giornale Unione - 2011 - n.5

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SETTEMBRE OTTOBRE 2011 Anno XXVIII N. 5

Unione C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO

Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38121 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P.

i tre nodi allo sviluppo: accesso al credito, imposte, incentivi

obiettivo

ripartenza

Bilancio, le linee guida della Provincia Le osservazioni dell’Unione alla manovra finanziaria della Giunta Dellai


sere l’anno

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Unione BIMESTRALE di informazione di Confcommercio Imprese per l’Italia Trentino

Sommario

SETTEMBRE OTTOBRE - v / 2011

Direzione, redazione e amministrazione via Solteri 78, 38121 Trento Telefono 0461/880111 Fax 0461/880302 www.unione.tn.it | info@ucts.tn.it Direttore responsabile Walter Filagrana Hanno collaborato a questo numero Giovanni Profumo, Giancarlo Baldi, Giovanni Benaglia, Vlado Benedetti, Mila Bertoldi, Paola Bonincontro, Massimo Caldera, Franco Camin, Monica Clementi, Fabrizio Cucchiaro, Gianpiero Lui, Alfonso Moser, Paolo Mosna, Tullio Zatelli, Mattia Zeni Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 424 del 23/1/1984 Stampa Litografica Editrice Saturnia snc - Trento Associato Unione Stampa Periodica Italiana Iscritto al Registro Nazionale della Stampa al numero di repertorio 5.982 in data 8/10/1997

Impaginazione Curcu & Genovese Associati Srl - Trento Via Ghiaie 15 - 38122 Trento Tel. 0461/362122 - Fax 0461/362170 Concessionaria esclusiva per la pubblicità Sudtiroler Studio Srl Via Ghiaie, 15 - 38122 - Trento Tel. 0461/934494 - Fax 0461/935706 Via Bari, 15 - 39100 - Bolzano Tel. 0471/914776 - Fax 0471/930743 Tiratura: 13.000 copie Questo numero è stato chiuso il 14/08/2011

STUDIO DI BIOLOGIA APPLICATA Riconoscimento Ministero della Sanità n. 700.7/59.459/1785 Accreditato Accredia n. 0893

CORSO DI FORMAZIONE

Editoriale 5

PRIMO PIANO 6

Bilancio provinciale, le nostre considerazioni

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Occupazione, cresce il terziario

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Illy amaro

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Consulenze «foreste»

Trentino e San Marino: confronto tra simili Valdastico, occasione anche per il 18 Trentino «Contenere le spesa e migliorare il 20 servizio» 17

ricettivo 22

Giovanni Bort Presidente nazionale rescasa Soci Unat ed amici all’Ursus Adventure 24 Park 25

Argomenti trattati: • norme di igiene e di sicurezza degli alimenti • i principi dell’autocontrollo • le responsabilità dell’operatore Durata del corso di formazione: 2 ore

Antincendio, l’Unat scrive a Maroni

Gli alberghi promuovono il territorio 26 trentino Best Deal, una card per i campeggi 25 trentini somministrazione e intrattenimento 31

Fiemme 2013, ecco il piatto celebrativo

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Trentino stagione globale, il VI rapporto

DA EFFETTUARE PRESSO LA VOSTRA AZIENDA

dettaglio / aspan 34

Fiemme, il direttivo dei commercianti

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Nuova legge sul libro: incontro dei librai

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Piano dei quattro saggi, vitivinicoli fiduciosi

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Dao, una cooperativa come il Sait FIAVET

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Agenzie di viaggio, formazione essenziale Servizi

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Il punto: internet tra memoria e futuro

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Nuove convenzioni per gli associati Fimaa

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Melinda, partnership che convince

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La sicurezza partendo dal condominio

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FNAARC, Porcelli lascia la presidenza

Unat, un 2011 pieno di attività

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Delibera della Provincia Autonoma di Trento n. 159 del 01.02.2008

HACCP

Crisi, tre punti per contrastarla

INGROSSO

TERZIARIO DONNA 52

Quando il fattore femminile diventa decisivo in trentino

55

Insieme per rilanciare la Vallagarina

“Il futuro del commercio nei centri storici”, lavorare in sinergia Commercio, Rovereto recepisce la 57 nuova legge Seac, azienda leader anche a livello 58 globale 56

58

L’addio a Giovanna Collauto ENASCO

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Le manovre sulle pensioni

In prima pagina, un’opera di Francois Lelong ad Arte Sella (foto di Giacomo Bianchi) www.artesella.it

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MEDIAZIONE

CIVILE E COMMERCIALE C’è un nuovo strumento per risolvere le controversie in modo SEMPLICE, CONVENIENTE, VELOCE E RISERVATO

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E d i to r i a l e

Crisi, tre punti

per contrastarla

Bort: «Condividiamo le linee guida del bilancio provinciale ma si faccia di più per gli incentivi, la riduzione delle imposte e contro la stretta creditizia»

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on sarà una fine d’anno facile nè serena. Non possiamo prevedere nel dettaglio che cosa ci riservino i prossimi mesi, però i segnali e le analisi dei principali indicatori non ci esimono da alcune preoccupazioni. Innanzitutto appare piuttosto inevitabile l’ingresso nel terzo segmento dell’andamento a «W» con cui in molti hanno rappresentato questa crisi. Terzo segmento significa deflazione, un fenomeno al quale probabilmente assisteremo nei prossimi mesi anche in Italia. Si stanno acuendo le criticità delle aziende, soprattutto artigiane e commerciali: dopo due anni di calo della domanda e di stretta creditizia, esse ormai si trovano in condizioni di grave difficoltà. Tra i principali responsabili di questa situazione vi è ancora il sistema finanziario e creditizio globale che è allo stesso tempo causa e prima vittima della crisi, analogamente a quanto avvenne a Wall Street nel ‘29 o in Giappone negli anni Novanta. Nonostante ingenti iniezioni di ‘ricostituenti’ da parte degli Stati (Dexia è l’ultimo esempio in ordine di tempo) il mondo della finanza e del credito fatica a giocare quel ruolo di partner di sviluppo che dovrebbe svolgere a fianco delle imprese, le quali sono destinate per questa colpevole assenza - a veder aggravarsi le loro condizioni, con conseguenti chiusure e instabilità anche sul piano sociale. In un’ottica locale va dato atto a questa Giunta Dellai di aver adottato tempestivamente interventi mirati e adeguati. In un primo tempo, infatti, erano giustificati gli interventi a sostegno della grande impresa visto che la congiuntura negativa ha riguardato soprattutto quel tipo di struttura. Oggi però occorre cambiare registro e volgere attenzione e incisività alle piccole e me-

die imprese, fulcro dell’economia e principali protagonisti della formazione del PIL italiano e trentino. Sulle linee guida per la formazione del bilancio provinciale 2012 (che riportiamo nelle pagine seguenti) c’è una nostra sostanziale condivisione, seppur con luci ed ombre. Apprezziamo gli indirizzi e le dichiarazioni del presidente Dellai, soprattutto in tema di imprese e mondo del lavoro, ma non sono ancora sufficienti, a nostro avviso, per salvaguardare il tessuto economico locale dai marosi che agiteranno i prossimi mesi. Tre sono i punti cardine sui quali intervenire subito e risolutamente. Innanzitutto occorre ristabilire a supporto delle imprese l’operatività del sistema creditizio locale, compreso quello legato al mondo cooperativo. Non crediamo giusto far pagare a tutti, con la stretta creditizia, gli errori di pochi. Bene invece, come in parte è già stato fatto, potenziare i consorzi fidi e controllare la loro efficienza nel garantire progettualità e futuro delle imprese. Il secondo punto della sostenibilità economica è la revisione del regolamento della legge di incentivazione economica (la ex legge 6/99): dovranno essere rivisti e aggiornati i criteri di suddivisione delle imprese. Ormai è anacronistica la suddivisione per comparti: occorre prevedere una segmentazione di tipo dimensionale. Il terzo punto è intervenire sulla riduzione delle imposte, utilizzando la leva tributaria per incentivare le imprese. Si tratta di una strategia valida che va potenziata. Sarebbe molto più facile, inoltre, chiedere sacrifici a cittadini ed imprese dopo un intervento di razionalizzazione e di riduzione degli oneri (costi e, soprattutto, tariffe) operato sulle società a partecipazione pubblica. •

di Giovanni Bort Presidente Confcommercio - Imprese per l’Italia Trentino

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primo piano

Bilancio provinciale,

le nostre considerazioni Il documento di analisi dell’Unione sulle linee guida della manovra finanziaria provinciale presentata dalla Giunta Dellai

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ubblichiamo le osservazioni sulle linee guida del bilancio della Provincia Autonoma di Trento che l’Unione ha inviato nei giorni scorsi al presidente Dellai. Sui principi generali vi è una sostanziale condivisione; servirà un monitoraggio costante degli effetti e dell’incisività della manovra, poichè questa crisi ha dimostrato di muoversi in un contesto di estrema incertezza e di poter cambiare molto rapidamente. Sul bilancio pesa grandemente il calo delle risorse dei trasferimenti statali ma questo - voglio auspicarlo - potrà innescare riforme strutturali per la riduzione di sprechi e spese inutili.

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a una attenta lettura della manovra proposta possiamo affermare che i dati di bilancio che vengono espressi presentano dati rassicuranti e probabilmente prudenziali. Infatti si evidenzia che la spesa corrente risulta ridotta e la spesa in conto capitale cresce solo leggermente. Il problema di fondo, a nostro avviso, è un altro e riguarda le entrate tributarie che crescono ancora, pensiamo, visto l’accordo di Milano che potrebbe rilevarsi superato con la situazione economica generale e dello Stato in particolare. Infatti, se l’andamento economico - come sembra - è depressivo e dai dati in nostro possesso è in peggioramento da agosto in poi, esiste il problema che, a seguito di fatti straordinari, vi siano accadimenti che potrebbero cambiare la prospettiva ed anche i valori di bilancio, come anche indicato a pagina 8 delle linee di impostazione. Le risorse di bilancio potrebbero comunque essere sopravvalutate se consideriamo che vivendo in un “condominio” - lo Stato con un debito pubblico consistente ed una manovra non certo strut-

turale che incida profondamente - non è ipotizzabile pensare che il nostro trend sia quello che rileviamo a pagina 41 delle linee guida. Infatti, se sovrapponiamo il trend statale con il nostro vediamo che i presupposti futuri non possono reggere anche per la stessa struttura del nostro bilancio che risulta pulito mentre quello dello stato è sovraccaricato dagli interessi di debito. É presumibile quindi una pressione da parte della BCE di nuovi interventi che potrebbero essere motivo di preoccupazione per le nostre risorse. Rimarchiamo, quindi, la necessità di intervenire velocemente su correttivi tali da poter anticipare eventi dannosi e un minor intervento pubblico, per non trovarci, speriamo non si avveri, a dover intervenire in emergenza. La scelta individuata di una riduzione delle imposte quindi, se usata massicciamente, avrebbe maggior incisività e darebbe meno adito a critiche. Ci sembra comunque evidente tale intendimento. Siamo comunque convinti della consapevolezza della nostra Giunta delle difficoltà attuali e dalla presentazione effettuata della volontà di voler interveni-




PRIMO PIANO

re per risolvere le problematiche presenti e future. Gli interventi che la Provincia Autonoma di Trento ha adottato dall’inizio della crisi sono stati sicuramente incisivi ed hanno ammortizzato fortemente lo stato delle cose, specie nell’emergenza iniziale dove anche una componente psicologica ha avuto il suo effetto, seppur ammettiamolo minimo di fronte alla repentina caduta degli ordini e dei prezzi che hanno messo a dura prova la liquidità delle imprese grandi e piccole che siano,anche se il lato dolente è stato il sistema creditizio che solo marginalmente ha operato secondo quanto pattuito. Oggi lo stesso è il maggior freno allo sviluppo proprio aver creduto dopo la fase iniziale di poter continuare con le stesse logiche, trovandosi a tutt’oggi in una situazione estremamente difficile come si rileva dai dati fonti/impieghi e dal contenzioso in essere. Da parte nostra, salvo richiedere di intervenire operativamente e velocemente su quanto il documento ha proposto, non possiamo che approvarlo. Riassumendo, quindi, la nostra opinione, senza voler ovviamente fregiarci di dare consigli, è che di fronte ad una situazione siffatta sarebbe opportuno alleggerire ulteriormente la spesa corrente e diminuire l’ingerenza del pubblico per incrementare l’economia privata. Vi è il rischio che non operando in tale maniera possano evidenziarsi in un prossimo futuro problemi strutturali che dalla manovra prospettata appaiono sì affrontati ma crediamo sia giunto il momento di intervenire celermente con i fatti. Inoltre siamo convinti che con una Provincia così invadente in economia, il privato trovi sempre meno spazi e/o si implementi la consapevolezza che tutto è dovuto se le cose si mettessero male. La condizione psicologica è già fortemente presente e potrebbe aumentare proprio ora che le risorse diminuiscono con effetto deflagrante se un domani non si potesse più intervenire o facendolo parzialmente. Questo specie per i settori maggiormente aiutati in questi anni. Comunque riteniamo che sarebbe ormai opportuno intervenire realmente ed anticipatamente sugli accadimenti futuri per razionalizzare e ristrutturare la macchina provinciale con particolare riguardo alle società partecipate e controllate, come viene anche evidenziato nelle linee guida. Sarebbe a nostro avviso opportuno passare velocemente alla parte operativa di quanto, condivisibile, è stato enunciato nelle linee

di impostazione intervenendo contemporaneamente e congiuntamente su tutte le tesi proposte. Passare quindi dalla parte propositiva del documento alla parte attuativa, cosa - ribadiamo ormai indispensabile, doverosa, impellente. Ma non solo ampliarla. La modernizzazione del sistema pubblico provinciale Oltre ai temi affrontati pensiamo sia necessario affrontare una razionalizzazione e concentrazione delle società operative per funzioni ragionando non più in termini settoriali, che lasciano spazi ad iniquità e sono carenti della necessaria funzionalità, ma di iniziare a considerare come centro di azione l’impresa indipendentemente dal comparto di appartenenza. Questo anche per la dovuta trasparenza degli interventi come per una maggior incisività della spesa. Con questo reputiamo si possa intervenire più facilmente, conoscendo le dinamiche, sulle problematiche delle imprese di minori dimensioni riuscendo in tal modo ad intervenire realmente. La riorganizzazione poi del settore pubblico provinciale per poter essere valutata e discussa dovrebbe essere maggiormente specificata e presentata nel dettaglio. Non è valutabile al momento con quanto specificato che condividiamo nei principi ma troppo sintetica poter una valutazione di fondo. La semplificazione Anche per quanto riguarda la semplificazione amministrativa valgono i principi sopra espressi con una doverosa specificazione e precisamente: 1. come si calcola il carico burocratico, come si concorda e si definisce, qual è l’indicatore base? 2. successivamente come si definiscono quali sono le indicazioni concrete? 3. infine come si determinano i tempi di misurazione? 4. quale tempistica viene data per l’attuazione? La stessa come rilevato dalle linee guida appare chiaramente in alcune sue parti e di questo prendiamo atto che queste problematiche sono sentita dalla Giunta anche se reputiamo indispensabile scadenzare tutte le linee di intervento. Pensiamo tale situazione sia stata analizzata sicuramente ma nel documento non appare nella sua completezza. Uno sportello unico

Sarebbe inoltre necessario definire operativamente e velocemente uno sportello unico in cui cittadino ed impresa operino indistintamente per tutte le pratiche. Sarà poi l’ente pubblico che ruoterà al suo interno le varie documentazioni al suo interno secondo le proprie esigenze. Con questo si avrà tempistica inferiore per tutti e si potrà all’interno del pubblico iniziare quella reale riorganizzazione che sicuramente potrà portare quell’efficienza auspicata nelle linee presentate. Ci sembra questo comunque sia già evidenziato a pagina 19 anche se limitato alle sole attività produttive, salvo con questo termine non si voglia evidenziare le imprese nella loro generalità. Sburocratizzazione Per quanto riguarda la riqualificazione della spesa di investimento proprio con l’impostazione da noi proposta della centralità della impresa pensiamo di essere sulla linea delineata dalla Giunta Provinciale e reputiamo necessario come traspare negli intendimenti che vi sia una sburocratizzazione sostanziale. Purtroppo però appare evidente che necessitiamo di un cambio radicale per quanto concerne la sburocratizzazione perché molte norme attuate, vedi per esempio l’urbanistica, viaggiano in controtendenza con quanto enunciato e provocano allungamenti dei tempi e quindi diseconomie che appesantiscono i costi delle aziende e dello stesso apparato pubblico. Ribadiamo la nostra contrarietà sulla legge Gilmozzi che ha di fatto paralizzato l’edilizia di valle, incrementando le difficoltà del settore. La burocratizzazione creata poi è in forte controtendenza alle linee descritte nel documento di bilancio e se non modificate potrebbero vanificare eventuali interventi di sostegno al settore. Capiamo l’esigenza di ridimensionare certe situazioni in un territorio ristretto come il nostro ma gli interventi correttivi hanno sor-

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PRIMO PIANO

tito effetti negativi che sarebbero certo avvenuti in una situazione si fatta ma non così devastanti. La tempistica in urbanistica è prioritaria su tutto specie in tempi come questi di veloci cambiamenti economici. Il nuovo regolamento della legge di incentivazione Per le imprese il regolamento della nuova legge per l’economia sarà il banco di prova di tale volontà e della capacità propositiva delle forze economiche e sociali come della volontà politica. Il discorso è ampio e molto articolato e rileviamo purtroppo la continuità, seppur con aperture oggettivamente impensabili anni or sono, della stessa linea di politica economica precedentemente attuata. Sarebbe necessario a nostro avviso una modifica radicale come quella attuata nel lontano 1984 visti i cambiamenti dei tempi, la modifica occupazionale intervenuta che denota la vocazione territoriale della nostra provincia e che tradotta dimostra la nostra richiesta. Capiamo l’esigenza odierna ma reputiamo che interventi correttivi anche se cospicui non possano essere in linea con le esigenze odierne. Per quanto riguarda questa solita linea, ci troviamo nella situazione di dover dissentire perché ancora troppo sbilanciata e non conforme al reale peso economico delle varie componenti di ricaduta sul territorio. Serve sicuramente una apertura maggiore verso chi, anche al netto delle incentivazioni, contribuisce maggiormente al PIL provinciale e modificare gli addendi come da noi pre-

cedentemente prospettato puntando sull’impresa e non sui settori di appartenenza crediamo sia un valore aggiunto che darebbe maggiore autonomia alla politica. La razionalizzazione delle “Spese per Investimento” ci trovano d’accordo nei principi anche se auspichiamo vengano tradotte nei fatti più concretamente. Con questo non vogliamo certo dire che non si è cercato di intervenire ma crediamo sia necessario operare a 360°. Project financing In merito all’attivazione di risorse private per il finanziamento di progetti di interesse pubblico (pagina 22) ci troviamo d’accordo sulle tre prime posizioni anche se auspichiamo che questi interventi abbiano reale ricaduta sul sistema economico trentino e non come ora che le nostre risorse circuitino su aziende non locali. Se da un lato con il subappalto delle opere in parte il mondo edilizio locale riceve un seppur minimo riscontro, di fatto tutta la filiera non ha reali ricadute e così gran parte delle risorse pubbliche investite non rientrano in circolo provinciale. Ci rendiamo conto delle tematiche europee ma province a noi vicine hanno baipassato molto spesso tali problematiche utilizzando idonei e legali escamotages. Una cosa comunque è certa e verificata: l’indotto trentino non viene sicuramente coinvolto e comunque molto parzialmente dallo sforzo pubblico e la ricaduta sul territorio è completamente insufficiente e marginale.

