La Città Edificata su un dorsale collinoso del pliocene, fra le valli dell’Era e del Cecina, cinta da una doppia cortina di mura, l’etrusca e la medioevale, Volterra, in provincia di Pisa, (m. 545 l. m.) è uno dei centri più importanti della Toscana, sia per la presenza di monumenti che attestano le civiltà che si sono succedute nel corso di trenta secoli, sia per la lavorazione dell’alabastro toscano i cui manufatti costituiscono oggi uno dei più tipici e tradizionali prodotti dell’artigianato italiano. Abitata fin dal periodo neolitico, la città conosce il periodo della cultura villanoviana sulla quale fiorisce nel sec. VIII la civiltà degli Etruschi. Divenuta una delle dodici lucumonie della nazione etrusca, alla metà del III sec. a. C. è assoggettata da Roma di cui diventa un ragguardevole municipio. Sorto il Cristianesimo, Volterra segue ben presto la nuova fede e alla caduta dell’Impero Romano (479 d. C.) si trova già sede di vescovado a capo di una vastissima diocesi. Dopo la dominazione barbarica e la signoria vescovile si afferma il libero comune, il quale formula i propri statuti fin dalla prima metà del sec. XII. Ma la sua autonomia non fu di lunga durata. Libera della potenza del vescovo-conte e della signoria dei Belforti (1361) essa dovette lottare contro la politica egemonica di Firenze. Aperti tentativi di ribellione (1429) accorgimenti di sopportazione, di compromesso e di apparente amicizia servirono solo a ritardare la definitiva soggezione a Firenze, che avvenne nel 1472 per la questione delle cave di allume del territorio volterrano. Volterra, oggi, è una cittadina non ancora contaminata dal ritmo vertiginoso della vita contemporanea e chi giunge sul colle volterrano ha subito l’impressione di trovarsi davanti ad una città particolare, dove si ha la sensazione di vivere nell’antico, fra le strette viuzze di un borgo medioevale, fra mestieri che affondano le radici in un passato etrusco. Con il suo aspetto prevalentemente medioevale, essa conserva abbondanti reperti del periodo etrusco, come la Porta all’Arco del sec. IV, l’Acropoli , la cinta muraria ancora visibile in alcune zone della città. La presenza romana a Volterra è documentata dagli importanti resti del Teatro di Vallebona , di età augustea, da edifici termali, da una grande cisterna d’acqua. L’aspetto medioevale della città non solo è
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1. Pinacoteca, Rosso Fiorentino 2. Teatro Romano 3. Museo Guarnacci, urna etrusca 4. Porta all’Arco 5. Piazza dei Priori, Palazzo Pretorio 6. Le Balze e la Chiesa di S. Giusto 7. Parco archeologico e Fortezza medicea
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The City evidente nel tracciato urbano, ma emerge soprattutto nei palazzi, nelle case-torri e nelle chiese: il Palazzo dei Priori del sec. XIII, il Palazzo Pretorio , con la torre merlata detta del Porcellino , i due gruppi di Torri dei Buonparenti e dei Bonaguidi , le case-torri Toscano , la Cattedrale del sec. XII, che conserva nel suo interno opere del periodo medioevale e rinascimentale, il Battistero, antica costruzione del sec. XIII a filari di pietra volterrana, la conventuale chiesa di San Francesco con l’attigua cappella della Croce di giorno, affrescata da Cenni di Francesco nel 1410, la chiesa di San Michele “in foro” dalla facciata pisana nonché la chiesa di S. Alessandro . La civiltà Rinascimentale interessa Volterra in maniera notevole, ma senza alterarne l’atmosfera medioevale. Basti far cenno al Palazzo Minucci-Solaini , meravigliosamente inserito tra le case torri medioevali, il Palazzo Incontri Viti , che ospita nel suo cortile l’elegante teatro ottocentesco Persio Flacco, al Palazzo Inghirami , al Palazzo Ruggieri , al complesso conventuale di San Girolamo con le terracotte robbiane, nonché alla Fortezza Medicea che, emergente sull’aggregato medioevale, è inizio e conclusione del contesto urbano. Oltre ai monumenti e alle numerose testimonianze di arte e di storia, Volterra offre la visione del dolce paesaggio collinare che la circonda, interrotto ad ovest bruscamente dallo spettacolo selvaggio e impressionante delle Balze . Il fenomeno erosivo ha determinato, la distruzione delle più antiche necropoli etrusche e italiche, delle più antiche chiese cristiane e la rovina della Badia Camaldolese del sec. XI. Volterra, infine, possiede tre musei di notevole interesse storico-artistico. Il Museo Guarnacci è uno dei più importanti musei d’Italia per l’abbondante patrimonio etrusco-romano. La Pinacoteca e il Museo Civico conserva pregevoli tavole di scuola senese e fiorentina, tra cui la “Deposizione della Croce” del Rosso Fiorentino. Il Museo dell’Opera del Duomo , infine è di notevole importanza non solo per l’abbondanza e la varietà del materiale tessile, ma soprattutto per le oreficerie, gli antifonari miniati e per le sculture trecentesche di scuola senese.
