Ti squadro Van Gogh!

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Ti squadro! Storie che nascono da un quadro



Wancoc, Whangog, Uonacot, Waincoc. Se leggendo queste parole avete pensato a un cellulare giapponese vi state sbagliando. Perché Wancoc o Whangog o Uonaco o Waincoc o più semplicemente Vincent Van Gogh, è il protagonista delle storie degli alunni della 1 B della scuola media Matteucci di Campi Bisenzio. Con loro infatti siamo partiti da tre quadri di Vincent Van Gogh e abbiamo scritto, scritto, e letto, e poi riscritto ancora. Cercando di capire cosa si nasconde dentro la camera da letto del pittore olandese oppure semplicemente prendendo spunto da un dettaglio di uno dei suoi quadri e dando libero sfogo alla fantasia. É così che abbiamo scoperto che nella camera di Arles mancano dei termosifoni. Oppure che nel Caffè più famoso del mondo c’è una festa di Halloween piena di personaggi bizzarri. Insomma, niente è come sembra dei laboratori del Porto delle Storie, e se volete avventurarvi dentro alcuni dei quadri più famosi del mondo non vi resta che girare pagina! Francesca, Michele e Leonardo



Casa gialla


LA STORIA DEL COLORE SBAGLIATO di Vito
 Un giorno Vincent aveva affittato un palazzo alto. Poi si accorse che questa casa (palazzo) era tutto giallo, allora decise di cambiare colore ad esempio il rosso, perché gli stava bene metterlo e dipingerlo sul palazzo.
 Però il proprietario del palazzo non voleva perché era tutto suo e quindi disse a Vincent: “vattene immediatamente sennò chiamo le mie guardie”. Allora Vincent se ne andò.
 Il giorno dopo in quella casa il padrone stava mangiando con sua moglie Francesca e quando avevano finito suonò Vincent che offrì dei soldi, il padrone accettò e il palazzo diventò tutto rosso.

LA CASA di Noemy C. Nel quadro della casa gilla c'è un passaggio segretoper le gallerie che sembrano massi, tipo se fosse una recintazione. Questo passaggio segreto parte dalla casa gialla, dove c'è il negozio, al negozio questo passaggio gli serviva per le provviste di: acqua, vino, tè e cibo. Nessuno sapeva che quello era passaggio segreto ma solo un masso di roccia che divideva le due parti tra casa gialla e giardino. Il giardino però è così giallo perchè c'è stato un incendio e quindi dovevano rimettere l'erba verde e anche qualche fiore.


LA CASA DI WHAN GOGH E FRANCESCA FRANCANIA di Francesca B. Il dettaglio che mi è piaciuto di più è il cortile davanti alla casa. Tanti credono che sia un cortile, ma dietro cela un'antica leggenda. Ai tempi di Wan Gogh che derubavano sempre quella casa perché credevano che al suo interno si gelasse lo spirito della regina Francesca Francania che si dice sia morta sotto terra proprio sotto la casa dove abitava Whan Gog con i suoi amici, ed le ... Whangog erano troppo curiose volevano vederla, scattare una foto con l'immaginazione e poi ridisegnarla, venderla e fare un mucchio di soldi. WHangog era stanco di essere disturbato nel sonno tutte le notti dalle Whangog e gli venne un'idea e si disse: " Adesso vedranno". DI giorno ridipinse la sua casa e in quella specie di cortile fece dei rialzi e abbattimenti, poi sotto scrisse questo "Là sotto giace lei, non vuole che la disturbi perché chiunque lo faccia sarà pertanto con lei sotto terra." e lo appese davanti al cancello della casa. Di notte arrivarono le Whangong e dalla paura presero il quadro e scapparono e dissero " abbiamo la prova, non verremo più"

LA CASA GIALLA IN UN QUADRO DI VANGOG di Aurora La casa gialla è una casa strana e bella strana perché se la vedi sembra una casa come tutte le altre ma in realtà dentro ci sono dei passaggi segreti che portano ad altre stanze in ognuna di esse ci sono tre letti e sono più di 200 camere per me e i miei amici, ma vi chiederete come ho fatto a trovarla: Avevo appena finito il mio 100


quadro e visto che occupavo troppo spazio mi cacciarono fuori di casa, allora mi venne in mente che nel centro città c'era una fontana che in realtà era una macchina del tempo e andai indietro fino a quando stavano costruendo la nostra città ci dai in mano ai muratori un nuovo progetto di quella casa, ritornai alla mia epoca e c'era una casa, una casa tutta gialla interamente di quel colore, era enorme come me l'ero immaginata.