I leaseback Sui leaseback sottoscritti da Trentino Sviluppo non possiamo concordare, per ovvi e chiari motivi. Ancor più oggi dissentiamo su tale operazione finanziaria prospettata che darebbero fiato ad ulteriori risorse che probabilmente alimenterebbero tale strumento alimentando probabilmente un nuovo vortice di richieste che non andrebbe sicuramente nella direzione prospettata. Siamo convinti che aziende che si aprono al leaseback o sono già fallite, o stanno per fallire o l’imprenditore, scusiamo il tono, o l’imprenditore, nel medio periodo si vuole liberare della società. Se proprio si volesse operare in tal senso sarebbe stato opportuno che l’imprenditore investisse forti capitali propri anche rinunciando a certe soluzioni immobiliari e finanziarie e poi se necessario intervenisse il pubblico. Uno strumento poi valido per valutare il reale interesse sarebbe controllare se negli anni passati la società oltre ad aver dato utili ha elargito ai soci dividenti e quanti. Si sa infatti che le riserve create anche da questi permettono all’impresa di ammortizzare i periodi grigi ed inoltre non sarebbe da premiare chi ha usato risorse aziendali per costruire società che nulla hanno a che fare con l’impresa, salvo non intervenga personalmente in primis. Anche la richiesta nel tempo di interventi pubblici dovrebbe essere monitorata per valutare più approfonditamente che l’operazione non diventi, come spesso avvenuto come


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PRIMO PIANO

dal 1984 ad oggi una operazione immobiliare provinciale a solo suo carico. Pensiamo sia che quei tempi siano finiti e che le risorse debbano venir ridistribuite equamente. L’innovazione totale Sull’innovazione poi ribadiamo che questa debba comprendere tutto il ciclo aziendale e non finalizzarsi solo su quella tecnologi-

ca ormai in essere solo nella nostra Provincia. Capiamo le problematiche annesse ma confidiamo si voglia con questa situazione economica aprire l’innovazione di sistema. In tale ottica la nostra posizione è chiara da sempre. Internazionalizzazione Sull’internazionalizzazione vale quanto detto per la razionalizzazione delle società pubbliche e siamo fautori della necessità di avere un unico soggetto che operi unitariamente per tutto il sistema economico trentino. Ribadiamo comunque che per portare le imprese trentine, anche le piccole, su questo versante sia necessario dare loro strumenti operativi quali consulenza sul mercato di interesse, che deve comprendere tematiche contrattuali, normative, ricerca di personale sia in loco sia in azienda che conosca le problematiche in oggetto. Inoltre assicurazione crediti oltre che eventuali possibilità di partnership. Non agendo in tal senso verrebbero aiutate solo le aziende che già operano nell’export, riduttivo per il nostro territorio. Puntiamo inoltre ad un’unica società. Trentino Sviluppo Su Trentino Sviluppo siamo già intervenuti ma ribadiamo che questa società deve aprirsi a tutto il mondo economico e per far questo uno strumento indispensabile è la modifica urbanistica per la gestione delle aree. Strumenti per l’industria in senso stretto ne esistono già fin troppi e tale società non può operare sempre in questo contesto ma-

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scherando gli interventi per il turismo per gli aiuti alle imprese industriali di impiantistica. Per questo non auspichiamo si prosegua sulla ipotizzata Agenzia del Turismo. Per esemplificare quanto testé detto prendiamo spunto dalle linee guida e da quanto espresso a pagina 34. Se da una parte ci trova profondamente d’accordo sull’utilizzo della leva tributaria per incentivare l’economia non possiamo condividere una sperequazione del 0,23% fra chi aderisce agli enti bilaterali e chi versa i contributi per la cassa integrazione guadagni. Le motivazioni sono chiare ed ovvie e dimostra chiaramente quanto andiamo a dire. Inoltre ancora una volta di più sono penalizzate le micro e mini imprese a favore delle solite aziende che da anni ricevono agevolazioni. Ribadiamo che questo strumento comunque innovativo va sicuramente incrementato. L’occupazione Per quanto riguarda il “Progettone “ tralasciamo ogni commento attendendo una valutazione ben definita e programmatica al fine di poter formulare le nostre osservazioni e le nostre proposte. Condividiamo comunque la necessità di modificare tale situazione che di sicuro non è stata di aiuto al singolo, alle imprese, alle risorse provinciali. Riteniamo sia stato solo un inutile parcheggio di lavoratori espulsi dalle imprese senza una progettualità per loro futura, causando una perdita collettiva di professionalità che negli anni sono sparite e che ora mancano all’economia. Se si fosse pensato di rilanciare questi lavoratori in cooperative di lavoro, credendo realmente ai vecchi ma sani principi cooperativi di Don Guetti si sarebbe potuto creare degli artigiani dando loro strutture e consulenze adeguate per inserirsi come micro imprese. Con questo sistema si sarebbero creati di fat-

to anche posti di lavoro per neo diplomati e laureati. Ovviamente dopo un certo periodo di tempo queste devono camminare da sole. Ma il problema cooperativo trentino siffatto è un altro e non è nostro compito affrontare in tale occasione. In merito all’occupazione giovanile ed in riferimento anche con quanto dichiarato dal Presidente siamo in linea sulla necessità di portare una maggiore attenzione a queste problematiche anche se siamo dubbiosi sulla effettiva opportunità di potenziare l’apprendistato. Non vorremmo si traducesse come per il passato in un inutile parcheggio (vedi contratti di formazione) fine a se stesso… anche se ci dicono i controlli sono ora diversi. Una cosa è chiara: le aziende non sono in grado dopo anni di congiuntura così sfavorevole ad avere personale in eccesso e di sicuro con le riduzioni avvenute e che purtroppo avverranno è improbabile che possano inserire una apprendista che viene affiancato ad un collaboratore esperto. Non abbiamo dati in proposito ma è nostra impressione che se si volesse tale situazione solo le imprese artigiane di ben determinati settori potrebbero dare il loro contributo. Per i giovani siamo più propensi a credere che vi sia la necessità di intervenire nella scuola, migliorando la preparazione didattica e generale sulle problematiche della sicurezza e quant’altro. Inoltre l’apprendistato dovrebbe essere riservato ai giovanissimi riducendo e non allargando lo spazio temporale. Il carico fiscale Infine un ultimo passaggio sulla pressione fiscale. È sicuramente molto elevata, sin troppo, ma è quella indiretta specie sui servizi essenziali che potrebbe essere ridotta. Parliamo in particolare dei costi derivanti dalle società pubbliche provinciali che potrebbero ridurre le loro pretese e le minori entrate potrebbero essere compensate da minori interventi incentivanti. Il concetto è che riducendo il carico delle spese aziendali con minori costi diretti ed indiretti si possono ridistribuire risorse a tutte le imprese conoscendone perfettamente i costi e diminuendo contestualmente le incentivazioni. Come evidenziato dalle linee guida per quanto concerne l’Irap e la volontà di non aumentare Irpef. Questa potrebbe essere una implementazione allo sviluppo e forse permetterebbe al nostro territorio di diventare più appetibile, considerando che abbiamo ancora un po’ di risorse al contrario di altri territori. •


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PRIMO PIANO

occupazione, cresce il terziario

I dati dell’Agenzia del lavoro: saldo ancora negativo ma in recupero rispetto all’anno scorso

Dopo due anni, la dinamica delle assunzioni in provincia di Trento torna in positivo, con l’attivazione di 134.040 rapporti di lavoro, quasi 4.000 in più rispetto all’anno precedente, per una crescita del 3%. «La ripresa degli avviamenti - spiega il presidente dell’Agenzia del lavoro trentina, Michele Colasanto - è peraltro accompagnata da un incremento delle cessazioni, che dà luogo ad un saldo ancora leggermente negativo (-323 unità), ma indubbiamente assai più ridotto rispetto al dato dell’anno precedente, quando le uscite prevalevano sulle entrate per più di 3.000 unità». All’incremento della domanda di manodopera contribuiscono sia il secondario che il terziario (l’agricoltura risulta invece in modesta flessione), con una crescita di avviamenti rispettivamente del 16,4% e dell’1,6%. Tuttavia, mentre il secondario mostra ancora una situazione complessa, con le uscite che continuano a superare le entrate (il saldo è negativo per circa 1.000 unità), nel terziario le assunzioni superano le cessazioni e il saldo torna positivo.

illy amaro

Le considerazioni dell’ex governatore del Friuli: «non c’è solo turismo o agricoltura» Leggiamo con una certa amarezza le dichiarazioni di Riccardo Illy, patron dell’omonima azienda triestina ed ex governatore del Friuli Venezia Giulia. Dice - a margine del suo intervento ai «Dialoghi sull’innovazione» bolzanini - che «agricoltura e turismo non bastano al futuro della regione» Trentino - Alto Adige (Trentino, 10 ottobre 2011). È vero, non bastano da soli, ma forse la constatazione poteva essere un’altra, e cioè che in questo momento di crisi, soprattutto delle grandi industrie, a salvare le economie dei territorio come il Trentino sono stati proprio il turismo (dal conclamato ruolo «anticrisi») e le eccellenze della produzione agricola.

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Consulenze «foreste»

Gli strani suggerimenti di alcuni istituti di credito cooperativo Alcuni associati, fra cui anche società dimensionalmente di rilievo, ci hanno segnalato con una certa preoccupazione che la propria banca di credito cooperativo, allo scadere degli affidamenti e al fine di “non trovare ostacoli” per la revisione e la successiva concessione degli stessi, li avrebbe “caldamente consigliati” di farsi predisporre una consulenza per l’analisi al bilancio e alla gestione, alle operazioni di finanza straordinaria e alle riorganizzazioni (quindi non una cosa di poco conto) da una società di Parma. Trattasi di consulenze interne all’azienda, normalmente portate avanti da consulenti di fiducia o propri commercialisti, che hanno un impatto notevole in termini di assistenza e di impegno per la società richiedente Alla stessa società alcune istituti di credito pare indirizzino anche consulenze in ambito turistico e gestionale. Non abbiamo nulla da eccepire nei confronti di altre società, sul cui operato non sappiamo e che non conosciamo. Ci sorgono, invece, alcuni interrogativi: perché mai ‘costringere’ aziende strutturate e in grado di effettuare queste analisi con soggetti o professionisti di riferimento ad affidarsi all’esterno e pagare soggetti nemmeno di fiducia? Perché portare in Emilia servizi e consulenze che potrebbero rimanere sul territorio facendo crescere il tessuto dei servizi locali e di conseguenza le casse pubbliche? Perché queste contribuzioni debbono uscire dal territorio senza produrre ricchezza in loco contrariamente all’impostazione della PAT che, giustamente, cerca di far sì che le spese sostenute dai contributi creino ricadute sul territorio provinciale? Perché il mondo cooperativo agisce così quando ha sempre sostenuto di essere portatore di valori sociali ed economici territoriali e per questo abbondantemente foraggiato con pubblica pecunia?

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PRIMO PIANO

Trentino e San Marino:

confronto tra simili

Una delegazione di imprenditori ospiti di Confcommercio per studiare il “modello” di turismo e commercio trentino

L

’idea non è quella di insegnare ma di conoscere, mettendo a confronto somiglianze e diversità, prendendo spunto e mutuando quanto di buono già fatto altrove. Con questo spirito una delegazione di imprenditori della Repubblica di San Marino ha concluso a settembre una “due giorni” di full immersion nel sistema trentino: dal commercio (i centri storici) al turismo (il wellness). Il punto di partenza è l’esigenza degli operatori sanmarinesi di rinnovare la propria offerta, estendendo a tutto l’anno il periodo turistico e svincolandolo dalla forte stagionalità della vicina riviera adriatica. «Abbiamo raccolto l’invito di Confcommercio Trentino e del suo presidente Giovanni Bort – ha dichiarato il presidente del Consorzio degli operatori turistici della Repubblica di San Marino, Filippo Bronzetti – con piacere perché abbiamo ravvisato molte somiglianze tra il no-

stro territorio e la provincia di Trento: noi abbiamo l’indipendenza, voi l’Autonomia, il che ci consente di avere una certa libertà nel determinare alcuni fenomeni di sviluppo anche economico. Abbiamo l’esigenza di destagionalizzare la nostra offerta turistica, per questo siamo interessati a raccogliere l’esperienza del polo wellness e della promozione dei centri storici trentini. La congiuntura negativa si fa sentire anche da noi molto pesantemente» La visita è iniziata lunedì 19 settembre, con un tour al

Grand Hotel Terme di Comano, dove Maurizio Giuliani, di Ideaturismo, ha illustrato modalità e caratteristiche del club di prodotto Vitanova, che riunisce le migliori strutture alberghiere e ricettive eccellenti nel settore wellness. Il giorno dopo, alla delegazione – coordinata dal WTC San Marino – sono state presentate le varie fasi della nascita del Consorzio Trento Iniziative ed il suo sviluppo. Il presidente Giorgio Degrandi, con la collaborazione di Andrea Giovannelli, ha mostrato agli imprenditori sanmari-

nesi come lavora il consorzio, gli obiettivi ed i risultati raggiunti in molti anni di attività. L’ideale prosecuzione dell’incontro è avvenuta poi a palazzo Thun, dove la delegazione è stata accolta dall’Assessore comunale Fabiano Condini; il punto di vista dell’amministrazione comunale è servito a mettere in luce quanto sia importante la partnership e la comunione di intenti tra pubblico e privato: «Solo con un forte senso di responsabilità da parte di ciascuno – ha chiosato il direttore dell’Unione Giovanni Profumo – è possibile conseguire risultati. Senza di esso, ogni progetto è destinato al fallimento». Un concetto ribadito anche dall’Assessore Condini che ha evidenziato il contributo del tavolo di lavoro tra operatori privati e struttura comunale, capace non solo di affrontare e risolvere problemi ma anche in grado di formulare proposte e suggerimenti utili allo sviluppo della città. •

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PRIMO PIANO

Valdastico, occasione

anche per il Trentino

Bort: «La nostra offerta tursitica sarebbe caratterizzata da tre poli di straordinaria attrattività: le Dolomiti, il Lago di Garda e Venezia»

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aldastico sì, Valdastico no. Il dilemma si protrae oramai da decenni, attraverso un dibattito che ha visto cambiare, di volta in volta, interlocutori, sostenitori, tema specifico, dettagli, detrattori, progetti. Un altro tassello nella creazione del consenso/dissenso è stato posto il 13 ottobre scorso, a Trento, grazie ad un convegno dall’eloquente titolo «Valdastico Nord, infrastrutture e crescita economica». Il forum è stato patrocinato da numerosi soggetti (tra cui anche l’Unione), comprese molte camere di Commercio del Nord Est (esclusa Trento),

molte sigle imprenditoriali (Confindustria, anche trentina, Confapi, Confagricoltura, Coldiretti, CNA). Dopo l’apertura dei lavori, affidata a Vittorio Mincato,

presidente della Camera di Commercio di Vicenza, Giulio Maternini e Sergio Mutti hanno illustrato il contesto (il primo) in cui andrebbe a collocarsi il progetto di

completamento della Valdastico (il secondo). Interventi tecnici, questi, che hanno suffragato un’idea che erano in molti, tra la platea, a condividere: la nuova arteria porterà sviluppo, crescita e non sarà una sciagura per la provincia di Trento. A rompere il ghiaccio nel successivo dibattito è stato il presidente di Confcommercio Trentino, Giovanni Bort, stimolato dal moderatore: «Siamo assolutamente favorevoli, da sempre – ha esordito Bort - abbiamo più volte ed in più sedi affrontato l’argomento con risposte sempre positive. Mi sono piaciuti

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PRIMO PIANO

Immagini esemplificative delle soluzioni progettuali e dell’inserimento dell’opera nell’ambiente nell’attuale termine della Valdastico

gli interventi di questa mattina, soprattutto quando si dice ‘facciamo l’opera e facciamola in sinergia con la provincia di Trento e con le realtà che all’interno della provincia esistono’, soprattutto per gli elementi urbanistici e ambientali. La mia è una provenienza turistica: in quanto territorio a spiccata vocazione turistica poniamo all’ambiente di grande attenzione». «Sempre da un punto di vista turistico e imprenditoriale – ha proseguito Bort – am-

mettendo che il turismo, con il suo indotto, possa valere quasi 20 punti di PIL provinciale, non possiamo che vedere con favore quelle infrastrutture che ci permettono di aggiungere alla nostra offerta, i laghi e le dolomiti, anche Venezia: avere la città lagunare a pochi minuti di strada da noi rappresenta uno sviluppo notevole di tre asset strategici». Sulle resistenze alla sua realizzazione Bort risponde che: «va bene discutere, ma di di-

scussione si può anche morire. I cittadini credo siano già convinti dell’opportunità della Valdastico. Gli imprenditori, lo vediamo oggi, sono tutti d’accordo. Se se ne parla dal 1966 significa che l’esigenza c’è. Noi faremo la nostra parte per convincere ad essere della partita coloro che sono indecisi. Poi alla politica spetta l’ultima parola; dobbiamo cercare di convincere i nostri amministratori che questa opera ha ragione di essere. Se vogliamo mantenere alto il

livello del nostro turismo ed i suoi numeri. Tanto più alla luce del ruolo anti-recessivo che il turismo ha giocato nelle ultime stagioni. Un’offerta turistica imperniata sui tre poli delle Dolomiti, del Lago di Garda e di Venezia non avrebbe uguali». «Nè vanno dimenticate – conclude Bort – le ripercussioni positive che derivano dagli sviluppi della rete viaria e infrastrutturale, dalle nuove interrelazoni tra il Trentino e lo spazio europeo». •


PRIMO PIANO

«Contenere le spese

e migliorare il servizio»

La presidente di ITEA Spa Aida Ruffini traccia un bilancio dell’attività dell’ente e indica gli obiettivi da conseguire per il futuro

R

isale all’aprile 2008 la pubblicazione del primo bando di ricerca immobiliare di edifici nuovi o da risanare e terreni edificabili sul territorio trentino. A questo ne sono seguiti altri quattro e, parallelamente, sono nati altri filoni di intervento di ITEA SpA sul mercato immobiliare: bandi di cessioni di alloggi e garage sfitti, offerte di locazioni a canone moderato e concordato, oltre alle offerte di affitto di locali ad uso commerciale o ad uso sociale per associazioni ed Enti pubblici. «Molto è stato fatto ma c’è ancora tanta strada da percorrere – ha commentato la Presidente di Itea Aida Ruffini – la nostra Società in questi anni ha rivisitato completamente la sua organizzazione interna, anche in un’ottica di contenimento della spesa e di miglioramento del servizio all’inquilino, ha implementato nuove tipologie costruttive e dato impulso alle costruzioni a risparmio energetico». Quali le principali novità di quest’ultimo biennio? Indubbiamente, l’introduzione del canone moderato per il ceto medio della popolazione con ICEF tra 0,23 e 0,34, grazie al quale è stato possibile rispondere al fabbisogno abitativo di coloro che possiedono una condizione

