DICEMBRE 2013 | GENNAIO 2014 ANNO 54 | N°06
I bilanci delle imprese trentine nel quinquennio della crisi La nuova indagine di Confindustria Trento realizzata con Fondazione Nord Est e Mediocredito Trentino-Alto Adige.
Speciale neve
Al via la nuova stagione invernale sulle piste da sci
Scuola
Presentata la nuova edizione del progetto “Tu Sei”
Gruppo Giovani
Intervista al nuovo presidente Alessandro Lunelli
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Confidimpresa Trentino s.c. è una Società Cooperativa per azioni senza scopo di lucro, basata sui principi della mutualità. Nata nel settembre 2007 dalla fusione tra Confidi Trento e Terfidi, importanti realtà locali di trentennale esperienza, è supportata da personale preparato e sempre più aggiornato. Rappresenta oggi una realtà solida e
Interlocutore del sIstema credItIzIo Grazie alle convenzioni con tutto il sistema bancario operante sul territorio provinciale, Confidimpresa Trentino facilita i propri associati nell’accesso al credito tramite il rilascio di garanzie consortili a sostegno di nuovi finanziamenti. L’avvento dell’attuale crisi finanziaria ha portato altresì la Provincia autonoma di Trento ad istituire “il tavolo del credito”, all’interno del quale Confidimpresa Trentino svolge, dalle origini, un ruolo attivo, propositivo e di testimonianza.
capace di coniugare l’esperienza del passato con l’esigenza del cambiamento. Le molteplici novità normative degli ultimi anni ed il coraggio di credere nelle aziende, hanno inciso in maniera profonda nell’organizzazione e nel funzionamento di Confidimpresa Trentino. La società, partendo dalle esigenze del singolo,
consorzIo dI garanzIa L’operatività di Confidimpresa Trentino prevede il rilascio di garanzie a sostegno sia delle linee di credito a breve termine (fidi in conto corrente, linee auto liquidanti, ecc) sia a medio e lungo termine (mutui e leasing). Un’analisi congiunta con l’imprenditore delle sue esigenze finanziarie costituisce il fulcro intorno al quale strutturare l’intervento di Confidimpresa Trentino.
vuole comprendere meglio le problematiche generali, analizzando, costruendo e proponendo varie iniziative che, anche in sinergia alle organizzazioni di categoria, elaborano funzionali proposte di gestione capaci di sostenere le imprese a 360°.
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Interlocutore della ProvIncIa Attraverso la stipula di precise convenzioni, Confidimpresa Trentino si pone come interlocutore della Provincia autonoma di Trento, per conto della quale gestisce il processo di istruttoria ed erogazione di diverse agevolazioni provinciali e di altri molteplici interventi volti allo sviluppo ed al sostegno delle imprese.
Palma & Associ
sommario
03
editoriale 7
edilizia
Bilanci aziendali e nuovo Governo provinciale
51
Imprese edili: bilanci e previsioni
53
Ance spiega AVCPass
il punto internazionalizzazione 9
Per i giovani
associazione
rubriche 11
11
“Tu Sei” ai blocchi di partenza
13
Un nuovo sito di servizi alle imprese
14
Catalogo Assoservizi 2014
15
In Trentino per studiare l’innovazione
17
Reach e Clp: prevenzione e controlli
55
Nuovi fondi per l’export
56
Formarsi per l’estero
58
Verso i mercati dell’Africa mediterranea
59
Eccellenze trentine in Nordafrica
61
Legami locali e visione globale
62
Incoming brasiliano in Trentino
64
Ict e Internazionalizzazione
associazione
giovani
aziende
20 aziende 31 dossier 44 speciale neve
20
Simply the Best Parola di Saiv
23
Il benessere su misura
25
Un compleanno in full HD
28
Qualità certificata per 20mila cantieri
51 edilizia
66
economia 68
dossier
55 internazionalizzazione 66 giovani
L’economia trentina attraverso i dati di bilancio delle imprese della provincia
68 economia
speciale neve
31
71 università
44
Funivie volano per il turismo invernale
47
Tecnologia in alta quota per sciare in sicurezza
Un social network dai vantaggi concreti
innovazione 69
69 innovazione
Cultura d'impresa per le nuove generazioni
Stop polveri sottili dalle pastiglie freno
università 71
Universiadi ispirate dall'innovazione
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | DIC-GEN 2014
04 TRENTINO INDUSTRIALE Anno 54 | N. 6 Dicembre 2013 - Gennaio 2014
Direttore Responsabile
DICEMBRE 2013 | GENNAIO 2014
Alessandro Santini
ANNO 54 | N°06
I bilanci delle imprese trentine nel quinquennio della crisi
Comitato di Redazione
Redazione
Silvia Bruno Primo Bee
Speciale neve
Al via la nuova stagione invernale sulle piste da sci
Scuola
Presentata la nuova edizione del progetto “Tu Sei”
Gruppo Giovani
Direzione, Redazione e Amministrazione
Palazzo Stella, Via Degasperi, 77 38123 Trento T 0461 360000 | F 0461 933551 Internet: www.trentinoindustriale.com e-mail: trentino.industriale@confindustria.tn.it Progetto grafico
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Intervista al nuovo presidente Alessandro Lunelli
illustrazione ed elaborazione: graffiti
La nuova indagine di Confindustria Trento realizzata con Fondazione Nord Est e Mediocredito Trentino-Alto Adige.
Giovanni Coletti Alessandro Lunelli Roberto Busato Paolo Angheben Pierangelo Baldo Lorenzo Garbari Andrea Marsonet Eduard Martinelli Roberto Pisetta
PUBBLICITÀ La pubblicità su Trentino Industriale significa: 11 mila copie ogni numero; invio a tutte le industrie aderenti a Confindustria Trento e ad un selezionato elenco di imprese artigiane, turistiche,commerciali e di servizi; invio ai professionisti trentini: ingegneri ed architetti,commercialisti e consulenti aziendali, notai ed avvocati, giornalisti...; invio a università, istituti di ricerca, scuole e centri di formazione professionale;
Foto
Archivio fotografico Confindustria Trento, Panato, MoniQue Foto, KLR foto, Alessio Coser, Rensi, Hugo Muñoz
articoli, servizi, firme autorevoli e interviste a personaggi di spicco; presentazione di aziende, loro attività e prodotti ad una vasta e competente platea di lettori; autorevolezza di una voce “targata” Confindustria.
Editore
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Laura Canzian lacanzi@tin.it T 338 7789032 | F 0461 933551 I prezzi indicati vanno maggiorati di I.v.a. L’editore si riserva di valutare di volta in volta la compatibilità con la rivista dei messaggi pubblicati proposti.
editoriale
07
Bilanci aziendali e nuovo Governo provinciale Pubblichiamo su questo numero di Trentino Industriale la nuova indagine annuale sui bilanci delle imprese trentine, promossa da Confindustria Trento. Si tratta di un’evoluzione della tradizionale indagine sul sentiment degli imprenditori – svolta anche in questo caso con Fondazione Nord Est e Mediocredito Trentino-Alto Adige – per analizzare in maniera puntuale con i numeri lo stato di salute e le prospettive del nostro sistema produttivo. Ne esce un Trentino a due velocità. Da un lato le imprese in difficoltà ormai cronica, con redditività in caduta libera e indebitamento crescente. Si tratta dei settori più legati alla domanda locale o nazionale. Dall’altro lato le imprese più strutturate, aperte ai mercati esteri e all’innovazione. Quelle che all’inizio della crisi hanno sofferto di più, ma che nell’ultimo periodo stanno viaggiando come e meglio di prima, grazie alla crescita che riescono ad intercettare in varie aree del mondo. È esattamente a queste ultime, e in particolare alle loro strategie, che dobbiamo guardare se vogliamo riportare l’intero sistema economico su un sentiero di crescita. Le direttrici da seguire sono note da tempo: internazionalizzazione, innovazione, aggregazioni. Ora si tratta di declinarle in azioni concrete, alla portata del tessuto imprenditoriale trentino. Spetterà al nuovo Governo provinciale elaborare politiche pragmatiche ed efficaci, dagli effetti immediati. L’obiettivo è riportare al più presto a regime il motore della nostra economia, in special modo quello del manifatturiero trentino. Le leve da azionare sono quelle che abbiamo più volte ribadito, da ultimo in occasione delle elezioni provinciali, con un documento che abbiamo presentato pubblicamente alle forze politiche. Le priorità – voglio ricordarle – sono i giovani, il lavoro, il welfare, il credito, la burocrazia, le infrastrutture, l’innovazione e l’internazionalizzazione. Le elezioni dello scorso 27 ottobre hanno gettato le basi di un quinquennio all’insegna della governabilità. Anche l’assetto della nuova Giunta provinciale, con un assessorato dedicato all’economia e al lavoro, è una presa d’atto che il futuro del Trentino si giocherà innanzitutto in campo economico. Le premesse, dunque, ci sono. Ma dobbiamo fare presto. Soprattutto se vogliamo mantenere i posti di lavoro e preservare – e possibilmente incrementare – il Pil locale. Cioè quelle risorse, create da imprese e lavoratori, che vanno ad alimentare il bilancio provinciale e che fino ad oggi ci hanno garantito livelli di benessere e di qualità della vita da primato, come recentemente ci ha riconosciuto anche Il Sole-24 Ore. È nostro dovere fare in modo che anche le nuove generazioni ne possano beneficiare.
Paolo Mazzalai Presidente Confindustria Trento
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8
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il punto
09
Per i giovani Il nostro impegno per i giovani continua. Sono diverse, infatti, le iniziative a loro rivolte che anche su questo numero di Trentino Industriale raccontiamo. A due anni dal lancio del progetto “Giovani industriosi” registriamo un crescente interesse da parte di giovani e imprese verso iniziative come il lavoro estivo nell’industria – lanciato da Confindustria Trento con Agenzia del lavoro – o il contratto di apprendistato professionalizzante accompagnato da un percorso di formazione focalizzato sulle competenze richieste nelle imprese industriali. Stiamo ora predisponendo azioni concrete e coordinate a supporto delle strategie di orientamento e placement di Scuole e Università. Per supportare i giovani nella transizione al mondo del lavoro saremo sempre più presenti con le nostre imprese in incontri diretti con gli studenti e nei nuovi contesti di incontro domanda-offerta di lavoro. In queste ultime settimane abbiamo presentato anche la nuova edizione del progetto “Tu Sei” di Confindustria Trento e Provincia autonoma di Trento. Un’iniziativa, giunta alla sesta edizione, che sta contribuendo ad avvicinare concretamente due mondi inizialmente distanti come la scuola e l’impresa. Due mondi, però, che dovranno imparare a conoscersi e ad interagire sempre di più, per dare ai giovani qualche chance occupazionale in più. I giovani, inoltre, continueranno ad essere al centro delle iniziative del nostro Gruppo Giovani Imprenditori, che ha da poco rinnovato il Direttivo. Il nuovo Presidente Alessandro Lunelli ha già confermato i progetti avviati negli ultimi anni dal Gruppo, da sempre presente nelle scuole con testimonianze in aula e iniziative sul territorio, ma ha anche presentato nuove idee per contribuire alla crescita delle giovani generazioni trentine. I giovani sono una priorità condivisa. E non potrebbe essere altrimenti. La disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli preoccupanti. In Trentino è più contenuta rispetto al dato nazionale, ma il trend crescente obbliga anche noi a tenere alta la guardia. Il Presidente della Provincia Rossi ha posto la questione giovanile in cima all’agenda della nuova Giunta provinciale e le prime iniziative annunciate in queste settimane confermano questa volontà. Non ci può fare che piacere, perché è una sfida che possiamo vincere solo se la affrontiamo tutti insieme.
Roberto Busato Direttore Confindustria Trento
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Promuoviamo attività formative in aula e in e-learning, aziendali e interaziendali, e ti aiutiamo a finanziarle, in particolare attraverso i Fondi Interprofessionali per la formazione continua come Fondimpresa e Fondirigenti.
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11
“Tu Sei” ai blocchi di partenza Presentata presso Metalsistem Spa e Bauer Spa la sesta edizione del progetto che promuove la partnership tra scuole e aziende trentine. Sei le formule di collaborazione proposte ai candidati. di Silvia Bruno
"un'occasione
unica di orientamento e di sperimentazione delle proprie capacità”: così Giulia Manica, membro della Giunta esecutiva degli industriali trentini e responsabile del progetto Tu Sei, ha presentato la sesta edizione dell’iniziativa in occasione di uno degli eventi promossi da Confindustria Trento nel corso di novembre. In due momenti, ospitati presso Metalsistem Spa e Bauer Spa, il gruppo di lavoro dedicato al programma ha incontrato imprenditori, dirigenti e docenti di tutto il territorio per illustrare i dettagli della proposta: numerose le adesioni raccolte, a dare il senso della sensibilità riservata all’iniziativa e dell’ampia attenzione mantenuta nel tempo. Frutto di un protocollo di intesa tra Confindustria Trento e Provincia autonoma di Trento, forte del positivo riscontro dimostrato dalle numerose iniziative realizzate e premiate negli anni scorsi, “Tu sei” promuove la partnership tra scuole e aziende anche per l’anno scolastico e formativo 2013/2014. “Il progetto risponde all’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca tra il mondo dell’impresa e quello della scuola, e per il tramite della dimensione scolastica lambisce le famiglie trentine – spiega Manica -. L’esperienza degli anni passati conferma che per i giovani il progetto Tu Sei costituisce un importante momento di confronto con il mondo adulto e con la realtà industriale”. Agli eventi di presentazione ha preso parte anche il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Alessandro Lunelli, che ha evidenziato il valore dell’iniziativa nel contesto delle azioni promosse da Confindustria Trento a favore dei giovani allievi degli istituti trentini, in particolare nella forma della proposta “Tu sei comprensivo”.
Accanto a Manica e Lunelli, il gruppo di lavoro dedicato al progetto è composto da Maria Cristina Poletto per Confindustria, nonché da Crescenzo Latino, Daniela Carlini e Alberto Garniga per la Provincia di Trento.
Tu sei accolto Visite guidate alle aziende: offrono spunti di riflessione e contribuiscono a diffondere l'effettiva conoscenza delle realtà aziendali, fornendo le informazioni più aggiornate sul mondo del lavoro. Testimonianze: opportunità di confrontarsi direttamente con titolari d'azienda, dirigenti, collaboratori, giovani che appartengono ad industrie locali, mediante il racconto delle loro esperienze.
Speciale orientamento Tu sei comprensivo Percorsi di visita/testimonianza in aziende trentine, con la collaborazione dei Giovani imprenditori di Confindustria Trento.
Tu sei coinvolto Incontri personalizzati: singoli allievi meritevoli incontrano imprenditori o loro collaboratori di industrie locali, seguendone una giornata tipo; un'occasione stimolante per comprendere in prima persona gli onori e gli oneri di un ruolo di responsabilità.
Tu sei globale Esperienze internazionali: allievi motivati e selezionati partecipano a momenti di apertura esterna dell'industria trentina (fiere, accoglienza di delegazioni di clienti e/o fornitori etc.), con particolare attenzione ai rapporti internazionali.
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associazione
associazione
12 associazione
Lo studente può trarne significativi benefici in termini di crescita personale, pratica ed approfondimento di lingue straniere, scelte formative e occasioni di conoscenza del valore e della complessità del business.
Tu sei creativo Ricerca & sviluppo: l'azienda partner commissiona a una classe o a un gruppo di studenti progetti di sviluppo, innovazione o miglioramento di un prodotto, servizio, modello organizzativo o processo aziendale: una sfida di idee.
Tu sei imprenditore Creazione d'impresa: concorsi e/o sponsorizzazioni di progetti riguardanti idee d'impresa o
elaborati (ricerche scritte, prodotti informatici, grafici etc.) su temi quali l'evoluzione dell'impresa e la valorizzazione del territorio come risorsa. Gli studenti possono trarre spunto dagli esempi reali testimoniati e confrontare le loro proposte con gli esperti aziendali.
Tu sei premiato Premiazioni: i progetti e le esperienze più significative verranno premiate dalla commissione durante l'evento finale annuale del progetto Tu Sei. la valutazione terrà in particolare conto il processo e i prodotti finali, la creatività e l'intraprendenza, le abilità di project-management e di collaborazione messe in campo dai ragazzi.
Dalla quinta edizione del progetto erano uscite vincitrici le partnership tra l’Istituto Comprensivo Trento 5, Bresadola e Sepr Italia Spa (per il primo ciclo), tra la Scuola d’Arte Pozza di Fassa e Sanae Beauty & Spa Srl, tra l’Istituto di Istruzione Tambosi-Battisti e Segata Spa (nella foto), tra l’Istituto Pavoniano per le Arti Grafiche – Artigianelli Trento e Edizioni e Centro Studi Erickson Spa (per il secondo ciclo). La menzione speciale della Commissioni di valutazione era andata invece alla collaborazione tra l’Istituto Comprensivo Tione e Girardini Srl.
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13 associazione
Un nuovo sito di servizi alle imprese Tutte le proposte formative, le consulenze e i servizi per gli associati sono disponibili sul nuovo sito. “Un luogo – spiega Biasiolli - di promozione della cultura della formazione e della sicurezza”.
dal
mese di novembre è on line il nuovo sito di Assoservizi, la società di Confindustria Trento attiva nei settori della formazione, della consulenza e dei servizi alle imprese. La veste grafica scelta, sviluppata intorno alla corporate identity adottata la scorsa primavera e in sintonia con lo stile proprio delle comunicazioni associative, valorizza una nuova organizzazione delle informazioni, definita per rispondere al meglio alle attese del fruitore. La barra dei menù pubblicata nella parte superiore della homepage dà accesso a tutti i dati relativi alla offerta della società. Alla voce attività i contenuti sono catalogati in ragione della loro tipologia; alla voce aree i corsi, i percorsi, le consulenze proposti sono suddivisi in base alla materia di riferimento; alla voce opportunità è disponibile l’intera gamma di iniziative in programma, con particolare riferimento alla possibilità di finanziare l’attività ricorrendo all’ausilio di Assoservizi. Un calendario mensile mette in evidenza gli appuntamenti e le scadenze del periodo visualizzato, per consentire un accesso trasversale alle proposte. Nel menù compaiono infine i tasti di accesso al profilo di Assoservizi, alla piattaforma di e-learning, alle news e ai contatti. Al centro della homepage una serie di percorsi tematici in forma di app conduce il navigante alla scoperta di tutti i contenuti afferenti il motivo di interesse per favorirne il rinvenimento. All’interno delle schede relative ai singoli corsi, anche la possibilità di iscriversi direttamente alle attività. Scorrono poco più sopra le notizie in primo piano: “Vorremmo che la nuova piattaforma non fosse solo una vetrina delle opportunità messe a disposizione del cliente – spiega la direttrice Agnese Biasiolli – ma anche un luogo di promozione della cultura della formazione e della sicurezza in azienda. Per
questo abbiamo ritenuto di destinare particolare evidenza a comunicati, articoli, interviste in grado di sviluppare e approfondire i temi trattati nel corso delle attività ordinarie”. A corredo delle notizie legate all’attività della società di servizi, alla base della homepage, il sito mette inoltre a disposizione del navigante anche i materiali multimediali caricati sul canale youtube dell’Associazione e gli articoli e i redazionali pubblicati sull'ultimo numero di Trentino Industriale. Particolare visibilità è offerta, in quest’area, alle aziende menzionate dalla testata: un modo per valorizzare, insieme al profilo della società, anche quello dei fruitori della sua offerta. Ancora, la homepage del sito dà accesso alla pagina Facebook di Assoservizi, visualizzando gli ultimi post pubblicati. Attualmente in fase di sviluppo, sarà prossimamente disponibile un percorso guidato immaginato per offrire il più rapido riscontro alle esigenze e alle necessità delle aziende che ricorrono, magari per la prima volta, ai servizi della società. (sb) www.assoservizi.tn.it
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14 associazione
Catalogo Assoservizi 2014 Area per area, i temi trattati nei corsi di formazione in programma per l’anno nuovo. Trasversale è il percorso Management per l’Internazionalizzazione d’Impresa, illustrato a p. 56.
Amministrazione del personale
terms® ICC e dei pagamenti internazionali, di tutela di brevetti e marchi sui mercati internazionali, di origine preferenziale e di Made In.
Si parla delle novità della legge di stabilità 2014 e dei contratti atipici, di piani di riduzione del personale e di ammortizzatori straordinari, di regolamento aziendale e procedimento disciplinare, di trasferte, trasfertismo e trasferimento, della compilazione del cedolino paga, della gestione del personale italiano all’estero.
I corsi proposti riguardano prevalentemente i temi della gestione del magazzino (anche dal punto di vista contabile) e dei flussi logistici.
Area geografica
Marketing e commerciale
Dalla scoperta dei nuovi mercati ai focus su Africa Sub-sahariana, Angola, Ghana, Kenya, Mozambico, Nigeria e Paesi islamici.
Si parla di strategia competitiva, analisi del settore e dei concorrenti, delle regole fondamentali per essere presenti e farsi trovare sul web al tempo dei social media, di internazionalizzazione d’impresa, marketing internazionale, strategie per una efficace negoziazione e credito commerciale.
