Rosso Fiorentino - Rosso Vivo: the exhibition

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COMUNICATO STAMPA

LA CITTÀ DI VOLTERRA SI PREPARA A UNA STAGIONE DI GRANDI EVENTI E INIZIATIVE ARTISTICHE Partirà il 23 maggio il ciclo di eventi e iniziative artistiche per il biennio 2014/2015: a dare il via sarà la grande esposizione dedicata a Rosso Fiorentino. Il suo capolavoro assoluto, La Deposizione dalla Croce, sarà al centro di un omaggio che coinvolgerà tutti i più prestigiosi spazi di Volterra. “Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. La Deposizione, la Storia, il ʻ900, il Contemporaneo”, promosso dal Comune di Volterra in collaborazione con la Diocesi e prodotto e organizzato da Arthemisia Group, vede lʼideazione e la regia di Alberto Bartalini e la curatela di Vittorio Sgarbi. Grandi artisti del passato, del ʻ900 e contemporanei saranno esposti negli spazi volterrani in sei diversi allestimenti, ognuno dei quali offrirà spunti e riflessioni su Rosso Fiorentino e La Deposizione. La novità assoluta è che per lʼintero anno Pinacoteca, Museo Etrusco Guarnacci, Palazzo dei Priori, Teatro Romano, Battistero di San Giovanni ed Ecomuseo dellʼAlabastro saranno visibili tutti con un unico biglietto, acquistabile in uno qualunque degli spazi. Un evento unico, che vede la sinergia tra pubblico e privato proprio attraverso Arthemisia Group, società leader a livello nazionale per la produzione di mostre dʼarte ed eventi culturali, che ha creduto fortemente nel progetto di valorizzazione della Città: una coraggiosa ambizione sotto il segno della cultura. Una serie di spettacoli, manifestazioni, dibattiti e molto altro coinvolgeranno lʼintera Città per la stagione 2014/2015: Volterra si prepara a divenire il più suggestivo Museo diffuso al mondo dedicato a un artista. CONCEPT “Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. La Deposizione, la Storia, il ʻ900, il Contemporaneo”: è questo il titolo del grande evento intorno al quale Volterra svilupperà un intero biennio allʼinsegna dellʼarte e della cultura. Per evocare lʼunicità dellʼesposizione si potrebbe cominciare dalla forza di un artista assoluto, che si può addirittura definire il padre dellʼanticonformismo. E ancora si potrebbe partire dalla sua opera più significativa, la Deposizione dalla Croce, capolavoro che il mondo invidia e la storia dellʼarte celebra. O di una Città culla della cultura etrusca, emblema della tradizione dellʼalabastro e sede di una serie di magnifici musei e spazi espositivi. Ma la verità è che questa operazione trova il suo punto di massima originalità nel fatto che, per la prima volta in Italia, una serie di luoghi di grandissimo valore storico si trasformano attraverso opere di artisti mirabili, dando vita a un vero sistema culturale, estraneo ai soliti impianti espositivi museali, che animerà Volterra per il biennio 2014/2015.


