PREMIO ESTENSE 2022
INDICE
CORRIERE DELLA SERA
LA REPUBBLICA
LA STAMPA
QUOTIDIANO NAZIONALE
IL RESTO DEL CARLINO ED. FERRARA
IL RESTO DEL CARLINO ED. MODENA
LA NUOVA FERRARA
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L'ARENA
IL RESTO DEL CARLINO ED. FERRARA
LA NUOVA FERRARA
CORRIERE DELLA SERA
LA REPUBBLICA
IL RESTO DEL CARLINO FERRARA
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LA NUOVA FERRARA
LA NUOVA FERRARA
AGENZIE
ANSA Libri
Premio Estense: Breda, Maraini, Molinari e Serri i 4 finalisti
Il 24 settembre a Teatro Comunale di Ferrara la cerimonia finale
-RedazioneANSA -ROMA
28maggio2022 13:47 - NEWS
(ANSA)-ROMA,28MAG-MarzioBredacon"CapisenzaStato.
Ipresidentidellagrandecrisiitaliana"(Marsilio),DaciaMarainicon"Lascuolacisalverà"(Solferino), MaurizioMolinaricon"Ilcampodibattaglia"(LaNavediTeseo)eMirellaSerricon"Claretta l'hitleriana"(Longanesi).
Sonoi4librifinalistiselezionatitrai45titolicandidatidallagiuriatecnicadelPremioEstense, presiedutadaGuidoGentili,ecompostadaGiacomoBedeschi,MicheleBrambilla,LuigiContu, Tiziana Ferrario,PaoloGarimberti,JasGawronski,GiordanoBrunoGuerri,LauraLaurenzi,AgnesePinie VenanzioPostiglionenelcorsodellariunionesvoltasinelprestigiosoPalazzoRoverelladiFerrara.
IlPremioEstensedal1965premial'eccellenzadelgiornalismoitalianoecontribuiscealdibattito sull'attualitàealconfrontodemocraticosuitemidell'agendapubblica.Sabato24settembre,alTeatro Comunale"ClaudioAbbado"diFerrara,sisvolgeràlacerimoniaconclusivadell'edizione2022,la58/a, delPremioEstenseconlaproclamazionedelvincitoreelaconsegnadell'Aquilad'Oro.Tralenovitàdella 58/aedizionedelPremiolamediapartnershipconAnsaeRaiRadio1.(ANSA).
Romagna
Premio Estense: Breda, Maraini, Molinari e Serri i 4 finalisti
Il 24 settembre a Teatro Comunale di Ferrara la cerimonia finale
-RedazioneANSA -ROMA
(ANSA)-ROMA,28MAG-MarzioBredacon"CapisenzaStato.
Ipresidentidellagrandecrisiitaliana"(Marsilio),DaciaMarainicon"Lascuolacisalverà"(Solferino), MaurizioMolinaricon"Ilcampodibattaglia"(LaNavediTeseo)eMirellaSerricon"Claretta l'hitleriana"(Longanesi).
Sonoi4librifinalistiselezionatitrai45titolicandidatidallagiuriatecnicadelPremioEstense, presiedutadaGuidoGentili,ecompostadaGiacomoBedeschi,MicheleBrambilla,LuigiContu, Tiziana Ferrario,PaoloGarimberti,JasGawronski,GiordanoBrunoGuerri,LauraLaurenzi,AgnesePinie VenanzioPostiglionenelcorsodellariunionesvoltasinelprestigiosoPalazzoRoverelladiFerrara.
IlPremioEstensedal1965premial'eccellenzadelgiornalismoitalianoecontribuiscealdibattito sull'attualitàealconfrontodemocraticosuitemidell'agendapubblica.Sabato24settembre,alTeatro Comunale"ClaudioAbbado"diFerrara,sisvolgeràlacerimoniaconclusivadell'edizione2022,la58/a, delPremioEstenseconlaproclamazionedelvincitoreelaconsegnadell'Aquilad'Oro.Tralenovitàdella 58/aedizionedelPremiolamediapartnershipconAnsaeRaiRadio1.(ANSA).
Tra le novità della 58° edizione del Premio la media partnership con ANSA e Rai Radio 1. (ANSA).
https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/2022/05/30/a-giovanna-botteri-premio-granzotto-stilenellinformazione_428d70db-45a3-49a1-a044-7acc4b1fa613.html
GIORNALISMO. FERRARA, SABATO CERIMONIA PREMIAZIONE DEL 'PREMIO ESTENSE'
DIRE) Roma, 20 set. - Sabato 24 settembre alle 17, al Teatro Comunale 'Claudio Abbado' di Ferrara, si svolgerà la cerimonia di premiazione dell'edizione 2022 del 'Premio Estense' con la proclamazione del vincitore e la consegna dell'Aquila d'Oro. L'evento sarà condotto da Cesara Buonamici. Il 'Premio Estense' dal 1965 premia l'eccellenza del giornalismo italiano e contribuisce al dibattito sull'attualità e al confronto democratico sui principali temi dell'agenda pubblica. La giuria tecnica del 'Premio Estense', presieduta da Guido Gentili, e composta da Giacomo Bedeschi, Michele Brambilla, Luigi Contu, Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, Laura Laurenzi, Agnese Pini e Venanzio Postiglione, nel corso della riunione svoltasi lo scorso 28 maggio nel prestigioso Palazzo Roverella di Ferrara, ha selezionato i quattro libri finalisti tra i 45 titoli candidati alla 58esima edizione del premio giornalistico: Marzio Breda con 'Capi senza Stato. I presidenti della grande crisi italiana' (Marsilio), Dacia Maraini con 'La scuola ci salverà' (Solferino), Maurizio Molinari con 'Il campo di battaglia' (La Nave di Teseo) e Mirella Serri con 'Claretta l'hitleriana' (Longanesi).
I quattro finalisti saranno protagonisti, venerdì 23 settembre, di un talk show aperto a tutta la città di Ferrara e trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Premio Estense. Marzio Breda, Dacia Maraini, Maurizio Molinari e Mirella Serri saranno intervistati nella corte di Palazzo Crema dalla giornalista Alexandra Boeru, a partire dalle ore 16. La giuria tecnica e quella popolare si riuniranno sabato 24 settembre alle ore 11.00 al Teatro Comunale 'Claudio Abbado' per confrontarsi sui titoli in concorso ed esprimere la preferenza di voto. Anche quest'anno la parte pubblica della riunione (il confronto e la discussione delle due giurie, fino al momento della votazione) sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube del Premio Estense. La giuria presieduta dal presidente della Fondazione Premio Estense, Gian Luigi Zaina, e composta da sette imprenditori dei territori di Bologna, Ferrara e Modena (Marco Arletti, Gianna Bigliardi, Nicola Lamacchia, Gianluca Loffredo, Rudi Ricci Mingani, Andrea Panizza e Paolo Saini) ha assegnato a Giovanna Botteri il 38° 'Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell'informazione' con il parere favorevole della giuria tecnica. Giovanna Botteri, storica inviata di guerra, ha dato un contributo importante all'analisi del conflitto in Ucraina e dello scenario internazionale. Il riconoscimento, istituito nel 1985 in memoria di Gianni Granzotto, presidente per vent'anni delle giurie dell'Estense, è conferito a chi si è particolarmente distinto per correttezza, impegno e professionalità nell'ambito dell'informazione. L'albo d'oro annovera: Indro Montanelli, Enrico Mattei, Alberto Ronchey, Eugenio Scalfari, Egisto Corradi, Enzo Biagi, Arrigo Levi, Baldassarre Molossi, Geno Pampaloni, Ugo Stille, Enzo Bettiza, Piero Angela, Guglielmo Zucconi, Mario Cervi, Sergio Romano, Ferruccio De Bortoli, Tiziano Terzani, Gad Lerner, Barbara Spinelli, Biagio Agnes, Giovanni Minoli, Vittorio Feltri, Enrico Mentana, Beppe Severgnini, Joaquin Navarro -Valls, Bruno Vespa, Stefano Folli, Giulio Anselmi, Milena Gabanelli, Lilli Gruber, Antonio Polito, Giovanni Floris, Franco Di Mare, Lucia Annunziata, Massimo Franco e Andrea Purgatori. "Quella della giuria degli imprenditori è stata una decisione unanime. Sin da subito si è pensato di premiare un inviato speciale con esperienze importanti nelle zone teatro di guerra, anche per ringraziare tutti i giornalisti che operano sul campo, in prima linea, leggendo e raccontando gli eventi. Il curriculum di Giovanna Botteri in questo senso parla da solo, ma quello che ha convinto tutti è anche il suo stile, sobrio, sintetico e immediato, concentrato sulla notizia, perfettamente in linea con le caratteristiche del Riconoscimento Gianni Granzotto. Quello che mi colpisce personalmente di Giovanna Botteri è il suo sguardo attento e acceso, la conoscenza non solo delle zone del mondo che descrive, ma anche dell'Italia e degli italiani per i quali è diventata ormai una persona di fiducia e un punto di riferimento, portando nelle case di tutti informazione e verità", afferma Gian Luigi Zaina, presidente della Fondazione Premio Estense. "Una proposta che ha trovato concorde la giuria tecnica perché valorizza una giornalista
che ha sempre dato prova di alta professionalità nei ruoli svolti come corrispondente all'estero", sottolinea il presidente della giuria tecnica, Guido Gentili. "C'è similitudine tra BPER Banca e il Premio Estense, perché entrambi nel tempo hanno assunto sempre maggior importanza. Il nostro Istituto nasce in Emilia ed è cresciuto considerevolmente, lavorando con uno sguardo rivolto al futuro ma cercando di restare fedele ai valori che la caratterizzano da sempre. L'occasione di partecipare ad un evento culturale di valore nazionale ormai consolidato come il Premio Estense offre l'opportunità alla nostra banca di continuare a creare valore e restituirlo alla collettività, proseguendo in una precisa e consapevole scelta di responsabilità sociale d'impresa che da sempre ha caratterizzato il nostro Istituto", dichiara Massimo Biancardi, responsabile Direzione Territoriale Emilia Est-Romagna di BPER Banca che anche quest'anno si conferma main sponsor del Premio Estense. Ansa e Rai Radio 1 sono media partner della 58^edizione. Per ulteriori informazioni: www.premioestense.com.
Premi: Estense, sabato la proclamazione del vincitore
Gli autori finalisti sono Marzio Breda, Dacia Maraini, Maurizio Molinari e Mirella Serri Ferrara, 21 set. - (Adnkronos) (Xio/Adnkronos)
Sabato 24 settembre, alle ore 17.00, al Teatro Comunale 'Claudio Abbado' di Ferrara, si svolgerà la cerimonia di premiazione dell'edizione 2022 del Premio Estense con la proclamazione del vincitore e la consegna dell'Aquila d'Oro. L'evento sarà condotto da Cesara Buonamici. Il Premio Estense dal 1965 premia l'eccellenza del giornalismo italiano e contribuisce al dibattito sull'attualità e al confronto democratico sui principali temi dell'agenda pubblica.
La giuria tecnica del Premio Estense, presieduta da Guido Gentili, e composta da Giacomo Bedeschi, Michele Brambilla, Luigi Contu, Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, Laura Laurenzi, Agnese Pini e Venanzio Postiglione, nel corso della riunione svoltasi lo scorso 28 maggio nel Palazzo Roverella di Ferrara, ha selezionato i quattro libri finalisti tra i 45 titoli candidati alla 58esima edizione del premio giornalistico: Marzio Breda con "Capi senza Stato. I presidenti della grande crisi italiana" (Marsilio), Dacia Maraini con "La scuola ci salverà" (Solferino), Maurizio Molinari con "Il campo di battaglia" (La Nave di Teseo) e Mirella Serri con "Claretta l'hitleriana" (Longanesi).
