Unione - n. 1 / 2011

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GENNAIO FEBBRAIO 2011 Anno XXVIII N. 1

Unione C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO

Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38121 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P.

con L’Unione ad Expo Riva Hotel 2011

la casa del terziario

Le relazioni delle Associazioni dell’Unione di un quadriennio fatto di fatiche, difficoltà ma anche di intensa attività e di soddisfazioni

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Sommario GENNAIO FEBBRAIO - I / 2011

della provincia di Trento

Direzione, redazione e amministrazione via Solteri 78, 38121 Trento Telefono 0461/880111 Fax 0461/880302 www.unione.tn.it info@ucts.tn.it Direttore responsabile Walter Filagrana Hanno collaborato a questo numero Giancarlo Baldi, Giovanni Benaglia, Vlado Benedetti, Daniela Bortolotti, Franco Camin, Monica Clementi, Fabrizio Cucchiaro, Gianpiero Lui, Tony Marroni, Alfonso Moser, Paolo Mosna, Mattia Zeni Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 424 del 23/1/1984 Stampa Litografica Editrice Saturnia snc - Trento Associato Unione Stampa Periodica Italiana Iscritto al Registro Nazionale della Stampa al numero di repertorio 5.982 in data 8/10/1997

Impaginazione Curcu & Genovese Associati Srl - Trento Via Ghiaie 15 - 38122 Trento Tel. 0461/362122 - Fax 0461/362170 Concessionaria esclusiva per la pubblicità Sudtiroler Studio Srl Via Ghiaie, 15 - 38122 - Trento Tel. 0461/934494 - Fax 0461/935706 Via Bari, 15 - 39100 - Bolzano Tel. 0471/914776 - Fax 0471/930743 Tiratura: 13.000 copie Questo numero è stato chiuso il 14/02/2011

STUDIO DI BIOLOGIA APPLICATA Riconoscimento Ministero della Sanità n. 700.7/59.459/1785 Accreditato SINAL n. 0893

Lunedì 21 marzo 2011

corso di aggiornamento PRIMO SOCCORSO (4 ore) DVR SICUREZZA SUL LAVORO (4 ore) presso sala Auditorium Aeroporto Caproni - Trento Sud

Editoriale 5

La rappresentanza del terziario trentino

INGROSSO 41

PRIMO PIANO

Grossisti, Mondini confermato presidente produttivo Valdastico, il sì anche da Fai Conftrasporto Trentino - Alto Adige

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La Casa del Terziario ad Expo Riva Hotel

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Prodotti tipici trentini, eccellenza diffusa

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Bit al via: Sangalli, «tassa di soggiorno, un autogol»

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«Sostegno e rilancio per i servizi in Trentino»

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Corsi di formazione, on-line il calendario

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Anaci: il programma per la prossima primavera

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Finanziaria 2011, gli incontri dell’Unione

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La costituzione di impresa familiare da parte di agenti di commercio

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Crescere insieme per essere competitivi

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Guidacasa 2011, la guida completa al mercato immobiliare trentino

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L’Abc dei computer

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La tecnologia efficiente: sfruttare e non subire la rivoluzione informatica

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Servizi

Fiavet 53

ricettivo

«L’unità produce e moltiplica le energie» in trentino

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Bort alla guida degli albergatori trentini

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Un bilancio ricco di soddisfazione

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Con Faita campeggi tutelati e promossi

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Sconti per sciare a Brentonico per i clienti dei negozi della Vallagarina

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Fabio Poletti confermato presidente somministrazione e intrattenimento

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«Esercenti più forti con l’Associazione»

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Ristoratori, necessario pianificare le licenze

TERZIARIO DONNA 58

Terziario Donna incontra la Val di Non 50&Più

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Pensioni: aumenti modesti per il 2011

dettaglio / aspan 32

«L’agire associativo per sostenere il commercio»

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Aspan, Bonafini confermato presidente

Per iscrizioni: 335.6948632

A tutti i partecipanti sarà rilasciato un attestato di frequenza www.fellernet.it • emiliano.feller@tin.it TRENTO - Via Gramsci, 6

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E d i to r i a l e

La rappresentanza

del terziario trentino

Il presidente Bort: «La crisi ha accresciuto l’esigenza di una presenza forte e assidua a fianco delle nostre imprese associate»

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iva del Garda ha ospitato a fine gennaio la 35a edizione di Expo Riva Hotel, la fiera dedicata all’hotellerie e a tutto il mondo turistico, con particolare riguardo al Nord Italia. Si tratta di un evento espositivo cresciuto negli anni e che oggi vanta numeri di tutto rispetto, grazie anche - oltre ai meriti dell’organizzazione - alla predisposizione naturale del Trentino per il settore turistico. Un fatto questo ormai annotato e condiviso da molti. Il sistema turistico trentino, che l’Unione promuove già da tempi non sospetti, si inserisce tra le eccellenze del più ampio sistema del terziario trentino, settore decisivo nella composizione del Pil provinciale. All’inaugurazione c’era anche Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio - Imprese per l’Italia, che ha sottolineato l’importanza del turismo: «gli alberghi e le strutture ricettive - ha detto - sono la porta d’ingresso per gli stranieri al nostro Paese: sono sinonimo di accoglienza, stile e qualità. Occorre sostenere il turismo ed il suo indotto, già penalizzato dalla differenza di tassazione con altre nazioni europee. Con adeguati provvedimenti ed i giusti indirizzi, il contributo del Pil fornito dal settore potrebbe raddoppiare ed arrivare al 20%». Sangalli ha posto l’accento, poi, sul bisogno ‘psicologico’ di fiducia, di cui, in questo particolare momento, necessita il nostro Paese. Ad Expo Riva Hotel l’Unione era presente con la “casa del terziario”, uno stand dedicato ad accogliere gli operatori, gli associati e gli altri visitatori. In un ambiente confortevole ed amichevole, si poteva degustare alcuni prodotti tipici trentini, trovare un luogo di conversazione e di scambio di idee e opinioni, assistere a seminari informativi sulle recen-

ti novità fiscali e del mondo del lavoro. Abbiamo cercato, insomma, di riprodurre in “piccolo” la grandezza del terziario trentino e delle sue imprese. Una riproduzione che, in altre forme, viene proposta anche in questo numero del giornale, in cui riportiamo l’esito delle assemblee di rinnovo delle cariche associative e le relazioni dei vari presidenti sull’attività svolta nell’ultimo quadriennio. Dalla lettura delle relazioni, che talvolta può risultare anche impegnativa, esce un bilancio complessivo con molti tratti comuni e molte particolarità, caratteristiche delle varie attività e della complessità del nostro mondo. Il tratto comune più evidente è senz’altro la crisi con cui le nostre aziende hanno avuto a che fare negli ultimi mesi. Una crisi che come pronosticavamo qualche mese fa - lascia ancora incertezza, e i cui confini sono ancora difficilmente individuabili. Una crisi che si è riverberata sull’attività delle associazioni, chiamate ancora di più ad essere vicine ai soci per fornire nuovi servizi e per implementare quelli già offerti. Ora, con i nuovi organigrammi delle associazioni, la sfida è al futuro, per uscire dalla crisi e aiutare il nostro settore a ritrovare la crescita. In verità i segnali sono migliori di qualche mese fa, anche se dobbiamo essere ancora molto prudenti ed assidui, e continuare con sempre maggiore vigore nel nostro ruolo di sostegno ed aiuto agli associati, di supporto alle loro esigenze, affinché si radichi sempre più il valore della rappresentanza delle imprese trentine, e dell’Unione, autentica “casa del terziario” trentino.

di Giovanni Bort Presidente Unione Commercio Turismo Servizi Professioni e PMI della provincia di Trento

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E X P O RIVA H OTEL 2 0 1 1

La Casa del Terziario

ad Expo Riva Hotel

Lo stand Unione si è presentato come un vero e proprio luogo di incontro per gli imprenditori ed i visitatori della fiera: nella “Casa del Terziario trentino”, un ampio ambiente elegante ed accogliente, ha ospitato incontri, aggiornamento, degustazioni, accordi e informazione

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’Unione conferma la propria vocazione ad essere il punto di riferimento trentino per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi, anche in occasione della 35esima edizione di Expo Riva Hotel 2011, la fiera dedicata al turismo ed all’ospitalità che si è tenuta dal 30 gennaio al 2 febbraio scorsi nel quartiere fieristico di Riva del Garda. E a sottolineare l’importanza di questo connubio anche a livello nazionale, all’inaugurazione ha presenziato il presidente

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di Confcommercio - Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli. In occasione della trentacinquesima edizione della fiera Expo Riva Hotel l’Unione Commercio Turismo Servi-

zi Professioni e Piccole Medie Imprese della Provincia di Trento, in collaborazione con Servizi Imprese Caf Srl, si è presentata al pubblico con uno stand ampliato sia nel-

Un modo per rafforzare il concetto che tutte le categorie aderenti all’Unione rappresentano nel suo insieme una sinergia privilegiata per promuovere intersettorialmente il territorio con tutti i suoi prodotti

l’offerta espositiva sia in quella formativa, con uno spazio dedicato al contatto con l’operatore turistico per intercettare in modo puntuale le esigenze del mercato. Un modo per rafforzare il concetto che tutte le categorie aderenti all’Unione rappresentano nel suo insieme una sinergia privilegiata per promuovere intersettorialmente il territorio con tutti i suoi prodotti

Informazione Nello stand sono stati allestiti appositi punti informativi (info-point) dove qualificati professionisti del settore contabile, fiscale, paghe e am-


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ministrazione del personale hanno coinvolto attivamente gli operatori ed i visitatori con consulenze mirate e personalizzate.

Confronto Grazie al “meeting-point” consulenti, albergatori e professionisti del settore turistico-alberghiero hanno potuto condividere impressioni ed esperienze. Pillole di attualità La collaborazione con Servizi Imprese Caf srl ha consentito anche di offrire uno spazio dedicato all’informazione ed all’aggiornamento con momenti formativi e seminari. Club di prodotto I club gestiti dall’Unione (Vita Nova - Trentino Wellness, Club Mototurismo in Trentino, Club Comfort, Trentino Appartamenti, 50 Plus, Trentino Outdoor) si presentano ai loro target di clientela. Delizie per il palato Tutti i giorni della fiera sono stati accompagnati da squisiti momenti conviviali con una vasta degustazione di prodotti tipici trentini. In definitiva, il bilancio della fiera è stato positivo; va registrata, in particolare, la volontà da parte degli organizzatori di rendere Expo Riva Hotel una fiera di riferimento per l’intero comparto del turismo e del terziario in una prospettiva interregionale. La presenza del presidente Sangalli, in questo senso, ha fornito un segnale forte da parte del mondo delle imprese affinché iniziative che diano respiro e che siano volàno per questo importante settore siano sempre più sostenute e valorizzate. ■

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p romuovere il territorio

Prodotti tipici trentini, eccellenza diffusa

Nella «Casa del Terziario» di Expo Riva ai prodotti tipici è stato dedicato un ampio spazio: dall’enologia all’agricoltura, dai salumi al miele La concorrenza dei territori, cioè il nuovo terreno sul quale le offerte turistiche devono confrontarsi, non è fatta di soggetti unici ed indipendenti ma di una serie di reti e sistemi che promuovo - mettendosi in relazione - l’intero territorio, la tipicità di una località nel suo insieme. Per questo motivo, nella promozione del sistema turistico trentino, i prodotti tipici del territorio, da quelli più strettamente agricoli ai prodotti della lavorazione della carne, dal vino ai distillati, sono un mezzo eccezionale per veicolare l’immagine e l’unicità della nostra provincia. Le dimensioni contenute delle imprese produttive trentine consentono una maggiore propensione alla ricerca della qualità e alla cura del prodotto finale; all’attenzione nei processi di lavorazione si accompagna anche una dedizione particolare nella riscoperta dei prodotti tradizionali che, in quanto espressione di una cultura, costituiscono un prezioso bagaglio per l’identità di un territorio. Expo Riva Hotel 2011 è stata l’occasione per promuovere questi prodotti tipici, molti dei quali, pur nella loro eccellenza, sono spesso sconosciuti o poco noti ad un pubblico più vasto di quello degli esperti o degli addetti ai lavori. Nella «Casa del Terziario», lo stand di Unione - Confcommercio Trentino, ai prodotti tipici è stato riservato un posto di primo piano, nella convinzione che anche le strutture ricettive - protagoniste della fiera - possono svolgere un ruolo determinante nella promozione

e nella diffusione dei prodotti tipici trentini. Durante le giornate della fiera molti visitatori hanno apprezzato questo tipo di informazioni, sulla varietà e consistenza delle produzioni tipiche locali. Assieme a degustazioni ed assaggi, nello stand dell’Unione era presente anche un corner dedicato al miele ed ai suoi colori: un esempio di come anche un prodotto apparentemente ‘semplice’ abbia invece una incredibile ricchezza di varietà, sfumature e declinazioni. Una informazione completa sui prodotti tipici, tuttavia, non è esauriente finchè non comprenda anche la trasmissione della cultura del territorio e la sensibilità verso un consumo consapevole. Il consumatore deve essere accompagnato nell’apprezzare le differenze e le particolarità eccellenti. Anche questo rientra nel progetto, al quale fa da capofila l’azienda di promozione territoriale della provincia di Trento, Trentino Spa, che mette in rete tutti i soggetti coinvolti nella promozione dei prodotti tipici: dagli stessi produttori alla distribuzione, dalle strutture ricettive a quelle della ristorazione, dalle agenzie di promozione territoriale locali fino alle strade del vino e dei sapori. Un progetto sicuramente ambizioso ma che ha dato finora ottimi risultati: grazie alla convergenza delle energie messe in campo dai vari protagonisti non è difficile immaginare ad un ruolo sempre più importante delle produzioni tipiche locali, accanto all’importante voce delle «esportazioni», anche all’interno del sistema turistico trentino.


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B IT borsa interna z ionale del turismo

Bit: Sangalli, «tassa

disoggiorno,unautogol» Il presidente di Confcommercio è intervenuto all’inaugurazione della 31a edizione della Borsa Internazionale del Turismo

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l presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, è intervenuto all’inaugurazione della Bit, la Borsa Internazionale del Turismo alla Fiera di Rho che si è tenuta dal 17 al 20 di febbraio. Sangalli ha subito affrontato il tema più “caldo”, quello della tassa di soggiorno esprimendo la sua forte contrarietà. «Secondo noi è un errore - ha detto - è un autogol che ci auguriamo possa essere rimediato». «Per far sì che il turismo possa crescere e diventi davvero un contributo importante ed effettivo per accelerare la ripresa e la crescita del nostro Paese - ha aggiunto Sangalli - bisogna fare in modo che ci siano delle buone politiche nei confronti di questo settore. Per il quale qualche squarcio positivo esiste». «Ecco perchè - ha aggiunto Sangalli - noi continuiamo a dire che appesantire il settore turistico, peraltro già appesantito dalle aliquote Iva maggiori rispetto ad altri Paesi a vocazione turistica come la Francia, la Germania,

la Grecia, anche della tassa di soggiorno è un errore». La BIT offre quattro giorni dedicati agli operatori del settore, con il weekend aperto anche al pubblico, per parlare di tutto ciò che riguarda vacanze e viaggi. Presenti anche numerosi Ministri del Turismo di Paesi esteri. Nei tre settori espositivi le Regioni (ad eccezione di Abruzzo e Sicilia) e le realtà territoriali italiane e oltre 130 paesi del mondo, alcuni per la prima volta (Indonesia, Oman e Kazakhstan). Da registrare anche il ritorno di Gambia

Pubblicità tramite oggetto: • per la promozione aziendale, incentivazione, campagne per il lancio di un nuovo prodotto; • fiere, manifestazioni e corsi; • penne, roller, matite, sticky note; • borse per convegni, chiavi USB; • ombrelli ed articoli da regalo; • portachiavi, regali d’affari.

e Seychelles, mentre rafforzano la loro presenza espositiva destinazioni importanti come India e Giappone. «Sono due - dice Marco Serioli, direttore esecutivo di Fiera Milano Rassegne - i nuovi trend che abbiamo individuato quest’anno: uno è quello del gioco d’azzardo, una passione degli italiani che ora vede anche la possibilità per gli alberghi di dotarsi di piccole sale da gioco, l’altro quello del viaggio come esperienza e non come mera destinazione, e quindi con percorsi culturali e enogastronomici».

Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio

In quest’ottica la rassegna si è arricchita quest’anno di aree tematiche dedicate alla montagna, al turismo di gioco e al viaggio di nozze. Un segmento, quest’ultimo, che per gli organizzatori del salone sembra non aver risentito della crisi, grazie anche alla formula della lista nozze per la luna di miele». ■

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d a l l’ u n i o n e

Corsi di formazione, on-line il calendario

Primo soccorso, anticendio, responsabile sicurezza e haccp: l’Unione organizza corsi di formazione per gli associati Proseguono i corsi di formazione che l’Unione, in collaborazione con società specializzate, organizza per i propri associati. Il calendario completo, con tutte le date, gli argomenti dei corsi, i destinatari ed i moduli per prenotare a propria iscrizione, sono disponibili sul portale dell’Unione www.unione.tn.it. Oltre ai corsi di formazione obbligatoria, l’Unione promuove anche corsi di specializzazione e formazione professionale: la Segreteria di ciascuna Associazione è a disposizione degli associati per conoscere il programma dettagliato di eventuali corsi o altri incontri che siano occasione di crescita e qualificazione per le imprese del terziario ed i loro operatori.

Finanziaria 2011, gli incontri dell’Unione Un ciclo di riunioni sul territorio per approfondire le novità della manovra finanziaria nazionale Anche quest’anno, con l’approvazione della nuova legge finanziaria, l’Unione organizza per i propri associati una serie di incontri sul territorio per aggiornarli sulle materie fiscali e di lavoro che riguardano la vita e lo sviluppo delle imprese. I principali argomenti trattati durante gli incontri, la cui partecipazione è gratuita, riguardano novità in campo fiscale e sulla normativa lavoro che verranno illustrate dagli esperti relatori di Servizi Imprese Caf srl, società del gruppo Unione specializzata in servizi di contabilità, paghe ed assistenza alle imprese. Sul notiziario allegato a questo numero riportiamo il calendario con date e luoghi degli incontri (disponibile anche su internet all’indirizzo www. unione.tn.it); gli associati possono scegliere il più funzionale alle proprie esigenze, comunicando la propria partecipazione alla Segreteria, nella modalità preferita. Al termine di ciascun incontro, durante un momento conviviale, i relatori ed i funzionari responsabili delle segreterie associative saranno a disposizione dei partecipanti per chiarimenti, ulteriori spiegazioni o approfondimenti.

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l’abc dei computer

Concluso con successo il primo corso di alfabetizzazione informatica per gli associati Si è concluso il 21 febbraio il primo ciclo di incontri di alfabetizzazione informatica, rivolto alla rappresentanza politica dell’Unione. Il corso, intitolato opportunamente l’«ABC dei computer» ha avuto l’obiettivo di introdurre fin dalle basi il mondo dell’informatica, per fornire informazioni e alcune competenze minime su aspetti ormai imprescindibili nella gestione tecnologica delle imprese, come la posta elettronica certificata o il commercio elettronico ed in vista del nuovo portale Unione che verrà presentato nelle prossime settimane. Il corso, articolato in cinque incontri della durata di un paio d’ore ciascuno e condotto da Enrico Marchesin, ha riscosso un buon successo, tanto da non far escludere una possibile seconda edizione.

CRESCERE INSIEME PER ESSERE COMPETITIVI

Il rapporto tra imprese, consulenti e istituti di credito Crescere Insieme per rendere più competitive le nostre imprese è l’eloquente titolo del ciclo di incontri tecnici proposti dalla sezione di Rovereto e Vallagarina dell’Unione, dalla Cassa Rurale di Rovereto e Servizi Imprese Srl a beneficio degli operatori economici della Vallagarina. Tre gli appuntamenti, sempre di lunedì sera alle ore 20 presso l’auditorium della Cassa rurale in via Pedroni n. 6/A a Rovereto (sotto la sede dell’Unione Commercio e della Servizi Imprese a Rovereto), calibrati sulle esigenze degli operatori e sul rapporto virtuoso che deve esistere tra consulenti aziendali ed istituti di credito, tenuti da qualificati relatori esperti proprio delle problematiche delle piccole e medie imprese. Si parte lunedì 28 febbraio con il primo incontro dal titolo “Oltre la crisi. Sostegno alle imprese per renderle più competitive: contributi provinciali e sostegno al credito”. Relatori saranno Gianni Onorati (Servizi Imprese) e Marco Trentini (Cassa Rurale di Rovereto); il secondo appuntamento è in programma lunedì 21 marzo sul tema “L’accesso al credito davvero più difficoltoso? Il ruolo del consulente contabile al servizio delle imprese”. Relatori saranno Carola Nicolodi della Cassa Rurale di Rovereto, Claudio Stefani e Mauro Longo dell’area consulenziale di Servizi Imprese. Il terzo incontro si svolgerà lunedì 4 aprile, incentrato su un tema in costante evoluzione: “I prodotti ed i servizi bancari per le piccole e medie imprese”, relatori Ugo Pinamonti e Daniele Zorza, funzionari della Cassa Rurale di Rovereto. L’invito a partecipare è esteso a tutti gli operatori economici della Vallagarina, in primis soci dell’Unione Commercio e Turismo e della Cassa Rurale di Rovereto, clienti della Servizi Imprese, ma anche tutti i professionisti ed operatori che intendono approfondire aspetti sempre più importanti nella gestione quotidiana delle piccole e medie imprese. La segreteria dell’Unione Commercio e Turismo di Rovereto e Vallagarina (tel. 0464/481011, e-mail: ucts@ucts.net) è sempre a disposizione per informazioni ed iscrizioni.




d a l l’ u n i o n e

la tecnologia efficiente: sfruttare e non subire la rivoluzione informatica

Il 2011 sarà un anno di profondi mutamenti e innovazioni, per i cittadini e per le imprese Il 21 febbraio si è chiuso il primo corso di alfabetizzazione informatica, organizzato da Unione gratuitamente per i propri associati. Tredici operatori hanno conseguito l’attestato di partecipazione e sono pronti a muoversi nel mondo dell’informatica con maggiore consapevolezza. Il 2011 si prospetta, infatti, come un anno di profondi mutamenti tecnologici che spazieranno dall’adozione della posta elettronica certificata, dall’utilizzo per molte imprese della firma digitale, al varo del nuovo sito Unione. è allora importante essere partecipi e che non manchi la necessaria preparazione: da qui l’idea di organizzare corsi che dalle nozioni di base, quelle più elementari, aiutino a familiarizzare con quel demone che spesso adorna la nostra scrivania e che ancora in molti lasciano spento per timore o per semplice diffidenza. L’Unione ha piena consapevolezza di queste imminenti sfide tecnologiche, che si traducono nel capire ed utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione, i nuovi strumenti della formazione online, le transazioni informatiche, le aste on-line, i social network ed il commercio elettronico e chi più ne ha più ne metta! Un meraviglioso quanto complesso mondo nel quale l’intelletto umano è costantemente sollecitato dal bisogno di nuove conoscenze e dalla necessità di tenere testa a tempi di risposta sempre più rapidi e tiranni. Da queste nuove conoscenze specialistiche non è più possibile prescindere. Il 2011 sarà l’anno della Posta Elettronica Cer-

tificata (PEC): entro novembre tutte le società dovranno dotarsene. Potremo quindi mandare finalmente in pensione le vecchie raccomandate cartacee e spalancare finalmente le porte ai documenti digitali. Si tratta di un obbligo di legge, ma deve essere anche visto come un’interessante opportunità per ridurre la burocrazia e le inefficienze legate ai documenti cartacei. Per rendere pervasivi la rapidità, l’economicità e l’efficienza dei documenti digitali, è necessario però passare (anche) attraverso la Firma Digitale: anche su questo fronte sono in preparazione alcune interessanti iniziative dell’Unione, per diffonderne e sostenerne l’utilizzo. Molto sta cambiando anche nel mondo del commercio. In particolare del commercio elettronico. La ricca varietà offerta dai piccoli negozi sente sempre più il peso della concorrenza, spesso aggressiva, della grande distribuzione organizzata. Nuovi modelli di consumo si vanno imponendo, dove l’ostentazione cede il passo al risparmio. Il consumatore è sempre più preparato ed attento, non più facile preda degli uffici marketing: ha esigenze sempre più singolari che, sottovoce, chiede siano soddisfatte. Mentre i metodi tradizionali stentano a rispondere con adeguata velocità a questi mutamenti, nel “mercatino” del villaggio globale non si sente aria di crisi: il commercio elettronico cresce, con segno positivo davanti a numeri a due cifre. Da un’analisi Netcomm di qualche mese fa, emerge che il nostro paese è, inevitabilmente, fanalino

di coda a livello europeo. Colpa in gran parte attribuibile alla scarsa penetrazione delle connessioni veloci ad internet, la cosiddetta “banda larga”: nel nord Europa circa i due terzi delle abitazioni ne beneficiano, mentre da noi siamo fermi a circa un terzo. Ma questo dato deve essere visto alla luce del generale orientamento alla crescita di questo mercato, che nella citata relazione appare quanto mai chiaro: l’87% degli intervistati dichiara di acquistare online. Allo stesso tempo emerge anche una chiara tendenza: aumenta del 29% la frequenza d’acquisto, del 23% la spesa totale, e del 31% la varietà dei prodotti acquistati. Il mercato è in forte espansione e i margini di crescita sono molto ampi: si tratta dunque di un’opportunità da non perdere. Abbiamo di fronte un anno di interessanti novità e opportunità di crescita: l’obiettivo è di raccogliere la sfida, insieme. Giovanni Profumo Direttore Unione

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RICETTIVO

Bort alla guida degli

albergatori trentini

Presentato un nutrito programma per il sostegno e la promozione della categoria. «Il Trentino deve riscoprire la propria tradizione»

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iovanni Bort è stato confermato alla presidenza di UNAT Unione Albergatori del Trentino per il quinquennio 20112015 nel corso della riunione del consiglio direttivo tenutasi lo scorso 1° febbraio. Questi i nuovi membri della Giunta Esecutiva: Giovanni Bort (Presidente), Sontacchi Sebastiano (Lido San Cristoforo), Veneri Aurelio (Hotel Cristiania di Cogolo di Pejo), Rigatti Silvio (Hotel Toresela di Nago Torbole), Failoni Roberto (Hotel Cristina di Pinzolo), Pitscheider Fulvio (Albergo alla Rosa di Canazei), Broseghini Franca (Albergo Serraia di Baselga di Pinè), Polonioli Battista (Hotel Villa Madruzzo di Trento), Dalle Nogare Ilaria (Residence Veronza di Carano), Gabrielli Renato (Hotel Europa di Pozza di Fassa) Acler Daniele (Hotel Cristallo di Levico Terme), Canalia Gabriele (Hotel Rosalpina di Folgaria), Gottardi Gianni (Dolomiti Hotel Olimpia di Andalo), Speranza Ferdinando (Villa Speranza di Riva del Garda), Enzo Bassetti (presidente UNAT sezione autonoma di Riva del Garda), Bonazza Oreste (Albergo Carlone di Breguzzo). Riportiamo di seguito l’intervento del presidente Giovanni Bort al consiglio direttivo Unat. ■

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la relazione del presidente Mi rendo conto che i ragionamenti ottimistici e positivi hanno maggior appeal, ma credo sia un atto di responsabilità fare il punto della situazione, quando la situazione è realmente seria. Il periodo che stiamo vivendo è caratterizzato da dinamiche di alta criticità. Lo percepiamo nel vivere sociale, nelle tensioni culturali e, in maniera più chiara e inequivocabile, nei processi economici globali e nelle ricadute sia a livello nazionale che locale, sia sulle famiglie che sui singoli. Ovviamente il Trentino non resta fuori da tutto questo, nonostante la nostra storia, la Provincia e la disponibilità di risorse di cui godiamo abbiano attenuato in qualche maniera le condizioni di rischio. Tutto questo, però, non ci ha del tutto preservati e i primi contraccolpi sulla produzione di valore, sull’occupazione e sulla qualità della vita dei trentini cominciano a farsi sentire. Il settore del turismo, ad esempio, benché goda sostanzialmente di buona salute, non ne è esente. È necessario individuare il percorso da intraprendere ed evitare il rischio di indebolire il nostro sistema d’offerta. Questo possiamo farlo innanzitutto prendendo coscienza del fatto che se lo sviluppo è a rischio, le potenzialità di cui disponiamo sono tutt’altro che esaurite. È proprio per questa ragione che ci sono ampi

spazi per innovare il nostro sistema, dargli nuovi stimoli, riadattarlo in base ai cambiamenti socio-economici che sono avvenuti. Il Trentino è un territorio inimitabile e capace di attrazione a raggio sempre più ampio. A noi spetta il compito di valorizzare le sue intrinseche potenzialità, trasformandole in strutture e organizzazioni che possano fronteggiare, col dovuto ottimismo, le difficoltà create dall’attuale crisi, anziché accentuarne le preoccupazioni. Bisogna prendere in considerazione innanzitutto la sua specificità. Il Trentino è un territorio eminentemente montano, dove Madre Natura ha profuso massima ricchezza ambientale, a sua volta potenziata da un popolo capace di fatica e di lavoro rispettoso: le sue immagini di bellezza e le atmosfere da godere; i pascoli, il legno; i frutti della sua terra; l’artigianato proprio della sua gente; l’acqua anche come fonte di energia; il sole, i laghi e i torrenti, la neve anche per il turismo e per il suo indotto. Tutto questo corredato da altre fonti di vita sociale e di economia: la cultura di montagna, quale filosofia di vita; lo sport legato al bosco e alla tranquillità dei percorsi in montagna, il folklore come fattore culturale e storico, non solo come strumento di turismo, ecc. Il Trentino è la casa in cui vivere bene e, nel contempo, luogo di ospitalità per chi arriva dall’esterno a cercare qualcosa che non troverà da nessun altra parte. Ci deve essere, però, una



RICETTIVO

Un’altra sfida sarà l’apertura di UNAT verso i social network, alla ricerca di nuovi canali per informare soci e potenziali soci sulle attività dell’associazione, e con lo scopo ultimo di stimolare un rapporto più rapido e diretto.

