Corriere Vicentino luglio 2012

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“Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza” - 0,42 E

Copia omaggio / anno XIII n.7 / luglio 2012

Il boom dei

distributori

Il giro del mondo Sulla rotta di Pigafetta

L’intervista Spyros Il re di Masterchef

Il portiere di Coppa Gigi Brivio


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Montecchio Maggiore 2012 n collaborazone con:

Città di Bassano del Grappa Assessorato allo Spettacolo

Provincia di Vicenza

danza al Castello sabato 14 luglio Aterballetto Alice nel paese delle meraviglie coreografia Francesco Nappa domenica 29 luglio Balletto Teatro di Torino Le vergini coreografia Matteo Levaggi

musica, teatro e spettacoli in città

venerdì 6 e domenica 8 luglio Castello di Romeo Il barbiere di Siviglia | di Gioachino Rossini Orchestra Accademia del Concerto | lirica ingresso: interi e 15,00, ridotti e 12,00

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: tel. 0 /preno

i.it.it giovedì 12 luglio Parco giochi di Alte Ceccato Sogno sotto le stelle Etradanza | teatro e danza info aggiore.v -m io h c c te une.mon giovedì 26 luglio Fontana di Piazza Fraccon Pianeta Blu Etradanza | danza it www.com estatoe04. 44 492259 a r e p o sabato 28 luglio Corte Casa Guggino El Garofolo Rosso Compagnia la Trappola | teatro wwwe.tteria del Castell bigli venerdì 3 agosto Piazza Chiesa vecchia S.Urbano Il Veneto che ride Glossa teatro | teatro martedì 14 agosto Parco Castello di Romeo Rajib Karmakar Concerto per sitar Altramusica | musica sabato 25 agosto Piazza Marconi Andrea Braido suona Jimi Hendrix - Arianna Antinori & The Davids suonano Janis Joplin Associazione Majoris | musica domenica 26 agosto Castello di Romeo Mi Gran Tango Ensemble Alma Migrante | danza ingresso: e 7,00 mercoledì 29 agosto Castello di Romeo Grande concerto lirico Una Voce per Tutti | lirica ingresso: w 5,00 giovedì 6 settembre Chiesetta degli Alpini Musica e Rappresentazione Palladian Saxophone Quartet | musica

cinema al Castello Martedì 10 luglio J. Edgar di C. Eastwood

.................................

Domenica 22 luglio This must be the place di P. Sorrentino

Domenica 15 luglio Posti in piedi in Paradiso

.................................

di C. Verdone

.................................

................................. Mercoledì 18 luglio La peggior settimana della mia vita di A. Genovesi

.................................

Mercoledì 25 luglio One day di L. Sherfig

Venerdì 27 luglio To Rome with love di W. Allen

................................. Martedì 31 luglio Hugo Cabret

Domenica 5 agosto Il castello nel cielo di H. Miyazaki

................................. Mercoledì 8 agosto Hysteria di T. Wexler

................................. Domenica 12 agosto Il giorno in più

Mercoledì 22 agosto La pelle che abito di P. Almodovar

............................

Mercoledì 15 agosto Happy feet 2 di G. Miller

.................................

di C. Miller

Sabato 4 agosto The Artist

Venerdì 17 agosto Paradiso amaro

di M. Hazanavicius

di A. Payne

.................................

...........................

............................

di M. Scorsese

.................................

di O. Nakache e E. Toledano

Venerdì 24 agosto Pirati-briganti da strapazzo di P. Lord

di M. Venier

Venerdì 20 luglio Il gatto con gli stivali

.................................

Domenica 19 agosto Quasi amici

...........................

...........................

Giovedì 30 agosto La talpa di T. Alfredson

.................................

Venerdì 31 agosto The Iron Lady di P. Lloyd

................................. Domenica 2 settembre

Scialla (Stai sereno) di F. Bruni

................................. Informazioni cinema al castello

Orario d’inizio: luglio ore 21.30, agosto ore 21.15 ingresso interi e 5,00, ridotti fino 26 anni, Carta Giovani, Carta Argento e oltre i 65 anni: e 4,00 In caso di maltempo i film verranno proiettati al Cinema S. Pietro Vendita biglietti: all’ingresso del cinema da un’ora prima delle proiezioni


danza al castello sabato 14 luglio h 21.20 Castello di Romeo

ATERBALLETTO Alice nel paese delle meraviglie coerografia, regia e scenografia Francesco Nappa ispirato all’omonimo racconto di Lewis Carroll creazioni video Gilles Papain Mancava, nel balletto, una Alice tridimensionale, o quasi. Ed eccola in carne ed ossa emergere e muoversi tra immagini video digitali elaborate graficamente da Gilles Papain che suggeriscono i luoghi e gli ambienti delle sue escursioni fantastiche, caratterizzate da strani e misteriosi incontri. Il viaggio metaforico di Alice, grazie alla sua potenza immaginifica, diventa così fonte di ispirazione per un ‘originale favola in danza firmata da Francesco Nappa. Biglietti: Intero e 18,00 - Ridotto e 15,00 (under 26 e over 65, Carta Giovani, Carta Argento) In caso di maltempo lo spettacolo si terrà al Teatro Comunale.

domenica 29 luglio h 21.20 Castello di Romeo

BALLETTO TEATRO DI TORINO Le Vergini coerografie Matteo Levaggi progetto impatto scenico e costumi CORPICRUDI testi Claudia Attimonelli Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta nella celebre partitura musicale di Ciaikovskij “La Bella Addormentata”. Matteo Levaggi firma una coreografia rigorosa e avvolgente. Il movimento crea nello spazio un disegno limpido, attraversato da una forte energia, che pulsa sensualmente dai corpi dei danzatori avvolti nel candore del bianco, per catapultarci poeticamente in un mondo dai contorni fiabeschi. Biglietti: Intero e 15,00 - Ridotto e12,00 (under 26 e over 65, Carta Giovani, Carta Argento) In caso di maltempo lo spettacolo si terrà al Teatro Comunale.



PROGETTO AMAZZONIA

informazione pubblicitaria

Musica e Solidarietà per i Bambini del Brasile Il progetto umanitario “Amazzonia” nasce nell’ormai lontano 1989 con l’intento di porta-

ne e in particolare sullo stato

re aiuti medici, odontoiatrici e

di salute dei più piccoli.

strutturali nell’isola di Marajo,

In Italia, il servizio di me-

Brasile, alle popolazioni locali

diazione che il progetto si è

che vivono in condizioni di for-

prefissato, è quello di operare

te degrado igienico, sanitario e

come “ponte diretto” tra i

alimentare.

missionari e le persone che

Promosso dal Vice Presiden-

offrono solidarietà per donare

te S.I.D.I. (Società Italiana

aiuti economici, per sostenere

di Implantologia) dr. Sergio

gli abitanti con l’acquisto di

Dovigo, il progetto umanitario

oggetti e lavori autoctoni o per

affianca e offre collaborazione

offrire adozioni a distanza e

a centri cattolici di aiuto che

garantire ai bambini un mini-

operano nella zona, fornendo

mo di speranza per una vita

periodicamente operatività sul

migliore.

campo e svolgendo attività di

L’isola di Marajo è la più gran-

mediazione tra le necessità e le

de isola fluviale del mondo.

richieste dei missionari in Bra-

Grande come la Svizzera,

sile e le offerte di solidarietà

soffre della più alta concentra-

che vengono raccolte in Italia.

zione di denutrizione infantile

Amazzonia”, è quello di porta-

al progetto che in particolare

Grazie al costante e stretto col-

di tutto il Brasile, paragonabile

re la cultura alla gente di far

serviranno per la cura dei

legamento con Mons. Alessio

ad una delle peggiori zone

bollire l’acqua o di filtrarla in

bambini, la sistemazione di

Saccardo Vescovo della Diocesi

dell’Africa. Le patologie di cui

modo da renderla più pulita e

alcune palafitte nelle quali le

di Ponta de Pedras e coordina-

soffre la popolazione sono le

prevenire l’infezione.

famiglie vivono e la costruzio-

tore delle attività pastorali, è

più varie: infezioni cutanee,

Raggiungere i villaggi sull’isola

ne, coronamento di un nostro

possibile monitorare e ricevere

infezioni gastrointestinali do-

è davvero impegnativo ci si

grande sogno, di un pozzo di

informazioni sullo stato delle

vuti a cibi non correttamente

arriva solo dopo molte ore di

acqua potabile che possa rifor-

necessità e delle opere nelle

puliti e lavati, dolori articolari,

barchino e canoa. Non è facile

nire la popolazione e contra-

quali i fondi raccolti vengono

infezioni respiratorie.

quindi portare alla gente del

stare fortemente la diffusione

destinati.

I bambini pagano invece per

posto attrezzature di ogni

delle infezioni e delle malattie.

Il lavoro sul campo si sviluppa

quella che è la vera piaga del

genere o medicinali, o dotare

Il 15 Settembre 2012 ti aspet-

mediamente una volta l’anno e

territorio, l’amebiasi ovvero

loro di strutture che possano

tiamo a Noventa Vicentina per

prevede di raggiungere i luoghi

l’infezione da ameba che con-

migliorare la loro qualità di

assistere ad uno spettacolo

più remoti dell’isola.

traggono bevendo l’acqua del

vita.

straordinario con la band “ Lui

Vengono forniti medicinali e

Rio delle Amazzoni che utiliz-

Il 15 Settembre 2012 verrà

e Gli Amici del Re”, cover band

beni di prima necessità e viene

zano appunto per bere, far da

organizzata una serata di

e tributo ad Adriano Celentano

svolto un servizio di controllo

mangiare, lavarsi. Un impegno

“Musica e Solidarietà” per

e per sostenere l’iniziativa di

sanitario su tutta la popolazio-

in questo senso del “Progetto

raccogliere fondi da destinare

solidarietà.


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editoriale di Stefano Cotrozzi

sommario

Il mestolo e la cannuccia Mensile d’informazione Registrazione del Tribunale di Vicenza n° 965 del 12-01-2000 - Editrice Millennium s.r.l. 40.000 copie certificate Direttore Responsabile Stefano Cotrozzi. Caporedattori Nicoletta Mai, Marta Massignan. Caporedattore sportivo Stefano Canola. Caporedattore economia Elisabetta Badiello. Redazione: Federico Gobetti, Roberta Costantini, Alessandra Groppo, Silvia Maculan. Editorialisti Lino Zonin, Alberto Fabris, Elisabetta Badiello, Gianfranco Sinico. Art director Alessandra Peretti. Grafico Amos Montagna. Stampa: Centro Stampa Editoriale Grisignano di Zocco (VI) In copertina foto di Niccolò Benetton e Davide Faedo Redazione e Sede legale Piazza Campo Marzio, 12 - 36071 Arzignano (VI) tel. 0444 450693 fax 0444 478247 e-mail: info@corrierevicentino.it Per la pubblicità: Alberto Faccin 335 5319350 Aristide Crema 320 0522400 Federico Hanard 335 5293582 Monica Dall’Omo 340 6717242 Nicola Rassu 345 4990596 © 2011 Le immagini ed i testi sono di proprietà riservata della rivista. Ne è vietata a tutti la riproduzione totale o parziale e l’uso pubblicitario in altra sede. L’editore è a disposizione dei proprietari dei diritti su eventuali immagini riprodotte, nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere debita autorizzazione. Questo giornale è stampato su carta certificata FSC. Il marchio FSC identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.

Partiamo dall’articolo 3 della Costituzione, quello che sancisce il principio di uguaglianza tra i cittadini... o probabilmente quello a cui dovremmo arrivare. Parliamo della proposta del ministro Elsa Fornero che ha gelato i lavoratori statali: “Loro non stanno sul mercato, ma anche per loro – afferma il ministro - dovrà valere una disciplina sul licenziamento analoga a quella che stiamo introducendo per le imprese private”. E qui si alza un coro di proteste. Proteste! Non dovremmo essere tutti uguali? Com’è possibile che un dipendente infedele o non produttivo o molestatore o ladro non possa essere licenziato? Quanti sono i dipendenti pubblici? 3 milioni e quattrocentomila persone, il 5,7% della popolazione italiana. Qui non si vuole dire che siano tutti dei furfanti, piuttosto il contrario; qui si vorrebbe sancire il principio che forse il primo rimedio per riportare l’Italia a essere un paese civile è quello di creare delle regole uguali per tutti. Basta con sindacati che difendono privilegi e non principi, cioè quelli di un corretto rapporto tra diritti e doveri. Che invece di difendere i meritevoli lavoratori dell’amministrazione pubblica li gettano in un tritatutto in cui non si riesce più a distinguere tra chi si spacca la schiena e chi no. E poi basta con Regioni di serie A e di serie B, o Province, o categorie di lavoratori. La casta non è solo quella dei politici ma quella radicata in noi, quella che difendendo piccoli privilegi ci impedisce di evolvere come comunità. Servono regole e queste devono essere forti e decise specialmente sulla legislazione del lavoro. Altrimenti, come scrive il Wall Street Journal riferendosi alla situazione del nostro paese, sarà come cercare di svuotare il lago di Como con un mestolo e una cannuccia.

Inchiesta Il boom dei distributori

22

L’INTERVISTA Spyros Theodoridis

26

focus Il giro del mondo 500 anni dopo

28

32

arzignano Arzignano in fotografia

40

chiampo La mia vita alle Ville Venete

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Montecchio Londra, arrivo!

48

MONTorso Nuova vita al campanile

50

56

62

brendola Gli asili non chiudono

LONIGO Questa è una città per vecchi? sarego Il preside storico lascia il Trentin

ov vicest tinen o

a e arica r e b

64

noventa 26.000 voci per i Colli Berici

66

sossano Voci discordi sul museo

74

Barbarano Il capoluogo ancora senza Adsl


Made in vicenza

vipera con garbo

Etica e buona reputazione

Il mestiere del genitore

Leonardo Opali*

Elisabetta Badiello

* Presidente Confcommercio Arzignano

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Una ragazza che ha voluto assaggiare la schiuma per capelli.

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Un uomo pelato che mi ha chiesto se gli potevo fare le extension.

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Qual è la richiesta più strana che ti hanno fatto?

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i mettono al mondo sempre meno figli e le coppie che osano spingersi oltre la seconda gravidanza sono ormai merce rara. Essere genitori oggi viene vissuto con particolare impegno. Talvolta non ci si sente all’altezza e si vive la genitorialità con un senso d’inadeguatezza. Non si tratta soltanto di decidere tra il modello pedagogico “montessoriano” o il più istintivo “pestalozzi”. Più semplicemente si desidera essere un “genitore perfetto”, migliore di chi ci ha cresciuti. Investiamo molto sui figli, sia in termini di tempo sia economici, e vorremo non sbagliare, essere certi che l’impegno che mettiamo nell’educazione del pargolo ci venga ripagato restituendoci un adulto felice, equilibrato e realizzato. I tanti corsi per genitori, dove esperti insegnano a fronteggiare le prime curiosità infantili così come i disagi adolescenziali, rispondono alla nostra fame di sicurezza. Ma sia chiaro che una regola valida per tutto e tutti non esiste. Capacità di ascolto, attenzione, amore, così come saper porre dei limiti, dedicare il nostro tempo col piacere di farlo, esprimere ciò che sentiamo sono ingredienti educativi fondamentali. Perché anche se soltanto ci avvicineremo all’ideale di perfezione, avremo comunque assolto il nostro ruolo.

artiamo dal presupposto che crisi non vuol dire “brutto periodo che passerà”; vuol dire grande cambiamento. Trasformazione anche nelle abitudini dei consumatori che acquistano l’indispensabile e poco il resto. I dati diffusi in questi giorni dall’Istat confermano il trend negativo delle vendite con un calo del 6,8% su base annua. Ovvio, quindi, che il commercio ne risenta e che tutti debbano fare i conti con questa lunga e difficile crisi. Da tempo ormai da sola la strategia dello sconto non funziona più e bisogna proporre altre cose che attirino l’interesse del cliente, e questo richiede continui investimenti senza avere la certezza del risultato. Posto che, comunque, i consumatori si comportano in modo diametralmente opposto se operano acquisti di generi primari o se soddisfano esigenze emozionali, a mio modo di vedere, soprattutto per il secondo caso, un’azione utile a lungo termine, per fidelizzare la clientela, è saper seminare “buona reputazione”. Oggi lo si può fare anche attraverso lo strumento potentissimo di Internet e dei social network. Già oggi molti non vanno al ristorante senza prima aver cercato nel web i giudizi di chi c’è già stato. “Buona reputazione” presuppone però di non rinnegare principi etici, ovvero quelle regole che garantiscono lavoro e sviluppo. Un esempio per tutti: il lavoro domenicale, che non è di sicuro la chiave di volta per una distribuzione commerciale migliore. Domando: come può una commessa, che la domenica lavora e lascia a casa marito e figli da soli, essere serena nei confronti dei clienti? E nemmeno i distributori automatici sono una grande conquista. Comoda ma assolutamente non sostitutiva del negozio. Ricordiamoci che le attività del commercio hanno un ruolo importantissimo nel garantire alle nostre città: vivibilità, servizio e socialità.

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In fondo la vita è una fila

Il fascino dei cinque cerchi

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Vicenza

Una cliente che mi Un ragazzo che mi ha Una ragazza che mi ha mostrato un taglio chiesto di disegnargli ha chiesto di fargli i con una foto di una lo stemma del Milan capelli blu, fucsia e ragazza al mare. sulla nuca. verdi.

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Addormentarsi in seconda categoria e risvegliarsi in Eccellenza, cose da far invidia a Biancaneve. C’è riuscito il Grancona Calcio, con Romano Aleardi nelle vesti di mago Merlino. Dall’anonimato ai derby con Montecchio, Sarego e Arzichiampo: la strada è tutta in salita, ma in Val Liona di salite se ne intendono. mass ig ra n na

L

La favola Grancona

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Orgiano

iusto luglio per smaltire la sbornia Europei e ad agosto sarà già Olimpiade. Resto affascinato dai Giochi a cinque cerchi, malgrado tutto. Show business, intrallazzi vari e compagnia dopante non sono riusciti ad avvelenare completamente quell’aria frizzante che si respira nelle occasioni “uniche”. Pensare che un atleta si è preparato per anni per quel momento e se lo sta giocando lì, ora e senza possibili replay mi mette ancora i brividi. Niente come l’Olimpiade promuove gli sport minori, quelli dove anche una vittoria ai Mondiali di specialità passa quasi inosservata. Ma se porti un oro al medagliere diventi qualcuno, almeno per un giorno anche un lottatore o un canoista vedono sparata la loro faccia sorridente in prima pagina, come una star del calcio. E poi spazio agli “altri” Giochi, quelli dove le rotelle non sono ai pattini ma alle sedie e al fisico degli atleti può mancare qualcosa. C’è anche Valeria Zorzetto, campionessa del tennistavolo, da Montecchio con grinta da vendere. Comunque vada, sarà un successo.

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na Pizzo ia

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Qual è la richiesta più strana che ti hanno fatto?

BANDUS alto

come per i maledetti dossi stradali che indurrebbero a limitare la velocità: compaiono nei centri dove in strada si corre troppo. Così i distributori di tagliandi numerati per le file agli uffici entrano in campo quando in troppi decidono di fregarsene delle precedenze e quelle che dovrebbero essere ordinate processioni diventano duelli rusticani. Anche il nome (“eliminacode”) mi sembra alquanto immodesto e, per dirla tutta, inquietante. Va detto che il piccolo schermo, che ogni tanto sbirciamo per controllare l’avvicinarsi del nostro turno, ci consente di leggere il giornale in pace (se c’è qualcosa su cui appoggiare le terga) o di attaccar bottone: “Io ho il 41, e lei? Il 58? Che bel numero!”. Altri tempi quando io mi chiamavo Franco e lei Irene… “Che bel nome!”. Di certo è più elegante sentirsi chiamare da una voce metallica (“Il qua-ran-tuno-al-lo-spor-tel-lo-due”) che non il richiamo ancestrale “Avanti un altro!”, che faceva scattare almeno tre persone, o il sinistro “Sotto a chi tocca!”. Mi aspetto presto un pannello luminoso anche sui confessionali: “Si accosti il 18 e si prepari il 19”. A pensarci bene era quasi lo stesso invito declamato dalla maîtresse nei vecchi bordelli in zona di guerra. È uno dei tanti tentativi umani di dare certezze in quella confusione nata sin dal caos originale. Abbiamo numerato i codici, le leggi, i documenti, i giorni, gli anni… la vita. Sì, in fondo la vita è una fila, come quella del supermercato, dell’ufficio imposte, dove il nostro ticket viene gelosamente conservato per non perdere il turno, unico irrinunciabile passepartout di quel momento. Esaurita la commissione, il cedolino diventa carta straccia e spazzato via dal netturbino all’alba insieme alle schedine non vincenti, alle assicurazioni scadute. Forse anche noi ci becchiamo un ticket alla nascita, ma non ci è dato conoscere il numerino quando sarà il nostro turno. Probabilmente la cifra sta scritta sulle foglie d’autunno dello zio Ungaretti, spazzate via dal netturbino all’alba.

Mo ntecchio Una ragazza che mi ha chiesto se facevo anche il colore alle parti intime.