I quattro finalisti saranno protagonisti, venerdì 23 settembre, di un talk show aperto a tutta la città di Ferrara e trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Premio Estense. Marzio Breda, Dacia Maraini, Maurizio Molinari e Mirella Serri saranno intervistati nella corte di Palazzo Crema dalla giornalista Alexandra Boeru, a partire dalle ore 16.00.
La giuria tecnica e quella popolare si riuniranno sabato 24 settembre alle ore 11.00 al Teatro Comunale 'Claudio Abbado' per confrontarsi sui titoli in concorso ed esprimere la preferenza di voto. Anche quest'anno la parte pubblica della riunione (il confronto e la discussione delle due giurie, fino al momento della votazione) sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube del Premio Estense.
La giuria presieduta dal presidente della Fondazione Premio Estense, Gian Luigi Zaina, e composta da sette imprenditori dei territori di Bologna, Ferrara e Modena (Marco Arletti, Gianna Bigliardi, Nicola Lamacchia, Gianluca Loffredo, Rudi Ricci Mingani, Andrea Panizza e Paolo Saini) ha assegnato a Giovanna Botteri il 38° 'Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell’informazione' con il parere favorevole della giuria tecnica.
Giovanna Botteri, storica inviata di guerra della Rai, "ha dato un contributo importante all'analisi del conflitto in Ucraina e dello scenario internazionale", secondo la giuria. Il riconoscimento, istituito nel 1985 in memoria di Gianni Granzotto, presidente per vent'anni delle giurie dell'Estense, è conferito a chi si è particolarmente distinto per correttezza, impegno e professionalità nell’ambito dell’informazione. L'albo d'oro annovera: Indro Montanelli, Enrico Mattei, Alberto Ronchey, Eugenio Scalfari, Egisto Corradi, Enzo Biagi, Arrigo Levi, Baldassarre Molossi, Geno Pampaloni, Ugo Stille, Enzo Bettiza, Piero Angela, Guglielmo Zucconi, Mario Cervi, Sergio Romano, Ferruccio De Bortoli, Tiziano Terzani, Gad Lerner, Barbara Spinelli, Biagio Agnes, Giovanni Minoli, Vittorio Feltri, Enrico Mentana, Beppe Severgnini, Joaquin Navarro –Valls, Bruno Vespa, Stefano Folli, Giulio Anselmi, Milena Gabanelli, Lilli Gruber, Antonio Polito, Giovanni Floris, Franco Di Mare, Lucia Annunziata, Massimo Franco e Andrea Purgatori.
"Quella della giuria degli imprenditori è stata una decisione unanime. Sin da subito si è pensato di premiare un inviato speciale con esperienze importanti nelle zone teatro di guerra, anche per ringraziare tutti i giornalisti che operano sul campo, in prima linea, leggendo e raccontando gli eventi. Il curriculum di Giovanna Botteri in questo senso parla da solo, ma quello che ha convinto tutti è anche il suo stile, sobrio, sintetico e immediato, concentrato sulla notizia, perfettamente in linea con le caratteristiche del Riconoscimento Gianni Granzotto. Quello che mi colpisce personalmente di Giovanna Botteri è il suo sguardo attento e acceso, la conoscenza non solo delle zone del mondo che descrive, ma anche dell’Italia e degli italiani per i quali è diventata ormai una persona di fiducia e un punto di riferimento, portando nelle case di tutti informazione e verità", afferma Gian Luigi Zaina, presidente della Fondazione Premio Estense. "Una proposta che ha trovato concorde la giuria tecnica perché valorizza una giornalista che ha sempre dato prova di alta professionalità nei ruoli svolti come corrispondente all'estero", sottolinea il presidente della giuria tecnica, Guido Gentili. "C'è similitudine tra Bper Banca e il Premio Estense, perché entrambi nel tempo hanno assunto sempre maggior importanza. Il nostro Istituto nasce in Emilia ed è cresciuto considerevolmente, lavorando con uno sguardo rivolto al futuro ma cercando di restare fedele ai valori che la caratterizzano da sempre. L'occasione di partecipare ad un evento culturale di valore nazionale ormai consolidato come il Premio Estense offre l'opportunità alla nostra banca di continuare a creare valore e restituirlo alla collettività, proseguendo in una precisa e consapevole scelta di responsabilità sociale d’impresa che da sempre ha caratterizzato il nostro Istituto", dichiara Massimo Biancardi, responsabile Direzione Territoriale Emilia Est-Romagna di Bper Banca che anche quest'anno si conferma main sponsor del Premio Estense.
(ANSA) - FERRARA, 22 SET - Si svolgerà sabato 24 settembre alle 17, al Teatro Comunale 'Claudio Abbado' di Ferrara, la cerimonia di premiazione dell'edizione 2022 del Premio Estense, con la proclamazione del vincitore e la consegna dell'Aquila d'Oro. L'Estense dal 1965 premia l'eccellenza del giornalismo italiano e contribuisce al dibattito sull'attualità e al confronto democratico sui principali temi dell'agenda pubblica. La giuria tecnica - presieduta da Guido Gentili e composta da Giacomo Bedeschi, Michele Brambilla, Luigi Contu, Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, Laura Laurenzi, Agnese Pini e Venanzio Postiglione - a fine maggio ha selezionato i quattro libri finalisti tra i 45 titoli candidati alla 58/a edizione: Marzio Breda con "Capi senza Stato. I presidenti della grande crisi italiana" (Marsilio), Dacia Maraini con "La scuola ci salverà" (Solferino), Maurizio Molinari con "Il campo di battaglia" (La Nave di Teseo) e Mirella Serri con "Claretta l'hitleriana" (Longanesi). I finalisti saranno protagonisti venerdì 23 di un talk show aperto a tutta la città e trasmesso in diretta streaming dalle 16 sul canale YouTube del Premio Estense. La giuria tecnica e quella popolare si riuniranno sabato alle 11 al Teatro Comunale per confrontarsi sui titoli in concorso ed esprimere la preferenza di voto. Anche quest'anno la parte pubblica della riunione (il confronto e la discussione delle due giurie, fino al momento della votazione) sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube del Premio Estense.
A Giovanna Botteri, inviata di guerra, è stato assegnato il 38/o 'Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell'informazione' dalla giuria presieduta dal presidente della Fondazione
Premio Estense, Gian Luigi Zaina, e composta da 7 imprenditori dei territori di Bologna, Ferrara e Modena (Marco Arletti, Gianna Bigliardi, Nicola Lamacchia, Gianluca Loffredo, Rudi Ricci Mingani, Andrea Panizza e Paolo Saini), con il parere favorevole della giuria tecnica. Botteri "ha dato un contributo importante all'analisi del conflitto in Ucraina e dello scenario internazionale".
Bper Banca è main sponsor del Premio Estense, ANSA e Rai Radio 1 sono media partner della 58/a edizione. (ANSA).
Il giornalista Marzio Breda, quirinalistadel "Corriere della Sera", è il vincitore della 58esima edizione del Premio Estense. Il verdetto è arrivato alla quinta votazione, con 23 preferenze, dopo un confronto attento tra lagiuria tecnica presieduta da Guido Gentili e quella popolare. Entrambe le giurie si sono riunite questa mattina alTeatroComunale 'Claudio Abbado' di Ferrara per confrontarsi sulla quartina finalista: "Capi senza Stato. I presidenti della grande crisi italiana" (Marsilio) di Marzio Breda, "La scuola ci salverà" (Solferino) di Dacia Maraini, "Il campo di battaglia" (La Nave diTeseo) di Maurizio Molinari e"Clarettal'hitleriana" (Longanesi) di Mirella Serri.
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Marzio Breda ha ricevuto l'Aquila d'Oro del Premio Estense durante la cerimonia, condotta da Cesara Buonamici, al Teatro Comunale di Ferrara. Nella stessa occasione il 38esimo "Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell'informazione" all'inviata della Rai Giovanna Batteri.
Il presidente Guido Gentili, interpretando il pensiero della giuria tecnica, ha osservato: "questa edizione si è sicuramente contraddistinta per la qualità e l'autorevolezza dei titoli finalisti, quattro punti di vista utili a comprendere e interpretare l'attualità".
Marzio Breda con "Capi senza Stato. I presidenti della Grande Crisi italiana" (Marsilio) racconta come si è trasformato e come è destinato a mutare ancora il ruolo del presidente della Repubblica. Quali cambiamenti hanno provocato le crisi istituzionali e le emergenze di questi anni? Da un osservatore privilegiato, testimone di oltre un trentennio di vicende e intrighi sul Colle, una storia del paese in cinque ritratti di figure che hanno assunto un ruolo chiave per la vita della nostra democrazia, dal 'picconatore' Cossiga a Sergio Mattarella.
L'autore Marzio Breda commenta così la vittoria del Premio Estense: "E' un riconoscimento inaspettato. Nel libro ho cercato di dare il senso della metamorfosi che hanno compiuto i capi dello Stato e di come siano divenuti registi politici decisivi per risolvere i momenti di crisi di sistema. Ho avuto la fortuna di costruire un rapporto personale con tutti i Presidenti, andando anche oltre il rapporto tra giornalista e la sua fonte. Da Cossiga in poi, i Presidenti scoprono l'importanza di inaugurare un dialogo con i cittadini e questo spiega anche perché siano più propensi al confronto".
La giuria presieduta dal presidente della Fondazione Premio Estense, Gian Luigi Zaina, e composta da sette imprenditori dei territori di Bologna, Ferrara e Modena (Marco Arletti, Gianna Bigliardi, Nicola Lamacchia, Gianluca Loffredo, Rudi Ricci Mingani, Andrea Panizza e Paolo Saini) ha assegnato a Giovanna Batteri il "Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell'informazione" con il parere favorevole della giuria tecnica "per il contributo importante all'analisi del conflitto in Ucraina e dello scenario internazionale.
Il Premio Estense dal 1965 premia l'eccellenza del giornalismo italiano, alimentando il confronto sui più importanti temi di attualità e la sensibilità alla responsabilità sociale d'impresa.
La giuria tecnica del Premio Estense, presieduta da Guido Gentili, è composta da Giacomo Bedeschi, Michele Brambilla, Luigi Contu, Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, Laura
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ladnkronos
Laurenzi, Agnese Pini e Venanzio Postiglione.
"C'è similitudine tra Bper Banca e il Premio Estense, perché entrambi nel tempo hanno assunto sempre maggior importanza. Il nostro Istituto nasce in Emilia ed è cresciuto considerevolmente, lavorando con uno sguardo rivolto al futuro ma cercando di restare fedele ai valori che la caratterizzano da sempre. L'occasione di partecipare ad un evento culturale di valore nazionale ormai consolidato come il Premio Estense offre l'opportunità alla nostra banca di continuare a creare valore e restituirlo alla collettività, proseguendo in una precisa e consapevole scelta di responsabilità sociale d'impresa che da sempre ha caratterizzato il nostro Istituto", ha dichiarato Massimo Biancardi, responsabile Direzione Territoriale Emilia Est-Romagna di Bper Banca che anche quest'anno si conferma main sponsor del Premio Estense.