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Aida Ruffini

economico-patrimoniale tale da impedire l’accesso sia alle graduatorie ITEA che ai canoni offerti dal libero mercato. Tra gli altri interventi da sottolineare l’incentivo dato all’attività di manutenzione del patrimonio immobiliare, il Piano Sicurezza e l’impegno alla riduzione della conflittualità sociale. Sul versante della sostenibilità sociale, non possono non essere menzionati i risultati raggiunti dall’Audit Famiglia e Lavoro che hanno reso possibile, ad esempio,

l’apertura del nido aziendale nel settembre 2010; la realizzazione del nuovo “Patto Comune di solidarietà e convivenza”, affisso in tutti i condomini Itea e nato con la volontà di stimolare il senso di appartenenza ad una comunità e la responsabilità di fronte alle regole comuni di convivenza. Quali i principali dati emersi nel documento programmatico del Bilancio sociale 2010? Il Bilancio d’esercizio della Società è caratterizzato da un patrimonio in crescita e da un trend positivo per quanto riguarda il “Piano straordinario per l’edilizia sociale abitativa” che, a 3 anni effettivi dalla sua partenza, è stato at-

«Il Bilancio d’esercizio della Società è caratterizzato da un patrimonio in crescita e da un trend positivo per quanto riguarda il Piano straordinario per l’edilizia sociale abitativa»

tuato per il 32% del totale. Il nostro obiettivo fondamentale continua ad essere la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, fornendo un alloggio a chi altrimenti non potrebbe accedervi alle condizioni di mercato. Tutto questo non sarebbe possibile senza il fondamentale contributo della Provincia autonoma di Trento. Secondo Lei ITEA SpA conferma di essere in grado di rispondere alle difficili sfide a cui è stata chiamata nella realizzazione della politica provinciale per la casa? I dati economici della Società per l’esercizio 2010 indicano un utile d’esercizio pari a euro 1.061.450, a conferma del positivo segnale già registrato nel 2009. Accanto al dato economico positivo, il Bilancio Sociale ITEA 2010 illustra quali sono state le vicende ed i risultati conseguiti dalla Società che in maniera più significativa hanno creato valore sociale per la comunità trentina. Innanzitutto, un patrimonio in crescita, attestato a 16.615 unità immobiliari in gestione, di cui 10.677 sono le unità abitative. 456 sono gli alloggi consegnati nel corso del 2010, mentre il canone medio mensile per l’inquilinato si mantiene sui livelli degli ultimi anni a 117 euro, garantendo così, anche in tempi di crisi, una sostanziale tutela delle famiglie economicamente più fragili. •


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RICETTIVO

Unat, un 2011

pieno di attività

Un’ampia gamma di iniziative, eventi e servizi a disposizione dei soci dell’Unione albergatori del Trentino

A

nche nel 2011 UNAT Unione Albergatori del Trentino si è messa subito in marcia per svolgere la propria attività sindacale riproponendosi di garantire la dovuta attenzione al socio con la consueta efficienza suffragata dallo spirito innovativo che sempre più contraddistingue la nostra associazione. Durante il mese di gennaio 2011 gli sforzi sono stati concentrati sul rinnovo delle cariche associative, culminato con la conferma di Giovanni Bort alla presidenza. A fine gennaio l’Unione Albergatori ha poi dato il proprio attivo supporto allo stand Unione presso la fiera internazionale «Expo Riva Hotel». L’attività convegnistica è stata molto intensa, soprattutto nella prima parte dell’anno. Il 13 aprile a Pinzolo è stato proposto l’incontro «Prezzi minimi? Massimi? Introduzione commissioni di controllo? Siamo globalizzati: spazio alla concorrenza?» con l’introduzione di Roberto Failoni, presidente dalla sezione UNAT «Val Rendena, Pinzolo e Madonna di Campiglio», e la relazione del dott. Maurizio Giuliani, presidente di IdeaTurismo. Il 4 Maggio è stata la volta di Levico Terme con il dibattito dal titolo «Turisti, escursionisti, residenti sui laghi di Levico e Caldonazzo» con la dettagliata relazione del

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responsabile dell’Ufficio Politiche Turistiche Provinciali, dott. Gianfranco Betta. Anche la Sezione Alto Garda e Ledro è stata molto attiva, proponendo tra marzo e aprile alcu-

ni momenti formativi su temi di grande interesse: «Il calcolo del prezzo alberghiero» e «La lettura dei bilanci». Sono state rinnovate le principali convenzioni in essere. Su

Giovanni Bort Presidente nazionale rescasa

tutte citiamo quella con i Castelli del Trentino e quella con il Mart di Rovereto. A tal proposito, ricordiamo che lo scorso 26 maggio i soci UNAT, accompagnati da un rappresentante della Segreteria, si sono potuti recare al Mart per visitare gratuitamente la collezione di capolavori impressionisti provenienti dal Musée d’Orsay. Si è trattato quindi di un interessante momento di aggregazione dagli apprezzati risvolti culturali. Di matrice ben più ludica la conviviale braciolata organizzata domenica 19 giugno al Lago dei Caprioli dalla sezione Valle di Sole su preciso stimolo del locale presidente Aurelio Veneri. UNAT, coinvolgendo numerosi associati, ha avuto modo di prendere parte attiva anche ad una serie di iniziative di respiro provinciale, quale ad esempio «Ecoristorazione Trentino”, progetto di sostenibilità ambientale promosso

Al vertice della federazione che riunisce gli operatori della ricettività extraalberghiera Venerdì scorso, a Milano, Giovanni Bort è stato eletto presidente della Federazione Italiana Residence (RESCASA). La Federazione riunisce oltre 10 mila aziende in Italia del settore della ricettività extra-alberghiera e fa parte del sistema di Confcommercio – Imprese per l’Italia e Confturismo. «Proseguiremo – ha dichiarato Giovanni Bort – nella difesa e nella tutela delle imprese associate e amplieremo i servizi come le convenzioni, la promozione e la commercializzazione. Nel nostro Paese il ricettivo extra-alberghiero è un settore che raggruppa oltre il 50% della ricettività turistica e vive un periodo di forte espansione, con una fetta di mercato già molto significativa per quel che riguarda sia l’ambito turistico che congressuale e d’affari”. La Federazione conta in Italia oltre 10 mila aziende associate, delle quali circa 300 sono in Trentino. Giovanni Bort


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RICETTIVO

Aurelio Veneri Oreste Bonazza

dalla Provincia autonoma di Trento e finalizzato al contenimento degli sprechi attraverso la riduzione dei rifiuti organici nel settore alberghiero e della ristorazione. Durante l’estate molte energie sono state concentrate sul sindacato di categoria Affittacamere, presieduto da Ferdinando Speranza, che ha avuto modo di confrontarsi con Trentino Marketing per migliorare il posizionamento web degli affittacamere, prima ricompresi nel raggruppamento «alberghi e non solo». Ora invece, grazie alle pressioni del nostro sindacato, gli affittacamere del Trentino sono più facilmente rintracciabili all’indirizzo www.visittrentino.it/it/dove_dormire/strutture ed hanno quindi maggiori possibilità di essere individuati dai turisti che cercano que-

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sto tipo di sistemazione. Ad inizio settembre, come ormai consuetudine da qualche anno, è stato riproposto agli associati il questionario sull’andamento della crisi economica al fine di cogliere l’effettiva percezione che di questo momento economico hanno gli operatori del settore. I questionari, presentati attraverso una serie di esplicative elaborazioni grafiche nella Giunta UNAT del 27 settembre, sono stati poi analizzati dall’Unione in un contesto di ricerca più ampio. Come abbiamo ricordato nell’edizione di agosto del giornale, UNAT, sempre attenta ai cambiamenti, anche per quel che

riguarda la comunicazione da tempo sta attuando una costante osservazione sui nuovi media, social network & Co. L’obiettivo è quello di poter dialogare, confrontarsi sui temi di attualità, rispondere a semplici questionari, proporre suggerimenti e molto ancora. La novità rilevante su questa tematica è che ora, su tutte le pagine e le news pubblicate da UNAT, è possibile condividere i relativi contenuti con la maggior parte dei social network (in testa facebook e twitter) e cliccare sull’apposito bottone «MI PIACE».

Inoltre è stato aggiunto il pulsante «Google +1»: una novità recentemente introdotta da Google per permettere agli utenti di votare e condividere con gli amici e i propri contatti le risorse ritenute più interessanti. È in un certo senso un modo per dare consigli e suggerimenti alla propria rete sociale proprio mentre i nostri amici sono alla ricerca di un’informazione e stanno facendo una ricerca su Google. In autunno sono proseguiti gli incontri sul territorio con gli associati: il 21 settembre a Breguzzo, su invito del presidente

SOCI UNAT ED AMICI ALL’URSUS ADVENTURE PARK

Il 21 settembre in una splendida giornata di sole in Val di Breguzzo per conoscere da vicino il parco UNAT - Unione Albergatori del Trentino ha rivolto un invito ai soci UNAT ed amici a visitare l’Ursus Adventure Park in Val di Breguzzo Mercoledì 21 settembre 2011. In una giornata piena di sole e di allegria i nostri soci hanno potuto conoscere e provare il parco avventura più grande del Trentino. Un pomeriggio in compagnia per scoprire questa nuova proposta turistica adatta a tutti e visitabile sul sito www.ursusadventurepark.it Si tratta di un’iniziativa promossa da Oreste Bonazza, presidente UNAT della Sezione Valli Giudicarie Chiese e Comano, nonché assessore al Turismo del Comune di Breguzzo. L’ Ursus Adventure Park Val di Breguzzo è situato alle porte del Parco Naturale Adamello Brenta in località Chiesetta degli Alpini nell’omonima valle di Breguzzo in Trentino, a circa 5,5 km dai centri abitati di Bondo e Breguzzo, nelle Valli Giudicarie. Nei pressi del parco avventura vi è un’area attrezzata libera per pic nic in ampi spazi verdi, zona barbecue coperta, servizi igienici, e la casa degli

alpini con splendido porticato per poter accogliere fino a 120 persone a sedere. Per gli amanti delle passeggiate questo è il luogo ideale: da qui partono numerosi itinerari di trekking verso il Gruppo dell’Adamello che vanno a toccare siti di interesse naturalistico - ambientale, botanico, faunistico e storico (siti e testimonianze della Grande Guerra sull’Adamello). Si potranno raggiungere in breve tempo la zona detta Conca di Trivena, dove sorge l’omonimo rifugio e zona di partenza per spettacolari escursioni in quota e la Val d’Arnò alla destra orografica del torrente, nel cuore della quale si trova la malga d’Arnò, dove sarà possibile degustare ed acquistare ottimi formaggi di malga nonché assistere alla produzione degli stessi. Lungo l’intero corso della Val di Breguzzo e nelle immediate vicinanze del parco si trovano punti di ristoro e ristoranti con cucina tipica. Sul nostro sito www.unat.it è possibile guardare un video realizzato nella corso della giornata con una breve intervista ad Oreste Bonazza, promotore dell’iniziativa.


antincendio, l’Unat scrive a Maroni

L’Unione albergatori chiede al Ministro sburocratizzazione e semplificazione per le strutture ricettive Più sburocratizzazione e maggiore semplificazione: è questo che UNAT - Unione albergatori del Trentino ha scritto nella lettera indirizzata al Ministro dell’Interno on. Roberto Maroni. «Pur apprezzando - si legge nella missiva - le innovazioni stabilite dal DPR del 1 agosto 2011 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi” mi preme rilevare che non si è ancora proceduto ad una rivisitazione dei campi di applicazione della regola tecnica di cui al Decreto ministeriale 8 aprile 1994 e ss.mm. con

Presentate le linee guida per il turismo trentino Molte osservazioni proposte da Unat e Unione recepite favorevolmente

particolare riferimento ai contenuti della parte seconda relativi alle attività esistenti con meno di 50 posti letto. Si tratta infatti di graduare meglio le misure imposte introducendo una fascia intermedia (ad esempio da 26 a 50 posti letto) nella quale la regola tecnica sia meno restrittiva, pur sempre nel rispetto dei requisiti di sicurezza per clienti e lavoratori». Nella stessa lettera è stata anche richiesta una proroga della scadenza «antincendio» del 31/12 motivata dalle difficoltà economiche che le imprese si trovano a vivere in questi mesi.

Roberto Failoni

di sezione Oreste Bonazza, con la stimolante visita dell’Ursus Adventure Park (box a fianco) ed il 10 ottobre con una degustazione di vini (seguita dal pranzo in un locale tipico) presso la Cantina Produttori di Bolzano su invito di Aurelio Veneri, presidente della sezione Valle di Sole. Sempre durante la stagione autunnale una delegazione di imprenditori di San Marino, interessata a studiare il “modello” di turismo e commercio del

Trentino, ha incontrato Unione e UNAT. La visita è culminata con un tour al Grand Hotel Terme di Comano, dove il Presidente Giovanni Bort, il direttore UNIONE dott. Giovanni Profumo, Maurizio Giuliani di Ideaturismo, insieme al dott. Alfonso Moser della Segreteria UNAT, hanno illustrato agli ospiti modalità e caratteristiche del club di prodotto Vitanova, che riunisce le strutture ricettive che eccellono nel settore wellness.

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Dal 23 al 25 settembre si è tenuta a Trento la dodicesima edizione della B.I.T.M. - Borsa Internazionale del Turismo Montano ed UNAT ha contribuito attivamente presso lo stand Unione, distribuendo anche il proprio materiale informativo. Anche quest’anno è stata rinnovata l’ormai consolidata collaborazione con «Hotel 2011», la fiera dell’hotellerie che si tiene ogni anno a Bolzano nel mese di ottobre. UNAT ha quindi potuto continuare a garantire ai propri associati i biglietti omaggio per l’ingresso ai padiglioni espositivi.

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Il 26 settembre è stato presento in conferenza stampa il documento finale sulle linee guida per il turismo trentino, nel quale molte delle osservazioni proposte da UNAT e UNIONE sono state favorevolmente recepite. Si articola in tre parti: una prima parte di natura programmatica contenente gli obiettivi strategici emersi in sede europea, nazionale e locale; una seconda parte che evidenzia i punti di forza e debolezza del turismo trentino alla luce dei principali mutamenti in corso; una terza parte che vuole fornire alcune indicazioni e conseguenti misure da adottare nel medio periodo. Sul sito di UNAT www.unat.it è possibile scaricare il testo integrale oltre a guardare la «video intervista» di UNAT all’assessore al turismo Tiziano Mellarini.

In questi giorni UNAT è impegnata nella definizione del progetto «Senti la differenza» di cui si dà un ampio resoconto in un apposito articolo in queste pagine. Nelle prossime settimane si terrà l’assemblea annuale dei soci durante la quale sarà riepilogata tutta l’attività svolta nel corso del 2011. •

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RICETTIVO

Gli alberghi promuovono

il territorio trentino

Alberghi e prodotti tipici trentini: il connubio ampiamente auspicato tra fornitori e strutture ricettive ha finalmente mosso i primi passi

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ià a partire dall’edizione 2010 della fiera Expo Riva Hotel UNAT ha iniziato a percorrere la strada della promozione dei prodotti trentini: erano stati esposti allo stand, ove veniva distribuito anche un flyer informativo dei “10 buoni motivi per consumare i prodotti trentini”, depliant pensato per gli operatori locali al fine di coinvolgere le strutture ricettive ad implementare l’uso dei prodotti tipici. Da allora si è continuato a lavorare in questa direzione fino ad arrivare alla presentazione del progetto «Senti la differenza», promosso dal mondo della Cooperazione trentina e supportato attivamente da UNAT - Unione Albergatori del Trentino. In quest’ottica, a marzo di quest’anno è stato anche stipulato uno specifico protocollo d’intesa sul «Progetto triennale per la commercializzazione dei prodotti Trentini». L’iniziativa costituisce un segno distintivo di tipicità rigoroso e trasparente nei confronti sia dei consumatori, sia degli oltre 30 milioni di turisti che ogni anno visitano il Trentino e che avranno così a disposizione uno strumento per identificare ed eventualmente scegliere i prodotti tipici locali. L’avvicinamento della promozione agroalimentare dei prodotti alla promozione turistica è favorito anche attraverso un apposito logo che contraddistingue i prodotti. Senti la differenza rappresenta quindi un’occasione concreta per far dialogare soggetti diversi che hanno però in comune gli stessi obiettivi: la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti tipici e del territorio come mezzo per la promozione dell’offerta turistica ricettiva. Ecco in sintesi, i principali obiettivi del progetto: • favorire una più ampia diffusione e un maggior utilizzo di prodotti locali sulle tavole di hotel e ristoranti del Trentino, garantendo la regolare reperibilità di un determinato

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paniere di articoli; • fare in modo che i prodotti trentini diventino uno strumento per la promozione del territorio e che il territorio stesso sia il primo ad usare e consumare i prodotti locali facilitandone lo sbocco sul mercato; • garantire una maggiore riconoscibilità e visibilità dei prodotti trentini nei negozi di alimentari abitualmente frequentati dai turisti e

Un segno distintivo di tipicità, rigoroso e trasparente nei confronti dei consumatori e degli oltre 30 milioni di turisti che ogni anno visitano il Trentino

dai residenti ad iniziare da quelli presenti sul nostro territorio; • facilitare la presenza e distribuzione degli stessi prodotti in catene e singoli punti vendita specializzati presenti a livello nazionale; • far nascere la consapevolezza all’interno della popolazione residente che il consumo dei prodotti locali può agevolare molto l’economia locale oltre ad assorbire, in molti casi, la quasi totalità della produzione realizzata; • veicolare i messaggi promozionali dei prodotti all’interno dei canali turistici siano essi le Strade del Vino e dei Sapori, le Apt di ambito, Trentino Marketing o le stesse strutture coinvolte, ad iniziare da alberghi e ristoranti. L’iniziativa, che sta uscendo ora dalla fase di start up, ha già visto l’adesione di una ventina di aziende alberghiere. Ma in pratica, come funziona? Il cliente è stato pensato come se fosse parte integrante di una catena, di un processo molto interessante e pieno di gusto che gli renderà la giornata molto «saporita». Primo anello della catena: quando il cliente dopo una giornata di relax o di attività raggiunge la propria stanza, si troverà sul comodino il volantino promozionale venendo a conoscenza dunque del progetto in questione. Il secondo anello della catena è quando si presenta la fame: e quindi perché non fare un bel salto al ristorante dell’hotel? Ed ecco che anche qui c’è una bella sorpresa. Troverà un simpatico cavalierino che mostrerà i prodotti tipici trentini messi a disposizione da quell’hotel! E perché non assaggiarli? Il terzo anello della catena è il gusto, l’olfatto, i sapori e le sensazioni. La struttura aderente offrirà anche menù in cui verranno utilizzati i prodotti locali, contrassegnati dal logo «Senti la Differenza.» Possiamo quindi dire che grazie ad UNAT - Unione Albergatori del Trentino, che ha fortemente voluto e contribuito perché avvenga l’incontro tra i due mondi, finalmente i produttori e le strutture ricettive parlano la stessa lingua. Nei prossimi giorni è prevista una conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa e del sito (in fase di allestimento) www.sentiladifferenza.info •



