Continuo a credere che la comunità degli artisti debba mettersi insieme e aprirsi agli Uomini sensibili, con questi lavorare, e cercarne complicità per sogni inattuali. Non vedo altre possibilità per uscire da una condizione di marginalità e di vincente conformismo. Con chi provare a condividere la propria forzata solitudine, se non con chi ne ha consapevolezza e vuole liberarsi da questa condizione? Come sottrarsi altrimenti alla rupe alla quale si è incatenati come Prometei ai confini della terra? Per un dato tempo la solitudine prodotta dalla propria ferita, dalla visione critica del mondo, dal sentirsi traditi dal genere umano, può dare l’ebbrezza di una dolce illusione da cullare in solitudine, può apparire esaltante ed eroica, unicità rara e preziosa, ma in fondo, ne sono convinto, si tratta soltanto di una trappola tutta umana, culturale, falsamente consolante, che si perpetua pigramente in noi. Una condizione sterile che ha impregnato il nostro Paese e la nostra città sotterraneamente, sotto la sua pelle e che bisogna riconoscere come un malanno da annientare. Bisogna guardare oltre le mura che si innalzano fiere in noi, bisogna scalarle, raggiungerne la cima e aprirsi ad una nuova visione. Non voglio nascondermi dietro gli orrori della vita come la abbiamo immaginata finora, non voglio denunciare guerre, violenze e soprusi di uomini di potere e politici corrotti, non voglio portare in me il marciume della nostra esistenza ridotta a queste nefandezze, non voglio provare pietà, per sentirmi ipocritamente e illusoriamente superiore; voglio potermi complimentare con chi non riproduce l’esistente, con chi non lo ripete, ma con fatica cerca e produce nuova realtà umana, nuovi rapporti di connessione tra l’uomo e il mondo, tra l’uomo e l’altro uomo. Trovare viene dal cercare, ed è l’imperativo categorico che ogni artista deve seguire come e oltre ogni credo che non serva ad addormentarci, ad annientarci nelle trame di un’esistenza senza speranza, che assecondi il nostro essere più profondamente animale, dove questo essere non ha nulla di puro ed innocente. Armando Punzo A partire dalla tragedia dei crolli delle mura medievali di Volterra, il festival intende riflettere quest’anno sull’idea di “Ferita”. Oltre la ferita visibile della terra, per avvicinarsi a quella invisibile, umana, personale, dell’artista, e insieme di una città che vuole annodare con più forza le relazioni, ritessere i rapporti umani, ripensarsi e ricostruirsi in quanto comunità. In una città ferita un festival che metta al centro una ferita ancora più profonda, che vada sotto la superficie, sotto quello che si può vedere, per aprire gli occhi sulla terra che frana sotto i nostri piedi in silenzio. Una ferita dolorosa ma estremamente luminosa da immaginare come occasione per rendere visibile il punto di rottura, per stillare dal dolore una bellezza intensa, per trasformare la debolezza in una grandissima forza. Carcere e Città, dunque, sono immaginati come un unico palcoscenico, come luoghi in cui mettere in scena l’impossibile che si realizza attraverso l’arte: il dolore che si trasfigura in immensa bellezza.
opera realizzata da Mario Francesconi per Santo Genet, 2014
CREAZIONE ORIGINALE PER LA FERITA - VOLTERRATEATRO
palcoscenico CARCERE
VolterraTeatro/Carte Blanche-Centro Nazionale Teatro e Carcere - Tieffe Teatro Menotti Comune di Volterra - Regione Toscana - Provincia di Pisa - MiBACT-Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Ministero della Giustizia Casa di Reclusione di Volterra - Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra anteprima nazionale
Compagnia della Fortezza SANTO GENET ispirato all’opera di Jean Genet Santo Genet Commediante e Martire Come santi meravigliosi, nell’atto dell’estasi, dell’oblio. Perché quel corpo deve essere mitizzato, non è il corpo del reato del reale, ma è il corpo di chi si allontana dal reale, dalla storia e dalla sua storia. Tutte qualità e potenzialità nello stesso soggetto. Genet non uccide, si uccide, si sacrifica. Sacrifica il suo essere. I suoi eroi vengono svuotati della loro realtà. Ogni omicidio diventa un suicidio, un morire a se stessi su un piano estetico. Il teatro è la macchina del delitto. La realtà diventa immagine reale che si fa riflesso che tradisce la realtà con tutta la sua arroganza. Genet non è diversità in una società convenzionale. È mastro indicatore di un modo di cercare altre possibilità. È l’alchimista, colui che trasforma la materia vile in oro. Genet applica la crudeltà artaudiana verso se stesso, verso la sua biografia, trasformata, amputata di realismo, in un monumento alla diversità, all’esaltazione dell’inesaltabile. Sulle scene siamo ancora al diritto di esistenza delle diversità, alla ricerca di accoglienza, tra le braccia sempre dello Stato attuale. Il diritto di cittadinanza, la battaglia per i diritti, il bisogno di entrare in seno all’esistente che non è altro che proiezione di un desiderio di essere Stato. Il diritto è senza battaglia, è l’essere fuori dallo Stato, l’essere senza il desiderio di esserci. Armando Punzo
drammaturgia e regia Armando Punzo scene Alessandro Marzetti, Silvia Bertoni, Armando Punzo costumi Emanuela Dall’Aglio musiche originali e sound design Andrea Salvadori aiuto regia Laura Cleri movimenti Pascale Piscina assistente alla regia Alice Toccacieli video Lavinia Baroni aiuto scenografo Yuri Punzo collaborazione drammaturgica Giacomo Trinci, Lidia Riviello collaborazione artistica Daniela Mangiacavallo, Pier Nello Manoni, Luisa Raimondi, Marco Mario Gino Eugenio Marzi, Marta Panciera, Elena Turchi, Adriana Follieri, Francesco Nappi, Debora Mattiello, Carolina Truzzi, Francesca Tisano, Alessandro Fantechi assistenti stagisti Gemma Salvadori, Emanuele Vignozzi nella scenografia sono presenti alcune opere di Mario Francesconi realizzate per lo spettacolo su suggestione dall’universo di Genet foto Stefano Vaja organizzazione generale Cinzia de Felice coordinamento Domenico Netti amministrazione Isabella Brogi collaborazione organizzativa Rossella Menna collaborazione amministrativa Giulia Bigazzi direzione tecnica Carlo Gattai, Fabio Giommarelli light designer Andrea Berselli suono Alessio Lombardi con Armando Punzo e i detenuti-attori della Compagnia della Fortezza Antony Talatu Akhadelor, Pietro Giorgio Alcamesi, Salvatore Altieri, Vincenzo Aquino, Bledar Arapaj, Aniello Arena, Gaetano Arena, Yosmeri Armais Castilla, Mohammad Arshad, Antonino Arrigo, Giuseppe Calarese, Rosario Campana, Pierangelo Cavalleri, Antonio Cecco, Salvatore Centro, Ivan Cepika, Luca Coluccelli, Virgilio Cosentino, Ismet
Cuka, Bardhok Cuni, Pierluigi Cutaia, Gianluigi De Pau, Fabrizio Di Noto, Fation Dine, Domenico Donato, Nicola Esposito, Giovanni Fabbozzo, Alban Filipi, Pasquale Florio, Daniele Frati, Domenico Gallo, Giuseppe Giella, Pasquale Giordano, Heros Gobbi, Domenico Grande, Rocco Grande, Nunzio Guarino, Lotfi Hajahned, Noureddine Habibi, Vladimir Ibaj, Arian Jonic, Altin Kadrija, Ibrahima Kandji, Naser Kermeni, Marco Lauretta, Carmelo Dino Lentinello, Wei Lin, Luca Lupo, Matteo Macchiarelli, Gentian Makshia, Antonino Mammino, Angelo Maresca, Fatmir Marku, Gianluca Matera, Gaspare Mejri, Hidalgo Luis Anibal Mena, Raffaele Nolis, Edmond Parubi, Anton Pernoj, Luciano Petraroli, Alessandro Praticò, Armando Principe, Angelo Privitera, Gennaro Rapprese, Hamadi Rezeg, Antonino Romeo, Franco Salernitano, Michele Salerno, Danilo Schina, Vitaly Skripeliov, Roberto Spagnuolo, Massimo Terracciano, Domenico Tudisco, David Tuttolomondo, Alberto Vanacore, Danilo Vecchio, Alessandro Ventriglia, Giuseppe Venuto, Qin Hai Weng, Jian Dong Ye, Antonio Zambo e con la partecipazione straordinaria di Isabella Brogi Si ringraziano di cuore Mariya Vovk, Luca Marrocco e Giancarlo Baronti per il prezioso aiuto dato ognuno a suo modo al nostro lavoro. Un pensiero e un ringraziamento che dureranno per sempre a Renzo Graziani grazie al quale tutto ciò ha avuto inizio e a Franco Quadri, Piera Rolandi e Don Vincenzo Guttadaura per l’amicizia, l’attenzione e il sostegno datoci negli anni.