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Arzignano capitale dell’abbronzatura Arzignano non può competere con Rimini, Capri o con gli altri luoghi assolati, ma sul web, grazie al sito www.makeup3.it, la città del Grifo è diventata la “capitale italiana dell’abbronzatura”. Makeup3 non è solo un sito web, è un negozio di profumeria con istituto di estetica e centro abbronzatura che il prossimo anno festeggerà i 50 anni di presenza ad Arzignano. Ricercando su Google “ultravioletti artificiali” su 4.620.000 risultati Makeup3 appare al primo posto, e ciò si verifica anche digitando “effetti delle lampade”, “abbronzatura sicura” e con un’altra ventina di ricerche sull’abbronzatura. “Siamo increduli – dice la titolare Alessandra Cortiana – soprattutto perché abbiamo fatto tutto da soli con l’unico scopo di regalare un servizio aggiuntivo alla nostra clientela. Anche la parte relativa ai nostri corsi di trucco, in realtà, è molto seguita e apprezzata. Se cercate su Google “corso trucco per impiegata” siamo ai primi quattro posti e, se cercate “corsi di trucco Arzignano” vi accorgerete che Makeup3 occupa tutta la prima pagina.” È il marito Leonardo, che si definisce perito industriale pentito, che tiene vivo il sito dell’azienda informando la clientela con dati oggettivi sull’uso consapevole delle macchine abbronzanti scrivendo articoli in modo semplice e con la passione e l’esperienza che lo accompagnano da trent’anni. E se alla passione e all’esperienza dello staff di Makeup3 aggiungiamo anche il vantaggio dei prodotti Lancaster, leader mondiale dell’abbronzatura, e della formazione che questo marchio offre ai propri concessionari, il risultato è che oltre dall’alta valle del Chiampo, arrivano clienti nuovi da Vicenza, Verona, Lonigo, Valdagno, Sarego, Montebello, Brendola, Altavilla, Alonte, San Giovanni, Caldiero e così via. Via Fiume 86 Arzignano 36071 Vicenza Cell 3669929009 Tel 0444676693 www.Makeup3.it

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Crisis, crisis! Il sito di Trenitalia mi conforta: per andare a Venezia ho a disposizione una lunga teoria di treni ad ogni ora del giorno e per ogni tasca. Bene, la mia tasca reclama sobrietà e invoca la spending review, dunque Venezia mi aspetta ma con calma, perché ho scelto un treno regionale: ci mette di più ma vuoi mettere, Trenitalia fornisce tutti i migliori comfort anche nei treni meno prestigiosi e nei giorni di festa rinforza il servizio e lo fa per noi, perché ci vuole bene! Dunque andiamo, lascio il confortevole appartamentino saggiamente climatizzato e mi tuffo tra la folla festaiola della stazione. Fa un gran caldo, ma chissenefrega, mi siederò nella mia poltroncina e mi godrò il fresco del climatizzatore, la cui presenza è giustamente messa in risalto sul vetro della porta dello scompartimento. Balle. Lo scompartimento è strapieno, vado avanti: strapieno, proviamo l’altro: strapieno anche negli spazi in piedi tra una carrozza e l’altra, quelli dove c’è il cesso per capirci. Però almeno le carrozze sono climatizzate, direte voi: c’è scritto! Certo che sono climatizzate, nel senso che si respira un clima tropicale. Apriamo i finestrini, no? No, troppo facile, non si aprono neanche appendendosi alla maniglia. Maledicendo la mia incauta voglia di sobrietà sprofondo sudato e vinto in un sedile in comproprietà. Di fronte a me un distinto signore che suppongo indiano, passa la mano sulle feritoie del climatizzatore e ridacchiando si rivolge in inglese ad un amico: crisis, crisis!

Diamole un nome Vinicio Trend “Cos’è un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo” - diceva Shakespeare. Ma per un evento il discorso cambia, letteralmente: dare un nome alla propria festa infatti è fondamentale per renderla indimenticabile. Una festa a tema è il massimo della personalizzazione di un evento: via

libera quindi alla fantasia dell’event planner! Innanzitutto va scelto il tema, il fil rouge dell’evento. Che si tratti di pirati, dei mitici Sixties o SUMMER 20... (basta però ai 60 e ai SUMMER troppo ovvi!!!), di temi più seri o meno frivoli: l’importante è la cura e la naturalezza logica con cui tutto si va ad incastrare seguendo il tema della festa. Gli stessi invitati si divertiranno a farne parte, cercando di giungere all’evento preparati, documentati e, perché no, vestiti nella giusta maniera. Quindi diamolo un nome, alla nostra festa: per serbare per sempre, anche a evento finito, il suo dolce e divertente ricordo!

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14 | Opinioni

Piccolo Skerno Lino Zonin

Sei forte Bacconi! Anche stavolta la Nazionale di calcio ha saputo ricavare dagli scandali una formidabile energia agonistica, trasformando in macchina da guerra una squadra che si era presentata all’Europeo come un club di biscazzieri, puttanieri e, a quanto pare, culattoni (l’elegante definizione è dell’ex ministro Calderoli). Infimo come sempre, invece, il livello con cui la Rai ha seguito i campionati. Solita pletora ingiustificata di inviati, ospiti, opinionisti, tuttologi. Solite dirette fiume condotte dal mascherone di Paola Ferrari - una al cui confronto Alba Parietti sembra una ragazza acqua e sapone - per discutere se sia meglio il 4-4-2, il 4-2-3-1 o il 3-4-2-1 (potete girare i numeri come volete, l’importante è che la somma faccia 10). E poi: telecronisti che seguono le discese di Pirlo come se stessero raccontando lo sbarco in Normandia; commentatori tecnici convinti che il muro di Berlino sia ancora in piedi e che chiamano “sovietici”, i giocatori russi (il bocciato in storia è Fulvio Collovati); inviati nei pressi della panchina privi di senso del ridicolo, come quello che grida: “Entra prima Di Natale”: beh, c’è tempo, mancano ancora sei mesi! Ma il più forte di tutti si chiama Adriano Bacconi, quel tipo che sembra uscito da una rivendita di caciucco nel porto di Piombino e che si diverte a tirare delle righe tra un giocatore e l’altro per descrivere il movimento dei reparti. Un lavoro che potrebbe fare un bambino di tre anni, magari parlando in italiano meglio di lui.

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Italia-Argentina 27,5 milioni - Ita ‘90

Italia-Bulgaria 25,8 milioni - Usa ‘94

Italia-Usa 25,7 milioni - Usa ‘94


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sex in vicenza info@corrierevicentino.it Cari Elena e Paolo, ho un problema. È arrivato il caldo, i fisici si scoprono, i muscoli si mettono in mostra e io faccio sempre più fatica a tenere a bada mia moglie che deve commentare ogni “tartaruga” abbronzata di ogni odiosissimo giovane palestrato che incontriamo per strada. Che imbarazzo! Si gira a guardarli e le scappano anche esclamazioni di approvazione. Insopportabile! Peggio di un uomo. Non che sia geloso (posso ancora dire la mia nonostante gli anta!) ma trovo sconveniente questa esuberanza. Voi che ne dite? Andrea di Brendola Elen

Feisbuc girl Lavoro Fotomodella, fisioterapista e istruttrice di fitness Cibo preferito Cosce di pollo con verdure alla griglia Film preferito Il diavolo veste Prada Persona a cui ti ispiri Madonna

Nome Laura Randon Età 24 Vive a Valdagno Situazione sentimentale Fidanzata Sport praticato Pattinaggio artistico

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È la parità dei sessi, baby! Per millenni abbiamo sopportato uomini a cui cade l’occhio davanti a un seno prorompente o che fischiano a una minigonna. Noi non arriveremo a tanto ma ci permettiamo di apprezzare un bel fisico. Concordo con te che certe esclamazioni fatte in presenza del marito sono imbarazzanti, come lo sono quelle fatte da certi uomini in presenza delle mogli. Che ci serva da lezione, allora. Un po’ più di rispetto da parte di entrambi e qualche complimento in più al proprio coniuge: se curata a dovere la nostra erba è la più verde del mondo. Elena

il post più letto del mese

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L’ Oroscopo

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o P ao l Caro Andrea, credo che tu sia geloso marcio e secondo me non è neanche vero che puoi dire la tua. E immagino anche che se fossi un figo vero non saresti così geloso. Detto ciò sono sorpreso della tua sorpresa: nessuno ti aveva avvertito che le donne, quando parlano di uomini tra di loro, sono più dirette di noi ometti? Tua moglie si lascia andare a commenti del genere? Nessun problema, tu inizia a farle notare le gambe senza cellulite di quella, il decoltè irresistibile di quell’altra, la meravigliosa andatura di quella sventola... Toglile qualche certezza, non fa mai male. Paolo


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CALENDARIO EVENTI FFC ESTATE 2012

Ancora una volta “FFC estate” prende per mano spettacolo, cultura e solidarietà. Di anno in anno questa Kermesse di eventi estivi, organizzati dalla Delegazione vicentina della Fondazione per la ricerca sulla Fibrosi cistica- onlus scende nelle piazze e, con il patrocinio e il sostegno degli enti locali ospitanti, ravviva l’estate con la gente e al contempo offre importanti momenti di spettacolo e divertimento senza mai dimenticare il valore della solidarietà a favore della ricerca scientifica. Questa manifestazione raccoglie infatti varie serate di spettacolo, musica e teatro, che oltre ad offrire ad un pubblico sempre più numeroso momenti di intrattenimento e di cultura, rappresenta anche la possibilità di valorizzare le doti e le potenzialità dei tanti talenti presenti sul territorio che da sempre cercano di esprimere la loro creatività. Disponibilità e tenacia dei giovani talenti abbracciano quindi le finalità altrettanto importanti della Fondazione come il promuovere e sostenere la ricerca scientifica per attuare cure innovative per le persone malate di fibrosi cistica. Ugualmente essenziale diventa formare ricercatori ed operatori sanitari per migliorare le competenze di ricerca e le attitudini ad assistere i malati e concorrere al contempo a diffondere tra la popolazione informazioni sulla malattia, nonché sui bisogni e gli sforzi di ricerca per avvicinarne la guarigione. Un ringraziamento particolare va quindi a tutti coloro che collaborano a questa iniziativa, alle Amministrazioni comunali, alle pro-loco, alle associazioni ed agli sponsor che, pur in questo momento particolare, hanno scelto di sostenere la nostra causa.

7 luglio 2012 - S.Pietro Mussolino - Piazzale della Chiesa

Dario Antoniazzi Presidente Delegazione FFC Vicenza

dalle ore 18,00 “Polenta e salsicce” ore 21,00 - Serata musica italiana Anni ‘60 con nuova band giovanile “Registro Beat”

8 luglio 2012 - S.Pietro Mussolino - Piazzale della Chiesa

ore 18,00 - “Polenta e salsicce” ore 21,00 -”Il Talentiere Italiano” canzoni, musica e spettacolo con giovani talenti in collaborazione con l’Accademia del canto e Ginnastica Athena di Arzignano Durante la serata Anteprima selezione Casting “RAGAZZA IN PELLE” e “Miss Valchiampo 2012”

14 luglio 2012 - Durlo di Crespadoro

ore 20,30 -Teatro popolare veneto con la Compagnia “Teatro Berico” di Barbarano Vic.no presenta “Arlecchin Tartufo”

15 luglio 2012 - Brendola

ore 20,00 “Pesce, musica e solidarietà” cena presso la Fattoria didattica Massignani, e musica con il gruppo “Onde Acustiche” quota di partecipazione e 25,00 - prenotazioni presso Profumeria Marie Claire - tel.0444.420140

28 luglio 2012 - Crespadoro - Piazza Municipio dalle ore 18,00 - Pizza a volontà in collaborazione con gli “Amici di Crespadoro” ore 21,00 - Concerto live con i”Ligamania” tributo a Ligabue 29 luglio 2012 - Crespadoro - Piazza Municipio ore 18,00 - Pizza a volontà in collaborazione con gli “Amici di Crespadoro” ore 21,00 - Dalla rassegna Teatro popolare veneto il duo comico “Gli INstabili” presenta “GHe Xe Poco da Ridare” con ESTRAZIONE della sottoscrizione premi a favore della ricerca sulla fibrosi cistica


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Lonigo

Lonigo capitale del cricket

gioco d’azzardo

A Lonigo è nato il primo club di cricket dell’area berica. Nel campo leoniceno, lungo l’argine destro del Guà, si è appena disputato il torneo provinciale “Rakib Smirty Tournament”, in cui si sono affrontate una decina di squadre di vicentini originari di India, Pakistan e Bangladesh. La squadra locale si chiama “Lonigo Youth Culture”, veste una maglia verde e rossa e si allena al Parco Ippodromo. Il cricket è uno sport sempre più radicato in provincia. Gli italiani che lo praticano sono pari a zero, ma sembra che l’interesse per questo sport stia maturando anche nei giovani vicentini.

vicenza

Rapinava gli amici

Andava a trovare gli amici e portava sempre qualcosa in dono: caffé, pasticcini o ciliegie sotto liquore. Peccato che fosse tutto avvelenato, bastava un assaggio per provocare nausea, vomito, giramenti di testa e vista annebbiata. E dulcis in fundo, altro effetto collaterale, il portafoglio svuotato. Barbara Faccioli, 41 anni originaria di Vicenza, ma residente a Padova, andava a trovare i propri amici e conoscenti, e portava loro doni avvelenati, così da poter agire indisturbata e svuotare i loro gonfi portafogli. Il veleno se lo procurava con il suo lavoro: era informatore farmaceutico di prodotti per dentisti e in casa sua sono state trovate 650 fiale di anestetizzante odontoiatrico che lei usava per mettere le vittime al tappeto.

Sempre più vicentini malati di gioco Aumenta sempre di più il numero di “tossici” che si rivolgono ai SerT per disintossicarsi. Il fatto però è che i tossicodipendenti non sono più solo quelli assuefatti ad eroina o alcol. La nuova dipendenza si chiama “gambling”, ed è la febbre da gioco. Nel 2011 i malati da gioco d’azzardo veneti sono stati 765, il 3% del totale delle persone con dipendenze. E il numero è in aumento. Il problema dei malati da gioco è che non chiedono nemmeno aiuto: giocano, spendono, e credono di smettere quando vogliono. In realtà non fanno altro che aumentare la frequenza delle giocate ai tavoli verdi o alle macchinette, finché i debiti diventano talmente grandi che intere famiglie finiscono sul lastrico.

un mese di notizie in Breve

a cura di Federico Gobetti

calcio

È finita la speranza di restare in B. Vicenza va in Lega Pro dopo 19 anni. L’Empoli vince una partita sul filo del rasoio e resta. In vantaggio dopo la doppietta di Paolucci, il Vicenza si è fatto rimontare in due minuti. Poi il rigore sbagliato e il gol di Maccarone all’ultimo minuto. Empoli 3 - Vicenza 2. Proprio quest’anno che

Corriere Vicentino |

20 | Notizie in breve

sono stati celebrati i 110 anni di storia della squadra, il Lane scende di categoria. Certo, si spera nel ripescaggio ma forse vale la pena pensare a quello che ha detto Pieraldo Dalle Carbonare, presidente dal 1989 al 1997 : “Oggi per fare calcio ci vogliono due cose: i soldi e gli uomini. Io ho gli uomini, ma non i soldi”. Il ripescaggio in B è determinante per il futuro della società. Altrimenti la situazione sarà drammatica. In Lega Pro gli introiti sono inferiori. Ci si consola pensando che il Vicenza in serie C dovrebbe essere il primo della classe.


sagre

bellezze

Occhio al baffone

Da Selva agli U.S.A.

L’estate è tempo di sagre e anche di appassionati di ballo liscio. Ultimamente però, a due sagre recenti, è stato notato un uomo che molesterebbe le ballerine. L’uomo, descritto come un anziano elegante, ottimo ballerino, con due bei baffi e un forte accento emiliano, allungherebbe pesantemente le mani sulle donne in pista per poi dileguarsi tra la folla. Quindi, occhio al baffone!

Olivia Culpo, la ragazza eletta a giugno la più bella degli States ha origini trissinesi. 20 anni, studia alla Boston University e suona il violoncello. Si è presentata al concorso come miss Rhode Island e rappresenterà gli Stati Uniti alla prossima edizione di Miss Mondo. Il collegamento con Vicenza si deve al suo bisnonno, Antonio Pietro Culpo, partito da Selva di Trissino nei primi del novecento e sbarcato in America per cercare fortuna, come tanti emigranti del tempo. Un giorno Olivia forse verrà a scrutare il panorama dei Berici dalla vetta di Selva di Trissino...

Arte e Design A Montecchio è nata la Fondazione Bisazza, uno spazio culturale dedicato al design e all’architettura contemporanea. Uno spazio espositivo di 6000 mq, in passato riservata alla produzione aziendale della ditta, in cui vengono raccolte opere e installazioni di designer e architetti contemporanei che hanno immaginato inedite applicazioni del mosaico, e non solo.

Il ladro beone Ruba il motorino ma fa poca strada. Giusto quella per arrivare al bar e bere lo spritz, interrotto dai Carabinieri. Enrico Bovier, di Vicenza, si è presentato dalla ex fidanzata pretendendo che lei gli desse lo scooter. La donna si rifiuta di consegnarglielo e lui allora, furioso, prende le chiavi con la forza. Poi se ne va al bar, convinto probabilmente che la moto gli spettasse di diritto.

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i n c h i e s ta

Boom dei distributori Sembra che siano passati dei secoli da quando negli anni Cinquanta, a Milano, sono comparsi i primi distributori di chewing-gum, le mitiche palline colorate da masticare: sbarcati direttamente da New York, sono stati i primi erogatori automatici a diffondersi in Italia. Oggi siamo talmente abituati alle “vending machines” che la loro presenza ci pare scontata. In ufficio, all’ospedale, negli aeroporti, nelle stazioni di servizio, nelle scuole, nelle aziende, nelle biblioteche, le troviamo praticamente ovunque.

A

di Enrico Corato, Francesco Meneghini, Luca Trissino, Simone Bedin e Alessandra Groppo

Al giorno d’oggi viviamo sempre di corsa, senza un attimo di tregua e questo nostro stile di vita sempre più frenetico ha favorito un cambiamento delle nostre abitudini, ormai sempre più orientate verso i consumi fuori casa. Per questo la distribuzione automatica si sta affermando come una risposta concreta alle esigenze di una società in continuo movimento. I vantaggi per il consumatore sono evidenti: costi ridotti, comodità, disponibilità 24 ore su 24 e possibilità di trovare ovunque ogni tipo di articolo. Ed ecco che accanto ai più classici distributori di caffè, snack e bibite oggi possiamo trovare proprio di tutto, dai prodotti sanitari ai fiori, dai giochi erotici alla pizza calda, dalla benzina al latte e derivati, dal pane fresco al gelato, dalle sigarette ai libri e chi più ne ha più ne metta. Una delle direzioni più promettenti in cui si è avviato questo settore è il cosiddetto “vending pubblico”, distributori automatici collocati in luoghi pubblici e di passaggio in cui la gente possa trovare i beni più vari in qualunque momento della giornata e soddisfare così le più diverse necessità. In pratica una nuova generazione di distributori in grado di offrire prodotti sempre più elaborati, in veri e propri “punti vendita automatici”: da cibi caldi alle ricariche telefoniche, medicinali, gratta e vinci, sviluppo fotografico espresso. Non è raro vedere lungo le strade e nei centri storici distributori di latte freschissimo e addirittura pane appena sfornato in comodi sacchetti di carta. Anche l’articolistica per adulti riscuote molto successo attraverso questo canale di vendita: se una volta il classico distributore di preservativi evitava l’imbarazzo davanti al farmacista, oggi i clienti più “annoiati” possono rifornirsi di dvd hard e sex toys a ogni ora del giorno e della notte. Risale a qualche anno fa l’inaugurazione del primo distributore italiano di lingotti d’oro, presso lo scalo bergamasco di Orio al Serio, con tanto di quotazione in tempo reale dei prezzi e pagamento con carta di credito. I veri professionisti del distributore sono però i giapponesi. Oltre ai dispenser di bibite, presenti letteralmente ad ogni

Corriere Vicentino |

angolo di strada, il Giappone pullula di distributori assurdi: esche vive per pescatori, uova fresche, batterie, cravatte, automobili Smart e più di recente…defibrillatori!

UN’ECCELLENZA TUTTA ITALIANA

Nessuno lo sa, ma l’Italia è il maggior produttore di distributori automatici a livello mondiale, e non a caso il 70% della produzione nazionale va all’estero. Dati alla mano, quello del vending è un settore molto attivo e in continua crescita: nel 2011 sono state ben 6,5 miliardi le consumazioni “automatiche” in Italia, per un fatturato complessivo del settore che ha superato i 2,6 miliardi di euro.

Il business del vending

Per capire come funziona il mondo del vending dall’interno, abbiamo incontrato alcuni imprenditori vicentini attivi nel settore. Nonostante il difficile momento economico, i numeri parlano chiaro: le prospettive di espansione per la distribuzione automatica sono notevoli, proprio per la sua natura di servizio competitivo. Uno dei vantaggi per l’azienda è che

22 | Inchiesta


il prodotto selezionato alla macchinetta viene pagato subito prima di essere erogato, evitando così uno dei grandi problemi che affliggono oggi le imprese: il recupero crediti. Anche se ci passiamo almeno qualche minuto davanti tutti i giorni, per una piccola pausa e per scambiare qualche chiacchiera, non ci rendiamo conto che dietro alle macchinette del caffè si nasconde una concorrenza spietata, una lotta al centesimo tra aziende. Maggiore spazio di profitto lascia invece il vending all’aperto, nei luoghi pubblici, mantenendo comunque un costo inferiore ai negozi tradizionali. Inoltre è un settore ancora inesplorato e proiettato verso lo sviluppo tecnologico, il che lo rende più appetibile. Per questo un’Italia simile al Giappone, con distributori automatici ovunque, non è poi un’immagine così strana.

2.637.004.231 €

stima fatturato complessivo nazionale del settore nel 2011 (+2,24% rispetto al 2010)

6.516.809.559

stima numero totale di consumazioni in Italia nel 2011 (+2,48% rispetto al 2010)

2.487.450

stima numero totale di vending machines in Italia nel 2011 (+3,39% rispetto al 2010)

70%

percentuale della produzione italiana di vending machines esportata all’estero

1/24

oggi c’e 1 distributore automatico ogni 24 italiani (dati 2011)

107

media di consumazioni annue per ogni italiano (dati 2011) Fonte: CONFIDA (Associazione Italiana Distribuzione Automatica)

ria della sto e r o t u ib r ist Hero: Il primo d tico ellenico a m a te a m l a ibuiva acqu tr is d e Fu ideato d h c o matic ositivo auto . era un disp urificazione da per i riti di p una moneta ia to ri fe a ll e zionava rivano n l piattello a I fedeli inse u s o s e p il a me e la fuoruscit a v e cinque drac tt e rm e che p un bilanciere dell’acqua.

Corriere Vicentino |

23 | Inchiesta


Un supermercato automatico

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Un supermercato meccanizzato. È quello che si incontra al “Point 24h” di viale Industria ad Alte Ceccato. Una stanza dove troviamo di tutto e di più: videoteca, supermercato, parafarmacia, sexy shop, caffetteria e fast food; tutto concentrato in otto metri per quattro. Fino a qualche tempo fa c’era anche un distributore di pasta calda e tranci di pizza scaldati al momento, ma dopo aver appurato che forse, per i montecchiani, sarebbe stato un passo troppo enorme trovare i due cibi italiani per eccellenza cucinati da una macchina, il distributore è stato prontamente sostituito da un erogatore di panini e tramezzini di tutti i tipi e a lunga scadenza. “È molto comodo - assicura Sara, 19 anni, studentessa - per chi, come me, si deve fermare a scuola per la pausa pranzo.” Il piccolo centro commerciale è aperto da quasi tre anni,

24 ore su 24, porte sempre aperte ma sorvegliato dall’occhio elettronico di due telecamere. “Non ci andrei mai - afferma Wanda, 55 anni, casalinga - primo perchè non si conosce la provenienza del prodotto e poi perchè mi dà tristezza andare in un negozio dove non si può scambiare una parola con la commessa”. Insomma, questi supermercati elettronici faticano ad incontrare il gradimento dei cittadini più avanti con gli anni ma sono molto diffusi tra i giovani. E i prodotti più venduti? Preservativi e ricariche telefoniche.

