innovazione
Dimenticate il bollino La nuova norma ISO 9001 permette di evitare la certificazione un mese prima dell'audit e di usare il sistema di gestione come strumento di management nella continuità della vita aziendale
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a scadenza di ricertificazione del sistema di gestione aziendale con la nuova edizione della norma ISO 9001 è stata oggetto di un recente incontro di Confindustria Emilia e Accredia: il dato principale scaturito è che finalmente il mondo della Qualità può riconciliarsi con la visione strategica e la gestione operativa del management d’impresa. Abbiamo rivolto alcune domande ai protagonisti. Non tutte le imprese hanno raggiunto il livello di cultura aziendale per fare il salto di qualità che il coinvolgimento diretto del management nel sistema di gestione comporta. Non sarebbe il caso di certificare le aziende secondo il loro stadio di sviluppo di cultura organizzativa relativamente alle varie edizioni della norma ISO9001? Emanuele Riva Emanuele Riva, direttore del dipartimento ispezione e certificazione di Accredia La ISO 9001 è un modello organizzativo che funziona, è efficace e produce reali
miglioramenti solo nelle organizzazioni che si confrontano lealmente e con interesse con lo standard. Chi vive la sfida giornaliera dell’innovazione utilizzando la ISO 9001 (e la ISO 9004) esce arricchito dal confronto. Estremamente utile inoltre l’opportunità, ogni anno, di parlare con esperti di settore che dedicano tempo a cercare ulteriori spazi di miglioramento per la propria organizzazione, con strumenti di benchmark e di analisi. Bene, tutto questo funziona se c’è reale interesse al miglioramento, e se non si vive la certificazione come una tassa, una commodity o come burocrazia. Per le altre aziende invece, che sono obbligate a certificarsi, non servono modelli di eccellenza, ma riferimenti di “controllo qualità”, step chiari e metodici da rispettare, percorsi semplici e guidati. Insomma, per le gare e gli appalti servirebbe un riferimento normativo diverso, facile da applicare e da verificare, probabilmente un decalogo che possa offrire reali garanzie al cliente, e poco più. La merce arriverà conforme all’ordine? Nel tempo previsto? E l’assistenza risponderà alle esigenze che emergeranno? Il prodotto sarà difettoso? Si romperà subito o resisterà nel tempo? Una norma che dia risposte semplici a domande semplici. Per le altre organizzazioni che invece vorranno crescere, e solo per quelle che lo vorranno, allora potrà andare bene la ISO 9001:2017. Diventa esplicito il collegamento tra il mo-
dello di business, i fattori critici, l’identificazione delle attività aziendali e il loro raggruppamento per obiettivi nell’ambito dei processi gestionali. Sembrano Alberto Mari convergere la contabilità analitica basata sull’activity based costing e la mappatura delle attività per qualificare i processi dal punto di vista operativo. È la svolta per la cultura aziendale delle PMI? Alberto Mari, esperto UMIQ, auditor AICQ-SICEV, consulente APCO-CMC Sì! O almeno è lo stimolo e l’opportunità che ci si presenta. Il paradigma delle PMI poco strutturate deve cambiare, la crescita sia dimensionale che organizzativa è una necessità oramai imprescindibile. In fondo definire al meglio il proprio modello di organizzazione e controllo è “semplice” almeno concettualmente. Si tratta di stabilire, rendere chiaro e attuare il seguente percorso logico: • Cosa vogliamo fare? Individuare gli obiettivi e comunicarli al meglio – “la strada che vogliamo seguire”; Come vogliamo farlo? Definire la struttura organizzativa migliore per farlo – “il mezzo più adatto per noi
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