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Esagrafica Service Solutions: da servizio di installazione e assistenza per tecnologie di prestampa flexo a partner qualificato per esigenze di grafica e stampa
ESAGRAFICA È UNA REALTÀ PRESENTE SUL MERCATO ITALIANO DAL 1983, NATA COME SERVICE DI INSTALLAZIONE E ASSISTENZA TECNICA PER L’INDUSTRIA GRAFICA, COMPIE IL SALTO DI QUALITÀ NEL 1992 DIVENTANDO IL SERVICE DI RIFERIMENTO PER LE TECNOLOGIE DI PRESTAMPA DUPONT. OGGI GRAZIE A PARTNERSHIP CON IMPORTANTI PLAYER DI MERCATO L’AZIENDA PUNTA A CRESCERE SIA NEL MERCATO DEGLI IMBALLAGGI STAMPATI IN FLEXO CHE DELL’INDUSTRIA GRAFICA IN GENERALE
I due soci di Esagrafica, da sinistra: Davide Bellini e Francesco Felisi S e oggi credere e investire nel mercato flessografico è quasi all’ordine del giorno, non lo era affatto nei primi anni ’90 quando le Arti Grafiche con la “A” maiuscola erano rappresentate da altri mercati e la flexo, che obiettivamente non era ai livelli di qualità che conosciamo oggi, era al servizio del settore degli imballaggi con risultati qualitativi e di impatto grafico e visivo nemmeno lontanamente paragonabili ai risultati odierni. Chi però, da sempre, ha creduto e investito in questo settore è Francesco Felisi, figlio del fondatore di Esagrafica, entrato in azienda nel 1990 che nel giro di un paio d’anni ha iniziato a girare l’Italia in lungo e in largo per seguire le installazioni delle tecnologie DuPont™ Cyrel® nell’industria grafica prima, con le prove colore, e a partire dal 1992 nel settore flessografico, dove ha iniziato a formarsi fino a diventare oggi il tecnico di riferimento per tutte le fotolito flexo clienti di DuPont presenti sul mercato italiano.
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FLEXO CHE PASSIONE!
Per Francesco Felisi la flexo rappresenta una vera e propria e passione, il suo lavoro sul campo gli piace, ed è proprio questa la ragione che lo spinge ancora oggi a girare in tutte le aziende d’Italia. “Ho fatto una gavetta importante, che però da un punto di vista tecnico è stata molto formativa. Il lavoro allora era molto fisico, si stava sdraiati sotto le macchine che non erano certamente progettate per facilitare l’intervento