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Destinazione Emirati Arabi

CMV, azienda della Valle del Chiese che produce macchine e impianti per la siderurgia, è presente sui mercati di tutto il mondo. Ora sta per sbarcare anche ad Abu Dhabi con una commessa che sfiora i 10 milioni di euro.

sbarca negli Emirati Arabi, consolidando la propria presenza in un mercato decisivo per il proprio business. “Per la prima volta – spiega Davide Salvi, amministratore delegato dell’azienda – lavoriamo in questo Paese. Siamo impegnati nella fornitura e costruzione chiavi in mano di un grosso impianto per un valore che si avvicina ai 10 milioni di euro. Una commessa che rappresenta una sfida eccezionale carica di aspettative e responsabilità. Tra le soddisfazioni più grandi, la fiducia riposta in noi da Tenaris, leader mondiale nella produzione e fornitura a livello globale di tubi in acciaio e servizi per i settori gas e petrolio, che ha scelto la nostra azienda come partner per la costruzione dell’impianto”.

Cmv ha sede a Sella Giudicarie, in valle del Chiese, dove produce macchine e impianti per la siderurgia. “Progettiamo, forniamo, installiamo e mettiamo in servizio – continua Salvi – macchine e impianti per la movimentazione automatica di prodotti per la siderurgia. Quasi tutti i macchinari che consegniamo sono prodotti unici e vengono realizzati interamente su commissione del cliente. La customizzazione è totale. Ci adattiamo agli spazi che ci vengono indicati per il posizionamento

”Le soddisfazioni più grandi, la fiducia riposta in noi da Tenaris, leader mondiale nella produzione e fornitura a livello globale di tubi in acciaio e servizi per i settori gas e petrolio, che ha scelto la nostra azienda come partner per la costruzione dell’impianto”

degli impianti, quelli di volta in volta disponibili all’interno degli stabilimenti in cui andiamo a operare, risolvendo così anche i problemi di logistica. Lavoriamo con un altissimo grado di specializzazione in una nicchia di mercato. Per questo abbiamo pochi competitors in Italia e all’estero e realizziamo buona parte del nostro fatturato sui mercati di tutto il mondo. Siamo presenti in quasi tutti i Paesi d’Europa, con quote particolarmente significative in Francia, Germania e Romania. Nelle Americhe lavoriamo soprattutto in Messico, negli Stati Uniti e in Canada, in Argentina e in Colombia”.

La vocazione all’export deriva anche dal rapporto stretto tra Cmv e Tenaris, la multinazionale che ha portato l’azienda della valle del Chiese ad Abu Dhabi. Tenaris, infatti, si rivolge con regolarità da tanti anni a Cmv commissionandole impianti e macchinari da installare in molti stabilimenti del mondo. Il colosso, che ha sviluppato in proprio originali tecnologie del processo produttivo, opera in 30 Paesi differenti con vendite annuali per 6,5 miliardi di dollari e circa 23mila dipendenti. Leader mondiale nella produzione di tubi e servizi correlati per l’industria energetica, ha trovato l’eccellenza proprio in valle del Chiese. “Ai nostri clienti – sottolinea Davide Salvi – garantiamo qualità, rispetto delle tempistiche e soluzioni innovative completamente personalizzate. Partendo dal progetto, costruito su misura per e con il committente, realizziamo studi di fattibilità basati sulla nostra esperienze trentennale”.

Ingegno e voglia di innovare, passione e totale dedizione verso il cliente, flessibilità e puntualità, onestà e responsabilità: sono questi valori di Cmv, azienda fortemente internazionalizzata con le radici in valle del Chiese.

Nello stabilimento di Sella Giudicarie, headquarter di Cmv, la società impegna 45 collaboratori prevalentemente del territorio. “Facciamo il possibile – spiega Enrico Gasperi, consigliere delegato Cmv, presente in azienda dal 2007 – per lavorare con personale della valle e delle vallate confinanti. Avviene qui, a Sella Giudicarie, tutta la produzione e qui hanno sede tutti gli uffici. Molti dipendenti lavorano con noi da decenni. Conserviamo con queste famiglie e con la comunità locale un legame molto stretto, che contribuisce a legittimare la nostra presenza sul territorio. Certamente, non mancano le criticità. La delocalizzazione ci penalizza perché siamo lontani dalle autostrade. Il 90% della nostra produzione viaggia via nave, perlopiù con partenza dal porto di Genova, per essere consegnata ai committenti. I costi di trasporto incidono molto e ci converrebbe spostare la sede in aree più centrali. Ciò nonostante, ribadiamo la nostra volontà di rimanere qui. Penso agli anni compresi tra il 2010 e il 2015, per esempio, quando, a seguito di una fase di crescita aziendale, riflettemmo sull’opportunità di spostarci fuori regione per godere di un migliore accesso alle reti viabilistiche. Ecco, anche in quel caso, decidemmo di restare in valle del Chiese, considerando come un valore aggiunto il rapporto con il territorio”. (adb)

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