Foto: Othmar Seehauser
Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, CNS BOLZANO Periodico quadrimestrale, Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003
La Chance Periodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige
LUGLIO 2014 | N° 2
L'assemblea dei soci 2014
INDICE Pag 3 - 11 Aprire porte - spianare strade – Assemblea Generale dei soci 2014
12 - 13 Dejà vu: Renate Daporta Jöchler - Ida Schacher Baur. Il ritratto
14 Poesia per Renate!
15 Intervista alla nuova presidente provinciale
16 Il commento
16 La nuova fisioterapista di Silandro
17 Le Vostre lettere
18 Intervista al presidente Arno Kompatscher
20 La Breast-Unit all'ospedale di Bolzano – GIPMA
24 I primi risultati dello screening di massa per il cancro al colon
Pag. S. 44
Pag. 15
27- 28 La corsa di beneficenza della Val Pusteria
29 Mini-maratona per mamazone e DEBRA
30 3. Convegno trans-alp chirurgi plastici, estetici e ricostruttivi a Bressanone
32 - 35 Aggiornamento linfedema a Merano
36 Vendita di primule delle donne SVP
38 La gita sociale il 27.09.2014
39 Cosa succede nei circondari
52 "Buono e sano" - Cucinare con le erbe selvatiche
55 Assistenza Tumori Alto Adige - Contatti
Pag. 18
Pag. 20
PARLIAMONE Care lettrici, cari lettori, il mio primo editoriale. Che emozione. Devo ammettere che sono un po’ agitata. E non solo per questo. Essere agitata sembra al momento la condizione normale del mio stato psichico. Tutto è nuovo, pian piano mi sto rendendo conto che cosa significa essere presidente dell’Assistenza Tumori. A passarmi il testimone è una persona che negli ultimi anni è riuscita a ritagliare un nuovo ruolo per l’Assistenza Tumore. Un ruolo di primo piano. Oggi l’Assistenza Tumori è un partner alla pari dell’assessorato alla sanità, della giunta provinciale, dell’amministrazione e di tanti medici. Sarà mia premura che rimanga così. E per riuscire nell’intento avrò bisogno dell’aiuto di tutti coloro che si attivano nell’ambito della nostra associazione per la tutela degli interessi dei malati di tumore in Alto Adige. Mi rendo conto che ci sono tante cose che devo imparare ma vi assicuro che porterò anche del mio. L’Assistenza Tumori vive di tutte le persone che ne fanno parte, ognuno a suo modo partecipa
per migliorare la condizione dei malati e per combattere la malattia. In questa edizione de “La Chance” guardiamo a Bolzano. I Centri Senologici di Bressanone e Merano sono spesso nominati nei giornali, e anche noi abbiamo spesso scritto su di loro e sulla loro importante attività. Anche a Bolzano esiste un Centro Senologico. È strutturato però in modo diverso. È composto da tutti i reparti che ne fanno parte: l’oncologia, la ginecologia, la radiologia, l’anatomia e istologia patologica ecc. Ogni settimana i medici specialisti di questi reparti, il tumorboard GIPMa, si trovano per discutere i nuovi casi di tumore al seno. Questo centro vanta da due anni una certificazione EUSOMA. Il tema principale della rivista è comunque l’assemblea dei soci dell’aprile scorso. Il giorno del congedo ufficiale della presidente uscente, Renate Daporta Jöchler. I suoi sono stati dodici anni
Ida Schacher Baur Presidente in prima linea spesi per gli interessi dell’associazione e dei malati in Alto Adige, di cui sei come presidente provinciale. Grazie al suo costante impegno sono state introdotte tante novità. Il fondo per figli di genitori malati di tumore, il servizio gratuito di consulenza legale. La forte presenza S. 36 nei media dell’Alto Adige, il rafforzamento dell’attività informativa, la modernizzazione della struttura interna dell’associazione e il miglioramento della comunicazione. Grazie Renate. Vi auguro una buona lettura e che possiate godere del calore, della luce, del sole e del buon umore portati dall’estate Vostra Ida Schacher
IMPRESSUM: LA CHANCE: Periodico gratuito per i soci dell'Assistenza Tumori Alto Adige. Editore: Assistenza Tumori Alto Adige, Via Tre Santi 1, 39100 Bolzano, Tel: 0471 28 33 48, Fax: 0471 28 82 82,e-mail: info@krebshilfe.it Iscritta nel reg. prov. delle oragnizzazioni di volontariato Decr. n. 199/1.1-28.10.1997 Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003 Direttrice: Dr. Nicole Dominique Steiner Segreteria: Assistenza Tumori Alto Adige Foto: Othmar Seehauser, Assemblea generale dei soci Arnold Ritter Layout: Studio Mediamacs, Bolzano Stampa: Tipografia Athesia Druck Srl, Bolzano Prossima edizione: dicembre 2014
ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI 2014
TEMA
Aprire porte – spianare strade
Foto: Arnold Ritter
Assemblea generale dei soci il 5 aprile – Commiato di Renate Daporta
La sala gremita
Forse non è stato un caso che l’ultima assemblea sociale organizzata da Renate Daporta Jöchler si sia svolta al Forum di Bressanone. Una partita giocata in casa. Come d’abitudine ormai organizzata in modo fresco e invitante. Tutto tranne che noiosa. Uno spaccato della vita dell’associazione, un panorama sulle sue molteplici attività. E infine anche un momento per ringraziare.
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n mattinata una piccola delusione: il presidente Arno Kompatscher ha dovuto dare forfait a causa di un incontro politico dell’ultimo minuto. Ma c’è chi è venuto: il primo sindaco in sei anni a prendere parte ad un assemblea dei soci: Albert Pürgstaller, primo cittadino di Bressanone. Martha Stocker, da poco assessora alla Sanità e da sempre fedele partecipante alle assemblee dell’associazione nonché mentore dell’Assistenza Tumori, è arrivata con qualche ritardo. Andreas Schatzer, successore di Kompatscher ai vertici del
Consorzio dei Comuni e l’onorevole Renate Gebhardt, presidente delle donne SVP, sono stati tra gli ospiti d’onore, così come la consigliera provinciale dei Verdi, Brigitte Foppa, che per l’occasione ha ricoperto l’incarico di presidente dell’assemblea. All’attore e cabarettista Hannes Holzer è spettato invece il compito di presentare l’attività dell’associazione nel 2013 e i numeri del bilancio. Negli occhi della presidente uscente si leggeva orgoglio, gratitudine e anche un velo di malinconia. Orgoglio per tutti gli obiettivi che sono stati raggiunti sotto la
Qui si entra
sua guida e per il fatto di lasciare al suo successore una situazione più che in ordine. Un pizzico di malinconia perché, anche se è stata lei stessa a decidere di uscire di scena, non è facile congedarsi dopo tanti anni di lavoro intenso e appassionato, un impegno che ha scandito, e qualche volta condizionato, i ritmi della sua vita quotidiana. Gratitudine verso chi l’ha sopportata: i collaboratori dell’Assistenza Tumori, i volontari, i partner delle altre associazioni, i politici, i rappresentanti della pubblica amministrazione, i medici. Gratitudine anche verso la sua famiglia, il marito Karl e le figlie Sandra e Annika. Segue
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TEMA
ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI 2014
Un'ultima foto assieme alla presidente uscente
Non poteva essere diversamente. Anche per l’ultima assemblea la presidente si è fatta venire un’idea originale. Per accompagnare lo slogan “Aprire porte – spianare strade” e il powerpoint preparato per presentare il lavoro dell’ultimo anno, ha passato una giornata intera in compagnia del cugino Egon Daporta a fotografare una porta messa in diversi posti a Bressanone. In mezzo ad una strada, davanti all’ospedale. Ogni foto è stato accompagnato da un messaggio. Per esempio: „Le malattie sono la chiave per aprire tante porte“ o „Quando una porta si chiude, se ne apre un’altra“ o “Alcuni ti apriranno la porta ma dovrai essere tu a varcare la soglia”. La musica delle Candid Clarinets, Veronika, Lisa, Roland, Günther e Klemens, ha fatto da raccordo tra un punto dell’ordine del giorno e l’altro.
Dopo il saluto degli ospiti d’onore, la retrospettiva sul 2013, la relazione dei revisori dei conti e l’approvazione del bilancio da parte dei soci, è arrivato, nascosto tra le “varie”, il momento dei ringraziamenti per il lavoro fatto da Renate Daporta. La prima è stata Ida Schacher Baur, nel frattempo diventata nuova presidente provinciale dell’Assistenza Tumori. Ha letto una deliziosa poesia in dialetto, scritta da Rosa Rauter. Oskar Asam, presidente del circondario di Merano, ha poi consegnato il regalo preparato per Renate: un album ricordo con tante foto degli ultimi sei anni. Dopo sono stati non pochi i soci che hanno sfruttato l’occasione per ringraziare la presidente in modo personale e di salutarla con un abbraccio.
Egon Daporta (a sinistra): Questa è la mia prima assemblea e sarà anche l’ultima. Però straordinario!! Karl Jöchler (a destra): Non dovrei dire niente, sono di parte. Una cosa è sicura: Renate è stata qualcosa di speciale. Ha raggiunto tanti traguardi. Ma adesso era il momento giusto per andare.
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Visibilmente emozionata Renate Daporta ha preso la parola per l’ultima volta: “Il più grande regalo che mi avete fatto oggi”, scherza “è che non vi siete lamentati dei soggiorni al mare.” La presidente uscente ha poi nuovamente ringraziato l’Assistenza Tumori e tutte le persone che hanno collaborato con lei in questi dodici anni intensi e ricchi di esperienze. “Ho incontrato tantissime persone in questi anni. Ho anche dovuto prendere congedo da tante persone. L’Assistenza Tumori e tutti voi avrete sempre un posto nel mio cuore. E, dice con l’indice alzato, “vi terrò sotto controllo!”
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Il momento dei doni
ASSEMBLEA 2014 ASSEMBLEAGENERALE GENERALEDEI DEISOCI SOCI2014
TEMA
“Sei stata un dono” Gli interventi degli ospiti all’assemblea Era quasi scontato. Ogni relatore intervenuto all’assemblea dei soci ha parlato non soltanto dell’Assistenza Tumori ma soprattutto di lei, di Renate Daporta Jöchler. Presidente provinciale per sei anni, dal 2008 al 2014.
„Martha Stocker, assessora alla Sanità: „Colgo l’occasione di salutare e rendere onore a questa donna straordinaria che è stata a capo dell’Assistenza Tumori negli ultimi sei anni. Ho conosciuto Renate tanti, tanti anni fa. Abbiamo realizzato tanti progetti insieme. L’Assistenza Tumori vive dell’impegno delle persone, grazie a loro è forte e ha peso. Renate ed io ci siamo incontrate e abbiamo fatto un percorso insieme. Lei ha trasformato la sofferenza e la malattia che ha colpito suo marito Karl e con esso tutta la famiglia, in impegno e forza d’animo. Chi vede loro due insieme capisce che cos’è l’amore. Quando Renate prende qualcosa in mano lo fa con passione, con cuore, con convinzione e con precisione. Ha acquisito tantissime conoscenze nell’ambito delle malattie tumorali, ha sempre voluto rompere il tabù eretto attorno a questa malattia e attorno ai malati. Ha sempre lavorato per promuovere la prevenzione e per fare sì che i malati diventassero dei pazienti emancipati e responsabili. Non prende mai una decisione senza informarsi e senza aver preso in considerazione tutti gli argomenti a disposizione. E la stessa cosa ha fatto prima di decidere
L'assessora Martha Stocker
di non candidarsi più. Devo ammettere che anch’io in un primo momento sono stata molto delusa, come così tante altre persone. Grazie cara Renate, grazie per tutto quello che hai fatto, grazie per quello che lasci. Le assemblee sociali portano la tua firma come anche tutte le iniziative che hai fortemente voluto. Sei stata un dono per l’Assistenza Tumori Alto Adige.“ Brigitte Foppa, consigliera provinciale dei Verdi: “L’Assistenza Tumori assiste le persone in un momento di estremo bisogno, fa sentire loro di non essere soli con le loro paure e con la loro disperazione. Grazie a questa associazione i malati hanno qualcuno al loro fianco che capisce anche senza parole il loro stato d’animo. Di più: qualcuno che sa dare aiuto concreto nella gestione della malattia e nella gestione del quotidiano in un momento in cui tutto è “troppo”. Questo sostegno e questi aiuti sono impagabili. Anch’io ho conosciuto la malattia da vicino. In famiglia e tramite la mia migliore amica. Nel momento della sua malattia sono diventata io la sua “tutto fare“, il suo tramite con il mondo esterno. Grazie a lei ho capito
La consigliera provinciale dei Verdi Brigitte Foppa
cosa significano paura e solitudine e quanto possono aiutare un gesto, una parola, il semplice essere lì. Sono all’inizio del mio percorso in consiglio provinciale, sono una specie di apprendista, ma la sanità e tutto quanto che ha a che fare con la salute è stato da sempre uno dei miei temi. Oggi grazie a tutti voi ho potuto imparare tante cose e e ne farò tesoro nel mio lavoro politico.“ Renate Gebhard, presidente delle donne SVP e deputata al parlamento: Dall’anno 2000 noi donne della SVP organizziamo ogni anno la vendita delle primule per raccogliere fondi per l’Assistenza Tumori e per il lavoro del Centro di ricerca sui tumori di Innsbruck. Ieri (il 4 aprile, n. d. red.) ho potuto dare un assegno del valore di 46.315 € alla dott.ssa Petra Obexer impegnata da anni nella ricerca sul cancro. Anche la mia attività politica a Roma mi vede impegnata nell’aiutare le persone bisognose, i malati e le persone con handicap. Il cancro è un tema che interessa ognuno di noi, tutti siamo chiamati a fare qualcosa per poter vincere questa malattia. Il mio ringraziamento personale va alla Segue
La presidente delle donne SVP e parlamentare Renate Gebhard
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Renate con il marito Karl
presidente uscente. Apprezzo il suo lavoro degli ultimi anni e auguro all’Assistenza Tumori Alto Adige che tutto proceda per il meglio anche nel futuro.“
ventù. Ti ho sempre ammirato Renate per come sei riuscita a dominare il tuo destino. Qualsiasi cosa tu tocchi, funziona al cento per cento!“
Andreas Schatzer, presidente del Consorzio dei Comuni: Credetemi, essere qui oggi è per me un emozione particolare e un onore. In mezzo a tante persone che hanno come scopo quello di aiutare il prossimo. In mezzo a delle persone che non si sono fatte abbattere ma che, nell’esperienza della malattia, hanno trovato un’occasione di crescita. Il mio ringraziamento particolare va a Renate, che conosco ancora dai tempi della banda musicale di Bressanone. Assieme a mia moglie e assieme a suo marito, abbiamo condiviso un pezzo della nostra gio-
Albert Pürgstaller, sindaco di Bressanone: “Porto i saluti di tutta la città. Per noi brissinesi è un onore poter ospitare l’assemblea sociale dell’Assistenza Tumori nel nostro Forum. Tutti noi conosciamo la tua storia Renate. Tutti siamo stati testimoni di come hai saputo far tesoro delle tue sofferenze, delle sofferenze di tutta la tua famiglia e di come hai potuto trasformare questa esperienza in qualcosa di grande, in un impegno continuo per chi si ritrova su un cammino simile al tuo. Per questo io oggi e qui mi inchino davanti a te. Grazie
Il presidente dei Consorzio dei Comuni, Andreas Schatzer
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Il sindaco di Bressanone, Albert Pürgstaller
Emozionata
a te e al tuo impegno la nostra società ha aperto gli occhi e le orecchie davanti ai bisogni dei malati di tumore. Tu hai dato voce ai malati, tu hai tolto delle barriere, tu hai combattuto i tabù. Al centro del tuo operato ci sono sempre state le persone. Hai fatto di tutto per far uscire i malati da una situazione di emarginazione, hai dato voce ai problemi dei loro famigliari e dei loro figli. Grazie per il tuo fare rete, grazie per la tua voce critica, grazie per il tuo ascoltare. Alla nuova guida dell’Assistenza Tumori auguro che possa operare con altrettanto impegno e energia, con altrettanto cuore. E per il tuo congedo voglio regalarti una rosa, come immagine degli alti e dei bassi della vita. Petali e spine. Ti auguro un congedo sereno e una buona partenza verso nuovi orizzonti, che i fiori ti seguano.“
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Un bacino per il saluto a Renate
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TEMA
Un anno di cui andare fieri L’attore Hannes Holzer ripercorre le tappe del 2013
Hannes Holzer. Moderazione col cuore
Gli appassionati di teatro lo conoscevano forse già da “Dorian Gray“, da “Il Piccolo Principe“, da “Andorra“ o da “Die Walsche”, dal cabaret del Carambolage o del Teatro Dekadenz, oppure dalla sua partecipazione a diversi festival estivi di teatro. Lui è Hannes Holzer e aveva il compito di presentare il lavoro e i numeri dell’Assistenza Tumori Alto Adige nel 2013.