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QUOTIDIANI
Ferrara
A Breda il premio Estense per «Capi senza Stato»
Biografia
di Severino Colombo4 Marzio
Breda, giornalista, ha iniziato nel 1975 a Verona, all'«Arena». Dal 1980 lavora al «Corriere della Sera»;è inviato speciale dal 1986, prima dal Sud Italia e poi da Milano; dal 1990 racconta la politica italiana dal Quirinale, al seguito dei presidenti della Repubblica: da Francesco Cossiga a Sergio Mattarella
* Il premio Estense, nato nel 1965,è promosso da Confindustria Emilia Area Centro - Le imprese di Bologna, Ferrara e Modena. Main sponsor del premio è BPER Banca
arzio Breda ha vinto la 58ª edizione del premio Estense. La cerimonia di premiazione si è svolta ieri pomeriggio al Teatro comunale Claudio Abbado di Ferrara, dopo che sempre ieri in mattinata era arrivato il verdetto, risultato di un confronto attento tra la giuria tecnica e quella popolare, Il nome del vincitore è stato annunciato attraverso un breve filmato e comunicato a voce da Cesara Buonamici, amica del premio, alla sua diciannovesima conduzione della cerimonia finale. «Il premio va al grandissimo quirinalista Breda» ha detto la giornalista al pubblico che seguiva l'evento in sala e in streaming.
«Sono emozionato» il primo commento del vincitore che ha ricevuto l'Aquila d'Oro del premio. «E un riconoscimento inaspettato e un grande onore, anche pensando al fatto che la prima edizione del premio andò a un direttore che ho molto amato, Alberto Cavallari». Breda ha ricevuto il premio da Valter,Caiumi, presidente di Confindustria Emilia Area Centro.
Giornalista del «Corriere della Sera», Breda ha ottenuto 23 preferenze con Capi senza Stato. I presidenti della grande crisi italiana (Marsilio). «Ho avuto la fortuna — ha commentato, forte di un frequentazione del Quirinale che dura da 32 armi — di costruire un rapporto personale con tutti i presidenti, andando anche oltre il rapporto tra il giornalista e la sua fonte. Da Cossiga in poi, i presidenti scoprono l'importanza di inaugurare un dialogo con i cittadini».
Il premio Estense dal 1965 premia l'eccellenza del giornalismo italiano; tra i vincitori Carlo Bo che con Cavallari si
impose nell'edizione inaugurale poi via via altri nomi(Aldo Cazzullo,Paolo Mieli, Ettore Mo,Fernanda Pivano...).
La giuria tecnica del premio, presieduta da Guido Gentili, era composta da Giacomo Bedeschi, Michele Brambilla, Luigi Contu, Tiziana Ferrarlo,Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, Laura Laurenzi, Agnese Pini e Venanzio Postiglione; in primavera, il 27 maggio scorso,i giurati avevano selezionato quattro finalisti tra 45 titoli candidati. Gli altri libri finalisti erano La scuola ci salverà di Dacia Marafni (Solferino), Il campo di battaglia di Maurizio Molinari(La nave di Teseo)e Cla retia
La metamorfos
«I presidenti sono divenuti registi politici decisivi per risolvere le crisi di sistema»
l'hitleriana di Mirella Serri (Longanesi); gli autori sono intervenuti alla cerimonia.
«I presidenti — ha osservato parlando del libro dal palco Breda — hanno allargato la fisarmonica dei propri poteri o l'hanno ristretta secondo i casi e le circostanze». E ha aggiunto: «La politica non ammette vuoti e quando se ne crea uno a colmarlo sono i presidenti. Nel libro ho cercato di dare il senso della metamorfosi che hanno compiuto i capi dello Stato e di come siano divenuti registi politici decisivi per risolvere i momenti di crisi di sistema».
Venanzio Postiglione, vicedirettore del «Corriere della. Sera» e giurato al suo esordio al premio Estense, introducendo Breda e il suo lavoro, ha osservato: «Sommersi dalle informazioni, oggi più che mai abbiamo bisogno di credibilità e autorevolezza. Breda è uno di cui fidarsi»
Il presidente Gentili, interpretando il pensiero della
giuria tecnica, ha osservato: «questa edizione si è contraddistinta per la qualità e l'autorevolezza dei titoli finalisti, quattro punti di vista utili a comprendere e interpretare l'attualità».
Nella cerimonia di premiazione, in sala anche il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, Giovanna Botteri ha ricevuto il 38° riconoscimento «Gianni Granzotto - Uno stile nell'informazione». Prima della consegna Suonamici ha ricordato Piero Angela che aveva vinto l'edizione del 1996 del Granzotto. La giuria presieduta da Gian Luigi Zaina, presidente della Fondazione premio Estense, e composta da imprenditori dei territori di Bologna,Ferrara e Modena, ha assegnato il premio, una colubrina, a Botteri con il parere favorevole della giuria tecnica per il contributo importante all'analisi del conflitto in Ucraina e dello scenario internazionale.
Ferrara Giovanna Botteri della Rai ha vinto il riconoscimento intitolato a Gianni Granzotto Da sinistra: Guido Gentili, Marzio Breda,Glan Luigi Zalna,Valter Caiumi,Cesara BuonamiciONLINE
Cultura
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PremioEstense: Breda,Maraini, MolinarieSerrii quattrofinalisti
MarzioBredacon Capi senza Stato.I presidenti dellagrande crisi italiana (Marsilio),DaciaMarainicon La scuola ci salverà (Solferino),MaurizioMolinaricon Il campo dibattaglia (LaNavedi Teseo)eMirellaSerricon Claretta l'hitleriana(Longanesi).Sonoi quattrolibrifinalistiselezionatitrai45titolicandidatidallagiuria tecnicadelPremioEstense, presiedutadaGuidoGentili,e compostadaGiacomoBedeschi, MicheleBrambilla,LuigiContu, TizianaFerrarlo, PaoloGarimberti,JasGawronski, Giordano BrunoGuerri,LauraLaurenzi,AgnesePinieVenanzioPostiglione nelcorsodellariunionesvoltasinelprestigiosoPalazzoRoverella diFerrara.
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vivendoabbiadinuovofattoemergerequantoillegametra giornalismo elibertàsiaforteestrettamenteconnesso. Èuntema diimportanza radicale, chedefinisceilchisiamo, attraversola parola,ilracconto,ilpuntodivista. Èstatosignificativo, forse ancheuna scoperta, ouna riscoperta, rendersiconto dell'importanzadiavereun'informazionelibera. Lalibertà di espressioneedicritica,diinformazione èilpresupposto fondamentaledellanostra società, èunodeipilastricheidentifica ilnostromondo. Econl'ideadilibertà,voglioricollegarmiaquello chesiamocomeimprenditori. Perché anchel'impresaèunattodi liberainiziativaecreativitàindividuale, diesperienzaedi racconto.Nonsoloindividuale,perchécoinvolgenell'azioneenei risultatiinteripezzidicollettività, cambiandoefacendo crescere lecomunitàelasocietànelsuocomplesso".
"Anchequelladiquest'anno, comeormaidatradizione, èstata un'edizionemoltointensaperlagiuriaperchéi45libriche abbiamo selezionato etraiquali abbiamo sceltolaquartinaerano davverodiottimaqualità.E'statoquindidaunlatofacilescegliere edall'altromoltodifficileescluderevolumidallaquartina.Il risultatoallafineèstatocondiviso datuttiigiuratiesiamomolto contenticheafrontediundibattitopuntualeeintensoanchesui contenutideilibrisisiaraggiuntounpuntod'equilibriocomune" sottolineailpresidentedellagiuriatecnica, GuidoGentili.
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questa situazione per un Paese di frontiera come l'Italia, che si trova in una posizione centrale, perché al centro del Mediterraneo.L'ultimo libro scelto è 'Claretta l'hitleriana', qui la politica c'è, ma di molti anni fa, una biografia inaspettata, che ci racconta un'altra piega della storia, il ruolo politico di Claretta Petacci, una versione nuova di un personaggio conosciuto, controverso, in una nuova ricostruzione storica".
Ancora attesa per scoprire chi si aggiudicherà invece la Colubrina d'argento del riconoscimento 'Gianni Granzotto. Uno stile nell'informazione'.
Come spiega Gentili, "Il premio Estense dà spazio a tematiche scientifiche, finanziarie, di geopolitica, è stata un'edizione molto intensa per la giuria perché i 45 libri che abbiamo selezionato e tra i quali abbiamo scelto la quartina erano dawero di ottima qualità. È stato quindi da un lato facile scegliere e dall'altro molto difficile escludere volumi dalla quartina. Il risultato alla fine è stato condiviso da tutti i giurati e siamo molto contenti che a fronte di un dibattito puntuale e intenso anche sui contenuti dei libri si sia raggiunto un punto d'equilibrio comune".
"Non è un caso -afferma Tangerini -se Bper sostiene da diversi anni il Premio Estense, un'iniziativa di respiro nazionale che valorizza le eccellenze del giornalismo italiano e a cui ci accomunano scelte identitarie e convinzioni forti. Penso alle solide radici territoriali, al legame stretto con il mondo della cultura e alla volontà di promuovere un uso accurato e consapevole delle parole, oggi più che mai necessario per orientarsi in una società contraddittoria e complessa. Chi crea valore, come le istituzioni finanziarie, ha il dovere di restituirlo in varie forme alla collettività: per questo essere partner del Premio Estense è per noi un atto concreto di responsabilità sociale d'impresa".
La giuria tecnica presieduta da Guido Gentili, già direttore del Sole 24 Ore, ha passato in rassegna i 45 libri candidati, scegliendo alla fine i 4 finalisti. La cerimonia conclusiva con la premiazione del vincitore assoluto del Premio Estense 2022 si svolgerà il 24 settembre al Teatro Comunale di Ferrara.
RestodelCarlino.i,
cittadina. "In un mondo caratterizzato da sconvolgimenti geopolitici - così Zaina - la difesa della libertà di informazione diventa fondamentale. Il Premio Estense ha una doppia valenza, perché valorizza il mestiere del giornalismo. Ma quello che mi preme sottolineare è come l'attualità che stiamo vivendo abbia di nuovo fatto emergere quanto il legame tra giornalismo e libertà sia forte e strettamente connesso. È un tema di importanza radicale, che definisce il chi siamo, attraverso laparola, il racconto, il punto di vista". Non è casuale, in questo senso, la partnership con l'Ordine dei Giornalisti, rappresentato dal vice presidente regionale Alberto Lazzarini. Oltre, chiaramente, alla presenza dello sponsor Bper.
