centro di piccoli e originali negozi e per valorizzare le piccole aziende familiari. Oggi il nostro centro, soprattutto alcune vie, risulta spersonalizzato. Ritengo serva uno sforzo comune da parte di amministratori e operatori economici per valorizzare anche l’aspetto commerciale e la ristorazione di qualità del centro, rendendolo più dinamico e accattivante. Si può riflettere su iniziative di animazione e promozione che vedano i commercianti protagonisti anche attraverso i loro consorzi e su un loro maggiore coinvolgimento nelle scelte che li riguardano. Forse non servono grandi progetti, ma attenzione ai piccoli problemi quotidiani e all’accessibilità del centro storico che può così diventare un vero centro commerciale naturale.

A proposito di Piazza della Mostra Piazza della Mostra è una bella piazza su cui si affaccia il Castello del Buon Consiglio. Bella non perché curata, arredata, illuminata a dovere e frequentata. Bella perché prossima al centro storico e perché in prospettiva sarà capace di divenire una delle zone di maggior pregio della città. Bella perché la cornice nella quale si colloca è suggestiva e molto, molto gradevole. Nel frattempo però la Questura ha scelto una sede fuori dal centro cittadino e ha lasciato vuoto uno splendido palazzo; un negozio storico di colori e vernici ha lasciato a sua volta vuote le vetrine che rattristano la facciata dell’edificio adiacente la Questura, sempre in fondo alla piazza. Il passaggio Teatro Osele è oramai abbandonato buio e inospitale. A completare il quadro il Comune di Trento ha deciso di dare attuazione ad una delibera, per cui l’intera piazza è diventata a traffico limitato con destinazione di alcuni parcheggi in disponibilità dei residenti. Decisione questa non contestabile nei contenuti sebbene nel metodo difetti la chiarezza sugli stalli nei quali possono parcheggiare i cittadini (diversi dai residenti) che allo stato attuale totalizzano quotidianamente multe da 114,00 euro con conseguente fuga dagli esercizi commerciali della zona. Quella di rendere pedonale la Piazza è un’ottima decisione ci dice il Sindaco Andreatta difendendo le scelte a suo tempo assunte perché una volta interrata la strada che scorre dinnanzi al castello e realizzati i lavori di allestimento della piazza, ai turisti sarà consentito di apprezzare appieno il più bel museo/monumento del Trentino. La piazza diventerà inoltre uno degli accessi più interessanti al centro storico di Trento. Ma tutto questo quando avverrà? quando la strada verrà interrata e quando allargata la piazza e resa veramente “abitabile”, arredata ed illuminata a dovere? Di questo progetto quanti ne sono informati? La piazza, poco frequentata di giorno perché non più accessibile come una volta, poco illuminata di notte perché i lavori debbono ancora iniziare, scarsamente ospitale perché non arredata per la sua funzione pedonale è diventata luogo nel quale in pieno giorno i negozi vengono svaligiati e di sera luogo di spaccio e orinatoio a cielo aperto. Non sarebbe stato meglio far coincidere la chiusura della piazza con l’inizio effettivo dei lavori di cui si dice ? e in ogni caso non sarebbe stato meglio comunicare maggiormente con i cittadini e le imprese sugli obiettivi che chi governa la città ha intenzione di attuare ? Perché mi domando e domando all’Amministrazione Comunale scelte così importanti non sono condivise con chi opera nella città e per la città. La comunicazione è vitale se chi governa intende effettivamente gestire il consenso, per ottenere il quale sono di fondamentale importanza due condizioni: la prima è quella dell’informazione sugli obiettivi, il metodo, i vantaggi e gli svantaggi, i tempi e la congruità dei provvedimenti adottati in ragione dei tempi di realizzazione del progetto; la seconda è insita nella disponibilità ad un cambio di rotta, di tempistica o di progetto, se risulta dimostrato che quanto è stato pianificato necessità di qualche aggiustamento. Se anche i rimanenti esercizi di Piazza della Mostra, il ristorante, la libreria, il bingo, per citarne alcuni, decidono di abbandonare e lasciano altri buchi neri tra i palazzi, a chi interesserà più frequentare una piazza morta? Giovanni Profumo Direttore Unione commercio turismo servizi professioni e Pmi del Trentino