I
l resoconto è stato accompagnato da un powerpoint con tante immagini delle varie attività nei circondari e nelle sezioni e con le immagini di una porta fotografata in diversi luoghi a Bressanone. Già: aprire porte – spianare strade.
none 348 persone, tra soci ordinari e soci sostenitori. Il 31/12/2013 l’ATAA contava 8937 soci sostenitori, 18 meno dell’anno precedente, tra cui 249 nuovi soci sostenitori.
“Il mio cuore sta ballando“, confessa Hannes Holzer all’inizio della sua relazione. “È un onore per me poter essere qui oggi. Vedo tante facce sorridenti e questo mi riempie di orgoglio.” Con queste parole ha conquistato immediatamente tutta la sala che ha seguito la sua relazione con interesse. In tutto sono venute a Bressa-
Sul territorio l’associazione ha sette sedi, una in ogni sezione e circondario. I dipendenti fissi sono 19, cinquanta invece le persone che lavorano come ausiliari. Per non contare i tanti volontari che aiutano nelle fasi di preparazione delle diverse attività. L’Assistenza Tumori si spende per gli interessi dei malati di tumore in Alto Adige dal 1981.
L’ATAA è vicina alle persone, anche in modo concreto. Nel 2013 è stato aggiornato il folder che informa sulle attività e i servizi dell’associazione. Dall’anno scorso l’Assistenza Tumori è fiera di essere certificata secondi i criteri di ISO 9001:2008. Dimostrazione che l’associazione merita la fiducia posta in essa svolgendo tutte le attività nel modo migliore. Anche nel 2013 l’Assistenza Tumori si è distinta per concretezza nell’erogazione dei servizi: aiuti nelle faccende burocratiche, drenaggio linfatico, trasporto dei malati, organizzazione di corsi… Segue
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The Candid Clarinets
Il servizio di consulenza giuridica è stato un’ulteriore opportunità per i soci. Lo scorso anno questo servizio è stato ulteriormente rafforzato. Obiettivo dell’iniziativa “Un cuscino di cuore” è stato invece quello di dare un aiuto concreto alle donne operate al seno nell’alleviare il dolore postoperativo, ma anche nel fornire un aiuto psicologico. Insomma, il cuore come simbolo di sostegno. Anche nel 2013 l’Agenda è stata poi uno strumento utile per promuovere le attività dei circondari e delle sezioni nonché lo scambio tra essi.
In tutto sono state presentate oltre 200 tra attività di routine e iniziative varie, per un ammontare di 1.140 ore. Ginnastica, pittura, gruppi di auto-aiuto, corso di trucco, sostegno psicologico e altro ancora. Ad usufruirne sono stati 2.581 soci. Il 2013 ha visto anche una nuova iniziativa per i soci nel circondario Val d’Isarco. “Malati per malati“ promuove l’incontro tra persone – preparati in appositi training psicologici – che hanno già superato la malattia e che possono dare sostegno ad un nuovo
malato. In questa direzione va anche l’offerta del circondario Bassa Pusteria con il nome “La mia seconda vita” che propone un programma individuale per la salute di anima e corpo. Anche lo scorso anno è stato dato spazio all’attività di informazione e di promozione della prevenzione. Ogni circondario e ogni sezione ha organizzato infatti diverse serate informative tenute dai medici degli ospedali dell’Alto Adige. In quest’ottica, anche il comunicato stampa distribuito in
"Ollerhond Selbergmochts" - il catering delle contadine sarentine
Ce n'è per tutti...
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Tutto buonissimo!
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TEMA
Approvato all'unanimità
concomitanza della Giornata Internazionale del tumore va considerato come un tassello importante di questo lavoro capillare di informazione. Slitterà invece a quest’anno se non addirittura al 2015 l’iniziativa del “passaporto per la prevenzione“ per la documentazione della prevenzione individuale di ogni residente in Alto Adige. “Attivi contro il cancro” è il titolo del libro pubblicato da Valentina Vecellio sulla tera-
sora Foto ricordo con l'asses Martha Stocker
Servizio di traduzione?
pia di movimento, un progetto sviluppato interamente da lei ma supportato dal punto di vista editoriale dall’Assistenza Tumori. Ancora: la conferenza stampa organizzata il 20 settembre sul tema del tumore alla prostata è stata un’altra iniziativa seguita molto attentamente dalle stampa locale. A novembre invece un’iniziativa tinta di rosa: assieme all’azienda “Anita” l’Assistenza Tumori ha organizzato una vera e propria sfilata di moda di biancheria intima e da mare per donne operate al seno. Le tre modelle, anche
loro operate al seno, presentavano con gioia ed eleganza reggiseni e bikini. Anche due congressi di medici di altissimo livello e un aggiornamento sono entrati a far parte delle attività promosse dall’Assistenza Tumori nel 2013. Il primo è stato l’incontro di tutti i Registri Tumori d’Italia a Bolzano e il secondo l’incontro interalpino dei chirurghi plastici a Bressanone. Le iniziative a scopo benefico svolgono un ruolo importante nel reperimen- Segue
Due che si intendono, Ma
Un bel sorriso prego
rtha Stocker e Renate Daportar
Tutti gli anno ci si incontra...
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Il nuovo direttivo con la presidente uscente
to dei fondi necessari al finanziamento del lavoro dell’Assistenza Tumori. Anche il 2013 è stato ricco di iniziative. Hannes Holzer si è fatto vedere impressionato dalla creatività dei singoli circondari e delle sezioni nell’organizzare eventi per raccogliere fondi. Per nominarne solo alcuni: la tradizionale vendita delle rose a Pasqua, la realizzazione di un CD da parte di Walter Messner Windschnur. L’azione solitaria dello snowboarder Aaron March che è andato in bici dalla Val Pusteria fino a Sochi; 3110 km. La ditta
Giuseppe Paulato. del collegio dei revisori dei conti
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Finstral ha pagato 1,50 per km e questi soldi sono andati all’Assistenza Tumori. Il watten a premi. L’asta dei bui della Val Casies. In tutto sono stati raccolti 266.782,87 euro. Nel 2013 941 pazienti hanno ricevuto 725.257,31 euro di aiuti finanziari. Ulteriori 150.395 euro sono andati a cinquanta famiglie nell’ambito di “Alto Adige aiuta“. Con 63.378,90 € l’Assistenza Tumori ha finanziato sussidi sanitari. Dal fondo per figli di genitori malati sono stati erogati 55.300 euro a 66 famiglie.
Il coordinatore Marcus Unterkircher
Come ogni anno, i revisori dei conti hanno fatto i complimenti per il modo di lavororare sobrio e trasparente dell’associazione. Il totale attivo dello stato patrimoniale dell’associazione, che è una onlus, è di 1.185.692,71 euro, mentre il patrimonio netto è di 495.902,20 euro. Da proventi istituzionali, quote, donazioni, contributi ecc. sono stati incassati 1.837.989,91 euro. I costi istituzionali sono stati di 1.935.755,69 euro. I revisori dei conti, Giuseppe Paulato, Luca Palatiello, Norbert Alber, Reinhold Weger e Christian Varesco hanno quindi
Oskar Asam con il regalo per Renate
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ate avrebbe dovuto anTavolo di Bolzano: Ren e anche senza di lei. ben rà and Ma dare avanti.
Valentina Vecellio: Sono rimasta scioccata. Non volevo crederci, quando ho sentito che Renate non si sarebbe ricandida ta. È stata un sostegno prezioso. Le auguro di rimanere comunque sempre in movimen to. Raccoglierà quello che ha seminato .
La grande famiglia dell'As
sistenza Tumori
Il tavolo degli ospiti d'onore
TEMA
Tavolo di Bressanone: Una bellissima atmosfera . Un bel modo di conged arsi. Renate ci mancherà .
Tavolo di Merano: Renate è stata unica. Ci dispiace che se ne vada, ma rispettiamo e capiamo la sua decisione.
proposto all’assemblea l’approvazione del bilancio. La relazione sull’attività 2013 si è quindi chiusa con due motti da intendere anche come auspicio per l’anno a venire: “La chiave sta nell’agire, non nelle parole” e “Sbarrare la porta ad un cambiamento è come chiudere fuori la vita.
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ta la provincia
In tanti sono venuti da tut
Che bei sorrisi
i Un'occasione per salutars
Grazie tante
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Sognare coi piedi per terra 2010: Ritratto della presidente provinciale Renate Daporta Jöchler Fa le cose come devono essere fatte. Ha la necessaria dose di caparbietà quando si tratta di imporre qualcosa, ha una visione delle cose fatta di obiettivi da raggiungere ed ha un atteggiamento di fondo profondamente positivo. È Renate Daporta Jöchler, presidente dell’Assistenza Tumori Alto Adige.
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on le piace sentire tante storie su di lei e sul suo lavoro. La quarantaduenne Renate Daporta è la donna semplice della porta accanto che riesce ad affascinare con mezzi semplici. Il lavoro di persuasione non le è difficile quando è convinta di qualcosa dal profondo del cuore. E dell’importanza del lavoro dell’Assistenza Tumori Alto Adige è convintissima. Così come della necessità di un cambio generazionale nelle strutture dell’associazione. Custodisce le esperienze positive del passato come un tesoro, però non esita nemmeno a gettare via zavorre inutili per far posto alle cose nuove.
Da oggi a domani davanti al nulla Ha scoperto sulla sua pelle che cosa significa aver bisogno dell’aiuto dell’Assistenza Tumori quando nel 2002 suo marito Karl, in modo completamente inaspettato e a soli 40 anni, si è ammalato di cancro allo stomaco. Da un momento all’altro si è trovata davanti al nulla – in più con due figlie piccole. Nell’impresa artigiana di suo marito fino a quel momento aveva solo tenuto la contabilità, per il resto faceva la donna di casa e la madre e probabilmente non si sarebbe mai sognata di stare un giorno sotto le luci della ribalta. Nel 2002 aveva altri problemi. L’impresa del marito doveva chiudere, la giovane famiglia aveva appena acquistato una casa di proprietà. Alla paura di perdere il marito e il padre delle sue figlie si aggiungeva la nuda paura per la loro esistenza. Quando nello stesso periodo si ammalò di cancro anche una cara amica, Renate promise a se stessa: “Se uno dei due ce la fa, m’mpegnerò personalmente”. Per la sua amica ogni aiuto è arrivato troppo tardi,
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Dejà vu: Due ritratti scritti uno a giugno 2010 e l'altro a luglio 2011. Il primo di Renate Daporta Jöchler, l'altro di Ida Schacher Baur. Ve li ripropongo a distanza di qualche anno per il commiato dalla presidente uscente e il saluto alla nuovo presidente.
suo marito invece ce l’ha fatta, e in casa Jöchler si è verificato un cambio dei ruoli.
Cambio dei ruoli in casa Jöchler Renate lavora a tempo pieno nella contabilità di un negozio internazionale di arredamento. Non solo è diventata membro attivo dell´Assistenza Tumori, ma subito dopo la sua adesione e stata eletta presidente del circondario Valle Isarco. Due anni fa è subentrata alla defunta presidente Christine Mayr. E a maggio è stata eletta all’unanimità per il suo secondo mandato. Il resto è storia. Storia di successo. Attiva com’è, Renate non ha paura di innovazioni e di portare avanti la sua visione: “Il tumore” così Renate Daporta, “non deve restare
nd
un tabù, e le persone che ne sono colpite devono essere trascinate fuori dal loro isolamento.” Inoltre Renate si batte instancabilmente per una migliore prevenzione e per la possibilità di estenderla sempre di più, facendone una vera e propria cultura. Conferenze stampa, lavoro mediatico intenso, scuola per pazienti, formazione di gruppi di auto-aiuto, consulenza giuridica gratuita, conferenze e opuscoli, sono solo alcune delle attività da lei create. Renate può essere così attiva perché a casa durante la sua assenza, suo marito si occupa delle due figlie di 13 e 18 anni, Sandra e Annika. Il pittore edile di una volta nel frattempo ha cambiato mestiere ed è tornato a lavorare a metà giornata. Nel tempo libero segue la sua passione, la pittura artistica.
Forza dall’interno Da dove prende la sua forza Renate? Spesso non lo sa nemmeno lei. Di aiuto le è stato sicuramente il fatto che non ha avuto certo una gioventù idilliaca. Aveva un rapporto molto difficile e conflittuale con la madre, e da giovane ha perso il fratello per suicidio. Questi colpi o spezzano una persona o fanno scaturire una forza dall’interno. Renate ha trovato una sorgente inesauribile dentro se stessa. Questa sorgente viene alimentata non da ultimo dal sostegno che trova nella sua famiglia. E lei riesce a trasmettere agli altri questa forza e questo entusiasmo. Nei prossimi anni ci possiamo aspettare ancora parecchio da lei. C’é un ruolo però che sicuramente non vuol ricoprire: quello di presidente a lungo termine. ”Prima o poi farò posto a persone più giovani e con nuove idee.” Allora: buon lavoro!
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“Mai arrendersi” La presidente della sezione Alta Pusteria – Ida Schacher Baur Ha saputo mantenere il fascino e il sorriso di una ragazzina. Anche se o forse proprio perché non è nata in un posto al sole Ida Schacher Baur, presidente della sezione Alta Pusteria dell’Assitenza Tumori, ha il dono di portare dei raggi di sole nella vita degli altri.