foto Stefano Vaja
Carcere di Volterra 21>25 luglio ore 15.00
palcoscenico CARCERE Teatro delle Ariette TEATRO NATURALE? Io, il couscous e Albert Camus di Paola Berselli e Stefano Pasquini con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini regia Stefano Pasquini produzione Teatro delle Ariette 2012 Teatro Naturale? è un lavoro sull’oggi, in cui il passato della storia di una diciassettenne, che inseguendo l’amore vive una piccola odissea personale fatta di incontri, di scoperte, di sconfitte e di viaggi, da Bologna alla Francia e dalla Francia al Mediterraneo, alla Spagna, all’Algeria, si intreccia al presente dell’atto teatrale in sé che vive sempre e comunque nella dimensione del qui e ora. L’incontro con l’amore mi ha aperto le strade della conoscenza, mi ha fatto mangiare per la prima volta il couscous e mi ha fatto scoprire “Lo straniero” di Albert Camus, un libro che mi ha cambiato la vita e mi ha messo di fronte all’eterno conflitto tra uomo naturale e uomo sociale. In questo spettacolo si intrecciano e si confondono il passato e il presente: il passato della storia che raccontiamo e il presente dello spettacolo che stiamo facendo. Perché il teatro si fa solo al presente e parla solo di oggi anche quando racconta storie di molti anni fa. E poi durante lo spettacolo facciamo il couscous. Non è certo un piatto italiano, ma per me il couscous e la pasta sono la stessa cosa: sapori della memoria di un’esperienza che vivono nel presente. Forse, prima di nascere, Stefano delle Ariette ha passato qualche tempo in Algeria. Forse, in un’altra vita. Perché ieri e oggi sono la stessa cosa, perché il tempo non passa. Siamo noi che passiamo. Stefano Pasquini
Carcere di Volterra - Spazio Kafka 21 luglio ore 17.00
foto Giovanni Battista Parente
palcoscenico CARCERE in coproduzione con Armunia e Festival Orizzonti 2014 con la collaborazione di Santarcangelo dei Teatri, Compagnia Lombardi-Tiezzi, Teatro di Buti e Compagnia del Maggio “Pietro Frediani” con il sostegno di Regione Toscana
I Sacchi di Sabbia PICCOLI SUICIDI IN OTTAVA RIMA - VOL. I E VOL. II ideazione Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano regia Giovanni Guerrieri con la collaborazione di Dario Marconcini consulenza all’Ottava Rima Enrico Pelosini consulenza al canto Andrea Bacci e Enrico Baschieri illustrazioni Guido Bartoli L’escursione nella tradizione dei Maggi toscani da parte de I Sacchi di Sabbia approda alla sua forma definitiva, segnando una tappa decisiva nell’indagine sulla parodia che la compagnia sta conducendo negli ultimi anni attraverso una raccolta di episodi, recitati in ottava rima e in quartine di ottonari. Avventura, western, fantascienza sono gli ingredienti di piccole allegorie di genere riformulate secondo quest’antica tecnica popolare. Ricalcare e abitare una forma arcaica – quella dei cantori dei paladini di ariostesca memoria – diventa la chiave per condividere un immaginario con lo spettatore, per poi rovesciarlo e/o straniarlo. La parodia è intesa come “fuori posto”, come rottura del nesso naturale fra musica e linguaggio: ecco il cuore di quest’avventura.
Carcere di Volterra - Spazio Leopardi 22 luglio ore 18.30
CREAZIONE SITE SPECIFIC PER LA FERITA - VOLTERRATEATRO Wooshing Machine
palcoscenico CARCERE
HAPPY HOUR di e con Alessandro Bernardeschi, Mauro Paccagnella un ringraziamento a Aldes/Roberto Castello I due coreografi e danzatori presentano la seconda tappa del nuovo lavoro pensata appositamente per lo spazio del carcere. Happy Hour come ora felice, come tempo condensato fuori dalla quotidianità in cui giocare sul filo del confine tra danza e amicizia, realtà e finzione. Quando la nostra osservazione diventa più acuta, ogni episodio della vita quotidiana diventa un fatto artistico (Julian Beck) Questa ora felice è la seconda tappa di un’opera in fieri. Atti con poche parole, non giorni ma un’ora felice. Dove finisce l’amicizia e dove comincia la danza e viceversa. Dove inizia la finzione e dove si perde la realtà. Domandine da due soldi, quanti se ne fanno facendo questo mestiere. Cominciamo da qui, restiamo umani. Questa la volontà nostra, dopo un percorso che per venti anni ci ha veduto spesso assieme e che adesso, a cento anni in due, formuliamo come linguaggio da noi agli altri in questo Happy Hour, dove se prendi uno, hai anche l’altro. Alessandro Bernardeschi / Mauro Paccagnella
Carcere di Volterra - Spazio Genet 22 luglio ore 18.30
CREAZIONE SITE SPECIFIC PER LA FERITA - VOLTERRATEATRO in collaborazione con La Roulotte Enchantée et ses Spectacles e Centre d’Animation de la cité de Lausanne
palcoscenico CARCERE
Compagnia Rodisio MA MÈRE L’OYE Scheletri e ninna nanna di Manuela Capece e Davide Doro con Davide Doro Cominciamo adesso una ricerca che ci porterà alla realizzazione di un nuovo spettacolo. Ci concentriamo sulla figura della Mère L’Oye (Mamma Oca), una madre archetipica presente nella tradizione popolare e ripresa da Perrault, che ci permette di indagare i riti di iniziazione. Cerchiamo un personaggio che è emblema della ritualità, una grande madre cantastorie capace di portarci nei luoghi lontani dove si compie il rito. L’adulto che spinge il bambino verso il viaggio iniziatico, sussurra il divieto da infrangere o la sfida da compiere. Il rituale si può compiere se tutti gli elementi sono predisposti e preparati, tra questi non può mancare l’elemento magico che permette all’eroe di affidarsi al soprannaturale e di affacciarsi al mondo dell’altrove. La Mère L’Oye è lo strumento che ci permette di rispondere al bisogno di sogno, di illusione, di meraviglioso. È la via d’accesso all’ignoto, allo sconosciuto, al non detto. È lei che recupera lo scheletro della vicenda umana e nel disegnare un percorso di autodeterminazione dell’eroe fornisce agli ultimi della fila un’occasione di risarcimento e di utopia. È una madre, un padre, che più o meno tutte le sere, racconta più o meno la stessa storia. È un piccolo cuore di tessuto rosso, che un giovane innamorato mette tutte le notti sul letto. È un bambino che stringe tra le sue mani una noce magica, che la madre gli ha donato per non avere paura. Compagnia Rodisio
Carcere di Volterra - Sala colloqui 22 luglio ore 18.30
CREAZIONE ORIGINALE PER LA FERITA - VOLTERRATEATRO
palcoscenico CARCERE
coproduzione Festival Oriente Occidente Fondazione Teatro Due Centro Giovanile Dialma Ruggiero (La Spezia) e con il sostegno di MiBACT - Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo
Balletto Civile IN-COLUME / VOLTERRA ideazione Michela Lucenti, Alessandro Berti regia e coreografia Michela Lucenti drammaturgia Alessandro Berti disegno luci Stefano Mazzanti creato e interpretato da Balletto Civile musiche originali eseguite dal vivo Julia Kent costumi Marzia Paparini sartoria Simone Jael Hoffer foto Jacopo Benassi con la partecipazione dei giovanissimi che hanno seguito il laboratorio di preparazione allo spettacolo Attraverso l’alfabeto della danza Balletto Civile si sofferma sulla mancanza, sulla debolezza, sull’incertezza, sulla ferita; “sull’indicibile, l’inenarrabile che è una vita diversa, vissuta ai lati, ai margini, nell’ombra, anche quando intimamente convinta: di sé, di tutto, anche allora appartata”; “sulla fragilità che né si difende né si calpesta: si testimonia”. (Alessandro Berti) Questo spettacolo si chiama IN- per donarlo tutto intero alla mancanza, veniamo dal Secolo pieno e a riguardarlo dal nostro divano ce ne sentiamo svuotati. Siamo INCOLUMI, questo è certo, almeno in apparenza, e forse INADATTI a riflettere sulle storie dei nostri padri. Eppure la comprensione di essere INETTI è cominciata all’inizio del secolo, e della rinuncia abbiamo fatto un’arte fine. Ora di fronte all’albero della storia e del massacratore che lo trascina, ce ne stiamo seduti INERMI, e questo disarmo non ci fa male. Il conflitto è in noi ed è un continuo patteggiamento con l’esterno. Per questo decidiamo di danzare in un luogo ferito, il carcere. Cerchiamo di cominciare il lungo lavoro che ognuno deve fare per ritrovare quel nucleo sotto le ferite della vita chiedendo aiuto alle forze giovani e a quelle meno giovani. In questa esperienza ci accompagneranno alcuni bambini e adolescenti e un vecchio, che per ragioni diverse sono più vicini alla polpa che nasconde il cuore, perché non sono ancora nel pieno della vita, della ricerca, della scorza dura, o forse l’hanno oltrepassata da tempo. Con semplicità saremo insieme, lì sotto il sole nel cortile del carcere di Volterra, a contribuire con pochi elementi al grande miracolo della magia del teatro, che ci può rendere In-columi dal secolo sanguinoso. Michela Lucenti
Carcere di Volterra - Spazio Leopardi 23 luglio ore 18.30
foto Luigi Burroni
palcoscenico CARCERE in collaborazione con Teatro Sociale di Gualtieri / Comune di Gualtieri / Festival Internazionale di Arzo (Svizzera) / Associazione Olinda / Centro Teatrale MaMiMò / Ars - Creazioni e Spettacolo / dueL / Compagnia DéZir (Belgio) / Fondazione Archivio Diaristico Nazionale / Sinapsia / Tiwi / Etoile Centro Teatrale Europeo
Mario Perrotta/Teatro dell’Argine PITÚR / Progetto Ligabue - secondo movimento con Mario Perrotta, Micaela Casalboni, Paola Roscioli, Lorenzo Ansaloni, Alessandro Mor, Fanny Duret, Anaïs Nicolas, Marco Michel musiche composte e registrate da Mario Arcari aiuto regia Alessandro Migliucci organizzazione Stefano Salerno luci Eva Bruno foto Luigi Burroni Come si “racconta” un colore? E un insieme di colori che compongono un quadro? E le figure e le storie che animano un quadro? Come si restituisce la bellezza assoluta di certe opere di Ligabue senza omettere, però, che era lo “scemo del paese”? Negli anni a cavallo tra la seconda guerra mondiale e il boom economico, anni in cui esplodevano i maestri del neorealismo così come i Modugno e i Celentano, Antonio Ligabue dipingeva isolato in un bosco e intorno a lui si agitava un mondo contadino in bilico tra l’Ottocento e la Seicento da comprare a rate. Il secondo movimento del Progetto Ligabue vedrà coinvolti sulla scena otto attori/danzatori per regalare voce, suono e fatica fisica al mondo interiore di Ligabue, alle sue ossessioni, trasformando in corpi danzanti e parlanti gli animali, i volti e i paesaggi del suo immaginario pittorico, la Svizzera mitica dei suoi sfondi, ma anche la forza dirompente dei suoi colori. Dopo aver lavorato sull’uomo Ligabue nel primo spettacolo, ora il focus è sull’artista e il suo paesaggio interiore, alla ricerca di quel corto circuito che avvenne nella vita di Antonio Ligabue, quando le linee verticali delle montagne svizzere vennero a contatto con le linee orizzontali delle pianure padane, generando nell’anima un contrasto esplosivo continuamente denunciato dal pittore nei suoi dipinti.
