Trentino Industriale giugno-luglio 2014

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GIUGNO | LUGLIO 2014 ANNO 55 | N°03

Associazione

Sezioni, Territori, Piccola industria: i nuovi eletti

Family Audit

Conciliazione famiglia-lavoro per i dipendenti di Gpi

Tu Sei

Le scuole e le aziende premiate dell’edizione 2014

Manifattura intelligente Viaggio nella nuova industria che produce conoscenza




Insieme.

Confidimpresa Trentino s.c. è una Società Cooperativa per azioni senza scopo di lucro, basata sui principi della mutualità. Nata nel settembre 2007 dalla fusione tra Confidi Trento e Terfidi, importanti realtà locali di trentennale esperienza, è supportata da personale preparato e sempre più aggiornato. Rappresenta oggi una realtà solida e

Interlocutore del sIstema credItIzIo Grazie alle convenzioni con tutto il sistema bancario operante sul territorio provinciale, Confidimpresa Trentino facilita i propri associati nell’accesso al credito tramite il rilascio di garanzie consortili a sostegno di nuovi finanziamenti. L’avvento dell’attuale crisi finanziaria ha portato altresì la Provincia autonoma di Trento ad istituire “il tavolo del credito”, all’interno del quale Confidimpresa Trentino svolge, dalle origini, un ruolo attivo, propositivo e di testimonianza.

capace di coniugare l’esperienza del passato con l’esigenza del cambiamento. Le molteplici novità normative degli ultimi anni ed il coraggio di credere nelle aziende, hanno inciso in maniera profonda nell’organizzazione e nel funzionamento di Confidimpresa Trentino. La società, partendo dalle esigenze del singolo,

consorzIo dI garanzIa L’operatività di Confidimpresa Trentino prevede il rilascio di garanzie a sostegno sia delle linee di credito a breve termine (fidi in conto corrente, linee auto liquidanti, ecc) sia a medio e lungo termine (mutui e leasing). Un’analisi congiunta con l’imprenditore delle sue esigenze finanziarie costituisce il fulcro intorno al quale strutturare l’intervento di Confidimpresa Trentino.

vuole comprendere meglio le problematiche generali, analizzando, costruendo e proponendo varie iniziative che, anche in sinergia alle organizzazioni di categoria, elaborano funzionali proposte di gestione capaci di sostenere le imprese a 360°.

38123 Trento Via Degasperi 77 Tel 0461 934488 38122 Trento Piazza Mosna 5 Tel 0461 277777

info@citn.it www.confidimpresa.it

Interlocutore della ProvIncIa Attraverso la stipula di precise convenzioni, Confidimpresa Trentino si pone come interlocutore della Provincia autonoma di Trento, per conto della quale gestisce il processo di istruttoria ed erogazione di diverse agevolazioni provinciali e di altri molteplici interventi volti allo sviluppo ed al sostegno delle imprese.

Palma & Associati

aiutiamo le imprese a crescere, per far crescere il trentino.


sommario

03

associazione

editoriale 7

Trentino #cambiapasso

il punto 9

Competitività e risorse umane

42

Comitati di sezione: i nuovi eletti

51

I nuovi delegati territoriali

53

Rinnovato il Comitato Piccola Industria

55

Expo 2015, un progetto di “sistema”

57

Un nuovo “Orizzonte” per l’elettrodomestico

58

Con la ricerca per le imprese

copertina

rubriche 11

copertina

11

Manifattura e bit

14

Industria "smart" con l'innovazione

17

Marangoni: meccanica innovativa

20

Leader mondiali nel coating

23

Tessuti gommati ad alta tecnologia

26

Ricerca, sviluppo e know-how

economia 60

family audit

29 aziende aziende

34 education 38 edilizia

29

La Antonio Basso rilancia i prefabbricati

31

Qualità per la sicurezza e l'ambiente

42 associazione education

60 economia 62 family audit

34

66 internazionalizzazione 71 innovazione

38

62

Confindustria Trento per il Family Audit

64

Gpi, avanguardia della conciliazione

internazionalizzazione 66

Export: il Brasile sempre più vicino

69

Vademecum dell’internazionalizzazione

innovazione

“Tu Sei”, sesta edizione: i vincitori

edilizia Ance Trento in assemblea al Muse

Assegnate le Stelle al Merito del Lavoro

71

Fisici al lavoro sui problemi delle imprese

72

Il futuro dell’edilizia passa attraverso il legno

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04 TRENTINO INDUSTRIALE Anno 55 | N. 3 Giugno - Luglio 2014

Direttore Responsabile

GIUGNO | LUGLIO 2014 ANNO 55 | N°03

Alessandro Santini Comitato di Redazione

Associazione

Sezioni, Territori, Piccola industria: i nuovi eletti

Family Audit

Conciliazione famiglia-lavoro per i dipendenti di Gpi

Tu Sei

Le scuole e le aziende premiate dell’edizione 2014

Redazione

Silvia Bruno Primo Bee

Manifattura intelligente Viaggio nella nuova industria che produce conoscenza

Direzione, Redazione e Amministrazione

Palazzo Stella, Via Degasperi, 77 38123 Trento T 0461 360000 | F 0461 933551 Internet: www.trentinoindustriale.com e-mail: trentino.industriale@confindustria.tn.it Progetto grafico

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illustrazione ed elaborazione: graffiti

Alessandro Benedetti Alessandro Lunelli Roberto Busato Paolo Angheben Pierangelo Baldo Lorenzo Garbari Andrea Marsonet Eduard Martinelli Roberto Pisetta

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Foto

Archivio fotografico Confindustria Trento, Panato, MoniQue Foto, KLR foto, Alessio Coser, Rensi, Hugo Muñoz

articoli, servizi, firme autorevoli e interviste a personaggi di spicco; presentazione di aziende, loro attività e prodotti ad una vasta e competente platea di lettori; autorevolezza di una voce “targata” Confindustria.

Editore

Associazione degli Industriali della Provincia di Trento

TARIFFE SECONDA DI COPERTINA | I ROMANA | CONTROSOMMARIO

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ITIS Srl | Via Degasperi, 77 | Trento | T 0461 360000 Laura Canzian | T 338 7789032 | F 0461 933551

FRONTE COLOPHON | FRONTE EDITORIALE

Autorizzazione del Tribunale di Trento N. 71 del 10 febbraio 1990

TERZA DI COPERTINA

Le tesi espresse nelle rubriche e negli articoli firmati impegnano soltanto l’autore e non rispecchiano quindi necessariamente le opinioni della rivista. Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana INFORMATIVA

Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, si informano i destinatari del periodico che i dati dei medesimi sono conservati - con la garanzia di massima sicurezza - nell’archivio informatico del Titolare del trattamento: Associazione degli Industriali della Provincia di Trento via Degasperi 77 - 38100 TRENTO. Tali dati saranno utilizzati esclusivamente per l’invio del periodico e di eventuali allegati.Ai sensi dell’art. 7 del citato D.Lgs., i destinatari hanno diritto di conoscere, aggiornare, rettificare, cancellare i dati, nonché di esercitare tutti i restanti diritti ivi previsti mediante comunicazione scritta al Titolare del trattamento.

www.trentinoindustriale.com il nostro periodico è anche online compresi i numeri arretrati trentino.industriale@confindustria.tn.it

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editoriale

07

Trentino #cambiapasso Il 6 giugno Confindustria Trento incontra gli Associati nel consueto appuntamento dell’Assemblea Generale, che quest’anno si svolge in forma privata. Il mondo è cambiato. Ma è un cambiamento epocale, inevitabile ed irreversibile, che dovremo comprendere ed interpretare se vorremo ripartire. È un mondo di opportunità che vanno colte. Nel mondo ci sono aree in espansione, che stanno portando crescita anche in molti settori del Made in Italy. Non dobbiamo rimanere sulla difensiva, ma affrontare i mercati con il coraggio del futuro. Ma se vogliamo il cambiamento nel nostro Paese, dobbiamo essere noi a indurlo. Per questo dico che serve un cambio di passo. Il Trentino deve cambiare passo. Abbiamo di fronte a noi una contingenza estremamente favorevole, che non si ripeterà per generazioni: - negli ultimi 10 anni il mercato globale è cresciuto di 4 miliardi di nuovi clienti potenziali, - negli ultimi 10 anni le tecnologie di comunicazione hanno avvicinato commercialmente destinazioni fino a ieri irraggiungibili. Sappiamo cogliere queste opportunità. All’interno delle nostre imprese mettiamo in atto le trasformazioni necessarie per andare verso una manifattura sempre più “intelligente”. Quella basata sull’innovazione, sull’internazionalizzazione, sulla conoscenza. All’interno del nostro territorio creiamo quelle condizioni di contesto che consentano alle nostre imprese di competere con il mondo. La vera potenzialità del sistema produttivo italiano risiede nelle nostre radici locali in grado di agire ovunque. Smettiamo con le lamentazioni ed il pessimismo fine a se stesso. Rimbocchiamoci le maniche. Le nostre imprese costituiscono lo straordinario laboratorio che produce visioni e qualità locali per poi essere lanciate nel mondo. Come hanno saputo fare molti imprenditori, da Farinetti a Grom, come hanno saputo fare molti altri colleghi nella moda, nell’alimentare, nella meccanica di precisione. Perché non dovremmo riuscirci anche noi? Le opportunità sono alla nostra portata, Confindustria Trento sarà al vostro fianco. Questo sarà il nostro impegno anche per il prossimo anno. Lavoreremo con determinazione affinché il Trentino cambi passo.

Paolo Mazzalai Presidente Confindustria Trento

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il punto

09

Competitività e risorse umane In un mondo che cambia velocemente, l’industria che sa reagire al cambiamento e sa rigenerarsi per essere più competitiva trova spazi di crescita importanti nel mondo. Ne parliamo in questo numero di Trentino Industriale, che dedichiamo alla “manifattura intelligente” raccontando le storie di alcune imprese trentine che hanno saputo rinnovarsi con successo. L’economia, come dice il professor Micelli, può ripartire da un mix di antico e moderno: da quel “saper fare” concreto che ha fatto la fortuna negli ultimi anni delle piccole imprese, coniugato – e non potrebbe essere diversamente in epoca di globalizzazione ed economia digitale – con le nuove opportunità consentite dalla tecnologia moderna. Cambiano le imprese e cambiano, necessariamente, anche le relazioni industriali. Vanno in questa direzione i recenti accordi sottoscritti a livello locale con le Organizzazioni Sindacali, che aprono una nuova fase in cui la contrattazione non si basa più solo sui parametri retributivi, ma guarda anche ad altri strumenti per la valorizzazione delle risorse umane: la formazione, la conciliazione famiglia-lavoro, la sanità integrativa, sono solo alcuni temi che trovano spazio nei nuovi accordi. Sta maturando la consapevolezza che con un costo del lavoro elevato, a fronte di fatturati in calo e margini sempre più risicati, le aziende rischiano di non essere più competitive e di non avere prospettive di crescita. Soprattutto in Trentino, dove il lavoro costa mediamente più che in altre regioni italiane. Ecco perché le imprese hanno bisogno di aumentare la loro competitività, anche rinegoziando con le Rappresentanze Sindacali i contratti aziendali di secondo livello. Si stanno sperimentando, tra le nostre aziende associate, politiche di welfare aziendale. Parliamo ad esempio di conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della famiglia. Si tratta di misure che puntano a valorizzare il capitale umano, migliorano la qualità del lavoro per i dipendenti, con l’obiettivo di ridare competitività e far aumentare la produttività aziendale. La nostra Associazione ha voluto sperimentare in prima persona questi nuovi strumenti, raggiungendo la certificazione Family Audit. Lo scorso 29 maggio, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma, ci è stato consegnato l'attestato a testimonianza del lavoro svolto all'interno della nostra struttura associativa. L’obiettivo è migliorare la nostra organizzazione del lavoro, ma anche fungere da laboratorio per le imprese associate che vorranno intraprendere questo percorso. Le più recenti analisi evidenziano come le organizzazioni che hanno introdotto sistemi di welfare aziendale abbiano ottenuto un miglioramento dell’ambiente lavorativo con un significativo aumento della produttività. Una situazione winwin per imprese e dipendenti i quali, insieme, possono guardare al futuro con maggiore fiducia.

Roberto Busato Direttore Confindustria Trento

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Manifattura e bit La rivoluzione del digital manufacturing prefigura un cambio di passo: le nuove tecnologie consentono una flessibilità produttiva e margini di personalizzazione fino ad ora sconosciuti. di STEFANO MICELLI, direttore scientifico Fondazione Nord Est

lo scorso

novembre il Salone dei Beni culturali di Venezia (dal titolo "Cultura è manifattura") ha ospitato un esperimento interessante. Grazie al sostegno di un produttore di stampanti 3D, è stato possibile produrre gioielli su misura in 24 ore. Nello stand all'ingresso del Salone gli studenti del master del Politecnico di Torino disegnavano al Cad, sotto lo sguardo di tanti curiosi. Nel primo pomeriggio le stampanti producevano i modelli "sacrificali" per la fusione in cera persa, la tecnica tradizionale di produzione del gioiello. Nel tardo pomeriggio i modelli, verificati e rifiniti, partivano per i laboratori del distretto di Vicenza. La mattina dopo il gioiello (in ottone rodiato, a onor del vero) veniva presentato a chi ne aveva fatto richiesta. Il merito dell'esperimento è stato quello di aver esemplificato le potenzialità della rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo. La saldatura fra digi-

tale e manifatturiero, resa particolarmente evidente dalla diffusione delle stampanti 3D, produce risultati sorprendenti. I gioielli su misura (come i vestiti, i mobili, le automobili, le macchine utensili, etc.) sono sempre esistiti. In passato, però, la possibilità di accedere a un mondo "su misura" era privilegio per pochi. La rivoluzione del digital manufacturing prefigura un cambio di passo: le nuove tecnologie consentono una flessibilità produttiva e margini di personalizzazione fino ad ora sconosciuti. Permettono un rapporto fra la domanda e offerta molto diverso da quello sperimentato in passato. Per dare valore economico alle potenzialità di questi nuovi strumenti di produzione è necessario ripensare i modelli organizzativi e gestionali consolidati. La rete ha già inciso sul modo di operare delle imprese, questo è vero. In molti casi, tuttavia,

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copertina

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12 copertina

le nuove tecnologie hanno "vestito" un modello produttivo e gestionale ancora profondamente radicato sui presupposti della fabbrica tradizionale. Abbiamo imparato a rinnovare i linguaggi pubblicitari, passando dall'advertising ai video virali; abbiamo imparato a disintermediare la distribuzione facendo leva sul commercio elettronico; abbiamo ottimizzato la gestione delle scorte sincronizzando ordini e acquisti di materie prime. Tutto ciò, però, senza mettere in discussione il processo produttivo in senso stretto, le sue logiche e, soprattutto, le sue rigidità. Oggi il web diventa lo strumento necessario per dare forma a modelli organizzativi coerenti con le potenzialità delle nuove tecnologie. I nostri gioiellieri potranno comprare i metalli e le pietre preziose nel momento in cui il cliente decide l'acquisto. Potranno pensare a nuovi spazi commerciali dove, al posto di bacheche blindate, troveremo schermi di computer su cui guardare alle varianti del gioiello che abbiamo in mente. Potranno navigare alla ricerca di progetti di nuovi talenti del design per fare un regalo originale. E questo non vale, ovviamente, solo per i gioielli. Vale in genere per la maggior parte dei prodotti del nostro made in Italy più consolidato, dall'abbigliamento ai mobili, dagli accessori per la casa alle macchine utensili. Chi saranno i protagonisti di questa nuova rivoluzione manifatturiera? Che tipo di impresa sarà in grado di trarre il massimo vantaggio dalle trasformazioni in atto? Non è facile fare previsioni.

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Volendo semplificare un quadro piuttosto complicato è possibile tracciare due scenari fra loro molto diversi. Un primo scenario considera l'arrivo delle tecnologie del digital manufacturing come l'ultimo capitolo di un processo di automazione avviatosi nei tre decenni. In questa prospettiva, le stampanti 3D segnano la tappa conclusiva di un percorso di razionalizzazione delle attività produttive in cui pochi grandi gruppi industriali faranno uso delle nuove tecnologie procedendo a un'ulteriore espulsione di forza lavoro dalle imprese, in particolare nelle economie avanzate. Le implicazioni sociali di questo processo sono importanti. Come segnala l'economista americano Tyler Cowen nel suo ultimo libro Average is over, la diffusione di queste tecnologie contribuirebbe in modo determinante alla fine della classe media, vittima del divario crescente fra una ricca élite educata e imprenditoriale e una vasta maggioranza della popolazione costretta a una vita low cost. Un secondo scenario possibile prefigura invece l'emergere una nuova generazione di produttori, principalmente di piccola e media dimensione, che si candida a proporre una nuova idea di manifattura, in grado di mescolare opportunità tecnologiche e saper fare consolidato, creatività individuale e cultura dei territori. Questi produttori, artigiani high tech proiettati nel globale, potranno scommettere sulla loro capacità inventiva (come i maker americani), candidandosi a ricoprire il ruolo di apripista in comparti completamente inesplorati dell'economia (dalla produzione di droni alle wearable technologies). Oppure potranno investire sul rilancio di tradizioni manifatturiere consolidate all'interno di nuovi scenari tecnologici e di distribuzione (come nel caso dei gioielli su misura di cui abbiamo parlato prima). In entrambi i casi, la tecnologia ritorna al servizio di progetti individuali e comunitari che si distinguono in modo netto dal paradigma economico e sociale della produzione di massa. La varietà vince sulla standardizzazione, la distribuzione del reddito sulla concentrazione della ricchezza (a tutto vantaggio della qualità della vita democratica).


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Industria "smart" con l'innovazione Intervista a GIULIO BONAZZI, vicepresidente di Confindustria Trento con delega all’Università e Ricerca.