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o, anche se potesse, non vorrebbe tornare indietro nel tempo. Non ha bisogno di una machina del tempo. Oggi si sente ben radicata, con i piedi per terra e utile, è contenta della sua vita. Prima di essere stata eletta presidente ha aiutato tanti anni chi l'ha predeceduta. Dal 2002 è lei a capo della sezione. Prima di essere attivista dell’Assistenza Tumori faceva parte di tante altre organizzazioni: i vigili del fuoco, la banda del paese, l’associazione senior, aiutava a pulire la parrocchia. Ma poi ha dovuto decidersi e non aveva dubbi cosa scegliere… Si è ammalata nel 1989. Il giorno prima dell’operazione ha comprato una camicia bianca tutta plissetata. “Ho detto ai miei figli, se va male mettetemi questa.” Qualche anno fa sua figlia l’ha buttata. Mai messa! È stata fortunata Ida. Alla madre di tre figli è stato diagnosticato un tumore all’utero in uno stadio iniziale. “Sono stata operata, ma non occoreva una chemioterapia.” Ugualmente riesce ad immedesimarsi nelle persone, nei suoi pazienti, come li chiama.
All’età di solo dodici anni Ida inizia a lavorare come cameriera. Ancora oggi fa la barista, tre sere la settimana. I giorni appartengono ai suoi pazienti. I suoi occhi s’illuminano: “Adoro il lavoro con i miei pazienti. Sono la mia famiglia.” Che non vuol dire che non ha una fasmiglia sua. Anzi. “Senza la mia famiglia, senza la comprensione e il sostegno di mio marito e dei miei figli non potrei riuscire a fare tutto.” È
Foto: Othmar Seehauser
Telefonare, interessarsi, fare visite, condividere
sempre in giro e siccome non è capace di sdoppiarsi per essere contemporaneamente in due luoghi, sia il marito che la figlia l’aiutano nell’accompagnare i malati a visite o terapie. Quando può aiutare è felice. Non solo con i sostegni finanziari previsti dell’Assistenza Tumori quando la malattia rende difficile la vita. Telefonare, interessarsi, fare visite, condividere – questi sono secondo lei i suoi compiti principali. Ogni lunedì e giovedì riceve i malati nella sede della sezione. Almeno una volta la settimana va trovare i malati in Val Casies, a Taisen o ovunque sa che c’è qualcuno a cui può portare una buona parola. Un sorriso. Un raggio di sole. Al telefono è sempre raggiungibile. Il suo motto: non arrendersi
mai. “Continuo a ripeterlo ai miei pazienti. C’è sempre speranza!” Per la “Krebshilfe” farebbe di tutto. È sempre pronta a impegnarsi: l’asta dei buoi, l’organizzazione di una serata di beneficenza o un pellegrinaggio. È sempre piena di entusiasmo. Cosa sarà la sua qualità migliore? Ida Schacher mi guarda: “Rimanere in salute per poter ancora dare una mano a lungo.” Non è proprio una risposta alla domanda. Ma a giudicare dal suo sorriso, dal suo ottimismo e dal suo entusiasmo… una qualità particolare? Ida è troppo modesta.
Fiducia nello Spirito Santo La fede è parte importante della vita di Ida Schacher, anche se non la si trova tutte le domeniche a messa. “La fede mi da sostegno. Prima di ogni visita prego lo Spirito Santo di aiutarmi.” La celebrazione di una messa o la partecipazione ad un pellegrinaggio le danno forza. E ogni volta che sente il bisogno di conforto o di consiglio si rivolge allo Spirito Santo. Le domeniche invece Ida Schacher è fuori servizio. “La domenica non mi tiene nessuno. Prendo lo zaino e vado in montagna.” Camminare in montagna è la grande passione di Ida che divide di solito con una amica e con il suo figlio grande. E per quanto riguarda i sogni, uno ce l’ha anche Ida: “Vorrei una volta nella mia vita andare in vacanza, non ci sono mai stata. E se fosse solo un weekend in un piccolo albergo con un po’ di wellness…”
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TEMA
ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI 2014
Grazie Renate!
Vi do un cordiale benvenuto miei cari, lo sapete tutti perché oggi ci siamo radunati qui. Vogliamo rendere grazie a te, Renate, nel nome dell’associazione, vogliamo ringraziare per dodici anni lungi e proficui, gli anni in cui sei stata la nostra presidente. Renate, la conoscete tutti, ha un enorme peso nel nostro piccolo paese. No, non nella politica, di questa oggi non vogliam parlar, nessuno di noi vive da nababbo! Non dimenticare l’altro, essergli sostegno e aiuto, è questo il motto della nostra associazione. Tu, cara Renate, hai vissuto tramite tuo marito, la crudeltà di un destino di nome cancro. Grazie alla sapienza dei dottori e grazie a tanta speranza e energia, voi due siete riusciti a dare un lieto fine a questa storia di malattia. È perché tu sai ringraziare il buon Iddio, hai deciso di impegnarti nell’Assistenza Tumori. Noi ti abbiam’ accolta a braccia aperte. E sei arrivata subito in prima linea, la nostra presidente del circondario sei stata. Passati sei anni abbiam' capito che su di te si può contar' Ed eccoti nei panni della presidente provinciale. Hai portato una brezza di freschezza tra di noi instancabile sei stata, corretta, aperta, comunicativa, sempre pronta a dar una mano a tutti per risolvere i problemi per gestire la burocrazia.
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Hai sempre curato i contatti con i vertici della sanità, per darci voce e per procurarci nuovi fondi, hai discusso con i politici per far loro capire che siamo importanti, per essere presenti nei media, per scrivere sui giornali, sulle onde di Radio Santa Maria sei arrivata, e se ti avesse conosciuto il nostro papa, chissà, oggi avrebbe voluto salutarti anche lui. Eh sì, siamo pieni di lodi per come sei riuscita a fare tutto, con garbo e leggerezza. Avremmo ancora bisogno di te, eccome e quanto ci dispiace lasciarti andare… Ma se lo fai saprai perché e noi lo rispettiamo, se poi come socia semplice vuoi ancora aprir bocca, ben venga. Mille grazie a te e alla tua famiglia. Adesso per voi è arrivato il momento Per fare tante cose insieme che han’ dovuto aspettare Ti auguriamo ogni bene, e per capire cosa intendo dire ascoltati questo saluto irlandese La Pace dominerà la tua vita E sarà sempre la cosa più gradita: Pace nella tua casa, Pace nella famiglia, Pace con gli amici, Pace al lavoro, Pace nel parlare, Pace su ogni sentiero, Pace con te stessa Rosa Rauter
ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI 2014
TEMA
Ancora nessun maestro è caduto dal cielo
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da è cordiale, aperta, entusiasta, sensibile e modesta, con il vigore di una giovane ragazza, una "gitsch" come dicono in dialetto sudtirolese. E non la cambierà nemmeno il suo ruolo di presidente. Al momento è ancora preoccupata se possa essere all’altezza del suo compito. Ma ricopre il suo nuovo ruolo con il suo solito ottimismo fidandosi della fitta rete solidale dell’Assistenza Tumori. “Gli altri mi aiuteranno, se non riesco a farcela da sola” dice. E poi c’è lo Spirito Santo, a cui Ida Schacher si affida sempre con la massima fiducia. Chance: Come si sente in questo suo nuovo ruolo? Ida Schacher: Al momento mi sento francamente un po’ incerta, ho molte cose da imparare e con cui familiarizzare. E chi mi ha preceduto ha fatto il lavoro da presidente in modo egregio. Ma è anche lei, Renate, che mi ha detto “Non seguire le mie orme. Vai avanti per la tua strada”. E ho intenzione di fare proprio così. L’Assistenza Tumori ha raggiunto uno standard molto alto, è ampiamente riconosciuta, e il mio più grande obiettivo è mantenerlo così. Chance: Che cosa vuole raggiungere nei prossimi quattro anni? Ida Schacher: Vorrei che ci fosse il mio marchio in quello che faccio. Non è il mio forte parlare con i politici o in pubblico. Farò invece del mio meglio in tutte le tante piccole cose che sono così importanti nella vita quotidiana di un malato di cancro. Chance: Per esempio? Ida Schacher: Vorrei che il paziente affrontasse meno burocrazia, che è ancora troppa e prende troppo tempo. Vorrei che la gente dovesse fare meno per ottenere quello di cui ha diritto. Per me hanno molta importanza i bisogni dei pazienti.
Foto: Othmar Seehause
Non l’ha mai sognato né cercato, l’incarico di presidente provinciale dell’Assistenza Tumori altoatesina. Ida Schacher Baur, dal 2002 presidente della sezione Alta Pusteria e dal 2010 presidente del circondario Pusteria, succede, dal mese di aprile scorso,a Renate Daporta Jöchler al vertice dell’ATAA.
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Intervista con la nuova presidente dell’Assistenza Tumori, Ida Schacher Baur
Chance: E un altro esempio? Ida Schacher: Una sfida importante riguarda la prevenzione del cancro e la diagnosi precoce. Qui c’è ancora un sacco di lavoro da fare, proprio come ha dimostrato la prima fase recentemente completata di screening dei tumori del colon-retto. Se solo il 44% dei beneficiari è stato coinvolto, significa che sul territorio c’è ancora mancanza di informazioni e abbiamo bisogno di recuperare. Come vede abbiamo ancora molto su cui lavorare. Chance: L’Assistenza Tumori è oggi riconosciuta per essere un partner importante della politica, dell’amministrazione e anche dei medici... Ida Schacher: …e farò di tutto perchè tutto rimanga così anche in futuro. Sono ancora inesperta in questo campo e devo fare i primi passi, devo trovare il mio modo di lavorare. Ma del resto, nessun maestro è mai caduto dal cielo. Comunque io sono aperta e pronta a qualsiasi suggerimento per imparare. Chance: Lei è da dodici anni presidente del circondario Alta Pusteria che, insieme alla Val Venosta, è la zona più remota del Sudtirolo. Secondo lei è un handicap per la sua nuova funzione? Ida Schacher: Non direi che è un handicap, le distanze non sono ormai così importanti con i nuovi mezzi di comunicazione. Ma è una sfida non essere a Bolzano, Bressanone o Merano. E non solo a causa delle lunghe distanze. Può essere che io sia un po’ più timida. Qui, nel mio distretto, io so tutto, io sono vicina a tutti, al sindaco, alle associazioni. A livello di paese tutto è ovviamente diverso.
Ida Schacher: Questo non mi preoccupa, anzi. Questa è la mia ricchezza e la mia fonte di forza. I miei figli e mio marito mi sostengono da sempre nella mia attività per L’Assistenza Tumori. Lavoro tre sere alla settimana, le giornate le dedico ai miei malati. Chance: Lei ha regolarmente effettuato visite a domicilio, si è recata ogni settimana anche fino nei punti più remoti della sua valle. Tutto ciò finirà? Ida Schacher: Per l’amor di Dio, no! Sarò forse un po’ meno in ufficio a Dobbiaco perché avrò più impegni a livello provinciale. Avrò forse un po’ meno tempo, ma non rinuncerò in nessun caso. Conta la qualità e non solo la quantità. Non abbandonerò certo i miei pazienti! Chance: Lei sarà sempre a disposizione, con una piccola eccezione... Ida Schacher (ride): Sì, la domenica è sacra. Vado in montagna a camminare, è il mio passatempo preferito. Inoltre camminare mi aiuta a liberare la mente e a riacquistare energia. Ma se qualcuno ha bisogno di me, io ci sarò sempre.
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Chance: Lei ha tre figli grandi, un marito e un lavoro. Come pensa di riuscire a gestire tutto?
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COMMENTO
Care lettrici, cari lettori,
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odici anni non sono pochi e nemmeno sei anni. La fine di un’era è sempre connessa ad una serie di emozioni molto diverse tra loro. Nostalgia, tristezza, suspense, curiosità, aspettative. Le Roi est mort, vive le Roi, dicevano già i francesi quando vivevano ancora in una monarchia. Anche per l’Assistenza Tumori è un po’ così. Ricordo ancora quando Renate Daporta Jöchler è stata chiamata a subentrare a Christine Tembl Mayr. Un momento all’insegna del lutto perché la morte della presidente in carica e un po’ di perplessità e di dubbi sulle capacità di questa nuova presidente, che poi era anche così giovane… Beh, quanto alle capacità non credo di dover spendere ancora delle parole, il successo dell’operato di Renate Daporta è evidente. Grazie a Renate Daporta Jöchler l’Assistenza Tumori oggi è in prima linea! E quindi dobbiamo congedarci da lei e dal suo stile particolare per accogliere la nuova presidente, Ida Schacher Baur. Che così nuova poi non è. Da dodici anni è infatti a capo del circondario Val Pusteria. Ora bisogna chiudere un capitolo e aprirne uno
nuovo. Ida Schacher è decisa a imprimere il suo marchio, a lavorare nel solco di chi l’ha preceduta però a modo suo. Ed è giusto così, senza per questo sminuire l’operato di chi c’era prima. Imprimere il proprio marchio non significa altro che aggiungere un nuovo tassello ai tanti tanti tasselli diversi e colorati di cui è fatto l’universo dell’Assistenza Tumori. Il saluto della presidente uscente è stato commovente. Ringraziamenti sinceri. Gratitudine e rispetto riempivano la sala del Forum Brixen. Giustamente. Il lavoro della presidente non è facile. Significa rinunciare a tante cose. La vita privata e la famiglia. Tempo libero. Chi è disposto a farsene carico merita stima. L’Assistenza Tumori vive grazie a queste persone. Vive grazie ai soci, ai volontari, ai malati, ai famigliari, ai dipendenti, agli amici che sono disposti ad aiutare chi si trova in una situazione di bisogno. Persone che si impegnano perché questa terribile malattia che fino a pochi anni significava una condanna a morte, venga invece combattuta e vinta. Persone che aiutano a svolgere tutte le incombenze quotidiane grandi e piccole che durante la malattia spesso
Dr. Nicole Dominique Stei
ner
Direttrice
sembrano ostacoli insormontabili. Persone che hanno la missione di informare affinché tanti altri non debbano mai affrontare una situazione così grazie alla prevenzione. L’assemblea dei soci è stata come sempre uno specchio di tutti questi piccoli tasselli che insieme formano una cosa grande e importante: l’Assistenza Tumori Alto Adige. È vero: abbiamo dedicato tanto spazio per raccontarvi questa assemblea dei soci, l’ultima di Renate Daporta Jöchler. Ma abbiamo anche altra carne al fuoco. Presentiamo il centro senologico di Bolzano con il suo tumorboard, il GIPMa, dove ogni settimana vengono discussi tutti i nuovi casi. Presentiamo un convegno e un aggiornamento e i primi risultati dello screening per il tumore al colon. Abbiamo intervistato il nuovo presidente del consiglio, Arno Kompatscher e tante altre cose ancora. Vi auguro buona lettura e una bellissima estate Vostra Nicole Dominique Steiner
Al posto giusto Ingeborg Nollet la nuova fisioterapista a Silandro Ad ascoltarla e a sentire tutte le cose che ha già fatto nella sua vita, si potrebbe immaginarla ormai prossima alla pensione. Invece Ingeborg Nollet ha appena cinquant’anni. Assunta a ottobre lavora dieci ore la settimana presso l’ambulatorio dell’Assistenza Tumori a Silandro.