Comunicazione I corsi offrono strumenti pratici per la comunicazione aziendale nelle Pmi, a partire dalle strategie per una scrittura efficace, tra mail e sito web, ma c’è spazio anche per la comunicazione verbale e non verbale e il public speaking.
Finanza e contabilità I temi trattati vanno dal controllo di gestione e pianificazione alla riduzione dei costi, passando per il bilancio e il piano economico finanziario pluriennale.
Fisco Attenzione ai temi della disciplina Iva, alla gestione delle spese di rappresentanza, delle trasferte dei dipendenti e dei collaboratori, alla fiscalità dell'azienda operatrice con l'estero, a esterovestizione, stabile organizzazione e trasfer-pricing.
Legale Si parla di gestione della privacy in azienda, di contratti internazionali, degli aspetti pratici degli Inco-
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Logistica
Risorse umane Numerosi gli interventi sui temi di leadership ed empowerment, sviluppo manageriale e change management, team working e team building, resilienza, peak performance, valutazione delle prestazioni, gestione dei conflitti.
Ricerca e innovazione I corsi approfondiscono i temi dei finanziamenti nazionali ed europei per l'innovazione, della gestione dei progetti di ricerca e innovazione in azienda, degli strumenti per tutelare e valorizzare l'innovazione, della ricerca brevettuale, delle novità promosse nell’ambito del programma Horizon 2020, di Innovation team, Lean production e Kaizen.
Strategia e management Si parla in prevalenza di gestione della crisi d'impresa e strategie di risanamento, di controllo dei processi aziendali e di project management.
15 associazione
In Trentino per studiare l’innovazione Assoservizi porta alla Fondazione Bruno Kessler i manager di Mantova, Padova, Vicenza, Verona e Rovigo per un corso esperienziale sulla leadership.
dopo
le tappe di Vicenza e Bologna, si è concluso con il corso esperienziale di Trento il percorso itinerante “Leadership e Innovazione” promosso da Rete Formazione – e da Assoservizi per il Trentino - e destinato a imprenditori, dirigenti e manager del Nordest e delle province di Mantova e Bologna. Ospitato a fine novembre presso la sede della Fondazione Bruno Kessler - interlocutore essenziali per le aziende che intendono migliorare la propria competitività attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative – il gruppo di imprenditori ha raccolto la testimonianza di Alfredo Maglione, presidente e fondatore di Optoi Group, per poi prendere parte alle attività esperienziali guidate da Leonardo Frontani e ispirate al tema della leadership, competenza fondamentale per l’imprenditore di successo e necessaria a costruire condizioni idonee a facilitare il processo di innovazione. La giornata si è conclusa con una visita alle Cantine Ferrari, azienda che ha saputo coniugare la cultura dell'innovazione all'eccellenza del vino. L’intervento si era aperto il 24 settembre a Vicenza presso il Centro Logistico di Dainese, azienda leader nel settore dell’innovazione applicata alla sicurezza nell’abbigliamento protettivo per lo sport. Nel corso dell’incontro si era parlato di innovazione e di metodi che consentono di arrivare sul mercato in tempi più rapidi, di identificare e utilizzare con intelligenza fonti di know-how esterne, di gestire in termini imprenditoriali il rischio collegato agli investimenti in innovazione. La docenza era stata affidata a Vittorio Chiesa, responsabile dell’area Strategia Tecnologica e delle iniziative formative in tema di Imprenditorialità e Family Business presso il Mip, Politecnico di Milano. La seconda tappa del percorso si era tenuta il 23 ottobre a Bologna, presso lo stabilimento produttivo di Toyota Material
Handling: in quella occasione, lo study visit gestito da Emanuele Cesari, Business Solutions Manager e Responsabile Toyota Academy presso Toyota Material Handling Italia, aveva consentito ai partecipanti di toccare con mano l’applicazione più spinta del Tps – il Toyota Production System - in Italia. Costituita per condividere le eccellenze, aumentare le possibilità di confronto e scambio tra imprese provenienti da territori contigui, investire su nuove proposte formative, Rete Formazione nasce da un accordo siglato dai consorzi territoriali di Confindustria di Bologna (Cofimp), Mantova (Assoservizi Mantova), Padova (Fòrema), Rovigo (Cifir), Trento (Assoservizi Srl), Verona (Cim & Form) e Vicenza (Risorse in Crescita). Rete Formazione è la prima esperienza di aggregazione tra associazioni imprenditoriali sul tema della formazione. (sb)
Istruzioni per ottenere sgravi Inail Si è svolto a inizio dicembre a Palazzo Stella il seminario “Sgravi Inail per le aziende virtuose in sicurezza”. Le aziende operative da almeno un biennio possono ottenere, ogni anno, una riduzione del premio dovuto all’Inail, purché dimostrino di avere eseguito – nei dodici mesi precedenti - interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia. La domanda di “oscillazione per prevenzione” va presentata entro la fine del mese di febbraio previa compilazione del modello OT24. Assoservizi è in grado di assistere le imprese nella corretta compilazione del modulo. Per infomazioni Assoservizi Area Consulenza direzione@assoservizi.tn.it T 0461 360079 F 0461 390127
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GUARDIAMO AL FUTURO INSIEME...
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Reach e Clp: prevenzione e controlli Il seminario promosso da Confindustria Trento a Apss sul regolamento per la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche. di Fiammetta Nicoletti, Area economia d’impresa di Confindustria Trento
lo scorso
10 ottobre ha avuto luogo un apprezzato e partecipato seminario dal titolo “Reach e Clp: obblighi, prevenzione e sistema dei controlli in materia di sostanze chimiche”, organizzato da Confindustria Trento in collaborazione con la locale Azienda provinciale per i Servizi Sanitari, che ha consentito di ripercorrere le tappe attuative della normativa europea riguardante le sostanze chimiche entrata in vigore nel 2007 e che completerà il proprio cammino esecutivo nel 2018. Infatti, in ragione della particolare complessità della materia, il provvedimento ha definito varie tappe attuative cui si collegano specifici adempimenti a carico degli operatori coinvolti nell’uso delle sostanze stesse. Già in occasione dell’entrata in vigore del Regolamento, nel 2007, Confindustria aveva organizzato un importante momento formativo. Dopo l’introduzione ai lavori della presidente della Sezione Chimica Marisa Zeni e del responsabile Reach dell’Azienda Sanitaria Antonino Biondo, due esperti relatori in campo nazionale – Mauro Sabetta e Bruno Marchesini – con la loro esposizione hanno calamitato l’attenzione del folto uditorio e sollecitato un vivace dibattito e confronto di opinioni. Il regolamento Reach (acronimo di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche) persegue lo scopo principale di migliorare la conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti da sostanze chimiche già esistenti e nuove ed al contempo mantenere e rafforzare la competitività e le capacità innovative dell’industria chimica europea. In linea di principio la normativa si applica a tutte le sostanze chimiche: non solo a quelle utilizzate nei processi industriali, ma anche a quelle che vengono adoperate quotidianamente, ad esempio
Marisa Zeni, presidente sezione chimica di Confindustria Trento
nei detergenti o nelle vernici, a quelle presenti in articoli come abiti, prodotti tessili, mobili, elettrodomestici ecc. Il Regolamento, quindi, interessa la maggior parte delle aziende di tutta l’Europa trovando applicazione nei confronti di una vasta gamma di operatori appartenenti a numerosi settori comprese molte aziende che in prima analisi potrebbero non apparire coinvolte nelle problematiche relative alle sostanze chimiche. Le aziende infatti pos-
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sono ricoprire i ruoli di fabbricante, importatore o Utilizzatore a valle, ciascuno dei quali comporta l’assunzione di precise responsabilità. Gli utilizzatori di sostanze chimiche hanno l’obbligo di fare uso delle sostanze secondo “gli usi identificati” dal proprio fornitore ed all’interno degli “scenari di esposizione” da esso comunicati tramite le schede di dati di sicurezza, assicurando a loro volta la trasmissione di informazioni puntuali e complete relative al ciclo di vita delle sostanze e dei preparati utilizzati lungo tutta la filiera. Particolarmente rilevante è la responsabilità di chi produce ed importa sostanze chimiche nell’Unione Europea in quanto deve dimostrare che le stesse possono essere utilizzate in maniera sicura. Infatti uno dei principali obiettivi del regolamento è quello di incoraggiare la sostituzione delle sostanze che destano maggiori preoccupazioni con sostanze e tecnologie meno pericolose quando esistano alternative economicamente e tecnicamente idonee. Nelle fasi iniziali di applicazione della nuova normativa gli operatori coinvolti temevano che gli obiettivi di Reach fossero troppo ambiziosi e ne sottolineavano la complessità, le pesanti responsabilità ricadenti sulle aziende e le impegnative scadenze. Dopo alcuni anni dalla sua entrata in
vigore invece, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (l’autorità europea di regolamentazione in materia di sicurezza delle sostanze chimiche) ha registrato un buon successo applicativo ed ha rilevato che le parti responsabili stanno adempiendo correttamente i loro compiti anche grazie alle nuove relazioni professionali improntate alla massima collaborazione fra i diversi soggetti coinvolti. Il regolamento Reach ha imposto sempre maggiori responsabilità alle aziende per garantire la sicurezza d’uso delle sostanze chimiche. Questo trasferimento della responsabilità, dall’autorità di regolazione all’industria, richiede un mutamento radicale di mentalità ormai richiamato sempre più frequentemente nell’applicazione della normativa europea. Punto di forza del regolamento è costituito dalla comunicazione di informazioni sulle sostanze e sulla sicurezza d’uso lungo tutta la catena di approvvigionamento fino agli utilizzatori a valle ed ai consumatori attraverso informazioni facilmente comprensibili. Il Reach è stato integrato anche da un regolamento riguardante la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze chimiche (regolamento Clp) comportante ulteriori adempimenti per gli operatori.
Imprenditoria femminile: il convegno Il comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile istituito presso la Camera di Commercio di Trento, presso il quale siede, in rappresentanza di Confindustria Trento, Tiziana Carella, delegato per la Vallagarina della stessa Associazione, ha promosso nei giorni scorsi il convegno “L’imprenditoria femminile in Trentino. Buone pratiche nel settore turistico”. I dati divulgati in occasione dell’appuntamento confermano un costante aumento delle imprese femminili negli ultimi dieci anni: oggi sono pari a 9.477 unità, ovvero il 20% del totale delle imprese attive sul territorio. Nel comparto turistico l’apporto delle strutture guidate da donne è intimamente legato al loro profilo professionale. Solitamente le imprenditrici gestiscono il lavoro con maggiore flessibilità; ricorrono meno a forme di finanziamento esterno anche perché scontano più di una difficoltà nell’accesso al credito; hanno un livello di educazione superiore a quello dei maschi ma con minori conoscenze nella gestione del business; sono più avverse al rischio; hanno obiettivi di qualità ambiziosi ma fattibili; favoriscono l’autorealizzazione dei collaboratori e la loro crescita professionale; hanno maggiore sensibilità verso i temi della sostenibilità dello sviluppo.
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Simply the Best Parola di Saiv Il nuovo contenitore della società di Trento si avvale di tecnologie moderne e di solide competenze per rispondere a tutte le esigenze del cliente. di Alessandro de Bertolini
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postazione di videoconferenza, o più precisamente di Telepresence, che Saiv ha installato nella saletta associati di Palazzo Stella, sede di Confindustria Trento, si inserisce in un’evoluzione che la nostra azienda ha da poco avviato, basata su una forte strategia di crescita per offrire nuovi servizi alla clientela”. Lorenzo Zanfardin, direttore commerciale e marketing di Saiv, spiega così il nuovo corso intrapreso dall’azienda, riconducibile allo slogan "Simply the Best". L’acronimo sta per Business Enterprise Support Team: una suite di servizi dimensionati in base all’esigenza. La filosofia consiste nell’offrire al così come non vincolano all’acquisto finale del cliente una gamma completa di servizi a cano- bene. “Adottiamo questa nuova strategia a canone strutturati, in modo scalabile ed elastico per ne scalabile ed elastico – prosegue – su tutta la la gestione del parco informatico, per i sistemi gamma di servizi e di prodotti che offriamo e che telefonici, network/Wi-Fi, sicurezza informatica, rientrano nella famiglia Best”. videosorveglianza, ambienti multimediali, video- Al contenitore Best fanno riferimento numerosi conference. “Per esempio – spiega Zanfardin – se servizi e competenze: “Saiv Best Monitoring” (365 un’azienda ha bisogno di una serie di postazioni giorni all’anno, 24 ore su 24, il centro operativo informatiche per i propri dipendenti, ciascuna di supporto Saiv risponde con specialisti di setcon gli strumenti necessari (pc, stampante, linea tore per salvaguardare, mantenere e monitorare telefonica, collegamento Wi-Fi, scanner ecc.), può in tempo reale qualsiasi processo relativo al funscegliere di rivolgersi a Saiv e di pagare un cano- zionamento dell’infrastruttura tecnologica della ne di servizio per tutta l’infrastruttura, invece che tua impresa), “Saiv Best Mail” (posta elettronica e acquistarla. Ciò con evidenti vantaggi per l’azien- calendario in outsourcing con un servizio basato da. In primo luogo, la possibilità per il cliente di su uno dei principali motori di posta nel mondo avere sempre una tecnologia all’avanguardia, che cloud: una soluzione ad alta affidabilità e disponoi provvediamo a rinnovare mano a mano che nibilità di accesso alle risorse di posta per mezzo si presentano le necessità. In secondo luogo, di- di Smartphone/Tablet, Web App, desktop/laptop, mensionare l’equipaggiamento delle infrastrutture con la personalizzazione di Saiv), “Saiv Best Vialle reali necessità dell’azienda, senza dover pia- deo” (il servizio videocomunicazione “as a service” nificare investimenti sul medio-lungo periodo. In a canone o on-demand permette di beneficiare terzo luogo, disporre dell’assistenza on-site di Saiv di tutti i vantaggi dell’infrastruttura video ad alta e di tutta una serie di sistemi di monitoraggio che definizione, senza la necessità di investimenti siamo in grado di garantire al cliente”. I servizi onerosi per l’azienda, minimizzando l’impatto a canone di Saiv sono liberi da vincoli di durata sull’architettura di networking esistente), “Saiv
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Best Btc” (servizio di protezione dei dati da remoto che consente il backup e il ripristino di dati della propria azienda attraverso un servizio cloud a disposizione presso il business data center di Saiv), e “Saiv Best Ftp” (gestione semplice e veloce dello scambio files tra dipendenti, collaboratori esterni e clienti: tutti gli scambi di file, gli upload e i download, anche di grandi dimensioni, sono sicuri e crittografati). A quasi quarant’anni dalla sua fondazione, Saiv sceglie così questa strada come strategia aziendale, frutto della capacità di innovazione e della consapevolezza di poter disporre sempre delle più moderne tecnologie e di solide competenze. “Oggi – fanno sapere da Saiv – è l’ottimizzazione dei processi di business la chiave evolutiva per un’azienda moderna. Ai sistemi informativi si chiede di rispondere con una infrastruttura di data center flessibile, agile, scalabile e ottimizzata per ottenere efficienza ed efficacia”. Saiv nasce nel 1977 come piccola azienda artigiana. Oggi è una realtà con oltre 100 dipendenti leader nel settore dell’Information and communication
technology. L’azienda trentina è ben posizionata e non si muove da sola. Fa parte del Gruppo Saiv, che opera nel territorio italiano con i marchi Saiv e Telcables Net attraverso le sedi di Vicenza, Venezia, Trento, Bassano del Grappa e Verona. Nell’area Maghreb è presente con la filiale di Algeri. “La filiale estera ad Algeri – sottolinea Zanfardin – è operativa dal 2004. Ma quest’anno abbiamo avviato collaborazioni anche in Qatar. E abbiamo ripreso l’attività verso la Libia, che era stata sospesa nel 2010. La nostra percentuale di export occupa il 25% circa del fatturato complessivo”. Un fatturato in crescita, per Saiv, che 2012 nel registrava 16,5 milioni di euro e si avvia chiudere il 2013 con 20 milioni. “Se un’azienda vuole essere solida – continua – si deve differenziare sia sul mercato nazionale sia all’estero. É questo uno dei nostri slogan: se vuoi essere forte all’estero devi essere forte nel tuo Paese e viceversa”. Nonostante lo sguardo al di fuori dei confini nazionali, Saiv si sente fortemente legata al Trentino. “Siamo presenti da molti anni sul territorio”, conclude Zanfardin. “Quella trentina è stata la prima sede che Saiv ha aperto al di fuori del vicentino, ed è tutt’oggi quella con il maggior valore strategico”. Per posizionamento sul mercato, numero di dipendenti e copertura territoriale, Saiv è oggi uno dei maggiori System Integrator presenti sul territorio.
Dedagroup porta in Francia il proprio know-how nel fashion e retail Prosegue lo sviluppo internazionale di Dedagroup Ict Network che, forte dell’esperienza DDway nel settore del Fashion, apre una nuova sede in Francia per seguire ancora più da vicino i grandi nomi della moda italiana e confrontarsi direttamente con il mercato d’oltralpe. Dedagroup Ict Network, che riunisce dieci aziende federate specializzate in soluzioni Ict per imprese, pubbliche amministrazioni e istituzioni finanziarie, porta avanti la propria strategia di internazionalizzazione del Gruppo con l’apertura a Parigi di Dedagroup France. “La Francia è un mercato simbolo per il Fashion e simile al nostro paese per tipologia di prodotti e cultura industriale - afferma Gianni Camisa, amministratore delegato Dedagroup -. L’inaugurazione della sede parigina risponde alla volontà del nostro gruppo di supportare al meglio lo sviluppo internazionale dei nostri clienti e segna un ulteriore passo nella nostra strategia di espansione territoriale, basata sull’internazionalizzazione delle competenze del Network”.
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nord invest trentino alto adige
Di Lorenzo Chizzola
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Il benessere su misura Sanae Beauty & Spa opera nel settore del wellness e dell'hotellerie realizzando prodotti su misura per la soddisfazione del cliente. In arrivo un progetto rivoluzionario per il trattamento delle acque di piscine e spa. di AUTORE
saune,
biosaune, bagni a vapore, laconicum, tepidarium, kneipp, docce aromatiche, cascate di ghiaccio, vasche idromassaggio, piscine, aree relax e meditazione e tutto ciò che riguarda il benessere inclusi servizi di consulting e management. Dal concept alla progettazione, dalla realizzazione all’assistenza post vendita, Sanae Beauty & Spa risponde con competenza e passione a quegli interlocutori economici (hotel, agriturismi, palestre, ecc.) e privati che desiderano avere un centro benessere o una home spa su misura il più possibile personalizzata per un prodotto ogni volta unico e irripetibile. “Integriamo soluzioni altamente tecnologiche con materiali naturali in un processo di lavorazione sempre legato all’artigianalità – spiega Maurizio Zanoner, titolare dell’azienda – selezionando materiali nobili ed ecologici che per natura suscitano emozioni e sono intimamente legati al benessere della persona”. Sanae Beauty nasce nel 2000 a Moena, in Val di Fassa, grazie all’intraprendenza e all’esperienza maturata nel settore dal suo fondatore Gianpietro Zanoner. Nel 2007 la costruzione della nuova sede aziendale a Mazzin di Fassa, dove l’azienda dispone di oltre 1.700 metri quadrati (produzione, uffici amministrativi, spazio magazzini). Sanae Beauty è presente nel settore del wellness e hotellerie con due divisioni principali: produzione e installazioni attrezzature spa e divisione beauty (soprattutto attrezzature beauty e cosmesi). Con più di 400 clienti attivi, l’azienda conta 20 unità fra dipendenti e collaboratori (designer, artigiani). In poco più di 10 anni di attività, Zanoner ha realizzato oltre 230 centri wellness; perlopiù si tratta di centri benessere in hotel e agriturismi di lusso in Trentino, in Italia e all’estero, “dove cerchiamo di affermarci con standard qualitativi
Maurizio Zanoner
e tecnologici elevati – sottolinea il titolare – attraverso un’organizzazione dinamica ed efficiente, in un mercato di nicchia sempre più esigente e sensibile alla personalizzazione dei prodotti e dei servizi offerti”. Sia per far fronte alla contrazione del mercato Italia sia per proseguire la fase di crescita dimensionale, Sanae Beauty & Spa intende aumentare la propria presenza in futuro sui mercati esteri e sta ponendo le basi per un organico programma di internazionalizzazione. Manualità del singolo artigiano ed espressione del made in Italy sono i punti di forza di Sanae, che mira alla qualità e alla realizzazione di un prodotto unico. Questa, infatti, la filosofia aziendale: “Non esiste un albero uguale all’altro, non un blocco di pietra come il precedente. La natura compone forme in modo sempre nuovo e imprevedibile. Perciò Sanae Beauty & Spa crede che la lavorazione dei materiali debba avvenire il più possibile per mano dei suoi artigiani, realizzando ogni volta il centro benessere o la home spa su misura”. Per Zanoner sono racchiusi in questa formula i principi cardine delle strategie aziendali e del rapporto col cliente. “In primo luogo – continua – fare impresa affermando la centra-
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lità della persona, in quanto fruitore finale, ideatore del progetto, committente. In secondo luogo, preservare l’identità del designer e caratterizzare il processo di lavorazione con un’impronta artigianale, che aumenta la personalizzazione e valorizza la specifica identità. In terzo luogo, essere consapevoli di lavorare in un mercato iper-competitivo, in continua evoluzione, dove il cambiamento va gestito con consapevolezza e responsabilità. Infine, crediamo nel valore e nella cultura della collaborazione e dell’amicizia operativa: conoscersi, lavorare, risolvere insieme le difficoltà, saper cambiare per cogliere le opportunità di sviluppo e maturare nuove competenze tecniche, spunti creativi, crescita generale”. Dal 2008 Sanae Beauty & Spa è certificata Iso 9001. “La politica della qualità – prosegue Zanoner – è obiettivo primario. Il cliente è e deve essere il
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focus dell’attività e la sua soddisfazione va continuamente cercata e misurata. Il perseguimento di tale politica consente non solo di consolidare la posizione di mercato ma di crescere e fidelizzare i clienti”. Alla qualità è strettamente legata la necessità di innovare e di innovarsi. “Ricerca e innovazione tecnologica – spiega – sono indispensabili. La continua ricerca di nuove idee, soluzioni, materiali, prodotti e attrezzature all’avanguardia fa parte della nostra mission. In quest’ottica abbiamo creato da poco ‘Sanae touch control system’, un sistema di controllo domotico per piscine nella versione "Pool" e "Wellness" per la gestione completa di una spa, in totale sicurezza poiché i dati non transitano nel server del cliente. Nel corso dell’ultimo anno, inoltre, abbiamo svolto ricerche in tema di risparmio energetico e applicato alcune migliorie sulle nostre attrezzature, quali saune e bagni a vapore, in modo da renderle ancora più efficienti. Altro obiettivo per il 2013/2014 è un progetto rivoluzionario per il trattamento delle acque di piscine e spa, che ha come fine la progressiva diminuzione nell’uso del cloro con evidenti benefici in termini di benessere fisico”. Grande attenzione, infine, per i servizi post-vendita e per l’assistenza, affidati a una equipe di tecnici specializzati che risolve eventuali problemi nel modo più solerte e professionale. “Tutti i nostri impianti – conclude il titolare – dalla fase di produzione a quella di montaggio sono sottoposti a severi controlli di qualità. Questo li rende prodotti assolutamente affidabili che non necessitano di particolari interventi di manutenzione”. (adb)
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Un compleanno in full HD In occasione dei quindici anni di vita, Videoframe Multimedia rilancia e si regala una nuova regia mobile, battezzata in piazza Fiera lo scorso ottobre.