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terziario donna

Accesso al credito? più difficile per le impreNditrici italiane Anche Trento aderisce alla rilevazione nazionale di Terziario Donna condotta da Alesina, promotore della gender based taxation Mentre stiamo attraversando una crisi economica non comune, riteniamo opportuno chiederci se il sistema creditizio ha assunto atteggiamenti più restrittivi o penalizzanti nei confronti delle imprese femminili, considerate più fragili. è noto che il rapporto tra imprenditrici ed istituti bancari in passato non è stato sempre felice, lo conferma una differenza tra i tassi applicati a donne e uomini in tutto il Paese. Oggi ci interroghiamo per sapere se qualche cosa è cambiato in tempo di “crisi”. Così la presidente Rita Matano ha scelto di aderire ad una rilevazione, avviata da Terziario Donna Nazionale, per monitorare i comportamenti ed evidenziare eventuali particolari difficoltà di accesso al credito anche nei confronti delle nostre imprese. Eppure, se consideriamo i numeri, gli istituti di credito dovrebbero dedicare una particolare attenzione alle imprese al femminile (comprese le lavoratrici autonome). Infatti, un imprenditore su quattro è donna (25%), ed anche di recente, queste piccole imprese hanno dimostrato una migliore “tenuta” rispetto alle performance di quelle con a capo un uomo. Dati confortanti riguardano anche i fallimenti, dove si nota che le imprese femminili falliscono di meno di quelle maschili (‘04 i tassi di fallimento:1,9% contro 2,2%) ed hanno una qualità del credito paragonabile, se non leggermente migliore. Di contro, per il fido bancario in conto corrente, lo strumento più diffuso per accedere al credito da parte delle microimprese guidate da donne, viene pagato un tasso di interesse più elevato - circa lo 0,3% - In più è stato rilevato un diverso comportamento di genere rispetto al garante per il debitore. In pratica, una

donna garantita da un’altra donna paga circa lo 0,6% in più di una donna garantita da un uomo. Lo studio, condotto dal professor Alberto Alesina, ha analizzato un ampio campione di fidi e di microimprese distribuite su tutto il territorio nazionale nel periodo ‘04/06 («Do women pay more for credit? Evidence from Italy», luglio 08). La presidente Matano, nel commentare i dati sino ad oggi raccolti con i questionari che di recente sono stati distribuiti a tutte le associate della nostra provincia, osserva che pur con tutte le incertezze del Dallo studio di Terziario Donna risulta che le dispametodo, emergono alcune indicazioni che, anche rità di genere riguardano senza la pretesa di valore statistico, meritano la noanche la facilità di accedere stra attenzione. al credito Il campione analizzato è di 50 questionari, riferibili nella quasi totalità ad imprese individuali. Il 60% del campione riferisce di aver dovuto aumentare l’esposizione bancaria a causa di una minore liquidità, contestualmente non viene percepita una diffusa politica di restrizioni. Tuttavia nel 20% delle interviste viene percepito un atteggiamento restrittivo al credito, manifestato palesemente con il rifiuto di fido o allargamento (limitato a pochi casi), ovvero espresso attraverso aumento dei costi, appesantimento delle condizioni, garanzie, commissioni e lungaggini burocratiche, etc. Il 20% delle interviste riportata di un inSe non lo hai ancora fatto, invia nalzamento dei tassi a debito. Circa la metà il tuo questionario: ci aiuterà ad delle imprese è a conoscenza dei consorzi di evidenziare eventuali difficoltà garanzia fidi e specificamente quelli di rifedi accesso al credito delle nostre rimento delle categorie economiche. Chi ha imprese. Per informazioni: utilizzato tali strumenti complessivamente terziarodonna@ucts.tn.it ne riporta un giudizio positivo.