CAVALIER

Bonazzi, oggi si parla di “manifattura intelligente”, con riferimento all’esigenza di rilanciare il sistema produttivo italiano. In cosa consiste? Possiamo dire che è l’evoluzione della tradizionale eccellenza manifatturiera italiana che si rinnova con contenuti ad elevato valore aggiunto, ad esempio attraverso processi di innovazione. La manifattura si fa “intelligente” quando diventa capace di maggiori e più complesse funzionalità, passando dal concetto di singolo componente a quello di sistema integrato, fondendo competenze derivanti da ambiti diversi, come l’Ict, la sensoristica, la modellazione 3D o la prototipazione rapida. E magari con processi produttivi ottimizzati e sostenibili per l’ambiente.

Giulio Bonazzi

Come si muove l’industria trentina a questo proposito? Il panorama del comparto in Trentino è piuttosto variegato. In generale si può dire che l’andamento del settore industriale di riferimento appare fortemente correlato al livello di innovazione. Vanno bene le imprese che hanno capito per tempo che era necessario investire in ricerca e sviluppo, investendo sull’innovazione di prodotto o di processo, scegliendo produzioni ecosostenibili, oppure processi meno impattanti o maggiormente performanti tramite le cosiddette “tecnologie abilitanti”, quali l’elettronica, la sensoristica, i nuovi materiali. È un messaggio che è stato colto da molti, anche se non tutti hanno ancora deciso di investirci con la necessaria convinzione. Le iniziative di Confindustria Trento hanno per obiettivo proprio quello di coinvolgere tutti. Può fare qualche esempio di manifattura che si rinnova puntando sulla conoscenza, sulle nuove tecnologie, sulla ricerca? I casi sono davvero numerosi. Insieme alle storie raccolte nelle pagine che seguono, cito ad esempio l’esperienza del Gruppo Bonfiglioli - recentemente insediatasi in Trentino con un suo centro ricerche sulla meccatronica - che opera in un settore maturo come la meccanica ma sta dotando i propri prodotti di contenuti innovativi, sul fronte dell’elettronica sofisticata e dei controlli software. Penso a Dana Italia e alla joint-venture con Bosch Rexroth, costituita ad Arco per unire le competenze nello sviluppo congiunto e la produzione di trasmissioni per il mercato delle grandi macchine off-highway. Oppure ancora al Gruppo Metalsistem, che ha scelto la strada della diversificazione, aprendosi al mercato della green economy e dell’energia con un occhio di riguardo anche al design.

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Peraltro, grazie alle innovazioni tecnologiche che hanno introdotto nuovi modi di immaginare l’interazione con il mondo circostante - dalla domotica alle “smart cities” - il concetto può essere allargato anche altri settori e categorie come l’edilizia, le infrastrutture e la logistica. In che tipo di contesto si va sviluppando quest’attitudine alla modernizzazione, dei processi e dei prodotti? A livello locale e nazionale gli incentivi pubblici alle imprese sono in contrazione, e difficilmente potranno tornare a sostenere i livelli del passato. Per contro, l’Unione Europea ha previsto nuovi strumenti e ingenti stanziamenti a favore della competitività e della crescita delle imprese per le attività legate alla ricerca e all’innovazione, dalla Smart Specialization Strategy, promossa nell’ambito della programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali e del programma a supporto della ricerca industriale “Horizon2020”, che – da solo - ha la notevole dotazione finanziaria di circa 80 miliardi di euro per i prossimi sette anni. Ovviamente anche le aziende trentine, da sole o in cordata con altri soggetti, potranno accedere a queste risorse, purché sappiano attrezzarsi, giovandosi delle relazioni con i partner del sistema produttivo e della ricerca. In questo senso, Confindustria Trento si sta adoperando per coinvolgere le imprese associate nei progetti europei promossi da Università e dai centri di ricerca come Fbk o Fem o per spingerle ad usufruire direttamente di nuovi strumenti di supporto, come lo “Sme Instrument” dedicato specificatamente alle piccole e medie imprese. In Trentino si sta lavorando a una strategia di specializzazione intelligente. Abbiamo lavorato alla creazione di un documento condiviso, come richiesto dall’Europa a tutte le regioni, come condizione ex ante all’erogazione dei finanziamenti del prossimo settennio. Sono state identificate per il Trentino 4 specia-

lizzazioni: la qualità della vita, l’energia, l’agroalimentare e la meccatronica. Ciò naturalmente non significa che i settori non direttamente coinvolti saranno trascurati. Ma l’Unione Europea chiede che le risorse siano concentrate su obiettivi definiti e con un frote orientamento al mercato e ai servizi alla persona. Non parliamo di ricerca di base, in questo caso. Del resto, per essere sostenibile, una politica dell’innovazione che impegna 80 miliardi di euro deve puntare a generarne molti di più portando sul mercato i risultati della ricerca e le innovazioni che ne conseguiranno. Vanno nella direzione della specializzazione anche gli investimenti per i poli della meccatronica e della green economy di Rovereto. Sono luoghi in cui ricerca e produzione si incontrano. Le ricadute possono essere importanti, come ci dimostra la felice esperienza del Kilometro Rosso di Bergamo creato da Brembo. Il sistema trentino è pronto alla sfida? Negli ultimi decenni si è investito molto sulla ricerca e l’innovazione industriale: lo dimostrano anche l’attrazione sul territorio di imprese del calibro di Microsoft, Bonfiglioli, Ducati Energia, o di centri di ricerca europei come gli Eit Ict Labs. Finora lo strumento principale a supporto delle aziende sono stati gli incentivi provinciali. Ora la sfida sarà quella di sfruttare nel miglior modo possibile anche le opportunità offerte dalla piattaforma europea di Horizon 2020. Le imprese che parteciperanno ai bandi europei avranno la possibilità di essere presenti, tramite i loro progetti, in una vetrina internazionale che può consentire di far fare un vero e proprio salto di qualità. Sarebbe necessario tuttavia che vi fosse un coordinamento sempre maggiore all’interno del sistema locale dell’innovazione, tra tutti gli attori che vi operano. Bisogna evitare che le energie e le risorse si disperdano, ma serve anche un maggiore controllo sui risultati conseguiti rispetto agli investimenti impegnati. Oggi è difficile coglierne appieno le ricadute. In questo senso è imprescindibile che le stesse aziende giungano alla sfida preparate, investendo sulla formazione del proprio capitale umano, sia dal punto di vista dell’aggiornamento tecnico che della conoscenza delle lingue straniere e dell’apertura ai mercati esteri. È con questa dimensione che ci si dovrà confrontare d’ora in poi e solo con prodotti e processi davvero innovativi si può essere competitivi.

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Marangoni: meccanica innovativa Fortemente orientata alla ricerca e sviluppo, l'azienda di Rovereto esporta i suoi macchinari in Giappone, America e Stati Uniti. di Alessandro de Bertolini

"DOBBIAMO essere necessariamente innovativi. Il settore in cui lavoriamo ci costringe a farlo. Ricerca e sviluppo sono per noi non solo la strategia aziendale principale ma anche una delle ragioni su cui si fonda l’esistenza stessa di Marangoni Meccanica”. Roberto Tamma ed Edoardo Salaorni, rispettivamente amministratore delegato e direttore commerciale di Marangoni Meccanica spa, spiegano così l’importanza di innovare nelle politiche d’impresa del loro marchio. “Un terzo del nostro personale – precisano – è attualmente occupato in ricerca e sviluppo all’interno dell’azienda. Innovazione e sviluppo di nuove soluzioni altamente tecnologiche sono l’abito mentale e la veste di Marangoni Meccanica”. Marangoni Meccanica è specializzata nella produzione di macchine per la realizzazione (tecnicamente per la “confezione”) degli pneumatici. Gli pneumatici sono infatti costituiti da materiali differenti e semilavorati che, tramite l’utilizzo di tecnologie avanzate sia in campo meccanico sia in campo elettronico, vengono assemblati dai macchinari targati Marangoni. Con la sede principale a Rovereto più uno stabilimento distaccato ad Ala (Trm Srl), Marangoni Meccanica occupa quasi 130 persone, in gran parte personale altamente qualificato costituito da ingegneri specializzati. Lo stabilimento di Rovereto costruisce macchinari per la produzione di pneumatici nuovi. Quello di Ala costruisce macchinari per la produzione di pneumatici ricostruiti (i “ricoperti”). “Oltre al personale occupato stabilmente presso di noi – aggiunge Tamma – generiamo un importante indotto: al di fuori di Marangoni Meccanica lavorano stabilmente per noi altre 30 persone impegnate nelle attività che esternalizziamo (carpenteria, lavorazioni metalliche, costruzione di quadri elettrici)”.

Con prospettive di crescita per il prossimo anno, l’azienda ha chiuso il 2013 con un fatturato di 55 milioni di euro. Insieme con l’innovazione, l’internazionalizzazione è l’altro grande pilastro di Marangoni Meccanica. Il 100% del fatturato dell’azienda è realizzato all’estero. In minima parte in Europa, in gran parte nel resto del mondo. Soprattutto Stati Uniti, Giappone e Sud America. Come si spiega? Marangoni Meccanica fornisce i macchinari per la produzione degli pneumatici ai dieci marchi più importanti al mondo. Tra questi, Michelin, Goodyear, Bridgestone e Continental acquistano le macchine da Marangoni. Per capirci, il mercato mondiale dello pneumatico è in mano per il 55% alle tre maggiori aziende (Michelin, Goodyear, Bridgestone) e per l’80% alle prime dieci. Marangoni vende macchinari a tutti Edoardo Salaorni

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i produttori di pneumatici ma la maggior parte dell’attività e il maggior numero di commesse si concentrano proprio nei confronti delle top ten. Di queste, nemmeno una si trova in Italia. “Siamo leader mondiali sia per la costruzione dei macchinari che producono pneumatici nuovi sia per la costruzione di macchinari per pneumatici ricostruiti”, precisa Salaorni. “Seguiamo un mercato di leadership. Le nostre macchine vengono vendute a quelle aziende che ambiscono a una leadership tecnologica”. Ogni prodotto che esce dagli stabilimenti di Marangoni Meccanica è diverso dal precedente. Ogni volta è più innovativo, ogni volta è studiato su misura per le esigenze del cliente, ogni volta è creato con tecnologie nuove che vengono brevettate. Si tratta di macchinari enormemente complessi che, in certi casi, possono occupare la dimensione di un campo e possono essere destinati a produrre pneumatici in grado di raggiungere fino a 5mila chilogrammi di peso e 4 metri di diametro. Negli stabilimenti Marangoni vengono di norma attuate procedure di simulazione di processo per assicurare un funzionamento corretto delle fasi più complesse di lavorazione dei macchinari. I macchinari vengono montati a Rovereto o ad Ala. Quindi vengono collaudati assieme all’acquirente. E solo dopo tutte le verifiche necessarie sono smontati e

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spediti a destinazione, là dove l’azienda committente li utilizzerà per produrre gli pneumatici. Per i macchinari più grandi, una spedizione può arrivare a occupare più di un centinaio di container. Dal momento dell’ordine al giorno della consegna possono trascorrere anche un paio di anni o più. Quando la macchina arriva a destinazione (negli Stati Uniti, in Sud America o in Giappone), un team di ingegneri di Marangoni si trasferisce sul posto e istruisce il personale che si occuperà del funzionamento della macchina. Anche in questo, l’azienda di Rovereto rappresenta un’eccellenza. “La nostra capacità – spiega Salaorni – è di parlare un linguaggio ad alto livello sia nel campo della meccanica sia nel campo dell’elettronica ma allo stesso tempo saper comunicare ai produttori di pneumatici più esigenti. I nostri competitors tendono invece a sviluppare soluzioni che consegnano nelle mani del cliente generalmente senza istituire un vero rapporto di partnership. La nostra eccellenza è saper dialogare con il cliente per creare soluzioni vestite sulle sue necessità e sulle sue capacità, e assicurarci il successo del cliente anche tramite corsi di formazione che iniziano da noi e proseguono sul posto, dove la macchina lavorerà. È questo un modo di operare molto apprezzato, soprattutto quando si vendono prodotti altamente tecnologici”.



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Leader mondiali nel coating Nelso Antolotti, presidente di Unitedcoatings Group, in Trentino con Eurocoating Spa: ”I rivestimenti che produciamo sono realizzati con l'impiego di tecnologie innovative”. di AUTORE

Oltre

400 dipendenti e un fatturato di 65 milio- scelsi Trento per sviluppare una nuova azienda ni l’anno. Si presenta così Unitedcoatings Group, che sarebbe divenuta in breve tempo una delle leader mondiale nei servizi di coating. Il coating, principali del nostro Gruppo. Decisi di fondarla richiesto dal mercato in molteplici campi di uti- in Trentino per la capacità attrattiva del territolizzo, è un processo industriale che si usa per l’ap- rio: la Provincia autonoma di Trento era l’unica plicazione di rivestimenti superficiali con strati disposta a investire in attività di ricerca e di sviuniformi per componenti meccanici soggetti a luppo. Alla fine degli anni 90 era chiaro che lo usura o corrosione. Dal 2009 a oggi, in un periodo Stato non avrebbe più investito fondi nella ricerca. di crisi generalizzata per le industrie e per l’eco- Così siamo arrivati fin qui, dove i contributi erano nomia, Unitedcoatings Group ha registrato una sostanziali. Il rapporto con l’ente pubblico è stato crescita media su base annua del 20% grazie a per noi un’esperienza sicuramente positiva”. Non un forte processo di internazionalizzazione. “Sia- solo contributi, ma anche personale. “In Trentino mo cresciuti non per un aumento della domanda – prosegue – abbiamo trovato ottime maestranze sul mercato – spiega Nelso Antolotti, presidente e qualificate e diversificate, ingegneri soprattutto”. proprietario di Unitedcoatings Group – ma perché Quasi tutto il personale impegnato nello stabiabbiamo preso quote di mercato ai nostri compe- limento di Pergine è di provenienza trentina. E titors. I rivestimenti che produciamo garantiscono dopo quasi quindici anni, da quando Antolotti la massima qualità e sono prodotti con l’impiego decise nel 1999 di avviare l’impresa in Valsugana, di tecnologie innovative e macchinari di cui solo il bilancio è incoraggiante. “Ci eravamo impegnati noi disponiamo”. Il 15% dei ricavi del Gruppo vie- con l’ente pubblico – sottolinea – a garantire la crene destinato ogni anno in investimenti produttivi. scita di un’azienda solida che occupasse fino a una Di Unitedcoatings Group fanno parte Turbocoa- quarantina di dipendenti. Oggi ne abbiamo 130”. ting, la capogruppo, con una seda a Parma e una Nella compagine societaria, Eurocoating Spa di in Nord Carolina negli Stati Uniti, Surface Dyna- Pergine svolge un ruolo preciso: è leader europeo mics, con una sede a Memphis e una Cincinna- in trattamenti superficiali per i dispositivi medici ti, la parmigiana Artec, con sede a Rubbiano di impiantabili in applicazioni ortopediche e denSolignano in provincia di Parma, e la trentina tali. Ricerca e sviluppo hanno un ruolo centrale Eurocoating. Lo stabilimento di Eurocoating si nelle strategie aziendali. L’innovazione avviene trova a Pergine, dove lavorano 130 persone. L’espe- internamente e tramite la creazione di importanti rienza dell’azienda, che mette radici in Trentino rapporti di partnership. Da anni Eurocoating lanel 1999, è pluridecennale. “Ho fondato la prima vora al fianco di università e enti accreditati per impresa del gruppo – spiega il proprietario – più la ricerca tra i più importanti al mondo. A Pergidi quarant’anni fa in provincia di Parma”. Una ne, un dipendente su 5 è impegnato in ricerca e storia personale, quella di Nelso Antolotti, che lo sviluppo. Nel rapporto col cliente, Eurocoating è vede presente sul mercato del coating dal lontano in grado di offrire un servizio completo: nella scel1973. “Poi – continua – nel 1999 rilevai un progetto ta del trattamento con la superficie più adeguata del Csm, il Centro sviluppo materiali di Roma, e per il dispositivo medico, nelle sviluppo della so-

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luzione più idonea e innovativa, nel processo di è poi proseguita nel 2011 con l’apertura anche per validazione in conformità con le linee guida delle Turbocoating (la capogruppo) di uno stabilimento normative europee. americano nel Nord Carolina. Innovazione, qualità e internazionalizzazione “Il processo di internazionalizzazione – racconta sono i punti di forza di Eurocoating. “Il proces- il presidente – è sostenuto dal 2013 da due fondi so di internazionalizzazione – spiega Nelso An- di investimento, il Fondo italiano investimenti e tolotti – è iniziato nel 2010 con l’acquisizione di Must capital”. E non si esclude che il gruppo posSurface Dynamics in Usa”. L’azienda statunitense sa presto essere quotato in borsa. “Facciamo parha il compito di presidiare il mercato americano te – conclude – del progetto Elite, che comprende con due sedi, quella di Memphis e quella di Cin- un ristretto numero di aziende selezionate per far cinnati. Come a Pergine, entrambi gli stabilimenti parte di un percorso che prepara alla quotazione sono siti dove avvengono i processi di produzione. in Borsa. Al termine del progetto, saremo noi a L’internazionalizzazione di Unitedcoatings Group decidere se fare questo salto oppure no”.

Processi innovativi per la produzione di energia Sofc Power, azienda trentina con sede a Mezzolombardo, nasce nel 2007 da Eurocoating Spa di Pergine nella più ampia compagine societaria di Unitedcoatings Group. Presidente dell’azienda è Nelso Antolotti, proprietario di Unitedcoatings Group. Finanziata inizialmente da Unitedcoatings Group, la società diventa autonoma in seguito all’intervento di un fondo di investitori inglesi. Il fondo porta nel 2013 un’iniezione di liquidità di 30 milioni di euro su un periodo di 4 anni con lo scopo di passare dalla fase di ricerca a quella della produzione in serie di innovativi micro-generatori a celle a combustibile: sistemi in grado, nello spazio di una normale caldaia domestica, di produrre energia elettrica e calore con efficienze del 90% superiori ai tradizionali modelli di combustione. Sofc Power è tra le poche aziende al mondo in grado di ottenere da questo tipo di tecnologia (tecnologia Sofc, processo altamente innovativo per la produzione di energia) dei prodotti vendibili sul mercato. Nello stabilimento di Mezzolombardo sono presenti poco più di 50 dipendenti, quasi tutti ingegneri.

