Corriere vicentino luglio 2013

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Cristian

Bucchi

Intervista

Estate in città In Arte Morgan

“Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza” - 0,42 E

Copia omaggio / anno XIV / luglio 2013

Il futuro dei nostri ospedali


CittĂ di Montecchio Maggiore

Assessorati alle Manifestazioni , e alla Cultura


Orchestra

IL

CREDITO

COOPERATIVO

DELLA

PROVINCIA

DI

VICENZA

PER

LA

Città di Montecchio Maggiore Assessorati alla Cultura e alle Manifestazioni

MUSICA

Gaetano Donizetti

L’elisir d’amore Melodramma giocoso in due atti su libretto di Felice Romani tratto da “Le Philtre” di Eugène Scribe

Diana Trivellato Paolo Antognetti Davide Zenari Alberto Spadarotto Monica Bovo

Adina Nemorino Belcore Il Dottor Dulcamara Giannetta

Anna Righetto Luci Giovanni Rizzo

Stefano Antonello Primo violino di spalla Progetto Coro

Direttore di produzione

in collaborazione con Zambon OperaMusical

dell’Accademia del Concerto

Luca Preo Costumi del cast Il Monello

Fabrizio Durlo

Scenografia e attrezzeria

Maestro del coro e maestro sostituto

Orchestra Accademia del Concerto

Sartoria Creativa di Roberta Sattin

di Montecchio Maggiore

Regia di

Maria Del Fante maestro concertatore e direttore d’orchestra

Maurizio Fipponi

Montecchio Maggiore - Castello di Romeo Venerdì 12 e Domenica 14 Luglio 2013 ore 21.15 In caso di cattivo tempo lo spettacolo si terrà in forma semiscenica presso il teatro S. Antonio, via Pieve, 6 a Montecchio Magg. BIGLIETTI: INTERO euro 17,00 RIDOTTO euro 14,00 RIDUZIONI: Vengono riconosciute riduzioni sull’acquisto dei biglietti ai giovani fino ai 26 anni e agli over 65. IL CREDITO COOPERATIVO DELLA PROVINCIA DI VICENZA PER LA MUSICA

aderiscono al progetto

BANCA ALTO VICENTINO CREDITO COOPERATIVO - SCHIO BANCA DEL CENTROVENETO - LONGARE BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CAMPIGLIA DEI BERICI BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI QUINTO SAN GIORGIO E VALLE AGNO BANCA DI CREDITO COOPERATIVO VICENTINO - POJANA MAGGIORE CASSA RURALE E ARTIGIANA DI BRENDOLA

Prevendite: • on line sul sito www.geticket.it • punto vendita PANTARHEI c/o Teatro Comunale di Vicenza. Questo servizio sarà attivo fino al 18 Giugno 2013. Per informazioni e contatti con la biglietteria: mail biglietteria@pantarheivicenza.com - cell. 3483787362 • punti vendita autorizzati GETICKET: • ZARANTONELLO VIAGGI, Alte di Montecchio Magg. - Viale Trieste 61 • AGENZIA VICENTINA TURISMO SRL - VICENZA - Viale Roma, 17

FUBA Fabbrica Italiana Sintetici

• SAXOPHONE - Vicenza, Viale Roma,22 • CHARIOT VIAGGI - Valdagno, Via Sette Martiri 39/A • HELLOVENETO - GENTEST TOUR OPERATOR - Barbarano Vic.no, Via 4 novembre, 18 • tutte le filiali Unicredit I biglietti saranno in vendita anche presso il botteghino del Castello di Romeo le sere delle recite a partire dalle ore 19,30. Apertura dei cancelli alle ore 20.30. PER INFORMAZIONI: Ufficio Manifestazioni Comune di Montecchio Maggiore tel. 0444 705737 Accademia del Concerto tel. 349 5715253. info@accademiadelconcerto.it

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La qualità del Service BMW fa 2.000.000 La concessionaria Autogemelli di Vicenza del Gruppo Fimauto ha venduto il duemilionesimo pacchetto di Manutenzione Programmata BMW a livello mondiale. “I nostri pacchetti di Manutenzione Programmata permettono ai clienti di viaggiare sempre in assoluta sicurezza, seguiti da meccanici specializzati BMW, a prezzi vantaggiosi e mantenendo alto il valore della propria vettura”. Cesar Habib, Responsabile Aftersales, Sales e Marketing BMW AG

Werner Pagenstert, After Sales Marketing Manager di BMW Italia, e Cesar Habib Responsible for Aftersales Sales & Marketing Department di BMW AG, hanno consegnato uno speciale riconoscimento al Dott. Carlo Bonetti, Presidente della concessionaria Autogemelli di Vicenza (Gruppo Fimauto), per aver venduto il duemilionesimo pacchetto di Manutenzione Programmata BMW a livello mondiale. Il prestigioso traguardo è stato celebrato nel corso di una conferenza stampa presso la Concessionaria alla presenza dei responsabili Postvendita del BMW Group.

quistato il pacchetto permettendo al BMW Group di raggiungere lo straordinario traguardo di due milioni, è stata premiata con l’estensione del proprio servizio di manutenzione per ulteriori 5 anni. I pacchetti di Manutenzione Programmata BMW permettono ai clienti di ottenere il miglior servizio di manutenzione per la propria vettura BMW e MINI alle migliori condizioni. Diverse soluzioni sono proposte dal BMW Group in termini di copertura per l’intervallo temporale o chilometrico prescelto, senza spese addizionali.

“Crediamo fortemente nel Service che offriamo ai nostri clienti. L’acquisto di una vettura è solo il primo passo di un percorso assieme al cliente, fatto di assistenza, sicurezza e attenzione”. Dott. Carlo Bonetti, Presidente del Gruppo Fimauto Autogemelli

Introdotti nel 2003, a febbraio 2011 erano già un milione i clienti BMW e MINI che avevano optato per questi pacchetti, arrivando adesso a due milioni in totale nell’arco di dieci anni. Il duemilionesimo pacchetto di Manutenzione Programmata BMW è stato acquistato dalla Signora Marta Pretto per la sua BMW Serie 1. La fortunata cliente, che lo scorso 3 maggio ha ac-

Bussolengo

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editoriale di Stefano Cotrozzi

sommario Inchiesta Estate in città

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L’INTERVISTA In Arte Morgan

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focus Il futuro dei nostri ospedali

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- incidenti + punti Mensile d’informazione Registrazione del Tribunale di Vicenza n° 965 del 12-01-2000 - Editrice Millennium s.r.l. 40.000 copie certificate Direttore Responsabile Stefano Cotrozzi. Caporedattore Nicoletta Mai. Caporedattore sportivo Stefano Canola. Caporedattore economia Elisabetta Badiello. Redazione: Giuseppe Signorin, Francesco Meneghini, Lisa Masiero, Alberto Faedo, Silvia Maculan. Editorialisti Lino Zonin, Alberto Fabris, Elisabetta Badiello, Gianfranco Sinico, Luisa Nicoli. Art director Alessandra Peretti. Grafico Amos Montagna. Stampa: Centro Stampa Editoriale Grisignano di Zocco (VI) Redazione e Sede legale Piazza Campo Marzio, 12 - 36071 Arzignano (VI) tel. 0444 450693 fax 0444 478247 e-mail: info@corrierevicentino.it Per la pubblicità: Alberto Faccin 335 5319350 Alex Bertacche 349 5183614 Aristide Crema 320 0522400 Federico Hanard 335 5293582 Monica Dall’Omo 340 6717242 © 2013 Le immagini ed i testi sono di proprietà riservata della rivista. Ne è vietata a tutti la riproduzione totale o parziale e l’uso pubblicitario in altra sede. L’editore è a disposizione dei proprietari dei diritti su eventuali immagini riprodotte, nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere debita autorizzazione. Questo giornale è stampato su carta certificata FSC. Il marchio FSC identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.

P

rocediamo lenti in colonna. Probabilmente un incidente. L’importante è che non ci si fermi. La tensione è alta all’interno dell’automobile, perché all’uscita dell’autostrada ci aspetta un aereo che non fa sconti ai ritardatari. All’improvviso una macchina scatta sulla destra, si inserisce sulla corsia di emergenza e comincia ad acquistare velocità superando la colonna. Da quando c’è la patente a punti - e il primo luglio ha compiuto 10 anni - scene del genere sono scomparse. Il terrore di perdere punti ci ha migliorato come guidatori. Se nel 2002 si contavano 265.402 incidenti con 6.980 morti, nel 2011 il numero è sceso a 205.638 (-22,5%) con 3.860 vittime (-44,7%). È cambiato anche il modo di bere, con l’arrivo degli etilometri. Il mio amico Ale guarda sconsolato la “rastrelliera” dei superalcolici del suo bar, dove campeggia una scritta: “I vostri etilometri non fermeranno la nostra sete!”. “Prima - mi spiega – le ordinazioni di nuove bottiglie di grappa e amari erano quasi settimanali; adesso le ‘bozze’ le devo spolverare... Continuano i caffè corretti, ma con sempre maggior moderazione”. Vediamo la classifica delle violazioni più diffuse: al primo posto c’è l’eccesso di velocità, seguito dalle cinture di sicurezza non allacciate, l’attraversamento del semaforo col rosso e l’uso del cellulare alla guida. I punti persi dai 37,6 milioni di italiani provvisti di patente sono stati più di 85 milioni, con una media di 2,275 punti sottratti a patente - ci fanno sapere dall’ASAPS (Associazione degli Amici della Polizia Stradale). Chi è senza peccato scagli la prima pietra, anche se i più disciplinati, come regalo per i dieci anni, si troveranno con un tesoretto di 30 punti sulla patente. Nel frattempo la speranza che una pattuglia della polizia stradale intercetti il vigliacco che marcia spedito nella corsia di emergenza sta svanendo, quando una macchina in prima corsia si sposta e lo blocca. Volano imprecazioni tra i due conducenti. Alla fine il vigliacco rientra e noi applaudiamo il nostro nuovo eroe!

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arzignano Gentilin: un anno alle elezioni

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Chiampo Maggioranza rosa in giunta

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Montecchio Torna l’antico orologio

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BRENDOLA I Birbi: 650 km pedalando

ov vicest tinen o

Montorso Pro Loco: tanti giovani attivi!

LONIGO Una crisi non annunciata LONIGO Quote latte: estate bollente

eaa r a ic r e b

sarego Nuovo asilo: al via i lavori Albettone Il futuro del monte San Giorgio Barbarano Valdastico Sud: finalmente quei fatidici 8 km! CALCIO 62 Cristian Bucchi


Made in vicenza

vipera con garbo

Odino Baù

Elisabetta Badiello

Sulla rotta del Pigafetta

MEN IN PINK

*Presidente del Progetto Pigafetta 500.

E

ra il 1522 quando Antonio Pigafetta, assieme ad altri diciassette uomini, portava a termine il primo giro del mondo a bordo della nave Victoria, iniziato oltre due anni prima, con cinque navi e trecento uomini sotto il comando di Ferdinando Magellano. Sono passati quasi 500 anni da allora e proprio per questo anniversario un gruppo di amici navigatori vicentini ha pensato di ripercorrere, a bordo di una barca a vela, lo stesso leggendario percorso. Nasce in questo modo il “Progetto Pigafetta 500”, dalla voglia di navigare sulla rotta storica e dalla convinzione che portare nel mondo l’eredità legata a quel navigatore, che attraverso la stesura della sua relazione per primo fece conoscere i nuovi mondi, sia come rendere omaggio all’eccellenza vicentina, italiana ed europea nel mondo. Ecco quindi l’idea del “Progetto Pigafetta 500”: partire il 18 agosto 2013 da piazza San Marco a Venezia, per poi fare ritorno il 25 aprile 2015, nel giorno di San Marco. Molti sono i patrocini importanti, tra i quali: Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Confindustria Vicenza, Lega Navale Italiana, CNR Ismar. La navigazione sarà intrapresa a bordo di Adriatica, la barca a vela di 22 metri dei “Velisti per Caso” Syusy Blady e Patrizio Roversi, che con grande interesse ed entusiasmo hanno aderito al progetto. È inoltre interessante sapere che tutti possono prendere parte a questo giro del mondo, sia velisti esperti che velisti... per caso, semplicemente scegliendo una tratta, tra le 40 disponibili, che più attira e invoglia: il Mediterraneo, le coste dell’America del Sud, il Pacifico e le sue isole, l’Oceano Indiano o la costa dell’Africa. Nel sito pigafetta500.org è possibile scoprire la rotta e le singole tratte, curiosare, iscriversi all’Associazione e prenotare il proprio posto nel diario di bordo del nuovo giro del mondo. La partenza del 18 agosto è un evento da non perdere, pertanto l’Associazione invita tutti a salutare Adriatica in Piazza San Marco. Quindi: si mollino gli ormeggi e si alzino le vele. Buon vento “Progetto Pigafetta 500”!

I

n un’estate che stenta ad avviarsi, pigra e tiepida, una divagazione che giunge fresca dalle passerelle milanesi dove Giorgio Armani, icona di raffinata eleganza a livello internazionale, tra i più ammirati stilisti nel mondo, propone l’uomo “in rosa”. Quel colore che da sempre appartiene al corredo da bambina, associato allo stile confetto, alla natura femminile. Nell’immaginario collettivo è il colore della tenerezza. Difficile da portare anche per una donna disinvolta e sicura di se. Il maschio in rosa, con una giacca morbida, magari di maglia, avrebbe l’aria più mansueta. Secondo Armani uno stile meno aggressivo porterebbe ad atteggiamenti più rispettosi nei confronti delle donne. L’uomo in rosa sarebbe meno violento e meno arrogante. Come dire che il colore plasma l’indole! E la moda potrebbe educare a una maggiore attenzione verso le donne. Questo il messaggio dello stilista Armani. Ma, sebbene apprezzi l’intenzione, siamo proprio sicuri che sia sufficiente vestire degli uomini in rosa per rendere il mondo migliore? Ammesso che si trovi qualcuno disposto a rinunciare al classico e rassicurante blu, o al serio e professionale grigio, stento a credere che un maschio, disposto a intrecciare un rapporto profondo con il rosa, diventi subito più tenero e mansueto. E poi, se così fosse, siamo proprio sicuri di volere degli uomini arrendevoli e docili, morbidi e concilianti? Lontano da situazioni patologiche come l’aggressività e la violenza, l’uomo ci piace forte e determinato, con il suo carattere a tratti rude. Rassicurante e deciso. Cari uomini, se non ve la sentite proprio di seguire i dettami della moda e il rosa confetto vi mette a disagio, sappiate che siamo con voi.


