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Arrivano a Trento gli Innovation Days
Nella cornice del Festival, Confindustria Trento porta in città il viaggio itinerante dedicato a digitalizzazione e sostenibilità promosso da Sole 24 Ore e Confindustria. La parola a chi fa impresa.
LA TRANSIZIONE DIGITALE COME LEVA PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE
Soluzioni ad alta tecnologia
Pama, dalla sua sede di Rovereto, è un’azienda leader mondiale nella realizzazione di grandi macchine utensili alesatrici, fresatrici e centri di lavoro. Prodotti ad elevatissimo contenuto tecnologico che vengono esportati in tutto il globo: Cina, India, Francia, Germania e Stati Uniti sono i principali mercati di riferimento. L’obiettivo primario dell’azienda è quello di offrire ai propri clienti prodotti e tecnologie ad alto valore aggiunto grazie ad un naturale approccio alla digitalizzazione e all’industria 4.0. Che nel lavoro quotidiano si trasforma nell’impegno costante a intraprendere iniziative volte a implementare nuove tecnologie innovative e sviluppare modelli di business che facciano crescere l’azienda e tutti i suoi stakeholder.
Tra le tante attività, grazie alla collaborazione con il Digital Innovation Hub di Confindustria Trento e Fondazione HIT, l’azienda ha siglato un accordo con Fondazione Bruno Kessler al fine di adottare nei propri processi aziendali una tecnologia basata sulla computer vision, e quindi sull’utilizzo della realtà aumentata, come strumento di manutenzione industriale da remoto. Questa soluzione permetterà non solo di ridurre costi e tempi legati agli interventi di assistenza, ma anche acquisire una flessibilità maggiore rispetto ad eventuali restrizioni negli spostamenti date dall’attuale situazione pandemica.
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L'interno dello stabilimento Pama, Rovereto (TN)
La cura del territorio
Casearia Monti Trentini nasce a fine degli anni ‘80 come evoluzione del piccolo caseificio artigianale di Gianfranco Finco. Ora conta 120 collaboratori, 40 milioni di litri lavorati all’anno che si trasformano in più di 4 milioni di chili di formaggi.
“Siamo una realtà imprenditoriale che dalla fine degli anni 90 ad oggi si è trasformata da piccolo caseificio ad industria casearia – racconta Federica Finco, amministratore delegato di Casearia Monti Trentini-. Negli anni gli investimenti ci hanno permesso di essere più performanti, ma soprattutto hanno fornito un importante aiuto a tutti i nostri collaboratori quotidianamente impegnati in azienda. Sebbene quindi ci avvaliamo di nuove tecnologie e impianti innovativi la persona per noi è rimasta sempre al centro”.
Questa attitudine e il numero elevato di personale rendono indispensabile il promuovere una cultura aziendale ricca di inclusività nella quale i collaboratori interni ed esterni possano sentirsi parte di un progetto con un obiettivo comune, tutti ambasciatori dei valori e del senso di comunità che caratterizza Monti Trentini. L’obiettivo ultimo è la sostenibilità, intesa non solo come quella ambientale ma anche sociale, attraverso la salvaguardia delle aziende agricole, il benessere animale e il supporto ad associazioni ed attività sul territorio.
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I quattro amministratori di Casearia Monti Trentini
Collaborazione per l’innovazione
La Fondazione Hub Innovazione Trentino promuove i risultati della ricerca pubblica trentina verso il mercato e la società attraverso processi di trasferimento tecnologico: è l’elemento di congiunzione tra ricerca e innovazione.
“In qualità di ente strumentale della Provincia autonoma di Trento - spiega Andrea Sartori, direttore operativo di Hit - ci occupiamo di promuovere e valorizzare le attività e i risultati scientifico-tecnologici della ricerca dei nostri fondatori: Università di Trento, Fondazione Edmund Mach, Fondazione Bruno Kessler e Trentino Sviluppo. Collaboriamo attivamente con Confindustria Trento per valorizzare i prodotti della ricerca verso il mercato e allo stesso tempo identificare i fabbisogni di innovazione delle imprese per stimolare l’attività e le soluzioni prodotte dai nostri fondatori. L’iniziativa comune che ci consente di lavorare in sinergia in questo senso è il Digital Innovation Hub, un progetto riconosciuto dalla Commissione Europea e dal MISE che accompagna le imprese nel percorso di innovazione verso l’industria 4.0, offrendo supporto nell’attuazione delle strategie di automazione e trasformazione digitale. Nell’ambito del DIH Confindustria Trento realizza degli assessment della maturità digitale delle imprese, mentre HIT analizza le loro necessità tecnologiche e di ricerca. Un lavoro svolto in sinergia e sul campo.