VINCENT di Noemi B. Il quadro che a me ha colpito più di tutti è quello della casa, la casa gialla. La cosa che a me ha colpito più di tutti è il colore del quadro che per me è un giallo-oro. Così lucente e splendente che mi ha quasi accecato (per modo di dire).
 Quel giallo limpido e bellissimo ricopre quasi tutto il quadro, il terreno e molte pareti delle case, che solo in alcune fiancate diventano bianche e il loro tetto è di un rosso che però va sul rosa chiaro pallido. Infatti ci sono anche alcuni cenni di verde, ma il colore che prevale più di tutti è il giallo. Forse per me in questo quadro mancano delle persone per rendere più vivo il quadro.

LA CASA GIALLA DI Erika
 Il contadino Giancarlo non ha potuto costruire un giardino per i suoi tre figli: Azzurra, Pietro e Martina. Però gli ha comprato una palla per giocare quando sono delle belle giornate e gli ha comprato pure un tavolino per stare con gli amici quando ci sono le giornate


belle da mangiare con la famiglia all’aria aperta.
 Alla moglie piace quell’idea, peccato che è tutti i giorni in casa a fare le attività di pulizie e passa i suoi pomeriggi a raccogliere la paglia per la sera per riscaldare l’appartamento. Però quando non è indaffarata fa delle lunghe passeggiate per rilassarsi, tutte le volte che passeggia si ferma sul punte per guardare il tramonto, e poi se ne torna a casa.

SOTTERRANEI di Marco
 Dei ragazzini gironzolavano per la città e trascurarono dei sotterranei. Di quei sotterranei ne parlavano tutti ma mai li ho visti. I ragazzi entrarono con timore, ogni venti metri c’erano dieci metri di sabbie mobili, fino a che andarono giù e entrarono in una casa.
 La casa era gialla, il colore del terreno.
 Quando entrarono la casa era gigante e divisa in appartamenti e quando uscirono dalla seconda porta trovarono persone di quel luogo e videro che facevano dei combattimenti clandestini.
 Allora i ragazzi corsero via in una specie di colosseo a forma di ponte, i ragazzi non avevano alcuna idea di come uscire. Videro una piantina e l’annaffiarono e la pianta crebbe sempre di più fino a che prese i ragazzi e con un lancio li catapultò a casa



Camera


LA STANZA di Luigi
 Io ho scelto questo dipinto perché le pareti sono del mio colore preferito, cioè l’azzurro. Le pareti sono strette e alla fine ci sono due porte blu, una a destra e una a sinistra.
 Per me, visto che in qualche punto c’è del blu scuro sono pareti molto vecchie.
 Le uniche cose mancano sono due o tre termosifoni (sennò si muore dal freddo) o una o due televisioni così che quando Vincent ha finito di dipinger si mette sul letto e si addormenta guardando la tv.
 Se in questa stanza ci fossero anche la Tv e qualche termosifone sarebbe una stanza perfetta, magari senza quadri inquietanti e con un telefono per chiamare gli amici e i familiari.

IL LETTO di Andrea Il letto è mio, e questo letto è molto grande e ha la struttura di colore giallo le lenzuola rosse e cuscini, possono dormire circa due persone. Questo letto secondo me è molto comodo, stretto e molto lungo. Poi nella stanza c'è un comodino di colore marrone strano perchè sopra ci sono degli oggetti che secondo me non sono adatti a un uomo perchè ci sono dei porta gioielli dentro un cassettino però ci nascondo un quadro di girasoli. Nella camera c'è ancora una finestra blu, con il vetro verde perchè fuori c'è una persiana verde è molto brutto con il persiana verde.


QIU di Chiara Questa stanza è stata costruita da un padre per il suo bambino. Che ha costruito un letto piccolo ed è colorato con due cuscini gialli e una coperta rossa. Lui era pronto di portare il suo bambino in questa stanza, dove è perfetto per il bambino il bambino è arrivato e molto contento per questa camera che ha costruito il padre, il bambino entra e subito va sul letto e salta. Il letto era molto morbido e si rimbalza. Il bambino vede nella camera tanti quadri della sua faccia sorridente attaccati sul muro colorato. Il padre è più contento del suo figlio perché questa è la prima volta costruire una camera e poi il suo figlio li piaceva molto perché ha un letto solo per lui. Apre la finestra e vede tanti fiori colorati . Il bambino si sdraia sul pavimento e vede sotto il letto c'è un peluche molto grande che li guardava curiosamente con gli occhi grandi. Lo tirò fuori e lo mette sul letto e si addormenta abbracciando il peluche.