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Sport e dintorni

Due euro di fiducia

La grinta di un campione

Gianfranco Sinico

Q

ualche spruzzo di pioggia leggera si alterna ad un sole che si sforza di tinteggiare l’estate, su una terra che brulica di acqua, selve verdeggianti e filari di viti che serpeggiano su per le colline. Ho accompagnato degli amici stranieri in giro per la Marca trevigiana, in cerca di quei posti che lasciano il segno. Così abbiamo sostato nel chiostro dell’abbazia di Follina, per gustare insieme il raccoglimento, l’austerità e la calma del sito. Abbiamo passeggiato nei sentieri del Bosco delle Penne Mozze a Cison, ammutolendo nelle migliaia di steli e di nomi degli Alpini Caduti. Prima di accamparci in una accogliente osteria con spiedi e funghi, non abbiamo mancato di intrufolarci nelle ospitali sale di una cantina per sorbirci un prosecco millesimato che solo a Valdobbiadene riescono a raggiungere, dedicato cordialmente alla salute del mio diabetologo. Verso l’imbrunire abbiamo concluso la trasferta con una passeggiata in centro ad Asolo, un luogo da girare a piedi, senza fretta, per ascoltare e vedere anche le cose che furono e che non ci sono più. Ci concediamo il goccio della staffa sotto il bel portico di un locale aperto verso la piazza. A rapire il mio sguardo sono le varie e originali tenute della gente che gironzola in tranquillità, senza alcun affanno, e la lieve ma corroborante scollatura della cameriera. Vado a pagare alla cassa, mi danno lo scontrino, lascio l’esiguo resto come mancia. Raggiungo il parcheggio in pace con Dio e con gli uomini per la bella giornata trascorsa e, mentre salgo in auto, vedo accorrere la ragazza dalla lieve ma corroborante scollatura: “Mi scusi, abbiamo sbagliato il conto!”. Sorridendo mi allunga una manciata di monete, due euro e qualcos’altro. Non credo ai miei occhi, né alle mie orecchie. Medito subito che questa me la devo scrivere. Di questi tempi è una vera notizia, ma soprattutto per il mio cuore non sempre ottimista è una badilata di vitamine, due euro e rotti di fiducia: non tutto è perduto, qualche spiraglio di luce c’è ancora. Mi scappa un semplice “Grazie!”. Sono ancora sbalordito mentre la guardo tornare verso il suo locale. Potevo chiederle almeno il nome. A questo punto, forse conviene tornarci. Birreria Epoca. Chiusa il lunedì.

Seguici su

Stefano Canola

U

n quarto di secolo fa li chiamavano la B-2, lui e Roby Baggio, folletti d’attacco pericolosissimi per le difese avversarie in viola e in Nazionale. Alle soglie dei 50 anni Borgonovo se n’è andato, dopo aver giocato tante altre partite, in campo e soprattutto fuori. Prima del suo calvario la SLA era una malattia pressoché sconosciuta in Italia. Lui si è preso il compito di viverla in pubblico, senza veli, perché se ne parlasse e si cominciasse a fare qualcosa. Ha trattenuto le lacrime per quel suo corpo goffo e immobile, tanto diverso da quello che si librava in aria in fantastiche rovesciate. Ha apprezzato la voce del sintetizzatore, lontana da quella che aveva fatto innamorare Chantal e sostenuto i suoi quattro figli, ma che gli permetteva di incoraggiare quelli nelle sue condizioni. Ha ringraziato il macchinario che trasformava il battito delle sue ciglia in parole scritte sul video, per muovere e commuovere. Ha dato tutto se stesso in questo match, come quando rincorreva il pallone: complimenti, Stefano.

Idem con patate

Sembrava la donna giusta al posto giusto: essenziale, teutonica, allenata a controllare le emozioni ma non arida, portatrice di valori e di progetti. Lo sport aveva offerto uno dei suoi campioni alla politica, ma ha dovuto ben presto ammainare la bandiera. Colpa di una palestra, dove Josefa si sentiva come a casa: la prima casa.

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Il senso dei rinvii Accendo dei bastoncini d’incenso, prego pronunciando brevi formule in sanscrito, ho già pregato secondo lingue e liturgie apprese velocemente da internet. Dunque liturgia ebraica, cristiana ortodossa, cattolica, protestante, evangelista, rudimenti di islam, accorate litanie tibetane e chiudo con una coreografia da provetto danzatore sufi, al termine della quale l’appartamento sembra continuare a danzare procurandomi una nausea mica da ridere. Ecco, io ho fatto il mio dovere, ho fatto il mio dovere per il mio Paese, l’ho fatto con l’unica cosa che potevo mettere a disposizione (essendo anche a costo zero, ad essere sinceri...): la preghiera. Perché nel grande marasma tra IVA, IMU, crollo dei consumi, PIL depresso, produzione a picco, governo con al suo interno annessa anche l’opposizione a se stesso, salta fuori che avremmo avuto in programma di comperare anche un bel po’ di aeroplanini chiamati F35 dal costo di svariati miliardini che, a ben guardare, frugando nelle tasche, non è che proprio ci avanzino. Allora che cosa decide l’impavido, fiero e decisionista governo Letta? Stracciamo il contratto e ci teniamo qualche miliardino in saccoccia? Ce ne freghiamo delle proteste e dell’indignazione popolare ed essendo, appunto, governo eletto per governare, teniamo fede agli impegni e ci sputtaniamo una montagnetta di euro? Niente di tutto questo, il governo rinvia al parlamento la decisione. Come ha rinviato l’aumento dell’IVA e il pagamento dell’IMU. Dalla tv vedo Buffon rinviare verso ipotetici compagni che dovrebbero trovarsi lì dove il pallone cadrà, ma non è detto che ciò accada. In realtà il rinvio è un gesto di fiducia, una speranza nel futuro, un affidarsi al fato, e, anche se stento ad immaginare un qualsivoglia afflato mistico in un rinvio ministeriale, una preghiera. I bastoncini d’incenso sono ormai cenere sparsa e le mie preghiere saranno senz’altro giunte a giusta e gloriosa destinazione, io ho fatto il mio dovere, e voi?

Torna il farfallino

Vinicio Trend

Il papillon: conosciuto in Italia anche come farfalla o cravattino, questo elemento del guardaroba maschile torna a farsi vedere su chi lo sa indossare, con un pizzico di ironia. Per un lungo periodo, è stato snobbato a favore della cravatta e considerato perfino un accessorio a tratti démodé e quasi kitsch. Considerazione sbagliatissima se si pensa che è quasi d’obbligo indossarlo con un capo elegante come lo smoking. Finalmente c’è un ritorno di questo inimitabile accessorio. Lo vedo usato spesso ovviamente anche nei matrimoni: lo concedo certo agli invitati, ma non allo sposo: Corriere Vicentino |

piuttosto lo sposo può permetterselo in un secondo momento, per esempio al ricevimento della sera. Ma il farfallino viene proposto oggi come accessorio disinvolto e di uso quotidiano, e qui viene il bello, perché diventa un’ottima base per un tocco chic anche nella quotidianità e regala un savoir-faire eccezionale all’uomo moderno. Portato in abbinamenti a look meno ingessati e maggiormente disinvolti. Sempre più raffinato, bohémien, ricercato, fuori dagli schemi, per uno stile però sempre più personal, dona simpatia al perfezionismo british, stravaganza al look metropolitano. E sensualità. Il fascino del classico smoking da 007 in missione eleganza, effettivamente, non muore mai!

10 | Opinioni

Piccolo Skerno Lino Zonin

Per favore no!

A volte ritornano. Stavolta tocca a Carosello, riesumato da Rai Uno dopo quasi mezzo secolo di onorato letargo nelle teche catodiche. Il glorioso contenitore di spot pubblicitari torna in veste rinnovata, con i famosi siparietti delle più pittoresche città italiane tristemente colorati al computer e con l’aggiunta di improbabili eroi del tempo moderno come un surfista che spruzza acqua addosso al ponte di Rialto, un corridore di motocross che sgomma a piazza del Campo di Siena, dei giocatori di pallavolo nei quartieri spagnoli di Napoli e una squinzia in minigonna a passeggio per piazza del Popolo a Roma. E, in aggiunta al logo, così elegante e sobrio nel suo originale in bianco e nero, l’illuminante scritta “reloaded”, termine inglese del quale francamente non si sentiva la necessità e che significa ricaricato, riproposto, rimesso in pista, rifatto. Ecco, rifatto è la parola giusta, nel senso estetico e chirurgico del termine, con riferimento al silicone e al botulino, alle tette e alle labbra, alla Alba Parietti, alla Valeria Marini, alla Nicole Minetti. Un Carosello rifatto, ritoccato, gonfiato, plastificato, disumanizzato, venduto al mercato, inutile, insignificante, irritante, fastidioso, tedioso, noioso, sciocco, tarocco e farlocco, senza sostanza, pieno di arroganza: potevamo benissimo farne senza.


ASSOCIAZIONE DIRITTO D’INFORMAZIONE L’ADI è completamente indipendente da partiti politici, NON HA FINI DI LUCRO, né imprenditoriali o commerciali. In collaborazione con la CONFCONSUMATORI vuole offrire ai propri iscritti alcuni servizi specifici per rappresentare e tutelare gli utenti nei confronti di enti o di uffici Pubblici.

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Nuovi orari estivi orari mese di luglio lunedì, martedì, venerdì e sabato dalle 9:00 alle 12:00 mercoledì e giovedì dalle 16:00 alle 20:00 orari mese di agosto lunedì, martedì e venerdì dalle 9:00 alle 12:00 Piazza Carli, 37 - 36075 Montecchio Maggiore (VI) adi.2009@libero.it - www.adi2009.it - Tel 0444/499362 Fax 0444/496449


sex in vicenza info@corrierevicentino.it Cari Elena e Paolo, ho partecipato al gay pride a Vicenza. Non sono lesbica ma sostengo i diritti propri di una società civile, per chiunque essi siano. Ho visto una Vicenza aperta, allegra, colorata, anche un po’ curiosa. Una Vicenza che probabilmente conosce bene l’orgoglio omosessuale ed è pronta a non giudicare più le persone a seconda del gusto sessuale. Con un po’ di tristezza ho visto anche una Vicenza intollerante, per fortuna relegata a piccoli gruppi di benpensanti. Ciò che mi ha infastidito però è che questi sparuti gruppi avevano il rosario in mano a difesa delle proprie idee. Io sono credente ma credo anche che ognuno sia libero di amare chi vuole. Non pensate che si possa essere bravi cristiani e “amici” degli omosessuali?! Anna di Arzignano Elen

Feisbuc girl Nome Emanuela Beggio Età 17 anni Vive a Brendola Situazione sentimentale Single

Lavoro Consulente di bellezza (estetista) Hobby Ascoltare musica Di cosa non puoi fare a meno... di una persona su cui contare

a

Cara Anna, quanto hai ragione! Io la penso come te e, a mio avviso, così dovrebbe pensarla un “bravo cristiano”. Gesù nella Sua vita ci ha insegnato che non sempre la via più facile è anche quella giusta. Anzi! E’ stato, sotto tanti punti di vista, un “ribelle”che ha amato persone lasciate ai margini e le ha accettate non con semplice tolleranza, ma con amore sincero. Trincerare le proprie paure dietro ad un rosario è la via facile che spesso percorre chi non vuole o non può capire, ma è anche comprensibile. Se quel 15 giugno Gesù fosse stato a Vicenza penso che avrebbe guardato con affetto a tutte le sue pecorelle, per qualsiasi diritto manifestassero. Elena

P a ol o Cara Anna, ovviamente la risposta è si. Ma ti confesso che mi sono piuttosto stancato di questi discorsi. L’intolleranza è inaccettabile e chi si comporta in tale maniera, discriminando qualsiasi altra persona, è uno stupido da evitare. Però qui le cose sono diverse. Tu dici che i “benpensanti” che controdimostravano avevano il rosario: beh, cosa c’è di strano? Chi crede che la famiglia sia composta esclusivamente da un uomo e una donna, avrà pure il diritto di manifestarlo! Ci sono persone che per età o educazione non condividono i matrimoni gay e successiva richiesta di adozione. Anche loro hanno il diritto di manifestarlo e di non venire considerati “diversi” dalla comunità gay. Si chiama democrazia... Paolo.

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L’ Oroscopo

di Mago Merlino

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Giovedì 13 giugno Rosanna Biolo ci ha inviato le foto di un camion bloccato in via Poli, in località Calvarina ad Arzignano. Per recuperalo sono servite due gru.


Annunci Offro lavoro Cerco ripetizioni di matematica e fisica per ragazza di 14 anni. Tel. 320 2110268. Cercasi ovunque ambosessi per montaggio giocattoli a domicilio. Alto guadagno. Richiedete scheda informativa allegando 3 francobolli a: Schitan, casella postale 59, 36033, Isola Vicentina (Vi). Cerco persone da inserire nella mia azienda, leader nel settore del benessere e dell’estetica. Formazione gratuita e possibile crescita personale. Con contratto in regola con la legge 173 agosto 2005. Sia part-time che full-time. Zona Vicenza e provincia. Requisiti richiesti: essere maggiorenni, residenza italiana. L’offerta è rivolta ad ambosessi. Per info scrivere a: teresa.massignan@libero.it Oppure telefona al 366-4410943. CASSAINTEGRATI, DISOCCUPATI E MOBILITÀ: Se rientri in queste categorie puoi usufruire di un corso di formazione agevolato di: Contabilità pratica a Pc o Buste paga o Business English o Progettazione Cad 3D Solidworks C/o Ricreatorio Don Bosco di Alte di Montecchio. Infolingue Formazione Tel. 348/7039048 solo su appuntamento.