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Tessuti gommati ad alta tecnologia Mirco Pellegrini, di Novurania Spa: "Tra aziende che offrono a basso costo e aziende che hanno una distribuzione migliore, la nostra arma è l’innovazione".

“IL

90% dei nostri prodotti ha meno di 5 anni. Ma anche i prodotti che vendiamo da alcuni anni sono stati oggetto di processi di innovazione. Praticamente non esistono prodotti nella nostra azienda la cui specifica di produzione abbia più di 12 mesi”. Mirco Pellegrini, amministratore delegato di Novurania Spa, spiega con un esempio l’importanza di essere sempre all’avanguardia sui temi di ricerca e sviluppo. La trentina Novurania, con sede a Tione nelle Giudicare, è specializzata nella produzione di tessuti gommati prevalentemente per i settori arti grafiche, automotive, trasporto pubblico, manufatti gonfiabili, membrane e anelli di tenuta. “Il nostro – continua Pellegrini – è un mercato molto competitivo da un punto di vista tecnico e dominato da colossi come Continental, Trelleborg e altri, che dispongono di laboratori di ricerca e sviluppo attrezzatissimi. Questo ci obbliga a essere molto flessibili e veloci e tutelare i risultati della nostra ricerca con brevetti. Queste grosse aziende dispongono inoltre di una rete commerciale molto capillare in tutto il mondo. Dall’altra parte, abbiamo tutta una serie di nuovi concorrenti cinesi che fanno del prezzo la loro leva di vendita, beneficiando di costi di produzione decisamente inferiori ai nostri. In questa morsa, fra aziende che offrono a basso costo e aziende che hanno una distribuzione migliore, la nostra arma è l’innovazione. Questo ci permette di essere un passo avanti ai nostri concorrenti, e alcuni passi avanti a quelli dei paesi in via di sviluppo. Solo così possiamo pensare di sopravvivere”. Non a caso, le eccellenze di Novurania riguardano prodotti altamente tecnologici. “Abbiamo alcuni prodotti estremamente innovativi nel settore arti grafiche – dice Pellegrini – rivolti prevalentemen-

te al packaging, e nel settore manufatti gonfiabili, destinati soprattutto a un’automazione della produzione da parte del cliente”. A supportare l’innovazione, una politica aziendale fatta di grossi investimenti e decisioni coraggiose contraddistingue da sempre Novurania. “Il settore ricerca e sviluppo – sottolinea Pellegrini – è sempre stato importante per Novurania. Di media, negli ultimi anni, un 10% circa del fatturato è stato destinato a ricerca e sviluppo, sia di prodotti che di semilavorati o di processi nuovi. Al momento, ci stiamo dedicando alla ricerca di una nuova tecnologia che combina l’utilizzo di elastomeri e materiali termoplastici in maniera innovativa e non convenzionale. Da questa ricerca stanno scaturendo nuovi brevetti che speriamo possano alimentare la nostra produzione in futuro”. Nello stabilimento di Novurania lavorano oggi circa 90 dipendenti. Non ci sono altre sedi in Italia, ma la famiglia Pellegrini è azionista di maggioranza di Novurania of America, in Florida negli Stati Uniti. Qui operano circa 80 dipendenti. “Novurania – racconta l’amministratore delegato – è nata in Trentino oltre 50 anni fa, inizialmente per produrre abbigliamento protettivo. La gamma di prodotti si è modificata negli anni passando dai prodotti gonfiabili ai tessuti gommati fino all’assetto attuale. Oggi, i manufatti gonfiabili vengono prodotti negli Stati Uniti da Novurania of America, che, pur non essendo di proprietà di Novurania Spa, è proprietà della famiglia Pellegrini, che detiene l’intero pacchetto azionario di Novurania Spa. Novurania of America è specializzata nella piccola nicchia di mercato dei tender per megayacht”. Dopo un lungo percorso e con esperienza pluride-

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cennale, Novurania Spa ha chiuso il 2013 con un fatturato in crescita del 10% circa: “Il 2013 è stato un anno particolarmente positivo e speriamo nel 2014 di riuscire a mantenere gli stessi livelli”. Parte del successo si deve anche alla capacità della famiglia Pellegrini di guardare all’estero. “Il nostro fatturato – precisa Mirco – è realizzato per oltre l’85% all’estero. Attualmente stiamo puntando a crescere in America Latina e sui mercati arabi, ma data la molteplicità di Paesi nei quali operiamo, cerchiamo anche di portare nuovi prodotti su mercati per noi abbastanza consolidati come quello statunitense, quello cinese e quello indiano. La diversità dei prodotti e dei campi nei quali si muove Novurania comporta anche una differenziazione dei clienti. Nel campo arti grafiche i clienti sono prevalentemente distributori di ‘consumables’ per gli stampatori. In tutti gli altri settori, i clienti sono aziende che utilizzano il

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nostro tessuto gommato come materia prima per la realizzazione dei loro prodotti. Una parte della produzione, infine, soprattutto nel settore automotive, è un’esternalizzazione di un processo produttivo da parte di primari produttori di cinghie di trasmissione”. Il servizio al cliente è un altro punto di forza dell’azienda. “In particolare con i clienti del settore automotive, abituati a lavorare senza scorte con il just in time – conclude Mirco Pellegrini – abbiamo sviluppato delle tecniche di velocizzazione della produzione e innovativi sistemi di gestione degli ordini (sia di acquisto sia di vendita) per rispondere con grande velocità e reattività alle esigenze di mercato. Questo ha fatto sì che alcuni clienti che avevano una politica di due fornitori con quote di lavoro abbastanza simili abbiano portato da noi quote sempre più rilevanti dei loro acquisti”. (adb)


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Di Lorenzo Chizzola


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Ricerca, sviluppo e know-how Arighi: ”Investiamo il 7% del fatturato in ricerca e sviluppo. Al miglioramento della qualità del prodotto e all'innovazione tecnologia contribuiscono tutti i collaboratori”.

Tecnologia,

innovazione, qualità delle per- “Il 7% del nostro fatturato – spiega Luca Arighi, sone e formazione. Adige Spa e Adige-Sys Spa, direttore generale di Adige – viene investito in riaziende di Levico specializzate nella produzione cerca e sviluppo. Disponiamo di risorse umane di macchinari per la lavorazione di tubi, fondano molto valide, che contribuiscono ogni giorno alla su questi pilastri la propria presenza sui mercati. crescita e all’approfondimento di un know-how Una storia di successo che, per le due imprese esclusivo. Quasi il 20% dei nostri collaboratori trentine del Gruppo Blm, parte 20 anni fa quando, è laureato, un valore particolarmente alto per il nel 1993, l’imprenditore lombardo Pietro Colom- settore. Anche il personale che si occupa direttabo fonda Adige Spa e la guida in una progressi- mente della produzione è in possesso di diplomi va crescita in termini di fatturato, di volumi, di tecnici specialistici. In tal modo, possedendo comknow-how e di penetrazione sui mercati, oltre che petenze tecniche, pratiche ed intellettuali molto di personale (oggi l’azienda conta circa 170 colla- elevate, tutti i collaboratori – che operano nelle boratori). Nel 1999 viene fondata anche Adige-Sys varie fasi di ideazione, realizzazione, applicazione Spa. Le due aziende di Levico occupano insieme e assistenza – contribuiscono con il proprio spequasi 250 persone, delle oltre 500 che complessiva- cifico apporto al miglioramento della qualità del prodotto e all’innovazione tecnologica”. mente lavorano nel Gruppo Blm.

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Adige e Adige-Sys fanno parte di Blm Group, realtà fortemente internazionalizzata con una presenza globale, che si propone come partner per tutto il processo di lavorazione del tubo metallico: dal taglio laser o a disco alla curvatura, dalla sagomatura alla certificazione del pezzo. “La capogruppo Blm – spiega Giovanni Di Bernardo, dell’area comunicazione – si trova a Cantù, in Brianza, ed è specializzata nella produzione di macchinari per la deformazione del tubo, curvatura e sagomatura. Adige-Sys sviluppa e produce sistemi combinati di taglio laser per tubo e lamiera, impianti per la lavorazione di tubi e profili di grandi dimensioni e macchine per il taglio e lavorazione per asportazione di tubi pieni. Adige, a sua volta, produce sistemi di taglio laser dei tubi e impianti per il taglio a disco di tubi, pieni e profilati. Le tre aziende sono suddivise per linee di prodotto, rispetto alle quali ciascuna realtà presidia tutto il processo produttivo: dalla ricerca allo sviluppo, dalla progettazione all’ingegneria di vendita, dalla produzione alla messa a punto delle applicazioni cliente fino all’installazione, alla formazione dei clienti e all’assistenza post-vendita. Ovviamente, in tutti i casi in cui è possibile, si instaurano sinergie tra le tre aziende”. “La capacità del nostro Gruppo – sottolinea Arighi – sta proprio nell’offrire un servizio globale al cliente e nell’integrare fra di loro i diversi tipi di tecnologie che proponiamo e le diverse lavorazioni che il cliente può realizzare. In questo siamo leader riconosciuti a livello internazionale, garantendo al cliente un valore aggiunto che ci distingue rispetto ai competitor”. La produzione avviene

totalmente in Italia, mentre la struttura estera del Gruppo si concentra sulla commercializzazione e sull’assistenza al cliente. “Il 90% del nostro fatturato – spiega Arighi – è realizzato fuori dall’Italia. Si vende in tutto il mondo industrializzato, gli Stati Uniti e l’Europa sono i mercati principali”. Per dare prospettive solide al futuro, gli investimenti dell’azienda sono continui. “L’investimento più importante è nelle persone, nella loro eccellenza, nella condivisione di una cultura comune (la chiamiamo ‘cultura del noi’), nella formazione continua che mantiene e rinnova le conoscenze e le competenze, sia tecniche che linguistiche che manageriali. E subito dopo nella ricerca e nell’innovazione dei prodotti e dei servizi. Con questi presupposti, si aggiungono anche gli investimenti in strutture e mezzi produttivi”. La proprietà di Blm Group è, infatti, molto attenta nel valorizzare l’area trentina e l’amministrazione di Levico, sul cui territorio insistono gli Spazi di Adige e Adige-Sys, ne è consapevole. A Pietro Colombo il Comune di Levico ha da poco conferito la cittadinanza onoraria. Grazie anche a un efficace dialogo con l’ente pubblico, Adige ha già avviato un piano di investimenti in 5 anni che realizzerà nuovi significativi ampliamenti dei propri stabilimenti, in forza di un accordo condiviso tra l’azienda, la municipalità e la Provincia. (adb)

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aziende

La Antonio Basso rilancia i prefabbricati A maggio l’insediamento in Trentino della Antonio Basso Spa: “Vogliamo supportare le aziende locali con le nostre competenze nel settore”.

“Puntiamo

sul mercato trentino perché è un mercato sano, con una mentalità simile alla nostra, quella trevigiana, fatta di serietà e concretezza sia da parte degli imprenditori che dei professionisti. Per questo abbiamo scelto Grigno, in Valsugana”. Alessandro Basso, ingegnere, responsabile del settore commerciale della Antonio Basso Spa, motiva la scelta di avviare in Trentino una sede distaccata dell’impresa di famiglia che, fondata a Treviso nel 1972, è oggi guidata dalla famiglia di Antonio Basso. La moglie Carmela ricopre la carica di presidente, mentre gli altri due figli, gli ingegneri Angelo e Giovanni, gestiscono la direzione tecnica. “Le trattative sono iniziate a febbraio 2013 – spiega Alessandro Basso – e nel mese di maggio scorso siamo partiti ufficialmente con 20 dipendenti (5 impiegati e 15 operai), con il trasferimento diretto dalla precedente azienda. Subentrando in una realtà preesistente, stiamo riorganizzando l’assetto dell’impresa sotto tutti i punti di vista. Gli obiettivi principali sono il raggiungimento immediato dei più alti livelli di qualità, di sicurezza e di servizio

al cliente”. Non senza un’attenzione particolare per il territorio. “Abbiamo cercato il più possibile – sottolinea Basso – di tutelare la manodopera locale della zona di Grigno e dei Comuni limitrofi”. A pochissime settimane dall’avvio, “i segnali – continua – si dimostrano positivi con l’acquisizione di due importanti commesse giunte da aziende di riferimento locali”. Del resto, il rapporto con il Trentino, da tempo consolidato, vede la Antonio Basso operare sul territorio da molti anni. “I primi lavori in Trentino – racconta Basso – risalgono alla fine degli anni 70, nella zona di Tuenno, in val di Non. Negli anni 80 e 90 abbiamo eseguito numerosi e significativi interventi in varie aree periferiche della Provincia ma anche a Trento e nei dintorni, consolidando rapporti professionali e di reciproca stima con i committenti e con i professionisti, che si mantengono inalterati ancora oggi, a distanza di molti anni”. Non c’è da stupirsi, quindi, che l’avvio della nuova attività in Trentino si stia svolgendo sotto i migliori auspici e con le più solide aspettative. Anche i rapporti con le organizzazioni sindacali Stabilimento di Grigno

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Stabilimento di Treviso

– nella pratica di subentro della Antonio Basso sulla precedente attività locale – si sono svolti in un clima di piena collaborazione. Così anche nelle trattative con l’ente pubblico e più in generale rispetto al radicamento su un territorio nuovo, una nuova valle, una nuova provincia. “A tal riguardo – commenta l’ingegnere Alessandro Basso – va dato atto a Confindustria Trento per la preziosa assistenza e per le competenze messe in campo”. La Antonio Basso Trentino si occuperà a Grigno di strutture prefabbricate in cemento armato, una delle proprie specializzazioni: “Pilastri, solai, tamponamenti, coperture e manti di copertura”, precisa Alessandro Basso. “Quindi, non giungiamo in Trentino per fare concorrenza alle imprese locali ma per supportarle con le nostre competenze nel campo della prefabbricazione. Siamo

sicuri di poter offrire un ottimo servizio, forti della qualità dei nostri prodotti e di un’esperienza consolidata, poiché tutti i nostri sistemi costruttivi, tecnologicamente ed esteticamente innovativi, sono sempre stati favorevolmente accolti dal mercato tanto da costituire un modello di sviluppo per il comparto delle costruzioni prefabbricate. L’esperienza acquisita in tanti anni nella realizzazione di edifici sia come impresa generale di costruzioni sia come fornitrice di strutture prefabbricate, la continua innovazione dei metodi produttivi e il riconosciuto apprezzamento del mercato rappresentano per il committente la più ampia garanzia sull’affidabilità della nostra azienda. Le referenze, sia in ambito provinciale che in quello nazionale, consultabili nel nostro sito internet, ne costituiscono il più ampio riscontro”. (adb)

Dedagroup Ict Network: ottima crescita dei risultati del Gruppo Dedagroup Ict Network, primario Gruppo italiano attivo nel software e servizi It, chiude l’esercizio 2013 con ricavi consolidati per 192 milioni di euro, in crescita del 63% rispetto al 2012. In miglioramento anche la redditività del Gruppo, con un incremento del margine operativo lordo, che si assesta intorno ai 18 milioni. “Nonostante un mercato It italiano ancora stagnante e in un contesto economico davvero complesso, il risultato raggiunto da Dedagroup assume maggior valore e rilevanza – ha detto il presidente di Dedagroup Ict Network Marco Podini -. Il Gruppo continua a crescere e a consolidarsi, rafforzando l’offerta e sviluppando nuovi mercati e nuovi clienti, in linea con il Piano Industriale 2013 – 2016”. L’eccezionale crescita, sia in termini di volumi che di ricavi, è legata solo in parte al consolidamento di DDway, dopo l’acquisizione avvenuta a dicembre 2012. A parità di perimetro risultano comunque in crescita tutti i principali mercati serviti da Dedagroup Ict Network: Financial Institutions con un +9,5%, Pubblica Amministrazione (+ 8%), Industrial & Consumer (+3,5%) e Fashion & Retail (+2%).