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Premio Estense, svelata la quartina. Finalisti Maraini, Serri, Breda e Molinari
Di Federico Di Bisceglie | 29/05/2022 -Cultura
IlpresidentedellagiuriatecnicaGentili:“Questaedizione delPremioEstenseè particolarmentericca,interminiqualitativi.Edèperquesto cheèstatounpercorsolungoe difficilequellochecihaportatoall’individuazionedei quattrofinalisti”.Confindustria:“Inun mondocaratterizzatodasconvolgimentigeopolitici la difesadellalibertàdiinformazione diventafondamentale”
L’aquila d’oro ha i suoi quattro contendenti. Il suo 58esimo volo sarà il 24 settembre al teatro Abbado di Ferrara. Nel frattempo, la quartina degli autori che si sfideranno alPremio Estense , è stata svelata. A mettere in fila i nomi dei finalisti del premio giornalistico promosso daConfindustriaEmilia eBper banca, è il presidente della giuria tecnica,Guido Gentili: “Si tratta di libri molto diversi tra loro, ma di altissima qualità”. Come del resto anche quelli degli altri 45 concorrenti. A ogni modo, la giuria tecnica «dopo un lungo dibattito», ha optato perMarzio Bredacon il suo ‘Capi senza Stato’ edito daMarsilio; Dacia Maraini con ’La scuola ci salverà’ (Solferino); il direttore del quotidianolaRepubblicaMaurizio Molinari con il suo ‘Il campo di battaglia. Perché il Grande Gioco passa per l’Italia’ (La Nave di Teseo) e, infine,Mirella Serri con ’Clarettal’Hitleriana’ (Longanesi). “Questa edizione del Premio Estense – così Gentili– è particolarmente ricca, in termini qualitativi. Ed è per questo che èstato un percorso lungo e difficile quello che ci ha portato all’individuazione dei quattro finalisti”. Ma guardiamoli uno a uno. Si parte dal quirinalista del Corsera, Marzio Breda ( qui la recensione su formiche https://formiche.net/2022/01/quirinale-repubblica-libro-breda/). “Il suo libro –così Gentili – è uno spaccato della vita delPaese che ci conduce per mano e ci porta fino alla presidenza di Sergio Mattarella, poi proseguita dopo la riconferma. Dunque un libro di estrema attualità ”. Dal canto suo Dacia Maraini “affronta una delle emergenze più attuali: quellaeducativa, declinata sulla scuola e la formazione”. Il direttore diRepubblicadescrive gli scenari di un Paese che “ dopo due anni di pandemia, si trova nel mezzo di una guerra che non avrebbe mai immaginato potesse accadere nel cuoredell’Europa
Il libro su Petacci ha un respiro più storico. “Una biografia inaspettata – chiude Gentili – . Serri infatti descrive con periziastorica il ruolo che l’amante del Duce ricoprì nell’ambito delle relazioni internazionali e, segnatamente, con Hitler”. Ancora non si sa a chi verrà assegnata la colubrina d’argento del premio Granzotto. La riserva dovrebbe essere sciolta a breve. A ogni modo il presidente della Fondazione Premio Estense, nonché vicepresidente di Confindustria Emilia, Gian Luigi Zaina, coglie l’occasione per rimarcare il significato della rassegna. “In un mondo caratterizzato da sconvolgimentigeopolitici – così Zaina – la difesa della libertà di informazione diventa fondamentale. Il Premio Estense ha una doppia
valenza, perché valorizza il mestiere del giornalismo. Ma quello che mi preme sottolineare è come l’attualità che stiamo vivendo abbia di nuovo fatto emergere quanto il legame tra giornalismo e libertà sia forte e strettamente connesso. È un tema di importanza radicale, che definisce il chi siamo, attraverso la parola, il racconto, il punto di vista ” .
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Lagiuriapresiedutadalpresidentedella FondazionePremioEstense,GianLuigiZaina,ecompostadasetteimpren deiterritoridiBologna,FerraraeModena(MarcoArletti,GiannaBigliardi,NicolaLamacchia,GianlucaLoffredo,R RicciMingani,AndreaPanizzaePaoloSaini)haassegnatoa GiovannaBotteriil38°“RiconoscimentoGianniGr Unostilenell’informazione”conilparerefavorevoledellagiuriatecnica. IlPremioEstensedal1965premial’ecc delgiornalismoitalianoecontribuiscealdibattitosull’attualitàealconfrontodemocraticosuitemidell’agendapub Giovanna Botteri, storica inviata di guerra, ha dato un contributo importante all’analisi del conflitto in Ucrain scenariointernazionale.
“Quella della giuria degli imprenditori è stata una decisione unanime. Sin da subito si è pensato di premiare u speciale con esperienze importanti nelle zone teatro di guerra, anche per ringraziare tutti i giornalisti che ope campo, in prima linea, leggendo e raccontando gli eventi. Il curriculum di Giovanna Botteri in questo senso parla ma quello che ha convinto tutti è anche il suo stile, sobrio, sintetico e immediato, concentrato sulla notizia, perfetta linea con le caratteristiche del Riconoscimento Gianni Granzotto. Quello che mi colpisce personalmente di Giovann è il suo sguardo attento e acceso, la conoscenza non solo delle zone del mondo che descrive, ma anche dell’Itali italiani per i quali è diventata ormai una persona di fiducia e un punto di riferimento, portando nelle cas informazione e verità”,affermaGianLuigiZaina,presidentedellaFondazionePremioEstense.
“Una proposta che ha trovato concorde la giuria tecnica perché valorizza una giornalista che ha sempre dato prov professionalità nei ruoli svolti come corrispondente all’estero”,sottolineailpresidentedellagiuriatecnica,GiudoG
Il riconoscimento, istituito nel 1985 in memoria di Gianni Granzotto, presidente per vent’anni delle giurie dell’E conferito a chi si è particolarmente distinto per correttezza, impegno e professionalità nell’ambito dell’infor L’albo d’oro annovera: Indro Montanelli, Enrico Mattei, Alberto Ronchey, Eugenio Scalfari, Egisto Corradi, En Arrigo Levi, Baldassarre Molossi, Geno Pampaloni, Ugo Stille, Enzo Bettiza, Piero Angela, Guglielmo Zuccon Cervi, Sergio Romano, Ferruccio De Bortoli, Tiziano Terzani, Gad Lerner, Barbara Spinelli, Biagio Agnes, Giovann Vittorio Feltri, Enrico Mentana, Beppe Severgnini, Joaquin Navarro –Valls, Bruno Vespa, Stefano Folli, Giulio Milena Gabanelli, Lilli Gruber, Antonio Polito, Giovanni Floris, Franco Di Mare, Lucia Annunziata, Massimo AndreaPurgatori.
La giuria tecnica del Premio Estense, presieduta da Guido Gentili, e composta da Giacomo Bedeschi, Michele B Luigi Contu, Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, Laura Laurenzi, Agne Venanzio Postiglione, nel corso della riunione svoltasi sabato 28 maggio nel prestigioso Palazzo Roverella di Fer selezionato i quattro libri finalisti tra i 45 titoli candidati alla 58esima edizione del premio giornalistico: Breda con “Capi senza Stato. I presidenti della grande crisi italiana” (Marsilio), Dacia Maraini con “La s salverà” (Solferino), Maurizio Molinari con “Il campo di battaglia” (La Nave di Teseo) e Mirella Serri con l’hitleriana” (Longanesi).
Sabato 24 settembre, al Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara, si svolgerà la cerimoniaconclusiva dell 2022delPremioEstenseconlaproclamazionedelvincitoreelaconsegnadell’Aquilad’Oro.
Giovanna Botteri, uno stile per l'informazione
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30 MAGGIO 2022
Il Premio Estense dal 1965 premia l'eccellenza del giornalismo italiano e contribuisce al dibattito sull'attualità e al confronto democratico sui temi dell'agenda pubblica. Giovanna Botteri, storica inviata di guerra, ha dato un
contributo importante all'analisi del conflitto in Ucraina e dello scenario internazionale. "Quella della giuria degli imprenditori è stata una decisione unanime. Sin da subito si è pensato di premiare un inviato speciale con esperienze importanti nelle zone teatro di guerra, anche per ringraziare tutti i giornalisti che operano sul campo, in prima linea, leggendo e raccontando gli eventi. Il curriculum di Giovanna Botteri in questo senso parla da solo, ma quello che ha convinto tutti è anche il suo stile, sobrio, sintetico e immediato, concentrato sulla notizia, perfettamente in linea con le caratteristiche del Riconoscimento Gianni Granzotto. Quello che mi colpisce personalmente di Giovanna Botteri è il suo sguardo attento e acceso, la conoscenza non solo delle zone del mondo che descrive, ma anche dell'Italia e degli italiani per i quali è diventata ormai una persona di fiducia e un punto di riferimento, portando nelle case di tutti informazione e verità" afferma Gian Luigi Zaina, presidente della Fondazione Premio Estense. "Una proposta che ha trovato concorde la giuria tecnica perché valorizza una giornalista che ha sempre dato prova di alta professionalità nei ruoli svolti come corrispondente all'estero", sottolinea il presidente della giuria tecnica, Giudo Gentili.
Il riconoscimento, istituito nel 1985 in memoria di Gianni Granzotto, presidente per vent'anni delle giurie dell'Estense, ha nell'albo d'oro tra gli altri Indro Montanelli, Enrico Mattei, Alberto Ronchey, Eugenio Scalfari, Piero Angela, Sergio Romano, Ferruccio De Bortoli, Tiziano Terzani, Gad Lerner, Biagio Agnes, Giovanni Minoli, Vittorio Feltri, Enrico Mentana, Beppe Severgnini, Bruno Vespa, Stefano Folli, Giulio Anselmi, Milena Gabanelli, Lilli Gruber, Antonio Polito, Giovanni Floris, Lucia Annunziata, Massimo Franco e Andrea Purgatori.
A Giovanna Botteri il Premio Gianni Granzotto ‘Uno stile nell’informazione’
By Chiara Catena - 31 Maggio 2022Giovanna Botteri, la reporter dei TG Rai che solitamente ci parla con alle spalle la tour Eiffel, riceverà il prossimo 24 settembre 2022 il “Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell’informazione”, giunto alla sua trentottesima edizione.
La motivazione riferita dalla giuria è la seguente: “Giovanna Botteri, storica inviata di guerra, ha dato un contributo importante all’analisi del conflitto in Ucraina e dello scenario internazionale”.
La giura che le ha conferito il premio
La giuria che ha attribuito tale riconoscimento alla giornalista vede come presidente il presidente della Fondazione Premio Estense, Gian Luigi Zaina; ad essa partecipano sette imprenditori dell’Emilia Romagna (Marco Arletti, Gianna Bigliardi, Nicola Lamacchia, Gianluca Loffredo, Rudi Ricci Mingani, Andrea Panizza e Paolo Saini).
Anche la giuria tecnica del cinquantottesimo Premio Estense, premio che verrà consegnato nella stessa data del 24 settembre al Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara, si è espressa favorevolmente in merito al riconoscimento della Botteri, in nome di una lunga serie di qualità e pregi che contraddistinguono il suo inconfondibile stile giornalistico: sobrietà, capacità di sintesi, focalizzazione sulla notizia, attenzione e passione, profonda conoscenza del mondo e dell’Italia, elevata professionalità.
Tanto il presidente Zaina quanto il presidente della giuria tecnica, Guido Gentili, si sono espressi in tal senso, tributando unanimemente alla Botteri il riconoscimento di cui sarà insignita.
La nascita del premio
Tale premio è stato istituito per la prima volta trentasette anni fa in memoria di Gianni Granzotto, ventennale presidente delle giurie del Premio Estense, per sottolineare qualità determinanti nell’attività giornalistica, quali la correttezza, l’impegno e la professionalità.
Nomi notevoli quelli di alcuni dei vincitori, nomi che hanno segnato e segnano ancora la storia del giornalismo italiano, personalità di rilievo quali Ferruccio De Bortoli, Enrico Mattei, Eugenio Scalfari, Egisto Corradi, Enzo Biagi, Arrigo Levi, Baldassarre Molossi, Geno Pampaloni, Enrico Mentana, Ugo Stille, Alberto Ronchey, Enzo Bettiza, Beppe Severgnini, Piero Angela, Guglielmo Zucconi, Stefano Folli, Mario Cervi, Sergio Romano, Tiziano Terzani, Gad Lerner, Andrea Purgatori, Barbara Spinelli, Biagio Agnes, Giovanni Minoli, Vittorio Feltri, Joaquin Navarro –Valls, Lucia Annunziata, Bruno Vespa, Giulio Anselmi, Milena Gabanelli, Lilli Gruber, Indro Montanelli, Antonio Polito, Giovanni Floris, Franco Di Mare e Massimo Franco.