Offro ripetizioni Ragazza di 27 anni di Arzignano, laureata in lettere si offre per aiuto compiti e ripetizioni a ragazzi di elementari, medie e superiori per il periodo estivo. Marina, 346 6157167. Laureata magistrale in psicologia si offre per ripetizioni di latino e aiuto compiti per bambini delle elementari e ragazzi delle medie. Martina, 349 5404118. Sono disponibile per ripetizioni di matematica e statistica a studenti delle scuole medie, superiori e inferiori e a studenti universitari. Massimo, 328 1054024.

Cerco lavoro Italiano iscritto nelle liste di mobilità cerca lavoro come impiegato commerciale/vendite/acquisti, hotel reception, magazziniere, fattorino, autista/ trasportatore patente b, cameriere, operaio o altro lavoro purché serio. Ottimo inglese, ottima conoscenza di sistemi informatici e disegno tecnico. Max professionalità e serietà.Tel: 339/4705878. Cerco lavoro come babysitter/pulizie, zona Arzignano Chiampo, patente B, molto motivata e con esperienza. Alessia: alessia86@gmail.com. 19 anni, automunita, seria, ho esperienza con i bambini e offro ripetizioni avendo il diploma. Sono disponibile anche come dogsitter e per lavori di sartoria o realizzazioni di abiti. Jessica. Tel. 349 1326445. Ragioniera amministrativa 34enne con esperienza decennale in ddt, fatture, ordini, magazzino, rifiuti, lavori vari di segreteria, gestione clienti/ fornitori, contabilità base, pagamenti, buon uso Pc. Buona attitudine ai rapporti interpersonali, spiccata autonomia, motivata al lavoro e all’apprendimento. Cerco lavoro (no provvigioni) entro 20 km da Zermeghedo. Part-time, automunita, 3391344417.

Vendo Vendo lampada libreria di gran pregio, in lastroni di massiccio curvato finitura noce, con due cassettini. Prezzo in privato dopo visione. Vendo lampadario bicolore (rosso/blu) a 9 luci più 1 luce, mai usato. Vendo a 120 euro trattabili. Vendo a 150 euro 5 sedie, marca Effezeta, struttura in metallo finitura alluminio, seduta in ecopelle nera. A chi interessato regalo la sesta perché ha un leggero difetto. Vendo orologio bracciale di Roberto Cavalli, mai usato, nella confezione originale. Prezzo di cartellino 345 euro, lo vendo a 150. Morena, 329 2628735. Vendo Fiat Barchetta Spider 1.8 16v, anno 2000, 54.000 km originali, tassa di proprietà pagata fino aprile 2014, vettura conservata, euro 6.000 trattabili, visibile a Lonigo. Tel. 347 5353483. Vendo Golf 1900 TDI serie 5, blu, 3 porte, anno 2500. 77 kw, 121.000 km, navigatore, CD, cerchi in lega, cruise control. Cell: 349 4511353. Vendo Asciugatrice Philco colore bianco (altezza 85 cm e larghezza 60 cm) per inutilizzo. In ottimo stato, per i capi di cotone asciuga dai 4 ai 5 kg e per i capi sintetici invece da 1 a 2 kg. Vendo a 100 euro trattabili. Zona di vendita: Noventa Vicentina, tel: 0444 861240.

Love Meeting SIGNORA 51enne da tempo vedova, alta, bionda, con figlio adolescente, amante della lettura e della buona cucina. Sono una persona attiva e dinamica, parlo francese tedesco e inglese, amo le cose belle e di buon gusto. Sono una persona romantica, cerco un uomo sincero e leale, non cerco né casa né altro, sono autosufficiente. Rif. A 002/M. Agenzia Meeting, 389 5756263. BRAVA RAGAZZA 41enne, nubile, insegna, alta, mora e di bella presenza. Ama leggere, dipingere, fare delle passeggiate, ama conversare, le piace interessarsi di cose concrete. Vuole formare una vera famiglia tradizionale, una donna che crede ancora in certi valori, quindi cerca un uomo sincero, onesto e con sani principi. Rif. A001/L. Agenzia Meeting, 389 5756263. BENEDETTA, 48 anni, alta e rossa di capelli, di professione mediatrice linguistica, ho due figli grandi e vivo da sola. Credo sia arrivato il momento di trovare l’uomo giusto, con il quale condividere tutto. Sono sempre stata una persona generosa, credo sia arrivato il momento di ricevere. Non voglio il principe azzurro, ma una persona seria che non si prenda gioco di me. Rif. A003/G. Agenzia Meeting, 389 5756263. MARA, 40enne nubile, farmacista, anche se esco da una relazione durata diversi anni che comunque non ha lasciato segni. Di me dicono che sia molto bella, io credo di essere nella norma, sono alta 1,65, di corporatura longilinea. Nella vita mi occupo di amministrazione pubblica, sono autosufficiente in tutto, ma mi manca il vero amore, mi manca chi mi faccia ridere, chi mi aspetta chi si prenda cura di me. Rif. AZ011. Agenzia Meeting, 389 5756263. FRANCA, 50enne nubile, dirigente aziendale. Non sono molto alta ma dicono che sia un tipino interessante, vorrei rapportarmi e condividere dei bei momenti con una persona seria elegante di buon gusto, ma non un musone. Amo la montagna, le belle passeggiate, la lettura e il cinema. Vorrei costruire qualcosa di nuovo, di bello, che non ho ancora fatto fino ad ora. Rif.AZ022. Agenzia Meeting, 389 5756263. RAGAZZA DINAMICA 31enne nubile, di sani principi, socialmente aperta, interessata a tutto quello che è in movimento, amante di tutte le cose positive, cerca per relazione seria e stabile uomo di età adeguata. Cerca una persona con la quale iniziare un cammino unico che completi la sua vita e colmi i suoi vuoti affettivi e sentimentali. Economicamente autosufficiente, con impiego dirigenziale in azienda di proprietà. Rif.AZ03. Agenzia Meeting, 339 5756263.

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U O M I NI E M O TO R I

Vigile picchiato

Sagra di San Giovanni a Montebello: i Vigili fermano due ragazzi minorenni e sequestrano il loro motorino, perché stanno viaggiando “in doppio”. Allora uno dei due chiama il padre al cellulare, che si precipita a Montebello per discutere con gli agenti. La situazione degenera e l’uomo inizia ad insultarli. Quando gli chiedono i documenti, l’uomo fugge in sella al motorino. Poi torna, per discutere ancora. I toni si fanno più accesi e il genitore prende a pugni uno dei due agenti. Intervengono anche i Carabinieri, che lo arrestano per resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale, furto e rapina. La Procura richiede la custodia in carcere, ma il giudice decide di rilasciarlo, perché risulta incensurato. Alla fine l’uomo si scusa pubblicamente e racconta che da quando ha perso il lavoro sta affrontando un brutto periodo. Nel frattempo, il vigile pestato è finito all’ospedale.

Il ragazzo con 15 moto

B A C I ATO D A L L A F O RT U N A

Gioca 5 euro, ne vince 500 mila

Ha comprato un Gratta e Vinci da cinque euro in una tabaccheria di Altavilla. E ha vinto mezzo mi-

lione di euro. Il nome del fortunato non si conosce ancora, ma i titolari della tabaccheria hanno trovato la fotocopia del biglietto vincente sotto la porta. In seguito hanno anche ricevuto una telefonata dal fortunato vincitore che, senza rivelare il suo nome, ha detto di essere davvero sollevato, perché aveva appena perso il lavoro. Intanto la notizia si è diffusa in paese e le vendite di Gratta e Vinci sono impazzite: tutti sperano che capiti anche a loro.

Tre civette sul comò Tre piccole civette sono state recuperate dalla Polizia Provinciale a Caldogno, nel tubo di una caldaia. I residenti di un’abitazione privata avevano infatti notato la presenza dei tre rapaci e, preoccupati per la loro incolumità, hanno chiamato la Polizia. Gli agenti sono intervenuti e le hanno recuperate, per portarle al Centro Rapaci della Provincia di Vicenza, che si trova a Fimon. Qui saranno curate e torneranno a volare libere non appena avranno la forza di farlo.

un mese di notizie in Breve

a cura di Lisa Masiero

TROPPO BELLA

La Miss che fa discutere A gennaio la Polizia Locale di Roma ha inviato a un diciasettenne di Cornedo una multa per divieto di sosta. Solo che lui nella capitale c’è stato una volta sola, in gita. Quando il giovane ha comunicato l’errore, l’Aci di Roma ha deciso di indagare. E ha scoperto che a nome del ragazzo risultavano intestati ben quindici scooter e un’auto. Più che di un errore si tratta probabilmente di qualche furbetto che sperava di non pagare né multe né assicurazioni, facendole recapitare a Cornedo Vicentino.

Alta, mora, occhi scuri e fisico da modella. Ha diciassette anni, abita a Padova ed è una studentessa. Però si chiama Ahlam El Brinis, ed è di origini marocchine. Quando ha vinto il titolo “Miss Schio” del concorso di bellezza nazionale Blu mare, è partita la polemica sul web. In tanti hanno criticato la scelta della giuria,

Corriere Vicentino |

14 | Notizie in breve

sostenendo che Miss Schio dovrebbe essere scledense. In realtà alla selezione hanno partecipato ragazze da tutto il Veneto, perché si tratta di un concorso nazionale. Alle polemiche la Miss ha risposto: “Ho origini marocchine ma sono nata e cresciuta qui. Io sono italiana.” E davvero bella, aggiungiamo noi. Magari sa pure fare la polenta.


Cade dal secondo piano e resta illesa È successo a Noventa Vicentina. Una bambina di tre anni ha fatto un volo di sei metri ma, per fortuna, sta bene. La piccola stava giocando con i fratelli e gli amici nell’appartamento dei vicini, mentre la madre preparava la cena. Ancora non si è capito come sia successo, ma ad un certo punto la piccola è caduta dal balcone. Quando la madre si è affacciata, ha visto la figlia per terra, sulla striscia d’erba di 50 cm che si trova a ridosso dell’edificio. Una spanna

Sedotta, derubata e abbandonata Un quarantacinquenne di Lonigo in pochi giorni è riuscito a sedurre, derubare di diecimila euro e abbandonare una cinquantenne di Bassano, che da anni è in cura in un centro di salute mentale per una patologia psichiatrica. I due si sono incontrati a dicembre, e lui l’ha conquistata a suon di complimenti e parole dolci. Lei l’ha ospitato a casa sua, dove lui ha trovato, e rubato, cinquemila euro. In seguito le ha chiesto altri tremila euro per giocarli alle slot machine. Già che c’era, s’è pure fatto offrire pranzi e cene al ristorante. Infine è sparito. I Carabinieri hanno rintracciato il latin lover a Cologna Veneta, dove aveva già abbordato un’altra vittima, anche lei cinquantenne. I militari l’hanno arrestato e portato in carcere.

più in là e sarebbe finita nel vialetto di cemento che porta al cancello. Ricoverata d’urgenza, la piccola senegalese è stata subito dichiarata fuori pericolo: se l’è cavata con qualche graffio e un po’ di lividi.

L O V E A F FA I R S

Per un paio di succhiotti… Ha tradito il suo fidanzato. Ma, invece di nascondere i segni sul collo con una sciarpa o un po’ di fondotinta, ha pensato bene di andare dai Carabinieri a raccontare che uno sconosciuto, in un bar, aveva tentato di molestarla. La protagonista di questa vicenda è una ventenne di Monteviale che, durante uno stage di lavoro, aveva tradito il suo ragazzo. Sul collo le erano rimasti dei segni rossi inequivocabili, così si è inventata la storia dello sconosciuto che tenta di molestarla al bar. I Carabinieri l’hanno scoperta e denunciata per simulazione di reato.

E mo’ mi paghi gli alimenti! Dopo tre anni di relazione lui decide di lasciare l’amante. E lei va dal giudice di pace a chiedere cinquemila euro. Succede a Vicenza: quando lui stabilisce che è ora di chiudere quella storia extraconiugale perché la gente parla e qualcuno potrebbe andare a dirlo a sua mo-

glie, lei non ci sta. E chiama gli avvocati. Anche perché lui le pagava l’affitto dell’appartamento, le rate dell’auto, i viaggi, le vacanze, il centro benessere e una paghetta mensile da mille euro. Un tenore di vita che ora, da sola, non può più permettersi. Ah, l’amour… Corriere Vicentino |

15 | Notizie in breve

Furto gattaro Hanno tentato di rubare diciotto euro di cibo per gatti. Le autrici sono due quarentenni di Vicenza. Le due complici sono entrate nei camerini del supermercato del centro commerciale Palladio di Vicenza e, invece di provarsi dei vestiti, hanno nascosto venti scatolette di pappa per mici nella borsa. Arrivate in cassa sono state fermate e scoperte, ma le due non hanno voluto dare spiegazioni.

Lui, lei, e l’altro

Un nigeriano di ventitre anni è partito da Ferrara per fare una sorpresa alla sua compagna, incinta di quattro mesi, che abita a Vicenza. Arrivato a casa, però, l’ha trovata a letto con un altro. Per la rabbia l’uomo ha iniziato ad urlare e spaccare tutto quello che trovava. Rompendo un vetro si è anche ferito a una mano. Sanguinante è corso in strada, inseguito dagli altri due che tentavano di calmarlo. Udendo le urla, i vicini hanno chiamato il 113. Quando la Polizia è arrivata, l’uomo, che non parla bene l’italiano, riusciva solo a ripetere che la sua donna e quell’altro stavano facendo “fiki fiki”.


estateacasa

Sono sempre di più i vicentini che decidono di non spendere le proprie ferie in lunghi soggiorni in posti lontani, ma di restare a casa preferendo gite di una o due giornate. Ecco i nostri consigli per passare al meglio le vostre vacanze scoprendo le tante possibilità che la nostra provincia può offrire. di Lisa Masiero, Guido Gasparin, Giuseppe Signorin e Francesco Meneghini

Skydive

Un’estate...estrema!