Lʼarte intesa come la più alta tra le espressioni dellʼuomo: questo il concetto che lʼamministrazione volterrana vuole ribadire, creando un evento in grado di animare la città e sviluppare una serie di appuntamenti imperdibili. La più importante società privata a livello nazionale nel campo artistico e culturale, Arthemisia Group, è impegnata in prima linea in questo imponente progetto di rilancio della Città: «Crediamo fortemente nel “Progetto Volterra” – dice la presidente di Arthemisia Group Iole Siena – e per questo abbiamo deciso di mettere tutti noi stessi per la realizzazione di questo biennio allʼinsegna dellʼarte, certi che lʼinvestimento per la valorizzazione di questa Città possa diventare un esempio per tutta lʼItalia». La valenza culturale e artistica è infatti irripetibile, perché dal 23 maggio 2014 al 31 dicembre 2015 chi visiterà la Città potrà godere di una esposizione diffusa, che avrà come fulcro centrale proprio il più grande capolavoro di Giovan Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino: La Deposizione dalla Croce, definita da Vittorio Sgarbi «lʼanima di Volterra». Dipinta nel 1521 per la Cappella della Croce di Giorno presso la Chiesa di San Francesco a Volterra, questo quadro rappresenta un importante momento nella storia dellʼarte italiana, quando pittori come il Rosso cercarono di elaborare un nuovo canone pittorico che andasse oltre a quanto era stato raggiunto con il Rinascimento. Lʼimpressionante modernità dellʼopera, ne fa indiscutibilmente un capolavoro dellʼarte italiana. Il pittore realizza una figurazione naturalistica e contemporaneamente astratta, adattando la luce a quella dellʼambiente per cui era progettato e agli affreschi che lo decoravano. «In Rosso Fiorentino si possono vedere cubismo, astrattismo, arte concettuale – dice il curatore Vittorio Sgarbi – e il pubblico potrà ammirare Rosso Fiorentino attraverso il lavoro di vari artisti. È molto interessante pensare che alcuni di questi artisti potrebbero non aver mai conosciuto lʼopera di Rosso, ma ne riproducono lʼirregolarità, lʼeccentricità o lʼessenzialità». Proprio la contemporaneità di questo dipinto è stata la base di partenza per la chiamata a raccolta di grandi artisti. Lʼ Architetto Alberto Bartalini, ideatore e regista dellʼevento che ama progettare spazi urbani attraverso segni d'arte che con essi interagiscono per contenuti ed estetica, dice a proposito: "Lavorando a questo progetto, ho voluto mettere in evidenza la teatralità che si cela all'interno della Deposizione, in particolare enfatizzando il cartone teatrale rispetto all'opera pittorica finita. Mi sono voluto confrontare così con la Storia, con il '900 e il Contemporaneo, attraverso vari artisti, forme espressive e luoghi architettonici eccellenti per la Città, creando un percorso fuori da ogni schema museale canonico.” Scultori e pittori saranno esposti presso gli spazi di Palazzo dei Priori, Pinacoteca Civica, Museo Etrusco Guarnacci, Battistero di San Giovanni, Teatro Romano, Ecomuseo dell'Alabastro e si alterneranno nel corso dellʼesposizioni: questo darà vita a un continuo rinnovamento dellʼiniziativa, che vedrà eventi dedicati continui. Fino al 31 dicembre 2015 questo grande omaggio a Rosso Fiorentino, la più originale e spettacolare manifestazione mai dedicata al grande maestro nato a Firenze nel 1495,


sarà visibile con un solo biglietto valido per tutti i luoghi, la Volterra Card, che permetterà a ogni visitatore di godere della sorprendente esposizione diffusa per la Città. SPAZI Pinacoteca: il Novecento a Rosso. «Non cʼè artista che sia più attuale e più contemporaneo di Rosso: lʼelemento trasgressivo, irregolare, fuori prospettiva in lui dominante è quello che ritroviamo negli artisti del ʻ900». Così Vittorio Sgarbi spiega lʼesposizione del primo degli spazi, la Pinacoteca Civica, nella quale oltre ad altre magnifiche opere è da sempre custodita la Deposizione. Un riallestimento di grande impatto delle sale e del chiostro interno, sarà accompagnato dallʼesposizione di alcuni di questi artisti che nella riproduzione dellʼirregolarità, dellʼeccentricità o dellʼessenzialità riportano a Rosso Fiorentino: Carlo Bonomi, Adolfo Wildt, Osvaldo Licini, Franco Asco, Lorenzo Viani con la collezione Carlo Pepi, Marino Marini, Giuliano Vangi, Domenico Gnoli, Gino De Dominicis, Francesco Ciusa, Alberto Gerardi, Cagnaccio di San Pietro, e Arturo Nathan. Allʼinterno del Chiostro della Pinatoceca una straordinaria installazione di Ugo Nespolo realizzata con la sponsorizzazione di Menichini srl e una splendida scultura di Giuliano Vangi. Ecomuseo dellʼAlabastro: Il bianco e il Rosso Anche la tradizione legata allʼalabastro, lʼessenza di Volterra, troverà una grande celebrazione in un gioco artistico narrativo legato al colore bianco con cui gli artigiani della Città omaggeranno Rosso Fiorentino: presso gli spazi dellʼEcomuseo dellʼAlabastro, situato anchʼesso allʼinterno di Palazzo Minucci Solaini, i Maestri Alabastrai dell'Associazione Arteinbottega di Volterra, Daniele Boldrini, Ditta Bianchi Romano, Valdo Gazzina e Alessandro Marzetti coordinati dal presidente Renato Casini, creeranno quattro straordinarie opere. Queste eccellenze dellʼartigianato saranno esposte insieme a una quinta pala nelle dimensioni della Deposizione dalla Croce, realizzata in materiale di riciclo dall’artista Venio Santoni e la “piccola dichiarazione dʼamore” di Valeria Paniccia: un dialogo tra la tradizione e lʼinnovazione. Battistero di San Giovanni: Il Teatro Rosso Questo straordinario edificio, anchʼesso risalente al XIII secolo, ospiterà la parte più scenografica di tutta lʼoperazione: 6 pale di grandi dimensioni inserite nelle nicchie delle finestre sfrutteranno lʼimpianto ottagonale del Battistero, allʼinterno di una installazione teatrale ideata da Alberto Bartalini con gli affreschi digitali di Stefano Stacchini (con la collaborazione esterna dellʼartista Renato Frosali). Una sceneggiatura scritta in un saggio analitico e trasformata in immagini che indaga sullʼaspetto teatrale originario e intenzionale della Deposizione del Cristo e ne sviluppa in chiave moderna la macchina, i costumi, le luci, e lʼattimo della recitazione. Sul soffitto una video installazione di Graziana Forzoni e Paolo Cresti andrà a completare la “messa in scena”, che richiamerà atmosfere spettacolari,


