La luce della tua vita illumina la nostra…
Parte Prima
ue secoli inondati D da una luce che illumina ancora
6 BEIRUT Libano
Il successo di un Beato italiano nella terra dei santi
8 CASTELGANDOLFO
Preghiera a Tommaso Reggio
10 CHIAVARI
Il gran giorno
14
CITTÀ del VATICANO
Nel cuore della Chiesa
15 CUNEO
Vivere gli insegnamenti del Beato
16 CURICÓ Chile
Incontro di un tesoro
17 DERQUI Argentina
Oggi presente tra noi
18
FABBRICA di PECCIOLI
Padre, Pastore… Fondatore
19
Guarigioni a Fabbrica
20 GENOVA
È stato bello esserci!
22
Genova meta di pellegrinaggi
25 IBIPORÀ Brasile
Settimana di Tommaso Reggio
27
LATTE di VENTIMIGLIA
28 MILANO 32
NOVATE MILANESE
sommario
Pagina 3 Presentazione Madre Carla Roggero
Carta d’identità: 200 anni Un compleanno particolare Nel ricordo del nostro Beato Fondatore
33 OSORNO Chile
Pastorale della Famiglia
34 PILAR Argentina
Gli anziani celebrano il Padre Fondatore
35 PISA
In cammino… con la strada nel cuore
37 POGGIBONSI
Divenire “buone samaritane”
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PURIA VALSOLDA
Dal confine Francese al confine Svizzero
39
QUERCETO
Il Beato Tommaso Reggio… un simpatico amico per tutti
41 ROGGIANO
Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio
42 ROMA
Un cammino di fede con Tommaso Reggio
43
SAN GIMIGNANO
44 SAIANO
Sempre tanta gioia Un gioioso evento
46 SANREMO Tommaso Reggio: “mai stanco per Dio”, anche oggi in mezzo a noi 48
Giornata di gioia
49 SANTIAGO Chile
Semina gioia e gentilezza
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La vocazione è un dono
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Settanta anni: pienezza di bontà e di Provvidenza di Dio
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Quello che abbiamo vissuto Speciale Bicentenario Camminando con fede 1
Parte Seconda
Voci di festa
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Card. Angelo Bagnasco “La gioia della santità” Madre Lilian Doll Rendimento di grazie Andrea Penna Beato Tommaso Reggio, profeta dei nostri tempi Madre Lilian Doll Ringraziamento a Chiavari P. Luigi Nuovo c.m. Pastore laborioso e amico dei poveri Madre Carla Roggero Celebrazioni per il Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio Mons. Antonio Suetta “Azione profetica e lungimirante” Card. Angelo Sodano Augurio
Parte Terza
Da una generazione all’altra
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Il sarcofago dello scultore Antonio Berti per il Beato Tommaso Reggio
120 Cenni biografici
2 Camminando con fede Speciale Bicentenario
sommario
Esperto di cuori 56 SESTO FIORENTINO Attente ai bisogni delle persone 57 TALCA Chile Talca intera vibrò all’arrivo delle religiose italiane 59 TIZIMIN Messico Betania in Messico 60 TRIVANDRUM India Oggi come ci guiderebbe? 61 VALLENAR Chile Giovane e santo: è possibile? 62 VELLETRI 200 anni di bene 66 VENTIMIGLIA 9 gennaio 2018 68 Celebrazione del Bicentenario della nascita del Padre Fondatore 70 VIAREGGIO Viareggio non dimentica… 71 Ma quello è un Santo! 72 VICCHIO di MUGELLO Teneramente chine sull’uomo 73 VICIOMAGGIO Preghiera e canto a Maria con Tommaso Reggio 74 Libertà, sapienza e grazie 75 VIGHIZZOLO Con gioia… sintonizzàti sul Beato Tommaso Reggio
Pagina 54 SARNO
P R E S E N TA Z I O N E
La luce della tua vita
illumina la nostra… Madre Carla Roggero Superiora Generale della Congregazione
L’occasione dei 200 anni della nascita del Beato Tommaso Reggio, nostro amato Fondatore è stata ancora una volta una “spinta” a soddisfare il desiderio di conoscenza di un Padre, di un Vescovo che ha lasciato un “segno” molto profondo e significativo nella storia della Chiesa, in particolare nelle diocesi di Ventimiglia e di Genova. Sfogliare questa pubblicazione è cogliere in tutta la sua preziosità il ricordo che si ha di lui. Quello che emerge dalle pagine non è infatti una semplice commemorazione: è molto di più!
Nelle varie case, nelle cattedrali come nelle piccole chiese… in tutti i luoghi dove vi sono coloro che conoscono le Suore di Santa Marta è “fiorito” un desiderio grande di “rendere grazie” che fa tanto bene al cuore. Le pagine che seguono sono la testimonianza di quanto non solo le Suore sentono vicino il loro Fondatore, il loro Padre ma, anche coloro che vivono con loro, si sentono “onorati” di conoscerlo e di pregarlo. Infatti, le persone semplici, i piccoli, gli alunni delle varie scuole, le persone che hanno ricevuto e ricevono bene e attenzioni dalle Suore di Santa Marta, sembrano aver tutti “ereditato” una devozione genuina, fresca e vera. Spero che questo piccolo volume serva non solo a ricordare ma a “narrare” a tutti come il Carisma che il Beato Tommaso Reggio ha affidato alle Suore di Santa Marta sia vivo e come l’unico modo di “diffonderlo” sia imitare almeno un poco le virtù che hanno illuminato e reso feconda la sua vita. Ringrazio tutti coloro che in qualche modo hanno collaborato perché dal nord al sud dell’Italia, in India, in America latina, in Libano con tanta gioia ed esultanza si facesse “memoria” del nostro amato Fondatore.
Speciale Bicentenario Camminando con fede 3
P R I M A PA R T E
Due secoli inondati
da una luce
che illumina ancora 2018
1818
BEIRUT Libano
Il successo di un Beato italiano
nella terra dei santi Suor Cristina Pezzotti
Alla proposta di celebrare il Bicentenario del nostro Padre Fondatore, l’accoglienza è stata immediata non solo all’Ospedale Aboujaudé dove operiamo ma anche nelle tre parrocchie della nostra zona. Ognuna ha scelto l’orario più adatto per la Celebrazione Eucaristica per favorire la partecipazione del maggior numero di persone. La comunità ha preparato un power point per illustrare il vissuto del Beato Tommaso Reggio, proiettato durante
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l’omelia preceduta da un’introduzione molto sentita da parte dei nostri parroci. I fedeli seguivano e ci osservavano compiaciuti, sicuramente hanno capito bene che abbiamo un Padre veramente grande e noi, contente della stima, ci siamo sentite ancora più incoraggiate a seguire le sue orme. Il protagonista era il Beato Tommaso Reggio, ma in concreto lo eravamo noi, sue figlie. Certe eredità fanno un gran bene, ma sono anche molto im-
pegnative. Oggi tocca a noi prolungare la sua opera e farlo nel modo migliore e adatto al vissuto contemporaneo. Le tre parrocchie si sono organizzate per rendere la celebrazione solenne e le corali hanno dato un tocco molto significativo. La nostra ultima slide, dopo aver parlato dei due paradisi, recitava “Le suore di Santa Marta augurano a tutti voi di vivere il paradiso su questa terra, facendo fiorire il bene” e allora, rispettando le tradizioni libanesi, all’uscita dalla Chiesa abbiamo offerto un biscotto a forma di fiore proprio per sottolineare il valore di un bene fatto bene e con tanta dolcezza. All’Ospedale si è organizzato un incontro all’Auditorium per il nostro personale e davvero ci è parso che tutti condividessero la nostra gioia e la nostra preghiera. Per la conclusione della celebrazione del Bicentenario, abbiamo “sfruttato” il video che una parrocchia ha realizzato con il canto in arabo del Padre Fondatore; ciò ha contribuito a creare veramente un clima di famiglia. Speciale Bicentenario Camminando con fede 7
CASTELGANDOLFO
Preghiera a
Tommaso Reggio Tuo nonno
La Comunità di Castelgandolfo ha vissuto questo anno del Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio a partire da una preghiera insistente di richiesta per la guarigione del piccolo Louis che ha lottato tra la vita e la morte all’età di due anni. Da questa preghiera condivisa tra suore e ospiti della casa di Riposo è stata realizzata una narrazione tra un nonno e il piccolo Louis, suo nipote, guarito per intercessione del Beato. Al dialogo, che ha ripercorso la vita del Beato, interpretato dagli ospiti, è stata aggiunta la proiezione di slides come ulteriore approfondimento della sua azione pastorale. Di seguito si riporta il testo del dialogo: CARO LOUIS 1° Lettore: Abbiamo deciso di parlarvi del Beato Tommaso Reggio usando le parole di Josè, il nonno di Louis. Un bambino di due anni che ha lottato tra la vita e la morte in un ospedale del Cile… Ascoltate! 2° Lettore: Caro Louis, mio piccolo, meraviglioso nipote! La tua nascita è stata per noi una gioia immensa e vedere il tuo piccolo corpo combattere con la morte è stata un’esperienza straziante. 3° Lettore: Ma io ho sempre spe-
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rato nella tua guarigione perché ho pregato molto e ho confidato nel Signore. Vuoi conoscere il mio segreto? In cielo ho un amico che mi accompagna ogni giorno. 4° Lettore Si chiama Tommaso. A Lui ti ho affidato il giorno in cui sei nato, e lui è con te. Sei curioso, vero? Vuoi sapere chi è? Ora ti parlo della sua vita. 5° Lettore: Il mio amico è il Beato Tommaso Reggio, il “ papà” delle suore di santa Marta. È nato a Genova, in Italia, un paese molto lontano dal nostro, il 9 Gennaio 1818. 6° Lettore: Una vita, la sua, che si apriva ad un avvenire molto promettente: era ricco, nobile, colto. Aveva tutto dalla vita, ma tutto questo non gli bastava. 7° Lettore: Sentiva che l’unica cosa importante era stare con il Signore e fare la sua volontà. Così, a vent’anni rinuncia alla carriera brillante e sicura di avvocato, si dà agli studi di teologia e si consacra al Signore. 8° Lettore: È stato un autentico profeta dei tempi nuovi: sarà lui a fondare il primo quotidiano cattolico italiano, capace di dire la verità senza compromessi e di leggere gli eventi con una vista lunga. 9° Lettore: Sorprenderà tutti per il sistema educativo da lui inau-
gurato nei seminari, basato sul rapporto personale con ciascun giovane, senza far pesare l’autorità della carica, come farà invece da Vescovo con i suoi preti. 10° Lettore: Sarà ancora lui ad attribuire al laicato cattolico, compresa la componente femminile, un ruolo da protagonista non soltanto nell’ambito ecclesiale, ma anche politico e sociale secondo le linee che saranno poi approvate dal Concilio Vaticano ii nel 1965. 11° Lettore: Infine, sarà sua la lungimirante proposta di un unico catechismo per la Chiesa basato sul dialogo a domande e risposte, che sarà poi realizzato da San Pio X. 12° Lettore: Il mio desiderio è sempre stato quello di raccontare a tutti la storia di questo Vescovo vissuto nell’Ottocento,
ma così vicino a noi. Perchè per me don Tommaso è colui che mi ha insegnato che Dio è Padre e Amico. 13° Lettore. Grazie alle sue suore ho imparato cos’è la vera carità. 14° Lettore: Ci sono stati dei momenti difficili nella mia vita, in cui loro mi hanno accolto e aiutato, sostenuto ed amato. 15° Lettore: Con loro mi sono sentito a casa e piano piano ho capito che le case del Beato Tommaso Reggio sparse in tutto il mondo, sono aperte a tutti; perché lui è stato aperto a tutti, lungimirante, tenace, organizzato, capace di dialogare e costruire ponti. 16° Lettore: Questo suo dinamismo è entrato nel mio cuore e ora che tu Louis sei tornato a casa, sono sicuro che don Tommaso è intervenuto nella tua guarigione. Voglio trasmetterlo a tutti e voglio
continuare nel mio piccolo a fare ciò che lui ha fatto. 17° Lettore: Voglio sostenere le suore che tanto mi hanno sostenuto, soprattutto con la preghiera. 18° Lettore: E voglio fare opere di carità nel suo nome. 19° Lettore: Perché mio carissimo Louis, io voglio tanto bene a don Tommaso, e spero anche, grazie alla tua guarigione, di venerarlo al più presto sugli altari del mondo.
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CHIAVARI
Il gran giorno È arrivato il gran giorno! Lo abbiamo preparato con cura e attenzione fino dal rientro delle vacanze natalizie, abbiamo letto, studiato e pregato con il cuore e con la mente rivolti al grande Vescovo Tommaso Reggio, Fondatore delle nostre Suore di Santa Marta. Abbiamo scoperto e imparato tante cose sulla sua vita, sulle sue opere, sul suo coraggio di Pastore. Abbiamo anche scritto liberamente ciò che più ci ha colpiti ed entusiasmati della sua molteplice attività e del suo desiderio di santità. La festa è stata grandiosa! Tutti noi, della scuola secondaria e primaria, con la preside Suor Renata e tutti i nostri insegnanti, ci siamo recati in Cattedrale per partecipare alla solenne celebrazione del Vescovo, Mons. Alberto Tanasini, circondato da alcuni Sacerdoti e dai seminaristi.
Abbiamo portato all’Altare i nostri scritti e i disegni che illustrano i momenti più significativi dell’opera pastorale del Beato Reggio, i giornali, la stola, la chiave, le Costituzioni delle Suore di Santa Marta scritte da Lui e tutte le bandiere degli stati dove oggi le suore svolgono la loro missione. Erano presenti molte suore, oltre quelle del nostro Istituto e la Cattedrale era gremita di genitori e persone che hanno voluto rendere omaggio al nostro Beato e ricordare il bene fatto in Chiavari dalle Suore di Santa Marta fin dal 1883. La Madre Liliam Doll, Vicaria Generale, ha infine portato il
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suo saluto e ringraziamento a nome della Madre Generale, al Vescovo, ai Sacerdoti, ai rappresentanti della famiglia Reggio e a tutti i genitori e ragazzi presenti, sottolineando come Chiavari sia stata un luogo molto caro al nostro Beato Fondatore perché, proprio qui egli, giovane rettore del Seminario, ha custodito vivo in cuore il sogno di dedicarsi interamente a Dio e al bene di tutti. La Madre ha concluso il suo saluto augurando a tutti i presenti che “questo giorno porti ciascuno di noi a dare senso pieno al nostro vivere quotidiano e a fare bene il bene come ci ha insegnato il Beato Tommaso Reggio.
✒ Caro Tommaso Reggio,
la tua vita mi ha colpito molto, non trovo le parole per descrivere la meraviglia che ho provato… scoprendo riga dopo riga quante cose sei riuscito a fare. Ti confesso che mi sono quasi accanita a “studiarti” perché inizialmente pensavo di essere di fronte al solito racconto noioso della vita di un santo. Invece mi sono dovuta ricredere. Ho scoperto che ti sei sempre considerato piccolo di fronte a Dio, è così che sei riuscito a fare cose grandi! Volevo chiederti subito come posso io illuminare la mia vita? Cosa devo fare per riuscire ad aiutare gli altri come hai fatto tu? Avevi una carriera brillante e sicura come avvocato, soldi a volontà, una famiglia che ti voleva bene… e hai avuto il coraggio di abbandonare tutto e seguire Dio. Io non so se ce l’avrei fatta. Anch’io vorrei essere capace di fare scelte coraggiose, ma, a volte, non ci riesco perché ho paura e mi lascio condizionare dal giudizio degli altri. Sei stato anche un uomo di cultura, uno studioso e … un vescovo buono che non badava a stanchezze per andare a trovare i suoi preti e la sua gente anche nel più lontano paesino. Come farò a trovare tutta l’energia che avevi tu? E su che “pilastri” dovrò poggiarmi quando sarò grande? Ho letto che avevi una grande fede e che per questo riuscivi ad avere sempre la concentrazione e la libertà interiore per non cedere mai e rimanere sempre in piedi! Sai voglio ringraziarti molto per aver fondato le Suore di Santa Marta; adesso capisco di più il loro modo
di educare, probabilmente hanno imparato da te: loro sanno che ogni gesto, ogni sorriso, ogni azione prima che dalle mani deve passare dal cuore. Chissà come sei contento di vederle così impegnate e di sapere che adesso sono sparse nel mondo: Italia, Cile, Argentina, Brasile, Messico, India, Libano. L’avresti mai immaginato? Io ti devo ringraziare perché adesso ho capito che si può essere una persona importante (addirittura un vescovo), ma rimanere umile e buono con tutti, anche con quelli che non la pensano alla tua stessa maniera. Mi chiedo: “come facevi a svegliarti tutte le mattine alle tre per pregare e poi ad affrontare le tue giornate senza lasciarti prendere dalla stanchezza?”. Io quando sono stanco non riesco proprio ad accogliere tutti e ad essere sempre sorridente! Adesso capisco un po’ di più che i santi sono persone che prima di tutto hanno cercato di essere “vere”, e che per esserlo hanno avuto una “grinta” notevole. Un’ultima cosa vorrei ancora dirti: Aiutami, anzi, aiutaci a diventare ragazzi felici che sanno godere delle mille cose belle che il Buon Dio ha sparso ovunque. Stamattina, come vedi, siamo qui in tanti a ringraziare il Signore di averci dato un Padre e un Vescovo come te… Grazie per aver inventato le suore di Santa Marta ma soprattutto grazie perché le hai mandate a Chiavari. gli alunni della Scuola secondaria di 1° grado di Chiavari Speciale Bicentenario Camminando con fede 11
Pensieri sparsi degli alunni della Scuola di Chiavari
✒ Caro Tommaso Reggio,
Quando il Papa ti ha chiesto di andare a fare il Vescovo a Genova e tu avevi chiesto di dimetterti perché iniziavi a perdere le energie, non ti sei lasciato andare, sei partito per Genova e hai ricominciato a fare il Vescovo. Quando ho saputo questa cosa sono rimasto sbalordito: eri veramente una persona straordinaria!
✒ Caro Tommaso Reggio,
Ho letto una piccola, anzi minuscola parte della tua vita e grazie a ciò sei riuscito a commuovermi ed a illuminarmi di gioia e di determinazione nel fare le cose che amo. Io ho un difetto, sono timido, e vorrei sapere da te come hai fatto a rivolgerti sempre agli altri con il tuo tono calmo e spensierato. Avrei anche qualche domanda da porti: dove hai trovato questa tua grande passione nell’aiutare gli altri, rinunciando al tuo brillante futuro? Come facevi a gestire tutto quello che dovevi fare: giornale, seminario e molto altro?
✒ Caro Tommaso Reggio,
Da grande vorrei essere come te, non vorrei essere povero, ma vorrei essere come te. Nella tua vita hai fatto tantissime cose. Mi chiedo come hai fatto a tenere a bada tutto: le tue suore, Ventimiglia, il seminario, gli orfani e le orfane del terremoto. A proposito di questo mi sono stupito molto quando hai avuto il coraggio di portare le orfane dalle Suore e gli orfani nella Casa della Misericordia.
12 Camminando con fede Speciale Bicentenario
✒ Caro Tommaso Reggio,
La tua missione, cioè quella di farti santo, ti è riuscita più che bene perché, come hai ribadito nel tuo giornale, lo Stendardo Cattolico, bisogna difendere la fede e i principi autentici del Cristianesimo. Oltre tutte le imprese che sei riuscito a fare, mi sono piaciuti un sacco i tuoi discorsi. “Il Signore veglia anche quando sembra dormire” e “Gesù ci insegna che in ogni stato e condizione di vita ci si può far santi”. Ti sei abbandonato nelle braccia del Signore e lui ha provveduto. Una domanda che ti volevo fare, ma che è meno personale, riguarda il 1877, quando sei stato consacrato Vescovo di Ventimiglia. Come sei riuscito a progettare e completare la ristrutturazione di quella povera Diocesi?
✒ Caro Tommaso Reggio,
Io ti devo ringraziare per tutto ciò che ci hai lasciato. Sei stato una persona coraggiosa e capace, ma anche umile e ubbidiente. Hai lottato per la libertà e per la verità, due valori che al giorno d’oggi sono piuttosto rari. Sei stato un esempio per tutti noi e grazie alla tua intelligenza, alla tua volontà e al tuo lavoro hai costruito molto e ci hai donato molto. Non ti sei mai fermato nonostante le avversità e sei andato avanti nonostante tutto. Ci vorrebbero tante persone come te in mezzo a noi.
✒ Caro Tommaso Reggio,
Ti sei sempre considerato piccolo di fronte a Dio ma nella tua vita hai fatto cose grandi, perciò volevo chiederti: come mi devo comportare con me stessa e con gli altri? Cosa devo fare per aiutare gli altri come hai fatto tu? Vorrei sapere tante cose su di te: per esempio, come hai gestito la situazione durante il terremoto di Ventimiglia? Hai avuto paura? In qualunque modo sia andata tu ti sei preoccupato prima degli altri e poi di te.
✒ Caro Tommaso Reggio,
Come mi sarebbe piaciuto essere con te quando nella Diocesi di Ventimiglia ancora in rovina ti davi da fare per ricostruire Seminario e Chiesa, chiedendo l’aiuto a persone che non conoscevi ma che con il tuo ardore sapevi coinvolgere nella tua impresa. Chissà quando hai ricevuto delle porte chiuse in faccia come ti sei sentito! Io mi sarei messa a piangere perché ho paura. Paura dei no che posso ricevere. Vorrei avere la tua stessa forza di riprendermi con la stessa decisione di prima. Perché sarebbe bello per le persone dei giorni nostri avere un po’ più di coraggio per reagire alle situazioni di dolore o di perdita.
✒ Caro Tommaso Reggio,
Come ti sentivi sapendo di essere una guida non soltanto per i cattolici, ma anche per chi era lontano dalle idee della Chiesa? Avevi anche tu alcune volte il terrore di sbagliare qualcosa?
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CITTÀ DEL VATICANO
Nel cuore
della Chiesa Suor Chiara, Suor Ester, Suor Juliana
La nostra piccola comunità svolge la missione di prendersi cura dei sacerdoti come era ai tempi della fondazione della Congregazione a Ventimiglia nel 1878. Siamo tre religiose e al momento siamo residenti in Vaticano dove prestiamo servizio al Card. Angelo Sodano. Nella Chiesa il nostro apostolato si concretizza nella testimonianza silenziosa di un’accoglienza che “abbraccia tutti i luoghi e tutte le persone” perché la preghiera non conosce limiti di spazio e di tempo.