Si sale su un aereo che si alza a 4.500 metri di altezza. Si apre il portellone e poi il tuffo. Oltre un minuto di caduta libera, a 200 chilometri orari. A 1.500 metri di altezza si apre il paracadute, offrendo un panorama mozzafiato e una discesa morbida in completa sicurezza. Il paracadutismo è tra gli sport estremi più conosciuti, ma niente panico: è praticabile da chiunque in tandem, ovvero imbragati ad un istruttore, che si occuperà di tutto durante la discesa; a voi non resterà che guardare il vuoto sotto di voi e divertirvi! Si può praticare partendo dall’aeroporto A. Ferrarin di Thiene. www.skydivethiene.it

Corriere Vicentino |

Acropark

Vivere il bosco da una prospettiva mai vista: non alzando naso camminando su un sentiero, ma spostandosi da un albero all’altro con funi d’acciacio, ponti tibetani, scale e carrucole. Il tutto in completa sicurezza: l’attrezzatura, simile a quella utilizzata per percorrere le vie ferrate in montagna, completa di caschetto e imbragatura, vi verrà fornita all’entrata, e dopo un breve corso tenuto da una guida, sarete pronti ad affrontare diversi percorsi, suddivisi secondo vari livelli di difficoltà. Un modo divertente ed adrenalinico per passare del tempo immersi nella natura. www.agilityforest.it www.acropark.it

16 | Inchiesta


Rafting

Remare lungo un fiume impetuoso, a bordo di un gommone, tra rapide e massi da schivare. Questo è il rafting, che sulle prime può sembrare uno sport estremo, ma che in realtà può essere svolto in piena sicurezza da tutti, bambini compresi. Se accompagnati da un istruttore esperto, il rafting diventa una perfetta occasione per passare momenti esaltanti in compagnia (generalmente un gommone ospita 4 – 6 persone), immersi nella natura e in ambienti incontaminati, a bordo di un’imbarcazione inaffondabile. La nostra provincia offre poi un percorso eccellente per i praticanti alle prime armi: il corso del fiume Brenta, che ha conservato una fisionomia naturale ed è facile da raggiungere. . Per aggiungere il tutto ancora più affascinante è possibile organizzare una pagaiata in notturna sotto le stelle, con al termine una gustosa cena in locali tipici della vallata. Obbligatorio prenotare. Per farvi un’idea sulle proposte della Valbrenta potete visitare i siti www.valbrenta.net www.ondaselvaggia.com www.ivanteam.com

Parapendio

Anche se decisamente meno estremo del paracadutismo puro, il parapendio può offrire sensazioni irripetibili a pochi passi da casa, nella nostra provincia costellata di montagne e archi collinari. Il lancio avviene sempre da un’altura, dove si fa gonfiare la “vela” governabile, poi una breve rincorsa e via, veleggiando sulle correnti ascensionali, un volo può durare anche ore. Oltre ai corsi di pilotaggio, i principianti possono affrontare i primi voli in tandem con un istruttore. www.mantaonline.it www.bluephoenixparapendio.it www.equipenatura.it


k r a p a Acqu

Piscina di Montecchio Maggiore

Via Bruschi 2/4, Montecchio. Adulti residenti 5,90 €; adulti non residenti 7,20 €; ridotto (fino ai 12 anni) 3,60 €. Aperta dalle 09:30 alle 19 (sabato, domenica e festivi dalle 09:00). Dispone di una vasca baby per bambini e di una piscina più grande con wibit, bar, ampia zona verde, campo da basket e campo da calcio.

AcquaPlanet di Lonigo

Acquapark ad Altavilla

Via Mazzini, Altavilla Vicentina. Intero 7,50 €; ridotto (dai 3 ai 5 anni) 5,50; sabato e domenica 9 €. Aperto dalle 09:00 alle 19:30. Dispone di: veloscivolo, campo da beach volley e da beach soccer, parco giochi, bar, vasca Gym per bambini e acqua fitness, vasca a 5 corsie e vasca con giochi d’acqua e idromassaggi.

Via Turati 7, Lonigo. Intero feriale 7 €, ridotto 5 (sotto ai 12 anni). Nei giorni festivi l’intero costa 8,50 €, il ridotto 6,50 €. Aperta dalle 09:30 alle 20:00. Dispone di piscina olimpionica lunga 50 metri con 8 corsie, e di una piscina baby profonda 70 cm. Presente anche un’ampia zona verde fornita di ombrelloni, campo da pallavolo e bar.

San Pio X Parco Acquatico di Vicenza

Via Forlanini 71, Vicenza. Intero 7,50 €; ridotto 5,50 (dai 3 ai 10 anni), sabato e domenica 9 €. Aperto dalle 09:00 alle 19:30. Dispone di: due acquascivoli, campo da calcetto, campo da beach volley, terrazza solarium, wibit action tower (gioco gonfiabile per bambini), vasca da 50 metri e piscina baby con idromassaggi.

Acquapark di Schio

Via dello Sport 6, Schio. Intero 8,60 €; ridotto (fino ai 12 anni) 6,60 €. Domenica e festivi l’intero costa 9 € e il ridotto 7 €. Aperto dalle 09 alle 20 (il sabato e la domenica fino alle 19:00). Dispone di: piscina olimpionica lunga 50 metri, vasca baby per i più piccoli, laguna con scivolo a tre corsie e vasca con percorso “a onde” con un fungo centrale e idromassaggi. Inoltre ha anche una terrazza solarium e campo da beach volley.

Corriere Vicentino |

Via Giuriato 103, Vicenza. Intero 7,50 €; sabato e domenica 9. Ridotto (dai 3 ai 10 anni) 5,50. Aperta dalle 09:00 alle 19:30. Dispone di piscina per bambini e piscina per adulti, campo da beach volley e ampia zona verde.

Piscina di Nanto

Via dei Pilastri 14, Bosco di Nanto. I prezzi variano in base agli orari e ai corsi scelti. Aperta dalle 10 alle 19:30; il mercoledì fino alle 21:30. Il centro sportivo si compone di una piscina semi olimpionica, due campi da Calcetto, un campo da Tennis, un Bocciodromo e un campo da Beach Volley. Grazie alla particolare struttura, la piscina diventa scoperta durante i mesi più caldi, con un solarium estivo e servizio bar.

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Piscina di Trissino

Via N. Sauro, Trissino. Intero 6,50 €; ridotto 4,50 €; giorni festivi intero 7 € e ridotto 5 €; ingresso serale 4 €. Aperta dalle 09 alle 19:30; il mercoledì e il venerdì fino alle 23:00; la domenica dalle 08:00 alle 21:00. Dispone di campo da beach, piscina baby con scivolo e piscina pern adulti, zona verde fornita di ombrelloni e bar.

Piscina di Sovizzo

Via IV novembre 149, Sovizzo. Aperta dalle 10 alle 19:30 (sabato e domenica dalle 09:30). Intero feriale 7 € e ridotto (dai 3 ai 12 anni) 5,50 €; intero festivo 5 €; ridotto 4 €. Dispone di campo da beach, piscina baby con scivolo e piscina per adulti, zona verde fornita di ombrelloni e bar. Piscina per bambini con scivoli e piscina a corsie per nuoto libero.

A zonzo in corriera Chi l’ha detto che serve la macchina per andare in giro? Con le linee delle Ftv si psossono raggiungere diverse località. Mare: partenze dalla stazione di Vicenza per Sottomarina, Jesolo Lido, Gatteo a Mare. Si può così facilmente arrivare a Lignano, Cervia, Cesenatico, Eraclea, Porto Santa Margherita, Caorle e Bibione. Montagna: fermate a Campogrosso, Tonezza, Lavarone, Asiago, Gallio, Recoaro. Città: partenze dalla stazione di Vicenza per Padova. Inoltre, ogni domenica si può andare a Camisano, per visitare il famoso mercato (le corse sono alle 08.30, 10.00 e 12.30). Avviso per tutti gli studenti: l’abbonamento scolastico di trasporto extraurbano Ftv è valido fino al 31 agosto… quindi sfruttatelo per girare la provincia! (L’abbonamento può essere usato solo in ambito provinciale e non sulle linee urbane). Per ulteriori informazioni: www.ftv.vi.it

Piscine

ParcoacquaticodiVillabella-SanBonifacio

Villabella di San Bonifacio (a 1.000 metri dal casello di Soave). Adulti 6 €. Il sabato 8 € per gli adulti, 6 € per i bambini; la domenica 11 € per gli adulti e 5 € per i bambini. Aperto dalle 09:00 alle 19:00. Dispone di piscina “con onde” e scivolo, piscina con scivolo a chiocciola, campo da beach volley, parco giochi, zona solarium e ampissimo parco verde.

Terme di Giunone - Verona

Via delle terme 1, Caldiero. Festivo intero 13 € e ridotto 7 €. Feriale intero 9 € e ridotto 6 €. Aperto dalle 09:00 alle 20:00. Parco acquatico con piscine medioevali con acqua termale che sgorga da polle naturali, acquascivoli, grande parco, campo da beach volley, campi da tennis, campo da beach soccer e chiosco per ristoro.

Caneva Aquapark - Verona

Località Fossalta, Lazise sul Garda. Intero 25 €, ridotto 19 €. Aperto dalle 10:00 alle 19:00. Parco acquatico con attrazioni, giochi e scivoli adatti sia ai bambini che agli adulti. Nel parco ci sono anche molti ristoranti e bar.

Aqualandia - Jesolo

Via Michelangelo Buonarotti 15, Lido di Jesolo. Adulti 29 €, bambini (fino a 1,40 m) 25 €. I bambini fino a 1 metro d’altezza entrano gratis. Aperto dalle 10:00 alle 18:00. Attrazioni di ogni tipo, tra cui: lo scivolo più alto del mondo, la torre del Bungee Jumping, il Ponte Tibetano (un filo a 20 metri d’altezza) e Free Climbing (la scalata delle pareti).


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AGOSTO

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LUGLIO

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21.00-23.30 LATINO AMERICANO

01 AGOSTO GIOVEDI 21.00-24.00 360째 MUSIC

DJ MASCHA ZIRPOLI

02 AGOSTO VENERDI 21.00-01.00 Anni 70/80/90 DJ BUFFA DOC

03 AGOSTO SABATO 20.30-01.00 DIRETTA

04 AGOSTO DOMENICA 21.00-23.30 MUSICA LIVE

TUTTI I GIORNI 18.00-21.00

FARMACIA CECCATO

Via Roma, 36075 Montecchio Maggiore

Grafica by MARCO PERUZZI Architetto Iunior

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Via Giuseppe Ravizza, 30 36075 Montecchio Maggiore Tel. 0444.491288 Andrea 335 7623969 www.lattoneriaroncari.it

Via Stadio, 36 37071 Arzignano Tel. 0444.478241 Cell. 3466267666 E-mail: info@salutebenessere.vi.it

www.salutebenessere.vi.it


Barbecue

Ormai è un classico: nelle calde serate estive, spesso i nostri giardini vengono invasi da un succulento profumo di carne alla brace. Ben lontana dall’essere una tradizione tutta americana, il barbecue, o se preferite la “gradea” o “gradela” con sopra “costesine, luganeghe e poenta”, è senza dubbio uno dei modi migliori di farsi una bella mangiata in compagnia all’aperto. Quando organizziamo una buona grigliata dobbiamo sempre tenere a mente alcune importanti precauzioni, dato che si tratta pur sempre di utilizzare fiamme vive, con temperature che possono arrivare a 500 gradi, che sovente sono causa di incidenti più o meno gravi.

Fuoco e fiamme!

In primo luogo il barbecue va sempre posizionato alla distanza di sicurezza di almeno un metro da tutti gli oggetti infiammabili, che comprendono mobili in legno, tende e stuoie. Il barbecue va poi posto in una zona facile da tenere d’occhio per tutta la durata dell’utilizzo, in particolar modo in presenza di bambini. Per chi lo utilizza di frequente poi, è consigliabile procurarsi un piccolo estintore, anche se in caso di incendio la prima cosa da fare è avvisare prontamente i vigili del fuoco.

Gas o carbonella

Nel caso si utilizzi un barbecue a gas la cosa più importante è la manutenzione delle tubature. Vanno controllate accuratamente (il tubo di raccordo si usura col tempo e ha una data di scadenza!). Le bombole di gas vanno sempre conservate all’aperto, e in caso di guasti bisogna rivolgersi a specialisti. Le problematiche più frequenti per i barbecue a carbonella riguardano l’accensione: è preferibile utilizzare appositi attizzatoi invece che mezzi improvvisati. Nel caso si utilizzi un accendifuoco liquido, dopo un tentativo fallito non bisogna mai aggiun-

gerne ancora, in quanto potrebbe provocare una fiammata o un’esplosione. Anche il grasso rilasciato dalla carne, a contatto con le braci, protrebbe provocare una fiammata pericolosa.

Occhio al bosco

Il barbecue non è soltanto il re del giardino, ma può diventare anche un ottimo compagno di picnic. Anche qui però un utilizzo scriteriato potrebbe causare non pochi guai, soprattutto se a prender fuoco non sono solo le braci ma anche il tranquillo boschetto accanto a voi. Gran parte delle aree verdi è soggetta a restrizioni che impediscono di accendervi fuochi, inoltre in condizioni meteo particolarmente ventose, le autorità estendono il divieto anche alle zone autorizzate. Un’altra causa frequente di incendi boschivi è l’abbandono o l’errata manipolazione delle braci ancora ardenti dopo l’utilizzo. Va quindi previsto un contenitore metallico, dove riporle e lasciarle raffreddare. Le braci possono impiegare anche un giorno intero a raffreddarsi, quindi una buona idea è quella di spegnerle con acqua.

Se volete fare una grigliata all’aperto senza pensieri, potete optare per una delle molte zone attrezzate per il barbecue presenti sul nostro territorio. Troverete zone adatte allo scopo, sgombre da ogni ostacolo e camini già pronti in muratura, con annesse panche e tavole. Le uniche cose che dovrete portare sono il cibo, la griglia, la carbonella e gli amici! Queste sono solo alcune location tra le tante presenti in provincia: • Grancona: un’area comunale attrezzata in via De Gasperi, adatta anche alla sosta dei camper. • Valli del Pasubio: area attrezzata ottima come punto di partenza per escrursioni, si trova nei pressi del Rifugio Balasso sulla SS Schio – Rovereto.