è sempre più urgente procedere alla semplificazione delle normative esistenti, all’approvazione di leggi più agili e di regolamenti di facile adattabilità che meglio rispondano alle dinamiche dell’economia.

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attenzione di fondo che deve accomunare istituzioni e operatori economici: la re-impostazione complessiva dell’economia trentina non può prescindere da una più attenta considerazione dei limiti naturali del nostro territorio e della sua specifica capacità di produrre e di offrire. Limiti e specificità che devono diventare fonte di rilancio di una nuova fase di sviluppo, il cui regista deve essere il senso della misura, della finitezza e della tutela ambientale. È evidente che se questo nuovo scenario richiede uno scatto in avanti sul piano culturale e dei nostri comportamenti, non può mancare un rinnovamento nel nostro modo di porci nei confronti della clientela e di interagire tra noi. I punti su cui insistere sono essenzialmente due. Il primo è rispondere all’esigenza, da anni affermata ma con poco successo, di far rete e di costruire progetti condivisi e di sistema. Un’esigenza che assume particolare significato sia nel rafforzare il marchio del turismo trentino nello scenario internazionale, sia nella nostra capacità di intercettare crescenti flussi di offerta nel mercato mondiale del turismo. Non meno importante, e questo è il secondo punto, la necessità di un collegamento organico tra l’economia locale, la vocazione del territorio trentino e le sue specifiche risorse. Va da sé che in questo il turismo gioca un ruolo primario, purché riesca ad imporsi sui fronti cruciali della qualità delle strutture e della personalizzazione dei servizi. Tuttavia, le prospettive di successo, per essere credibili, hanno bisogno anche di una presenza della Provincia appropriata nei modi e nelle dimensioni di intervento. Mi riferisco in particolare alla necessità di considerare la spesa pubblica non nel ruolo improprio di supplenza al rischio di impresa, ma come motore e incentivo per lo sviluppo del potenziale competitivo dei settori produttivi trentini, sia a livello locale e nazionale che all’estero. Questo non può prescindere dall’urgenza di semplificazione delle normative esistenti e dall’approvazione di leggi più agili e di regolamenti di facile adattabilità che meglio rispondono alle dinamiche dell’economia. All’interno della Pubblica Amministrazione è indispensabile snellire le procedure burocratiche e superare gli eccessivi adempimenti formali, fiscali, amministrativi che non sono altro che un freno per il dinamismo dell’iniziativa privata. Per essere competitivi, soprattutto con i Paesi esteri, è necessario essere nelle stesse condizioni degli altri ed eliminare questo tipo di ostacoli. E se queste esigenze non troveranno immediato accoglimento nelle intenzioni nazionali, è auspicabile che a livello provinciale ci si attivi in tal senso. Confermiamo, pertanto, il nostro assiduo impegno a stimolare nel verso giusto le istituzioni, nazionali e locali, proseguendo il cammino che abbiamo già intrapreso in questi anni. Un esempio può essere la legge provinciale di classifica alberghiera e quella di riforma delle APT, con anche la conseguente creazione della Conferenza provinciale per il Turismo, il monitoraggio dell’organizzazione turistica trentina e il finanziamento di tutto il sistema del settore.

Non meno importante è la necessità che le istituzioni dell’Autonomia siano sempre più orientate al servizio dei cittadini e delle imprese, superando burocratismi inutili, rallentanti e paralizzanti. Colgo l’occasione per due ulteriori considerazioni che mutuiamo dall’impianto progettuale della Manovra anticrisi della Provincia. Mi riferisco all’importanza del sapere e della tecnologia come strumenti di crescita personale, di nuova managerialità, di imprenditorialità e alla responsabilità personale e di impresa da orientare al raggiungimento del bene privato conseguibile in armonia con il bene comune. La conseguenza più evidente di tutto questo è che dobbiamo confermare la nostra volontà di essere protagonisti per rilanciare una nuova fase viva e operante del Trentino. Il ruolo e il peso del turismo ce lo richiedono e ce lo richiede soprattutto uno scenario di crescita che non può prescindere, per essere credibile, da un turismo forte che compensi la debolezza nell’export della nostra economia. Il potenziale che noi possiamo evocare è di tutta evidenza. In tema di marketing, la partecipazione di UNAT a convegni e fiere, ricordiamo la Bit, il Buy Italy di Milano, l’Expo Noce in Val di Sole, l’Expo Riva Hotel e tutte le altre iniziative svolte recentemente, dimostra l’attenzione verso la promozione dei prodotti trentini e del trentino turistico. Accanto alla Camera di commercio, Trentino S.p.A., Cooperazione Trentina, il Servizio Turismo della PAT, UNAT ha rinnovato l’impegno a far conoscere quel che si fa e quel che si è, nella convinzione che il Trentino e il made in Trentino acquistino sempre più documentata certezza e appetibilità. Per fare questo, però, è necessario il coinvolgimento dei soci dell’Unione e di tutti i protagonisti dell’economia e della politica provinciale. La sinergia tra l’insieme di questi attori dà concretezza alla propensione a far rete, a costruire progetti condivisi e di sistema, a mirare al raggiungimento del bene privato, da conseguire in armonia con il bene comune. Concorre a questo scopo l’acquisizione di Trentino holidays; lo stesso vale per la partecipazione al progetto Fly&Ski, promosso da Trentino S.p.A., dagli aeroporti del Garda e da varie APT. Tra le tematiche proposte per il rilancio dell’economia della nostra terra troviamo “il sapere e la tecnologia, come strumenti di crescita personale, di nuova managerialità, di imprenditorialità”. In questo campo il nostro sindacato di categoria ha offerto ai soci alcuni servizi basati sulle più recenti piattaforme tecnologiche. Due degli esempi di questo impegno sono: il nuovo sito internet www.UNAT.it, che si presenta in una veste completamente rinnovata e che conferisce maggiore vitalità alla nostra immagine e la brochure dell’intero sistema ricettivo, interamente aggiornata. Queste sono iniziative che mirano ad “entrare in casa dei soci”, con informazioni costantemente arricchite e di facile lettura, con la possibilità di “dialogare” direttamente con tutte le aziende associate e di raccordarsi con il portale provinciale del turismo. In fase di realizzazione, inoltre, c’è l’implemen-


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tazione del sito con il “forum sulla burocrazia”, uno spazio in cui i soci e i comuni cittadini potranno porre le proprie questioni, condividere esperienze positive o negative nel rapporto con l’amministrazione provinciale, i Comuni e le altre istituzioni, con la finalità di individuare correttivi e vie di soluzione ai problemi sollevati. “Un’altra sfida sarà l’apertura di UNAT verso i social network, alla ricerca di nuovi canali per informare soci e potenziali soci sulle attività dell’associazione, e con lo scopo ultimo di stimolare un rapporto più rapido e diretto. Questi nuovi spazi digitali offrono l’opportunità di ritrovarsi in una piazza virtuale in cui scambiarsi opinioni, confrontarsi sui problemi di attualità, e cercare nuove forme di partecipazione.” Strettamente collegata a questa volontà di coinvolgere gli interlocutori c’è la Newsletter, già molto apprezzata dai soci, la quale si presenterà in forma sempre più aggiornata e sarà impegnata nella costante ricerca di ampliamento e di modalità di diffusione. Non ultima è la novità di “sms news”, che fornisce informazioni in tempo reale su eventi, iniziative e appuntamenti direttamente sul cellulare. Per usare lo slogan che collega tutte queste applicazioni, Con noi allarghi i tuoi orizzonti. E sono proprio i nuovi orizzonti a costituire la sfida più importante che dobbiamo saper affrontare e vincere. La globalizzazione della finanza e dell’economia ha la capacità di creare una massima e sempre più rapida de-localizzazione degli strumenti di produzione e un mercato dei prodotti sempre più aperto. Le crisi aziendali sono, anche da noi, notizie di attualità. La semplice osservazione della provenienza di quanto utilizziamo ci dà l’evidenza di questi importanti cambiamenti: strumenti informatici,

abbigliamento, giocattoli, beni di consumo; nei mercati del Nord Europa troviamo le mele della Nuova Zelanda, i vini dell’Argentina, della California, del Sud Africa; ovunque troviamo beni e cibi confezionati in Cina, in India, negli Stati Uniti, in Vietnam, ecc. Tuttavia il nostro territorio, con le sue caratteristiche e con le sue tipicità morfologiche, naturalistiche, ma anche storiche e culturali, con le sue antropizzazioni irripetibili, non è riproducibile né de-localizzabile. Affinché continui ad essere se stesso e ad offrire i propri beni a coloro che vivono in Trentino e coloro che vengono qui a visitarlo, è necessario conservare dinamicamente le sue tipicità e autenticità.

Nel corso del quadriennio UNAT ha dato attuazione ad una consistente azione di rinnovamento, attualizzando la propria immagine (nuovo logo, brochure per i soci, etc.) e che si è completata con la nascita del nuovo portale internet www.unat.it. Dal punto di vista degli accessi il sito ha superato ogni aspettativa: gli accessi unici giornalieri infatti “viaggiano” sui 4500 contatti giornalieri.



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Altra caratteristica del Trentino deve essere la qualità, una connotazione che deve caratterizzare ogni settore, soprattutto quello turistico. Lo suggerisce anche una semplice osservazione del quadro nazionale: è ancora vincente il vero “made in Italy”; le dilaganti imitazioni ne sono conferma. L’arte italiana, la moda, l’artigianato italiano del legno e delle calzature, le ceramiche, gli autentici prodotti agricoli di qualità e la cucina italiana sono solo alcuni degli elementi che non possono farci voltare lo sguardo altrove. Il Trentino, a sua volta, può e deve riappropriarsi della tradizione di ‘fare le cose bene’, in ogni aspetto della vita sociale ed economica: dagli angoli più discreti della vita privata, all’azione politica, all’attività pubblica, alla produzione di beni e di servizi, al territorio pulito, alle regole dell’urbanistica e del costruire, al rapporto con l’esterno, al fare business, all’accoglienza, al turismo. E’ la qualità che deve dare rilevanza, valore e unicità a quello che è tipico e autentico del Trentino. Bisogna evitare gli sprechi, ottimizzare l’utilizzo delle risorse per offrire prodotti e servizi migliori. Molto spesso la qualità ha costi bassi (la cordialità, l’accuratezza nei rapporti di ricezione, la pulizia dei locali, la puntualità, la precisione in tutto, ecc.) e con poco si possono ottenere eccellenti risultati, anche economici, se non altro per l’efficacissima pubblicità del “passaparola”. In questo nostro intervento, siamo partiti da riflessioni di carattere generale sulle difficoltà che toccano i settori più diversi a livello globale e, dunque, interessando anche il Trentino, pur con meno crudezza; abbiamo brevemente citato le indicazioni della politica provinciale, confrontandole con quanto all’interno dell’UNAT si è fatto e si sta facendo. Abbiamo così

potuto verificare che il metodo finora seguito dall’Unione e dall’UNAT nel rapporto con i soci e con le varie altre società collegate è efficiente, ma non basta per andare avanti, deve essere considerato un punto di partenza per rilanciare con convinzione e con riconfermata passione la nostra attività, sapendo di operare in un settore, quello del turismo, che resta strategico per la complessiva economia del Trentino. Sono orizzonti ampi che, attraverso un più approfondito lavoro di analisi, di progettazione, di business plan, devono portare a concrete iniziative dei singoli e delle aziende. L’Unione e l’UNAT hanno le strutture, le professionalità e la volontà di proporsi come co-attori e come sostegni per quello che i soci e le istituzioni a noi collegate vorranno mettere in cantiere. Abbiamo già in piena attività operatori validi, professionalmente preparati e che con passione sanno fare un lavoro di squadra e trasmettere questa filosofia aziendale agli imprenditori di tutto il sistema ricettivo. L’obiettivo è di offrire, a raggio locale, nazionale e all’estero, un Trentino tipico, autentico, di qualità, un Trentino appetibile, un “Trentino da vivere”.

Il nostro territorio, con le sue caratteristiche e con le sue tipicità morfologiche, naturalistiche, ma anche storiche e culturali, con le sue antropizzazioni irripetibili, non è riproducibile né de-localizzabile. (fototeca Trentino Spa - foto di Marco Simonini, Lago di Soraga a Moena)

Giovanni Bort Presidente UNAT

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Il bilancio dell’attività del 2010: dalla formazione ai convegni, dalla difesa sindacale alle proposte di modifica alla normativa di settore

A

nche nel 2010 Faita Trentino ha dimostrato di saper ben interpretare il proprio ruolo sindacale dando assistenza e collaborazione ai soci nel difficile compito di rapportarsi con la Pubblica Amministrazione. Citiamo su tutti il difficile dialogo col Comune di Calceranica e le proposte avanzate in merito al “progetto preliminare per la riqualificazione delle spiagge dei laghi di Caldonazzo e Levico.” Sempre a beneficio dei soci va ricordato anche il continuo aggiornamento del sito internet ufficiale dell’associazione, ossia www.trentinocamping.it sul quale ogni associato ha a disposizione una serie di pagine dove sono pubblicati logo del campeggio, indirizzo del sito e dell’e-mail del campeggio, 4 foto, descrizione in 4 lingue (italiano, tedesco, olandese e inglese), le caratteristiche generali, il listino prezzi ecc. Il sito internet, realizzato dalla ditta CreatiWeb già da alcuni anni, presentava tuttavia dei malfunzionamenti sia per quanto riguarda le richieste di invio delle cartine sia per quanto concerne le richieste di prenotazione ai singoli campeggi. Dopo un serrato confronto con CreatiWeb i problemi sono stati risolti. Il ruolo istituzionale di Faita è stato rimarcato anche nel-

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l’organizzazione di specifici eventi. Nel mese di aprile si è tenuto il convegno “Il campeggio del futuro”. Per l’occasione, Faita ha invitato a Trento Horst Nitschke, esperto di classificazione dei campeggi europei e già caporedattore di ADAC. L’evento ha avuto un eccezionale riscontro di pubblico ed è stato particolarmente apprezzato dai soci, ai quali Faita ha voluto omaggiare l’omonimo testo scritto dallo stesso Nitschke. A fine aprile si è tenuta l’assemblea annuale, con appro-

vazione del bilancio 2009 e presentazione ai soci del lavoro svolto, da parte di un gruppo di lavoro costituito ad hoc in seno al direttivo, nell’elaborazione delle proposte di modifica della LP 33/90 e relativo regolamento. Le proposte sono poi state presentate in un apposito incontro con i funzionari del Servizio Turismo. Fino a maggio ha avuto luogo un lungo confronto con la Provincia, in particolare con l’assessore Pacher, sul lago di Ledro, minacciato da un’alga che ne deturpava le acque.

Sono state poste le basi per la sottoscrizione di una serie di convenzioni o per la creazione di un consorzio acquisti che consenta agli associati di ottenere delle forniture a prezzi più contenuti rispetto a quelli di mercato

L’emergenza è successivamente rientrata ma Faita ha continuato a monitorare la situazione, confrontandosi pure direttamente con il sindaco e l’assessore al turismo del Comune di Ledro. Nel corso dell’anno Faita ha avuto modo di incontrare più volte l’assessore Maestri del Comune di Trento per discutere in merito al progetto caldeggiato dall’Amministrazione di realizzare un campeggio nel capoluogo. Sul punto, Faita ha avuto modo di esprimere diversi suggerimenti ed osservazioni arrivando peraltro a valutare l’intero investimento proposto come non economicamente sostenibile e privo di interesse per Faita Trentino. Tra gli scopi di Faita Trentino vi è anche quello di arginare il deprecabile fenomeno dei campeggi abusivi di cui purtroppo il nostro Trentino non è esente. Questo fenomeno, che si manifesta in palese violazione delle norme che regolano il settore open air, inevitabilmente ingenera anche spiacevoli situazioni di degrado che offendono il territorio. Al riguardo Faita si è attivata più volte nel corso dell’anno per sollecitare incontri con i sindaci dei Comuni interessati da questo problema. Ricordiamo a titolo di esempio gli incontri con il vicesindaco di Riva del Garda per una situazione che si sta procrastinando addirittura dalla fine degli anni 90 (in particola-


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FAITA

Fabio Poletti confermato presidente

re presso la zona sita in località Brione). Nell’autunno del 2010 è stata affrontata la problematica relativa alla gestione della sicurezza nei campeggi, con particolare riferimento agli allestimenti antincendio: Faita Trentino ha promosso una serie di incontri con Servizio Turismo e Servizio Antincendio finalizzati alla codificazione di una regolamentazione specifica per il settore open air, che possa superare le disomogeneità di applicazione delle norme in vigore, attualmente interpretate per analogia. In autunno sono anche stati proposti ai soci alcuni interessanti appuntamenti quali il Trend Tour organizzato in Austria e in Alto Adige il giorno 11 ottobre ed il convegno, con relatori assolutamente qualificati, dal titolo “La legionella, questa sconosciuta”, tenutosi il 29 ottobre. Il primo si è rivelato un interessantissimo viaggio studio finaliz-

Faita Trentino ha eletto il proprio consiglio direttivo. «Qualità e formazione, priorità per il futuro» TRENTO. Qualità delle strutture e formazione degli operatori sono gli obiettivi prioritari che Faita Trentino, l’associazione che riunisce praticamente la totalità dei campeggi trentini, intende perseguire nei prossimi anni. A guidare la categoria sarà Fabio Poletti, confermato per acclamazione il 16 febbraio scorso. Oltre alla soddisfazione per l’esito della riunione, il presidente Fabio Poletti ha espresso anche apprezzamento per i risultati conseguiti in questi anni da Faita Trentino, illustrati ai soci nel corso dell’assemblea annuale: «Gli obiettivi che ci siamo posti sono ancora molti; a partire, ad esempio, dalla revisione della legge 33/90, la nostra legge di settore. A questo proposito, mi fa piacere sottolineare la collaborazione con i dirigenti provinciali, Paolo Nicoletti, Romano Stanchina e Francesca Tabarelli i cui giudizi sul nostro

zato a conoscere nel dettaglio alcuni campeggi di qualità. Il secondo un utile incontro in cui sono state fornite concrete indicazioni operative per arginare questo problema e per chiarire ogni dubbio sulla questione. Verso fine anno sono state poste le basi per la sottoscrizione di una serie di convenzioni o in alternativa per la creazione di un consorzio ac-

contributo ci fanno molto piacere». L’Assemblea ha eletto i componenti del consiglio direttivo che è formato, oltre al presidente, da Lucia Ferrari (Calceranica al Lago), Gino Graziadei (Calceranica al Lago), Valentino Camillo (Pejo), Livio Valentini (Dimaro), Alessia Azzalini (Darè), Christine Pezzei (Pozza di Fassa), Michela Moranduzzo (Tesino) ed Enzo Ferrari (Riva del Garda).

quisti che consenta agli associati di ottenere delle forniture a prezzi più contenuti rispetto a quelli di mercato. Questo progetto si svilupperà giocoforza nel corso dell’anno 2011. La consueta attività di promozione a partire da quest’anno viene svolta attraverso il Consorzio Trentino Outdoor, promosso da Faita e costituito a fine 2009. Va tuttavia ricordato che

Faita Trentino ha comunque garantito la promozione a tutti i soci tramite la presenza sul sito www.trentinocamping.it veicolando la distribuzione delle cartine nelle fiere gestite direttamente dalla società di marketing territoriale Trentino Spa, nonché attraverso la co-presenza in fiera (come quella di Stoccarda - edizione 2010) in collaborazione con Trentino Outdoor. ■

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«Esercenti più forti

con l’Associazione»

Il consiglio dell’Associazione ha rinnovato la fiducia al presidente uscente Giorgio Buratti e nominato la Giunta esecutiva

I

l Consiglio Direttivo Provinciale dell’Associazione pubblici esercizi del Trentino ha eletto ai primi di febbraio i propri organi: alla presidenza è stato riconfermato Giorgio Buratti, che quindi guiderà l’associazione per altri cinque anni (2011-2015). A rinnovargli la fiducia per acclamazione sono stati i 42 consiglieri territoriali riunitisi presso la sede dell’Unione anche per eleggere i componenti della giunta esecutiva della categoria. Nella nuova giunta esecutiva dell’Associazione che fa capo all’Unione e che rappresenta le circa mille attività di somministrazione, intrattenimento e svago presenti in tutto il territorio provinciale (dai bar alle gelaterie, dai pub alle discoteche, dagli stabilimenti bagni alle sale giochi), sono stati nominati Rosaria Benedetti (Rovereto - Bar Enoteca Stappomatto), Ezio Tarolli (Ledro - Bar Green Ice), Walter Botto (Trento - bar Pasi), Giovanni Curia (Trento - Sala Bingo), Fabia Roman (Trento Caffè Venezia), Guido de Bertolis (San Martino di Castrozza – Bar Gelateria da Marco), Marco Cimarosti (Malè – Wine bar Kaiser Franz Joseph), Willy Calzavara (Pozza di Fassa, Bar Gelateria Eisdiele Leon d’Oro), Longino Lazzeri (Molina di Fiemme, Bar Pizzeria Al Lago), Renato Masè (Strembo, Bar Crosetta) e Roberto Betta (Nago Torbole, Pub Cutty Sark). «Abbiamo dimostrato che l’appartenenza alla nostra Associazione rende più forti gli esercenti – ha dichiarato Buratti al termine dell’incontro – perché garantisce a ciascuno maggiore tutela sindacale e opportunità di crescita professionale altrimenti impensabili. Inoltre se i pubblici esercizi sono adeguatamente rappresentati, come la no-

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Unione I / 2011

Giorgio Buratti

la relazione del presidente Cari colleghe e colleghi, con piacere ritrovo qui vecchi e nuovi amici, numerosi e uniti, al rinnovarsi del nostro appuntamento di fine mandato. Come ben sapete oggi siamo chiamati a eleggere i colleghi, per il quinquennio 2011-2015, che andranno a comporre la nuova giunta esecutiva e il nuovo Presidente Provinciale di questa Associazione, carica per la quale sono ancora orgogliosamente disponibile. Si è appena concluso un mandato associativo foriero di molti problemi per le nostre imprese, in uno scenario locale e nazionale in continuo mutamento, in un contesto di cambiamenti competitivi, economici e sociali. Non vi nascondo la mia preoccupazione sul periodo che stiamo vivendo che è caratterizzato da una forte crisi, come ho già avuto modo di parlarne in occasione delle assemblee comprensoriali. Crisi che viene percepita nel vivere della società e, in modo ancora più pesante, nei processi economici globali e nelle ricadute sia a livello nazionale che locale, sulle famiglie ed anche sulle imprese. In questo scenario, che ha interessato ed interesserà il nostro settore, pur nella consapevolezza che i cambiamenti sono il segno dei tempi, ritengo utili e spero condivisibili alcune riflessioni, per avere un quadro generale che permetterà all’Associazione un agire sindacale forte e qualificato. La premessa, indispensabile, è che ci aspetta molto da fare come sindacato. Da fare però assieme e che sarà sempre più necessario fare “squadra” per essere ascoltati, per essere credibili, agli occhi dei nostri interlocutori interni ed esterni. Voglio richiamare anche in questa occasione l’importanza dell’essere SOCIO e voglio rimarcare la convinzione che in un mercato sempre più complesso fare gruppo è importante. Essere in tanti in Associazione è essenziale per fare sentire la propria voce, per essere parte attiva nelle scelte che riguardano il proprio futuro professionale. Quindi, il primo invito che mi sento di rivolgere a Voi dirigenti tutti è quello di “vivere” l’Associazione, favorire il senso di appar-

tenenza e, là dove già esiste, rafforzare il rapporto associativo. In questo senso, la presenza e la partecipazione attiva di tutti voi è anche di grande supporto per la Presidenza e la giunta esecutiva dell’Associazione. I colleghi che mi hanno accompagnato nei lavori, in questi anni, sanno che molto per i nostri associati è stato fatto e si continua a fare. Un fare a volte silenzioso, ma importante. Sanno che ogni occasione è stata propizia per discutere assieme i problemi della nostra categoria e per proporre soluzioni a vantaggio di tutti i nostri associati. Ci impegniamo tutti i giorni anche sulle piccole cose, sui singoli problemi del socio, senza trascurare l’ importante l’impegno con il Governo Provinciale, con le tante Amministrazioni locali, con Enti ed istituzioni varie. E permettetemi di ricordarvi anche il mio personale impegno continuo come vice presidente della FIPE negli ultimi quattro anni , ed oggi, come componente di giunta nazionale. Ritengo infatti che la nostra Associazione meriti, per il lavoro fino ad oggi svolto, un riconoscimento e un peso più evidenti da parte di molti interlocutori, a partire dalla stessa Unione. Abbiamo svolto negli anni e svolgiamo tuttora un ruolo importante nel comparto turismo dell’ Organizzazione, basti pensare alla realizzazione dei Rapporti provinciali annuali fino ad oggi creati, ai lavori sulle problematiche legislative di settore, ivi comprese quelle riguardanti il mercato del lavoro, sia a livello provinciale che nazionale. In chiusura della relazione troverete inoltre alcuni spunti – in forma sintetica - che mettono in evidenza la nostra attività: quanto abbiamo fatto, dove e come siamo presenti, i vantaggi dell’essere associato a questa Organizzazione.

