Anno
Newsletter delle Associazioni di Tutela dei Consumatori Liguri STATI GENERALI DELLA SANITÀ LIGURE: LE PROPOSTE DELLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Si sono svolti lo scorso 15 Febbraio, al Teatro della Gioventù di Genova, gli Stati generali della sanità ligure. All’incontro, presieduto dall’assessore regionale Sonia Viale, è intervenuto anche il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, che ha parlato a nome di tutte le associazioni dell ’Istituto Ligure del Consumo. “La associazioni sono convinte che per contenere la spesa sanitaria e tutelare la salute dei cittadini la principale via da percorrere sia quella della promozione della salute. Crediamo quindi che sia indispensabile realizzare a pieno gli obiettivi del piano nazionale della prevenzione 2014/2018 e, in particolare, ridurre il carico prevenibile ed evitabile legato alle malattie croniche, promuovere il benessere nei cittadini, prevenire le dipendenze, prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti, prevenire infortuni e malattie professionali, realizzare controlli volti a garantire la sicurezza alimentare. A tal fine, crediamo che sia necessario sostenere maggiormente la rete dei servizi di distretto, dal medico di base agli altri servizi volti alla prevenzione e promozione della salute dei cittadini”. Dal gennaio 2013 è operativo un protocollo sottoscritto con la Regione Liguria di reciproca collaborazione che riconosce il ruolo dell AA CC di rappresentanza generale degli interessi e dei diritti dei cittadini liguri utenti dei servizi sanitari. I volontari delle associazioni hanno abilitato un numero verde 800 180 431 e aperto punti di ascolto e front office. Dai dati raccolti, è emerso che tra le principali preoccupazioni dei cittadini ci sono: 1) costo/modalità delle prestazioni 2) qualità servizi e rapporto con il personale sanitario. Per le problematiche relative al punto 1 le AA CC avanzano le seguenti riflessioni: – Costo dei farmaci: serve instaurare una collaborazione tra ASL e titolari delle farmacie per la somministrazione dei farmaci e dei presidi sanitari; approfondire la questione farmaco “di marca vs generico”; sbloccare la mancata diffusione di alcuni farmaci, ad appannaggio esclusivo delle farmacie ospedaliere. – Accesso ai servizi e CUP: bisogna uniformare la procedure e ampliare gli orari di accesso ai servizi. – Pronti soccorso: è auspicabile rimettere in circolo le relazioni medici di famiglia, servizi di continuità, pronti soccorso e creare un servizio a costo zero per i
Questa newsletter è parte integrante del progetto INFORMAConsumatori realizzato nell’ambito del programma generale di intervento 2015/2016 della Regione Liguria con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. I contenuti possono essere utilizzati liberamente citandone la fonte.
codici bianchi e verdi. Per le questioni relative al punto 2, invece, le associazioni propongono di: – utilizzare le associazioni dell’utenza nel monitoraggio dei servizi e non solo per la definizione degli standard; – utilizzare la tecnica del cliente misterioso per misurare il grado di efficacia e di soddisfazione dei servizi resi; – insediare la commissione regionale paritetica ADR per favorire una veloce e più economica soluzione del contenzioso per l’utente e per la struttura sanitaria.
BANCA CARIGE, CAMPAGNA TRASPARENZA: INFORMARE PER SCEGLIERE Promossa dalla Direzione Commerciale di Banca Carige e dall’Istituto Ligure per il Consumo, si sta avviando in questi giorni un ’iniziativa indirizzata a diffondere sul territorio un corretta informazione sulle nuove norme riguardanti il sistema bancario europeo e in particolare sul tema del “bail in”, che ha causato parecchia apprensione e incertezza tra i risparmiatori. All’operazione di informazione trasparente le associazioni affiancheranno un appellopetizione, dichiarano il presidente di Assoutenti e dell ’Istituto Ligure per il Consumo, Furio Truzzi, Stefano Salvetti presidente di Adiconsum, Calogero P epe presidente di Federconsumatori. “Facciamo appello ai parlamentari liguri, al presidente della Regione, ai sindaci della Liguria, alle associazioni delle imprese e dei lavoratori affinché intervengano sulla Presidenza del Consiglio per un nuovo patto strategico che, nella massima trasparenza e nell’interesse dei risparmiatori, delle imprese, dei lavoratori e degli utenti dei servizi bancari, rafforzi il sistema bancario al servizio del risparmio e dell’economia nazionale, valorizzi gli istituti di credito come una risorsa per il Paese e solleciti misure urgenti per la massima trasparenza, anche al fine di limitare le manovre speculative internazionali. In particolare, facciamo appello perchè si diffonda una corretta informazione sullo strumento del bail-in di ampia tutela dei correntisti e dei risparmiatori e si consideri il principale istituto bancario ligure Banca Carige una risorsa per l’economia regionale, che garantisce lavoro ad oltre 3.000 dipendenti, crediti a 25.000 imprese e sicurezza ai conti conti correnti di oltre 400.000 liguri“.