14 Camminando con fede Speciale Bicentenario
In questo anno in cui celebriamo il Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio nella celebrazione quotidiana dell’Eucarestia, presieduta dal Cardinale, abbiamo ringraziato il Signore per aver donato alla Chiesa e a noi sue figlie un santo Vescovo, così aperto e attento ai problemi del suo tempo, che ha testimoniato con la sua vita e le sue scelte personali e pastorali fedeltà alla Chiesa e al Papa. Da sempre ogni giorno preghiamo il nostro Padre Fondatore perché ci aiuti a vivere con coerenza il Vangelo come lui ha fatto in ogni fase della sua esistenza. Durante questo anno abbiamo pregato il S. Rosario meditando gli scritti del Beato Tommaso Reggio. In questo modo ci sentiamo unite a tutte le consorelle sparse nel mondo nel festeggiare insieme con gioia il nostro amato Fondatore.
CUNEO
Vivere gli insegnamenti
del Beato La Comunità di Cuneo
La nostra piccola Comunità che si occupa delle persone provate dalla malattia e dei loro familiari, ha vissuto l’anno del Bicentenario soprattutto impegnandosi ad essere sempre più vicina alle tante persone che soffrono. Ricordando in modo particolare il nostro Padre Fondatore abbiamo sentito il bisogno di cono-
scerlo meglio e di pregarlo per essere buone samaritane per gli ammalati che incontriamo ogni giorno. Abbiamo riletto in comunità la sua vita e i suoi scritti, inoltre abbiamo offerto momenti di preghiera e celebrato la S. Messa con la partecipazione del gruppo degli Amici di Betania.
Speciale Bicentenario Camminando con fede 15
CURICÓ Chile
Incontro
di un tesoro La Comunità di Curicó
Quest’anno 2018, è un anno molto speciale per la Congregazione religiosa di Santa Marta. Si celebra il 200 anniversario della nascita in Italia del Beato Tommaso Reggio, 140 della fondazione della Congregazione e 70 della sua diffusione in America Latina. La comunità laica “Amici di Betania di Curicó”, in questo contesto storico, ha proposto di valorizzare quest’anno nella nostra Comunità Educativa, la Fondazione della Congregazione il 15 ottobre 1878. A tal fine, è stato proposto di restaurare un gioiello artistico corrispondente a un dipinto d’epoca del Beato Fondatore e posto in una dipendenza chiamata: “Sala Betania”. Nel frattempo, per contestualizzare l’evento significativo, è stata condotta una ricerca storica e scoperto un vero e proprio tesoro, come è stato il documento intitolato: “Tommaso Reggio: un beato ONORATO dagli ebrei.” Per noi è stata una sorpresa di alto impatto: che il carisma della Congregazione durante la seconda guerra mondiale sia stato
vissuto dalle consorelle di “Settignano” che hanno rischiato la vita nascondendo nei loro edifici molte famiglie ebree, che senza la loro protezione sarebbero state vittime della persecuzione nazista. Hanno reso efficace nella loro vita il comando di Cristo ai suoi discepoli: “Questo è il mio comando: amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi. Non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici” (Gv. 15, 12-13). Tra gli israeliti salvati c’era Emanuele Pacifici, una figura di spicco nella comunità ebraica di Roma. Come ringraziamento alla Congregazione di Santa Marta, il 30 agosto 2000 la comunità ha piantato nella Casa Generalizia in
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Roma un albero di ulivo in onore di Monsignor Reggio, Fondatore della Congregazione. Come comunità laica, profondamente colpita dalla testimonianza del signor Pacifici nei confronti della Congregazione delle Suore di Santa Marta, abbiamo completato la cerimonia con la celebrazione della sua fondazione donando alle sorelle di Curicó una scatola incorniciata con l’articolo intitolato “Tommasso Reggio: uno onorato dagli ebrei benedetti” scritto il 1 settembre 2000, Città del Vaticano, e una pianta di olivo come ricordo di una splendida consegna al comando di Gesù “ama il tuo prossimo fino a dare la vita, se necessario”.
DERQUI Argentina
Oggi presente
tra noi
Iniziamo l’anno di preparazione per la celebrazione del 200° anniversario della nascita del nostro Fondatore, dei 140 anni di fondazione della Congregazione e dei 70 anni di missione in America Latina, coinvolgendo tutte le famiglie della “Casa del niño” di Derqui, famiglie del quartiere, medici, ex-alunni e benefattori di questa grande missione in Argentina. Abbiamo allestito una rappresentazione della vita del nostro Padre Fondatore, dove gli attori principali erano i bambini. Ogni bambino si è immedesimato nel personaggio che avrebbe presentato. Gli abiti erano preparati dalle suore della comunità e lo scenario dai genitori e dai nostri dipendenti, come pure tutti gli strumenti musicali e l’illuminazione. Durante la preparazione si sono svolte molte attività: pittura, concorsi vari, mostre con premi per le diverse categorie di partecipanti. Le suore e gli insegnanti, hanno fornito il materiale: le date, gli eventi e i luoghi in cui si trovano sparse nel mondo le suore di Santa Marta. Il 2 giugno erano presenti le 4 comunità per assistere a questo grande spettacolo teatrale: 167 bambini con le loro famiglie, i benefattori e gli amici, che entu-
La Comunità di Derqui
siasti ed emozionati, rivivevano le esperienze della storia del nostro Padre Fondatore. I bambini poi nella canzone finale hanno ripetuto incessantemente: “Dio solo basta”, invocazione che ha scosso ed entusiasmato tutti i presenti. Abbiamo poi condiviso ciò che abbiamo vissuto con gli invitati e le famiglie. Abbiamo celebrato la solennità di Santa Marta presieduta dal nostro parroco don Oscar Iglesia con l’intera comunità del vicariato della Vergine di Caacupé. Durante l’omelia don Oscar ha ringraziato le suore per la loro presenza nel prendersi cura dei bambini e degli ammalati più bisognosi del quartiere. Noi Suore abbiamo poi rinnovato i voti nella nostra Cappella
alla presenza del nostro caro Padre José María Di Paola (Padre Pepe), che ancora una volta ha ringraziato per lo spazio offerto ai giovani e per la presenza delle suore a Villa Curita. La nostra comunità è infinitamente grata per l’invito a partecipare alle giornate di studio e di festa a Santiago, dove abbiamo potuto approfondire le belle esperienze dell’origine e della vita della nostra famiglia religiosa. Grazie mille!
Speciale Bicentenario Camminando con fede 17
FABBRICA DI PECCIOLI
Padre, Pastore…
Fondatore Sempre vivo e sempre più vicino a noi, a ciascuna di noi, è il nostro Padre Fondatore. Nel riordino paziente del materiale riguardante la vita, abbiamo provato tante e profonde emozioni: dai suoi scritti emerge costantemente la sua figura di Padre, Pastore… Fondatore, sempre ricca di valori umani e di virtù cristiane. Da questo lavoro e dalla propizia occasione della ricorrenza dei 200 anni dalla sua nascita, sono scaturite alcune iniziative nella nostra attività educativa a Fabbrica. Anzitutto: la preghiera. Santo rosario a lode e ringraziamento al Signore per il dono del
Beato Tommaso Reggio, Fondatore delle Suore di Santa Marta, da 70 anni presenti a Fabbrica e impegnate a testimoniare il carisma dato da Lui: Fede, Accoglienza, Servizio. Rosario recitato con le persone già presenti in chiesa per la celebrazione della messa nei giorni precedenti le date storiche del 22 novembre e del 9 gennaio. Nella Scuola Materna, il racconto ai bambini di alcuni episodi salienti della vita del Padre Fondatore, con l’impegno di eseguire disegni spontanei, colorare fotocopie riguardanti la sua infanzia da inserire nel loro libro operativo di religione.
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Nella Catechesi ai ragazzi della Prima Comunione, anche se non è nuovo per questi bambini il nome di Tommaso Reggio, è sempre bello, piacevole, educativo, ascoltare ancora alcuni racconti dei momenti significativi della sua vita. A tutto questo si aggiunge il pellegrinaggio partecipato dalle famiglie della Scuola dell’Infanzia il giorno 27 maggio a Genova, insieme alle suore e alle insegnanti. L’entusiasmo e la preghiera sono stati intensi. Certamente, anche nei prossimi mesi, continuerà il nostro impegno personale, comunitario, scolastico e parrocchiale con la preghiera e la memoria per conoscere l’umanità e la santità del Beato ringraziando Dio per il dono concesso a noi e alla sua Chiesa e realizzando nel nostro piccolo di vivere, come Lui su questa terra, facendo “fiorire il ben”.
FABBRICA DI PECCIOLI
Guarigioni
a Fabbrica Le suore di Fabbrica Molesti Alessandro, nato l’8/11/ 2015, ricoverato con urgenza all’Ospedale Mayer di Firenze in data 28/12/2015. Appena fatto il ricovero, i nonni del bambino sono venuti da noi suore a Fabbrica, a raccomandarci di pregare, pregare tanto, perché la situazione era grave. Non abbiamo tardato un momento; ci siamo rivolte al Si-
gnore con suppliche coraggiose all’intercessione del nostro Beato Tommaso Reggio. Il bimbo è guarito! Abbiamo continuato a pregare anche dopo il ritorno di Alessandro dall’ospedale e, a tutt’oggi, 22/11/2018 sta bene, molto bene, per la gioia dei suoi genitori e dei nonni. Ringraziamo il Signore e il Beato Tommaso Reggio.
Ciulli Paolo (di Fabbrica, marito di Anna Maria, cuoca da quasi 20 anni nella nostra Scuola Materna “Sacro Cuore”). Il giorno 8 marzo 2018, Paolo ha un improvviso grave malore con perdita di sensi; ed è ricoverato con urgenza all’ospedale di Pontedera. La diagnosi è… “più niente da fare”, e richiesta ai parenti di portare i vestiti. La notizia viene comunicata alle suore e alle persone del paese. Ci mettiamo subito a pregare, da sole, comunitariamente e con i nostri bambini il Beato Tommaso Reggio. Un infermiere del paese si assume la responsabilità di assistere personalmente Paolo, in sala di rianimazione. Noi continuiamo a pregare e restiamo fiduciose… Verso sera ci comunicano che Paolo “forse” si riprende! Incominciano visite specialistiche, nuove diagnosi e grandi speranze.
La preghiera e le cure migliorano la situazione; dopo giorni Paolo può rientrare in famiglia proseguendo le terapie specifiche. Andiamo a trovarlo: muove solo gli occhi e ascolta. Il giorno 29 luglio, vogliamo salutarlo: lo vediamo sereno. Muove alcuni passi con il sostegno del terapista, si nutre abbastanza e ci ringrazia con un sorriso. La moglie Annamaria ci abbraccia contenta e ripete “sono state le vostre preghiere al Padre Fondatore che lo hanno salvato!”: l’8 novembre 2018, tramite telefono, Annamaria ci assicura il continuo miglioramento di Paolo e termina dicendo: “Questa mattina è andato da solo al bar del paese”. Non ci resta che inginocchiarci, adorare il Signore e ringraziare il nostro Beato. Suor Maria Rossini
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GENOVA
È stato bello
esserci! È bello poter dire: il Bicentenario della nascita del Padre Fondatore mi appartiene, la vita me l’ha regalata e mi sento gratificata, riconoscente. Nella Basilica Santa Maria Assunta in Carignano - Genova, il Cardinale Angelo Bagnasco, ha celebrato, con altri sacerdoti, la liturgia eucaristica del Beato Tommaso Reggio, in eleganza di stile e raffinatezza. La festa era negli animi, nei cuori, nelle fibre delle suore provenienti da varie Case, gioiose testimoni di un appuntamento con la storia. Storia di nomi, di anime, di volti che in paradiso formano, con il santo Padre Fondatore, il cuore dell’origine, la Congregazione ideale senza più scorie umane. La gioia è palpabile, vibrante, lungo il sabato della creazione, lungo la memoria di ogni essere a cui Tommaso Reggio ha ispirato, ha sussurrato, un “certo giorno” una scelta di vita, una sequela nei misteri; genitori, bambini che hanno incontrato Tommaso Reggio agli incroci del Signore. Prima dell’inizio dell’evento liturgico in Basilica lo storico prof. don Luigi Nuovo ha presentato, a tratti salienti, puntualizzati con estrema competenza, il beato Tommaso Reggio nei
profili familiare, umano, culturale, episcopale, la sua attività come abate in Carignano, come vescovo di Ventimiglia, Arcivescovo di Genova, nel suo prezioso impegno giornalistico, nelle delicate, prudenti relazioni con i Savoia, con i rappresentanti del Regno, del Governo. Momento di misteriosa ispirazione del santo Tommaso Reggio è stata la fondazione delle Suore di Santa Marta a Ventimiglia, misteriosa ispirazione perché ciò che viene da Dio ha percorsi che sfuggono al calcolo umano, alle previsioni di gestione (“le mie vie non sono le vostre vie” dice Isaia). Il mistero appartiene solo a Dio, al Signore della storia e nel mistero dell’esistenza ci muoviamo tra speranze, sorprese, timori, attese. In ogni dimensione siamo in Dio, con Dio, in Lui siamo e ci muoviamo (cfr S. Paolo) pur con immani fatiche, a Lui ci affidiamo con quanto siamo ora perché il futuro appartiene al gioco del Signore. Nell’omelia il Cardinale ha tratteggiato, nella finezza espressiva che gli è propria, il suo predecessore a Genova, il 13.01.2018 nella Cattedra episcopale genovese, nell’eredità di santità umana, religiosa, di maestro sempre
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Suor Irene Tealdi
attuale nell’esempio, nelle virtù, nell’impegno concreto verso ogni aspetto del vivere civile, culturale, nel profondo amore e cura per il seminario delle sue città. Il Cardinale ha esortato le religiose presenti a vivere fedelmente quanto Tommaso Reggio ha creato, ad imitare la sua santità senza sconti, “senza slogan”. Tommaso Reggio è stato un grande santo, figlio di Genova, laborioso, forte e dolce apostolo nei luoghi dove la volontà del Signore lo inviava. Le parole, scelte, raffinate del Cardinale Angelo Bagnasco hanno commosso tutti i presenti, dai discendenti della famiglia Reggio alle suore, ai genitori attenti e premurosi con i loro figli. Tutti, religiose e laici, hanno portato con sé il ricordo di una giornata solare, con il soffio di tramontana sul viso, contenti di esserci stati, di aver ascoltato, veduto, compreso, partecipato.
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GENOVA
Genova meta
di pellegrinaggi Suor Stefania Benini
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In questo anno 2018, Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio, ci sono stati alcuni pellegrinaggi presso il monumento della sua tomba. Il 13 gennaio 2018 un folto gruppo di pellegrini provenienti dai vari paesi dove operano le suore di santa Marta: sacerdoti, suore, laici, famiglie, exalunni, giovani e bambini, dopo aver partecipato alla celebrazione della santa messa in Carignano, presieduta dal Cardinal Angelo Bagnasco, ha pregato e affidato le varie intenzioni al Beato presso la sua tomba, per chiedere grazie spirituali, morali e corporali, affidando le comunità e le famiglie all’intercessione del Beato Tommaso Reggio. In marzo giungono le Suore che in questo anno emettono i voti perpetui, accompagnate dalla Madre Vicaria Madre Lilian Doll, hanno trascorso con la Comunità un momento di preghiera, offrendo le loro lodi al Signore, ringraziando del dono del Beato Tommaso Reggio hanno pregato per la Chiesa, la Congregazione e per il mondo intero. La Commissione della Spiritualità, in questo anno Bicentenario, ha organizzato le giornate di preghiera sull’approfondimento della spiritualità e sui luoghi
più significativi della vita del Beato Tommaso Reggio. Dopo una conferenza del Padre Luigi Nuovo sull’attività del Vescovo pastore, hanno sostato per una preghiera comunitaria presso la tomba del Padre Fondatore; in questo luogo hanno condiviso la fraternità con le suore della Comunità e in un secondo momento hanno visitato la Casa della Carità dei poveri vecchi, monumento innalzato dai genovesi, in memoria del Beato dopo la sua morte, degno riconoscimento del vescovo della carità. In maggio gruppi di ex alunni ritornano sulla tomba del Beato per ringraziare per le belle esperienze vissute e per il ricordo buono che sempre li accompagna. Sempre in maggio il gruppo di 11 insegnanti della Scuola Materna di Querceto hanno sostato in preghiera presso la tomba del Beato, dopo aver realizzato un itinerario in Genova ripercorrendo le tappe che richiamavano luoghi significativi della vita genovese del giovane sacerdote e vescovo: San Lorenzo la Cattedrale, la basilica di Carignano dove il Beato aveva operato per ben 26 anni. Presso la tomba gli insegnanti hanno ringraziato per la protezione e hanno
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Genova meta di pellegrinaggi chiesto uno sguardo particolare per sperimentare la forza, il coraggio e la determinazione per continuare a camminare e a far fiorire il bene nell’apostolato intrapreso! Da Fabbrica di Peccioli il 27 maggio arrivano, con commozione davanti al caro e beato Tommaso Reggio, famiglie e bambini della Scuola Materna, accompagnati dalle loro suore: pregano, ammirano e chiedono la benedizione del Beato. Rincuorati affidano quanto sta loro a cuore e hanno la certezza che il Beato sarà avvocato prezioso presso il Signore. Gruppi di ragazzi e ragazze in preparazione ai sacramenti della Comunione e Cresima delle varie parrocchie di Genova: San Gottardo, Oregina, San Bernardino e Carignano si sono alternati e hanno sostato davanti al monumento marmoreo elevando la loro preghiera al Signore per intercessione del Beato Tommaso Reggio. Il 10 giugno il gruppo della Scuola materna Pio X di Genova con le loro famiglie hanno pregato e chiesto di essere, sull’esempio del carisma del Beato Tommaso Reggio, presenza solidale e accogliente con tutte le famiglie e in particolare con quelle che hanno bisogno di punti di riferimento affidandole alla preghiera di tutti. Il gruppo degli alunni della classe quinta della Scuola Santa Marta di Ventimiglia ha effettuato il pellegrinaggio con la guida delle insegnanti ringraziando e affidando all’intercessione del Beato la loro vita e tutti i loro cari.
In luglio anche i bambini del Centro Estivo di Genova si sono recati più volte in preghiera sulla tomba del Beato Tommaso, hanno baciato la reliquia e affidato alla sua intercessione le loro giovani vite e le loro famiglie. I più piccoli della Scuola Materna hanno omaggiato il Beato con un bellissimo colorato mazzo di gladioli seminati, coltivati e raccolti con le loro laboriose manine, guidati dalle loro insegnanti. Il 27 luglio, un momento particolare per la nostra Congregazione, lo hanno vissuto le Suore del Consiglio Generalizio, con la Madre Generale e la Delegazione dell’America Latina che si erano riunite a Roggiano per gli Esercizi Spirituali e giorni di preghiera e discernimento. Al Padre Fondatore hanno affidato soprattutto il futuro della Congregazione, hanno chiesto una particolare intercessione perché ogni suora di Santa Marta sparsa nel mondo e ogni Betania viva con cordialità e profezia la consacrazione religiosa secondo il Carisma che è stato affidato alle Suore di Santa Marta. Nella preghiera davanti alla tomba hanno ricordato tutte le suore dell’Italia, dell’America Latina, del Libano e dell’India. Il 22 novembre tutti i bambini della Scuola Primaria Santa Marta di Genova e quelli della Scuola dell’Infanzia hanno celebrato il ricordo della nascita al cielo del Beato presso la sua tomba, con preghiere e canti accompagnati dalle loro suore e dagli insegnanti. Il 24 novembre è giunto a Genova il pellegrinaggio diocesano di
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Ventimiglia guidato dal Vescovo Mons Antonio Suetta, con lui il Reverendo don Daniele Bisato padre spirituale, il gruppo dei 13 seminaristi con un bel gruppo di suore che operano nelle tre case di Ventimiglia e San Remo, e alcuni laici amici di Betania. I partecipanti si sono mostrati entusiasti di ripercorrere le tappe importanti dell’itinerario della vita e delle opere di Tommaso Reggio a Genova: infatti una solenne liturgia eucaristica è stata celebrata in Santa Maria Assunta in Carignano dove l’Abate Tommaso Reggio profuse per ben 26 anni le sue doti di educatore, giornalista e pastore. Dopo un pranzo condiviso con la Comunità c’è stato un intenso momento di preghiera, guidato da sua Eccellenza il Vescovo, intorno alla tomba, conclusosi con la benedizione impartita con la reliquia del Beato. Altre singole persone, in questo anno, sono venute appositamente dai loro paesi e dalle loro città, per pregare, sostare in silenzio e chiedere grazie sulla tomba del Beato, per affidare alla sua intercessione i loro dolori, le loro angosce esistenziali, e anche per ringraziare per una grazia ricevuta oppure per affidare una gioia provata! Tutti sono ripartiti dopo aver pregato, sostato, placati e fiduciosi, pieni di speranza, consolati dall’atmosfera calma e serena che emana dal sarcofago del Beato, convinti come ripeteva Mons. Reggio: “La cosa più grande di tutte è quella di compiere in tutto e sempre la volontà di Dio”!
IBIPORÀ Brasile
Settimana di
Tommaso Reggio La Comunità di Ibiporà
Durante la settimana dal 19 al 23 novembre, nella nostra scuola Santa Marta di Ibiporã, in Brasile, si è tenuta la “Settimana di Tommaso Reggio”. In quest’occasione i membri della Comunità “Amici di Betania” con molta dedizione, hanno trasmesso le riflessioni sulle Beatitudini a tutti gli studenti e professori, sulla base dell’invito di Papa Francesco, nella sua esortazione apostolica “Gaudete et Exultate”, invito alla santità nel mondo d’oggi. Il nostro Padre Fondatore, il Beato Tommaso Reggio, visse
queste Beatitudini, poiché il suo espresso desiderio era “Voglio proprio farmi santo, ad ogni costo”, sará sempre per noi esempio di santità. Ogni giorno due membri della comunità laicale hanno preparato una beatitudine accostandola ad una riflessione del nostro Fondatore, presa dal libro “Tommaso Reggio” di Gaia Corrao, fornendo così una riflessione integrata in modo che, l’ultimo giorno, gli studenti stessi si esprimessero sul come avrebbero vissuto le Beatitudini imitando il Beato Tommaso.
