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Dimenticate il bollino

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innovazione Dimenticate il bollino

La nuova norma ISO 9001 permette di evitare la certificazione un mese prima dell'audit e di usare il sistema di gestione come strumento di management nella continuità della vita aziendale

La scadenza di ricertificazio- miglioramenti solo nelle organizzazioni dello di busine del sistema di gestione che si confrontano lealmente e con in- ness, i fattori aziendale con la nuova teresse con lo standard. Chi vive la sfida critici, l’identiedizione della norma ISO giornaliera dell’innovazione utilizzando la ficazione delle 9001 è stata oggetto di un ISO 9001 (e la ISO 9004) esce arricchito attività azienrecente incontro di Con- dal confronto. Estremamente utile inoltre dali e il loro findustria Emilia e Accredia: il dato prin- l’opportunità, ogni anno, di parlare con raggruppamencipale scaturito è che finalmente il mondo esperti di settore che dedicano tempo a to per obiettivi della Qualità può riconciliarsi con la vi- cercare ulteriori spazi di miglioramento nell’ambito dei sione strategica e la gestione operativa del per la propria organizzazione, con stru- processi gestiomanagement d’impresa. Abbiamo rivolto alcune domande ai protagonisti. menti di benchmark e di analisi. Bene, tutto questo funziona se c’è reale nali. Sembrano convergere la Alberto Mari interesse al miglioramento, e se non si contabilità analitica basata sull’activity baNon tutte le imprese hanno raggiunto il li- vive la certificazione come una tassa, una sed costing e la mappatura delle attività per vello di cultura aziendale per fare il salto di commodity o come burocrazia. Per le al- qualificare i processi dal punto di vista opequalità che il coinvolgimento diretto del ma- tre aziende invece, che sono obbligate a rativo. È la svolta per la cultura aziendale nagement nel sistema di gestione comporta. certificarsi, non servono modelli di eccel- delle PMI? Non sarebbe il caso di certificare le aziende lenza, ma riferimenti di “controllo qualisecondo il tà”, step chiari e metodici da rispettare, Alberto Mari, esperto UMIQ, auditor loro stadio percorsi semplici e guidati. Insomma, per AICQ-SICEV, consulente APCO-CMC di sviluppo le gare e gli appalti servirebbe un riferidi cultu- mento normativo diverso, facile da ap- Sì! O almeno è lo stimolo e l’opportunità ra orga- plicare e da verificare, probabilmente un che ci si presenta. Il paradigma delle PMI nizzativa decalogo che possa offrire reali garanzie poco strutturate deve cambiare, la crescita relativa- al cliente, e poco più. La merce arriverà sia dimensionale che organizzativa è una mente alle conforme all’ordine? Nel tempo previsto? necessità oramai imprescindibile. In fonvarie edi- E l’assistenza risponderà alle esigenze che do definire al meglio il proprio modello zioni del- emergeranno? Il prodotto sarà difettoso? di organizzazione e controllo è “semplice” la norma Si romperà subito o resisterà nel tempo? almeno concettualmente. Si tratta di staEmanuele Riva ISO9001? Una norma che dia risposte semplici a do- bilire, rendere chiaro e attuare il seguente mande semplici. percorso logico: Emanuele Riva, direttore del diparti- Per le altre organizzazioni che invece vor- • Cosa vogliamo fare? Individuare gli mento ispezione e certificazione di Ac- ranno crescere, e solo per quelle che lo obiettivi e comunicarli al meglio credia vorranno, allora potrà andare bene la ISO – “la strada che vogliamo seguire”; 9001:2017. Come vogliamo farlo? Definire la La ISO 9001 è un modello organizzati- struttura organizzativa migliore per vo che funziona, è efficace e produce reali Diventa esplicito il collegamento tra il mo- farlo – “il mezzo più adatto per noi

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e per il viaggio che abbiamo scelto”;

Come ci teniamo sotto controllo?

Stabilire gli indicatori e gli strumenti necessari tenere la rotta – “il cruscotto adeguato alle nostre esigenze”. Il nostro approccio, che stiamo sviluppando da anni, è frutto di decenni di esperienze a fianco delle PMI tramite le quali abbiamo imparato ad adattare gli strumenti. Abbiamo coniato un termine, “ControlWay”, e l’obiettivo è fare cultura su questo concetto: non dobbiamo risolvere problemi ma dare una mano alle imprese a migliorare la gestione nel suo complesso. La cosa difficile è farlo in modo semplice. La ISO 9001 con l’ultima revisione va in questa direzione e strumenti come UMIQ ci aiutano in modo semplice a gettare le basi di partenza per disegnare al meglio il modello di organizzazione e controllo per le nostre imprese.