In parallelo, la giuria tecnica del Premio Estense, composta da Giacomo Bedeschi, Michele Brambilla, Luigi Contu, Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, Laura Laurenzi, Agnese Pini e Venanzio Postiglione, oltreché naturalmente dal presidente Guido Gentili, si è riunita sabato 28 maggio 2022 a Ferrara a Palazzo Roverella, per selezionare i quattro libri finalisti della cinquantottesima edizione del premio stesso: “Capi senza Stato. I presidenti della grande crisi italiana” (Marsilio) di Marzio Breda, “La scuola ci salverà” (Solferino) di Dacia Maraini, “Il campo di battaglia” di Maurizio Molinari (La Nave di Teseo) e “Claretta l’hitleriana” (Longanesi) di Mirella Serri. Ti potrebbe interessare Sponsorizzato da
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Sabatol’assegnazionedelPremioEstense
InlizzaMarzioBredacon“CapisenzaStato.Ipresidentidella grandecrisiitaliana”;DaciaMarainicon“Lascuolacisalverà”; MaurizioMolinaricon“Ilcampodibattaglia”eMirellaSerricon “Clarettal’hitleriana”
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Sabato24settembrealleore17.,alTeatro Comunale“ClaudioAbbado”diFerrara,sisvolgeràlacerimoniadipremiazionedell’edizione2022del PremioEstenseconlaproclamazionedelvincitoreelaconsegnadell’Aquilad’Oro.
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L’eventosaràcondottodaCesaraBuonamici.IlPremioEstensedal1965premial’eccellenzadelgiornalismo italianoecontribuiscealdibattitosull’attualitàealconfrontodemocraticosuiprincipalitemidell’agenda pubblica.
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Iquattrofinalistisarannoprotagonisti,venerdì23settembre,diuntalkshowapertoatuttalacittàdiFerrara etrasmessoindirettastreamingsulcanaleYouTubedelPremioEstense.MarzioBreda,DaciaMaraini, MaurizioMolinarieMirellaSerrisarannointervistatinellacortediPalazzoCremadallagiornalista AlexandraBoeru,apartiredalleore16.00.
Lagiuriatecnicaequellapopolaresiriunirannosabato24settembrealleore11alTeatroComunale“Claudio Abbado”perconfrontarsisuititoliinconcorsoedesprimerelapreferenzadivoto.Anchequest’annolaparte pubblicadellariunione(ilconfrontoeladiscussionedelleduegiurie,finoalmomentodellavotazione)sarà trasmessaindirettastreamingsulcanaleYouTubedelPremioEstense.
LagiuriapresiedutadalpresidentedellaFondazionePremioEstense,GianLuigiZaina,ecompostadasette imprenditorideiterritoridiBologna,FerraraeModena(MarcoArletti,GiannaBigliardi,NicolaLamacchia, GianlucaLoffredo,RudiRicciMingani,AndreaPanizzaePaoloSaini)haassegnatoaGiovannaBotteriil 38°“RiconoscimentoGianniGranzotto.Unostilenell’informazione”conilparerefavorevoledellagiuria tecnica.
GiovannaBotteri,storicainviatadiguerra,hadatouncontributoimportanteall’analisidelconflittoin Ucrainaedelloscenariointernazionale.Ilriconoscimento,istituitonel1985inmemoriadiGianniGranzotto, presidentepervent’annidellegiuriedell’Estense,èconferitoachisièparticolarmentedistintoper correttezza,impegnoeprofessionalitànell’ambitodell’informazione.
L’albod’oroannovera:IndroMontanelli,EnricoMattei,AlbertoRonchey,EugenioScalfari,EgistoCorradi, EnzoBiagi,ArrigoLevi,BaldassarreMolossi,GenoPampaloni,UgoStille,EnzoBettiza,PieroAngela, GuglielmoZucconi,MarioCervi,SergioRomano,FerruccioDeBortoli,TizianoTerzani,GadLerner, BarbaraSpinelli,BiagioAgnes,GiovanniMinoli,VittorioFeltri,EnricoMentana,BeppeSevergnini, JoaquinNavarro–Valls,BrunoVespa,StefanoFolli,GiulioAnselmi,MilenaGabanelli,LilliGruber, AntonioPolito,GiovanniFloris,FrancoDiMare,LuciaAnnunziata,MassimoFrancoeAndreaPurgatori.
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Sabato l’assegnazione del Premio Estense | estense.com Ferrara
RiconoscimentoGianniGranzotto.QuellochemicolpiscepersonalmentediGiovannaBotterièilsuo sguardoattentoeacceso,laconoscenzanonsolodellezonedelmondochedescrive,maanchedell’Italiae degliitalianiperiqualièdiventataormaiunapersonadifiduciaeunpuntodiriferimento,portandonelle casedituttiinformazioneeverità”,affermaGianLuigiZaina,presidentedellaFondazionePremioEstense.
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• TISCALI cultura
Premio Estense, sabato lascelta tra i 4 finalisti
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di Ansa
(ANSA) - FERRARA, 22 SET - Si svolgerà sabato 24 settembre alle 17, al Teatro Comunale 'Claudio Abbado' di Ferrara, la cerimonia di premiazione dell'edizione 2022 del Premio Estense, con la proclamazione del vincitore e la consegna dell'Aquila d'Oro. L'Estense dal 1965 premia l'eccellenza del giornalismo italiano e contribuisce al dibattito sull'attualità e al confronto democratico sui principali temi dell'agenda pubblica. La giuria tecnica - presieduta da Guido Gentili e composta da Giacomo Bedeschi, Michele Brambilla, Luigi Contu, Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, Laura Laurenzi, Agnese Pini e Venanzio Postiglione -a fine maggio ha selezionato i quattro libri finalisti tra i 45 titoli candidati alla 58/a edizione: Marzio Breda con "Capi senza Stato. I presidenti della grande crisi italiana" (Marsilio), Dacia Maraini con "La scuola ci salverà" (Solferino), Maurizio Molinari con "Il campo di battaglia" (La Nave di Teseo) e Mirella Serri con "Claretta l'hitleriana" (Longanesi). I finalisti saranno protagonisti venerdì 23 di un talk show aperto a tutta la città e trasmesso in diretta streaming Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario,
tiscali
dalle 16 sul canale YouTube del Premio Estense. La giuria tecnica e quella popolare si riuniranno sabato alle 71 al Teatro Comunale per confrontarsi sui titoli in concorso ed esprimere la preferenza di voto. Anche quest'anno la parte pubblica della riunione (il confronto e la discussione delle due giurie, fino al momento della votazione) sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube del Premio Estense. A Giovanna Batteri, inviata di guerra, è stato assegnato il 38/o 'Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell'informazione' dalla giuria presieduta dal presidente della Fondazione Premio Estense, Gian Luigi Zaina, e composta da 7 imprenditori dei territori di Bologna, Ferrara e Modena (Marco Arletti, Gianna Bigliardi, Nicola Lamacchia, Gianluca Loffredo, Rudi Ricci Mingani, Andrea Panizza e Paolo Saini), con il parere favorevole della giuria tecnica. Batteri "ha dato un contributo importante all'analisi del conflitto in Ucraina e dello scenario internazionale". Bper Banca è main sponsor del Premio Estense, ANSA e Rai Radio 7 sono media partner della 58/a edizione. (ANSA).
Premio Estense, il 24 settembre la scelta tra i 4 finalisti Set22,2022
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FERRARA-Si svolgerà sabato24settembrealle17, al TeatroComunale 'Claudio Abbado' di Ferrara, la cerimonia di premiazione dell'edizione 2022 del PremioEstense, conla proclamazione del vincitoreela consegna dell'Aquilad'Oro. L'Estense dal1965premia l'eccellenza del giornalismo italianoecontribuisce al dibattito sull'attualità e al confrontodemocraticosui principali temi dell'agenda pubblica.
Lagiuriatecnica-presieduta da Guido Gentilie composta da Giacomo Bedeschi, Michele Brambilla, LuigiContu, Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, LauraLaurenzi, Agnese Pinie Venanzio Postiglione-afine maggioha selezionatoiquattrolibri finalisti trai 45titoli candidati alla58/aedizione: Marzio Bredacon "Capi senzaStato. I presidenti dellagrandecrisi italiana" (Marsilio), Dacia Maraini con "Lascuolaci salverà" (Solferino), MaurizioMolinaricon "Il campodi battaglia" (LaNavedi Teseo) eMirellaSerri con "Claretta l'hitleriana" (Longanesi). Ifinalisti sarannoprotagonisti venerdì 23di untalkshowaperto atuttalacittàetrasmessoindirettastreamingdalle16sulcanaleYouTube del Premio Estense. Lagiuriatecnica equellapopolaresi riunirannosabato alle11 alTeatroComunaleperconfrontarsisuititoli inconcorsoed esprimerelapreferenzadivoto. Anchequest'annolapartepubblicadella riunione (ilconfrontoeladiscussionedelle duegiurie, finoal momentodella votazione)sarà trasmessaindirettastreamingsulcanaleYouTubedel Premio Estense.
A Giovanna Botteri, inviatadiguerra, è statoassegnatoil38/o 'Riconoscimento Gianni Granzotto. Unostilenell'informazione' dallagiuria presiedutadal presidentedella Fondazione PremioEstense, GianLuigi Zaina, e composta da7 imprenditori dei territori di Bologna, Ferrara e Modena (Marco Arletti, Gianna Bigliardi, NicolaLamacchia, Gianluca Loffredo, RudiRicci Mingani, Andrea Panizza e PaoloSaini), conil parere favorevoledellagiuriatecnica. Botteri "ha datouncontributoimportante all'analisidelconflittoin Ucraina edelloscenariointernazionale".
Bper Banca è mainsponsor del Premio Estense, ANSA eRai Radio1 sono mediapartnerdella58/a edizione.
58° Premio Estense: il24settembrela cerimonia di premiazionedell'edizione2022
Sabato 24 settembre alleore17.00, al Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara, si svolgerà la cerimonia di premiazionedell'edizione 2022del Premio Estense con la proclamazione del vincitore e la consegna dell'Aquila d'Oro.
L'eventosaràcondottoda Cesara Buonamici. Il Premio Estense dal 1965 premia l'eccellenza del giornalismo italiano e contribuisce al dibattito sull'attualità e al confronto democratico sui principali temi dell'agenda pubblica. La giuria tecnica del Premio Estense, presieduta da Guido Gentili- e composta da Giacomo Bedeschi, Michele Brambilla, Luigi Contu, Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, Laura Laurenzi, Agnese Pini e Venanzio Postiglione- nel corso della riunione svoltasi lo scorso 28 maggio nel prestigioso Palazzo Roverella di Ferrara, ha selezionato iquattro libri finalisti tra i 45 titoli candidati alla58esima edizione del premio giornalistico: Marzio Breda con"Capi senza Stato. I presidenti della grande crisi ita/iana"(Marsilio), Dacia Maraini con "La scuola cisalverà" (Solferino), Maurizio Molinari con "Ilcampo di battaglia" (La Nave di Teseo) e Mirella Serri con "Claretta l'hitleriana" (Longanesi).