RICETTIVO / FAITA

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per i campeggi trentini Faita Trentino ha organizzato un convegno per conoscere più a fondo questa innovativa strategia di marketing olandese

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o scorso 7 settembre Faita Trentino ha organizzato il convegno “Best Deal Camping Card”, invitando Dick William Harinck e Peter Doornekamp, di Kosmos Campingwijzer. Dick William Harinck è dal dicembre scorso Responsabile della comunicazione presso il Viaselect Leisure Group (travel&tourism, camping&glamping) ed in passato è stato capo redattore di Kamperen e della rivista specializzata Kampeer & Caravan Kampioen nell’ambito di ANWB, l’automobile club olandese. L’incontro ha visto una buona partecipazione nonostante gli associati fossero impegnati nella coda di stagione estiva favorita da temperature sopra la media del periodo. I presenti hanno comunque seguito con vivo interesse i due relatori, interagendo più volte con loro e dimostrando di apprezzare l’iniziativa. Al termine dell’introduzione e delle presentazioni da parte di Fabio Poletti, presidente di Faita Trentino, Harinck ha illustrato OntdekMagazine, un campingmagazine trimestrale distribuito da Kosmos Campingwijzer seguitissimo in Olanda che, con una tiratura di ben 60.000 copie, è ormai una delle principali guide olandesi per campeggi. Sono state evidenziate anche le correlate applicazioni multimediali della stessa guida che ne consentono una più completa fruizione praticamente ovunque. Di seguito è intervenuto Peter

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I relatori con il presidente FAITA Fabio Poletti

Doornekamp, sfoggiando un’ottima parlantina in italiano, per presentare la Best Deal Camping Card, introdotta nel 2010 da Kosmos Campingwijzer. Concettualmente, si tratta di una carta sconto nata per consentire ai campeggi di aumentare considerevolmente le presenze turistiche nei periodi di bassa stagione. Contrariamente alle tradizionali tipologie di carte low cost, con Best Deal Camping Card è proprio il campeggio a determinare sia la tariffa di bassa stagione da applicare ai possessori della stessa, sia i periodi di validità

della card. In questo modo si favorisce un circuito virtuoso secondo cui è sempre il campeggio che continua a tenere le redini della redditività anche in bassa stagione. In buona sostanza, con Best Deal Camping Card gli ospiti amanti dell’open air possono organizzarsi per campeggiare nei periodi di bassa stagione ad una tariffa per essi estremamente vantaggiosa ma che rimane comunque ampiamente conveniente anche per i campeggi. Al termine dell’esposizione è seguito un breve dibattito che ha permesso di approfondire me-

glio alcuni punti trattati nel corso della relazione. Harinck e Doornekamp hanno poi avuto modo di presentare l’iniziativa di cui si fanno promotori anche ai funzionari di Trentino Marketing, evidenziando i benefici che la card potrebbe portare anche in Trentino, in modo da verificare eventuali future prospettive di collaborazione a largo raggio. Al riguardo, preme segnalare che nel panorama attuale, come del resto è cosa nota, vi sono molte altre card, per certi versi analoghe a Best Deal. La maggior parte di esse tuttavia si caratterizza soprattutto per lo sforzo di fare massa critica, raccogliendo adesioni pubblicitarie e vivendo su di esse. Questo tipo di politica, che commercialmente darà ben anche i suoi frutti, tenderebbe però a lasciare in secondo piano gli interessi dei singoli campeggi a fare il tutto esaurito. La sensazione che Doornekamp ha lasciato nel suo intervento ci pare quella di una card tarata in primis proprio sulle esigenze dei campeggi aderenti, lasciando i margini garantiti dalla pubblicazione pubblicitaria solo in seconda battuta. Coloro che sono interessati ad approfondire questa tematica possono contattare la ditta Wijzer Multi Media Bv PO box 140, 1800 AC Alkmaar The Netherlands, Tel +31 0 725183150, Fax: +310725183160, info@ campingwijzer.nl Referente: Mr. Peter Doornekamp, Tel +31 0725183150, Mobile +31 0 650470586 Email pddoornekamp@campingwijzer.nl. •



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Fiemme 2013, ecco

il piatto celebrativo

In occasione degli attesissimi mondiali di Sci nordico, l’Associazione ristoratori presenta un’iniziativa simpatica e molto accattivante

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n vista delle prossime scadenze che anticiperanno l’appuntamento principale dei Mondiali del 2013, l’Associazione Ristoratori del Trentino, in collaborazione con l’Ufficio Marketing dell’Unione e fortemente voluta dal direttore Giovanni Profumo, ha inteso proporre tra le imprese associate della Valle di Fiemme, sia del settore della ristorazione che alberghiera, un’iniziativa che non vuol essere una rivisitazione del noto “Piatto del Buon Ricordo” ma “il piatto dei mondiali della Val di Fiemme” . Ed ecco l’idea: ogni ristorante che aderisce al progetto deve avere in lista una «specialità» dei Mondiali, cioè una portata esemplare del territorio in cui opera e a cui si ispira; chi gusta quella specialità riceve in omaggio un piatto in ceramica: un dono destinato a fissare il «buon ricordo» di un’esperienza gastronomica, ed anche di un evento sportivo, da non dimenticare! Ricordo per inciso che i titolari del già famoso

Il presidente Danilo Moresco e il direttore Giovanni Profumo presentano il piatto dei mondiali

“piatto del buon ricordo”, solo di collezionisti, sono visitati da alcune migliaia di clienti all’anno! L’iniziativa è il frutto di una intensa collaborazione tra l’ Unione ed il Comitato Organizzativo Nordik Ski Fiemme 2013, l’Azienda per il Turismo Val di Fiemme, l’Azienda per il Turismo Trento - Monte Bondone - Valle Dei Laghi e con i principali Istituti superiori di Arte e Grafica del Trentino. Gli studenti delle 4e e 5e classi

superiori avranno il compito di realizzare per noi una speciale decorazione per il piatto, in grado di infondere l’entusiasmo e la motivazione per un evento unico ed irripetibile ma soprattutto di trasmettere lo spirito della Valle e delle sue meravigliose caratteristiche paesaggistiche. In questi giorni una apposita commissione sceglierà il simbolo da apporre sui piatti Un’occasione importante per promuovere gli esercizi della

ristorazione attraverso un’iniziativa simpatica ed accattivante che, ci auguriamo, possa attirare l’attenzione della clientela sia locale che turistica. L’invito dunque della presidenza ai colleghi della Valle di Fiemme di aderire per contribuire a promuovere questa iniziativa che porterà lustro e sicuramente maggior clientela agli esercizi aderenti e perché no, anche valorizzare ulteriormente le peculiarità di questa già splendida vallata. •

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Trentino stagione globale,

in vista di un 6° rapporto Primavera e autunno, stagioni da vivere e valorizzare: l’Associazione pubblici esercizi del Trentino è intenzionata ad iniziare la nuova edizione dell’analisi sul turismo provinciale

B

en arrivati. Oppure, meglio tardi che mai. Difficile fare commenti di altro tenore alle impostazioni delle linee guida sul turismo, presentate dall’Assessore provinciale Tiziano Mellarini. «Un Trentino delle quattro stagioni», titolava l’Adige, il 27 settembre scorso. E ai nostri soci e lettori sarà senz’altro venuta in mente la campagna che da anni il nostro giornale, assieme all’Unione, porta avanti al riguardo. Fin dalla presentazione del V rapporto sui pubblici esercizi abbiamo presentato l’ipotesi di un distretto turistico attivo tutto l’anno che sappia valorizzare l’offerta di ciascuna stagione. «La stagionalizzazione – annotava già nel 2006 il presidente dell’Associazione Pubblici esercizi Giorgio Buratti – ovvero la costruzione di nuove stagioni oggi non utilizzate ma esistenti sul calendario è l’ obbiettivo; credo

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si debba partire da questa presa di coscienza: il territorio offre prodotti diversi, nelle quattro stagioni, dalla montagna alla collina, fino al fondovalle, dove si intrecciano cultura, storia, enogastronomia, tutto ciò rivestivo di una nuova speriamo cultura dell’accoglienza, secondo cui il cliente è soprattutto ospite, per consentire una vera opportunità di frequentazione anche autunnale e primaverile, cioè un Trentino vissuto turisticamente per molti più mesi degli attuali. Solo in questo modo la nostra terra potrà immaginare e progettare un futuro possibile, sostenibile, teso ad

eliminare le sacche di la precarietà e fragilità economica che la discontinuità di utilizzo delle strutture e del lavoro inevitabilmente genera». Con queste premesse, pur scontando gli anni di ritardo, crediamo che anche la pubblica amministrazione possa trovare importanti spunti e una preziosa risorsa dal VI rapporto sui pubblici esercizi. «I lavori dei precedenti rapporti - commenta Buratti possono essere un bagaglio di esperienze per un progetto, il VI rapporto, che consenta al territorio di utilizzare in modo completo e ottimizzato le proprie ri-

sorse umane, ambientali e strutturali. La discontinuità lavorativa e di impiego delle risorse deve essere combattuta a tutti i livelli e con tutti i mezzi a disposizione, in quanto genera disaffezione e precarietà e un freno allo sviluppo professionale». «Dal VI rapporto potrebbero veramente scaturire intuizioni e progetti fattibili verso questo lungimirante obiettivo che - constato felicemente viene oggi condiviso anche dal mondo politico. Se si condividono gli obiettivi, gli sforzi trovano un terreno più fecondo dove raccogliere risultati importanti, per il bene di chi in Trentino vive ed opera. Verrà un giorno in cui parleremo della discontinuità stagionale come un ricordo. Questa è una partita che non si può perdere per negligenza o sottostima. Andiamo avanti con coraggio ed entusiamo. Il Trentino lo merita, o no?» • A fianco, l’Adige del 27 settembre scorso. In alto, il presidente Giorgio Buratti presenta il 5 rapporto


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Fiemme, il direttivo

dei commercianti

Piffer: «Gli esercizi commerciali sono fondamentali a valorizzare i territori ad alta vocazione turistica come la Valle di Fiemme»

S

i è svolta a Tesero, l’11 ottobre 2011, l’assemblea dei Commercianti della Valle di Fiemme. Convocata dal Presidente della sezione Davide Dzalagonia, a nome di tutto il consiglio direttivo, e con la presenza del Presidente provinciale Massimo Piffer e della Presidente della sezione della Valsugana Piera Casagrande, l’Assemblea è stata l’occasione per i commercianti associati per confrontarsi sulle recenti modifiche normative oltre che sui progetti futuri della categoria. Durante i lavori è stata presentata la riforma che prevede l’introduzione obbligatoria della posta elettronica certificata per tutte le imprese costituite in forma societaria. I presenti si sono soffermati in particolare sul funzionamento della PEC e sulle implicazioni che derivano dal valore legale della ricevuta che si genera indipendentemente dall’effettiva visualizzazione del messaggio da parte del destinatario. L’assemblea ha poi approfondito la conoscenza di alcune nuove e particolari forme di vendita on-line e per gruppi di acquisto. si è evidenziato come per il commerciante sia fondamentale stabilire un rapporto di fiducia con il cliente e dare quindi il giusto valore alla propria professionalità attraverso la conoscenza la conoscenza dei prodotti e la capacità di interpretare le esigenze del consumatore. Con il Presidente Piffer l’Assemblea ha affrontato le tematiche relativo allo sviluppo del set-

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I mondiali di sci nordico dopo dieci anni torneranno in val di Fiemme nel 2013. Anche di questo si è parlato nel direttivo dell’Associazione commercianti di sezione. A destra Davide Dzalagonia

tore nella valle di Fiemme, anche in relazione ai futuri mondiali di sci nordico che si svolgeranno nel febbraio 2013. In assemblea sono intervenuti anche Faustino Piazzi e Luisa Cappelletto, rispettivamente Presidente e Segretario del Consorzio di Promozione commerciale di Cava-

lese che, sottolineando l’importanza della partecipazione dei commercianti ai momenti assembleari, hanno ribadito l’impegno che viene profuso da chi occupa ruoli direttivi all’interno degli organi associativi. Il Presidente Piffer ha sottolineato l’importanza che hanno gli esercizi

commerciali nella valorizzazione di un territorio ad alta vocazione turistica come la valle di Fiemme, evidenziando come i negozi e le vetrine siano la componente fondamentale per i centri storici in qualsiasi paese o città. A questo riguardo l’assemblea ha discusso sulla possibilità di organizzare corsi di formazione per i commercianti in tema di composizione delle vetrine, tecniche di vendita e psicologia della vendita, lingue straniere. L’occasione è stata infine colta per presentare a tutti i commercianti il direttivo di sezione, che oltre al Presidente Davide Dzalagonia di Predazzo, vede al suo interno il vice Davide Mazza di Cavalese, Lucia Brigadoi di Predazzo, Luisa Cappelletto di Cavalese, Faustino Piazzi di Cavalese e Nadia Vanzo di Predazzo. •

Nuova legge sul libro: incontro DEi librai In vista dell’entrata in vigore della nuova legge che disciplina il prezzo dei libri, una norma attesa da quasi un decennio, presso la sede dell’Unione é stato organizzato un incontro informativo per gli operatori associati del settore al quale ha partecipato, in veste di relatore, il vice presidente nazionale della categoria Paolo Ambrosini ed il rappresentante dei librai altoatesini Reinhard Schoelzhorn. La mattinata é stata introdotta dal presidente della locale categoria librai, Salvatore Rizzo, che ha sottolineato la positività della normativa che a suo avviso può contribuire a frenare la chiusura delle librerie piccole e indipendenti che garantiscono un importante servizio alla comunità. Rizzo riferisce inoltre ai diversi librai presenti che la categoria sta lavorando, in collaborazione con l’amministrazione provinciale, alla predisposizione di un marchio di qualità delle librerie del Trentino. Prende in seguito la parola il vice presidente nazionale dei librai Ambrosini per illustrare i contenuti della nuova norma che personalmente ha potuto seguire

anche a livello ministeriale. Un primo passo - ha affermato Ambrosini - comunque positivo. Una legge che manifesta anche delle carenze sulle quali la categoria dovrà impegnarsi per fare in modo che vengano sanate. All’intervento di Ambrosini é seguita una discussione che ha toccato alcuni passaggi tecnici della norma che, come gran parte delle nuove disposizioni legislative, lascia qualche dubbio di carattere interpretativo. I librai presenti hanno inoltre ritenuto opportuno avviare anche un’azione informativa sulla nuova norma nei confronti degli istituti scolastici e delle biblioteche della nostra provincia.


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La Macelleria Endrizzi compie 50 anni

Il presidente dell’Associazione Massimo Piffer consegna al titolare Sergio una targa per ricordare anche l’attaccamento all’Associazione Certo che 50 anni di attività sono un bel traguardo per un’impresa. E’ questo il caso della macelleria Endrizzi di Romeno, aperta dal titolare Sergio nel «lontano» 12 ottobre 1961, allora ventinovenne, assieme alla moglie Daria Paoletto da sempre preziosa collaboratrice in azienda. Non solo 50 anni di attività, ma sono anche 50 anni che la macelleria Endrizzi aderisce ininterrottamente all’Associazione dei commercianti al dettaglio del Trentino. A festeggiare l’importante ricorrenza non ha voluto mancare pertanto l’Associazione con il suo presidente provinciale Massimo Piffer ed il presidente della sezione valle di Non Ermes Violin. Un atto dovuto - ha sottolineato Piffer nel suo breve intervento all’interno della macelleria - nei confronti dei titolari di un’impresa che con dedizione ed impegno hanno fatto crescere un’azienda nel corso di ben 50 anni, un’azienda tuttora solida e con tutti presupposti per continuare per altri 50. Un’impresa, inoltre, che da quando ha mosso i primi passi nel lontano 1961 ha sempre aderito alla nostra organizzazione ed anche questo é motivo di ringraziamento, ma anche di soddisfazione da parte nostra. Nel 1961 Sergio Endrizzi, classe 1932, lascia l’azienda di famiglia impegnata nel campo del legno ed apre a Romeno il nuovo punto vendita di carni con annesso macello, un’attività verso la quale aveva sempre manifestato particolare interesse. Dopo qualche tempo inizia

a collaborare anche la moglie Daria Paoletto, negli anni colonna portante dell’impresa, che aveva già maturato una certa esperienza nel commercio avendo lavorato per diverso tempo presso la famiglia cooperativa del paese. La professionalità e l’impegno dei coniugi Endrizzi, che nel frattempo hanno avuto tre figlie, fanno si che l’azienda continui a crescere e con essa anche le soddisfazioni non solo economiche. Tanto é vero che oggi in ma- Il presidente Massimo Piffer con Sergio Endrizzi e famiglia, gestori dell’omonima macelleria. In basso la celleria, significativo esempio consegna della targa ricordo con Ermes Violin di impresa familiare con molti e apprezzati articoli di propria produzione, oltre al titolare Sergio e a Daria, che svolge la funzione di cassiera, sono impegnate anche le figlie Paola e Flavia assieme ad un valido ed apprezzato collaboratore. Oggi, Sergio, alla soglia degli 80 anni, continua a gestire il punto vendita con l’entusiasmo di un ragazzino, orgoglioso di quanto realizzato nei suoi 50 anni di attività ed anche del fatto di non aver mai ricevuto alcuna sanzione in occasione dei numerosi controlli effettuati dagli ispettori sanitari. Una garanzia in più per i numerosi clienti che la macelleria Endrizzi ha saputo «viziare» e dai quali é sempre stata particolarmente apprezzata e ricambiata.