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Multimedia festeggia con una nuova regia mobile full HD in alta definizione il traguardo dei primi 15 anni di attività. Per l’azienda trentina di Alessandro Cagol – specializzata in realizzazioni video, installazioni audiovisive, regie televisive e dirette tivù – si tratta di un momento di grande soddisfazione che coincide con investimenti importanti per il futuro. La nuova regia mobile full HD, un vero e proprio studio televisivo mobile per documentare in diretta manifestazioni e grandi eventi sportivi, ha impegnato l’azienda di Cagol per l’acquisto di nuove tecnologie e supporti audio-video all’avanguardia. In pratica, si tratta di pullmino attrezzato per la registrazione e la trasmissione televisiva con caratteristiche che lo rendono unico rispetto ai competitors. “In Trentino-Alto Adige – spiega Alessandro Cagol – siamo gli unici a possedere un’attrezzatura simile. E soltanto altre tre aziende in tutto il Triveneto hanno gli strumenti di cui disponiamo noi. Nel pullmino si trova una regia televisiva, uno studio itinerante che registra e trasmette tutto in alta definizione. Da un paio di anni avevamo avvertito l’esigenza di fare questo grande passo. E ora, in occasione dei 15 anni dell’azienda, abbiamo battezzato il nuovo mezzo”. Non a caso, Cagol parla di battesimo. Videoframe ha festeggiato i 15 anni lo scorso 26 ottobre in piazza Fiera. Dalle 9 alle 13 del mattino i presenti – e con loro l’onorevole Lorenzo Dellai e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta - sono stati inviatati a salire sul mezzo per toccare con mano la nuove tecnologie e per vedere dal vivo la regia mobile. Ma, prima della colazione (a tutti gli invitati sono stati serviti cappuccino e brioche), è intervenuto in piazza Fiera l’arcivescovo di Trento Luigi Bressan per benedire il pullmino.
Per l’occasione è stato esposto anche il nuovo schermo Jumbo Led, della ditta Selettra, con la quale Videoframe collabora nella diffusione di immagini in grandi eventi. Videoframe Multimedia si presenta al traguardo dei primi 15 anni dopo un percorso fatto di passione e innovazione: l’amore per il giornalismo di Alessandro Cagol e il continuo rinnovamento degli strumenti tecnologici nel comparto audio e video. “Mio padre, Bruno Cagol – spiega Alessandro – fu presidente dell’ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige per quasi vent’anni consecutivi, fino al 1996. Da lui ho ereditato l’amore per questo mestiere, che ho unito alla mia passione per il video e per l’immagine. Le prime esperienze sono state al Centro comunicazioni sociali della
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Cagol con l'onorevole Dellai
diocesi di Trento, dove collaboravo inizialmente nel montaggio e in altre mansioni. Ho appreso lì l’abc del mestiere. Poi, dopo un periodo da amatore, ho cominciato a svolgere il lavoro come professionista e nel 1998 ho deciso di dare vita a un’azienda mia”. Nasce così Videoframe Multimedia. “In un primo momento facevo l’operatore per alcune reti televisive locali. Poi le richieste aumentavano. E quando, nel 2001, mi si presentò l’occasione giusta, acquistai da una ditta di Bolzano una piccola regia mobile”. Di questo passo l’azienda cresce negli anni 2000 facendosi conoscere anche all’estero, fino all’esigenza di dotarsi di una nuova unità mobile all’avanguardia: il pullmino battezzato dall’arcivescovo lo scorso 26 ottobre. Oggi Videoframe svolge numerosi servizio ed è in grado di garantire al cliente un servizio completo. “La nostra azienda è presente in campo sportivo, con diverse dirette televisive di sport come il volley, il calcio, il basket, lo sci. Nel settore dello
Il sindaco di Trento Andreatta con Cagol
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spettacolo, con riprese integrali di grandi manifestazioni canore o di opere teatrali. In ambito sociale, con filmati e servizi di approfondimento sulle tematiche giovanili, handicap, sviluppo del dialogo tra enti pubblici e clienti. In campo ecclesiale, con svariate dirette delle più importanti cerimonie religiose organizzate in regione e a numerosi servizi e trasmissioni di approfondimento a carattere religioso. In ambito politico, con registrazioni integrali e service periodici di interventi o dibattiti dei maggiori esponenti italiani della politica giunti in Trentino negli ultimi anni. Nel mondo della cultura, attraverso l’attiva collaborazione con l’Università di Trento (con reportage sulle più significative iniziative dell’Ateneo) e mediante lavori con diverse altre realtà locali. Videoframe, inoltre, gestisce e cura la regia delle dirette del Festival dell’economia di Trento coordinando tutti i media televisivi”. Alessandro Cagol si avvale complessivamente di 27 collaboratori esterni. “Lavoriamo in sinergia con numerose realtà trentine”, continua. “Nel nostro settore, in Trentino, sono presenti molte competenze specializzate di altissimo livello sia per l’audio sia per il video, sia per la proiezione sia per la cablatura. Lavorare in Trentino ci rende orgogliosi. Così come siamo orgogliosi di portare all’esterno il nome della nostra provincia quando ci muoviamo all’estero”. E proprio all’estero Videoframe lavora con successo. “Da alcuni anni – conclude Cagol – abbiamo sviluppato e consolidato importanti contatti nel centro Europa. Soprattutto in Svizzera, in Austria e in Germania”. (adb)
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Qualità certificata per 20mila cantieri Leader del settore in Trentino Alto Adige, Laboratorio Trentino certifica la qualità dei materiali impiegati nelle costruzioni. Massima attenzione è data all'innovazione dei processi e alla formazione del personale.
negli
ultimi 18 anni di attività Laboratorio Trentino ha controllato e rilasciato certificati di qualità per oltre 20mila cantieri. “Mettiamo in luce la qualità: prove, controlli, ricerca su materiali e impianti e formazione professionale”: questo lo slogan dell’azienda. “Svolgiamo un’attività a tutto tondo sulla qualità dei materiali – spiega Sergio Sighel – per verificare se questi, quando sono in esercizio, garantiscano la sicurezza. Così con i nostri controlli vigiliamo anche sulla sicurezza delle persone”. Laboratorio Trentino svolge controlli della qualità dei materiali impiegati nelle costruzioni e in particolare in edilizia, sia per quanto riguarda le costruzioni civili e industriali sia per le infrastrutture (ponti, viadotti, gallerie, ecc.). Nata nel 1979 allo scopo di soddisfare le esigenze di controllo della qualità dei materiali delle aziende trentine, la ditta – con sede a Cirè di Pergine in via degli Artigiani, 34 – è oggi leader del settore in TrentinoAlto Adige. Una legge italiana del 1971 prescrive che tutti i materiali impiegati nelle costruzioni, in particolare nell’edilizia, siano sottoposti a prove per l’accertamento della loro qualità. Dal 1995 l’impresa di Sergio Sighel, fondatore e titolare, è in possesso della concessione rilasciata dal Ministero dei lavori pubblici (ora Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti) a effettuare e certificare prove sui materiali da costruzione ai sensi dell’articolo 20 della legge del 5 novembre 1971 (n. 1086). Le prove effettuate da Laboratorio Trentino consentono, se con esito positivo, di ottenere le certificazioni necessarie per il collaudo finale dell'opera. Solo altre due realtà in Trentino sono in grado di farlo: un laboratorio della Provincia e un laboratorio dell’Università di Trento. Nel privato, l’impresa di Cirè non ha concorrenti. “In base al criterio di
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sussidiarietà – spiega Sighel – la Provincia non dovrebbe intervenire in ambiti dove sono già presenti aziende private. Accade nel nostro settore, ma anche in altri. Questo non soltanto in base a criteri di concorrenza tra pubblico e privato, ma anche per ragioni di spending review”. Laboratorio Trentino opera in conformità alla normativa Uni En Iso 9001 ed è certificata e autorizzata da più enti di collaudo italiani e stranieri. Il primo riconoscimento per l’esecuzione di prove sui materiali destinati alla costruzione di apparecchiature in pressione è stato ottenuto già nell’ottobre 1980, rilasciato dall’Ancc, poi Ispesl oggi Inail. Laboratorio Trentino è inoltre Centro d’esame Cicpnd (Centro italiano di certificazione per le prove non distruttive) per la formazione e la certificazione di operatori addetti ai controlli non distruttivi di livello 1 e 2 secondo Uni En Iso 9712 e partner del Slv di Monaco di Baviera per la saldatura. Ma quali sono le attività più importanti effettuate presso il laboratorio di Sighel? Prove meccaniche, tecnologiche e chimiche su materiali metallici e non metallici (soprattutto materiali per le strutture metalliche, il calcestruzzo, i ferri di armatura, ma anche il legno, la plastica, i compositi), taratura di strumenti (con la nuova sala metrologica unica in tutto il triveneto), prove di tenuta, ricerca delle cause di rottura, qualifiche dei saldatori e dei procedimenti di saldatura (secondo Uni En 287, Uni En Iso 15614 e Uni En 1090). L’impresa è specializzata anche in perizie tecniche per il tribunale o per le imprese e indagini diagnostiche sulle strutture per valutarne lo stato di degrado. Ed è all’avanguardia con moderne attrezzature e competenze tecnologiche per l'esecuzione di prove non distruttive: “Controllo di saldature delle
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tubazioni di metano, di teleriscaldamento, di impianti a fune e molto altro – precisa Sighel – laddove è necessario valutare se vi siano o meno elementi di rischio o difetti su strutture in opera o in costruzione. Impieghiamo tecnologie molto avanzate servendoci di radiografie, ultrasuoni, controlli magnetoscopici, liquidi penetranti e altri tipi di controlli”. Per questo l’innovazione è strategica per Laboratorio Trentino, che, per ambiti così specialistici, provvede autonomamente a formare il proprio personale con addestramento, corsi di specializzazione e aggiornamenti continui. Sin dai primi anni di attività, Sergio Sighel ha creduto fortemente nel valore imprenditoriale di un’azienda a conduzione familiare. Oggi sono impegnate nell’impresa 16 persone. Tra queste, “le mie tre figlie, io, mia moglie e due generi”. Dopo quasi 35 anni al timone dell’impresa, Sighel ha avviato lentamente il passaggio generazionale. Ma la sua esperienza è ancora imprescindibile. Originario di Pinè, alla fine degli anni 70 avviò l’attività dopo un lungo periodo trascorso a Milano in un centro di progettazione con funzioni di tecnico addetto ai controlli di macchinari e materiali destinati alla costruzione di centrali nucleari e termoelettriche.
Laboratorio Trentino, operativa sul mercato come azienda di servizi, è consapevole del fatto che la presenza sul territorio e la vicinanza al cliente sono requisiti fondamentali. “Per questo – conclude – nel 1996 abbiamo aperto una sezione staccata a Bolzano, dotata delle principali attrezzature per l’effettuazione di prove meccaniche e tecnologiche, con officina propria, nonché di controlli non distruttivi sia in sede (in bunker proprio) che fuori sede. Nel febbraio del 2003 la sezione staccata di Bolzano ha assunto identità autonoma diventando società consociata con il nome di Labor Test. La sua attività si è estesa nel settore delle materie plastiche e delle saldature e oggi opera in un nuovo e moderno edificio di proprietà in grado di garantire gli spazi e la struttura per sviluppi futuri importanti. Un ulteriore ampliamento dell’attività è stato realizzato recentemente con la nuova sezione di Cirè Alto, dove sono possibili prove su prodotti finiti di grandi dimensioni (tubi, pozzetti, catene, telai, fasce, altro) fino a 10 metri di lunghezza e 100 tonnellate di carico. Ulteriori evoluzioni future sono previste per soddisfare le maggiori esigenze della clientela e per un servizio sempre più attento al miglioramento della qualità e della sicurezza”. (adb)
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EDIZIONE / 2013
a cura di: Gianluca Toschi
L’ECONOMIA TRENTINA ATTRAVERSO I DATI DI BILANCIO DELLE IMPRESE DELLA PROVINCIA
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1. Il profilo delle imprese selezionate Per rilevare l'andamento economico delle imprese della provincia di Trento sono stati utilizzati i dati di bilancio di più di 3.000 società di capitale presenti nel database Aida di Bureau Van Dijk. L’analisi sui bilanci viene condotta su un campione chiuso di imprese, utilizzando i bilanci disponibili relativi agli ultimi cinque esercizi (2008-2012). Il campione chiuso consente di creare serie storiche coerenti (l’impresa dev’essere presente in tutti gli anni analizzati), ma ha lo svantaggio di escludere a priori le imprese costituite o cessate successivamente l’anno di inizio dell’analisi (2008). Partendo dai 7.744 bilanci di imprese (società di capitale) della provincia di Trento presenti nel database AIDA di Bureau Van Dijk 1 sono stati selezionati quelli disponi-
bili nel periodo 2008-2012 relativi a imprese attive e quindi non in cessazione o con procedure all'attivo (liquidazioni, fallimenti e procedure concorsuali). Tra questi sono stati considerati solamente quelli delle imprese che in tutti i quattro anni considerati hanno ottenuto ricavi per almeno 50.000 Euro. Considerando le finalità dell'analisi (studio sull'andamento dell'economia della provincia) non sono stati considerati i bilanci consolidati. Al termine della selezione sono risultati coerenti con i criteri applicati 3.161 bilanci. Utilizzando gli stessi parametri sono stati selezionati i bilanci di altre 44.350 imprese delle altre aree del Nord Est: Bolzano, Veneto e Friuli Venezia Giulia in modo da confrontare l'andamento economico della provincia con quello delle aree vicine.
Tabella 1 - Distribuzione delle imprese per settore produttivo A B C D E F G H I J K L M N P Q R S U
Raggruppamento Agricoltura, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attività manifatturiere Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Fornitura di acqua; reti fognarie, attività gest. rifiuti e risanamento Costruzioni Commercio all’ingrosso e al dettaglio; rip. di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzia di viaggio, servizi di supporto alle imprese Istruzione Sanità e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento Altre attività di servizi Organizzazioni ed organismi extraterritoriali Totale
Fonte: Fondazione Nord Est 2013 1
v.a. 72 39 577 35 29 464 638 128 227 189 29 219 219 123 31 66 58 17 1 3.161
% 2,3 1,2 18,3 1,1 0,9 14,7 20,2 4,0 7,2 6,0 0,9 6,9 6,9 3,9 1,0 2,1 1,8 0,5 0,0 100,0
Le imprese considerate appartengono a tutti i settori produttivi presenti in provincia di Trento in modo tale da poter dare indicazioni sull’andamento globale delle imprese locali. Tra le 3.161 aziende selezionate i settori maggiormente presenti, e che costituiscono complessivamente il 53,2% del totale, sono: il commercio con il 20,2%, le attività manifatturiere (18,3%) e le costruzioni (14,7%). Considerando i sei settori più rilevanti in termini di ricavi prodotti nel 2012 per l'economia della provincia si segnala la specializzazione relativa della provincia, rispetto alle altre aree considerate (Bolzano, Friuli Venezia Giulia e Veneto) nel settore della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, settore nel quale anche la provincia di Bolzano evidenzia una forte specializzazione, nel settore delle costruzioni, in quello del trasporto e magazzinaggio e in quello dell' agricoltura, silvicoltura e pesca. Le imprese sono state classificate in Grande, Media, Piccola e Micro utilizzando come parametro la media dei ricavi ottenuti nel periodo analizzato. Sono considerate grandi le aziende con ricavi superiori a 50 milioni di Euro, medie quelle con ricavi tra 10 e 50 milioni, piccole quelle con ricavi tra 2 e 10 milioni e micro quelle con volume dei ricavi inferiore a 2 milioni di Euro. Il gruppo
Le elaborazioni dei dati di bilancio sono state prodotte da Istituto Poster su specifiche di Fondazione Nord Est partendo dai dati della banca dati Aida, Bureau Van Dijk
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più rilevante (68,9%) è quello delle imprese micro, seguono le piccole (23,1%), le medie (195
imprese, pari al 6,2%) e quelle grandi (1,8%). Se si considera il volume dei ricavi relativi al
2012 le imprese grandi producono quasi la metà dei ricavi: 49,3%, le micro l’8,7%.
Tab. 2 - Distribuzione delle imprese per classe dimensionale (v.a. e ricavi 2012) Classe dimensionale Grande Media Piccola Micro Totale complessivo
v.a. 56 195 731 2.179 3.161
% 1,8% 6,2% 23,1% 68,9% 100,00%
ricavi 8.367.584.530 3.943.177.010 3.185.519.241 1.480.881.851 16.977.162.632
% 49,3% 23,2% 18,8% 8,7% 100,0%
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
2. L'andamento dei ricavi Il periodo considerato ai fini dell'analisi, il quinquennio 2008-2012, permette di verificare come il sistema produttivo della provincia di Trento abbia reagito alla crisi. è qui opportuno ricordare come i bilanci del 2008 non abbiano registrato gli effetti di una crisi che ha iniziato a manifestarsi in modo eclatante solo nell’ultimo trimestre dell’anno. Utilizzando la tecnica del bilancio somma (le voci di bilancio delle imprese che appartengono al campione vengono sommate come se si trattasse di una unica impresa), è possibile ricostruire
l’andamento dei ricavi delle vendite. Se si considera il sistema economico trentino nel suo complesso, ponendo pari a 100 il valore dei ricavi del 2008, il 2009 ha visto una caduta che si è arrestata solamente a 92, il 2010 ha visto un quasi totale recupero dell'attività (99), mentre già nel 2011 il livello dei ricavi risultava più elevato di quello che si registrava prima della crisi (105,5). Nell’ultimo anno considerato (2012), viceversa, si osserva un nuovo arretramento, ma di entità moderata, con un dato pari a 104,4. Considerando le dimensioni
GRAFICO 1 Andamento dei ricavi per classe dimensionale 2008-2012 (2008=100) 115 110 105 100 95 90 2008
2009
grande
media
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
2010
piccola
2011
micro
2012
totale
delle imprese emergono degli andamenti diversificati. Già nel 2009 il livello della caduta dei ricavi mostrava un’intensità differente con una maggiore sofferenza al crescere della dimensione. Infatti, le imprese medie e grandi subiscono una riduzione più elevata rispettivamente fino a un livello di 91 e 90. Viceversa, per le piccole il livello dei ricavi si ferma a 94,7 e per le micro a 98. Gli anni successivi, tuttavia, mettono in luce una diversa capacità di reazione a una crisi lunga che ha probabilmente rimesso in discussione i precedenti fattori di sviluppo e ha evidenziato l’importanza dell’innovazione e, ancor più, dell’internazionalizzazione. Strategie che certamente le grandi hanno potuto più agilmente intraprendere riuscendo a realizzare una crescita complessiva del livello dei ricavi già a partire dal 2010 (99), fino a raggiungere nel 2012 un indice pari a 111. Viceversa, le altre realtà - probabilmente maggiormente legate al mercato domestico in cui la domanda
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ha conosciuto un progressivo calo - hanno registrato un recupero modesto dopo la caduta del 2009 e solo le micro hanno saputo recuperare il livello pre-crisi. Nello specifico per micro, piccole e grandi si registra un crescita dei ricavi complessivi fino al 2011, con la capacità di raggiungere livelli superiori al 2008, cui nel 2012 è seguito un nuovo calo che ha portato il dato per le prime a 100, per le seconde a 98,6 e per le terze a 98. L’indicazione sull’andamento
dei ricavi per settori economici mette in luce come nel 2009 la riduzione abbia interessato i settori del primario e del secondario – tranne la fornitura di energia elettrica - mentre per quanto riguarda il terziario - ad esclusione di commercio, attività immobiliari, trasporto e magazzinaggio e assistenza sociale e sanità – i diversi comparti registrano un andamento di crescita, con una punta massima pari a 122,8 nell’istruzione.