dallʼimpianto scenico mozzafiato che arriverà addirittura a confondere i visitatori, che si troveranno a vivere unʼesperienza che non dimenticheranno. Palazzo dei Priori: Rosso Fiorentino Contemporaneo Palazzo dei Priori, il più antico Palazzo Comunale della Toscana i cui primi elementi risalgono addirittura al XIII secolo, vedrà attraverso gli occhi di alcuni artisti contemporanei, una esposizione ispirata proprio alla Deposizione Dalla Croce. Renato Frosali, Francesco Federighi, Renzo Galardini, Mario Mulas con Stefano Tonelli, Ali Hassoun, Giovanni Perico e Paola Ghisleni, Maurizio Giani e Elvira Todaro con Scart, Julian T., artisti molto diversi tra loro per forme e linguaggio, sono gli autori di opere originali e create appositamente per lʼoccasione che animeranno lʼantico palazzo con le loro interpretazioni del capolavoro del Rosso: unʼatmosfera che stupirà i visitatori e destinata a far discutere. Museo Etrusco Guarnacci: La discesa dei corpi Il tema della morte, ovviamente centrale nella Deposizione, troverà spazio nella collezione di arte etrusca che il mondo invidia alla Città di Volterra e allʼItalia tutta: il Museo Guarnacci a confronto con le celebri “ Mummie” dellʼartista contemporaneo Cesare Inzerillo. I visitatori potranno così ammirare, in un ambiente ricco di reperti antichi addirittura di 3000 anni, unʼesposizione il cui fil rouge è così indicato dal curatore Sgarbi: «Nella Deposizione del Rosso si avverte fin da subito la componente dionisiaca ed eversiva, il canto di una resurrezione perenne. Il clima generale del dipinto, come le opere di Inzerillo, nega la morte». Oltre a Inzerillo i visitatori potranno ammirare anche “Il Sepolcro degli Amanti” di Roberto Ferri. Teatro Romano: Il Corpo e la Crocifissione Il Teatro Romano di Volterra ospiterà invece due opere sul tema della Crocifissione del grande scultore polacco (da anni residente in Italia) Igor Mitoraj. Lʼimponenza delle opere di Mitoraj donerà al Teatro, risalente al I secolo a.C., una forza scenica di grande impatto. Lʼ ESPOSIZIONE Lʼesposizione è promossa dal Comune di Volterra in collaborazione con la Diocesi ed è prodotta e organizzata da Arthemisia Group, società leader a livello nazionale e non solo per le grandi mostre dʼarte e grazie a Knauf, sponsor dellʼiniziativa. Il curatore sarà Vittorio Sgarbi, mentre lʼintera operazione vede lʼideazione la regia dellʼArchitetto Alberto Bartalini che curerà anche il progetto espositivo. Il Comitato scientifico è composto da Ilario Luperini, Maria Giulia Burresi, Paola Raffaella David, Roberto Ciardi, Alessandro Furiesi, Don Osvaldo Valota e il Vescovo Alberto Silvani. La “Volterra Card” avrà la validità di 72 ore e consentirà lʼingresso presso Pinacoteca Civica, Museo Etrusco Guarnacci, Palazzo dei Priori, Teatro Romano, Battistero di San Giovanni ed Ecomuseo dellʼAlabastro.


Durante il periodo di apertura si terranno rappresentazioni e conferenze di approfondimento, con personalità di spicco della cultura nazionale. Le opere esposte, provenienti da collezioni pubbliche e private, ruoteranno nel corso dellʼanno, alternandosi per rendere lʼesposizione dinamica e in continua evoluzione.

