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Sei secondi per... cambiare il mondo
In missione
Sei secondi per... di Mariangela Melica cambiare il mondo
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Aquattro mesi dall’inizio del nuovo anno mi ritrovo a fare un bilancio sul progetto didattico speciale dedicato alle emozioni, che ha come protagonisti indiscussi i bambini, utilizzando le tappe del percorso di crescita a partire dall’età prescolare. Un progetto, dunque, nato per ottenere “qualcosa in più” dal grande potenziale del bambino, un vantaggio nell’apprendimento di cui oggi più che mai vi è un estremo bisogno. Ed è proprio per questo motivo che la formazione, anche dell’adulto, diviene necessaria per migliorare l’azione educativa a svolgere al meglio il proprio ruolo. È ormai assolutamente chiaro, infatti, che le qualità cognitive, intellettive, ma soprattutto quelle emotive e relazionali, nascono e si strutturano nella primissima infanzia, poiché in questo periodo si modifica in modo permanente lo sviluppo dei bambini determinando la loro crescita e le qualità che esprimeranno da adulti. Per tale ragione, insieme a Suor Luisa, abbiamo pensato di offrire a tutto il personale educante, una magnifica opportunità, un corso di formazione che ci rendesse consapevoli degli strumenti che possediamo e di quanto la nostra missione, in ambito educativo, psicologico, pedagogico possa essere messa a disposizione anche tra noi adulti, stimolando in modo profondo e completo l’intelligenza e l’interiorità di ciascuno di noi. Credo divenga fondamentale, soprattutto
per noi laici, approfondire più campi insieme all’apostolato per la promozione umana e cristiana delle persone e della società: “accogliere per educare”, uno dei motti della congregazione delle Suore di Santa Marta, che vuole tradursi in un impegno che punti a realizzare una scuola che favorisca tutte le dimensioni della persona. Ho personalmente ingaggiato questa bellissima realtà presente su Roma dal 1997 “six seconds” che nasce da un gruppo di formatori, pedagogisti, insegnanti, e ha come obiettivo lo sviluppo emozionale della persona. Il suo nome deriva da una ricerca scientifica appurata, letteralmente, tradotto “sei secondi”, ed è il tempo necessario che occorre ad una persona per riconoscere il sentimento che prova e gestirlo. Durante questa prima parte del corso, abbiamo assorbito i tre concetti fondamentali di questo modello, agire acquisendo competenze per diventare più consapevoli, più intenzionali, più decisi. È stato un percorso che ha visto coinvolte tutte noi, lasciandoci dentro qualcosa su cui riflettere e analizzare. Lavorare su di noi non è stato un esercizio fine a sé stesso, servirà invece a migliorare il nostro stile educativo. Le emozioni sorgono nei centri profondi del nostro cervello, quelli che controllano le funzioni vitali del corpo, le emozioni si presentano e basta, e non vanno giudicate. Grazie al nostro coach Manuel Caviglia, che ha presieduto l’intero corso formativo, abbiamo compreso e ci siamo allenate ad agire e interpretare ciò che accade, insegnando così a gestire l’intensità e a regolare gli effetti in ogni situazione, aiutandoci a maturare strategie positive per affrontare il tutto in maniera più equilibrata, sfruttando inconsapevolmente l’intelligenza emotiva, ovvero, quella capacità di leggere il proprio mondo interiore e quello altrui, per migliorare il benessere e la qualità della vita. La risposta alla domanda “che cos’è un’emozione?” non si può trovare solo in una definizione, poiché diversi sono i fattori che condizionano i nostri atteggiamenti, i pensieri, la cultura o i modi di essere. Pertanto se c’è una cosa che ho imparato durante questo viaggio di esplorazione in questo nuovo e strano mondo emotivo, è che non ci servono meno parole per indicare i nostri sentimenti ma ce ne servono molte di più. Saper cogliere le sfumature degli eventi che ci travolgono ci aiuta a cambiare noi per poter cambiare il mondo. Ringrazio le insegnanti che hanno partecipato con entusiasmo; ringrazio ancora tutta la Congregazione delle Suore di Santa Marta, in particolare Madre Carla e Suor Luisa per essere di supporto a queste iniziative di arricchimento; ringrazio me stessa per il turbinio di emozioni che mi mantiene viva e operativa.