Titolo? di Matteo Van Gogh ha disegnato questo quadro della sua stanza per l'assenza di fantasia avendo già riempito la sua stanza di quadri questa finestra per me non è vera perché non si vede il riflesso, poi è strano che ci siano due porte. Il cassetto è senza nessuna maniglia come se volesse nascondere qualcosa, il letto invece è troppo grande per una persona è come se vivesse con qualcuno e ci sono anche due sedie sembra anche che la stanza continui dietro Van Gogh. Van Gogh per me ha disegnato questo quadro perché è stato mandato via da casa e


lo ha fatto per ricordo. Sotto il letto sembra che ci sia qualcosa come un mostro assassino con venti zampe e tre teste che vuole impadronirsi della stanza. Dietro il letto c'è qualcosa di strano come dei cappotti cotti.

VINCENT E LA 1° GUERRA MONDIALE di Daniele Il quadro di Vincenti Van Gogh, che rappresenta la sua camera da letto, ha cose abbastanza strane che non capisco. Il particolare che non capisco sono i due quadri gialli che non rappresentano la sua arte, cioè quella della natura, la fantasia e di lui, ma raffigurano un triangolo colorato di nero. Forse un giorno di tristezza e di malinconia, prese un quadro giallo e lo dipinse di nero per il brutto momento che passava. Poi l'appese alla sua parete per far capire che la sua arte non fu tutta rose e fiori. In quel momento cupo era anche in atto la 1° guerra mondiale e lui cercò di raffigurarla ma gli spararano al quadro, urlò e scappò nel bar più vicino della città.


Caffè di notte


FIORI ROSA di Gaia A me ha colpito molto il quadro con la stanza da biliardo, in particolare il vaso con i fiori rosa. Mi ha attirato molto, secondo me perché in tutto quella stanza buia il vaso rosa era l’unica cosa che aveva un colore candido e chiaro. Però anche se il vaso era molto bello io non lo avrei messo lì, o almeno non di quel colore, per un posto in quel modo ci stava meglio forse un colore rosso o comunque più forte. Per me quel vaso lo ha portato il proprietario, deve essere una persona molto elegante che ha lasciato li il vaso dopo la chiusura per rendere più accogliente il posto, visto che ci stavano molte persone a giocare e a bere. MI SALTA ALL’OCCHIO di Cristina
 Nella stanza dove c’è il biliardino, oppure si può chiamare anche la stanza del caffè, c’è un cestino con della carta bianca, però mi salta all’occhio che la carta dovrebbe essere nera, per essere un cestino adatto. In questa stanza ci sono molte persone che non so come si chiamano e nemmeno cosa stanno facendo, perché a me sembrano persone misteriose. In un angolo mi salta all’occhio una coppia, cosa strana, perché ci sono molte persone da sole e misteriose. In questa stanza c’è qualcosa di troppo, ovvero molte bottiglie di vino, il quale non fa tanto bene alle persone che ne bevono tanto, perché senno vanno fuori di testa. Mi salta all’occhio anche un altra cosa strana, cioè il biliardino che si trova al centro del bar vicino a un signore.


DETTAGLI E PAROLE di Elisa Una cosa strana potrebbe essere il vaso con i fiori che ha colori molto vivaci, mentre invece la stanza ha colori più scuri nei due angoli della stanza ci sono due coppie. Se io fossi proprietaria di questo bar aggiungerei dei camerieri. IL PASSAGGIO SEGRETO di Michelle
 Attaccato a una parete rossa si trova un quadro con colori e figure che non si vedano tanto, è nato 1993 situato in un bar. e il proprietario si chiama Pietro che indossa sempre una camicia e dei pantaloni bianchi e che è ormai molto vecchio. 
 Accadevano molte cose in quel quadro.
 Ogni volta che il proprietario chiudeva il bar è come se quel quadro si risvegliasse facendo uscire una luce abbaiante. Sotto a un biliardino c’era anche un passaggio con delle scale che portavano a una porta che conosceva un campo immenso pieno di girasoli e con una cascata che faceva iniziare un arcobaleno. Ma questo passaggio lo conosceva solo il proprietario. HALLOWEEN di Luca Alla destra del tavolo da biliardo c’è un oggetto strano. É rotondeggiante, come una colonna, basso come un tavolo e c’è una luce sopra di essa, color, color diamante. Serve sicuramente a chiamare Vincent Clerk Suppergiù, grande supervisore. dietro questo strano aggeggio ci sono 3 uomini, anzi, 2 uomini e 1 donna.