Nel dettaglio il settore agricoltura, silvicoltura e pesca evidenzia un biennio di riduzione dei ricavi tra il 2009 e il 2010, seguito da una ripersa nel 2011 (102,8) e un nuovo calo nel 2012 che porta il valore appena sopra a quello del livello pre-crisi (101,1). Le attività manifatturiere registrano un decremento rilevante nella fase iniziale della crisi (81,3 nel 2009), il peggiore tra i settori, per poi recuperare tra il 2010 e il 2011 fino a 103,9 e poi flettere leggermente nel 2012 a 103,4.
Tab. 3 - Andamento dei ricavi per settore 2008-2012 (2008=100) Agricoltura, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attività manifatturiere Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Fornitura di acqua; reti fognarie, attività gest. rifiuti e risanamento Costruzioni Commercio all’ingrosso e al dettaglio; rip. di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzia di viaggio, servizi di supporto alle imprese Istruzione Sanità e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento Altre attività di servizi Organizzazioni ed organismi extraterritoriali Totale
2008 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
2009 90,2 100,4 81,3 120,9 89,2 91,8 95,7 91,7 105,9 105,5 109,3 97,7 101,2 104,3 122,8 99,4 106,8 105,8 66,3 92,0
2010 87,3 82,0 94,8 125,1 108,5 98,7 100,2 103,5 108,0 118,9 101,5 87,6 87,9 105,9 141,3 102,2 108,4 113,4 49,7 99,2
2011 102,8 80,4 103,9 142,5 115,1 91,6 104,7 109,2 111,4 124,9 64,1 87,5 95,5 110,3 116,7 107,1 114,2 124,7 49,0 105,5
2012 101,1 75,0 103,4 142,6 111,5 88,5 103,6 105,1 111,9 127,9 94,1 82,2 90,7 113,1 128,5 111,9 107,8 128,1 47,0 104,4
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
Per quanto riguarda le costruzioni il dato al termine del periodo considerato registra un livello di ricavi nettamente inferiore al periodo precedente alla crisi (88,5). Risultano fortemente in crescita a fine 2012 i ricavi dei comparti relativi sia alla fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (142,6), sia all’acqua e gestione dei rifiuti e risanamento (111,5). Per quanto riguarda il commercio, già nel 2010 erano stati recuperati i livelli del 2008 e a
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fine periodo il dato si attesta a 103,6. In constante crescita il dato per quanto riguarda le attività legate all’alloggio e ristorazione che a fine 2012 registrano un indice pari a 111,9. Stessa dinamica anche per quanto riguarda i servizi di informazione e comunicazione: 118,9 nel 2010 e 127,9 nel 2012. Medesimo percorso anche per il comparto noleggio, agenzie di viaggio e supporto alle imprese: 105,9 nel 2010 e 113,1 nel 2012.
Nell’ambito del terziario presentano nel 2012 un valore peggiore rispetto al dato di inizio periodo: le attività finanziarie e assicurative (94,1 in ripersa dal 64,1 del 2011), le attività immobiliari (82,2 in progressivo peggioramento) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (90,7). Se si proietta il dato dei ricavi a livello territoriale non si evidenziano, nella sostanza, andamenti molto differenziati: un calo più o meno rilevante
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nel 2008, un progressivo recupero nel biennio successivo e un nuovo arretramento nel 2012. Tuttavia, i risultati raggiunti appaiono alquanto differenziati. Infatti Bolzano, dopo un calo molto lieve nel 2009 (98), già nel 2010 presenta un livello di ricavi superiore ad inizio periodo (105,2) che poi risulta ulteriormente rafforzato nell’anno successivo (114,4) e modestamente in calo nel 2012 (112,7). Veneto e Trentino presentano risultati simili salvo una più ampia caduta del Veneto nel 2009 e un recupero più importante nel 2011 (107,8 rispetto al 105,5 del Trentino). A fine periodo il Vento si attesta a 103,6 e la provincia di Trento a 104,4. Infine, il Friuli Venezia Giulia tra le realtà del Nord Est è quella che presente i livelli minori di ricavi in tutto l’arco di tempo considerato e l’unica a registrare a fine periodo un indice inferiore al 2008 (94,8). Rispetto all’andamento generale del manifatturiero trentino i settori della metalmeccanica e quello del legno-arredo evidenziano una maggior difficoltà a trovare percorsi di risalita verso i valori pre-crisi. Fatto 100 i ricavi del 2008 le imprese della metalmeccanica fanno segnare, nel 2012, un valore pari a 89,3 (in linea con quanto avviene a Nord Est, dove i ricavi si attestano, nel 2012 a 91,3) e quelle del comparto legno-arredo a 89,6 (91 a Nord Est). Decisamente migliori rispetto alla media i risultati nel settore del tessile-abbigliamento (136 nel 2012) anche se in lieve flessione rispetto al picco del 2011 (140,4). A livello
GRAFICO 2 Andamento dei ricavi per area 2008-2012 (2008=100) 120 115 110 105 100 95 90 85 80 2008
2009
Bolzano
2010
FVG
2011
Trento
2012
Veneto
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
GRAFICO 3 Andamento dei ricavi per macro-settore delle imprese manifatturiere 2008-2012 (2008=100) 150 140 130 120 110 100 90 80 70 60 2008
2009
Manifatturiero Trento Altre attività manifatturiere Chimica - Gomma - Plastica Metalmeccanica
2010
2011
2012
Alimentazione Carta e grafica Legno - Arredo Tessile - Abbigliamento
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
nordestino il settore si attesta a 106,3. Bene anche il macrosettore chimica-gomma-plasti-
ca con ricavi che si attestano a 121,9 nel 2012 (110,1 il valore generale a Nord Est).
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Nel 2012 il 51,2% delle imprese della provincia registrava ricavi superiori rispetto a quelli pre-crisi (2008). L’indicatore premia le imprese di dimensioni maggiori (73,2% tra le grandi), allineate vicino al dato medio le imprese delle altre dimensioni. Tra i settori spicca-
no i dati relativi alle imprese del settore sanità e assistenza sociale (87,9% ha ricavi nel 2012 superiori a quelli del 2008), di quello della fornitura di energia elettrica (65,7%) e nelle attività artistiche e sportive (67,2%). Rispetto ai settori più rilevanti per l’economia provinciale le
imprese manifatturiere si collocano al di sotto delle media (43,2%), e così anche quelle del settore costruzioni (43,3%), meglio le attività legato al servizio di trasporto e magazzinaggio: il 59,4% ha recuperato ai valori dei ricavi che aveva prima della crisi.
GRAFICO 4 Imprese con ricavi 2012 superiori ai ricavi 2008 (val. %) per dimensione e settore
tutti dimensione grande media piccola micro settore agricoltura, silvicoltura, e pesca estrazione di minerali da cave e minerali attività manifatturiere fornitura di energia elettrica, gas, vapore e... fornitura di acqua; reti fognarie, attività di... costruzioni commercio all'ingrosso e al dettaglio trasporto e magazzinaggio attività dei servizi di alloggio e di ristorazione servizi di informazione e comunicazione attività finanziarie e assicurative attività immobiliari attività professionali, scientifiche e tecniche noleggio, agenzia di viaggio, servizi di... istruzione sanità e assistenzia sociale attività artistiche, sportive, di... altre attività di servizi 0
20
40
60
80
100
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
Nel confronto con le altre provincie Trento si colloca dopo Bolzano, dove il 56,5% delle imprese ha ricavi superiori a quelli del 2008, ma con dati migliori rispetto a Veneto (46,9%) e Friuli
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Venezia Giulia (45,2%). Se si considerano solamente i dati delle imprese manifatturiere della provincia, la quota di quelle che nel 2012 registravano ricavi superiori al 2008 si abbas-
sa dal 51% al 43,2%. All’interno del manifatturiero si riscontrano, però, andamenti differenziati: nel comparto dell’alimentazione il dato si attesta a 62,3%, quasi 20 punti percentuali sopra la media,
37
bene anche il settore chimicagomma-plastica (57,1%) e quello carta-grafica (50%). Valori inferiori rispetto a quelli medi si riscontrano nel comparto legno-arredo (33,3%), in quello delle metalmeccanica (38,9%) e tra le altre attività manifatturiere (39,4%).
GRAFICO 5 Imprese del manifatturiero con ricavi 2012 superiori ai ricavi 2008 (val. %) per macrosettore Trento Alimentazione Altre attività manifatturiere Carta e grafica Chimica - Gomma - Plastica Legno - Arredo Metalmeccanica Tessile - Abbigliamento 0
10
20
30
40
50
60
70
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
3. Indebitamento Più di un’impresa su quattro (25,4%) ha un rapporto debt/ equity superiore a 2, e quindi si trova nella “zona a rischio” che caratterizza le imprese con debiti pari a oltre il
doppio del patrimonio netto. Nei cinque anni analizzati la situazione tende a peggiorare. Nel 2008 il dato era 0,6 punti percentuali in meno. Va comunque ricordato che
molte imprese avevano beneficiato, proprio nel 2008, della possibilità di rivalutare i beni iscritti in bilancio offerta dalle misure anti-crisi varate in quell’anno.
Tab. 4 - Imprese con rapporto debt/equity>2 2008 e 2012 (val. % e differenza in punti percentuali) Area Bolzano FVG Trento Veneto Nord Est Dimensione Grande Media Piccola Micro Settore agricoltura, silvicoltura e pesca estrazione di minerali da cave e miniere attività manifatturiere fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento costruzioni commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli trasporto e magazzinaggio attività dei servizi di alloggio e di ristorazione servizi di informazione e comunicazione attività finanziarie e assicurative attivita' immobiliari attività professionali, scientifiche e tecniche noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese istruzione sanita' e assistenza sociale attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento altre attività di servizi organizzazioni ed organismi extraterritoriali
2008
2012
diff.
21,6 22,2 24,6 23,6 23,4
22,2 24,0 25,4 23,5 23,6
0,6 1,8 0,8 -0,2 0,2
21,4 25,6 24,6 24,6
21,4 26,2 25,9 25,3
0,0 0,5 1,2 0,6
25,0 38,5 23,2 25,7 10,3 34,7 23,4 30,5 28,2 20,6 17,2 25,6 18,7 18,7 16,1 9,1 13,8 23,5 0,0
25,0 48,7 25,8 14,3 13,8 32,3 25,1 35,9 30,4 19,0 10,3 21,9 21,0 18,7 9,7 12,1 15,5 41,2 0,0
0,0 10,3 2,6 -11,4 3,4 -2,4 1,7 5,5 2,2 -1,6 -6,9 -3,7 2,3 0,0 -6,5 3,0 1,7 17,6 0,0
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
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Tra le imprese di dimensioni maggiori la percentuale scende al 21,4 e rimane stabili nei cinque anni analizzati. Il peggioramento più marcato si registra tra le imprese piccole: la quota di imprese con debt/equity superiore a 2 passa da 24,6 a 25,9%. Rispetto ai settori più importanti (in termini di volume di ricavi) per la provincia nel settore manifatturiero si assiste ad un aumento della quota di imprese nella zona a rischio di 2,6 punti percentuali (da 23,2% a 25,8%), anche nel commercio si assiste a una variazione positiva pari a 1,7 p.p., migliora, invece, pur rimanendo pesante, la situazione nel settore delle costruzioni: il 32,3% ha un rapporto debt/equity superiore a 2 (2,4 p.p. in meno rispetto al 2008). Nei confronti con le altre aree del Nord Est la provincia di
Trento si caratterizza per avere il dato più negativo. Rispetto all’andamento generale del manifatturiero risultano in controtendenza il macro settore alimentazione, quello chimica-gomma e plastica e tessile-abbigliamento. In tali settori, nel passaggio tra il 2008
e il 2012 diminuisce la quota di imprese con debt/equity superiore a 2. Le situazioni di maggiori difficoltà si riscontrano nel settore legnoarredo in cui quasi una impresa su tre (32,1%) nel 2012 ha un rapporto debt/equity superiore a 2.
GRAFICO 6 Trento, imprese manifatturiere con debt/equity > 2 Trento Alimentazione Altre attività manifatturiere Carta e grafica Chimica - Gomma - Plastica Legno - Arredo Metalmeccanica Tessile - Abbigliamento 0
5
10
2008
15
20
25
30
35
40
2012
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
4. Redditività L'analisi del ROS (Return on Sales2) evidenzia una riduzione costante della redditività durante tutto il periodo considerato. Il valore mediano per le imprese della provincia era pari a 4,3% nel 2008, cinque anni dopo si è assestato a 3%. Una dinamica analoga si registra tra le imprese di tutte le aree del Nord Est considerate.
GRAFICO 7 ROS 2008-2013 (Valori mediani) 5
4
3
2
I risultati meno positivi si registrano tra le imprese medie: il ROS passa da 3% a 1,9% in cinque anni, il dato peggiore tra tutte le classi.
2
2008
2009
Bolzano
FVG
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
Il ROS misura la redditività delle vendite, è ottenuto dal rapporto tra il reddito operativo e i ricavi di vendita.
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2010
Trento
2011
Veneto
2012
Nord Est
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Tab. 5 - ROS 2008-2012 per dimensione (val. %) Tutti Dimensione Grande Media Piccola Micro
2008 4,3
2009 3,9
2010 3,9
2011 3,6
2012 3,0
2,8 3,0 3,9 4,9
2,0 2,2 4,4 4,4
4,1 2,2 4,4 4,4
2,8 2,1 4,1 4,1
2,1 1,9 3,5 3,5
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
Se si considerano i settori rilevanti per l’economia provinciale, il manifatturiero vede ridursi la redditività delle vendite da 5,11% a 3,52%. Riduzione progressiva e costante nel settore delle costruzioni in cui si passa da 6,83% del
2008 a 4,14% del 2012. Il settore del commercio sperimenta un livello del ROS sostanzialmente costante fino al 2012, quando si assiste a una repentina caduta dell’indicatore. Una dinamica simile a quella delle imprese di tra-
sporto e magazzinaggio, 2,39% il dato relativo al 2008 che si mantiene sostanzialmente invariato fino al 2012 in cui si attesta a 1,47%, uno dei valori più bassi tra tutti i settori considerati. In controtendenza l’agricoltura, il ROS, dopo la caduta del 2008 è tornato a crescere, per attestarsi, nel 2012 a un livello più elevato rispetto a quello del 2008. Tra gli altri settori spicca il dato delle attività finanziarie e assicurative in cui il ROS nel 2012 si attesta a 13,84%.
Tab. 6 - ROS 2008-2012 per settore (val. %) Settore agricoltura, silvicoltura e pesca altre attività di servizi attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento attività dei servizi di alloggio e di ristorazione attività finanziarie e assicurative attivita' immobiliari attività manifatturiere attività professionali, scientifiche e tecniche commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli costruzioni estrazione di minerali da cave e miniere fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata istruzione noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese organizzazioni ed organismi extraterritoriali sanita' e assistenza sociale servizi di informazione e comunicazione trasporto e magazzinaggio Tutti
2008 1,02 2,21 1,43 4,92 7,28 10,66 5,11 5,94 2,95 6,83 5,52 4,22 5,67 2,76 3,20 28,50 2,34 7,00 2,39 4,31
2009 0,88 1,97 2,50 4,43 6,27 9,75 3,72 4,92 2,69 5,94 4,27 6,03 9,77 2,12 2,12 13,03 1,87 7,31 2,56 3,86
2010 0,96 3,04 1,48 4,60 7,67 9,99 4,06 4,81 2,87 5,27 3,46 5,01 6,80 2,65 2,93 -29,12 2,34 6,70 2,29 3,88
2011 1,31 5,01 1,69 4,90 9,34 9,45 3,90 3,96 2,60 4,67 4,34 3,05 7,72 2,69 3,01 -12,28 2,13 6,09 2,43 3,62
2012 1,16 5,55 1,44 4,17 13,84 5,55 3,52 4,33 1,88 4,14 2,64 1,98 11,05 3,30 2,26 18,74 1,87 5,78 1,47 3,01
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
Approfondendo l’analisi del settore manifatturiero, emerge che la redditività delle vendite dei settori alimentazione e tessileabbigliamento è inferiore al ROS medio dell’intero comparto manifatturiero in tutto il periodo in esame. Ancora, il settore chimica, gomma e plastica subisce una pesante riduzione delle redditività delle vendite nel 2012. I settori carta e grafica e metalmeccanica, dopo aver sperimentato un buon recupero nel 2010 sembrano aver intrapreso un percorso di progressiva erosione della redditività.
GRAFICO 8 Trento, settore manifatturiero, ROS 2008-2013 (Valori mediani) per macrosettore 6 5 4 3 2 2008
2009
Manifatturiero Trento Altre attività manifatturiere Chimica - Gomma - Plastica Metalmeccanica
2010
2011
2012
Alimentazione Carta e grafica Legno - Arredo Tessile - Abbigliamento
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
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L'andamento del ROE3 delle imprese della provincia si caratterizza per una sostanziale stabilità attorno al valore di 5,7, nei primi tre anni considerati, per poi subire una caduta importante nel 2011 attestandosi a 3,9%. Nelle altre aree del Nord Est la dinamica appare diversa: si assiste a una caduta nel 2009, a un recupero l’anno successivo per poi tornare a scendere nel 2011 e nel 2012.
GRAFICO 9 ROE 2008-2013 (Valori mediani) 8 7 6 5 4 3 2 2008
2009
Bolzano
2010
FVG
2011
Trento
Veneto
2012
Nord Est
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
Tab. 7 - ROE 2008-2012 per dimensione (val. %)
Tra le imprese di dimensioni maggiori si registra la redditività globale più elevata durante tutti i cinque anni considerati.
Tutti Dimensione Grande Media Piccola Micro
2008 5,7
2009 5,8
2010 5,8
2011 3,9
2012 3,7
7,1 3,5 5,6 6,0
5,6 2,9 5,0 6,6
7,2 4,4 5,4 6,4
6,0 3,7 3,7 4,1
6,5 3,6 3,2 3,9
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
In provincia di Trento, nel 2012, il 66,8% delle imprese ha chiuso il proprio bilancio in utile, una quota di quasi 7 punti percentuali inferiori rispetto a quello che si registrava nel 2010 e di 4 p.p. inferiore al 2008. Le provincie di Trento e Bolzano sono accomunate dallo stesso andamento: la quota di imprese in utile cresce nei primi tre anni (2008-2010) per poi subire variazioni negative nei due esercizi successivi. In Friuli Venezia Giulia e in Veneto si assiste ad una caduta importante già nel 2009, una ripresa nell’anno successivo e una nuova caduta nel biennio 2011-2012.
GRAFICO 10 Imprese con bilancio in utile per area 2008-2012
Bolzano
FVG
Trento
Veneto
Nord Est 62
64
2008
66
2009
68
70
2010
72
2011
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
3
Return on Equity, misura la redditività globale di una impresa e viene calcolato attraverso il rapporto tra il reddito netto d'esercizio e i mezzi propri.
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74
76
2012
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Nel manifatturiero le quota di imprese con bilancio in utile cresce costantemente nel settore alimentazione e raggiunge l’85,5% nel 2012 (era il 66,7% nel 2008). Andamento inverso nel settore altre attività manifatturiere, il 66,1% delle imprese aveva bilanci in utile nel 2008, il 59,1% nel 2012.