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Munto e servito

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Blockbuster addio

L’Azienda agricola di Andrea Franzina e della moglie Marina, di Campiglia dei Berici, è stata tra i primi a lanciare sul mercato i distributori self-service di latte crudo. Il successo iniziale ha portato i titolari a intensificare la proposta commerciale. Com’è nata l’idea? Per diversificare l’attività e per avere un maggior reddito, ma anche per assicurare al cliente un prodotto di qualità a ‘km zero’ e privo di trattamenti industriali. Nel 2007 abbiamo aperto il primo distributore di latte crudo a Noventa e poi abbiamo potenziato l’operazione, aprendone un altro a Lonigo nel 2008 e un altro ancora a Orgiano,

A causa dei film facilmente scaricabili dal web, sempre meno persone vanno al cinema e noleggiano dvd. Una conseguenza di ciò è la chiusura dei distributori di supporti elettronici. Emblematico è il caso di Blockbuster, il colosso americano che ha chiuso tutti i punti vendita italiani e ha venduto i negozi a una catena di parafarmacie. C’è però ancora chi cerca di rimanere sul mercato. Come Roberto Cracco che da 15 anni gestisce due distributori per il noleggio dei dvd a Chiampo e ad Arzignano. Come le vanno gli affari? Abbastanza male, direi. Ho ridotto al minimo le spese prendendo in affitto dei locali più piccoli ed eliminando la vendita di videogiochi e libri. Quali sono i dvd che ancora hanno un mercato? Corriere Vicentino |

nel 2009. Come vanno gli affari e come sono cambiati i consumi? Il 2008 è stato l’anno del boom di questi distributori nel Vicentino e nel Padovano. Poi, in seguito a problemi sanitari dovuti al consumo di latte fresco non bollito, una legge ha imposto il vincolo della bollitura. I distributori devono quindi riportare sul frontale la dicitura “prodotto da consumarsi dopo bollitura”. Conoscete i vostri clienti? Certo, e spesso abbiamo anche un contatto diretto con loro. Sono innanzitutto persone che vogliono risparmiare e che credono nella qualità del prodotto naturale.

I migliori in assoluto sono i film d’azione. E poi quelli per adulti: senza il porno avrei già chiuso da un pezzo! È davvero così fondamentale il porno? Direi che un buon cinquanta per cento del mio guadagno lo devo a questo genere. Blockbuster, ad esempio, ha chiuso anche perché non teneva i dvd per adulti. Porno a parte, come si sopravvive a questa crisi? Ho provato a reinventarmi, ma il mercato del cinema è davvero agli sgoccioli. Ho aggiunto un distributore di gadget erotici, ma ne vendo pochissimi.

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Spyros Theodoridis Nella sua dispensa non manca mai la pasta corta, mentre della sua Grecia conserva ricordi, profumi e sapori che lo ispirano, a cominciare dal limone

di francesco meneghini

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a sua spontaneità e quella parlata greco-emiliana hanno conquistato i telespettatori, e i suoi piatti favolosi la gola dei giudici. Spyros Theodoridis, 37 anni, nato ad Atene ma modenese da 14 anni, è diventato a dicembre il primo vincitore italiano di Masterchef, una delle trasmissioni culinarie più seguite della scorsa stagione. Con i 100.000 euro di montepremi in tasca, un libro di ricette appena pubblicato con Rizzoli e proposte di stage in prestigiosi ristoranti, ci ha raccontato la sua esperienza, dal lavoro d’ufficio alla grande cucina. Facciamo un primo bilancio a sei mesi dalla tua vittoria a Masterchef… È un periodo davvero intenso, ma ancora transitorio: ho terminato e pubblicato il mio libro di ricette, al quale tenevo molto, e ora sto concludendo uno stage nel ristorante di Bruno Barbieri a Londra. Finito quello, mi è stato proposto di lavorare sei mesi con il grande Davide Scabin, e non mi farò sfuggire questa opportunità. A un ristorante tutto tuo ci hai mai pensato? Finito il programma molti mi hanno detto: “Sfrutta la notorietà e apri subito un tuo locale!”, ma gestire un ristorante non è affatto semplice e non si può di certo improvvisare. Magari sull’onda del successo avrei fatto il tutto esaurito per sei mesi, ma io vorrei che la gente venisse nel mio ristorante per mangiare bene, non solo per la mia notorietà. In cucina mi considero ancora un dilettante, ma il ristorante prima o poi lo aprirò. Pensavi di aprire un ristorante anche prima di vincere la trasmissione? È sempre stato il mio sogno, infatti ho deciso di partecipare ai provini proprio per tentare di vincere il montepremi. Comunque consideravo già una grande vittoria essere selezionato tra i primi 100 candidati. Ti hanno proposto di continuare a lavorare in tv? Non rientra nelle mie priorità, per ora ho concordato solo qualche passaggio nella prossima edizione di Masterchef. C’è chi dice che il recente boom di programmi culinari stia sfornando un esercito di finti cuochi, tu che ne pensi? Chiaramente non posso parlare male del programma che mi ha dato una soddisfazione così grande. Il lato positivo è che hanno spinto molta gente a cimentarsi in cucina e a prestare più attenzione al cibo. Il lavoro del cuoco è molto impegnativo

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sia mentalmente che fisicamente, quindi i finti cuochi dureranno poco dentro una vera cucina. Quella di Masterchef è rimasta famosa come una delle giurie televisive più inflessibili degli ultimi anni. A telecamere spente com’erano i giudici? In realtà noi concorrenti non avevamo mai l’opportunità di interagire con loro al di fuori della trasmissione. Finita la serie ho però avuto la possibilità di incontrarli di nuvo, ed erano tutti cordiali e allegri. Parliamo di cucina! Il piatto che ti riesce meglio? Cerco di mettere la stessa passione in ogni piatto, quindi non ho preferenze. Se si usano buoni ingredienti anche i piatti più semplici saranno delle vere prelibatezze. Cosa non può mai mancare nella tua dispensa? La pasta corta. Cucini anche piatti della tradizione greca? No, è da molti anni che non vivo più in Grecia ma me la porto dentro sotto forma di ricordi, profumi e sapori che mi ispirano ancora, per esempio in cucina uso molto il limone. Durante una prova esterna di Masterchef vi siete cimentati col baccalà alla vicentina sotto gli occhi attenti dei membri della Confraternita… È stata una delle prove più difficili, molti di noi non avevano mai cucinato il baccalà e continuavamo a guardare i giudici per cercare qualche suggerimento e capire questo famoso segreto nella preparazione. Durante una pausa nelle registrazioni mi sono avvicinato a due signori del posto per chiedere a loro: “Sì, lo sappiamo il segreto del baccalà ma non te lo possiamo dire perché siamo i genitori di Carlo (Cracco, vicentino d.o.c. NdR)”! Se dovessi definire in una parola la tua cucina? Emozione!

In cucina mi considero ancora un dilettante Corriere Vicentino |

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Il giro del mondo anni dopo PR O

TO ET G

Togliere gli ormeggi, salpare le ancore e andare verso l’ignoto. Come i grandi navigatori del passato attraversare il mare, scoprire luoghi nuovi, imbattersi in civiltà sconosciute e vivere mille e più mille avventure. Questo è il “Progetto Pigafetta 500”, un’idea tutta vicentina nata per ripercorrere le tappe della prima circumnavigazione del mondo.

V

di Ilaria Boscardin

Vicenza non è una città di mare ma i vicentini, in compenso, sono veri lupi di mare. A partire da un noto sconosciuto come Antonio Pigafetta, capace di lanciarsi in un’impresa a dir poco folle e impensabile ma che invece portò a termine, lasciando un segno tangibile nella storia. Sono passati ben 500 anni dalla sua partenza da San Lucar de Barrameda, nella nota spedizione di Ferdinando Magellano, deciso a raggiungere le isole delle spezie, le Molucche, attraverso un passaggio lungo l’America del Sud. Magellano però perse la vita in uno scontro con gli indigeni delle Filippine e non riuscì quindi a compiere la sua missione. Tuttavia, in qualche modo bisognava pur tornare ed è qui che entra in scena il nostro eroe: con solo 18 uomini di equipaggio, Antonio Pigafetta rientra a Siviglia con l’unica nave superstite, la Victoria, e diventa ufficialmente il primo italiano a compiere il giro del mondo. Perché un personaggio così importante viene miseramente dimenticato? Una scuola a lui intitolata e una statua che lo rappresenta non gli rendono onore come si dovrebbe. Ecco perché le Associazioni Nautiche, in occasione del cinquecentenario della partenza, hanno deciso di dar vita al Progetto Pigafetta 500, un viaggio ambizioso che promette forti emo-

Il Progetto Pigafetta

nasce da un’idea di Odino Baù, Piero Maganabosco, Giorgio Xodo, Stefano Cotrozzi, Franco Maestrelli, Roberto Roveggio e Giancarlo Gabaldo; ed è realizzato in collaborazione con le Associazioni Navali, con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Comune di Vicenza, Confindustria Vicenza, Istituto Regionale Ville Venete e Vicenza È. La partenza è prevista per settembre 2013 con ritorno a marzo 2015. Chiunque potrà imbarcarsi e prendere parte al viaggio. Tutte le informazioni per aderire al Progetto Pigafetta 500 sono consultabili al sito www.pigafetta500.it.

zioni. Un’iniziativa che non lascia a casa nessuno, ma che anzi invita chiunque a parteciparvi. Entusiasti di collaborare, nonché di partecipare al Progetto Pigafetta sono i “Velisti per Caso” Syusy Blady e Patrizio Roversi, che saranno ben felici di salire nuovamente a bordo della loro barca “Adriatica” per ripercorrere le tappe del lungo viaggio compiuto da Pigafetta. “Non è solo fare il giro del mondo, che già di per sé è bellissimo - commenta Syusy Blady - ma sotto c’è anche un concetto di storia, di mistero e di cultura da scoprire, ed è questa la forza del Progetto Pigafetta”. L’iniziativa sarà anche l’occasione per presentare le realizzazioni delle aziende italiane e per proporre i prodotti enogastronomici: “Ricordiamo che durante il viaggio incontreremo tutte le comunità dei vicentini nel mondo - prosegue Patrizio Roversi - ci sarà quindi un collegamento tra Vicenza, Pigafetta e le tracce che questa città ha distribuito nel mondo”.

Antonio Pigafetta Discendente di una famiglia nobiliare di Vicenza fu, assieme a Martino De Judicibus (ligure), il primo italiano a compiere il giro del mondo conquistandosi la stima e la fiducia di Magellano. Alla morte di quest’ultimo acquistò un ruolo di maggior importanza a bordo, in particolare gli venne affidata la gestione dei contatti e dei rapporti con le popolazioni indigene. Giorno dopo giorno scrisse il giornale di bordo del viaggio, lasciando ai posteri una meravigliosa relazione dell’impresa di Magellano.

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Metti una sera con... Giacca e cravatta, tracolla e a portata di mano una copia della Bibbia. Sono i Testimoni di Geova, quelli che spesso riconosciamo alla prima occhiata. E se li guardassimo più da vicino, per così dire dall’interno? Magari partecipando a

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un incontro e vedendo cosa accade nelle Sale del Regno della nostra provincia? di Federico Tosato

Giovedì sera, Sala del Regno di Pojana Maggiore. che ad alzar la mano per voler Veniamo accolti in una sorta di atrio, un piccolo spazio nel rispondere alle domande poquale troneggia un grande bancone e una libreria colma ti teste in relazione a quanto apsti inerenti alle Scritture. A fianco, separata da una larga porpena letto, è gran parte della ta di vetro, la Sala vera e propria, che ospita le adunate del sala e non ultimi a farlo sono giovedì e della domenica: pareti bianche, una bordura rosa i bambini. a nascondere i neon; sul fondo una sorta di palco sul quale Ogni singolo Testimone pare si alternano gli oratori e una parete che mostra un paesaggio essere davvero preparato. raffigurante una costa, il mare, delle rovine e l’alta vegetazioAnche in senso pratico: per ne. Assenti statue e raffigurazioni sacre, i Testimoni di Geova una loro campagna di volannon le venerano. tinaggio in procinto di partiUn usciere ci porta delle sedie e un secondo ci consegna i re un paio di sorelle salgotesti da seguire: un volume riporta i passi delle Scritture I Testimoni di Geova sono no sul palco/altare e da lì che saranno lette e analizzate, uno i canti e poi la Bibbia, oltre 7.000.000, diffusi in più di 230 esemplificano ai presenti il la “Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture”, paesi. In Italia i Testimoni di Geo- miglior modo per interloquiquella “Riveduta in base alla versione inglese del 1984, va sono circa 250.000 e si contano re cordialmente coi passanti e ma con la fedele consultazione degli antichi testi ebraico 3.050 congregazioni. lasciar loro del materiale ine greco”. Si astengono dall’esprimere il pro- formativo. Altre coppie di soEcco, l’incontro ha inizio. prio voto politico, perché solo la leg- relle si accomodano intorno La riflessione si sofferma sul rischio che corre oggi l’uo- ge di Dio è degna e capace di gover- a un piccolo tavolo rotondo, mo – a causa della sua condotta irrispettosa – di inquinare nare il mondo. quasi a riprodurre una situail mondo creato da Geova e più di un riferimento viene zione domestica, per rifletterivolto all’Armaghedon. La predicazione, invece, contrire e discutere relativamente buisce infatti a salvare delle vite, specie avvertendo gli uoad alcuni fondamentali aspetti delle Scritture, utilizzando mini malvagi, ai quali Geova (che ammette l’ignoranza ed un linguaggio quotidiano. Ad esempio una spiega all’altra è giusto) concede del tempo perché possano conoscerlo e i motivi per i quali i Testimoni rispettano ma non adorano quindi pentirsi per quanto commesso. Con la predicazione i Maria, dacché più volte nel corso appunto delle Scritture, Testimoni “saldano il loro debito”, si dimostrano soccorritori in molti, compreso suo Figlio, la appellano semplicemente spirituali e offrono a Geova il loro tempo migliore. chiamandola “donna”. Dialogo, letture, domande, risposte, Mentre cerchiamo un po’ goffamente di recuperare nel testo canti, preghiere. L’adunanza si conclude. Gli uscieri chiupassi e versetti indicati dagli anziani della Congregazione, dono le imposte e accatastano le sedie, i genitori caricano siamo stupiti nel constatare, al contrario, l’abilità nel farlo di in auto figli ormai addormentati, ci si ferma a chiacchierare tutti gli altri. E siamo altrettanto sorpresi quando osserviamo scambiandosi sorrisi, baci e strette di mano.

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Professionisti del trucco Motorini, console, drink card... Il mondo dei “taroccatori”tra clandestinità, rischi e voglia di trasgredire.

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A TUTTO GAS

di Francesco Meneghini, Simone Bedin e Alessandra Groppo

Il motorino è, senza ombra di dubbio, uno degli oggetti più desiderati e venerati dagli adolescenti: più che un mezzo di trasporto, uno status symbol da sfoggiare davanti al bar, alla morosa o al cancello di scuola. Meglio ancora se truccato: placidi cinquantini trasformati in bolidi infernali con buona pace delle orecchie del vicinato. Oggi come ieri, per “pompare” un motorino non si va dal meccanico, ma in qualche garage trasformato in officina clandestina, come ci spiega Marco, 25 anni, uno dei più rinomati truccatori di motorini della provincia. Com’è iniziata la tua carriera di “meccanico”? Ho iniziato a 15 anni, sperimentando alcune modifiche sul mio motorino nei pomeriggi dopo la scuola. Poco alla volta le elaborazioni si sono fatte sempre più sofisticate e la voce ha iniziato a spargersi tra i coetanei e sui forum dedicati all’argomento, facendo arrivare i primi clienti. Ed è diventato un vero e proprio business? Verso i 17 anni io e alcuni amici abbiamo maturato un’esperienza tale da poter comprare attrezzature ed eseguire lavori anche da migliaia di euro, ordinando i pezzi su internet e lavorando in un garage. Le modifiche più richieste? Le elaborazioni per aumentare le prestazioni del mezzo: cilindro, carburatore, scarico, ma spesso lavoriamo anche sulla parte puramente estetica. Esiste poi tutta una serie di interventi per “nascondere” le modifiche ed evitare problemi durante eventuali controlli della polizia… Quindi sei cosciente del fatto che si tratta di veicoli illegali. Certo, ma io come “meccanico” faccio solo ciò che mi chiede il cliente, che poi decide come e dove utilizzare il motorino. Molti rischiano e circolano su strada, altri lo usano per partecipare a competizioni sportive organizzate in pista.

Mai avuto problemi con la legge? Soltanto una volta: il mio motorino era un po’ troppo “truccato” e la polizia l’ha confiscato…

MISTER HACKER

Anche se illegale, l’hackeraggio delle console continua ad essere molto richiesto da tutti: ragazzini, genitori e adulti. Play station, nintendo wii, sono alcuni dei prodotti che “Mister Hacker” tarocca. Ha 18 anni e viene da Brendola, ma la passione per l’hacking è nata l’anno scorso da un compagno di classe che si interessava di console e diversi dispositivi elettronici. Da li, dopo aver studiato qualche guida su internet, “Mister Hacker” ha cominciato il suo “sporco” lavoro. E guai a chiamarlo “cracker” perché si innervosisce. Senti Mister, che differenza c’è tra un “hacker” e un “cracker”? L’hacker studia e forza i sistemi informatici per renderli migliori o per rendere pubblico ciò che i produttori hardware e software tengono privato e lo fa principalmente per scopo personale, il “cracker” viene associato ad un criminale e lo fa per rivendere le informazioni. Elude per guadagnare. E perché hai iniziato a “taroccare”? Sono partito per un motivo personale: è molto più comodo avere decine e decine di giochi dentro ad un hard disk che avere mille videogiochi in giro per la casa; e poi certo, anche per il costo elevato dei giochi. Chi sono i tuoi clienti? Tengo a precisare che non lo faccio come lavoro. Lo faccio per ‘sport’ agli amici o per chi me lo chiede. Ma solo per chi conosco.

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Chiedi soldi? Beh qualcosina. Il minimo per lo sforzo. Quali sono le tue paure? La paura più grande penso sia la distruzione di alcuni componenti della console non più riparabili. Ma non hai paura che qualcuno ti scopra? Si ma la legge non mi vieta di avere una copia dei miei giochi originali dentro al mio hard disk per facilitarne l’uso. Il fine è giusto, i mezzi sono gratis, l’uso che se ne fa è un altro discorso. Il problema è che i giochi molto spesso non sono originali... È per quello che dico che l’uso che se ne fa è un altro discorso... E come funziona questo processo di hackeraggio? A seconda della console ci sono metodi e mezzi diversi. In genere si prende un gioco originale, lo si copia tale e quale su un altro cd e il trucco sta poi nel programma che dovrà ingannare la console facendole credere che sia un gioco originale. Facile a dirsi... Eh lo so. Infatti il mio motto è: non perdere tempo a provarci, portala a chi ci sa fare!

STASERA OFFRO IO...

Le luci soffuse, la musica altissima, i drink golosi… andare in discoteca è divertente ma anche costoso. Con qualche piccolo trucco, però, gruppo di ragazzi oggi trentenni, all’epoca delle Spice girls e dei Bakstreet boys, hanno offerto da bere a

COMUNE DI ARZIGNANO (Provincia di Vicenza)

mezzo paese senza spendere un capitale. “Circa dieci anni fa – ci spiegano i ragazzi - si andava a ballare con cinque mila lire e il barista segnava a penna le consumazioni sulle drink card. Clonare queste tesserine e ubriacarci spendendo pochissimo è stato divertente”. Come ci siete riusciti? Primo step: abbiamo rubato una drink card! Non è stata una passeggiata passare la sorveglianza del bodyguard con le tesserina in mano… Ma ce l’abbiamo fatta! Quelle tesserine erano di cartoncino colorato: da un lato c’era il logo del locale mentre dall’altro c’era il listino dei prezzi con le varie consumazioni. Riprodurle identiche è stato un lavoraccio: abbiamo scannerizzato le immagini a casa dell’unico della compagnia che possedeva un computer e abbiamo cercato in tutte le cartolerie il cartoncino ideale per costruire le nostre tesserine. E poi siete tornati al locale… All’entrata ci veniva consegnata la drink card che utilizzavamo per segnare la prima consumazione mentre, per tutto il resto, usavamo le tesserine finte! All’uscita, poi, mostravamo la drink card originale e pagavamo solo la prima consumazione. Vi hanno scoperto? Purtroppo sì. Dopo un po’ il proprietario del locale ha notato che il nostro tasso alcolico non era compatibile con la spesa!

Settore LAVORI PUBBLICI E PROGETTAZIONI Servizio Appalti e Contratti

Estratto avviso di pubblico incanto per la vendita di aree edificabili nell’ambito del Piano di Lottizzazione “San Bartolomeo” in Comune di Arzignano Amministrazione aggiudicatrice: Comune di Arzignano, p.za Libertà, 12 – 36071 Arzignano (VI); Tel. 0444476511 – fax 0444476588; web www.comune.arzignano.vi.it. Oggetto dell’asta pubblica: alienazione dei seguenti lotti edificabili di proprietà comunale nel P.d.L. “San Bartolomeo”, in Comune di Arzignano, Via Panarea. La destinazione urbanistica delle aree risulta dai certificati di destinazione urbanistica in data 11.04.2012, prot. nn. 11051 – 11052 – 11055.

Prezzo a base d’asta:

- lotto n. 5 cubatura edificabile mc 1.675 x €/mc 150,00 = € 251.250,00 - lotto n. 7 cubatura edificabile mc 1.635 x €/mc 150,00 = € 245.250,00 - lotto n. 9 cubatura edificabile mc 1.640 x €/mc 150,00 = € 246.000,00 ©

Criterio di aggiudicazione: offerte segrete da confrontarsi con il prezzo a base d’asta, ai sensi dell’art. 73, lett. c) del R.D. 23.05.1924, n. 827 e con la procedura del successivo art. 76 – commi 1, 2 e 3, con aggiudicazione al maggior offerente purché l’offerta raggiunga almeno l’importo a base d’asta. Termine per la presentazione delle offerte: ore 12,00 del giorno 25.07.2012 L’apertura delle offerte avverrà il giorno 25.07.2012 alle ore 14,00 presso la Sede Comunale di Arzignano. Avviso integrale d’asta pubblica: pubblicato all’Albo Pretorio on line del Comune di Arzignano e sul profilo di committente. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Appalti e Contratti, negli orari di apertura al pubblico - p.za Libertà, 12 - 36071 Arzignano, tel. 0444476585 - 0444476589.


