Flip the Book nasce come libro, da un'idea di Biagio Greco che ha accolto un bisogno formativo di Docenti e Studenti sul tema dell'orientamento scolastico. Una brillante intuizione che con l'aiuto di Giuseppe F. Zangaro, Carmen Zangaro e Martina Capalbo si è trasformato in un vero e proprio progetto. Già pubblicato nel 2017, Flip the Book si è evoluto grazie al Progetto-Pilota attuato nella Scuola Secondaria di Primo Grado "Carlo Levi" di Corigliano-Rossano (CS) promosso dalla Dirigente Scolastica, dr.ssa Celestina D'Alessandro.
Ma i veri protagonisti di questa nuova edizione sono proprio gli studenti che con la loro partecipazione assidua, suggerimenti e stimoli hanno spinto il team a fare di più, migliorando l'editing – grazie alla direzione creativa di Marco Lanzafame – e inserendo la sezione “Cineforum” curata da Carmen Z. e Mattia Paranzella
Le immagini e le infografiche presenti nel volume sono state elaborate dal team della conSenso publishing utilizzando licenze Adobe Stock e Freepik.
Questo libro è dedicato a Clotilde, Patrizia e Beatrice, le donne del mio cuore!
Ringraziamenti quali fonte di ispirazione con materiali condivisi liberamente sulla rete:
• Progetto Orientamento, Ministero della Pubblica Istruzione, Dir. Gen. dell'Istruzione Sec. di I grado, 1999.
• Guida per l’Orientamento COSP, Comune di Torino, 1992/93.
• Questionario “I miei interessi”, Centro di Orientamento di Trieste.
• Corso di formazione “Orientamento e prassi didattica” a cura del CDA di Belluno, 2006.
• Corso di formazione “Impariamo a decidere” a cura dell’Università di Trento, 2003.
• IC “Gianni Rodari”, Palagiano.
• SM “G. Puecher”, Erba.
• Progetto di Orientamento del Territorio Feltrino, a cura di M. Milani (mmilani@istruzionebelluno.it), G. Belfiore, S. Bogana, V. De Boni, D. Della Morgia, P. Rossi, M.L. Venturi, I. Zannin, O. Della Giacoma, M.C. Pellegrini, C. Rotilio.
BIBLIOGRAFIA
H. GarDner, Formae Mentis, Feltrinelli, 1983.
J. Sweller, Cognitive Load Theory, Cambridge, 2011.
r. BiSSaCa, M. Paolella, Biblioteca. Schede per gli insegnanti, Lattes.
S. MaDDi, S. KoBaSa, The Hardy Executive: Health Under Stress, Irwin Professional Pub, 1984. a oliviero FerrariS, a oliverio, Più forti delle avversità, Bollati Boringhieri, 2014. aa.vv., L'arte di leggere, La Nuova Italia, 2000.
P. CoMalini, G. MuSCHialli, Il colore dei testi. Materiali per l'insegnante e per la classe, Archimede edizioni, 2001.
G. ForeStelli et alii, Progetto Orientamento, IRFED.
PazzaGlia et alii, Empowerment cognitivo e prevenzione all’insuccesso, Erickson, 2013.
l nota, S. SoreSi, Training sulle credenze di efficacia, OS.
J.K. rowlinG, Harry Potter e il calice di fuoco, Salani, 2020.
LE NUOVE LINEE GUIDA
L’ultimo intervento normativo in materia di orientamento scolastico, è il Decreto Ministeriale n. 328 del 22 dicembre 2022, concernente l'adozione di Linee guida per l'orientamento. Il decreto istituisce due nuove prescrizioni di rilievo cui dovranno adempiere le Scuole Secondarie di Primo Grado, i cosiddetti moduli curricolari di orientamento e l’e-Portfolio orientativo personale delle competenze. Citando i relativi passi del decreto:
“7. 1. Le scuole secondarie di primo grado attivano, a partire dall’anno scolastico 2023-2024, moduli di orientamento formativo degli studenti, di almeno 30 ore, anche extra curriculari, per anno scolastico, in tutte le classi.”
“8. 1. Il contenuto di ciascun modulo di orientamento di almeno 30 ore è costituito dagli apprendimenti personalizzati, evidenziati dalla compilazione, in forma sintetica e nel dialogo con ogni studente, di un portfolio digitale. L’E-Portfolio integra e completa in un quadro unitario il percorso scolastico, favorisce l’orientamento rispetto alle competenze progressivamente maturate negli anni precedenti e, in particolare, nelle esperienze di insegnamento dell’anno in corso. Accompagna lo studente e la famiglia nell’analisi dei percorsi formativi,
nella discussione dei punti di forza e debolezza motivatamente riconosciuti da ogni studente nei vari insegnamenti, nell’organizzazione delle attività scolastiche e nelle esperienze significative vissute nel contesto sociale e territoriale.”