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Settimana di Tommaso Reggio Alla fine della settimana abbiamo vissuto tre importanti eventi: • la benedizione del nostro piccolo “Oratorio Tommaso Reggio”, luogo destinato alla preghiera del personale, dei bambini che frequentano la scuola e dei genitori che accompagnano i figli. • il pellegrinaggio al Santuario di Aparecida al quale hanno partecipato i giovani e i membri della comunità laicale “Amici di Betania” i quali durante il viaggio hanno recitato il Santo Rosario del nostro Padre Fondatore, riflettendo sui suoi pensieri e creando un’atmosfera di intimità con Dio, imitando così il Beato. • la rappresentazione della vita e della spiritualitá del nostro Fondatore, attività prevista per ringraziare Dio per i 200 anni dalla nascita di Tommaso Reggio, per i 140 anni di fondazione della nostra Congregazione e per il 70° anniversario dell’arrivo delle nostre prime suore missionarie in America Latina. Tutti i presenti si sono sentiti coinvolti in queste attivitá: i bambini e le famiglie erano molto emozionati, pensando al tempo dedicato ad approfondire la vita del nostro Fondatore, vissuto così bene tanto che ci sembrava di essere alla sua presenza. Ringraziamo Dio per averci dato questo grande profeta, così attuale, così santo in tutte le sue scelte di vita. Zilda de Oliveira, membro della comunità Laicale “Amici di Betania”, ci consegna la sua testimo-
nianza di vita su quanto ha vissuto nelle celebrazioni che come Congregazione abbiamo realizzato durante tutto l’anno. “Dodici anni, or sono sono stata invitata a lavorare in questa scuola che è diventata la mia casa. Questa settimana abbiamo conosciuto un po’ di più la vita di un giovane nobile, Tommaso Reggio. Ho imparato ad ammirare e amare di più il suo esempio di vita e gli insegnamenti che ci ha lasciato. Noi abbiamo meditato le Beatitudini; a me è toccato presentare “Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati”. Ho parlato agli studenti della giustizia, la giustizia che immagino, ha vissuto e parlato il nostro Beato, perché egli è stato un
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grande catechista. Non c’è giustizia terrena, la giustizia di Dio è quella giustizia che accoglie tutti cosí come fece Tommaso Reggio; perché sono sicura che lui ha amato come Gesù, ha vissuto come Gesù e ha condiviso la Parola di Dio come Gesù. L’esempio di Tommaso mi esalta ogni giorno, e sono molto felice di far parte di questa comunità che sta imparando sempre di più sulla vita, sugli insegnamenti e, soprattutto, sul vissuto che ha lasciato alle persone come sua eredità lui che era così ricco di preghiera, di umiltà e di carità. Grande, Beato Tommaso Reggio, so che dove sei, vicino a Dio, intercedi per noi. Grazie per tutto quello che hai fatto e lasciato a noi. Grazie mille.
LATTE DI VENTIMIGLIA
Carta d’identità:
200 anni La Comunità di Latte di Ventimiglia
Il 9 gennaio 2018, giorno Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio, nella cappella della Casa di Riposo E. Chiappori di Latte, è stata celebrata una santa Messa per ricordare questo importante anniversario. Un buon numero di ospiti hanno partecipato e allietato con il suono e il canto la liturgia propria della memoria. Erano presenti, insieme alle suore e al personale che opera nella
struttura, numerosi familiari dei ricoverati che hanno voluto dire alle suore di Santa Marta il loro grazie per la cura affettuosa e l’attenzione con cui ogni giorno si dedicano all’assistenza dei loro cari anziani e infermi secondo lo spirito e il carisma ricevuti dal Beato Tommaso Reggio. Al termine della celebrazione è stata consegnata ai partecipanti una simpatica carta d’identità del Beato.
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MILANO
Un compleanno
particolare Serena Dugnani
13 maggio 2018, Istituto Santa Gemma, Milano. È una domenica di sole, luminosa. Una giornata di quelle in cui ci si sente emozionati e felici. Una grande folla di magliette gialle entra nella chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio. Il coro dei bambini e ragazzi della scuola intona i canti e la celebrazione ha inizio. Oggi ricordiamo il Bicentenario della nascita del nostro amato Tommaso Reggio! Riportiamo l’omelia a lui dedicata dal parroco, don Renato Bacchetta:
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Celebriamo una festa particolare: nella tradizionale festa dell’Istituto Santa Gemma, quest’anno inseriamo un compleanno particolare: duecento anni dalla nascita del beato Tommaso Reggio, fondatore delle suore di Santa Marta! Duecento anni fa! Potremmo dire: troppi anni, troppi cambiamenti si sono verificati in questi due secoli, cosa ha da dire a noi oggi, uomini e donne del terzo millennio, la figura di un santo vissuto così tanto tempo fa? Eppure questo santo così antico è stato beatificato da Giovanni Pa-
olo II durante il giubileo del duemila, proprio per indicarci una figura importante che ci accompagnasse nel terzo millennio! Nato nel 1818 e morto a 83 anni nel 1901, Tommaso Reggio ha una storia molto ricca e interessante. Non è possibile raccontarla tutta in pochi minuti. Vorrei fare solo tre accenni, che ci aiutino a conoscerlo meglio. È nato a Genova in una famiglia nobile: i marchesi Reggio! Ha avuto molto dalla vita, perché nell’Ottocento le classi nobili erano davvero privilegiate rispetto alla maggior parte delle persone. Tommaso ha avuto un’educazione completa, ha potuto studiare, ha vissuto i primi 20 anni come qualsiasi nobile di quell’epoca. Ha ricevuto però dai genitori un’educazione profondamente cristiana, fatta di amore alla preghiera, di senso della giustizia e dell’onestà, di attenzione ai bisogni degli altri. A vent’anni Tommaso aveva già terminato l’università e avrebbe potuto dedicarsi alla carriera di avvocato, di giudice, o di notaio; invece scelse di diventare prete. A
vent’anni, quando tutti si aspettavano da lui la scelta di una carriera importante, scelse di ricominciare a studiare per essere un prete. Vorrei provare a chiedergli come mai, quale sia stata la molla che ha fatto scattare quella decisione. Tommaso ti ricordi? Vivevi a Genova, in un palazzo bellissimo, trascorrevi le vacanze nella villa di famiglia a Gavi; hai avuto un insegnante privato quando eri piccolo e poi hai studiato dai padri Somaschi, infine l’università... Cosa ci racconti di quegli anni? Mi sembra che il giovane Tommaso ci direbbe così: “Certo ho dei ricordi bellissimi, ho avuto una infanzia privilegiata, ma il privilegio più grande è stato quello di ricevere una educazione davvero cristiana: i miei genitori non si sono accontentati di delegare a un insegnante la mia educazione; sia il papà che la mamma mi hanno trasmesso la loro fede, insieme al rispetto per gli altri e alla generosità verso i bisognosi. Ho capito subito che tutto ciò che abbiamo è dono di Dio e va fatto fruttare perché porti frutti di bene. Genova era una
città piena di contraddizioni: c’era tanta povertà e quando avevo 17 anni scoppiò un’epidemia di colera. La vista di tanta sofferenza, di tanto dolore lasciò in me un senso profondo di compassione per chi soffre, per chi non ha avuto opportunità e privilegi, come li avevo avuti io...” E questo è un primo insegnamento che ci trasmette il giovane Tommaso: dobbiamo essere grati di tutto quanto abbiamo ricevuto e non darlo per scontato. La famiglia, il benessere, la scuola, la salute sono doni immensi che il Signore ci ha fatto e che devono spingerci a guardare con attenzione e generosità verso chi è meno fortunato di noi. Nel tempo di Quaresima gli alunni dell’Istituto S. Gemma hanno raccolto tanti prodotti per le famiglie bisognose: è stato un gesto di grande generosità e attenzione; ma questa attenzione non può essere solo un’iniziativa per un periodo; Tommaso Reggio ci insegna a vivere la vita come un dono. Ora facciamo un salto avanti negli anni. Don Tommaso diventa prete, diventa responsabile del Seminario, prima a Genova, poi a Chiavari e infine responsabile di una bellissima chiesa: la basilica di Santa Maria Assunta a Genova. Don Tommaso si occupa di
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Un compleanno particolare tante cose ed è apprezzato per la sua cultura e per il suo impegno. Ma poco prima di compiere i 60 anni, viene chiamato dal Papa a diventare vescovo di Ventimiglia. Deve lasciare la sua bella città, e raggiungere Ventimiglia, che a quel tempo non era affatto bella, anzi attraversava una situazione difficile e problematica. Qui il nuovo vescovo Tommaso, comprende che ha bisogno di aiuto per venire incontro alle grandi necessità della sua nuova diocesi. Così decide di farsi aiutare dalle suore e raccoglie alcune giovani donne per far nascere una famiglia religiosa: le suore di santa Marta! Cosa ci direbbe il Vescovo Tommaso di questa sua idea? Potrebbe risponderci così: “Ho pensato di raccogliere un gruppo di donne, che proprio come Marta nel vangelo, si impegnassero nell’accogliere e nel servire Gesù presente oggi nel mondo. Ma da subito ho chiesto loro di essere come angeli, distaccate
dalle cose materiali e pronte a volare dove ci fosse bisogno di loro, perché la carità abbraccia tutti i tempi, tutti i luoghi e tutte le persone. Le suore di santa Marta furono chiamate subito a vivere esperienze di eroismo: nel 1884 ci fu un’epidemia di colera che colpì anche il territorio di Ventimiglia e le suore si diedero tanto da fare per assistere i malati. Appena passata l’epidemia, ci fu un terremoto, che distrusse diversi paesi della diocesi. Quanti morti, quanta devastazione. Decisi di accogliere gli orfani del terremoto e anche in questo furono proprio le suore di santa Marta a occuparsi di loro nell’orfanatrofio di Ventimiglia e in quello di Sanremo.” E questo è un secondo insegnamento che ci trasmette Tommaso Reggio: lo spirito di servizio e di donazione agli altri deve essere una caratteristica di ogni cristiano; ognuno di noi dovrebbe essere come Marta, capace di accogliere Gesù nei fratelli che hanno biso-
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gno. Ma certamente la creazione di una famiglia religiosa deve farci comprendere come è importante che nella Chiesa ci siano persone che si consacrino al servizio degli altri. Le suore di santa Marta sono oggi non solo in Italia, ma anche in Cile, in Argentina, in Brasile, in India, in Messico. Dobbiamo pregare perché non manchino vocazioni religiose, e perché ancora tante ragazze accolgano l’invito di Gesù a servirlo nei più poveri e nei più piccoli. Facciamo un altro salto di diversi anni. Nel 1892 Mons. Tommaso Reggio viene chiamato dal Papa a diventare arcivescovo di Genova. È anziano ormai, ha 74 anni, ma il ritorno a Genova, la sua città, lo spinge a impegnarsi ancora di più perché il Vangelo sia accolto da tutti. La società civile genovese era lontana dalla Chiesa, ma Tommaso Reggio si diede da fare per costruire un dialogo autentico e sincero con le istituzioni.
Se le relazioni sono riuscite, l’uomo è riuscito. Se sono bloccate, false o distorte, l’uomo è bloccato, falso, distorto. Tommaso Reggio, nel suo comunicare anche in quel periodo difficile, si dimostrò coerente e lineare. Queste sono le parole che rivolgeva ai cristiani di Genova e che valgono anche per noi oggi: “Il compito di custodire la fede è di ogni cristiano. Voi laici in molte circostanze potete agire meglio dei sacerdoti: recare l’aiuto della carità insegnata da Gesù, rendere più gradita l’elemosina con buoni consigli di pace, riprendere un errante e insegnargli il pentimento; la vostra parola giunge dove la nostra non potrebbe arrivare; voi siete accolti dove noi saremmo cacciati”. Tommaso Reggio ci invita a guardare in maniera positiva anche al mondo di oggi, alla Babele nella quale siamo immersi oggi, con la certezza che anche in questa società così problematica, grazie alla potenza del Risorto, possiamo vivere il Vangelo. Tommaso Reggio ci suggerisce gli
atteggiamenti che ci permettono di essere comunque, nella nostra società, autentici testimoni del mistero di Dio. Concludo con un pensiero di Papa Francesco, che mi sembra l’invito più bello, dopo l’incontro con la figura di un santo come Tommaso Reggio: “Non avere paura della santità. Non ti toglierà forze, vita e gioia. Tutto il contrario, perché arriverai ad essere quello che il Padre ha pensato quando ti ha creato e sarai fedele al tuo stesso essere... Non avere paura di puntare più in alto, di lasciarti amare e liberare da Dio. Non avere paura di lasciarti guidare dallo Spirito Santo. La santità non ti rende meno umano, perché è l’incontro della tua debolezza con la forza della Grazia”. I bambini e i ragazzi iniziano a scambiarsi sguardi d’intesa. Qualcuno fatica a stare seduto composto, l’emozione è grande. Suor Chiara, Suor Giuseppina e Suor Lucia si recano all’altare per proclamare i vincitori del-
la tradizionale Borsa di studio Tommaso Reggio. Si parte da due alunni della Primaria per poi passare ai due della Secondaria: la chiesa risuona di applausi, genitori, nonni, insegnanti si commuovono. È un momento difficile da descrivere. Ci sentiamo davvero una famiglia unita da un padre, il Beato Tommaso Reggio, il cui progetto di bene si realizza anche oggi, anche attraverso ciascuno di noi. Al termine della celebrazione, la festa continua a scuola. Atmosfera serena, saluti, incontri con alunni, famiglie e poi splendido pranzo insieme allietato dalla musica delle nostre band. I bambini della Scuola dell’Infanzia e quelli della Primaria nel pomeriggio hanno coinvolto il pubblico con uno spettacolo emozionante sulla vita di Tommaso Reggio. La giornata si è conclusa tra sorrisi, strette di mano, abbracci. Sguardi gioiosi di chi sente di appartenere ad una storia antica, ma viva, di famiglia. Verso sera, nell’uscire da scuola per tornare a casa, in atrio, alzando lo sguardo all’immagine del nostro Beato, mi è venuto da sorridergli e per un attimo ho avuto l’impressione che lo stesse facendo anche lui.
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NOVATE MILANESE
Nel ricordo del nostro
Beato Fondatore La Comunità di Novate
Per la ricorrenza del Bicentenario della nascita del nostro Beato Padre Fondatore, noi ci siamo proposte di pregarlo di più per la nostra consacrazione religiosa di Suore di Santa Marta, per la nostra vita comunitaria e per le nuove Vocazioni. Nella ricorrenza del 22 Novembre ci siamo preparate a questo evento con una giornata di preghiera e di riflessione, facendoci aiutare dal nostro Parroco per una meditazione più approfondita e utile sugli scritti e sugli insegnamenti del nostro Padre Fondatore.
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Ci siamo proposte di rileggere personalmente alcuni scritti del Beato Tommaso Reggio e la sua biografia. Cercheremo occasioni per farlo conoscere alle persone che avviciniamo nel nostro servizio apostolico nella Scuola e in Parrocchia. Con il gruppo Amici di Betania sono stati scelti, come argomento di quest’anno, gli insegnamenti del Beato Tommaso Reggio ai laici del suo tempo. Dopo averli approfonditi insieme e applicati alla vita dei laici di oggi, nella realtà locale, ciascuno si impegnerà nel modo più conveniente a seguirne le indicazioni nella vita di ogni giorno.
OSORNO Chile
Pastorale
della Famiglia Molti sono i momenti vissuti e condivisi con tutti i membri della nostra amata Pastorale della famiglia di Santa Marta, sempre con il supporto della nostra consigliera religiosa Suor Cristina e quello di Padre Massimo, in questo anno di profonda riflessione e di felicità, sotto lo slogan: “Sulle orme del Beato Tommaso Reggio, semina gioia e gentilezza”. Quest’anno c’erano molte ragioni per festeggiare e ringraziare Dio di appartenere a questo grande Collegio: • 200 anni dalla nascita del Padre Fondatore, • 140 anni di fondazione della Congregazione • 70 anni dopo l’arrivo delle prime suore in America Latina. Iniziamo con le attività e gli incontri mensili, celebrando l’Eucaristia ogni mese e incontrandoci per condividere l’ora di adorazione, riflettendo sugli scritti del nostro Beato Tommaso Reggio. È la nostra prima gita alla città di Valdivia per incontrare lì altre famiglie di La Union e di Valdivia per discutere e approfondire insieme gli insegnamenti del Fondatore. Nel mese di agosto, l’incontro è stato a livello nazionale coinvolgendo tutte le scuole del paese e con tutte le persone membri della pastorale di Santa Marta.
In questa circostanza è stato fatto il pellegrinaggio al Santuario di suor Teresa de Los Andes, la nostra prima santa cilena. In questo luogo meraviglioso, pieno di pace e di tranquillità, tutti noi abbiamo pregato nella cripta della Santa, ricordando anche coloro che non hanno potuto partecipare a questa riunione e ringraziando il Beato Tommaso Reggio per essere lì raccolti. Sulla collina del Santuario successivamente si è tenuta la Via Crucis conclusa con una Messa. Siamo tornati al nostro amato Osorno con l’animo e il cuore pieni di gioia infinita e desiderosi di condividere e seguire l’apostolato della Beata Teresa. Abbiamo anche partecipato all’accoglienza del Beato Tommaso Reggio Peregrino, un mo-
La Comunità di Osorno
mento che ci ha riempito di gioia e di pace. Il Padre Fondatore ci ha visitato! Il nostro ultimo incontro annuale e ritiro per la missione Rahue è stato quello di condividere ciò che abbiamo vissuto durante l’anno, riflettendo e sapendo che ad ogni nuovo ciclo è fondamentale invitare e accogliere nuovi genitori per continuare a diffondere il messaggio di “fede, di servizio e di ospitalità”. Ringraziamo il Signore e la Congregazione per averci invitato a vivere queste celebrazioni che ci arricchiscono nella nostra vita quotidiana e ci motivano di più. “La vita di ogni uomo è un dono di Dio; nessun altro, nemmeno un angelo potrebbe realizzare questa meraviglia” (dagli scritti del Beato Tommaso Reggio).
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PILAR Argentina
Gli anziani celebrano
il Padre Fondatore La Comunità di Pilar
Quest’anno la comunità di Pilar insieme agli Anziani della Casa si sono uniti nella grande celebrazione della nostra Famiglia religiosa per il 200° anniversario della nascita del nostro amato Padre Fondatore. La ricorrenza che è stata ricordata durante tutto l’anno con varie
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iniziative, come la Celebrazione Eucaristia, un pellegrinaggio alla Basilica di Nostra Signora di Lujan, momenti di preghiera e colloqui attorno alla figura del Beato. Ringraziamo Dio per averci permesso di vivere quest’anno pieno di benedizioni, dove siamo felici di celebrare il dono della vita con gli anziani, la famiglia, i collaboratori, i volontari e gli amici, che il nostro Beato Tommaso ci insegna ad amare. Siamo riconoscenti alla nostra Famiglia religiosa per averci permesso di vivere questa Betania dove celebriamo 10 anni di presenza attiva nella Casa per anziani di Silvio Braschi de Pilar.
PISA
In cammino… con
la strada nel cuore Suor Anita La Comunità di Pisa non ha organizzato particolari feste per vivere il Bicentenario del Beato Tommaso Reggio perché ha tenuto presente le esigenze delle persone all’interno della nostra Opera. La Comunità religiosa ha condiviso la gioia dell’incontro a Genova il 13 gennaio 2017, dove molto partecipata è stata la Celebrazione Eucaristica nella Basilica in Carignano, con la presenza di tante comunità e in particolare di quella di Genova, che ringraziamo per l’organizzazione. Al termine abbiamo vissuto una festosa accoglienza e convivialità al Santa Marta. Con le ragazze, ospiti del Pensionato di Pisa, abbiamo pregato e ricordato il Beato durante le varie celebrazioni eucaristiche di inizio anno e alla fine dell’anno accademico e a Pasqua. Così pure per il gruppo Betania è stato preparato, per ogni primo sabato del mese, un momento di preghiera e di comunicazione dei ricordi e della vita del Beato. Tutte queste persone anziane ci tengono molto a conoscere la vita di Tommaso Reggio e a pregare con la Comunità per l’iniziativa vocazionale, per i bi-
sogni della Congregazione, delle loro famiglie e della Chiesa. Così insieme abbiamo conosciuto tanti aspetti della vita del nostro Fondatore. Nell’incontro del mese di ottobre 2018 abbiamo confrontato il Beato Tommaso Reggio con Gesù “Maestro della strada” e abbiamo contemplato tanti momenti vissuti da entrambi con passione e amore. La prima azione di Gesù, riferita dal Vangelo di Marco, è il suo mettersi in cammino: “E venne Gesù da Nazareth della Galilea al Giordano”. Entra in scena come viandante. Abbandona madre, famiglia, casa, lavoro, lascia il villaggio,
non porta niente con sé. Per Lui il centro è altrove, il centro è ai margini. Abbandona prima il suo paese nativo, poi la cittadina di elezione: Cafarnao, poi la regione della Galilea, poi anche Gerusalemme, poi perfino il sepolcro e infine con l’Ascensione l’intera terra della Palestina. Gesù è un Maestro itinerante, un Maestro delle strade. Ha scelto la strada perché la strada è di tutti e non domanda nessun lasciapassare. La strada è libertà, crocevia di incontri imprevedibili. Non puoi prevedere chi ti verrà incontro, non puoi selezionare le persone o gli eventi. Gesù cammina per incontrare e
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In cammino… con la strada nel cuore aiutare la gente, per seminare il suo messaggio e poi andarsene altrove, lasciandolo dietro di sé, libero di germogliare o anche no, se non era il tempo adatto. Cammina, ma non da solo, insieme con una Comunità di uomini e donne. A sua immagine il Vangelo è un libro di strade. Felice l’uomo che ha la strada nel cuore” (Sl. 84,6). Questa esperienza itinerante di Gesù si ripete nella vita di Tommaso Reggio. Ordinato sacerdote nel 1841, nel 1845 riceve la nomina di Rettore del Seminario di Chiavari e parte per questa altissima missione affidatagli. Suo impegno prioritario come Rettore è la formazione spirituale dei seminaristi e all’inizio dell’anno li aiuta a riflettere sul motivo della loro scelta e a rispondere all’interrogativo: “Ad quid venisti?”. Molteplici sono le sue attività nel campo della predicazione, del giornalismo, dell’impegno politico. Si sposta dove è chiamato e risponde a tutte le richieste e necessità, e va. Un ulteriore passaggio nella sua vita, nel 1851 è la nomina di Abate della Basilica di Santa Maria Assunta, sul colle Carignano che domina la città. E lì organizza le sue giornate e si mette in cammino. Si leva di buon mattino, scende nella chiesa della Madre di Dio dove incontra operai, contadini e barboni, fa catechismo, prega con loro e si mette a loro disposizione prima che partano per il lavoro. E lì rimane per ben 26 anni. Molti sono gli impegni come do-
cente universitario, nella stampa, ma le molteplici mansioni non gli impediscono di dedicarsi alla forma di apostolato a lui più congeniale: la predicazione, l’annuncio del Vangelo ad agni categoria di persone: sacerdoti, religiose, laici e quindi va, raggiunge tutti. La sua fedeltà al Papa è notata ed apprezzata in Vaticano: grande è il dinamismo di questo prete che viaggia molto per promuovere dibattiti su temi di attualità. Il Papa Pio IX nel 1877 lo nomina vescovo di Ventimiglia, una Diocesi che versava in condizioni pietose. E incomincia la sua presenza itinerante in quei paesi della diocesi che da parecchi anni non vedevano in faccia il proprio pastore e lui nei 15 anni in cui resse la Diocesi compì tre visite pastorali, sfidando i pericoli delle strade mulattiere percorribili a piedi o a cavallo, accolto con indescrivibile entusiasmo dalla gente e ottenendo straordinari successi di conversione. Grande è il suo impegno quando fonda le Suore di Santa Marta, va, le incontra spesso per formarle, educarle, ciò che doveva rendere inconfondibili le “sue suore” era la capacità di servire e di accogliere ogni persona in ogni tempo, in ogni necessità. Nel 1892 il Papa Leone XIII promuove Mons. Reggio alla sede arcivescovile di Genova E poiché tra i compiti più importanti di un Vescovo c’è quello della visita pastorale, Mons. Reggio la programma subito, informando i parroci con una
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lettera e dichiarando in cattedrale: “Sento vivissimo il desiderio di tutti vedervi, di conoscervi personalmente e aprirvi il mio cuore”. Verso la fine del 1900 il Papa approva l’idea di collocare nelle 20 Regioni d’Italia, sulle cime più alte dei monti, una statua del Redentore. Per la Liguria è scelto il monte Saccarello, nella provincia di Imperia. Il Pellegrinaggio partendo da Triora avrebbe raggiunto la cima. Mons. Reggio da Taggia arriva a Triora in portantina e lì tiene la sua ultima omelia sul Sacro Cuore di Gesù e delle grazie che vengono dispensate ai suoi fedeli. È colpito da un malore, per cui si ferma a Triora e poco prima di morire a chi gli chiede se ha bisogno di qualche cosa risponde: “Dio solo, Dio solo mi basta. Il Signore così vuole e così sia. Sia sempre fatta in tutto la volontà di Dio”. Così si chiude in serenità la vita di questo grande sacerdote itinerante, sempre in cammino per incontrare, aiutare la gente e portare a tutti l’annuncio del Vangelo e la sua paterna benedizione. Il racconto di questa esperienza di sacerdote “sempre in cammino” ha coinvolto molto le persone presenti all’incontro di Betania, desiderose di conoscere a fondo il Beato Tommaso Reggio, per poterlo imitare nelle sue virtù.
