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Imballaggio flessibile: una storia di valore che avvolge il futuro
LO SCORSO 19 OTTOBRE A BOLOGNA, GIFLEX HA PRESENTATO I RISULTATI DELLA RICERCA SULL’IMBALLAGGIO FLESSIBILE ANNUNCIATA AL CONVEGNO PRIMAVERILE DI ROMA. UN’OCCASIONE PER FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DI UN SETTORE ESTREMAMENTE DINAMICO E ATTIVO SU PIÙ FRONTI, CHE PERÒ NON POTEVA CHE ESSERE APERTO DAL RICORDO DELL’ING. LUIGI GOGLIO, RECENTEMENTE SCOMPARSO, CHE FONDÒ L’ASSOCIAZIONE NEL 1985 E A CUI TUTTA L’INDUSTRIA DEL PACKAGING HA RESO IL DOVEROSO OMAGGIO
Se oggi Giflex si presenta come un’associazione attiva, dinamica, unita, coi comitati tecnici che discutono e giocano in prima linea la partita, anche a livello internazionale, il merito è anche di chi, nel 1985 anno di fondazione dell’associazione, pensando al futuro, aveva colto in anticipo con visione e lungimiranza, che al di là dei singoli e ovviamente fondamentali interessi aziendali, fosse altrettanto determinante aprirsi alla collaborazione. Stiamo parlando dell’Ing. Luigi Goglio, ricordato in particolare dal figlio Ambrogio che ha letto un messaggio a nome della famiglia e dell’azienda Goglio, una realtà attiva da 170 anni, che oggi è operativa in 8 Paesi nel mondo per un fatturato globale di oltre 400 milioni di €.
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UN SETTORE SANO E IN CRESCITA, NONOSTANTE LE INCERTEZZE
Secondo l’analisi di Prometeia sui bilanci del flessibile, nel 2021 il settore torna a crescere, +10.5%, con un fatturato che raggiunge i 3.383 milioni di euro. Rispetto ai dati pre-Covid tutte le classi dimensionali, dalle piccole alle grandi imprese, risultano dinamiche, confermando altresì una produttività superiore a quella dei competitor tedeschi e una forza lavoro che, nell’anno preso in esame, supera i 10 mila addetti (+2%). Va tuttavia sottolineato che tale crescita, pur mostrandosi superiore alla media del manifatturiero, appare comunque modesta considerata l’incidenza degli alti costi delle materie prime,