Il corso triennale “Chi sono Io?” è stato rimodulato e confezionato appositamente per adempiere a queste nuove prescrizioni di cui la scuola è destinataria. S’intende offrire uno strumento completo, collaudato negli anni e scientificamente affidabile per la migliore offerta formativa in materia di orientamento triennale.
ED ELABORAZIONI STATISTICHE
Le attività “e-Portfolio”, distribuite sui due volumi, permettono la costruzione graduale di un portfolio digitale personalizzato, che Flip The Book predispone per ciascun alunno e che ne segue la crescita attraverso tutto il triennio.
Tali attività hanno una ricaduta ancor più ampia sulla conduzione generale della formazione d’Istituto, infatti, forniscono una serie non trascurabile di dati, elaborati dal team di Flip The Book e restituiti alle scuole in forma statistica. Questi dati, provenienti da un campione statistico praticamente perfetto, in quanto rap-
14
ORIENTARSI .......................................................................................................................................... 6 "DIMMI" FIVE! ........................................................................................................................................ 7 I cartelloni semaforo ................................................................................................................................... 7 Spazio alla creatività 8 IO e la Scuola Primaria............................................................................................................................... 12 Il mio bilancio 15 IL MIO NOME ........................................................................................................................................ 18 Interroga i testimoni 20 Valutazioni ...................................................................................................................................................... 24 Il mio acrostico ............................................................................................................................................ 25 Il nome per i Nativi Americani ............................................................................................................. 26 Il mio nome indiano .................................................................................................................................. 28 IL MIO CARATTERE ........................................................................................................................ 29 Come mi vedo ............................................................................................................................................. 29 Punti di forza 31 Ho un piano: essere migliore! ............................................................................................................. 33 IL MIO ASPETTO ............................................................................................................................... 35 Descrivo me stesso .................................................................................................................................. 35 Fissa il momento 36 A chi somiglio .............................................................................................................................................. 37 Il mito Federica ........................................................................................................................................... 40 Abilità ................................................................................................................................................................ 41 Cicatrici ............................................................................................................................................................ 44 LE MIE EMOZIONI ............................................................................................................................ 45 In scena! .......................................................................................................................................................... 47 Vecchie paure 49 Cosa provo? .................................................................................................................................................. 52 CONCLUSIONI 55 INDICE SEGUI I SEGNALIBRO PER VIAGGIARE NEL TUO PERCORSO DI ORIENTAMENTO Nel libro ne trovi davvero tante! Si suddividono in ELABORATI e PRODOTTI: i primi forniscono indicazioni didattico-affettive-relazionali; i secondi costituiscono materiale per mostre o successive attività integrative. E' il tuo DIARIO con DATI e CONTENUTI per elaborare statistiche utili a te e alla scuola. Lasciati ispirare da PERSONAGGI FAMOSI e FILM che hanno cambiato il mondo !!!
In questa Unità rifletteremo sulla tua esperienza nella Scuola Primaria. Analizzeremo eventi speciali, aneddoti, aspetti divertenti e meno divertenti, piacevoli e sgradevoli e tutto ciò che ha caratterizzato i precedenti cinque anni di scuola.
I CARTELLONI SEMAFORO
Ritaglia i talloncini che trovi a pagina 9. Dopo averli compilati, dovrai attaccare ciascun talloncino sul cartellone corrispondente: il talloncino con riquadro azzurro sul cartellone azzurro, quello con riquadro verde sul cartellone verde e così via.
Ma cosa devi scrivere su questi bigliettini? La tua personalissima risposta alle seguenti domande:
1. AZZURRO: Racconta l’episodio che per te è il più significativo dell’intera esperienza nella scuola Primaria (cioè di tutti e 5 gli anni) e che ricorderai sempre. (Il ricordo più divertente, piacevole, fastidioso, triste, eccitante, interessante, irritante, ecc.). I tuoi sentimenti sono importanti, non dimenticare di descrivere cosa hai provato.
2. VERDE: annota gli aspetti che ti sono piaciuti maggiormente nel corso dei 5 anni della scuola Primaria. (Se preferisci, puoi fare un elenco).
3. ROSSO: annota gli aspetti che proprio non ti sono piaciuti nel corso dei 5 anni della scuola Primaria. (Se preferisci, puoi fare un elenco).
4. GIALLO: racconta, per frasi brevi, le principali difficoltà che hai incontrato nel corso dei 5 anni della scuola Primaria. (Se puoi, riferisci i tuoi sentimenti in proposito).
7 "DIMMI" FIVE!
IL MIO BILANCIO
SCUOLA DI PROVENIENZA: ___________________________________________________________________
Riflessioni sull’esperienza trascorsa nei cinque anni di scuola primaria.