Carcere di Volterra - Spazio Leopardi 24 luglio ore 20.00
ARTISTA, COMUNITÀ E MEMORIA Dialoghi sulla Ferita
palcoscenico CARCERE
a cura di Bianca Tosatti “Ci vuole molto coraggio per trasformare il dolore in bellezza da condividere” Gli artisti sono i fuor di luogo, scelgono di perdersi nelle ferite degli spazi urbani. Gli artisti sono i profeti, coloro che, come un cartello stradale incomprensibile, gridano: attenzione, caduta massi. La memoria mantiene la storia aperta e rivedibile, anticipa e arretra, costruisce mondi consapevoli del disastro e preparati alla sopravvivenza. Bisogna narrare la memoria per costruire una nuova conoscenza sul limite dell’abisso di tutto lo scibile coperto da Google: la conoscenza si tiene fra le crepe e le vertigini, l’instabilità e gli accumuli, le passioni e i detriti di un sentire comune. Bianca Tosatti Arte e Bellezza nascono da una Ferita, esattamente in quell’interstizio che si produce nello scollamento tra l’immaginario visionario dell’artista e il reale che non sa contenerlo; da una rivolta, dunque, dell’artista stesso, contro l’umiliazione di una società che non ne riconosce la ferita e che si traduce spesso in un rifiuto della relazione quotidiana. Fino a che punto egli può e deve forzare i limiti della propria intransigente solitudine, per perseguire l’ideale di un’arte che si confronti nella pratica quotidiana con quella comunità che lo esilia e lo espelle? In quale misura, invece, l’insanabilità di quella ferita si rivela irrinunciabile in quanto possibilità di restare sempre sulla soglia, di chiamarsi ai margini, di sfuggire a una ambiguità pericolosa, per preservare, attraverso l’opacità, la capacità di coltivare un livello altro da quello ordinario? E se questi sono i presupposti, se il rapporto tra genio e comunità sembra tanto più fecondo quanto più persevera in una forma di conflittualità inconciliabile che sprigiona energia, cosa rimane dell’artista dopo la sua morte? Chi si assume il compito di organizzare fisicamente l’eredità artistica e quindi di negoziare l’immagine che del suo lavoro sarà tramandata? Gli studiosi? L’università? La famiglia? Può l’artista stesso, in vita, organizzare la memoria di sé? In una sorta di percorso al contrario, e per merito di una osmosi tra diverse discipline che determina una distrazione continua di prospettiva, questi dialoghi sul rapporto tra artista, comunità e memoria, si propongono di generare inneschi inediti di pensiero sullo statuto dell’artista all’interno di una comunità, sulla sua (in)attualità, sulla sua estraneità rispetto allo spazio che abita, operando da un punto di vista inedito, il “dopo”, quello che di lui rimane in forma di testimonianza tangibile e tramandabile: la memoria, l’archivio.
In dialogo con Bianca Tosatti, critico e storica dell’arte, esperta di arte irregolare, fondatrice e direttrice del MAImuseo di Sospiro (Cremona), i sociologi Sergio Manghi e Vincenza Pellegrino, la psichiatra Maria Inglese, la psicanalista Anna Ferruta, l’etno-psichiatra Piero Coppo, la filosofa Wilma Cipriani, l’artista visivo e il collezionista Giorgio Vigna, Luisa Viglietti, costumista e scenografa, Segretario generale della Fondazione L’immemoriale di Carmelo Bene e Cristina Valenti (Università di Bologna), responsabile scientifico del Progetto di riordino, valorizzazione e digitalizzazione dell’Archivio della Compagnia della Fortezza. Al centro dei dialoghi, in quanto esempi di memoria dissipata e/o di lavoro ostinato e resistente all’interno di una comunità, tre frammenti video: le immagini del momento in cui tutto il patrimonio di opere di Armand Schulthess, artista irregolare contemporaneo, viene letteralmente bruciato dopo la sua morte; il video percorso all’interno della casa di Roma di Carmelo Bene prima che fosse scelleratamente smembrata; alcuni estratti di un documentario della RAI sul film Cammina Cammina di Ermanno Olmi, girato a Volterra negli anni ‘80 in cui si vede il regista impegnato nel confrontarsi costantemente e ostinatamente con la comunità che vuole coinvolgere. Nell’occasione sarà presentato il progetto di Archivio della Compagnia della Fortezza, avviato quest’anno, secondo un modello assolutamente pionieristico, dall’associazione Carte Blanche, con il coordinamento scientifico del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e della Soprintendenza Archivistica per l’Emilia Romagna, con il supporto tecnico-scientifico della Soprintendenza archivistica per la Toscana.
Carcere di Volterra - Spazio Dalì 24 luglio ore 17.00
Wiener Spaziergang, performance di Günter Brus, 1965
palcoscenico CARCERE PREMIO ANCT-ASSOCIAZIONE NAZIONALE CRITICI DI TEATRO cerimonia di consegna del premio Il cortile ospita la cerimonia di consegna del Premio della Critica Teatrale ANCT Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Un riconoscimento che viene assegnato ogni anno a registi, attori, drammaturghi, festival, studiosi, creatori luci e a tutti coloro che contribuiscono a far crescere, con punte d’eccellenza, il teatro contemporaneo. Se il momento della premiazione è di per sé occasione per riflettere sullo stato del teatro, per creare sinergie, per ripensare e rinnovare il rapporto tra teatro e critica militante, esso si carica, nel contesto di VolterraTeatro, di un significato ancora ulteriore. Il dibattito sull’eccellenza contemporanea si colloca infatti proprio nel carcere in cui da venticinque anni, nel lungo tempo del vivere insieme, vengono rielaborati temi e forme espressive, intimi pensieri e testi classici, che diventano così emozionante stimolo culturale.
Carcere di Volterra - Spazio Dalì 23 luglio, ore 17.00 #RETECRITICA PER #VOLTERRATEATRO incontro Sotto gli alberi dello Spazio Dalì si riuniscono i componenti della rete che raccoglie diverse decine di siti e blog che si occupano di teatro. La collaborazione con il Festival VolterraTeatro non è casuale: l’avventura teatrale della Compagnia della Fortezza, tra le più straordinarie esperienze artistiche del nostro tempo, è animata proprio da quella stessa urgenza di rinnovamento del linguaggio che stimola Rete Critica nell’osservare il presente teatrale con grande attenzione, offrendo uno sguardo che si apre alla testimonianza e alla condivisione di un percorso di lavoro. Ci troviamo infatti sempre più spesso di fronte a modalità di produzione e fruizione che trascendono la semplice produzione di opere, declinandosi in forma di progetti articolati, e che richiedono dunque un diverso atteggiamento critico. In occasione dell’incontro verrà lanciata la quarta edizione del Premio Rete Critica.
Carcere di Volterra - Spazio Dalì 25 luglio ore 9.30
palcoscenico CARCERE L’ARIA E’ OTTIMA (QUANDO RIESCE A PASSARE). IO, ATTORE, FINE-PENA-MAI edizioni Rizzoli presentazione del libro Coordina il dialogo tra Aniello Arena, Maria Cristina Olati (coautrice del libro) e Armando Punzo, il critico teatrale Massimo Marino In bilico tra ironia e malinconia, L’aria è ottima (quando riesce a passare), vero successo editoriale della Rizzoli, è una testimonianza unica e umanissima di redenzione attraverso l’arte; prezioso racconto biografico di Aniello Arena, attore simbolo della Compagnia della Fortezza, vincitore, tra gli altri premi, del Nastro d’Argento 2013 come migliore attore italiano per il ruolo da protagonista nel film Reality diretto da Matteo Garrone.