Il Governo Provinciale e la legge di settore

Ci siamo già incontrati, più di una volta, con l’Assessore ed i funzionari competenti, ai quali abbiamo riportato tutta la nostra preoccupazione per gli effetti conseguenti alla liberalizzazione del settore della somministrazione. Prima la legge Bersani, poi la recente Direttiva Europea sui ser-


s o mm i n i s t r a z i o n e e i n t r at t e n i m e n to

vizi, hanno siglato la totale mancanza di una programmazione per gli insediamenti di nuove attività, producendo un unico risultato: crisi per molte aziende esistenti, impoverimento complessivo dell’offerta ed un turn over aziendale frenetico, segno questo, di un settore che non riesce a consolidarsi all’interno di un mercato sempre più complesso che si ciba di altri della stessa specie: una forma di cannibalismo commerciale. Il nostro impegno è al massimo: l’obiettivo è quello di salvaguardare l’esistente e cercare di consentire un riequilibrio e un riposizionamento a molte delle aziende in crisi; ma non vi nascondo che quanto prima dovremo affrontare l’intera partita con uno sguardo più ampio, perché le regole terranno sempre meno ed il futuro sarà sempre più legato all’aspetto “professionalizzante” dell’esercente. Compito dell’Associazione sarà anche quello di aiutare e assistere i propri associati in questa fase di cambiamento, mettendo a loro disposizione conoscenze, strumenti e mezzi per consentire, appunto, di rimanere sul mercato e rendere remunerativa la propria azienda. Certamente, ripristinare una sorta di programmazione sarà difficile, ma noi ci proveremo in tutti i modi, percorrendo tutte le strade possibili, con determinazione. Unitamente all’aspetto della programmazione ci sono da rivedere, e questo è già stato richiesto, alcuni articoli della legge che ci disciplina, che sono penalizzanti per il nostro lavoro. Ne cito uno su tutti: l’art. 18 che prevedere la responsabilità dell’esercente (tradotta in provvedimento di riduzione di orario del locale) per disturbo anche indiretto alla quiete pubblica.

Le Amministrazioni locali

Come sapete la materia dei pubblici esercizi è gestita a livello comunale, per questo motivo è necessario continuare nell’azione che l’Associazione già da tempo ha intrapreso e che consiste nell’instaurare con le varie Amministrazioni un dialogo costruttivo e continuo. A partire dal Comune di Trento e anche con molti altri Comuni abbiamo rapporti frequenti e, soprattutto, ci poniamo come un interlocutore serio e preparato. L’esperienza senz’altro più positiva è quella con l’Amministrazione cittadina, per quanto attiene al nuovo Regolamento sui plateatici, i cui contenuti sono il frutto della fattiva e costante collaborazione che la nostra Associazione ha intrapreso con

l’Amministrazione comunale, per andare incontro alle esigenze degli esercenti del centro cittadino e a tutela degli interessi della categoria. Siamo stati presenti, su tutto il territorio, nei momenti in cui si andavano a rinnovare le Amministrazioni locali, con la presentazione di un’ Agenda (cose da fare!) con evidenziate le principali priorità e tematiche da affrontare, che brevemente ricordo: • non subire più la concorrenza scorretta da parte di altri soggetti che come noi somministrano ma non a parità di requisiti e regole; • lavorare in sicurezza, noi e i nostri collaboratori, senza la paura quotidiana di subire atti di vandalismo e delinquenza; • trovare soluzioni affinché tutte le componenti economiche cittadine possano lavorare a supporto l’una dell’altra, pur nel rispetto della specificità di ognuna; • avere orari d’apertura liberi e poter vendere senza divieti qualsiasi prodotto e qualsiasi servizio, confacente ad un pubblico esercizio; • non essere considerati responsabili per i fatti di disturbo alla quiete pubblica che avvengono fuori della nostra giurisdizione d’impresa; • fare impresa a 360°, senza condizionamenti pretestuosi: l’unico vincolo che accettiamo è il giudizio del consumatore • carta d’identità del pubblico esercizio, che indichi preventivamente tutte le opportunità che il locale può attivare Con la stessa attenzione seguiamo quotidianamente altre problematiche che pesano sulle nostre gestioni: quale ad esempio la tassa sui rifiuti, il regolamento del Comune di Trento per quanto attiene i problemi legati all’inquinamento acustico, che ha penalizzato aziende per disturbi alla quiete pubblica.

Alcol e minori

Abbiamo iniziato nel 2003 ad affrontare la questione con una campagna di sensibilizzazione rivolta ai consumatori più giovani, ai minori di 16 anni (ricordo peraltro che oggi - nella sola provincia di Trento - il divieto è stato fissato a 18 anni!) con la realizzazione di apposite locandine riportanti dei messaggi, il cui linguaggio è stato appositamente studiato per dire ai clienti più giovani che la loro salute sta a cuore degli esercenti invitandoli quindi a scegliere una delle tante bevande non alcoliche offerte dal locale. Magari anche lasciandosi, in questo, consigliare dagli operatori.

Tra le tante iniziative che l’Associazione ha messo in cantiere per i propri associati c’è anche un apprezzatissimo grembiule ‘griffato’

stra Associazione ha dimostrato in oltre 20 anni di lavoro, il nostro settore ha avuto la possibilità di essere riconosciuto e considerato come parte essenziale del sistema turistico e, più in generale, di quello economico. Questo – ha osservato il presidente – sono gli stessi clienti a chiederlo, perché i nostri locali costituiscono un servizio irrinunciabile per integrare e completare l’offerta di ospitalità nel nostro territorio». «Assieme ai colleghi neo eletti – ha proseguito Buratti - sono chiamato ad affrontare un serio lavoro sulle normative che disciplinano il settore della somministrazione, per meglio affrontare le sfide che attendono le nostre imprese in uno scenario locale e nazionale in continua evoluzione, in un contesto di cambiamenti competitivi, economici e sociali. Fare “squadra” è oggi più che mai necessario per essere ascoltati e credibili agli occhi dei nostri interlocutori principali». ■


s o mm i n i s t r a z i o n e e i n t r at t e n i m e n to

Le locandine distribuite ed esposte in tutti gli esercizi pubblici (alberghi – ristoranti – bar – pub – discoteche) della nostra provincia, associati e non, è stata da molte Associazioni del Triveneto e del resto d’Italia mutuata. L’azione avviata indubbiamente con la consapevolezza che per scoraggiare il consumo di bevande alcoliche tra gli adolescenti fenomeno particolarmente allarmante ieri e ancor più oggi in Trentino, i divieti, da soli, non bastano: occorre uno sforzo supplementare da parte di tutti gli adulti coinvolti nel problema e interessati a tutelare la salute dei ragazzi e non solo la salute fisica, ma anche quella psichica e non reprimere l’educazione del mondo giovanile, perché i giovani - che lo vogliano o no - saranno gli adulti del domani, la nostra parte noi la facciamo e continueremo a farla. Siamo convinti che interventi come questo siano anche un segnale prezioso indirizzato a tutta la collettività e alle autorità locali, che documenta la nostra disponibilità e capacità di esercitare, con la presenza capillare delle nostre attività in tutto il territorio del Trentino, anche un ruolo socialmente utile e non soltanto attento ai propri interessi economici. Negli anni sono state realizzate altre azioni di sensibilizzazione e nel 2008 viene organizzato un percorso professionalizzante “Il bere analcolico” per un servizio responsabile, rivolto ai titolari e collaboratori di pubblici esercizi, operanti sul nostro territorio. L’iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio dell’Assessorato alle politiche per la Salute della Provincia, è sviluppata in due parti: una teorica, durante la quale sono state approfondite le normative provinciali e nazionali. Gli aspetti correlati alla salute ed al consumo di alcol, con l’obiettivo di incoraggiare i gestori ed i collaboratori ad avere un approccio il più possibile responsabile, attento e professionale nel somministrare alcol nei propri locali. Nella seconda parte, con la docenza di un esperto dell’AIBES – Associazione Italiana Barman e Sostenitori – sono stati preparati cocktail, drink e bevande analcoliche alternative, consentendo all’esercente di diversificare la propria offerta nei confronti dei clienti più giovani. I colleghi che hanno partecipato al corso professionalizzante sono stati circa una cinquantina, una prima pattuglia di professionisti che, sono convinto, faranno scuola in questo settore, per certi versi complesso e difficile, dove le aziende gestite operano giorno e notte, festività comprese, con ritorni economici spesso inadeguati rispetto all’impegno profuso. Come potete ben vedere non siamo stati solo spettatori, ma anzi promotori di una sensibilizzazione ed attenzione verso i consumatori più giovani, che va al di là del nostro fare impresa e di questo ne siamo orgogliosi.

Il mercato del lavoro

Come ben sapete il contratto collettivo nazionale di lavoro è stato recentemente rinnovato, dopo una trattativa complessa e non facile che mi ha visto impegnato in ruoli non marginali. I riconoscimenti del buon lavoro fatto sono gratificanti per la mia persona, ma credo anche per la Fipe Trentina. Le problematiche attinenti il mercato del lavoro sono complesse perché le stesse determinano equilibri non solo economici, ma hanno riflessi di tenuta e sviluppo degli aspetti generali, sia delle imprese che degli addetti. Le risorse umane che il settore della somministrazione alimenti e bevande e dell’intrattenimento-svago impiega, sia sul versante imprenditoriale che di collaborazione subordinata, si sono orientate verso questo settore spinte nella decisione da fattori molto diversi. In questo mondo troviamo di tutto: passione, spregiudicatezza, precarietà, eccellenze, discontinuità, improv-

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Unione I / 2011

visazione e professionalità elevate. Una cosa è certa: che impegna tempi di vita operativa di giorno e di notte, feriali e festivi molto alti, con soddisfazioni non sempre corrispondenti agli sforzi profusi. Questo settore ha bisogno non di difese ad oltranza delle parti in gioco, ma di un ripensamento generale delle relazioni sindacali, giocate sulla contrapposizione, basta sperperare energie e denaro per mantenere in vita un coacervo di disposizioni complicate e complicanti. Diamo dignità a questo nostro settore in continuo cambiamento, la flessibilità che merita, poche regole precise e comprensibili, per chi le deve utilizzare. Facciamo diventare cittadini non sudditi di un sistema contrattuale di altri tempi, basta ad un prelievo esoso sulle retribuzioni che penalizza tutti e non soddisfa nessuno; basta a ritocchi marginali di facciata e tecnicisti. Le nuove regole del mercato del lavoro dovranno essere efficienti ed efficaci e non burocratizzanti e complicate che assorbono più tempo di quello da dedicare al vero lavoro, cioè quello produttivo che è la vera mission di un’impresa e di coloro che vi lavorano a vario titolo.

Lavorare in sicurezza

Ho seguito personalmente e continuo a farlo, il tema della criminalità e le varie conseguenze sulle nostre attività, esposte più di altre ad atti di vandalismo e criminalità, soprattutto nei centri urbani. Abbiamo rivolto le nostre preoccupazioni all’intero Consiglio Provinciale, nonché al Presidente della Provincia Dellai, affinché tutti – ognuno per il proprio ruolo - si facciano interpreti della nostra preoccupazione e trovino soluzioni e risposte adeguate per garantire un vivere civile e per consentirci di lavorare in sicurezza. Chiediamo di poter lavorare serenamente, lo faremo con forza e determinazione. In passato sono stati organizzati alcuni seminari dedicati al tema della pubblica sicurezza, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, a Trento – Riva e Rovereto. Incontri riservati agli esercenti, molto partecipati, ed oggi mi fa piacere annunciare che lo scorso dicembre Unione e Commissariato del Governo hanno siglato un protocollo d’intesa per l’installazione di sistemi di videosorveglianza estremamente avanzati tecnologicamente, che collegano le centrali operative delle Forze dell’Ordine direttamente con esercizi pubblici e negozi e che consentiranno sempre più sicurezza grazie al monitoraggio del territorio. Si tratta di un sistema all’avanguardia che l’Associazione proporrà ai propri soci quanto prima. Seguiamo inoltre i grandi temi intersettoriali: il Piano Urbanistico Provinciale, la Legge Unica sull’Economia, la disciplina sui buoni pasto, la formazione obbligatoria, derivante da norme, per i titolari e loro collaboratori. Invito già da oggi i colleghi Consiglieri neo eletti a voler individuare le priorità da affrontare nella propria zona e tale proposito la Segreteria e la Presidenza sono e saranno a vostra disposizione per lavorare con voi. e sollecitarvi, perché se non mettiamo la benzina nel motore associativo questo non cammina, anche se è valido e funzionante. Come ho già avuto modo di dirvi è mia intenzione, una volta terminati i rinnovi associativi, provvedere alla convocazione della giunta esecutiva che dovrà definire un programma di lavoro di massima e, al tempo stesso, individuare zona per zona gli argomenti che dovranno essere trattati e risolti. Ritengo che questo sia un buon operare, cercheremo assieme di portare avanti una politica sindacale dettata dalla Giunta esecutiva sui temi d’interesse per tutta la base associativa, nel rispetto delle specificità di ogni singolo territorio. La cosa importante e che non venga mai meno il collegamento fra la sede centrale e la periferia e, per consentire

questo, siete voi gli anelli essenziali della catena, anelli vivi pulsanti di esigenze ma anche di proposte da tradurre in operatività. La nostra presenza capillare sul territorio è importante non solo per il ruolo di rappresentanza sindacale dell’Associazione ma anche e soprattutto in relazione alle scelte che le Amministrazione Comunali assumono. Come ben sapete e lo abbiamo fino ad oggi dimostrato, al centro dell’Associazione c’è il “socio”. Per prima cosa, quindi, l’impegno costante e continuo è quello di aumentare la nostra base associativa con l’attività di acquisizione soci e mettere a disposizione degli iscritti strumenti per la loro crescita professionale, ed occasioni ed opportunità vantaggiose per contenere i propri costi aziendali. La Presidenza, la Segreteria e gli uffici tecnici dell’Unione, lavorano quotidianamente a pieno regime per la tutela e la crescita dell’intera base associativa, ma anche per la soluzione delle problematiche del singolo associato.

L’azione sindacale e linee guida

In estrema sintesi vi dico che ci impegneremo per intervenire per aumentare la flessibilità della gestione aziendale • impegnarci per la sburocratizzazione, agevolare una maggiore semplificazione normativa, garantire una maggiore e costante presenza sul territorio, intensificare la nostra comunicazione, introdurre una maggiore innovazione tecnologica nelle imprese e implementare i servizi per i soci

L’impegno associativo

L’Associazione dei Pubblici Esercizi del Trentino svolge mio tramite un ruolo importante a livello nazionale, nella nostra Federazione (FIPE). In questi anni di presenza quasi quindicinale in sede romana, le esperienze sindacali maturate con il lavoro associativo trentino, mi hanno permesso di fare apprezzare le indicazioni e le idee che provengono dal Consiglio e dalla Giunta dell’Associazione trentina. Questo riconoscimento personale premia non solo il sottoscritto ma anche l’Associazione trentina che ho avuto l’onore e l’onere di rappresentare. Per questo devo ringraziare i colleghi componenti la Giunta esecutiva uscente che mi hanno affiancato e con me hanno lavorato, aiutandomi a fare sempre e meglio le scelte associative, non sempre facili. Oggi, in questa occasione, ringrazio i colleghi delle valli e della città che hanno voluto dimostrare il proprio impegno, con l’assunzione della nomina di consigliere provinciale. I consiglieri provinciali sono per noi importanti perché rappresentano sul territorio l’Associazione pubblici esercizi ma, soprattutto, sono i nostri punti di riferimento locali, quelli che ci consentono di essere aggiornati sull’andamento del settore. In questo senso, non dovranno sentirsi mai soli, perché rinnovo fin d’ora la piena disponibilità della Presidenza e della Segreteria in questo percorso di impegno associativo.Sono particolarmente contento poi della composizione del nuovo Consiglio Direttivo Provinciale, neo eletto. Perché da un lato, ritrovo i“vecchi”consiglieri – che ormai definisco amici - quei colleghi che hanno già fatto questa esperienza ed hanno voluto riproporsi e, dall’altro, ci sono colleghe e colleghi di lavoro nuovi, giovani, che affrontano per la prima volta questa esperienza associativa. A tutti loro rivolgo un benvenuto in Associazione. Termino questa mia relazione con la consapevolezza che molto è stato fatto, ma che altrettanto ci sarà da fare assieme ai colleghi di Giunta. Ho un rinnovato entusiasmo per portare avanti i progetti già messi in cantiere e per quelli futuri, animato di una rinnovata energia e disponibilità. Giorgio Buratti Presidente Associazione pubblici esercizi del Trentino


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Ristoratori, necessario

pianificare le licenze

Danilo Moresco confermato presidente dell’Associazione ristoratori del Trentino: «Occorre sempre più fare squadra ed aggregarsi»

I

l Presidente uscente Danilo Moresco è stato riconfermato all’unanimità per un ulteriore mandato alla guida della categoria dei ristoratori dalla Giunta Esecutiva della stessa, martedì 15 febbraio 2011. A far parte della Giunta, eletta dopo una partecipatissima e effervescente riunione lunedì 7 febbraio u.s., oltre evidentemente al Presidente, vede nominati in qualità di Vice Presidenti Marco Fontanari , titolare del ristorante la Brace della città della Quercia e la riconferma di Francesco Antoniolli patron dello storico ristorante al Vò di Trento. Ecco i componenti della Giunta voluti dal Direttivo Provinciale: Anesi Roberto, ristorante El Pael di Canazei; Bettucchi Alessandro, ristorante lo scrigno del Duomo di Trento; Artini Guido, ristorante Malga Zeledria di Madonna di Campiglio; Molignoni Nicola, ristorante pizzeria giardino di Cles; Depaoli Gianpaolo, ristorante La Ritonda di Tonadico; Dolzan Paolo, ristorante Perbacco di Mezzocorona; Tiboni Aldo, ristorante Carpe Diem di Arco; Dalpalù Fabio, ristorante Antica Trattoria Due Mori di Trento; Sartori Maurizio, pizzeria alla Sella di Roncogno; Purin Quirino, ristorante Crucolo di Spera;

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Danilo Moresco

Guetti Elio, ristorante pizzeria Vela di Trento; Cassanelli Gianni, Locanda Borgo Antico di Condino e Palmeri Tommaso, ristorante pizzeria Nuovo Corona di Lavis. Sono inoltre stati chiamati a far parte dell’esecutivo per cooptazione, su proposta dei neo eletti componenti la Giunta i Signori: Dossi Ivano, ristorante D&D Maso Sasso di Nogaredo; Zanella Matteo, ristorante albergo Monclassico di Monclassico; Paternoster Andrea, ristorante pizzeria Flamingo di Cles; Viola Fabrizio, ristorante pizzeria Fiore Blu di Cavedago e De Cunto Pietro, ri-

storante la Botte di Giustino. Nelle riunioni di zona che hanno preceduto la sua rielezione il Presidente Moresco ha ribadito l’assoluta necessità di fare sempre più aggregazione. Non a caso egli ha ricordato l’opportunità offerta da Gestor, la cooperativa d’acquisti che ha raggiunto ormai livelli e fatturati d’eccellenza e nata da un’iniziativa assieme ad alcuni colleghi, che quest’anno ha festeggiato il decennale della sua costituzione. Moresco ha anche ricordato che nel suo programma per questa legislatura, ci sarà la ferma volontà di combattere e vigilare su gli ormai nu-

La riqualificazione professionale è strategica per una corretta ed efficace gestione futura degli esercizi della ristorazione

merosissimi casi di concorrenza sleale, che distorcono un significativo reddito a chi si colloca sul mercato in maniera corretta e nel rispetto delle normative vigenti. Oltre a ciò egli ritiene che bisognerà lavorare, anche in collaborazione con l’Ente Pubblico, per verificare l’opportunità di una nuova pianificazione delle licenze di pubblico esercizio, a fronte di situazioni di saturazione o addirittura di sovradimensionamento delle stesse in alcune zone. Altro punto importante del programma di legislatura sarà quello della riqualificazione professionale, ritenuta strategica per una corretta ed efficace gestione futura degli esercizi della ristorazione. A questo scopo ha ricordato la nascita, voluta dalla categoria e fermamente dallo stesso, di Astor, la scuola appositamente costituita a favore delle imprese del pubblico esercizio e ricettive. ■


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DETTAGLIO

«L’agire associativo

persostenereilcommercio» Massimo Piffer, confermato presidente con i vice Elisabetta Zanon e Giorgio De Grandi, presenta il programma per i prossimi anni

T

erminate le assemblee territoriali e quelle delle varie categorie, giovedì 10 febbraio si é riunito il nuovo Consiglio direttivo dell’Associazione dei Commercianti al dettaglio del Trentino per la nomina del Presidente, dei vice presidenti e della giunta esecutiva. Massimo Piffer, visto l’impegno profuso in questi anni a favore dell’Associazione e dell’Unione, é stato confermato presidente per acclamazione, così come sono stati nominati i Vice presidenti ed i componenti la Giunta esecutiva. Per arrivare alla fase conclusiva del rinnovo delle cariche associative, che hanno visto circa un 30 per cento di new entry che saranno sicuramente di ulteriore stimolo alla notevole attività svolta dall’Associazione, da inizio anno si sono tenute quasi una cinquantina di riunioni a ritmo serrato in sede e nelle varie valli del Trentino. E’ stata un’ulteriore occasione per incontrare gli operatori associati, discutere i problemi di zona e di categoria, abbozzare alcune prime linee programmatiche per il lavoro dei prossimi mesi. Il presidente Piffer ha riferito che intende continuare sulla strada intrapresa durante il quadriennio scorso con l’obiettivo di incrementare e miglio-

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LE SEZIONI Valle di Fiemme

Rensi Matteo di Trento

Alto Garda e Ledro

Dzalagonia Davide di Predazzo P Mazza Davide di Cavalese Vanzo Nadia di Predazzo Cappelletto Luisa di Cavalese Piazzi Faustino di Cavalese Brigadoi Lucia di Predazzo

Pedrotti Mario di Cavedine

Lunelli Bruno di Arco P

Weber Liliana di Mezzolombardo

Miorelli Claudio di Riva del Garda

Valle di Non

Berlanda Marcello di Arco

Primiero Baggetto Giuliano di Fiera di Primiero P Fontana Ivo di Mezzano

Bassa Valsugana Campestrin Danilo di Telve P Zambelli Rolando di Borgo Valsugana Campestrin Alberto di Ospedaletto

Violin Ermes di Cles P Aliprandi Luciano di Coredo Ossanna Alberto di Cles Ossanna Giovanni di Cles Alessandri Antonio di Livo Stringari Massimiliano di Cles Franch Annamaria di Cles Dallavo Rosa di Cles Marignoni Ivo di Coredo

Lorenzi Francesca di Riva del Garda

Valle di Sole

Tessadri Bruno di Ala

Palmieri Luca di Commezzadura P

Alta Valsugana

Magnini Lodovico di Vermiglio

Casagrande Piera di Pergine Valsugana P Passerini Alberto di Levico Terme Beretta Gianni di Levico Terme Calovi Maria Cristina di Pergine Valsugana Ioriatti Sandro di Baselga di Pinè Avancini Giorgio di Levico Terme

Depetris Riccardo di Vermiglio

Valle dell’Adige

Salvaterra Maria Cristina di Tione di Trento

Piffer Massimo di Trento P Frisinghelli Alan di Trento Casari Carlo di Trento De Grandi Giorgio di Trento

Bonomi Arrigo di Tione di Trento

Andreis Silvano di Malè Daprà Leopoldina di Croviana Rizzi Luciano di Malè

Valli Giudicarie Zanon Elisabetta di Madonna di Campiglio P

Alberti Dimitri di Riva del Garda Bertamini Andrea di Nago Torbole Bresciani Giuseppe di Riva del Garda Cattoi Paolo di Arco Malfer Roberto di Riva del Garda

Vallagarina Zenatti Massimo di Rovereto P Settin Maria Cristina di Rovereto Giuliani Romano di Rovereto Calzà Virna di Rovereto Veneri Paolo di Folgaria Piccoli Mauro di Rovereto Miorandi Alberto di Rovereto Vendrame Daniela di Rovereto

Valle di Fassa Bazzocco Gianfranco di Canazei P Rizzi Edoardo di Vigo di Fassa

Antolini Piero di Tione di Trento

Valeruz Cecilia di Canazei

Scalvini Danilo di Storo

Gabrielli Paolo di Pozza di Fassa

Maturi Barbara di Madonna di Campiglio

P=presidente



DETTAGLIO

Associazione dei Commercianti al dettaglio del Trentino (mandato associativo quadriennio 2011/2014)

Giunta Esecutiva Massimo Piffer Trento - presidente De Grandi Giorgio Trento - vicepresidente Zanon Elisabetta Campiglio - vicepresidente Dzalagonia Davide Predazzo Frisinghelli Alan Trento Miorelli Claudio Riva del Garda Savoia Giuliana Rovereto Trentini Antonio Trento Violin Ermes Cles Zenatti Massimo Rovereto Consiglio direttivo PIFFER MASSIMO Trento DE GRANDI GIORGIO Trento ZANON ELISABETTA Madonna di Campiglio ALIPRANDI LUCIANO Coredo ANDREIS STEFANO Rovereto ANTOLINI PIERO Tione di Trento BAGGETTO GIULIANO Fiera di Primiero BAZZOCCO GIANFRANCO Campitello di Fassa CALZà VIRNA Rovereto CAMPESTRIN DANILO Telve Valsugana CASAGRANDE PIERA Pergine Valsugana CASARI CARLO Trento CORRà MASSIMO Coredo DZALAGONIA DAVIDE Predazzo FERRARIO MARCO Rovereto FONTANA IVO Mezzano FRISINGHELLI ALAN Trento GABRIELLI PAOLO Pozza Di Fassa GRAVANTE GIOVANNI Trento LUNELLI BRUNO Arco MAGNINI LODOVICO Vermiglio MALFER ROBERTO Riva Del Garda MAZZA DAVIDE Cavalese MIORELLI CLAUDIO Riva Del Garda MODENA MARIANO Rovereto PALMIERI LUCA Commezzadura PASSERINI ALBERTO Levico Terme PASTORELLO FABIO Trento PEDROTTI MARIO Cavedine PEDROTTI MAURO Novaledo PICCOLI MAURO Rovereto RENSI MATTEO Trento RIZZO SALVATORE Trento SAVOIA GIULIANA Rovereto TRENTINI ANTONIO Trento VIOLIN ERMES Cles WEBER LILIANA Mezzolombardo ZAMBELLI ROLANDO Borgo Valsugana ZENATTI MASSIMO Rovereto

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LE CATEGORIE Abbigliamento

Orafi

Leonardelli Maria Grazia di Pergine V.