TAGLIA QUI E CONSEGNA AL DOCENTE
COME UN DIARIO SEGRETO Esplora la tua personalità
Percorso di Orientamento per la Classe Seconda
RESTART ! .................................................................................................................................................................. 58 OGNUNO È UN GENIO ............................................................................................................................................59 Come esploratori 60 Il senso della… ................................................................................................................................................................. 61 Il talento e “le intelligenze” ..................................................................................................................................... 63 Le mie intelligenze 68 Cercare con impegno ................................................................................................................................................ 69 LA MIA T.A.C. - Ti Aiuto a Capire ...................................................................................................................... 72 Le motivazioni 72 La voglia di studiare .................................................................................................................................................... 75 Il rapporto con la scuola 78 Il parere dei miei genitori .........................................................................................................................................82 L’organizzazione .......................................................................................................................................................... 86 Il metodo di studio 87 Planning settimanale ................................................................................................................................................ 90 POMODORO TECHNIQUE .....................................................................................................................................92 Fare schemi......................................................................................................................................................................97 La lista sintetica ............................................................................................................................................................ 99 IO E LE DIFFICOLTÁ ............................................................................................................................................. 103 Cos’è la resilienza ....................................................................................................................................................... 103 L’invincibile Nelson Mandela 105 Aforismi sulle difficoltà ........................................................................................................................................... 109 Attiviamo gli aforismi .................................................................................................................................................. 111 LOCUS OF CONTROL ............................................................................................................................................ 115 Il mio locus ...................................................................................................................................................................... 116 Alleniamo la capacità critica 119 IO E GLI ALTRI ......................................................................................................................................................... 121 Relazioni 121 Autostima 122 Vincere la timidezza................................................................................................................................................... 124 Test della timidezza 127 IL MIO STILE............................................................................................................................................................ 128 Percezione di sé e sensibilità sociale 128 Lo stile cognitivo 130 IL MIO PROFILO PERSONALE .......................................................................................................................... 132 Risorse emotivo-relazionali 132 Quantità/qualità di conoscenze e abilità ....................................................................................................... 134 Padronanza di strategie e processi cognitivi 135 Le mie conclusioni 137 CINEFORUM ......................................................................................................................................................................... 139 POSTFAZIONE 157 CREDITS 159 INDICE
Segna con una “X” le caselle corrispondenti alle qualità che pensi di possedere. Se per alcune sei in dubbio, prova a rivolgere a te stesso la domanda presente sotto ciascuna qualità. Se la tua risposta è “Sì”, vuol dire che puoi attribuirti quella qualità. Penso di avere le seguenti qualità:
[ ] Fiducia in me stesso, intraprendenza e indipendenza
Sono in grado di fare le cose da solo, senza attendere che qualcuno mi aiuti?
[ ] Spirito d’iniziativa
Sono disponibile a prendere iniziative e a occuparmi delle cose da fare?
[ ] Senso di responsabilità e affidabilità
Quando inizio un lavoro o un compito, lo svolgo al meglio delle mie possibilità, senza bisogno di essere controllato?
[ ] Perseveranza e determinazione
Persisto nel voler terminare ciò che ho iniziato anche se è difficile o incontro difficoltà?
[ ] Accuratezza
Faccio le cose in modo preciso invece che malamente e in fretta?
[ ] Originalità e Creatività
Cerco di ideare le cose da me senza copiarle da altri?
Sono portato ad inventare cose nuove?
[ ] Adattabilità e flessibilità
Sono disposto a cambiare opinione o attitudini quando le circostanze cambiano?
[ ] Energia ed Entusiasmo
Quando intraprendo qualcosa, anche se poco importante, sono abituato a metterci sempre tutto il mio impegno e il mio entusiasmo?
31 PUNTI DI FORZA
«IO STUDIO PERCHÉ...»
Segna con una crocetta tutte le risposte in cui ti riconosci:
○ non voglio essere sgridato
○ amo la competizione con i compagni
○ voglio mettere alla prova le mie capacità
○ non ho successo in altre cose
○ sento che studiando diventerò una persona migliore
○ voglio dimostrare a tutti che sono intelligente
○ voglio avere stima di me
○ voglio avere un buon rapporto con gli insegnanti
○ da adulto voglio fare carriera
○ voglio avere dei buoni voti
○ mi piace sentirmi lodato
○ mi adatto alla realtà: oggi è indispensabile studiare
○ voglio costruirmi un avvenire sicuro
○ se non studio i miei genitori mi castigano
○ sento il bisogno di essere sempre fra i primi
○ studiando spero di capire il mondo
○ studiando conquisto la soddisfazione e l’affetto dei miei genitori
○ voglio diventare un adulto simile a quelli che stimo
○ ho degli interessi culturali
○ nella mia famiglia tutti studiano
○ mi piace fare bella figura nelle conversazioni con la gente
○ desidero capire meglio me stesso
○ in futuro non voglio svolgere un lavoro manuale ma d’intelletto
○ mi obbligano a studiare
○ sento il piacere di utilizzare la mia intelligenza
○ voglio dimostrare di aver più successo di mio fratello/sorella
○ sono curioso
○ se studio i miei genitori mi fanno dei regali
○ non mi sento di deludere i miei genitori
Confronta i “perché” della tua prima selezione fino a ridurre la lista ad uno solo, quello che prevale su tutti gli altri. Scrivi una breve spiegazione della tua scelta:
73
LA VOGLIA DI STUDIARE
Per iniziare a cambiare le cose, è necessario individuare il punto di partenza. Con il semplice test che segue, puoi avere un’idea della tua voglia di studiare attuale, alla fine calcola il punteggio.