La Ville Volterra, bâtie sur une dorsale vallonnée du pliocène, entre les vallées de l’Era et de la Cecina, est ceinte par deux murailles, dont une est étrusque et l’autre médiévale. Localisée en province de Pise, à 545 m. audessus du niveau de la mer, elle est un des centres les plus importants de Toscane par la présence de monuments qui témoignent d’une civilisation de 3000 ans et pour le travail de l’albâtre. Habitée dès le néolithique, la ville connaît la période de la culture de Villanova, de laquelle est née la civilisation des Etrusques au VIIIe siècle av. J.-C. Devenue une des douze lucumonies de la nation étrusque, au milieu du IIIe siècle av. J.-C., Volterra est conquise par les Romains et elle devient un municipe important. Quand le Christianisme se répand, Volterra suit bientôt la nouvelle religion et à la chute de l’Empire Romain (476 ap. J.-C.) elle est déjà le siège d’un vaste diocèse. Après la domination barbare et l’autorité épiscopale la commune libre est affirmée et dès la première moitié du XIIe siècle on commence à formuler ses propres statuts. Mais son autonomie n’est pas de longue durée: libre de la puissance de l’évêque-comte et de la domination de la famille Belforti (1361), Volterra doit lutter contre la politique hégémonique de Florence. La définitive sujétion à Florence arrive en 1472. Aujourd’hui Volterra est une ville pas encore contaminée par le rythme turbulent de la vie contemporaine. Celui qui arrive à Volterra a tout de suite l’impression d’être dans une ville particulière où on a la sensation de vivre dans l’antiquité, parmi les ruelles étroites d’un bourg médiéval, parmi des métiers qui ont leurs racines dans un passé étrusque. Volterra est essentiellement une ville médiévale, mais elle conserve aussi des découvertes de la période étrusque: la Porta all’Arco du IVe siècle av. J.-C., l’Acropole , les murailles défensives qui sont encore visibles dans quelques parties de la ville. La présence romaine à Volterra est documentée par les restes du Teatro di Vallebona , de l’époque d’Auguste, par les édifices thermales et par une grande citerne d’eau.
Volterra is situated in the province of Pisa and lies between the valley of Era and Cecina. Built on a hilly pliocene ridge 545 metres a.s.l. surrounded by two defensive walls, one Etruscan and the other Medieval, it is one of the most important centres of Tuscany, for its monuments which testify 3,000 years of civilisation and for its traditional craftsmanship in alabaster whose products are one of Italy’s leading crafts. The settlements in Volterra date back to the Neolithic period and excavations reveal the presence of the Villanovian culture from which the Etruscan civilisation flourished in the 8th century B.C. Volterra becomes one of the twelve Lucumos of the Etruscan nation in the second half of the 3rd century B.C. and is later taken by the Romans becoming an important Municipium. At the rise of Christianity, Volterra is soon to follow the new faith and at the fall of the Roman Empire in 476 A.D. it is already the centre of a vast diocese. After the Barbaric domination and the Bishops’ rule, the free “commune” is affirmed and from the first half of the 12th century Volterra begins to formulate its own laws. But this autonomy is not to last for long. Freed from the rule of the Bishop-Count and the Belforti family (1361), Volterra then has to fight against the hegemonic politics of Florence. Open to rebellion (1429), shrewd endurance, compromise and apparent friendship only serve to delay the ultimate defeat which comes about in 1472 over the issue of the alum quarries within the Volterran territory. Volterra is not yet touched by the stress of contemporary life and visitors who come to Volterra have the immediate impression of stepping into the past, of being in a particular place with its narrow Medieval streets and the enigma of its Etruscan origins. Volterra is prevalently Medieval and yet cherishes abundant evidence of the Etruscan period: the Porta all’Arco (the Etruscan gate) which date from the 4th century B.C., the Acropolis , the defensive walls which are still visible in parts of the town. The Roman period is attested by the important remains of the Teatro di Vallebona which date back to the Augustan period,