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na cosa è certa, non le manca l’esperienza lavorativa. Dall’età di dieci anni Ingeborg Nollet ha vissuto in Germania, nel Baden Württemberg, vicino a Offenburg. Il percorso formativo per diventare fisioterapista l’ha fatto in Germania e i primi anni dopo la fine degli studi ha lavorato in diverse cliniche di riabilitazione. Poi si è messa in proprio aprendo un ambulatorio per fisioterapia, massaggi e linfodrenaggio.
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Nel 1995 è tornata in Alto Adige. Dal 1997 al 2004 ha insegnato alla Scuola superiore provinciale di sanità Claudiana. Dal 2003 al 2012 è stata dirigente tecnico assistenziale dell’ospizio di Martinsbrunn a Merano e della Clinica Santa Maria a Bolzano. Oggi, a parte le dieci ore per l’Assistenza Tumori,lavora per la casa di riposo di Silandro e offre dei corsi di ginnastica in acqua e in palestra per malati di reumatismi.
Lavorare con i pazienti dell’Assistenza Tumori le piace moltissimo. Da un lato perché riesce mettere in atto l’esperienza Segue
LE VOSTRE LETTERE
I nostri lettori ci scrivono Quando ci arriva una lettera dei nostri lettori è sempre un momento di particolare gioia. “La Chance” si vedrebbe infatti molto volentieri anche come una specie di forum
e come luogo di discussione. Siamo sempre aperti a critiche costruttive e proposte. L’indirizzo postale dell’Assistenza Tumori Alto Adige è Via Tre Santi 1, 39100
Pellegrinaggio in Val Pusteria
Grazie a Laura Trolese
Scrivo ancora piena delle sensazioni del pellegrinaggio della Val Pusteria, lo scorso 5 maggio. Vorrei condividere quanto vissuto con tutti i soci dell’associazione. È stata una giornata bellissima, anche se molto ventosa. La gioia più grande è stata la grande affluenza dei soci, eravamo in più di cento! La funzione religiosa è stata un momento di raccoglimento e di preghiera molto intenso, un momento in cui io personalmente ho sentito la forza della comunità. Gioioso e divertente anche il pranzo. La famiglia Strebnitzer ha fatto di tutto per farci sentire a nostro agio, iniziando dalla bellissima decorazione dei tavoli. Una bella sorpresa il grande applauso con cui i soci hanno voluto salutare la nostra nuova presidente, Ida Schacher. Una bellissima giornata che mi rimarrà impressa nella memoria ancora per molto. Mille grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione.
30 maggio: partenza per Misano Adriatico. Siamo una trentina di persone, gioiose di ritrovarsi dopo un anno, per condividere e godere qualche giorno di riposo e allegria insieme.
Christine Faller/ Brunico, sezione Bassa Pusteria
di tanti anni di lavoro, d’altro canto per il fatto che si tratta di molto più di un semplice linfodrenaggio. “Questo tipo di trattamento, così importante per i pazienti operati di tumore, non li fa soltanto star bene fisicamente, ma aiuta anche sul piano psicologico. Il linfodrenaggio permette di entrare in contatto“, sostiene Ingeborg Nollet. L’ascolto, l’empatia, il parlare sono importanti quanto il massaggio linfatico. “Credo che per un giovane terapista sia più
Sono partita da Merano in piena forma, ma la sera stessa avevo la febbre alta che continuava anche il giorno dopo. Laura Trolese, l’infermiera che ha accompagnato il nostro gruppo, mi ha fatto visitare dalla Guardia Medica (venuta in albergo per un’altra persona), ma avendo solo la febbre e nessun sintomo di altro genere, il medico ha pensato avessi una leggera influenza estiva. La sera dopo però, persistendo il febbrone, Laura non si sentiva tranquilla nei miei riguardi e ha deciso di chiamare ancora la guardia medica. Dopo avermi visitata, questa volte decide di inviarmi al Pronto soccorso di Riccione per sottopormi ad ulteriori controlli.
Bolzano oppure via mail info@krebshilfe.it o direttamente a me, steiner@nicdo.name nd
Laura è stata con me fino alle 4 della mattina. – Dopo TAC e diversi altri accertamenti decidono il ricovero. – Diagnosi: Setticemia. Perché vi racconto tutto questo? Certamente non per annoiarvi con le mie faccende personali. No, lo faccio soprattutto perché voglio ringraziare pubblicamente Laura Trolese per la sua grande professionalità e intuizione. – Sempre pronta e disponibile, a qualsiasi ora, a dare una mano a chiunque abbia bisogno di attenzione, con tanta generosità e umiltà e con la battuta pronta per tirarti su. – Per me Laura è stata come una sorella! Cara Laura, non potrò mai ringraziarti abbastanza! Ringrazio inoltre tutte le persone che mi hanno fatto sentire, in qualche modo, la loro presenza in questo momento di fragilità. Roberta Melosi Neri, Merano
difficile che per una persona con alle spalle tanti anni di esperienza nel contatto con i malati.” Ingeborg Nollet insomma è molto felice del suo nuovo lavoro nell’ambito dell’Assistenza Tumori. “Ho l’impressione di trovarmi al posto giusto”, ribadisce. In gioventù la fisioterapista partecipava a gare di nuoto e di atletica leggera, da allora le è rimasta la passione per lo sport e per il movimento. È tuttora appassionata
di tutti gli sport che hanno a che fare con una palla. L’altro passatempo è il canto, Ingeborg Nollet fa parte del coro gospel di Silandro. Gran parte del suo tempo libero è comunque dedicato alle tematiche attinenti alla terapia medica. Ingeborg Nollet ha un diploma come coach e si occupa intensamente di medicina complementare e di tematiche bioenergetiche.
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ATTUALE
INTERVISTA AL NUOVO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ARNO KOMPATSCHER
Il futuro è già iniziato Intervista al nuovo Presidente della Provincia, Arno Kompatscher Mettere in rete tutti i servizi territoriali del settore sanitario, il potenziamento e l’espansione della medicina di base, il miglioramento della prevenzione: questi sono solo alcuni elementi del programma di Arno Kompatscher. Il colloquio con il Presidente si è svolto il 5 aprile, giorno del congedo ufficiale della presidente dell'Assistenza Tumori Alto Adige, Renate Daporta Jöchler.
Chance: Lei ha assunto l’incarico da appena tre mesi, l’8 gennaio. Oggi (il 5 aprile, n. d. red.) cambia il vertice dell’Assistenza Tumori: Renate Daporta Jöchler non ha ripresentato la sua candidatura e ancora non si sa chi sarà il suo successore. Arno Kompatscher: Un cambiamento in sé è sempre qualcosa di positivo. Ma se una donna del calibro di Renate Daporta Jöchler si ritira, allora ci si chiede, naturalmente, cosa succederà dopo. Quali sono le prospettive? È riuscita a ottenere una grande fiducia, non solo tra i soci, ma anche tra tutti i partner dell’Assistenza Tumori, i medici, l’amministrazione, i politici. L’Assistenza Tumori sotto la sua guida ha acquisito un carattere quasi istituzionale… Chance: Come fosse un’ulteriore ripartizione della provincia?
Chance: Intende dire che l’Assistenza Tumori fa parte del “team”, e in un certo senso dell’apparato, ma con il vantaggio della flessibilità?
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Foto: Othmar Seehauser
Arno Kompatscher: Ancora meglio direi. L’Assistenza Tumori ha assunto molti compiti che noi, la Provincia, l’Assessorato e anche il Servizio Sanitario del territorio, non potremmo mai garantire: il linfodrenaggio, l’assistenza ai malati prima dell’operazione, un sostegno finanziario e sociale tempestivo e poco burocratico, l’offerta di attività e corsi per i malati… Tuttavia è rimasta un’associazione, e quindi molto più vicina alla base rispetto a quanto potrebbe esserlo una struttura pubblica.
Arno Kompatscher: Sì, e anche della velocità: nell’apparato burocratico i tempi fisiologici sono diversi, spesso troppo lunghi. E sono sicuro che questo rimarrà tale anche in futuro. Renate Daporta Jöchler ha fatto un ottimo lavoro, ha rinnovato molte cose, le ha rese più flessibili, ha modernizzato tutta la struttura e il modo di porsi dell’associazione. Ma non era sola, non lascia il deserto dietro di sé. L’Assistenza Tumori è solida e la transizione sarà positiva, di questo sono certo! Chance: Negli ultimi anni l’Assistenza Tumori e stata al fianco della giunta provinciale in alcune decisioni molto impopolari anche fra i soci. Arno Kompatscher: Intende dire in relazione alla riorganizzazione della chirurgia tumorale? Sì. E qui l’Assistenza Tumori ha in un certo senso sfidato i propri soci che erano in parte schierati contro la riorganizzazione. L’Assistenza Tumori senza esitazioni si è schierata a fianco della giunta provinciale, nonostante le proteste della
popolazione e nonostante l’opposizione di alcuni medici. Devo dire che ha dimostrato coraggio e lungimiranza. Chance: La riorganizzazione della chirurgia tumorale è solo l’inizio. Nel suo programma di governo si parla di una riorganizzazione di tutto il comparto della sanità. Arno Kompatscher: Dobbiamo creare nuove linee programmatiche, dobbiamo adeguare tutto il settore della sanità non soltanto ai nuovi standard della ricerca e delle conoscenza medica, ma anche alla nuova situazione economico finanziaria. Non possiamo più basarci su ciò che due decenni fa era considerato un diritto e che è ormai superato. Non è la quantità, ma la qualità dei servizi che conta. E c’è bisogno di un cambiamento generale nel modo di pensare. Oggi non è più possibile offrire tutto dappertutto. E non sarebbe neanche positivo tenere in piedi strutture troppo piccole perché andrebbe a scapito della qualità. Chance: Vuol dire che l’intero settore sanitario deve essere ripensato?
L'ospedale di Bolzano
Arno Kompatscher: L’Alto Adige non può essere un centro di eccellenza in tutto. In questo momento dobbiamo fare
INTERVISTA AL NUOVO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ARNO KOMPATSCHER
un passo indietro rispetto alle decisioni che sono state prese nel corso dell’anno passato, per avere con calma una visione del quadro generale, per valutare bene e per poi decidere. Chance: Ma alcune misure sono già state decise… Arno Kompatscher: Sì, come l’informatizzazione di tutti i servizi e la loro integrazione con un unico software completo, il cambiamento della struttura degli ospedali, l’adozione di linee programmatiche migliori, l’aspetto umano nei rapporti con i pazienti, con il personale, con l’amministrazione... Chance: … e quindi torna in gioco l’Assistenza Tumori? Arno Kompatscher: Assolutamente sì, per migliorare abbiamo bisogno dell’aiuto di un partner che abbia il polso della situazione. Chance: Vuol anche dire che i sette ospedali altoatesini vengono riconsiderati?
Arno Kompatscher: Sì e no. Questi ospedali sono stati riconosciuti nel nostro programma di governo. Ma sicuramente non nel modo in cui sono strutturati oggi. Nella nostra provincia il servizio sanitario è troppo focalizzato sugli ospedali. Gli ospedali rimarranno ma svolgeranno funzioni diverse, non tutti offriranno dappertutto gli stessi servizi. Vogliamo potenziare la medicina di base e la prevenzione sul territorio. Abbiamo bisogno di più medicina generale e le attività di questi medici saranno adattate alle nuove esigenze. Qui i piccoli ospedali avranno un ruolo importante. L’assessorato che si occupa della salute della popolazione non si chiama mica assessorato agli ospedali, ma assessorato alla sanità. Sono le persone e i loro bisogni che contano, la possibilità di seguirli nel modo migliore e non le strutture e gli apparati. Chance: Anche i pazienti devono cambiare atteggiamento? Arno Kompatscher: Sì, e mi pare che questo processo sia già iniziato. Chi si ammala di cancro oggi, non necessariamente
ATTUALE
rimane in Alto Adige. La mobilità è una parola chiave importante. Noi saremo in collegamento con ospedali specialistici al di fuori del territorio provinciale. L’Alto Adige sarà un centro di eccellenza per determinati servizi, prenderà i pazienti provenienti da altre regioni e allo stesso modo i sudtirolesi utilizzeranno i centri d’eccellenza fuori provincia. Chance: Ci vorrà del tempo… Arno Kompatscher: Già, perché questa non è una faccenda da poco. Stiamo lavorando ad un concetto permanente e sostenibile, pensando alla strategia per i prossimi dieci-quindici anni, impostiamo il futuro. Una cosa del genere non si fa in una notte, ci vuole tempo e ci saranno delle resistenze. Ma il futuro è già iniziato. I cambiamenti sono sempre accolti con ansia. Questo è nella natura delle cose. Siamo fiduciosi perché si tratta del benessere dei cittadini, e dobbiamo essere in grado di garantire a tutti un ottimo sostegno, in futuro. E abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Soprattutto anche dell’Assistenza Tumori.
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ATTUALE
PREVENZIONE, DIAGNOSI E TERAPIA
Competenza certificata Fotos: Othmar Seehauser
La breast-unit a Bolzano – prevenzione, diagnosi e terapia
da sx. a dx.: Primario dott. Claudio Graiff (Oncologia), dott. Martin Maffei e dott.essa Paola Orrù (Radiologia), dott.essa Martina Pircher e dott.essa Marcella Perconti (Onco-Psicologia); Luana Piffer (breastcare-nurse); dott.essa Claudia Schenk e dott.essa Carmen Stevanin (Radiologia); dott. Peter Marinello (Seno-Chirurgia), Elisabetta Perrella (breastcare-nurse), dott. essa Elisabetta Cretella (Oncologia), primario dott. Guido Mazzoleni (Anatomopatologia)
Al centro della loro attenzione sta proprio lei. La paziente. La donna a cui è stato diagnosticato un tumore alla mammella. Ad occuparsi del suo problema e ad accompagnarla dalla prima diagnosi fino al followup è il GIPMa, il gruppo interdisciplinare di patologia mammaria dell’ospedale di Bolzano. Direttore di questo gruppo è il chirurgo Romano Polato.
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utti i giovedì dalle 12 alle 13 i componenti del GIPMa si riuniscono. Ogni volta vengono discussi una decina di casi, seguendo un preciso protocollo. Quando siamo stati all’ospedale San Maurizio il gruppo interdisciplinare era composto dai radiologi Paola Orrù, Martin Maffei, Claudia Schenk e Carmen Stevanin, dagli onco-psicologi Martina Pircher e Marcella Perconti, dalle breastcare-nurse Luana Piffer e Elisabetta Perrella, dal chirurgo senologo Peter Marinelli, dal primario di Oncologia Claudio Graiff e dalla sua collega Elisabetta Cretella, e infine dal primario di Anatomopatologia Guido Mazzoleni. Il direttore della breast-unit, il chirurgo Romano Polato e altri componenti erano assenti a causa di impegni lavorativi. Una dozzina di esperti quindi che si avvicina ai casi sottoposti all’esame partendo ognuno dalla propria branca specialistica, 20
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dalla propria esperienza. Tante teste che studiano i casi da tutte le angolazioni possibili cercando insieme la soluzione migliore. Ogni specialista esegue poi le procedure diagnostico-terapeutiche di propria competenza. Ed è proprio questo il vantaggio del tumorboard, di questa multidisciplinarietà: far dialogare esperienze, culture e conoscenze diverse. Due anni fa il Centro senologico dell’ospedale di Bolzano e i singolo componenti del gruppo GIPMa sono stati certificati per la prima volta secondo gli standard dell’EUSOMA, European Society of Mastology (Associazione europea di mastologia). Una delle prorogative più importanti di questa certificazione è il fatto che la paziente deve poter passare tutto l'iter della cura, dall'esame di prevenzione fino al follow up in un unico centro.