POGGIBONSI
Divenire
“buone samaritane” La Comunità di Poggibonsi
Siamo ormai alla conclusione dei festeggiamenti per il Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio nostro Fondatore e vogliamo condividere quanto abbiamo vissuto nella nostra piccola Comunità. La missione che svolgiamo nell’ospedale non ci consente di impegnarci sistematicamente nelle attività della Parrocchia e così abbiamo pensato di approfondire a livello della nostra comunità il
rapporto con il Padre Fondatore attraverso la rilettura dei suoi scritti. La riflessione del testo “Torniamo a Dio” ci ha accompagnato durante tutto l’anno. Durante il periodo della Quaresima abbiamo approfondito le virtù come sono presentate nel testo “Dalle prime regole e costituzioni” date dal Padre Fondatore (1885 e 1900). Inoltre durante la Novena dell’immacolata abbiamo meditato le sue riflessioni sulla Madre di Dio. Le feste sono state solennizzate ispirandoci ai suoi scritti e preghiere: il Rosario meditato e l’Adorazione Eucaristica. Nella cappella dell’ospedale in cui prestiamo la nostra opera abbiamo offerto immagini e scritti del Padre Fondatore in modo che i fedeli lo possano conoscere e sapere come sono nate le Suore che per il personale, gli ammalati, e i loro familiari sono solo “le suore dell’ospedale.” Il nostro desiderio di diventare come il Beato Tommaso Reggio voleva le sue suore, di imitare il suo stile di servire con rispetto, disponibilità e vicinanza affettiva ci accompagni sempre e ci faccia riconoscere come sue vere figlie.
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PURIA VALSOLDA
Dal confine Francese
al confine Svizzero… La Comunità di Puria Valsolda
Domenica, 18 novembre, si è tenuta nella Parrocchia di Puria una celebrazione solenne, in cui è stato ricordato e celebrato il Bicentenario della nascita del nostro Padre Fondatore, il Beato Tommaso Reggio.
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Ha celebrato il Reverendo Mons. Maurizio Rolla, il quale ha impostato l’omelia sulla forte spiritualità del Beato e l’ha conclusa con la Fondazione delle Suore di Santa Marta che, dal Seminario di Ventimiglia per il quale sono state pensate hanno esteso la loro missione ai piccoli, agli orfani, ai malati e a tutte le situazioni di bisogno. Ha evidenziato inoltre la presenza positiva delle Suore nella Scuola dell’Infanzia del nostro paese ringraziandole per l’attività religioso-educativa e per la presenza attenta e sorridente nelle varie situazioni delle famiglie e del paese. Nella settimana precedente la Celebrazione, in comunità le suore avevano letto dalla biografia scritta dal Mons. Luigi Sanguineti, la parte riguardante la spiritualità del Beato Tommaso Reggio chiedendo nella preghiera la sua intercessione.
QUERCETO
Il Beato Tommaso Reggio…
un simpatico amico per tutti La Comunità di Querceto
In questo anno in cui si celebra il Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio, Fondatore delle Suore di Santa Marta, sono stati inaugurati con la Benedizione del Cardinal Giuseppe Betori i nuovi locali della Scuola dell’Infanzia che ospiteranno i piccoli che frequentano il nido. Numerose sono state le iniziative organizzate in questo perio-
do nella Villa Tommaso Reggio e che hanno coinvolto docenti, genitori e anche i piccoli. Il mercatino solidale ha visto la partecipazione di numerosi genitori e visitatori come pure la sottoscrizione a premi il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza. Una grande affluenza si è registrata all’“OPEN DAY”. I genitori hanno potuto visitare i nuovi locali e conoscere il Progetto
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Il Beato Tommaso Reggio… un simpatico amico per tutti
educativo e le molte attività proposte dalla scuola. Il gruppo dei docenti insieme alle Suore hanno voluto prepararsi ad iniziare il nuovo anno scolastico sotto la protezione del Padre Fondatore visitando i luoghi più significativi della vita del Beato Tommaso Reggio a Genova: la Cattedrale di San Lorenzo, la Basilica di Carignano, la chiesa di San Giovanni di Prè presso la quale il Beato Tommaso, giovane sacerdote, incontrava al mattino prestissimo i pescatori con i quali pregava insegnando loro il catechismo prima che si recassero al lavoro. Non poteva mancare la visita alla tomba del Padre Fondatore nella Cappella a lui dedicata nella
Casa delle Suore di Santa Marta dove il gruppo si è trattenuto in preghiera e in gioiosa fraternità. Per diffondere la conoscenza del Beato Tommaso Reggio sono state preparate chiavette USB contenenti il racconto della sua vita e distribuite ai genitori degli alunni, agli Amici di Betania e a quanti hanno espresso il desiderio di conoscere questo grande Santo. Il Padre Fondatore è divenuto così in questo anno in cui si celebra il Bicentenario della sua nascita, un… simpatico amico per tanti! Le attività della Scuola dell’Infanzia di Querceto nascono sempre benedette e protette. Infatti in un’ala della Villa vivono
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numerose Suore di Santa Marta anziane e ammalate che ogni giorno accompagnano con la preghiera e l’offerta della propria sofferenza la vita e le attività della Scuola. Durante la bella stagione le suore lasciano aperte le finestre della loro camera e sono rallegrate dal “cinguettio” e dai giochi dei piccoli. Inoltre durante questo anno in cui si è celebrato il Bicentenario le suore dell’infermeria hanno portato un prezioso contributo alla conoscenza dei tratti umani e della spiritualità del Beato Tommaso Reggio consegnando tanti ricordi tramandati dalle prime consorelle. Negli spazi di preghiera personale e comunitaria le Suore hanno anche attinto agli scritti e alle preghiere lasciate dal Padre Fondatore alle sue figlie di tutti i tempi.
ROGGIANO
Bicentenario della nascita
del Beato Tommaso Reggio La Comunità di Roggiano
Nella nostra Comunità è stata molto sentita questa ricorrenza, come un tempo prezioso che ci ha permesso di gustare in modo rinnovato gli insegnamenti del beato nostro Padre Fondatore. Un giorno alla settimana abbiamo dedicato uno spazio durante la meditazione alla lettura del libro di Mons. Luigi Sanguineti. Un gruppo di noi ha partecipato con gioia alle tre grandi celebrazioni tenutesi a Genova, a Chiavari e a Ventimiglia e al ritorno abbiamo condiviso con tutte le consorelle della comunità la ricca esperienza vissuta. Per tutto l’anno con i ragazzi della scuola e con i parrocchiani della nostra unità pastorale, abbiamo messo in atto piccole iniziative per richiamare aspetti della vita del Beato Tommaso Reggio, in particolare con i più piccoli abbiamo utilizzato i disegni, che la commissione Tommaso Reggio aveva inviato ad ogni scuola in occasione della beatificazione e che raccontano le tappe della vita del Padre Fondatore, sono stati strumenti adatti per far conoscere la figura del Beato. A conclusione della narrazione i bambini hanno potuto soffermarsi e riflettere
mentre coloravano i loro disegni. Per i più grandi sono stati utilizzati ancora una volta il prezioso opuscolo di Gaia Carrao e quello più recente scritto da Angelo Montonati che i giovani hanno saputo apprezzare e leggere volentieri. Le celebrazioni della festa del Beato Tommaso Reggio del 9 gennaio 2018 e 2019, in cui abbiamo consegnato il premio ai ragazzi meritevoli, con la presenza dei genitori, sono state vissute nel ricordo di questo evento con sentimenti di gratitudine. Domenica 11 febbraio 2018 abbiamo festeggiato il Bicentenario insieme ai parrocchiani e gli amici di Roggiano, con una Celebrazione Eucaristica nella chiesa di Mesenzana, con grande partecipazione di popolo, presieduta dal nostro parroco che ha messo in luce aspetti significativi della figura del Beato e ha espresso viva riconoscenza per la nostra presenza in parrocchia. Ringraziamo il Signore per ogni suo dono e chiediamo al nostro amato Padre Fondatore che interceda perché riusciamo a rendere vivo oggi il suo messaggio testimoniandolo con la vita.
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ROMA
Un cammino di fede
con Tommaso Reggio La Comunità di Roma Con grande gioia e fervore la comunità di Roma ha celebrato il Bicentenario della nascita del nostro Padre Fondatore, il Beato Tommaso Reggio, con iniziative che ci aiutassero a ringraziare e lodare il Signore del regalo della sua vita, offerto alla Chiesa e a noi sue figlie. Allo stesso tempo ci siamo proposte di conoscere e ad approfondire la vita e lo spirito del nostro amatissimo Padre. • Ci siamo preparate per il 9 gennaio, giorno della nascita del Padre con un triduo di preghiera e adorazione servendoci di preghiere e riflessioni tratte dagli scritti del Beato Tommaso Reggio. Abbiamo voluto pregare il rosario con le riflessioni del Padre Fondatore.
• Il giorno 9, ha presieduto la celebrazione eucaristica il nostro cappellano, Padre Alberto Vernaschi, che come sempre ci ha aiutato ad approfondire e a gustare la bellezza della liturgia, proprio come piaceva al nostro Fondatore. La sera abbiamo rivisto un video che è stato preparato nell’anno 2000 dalla Commissione del Padre Fondatore, in occasione della Beatificazione a Roma. Inoltre lungo il 2018 abbiamo esposto in Parrocchia un quadro del Beato Tommaso Reggio invitando i parrocchiani a conoscere la sua figura di Pastore della Chiesa in Italia. Era bello arrivare in parrocchia e sentirci accolte dal Padre Fondatore, ci sentiva-
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mo ancora più a casa. Abbiamo voluto mettere a disposizione delle persone che frequentano la parrocchia preghiere e biografie. La comunità ha fatto memoria della vita del nostro Padre Fondatore seguendo un itinerario con le date più significative della sua vita. Le abbiamo denominato: un cammino di fede con Tommaso Reggio e abbiamo evidenziato questo percorso con scritte e riflessioni esposte in refettorio. Abbiamo gioito per le celebrazioni di altre comunità che hanno condiviso la loro gioia e le loro iniziative. Ringraziamo il Signore del dono di quest’anno!
SAN GIMIGNANO
Sempre
tanta gioia Le Suore di San Gimignano
Anche in San Gimignano il 5 gennaio è stato ricordato il Bicentenario del nostro Padre Fondatore. Abbiamo fatto in San Bartolo, chiesa parrocchiale, l’adorazione Eucaristica e dopo la preghiera è stata illustrata la vita
del nostro Padre Fondatore dalla nascita fino alla morte, da parte della signora Rosanna. C’erano tante persone tutte attente, interessate e sono rimaste entusiaste. Il 9 gennaio sempre nella Parrocchia il parroco don Mauro ha celebrato la Santa Messa del nostro Padre Fondatore. Le persone presenti hanno partecipato pregando e cantando con entusiasmo, affetto e stima verso di noi. Dopo la Santa Messa la superiora suor Serafina ha consegnato a tutti la corona del rosario e l’immagine del Fondatore con la preghiera che abbiamo recitato insieme. In tutte le Chiese di San Gimignano e dintorni è stato donato il libro con la biografia di Tommaso Reggio e quello intitolato “Le mie preghiere”. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato con noi a questa festosa ricorrenza che ci ha dato tanta gioia.
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SAIANO
Un gioioso evento La Comunità di Saiano La Congregazione delle Suore di Santa Marta si prepara a festeggiare il Bicentenario della nascita del suo Fondatore, il Beato Tommaso Reggio. Tutte le Comunità, sparse nel mondo, accolgono l’invito e si attivano per organizzare questo “compleanno” speciale. Qui, a Rodengo-Saiano, il senso della festa e il desiderio di celebrarla contagia tutti coloro che ci conoscono e anche chi è informato tramite volantini e manifesti affissi dovunque. Progettare una festa significa rievocare il messaggio lasciato da chi si festeggia e impegnarsi per realizzarlo. Per una Comunità vuol dire fare memoria, andare alle radici dell’evento, per poter coniugare passato, presente e futuro. Festeggiare con la popolazione ci stimola a ritrovare con più facilità le radici e a ripercorrere con maggior entusiasmo le tappe della vita del Fondatore. Il prezioso aiuto per preparare la festa ci è venuto soprattutto dai Padri Olivetani. A loro si deve la sistemazione dell’altare con il quadro del Beato Tommaso Reggio che con il suo sguardo paterno e rassicurante apre il cuore dei fedeli. Due teste di angeli in legno, dono dell’Abate Don Benedetto, arricchiscono il fine allestimento. Soprattutto i monaci hanno animato il Triduo in preparazione
della festa per aiutare ciascuno a pregare e a interiorizzare le virtù del Beato. Arriva finalmente il 9 gennaio, giorno della grande festa. La Comunità religiosa si raccoglie in preghiera. Anche gli alunni, appena tornati dalle vacanze natalizie, partecipano a questo Compleanno speciale: Tommaso Reggio, sempre vivo in mezzo a noi con il suo spirito, compie duecento anni! I bambini partecipano ad un momento di preghiera molto significativo: si mettono sotto la sua protezione e chiedono aiuto perché, nelle famiglie e nel mondo, possa fiorire l’amore e la pace vera! Naturalmente durante l’intervallo non può mancare la… tradizionale cioccolata calda! Il 13 gennaio poi abbiamo partecipato al pellegrinaggio a Genova dove nella Basilica di Santa Maria in Carignano il Card. Angelo Bagnasco ha commemorato i duecento anni dalla nascita del Vescovo Tommaso Reggio. Ci accompagnava Don Benedetto che ha concelebrato l’Eucarestia presieduta dal Cardinale… Dopo la Santa Messa ci siamo ritrovati tutti nella nostra Comunità al Righi dove si trovano le spoglie mortali del Fondatore. Dopo la preghiera sulla sua tomba abbiamo partecipato alla ricca agape fraterna preparata dalle Suore di quella comunità.
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Sulla strada del ritorno abbiamo sostato al porto dove, giovane prete, il nostro Fondatore si recava per salutare e confortare gli emigranti. La festa per questo compleanno speciale è continuata con iniziative di preghiera, conferenze e testimonianze per concludersi il 21 gennaio con una solenne celebrazione eucaristica presieduta da Don Benedetto e con la partecipazione della nostra Comunità Pastorale “Trasfigurazione del Signore”. Durante la Messa le Suore di Santa Marta riunite intorno all’altare rinnovano i Voti religiosi suscitando la commozione dei presenti. Viene poi benedetto l’altare dedicato al Beato Tommaso Reggio. Tutti i partecipanti fissano lo sguardo sul quadro e, nel grande silenzio, ognuno formula una preghiera che parte dal proprio cuore. A conclusione, come sempre momento di agape veramente fraterna. Ma… “la festa non finisce qui…” hanno cantato i bambini. È vero duecento anni, due secoli, quattro anni giubilari. La festa continua nel mettere al proprio posto tutte le tessere del mosaico della nostra vita. Un anno, questo, in cui si ringrazia il Beato Fondatore e si cerca di ricreare l’equilibrio nelle relazioni con Dio, con il prossimo, con se stessi.
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SANREMO
Tommaso Reggio: “mai stanco per Dio”,
anche oggi in mezzo a noi I seminaristi del seminario diocesano Pio XI di Sanremo
Presso la chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta di Ventimiglia sabato 17 novembre si è svolta una rappresentazione religiosa tenuta dagli allievi dell’Istituto Suore di Santa Marta, pensata per celebrare i duecento anni dalla nascita del Beato Tommaso Reggio. Gli alunni hanno dimostrato nella rappresentazione di conoscere la vita del Beato. Su una piccola pedana allestita in chiesa, i bambini della scuola hanno raccon-
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tato i vari momenti della vita di Tommaso Reggio, mettendo in luce le virtù e le doti del suo carattere e le varie opere compiute lungo il suo percorso terreno. Si è partiti da quando a scuola fin da piccolo si dedicava volentieri e con successo allo studio; si è passati poi ai i suoi primi anni di sacerdozio, in cui già si affacciavano incarichi importanti quali la nomina a rettore del seminario di Chiavari a soli ventisette anni; si è accennato ai suoi in-
carichi di giornalista; si è giunti, dopo i ventisei anni alla Basilica di Carignano, ai suoi anni di episcopato a Ventimiglia in cui ha fondato la Congregazione delle Suore di Santa Marta per il seminario e al suo episcopato genovese. L’ultimo step ricordato è il miracolo della guarigione di una bambina, che ha portato alla beatificazione di Tommaso Reggio nel duemila. I bambini, tutti in costume, hanno alternato la recita di brevi parti a memoria con balli, guidati da due compagne che facevano da narratori introducendo le scene. Tra il pubblico presente vi erano i familiari dei bambini, gli educatori e insegnanti della scuola, alcune autorità militari e civili, i parenti di Tommaso Reggio, numerose Suore, alcuni sacerdoti, i seminaristi del seminario diocesano e molti fedeli. Finita la rappresentazione religiosa, Sua Ecellenza Monsignor Antonio Suetta, vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, ha presieduto la celebrazione eucaristica animata dagli alunni del Seminario diocesano nel ser-
vizio liturgico, con i canti eseguiti dai bimbi della scuola. Nell’omelia Monsignor Suetta si è nuovamente soffermato su alcuni momenti della vita del Beato, in particolare sui suoi anni di episcopato a Ventimiglia, parlando dell’attenzione che il Reggio ha dedicato alla sua missione pastorale per vivificare la vita religiosa del clero, che lo ha condotto a riaprire il seminario diocesano e a fondare la Congregazione delle Suore di Santa Marta. Il vescovo ha additato come esemplare lo stile che ha contraddistinto il Reggio, “entrato in punta di piedi” in diocesi, con tanta umiltà che non gli ha impedito di operare numerosi cambiamenti in positivo e di essere pastore attento e sollecito ai bisogni di ogni persona. Al termine della celebrazione anche la Madre Generale, Madre
Carla Roggero, ha esteso saluti e ringraziamenti a nome di tutta la Congregazione, e ha ricordato alle Suore e a tutti i fedeli presenti quale fosse lo spirito che ha animato il Beato Tommaso Reggio nella fondazione delle Suore di Santa Marta: creare, come fece Santa Marta per Gesù a Betania, un clima di accoglienza e di servizio, nell’umiltà, unendo la carità operosa e la contemplazione. Presentiamo anche noi del seminario di Ventimiglia-Sanremo i nostri ringraziamenti per l’invito alla rappresentazione e per il grande e prezioso servizio e aiuto materno che ci donano ogni giorno le Suore di Santa Marta. Invochiamo insieme l’intercessione del Beato Tommaso Reggio: che ottenga anche a noi di camminare sulle vie del Signore come fece lui, “mai stanco per Dio”.
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SANREMO
Giornata
di gioia Un Seminarista
Giornata di gioia, condivisione e fraternità. Alla scoperta di un Carisma, segno di Vita sacerdotale che travalica il tempo e riunisce, oggi, Suore di Santa Marta e Seminaristi della Diocesi intemelia; con il proprio Vescovo, Sua Eccellenza Antonio Suetta attorno alla tomba del Beato a Genova. L’impegno Pastorale del Beato Tommaso Reggio, tutto rivolto a far risuonare la Parola di Dio nei cuori, intonando in ogni azione una lode di grazie a Maria Santissima nostra madre, oggi come ieri, conduce tutti alla beatitudine della contemplazione di Dio Nostro Padre.
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Abbiamo vissuto momenti di vera Chiesa, di autenticità del cristiano che si rivela nel vivere con giustizia e piena fede tutte le circostanze della vita. Amore forte per il giovane, intelligenza nel ricreare in ognuno la verità portando a frutto la propria vocazione, fede a portata di mano, incarnata nel progresso che avanza. Tutto questo è il Carisma del Beato Tommaso Reggio. “Affidamento totale a Dio… nonostante tutto!” Queste le parole che, nel tornare a casa dal viaggio con Cristo, ogni uomo porta con sé. Il Beato oggi, parla ancora. Ci interpella e ci accompagna con tenera fermezza ad abbracciare con vigore e decisione la vita di colui che ci ha creato. Vivere in Cristo, adesso… in questo tempo… è VIVERE VERAMENTE! Grazie Tommaso!
