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Cari/e esplo
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Cari/e Esplo, questo racconto riguarda una vicenda in cui il protagonista, più o meno consapevolmente, rispetta un punto della Legge (che tutti/e voi riconoscerete subito!). Tuttavia non termina con un punto fermo, ma con dei punti di sospensione, perché ci piacerebbe che per il prossimo numero ci inviaste i vostri contributi su come potrebbe proseguire la storia, includendo un altro punto della Legge a vostra scelta! Il più bello sarà pubblicato, quindi date sfogo alla vostra creatività!
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La sorpresa del Bosco
Anon apre gli occhi, ritrovandosi a fi ssare la macchia di muffa sulla parete della tenda sopra di sé. Decisamente controvoglia si costringe ad alzarsi e uscire: mentre i suoi piedi protestano silenziosi per gli scarponi calzati già di prima mattina, una zaffata d’aria intensa e frizzante spazza via il torpore del risveglio.
In tenda dormono tutti, ma Anon sente di aver trattenuto la pipì decisamente troppo a lungo durante la notte. Mentre cammina per trovare un posto adatto, la sua attenzione è attirata da una forma indistinta color marrone chiaro: avvicinandosi, appare sempre più chiaramente che si tratta di un animale, un animale raro e affascinante, un capriolo! Un misto di emozioni lievita dentro di lui: eccitazione, meraviglia, ma anche timore. Non si era mai trovato in una situazione simile e una domanda si fa strada nella sua testa: “Che faccio?!”
Aveva letto da qualche parte un post su come comportarsi con i cuccioli selvatici, ma quelle informazioni erano state relegate nella sezione “nozioni
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inutili” del suo cervello... In fondo quante probabilità c’erano di ritrovarsi davvero in una situazione del genere un giorno?! Eppure eccolo lì, di fronte a quel capriolo, il cui ventre si alzava e si abbassava nel sonno. “È strano, su Google le foto di questi animali sono così immobili...” Mentre lo osserva rapito, una frase di quel post riaffi ora con le parole scritte in grassetto:
“Evitate di toccare il capriolo: se la madre percepisce un odore allarmante come quello dell’uomo, deciderà di abbandonarlo”
Mentre si prende ancora qualche momento per osservare il cucciolo, con un misto di decisione a non toccarlo e di delusione per non poterci neppure provare, Anon decide di rispettare il Bosco e lentamente, come se non volesse rischiare di svegliarlo, si allontana. Anche se ancora non è riuscito a fare pipì, ha un sorriso strano e piacevole sulle labbra, mentre torna verso la tenda...