Primario dott. Claudio Gra
iff (Oncologia)
Fino ad oggi sono solo cinque o sei i centri in Italia che corrispondono a questi elevatissimi standard di qualità: due a Milano, uno a Pavia e uno a Bologna, e appunto Bolzano. La certificazione EUSOMA va ripetuta ogni anno per il GIPMa e anche per ogni suo componente. Ogni profilo professionale deve corrispondere a determinati standard. Per esempio: un chirurgo senologico per poter far parte della breast-unit secondo EUSOMA deve avere all’attivo almeno cinquanta interventi alla mammella
PREVENZIONE, DIAGNOSI E TERAPIA
ATTUALE
Il day hospital dell reparto di oncologia a Bolzano
all’anno, mentre il reparto di radiologia la lettura di un minimo di cinque mila mammografie di screening all’anno, ogni radiologo di mille. Fondamentale è poi l’aggiornamento continuo non solo nell’ambito della propria specializzazione ma anche in forma multi tematica e interdisciplinare per poter garantire conoscenze oltre la propria branca specialistica, garantendo così la qualità del lavoro d’insieme, con valutazioni globali e condivise. Anche sul territorio vengono organizzati regolarmente incontri di aggiornamento multi-disciplinare, l'ultimo la scorsa primavera a Bressanone. Il vantaggio di una breastunit certificata EUSOMA sta per la paziente non solo nell’altissima preparazione di chi la segue, conforme agli standard e le ricerche internazionali più recenti, ma anche nel fatto che tutte le competenze necessarie per seguire il suo caso sono concentrate in un unico centro, nel nostro caso l’ospedale di Bolzano, dove sono presenti tutti i reparti coinvolti nella
terapia con l’annesso Centro radiologico presso la Clinica Bonvicini. Una volta avvenuta la diagnosi tutto si mette in moto da solo, la paziente non deve occuparsi di niente, deve solo seguire il programma preparato appositamente per lei. Appuntamenti per esami e visite - tutto viene programmato dal tumorboard e dal case-manager, cioè dal medico che fa da tramite e che diventerà il partner diretto, il punto di riferimento della paziente nella
soluzione del suo caso. Tutte le decisioni del GIPMa vengono presentate e poi discusse con la paziente e se desidera anche con i famigliari; di solito questo compito spetta al case-manager. Su specifica richiesta la paziente può anche incontrare tutto il tumorboard. I tempi d’attesa sono brevissimi e dettati dai tempi tecnici richiesti dall’elaborazione dei singoli esami. Anche questo uno dei requisiti richiesti dalla certificazione EUSOMA. Mammografia, ecografia e biopsia avvengono spesso in giornata. In tre giorni lavorativi il reparto di anatomopatologia arriva a determinare le caratteristiche biologiche del nodulo, fondamentale per decidere il tipo di terapia. La diagnosi definitiva è pronta in sette otto giorni lavorativi.
Dott. Romano Polato, direttore della breast-unit e il chirurgo senologico, dott. Christoph Mayr
Dopo questo passo la paziente va in day-hospital in chirurgia per effettuare tutti gli esami per accertare il quadro clinico generale (esami del sistema cardiovascolare, esami del sangue ecc). Poi segue tutto il carnet Segue
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ATTUALE
PREVENZIONE, DIAGNOSI E TERAPIA PRÄVENTION, DIAGNOSE UND THERAPIE
Tutte le strutture necessarie alla terapia raccolte in un unico centro: l'ospedale di Bolzano
di visite necessarie per avere il quadro completo (psicologo, ginecologo, genetista, chirurgo plastico, eventualmente una tac ecc.). Per arrivare all’inizio vero e proprio della terapia non passano più di tre al massimo quattro settimane. La pianificazione terapeutica avviene quando il GIPMa ha a disposizione tutti i
dati clinici. La decisione avviene in modo democratico e non di rado solo dopo accese discussioni in cui ogni specialista fa valere le sue conclusioni. I rari casi in cui i componenti del tumorboard non riescono a mettersi d’accordo su un programma di terapia, sono motivo di ulteriori aggiornamenti. Il GIPMa fa parte di diversi studi clinici – anche questo una delle prerogative
della certificazione EUSOMA. Viene quindi deciso insieme se è il caso di proporre alla paziente l’inserimento in uno studio clinico. Due figure molto importanti all’interno del GIPMa sono anche lo psicologo e la breastcare-nurse. Viene infatti presa in considerazione non solo la patologia acuta ma la situazione psico-fisica generale della paziente. Ogni paziente con un esito positivo di mammografia ha almeno un primo incontro con l’onco-psicologo. Le breastcare nurses sono invece accanto al case-manager, le figure che seguono la paziente più da vicino durante tutto l’iter terapeutico. Non sempre il primo passo è l’intervento. Da un quarto a un terzo delle pazienti deve sottoporsi ad un ciclo chemioterapico prima dell’intervento. Poi ci sono anche delle pazienti che a causa dell’età o dello stato avanzato della malattia non vengono sottoposte ad un intervento chirurgico.
Dott.essa Paola Orrù, dott.essa Carmen Stevanin, dott. Peter Marinelli ed Elisabetta Perrella: "La decisione sulla terapia avviene in modo democratico."
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E se una paziente una volta confrontata con tutti gli esiti clinici e la decisione del GIPMa sul tipo di terapia volesse imboccare un’altra strada? Nessun problema. Grazie anche al protocollo clinico pre-
ATTUALE
PREVENZIONE, DIAGNOSI E TERAPIA
Primario Guido Mazzoleni: "La fiducia reciproca è fondamentale per il successo della terapia."
scritto dalla certificazione EUSOMA, tutti i singoli passi sono documentati e inseriti nella cartella clinica. Di solito si occupa il tumorboard stesso di mettere in contatto la paziente con altri centri, qualora lo desiderasse. I membri del tumorboard tengono a sottolineare che la fiducia reciproca è
Dott.essa Elisabetta Cretella (Oncologia)
fondamentale per il successo della terapia. Bolzano sarà anche un centro di dimensioni relativamente piccole, ma è in grado di competere con i centri più grandi e più conosciuti in tutta Europa. Dalla diagnosi al follow-up, non ci sono rischi. Niente viene lasciato al caso e tutto segue passo dopo passo il protocollo internazionale certificato.
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Dott.essa Carmen Stevanin (Radiologia)
Gruppo Interdisciplinare di Patologia Mammaria Bolzano (GIPMA) Anatomia Patologica Breast Nurses Chirurgia Genetica Ginecologia Oncologia Medica Psicologia Radiologia Radioterapia
Dr. G. Mazzoleni Dr. M.E. Lüthy E. Parrella L. Piffer A. Rubbo L. Bonzi K. Stuefer Dr. R. Polato Dr. P. Marinello Dr. C. Mayr Dr. M. Ciola Dr. F. Benedicenti Dr. F. Stanzial Dr. F. Inzana Dr. G. Schnapper Dr. C. Graiff Dr. E. Cretella Dr. M. Mazzoldi Dr. M. Perconti Dr. M.Pircher Dr. C. Stevanin Dr. L. Naibo Dr. M. Tapparelli Dr. M. Maffei Dr. P. Orrù Dr. M. Plankensteiner
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ATTUALE
SCREENING PER IL CANCRO AL COLON
Lo screening paga sempre Primo Screening per il cancro al colon – ha partecipato il 44% dei convocati
L'ambulatorio per la colonscopia
Ha lottato più di dieci anni per raggiungere un obiettivo importantissimo nel campo della prevenzione. Alla fine però il dottor Fausto Chilovi, primario di Gastroenterologia all’ospedale di Bolzano, ce l’ha fatta. Nel novembre 2010 la sua tenacia è stata premiata. Nell’ambito della riforma clinica è stato infatti introdotto lo screening per il cancro al colon tramite l’esame del sangue occulto nelle feci. Lo scorso maggio sono stati presentati i primi dati.
“È
andato bene, anzi molto bene”, sostiene il primario del reparto di Gastroenterologia all'ospedale di Bolzano, il dottor Fausto Chilovi. “I risultati sono in linea con quello che ci aspettavamo.” Tutti gli altoatesini tra i cinquanta e i settant'anni sono stati invitati tramite una lettera a recarsi in una farmacia di loro scelta per ritirare gratuitamente il kit per il test del sangue occulto nelle feci. Un esame tanto facile quanto poco invasivo
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da effettuare da solo a casa in neanche un minuto. Chi si era già sottoposto ad una colonscopia per motivi di familiarità o altro è stato invece escluso da questo screening su vasta scala. L’invito si ripeterà poi ogni due anni fino al raggiungimento dei 70 anni di età. Il tumore al colon ha uno sviluppo decennale e quindi una crescita molto len-
Primario dott. Fausto Chi
lovi
ta, e per questo con ottime possibilità di guarigione se scoperto nella fase iniziale. Chi ha un parente di primo grado malato di tumore al colon viene dunque invitato a sottoporsi ad una colonscopia con un anticipo di dieci anni rispetto a quando il congiunto si è ammalato. Questo esame sarà poi da ripetere ogni cinque anni. In questo modo la probabilità di sviluppare un tumore sono ridotte al minimo. Semmai verrebbe scoperta una
ATTUALE
Foto: Othmar Seehauser
SCREENING PER IL CANCRO AL COLON
Una diretta dall'interno del colon
fase pretumorale sviluppatasi nell'arco dei cinque anni. In questo caso ovviamente non è necessario l’esame delle feci.
In tutta la provincia di Bolzano sono stati invitati 66.364 residenti, di questi 29.167 hanno risposto all’invito.
Ma torniamo allo screening. Tutta la parte organizzativa, racconta il primario di Gastroenterologia, è stata svolta in modo eccellente. Vuol dire l’invio delle lettere, ripetuto dopo tre mesi nel caso che la persona interessata non avesse risposto. La collaborazione delle farmacie, la consegna del campione organico tramite lettera affrancata ad uno dei centri prelievi dislocati in tutta la provincia.
A Bolzano l’adesione è stata del 43,6 %, a Merano del 39,9, a Bressanone del 47,17 e a Brunico del 49,19. “Una differenza del dieci per cento tra Brunico e Merano è troppo alta”, sostiene Chilovi.
In caso di negatività le persone hanno ricevuto la comunicazione e l’invito a sottoporsi al test dopo due anni. Il tutto nel giro di una settimana. Chi invece è risultato positivo è stato immediatamente contattato telefonicamente e invitato a sottoporsi ad una colonscopia entro trenta giorni.
E qui infatti arriviamo all’aspetto da migliorare: la cosiddetta compliance, cioè la risposta della popolazione. La media provinciale è stata del 44 percento, l’obiettivo secondo il dott. Chilovi, sarebbe di arrivare al Dott. Fausto Chilovi: Se riusciamo ad aumentare il numero delle persone che rispondono all’invito a fare il test, contiamo di ridurre notevolmente la mortalità dovuta ai tumori al colon. Parlo di un 80 se non 90 per cento!”
60 per cento. Bisogna quindi puntare ancora di più sull’informazione per far conoscere l’estrema importanza di questo screening. Un compito in cui l’Assistenza Tumori Alto Adige si trova impegnata in prima linea. In Alto Adige come del resto anche altrove in Italia, il cancro al colon tra femmine e maschi è ormai il cancro più frequente, ancor prima del cancro alla mammella e alla prostata. Attualmente in Alto Adige si contano 320 nuovi casi all’anno. Dovuto soprattutto ad uno stile di vita troppo sedentario, al consumo di troppa carne rossa e al sovrapeso. Delle oltre 29.000 persone che si sono sottoposte allo screening, 1.838 ovvero il 6,3 % è risultato positivo al test e quindi sono stati invitati a sottoporsi ad una colonscopia. In questo caso la compliance è stata più che soddisfacente. Il 97 % ha infatti accettato l’invito. Segue
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ATTUALE
SCREENING PER IL CANCRO AL COLON
La valutazione attenta delle immagini
1.279 persone hanno poi avuto un risultato positivo della colonscopia. Sono stati scoperti 145 cancri (11,3 % delle persone che hanno effettuato la colonscopia). 441 pazienti, il 34,5 %, mostrava invece un adenoma avanzato, vuol dire un polipo con grande probabilità di diventare tumore
maligno. "Questi dati", sottolinea il primario dottor Fausto Chilovi, "significano che a quasi la metà delle persone che sono state invitate ad effettuare una colonscopia, per la precisione il 45,8 %, è stata quindi diagnosticata una forma pretumorale o un tumore maligno!"
Per quanto riguarda invece i restanti casi, 831 persone in tutto, al 65 % dei pazienti è stato scoperto un polipo, cioè una specie di tumore benigno. In tutto sono stati asportati nel corso dell'esame di colonscopia 1.730 polipi. Altro dato importante di questo screening è il fatto che il 45 % di queste persone era di sesso maschile, il 55 % femminile. Fino a poco tempo fa il cancro al colon era una patologia che colpiva in genere più gli uomini che le donne. Si noti bene che la maggior parte di questi cittadini era priva di qualsiasi sintomo! Scampati insomma al peggio, e in tempo grazie allo screening. Il dott. Fausto Chilovi: “Una volta che il tumore al colon si fa sentire è spesso già troppo tardi per avviare delle cure efficaci. Proprio per questo motivo è estremamente importante partecipare allo screening!”
Il tecnico prepara l'esame di colonscopia
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Per concludere: Il primo ciclo di questo programma di prevenzione è stato un successo. Il primario Fausto Chilovi e il suo team sono estremamente soddisfatti. Lo screening va avanti e l’anno prossimo parte già la seconda tornata. Trattandosi di un test biennale, coloro che l’hanno sostenuto nel 2013 verranno infatti richiamati.
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CORSA DI BENEFICENZA
ATTUALE
Correre per aiutare Undicesima corsa di beneficenza da Carbonin a Dobbiaco Un appuntamento fisso nell’agenda dell’Assistenza Tumori e uno degli highlight nel circondario è la corsa di beneficenza organizzata ogni anno il primo sabato del mese di giugno. Ai nastri di partenza, tra corridori e camminatori, erano in 179. Non tutti hanno finito il percorso di 15 chilometri. A questi si aggiungono i 51 bambini che hanno corso il chilometro e mezzo di solidarietà.
U
n percorso ideale. Lungo il fiume, ombreggiato, il fondo di ghiaia. In questa edizione sono state introdotte alcune migliorie. I banchi con acqua per gli atleti sono stati ravvicinati. Lungo il percorso sono stati montati dei cartelli che dicevano quanti chilometri erano già stati percorsi, importante per chi viene da fuori e deve capire come usare le proprie forze per non trovarsi a corto di fiato e di gambe a 500 metri dall’arrivo.