SANTIAGO Chile
Semina gioia
e gentilezza La Comunità di Santiago
La più piccola delle nostre comunità educative, i membri della Pastorale NICEC, hanno vissuto ogni Celebrazione del nostro Padre Fondatore con grande motivazione e tenerezza, partecipando a varie attività programmate: concorsi, spettacoli artistici, giochi, cori, escursioni a piedi, solidarietà, incontri di preghiera e di formazione al fine di diffondere la conoscenza della vita e delle opere del Beato Tommaso Reggio. Con le loro iniziative entusiaste invitano i compagni di classe e le loro famiglie a vivere il motto che ha ispirato le nostre celebrazioni: “Sulle orme del beato Tommaso semina gioia e gentilezza”.
La visita dell’immagine “pellegrina” del Beato Tommaso Reggio, era un’attività molto significativa nella comunità educativa, la motivazione e l’entusiasmo dei bambini sono rimasti vivi per tutto l’anno nelle riunioni della Pastorale NICEC. Un chiaro segno della dell’ autenticità e “simpatia” per Gesù e il suo amico Tommaso dimostrata dai piccoli che si sono fatti “missionari” presso i genitori e i membri della famiglia e di tutte le persone a loro vicine. Evangelizzare è presentare al mondo il Regno di Dio. I piccoli del NICEC lo stanno facendo attraverso attività artistiche, pastorali e ricreative che vengono organizzate per loro in questo anno della celebrazione del Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio. Diffondere un messaggio semplice, ma eloquente della bellezza dell’incontro con Gesù e aprire il cuore al suo amore riempie anche il cuore dei piccoli dove già è deposto il seme del Vangelo.
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SANTIAGO Chile
La vocazione è
un dono La chiamata del Signore è sempre un dono, è un invito, è una proposta. Quello che fa una giovane è rispondere a una chiamata che nasce dalla parte più profonda della sua vita. Seguire la chiamata di Gesù implica sempre una risposta, così quest’anno abbiamo cercato di mostrare alle giovani donne nel discernimento, cosa significhi rispondere all’invito del Signore soprattutto riconoscendo nella vita del nostro Fondatore quanto sia importante prendere una decisione come Lui che un giorno ha detto “Voglio proprio farmi santo”. Con il beato Tommaso Reggio ci siamo chiesti: qual è la nostra decisione? Accettiamo liberamente un dono che Dio vuole darci? C’è qualcosa di eroico nel ricevere questo dono? Pensiamo a tutto ciò che Dio fa per rivelare il suo progetto e a percepire la sua chiamata aprendo le nostre orecchie e i nostri cuori. Se considerassimo tutto ciò che Dio ha fatto ci sentiremmo attratti dal suo piano di salvezza. Non si tratta di un obbligo o di un’imposizione, ma di un invito che ci rivolge nel pieno rispetto della nostra libertà.
È così che invitiamo le ragazze a non sentirsi obbligate in nulla; ma le motiviamo a sperimentare il fascino per Gesù Cristo tra le religiose di Santa Marta. La decisione è personale. Dio dà la grazia di rispondere alla sua chiamata. Lo Spirito Santo guida i cuori a ricevere questo grande dono. La vocazione è una grazia che si riceve con gioia e umiltà. Questo è ciò che ha fatto il Beato Tommaso Reggio e che si evidenzia magnificamente nei testi di una canzone:
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«Che attenzione, Signore, hai avuto con me: quando mi hai chiamato, quando mi hai scelto, quando mi hai detto che eri mio amico «Gesù ci ha affascinato», «Dio ci ha fatto un dono». Allora la gratitudine e la gioia ci invaderanno.
La Comunità di Santiago
SANTIAGO Chile
Settanta anni pienezza di bontà e di
Provvidenza di Dio Suor Adriana Gajardo
“Uscire dalla porta è un simbolo di tutte le uscite che il nostro Padre Fondatore ha realizzato e che ricordiamo elogiando la sua audacia e genialità.” (Lettera ai consacrati e consacrate n. 64)
Sì, effettivamente nella persona del nostro amato Padre Fondatore, è diventato realtà il messaggio della lettera ai consacrati. La sua vita infatti è stata una costante uscita: fonda la nostra Congregazione, invia le sue suore in diversi luoghi per soccorrere i bisogni di tanti fratelli e sorelle che soffrono, sempre preoccupato di alleviare le sofferenze e di aiutare chi si avvicina a Lui. Questa eredità è stata accolta dalla nostre Madri che continuano a guidare il suo piccolo “resto” nella fedeltà al carisma trasmesso sia con gli suoi scritti che con la vita. E così Madre Ignazia Ongaro, di felice memoria, donna straor-
dinaria, aperta a leggere i segni dei tempi, non ebbe incertezze davanti alla proposta e alla sollecitazione del Vescovo di Talca, Mons. Manuel Larrain, che invitava la Congregazione a venire in Chile, richiesta che si concretizzò nel 1948, settanta anni fa. Settanta anni: pienezza della bontà e provvidenza di Dio! Come tacere davanti a un anniversario tanto importante? Questi bellissimi e benedetti anni sono il frutto di questa esperienza di vivere continuamente in salita, seguendo l’esempio del nostro santo Fondatore. E questo è il motivo che mi porta a innalzare il cuore per cantare e ringraziare Dio per gli innume-
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Settanta anni pienezza di bontà e di provvidenza di Dio revoli doni che abbiamo ricevuto nel corso di questi settanta anni. Celebrare questo anniversario della missione nella terra cilena significa celebrare la fedeltà di Dio al suo piccolo “resto”, festeggiare e ringraziare il suo Amore e la sua Misericordia senza limiti che ha valorizzato la docilità e l’apertura della cara Madre Ignazia Ongaro, allora Superiora Generale, e del primo gruppo di religiose che, mosse da un vero spirito missionario, furono capaci di rispondere con audacia e generosità alla chiamata del Signore per mezzo dell’insigne Pastore e Vescovo di Talca Mons. Manuel Larrain. Davanti a una ricorrenza tanto significativa non è facile trovare le parole che esprimono e racchiudono quello che vibra nel cuore si intrecciandosi a sentimenti di gratitudine, di tanta allegria, di tanta grazia, fiducia e ottimismo. Sicuramente il più vivo è la gratitudine a Dio che con la sua provvidenza illuminò, accompagnò e sostenne le Madri e le Suore che intrapresero la traversata dell’oceano, lasciandosi dietro le loro comunità, la famiglia, la propria cultura e i tanti progetti… ma con lo sguardo e il cuore ben saldi nella infinita misericordia di Dio che non si lascia mai vincere in generosità. Mantennero, dunque, salda la fiducia durante il lungo viaggio per arrivare al nostro Paese. Ringraziare una e un’altra volta non sarà mai sufficiente. Insieme a questa viva gratitudine le
figlie del Beato Tommaso portano nel cuore la sfida e l’impegno personale per aver ricevuto un mandato preciso e una ricchezza spirituale che dobbiamo far crescere ogni giorno di più. “Imparando a far memoria della propria fragilità, delle situazioni di povertà e sofferenza che vissero agli inizi della missione, superarono tutto” (ANUNCIAD n° 64). Rivivendo oggi la freschezza e l’austerità degli inizi della nostra
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Famiglia Religiosa, come ci invita e ci suggerisce la nostra cara Madre Carla (Rinascere nello Spirito), daremo testimonianza che il Signore ci ha scelto per essere nel mondo un piccolo segno che mira all’essenziale. Questo è il mio anelito e impegno del cuore e credo sia anche quello di ogni figlia del Beato Tommaso Reggio, di ciascuna delle mie sorelle! Con tutto il cuore! GRAZIE!
SANTIAGO Chile
Quello che
abbiamo vissuto Suor Nazarena In questo momento storico in cui celebriamo il Bicentenario della nascita del nostro Padre Fondatore, la nostra carissima Madre Generale ha voluto essere presente nella nostra Delegazione, attraverso la persona di Suor Vittoria Longhese, Segretaria Generale, in particolare alla celebrazione per il 140° anniversario della nostra Famiglia Religiosa. La presenza di Suor Vittoria, in ciascuna delle comunità del Cile, è stata molto significativa, ci ha spinto a rinnovare, approfondire e ravvivare i nostri sentimenti di gratitudine a Dio, perché nei suoi disegni provvidenti, settant’anni fa, l’anno 1948, Madre Ignazia Ongaro, Superiora Generale del momento, insieme alla sua Segretaria Generale, Madre Ermelinda Rollero, ha accompagnato le prime sei suore italiane che sono venute per iniziare la loro missione evangelizzatrice nella nostra terra dell’America Latina, nella città di Talca, in Cile, invitate dal vescovo della Diocesi, monsignor Manuel Larraín. Non ci sono parole che possano esprimere la gratitudine a Dio, che nasce dal cuore di ogni religiosa, di ogni amico di Betania e da tante persone che vivono il
carisma del nostro Beato Tommaso Reggio, per le tante grazie ricevute in questi settant’anni, che sarebbe impossibile elencare. Suor Vittoria ha rappresentato le nostre Madri che da sempre si sono preoccupate della nostra vita personale e comunitaria; ha rappresentato le nostre sorelle italiane che hanno dato la vita, facendo del bene a tanti bambini, giovani, malati e bisognosi, che il Signore ha affidato loro nel corso degli anni. Sappiamo che tutto ciò che siamo e abbiamo come famiglia di Santa Marta nel presente, è l’eredità ricevuta dalle suore che hanno vissuto il carisma, che hanno seminato il buon seme in ogni luogo in cui il Signore ha permesso loro di arrivare. Sicuramente tutto è iniziato grazie al fatto che, 200 anni fa, Dio ha dato la vita a un bambino di nome Tommaso Reggio, che 60
anni dopo già vescovo, ha risposto all’ispirazione dello Spirito Santo, realizzando il suo audace tentativo di dar vita alla famiglia religiosa delle Suore di Santa Marta. In seguito, grazie ad un altro Vescovo, e a Madre Ignazia Ongaro che, ascoltando la chiamata di Dio e spinta dal suo spirito missionario, ha invitato e motivato le sue figlie a lasciare patria e famiglia, e ad offrirsi come portatrici del Vangelo. Sì, la presenza di Suor Vittoria è stata e continuerà ad essere una benedizione di Dio per noi; un motivo in più per ringraziare Dio per tutte le grazie ricevute; un invito a rivitalizzare il nostro carisma, a rafforzare e ad approfondire l’appartenenza alla nostra Famiglia Religiosa. Oggi ogni sorella la ringrazia, per il tempo vissuto nelle nostre comunità, per ogni gesto di affetto fraterno e per la sua vicinanza.
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SARNO
Esperto
di cuori Il parroco
Giovedì 22 novembre presso la parrocchia “San Teodoro Martire” in Sarno si è svolta una toccante veglia di preghiera in occasione del Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio, il Fondatore della Congregazione delle Suore di Santa Marta, che da anni portano avanti con amore caritatevole il servizio di ospitalità per gli anziani nella Casa adiacente alla parrocchia. C’è stata una meravigliosa e inaspettata partecipazione da parte dell’intera comunità parrocchiale. La veglia si è aperta con l’esposizione di Gesù Eucaristia e dopo qualche minuto di preghiera silenziosa sono stati letti alcuni
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passi della vita e dell’operato del Fondatore, con proclamazione finale del Vangelo da parte di don Antonio Agovino. Dopodiché è stata chiamata a testimoniare Suor Ignazia, la quale colta alla sprovvista con poche parole mirate ha saputo delineare in maniera eccellente la vita del Beato Tommaso Reggio. Ne ha esaltato le virtù, la personalità forte e decisa, l’amore totale a Dio. Era un uomo aperto e poliedrico, il quale si è calato con disinvoltura nella sua gente per comprenderla, amarla e condurla a Dio Padre. Ricco e nobile di origini, lasciò tutto per diventare libero. Abbandonò il “superfluo” per cercare l’“essenziale” che molto spesso è invisibile agli occhi e si vede bene solo col cuore e lui divenne un “esperto di cuori”. Così fu povero tra i poveri, umile e vero, capace di stare con tutti e costruire ponti per unire gli uomini. Era continuamente alla ricerca della Verità; fermo difensore della Chiesa, giurista e giornalista attento. È stato molto toccante quando la suora lo ha accostato alla figura di papa Francesco e lo ha definito una personalità moderna, affermando che se oggi fosse stato ancora vivo tra noi con le
sue spiccate capacità intellettuali e spirituali sarebbe stato in grado di risolvere molte problematiche che affliggono l’umanità, ad esempio il problema degli immigrati. Dopo la testimonianza di Suor Ignazia è intervenuto don Antonio, il quale ha continuato ad esaltare le virtù del Fondatore, affermando che ha condotto una vita dedita all’obbedienza e al servizio del Padre. Si definiva spesso “servo inutile”. Il suo fine era aiutare il prossimo in difficoltà: i poveri, gli ammalati, i bambini, gli anziani… Poi ancora don Antonio sottolinea che la vita di tale Uomo, Sacerdote e Vescovo è stata caratterizzata da un’ARMONIA tra cielo e terra che lo ha reso beato (3 settembre 2000) e prossimo alla santificazione. Fu molto ostacolato per il suo andare “oltre” le cose e per le sue posizioni politiche ed ecclesiali. Le suore di Santa Marta sono state
il suo “audace tentativo”. Le voleva audaci nel bene e capaci, nella libertà più assoluta, di abbassarsi a toccare le fibre di ogni uomo. Don Antonio ne ha esaltato il servizio e il carisma: suore pronte a servire più con il cuore che con le mani, la cui prima missione è stata prendersi cura dei futuri sacerdoti in seminario. Le sue ultime parole in punto di morte, all’età di 83 anni, sono state: “Dio solo, Dio solo mi basta, sia fatta in tutto la volontà di Dio.” Infine, don Antonio si è soffermato a spiegare il significato del disegno realizzato da Suor Ignazia per il Fondatore: lo ha immortalato nella figura di un uccello indefinito sospeso tra il cielo e la terra. Ciò che ha colpito molto i fedeli presenti è stato il becco dell’uccello il quale spezza l’ostia e mentre una parte del becco è dentro l’ostia l’altra è fuori, segno del fatto che non ha ancora raggiunto la santità.
Bella è stata anche la preparazione dell’altare da parte dei collaboratori di don Antonio. Sono stati esposti per l’occasione un quadro del Beato Tommaso Reggio e i simboli per eccellenza del Fondatore e delle sue suore: lo zucchetto insieme alla croce vescovile e il velo bianco insieme al crocifisso delle suore. È stato un momento di preghiera molto emozionante sia per i fedeli sia per le stesse suore le quali non si aspettavano una partecipazione così numerosa ed entusiasta, ma soprattutto non si aspettavano tanto interesse per il loro Fondatore vissuto due secoli fa ma molto vicino a noi. Al termine della veglia, don Antonio per festeggiare ha offerto ai presenti un dolcetto a nome delle suore e Suor Monica, la superiora, commossa e col cuore traboccante di gioia ha ringraziato tutti per la vicinanza e l’affetto dimostrati.
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SESTO FIORENTINO
Attente ai bisogni
delle persone La comunità di Sesto Fiorentino
La nostra Comunità, presso la Misericordia di Sesto Fiorentino, incontra ogni giorno numerose persone che soffrono per la malattia, vivendo situazioni difficili anche nell’ambito familiare. In occasione del Bicentenario della nascita del beato Tommaso Reggio, Fondatore della nostra Congregazione, ci siamo impegnate ad essere sempre più attente ai bisogni delle persone che incontriamo nel nostro apostolato. Per questo abbiamo avvertito il bisogno di conoscere meglio Tommaso Reggio e di farlo conoscere. Abbiamo offerto momenti di preghiera anche al personale: la
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preghiera del rosario con la meditazione di alcuni suoi scritti, la celebrazione Eucaristica, quella dei Vespri solenni e l’Adorazione. Un momento significativo è stato il pellegrinaggio a Genova in occasione dell’apertura del Bicentenario, durante il quale, abbiamo pregato sulla tomba del beato e vissuto momenti di gioia e di fraternità.
TALCA Chile
Talca intera vibrò all’arrivo delle
religiose italiane da Camminando Fede vol. 2, 1947-53 31 Agosto 1948 (pag. 4-5)
«Poche volte la città di Talca ha potuto contemplare un ricevimento così spontaneo e sincero come quello tributato alle Suore di S. Marta, il pomeriggio di Sabato 12 Giugno, all’arrivo del treno da Santiago. Nel momento in cui il convoglio si fermò nella stazione di Talca, il popolo circondò il vagone in cui si trovavano le Suore italiane e proruppe in sonori applausi alle sante viaggiatrici. Con la curiosità che provoca ogni cosa sconosciuta, ma non per questo meno desiderata, la
folla osservava attentamente i volti che pieni di emozione, apparivano dietro le bianche bende delle Suore. Fin dal primo momento, una corrente di simpatia si stabilì fra il popolo di Talca e queste donne apostoliche che, varcando l’oceano e abbandonando tutto in Patria, vengono a compiere il mandato del Maestro: «Andate e insegnate a tutte le genti». Le sei religiose che dirigeranno la Scuola del quartiere: «Oriente» sono accompagnate dalla Rev.ma Madre Generale e dalla
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Talca intera vibrò all’arrivo delle religiose italiane
sua Segretaria che, senza badare a sacrifici, hanno voluto seguire personalmente le loro figliole fino al primo paese nel mondo fuori d’Italia in cui si stabilisce la Congregazione. In una lunga fila di automobili le religiose arrivarono alla parrocchia di Oriente. Appena fu vista la prima macchina, centinaia di bambini acclamarono le loro future maestre, agitando con le manine bandiere multicolori. Al suono gioioso delle campane, le Suore entrarono nel tempio ove l’Ecc.mo Mons. Vescovo intonò il Te Deum per ringraziare Dio della benedizione che significa la presenza fra noi di queste abnegate educatrici. Mons. Vescovo fece subito la consegna alle Suore della casa che con tanto affetto era stata loro preparata. Nell’entrarvi, le Madri, in un silenzio impressionante baciarono la terra a dimostrare simbolicamente l’amore con cui si propongono di lavorare al servizio della fanciullezza del Cile. La domenica 13 giugno, con l’assistenza del Signore Intendente della Provincia e delle Autorità civili e militari, si celebrò una Messa solenne e si effettuò la benedizione della nuova Scuola. A chiusura della festa che lascerà
ricordi incancellabili, la Rev.ma Madre Generale pronunciò queste parole: «Non senza la più viva emozione e il più profondo ringraziamento a Dio, esprimo oggi qui a Talca il nostro affettuoso saluto in questo giorno per sempre indimenticabile. Sì, fu veramente l’onnipotente Signore che ci chiamò qui per mezzo dell’Angelo Suo, il venerato Vescovo di Talca. A Roma noi sognavamo l’estensione dell’Istituto fino alla benedetta terra lontana, fedele nei secoli alla Chiesa di Gesù Cristo e pregavamo affinché Dio ci manifestasse i suoi santi disegni e ci aprisse un cammino. Ci mandò il buon Dio Mons. Vescovo di Talca che nel nome di Lui ci disse: Venite! E noi siamo venute; siamo qui pronte, anelanti di far presto il bene, perché come dice un noto proverbio: il male non perde tempo. Sapeva-
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mo che a Talca eravamo vivamente aspettate; ma non meno vivo era il nostro desiderio e l’ansia di arrivare a questa città, che ancora da lontano consideravamo come la nostra nuova patria che già amavamo. Faremo e riceveremo il bene. Ci aiuti il buon Dio in questo reciproco lavoro e renda prospero sua Eccellenza per molti anni; benedica Talca e quanti con generosità hanno concorso a prepararci questa ospitale dimora. Ora solo ci resta da augurare che, quando la Rev.ma Madre Generale torni in patria fra alcuni giorni, racconti a Roma le sue impressioni affinché nuove lavoratrici vengano a mietere le messi che oggi crescono disperse nel vastissimo campo delle anime della nostra amata Patria. Talca può attendere tranquillamente, che l’avvenire morale dei suoi figli è in buone mani».
TIZIMIN Messico
Betania
in Messico La comunità di Tizimin
Oggi 9 gennaio il calendario ci ricorda il nostro Padre Fondatore, “la Chiesa è madre nostra perché ci genera nei sacramenti e ci fa vivere nella vita di grazia”. Sì, qui in Messico la nostra opera di essere Betania nel mondo è abbondantemente benedetta attraverso la vita parrocchiale che Dio nel suo infinito amore e misericordia ha regalato a noi tre Suore nel vivere con gruppi di persone che accompagniamo in varie attività di evangelizzazione. In questo anno speciale in cui si compiono 200 anni dalla nascita del nostro Padre Fondatore, il Beato Tommaso Reggio, abbiamo celebrato questo gioioso
avvenimento con tutti i parrocchiani e amici. Celebrando anche quest’anno la tradizionale esposizione delle varie vocazioni, abbiamo potuto solennizzare questa data con tutti i parrocchiani illustrando e facendo risuonare con molto fervore e gioia il suo nome nella liturgia celebrata in parrocchia. La vita e le opere del nostro amato Padre Fondatore, sono state illustrate donando anche del materiale divulgativo e parlando con entusiasmo di Lui. Desideriamo esprimere al Signore e alle nostre Madri un vivo ringraziamento per averci permesso di impegnare ogni giorno la nostra vita in questa opera di Tizimin, vivendo comunitariamente la fede e il servizio di Marta in questa benedetta terra messicana.
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TRIVANDRUM India
Oggi come ci
guiderebbe? La comunità di Trivandrum
La comunità di Trivandrum ha vissuto l’anno della ricorrenza del Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio cercando di conoscerlo di più, in quanto nostro Padre Fondatore. Nel corso dell’anno abbiamo cercato di approfondire la sua spiritualità ponendoci la domanda: perchè lui ci ha voluto, come ci voleva, e oggi se lui fosse con noi come ci guiderebbe? Testo di base è stato quello delle Costituzione del 1900. Questa lettura comunitaria delle Costituzioni ci ha aiutato a riconoscere il vero spirito delle Suore di S. Marta, i valori che dobbiamo ricuperare, le fisionomie che le nostre consorelle ci hanno trasmesso fedelmente e la bellezza del nostro carisma. Queste riflessioni hanno sollecitato le
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nostre giovani in formazione a creare un filmato recitato da loro stesse su “La giornata delle suore di Santa Marta secondo l’insegnamento di Beato Tommaso Reggio”. Il giorno della festa del Padre Fondatore 9 gennaio 2018 abbiamo partecipato a una solenne Celebrazione Eucaristica, concelebrata dai 10 sacerdoti e presieduta dal Vicario Foraneo, con una grande partecipazione dei parrocchiani. Nell’introduzione alla Messa abbiamo fatto vedere un Power point preparato sulla vita del Padre Fondatore e l’omelia ha messo in risalto la grandezza della sua personalità. La Messa si è conclusa con la venerazione della reliquia da parte di tutto il popolo. È stata una celebrazione molto commovente. A tutti abbiamo dispensato un depliant con una breve biografia del Padre Fondatore e una preghiera da recitare nelle famiglie per intercedere il suo aiuto presso Dio. Nella parrocchia tutto è terminato con un momento di agape fraterna e rinfresco. Ai concelebranti ospiti nella nostra Betania per la cena, abbiamo proiettato un filmato preparato dalle novizie e postulanti che è stato apprezzato da tutti.
