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Verso un Trentino 5.0
Verso un Trentino 5.0
Apriamo questo giornale con l’annuncio di un grande e importante progetto al quale la nostra Associazione sta lavorando da tempo e che lanciamo proprio in questi giorni.
Un progetto che guiderà il nostro lavoro per la seconda metà del mio mandato e che ha l’obiettivo di tendere al benessere dell’individuo nell’ambito di un nuovo umanesimo, verso quella società nuova che ci piace chiamare – anche se siamo restii agli slogan di facile presa – un “Trentino 5.0”. Lo abbiamo denominato “Duemilatrentino”, un titolo che collega il nostro territorio a quel 2030 che è oggi simbolo di futuro: un futuro che è già per molti aspetti già presente (di qui il sottotitolo).
Partendo dai megatrend – globalizzazione, clima, sfide sociali, nuovo ruolo della comunicazione, corpi intermedi, IoT, intelligenza artificiale – e sullo sfondo di questa nuova normalità postpandemica, abbiamo selezionato tre grandi motivi: la centralità dell’individuo e della qualità della vita, la transizione sostenibile, la visione di quella società Trentino 5.0 che inevitabilmente ne discende.
Quali impatti attendiamo sul nostro territorio a seguito dei piani di sviluppo locali, nazionali ed europei? Come devono cambiare i processi all’interno delle imprese e in generale a livello di sistema? Come avverrà questa transizione? Quale sarà il ruolo dell’industria e della manifattura e come questi ruoli influenzeranno la società? Come l'impresa sarà influenzata da questi trends? Hanno ancora senso i corpi intermedi? E relativamente al nostro Trentino, siamo in grado di fare un ragionamento attuale sulla nostra Autonomia? Di riflettere sulle nostre radici, sul nostro presente e sulla direzione verso la quale dobbiamo rivolgere il nostro percorso? Su quello che siamo e su quello che vorremmo diventare?
Da qualche anno la nostra economia sta perdendo terreno. Abbiamo una grande consapevolezza dei nostri punti di forza, ma abbiamo la stessa consapevolezza di quanto tutto questo possa essere precario, se non è sostenuto da una visione di alto ingegno e di lungo respiro?
Questa pandemia ha accelerato processi già in atto, e ci ha messo di fronte a un aut aut: non c’è davvero più tempo da perdere. Duemilatrentino prova ad essere una risposta di visione: ci auguriamo di trovare soluzioni e proposte innovative, a livello di contenuti e di strategie. A me piace ricordare che non esistono risposte banali a domande e situazioni complesse e quella che stiamo vivendo è senza dubbio una condizione complessa.
In questi stessi giorni si tiene il Festival dell’Economia, che pone il tema del "ritorno dello Stato”. Un titolo che ha perlomeno due letture: il ruolo dello Stato e della nostra Provincia autonoma durante questa crisi pandemica e un ruolo dello Stato che va oltre i confini di quanto, fino a poco tempo fa, eravamo abituati a immaginare. Basti pensare alla questione Atlantia, Alitalia, Accelor-Mittal e molte altre situazioni, che vedono lo Stato nel ruolo di Imprenditore mentre a noi piace vederlo nel ruolo di regolatore. Chissà che in una prossima kermesse non si possa dialogare a proposito di “un nuovo partenariato pubblico privato”. Dove il privato sta al suo posto nel rispetto delle regole e lo Stato non deborda nella produzione ipertrofica di regole, anche retroattive alle quali il privato è tenuto ad attenersi.
Fausto Manzana
Presidente di Confindustria Trento