Gravante Giovanni di Trento P

Andreis Stefano di Rovereto P

Scalvini Danilo di Storo

Caneppele Carlo di Trento

Comper Patrizia di Rovereto

Palmieri Luca di Commezadura

Goio Alessio di Trento

Dellana Luigi di Trento

Berti Gianpaolo di Cavedine

Faraguna Franco di Trento

Piffer Erminio di Trento

Vanzo Diego di Trento

Giovanelli Sara di Rovereto

Casagrande Piera di Pergine Valsugana

Fioristi

Pedrotti Raffaele di Trento

Trentini Antonio di Trento P

Autoconcessionari Pastorello Fabio di Trento P Lurani Marco di Trento Franceschi Stefano di Trento

Macellai

Ghidini Maurizio di Trento

Corrà Massimo di Coredo P

Lazzeri Laura di Mezzolombardo

Franceschini Michele di Trento

Zenatti Massimo di Rovereto

Zadra Paolo di Taio

Moiola Giovanni di Arco

Marchiori Roberto di Fondo

Tessadri Bruno di Ala

Sighel Pierantonio di Trento

Belli Gilberto di Arco

Alimentaristi

Zanotelli Giuseppe di Cembra

Librai

Pedrotti Mario di Cavedine P

Cis Massimo di Bezzecca

Rizzo Salvatore di Trento P

Gionta Silvia di Pejo

Bertoldi Albino di Riva del Garda

Lunelli Bruno di Arco

Bazzoli Patrick di Roncone

Salvadori Lorenzo di Denno

Ambulanti

Salizzoni Maurizio di Bleggio Superiore

Pedrotti Mauro di Trento P Schito Marco di Salorno Paiola Flavio di Rovereto Busana Giuliana di Trento

Ribaga Nicola di Tiarno di Sopra

Antolini Piero di Tione Di Trento Molinari Franco di Rovereto Campadelli Mauro di Trento

Piccoli Mauro di Rovereto

Antiquari

Pedrolli Fiorenzo di Lavis

Ferrario Marco di Rovereto P

Campestrin Danilo di Telve

Tedeschi Giuseppe di Trento

Radioelettrici

Caresia Graziano di Pergine Valsugana

Savoia Giuliana di Rovereto P

Formenti Serena di Mezzocorona

Tomaselli Mauro di Tesero

rare l’attività associativa, il sostegno degli operatori, la comunicazione e la stessa immagine dell’Organizzazione. Ringraziando tutti i Consiglieri presenti, assieme a quelli uscenti, si è detto anche cer-

Benigni Pia di Trento

to della preziosa collaborazione da parte dei Colleghi nei vari organi associativi, auspicando la sintonia di vedute ed intenti, seppur con i diversi punti di vista, che ha accompagnato l’attività svolta nel

Dorigoni Barbara di Trento Gasperetti Armando di Trento P=presidente

quadriennio passato. Riportiamo in queste pagine i nuovi organi dirigenti dell’Associazione per il quadriennio 2011 - 2014. ■



ASPAN

Aspan, Bonafini

confermato presidente L’Associazione dei panificatori trentini ha rinnovato l’ufficio di presidenza, i revisori dei conti e il collegio dei probiviri

E

manuele Bonafini è stato eletto per acclamazione presidente dell’Associazione panificatori della provincia di Trento nel corso dell’Assemblea generale dei soci riunitasi il 10 febbraio scorso. Vicepresidenti sono stati riconfermati, per acclamazione, Bruno Dalprà e Francesco Vivori. L’Assemblea ha eletto anche i Collegi dei Revisori dei conti e dei Probiviri. è stata un’assemblea di notevole spessore in quanto, oltre alla grande partecipazione, è emerso chiaro l’interesse dei soci per le tematiche espresse nella relazione di Bonafini. I giovani panificatori presenti sono intervenuti nel sostenere gli argomenti analizzati nel documento presentato dal Presidente, che ha posto in evidenza come oggi il panettiere sia diventato un esperto imprenditore all’altezza di porsi, anche criticamente, a disposizione del consumatore per adeguarsi ai gusti ed alle sue esigenze. All’Assemblea è intervenuto l’assessore provinciale all’artigianato e commercio Alessandro Olivi che ha assicurato il suo pieno appoggio per la soluzione di alcuni importanti problemi che oggi affliggono l’intera categoria. Nelle pagine seguenti riportiamo integralmente l’intervento del presidente Bonafini. ■

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Unione I / 2011

la relazione del presidente Cari Colleghi, nel salutare i soci intervenuti a questa importante giornata, mi è d’obbligo ricordare e ringraziare i colleghi che in questa legislatura hanno abbandonato l’attività per raggiunti limiti d’età, augurando loro di potersi godere la meritata pensione. L’Assemblea è l’istituzione più importante di ogni Associazione poiché è il luogo dove il socio può esprimere il suo pensiero e suggerire percorsi e strategie per raggiungere e consolidare gli obiettivi statutari. Il nostro settore è moderno, dinamico e vivace e gli associati hanno sempre partecipato con passione e grande calore all’attività istituzionale, proponendo e manifestando idee ed opinioni. Io sono orgoglioso di poter rappresentare l’Associazione Panificatori della Provincia di Trento, e felice di aver dato il mio personale contributo per tutti questi anni. Con l’esclusivo e competente appoggio del Consiglio Direttivo, Vice Presidenti in testa, abbiamo raggiunto molti risultati e soddisfatto le esigenze dei soci. Oggi siamo qui a rinnovare gli Organismi statutari dell’Associazione: la Presidenza, le Vice Presidenze, il Collegio dei Revisori dei Conti ed il Collegio dei Probiviri. Figure dirigenziali importantissime che andranno a determinare la vita dell’associazione e programmare l’attività dei prossimi 4 anni. Nel nostro settore fare impresa diventa sempre più difficile, legittimare e consolidare le aziende esistenti è molto faticoso poiché ci troviamo di fronte un futuro incerto fatto di repentini cambiamenti ed aumenti di ogni voce che va a determinare i costi aziendali. Gli imprenditori della panificazione fortunatamente hanno carattere e passione e riescono, con intelligenza, dinamismo e molta professionalità, a tenersi aggiornati ed affrontare le criticità con grande senso di responsabilità. Resistono alle difficoltà che nascono ogni giorno e mantengono, con sacrificio e generosità d’animo, il presidio delle valli dando conferma del significativo ruolo che ricopre il panettiere nella società e nell’economia della Provincia Autonoma di Trento. Fino agli anni 80, inizi anni 90, il panettiere chiudeva il sua lavoro alle 7 del mattino, finito di fare il pane e consegnato,

poteva andare a dormire. Oggi le cose sono notevolmente cambiate poiché alle 7 del mattino si inizia una nuova giornata e ci si deve cimentare nel labirinto della burocrazia. Esaudire e soddisfare le esigenze del consumatore, sempre più esigente ed attento alla qualità del prodotto, compilare incartamenti per il controllo igienico-sanitario, HACCP, sicurezza dei luoghi di lavoro, formazione, bolle, fatture e tanti altri documenti che ormai fanno parte integrante dell’attività aziendale. Non più il solo lavoro del fornaio, già abbastanza delicato, complesso e faticoso, ma deve essere anche competente burocrate. Quindi deve svolgere queste ulteriori incombenze che spesso non vengono, e non possono, essere conteggiate nei costi aziendali. Chi ha il privilegio di contare sui propri familiari riesce ad andare avanti, per chi non ha questa fortuna, ormai esasperato, non resta che la chiusura della propria azienda. Per fortuna l’Associazione, oltre a programmare e organizzare direttamente corsi di formazione e di aggiornamento tecnico e pratici, può fornire anche un qualificato servizio di consulenza aziendale. Attività svolta attraverso la nostra segreteria e la struttura dell’Unione Commercio Turismo, che può vantare un eccellente organico formato da consulenti e tecnici, professionalmente molto prepararti, . A livello nazionale, l’adesione alla Federazione Nazionale Panificatori – FIPPA, ci permette di collaborare con l’organizzazione di categoria di riferimento per il settore, consentendoci di acquisire informazioni precise sui dispositivi legislativi nazionali, avere indicazioni sull’andamento del mercato e sulle varie iniziative istituzionali e federali e contare su uno strumento d’informazione che con la sua capillare rete, formata dalle associazioni provinciali e regionali, ci permette di essere quotidianamente a contatto con tutte le famiglie d’Italia. Ed è proprio al presidente della Federazione Nazionale che abbiamo sollecitato, assieme ad altre Associazioni d’Italia federate, alcune questioni che procurano ansia e preoccupazione alle nostre aziende. La più importante riguarda il fatto che sono in atto, dal settembre sorso, meccanismi di speculazione sul prezzo del grano che, di conseguenza, si ripercuotono sull’andamento del prezzo delle farine. Questo continuo aumento del prez-


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zo delle farine ci sembra molto anomalo e quindi sono intervenuto presso gli Organismi Federali, sollevando perplessità e critiche, acquisite dai nostri associati, sul comportamento di chi gestisce il mercato del grano e delle farine; il Presidente Nazionale, Luca Vecchiato, dopo aver ricevuto proteste anche da altre associazioni delle provincie e regioni d’Italia, ha sollecitato il Garante dei Prezzi affinché tenga monitorato il mercato del grano perché non è possibile che da giugno a dicembre 2010 il prezzo delle farine sia aumentato più del 40% e nessuno abbia nulla da ridire se non caricare l’incremento sulle aziende di panificazione. Successivamente è stata affrontata una ulteriore problematica che riguarda il decreto Tremonti che liberalizza e consente la produzione di prodotti panari anche agli agricoltori (come se tutti i contadini d’Italia fossero produttori di grano). Questa anomala situazione crea un problema fiscale di non poco conto poiché le nostre aziende sono soggette al regime fiscale ordinario e ben definito (studi di settore in testa), mentre per gli agricoltori viene applicato un differente e agevolato regime di tassazione fiscale legato alla sola rendita del terreno. Nella realtà dei fatti quindi questa agevolazione crea una grossa discriminazione fra imprenditori del settore e altri mondi imprenditoriali. La battaglia è dura però sembra che il Ministro Tremonti abbia capito la disfunzione che crea questo dispositivo legislativo e sia propenso a rivederne il contenuto. Nel frattempo però abbiamo interessato della questione anche gli Onorevoli che rappresentano il Trentino presso Camera e Senato, e il Senatore Molinari è intervenuto presentando una mirata interrogazione parlamentare. Oggi non è facile intraprendere un’attività imprenditoriale e nel nostro settore è ancora più difficile perché, lo vado ripetendo ormai da molti anni, fare il pane non è un mestiere che si può improvvisare. Il profumo, il sapore e la fragranza del pane fresco, appena sfornato, sono elementi sostanziali che fanno parte del bagaglio professionale e personale del panettiere. Lui, con le sue mani esperte, coperte dalla bianca farina, riesce a trasferire all’impasto l’aroma e la bontà che solo un prodotto naturale e genuino può trasmettere. Nella legislatura appena trascorsa i progetti, le promozioni e gli eventi elaborati ed eseguiti sono stati parecchi; alcuni sono diventati irrinunciabili punti di riferimento per la comunità Trentina, che ci riconosce sempre grande considerazione, simpatia e rispetto per l’originalità del prodotto che proponiamo. La programmazione è ogni anno sempre maggiore e molte sono le iniziative promozionali che vengono organizzate, però due meritano di avere un po’ di attenzione e riguardo. Sono due eventi particolari che esprimono inequivocabilmente ed in maniera schietta il nostro mestiere, l’abilità e la competenza degli operatori del settore. Il compito dell’Associazione è quello di sostenere la categoria, far nascere l’interesse attorno alla panificazione, specie dei giovani che si apprestano ad intraprendere un lavoro, difendere e tutelare la storia, la tradizione e l’arte del fornaio trentino, ma soprattutto fare aggregazione fra gli operatori della nostra categoria. Ma esiste anche un secondo fine, meno evidente ma ugualmente importante, ed è quello di creare interesse attorno al nostro delicato prodotto, di primaria importanza per l’alimentazione quotidiana, che deve entrate a pieno titolo a far parte della filiera gastronomica trentina. Le iniziative che organizziamo sul territorio ci permettono di contrastare le massicce campagne di promozione, promosse da alcuni importanti marchi industriali che offrono al consumatore surrogati o derivati pieni di conservanti, e di conseguenza ci consentono di avere un contatto diretto con la gente per difendere la storia, la cultura e l’arte trentina di fare il pane fresco, tradizionale.

Fino ad oggi si è rivelato un sostanziale veicolo promozionale per intercettare il consumatore e sensibilizzare la sua coscienza facendogli capire quale sia la differenza fra la fragranza e la qualità di un pane appena sfornato, che ti lascia in bocca il gusto dei prodotti che vengono amalgamati, dal surrogato che appiattisce il gusto e fa perdere la sensibilità ed il piacere di profumare e gustare un prodotto genuino, naturale e nutriente. I due eventi che meritano di essere ricordati, e che tutti conoscete, sono: • “La festa del pane trentino”, nel periodo di San Giuseppe (quest’anno si terrà nei giorni 19 e 20 marzo) dove, in concomitanza con la “Mostra dell’Agricoltura”, all’interno del polo di Trento Fiere, allestiamo un forno, all’interno del quale i panificatori trentini, alternandosi nel laboratorio, producono il pane delle zone di loro provenienza e poi lo offrono in degustazione ai visitatori. Quest’anno, in particolare, la nostra area promozionale verrà condivisa con il Servizio vigilanza e promozione delle attività agricole della Provincia Autonoma di Trento con i cui funzionari abbiamo programmato dei particolari e mirati momenti di degustazione su alcune tipologie panarie che fanno parte della storia della nostra provincia. Poi, come ormai consuetudine, nella giornata d’inaugurazione, gli studenti che frequentano il 4° anno della “Scuola di Arte Bianca e Pasticceria” di Rovereto si presenteranno ai visitatori proponendo, ed offrendo in degustazione, prodotti panari di cui hanno acquisito nozioni e conoscenza durante l’anno scolastico. • La rassegna del “Pane tradizionale regionale dell’Arco Alpino”, nel caratteristico piazzale di Palazzo THUN, sede del municipio di Trento, dove l’anno passato, in via del tutto eccezionale, ha visto interagire fra loro, oltre alla ormai tradizionale giornata di chiusura dedicata alle Associazioni Panificatori della Provincia di Trento e di Bolzano, che ringraziamo per la sempre gentile e preziosa amicizia, le scuole dell’Arte Bianca di Rovereto, Bressanone, Monaco e Stoccarda. Encomiabile e pregevole il lavoro svolto dalle 4 delegazioni che hanno operato assieme, pur con le difficoltà di linguaggio, specie per noi trentini che parliamo poco il tedesco, confrontando e commentando la lavorazione, il gusto e la fragranza dei vari prodotti che sono stati realizzati. Questo evento si integra con altre proposte di promozione che si tengono nel contesto delle Feste Vigliane (quest’anno programmate nelle settimane dal 16 al 19 e dal 24 e 26 giugno) e precisamente aderiamo, con la fornitura del pane, alla Cena Benedettina, alla Notte Bianca per finire con la funzione religiosa della Benedizione del pane, officiata dall’arcivescovo di Tento, monsignor Luigi Bressan, affiancato da altri cardiali, ospiti della diocesi di Trento, e conseguente distribuzione del Pane di San Vigilio in Piazza Duomo. Voglio scandirlo: il nostro è un delicato e prezioso mestiere. Bisogna essere sempre accorti e vigili nella preparazione, amalgama e lavorazione delle materie prime. Le nostre attività sono in continua evoluzione. Per rimanere sul mercato dobbiamo potenziare la gamma di prodotto, assecondare le esigenze del consumatore, applicare con attenzione le procedure sulla sicurezza, rispettare scrupolosamente le disposizioni igienico-sanitarie e offrire un prodotto di qualità. La gente comune queste cose non le conosce; si alza al mattino e trova il pane fresco sulla loro tavola; non si rende conto del significativo lavoro che vien fatto di notte, mentre dormono. Ecco il perché è necessario fa conoscere il nostro mestiere. Sono i passaggi appena esposti che devono essere portati all’attenzione della gente, per far capire che lavorare la notte è fatica e sacrificio però è anche soddisfazione e gioia di propone ogni giorno un pane nutriente e genuino. Lo voglio evidenziare ancora: è necessario valorizzare

e tutelare maggiormente le imprese del settore della panificazione, in molti casi aziende medio piccole, sulle quali dovrebbe essere fatta una particolare riflessione da parte degli organismi provinciali amministrativi e politici. Ormai non so più da quanti anni chiediamo attenzione al nostro delicato settore economico; lo studio di uno specifico marchio, a tutela del caratteristico alimento, e il riconoscimento del prodotto “pane fresco”, come viene richiesto anche a livello nazionale, in attuazione del dispositivo, emanato con la legge 248/2006, più nota come legge Bersani, che demandava a più Ministeri di adottare un regolamento interministeriale volto a disciplinare la denominazione di “panificio”, “pane fresco” e la dicitura “pane conservato”, così da non ingannare il consumatore. Considerato ancora che nel nostro trentino l’arte di fare il pane ha una storia millenaria, e già nell’800 veniva regolamenta dagli antichi e storici statuti di Trento, si chiede pure una maggior attenzione nella promozione dell’immagine turistica e naturista del Trentino, dove il nostro prodotto non ha proprio alcuna considerazione (in nessun manifesto, dove viene pubblicizzata la gamma dei prodotti tipici trentini, è inserito il pane trentino ne tantomeno i dolci da forno trentini. Eppure assieme alla “lucanica”, sull’olio d’oliva del Garda, sulla trota, assieme ad un buon pezzo di formaggio locale tutti, anche i cosiddetti turisti-enogastronomici, cercano il pane locale; per non parlare della ricerca sfrenata del turista all’acquisto dello strudel, del zelten o di altri gustosi dolci da forno tradizionali della nostra terra trentina). Per ultimo, ma non per importanza, voglio sollevare ancora una volta la necessità di avere una maggior considerazione per il nostro mestiere da parte della Cooperazione Trentina e della grande distribuzione in generale. La Cooperazione, che è anche nostra, perché i panificatori e le loro famiglie ne sono soci, tanto acclama la difesa e la tutela della comunità, il sostegno alle famiglie ed alle imprese che operano sul territorio, e poi mette in difficoltà le nostre aziende di panificazione, specie quelle che lavorano con le Famiglie Cooperative locali poiché viene chiesta la rifatturazione al SAIT del prodotto conferito. Questo consorzio d’acquisto si propone come intermediario, ma nella realtà ci crea difficoltà nella gestione amministrativa e contabile, obbligando le imprese ad investire anche su supporti informatici per diventare parte integrante del consorzio Quello che però non possiamo accettare, e ci sembra più grave, è che con la sua politica commerciale il SAIT mette in concorrenza le imprese imponendo, in maniera sempre più incisiva ai piccoli laboratori di panificazione, di accordare sconti oggi insostenibili (anche superiodi al 30/40%) rispetto al prezzo di vendita applicato in negozio al consumatore finale. Oltretutto vincola il panificio al ritiro, a fine giornata, dell’invenduto e al saldo delle fatture fino a 90 giorni. Ma il prezzo di vendita del pane al pubblico viene mantenuto pieno. Allora … chi è che alla fine ci guadagna di più? Questo assurdo sistema di appiattire al ribasso il prezzo del pane, forzando la mano sulle aziende di panificazione, non va forse contro la legge e crea un vero e proprio cartello? Anche lo scorso anno abbiamo affrontato l’argomento e l’Assessore all’Artigianato, avv. Alessandro Olivi, presente all’Assemblea, aveva assicurato il suo personale interessamento sottolineando l’incredibile comportamento da noi denunciato. Questo metodo oggi viene copiato ed adottato pure da altri grandi gruppi alimentari che operano sul territorio provinciale e che ci impongono condizioni talmente capestro e vincolanti che preoccupano la nostra Associazione ed il futuro delle nostre aziende. E’ evidente che la singola azienda di panificazione locale non può competere con la forza di questi gruppi

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e quindi è costretta a cedere alle continue richieste. L’attività Associativa non si occupa solo di questione delicate e spinose ma affronta anche altri argomenti complessi e difficili come: la carenza di manodopera, competente e qualificata, da inserire nel processo produttivo, che mette in pericolo il ricambio aziendale e generazionale minando, anche in questo caso, la continuità dei nostri panifici. Su questi argomenti si sono sviluppati molteplici ragionamenti ed abbiamo concluso che solo con una precisa e dettagliata programmazione didattica, sostenuta da mirati percorsi formativi pratici e funzionali alle esigenze del settore, possiamo offrire ai giovani un futuro che permetta di maturare e accrescere le loro competenze, al fine di poter essere inseriti nel ciclo produttivo e diventare imprenditori.. Questi presupposti ci hanno portato a raggiungere un importante traguardo che mi onoro di poter manifestare in ogni occasione possibile. La realizzazione della “Scuola dell’Arte Bianca” presso l’Istituto di Formazione Professionale Alberghiera di Rovereto. E’ stato un progetto ambizioso e singolare, fortemente voluto e sostenuto dagli Organismi Direttivi dell’Associazione, e che ha avuto un’accelerazione ed il coronamento con l’appoggio del Presidente della Giunta Provinciale di Trento, Lorenzo Dellai, che ci ha sostenuti in questa nostra aspirazione. Dopo più di un decennio di incontri e colloqui si è potuta finalmente inaugurare (il 28 febbraio 2008) il laboratorio realizzato in una struttura messa a disposizione dalla Provincia Autonoma di Trento nel Polo Tecnologico (ex BIC) di Rovereto. Per noi è stata un grande risultato ed una collocazione significativa, poiché siamo all’interno di un Ente che promuove la crescita ed il consolidamento delle attività produttive, privilegiando lo sviluppo delle imprese e la loro innovazione con l’applicazione di nuove tecnologie. Non è stato facile, però la tenacia e la caparbietà ci hanno consentito di tagliare questo straordinario e storico traguardo. La scuola ha lo scopo di proporre un aggiornamento professionale continuo agli addetti del settore, ma è anche un fermo punto di riferimento per i giovani, che devono essere preparati adeguatamente per venire inseriti nelle nostre aziende ed un giorno diventare

imprenditori. La pratica e l’abilità, nel nostro mestiere, sono qualità necessarie e si acquisiscono seguendo un percorso formativo ed un aggiornamento professionale continuo. La formazione diventa quindi l’elemento essenziale ed il valore aggiunto delle aziende poiché la necessità è quella di avere operatori specializzati, in grado di affrontare con competenza le continue modifiche dei comportamenti legati all’alimentazione. Possiamo quindi essere orgogliosi della“scuola dell’Arte Bianca”, ammirata e apprezzata da più associazioni di panificatori d’Italia; elogiata e lodata dal Presidente onorario FIPPA, Ervino Jerian, e dal Presidente, Luca Vecchiato. E’ ormai una realtà che si inserisce a pieno titolo nella filiera della proposta formativa della Provincia Autonoma di Trento e consente di far interagire il mondo del lavoro e il complesso e articolato mondo della scuola professionale. Ambito spesso sottovalutato che comunque, nel nostro caso, è molto apprezzato e sta dando grosse soddisfazioni poiché ogni anno i ragazzi che vengono diplomati riescono subito ad inserirsi nelle nostre aziende. Ogni anno l’Aspan, con formatori nostri associati, partecipa all’insegnamento delle tecniche di lavorazione e produzione del pane e collabora all’educazione degli studenti. Per questo sottoscrive una parternerschip, con l’Istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Rovereto, con il cui dirigente, dott. Federico Samaden, è nata una fruttuosa e proficua collaborazione che ci vede coinvolti nella gestione del IV° anno scolastico che comporta il conseguimento del diploma provinciale di formazione professionale di “Tecnico dell’Arte Bianca” che ha valenza nazionale ed europea. Come potete intuire siamo impegnati su più fronti ed abbiamo progetti molto ambiziosi che ci consentono di trattare argomenti complessi ed articolati come la qualità e la professionalità che sono gli elementi che caratterizzeranno il nostro il futuro. Prima di chiudere mi corre l’obbligo di ringraziare tutti i soci per la fiducia che ci hanno sempre dimostrato, per la loro collaborazione, garantendo l’eccellente risultato riscontrato nelle manifestazioni a cui l’ASPAN ha aderito. Devo ringraziare in modo particolare i componenti il Consiglio Direttivo, scaduto il 31.12.