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Andrea Sartori, direttore operativo di HIT
SOSTENIBILITÀ, LA STRADA GREEN PER CREARE VALORE
Il gusto della sostenibilità
Quando sostenibilità e tradizione si intrecciano, nascono prodotti buoni e naturali, a basso impatto ambientale: quelli che Bauer porta ogni giorno nelle cucine degli italiani da più di 90 anni.
L’azienda trentina da sempre mette le radici del suo operato nella sostenibilità come valore in grado di tutelare benessere dell’ambiente e quello di ogni singola persona: dal cliente, ai collaboratori fino ai fornitori. Un approccio e un impegno riconosciuto non solo da tutti i suoi stakeholder, ma anche dall’ente CSQA attraverso il certificato “Valore Condiviso”.
I riconoscimenti però non si fermano qui: Bauer, infatti, è la prima azienda italiana ad ottenere la Certificazione LEED ITALIA 2009, punteggio Gold, la quale testimonia l’impegno dell’azienda a ridurre il proprio impatto sull’ambiente e ad azioni di risparmio energetico. Un ulteriore elemento distintivo è la trasparenza verso i clienti e la ricerca della qualità messe sempre al primo posto. E poi, ma non ultime, le persone, il cuore di Bauer: in primo luogo l’attenzione costante al benessere dei propri collaboratori e dei loro familiari, e poi la cura del proprio territorio di riferimento, numerose negli anni le iniziative solidaristiche e di inclusione sociale portate avanti dall’azienda.
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Giovanna Flor, amministratore unico di Bauer
Sostenibili per scelta
“Essere Società Benefit è scegliere un modello innovativo di gestione aziendale. È un cambiamento culturale partito da lontano – racconta Mauro Franzoni, presidente di presidente Levico Acque Sb -, quando nel 2014 abbiamo steso un manifesto dal titolo “Sostenibile Leggerezza” in cui abbiamo evidenziato che per Levico Acque il valore non solo economico, ma anche ambientale e sociale.
È così che siamo diventati nel 2014 la prima azienda del settore a impatto zero sull’ambiente. Negli anni successivi abbiamo creduto di dover fare un ulteriore passo avanti attivando la misurazione Lca di tutti i nostri prodotti. Nel 2019 abbiamo così potuto certificare questo importante lavoro con la dichiarazione Epd, Environmental Product Declaration, per diventare la prima Climate Positive Water al mondo.
Punto di riferimento per chi sente l’urgenza di farsi carico dell’ambiente e della comunità, lavoriamo per una società più responsabile, più integrata, più consapevole, e per questo anche più competitiva. Il nostro desiderio è quello di avere in Trentino, entro il 2030, la più alta concentrazione di società benefit in Italia. Stiamo lavorando con Confindustria Trento affinché ci sia una presa di coscienza da parte della nostra categoria di un nuovo modello culturale: nella consapevolezza che, come imprenditori, abbiamo i mezzi e il dovere di essere motori di una nuova economia rigenerativa e integrativa”.
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Mauro Franzoni, presidente Levico Acque Sb
Verso un mondo più sostenibile
Vetri Speciali ha costantemente consolidato la sua presenza, a livello mondiale, sul mercato dei contenitori in vetro di forma e colori non usuali. La positiva espansione delle sue produzioni e le accresciute sensibilità in tema di ambiente, economia circolare e riduzione dei consumi energetici, hanno portato Vetri Speciali a pianificare la prossima evoluzione dello stabilimento di Gardolo, in modo da affrontare al meglio le nuove sfide che si profilano all’orizzonte.
Il fine è la realizzazione di un impianto quanto più possibile sostenibile da un punto di vista di impatto sull’ambiente, sensibile alle istanze provenienti dal territorio di insediamento, efficiente da un punto di vista energetico, flessibile così da potersi adattare, nel tempo, alle variazioni che il mercato richiede ed in grado di mantenere la sua validità tecnologica nel tempo.