Corriere Vicentino |

• Friola di Pozzoleone: splendida area attrezzata sulle rive del Brenta. • Monte Grappa: in località Ponte San Lorenzo un’area attrezzata per sfuggire dalla calura della pianura. • Altissimo: in via Ronco sorge quest’area immersa nel verde in un contesto collinare.

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Joana Amendoeira con Orchestra

In occasione della rassegna “Patchwork: culture e tessuti musicali dal mondo”, domenica 21 luglio Arzignano ospiterà una delle migliori cantanti di Fado della nuova generazione. Stiamo parlando della portoghese Joana Amendoeira che, accompagnata dall’orchestra, proporrà il suo repertorio in Piazza Libertà a partire dalle 21.15. Il Fado è la musica nazionale portoghese, che originariamente vede un fadista (un cantante di Fado) accompagnato dal suono della chitarra portoghese, della viola, della chitarra classica e del basso portoghese. Negli anni questo genere ha acquisito grande ricchezza melodica e complessità, diventando sempre più letterario e artistico, con versi più elaborati e poetici che si sono sostituiti a quelli popolari.

Attila

S

Sabato 3 agosto, alle ore 21,15, Villa Cordellina Lombardi diventerà lo scenario per “Attila”, opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera, tratto dalla tragedia “Attila, König der Hunnen” di Zacharias Werner. Si tratta di una delle più schiette espressioni dell’arte di Verdi (di cui ricorre il bicentenario della nascita – 18131901), eseguita per la prima volta alla Fenice di Venezia il 17 marzo 1846. Lo spettacolo, inserito nella IX edizione de “Il Carro di Tespi. Opera lirica italiana di qualità itinerante en plein air”, è ambientato nel V secolo ad Aquileja e nelle lagune Adriatiche nel prologo; a

B

Lo stile di Joana Amendoeira è classico, tradizionale, ma la sua splendida voce riesce a dare nuova vitalità e freschezza a questa straordinaria musica. Nata a Santarèm il 30 settembre 1982, già a dodici anni ha preso parte al Lisbon Grand Fado Gala e l’anno successivo ha vinto ad Oporto la categoria “Interprete Femminile” al Gala locale. Da allora ha iniziato a esibirsi in Portogallo e all’estero, e nel 1998 ha inciso il suo primo album “Olhos Garotos”, la più giovane cantante di fado a incidere un album. Nel 2000 ha inciso il suo secondo lavoro “Aquela Rua” e nel 2003 il terzo, “Joana Amendoeira”. L’ultimo, “Joana Amendoeira ao vivo em Lisboa”, non fa che confermare il fatto che ci troviamo di fronte a un’interprete di cui sentiremo parlare ancora per molti anni.

Roma negli altri atti. Viene messa in scena una storia di vendetta, che vede protagonista Odabella, figlia del signore di Aquileja, ucciso dalle orde barbariche del feroce Attila. Personaggi principali: Attila, re degli Unni (basso); Ezio, generale romano (baritono); Odabella (soprano); Foresto, cavaliere di Aquileja (tenore); Uldino, giovane bretone schiavo di Attila (tenore); Papa Leone (basso). L’esecuzione, a cura della Società Filarmonia, prevede il coinvolgimento di 53 professori d’orchestra, 6 cantanti, 40 coristi, 9 ballerini, comparse e uno staff organizzativo e tecnico di 40 persone, per un totale di circa 150 persone.

Alan Parsons Live Project

Basterà spostarsi di poco per poter ammirare Alan Parsons, londinese passato alla storia come l’ingegnere del suono del bestseller floydiano “The Dark Side Of The Moon” e per la sua partecipazione alle produzioni di ”Abbey Road” e “Let it Be” dei Beatles. Sabato 20 luglio, alle ore 21.30, il Castello Scaligero di Villafranca di Verona ospiterà il gruppo da lui fondato, The Alan Parsons Project, per la tappa del nuovo tour “Greatest Hits 2013”. Un concerto straordinario, nel quale riproporrà tutti i suoi grandi successi, dagli

storici “Time”, “Eye in the sky” e “Psychobabble”, a quelli più recenti. Brani esemplari di un progetto intramontabile che è stato in grado di unire arrangiamenti classici alla tecnologia musicale più aggressiva e avanzata, in un unico e inconfondibile marchio di fabbrica. Ad accompagnarlo sul palco l’affiatatissima band consolidatasi negli ultimi anni: Pj Olsson alla voce, Alastair Greene alla chitarra, Todd Cooper al Sax, Guy Erez al basso, Manny Focarazzo alle tastiere e Danny Thompson alla batteria.

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La magia del cinema all’aperto

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Lonigo, un viaggio tra le città italiane

A Lonigo torna puntuale con l’estate il Cinema sotto le stelle, rassegna di film a tema da gustare all’aperto proposta dall’assessorato alla cultura e da “Verderame” di Pier Paolo Giarolo, con la consulenza del nostro Lino Zonin. Il filo conduttore di quest’anno è il “Cinema Città”, pellicole di successo ambientate nei principali centri della nostra penisola. Dal sorriso incantevole di una giovanissima Audrey Hepburn in “Vacanze Romane”, alla grinta assassina di Gian Maria Volontè in “Banditi a Milano”; dalla Torino assonnata de “La donna della domenica” alla Firenze burlona e spietata di “Amici Miei”, fino alla Napoli malandrina ma dal cuore d’oro di “Operazione San Gennaro”, per chiudere con l’Altopiano di Asiago in guerra ne “I piccoli maestri”: otto film da vedere sul grande schermo, con per tetto un cielo di stelle, dedicati alle città italiane. Questo il programma completo di “Cinema sotto le stelle 2013”. Lunedì 29 luglio – Piazza Garibaldi: Vacanze romane Mercoledì 31 luglio – Piazza di Almisano: Banditi a Milano Sabato 3 agosto – Giardino del centro diurno di Lonigo: Donna della domenica Martedì 6 agosto – Piazza di Bagnolo: Amici miei Venerdì 9 agosto – Centro parrocchiale di Madonna: Operazione San Gennaro Domenica 11 agosto – Via Scortegagna (cortile ist. Superiore): Sedotta e abbandonata Martedì 13 agosto - Piazzale della chiesa di Ponticello: Miracolo a Milano Venerdì 16 agosto – Parco ippodromo: Cartoni animati Domenica 18 agosto – Piazza Garibaldi: Piccoli Maestri Tutte le proiezioni inizieranno alle 21.

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Montecchio, i film si gustano al castello

Il Castello di Romeo di Montecchio Maggiore anche quest’anno fa da suggestiva cornice al cinema all’aperto di OperaEstate Festival. Orario d’inizio: luglio ore 21,30, agosto ore 21,15. Mercoledì 3 luglio - IL LATO POSITIVO di D.O. Russell Venerdì 5 luglio - DI NUOVO IN GIOCO di R. Lorenz Domenica 7 luglio - LE AVVENTURE DI ZARAFA di R. Bezançon e J.C. Lie Venerdì 17 luglio - LA MIGLIORE OFFERTA di G. Tornatore Sabato 20 luglio - FLIGHT di R. Zemeckis Mercoledì 24 luglio - VENUTO AL MONDO di S. Castellitto Venerdì 26 luglio - GAMBIT di M. Hoffman Domenica 28 luglio - I CROODS di K. De Micco e C. Sanders Mercoledì 31 luglio - EDUCAZIONE SIBERIANA di G. Salvatores Mercoledì 7 agosto - HITCHCOCK di S. Gervasi Venerdì 9 agosto - LINCOLN di S. Spielberg Domenica 11 agosto - THE IMPOSSIBILE di J.A.Bayona Giovedì 15 agosto - BENVENUTO PRESIDENTE di R. Milani Sabato 17 agosto - DJANGO UNCHAINED di Q. Tarantino Domenica 18 agosto - EPIC di C. Wedge Mercoledì 21 agosto - ARGO di B. Affleck Domenica 25 agosto - COME UN TUONO di D. Cianfrance Mercoledì 28 agosto - KIKI CONSEGNE A DOMICILIO di H. Miyazaki Venerdì 30 agosto - LO HOBBIT UN VIAGGIO INASPETTATO di P. Jackson Domenica 1 settembre - IL GRANDE GATSBYdi B. Luhrmann

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In Arte Morgan Calice di vino in mano e sigaretta in bocca. Sbuca così Morgan, quasi dal nulla, sul palco allestito nella cornice notturna del Castello di Arzignano, sabato 29 giugno. Quindi introduce il presentatore della serata, Marco Ghiotto, invertendo da subito i ruoli di uno spettacolo difficile da decifrare.

di giuseppe signorin

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oi esce e rientra introdotto a sua volta in maniera ufficiale. Accanto a lui Megahertz, musicista elettronico con cui duetterà nel corso del concerto – non un vero e proprio concerto, ma in fin dei conti sì. Questo uno dei tanti e disparati argomenti attorno a cui ruoteranno le vertiginose riflessioni fra una canzone e l’altra, il cui effetto più interessante sarà senza dubbio quello comico. L’artista maledetto Morgan si sa infatti prendere in giro almeno quanto si prende sul serio. “Oggi è venuta a mancare Margherita Hack. A lei dedico il pezzo con cui vorrei iniziare la serata, uno dei massimi brani della storia della musica, il Preludio in do maggiore di Bach. Anche perché dopo questo non è che sia tanto interessante il resto della musica che ha prodotto l’umanità... Compresa la mia… Quindi Margherita Hack questa sera nelle stelle diventa Margherita Bach”. Morgan gioca con i suoni e con le parole: dopo Margherita Bach infatti verrà il turno di Luigi Tecno, di cui eseguirà un pezzo ai più poco conosciuto, “Hobby”. Prima però ci tiene a sottolineare il suo impegno. “Mi sento un cantautore impegnato, come Guccini e De Andrè. Anzi sono l’unico cantautore impegnato contemporaneo. Gli altri sono tutti disimpegnati. A volte molto bravi, ma non prendono parte. L’impegno è rischioso. Anche quelli che lo erano non lo sono più, un po’ perché sono morti… Un po’ perché conviene…”. Impegno sociale. “Oggi diciamo la parola ‘social’ con una nonchalance incredibile, quando i social network sono quanto di meno sociale esista… Noi siamo là da soli in camera e diciamo ‘sociale’…”. Ma soprattutto musicale.

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“De Andrè è un esempio di epica, Tenco di lirica. De Andrè usa dei personaggi, Tenco dice sempre ‘io’. Solo in una canzone De Andrè dice io, nel ‘Valzer per un amore’. Questa è una mia scoperta…”. Una cospicua parte dello spettacolo viene dedicata al remake/restauro del concept album di De Andrè “Non al denaro non all’amore né al cielo”, di cui Morgan legge come un bravo studente una lunga analisi tecnica scritta da lui stesso, prima del termine della quale chiede al presentatore che sta per intervenire e interromperlo se si sia rotto i … Presentatore che un attimo dopo si azzarda a dare del poeta a De Andrè. “De Andrè è un grande canzonettaro, non un poeta. Ungaretti è un poeta. Se no anche Maradona è un poeta, entriamo in un campo per cui anche questo vino è un poeta… Ma se vogliamo essere dei tecnici la poesia è poesia e la canzone è canzone, sono due cose diverse. Come un uomo e una donna. Questa qui è una bella donna. No, è un uomo. Diciamo le cose come stanno”. Dopo alcune parentesi con oggetto le gondole di Venezia, i capelli di Marzullo (definiti un brand) e la zeppola (S moscia) del presentatore, Morgan si toglie dei sassolini dalle scarpe nei confronti di alcuni suoi detrattori.

“La mia mente include, non esclude. Chi dice che non posso permettermi di fare una certa cosa, come il remake di un disco di De Andrè, è uno che esclude. Non sa abbracciare”. E arriva il momento di Luigi Tecno, di cui si diverte a invertire le lettere centrali del cognome. “Luigi Tecno aveva intuito una cosa sensazionale. Avete presente il T9, per gli sms? Se tu scrivi la parola ‘sguardo’, viene fuori ‘ritardo’, e in una canzone di Tenco due strofe sono uguali, tranne le parole ‘sguardo’ e ‘ritardo’, che si alternano. E lui non sapeva che cos’era il T9. Ma neanche il T9 sa che cos’è Tenco”. Nell’ultima parte dello spettacolo c’è il tempo di ascoltare alcuni brani in versione elettronica sparati ad altissimo volume e una lunga analisi quasi filosofica del disco “Da A ad A”. Ma Morgan dà la sensazione di poter andare avanti ancora a lungo. Tocca al presentatore, a un certo punto, dirgli che la serata sta per finire. “Per me è una notizia molto bella, perché stando alla teoria delle catastrofi, quella che per voi è la fine del concerto, è l’inizio del mio ritorno a casa”.

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foto di Anita Baldisserotto

25 | Intervista


focus

Il futuro dei nostri ospedali

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di Nicoletta Mai

Quello appena passato è un giugno da ricordare per l’organizzazione sanitaria della nostra regione. Sono infatti arrivate le tanto attese schede ospedaliere e territoriali che daranno corpo al nuovo Piano sanitario, 17 anni dopo il precedente. I cardini, a livello regionale, sono: rafforzamento della sanità territoriale con la nascita degli ospedali di comunità e delle medicine di gruppo integrate, diminuzione dei posti letto per acuti a favore dell’attivazione di letti di comunità con un saldo comunque positivo (+36), potenziamento dell’urgenza-emergenza e mantenimento delle eccellenze. In questa programmazione di ampio respiro le schede di dotazione ospedaliera, in particolare, stabiliscono il ruolo dei nosocomi, la programmazione di reparti e servizi con posti letto e apicalità (primariati), in tutte le Ulss del Veneto. Le nuove schede ospedaliere, le precedenti risalgono al 2002, ridisegnano dunque la mappa e il futuro dei nostri ospedali.

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Cosa succede a livello regionale? I posti letto per malati acuti subiranno entro il 2015 una riduzione di 1227 unità a fronte di 1263 nuovi posti letto in ospedali di comunità, da aggiungere ai 1775 già attivi. I tagli nei posti letto per acuti riguardano soprattutto Venezia, Padova, Rovigo e gli ospedali universitari di Verona e Padova, mentre ne escono praticamente indenni le Ulss del vicentino, con Alto e Ovest vicentino che ne guadagnano addirittura.