GRAFICO 11 Manifatturiero, imprese con bilancio in utile per settore 2008-2012
Trento
Alimentazione Altre attività manifatturiere Carte e grafica Chimica Gomma Plastica Legno - Arredo
Metalmeccanica Tessile Abbigliamento 40
50
2008
60
2009
70
2010
80
2011
90
2012
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
5. Conclusioni L'analisi condotta su 3.161 bilanci di imprese della provincia di Trento (e di altri 44.350 di imprese delle altre aree del Nord Est) relativi al periodo 2008-2012 evidenzia, pur all'interno di andamenti generali, alcune interessanti peculiarità che riguardano l'economia della provincia. Le imprese trentine hanno, infatti, sperimentato, nella prima fase della crisi, una caduta meno intensa dei ricavi rispetto a quello che hanno vissuto le imprese di Veneto e Friuli Venezia Giulia ma anche una dinamica di risalita verso i valori pre-crisi caratterizzata da una maggior lentezza. Tale dinamica è, al4
meno in parte, spiegata dalla minore propensione all’export dell’economia del Trentino-Alto Adige rispetto alle altre aree del Nord Est, che aveva inizialmente contribuito a mettere quest’area maggiormente al riparo dalla congiuntura negativa della domanda estera ma in seguito ostacolato l’aggancio al ciclo positivo del commercio internazionale nonostante alcuni buoni segnali sul fronte delle esportazioni registrate nel biennio 201020114. Le imprese di dimensioni maggiori evidenziano una maggior capacità a uscire dalla crisi: nel 2012 tre imprese su quattro che
fatturano più di 50 milioni di Euro hanno registrato ricavi superiori a quelli del 2008 (51,2% il dato generale). Nei cinque anni considerati hanno mantenuto costante il rapporto debt/equity a valori inferiori rispetto al dato medio. Meno positivo il dato che riguarda la redditività delle vendite ROS che risulta in calo (seguendo l'andamento generale) ma a livelli più bassi rispetto a quelli medi. La necessità di trovare nuovi mercati si scontra, probabilmente, con contesti competitivi decisamente più aspri. Migliore il dato sul ROE. Rispetto ai settori spiccano i dati relativi alle imprese che si
Open – Fondazione Nord Est - La dinamica del commercio estero. Agosto 2013
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occupano di energia elettrica, che registrano, nel periodo, una variazione positiva interessante dei ricavi caratterizzati da redditività (in termini di ritorno sulle vendite) elevata. I settori di specializzazione delle provincia (agricoltura e commercio) evidenziano, invece, modeste variazioni positive dei ricavi associate a redditività medio, medio/basse. Migliori i dati relativi al settore manifatturiero. In termini di prospettive future appaiono interessanti gli andamenti di alcuni settori legati al mondo dei servizi che hanno evidenziato, in questo lungo periodo di crisi sia la capacità di crescere che di garantire redditività interessanti (servizi di informazione e comunicazione, altri servizi, istruzione e alloggio e ristorazione). Se si considerano i bilanci delle imprese del manifatturiero trentino, il settore della metalmeccanica e quello del legno-arredo evidenziano una maggior difficoltà a trovare percorsi di risalita verso i livelli dei ricavi pre-crisi. Decisamente migliori rispetto alla media i risultati nel settore del tessile-abbigliamento e in quello della chimica-gomma-plastica. Entrambi i settori evidenziano un andamento migliore rispetto a quello dell’intero Nord Est. Rispetto all’indebitamente le situazioni migliori si riscontrano nel settore chimicagomma-plastica in cui nel 2012 meno di una imprese su cinque ha un rapporto debt/equity maggiore di due (situazione di rischiosità), in calo rispetto a quanto si registrava nel 2008. Peggiora, invece, la situazione nel settore metalmeccanico, le imprese con indice superiore a due aumenta, nel periodo, da 17,7% a 23,6%.
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La redditività delle vendite dei settori alimentazione e tessileabbigliamento, che sono i settori che più sono riusciti a far crescere i ricavi, è inferiore al ROS medio dell’intero comparto manifatturiero. I valori più elevati di redditività si riscontrano tra le imprese del settore carta e grafica, chimica-gomma-plastica e metalmeccanica.
che in un periodo così difficile riesce a rimanere, nella sostanza, inalterata. Gli altri due settori che hanno evidenziato variazioni positive dei ricavi (chimicagomma-plastica e carta-grafica) vedono, nei cinque anni analizzati, ridurre la propria reddività, una riduzione che appare decisamente più pesante nel settore chimica-gomma-plastica, che dopo aver sperimentato un buon recupero nel 2010 sembra aver intrapreso un percorso di progressiva erosione della redditività. I settori legno-arredo e altre attività manifatturiere assistono ad una contemporanea riduzione dei ricavi e della redditività.
Analizzando la variazione della redditività e non il suo valore medio emerge che i settori alimentazione e tessile-abbigliamento hanno il miglior andamento sia intermini di variazioni dei ricavi che di variazione dell’indicatore di redditività delle vendite,
GRAFICO 12 Manifatturiero, variazione media dei ricavi (mediana) e redditività (ROS medio. valori mediani) 2008-2012 per settore 6 5
Carta e grafica Chimica - Gomma - Plastica
Metalmeccanica
Altre attività manifatturiere
4
Legno - Arredo
Tessile - Abbigliamento 3
Alimentazione
2 1 -5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
5
Fonte: Fondazione Nord Est 2013
GRAFICO 13 Manifatturiero, variazione media dei ricavi (mediana) e variazione della redditività (ROS) 2008-2012 per settore 0,1 -5
-4
-3
-2
-1
0
Tessile - Abbigliamento 1
2
3
4
Alimentazione
-0,1
Metalmeccanica
-0,2
Carta e grafica
-0,3
Legno - Arredo Altre attività manifatturiere
-0,4
-0,5 Fonte: Fondazione Nord Est 2013
Chimica - Gomma - Plastica
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speciale neve
speciale neve
Funivie volano per il turismo invernale Intervista a Giulio Misconel, vicepresidente di Confindustria Trento con delega all'Urbanistica e infrastrutture.
presidente
Misconel, per il secondo biennio consecutivo, all’interno della Giunta di Confindustria Trento le sono state confermate deleghe molto “pesanti” sia per importanza, che per complessità dei temi. Concentrandoci sugli impianti a fune, con quale spirito il settore affronta la nuova stagione invernale? Con grande fiducia e con motivate aspettative. Il settore impianti a fune trentino infatti vanta importanti eccellenze, che lo pongono ai massimi livelli sia italiani che europei per competitività dell’offerta turistica, della qualità dei servizi e dell’innovatività tecnologica delle strutture. A fronte di questo però è noto che una riduzione delle presenze dei turisti italiani dovuta alla crisi e alla perdita di potere d’acquisto delle famiglie, sta determinando sempre maggiori difficoltà alla sostenibilità dei bilanci. Noi vogliamo continuare ad investire sul turista di casa nostra, in quanto rappresenta da sempre il principale destinatario del nostro servizio, per questo stiamo sviluppando nuovi progetti e promozioni per avvicinare i bambini allo sci e per ripristinare la cultura dello sciare in sicurezza, anche preve-
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dendo una “giornata sugli sci” da organizzare in collaborazione con gli istituti scolastici. Oltre alla diminuzione delle presenze, si pone con sempre maggiore forza il problema della rigidità del sistema dei costi fissi, in continuo e drastico aumento (energia elettrica, personale, manutenzioni, imposte) e degli ammortamenti. Molte aziende infatti, pur vantando buoni risultati nell’attività caratteristica, presentano bilanci in perdita a causa dei pesanti ammortamenti dovuti agli investimenti in attrezzature ed impianti. In ogni caso, il settore funiviario, con i suoi 150 milioni di euro di fatturato aggregato e gli oltre 700 milioni di euro di indotto locale, mantiene il suo ruolo di volano dell’economia turistica, e resta un fattore di attrazione imprescindibile per i turisti e gli appassionati che si riversano in Trentino nel periodo invernale. Le recenti elezioni provinciali hanno definito nuovi equilibri e hanno consegnato al settore un nuovo interlocutore politico. Cosa chiede a nome degli impiantisti funiviari al nuovo assessore al Turismo Michele Dallapiccola? A nome di Confindustria Trento desidero porgere i migliori auguri all’assessore Dallapiccola e a tutta la nuova Giunta provinciale. Ci sarà molto da lavorare, con rapidità e coraggio, per dare risposte concrete ai cittadini che si aspettano un deciso cambio di passo da parte della politica. Permettetemi anche un ringraziamento a Paolo Nicoletti, che come dirigente generale del dipartimento Turismo ci ha seguito con passione per tanti anni e che ora è stato chiamato alla direzione generale della Provincia. Noi imprenditori garantiamo da subito all’assessore Dallapiccola la massima collaborazione e apertura al confronto,
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ma rispetto al passato auspichiamo da lui una maggiore costanza nel dialogo e considerazione per il settore in quanto motore dell’economia turistica provinciale. Confidiamo che le richieste che la categoria ha formulato nei due anni passati e che sono in gran parte rimaste disattese, siano ora prese in considerazione, con particolare riguardo al problema dei costi di gestione. Per questo è auspicabile l’immediata attivazione dei tavoli di lavoro (già concordati, ma mai convocati) su Lp 7/87, Lp 35/88 e Pguap, al fine di raggiungere un sistema di regole più moderno e coerente con le esigenze operative di aziende che si confrontano con la concorrenza internazionale.
equilibrando l’esigenza di un efficace controllo dei costi, con la necessità di investire in innovazione e servizi per mantenere alta la competitività del territorio agli occhi di una clientela straniera sempre più esigente.
Si assiste sempre più spesso a prese di posizioLei è stato recentemente nominato presidente ne a vari livelli che auspicano un blocco degli delle Funivie Alpe Cermis, succedendo a suo investimenti nel settore funiviario, a favore di padre che ha saputo guidare l’azienda in un ipotetiche forme di “turismo alternativo”. Cosa processo di investimento volto all’ammoder- vuole rispondere a chi sostiene tali posizioni? namento e al rafforzamento sul mercato in- Non posso che ribadire il valore strategico delle aziende funiviarie per la tenuta del sistema ternazionale. Che valutazioni fa per il futuro? Ho l’onore di guidare un’azienda sana ed equili- turistico trentino. Il nostro settore attrae turisti brata dal punto di vista gestionale, grazie al lavo- italiani e stranieri, alimentando così un imporro svolto da mio padre con grande passione ed tante indotto a vantaggio di molteplici operatori attenzione nei confronti della Valle di Fiemme e quali albergatori, commercianti, maestri di sci; per non parlare dei notevoli investimenti, che dei suoi abitanti. Nonostante le difficoltà generalizzata, le Funi- generano lavoro per le imprese locali e che gavie Cermis nelle ultime stagioni hanno ottenuto rantiscono sostanziosi benefici per le casse della buoni risultati reddituali. Spesso (come nel 2012) Provincia. Oltre all’indotto, pari a circa 700 milioben al di sopra della media del settore. L’ultimo ni di euro, si devono infatti aggiungete quasi 55 bilancio ha risentito pesantemente della perdita milioni incassati dalle imprese trentine fornitrici di alcune settimane in alta stagione, dovuta ai di beni e servizi per il settore. Inoltre distribumondiali di fondo tenutisi in Val di Fiemme, che iamo ogni anno, sotto forma di stipendi, oltre hanno rappresentato un importante momento di 60 milioni di euro su 1400 dipendenti tra fissi e visibilità per la Valle, ma che al contempo hanno stagionali. fortemente limitato l’afflusso di turisti appassio- In un panorama alpino che vede i comuni di nati di sci alpino. Tuttavia le proiezioni indicano montagna in forte crisi, mi pare evidente l’imche, in assenza di tale evento eccezionale, il bi- portante ruolo sociale delle aziende funiviarie, lancio si sarebbe mantenuto attivo, o almeno in che evitano lo spopolamento delle aree decentrapareggio. Risultato importante in considerazione te ed attraggono capitali dall’estero. della crisi che sta condizionando tutte le località Se poi qualcuno vuole proporre soluzioni migliori, siamo pronti a discuterne, ma noi imprenditori sciistiche dell’arco alpino. Per il futuro cercherò, con l’aiuto dei miei col- vogliamo dati concreti e business plan, non dilaboratori, di mantenere una gestione oculata, scorsi ideologici avulsi dal contesto reale. (em)
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47 speciale neve
Tecnologia in alta quota per sciare in sicurezza Intervista a Valeria Ghezzi, presidente della sezione Impianti a fune di Confindustra Trento.
presidente
Ghezzi, in tutte le località sciistiche trentine si è aperta la nuova stagione invernale. Come si sono preparate le vostre aziende? Con serietà e passione come ogni anno. Dopo la stagione estiva, che ha dato buone soddisfazioni un po’ in tutti gli ambiti turistici della provincia, gli esercenti funiviari hanno avviato importanti lavori di manutenzione ed ammodernamento delle piste, degli impianti e delle strutture di servizio, per garantire agli sciatori splendidi momenti di divertimento in sicurezza. Sotto tale profilo abbiamo avviato nuovi accordi con le forze dell’ordine ed il soccorso alpino, che si impegneranno lungo tutta la stagione per assistere i turisti in difficoltà ed abbiamo investito nell’introduzione di innovativi sistemi di monitoraggio elettronici (frutto di un progetto di ricerca sviluppato con Fbk e con la Questura di Trento) volti all’individuazione delle potenziali situazioni di rischio ed alla prevenzione degli incidenti. Oltre a questo abbiamo anche rinnovato il sistema di trasmissione delle immagini via webcam, per consentire agli appassionati di verificare da qualunque parte del mondo le condizioni delle nostre piste e delle nostre strutture di accoglienza. Siamo quindi certi di poter offrire anche quest’anno un’esperienza indimenticabile a tutte le categorie di turisti, in quanto la diversificazione attuata nei nostri servizi, ci consente di poter soddisfare le esigenze degli sciatori di tutte le età.
Certamente noi abbiamo fatto la nostra parte e la partenza è stata incoraggiante. Le prime valutazioni però potranno essere fatte solo dopo le festività natalizie. Bisogna sempre tenere presente che purtroppo il nostro è un servizio che non può essere modulato in base al numero degli utenti, il funzionamento degli impianti infatti ha per noi gli stessi costi sia che girino vuoti, sia che vadano a pieno carico. È ovvio però che se non ci saranno adeguate presenze, tali costi non potranno essere coperti dalle entrate e per molte aziende, già provate da alcune stagioni passate non eccezionali, sarà difficile ottenere la sostenibilità dei conti e proseguire quindi con i piani di investimento e di ammodernamento che per il nostro settore sono indispensabili.
Quindi la stagione si preannuncia ottima. Non voglio sbilanciarmi. Molto dipenderà sia dalle condizioni meteo, sia dalla possibilità di spesa delle famiglie, due fattori sui quali purtroppo non abbiamo controllo.
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49 speciale neve
La Sezione sta affrontando importanti passaggi sul fronte dei rapporti sindacali, è infatti in discussione il rinnovo del contratto nazionale di settore, nonché il rinnovo di alcuni contratti aziendali di secondo livello. Come procedono le trattative? Premetto che nel nostro settore, sia per ragioni storiche, sia per nostri innegabili errori del passato, gli stipendi sono molto più alti della media degli altri settori industriali. Tanto per quantificare molti o moltissimi dei nostri collaboratori superano abbondantemente i 2mila euro netti mensili. È evidente che tali livelli sono difficilmente sostenibili in questo particolare momento storico ed economico. Nonostante questo il nostro settore afferma con orgoglio di essere riuscito a mantenere inalterati, anche in questi difficili anni, i livelli occupazionali, garantendo a tutte le famiglie dei dipendenti la certezza dello stipendio. Ciò premesso, per quanto riguarda il contratto nazionale la nostra Sezione si è subito mostrata compatta nel sostenere la necessità di un rapido rinnovo, a condizioni che potessero risultare premianti per i collaboratori, ma non eccessivamente gravose per le aziende. Non nego che all’interno dell’associazione nazionale (Anef) le posizioni di alcune regioni siano decisamente distanti dalla nostra, ma dopo un confronto aperto e corretto si sta giungendo ad un valido compromesso che, se accettato dalla controparte sindacale, credo potrà essere soddisfacente sia per noi imprenditori, che per i nostri dipendenti. E per quanto riguarda i contratti di secondo livello? Nelle scorse settimane i sindacati hanno assunto posizioni piuttosto dure anche sulla stampa. In Trentino non esiste un contratto provinciale per il settore funiviario, bensì solo contratti aziendali, che sono simili per struttura, ma diversi tra loro, in quanto frutto di una contrattazione diretta tra l’impresa ed i propri lavoratori. In tale senso è errato quanto affermato dai sindacati in merito ad una presunta disdetta da parte
dell’Anef Trentino del contratto di secondo livello. Infatti, nelle scorse settimane quattro aziende associate, in vista della scadenza dell’accordo aziendale, hanno ritenuto opportuno formulare delle proposte di revisione strutturale dell’accordo di secondo livello, al fine di limitare in parte i costi del
Le stazioni sciistiche del Trentino sostengono Telethon Le aziende funiviarie iscritte a Confindustria Trento hanno aderito alla raccolta fondi promossa da Telethon, versando un contributo di 1 euro per ogni skipass giornaliero non scontato venduto nei giorni di sabato 14 e domenica 15 dicembre. Gli operatori del settore impianti a fune, che da sempre promuovono lo sport, la salute ed il benessere, con tale iniziativa vogliono evidenziare la vicinanza e il sostegno alla ricerca finalizzata a garantire anche alle persone meno fortunate la possibilità di godere di una vita piena, libera da vincoli e privazioni.
personale e di introdurre sistemi, prima inesistenti, idonei a premiare i dipendenti in rapporto all’esperienza, alla competenza e a i risultati ottenuti. Tengo a precisare che la Sezione non è coinvolta nella questione nella sua interezza e che la trattativa è gestita singolarmente dalle aziende con il supporto della struttura di Confindustria Trento. Il dialogo tra gli imprenditori ed i sindacati sta procedendo e mi sembra che, dopo qualche difficoltà iniziale, si stia trovando anche la strada giusta per discutere senza pregiudizi e nella consapevolezza che obiettivo comune è la sostenibilità dei bilanci aziendali abbinata al mantenimento dell’occupazione. Sono certa che il reciproco senso di responsabilità che ha sempre ha animato le nostre relazioni con i sindacati consentirà di arrivare presto ad una soluzione, evitando azioni eclatanti quali i paventati scioperi. Tale risultato costituirà poi un paradigma al quale potranno eventualmente rifarsi tutte le altre aziende della Sezione al momento della scadenza dei loro contratti di secondo livello. (em)
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Inverno in Trentino, una magia che si rinnova Il nostro territorio è da sempre una delle mete più appetibili per chi ama divertirsi sulla neve. Poiché in inverno, ancora più che nella stagione calda, sono le infrastrutture a fare la differenza, l’innovazione è un processo che non si arresta mai. Impianti di risalita comodi e veloci, skipass tecnologicamente avanzati tarati per le diverse esigenze, supporti informatici che portano in tempo reale sugli smartphone e i pc tutte le informazioni utili, una rete
Adamello Brenta, che offrono un
nordico e per volare sulla tavola da
di alberghi sempre più qualificata e
mix unico fatto di natura e tecnolo-
neve. Webcam e app per iPhone
un’offerta enogastronomica in gra-
gia. In tutto quasi 800 chilometri di
e Android aiutano a conoscere in
do di soddisfare anche i palati più
piste, tra scenari da cartolina, serviti
tempo reale la situazione delle piste
esigenti, fanno del Trentino un luogo
da efficienti impianti di risalita. In
e le condizioni meteo.
da tenere sempre in considerazione
ogni diverso periodo della stagione
Non bisogna dimenticare che
quando si parla di vacanza bianca,
invernale propongono pacchetti
accanto alle località più conosciute
in Italia, in Europa e nel mondo.
pensati per agevolare ogni tipologia
ce ne sono molte altre, fuori dai
Il fiore all’occhiello, per chi scia
di ospite, dalla famiglia agli sciatori
due circuiti, ideali per chi muove i
o ama cavalcare le onde con lo
più instancabili. In questi due grandi
primi passi sulla neve, per chi cerca
snowboard, rimangono naturalmen-
ambiti, che racchiudono più vallate,
una vacanza rilassante o per i più
te i due grandi caroselli Dolomiti
non mancano le opportunità per
piccoli. Non c’è vallata, insomma,
Superski e Skirama Dolomiti
sciare di notte, per praticare lo sci
in provincia, che non sia pronta ad accogliere chi desidera rilassarsi e divertirsi, ma anche gustare qualche piatto prelibato o degustare un vino di qualità. Tanti gli eventi sportivi di alto livello che trovano in questa terra la propria sede ideale. Fra i più importanti ricordiamo le Universiadi invernali, dall’11 al 21 dicembre, capaci di coinvolgere 3600 persone provenienti da oltre 60 nazioni, caratterizzate da un format ecocompatibile.