Carcere di Volterra - Spazio Dalì 23 luglio ore 17.00
opera di Mario Francesconi
GENET mostra
palcoscenico CARCERE
di Mario Francesconi Un grande ritorno a Volterra, quello dell’artista Mario Francesconi, che sulla figura di Jean Genet ha già lavorato lo scorso anno, innestando il proprio lavoro sulle suggestioni dall’universo dell’autore francese, in una sorta di percorso concettuale e filosofico condiviso con la Compagnia della Fortezza. Quest’anno il segno grafico di Francesconi interagisce direttamente con il lavoro della Compagnia collocandosi, come prezioso cammeo, all’interno della scenografia stessa di Santo Genet.
Carcere di Volterra 21>25 luglio visibile in occasione degli spettacoli presentati in carcere
WUNDERKAMMER mostra / installazione
palcoscenico CARCERE
di Francesco Borrello a cura di MAImuseo In perfetto dialogo con le riflessioni sulla ferita dell’artista si colloca WUNDERKAMMER, una installazione a cura di MAImuseo di Sospiro (Cremona), che comprende frammenti della Camera delle Meraviglie di Francesco Borrello, artista irregolare in bilico tra portento, devianza e differenza cui il carcere trasfigurato dall’immaginario genettiano offrirà uno straordinario luogo di espressione artistica.
Carcere di Volterra 21>25 luglio visibile in occasione degli spettacoli presentati in carcere
opera di Francesco Borrello
PROGETTO SPECIALE ITINERANTE PER I COMUNI DEL FESTIVAL
coproduzione Teatro nel Bicchiere Petit Festival Itinerante, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola con il sostegno di Regione Emilia Romagna
Teatro dei Venti SIMURGH Spettacolo di strada con Francesco Bocchi, Oksana Casolari, Francesca Di Traglia, Francesca Figini, Simone Lampis, Beatrice Pizzardo, Antonio Santangelo, Tiziana Tricarico regia Stefano Tè consulente alla regia Mario Barzaghi consulente alla drammaturgia Francesco Chiantese musiche dal vivo Luca Cacciatore e Igino L. Caselgrandi costumi e accessori Teatro dei Venti macchine teatrali Teatrini Indipendenti Factory
foto Nico Lopez Bruchi
Una macchina teatrale volante, costumi pittoreschi, trampoli vertiginosi, bandiere, bastoni, fuoco: otto attori, due musicisti e tutti gli elementi tipici del teatro di strada, capaci di donare al sogno lo stupore della magia, convergono in uno spettacolare apparato scenografico per travolgere la piazza con l’epica battaglia tra due famiglie di uccelli e la nascita del mitologico uccello guida Simurgh. Tra sfide, incidenti, voli coraggiosi, buffe cadute, canti, danze e acrobazie il Teatro dei Venti racconta, a grandi e piccini, la storia dei grandi volatili caduti dalla “città degli uccelli” nel mondo degli uomini.
palcoscenico CITTĂ€
Gli attori attraversano le evoluzioni e i mutamenti di questi esseri cascati dal cielo, dallo stato embrionale, allo scontro tra due fazioni contrapposte. Scontro da cui nasce Simurgh, uccello guida grazie al quale entrambe le famiglie riescono nel loro intento di tornare nella propria terra. Il tutto sostenuto dalla musica, importante elemento di congiunzione tra le scene. Il pubblico avrĂ quindi modo di veder nascere il mitico Simurgh dal nulla davanti ai propri occhi, come per magia, attraverso una spettacolare macchina teatrale volante.
Pomarance - Centro storico, 21 luglio ore 21.30 Castelnuovo V.C. - Centro storico, 22 luglio ore 21.30 Montecatini V.C. - Centro storico, 23 luglio ore 21.30 Volterra - Piazza dei Priori, 27 luglio ore 21.30
CREAZIONE ORIGINALE PER LA FERITA - VOLTERRATEATRO
palcoscenico CITTÀ
Teatro delle Ariette SUL TETTO DEL MONDO nozze d’argento con le Ariette con il lavoro di Paola Berselli, Stefano Pasquini, Maurizio Ferraresi, Stefano Massari, Irene Bartolini A un chilometro e mezzo dalle Ariette, salendo su per via Cassole, si arriva alla cima del colle più alto della nostra valle. Abbiamo chiamato quel luogo “Il tetto del mondo”. Da molto tempo ormai viviamo all’ombra di quel colle e ogni tanto, a piedi, saliamo su fino in cima per guardare il mondo. Sul tetto del mondo non è uno spettacolo, preferiamo immaginarlo come una sorpresa, un incontro o una festa. Il 18 giugno del 1989, 25 anni fa, Paola e io ci sposavamo nel municipio di Anzola dell’Emilia e con quel gesto davamo ufficialmente inizio all’avventura delle Ariette: azienda agricola prima, agriturismo poi, al momento teatro. Non possiamo e non sappiamo dirvi cosa succederà a Volterra. Cercheremo di costruire un luogo di riflessione, d’incontro e di festa, qualcosa che assomigli a casa nostra e alla sua atmosfera, un luogo dove vivere insieme queste nozze d’argento: matrimonio ibrido tra due esseri umani (Paola e io) e Le Ariette: un angolo di mondo fatto di terra, aria, acqua, animali e piante. Ci saranno sicuramente le nostre storie (non abbiamo ancora perso il vizio dell’autobiografia), il nostro teatro e la nostra cucina, ma desideriamo che ci siate anche voi, con le vostre storie, i vostri sogni, e perché no, la vostra cucina. Sono nozze d’argento ma niente paura, nessuna nostalgia del passato. Viviamo nel presente e scaviamo continuamente nella memoria del futuro.
Volterra - Cortile ITCG Niccolini 22>26 luglio ore 21.30 Dalle 22.30 in poi la festa continua con il P.I.P.A. Punto d’Incontro Popolare Autogestito a ingresso gratuito con “Porta e Mangia” Perché scambiare sempre soldi con servizi? Perché non sperimentare relazioni basate sulla partecipazione invece che sul consumo? Per rispondere a queste domande abbiamo immaginato di costruire insieme a voi uno spazio di scambio, socialità ed incontro. Sarà come quando ci si ritrova tra amici: ognuno porta qualcosa da mangiare o da bere secondo le sue vocazioni, capacità o disponibilità. Portate da casa cibi e bevande (fatti o acquistati) da condividere con gli altri durante le serate. Potete portarli anche nel pomeriggio, noi abbiamo il frigo per mettere in fresco le bevande. Vi aspettiamo, non venite a mani vuote! Paola e Stefano
Volterra - Cortile ITCG Niccolini 22>26 luglio dalle ore 22.30
PROGETTO SPECIALE DEDICATO ALLA DEPOSIZIONE DEL ROSSO FIORENTINO Teatri 35
palcoscenico CITTÀ
IL PANNO ACOTONATO DELLO INFERNO Tableaux vivants dall’opera di Pontormo e Rosso Fiorentino in scena Anastasia Barra, Gaetano Coccia, Francesco Ottavio De Santis, Rosa Merola, Antonella Parrella, Vanna Piacente Denies, Francesca Rota, Thomas Vladimir Santangelo, Vivien Valli in collaborazione con Caroline Peyron e Simo Capecchi si ringrazia l’inesauribile Franco Lancio per la grafica, Cecilia Battimeli e Fabio Nuti per le foto e i video grazie a i disegnattori e a Moleskine per aver donato i taccuini Teatri 35 presenta una performance di tableaux vivants ispirati ai quadri di Rosso Fiorentino e Pontormo, costruiti sulla musica e realizzati con disarmante semplicità di mezzi per dare spazio alla potenza espressiva dei corpi degli attori. Ad accompagnare la composizione dei tableaux vivants, una sessione di live sketching dei disegnatori di Urban Sketchers insieme ai laboratoristi del workshop di disegno dal vivo, Drawing on stage in Tuscany, condotto da Simonetta Capecchi. Il nostro teatro è ritmo, soprattutto ritmo, in cui la luce segue e sottolinea il dinamismo. I tableaux vivants sono costruiti sulla musica e realizzati con pochi mezzi: poche stoffe, pochi oggetti e, soprattutto, i corpi degli attori che, facendosi modelli e attrezzisti, compongono dinanzi agli spettatori le tele. La performance sarà preceduta da una introduzione alla Deposizione di Rosso Fiorentino della studiosa e critica d’arte Bianca Tosatti.