BIENNIO ALLʼINSEGNA DELLA CULTURA Questa iniziativa sarà il fulcro del programma turistico/culturale della Città di Volterra per il biennio 2014/2015: non solo lʼesposizione “Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. La Deposizione, la Storia, il ʻ900, il Contemporaneo” vedrà lʼavvicendamento di opere di molti artisti, ma intorno a essa verranno sviluppati spettacoli, convegni, manifestazioni culturali e molto altro. MATERIALE STAMPA SCARICABILE QUI > http://bit.ly/1jiAt0X Ufficio Stampa Arthemisia Group Anastasia Marsella | am@arthemisia.it | T. +39 06 69380306 Adele Della Sala | ads@arthemisia.it | M. +39 345 7503572 Orari Gli spazi espositivi sono aperti tutti i giorni nei seguenti orari: Pinacoteca Civica, dalle ore 9.00 alle ore 19.00 Ecomuseo dellʼAlabastro, dalle ore 9.30 alle ore 19.00 Palazzo dei Priori, dalle ore 10.30 alle ore 17.30 Museo Etrusco Guarnacci, dalle ore 9.00 alle ore 19.00 Teatro Romano, dalle ore 10.30 alle ore17.30 Battistero di San Giovanni, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 Biglietti Intero € 14,00 Ridotto € 12,00 Gruppi € 10,00 Scuole € 5,00 Famiglia € 20,00


SCHEDA TECNICA Titolo ROSSO FIORENTINO. ROSSO VIVO. La Deposizione, la Storia, il ʻ900, il Contemporaneo.” Sede Volterra Spazi Pinacoteca Civica: Il 900 a Rosso Ecomuseo dellʼAlabastro: Il bianco e il Rosso Battistero di San Giovanni: Il Teatro Rosso Palazzo dei Priori: Rosso Fiorentino Contemporaneo Museo Etrusco Guarnacci: La discesa dei corpi Teatro Romano: Il Corpo e la Crocifissione Date al pubblico Dal 23 maggio 2014 al 31 dicembre 2015 Mostra promossa da Comune di Volterra Prodotta e organizzata da Arthemisia Group Con la collaborazione di Diocesi di Volterra Sponsor Knauf Media coverage by Sky Arte HD A cura di Vittorio Sgarbi Regia di Alberto Bartalini Allestimento Ideal Forme 2000

Lighting designer Francesco Murano Progetto immagine coordinata e progetto grafico in mostra Angela Scatigna Orari apertura Pinacoteca Civica: 9.00 - 19.00 Ecomuseo dellʼAlabastro: 9.30 - 19.00 Battistero di San Giovanni: 10.00 - 18.00 Palazzo dei Priori: 10.30 - 17.30 Museo Etrusco Guarnacci: 9.00 - 19.00 Teatro Romano: 10.30 - 17.30 (le biglietterie chiuderanno unʼora prima) Biglietti: Intero € 14,00 Ridotto € 12,00 60 anni compiuti (con documento); bambini/ ragazzi da 6 anni al termine degli studi universitari; Soci Coop (tessera individuale); Soci Touring Club Gruppi € 10,00 per gruppi superiori a 20 pax Scuole € 5,00 scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, per gruppi superiori a 20 pax Famiglia € 20,00 (2 adulti + 2 bambini. Per ogni eventuale bambino verrà applicata la tariffa ridotta) Omaggio Nati e residenti a Volterra; bambini fino a 6 anni; portatori di handicap e invalidi gravi; un accompagnatore per disabile; accompagnatori di gruppi (1 ogni gruppo); insegnanti in visita con alunni/studenti (1 ogni 10 studenti); singoli o delegazioni dellʼAmministrazione Comunale; guide turistiche, dietro esibizione del patentino; giornalisti italiani e appartenenti allʼUnione Europea, dietro esibizione del tesserino; chiunque visiti il museo nel giorno del proprio compleanno previa presentazione


di un documento di identità; soci ICOM (con tessera); possessori di coupon di invito; possessori di Vip Card Arthemisia Group

Sito internet www.rossofiorentinovolterra.it Infoline T +39 0588 028021 Servizi didattici Coop. Itinera T + 39 0586 894563 didattica@itinera.info Uffici Stampa Arthemisia Group Adele Della Sala - ads@arthemisia.it M +39 345 7503572 Anastasia Marsella - am@arthemisia.it T +39 06 69380306