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Le provvidenze della Regione

Trentino - Alto Adige

La Regione Autonoma mette a disposizione una serie di misure per coprire i periodi di difficoltà contributiva dei lavoratori

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on la Legge Regionale 3/1997 la Regione Trentino Alto Adige/ Südtirol ha incaricato PensPlan Centrum – Istituto Regionale per la previdenza complementare – dell’erogazione di provvidenze destinate a fronteggiare situazioni economiche sfavorevoli di iscritti a fondi di previdenza complementare. La finalità è quella di garantire, soprattutto in periodi di crisi economica, la continuità dei versamenti per quei soggetti che si ritrovano a dover interrompere l’attività lavorativa, e sospendere quindi anche i versamenti previdenziali ai fondi pensione. È interessante osservare quali misure siano state messe in essere nella nostra Regione su questo fronte, andando ad analizzare la legge che istituisce a livello regionale la previdenza complementare. Nel 1997 infatti la Legge Regionale 3/1997 ha istituito PensPlan Centrum, Istituto Regionale per la previdenza complementare e definito una serie di misure volte allo sviluppo e al consolidamento della previdenza complementare a carattere locale. Le finalità del Legislatore regionale nella stesura di questa legge erano proprio quelle di offrire ai cittadini gli strumenti necessarie a coprire periodi di difficoltà contributiva nel corso della carriera lavorativa e di fornire assicurazioni specificamente volte a garantire i capitali maturati per la costituzione della previdenza complementare individuale e collettiva.

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Le provvidenze della Regione Tipologia

Caratteristiche

Requisiti

Interventi sociali

• Incentivo straordinario per i titolari di contratto di collaborazione coordinata e continuativa pari a 300 € per iniziare la costituzione di un fondo pensione complementare • Sostegno dei versamenti contributivi per soggetti in situazioni di difficoltà, calcolato in proporzione alle mensilità di difficoltà e ai versamenti effettuati nell’anno precedente lo stato di difficoltà

• Oltre alla residenza sul territorio regionale è richiesta l’adesione da almeno due anni ad un fondo pensione complementare • Periodi di cassa integrazione, mobilità, percezione indennità disoccupazione, grave difficoltà del nucleo familiare • Sono inoltre previsti limiti reddituali e di capitale

Garanzie

• Garanzia del montante accumulato prima del pensionamento • Garanzia della continuazione dell’erogazione del trattamento pensionistico complementare

• Oltre ai requisiti di territorialità sono previsti limiti temporali per la presentazione della domanda e per l’erogazione del trattamento pensionistico

Tra le misure previste da questa legge rientrano quelle che vengono definite Provvidenze della Regione: si tratta di interventi volti a coprire dal punto di vista della previdenza complementare quei soggetti che per diverse problematiche lavorative versino in particolari situazioni di difficoltà economica. Tali misure si differenziano su due livelli: - interventi sociali: hanno l’obiettivo di garantire, soprattutto in periodi di crisi economica, la continuità dei versamenti per soggetti che interrompono l’attività lavorativa per cause indipendenti dalla loro volon-

tà, e sospendere quindi anche i versamenti previdenziali ai fondi pensione e per i soggetti, che per la particolare natura contrattuale del loro rapporto di lavoro risultano svantaggiati nell’iniziale contribuzione alla previdenza obbligatoria; - garanzie: hanno la finalità di offrire adeguate assicurazioni in ordine alle prestazioni erogate dai Fondi pensione. La gestione di tali procedure è demandata, sia operativamente che finanziariamente, dalla Regione Trentino Alto Adige/Südtirol alla società appositamente istituita PensPlan Centrum, che

Pensplan garantisce la continuità dei versamenti per quei soggetti che si ritrovano a dover interrompere l’attività lavorativa

si occupa sia della verifica dei requisiti di ammissibilità che dell’erogazione effettiva dell’intervento sociale e dell’applicazione delle eventuali garanzie. Tutti i residenti in Regione, che presentino particolari requisiti di inclusione ed esclusione, iscritti a fondi di previdenza complementare hanno diritto a presentare richiesta di intervento. PensPlan Centrum provvede a notificare all’avente diritto l’accettazione della richiesta d’intervento, provvedendo all’ accantonamento di capitale e/o alla messa in atto delle dovute misure per la garanzia del capitale. PensPlan Centrum rappresenta il principale punto informativo sulle Provvidenze della Regione, sia nelle due sedi aperte al pubblico di Trento e Bolzano che sul sito internet www.pensplan.com; è stato inoltre demandato l’incarico informativo ai partner sociali del progetto previdenziale regionale, i PensPlan Infopoints diffusi sull’intero territorio regionale.

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