Volterra - Altana della Pinacoteca Civica 24 luglio ore 21.45
Teatri 35 DALLA PERTURBAZIONE ALL’ARMONIA Laboratorio teatrale sulla tecnica dei tableaux vivants condotto da Gaetano Coccia, Francesco Ottavio De Santis e Antonella Parrella
22>24 luglio
Urban Sketchers Drawing on stage in Tuscany Laboratorio di live sketching condotto da Simo Capecchi in collaborazione con Villa Le Guadalupe - Spazio per le Arti
23>27 luglio
CREAZIONE ORIGINALE PER LA FERITA - VOLTERRATEATRO
palcoscenico CITTÀ
Archivio Zeta LA FERITA LOGOS - Rapsodia per Volterra un progetto di teatro collettivo ispirato a Legarsi alla Montagna di Maria Lai regia e conduzione a cura di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni/Archivio Zeta partitura musicale Patrizio Barontini testi da Giordano Bruno, Leonardo da Vinci, Vincenzo Consolo con la partecipazione e la collaborazione delle associazioni della Città di Volterra Corale Puccini, Gruppo Storico Sbandieratori, Comitato delle Contrade, Contrade cittadine, Centro di Danza Classica, Emergency, U.I.S.P., Il Cappello di Feltro, SMAT Piccole Invenzioni, Gruppo Fotografico G.I.A.N. e con tutti i numerosissimi partecipanti al laboratorio La Ferita Le associazioni, gli artisti e il gruppo di lavoro sono in continua crescita. L’elenco completo dei nomi con gli aggiornamenti in tempo reale sarà consultabile sul sito del festival. L’arte è sempre logos, fedele alla sua etimologia, quel leg- comune al greco e al latino, il cui senso originario è riunire, cogliere, scegliere, che evoca allo stesso tempo l’idea di legare, di unire. Rapsodia è cucire insieme le parole. Rapsodia per ricucire le relazioni, tessere i rapporti, annodare Volterra. Legarsi alla città ferita. Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti conducono un grande rito culturale collettivo attraverso il quale artisti e cittadini di Volterra, insieme al pubblico, come rapsodi (letteralmente coloro che cuciono insieme) vengono coinvolti in una azione teatrale che si prefigge di ricucire i rapporti e le relazioni tra le persone e i luoghi che abitano. Grazie alla parola poetica pronunciata nei luoghi-simbolo della Città da un coro formato da cittadini con cui Archivio Zeta ha lavorato durante un laboratorio permanente, si tesseranno vincoli con un lunghissimo nastro rosso e si chiederà al pubblico che vorrà unirsi all’azione, di riannodare con un gesto semplice e antico i fili della memoria e del dolore. Proprio come fece Maria Lai a Ulassai, si utilizzerà un nastro lungo venti chilometri per legare i luoghi più significativi di Volterra. Come se la città diventasse un labirinto e il nastro rappresentasse la salvezza, il filo rosso di Teseo e Arianna: si traccerà un percorso, si annoderanno geometrie.
Volterra - Centro storico 25 luglio dalle ore 18.00 ritrovo in Piazza dei Priori
Urban Experience WALK SHOW con Carlo Infante
Conversazione itinerante nell’ambito de “La Ferita / Logos - Rapsodia per Volterra” Twitter: #volterrateatro #laferita #urbexp
foto Franco Guardascione
CREAZIONE ORIGINALE PER LA FERITA - VOLTERRATEATRO ManuTenere
palcoscenico CITTÀ
progetto di video installazione a cura di Manola Del Testa e Max Pinucci con il gruppo di ALP Animation Light Project e con la collaborazione di MBVision Piazza dei Priori ospita un’opera di video installazione ispirata al progetto Crea©tivity Light. Attraverso l’allestimento di un sistema di video proiezione, nello squarcio della ferita luminosa proiettata sulle facciate dei palazzi, si rifletteranno immagini ispirate al concetto di “Ferita”. Tante mani si sciolgono e si allontanano, si intrecciano e si stringono. Si squarcia il Palazzo, il luogo del consenso si ferisce. CAOS! Si aprono e chiudono porte mentali, e tante mani ritornano... ...mani di una comunità che non accetta il dolore, la ferita unisce. ...mani di una comunità che vuole sopravvivere, la ferita rafforza. ...mani di una comunità che vuole riprendersi la vita, la ferita dà speranza.
foto ALP
Volterra - Piazza dei Priori 25 luglio dalle ore 20.00
CREAZIONE ORIGINALE PER LA FERITA - VOLTERRATEATRO Officinae Efesti
palcoscenico CITTÀ
#CROWDESIRE Mille luci, un desiderio per Volterra #crowdesire, ovvero condividere desideri con la semplicità armonica dell’origine. Nella luce intensa di centinaia di lanterne, che volano in alto nel cielo di Volterra, attraverso il rito del Khom loy, c’è tutto il desiderio di prendersi cura di un pezzo della città e di se stessi, tutta la speranza di un popolo che vuole ricostruirsi in quanto comunità e insieme risanare la ferita della sua terra. Il rito del lancio delle lanterne dal luogo della Ferita inaugurerà una grande campagna di crowdfunding: i presenti che affideranno simbolicamente al cielo un desiderio per Volterra, potranno partecipare con un contributo economico alla ricostruzione di quel pezzo di città franato e registrare un brevissimo video da diffondere sul web per estendere l’appello e la rete di solidarietà dalla piazza all’etere, dalla comunità reale a quella virtuale. Non ciò che gli appartiene, credo, ognuno ama, ma ciò che doniamo e che condividiamo e che diventa dell’altro: dalla casa alla strada, dall’intimo alla piazza, dall’io individuale all’io collettivo, dall’oikeion a ciò che è comune a più individui. Officinae Efesti Come oggetto del progetto di raccolta fondi è stato scelto il “muretto” di via Lungo le Mura in quanto simbolo della vita sociale e del fermento artistico del luogo. Le lanterne che verranno usate sono biodegradabili, ecocompatibili e ignifughe.
Volterra - 25 luglio dalle 12.00 in poi distribuzione lanterne e adesione crowdfunding, Piazza dei Priori dalle 22.00 circa lancio Khom loy, Piazzetta dei Fornelli
Michele Munno e Vincenzo Sciandra, proiettili su scrittografie, 2014
CREAZIONE ORIGINALE PER LA FERITA - VOLTERRATEATRO
palcoscenico CITTÀ
LA FERITA, IL VOLO Maratona poetica per Volterra da un’idea di Alessandro Agostinelli e Roberto Veracini in collaborazione con Ultima Frontiera, La Società Italiana dei Viaggiatori, Volterra Jazz, CEPEM - Centro Etrusco di Perfezionamento Musicale e Caffè dei Fornelli Un appello, lanciato da molti intellettuali per Volterra, dopo il crollo di alcune parti delle mura medievali, ha chiamato a raccolta poeti, scrittori, letterati, per stringere una cordata di corpi e di parole intorno ai luoghi della terra franata. Ancora una volta per ripartire da lì, da quella ferita della terra, per tornare a vedere meglio il mondo, per fermarsi ad ascoltare, per guardare la ferita più profonda che ci portiamo dentro. E da quella ferita, attraverso i versi, come in volo, darsi la spinta e ripartire. Sul luogo della ferita, ai poeti verranno consegnati dall’artista Michele Munno dei proiettili in gesso del diametro di 7 cm che essi lanceranno nel dirupo provocato dal crollo delle mura medioevali: nel lancio il proiettile si spaccherà in due parti rivelando la figura dello straordinario artista irregolare Skillinger che salta, ovvero tutto il suo contenuto di instabilità della coscienza e di vitalità del ricordo, infettando di imperfezione poetica i ridicoli atletismi della subcultura dominante. Hanno fino a ora aderito all’appello: Giacomo Trinci, Lidia Riviello, Loretto Rafanelli, Fabrizio Parrini, Alessandro Agostinelli, Giuseppe Grattacaso, Roberto Veracini, Angelo Tonelli, Luciano Jude Mezzetta, Francesco Macciò, Lorenzo Greco, Enzo Santese, Paolo Fidanzi, Massimo Daviddi, Luciano Valentini, Bernard Vanel, Marco Ferrucci, Valerio Vallini, Paolo Maccari, Lisa Fedeli, Daniele Bollea, Alessandro Togoli, Fabrizio Dall’Aglio, Marina Moretti, Stefano Vincieri, Cristina Alziati, Luigi Camarilla, Piero Nissim, Lorella Nardi, Carlo Delli, Donatella Bisutti L’elenco delle adesioni aggiornato in tempo reale è consultabile sul sito del festival Nel corso della maratona ore 19.00 - Il volo dello Skillinger, performance di Michele Munno ore 19.30 - Aperitivo al tramonto al Caffè dei Fornelli dalle ore 17.00 Piazzetta dei Fornelli e alle ore 22.30 Porta all’Arco - Interventi musicali di Mirco Mariottini - clarinetti e Francesco Ponticelli - contrabbasso e basso elettrico (nel pomeriggio i Maestri saranno accompagnati da allievi del CEPEM)
Volterra - 26 luglio Piazzetta dei Fornelli e area circostante - dalle ore 17.00 Porta all’Arco - dalle ore 22.30
palcoscenico CITTÀ VolterraTeatro/Carte Blanche-Centro Nazionale Teatro e Carcere - Tieffe Teatro Menotti Comune di Volterra - Regione Toscana - Provincia di Pisa - MiBACT-Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Ministero della Giustizia Casa di Reclusione di Volterra - Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra anteprima nazionale
Compagnia della Fortezza SANTO GENET ispirato all’opera di Jean Genet drammaturgia e regia Armando Punzo Dopo le repliche in carcere lo spettacolo viene presentato per la prima volta in versione frontale in un teatro all’italiana.
foto Stefano Vaja
Volterra - Teatro Persio Flacco 26 luglio ore 21.15
foto Stefano Vaja
GENET 2013 Nei salotti di Irma
palcoscenico CITTÀ
mostra fotografica di Stefano Vaja La mostra condensa in una serie di scatti di grande formato lo splendore visivo e l’eleganza dell’ultimo allestimento della Compagnia della Fortezza, Santo Genet Commediante e Martire, che è stato proposto a VolterraTeatro nel luglio 2013. In attesa del debutto della versione definitiva dello spettacolo è così possibile ritrovare nelle immagini l’ennesima sorprendente reinvenzione teatrale operata da Armando Punzo e dalla sua Compagnia.