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arzignano Quale futuro per l’ospedale? Chiampo La mia vita alle Ville Venete

Arzignano in Fotografia

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n archivio che rischiava di andare distrutto, quello del fotografo Cerreti di via Cavour e un’associazione che ha fatto di tutto per salvarlo. Adesso che le cose sono andate a buon fine i ragazzi del Grifo e Leone sono felici di poter presentare quasi cento anni di storia di Arzignano rinchiusi in decine di polverosi scatoloni

Altissimo Una casa per l’arte Montecchio Londra, arrivo!

montorso Nuova vita al campanile

zermeghedo Tre santi in paese

Brendola Gli asili non chiudono

con immagini stampate ancora su vetro. È come una droga cominciare a sfogliare quelle immagini: famiglie sconosciute, angoli che non esistono più e poi l’epoca fascista, il boom economico. In quelle scatole c’è di tutto, dai matrimoni alle cresime fino alle foto di intere famiglie con il vestito buono con il nonno al centro e i bambini ai lati tra zii e zie. “Stava per sparire tutto – ci spiega Nicola Calderato, socio dell’associazione – la famiglia che aveva in gestione lo storico negozio fotografico oggi vive ad Altavilla Vicentina e se non acquistavamo noi le immagini rischiavano di essere gettate via”. “Quando abbiamo saputo dell’acquisto – gli fa eco l’assessore alla cultura Mattia Pieropan – ci siamo subito mossi con l’Informagiovani per cercare un finanziamento perché Corriere Vicentino |

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le foto, acquistate con i fondi del Grifo e Leone, ora devono essere sviluppate, catalogate, controllate. È un lavoro lunghissimo e difficile. Siamo riusciti a recuperare un finanziamento dalle Regione Veneto che darà la possibilità a studenti universitari di impegnarsi a costituire il primo archivio fotografico di Arzignano. Questi ragazzi si uniranno in squadra con con un gruppo di anziani appassionati di storia locale, una miniera inesauribile quando si tratterà di datare le foto, riconoscere volti e luoghi. Ma non ci vogliamo fermare qui, ci piacerebbe recuperare altri archivi storici per arricchire ulteriormente la collezione da mettere a disposizione della cittadinanza”. s.s.


In questa pagina: una delle famiglie ritratte; immagini di una manifestazione ginnica durante l’epoca fascista; la stazione di Arzignano; un elicottero dell’esercito americano utilizzato per collocare le statue sul Duomo di Arzignano nel 1965; la Pellizzari in un’immagine del 1938; quello che restava della Pellizzari dopo che venne rasa al suolo per far spazio ai condomini; piazza Marconi. Nella pagina a fianco: salumeria Peretti in un’immagine del 1936 e studenti con l’insegnante Amalia Paglierusco.

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arzignano

L’antica arte dello scultore fabbro di federico gobetti

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n mestiere quasi scomparso, quello del fabbro. Che rivive ormai solo nell’arte e nelle mani di chi lo sa riproporre come nuovo. Giuliano Negretto, di Arzignano è un artigiano, esperto lavoratore dei metalli, che ogni giorno insegue la propria vena artistica per creare sculture decisamente affascinanti. Con che materiali lavori? Lavoro soprattutto l’acciaio. È incredibile vedere come questo materiale, all’inizio grezzo e freddo, possa diventare un’autentica opera d’arte che diffonde calore e vita. A cosa ti ispiri quando crei? Le mie sculture sono frutto del fuoco, delle braccia, delle mie idee e dell’amore. Lavorare il ferro e l’acciaio, e

trarne una cosa bella e artistica è una sfida che mi porta a sperimentare ogni giorno. Proprio qui sta forse la ragione del miscuglio di sensazioni forti e contrastanti che solo un oggetto d’arte realizzato con questi mate-

riali sa dare. Lavorare questi materiali non deve essere semplice... È un lavoro duro. Ci vuole esperien-

za e maestria. Io sono carpentiere da 18 anni. Questo è un lavoro che mi ha sempre appassionato. Sono molti gli artisti che creano con l’acciaio? A dire il vero no. Anzi credo di essere l’unico. Ho anche inventato una tecnica... Cioè? L’ho chiamata “acciaio bruciato”. Brucio letteralmente l’acciaio per estrapolarne i colori. Dove si possono ammirare le tue opere? Spesso partecipo a mostre paesane in tutta la regione, in cui faccio anche dimostrazioni dal vivo del lavoro di fabbro. Una scultura è esposta in piazza a Tezze, è un monumento che ho regalato ai donatori di sangue. Chi volesse conoscermi può visitare www.giulianonegretto.it.

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Quale futuro per l’ospedale? di Stefano Cotrozzi

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ipotesi di un nuovo ospedale oramai non è più solo un’ipotesi. Sarà a Montecchio, appena arriverà l’ok dalla Regione, dove adesso esiste il vecchio ospedale castellano e non più in zona Canove dove per anni si era ventilato un grande polo sanitario per tutto l’ovest vicentino. Ma in tutta questa nuova ristrutturazione cosa ne sarà del vecchio edificio dell’ospedale di Arzignano? Quale futuro per la struttura sulla collina che ha appena festeggiato 50 anni dalla sua costruzione? “Avevamo due ipotesi – ci racconta il direttore Generale dell’Ulss Renzo Alessi – trasferire l’edificio al Comune di Arzignano oppure continuare a gestirlo noi. Il Comune, a voce, ci ha detto che non è interessato all’acquisto perché il momento economico non è adatto e che quindi non riuscirebbero a reperire i fondi. Quindi adesso la decisione sul futuro spetta a noi”. Quale decisione avete preso? La Regione Veneto ha deciso che i 250 posti letto, gli ambulatori e i poliambulatori verranno tutti posizionati a Montecchio Maggiore. Questo vuol dire che nel futuro non ci saranno più medici dentro la struttura sulla collina di Arzignano.

Cosa succederà alla struttura? Abbatteremo la parte frontale, quella più vecchia. Per capirci meglio è quella parte dove ci sono l’entrata e il bar, che non è stata costruita con i sistemi antisismici e che quindi deve essere demolita. Mentre la parte più recente era già stata realizzata con sistemi antisismici. Dopo averla abbattuta la ricostruirete? No, avremo spazi più che sufficien-

L’Ospedale ieri

L’Ospedale Cazzavillan di Arzignano fu progettato nel 1954 grazie alla generosità della comunità arzignanese e il 18 novembre 1961 venne inaugurato. Nel 1975 la Regione Veneto approvò il progetto per una nuova ala destinata alla Chirurgia, alla nuova Ostetricia e Ginecologia e al Pronto Soccorso. L’Ospedale, nel corso degli anni, è diventato una realtà territoriale sempre più importante, arrivando a curare circa 70.000 cittadini l’anno.

ti per i nuovi servizi che troveranno sede nelle altre struttture che naturalmente verranno adattate allo scopo. Quali servizi arriveranno nella vecchia struttura? Qui verranno posizionate tutte le strutture gestionali, dagli uffici ai magazzini fino alla farmacia. Un piano verrà dedicato al distretto e agli uffici dello Spisal. E le altre strutture dell’Ulss che sono sparse sul territorio? Verrà tutto messo in vendita, andrà tutto sul mercato: l’edificio degli uffici direzionali e amministrativi di via Trento, il distretto socio sanitario di via Kennedy, il provveditorato e la farmacia di via Caboto. Anche le casette su via Trento, che hanno già avuto il cambio di destinazione, potranno essere acquistate come abitazioni. E questo succederà anche per altri edifici a Montecchio Maggiore e Valdagno. La vendita di queste strutture ci servirà per recuperare altri fondi per la realizzazione del progetto. Quanto durerà tutta l’operazione? I tempi previsti sono di circa 54 mesi in cui verranno completate la ristrutturazione dell’ospedale di Montecchio e la costruzione dei nuovi padiglioni, poi dovremo svuotare la struttura di Arzignano e riadattarla alle nuove esigenze.


Torneo peretti di alberto faedo

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calciatori professionisti di domani passeranno per Arzignano per disputare l’immancabile Memorial Graziano Peretti giunto alla terza edizione. In soli tre anni la omonima fondazione è riuscita ad avere importanti squadre a livello nazionale, tra cui l’Inter (vincitrice della edizione 2011), il Chievo Verona, il Treviso. Nella terza edizione la competizione evolve ulteriormente: le squadre locali come il Vicen-

za, il Bassano Virtus, il Chievo Verona e l’Union ArzignanoChiampo dovranno tener testa a team come Juventus, Brescia ed Udinese. Ma non finisce qui; negli spogliatoi e in campo si parlerà anche lo slang americano, perché è prevista la partecipazione del Fusion North Carolina. Il torneo si disputerà nel week-end 1-2 settembre negli stadi di Arzignano e Chiampo. Attualmente la Fondazione sta sostenendo diversi progetti di aiuto alle famiglie con difficoltà economiche e con problemi di malattia.

L’italia vista dal mare

In viaggio con A rianna le pennellate di autunno nel new england Girando l’auto verso sud e lasciando Bar Harbor, le coste del Maine si presentano con quel susseguirsi di casette vittoriane, ordinate, quasi dipinte, che tutti vorremmo averne una, ma stanno bene solo qua. È un gioco di porticcioli, saliscendi fra foreste e baie oceaniche, questa parte di America che si affaccia sull’Atlantico e che strizza l’occhio alla vecchia Europa, perché qui la storia è già antica, ben lontana dai cow boy del West. Tornando verso il Canada e attraversando il New Hampshire la vista è rapita dai colori di quell’autunno di cui tanto si parla: foglie dalle gradazioni inimmaginabili e alberi, tanti alberi che la luce radente del sole, soprattutto al tramonto, trascende in infinite pennellate e in un turbinio di gialli, rossi, verdi e marroni mai pensati prima. Dura pochissimo è vero, ma lo spettacolo è unico e lo sguardo, ancora perso nei toni caldi, si tuffa poi nel verde di Niagara fra gli alti spruzzi e la caduta d’acqua che sembra un’immensa colata di cristallo. Un’ altra America... un’altra stagione…

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iero Magnabosco non è solo un marinaio ma anche un fotografo. Nel girare l’Italia con la sua barca Magnamare per scrivere i suoi libri, ha immortalato con la Canon aspetti meravigliosi delle nostre coste. La mostra “L’Italia vista dal mare” aprirà i battenti nella biblioteca Bedeschi di Arzignano il 5 luglio.

Arianna Carradore- Consulente di viaggio via Rizzetti, n.2 Arzignano - tel. 349 6355528 arianna.carradore@gmail.com


arzignano

La mia vita in africa di enrico corato

È

una delle nazioni più giovani del mondo, indipendente dal 1990 e, pur essendo quasi tre volte più grande dell’Italia, supera di poco i due milioni di abitanti. La Namibia è una terra selvaggia e quasi completamente coperta dal deserto, ma offre panorami mozzafiato ed emozioni uniche a milioni di turisti da tutto il mondo. È così che ce la racconta Mauro Meneguzzo, 50 anni, che dopo aver passato ben vent’anni in questo angolo di paradiso dell’Africa meridionale, è tornato per un mese ad Arzignano, dove è nato. Che cosa l’ha portata così lontano? Mio padre lavorava nel settore delle pelli e aveva aperto una conceria in quel paese. Finito l’Istituto conciario, non mi andava di fare l’operaio, così ho pensato di dare un’occhiata all’attività di famiglia. Nel 1987 sono rimasto là un paio di mesi e per qualche anno ho fatto la spola avanti e indietro, fino a

quando, nel 1992, mi sono stabilito là definitivamente. Da allora non sono più tornato in Italia fino a oggi. Come si vive in Namibia? Si stava meglio prima del 1990, quando la Namibia era ancora parte del Sudafrica, ma anche oggi non si sta

Mi faccio l’E-BIKE! di ilaria boscardin

i

n questi tempi difficili e oppressi dalla crisi diventa necessario ingegnarsi per trovare nuovi metodi di risparmio. Una delle prime cose da tagliare è certamente la benzina, visto il suo costo arriva-

to alle stelle. A questo hanno pensato Davide Raniero e gli altri tre ragazzi dell’E-bikeclub, che, dopo aver realizzato le loro bici elettriche, hanno creato un sito internet per condividere la propria esperienza e insegnare come trasformare la bici ferma in garage in un mezzo di trasporto elettrico. Com’è nata questa l’idea? Abbiamo deciso di raccontare la nostra passione per le bici elettriche partendo dalla nostra esperienza di ingegneri e periti elettronici. Quali sono le caratteristiche delle vostre bici? Corriere Vicentino |

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male. Di fatto il paese rimane ancora dipendente dal Sudafrica per tutto, eccetto per il pescato, che viene esportato in tutto il mondo. Fuori dalla capitale ci sono villaggi tribali, ma anche là tra i ragazzi spunta qualche telefonino, anche se ben nascosto. Hai fatto fatica ad ambientarti? La lingua è stato un grosso ostacolo. L’inglese è la lingua ufficiale, ma la maggior parte della gente parla afrikaans e c’è una forte comunità portoghese. Poi ho trovato l’amore, mi sono sposato e ho messo su famiglia. Come va il settore della concia in Namibia? La nostra è stata una delle prime concerie, ma abbiamo chiuso nel 2000. quando alcune società parastatali sono entrate nel business tenedo per loro la pelle di migliore qualità. Di cosa si occupa adesso? Dal 2002 ho iniziato a fare la guida turistica. Adesso mi sono trasferito in Sudafrica e sto aprendo un’attività di import-export. Cosa le manca dell’Italia? La nostra cucina, che è sempre la numero uno nel mondo.

Innanzitutto serve una distinzione: le nostre, come quelle che si acquistano nei negozi, non sono bici elettriche ma “a pedalata assistita”, cioè riducono semplicemente lo sforzo. Nel nostro caso basta prendere una semplice bicicletta e aggiungere tre componenti: il motore, la batteria e la centralina. E si risparmia? Non molto, realizzarla costa comunque sui 700 euro. Ma in questo modo si ha la possibilità di scegliere i pezzi da utilizzare e di personalizzarla. Quello che conta è il risparmio successivo: calcola che con un solo euro di corrente si possono fare 800 km e con una sola carica circa 50/60 km, che non è poco.



Chiampo

La mia vita alle Ville venete di alessandra groppo

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ivide le sue giornate tra la scuola, l’Istituto Regionale Ville Venete, la comunità chiampese e la sua famiglia. Giuliana Fontanella è una super donna, una di quelle che non hanno mai un minuto libero. Giuliana, tra i suoi mille impegni spuntano le ville venete: di cosa stiamo parlando? L’istituto Regionale Ville Venete, di cui sono presidente da un anno, è un ente nato nel 1957 per volontà di Giuseppe Mazzotti e del mio concittadino Silvio Negro allo scopo di valorizzare e salvaguardare l’immenso patrimonio artistico, storico e culturale delle oltre 4.000 ville presenti in Veneto e in Friuli Venezia Giulia. Quali progetti ha seguito l’ente quest’anno? Abbiamo cercato di donare vita alle ville con una serie di progetti quali incontri, manifestazioni, gite scolastiche capaci di animare questi stupendi spazi. Vogliamo valorizzare non solo la villa in sé, ma anche tutto il territorio che la circonda: giardini, parchi, boschi e colline. Un altro progetto importante, infine, è stata la realizzazione, con l’università Ca Foscari di Venezia della prima guida per ciechi, sordi, e dislessici: uno strumento utile per rendere il turismo accessibile a tutti. Come descrive la sua esperienza alle Ville Venete? È un’esperienza bellissima e che mi sta donando davvero molto. Ogni villa mi dà emozioni nuove che ho

sempre voglia di far conoscere alle altre persone. Parliamo dell’altra sua passione: la scuola. A causa del mio impegno alle Ville Venete ho dovuto rinunciare ad alcune delle mie classi, ma non ho rinunciato all’insegnamento perché mi da carica e perché adoro poter trasmettere qualcosa ai ragazzi. E la politica? Dobbiamo distinguere tra senso civico e mondo partitico. Adoro la comunità di Chiampo e, con l’aiuto dei miei amici, continuo ad organizzare mostre, progetti e gite dedicate alla mia comunità. Si candiderà alle prossime elezioni comunali? Questa è la domande che mi fanno più spesso… Mi piacerebbe lasciare spazio alla novità e a qualche giovane che, come me, ami davvero Chiampo e questa comunità. Ma non escludo a priori che potrei candidarmi di nuovo…

la o lt ità o m un o m Amia co m

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Un nuovo libro per Paola

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opo il successo del suo primo libro, “Un arcobaleno dentro una scatola bianca”, Paola Giambellini torna a parlare di sè in un nuovo volume scritto a quattro mani con il giornalista Luigi Centomo. “Il primo libro - spiega Paola parlava della mia malattia e delle mie difficoltà quotidiane. In questo nuovo volume, invece, prevalgono i miei sentimenti, i miei progetti, le mie passioni e i miei sogni.” Il libro, un inno alla tenacia e alla forza di volontà di questa straordinaria donna, sarà in libreria da agosto. a.g.

Sfide d’estate

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orna anche quest’anno il torneo sportivo più cool dell’estate. Sabato 7 luglio, al centro sportivo di Chiampo, l’associazione Chiampo Giovani organizza tornei di calcio a 5, green volley, rugby, basket, gare di atletica leggera e dimostrazione di sandà e boxe. La giornata sarà allietata da ottima musica, squisite golosità come bibite fresche, gelati artigianali, panini e numerose sorprese. Anche quest’anno, infine, verrà premiata la squadra più cool, ovvero il gruppo più affiatato, entusiasta ed originale del torneo. a.g.

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Costa dei Gelsi

sono disponibili lotti edificabili

Il complesso residenziale Costa dei Gelsi 2 sorge in zona residenziale tranquilla, ai piedi della zona collinare, a pochi passi da scuole, asili e negozi, classe energetica B secondo il protocollo CasaClima. L’estetica dell’edificio si integra perfettamente con l’ambiente naturale circostante.

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Residenza COSTA DEI GELSI 2 Via Pavia - Arzignano

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Il Residence STADIO è posto in un ottimo contesto, con zone verdi ed aree attrezzate per il tempo libero. La zona è molto ben servita, in pochi minuti a piedi è possibile raggiungere negozi, supermercati e centro del paese.

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chiampo

A scuola di pelletteria B orse, portafogli, cinture… il Centro di Formazione Professionale G. Fontana di Chiampo si apre al mondo della pelletteria e dell’accessorio di alta moda. Come mai un corso di pelletteria? L’idea è quella di riprendere il vecchio concetto di bottega artigiana - ci spiega il preside Roberto Peripoli - e di formare giovani preparati che possono entrare a lavorare nelle numerose aziende della nostra vallata che ora non trovano personale. Nel 2012 puntiamo ancora sull’artigianato? Sì perché l’artigiano ha ancora la manualità, la creatività e lo spirito di innovazione per creare prodotti unici. Ci parli del corso. Il corso, che partirà a settembre, sarà caratterizzato da materie tecniche come il disegno, il modellismo e la

tecnologia. Inoltre stiamo attrezzando i laboratori con cucitrici, spacciatrici, rifilatrici e bordatrici che permetteranno agli studenti di realizzare davvero accessori alla moda. Com’è stata la risposta? I ragazzi sembrano entusiasti: a una settimana dalla presentazione del corso avevamo già una decina di iscritti. Fino a qualche mese fa, però, si parlava di una possibile chiusura della scuola.

Abbiamo iniziato il 2012 con il timore di dover chiudere l’istituto a causa della diminuzione dei finanziamenti della Regione, ma abbiamo trovato due partner privati, il Centro di Produttività Veneto e l’Irigem, pronti a sostenerci economicamente. Un grazie va poi detto al comune che ci ha diminuito il costo dell’affitto. Appuntamento a settembre, quindi, con pelle e cucitrici! Esatto. Gli artigiani di Chiampo non vedono l’ora formare i nuovi stilisti della pelle. a.g.


Chi cerca trova...