VALLENAR Chile
Giovane e Santo:
è possibile Dal momento che questo è un anno speciale per la famiglia Santa Marta, abbiamo voluto esprimere la gioia per celebrare il 200esimo della nascita del Beato Tommaso Reggio, i 140 anni di fondazione della Congregazione delle Suore di Santa Marta e i 70 anni di missione in Cile con i giovani della comunità di Vallenar. Dio Padre, nella sua infinita misericordia, ha donato alla Chiesa un uomo che ha saputo essere nella storia un vero pastore del suo gregge consegnando, come Gesù, la sua vita e il suo tempo per ogni uomo: il beato Tommaso Reggio. Oggi la sua figura diventa un punto di riferimento per i nostri giovani che hanno avuto momenti diversi per meditare, contemplare e celebrare la loro vita e il loro lavoro. Davanti a questa immagine i giovani hanno avuto momenti di intensa preghiera, rafforzando in loro la convinzione che è possibile essere santi nella vita e nella missione di ogni giorno. In alcuni incontri settimanali (JUCEC) hanno meditato sulle sue virtù come l’amicizia e l’empatia, la sua fede in Dio e sulla Provvidenza, sulla sua forza e sul suo desiderio di amare e servire il Vangelo.
La comunità di Vallenar
Nella settimana di preghiera per le vocazioni, hanno approfondito “La vocazione nella vita di Tommaso Reggio” e la loro stessa vocazione. Questa istanza ha permesso ai giovani di ripensare alla propria vita e interrogarsi sulla vocazione alla quale sono stati chiamati, in primis alla santità. Convinte dell’intercessione del Beato ciascuna suora ha affidato ai giovani il compito di diffondere per le vie della città con il loro impegno la fede, il carisma, la gioia e anche di fornire informazioni sulla vita e sull’azione del Beato. Significativo è stato il messaggio del Beato Tommaso Reggio per i laici diffuso dai giovani: “Voi siete quei laici attivi che, insieme
con i sacerdoti, contribuiscono al trionfo di Cristo e alla gloria della Chiesa che vive la carità in mezzo ai suoi fratelli. Ti avvicini ai poveri, senti con coloro che soffrono, portando la Parola di speranza, sono uno spettacolo davvero magnifico per gli uomini e per il mondo”. Con questo pensiero i giovani si sentivano chiamati a vivere con coraggio e a farsi carico della propria vita, a guardare la bellezza di essa, a rispondere alla loro vocazione alla santità, per realizzare la propria vita e raggiungere la felicità e per essere più attenti al bene dei fratelli. In breve, incarnare nella loro vita il carisma di Betania… “perché giovane e santo: È POSSIBILE”.
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VELLETRI
200 anni di bene La comunità di Velletri
Lo scorso 6 maggio la Scuola dell’infanzia di Velletri ha concluso un percorso iniziato nel mese di ottobre quando la nostra Superiora Suor Luisa metteva al corrente la Comunità che il 9 gennaio 2018 sarebbero iniziate le celebrazioni del Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio. L’avvenimento ha visto coinvolte numerose persone che con generosità attraverso la testimonianza, la preghiera e la musica hanno collaborato per riportare alla luce la figura di un uomo che ha segnato la storia del suo tempo, non solo in Liguria dove è vissu-
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to, e che ci ha lasciato esempi di umanità che possiamo e dobbiamo cercare di imitare. Presso il teatro “Ugo Tognazzi” di Velletri i bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia si sono esibiti davanti ai loro familiari con scenette briose sotto la direzione di Suor Silvia e Suor Any, attente ad ogni minimo particolare. Lo spettacolo è stato arricchito anche dalle esibizioni di alcuni professionisti invitati per l’occasione. I bambini erano emozionati e in trepida attesa anche per l’arrivo della Superiora Generale Madre
Carla Roggero e di alcune consorelle della Comunità di Roma e Castelgandolfo che si sono trattenute assistendo gioiose allo spettacolo. Abbiamo goduto della partecipazione del caro papà Gianmarco Tognazzi che si è reso disponibile per la lettura di spunti biografici del Beato Padre Fondatore che risultano ancora di grande attualità. Alcune famiglie poi, nonostante che i figli da qualche anno siano ormai usciti dalla scuola dell’infanzia, hanno mostrato un profondo attaccamento e affetto per
le suore portando la loro testimonianza per il bene ricevuto. Momento molto significativo è stato l’annuncio della raccolta di fondi per l’Ospedale del Bambino Gesù di Roma che ha coinvolto tutta la popolazione di Velletri. Il ricavato sarà interamente devoluto alla prima accoglienza per le famiglie dei bimbi malati provenienti da tutta Italia e che vivono una grande sofferenza non solo a causa della malattia ma anche per tutti i problemi di organizzazione per poter restare accanto ai loro bimbi.
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200 anni di bene
La Fondazione era rappresentata dalla Dott.ssa Silvia Crotali che si è congratulata per il nostro interessamento e ha garantito l’adempimento della volontà dei donatori. Era assente per impegni assunti precedentemente il Card. Angelo Sodano che ha inviato uno scritto congratulandosi anche per questa iniziativa. Un ringraziamento molto sentito va al Maestro Bastianelli che ha composto un inno che testimonierà nel tempo ciò che eravamo, che siamo e… che saremo! Siamo sicuri che il Beato Tommaso ci ringrazia e ci sorride dal cielo!
Vogliamo ringraziare tutti, proprio tutti e, per non dimenticare nessuno, vi diciamo GRAZIE dal profondo del cuore!
Basta poco a sentirsi migliore a trasformarsi da seme in un fiore basta poco a dipingere amore! Fai fiorire il Bene!
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VENTIMIGLIA
9 Gennaio 2018 Suor Annetta Conte
Oggi, anniversario bicentenario della nascita in Genova del Beato Tommaso Reggio, abbiamo sentito fortemente l’appartenenza alla nostra famiglia religiosa trovandoci nella mattina di questo giorno nella casa da lui fondata a Ventimiglia per ricordarlo e festeggiarlo con le nostre carissime consorelle anziane e malate. Erano con noi il Vescovo diocesano Monsignor Antonio Suetta, numerosi seminaristi, laici e suore provenienti dalle case vicine. Il vescovo ha tracciato in modo ammirevole la vita del Beato Tommaso Reggio, le virtù e la sua passione per la Chiesa, per il seminario, per la fondazione delle Suore di Santa Marta, tanto da renderlo con le sue parole una presenza viva. Dalla parola del vescovo: • Tommaso fu pastore fedele al Papa e alla Chiesa, attento alle esigenze del tempo, ai poveri, ai lontani con uno spirito docile, umile, sempre fedele ai voleri del Signore anche nelle difficoltà e nelle prove. Intrepido e coraggioso giornalista per difendere il Vangelo e la Chiesa. • Tommaso ebbe grande impegno educativo e formativo per i giovani seminaristi, per dare una
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svolta spirituale e pastorale alla comunità e creare la speranza per una nuova evangelizzazione. La sua dedizione senza limiti a spendere la vita nel servizio di Dio, aiutava a scegliere la parte migliore perché Dio era sempre al primo posto. • Tommaso fu geniale nella creazione di una nuova famiglia religiosa, le Suore di Santa Marta “un audace tentativo” come Lui lo definì, per dare al seminario e al clero “Marte” somiglianti a quella di cui parla il Vangelo, aperte ai bisogni della Chiesa con lo spirito del servizio, ma soprattutto con un cuore desideroso di Dio. Tornando nelle nostre comunità tutte ci siamo sentite orgogliose di essere Suore di Santa Marta nel mondo, desiderose solo di essere a servizio della Chiesa e della nostra Famiglia religiosa. Il Beato Tommaso Reggio mantenga vivo in ciascuna di noi il suo spirito di fede, di accoglienza e di carità, per testimoniare e donare a tutti l’amore del Signore che gratuitamente ci ha chiamate.
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VENTIMIGLIA
Celebrazione del Bicentenario della nascita
del Padre Fondatore Suor Claudia Bruno
Il giorno 17 novembre 2018 abbiamo commemorato i 200 anni della nascita del nostro Beato Fondatore, chiudendo così, in Ventimiglia dove Lui era stato Vescovo e dove aveva attuato il suo “audace tentativo”, l’anno di celebrazioni di questa importante ricorrenza. La festa è stata preceduta da una settimana di preghiera: ogni sera in una parrocchia diversa è stato recitato il Santo Rosario con commento ai misteri del Beato Tommaso Reggio. Ha seguito la celebrazione della Santa Messa, durante la quale il celebrante ha sempre fatto una breve riflessione sulla vita del nostro Beato. Bello è stato l’accenno del parroco di San Secondo, Don Marco Castagna, alla fondazione delle Suore di Santa Marta per il seminario. Il sacerdote ha puntualizzato l’importanza della presenza silenziosa e materna delle suore nel seminario; nei momenti belli e meno belli le suore c’erano durante il periodo in cui era in seminario e ci sono ancora. Alla Celebrazione Eucaristica del giorno della festa erano presenti la Madre Generale Madre Carla
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Roggero, la Consigliera Madre Antonia Dei e numerose consorelle venute dalle case della Congregazione, i parenti del nostro Beato, numerose autorità civili e tanta gente. La Celebrazione è stata preceduta da una breve rappresentazione teatrale sulla vita del Beato Tommaso Reggio, preparata dal maestro Davide Barella e realizzata dagli alunni della scuola primaria, mentre la S. Messa è stata animata dal coro di Angelica Muranti a cui si sono uniti gli alunni della scuola. Il Vescovo Mons. Antonio Suetta era assistito da sei concelebranti, da alcuni Diaconi permanenti e dai seminaristi. Durante l’omelia il Vescovo ha tratteggiato la figura del Padre Fondatore, facendo risaltare le sue opere e le sue virtù, soprattutto l’obbedienza al Papa. Tutto sia a gloria di Dio e del Beato Tommaso Reggio. Ora lo preghiamo perché ci aiuti a imitarlo nelle sue virtù.
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VIAREGGIO
Viareggio
non dimentica… La comunità di Viareggio
Anche la comunità di Viareggio è presente ai festeggiamenti per il “Bicentenario” del Fondatore delle suore di santa Marta, una ricorrenza importante per tutte noi che ci ha reso partecipi con gioia e commozione. Auguri Beato Tommaso Reggio! Sicuramente dalla gloria di Dio stai festeggiando “alla grande” questo anno particolare. Se hai un po’ di tempo guarda quaggiù e chiedi al Signore la pace nel mondo, speranza e unità tra i popoli, ma soprattutto che “l’uomo ritorni a Dio” con la preghiera e l’impegno, come tu amavi ricordare. Sei stato una figura eccezionale per tutta la Chiesa, con il grande desiderio di servire i più poveri dei poveri, gli ultimi rifiutati dalla società.
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Hai fondato le suore di santa Marta perchè andassero incontro alle esigenze del tempo e spalancassero i loro cuori all’aiuto verso il prossimo. Per non dimenticare questa bella occasione abbiamo realizzato tante stelle con vari messaggi per dare la possibilità a tutti di leggere e riflettere sulla vita e le opere di questo grande Beato. Molto significativo è stata la composizione di un acrostico disposto su un grande cartellone realizzato dalla classe 5° della scuola primaria in cui si evidenziano le qualità del nostro Beato. Non sono mancate durante il corso dell’anno preghiere e celebrazioni eucaristiche.
VIAREGGIO
Ma quello
è un Santo! È questo il titolo del pezzo scritto da Tonino Lasconi del numero 2024 del 31/10/2017 di Popotus; l’inserto di attualità per bambini del giornale Avvenire. Da quest’affermazione è scaturita la nostra discussione insieme ai bambini della classe quinta, impegnandoci durante le lezioni del mese di ottobre e novembre a scoprire come ci siano persone che con le loro azioni illuminano la vita di tutti, comportandosi con generosità, altruismo e lealtà eccezionali. Da questo bellissimo articolo di attualità, cronaca e vita quotidiana la nostra attenzione si è spostata sul padre Fondatore della Congregazione delle Suore di Santa Marta, nel bicentenario della nascita. Il nostro lavoro, ha preso spunti di riflessione leggendo la sua biografia, le varie storie, ma soprattutto concentrandoci su un tema da lui tanto amato come è quello della pazienza. “Vale più un paziente di un eroe” egli dice, perché il paziente lascia che Dio faccia quello che vuole nella sua vita e lo ama fino a soffrire volentieri per lui. Dopo la lettura e la discussione attiva in classe, siamo passati a un lavoro individuale e personale rispondendo ad alcune do-
La comunità di Viareggio
mande: 1. Che valore ha per me la virtù della pazienza? 2. Il Padre Fondatore ne ha parlato molto e l’ha vissuta “alla grande”; io rifletto e mi confronto su quanto lui afferma? 3. In quali situazioni riesco più difficilmente a vivere la pazienza? 4. Abitualmente è un tratto caratteristico del mio modo di essere? 5. Sarei felice se mi ritenessero “donna paziente” o “uomo paziente” o preferirei altre valutazioni? 6. La nostra comunità educante in che modo fa tesoro dei suggerimenti del nostro Padre
Fondatore? Quali aspetti da lui evidenziati ci sembrano particolarmente difficili da vivere nel quotidiano? Ogni alunno si è confrontato nell’intimo ed ha espresso la propria opinione scritta che ci ha portati all’idea di costruire degli acrostici pensati e ideati con il nome di Tommaso Reggio, che sono risultati profondi e molto significativi. Il pensiero che più ci ha colpito e che è stato votato all’unanimità dalla classe è il seguente: “Tu beato Tommaso Reggio misericordioso paziente nei nostri confronti, hai voluto imitare la vita di Gesù tutti i giorni e tutte le notti per Cristo nostro Signore”.
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VICCHIO DI MUGELLO
Teneramente
chine sull’uomo La comunità
di Vicchio di Mugello
Suor Marta Suor Benedetta Suor Layssi Suor Soosamma Suor Smitha
In occasione del Bicentenario della nascita del nostro Padre Fondatore, per una conoscenza approfondita abbiamo preso in considerazione il libretto “Tommaso Reggio spunti di riflessione sui Suoi scritti”. Ne abbiamo letto alcuni brani in Comunità, lasciando a ciascuna considerazioni e riflessioni. Durante l’Adorazione Eucaristica settimanale ognuna ha messo in comune ciò che l’ha colpita, facendo delle considerazioni personali e mettendo in rilievo la figura del PADRE a cui non sfuggivano le necessità del suo tempo
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e delle persone, particolarmente i piccoli. Tutto questo con grande serenità di spirito e senza mettere in mostra le sue capacità, sempre abbandonato alla volontà di Dio e alla Sua Misericordia nelle molteplici situazioni della vita. Spesso ci siamo meravigliate della sua audacia di volere il bene ad ogni costo per tutti coloro che incontrava. Alle nostre prime suore raccomandava di essere sempre in linea con Dio per le scelte di vita religiosa, capaci di un amore tenero e buono verso tutti con tanta delicatezza di sentimenti e di modi, intelligenti nel proprio dovere quotidiano, animate da una carità senza confini e differenze, “teneramente chine sull’uomo perché immerse sempre in Dio”. Tutto questo è stato per noi una spinta ad impegnarci nell’unità, nella carità e nell’aiuto reciproco. Rendiamo grazie a Dio per averci dato un Padre animato da una così grande passione per tutto quello che il Signore affidava alle sue cure. Questa dovrebbe essere la nostra realtà di persone semplici, che vivono nella gioia di essere insieme per realizzare il sogno del Padre Fondatore.
VICIOMAGGIO
Preghiera e canto a Maria
con Tommaso Reggio La comunità di Viciomaggio
Sulla scia delle iniziative per il Bicentenario della nascita del beato Tommaso Reggio anche la scuola santa Marta di Viciomaggio ha voluto dare il suo piccolo contributo. La serata di venerdì 18 maggio è stata definita da chi ha partecipato un’ esperienza di Paradiso. La popolazione di Viciomaggio, gli alunni ed i genitori hanno potuto ascoltare alcune brevi medi-
tazioni sulla Madonna scritte da Tommaso Reggio, lungo la sua operosa e feconda vita sacerdotale. Questi scritti letti dagli alunni, sono stati intervallati da canti magistralmente eseguiti dal coro di voci bianche “Voceincanto” di Arezzo guidate dal direttore Gianna Ghiori che attualmente svolge laboratorio musicale nella nostra scuola.
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VICIOMAGGIO
Libertà, sapienza
e grazie La comunità di Viciomaggio
Noi alunni della scuola di Viciomaggio abbiamo festeggiato il Beato Tommaso Reggio parlando di Lui in classe, disegnando e colorando i momenti più importanti della sua vita, soprattutto abbiamo cantato insieme la canzone che ci piace tanto. Quelli di classe prima non la sapevano ma noi gliel’abbiamo insegnata subito perchè è come un racconto cantato! Mi piace quando il beato Tommaso Reggio dà alle prime suore il libretto delle Costituzioni. Io credo che ci ha pensato bene, perchè se una ragazza vuole diventare suora deve cambiare molte cose nella sua mentalità e prima di tutto deve avere un cuore disponibile. La Santa Messa del Beato Tommaso Reggio, celebrata dal Rettore del Seminario di Arezzo, è stata bellissima! Il celebrante ci ha detto di tenere in mente tre parole che ricorderò sempre: LIBERTÀ, SAPIENZA E GRAZIE.
LIBERTÀ dalla paura di impegnarsi; SAPIENZA per gustare quello che s’impara e GRAZIE sempre a DIO e a tutti con gentilezza. Il Rettore è stato divertente! ma anche serio. Mi è piaciuto quando ha voluto tutti noi bambini accanto a lui sull’altare. In quel momento eravamo tutti molto emozionati ma anche attenti e quando ci ha mandati a portare la pace ai genitori, ero molto felice.