Rosso a Volterra di Ilario Luperini La Deposizione dalla Croce del Rosso Fiorentino. Non cʼè dubbio che sia il momento saliente di una sacra rappresentazione: fissare un attimo del convulso movimento teatrale; la fatica morale e fisica, lo spasimo della deposizione. Il corpo del Cristo, con la sua pesantezza di uomo sacrificatosi per i suoi simili, liberato dai ferri della croce, viene calato con premura ed estrema attenzione verso il basso dove lo attende la pietà dei presenti. Il pathos è al culmine; lʼazione drammatica è fermata nel momento in cui tutti gli attori allʼunisono esprimono un umanissimo dolore, intonano un pietoso cantico dopo la tragedia e prima del compianto. Lʼidea di Alberto Bartalini. Lʼazione teatrale si apre allʼesterno e invade la città antica; la pala del Rosso anima la città, con immagini coinvolgenti che guidano, accompagnano ammiccanti nei luoghi simbolo di Volterra: la Pinacoteca, lʼEcomuseo dellʼalabastro, il Palazzo dei Priori, il Battistero di San Giovanni, il Museo etrusco, il Teatro romano. Gli attori si moltiplicano, si muovono in cinque atti, ognuno in uno spazio diverso. Una rappresentazione in cinque atti, in cui entrano come inconsapevoli comparse tutti i visitatori. Un teatro diffuso, un dramma partecipato. Il Rosso vive e coinvolge. Per la prima volta si irradia in tutta la città con la sua impressionante forza comunicativa. Questa la geniale, felice idea di Alberto Bartalini, il regista. Una mirabile costruzione scenica, un alto profilo teatrale. Atto primo. Palazzo Minucci Solaini e Torre Minucci. Da qui parte lʼazione del regista. Quadro primo. La pala viene isolata nella stanza della pinacoteca in cui da tempo è accolta. Le altre opere che abitualmente la accompagnano vengono spostate. Si crea una nuova illuminazione e un raffinato allestimento la valorizza nella sua prorompente modernità. Nuovi compagni le si affiancano: Lorenzo Viani e Marino Marini. Due assoluti protagonisti del Novecento artistico provano e riescono a idealmente dialogare con lʼacme scenico della pala; Viani per i disegni dal Rosso ispirati, Marini per la tensione emotiva delle sue sculture. Nelle attigue stanze continua il confronto con gli artisti del presente, quelli che , come afferma Vittorio Sgarbi, riportano a Rosso Fiorentino per lʼirregolarità, lʼeccentricità e lʼessenzialità del loro fare artistico: Carlo Bonomi, Adolfo Wildt, Osvaldo Licini, Franco Asco, Domenico Gnoli, Gino De Dominicis, Francesco Ciusa, Alberto Gerardi, Cagnaccio di San Pietro e Arturo Nathan. Quadro secondo. Lʼazione si sposta nel chiostro con Giuliano Vangi, presente con opere che rivelano la sua grande capacità di sintesi formale, la sua particolare sensibilità per i materiali e quell'abilità tecnica che, come afferma Luca Beatrice, lo rende uno dei grandi virtuosi dell'arte italiana, pur senza mai scivolare nel virtuosismo e nell'iperdecorativo. E Ugo Nespolo, nel pavimento del chiostro e nei tondi delle pareti, dove crea unʼistallazione che sintetizza e frammenta lʼopera del Rosso, semplificando la


scala cromatica e accrescendo la sensazione di movimento. Come se fosse una studiata e appassionata sequenza di foto di scena. Nella torre Minucci, con gli alabastrai, si chiude il primo atto. Lʼartigianato di alta qualità - unʼaltra delle eccellenza volterrane – entra in campo con il candore, la levigatezza, la lucentezza, la trasparenza della sua pietra e misura la sua attualità confrontandosi con una copia della Deposizione realizzata da Venio Santoni in materiale di riciclo e una piccola dichiarazione dʼamore a Rosso Fiorentino di Valeria Paniccia. Gli artigiani dellʼalabastro: Daniele Boldrini, la ditta Romano Bianchi, Valdo Gazzina, Alessandro Marzetti, coordinati da Renato Casini, Presidente dellʼAssociazione Arteinbottega.