Volterra - Logge di Palazzo Pretorio 21>27 luglio nell’orario di apertura dell’info point La Ferita
Michele Munno, L’atterraggio dello Skillinger, 2014, Tecnica mista su tela, cm. 200x160
palcoscenico CITTÀ L’atterraggio dello Skillinger mostra / installazione di Michele Munno La fotografia che Michele Munno ha fatto a Vincenzo Sciandra lo coglie nell’attimo prima che tocchi terra. La figura coincide con la silhouette, con il doppio di Vincenzo, lo Skillinger che atterra. Il corpo dello Skillinger è la forma elastica del momento in cui si raccolgono e contrggono le energie per farsi proiettile: infatti, anche se nella molla delle gambe si sta predisponendo un dispositivo che smorzi l’impatto col suolo, non si notano tracce di frenata. Vincenzo scrive con il sangue che produce grattandosi una crosta sul dito: è il suo “callo dello scrittore”, la ferita che cura e mantiene viva perché non si rimargini. Intinge un legnetto nel sangue e scrive di paesaggi del freddo e di spazi di ghiaccio, scrive delle sue mille identità cucite dai globuli rossi, professa la schizofrenia e il “fuori posto”. La mostra si impernia dunque sul concetto di salto come pratica del fuori posto: c’è un quadro, grande al naturale, dove l’immagine dello Skillinger diventa autonoma, con una sua intenzionalità simbolica che attinge ad un senso precategoriale che Michele e Vincenzo avevano in comune. Poi c’è il trattamento retorico per cui questa immagine diventa “icona”: impaginazione, narrazione, inquadratura. Infine ci sono le opere di scrittura, disegno, acquerello che Vincenzo ha fatto in atelier quando la conduzione era di Michele: anche in questo caso l’installazione pensata da Michele dà forma al flusso indifferenziato della creatività di Vincenzo, come se, dopo tanti anni coltivati a costruire una distanza spazio temporale, l’altro possa finalmente rivelarsi nel ritorno a sé. L’arte è il medium necessario per questo processo, come la luce per il vedere e il silenzio per l’udire. Si ringrazia l’Atelier Adriano e Michele del Fatebenefratelli di San Colombano al Lambro per il prestito delle opere di Vincenzo Sciandra.
Volterra - Saletta del Giudice Conciliatore 21>27 luglio ore 10.30 - 19.30
KONFLITTO Anche se m’impegno non digerisco il cetriolo
palcoscenico CITTÀ
mostra di Enrico Pantani Il cetriolo mi resta sullo stomaco e anche sulle palle. Nei mesi estivi i piatti sono rigonfi di questo ortaggio, forse chi ce lo mette pecca di presunzione, mi impegno a farmelo piacere, ma alla fine lo odio. Ovvio che non è solo una questione gastronomica, le tele e i disegni a cui sto lavorando parlano del cetriolo per non raccontare cose scomode, per non arrabbiarsi esplicitamente con qualcuno di preciso, per dichiarare un po’ in disparte che in giro esistono situazioni indigeribili. Un eterno Conflitto, anzi un Konflitto, dove la K al posto della C rafforza la rabbia e la rende visibile. Un esempio? Chiamo cetriolo l’ipocrita. Ciao.
Volterra - Spazio espositivo di Via Turazza 21>27 luglio dalle ore 10.30
VOL’ARTE APERITIF OPEN GALLERY
Tutte le sere gli spazi espositivi di via Giusto Turazza si trasformano in open gallery per un originale aperitivo che unisce l’arte alla convivialità, l’eleganza di un vernissage all’atmosfera di un happy hour.
opera di Enrico Pantani
Volterra - Spazio espositivo di Via Turazza 21>27 luglio dalle ore 18.30
LA CITTÀ IN SCENA mostra di Giuseppangela Campus
palcoscenico CITTÀ
La città in scena è innanzitutto un viaggio sentimentale. La rappresentazione di un’archeologia che vuole testimoniare, oltre l’inarrestabile decadimento materiale dei manufatti, la storia (secolare) vissuta di una comunità operosa ora assente, sostituita di volta in volta attingendo al serbatoio di oggetti poetici da tradurre in arte (animali, frammenti antichi, ecc.) Il passato incombe sulla nostra città e i suoi abitanti, ma anche sul territorio. I cambiamenti sono sotto i nostri occhi e li viviamo in negativo, rifugiandoci nella retorica del provincialismo e dell’autocelebrazione. L’intervento sull’ambiente non nasce solo dalla riflessione sullo spazio, ma dall’intreccio di realtà fisica e storia che caratterizzano un luogo estraendone immagini dalla forte connotazione simbolica. Un condensatore della socialità e dell’immaginario riqualificatore di aree e cose ai margini del vissuto quotidiano. Un itinerario in punta di mouse. Un rammendo virtuale per recuperare questi luoghi al piacere della contemplazione. I tracciati a mano si legano con i colori del pennello elettronico, le stesure piatte e unite. Le case, le vie, le porte, gli alberi e i paesaggi emergono nelle geometrie essenziali e coniugano silenzio, attese metafisiche e melanconie in un linearismo sintetico.
Volterra - Spazio espositivo “Vol’Arte” 21>27 luglio
Metafore mostra / installazione di Valdo Frasconi con la collaborazione di Renate Wendt
palcoscenico CITTÀ
...cerco animali tra legni spaziali. Trovo corpi ormai morti tra dei rami contorti... La mia curiosità li unisce con un filo, prendono movimento e tornano a vivere. Immagina. “Lei crede che tutto il mondo, voglio dire tutto il mondo, con il vento, i mari, gli alberi, le montagne, il fuoco, gli animali, le case, i deserti, le piogge...” “...adesso puoi già dire ‘eccetera’”. “...gli eccetera! Lei crede che il mondo sia la metafora di qualcosa?”. Neruda spalancò la bocca come un tunnel che appare improvviso davanti al treno, e il suo mento robusto parve staccarsi dal volto. Il postino di Neruda, di A. Ska’rmeta
Volterra - Spazio espositivo “il cappello di feltro” 21>27 luglio ore 10.30 - 13.00 / 16.00 - 20.00
#COMUNICATEATRO special edition laboratorio 2.0 interattivo e itinerante
palcoscenico CITTÀ
a cura di Simone Pacini / fattiditeatro in collaborazione con Rossella Menna media partner Urban Experience Il festival viene raccontato attraverso l’utilizzo di Twitter, Foursquare, Instagram e Vine, da un social media team coordinato da Simone Pacini. Un laboratorio interattivo e itinerante per un racconto teatrale innovativo che attraversi tutta la città e unisca, con un’azione di Social Media Storytelling, l’esperienza artistica del festival, alle eccellenze architettoniche, artistiche e enogastronomiche della città.
Volterra - 23>27 luglio VIA DALLA PAZZA FOLLA L’agorà in libreria A soli due minuti a piedi dal caos della città abitata dagli spettacoli, a pochi passi da Piazza dei Priori, dal Duomo e dal Battistero, c’è un luogo magico in cui rifugiarsi in ogni momento. Tra libri, preziosi oggetti vintage e scaffali di legno ci si incontra, senza vincoli di tempo, in una sorta di agorà in cui scambiarsi in tranquillità parole e idee, e, riflettendo, sorseggiare un caffè o un bicchiere di vino, per scomporre e ritrovare la drammaturgia del festival tramite una selezione speciale di volumi che da Jean Genet alla poesia contemporanea, da Leonardo da Vinci a Giordano Bruno, attraversa tutti gli eventi di VolterraTeatro.