the Baths and an enormous rectangular water cistern. The Middle Ages are not only visible in its urban structure but too in its buildings, its house-towers and churches: the Palazzo dei Priori , a 13th century building, the Palazzo Pretorio , with its crenellated Tower of the Little Pig, the pair of towers of Buonparenti and Bonaguidi family , the house-towers of Toscano family , the Cathedral (12th century), the Baptistry (13th century) streaked with Volterran stone, the conventual Church of San Francesco with its adjacent chapel of the Croce di Giorno, the Church of San Michele and of San Alessandro . The Renaissance period has influenced Volterra in a particular way, however without changing the Medieval atmosphere. Some good examples are the Palazzo Minucci-Solaini , beautifully inserted among the Medieval housetowers, the Palazzo Incontr Vitii with its theatre Persio Flacco added in the courtyard in the 19th century, the Palazzo Inghirami , the Palazzo Ruggieri , the Convent of San Girolamo with the terracotta statues of Della Robbia and the Medicean Fortress which looms over the Medieval town. Apart from its monuments, its art and history, Volterra also offers a magnificent panorama of the gentle undulating hills of the surrounding landscape abruptly interrupted in the West by the Balze (crags). The slow progression of these repeated landslides finally precipitated the destruction of the most ancient Etruscan necropolis, the earliest Christian churches and the ruin of the 11th century Badia Camaldolese. Today Volterra has 3 museums of considerable artistic and historical value. The Museo Guarnacci is one of the most important museums in Italy for its rich Etruscan-Roman patrimony. The Pinacoteca and the Museo Civico , preserve valuable paintings of the Sienese and Florentine schools, among which “The descent from the Cross” by Rosso Fiorentino. Finally the Museo dell’Opera del Duomo is noteworthy for the variety and quantity of ecclesiastical vestments, the collection of gold reliquary, the illuminated manuscripts and the 14th century sculptures of the Sienese school.
Die Stadt L’aspect médiéval n’est pas seulement évident dans le tracé urbain, mais aussi dans les bâtiments,les tours-maisons et les églises: Palazzo dei Priori du XIIIe siècle, Palazzo Pretorio avec la tour crénelée connue comme tour du Petit Cochon, les deux groupes de tours des Buonparenti et des Bonaguidi , les tours-maisons des Toscano , la Cathédrale du XIIe siècle qui conserve des oeuvres du Moyen-Age et de la Renaissance, le Baptistère du XIIIe siècle en pierre de Volterra, l’Eglise conventuelle de San Francesco avec la chapelle contiguë de la Croce di Giorno, l’Eglise de San Michele et celle de San Alessandro . La Renaissance a influencé Volterra d’une manière remarquable, pourtant sans changer l’atmosphère médiévale. Quelques exemples sont: Palazzo Minucci-Solaini qui se trouve entre les tours-maisons médiévales, Palazzo Incontri Viti qui renferme dans la cour le théâtre Persio Flacco du XIXe siècle, Palazzo Inghirami , Palazzo Ruggieri , le Convent de San Girolamo avec les statues de terracotta des Della Robbia et enfin la Forteresse des Medici. Outre ses monuments, son art et son histoire, Volterra offre aussi un panorama magnifique de collines vallonnées, qui à l’ouest aux Balze (gouffre) brusquement devient sauvage et impressionant. Ici l’érosion progressive du sol a causé la destruction des Nécropoles étrusques et italiques, les églises chrétiennes les plus anciennes et la ruine de la Badia Camaldolese du XIe siècle. Aujourd’hui Volterra a trois musées de trésors artistiques d’une grande valeur. Museo Guarnacci est l’un des musées italiens les plus importants par son héritage étrusque et romain. La Pinacoteca et le Museo Civico conservent des tableaux de valeur des Ecoles de Sienne et de Florence, parmi lesquels la “Déposition de la Croix” de Rosso Fiorentino. Enfin Museo dell’Opera del Duomo qui est important non seulement par l’abondance et la variété des vêtements ecclésiastiques, mais surtout par la collection de reliques d’or, les manuscrits décorés et les sculptures de l’Ecole de Sienne du XIVe siècle.