2010, IVAN BETTA per la Valle di Fiemme , FRANCESCO ZANETEL per il Primiero, GIACOMO DALFOLLO per la Bassa Valsugana e Tesino, EMILIANO GRISENTI per l’Alta Valsugana, SERGIO TECCHIOLI per la Valle dell’Adige, Valle dei Laghi e di Cembra, ADRIANO RAMPONI per la Valle di Non, TIZIANO GENTILINI per la Valle di Sole, ZANONI MARCO per le Valli Giudicarie e Rendena, MAURIZIO BENINI per l’Alto Garda e Ledro, DORIGATTI LARA per la Vallagarina, VALENTINO ZANONER per la Valle di Fassa, per la collaborazione prestata nella passata legislatura e per il lavoro che hanno sempre svolto a sostegno degli obiettivi statutari. Voglio ringraziarli per l’apporto di idee, per la professionalità, per la costante e puntuale partecipazione alle riunioni. Hanno sempre operato con molta serietà portando in Consiglio i problemi dei panificatori delle zone che rappresentano. Ringrazio i Vice Presidenti Bruno Dalprà e Francesco Vivori ed il Segretario Franco Camin, persone sulle quali ho potuto contare e che vivono l’impegno sindacale con passione, sostenendo attivamente le iniziative dell’Associazione. Ringrazio in fine i revisori dei conti Mauro Canalia, Stefano Sosi e Paolo Tomasi, precisi ed attenti nella verifica delle scritture contabili dell’Associazione a garanzia di una corretta e trasparente gestione della stessa, ma anche per la loro attiva presenza alle riunioni del Consiglio Direttivo. Come ho detto prima oggi siamo chiamati a rinnovare gli incarichi di Presidente, dei due Vice Presidenti, del collegio dei Revisori dei Conti e del collegio dei Probiviri, organismi che andranno a completare la composizione del nuovo Consiglio Direttivo che dovrà gestire l’Associazione per i prossimi quattro anni. Per quanto attiene la carica di Consigliere, gli stessi incarichi sono stati rinnovati nelle assemblee comprensoriali ed hanno visto la riconferma di quasi tutti i Consiglieri uscenti con la sola eccezione del rappresentate della Vallagarina, eletto nella persona del socio MAURO CANALIA, e della Valle di Fassa, eletto nella persona del socio MAURIZIO BONINSEGNA. A tutti va l’augurio per un proficuo lavoro a favore del settore e della nostra categoria. Emanuele Bonafini Presidente ASPAN Trentino




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Grossisti, Mondini

confermato presidente L’Assemblea dei Soci ha rieletto il Consiglio direttivo e confermato la guida dell’Associazione. Olivi: «Proficuo rapporto con la categoria»

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aolo Mondini è stato confermato alla guida dell’Associazione grossisti e pmi del Trentino. L’Assemblea dei Soci ha eletto il nuovo Presidente e il nuovo consiglio direttivo provinciale, composto da Marco Cristoforetti, Paolo Endrici, Adriano Vender, Cristina Giovannini, Marco Bancaro, Enrico Giglioli, Roberto Rossaro, Fiorindo Bonora, Danilo Fontana, Ivan Odorizzi, Luigi Cappelletti, Valter Galassi, Luca Bambi, Giorgio Benassi e Mariano Saltori. L’Assemblea è stata aperta dall’Assessore Olivi che ha messo in evidenza il proficuo rapporto instaurato in questi anni con l’associazione, che ha portato ad affrontare diverse tematiche cruciali per la categoria, ed ha elogiato il metodo propositivo che ha permesso di raggiungere risultati importanti e che pone l’Associazione come punto di riferimento anche per strategie future. L’Assessore ha riconosciuto, inoltre, il peso che i grossisti ricoprono all’interno del mondo del terziario, ricordando la legge di riforma del commercio, il Fondo Olivi, il riordi-

Da sinistra, Adriano Vender, Paolo Mondini e Alessandro Olivi

no delle leggi di incentivazione economica, temi sui quali vi sono stati sempre assidua collaborazione e frequenti confronti tra

le strutture dell’ente pubblico e i rappresentanti della categoria. L’Assessore ha voluto ricordare anche l’imminente nascita

dell’ente bilaterale unico del terziario come esempio di sinergia e capacità concreta di fare rete tra i vari comparti dell’economia trentina, in cui il presidente Mondini ha contribuito in maniera rilevante. Nella sua relazione - che riportiamo in queste pagine Mondini ha analizzato la situazione congiunturale delle imprese del commercio all’ingrosso trentino, lanciando un appello ad una maggiore sensibilità da parte del mondo del credito a sostenere le aziende, offrendo loro la possibilità di intraprendere con più sicurezza la strada della ripresa. ■ la relazione del presidente

Lo scenario dell’economia mondiale si è deteriorato notevolmente a causa della crisi finanziaria già a partire dal terzo trimestre 2008 e ha continuato su questa linea durante tutto il 2009 accentuato dal peso delle carenze strutturali italiane. La nostra economia è entrata in una fase economica deflazionistica estremamente pesante che si è caratterizzata inizialmente con la crisi finanziaria, passando poi alla crisi economica, ed infine iniziando a farsi sentire con la crisi sociale. Ad oggi la prima criticità quella finanziaria, sembra essersi risolta grazie e soprattutto per l’intervento congiunto e coordinato di tutti gli stati, ma come era logico si è passati alla crisi economica che a fine del 2009 sta raggiungendo la fase più acuta con ripercussioni sul piano sociale. Indubbiamente l’aver scaricato sulla collettività la crisi finanziaria

del sistema bancario sta creando non pochi problemi sugli Stati considerando il loro forte indebitamento. I dati relativi all’economia italiana di fine periodo scorrono su due binari. Se da un lato nel primo semestre 2010 si è iniziato ad intravvedere un barlume di speranza ed i primi flebili sintomi di ripresa, dall’altro le difficoltà finanziarie delle aziende e la necessità di riposizionamento strutturale come di ricapitalizzazione porteranno, ad un aggravamento dell’ iniziata crisi sociale caratteristica, dalla terza fase deflazionistica che di fatto è iniziata nel dopo ferie 2010, le cui avvisaglie già si intravedono negli ultimi mesi dell’anno. La necessità oggettiva di una ripresa dell’inflazione, unico rimedio per poter uscire dall’attuale situazione, sinora, nonostante gli sforzi compiuti per una ripresa dei prezzi, non è riuscita, pro-


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vocando quella stasi cui stiamo assistendo. I prezzi nonostante gli aumenti registrati nell’ultimo periodo non hanno ancora recuperato i livelli precrisi e questo è fonte di grosse difficoltà delle imprese subissate dai costi che con questo livello hanno notevolmente aumentato il breakeven a livelli non proponibili sul mercato. I pericoli quindi di passare dalla deflazione alla stagflazione sussistono ancora e non sono scomparsi. La situazione congiunturale deflazionistica sta facendo lentamente il suo percorso e se da un lato la crisi finanziaria sembra ormai superata e si notano sintomi di ripresa, la fase economica si trova ancora ad ultimare il suo ciclo negativo. Sta invece iniziando pesantemente la terza fase deflazionistica che si può chiamare crisi sociale. In effetti le ultime code della crisi economica e l’inizio della crisi sociale appaiono ormai ad addivenire sempre con maggiore chiarezza. La fase negativa congiunturale sembra perdurare per le ripercussioni che la crisi finanziaria ha impattato sulle imprese causa la restrizione del credito, specie per le piccole e medie imprese ove la brusca caduta della domanda, che ha avuto due fasi ( ottobre/novembre 2008; febbraio/marzo 2009) particolarmente dure ed implementata da una situazione di ulteriore diminuzione del credito, ha operato una situazione di incertezza oltre che a difficoltà economiche consistenti bruciando forti risorse liquide e portando anche alle imprese più solide tensioni rilevanti finanziarie. In questo periodo vediamo molte aziende in difficoltà nonostante una ondivagante ( W ) ripresa della domanda con una costanza di prezzi non più rilevante ma sempre con una costante sinusoide. La situazione sociale sta evolvendo nella fase recessiva e gli ammortizzatori sociali che sinora hanno avuto effetti determinanti per limitare le situazioni di mobilità delle imprese, sono arrivati al punto nodale e pertanto è presumibile una accelerazione dell’utilizzo della mobilità in funzione della tempistica in cui le aziende hanno utilizzato della cassa integrazione.Nel settore del terziario meno abituali e più limitati nell’utilizzo di questa componente si sono succedute già nel 2009 situazioni di riconversioni aziendali su parametri più consoni alle future esigenze aziendali. L’aspettativa da parte delle imprese è che questa crisi si evolverà nel medio periodo e che per tornare a livelli 2007 ci vorranno parecchi anni essendo ormai chiaro a tutti la situazione che si crea con la deflazione, considerata la tassa più iniqua che riporta tutti a livelli più vicini alla reale consistenza. E’ facile seppur con i dovuti distinguo, vedere i paragoni con il passato (crisi del 29- crisi giapponese di circa 15 anni orsono). La situazione sociale potrebbe a seconda delle zone diventare più evidente con ovvie implicazioni. Il sistema bancario comunque, causa ed effetto - assieme al settore immobiliare - di questa crisi, sarà comunque l’elemento temporale fondante della ripresa economica se ha superato e supererà le sue problematiche e non vorrà far ritornare definitivamente il paese agli anni 80 in funzione anche delle ventilate problematiche di Basilea 3. Gli stessi Stati infine non potranno dimenticare successivamente il debito pubblico e l’incremento che la situazione congiunturale contingente ha determinato. Avremo perciò problematiche di incremento di tassazione ed anche di ridimensionamento dell’apparato pubblico,questo nel medio periodo. Oggi i primi interventi degli Stati hanno dato finalmente un senso di consapevolezza dei problemi sistemici ma sono sicuramente insufficienti e vi è la necessità che anche il pubblico dopo aver continuato a scaricare per anni sulle imprese le loro competenze e i relativi costi, grazie anche a normative ad hoc che delegavano a studi professionali, riprendano il loro ruolo ed i loro lavoro. Vi è comunque la necessità che tutto l’apparato statale ad ogni livello partendo dalla politica riscopra la razionalizzazione delle spese ed il risparmio anche concentrando competenze ormai diluite in troppi enti e imprese pubbliche. Senza di ciò il rischio di uccidere il mondo delle imprese, che sostiene tutti i costi, diventa una triste realtà. Le previsioni per il 2011 comunque non sono certo favorevoli e vi è il fondato rischio di assistere alla terza linea del W

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con una fase discendente dell’economia. Avvisaglie sono gia apparse con il movimento degli istituti di credito che hanno ulteriormente anticipato le revisioni fidi dopo soli sei mesi e che si apprestano a riduzioni degli affidamenti bancari mettendo in serio pericolo il sistema economico stesso. Questa forma bancaria prudenziale dimostra la fondatezza delle preoccupazioni future e le stesse tensioni delle valute succedutesi in quest’ultimo periodo dimostrano le tensioni esistenti. BREVE ANALISI CONGIUNTURALE DELLA NOSTRA PROVINCIA: INTERVENTI E PROPOSTE RELATIVE La situazione testè esposta dà una prima immagine provinciale che non è molto difforme dalla situazione nazionale e dalle regioni limitrofe, se non per alcuni particolari. Innanzitutto è da tener presente che in generale storicamente ogni situazione congiunturale viene risentita nel nostro territorio con una tempistica diversa da tutto il Nord-Est proprio per la conformazione geografica come per la struttura delle imprese esistenti concentrate prevalentemente sul fondo valle e di piccole e medie dimensioni con una composita articolazione nei vari settori economici. Inoltre la stessa autonomia calmierizza notevolmente gli effetti o quantomeno riesce ad attenuarli e a ritardarli. L’influenza economica delle Provincia è comunque rilevante anche se l’impatto sull’economia è minore degli anni precedenti con forti diminuzioni di lavori pubblici, ma con un maggior incremento nel mondo delle imprese. Anche la componente cooperativa è fortemente presente e legata fortemente alla politica oltre ad avere agevolazioni fiscali rilevanti ha avuto da parte della politica forti aiuti. In Trentino questa componente risulta sentire sensibilmente le scelte del passato anche politiche e nella stessa si sta assistendo ad una involuzione proprio per la mancanza di economicità di molti settori, aiutati fortemente dal pubblico che con la crisi ha fatto esplodere queste scelte e le contraddizioni economiche degli anni passati. Proprio questo settore in Trentino denota scricchiolii evidenti in tutte le sue componenti specie nell’agricolo-alimentare Queste situazioni, proprio in questo comparto che da sempre ha potuto avere sovvenzioni pubbliche a pioggia e consistenti interventi pubblici tali da non guardare l’economicità delle imprese, stanno creando situazioni di tensione sociale di non facile risoluzione. Gli sviluppi futuri non sono di facile previsione anche se il settore cooperativo forte del sistema delle Casse Rurali sta cercando di tamponare la situazione anche con l’intervento della Provincia Autonoma di Trento, ma di fatto, facendo pagare ancor più alla collettività le sue errate scelte strategiche. Per il comparto agricolo alimentare vi è una situazione similare con la possibile razionalizzazione di comparti produttivi cooperativi, ma la tensione è meno elevata, anche se ad onor del vero non si presentano al momento situazioni a rischio. Certo è che fortemente incide il settore vitivinicolo che senza dubbio dovrà giustamente subire una ristrutturazione non solo per le scelte passate ma anche per le modifiche avvenute in economia in questo periodo deflazionistico, che impone anche a loro forti variazioni di rotta, come tutti i comparti economici, nella politica produttiva e commerciale. La scelta di puntare sulla qualità ,innovazione e ricerca dei margini di profitto con un abbandono della ricerca della quantità forse sarà più pesantemente sentito dal loro comparto filiero-alimentare. Preoccupante invece, per il medio-lungo termine è il discorso del credito cooperativo che dai vertici della Cooperazione ha forzature di mutua assistenza e che tra la crisi congiunturale, gli interventi cui è richiesto di partecipare oltre che la situazione determinata dal fallimento di AeroTerminal e la situazione delle funivie Folgarida –Marilleva ha perso forza e risorse. Non esiste obiettivamente un pericolo di crisi ma il fenomeno va monitorato costantemente perché il Credito Cooperativo se andasse in crisi seriamente potrebbe avere un effetto deflagrante su tutto il sistema trentino proprio per la copertura di mercato che attualmente ha. Indubbiamente segnali poco rassicuranti sono le prime avvisaglie di una riduzione degli affidamenti alla clientela o per chi può di una richiesta di ulteriori ga-

ranzie personali. Ci si augura che il mondo del Credito, specie cooperativo non subisca passivamente scelte prese dall’alto di mutuo soccorso penalizzando sé stesso e la stessa collettività trentina, essendo lui stesso una componente importante della nostra economia e non più un semplice elemento cooperativo, come qualcuno pretende in questa fase congiunturale. Nel settore industriale manifatturiero la situazione è pesante ma gli interventi pubblici attuati in questi due anni e l’operatività di Trentino Sviluppo che di fatto è una azienda finanziata dalla provincia stanno avendo effetti come calmieratore della crisi utilizzando i leas-back ( come apparso abbondantemente sui media). E’ un effetto tampone quello di Trentino Sviluppo che sostiene le aziende manifatturiere, da sempre utilizzando varie forme di incentivazione provinciale (legge 6 per esempio) ma che indebolisce fortemente le finanze provinciali, non più disponibili a sostenere, come sinora, una politica economica così fortemente assistita con una siffatta crisi deflazionistica. In effetti per la prima volta la manovra finanziaria della PAT, come dichiarato dal Governatore Dellai sarà improntata al risparmio anche se nell’ultimo periodo abbiamo visto le ultime code della ormai vetusta politica economica. Il terziario soffre pesantemente la crisi e vi è un succedersi nel piccolo commercio di chiusure e aperture (inferiori alle chiusure), questo a fondo valle come nelle valli. Certo è che dovranno essere superate certe metodologie del passato e lo stesso dovrà cercare di fare sinergie e sistema. L’artigianato in tutte le sue componenti, che è forse una delle componenti più rilevanti dell’economia trentina e per il momento soffre in maniera leggermente minore delle altre componenti proprio per la diversificazione territoriale come per la composizione aziendale di micro e mini imprese. Risente maggiormente chi è orientato prevalentemente all’edilizia anche se la dimensione aziendale permette maggiori ambiti di manovra. Le problematiche maggiori sono determinate dal restringimento del credito e dall’allungamento dei pagamenti, proprio per la dimensione aziendale poco strutturata, ma non appaiono ancora fenomeni di crisi tipici del vicino Veneto. L’imposizione fiscale arrivata al 68%, come apparso sui media da uno studio dalla Banca Mondiale e che pone la nostra Nazione ai vertici europei comunque pesa fortemente sulle possibilità di ripresa. Tutti lamentano le problematiche inerenti la deducibilità degli interessi passivi, che specie in questo periodo congiunturale sfavorevole pesano fortemente sulle imprese come per l’Irap, forse più e questo assieme alle restrizioni del credito e l’allungamento dei pagamenti specie da parte dei Comuni ed Enti che sinora specie da noi erano stati abbastanza precisi. L’ente pubblico ha i suoi problemi e non si sa se potrà continuare ad operare come sinora sia per quanto riguarda i lavori pubblici che in questi anni hanno inciso fortemente sull’economia e come già riferito sono molto rallentati. Inoltre risulta che specie per quanto riguarda la Provincia Autonoma di Trento siano fortemente diminuiti i conferimenti ai Comuni che non sono più in grado se non di pagare di fare investimenti. Il turismo tiene. Non ha avuto cali rilevanti ed anche la stagione estiva è risultata soddisfacente; sembra che le prospettive invernali siano buone grazie anche al forte innevamento . La nostra struttura lavorativa complessiva (pubblico ed il privato), è sproporzionata nell’impiego pubblico in confronto alle vicine Regioni ma sino ad ora, non ha avuto ripercussioni negative anzi con il calo dei tassi di interesse e dei prodotti ha acquisito forse un maggiore potere di acquisto, sostenendo il sistema, anche se nel futuro potrebbe essere un elemento fortemente negativo per la ripresa. PROGRAMMA DI LEGISLATURA Con queste premesse appare ovvio che l’impegno associativo dovrà necessariamente essere sviluppato sia sul mondo esterno all’ Associazione e all’UCTS stessa proprio all’interno del mondo associativo, che deve essere molto più incisivo ed organizzato nelle dinamiche di politica eco-


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nomica E’ a nostro giudizio indispensabile operare contestualmente sui due livelli proprio per il periodo deflativo in cui viviamo che necessita di un forte impegno associativo per far fronte all’odierna crisi congiunturale. Sul fronte esterno sarà quindi necessario operare nella più stretta collaborazione con la Giunta Provinciale assecondandola nel rinnovamento che ha intrapreso nell’odierna legislatura di politica Economica mirata ad un riequilibrio graduale degli interventi provinciali. Sarà sicuramente un percorso lungo, non facile,ma questo primo periodo legislativo provinciale ha già dimostrato la volontà politica di essere conseguente alle necessità della comunità economica indipendentemente dai poteri forti, come da sempre abbiamo richiesto in questi anni come categoria. E’ questo un cambio epocale in politica economica e se si raggiungesse questo obiettivo, infatti sarebbe un primo passo per addivenire a quel“sistema trentino“, tanto auspicato da tutti ma mai volutamente realizzato e che noi abbiamo proposto e fatto approvare dall’Unione chiamandolo“ il Distretto turistico trentino“, pubblicato sul Giornale Unione. E’ un obiettivo difficile da realizzare proprio per le sperequazioni esistite ma sicuramente indispensabile in questa situazione economica con una globalizzazione già spinta e con un’insicurezza totale nel breve periodo sugli sviluppi economici futuri. Già dal lontano 2008, come voi ricorderete e con particolare riguardo alla nostra ultima assemblea, abbiamo cercato di operare in sinergia con altre componenti economiche per superare antiche divisioni e portare avanti il progetto di Sistema Trentino, forse perché già da allora consci della fase economica recessiva e dei pericoli deflazionistici. Abbiamo pertanto superato vecchie logiche e la dimostrazione è stata con l’operazione Camera di Commercio che non solo ci ha permesso di inserire dopo moltissimi anni un nostro componente in Giunta Camerale, ma contestualmente di presentarci come elemento costruttivo e di sistema, dandoci così quella credibilità e affidabilità necessaria per chi crede in un progetto, sapendo anche lavorare e rinunciare a qualche posizione di comodo che ci avrebbe maggiormente premiato. Anche il lavoro che da quasi un anno ci occupa, l’Ente Bilaterale Unitario del terziario, lavorando silenziosamente, in sinergia, è dimostrazione di un lavoro di coesione e mediazione fra tutte le componenti interessate, come pure con la Giunta Provinciale che successivamente a ciò sarà artefice di nuove e valide soluzioni per aziende e collaboratori. Come per questa posizione che di fatto supera certe diatribe associa-

tive e di solo potere per un rapporto più collaborativo sarà necessario nel proseguo intervenire anche nella modifica del Coordinamento Imprenditori, facendo entrare anche Confesercenti che sinora e stata lasciata fuori. Anche lo stesso statuto fermo da più di 20 anni dovrà essere modificato, perché in tale situazione di fatto ingessa l’operatività stessa. Non sarà cosa certo facile proprio per certe dinamiche interne all’UCTS stessa ma è un altro elemento indispensabile per fare sistema realmente. Ovviamente la ricerca di collaborazione strategica con Provincia ed altre categorie economiche in questa fase congiunturale è elemento caratterizzante della nostra prossima legislatura che sarà imperniata anche alla risoluzione dell’attuale crisi deflazionista globale che implica il superamento delle attuali divergenze, facendo anche tutti un passo indietro sapendo che senza la collaborazione collettiva la soluzione dei nostri problemi sarà di difficile risoluzione o quantomeno con maggiori e pesanti aggravi. Siamo coscienti che non tutti hanno capito che il mondo è cambiato che le logiche sono diverse e che certi privilegi sono ormai superari. Solo facendo sistema in un mondo così globalizzato si potrà essere competitivi. Resta comunque inteso che lavoreremo seriamente al progetto ma non certo in sudditanza, consapevoli della nostra importanza nell’economia provinciale e pronti a far valere le nostre pregiudiziali se fosse necessario. Importante è la sinergia fra tutte le componenti del terziario interne ed esterne al mondo Unione perché solo così avremo la forza di contrapporci alle sempre più pressanti richieste del mondo cooperativo e del mondo industriale che, ormai assuefatti da anni all’assistenza pubblica pretendono sempre più di sovvenzioni pubbliche e di sostegno, quindi di maggior assistenzialismo, ormai arrivato a limiti non più sostenibili. E’la stessa nostra trasversalità in tutti i comparti economici che forse ci permette di capire con lieve anticipo le future dinamiche economiche e quindi le necessità future. Contestualmente abbiamo operato e se la PAT continuerà il cambiamento sosterremo la nuova volontà di modifica della politica economica della Giunta Provinciale lavorando in sinergia con essa anche nell’affrontare l’odierna terza fase crisi deflazionistica. Questa sinergia dovrà necessariamente proseguire nel prossimo futuro sia per riequilibrare ancora maggiormente le differenziazione esistenti fra i vari comparti economici, sia per sviluppare il progetto di sistema trentino all’interno della nostra Provincia, sia all’esterno con l’internazionalizzazione che dovrà vedere

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tutte le componenti economiche compresi gli istituti di credito in un unico coeso sforzo. Internazionalizzazione e promozione dovranno essere sinergiche nello sforzo comune sia strategicamente, sia operativamente. Questo compito strategico- organizzativo ovviamente dovrà essere di competenza istituzionale. Dopo gli ultimi interventi nella Finanziaria 2010 ci auguriamo comunque che questo processo si velocizzi, proprio perché la crisi è di tutti e le risorse provinciali non debbono continuare in forma unilaterale. Con la nuova finanziaria 2010 abbiamo visto una maggiore selettività della spesa e degli interventi provinciali in economia. Indubbiamente ancora la parte preponderante è stata per Cooperazione e Confindustria, anche se in forma minore. Il nostro gap nell’ anno appena trascorso è diminuito ma non vi è stato quel bilanciamento necessario, probabilmente anche per le maggiori esigenze di sostegno alle imprese di questi due comparti che da sempre sono stati sin troppo agevolati e pertanto hanno risentito maggiormente della crisi attuale, anche se non vogliono capire che un ciclo è finito. Dovrà essere nostro compito arrivare ad una ridistribuzione equa delle risorse, seppur graduale, confrontandosi con l’odierna Giunta Provinciale sempre consapevoli che un certo modo di gestire le richieste di intervento andranno sempre più a cozzare con i dati di bilancio e la consapevolezza che dal 2008 il mondo è cambiato. E’ben vero che ciò è più facile per noi che per gli altri,essendo stati poco o nulla aiutati in questi anni e pertanto più abituati ad operare con le nostre forze ma è pur vero che la crisi ha toccato pesantemente anche noi e si dovrà tenerne conto sia per una questione di equità, salvo l’ultimo anno mancata totalmente, sia per creare quel necessario sistema trentino che è ormai indispensabile sia per la crisi deflazionistica in essere, sia per l’ormai consolidata globalizzazione, che impongono certe scelte strategiche. Sappiamo che l’odierna Giunta economica ne ha preso atto e compito nostro sarà seguire, ovviamente con la nostra autonomia, il processo dando il nostro contributo. Ricerca ed innovazione poi dovranno essere considerate nelle scelte provinciali a 360° e non come sinora riservate ad una sola nicchia imprenditoriale (reflussi della passata legislatura provinciale) . Ripetiamo specie per l’innovazione che si deve considerare nella sua globalità aziendale e non solo di prodotto, riduttiva ed anacronistica , e caso solo unico in trentino. Sinora i rapporti con Presidenza e Giunta sono ottimali, il