Atto secondo. Battistero di San Giovanni. Il regista si fa anche attore. Due i protagonisti. Alberto Bartalini e Stefano Stacchini, con la collaboratore esterna di Renato Frosali. Da unʼattenta, acuta, puntuale analisi critica della Pala - una sorta di dettagliato canovaccio magistralmente composto da Stefano Stacchini – si impone uno straordinario apparato scenografico. Alberto Bartalini crea il fascino dellʼinsieme: nelle nicchie delle finestre, sfruttando lʼimpianto ottagonale del Battistero, inserisce sei pale di grandi dimensioni - affreschi digitali di Stefano Stacchini - in cui lʼopera di Rosso appare analizzata creativamente in tutte le sue componenti: la luce, i costumi, le figure, la macchina di scena, la recitazione (perché davvero si tratta di intensi momenti di recitazione). Nel buio del luogo le opere si esaltano; la realtà si trasforma in immaginazione, la fantasia di ogni visitatore può liberarsi in uno spazio maestoso. Il fascino indimenticabile della messa in scena si accresce e si moltiplica, poi, con una video installazione sul soffitto, opera di Graziana Forzoni e Paolo Cresti. Una spettacolare atmosfera mozzafiato. Atto terzo. Il Palazzo dei Priori. Altri attori, altra scenografia. La contemporaneità si fa più stringente. Il regista determina gli spazi e le composizioni, gli attori si muovono liberamente e con originalità, nel rispetto delle condizioni scenografiche. Interpretazioni della Deposizione, nelle dimensioni e nella forma della pala, a opera di Renato Frosali, Francesco Federighi, Renzo Galardini, Mario Mulas con Stefano Tonelli, Ali Hassoun, Giovanni Perico con Paola Ghisleni, Maurizio Giani con Elvira Todaro, Julian T. Artisti diversi con linguaggi diversi. Non una collettiva, ma dialogo e confronto tra pensieri, tecniche, emozioni, materiali, suggestioni, immaginari distanti tra loro e unificati dal tema. Un confronto a più voci, a formare un coro di solisti, armonizzati dalla bacchetta del maestro-regista. Opere create appositamente per lʼoccasione che utilizzano materiali e tecniche le più disparate, dalla tradizionale pittura a olio, alla foto rielaborata graficamente, al riutilizzo di materiali di scarto. Si confrontano modalità operative e sistemi di pensiero dissimili; artisti e non joueurs du dimanche, cioè persone che hanno scelto le tecniche dellʼespressione attraverso figure (siano esse naturalistiche o astratte) per offrire a se stessi e agli altri un sistema di pensiero, un complesso di emozioni e di suggestioni, una visione del mondo. Un convincente panorama sulla ricerca artistica dei nostri giorni, in nome del pluralismo linguistico. Uno spazio suggestivo, animato da presenze stimolanti.


Atto quarto. Il Museo Guarnacci. Entra in scena la storia delle origini. Lo spazio del museo non viene modificato. La raccolta di antichi reperti – il DNA etrusco della città - si arricchisce di una preziosa presenza: le Mummie di Cesare Inzerillo e Il sepolcro degli amanti di Roberto Ferri. Vittorio Sgarbi:” nella Deposizione del Rosso si avverte fin da subito la componente dionisiaca ed eversiva. Il canto di una resurrezione perenne. Il clima generale del dipinto, come le opere di Inzerillo, nega la morte”. Un palcoscenico agghiacciante in uno spazio dedicato alla memoria delle sepolture, carattere essenziale della civiltà etrusca. “La classe morta” era il titolo della mostra in cui le mummie di Inzerillo fecero la loro clamorosa comparsa. Cartapesta e das ed ecco nascere quei personaggi, somiglianti alle deformazioni drammatiche di Munch, che se ne stanno fermi, in silenzio, ad aspettare un segnale che li faccia ripartire. Con le sue mummie collocate nel Museo Guarnacci, Inzerillo provoca, diverte, stupisce, stimola in maniera dissacrante la riflessione sui riti dei morti. La costernazione del corpo di Cristo calato dalla croce si riflette in queste figure accasciate su stesse, molli, pesanti. La presenza delle mummie di Inzerillo nel museo Guarnacci, su inequivocabile volontà del regista, provoca un corto circuito virtuoso tra memoria, storia e contemporaneità. Atto quinto. Il teatro romano. La rappresentazione si avvia verso lo scioglimento. Il torso crettato, frammentato e ricomposto supino nello spazio del teatro e lʼimponente busto che si erge tra le rovine, segnato dalla croce commissa - simbolica contaminazione tra culture diverse – connotano lʼentrata in scena di Igor Mitoraj. Sculture che appaiono come reperti, immagini frammentate, mutilate, attraversate da inquietanti vuoti. Ispirate alla storia e ai miti della classicità, rappresentano le fratture e le sofferenze dellʼuomo contemporaneo. Il cerchio si chiude. Dalla modernità sconvolgente del Rosso Fiorentino alla maestosità di Mitoraj; dal passato al presente in un continuum di tradizione e innovazione; una perenne resurrezione della dimensione estetica che seppellisce – o almeno questa dovrebbe essere la sua missione (impossibile ?) – le scorie di una società sullʼorlo della barbarie. Torna, tuonante, il monito del regista:” …. Le invasioni barbariche non possono finire fino a quando l'uomo non si converte al bello. I nuovi barbari non arrivano da nessun luogo lontano. Sono già qui, padroni delle città sempre più brutte, perché senza fede. Contro il Male e il Brutto: l'Arte. In hoc signo vinces e chi è in peccato si penta! Urbanisti, Architetti, Umanisti, Governanti, Incapaci, Indifferenti, Ciechi e Sordi: CONVERTITEVI!”