Entstanden auf einem Hügelrücken des Pliozän, eingebettet zwischen der Era und der Cecina, umringt von einem etruskischen und einem mittelalterlichen Mauergürtel, ist Volterra (Prov. Pisa, 545 m. ü. M.) eines der wichtigsten Zentren der Toskana. Die Bedeutung der Stadt beruht nicht nur auf den Zeugnissen vergangener Kulturen, die im Laufe von 3000 Jahren aufeinander gefolgt sind, sondern auch auf der Verarbeitung des Alabasters. Nach den Ansiedlungen in der Jungsteinzeit entwickelt sich die Stadt während der Villanova-Kultur, auf der im 8. Jh. v.Chr. die etruskische Zivilisation erblüht. Nachdem die Stadt eine der 12 Lukumonien der etruskischen Nation geworden ist, wird sie im 3. Jh. v.Chr. als Gemeinde in das römische Reich eingegliedert. Mit dem Aufkommen des Christentums folgt Volterra bald dem neuen Glauben, und beim Niedergang des römischen Reiches (476 n.Chr.) ist sie schon Bischofsstadt mit einer umfangreichen Diözese. Nach der germanischen Herrschaft und der weltlichen Macht der Bischöfe bildet sich die freie Kommune heraus, die sich seit der ersten Hälfte des 12. Jh. eigene Gesetze gibt. Aber die Autonomie dauert nicht lange. Nachdem sie sich von der Macht des Grafbischof und der Herrschaft der Belforti befreit hat (1361), muß sie sich 1472 der Hegemonialpolitik von Florenz unterwerfen. Volterra ist heute eine Stadt, die noch von der Hektik der modernen Zeit verschont geblieben ist. Wer auf dem volterraner Hügel ankommt, hat sogleich den Eindruck einer besonderen Stadt. Die engen Gäßchen eines mitteralterlichen “Borgo” mit ihren in der etruskischen Tradition verwurzelten Gewerben vermitteln das Gefühl noch in der alten Zeit zu leben. Die Stadt vermittelt einen überwiegend mittelalterlichen Eindruck, hat jedoch viele Funde und Zeugnisse aus der etruskischen Periode bewahrt, wie die Porta all’Arco (4. Jh.v.Chr.), die Akropolis und der noch in einigen Teilen der Stadt sichtbare Mauerring. Die römische Anwesenheit in Volterra wird durch bedeutende Reste des Teatro di Vallebona aus der Zeit des Kaisers Augustus, durch Thermalbäder und durch eine große
Zisterne belegt. Der mittelalterliche Aspekt der Stadt wird nicht nur an ihrer urbanen Struktur sichtbar, sondern auch an den Palästen, den Turmhäusern und den Kirchen: der Palazzo dei Priori (13. Jh.), der Palazzo Pretorio mit dem zinnengekrönten Schweinchenturm, die beiden Türme der Familien Buonparenti und Bonaguidi , die beiden ToscanoTurmhäuser , die Kathedrale (12. Jh.), das Baptisterium (13. Jh.), die Klosterkirche San Francesco , die Kirche San Michele mit pisanischer Fassade und die Kirche San Alessandro . Die Renaissance hat Volterra auf besondere Weise beeinflußt, ohne jedoch die mittelalterliche Atmosphäre zu verändern. Hinzuweisen wäre auf den Palazzo Minucci-Solaini , der wunderschön zwischen die mittelalterlichen Turmhäuser eingefügt ist, auf den Palazzo Incontri Viti , der in seinem Hof das Theater Persio Flacco (19.Jh.) beherbergt und auf den Palazzo Inghirami . Erinnert sei auch an den Palazzo Ruggieri , an das Kloster San Girolamo mit den Terrakotten von Della Robbia, sowie an die Medici-Festung . Zusätzlig bietet Volterra den Anblick einer sanften Hügellandschaft, die die Stadt umgibt, schroff im Westen durch die eindrucksvolle Balze unterbrochen. Hier hat das Phänomen der Bodenerosion zur Zerstörung der ältesten etruskischen und italischen Nekropolen, der ältesten christlichen Kirchen und der Kamaldolenserabtei (Badia) aus dem 11. Jh. geführt. Volterra verfügt heute über drei Museen von kunsthistorischem Interesse. Das Museo Guarnacci ist durch sein etruskisch-römisches Erbe eines der wichtigsten Museen Italiens. Die Pinacoteca und das Museo Civico beherbergen wertvolle Gemälde der sienesischen und florentinischen Schule, unter anderem die “Kreuzabnahme“ des Rosso Fiorentino. Besondere Bedeutung hat das Museo dell’Opera del Duomo nicht nur wegen der zahlreichen und vielfältigen Textilien, sondern vor allem auch wegen der Goldschmiedearbeiten, den mit Miniaturen versehenen Choralbüchern und den Skulpturen der sienesischen Schule des 14. Jahrhunderts.
La Città
The City La Ville Die Stadt CAP/Post code
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Volterra La Città Progetto grafico Massimo Gentili Fotografie Damiano Dainelli Testo Franco Lessi Stampa Bandecchi&Vivaldi Si ringrazia il Comune di Volterra e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione
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