“tiartlen”, specialità di pasta fritta tipica della Val Pusteria.
Valentina Vecellio, autrice del libro “Attivi contro il tumore“ e coordinatrice della terapia del movimento a Merano ha organizzato un divertente warm up di sei minuti, aperto a tutti i partecipanti della corsa di beneficenza. È arrivata da Merano con 18 “ragazze” come usa chiamarle, e con tre uomini per partecipare alla corsa (vedi articolo).
I più veloci sono stati Günther Strobl, Bernhard Gitzl e Christian Ortner per la categoria uomini. Karin Burgmann, Elisabeth Egarter e Julia Burgmann sono state invece le donne più veloci. Le sorelle Burgmann sono arrivate prima e seconda anche lo scorso anno.
Correre fa venire sete e fame, guardare e tifare anche. Come ogni anno l’associazione “Luchs” di Dobbiaco ha messo in piedi un tendone, ha grigliato innumerevole salsicce e distribuito bibite e birra. Alcune volontarie hanno portato dei
Hm, buona la medaglia commestibile
I musicisti del gruppo DeLuX hanno invece accompagnato la festa con la loro musica. Diverse aziende della Val Pusteria hanno dato il loro sostegno alla manifestazione sotto forma di donazioni. È così che ogni anno questa corsa di beneficenza diventa un po’ anche una festa per tutta l’Alta Pusteria.
Ida Schacher Baur ha proclamato i vincitori per la prima volta nel doppio ruolo di presidente di circondario e di presidente provinciale. Il ricavato della manifestazione va interamente all’Assistenza Tumori; ogni partecipante sostiene con la sua quota d’iscrizione il lavoro importante dell’associazione.
La donna più veloce: Karin Burgmann
Ce l'abbiamo fatta
Günther Strobl, Bernhard Gitzl e Christian Ortner, i primi tre uomini
Tutti pronti per la partenza
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ATTUALE
CORSA DI BENEFICENZA
Attivi contro il cancro La terapia del movimento di Merano ha partecipato con 22 iscritti Sono venuti in ventidue con un pullman da Merano, 18 donne, tre uomini e coach Valentina Vecellio. Per la prima volta alle prese con una corsa su una distanza così lunga. La più anziana, Henriette, ha 83 anni e camminando è riuscita a percorrere dieci chilometri. Arrivata fresca come una rosa ha promesso: l’anno prossimo tutta.
V
alentina Vecellio, coordinatrice della terapia del movimento di Merano invece avrà percorso tutta la lunghezza del percorso almeno due volte, continuando ad andare avanti e indietro per tenere sotto controllo i membri del suo gruppo. Ex atleta professionista ed exmalata di tumore è la dimostrazione vivente di quanto faccia bene il movimento e di come si possa combattere la malattia anche “dandosela a gambe”. Per la corsa ha diviso il suo gruppo in staffette di due persone ciascuna. C’è chi ha fatto dieci chilometri e chi ne ha fatti cinque. Il tutto deciso in base alla condizione fisica dei partecipanti. Hanno preceduto la corsa settimane e settimane di preparativi in palestra ma anche fuori, lungo la passeggiata Tappeiner di Merano. Solo una del gruppo, Isabella ha osato farla di corsa. L’autista Balthasar ha effettuato il servizio shuttle ed è stato incaricato di controllare i cambi tra le staffette.
Quando i meranesi sono arrivati stanchi ma felici della propria performance, l’atmosfera spensierata e quasi “meridionale” della piazza di Dobbiaco è stata una vera sorpresa. Quel che è certo è che nel reparto di Ginecologia all'ospedale di Merano le foto ricordo di questa manifestazione avranno un posto d’onore. Strafelice anche Valentina Vecellio: Il cammino è la nostra meta; questo vale per lo sport ma anche per la vita di tutti i giorni. Solo chi cammina in modo cosciente raggiungerà il traguardo. E spesso l’arrivo supera anche le nostre aspettative. Noi oggi ci siamo superati.“
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Come si sta bene a Dobbiaco
I bambini che hanno par
Siamo un team
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tecipato alla corsa di 1,5
km
Un bel traguardo
CORSA DI BENEFICENZA
ATTUALE
Maratona “en miniature” 8,5 km attraverso il Lago di Dobbiaco in segno di solidarietà
da sx.: Gianni Poli, Isolde Mayr Faccin (debra), Erika Laner (mamazone), Luigi Spagnolli, Guido Bocher (sindaco di Dobbiaco e vicepresidente debra)– seduta: Anna Faccin (debra)
Una settimana prima della corsa di beneficenza della Val Pusteria si è svolta un’altra manifestazione con scopo benefico a Dobbiaco. Il giorno prima della maratona Cortina Dobbiaco Run, 350 partecipanti hanno corso per DEBRA e mamazone.
P
resente anche il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, storico speaker della Cortina Dobbiaco Run e amico di Gianni Poli, ex maratoneta azzurro e vincitore della maratona di New York nel 1986, organizzatore della Cortina Dobbiaco Run. In 350 hanno voluto dare un segno di solidarietà alle associazioni DEBRA, che sostiene i malati di epidermolisi bollosa, chiamati anche figli di farfalla, e il gruppo altoatesino di mamazone, donne e ricerca contro il tumore al seno.
Il percorso si snodava attorno allo splendido lago di Dobbiaco per una lunghezza di 8,5 chilometri. Condizioni perfette per i 350 partecipanti. Tra i primi all’arrivo l’assessore provinciale Christian Tommasini. Nella foto da sinistra Guido Bocher, Erika Laner, Christian Tommasini e Isolde Mayr Faccin.
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Alla meta
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ATTUALE
3. CONVEGNO TRANS-ALP DI CHIRURGIA PLASTICA
Quando qualcosa va storto Gestione delle complicazioni – 3. Convegno Trans-Alp di chirurgia plastica
Colleghi e amici. Da sx.: Prim. dott. Peter Kompatscher - Chirurgia plastica Feldkirch, prof. Hans Anderl - ex-primario chirurgia plastica a Innsbruck, doc. Christian Rainer Innsbruck, prof. Christoph Papp - ex-primario chirurgia plastica di Salisburgo, dott. Alexander Gardetto - direttore della chirurgia plastica in Alto Adige, dott. Markus Öhlbauer - 1. Aiuto chirurgia a Murnau
Gli esseri umani non sono macchine. Anche se preparato alla perfezione e nelle mani del team chirurgico più specializzato, ogni intervento ha in sé una intrinseca, per quanto minima, percentuale di rischio. Mantenere la calma e decidere in fretta. Come comportarsi quando qualcosa va storto. Ecco il tema del terzo Trans Alp Plastic Surgical Meeting.
È
stato il terzo meeting in tre anni. Parliamo del convegno dei chirurghi plastici svoltasi il secondo fine settimana di maggio a Bressanone. Un appuntamento organizzato dal direttore della Chirurgia plastica, estetica e ricostituiva di Bressanone, dott. Alexander Gardetto e co-finanziato dall’Assistenza Tumori Alto Adige. La chirurgia plastica sta diventando sempre più importante. E questo non per la smania dell’”eterna bellezza e gioventù”.
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In realtà gli interventi di natura estetica sono solo una piccola parte del lavoro quotidiano dei chirurghi plastici. Il grosso è rappresentato invece da interventi di natura ricostruttiva dopo operazioni di tumore, oppure la ricostruzione di nervi e vasi sanguigni, la terapia di tumori della pelle e del tessuto molle, la chirurgia della mano. In Alto Adige sono circa 680 gli interventi di natura plastica effettuati ogni anno negli ospedali di Bressanone, Bolzano, Merano e Vipiteno. Un terzo degli interventi riguardano il seno.
Al meeting internazionale, che ha visto la partecipazione di tanti chirurghi plastici, da quelli alle prime armi ai luminari di fama internazionale, il tema non è stato quello dell’eccellenza, ma quello, molto più arduo, delle complicazioni. Cosa può andare storto e perché? La gestione del momento critico e del dopo. Come rimediare e quando, subito o in un secondo momento? I relatori hanno presentato casi critici e anche indicato le strade per uscirne nel modo migliore per il paziente.
3. CONVEGNO TRANS-ALP DI CHIRURGIA PLASTICA
Alexander Gardetto: “Ho cercato esplicitamente di invitare dei grossi nomi, degli esperti di chiara fama e di conseguenza il livello scientifico non solo delle relazioni ma anche delle discussioni che ne sono seguite è stato molto alto.“ Tra i relatori nomi come quello del primario dottor Peter Kompatscher – a capo della Chirurgia plastica di Feldkirch in Austria, il professore Hans Anderl – primario emerito della chirurgia plastica di Innsbruck, il docente universitario dottor Christian Rainer, chirurgo plastico alla clinica universitaria di Innsbruck e il professore Christoph Papp, ex-primario della chirurgia plastica di Salisburgo. Per i medici più giovani, freschi di specializzazione e alle prime armi è stato invece interessante vedere che anche chi ha esperienza non è al riparo da complicanze. Il dottor Gardetto: “Mente chi dice che non ha mai dovuto gestire una complicazione.“
É fondamentale essere preparati e riuscire a reagire in modo tempestivo. “Più veloce riesco a reagire e a rimediare, meno importanti sono le conseguenze per il paziente.” Bisogna decidere cosa fare, se è meglio rimediare subito o se invece è meglio aspettare. Se reagire in modo conservativo o se serve invece un nuovo intervento chirurgico. “In questi casi ogni medico deve saper contare non soltanto sulla propria esperienza e capacità ma anche sull’intuizione”, sottolinea Alexander Gardetto. Ma in che cosa consistono queste complicazioni? Possono essere infezioni, emorragie, perdita di tessuto a seguito di trapianti, asimmetrie, perdita di funzioni (per esempio della mano o di un dito). Spesso queste complicazioni non sono state causate da un intervento di chirurgia plastica ma sono insorte durante interventi di tipo ginecologico o nella chirurgia d’urgenza.
ATTUALE
Dopo tre anni di convegni nel 2015 ci sarà una pausa. Il prossimo convegno Trans-Alp è previsto dunque per il 2016. L’effetto positivo di questi incontri è secondo il dottor Gardetto, la creazione di una vera e propria rete tra i diversi reparti di chirurgia plastica dell’area transalpina. E non è poco.
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Prof. Hans Anderl - primario emerito della clinica universitaria di Innsbruck
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ATTUALE
AGGIORNAMENTO
Curare il linfedema
Foto: Othmar Seehauser
Aggiornamento per medici e fisioterapisti presso l’Oncologia di Merano
Relazioni, presentazione di casi clinici e dimostrazioni con pazienti. È durato cinque ore in tutto il corso di aggiornamento sul tema dell’edema linfatico che si è tenuto a fine maggio nel reparto di Oncologia a Merano. Il pubblico era composto di pazienti, medici e fisioterapisti.
E
cco in breve il contenuto dell’aggiornamento svoltasi a Merano, diretto e organizzato dal primario di Ginecologia e dal direttore del Centro senologico Herbert Heidegger assieme all’Assistenza Tumori Alto Adige.. R elatore è stato il presidente della Società tedesca di linfologia, “Deutsche Gesellschaft für Lymphologie”, l’internista e oncologo dottor Christian Schuchardt che ha presentato le diverse tipologie dell’edema linfatico spiegandone cause e terapie. Sono soprattutto donne operate al seno con perdita anche dei
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noduli linfatici a sviluppare dei linfedemi e che devono di conseguenza sottoporsi
Dott. Christian Schuchard t, presidente della "Deutsche Gesellschaft für Lymphologie"
a linfodrenaggio e portare una specie di tutore elastico. La parte pratica è toccata a Angela Vollmer, specializzata in fasciature. Prendendo ad esempio quattro pazienti presenti in sala ha illustrato i diversi tipi di calza medica compressiva per gli arti superiori spiegando il funzionamento di questi tutori elastici. Poi ha mostrato come prendere le misure ad una paziente. Il tutore elastico deve calzare alla perfezione per evitare ulteriori danni causati da una calza troppo stretta o comprimente nel punto sbagliato.
AGGIORNAMENTO
ATTUALE
Come una seconda pelle Foto: Othmar Seehauser
La calza compressiva medica – Misura perfetta e materiale
Lavorano in team: il dott. Christian Schuchardt e Angela Vollmer
Sono 39 anni che si occupa di linfedema e che prende le misure a delle pazienti - giorno dopo giorno. Da trent’anni Angela Vollmer esperta in materia di calze compressive viene anche regolarmente in Alto Adige per prendere le misure e per dare consigli alle pazienti.
P
ortando una calza compressiva si possono fare tante cose divertenti, ammesso che non si esageri. Attività come giocare a tennis o a golf, nuotare, giocare a beach volley e altro ancora. Proibite sono invece attività come portare troppi pesi, pulire i vetri e fare altri lavori pesanti in casa. Una donna su quattro operata al seno necessita di un supporto contenitivo elastico per il braccio, spesso anche per la mano. Anche pazienti operati alla prostata o al basso ventre potrebbero avere problemi con il sistema linfatico in fase post-operatoria. La probabilità che il braccio si gonfi aumenta con il numero di linfonodi tolti durante l’intervento per la rimozione di un tumore al seno. Se viene tolto soltanto il linfonodo sentinella, di norma la paziente non va incontro al problema del linfedema e non necessita quindi di un tutore elastico. Il discorso è diverso dopo un intervento al
Esperta in materia di calz e compressive, Angela Vollmer
basso ventre o alla prostata. In questo casa la gamba può gonfiarsi anche se è stato tolto soltanto un linfonodo.
e quindi non prima di aver finito almeno un ciclo profilattico di linfodrenaggio dopo l’intervento.
Il linfedema non è soltanto un problema estetico, si tratta invece di una malattia cronica, non sempre solo a seguito ad un’operazione di tumore. Un linfedema non curato può portare alla paralisi dell’arto colpito, nei casi più importanti anche all’amputazione. Chi invece deve portare un tutore elastico deve farlo per tutta la vita. Giorno dopo giorno, senza eccezione. Anche durante l’attività sportiva. Soltanto di notte si può stare senza per permettere alla pelle di respirare e di rigenerarsi.
Una calza compressiva non è una semplice calza che si compra scegliendo tra diversi tipi. È un vero presidio medico e va prescritto su misura. Angela Vollmer per le sue pazienti usa soltanto delle calze a trama piatta con cucitura. Il materiale elastico è poroso e ha un effetto di compressione esteso. Il tessuto è traspirante e esercita una pressione pressoché uniforme. “Calze tubolari sono invece controindicate e possono danneggiare il tessuto in modo permanente penetrando in ogni fessura della pelle, esercitando una pressione sbagliata e non uniforme e bloccando cosi il flusso linfatico“, ribadisce Angela Vollmer.