Volterra - Libreria de L’Araldo, Via Ricciarelli, 30 21>27 luglio nell’orario di apertura VT BANNER BAG progetto creativo di riciclo culturale Dal riciclo creativo dei banner storici del Festival, firmati ogni anno da grandi artisti ideatori di immagini indimenticabili, nasce una linea di borse esclusive, pezzi unici realizzati a mano, che vi permetteranno di indossare frammenti di storia teatrale, sostenendo allo stesso tempo un progetto culturale. Realizzazione delle bags Valentina Cioni
mercoledì 23 luglio PALCOSCENICO CARCERE
PROGRAMMA GIORNALIERO lunedì 21 luglio PALCOSCENICO CARCERE Compagnia della Fortezza - SANTO GENET Carcere di Volterra - ore 15.00 Teatro delle Ariette TEATRO NATURALE? IO, IL COUSCOUS E ALBERT CAMUS Carcere di Volterra - ore 17.00 Percorso unico
PALCOSCENICO CITTÀ
Teatro dei Venti - SIMURGH Pomarance - Centro storico - ore 21.30
martedì 22 luglio
Compagnia della Fortezza - SANTO GENET Carcere di Volterra - ore 15.00 PREMIO ANCT-ASSOCIAZIONE NAZIONALE CRITICI DI TEATRO cerimonia di consegna Carcere di Volterra - ore 17.00 Balletto Civile - IN-COLUME / VOLTERRA Carcere di Volterra - ore 18.30 Percorso unico
PALCOSCENICO CITTÀ
Teatro dei Venti - SIMURGH Montecatini Val di Cecina - Centro storico - ore 21.30 Teatro delle Ariette SUL TETTO DEL MONDO - NOZZE D’ARGENTO CON LE ARIETTE Volterra - Cortile ITCG Niccolini - ore 21.30
PALCOSCENICO CARCERE
P.I.P.A. PUNTO D’INCONTRO POPOLARE AUTOGESTITO Volterra - Cortile ITCG Niccolini - dalle 22.30
Compagnia della Fortezza - SANTO GENET Carcere di Volterra - ore 15.00
giovedì 24 luglio
L’ARIA E’ OTTIMA (QUANDO RIESCE A PASSARE). IO, ATTORE, FINE-PENA-MAI edizioni Rizzoli presentazione del libro Carcere di Volterra - ore 17.00 I Sacchi di Sabbia PICCOLI SUICIDI IN OTTAVA RIMA - VOL. 1 E VOL. 2 Carcere di Volterra - ore 18.30 Wooshing Machine - HAPPY HOUR Carcere di Volterra - ore 18.30 Compagnia Rodisio MA MÈRE L’OYE – SCHELETRI E NINNA NANNA Carcere di Volterra - ore 18.30 È possibile scegliere uno di questi percorsi: Percorso A > Compagnia della Fortezza + Presentazione libro + I Sacchi di Sabbia Percorso B > Compagnia della Fortezza + Presentazione libro + Wooshing Machine Percorso C > Compagnia della Fortezza + Presentazione libro + Compagnia Rodisio
PALCOSCENICO CITTÀ
Teatro dei Venti - SIMURGH Castelnuovo Val di Cecina - Centro storico - ore 21.30 Teatro delle Ariette SUL TETTO DEL MONDO - NOZZE D’ARGENTO CON LE ARIETTE Volterra - Cortile ITCG Niccolini - ore 21.30 P.I.P.A. PUNTO D’INCONTRO POPOLARE AUTOGESTITO Volterra - Cortile ITCG Niccolini - dalle 22.30
PALCOSCENICO CARCERE Compagnia della Fortezza - SANTO GENET Carcere di Volterra - ore 15.00 ARTISTA, COMUNITÀ E MEMORIA / DIALOGHI SULLA FERITA convegno Carcere di Volterra - ore 17.00
Mario Perrotta - PITÙR Carcere di Volterra - ore 20.00 Percorso unico comprensivo di apericena PALCOSCENICO CITTÀ
Teatri 35 / Urban Sketchers - IL PANNO ACOTONATO DELLO INFERNO Volterra – Altana della Pinacoteca - ore 21.45 Teatro delle Ariette SUL TETTO DEL MONDO - NOZZE D’ARGENTO CON LE ARIETTE Volterra - Cortile ITCG Niccolini - ore 21.30 P.I.P.A. PUNTO D’INCONTRO POPOLARE AUTOGESTITO Volterra - Cortile ITCG Niccolini - dalle 22.30
venerdì 25 luglio PALCOSCENICO CARCERE
#RETECRITICA PER #VOLTERRATEATRO incontro Carcere di Volterra - ore 9.30 Compagnia della Fortezza - SANTO GENET Carcere di Volterra - ore 15.00
Percorso unico
PALCOSCENICO CITTÀ
MOSTRE E INSTALLAZIONI
Archivio Zeta LA FERITA / LOGOS – RAPSODIA PER VOLTERRA Volterra - Centro storico - dalle ore 18.00 (ritrovo in Piazza dei Priori)
dal lunedì 21 al verdì 25 luglio
Urban Experience - WALK SHOW nell’ambito de “La Ferita / Logos – Rapsodia per Volterra” Volterra – centro storico – dalle ore 18.00 (ritrovo in Piazza dei Priori) Officinae Efesti - #CROWDESIRE Volterra – Piazzetta dei Fornelli – dalle ore 22.00 le lanterne verranno distribuite presso l’ufficio centrale del festival in Piazza dei Priori dalle ore 12.00
PALCOSCENICO CARCERE
GENET mostra di Mario Francesconi Carcere di Volterra visibile in occasione degli spettacoli presentati in carcere WUNDERKAMMER mostra / installazione di Francesco Borrello Carcere di Volterra visibile in occasione degli spettacoli presentati in carcere PALCOSCENICO CITTÀ da lunedì 21 a domenica 27 luglio
Manola Del Testa / Max Pinucci – MANUTENERE video installazione Volterra - Piazza dei Priori - dalle ore 20.00
L’ATTERRAGGIO DELLO SKILLINGER mostra / installazione di Michele Munno Volterra - Saletta del Giudice Conciliatore orario d’apertura 10.30 – 19.30
Teatro delle Ariette SUL TETTO DEL MONDO - NOZZE D’ARGENTO CON LE ARIETTE Volterra - Cortile ITCG Niccolini - ore 21.30
KONFLITTO. ANCHE SE M’IMPEGNO NON DIGERISCO IL CETRIOLO mostra di Enrico Pantani Volterra - Spazio espositivo di Via Turazza / dalle ore 10.30
P.I.P.A. PUNTO D’INCONTRO POPOLARE AUTOGESTITO Volterra - Cortile ITCG Niccolini - dalle 22.30
sabato 26 luglio PALCOSCENICO CITTÀ
LA FERITA, IL VOLO maratona poetica per Volterra Volterra - Piazzetta dei Fornelli e area circostante ore 19.00 - Il volo dello Skillinger, performance di Michele Munno ore 19.30 - Aperitivo al tramonto al Caffè dei Fornelli
GENET 2013 mostra fotografica di Stefano Vaja Volterra - Logge di Palazzo Pretorio nell’orario di apertura dell’info point La Ferita LA CITTÀ IN SCENA mostra di Giuseppangela Campus Volterra - Spazio espositivo “Vol’Arte” METAFORE mostra / installazione di Valdo Frasconi Volterra - Spazio espositivo “il cappello di feltro” ore 10.30 - 13.00 / 16.00 - 20.00
dalle ore 17.00 - Piazzetta dei Fornelli e alle ore 22.30 - Porta all’Arco
LABORATORI
- Interventi musicali di Mirco Mariottini e Francesco Ponticelli
dal 22 al 24 luglio Teatri 35 - DALLA PERTURBAZIONE ALL’ARMONIA laboratorio teatrale sulla tecnica dei tableaux vivants incentrato sull’opera di Rosso Fiorentino condotto da Gaetano Coccia, Francesco Ottavio De Santis e Antonella Parrella
Compagnia della Fortezza - SANTO GENET Volterra - Teatro Persio Flacco - ore 21.15 Teatro delle Ariette SUL TETTO DEL MONDO - NOZZE D’ARGENTO CON LE ARIETTE Volterra - Cortile ITCG Niccolini - ore 21.30 P.I.P.A. PUNTO D’INCONTRO POPOLARE AUTOGESTITO Volterra - Cortile ITCG Niccolini - dalle 22.30
domenica 27 luglio
dal 23 al 27 luglio Urban Sketchers - DRAWING ON STAGE IN TUSCANY laboratorio di live sketching con Simo Capecchi & Teatri 35 dal 23 al 27 luglio #COMUNICATEATRO SPECIAL EDITION laboratorio 2.0 interattivo e itinerante a cura di Simone Pacini / fattiditeatro
PALCOSCENICO CITTÀ
SEGNALAZIONI
Teatro dei Venti - SIMURGH Volterra - Piazza dei Priori - ore 21.30
VOL’ARTE APERITIF OPEN GALLERY Volterra - Spazio espositivo di via Turazza tutti i giorni dalle ore 18.30 VT BANNER BAGS progetto creativo di riciclo VIA DALLA PAZZA FOLLA Volterra – Libreria de L’Araldo
INFO
PER ASSISTERE AGLI SPETTACOLI DEL PALCOSCENICO CARCERE Per assistere agli spettacoli della Compagnia della Fortezza e a tutti gli spettacoli programmati nella Casa di Reclusione di Volterra è necessario compilare e firmare i moduli da scaricare sul sito www.volterrateatro.it e inviarli entro e non oltre il 13 luglio all’indirizzo mail info@compagniadellafortezza. org o al numero di fax 0588.90528 indicando i seguenti dati:
Ufficio informazioni e biglietteria centralizzata info point La Ferita - VolterraTeatro Logge di Palazzo Pretorio Piazza dei Priori - Volterra tel +39.334.1052747 Giorni e orario di apertura: dal 5 al 24 luglio - dalle 10.00 alle 20.00 dal 25 al 27 luglio - dalle 10.00 alle 24.00
NOME e COGNOME / LUOGO DI NASCITA / DATA DI NASCITA / LUOGO e INDIRIZZO DI RESIDENZA / DOMICILIO SE DIVERSO DALLA RESIDENZA / NUMERO DI TELEFONO FISSO E DI CELLULARE / INDIRIZZO E-MAIL. PER I RESIDENTI ALL’ESTERO E’ NECESSARIO INVIARE UNA COPIA DEL CERTIFICATO PENALE TRADOTTO IN ITALIANO DA UN’AMBASCIATA O DA UN CONSOLATO.