Iquattrofinalistisarannoprotagonisti, venerdì 23 settembre, di un talleshow aperto a tutta la città di Ferrara e trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Premio Estense. Marzio Breda, Dacia Maraini, Maurizio Molinari e Mirella Serri saranno intervistati nella corte di Palazzo Crema dalla giornalista Alexandra Boeru, a partire dalle ore 16.00.
La giuria tecnica e quella popolare si riuniranno sabato 24settembre alle ore 11.00 al TeatroComunale "Claudio Abbado" per confrontarsi sui titoli in concorso ed esprimere la preferenza di voto. Anche quest'anno la parte pubblica della riunione (il confronto e la discussione delle due giurie, fino al momento della votazione) sarà trasmessa in diretta streaming sulcanaleYouTube del Premio Estense.
La giuriapresiedutadal presidente della FondazionePremio Estense, Gian Luigi Zaina, e composta da sette imprenditori deiterritoridi Bologna, Ferrarae Modena (Marco Arletti, Gianna Bigliardi, Nicola Lamacchia, GianlucaLoffredo, Rudi Ricci Mingani, AndreaPanizzae PaoloSaini)ha assegnato a Giovanna Botteri il 38° "Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell'informazione" con il parere favorevole della giuria tecnica.
Giovanna Botteri, storica inviata di guerra, ha dato un contributo importante all'analisi del conflitto in Ucraina e dello scenario internazionale. Il riconoscimento, istituito nel 1985 in memoria di Gianni Granzotto, presidente per vent'anni delle giurie
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PremioEstense2022,vinceMarzioBreda
diSEVERINOCOLOMBO
Ilquirinalistadel«CorrieredellaSera» premiato perillibro «Capisenza Stato» (Marsilio).A Giovanna Batteriil riconoscimentointitolato aGianni Granzotto
MarzioBredahavintola 58è!edizionedelPremioEstense.Lacerimoniadi premiazione siè svoltail24settembrealTeatrocomunaleClaudio AbbadodiFerrara,dopocheinmattinata eraarrivatoilverdetto,risultato diunconfrontoattentotralagiuriatecnica equellapopolare. Ilnomedel vincitoreèstato annunciato attraversounbrevefilmatoecomunicatoavoce daCesaraBuonamici,amicadelpremio,allasuadiciannovesimaconduzione dellacerimoniafinale.«IlpremiovaalgrandissimoquirinalistaBreda»ha dettolagiornalistaalpubblicocheseguival'eventoin sala einstreaming. «Sonoemozionato»il primocommento delvincitorecheharicevuto l'Aquilad'OrodelPremio.«È un riconoscimento inaspettatoe un grandeonore,anche pensandoalfattochelaprima edizionedelpremio andòaundirettorechehomoltoamato, AlbertoCavallari».Bredaha Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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importanteall'analisidelconflittoinUcrainaedelloscenario internazionale.
NelpomeriggioalTeatroComunale"ClaudioAbbadodiFerrara"si svolgeràlacerimoniadipremiazione, condottadaCesara Buonamici,conlaconsegnadell'AquilaD'OroaMarzioBredaeil "RiconoscimentoGianni Granzotto. Unostilenell'informazione"a GiovannaBatteri.
IlPremioEstensedal1965premial'eccellenzadelgiornalismo italiano,alimentandoilconfrontosuipiùimportantitemidi attualitàelasensibilità allaresponsabilitàsocialed'impresa.
LagiuriatecnicadelPremioEstense,presiedutadaGuidoGentili, ècompostadaGiacomoBedeschi, MicheleBrambilla,LuigiContu, TizianaFerrarlo, PaoloGarimberti,Jas Gawronski, Giordano BrunoGuerri,LauraLaurenzi,AgnesePinieVenanzioPostiglione.
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A Marzio Breda la 58/a edizione del Premio Estense
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(ANSA) - BOLOGNA, 24 SET - E' Marzio Breda - scrittore e giornalista de 'il Corriere della Sera' - il vincitore della 58/a edizione del Premio Estense, riconoscimento che, dal 1965 celebra l'eccellenza del giornalismo italiano, alimentando il confronto sui più importanti temi di attualità e la sensibilità alla responsabilità sociale d'impresa. Il verdetto è arrivato alla quinta votazione, con 23 preferenze, dopo un confronto tra la giuria tecnica presieduta da Guido Gentili e quella popolare. Le giurie si sono riunite, in mattinata, al Teatro Comunale 'Claudio Abbado' di Ferrara per confrontarsi sulla quartina finalista: 'Capi senza Stato. I presidenti della grande crisi italiana' edito da Marsilio, di Marzio Breda; 'La scuola ci salverà edito da Solferino, di Dacia Maraini; 'Il campo di battaglia' edito da La Nave di Teseo, di Maurizio Molinari e 'Claretta l'hitleriana' edito da Longanesi, di Mirella Serri. "Questa edizione - ha osservato il presidente della giuria tecnica, Gentili -si è sicuramente contraddistinta per la qualità e l'autorevolezza dei titoli finalisti, quattro punti di vista utili a comprendere e interpretare l'attualità". Nella sua opera,
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il vincitore dell'edizione 2022 del Premio Estense - che sarà insignito dell'Aquila D'Oro - ha raccontato come si è trasformato e come è destinato a mutare ancora il ruolo del presidente della Repubblica delineando una storia del Paese in cinque ritratti di figure che hanno assunto un ruolo chiave per la vita della nostra democrazia, da Francesco Cossiga a Oscar Luigi Scalfaro, da Carlo Azeglio Ciampi a Giorgio Napolitano, fino a Sergio Mattarella La giuria presieduta dal presidente della 'Fondazione Premio Estense', Gian Luigi Zaina, e composta da sette imprenditori dei territori di Bologna, Ferrara e Modena ha assegnato a Giovanna Batteri il 38/o 'Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell'informazione' per il suo contributo all'analisi del conflitto in Ucraina e dello scenario internazionale. (ANSA).
Data 24-09-2022
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Marzio Breda si è aggiudicato la 58esima edizione del riconoscimento con il libro "Capi senza Stato". Cinque presidenti. Tutti diversi. Con i quali, dice l'autore, ''sono riuscito a stabilire un rapporto che andava oltre a quello che c'è tra il giornalista e la sua principale fonte. Il presidente, appunto"
L'Aquila d'oro plana sul Quirinale. O meglio, sul quirinalista per eccellenza. Marzio Breda è il vincitore del Premio Estense 2022 - giunto alla 58esima edizionesbaragliando la concorrente più "insidiosa" DaciaMaraini. Il suo Capi senza Stato ha accolto il favore non solo della giuria tecnica - condotta da GuidoGentili e composta, tra gli altri, da JasGawronski, Tiziana Ferrario, il vicedirettore del Corriere della SeraVenanzio Postiglione e dalla direttrice di On- il Restodel Carlino, Agnese Pini - ma anche di quella popolare. All'inizio si pensava a un duello al femminile.
È piaciuto molto il libro di MirellaSerri dedicato a ClarettaPetacci, nel quale si sfata- con dovizia di documentazione storica -il mito della donna martire per amore del Duce. Maraini ha invece da subito fatto breccia tra il pubblico: il temadellascuolaè sempre attuale. Ma il suo La scuola cisalverànon è riuscito ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio. La quinta votazione della mattinata è stata decisiva e ha sancito il verdetto dopo una mattinata giocata sul filo della preferenza.
Quando i sondaggi davano gli altri due concorrenti (quasi) perspacciatiMaurizioMolinari e Mirella Serri, appunto - dalla giuria tecnica e da quella popolare sono iniziati gli appelli al "voto utile". Enon c'è stato nulla da fare. Il pomeriggio è stato intervallato da diversi interventi, in particolare del presidente di Confindustria Emilia, ValterCaiumi che ha tracciato le coordinate degli scenari futuri per imprese e giovani. La regina del palco è Cesara Buonamici, da 18 anni sul palco del teatro Abbado di Ferrara. E proprio lei consegnanelle mani di Giovanna Botteri la colubrina d'argento: il premio Granzotto, giunto alla 38esima edizione. Ma torniamo agli autori.
Per sua stessa ammissione, Bredanon ci credeva di aver vinto. È stata un po' una sorpresaanche per lui. In qualche modo però, il premio Estenserappresenta il coronamento di "trentadue anni" passati al Corriere, seguendo le vicende e gli awicendamenti al Quirinale. Cinque presidenti. Tutti diversi. Con i quali, dice l'autore, "sono riuscito a stabilire un rapporto che andava oltre a quello che c'è tra il giornalista e la sua principale fonte. Il presidente, appunto".
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Il capitolo più affascinante è quello che racconta le gesta di Francesco Cossiga. Il picconatore. Un presidente con "che riusciva sempre a stupirmi - dice Breda -e che ebbe la capacità di prevedere il tracollo dopo lo spartiacque di Mani pulite". Sì, perché anche per i presidenti della Repubblica l'inchiesta milanese fu un giro di boa. Quantomeno, ammette Breda, per la declinazione che i presidenti diedero del loro ruolo. Infine si arriva all'oggi, con Sergio Mattarella. "I padri avevano previsto la rielezione, sconsigliando che diventasse una prassi -chiude Breda- ora siamo già al secondo presidente. Ma Mattarella è stato in qualche modo costretto a rimanere al suo posto. Di fronte alla pochezza della politica e a un Parlamento disgregato". Una rielezione di un uomo per il quale, leggendo il libro, Breda nutre una stima pressoché incondizionata.
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Marzio Bredavince la 58esima edizione del Premio Estense
MODENA- Marzio Breda èilvincitoredella 58esimaedizionedel Premio Estense.
Ilverdettoèarrivatoallaquintavotazione, con23preferenze,dopounconfronto attentotralagiuriatecnicapresiedutadaGuidoGentiliequellapopolare. Entrambele giuriesisonoriunitesabato24settembrealTeatroComunale"ClaudioAbbado"di Ferraraperconfrontarsisullaquartinafinalista: "Capi senzaStato. Ipresidenti della grande crisi italiana"(MarsiIio) di Marzio Breda, "La scuola cisalverà"(SoIferino) di Dacia Maraini, "Il campo di battaglia"(LaNavediTeseo)di Maurizio Molinari e "Claretta l'hitleriana" (Longanesi) di Mirella Serri. Ilpresidente GuidoGentili, interpretandoilpensiero dellagiuriatecnica, haosservato: "Questaedizionesi è sicuramentecontraddistintaperlaqualitàel'autorevolezzadei titolifinalisti,quattropuntidivistautiliacomprendereeinterpretarel'attualità". Marzio Breda con"CapisenzaStato. IpresidentidellaGrandeCrisiitaliana" (Marsilio) raccontacomesiètrasformatoecomeèdestinatoamutareancorailruolo delpresidentedellaRepubblica. Qualicambiamenti hannoprovocatolecrisi istituzionalie leemergenzediquestianni?Daunosservatoreprivilegiato, testimone dioltreuntrentenniodivicendeeintrighisulColle, unastoriadelpaeseincinque ritrattidifigurechehannoassuntounruolochiaveperlavitadellanostrademocrazia, dal«picconatore»Cossigaa SergioMattarella.
L'autore commenta così la vittoria del Premio Estense:"Unriconoscimento inaspettato. Nellibrohocercatodidareilsensodellametamorfosichehanno compiutoicapidelloStatoedicomesianodivenutiregistipoliticidecisiviperrisolvere imomentidicrisidisistema. Hoavutolafortunadicostruireunrapportopersonale contuttiiPresidenti, andandoancheoltreilrapportotragiornalistaelasuafonte. Da Cossigainpoi, ipresidentiscopronol'importanzadiinaugurareundialogoconi cittadiniequestospiegaancheperchésianopiùpropensialconfronto".