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Qualità per la sicurezza e l'ambiente Il team di Consultec, guidato da Diego Fedel e Luca Tomelin, opera dal 2006 in Trentino per garantire alle imprese una corretta e attenta gestione della sicurezza e degli aspetti ambientali. di SILVIA BRUNO

LA specializzazione

spinta piuttosto che la varietà della proposta, la qualità dei servizi prima ancora che l’impulso indiscriminato all’espansione: a 8 anni dall’avvio dell’attività, i titolari della Consultec Srl mantengono fede alla mission delle origini. “Qualità è un termine complesso e può essere inteso in vari modi – spiega Diego Fedel, ingegnere alla guida dell’azienda insieme a Luca Tomelin, perito industriale -. Noi lo abbiamo tradotto sul piano dell’organizzazione interna e della erogazione dei servizi, assicurando un’elevata professionalità, risposte celeri, interventi customizzati, flessibilità e disponibilità”. Piccola società di servizi avviata nel 2006 in seguito all’incontro dei due soci, Consultec nasce per garantire ad aziende, imprese ed enti pubblici, un’assistenza completa nell’adeguamento alle direttive legate ai temi della sicurezza sul lavoro, alle problematiche ambientali, nonché nell’implementazione dei sistemi di gestione. “L’idea di unire le nostre competenze per offrire alle imprese assistenza tecnica e normativa sui temi dell’ambiente e della sicurezza è nata quasi per caso – spiega Tomelin -. Eravamo entrambi consulenti dello stesso cliente, ci capitava spesso di incontrarci da lui. Allora abbiamo pensato che

la formulazione di una proposta congiunta più completa sarebbe stata certamente di maggiore utilità. Il passo verso la costituzione di una società è stato breve: partiti nell’ufficio recuperato dal garage di casa a Baselga di Pinè sono venute le prime assunzioni, fino allo spostamento in uno spazio più grande ma soprattutto più vicino ai clienti a Pergine Valsugana presso il centro commerciale Ponte Regio”. Oltre ai due soci, Consultec è oggi composta da sei collaboratori: ognuna di queste figure svolge la propria attività in base alle competenze e alla professionalità assunte, consolidate nel corso dell’esperienza e affinate da un aggiornamento continuo. Fedel e Tomelin credono fortemente nel valore della formazione permanente dei collaboratori: l’organizzazione di corsi è peraltro uno dei rami di attività dell’azienda, immaginato a supporto della più estesa attività di consulenza. “La filosofia – spiega ancora Fedel – è rimasta quella dei liberi professionisti che eravamo; vicini al titolare e alle figure aziendali di riferimento. Siamo e vogliamo restare lo studio tecnico a disposizione del cliente. Non è nei nostri obiettivi crescere ulteriormente, se per crescere si intende avere bisogno di nuovi collaboratori per creare un giro d’affari maggiore. Anche per questo abbiamo preferito non sviluppare un’area commerciale, ma puntare al passaparola, curando la qualità dei servizi proposti, scelta che fino ad oggi ci ha dato grandi soddisfazioni”. La materia trattata è estremamente complessa. Sul fronte ambientale, la società offre tra le altre cose assistenza tecnico-normativa relativa alla gestione dei rifiuti, degli scarichi idrici, delle emissioni in atmosfera fino al check-up ambientale e alla verifica del rispetto degli adempimenti di legge e

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consulenza per i relativi adeguamenti. Consultec si occupa della predisposizione di domande di autorizzazione, comunicazioni, iscrizioni o rinnovi, di assistenza nei rapporti con gli uffici provinciali (ad esempio Appa, Via, Vvf), comunali, con l’Albo Gestori Ambientali presso la Cciaa. Sotto il profilo degli interventi di ingegneria ambientale, parte dell’attività è dedicata alla progettazione e alla pianificazione di impianti di recupero rifiuti, discariche e impianti tecnologici; alla bonifica di siti contaminati; all’acustica ambientale e ai progetti di valutazione dell’impatto ambientale. Ugualmente delicata è l’ampia gamma di capitoli riferiti alla sicurezza. Oltre alla verifica del rispetto degli adempimenti di legge e alla relativa consulenza per l’adeguamento, si va dall’assunzione dell’incarico di Responsabile del servizio di prevenzione e protezione alla redazione del Dvr. Sul fronte dell’igiene sui posti di lavoro, i servizi spaziano dai campionamenti alla valutazione delle condizioni microclimatiche, del rischio di esposizione a vibrazioni meccaniche, del rischio di esposizione al rumore. In tema di prevenzione incendi, l’attività ricomprende le fasi di analisi, gli interventi di progettazione e le certificazioni. Alle aziende che gestiscono o traspotano merci o rifiuti pericolosi, Consultec offre consulenza sia per la sicurezza nei luoghi di lavoro sia per la sicurezza del trasporto con la nomina del consulente Adr. I servizi offerti dallo studio si completano con le azioni per la certificazione qualità, ma soprattutto relativa alla sicurezza (Ohsas 18001) e ambientale (Uni En Iso 14001). Consultec Srl ha ottenuto nel mese di agosto 2012 l’accreditamento relativo alla formazione sulla sicurezza, rilasciato dalla Provincia autonoma di Trento – Servizio Europa – Ufficio Fondo Sociale Europeo. “Sappiamo che la materia è ostica e fonte, almeno in alcune situazioni, di quella burocrazia insensata che le aziende subiscono e vivono con sempre più intolleranza, perdendone di vista la reale utilità – spiegano i titolari -. Siamo però convinti che una corretta e attenta gestione della sicurezza e degli aspetti ambientali riservi opportunità che spesso non sono tenute in considerazione dalle

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aziende. Basti pensare alla riduzione del tasso Inail che si può ottenere con una gestione oculata della sicurezza che può generare un risparmio anche notevole. Nei casi in cui il valore dell’intervento viene compreso dalle azienda, la gratificazione e la soddisfazione è forte anche per noi e per tutto lo staff, e stimolo per un miglioramento continuo”. E proprio nell’ottica di valorizzare i percorsi virtuosi delle aziende che si impegnano a intraprendere piani di miglioramento sul fronte della sicurezza e dell’ambiente, Consultec ha sviluppato, e sta sviluppando, software gestionali dedicati, in grado di consolidare, e al tempo stesso semplificare, le procedure necessarie. “Anche nel nostro campo - concludono – l’informatizzazione e l’innovazione hanno una grande utilità, e le opportunità di sviluppo sono davvero tante. Nel 2006 abbiamo realizzato in collaborazione con una società informatica un software per la tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti con l’elaborazione automatica del Mud, software che stiamo ora interfacciando con Sistri. Nel 2009 un altro programma per la gestione delle schede tecniche dei prodotti chimici, per una corretta gestione del rischio chimico, dell’Adr e dei piani gestione solvente. Il nostro sito www.consul-tec.it è sempre aggiornato con le novità normative che inviamo ai nostri clienti mediante news. L’ultima idea è quella di un software che agevoli le aziende nella gestione della sicurezza, delle varie attività ad essa associate, degli obblighi e dei piani di adeguamento e miglioramento. Progetto ambizioso, ma di grande stimolo”.


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Prima emissione First Issue

29.12.1999

Emissione corrente Current Issue

12.04.2013

Data scadenza Expiry Date

04.04.2016

Dott. Roberto Cavanna (Managing Director)

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education

education

“Tu Sei”, sesta edizione: i vincitori Chiusa l'edizione 2013-2014 del progetto che promuove la collaborazione tra istituti scolastici e aziende associate: nel corso della cerimonia l'intervento di Ugo Rossi, Giulio Misconel e Giulia Manica.

Si è

svolta presso la sala di rappresentanza del Primo ciclo Consiglio regionale la cerimonia di premiazione del “Tu sei”, progetto promosso nell’ambito del protocollo Provincia - Confindustria Trento. All’evento hanno preso parte il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e il vicepresidente di Confindustria Trento Giulio Misconel. “L’esperienza del mondo delle imprese e una profonda conoscenza delle lingue sono i ferri del mestiere per entrare nel mondo del lavoro – ha dichiarato Rossi -. Anche per questo abbiamo modificato l’assetto normativo dell’apprendistato: per alleggerire il carico burocratico delle imprese e dar loro la possibilità di investire sui ragazzi”. “Senza voi, giovani, non andiamo da nessuna parte – ha Premio all'Istituto comprensivo di Mattarello in aggiunto Misconel -. Se voi ci sarete, Confindustria collaborazione con Cartiera Vallagarina Spa per Trento sarà con voi”. la visita alla Cartiera di Villa Lagarina promossa Ad aprire i lavori era stata Livia Ferrario, dirigennell’ambito del progetto “La Carta, dal riciclo al te del Dipartimento della Conoscenza della Pat. prodotto finito”. “Questa premiazione – ha detto - non è un traguardo ma un punto di partenza in cui si misurano i risultati e la forza dei legami che siamo riusciti a instaurare in questa Provincia”. Con lei Giulia Manica, componente della Giunta esecutiva di Confindustria Trento e responsabile del progetto: “I numeri della corrente edizione del progetto confermano la bontà della formula individuata sei anni fa. Dall’avvio dell’iniziativa sono state oltre cento le partecipazioni aziendali e circa 90 le partecipazioni degli istituti scolastici, per un totale di circa 4.400 studenti coinvolti”. All’evento hanno preso parte anche Roberto Busato, direttore di Confindustria Trento, e Alberto Ferrarese, giovane imprenditore eletto a testimo- Premio per la migliore realizzazione biennale all’Inial dell’appuntamento, che al giovane pubblico stituto Comprensivo di Levico in collaborazione delle scuole coinvolte ha illustrato le tappe del con Adige Spa per i due percorsi “L’esperienza suo percorso personale e professionale. Di seguito per capire” e “La conoscenza per scegliere”: un progetto che la giuria ha ritenuto “di riferimento i progetti vincitori.

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riguardo alla possibilità di rapporti formativi non occasionali tra scuola e azienda”.

con Lavanderia Industriale Zbm Spa per un progetto di “Ottimizzazione del processo aziendale”, in cui si evidenzia la “capacità di valorizzare gli studenti nella creatività della loro ricerca, sia come singoli individui, sia come team di lavoro”.

Menzione speciale all'Istituto Comprensivo di Tione in collaborazione con Girardini Srl.

Secondo ciclo

Premio per la migliore realizzazione nella categoria istruzione e formazione professionale al Cfp Enaip Arco in collaborazione con Sg Elettrica Srl per il progetto “Fareraccolta – libera il valore”.

Premio all'Istituto di istruzione M. Martini di Mezzolombardo in collaborazione con Gottardi Autotrasporti Srl, per un progetto che risponde all’esigenza di offrire agli studenti anche le competenze di un fare che unisce “i saperi e le abilità con la capacità di realizzare in concreto”. La commissione ha premiato inoltre Kristian Gjika, allievo dell’Istituto di Istruzione A. Degasperi (Liceo Tecnologico) di Borgo, che in collaborazione con Menz&Gasser Spa ha realizzato il progetto “Progettare il tempo”.

Premio per la migliore realizzazione biennale all’Itt G. Marconi di Rovereto in collaborazione

Si ringrazia per il service fotografico il gruppo di allievi dell'Istituto Tambosi-Battisti guidato da Stefano Cagol: Jordan Beyssa, Antonina Chepa, Sara Dallapè, Matteo Fontanari, Alessio Galeone, Antonio Mascia, Arianna Pauletto, Silvia Zeni.

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Ance Trento in assemblea al Muse Giulio Misconel confermato per acclamazione alla guida della Sezione Autonoma dell’Edilizia per il biennio 2014-2015. di Lorenzo Garbari, Segretario Ance Trento

è stata

un’assemblea molto intensa e partecipata tuttavia ancora esprimono oltre cinquecento milioni quella che si è svolta l’8 maggio scorso presso la sala di euro di fatturato ed impiegano più di duemila lavoratori dei quali oltre il 90% locali, dovranno neconferenze del Muse di Trento. I lavori sono stati organizzati in due parti. La prima cessariamente guardare anche a nuovi mercati, soparte, pubblica, con la relazione del presidente di prattutto esteri. Ance Trento Giulio Misconel alla quale sono segui- Misconel ha riconosciuto che la Provincia, in questi ti gli interventi del presidente della Provincia Ugo anni, ha fatto molto per il settore, soprattutto dal Rossi e del presidente nazionale dell’Ance Paolo punto di vista legislativo con norme che in qualche misura sono riuscite nell’intento di ridare territoriaBuzzetti. Una seconda parte, privata, durante la quale si è lità agli appalti, in particolare per quelli di importo proceduto all’approvazione del bilancio consuntivo inferiore a un milione di euro. I dati che Ance Trento ha elaborato estrapolandoli 2013 ed al rinnovo delle cariche sociali. Nella sua relazione introduttiva il presidente Misco- dall’Osservatorio provinciale dei lavori pubblici ci nel, con un appassionato intervento a braccio, ha dicono infatti che nel 2013 su un totale di 373 gare percorso in modo sistematico, preciso e puntuale, i d’appalto per lavori di importo superiore ai 150 mila temi più rilevanti che i costruttori trentini avvertono euro, 342 sono state quelle aggiudicate a imprese trentine per complessivi 215,6 milioni di euro su un con maggiore urgenza. Alla seppur nutrita lista delle cose fatte in un solo, totale di 251,5 milioni. E di questi 215,6 milioni, ben ma intenso, anno di presidenza, essendo Misconel il 55,83% è stato aggiudicato ad imprese associate ad succeduto “in corsa” a Enrico Garbari alla guida del- Ance Trento. la Sezione, il Presidente ha preferito dedicare la parte Le risorse finanziarie a disposizione dell’Autonomia più significativa del proprio intervento per delinea- sono tuttavia in sensibile diminuzione e lo saranre lo scenario futuro, consapevole che il centinaio no ancor più nei prossimi anni, soprattutto a pardi imprese trentine associate ad Ance Trento, “so- tire dal 2018 con l’esaurirsi degli arretrati statali. La pravvissute” al sesto anno di crisi del settore e che Provincia, lo ha riferito il governatore Rossi nel suo

Giulio Misconel con Domenico Rossaro, Andrea Basso e Lorenzo Garbari

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39 edilizia

intervento, garantirà fino ad allora un livello di investimenti in opere pubbliche significativo, seppure sensibilmente inferiore rispetto ai livelli di solo qualche anno fa. L’auspicio di Rossi, peraltro, è quello di una soluzione positiva del contenzioso in atto con lo Stato per la definizione della quota a carico della Provincia per il risanamento dei conti nazionali; una soluzione positiva che possa essere alla base di una programmazione di investimenti in appalti pubblici anche per gli anni dal 2018 in poi. Con questa prospettiva, pur sollecitando la Provincia ad operarsi fino in fondo per “rendere la vita degli imprenditori più semplice”, il presidente Mi- medesimi, l’estensione delle possibilità per gli insconel ha detto che le imprese industriali trentine terventi di demolizione e ricostruzione, anche attradelle costruzioni devono allargare i propri orizzonti. verso il superamento dell’assioma edificio vecchio = E non si tratta di andare semplicemente fuori pro- edificio storico, prevedendo la possibilità di spostare vincia, in altre regioni italiane, dove per usare le i volumi in aree diverse ma con le medesime destistesse parole del presidente “stanno peggio di noi”, nazioni urbanistiche. Infine, la proposta per la soma di guardare ai mercati esteri, in primis al nord spensione temporanea dei vincoli di destinazione a Africa, alla Romania e agli altri Paesi dell’Est europeo. residenza ordinaria previsti dalla c.d. Legge Gilmozzi È una sfida che i costruttori di Ance Trento devono per quanto riguarda il volume residenziale già coaffrontare e sulla quale il nuovo Comitato di Sezio- struito e ad oggi rimasto invenduto. ne dovrà lavorare per mettere a disposizione delle Rispetto alla proposta sugli interventi di demolizioni aziende associate gli strumenti più adeguati. e ricostruzione è arrivata subito un’apertura da parte Con un occhio rivolto quindi all’estero, ma con uno del governatore Rossi, il quale ha affermato che “la puntato anche sulle questioni di casa nostra, Misco- demolizione di vecchi immobili può generare un nel ha voluto esprimere chiaramente al Governatore valore, un bonus volumetrico, che potrebbe essere Rossi quelle che sono le richieste della categoria. utilizzato in altre aree e anche in altre attività”. Su Ha innanzitutto riconosciuto il buon feeling che si tale aspetto, oltre che sulle altre proposte avanzate, la è subito creato con l’assessore provinciale all’urbani- Sezione si aspetta quindi che dalle dichiarazioni di stica Carlo Daldoss, con il quale la Sezione sta lavo- apertura si passi ad una concreta attuazione. rando al tavolo tecnico istituito dall’assessore stesso Nel proprio intervento il presidente Misconel ha avanzando proposte concrete, condivise assieme voluto toccare altri temi sensibili. Innanzitutto la all’Associazione Artigiani e alla Cooperazione, per questione, fortemente sentita da Ance Trento, dei una forte semplificazione delle norme urbanistiche, concordati in continuità, che nei fatti stanno spesso sulle quali la Provincia ha peraltro già dato prova di determinando danni alle imprese creditrici, che si voler intervenire con una prima riforma riguardante vedono oltre che danneggiate, anche beffate da una le procedure di adozione dei piani regolatori. “concorrenza sleale” negli appalti pubblici da parte Molte sono le proposte in tale ambito che la Sezio- delle stesse imprese in concordato che possono prene ha avanzato e che Misconel ha voluto ricordare sentarsi alle gare “sgravate dei propri debiti”. all’assemblea. Esse riguardano l’obbligatorietà della È una situazione che, ha affermato con determinaScia (la segnalazione certificata di inizio attività), il zione Misconel, deve finire e sulla quale anche la rafforzamento del principio del silenzio assenso nel Provincia può e deve fare la sua parte. rilascio dei titoli autorizzatori e la semplificazione Un appunto e una richiesta di maggiore attenzione della documentazione da presentare per ottenere i alle imprese non sono peraltro mancati nei confron-

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In prima fila: Ugo Rossi, Paolo Buzzetti, Roberto Busato, Giuseppe Gadotti e Stefano Tomasini


40 edilizia

Giulio Misconel saluta al suo arrivo Paolo Buzzetti

ti della Provincia quando Misconel ha fatto riferi- imprese cessare l’attività, con il settore che è tornato mento ad alcune importanti opere, come la variante ai livelli di trent’anni fa. Ecco perché Buzzetti si dice di Strigno e la circonvallazione di Pinzolo, i cui ban- d’accordo con quanto prospettato da Misconel circa di di gara sono stati prima prorogati e poi sospesi l’esigenza delle imprese di andare anche sui mercati a ridosso del termine fissato per la presentazione esteri. delle offerte. Misconel non ha voluto con ciò critica- Sul fronte interno, Buzzetti ha peraltro ricordato re la valutazione “politica” di sospendere tali opere l’impegno costante dell’Ance ed i risultati che sono a seguito della riprogrammazione degli investimenti stati raggiunti, oltre a quelli sui quali sta profondendella Provincia, ma ha sottolineato come non si pos- do molte energie. sa far lavorare inutilmente le imprese alla stesura Terminata la parte pubblica dell’assemblea, in queldei progetti e alla predisposizione della documenta- la privata è stato approvato il bilancio 2013 che, nozione di gara, sostenendo ingenti somme a tal fine. nostante una sensibile riduzione delle entrate, come E una critica Misconel l’ha voluta riservare anche al ha illustrato il Segretario della Sezione Lorenzo Garprogetto di Social Housing trentino in quanto, come bari, si è chiuso tuttavia con un piccolo avanzo di ha poi riconosciuto lo stesso Governatore, l’Sgr che gestione grazie ad una attenta revisione della spesa. ne gestisce il fondo e che è stata individuata dalla Si è quindi passati alla parte più istituzionale con Provincia con gara pubblica, “si sta muovendo con l’elezione del Presidente e del Comitato di Sezione eccessive logiche di mercato al ribasso”. Alla richie- per il biennio 2014-2015. sta del presidente Misconel che ha sottolineato l’esi- Alla guida di Ance Trento è stato confermato, per genza che gli “acquisti avvengano dagli imprenditori acclamazione, Giulio Misconel. e non dagli speculatori”, Rossi ha promesso che “la Misconel, ringraziando l’assemblea per la fiducia Provincia interverrà, per quanto le sarà possibile, nel espressagli, si è quindi soffermato brevemente a ilrispetto dell’autonomia della società di gestione del lustrare il suo programma, peraltro articolatamente risparmio”. anticipato nella relazione introduttiva, ed ha esortaNel proprio intervento, il presidente nazionale to la Sezione a un sempre maggiore lavoro di squadell’Ance Paolo Buzzetti ha tracciato una sintesi del- dra all’interno del Comitato, del quale ha peraltro la situazione del comparto delle costruzioni in Italia, auspicato un rinnovamento con l’ingresso di giovache ha visto nel solo ultimo anno oltre dodicimila ni imprenditori e di donne imprenditrici. Un auspicio che l’assemblea ha voluto subito tradurre concretamente rinnovando ben nove membri sui ventidue elettivi, ai quali si aggiungono due ulteriori membri di nomina presidenziale. Tutte elette, inoltre, le tre candidate donna. Nel Comitato di Sezione entrano peraltro di diritto, oltre naturalmente al presidente Giulio Misconel, anche il Presidente della Cassa Edile di Trento Giuseppe Gadotti e quello di Centrofor Stefano Tomasini. L’assemblea ha infine eletto i propri rappresentanti nel Comitato Piccola industria di Confindustria Trento. Sono Mirto Benoni (Martinelli e Benoni Srl), Graziano Berti (Crimaldi Srl), Adriano Carraro (Costruzioni Carraro Srl), Mariano Depaoli (Dega Costruzioni Sas) e Mariano Moser (Tecnoperforazioni Srl).