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Imprese edili: bilanci e previsioni L’illustrazione del primo bilancio territoriale e sociale di Ance Trento e le prospettive per la ripresa dell’edilizia al centro dell’incontro delle imprese associate e del confronto con l’assessore Gilmozzi. di Lorenzo Garbari, Segretario Ance Trento
si è
svolta il 28 novembre a Palazzo Stella la "Riunione Generale" delle imprese di Ance Trento, la Sezione Autonoma dell’Edilizia di Confindustria Trento, presieduta dal presidente Giulio Misconel assieme ai vicepresidenti Andrea Basso e Domenico Rossaro. La Riunione, che ha visto la partecipazione di una folta rappresentanza di imprese associate, è stata l’occasione per l’illustrazione, alla presenza dell’assessore provinciale ai Lavori pubblici Mauro Gilmozzi e del dirigente generale del Dipartimento lavori pubblici e mobilità Raffaele De Col, del primo bilancio territoriale e sociale di Ance Trento. Non poteva peraltro non essere colta l’occasione, a distanza di un mese dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale, per un dialogo franco e aperto con l’assessore sulle prospettive di ripresa del settore e sugli impegni di investimento della Provincia per i prossimi anni. Dopo il saluto di benvenuto il presidente Giulio Misconel, nella sua relazione introduttiva, ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione tra politica e imprese, dando conto dei buoni risultati che il confronto e la collaborazione, leale e costruttiva, tra Ance Trento e la Provincia, in particolare con l’assessorato di Gilmozzi, hanno permesso, in questi ultimi mesi, di raggiungere. Collaborazione che, ha voluto sottolineare il presidente Misconel, la Sezione auspica possa proseguire in modo positivo anche nei prossimi cinque anni. È toccato quindi al Segretario della Sezione Lorenzo Garbari illustrare i risultati del primo bilancio territoriale e sociale di Ance Trento. Premesso che la fotografia che si è inteso scattare rappresenta una realtà parziale, che naturalmente non pretende di raffigurare l’intero comparto del-
le costruzioni, il quadro che emerge dal bilancio è quello di una industria delle costruzioni che, nonostante la profonda crisi del comparto, riesce ancora oggi ad esprimere una valenza economica e sociale di assoluto rilievo. Un comparto in cui prevalgono le imprese mediopiccole, nel quale più della metà delle imprese di Ance Trento occupa meno di sedici lavoratori e poco meno del 10% ne occupa oltre cinquanta e nel quale il fatturato medio è di circa 5,7 milioni di euro per azienda. Poco meno di duemila sono i lavoratori occupati (il dato si riferisce naturalmente al campione di imprese che hanno partecipato alla rilevazione), dei quali il 93,5% con contratto a tempo indeterminato, per la gran parte (l’89,3%) a tempo pieno. Dato che si replica pressoché nelle medesime percentuali tra i lavoratori stranieri occupati, che rappresentano il 12% del totale della forza lavoro. Il valore della produzione realizzato nel 2012 sfiora il mezzo miliardo di euro; dato che, seppure in marcata flessione rispetto ai fatturati registrati negli anni pre-crisi, segnala come le imprese di Ance Trento siano ancora in grado di contribuire in mi-
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edilizia
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sura considerevole all’economia locale, fungendo da stimolo per l’intera filiera. Ammonta infatti a 340 milioni di euro la somma dei pagamenti a fornitori, dei quali il 55% sono trentini, a 70 milioni di euro il monte retribuzioni ed a 11,6 milioni di euro gli onorari pagati a professionisti. Ammontano infine a poco meno di 700mila euro le erogazioni liberali dell’ultimo triennio a favore della promozione di eventi culturali, iniziative solidaristiche, manifestazioni locali o associazioni sportive; dato questo che mette in evidenza come anche in anni di profonda difficoltà le imprese industriali trentine mantengano un forte radicamento col territorio, contribuendo al benessere della comunità trentina in ogni sua espressione, non soltanto produttiva ed economica. Nel suo intervento l’assessore Gilmozzi, dopo aver portato i saluti del governatore Ugo Rossi e dell’intera Giunta, ha delineato agli imprenditori presenti il quadro generale della finanza provinciale, fornendo dati e numeri utili a comprendere quali saranno, nei prossimi anni, le risorse a disposizione dell’Autonomia. Una situazione complessa, nella quale la Provincia vanta peraltro due miliardi di euro di crediti verso lo Stato e nella quale non è ancora giunta a una soluzione stabile la definizione dei rapporti finanziari con il Governo centrale. Un forte freno alle possibilità di spesa per investimenti è rappresentato dal Patto di stabilità, che non consente di spendere le risorse che pure sono presenti a bilancio. Bilancio che può ancora contare su 4,5 miliardi di euro di entrate ma che, a causa dell’esaurirsi nel 2017 degli arretrati dello Stato nei confronti della nostra Provincia, subirà da allora una riduzione di 500 milioni di euro annui. L’impegno della Provincia è tuttavia quello di arrivare preparati a tale scadenza, approntando una riforma della spesa che sia in grado di consentire di mantenere anche nei prossimi anni un livello adeguato di investimenti. Non potranno peraltro mancare, in tale prospettiva, anche forme di coinvolgimento sempre maggiore da parte dei privati nella realizzazione degli investimenti pubblici. A tal fine, sottolinea
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l’Assessore, un ruolo importante assumeranno le forme di partenariato pubblico-privato. E proprio su questo tema Ance Trento ha promosso un convegno per il 2 dicembre dal titolo “Strumenti di partenariato pubblico-privato per la realizzazione di opere pubbliche in Provincia di Trento”. Come dire, anche su questo tema le imprese industriali trentine sono pronte a fare la loro parte. Sul versante del credit crunch, problema di assoluto rilievo ed emergenza attuale, Gilmozzi richiama quanto finora fatto e quanto si sta attualmente facendo per favorire l’accesso al credito d’impresa secondo canali alternativi rispetto a quello bancario. Attraverso i minibond, i 75 milioni di euro del Fondo strategico di sviluppo regionale, ai quali si aggiungono gli ulteriori 125 milioni di euro di intervento dei fondi di previdenza locale (Laborfonds), il ricorso a canali di credito diversi da quello bancario, che da noi è limitato a poco più del 5% rispetto al 50% dei Paesi più avanzati del resto d’Europa, potrà senz’altro ricevere un impulso. Un quadro di sintesi, quello delineato, che mostra all’orizzonte anche qualche luce e non soltanto ombre. Saranno, ha ribadito Gilmozzi, cinque anni difficili quelli che abbiamo di fronte ma, raccogliendo in tal senso l’invito che il presidente Misconel gli ha voluto rivolgere, lavorando insieme “fianco a fianco” per sviluppare sempre nuove idee e trovare nuove soluzioni potremo porre le basi per il rilancio dell’economia. La Riunione è quindi proseguita con il dibattito; alle domande e osservazioni di molti degli imprenditori intervenuti, che hanno riguardato un ampio spettro di questioni compresa quella sempre maggiormente avvertita di una forte sburocratizzazione dei procedimenti amministrativi, hanno risposto l’assessore e De Col, invitando altresì ciascuno a voler presentare proposte anche puntuali, nonché soluzioni per il miglioramento dei processi amministrativi. Un’apertura di dialogo, o per meglio dire un rinnovo in termini concreti di una collaborazione che è già stata avviata e che ha ricevuto da parte degli imprenditori intervenuti un’accoglienza molto positiva.
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Ance spiega AVCPass Incontro illustrativo, a Palazzo Stella, sulle modalità di verifica dei requisiti negli appalti pubblici in vigore dal 1 gennaio 2014.
LO SCORSO
19 novembre a Palazzo Stella Ance Trento, la Sezione Autonoma dell’Edilizia di Confindustria Trento, ha tenuto un incontro illustrativo sul sistema che dal prossimo anno troverà applicazione negli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture. Il corso, introdotto dal Segretario di Ance Trento Lorenzo Garbari, è stato tenuto da Bruno Urbani, funzionario esperto della Direzione Legislazione Opere Pubbliche dell’Ance nazionale, e ha visto la partecipazione di numerose imprese, non soltanto dell’edilizia, per quello che rappresenta un cambiamento epocale nella verifica dei requisiti di partecipazione delle imprese a procedure pubbliche di affidamento dei contratti pubblici. Sulla base del sistema tradizionale la partecipazione a una gara pubblica metteva in moto una intensa attività burocratica di richiesta e acquisizione di documenti e certificati necessari per la dimostrazione dei requisiti di partecipazione alle gare d’appalto. Il nuovo sistema, denominato AVCPass, acronimo di Authority Virtual Company Passport, consiste in un servizio realizzato dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici. In pratica si tratta di un’interfaccia web che permette la verifica dei requisiti attraverso la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, istituita presso l’Avcp stessa. Il Sistema AVCPass consente alle stazioni appaltanti di acquisire la documentazione comprovante non solo il possesso dei requisiti di carattere generale, ma anche quelli tecnico-organizzativi e economico-finanziari richiesti per concorrere agli appalti. Agli operatori economici il Sistema consente, tramite l’apposita area dedicata dell’interfaccia web, di inserire a sistema (cioè nella Banca Dati Nazionale) i documenti, firmati digitalmente,
la cui produzione è a proprio carico, che l’operatore economico stesso può utilizzare per ciascuna delle procedure di affidamento alle quali partecipa entro il periodo di validità del documento. Il proposito è quindi quello di una digitalizzazione e semplificazione dell’iter amministrativo, basato su un sempre maggiore utilizzo di tecnologie e procedure informatizzate. Tutte le comunicazioni svolte nell’ambito del sistema AVCPass devono peraltro essere effettuate tramite posta elettronica certificata. Il nuovo sistema sarà obbligatorio per tutte le tipologie di contratti disciplinate dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 per le quali è previsto il rilascio del codice Cig (Codice Identificativo Gara) attraverso il sistema Simog. In particolare, il Sistema troverà applicazione per le procedure di affidamento il cui Cig è richiesto a partire dal 1 gennaio 2014; non farà pertanto fede la data di pubblicazione del bando di gara, ma quella appunto di acquisizione del Codice identificativo della gara. Ance Trento fornirà assistenza alle aziende alle prese con il nuovo Sistema anche dopo la data della sua entrata in vigore, anche in quanto si parla già di una versione 2.0 che dovrebbe essere rilasciata nel primo semestre del prossimo anno. (lg)
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Nuovi fondi per l’export Confindustria Trento e Banca Popolare di Vicenza insieme per l’internazionalizzazione dell’industria trentina: le ricadute del nuovo accordo. di Nicolò Andreini, area Internazionalizzazione di Confindustria Trento
si è
tenuta il 29 ottobre a Palazzo Stella la firma dell’accordo di collaborazione fra Confindustria Trento e Banca Popolare di Vicenza, finalizzato a fornire sostegno finanziario aggiuntivo all’industria trentina, per internazionalizzazione, formazione e anticipazione dei crediti commerciali pubblici. Il presidente di Confindustria Trento Paolo Mazzalai e il vicedirettore generale di Banca Popolare di Vicenza Emanuele Giustini hanno siglato l’accordo, alla presenza di esponenti di alto livello della Banca e della Giunta di Confindustria Trento, nonché di Trentino Export e di Trentino Sviluppo. In concreto, l’accordo prevede, a vantaggio delle imprese associate a Confindustria Trento:
Esportazione e internazionalizzazione Agevolazioni sull'attività di esportazione, in particolare nei mercati di Cina, India, Brasile, Russia e Turchia, tramite specifiche linee di credito riservate per complessivi 40 milioni di euro.
Corporate finance Servizi finanziari avanzati ed innovativi (Corporate Finance - Private Equity - Merger and Aquisition - Ipo Initial Public Offering).
Anticipazione dei Crediti Commerciali Pubblici Specifiche linee di affidamento per l'anticipazione crediti verso organismi della Pubblica Amministrazione relativi alla fornitura di lavori, beni, servizi ed appalti.
Formazione Specifiche linee di finanziamento per l’esecuzione di piani formativi a favore del personale dirigente e dipendente delle imprese trentine. Per la formazione e l'anticipazione di Crediti Commerciali Pubblici, la Banca ha messo a disposizione un Plafond Finanziamenti di 10 milioni di euro. Banca Popolare di Vicenza si impegna a collaborare con Confindustria Trento nell’attività di informazione e sostegno operativo all’impresa intervenendo ad incontri, seminari, e fornendo assistenza su tematiche estere attraverso le proprie strutture territoriali. La collaborazione già in atto prevede, presso Palazzo Stella e a vantaggio delle imprese industriali trentine, incontri di consulenza individuale gratuita tutti i secondi giovedì di ogni mese.
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Formarsi per l’estero Assoservizi presenta i piani formativi sull’internazionalizzazione d’impresa per il 2014: i dettagli sui siti di Confindustria Trento e Assoservizi. di Nicolò Andreini, area Internazionalizzazione
I corsi e i percorsi in sintesi Le proposte di formazione a sostegno dei processi di internazionalizzazione dell’industria trentina si moltiplicano per il 2014, con l’obiettivo di rispondere al crescente interesse delle imprese verso le opportunità offerte dai mercati esteri in funzione anti-crisi. Si aprirà all’inizio di febbraio il percorso annuale “Management per l’Internazionalizzazione d’Impresa”, giunto alla sua terza edizione. Accanto alle tematiche di contrattualistica e fiscalità internazionale, si proporranno nuovi approcci di marketing e negoziazione, nonché focus geografici su Africa Sub-sahariana e Paesi islamici. Altra novità consisterà nei Corsi semestrali di lingua inglese e tedesca, livello principianti e intermedio, per facilitare il business all’estero e, in particolare, nei vicini Paesi germanofoni. Infine, Assoservizi offrirà formazione in azienda, tarato sulle esigenze della stessa, con due diversi percorsi formativi di moduli autonomi: sulle “Strategie di internazionalizzazione”; e, in lingua inglese, su “Lavorare e comunicare in Ambienti Internazionali”.
Percorso “Management per l’Internazionalizzazione d’Impresa” – edizione 2014 Il percorso formativo, organizzato da Assoservizi in collaborazione con Confindustria Trento, si articolerà nel 2014 in 16 moduli, con cadenza ogni 20 giorni circa, dal febbraio al dicembre presso la sede di Palazzo Stella (Via De Gasperi, 77, Trento). I corsi saranno tenuti da docenti esperti, selezionati in tutta Italia, e saranno destinati alla formazione di specialisti e tecnici di impresa su argomenti focali per l'internazionalizzazione.
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Ogni modulo avrà un approccio pratico e operativo. Si terranno corsi della durata di 4, 6, 8 o 12 ore, dal contenuto autonomo. Ciascuna azienda potrà selezionare e partecipare unicamente ai moduli di proprio interesse. Le adesioni a ciascun modulo si chiuderanno entro 5 giorni lavorativi dalla data programmata per esso. Il semestre febbraio-luglio sarà dedicato a quattro corsi di approfondimento su altrettante tematiche legali: il contratto internazionale e la vendita internazionale; gli Incoterms Icc e i pagamenti internazionali; agenti e distributori; e la proprietà industriale (marchi, brevetti). I moduli tematici saranno alternati da due moduli con focus geografico, in cui si definiranno suggerimenti, strategie ed opportunità in Africa Sub-Sahariana e Paesi Islamici. Sempre entro luglio, si terranno anche quattro moduli con approccio generale, su: come organizzare e gestire l’Ufficio commerciale estero; il marketing internazionale, le strategie di negoziazione internazionale; e la scoperta di nuovi mercati. Infine, nel quadrimestre settembre-dicembre si terranno sei moduli su altrettante tematiche di fiscalità internazionale: disciplina Iva delle prestazioni di servizi con soggetti esteri; discipline Iva delle cessioni e degli acquisti di beni con soggetto comunitari ed extra-comunitari; fiscalità dell’azienda operatrice con l’estero; origine preferenziale, non preferenziale e Made In; gestione del personale italiano all’estero; esterovestizione, stabile organizzazione e transfer-pricing.
Corsi di lingua inglese e tedesca Ciascun corso si terrà 1 solo pomeriggio per 3 ore continuative ogni settimana, il lunedì o il mercoledì dalle ore 18.15 alle ore 21.15, presso Palazzo
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Stella dal 13 gennaio al 9 giugno, per complessive 60 ore. Le adesioni ai corsi si chiuderanno il 10 gennaio 2013. I corsi si divideranno nei livelli base o intermedio, a seconda della conoscenza della lingua per ciascun partecipante verificata con apposito test inviato all’atto dell’iscrizione. I corsi saranno tenuti da docenti madrelingua esperti nell’insegnamento e forniranno gli strumenti di base (grammatica e vocabolario in ascolto, lettura, scrittura e parlato) utili a sviluppare competenze comunicative generali e specifiche adatte a lavoratori adulti, con possibilità per i partecipanti di tenere un esame finale di certificazione internazionale.
Percorso "Lavorare e comunicare in ambienti internazionali" in lingua inglese Nel 2014 Assoservizi Confindustria Trento propone all’industria trentina formazione in azienda in lingua inglese, con approccio metodologico attivo, pratico e personalizzato per comunicazione, interculturalità e formazione linguistica. Non si tratta di un corso di lingua. Piuttosto, l’obiettivo è quello di trasmettere ai partecipanti metodo e approccio corretti per operare sui mercati esteri, ai seguenti fini: presentarsi ai potenziali partner stranieri; negoziare all’estero; gestire efficacemente incontri internazionali e conference calls. Il tutto in lingua inglese.
Percorso "Strategie di Internazionalizzazione" L’offerta di formazione internazionale per l’anno 2014 si chiude con un secondo percorso formativo, composto anch’esso di moduli autonomi, di primo approccio all'internazionalizzazione, presso la sede dell'azienda e tarato sulle esigenze della stessa. Si tratta di 4 moduli, della durata di 2, 3 o 4 ore ciascuno a scelta, ciascuno dei quali tocca un aspetto di base per lavorare sui mercati esteri: lineamenti di internazionalizzazione; contrattualistica internazionale; fiscalità internazionale; e organizzazione dell’Ufficio Export.
Si prevedono costi agevolati per le imprese associate a Confindustria Trento In ogni caso, la partecipazione ai corsi può essere interamente finanziata per il tramite di Fondimpresa, Fondirigenti e/o fondi interprofessionali, qualora la richiesta pervenga ad Assoservizi Confindustria Trento almeno 2 settimane prima dell'inizio dei moduli ed a condizione che siano soddisfatti i criteri di base (cifra accantonata, limite minimo di spesa). Per le azienda che hanno in scadenza al 31 dicembre 2013 parte dei propri fondi accantonati, la formazione proposta potrà rientrare in un piano formativo ad hoc che Assoservizi potrà elaborare e presentare entro fine anno in corso. (na)
Per informazioni Assoservizi Area Formazione formazione@assoservizi.tn.it Area Internazionalizzazione estero@assoservizi.tn.it T 0461 935050 – F 0461 390127
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Verso i mercati dell’Africa mediterranea L’analisi dei mercati di Tunisia, Libia e Marocco nel forum di Confindustria Trento e Unicredit Spa. A margine, nove incontri bilaterali tra aziende ed esperti.
il 6
novembre 2013 Confindustria Trento ha organizzato presso la propria sede, congiuntamente con Unicredit, un forum finalizzato ad anticipare e intercettare le dinamiche di crescita dei cinque mercati dell’Africa mediterranea, geograficamente strategici e con buone potenzialità di sviluppo, soffermandosi in particolare su Tunisia, Libia e Marocco. L’evento è stato introdotto dagli interventi di Paolo Mazzalai, presidente di Confindustria Trento, e da Romano Artoni, deputy regional manager Region Nord Est Unicredit. Nigel Marco Zanenga, Unicredit Travelling delegate Tunisia e Marocco, e Giovanni Giacomazzi, chief representative Unicredit Tripoli, hanno fornito alle numerose imprese intervenute un quadro della situazione socioeconomica e politica dei tre Paesi, soffermandosi sulle opportunità di business in numerosi settori. Il Marocco, unico Paese stabile dell’area, grazie anche alla recente riforma nel senso della monarchia parlamentare, registra incremento del Pil pro capite, forza lavoro a costi ancora molto bassi e piani di sviluppo e sistemi di incentivi che rendono il mercato attraente e promettente per investimenti nei settori elettrico, elettronico, chimico e tessile, edile ed energetico.