Lagiuriapresiedutadalpresidentedella Fondazione Premio Estense, GianLuigi Zaina, ecompostadasetteimprenditorideiterritoridiBologna, FerraraeModena (MarcoArletti, Gianna Bigliardi,NicolaLamacchia, GianlucaLoffredo, RudiRicci Mingani,Andrea Panizzae PaoloSaini) haassegnatoa Giovanna Botteri il38° "Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell'informazione" conilparere favorevoledellagiuriatecnicaperilcontributoimportanteall'analisidelconflittoin Ucrainaedelloscenariointernazionale. NelpomeriggioalTeatroComunale"ClaudioAbbadodiFerrara"sisvolgeràla cerimoniadipremiazione,condottada Cesara Buonamici, conla consegna dell'Aquila D'Oro a Marzio Breda eil"Riconoscimento GianniGranzotto. Unostile nell'informazione"a Giovanna Botteri.
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Il Premio Estense dal 1965 premia l'eccellenzadel giornalismoitaliano, alimentando il confronto sui più importanti temi di attualitàe la sensibilità allaresponsabilità socialed'impresa.
La giuria tecnica delPremio Estense, presieduta da Guido Gentili, è composta da Giacomo Bedeschi, Michele Brambilla, Luigi Contu, Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, Laura Laurenzi, Agnese Pini e Venanzio Postiglione.
"C'è similitudinetraBPERBancaeilPremioEstense, perchéentrambineltempo hannoassuntosempremaggiorimportanza. IlnostroIstitutonasceinEmiliaedè cresciutoconsiderevolmente, lavorandoconunosguardorivoltoalfuturoma cercandodirestarefedeleaivalorichelacaratterizzanodasempre.L'occasionedi partecipareaduneventoculturaledivalorenazionaleormaiconsolidatocomeil PremioEstenseoffrel'opportunitàallanostrabancadicontinuareacrearevaloree restituirloallacollettività, proseguendoinunaprecisaeconsapevolesceltadi responsabilitàsocialed'impresachedasemprehacaratterizzatoilnostroIstituto"-ha dichiaratoMassimo Biancardi, responsabile Direzione territoriale Emilia EstRomagna di BPER Banca che anche quest'anno si conferma main sponsor del Premio Estense.
Data 24-09-2022
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da Redazione I 24 Set 2022 I Altri Comuni I O commenti sulPanaro.net-TestataGiornalisticaregistrataalTribunalediModenaaut.20/2017
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A Marzio Breda il Premio Estense 2022
Marzio Breda È Marzio Breda il vincitore della 58esima edizione del Premio Estense. Il verdetto è arrivato alla quinta votazione, con 23 preferenze, dopo un confronto attento tra la... Leggi tutta la notizia Estense.com 24-09-2022 15:27
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La giuria presieduta dal presidente della Fondazione Premio Estense, Gian Luigi Zaina, e composta da sette imprenditori dei territori di Bologna, Ferrara e Modena (Marco Arletti, Gianna Bigliardi, Nicola Lamacchia, Gianluca Loffredo, Rudi Ricci Mingani, Andrea Panizza e Paolo Saini) ha assegnato a Giovanna Batteri il 38° "Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell'informazione" con il parere favorevole della giuria tecnica per il contributo importante all'analisi del conflitto in Ucraina e dello scenario internazionale.
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A Marzio Breda il Premio Estense 2022
Fonte immagine: Estense Dove vuoi andare?
Il verdetto è arrivato alla quinta votazione, con 23 preferenze, dopo un confronto attento tra la giuria tecnica presieduta e quella popolare. L'autore: “Un riconoscimentoinaspettato”ThepostAMarzioBredailPremioEstense2022 rst appearedonestense.com.
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costruire un rapporto personale con tutti i Presidenti, andando anche oltre il rapporto tra giornalistae lasuafonte. Da Cossigainpoi, i Presidenti scopronol'importanzadiinaugurareun dialogoconi cittadini e questospiegaancheperché sianopiùpropensi alconfronto".
La giuria presieduta dal presidentedella FondazionePremio Estense, GianLuigiZaina, e composta da sette imprenditori dei territori di Bologna, Ferrara e Modena (Marco Arletti, Gianna Bigliardi, Nicola Lamacchia, Gianluca Loffredo, Rudi Ricci Mingani, Andrea Panizza e Paolo Saini) ha assegnato a GiovannaBotteri il 38° "Riconoscimento Gianni Granzotto.Unostilenell'informazione" conil parerefavorevole della giuria tecnicaperil contributo importante all'analisidel conflitto inUcraina e dello scenariointernazionale.
Nel pomeriggio al TeatroComunale "ClaudioAbbadodi Ferrara" sisvolgeràla cerimonia dipremiazione, condotta da Cesara Buonamici, con la consegna dell'Aquila D'Oro a Marzio Breda e il "Riconoscimento Gianni Granzotto.Unostile nell'informazione"a GiovannaBotteri.
IlPremioEstense dal 1965 premial'eccellenzadelgiornalismo italiano,alimentandoil confronto sui piùimportanti temidiattualitàelasensibilitàalla responsabilità sociale d'impresa.
La giuria tecnica del Premio Estense, presieduta da Guido Gentili, è composta da Giacomo Bedeschi, MicheleBrambilla,LuigiContu, TizianaFerrario,Paolo Garimberti, Jas Gawronski,GiordanoBruno Guerri, LauraLaurenzi,AgnesePinieVenanzioPostiglione.
"C'è similitudine traBPERBancaeil PremioEstense, perché entrambi nel tempohannoassunto sempre maggior importanza. Il nostro Istituto nascein Emilia ed è cresciuto considerevolmente, lavorando con uno sguardo rivolto alfuturo ma cercando di restare fedele ai valori che la caratterizzanodasempre. L'occasionedi partecipare ad un evento culturale di valore nazionale ormai consolidato come il Premio Estense offre l'opportunità alla nostrabanca di continuare a creare valore e restituirlo alla collettività, proseguendo in una precisa e consapevole scelta di responsabilità sociale d'impresa che da sempre ha caratterizzato il nostro Istituto", dichiara Massimo Biancardi, responsabile Direzione TerritorialeEmiliaEst-Romagna diBPERBancacheanchequest'anno si confermamainsponsor delPremioEstense.
ANSAe Rai Radio 1 sono media partnerdella 58"edizione.
Perulterioriinformazioni: www premioestense com
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IL PREMIO ESTENSE VISTO DA DENTRO
Mario Breda vince la 58° edizione. Premio Granzotto a Giovanna Botteri
FERRARAITALIA IL QUOTIDIANO IN EVIDENZA Proposte di lettura
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Quest’anno vi vogliamo raccontare il Premio Estense visto da dentro. Una vera coccola per i nostri affezionati lettori. Proprio così, vi raccontiamo la 58° edizione del premio da (co)protagonisti della decisione sul vincitore dell’Aquila d’oro consegnata sabato 24 settembre al Teatro Comunale di Ferrara: per il primo anno sono parte della giuria dei lettori. Un onore che mi ha reso felice per la ricchezza dell’esperienza ma, soprattutto, orgogliosa del privilegio di far parte di quel gruppo ristretto che ha potuto dibattere con una giuria tecnica di grande prestigio intellettuale. Una ricchezza che ci si porta dentro.
Nella nostra città, il Premio Estense è un’istituzione da oltre 50 anni, ricordo quando al liceo sognavo di parteciparvi come spettatore elitario. Mai avrei immaginato che un giorno avrei potuto essere dalla parte di chi quei libri li avrebbe letti e votati. La vita sa riservare belle sorprese. In realtà questo prezioso riconoscimento è ormai diventato noto e prestigioso anche a livello nazionale. Nel tempo si è sempre di più contraddistinto per il suo livello e la qualità dei partecipanti. Senza contare che da 18 anni viene presentato da una bravissima giornalista, Cesara Bonamici, ormai affezionata e gentile padrona di casa.
La quartina nalista del premio quest’anno è stata selezionata fra ben 45 opere, un bell’impegno per la giuria tecnica composta da 10 grandi rme del giornalismo: Giacomo Bedeschi, Michele Brambilla, Luigi Contu, Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, Laura Laurenzi, Agnese Pini, Venanzio Postiglione.
A contendersi il titolo di eccellenza nel e del giornalismo italiano, Mirella Serri con Claretta l’hitleriana.StoriadelladonnachenonmorìperamorediMussolini(Longanesi), Dacia Maraini, con La scuolacisalverà(Solferino), Maurizio Molinari, con Ilcampodibattaglia.PerchéilGrandeGioco passaperl’Italia(La nave di Teseo) e Marzio Breda, con CapisenzaStato.IpresidentidellaGrande Crisiitaliana(Marsilio).
Ammetto, e quindi vi svelo, che no quasi all’ultimo ho tifato e votato per Mirella Serri, poi alla quinta votazione ho dovuto cedere, dando vita a quello che una brillante giovane giurata (mi scuserà se non ne ricordo il nome) ha de nito come il necessario terzo polo che doveva avere – e ha avuto – un ruolo decisivo nella decisione nale.
Inizialmente si pensava a un duello tutto al femminile. A fronteggiarsi, infatti, nelle preferenze di entrambe le giurie, Mirella Serri e Dacia Maraini, che parevano le favorite. Sembrava fatta, ma poi l’acceso dibattito, i vari punti di vista e il pronostico si ribalta. Non si deve votare il tema o la personalità, si dice fra i giurati, ma il lavoro giornalistico. Qualcuno deve essere disposto a convergere verso i due che, a un certo punto, hanno più voti, Marzio Breda e Dacia Maraini. Un bel testa a testa. Deduco che sul primo siano convogliate le preferenze che erano di Molinari, ma non solo. E si arriva al verdetto. A sorpresa, il quirinalista Breda, con il suo CapisenzaStato.IpresidentidellaGrande Crisiitaliana,si aggiudica il prestigioso riconoscimento.
Quartina nalistaaPalazzoCrema,fotoValerioPazziMa veniamo ai libri, a ritroso. Tutti meritevoli di lettura e attenzione.
Il testo di Mirella Serri è un’autentica scoperta. Rigore storico (Mirella è docente di letteratura italiana contemporanea all’Università La Sapienza di Roma, oltre che collaboratrice de La Stampa, di Rai Storia e di Rai Cultura), profonda analisi e conoscenza di documenti inediti e notizie ricavate dalle lettere e dai diari di Claretta Petacci, con questo libro assistiamo a una rilettura non convenzionale di uno dei simboli del Novecento femminile, all’interno di uno dei capitoli più controversi della nostra storia recente. Claretta non è più la donna che si immola per amore di un uomo, come ci è stata sempre presentata: anche Sandro Pertini, il valoroso comandante partigiano che aveva ordinato l’esecuzione di Benito Mussolini, divenuto poi presidente della Repubblica italiana, negli anni ‘80 condannò l’uccisione di Claretta, sostenendo che era stata una donna coraggiosa e generosa. Il ruolo di vittima immolata sull’altare dell’amore è stato a lungo uno stereotipo che oggi non regge più, quasi un’attenuante alle colpe del fascismo e al ruolo che una donna poteva avere in quel mondo fatto di gerarchi corrotti parte della casta (ricorda qualcosa…).