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Giambattista di Jacopo detto il Rosso Fiorentino Firenze 1495 – Fontainbleau 1540 Deposizione dalla Croce (1521) olio su tavola centinata, cm 341 x 201 Opera della Cattedrale di Volterra

Cesare Inzerillo Bird of Paradise (2010) scultura in tecnica mista cm 230 x 300 x 70

Domenico Gnoli Osteria vuota (1959) penna e china su carta 70 x 50 cm


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Franco Asco Crocifissione - Frangar Non Flectar Bronzo, cm 88x89x12

Roberto Ferri Il Sepolcro degli amanti (2014) olio su tela 100 x 130

Gino De Dominicis Senza Titolo acrilico, foglie d始oro e argento su tavola cm 150 x 250


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Igor Mitoraj Torso con croce acciaio, resina e polistirolo cm 200 x 800 (larghezza) x 200,8 (profonditĂ )

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Igor Mitoraj Torso del lago Polistirolo garzato e resinato h cm 800 x 200,8 (larghezza) x 200 (profonditĂ )

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Renzo Galardini Visioni (2014) olio su tela, cm 150 x 100


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Francesco Federighi Riflessioni quotidiane (2011) Installazione di 101 pezzi olio su tela 40 x 50 cm ogni oli

Elvira Todaro E Maurizio Giani By Scart Red Waste (2014) Scarti di lavorazioni industriali; tecnica mista su pennello multistrato cm 340 (h) x 200 (w) x 5 (d)

Cagnaccio Di San Pietro La suora olio su tela, cm 85 x 72,5


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Fausto Pirandello Donne sulla scala (1934) Olio su tavola, cm 190 x 152

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Adolfo Wildt Vergine Marmo, cm 36 x 30 x 15

N.B. 1) Le immagini possono essere utilizzate solo per accompagnare articoli o segnalazioni della mostra. Ogni immagine DEVE essere seguita da didascalia e NON DEVE essere tagliata e/o manomessa. Le immagini possono essere utilizzate sul web solo in bassa definizione (72 dpi). NB 2) Tutte le immagini, in alta risoluzione, di tutte le opere degli artisti sono a disposizione dell始ufficio stampa e verranno distribuite previa richiesta da parte del giornalista.


ITINERA, cooperativa di servizi culturali con sede a Livorno, opera dal 1996 sul mercato realizzando per utenti pubblici e privati servizi culturali finalizzati alla gestione, promozione, organizzazione e assistenza di iniziative culturali, spettacolari e turistico-­‐culturali. La cooperativa si è formata sulla base di un progetto di MARKETING dei BENI CULTURALI premiato nell'ambito di un concorso pubblico IDEA di IMPRESA con un finanziamento di start up da parte del CSP BIC di Livorno. Da quel momento la coop, sulla base di un piano di impresa realizzato dai suoi organismi interni, ha ramificato e sviluppato i propri settori operativi e lavorativi. L’esperienza acquisita nei vari campi da un’attività decennale ha permesso alla cooperativa di affermarsi sul mercato, in particolare nei seguenti settori: • Gestione di strutture museali • Progettazione e cura di attività didattiche • Gestione bibliotecaria – catalogazione-­‐ archivistica • Editoria • Organizzazione e promozione di eventi • Gestione servizi turistico-­‐culturali Dal 2003 ha avviato l’attività dell’ agenzia formativa, ITINERAFORMAZIONE, accreditata dalla Regione Toscana, che gestisce e organizza corsi di formazione finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dai fondi interprofessionali. Per lo svolgimento delle attività sopra indicate ITINERA dispone di titoli accademici e di esperienze formative/professionali specifiche. Dal 1998 la coop aderisce a LEGACOOP. La coop Itinera adotta al proprio interno un sistema di gestione delle procedure (certificazione ISO 9001), e un sistema di gestione e di valorizzazione delle risorse umane (certificazione etica SA8000). La coop. Itinera durante lo svolgimento della mostra Rosso Fiorentino dal 23 maggio 2014 al 31 dicembre 2015 si occuperà delle seguenti attività: • Servizio di marketing territoriale della mostra • Progettazione, organizzazione e gestione di percorsi didattici rivolti alle scuole presso la Pinacoteca ed il Museo Guarnacci • Ideazione e coordinamento di iniziative turistico-­‐culturali volte a promuovere le varie sedi espositive della mostra Per informazioni e contatti: Coop.Itinera via Borra 35 Livorno tel.0586/894563 www.itinera.info settore didattica: Dott.ssa Michela Vianelli didattica@itinera.info settore turismo: Dott.ssa Laura Giuliano turismo@itinera.info