DETTAGLIO

Giudicarie, associazione

nel piano territoriale

I commercianti al dettaglio coinvolti nel percorso di costituzione del piano territoriale di Comunità per la valle delle Giudicarie

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a Comunità di valle delle Giudicarie ha avviato un percorso di ascolto e di raccolta dati per la costruzione della bozza del Documento Preliminare al Piano Territoriale di Comunità (in sigla PTC), contemplato dalla legge provinciale di riforma istituzionale, e che costituisce lo strumento principale per la futura pianificazione urbanistica e lo sviluppo economico e sociale della popolazione residente. In tale contesto la Giunta esecutiva, in collaborazione con l’Università di Trento, Dipartimento di Informatica e Studi Aziendali, ha promosso una serie di interviste in profondità con i testimoni privilegiati d’ambito e cioè con i portatori di interesse locali, al fine di arrivare alla predisposizione di un documento partecipato e condiviso. Ritenendo fondamentale il contributo e l’apporto delle imprese che operano sul territorio, attraverso le associazioni che le rappresentano, i

ricercatori universitari hanno contattato la Presidente della sezione territoriale dell’Associazione dettaglianti, Elisabetta Zanon. L’incontro-intervista si è tenuto nella mattinata di venerdì 30 settembre 2011 presso la Casa della Comunità, in via Cipriano Gnesotti a Tione di Trento. Tra le tematiche affrontate particolare risalto è stato dato alla materia del commercio che sconta, al pari degli altri settori produttivi, a livello di Valli Giudicarie, la perifericità e la lontananza dalle grandi vie di comunicazione (autostrada e ferrovia) e l’ancora insufficiente ammoder-

namento della rete viaria locale. Inoltre la perdurante crisi economica ha comportato una contrazione dei consumi e un conseguente calo nel fatturato. Gli operatori del settore devono a parere della referente di zona investire di più nella formazione interna e diventare veramente dei promotori convinti del proprio territorio e delle sue specificità. La categoria segue con una certa apprensione anche la nascita di centri commerciali che gravitano in un ambito piuttosto ristretto e si collocano in un mercato ormai saturo, dove i piccoli negozian-

Elisabetta Zanon

ti fanno sempre più fatica ad andare avanti e non vengono sufficientemente tutelati, rispetto alla funzione sociale che rivestono e alle inesorabili leggi del mercato libero e della concorrenza. L’Associazione dei commercianti al dettaglio del Trentino, per bocca della Vicepresidente provinciale, ha ribadito infine la volontà di essere interlocutore serio e credibile nella discussione circa le scelte fondamentali per lo sviluppo della Comunità, in uno spirito di leale e costruttiva collaborazione con il partner politico pubblico. •


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Pane dell’arco alpino,

parola ai protagonisti

Le impressioni dei panificatori del nord Italia sulla fortunata rassegna che si svolge ogni anno all’interno delle Feste Vigiliane

L

a rassegna del pane tradizionale dell’arco alpino è ormai un appuntamento importante all’interno delle Feste Vigiliane di Trento. Il crescente successo e l’interesse sempre maggiore da parte del pubblico sono la testimonianza anche dell’impegno e della cura che i panificatori pongono nel loro lavoro quotidiano. Abbiamo chiesto ai protagonisti alcune impressioni sulla rassegna. «Un’iniziativa molto ben organizzata – dice Oskar Bortoletti, panificatore friulano – mi sono trovato bene sia per averci lavorato che per la ricezione per la gente. Presumo che nel tempo sia stata fatta conoscere sempre di più vista l’affluenza. L’intento mi sembra molto lodevole: non è far vedere solo come si fa, ma anche per far conoscere il pane come prodotto culturale e artigianale». «Accoglienza e gente molto interessata – dice Ezio Testolin, vicentino – che forse avrebbe potuto avere più coinvolgimento: lo spazio era un po’ angusto e non potevamo spiegare bene il nostro lavoro, la differenza tra il nostro pane artigianale e altro. Ci vorrebbe uno spazio più ampio per avere un rapporto con il pubblico; le domande sono numerose, e la gente vuole es-

sere informata. È una bellissima iniziativa: vengo volentieri, soprattutto per l’armonia che c’è tra i panificatori». «Abbiamo già fatto molte cose insieme a Trento – per Richard Schwiembacher dell’Aspan di Bolzano – siamo diventati amici, quindi ci hanno chiesto di partecipare anche alle Vigiliane; abbiamo cambiato ogni anno i prodotti che portiamo a Trento. Non vuol dire che i trentini non conoscano i nostri prodotti, ma ci piace stare insieme e vedere il modo in cui lavorano i nostri colleghi di Trento. Per andare avanti bisogna confrontarsi con i colleghi, vedere che cosa fanno gli altri. La nostra gente dell’Alto Adige passa alle Vigiliane e vede che ci siamo anche noi, e anche questo è una bella cosa, che ci fa piacere. E poi un tempo non c’era contatto

IL TEMPO È PREZIOSO. Rilevazione presenze e controllo accessi

con i panificatori altoatesini e trentini: ora invece possiamo chiamarci e confrontarci. Questo è molto interessante e molto utile». Anche i panificatori trentini parlano con soddisfazione dell’evento: «Ne ho avuto un bella impressione, molto positiva – dice Sergio Ramponi, di Coredo – Sono 5 anni che collaboro, formando la delegazione del Trentino, ed ogni hanno aggiungo qualche nuova conoscenza e competenza al mio bagaglio professionale e culturale. Il nostro è un mestiere delicato ed anch’io, che svolgo questa professione fin da quando ero giovanotto, imparo sempre qualche cosa di nuovo; una metodologia per aggiornare le mie tecniche di lavorazione o un consiglio per dare più qualità e naturalezza ai prodotti che escono dal mio forno. Questi eventi sono importan-

ti per la categoria poiché consentono lo scambio culturale, importante per far crescere le imprese del settore, e il contatto umano». «Devo dire – commenta Andrea Pulin di Trento – che sono stato contento di come si è svolta quest’anno la manifestazione. Penso che abbiamo raggiunto il massimo dell’affluenza, per fortuna il laboratorio era ben organizzato e abbiamo potuto proporre molti prodotti interessanti, gustosi e nutrienti. Queste iniziative ci danno delle stimolanti e singolari opportunità; ci consentono di interagire con altri colleghi, provenienti anche da altre realtà territoriali e produttive, e cogliere quelle sfumature tecnico/pratiche che permettono di accrescere l’esperienza e la formazione culturale. Il nostro è un lavoro complesso che necessità di anni di costante apprendimento ed adeguamento tecnico, per poter offrire tutte le mattine un prodotto di qualità, genuino e nutriente.Io personalmente, da quando collaboro a questo evento, ne ho tratto notevole beneficio poiché quando si lavora a stretto contatto con altri colleghi si riesce a capire meglio certi passaggi e carpire anche qualche piccolo segreto». •

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pani della regione ad hotel 2011

Alla fiera di Bolzano le Associazioni Panificatori del Trentino e dell’Alto Adige hanno lavorato affiancate nella rappresentazioni dei pani delle provincie di provenienza

Con l’Aspan a San Patrignano

La visita dei panificatori alla comunità di San Vito di Pergine con cui è attiva da anni una bella collaborazione Nell'ambito della collaborazione instaurata ormai da molti anni tra Aspan e la Comunità di San Patrignano (nella struttura di San Vito a Pergine) si è svolto a fine settembre l’incontro tra i ragazzi della comunità e un gruppo di associati, guidati dal presidente Bonafini. Nella cucina della struttura di San Patrignano a san Vito di Pergine è presente un panificio, adatto alle esigenze dei cento ospiti e degli assistenti, gestito a turno dai vari ragazzi che hanno ricevuto, e continuano a farlo, una formazione specifica svolta grazie all'impegno volontario di alcuni soci guidati da Paolo Tomasi. Da qui è partita la visita: ottimi i giudizi e i complimenti dei panificatori alle competenze acquisite dai ragazzi della

comunità. Seguendo le varie aree della struttura, la delegazione ha poi visitato la lavanderia interna, il laboratorio di produzione di telai per biciclette in carbonio (richiestissimi e molto quotati), la falegnameria, il centro di addestramento dei cani per Pet Therapy, l’orto, la serra e le arnie dell’apicoltura. A fare da cicerone agli associati sono stati i ragazzi occupati nelle varie aree che hanno saputo esporre con competenza e entusiasmo quanto viene quotidianamente svolto all’interno della comunità. Gradita ospite della giornata, conclusasi con un pranzo conviviale assieme a tutti i ragazzi della struttura, è stata Jessica Paternoster, madrina delle ultime Feste Vigiliane. •

Nell’ambito della ormai consolidato rapporto di collaborazione e fraterna amicizia, che unisce le associazioni panificatori regionali, quest’anno l’Aspan trentina è stata invitata alla pima rappresentazione del processo produttivo del pane regionale, organizzata dall’Associazione Panificatori dell’Alto Adige, nell’ambito della loro annuale manifestazione all’interno della Fiera Hotel di Bolzano. E’ stata una bellissima ed interessante esperienza poiché abbiamo potuto esporre, al folto pubblico che si fermava volentieri, le specialità panarie trentine, molto gradite ed apprezzate. Il nostro lavoro e stato seguito con attenzione ed interesse anche dai molti studenti, provenienti dalle scuole professionali altoatesine, che si fermavano a vedere le varie fasi di lavorazione e chiedevano informazioni sulle tipologie che poi andavo in cottura. Il giovane presidente di ASPAN Alto Adige, Benjemin Profanter, è rimasto entusiasta del nostro lavoro ed ha chiesto espressamente la nostra adesione: “…. per carpire qualche importante segreto dagli amici di Trento….”. Il presidente Profanter, in precedenza, in occasione dell’annuale Assemblea, ha voluto ringraziare l’associazione di Trento, in particolare il presidente Emanuele Bonafini, per la fattiva collaborazione esprimendo grande rispetto per l’amicizia che lega le due organizzazioni e stima per l’attiva ed efficacie collaborazione. La segreteria Le delegazioni di Trento e Bolzano con la responsabile tecnica dei forni

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Piano dei quattro saggi,

vitivinicoli fiduciosi

Incontro congiunto con l’Assessore Mellarini per la categoria dei Vitivinicoli del Trentino e la sezione alimentaristi di Confindustria Trento. Condiviso l’impianto del documento presentato dalla Provincia: unità e promozione di eccellenza per il marchio trentino

I

vitivinicoli trentini aderenti all’Associazione grossisti e a Confindustria si sono riuniti congiuntamente il 22 settembre a San Michele alle cantine Endrizzi per esprimere il proprio apprezzamento generale al piano dei «quattro saggi» proposto dalla Provincia per riformare il settore vinicolo trentino, riservandosi di riportare ulteriori apporti e migliorie allo stesso. All’incontro erano presenti quasi

tutti i soci, l’Assessore Tiziano Mellarini e Fabio Piccoli – esperto in comunicazione e marketing – uno degli estensori del piano dei “4 saggi”. «Condividiamo e approviamo il piano nel suo impianto generale - ha dichiarato Paolo Endrici, presidente della categoria dei Vitivinicoli del Trentino - anche se poi ci riserviamo di valutare nello specifico le varie azioni. Ci interessa che si passi subito al-

l’operatività perchè abbiamo già perso molto tempo e non possiamo permetterci di perderne ancora». «Dobbiamo ripartire, senza dimenticare l’esistente ma tuttavia promuovendo le eccellenze ed il marchio ‘Trentino’. Condividiamo i punti del documento in cui si parla di meno industria e più territorio, e di portare l’immagine del vino trentino doc allo stesso livello di eccellenza del Trentino turi-

stico che, nell’immaginario collettivo, significa una serie di valori positivi in termini di ambiente, paesaggio, sostenibilità, naturalità, genuinità, qualità della vita e benessere». «Importantissimo - prosegue Endrici - è il tema dell’ecosostenibilità - un settore nel quale siamo più avanti di tutte le altre regioni italiane - per raggiungere in futuro un marchio specifico che

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ingrosso

L’incontro tra Vitivinicoli, alimentaristi di Confindustria Trento e l’assessore Tiziano Mellarini. All’incontro erano presenti, tra gli altri, oltre ai presidenti delle due categorie, Paolo Endrici e Luigi Togn, anche il presidente dei grossisti Paolo Mondini, uno dei quattro «saggi» Fabio Piccoli e il sommelier Mariano Francesconi

garantisca pulizia e genuinità dei nostri vini. Alla base di tutto è fondamentale la formazione, anche a livello internazionale, dei futuri protagonisti del nostro settore. La nuova classe dirigente, infatti, dovrà avere le competenze più diffuse, approfondite e aperte alle dinamiche globali». Altro punto di grande rilievo è il collegamento con il turismo il decollo tanto atteso, ma non ancora realizzato dale strade del vino, la collaborazione coi ristoratori ed albergatori, la formazione alla conoscenza dei vini e dei prodotti trentini per gli addetti al turismo. «Dobbiamo pensare al futuro del nostro territorio e delle nostre produzioni - ha ribadi-

Il vino, come è stato detto nell’incontro, è anche un ottimo veicolo promozionale del territorio all’estero (Foto Archivio Trentino Spa)

to Luigi Togn, Vicepresidente dei vitivinicoli e presidente della categoria alimentare di Confindustria - puntando su alcune eccellenze che promuovano il marchio trentino. Questo piano è un sogno che ci piacerebbe vedere realizzato, anche dove parla di equilibrio tra le varie componenti. Dobbiamo adoperarci perchè diventi realtà concreta». Un altro tema caldo sollevato nell’incontro è quello della promozione: «non possiamo avere troppi soggetti ha detto Mauro Lunelli - che fanno promozione perchè rischiamo di disperdere le risorse senza frutti significativi». Tra i punti di condivisione, poi, va menzionata l’attenzio-

ne alla formazione ed all’unitarietà dei soggetti che compongono il settore enologico trentino. E il gioco di squadra - peraltro ben rappresentato da questo incontro - è stato anche uno dei temi importanti sottolineati dall’assessore Tiziano Mellarini, presente all’incontro. «Dobbiamo essere orgogliosi del nostro marchio trentino e del fatto di essere un territorio di montagna. La nostra produzione, come qualità, è all’altezza di altri territori più blasonati. Possiamo anche noi raggiungere traguardi importanti se saremo uniti e se lavoreremo insieme. Il documento vuole essere un punto di partenza, delle linee guida per orientare il settore e convogliare gli sforzi in un progetto condiviso ed efficace». Per il presidente dei grossisti trentini, Paolo Mondini, le indicazioni del documento (all’incontro era presente anche uno degli estensori, Fabio Piccoli) potrebbero essere estese a molti altri settori dell’economia trentina, con particolare attenzione alla promozione del sistema turistico come un soggetto organico e fondamentale per tutto il territorio trentino.•

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ingrosso

Dao, una cooperativa

come il Sait

Odorizzi, amministratore delegato: «La prevalenza mutualistica nel Gruppo che dirigo è pari al 94% mentre per il Sait è pari al 68%»

D

opo le recenti vicende che hanno visto la Famiglia Cooperativa di Aldeno prima uscire da SAIT (per aderire a DAO) per poi fare, invece, una clamorosa retromarcia, l’A.d. di DAO, Ivan Odorizzi, interviene in particolare per chiarire alcuni aspetti visto che sui quotidiani locali sono apparse più volte dichiarazioni non corrette o comunque lesive del ruolo che il Gruppo che rappresenta svolge ormai da parecchi anni in Trentino (che ricordiamo essere socio della Federazione delle Cooperative!). In particolare, Odorizzi tiene a precisare che “DAO, nonostante si voglia far credere il contrario, è una cooperativa alla stessa stregua di SAIT in quanto entrambe hanno la stessa funzione: offrire le migliori condizioni ai propri associati” come di fatto è anche sancito dallo Statuto delle Famiglie Cooperative che Don Guetti elaborò ancora alla fine del 1800, in cui all’Art. 1 si recita testualmente: “La società ha lo scopo di somministrare ai propri soci, per mezzo di acquisto per conto comune con propri magazzini, i generi di prima e più comune necessità, come pure scorte agrarie, nonché quegli articoli che il Consiglio Direttivo giudicherà più utili in

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Ivan Odorizzi, amministratore delegato del gruppo DAO

qualità e quantità dal bisogno dei propri soci, e così pure lo smerciare cumulativamente i prodotti agricoli, sericoli, e di frutticoltura, ed altri generi che si riterrà utile a favore dei propri soci, procurando loro migliori vantaggi di comodità, utilità e risparmi”. A rafforzare la tesi secondo la quale DAO non può essere discriminata da SAIT per quel che riguarda l’approvvigionamento alle Famiglie Cooperative, l’A.d. ricorda che “Non vi è equità nella distinzione tra Coop e DAO, basti pensare che la prevalenza mutualistica nel Gruppo che dirigo è pari al 94% mentre per il Consorzio di II grado presieduto da Dalpalù è pari al 68%, questo significa che SAIT fa il grossista”. Precisa, poi, Odorizzi”Non è assolutamente vero che SAIT rifornisce esclusivamente le Famiglie Cooperative, ma an-

che dettaglianti come fa DAO e pure Alberghi e Ristoranti attraverso i Gold Market. Basti pensare, inoltre, che in Coop Italia risiedono oltre che al mondo cooperativo anche colossi privati del calibro di SIGMA, DESPAR e GIGANTE. Per quale motivo, allora, DAO non può offrire alle Famiglie Cooperative condizioni di mercato migliori al fine di permettere a loro di adempiere pienamente a quanto disposto dallo Statuto madre delle stesse? Perché quando una Famiglia Cooperativa decide liberamente di andare con DAO per motivi puramente vantaggiosi per i propri associati succede il finimondo e viene addirittura tacciata come liberista e senza scrupoli? E non è assolutamente vero che i prodotti che noi offriamo ai nostri associati sono di minor qualità anzi, l’unica cosa che cambia

è la provenienza della merce. Infatti, guardando anche l’ultima indagine sui supermercati che Altroconsumo ha fatto in Trentino prendendo come riferimento un paniere di prodotti di marca e freschi, la Conad risulta essere la più economica per le famiglie”. L’A.d. Odorizzi ci tiene a concludere chiarendo un aspetto sul quale spesso si è fatta troppa demagogia “Sono state le varie Famiglie Cooperative a cercarci e non certo il contrario poiché, come insegnano i principi base della cooperazione, noi teniamo le porte aperte a tutti senza discriminazione. Inoltre, è opportuno precisare, che non risulta vero che DAO cancella gli oltre 100 anni di storia delle Famiglie Cooperative verso le quali, invece, vi è assoluto rispetto, basti pensare, infatti, che le stesse possono decidere liberamente se mantenere la loro insegna tradizionale (con la semplice aggiunta di “associato Conad”) oppure di adottare quella nuova di Conad.” •


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F IAVET

Agenzie di viaggio,

formazione essenziale Gli associati FIAVET impegnati in un intenso e proficuo percorso di formazione a 360 gradi, dal marketing fino ai viaggi d’istruzione

I

l 20 settembre scorso è stata la data dell’incontro di una numerosa platea di agenti di viaggio soci (21) e non soci Fiavet (9) pensato per ascoltare il ricco percorso formativo ideato da Franco Cordero, formatore illustre del mercato turistico, per le agenzie di viaggio trentine. La formazione è indispensabile per sopravvivere alla complessità del mercato contemporaneo, dice Franco Cordero, e i vincitori saranno i professionisti che sapranno distinguersi per competenza tecnica e relazionale e creatività. Due i percorsi programmati: - uno dedicato ai titolari e direttori d’agenzia con tre appuntamenti mirati a fornire strumenti adeguati in 3 diversi ambiti: marketing operativo, CRM e leadership; - l’altro pensato per gli addetti alle vendite che attraverso 5 diversi moduli mira a sviluppare la capacità relazionale verso il cliente e l’efficacia nella comunicazione. Dopo l’esaustiva e accattivante presentazione del calendario formativo il pomeriggio è proseguito con l’interessante approfondimento del tema «ESPATRIO DEI MINORI, ampiamente espresso da due esperti in materia. Il dott. Piero Ebranati,