Accanto alla cura contenitiva con la calza la paziente deve sottoporsi regolarmente al linfodrenaggio. Un tutore elastico infatti viene prescritto solo nel momento in cui la situazione della paziente si è stabilizzata
Insieme ai medici di diverse cliniche specializzate in materia e insieme Segue
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ATTUALE
AGGIORNAMENTO
"È diventata la mia seconda pelle"
al dottor Schuchardt, il presidente della “Deutsche Gesellschaft für Lymphologie“, Angela Vollmer ha sviluppato il modello di calza a trama piatta. La Foresta Nera in Germania è una specie di centro di riferimento per malattie del sistema linfatico. Pazienti da tutta la Germania e anche dall’estero si recano nelle diverse cliniche specializzate in questa zona espressamente per questo. La trama piatta o tubolare non è l’unica differenza tra una calza e l’altra. Un tutore di questo tipo deve calzare alla perfezione,
Ci sono varie cause del linfedema
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questo significa che ogni calza è un pezzo unico, adattato centimetro per centrimetro al braccio della paziente. A seconda della gravità del linfedema, diviso in classi da uno a quattro, queste calze sono più o meno spesse o sottili. Un linfedema può essere leggero e quindi causare solo un gonfiore lieve o invece grave portando ad una malformazione importante e alla totale infermità dell’arto. In casi particolari le pazienti devono portare una calza che copre anche la mano o addirittura due calze, una sovrapposta all’altra.
Non esiste quindi lo shopping “do it yourself”. Non si può andare nel negozio di articoli sanitari e scegliersi da soli un tutore elastico. Almeno non in presenza di un vero e proprio linfedema. Angela Vollmer: “Ogni calza va misurata e adattata alla paziente come una seconda pelle.” Un bandagista con esperienza ci mette circa tre quarti d’ora per prendere tutte le misure. Il sistema sanitario altoatesino passa a ogni paziente due paia di calze compressive all’anno. ”Per praticare degli sport o andare a nuotare consiglio sempre di mettersi una calza vecchia, magari
Il pubblico ha partecipato attivamente alla discussione
AGGIORNAMENTO AGGIORNAMENTI
ATTUALE
Spiega il dott. Schuchardt: "La pressione deve essere pressoché uniforme"
già un po’ ammorbidita“, spiega la signora Angela. Difficile capire già prima dell’intervento se una paziente necessiterà di una calza compressiva. Dipende infatti anche dalla predisposizione personale. Con il solo linfodrenaggio non si può curare un edema linfatico. ”Il massaggio può certo stimolare i vasi linfatici, ma non basta per ridurre il linfedema“, spiega Angela Vollmer. Angela Vollmer non ha problemi rivelare la sua età: 73 anni portati splendida-
mente. Da 39 anni si occupa di linfedema e di tutori elastici e lo fa con autentica passione. È stato però un caso che l’ha portata a fare quella che poi è diventata la sua professione. Da giovane aveva lavorato come corrispondente estera. Quando suo padre è andato in pensione si è trovata a dover scegliere tra prendere in mano l’attività del padre, un negozio di articoli sanitari a Friburgo o di vendere il negozio. Si è decisa a seguire le orme del padre tornando a scuola per imparare il mestiere. Con gli anni si è
Il racconto della paziente
specializzata in tutto quanto riguarda le malattie del sistema linfatico e vascolare e in protesi e corsetti per donne operate al seno. Arrivata all’età della pensione il negozio alla fine è stato venduto, ma a fermarsi Angela non ci pensa affatto. Continua infatti a tenere conferenze e corsi, prende misure e visita regolarmente l’Alto Adige passando per il Lago Maggiore dove ha messo su casa.
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Ecco dove sono i punti critici
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ATTUALE
LA VENDITA DI PRIMULE DELLE DONNE SVP
Attive per la ricerca sul cancro La vendita di primule delle donne SVP l’8 marzo, giornata della donna
Centocinquantasei bancarelle in tutta L'Alto Adige
Centocinquantasei bancarelle in tutta la provincia, tante volontarie e incassi per un valore di 46.315,79 euro. È questo il bilancio della quattordicesima vendita di primule organizzata dalle donne SVP nel giorno internazionale della donna, l’8 marzo.
U
na volta all’anno, dalla mattina alla sera, incuranti delle bizze del tempo, le donne della “SVP” vendono primule per una raccolta di fondi a favore della ricerca sul cancro. Ricorrenza che cade sempre lo stesso giorno: l’8 marzo, giornata internazionale della donna. Questa azione è un contributo importante nella lotta al tumore. I fondi ricavati vengono infatti messi a disposizione dell’Assistenza Tumori. Cifre importanti: in quattordici anni sono arrivati nelle casse dell’associazione ben 382.253,53 euro. Con questi fondi L’Assistenza Tumori sostiene il lavoro del Centro di ricerca contro il cancro di Innsbruck e in particolare i progetti di ricerca della microbiologa Petra Obexer e del suo team.
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LA VENDITA DI PRIMULE DELLE DONNE SVP
ATTUALE
Donne e solidarietà
Renate Daporta, al momento della vendita delle primule ancora al vertice dell’Assistenza Tumori, ha voluto ringraziare le donne “SVP” per il loro impegno: “Il mio
mandato come presidente dell’Assistenza Tumore sta per terminare. È un particolare onore per me poter ancora una volta ringraziare le tante donne dell’“SVP” e i tanti
La primula è un segno di speranza
altoatesini che acquistano una primula in segno di solidarietà per il contributo che danno alla ricerca sul cancro.”
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Renate Gebhard, Renate Daporta e Petra Obexer con l'assegno
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COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI
Gita sociale annuale provinciale il 27/09/2014
C
ari soci, quest’anno la gita sociale ci porterà sabato 27 settembre 2014 in Bassa Atesina Oltradige per passare alcune ore in allegra compagnia.
Distilleria Roner Chiesa di S. Giacomo in Kastelaz Museo del paese
Prenotazioni: entro il 21 agosto 2013 presso le rispettive sedi dei circondari.
Orario e luogo di partenza dei rispettivi autobus vi sarà comunicato, dopo la Vostra prenotazione, tramite circolare.
Diritto di precedenza: è riservato ai soci ordinari. Eventuali accompagnatori devono essere soci dell’associazione e potranno partecipare solo in caso di posti disponibili.
Il pagamento deve essere effettuato presso gli uffici di circondario o tramite versamento bancario entro 29.08.2014. Quota di partecipazione: soci ordinari è di eventuale accompagnatore
Cantine vitivinicole
€ 20,00 € 40,00
Programma ore
9:30 ca.
Arrivo a Termeno
ore 10:00
Santa messa nella Chiesa parrocchiale di S. Quirico e Giulietta
ore 12:30 ca.
Pranzo presso la casa civica di Termeno
ore 14:30 ca.
Un piacevole pomeriggio in compagnia con diverse visite guidate come ad esempio: (vedi foto in alto)
ore 17:00 ca.
Rientro in pullman Il campanile di Termeno è il più alto dell’Alto Adige e con i suoi 86 metri una delle torri camparie in pietra più elevate.
Prenotazioni: Bolzano Tel. 0471 28 37 19
Dobbiaco Tel. 0474 97 28 00
bozen-salten-schlern@krebshilfe.it
oberpustertal@krebshi lfe.it
Egna Tel. 0471 82 04 66
Merano Tel. 0473 44 57 57
ueberetsch-unterland@krebshilfe.it
meran-burggrafenamt@krebshilfe.it
Bressanone Tel. 0472 81 24 30
Silandro Tel. 0473 62 17 21
eisacktal@krebshilfe.it
vinschgau@krebshilfe.it
Brunico Tel. 0474 55 13 27 unterpustertal@krebshilfe.it
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Ci aspettiamo un a partecipazione numerosa da parte vostra e di poter passa re una bella giornata insieme.
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All’inizio del XX secolo la navata medievale della chiesa parrochiale di Termeno spari, sostituita da quella nuovo progettata da Franz Mayr. Rimase però il coro gotico, affrescato completamente all’interno e in parte anche all’estero. All’interno sulla parete sud priva di finestre s’illustra su tre fasce sovrapposte il martiro di Quirico e Giulietta, santi patroni della chiesa.
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COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI VALLE ISARCO
hanno Una rosa per la vita Bressanone, le volontarie della giardineria Auer di alle chiese. i ant dav qua Pas di Il venerdì santo, nei locali ca eni tradizionale vendita la dom preparato le rose per la
ber nzacon il dott. Rudolf Gru Confere , sica clas ia pat uro “Kneipp e la nat la vita quotidiana” è suggerimenti medici per nza tenuta dal dott. fere con a dell a stato il tem a Bressanone. rzo Rudolf Gruber il 31 ma circondariale, nte Nella foto con la preside Villa De bian Nives Fab
Gita al “Vitalpinum” ad Assling Osttirol Il 22 maggio i soci sono partiti per Assling in Tirolo per visitare la distilleria di pino mugo “Vitalpin um”. Dopo il pranzo presso l´alb ergo “Aue” i partecipanti hanno visitato Lienz.
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COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI VAL VENOSTA
Waltraud Schwien bacher nel descrive re uso e beneficio di alcun e erbe selvatiche.
d’Ultimo Gita alla “Scuola Invernale“ Val e izio di respirazione con la fondatric eserc do facen ti Alcuni dei participan Waltraud Schwienbacher.
Lo showroom del negozio dove vengono venduti tutti i prodotti preparati in valle.
I partecipanti alla gita
er, Il pranzo presso l’Hotel Ortl li. loca ti dot di pro
esclusivamente a base
Waltraud Schwienbache r spiega come preparare “un succo verde“ ricco di vitamine e fatto di erbe selvatiche. Dopo la degustazione ha ripartit o consigli come preservar e la vitalità del proprio corpo. La fon datrice della “Scuola d’In verno” in cambio alla sua relazione ha chiesto un maggiore impegno dell’Assistenza Tumori nel la promozione della me dicina naturalista.
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COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI
Vendita delle rose nte soltanto un contributo importa La vendita delle rose non è he un bellissimo anc ma ori Tum nza iste ’Ass per il lavoro dell sulla e a informare la popolazione segno di solidarietà che serv di tumore. situazione difficile dei malati
m e, aggio insie n ri g e ll e p Andare in ni per gli altri sicofisico, gli u enessere p
lute e il b tire più rafforza la sa à della vita e ci fa sen a anche to n e m vi o it m al Il m u ro q lt la ’a ll igliora nto a insomma m insieme, l’uno acca ncezione individuale re a co in ra m st m o a n a la iamo con il vivi. C ltro, rafforz rto che abb l’uno per l’a to e migliora il rappo avventure piccole e ro en del movim . Pellegrinaggio ovve po, coraggio e fatica, o nostro corp ti che richiedono tem ossibilità. p gre piene di se però nuove oni, giacaprendoci i con scarp vande, g ag n ri g lle ostri pe ito di be amo per i n da, lo zaino ben forn ni ti n se re p i C n re i e cuori se eabile, mere ca imperm copricapo, bastoncin nvento co l a un ti 0 d av a n .3 9 re o e . ll ndro rdì a ogni vene ia Cappuccini a Sila i di v onsabilità d re sume la p as si te an p . ci Ogni parte ventuali inconvenienti e
Insieme
, l’uno per Fare la ma l‘altro! g feltro, colo lia e lavoretti di tutti ri… disegn i tipi, con la are, ascolta far divertir carta, il e re vertirci insi e tante altre cose… , raccontare, ridere, C e mano. Imp me e dividere la pass i incontriamo per diari io capacità. Lo amo l’uno dall’altro ne per i lavori fatti a e sfera seren scopo è stare bene in sviluppiamo le nostre a e sentire sieme, crea ricerca e d re un’atm ello scopri la gioia della libertà artistica, d orsi. Per tutt ella o que incontrarci dopo la pa sto cominceremo ad usa estiva ogni lune dì della sede nella stanza creati va dell a Silandro ’Assistenza Tumori , Via Ospe dale 13.
Solidarietà degli studenti di Lasa
Un bellissimo gesto, quello degli studenti della Scuola Professionale per la lavorazione della pietra di Lasa. Produrranno dei porta candela in marm o per l’Assistenza Tumori, da distribuire in cambio ad una donazione alla festa “Marmor und Marillen – Marmo e albico cche“.
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COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI MERANO - BURGRAVIATO
Carnevale
Immagini della festa di carnevale allegra e spensierata negli uffici della sede a Merano.
I tumori della pelle Il 21 marzo nella Scuola Media di Santa Valburga in val d’Ultimo, il primario dott. Eduard Vigl ha tenuto una conferenza sul tema „Il sole, la pelle e i tumori della pelle“.
La domenica delle zuppe Il 16 marzo il gruppo KVW di Avelengo ha organizza to la domenica della zuppa. Il ricavo di € 1.275,23 è andato a favore dell’Assist enza Tumori.
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I tumori maligni nella donna Il 26 marzo nella biblioteca di Verano e il 1 aprile nella sede della Croce Bianca di Naturno, il primario dott. Herbert Heidegger ha tenuto due conferenze sul tema, “L’ABC dei tumori maligni nella donna”.
COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI
Vendita delle rose a Me
rano La vendita delle rose dav anti alle chiese di Meran
o.
Assemblea annuale dei soci a Bressanone
La delegazione di Merano e foto ricordo
li Serata di beneficenza deg „Ultner Bänkelsänger” e al centro di una serata di Musica e storie sono stat gruppo degli beneficenza organizzata dal orie, il 12 aprile tast can i er“, äng kels “Ultner Bän entare di Santa Elem ola Scu nell’aula magna della dei clarinettisti della po grup il i nist ago Prot . Valburga , il cantastorie Scuola di Musica Val d’Ultimo i “Bänkelsänger“. Oswald Waldner e appunto
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COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI MERANO - BURGRAVIATO
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Pittura accompagnata Sei persone hanno partecipato al corso di pittura tra il 12 febbraio e il 16 aprile. La responsabile Martina Thanel ha incoraggiato i partecipanti a lasciare libere le loro emozioni esprimendo i loro sentimenti tramite i colori. Un esperienza bella e profonda da ripetere l’anno prossimo.
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Gita nella Zillertal
Una “malga avventura” dove vedere la vita quo tidiana del malgaro è stata la meta della gita primaverile il 22 maggio nella Zillertal in Austria. Il pranzo è stato organizzato a Mayerhof en, che ha sorpreso i partecipanti con temper ature tropicali, 34 gradi. Da rifugiarsi all’ombra!
COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI VAL PUSTERIA SEZIONE ALTA PUSTERIA
Carnevale e beneficenza uto evale Monguelfo che ha sap Grazie all’associazione di carn momento di un in le eva carn di a fest gra trasformare la alle beneficenza.
Il nuovo consiglio direttiv o
Alta Pusteria Da sx: Notburga Taschler Feld erer, Ida Schacher Baur, Ann a Maria Tschurtschenthaler, Mar ia Egarter Huber, Alois Peter Amhof, Giusi Gen nari Benedetti, Annemarie Summerer Lanz e Johann Jud. Manca nella foto la consigliera Maria Patzleiner Rainer.
I soci della sezione Bassa Pusteria davanti alla chiesa del santuario
Crocevia per Santa Maria Aufkirchen
Corso di cucina a Sesto
Due giorni di corso di cucina nei locali dell’albergo Royal il giorno 18 e 19 marzo: “fingerfood e crostini”. Grazie alle famiglie Watschinger e Steiner per mettere a disposizione i locali e grazie al cuoco Michl Steiner, membro della “Cooking Gang Alto Adige“.