Uno, quello che sta da solo su un tavolo, sembra che si metta una maschera e rapini quella povera doppietta. 
 Su una sedia c’è una X, sotto ci sarà sicuramente il tesoro del famoso pirata barba bianconera.
 “quello gobbo, sai che lo chiamano così perché ha vinto troppe coppe”, dicono due uomini al cameriere.
 Ci sono distinti segni che in questo quadro ci sono diversi alieni; si può vedere dalla finestra, anche quel vaso di fiori che sembra innocuo, invece è sicuramente la faccia di un alieno camuffata.
 Il cameriere che si chiama CiccioMinchio Giannino Tomberli sembra anziano ma non lo è, infatti ha una maschera perché in questo momento è Halloween, perciò tutto quello che vi ho raccontato non è vero ma sono solo oggetti di scena e personaggi con la maschera. IL CAFFE’ di Francesca M.
 La cosa che mi ha colpito di più è il signore che sta al bancone. La sua faccia è di colore rosa ed è abbastanza strana e bizzarra. Indossa una cravatta gialla ed una camicia marrone. I suoi capelli sono di un colore giallastro (simile al colore della cravatta) e sono molto corti. 
 L’uomo è circondato da bottiglie vuote.
 Un’altra cosa che mi ha colpito molto è il tavolo da biliardo che si trova davanti al bancone. É di medie dimensioni e di colore verde sopra e marrone sotto. Davanti al bancone si trova un uomo, Giancarlo, di una certa età. Conosciuto da tutti per la sua abilità a giocare a biliardo, e anche per il suo stravagante modo di tingersi i


capelli sempre in modo diverso con colori accesi e colorati MIKE E L'APERTURA DEL BAR di Giulia Su quella porta venivano fatte un sacco di leggende di esempio che si trovasse il mostro di Lochness senza testa perché il proprietario il signor Sciagghi gliel'aveva tagliata con una lunga lancia. Da anni in quel bar nessuno entrava per paura di essere mangiato da mostri o cose del genere. Solo una persona, un gagliardo eroe, entrò nel bar a testa alta, pieno di spade e con una lucente armatura di bronzo, l'eroe Mike. Quando entrò trovò un bar tutto messo male con un signore quasi pazzo che accarezzava serpenti e coccodrilli. Mike non ci pensò nemmeno un attimo e cercò di togliere tutte le leggende dal bar richiedendo il pazzo Sciagghi, uccidendo i mostri e riaprendo il bar. Il caffè di Ludovica In questo quadro c’è, sul balcone fra le bottiglie, un vaso di fiori rosa. Può sembrare un semplice vaso di fiori ma quei fiori in realtà sono fiori fatali fatti dalla fata del destino.
 Quei fiori li ha inventati lei per il coniglio pasquale perché aveva una grave carie nei denti davanti e non faceva altro che lamentarsi.
 Allora la fata invento questi fiori, li diede da mangiare al coniglio e la carie sparì e non gli tornò mai più. Basta mangiare uno di questi fiori al sapore di zucchero e uccideranno le carie e non ti verranno mai più. LA STORIA DI WANCOC di Erika Baudo


C’era uno che si chiamava Wancoc e a lui non piaceva bere. A wancoc piaceva molto disegnare e lui riusciva a stare con gli amici e disegnare. Wancoc una volta entrò in un bar di un suo amico e disegnò il bar. Dentro il bar c’era molta birra, vino e limoncello e in quel bar c’era pure un biliardo e dei tavoli, bicchieri, sedie. Dentro i bicchieri c’era ancora birra, in quel bar c’erano dei vecchi tristi, nel bar c’è anche un quadro e un vaso di fiori.
 A Wancoc piaceva andare in giro così poteva disegnare l’intero panorama che vedeva, la sua stanza da letto era molto piccola e oltre al letto c’era un tavolino e c’erano 5 quadri, una sedia e una finestra.




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