Nell’arco delle prossime due settimane sono in programma 23 incontri, dal titolo “La banca e il cliente di fronte alle nuove norme. Il bail in tra rischi e tutela del risparmio”, in cui verranno capillarmente raggiunti sia i quartieri genovesi che le località di tutta la Liguria. Nel corso del roadshow interverranno i responsabili della Rete Operativa di Banca Carige, gli esperti della Direzione Finanza della banca, che illustreranno gli aspetti tecnici delle nuove norme, e l’Istituto Ligure per il Consumo, ente che riunisce numerose associazioni a difesa dei consumatori, con i propri esponenti locali. Il progetto informativo prevede anche che le associazioni dei consumatori aderenti all’Istituto Ligure del Consumo mettano a disposizione di correntisti e risparmiatori i propri social e siti web, gli sportelli e gli esperti delle Associazioni al fine di raccogliere esigenze e problemi, risolverli con la conciliazione e sostenere una operazione trasparente sulla tutela dei propri denari e sullo stato di salute del primo Istituto di credito della Liguria.
L’intenso ciclo di incontri di educazione finanziaria si affianca alla campagna di trasparenza promossa sui principali mezzi di comunicazione da Banca Carige, volta ad informare il grande pubblico sui principali indicatori di solidità e sicurezza che la banca ha raggiunto dopo l’importante opera di rafforzamento degli ultimi due anni. I pilastri su cui si fonda Banca Carige oggi sono: – il core tier1, l’indice che misura la solidità del patrimonio, è del 12,2% contro una media dell’11,3%rilevata nelle altre principali banche commerciali italiane; – la copertura dei crediti in sofferenza in Carige arriva al 60,4% a fronte di una media del sistema bancario italiano del 55,3%; – l’indice di leva finanziaria, che misura la copertura dell’esposizione finanziaria complessiva, è al 7,88% rispetto allo 6,07% della media di sistema e al 3% minimo richiesto dalle norme di Vigilanza. Tali risultati sono stati ottenuti dopo che Banca Carige, sotto diretto controllo della BCE e con il sostegno fondamentale di molti azionisti del territorio, ha messo in sicurezza il bilancio con due aumenti di capitale.
L’ISTITUTO LIGURE DEL CONSUMO SI RAFFORZA: FEDERCONSUMATORI E SPORTELLO DEL CONSUMATORE SI UNISCONO ALLA RETE L’Istituto Ligure del Consumo, nato nel 2010 con l’intento di promuovere la ricerca, lo studio e i progetti per l’educazione dei consumatori liguri, si rafforza ulteriormente con la partecipazione nell’assemblea dei soci di Federconsumatori e Sportello del consumatore. Da adesso, infatti, l’Istituto è rappresentativo di tutte le associazioni liguri riconosciute dalla legge regionale 6/2012 e il nuovo presidente Furio Truzzi, che ha sostituito Stefano Salvetti, ha dichiarato: “Un risultato importante, segnale della volontà delle associazioni di lavorare compatte per la tutela dei diritti dei cittadini e consumatori e perseguire attivamente gli obiettivi dell’Istituto“. Nel corso dell’assemblea di inizio anno, il presidente, assieme al segretario Alberto Martorelli, ha presentato un ricco programma di lavoro per il 2016 che prevede le seguenti priorità:
Allargamento della compagine associativa alle istituzioni, alle associazioni di imprese e alle aziende, nello spirito di una collaborazione per il monitoraggio dei servizi pubblici;
Ricerche di mercato capillari per il miglioramento delle reti commerciali;
Realizzazione di un progetto verso il consumo sostenibile, l’Economia Circolare che nella cornice del podere Costigliolo a S.Ilario, in collaborazione con l’Istituto Marsano, la Regione Liguria, la Camera di Commercio, l’Università e il Comune di Genova, valorizzi anche il sito archeologico con la primaCentrale solare a torre del professor Giovanni Francia e organizzi laboratori per il mangiar sano, il seme dimenticato, la produzione domestica di prodotti orticoli, il risparmio energetico e molto altro ancora;
Valorizzazione e rilancio del progetto Sportelli in Rete, migliorando le attività di sistema in favore dei cittadini, grazie alla nuova versione del sito www.consumatoriliguria.it, al potenziamento del numero verde 800 180 431 e ad una più ricca newsletter sui temi del consumo ligure.