A CASA, COME ORGANIZZI IL TEMPO DELLO STUDIO?
○ hai stabilito un orario per lo studio e lo rispetti (3 punti)
○ hai stabilito un orario ma non sempre riesci a rispettarlo (2 punti)
○ non hai stabilito un orario: studi nei momenti in cui ti senti (1 punto)
○ non hai stabilito un orario: studi solo qualche volta, quando ne hai voglia (0 punti)
COME ORGANIZZI IL LAVORO CHE DEVI SVOLGERE A CASA?
○ programmi il tuo studio: talvolta non svolgi solo i compiti per il giorno dopo, ma anche quelli per i giorni seguenti (3 punti)
○ svolgi solo i compiti per il giorno dopo: se ne hai tanti, incominci prima del solito (2 punti)
○ consulti il diario solo quando ti siedi alla scrivania: qualche volta scopri che non hai il tempo di svolgere tutti i compiti (1 punto)
○ consulti il diario solo qualche volta, quando hai voglia di lavorare (0 punti)
COME TI COMPORTI QUANDO SCOPRI CHE GLI IMPEGNI EXTRA-SCOLASTICI NON TI LASCIANO IL TEMPO SUFFICIENTE PER STUDIARE?
○ elimini qualche impegno (3 punti)
○ cerchi di studiare più in fretta (2 punti)
○ decidi di studiare solo ciò che è indispensabile (1 punto)
○ non ti preoccupi perché pensi che nella vita non conta solo lo studio (0 punti)
A CASA, STUDI TUTTE LE LEZIONI ED ESEGUI TUTTI I COMPITI ASSEGNATI?
○ sempre (3 punti)
○ quasi sempre (2 punti)
○ quasi mai (1 punto)
○ mai (0 punti)
A CASA, I TUOI GENITORI...
○ non devono mai sollecitarti a fare i compiti (3 punti)
○ qualche volta devono sollecitarti (2 punti)
○ spesso devono insistere (1 punto)
○ devono sempre ricordarti di fare i compiti (0 punti)
A CASA, QUANDO STUDI LE LEZIONI E FAI I COMPITI...
○ non ti alzi mai dalla scrivania finché non hai finito (3 punti)
○ ti alzi qualche volta per andare a bere o per fare uno spuntino o per telefonare (2 punti)
○ ti alzi spesso (1 punto)
○ resisti alla scrivania solo per pochi minuti (0 punti)
75
A CASA, QUANDO STUDI LE LEZIONI E FAI I COMPITI...
○ riesci a concentrarti anche per lungo tempo (3 punti)
○ qualche volta ti distrai e pensi ad altro (2 punti)
○ ti distrai molto spesso (1 punto)
○ fai fatica a concentrarti anche per poco tempo (0 punti)
SE IN CASA CI SONO PERSONE CHE SI MUOVONO
O CHIACCHIERANO AD ALTA VOCE...
○ riesci ugualmente a studiare e a fare i compiti (3 punti)
○ ti distrai e fai fatica a concentrarti (2 punti)
○ interrompi spesso lo studio per chiacchierare con loro (1 punto)
○ rinunci a studiare (0 punti)
A CASA, APPROFONDISCI GLI ARGOMENTI CHE STUDI?
(Consulti il vocabolario? Consulti qualche volta un’enciclopedia?
Consulti il libro di testo per individuare la regola che devi applicare, o le note che servono a capire meglio la lezione o il compito?)
○ sempre (3 punti)
○ spesso (2 punti)
○ quasi mai (1 punto)
○ mai (0 punti)
A
CASA, PROVI
INTERESSE PER CIÒ CHE STUDI?
○ spesso (3 punti)
○ qualche volta (2 punti)
○ raramente (1 punto)
○ quasi mai (0 punti)
CERCHIA IL TUO RISULTATO!!!
> da 30 a 26 punti: hai una voglia di studiare
> da 25 a 21 punti: hai una voglia di studiare
> da 20 a 16 punti: hai una voglia di studiare
> da 15 a 11 punti: hai una voglia di studiare
> da 10 a 0 punti: hai una voglia di studiare
OTTIMA
DISCRETA
SUFFICIENTE
SCARSA
MOLTO SCARSA
76
IL RAPPORTO CON LA SCUOLA
Il test che segue, può aiutarti a riflettere sul rapporto che si è creato, nel tempo, tra te e la scuola. Alla fine calcola il tuo punteggio:
STAI BENE A SCUOLA?