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Più complesso è l’accesso al mercato tunisino, che risente ancora nei suoi indicatori economici delle conseguenze della primavera araba che lì ha avuto inizio. Tuttavia, nel mercato è tradizionalmente forte la presenza dell’industria italiana, soprattutto nel metalmeccanico, complice anche una linea di credito riservata ad aziende tunisine intenzionate ad acquistare macchinari italiani. L’Agenzia di promozione dell’industria locale, molto operativa, segnala fra i settori di sviluppo: componenti auto ed elettroniche, strumenti medicali, tessile, agroalimentare, trasporti e ingegneria. Infine, è stata presentata la Libia, Paese ancora non pacificato né sicuro ma ricco di opportunità grazie anche alle sue enormi e note riserve di Oil & Gas. Promettente è soprattutto l’edilizia ed il relativo indotto. Unicredit, presente nel Paese, offre sostegno fattivo nel caso di interesse. Si tratta nel complesso di un mercato di 160 milioni di persone, dove – ha evidenziato il presidente Mazzalai – circa 40 imprese industriali trentine operano già o sono pronte a farlo. A conferma dell’interesse, al termine della parte seminariale, si sono svolti nove incontri bilaterali fra le imprese trentine interessate ed i due relatori di Unicredit dislocati in Nord Africa. (na)
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Eccellenze trentine in Nordafrica Il caso virtuoso di Zanetti Srl, azienda che deve il 35% del proprio fatturato al mercato libico. “I servizi all’internazionalizzazione in Trentino sono lodevoli – dicono – ma è l’imprenditore a doverci credere”.
può
una piccola e media impresa trentina in Libia acquisire un ordine il cui valore è superiore al proprio fatturato? Nel caso della Zanetti Srl la risposta è affermativa. “Operiamo attivamente dal 1998, vivendo il periodo pre e post embargo americano del 2004, il periodo della rivoluzione pre e post Gheddafi nonché i momenti socioeconomici attuali – spiega Alberto Zanetti, responsabile commerciale ed export della società -. Abbiamo tre dipendenti che vivono a Tripoli dal 2010, un appartamento ed un magazzino logistico, essendo responsabili non solo della produzione e del trasporto ma anche dell’installazione e della manutenzione post-vendita”. Zanetti si occupa della progettazione, produzione e posa in opera di facciate continue, rivestimenti esterni, coperture vetrate, serramenti in alluminio e schermature solari. “In sintesi – continua Zanetti - ci occupiamo del vestito dell’edificio, personalizzando soluzioni, materiali e applicazioni in funzione dell’esigenze dell’edificio, delle preferenze del committente e del progettista”. Il 35% del fatturato dell’azienda, relativamente al 2013, deriva dal mercato libico. Il dato è il risultato di un processo di internazionalizzazione pianificato nei minimi dettagli e sviluppato con paziente assiduità. “In una fase iniziale – ricorda il titolare d’azienda alla seconda generazione - abbiamo acquisito commissioni di piccola e media entità per capire il mercato, le sue le esigenze e per farci conoscere. Definita una strategia di medio-lungo periodo, abbiamo creato condizioni tali per cui la nostra presenza all’estero non dovesse scontare l’inesperienza del contesto di riferimento. Forti delle esperienze maturate in altre occasioni oltre confine, abbiamo considerato il cantiere
all’estero alla stregua dei cantieri locali, presidiando direttamente i lavori con ns. personale diretto. Per fare questo è stato necessario un adattamento alla mentalità e alle abitudini arabe e un nuovo impulso alla formazione del personale interno, con corsi in lingua inglese, consulenze specifiche riguardanti la contrattualistica internazionale, le formule di pagamento e la gestione dei trasporti extraeuropei. Abbiamo inoltre customizzato la nostra offerta, con lo sviluppo di nuovi prodotti, e abbiamo investito costantemente sulla promozione della nostra immagine aziendale, con 16 fiere in 8 anni”. La penetrazione in Nordafrica della Zanetti non si ferma alla Libia: “Stiamo avviando un’iniziativa di stabile penetrazione commerciale in Marocco con risultati attesi già nel 2014. In Libano e in Iran abbiamo accordi di agenzia che prevediamo possano dare i primi frutti dal 2015. All’occorrenza – aggiunge Zanetti - siamo pronti a investire ulteriori risorse nello sviluppo di nuovi prodotti e nella partecipazione attiva a fiere internazionali”. Costanza, perseveranza, tenacia, lungimiranza e intuito imprenditoriale sono gli ingredienti di un caso di successo che spicca in un panorama a tinte fosche. Il settore è in fortissima difficoltà a cau-
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sa delle crisi dell’edilizia e a causa della mancanza di liquidità sia nell’ambito pubblico che privato. Dati alla mano, Zanetti ci racconta che tra il 2009 e il 2012 un campione di 35 aziende concorrenti tra le maggiori a livello nazionale registra nel complesso un calo del fatturato del 16% e una caduta del margine operativo netto del 70%, per un crollo dell’utile netto del 128%. “Nel 2012 – continua l’imprenditore - l’utile complessivo del settore è stato addirittura negativo. 11 aziende su 35 hanno chiuso in perdita (30%), altre 6 hanno ottenuto un utile inferiore ai 20 mila euro su un fatturato medio di 15 milioni. Quest’anno già tre di questo campione d’ aziende hanno dichiarato fallimento, mentre altre quattro sono in forte difficoltà. Molte hanno personale in mobilità, in cassa integrazione o lavorano all’interno di contratti di solidarietà”. Sul versante opposto, i bilanci dell’impresa trentina sorridono: “Tra il 2009 e il 2012 registriamo un fatturato in aumento del 29% (quello del 2013 è allineato al dato dello scorso anno). Il reddito delle vendite (Ros) medio degli ultimi quattro anni è pari al 25%, laddove la media del settore è stata pari al 4%; il fatturato 2014 è già assicurato per il 90% con nuove acquisizioni in Italia e all’estero senza considerare i lavori in fase di trattativa finale e quelli che emergeranno nei primi mesi del 2014”.
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Nel 2013 l’azienda, che conta sul lavoro di 30 addetti assunti mediamente da 13 anni, ha provveduto a due nuove assunzioni e prevede di operarne almeno altrettante nel 2014 puntando sui giovani. “L’obiettivo è quello di puntare su persone dinamiche e con volontà di crescita professionale mettendo loro a disposizione per le esperienze accumulate in oltre 40 anni di storia aziendale. È fondamentale pianificare, controllare la formazione del giovane e poi avere pazienza; io stesso dieci anni fa sono entrato in azienda senza sapere cosa fosse una facciata continua”. “In molti periodi dell’anno la nostra produzione fatica a soddisfare le commesse acquisite, richiedendo frequenti ore di straordinario e l’esigenza di far produrre a ditte terze i manufatti più standard a valore aggiunto inferiore. La strada, insomma, è quella giusta. Anche e soprattutto quando porta all’estero. In questo senso, il supporto offerto dal sistema trentino non manca, ma da solo non basta: “Il nostro territorio, con tutte le sue istituzioni, associazioni e consorzi sta mettendo a disposizione delle aziende e degli stessi professionisti una mole impressionante di servizi, corsi, iniziative, contributi… Tutto questo è lodevole. Tuttavia, io credo che debba essere l’imprenditore con la sua motivazione, l’entusiasmo e la capacità a doverci credere davvero”. (sb)
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Legami locali e visione globale Nell'incontro organizzato da Confindustria Trento in collaborazione con la Banca di Trento e Bolzano le analisi degli economisti e le testimonianze degli imprenditori.
fra
gli eventi ospitati nelle scorse settimane a Palazzo Stella, il seminario “Legami locali e visione globale: le imprese esportatrici di successo”, organizzato dagli industriali trentini in collaborazione con Banca di Trento e Bolzano e il dipartimento di Economia e management dell’Università di Trento, ha avuto l’obiettivo di proporre un confronto tra le analisi degli economisti e le testimonianze di alcuni imprenditori. I lavori sono stati introdotti da Alessandro Lunelli, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Trento, Franco Dall'Armellina, direttore di Banca di Trento e Bolzano e Paolo Collini, prorettore vicario dell’Università di Trento. Al centro dell'incontro gli interventi di due economisti: Fabrizio Guelpa del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ed Enrico Zaninotto, docente del Dipartimento di economia e management dell'ateneo trentino. Le informazioni elaborate dai relatori sono state riprese nella testimonianza di Riccardo Felicetti, titolare del Pastificio Felicetti di Predazzo, che anche in questo periodo di crisi sta rafforzando le proprie posizioni sui mercati internazionali. Guelpa, nella ricerca sul “Ruolo dell’internazionalizzazione per la competitività”, ha messo in evidenza il ruolo delle esportazioni quale principale strumento per far tornare a crescere il nostro paese. La ripresa è ormai avviata in buona parte del mondo - ha spiegato - e si prospettano tassi di crescita del Pil cumulati 2014-15 in accelerazione (area Euro 2,3%; Giappone 2,4%; Usa 5,9%; Cina 14,3%; India 11,4%; America Latina 6,6%) che trascinano la domanda per i nostri
prodotti. Ma operare con l’estero è anche un mezzo per rafforzare la competitività. L’ambiente fortemente competitivo spinge le imprese ad innovare, a rafforzare i marchi, a costituire presenze produttive e commerciali direttamente sui mercati di sbocco: tra gli esportatori le imprese con brevetto, marchio, investimenti diretti esteri sono rispettivamente due, tre e quattro volte superiori a quelle che vi sono tra i non esportatori. Nel suo intervento Zaninotto ha individuato i fattori critici che hanno determinato il successo sui mercati esteri di alcune aziende trentine identificate come “esportatori permanenti e strutturati". Attraverso interviste ai titolari delle aziende, l'indagine identifica gli elementi comuni che nel tempo hanno determinato il loro successo sui mercati internazionali, definendo alcune best practice utili alle imprese che si orientano sui mercati esteri. L’indagine indaga la natura dei processi di internazionalizzazione delle imprese trentine e cerca di raccogliere le migliori pratiche delle imprese con lo scopo di una diffusione delle stesse e di una messa a punto degli interventi di sostegno alle imprese che esportano da parte di amministrazioni pubbliche, banche, associazioni di categoria. Fattori come il carattere familiare dell’impresa, o l’elevato grado di integrazione verticale, appaiono elementi comuni alla base del successo. A questo si accompagna la natura “non continua” della scelta di fare dei mercati esteri il cuore della strategia di impresa, che impone non solo sostanziali investimenti, ma anche un’attenta pianificazione nella scelta dei mercati, dei canali di distribuzione, della creazione della rete di assistenza o di eventuali partnership.
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Incoming brasiliano in Trentino Nel corso del soggiorno, un gruppo di imprenditori edili sudamericani ha visitato alcuni stabilimenti trentini per poi prendere parte a un workshop dedicato. di Giorgio Zagonel, Trentino Export
dal
20 al 22 ottobre scorso, Trentino Export ha organizzato, nel quadro del suo pluriennale progetto di internazionalizzazione in Brasile, una missione di importanti imprenditori edili brasiliani in Trentino. La missione ha visto la partecipazione di quattro imprenditori dello Stato di Santa Catarina, che già, tramite la piattaforma logistica di Trentino Export, Pi.Ma.Rio., a Rio dos Cedros sempre nello Stato di Santa Catarina, hanno rapporti commerciali con imprese trentine del settore delle costruzioni. La tre giorni in Trentino, fortemente voluta dagli operatori brasiliani, ha permesso di far conoscere la bellezza del nostro territorio, le eccellenze produttive e mettere le basi per una futura collaborazione nel campo edile con imprese trentine del settore. “Organizzare questi incoming di operatori stranieri in Trentino è fondamentale per mettere in contatto la domanda e l’offerta commerciale e per aiutare concretamente le imprese trentine a scoprire e a consolidarsi sui mercati esteri” ha sottolineato Barbara Fedrizzi, presidente di Trentino Export. Fedrizzi ha poi ribadito: “Sono rimasta colpita dall’interesse creato dai nostri prodotti e dalla volontà di collaborazione riscontrata dai membri della missione brasiliana. Sono state giornate intense ma ricche di soddisfazioni. La crisi economica è difficile e allargare i propri orizzonti è fondamentale. Un ringraziamento va a tutto lo staff della Cooperativa, alle aziende trentine che hanno partecipato a questa operazione ed a Trentino Sviluppo, che ha sostenuto la nostra iniziativa”. Oltre a visite agli stabilimenti di Sicor Spa, Roverplastik Spa, Gasperotti Srl, Gyform Srl e Cogi Srl, si è svolto un workshop presso la ex Manifattura Tabacchi di Rovereto organizzato con Habitech–
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Distretto Tecnologico Trentino ed Arca Casa Legno Srl a cui hanno partecipato: New Engineering Srl, Log Engineerign Srl, Essepi Srl, Xlam Dolomiti Srl e Legno Dolomiti Group Srl. Evento questo che ha permesso alle aziende trentine della filiera della costruzione delle case in legno di mettere in mostra le loro eccellenze. Eccellenze che hanno colpito gli imprenditori brasiliani presenti, come conferma Nivaldo Pinheiro titolare della Procave Construcoes: “Il settore delle costruzioni in Brasile è in fortissima crescita. Siamo alla continua ricerca di tecnologie innovative e sostenibili per il nostro settore ed il campo delle costruzioni abitative in legno è stato per noi una grande scoperta. Siamo rimasti colpiti da queste nuove tecnologie ed è nostra intenzione approfondire la tematica anche per poter stringere rapporti di partnership con aziende e studi di progettazione trentini”. Passo successivo sarà quello, quindi di sviluppare e consolidare i rapporti, già esistenti, con le associazioni edili di categoria e con le singole imprese di costruzioni in Brasile. L’idea di Trentino Export è quella di organizzare per il prossimo anno una missione in Brasile per presentare il sistema edile
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trentino e sviluppare collaborazioni proficue, in collaborazione con Habitech – Distretto Tecnologico Trentino ed Arca Casa Legno Srl per sondare le opportunità di mercato, stringere i rapporti creatisi con questa missione tra imprese brasiliane e trentine ed incontrare importanti interlocutori. A tal proposito Oscar Lenzi, referente in Brasile di Trentino Export, sottolinea: “In Brasile c’è una grande richiesta di tecnologie e soluzioni innovative, in special modo nel settore delle costruzioni. Le costruzioni in legno potrebbero essere una grande opportunità per un paese tra i primi produttori mondiali di legname. Dopo quasi quattro anni, bisogna ora provvedere a consolidare sempre più la nostra presenza in Brasile per renderla stabile e permettere alle aziende trentine di trovare sempre nuovi sbocchi per i propri prodotti e
tecnologie. Trentino Export è diventato ormai un vero e proprio ponte tra Brasile e Trentino, due territori distanti geograficamente ma allo stesso molto vicini ” Il progetto di Trentino Export è quello di far in modo, quindi, che questa missione non sia fine a se stessa ma il primo passo di un più ampio progetto per sostenere il settore edile trentino e tramite questi importanti rapporti con un paese in forte crescita economica rilanciarlo. Trentino Export dal 1975 si propone di sostenere la promozione e l’esportazione dei prodotti trentini all’estero ed il Brasile è solo un tassello, importante, di questa strategia. Russia, India, SudEst Asiatico ed America Settentrionale saranno i prossimi obiettivi di azioni mirate di internazionalizzazione.
Note pratiche per l’accesso al mercato statunitense Si è svolta a inizio dicembre la due giorni di lavoro per le imprese trentine dedicata al mercato degli Stati Uniti. Una ventina gli incontri bilaterali che hanno fatto seguito ai lavori del seminario “Senza confini. Note pratiche per l’accesso al mercato statunitense”, ospitato al Polo tecnologico di Rovereto con un centinaio di partecipanti in rappresentanza di imprese locali. L’evento è stato promosso da Confindustria Trento, Casse Rurali della Vallagarina e Trentino Sviluppo e organizzato da Cassa Rurale di Rovereto. A fine 2013 il Pil degli Usa crescerà – secondo le stime più accreditate – dell’1,6% ed il tasso di disoccupazione, in costante diminuzione, scenderà al 7,3%. Sembra quasi un altro mondo quello presentato da Simone Crolla, amministratore delegato della Camera di Commercio Usa in Italia con sede a Milano, che ha tratteggiato un quadro sulla presenza di multinazionali Usa in Italia e di imprese italiane negli Stati Uniti. È quindi toccato ad Antonio Valla, avvocato consulente di Confindustria Trento e di numerose imprese industriali trentine, guidare i presenti in una carrellata sulle principali problematiche legali e commerciali che l’imprenditore italiano trova nell’affacciarsi sul mercato nord americano. Gli interventi di Crolla e di Valla - moderati da Nicolò Andreini, responsabile internazionalizzazione di Confindustria Trento - hanno riscontrato un forte interesse nella platea presente, che si è ulteriormente ravvivato per effetto delle testimonianze aziendali di due realtà trentine presenti sul mercato Usa: Pama Spa, rappresentata da Giovanni Manucci (Chief financial officer) e Vetri Speciali Spa, presente con Maura Mazzer (Export manager). In apertura, dopo il saluto del presidente della Rurale di Rovereto Paolo Marega, che aveva ribadito l'interesse delle Rurali della Vallagarina ad affiancare le aziende con servizi per l'internazionalizzazione, Tiziana Carella - delegata di territorio della Vallagarina per Confindustria Trento - aveva declinato le linee di impegno dell’Associazione nell’appoggiare fortemente la proiezione estera delle imprese trentine, al fine di far valere in maniera sempre più significativa le eccellenze che il Trentino può vantare anche fuori dai confini domestici. Mauro Casotto, direttore Sviluppo e innovazione di Trentino Sviluppo, ha chiuso ricordando il programma istituzionale di interventi varato dalla Provincia autonoma di Trento per il 2014, programma che ben focalizza il ruolo del soggetto pubblico nella fase che precede “l’ultimo miglio” lasciato all’iniziativa delle associazioni di categoria.
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Ict e Internazionalizzazione L’Ict trentino pronto a conquistare nuovi mercati internazionali: il punto in un seminario a Palazzo Stella. A fine novembre le sessioni di approfondimento.
È tempo
anche per le imprese trentine ope- “Il messaggio che abbiamo voluto dare con queranti nel mondo dell’Ict di affrontare i mercati sto incontro – ha infatti sottolineato Barbara internazionali. Sull’onda della perdurante crisi Fedrizzi, presidente di Trentino Export – è il economica che impone alle imprese di allargare ruolo fondamentale dell’internazionalizzazione i propri confini e puntare sempre più sui mer- quale motore per la crescita delle aziende trencati esteri, anche il settore dell’Ict inizia a cerca- tine e la necessità di un forte coordinamento re sbocchi sui mercati esteri, forte anche della tra tutte le strutture, pubbliche e private, che se fama positiva che le eccellenze trentine godono ne occupano sul nostro territorio”. “Il segnale a livello internazionale. E le imprese Ict trentine uscito da questo incontro è importante – ha agsono pronte ad affrontare questa sfida e a pre- giunto -. Le testimonianze aziendali di Ma-estro sentare i propri prodotti e soluzioni, già collau- Srl e L.M. Val di Non, sono esemplificative di dati, anche fuori dai confini nazionali. Questo come anche chi non ha mai fatto internazioil principale messaggio emerso nel corso dell’in- nalizzazione, con l’impegno, la perseveranza e contro “Ict e internazionalizzazione”, promosso la pazienza riesca ad avere ottimi risultati sui da Informatica Trentina e Trentino Export tenu- mercati esteri”. tosi giovedì 14 novembre presso Palazzo Stella. Dopo questo primo incontro, a fine novembre Una trentina di imprese Ict locali hanno ani- le aziende Ict interessate hanno partecipato ad mato l’iniziativa “Ict e Internazionalizzazione”, alcune sessioni di approfondimento, durante le pensata per illustrare potenzialità, modalità quali esperti di Trentino Export hanno incontrae incentivi economici che caratterizzano un to gli imprenditori interessati a sondare le oppercorso di internazionalizzazione. L’esigenza portunità per i loro prodotti sui mercati esteri. dell’incontro è nata nell’ambito del Tavolo del- Ampliare i propri orizzonti commerciali è divenla Collaborazione Ict, promosso da Informatica tato imprescindibile anche per settori che fino Trentina con le associazioni di categoria, con a qualche anno fa pensavano non fosse necesl’obiettivo di far crescere e qualificare le aziende sario. Trentino Export con i suoi quasi quaranta Ict del territorio. anni di esperienza, continua ad essere punto di A raccontare alle aziende Ict locali che cosa si- riferimento per l’internazionalizzazione in Prognifichi intraprendere un percorso di interna- vincia di Trento ed esempio di professionalità e zionalizzazione è intervenuta anche Trentino concretezza. (gz) Sviluppo, che da qualche mese ha lanciato uno sportello integrato dedicato a questa tematica,. A confermare la validità del percorso di interPer informazioni: nazionalizzazione sono intervenute due piccole Trentino Export realtà trentine – la L.M., del settore food, con info@trentinoexport.it Alberto Corazzolla e la Ma-estro, operante nel settore Ict, con Giorgio Manara - che stanno T 0461 931011 affrontando con successo i mercati esteri.
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organizza missioni economiche e partecipazioni a manifestazioni fieristiche internazionali
ricerca partner esteri per collaborazioni commerciali ed industriali, esegue sondaggi e indagini di mercato personalizzate
interagisce con organismi italiani ed esteri preposti all’internazionalizzazione (ICE, Simest, Finest, Sportelli per l’Internazionalizzazione)
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giovani
Cultura d'impresa per le nuove generazioni Intervista ad Alessandro Lunelli, nuovo presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trento.
alessandro
Lunelli, lei ha scelto di candidarsi presidente del Gruppo Giovani Imprenditori in un momento caratterizzato da una forte crisi. Perché? Perché credo che di fronte a uno scenario come questo si debba reagire con forza, determinazione e tanto lavoro. Credo profondamente nella forza dell'associazionismo, e altrettanto profondamente credo sia un mio dovere impegnarmi. Sono convinto che la missione dell’imprenditore non sia solo quella di creare valore per la propria azienda, ma anche per l’intero sistema, mettendosi a disposizione della propria
Alessandro Lunelli
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comunità. Ed è in quest’ultima vocazione sociale che risiede, a mio avviso, il valore aggiunto del nostro ruolo: dobbiamo ripristinare il senso d’identità e l’orgoglio di essere imprenditori. Come Gruppo Giovani possiamo aiutare a creare una cultura d’impresa nelle nuove generazioni, sia per facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro, sia per promuoverne la neoimprenditorialità. In che modo ritiene di potere perseguire la strada di una maggiore responsabilizzazione dei giovani associati? In primo luogo, offrendo al Gruppo nuove opportunità di crescita, personale e collettiva. Ho avuto la fortuna di viaggiare molto nella mia vita, per studio e per lavoro, e ritengo che l’apertura mentale sia un fattore determinante del cambiamento e del miglioramento di ogni persona. In questo senso intendo aumentare le relazioni tra i Giovani Imprenditori di Trento e i Gruppi di altre territoriali e di altre categorie, aiutando gli associati a creare una rete di contatti e conoscenze anche fuori provincia. La grande rappresentanza trentina al Convegno Nazionale di Napoli è stato un primo splendido segnale di una squadra già forte e coesa. Allo stesso modo continueremo ad investire sulla formazione degli associati, promuovendo incontri, eventi, e percorsi formativi: stiamo programmando per gennaio e febbraio un ciclo di appuntamentisulle imprese familiari e sui fattori critici e di successo delle stesse. Nelle scorse settimane abbiamo organizzato due visite in azienda: alla Leitner (insieme ai colleghi di Bolzano), e alla Fly di Grigno. In prossimità delle festività natalizie saremo al Muse per un
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evento che vuole essere l’inizio di una collaborazione con questa importante realtà del nostro territorio. “Una squadra forte e coesa”, a partire dal team chiamato a fare parte del Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani… Esattamente. Ho deciso di candidarmi solo perché sapevo di poter contare su un Direttivo fatto di persone capaci e motivate, che condividono con me la voglia di crescere come gruppo e aiutare la nostra società, ed in particolare i ragazzi più giovani, che, mai come ora, faticano a entrare nel mondo del lavoro.