CONVERSIONE LIRE-EURO: LEGA CONSUMATORI LIGURIA TUTELA I CITTADINI
LE SEDI LIGURI: GENOVA Vico Falamonica 1/10 16123 Genova Tel.010/2530640 Fax 010/2476190 E-mail:
genova@legaconsumatori.it
LA SPEZIA Piazza Chiodo 8 19121 LA SPEZIA Tel. : 0187/29769 Fax 0187/750868 Email: legaconsp@libero.it IMPERIA Via Schiva 56 18100 Imperia Tel. 333.9427433; Fax: 0183/293099 Email: lega
consumatori.imperia@ gmail.com
DIANO MARINA (IM): Via L. Rossignoli c/o Opere Parrocchiali, ARMA DI TAGGIA (IM): Via Giuseppe Giauni c/o presso Opere Parrocchiali, SAVONA Piazza Marconi 2/1 17100 Savona Tel. 3347853245; Fax 019/807442 Email: svlegaconsumatori @gmail.com CHIAVARI C.so Assarotti 2 16043 Chiavari (GE) Tel. 0185/1835890; Fax 0185/1831153 Email: legaconsumatori@email.it
In attesa di conoscere le novità dei prossimi mesi provenienti dal Ministero dell'Economia e Finanze e dalla Banca d'Italia, Lega Consumatori Liguria fa il punto delle situazione sulla problematica relativa alla conversione delle lire in euro, che vede l'Associazione in prima fila per tutelare i diritti dei cittadini. Dalla pubblicazione del comunicato stampa del 18 gennaio alla data ultima per inviare le richieste di conversione (28 gennaio, con ulteriore interpretazione estensiva sino al 3 febbraio), sono stati numerosi gli utenti che si sono rivolti agli sportelli di Lega Consumatori (in particolare a Genova, Chiavari, La Spezia) per procedere all'invio dell'apposito modulo; al riguardo si segnala come l'ammontare complessivo degli importi oggetto di richieste di conversione è stato in Liguria di circa 130 milioni di vecchie lire, dato questo da aggiungere all'ulteriore stima nazionale, secondo cui risultano esserci ancora in Italia fra gli 1,5 e i 2 miliardi di lire da convertire in Euro. Come sottolineano i vertici dell'Associazione, Avv. Cristina Cafferata e Dott. Alberto Martorelli, “la possibilità di poter richiedere ulteriormente il cambio in euro, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale di novembre 2015, non era stata oggetto di adeguata informazione per cittadini, i quali, senza l'intervento di Lega Consumatori, avrebbero potuto subire un grave danno economico in caso di mancato rispetto del termine previsto” La vicenda è iniziata nel 2011. Con il provvedimento del governo Monti (articolo 26 del D.L n. 121), veniva anticipata di tre mesi la prescrizione del diritto alla conversione della lira in euro, spiazzando e danneggiando così numerosi cittadini che si erano visti respingere le domande di cambio delle lire in euro; in particolare si anticipava a dicembre 2011 la prescrizione della lira originariamente fissata al 28 febbraio 2012, con decorrenza immediata dalla pubblicazione del provvedimento. A seguito del ricorso di un gruppo di risparmiatori, la Corte Costituzionale, con la sentenza del 5 novembre 2015 n. 216, ha dichiarato illegittima tale norma di legge in quanto contro i diritti fondamentali sanciti dall'art. 3 della Costituzione, in base alla motivazione che, essendo trascorsi 9 anni e 9 mesi dalla pubblicazione della legge che stabiliva in 10 anni il limite di tempo entro il quale effettuare il cambio delle lire, i risparmiatori erano legittimati a pensare di avere ancora tre mesi di tempo. Il decreto del governo Monti aveva illegittimamente tolto loro questa possibilità, diritto ristabilito dalla sentenza in oggetto a favore di tutti coloro che avevano ancora delle lire in casa. Lega Consumatori Liguria sarà quindi vigile sugli sviluppi della vicenda per tutelare i cittadini, anche in considerazione dell'interpretazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze secondo cui la conversione delle banconote e delle monete in lire è prevista solo per i cittadini che sono “in grado di documentare di aver richiesto di convertire lire tra il 6 dicembre 2011 e il
Le news sul mondo dei consumatori su:
28 febbraio 2012, specificandone l’importo". Pertanto, secondo tale versione, operazioni di cambio che non soddisfino questa condizione, avanzate cioè da persone che non sono in grado di dimostrare di aver presentato una istanza di conversione entro i termini originari, non essendo previste nell’attuale quadro legislativo, richiedono l’introduzione di una nuova norma. Al riguardo, come sottolineano gli esperti di Lega Consumatori Liguria, "Il diritto dei cittadini alla conversione, come attesta la sentenza della Consulta, era stato illegittimamente eliminato ma, in realtà, non era venuto meno. Quindi l'obiettivo è di riaprire i termini per tutti” .