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VIGHIZZOLO
Con gioia… sintonizzàti sul
Beato Tommaso Reggio La Comunità religiosa ed educante di Vighizzolo
Nel solco dell’“Enjoy your life”, tema dell’a.s. 2017-18, il 9 gennaio 2018 si apriva nell’Istituto Santa Marta di Vighizzolo un anno speciale, segnato dal Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio e pieno di attività e segni volti a fare memoria di una figura cara non solo alla Comunità religiosa, ma a tutta la Comunità educante e agli alunni della scuola. Il 9 gennaio 2018 veniva vissuto all’insegna di un momento di preghiera intonato alla gioia di avere un padre, il Padre Fondatore, che tutti i giorni e in tutte le circostanze ci richiama ad accogliere, a servire… e ad intuire il bisogno! All’interno di questo momento di preghiera dialogata i bambini della classe 5A primaria hanno richiamato brevemente i tratti più salienti della vita del Beato, mentre i bambini di 5B hanno recitato a memoria frasi e pensieri di Tommaso Reggio, precedentemente selezionati durante le ore di religione sotto la guida delle due suore insegnanti della disciplina. Il tutto incastonato
in una cornice di canti, di immagini, di musiche e di preghiere collettive. Al termine è stato consegnato ai bambini, ai ragazzi, agli insegnanti, agli educatori e al personale di aiuto un portachiave avente come simbolo un cellulare con la seguente scritta: “Comunica con Dio, in ogni ora, in ogni momento” (Beato Tommaso Reggio) Sempre nel mese di gennaio è stato posto all’ingresso della scuola una gigantografia di Tommaso Reggio su un pannello espositivo per far conoscere ad ogni persona che entra nella scuola la figura del Beato e l’anniversario della sua nascita; di fianco su un tavolino è stato posto materiale divulgativo, rinnovato ogni settimana da una suora incaricata. Anche nella cappella della Suore per le persone che vi entrano al mattino per un momento di preghiera o alla sera per la celebrazione eucaristica è stato allestito un tavolino con altro materiale sempre relativo al Beato; in prossimità dell’abside, accanto al Tabernacolo su un altro pannello esposito troneggia il ritratto
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Con gioia… sintonizzàti sul Beato Tommaso Reggio
del Beato in una foto diversa da quella dell’ingresso scolastico. Durante tutto l’anno solare 2018 ogni riunione (consigli di classe, collegi docenti…) si è aperta sempre con la lettura di alcune parti del libretto “Beato Tommaso Reggio” di Angelo Montonati in modo da leggerlo integralmente. Sul sito della scuola, nella parte dedicata alla bacheca che i genitori visionano quasi giornalmente, ogni settimana è stata caricata una riflessione o un pensiero di Tommaso Reggio per conoscerne meglio la spiritualità. Tutti i lunedì mattina del tempo di Avvento e di Quaresima e del mese di maggio un gruppo di genitori si sono ritrovati nella Cappella della scuola per un momento di preghiera guidato da una suora e incentrato sempre sul carisma e sulla spiritualità del Padre Fondatore. Anche il ritiro della Quaresima 2018 dei ragazzi della scuola Secondaria di primo grado, coordinato dall’insegnante di religione e dalla preside, è stato incentrato sulla figura di Tommaso Reggio; i ragazzi sono stati aiutati a riflettere su alcuni scritti del Beato da cui hanno attinto spunti ed impegni per la loro vita quotidiana. Anche le suore più direttamente impegnate in Parrocchia hanno cercato di favorire la conoscenza del Padre Fondatore attraverso simboli contenenti messaggi o preghiere del Beato; in particolare ciò è stato a cuore alle suore
che portano la Comunione agli ammalati ogni domenica. È stata, inoltre, realizzata una via Crucis con i pensieri e i commenti del Beato Tommaso Reggio; questa pratica devozionale è stata vissuta nei venerdì di quaresima nelle quattro parrocchie della Comunità Pastorale “Santa Maria delle Grazie”, aperta quindi a tutti i fedeli. Con il gruppo Amici di Betania la comunità religiosa ha vissuto un momento di preghiera, realizzato una domenica pomeriggio, che ha visto la presenza di numerosi laici e di un sacerdote della nostra Comunità Pastorale. In tale circostanza sono state proiettate anche delle slides riportanti le frasi del Padre Fondatore, in particolare quelle rivolte ai laici. Il 22 novembre 2018, anniversario di morte del Beato, all’interno della cappella delle Suore è stata allestita su pannelli espositivi una sequenza di otto tegole artistiche decorate a mano da una pittrice del luogo per ripercorrere le tappe più significative della vita del Beato. Nella prima tegola primeggia la lanterna di Genova, città natale di Tommaso Reggio; la seconda raffigura Tommaso Reggio giovane; la terza Tommaso vescovo; la quarta Fondatore delle suore; la quinta riproduce il dipinto a olio su tela di Jan Vermeer: Cristo in casa di Marta e Maria; la sesta riproduce un’immagine dei ruderi di Bussana, distrutta dal terremoto nel
1887; la settima l’immagine della statua del Redentore collocata sul monte Saccarello; l’ottava la tomba e il monumento funebre che si trova nella cappella delle Suore a Genova. Dalle 8.30 alle 16 è stato tutto un alternarsi di classi, dalla primaria alla secondaria di primo grado per ripercorrere in un’ora, attraverso le otto tegole esposte, i tratti più significati della spiritualità e delle opere del Beato, con particolare attenzione all’educazione ricevuta in famiglia, al contributo dato dal Beato in campo sociale, religioso, politico, e al miracolo che ha portato alla Beatificazione di Tommaso Reggio il tre settembre dell’anno duemila. I ragazzi, accompagnati dagli insegnanti, sono stati in parte conduttori di questi messaggi; le suore presenti via via hanno integrato con richiami, ricordi e conoscenze personali. Questo anno speciale del Bicentenario della nascita del Beato si chiuderà il 9 gennaio 2019 con una celebrazione eucaristica di ringraziamento, all’interno della quale verranno consegnate le consuete borse di studio a due bambini della quinta primaria e a due ragazzi della secondaria di primo grado. Il tutto avrà come sfondo il tema del nuovo a.s. 2018-19 “In sintonia con…” e ovviamente per la circostanza in sintonia con il Beato Tommaso Reggio…
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S E C O N D A PA R T E
Voci
di festa
“La gioia
della santità” Omelia pronunciata nella Basilica di Carignano sabato 13 gennaio 2018 per i 200 anni dalla nascita del Beato Tommaso Reggio Angelo Card. Bagnasco Arcivescovo Metropolita di Genova
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Cari Fratelli e Sorelle nel Signore, è motivo di gioia celebrare insieme alla Suore di Santa Marta i duecento anni dalla nascita del Beato Tommaso Reggio che, per volontà di Leone XIII, fu Arcivescovo di Genova dal 1892 al 1901. Parlare di Lui oggi tocca a me, suo modesto successore sulla Cattedra Episcopale di San Siro. Insieme alla consapevolezza della statura spirituale e pastorale di questo nostro Predecessore, mi accompagna benefico un senso di inadeguatezza, sapendo però che ad ognuno che Dio sceglie è richiesto qualcosa che può dare se si arrende alla grazia, e che va ad aggiungersi al disegno di Cristo, il grande Pastore della Chiesa. La sua vita fu intensa: Vice Rettore del nostro Seminario e poi Rettore, in seguito Rettore nel Seminario di Chiavari ancora Diocesi di Genova, in seguito Abate parroco di questa Basilica di Carignano, fin quando, nel 1877, divenne Vescovo di Ventimiglia per volontà di Pio IX e su indicazione dell’Arcivescovo Mons. Salvatore Magnasco. Quando nel 1892 morì l’Arcivescovo, il Papa Leone XIII scelse Reggio come successore a Genova. Aveva 74 anni, ma la fiducia nella Provvidenza, insieme all’obbedienza incondizionata al Papa, gli fecero accettare la nomina pur con una certa, comprensibile trepidazione, convinto che la santità passava attraverso l’abbandono a Dio. Egli non si risparmiò mai, cercando la volontà divina nelle circostanze intricate dei tempi. Nel farsi tutto a tutti, sembrava che le sue doti di intelligenza, cultura, inventiva, di determinazione e resistenza, si moltiplicassero. In effetti, oltre la forza trasformante della grazia, sappiamo che quando l’intenzione e l’obiettivo sono nobili si sprigiona un supplemento di forza sorprendente. Un’omelia non consente di ripercorrere la sua intensa vicenda sacerdotale ed episcopale: cerchiamo
quindi di lasciarci guidare dalla colletta liturgica e dal vangelo ascoltato. La preghiera della Messa riconosce il Beato Reggio come “maestro e protettore”: egli è tale certamente per le Suore da lui fondate, ma lo è altrettanto per Genova, la Diocesi che ha guidato nel pieno dell’esperienza episcopale fino alla morte. Sì, egli è protettore nostro, e come tale lo preghiamo per le sue Religiose e per Genova. Ma questo nostro riconoscimento richiede così la liturgia ci esorta che lo imitiamo nelle virtù e nelle opere. Il Vangelo ci fa pensare a lui come al servo fedele e saggio, come colui che vive nella vigilanza che nasce non dalla paura, ma dal desiderio del Signore: si tratta del desiderio della fede, del desiderio dell’amico. Incontriamo così il segreto, il centro propulsore, il nucleo incandescente di quest’anima che incentrata su Cristo ha visto meglio l’umanità. Quando, infatti, il nostro sguardo non è concentrato sul volto di Gesù, allora diventa appesantito,
incapace di cogliere la realtà e di riconoscere le tracce del Mistero. Il primo insegnamento è dunque il cuore della santità e di ogni apostolato, quel centro che il salmo responsoriale ha posto sulle nostre labbra: “Il mio bene è stare vicino a Dio”! Cari amici, il ritmo frenetico della vita rischia di prenderci come in un gorgo, e tende a tirarci dentro in nome delle cose da fare: ascoltiamo l’esempio e il ricco magistero del nostro Arcivescovo che a distanza di due secoli ci ripete “il mio bene è stare vicino a Dio”. Nella nostra vita o il primato è Dio, o sarà anche inconsapevolmente il nostro io. Dio non ci distoglie dalle responsabilità che abbiamo come cristiani, religiosi, pastori; al contrario, ci accompagna dentro alla storia per starci secondo il pensiero di Cristo non del mondo. Leggendo le note sul tempo di Mons. Reggio, si resta colpiti: sembra che si descriva il nostro tempo. Correnti secolariste e anticlericali attaccavano Speciale Bicentenario Camminando con fede 81
“La gioia della santità”
già allora la famiglia, tentavano di promuovere l’aborto e il divorzio, acuti erano i conflitti tra fra istituzioni religiose e civili, il dialogo era difficile perché ostacolato da forti pregiudizi, le ideologie erano radicali e radicate, le verità della fede e del buon senso comune oscurate. In questa temperie, l’Arcivescovo Reggio mostrò il suo equilibrio senza essere mai un equilibrista: tutti riconoscevano che era un Pastore e un Padre. Non fu mai incline a sminuire le derive e le difficoltà: fu profeta chiaro. Ciò che lo guidava non era la ricerca del consenso, ma della volontà di Dio: “La più grande cosa di tutte scriveva è quella di compiere in tutto sempre la volontà di Dio, e questa si compie attendendo con impegno e fervore a quello che Egli stesso ci pone adesso tra le mani”. Si rivelò quello che voleva essere, un padre che per amore della sua famiglia dice la verità senza blandire, con quell’affetto che unisce richiamo, preoccupazione, tenerezza e prospettiva. E questo, la gente lo percepiva, anche i più ostili: “Dura è talvolta la verità”. Non per questo cesserà sul mio labbro (…) Paternamente sì, ma semplice schietta l’udrete sempre da me. Dimezzarla o velarla è tradimento delle anime”. Era convinto che questa fosse anche la via della pace. Il suo animo, il suo stile, il suo obiettivo echeggiano nel titolo della lettera pastorale del 1896, “Torniamo a Dio”, un’accorata esortazione che lancia al suo popolo e che vale anche oggi. L’attenzione alla realtà era costante, come se temesse di non riconoscere le indicazioni che Dio dava attraverso la storia. Oltre le molte forme di indigenza, specialmente dei più giovani e indifesi, anche la società nel suo complesso e la politica lo preoccupavano non poco. 82 Camminando con fede Speciale Bicentenario
In questo senso partecipò con intelligenza all’Opera dei Congressi, sollecitando la responsabilità dei cattolici e favorendo punti di incontro, di partecipazione e di dialogo. Proprio perché attento ai molti problemi, volle istituire le sue Suore, mettendole nella spiritualità di Santa Marta che si pose al servizio di Gesù con generosa alacrità: la carità, la misericordia verso le necessità umane, lo spirito di fede e di abnegazione, caratterizzano la Famiglia religiosa di cui fu fondatore, guida, Padre. Noi siamo grati a questa Comunità, e preghiamo perché possa continuare ad essere un dono per la Chiesa e la Diocesi. I tempi cambiano, ma il cuore umano resta lo stesso: non vuole sentirsi solo, invisibile ai potenti, ma guardato da Dio, preso in cura, amato. Care Sorelle, per molti siete voi lo sguardo paterno e materno di Dio: continuate con fiducia!
13 gennaio 2018
Rendimento di grazie Madre Lilian Doll Vicaria Generale
A nome della nostra Madre Generale Madre Carla Maria Roggero in visita alle Comunità dell’America Latina, desidero esprimere un grazie di cuore a tutti coloro che oggi si sono stretti attorno alla nostra Famiglia Religiosa per ricordare i 200 anni della nascita del Beato Tommaso Reggio. Desidero porgere un particolare saluto e un affettuoso ringraziamento a sua Eminenza il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, per avere accolto il nostro invito e per aver saputo tratteggiare così mirabilmente la figura del Beato Tommaso Reggio, pastore che ha saputo servire la Chiesa con una fedeltà mite e integra. Ringrazio Mons. Stefano Mazzini, Vicario della diocesi di Chiavari e rettore di quel Seminario, l’Abate di Carignano Mons. Mario Capurro e i Canonici di questa amata Basilica. Desidero inoltre esprimere il nostro affetto alla cara famiglia Reggio e a coloro che, legati per parentela o amicizia, oggi esultano con noi. Voglio estendere il nostro grazie ai sacerdoti, ai parroci, alle suore, agli Amici di Betania, ai laici che sono arrivati fin qui. Ringrazio in particolare le persone che tengono vivo il carisma della nostra Famiglia Religiosa e lo fanno risplendere nella loro vita quotidiana. Il sogno del Beato Reggio era quello di fare delle suore di santa Marta una Famiglia Religiosa attenta ai segni dei tempi, quasi una porta aperta sul mondo, per soccorrere i bisognosi, per servire ogni uomo accogliendolo prima con il cuor e subito dopo con l’operosità delle mani. La città terrestre nella sua complessità, secondo Tommaso Reggio, è da servire sempre con una umiltà e una giovialità intrisa di bene, quella sete che lo ha reso instancabile promotore di umanità e di pace nel donarsi a chiunque avvicinava.
Ci aiuti il Signore Gesù a continuare il nostro servizio nella Chiesa, fedeli al Papa e al suo Magistero, e ci illumini ogni giorno perché possiamo accogliere le sfide dei tempi, dove siamo: in Cile, in Argentina, in Libano, in India, in Messico e qui nella nostra Italia, terra del nostro amato Fondatore. Riusciremo così con il suo aiuto a far fiorire il bene mettendo Lui al primo posto e amando in Lui l’uomo di oggi e di ogni tempo, come ci ha insegnato il Beato Tommaso Reggio. Ancora grazie di cuore a tutti i presenti a nome di tutta la nostra Famiglia che oggi è in festa.
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Beato Tommaso Reggio,
profeta dei nostri tempi Nasceva duecento anni fa a Genova il Beato Tommaso Reggio, dal 1877 al 1892 Vescovo della nostra Diocesi, Fondatore delle Suore di Santa Marta e fino al 1901, anno della sua morte, Arcivescovo Metropolita di Genova. Per questa ricorrenza sia la Diocesi di VentimigliaSanremo che l’Arcidiocesi di Genova hanno organizzato vari momenti di preghiera e di festeggiamenti. Tommaso Reggio da sempre fu attento alla cura per la liturgia, espressione più alta del mistero divino, all’attenzione e premura verso i poveri, pronto a raggiungere e a cogliere le necessità spirituali di quanti erano lontani dalla fede, unito gioiosamente nell’intimità e nella pienezza a Cristo sommo Sacerdote. Ebbe a cuore la formazione del clero, che lo portò ad essere prima vicerettore del seminario di Genova e poi rettore del Seminario di Chiavari. Giornalista attivo ed impegnato, diresse alacremente due testate giornalistiche cattoliche per diffondere la voce della Verità e della Chiesa negli anni del risorgimento. Con la nomina a Vescovo coadiutore di Monsignor Lorenzo Biale, vescovo di Ventimiglia, il suo orizzonte e la sua azione pastorale si ampliarono comportando maggiori responsabilità, ma sempre con lo sguardo ed il cuore orientati a Cristo, e con l’intento di voler condurre tutti a Lui, senza risparmio di energie e fatiche. Il suo operato si divise fra il Seminario diocesano, di cui ne restaurò i locali e rinvigorì il numero di seminaristi, la spinta per il rinnovamento culturale, il dialogo con i sacerdoti, lo svolgimento di tre visite pastorali, la convocazione di tre si84 Camminando con fede Speciale Bicentenario
nodi, la collaborazione con San Giovanni Bosco, l’apertura di nuove parrocchie, la sua vicinanza ed aiuto concreto alla popolazione colpita dal grave sisma del 1887, l’edificazione del grande santuario del Sacro Cuore a Bussana sotto l’impulso del servo di Dio don Francesco Lombardi, la fondazione della Congregazione delle Suore di Santa Marta, dedite all’assistenza dei sacerdoti e al servizio in Seminario. Gli ultimi nove anni della sua vita terrena li trascorse come Arcivescovo a Genova, continuando il suo lavoro in vinea Domini con uguale zelo ed impegno. Tommaso Reggio è stato proclamato Beato dal Papa Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000 insieme a Pio IX e Giovanni XXIII. Tutta la vita del Beato si può riassumere con le sue stesse parole: “La vera perfezione è una gemma nascosta che sta in tutte le nostre azioni, anche le più quotidiane e comuni. La divina somiglianza con Gesù non dobbiamo cercarla nelle grandi e difficili imprese, ma nella vita quotidiana e nelle semplici virtù”.
Andrea Penna Seminarista
24 febbraio 2018
Ringraziamento
a Chiavari
A nome della Madre Generale, che non può essere presente perché è in visita alle Comunità dell’America Latina, voglio salutare e ringraziare tutti i presenti, in particolare sua eccellenza il Vescovo Mons. Alberto Tanasini, il Vicario Mons. Stefano Mazzini, tutti i sacerdoti presenti, i membri della famiglia Reggio, le Suore delle varie Comunità, i bambini, i ragazzi e i genitori che, con la loro presenza, hanno dato calore e vita a questo momento di azione di grazie e, con piacere, sono qui per ricordare i 200 anni della nascita del Beato Tommaso Reggio. Chiavari è stata davvero un luogo molto caro al nostro Beato Padre Fondatore. Proprio qui, lui ha custodito vivo in cuore il sogno di dedicarsi interamente a Dio e al bene di tutti. Egli fece molto per la creazione di questa diocesi,: sostenne la sottoscrizione dei sacerdoti chiavaresi che, nel 1847, chiedevano alle autorità civili e religiose la creazione della nuova diocesi. A lui, Vescovo di Ventimiglia, di passaggio per Chiavari in viaggio per Roma, i sacerdoti chiavaresi nel 1884 hanno consegnato il testamento di don Bancalari, che assicurava il sostegno economico, perché lo consegnasse al Santo Padre. A lui, Arcivescovo di Genova, Leone XIII ha affidato l’incarico di dare vita alla nuova diocesi, con tappe significative dal 1892 al 96 e, superate le notevoli difficoltà, il sogno di tutti è stato realizzato. È commovente anche ricordare che, dopo il terribile terremoto del 1887 che colpì la diocesi di Ventimiglia dove era Vescovo il nostro amato Fondatore, fu lui a portare qui a Chiavari, nel convento delle Clarisse, un’orfana abbattuta dal dolore. Quella bambina diventata grande cercò Tommaso Reggio e volle farsi suora di Santa Marta, Congregazione da lui fondata. Anzi, divenne proprio lei una del-
le prime Superiore Generali di questa Famiglia Religiosa, col nome di Suor Crocifissa Torre. La PROVVIDENZA, tra i suoi disegni misteriosi, ma chiari agli occhi di chi sa leggere nella storia i segni di un Dio che passa, come diceva il Beato Tommaso Reggio, volle le suore a Chiavari dal lontano 1883. Chissà quante volte qui davanti alla Madonna dell’Orto, di cui era molto devoto, avrà invocato bene e pace sia per i suoi seminaristi che “curava” come un vero padre sia per le sue care figlie, le suore di Santa Marta. Amava molto questo santuario e con tutte le sue forze lo ha voluto Cattedrale della nuova diocesi, mentre c’era chi proponeva la chiesa di San Giovanni. In questa magnifica Cattedrale, dove nel corso degli anni si è recato spesso a predicare, avrà sicuramente offerto a Dio ogni gesto, ogni pensiero; egli, che fu giornalista, abate, Vescovo e… amante del bello per tutta la vita si portò sicuramente nel cuore i segni di bene cresciuti proprio qui, quando era sacerdote giovanissimo e rettore del Seminario. Questo momento diventi quindi non solo un ricordo, ma porti ciascuno di noi a dare senso pieno ad ogni giornata, a fare bene il bene, come ci ha insegnato il Beato Tommaso Reggio. Grazie di cuore a tutti. Madre Lilian Doll Vicaria Generale
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Pastore laborioso
e amico dei poveri Il 9 gennaio si sono compiuti duecento anni dalla nascita di Mons. Tommaso dei marchesi Reggio, arcivescovo di Genova dal 1892 al 1901. La sua vita fu definita “così intera, così schietta, così ricca di affetti e di carità sacerdotale”. Di nobile famiglia, maturò intorno ai vent’anni la vocazione alla vita sacerdotale, frequentò il seminario genovese come esterno e fu ordinato sacerdote dall’arcivescovo cardinale Placido Maria Tadini il 18 settembre 1841, in san Lorenzo. Nel 1842 conseguì la laurea in teologia, il dottorato l’anno seguente. Si mise alla scuola spirituale di un insigne maestro del clero genovese don Giuseppe Frassinetti. Nel 1845 fu nominato Rettore del Seminario di Chiavari (allora facente parte della diocesi di Genova) e insegnava Teologia Morale. Sei anni dopo venne nominato Abate della Collegiata di S. Maria di Carignano in Genova dove, per 26 anni, svolse un’intensa attività apostolica, un servizio pastorale impegnato sia nell’evangelizzazione, sia nel campo della cultura, sia nel servizio della carità, fu anche confratello della Società di San Vincenzo. Sapeva dare una lettura attenta della situazione e dei cambiamenti del tempo e cercava di dare delle risposte aderenti alla realtà concreta. Alla scuola di san Vincenzo de Paoli imparò che: “Servire è intuire il bisogno, anzi prevenirlo. Servire è accogliere ogni uomo con tutta la nostra attenzione”. Agire dunque con una carità preveniente, attenta e pronta. Gli ambiti furono svariati: poveri, malati, famiglie in difficoltà, orfani, emigranti, lavoratori e terremotati. Fu un promotore delle Società Operaie Cattoliche. Cosciente della necessità di essere presente nella società fu un apostolo e promotore della stampa cattolica, allora ai suoi primordi. Fin dal 1848 insieme con un suo condiscepolo Gaetano Alimonda 86 Camminando con fede Speciale Bicentenario
(1818-1891), prima vescovo di Albenga, poi arcivescovo di Torino, aveva dato vita al quotidiano L’Armonia (portato poi a Torino e affidato a don Giacomo Margotti). Nel 1850 diede vita al giornale Il Cattolico di cui fu direttore. Lo stesso giornale divenne nel 1861 Lo Stendardo Cattolico, che ebbe una certa diffusione e continuò fino al 1873 quando sorse Il Cittadino, il giornale cattolico per eccellenza di Genova. Tommaso Reggio collaborò anche con gli Annali Cattolici, rivista fondata nel 1863. Nel 1877 Pio IX lo nominava vescovo di Ventimiglia, succedendo a Mons. Lorenzo Biale dove rimase per quindici anni. Ricostituì il seminario, aprì un convitto vescovile, fece la visita pastorale a più riprese, a tutta la Diocesi (1877, 1882, 1890). Convocò per ben tre volte il Sinodo diocesano (1881, 1886, 1891). Ebbe molto a cuore la formazione spirituale-culturale mediante gli incontri per sacerdoti, gli esercizi spirituali, dando egli stesso esempio dell’importanza di curare la vita spirituale. Nel 1878 fondò le Suore di Santa Marta con l’intento iniziale di sopperire alle necessità del servizio domestico in seminario e all’aiuto ai sacerdoti, primo dei vescovi a fare questo in Italia. E inoltre “per andare incontro ai bisogni dei ceti sociali meno abbienti con particolare riguardo ai bimbi orfani bisognosi d’amore, di cure”, e di essere educati. La comunità è diffusa ora in Argentina, Brasile, Cile, India, Libano e Messico. Nel 1892 il Papa lo chiamava a succedere, sulla cattedra di S. Siro all’arcivescovo Salvatore Magnasco, già suo professore e compagno di apostolato nelle missioni rurali. Nel 1900 presiedette al Pantheon di Roma le esequie di Umberto I assassinato a Monza.
A Genova introdusse, un prezioso servizio ai sacerdoti, parrocchie e pie istituzioni “per avere assistenza e consiglio nelle controversie di ordine amministrativo” e guidassero in rapporto alla legislazione civile sugli enti ecclesiastici e nelle istituzioni di beneficenza: l’Ufficio del Contenzioso ecclesiastico con relativo bollettino. L’Arcivescovo Tommaso Reggio morì a Triora il 22 novembre 1901. Si era recato nella piccola cittadina imperiese per l’inaugurazione di una statua del Redentore sul monte Saccarello. Chiuse l’esistenza con le parole: “Dio solo, Dio solo mi basta”. Unanime e sentito fu il rimpianto per la scomparsa di un pastore laborioso e instancabile, anche da parte di chi non era credente. Fu beatificato il 3 settembre del 2000 da Giovanni Paolo II insieme con Giovanni XXIII. Era uomo di fede in anni difficili e questa lo rendeva sereno, equilibrato, moderato nel valutare persone, situazioni, avvenimenti e pensare tutto alla luce di Dio. Tommaso Reggio era un uomo e un sacerdote completo, acquistò negli anni i tratti caratteristici del buon prete e del buon vescovo: pio, colto e caritatevole a cui si aggiungeva un tratto umano cordiale e amabile che facilitava l’incontro con i sacerdoti e i laici per il suo stile semplice ed accogliente, capace di ascolto e di dialogo. Diceva alle sue suore: “Se Dio abita in noi c’è pace e tranquillità. Questo si vede nell’aspetto sereno del volto, nell’atteggiamento gioioso della persona. Frutto della pace interiore è la più assoluta padronanza di sè che permette di comunicare con Dio ad ogni ora, in ogni momento”. Ha uno spiccato e vivo senso ecclesiale, serve con amore la Chiesa affidata alle sue cure con carità pastorale, con fedele impegno a tutto campo, ma allo stesso tempo con semplicità evangelica, senza
protagonismi e senza esibizioni. Missionario nel cuore, anche per lui Missione e Carità o Evangelizzazione e Carità hanno un legame e un cammino inscindibile, come dimostrò nel soccorso alle vittime del terremoto del 1887. In quella circostanza promosse soccorsi, raccolta di offerte, aiutò i bambini rimasti orfani offrendo ospitalità e promovendo iniziative per l’apprendistato e l’inserimento nel mondo del lavoro. Un ulteriore segno della sua carità attenta e fine fu l’attenzione a mantenere buoni rapporti con le autorità pubbliche. Scriveva, alcuni anni fa, il compianto cardinal Dionigi Tettamanzi: “La verità comunicata con amore e nell’amore e testimoniata con la vita quotidiana da Tommaso Reggio si compendia nella sequela di Cristo sulla strada della santità, della perfezione dell’amore. Proprio di questa verità ha urgente bisogno la Chiesa, la nostra Chiesa di oggi”. Possiamo anche oggi fare nostre queste parole.