In queste pagine della Serri, che si leggono come un romanzo, Clarice, detta Claretta, viene dipinta non come una sciocca o una delle numerose mantenute di Stato ma anche e soprattutto come un’abile e astuta calcolatrice. Una vera arrivista alla ricerca di privilegi per sé e la propria famiglia con l’ambizione, nella fase nale del regime, di porsi come intermediaria con i vertici del Terzo Reich, no a voler arrivare a Adolf Hitler. La protagonista non è più personaggio ma diventa persona, ritratta nella sua quotidianità fatta di arrivismo, opulenza e privilegi ma anche di violenza sica e morale, come quella che i gerarchi, e lo stesso Duce, perpetuavano su compagne, mogli e amanti. Tradimenti
MirellaSerri,fotoValerioPazzie schiaf , calci di stivali e percosse, tutto taciuto e accettato. Mirella, a anco di ogni gerarca, apre una parentesi per ricordarne la ne (giustiziato dopo il processo di Norimberga, suicida…): le interessa mettere a confronto la loro vita “normale” fatta di pranzi, cene e passeggiate con quella sconosciuta e sotterranea in cui lavoravano a orrendi misfatti. In tale ambiente Claretta sopravvive con cinismo, spietatezza, avidità e ambizione, attratta e, in fondo, innamorata del suo potente amante, sopportandone i tradimenti continui (ho più corna di un cesto di lumache, dice) ma determinata a ricavarne ogni sorta di vantaggio. Fortemente antisemita, per sé stessa e la sua famiglia si dedica al malaffare, dal traf co d’oro e di petrolio no ai soldi presi dagli ebrei a cui concedeva certi cati di arianità, presunto passepartout per la salvezza.
Clara certamente non andava condannata a morte, con una ne indegna anche del peggior criminale (a dirlo sono in molti), ma andava sottoposta a un regolare processo per le sue responsabilità: non tanto, e solo, per gli imbrogli da lei gestiti n dalla metà degli anni Trenta ma soprattutto perché Clara a Salò, tramite l’ambasciatore plenipotenziario Rahn, fu la “portavoce degli interessi di Hitler presso Mussolini”, come fu esplicitato dagli stessi partigiani. Al Duce stanco, qui isolato e spiato dai nazisti, lei continuava a suggerire di af darsi all’amico Hitler per la salvezza. Quando invece sarebbe stato tradimento. Un prezioso e interessante documento storico che si legge d’un ato.
“Tuseiodiataalparidimeeforsepiùdime…Fattidimenticare”–BenitoMussolini
Lascuolacisalverà,di Dacia Maraini, è, invece, un libro, per la precisione una raccolta di articoli e racconti pubblicati negli anni principalmente sul Corriere della Sera (poco o nulla è cambiato, paiono scritti oggi), che aiuta a capire la scuola italiana, ma soprattutto a spazzare via molti luoghi comuni.
Secondo questo scrittrice vero patrimonio nazionale, la scuola, soprattutto nei momenti di crisi, può fare la differenza, la scuola che è un diritto e non un dovere. La scuola che deve formare e aiutare a crescere, non un’azienda che produce tecnocrati perfetti ma un luogo che forgia i cittadini di domani. Queste pagine sono un vero messaggio d’amore nei confronti della cultura e dei giovani e invitano a riflettere, nelle storie di chi, in Africa, vuole andare a scuola ma non può e allora decide di andarsene.
La scuola in Italia è fatta di tanti insegnanti mal retribuiti (i meno pagati d’Europa) ma fortemente motivati e con una Missione, quella di educare, trasmettere valori e conoscenza. Perché solo sapendo si può capire e crescere nella tolleranza e accettazione dell’altro.
DaciaMaraini,fotoValerioPazzi“Sono ottimista”, dice la scrittrice in un’intervista, “perché vado continuamente nelle scuole e vedo che tanti presidi e insegnanti si danno da fare con coraggio e generosità. Suppliscono all’assenza dello Stato che nora ha sempre tagliato e mai investito in questo settore strategico per la crescita di un Paese che si vuole de nire civile”.
La scuola è sacra, una sacralità fatta di disciplina, di rispetto per i professori ancora prima da parte dei genitori che degli alunni, di reverenza per un percorso che non deve produrre nulla ma solo formare dei cittadini responsabili, rispettosi e consapevoli, con la mente aperta e sempre critica. Per arrivare a pensare sempre con la propria testa, “confrontandosi coi grandi pensatori del passato e con la Storia nella sua complessità”.
Sulla scuola, quindi, si deve investire, basta essere la Cenerentola di ogni piano a breve, medio o lungo termine. Con coscienza del suo ruolo, in pura meritocrazia. Perché nessuno resti indietro o sia costretto ad andarsene all’estero in cerca di meglio.
Messaggio d’amore ma anche di speranza e richiesta di aiuto. Da portare sempre con sé.
“Gliinsegnantilavoranoconilfuturoeilfuturoèmisterioso,avoltebuiocomelenottisenzaluna.Ma chicredenelfuturoècapacediattenderechedietroquellenuvolerispuntilaluce,edèquellodicui habisognolascuolainquestomomento”.
Maurizio Molinari, nel suo Ilcampodibattaglia.PerchéilGrandeGiocopassaperl’Italia,ci parla della storica – e da noi italiani sottovalutata – importanza strategica del nostro paese sullo scenario geopolitico mondiale. L’Italia è oggi più che mai è un “campo di battaglia” e di s da per tutto l’Occidente e il direttore di Repubblica, grande esperto di politica internazionale, ce ne spiega le ragioni profonde dalle radici lontane.
L’Italia, è la tesi del libro, è la cartina di tornasole della capacità delle democrazie occidentali di adattarsi alle trasformazioni del XXI secolo. Dal ruolo che ricopre nel tentativo della Russia di conquistare accesso al Mediterraneo (questo spiega il legame con i passati interventi militari russi in Georgia, Siria, Libia e Mali così come l’interesse a incalzare NATO e Unione Europea lungo il loro anco sud. “Perché chi controlla lo Stivale”, dice Molinari, “domina gran parte dello scacchiere del “Mediterraneo allargato”, … il prepotente ritorno della Storia che riposiziona l’Italia nel bel mezzo del palcoscenico geostrategico globale”), no a quello trainante ricoperto in momento di pandemia (primo Stato europeo a dovervi fronteggiare). Senza tralasciare l’importanza che il nostro paese può avere nel dibattito sui cambiamenti climatici e nella transizione ecologica. “L’Italia è in grado di essere protagonista dell’Agenda Verde della Commissione Europea perché il suo territorio sico ne fa una piattaforma naturale per lo sviluppo di energie alternative – eolico, solare, idrico, sottomarino – e perché c’è un grande sostegno pubblico a premiare tali politiche. Ciò che manca è invece un piano governativo per lo sviluppo di una nuova generazione di infrastrutture capaci di proteggere la popolazione, che in gran parte si trova a vivere lungo le coste e dunque è più esposta ai rischi che ciò comporta. Serve anche un potenziamento dell’istruzione nelle scuole sui cambiamenti climatici af nché ognuno sappia che cosa implicano per noi tutti”. In tutto questo siamo terreno di scontro, il campo di battaglia su cui si giocano molte vitali partite.
“IlGrandeGiocoattraversalanostraPenisola,assegnandociunruolostrategicochesuperaspesso anchelanostrapercezione”.
In ne, eccoci al vincitore, il Quirinalista Marzio Breda, autore de Capi senzaStato.IpresidentidellaGrandeCrisiitaliana. Trentadue anni passati al CorrieredellaSera, seguendo le vicende e gli avvicendamenti al Quirinale. Cinque presidenti (Cossiga, Scalfaro, Ciampi, Napolitano, Mattarella), tutti diversi, con i quali, dice l’autore, “sono riuscito a stabilire un rapporto che andava oltre a quello che c’è tra il giornalista e la sua principale fonte. Il presidente, appunto”. “Per fortuna ho ottenuto la loro ducia (in qualche caso anche l’amicizia)”, continua, “e ho cercato di farne un uso responsabile. Vale a dire che, quando mi veniva chiesta riservatezza, la garantivo, offrendo comunque ai lettori la genesi delle loro scelte con cognizione di causa. Senza faziosità o storture”. Tanti i retroscena e gli aneddoti di questa convivenza di autentica ducia.
MarzioBreda,fotoValerioPazziEquilibristi accorti o benevoli arbitri, notai o interventisti decisi. Molti sono gli “stili di regia” che i Presidenti della Repubblica hanno adottato negli ultimi decenni, (co)stretti fra fronti esterni e interni complessi. Ciascuno a suo modo ha affrontato la grande crisi italiana, con ruoli che si sono evoluti, allargando o restringendo le maglie delle prerogative della presidenza. Sono 19 gli articoli della Costituzione dedicati al presidente della Repubblica. Secondo i costituenti i capi dello Stato devono essere rappresentanti dell’unità nazionale e garanti della Costituzione, oltre a of ciare i riti repubblicani (sciogliere le Camere, nominare i presidenti del Consiglio, promulgare le leggi). Un ruolo ‘notarile’ di scelte compiute comunque dal sistema dei partiti, rimasto tale e fermo no ai primi anni Novanta, quando Mani Pulite fece tabula rasa dei partiti, scenario anticipato da Cossiga. È con lui che comincia la metamorfosi dei presidenti: il Quirinale diventa la camera di compensazione delle crisi, un centro di neutralità e tutela. Un interventismo giusti cato dal potere non scritto di mediazione sottinteso alla carica. Rievocando Carlo Esposito, padre del costituzionalismo liberale, il quale sosteneva che quando il sistema si inceppa, il capo dello Stato diventa legittimamente ‘il motore di riserva’ della Repubblica. Questo spiega tutto, inclusa la spinta a trasformarsi in ‘presidenti governanti’. Il recente Mattarella docet.
“Siamoallosvuotamentodellapolitica,allarotturadiunequilibriostorico”.
Eccoci al passaggio nale della cerimonia, non per questo meno empatico ed emozionante, fra gli applausi: il 38° “Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell’informazione” assegnato a Giovanna Botteri. Notissima al grande pubblico (e da esso molto amata), di lei diremo solo che ha una laurea in Filoso a, un dottorato in Storia del cinema alla Sorbona, una grande passione per il giornalismo con gli inizi sulla carta stampata e l’approdo in Rai, che è stata per 13 anni corrispondente di guerra, da Sarajevo all’Iraq, prima di andare negli Stati Uniti, in Cina e oggi in Francia. Con un empatico discorso sulla sua esperienza di vita da giornalista (la Cina che estrania e la guerra che puzza), conclude: “umiliato da decenni di servilismo, nei confronti del potere politico e delle lobby, il giornalismo ha in questo preciso momento storico un’opportunità unica: tornare a essere credibile agli occhi delle persone. In gioco c’è la democrazia”. Un esempio per tutti.
MarzioBreda,vincitore,fotocortesiaPremioEstenseLa scelta del vincitore del premio Granzotto è stata fatta dalla giuria presieduta da Gian Luigi Zaina, presidente della Fondazione Premio Estense e composta da sette industriali (Marco Arletti, Gianna Bigliardi, Nicola Lamacchia, Gianluca Loffredo, Andrea Panizza, Rudi Ricci Mingani, Paolo Saini), sentito il parere della Giuria Tecnica. Istituito nel 1985 in memoria di Gianni Granzotto, presidente per venti anni delle giurie dell’Estense, il riconoscimento viene conferito a chi, operando nel campo dell’informazione, si sia particolarmente distinto per correttezza, impegno e professionalità.
Per rivedere i momenti salienti del Premio Estense 2022
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