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associazione

associazione

Comitati di sezione: i nuovi eletti Nelle scorse settimane le assemblee per il rinnovo delle cariche delle Sezioni dell’Associazione. Ecco i volti e i nomi dei nuovi rappresentanti, eletti per il biennio 2014-2015. * Componente Consiglio Direttivo dell'Associazione

METALMECCANICA Assemblea ordinaria: 14 maggio 2014

Presidente di sezione Alessandro Benedetti * Benedetti Srl – Volano

Comitato di sezione Luca Arighi *

Alessandro Batisti *

Claudio Cainelli *

Francesco Cristofolini * Daniele Dirignani *

Adige Spa Levico Terme

Pama Spa Rovereto

Meccanica Cainelli Srl Volano

Vesta Srl Trento

Giampietro Gugole *

Paolo Gugole

Giorgio Marangoni *

Lorenzo Matordes *

Giorgio Rigo

Cora Elettroautomazioni Srl Rovereto

Saint-Gobain Pam Italia Spa Lavis

Marangoni Meccanica Spa Rovereto

Coster Tecnologie Speciali Spa Calceranica al Lago

Trentina Calore Srl Trento

Rappresentanti nel Comitato Piccola Industria Francesco Cristofolini

Marco Giglioli

Remo Rella

Antonio Zanotti

Vesta Srl Trento

Sovecar Srl Trento

La Galvanica Trentina Srl Rovereto

Decos Italia Srl Trento

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ZF Padova Srl Arco


43 associazione

CHIMICA, GOMMA, PLASTICA Assemblea ordinaria: 23 aprile 2014

Vicepresidente di sezione

Presidente di sezione Sergio Mazzoleni *

Adriano Vivaldi *

Sepr Italia Spa – Mezzocorona

Aquafil Spa – Arco

Comitato di sezione Mario Balzarini *

Tiziana Carella

Renato Festi

Lucio Luciotti

Marisa Zeni

Marangoni Spa Rovereto

S.E.P. Società Europea Plastica Srl Volano

Roverplastik Spa Volano

Alphacan Spa Arco

Eurostandard Spa Tesero

Thomaz Zobele*

Dario Zoner

Zobele Holding Spa Trento

Idea Cap Srl Rovereto

Rappresentante nel Comitato Piccola Industria Tiziana Carella S.E.P. Società Europea Plastica Srl Volano

ESTRATTIVE E MATERIALI DA COSTRUZIONE Assemblea ordinaria: 12 maggio 2014

Vicepresidente di sezione

Presidente di sezione Marco Avi *

Paolo Mazzotti *

C.E.I.S. Trading Srl - Pergine Valsugana

Mazzotti Romualdo Spa – Zuclo

Comitato di sezione Stefano Bordin

Giovanni Delladio

Giulio Misconel

Mariano Moser

Diego Negriolli

Gruppo Adige Bitumi Spa Mezzocorona

S.E.V.I.S. Società Escavazione Srl Soraga

Misconel Srl Cavalese

Moser Cesare Manufatti in Cemento Srl Zambana

Stradasfalti Srl Mezzocorona

Stefano Odorizzi

Achille Onorati

Matteo Sartori

Domenico Susca

Tassullo Materiali Spa Tassullo

Onorati Srl Comano Terme

Corona Calcestruzzi Srl Pergine Valsugana

Italcementi Spa Sarche di Calavino

Rappresentante nel Comitato Piccola Industria Matteo Sartori Corona Calcestruzzi Srl Pergine Valsugana

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44 associazione

IMPIANTI A FUNE Assemblea ordinaria: 11 marzo 2014 Presidente di sezione

Vicepresidente di sezione

Francesco Bosco *

Luca Guadagnini

Funivie Madonna di Campiglio Spa Madonna di Campiglio

Sit Bellamonte Spa Bellamonte

Comitato di sezione Licia Deflorian

Giacinto Delpero

Daniele Dezulian

Eduino Gabrielli

Cristian Gasperi

I.T.A.P. Pampeago Spa Tesero

Carosello Tonale Spa Passo Tonale

Società Incremento Turistico Canazei Spa Canazei

Paganella 2001 Spa Andalo

Funivie Folgarida Marilleva Spa Folgaria di Dimaro

Valeria Ghezzi

Pio Maturi

Giulio Misconel

Fabrizio Oss

Alberto Pedrotti

Funivie Seggiovie S. Martino Spa S. Martino di Castrozza

Funivie Pinzolo Spa Pinzolo

Funivie Alpe Cermis Spa Cavalese

Nuova Panarotta – Società Impianti Spa Levico Terme

Pejo Funivie Spa Pejo

Tullio Pitscheider

Gianfranco Redolf

Ferdinando Rella

Fulvio Rigotti *

Mauro Vendruscolo

Funivia Ciampac e Contrin Spa Canazei

Latemar 2200 Spa Predazzo

Carosello Ski Folgaria Spa Folgaria

Trento Funivie Spa Trento

Funivia Col Margherita Spa e Funivie Falcade Spa Moena

Giuseppe Zorzi S.I.F. Impianti Funiviari Lusia Spa Moena

Rappresentante nel Comitato Piccola Industria Luca Guadagnini Sit Bellamonte Spa - Bellamonte

LEGNO Assemblea ordinaria: 17 marzo 2014

Presidente di sezione

Vicepresidente di sezione

Lorenzo Perini *

Giulio Deflorian *

Log Engineering Srl - Lavis

Mobilificio Deflorian Iginio Srl - Tesero

Comitato di sezione Luca Brugnara

Water Cellana

Fal di Brugnara e Chistè Srl Tecnopal Srl Lavis Ledro

Dennis Deavi 2 Emme Allestimenti Srl Lavis

Rappresentante nel Comitato Piccola Industria Water Cellana

Dennis Deavi

Tecnopal Srl Ledro

2 Emme Allestimenti Srl Lavis

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Adriano Giacomuzzi

Giovanni Lupi

Valfiemme Legnami Srl Ziano di Fiemme

Silvelox Spa Castelnuovo


45 associazione

PORFIDO Assemblea ordinaria: 7 maggio 2014

Vicepresidente di sezione

Presidente di sezione Rocco Cristofolini *

Walter Baldessari *

Unionporfidi Srl – Fornace

Porfidi Prà Nardot Srl – Albiano

Comitato di sezione Mirco Anesi

Rosario Bertuzzi

Simone Caresia

Umberto Corradini

Elisa Decarli

Anesi Porfidi Srl Baselga di Pinè

Frantumazione Porfidi 2000 Srl Albiano

Euro Porfidi Spa Lona Lases

Società Cave Porfido Tressilla Snc Baselga di Pinè

Porfidi Italia 2000 Srl Trento

Armando Filippi

Guido Filippi

Mariano Gianotti

Antonio Nardin

Raffaello Odorizzi

S.I.L.P.A. Srl Albiano

Porfido Elit Srl Albiano

Porfidi Europa Srl Civezzano

Top Center Porfido Srl Cembra

E.L.P.P.A. Srl Albiano

Gianni Pisetta

Remo Pisetta

Marco Stenico

Massimo Stenico

Porfido Trentino Srl Albiano

Industria Italiana Porfido Srl Albiano

Stenico Porfidi Srl Fornace

Porfidi Stenico Bruno Srl Fornace

Rappresentanti nel Comitato Piccola Industria Simone Caresia

Marco Stenico

Euro Porfidi Spa Lona Lases

Stenico Porfidi Srl Fornace

TESSILE E ABBIGLIAMENTO Assemblea ordinaria: 18 marzo 2014

Presidente di sezione

Vicepresidente di sezione

Lorenzo Delladio *

Giuseppe Gaspari *

La Sportiva Spa – Ziano di Fiemme

Texbond Spa - Rovereto

Comitato di sezione Klaus Brinkmann

Vasco Faresin

Giorgio Ferremi

Elisabetta Montagni

Danilo Morlupi

Bugatti Srl Pergine Valsugana

Sinergy Group Unipersonale Srl Scurelle

G.A. Operations Srl Trento

Calze G.M. Sport Srl Trento

Confezioni Moda Italia Srl Trento

Walter Perini

Tarcisio Ruffoli

Franco Scalcinati

Eurotexfilati Srl Dro

New Twins Srl Avio

Tessilquattro Spa Ponte Arche

Rappresentante nel Comitato Piccola Industria Walter Perini Eurotexfilati Srl Dro

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46 associazione

SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI Assemblea ordinaria: 24 marzo 2014

Presidente di sezione

Vicepresidente di sezione

Marco Podini *

Giordano Tamanini *

Dedagroup Spa – Trento

Aldebra Spa – Trento

Comitato di sezione Paolo Alvari

Giuseppe Angelini

Francesco Bertezzolo

Loredana Bettonte

Telecom Italia Information Technology Srl Trento

I&S Informatica e Servizi Srl Trento

Saiv Spa Trento

ISIT – Istituto Universitario Graffiti 2000 Srl per Interpreti e Traduttori Sas Arco Trento

Luca Cattoi

Claudio Ferremi *

Daniela Filbier

Alberto Gasperi

Alfredo Maglione *

Angelo Messina *

Telecom Italia Spa Trento

GPI Spa Trento

Centro Studi Interprofessionale Srl Rovereto

Optoelettronica Italia Srl Trento

Enginsoft Spa Trento

William Nicolussi

Maurizio Revolti

Saidea Srl Trento

Alysso Srl Trento

Rappresentanti nel Comitato Piccola Industria Giuseppe Angelini

Alberto Gasperi

Sergio Sighel

I&S Informatica e Servizi Srl Trento

Centro Studi Interprofessionale Srl Rovereto

Laboratorio Trentino Srl Pergine Valsugana

CARTA E GRAFICA Assemblea ordinaria: 12 maggio 2014

Presidente di sezione

Vicepresidente di sezione

Gerold Zuegg *

Gianfranco Paris *

Cham Paper Group Italia Spa – Condino Arti Grafiche Saturnia Sas – Trento

Comitato di sezione Dino Bertolin

Gianni Cainelli

Domenico Fasoli

Alessandro Fedrigoni *

Alessandro Leto

Bertolin Imballaggi Srl Borgo Valsugana

Esperia Srl Lavis

Elcograf Spa Cles

Fedrigoni Spa Arco

L.E.G.O. Spa Lavis

Giovanni Lo Presti

Giorgio Moser

Francesco Zago

Cartiere del Garda Spa Riva del Garda

Moser Marino e Figli Srl Lavis

Cartiere Villa Lagarina Srl Villa Lagarina

Rappresentante nel Comitato Piccola Industria Giorgio Moser Moser Marino e Figli Srl - Lavis

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47 associazione

ALIMENTAZIONE Assemblea ordinaria: 16 aprile 2014

Vicepresidente di sezione

Presidente di sezione Manuel Furlani *

Alessandro Marzadro *

Furlani Carni Spa - Trento

Distilleria Marzadro Spa - Nogaredo

Comitato di sezione Livia Bertagnolli

Alberto Chini

Mauro Dolzan

Giovanna Flor

Bertagnolli G. Distilleria Srl Cappelletti Antica Mezzocorona Erboristeria Sas Aldeno

Maddalena Cappelletti

Levico Acque Srl Levico Terme

Villa De Varda Srl Mezzolombardo

Bauer Spa Trento

Alessandro Lunelli

Elio Pisoni

Elena Rosa

Stefania Segata

Giampaolo Toccoli *

Ferrari-F.lli Lunelli Spa Trento

Distilleria F.lli Pisoni Srl Pergolese

Dolomatic Srl Lavis

Segata Spa Trento

Trentofrutta Spa Trento

Martina Togn

Alessio Vulcan

Vinicola Valdadige di Togn L. & C. Sas Roverè della Luna

Dolomiti Fruits Srl Nanno

Rappresentante nel Comitato Piccola Industria Maddalena Cappelletti Martina Togn Cappelletti Antica Erboristeria Sas Aldeno

Vinicola Valdadige di Togn L. & C. Sas Roverè della Luna

AUTOTRASPORTO Assemblea ordinaria: 29 aprile 2014

Presidente di sezione

Vicepresidente di sezione

Lucio Sandri *

Massimo Santuliana *

Sandri Autotrasporti Srl – Villa Agnedo

Autotrasporti Santuliana Srl – Castello di Fiemme

Comitato di sezione Armando Baldo

Giorgio Ghezzi

Andrea Gottardi

Gianpaolo Ossola

Stefano Pedot

Baldo Trasporti Spa Nomi

Autotrasporti Luchin di Ghezzi G. Sas Mezzolombardo

Gottardi Autotrasporti Srl Trento

Autotrasporti Multipli Arcese Spa Trento

Autotrasporti Pedot Srl Lavis

Giuliana Santoni Santoni Srl Trento

Rappresentante nel Comitato Piccola Industria Stefano Pedot Autotrasporti Pedot Srl Lavis

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48 associazione

INDUSTRIE VARIE Assemblea ordinaria: 7 aprile 2014

Presidente di sezione Manuela Seraglio Forti * S.T.E.T. - Servizi Territoriali Est Trentino Spa – Pergine Valsugana

Comitato di sezione Donatella Bommassar * Lorenzo Cattani

Daniela Dallaserra

Ninio Garramone

Massimo Lazzeri

Levicofin Srl Levico

Enel Servizi Srl Trento

Vetri Speciali Spa Pergine Valsugana

General Service Srl S. Michele all’Adige

Filmax Srl Trento

Domenico Miceli

Ruggero Moser

Rudi Oss *

Fabio Sighel

Ermanno Villotti

Ferrovie dello Stato Spa Trento

A.G.S. Alto Garda Servizi Spa Riva del Garda

Dolomiti Energia Spa Trento

Pulinet Servizi Srl Baselga di Pinè

Cristoforetti Spa Lavis

Emanuel Wegher

Franco Zambiasi

Wegher Srl Rovereto

Zambiasi Commerciale Srl Lavis

Rappresentante nel Comitato Piccola Industria Emanuel Wegher Wegher Srl Rovereto

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49 associazione

EDILIZIA Assemblea ordinaria: 8 maggio 2014 Presidente di sezione

Vicepresidenti di sezione

Giulio Misconel *

Andrea Basso *

Misconel Srl - Cavalese

Basso geom. Luigi Srl - Trento

Mirto Benoni * Martinelli & Benoni Srl - Ronzo Chienis

Domenico Rossaro * Costruzioni Rossaro Srl - Tione

Comitato di sezione Massimo Bertò

Angelo Bortolotti

Stefano Burlon

Stefania Carraro

Luca Conci

Costruzioni I.C.E.S. Srl Ton

Edildrena Srl Drena

Burlon Srl Telve Valsugana

S.F.C. Impresa Srl Trento

Inco Srl S. Cristoforo al Lago

Giovanni Debiasi

Giuseppe Gadotti

Luca Gherardi

Stefano Libardoni

Nicola Mazzotti

Costruzioni Debiasi Srl Riva del Garda

Gadotti F.lli Impresa Costruzioni Srl Trento Presidente Cassa Edile

Collini Lavori Spa Trento

Libardoni Costruzioni Srl Levico Terme

Mazzotti Romualdo Spa Tione

Adamo Occoffer

Diego Paoli

Mirko Pellegrini

Geremia Pretti

Giuseppe Salvaterra

Costruzioni Iobstraibizer Srl Marter di Roncegno

Nord Costruzioni Srl Lavis

Mak Costruzioni Srl Lavis

Pretti e Scalfi Impresa Costruzioni Spa Tione

Martinatti Silvio E C. Impresa Snc Arco

Stefano Tomasini

Angelo Tomasoni

Stefano Torresani

Morena Vanzo

Marilena Viola

Idrotech Srl Trento Presidente Centrofor

Georocce di Tomasoni Angelo e F.lli Snc Ala

Setem Costruzioni Cles Srl Cles

Edilvanzo Srl Cavalese

Edilpavimentazioni Srl Lavis

Alessio Vulcan

Luca Zugliani

Ivan Zulberti

Vulcan Srl Lavis

Zugliani Srl Imer

Ediltione Spa Tione di Trento

Rappresentanti nel Comitato Piccola Industria Mirto Benoni

Graziano Berti

Adriano Carraro

Damiano Depaoli

Mariano Moser

Martinelli & Benoni Srl Ronzo Chienis

Crimaldi Srl Campodenno

Impresa Costruzioni Carraro Geom. Adriano & C. Snc Strigno

Dega di Gasperini Miriamo & C. Sas Volano

Tecnoperforazioni Srl Zambana

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CONSULENZA

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Promuoviamo attività formative in aula e in e-learning, aziendali e interaziendali, e ti aiutiamo a finanziarle, in particolare attraverso i Fondi Interprofessionali per la formazione continua come Fondimpresa e Fondirigenti.

