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ECONOMIA-DIRITTO

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UK-EU: a new partnership?

Il 6 giugno si è tenuto presso la sede di Bologna di via San Domenico l’incontro “UK-EU: a new partnership?”.

Assieme a Phil Taylor, UK Agent Consolare Onorario, e il giornalista de “La Verità” Gabriele il Governo Carrer, è intervenuto l’Ambasciatore britannico Britannico non in Italia, Jill Morris. vuole assolutamente L’Ambasciatore manda un messaggio concreto, chiaro, pragmatico: Brexit non è stata certo mettere vincoli e limitazioni al libero “voluta” dal governo britannico, ma ora che mercato la lettera con l’appello all’articolo 50 è stata ufficialmente depositata (29 marzo scorso), Garantire i diritti dei cittadini di tutta Europa. Il governo britannico ha una forte responsabilità morale nei confronti dei cittadini UK così come dei Paesi europei Guardando più in dettaglio ai rapporti tra Gran Bretagna questi mesi molte domande e preoccupazioni sia da imprese due Paesi. Le tre maggiori inquietudini riguardano su una potenziale Brexit deve essere assolutamente sfruttata come un’opportunità nuova politica di protezionismo del governo britannico, nuove per migliorare i rapporti commerciali con i partner europei. tasse e barriere imposte su prodotti non made in UK, e in ultimo “La Gran Bretagna lascia le Istituzioni della UE ma non l’Europa, il mercato del lavoro e l’immigrazione. non smettiamo di essere europei”, questa la nota ricorrente su L’Ambasciatore anche su questi punti ha un messaggio molto cui vuole fare chiarezza l’Ambasciatore. concreto: “Il governo britannico non vuole assolutamente mettere Incalzata da Gabriele Carrer, l’Ambasciatore non si nasconde: vincoli e limitazioni al libero mercato, quindi NO a misure “Sappiamo benissimo che ci saranno difficoltà, soprattutto protezionistiche, NO a barriere sul mercato del lavoro perché quando partiranno le negoziazioni e si analizzeranno i la Gran Bretagna necessita delle competenze provenienti dai dettagli; ma in questi due anni di processo di Brexit vogliamo Paesi esteri, e per finire NO ad un incremento delle tasse e rinnovare la partnership profonda e speciale con i 27 partner della ricerca di investimenti stranieri”. europei guidati da uno spirito costruttivo e positivo”. Alla domanda su quali siano invece le opportunità che UK può Alla domanda su quali siano ora le priorità del governo inglese, offrire alle aziende italiane, Mrs. Morris ha le idee chiarissime: Mrs. Morris non ha dubbi: “In Gran Bretagna abbiamo una giustizia che funziona, una burocrazia veloce e chiara, siamo un Paese business-friendly che vuole supportare la nascita di nuove imprese e attirare Ridurre il prima possibile il livello investimenti stranieri, crediamo molto nella ricerca e sviluppo, di incertezza nato dal referendum non a caso otto delle dieci più importanti università nel mondo del 23 giugno perché ha un impatto sono in UK”. tossico per il business Proprio questa capacità di lavorare in Rete, fare sistema, collaborare per la crescita comune, è sicuramente qualcosa Partire velocemente con i negoziati che tuttavia possiamo apprendere dalla nuova partnership con con ognuno dei membri della UE la Gran Bretagna.

e Italia, l’ufficio consolare britannico, dove l’Ambasciatore Morris lavora con il suo team tra Roma e Milano, ha ricevuto in italiane che Inglesi sul futuro della relazione commerciale tra i

che noi italiani facciamo ancora fatica a mettere in pratica e

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