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confronto estremamente costruttivo e i risultati raggiunti e visibili anche nelle delibere effettuate nell’ultimo anno lo dimostrano ampiamente. Il lavoro in tal senso dovrà continuare, ferma restando la nostra autonomia e senza posizionamenti politici che non debbono sussistere in una Associazione fatta da una pluralità di soci. Non bisogna però dimenticare anche i problemi che ci assillano maggiormente e che sono di comune conoscenza. L’urbanistica , che è il suggello delle leggi economiche dovrà necessariamente essere riformata togliendo ad immobiliaristi scelte discrezionali e permettendoci di accedere assieme agli artigiani come risulta essere di fatto alle aree industriali. Questo sia per la limitatezza del territorio provinciale, sia per poter realmente usufruire di tutte le opportunità che le leggi economiche provinciali danno a tutte le categorie economiche ma che di fatto con l’ urbanistica rimangono di utilizzo solo di poche realtà . Pure la razionalizzazione delle aziende pubbliche provinciali sarebbe duopo, cercheremo di sensibilizzare la Giunta provinciale in tal senso non tanto per entrare nel merito delle loro competenze ,quanto per alleggerire la massa burocratica che incombe sulle nostre imprese come i relativi costi per la collettività. Sarà nostra cura cercare anche di intervenire, tramite i nostri colleghi inseriti nel sottogoverno trentino su promozione ed internazionalizzazione di vitale importanza per alcuni nostri comparti e per altri in un prossimo futuro. Su questo ribadiamo il concetto che le due entità debbono essere sinergiche al fine di presentare integralmente il sistema trentino. E’ necessario inoltre che si cerchi per l’internazionalizzazione di studiare metodologie strutturali adatte non solo a far riprendere quote di mercato ad aziende o settori già inseriti in mercati esteri ma a creare quelle strutture idonee per aprire anche ad aziende e settori potenzialmente predisposti a nuovi mercati. Questo con particolare riguardo ai mercati vicini al nostro territorio anche per creare quelle barriere di entrata ormai necessarie. In questo ambito sarà molto importante il supporto che i più importanti istituti di credito potranno dare. Anche l’assicurazione crediti per l’estero sarà da modificare e potenziare. A ciò sarà di ausilio la Sace di importanza nazionale che con un accordo potrebbe essere un valido strumento. La nostra Associazione ha certi contatti romani, ad alto livello, con questo ente e se necessario sarà duopo attivarli. E’comunque ovvio che la regia dovrà essere provinciale e la nostra partecipazione di sostegno. Le problematiche inerenti l’internazionalizzazione debbono tener conto di un aspetto binario così suddiviso: 1. Settori ed aziende che per la prima volta potrebbero affacciarsi sul contesto internazionale 2. Settori ed aziende che operano già in ambito internazionale. Le tematiche che interessano i due campi sono prevalentemente difformi anche se nel caso di settori o aziende che già operano è necessario capire se sono già inserite con una penetrazione consolidata oppure il loro inserimento è ancora marginale e quindi precario. Vari sono i fattori che da cui si può dedurre il grado di sicurezza di continuare ad operare in ambiti internazionali e questi debbono essere monitorati attentamente senza lasciarsi suggestionare da facili prospettive, quindi scientificamente. Poiché l’interesse per la comunità è di una bilancia commerciale sempre più positiva non conta molto la dimensione dell’azienda o del settore, ma si reputa abbia più di più valenza la struttura aziendale, la capacità organizzativa e imprenditoriale come le possibilità di intraprendere in funzione del mercato e della concorrenza. Per stessi macrosettori poi è da tenere presente che tutti hanno la stessa potenzialità, vuoi siano industria, commercio o artigianato e i campi di influenza dipendono da settore a settore e da tipologia di prodotti. Anche la motivazione di mercato implicito dell’azienda poi è peculiare. Infatti vi possono essere scelte di interesse puramente commerciale per difesa e contrattacco nei confronti di concorrenti esteri; di supporto ( più raro, la filiera non funziona in questo campo) e quindi di collaborazione e di sostituzione o di sinergie con produttori nazionali. Tipicamente da moltissimi anni vediamo che il settore industriale delle

materie prime e dei semilavorati esteri utilizzano, come testa di ponte, direttamente con loro emanazioni o indirettamente sempre con aziende commerciali per i loro prodotti dando l’esclusiva per un certo mercato estero all’azienda commerciale consolidata che grazie alla sua esperienza e alla possibilità di ampliare la propria gamma di prodotti operando o direttamente o su mandato esclusivo anche di altri fornitori, può più agevolmente inserirsi in un mercato estero. Francia e Germania in primis ma anche altre Nazioni ancor più in tempi globalizzati operano in tal senso, trovandosi inoltre libere da pesanti oneri organizzativi oltre che di poter esercitare possibili accordi ( che in questo caso le commerciali non dirette possono non rispettare …) con i loro concorrenti per strategia di mercato e di prezzi. Inoltre proprio per questione di costi l’internazionalizzazione passa sempre più per le aziende commerciali estere, dirette o indirette, e visti i costi è sempre più raro l’insediamento, in mercati evoluti come quello nostro nazionale oltre alle problematiche tipiche italiane che interessano le imprese, di aziende industriali, per avere una forte e veloce penetrazione di mercato o per aggredire un nuovo mercato o una nuova nazione. Ecco perché il nostro comparto nel tempo diventerà sempre più strategico! L’evoluzione porterà anche nel piccolo manifatturiero questa necessità e le sinergie con altri colleghi potrà essere prevalentemente per l’utilizzo della stessa rete commerciale, prevalentemente passando per il commercio in loco, salvo caratteristiche particolari dei prodotti o per una struttura ben definita di mercato. Andando ad analizzare le necessità delle aziende possiamo rilevare che per il primo gruppo a cui si possono aggiungere parte del secondo gruppo senza una ben consolidata esperienza e penetrazione, la necessità primaria è la conoscenza e per questa si possono interpretare le necessità di conoscenza delle normative comunitarie e nazionali di esportazione partendo dai principi base; anche le normative del Paese in cui si vuole esportare come la logistica e la distribuzione con le problematiche ad esse connesse vuoi di ordine normativo del Paese in cui si vuole esportare , vuoi dei costi relativi che incidono pesantemente sui costi dei prodotti e quindi della possibilità di penetrazione. Pure le problematiche del mercato comprensive di potenzialità e di concorrenzialità sono importanti e da non sottovalutare l’andamento dei prezzi e delle oscillazioni del mercato che variano nella globalità e nel recepimento del prezzo con tempistiche diverse da stato a stato. Appare chiaro quindi quanto sia importante il rapporto di differenziazione dei prezzi e quindi dei relativi costi complessivi anche fra due stati limitrofi per la potenzialità di export. Ciò implica infine variabilità dei flussi finanziari e inserimento e tenuta di mercato; problematiche di lingua che sono connesse al mercato ed alle risorse interne aziendali; una organizzazione della rete di vendita e contestualmente di eventuali sedi logistiche sia nell’immediato sia nel medio termine. Anche le abitudini della potenziale clientela sia nell’acquisto come nelle modalità di pagamento che implicano rischi finanziari di impresa elevati per insolvenze; quindi conoscenza e coperture. Questi sono alcuni esempi di supporto necessario che di fatto sono fondamentali sia per entrare in un nuovo mercato ma anche per ampliare lo tesso in ambiti geografici di uno stesso stato. Questo è un costo organizzativo e finanziario che poche aziende non sottovalutano, perché indiretto e posticipato nel medio termine ma che implicano costi pesanti per l’impresa ( la mancata conoscenza) che potrebbero minare la stessa sua sopravvivenza sul mercato suo tradizionale nazionale o locale in caso di situazioni dannose, non previste. E qui subentra la tematica dell’innovazione delle aziende che come è evidente non potrà, nella strategia provinciale essere riduttiva e contemplare la solo innovazione tecnologica di prodotto, che di fatto è di appannaggio oltretutto di poche realtà, ma che dovrà essere sistemica al processo di evoluzione delle imprese trentine favorendo l’innovazione di sistema e di processo. Il gap tecnologico sta proprio qui nell’organizzazione e nei processi interni alle imprese. Da qui dovrebbe partire il riconoscimento e l’aiuto per chi cercherà di innovarsi per

esempio con l’introduzione della 231 che di fatto dimostra una evoluzione organizzativa e di sicurezza che nei tempi moderni è sinonimo di efficienza ed innovazione, quindi di miglioramento aziendale. Questo è una necessità oggettiva che anche imprese che da tempo curano l’internazionalizzazione necessitano per l’export. Ipotizzo una ICE non burocratizzata ma piena di contenuti e servizi pratici all’impresa ed un Sace veramente ricolta all’impresa. E’ quindi ovvia una convenzione così articolata con gli esistenti Istituti Nazionali, integrando poi le varie necessità a livello provinciale. La Provincia se vuole supportare le imprese all’export deve primariamente operare in tal senso fornendo conoscenze prima di sovvenzioni anche perché penso il Suo compito primario sia quello di dare servizi alle imprese aiutandole nella crescita indipendentemente dai settori di appartenenza. Un nuovo senso di centralità dell’impresa che di fatto indicherà equità e meritocrazia. Il business se si vuole fare cercando di ampliare e favorire tutta la comunità imprenditoriale trentina deve partire primariamente in area Euro anche per i costi derivati. Sicuramente è necessario un unico Ente preposto cui tutti debbono rivolgersi e non un Ente maggiore ed un ente che è residuale a certe corporative scelte passate. Anche il mondo del credito dovrà essere considerato dall’Associazione e si dovranno intensificare i contatti per aiutare le nostre imprese ad uscire da questa situazione economico congiunturale. Specie il mondo del Credito Cooperativo che in questo periodo per indicazioni dall’alto si sta richiudendo al mondo delle imprese riducendo affidamenti e richiedendo garanzie talvolta fuori luogo dovrà essere sensibilizzato specie per quanto riguarda la loro opera che non può, vista la sua importanza, ragionare come solo costola del mondo cooperativo, con annessi e connessi, ma deve assurgersi il ruolo e le responsabilità che il mercato gli da di considerarsi un sistema di puro interesse provinciale e non prioritariamente cooperativo. Ne va del loro ruolo, del loro futuro e degli interessi collettivi delle imprese trentine. E’ pertanto auspicabile che si liberi da lacci e laccioli e prenda consapevolezza del suo ruolo in ogni ambito. Per gli istituti di credito nazionali e non che operano in Provincia sarà necessario stringere sinergie maggiori, molto è stato fatto e per primi in ambito economico, ma anche loro devono prendere la consapevolezza di operare sinergicamente con l’impresa attuando quel salto di qualità di banca moderna rivolta la territorio e agli operatori che vi operano. Come si vede il lavoro non manca specie con l’evoluzione voluta dalla PAT anche nelle leggi di settore che verranno sempre più accorpate ed unificate. Pensiamo che tale comportamento sia corretto ed era già da noi lanciato con il Distretto Turistico nella passata legislatura provinciale ed ovviamente dovrà da noi essere appoggiato anche in considerazione di quanto da anni andiamo a dire. Questo implica un lavoro continuo di osservazione, di mediazione, di partecipazione perché l’equità non è certo un bene voluto da tutti e i vari passaggi non saranno certo indolori e con forti tensioni specie da chi prima ha avuto troppo ed oggi visti i tempi e la situazione economica contingente dovranno gradualmente assoggettarsi. Anche la collaborazione con l’Assessorato alla Sanità dovrà aumentare proprio in considerazione delle normative sulla sicurezza ed altro in cui sarà necessario anche per dipanare certe interpretazioni giuridiche arrivare a comuni forme interpretative per evitare la soggettività latente che tanti danni porta alle imprese. La disponibilità a questo esiste e dovrà essere impostata già da subito sulle tematiche più aleatorie. In questi passaggi sarà necessario un terziario unito e come siamo stati i propulsori di un Ente Bilaterale Unico sarà necessario che il mondo del terziario faccia sistema e superi anche gli ultimi baluardi di divisione. E’ quindi necessario attivarsi all’ interno del Mondo Unione affinché vengano superate le pregiudiziali nei confronti dell’entrata di Confesercenti in Coordinamento Imprenditori e che contestualmente alla loro entrata si modifichi lo statuto per togliere quell’ingessamento esistente da anni e che ha

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impedito a questo Ente di operare. Caso contrario è meglio uscirne e farlo sciogliere perché così non funziona. Parlando di Unione sarà necessario richiedere che la struttura riprenda ad operare con continuità. La maggior parte dei collaboratori è sicuramente valida ma non hanno quel coordinamento necessario. E’ stato questo un grosso problema di vertice esecutivo di questa legislatura e che in parte ha portato alle mie decisioni di lasciare la VicePresidenza a metà legislatura, visto che nessuno dei colleghi si preoccupava della cosa. Altro problema che sarà necessario affrontare sarà l’adeguamento statutario a quello della Confcommercio per quanto riguarda L’Unione e la nostra categoria che dovrà adeguare la data della durata della legislatura portandola a cinque anni a partire da questa futura. Nel contempo visto che per ragioni fiscali l’Unione si è divisa in parte sindacale e parte finanziaria è necessario al fine di permettere ai colleghi di Giunta avere una visione globale del Sistema Unione di normare la loro presenza in questa sola controllata, devolvendo eventuali rimborsi e quant’altro integralmente all’Associazione ( sinora non ve ne erano proprio in considerazione del fatto che le riunioni erano antecedenti o successive alle riunioni di Giunta ). Proprio su questi punti sarà necessario un freno moralizzatore in sede all’Unione per quanto riguarda benefit a certuni ai vertici associativi Unione che ultimamente hanno preso piede (autovetture, telefonini, rimborsi spese e forse carte di credito) . Ciò è inammissibile in un sindacato specie con la crisi attuale. Nello Statuto Unione poi si dovrà evidenziare e specificarlo chiaramente che ai massimi vertici non potranno andare pensionati che non hanno aziende e non fanno gli imprenditori e che con inghippi vari sono riusciti ad arrivare ai vertici di categorie e da lì non si scollano. Casi già denunciati nell’ultima assemblea e che probabilmente ritorneranno di attualità nella prossima legislatura Unione. Il chiavistello sono le controllate UCTS in cui certi personag-

gi si sono fatti nominare alla Presidenza e poi iscrivendole nella Categorie sono diventati loro stessi imprenditori. Moralmente indecente se poi costoro arriva anche alle Vicepresidenza dettando le linee politiche interassociative senza essere né carne né pesce e delegando per incapacità o altro anche la rappresentatività nelle riunioni a subalterni o consulenti, in assenza del Presidente. Anche il nostro sindacato di riferimento quindi dovrà innovarsi a dare maggior servizio e risposte più consone alle esigenze degli Associati e delle Imprese perché non si può criticare o essere propositivi con gli altri se si predica bene e si razzola male. In questo noi saremo da stimolo, disponibili anche a fare un passo indietro su posti di rilievo, come nostro solito purché la moralizzazione interna e l’organizzazione migliori sensibilmente. Per quanto riguarda la nostra Associazione sarà necessario intensificare la formazione sulle specificità che interverranno nel campo economico, fiscale e aziendale, continuando con i corsi e le giornate di studio ovviamente completamente gratuite. Sarà necessario implementare anche sinergie con studi professionali in forma di convenzioni per un miglior servizio agli associati ed un risparmio di costi per gli stessi. Si dovrà continuare ad avere quel necessario collegamento con le categorie istituzionalmente associate e con quelle affiliate. Proprio su queste sarà indispensabile fare sinergia sui passaggi comuni anche per presentarsi ai vari tavoli di lavoro provinciale dimostrando sempre più la rappresentanza non di un’associazione ma di comparto. Appare ovvio come sempre è avvenuto in questi anni della completa autonomia delle nostre Associazioni sulle loro specificità fermo restando l’apporto che la Presidenza e l’associazione dovrà prestare per risolvere a più alto livello le problematiche da loro richieste. Una formula collaudata da anni che ci ha permesso la dovuta incisività verso l’esterno e una capacità associativa forte ed espressione delle reali esigente degli associati. È comun-

que ovvio che per le scelte strategiche il Direttivo ed il Presidente sono l’organo titolato. Proprio per la situazione attuale dovremo impegnarci con maggiore sforzo nel rapporto con la politica, cercando quei consensi necessari allo sviluppo del settore. Come nostro solito cercheremo di essere propositivi e collaborativi ma non sicuramente disponibili a subire imposizioni dall’alto o sperequazioni avvenute in passato. Cercheremo pertanto di valutare nelle richieste non solo le nostre esigenze del breve ma guarderemo ad una strategia anche di medio-lungo periodo capaci anche a fare un passo indietro se necessario per il Sistema ma non certo per le prevaricazioni altrui. Come Presidente uscente e candidato non trovo corretto enunciare in questa sede quanto è stato fatto nella passata legislatura facendo riferimento solo alla nostra ultima assemblea e al documento approvato all’unanimità. Desidero solo ricordare gli ottimi rapporti tuttora esistenti con gli Assessori economici di riferimento e con l’attuale Presidenza, che dovranno rimanere come ora salvo stravolgimenti ad oggi impensabili. Rimane comunque la nostra libertà sindacale da ogni nostro coinvolgimento politico associativo sia per il rispetto degli associati, sia per la necessaria autonomia sindacale. Il nostro ruolo è fare sindacato, tutelare il singolo Associato e l’interesse collettivo in un’ottica di medio termine sapendo che molto spesso dovremo rinunciare a qualcosa per avere tutti, comunque senza prevaricare o farci prevaricare, un futuro migliore. Paolo Mondini Presidente Associazione grossisti e Pmi del Trentino

Valdastico, il sì anche da FAI CONFTRASPORTO Trentino - Alto Adige

Loner: «Il completamento garantirà, tra gli altri vantaggi, anche più equità nella distribuzione dei carichi viabilistici sul territorio»

Giorgio Loner

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Il mondo della logistica e quello dell’autotrasporto hanno vissuto con grande apprensione questi anni di congiuntura economica negativa; le conseguenze della contrazione dei consumi, della crisi dei mercati internazionali si sono riverberate sulle performance delle aziende del settore, costrette a sensibili ridimensionamenti o, nei casi peggiori, chiusure. Anche le aziende del Trentino – Alto Adige hanno vissuto le medesime dinamiche che si sono verificate a livello nazionale. «Negli ultimi mesi – dichiara Giorgio Loner, presidente di Fai Conftrasporto Trentino - Alto Adige - sembra di poter assistere ad un miglioramento, come alcuni dati suggeriscono; primo fra tutti vi è l’andamento del traffico sull’autostrada A22 Brennero-Modena che, dopo mesi negativi, ha segnato un aumento degli automezzi pesanti in transito, anche se va detto che questa crescita non riguarda aziende italiane ma dell’Europa dell’Est. Nonostante questa timida ripresa, tuttavia, i livelli pre-crisi appaiono ancora distanti: per queste ragioni chiediamo che si mettano in atto politiche di sostegno all’economia con particolare riguardo

alla dimensione logistica, settore cruciale nel moderno sistema distributivo commerciale». «Noi siamo favorevoli al completamento della Valdastico – prosegue Loner – indipendentemente da quello che sarà il tracciato, poiché crediamo che si tratti di un intervento infrastrutturale di capitale importanza. In vista della ripresa che auspichiamo, sarà strategico disporre di un asse di comunicazione adeguata oltre la direttrice nord-sud. La competitività delle aziende trentine si gioca anche sulla loro capacità di essere facilmente connesse al sistema infrastrutturale italiano e del Nord Est in particolare. In questo periodo risparmiare consumi, ridurre l’inquinamento e contenere i costi sarebbe particolarmente utile alle nostre imprese; senza dimenticare i benefici conseguenti ad una più omogenea distribuzione dei carichi viabilistici sui territori della provincia». «Speriamo – conclude Loner – che l’amministrazione sappia coinvolgere le categorie interessate, accogliendo le esigenze degli operatori e le legittime istanze di sviluppo dell’intero sistema economico trentino».


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SERVIZI

«Sostegno e rilancio

per i servizi in Trentino» Mario Oss è stato riconfermato dal Consiglio Direttivo presidente dell’Associazione delle Attività di servizio del Trentino

L

’Assemblea dei soci convocata il 21 gennaio scorso ha confermato all’unanimità, per acclamazione, il presidente Mario Oss ed il Consiglio direttivo uscente composto da Stefano Chelodi (riconfermato a sua volta vicepresidente), Sandro Zeni, Giorgio Libardi, Orfeo Dallago, Giorgio Loner, Lucia Zandonella Maiucco, Alessandro Piva, Walter Nicolodi. Revisori dei conti sono stati nominati Marcello Condini, Pasquale Lauriola e Gian Paolo Ciola, mentre faranno parte del Collegio dei Probiviri Antonio Giacomelli, Claudio Rensi e Andrea Brocoli. Folta presenza di associati nel corso dell’Assemblea dell’Associazione attività di servizio della provincia di Trento, riunita venerdì 21 gennaio 2011 per l’approvazione del bilancio e della relazione del Presidente, nonché per il rinnovo delle proprie cariche sociali. Dopo il saluto agli associati del Presidente dell’Unione, Giovanni Bort, Oss ha letto la propria relazione con il resoconto dell’attività svolta durante questo mandato della quale si riporta qui a lato il testo completo. «Guardando al futuro – ha detto Mario Oss nella sua relazione – la situazione si presenta ancora troppo incerta

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Mario Oss

la relazione del presidente Per tutti noi, e per me in particolare, quello di oggi è un appuntamento importante. È importante innanzitutto perchè ci consente di fare un bilancio di questi ultimi 4 anni: di quel che abbiamo realizzato come Associazione Attività di Servizio, ma anche di quello che è avvenuto nella realtà trentina e nel mondo delle nostre imprese. È importante, poi, perchè ora si apre un nuovo quadriennio ricco di opportunità, ma anche denso di problematiche non ancora risolte. Il nostro settore già non aveva vita facile prima della crisi che da ormai più di due anni ci preoccupa e ci affatica. Ora, guardando al futuro, la situazione si presenta ancora troppo incerta per fare delle valutazioni precise e rigorose. Nonostante queste incertezze, penso che le prospettive di crescita sicuramente ci saranno, ma che per trasformarle in realtà saranno necessari impegno, creatività e soprattutto la disponibilità a cambiare il nostro modo di fare impresa. Per affrontare il futuro, non può rimanere tutto com’è. Dobbiamo cambiare e soprattutto dobbiamo cambiare in meglio. Il mio intervento di oggi sarà diviso in due parti. La prima, come dicevo, è il bilancio di questi ultimi quattro anni. È ovvio che non posso fare una disamina dettagliata di tutto quel che abbiamo fatto, risulterebbe eccessivamente lungo e penso anche piuttosto noioso. Mi limiterò quindi a individuare i passaggi che mi sembrano più significativi guardandoli con l’occhio del “poi”, anche per capire se le scelte che abbiamo fatto sono state positive o

meno. Comincio con il 2007. È stato l’anno dedicato all’innovazione e alla costruzione di prospettive solide su cui rilanciare la competitività delle nostre imprese. L’iniziativa più importante è stata certamente Veis, la vetrina dell’eccellenza e dell’innovazione nei servizi. Al Convegno in cui è stato presentato il relativo volume hanno partecipato moltissimi associati e rappresentanti del mondo imprenditoriale trentino: erano presenti il Presidente della Provincia Lorenzo Dellai, il Presidente dell’Agenzia per lo Sviluppo Alessandro Garofalo, diversi assessori, consiglieri provinciali, parlamentari, rappresentanti dell’Università, delle amministrazioni comunali di Trento e Rovereto e dei sindacati. Il volume, lo ricordo, raccoglie 50 progetti di altrettante imprese locali selezionati sulla base del livello innovativo e qualitativo dei servizi offerti. Uno dei principali obiettivi perseguiti attraverso la pubblicazione di Veis è stato quello di incentivare le imprese verso livelli sempre più alti di qualità e di innovazione, anche in considerazione del fatto che sono questi gli elementi su cui si gioca la competitività dell’intero sistema trentino. Nel corso del 2007 abbiamo ovviamente fatto molte altre cose: abbiamo spinto sull’acquisizione di nuovi soci, e voi sapete quanto sia per me importante questo particolare aspetto; abbiamo sensibilizzato i poteri pubblici sull’importanza


SERVIZI

competitiva del nostro settore; abbiamo trasmesso all’Unione e al suo sistema di servizi le esigenze più urgenti segnalate dai nostri associati. Poi si è arrivati al 2008, l’anno dedicato alla comunicazione. È a tutti ben evidente che non basta produrre servizi di qualità per affermarsi sul mercato. È necessario, infatti, pubblicizzare questi servizi per far capire ai nostri clienti quanto siano utili per la vita delle imprese e in che misura possono contribuire a rafforzare la loro capacità competitiva e di sviluppo. In questa prospettiva, l’attività principale che abbiamo messo in campo è stata la preparazione della quarta edizione di Pagine Blu, la guida alle imprese del terziario che ha reso famosa la nostra Associazione in tutto il nord est. Le precedenti edizioni avevano dimostrato quanto fosse importante il fattore informazione nell’accredito delle aziende iscritte all’Associazione Attività di Servizio e in genere di quelle che operano nel terziario e nei servizi. La nostra è infatti una categoria ancora troppo giovane per essere percepita automaticamente dal mercato, come nel caso di commercio e turismo, e di conseguenza una corretta informazione è la base indispensabile per identificare il comparto e per accreditare le aziende che ne fanno parte: in primo luogo, i nostri associati. Per questa ragione, Pagine Blu è stata l’occasione per varare un nuovo prodotto che andasse oltre l’informazione semplice della pubblicità per collocarsi in una dimensione più propriamente di servizio. Il 2008 è l’anno in cui abbiamo avuto il picco massimo di iscritti, anche se va segnato che proprio in questa fase ha preso avvio la riorganizzazione del settore. Una riorganizzazione che in qualche caso ha portato piccole imprese ad accorparsi con altre o a istaurare dei rapporti di collaborazione tra loro.