Vieni a prenderlo... negli espositori vicino a te Dersut - Montecchio Maggiore Bar Trendy Cafè - Montecchio Maggiore Piazza Carli Bar Bowling - Alte Ceccato Stazione Autobus Happyland - Alte Ceccato sopra Divani e Divani Bar Mulino Caffè - Lonigo davanti all’ospedale Bar Verdi - Lonigo accanto alla canonica del duomo Ottica Zappon - Noventa Vicentina Edicola Music e News - Arzignano Comune di Chiampo Editrice Millennium - Sede


nogarole

Reggae tra le vette di enrico corato

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apà padovano, mamma veneziana, nato a Ginevra, lavora ad Arzignano e vive a Nogarole. Un solo uomo, mille e anche più le sue passioni: questo è Mario Fornasa, 41 anni, un vulcano di energia e di entusiasmo che riesce a portare al massimo tutto quello che fa. Pratica un sacco di sport ad altissimi livelli, dallo scialpinismo all’arrampicata su ghiaccio, è guida nazionale di mountain bike e suona in un gruppo reggae da una vita. Incredibile ma vero, riesce pure a trovare tempo per la famiglia e il lavoro. Voce e anima prima dei “Nice Price”, storica band che ha girato mezza Italia ed è volata pure in Spagna, e ora dei “MyJah”, oggi Mario ha una nuova impresa da raccontare. “Quest’anno a Pasqua sono riuscito a vivere nello stesso momento le due

più grandi passioni della mia vita: la musica e lo sci. Ho iniziato a sciare quando avevo 6 anni e suono da quando ne avevo 19. Stavolta però hai toccato la vetta, in tutti i sensi… Suonare in apertura al Freeride Challenge Punta Nera a Cortina d’Ampezzo, il top per il freeride, è stata un’emozione indescrivibile. Come sei arrivato tanto in “alto”? L’anno scorso ero in Norvegia a fare scialpinismo e ho conosciuto Davide e Paolo, due “Scoiattoli”, le famose guide di Cortina, e ci è venuta questa idea. Per l’occasione ho voluto mettere

insieme vecchi amici di varie band per creare una squadra unica, i “Survivors”: i fratelli Matteo e Emanuele Zini e Vanni Parise dei “MyJah”, Alessandro Numma dei “Mr. Scardi”, Claudio Lobosco e Simone Guerretta degli “Anima Caribe”, tutti fuoriclasse del raggae vicentino. Anche il repertorio ha reso particolare la festa: abbiamo suonato i pezzi che ho scritto in questi anni, quelli di mio fratello Tiziano e i classici del reggae. Ma il tuo ruolo di protagonista non è finito qui giusto? Il giorno dopo ho avuto l’onore di fare da apripista alla gara di freeride. È stata una bella esperienza, ma in sé non è che il freeride mi affascini, è per gente che non pretende di esistere il giorno dopo… preferisco lo scialpinismo classico.

c r e s pa d o ro

Fragole d’alta quota di davide dalla barba

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a venditore di pillole a Verona a coltivatore di fragole a Campodalbero. È questa la storia di Stefano Erbesato, informatore medico scientifico che, licenziato per colpa della crisi, è diventato agricoltore d’alta quota. Come ti è venuta l’idea? Nel 2011 mi sono ritrovato senza un lavoro e ho reagito inseguendo il sogno di coltivare la terra. Il mio migliore amico mi ha offerto i suoi campi in contrà Lavezzi a Campodalbero a 750 m sul livello del mare: quota ideale per

le fragole fuori suolo. Cosa significa fuori suolo? È una tecnica per produrre fragole in montagna con una produzione uniforme, di qualità e senza l’uso di pesticidi da aprile a novembre. Le fragole necessitano di luoghi caratterizzati da una temperatura fresca e ben ventilati, che non presentino ristagni di aria calda o eccessiva umidità, condizioni che, a

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quote comprese tra i 700 e i 900 metri, si verificano per tutta l’estate. L’eccessiva umidità viene eliminata facendo crescere le piantine in strutture staccate dal suolo in un substrato di cocco e perlite. Le strutture hanno un sistema di irrigazione automatica e una copertura in materiale plastico. Quanto è grande tua coltivazione? Il mio è un piccolo impianto di 7 mila piantine. Dove finiscono le tue fragole? Potete trovare le mie fragole nei supermercati vicentini e nelle pasticcerie e nei ristoranti locali.


a lt i s s i m o

Una casa per l’arte di alessandra groppo

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usica, pittura, teatro e fotografia: l’arte ha trovato casa ad Altissimo presso i locali dell’ex farmacia comunale. L’amministrazione comunale ha infatti assegnato due stanze dello stabile al MAS (Musica Arte e Spettacolo), il nuovo centro culturale nato dall’idea di Sonia Dalla Carbonara, Miriam Grosselle e Lisa Cailotto, tre ragazze appassionate dell’arte. Cos’è il MAS? È un centro - ci spiega Sonia - che organizza corsi, spettacoli e iniziative legate allo spettacolo e all’arte. Quali sono i progetti? Le idee sono tante: corsi di musica, di pittura, di teatro e di recitazione, eventi e manifestazioni culturali. Per quanto riguarda i corsi, posso anticipare che ad ottobre inizieranno quelli

di strumenti musicali e di canto. Quali sono i vostri obiettivi? Gli obiettivi principali sono due: offrire a tutti gli appassionati dell’arte un punto di riferimento e organizzare manifestazioni per rendere ancora più vivace il nostro paese. Avete degli appuntamenti in programma? Dal 3 al 5 agosto ospiteremo una mo-

stra di pittura che vedrà protagonisti quattro giovani della nostra vallata. E poi a settembre ci sarà l’inaugurazione della nostra sede. Come possiamo seguire le vostre iniziative? Per chi fosse interessato a seguirci consiglio di tenere d’occhio la nostra pagina Facebook e il nostro sito www.mas-altissimo.it.

san pietro mussolino Con i colori contro l’abbandono dei rifiuti

L’

assessore Alessia Castagna ha indetto un concorso tra i ragazzi delle scuole elementari per fermare l’abbandono dei rifiuti. Tutti i ragazzi sono stati premiati con l’esposizione dei disegni presso varie bacheche del paese.

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montecchio

Londra, arrivo! di alessandra groppo

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a partenza per Londra è fissata per il 25 agosto e nella sua valigia non mancheranno sicuramente la divisa della nazionale, le racchette da tennistavolo e collanine e braccialettini portafortuna. Valeria Zorzetto, medaglia d’argento nelle Paralimpiadi di Atene 2004 è pronta per una nuova sfida. Londra 2012: un sogno che si realizza? Sono riuscita a qualificarmi alle Paralimpiadi grazie a delle buone partite giocate durante i tornei internazionali conclusi nel 2011, per cui… ormai ci sono dentro! Quanto si sta allenando?

Davvero molto! Faccio tre allenamenti a settimana ai quali aggiungo alcuni ritiri con la nazionale durante i quali si gioca anche per 5 ore! Pensa di arrivare sul podio anche questa volta? Beh, salire sul podio è una speranza che non mi abbandona mai, ma la vittoria non sarà di certo facile perché quest’anno, come a Pechino 2008, gareggeranno anche le asiatiche che sono davvero fortissime: il tennistavolo è il loro sport per eccellenza. Cosa significa, per lei, questa terza olimpiade? Londra 2012 è per me una grande sfida. Ovviamente voglio giocare bene fisicamente e con la mente lucida, e più che di salire sul podio, sogno di godermi l’atmosfera e il calore delle persone e del villaggio olimpico e le emozioni delle gare e delle cerimonie. La vedremo anche in tv? So che anche le Paralimpiadi saranno trasmesse in televisione ma, purtroppo, in maniera molto minore delle olimpiadi. So per certo, però, che Sky trasmetterà tutte le gare. Quali sono i suoi progetti dopo Londra? La mia attività agonistica finirà con Londra perché ho poco tempo per prepararmi alle gare. Sicuramente, però continuerò ad allenare i giovani della mia squadra.

Lo sport corre in aiuto dei terremotati

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ontecchio in aiuto dei terremotati emiliani. Le società sportive di basket, U.C. Calcio e Tennis di Montecchio Maggiore hanno attivato una raccolta fondi a favore dei cittadini di Cavezzo (Modena) colpiti dal terremoto. Il ricavato delle donazioni sarà consegnato personalmente dalle società promotrici. Chi desidera donare un contributo può farlo presso il bar del Polisportivo di Montecchio, presso la sede del basket Montecchio (entrambi in via del Vigo) oppure tramite bonifico bancario: IBAN 9960530000000223420 intestato a “Basket Feminile Montecchio Maggiore pro terremotati Cavezzo Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola Agenzia Montecchio Maggiore”. Info al 3386762508. f.g.

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Numeri utili I numeri sono un ottimo strumento per capire la situazione di un paese... Residenti totali: 23761 di cui 12000 maschi e 11761 femmine. Età media: Persone sposate: Giovani sotto 18 anni: Ultra ottantenni:

41,09 11793 2058 42

Residenti stranieri 4347 di cui 2325 maschi e 2022 femmine . Stranieri sotto i 18 anni 1155 di cui 565 maschi e 590 femmine Arrivi e paertenze di stranieri nel 2011: 468 iscritti e 358 cancellati dai registri. Nazionalità straniera più presente in paese: Bagladesh 1536 persone. Seguono Serbia 477, Ghana 338, Albania 331 e Romania

261

Nuovi residenti: Età media:

787 31,3 anni

Dal 2001 al 2012 Anno con più nascite 2007:

293 nati

Anno con più morti 2008:

191 morti Anno con più arrivi dall’estero 2004: 1193 arrivi Anno con più emigrati 2006: 1014 partenze Nati nel 2011: Morti nel 2011: Nati nel 2012: Morti nel 2012:

213 182

121 (ad oggi) 103 (ad oggi)


montecchio

Esperti dell’aiuto di federico gobetti

A

vete presente quando qualcuno si sente male e si grida “c’è un dottore qui?”. Non sempre però un medico può essere presente in quel momento, quindi è necessario qualcuno che conosca le tecniche base di soccorso per mantenere in vita la persona fino all’arrivo dei medici. Quel qualcuno è un soccorritore. Siamo andati alla sede della Associazione Italiana Soccorritori di Montecchio Maggiore per

conoscerli meglio. Cosa fa un soccorritore? “È una persona che conosce le manovre e le tecniche di Primo Socccorso, atte a garantirne la sopravvivenza fino all’arrivo del Soccorso Avanzato” - spiega il presidente dell’associazione Diego Schiavo. Un ruolo importante...

Fondamentale! Un soccorritore può salvare la vita di una persona. Di cosa si occupa l’Associazione Italiana Soccorritori? La nostra associazione si occupa di formare le persone che vogliono diventare soccorritori. Organizziamo corsi di formazione sanitaria di Primo Soccorso sia per le persone comuni, sia per tutte le associazioni e gruppi, come per esempio la Protezione Civile. Inoltre facciamo formazione nelle scuole e forniamo i nostri servizi ad eventi e manifestazioni di vari paesi. E infine collaboriamo come volontari in supporto agli operatori all’interno del Pronto soccorso di Arzignano. Chi può diventare soccorritore? Tutti! Un soccorritore è una grande risorsa per la comunità. Quando c’è in ballo la salute, poter fare di più di una semplice chiamata al 118 può salvare vite. A quando il prossimo corso? Da settembre a dicembre si terrà il 26° corso, dopo 21 anni di attività. Chi volesse informazioni a proposito può contattarci al 3395674979 o suwww. aismontecchiomaggiore.org.

Nuovo parcheggio al Duomo

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l parcheggio della ex stazione Ftv, di fronte a piazza Marconi, ora sterrato e pieno di buche, sarà riqualificato senza che i lavori pesino sulle tasche dei cittadini. I costi dell’opera infatti saranno sostenuti dalla ditta di costruzioni stradali ed edili “Carta Isnardo”, la quale sosi occuperà in toto del rifacimento del parcheggio in cambio dell’opportunità di poter realizzare un supermercato in zona San Clemente – Ghisa. In paese non mancano però le polemiche. C’è chi afferma che l’apertura di una nuova struttura commerciale possa essere un danno per i piccoli commercianti. f.g.

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Nuove luci in Piazza P

er aumentare la luminosità della zona e ridurre l’inquinamento luminoso l’Amministrazione comunale ha approvato il progetto di rifacimento dell’illuminazione di piazza Carli. Il progetto – ci spiega l’assessore ai lavori pubblici Gianfranco Trapula – prevede la sostituzione delle lampade che oggi illuminano la piazza con delle nuove luci a led. Le nuove lampade illumineranno la zona pedonale, il parcheggio e il parco proiettando la luce verso il basso con la conseguente diminuzione dell’inquinamento luminoso. Qual è il perché di questo progetto? I motivi principali sono tre: grazie a queste nuove luci riusciremo ad accontentare le richieste della cittadinanza, a diminuire l’inquinamento luminoso e a risparmiare. Ci sono altre zone che necessitano questo tipo di interventi? Anche piazza Fraccon è poco illuminata ed è per questo che aumenteremo i lampioni presenti con l’inserimento di nuovi lampioni con luce a led. Quando partiranno i lavori? I lavori partiranno tra un paio di mesi e il costo dell’intero intervento è stimato attorno ai 100.000 euro. a.g.


montebello

L’arte di Francesca di federico gobetti

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a scultura come “arte da toccare” e non solo da contemplare. Senza basamenti, per potersi inserire naturalmente, con diritto di appartenenza, nello spazio che la ospita. Questo il concetto base di Francesca Taranto Bucceri, architetto e scultrice di Montebello, che ha da poco ricevuto un diploma d’onore alla Biennale d’arte di Asolo. Un bel riconoscimento. Già. Sono molto contenta. Questo diploma mi da grande soddisfazione e mi sprona a creare opere sempre nuove. Parliamo dell’opera presentata ad Asolo. È una figura femminile seduta. Una donna dalle forme rotonde, voluttuose, canali che rappresentano la massima espressione dell’essere femmina,

generatrice, morbida e accogliente. Un essere completo, una divinità sulla terra, nata dalla terra stessa. Da dove viene la tua arte? I miei natali sono veronesi ma le mie origini siciliane. È da qualle terre, luminose e arse dal sole, e dai racconti di mio padre, emigrato al nord per cercare fortuna, che viene l’ispirazione. Il dolore per il distacco dalle radici, la precarità di una vita da ricominciare, la malinconia, la forza e la passione sono ciò che trasferisco nelle mie opere. Di mestiere sei architetto. Perché la scelta della scultura? L’arte per me è una passione. Uno sfogo. Modellare le mie sculture è un atto liberatorio, un contatto con una materia primordiale e basilare come la creta. Dove si possono vedere le tue opere?

Alcune le ho esposte allo Spazio Caneva di Arzignano, dove resteranno per qualche tempo. Progetti? Mi piacerebbe creare delle opere grandi e fruibili da tutti. Sculture che le persone possono vivere, toccare e con cui possono giocare. Ma non voglio parlare troppo del futuro, sono scaramantica!

montorso

Nuova vita al campanile L a torre del cimitero della Fratta è ormai consumata dal tempo e dalle intemperie e il Comune ha deciso di regalargli una nuova “vita”. Ecco un’immagine complessiva dei lavori, fornita dal vice sindaco Claudio Calderato: “Si tratterà principalmente di interventi di consolidamento e ripristino. La torre, di origine medievale, e la cella campanaria verranno restaurante mantenendo integre le strutture originali. Si monteranno delle balaustre e si eliminerà lo stato di degrado in cui il campanile giace attualmente, rifugiodi vo-

latili di tutte le specie”. Entro quando saranno conclusi i lavori? Per la fine di agosto i lavori dovrebbero essere conclusi e il campanile aperto e visitabile da tutti. Quali sono i costi complessivi per la ristrutturazione? L’importo del progetto è di 140.000 euro. Ci racconti un po’ di storia del campanile... La torre campanaria della Fratta era in realtà una torre del vecchio castello di Montorso, distrutto nella metà del 1200 da Ezzelino III° da Romano e poi ricostruito dai Pa|

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dovani nel 1300. Dopo il passaggio delle fazioni vicentine agli Scaligeri non si hanno più tracce dell’esistenza del castello. Si sa però che sullo stesso colle si trovava la chiesa di San Biagio, antica parrocchia del paese, con il proprio cimitero. Si suppone quindi che la chiesa e il cimitero siano stati costruiti sopra le rovine del castello, all’interno delle mura di cinta dello stesso. E si sa con certezza che della fortezza è rimasta intatta una torre guelfa, su cui poi vennero installate le campane. Infine anche la chiesa di San Biagio è stata demolita, alla fine del XIX secolo, dopo che la nuova chiesa parrocchiale era stata inaugurata sul colle Grime nel 1854. f.g.


zermeghedo

Tre santi in paese di roberta costantini

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orte aperte e lunghi festeggiamenti per il primo centenario della chiesa di Zermeghedo. A cavallo della festa di San Michele, patrono del paese, Don Lino ha deciso di fare le cose in grande: due fine settimana di festeggiamenti e un regalo tutto speciale che andrà ad arricchire la chiesa. Don Lino, ci spieghi meglio. Abbiamo in progetto di inserire nell’altare della chiesa le reliquie di tre santi vicentini. Quali saranno i santi? Non posso dirlo ancora; abbiamo appena inviato la richiesta alla Curia e quindi nulla è ancora certo.

Con quale criterio avete scelto i santi? Abbiamo scelto tre santi vicentini, quindi conosciuti nella provincia, che si sono dimostrati, durante la loro vita, emblemi di tre specifici valori: carità, salvezza e servizio. Perché proprio questi tre valori? Sono valori fondamentali per il cristianesimo e i fedeli, attraverso le reliquie, potranno avere un esempio concreto di coloro che sono riusciti a metterli in pratica. Altre novità per la festa? Roberto Perin, artista originario di Zermeghedo, sta lavorando a un nuovo manifesto che ritrarrà San Michele senza il proverbiale drago, visto che per alcuni risultava spaventoso.

gambellara

Tutti pazzi per i libri A Gambellara va di moda il libro. Pura fantasia? No, pura statistica. I numeri, raccolti dalla bibliotecaria Paola Salata, parlano chiaro: con i prestiti che sono decollati a quota 10.000 e gli utenti che da 4000 sono diventati 7000, l’ultimo piano del Palazzo Cera, sede della biblioteca, sembra concorrere a luogo più frequentato del paese. Un vero e proprio boom! Già. Penso abbiano contribuito molto le attività fatte negli ultimi anni sia qui in biblioteca che nelle scuole.

Che genere di attività? Qui in biblioteca organizziamo “L’incontro con l’autore”, dove abbiamo ospitato finora uno scrittore francese e uno svedese. Poi c’è il consueto appuntamento con le letture animate di Pino Costalunga. Nelle scuole, invece? Organizzo, oltre agli spettacoli con i burattini, “La valigia delle storie”. Vado a scuola con due trolley pieni di libri

riguardanti il tema che in quel momento i bambini affrontano in classe. E ha ottenuto dei risultati? Si perché la fascia di età più attiva è quella dai 7 ai 14 anni; anche se la nostra miglior lettrice ha solo 4 anni. Prego? Già; finora ha letto ben 119 libri. O meglio, sua mamma glieli ha letti. Grazie al progetto “Nati per leggere” che promuove la lettura ai bambini piccoli. r.c.


brendola

Gli asili non chiudono di simone bedin

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e scuole materne parrocchiali “SS Angeli Custodi” di San Michele e “Ottaviano Rossi” di Vò non sono a rischio chiusura. Dopo il polverone nato dall’azzeramento del contributo di 20 mila euro della Cassa Rurale di Brendola ai due asili parrocchiali, ora l’Amministrazione tranquillizza i genitori degli oltre 250 bambini che frequentano i due stabili. “La Cassa Rurale – spiega il vice sindaco Stefano Meneghello – ha adottato una strategia di marketing pagando parte della retta solo ai genitori correntisti. È chiaro quindi che alle casse parrocchiali non arriva niente in più”. Lo sforzo, quindi, lo deve fare l’Amministrazione comunale che quest’anno conta di erogare 200 mila euro per questa spesa. Tutto questo è stato possibile anche grazie all’appello “Né scuole d’infanzia senza Brendola, né Brendola senza scuole d’infanzia” lanciato da un gruppo di genitori preoccupati per il futuro dei loro figli. La paura principale è che la diminu-

zione di contributi da parte di Stato e Regione, la scadenza della convenzione con il Comune fissata per il 2014 e il pesante passivo di 270 mila euro generato dalla gestione degli anni precedenti, possa sospendere il servizio.

Nuova energia per il centro sociale

Ma per il Comune il problema non si pone: “Gli asili – continua Meneghello - hanno problemi finanziari ma il Comune darà loro una mano. In cinque anni i contributi da parte nostra sono raddoppiati. Ora chiediamo noi uno sforzo a loro: devono ragionare come un’azienda e cercare di tagliare le spese inutili”. Le rette attualmente ammontano a circa 150 euro mensili e sarebbe impensabile aumentarle ancora. Ma una cosa è certa: le iscrizioni per il nuovo anno scolastico sono iniziate, e saranno aperte almeno fino al 2014. Intanto l’Amministrazione comunale fa sapere: “Le porte del nostro Comune sono sempre aperte per tutte le domande da parte dei genitori. Il Comune comunque ha inviato una lettera alle famiglie interessate per portarle a conoscenza della volontà di non interrompere il servizio almeno fino alla chiusura dell’anno scolastico 2014”. I genitori quindi, per ora, possono stare tranquilli.

Brendola per il progetto “Da valle del Chiampo a Green Valley”

C

onclusi i lavori iniziati il 26 marzo scorso, ora il centro sociale di Vo’ di Brendola ha un nuovo impianto fotovoltaico. “L’impianto sul tetto del centro sociale, - spiega l’assessore Stefano Meneghello - realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune e l’EscoBerica, non è costato nulla alle casse comunali. I pannelli solari installati produrranno l’energia necessaria per garantire l’autonomia che serve all’apertura del centro.” a.g.

L

a classe Prima della scuola elementare “Boscardin” ha vinto il primo premio di “Coltiviamo insieme la Green Valley di domani”, progetto che ha visto coinvolte 21 classi delle scuole materne ed elementari di Arzignano, Brendola e Chiampo. I bambini sono stati chiamati a produrre slogan e cartelloni su come vedono l’ambiente in cui vivono con lo scopo di rilanciare l’economia della Valle del Chiampo. “L’amministrazione comunale - spiega il sindaco Renato Ceron - è fiera di questo primo premio. I bambini devono imparare a conoscere la nostra vallata e a mangiare i prodotti tipici del nostro territorio.” s.b.

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50 | Ovest Vicentino


2012

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Sabato 28 luglio 2012 ore 21.00

Villa Pojana a Pojana Maggiore (Vicenza) L’Orchestra Progetto Credito Cooperativo della provincia di Vicenza per la Musica,

Messico e Nuvole Galà di musica messicana

presentano Arianna Lorenzetto e Maurizio Fipponi 2012

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Nella splendida cornice della villa Palladiana di Pojana Maggiore sotto la direzione del M° Ruben Dario Corona Estrada con la partecipazione del tenore Francisco Eduardo Campos Medina Ingresso gratuIto Il concerto è offerto dalla Banca di Credito Cooperativo Vicentino Pojana Maggiore. In caso di maltempo si terrà presso la Sala polifunzionale di via Trieste n. 5/b 2012

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a cura della redazione di

MONTECCHIO MAGGIORE La priorità è sostenere l’economia e le nostre famiglie

Un accordo con le banche

Stop a Equitalia

U

I

congiuntura economica negativa che sta minando il tessuto sociale ed economico della nostra realtà locale”. L’accordo avrà validità due anni e gli Istituti di credito aderenti si impegnano in soluzioni di sostegno per il pagamento della quota capitale dei mutui in corso, per l’accredito della pensione e per anticipare l’indennità di cassa integrazione guadagni straordinaria a tasso agevolato. Un’azione che si unisce a diversi altri interventi: 1. L’adesione al Patto sociale per il lavoro sta favorendo un’occupazione a 23 persone; 2. Circa 50 mila euro per il Fondo anticrisi a copertura di spese relative ai consumi di acqua, energia elettrica e gas, pagamento affitto o rate del mutuo per la prima casa; 3. Il 5 per mille è destinato a chi è in difficoltà; 4. La borsa di studio al posto della Regione che ha tolto lo stanziamento, per garantire l’obbligo scolastico ai ragazzi delle scuole elementari e medie; 5. Riduzione a 29 giorni dei pagamenti ai fornitori. Il sindaco Milena Cecchetto mentre firma l’accordo n accordo per sostenere il credito e il reddito di imprese, famiglie, pensionati, lavoratori. Alla misura proposta dall’Amministrazione comunale hanno aderito quattro istituti bancari: Unicredit, Cassa di risparmio del Veneto, Cassa Rurale e Artigiana di Brendola, Banca di Credito cooperativo di Pojana Maggiore. L’impegno ribadito dal sindaco Milena Cecchetto è “Sostenere la nostra realtà economica e le nostre famiglie trovando tutti i modi possibili per contrastare una

La giunta itinerante

l Comune ha detto no a un sistema di riscossioni che non tengono conto della condizione di difficoltà di chi fatica ad arrivare a fine mese. “È il rapporto con il cittadino - commenta il sindaco Milena Cecchetto - quello che vogliamo riprendere e assicurare. Capire cosa sta succedendo a chi non paga prima che partano le cartelle di ingiunzione e trovare una soluzione per far sì che le tasse vengano pagate senza appesantire la situazione e generare altre difficoltà”. La differenza perciò sarà nella possibilità di ascoltare le difficoltà del cittadino che non può pagare, così come già accade per altri servizi di sostegno alle famiglie. L’adeguamento necessario farà entrare a regime gli uffici entro fine anno.