Focus sull’Ulss 5 I posti letto per acuti, 531 nel 2012, diventeranno nel 2015 548, 24 sarano i primariati (+1 rispetto agli attuali), 42 i nuovi posti letto da attivare in ospedali di comunità. “Una grandissima soddisfazione – esordisce così il direttore generale dell’Ulss 5 Giuseppe Cenci a proposito delle indicazioni arrivate da Venezia -. Non solo non ci sono stati tagli nei posti letto, ma ci sono state riconosciute eccellenze legate alla qualità dei servizi assistenziali”. Quale assetto individuano le schede ospedaliere per

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La Breast Unit di Montecchio diventa eccellenza sovraziendale

l’Ulss 5? Partirei innanzitutto da due riconoscimenti di valore sovraziendale: la Breast Unit di Montecchio e il polo riabilitativo di Lonigo. La Breast Unit ruota attorno alla senologia dell’Ospedale di Montecchio Maggiore e rappresenta un centro oncologico di assoluta eccellenza per un approccio curativo dei tumori femminili a 360°; ad esso la Regione ha riconosciuto un ruolo di riferimento provinciale. L’altra eccellenza riguarda il riconoscimento dell’ospedale di Lonigo come polo riabilitativo ortopedico e cardiovascolare, anch’esso punto di riferimento per tutta la provincia e anzi unico di natura pubblica in tutto il vicentino. Si prosegue naturalmente con la progettazione del polo unico Arzignano-Montecchio, con la conferma di tutti i servizi che verranno riuniti in un’unica struttura. L’a-

Novità dalle altre Ulss Nuovo primariato di pronto Soccorso All’interno dell’Ulss 6 le schede ospedaliere portano una grande novità: il primariato di pronto soccorso per l’ospedale di Noventa Vicentina che sarà presidiato con un’ambulanza medicalizzata 24 ore su 24. Oltre al primariato di pronto soccorso, gli vengono riconosciuti il primariato di medicina generale e quello di chirurgia generale.

Cardiologia interventistica Novità importante per l’Ulss 4 Alto Vicentino: l’ospedale di Santorso avrà l’emodinamica, cioè una struttura di cardiologia interventistica che servirà anche l’Ulss 5.

Dall’Altopiano… L’identità dell’ospedale di Asiago sarà riabilitativa, ma le schede ospedaliere mantengono il punto nascite e riconoscono l’apicalità di pronto soccorso.

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Lonigo sarà l’unico polo riabilitativo del Vicentino

pertura del cantiere è prevista per l’inizio del 2015. Per quanto riguarda l’ospedale di Valdagno, invece, viene riconosciuto come ospedale nodo di rete in zona disagiata montana, il che gli consente di mantenere tutta una serie di servizi, primo fra tutti il punto nascite. Molto importanti, inoltre, il riconoscimento di due posti letto di terapia intensiva che qualificano l’ospedale per casi complessi. Quali sono i tempi perché le schede ospedaliere diventino operative? Le schede per ora sono proposte di delibera di giunta, il che significa che debbono essere vagliate dalla quinta Commissione regionale, il cui parere è obbligatorio ma non vincolante. Dopo questo passaggio, che potrebbe comportare qualche piccola variazione, spetta alla giunta approvarle in modo che diventino norme della Regione. Successivamente le singole Ulss hanno 90 giorni di tempo per definire nel dettaglio l’attuazione delle schede. Quali saranno a quel punto le priorità dell’Ulss 5? Le schede indicano una programmazione nel triennio, secondo le capacità di ciascuna Ulss, ed è chiaro che le valutazioni saranno innanzitutto di natura economica. Inoltre la Regione ha dato disposizione di occuparsi prima della parte ospedaliera e poi delle strutture extraospedaliere intermedie: ospedali di comunità, unità riabilitative territoriali e hospice. Per queste strutture intermedie è stato messo per iscritto che bisogna tener conto di eventuali strutture ospedaliere in riconversione prima di realizzarne di nuove.

Cosa sono gli ospedali di comunità

Sono strutture di ricovero intermedie pensate per l’assistenza dei malati cronici e per accompagnare la fase successiva al ricovero. In esse si opera in stretto contatto con i medici di base ed è fondamentale il ruolo degli infermieri.

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Arzignano

Ovest vicen tino

Un anno alle elezioni di stefano cotrozzi

Arzignano 32 Medici come una volta 34

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arzignano Non solo calcio... CHIAMPO Giunta: maggioranza femminile

ALTAVALLE Basta un attimo per salvare una vita MONTECCHIO Torna l’antico orologio

BRENDOLA I Birbi: 650 km pedalando

MONTorso Pro Loco: tanti giovani attivi

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opo l’assaggio di Chiampo e Brendola la prossima tornata elettorale vedrà protagonista anche la città del Grifo. Sono passati quattro anni da quando Giorgio Gentilin riuscì a sconfiggere Stefano Fracasso cambiando il colore politico di Arzignano. “Sono volati – ci confessa il sindaco – tutte le cose piacevoli corrono veloci…” Se li aspettava così? Devo ammettere che ci sono stati dei momenti inizialmente molto duri, che però ci hanno portato a fortificare la squadra, a crescere. Sbagliare, anche se in buona fede, significa

ragazzi e ragazze valuteremo insieme la soluzione migliore per la città. Cosa vuol dire? Che sono molto orgoglioso di dire che con me sindaco molti giovani sono cresciuti e maturati nel settore amministrativo e quindi oggi persone come Alessia Bevilacqua, Mattia Pieropan o Enrico Marcigaglia potrebbero benissimo ricoprire il ruolo di sindaco. Qual è il problema maggiore affrontato in questi quattro anni? Riuscire a portare innovazione in tutti i settori dopo vent’anni di stasi. Insegnare agli arzignanesi ad essere orgogliosi della loro città! Riportare uno spirito di appartenenza che si era perso, il senso di primato della nostra

Nella mia squadra ci sono giovani che potrebbero ricoprire il ruolo di sindaco imparare. In effetti avete perso qualche assessore per strada… Sono molto soddisfatto della mia squadra. È giovane, dinamica e fortemente innovativa. Con loro mi sono divertito a fare il sindaco. Significa che l’anno prossimo si ricandiderà? Ho sempre usato il plurale perché siamo veramente una squadra e con i miei Corriere Vicentino |

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città in Provincia. In tutte le nostre azioni cerchiamo di primeggiare. La politica sta cambiando velocemente, come pensate di muovervi in quest’ultimo anno? La buona politica è quella che agisce per il cittadino. Del teatrino della politica nazionale a noi poco interessa. Non vi sentite un po’ isolati dagli altri paesi? Forse gli altri si sono persi… La mia coalizione Pdl-Lega è più che mai solida e compatta. Rapporti con la minoranza? Di profondo rispetto. Chi vi aspettate come antagonista l’anno prossimo? Gianfranco Signorin o Michele Colasanto. Una cosa che avrebbe voluto fare in questi quattro anni e che non è riuscito a fare? Quello che faremo nel prossimo mandato. Una piscina con palestra e zona wellness secondo molti è un azzardo. Secondo me, invece, è quello che la mia gente si merita. Penso principalmente ai bambini e agli anziani. Non pensate di proporre una maggioranza allargata? Il mio progetto amministrativo è sempre stato e sempre sarà aperto a chiunque ami Arzignano e soprattutto la sappia immaginare nel futuro. Che abbia Arzignano nel cuore. I grillini non le fanno paura? Cosa sono i grillini? Se essere grillino significa portare rinnovamento, trasparenza e giovani allora io stesso sono un grillino. Come sarà quest’ultimo anno da sindaco? Molto difficile per l’economia e i lavoratori. Il Comune di Arzignano sarà sempre in prima fila a combattere con proposte concrete. Cosa le è mancato in questi ultimi quattro anni? Un po’ di tempo libero da regalare a mia moglie e ai miei nipotini.

La piazza del futuro di lisa masiero

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l nostro scopo è far rivivere la piazza di Arzignano”. Esordisce così l’assessore alla Sicurezza e alla Comunicazione Enrico Marcigaglia quando gli chiediamo di spiegarci perché il 6 giugno scorso è stata invertita la disposizione dei parcheggi che ora si trovano nel lato destro di piazza Campo Marzio, arrivando da via Grifo.

del centro ci dimostra che un plateatico nobilita il locale e arricchisce la piazza. Quali bar? Il Sangallo e il Dersut. E il San Marco, per chi si ricorda com’era una volta: lo storico bar di Arzignano poteva infatti sfruttare una zona verde presente nella vecchia piazza per avere anche uno spazio esterno con dei tavolini all’aperto. Avete ricevuto proteste? Sì, un commerciante è venuto a la-

Campo Marzio negli anni 90

In pratica cos’è cambiato? La viabilità è rimasta la stessa di prima e abbiamo anche migliorato la segnaletica stradale. Inoltre, ora accedere alla piazza arrivando da via Grifo è meno pericoloso. Come mai? La curva per entrare, quella che si trova davanti alla gastronomia di Guerrino, ora è meno “secca”. Perché queste modifiche? Abbiamo spostato i parcheggi per dare a tutti i locali che si trovano in quell’area la possibilità di avere uno spazio esterno per poter costruire un plateatico. L’esperienza di molti bar Corriere Vicentino |

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mentarsi sostenendo che la nuova disposizione dei parcheggi nasconde le sue vetrine. Assieme al Sindaco, lo abbiamo ricevuto e ascoltato. Avete risolto la questione? Abbiamo spiegato come questa novità porterà vantaggi per tutti: i locali con spazi esterni attirano più persone, dando di conseguenza più visibilità anche alle vetrine dei negozi. E adesso? Abbiamo un progetto a lungo termine, che mira a riqualificare piazza Campo Marzio: vogliamo diventi un luogo di ritrovo per tutti gli arzignanesi.


arzignano Opere pubbliche

Cronaca

Svolta per la passerella

Arrestata la banda che rapinò i “Due Forni”

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inalmente sono arrivate le risorse finanziarie per la passerella. 215 mila euro per il consolidamento del ponte sul torrente Chiampo che collega le piazze al Parco dello Sport. Nel piano delle opere pubbliche l’Amministrazione comunale ha inserito i fondi per l’intervento risolutivo, dopo che negli ultimi tre anni erano stati spesi 137 mila euro in manutenzione. I lavori verranno finanziati con i 200 mila euro di perequazione di un accordo urbanistico, di qualche anno fa, tra l’allora amministrazione di Stefano Fracasso e l’impresa Edilpiazza, che riguardava l’immobile ex sede Enel.

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Carabinieri della Compagnia di Thiene, dopo una complessa e articolata attività investigativa, hanno arrestato gli autori della violenta rapina commessa il 7 luglio 2011 ai danni della pizzeria “Ai Due Forni”. Tre individui armati e travisati, dopo avere colpito un cliente della pizzeria alla testa con il calcio della pistola, avevano raccattato un magro bottino, appena 40 euro, grazie all’astuzia della cassiera che era riuscita a togliere dalla cassa la maggior parte del contante e a buttarla per terra. Poi erano fuggiti con i due complici che li aspettavano fuori del locale. L’indagine si è conclusa con l’arresto di cinque persone: Florian Qato, Daniele Moretto, Besnik Abdullah, Claudio Mondin e Mendurim Vehapi.

Società

Trasferito tempio Sikh

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ono passati tre anni dall’applicazione del Regolamento Anti-moschea Abusiva, e l’associazione culturale indiana in affitto presso i locali di Via Decima Strada, non avendo adeguato la struttura alla normativa esistente, ha deciso di trasferire il proprio tempio presso una struttura ubicata in

un altro comune. Ad oggi, metà delle moschee/tempio si sono trasferite in altri comuni (il tempio Indù di via Nobile e il tempio Sikh di via Decima Strada) mentre l’altra metà è ancora operativa (il tempio indiano di via Olimpica e la moschea musulmana di via Quattro Martiri – i cui locali però sono stati messi in vendita).

Cultura

“Aperitivi Artistici Arzignano”

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giovani artisti del vicentino tra i 20 e i 25 anni sono stati protagonisti per tre serate di “Aperitivi Artistici Arzignano”, evento patrocinato dal Comune e organizzato da Luigi De Marzi, studente di Economia e Gestione delle Attività Culturali. Venerdì 21 e 28 giugno e mercoledì 3 luglio,

in tre bar diversi – Sottoscala MusicBar, Bar Castello e Bar Nazionale – si sono tenuti degli aperitivi seguiti da musica live acustica e accompagnati da opere d’arte contemporanea del panorama nostrano dalle più differenti influenze: dall’astratto all’espressionismo, fino alla fotografia e al collage in digitale. Corriere Vicentino |

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Stufi della stufa

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a polizia locale di Arzignano ha sequestrato a un immigrato residente in via Calavena Alta una stufa e la canna fumaria collegata, perché il vicinato non ne poteva più degli odori che uscivano dal camino. La Procura ha avviato indagini ipotizzando il “getto pericoloso di cose”, un reato che comprende anche gli odori forti e fastidiosi. L’immigrato, assieme al suo avvocato, attende di essere interrogato per fornire la sua versione dei fatti e far togliere i sigilli.