○ Sì, perché svolgi delle attività che ti piacciono e perché stai bene con i compagni e con la maggioranza dei professori (3 punti)
○ Sì, perché ti piacciono i tuoi compagni e qualche professore (2 punti)
○ No, perché non ti trovi bene con i compagni o con i professori (1 punto)
○ No, perché non ti piacciono le attività che svolgi (0 punti)
PROVI INTERESSE PER GLI ARGOMENTI TRATTATI A SCUOLA?
○ spesso (3 punti)
○ qualche volta (2 punti)
○ raramente (1 punto)
○ quasi mai (0 punti)
78
QUANDO UN INSEGNANTE SPIEGA...
○ riesci quasi sempre a prestare attenzione a tutta la spiegazione (3 punti)
○ riesci a prestare attenzione per buona parte della spiegazione (2 punti)
○ per un po’ presti attenzione e poi ti distrai (1 punto)
○ riesci a prestare attenzione solo per pochi minuti (0 punti)
QUANDO A SCUOLA NON CAPISCI QUALCOSA...
○ Appena giunge il momento opportuno chiedi spiegazioni (3 punti)
○ Qualche volta chiedi spiegazioni ma, in genere, speri che lo facciano gli altri (2 punti)
○ Chiedi spiegazioni molto raramente (1 punto)
○ Non chiedi quasi mai spiegazioni (0 punti)
QUANDO IN CLASSE SI CONVERSA O SI DISCUTE...
○ Intervieni spesso per esporre le tue opinioni o le tue esperienze (3 punti)
○ Intervieni ogni tanto (2 punti)
○ Intervieni molto raramente (1 punto)
○ Non intervieni mai (0 punti)
QUANDO SEI AMMALATO...
○ Ti dispiace di non poter andare a scuola (3 punti)
○ Per qualche giorno sei contento di fare un po’ di vacanza, ma poi incominci ad aver nostalgia della scuola (2 punti)
○ Ti dispiace di non poter vedere i compagni ma non ti viene nostalgia della scuola, neanche dopo qualche giorno (1 punto)
○ Preferiresti continuare ad essere ammalato per molto tempo pur di non dover andare a scuola (0 punti)
HAI MAI PENSATO A COME SI POTREBBE ORGANIZZARE LA SCUOLA PER FARLA FUNZIONARE MEGLIO?
○ Sì, spesso (3 punti)
○ Sì, qualche volta (2 punti)
○ Forse qualche volta (1 punto)
○ No (0 punti)
CONOSCI MOLTI RAGAZZI DELLA TUA SCUOLA?
○ Conosci moltissimi ragazzi delle altre classi, ti capita spesso di chiacchierare con loro a scuola o li frequenti fuori dalla scuola (3 punti)
○ Conosci molti ragazzi delle altre classi (2 punti)
○ Conosci pochi ragazzi (almeno 5) delle altre classi (1 punto)
○ Conosci pochissimi ragazzi di altre classi, non chiacchieri mai con loro (0 punti)
CONOSCI MOLTI PROFESSORI DELLA TUA SCUOLA?
○ conosci molti professori delle altre classi, sai come si chiamano e che cosa insegnano,
○ qualche volta ti sei fermato a parlare con loro (3 punti)
○ conosci qualche professore delle altre classi (2 punti)
○ conosci pochi professori delle altre classi (1 punto)
○ non conosci nessun professore delle altre classi (0 punti)
79
TEST DELLA TIMIDEZZA
Quando sei con gli altri sei disinvolto o sei timido? Verificalo con questo test:
Spesso ho paura che gli altri trovino stupido ciò che propongo
Ho spesso la sgradevole sensazione di avere fatto delle gaffes o di avere offeso qualcuno
Mi accade spesso di temere che gli altri mi considerino poco intelligente o ignorante (anche se io sono convinto di non esserlo)
In classe partecipo poco alle discussioni di gruppo e se parlo mi sento nervoso
Sono spesso imbarazzato quando devo parlare con una persona di sesso opposto
Nel gruppo, se c’è qualcuno che non conosco, mi risulta difficile prendere la parola
Se parlo con una persona sconosciuta, o autorevole (un professore, un poliziotto…), mi sento quasi sempre in imbarazzo
Mi riesce difficile guardare gli altri dritto negli occhi
Ho difficoltà a chiedere aiuto quando ne ho bisogno
Ho spesso difficoltà a dire “no” o a far valere i miei diritti
Odio essere al centro dell’attenzione
Valutazione del Test:
Da 1 a 4 “sì” = hai qualche insicurezza;
Da 5 a 7 “sì” = non sei una persona molto disinvolta;
Da 8 a 11 “sì” = può darsi che gli altri ti considerino un tipo chiuso, in realtà sei un vero timido.
127
SÌ NO
LO STILE COGNITIVO
Leggi attentamente le due liste (stile A e stile B) di atteggiamenti riportate di seguito, e verifica a quale stile di pensiero appartieni. In seguito, con la guida del docente, analizza le caratteristiche di ciascuno stile.