Valdimolino, Sant’Urbano e Carbonara, queste sono state le uscite fatte in questi mesi per ascoltare i cittadini. Un’occasione che continua per la volontà di portare l’Amministrazione a casa del cittadino e sentire direttamente quali sono le necessità di chi vive il territorio ogni giorno. Un faccia a faccia tra Sindaco e cittadini per scambiarsi idee, opinioni, progetti, al fine di arricchire il percorso amministrativo. In agenda sono previste le zone Valle, Duomo e Alte.


Nuovo ospedale

S

i farà a Montecchio Maggiore: così si è espressa all’unanimità la Conferenza dei sindaci. È stato presentato lo studio di fattibilità del nuovo complesso ospedaliero che vedrà una radicale ristrutturazione degli attuali edifici e la costruzione di nuovi corpi di fabbrica, oltre alla revisione dei sistemi infrastrutturali e dell’impiantistica di supporto.

Bretella al via

S

ono iniziate le operazioni preliminari della Bretella. I lavori di realizzazione consistono nella costruzione di due rotatorie in prossimità del casello esistente e dello svincolo già realizzato sulla s.s. 11 in località S.Giacomo. Veranno realizzati un viadotto di scavalcamento della linea ferroviaria oltre alla viabilità di collegamento fra le rotatorie e la viabilità comunale. Con tale opera e grazie allo spostamento del casello si otterranno enormi vantaggi sulla viabilità di attraversamento dell’abitato di Montecchio Maggiore.

Progetto Alte

No al progetto del Ai cittadini piace il parco fotovoltaico mercato agricolo

S

econdo la Regione l’impianto fotovoltaico da 993,60 kWp proposto dall’azienda agricola La Gualda si può fare. Il Comune invece si oppone. “Una disposizione incomprensibile - commenta il sindaco - visto il parere negativo del Comune e della Provincia. Regione e Ministero per i Beni e Attività Culturali solo a parole hanno dichiarato di voler tutelare l’area per le caratteristiche ambientali di pregio. Vogliamo che si mantenga la fascia di rispetto dell’area agricola di villa Gualda”.

I

l mercato agricolo “Dei castelli” compie un anno. Il mercoledì pomeriggio di piazza Carli è diventato una tappa importante nella spesa quotidiana dei cittadini di Montecchio. Un mercato voluto dall’Amministrazione con il controllo e la regia dell’Associazione Mercati di Campagna Amica di Coldiretti Vicenza e riservato alla vendita diretta di prodotti agricoli da parte dei produttori. Una media di 200 persone ogni mercoledì scelgono i prodotti locali esposti nei banchi degli 11 produttori presenti.

Amministrazione, categorie economiche e sociali sono al lavoro per la riqualificazione di Alte. Ciascuno sta curando la propria parte seguendo lo schema fissato nei vari incontri che si sono tenuti durante la primavera. Si tratta di un piano dove urbanistica, sviluppo dell’economia, miglioramento ambientale e interventi sociali sono gli aspetti guida di interventi mirati alla crescita di una parte importante e ricca di potenzialità come Alte.


Montecchio in rete

C

on ordine: piazza Marconi, via Roma, piscine comunali, Sala Civica Corte delle Filande, piazza Carli e Fraccon. Grazie alla sinergia con Interplanet, operatore di telecomunicazioni castellano, la città offre un servizio gratuito ai cittadini senza alcun costo per l’ente. Internet e ciò che offre sono veicolo di crescita culturale, sociale ed economica che la città di Montecchio non può non avere o sottovalutare. Continuerà perciò l’implementazione di punti di accesso alla rete, così come è stato incrementato il servizio in biblioteca. Qui si sono registrate negli ultimi mesi un’esplosione di utenze grazie all’attivazione di un accesso gratuito dalle sette postazioni disponibili oltre la presenza della rete wi fi.

Una città solidale dentro la città

È

quella sorta nelle ex scuole Pascoli di via Pio X. Le associazioni, per poter coltivare il proprio impegno hanno bisogno di uno spazio logistico di riferimento dove confrontarsi e costruire le proprie attività: questo pensiero ha guidato la volontà dell’Amministrazione di mettere a disposizione l’edificio di via Pio X, patrimonio pubblico, e che oggi ospita 15 gruppi: la Banda Ceccato, la Caritas, il Centro anziani, il gruppo Alpini di Montecchio Maggiore, la sezione del Cai, l’Associazione Piloti Veneti, Scuderie di Palladio, il Gruppo ecomicologico, l’Associazione Tantalo onlus, La Clessidra, il Fotoclub Montecchio Maggiore, La Federazione italiana della caccia, l’Associazione nazionale combattenti reduci, il Gruppo podisti Montecchio Maggiore e la sezione del CSV di Vicenza (Centro Servizi del Volontariato) come referente per tutto l’Ovest vicentino.

Convenzione con il Calcio San Vitale

N

ovità al campo da calcio Sant’Antonio di via Pieve: grazie a una convenzione sarà l’Associazione Calcistica San Vitale 1995 a occuparsi della gestione dell’impianto e dei lavori di ampliamento degli spogliatoi che permetteranno di ricavare la sede mancante ormai da tre anni. Fatto questo passaggio si potrà ora procedere con il progetto di ampliamento

degli spogliatoi che prevede al piano terra la costruzione di servizi per il pubblico, di un locale spogliatoio e docce per gli atleti e al primo piano una sala riunioni, un magazzino con altri servizi e ripostiglio. I servizi al pubblico del piano terra renderanno il campo omologato ad ospitare partite ufficiali.

Totem e pannelli

U

na soluzione innovativa per l’informazione: i totem e i pannelli. Sono strumenti attivi da qualche mese, quattro pannelli nelle quattro vie principali di accesso al territorio comunale, dove complessivamente passano circa 40.000 auto al giorno, e quattro totem, (piazze Marconi, San Paolo, Carli e davanti alla chiesa di San Pietro). L’obiettivo è poter comunicare in modo pratico, immediato, economico ed efficace notizie legate alla viabilità, iniziative culturali di interesse locale e informazioni di servizio.


Un museo delle Forze Armate

“D

ovrà essere un luogo dove si viene a contatto con la storia”. Questo ha sottolineato il sovrintendente dott. Glauco Angeletti. La proposta ha l’appoggio del Ministero dei Beni Culturali per dare una sede dignitosa all’enorme quantità di materiale composto da armi, equipaggiamenti, divise, documenti, stemmi, ma anche oggetti di

vita quotidiana che testimoniano soprattutto i due periodi di guerra del ‘15-‘18 e del ‘40-’45, tutto quanto oggi conservato presso la ditta privata Svecom. Il museo sorgerà in un’area di proprietà comunale in via Natta grazie all’accordo raggiunto con i privati e a una nuova convenzione con l’Associazione Cultori delle forze Armate, armi ed equipaggiamenti che si occuperà della progettazione e realizzazione dell’opera. Il museo rimarrà di proprietà comunale e sarà gestito da un’associazione di volontari per la sua destinazione a servizio pubblico.

Novità per il teatro Sant’Antonio

N

uovi lavori per il teatro S.Antonio. L’Amministrazione comunale, infatti, ha previsto alcuni interventi di manutenzione straordinaria sia per la platea che per il palco. I lavori previsti prevedono il rifacimento della pavimentazione della platea, nuove tinteggiature, la sostituzione delle sedute, dei rivestimenti e paramenti murali, la predisposizione d’idonee postazioni per i disabili e di un’area regia. Il teatro sarà inoltre dotato di una nuova zona destinata a servizi igienici e guardaroba, accessibili dall’atrio d’ingresso. Per quanto riguarda il palco è prevista la sostituzione degli ar-

ORI.G.aMi.

L’acqua gassata è la preferita

Q

ueste le conclusioni dai dati registrati da ProAcqua Group, il gestore delle due fontane che erogano acqua liscia e gassata inaugurate lo scorso 5 marzo, l’una in piazza don Milani, a servizio di Alte Ceccato, l’altra in piazza Marconi davanti al Duomo. Fino al 27 aprile, un totale di 40.220 litri di acqua, di cui 16.887 di acqua liscia e 23.333 di gassata. Tre sono le finalità ottenute dal progetto: un risparmio nell’acquisto di acqua di quasi 200 euro l’anno per una famiglia media, una riduzione della produzione di bottiglie in plastica e della conseguente necessità di smaltirle a vantaggio dell’ambiente e dei costi pubblici, una promozione dell’acqua dell’acquedotto. Fino ad ora, i cittadini castellani hanno contribuito alla mancata produzione di 26.814 bottiglie da 1,5 litri, risparmiando 2.715 kg. di petrolio, 16.289 litri d’acqua e 2.162 kg. di CO2 per la produzione; 553 litri di gasolio, 1.307 kg. di CO2 per il trasporto; 51 litri di gasolio e 2.866 kg. di CO2 per lo smaltimento.

redi tessili. Infine sarà messa a norma la parte impiantistica del teatro.

Continua fino a dicembre l’attività dello sportello proposto dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune e organizzato dall’InformaGiovani in collaborazione con la dott.ssa Lorena Peotta. Una proposta per creare uno spazio specifico per l’orientamento rivolto ai giovani, ma anche a chiunque abbia bisogno di costruire o ri-costruire il proprio futuro partendo dalle proprie risorse. Lo sportello è aperto fino a dicembre 2012 per due martedì al mese su appuntamento rivolgendosi all’InformaGiovani.


Area beri ca

lonigo

Questa è una città Per Stranieri? di lino zonin e silvia maron

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Lonigo Annibale, il campione

La folta presenza di cittadini stranieri a Lonigo alimenta il dibattito tra chi considera il fenomeno come un elemento indispensabile per mandare avanti l’economia e chi vive con disagio la coabitazione con persone diverse per aspetto, cultura e abitudini. Punti di vista differenti che a volte si scontrano e che sono stati di recente riportati all’interesse generale da un’iniziativa della Lega Nord che ha stilato - e presentato in consiglio comunale - un elenco di “27 motivi per cui, se un cittadino straniero deve scegliere un comune dove risiedere, Lonigo è particolarmente attrattivo”.

LA LISTA DELLA LEGA 62

64

66

70

74

sarego Il preside storico lascia il Trentin

noventa 26.000 voci per i Colli Berici sossano Voci discordi sul museo

Orgiano Finalmente buone nuove sulla variante barbarano Il capoluogo ancora senza Adsl

no signal

Sintetizzando un po’, questi sono i punti indicati dagli esponenti leghisti: “Presenza di mediatori civicoculturali e per le controversie condominiali; visite dei vigili urbani per le idoneità degli alloggi “combinate”; mancato controllo del numero degli inquilini per unità abitativa; ampia disponibilità di alloggi anche in nero; mancato controllo dei documenti per strada e negli ambienti pubblici; il regolamento Ater per le case in sublocazione è facilitato per incentivare l’arrivo a Lonigo; forte impegno della Caritas anche con “storture” e approfittatori; l’Associazione Noi è con le braccia aperte; aiuti una tantum per bollette e utenze in genere, effettuati a discrezione della Giunta che alimentano le illusioni di chi da tempo non può permettersi di rimanere da noi (a fronte del lavoro che manca); presenza delle Forze dell’ordine in orario diurno e non notturno; mancanza di coraggio di chiedere l’intervento della Forza pubblica in occasione degli sfratti, ricorrendo bensì all’autorità religiosa; mancanza di ordinanze atte a debellare il fenomeno dell’accattonaggio e del volantinaggio selvaggio; impiegati comunali non sufficientemente protetti dall’Amministrazione, che vengono pressati insistentemente da domande d’aiuto spesso fuori luo-

Corriere Vicentino |

56 | Area Berica

go; presenza anche del servizio della Fondazione Miotti, servizio che altrove non esiste; rifugiati politici con privilegi assurdi, che nulla fanno per la collettività, come invece accade altrove; ampia ricettività nelle scuole, soprattutto nelle materne; forte opposizione nelle scuole materne dei cittadini straneri agli input di integrazione; metodi bonari usati da sindaco e giunta nei confronti di certe etnie per motivi elettorali”.

LA RISPOSTA DEL PARROCO

L’arciprete di Lonigo don Vittorio Montagna replica ai punti che riguardano la parrocchia: Esistenza di mediatori per controversie condominiali: è un servizio istituito dalla Parrocchia in collaborazione con il Comune. Chiedo: è preferibile vivere logorandosi nelle controversie o magari tacendo e sopportando, oppure essere aiutati a costruire rapporti più sereni? Il forte impegno della Caritas anche con “storture” ed approfittatori: ho già avuto modo di scrivere che il bene vogliamo farlo bene e quindi siamo disponibili ad accogliere aiuti e suggerimenti, ma non giudizi sommari, che si poggiano su dei “sentito dire” senza alcun riferimento alla realtà. Ringrazio per l’aggettivo “forte”, che va a merito dei volontari; il mio cruccio è che,


privi di risorse, all’impegno forte non può corrispondere un sostegno altrettanto forte; Mancanza di coraggio di chiedere l’intervento della Forza Pubblica in occasione degli sfratti, ricorrendo bensì all’autorità religiosa: finora l’aiuto alla parrocchia è stato chiesto (e ottenuto) per due famiglie italiane, mentre il sottoscritto ha supplicato il Comune di non procedere allo sfratto di un cittadino immigrato con seri problemi di salute, ma lo sfratto è avvenuto ugualmente, con l’intervento della forza pubblica; L’Associazione “NOI” è con le braccia aperte: non so cosa si voglia dire, ma se così fosse sarebbe un punto di onore. Per concludere: il giudizio, quello vero e definitivo, è di Dio. Nel Vangelo si parla chiaramente di accoglienza o rifiuto del fratello e delle rispettive conseguenze. Si dice anche che occorre essere “semplici come colombe e astuti come serpenti”. Su queste linee cerchiamo di muoverci. Il resto non ci interessa.

la risposta del comune

“Non è assolutamente vero che si fa tutto per gli stranieri: le richieste più frequenti non riguarano tanto il pagamento di una bolletta, quanto piuttosto un lavoro e una casa, e queste cose il Comune non le può dare - afferma l’assessore ai Servizi sociali Fran-

co Rebesan - Esiste un regolamento delle case in sublocazione dell’Ater con una graduatoria specifica, mentre i contributi a soggetti in difficoltà vengono erogati dopo un’analisi dei requisiti effettuata dagli uffici competenti. A onor del vero, dei 63 beneficiari dei contributi nel 2011, 42 sono italiani e comunitari e 21 immigrati. Sempre in tema di alloggi, non è assolutamente vero che non vengono effettuati controlli per il numero di inquilini in ogni unità abitativa, in quanto coloro che hanno bisogno di rinnovare il permesso o la carta di soggiorno devono allegare l’idoneità alloggio, rilasciata a norma di legge. Per quanto riguarda eventuali affitti in nero, il Comune non c’entra nulla in queste pratiche. Gli organi competenti effettuano inoltre controlli dei documenti, come pure esiste un’ordinanza comunale anti accattonaggio. Nella lista si fa riferimento anche al mediatore civico-culturale: vorrei precisare che non si tratta di un dipendente comunale bensì di un addetto al servizio dell’Ulss. La fondazione Miotti decide autonomamente come destinare una parte dell’utile a situazioni di bisogno e ad associazioni. Piuttosto, esiste un coordinamento tra la Caritas, il mio assessorato e la Fondazione per evitare che a uno stesso soggetto vengono assegnati gli aiuti di tutti e tre gli enti”.

Sinergia tra Scuola edile e Ulss

E

cco un bell’esempio di collaborazione tra mondo della scuola e istituzione pubblica. Sollecitati da Antonio Callegaro, allievo di qualche anno fa, i responsabili della Scuola edile Andrea Palladio di Vicenza hanno deciso di restaurare la facciata del Centro di Salute Mentale dell’ospedale di Lonigo e hanno affidato l’esecuzione dell’opera agli studenti. Qualche settimana fa il lavoro è stato ufficialmente presentato nel corso di una breve cerimonia. l.z.

Errata corrige Nell’articolo sulla Pro Lonigo del mese scorso i dati di bilancio riferiscono erroneamente di milioni anzichè di migliaia di euro. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori. Corriere Vicentino |

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lonigo

Annibale il campione di Lino zonin

P

rimo Barry Briggs, secondo Runo Wedin, terzi, a pari merito, Otto Lanthenammer e Annibale Pretto. L’ordine d’arrivo di una delle famose gare di speedway che si disputavano una volta al Circolo parla chiaro: il leoniceno Annibale Pretto teneva testa ai migliori specialisti mondiali della categoria. “Eh, bei tempi! - commenta Annibale, oggi un tranquillo signore che ad onta dell’età anagrafica (ha passato da qualche anno la sessantina) si mantiene forte e vigoroso come quando faceva impazzire i tifosi (e anche le tifose) correndo sulla moto dentro una tuta nera con sul petto l’immagine del diavolo –. Ho sempre avuto la passione della moto – continua – e a metà degli anni Sessanta, finito il militare, facevo lo scemo attorno al circolo con il mio Stornello Guzzi 250. Carlo Agostini, uno che andava diritto al sodo, mi fermò in piazza e mi disse a muso duro: “Voglio vedere se hai il coraggio di correre con una moto vera”. “Eccomi qua!” risposi io, spavaldo e allora con l’aiuto di alcuni amici costruimmo un prototipo da speedway: “Arpega” Caporale saldò assieme dei tubi da acqua Mannesman per formare un telaio disegnato da Renzo Giannini; Carlo ci attaccò un motore Triumph e il Comune ci permise di provare al Circolo, solo mezza pista però, tenendo lontano gli spettatori con una corda tirata tra gli

alberi. Eh, sì, erano proprio bei tempi!” Nonostante l’assetto ruspante del team tecnico, Annibale non faticò a far valere il suo talento. Era un corridore temerario e irruente che si presentava in pista con gli “occhi della tigre” del vincitore annunciato. I tifosi di uno sport che proprio in quel periodo usciva dalle

Le mie soddisfazioni me le sono levate, nonostante il magnete nebbie del mito per darsi delle regole serie e allestire dei campionati ufficiali si innamorarono subito di quell’eroe biondo e taciturno che aveva nel nome il destino di un condottiero. I suoi seguaci palpitavano dietro le balle di paglia quando lui usciva primo dalla curva dopo lo starter, temendo, non tanto la caduta (“Annibale ha fatto il paracadutista, non si fa mai male” si confidavano fiduciosi) quanto il guasto tecnico, sempre in agguato, specie in quell’epoca di pionieri. Ogni tanto,

Vendemmiat

rice

quando gli avversari arrancavano là in fondo, la moto si spegneva, da rombante cavallo di fuoco diventava un timido biciclo e Annibale scuoteva il capo sconsolato, vedendo sfumare la vittoria. E il colpevole del misfatto era quasi sempre lui, il “maledetto magnete”. “Allora la cose andavano così – sorride il campione – ma le mie soddisfazioni me lo sono levate, nonostante il magnete. Ho vinto tre titoli italiani e gareggiato ai massimi livelli per oltre un decennio. Ma, più che i risultati sportivi, mi piace ricordare il clima di quegli anni: l’amicizia e la lealtà tra piloti, le trasferte in compagnia, le mangiate, le bevute e le risate. Chissà se adesso si divertono ancora così…”.

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Questa è una Promessa

Vi racconto le mie note

di Giovanni salviati

di stefano canola

N

È

on ha ancora 16 anni e già ha avuto l’occasione della vita. Merito del suo talento e della sua passione. Margherita Mattia balla da quando aveva 4 anni, con una preferenza per la danza moderna. Dopo alcuni premi, durante uno stage estivo è stata notata da un ex ballerino dei mitici “Momix”, Anthony Heinl, che l’ha voluta inserire in un corso di perfezionamento con la sua attuale compagnia, l’Evolution Dance Theatre di Roma. La giovane promessa ha così potuto partecipare per qualche mese alla normale attività professionistica del gruppo. Con la promessa di Heinl di inserirla stabilmente in compagnia appena compiuti i 18 anni. Cos’è per te la danza? Per me è stata una scelta, fin da piccolissima. Non una cosa che mi hanno fatto fare. Mi dicono che a 8 mesi guardavo i balletti nei teatri dove mi portavano anche per due ore di fila senza fiatare. E così è stato in seguito”. Cosa ti dà? La possibilità di esprimere le mie emozioni, e di trasformarle positivamente. Se sono triste, dopo che ho ballato non lo sono più, e se ho della rabbia dentro la sfogo, più che facendo degli altri sport. Chi sono i tuoi idoli in questo campo? Ci sono tante brave ballerine. Non guardo a una in particolare, ma prendo da ognuna il meglio che secondo me sa dare, l’elasticità, o il giro, o il ritmo. Guardo tutte le grandi, e cerco di imitare le loro caratteristiche migliori. Quanto ti alleni per prepararti al professionismo? Da una a tre ore al giorno. Per ora c’è anche la scuola, che frequento in un istituto di Noventa Vicentina.

dolce e determinata come i suoi 15 anni, potrebbe diventare qualcuno nel mondo della canzone. Chiara Grispo è allieva dell’Istituto musicale “Lorenzi” di Lonigo, studia al Liceo musicale di Vicenza ed è figlia d’arte (suo padre Ricky era il batterista degli X-Hero, nota band leonicena degli anni Novanta). “Mi è sempre piaciuto guardare i video e cantarci sopra - racconta - così a 12 anni ho partecipato a un concorso su Disney Channel: quando ho visto passare il mio video in tv ho capito di poterci provare”. Le tappe successive? “Il Coccetto d’oro a Perugia: quarto posto nel 2009, la vittoria l’anno dopo. Qualche mese fa il successo nella rassegna per video Musica nel sangue organizzata sul web dall’AVIS veneta. Ho partecipato con My first love, un pezzo in inglese scritto insieme a mio fratello Mattia, 17enne. 570 i video caricati sulla Rete, che ha scelto la decina migliore, quindi il passaggio davanti ad una giuria. Sempre a maggio un altro concorso a Modena, con Grazia Di Michele tra i giudici: dai quasi 1000 al via ai 31 della Finale, fino al quarto posto”. Ma non è tutto rose e viole… “Ho fatto le selezioni per il programma tv Star Academy, ma molti concorrenti sono arrivati accompagnati da personaggi famosi. Non sono stata scelta, forse meglio così, perché è stato sospeso dopo tre puntate. Nel modo dello spettacolo la competizione è esasperata ma credo sia giusto tentare”. Ora Chiara sta preparando il secondo brano, senza dimenticare la “rampa di lancio” di Lonigo: archiviato con soddisfazione il saggio del “Lorenzi” in Piazza Garibaldi, ha vinto una borsa di studio per la frequenza all’Istituto nel prossimo anno.