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arzignano

Medici come una volta Si trattava sempre di curare la salute delle persone, ma i modi erano diversi. Erano diverse le relazioni, le conoscenze, gli strumenti. Essere medici trenta, quaranta, addirittura cinquant’anni fa era tutta un’altra cosa. Un altro mondo. Ci siamo fatti raccontare cosa voleva dire da due diretti protagonisti, che hanno esercitato la professione in quell’epoca e in quelle condizioni. di giuseppe signorin

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uasi 90 anni, 35 dei quali passati a curare persone dello stesso paese. “Avevo così tanti pazienti – ci racconta Giuseppe Clerici – che più di una volta è capitato di dover intervenire per degli incidenti in cui era mio paziente sia la vittima sia chi aveva causato il danno”. Che differenze c’erano con oggi? C’era più umanità, ma anche più lavoro. Un giorno ho contato 72 visite fra ambulatorio e domicilio”. Si ricorda qualche caso in particolare? Negli anni 60 un bambino che aveva una ciste sotto il

“C

apitava che alle 6 di mattina suonasse il campanello di casa e si presentasse un contadino con un pollo vivo in mano come regalo, di cui magari non sapevo che fare. C’era molta più gratitudine all’epoca”. Ezio Cotrozzi ha visto cambiare la professione di medico sotto i suoi occhi, nel corso degli anni. Nato a Pola, ha studiato a Padova e a Ferrara, dove è stato anche assistente e poi professore di anatomia umana, finché nel ‘68 è approdato nel vicentino perché l’allora sindaco di Calvene gli ha chiesto di prendere condotta nel suo paese. Un paio di anni dopo è stato il dott. Sandri, che voleva dedicarsi all’odontoiatria, a chiedergli di sostituirlo ad Arzignano come libero professionista. “Ho deciso assieme a mia moglie di provare per qualche mese. Dopo 43 anni siamo ancora qua”.

ginocchio. L’ho mandato da uno specialista a Milano che gli ha diagnosticato un cancro. Volevano amputargli l’arto, ma io gli ho consigliato le radioterapie. I genitori mi hanno ascoltato e il bambino è cresciuto camminando sulle propria gambe. La soddisfazione più grande? Dopo che sono andato in pensione, a 70 anni, i miei pazienti che per strada mi fermavano per ringraziarmi. Era come se fossero persone della mia famiglia. Come ci si abitua a tanta sofferenza?

Non ci si abitua mai. Ricordo un bambino di 10 anni con una grave malattia che mi ha detto: “Dottore, non voglio morire”. Mi sono sentito morire io in quel momento, anche perché sapevo che il bambino non ce l’avrebbe fatta. Ma ho condiviso anche tante gioie. È vero che ama molto la poesia? Ho libri di poeti da tutto il mondo. I miei preferiti sono Prevert e Leopardi. Ho anche scritto un libro di poesie dedicato a mia moglie Maria. Altre passioni della sua vita? Le piante, gli uccelli e lo sport. Giocavo a calcio nella squadra dei medici contro gli altri professionisti. Nel ’56 ricordo un gol incredibile, sono sgusciato in mezzo a due avversari e ho segnato. Ho giocato anche a hockey. E a ping pong.

Cosa voleva dire fare il medico? Era più faticoso. Dalle 8 alle 21 non si staccava un attimo. E la notte bisognava essere reperibili. Magari qualcuno chiamava a casa alle 4 perché non riusciva a dormire… Mentre lavoravo prendevo le pastiglie e avevo 160 di pressione. Ora senza pastiglie ho 120… I pazienti com’erano? Non avevano le esigenze attuali, ma erano tantissimi. Non c’erano i pediatri, quindi c’erano tutti i bambini da seguire. Sono arrivato ad avere quasi 5000 persone…

Le visite domiciliari? C’erano poche macchine, quindi erano i medici a spostarsi. Nei periodi influenzali si arrivava a chiudere l’ambulatorio per qualche giorno. Si ammalava mezzo paese e dovevo passare casa per casa. Aspetti positivi? C’era molta più fiducia. Non esisteva il concetto di malasanità. La gente diceva “Dottore, faccia lei”. In questo senso era più semplice. Le persone sapevano che il medico faceva dei sacrifici per loro, non contro di loro. Il medico era considerato uno di famiglia, a cui poter raccontare qualsiasi cosa.

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arzignano

La Marelli PARLA INGLESE di giuseppe signorin

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l protagonista dell’affare: Marco De Benedetti Figlio di Carlo De Benedetti, l’Ingegnere, uno dei più importanti imprenditori italiani, attivo nel corso degli anni nei più svariati settori del panorama economico nazionale (editoriale, componentistica, telecomunicazioni, alimentare, energia). Marito di Paola Ferrari, nota e prorompente conduttrice de “La domenica sportiva”. Direttore generale e Co-head di Carlyle Europe Partners, fondo di private equity di proprietà del The Carlyle Group, società internazionale di alternative asset management. Questo l’identikit di Marco De Benedetti, a capo delle operazioni che hanno por-

tato all’accordo con l’inglese Melrose Industries per l’acquisizione della Marelli Motori, che si chiuderà nel mese di agosto tramite la vendita di Marelli Overseas Limited, la società che controlla Marelli Motori. Costo dell’affare: 212 milioni di euro.

Marelli: un 2012 da record Negli ultimi anni la Marelli Motori è stata protagonista di una crescita rilevante dei propri ricavi che nel 2012 hanno raggiunto la cifra di 149,1 milioni di euro registrando un incremento del 12,5% rispetto all’anno precedente e generando un EBITDA di 22,2 milioni di euro. Roberto Ditri, amministratore delegato di Marelli Motori: “Siamo entusiasti di poter lavorare con un partner come The Carlyle Group. Siamo certi, infatti, che il loro know-how industriale e la loro rete globale contribuiranno in modo significativo all’ulteriore sviluppo del nostro business e supporteranno la nuova fase di crescita che ci accingiamo ad affrontare sui mercati internazionali.”


arzignano

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Atletica

isa Dal Grande, classe 1994, campionessa d’Italia nel 2011 con l’Atletica Vicenza, con cui l’anno seguente si è aggiudicata il bronzo agli Europei in Slovenia. Per ultimo l’inaspettato terzo posto ai Campionati Italiani Juniores che si sono tenuti a Rieti dal 14 al 16 giugno. “Avevo appena corso i 400 ostacoli in 1’06’’75, migliorando di un secondo il mio record – ci racconta – quando mi hanno detto che dovevo prepararmi per la staffetta del giorno dopo, la 4x400, insieme ad altre ragazze con cui non avevo mai corso. Non avevamo alcuna speranza di fare risultato. E invece...”. Qualche sportivo/a a cui ti ispiri? Guardo più le mie coetanee di Vicenza che sono riuscite a indossare la maglia azzurra, come Ottavia Cestonaro

e Francesca Scapin, con cui spesso faccio le trasferte. Vorrei anch’io un giorno andare in Nazionale... Gli allenamenti? Quasi ogni giorno, un’ora e mezza, due. Quest’anno poi mi sono messa davvero d’impegno, grazie all’arrivo del nuovo tecnico, Diego Zocca. Quante ragazze siete ad allenarvi ad Arzignano? Sono l’unica fra gli Juniores... ma mi diverto lo stesso. Futuro? Dopo il diploma vorrei iscrivermi a Scienze Motorie, o comunque rimanere nel mondo dello sport, prima come atleta e poi come insegnante.

Tiro a volo

N

icola Fongaro, 20 anni, campione regionale di tiro a volo nella categoria Junior, titolo conquistato a Padova il 9 giugno. Cosa ti piace di questo sport? Amo la reattività presente nel momento in cui, nel giro di pochi secondi, parte il piattello, prendo la mira e sparo. Devi essere molto veloce e intuitivo per riuscire a comprendere la possibile traiettoria. A volte è difficile, perché il tutto è condito da una grande dose di adrenalina, che può giocarti dei brutti scherzi. Da quanto tempo lo pratichi? Da tre anni. Ho cominciato grazie agli insegnamenti di mio zio Massimo (ora finalmente posso dire che l’allievo ha superato il maestro...). Quanto ti alleni? Appena iniziato mi allenavo costante-


arzignano

Calcio

di giuseppe signorin

mente tre volte a settimana. Quest’anno, però, a causa degli impegni lavorativi, scolastici (e amorosi) ho potuto partecipare solamente alle gare. C’è qualche sportivo a cui ti ispiri? Ce ne sarebbero molti, in particolare però Enrico De Tommasi (uno dei tanti campioni della nostra Nazionale), che anni fa mi ha ceduto uno dei suoi fucili con il quale ho cominciato ad esercitarmi. Prossimi appuntamenti? Il 6 e 7 luglio parteciperò alla mia prima gara del campionato italiano. Poi il 24 e 25 agosto si terrà a Padova, dove ho vinto il campionato regionale, un gran premio di tiro al piattello.

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Golf

aura Sedda, 21 anni a ottobre e professionista dall’aprile 2012. Vincitrice degli internazionali U16 in Scozia nel 2006, dal 2008 fa parte della nazionale dilettanti, con cui ha partecipato a un europeo U16 e due europei a squadre U18. Nel 2010 è diventata campionessa italiana under 18 e si è piazzata seconda al Girl’s British Open Championship. Al momento gioca nel tour minore del Ladies European Tour, oltre a frequentare il secondo anno di Economia e commercio a Vicenza. Quando hai iniziato? A 7 anni, ma a competere a 11. Mi sono avvicinata al golf grazie a mio padre che giocava già da alcuni anni. Cosa ti piace di più e cosa ti piace di meno del golf? Il golf lo adoro e lo detesto allo stesso

tempo perché talvolta ti fa sentire invincibile e molto spesso ti fa sentire frustrato e insicuro. Sono però convinta che sia proprio il mix di gioie e dolori che il golf sa dare il motivo per cui alla fine non se ne può più fare a meno. Il tuo colpo preferito? Sebbene sia la parte più scarsa del mio gioco, il mio colpo preferito è il putt. Ossia il colpo che si utilizza per far entrare la pallina in buca. Hai mai fatto hole-in-one? No, sono brava ma evidentemente non abbastanza fortunata… Sogno nel cassetto? Vincere un Major e partecipare alle Olimpiadi visto che dal 2016 il golf torna sport olimpico.

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Chiampo

Maggioranza femminile di alessandra groppo

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e recenti elezioni comunali hanno portato a Chiampo due importanti novità: innanzitutto l’inaspettata vittoria del giovane avvocato Matteo Macilotti, da tutti considerato l’outsider di questa tornata elettorale e poi, novità nella novità, la composizione della nuova giunta che, a differenza di quella precedente, totalmente maschile, è a maggioranza femminile. Arianna Cenzato, vicesindaco e assessore al Sociale, Francesca Balestro, assessore alle Attività Produttive e al Turismo e Viola Parise, assessore alla Cultura e all’Istruzione, sono le tre donne scelte dal nuovo sindaco per la sua giunta: conosciamole meglio. Perchè avete deciso di scendere in politica? “Più che di politica – ci spiega Arian-

i candidati per queste ultime elezioni, sindaco compreso. Nel gruppo ci sono vari impegni e vari ruoli ed ognuno ha abbracciato quello più incline alla proprie passioni, professionalità ed esperienze”. La giunta precedente era unicamente maschile mentre ora vincono le donne: cosa ne pensate? “Maschi e femmine sono Da sx: Arianna Cenzato, Francesca Balestro e Viola Parise molto diversi per natura – spiega Francesca, ragioniera na, avvocato trentaduenne – parlerei e mamma di due bambini – ed è cordi impegno civico e di servizio”. “Quella di presentarsi alle elezioni retto che in un’amministrazione ci sia non è stata una scelta – continua Vio- il giusto mix tra le diverse intelligenla, laureata in tutela dei beni culturali ze, competenze, passioni e sensibilità ed operatrice nel sociale – ma un per- che caratterizzano rispettivamente i corso graduale. Abbiamo dato la no- maschi e le femmine”. stra disponibilità a Nuova Chiampo Siete tutte e tre alla prima esperiened è stato il gruppo stesso a scegliere za amministrativa: come è stato l’in-

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chiampo contro con la macchina comunale? Molto positivo – commenta Viola -. Abbiamo trovato delle persone molto disponibili e un grande spirito di collaborazione. Certo, ora sentiamo il peso della responsabilità ma abbiamo molta energia e voglia di fare. Avete già dei punti su cui state lavorando? “Per ora il nostro atteggiamento è quello dell’ascolto delle esigenze e delle problematiche dei nostri concittadini. Una cosa però abbiamo già deciso: noi parte femminile della giunta avremmo lo stesso orario di ricevimento per essere contemporaneamente a completa disposizione dei nostri concittadini”. Come vedete il futuro di Chiampo? “Molto positivo – conclude Arianna -. I cittadini stanno dimostrando partecipazione e entusiasmo. È fondamentale che continuino a stimolare noi amministratori perché sono convinta che con l’aiuto di tutti possiamo migliorare il nostro paese”.

50 anni di Fidas

50

gli anni che il Gruppo Fidas di Chiampo ha da poco festeggiato, 546 i soci e 957 le donazioni di sangue effettuate lo scorso anno. Ci sono numeri, come in questo caso, che racchiudono un universo di generosità. “Quest’anno abbiamo deciso di festeggiare al palatenda perché volevamo coinvolgere il più possibile le famiglie - spiega il presidente Giampietro Tonin -. Quello che serve è un vero e proprio esercito di donatori ed è fondamentale sensibilizzare i giovani a questa scelta responsabile che è anche uno stile di vita. Siamo molto orgogliosi del gruppo dei nuovi donatori, così come di quei veterani che donano da una vita e che quando sono costretti a smettere lo fanno sempre con grande dispiacere”. n.m.

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Dall’alto: il gruppo dei nuovi donatori e il presidente Giampietro Tonin mentre riceve il premio per i 50 anni del gruppo.

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c h i a m p o / a ltava l l e

Questione di attimi Verso i 4.000! di enrico corato

“E

rano da poco passate le nove di mattina, e mi aveva chiamato fuori dal capannone per dare un’occhiata ad un piccolo danno alla sua auto. Mentre stavamo parlando, si è chinato a terra per guardare meglio sotto l’auto e mi è caduto a peso morto tra le

nieri (ANC), di cui è anche consigliere e opera come volontario nel 91° Nucleo Volontariato e Protezione Civile Valchiampo; nel 2011, insieme agli altri membri dell’associazione, ha seguito un corso di primo soccorso tenuto dalla sezione SOGIT Agno-Chiampo. Non era agitato in quei momenti? “Devo dire di no, anche perché c’era già tanta agitazione intorno a me. Immagina la confusione: i figli, i capi e molti dipendenti, tutti nel panico. L’unica mia preoccupazione era continuare il massaggio cardiaco con un ritmo regolare. L’ambulanza non ci ha messo molto ad arrivare, forse 15 minuti ma a me è sembrata un’eternità”. Il suo intervento gli ha salvato la vita. “Tutti i medici che l’hanno visitato gli hanno detto che è stato molto fortunato ad aver avuto lì vicino qualcuno che sapesse fare il massaggio cardiaco”. A chi consiglierebbe di fare questo corso? “Lo consiglio a tutti, è molto importante e ci hanno insegnato davvero bene. Forse della teoria non rimane molto, ma le prove pratiche con il manichino ti rimangono più impresse”.