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Dirigente dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Trento, ha illustrato le condizioni e modalità di emissione della carta d’identità, soffermandosi in particolare sulle nuove carte per i minori e le condizioni di utilizzo. L’Ispettore Sergio Paoli, dell’Ufficio Passaporti della Questura di Trento, ha invece parlato dei diversi tipi di passaporto, dei documenti necessari per l’ottenimento dello stesso, delle norme per l’espatrio dei minori e del documento di «accompagno», quando richiederlo e come usarlo. I convenuti gli hanno sottoposto numerosi quesi-

ti e situazioni di vissuto , che hanno animato l’incontro. A conclusione del pomeriggio la Presidente Laura Bolgia ha fatto una breve relazione sull’attività svolta in questi mesi dal Direttivo e in particolare dei positivi incontri con la Dirigenza degli Assessorati al Turismo e all’Istruzione della Provincia di Trento, relazionando sull’attività degli Istituti Scolastici in merito a viaggi di istruzione e scambi culturali e della relazione con le Agenzie di Viaggi; il servizio Turismo invece sollecita le agenzie ad operarsi per promuovere in rete il nostro

Cordero: «Nel mercato, i vincitori saranno i professionisti che sapranno distinguersi per competenza tecnica e relazionale e per creatività»

Trentino, sviluppando una più intensa ed efficace attività di incoming. La Presidente ha invitato a riflettere su chi è disponibile ad impegnarsi per uno sviluppo significativo di questo segmento e costituire un gruppo di lavoro in seno a Fiavet, mettendo in gioco tutta la capacità professionale, commerciale e imprenditoriale di cui le agenzie Fiavet sono una qualificata espressione. La Presidente ha infine posto l’accento sulla necessità per FIAVET di ottenere risposte, raccogliere suggerimenti e informazioni dagli associati sollecitandoli ad essere più partecipi e propositivi, al fine di rendere le attività efficaci e realmente utili. Un ringraziamento particolare è andato ai non soci Fiavet presenti all’evento, dato davvero importante per l’associazione che vuole rilanciare la propria attività e aumentare il numero dei soci. •



SERVIZI

Il punto: internet

tra memoria e futuro

L’Associazione delle Attività di Servizio, in collaborazione con Unione, Fbk e Rttr presentano la seconda edizione del convegno dedicato ad Angelina Demarchi su comunicazione e tecnologie semantiche

S

i terrà proprio a Trento il 24 novembre, nella sede FBK di Povo, il primo evento in Italia interamente dedicato alla comunicazione e alle tecnologie semantiche ad essa connesse. Temi di grandissima attualità, in un contesto economico e sociale ormai dominato dal rapido e sempre più complesso circolare delle informazioni su scala globale. Temi molto cari da sempre all’Unione e all’Associazione Attività di Servizio ­il legame strettissimo tra informazione, tecnologia e mondo dei servizi è ormai evidente a tutti ­che si sono fatte promotrici, insieme a RTTR e al progetto LiveMemories di FBK, di una giornata di approfondimento di respiro internazionale. Se nel 2009 la collaborazione tra Attività di Servizio e RTTR aveva dato vita al Convegno sull’Informazione locale dedicato alla memoria di Angelina Demarchi, evento molto seguìto da cui scaturirono accesi dibattiti e interessanti riflessioni, nel 2011 si è puntato in una nuova direzione. La collaborazione con gli attori del progetto LiveMemories ha infatti permesso di unire interessi e risorse, per organizzare una intera giornata dinamica, ricca di momenti di approfondimento che trattano diversi aspetti del

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Il presidente Mario Oss (foto Rensi)

tema generale della comunicazione e delle tecnologie, una serie di appuntamenti in grado di coinvolgere diversi segmenti di pubblico. Gli eventi in programma (informazioni di dettaglio e orari sono disponibili sul sito dedicato www.thesemanticway.com) nel corso della giornata, aperta liberamente al pubblico, saranno: - L’apertura della giornata con il saluto di Massimo Egidi, Presidente FBK, Giovanni Bort, Presidente Unione, gli editori di RTTR De-

marchi, Lorenzo Dellai, Presidente Provincia autonoma di Trento. Mario Oss, Presidente Associazione Attività di Servizio, dedicherà un ricordo ad Angelina Demarchi. - La mattinata di approfondimento su “Complessità, comunicazione e tecnologie semantiche per i media” con Edoardo Fleischner (Università di Milano), Piero Gaffuri (RAI), Alberto De Toni (Università di Udine), Domenico Fucigna (Trends Explorers Associated), Paolo Traverso (Direttore del Centro IT di FBK) e Federi-

La collaborazione con LiveMemories ha permesso organizzare una intera giornata dinamica, ricca di momenti di approfondimento che trattano diversi aspetti del tema generale della comunicazione

co Casalegno (in collegamento dal MIT di Boston). Moderatori: Alessandro Garofalo (vice Presidente di Trentino Sviluppo) e Bernardo Magnini (Ricercatore Senior FBK responsabile di LiveMemories). - Il contributo “Amnesy International. Sul futuro dei documenti digitali”, con Maurizio Ferraris (Università di Torino, direttore Centro di Ontologia Teorica e Applicata) affiancato da Nicola Guarino (Ricercatore Senior ISTC del CNR di Trento). - La presentazione degli esiti del “Progetto LiveMemories“, condotto da FBK in partnership con Università di Trento e Università di Southampton per lo sviluppo di metodi innovativi per interpretare e riconnettere in modo automatico l’enorme quantità di dati multimediali oggi disponibili. Intervengono: Paul Lewis (Università di Southampton), Luciano Serafini (FBK), Massimo Poesio (Università d Trento). Moderatori: Valerio


SERVIZI

Gallorini (Direttore generale di RTTR), Augusto Goio (Settimanale Vita Trentina). - La presentazione del volume “Adolescenti digitali” con Manuela Perrotta e Silvia Gherardi (Università di Trento), Arduino Salatin (Direttore IPRASE), Maurizio Teli (Ahref). Moderatore: Micaela Vettori (Area Innovazione e Relazioni con il territorio FBK). - Il confronto “Open Data” con Pavel Shvaiko (Informatica Trentina/PAT), Vittorio Alvino (Open Polis), Federico Morando (Nexa). Moderatore: Giulio De Petra (Informatica Trentina). - La tavola rotonda finale “Il futuro delle tecnologie Semantiche”, in cui esperti ai massimi livelli del mondo accademico, della ricerca e dell’impresa, tra cui Fau-

La prima edizione del convegno

sto Giunchiglia (Università di Trento), Giovanni Semeraro (Università di Bari), Guido Vetere (IBM) e Pompeo Viganò (MC-Link), cercheranno di delineare il panorama del fenomeno semantico nei prossimi anni e di individuare linee guida per il sviluppo tec-

Dorigoni

S.p.A.

nologico, ad uso di industriali, ricercatori, visionari e utilizzatori finali. La giornata sarà arricchita da “THE SEMANTIC WAY”, la prima mostra aperta di tecnologie semantiche in Italia rivolta al grande pubblico. Sarà l’occasione per visitare stand

di imprese innovative grandi e piccole, università e centri di ricerca che presenteranno i propri esiti in forma di demo e prototipi. “THE SEMANTIC WAY” è una finestra sul futuro delle comunicazioni, di internet, e della comprensione dei testi e del linguaggio, ma è anche il “modo di fare semantico”, la spiegazione di come gli algoritmi, che scovano il significato e i rapporti tra termini e dati, cambieranno le nostre abitudini e amplieranno le possibilità di relazione nel mondo reale e le interazioni nel web. Un evento per specialisti del settore, innovatori, studenti e… sani curiosi. •

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SERVIZI

Nuove convenzioni

per gli associati Fimaa

In un convegno i nuovi accordi che permettono di ricorrere a servizi e prodotti molto interessanti a condizioni agevolate

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l periodo, come ormai noto, non è dei più felici per il settore immobiliare che sta soffrendo tantissimo l’attuale situazione economica indotta da una congiuntura paragonabile, se non ancora più grave, a quella del 1992. La Fimaa, impegnata a cercare strumenti in grado di aiutare gli associati a superare l’attuale stallo del mercato, si sta dedicando a fondo soprattutto nella ricerca di quelle convenzioni e di quei servizi in grado di aumentare le opportunità di lavoro. Venerdì 9 settembre, presso l’Unione di Trento, è stato organizzato un convegno per illustrare quali sono le nuove convenzioni e le loro potenzialità. Per l’occasione erano presenti Giovanni Acampora, amministratore delegato di Fimaa Servizi, Mauro Vitali di MedioFimaa, Daniele Arrigoni di Cometa Informatica, Rossella Macario, Segretaria di Fimaa Servizi, ed i rappresentanti di due società che commercializzano rispet-

tivamente pannelli luminosi e totem pubblicitari. Il presidente Rigotti, dopo i saluti e le presentazioni di rito, ha comunicato che la polizza per la tutela legale, la cui illustrazione era al primo punto all’ordine del giorno del convegno, essendo stata accettata ma non ancora sottoscritta, in attesa dei prossimi sviluppi, non poteva essere illustrata per il veto posto dalla Federazione impegnata nelle trattative. La parola è poi passata ad Acampora che nel ringraziare Rigotti e la Federazio-

ne provinciale per l’appoggio ricevuto in ambito nazionale, ha illustrato, con l’aiuto del tecnico Daniele Arrigoni, tutte le potenzialità di Fimaa Network. E’ un sistema gestionale – ha esordito - che permette all’associato di caricare con un semplice clic e rendere visibili le proprie proposte di acquisto o di vendita anche su altri tre portali Casa.it, Immobiliare.it ed Idealist permettendo in tal modo di allargare potenzialmente in maniera esponenziale il mercato. Mauro Vitali di MedioFi-

maa ha poi parlato dei rapporti con le banche e Rigotti, intervenendo, ha posto l’accento sul fatto che queste non concedono più mutui molto facilmente anzi, in certi casi, è successo che il cliente, al momento del rogito, si è visto negare il finanziamento pattuito, se non accettava le nuove condizioni intervenute nel frattempo sui mercati. Il Convegno ha infine catturato l’interesse di tutti allorquando sono stati presentate le varie condizioni pattuite per i volantini immobiliari e per l’installazione di totem e pannelli pubblicitari. Prima di congedare i numerosi Soci il Vice Presidente di Casaclima, Calcari, è intervenuto sulla scarsa conoscenza della norma sulla certificazione e classificazione energetica degli edifici da parte di molti addetti del settore. Rigotti, intervenendo al riguardo, ha invitato i soci a dare la propria disponibilità a far parte della commissione di Casaclima di prossima costituzione. •


SERVIZI

ANACI TRENTO

LA SICUREZZA PARTENDO DAL CONDOMINIO

FIMAA ORTOFRUTTICOLI

melinda, partnership che convince Sono ormai alcuni anni che la categoria degli ortofrutticoli di Fimaa Trentino intrattiene rapporti di forte collaborazione con i consorzi di produzione frutta regionali Melinda, Val Venosta, Marlene e Trentina. Attraverso continui contatti con le delegazioni Fimaa, guidate dal referente Luigi Ortolina, i consorzi presentano ai mediatori associati le produzioni, illustrano le proiezioni di vendita e concordano le varie strategie per la migliore commercializzazione dei prodotti fissando l’entità delle provvigioni. E’ un bell’esempio di come dovrebbe essere interpretato il ruolo sindacale di un’associazione per consentire ai propri iscritti di godere di giusti ed equi vantaggi che altrimenti sarebbero prerogativa di contrattazioni singole con disparità di trattamenti e conseguenti conflitti non solo con le aziende ma anche tra gli stessi mediatori. E’ nell’ambito di questa collaborazione che nelle suggestive sale del Castello del Buonconsiglio venerdì 30 settembre scorso Melinda ha presentato ai propri partner intermediari le strategie di mercato della

prossima stagione ed ha fornito alcuni interessanti dati sull’andamento del raccolto 2011. Erano presenti in gran numero gli associati della sezione ortofrutticoli di FIMAA Trentino, a sancire la bontà e l’utilità della partnership attiva già da molti anni tra la categoria e il consorzio. La serata, introdotta da una visita guidata alla mostra «Le vie della civiltà», ha avuto il proprio momento clou nell’esposizione delle strategie di marketing per il prossimo anno, che garantiranno alla mela trentina una palcoscenico di tutto rispetto. La produzione di quest’anno, inoltre, dovrebbe consentire di soddisfare la domanda per molti mesi del 2012, oltre a garantire l’espansione su «piazze» che erano rimaste scoperte negli anni scorsi a causa di una contrazione nella produzione di frutti. Il responsabile commerciale di Melinda, Federico Barbi, ha infine sottolineato che la collaborazione con Fimaa ha portato notevoli miglioramenti sia per quanto riguarda le scadenze di pagamento e solvibilità, sia per la restituzione dei bins nei tempi richiesti.

Grande successo di pubblico all’ultimo incontro svoltosi il 23 settembre scorso presso l’Unione di Trento ed organizzato dall’ANACI provinciale in collaborazione con la società Triveneto srl. Vi hanno partecipato numerosi amministratori provenienti da tutto il nordest, in particolar modo dalla vicina provincia di Bolzano. I temi trattati hanno tenuto desta l’attenzione e l’interesse di tutti i partecipanti e lo dimostrano i numerosi interventi da parte dei soci con richieste di chiarimenti ed approfondimenti fatte ai vari relatori. L’incontro è quindi servito per aggiornare l’amministratore condominiale sugli aspetti tecnici inerenti la sicurezza che le normative e le leggi, con i loro cambiamenti, hanno posto su livelli ben più alti di qualche decennio fa. Durante l’incontro sono state illustrate le novità riguardanti l’impianto elettrico e la sua verifica, l’impianto elevatore e la sua verifica, il cancello elettrico e lo stato dell’arte, l’impianto idrico e la potabilità dell’acqua, la legge sulla sicurezza (D.Lgs 81/08) e l’applicabilità nel condominio (comprese le novità portate dalle ultime sentenze della corte di cassazione), l’analisi dei rischi, la valutazione del rischio fulmine, il manuale del fabbricato (documento che ha lo scopo di raccogliere tutta la documentazione che il buon amministratore condominiale dovrebbe avere per ogni stabile da lui amministrato). Tutto questo, assieme ancora ad una panoramica sull’andamento della normativa in materia di sicurezza, le nuove norme in materia di sicurezza condominiale (già approvate) ed operative dai primi mesi dell’anno 2012 che vedranno numerose novità in ambito sicurezza nel condominio, come l’introduzione della verifica periodica obbligatoria della caldaia (ad opera di organismi certificati). Bella soddisfazione, quindi, per il Direttivo provinciale ANACI che ha visto premiata la propria iniziativa da una presenza così massiccia e da grande interesse da parte degli associati.


SERVIZI

FNAARC, Porcelli

lascia la presidenza

Il presidente, tra i fondatori della Fnaarc Trentino, ha annunciato la propria decisione in vista dell’assemblea del 22 ottobre

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ra nell’aria ormai da tempo e Porcelli, che è stato uno dei fondatori della FNAARC Trentino nell’ormai lontano 1988 e della quale è stato ininterrottamente presidente per 23 anni, ha manifestato la volontà di lasciare l’incarico in questi giorni, proprio a ridosso dell’assemblea elettiva di sabato 22 ottobre. è indubbiamente una gravissima perdita per l’associazione che il dinamico Sergio ha contribuito più di tutti a far crescere dedicandovi impegno, molto entusiasmo e tempo. Ora, invece, ha deciso di dedicarsi quasi esclusivamente a moglie, nipoti ed all’associazione “Cantare Suonando” della quale è stato uno dei fondatori. Ha comunque promesso, e chi lo conosce sa che ha sempre mantenuto, che in futuro continuerà ancora a frequentare la sede di via Solteri dando una mano, se sarà richiesta, a chi lo sostituirà nel fornire le consulenze agli associati. Certo è, che sarà difficile rimpiazzare uno come lui che all’impegno sindacal-associativo ha dedicato gran parte della propria esistenza raggiungendo livelli d’esperienza e di conoscenza della materia tali da renderlo un punto di riferimento, non solo per gli agenti di commercio trentini, ma anche per tutti coloro che operano nel settore in campo nazionale. Il libro “Agenti e Rappresentanti di Commercio e Fisco” edito da “Il Sole 24

ore”, che periodicamente contribuisce a pubblicare, ne è la dimostrazione. Innumerevoli sono state le sue iniziative ed i traguardi raggiunti in favore della categoria, perseguiti con grande impegno e caparbietà. Citiamo le più significative e recenti. Innanzitutto - unico caso in Italia - ha ottenuto che per l’acquisto dell’automobile gli agenti e rappresentanti di commercio siano inseriti fra le categorie che possono beneficiare dei contributi previsti dalla Legge provinciale unica

sull’economia. Poi è stato uno degli artefici del borsino internazionale per agenti e rappresentanti di commercio organizzato in collaborazione con la C.C.I.A.A. austriaca di Milano e successivamente quello con la CCIAA italiana di Monaco di Baviera. E ancora ricordiamo la collaborazione con la questura di Trento per la creazione del vademecum sulla sicurezza per gli agenti e rappresentanti di commercio di gioielli e preziosi, il corso di aggiornamento professionale organizzato con il

Porcelli, nella sua vita associativa, può vantare di aver avuto contatti molto frequenti e continui con gran parte della base associativa

concorso finanziario del Fondo Sociale Europeo e gli accordi raggiunti con gli assessori competenti per l’esonero degli agenti e rappresentanti di commercio dall’osservanza dei limiti alla circolazione imposti per la salvaguardia dell’ambiente. Tutte iniziative che hanno semplificato la vita e reso meno gravoso il lavoro degli agenti di commercio. Queste sono le più recenti, come abbiamo detto, ma se andassimo più a ritroso nel tempo se ne aggiungerebbero altre non meno importanti e valide. In tutti questi anni non vanno infine dimenticate le consulenze che settimanalmente Sergio Porcelli ha fatto agli associati per assisterli nei contenziosi con le aziende o solo per dar loro un parere su un nuovo contratto d’agenzia o per calcolare indennità e quant’altro. Va da sé che così facendo Porcelli, nella sua vita associativa, può vantare di aver avuto contatti molto frequenti e continui con gran parte della base associativa, cosa che gli ha permesso di avere la diretta conoscenza delle problematiche e conseguentemente una gestione del sindacato molto più appropriata ed efficiente. Caro Sergio, per finire da tutti noi un sentito ringraziamento per ciò che hai saputo fare ed un affettuoso augurio per un sereno futuro. •

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TERZIARIO DONNA

Quando il fattore femminile

diventa decisivo

«Siamo decise! Dall’autostima alla leadership»: al via il nuovo educational per le imprenditrici promosso da Terziario Donna. Matano: «Nel Paese c’è una disuguaglianza che sottoimpiega il talento e le risorse. Vogliamo contribuire a colmare queste lacune»