Il nuovo Consiglio Direttivo del Gruppo Accanto al neopresidente Alessandro Lunelli (Gruppo F.lli Lunelli - Cantine Ferrari), siedono nel Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani di Confindustria Trento Stefania Segata (Segata Spa), Vittorio Marangoni (Marangoni Spa), Matteo Bortolotti (Edildrena Srl), Mauro Dolzan (Villa de Varda Srl), Stefano Libardoni (Libardoni Costruzioni Srl), Michele Manica (Manica Spa), Walter Perini (Eurotex Filati Srl), Samuel Ramella (Domoticarea Srl), Mattia Sottovia (Costruzioni Edili Sottovia Snc), Martina Togn (Vinicola Valdadige Sas).
Uno degli obiettivi del suo programma segue la direzione tracciata dai presidenti che l’hanno preceduta: mi riferisco alla promo- necessarie a restituirle la competitività perduta non sono mai state adottate, a partire da un zione della cultura d’impresa. Il lavoro realizzato fino ad oggi ha un grande ripensamento drastico dei costi della pubblica valore, pertanto insisteremo sui progetti avvia- amministrazione, ad un serio taglio del cuneo ti negli anni scorsi, come il Progetto “Impresa fiscale, ad una riduzione della pressione sulle a Scuola” e l’Orientagiovani. Di più: promuo- imprese. Per non parlare della legge elettorale, veremo lo spirito imprenditoriale delle nuove che ogni settimana sembra essere in cima all’agenerazioni tramite collaborazioni proficue con genda di tutti gli schieramenti politici, ma mai enti quali Trento Rise e Italia Camp, e cerchere- viene modificata. mo di essere sempre più protagonisti in alcune iniziative promosse dall'Associazione quale ad E a livello locale? esempio la fortunata formula del “Tu sei”. Ri- Il nuovo governo provinciale ha un grande fortengo che il Gruppo Giovani debba divenire il za: è espressione di una volontà popolare chiabraccio operativo della Giunta di Confindustria rissima. Quanto alle caratteristiche della nuova Trento per tutte le iniziative che riguardano il Giunta, due scelte appaiono particolarmente mondo dei giovani, in stretta e proficua col- importanti, ovvero l’aver voluto accorpare le laborazione con la delegata di Giunta per le deleghe allo sviluppo economico, il lavoro e gli politiche giovanili Giulia Manica, che oltretutto ammortizzatori sociali da una parte, e le competenze di lavori pubblici, ambiente, trasporti fa parte del Gruppo Giovani stesso. ed energia dall’altra. Ora, di fronte alla svolta Il Gruppo Giovani rivendica un ruolo anche imposta dalla contrazione delle risorse, occorre all’interno del dibattito politico? All’ultimo fare scelte coraggiose. evento nazionale, il convegno “Capri per Na- Dal canto nostro, sapremo essere propositivi. poli”, ha preso parte più di una dozzina di Perciò ho voluto dare la mia disponibilità a giovani imprenditori trentini, e in quella oc- sostenere questo incarico: voglio essere tra quelcasione il Presidente Morelli ha lanciato un li che sono discussi e giudicati perché fanno, perché agiscono, non fra quelli che giudicano, messaggio molto chiaro. L’Italia fa fatica, perché le riforme strutturali discutono e non fanno. (sb)
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economia
Un social network dai vantaggi concreti “Euregio Small Business Forum”, convegno svoltosi lo scorso 20 settembre a Rovereto, è stato un importante punto di raccordo per gli imprenditori del Trentino, dell’Alto Adige e del Land Tirolo.
direttore
Schneebacher, qual è a suo avviso il dato più significativo che possiamo trarre dall’ “Euregio Small Business Forum”? Gli imprenditori di tutte e tre le regioni geografiche hanno imparato dalla crisi economica ad essere più flessibili, ma hanno riconosciuto anche la necessità di continuare a crescere, di ottimizzare la struttura dei costi, e di occuparsi del mercato estero. Anche gli attuali modelli organizzativi vanno ripensati; che ne è, ad esempio, delle cooperazioni o delle attività consorziali? Posso dire che in generale il Business Forum è riuscito a trasmettere un’atmosfera positiva e molta voglia di intraprendere.
Volksbank si è posta l’obiettivo di aumentare il numero dei soci. Per quale motivo? Siamo una banca cooperativa regionale, per cui quanto più profondamente siamo radicati nella società, tanto meglio. Attualmente la nostra banca regionale può contare sul sostegno di 35mila soci. Entro fine del 2014 puntiamo ad essere in 50mila. Constatiamo come molti dei nostri clienti si interessano molto per la loro banca e decidono conseguentemente di diventare soci, senza contare i vantaggi di ordine economico legati alla distribuzione dei dividendi. D’altra parte in Volksbank accogliamo molto volentieri come nostri soci anche gli imprenditori e le loro imprese. Volksbank ha recentemente istituito un social network per i soci all’indirizzo www.volksbank-lounge.it. Con quale finalità? Volksbank si distingue per l’innovazione e il dialogo. Entrambi i concetti si riflettono nella nostra community della VolksbankLounge. Da una parte offriamo ai nostri soci la possibilità di allacciare contatti sociali con persone aventi interessi analoghi, grazie ad un social network moderno. Dall’altra i soci hanno un accesso speciale a offerte commerciali di aziende del loro stesso bacino territoriale. Desidero pertanto invitare anche gli imprenditori del Trentino, ad approfittare di questa piattaforma per farsi conoscere e per far conoscere i propri prodotti e servizi. La Lounge è come un forum votato agli incontri e al libero scambio, e tutto questo in Internet, made in Volksbank. Che cosa c’è di così speciale in questo social network? Si tratta di un social network ambientato in un mondo virtuale, ma al contempo profondamente regionale. La nostra offerta è concepita per i nostri soci da Malles a Portogruaro e da Cadipietra in Valle Aurina fino a Fossò. Siamo una banca con radici regionali, con soci e clienti del territorio, che si interessano per ciò che viene offerto in quello stesso territorio. Risulta per l’appunto ovvio, comprare dal vicino. Sono profondamente convinto del grande valore che rivestono le offerte regionali come contrappeso ad un mondo globalizzato.
Johannes Schneebacher
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innovazione
Stop polveri sottili dalle pastiglie freno L’Unione europea finanzia un progetto congiunto per frenare l’inquinamento da polveri sottili: 2 milioni di euro a Rebrake. di Giovanni Straffelini, dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento
ogni
automobilista sa che periodicamente deve sostituire le pastiglie freno della propria vettura perché si usurano. Ma dove finiscono i frammenti di usura? Ai lati della strada, si legge in uno dei tanti libretti dedicati alle domande strane. No, questa è solo metà della storia: infatti, metà dei frammenti di usura (più o meno) entra nell’atmosfera e contribuisce all’inquinamento da polveri sottili (le ben note Pm10, Pm 2,5 e così via) dell’aria che respiriamo. Sarà un contributo trascurabile, penseranno in molti. Non proprio. Grazie al continuo miglioramento della qualità delle benzine e del funzionamento dei motori, le emissioni di polveri sottili dal tubo di scappamento delle automobili sono diminuite tantissimo negli ultimi anni, tanto che oggi sono sostanzialmente comparabili a quelle dovute all'usura del sistema frenante. Dunque se si vuole raggiungere l'obiettivo Ue 2020 di riduzione delle emissioni totali di polveri sottili del 47% entro il 2020, è necessario "attaccare" il problema da tutte le direzioni, e considerare pure il sistema disco freno pastiglia. È in questo ambito che si inserisce il progetto Rebrake finanziato dall’Unione Europea con 2 milioni di euro, e svolto in collaborazione tra il dipartimento di Ingegneria dei Materiali, la Brembo (azienda leader nella produzione di sistemi frenanti) e il Royal Institute of Technology (Kth) di Stoccolma. Si tratta di un progetto Iapp (Industry-Academia Partnerships and Pathways) attraverso il quale l’Unione Europea promuove collaborazioni dirette tra le industrie e il mondo accademico su specifici programmi di ricerca. Il progetto si svilupperà in diverse fasi. Inizialmente saranno raccolte informazioni sulla quantità e le modalità di diffusione nell’ambiente circostante
delle particelle – Pm10 e non solo - prodotte dal consumo di dischi freno e pastiglie. Verranno analizzate polveri raccolte realizzando prove di laboratorio (con tribometri di tipo pin-on-disc attrezzati ad aspirare i frammenti di usura) e pure polveri raccolte ai bordi delle strade dove le automobili sono costrette a frenate decise. Verranno quindi realizzati dei modelli di emissione cercando di capire i meccanismi di usura e come essi sono determinati dalle caratteristiche dei materiali e delle condizioni di frenata. Il ruolo dei materiali appare assai critico, visto che le pastiglie freno sono realizzate in materiali compositi contenenti decine di “ingredienti”, ognuno con un suo specifico ruolo. Successivamente, il progetto si propone di avviare la progettazione di impianti frenanti formati da nuovi tipi di pastiglie (e, eventualmente, nuovi tipi di dischi freni; attualmente essi sono realizzati in ghisa grigia perlitica), che permettano di raggiungere l’obiettivo ultimo del programma: offrire al mercato sistemi in grado di combinare all’efficacia e alla sicurezza funzionale, una forte attenzione ai temi ambientali.
Polveri sottili al microscopio emesse durante la frenata di un'automobile
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Non è escluso che dalla ricerca emerga anche la necessità di proporre nuove strategie di gestione del traffico con l’obiettivo di ridurre il numero e l’intensità delle frenate dei veicoli; un esempio può essere la riduzione del numero di semafori per favorire lo scorrimento costante e a velocità contenuta dei veicoli. Il progetto Rebrake avrà una durata di quattro anni, e coinvolgerà a tempo pieno una ventina tra ricercatori e dottorandi. Per chi volesse seguirne lo sviluppo, segnaliamo il sito ufficiale del progetto: http://www.rebrake-project.eu/Pages/home.aspx I responsabili trentini del progetto sono Giovanni Straffelini e Stefano Gialanella del dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento.
Universiadi tra innovazione e sostenibilità Si chiama “Universiade ad emissioni zero” e si pone come obiettivo l’organizzazione, lo svolgimento e la dismissione della 26esima Universiade Invernale Trentino 2013 senza incrementare le emissioni di gas climalteranti. Il Comitato Organizzatore attuerà un pacchetto di buone pratiche al fine di minimizzare l’impatto ambientale dell’evento. Azioni come il massimo contenimento dell’utilizzo di materiale cartaceo a favore dell’uso dei mezzi informatici; parziale innevamento delle piste con la neve caduta lo scorso inverno e accumulata sotto speciali tendoni protettivi per evitare lo scioglimento estivo; impiego di automezzi a trazione elettrica o alimentati a gas o idrogeno per gli spostamenti degli atleti e dei loro staff; premiazione degli atleti con medaglie realizzate, almeno in parte, con materiali riciclati. Dall’altro lato le inevitabili tonnellate di CO2 emesse per le attività di organizzazione, svolgimento e dismissione dell’evento saranno compensate da numerosi interventi di efficienza e di risparmio energetico adottati su tutto il territorio provinciale, con effetto risultante pari a zero. In questo modo l’Universiade non produrrà alcun incremento delle emissioni globali di CO2. Il progetto si articola in due fasi successive: FASE 1: contabilizzazione delle emissioni La contabilizzazione delle emissioni dell’Universiade si baserà su un approccio Life Cycle Assessment applicato all’impatto ambientale delle diverse fasi di organizzazione, svolgimento e dismissione. Il calcolo sarà conforme alla norma tecnica ISO 14064: 2006 e ai protocolli internazionali di riferimento. FASE 2: compensazione delle emissioni Le azioni di riduzione delle emissioni per la compensazione dell’evento potranno essere a carattere temporaneo o permanente. Sarà in ogni caso escluso l’acquisto a titolo oneroso di crediti di CO2. Chiunque sia intenzionato a condividere l’obiettivo del Manifesto di Sostenibilità, sarà “amico” delle Universiadi, con qualsiasi contributo di riduzione dei consumi energetici e quindi delle emissioni. Chi risparmia energia contribuirà con azioni virtuose finalizzate ad un risparmio anche economico e soprattutto con un ringraziamento speciale da parte dell’ambiente.
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"Universiadi ispirate dall'innovazione" Storia della genesi di un evento extra-ordinario, fondato sul connubio stretto tra cultura internazionale e cultura di impresa. di Francesco Anesi
le metafore
della neve e del summit catturano perfettamente lo spirito dell’Universiade Invernale Trentino 2013. Le Universiadi sono partite con un fiocco isolato. La candidatura trentina per il 2017 fu ritirata nel pieno della crisi finanziaria e con grande responsabilità fiscale da parte del Comitato Organizzatore (Pat, Unitn, Cusi e Comune di Trento). Ma prima del 2017, c’è il 2013: la cittadina slovena di Maribor, che doveva organizzare le Universiadi 2013, ha sofferto più del previsto la crisi economica e si è ritirata all’ultimo momento. Questa si è trasformata in una grande occasione ed un fiocco di neve per il Trentino: l’Universiade 2017, che era sfuggita nella crisi, è arrivata nel 2013 (con meno investimenti richiesti da parte della Fisu e la stessa visibilità internazionale di un grande evento – per una comparazione economica: la Russia ha investito 4.700 milioni di euro per le Universiadi Estive 2013, il Trentino ne investirà meno di quattro/4 milioni euro). Qui l’occasione ed il fiocco di neve. Le Universiadi sono un’occasione internazionale e di internazionalizzazione per il sistema trentino e soprattutto per i giovani. Le Universiadi portano in Trentino 61 Paesi, 3.700 studenti universitari, 200 testate giornalistiche ed una visibilità internazionale extra-ordinaria (Eurosport è official broadcaster, la Rai seguirà l’evento, ma anche il primo canale russo, una grande tv americana, troupe dalla Cina alla Corea del Sud). Ma soprattutto saranno un’occasione per guardare al futuro e per guardare al futuro accademico, internazionale e industriale del sistema. Le Universiadi porteranno una nuova prospettiva e questa prospettiva si esplicita soprattutto nella conferenza internazionale “University & Sport: Inspiring Innovation” del 9 e 10
dicembre al Mart: un summit nel vero senso della parola. Partecipano ai lavori Stefano Paleari (presidente della Crui/Conferenza rettori Università italiane), Giovanni Malagò (presidente Coni), autorità accademiche e istituzionali, nazionali e internazionali. Uno strano mix di tre comunità: la comunità accademica, la comunità dell’innovazione e la comunità sportiva. Da segnalare i contributi internazionali dell’ex consigliere economico di Tony Blair, dell’Oecd e dello European institute of innovation and technology. L’Oecd presenta un report sul concetto di legacy dei grandi eventi sportivi e culturali. L’Eit porta le “sport-oriented enterprises”, le imprese incubate dall’Eit a livello europeo e lo stesso vincitore dell’Eit Entrepreneurship Award 2013, David Tacconi. I contributi video di sostegno e di stimolo di Androulla Vassiliou (Commissario europeo con responsabilità su Giovani, Cultura e Sport, ma anche Eit), Antonio Tajani (vicepresidente della Commissione europea con delega su Industria/Impresa ma soprattutto grande promotore di iniziative europee come lo European enterprise network e della Smes Week) ed il ministro Enrico Giovannini (ministro del Lavoro e Politiche sociali). Conclude l’incontro un dibattito organizzato da Corriere Innovazione e Corriere della Sera. Tutto è partito con un fiocco di neve, e le Universiadi sono diventate una virtuosa valanga. Tutto è partito dalla cultura di impresa e dall’incontro con Ambra Redaelli (presidente della Piccola Industria Assolombarda), Antonio Calabrò (direttore Fondazione Pirelli e ex direttore editoriale del Gruppo Il Sole 24 Ore) e Sergio Anesi (Presidente Universiade e membro di Giunta Coni con delega sugli sport invernali) il 21 ottobre al Festival delle Professioni. Da questa riflessione partita in
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sordina, è nata una grande sinfonia ed una grande riflessione sul legame tra cultura di impresa e innovazione-sport. La valanga cresceva e i dialoghi fiorivano, mentre le Universiadi si avvicinavano. La Torcia veniva accesa da Papa Francesco il 6 novembre e partiva il tour della Torcia delle Universiadi, che veniva accolta al Mise dal viceministro Calenda, alla Presidenza del Consiglio dal ministro dello Sport Delrio, al Ministero della Cultura dal capo Gabinetto Lipari, al Miur dal ministro Carrozza, al Ministero Affari Esteri dal sottosegretario Giro, in Campidoglio dal presidente del Comitato Paralimpico Italiano Pancalli, al Coni dal presidente Giovanni Malagò ed alla Crui dal presidente Paleari. In parallelo, il 7 novembre, il vicepresidente delle Universiadi Paolo Bouquet discuteva a Bruxelles le prospettive future con il presidente Fisu, l’ambasciatore Marco Peronaci e la Commissione europea. La Torcia delle Universiadi girava l’Italia (si chiama Lux Universitaria – soprannominata e battezzata dallo stesso Calabrò come Uni.Lux) e portava una nuova luce ed un messaggio di spe-
ranza, pace e fraternità internazionale. Arrivava a Losanna e veniva accolta dal direttore del Museo olimpico al Cio, al Rolex Learning Centre da Claude Stricker (e dal segretario generale della World Federation of the Sporting Goods Industry, la Confindustria dello Sport Internazionale, a cui partecipa Assosport) e dal Segretario Generale della Fisu. Il culmine della riflessione tra cultura di impresa e cultura accademica è arrivato proprio ad Assolombarda con una collaborazione tra Confindustria Lombardia e Confindustria Trento, con un grande contributo di Alessandro Benedetti, presidente della Piccola Industria in Trentino, Ambra Redaelli, un gruppo di imprenditori, il direttore di Sport Knowledge Centre di Bocconi/Rcs e Cristiano Seganfreddo (direttore del Progetto Marzotto). Il futuro? Dipenderà dal summit e dalla neve. “La cosa positiva del futuro – dicono - è che arriva un giorno alla volta”: e il futuro lo costruiremo assieme come sistema e con un nuovo circolo virtuoso tra le tre comunità della Universiade Conference. “Inspired by you” è il motto delle Universiadi e la fonte di ispirazione è l’innovazione.
Piccola Industria a Milano per il passaggio della torcia In occasione del passaggio da Milano della torcia dell’Universiade invernale Trentino 2013, si è tenuto presso la sede di Assolombarda il convegno “Sport, Pmi e innovazione: riflessioni al passaggio della torcia”. Filo conduttore della manifestazione è stato lo sport inteso come fattore di crescita economica, sociale e culturale oltre che come essenziale elemento formativo per i giovani. L’evento, organizzato dalla Piccola Industria di Confindustria Lombardia e di Assolombarda in collaborazione con la Piccola Industria di Confindustria Trento e il Comitato organizzatore Winter Universiade Trentino 2013, ha visto alternarsi sul palco autorevoli interlocutori del mondo dello sport, dell’innovazione e dell’imprenditoria lombarda e trentina, che hanno avviato un’attenta riflessione su questo tema così trasversale. "L'evento dell’Universiade invernale – ha detto Alessandro Benedetti. presidente Piccola Industria di Confindustria Trento - riveste un valore straordinario sia per l'Italia che per il territorio trentino. È infatti l'occasione per far conoscere al mondo le nostre aziende e per promuovere e valorizzare l'attenzione che esse dedicano alle tematiche inerenti l'Università, i giovani e lo sport. Tale attenzione si concretizza sia in collaborazioni attive nell'ambito della formazione e dell'innovazione, sia in investimenti volti allo sviluppo e alla diffusione ai valori dello sport, che tutti sanno essere molto vicini alla cultura d'impresa. L'incontro con i colleghi lombardi in occasione del passaggio della torcia – ha concluso Benedetti - ci ha fornito lo spunto per un ragionamento sul valore del nostro sistema industriale e sulla centralità dello stesso in qualunque progetto mirato alla ripresa dell'economia italiana”.
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