Cosa distingue un cruscotto manageriale di business intelligence da un cruscotto per il sistema di gestione dei processi aziendali partendo dai concetti della ISO 9001 nuova versione?

Pier Alberto Guidotti

Pier Alberto Guidotti, docente UMIQ gestione sistemi informativi, imprenditore

Le differenze si possono riassumere in tre parole: immediatezza, interattività e strutturazione. Immediatezza perché, come suggerisce la norma, un cruscotto legato ai processi aziendali deve contenere indicatori (KPI),

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ed essi sono, per definizione, una misura singola di una performance e, di conseguenza, è molto semplice dedurre da essi il livello di prestazione. Al contrario, i cruscotti di business intelligence forniscono normalmente rappresentazioni complesse e di dettaglio delle informazioni, e sono per questo dedicati ad “esperti” del settore aziendale cui sono rivolti. Il cruscotto per la gestione dei processi ha invece potenzialmente un pubblico più vasto, e, proprio per questo, deve essere facilmente leggibile. L’interattività è invece legata alla possibilità di inserire nel sistema informativo, direttamente dal cruscotto, le decisioni che conseguono dalla lettura degli indicatori. Questo permette di realizzare, in un unico flusso informativo, gli ultimi due passaggi del ciclo di Deming, il famoso PDCA (Plan-Do-Check-Act). Infine, la strutturazione del cruscotto “per processi” consente di dare una visione ordinata (e condivisa) delle performance aziendali, laddove, come già detto, i cruscotti derivanti dalla business intelligence sono spesso frutto di necessità interne ad una singola area, e con un livello di dettaglio troppo elevato per potere essere divulgati e compresi all’esterno di essa.

Cosa pensa che il servizio di diagnosi organizzativa UMIQ, che serve anche da analisi di contesto nella ISO9001, abbia portato nella cultura del rapporto tra Confindustria e le PMI? Lei è stato l’imprenditore visionario che ha visto UMIQ possibile e oggi dà i suoi frutti. Verso dove pensa dovrà evolvere questa esperienza in futuro?

Gianmarco Biagi, presidente Board UMIQ, imprenditore

UMIQ fu pensato nel 2012 per dare un fondamento comune alla corretta gestione strategico operativa delle aziende. Oggi UMIQ è un metodo noto e riconosciuto, molte aziende hanno partecipato agli incontri conoscitivi e di sviluppo, sono stati costruiti Master che hanno formato oltre trenta professionisti di alto livello, "Esperti UMIQ", che possono fornire immediatamente operatività e sviluppo nelle aziende. Oggi è in “pista” il quarto corso di formazione che inizierà a settembre. Detto che l’UMIQ esistente sarà migliorato a breve per fruibilità dello strumento e confrontabilità dei rating di valutazione, oggi è giunto il momento di parlare della evoluzione di UMIQ, parliamo di UMIQ Plus. UMIQ Plus parte da aziende ben gestite e ben organizzate, quindi possiamo dire “da aziende già UMIQ” ma che ora devono guardare al loro futuro, ai prossimi 5-10 anni. UMIQ Plus non ha la pretesa di essere l’unica via, l’unico modo, ma sistematizza una strategia e modalità operativa per raggiungere gli obiettivi per crescere nel medio periodo in modo innovativo, competitivo, sostenibile e duraturo. I punti chiave di UMIQ Plus sono: a) aggregazione di impresa; b) finanza, investitori istituzionali, borsa; c) business plan, sinergie, prodotti, mercati performanti; d) management. Il contesto in cui occorrerà far crescere questo nuovo modello potrà essere sviluppato e “accelerato” anche grazie alle istituzioni tramite idee innovative, ad esempio una Industria 4.0 per lo sviluppo industriale, finalizzata a favorire investimenti in management, consulenze, figure professionali, costruzione rete vendita estero, organizzazione aziendale, development, ecc..., quindi lo sviluppo del business plan, basato sui punti chiave di UMIQ Plus.

Gianmarco Biagi

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