STILE A
• In genere, ti basi sulle prime impressioni, sulle emozioni e sensazioni che provi “a pelle”.
• In qualsiasi situazioni cerchi di avere sempre un quadro complessivo, tenendo contemporaneamente presenti più elementi ed aspetti.
• Dinanzi ad una decisione, trovi subito un modo per arrivare alla conclusione senza dover passare per tutti gli stadi intermedi.
STILE B
• Dedichi molto tempo a pensare prima di agire, a volte troppo tempo.
• Prendi in esame tutti gli elementi di una situazione, nei minimi particolari, cerchi di affrontare una parte del problema per volta.
• Procedi preferibilmente secondo un piano, anziché affidarti all’ispirazione del momento, non ami improvvisare, preferisci essere sicuro prima di agire.
Mi riconosco maggiormente nello stile (segna con una crocetta): [ ] A [ ] B
STILE A
IMPULSIVO - GLOBALE - INTUITIVO
Si tratta di uno stile che può risultare efficace quando è necessario raggiungere gli obiettivi in breve tempo. Tuttavia, risulta poco adatto quando è necessario compiere passi che richiedono riflessione, in cui occorre avere “sangue freddo” o in cui le prime impressioni possono ingannare. Fai pure affidamento inizialmente sul tuo “fiuto”, ma dovresti pensarci attentamente prima di passare all’azione, per verificare di non essere fuori strada.
STILE B
RIFLESSIVO - ANALITICO - SISTEMATICO
Si tratta di uno stile che, in genere, permette di evitare di correre grossi rischi o di cadere in gravi errori, che abitua ad avere una mente ordinata e schematica. Se questo è il tuo stile di pensiero, sappi sfruttarne i pregi, ma vedi di non diventarne vittima: in qualche occasione è opportuno anche rischiare, affidarsi a ciò che l’intuito ci suggerisce, altrimenti si rischia di rimanere paralizzati nell’indecisione o nell’attesa degli elementi che ci mancano per elaborare la decisione più razionale. Diventare eccessivamente meticolosi può causare un impoverimento e ci induce a perdere di vista l’essenziale.
130
L'ORGANIZZAZIONE
Calcola quante ore alla settimana, dedichi alle seguenti attività:
IN UNA SETTIMANA DEDICO:
ore allo STUDIO (escluso il tempo scuola), da solo, o con un compagno
ore alla LETTURA libera di libri o giornali, anche digitali, come siti o blogs (non conteggiare le ore impiegate nelle letture assegnate dagli insegnanti)
ore alla TV o alla consolle
ore allo SPORT o alle ATTIVITÀ FISICHE di qualsiasi genere
ore agli AMICI, per chiacchierare o per divertirmi con loro
_______ ore ai miei FAMILIARI (s’intende ore di condivisione, stare/fare insieme qualcosa, dedicare a loro il nostro tempo)
ore al SONNO
Adesso confronta il tuo bilancio con quello del tuo compagno di banco e segna le differenze:
RISPETTO AL MIO COMPAGNO
DI BANCO, DEDICO:
allo STUDIO ______ ore IN PIÚ IN MENO
alla LETTURA ______ ore IN PIÚ IN MENO
alla TV/Consolle ______ ore IN PIÚ IN MENO
allo SPORT ______ ore IN PIÚ IN MENO
agli AMICI ______ ore IN PIÚ IN MENO
ai FAMILIARI ______ ore IN PIÚ IN MENO
al SONNO ______ ore IN PIÚ IN MENO
…e comunque una sola domenica a settimana è poco
86
!!!
IL METODO DI STUDIO
Forse non ci hai mai pensato, ma il tempo è davvero il bene più prezioso che esista. Nessuno al mondo può acquistarne o fabbricarne dell’altro! Decidere all’ultimo momento ciò che devi fare ti fa sprecare un mucchio di tempo prezioso. Fatti furbo, non vivere alla giornata, impara a programmare le attività, spremi il tuo tempo! Dai un’occhiata allo schema seguente.
MERCOLEDÌ
Geografia Italiano-Grammatica Storia
Scienze Italiano-Narrativa Matematica
Tecnologia Inglese
orario ORGANIZZAZIONE
15:00 • 16:00 Lezione di Danza Studio Italiano Lezione di Pianoforte
16:00 • 17:00 tragitto per casa Studio Italiano Studio Matematica
17:00 • 18:00 Studio Geografia Studio Inglese Studio Storia
18:00 • 19:00 Studio Scienze
19:00 • 20:00
Studio Tecnologia
In questo schema ho immaginato tre pomeriggi tipici della settimana di uno studente. Avrai notato che sia il lunedì che il mercoledì presentano attività extrascolastiche (danza e pianoforte) e tre discipline da studiare per il giorno successivo. Ne risultano due pomeriggi densi e faticosi (“too busy”), in cui lo studente è impegnato fino a cena, senza possibilità di svago. Il martedì pomeriggio, invece, è decisamente più leggero, lo studente potrebbe essere libero già dalle 17:00. Anticipare al mercoledì i compiti di Inglese, assegnati per giovedì, permette di bilanciare perfettamente i carichi tra martedì e mercoledì, con la possibilità di essere liberi per lo svago, in entrambi i pomeriggi, dalle 18:00.