Info Point Carcere Via don Minzoni 49 - Volterra - all’ingresso del Teatro di San Pietro dalle 13.00 alle 14.30 nei giorni 21, 22, 23, 24 e 25 luglio. Prevendite, prenotazioni, acquisto biglietti e prezzi • Compagnia della Fortezza / Santo Genet - Teatro Persio Flacco - 15 euro posto unico • Teatro delle Ariette / Sul tetto del mondo - Chiostro dell’ITCG Niccolini - 10 euro (durante lo spettacolo verranno offerte delle pietanze) • Teatro delle Ariette / P.I.P.A. Punto d’Incontro Popolare Autogestito a ingresso gratuito con formula “Porta e Mangia”. • Teatri 35/Il panno acotonato dello Inferno + visita alla Deposizione del Rosso Fiorentino con introduzione di Bianca Tosatti - Altana della Pinacoteca - 10 euro (posti limitati con prenotazione obbligatoria) • Prenotazioni biglietti - le prenotazioni si effettuano dal 7 luglio esclusivamente presso la biglietteria centralizzata del Festival in Piazza dei Priori oppure chiamando il numero +39.334.1052747 o mandando una mail a prenotazioni@volterrateatro.it. Le prenotazioni saranno riservate fino a due ore prima dello spettacolo. • Acquisto e ritiro biglietti prenotati - dal 21 luglio presso la biglietteria centralizzata del Festival in Piazza dei Priori fino a due ore prima dello spettacolo e presso la biglietteria del luogo dello spettacolo a partire da due ore prima dell’inizio dello spettacolo. • Prevendita biglietti tutti i giorni presso la biglietteria centralizzata del Festival. Solo per lo spettacolo Santo Genet della Compagnia della Fortezza al Teatro Persio Flacco le prevendite sono aperte dal 7 luglio presso tutti i Box Office della Toscana - www.boxol.it - tel 055.210804). Direzione e Amministrazione: Carte Blanche via Don Minzoni, 49 56048 Volterra (Pisa) Italia tel +39 0588 80392 fax +39 0588 90528 info@compagniadellafortezza.org www.compagniadellafortezza.org
Ufficio Informazioni: VolterraTeatro Logge di Palazzo Pretorio Piazza dei Priori 56048 Volterra (Pisa) Italia tel +39 334 1052747 info@volterrateatro.it www.volterrateatro.it
Un pensiero affettuoso ad Antonio Gabbioli, per tutti Antonio del Valle, che ha insegnato a tante generazioni di teatranti il vero amore per il teatro
E’ OBBLIGATORIO INDICARE UN’UNICA DATA DI PREFERENZA CON RELATIVO PERCORSO E UN’EVENTUALE ALTERNATIVA ALLA DATA E AL PERCORSO. AL GIORNO E AL PERCORSO PRESCELTO SI VERRÀ ASSEGNATI FINO A ESAURIMENTO POSTI, PER CUI SI CONSIGLIA DI VISIONARE ACCURATAMENTE I DIVERSI PROGRAMMI DELLE GIORNATE. I PERCORSI CON POSTI ESAURITI VERRANNO SEGNALATI SUL SITO WWW. VOLTERRATEATRO.IT. I PERCORSI TRA CUI SCEGLIERE SONO I SEGUENTI: • 21 luglio percorso unico: Compagnia della Fortezza + Teatro delle Ariette / Teatro Naturale? • 22 luglio: - percorso A Compagnia della Fortezza + Presentazione libro + I Sacchi di Sabbia - percorso B Compagnia della Fortezza + Presentazione libro + Wooshing Machine/Bernardeschi e Paccagnella - percorso C Compagnia della Fortezza + Presentazione libro + Compagnia Rodisio • 23 luglio percorso unico: Compagnia della Fortezza + Premio ANCT + Balletto Civile • 24 luglio percorso unico: Compagnia della Fortezza + Dialoghi sulla ferita + Teatro dell’Argine/Mario Perrotta. Il percorso comprende un’apericena • 25 luglio percorso unico: Compagnia della Fortezza GLI AUTORIZZATI DOVRANNO RITIRARE UN PASS CHE ATTESTA IL PERCORSO A CUI SONO ASSEGNATI E CHE VA ESPOSTO QUANDO SI È ALL’INTERNO DEL CARCERE. IL PASS POTRÀ ESSERE RITIRATO IL GIORNO STESSO DEGLI SPETTACOLI PRESSO LA BIGLIETTERIA CENTRALIZZATA DEL FESTIVAL IN PIAZZA DEI PRIORI DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 12.30 E PRESSO L’ INFO POINT ALLESTITO IN VIA DON MINZONI 49 ALL’INGRESSO DEL TEATRO DI SAN PIETRO DALLE 13.00 ALLE 14.30.
Ufficio Stampa: PEPITApuntoCOM tel +39 051 2919805 fax +39 051 74145352 mobile +39 347 2105801 info@pepitapromoters.com www.pepitapromoters.com
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Per le diverse giornate è previsto un contributo di partecipazione che andrà a sostegno delle attività della Compagnia della Fortezza: - 21, 22, 23 luglio: a partire da 15 euro - 24 luglio: a partire da 20 euro (comprensivo di apericena) - 25 luglio: a partire da 15 euro Il contributo non è obbligatorio. Si ricorda che l’invio della richiesta non dà automaticamente diritto all’accesso in carcere, per cui è sempre necessario richiedere telefonicamente conferma di autorizzazione e percorso presso gli uffici dell’Associazione Carte Blanche chiamando al numero 0588.80392. Spettacoli ed eventi gratuiti Simurgh/Teatro dei Venti nei comuni di Volterra, Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C., La Ferita / Logos - Rapsodia per Volterra/Archivio Zeta, ManuTenere / Manola Del Testa - Max Pinucci, La ferita, il volo / Maratona poetica, #crowdesire / Officinae Efesti e tutte le mostre e le installazioni in programma a Volterra; #crowdesire / Officinae Efesti - le lanterne per partecipare attivamente alla performance e per aderire al progetto crouwdfinding - raccolta fondi per la ricostruzione di via Lungo le Mura, saranno in distribuzione presso la Biglietteria Centralizzata in Piazza dei Priori dalle ore 12.00 del giorno dello spettacolo. È sempre consigliata la prenotazione. Il programma può essere suscettibile di variazioni. Non sono consentite riprese fotografiche o video non autorizzate. Non è permesso entrare a spettacolo iniziato. I luoghi del Festival 1 - Casa di Reclusione di Volterra – via Rampa di Castello, 4 - Volterra 2 - Carte Blanche - Direzione e Amministrazione – via don Minzoni, 49 - Volterra 3 - Uffici e biglietteria centralizzata del Festival - Logge di Palazzo Pretorio Piazza dei Priori - Volterra 4 - Teatro Persio Flacco - via dei Sarti, 37 - Volterra 5 - Teatro di San Pietro - via don Minzoni, 49 – Volterra 6 - Pinacoteca Civica - via dei Sarti, 1 - Volterra 7 - Chiostro ITCG Niccolini - vicolo del Forno - Volterra 8 - Saletta del Giudice Conciliatore - Palazzo dei Priori - Piazza dei Priori - Volterra 9 - Spazio espositivo di via Turazza - via Turazza, 6 - Volterra 10 - Spazio espositivo “Vol’Arte” - via Turazza, 5 - Volterra 11 - Spazio espositivo “il cappello di feltro” - vicolo Leonori Cecina, 1 - Volterra 12 - Piazzetta dei Fornelli - Volterra 13 - Libreria de L’Araldo - via Ricciarelli, 30 - Volterra 14 - Piazza San Giovanni - Volterra 15 - Teatro romano - piazza del Bastione - Volterra 16 - Piazza de Larderel - Pomarance 17 - Giardini pubblici “Il Piazzone” - Castelnuovo V.C. 18 - Piazza della Repubblica - Montecatini V. C.
STAFF progetto a cura di Carte Blanche – Centro Nazionale Teatro e Carcere Volterra direzione artistica Armando Punzo direzione organizzativa Cinzia de Felice organizzazione generale e coordinamento attività Centro Nazionale Teatro e Carcere Domenico Netti amministrazione generale Isabella Brogi segreteria e contabilità Giulia Bigazzi consulenza amministrativa Alberto Doni responsabile amministrativo Simone Morfini responsabile attività formative Marzia Lulleri dramaturg Rossella Menna media, comunicazione e laboratori Simone Pacini ufficio stampa PEPITApuntoCOM Rossella Gibellini, Anna Maria Manera assistenza organizzativa e accoglienza Silvia Pasquinucci con la collaborazione di Alex Fatticcioni, Cristina Leonelli, Giusy Mingolla ospitalità Jacopo Angiolini responsabile spazi espositivi Valentina Cioni direzione tecnica Carlo Gattai, Fabio Giommarelli staff tecnico Marco Bagnai, Andrea Berselli, Fabio Berselli, Elisa Bertini, Marco Gabellieri, Matteo Gazzarri, Alessio Lombardi, Giovanni Macis, Simone Mancini, Jacopo Pantani consulenza tecnica Ing. Patrizio Giannelli assistenza tecnica e organizzativa Blue Film – Roma grafica Andrea Salvadori - funambulo.com web designer Luisa Raimondi assistenza informatica Andrea Rossi documentazione fotografica e foto di scena Stefano Vaja, Pier Nello Manoni documentazione video Lavinia Baroni social media partner fattiditeatro in collaborazione con Master in Management per lo Spettacolo - SDA Bocconi Milano | SSLTI Forlì - Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna
LA FERITA LOGOS / RAPSODIA PER VOLTERRA evento di teatro collettivo
a cura di ARCHIVIO ZETA
Volterra 25 luglio 2014