Dall’innovazione al risk management, passando per il modello di organizzazione e controllo, la finanza agevolata, le certificazioni, il kaizen…: diamo risposta a tutte le esigenze che si manifestano nella gestione d’impresa.

Tra i nuovi servizi proposti: indagini sulle specializzazioni e sui mercati esteri di interesse; certificazioni di prodotto; formazione e informazione; consulenze e incontri con delegazioni straniere.

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Formiamo il personale e ti assistiamo nell’attuazione delle normative; contribuiamo alla tutela di salute e benessere attraverso la sorveglianza sanitaria e la consulenza per la prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni.

Grazie alla collaborazione di Feinar e.d.o. e di Caf Interregionale Dipendenti, supportiamo le imprese nella gestione delle paghe e nell’assistenza fiscale per la compilazione e l’elaborazione dei modelli 730 dei dipendenti.

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51 associazione

I nuovi delegati territoriali Rinnovate nelle scorse settimane le cariche per le nuove rappresentanze territoriali. Di seguito i volti e i nomi dei nuovi delegati.

Territorio Alta Valsugana-Bersntol e Valle Di Cembra Andrea Libardoni - Delegato (Resp. Cdv Alta Valsugana-Bersntol)

Libardoni Costruzioni Srl

Levico Terme

Simone Caresia - Vice delegato di Territorio (Resp. CdV Valle di Cembra)

Euro Porfidi Spa

Lona Lases

Valeria Caola - Delegato di Territorio

Gyform Srl

Vigo Rendena

Serafino Cunaccia - Vice delegato

Cunaccia Bruno Srl

Strembo

Domenico Rossaro - Vice delegato

Costruzioni Rossaro Srl

Tione

Fabrizio Zambelli Delegato di Territorio (Resp. CdV Val di Non)

Famatec Spa

Taio

Giacinto Delpero (Resp. CdV Valle di Sole)

Caroselllo Tonale Spa

Tonale

Territorio Giudicarie

Territorio Val di Non e Valle di Sole

Territorio Val d’Adige, Valle dei Laghi, Rotaliana-Königsberg e Paganella Ornella Riolfatti Delegato di Territorio (Resp. CdV Val d’Adige)

Edizioni Centro Studi Erickson Spa

Trento

Enzo Pisoni - Vice delegato (Resp. CdV Valle dei Laghi)

Pisoni Srl

Sarche

Fabio Maccari - Vice delegato (Resp. CdV Rotaliana-Königsberg)

Nosio Spa

Mezzocorona

Mara Bottamedi - Vice delegato (Resp. CdV Paganella)

Valle Bianca Spa

Andalo

Territorio Valle di Fiemme, Primiero e Comun General de Fascia

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52 associazione

Luca Guadagnini - Delegato di Territorio (Resp. CdV Valle di Fiemme)

S.I.T. Bellamonte Spa

Bellamente

Dario Cemin - Vice delegato (Resp. CdV Primiero)

Cemin Dario Costruzioni Srl

Siror

Giovanni Delladio - Vice delegato (Resp. CdV Comun General de Fascia)

S.E.V.I.S. Società Escavazione Srl

Soraga

Lorenzo Delladio - Vice delegato

La Sportiva Spa

Ziano di Fiemme

Angelo Bortolotti - Delegato di Territorio

Edildrena Srl

Drena

Lorenzo Vanni - Vice delegato

Cartiere del Garda Spa

Riva del Garda

Giovanni Lupi - Delegato di Territorio

Silvelox Spa

Castelnuovo

Adriano Carraro - Vice delegato

Impresa Costruz. Carraro geom. Adriano & C. Snc

Strigno

Territorio Alto Garda e Ledro

Territorio Bassa Valsugana e Tesino

Territorio Vallagarina e Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri Mirco Briosi - Delegato di Territorio (Resp. CdV Vallagarina)

Metalsistem Spa

Rovereto

Ferdinando Rella - Vice delegato (Resp. CdV Altipiani Cimbri)

Carosello Ski Folgaria Spa

Folgaria

Nota: CdV = Comunità di Valle

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53 associazione

Rinnovato il Comitato Piccola Industria L’assemblea del Comitato ha eletto il suo nuovo presidente: per il biennio 2014-2015 Marco Giglioli succede ad Alessandro Benedetti.

Marco Giglioli Sovecar Srl Presidente Piccola Industria

sezione

rappresentante

azienda

alimentazione

Maddalena Cappelletti Martina Togn

Cappelletti Antica Erboristeria Sas Vinicola Valdadige di Togn L. & C. Sas

autotrasporto

Stefano Pedot

Autotrasporti Pedot Srl

carta e grafica

Giorgio Moser

Moser Marino & Figli Srl

chimica, gomma, plastica

Tiziana Carella (Vicepresidente)

S.E.P. SocietĂ Europea Plastica Srl

edilizia

Mirto Benoni Graziano Berti Adriano Carraro Damiano Depaoli Mariano Moser

Martinelli & Benoni Srl Crimaldi Srl Impresa Costruz. Carraro Geom. Adriano & C. Snc Dega di Gasperini Miriamo & C. Sas Tecnoperforazioni Srl

estrattive e materiali da costruzione

Matteo Sartori

Corona Calcestruzzi Srl

impianti a fune

Luca Guadagnini

S.I.T. Bellamonte Spa

industrie varie

Emanuel Wegher

Wegher Srl

legno

Dennis Deavi Water Cellana

2 Emme Allestimenti Srl Tecnopal Srl

metalmeccanica

Francesco Cristofolini Remo Rella Antonio Zanotti

Vesta Srl La Galvanica Trentina Srl Decos Italia Srl

porfido

Simone Caresia Marco Stenico

Euro Porfidi Spa Stenico Porfidi Srl

servizi innovativi e tecnologici

Giuseppe Angelini Alberto Gasperi Sergio Sighel

I&S Informatica e Servizi Srl Centro Studi Interprofessionale Srl Laboratorio Trentino Srl

tessile e abbigliamento

Walter Perini

Eurotexfilati Srl

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Information and Communication Technology


55 associazione

Expo 2015, un progetto di “sistema” Le opportunità per le imprese trentine, dalle occasioni di relazione alle esposizioni, fino agli eventi della “Settimana di protagonismo”.

UN

appuntamento da non mancare Expo Milano 2015 è in queste settimane al centro delle cronache e non sempre per motivi positivi. La volontà del Governo è comunque chiara: si va avanti verso quello che sarà il principale evento ed il più importante programma di sviluppo del sistema Paese dei prossimi anni, un appuntamento che potrà avere ricadute anche in aree relativamente distanti dalla sede ospitante, come ad esempio il Trentino. L’Expo non sarà una fiera commerciale, ma offrirà molteplici possibilità di partecipazione al mondo delle imprese italiane, nonché visibilità e riscontri commerciali. Sarà il palcoscenico dove attori da tutto il mondo potranno rappresentare le soluzioni più innovative per affrontare il tema proposto dagli organizzatori, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. È dunque il settore agroalimentare al centro del tema, ma si aprono opportunità anche per imprese di molti

altri settori, ad iniziare da quelli delle costruzioni e delle forniture di materiali ed allestimenti. Anche il turismo sarà coinvolto in modo diretto ed ogni regione cercherà di assicurarsi una parte del flusso dei visitatori attesi. Confindustria è pienamente impegnata a tutti i livelli. Confindustria Trento ha organizzato un apposito servizio dedicato ad assistere le imprese associate che vogliano sfruttare appieno tutte le opportunità e le occasioni di business, promozione e visibilità dei propri prodotti e della propria eccellenza in occasione di tale importante evento. Alcune imprese trentine, da sole o in associazione temporanea, hanno già acquisito importanti appalti e sono pienamente impegnate nell’area milanese. Come sarà presente il Trentino La Provincia autonoma di Trento ha espresso l’adesione all’evento, proponendo alle associazioni

Expo 2015 in sintesi Sei mesi di durata: dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 Dai 15 ai 20 milioni di visitatori (di cui 1/3 stranieri) attesi nel 2015 1 miliardo di cittadini raggiunti nel mondo grazie al progetto Cyber Expo e al programma Expo di Comunicazione Globale 130 Paesi presenti con spazi espositivi e proprie delegazioni 1.1 milioni di mq di sito espositivo: 80 spazi espositivi per i Paesi partecipanti e organizzazioni internazionali, padiglioni tematici; spazi per eventi Oltre 2.000 eventi - dibattiti mondiali, convegni e policy meeting, concerti, eventi culturali e festival dedicati al cibo - nei sei mesi nel sito e nei territori circostanti Oltre 2 miliardi di investimenti e circa 4,8 miliardi di ritorni attesi per il turismo

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56 associazione

di categoria ed alla Camera di Commercio una presenza di “sistema”. Le opportunità per le imprese trentine potranno essere le seguenti. Relazioni istituzionali e internazionalizzazione: – Un ufficio di rappresentanza per sei mesi collocato sul Cardo Nord Ovest (via principale) – Assistenza per l’organizzazione e per la gestione di un piano di incontri inter-istituzionali e B2B con il coinvolgimento di soggetti e temi chiave per il Trentino Mostra sull’Italia delle Regioni, che sarà allestita in Palazzo Italia (luogo centrale Expo) Settimana espositiva, circa 200 mq lungo il Cardo Nord Ovest L’opzione scelta dal Trentino prevede pure una “Settimana di protagonismo”, in cui si concorda con il Padiglione Italia un palinsesto di eventi, con annesse campagne di comunicazione. Possibili obiettivi rappresentati dalla Provincia alle categorie economiche 1° obiettivo: realizzazione di un progetto di marketing territoriale volto all’innalzamento della conoscenza/reputazione internazionale del sistema

territoriale nel suo complesso e all’accreditamento del sistema di offerta turistica, produttiva economica e della ricerca nell’arena internazionale. 2° obiettivo: promozione e attrazione in Trentino di turisti attraverso la costruzione di un pacchetto “Trentino Expo 2015”. 3° obiettivo: sviluppo attraverso i Commissari Nazionali di partnership commerciali e scientifico-tecnologiche con pre-selezionati e qualificati buyer/imprenditori internazionali/player scientifico-tecnologici internazionali attivi nei campi primari dell’offerta trentina a Expo. 4° obiettivo: utilizzare la presenza a Expo come mezzo per l’attrazione verso il Trentino di selezionate platee di potenziali clienti-partner e verso il programma ordinario e di iniziative speciali verso i flussi Expo. L’obiettivo del settore industriale è quello di far emergere le eccellenze del territorio anche aldilà del settore agroalimentare e di mostrare al mondo gli impegni verso l’innovazione, la qualità e la sostenibilità. Un esempio della partecipazione dell’industria trentina potrebbe consistere nella presenza a Milano anche dell’offerta degli impianti a fune, in previsione della stagione invernale 2015-2016. Dopo la raccolta delle adesioni, la Provincia ha costituito un apposito gruppo di lavoro con la presenza attiva delle categorie, chiamato ad elaborare il “progetto di partecipazione”. (rb)

Per informazioni Confindustria Trento Fiammetta Nicoletti tel. 0461 360000 nicoletti@confindustria.tn.it Assoservizi Roberto Bombarda tel. 0461 935050 roberto.bombarda@assoservizi.tn.it

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57 associazione

Un nuovo “Orizzonte” per l’elettrodomestico Anche Confindustria Trento nel progetto nazionale di Confindustria per il rilancio dell’industria del settore. Nei giorni scorsi la presentazione a Roma da parte del presidente Squinzi.

Nel

progetto “Orizzonte”, il piano per il rilancio del progetto. Per il Trentino è stata individuata del settore italiano dell’elettrodomestico presenta- l’opportunità di realizzare sul territorio un centro to a Roma dal presidente di Confindustria Gior- prove e certificazioni per le aziende dell’elettrodogio Squinzi, c’è anche un pezzo di Trentino. mestico, con una valenza non solo nazionale, ma Il progetto elaborato da Confindustria e Ceced Ita- anche europea”. Partner degli industriali trentini lia (l’associazione dei produttori di elettrodome- nel progetto sono la stessa Ceced Italia, che si è stici), insieme a undici associazioni territoriali tra candidata a fare confluire nel centro trentino il cui Confindustria Trento, è stato presentato questa controllo dei prodotti con particolare riferimento mattina in viale dell’Astronomia. Si tratta di una all’etichetta energetica, e un qualificato ente naziostrategia articolata in diverse azioni dedicate a un nale di certificazione e testing. settore di vitale importanza per il Made in Italy. “Il progetto può diventare strategico per il nostro “Un progetto comune per ridare competitività al territorio - spiega Mazzalai - perché prevede la settore dell’elettrodomestico italiano, che è un possibilità di insediarsi presso il sito ex Whirlpool, vero Made in e che ha sofferto più di altri in que- dove potrebbero essere valorizzate professionalità sta lunga e ossessiva crisi del Paese”, ha sottoline- qualificate con esperienza nel settore, al momento ato il presidente degli industriali, Giorgio Squinzi. disponibili. Importanti sinergie potrebbero essere “Confindustria Trento - spiega il presidente Paolo inoltre create con il polo della meccatronica di Mazzalai -, ha contribuito dall’inizio alla stesura Rovereto e con i centri di ricerca trentini”. Giorgio Squinzi e Paolo Mazzalai

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58 associazione

Con la ricerca per le imprese In seguito all'accordo di collaborazione siglato con l'Università di Trento, Confindustria Trento ha implementato i servizi offerti agli associati con l'inserimento di due ingegneri provenienti dall'ateneo.

GRAZIE

ad un accordo tra Confindustria Trento e l’Università di Trento, dal primo febbraio 2013 è stato avviato un progetto volto a rafforzare le collaborazioni tra le imprese locali e l’Università. Al progetto, partito con il distacco a Palazzo Stella di un ingegnere del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Christian Lorandi, si è da qualche mese aggiunto l’ingegnere gestionale Claudio Nidasio, con mandato di rappresentare tutti i dipartimenti dell'ateneo. L’obiettivo di questa iniziativa è supportare le imprese associate nell’avvio di una collaborazione con l’ateneo trentino su quei temi, di interesse aziendale, di cui si hanno competenze all’interno dell’Università. Uno dei problemi più frequenti riscontrati da chi non ha mai avuto rapporti con

Riconoscimenti all’anzianità di servizio a Palazzo Stella A fine maggio, a Roma, nel corso dell’assemblea di Confindustria, è stato premiato per l’anzianità di servizio anche un gruppo di dipendenti di Confindustria Trento. Si tratta di Maria Luisa Negriolli, Primo Bee e Luigi Conte, impiegati presso l’Associazione da 35 anni, e di Daniela Tomasi, da 25 anni impiegata negli uffici di Palazzo Stella.

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l’ateneo, è infatti il non sapere a chi rivolgersi per avviare una collaborazione su una specifica tematica o anche più semplicemente a chi chiedere una determinata analisi. Per questo motivo, i delegati dell’Università di Trento distaccati a Palazzo Stella, quando contattati da un’azienda interessata, effettuano di solito una visita preliminare in azienda, in modo da capire esattamente le richieste ed illustrare i possibili ambiti di collaborazione. A questa visita segue poi un incontro con i ricercatori individuati all’interno all’università come quelli più adatti al tipo di ricerca, analisi o tecnologia di cui l’azienda ha bisogno. Questo incontro si svolge spesso nei laboratori dell’ateneo in modo da illustrare al meglio all’azienda le competenze sviluppate e la tecnologia a disposizione dei ricercatori. Il contatto diretto di professori e ricercatori con le imprese permette di mettere a fuoco le reali necessità e capire quale sia il tipo di collaborazione più adatta. I rapporti tra le imprese e l’ateneo non sono tuttavia limitati ad analisi e ricerca scientifica. Accanto a queste possono configurarsi collaborazioni e consulenze su temi giuridici, economici, di pianificazione e di programmazione industriale. Oltre a questi ambiti, Claudio Nidasio, che ha accumulato in questi anni esperienza su brevettazione, proprietà intellettuale, trasferimento tecnologico e creazione di start-up all’interno dell’Università di Trento, può quindi offrire un primo supporto alle aziende su queste tematiche. Su questi temi si è appena chiuso un ciclo di seminari aperti alle aziende, organizzato dall’Università di Trento in collaborazione con Confindustria Trento, dal titolo “Crash course on research funding, intellectual property and start up creation” che ha visto tra gli altri la partecipazione di Dana Italia.



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economia

economia

Assegnate le Stelle al Merito del Lavoro Decorati otto lavoratori trentini, che il 1° maggio hanno ricevuto l'onorificenza conferita dal presidente della Repubblica per meriti di perizia, laboriosità e condotta morale o per innovazioni nel campo tecnico e produttivo.

LORENZO BALDESSARI - residente a Povo - commercio Baldessari, seppur privo di studi superiori, ha percorso una brillante carriera nell’ambito di aziende operanti nel settore del commercio di articoli di carta e cancelleria. Grazie alle capacità dimostrate e all’impegno profuso nella cura dei rapporti con i fornitori e i clienti di maggior rilievo è stato promosso dapprima a impiegato di primo livello e successivamente a dirigente. Nell’esecuzione dei compiti affidati si è contraddistinto per capacità intellettuali, impegno, costanza e diligenza.

CLARA DALSASS - residente a Bosentino - artigianato Dalsass, assunta nel mese di dicembre dell’anno 1972 dall’Associazione Artigiani, ha svolto per oltre quarant’anni mansioni di addetta al front office del servizio paghe. Nell’ambito di tale attività si è sempre contraddistinta sia per la professionalità, sia per il forte attaccamento al lavoro, fino a divenire un punto di riferimento nell’assistenza agli artigiani aderenti all’Associazione. Degno di menzione è il ruolo di trasmissione ai neoassunti del proprio bagaglio di esperienza acquisita sul campo.