PER SAPERNE DI PIU’ O CONSULTARE ON LINE LE PUBBLICAZIONI VAI SU ... WWW.LEGACONSUMATORI.IT
RIVOLUZIONE SUL CANONE RAI: LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI RISPONDONO ALLE DOMANDE PIU’ FREQUENTI La legge di Stabilità ha definitivamente confermato che la riscossione dell’imposta/tassa/canone RAI avverrà a partire dal 1 gennaio 2016 con addebito nella bolletta elettrica in dieci rate annuali (sei per il primo anno con partenza dal mese luglio). Come al solito proprio allo scoccare della rivoluzione le informazioni scarseggiano e gli interrogativi aumentano di giorno in giorno. Centinaia le chiamate ricevute dalle associazioni dei consumatori, tutte di contribuenti-utenti confusi che giustamente pretendono di capire cosa cambia e come muoversi per non diventare evasori fiscali o ritrovarsi a pagare un’imposta non dovuta. Ecco una guida semplice per iniziare a dissipare i primi dubbi.
Chi e Quando dovrà pagare il “canone Rai” 2016?
Dovranno pagare il canone tutti coloro i quali risiedono in un immobile e hanno intestata la bolletta della luce. Nella prima fattura elettrica successiva al 1º luglio 2016 verranno cumulativamente addebitate tutte le rate scadute del “canone Rai” (cioè le prime 6 delle 10 totali, per un importo di euro 60,00). Le ulteriori 4 verranno addebitate nelle successive fatture bimestrali della luce di settembre e di novembre. L’addebito bancario (RID), già autorizzato per la luce, si intende autorizzato anche per il canone.
Canone RAI e utenze elettriche
Per le nuove utenze, la compagnia che eroga la fornitura di corrente elettrica dovrà – al momento della stipula del contratto – raccogliere la dichiarazione del cliente in ordine alla residenza anagrafica nel luogo di fornitura, e il cliente sarà tenuto a comunicare ogni successiva variazione. Per le utenze già attive, la legge prevede una presunzione di detenzione di una tv. E se così non fosse?
Cosa devono fare coloro che non detengono alcun apparecchio televisivo e non sono “contribuenti-abbonati” Rai?
Dovranno darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate e per conoscenza al proprio gestore elettrico con una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (il modulo sarà fornito dall’Agenzia entro luglio 2016). Attenzione, aspettate istruzioni e non compilate moduli fai da te! Chi non possiede Tv e avrà inoltrato il modulo previsto non avrà addebitato “il canone” in bolletta e ogni errato addebito dovrà essere stornato.
Chi non ha il televisore, ma possiede pc, smartphone o similari deve pagare?
No, niente canone per gli apparecchi che consentono l’ascolto e/o la visione di programmi radiotelevisivi via internet e non tramite la ricezione del segnale digitale terrestre o satellitare.
Vivo in un appartamento ammobiliato in cui è presente un apparecchio non di mia proprietà: chi deve versare il canone tv?
Al versamento dell’imposta è obbligato l’affittuario e non il proprietario, in quanto “detentore” dell’apparecchio (art. 1 R.D.L. 21/2/1938 n.246) anche se non è il suo.
Ho una seconda casa: devo pagare un altro canone tv?
No. Il canone è dovuto una sola volta per tutti gli apparecchi detenuti nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora dallo stesso soggetto o dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica.
Come devono comportarsi coloro che invece sono già abbonati e non intendono più pagare il canone?
Potranno cessare l’abbonamento denunciando la cessione del proprio televisore (regalo, vendita, rottamazione, furto etc.) inviando all’Agenzia delle Entrate e per conoscenza al proprio fornitore di energia elettrica una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (anche in questo caso attendere il modulo che verrà reso disponibile dall’Agenzia entro luglio 2016). La disdetta può essere effettuata in qualsiasi periodo dell’anno, e vale a partire dall’anno successivo (o dal semestre successivo, nel caso di pagamenti semestrali).
E coloro che hanno già disdetto l’abbonamento a seguito di suggellamento del televisore?
Probabilmente riceveranno l’addebito in bolletta in quanto a partire dal 2016 la procedura di suggellamento non esiste più. Sarà quindi necessario disfarsi definitivamente e fisicamente del televisore suggellato per non pagare il canone. Anche in questo caso, si dovrà inviare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, denunciando la cessione dell’apparecchio. PER SAPERNE DI PIU’ VISITA IL SITO WWW.ASSOUTENTI.LIGURIA.IT O SCRIVICI A CANONERAI@ASSOUTENTI.IT
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Hanno Collaborato a questa edizione Roberta Argento Francesca Licata Alberto Martorelli Furio Truzzi
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