Il 12 marzo, i soci delle sezioni Alta Pusteria e Bassa Pusteria hanno visitato insieme il santuario Santa Maria Aufkirchen, arrivando per la crocevia più antica del Tirolo.
Non diment icate la “Festa dell e Malghe” a Prato alla Dra va il 31 agosto 2 014
Cara Ida, tante congratulazioni e tanti auguri! Renate eChristine
La nostra presidente tra nuova presidente Ci congratuliamo con la nos urandole gioia e aug provinciale Ida Schacher, ro. lavo suo nel successo
Pellegrinaggio del Circondario Val Pusteria
„Insieme sullo stesso cammino“ è stato il motto del pellegrinaggio al santuario „Maria am Sand“ a Millan il 15 maggio. Sono partiti in 57 dall’Alta Pusteria per passare questa giornata insieme all’insegna della preghiera.
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COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI VAL PUSTERIA SEZIONE BASSA PUSTERIA quadri Testi e une del gruppo pittura farfalle I lavori nati dal progetto in com ono visibili emozioni uscite rend e del laboratorio di scrittura o nel foyer dell’ospedale di marz 28 Il . nima dell’a ndo dal profo gurato la mostra di alcune inau ha lica pubb Brunico una lettura di queste opere.
I responsabili del progetto testi e pittura, lo psicologo Anton Huber, gli artisti Luis Seiwald e Ruth Oberschmied con il direttore distrettuale dell’ospedale di Brunico, dott. Walter Amhof (sx). Manca sulla foto Michela Falkensteiner, terapeuta della scrittura.
L’attrice Brigitte Knapp dur ante la lettuta dei testi, accompagnata dal gruppo musicale “Vogaiga“.
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Cancro – che fare? Relazione della psicologa Christine Centurioni sul tema “Cancro – che fare?“
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Ginnastica in acqua a nella piscina Cron4 a Riscione. I partecipanti della ginnastica in acqu
COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI
Una candela per i nostri cari defunti
Pellegrinaggio alla chiesa di San Giuseppe Freinademetz L’altare del la chiesa a Millan dedicata al primo santo della Val Badia e dell'Adige.
La statua di Josef Freinademetz
n
al pellegrinaggio a Milla In tanti soci hanno partecipato
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COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI BOLZANO - SALTO - SCILIAR
12.000 rose vendute
Grazie all’aiuto di tanti volontari anche quest’anno la tradizionale vendita delle rose è stata un successo. In 27 paesi davanti ad altrett ante chiese e in diverse piazze della città di Bolzano sono state vendute 12.000 rose per un ricavo di 17.000 €. Ringraziamo tutti i partecipanti e a tutti che hanno dato un segno di solidarietà e di sostegno con l’acquisto di una rosa.
Gita al lago di Valdurna Che bello quando si esce dalle gallerie e si apre il panorama della Val Sarentino con prati e masi pieni di fiori. Abbiamo iniziato questa gita di maggio camminando attorno al lago di Valdurna per poi visitare la chiesa San Nicolò con si suoi bellissimi affreschi romanici in compagnia dalla vicesindaca Karoline Stofner. Dopo la visita, Agatha Eschgfäller, nuovo membro del consiglio circondariale, ci ha viziati con delle torte fatte a mano, servite nel ristorante Jägerhof.
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Dopo ognuno ha avuto il tempo per andare in giro per conto suo per ammirare le montagne, raccogliere fiori o semplicemente per riposarsi e prendere un po’ di sole osservando i pescatori.
Dopo una piccola merenda siamo ritornati a Bolzano. L’unico neo della giornata è stata la scarsa partecipazione alla gita.
COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI
Gita al Lago di Garda Non solo Lago di Garda ma anche i suoi dintorni valgono un viaggio. I 45 partecipanti alla gita hanno apprezzato la bellezza del paesino Lazise. Che bello passeggiare per le stradine, dare da mangiare alle anatre o ai cigni, godere dell’atmosfera rilassata. Il pranzo in un elegante ristorante a Borghetto vicino a Valeggio sul Mincio per assaggiare i famosi tortellini, i nodi d’amore e poi la visita di questo borgo minuscolo costruito su un isolotto nel fiume Mincio e in parte anche su dei ponti sul fiume, in mezzo allo scorrere dell’acqua. Una messa al santuario Madonna del Frassino a Peschiera ha concluso questa bellissima giornata.
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COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI OLTRADIGE - BASSA ATESINA Benedizione delle moto Ogni anno una festa, la benedizione delle moto da “Siegi“ a Pianizza di Sopra/ Caldaro. Christian Andergassen, organizzatore e ideatore, ha devoluto il ricavo di 4.000 € all’Assistenza Tumori..
Una rosa per la vita
Più di 16.000 rose sono state vendute a Pasqua e il giorno della mamma nel circondario. L’Assistenza Tumor i ringrazia i volontari e la popolazione.
Gruppo teatro Apolloniabühne
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Grazie per 2.000 €, incassi della produzione teatrale „Desm ol isch olls ondersch“ del gruppo teatro amatoriale “Apolloniabüh ne“ di Missiano, messi a disposizione dell’Assistenza Tumori in memoria di Mary Kofler, ex presidente del gruppo. Da sx: Elisabeth Zublasing (presidente del gruppo “Apollo niabühne Missian“), Maria Angela Berlanda e Berta Tschigg Ambach (presid ente e vice presidente del circondario Oltradige - Bassa Atesina), Elisabeth Marsch all (consigliera “Apolloniabühne Missian”).
Benedizione della nuova macchina Finalmente è arrivata la nuova „Seat Alhambra“ con posto per sette persone per il trasporto dei malati in sostituzione della vecchia macchina con i suoi 265.000 km. L’acquisto è stato finanziato con mezzi propri e grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio. Decano Josef Haas di Egna ha benedetto la nuova macchina. .
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COSA SUCCEDE NEI CIRCONDARI
Vespa Club Margré La consegna dell’assegno con i ricavi del “9° Frühschoppen“ organizzato dal “Vespa Club Margré“, il presidente del club con Maria Angela Berlanda.
a Pellegrinanggio a Pietralb Per la prima volta insieme al santuario di Pietralba, raggiunto con un autobus di linea. Nella foto un dettaglio che ha catturato la nostra attenzione
Ginnastica in acqua
Tutte le partecipanti aug urano una buona estate a tutti e arrivederci in autunno. Giovedì, 2 ottobre si rico mincia!
Agendroa llare i diversi
evi di cont Non dimenticat pubblicati nell'Agenda. ti en appuntam eno un mee iscriversi alm Per partecipar ondario. rc ci l de ficio se prima nell'uf 66 Tel. 0471 8204
Swarovski e Innsbruck Sembra un mondo delle fate, i “Kristallwelten” di Swarovski a Wattens in Austria (nella foto i partecipanti davanti all’ingresso). Dopo pranzo passeggiata nel centro di Innsbruck.
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BUONO E SANO
Pesto con girardina silvestre
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e erbacce sono l’incubo dei giardinieri e dei proprietari di orti, costretti a investire molte energie nel combattere queste piante che di solito risultano molto resistenti, vigorose e prolifere. Le nostre nonne sapevano che la maggior parte di queste erbacce hanno invece delle proprietà curative e mediche, nonché un buon sapore. E la nostra proposta è appunto quella di mangiarle piuttosto che tentare invano
di sradicarle. Gli spinaci selvatici, le ortiche, atriplex o bietolone rosso e il farinello buon enrico sono delle erbacce che non soltanto hanno delle proprietà mediche, ma hanno anche un ottimo sapore e si lasciano preparare in tanti modi diversi. Nella zuppa, come pesto o come ingrediente per le lasagne o le torte salate. Cosa aspettate? Helga Petrik Walder vi augura buon divertimento e un sano appetito..
Ingredienti per 4 persone
preparazione
• Lavare e asciugare le foglie di girardina silvestre, mettere in un recipiente alto e stretto assieme alle mandorle/ noci, il parmigiano tagliato a pezzi, l’olio, sale, pepe e eventualmente l’aglio. Tritare con il frullatore.
4-6 manciate di girardina silvestre fresca e giovane 100 gr noci o mandorle tritate
70 gr parmigiano fresco
200 ml olio d’oliva buono
sale, pepe e aglio a volontà 350-400 gr linguine
• Nel frattempo portare in ebollizione dell’acqua in una pentola grande e cuocere le linguine al dente. Tenere un po’ dell’acqua di cottura da parte e mescolare la pasta con il pesto, aggiungendo l’acqua di cottura. • Erbe o erbacce sono in genere molto adatte per la preparazione di un pesto. Provatelo per sesempio con la romice o con l’aglio orsino.
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• Una volta preparato il pesto si mantiene anche per due settimane nel frigo se ben coperto con dell'olio. Per chi vuole già prepararsi per la la lunga stagione fredda, può anche congelare il pesto.
Ringraziamo Helga Petrik Walder dell’associazione Luchs di Dobbiaco per questa ricetta toccasana ed estiva.
Buon appetit o!
BUONO E SANO
La storia della ricetta
L
a ricetta di questo numero de “La Chance” ha una storia che non voglio nascondervi. Quando ero alla ricerca di qualcuno che potesse proporci una ricetta mi sono imbattuta nella gita di raccolta erbe e nella giornata della cucina all’insegna delle erbe in programma di lì a pochi giorni. Sabato 24 maggio un gruppo dell’associazione Luchs di Dobbiaco, tra cui alcuni soci dell’Assistenza Tumori,
si è recato in montagna alla ricerca di erbe selvatiche. Ad accompagnare il gruppo era Helga Petrik Walder, esperta in erbe e cucina. Sono state raccolte: ortiche, barba di becco, girardina silvestre, spinaci selvatici, atriplex, farinello buon enrico, aglio orsino e altro. Domenica 25 maggio sempre i membri dell’associazione Luchs, soci dell’Assistenza Tumori e altri si sono incontrati alla Lachwiesenhütte per cuci-
nare le erbe raccolte il giorno prima. Tra l’altro sono stati preparati: aperitivo con fiori di pado e prosecco, crostini con pesto e formaggio all’erba orsina, involtini di symphytum. Il tutto seguito da una frittata di dente di leone, zuppa alle erbacce, spaghetti con pesto di aglio orsino, canederli di erbacce ai fiori. Come secondo invece sono state preparati delle trote con crosta di aglio orsino e insalata di patate con crescione selvatico, quaglie e capriolo al modo neolitico, cioè cotto nella terra e condito con aghi di pino. nd
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Foto: Othmar Seehauser
ASSISTENZA TUMORI ALTO ADIGE ASSISTENZA TUMORI ALTO ADIGE | SEDE CENTRALE
VAL VENOSTA
Via Tre Santi, 1 | 39100 Bolzano Tel. +39 0471 28 33 48 | Fax +39 0471 28 82 82 info@krebshilfe.it
Via Ospedale 13 | 39028 Silandro Tel. +39 0473 62 17 21 | Fax +39 0473 42 02 57 vinschgau@krebshilfe.it
Lu Ricevimento
Ma
Me
Gio
Ve
0900 - 1200 0900 - 1200 0900 - 1200 0900 - 1200 0900 - 1200
Via Tre Santi, 1 | 39100 Bolzano Tel. +39 0471 28 37 19 | Fax +39 0471 28 82 82 bolzano-salten-schlern@krebshilfe.it Lu Ricevimento
1200
1430 - 1530
Ma
0900
-
1200
Me
0900
1200
1430 - 1530
Gio
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0900
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1200
Me
Gio
Ve
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1400 - 1800
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0800 - 1100
Me
Gio
Ve
Sezione Bassa Pusteria Piazza Cappuccini, 9 | 39031 Brunico Tel. +39 0474 55 13 27 unterpustertal@krebshilfe.it Lu Ricevimento
OLTRADIGE - BASSA ATESINA Largo Cesare Battisti, 6 | 39044 Egna Tel. +39 0471 82 04 66 | Fax +39 0471 82 04 66 ueberetsch-unterland@krebshilfe.it Lu
Ma
VAL PUSTERIA
Ambulatorio I & II Via Tre Santi, 1 | 39100 Bolzano Tel. +39 0471 28 37 19
Orario
Lu
0800 - 1100
Ambulatorio Via Principale 134 | 39028 Silandro Tel. +39 0473 73 66 40
BOLZANO SALTO-SCILIAR
0900
Ricevimento
Ma
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0800 - 1300 0800 - 1300 0800 - 1300 0800 - 1300 0800 - 1400 1400 - 1700 -
Ambulatorio Laives Centro Anziani, Passaggio zona scolastica, 4 | 39055 Laives Tel. +39 0471 82 04 66 Ambulatorio Egna Largo Cesare Battisti, 6 | 39044 Egna Tel. +39 0471 82 04 66 Ambulatorio Caldaro Distretto sanitario Caldaro 2° piano, Piazza Rottenburg, 1 | 39052 Caldaro Tel. +39 0471 82 04 66
Ma
1700 - 1900 0830 - 1200 0830 - 1200 0830 - 1200
Ambulatorio Brunico Villa Elsa, Via Andreas Hofer, 25 | 39031 Brunico Tel. +39 0474 55 03 20 Ambulatorio Campo Tures Via Hugo von Taufers, 19 | 39032 Campo Tures Tel. +39 0474 55 03 20 Ambulatorio Pedraces Pedraces, 57 | 39036 Frazione di Badia Tel. +39 0474 55 03 20 Sezione Alta Pusteria Via Gustav Mahler, 3 | 39034 Dobbiaco Tel. +39 0474 97 28 00 | Fax +39 0474 97 28 00 oberpustertal@krebshilfe.it Lu Ricevimento
Ma
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Gio
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1600 - 1800
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Ambulatorio Via Gustav Mahler, 3 | 39034 Dobbiaco Tel. +39 0474 97 28 00
VALLE ISARCO - ALTA VALLE ISARCO - VAL GARDENA
Via delle Corse, 27 | 39012 Merano Tel. +39 0473 44 57 57 | Fax +39 0473 44 57 57 meran-burggrafenamt@krebshilfe.it
Via Roma, 5 | 39042 Bressanone Tel. +39 0472 81 24 30 | Fax +39 0472 81 24 39 eisacktal@krebshilfe.it
Lu Ricevimento
1200
1430 - 1630
Ma
0900
-
Ambulatorio Merano Via Roma, 3 | 39012 Merano Tel. +39 0473 49 67 15 Ambulatorio Lana Distretto Socio Sanitario Lana, Via Andreas Hofer, 2 | 39011 Lana Tel. +39 0473 55 83 72
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0900
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0900
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0830 - 1130 0830 - 1130 0830 - 1130 0830 - 1130
MERANO - BURGRAVIATO
0900
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1400 - 1800 0800 - 1200 0800 - 1200 0800 - 1200 0800 - 1200
Ambulatorio Bressanone Via Roma, 5 | 39042 Bressanone Tel. +39 0472 81 24 30 Ambulatorio Vipiteno Ospedale 5° piano, Via Santa Margherita 24 | 39049 Vipiteno Tel. +39 0472 77 43 46 Ambulatorio Chiusa Distretto sanitario Chiusa, Seebegg, 17 | 39043 Chiusa Tel. +39 0472 81 31 35
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