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al XXV Rapporto sull’occupazione in Trentino, recentemente pubblicato, segnaliamo tre elementi: l’evidenza di elementi di ripresa del mercato lavorativo; il Pil che torna a crescere (fino al 2,0%) con la prevalente spinta delle esportazioni estere; il terziario (+2,0%) che contribuisce alla ripresa in maniera più incisiva di quanto accada nel resto del territorio nazionale (+1,0%) e dei territori vicini (+1,6%) nel Nord-Est. A beneficiare delle nuove condizioni di mercato sembrano essere solo le assunzioni dei lavoratori maturi, infat-

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ti crescono del +6%, mentre le assunzioni femminili crescono solo di 493 unità (+0,7%). Nel terziario, in particolare, le lavoratrici perdono circa 300 posizioni di lavoro mentre si registra un aumento dell’occupazione superiore alle 1.800 unità per colleghi. Accanto a tutto questo, ri-

sulta molto preoccupante la perdita di posizioni dei giovani (15-24 anni), infatti cresce di oltre 4% il tasso di disoccupazione, che nel 2010 raggiunge il 12,4%, con il consueto divario di genere che conferma una maggiore sofferenza delle giovani donne. La presidente di Terzia-

Nel terziario le lavoratrici perdono circa 300 posizioni di lavoro mentre si registra un aumento dell’occupazione superiore alle 1.800 unità per colleghi

rio Donna, Rita Matano, nel commentare i dati dichiara: «Salutiamo con grande interesse i segnali di ripresa ed auspichiamo l’inizio di una nuova stagione anche se dobbiamo osservare che il persistere di stereotipi di genere influisce ancora sulle disparità in essere tra uomini e donne nel mondo del lavoro, in famiglia, nella politica e di conseguenza nella società, creando quei profondi squilibri che si evidenziano nel nostro tessuto sociale trentino. è evidente la scarsa presenza delle donne nei livelli apicali dell’economia, così come della politica». «Questa disuguaglianza prosegue Matano - testimonia una sottoimpiego di risorse e talento per il migliore


TERZIARIO DONNA

un nobel per tre donne

sviluppo sociale ed economico del nostro territorio. Inoltre è largamente percepito il bisogno di una nuova e diffusa leadership: una realtà che le donne possono e vorrebbero contribuire a colmare. Ancora troppo poco è stato fatto per permettere loro una adeguata presenza nei livelli top, di responsabilità. Tutto questo trova conferma in un tasso di occupazione femminile superiore al dato medio del Paese ed un concomitante ultimo posto nel ranking nazionale riguardo alla femminilizzazione delle imprese (totale imprese vs. imprese guidate da donne) e presenza delle manager». «Questo, oltre ad essere deplorabile dal punto di vista sociale, produce un danno economico che secondo i più autorevoli analisti si traduce in perdita di punti di Pil, con grave danno per la collet-

Il 10 dicembre è la giornata mondiale dei diritti umani, ed è il giorno in cui il Comitato di Oslo consegnerà il Nobel per la Pace alle liberiane Ellen Johnson Sirleaf e Leymah Gbowee e alla yemenita Tawakkul Karman (nella foto sopra il titolo, a sinistra). In quella giornata la Campagna Noppaw, che ha proposto l’assegnazione del Nobel per la Pace 2011 a tutte le donne africane, festeggerà questo evento che riconosce il cammino e l’impegno quotidiano di tutte le donne per la pace. «Un riconoscimento - si legge nelle motivazioni del Comitato di Oslo - del rafforzamento del ruolo delle donne, in particolare nei paesi in via di sviluppo». Fin dal suo inizio Terziario Donna Trento ha sostenuto attivamente la campagna Noppaw.

tività. Rimanendo in tema di produzione di valore, và detto che le organizzazioni di lavoro più evolute hanno imparato che le diversità, anche di genere, delle risorse portano ad un vantaggio competitivo importante, e quindi tendono a valorizzare le differenze (conoscenze e competenze...) esistenti nei gruppi di lavoro (diversity management)». «Le donne spesso non si sentono pronte/adeguate ad interpretare una leadership personale anche se possiedono le competenze tecniche professionali. Infatti le rare occasioni di carriera che si offrono, per raggiungere po-

sizioni di responsabilità/vertice, spesso non sono colte immediatamente dalle donne (in particolar modo questo succede nella nostra realtà trentina) perché non sono allenate, a volte insicure e prive di solidi modelli di ispirazione ed emulazione». «Per rispondere all’esigenza di affinare le capacità manageriali e relazionali (skill personale) la nostra Associazione propone un educational del tutto nuovo dal titolo “Siamo decise! Dall’autostima alla leadership” che intende offrire alle nostre imprenditrici 3 momenti formativi di riflessione e condivisione, programmati da qui al-

la fine dell’anno. Così, a partire dalla consapevolezza del sé ed attraverso la crescita dell’autostima svilupperemo un percorso di empowerment costruito sulle particolari difficoltà vissute dalle donne (alleanze, potere, politica); obiettivo finale è giungere all’analisi dei vari tipi di leadership femminile entro i quali ogni partecipante potrà riconoscere il proprio modello e costruire la propria personale interpretazione, sulla base di requisiti, attitudini, predisposizioni e volontà». I percorsi educational sono format molto innovativi di educazione in progress che ospitano testimoni autorevoli con i quali analizzare, riflettere e condividere esperienze di significato. Il progetto è realizzato con il contributo finanziario della Provincia Autonoma di Trento. •

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in trentino

Insieme per rilanciare

la Vallagarina

L’Unione a confronto con l’assessore provinciale al commercio Alessandro Olivi: «Serve una nuova strategia territoriale»

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na forte condivisione e la volontà di collaborare per rilanciare l’economia della Vallagarina. Questo è uscito dall’incontro tra la Giunta esecutiva dell’Unione commercio e turismo lagarina e l’assessore provinciale a commercio, industria e artigianato Alessandro Olivi. “Non ci interessa chiedere e basta ma disegnare insieme a tutti i soggetti una strategia di rilancio del nostro territorio, cosa che è già cominciata con la manovra provinciale per il 2012 - così il presidente dell’Unione Marco Fontanari -. Abbiamo apprezzato la nuova legge sul commercio, a Rovereto siamo stati i primi ad adottarla e come Unione abbiamo collaborato per arrivare ad una delibera condivisa. Chiediamo che si possa pensare a costituire consorzi di operatori sovracomunali, laddove ci sono Comuni limitrofi di piccole dimensioni con operatori desiderosi di mettersi in rete. Per quanto riguarda la formazione, chiediamo attenzione e per quanto riguarda la formazione obbligatoria degli apprendisti la possibilità di effettuare le lezioni d’aula a Rovereto, in collaborazione con qualche istituto già presente, evitando di mandare i nostri apprendisti a Trento. Serve una strategia di rilancio per il fondovalle, per favorire il quale vedremmo bene un bando per la riqualificazione del tessuto economico della valle dell’Adige. La Vallagarina assicura una fetta importante del gettito fiscale della Provincia e merita atten-

Il presidente Marco Fontanari con l’assessore Alessandro Olivi

zione ed i giusti investimenti infrastrutturali. Apprezziamo gli aiuti all’industria e ci aspettiamo che i progetti che la Provincia ha messo velocemente in campo in questi mesi possano produrre preso effetti benefici sulla nostra economia”. L’assessore al commercio, industria ed artigianato Alessandro Olivi ha espresso apprezzamento per lo spirito propositivo che anima i nuovi vertici dell’Unione lagarina e ha rimarcato il fatto che “serve elaborare un progetto organico per tutto il basso Trentino. Finora è mancata la visione complessiva, dobbiamo immaginare come sarà questo territorio tra dieci anni, i collegamenti con il Veneto, l’Alto Garda e

le località di montagna. In Vallagarina bisogna recuperare lo spirito di valle, l’unitarietà d’intenti e la Comunità di valle dev’essere il soggetto che elabora politiche di sviluppo”. Rispondendo agli stimoli ricevuti su argomenti specifici Olivi ha ricordato che la riforma del commercio ha voluto lasciare la giusta autonomia ai territori “per responsabilizzare enti locali e parti sociali, investendo molto sul ruolo degli operatori come attori principali di questa riforma. E’ un must per noi investire sulle risorse umane, dobbiamo ragionare su una formazione professionale all’altezza delle sfide che ci attendono ed attenda ai fabbisogni espressi dal ter-

Fontanari: «Non ci interessa chiedere e basta, ma disegnare insieme a tutti i soggetti una strategia di rilancio del nostro territorio»

ritorio. Importante agire sulla programmazione dell’urbanistica commerciale: in futuro verranno concesse meno aree commerciali, che dovranno rispondere a logiche di sistema, dico no ai centri commerciali che replicano i nostri centri storici”. Quello dei centri storici che soffrono è stato un tema sottolineato da molti membri della Giunta esecutiva dell’Unione, causa viabilità e mancanza cronica di parcheggi. “Meno speculazione edilizia e più valorizzazione dei centri storici così Olivi -, che devono diventare il nuovo punto di riferimento per il commercio, qui si può recuperare il patrimonio edilizio esistente e favorire il protagonismo degli operatori. Anche la politica degli incentivi con la nuova legge introduce tre nuovi strumenti: forte premio all’innovazione, integrazioni orizzontali tra le imprese, nascita di nuove imprese con particolare attenzione ai giovani e alle donne”. “Obiettivi concertati con le categorie, sviluppo del territorio e step di avanzamento - la replica di Fontanari -, fa piacere sentire questi concetti espressi dall’assessore Olivi. Noi li condividiamo e dovremo essere, per quello che ci compete, fautori di una strategia unitaria sul territorio”. •

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Alimenta, riuscita terza edizione, battuta anche la pioggia

“Il futuro del commercio nei centri storici”, lavorare in sinergia Partecipata serata-dibattito organizzata dall’Unione a Mori, in collaborazione con il Consorzio “Centriamo Mori” Per una sera è stata Mori il centro provinciale della discussione sul “futuro del commercio nei centri storici”, grazie alla serata-dibattito organizzata dall’Unione commercio e turismo in collaborazione con il Consorzio Centriamo Mori, seguita da un folto pubblico di operatori e di rappresentanti degli enti locali. Interessante l’illustrazione effettuata dai due relatori: Nicola Minelli, coordinatore di Iscom group, che ha spiegato come si sono sviluppate le esperienze di consorzi di operatori commerciali, con quali strategie, a livello nazionale ma anche internazionale. Ivano Ruscelli, da due anni e mezzo town centre manager del Comune di Parma, ha svelato come è riuscito a coinvolgere gli operatori del centro storico di Parma in un’operazione di rilancio: “Il primo passo è stato elaborare un documento strategico, per avere una visione e porsi degli obiettivi comuni ben definiti, che è stato poi approvato dalla giunta comunale e dalle associazioni di categoria. Le mie competenze sono trasversali all’interno del Comune, in quanto coinvolgono più servizi, quindi ho costruito una struttura organizzativa, un mix di arredo urbano, lavori pubblici, urbanistica, programmazione economica; ho favorito l’avvio del Consorzio “Parma in centro”, lo strumento per sviluppare azioni di marketing con un budget coperto sia da enti pubblici che da sponsor privati. Abbiamo fatto chiarezza: per esempio, prima non era possibile aprire negozi al primo piano, noi l’abbiamo concesso; le medie superfici di vendita non solo un tabù, abbiamo creato le condizioni perché vengano in centro. Non basta individuare l’idea vincente, bisogna declinarla sul territorio, trovando la sinergia con le forze economiche, per esempio con gli agenti immobiliare per calmierare gli affitti dei negozi, oppure realizzando negozi temporanei per eliminare le brutture dei negozi sfitti chiusi e fatiscenti”. L’assessore provinciale al commercio Alessan-

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dro Olivi ha ricordato che “la legge di riforma del commercio segna la discontinuità rispetto ad una stagione ormai superata, è giusto cercare di implementare questa nuova vivacità commerciale nei centri storici. Noi abbiamo attivato due leve: nuove norme sulle nuove aperture e disciplina degli orari e delle aperture, dando maggior autonomia ai territori, immaginando che i luoghi storici del commercio possano diventare qualcosa di molto più attrattivo rispetto ai centro commerciale artificiali, ai grandi discount, i cui fatturati sono in forte calo: la crisi ha creato una spesa più attenta e consapevole, il consumatore guarda al prezzo ma anche alla qualità. Le nuove norme sono strumenti che possono creare “humus” favorevole per la nascita dei Consorzi e per dare ossigeno agli imprenditori”. Come rilanciare i centri storici? “C’è una presa di coscienza dal basso che da questa crisi bisogna ripartire, capire che forse questa sarà la normalità d’ora in avanti - così Marco Fontanari, presidente dell’Unione commercio e turismo lagarina -, dobbiamo muoverci in due direzioni: investire all’interno delle nostre aziende per migliorarle e creare una strategia d’insieme con un sistema territoriale efficace: concertiamo, elaboriamo programmi comuni e chiediamo alla politica di darci messaggi chiari ed opportunità”. Molti gli interventi nella discussione, con i presidenti dei Consorzi di Trento e Arco, Giorgio De Grandi e Bruno Lunelli, che hanno ribadito l’importanza di fare rete tra operatori e di creare sinergie con l’ente pubblico. Sul tema l’assessore al commercio della Comunità della Vallagarina Claudio Soini ha risposto presente ed il sindaco di Mori Calliari ha detto di non temere il nuovo Global Village che sorgerà a Mori ma che sarà necessario gestire la nuova situazione e che occorre puntare sui prodotti tipici locali.

Non è stata un’edizione fortunata dal punto di vista meteorologico per il Mercato di«Alimenta, il festival del buon vivere e del buon mangiare» che si è svolto il 18 settembre in piazza Damiano Chiesa a Rovereto, con la presenza di una trentina di espositori provenienti dal Trentino ma anche dal Veneto e dalla Lombardia, ma questo non ha impedito ad un buon numero di visitatori di passeggiare tra le bancarelle e degustare prodotti genuini ed appetitosi: da salami e salumi ai prodotti gastronomici, dai formaggi alle farine, dall’olio ai vini, da pane e dolci al caffé. Il bilancio dei tre giorni di «Alimenta», che ha vivacizzato il centro storico di Rovereto con eventi molto apprezzati come «Pam & Salam» di venerdì sera o la cena al gusto futurista, vera e propria serata-spettacolo, di sabato nella «Casa di Alimenta », l’elegante tensostruttura allestito in piazza Malfatti. Proprio qui si sono succeduti eventi molto interessanti: dal convegno su etichette e conservanti con il dottor Marco Zoller al 2° Concorso per macellai «Rolando Stiffan», che ha visto sfidarsi all’insegna delle «mille facce della pancetta» macellai di diverse regioni. Alla fine la qualificata giuria ha assegnato il primo premio a Giorgio Pellegrini di Milano, titolare di una delle macellerie più celebrate d’Italia. «È stata un’edizione molto ricca di eventi collaterali e di momenti di incontro e confronto per noi operatori della filiera alimentare - commenta un soddisfatto Massimo Zenatti, presidente dei dettaglianti dell’Unione commercio e turismo -. La formula è stata apprezzata e, nonostante il maltempo della domenica, il bilancio è sicuramente positivo visto l’apprezzamento dei colleghi e dei visitatori che sono accorsi».


in trentino

Commercio, Rovereto recepisce la nuova legge «Più aperture ma non indiscriminate per intercettare nuovi clienti». Fontanari: Delibera concordata, nessuno voleva aperture selvagge

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overeto è il primo comune del Trentino ad adottare la nuova disciplina provinciale del commercio. Una delibera che sarà applicata già in questo scorcio finale del 2011. Infatti due sarabbo le domeniche di apertura: il 30 ottobre in occasione di “Shopping aspettando Halloween” (organizzato proprio dall’Unione) ed il 27 novembre in occasione della Fiera di S. Caterina. Nuove aperture festive ed orario di apertura più flessibile ma cosa ne pensano gli operatori interessati? “Non possiamo che essere soddisfatti, perché si partiva da una legge provinciale figlia della necessità di avere più aperture a disposizione - commenta Marco Fontanari, presidente della sezione Rovereto e Vallagarina dell’Unione - Rovereto è stata la prima ad adottare la nuova normativa, al

termine di un percorso condiviso e ben fatto, non dimentichiamo che è una previsione che si può modificare anno per anno e quindi tutti i soggetti interessati sono liberi di portare dei suggerimenti e si potrà intervenire in seguito con degli aggiustamenti”. Secondo lei la soluzione individuata soddisfa le aspettative? “Nessuno aveva la volontà di dar vita ad un’apertu-

ra selvaggia e non ponderata dei negozi, per questo credo che la soluzione che abbiamo individuato possa andare bene a tutti. Se consideriamo che ci sono Comuni dove la domenica è normale lavorare da sempre, siamo convinti che concedere la possibilità di apertura per un certo numero di domeniche, in coincidenza con eventi o mostre di forte attrazione non dan-

Fontanari: Andreis nel CdA del Mart, accolte le nostre richieste Nel nuovo Consiglio di amministrazione del Mart, nominato recentemente dalla Giunta provinciale, entra anche Stefano Andreis, un rappresentante delle categorie economiche della città. Una nomina che accoglie la richiesta espressa pubblicamente pochi giorni fa dal presidente dell’Unione di Rovereto e Vallagarina, Marco Fontanari, che, all’indomani della nomina, non nasconde la propria soddisfazione. “Sicuramente siamo contenti, perché è stato recepito un messaggio chiaro che è arrivato dal mondo Unione - spiega Fontanari -. Apprezziamo che l’appello lanciato da parte nostra sia stato colto ed apprezzato, in primis dall’assessore alla cultura Franco Panizza, che ringraziamo, e poi anche da

parte della giunta provinciale che ha approvato le nomine. Stefano Andreis rappresenta una categoria importante, quella degli orafi, a livello provinciale all’interno dell’Unione ed è impegnato attivamente in campo imprenditoriale in città, siamo sicuri che sarà un interlocutore attento per rappresentare le esigenze del mondo economico all’interno dell’organo decisionale del Mart, che, come abbiamo sottolineato, ha ancora notevoli margini di crescita in termini di ricaduta sulla città. Questa nomina è un segno tangibile della forte coesione e la dimostrazione che serve un un progetto condiviso di promozione del nostro territorio”.

neggi nessuno. Per quanto riguarda i dipendenti, tutti faremo il possibile per tutelare i loro diritti con i dovuti accorgimenti ma non ci nascondiamo che questi sono tempi duri e che è sentita la necessita di maggiori aperture, per noi aprire la domenica in occasione di grandi eventi significa cercare di intercettare nuovi clienti”. Fontanari, infine, auspica che “ci sia una forte convergenza di tutte le categorie economiche per riuscire a cambiare una situazione insostenibile: in Italia abbiamo un costo del lavoro che grava troppo elevato ma i nostri dipendenti si ritrovano con salari bassi in busta paga. Dobbiamo trovare il modo di aumentare la loro capacità di spesa senza gravare le imprese di altre tasse perché l’economia riprenda a crescere”. •

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d a l l’ u n i o n e

Seac, azienda leader

anche a livello globale

Una società di analisi e valutazione aziendale colloca l’andamento della controllata Unione tra le prime 350 aziende del settore al mondo

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uando si è bravi, i complimenti sembrano sempre fatti pro forma, quasi dovuti. Eppure non è così, dietro ai risultati eccellenti c’è sempre duro lavoro e impegno costante. Saper ripetere le ottime performance nel tempo, infatti, non è cosa da tutti. Seac, società di elaborazione dati e di servizi informatici alle imprese nonchè software house di livello nazionale, ha recentemente ottenuto un ulteriore attestato del proprio valore, anche in un momento in cui per le aziende è sempre più difficile portare a casa risultati di rilievo. La Plimsoll, società inglese attiva da più di vent’anni sullo scenario interazionale, ha

inserito la società del gruppo Unione in uno speciale ranking delle migliori aziende a livello globale, posizionandola al 354° posto sul oltre settecento. Un piazzamento di tutto rispetto, soprattutto considerando che quello di Plimsoll è un giudizio che tiene

in considerazione diverse variabili, per sintetizzarle in un indice estremamente preciso sulla situazione e sull’andamento delle varie società. Quella della società inglese è una conferma dei buoni risultati conseguiti dalla software house di via Solte-

ri, lungo un trend consolidato ormai da diversi esercizi. L’innovazoine e la continua ricerca di miglioramento sono alla base delle strategie con cui Seac riesce ad affrontare un mercato che, naturalmente, non è stato esente dai contraccolpi della congiuntura.