Lo studio ha preso in considerazione soluzioni tecnologiche all’avanguardia come: il possibile utilizzo dell’idrogeno, il recupero di cascami termici, l’installazione di pannelli fotovoltaici, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per efficientare non solo la produzione ma anche il consumo energetico. In buona sostanza, un impianto che possa far suo il concetto di “sostenibilità resiliente”.
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Una delle produzioni di Vetri Speciali
VERSO UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE
Un corridoio alpino green
Un corridoio green attraverso le Alpi lungo quello che è oggi il principale asse di collegamento via terra dell’Italia con l’Europa. In estrema sintesi, è questo il progetto di Autobrennero per il corridoio Brennero-Modena, che da oltre cinquant’anni ha nella A22 la propria infrastruttura di riferimento e che nel giro di non troppi anni vedrà svilupparsi e crescere anche un fondamentale servizio di alta velocità ferroviaria.
“Abbiamo ereditato la straordinaria intuizione che ebbero coloro i quali vollero e realizzarono l’autostrada. Poche settimane fa, abbiamo depositato a Roma una proposta di finanza di progetto che vale, attualizzati, oltre tre volte gli investimenti fatti a suo tempo per costruire la Brennero-Modena – spiega l’Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero, Diego Cattoni -. L’obiettivo che unisce questa mole straordinaria di investimenti è ridisegnare la mobilità lungo il corridoio del Brennero in modo da favorire la transizione ecologica, digitalizzare l’autostrada e spostare progressivamente sulla ferrovia il traffico merci a lunga percorrenza”.
Il piano di investimenti, di durata pluridecennale, vale oltre 7 miliardi di euro. Ora si attende che il Mims ne valuti l’interesse pubblico per aprire una procedura di gara sulla quale Autobrennero potrà far valere il diritto di prelazione previsto per i proponenti.
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Diego Cattoni, amministratore delegato di Autostrada del Brennero
L’innovazione come driver di una mobilità sostenibile
SWS, società specializzata nella progettazione di gallerie e opere sotterranee, nel 2021 è entrata a far parte di Systra, gruppo mondiale d’ingegneria e di consulenza specializzato nei trasporti pubblici e nelle soluzioni di mobilità.
La fusione dei due gruppi ha portato alla nascita di un campione europeo nelle infrastrutture complesse, che ha come mission principale lo sviluppo di una mobilità interconnessa e sostenibile. L’UE attraverso il PNRR investe per sostenere gli Stati membri nei loro progetti di modernizzazione e sviluppo delle infrastrutture, come le gallerie e le opere sotterranee, che contribuiscono alla creazione di un’Europa senza frontiere sempre più interconnessa. Proprio in quest’ottica Paolo Mazzalai, Presidente di Systra SWS, vuole spingere la mobilità verso il paradigma della sostenibilità attraverso l’innovazione e la digitalizzazione. Systra SWS ritiene che la digitalizzazione delle infrastrutture sia la via per sviluppare una mobilità intelligente e sostenibile. Si presenta sul mercato come soggetto altamente competitivo per contribuire ad aumentare la sicurezza e ridurre gli impatti ambientali delle infrastrutture viarie.
Tutto questo è possibile grazie a quattro driver di sviluppo sul quale si base il modello di business dell’azienda: digitalizzazione, decarbonizzazione, rispetto del territorio, performance e sicurezza.
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Paolo Mazzalai, presidente d i Systra Sws
Strumenti manageriali per aziende e istituzioni
La tappa trentina degli Innovation Days è caratterizzata anche da un ricco pomeriggio animato da una tavola rotonda e numerose testimonianze. La finalità, convintamente ambiziosa, è quella di fornire strumenti manageriali ad aziende e istituzioni grazie ai quali interpretare al meglio le direttrici del cambiamento. Tra i numerosi interventi, quello di Matteo Bertezzolo, founder e ceo Bermat, la startup trentina che sulla base di un lavoro ad altissima specializzazione tecnologico-digitale realizza super car interamente personalizzabili, sviluppando anche le potenzialità del motore elettrico; Alfredo Maglione, componente per Confindustria Trento del Consiglio Direttivo del Polo Edilizia 4.0, animatore di Spreentech Ventures Srl, il nuovo acceleratore green di start-up; Manuela Seraglio Forti, presidente AmaAmbiente, testimone di come manager e istituzioni possano essere i protagonisti della transizione sostenibile.