Quest’anno è stato per la nostra associazione, ma in verità per l’intera economia, un anno impegnativo. È stato impegnativo perché ha visto esplodere da settembre in poi una crisi di cui ancora oggi è difficile intravedere chiare linee di sviluppo. Ma è stato difficile anche perché le categorie hanno fatto sempre più fatica a tenere alto il numero dei soci e a rispondere puntualmente alle loro esigenze. Siamo consapevoli che sul versante crisi non avevamo e non abbiamo neppure oggi molti strumenti per intervenire su fattori e dinamiche che toccano non solo il Trentino e l’Italia ma l’intero pianeta. Quindi, la nostra azione è stata prevalentemente di supporto informativo, fornendo elementi di riflessione e spunti su come fosse possibile reagire ad un’economia che da molti decenni non appariva così fragile ed esposta. Di grande rilievo, nel 2009, è stata l’organizzazione, in collaborazione con RTTR, del Convegno sull’informazione locale in Trentino dedicato ad Angelina Demarchi. Angelina aveva svolto ruoli importanti all’interno dell’Associazione Attività di Servizio, prima come membro del direttivo e poi come revisore dei Conti: la sua professionalità, la sua disponibilità e la sua gentilezza ne avevano fatto una preziosa compagna di lavoro e ne hanno reso il ricordo indelebile nella memoria di quanti hanno avuto l’occasione di conoscerla. Ed è appunto per questo che l’Associazione ha deciso di dar vita al Convegno sull’Informazione locale. Ricordiamo, inoltre che nel 2009 è uscita anche la quarta edizione di Pagineblu. Arriviamo ora all’ultimo anno del quadriennio: il 2010. Il 2010 si è rivelato uno degli anni più difficili non solo per la nostra associazione ma per l’intera economia mondiale. Le previsioni dicono che occor-

per fare delle valutazioni precise e rigorose. Nonostante queste incertezze, penso che le prospettive di crescita sicuramente ci saranno, ma che per trasformarle in realtà saranno necessari impegno, creatività e soprattutto la disponibilità a cambiare il nostro modo di fare impresa. Per affrontare il futuro, non può rimanere tutto com’è. Dobbiamo cambiare e soprattutto dobbiamo cambiare in meglio». Dopo aver passato in rassegna l’attività svolta nel quadriennio passato, il Presidente ha sottolineato i tre nodi principali che attendono l’Associazione per il futuro: «Il primo – ha detto - è rilanciare le iniziative di reclutamento soci in un momento non facile. Non mi riferisco solo alla crisi ancora in atto, ma anche alle crescenti difficoltà, in ogni categoria, di acqui-

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SERVIZI

sire e fidelizzare nuovi soci. Qui dovremo lavorare molto e trovare soluzioni più efficienti sia per promuovere le attività di servizio sia per motivare le aziende ad iscriversi alla nostra associazione». «La seconda esigenza è più istituzionale e chiama in causa i rapporti con la Provincia e la necessità che le attività di servizio siano riconosciute non solo nella forma ma anche nella sostanza degli interventi. È un punto delicato su cui dovremo ragionare tutti insieme per promuovere nei confronti della Provincia un’azione incisiva e proiettata nel medio e lungo periodo. Il terzo è portare avanti le attività più significative che abbiamo intrapreso in questi anni». Successivamente Oss ha passato la parola al Presidente del Collegio Sindacale, dott. Marcello Condini, che ha illustrato il Bilancio e letto la relazione dei revisori. Il tutto è stato approvato all’unanimità dall’assemblea che, dopo gli interventi di Chelodi sull’attività del settore informatico e di Carollo sul bilancio, ha voluto sottolineare con uno scrosciante applauso al Presidente Oss l’ottima gestione dell’attività associativa e l’altrettanto eccellente bilancio dell’associazione. La parte elettiva dell’assemblea è iniziata con la prefazione di Oss che ha ringraziato il Consiglio uscente per la collaborazione. «è un Consiglio – ha precisato il presidente Mario Oss - che ha lavorato bene e che rappresenta tutto il territorio provinciale: quattro

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reranno anni prima che l’economia si stabilizzi e torni a crescere ai livelli del passato. Le difficoltà non hanno risparmiato il comparto del terziario. È vero che la crisi è stata soprattutto una crisi della finanza, ma i contraccolpi hanno investito tutti i settori produttivi. Riduzione del giro di affari, ritardi nei pagamenti e difficoltà nell’accedere ai finanziamenti sono solo alcuni dei problemi che hanno messo alla prova la capacità di tenuta delle imprese di servizio. Nel frattempo, l’Associazione Attività di Servizio del Trentino ha ritenuto di organizzare la “Prima Conferenza provinciale dei Servizi” che si è tenuta il 26 novembre scorso presso l’Auditorium della SEAC. Più in particolare, con questa iniziativa l’Associazione Attività di Servizio del Trentino ha voluto promuovere un momento di riflessione approfondito e qualificato sul ruolo dei servizi privati nello sviluppo del Trentino. Un ruolo che è sempre più forte e decisivo. La Conferenza, aperta, oltre che dai padroni di casa (il sottoscritto e Giovanni Bort), dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento Lorenzo Dellai, si è articolata in due parti. Nella prima sono intervenuti relatori di assoluto prestigio: Massimo Egidi, Rettore dell’Università Luiss “Guido Carli” di Roma, Luigi Taranto, Direttore Generale di Confcommercio, e Umberto Martini, Docente di Economia all’Università di Trento. Nella seconda parte sono intervenuti autorevoli esponenti di alcuni dei comparti più significativi delle attività di servizio: per l’Ambiente ed energia Sergio Bortolotti (Presidente di PVB GROUP S.P.A. e di HABITECH S.C); per l’Informatica Stefano Chelodi (Consulente marketing ed aziendale); per Statistica e ricerche di mercato Andrea Giovanelli (GIOVANELLI & PARTNERS); per la Formazione, Annamaria Nicolussi (Direttore SEAC S.p.A.); per il Credito Giorgio Rigotti (Presidente CONFIDIMPRESA TRENTINO S.C.); per la Comunicazione (stampa, tv, radio, editoria) Pompeo Viganò (Vice Presidente MC-link S.p.A.); per Innovazione e ricerca Andrea Simoni (Segretario Generale FONDAZIONE BRUNO KESSLER). Si è trattato dunque di un programma ricco di presenze prestigiose e qualificate grazie alle quali sono stati forniti agli operatori del mondo dei servizi, ma anche ai non addetti ai lavori, numerosi spunti per comprendere meglio un settore così complesso e multiforme. Stiamo già lavorando per la pubblicazione degli atti che credo costituirà un’ulteriore occasione per promuovere il nostro

settore e la sua importanza. Questo in sintesi il bilancio del quadriennio che si chiude. Da parte mia credo sia doveroso prendere atto dell’importanza del lavoro compiuto, ma soprattutto di ringraziare quanti si sono adoperati con generosità e competenza per realizzarlo. I buoni risultati non possono che essere frutto di gioco di squadra e per questo ringrazio tutti a cominciare dal Direttivo che ha garantito un impegno costante e qualificato e dai Revisori dei conti. Voglio ringraziare anche il Presidente Giovanni Bort, che in ogni occasione ci ha seguiti con grande attenzione e ci ha fornito un supporto prezioso per la riuscita delle nostre attività. Non è mio compito fare proposte per il prossimo mandato. Saranno i nuovi organi a farlo, con la dedizione e la serietà che fino ad oggi ci ha contraddistinto. Mi permetto solo di sottolineare tre nodi che non potranno certo mancare nelle prossime agende. Il primo è rilanciare le iniziative di reclutamento soci in un momento non facile. Non mi riferisco solo alla crisi ancora in atto, ma anche alle crescenti difficoltà, in ogni categoria, di acquisire e fidelizzare nuovi soci. Qui dovremo lavorare molto e trovare soluzioni più efficienti sia per promuovere le attività di servizio sia per motivare le aziende ad iscriversi alla nostra associazione. La seconda esigenza è più istituzionale e chiama in causa i rapporti con la Provincia e la necessità che le attività di servizio siano riconosciute non solo nella forma ma anche nella sostanza degli interventi. È un punto delicato su cui dovremo ragionare tutti insieme per promuovere nei confronti della Provincia un’azione incisiva e proiettata nel medio e lungo periodo. Il terzo è portare avanti le attività più significative che abbiamo intrapreso in questi anni. Mi riferisco in particolare alla Conferenza dei Servizi, che sarà la seconda. Da valutare anche l’opportunità di ripetere l’esperienza di Veis non dimenticando l’eventuale II edizione del convegno sull’informazione locale in Trentino dedicato ad Angelina Demarchi. Non voglio approfondire ulteriormente i temi che saranno di competenza dei prossimi organi. Desidero ringraziarvi ancora tutti e augurare all’Associazione Attività di Servizio e all’Unione uno sviluppo adeguato all’importanza dei settori rappresentati, alla qualità delle sue imprese e alle capacità di quanti in queste operano. Mario Oss Presidente Associazione Attività di Servizio del Trentino

Con la «Prima conferenza», l’Associazione ha voluto promuovere un momento di riflessione approfondito e qualificato sul ruolo dei servizi privati nello sviluppo del Trentino

membri sono di Trento, due della Val di Non, uno delle Giudicarie, uno di Rovereto ed uno di Riva del Garda». Dopo gli interventi di Casari ed Anesin l’assemblea ha rieletto per acclamazione l’intero Consiglio che ha poi provveduto a riconfermare presidente Mario Oss con Stefano Chelodi suo vice. ■


SERVIZI

LA COSTITUZIONE DI IMPRESA FAMILIARE DA PARTE DI AGENTI DI COMMERCIO

Per essere considerati collaboratori familiari dell’impresa, i familiari devono partecipare all’attività della stessa in maniera continua, anche se non esclusiva, e prevalente Riteniamo opportuno approfondire il problema inerente la costituzione di una impresa familiare. La disciplina dell’impresa familiare e` contenuta nell’art. 230 bis c.c., introdotto dalla legge n. 151/1975 recante la riforma del diritto di famiglia. La disposizione chiarisce quali sono i collaboratori familiari del titolare - imprenditore con i quali è possibile costruire un’impresa familiare. Sono tali: il coniuge, i parenti (intesi in linea retta e collaterale) entro il terzo grado, gli affini entro il secondo grado. Per essere considerati collaboratori familiari dell’impresa, i familiari devono partecipare all’attività della stessa in maniera continua, anche se non esclusiva, e prevalente. Pertanto, l’attività saltuaria non è sufficiente, anche se non è necessario che l’attività familiare costituisca la sola attività è sufficiente che si rilevi principale. La disciplina civilistica prevede che l’attività debba essere prestata in «modo continuativo», anche se la disciplina fiscale aggiunge il requisito della prevalenza. La norma, inoltre, dispone che, «salvo quando sia configurabile un diverso rapporto(ad es. rapporto di lavoro subordinato, collaborazione coordinata e continuativa, natura societaria), la partecipazione all’impresa familiare dà diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia ed alla partecipazione agli utili ed ai beni acquistati con essi, nonché agli incrementi dell’azienda, anche in ordine all’avviamento (art.230 bis, comma 1, c.c.) in relazione alla quantità e qualità del lavoro

svolto. La gestione ordinaria compete all’imprenditore. Le decisioni concernenti l’impiego degli utili e degli incrementi devono essere adottate a maggioranza dai familiari compartecipi; analogamente dicasi per le decisioni inerenti la gestione straordinaria, agli indirizzi produttivi, alla cessazione dell’impresa. Il diritto alla partecipazione dell’impresa è intrasferibile, salvo che il trasferimento avvenga, con il consenso di tutti i compartecipi, a favore di un familiare che ha titolo a partecipare all’impresa. In caso di divisione ereditaria, o di trasferimento dell’azienda, i familiari hanno diritto di prelazione. L’impresa familiare si estingue in seguito alla morte dell’imprenditore, al venir meno della pluralità dei familiari, alla deliberazione della maggioranza dei partecipanti; altre cause d’estinzione sono il fallimento e l’impossibilità di prosecuzione dell’attività. L’impresa familiare rimane sempre un’impresa individuale. Allo scopo di conseguire il riconoscimento dei diritti di cui all’art. 230-bis c.c., la norma non detta condizioni di forma particolare essendo sufficiente lo svolgimento di un’attività lavorativa in comune la quale di per sè idonea a esprimere la volontà negoziale.

ANACI: IL PROGRAMMA PER LA PROSSIMA PRIMAVERA Il direttivo dell’Anaci provinciale, nella sua ultima riunione, ha tracciato a grandi linee il programma degli eventi che prevede di organizzare a breve ed in primavera. Si inizierà a febbraio con un corso tenuto dal rag. Manfioletti mentre a marzo si proseguirà con l’Assemblea generale della categoria. In aprile è previsto, poi, un appuntamento dove docente sarà l’ avv. Rosa dopo del quale, per finire, nel mese di maggio ci sarà un corso tenuto dal perito Zanetti. La vera novità sarà invece rappresentata dagli esami di recupero per l’idoneità professionale previsti a giugno ai quali i corsisti potranno accedervi pagando una quota di iscrizione di 50,00€ + iva mentre i privatisti ne dovranno sborsare 150,00 € + Iva. Della commissione d’esame, oltre ai delegati dell’Anaci provinciale, faranno parte il rag. Manfioletti e l’avv. Rosa. Fra le varie attività è da tener presente, infine, che il Direttivo dell’associazione si è impegnato a tenere alcuni momenti informativi sul ruolo degli amministratori di condominio e sull’attività dell’associazione presso l’istituto per Geometri di Trento. E’ ovvio che gli associati saranno tenuti comunque costantemente informati sulle date degli eventi attraverso le consuete circolari.

La forma scritta è invece necessaria ai fini dell’applicazione delle disposizioni fiscali. In tale contesto nell’ipotesi di lavoro occasionale di tipo accessorio nell’ambito dell’impresa familiare, stipulata con atto pubblico o scrittura privata autenticata anteriore all’inizio del periodo d’imposta, recante la sottoscrizione dell’imprenditore e dei familiari. L’iscrizione del collaboratore non implica la comunicazione preventiva d’assunzione al competente Centro per l’impiego (nota del Ministero del lavoro e della previdenza sociale del 14 febbraio 2007). Il legislatore ha comunque previsto una forma di comunicazione semplificata, attraverso l’obbligo di denuncia preventiva all’Inail (DNA), prima dell’inizio dell’attività lavorativa in via telematica, nella quale va indicato nominativamente, anche il trattamento retributivo ove previsto. Circa l’iscrizione dei dati dei collaboratori familiari nel Libro unico del lavoro, ai sensi della circolare n. 20 del 21 agosto 2008 del Ministero del lavoro, questi non sono più oggetto di registrazione, salvo che non siano dipendenti, collaboratori a progetto o associati in partecipazione con apporto lavorativo.

RICHIESTA DI LIQUIDAZIONE FIRR ALLA FONDAZIONE ENASARCO: DOMANDE SOLO “ON LINE” DAL 1 ° GENNAIO 2011 Dal 1° gennaio 2011 le domande di liquidazione del FIRR dovranno essere inviate alla Fondazione ENASARCO esclusivamente “on line”, vale a dire attraverso la via telematica. Per utilizzare la procedura “on line”, sarà necessario essere abilitati ai servizi riservati della Fondazione, attraverso una registrazione da parte del singolo iscritto alla Fondazione. Tale registrazione può essere richiesta secondo le procedure illustrate nel sito dell’ENASARCO (www.enasarco.it) nella sezione Agenti o Aziende. ENASARCO sta inviando una comunicazione via e mail agli agenti ed alle aziende mandanti registrate per illustrare le nuove modalità di richiesta FIRR. È inoltre possibile richiedere informazioni al Contact Center della Fondazione (199.30.30.33), oppure agli Uffici territoriali della Fondazione, nonché alle segreterie delle Associazioni F.N.A.A.R.C. Quanti richiederanno il FIRR alla Fondazione, in qualità di eredi di agenti non registrati, dovranno invece continuare ad utilizzare i moduli cartacei.

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SERVIZI

Guidacasa 2011, la guida completa al mercato immobiliare trentino

Fimaa Trentino ha presentato la 15a edizione della pubblicazione di riferimento per la compravendita di immobili in provincia

«I

tempi sono cambiati: dobbiamo passare dalla qualità del costruire alla qualità dell’abitare; il territorio trentino è limitato, non possiamo permetterci di avere un patrimonio edilizio dalla scarsa efficienza energetica». L’assessore all’urbanistica della provincia di Trento, Mauro Gilmozzi, ha ribadito la volontà dell’esecutivo provinciale di elevare la qualità delle costruzioni nel suo intervento alla presentazione di Guidacasa 2011 (limitato a causa della concomitanza con la discussione in Consiglio della manovra di bilancio), la guida giunta alla 15esima edizione e diventata un riferimento autorevole per il mercato immobiliare trentino. Severino Rigotti, presidente della Fimaa del Trentino e vicepresidente Fimaa Italia, venerdì 17 dicembre, nella Sala Pluriuso dell’Unione di Trento ha presentato la pubblicazione (edi-

ta da Curcu & Genovese) di fronte ad un nutrito pubblico di addetti ai lavori e giornalisti. L’occasione è servita anche per presentare l’andamento del mercato delle compravendite immobiliari, già duramente coinvolto dalla crisi dei mercati finanziari inziata nel 2008. «Il nuovo tiene bene – ha detto Rigotti – e in alcuni

ambiti abbiamo registrato anche delle lievi crescite. L’usato invece, specie quello più datato, prosegue la regressione nelle vendite. Non è più possibile, oggi, fare il conto di una cifra per risanare le costruzioni più datate adattandole ai moderni standard edilizi, perché oggi c’è un’altra consapevolezza ed un’altra modalità di costruzione,

orientata alla sostenibilità energetica totale». Dal canto suo l’assessore Gilmozzi ha spiegato che la legge sulle seconde case che porta il suo nome si inserisce nella volontà di accrescere la qualità delle costruzioni e delle abitazioni, puntando su settori più redditizi in termini di apporto al Pil provinciale, come il settore alberghiero. «Il contributo del turismo alberghiero sul Pil è del 10% mentre il mercato delle seconde case è una percentuale molto minima del 3% totale delle costruzioni. Dobbiamo passare da una mentalità che privilegi l’abitare, e non possiamo permetterci di regredire. Dobbiamo demolire e ricostruire secondo i nuovi standard di certificazione energetica». La presentazione nel dettaglio dei dati di Guidacasa 2011 è stata affidata a Carlo Inama, consigliere Fimaa Trento e referente dell’intero progetto all’interno dell’associazione.

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FIAVET

«L’unità produce e

moltiplica le energie»

Laura Bolgia, presidente di Fiavet Trentino: «Il valore aggiunto della compagine sociale è nel condividere obiettivi e nell’essere uniti»

I

l 28 gennaio scorso si è tenuta l’assemblea dei soci di Fiavet Trentino che dopo aver approvato il bilancio 2010 ha proceduto con l’elezione del nuovo direttivo. è stata nominata Presidente la signora Laura Bolgia, che a disponibilità ottenuta dai singoli, ha composto il consiglio d’amministrazione con la partecipazione di Raffaella Groaz, Sebastiano Sontacchi, Paola Speccher e Sabrina Taddei. Il programma presentato dal nuovo presidente ha a che fare con un impegno preciso e puntuale per potenziare i talenti presenti nelle agenzie associate a Fiavet, sostenendo percorsi formativi di alto profilo, per rafforzare alleanze strategiche con fornitori e partner istituzionali, per aumentare la comunicazione e la visibilità del settore agenziale. «Il valore aggiunto della compagine so-

Laura Bolgia

ciale - dichiara Laura Bolgia - sta, non solo nel condividere progetti ed obiettivi, ma soprattutto nell’energia che l’unità produce e moltiplica».

«Insieme si diventa grandi, perchè nel confronto si cresce, perchè la diversità è ricchezza». La professionalità contenuta nelle agenzie associate Fiavet merita di avere la giusta visibilità, perchè il mondo del viaggio non è più solo vendita del pacchetto turistico, ma principalmente consulenza e prodotti dedicati ai viaggiatori, che vanno “Oltre Internet”. I progetti attivati nell’ultimo anno dal past president, Roberto Mori, non verranno accantonati, ma bensì potenziati e realizzati. Fra questi l’interazione e la collaborazione con le istituzioni provinciali per essere proattive per la valorizzazione del territorio, creando insieme strategie efficaci e finalizzate ad un’adeguata commercializzazione del prodotto Trentino, attraverso una rete agenziale che vanta una lunga esperienza. ■


IN TRENTINO | Rovereto e Vallagarina

Un bilancio ricco

di soddisfazione

«Quattro anni di forte impegno e di risultati al servizio dei soci». Lettera del Presidente Mariano Modena alle aziende lagarine

A

l termine del nostro mandato quadriennale possiamo tracciare un primo bilancio sull’attività svolta in questi anni, partendo dal rinnovo delle cariche sociali della primavera 2007, che in maniera compatta aveva visto un gruppo di operatori economici deciso ad impegnarsi, trovando sintonia d’idee e condivisione attorno ad un progetto di crescita per la nostra associazione. Il nostro primo obiettivo era metterci a disposizione degli associati per cercare di dare delle risposte serie e convincenti ai fabbisogni ed alle esigenze degli operatori economici associati e, nel contempo, recuperare quello spirito associativo che era andato via via attenuandosi negli ultimi anni. Di conseguenza, abbiamo voluto impegnarci nell’individuare specifici momenti di incontro e di aggregazione: ecco perché, già il 29 giugno 2007, poche settimane dopo la nostra elezione, alla Distilleria Marzadro la serata “Per ritrovarci e ripartire insieme”, molto partecipata ed apprezzata dai nostri colleghi; ripetuta poi il 12 settembre 2008 con lo slogan “Ritrovarci per crescere”, per proseguire poi con l’evento “L’Unione fa festa sulla neve” del 28 febbraio scorso. Momenti di confronto interno ma anche occasioni di visibilità esterna per la nostra associazione: grande soddisfazione per aver inventato “Alimenta”, il festival dell’alimentazione tren-

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tina che ormai da due anni, grazie all’intuizione di Massimo Zenatti, ha trasformato Rovereto nel luogo d’incontro delle filiere alimentari e dei nostri associati alimentaristi e macellai. La crescita e sempre maggior valorizzazione di “Shopping aspettando Halloween”, ormai “stretta” in un solo week-end a fine ottobre, che rappresenta un evento capace di attirare grandi masse di visitatori, anche da fuori provincia. Idee, progetti ed iniziative che è sempre stata nostra intenzione sostenere con forza. Ecco

perché siamo a fianco dell’Associazione Ristoratori della Vallagarina presieduta da Sergio Valentini nella realizzazione della Guida dei Ristoranti “Vallacquolina”, che tornerà tra poco per l’edizione 2011; ecco perché collaboriamo attivamente con il Consorzio “Rovereto In Centro” nelle varie proposte di animazione ed intrattenimento, non ultimo il “Natale dei Popoli” con il Mercatino di Natale e tutte le altre iniziative, senza dimenticare la “parata dei saldi” ed i sabato d’intrattenimento. Nostra la promozione del-

Il nostro primo obiettivo: metterci a disposizione degli associati per dare risposte serie e convincenti alle esigenze degli operatori economici

la Fiera della Festa d’oro dell’8 dicembre, le collaborazioni sul territorio, anche nelle zone non centrali come via Paoli e via S. Maria. Abbiamo risposto con tempestività alle istanze degli altri centri della Vallagarina: a Folgaria contribuiamo all’arredo urbano estivo grazie all’opera instancabile di Paolo Veneri, sull’Altopiano di Brentonico sosteniamo l’attività del Consorzio Brentonico Vacanze, del quale siamo tra i soci fondatori, e abbiamo avviato un’interessante collaborazione con la Brentonico Ski, che gestisce l’intero carosello sciistico,. Ad Avio ci siamo attivati per permettere la realizzazione a basso costo per gli operatori della nuova segnaletica commerciale voluta dal nostro socio-assessore Fumanelli; ad Ala, quando siamo stati chiamati in causa, non ci siamo tirati indietro, come quando ci siamo fatti carico della vetrinista che ha


IN TRENTINO | Rovereto e Vallagarina

Mariano Modena

abbellito le vetrine dei negozi per “Ala città di Velluto”. Altro impegno che abbiamo preso a cuore con impegno, quello di rinsaldare ed intensificare il rapporto con le varie Amministrazioni Comunali, enti ed istituzioni (come il Mart, la Campana dei Caduti, il Museo della Guerra, il Museo Civico), non ci siamo sottratti al confronto, anche aspro, quando si trattava di difendere le giuste ragioni della nostra categoria ma senza per questo rifiutando una dialettica costruttiva quando si prospettavano interessanti opportunità per i nostri associati. Periodicamente proponiamo visite guidate gratuite alle grandi mostre del Mart, ora anche alle mostre del Museo storico della Guerra dopo la ristrutturazione degli spazi espositivi presso il Castello di Rovereto. La collaborazione con la Fondazione Opera Campana dei Caduti per valorizzare Rovereto come “Città della Pace” ora presente anche alle Nazioni Unite come osservatore permanente. Siamo presenti all’interno dei due Pat-

ti Territoriali del Baldo-Garda e delle Valli del Leno, abbiamo sostenuto la partenza di due Consorzi di operatori a Mori ed a Folgaria, con iniziative di supporto, sostegno finanziario mirato allo sviluppo delle competenze e della valorizzazione degli operatori nostri associati che, in prima persona nonostante il periodo di crisi, si sono messi in gioco con coraggio. La formazione rappresenta una nostra priorità e lo abbiamo dimostrato: dai corsi di aggiornamento in materia igienico-sanitaria a quelli sulla complessa materia della sicurezza sul lavoro, dall’antincendio al primo soccorso, riuscendo anche a dislocarli sul territorio, in

particolare a Folgaria. Non solo formazione obbligatoria, però, ma anche qualificazione professionale, aggiornamento continuo e crescita culturale degli imprenditori e dei loro collaboratori e dipendenti: ecco, allora, lo sforzo notevole per progettare corsi specifici su come valorizzare il proprio prodotto nel punto-vendita; conoscenza dei prodotti tipici ed abbinamenti tra vini e pietanze; gestione del rapporto con il cliente; l’informatica in funzione della gestione aziendale; le lingue straniere per migliorare la comunicazione con il cliente perché un miglior sistema di accoglienza per turisti e visitatori passa anche dalle conoscenze linguisti-

Sconti per sciare a Brentonico per i clienti dei negozi della vallagarina

Iniziativa congiunta della sezione autonoma Unione e di Brentonico Ski I clienti dei negozi associati all’Unione commercio e turismo possono usufruire di sconti per sciare lungo i 35 chilometri di piste del carosello sciistico dell’Altopiano di Brentonico, grazie alla collaborazione messa in campo dall’Unione con “Brentonico Ski”, la società che gestisce gli impianti sciistici di Polsa e San Valentino ai quali ha dato un forte impulso con una gamma di iniziative, anche attraverso la promozione di un marchio univoco dell’area. Facendo shopping nei negozi aderenti all’Unione, infatti, si possono ricevere in omaggio “Buoni sconto immediato” per l’acquisto a prezzo ridotto di uno skipass giornaliero per adulti con lo sconto di 6 euro dal lunedì al venerdì e di 3 euro sabato, domenica e festivi fino al termine della stagione invernale 2010/2011. “Si tratta di un’opportunità promozionale che offriamo gratuitamente alle nostre aziende associate - spiega il presidente Mariano Modena -, per dare

ancora maggior forza alla sinergia con gli operatori economici operanti sul territorio della Vallagarina: da un lato il settore commerciale e dall’altra quello turistico, nell’ottica di mettere in rete le località di maggior attrazione del nostro ambito, intrecciando in maniera virtuosa le varie tipologie di turismo, quello culturale e museale di Rovereto e quello sciistico invernale dell’Altopiano di Brentonico”. L’iniziativa proseguirà fino al termine della stagione, preludio ad altre future iniziative congiunte.

che. Un nuovo ciclo ripartirà a gennaio e le iscrizioni sono già aperte. Tante attività, grazie all’impegno dei nostri rappresentanti di categoria, dei nostri referenti territoriali, che ringrazio tutti, della loro passione e della volontà di lavorare insieme per mantenere competitivo un tessuto imprenditoriale, com’è quello delle piccole e medie imprese trentine, sul quale si basa la forza della nostra autonomia. Lo scorso anno abbiamo portato a compimento la fusione tra la Servizi Imprese Srl e l’Unione Servizi Rovereto Riva Srl, andando a costituire un’unica società di servizi a livello provinciale. L’obiettivo di tale operazione si sta concretizzando sempre più con il passare dei mesi, perché ci consente di mettere a disposizione delle aziende associate uno staff di professionisti qualificati ed autorevoli. Una decisione che, come già spiegato in precedenti occasioni, fornisce alla Sezione Autonoma di Rovereto e Vallagarina le risorse necessarie per proseguire con la giusta tranquillità in un’azione sindacale efficace ed una presenza costante sul territorio della Vallagarina ed anche di potenziare la nostra capacità di intervento sul territorio, come dimostrato anche, ma non solo, dal raddoppio del fondo promozionale-sindacale già sul bilancio 2010.