87
IMPEGNI EXTRASCOLASTICI IMPEGNI EXTRASCOLASTICI IMPEGNI EXTRASCOLASTICI
Danza Pianoforte
COMPITI PER MARTEDÌ
COMPITI PER MERCOLEDÌ COMPITI PER GIOVEDÌ
MARTEDÌ LUNEDÌ MERCOLEDÌ MARTEDÌ LUNEDÌ MERCOLEDÌ MARTEDÌ LUNEDÌ
Cerchiamo di comprendere meglio questo concetto attraverso un esempio che riguarda la lettura. I bambini sono in grado di riconoscere i segni buffi messi in fila sulla pagina di un libro, solo nel momento in cui apprendono e memorizzano i primi schemi necessari: le lettere dell’alfabeto. Dalla combinazione di questi schemi semplici (le lettere) si costruisce uno schema più complesso, detto “di ordine superiore”, abbinando le lettere per formare le parole. A loro volta, gli schemi delle parole formano altri schemi di ordine superiore come le frasi e le proposizioni e così via (vedi figura sotto).
SCHEMA FRASE
SCHEMA PAROLA
SCHEMA LETTERA SCHEMA LETTERA SCHEMA LETTERA SCHEMA LETTERA
SCHEMA PAROLA
SCHEMA LETTERA SCHEMA LETTERA SCHEMA LETTERA SCHEMA LETTERA
SCHEMA PAROLA
SCHEMA LETTERA SCHEMA LETTERA SCHEMA LETTERA SCHEMA LETTERA
Infine, attraverso la pratica continua e l’esecuzione automatica di tutti questi schemi (fluidità di lettura), il cervello è in grado di elaborare le frasi di un testo e trarne significati, concetti o informazioni complesse che, a loro volta, per poter essere memorizzate, dovranno essere organizzate in altri schemi di ordine superiore. A questo punto, siamo pronti per la rivelazione più interessante della teoria di Sweller:
Una volta memorizzato nella memoria a lungo termine, ogni schema viene utilizzato dal cervello come se fosse un unico concetto. In questo modo, se richiamato nella MEMORIA DI LAVORO, quello schema occuperà uno solo dei 4 posti a disposizione, velocizzando l’ingresso di nuovi concetti.
Questo meccanismo vale per qualsiasi schema, perfino per quelli molto complessi, cioè costituiti da una serie interminabile di sotto-schemi di ordine inferiore. Pensate all’Amore, si tratta di un concetto complesso e articolato, che comprende miriadi di sfaccettature (per la mamma, per i fratelli, per la fidanzata, per la squadra del cuore, per la patria, per gli animali etc.) e migliaia di connessioni, ricordi, immagini, sentimenti, ed esperienze. Si può affermare che il concetto “Amore” sia uno schema estremamente profondo, una cascata di migliaia di connessioni ramificate e sotto-schemi incastrati. Eppure, quando si richiama il concetto di Amore, l’intero schema viene trasferito, nella memoria di lavoro, in una sola delle 4 caselle disponibili in quell’istante, ed è proprio in questo meccanismo che risiede l’incredibile capacità di elaborazione del nostro cervello.
94
Facciamo un semplice test…
Se in un certo momento ti chiedessi di memorizzare la sequenza esatta di queste sette lettere:
Z - C - N - I - A - S - E
Z
N
I
S
E
Non sarebbe immediato, dovresti rileggere la sequenza più volte e, se te la chiedessi tra un mese, probabilmente non la ricorderesti. Questo succede perché, cercando nella memoria a lungo termine, il tuo cervello ha a disposizione un solo tipo di schema per svolgere la consegna, quello delle lettere dell’alfabeto e dovrà usarne sette, uno per ogni lettera della sequenza. In questo modo, ciascuna delle sette lettere va ad occupare un posto nella memoria di lavoro, causando un sovraccarico (vedi figura sopra).
Se, invece, combinassimo le stesse lettere in quest'ordine:
S - C - I - E - N - Z - A
Il tuo cervello troverebbe facilmente, nella memoria a lungo termine, uno schema di ordine superiore (parola=unione di lettere) che corrisponde alla parola “scienza”. Questo schema sarebbe trasferito per intero nella memoria di lavoro, come concetto unico e, in quel momento, ti resterebbero ancora tre posti liberi per gestire altre informazioni (vedi figura nella pagina seguente).