Corriere Vicentino |

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sarego

Legno, colori e Fede di ilaria boscardin

“L

a prima ritraeva l’Arcangelo Gabriele. È stato molto impegnativo dipingerla, però, quante soddisfazioni!”. Chiara Pettena ha solo 25 anni, studia Lettere Moderne all’Università, ma fin da piccola ama le immagini sacre e da otto anni crea icone sacre con grande abilità e dedizione. Viene automatico chiedersi: com’è nata la passione? Un po’ per caso. Fin da piccola amo disegnare ed essendo una ragazza di fede mi sono sempre piaciute le immagini sacre. Nell’estate 2004 il parroco di Sarego, don Gianni, ha organizzato un corso di iconologia, così ho pensato di provare l’esperienza. Che mi è piaciuta molto. Come nasce un’icona sacra? Si inizia con il ricoprire di gesso la ta-

voletta di legno per rendere il legno liscio. Poi si parte dai colori più scuri e poi via via quelli più chiari. L’ultimo colore infatti è il bianco. Infine si passa la vernice. Per creare un’icona serve da un minimo di 10 giorni fino ad un mese e mezzo, dipende dalle dimensioni. Cosa differenzia le icone sacre dagli altri dipinti? Ci sono precetti religiosi che guidano

Amo la linearità delle icone bizantine ogni passaggio e nessun dettaglio viene lasciato al caso. Ad esempio ogni colore ha un significato e va miscelato con l’uovo in quanto simbolo della resurrezione. Prima di iniziare va sempre recitata una preghiera, per calmarsi e trovare la pace. Lo sguardo del soggetto

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2013


lonigo rappresentato deve catturare, essere penetrante e serio perché indica la presenza di Dio. Le figure sono sempre frontali, devono vedersi gli occhi e almeno un orecchio in quanto rappresentano i sensi necessari a percepire Dio. C’è un soggetto che ti è più caro? Sono due: i Santi e il volto di Gesù, che, secondo una leggenda, è considerato il primo iconografo della storia per aver impresso la propria immagine su un telo e averla donata ad un Re. Ci sono dei modelli a cui ti ispiri? Sì, solitamente mi ispiro alle icone bizantine, che si riconoscono per la loro linearità. Che destino hanno le tue icone? Per ora le regalo alla mia famiglia o agli amici, magari con i Santi che portano i loro nomi. Durante la festa del nostro patrono le presento a una mostra dedicata agli artisti locali; è sempre una soddisfazione vederle esposte. Progetti futuri? Presto farò un corso avanzato d’iconologia. Nell’attesa e nella speranza che diventi un vero e proprio lavoro.

F

Imbattuti !

esta grande quest’anno per la pallacanestro a Lonigo. Oltre alla promozione della prima squadra in serie D, per la Leobasket ’98 anche la splendida stagione degli Esordienti (11-12 anni), che hanno chiuso il campionato senza sconfitte. Alla guida dei ragazzini e dei compagni più grandi il coach Ivan Tosetto, asso pigliatutto. s.c.

lonigo

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Congratulazioni!

oppia festa in casa Maron. Silvia, collaboratrice del Corriere Vicentino, e suo fratello Alberto, hanno conseguito rispettivamente il dottorato in Filosofia e la laurea in Tecnologie per la conservazione e il restauro. Congratulazioni di cuore da tutta la redazione!


sarego

Farò il nonno di giovanni salviati

L

o vedremo ancora. Anche se lui assicura che da settembre farà il nonno e si riposerà fino alla noia, c’è da scommettere che non sparirà inghiottito nel privato. Ma a Lonigo e a Sarego risuona comunque strana la notizia della pensione di Giuseppe Rossetto, storico preside dell’Istituto Tecnico Agrario leoniceno. Una vita passata al “Trentin” (nome voluto da lui stesso), prima come studente (uno de primi), dal ‘63 al ‘68; poi, con il solo intervallo dell’università, dal ‘74 al 1984 come docente, e poi come preside, ininterrottamente fino al 2012. Ma nella sua carriera di uomo “pubblico” ci sono anche due mandati da sindaco di Sarego (dal 1985 al ‘93), e un decennio da consigliere provinciale, dal ‘97 al 2007. Parliamo di questi 49 anni al “Trentin”. Cosa ha visto cambiare di più da allora a oggi? Forse la motivazione degli studenti. Negli

anni 60 e 70 c’erano meno possibilità economiche, chi accedeva al diploma si sentiva valorizzato e privilegiato per le opportunità di lavoro anche prestigiose che il titolo gli schiudeva. Oggi, che la società è mediamente più opulenta, i ragazzi sono meno abituati al sacrificio, e meno stimolati all’impegno, anche perché in questi ultimi anni percepiscono di avere meno prospettive per il loro futuro. Ma è bene che invece reagiscano e ritrovino il gusto di una sana competizione per conquistare qualche cosa nella vita. Quali episodi più curiosi o rilevanti ricorda? Più che singoli episodi, ci sono delle situazioni. Nel 1984 mi sono ritrovato preside di docenti di cui ero stato alunno. Ora, ma questo è più normale, ci sono diversi insegnanti che sono stati miei alunni. Comunque, ricorderei tre momenti importanti nella mia carriera scolastica: l’intitolazione dell’Istituto nel 1988 al professor Trentin, un importante genetista che ha collaborato spesso con questa

I ragazzi devono reagire e trovare il gusto della conquista

Corriere Vicentino |

62 | Area Berica

Novità da Alepè Continua al ritmo di quasi 20 ore al giorno di lavoro la missione della dorotea suor Tiziana Maule ad Alepè in Costa d’Avorio. Medico, nativa di Monticello di Fara, è sostenuta dall’attivo gruppo missionario del paese, la cui raccolta di fondi ha consentito l’inaugurazione, il 26 maggio, di un nuovo centro sanitario, con tre reparti: cardiologia, oftalmologia e riabilitazione. Grazie alla donazione della famiglia Rossetto, quest’ultimo è stato intitolato a Betty, la figlia scomparsa a 19 anni

scuola, l’inaugurazione della nuova sede nel 2009, e la festa del cinquantesimo anniversario nel 2010. Per il resto, con me porto tanti ricordi di diversi insegnanti che non ci sono più. A proposito di giovani, cosa pensa dell’attuale sindaco di Sarego? Quelli che conosco dell’attuale giunta, Castiglion compreso, sono persone serie e impegnate. Ora è giusto lasciare tempo e spazio alla loro buona volontà di recuperare l’inesperienza amministrativa di partenza. E il fatto che alcuni assessori non siano di Sarego può avere un risvolto positivo, per il percorso amministrativo autonomo che avranno la possibilità di fare. E come vede il futuro delle amministrazioni provinciali dopo la soppressione? Attualmente le provincie sono sospese per legge. Anche quella di Vicenza è commissariata in attesa che vengano trasferite le competenze. La mia idea è che le Regioni per svolgere le loro nuove funzioni locali apriranno altri uffici periferici. Però ci sarà il risparmio dell’apparato politico, che per Vicenza costava circa un milione di euro l’anno.


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Mal di Testa? Mal di schiena? Dolori Cervicali? Dal Dentista con la gnatologia si possono curare! Il dr. Sergio Dovigo da oltre 25 anni si occupa di gnatologia avanzata trattando con successo i casi più complessi. Ha imparato i trucchi del “mestiere” dal suo maestro americano, il prof. Thore Hansson, massimo esperto mondiale in gnatologia. La gnatologia è una branca della Odontoiatria che studia le fun-

dini temporo-mandibolari presenti, sarà possibile determinare

zioni della mandibola (masticazione, deglutizione, fonatoria, po-

le aspettative di successo del trattamento il quale può risolve-

sturale) e pertanto i rapporti tra i mascellari, i denti, le articolazioni

re completamente e in modo permanente il problema o ridurre

temporo-mandibolari di destra e di sinistra, i muscoli che muovo-

sensibilmente i sintomi e le altre terapie necessarie. Proprio a

no i mascellari e il sistema nervoso che comanda quei muscoli,

riguardo, si sottolinea comunque il primo risultato importante

compresa la lingua.

che sicuramente si può raggiungere e cioè il mancato utilizzo,

Normalmente ci si rivolge ad un Odontoiatra nei casi di dolori a

la cessazione totale o una sensibile riduzione nell’uso di farmaci

livello mandibolare o ai denti o al cavo orale in generale.

medicinali quali analgesici, antinfiammatori, calmanti o sedativi

Poche persone sanno che disordini occlusali o disfunzioni dell’ar-

che mettono a dura prova il metabolismo e la salute.

ticolazione temporo-mandibolare possono essere causa di pato-

Come si riconosce una potenziale disfunzione dell’ATM?

logie comuni e oggi molto diffuse quali cefalea, dolori cervicali,

Capire e riconoscere la presenza di una disfunzione dell’arti-

dolori alla colonna vertebrale, insonnia, stanchezza, così come

colazione temporo-mandibolare in una bocca apparentemente

acufeni, ronzii alle orecchie, vertigini o il bruxismo. Un odontoia-

“sana” non è semplice e solo un esperto gnatologo la può evi-

tra esperto in gnatologia può eliminare i sintomi dolorosi senza

denziare. È opportuno però considerarne la potenziale esisten-

più ricorrere all’assunzione di farmaci.

za in tutti i casi suddetti quali sintomi frequenti di cefalee, dolori

In cosa consiste una visita gnatologica?

cervicali o vertigini… È fortemente consigliato, inoltre, in ottica di

La visita gnatologica è assolutamente indolore, viene eseguita

prevenzione, effettuare periodicamente un controllo gnatologico

con l’utilizzo di sofisticati computer all’avanguardia, ha la dura-

affiancato alla normale visita dentistica al fine di fermare antici-

ta di circa un’ora e prevede un’accurata anamnesi e un’attenta

patamente l’evolversi della patologia.

analisi dell’occlusione dentale, dell’articolazione temporo-mandibolare, dei muscoli masticatori e di quelli cervicali. Tutto questo è importante per capire se i disturbi sono dovuti a disfunzioni cranio-cervico-mandibolari o a cause di errata postura. È fonda-

A FIANCO: Esempio di problematica legata a disfunzioni

mentale eseguire una accurata visita che permette di individuare una idonea terapia. Molto spesso osserviamo pazienti con dolori all’articolazione temporo-mandibolare a seguito di cure odontoiatriche errate, anche una sola otturazione od una capsula eseguite con dimensioni non appropriate possono provocare sintomi dolorosi, anche la mancanza di un solo dente nella bocca può

Nel mese di Settembre 2012, presso lo Studio Dentistico

creare problemi articolari molto fastidiosi.

Centro Implantologico di Noventa Vicentina, sarà possibile

Quali benefici e quali aspettative porta una terapia temporo-

eseguire previo appuntamento visite gnatologiche gratuite.

mandibolare? Una volta rilevata la relazione tra i disturbi lamentati e i disor-

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n o v e n ta

26.000 voci per i colli berici dimanuel mantoan

I

l fiorire di pubblicazioni riguardanti il territorio berico testimonia il forte interesse e la sensibilità che studiosi e appassionati hanno dimostrato e continuano a dimostrare verso i Colli Berici, un unicum dove arte, natura e scienza hanno saputo intrecciarsi alla perfezione. Fino a qualche tempo fa, mancava però un elenco sistematico che ordinasse la miriade di libri, riviste, articoli e saggi su questo territorio. A colmare questa lacuna ci ha pensato Alberto Girardi, naturalista e geologo di Noventa Vicentina che da oltre quarant’anni si interessa delle problematiche relative allo studio e alla tutela dell’ambiente dei Colli Berici. Il nostro studioso e ricercatore ha realizzato una bibliografia divisa in 17 argomenti, 100 sottosezioni e oltre 600 riferimenti specifici per un totale di oltre 26.000 voci. “L’archivio bibliografico – spiega Girardi – nasce dalla mia passione per i libri, una passione che non so mai se chiamare bibliofilia o bibliomania. Ho deciso di affidarla alla comunità tramite il sito della cooperativa editrice Centro Studi Berici, della quale sono cofondatore, con l’obiettivo di creare un punto di incontro fra studiosi e fornire un valido strumento di consultazione per studenti delle scuole superiori ed universitari che hanno a cuore le sorti del nostro ter-

L’

ritorio”. Un lavoro lungo, silenzioso e certosino, portato avanti con costanza e dedizione, che rappresenta la più grande bibliografia esistente sull’Area Berica. Ma allo stesso tempo un lavoro che, per la natura stessa della ricerca, non può mai dirsi completo o concluso. “Aggiorno il database ogni settimana – prosegue Girardi – includendo libri e articoli pubblicati su periodici che leggo o che mi vengono segnalati da altri studiosi. Nella bibliografia non vengono tenuti in considerazione i fatti di cronaca, ad eccezione di quelli di interesse più generale e riconducibili agli argomenti principali; sono incluse invece diverse centinaia di tesi di laurea e, a tal proposito, mi rammarico che la maggior parte dei Comuni non valorizzino questo tipo di studi.

Il Comune di Brendola ha richiesto ufficialmente ai cittadini laureandi di fornire una copia della tesi alla Biblioteca Comunale e questa è un’iniziativa molto importante, perché permette di segnalare l’esistenza di questi lavori, molti dei quali sono davvero interessanti”. La bibliografia di Girardi è accessibile a tutti e tutti possono contribuire ad integrarla, basta registrarsi sul sito www.centrostudiberici.it.

Anche a Noventa arriva la Casa dell’acqua

acqua del nostro acquedotto è di buona qualità, pulita e controllata. Il Comune di Noventa Vicentina inaugura un distributore di acqua potabile, la Casa dell’acqua (sia naturale che leggermente frizzante), in via della Repubblica dal prossimo 7 luglio. Al costo di 0.05 € al litro ogni cittadino potrà acquistarla, servendosi di bottiglie di plastica riciclate o di vetro. Un’iniziativa che consentirà agli abitanti di avere l’acqua a un prezzo inferiore e allo stesso tempo di dipendere meno dalla plastica. Un vantaggio anche per il Comune che eviterà l’abbandono selvaggio di bottiglie di plastica lungo le strade, che oltre ad inquinare e imbruttire il territorio, hanno un costo elevato di riciclaggio. s. m.

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64 | Area Berica


n o v e n ta

Da studenti a imprenditori di alessandra groppo

P

er tutto l’anno scolastico la classe 4ª A dell’istituto tecnico Masotto e la Banca di Credito Cooperativo di Pojana hanno lavorato fianco a fianco nel progetto Scuola Coop Attiva. Il

progetto, nato dalla volontà della Fondazione delle Banche di Credito Cooperativo/ Casse Rurali ed Artigiane

della provincia di Vicenza di promuovere l’integrazione tra scuola e territorio e valorizzare la cultura della cooperazione, ha coinvolto 6 BCC e 222 studenti di tutta la provincia. La BCC di Pojana ha insegnato ai ragazzi come nasce una cooperativa e i principi che ne stanno alla base: solidarietà, sostegno e cooperazione. Gli alunni si sono poi messi in gioco ehanno creato la loro cooperativa. Cavalcando lo spirito dell’imprenditorialità, dell’impegno civico e della solidarietà, hanno curato la grafica di alcune magliette che hanno poi rivenduto destinando una parte del ricavato ai terremotati dell’Emilia Romagna.

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Liberi di esprimersi

er il successo avuto nelle classi dei Grandi e dei Medi, è stata estesa anche ai Piccoli della scuola d’infanzia di Monticello di Fara l’esperienza sul campo con l’artista leoniceno Giorgio Dalla Costa. L’affermato artista ha condotto i bimbi a interagire con i suoi segni pittorici iniziali, condotti su lunghe superfici di legno e carta. L’intento era di farli uscire dal proprio spazio creativo per realizzare un’opera comune. Ne è nata una scultura, “Liberi di esprimersi”, in cui Dalla Costa ha messo insieme i pezzi di legno dipinti dai suoi piccoli collaboratori, interpretando le dimensioni dello spazio e il suo libero estendersi e aggregarsi nella coscienza dei bimbi. L’opera è stata donata alla scuola. g.s.

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sossano

Voci discordi sul museo di federico tosato

N

onostante la piazza di Colloredo si stia rifacendo il trucco, c’è ormai chi non scommette più sul futuro dell’adiacente Museo Civico “Storia Memoria”. Tra questi Mirella Brojanigo, che insieme ad altri di quel museo è stata nel ’93 l’ideatrice e dal 2003 al 2011 la presidente. Perché tanta sfiducia proprio ora che il Comune sta rendendo più attraente la piazza? “A parte il fatto che quel denaro lo si sarebbe potuto impiegare per un’urgente sistemazione dello stabile esordisce Brojanigo - non vedo più, in chi dovrebbe averla, la volontà di continuare a curare un patrimonio culturale unico nel suo genere”. È per questo che si è dimessa da pre-

sidente? Dal 2007, quando ho iniziato a notare situazioni anomale, non ero più serena: ad ogni ora entravano e uscivano dal Museo persone che non conoscevo, sono stati ridipinti alcuni muri, spostati oggetti in esposizione, senza che ne venissi informata. Avrei voluto essere tenuta al corrente di quanto capitava, ma solo perché in quanto presidente avevo delle responsabilità e non sono io a dirlo, ma lo Statuto del Museo, che le elenca chiaramente. Ha capito i motivi di questa situazione? Nel 2009 sono venuta a sapere che l’Amministrazione aveva stipulato due anni prima una convenzione per quindici anni col Gruppo Ricreativo, concedendogli l’immobile in comodato quale loro sede. Insomma tutto è nato dalla mancata

dallarosafabio@libero.it

comunicazione. Avrei appoggiato ogni iniziativa o quasi, relativa al Museo, se prima di attuarla ne fossi stata a conoscenza. In fondo, qualunque cosa capiti è il presidente a risponderne; è una questione di responsabilità. Più volte la convenzione sottolinea l’obbligatoria collaborazione tra presidente del museo e Gruppo Ricreativo e invece io non sapevo neppure dell’esistenza della convenzione stessa! Divenuta impossibile la gestione, ho preferito allontanarmi. Anche se il mio avvocato, una volta visionato Statuto e Convenzione, mi aveva spiegato che la seconda, più recente, era in contrasto col primo, oltre che con le norme della Regione per la tutela del patrimonio culturale.


Le sarebbe piaciuto continuare a gestire il museo? “Con tanta convinzione da puntare a farne un centro di documentazione delle tradizioni popolari dell’Area Berica”.

Un punto di vista differente è quello dell’assessore alla cultura Giovanni Fattori, che fu tra i fondatori del Museo e oggi si occupa della sua gestione assieme alla Biblioteca Civica. Assessore, perché nel 2007 la presidente non è stata avvisata della con-

venzione stipulata? È vero, immediatamente qualcuno avrebbe dovuto metterla al corrente della questione, ma certo non era compito mio che ero in minoranza ed esterno al Consiglio Comunale. Perché stipulare una convenzione col Gruppo Ricreativo concedendogli gli spazi del museo? Quello del 2007 è stato semplicemente l’ennesimo rinnovo, perché la Convenzione col Gruppo Ricreativo esiste da molti anni, rinnovata ogni tre e adesso della durata di quindici. E quella attuale era la sua sede già quando abbiamo pensato di istituirvi il museo. In un certo senso anni fa siamo stati noi, ingrandendoci un poco per volta, a “sfrattarlo”. Perciò Museo e Gruppo Ricreativo possono convivere? Assolutamente sì, anzi, sono i ragazzi del Gruppo che quando possono ci aiutano a mantenerlo a posto e a migliorarlo, spendendo tempo e denaro.


Sossano

Quando i bambini fanno oh! di silvia maron

N

on è una novità editoriale e neppure si trova in libreria, nonostante qualcuno di voi lo abbia avuto per le mani trovandolo magari in qualche sagra paesana. Il libro di cui stiamo parlando ha visto la luce nel 2006 ma per la grande attualità del suo contenuto è sempre nuovo. Un gruppo di maestre della scuola dell’infanzia di Colloredo ha pensato di raccogliere tutte le battute e le gag che i bimbi, in modo del tutto spontaneo e inatteso, ci regalano ogni giorno. Il risultato finale è un divertentissimo sguardo sul mondo degli adulti lanciato dai più piccoli. Ecco, ad esempio, la loro visione sul matrimonio: «Mia mamma si è sposata con mio papà - dice Sonia - Cosa vuol dire sposarsi? – chiede la maestra - Vuol dire che mia mamma

ha messo i guanti bianchi con l’anello e poi tutti le hanno buttati il riso e i fiori!!!» «Michele dice tutto serio –Mi non me sposo parchè le done le gha sempre mal de pansa…al massimo me sposo el Nico che ogni tanto el gha solo un po’ de febre». E sul mondo del lavoro: «Mia zia ha il moroso che non lavora perché sta sempre in piscina – dice Aurora- Ma allora il moroso di tua zia farà certamente il maestro di nuoto. Ma noooo, fa solo il moroso in piscina!». Ma il sorriso arriva anche dai primi approcci alla scrittura: «Bambini con queste letterine che ormai conoscete, cerca-

Itauto

te di comporre una parolina che per voi abbia significato. Quale parolina hai scritto Angelo? Prova a leggerla. LU-A-ME. Come mai hai scritto questa parola? Perché a casa ghe ne ghò tanto.» E queste sono solo alcune delle divertenti storielle il cui scopo, come scrivono le maestre nell’introduzione, “è quello di “contagiarvi e di farvi scoppiare dalle risate; di riflettere sul gioco di parole, sull’energia creativa che i bambini sanno liberare sorprendentemente nella vita di tutti i giorni… Basta saperle cogliere al volo”.