GIOVANNI GOBBER - residente a Imer - industria II candidato ha percorso una brillante carriera presso aziende del gruppo Forgital Italy Spa in provincia di Vicenza (I’attività del gruppo consiste nella produzione di anelli laminati e forgiati senza saldatura di medio grandi dimensioni). Assunto quale impiegato responsabile degli approvvigionamenti, grazie alla capacità dimostrata è stato promosso alla categoria dei dirigenti nel gennaio del 1988 e chiamato a ricoprire il ruolo di direttore delle vendite. Notevole è stato il contributo di Gobber allo sviluppo della rete commerciale in Italia e all’Estero, in particolare negli Stati Uniti dove ha aperto e avviato I’ufficio commerciale di Philadelphia.

COSTANTINO GRANDI - residente a Tuenno - credito II candidato ha percorso una brillante carriera, in particolare presso la Cassa Rurale di Fondo - Brez, che a seguito di vari eventi di fusione è diventata Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia. Grandi ha ricoperto diversi incarichi presso la Federazione Trentina delle Cooperative, passando successivamente al ruolo di vicedirettore e poi di direttore della Cassa Rurale di Fondo - Brez e poi di direttore generale della Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia. Grandi ha sempre dimostrato capacità professionali e umane che hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo della Cassa Rurale e a favorire il processo di fusione delle varie Casse Rurali, che poi hanno costituito I’attuale Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia. Degno di menzione il lavoro svolto per I’estensione dell’operatività della Cassa Rurale verso Lana, con le criticità legate alla gestione di una clientela di lingua tedesca. .

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MARINA PARTEZIN - residente a Trento - servizi Partezin, seppur priva di studi superiori, ha percorso una più che soddisfacente carriera. Grazie all’abnegazione e all’impegno profuso ha assunto incarichi di crescente rilevanza, culminati nell’attribuzione dall’anno 2003 della responsabilità aziendale della società cooperativa Activa. In questo decennio la società, sotto la direzione della candidata, ha registrato significativi e continui aumenti del fatturato che hanno generato incrementi della forza lavoro, passata dalle 82 unità del 2003 alle attuali 254.

FULVIO PRATI - residente a Nago-Torbole - industria II candidato inizia la sua carriera presso la Cartiere del Garda Spa come operaio specializzato elettricista. Quando, nel 1977, viene introdotto il primo sistema di controllo in linea delle caratteristiche di prodotto, gliene viene affidata la responsabilità. Con il passaggio a nuovi, complessi impianti, a Prati vengono affidate le manutenzioni delle nuove macchine; in seguito, gli è assegnato il compito di costruire un team per la manutenzione strumentista. Nel 1992 gli viene affidato il progetto di introdurre in azienda il primo sistema di controllo a logica distribuita. Dal 2000 diventa responsabile della manutenzione elettrica e strumentale di tutto lo stabilimento. Negli ultimi dieci anni si è cimentato nella sfida dell’efficientamento energetico, apportando il proprio contributo decisivo nel far diventare I’azienda la prima in Italia ad avere la Certificazione ISO 16001 sul sistema di Gestione dell’energia. Degna di menzione, infine, è la sua attenzione al tema della sicurezza.

SAVERIO TRISOTTO - residente a Samone - artigianato Trisotto, assunto nel mese di dicembre del 1977 dalla segheria di Giuseppe Perer, ha seguito fin dall’inizio lo sviluppo dell’azienda. Proveniente da un settore completamente diverso è stato assunto quale operaio comune, ma nel corso degli anni ha saputo specializzarsi, grazie alla volontà di partecipare a diversi corsi di formazione, diventando anche punto di riferimento per i nuovi assunti. Si è sempre dimostrato disponibile con i colleghi e con i clienti e si è contraddistinto per la professionalità e per il forte attaccamento al lavoro. Ha recentemente frequentato un corso per classificatore del legno. Fondamentale è I’apporto di Trisotto nel coordinamento delle varie fasi di lavorazione del legno grazie alla forte esperienza maturata nel settore. Degno di menzione infine è il ruolo di trasmissione ai neoassunti del proprio bagaglio di esperienza acquisita sul campo e il forte attaccamento al lavoro.

GILBERTO ZANI - residente a Cavareno - credito II candidato ha percorso una brillante carriera, in particolare presso la Cassa Rurale di Pieve Sanzeno, che a seguito di vari eventi di fusione è diventata prima Cassa Rurale Alta Val di Non - Romeno e poi Cassa Rurale d’Anaunia - Taio. Zani ha iniziato come cassiere, ma le doti di intraprendenza e laboriosità gli hanno permesso di maturare competenze ed esperienze necessari per lo svolgimento di incarichi di crescente responsabilità, fino alla nomina di direttore. Zani è stato promotore della prima fusione con le Casse Rurali di Romeno e Dambel ed e stato nominato direttore della neo costituita Cassa Rurale Alta Val di Non. Successivamente ha sostenuto anche la nascita della Cassa Rurale d’Anaunia, dove assume la carica di direttor. Zani è stato promotore di alcune innovazioni, in particolar modo informatiche: inoltre ha introdotto diverse iniziative e servizi a favore della Comunità, quali il servizio di consulenza, la banca-assicurazione, i Premi allo Studio, i viaggi, il Club Giovani Soci e la promozione di incontri, serate e convegni. L’entusiasmo profuso in tutte le attività intraprese ha sempre sostenuto la motivazione dei collaboratori.

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family audit

Confindustria Trento per il Family Audit Nei giorni scorsi a Palazzo Chigi la consegna della certificazione base a Roberto Busato, direttore dell’associazione: la prima del sistema confindustriale ad investire nei processi di conciliazione.

CONFINDUSTRIA

Trento è tra le 42 organizzazioni che nei giorni scorsi a Roma hanno ricevuto la certificazione base Family Audit, rilasciata alle realtà che hanno adottato lo standard e concluso l’iter nell’ambito della sperimentazione nazionale avviata nel 2012 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della Famiglia, d’intesa con la Provincia autonoma di Trento. Il certificato di Confindustria Trento è stato consegnato, nel corso della cerimonia a Palazzo Chigi, al direttore Roberto Busato. “Siamo la prima associazione del sistema Confindustria ad ottenere questa certificazione - spiega Busato -. Abbiamo intrapreso questo percorso per migliorare la nostra organizzazione, ma l’abbiamo fatto anche come sperimentazione da estendere alle aziende associate. Siamo convinti che, attraverso il miglioramento del benessere dei dipendenti, si possa incrementare l’efficienza e quindi la competitività delle nostre aziende. La testimonianza Fiametta Nicoletti e Roberto Busato ritirano l'attestato

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di Enel Energia e del Gruppo Nestlè Italia, tra le prime aziende certificate Family Audit intervenute ieri a Roma, conferma che è la direzione giusta”. In Italia, le organizzazioni che hanno avviato un percorso di certificazione familiare sono sempre più numerose. La difficoltà dovute alla situazione economica attuale, condizionando pesantemente la vita familiare, hanno reso infatti se possibile ancora più urgente la necessità di individuare soluzioni efficaci a favore dei lavoratori e delle lavoratrici. La partecipazione dei cittadini al mercato del lavoro è infatti decisiva sia per lo sviluppo di un territorio, sia per la crescita e la tutela dei singoli e delle famiglie. Se la vita professionale costituisce una dimensione necessaria e cruciale nell’esistenza di una persona, il mercato del lavoro e le istituzioni sono tenuti a farsi carico della tutela del benessere dei lavoratori e a perseguire il giusto equilibrio tra i vincoli della vita lavorativa e quelli legati alla sfera privata e ai bisogni di cura familiare favorendo la conciliazione. Il Family Audit è uno strumento manageriale che promuove un cambiamento culturale e organizzativo all’interno delle realtà, e consente alle stesse di adottare delle politiche di gestione del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie. Grazie ad un’indagine ampia dell’organizzazione, si individuano obiettivi e iniziative che consentono di migliorare le esigenze di conciliazione tra famiglia e lavoro dei dipendenti. La partecipazione dei collaboratori dell’organizzazione diventa un valore fondamentale nell’individuazione dei bisogni, e delle soluzioni necessarie a soddisfarli, in materia di conciliazione. Lo strumento può essere usato da qualsiasi realtà, di qualsiasi natura giuridica, dimensione e prodotto o servizio fornito. L’organizzazione che


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Conciliazione famiglia-lavoro, la misura del benessere lo utilizza innesca un ciclo virtuoso di miglioramento continuo, introducendo al proprio interno soluzioni organizzative innovative e competitive relativamente alla flessibilità del lavoro e alla cultura della conciliazione. Il progetto si realizza attraverso un processo di valutazione sistematica e standardizzata che conduce, a conclusione dell’iter, all’attribuzione di una certificazione. Il Family Audit richiede alle organizzazioni interessate l’adozione di specifici piani di azione che coinvolgono e qualificano sia gli aspetti organizzativi della propria realtà aziendale sia la gestione delle risorse umane e strumentali. Dalla sperimentazione, che concentra l’attenzione sulla conciliazione vita-lavoro, un concetto emerge con chiarezza: migliori condizioni di lavoro e un supporto diretto alle famiglie favoriscono un miglior clima aziendale (a tutto vantaggio della stessa produttività) e possono accrescere i livelli occupazionali, soprattutto sul fronte femminile. Nei giorni scorsi dunque a Palazzo Chigi l’assegnazione della certificazione di base a Confindustria Trento. Nel corso della cerimonia, dal titolo “Conciliazione famiglia e lavoro – I benefici sociali ed economici della certificazione Family Audit”, sono intervenuti Luciano Malfer, dell’Agenzia per la famiglia della Pat, che ha illustrato lo stato di attuazione dello standard Family Audit, Riccardo Prandini, dell’Università di Bologna, che si è soffermato sull’impatto sociale degli investimenti sul benessere aziendale dei dipendenti, l’assessore alle Pari Opportunità della Pat Sara Ferrari e le aziende che hanno aderito alla sperimentazione nazionale. A Roma sono stati inoltre presentati gli esiti di una ricerca promossa dall’Agenzia provinciale per la famiglia e curata da un team di ricercatori dell’Università di Bologna sulla ricaduta dello standard Family Audit sulle lavoratrici e lavoratori. L’indagine, che ha coinvolto 7 imprese private, 5 cooperative e 6 enti pubblici, ha dimostrato che le azioni introdotte hanno avuto un impatto positivo netto e deciso sulla vita personale, familiare e lavorativa dei dipendenti e dei loro partner conviventi.

Le politiche di conciliazione famiglia-lavoro servono più alle donne che non ai giovani: le donne, avendo più responsabilità familiari, possono sfruttare al meglio le misure Family Audit e trarne il maggior beneficio. Il dispositivo con maggiore impatto promosso nell’ambito dello standard Family Audit riguarda la flessibilità dell’organizzazione, intesa come la capacità dell’azienda di riorganizzare i propri percorsi e orari di lavoro. Attivando la flessibilità è possibile incrementare il benessere dei dipendenti a livello personale, familiare e lavorativo. Tra le misure più utilizzate, oltre alla flessibilità, vi sono le tecnologie informatiche e la strumentazione tecnologica, che sono anche sinonimo di telelavoro, gli aiuti monetari e i servizi che le organizzazioni offrono ai propri dipendenti, ad esempio gli asili nido, e la formazione dei dipendenti unita alla comunicazione di eventuali diritti o norme specifiche. Più la famiglia è complessa, maggiori saranno i benefici, in termini di benessere, derivanti dagli strumenti di conciliazione. Questi i risultati della ricerca promossa dall’Agenzia provinciale per la famiglia e svolta da un gruppo di lavoro composto da Elena Macchioni e Vincenzo Marrone ricercatori del dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna, coordinati dal docente Riccardo Prandini.

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Gpi, avanguardia della conciliazione Dai servizi di prossimità alla organizzazione del lavoro: le azioni introdotte in sei anni da Gpi Spa fanno del Gruppo un fiore all’occhiello nel panorama locale e nazionale.

SUL FRONTE

delle politiche a favore della conciliazione tra famiglia e lavoro il Trentino è laboratorio di eccellenza. Il merito è certamente della lungimiranza di una strategia che si è posta fin dal principio all’avanguardia tra le politiche nazionali. Ma anche e soprattutto della prontezza con cui enti pubblici, organizzazioni e aziende attive sul territorio provinciale hanno colto l’opportunità di sviluppare, al loro interno, una serie di iniziative capaci di promuovere il benessere e la qualità della vita dei propri dipendenti e delle loro famiglie. Con il risultato di ottenere ottimi riscontri anche sul fronte dell’efficienza e della produttività. È il caso di Gpi Spa, azienda con sede a Trento attiva nel mercato sanità e sociale, giunta oramai a uno stadio avanzato della sperimentazione dei processi previsti dalla certificazione Family Audit. “Il percorso di Gpi è iniziato nel 2008 – spiega Marco Girardi, responsabile dell’attuazione del processo -, con la costituzione del gruppo di progetto. Tra il 2009 e il 2012 l’azienda ha introdotto e sviluppato un folto numero di azioni, per le quali il consiglio dell’Audit le ha assegnato il certificato finale. Attualmente ci troviamo nella cosiddetta fase di mantenimento, che terminerà con il prossimo anno”. Le opportunità offerte ai dipendenti dall’azienda nell’ambito dell’Audit spaziano dalla disponibilità di servizi di prossimità, a una più flessibile pianificazione dei tempi e degli spazi in cui si svolge l’attività lavorativa. “Nel primo caso – ricorda Giovanni Anselmi, direttore del personale in Gpi e referente interno del Family Audit – si è scelto di dare supporto pratico ai collaboratori, offrendo loro, ad esempio, l’opportunità di avvalersi di un Centro assistenza fiscale convenzionato piuttosto che di una lavanderia: piccole iniziative

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che garantiscono qualche risparmio economico e un grande risparmio di tempo. Sull’altro versante, siamo intervenuti sull’organizzazione del lavoro, operando sugli orari (turnazioni, flessibilità, congedi straordinari, pause e permessi), e sui luoghi, promuovendo il telelavoro e il lavoro decentrato”. La finestra per l’ingresso al mattino è ricompresa tra le 8.00 e le 9.00, la pausa pranzo può essere di 30 minuti o di un tempo più lungo, fino a 2 ore e 15 minuti. Il dipendente che abbia la necessità di assistere un figlio o un padre malato può sfruttare l’opportunità del “distacco”: “Anche sulla scorta della vocazione tecnologica dell’azienda, abbiamo condotto numerose esperienze di isole di telelavoro – prosegue Anselmi – attivando postazioni a Ossana, Castel Tesino, Luserna: con la conseguenza di favorire i dipendenti, che avrebbero altrimenti dovuto affrontare lunghi spostamenti, e di animare comuni e zone in cui l’occupazione si attesta su livelli più bassi”. Se il primo beneficio è dei dipendenti, certamente il loro benessere si riflette sul rendimento. Gpi


65 family audit

è in costante crescita dal punto di vista dell’occupazione, del fatturato e degli investimenti in ricerca e formazione: nel 2013 il fatturato è stato nell’ordine dei 68 milioni di euro - e per il 2014 le previsioni di chiusura si aggirano sugli 80 milioni - coinvolgendo circa 1.300 persone tra tecnici e specialisti informatici e addetti ai Servizi Cup e Front End. “Ogni due anni – aggiunge Girardi – sottoponiamo ai nostri collaboratori un questionario valutativo, che serve per tastare la loro soddisfazione e per raccogliere nuove proposte. Accanto a questa operazione di ascolto più istituzionale, c’è una email dedicata alla ricezione delle comunicazioni legate al processo, ma soprattutto c’è la tendenza a raccogliere informalmente spunti e considerazioni”. Gli strumenti, le politiche e le modalità di comunicazione interna ed esterna sono tra i campi di indagine valorizzati nel percorso: “Abbiamo ritenuto prioritario lavorare sulla sensibilizzazione alla cultura della conciliazione, in particolare nei confronti di responsabili e capi area: coloro che necessariamente recepiscono per primi le istanze del team”. Naturalmente, non tutti i desideri

possono essere esauditi. Alcuni servizi – l’asilo aziendale in primis – non sono sostenibili, e i finanziamenti pubblici necessari a integrare gli investimenti aziendali non sono ancora disponibili poiché mancano i decreti attuativi. “Ugualmente, molte delle iniziative più brillanti nascono proprio dalla condivisione della problematica del singolo: accade così che una sperimentazione personalizzata, immaginata per soddisfare un’esigenza individuale, finisca per trasformarsi in una buona abitudine”. È il caso del processo che ha condotto Gpi ad accogliere in azienda i figli di un gruppo di dipendenti, altrimenti costretti a rimanere a casa per le vacanze estive, tramite l’attivazione di periodi di stage estivi. Un’esperienza che ha giovato alla gestione familiare di madri e padri, alla crescita personale (e non solo) dei loro ragazzi, e che ha contribuito certamente al miglioramento del senso di appartenenza alla realtà aziendale e al sistema delle relazioni lavorative indicato, all’interno dell’indagine sullo stato dell’arte dei processi realizzata dall’Università di Bologna, fra i portati più fecondi della intera strategia elaborata nell’ambito della certificazione. (sb)

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66

internazionalizzazione

internazionalizzazione

Export: il Brasile sempre più vicino Fedrizzi: "Organizzare missioni di sistema è fondamentale per mettere in contatto la domanda e l’offerta e per aiutare le imprese trentine a consolidarsi sui mercati esteri". di Giorgio Zagonel

A SEGUITO

A seguito della missione di imprenditori edili brasiliani avvenuta nell’ottobre del 2013 Trentino Export ha organizzato dal 13 al 17 maggio, in collaborazione con Habitech – Distretto Tecnologico Trentino e Trentino Sviluppo, una missione imprenditoriale in Brasile nello Stato di Santa Catarina, per presentare il sistema edile trentino e sviluppare collaborazioni proficue. Questa missione, a cui hanno partecipato cinque imprese produttive e di servizi legate ai settori dell’edilizia sostenibile e dell’energia, supportate dal rappresentate di Dolomiti Energia, è stata utile per sondare le opportunità di mercato in loco e stringere maggiormente i già saldi rapporti creatisi in questi anni tra imprese brasiliane e trentine ed incontrare importanti interlocutori. A tal proposito, Barbara Fedrizzi, presidente di Trentino Export ha sottolineato come: “Organizzare queste missioni commerciali di sistema è fondamentale per mettere in contatto la domanda e l’offerta commerciale e per aiutare concretamente le imprese trentine a scoprire e a consolidarsi sui mercati esteri. Sono rimasta molto colpita dall’interesse creato dal sistema di filiera e dalla volontà di collaborazione riscontrata dalle nostre contro-

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parti brasiliane. Sono state giornate intense ma ricche di soddisfazioni. La crisi economica è difficile ed allargare i propri orizzonti è fondamentale. Un ringraziamento va a tutto lo staff della Cooperativa, alle aziende trentine che hanno partecipato a questa missione ed a Trentino Sviluppo, che ha sostenuto la nostra iniziativa”. La Missione, arrivata mercoledì 14 maggio, è stata subito accolta calorosamente dalla comunità trentina di Florianopolis. Dopo questo primo benvenuto, la delegazione trentina ha incontrato i vertici della locale Società elettrica (Celesc) ed il direttore delle infrastrutture e del commercio, nonché l’Assessore di riferimento dello Stato di Santa Catarina. I vertici della Celesc hanno illustrato gli importanti progetti per la costruzione di 48 centrali elettriche, di cui: 24 eoliche e 22 termoelettriche, oltre alla volontà di realizzare centrali idroelettriche, di medie e piccole dimensioni, ed a biomasse. Nel pomeriggio vi è stato invece un meeting con la Sinduscon (associazione di circa 230 imprenditori edili locali), ove le controparti brasiliani hanno illustrato lo stato del settore delle costruzioni in Brasile e le ultime modifiche normative.