L’addio a Giovanna Collauto

Giovanna Collauto, per 18 anni animatrice di molti progetti dell’Unione

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Se n’è andata ai primi di ottobre Giovanna Collauto, una delle figure storiche dell’Associazione commercianti prima e dell’Unione dopo. Entrata nell’Associazione per lavorare sul rilancio del centro storico di Trento alla fine degli anni Settanta, in un’epoca in cui non esistevano ancora i consorzi, Giovanna Collauto ha creato numerose iniziative per rianimare il commercio, in un momento di crisi, con tante aziende che si spostavano verso la periferia. Manifestazioni come Tutto Trentino e, nel periodo natalizio, Arte Natale, con il convolgimento degli artigiani, furono iniziative nate anche grazie al prezioso contributo di Giovanna. Era proprio in quei tempi che si partì con l’idea di costituire il Consorzio Trento Iniziative che all’epoca era uno dei più grandi e dei più attivi dell’intero sistema Confcommercio tanto che alle sue riunioni, che contavano un centinaio di consorziati, partecipavano anche rappresentati dei centri storici di città come Milano, Padova, Torino.

Giovanna si dedicò in particolare anche al turismo, contribuendo alla costituzione di consorzi di operatori come CoPinè o Levico Insieme e molti altri. Oltre alla figura di responsabile dell’ufficio promozioni dell’Unione, ha curato anche la direzione del giornale Unione fino al 1994, che aveva contribuito a far nascere da «Il nostro commercio», organo ufficiale dell’Ascom. Contribuì anche alla creazione della Trentino Holidays, agenzia viaggi per la commercializzazione outgoing del Trentino. Fu una lavoratrice encomiabile: quanti hanno lavorato insieme a lei la ricordano per il suo entusiasmo e per il suo ritmo senza pausa, con un attaccamento e un’affezione al proprio lavoro davvero lodevole. Uno tra i tanti aneddoti sulla sua tenacia riguarda una lettera di dimissioni di un associato di una valle distante da Trento: dalla sera alla mattina - era inverno, nevicava - lo andò a trovare e seppe convincerlo a ritirare le dimissioni ed a non lasciare l’associazione.


PAVIMENTI E RIVESTIMENTI IN

RESINA PRIMA

Le pavimentazioni in resina sono sempre più apprezzate da industriali, imprenditori, architetti e designer sia per impieghi di tipo industriale che civili. Vengono utilizzate soprattutto negli interventi di recupero e rappresentano, ormai, un settore importante caratterizzato da una sempre maggiore evoluzione tecnologica. Quanti si approcciano per la prima volta a pavimenti o rivestimenti con formulati resinosi spesso rimangono vittime di un certo disorientamento. Mancano, infatti, determinati riferimenti e troppo carenti sono ancora le informazioni alla clientela.

Per questo, fin dal 1976, la Portobello Trento srl. ha dedicato e investito risorse sui pavimenti in genere e, dal 1998, nel settore specifico dei pavimenti in resina. Il continuo aggiornamento tecnologico consente all’azienda trentina di riconoscere, valutare e prevedere tutte le variabili e le problematiche eventuali legate alla natura dei prodotti impiegati, alle loro caratteristiche, alla loro specifica utilizzazione, alla natura chimica e fisica delle sostanze che intervengono nell’intervento.

CIVEZZANO (TN) - LOC. MOCHENA 3 Tel e Fax 0461.858544 - cell. 348.2226924 portobello@tin.it - www.portobello.tn.it www.reteimprese.it/portobello

DOPO Questi pavimenti consentono altresì di rispondere a numerose esigenze; di trovare soluzioni laddove altri materiali o tecniche di lavorazione non riescono a farlo. Tra le caratteristiche principali: la continuità (assenza di fughe), l’elasticità, l’impermeabilità, gli spessori (in mm o micron), la trasparenza, la scelta dei colori (RAL) e il fatto che sono realizzati in sito, quindi irripetibili (in colore e sfumature).


ENASCO

Le manovre

sulle pensioni

Il contributo chiesto ai futuri pensionati per ripianare il deficit pubblico

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a riforma delle pensioni continua ad essere ritenuta da molti una delle principali necessità per il risanamento del debito pubblico, come se fino ad oggi non si fosse fatto nulla a tale proposito. Ma non è così, la riforma del 1995 ha profondamente rivisto il sistema pensionistico, stabilendo una sostanziale riduzione delle prestazioni e i suoi effetti cominceranno a farsi sentire nel giro di pochi anni. Anche i successivi interventi, che hanno prima introdotto e poi incrementato l’età per accedere alla pensione di anzianità, non sono stati molto leggeri. Con le due manovre estive si è messo mano nuovamente sulle pensioni, colpendo particolarmente le donne. Per farsi una piccola idea di quanto è stato fatto in questi anni per ridurre il peso pensionistico sulle finanze dello Stato, si consideri che, nel giro di venti anni, le prestazioni dei lavoratori autonomi andranno progressivamente a ridursi fino al 50% rispetto alle prestazioni attuali e fino a un terzo quelle dei lavoratori dipendenti. Ma anche per l’età di accesso alla pensione è stata stabilita una progressiva elevazione e si prevede che fra venti anni nessuno potrà ottenere la pensione di vecchiaia prima di avere compiuto 69 anni di età. A questo porterà infatti la combinazione di vari fattori come l’equiparazione dell’età pen-

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sciuto per la quota di pensione eccedente tale soglia (da 1.402 euro mensili lordi in poi). Le pensioni invece il cui importo lordo non supera cinque volte il trattamento minimo mantengono il meccanismo classico della rivalutazione automatica, e cioè la percentuale di incremento dovuta all’inflazione, viene riconosciuta nella misura del 100% sugli importi fino a tre volte il minimo (1.402 euro mensili lordi) e del 90% sugli importi compresi tra tre e cinque volte il minimo.

sionabile delle donne a quella degli uomini, l’adeguamento per tutti di tale età all’aspettativa di vita e l’applicazione delle cosiddette “finestre mobili”, che ritardano da un anno a un anno e nove mesi la liquidazione della prestazione dopo la maturazione dei requisiti richiesti. Ma vediamo nel dettaglio, per quanto riguarda gli aspetti pensionistici, che cosa hanno previsto le due leggi di manovra dell’estate scorsa.

Riduzione dell’adeguamento delle pensioni al caro vita. Per gli anni 2012 e 2013 sulle pensioni di importo superiore a cinque volte il trattamento minimo (nel 2011 circa 30.383 euro annui ovvero 2.337 euro mensili lordi) la percentuale di rivalutazione per l’adeguamento al costo della vita viene concessa nella misura del 70% sull’importo fino a tre volte il minimo (1.402 euro mensili lordi), mentre nessun aumento è ricono-

I costi delle manovre economiche pesano non poco sulle spalle dei futuri pensionati e in modo sproporzionato sulle donne, e per tante famiglie saranno motivo di notevolissimo disagio.

Adeguamenti dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. Viene accelerato il meccanismo, già previsto dalla precedente normativa, che adegua l’età richiesta per accedere alla pensione all’incremento della speranza di vita. E’ anticipato quindi dal 1° gennaio 2015 al 1° gennaio 2013 l’adeguamento triennale dell’età minima richiesta per la pensione di vecchiaia e per la pensione di anzianità ottenuta con le quote (somma dell’età anagrafica + gli anni di contribuzione). Il primo adeguamento tuttavia, non potrà superare tre mesi. Dal 2013 pertanto tutte le prestazioni pensionistiche di vecchiaia e quelle di anzianità ottenuta con le quote saranno posticipate di tre mesi. Dal 2016 sarà invece l’effettivo incremento dell’aspettativa di vita a fissare il numero dei mesi di ulteriore attesa per ottenere la pensione. Elevazione dell’età pensionabile per le lavoratrici del settore privato A decorrere da 1° gennaio 2014 il requisito anagrafico di 60 an-


ENASCO

SETTIMANA DELLA CONSULENZA: ancora una ottimo riscontro

Domande e dubbi risolti con la consueta professionalità dal patronato 50&Più ENASCO Durante l’estate si sono succeduti una serie di avvenimenti, che magari per qualcuno, alle prese con i bollenti giorni di agosto, saranno passati inosservati. Le cosiddette “manovre” più o meno straordinarie messe in campo dal governo per contenere la spesa pubblica hanno infatti avuto un forte impatto ancora una volta sulle (nostre) pensioni. Anche se l’effetto delle novità introdotte non sarà immediato, ciò determinerà comunque un progressivo slittamento dell’età pensionabile che nel 2035 potrebbe arrivare per gli uomini ben oltre la soglia dei 65 anni. Sulla base di tali considerazioni e con il consueto tempismo autunnale, PensPlan ha rilanciato una nuova campagna informativa in collaborazione con i partner PensPlan Infopoint con l’obiettivo di sensibilizzare ancora una volta la popolazione alla quanto mai attuale tematica previdenziale. In collaborazione con il patronato 50&PIU’ ENASCO nella terza settimana di ottobre è stato possibile usufruire di un servizio di consulenza previdenziale gratuito per fare il punto sulla propria situazione previdenziale. Sulla base della caratteristica posizione assicurati-

ni per l’accesso alla pensione di vecchiaia per le lavoratrici dipendenti del settore privato ed autonome e per le lavoratrici iscritte alla gestione separata è incrementato di un mese. È elevato di altri due mesi dall’anno 2015, di altri tre mesi dal 2016, di altri quattro mesi dal 2017, di altri cinque mesi dal 2018, di altri sei mesi dal 2019 e per ogni anno successivo fino al 2025, e di ulteriori tre mesi a decorrere dal 2026. Nel gennaio del 2026 quindi l’età pensionabile richiesta per le donne dipendenti private ed autonome raggiungerà i 65 anni, a regime. Ricordiamo invece che già dal prossimo anno 2012 per le lavoratrici dipendenti del settore pubblico sono richiesti 65 anni di età per ottenere la pensione di vecchiaia. Per l’effettiva corresponsione dell’assegno pensionistico a questo occorrerà però aggiungere, come abbiamo appena ricordato, l’effetto dell’adeguamento all’aumento dell’aspettativa di vita e l’ulteriore attesa delle “finestre mobili”.

va obbligatoria si può stimare una possibile data di pensionamento alla luce dei richiamati e recenti interventi normativi, verificando nel contempo le possibilità di integrazione attraverso una forma pensionistica complementare. L’occasione è buona anche per fare il punto della situazione e capire, all’interno di questo mutato contesto, le possibilità ed i vantaggi offerti dall’integrazione mediante un fondo pensione e la relativa rendita ricavabile al pensionamento. Per chi invece ha già intrapreso la strada della previdenza complementare è stato comunque un importante appuntamento per un necessario aggiornamento sulla propria posizione e la verifica della relativa copertura garantita attraverso la prestazione pensionistica offerta dal proprio fondo pensione. Si è trattato, insomma, di un importante momento che ha riscosso notevole successo ed affluenza. Il patronato 50&PIU’ ENASCO è comunque sempre disponibile per una consulenza ed una valutazione della propria situazione pensionistica.

Posticipato di un anno il pensionamento anche nella Scuola Con effetto dal 1° gennaio 2012, per i dipendenti pubblici del settore della scuola che maturano i requisiti per il pensionamento dalla predetta data, la decorrenza della pensione è fissata al 1° settembre (o al 1° novembre per i lavoratori dell’università) dell’anno successivo a quello nel corso del quale vengono maturati i requisiti e non più dell’anno di maturazione di tali requisiti, come era in precedenza. Anche i lavoratori del settore della scuola quindi, come già avviene per dei dipendenti degli altri settori produttivi, dovranno attendere un anno in più avere la pensione.

Rispetto agli altri lavoratori tuttavia, per tali lavoratori il tempo di attesa dalla maturazione dei requisiti richiesti è mediamente di circa un anno e 5 mesi (da un minimo di 9 a un massimo di 22 mesi). Revisione delle quote di reversibilità Sulle pensioni reversibilità decorrenti dal 1° gennaio 2012 la quota spettante al coniuge superstite (generalmente pari al 60% della pensione che godeva o che sarebbe spettata al coniuge defunto) è ridotta qualora il matrimonio sia stato contratto dopo i settanta anni di uno dei coniugi e con una differenza di età tra i coniugi stessi di oltre venti anni. Tale riduzione è pa-

ri al 10% per ogni anno di matrimonio mancante rispetto alla durata minima di 10 anni. In caso di frazione di anno, la predetta riduzione percentuale è rideterminata proporzionalmente. La riduzione non trova applicazione in presenza di figli minori, studenti ovvero inabili. I 40 anni di contributi Ultima novità di rilievo riguarda i soggetti che vanno in pensione di anzianità con 40 anni di contributi e quindi non sono soggetti ad alcun requisito anagrafico. Per costoro - oltre alle finestre già in vigore: 12 mesi per i dipendenti, 18 mesi per gli autonomi - si introducono mini finestre che avranno l’effetto di ritardare ulteriormente il godimento della pensione. Per chi matura i requisiti nel 2012, la pensione slitta di un altro mese; i mesi salgono a due per chi matura il diritto nel 2013, e arrivano a tre per le pensioni maturate a partire dal 1° gennaio 2014. Da tale data il ritardo complessivo salirà quindi a 15 e 21 mesi rispettivamente per lavoratori dipendenti e per lavoratori autonomi e della Gestione separata. Si permetta un ultima considerazione. Come appare evidente i costi delle manovre economiche pesano non poco sulle spalle dei futuri pensionati e in modo sproporzionato sulle donne, e per tante famiglie saranno motivo di notevolissimo disagio. Ma non si poteva ripartire il peso, per esempio, anche con chi la pensione l’ha già avuta sfruttando agevolazioni e privilegi ingiustificati, visto che questi il debito pubblico hanno contribuito a determinarlo? •

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ULTIMAPAGINA

Annunci FIERE E MERCATI (a cura di FIVA Confcommercio - Trento) Rif. 01 Cedo o affitto posteggio settimanale alimentare rione San Pio X a Trento (Mercoledì settimanale) Rif. 02 Vendo giro di mercati anche singoli (Mezzocorona, Lavis, Aldeno) Rif. 03 Vendo mercato in Garda (Venerdì settimanale) Rif. 04 Vendo vari mercati settimanali ben avviati e 6 fiere (santa Lucia, San Giuseppe, ecc) Rif. 05 Vendo Mercati settimanali (Cavalese,Trento, Lavis, Andalo ecc) e Fiere varie (Lazzara, Cles, ecc) Rif. 06 Vendo furgone Fiat Ducato 2500 cc TDI in buone condizioni anno 1997 con tenda automatica, revisionato fino al 2010 Rif. 07 Vendo Fiera dei Tre Termini a Tione Rif. 08 Vendo varie Fiere(S.Croce, S.Giuseppe, ecc) anche fuori Regione (Belluno) Rif. 09 Cerco in affitto mercati settimanali a Madonna di Campiglio, Pejo e Mazzin Rif. 10 Vendo scaffalature Varie misure e montante da mt.2 a mt. 2,50, numerosi pezzi. Rif. 11 Vendo mercato di Tione 1° e 3° lunedì del mese. Rif. 12 Vendo mercati Riva/Arco e Ponte Arche fiera S. Croce Trento. Rif. 13 Vendesi ben avviata licenza ambulante con oltre 30 anni di attività, posteggi fissi tutti i giorni della settimana più 12 giorni di fiere annuali sempre nella Provincia di Trento; la tabella è non-alimentare e c’è la possibilità di proseguire con un articolo molto interessante, poco frequente nei mercati e con una clientela affezionata. Rif. 14 Vendo 3 posteggi (Rovereto e Riva/Arco) giornate di martedì e mercoledì. Anche Rovereto e Riva/Arco separati. Rif. 15 Vendo mercati Riva/Arco e Ponte Arche fiera S. Croce Trento. Rif. 16 Vendo in Trento posto lato Ovest di Via Prati, 7x4. Rif. 17 Vendo numerose fiere (Andalo, Fai, Predazzo settembre,Egna, Zambana, n°3 Fiere di Moena, e N°3 fiere di Folgaria e mercato settimanale di Gardolo (venerdì). Rif. 18 Vendo attrezzatura completa (pareti attrezzate di 17 metri a moduli divisorie, espositori e mobiletti con schiena h1.70 m bifronti in legno di rovere chiaro ed alluminio, stando, manichini, camerino, ripiano in vetro da 120 cm per negozio di abbigliamento o similari da circa 100 mq. Tutto in ottimo stato (3 anni di vita) e relativi accessori + 12 lampade a campana a basso consumo. Rif. 19 Vendo le 3 Fiere di Cles (2 maggio - San Rocco - San Vigilio). Rif. 20 Vendo Mercati estivi di Campitello, Baselga, Bedollo e mercato di Rovereto (posto centrale) Rif. 29 Vendo posteggi di Brennero in 1° fila posteggio n. 15 mt. 6x5 e Merano Via A. Hofer posteggio n. 69 mt. 6x5. Cerco a Bardolino non alimentare da comprare o affittare Rif. 30 Vendo mercato a Cles Via Bergamo Rif. 31 Vendo mercato a Cavalese posto grande con angolo Rif. 32 Vendo furgone Ford Transit passo medio e tetto medio km. 90.000 – colore bianco – ottimo stato – gommato nuovo con tela automatizzata Rif. 33 Vendo posteggio mercato di Pergine Valsugana - giornata di sabato – non alimentare – posto centrale Rif. 34 Vendo numerose fiere comuni del Trentino (valle dell’Adige e Valle di Non) Rif. 35 Vendo mercati di Rovereto, Riva, Arco, Mori, Levico, Cles, e 11 Fiere Rif. 36 Vendo Fiera 3 Termen Tione di Trento Posteggio n. 73 in Via Roma

Informazioni e recapiti Segreteria FIVA Confcommercio della Provincia di Trento (Tony Marroni, tel. 0461-880411 - dalle 14.00)

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CERCO&OFFRO La bacheca degli annunci

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