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Orgiano

Aspettando la Variante di silvia maculan

L

a calda estate è finalmente arrivata, ma niente vacanze per il comune di Orgiano. I lavori pubblici non si fermano e l’Amministrazione ha davanti mesi impegnativi. Tanto per iniziare alla scuola dell’infanzia sarà completata una serie di interventi di riqualificazione iniziati l’estate scorsa, che la renderanno più sicura, confortevole e di qualità. Questa tranche finale consiste nella sistemazione delle aree esterne con una riqualificazione dell’ingresso, la pavimentazione della nuova gradinata e il completo rifacimento dei servizi igienici interni. Per la scuola media G. Piovene, invece, l’intervento che partirà a settembre consisterà nella certificazione di prevenzione incendi e messa a norma dell’edificio. Per la frazione di Pilastro i lavori cominceranno a inizio autunno e riguarderanno l’ampliamento del cimitero. Si prevede l’ingrandimento

verso ovest rispetto all’attuale e sarà suddiviso in quattro lotti funzionali. L’Amministrazione si è posta l’obiettivo di realizzare al completo il primo stralcio e al grezzo anche il secondo, per un totale di 40 loculi più urne cinerarie e locali di servizio, ed altri 80 loculi e tombe di famiglia. Saranno previsti anche degli spazi per le sepolture a terra e lo spargimento

delle ceneri. “La necessità di iniziare questi lavori è tanta, dato che purtroppo gli spazi disponibili del cimitero esistente sono molto limitati” afferma il sindaco Marco Zecchinato. Per quanto riguarda gli stabili comu-

nali, saranno immediate le attività di manutenzione, che riguarderanno alcuni aggiustamenti e l’intonaco interno. La parte fondamentale dei lavori pubblici nei prossimi mesi riguarderà invece la viabilità. Durante l’estate verrà ripristinata completamente la segnaletica stradale a terra, con individuazione di nuovi spazi a parcheggio e un riordino generale delle strade. “In attesa di un intervento di allargamento di via Castello che è a carico di un privato - continua Zecchinato - stiamo valutando la messa in posa di un guard rail sulla strada di ingresso alla via”. Ma non è tutto. Una svolta storica per il comune di Orgiano arriverà nei prossimi mesi e consisterà nella famosa variante dell’abitato. Dopo un lungo percorso intrapreso già nel 2009, il 23 maggio 2012 si è concluso l’iter che ha licenziato il Piano Integrativo di Adeguamento della rete viaria regionale. La variante sarà una delle tre opere prioritarie per la provincia di Vicenza e “questo migliorerà finalmente la viabilità dell’area” conclude soddisfatto il Sindaco.

va l l i o n a L’ecocentro rinnovato apre ai cittadini e intanto si pensa a un futuro verde...

È

stato inaugurato all’inizio di giugno il nuovo ecocentro realizzato dai Comuni di San Germano dei Berici e Grancona, unitamente a Utilya ed Esco Berica. Un’area di circa 1900 metri quadrati che comprende una parte in calcestruzzo a fondo impermeabile, dove sono stati posizionati i cassoni scarrabili, e una parte coperta e dotata di apposita vasca di sicurezza interrata per i rifiuti che devono essere tenuti al riparo dagli agenti atmosferici. All’interno dell’ecocentro ci sono 15 parcheggi e la viabilità interna è a senso unico con due varchi carrabili a sbarre motorizzate. Uno degli aspetti all’avanguardia del progetto è la costruzione di una tettoia fotovoltaica che coprirà l’intera area dell’ecocentro. L’opera, di prossima esecuzione, sarà realizzata da Esco Berica.

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69 | Area Berica


orgiano

Vittoria con Record! di manuel mantoan

E

ravamo rimasti a +7 kg, peso record con cui Luca Pirocca aveva vinto l’edizione 2011 della Magnacurta. Un boccone amaro per il leader Riccardo Borgato (4 titoli), fermo a +6 kg, il quale aveva giurato che si sarebbe rifatto nell’edizione 2012, l’ultima alla

quale avrebbe partecipato in qualità di concorrente del gioco “Magna, magna...e giocati il peso!”. E così è stato: “L’obiettivo era raggiungere gli 8 kg – afferma Borgato – e in base ai calcoli che avevo fatto ero abbastanza tranquillo prima di salire sulla bilancia. Non mi sarei mai aspettato di superarli arrivando a +8,5 kg. Volevo congedarmi da questa competizione con la consapevolezza di essere arrivato al limite della mia resistenza, ma credo di essermi spinto un po’ oltre e il mio fisico ne ha risentito nei gioni successivi”. In effetti, riuscire a deglutire 9 litri di acqua e mezzo chilo di cibo in 4 ore, percorrendo 8 km sotto il sole di fine maggio è un’impresa che metterebbe a dura prova anche il fisico più resistente. E sappiamo che Borgato, in fatto di preparazione, nelle ultime edizioni aveva messo a punto un programma infallibile: dieta, sauna e digiuno il giorno antecedente il grande evento.

campiglia

L

Obiettivo centrato!

a promozione è arrivata con una giornata di anticipo per la compagine berica allenata dal tecnico Luca Dresseno, che chiude la stagione 2011/2012 con 53 punti (18 vittorie, 4 sconfitte) e un margine di 4 punti dalle dirette inseguitrici padovane Vettorato Costruzioni e Pallavolo Padova. Tutti soddisfatti dunque, a partire dal presidente Filippo Tognetto, che insieme al direttivo sta già mettendo a punto la rosa per il prossimo campionato. “L’obiettivo per la prossima stagione è disputare un buon campionato in serie C e possibilmente posizionarci in zona play-off Non sarà una passeggiata, ma confidiamo nell’esperienza dei nostri atleti”. m.m.

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70 | Area Berica

“Fisicamente non ero in forma come nelle passate edizioni, ma ero riuscito a perdere 3,2 kg, sei etti in più rispetto allo scorso anno. Alla fine della competizione ho mangiato un quarto rispetto al solito, ma ho bevuto il doppio e a 2 km dal traguardo ho iniziato a sentirmi defaticato. Ho vinto grazie alla mia caparbietà e concentrazione, però adesso basta sacrifici: dal prossimo anno parteciperò per divertirmi e per stare in compagnia di amici e parenti”. La notizia rallegrerà quanti in questi anni hanno partecipato accarezzando sempre il sogno di portarsi a casa l’ambito trofeo, c’è da chiedersi però se ci sarà mai qualcuno in grado di superare il record di Borgato. “Sicuramente in giro c’è qualcuno che potenzialmente può battermi – afferma il pluricampione – ma è una persona che ha un’altra stazza e alla quale serve un po’ di rodaggio per imparare a conoscere la propria resistenza, d’altronde non è facile portarsi dietro tutto quel peso per 8 km”. E se qualcuno pensa che mangiare e bere in abbondanza siano due discipline prettamente maschili, è il caso di ricordare che nell’ultima edizione si è piazzata al secondo posto una donna, Maria Giuseppina Segafreddo (a pari merito con Luca Pirocca), la quale ha incrementato il suo peso di 5,9kg.

Errata corrige Nell’articolo “Natura in arte” apparso sul numero scorso a pag. 63 Ernesta Albanese è stata erroneamente indicata come laureata in Architettura. Inoltre è residente a San Germano dei Berici e originaria di Sossano. Ci scusiamo con l’interessata e con i nostri lettori.



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Per festeggiare l’inizio dell’estate, ritroviamoci tra il verde dei Colli Berici a Pozzolo

Festa d’estate a pozzolo Dal 6 a 10 luglio Venerdi 6 luglio Pozzolo music live (IIª edizione) Ore 19.00 Apertura stand gastronomico con spritz party Ore 21.30 Inizio serata con Andrea Gastaldi acoustic loop;www ore 22.00 Dj set (disco and afro music) by dj Crivel & dj Zorz in collaborazione con Bridge Staff etm (Noventa Vicentina) Durante tutta la serata spritz e panin onto!

Sabato 7 luglio Ore 19.00 Apertura stand gastronomico Ore 21.00 Ballo liscio con l’ orchestra spettacolo “Talita”

Domenica 8 luglio Ore 18.30 Apertura stand gastronomico Ore 21.00 Ballo liscio con l’orchestra spettacolo “ Jonathan e Gianni Dego”

Lunedi 9 luglio Ore 18.30 Apertura stand gastronomico Serata magnando e ciacolando tutti in compagnia!

Martedi 10 luglio Ore 19.00 Apertura stand gastronomico Ore 21.00 Serata conclusiva con l’ orchestra “Sabrina Borghetti” Ore 23.00 Estazione ricca lotteria a premi Tutta la manifestazione si svolgerà sotto due ampi capannoni, con oltre 500 posti a sedere! Pista da ballo in acciaio! Per tutte le serate: ricco stand gastronomico, lotteria a premi, pesca di beneficenza, mini luna park. Per info: Massimo 3406918898 0444868278

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barbarano

Barbarano fuori dal tempo disilvia Maculan

A

nno 1968: con il film 2001 Odissea nello spazio si sogna in un non tanto lontano futuro un’era completamente fantascientifica e tecnologica. Anno 2012. Siamo in piena era web 2.0 dove, da qualsiasi parte del mondo, si è connessi istantaneamente, dove il lavoro si sviluppa su internet e chiunque condivide ogni posizione o attimo della vita sui social network tramite un qualsiasi smartphone. E a Barbarano? Strano a dirsi ma nel capoluogo manca ancora l’Adsl, mentre nella frazione Ponte è presente già da una decina di anni. “La situazione inizia a diventare fastidiosa ed è una necessità che i cittadini sentono - spiega il vicesindaco Ruggero Zoggia che, con altri comuni veneti ha intrapreso una battaglia contro Telecom -. Tramite i finanziamenti

20

europei e della Regione Veneto, la saldatura della fibra ottica nei comuni fuori dalla linea direttrice era avvenuta anni fa ed erano state coperte tutte le aree. Telecom, essendo privata, motiva questo enorme ritardo per via dell’impegno finanziario troppo alto che deve sostenere nella

no signal

sostituzione delle centrali di tecnologia analogica con quella digitale. La pressante richiesta arriva soprattutto dagli uffici, dai supermercati e dagli esercizi pubblici”.

Danni alla Chiesa per il terremoto

e 29 maggio: il terremoto con epicentro l’Emilia ha scosso e terrorizzato l’intero nord Italia. Anche Barbarano Vicentino ne ha risentito. Non solo i cittadini si sono riversati sulle strade, ma qualche danno è stato subito anche dalla chiesa parrocchiale S. Maria Assunta. Se ne sono accorti alcuni operai del Comune dopo un sopralluogo: è stato lesionato il frontone in gesso posto sopra l’organo, già pericolante. La chiesa è stata chiusa per due giorni e si è proceduto alla ristrutturazione della parte. Il sindaco ed il parroco Don Pietro hanno rassicurato i cittadini, dato che il danno è stato superficiale e non strutturale. Ma non è la prima volta che la chiesa subisce dei danni a causa di terremoti. Dal 1300 ne sono documentati diversi, fino a quello terribile del ’76 in Friuli. s. m.

Corriere Vicentino |

74 | Area Berica

“Le banche e le poste hanno una linea preferenziale. Ma noi commercianti e imprenditori fatichiamo a migliorare i servizi ai cittadini e ad offrire qualcosa di avanzato - ci spiegano dalla Confcommercio -. La palestra, ad esempio, avrebbe voluto un sistema di prenotazioni online, ma con il sistema di fibra ottica è tutto troppo lento”. “Abbiamo molti problemi anche nel Comune, il sito è lentissimo, fatichiamo a migliorarlo, per non parlare della Biblioteca o dello sportello internet” - conferma Zoggia Alcune voci di corridoio parlano della risoluzione del problema entro la fine dell’anno. “Capiamo che l’investimento di cablatura per 40 milioni di euro sia davvero consistente - conclude il vicesindaco - ma l’azienda fa resistenza oltre misura. Noi stiamo facendo il possibile per sollecitarla, sensibilizzarla ed ottenere risposte”. Non ci resta che incrociare le dita…


barbarano

In arrivo una nuova pista di silvia maculan

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nche nel nostro spesso bistrattato territorio può succedere che il buon senso e l’amore per la natura vincano sulla speculazione edilizia e sulla distruzione dei patrimoni paesaggistici. Dopo l’inaugurazione di poche settimane fa della pista ciclabile Riviera Berica che collega Vicenza a Noventa Vicentina, il Comune di Barbarano ha già in mano il progetto di collegamento della nuova pista ciclabile con il capoluogo. È stato chiesto un finanziamento europeo tramite il GAL locale per un importo complessivo di 800.000 euro e si è in attesa dei primi 150.000 euro per poter assegnare il primo stralcio dei lavori, che prevedono l’esecuzione della pista tra il campo da calcio di Barbarano (ac-

canto alle scuole medie R. Fabiani) ed il ponte di via Repubblica. Il nuovo percorso correrà interamente sopra l’argine del torrente Scaranto ed è già stato preso l’accordo con l’azienda Zincol Italia SpA che arretrerà la proprietà di pochi metri. Il tratto tra San Pancrazio e via Dante sarà corredato anche da marciapiedi. “Incrociamo le dita per l’assegnazione del primo stralcio - afferma il sindaco Roberto Boaria - in tal caso i lavori partiranno entro la fine dell’anno”. Ma non è tutto. Molte sono le idee per arredare la pista già esistente con un punto di sosta per i cicloamatori. Una delle proposte proviene dalla

Pro Colli Berici che vorrebbe aprire un chiosco in località San Pancrazio, gestito solo nei weekend, con la vendita dei prodotti tipici locali. Un’altra idea è quella di utilizzare il campo dove attualmente si trova il sedime della vecchia ferrovia, per ricreare un’area picnic all’interno di un’oasi naturalistica.

Tre progetti per i Cimiteri S iamo in piena estate ma i lavori nel comune di Barbarano non si fermano. Come da programma elettorale l’Amministrazione comunale ha deciso di ampliare il cimitero di Ponte di Barbarano e, nei prossimi mesi, la stessa cosa avverrà per quelli di San Giovanni in Monte e Barbarano capoluogo. Un finanziamento di 100.000 euro, che comprende anche le indagini geologiche, è stato previsto per i lavori nel camposanto di Ponte. Verranno costruiti 64 loculi nuovi, dei quali i due terzi saranno in prevendita, mentre un

terzo rimarrà sul mercato. Sono state definite anche le tariffe: per le prime e quarte file saranno stabili a 1.750 euro, mentre per le file di mezzo a 2.000 euro, in concessione per la durata di trent’anni. In questi mesi preparatori ai lavori sono state riesumate anche alcune salme degli anni 50. Per

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alcune di queste purtroppo i parenti non si sono fatti vivi e attualmente si trovano in una cassetta dell’ossario, dove rimarranno a disposizione delle famiglie per cinque anni, prima di finire nella fossa comune. L’entrata pedonale storica verrà tolta e il cancello grande verrà elettrificato e regolamentato con l’apertura in orari determinati. Per San Giovanni in Monte esiste già un progetto di ampliamento e si è in attesa dei calcoli del professionista prima di iniziare gli appalti (entro agosto), con la costruzione di 40 loculi in autunno. Nel 2013, invece, sono previsti 63 nuovi posti in quello di Barbarano. s. m.


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Arriva L’energia pulita A di manuel mantoan

nche il Comune di Nanto si appresta a produrre energia pulita, attraverso un impianto fotovoltaico installato sopra la copertura della Palestra comunale situata in Piazza del Simposio. Si tratta di un impianto da 56,16 Kwp che ha una produzione annua di circa 57.250 Kwh. Il costo è pari a € 160.000, il tutto finanziato con un mutuo di 15 anni e una spesa annua di circa € 15.000. “Il contributo GSE (Gas e Servizi Energetici) – spiega il sindaco Ulisse Borotto – ripagherà ampiamente il finanziamento. La destinazione dell’energia prodotta andrà ad alleviare i costi sostenuti per il consumo di energia da parte di edifici pubblici e illuminazione pubblica. Quando consolideremo la differenza tra uscite ed entrate, l’idea è quella di usare il guadagno per cambiare un po’ alla volta l’illuminazione pubblica da luce tradizionale a LED”. A frenare le altre iniziative dell’Amministrazione comunale sono però le casse comunali. “L’avanzo di bilancio di circa 460mila euro servirà probabilmente per pagare i debiti contratti dalla Provincia per il nostro paese e per gli altri Comuni facenti parte del Consorzio Metano del periodo 1986-1993. Una prima vertenza ci vede debitori di circa 70mila euro, la seconda di 399mila euro. C’è infine una terza sentenza su una causa del 2009 che per il momento ci vede perdenti; siamo ricorsi in Cassazione perché secondo i nostri legali c’è la possibilità di rivederne le stime, ma per ora l’importo è fermo a 134mila euro. Allo stato attuale ci rimane un

avanzo di € 1.900, cifra con cui non possiamo fare molto. Comunque non disperiamo e lavoriamo a livello amministrativo nel controllo della spesa pubblica e a livello politico richiedendo contributi per realizzare il nostro programma”. Tuttavia, alcuni piccoli interventi urbanistici verranno comunque realizzati, come l’allargamento e l’asfaltatura di via Trene e l’asfaltatura dell’ultimo tratto in salita di via Mara.

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In via di conclusione anche l’opera di riduzione di rischio idraulico che interessa la frazione di Bosco, finanziata dal Ministero dell’Ambiente per un importo di euro 1.649.503. Ora è in corso una variante per destinare le economie di spesa all’esecuzione dei rivestimenti in pietrame delle sponde sullo scolo Salvi, in modo che via Vegre sia al sicuro da esondazioni E quando i tempi saranno migliori ci sono già in programma nuove opere: ultimare l’asilo nido e un luogo multifunzionale abbattendo la vecchia scuola di Bosco per far spazio a una nuova piazza”.

Tornano le Nanto Olympics

opo il successo del 2011 (280 iscritti), si riconferma anche per quest’anno l’appuntamento con le Nanto Olympics organizzate dal Gruppo Sportivo Nanto, che avranno luogo dal 6 al 9 settembre presso gli impianti sportivi in Via Madonnetta. Le novità di quest’anno riguardano le discipline: oltre a tennis, tennis tavolo, calcio a 5, green volley, calcio balilla e briscola, in questa seconda edizione saranno introdotte anche basket e dodgeball (evoluzione agonistica della comune palla avvelenata). In tutte le serate sarà sempre attivo uno stand gastronomico con pizza cotta su forno a legna. m.m.

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Brivio “A parte la Coppa Italia, il gol sbagliato da Gustavo Mendez sulla linea a Londra, contro il Chelsea, nella semifinale di Coppa delle Coppe. Vedere poi il Chelsea negli anni vincere la Champions e pensare che 15 anni fa abbiamo giocato in quello stadio… A Londra c’è stata l’amarezza della sconfitta ma resta il fatto di essere fieri di essere arrivati lì. L’atmosfera delle coppe europee non l’ho più vissuta e mi è rimasto in bocca il sapore di quei momenti”. Poi la promozione a Venezia. “A Venezia è capitato a me di stare fuori per due mesi per infortunio e quando pensavo di riprendere il mio posto invece è arrivato Rossi, under 21, giovane promettente di qualità. Allora ne ho discusso con il tecnico Prandelli. Oggi da allenatore capisco tante cose. Da giocatore sei un po’ asino, pieno di te stesso, è l’ego che ti fa ragionare in modo sbagliato. È anche per quello che scelsi di andare via da Venezia. Forse avrei dovuto seguire Zamparini a Palermo. Poi Genova e Napoli piazze bellissime sicuramente ma difficili da gestire in campo e fuori. A Genova siamo finiti in C, il Napoli è fallito”. A Mantova invece con Di Carlo in panchina. “A Mantova ho rivissuto gli anni di Vicenza, l’ambiente, la voglia di fare del gruppo, i colori biancorossi. Mimmo mi aveva chiesto di dargli una mano e sono riuscito a ritagliarmi il mio spazio e a ritornare a giocare, a fare prestazioni importanti. Ho disputato 40 partite in B a 38-39 anni. E poi ci sono stati i play-off. L’esperienza di Mantova mi ha ricordato moltissimo quella di Vicenza”. Ritornerebbe a Vicenza? Corriere Vicentino |

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er tutti è il portiere di coppa. Che con il Vicenza di Francesco Guidolin ha sollevato al Menti il prestigioso trofeo nel 1997. Ma Pierluigi Brivio, bergamasco doc, classe 1969, in maglia biancorossa ci è rimasto per ben 6 anni di una lunga carriera iniziata nelle giovanili dell’Atalanta, a Palazzolo tra C2 e C1, e dopo Vicenza a Venezia, al Genoa, a Napoli, a Pescara, a Mantova, per chiudere al Monza e al Pergocrema. Oggi è il preparatore dei portieri del Monza. Ma i colori biancorossi Brivio li ha ancora nel cuore. Qui ha vissuto il successo in Coppa Italia, la Coppa delle Coppe nel 1998, e poi una retrocessione in B ma anche il ritorno in A nel 1999/2000. “Ho vissuto tutto a Vicenza – racconta Pierluigi Brivio – l’inizio di una carriera che si affacciava al calcio vero, la mia crescita professionale, e il mantenimento del posto, a Vicenza non era facile perché si trattava di una società emergente e ambita”. I primi anni in panchina come secondo di Luca Mondini. “È sicuramente difficile fare il secondo, per tutti. Pesava, però nello stesso tempo eravamo tutti ragazzi con tanta voglia di fare, stavamo bene insieme ed eri comunque confortato dagli altri, che ti facevano sentire importante. Poi mister Guidolin nel 1996 decise di darmi la maglia da titolare in Coppa Italia. Il mister è stato bravo, si è dimostrato serio mantenendo la scelta iniziale confortato dal fatto che io crescevo e riuscivo a dargli tranquillità. A me quella maglia da titolare è servita tantissimo. Il rapporto con Mondini comunque è sempre stato buono. Certo ci sono stati momenti di discussione, di confronto aperto ma sempre risolti faccia a faccia. L’anno successivo invece il mister decise di darmi la maglia da titolare in campionato mentre Mondini avrebbe giocato Coppa Italia e Coppa delle Coppe. Lui si è sentito sminuito e ha preferito andare via. Lì sono rimasto un po’ sorpreso, però poi avendo vissuto da titolare gli anni successivi l’ho capito”. Il momento biancorosso che ti è rimasto?

“Tornerei se ci fossero le condizioni giuste, il richiamo del Menti, la città, i tifosi… Dopo tre anni che faccio questo lavoro mi sentirei in grado di dare una mano nella gestione del mondo portieri. Mi piacerebbe fare quello che ha fatto il buon Galli a Vicenza, sarebbe motivo di orgoglio. A Monza mi hanno chiesto di restare, vedremo”.



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