P. Luigi Nuovo c.m.
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Ventimiglia, 17 novembre 2018
Celebrazione per il Bicentenario della nascita del
Beato Tommaso Reggio Madre Carla Roggero Superiora Generale
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Desidero dire un grazie di cuore a tutti coloro che oggi si sono stretti attorno alla nostra Famiglia Religiosa per ricordare i duecento anni dalla nascita del Beato Tommaso Reggio. In particolare porgo il mio saluto e un sentito ringraziamento alle autoritĂ religiose e civili qui presenti: in particolare al vescovo Sua Ecc.za Mons Antonio Suetta, al Sindaco Dott. Enrico Ioculano, al parroco della cattedrale Don Thomas Le Bourhis, ai sacerdoti e religiosi qui presenti. Ringrazio le Suore che hanno preparato con tanta cura la celebrazione del Bicentenenario della nascita del Beato Tommaso Reggio e un grazie di cuore a tutte le persone che hanno collaborato con tanta generositĂ alla buona riuscita di questo momento di festa Desidero salutare ed esprimere tutto il nostro particolare affetto alla cara famiglia Reggio che ringrazio di cuore per essere qui presente in questa solenne circostanza e che sentiamo sempre a noi tanto vicini per un legame profondo che le Suore di Santa Marta conservano sempre nel cuore. Un saluto carico di gratitudine a tutti coloro che, legati per parentela o amicizia, oggi esultano con noi. Un grazie speciale lo dico agli alunni della Scuola Santa Marta che ci hanno introdotto a questo momento di Festa con la rappresentazione teatrale che hanno preparato con tanta cura con la guida attenta dei loro insegnanti ai quali va il mio grazie per il prezioso lavoro educativo che realiz-
zano giorno per giorno in collaborazione con le Suore. Siamo qui, in questa Cattedrale, dove il Beato Tommaso Reggio ha vissuto momenti importanti come vescovo e come pastore. Tornare qui a Ventimiglia per ogni Suora di Santa Marta è tornare a casa, è ritrovare le radici di una chiamata, è gustare una fedeltà che riempie la vita. Qui egli fondò il nostro Istituto nel lontano 1878 e subito ci inviò là dove il bisogno premeva alle porte: ci voleva Suore capaci di una accoglienza palpitante, concreta e di una preghiera capace di fecondare il mondo. Qui, sorpreso dalla tragedia del terremoto del 1887, dimostrò la sua intelligente operosità: è stato un padre attento, infaticabile, pronto a tutto per la sua diocesi, per il suo popolo, per le sue Suore e soprattutto per chi era nel bisogno. Ci insegni il Beato Tommaso Reggio a non stancarci mai di fare il bene, ci accompagni giorno dopo giorno nell’arte di educare la mente e il cuore
perché i bambini di oggi diventino uomini liberi e buoni, attenti a ciò che fa bene ad ogni uomo. Grazie ai genitori qui presenti che affidano i loro bambini alle Suore: è la loro fiducia che ci aiuta a credere ogni giorno che è davvero bello “far fiorire il bene”. Affidiamo al nostro Beato Tommaso Reggio questo momento di festa, certe che da lassù ci benedice. Grazie a tutti!
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“Azione profetica
e lungimirante” Omelia pronunciata nella Basilica di Carignano sabato 24 novembre 2018 Mons. Antonio Suetta Vescovo di Ventimiglia
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…La sua è un’azione profetica che ci permette di assumere la prospettiva dalla quale guardare a un passaggio lungo, abbondante, significativo della vita del Beato Tommaso Reggio che proprio nel contesto di questa parrocchia e in questa chiesa si è svolta. Il testo dell’Apocalisse, sempre nella prospettiva di mostrarci le cose oltre il velo, cioè nel più profondo del loro significato, ci ha invitato a guardare alla storia del mondo come è attraversata, abitata e animata da un dono che il Signore Gesù Risorto, vincitore e glorioso, ha affidato alla presenza della missione della Chiesa. È una profezia rivestita della fragilità della condizione umana ma anche esposta a mille tempeste della storia del mondo e contraddistinta dalla potenza vincitrice del mistero di Dio e della sua forza. L’evangelista Luca ci ha presentato un altro passaggio caratteristico della vita e del ministero di Gesù che è consistito in una disputa con i sadducei, i quali erano una particolare categoria della società di Israele abbastanza ricercata dal punto di vista culturale, fortemente ideologica e per queste ragioni abbastanza lontana dalla professione e dall’esperienza della vera fede. Questi connotati che toccano la vita della Chiesa in tutte le sue epoche hanno coinvolto anche la vita e il ministero del Beato Tommaso Reggio. Noi oggi siamo venuti pellegrini, almeno in questa prima parte della giornata, e concluderemo poi il nostro pellegrinaggio innanzi alla sua tomba. In questa prima parte della giornata siamo venuti in un luogo che è stato il contesto che gli ha chiesto più tempo, forze e anche più energie di tutta la sua vita sacerdotale che si è svolta come formatore e rettore presso il seminario, l’ultima parte si è svolta come vescovo prima a Ventimiglia e poi qui nell’arcidiocesi di Genova.
Il cuore della sua missione, forse questo davvero molto significativo in sé, si è svolto nella parrocchia in mezzo alla gente, quasi a dire che il compito essenziale del ministro di Dio è quello di stare in mezzo al suo popolo, per annunciare il vangelo, per offrire la grazia dei sacramenti e per guidarlo con il servizio pastorale. Da questa scelta di Dio che è il pastore grande delle pecore, la guida più sicura del suo popolo, ne derivano i tratti essenziali di coloro che in lui sono chiamati ad essere pastori. Questa verità la possiamo dire anche con l’espressione ormai familiare che Papa Francesco ha regalato alla chiesa, quando ha parlato di pastori con l’odore delle pecore e quando ha identificato la Chiesa come una realtà in uscita. In maniera profetica e lungimirante il Beato Tommaso Reggio proprio qui dove ha svolto il suo ministero di parroco ha anticipato tantissime di queste intuizioni che noi oggi consideriamo aggiornate e profondamente attuali, che consideriamo urgenze ed emergenze pastorali, soprattutto sulla scia e alla luce del Concilio Vaticano II che indubbiamente con tante intuizioni, con tante intelligenti riflessioni, ma soprattutto con uno stile di vita, il Beato Tommaso Reggio ha certamente anticipato.
Un aspetto che è stato un po’ il criterio ispiratore di tutta la sua attività pastorale e che il Concilio Vaticano II ha poi proposto a tutta la Chiesa con questa formulazione è la vocazione universale alla santità. Il popolo di Dio e ogni cristiano è chiamato ad essere santo. Essere santi non è un dono straordinario riservato soltanto a qualcuno ma il destino che accomuna il popolo di Dio e fonda la sua esperienza di fede. Il Beato Tommaso Reggio ha lavorato con impegno, per dirlo con le parole dell’apostolo Paolo, “facendosi tutto a tutti e per salvare ad ogni costo qualcuno” ha lavorato proprio alla luce di questa convinzione che era profondamente radicata nel suo cuore, soprattutto nel silenzio, nel carattere schivo della sua vita e della sua giovinezza. La sua vocazione sacerdotale è nata da lì, dall’esigenza che sentiva profondamente di una risposta totalizzante, integrale all’amore di Dio senza tenere nulla per sé, consegnandosi con coraggio, con fiducia, con gioia e con entusiasmo alla parola del Vangelo. Quella Parola lo ha portato sulle strade che il Signore aveva pensato per lui. Per tornare alle due coordinate che oggi ci ha offerto la parola di Dio, possiamo dire che è stato davvero instancabile nell’annunciare il Vangelo di Speciale Bicentenario Camminando con fede 91
“Azione profetica e lungimirante”
Gesù e lo ha fatto sentendo forte l’urgenza di colmare la povertà più grande che può toccare il cuore della vita delle persone che è la povertà di Dio e la mancanza della sua Parola, il vivere nell’indifferenza e lontani da Lui, nel peccato. Il suo animo buono, la sua intelligenza e anche il suo senso pratico lo portavano a farsi vicino a tante sofferenze e a tante fragilità del popolo affidato alle sue cure. Si è dato da fare soprattutto per il catechismo, per far conoscere l’amore di Dio, per educare i fedeli nella dottrina cristiana, senza trascurare il confronto con le persone dei suoi tempi e della sua cultura. Ha sentito il bisogno, direi il dovere, di intrecciare e di stuzzicare un fecondo colloquio con le menti più raffinate e più attente del suo tempo, della sua città. Volentieri si intratteneva con persone di spicco del contesto culturale per parlare di cose di fede e in modo particolare della dottrina sociale della Chiesa che proprio in quel tempo faceva i suoi primi passi. Tommaso Reggio intuiva che avrebbe dovuto accordare il suo dire al cammino della società. Allora con grande intelligenza e anche grande sforzo di studio e di preparazione, con pazienza e vivo senso di amicizia, non ha mai trascurato di rendere ragione della speranza cristiana di cui era stato costituito annunciatore. E così ha accompagnato molte persone ad avvicinarsi alla ricchezza del Vangelo. Ecco, noi oggi siamo qui per celebrare l’Eucaristia e per ringraziare il Signore di aver dato questa straordinaria figura di pastore alla sua Chiesa e alle nostre chiese, in particolare in questa ricorrenza straordinaria del Bicentenario della sua nascita. Il pellegrinaggio proprio qui, in questo luogo, ha davvero un significato importante. 92 Camminando con fede Speciale Bicentenario
Concludendo voglio sottolineare ancora una volta che noi pastori siamo stati costituiti al servizio del popolo di Dio. Voi carissimi seminaristi che avete sentito la chiamata del Signore dovete guardare la parrocchia come il contesto più importante e più prezioso del vostro ministero di domani. Anche per voi, carissimi fedeli, l’esperienza della fede non sia un’esperienza astratta ma diventi fondamentale per un popolo dove Dio abita. Una cosa chiedo in modo particolare, in modo speciale alle suore di Santa Marta, cuore ardente del Beato Tommaso Reggio, di pregare per me, di pregare in forma particolare ed efficace, di pregare con affetto, pazienza e desiderio di starci vicino perché siete la famiglia del sacerdote e della sua parrocchia. Noi abbiamo bisogno della vostra accoglienza, della vostra stima e anche della vostra correzione quando è necessario, ma soprattutto del calore del vostro affetto.
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T E R Z A PA R T E
Da una generazione
all’altra
Ricognizione della salma del Beato Tommaso Reggio
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Da una generazione
all’altra
In occasione del Bicentenario della nascita del Beato Tommaso Reggio, particolare rilievo ha avuto il Sarcofago dove riposano le sue venerate spoglie del Beato, meta di pellegrinaggi in questo anno per molti gruppi di persone provenienti da diversi luoghi dove operano le Suore di Santa Marta. Le spoglie mortali del Beato riposano presso la Casa di Genova dal 22 novembre del 1951 in un Saccello, adiacente alla Cappella, costruito e scolpito appositamente e danno voce di incitamento al bene; sono monito alla rettitudine dell’operare, sono di esortazione alla preghiera fiduciosa e ad una vita coerente ai principi che professiamo. Le virtù cristiane e i consigli evangelici fedelmente attuati, i fiori della Carità amorevolmente coltivati da ognuna di noi, elevano attorno ai sacri resti del venerato Padre un monumento di perenne, filiale omaggio. La ricchezza di messaggi visivi ed artistici del monumento viene trasmessa oralmente a chi si reca in pellegrinaggio per onorare la memoria del Beato ed impetrare la lui grazie e benedizioni. Perché tale ricchezza non vada perduta, di seguito riportiamo alcuni dettagli significativi e densi di verità di fede.
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Monumento del Beato Tommaso Reggio
Il monumento è opera dello scultore fiorentino Antonio Berti che ha utilizzato marmo di Carrara. L’artista nel concepire il sarcofago ha attinto dalla vita e dalla spiritualità di Mons. Reggio e ha impresso nel marmo statuario un dinamismo proprio del nostro tempo: una vita che trasporta oltre ogni contingenza e oltre l’idea della morte. Ha dato voce e vita alle opere di carità realizzando un connubio tra l’apostolato realizzato dalle Suore di Santa Marta e il sogno del venerato Fondatore. Il monumento rappresenta la figura del venerato Arcivescovo inginocchiata sul cassone in atteggiamento di preghiera. Sorreggono il sarcofago quattro cariatidi alate che raffigurano le virtù cardinali: giustizia, fortezza, prudenza, temperanza.
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Padre Fondatore in preghiera e particolare del pizzo del rocchetto
L’opera del Berti ha una voce nuova, piena di vita: accoglie, è vero le spoglie mortali dell’Arcivescovo Reggio, ma è un inno alla vitalità della sua opera. Mons. Reggio, in ginocchio, sul coperchio del cassone naturalmente avvolto nei paramenti liturgici, prega per i bisogni della Famiglia Religiosa che ha fondato e che si prolunga nel tempo.
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Il volto del Padre Fondatore
La figura del venerato Arcivescovo inginocchiato sul cassone guarda con esortativa dolcezza. È vivo il dolce viso, amabilmente lieto, intensamente illuminato di bontà. Il pellegrino che si trova davanti al monumento desidera sostare a lungo, pregare, meditare e in lui può trovare ispirazioni da vivere intimamente. Si può incontrare lo sguardo del Padre entrando nel Saccello dalla porta di destra, mentre se si entra dalla porta di sinistra si può ammirare il volto sorridente. L’artista in questo ha realizzato un gioco di luci che permette di vederlo sorridere solo in questo punto.
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La Giustizia
Il cassone è sorretto da quattro cariatidi, raffiguranti le virtù cardinali: giustizia, fortezza, prudenza e temperanza. Quattro visi, quattro espressioni diverse ma tutte coerenti alla propria funzione. Le ali dei quattro angeli non toccano il marmo del sarcofago che invece appoggia totalmente sul loro corpo, perché le ali devono essere libere per volare. Ciò non è visibile ad occhio nudo, ma è possibile verificarlo facendo passare un foglio di carta tra il marmo e le ali. Questa cariatide rappresenta la GIUSTIZIA nella sua espressione di pace.
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La Fortezza
Questa cariatide rappresenta la Fortezza in uno slancio tranquillamente voluto della sopportazione, proprio come il Padre raccomandava alle sue figlie di vivere la loro faticosa giornata terrena, accanto al Signore, in semplicitĂ affettuosa, sempre umili, silenziose e serene.
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La Prudenza
Questa cariatide rappresenta la Prudenza, pensosamente raccolta per vedere alla luce di Dio i fatti e le azioni umane da compiere. Prudenza vuol dire discernimento, capacità di distinguere, tra le azioni da programmare, ciò che porta a Dio e ciò che ce ne allontana. L’agire con prudenza comporta senso di responsabilità, cioè facendosi carico delle conseguenze delle proprie azioni.
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La Temperanza
Questa cariatide rappresenta la Temperanza, virtù sublime nell’appagamento della misura. Temperanza è imitazione di Cristo, perché Gesù è modello di equilibrio, di dominio di sé: tutta la sua vita è ben regolata, come pure la sua passione e la sua morte. Gesù è temperante nello slancio, nella vivacità, nell’entusiasmo, nella creatività, nell’amore a tutte le creature. Il Fondatore voleva che anche nella vita delle sue suore si potesse contemplare lo splendore della temperanza.
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Consegna della Regola di Vita
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Le quattro facce del cassone raffigurano episodi diversi, ma intimamente e logicamente legati tra loro. Ad un episodio se ne inserisce un altro conseguente. Si stabilisce un coro cui prendono parte la storia che fu e che si attua, avvalorando la certezza per un domani. Ăˆ da sottolineare subito il significato profondo che l’artista ha voluto dare ad ogni rappresentazione e figura. In questa facciata viene rappresentato l’episodio della consegna delle Costituzioni da parte del
venerato Arcivescovo alle prime suore di S. Marta. Le cinque suore che ricevono la Regola di Vita esprimono nel viso e nelle mani i sentimenti personali più profondi: gioia, serenità, timore, speranza e coraggio. Al centro della scena la Madre Maestra indica alle postulanti una sola persona importante che è il Crocifisso. Un angelo collega questa scena alla successiva. La fede proclamata e vissuta da Marta, vuole essere incarnata dalle Suore attraverso
l’osservanza della Regola data dal Fondatore. Sono gli inizi della nostra Famiglia religiosa. Vi è l’entusiasmo, lo stupore, il desiderio di seguire Cristo Crocifisso, in una vita comunitaria di condivisione, nella accoglienza, ma anche nella missione. Proseguendo, la scena si anima con la presenza delle suore in uscita verso l’apostolato, tutte molto serene nell’espressione dei volti perché sopra di loro c’è un angelo ad ali spiegate che indica loro il cammino, le accompagna e le protegge.
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La vestizione
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Il bassorilievo rappresenta il perenne rifiorire della Congregazione nel continuo immolarsi di giovani vite al servizio di Dio e del prossimo, giuridicamente riconosciuto dalla Chiesa, qui rappresentata da Pio XII mentre accoglie l’offerta totale di alcune giovani. La scena presenta la vestizione delle suore, quattro per volta. Esse partono dal lato destro: le ultime con profili marcati, legati ancora al mondo terreno,
quasi ad indicare che esse non rinunciano alla loro femminilità e alla maternità (il bimbo che tiene per il braccio lo indica) ma le offrono come dono per tanti. Man mano che avanzano diventano sempre più stilizzate ad indicare una maggiore spiritualità che termina con la distensione sul tappeto. L’ultima giovane a destra tiene la mano di un bambino che fa da apertura all’altra facciata,
dove si vede la mano di Gesù sulla testa del bimbo quasi a dire che i piccoli affidati alle suore saranno sempre sotto la protezione di Gesù.
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Gesù con Marta, Maria e Lazzaro
Tommaso Reggio ha voluto le sue suore sotto la protezione di santa Marta qui raffigurata nell’atto di professare la sua fede al Signore, come l’apostolo Pietro: Io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo (Gv. 11,19). È il momento della resurrezione dell’amico Lazzaro. Il sarcofago non è avvolto da sovrumani silenzi di una necropoli, ma è animato nel suo complesso di sculture, da bassorilievi pieni di vita, da un susseguirsi di movimento, da un perpetuarsi di attualità imminenti che invitano all’azione, alla serena contemplazione della fatica, compiuta nella dolce volontà di Dio. Nell’episodio del defunto Lazzaro si contempla una serena visione di vita: la morte è vinta da Colui che è vita e resurrezione. Le scene sono legate da un vincolo spirituale, perché l’artista fiorentino ha saputo conciliare l’effetto plastico con l’effetto di moto, opponendo energicamente figura a figura e giungendo al risultato più evidente di scene in movimento. Al centro domina la figura di santa Marta presente alla resurrezione del fratello Lazzaro, che esprime stupore col viso ed esultanza con le mani alzate. Maria, in ginocchio, non regge alla forza del miracolo compiuto da Gesù. Lazzaro mostra il volto scoperto da cui traspare serenità; il suo sguardo si incontra con lo sguardo di Gesù. Dietro la sua testa si innalza la pianta della vite, simbolo della vita ritrovata in Gesù. Dalla parte opposta, dietro la testa di Gesù, si eleva l’albero dell’ulivo, simbolo di fecondità e di pace.
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Il servizio
In questa facciata laterale è ben rappresentato il sogno più grande del Fondatore: “Le Suore voleranno dove l’indigenza le chiama”… Ed ecco, sostenute dalla fede, dalla speranza, dalla carità le suore servono gli anziani, curano i malati, educano i bambini e accolgono coloro che si trovano in difficoltà. Al centro del bassorilievo è inquadrata in primo piano la missione della Suora di santa Marta che da una parte sostiene un anziano e dall’altra tiene per mano un bambino. Sullo sfondo a sinistra si intravede una suora che guida la mano di un bambino che scrive, a destra un’altra china sul malato. Sono rappresentate tutte le necessità umane: dall’alba al tramonto della vita. Queste scene sono incastonate in un mappamondo circondato da 15 angeli bianchi dall’espressione serena. Completano la scena le tre virtù teologali: la fede rappresentata dal calice con l’ostia, la speranza dall’ancora, la carità dal bambino tenuto in braccio e da un altro tenuto per mano.
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Cenni biografici 9 gennaio 1818
23 febbraio 1887
Tommaso Reggio nasce a Genova dal marchese Giacomo e dalla marchesa Angela Maria Pareto e il giorno seguente è battezzato in San Lorenzo.
Mons. Reggio si impegna oltre misura per soccorrere i terremotati di Bussana e zone limitrofe e alle sue suore affida l’assistenza degli orfani.
18 settembre 1841
11 luglio 1892
È ordinato sacerdote dal card. Placido Maria Tadini e celebra la prima messa a Gavi (AL) nella chiesa di San Maurizio.
Il Papa Leone XIII lo nomina Arcivescovo di Genova.
1845
5 novembre 1897
È nominato rettore del Seminario di Chiavari.
Istituisce la Pontificia Facoltà Giuridica nel Seminario di Genova.
26 luglio 1849
13 settembre 1901
È tra i fondatori del primo quotidiano cattolico italiano “Il Cattolico di Genova”, che diventa lo “Stendardo Cattolico” di cui Tommaso Reggio è il direttore.
Si reca a Triora (IM) per inaugurare la statua del Redentore sul monte Saccarello.
marzo 1877 Il Papa Pio IX lo nomina Vescovo di Ventimiglia.
15 ottobre 1878 Fonda le Suore di Santa Marta.
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22 novembre 1901 Tommaso Reggio muore a Triora all’età di 83 anni.
3 settembre 2000 Viene beatificato da Papa Giovanni Paolo II.