Knauf Italia sponsor della mostra del Rosso Fiorentino a Volterra

IL GESSO E L’ALABASTRO, KNAUF E VOLTERRA. UNA PERFETTA CONTAMINAZIONE TRA ARTE, ARCHITETTURA ED EDILIZIA

Il Gruppo Knauf rende omaggio ai capolavori del Rosso Fiorentino e alla città di Volterra con un percorso educativo dedicato al gesso, materia versatile, tra modernità e tradizione. Lanciato anche l’hashtag #AREGOLADARTE per condividere i commenti sulle installazioni.

Castellina Marittima (PI), 22 maggio 2014 – Da sempre in prima linea nel promuovere iniziative artistiche e la cultura del gesso, Knauf sponsorizza la mostra “Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. La Deposizione, la Storia, il ‘900, il Contemporaneo” a Volterra, portando i propri sistemi costruttivi all’interno dello spazio espositivo. Il progetto, curato da Vittorio Sgarbi, coinvolgerà la città dal 23 maggio 2014 al 31 dicembre 2015, diciotto mesi di apertura al pubblico per celebrare sotto diverse forme l’opera di Giovan Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino, artista toscano nato nel 1495 e autore di una pittura d’avanguardia che anticipa in maniera lungimirante i canoni della creazione artistica dell’Ottocento e del Novecento. In particolare, Knauf sarà presente con diversi espositori collocati nei principali luoghi simbolo della città-­‐museo, dedicati alla spiegazione dei propri sistemi e soluzioni, dando così vita a una perfetta contaminazione tra arte, architettura ed edilizia. Obiettivo di questo percorso ideale è affiancare alla tradizione e storia artistica, la versatilità e la modernità del gesso, espressa dalle molteplici e possibili applicazioni che derivano dalla sua lavorazione. Più nello specifico, il progetto nasce da una volontà comune tra Knauf e la città di Volterra, ossia quella di valorizzare il gesso quale materiale prezioso per la creazione delle forme d’arte prodotte dagli alabastrai, anche in chiave architettonica moderna. Inoltre, l’azienda ha lanciato per l’occasione l’hashtag #AREGOLADARTE. E’ un’iniziativa rivolta ai visitatori della mostra che possono condividere sui social network le installazioni che più li hanno colpiti oppure le loro opere in gesso, sia artistiche che edili. Le immagini pubblicate dagli utenti saranno poi parte integrante della mostra virtuale “Gesso a regola d’arte” che verrà pubblicata sulla pagina Facebook di Knauf Italia.

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Con la sua visione lungimirante e il suo impegno per l’innovazione tecnologica, Knauf è leader nella produzione di materiali per l’edilizia e raggruppa più di 250 stabilimenti in 60 Paesi. Nei Sistemi Costruttivi a Secco e nei Sistemi Intonaci il gruppo ha sviluppato un primato tecnologico riconosciuto in tutto il mondo. La sensibilità per le soluzioni biocompatibili e per il risparmio energetico, in sintonia con le esigenze dell’edilizia moderna, ha favorito lo sviluppo di Knauf. Knauf Italia è stata fondata nel 1977. Gli stabilimenti produttivi si trovano in Toscana, a Castellina Marittima (Pisa) e a Gambassi Terme (Firenze), mentre in tutta Italia è attiva una fitta rete di distributori, supportati da un’efficiente organizzazione tecnico-­‐commerciale e da una serie d’iniziative rivolte agli operatori del settore. Per informazioni: Nathalie Meyer Marketing & Comunicazione Knauf Italia Tel. +39 (0)50.69211 meyer.nathalie@knauf.it www.knauf.it KNAUF di Lothar Knauf s.a.s. SEDE LEGALE e Stab.to: Castellina Marittima (PI) - 56040 Località. Paradiso - Tel. 050 69211 - Fax 050 692301 Stab.to Gambassi Terme (FI) - 50050 Località Treschi - Tel. 0571 6307 - Fax 0571 678014 Knauf Milano – Rozzano (MI) – 20089 Via Alberelle, 72 – Tel. 02 52823711 – Fax 02 52823730 C.F. e CCIAA di Pisa 00050890524 – P.I. 02470860269 – R.E.A. 115078 – Cap. Soc. Int. Vers. Euro 20.000.000 UNICREDIT SPA – Ag. 66054 Firenze – IBAN IT86F0200802854000102098066 – BIC UNCRITMMOTU Internet: www.knauf.it E-mail: knauf@knauf.it


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