67 internazionalizzazione

Da questo incontro è emersa la necessità di know how costruttivo tecnologicamente avanzato e di sistemi che accelerino i tempi di costruzione dei complessi abitativi. A tal proposito è intenzione di Habitech e delle proprie imprese associate, che stanno perseguendo il modello di internazionalizzazione di filiera, la creazione in futuro di un distretto tecnologico, nello Stato di Santa Catarina, nel campo dell’edilizia sostenibile, che ricalchi la grande esperienza di quanto fatto in Trentino. Giovedì 15 maggio da Florianopolis gli imprenditori trentini si sono spostati nell’interno per raggiungere Blumenau, città dalla chiare ascendenze tedesche e centro di quella che viene considerata la Silicon Valley del Brasile. Qui si è svolto un workshop, organizzato dalla locale associazione degli Imprenditori, che ha permesso alle aziende arrivate dall’Italia di presentarsi e di mettere a confron- “In Brasile c’è una grande richiesta di tecnologie e to le proprie esperienze con quelle delle aziende soluzioni innovative, in special modo nel settore brasiliane presenti. I riscontri da entrambe le parti delle costruzioni. Le costruzioni in legno potrebbero essere una grande opportunità per un paese sono stati molto positivi. tra i primi produttori mondiali di legname. Dopo A margine di questo incontro, la delegazione è 4 anni, bisogna ora a consolidare sempre più la stata accolta dall’Assessore all’urbanistica, territorio e mobilità e dal Direttore alla pianificazione nostra presenza in Brasile per renderla stabile e del territorio dello Stato di Santa Catarina che permettere alle aziende trentine di trovare sempre hanno illustrato gli importanti progetti infrastrut- nuovi sbocchi per i propri prodotti e tecnologie. turali previsti nei prossimi anni: la realizzazione Trentino Export è diventato ormai un vero e prodi un nuova campus universitario, un depuratore prio ponte tra Brasile e Trentino, due territori dicentrale delle acque, un carcere, una centrale per stanti geograficamente ma allo stesso modo molil riciclaggio dei rifiuti, nonché un nuovo collega- to vicini, sia per le caratteristiche territoriali ed mento autostradale e ferroviario con Florianopolis economiche molto simili al Trentino, che per la presenza di una comunità oriunda trentina molto da una parte e la città Chapeco dall’altra. Venerdì 16 maggio invece vi è stata la possibilità attiva.” di visitare anche la piattaforma logistica Pi.Ma.Rio. La tre giorni nello Stato di Santa Catarina, fortedi Trentino Export a Rio dos Cedros, utilizzata al mente voluta dagli operatori trentini, ha permesmomento da 4 aziende associate: Sicor Spa, Rover- so di far conoscere le potenzialità del territorio plastik Spa, Gasperotti Srl e Cogi Srl. A margine catarinense, le sue eccellenze produttive, nonché di questa visita gli imprenditori trentini hanno le sue necessità e mettere le basi per una futuvisitato due cantieri della Procave Incorporada, ra collaborazione nel campo edile con imprese e dell’imprenditore Nivaldo Pinheiro venuto in studi di progettazione brasiliani del settore. Vi è Trentino nell’ottobre 2013, dove hanno potuto toc- l’intenzione di inviare a breve in Brasile un protocare con mano i sistemi costruttivi locali e concre- tipo di casa in legno a basso risparmio energetico. tizzare i primi approcci avuti nell’autunno scorso. Passo successivo sarà a settembre 2014 una nuova Oscar Lenzi, referente in Brasile di Trentino Ex- missione di imprenditori brasiliani in Trentino port, in questa occasione ha sottolineato come: per ricambiare questa appena compiuta.

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SAVE THE DATE 24 Giugno ore 14.30 Seminario Hong Kong: porta d'ingresso al mercato cinese e porta di accesso al Sud Est Asiatico Confindustria Trento - Palazzo Stella - Via Degasperi n. 77 - Trento


69 internazionalizzazione

Vademecum dell’internazionalizzazione Ogni bimestre gli incontri individuali gratuiti con professionisti dei settori legale, fiscale, bancario ed assicurativo, focalizzati su quesiti ed esigenze delle imprese associate sui mercati esteri di Nicolò Andreini, responsabile Area internazionalizzazione, Confindustria Trento

Ad

un anno dal suo lancio, è molto positivo il bilancio del servizio a sportello di consulenze individuali alle imprese sui vari aspetti dell’internazionalizzazione, curato da Confindustria Trento per il tramite della società di servizi Assoservizi Srl. Dal giugno 2013 al maggio 2014, si sono tenuti oltre 140 incontri, su numerosi argomenti tutti funzionali all’accesso o allo sviluppo del business sui mercati esteri: dalle ricerche di mercato e di partner esteri, al deposito e tutela di marchio e brevetto e proprietà industriale in genere, alle certificazioni dei prodotti per l’esportazione, passando per i contratti e le normative legali, fiscali e doganali estere, fino alla componente finanziaria, bancaria e assicurativa. Alcuni di questi incontri sono andati oltre la prima consulenza, dando seguito a progetti di internazionalizzazione veri e propri, con conseguenti benefici per le aziende. L’Associazione è consapevole che le imprese associate hanno innanzitutto l’esigenza di ricercare, discutere, valutare ed eventualmente dare seguito ad opportunità e progetti specifici che si aprono per loro sui mercati internazionali. Per questo, ciascuna consulenza è finalizzata ad approfondire specifici quesiti, che le singole aziende partecipanti anticipano prima di ogni incontro per renderlo quanto più efficace ed operativo possibile. Il valore delle consulenze è tanto più ampio in quanto queste vengono fornite dall’Associazione

insieme con alcune strutture professionali tecniche, selezionate in tutto il Nord Italia, sulla base di appositi accordi di collaborazione che garantiscono risultati in tempi certi e a tariffe scontate, riservati alle aziende associate, per eventuali servizi successivi alle prime consulenze gratuite. Completa il servizio la disponibilità di Assoservizi a gestire e presentare la modulistica di richieste di rimborso di parti dei costi sostenuti per le attività internazionali ex Lp 6/1999 modificata nel 2013. Le imprese, oltre ad avere a disposizione un ventaglio di professionisti selezionati ed esperti con cui entrare in un primo contatto diretto e gratuito, possono quindi affidarsi a questi ed all’Associazione nel portare avanti i propri progetti specifici sui mercati esteri, parallelamente assicurandosi finanziamenti provinciali e non solo per sostenerli. Di seguito l’agenda degli incontri di consulenza individuale per l’internazionalizzazione proposti dall’Associazione all’industria trentina nel bimestre giugno-luglio 2014.

Per informazioni e adesioni Area Internazionalizzazione Nicolò Andreini Tel. 0461 360000 estero@confindustria.tn.it

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70 internazionalizzazione

data

struttura

argomento

1

11 giugno, dalle ore 9.00

Confindustria Trento Area Economia d’Impresa

Consulenza ed assistenza su fiscalità internazionale ai fini imposte dirette e indirette nei rapporti con l’estero.

2

12 giugno, dalle ore 14.30

Banca Popolare di Vicenza Responsabile Estero Trentino

Consulenza ed assistenza bancaria su prodotti estero-oriented.

3

18 giugno, dalle ore 11.00

Studio di Consulenza Internazionale D’Antonio Titolare

Consulenza ed assistenza in: ricerche partner esteri; ricerche di mercato; realizzazione di joint-venture, ecc.

4

19 giugno, dalle ore 14.00

Italian Trade Agency (ICE) Direzione Ufficio di Milano

Consulenza ed assistenza su “le strategie di primo approccio all’internazionalizzazione”.

5

25 giugno, dalle ore 10.30

Banca di Trento e Bolzano Specialista Trade Estero

Consulenza ed assistenza bancaria su prodotti estero-oriented.

6

1° luglio, dalle ore 14.00

Assiconsult Ufficio crediti e cauzioni

Consulenza ed assistenza su assicurazioni per mercati esteri e mercato nazionale.

7

2 luglio, dalle ore 9.00

Cassa Centrale Banca Ufficio Estero e Servizi Accentrati

Consulenza ed assistenza sull’identificazione e la prevenzione dei rischi per vendite di beni e servizi all’estero

8

3 luglio, dalle ore 9.00

Studio Tecnico Ing. Peluso Titolare

Consulenza ed assistenza sulle certificazioni dei prodotti per l’esportazione

9

7 luglio, dalle ore 14.00

Studio Legale de Capoa & Ass. Titolare

Consulenza ed assistenza su “come ottimizzare la conoscenza delle problematiche connesse al commercio internazionale”.

10

8 luglio, dalle ore 9.30

UniCredit Group Global Transaction Banking Italy-Center Region North-East

Consulenza ed assistenza bancaria su prodotti estero-oriented.

11

9 luglio, dalle ore 10.00

Studio Legale Po Titolare

Consulenza ed assistenza sui contratti di distribuzione e di agenzia internazionali

12

10 luglio, dalle ore 14.30

Banca Popolare di Vicenza Responsabile Estero Trentino

Consulenza ed assistenza bancaria su prodotti estero-oriented.

13

22 luglio, dalle ore 10.00

Studio Reniero & Ass. Titolare

Consulenza ed assistenza su rilascio di brevetti, modelli, marchi, copyright e domain names.

14

23 luglio, dalle ore 14.00

Banca Nazionale del Lavoro Specialista Trade Finance

Consulenza ed assistenza bancaria su prodotti estero-oriented.

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71

Fisici al lavoro sui problemi delle imprese Trenta ricercatori dell’Università di Trento e tre imprese i protagonisti del progetto “Industrial Problem Solving with Physics”: conoscenze di fisica e creatività per risolvere problemi concreti.

innovazione

innovazione

di Giovanni Cassani, Università di Trento

Misurazioni,

sensoristica, nuovi materiali, energetica, criogenia, macchine da vuoto, sistemi di automazione e controllo, elaborazione dati, crittografia. Il progetto “Industrial problem Solving with Physics” – promosso dall’Università di Trento e da Confindustria Trento – mira a mettere in comunicazione le imprese del territorio e il mondo accademico per risolvere problemi industriali in questi campi. Trenta giovani ricercatori trascorreranno una settimana lavorando all’interno di tre imprese per trovare una soluzione ad un problema concreto, unendo le proprie competenze tecnologiche, informatiche e scientifiche alla creatività. Gli studenti potranno conoscere direttamente il mondo dell’industria e le sue metodologie, vivendo un’esperienza utile all’orientamento in vista di un’eventuale uscita dal mondo accademico. Le imprese potranno, dal canto loro, mettersi in contatto con il mondo della ricerca scientifica e tecnologica più avanzata per trovare soluzioni innovative e rafforzare il proprio business. Le aziende interessate dovranno predisporre un progetto che espliciti uno o più problemi concreti che l’impresa vorrebbe venissero affrontati nel corso della settimana di attività. Gli studenti saranno

selezionati tra gli iscritti ai corsi di laurea magistrale o alle scuole di dottorato, i giovani ricercatori e gli assegnisti provenienti dalle aree tecnico-scientifiche. Saranno valutate le competenze in materia di ricerca applicata, la motivazione e la disponibilità a partecipare a tempo pieno. L’idea prende le mosse dal format “Physics with Industry”, da anni organizzato in Olanda e giunto alla quarta edizione con grande successo di partecipazione e la messa a punto di tre brevetti detenuti in comproprietà con le imprese. Il merito di aver proposto questo progetto alla realtà trentina è di tre dottorandi del Dipartimento di Fisica: Davide Gandolfi, del Laboratorio di Nanoscienze, Matteo Franchi e Luca Matteo Marchini, entrambi attivi al Laboratorio di Fisica atomica e molecolare. Alla presentazione del progetto hanno partecipato Giulio Bonazzi, vicepresidente di Confindustria Trento con delega per Università e Ricerca, e per l’Ateneo la rettrice Daria de Pretis e il direttore del Dipartimento di Fisica Lorenzo Pavesi. Nella stessa occasione è stata anche annunciata la pubblicazione del bando, disponibile online al sito: events.unitn.it.

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I tre dottorandi con il professor Pavesi


72 innovazione

Il futuro dell’edilizia passa attraverso il legno 85 esperti da tutto il mondo all’Università di Trento per confrontarsi con le industrie locali e approfondire le nuove frontiere delle costruzioni in Cross-Laminated Timber.

Ecologico,

resistente, stabile, "I pannelli Clt sono formati da tre o più strati di legno, disposti oreconomicamente competitivo, fa- togonalmente, in modo che l’orientamento di due strati vicini sia perpendicolare. Questi strati sono poi incollati: il pannello che cile e veloce da assemblare. Negli ultimi vent’anni, il Cross-Lamina- ne risulta è rinforzato dalla struttura ‘incrociata’ degli strati che ted-Timber (Clt), materiale da co- gli conferisce un’ottima resistenza a sollecitazioni di vario tipo", spiega il responsabile scientifico Roberto Tomasi del Dicam. "La struzione inizialmente sviluppato Clt-Cost Training School è stata un’occasione per discutere con i in Austria e in Germania a metà maggiori esperti del settore riguardo nuove possibilità tecniche e degli anni Novanta, si è imposto strategie per aumentare la competitività dei Clt, rivolgendosi alle per le sue numerose qualità, tanto che in Europa nel 2012 ne sono sta- industrie, ai progettisti, agli architetti e agli ingegneri per creare un network forte che sostenga la diffusione del legno come mati prodotti 500mila metri cubi. Per esplorare il futuro di questo mate- teriale da costruzione”. Gli edifici in Clt non solo riducono l’impronta ecologica dell’inriale, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (Di- dustria delle costruzioni, offrendo un’alternativa ai sistemi in calcestruzzo e in muratura, ma presentano anche grandi vantagcam) dell’Università di Trento ha organizzato ad aprile la Cost Trai- gi tecnologici grazie all’elevato livello di prefabbricazione e alla loro capacità di resistere a eventi sismici anche piuttosto intensi. ning School, iniziativa nell’ambito del progetto Cost Action Fp 1004 "Da oltre vent’anni l’Università di Trento è impegnata nel campo della ricerca applicata alle costruzioni in legno, in particolare volto a incrementare investimenti e cooperazione scientifico tecno- nel campo della progettazione sismica di edifici ed è stata per anni uno dei pochi atenei in Italia ad offrire corsi universitari logica in Europa. Per tre giorni, 85 tra professori, ricercatori, studenti, riguardanti la tecnica delle costruzioni in legno” spiega Maurizio Piazza del Dicam (gc). stakeholders ed esperti nel settore dei Clt provenienti da 28 Paesi di tutto il mondo si sono incontrati per discutere degli aspetti centrali di questa tecnologia. Attraverso lezioni, dimostrazioni nei laboratori e visite a Rothoblass e Xlam Dolomiti, partner locali del progetto, i partecipanti hanno affrontato i problemi legati ai componenti di base e al comportamento di costruzioni a più piani realizzate con il Clt, con particolare attenzione alle possibilità di progettazione e design che il legno offre.

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Al servizio delle imprese AgF Bernardinatti Foto

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA TRENTO Un sostegno per lo sviluppo delle imprese Promuovere lo sviluppo del territorio valorizzandone l’economia: è questo l’impegno della Camera di Commercio di Trento, un impegno che si concretizza nell’offerta di servizi innovativi, nello sviluppo di una fattiva semplificazione del rapporto tra le imprese e la Pubblica amministrazione, nell’attività di ricerca e monitoraggio degli andamenti

ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO

lunedì - venerdì: 8.30-12.15 giovedì anche il pomeriggio: 15.00-16.00 REGISTRO DELLE IMPRESE

call center 199.509.922

economici locali.

www.tn.camcom.it

Via Calepina, 13 - 38122 Trento Tel. 0461.887111 - Fax 0461.986356 info@tn.camcom.it


Palazzo Stella

Via Degasperi, 77 | 38123 Trento T 0461 360000 | F 0461 933551 www.confindustria.tn.it info@confindustria.tn.it


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