Mariano Modena

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INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – SERVIZIO EUROPA – UFFICIO FONDO SOCIALE EUROPEO E L’ENTE CiEffe Srl - CON IL CONCORSO FINANZIARIO DELL’UNIONE EUROPEA, FONDO SOCIALE EUROPEO E DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, ORGANIZZANO UN CORSO DENOMINATO:

FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE: LA PASTICCERIA MODERNA DESTINATARI E REQUISITI DI ACCESSO: Il percorso formativo si rivolge a 6 persone di età superiore ai 45 anni. I partecipanti saranno adulti portatori di un bagaglio di competenze derivate dal personale background formativo/professionale nell’ambito della panificazione relativamente ai prodotti dolciari da forno, che necessitano sia di un incremento/aggiornamento delle proprie competenze sia di una valorizzazione/esplicitazione delle competenze già possedute.

COMPETENZE PROFESSIONALI OFFERTE: incrementare le competenze professionali degli operatori dell’arte bianca, rilevate come necessarie al fine di rinnovare ed implementare la propria professionalità, quali: sviluppare, incrementare, aggiornare una serie di competenze tecniche operative per la realizzazione di prodotti da forno, sviluppare competenze relative alla responsabilità sociale in un’ottica di sviluppo sostenibile, valorizzare le proprie competenze e potenzialità in rapporto al mercato del lavoro. ARTICOLAZIONE E CONTENUTI DELL'INTERVENTO: Il percorso formativo prevede una durata corsuale pro capite di 80 ore, di cui: 22 ore di aula 58 ore in laboratorio per l’arte bianca Sono inoltre previste: 8 ore di formazione individualizzata e 4 ore di supporto formativo individuale e di gruppo. Contenuti:     

Prodotti lievitati, biscotteria, prodotti fritti Le torte moderne e le torte regionali: tra tradizione e innovazione Pasticceria mignon,cioccolato e pralineria Pasticceria a basso contenuto calorico e per intolleranze alimentari Responsabilità sociale d’impresa e il sistema di gestione ambientale

    

Age management Valorizzare la diversità e la parità Salute e sicurezza sul lavoro: la riduzione degli incidenti in un'ottica di sostenibilità Verifiche Formazione individualizzata

MODALITÀ DI FREQUENZA ED AGEVOLAZIONI PREVISTE: La partecipazione alle lezioni è completamente gratuita e prevede al termine del corso il rilascio di un certificato di frequenza per coloro che avranno frequentato almeno il 70% dell’intera durata corsuale e avranno ottenuto un giudizio finale positivo.

MODALITÀ E TERMINE ULTIMO PER LA SEGNALAZIONE DI DISPONIBILITÀ: L’iscrizione potrà avvenire tramite consegna diretta del modulo presso la sede di Cieffe Srl – via Brennero 260/G, 38121 Trento o tramite invio, unitamene alla fotocopia della carta di identità e del codice fiscale, via fax al numero 0461 422477, o con raccomandata A/R, assicurata A/R, o posta celere A/R (farà fede il timbro postale). La richiesta di iscrizione deve avvenire entro e non oltre l’11 marzo 2011. La scheda di iscrizione è disponibile presso la sede dell’ente gestore CiEffe Srl, presso la Struttura Multifunzionale Territoriale dell’Ufficio Fondo Sociale Europeo in via Pranzelores 69 a Trento o scaricabile dal sito www.fse.provincia.tn.it in Area Utenti > Corsi di formazione. MODALITÀ DI SELEZIONE E TITOLI DI PREFERENZA: E’ obbligatorio il domicilio in Provincia di Trento, con priorità ai Residenti. Il 50% dei posti disponibili sarà riservato (priorità) ad un’utenza femminile Nel caso le iscrizioni pervenute superino il numero previsto (pari a 6) verrà ritenuto valido l’ordine di arrivo delle schede di iscrizione stesse, anche in questo caso farà fede il timbro postale SEDE DI SVOLGIMENTO: Per lo svolgimento delle lezioni teoriche e per le attività pratiche verranno individuate sedi site nella città di Trento/Rovereto.

Per ulteriori informazioni contattare telefonicamente o di persona il Soggetto attuatore CiEffe Srl, via Brennero, 260/G, Trento, Telefono 0461 830804 – Fax 0461 422477 – E-mail: info@cieffe.tn.it o la Struttura Multifunzionale Territoriale dell’Ufficio Fondo Sociale Europeo - Numero verde 800 163 870, oppure consultare il sito dell’Ufficio Fondo Sociale Europeo all’indirizzo: www.fse.provincia.tn.it


INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – SERVIZIO EUROPA – UFFICIO FONDO SOCIALE EUROPEO E L’ENTE CiEffe Srl - CON IL CONCORSO FINANZIARIO DELL’UNIONE EUROPEA, FONDO SOCIALE EUROPEO E DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, ORGANIZZANO UN CORSO DENOMINATO:

GLI ATTORI DEL MARKETING TERRITORIALE TRENTINO: RIQUALIFICAZIONE E AGGIORNAMENTO DESTINATARI E REQUISITI DI ACCESSO: il percorso formativo si rivolge a 10 lavoratori che si occupano di creare valore per il territorio locale, operanti in Provincia di Trento, con priorità assoluta ai residenti. Il candidato è un operatore della ricettività turistica, o del commercio al dettaglio di prodotti locali, o produttore di tipicità trentine, che vuole ampliare le proprie conoscenze del territorio in cui opera e delle leve di marketing territoriale attivabili, per essere attore di un sistema locale territoriale diffuso ed integrato.

COMPETENZE PROFESSIONALI OFFERTE: professionalizzare coloro che operano, a diverso titolo, nella ricettività turistica e/o nella produzione locale di tipicità trentine, nella specificità e nella ricerca di un sistema locale territoriale sostenibile e propulsivo. Nello specifico il candidato acquisirà competenze manageriali per il coordinamento e lo sviluppo di programmi, svilupperà la capacità di costruire reti tra istituzioni ed imprese operanti sul territorio per realizzare strategie di azione comuni nel sistema economico locale, acquisirà metodi e strumenti di marketing in grado di integrare le risorse e valorizzare le opportunità. ARTICOLAZIONE E CONTENUTI DELL'INTERVENTO: Il percorso formativo prevede una durata corsuale pro capite di 180 ore, di cui: 156 ore di aula– di cui 24 di Project Work ; 24 ore in laboratorio informatico Sono inoltre previste: 12 ore di formazione individualizzata e 4 ore di supporto formativo individuale e di gruppo. Contenuti:      

IL CONTESTO TERRITORIALE DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE, SOCIO-ECONOMICO ED ENO- GASTRONOMICO STORIA E TRADIZIONI DEL TERRITORIO LA RETE DEI SERVIZI E DELLE STRUTTURE RICETTIVE SUL TERRITORIO ANALISI E SEGMENTAZIONE DEL MERCATO TRENTINO METODOLOGIE DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA E SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE

PROGETTAZIONE DEI SERVIZI TURISTICI PER VALORIZZARE LE RISORSE AMBIENTALI, STORICO-ARTISTICO, CULTURALI E ENOGASTRONOMICHE DEL TERRITORIO

ORGANIZZARE E SAPER PROMUOVERE EVENTI E PERCORSI TURISTICI: LA REALIZZAZIONE DI UN PROJECT WORK SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: LA RIDUZIONE DEGLI INCIDENTI IN UN'OTTICA DI SOSTENIBILITA' WEB MARKETING E ASPETTI GIURIDICI DELLA PROMOZIONE ON LINE

 

MODALITÀ DI FREQUENZA ED AGEVOLAZIONI PREVISTE: La partecipazione alle lezioni è completamente gratuita e prevede al termine del corso il rilascio di un certificato di frequenza per coloro che avranno frequentato almeno il 70% dell’intera durata corsuale e avranno ottenuto un giudizio finale positivo

MODALITÀ E TERMINE ULTIMO PER LA SEGNALAZIONE DI DISPONIBILITÀ: E’ necessario segnalare la propria adesione all’intervento formativo attraverso la compilazione di apposite schede rilasciate c/o la nostra sede: Cieffe Srl – via Brennero 260/G, 38121 Trento. L’adesione potrà avvenire tramite consegna diretta del modulo o invio, unitamene alla fotocopia della carta di identità e del codice fiscale, via fax al numero 0461 422477, o con raccomandata A/R, assicurata A/R, o posta celere A/R (farà fede il timbro postale). La segnalazione di disponibilità deve avvenire entro e non oltre il 25 marzo 2011. MODALITÀ DI SELEZIONE E TITOLI DI PREFERENZA: E’ obbligatorio il domicilio in Provincia di Trento, con priorità ai Residenti. Nel caso di richieste di adesioni superiori al numero previsto l’individuazione dei partecipanti avverrà tramite selezione effettuata attraverso colloqui orientati alla verifica motivazionale. La data, l’ora e la sede della selezione saranno comunicate a tutti coloro i quali avranno segnalato la propria disponibilità a partecipare all’attività formativa con raccomandata A.R. o altro mezzo idoneo a dimostrare l’avvenuta ricezione della comunicazione. SEDE DI SVOLGIMENTO: Per lo svolgimento delle lezioni teoriche e per le attività pratiche verranno individuate sedi site nella città di Trento.

Per ulteriori informazioni contattare telefonicamente o di persona il Soggetto attuatore CiEffe Srl, via Brennero, 260/G, Trento, Telefono 0461 830804 – Fax 0461 422477 – E-mail: info@cieffe.tn.it o la Struttura Multifunzionale Territoriale dell’Ufficio Fondo Sociale Europeo - Numero verde 800 163 870, oppure consultare il sito dell’Ufficio Fondo Sociale Europeo all’indirizzo: www.fse.provincia.tn.it


TERZIARIO DON NA

Terziario Donna

incontra la Val di Non

La proposta scaturita dall’incontro con il sindaco di Cles, Maria Pia Flaim: «un tavolo per valorizzare l’imprenditoria femminile della Valle»

T

erziario Donna con i primi giorni del nuovo anno ha inaugurato un importante programma dedicato al territorio. Così, accanto all’affermato impegno verso le Istituzioni centrali, verranno perfezionate e costruite nuove e fattive collaborazioni con le amministrazioni locali con la finalità di contribuire a valorizzare le risorse e le potenzialità delle associate. A questo proposito, la presedente Rita Matano ricorda che la parola d’ordine di Terziario Donna per il 2011 è: a fianco delle nostre associate, per plasmare ed affrontare con coraggio il futuro. Rosa Taller Dallavo, rappresentante locale del commercio nel Consiglio direttivo di Unione per la Valle di Non, è stata la promotrice ed ambasciatrice del primo appuntamento. Pertanto, in una fredda giornata di gennaio, il Municipio del capoluogo anaune ha ospitato la delegazione di Terziario Donna Trento, guidata dalla presidente Matano con Rosa Dallavo e Giovanna Venditti , che ha lì incontrato le massime cariche della municipalità, per avviare un tavolo di lavoro finalizzato a creare una nuova rete tra le parti volta a valorizzare l’operosità ed il talento femminile della Valle di Non. Il sindaco, Maria Pia Flaim era accompagnata dalla sua vice Flavia Giuliani,

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La delegazione di Terziario Donna con il sindaco di Cles Maria Pia Flaim

dalla consigliera comunale Giuseppina Gasperetti (commerciante locale) e dalla vicepresidente della commissione pari opportunità del Comune, Roberta Magnago. A testimonianza del desiderio di voler fa-

re sistema e collaborare trasversalmente è stata invitata Anna Leonardi, rappresentante territoriale di Confindustria Trento. Far partire il progetto di presenza sui territori da Cles, non è stata una scelta casuale, qui

DONNE E SUCCESSO PROFESSIONALE è ON-LINE Sul portale di video sharing www.vimeo.com sono disponibili per la visione i quattro appuntamenti della rassegna «Donne e successo professionale. A 30, 40, 50 anni...» promossa da Terziario Donna Trento, che ha riscosso un notevole successo in termini di apprezzamento e di presenze. Sul portale, ricercando il canale di Confcommercio Trentino o i tag «terziario donna trento», è possibile rivedere tutti gli interventi delle ospiti. «Un’iniziativa importante - ha commentato il presidente dell’Unione Giovanni Bort - resa disponibile sapientemente ad un pubblico ancora più ampio grazie alla diffusione su internet. Le tematiche affrontate nel corso degli incontri non si limitano a problematiche di ‘genere’ ma toccano indistintamente l’intero sistema economico». www.vimeo.com

infatti l’amministrazione è condotta da una squadra che parla al femminile e le sue massime rappresentanti testimoniano, non solo a livello locale, un esempio di successo della leadership nella pubblica amministrazione. Nell’incontro, svolto in un clima cordiale connotato dalla volontà condivisa di concretezza, dopo aver ponderato necessità e bisogni sono state poste le premesse per investire sulla creazione di nuovi modelli di sviluppo propri del territorio. Modelli capaci di promuovere la crescita professionale e soprattutto culturale dell’imprenditoria tra giovani e donne. Operativamente il tavolo si propone di far emergere e censire questi talenti, di stimolarli e di creare una rete ed una cultura che produca crescita per l’economia ed il turismo locale, ma anche un capitale umano qualificato e intraprendente. Tutto questo a partire dalla capitalizzazione di precedenti analoghi percorsi. Il progetto che Terziario Donna e l’Amministrazione hanno tratteggiato prevede la costruzione di un modello specifico per il territorio: una sperimentazione condotta dalle Istituzioni e affiancata dall’Associazione a favore dell’imprenditoria femminile vista nelle sue varie anime. ■


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50& p i ù e n a s co

Pensioni: aumenti

modesti per il 2011

Dal 1° gennaio 2011 sono stati aumentati gli importi pensionistici applicando la cosiddetta perequazione automatica.

P

er quest’anno è stato stabilito un aumento dell’1,4%: tale percentuale è stata calcolata – come di consueto – in via provvisoria tenendo conto dell’andamento del costo della vita nel periodo 1° gennaio – 30 settembre 2010. Quella definitiva si conoscerà nel corso del 2011. Se poi la percentuale effettiva risulterà più elevata, con la rata di gennaio 2012 i pensionati recupereranno la differenza. C’è da dire che ogni anno sia l’Inps che gli altri Enti previdenziali lavorano su un valore provvisorio di inflazione. Se aspettassero il dato definitivo di dicembre, non sarebbero in grado di mettere in pagamento gli aumenti con l’inizio dell’anno.

Minimo e trattamenti sociali Con l’incremento dell’1,4 per cento il trattamento minimo sale da 460,97 a 467,43 euro al mese seguendo un progressivo mensile di 6,46 euro. Allo stesso modo si è proceduto ad adeguare anche le prestazioni assistenziali a favore dei cittadini in stato di bisogno. L’assegno sociale, cioè la prestazione introdotta dalla Riforma “Dini” per tutti coloro che hanno compiuto i 65 anni di età dopo il 31 dicembre 1995, passa da 411,53 a 417,30 euro al mese. Mentre la pensione sociale, prevista per gli ultrasessantacinquenni che hanno raggiun-

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TOTALIZZAZIONE E RICONGIUNZIONE Con il 1° gennaio 2011 diventano operative le disposizioni in materia previdenziale dettate dalla L. 122/2010: chi matura i requisiti a partire da tale data infatti è soggetto alle nuove “finestre” di 12 mesi (lavoratori dipendenti) o 18 mesi (lavoratori autonomi). La pensione si allontana di 18 mesi anche per coloro che raggiungono il diritto mettendo insieme contributi previdenziali versati in fondi diversi. Si allinea infatti, a quella prevista per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coldiretti), la decorrenza per i trattamenti di vecchiaia e anzianità acquisiti con la totalizzazione. Ricordiamo che in base alla totalizzazione, gli iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed ai superstiti, alle forme esclusive, sostitutive o esonerative dell’obbligatoria, e alle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti di diritto privati, decreti legislativi 509/94 e 103/96, possono cumulare i diversi periodi assicurativi non coincidenti di durata complessivamente non inferiore a 3 anni per ottenere una unica prestazione pensionistica, a prescindere dal raggiungimento del requisito contributivo minimo pensionistico in tutte le gestioni interessate. Tra gli interessati alla totalizzazione sono compresi i «co.co.co», anche a progetto, iscritti alla gestione separata dell’Inps. La totalizzazione può essere esercitata a condizione che l’interessato non sia già titolare di trattamento

pensionistico autonomo a carico di una delle predette gestioni, abbia raggiunto 65 anni di età e un’anzianità contributiva cumulata di almeno 20 anni, oppure, indipendentemente dall’età, un’anzianità contributiva non inferiore ai 40 anni. E’ da sottolineare che per tale prestazione si utilizza interamente il metodo di calcolo contributivo. Giro di vite anche per la ricongiunzione all’Inps di contributi versati in gestione diverse. Per le domande presentate dallo scorso 1° luglio in poi l’operazione non è più gratuita ma soggetta allo stesso costo (calcolo di riserva matematica) della ricongiunzione effettuata nell’Inpdap e in altri Enti. La nuova normativa (Legge n. 122/2010) ha abrogato, inoltre, la legge n. 322 del 1958 che consentiva ai dipendenti statali dimissionari, che non avevano maturato il diritto a pensione, di trasferire gratuitamente nell’Inps la propria posizione assicurativa. Questa facilitazione è stata eliminata soprattutto per evitare che le dipendenti pubbliche potessero aggirare i nuovi limiti di età (61 anni di età nel 2011 e 65 anni dal 2012 in poi) e mettersi in pensione a 60 anni una volta diventate assicurate Inps. Le restrizioni in materia di ricongiunzione colpiscono anche gli iscritti ai cosiddetti fondi speciali dell’Inps (elettrici, telefonici ecc.) Per le domande presentate dal 1° luglio 2010 in poi anche per queste categorie il trasferimento della posizione assicurativa nel regime Inps dei dipendenti comuni diventa a pagamento.


50& p i ù e n a s co Tabella 1

LE NUOVE CIFRE DAL 1° GENNAIO 2011 TIPO DI PENSIONE

IMPORTO MENSILE

Fondo lavoratori dipendenti: trattamenti minimi

467,43 €

(1)

Gestione speciali lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coldiretti): trattamenti minimi (1)

467,43 €

Pensioni con maggiorazione “ad un milione” (516,46 €)

603,87 €

Pensioni inferiori al minimo e pensioni “supplementari”

+1,4 %

Pensioni sociali (2)

343,90 €

Assegni sociali (3)

417,30 €

Pensioni di importo superiore al minimo (4) (tutte le categorie)

+1,4% (100% Istat) fino a 1.382,91 € +1,26% (90% Istat) da 1.382,92 a 2.304,85 € +1,05% (75% Istat) oltre 2.304,85 €

(1) il trattamento minimo viene riconosciuto a tutti coloro che hanno un reddito personale non superiore a € 6.076,59 l’anno se vivono da soli e di € 18.229,77 se coniugati - (2) Prevista fino a dicembre 1995 - (3) Prevista da gennaio 1996 in poi - (4) per i titolari di più pensioni le percentuali di aumento si applicano alla somma dei trattamenti.

Tabella 2

I REQUISITI PER OTTENERE GLI AUMENTI 2011 TIPO DI PENSIONE

ETÀ MINIMA

LIMITE DI REDDITO ANNUO

LIMITE DI REDDITO ANNUO

Pensionato solo

Pensionato coniugato

Trattamento AGO (1)

70 (2)

7.850,30 €

13.275,21 €

Assegno/Pensione Sociale

70

7.850,30 €

13.275,21 €

Invalidi civili totali, ciechi, sordomuti e pensionati invalidità Inps

60

7.850,30 €

13.275,21 €

(1) trattamenti dell’assicurazione generale obbligatoria dell’Inps (AGO) con importo inferiore a 603,87 Euro. (2) L’età scende di un anno per ogni cinque anni di contributi versati.

to l’età prima del dicembre ’95, sale da 339,15 a 343,90 euro al mese (v. tab. 1).

Pensione al milione Chi ha ottenuto la maggiorazione fino ad “un milione” di lire al mese può contare quest’anno su un assegno di 603,87 euro. La cifra si ricava sommando all’importo del trattamento minimo di 467,43 euro la maggiorazione di 136,44 euro prevista dalla legge n. 127/2007 che ha aumentato le pensioni basse. Va ricordato che la maggiorazione spetta ai pensionati meno abbienti dai 70 anni in su (60 anni se invalidi totali). Nel 2011 ne possono beneficiare coloro che hanno un reddito personale annuo non superiore a 7.850,31 euro o cumulato con quello del coniuge, se sposati, che non vada oltre 13.275,21 Euro (v. tab. 2). Si considerano tutti i redditi di qualsiasi natura, compreso quelli esenti o tas-

sati alla fonte come gli interessi bancari e postali, i rendimenti di Bot e altri titoli. Nel computo rientrano anche le rendite Inail e gli assegni assistenziali. In altre parole bisogna denunciare tutto con la sola eccezione dei redditi provenienti da: • la casa di abitazione; • le pensioni di guerra; • l’assegno di accompagnamento; • i trattamenti di famiglia; • l’importo aggiuntivo di 154,93 Euro previsto

dalla legge 388/2001; • i sussidi erogati da Enti pubblici senza carattere di continuità; • l’indennizzo a favore di coloro danneggiati da vaccinazioni, trasfusioni e emoderivati.

Pensioni superiori al minimo A queste pensioni l’aliquota percentuale di aumento si applica a scalare, secondo determinate fasce di importo. Occorre però tenere conto della legge n. 127 del 2007 che, non

Con l’incremento dell’1,4 per cento il trattamento minimo sale da 460,97 a 467,43 euro al mese seguendo un progressivo mensile di 6,46 euro.

solo ha attribuito alle pensioni più basse una quota aggiuntiva annuale (la cosiddetta 14^ mensilità), ha anche corretto l’indice ISTAT di perequazione automatica per le pensioni superiori al minimo. Per il triennio 2008-2010, infatti, è stato garantito il 100% di copertura sulla quota di pensione fino a cinque volte il trattamento minimo dell’INPS. Mentre sulla quota eccedente la copertura è stata limitata al 75% dell’indice ISTAT. Da gennaio di quest’anno, in assenza di un apposito intervento legislativo, l’incremento di scala mobile per le pensioni superiori al minimo ritorna al passato, e cioè all’aggiornamento del:  + 1,4 % (100% di rivalutazione) sulla quota di pensione mensile fino a tre volte il minimo INPS al 31 dicembre 2010 (1.382,91 Euro);  + 1,26 % (90% di rivalutazione) sulla quota di pensione da tre a cinque volte il minimo INPS e cioè sulla fascia mensile compresa tra 1.382,92 e 2.304,85 Euro;  + 1,05% (75% di rivalutazione) sulla quota mensile eccedente 2.304,85, oltre cinque volte il minimo INPS 2010. Va ricordato che per i titolari di due o più pensioni l’aumento viene applicato tenendo conto dell’importo complessivo dei trattamenti. Se un pensionato ha, ad esempio, due pensioni da 1.500 Euro ciascuna, il calcolo viene fatto come se ne avesse una da 3.000 Euro. Pertanto sulla quota di pensione fino a 1.382,91 Euro avrà l’1,4%, sulla parte eccedente fino a 2.304,85 Euro riceverà un aumento dell’1,26%, mentre sulla parte restante l’1,05%. ■

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ULTIMAPAGINA

Annunci FIERE E MERCATI (a cura di FIVA Confcommercio - Trento) Rif. 01 Cedo o affitto posteggio settimanale alimentare rione San Pio X a Trento (Mercoledì settimanale) Rif. 02 Vendo giro di mercati anche singoli (Mezzocorona, Lavis, Aldeno) Rif. 03 Vendo mercato in Garda (Venerdì settimanale) Rif. 04 Vendo vari mercati settimanali ben avviati e 6 fiere (santa Lucia, San Giuseppe, ecc) Rif. 05 Vendo Mercati settimanali (Cavalese,Trento, Lavis, Andalo ecc) e Fiere varie (Lazzara, Cles, ecc) Rif. 06 Vendo furgone Fiat Ducato 2500 cc TDI in buone condizioni anno 1997 con tenda automatica, revisionato fino al 2010 Rif. 07 Vendo Fiera dei Tre Termini a Tione Rif. 08 Vendo varie Fiere(S.Croce, S.Giuseppe, ecc) anche fuori Regione (Belluno) Rif. 09 Cerco in affitto mercati settimanali a Madonna di Campiglio, Pejo e Mazzin Rif. 10 Vendo scaffalature Varie misure e montante da mt.2 a mt. 2,50, numerosi pezzi. Rif. 11 Vendo mercato di Tione 1° e 3° lunedì del mese. Rif. 12 Vendo mercati Riva/Arco e Ponte Arche fiera S. Croce Trento. Rif. 13 Vendesi ben avviata licenza ambulante con oltre 30 anni di attività, posteggi fissi tutti i giorni della settimana più 12 giorni di fiere annuali sempre nella Provincia di Trento; la tabella è non-alimentare e c’è la possibilità di proseguire con un articolo molto interessante, poco frequente nei mercati e con una clientela affezionata. Rif. 14 Vendo 3 posteggi (Rovereto e Riva/Arco) giornate di martedì e mercoledì. Anche Rovereto e Riva/Arco separati. Rif. 15 Vendo mercati Riva/Arco e Ponte Arche fiera S. Croce Trento. Rif. 16 Vendo in Trento posto lato Ovest di Via Prati, 7x4. Rif. 17 Vendo numerose fiere (Andalo, Fai, Predazzo settembre,Egna, Zambana, n°3 Fiere di Moena, e N°3 fiere di Folgaria e mercato settimanale di Gardolo (venerdì). Rif. 18 Vendo attrezzatura completa (pareti attrezzate di 17 metri a moduli divisorie, espositori e mobiletti con schiena h1.70 m bifronti in legno di rovere chiaro ed alluminio, stando, manichini, camerino, ripiano in vetro da 120 cm per negozio di abbigliamento o similari da circa 100 mq. Tutto in ottimo stato (3 anni di vita) e relativi accessori + 12 lampade a campana a basso consumo. Rif. 19 Vendo le 3 Fiere di Cles (2 maggio - San Rocco - San Vigilio). Rif. 20 Vendo Mercati estivi di Campitello, Baselga, Bedollo e mercato di Rovereto (posto centrale) Informazioni e recapiti Segreteria FIVA Confcommercio della Provincia di Trento (Tony Marroni, tel. 0461-880411 - dalle 14.00)

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Unione 1/ 2011

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