Come vedrai, lo schema più complesso è risultato perfino più semplice da utilizzare rispetto a quelli elementari, ed è proprio così che funziona: la capacità di apprendimento aumenta, ogni volta che il cervello crea nuovi schemi di ordine superiore, combinando quelli utilizzati per interpretare un nuovo concetto. In pratica, più cose si conoscono e più è semplice connetterle per comprenderne di nuove.
95
SCHEMA LETTERA
C SCHEMA LETTERA
SCHEMA LETTERA
SCHEMA LETTERA
MEMORIA DI
LAVORO A
SCHEMA LETTERA
SCHEMA LETTERA
SCHEMA LETTERA
MARKERS: marchiamo il concetto “madre” con il numero 1, riservando la numerazione a tutti i concetti “madre” che incontreremo nei paragrafi successivi del testo. Ai “sotto-concetti” sarà destinato l’ordinamento alfabetico, che riprenderà dalla lettera A per ogni nuovo concetto “madre”. Nell’esempio proposto, possiamo marcare i due “sotto-concetti” con le lettere A e B.
SOTTOLINEATURE: molti studenti hanno il vizio di sottolineare quasi tutte le frasi di un testo, purtroppo, sottolineare tutto equivale a non sottolineare. Infatti, così facendo, non ci saranno elementi in evidenza e il cervello non riuscirà ad individuare uno schema, né tantomeno a richiamarlo. Al contrario, per ciascuna frase, è importante limitare le sottolineature alle sole “parole chiave”, cioè sforzarsi di individuare pochissime parole (la sfida è di ridurle a una o massimo due), che siano in grado di rappresentare l’intero concetto, proprio come se fossero la chiave che apre il cassettino mentale dov’è custodito quel concetto.
COLORI: per agevolare il colpo d’occhio, è molto utile sottolineare a colori. Alcuni studenti utilizzano i pennarelli o gli evidenziatori, tuttavia, sono entrambi eccessivamente imbrattanti, rovinano le pagine posteriori e sono irreversibili in caso di errori o di successive revisioni. Ti consiglio di utilizzare le matite colorate, eventualmente cerchiando le parole chiave se non sufficientemente visibili. Una buona strategia è quella di utilizzare colori diversi per concetti diversi, avendo cura, nei paragrafi successivi, di riproporre coerentemente lo stesso colore per tutti i concetti “madre” e la stessa sequenza per i sotto-concetti. In questo modo, il colore diventerà parte integrante della simbologia, rafforzando la funzione dei MARKERS. Nell’esempio riportato, scegliamo il verde per tutti i concetti “madre” e la sequenza arancio-azzurro-viola per i “sotto-concetti”.
CURIOSITÀ: non esiste una regola scientifica per la scelta dei colori, sei libero di seguire la tua ispirazione. Tuttavia, è noto che i colori tendano a stimolare associazioni di idee, per questo, ad esempio, in molti evitano il rosso, associato inconsciamente al concetto di errore.
Vediamo il risultato:
“La terra è un pianeta ricco di risorse naturali, da sempre, l’uomo le ha utilizzate, in vario modo, per soddisfare i propri bisogni. Tuttavia, è importante sottolineare che le risorse naturali non sono illimitate e hanno caratteristiche molto diverse tra loro. Alcune di esse sono in grado di rigenerarsi, si tratta delle cosiddette “rinnovabili”, come quelle del regno animale o vegetale o come il Sole, che invia i suoi raggi sulla Terra ogni giorno.
Al contrario, altre risorse naturali, una volta consumate, non saranno più disponibili sul pianeta, sono risorse in esaurimento, dette “non-rinnovabili”. Esempi di risorse non rinnovabili sono i combustibili fossili, come petrolio, carbone e metano.”
98
1 A B
Aquesto punto, una mossa molto efficace che puoi attuare, è quella di riportare lo schema su di un foglio di carta, in modo da visualizzarlo e creare una corrispondenza perfetta con il testo. Così facendo, avrai una lista sintetica e ordinata dei concetti studiati e una visione globale dell’argomento principale. Questo, ti aiuterà a tenere sotto controllo tutti i contenuti da ripetere. Dalla lista, potrai sempre far riferimento al testo, per rileggere i concetti e perfezionare l’esposizione, così facendo, il tuo studio sarà più ordinato e approfondito e, di conseguenza, migliorerà la qualità. Puoi creare la tua lista utilizzando un blocco per appunti, cercando di rispettare lo schema dei colori che hai assegnato (vedi figura).
LA LISTA SINTETICA
RINNOVABILI (Regno animale e vegetale)
RISORSE NATURALI Soddisfare bisogni
NON-RINNOVABILI (Combustibili fossili)
SOTTO-CONCETTO (esempio)
SOTTO-CONCETTO (esempio)
SOTTO-CONCETTO (esempio)
SOTTO-CONCETTO (esempio)
SOTTO-CONCETTO (esempio) DETTAGLIO
99
01
SI
IN ESAURIMENTO 02 CONCETTO
RIGENERANO
specifico SPECIFICO DETTAGLIO
03 CONCETTO specifico