D’istinto ho incrociato le mani e fatto pressione sul petto, come al corso braccia”. Così Piergiorgio Bravo racconta l’arresto cardiaco che ha colpito qualche mese fa il suo datore di lavoro. “Aveva chiuso gli occhi, non respirava né dava segni di vita. Si vedeva subito che non era un semplice malore, e già si sapeva che ha problemi di cuore. D’istinto mi è venuto da incrociare le mani e fare pressione sul petto, come ci hanno insegnato al corso”. Piergiorgio vive a Nogarole e, come carabiniere in congedo, fa parte della sezione di Chiampo e Nogarole dell’Associazione Nazionale Carabi-

Durante la cena sociale della sua sezione ANC, lo scorso 5 giugno, Piergiorgio Bravo ha ricevuto un attestato di encomio dall’ispettore regionale Gen. Aniballi, su segnalazione del presidente di sezione Mario Piazza, per “aver soccorso tempestivamente il proprio datore di lavoro colpito da infarto e posto in atto una terapia d’urgenza salvandogli la vita”.

Corriere Vicentino |

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È

storia recente la riapertura della biblioteca di Crespadoro e da allora l’impegno per renderla sempre più efficiente e ricca non è mai venuto meno. “Dall’azione di alcuni giovani volontari è nato il progetto “Adotta una biblioteca” e molte persone da tutta la provincia hanno preso a cuore questa causa – ci spiega il consigliere delegato Silvia Pellizzari – . Siamo stati “adottati” da uno studio dentistico di Thiene che ci ha arricchito di moltissimi libri, ma hanno contribu-

ito anche numerosi privati, le associazioni del paese, il Comune e il Parco regionale della Lessinia. Attualmente i libri catalogati sono circa 2200 e ci sono ancora diversi scatoloni da catalogare: credo che arriveremo a 4000”. Lo scorso 4 novembre la nuova biblioteca è stata intitolata al concittadino Pasquale Rovetti, caporale alpino del battaglione Vicenza, insignito della medaglia di bronzo e d’argento al valor militare per la campagna di Russia. “In segno di riconoscenza, un pronipote di questo illustre cittadino di Crespadoro, che fa l’architetto, si è offerto di darci una mano e così abbiamo potuto arredare la biblioteca con nuovi scaffali. Inoltre organizziamo diverse attività per avvicinare i bambini alla lettura: non è mai troppo presto per appassionarsi alla lettura!”e.c.


a ltava l l e

I segreti dei Cimbri di enrico corato

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I popolo dei Cimbri, questi sconosciuti. La parola “Cimbri” forse non suona nuova, ma in pochi sanno chi erano veramente: abili boscaioli, minatori e carbonai, instancabili dissodatori delle fitte foreste e delle terre incolte delle nostre valli, che resero nuovamente produttive. È probabile che il loro nome derivi da “tzimbar”, che nella loro lingua significa appunto “boscaiolo”. Un’ottima occasione per riscoprire la lingua e la storia dei Cimbri è la “Festa dei Cimbri della Lessinia”, manifestazione itinerante che quest’anno per la 24ª edizione si terrà ad Alvese di Nogarole domenica 14 luglio, in concomitanza con il locale “Palio del Boscaiolo” che inizierà già dal sabato sera. A quanto pare, i Cimbri furono i protagonisti di un progressivo movimen-

to migratorio dalla Germania meridionale che, tra il XII e il XIV secolo, li portò a insediarsi nell’altopiano di Lavarone e Folgaria. Da lì si infiltrarono gradualmente nell’altopiano di Asiago occupando, allo stesso tempo, le alte valli dell’Agno e del Chiampo e disseminandosi pian piano sui Lessini veronesi, posti dagli Scaligeri a protezione dei territori di confine. Nell’alta Valchiampo le ultime tracce della lingua cimbra – parlata ancora oggi da pochissime persone a Giazza e sull’altopiano di Asiago – pare risalgano alla fine del XVII secolo, ma questo antico dialetto bavarese rimane vivo nella toponomastica, nei nomi di campi boschi valli sentieri e località rurali, ma pure nomi di contrade e addirittura molti cognomi, segni di una presenza stabile e duratura. Grazie ai toponimi tramandati di generazione in generazione per secoli – tra cui i frequenti “làita”, che si-

gnifica declivio, “bìsele” piccolo prato, oppure il più raro “rìndola” che indica la presenza di un corso d’acqua – l’antica lingua riecheggia ancora nella natura di tutta l’Altavalle. Per il programma della festa visitare il sito www.alvese.it o www.cimbri.it, o cercare l’evento su facebook.

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montecchio

Torna l’antico orologio di vittorio d’orsi

“U

n Paese che ignora il proprio ieri, non può avere un domani”, diceva il grande Indro Montanelli nel tentativo di farci capire l’importanza per un popolo della conoscenza e della riscoperta della sua storia. E il Comune di Montecchio Maggiore ha scelto di seguire quel saggio consiglio: sta per iniziare, infatti, un’operazione storica che riguarda la ristrutturazione dell’antico orologio meccanico che svetta dalla scuola elementare Manzoni e si affaccia su piazza Duomo.

meccanismo interno è funzionante, basta rimetterlo in sesto. Il problema del rumore si può risolvere facilmente facendo suonare la campana ogni ora oppure ogni sei ore”, afferma l’assessore Livio Merlo, che si occupa del progetto. “Attualmente gli orologi d’ottone

mento dell’orologio: è l’obiettivo sia nostro che dell’amministrazione comunale, della cui chiamata siamo molto grati. È una buona opportunità per mettere in pratica l’arte del nostro mestiere per riqualificare questo oggetto”. A parlare è il delegato comunale della Confartigianato di

funzionanti si contano sulle dita di una mano. Rimetterlo in funzione sarebbe molto importante dal punto di vista storico”, ci tiene a precisare l’assessore, che per la ristrutturazione ha pensato di rivolgersi agli artigiani locali, in una sorta di continuità con coloro che l’avevano costruito.

Montecchio Maggiore, Ruggero Camerra, che si è dimostrato subito interessato alla proposta del Comune e ha contattato le ditte locali specializzate. I lavori di ristrutturazione e di manutenzione meccanica, dei quali gli artigiani sono maestri, saranno eseguiti gratuitamente. Tra le proposte da valutare c’è anche quella di circondare l’orologio con piccole luci a basso consumo in modo da permetterne l’illuminazione notturna.

Una storia che inizia nel 1914

La storia di quest’orologio, fatto di ghisa, bronzo ed ottone, risale al 1914 quando l’allora giunta comunale l’acquistò da una delle più importanti aziende artigiane nel settore degli orologi da torre, la Ditta Fontana di Milano, pagandolo ben 1200 delle vecchie lire. Il meccanismo, che permette all’orologio di funzionare, è fermo dagli anni 70 perchè probabilmente fu ritenuto vecchio rispetto a quelli più avanzati tecnologicamente che nascevano in quel periodo e a causa del rumore che provocava, visto che la campana, lavorata nelle fonderie vaticane, suonava ogni quarto d’ora. Inoltre per far girare le lancette era necessario l’intervento del custode in quanto l’orologio funzionava solo per quattro giorni di seguito, dopodichè era necessario ricaricarlo tramite un’apposita manopola. Successivamente la ricarica manuale venne sostituita con un piccolo motorino elettrico che permetteva al meccanismo di ricaricarsi automaticamente. Ma “resta un’opera artigianale favolosa che vale la pena ristrutturare; il

Arte artigiana per l’orologio

“Siamo orgogliosi di offrire il nostro lavoro per ripristinare il funzionaCorriere Vicentino |

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montecchio

Mai più violenza di francesco gualtieri

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n primo luogo di approdo e un valido aiuto per le persone che vivono il dramma della violenza domestica. A Montecchio Maggiore ha aperto il primo e unico sportello nell’Ovest Vicentino dedicato a questo fenomeno, che sembra essere particolarmente diffuso in Veneto. Lo dicono le statistiche: nella nostra regione il 34,3% delle donne ha subito violenza, mentre la media nazionale è del 31,2%. Lo dice anche l’osservatorio nazionale sulla violenza domestica, che non fa distinzione tra generi: ogni 4 ore in Veneto si registra un caso. Il servizio di Montecchio, che ha sede nella Cittadella delle Associazioni in via San Pio X e fa parte dello sportello integrato per l’assistenza fami-

gliare, è il frutto dell’intesa tra Ulss 5, Conferenza dei sindaci, Comune, Consorzio Prisma, Carabinieri e Polizia Locale, osservatorio nazionale sulla violenza domestica e un pool di avvocati che si occuperanno del gratuito patrocinio nei procedimenti penali legati a violenze in contesti di particolari difficoltà economiche. “Solo il 10-20% delle persone che subiscono violenza denunciano l’accaduto – spiega il sindaco e presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss 5 Milena Cecchetto -. Siamo convinti che il servizio sia importante per intercettare le problematiche che altrimenti rimarrebbero nell’ombra”. “Lo sportello potrebbe far emergere situazioni che rischierebbero di restare sconosciute”, conferma la direttrice dei servizi sociali dell’Ulss 5 Antonella Pinzauti. Le donne, gli uomini,

gli anziani e i minori che si rivolgono allo sportello vengono accolti da un assistente sociale del Consorzio Prisma, che raccoglie le richieste di aiuto e attiva gli altri attori della rete. Lo sportello è aperto il lunedì dalle 15,30 alle 18,30 su appuntamento, il martedì dalle 15,30 alle 18,30, il mercoledì dalle 10 alle 13 su appuntamento, il giovedì dalle 10 alle 13 e il venerdì dalle 15,30 alle 18,30. Il servizio risponde al numero 3406547278.

Sono stato ambasciatore di vittorio d’orsi

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n viaggio umanitario verso i Paesi dell’est Europa e come ambasciatore uno studente del secondo anno dell’ITC Silvio Ceccato. Matteo Taietti è stato scelto per far parte di un’iniziativa della rete Progetto Pace con lo scopo di sensibilizzare e creare dei gemellaggi con le scuole dei Paesi dell’est Europa. Perchè sei stato scelto proprio tu per partecipare a questo viaggio? Perchè mi sono impegnato molto nell’organizzazione della maggior parte degli eventi scolastici. Mi sarebbe piaciuto partire già l’an-

no scorso, ma ero troppo piccolo. Quest’anno sono stato scelto come “ambasciatore” dell’ITC insieme ad un altro ragazzo dell’IPSIA. Come siete riusciti a trovare i fondi per il viaggio? Si tratta infatti di un viaggio autofinanziato, nel senso che ogni scuola doveva provvedere a raccogliere i

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fondi organizzando delle attività sia nell’ambito scolastico sia al di fuori, come in piazza o nei negozi. Siamo riusciti così a raccogliere 500 euro. Quali sono state le tappe? Siamo stati in Ungheria, Slovenia, Polonia e Slovacchia: nelle scuole, nelle parrocchie, in centri di recupero e collegi universitari. E l’ospitalità non mancava mai. Con la comunità Tsigiana ungherese abbiamo anche stretto un gemellaggio. Ricordi di quest’esperienza? In ogni scuola dove siamo stati abbiamo cantato il nostro inno nazionale insieme all’inno del Paese ospitante, ma l’episodio che più mi ha colpito è stata la partita di calcio con i ragazzi polacchi di Varsavia. Grazie allo sport siamo riusciti a creare con loro un rapporto speciale di amicizia.


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In bici fino a roma

di simone bedin

B

rendola-Roma in bici. Seicentocinquanta chilometri pedalando. Non è frutto di un sogno bizzarro, ma è la vera storia dei “Birbi”, un gruppo di sei grandi amici che hanno la bicicletta nel sangue e l’amicizia nel cuore. Sono partiti il 9 maggio da Brendola alle sei di mattino, con un solo zainetto. Sei le tappe principali del loro viaggio: Sasso Marconi-Montecatini, Montecatini-Monteriggioni, Monteriggioni-Viterbo, Viterbo-Roma. Una vera e propria udienza generale da Papa Francesco li ha attesi il 15 maggio insieme a tantissimi altri fedeli e pellegrini da tutto il mondo. Il Papa ha incentrato la sua meditazione sul tema dello Spirito Santo come guida alla verità. Il ritorno in pullman è stato il 19 maggio. “La storia dei ‘Birbi’ – ci spiega Massimiliano Rampazzo, portavoce del gruppo - nasce più di dieci anni fa, quando con mio fratello (parroco di Montecchio ndr), amici in comune ed alcuni colleghi, spinti dall’interesse della bicicletta abbiamo deciso di formare questo gruppo che quasi ogni mattina, alle sei e mezza,

prima di andare a lavorare, fa una pedalata in compagnia tra i colli vicentini. Da lì non ci siamo più staccati”. Una vera e propria passione, quella dei Birbi, che grazie anche alla forte fede comune li ha spinti negli anni a fare un vero e proprio percorso di pellegrinaggio nelle città sacre. “Abbiamo cominciato nel 2004 – continua Massimiliano – con Santiago di Compostela, dove abbiamo percorso intorno ai 1.150 chilometri. La nostra esperienza è poi continuata visitando i luoghi di Padre Pio e quest’anno a Roma”. Grandi soddisfazioni per i “Birbi”, che oltre ad amare la bicicletta vedono ogni loro avventura come un’esperienza di vita. Tante sono le richieste da parte di appassionati ciclisti che chiedono di entrare a far parte del gruppo: “Non vogliamo allargare il gruppo anche perché se cominciassimo a far entrare altre persone la paura è quella di dividerci e questo noi non lo vogliamo. Tanto per fare un esempio, quando una mattina qualcuno del gruppo non può venire a pedalare per motivi personali, non va nessuno di noi. Perché o tutti insieme o nessuno”.

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Autodifesa all’aperto

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anno preso il via il 2 luglio i corsi di autodifesa organizzati dall’Amministrazione e la Polisportiva di Brendola. I corsi, tenuti dall’esperto di autodifesa e maestro di karate Maurizio Girardi, si svolgono il martedì sera dalle 20.30 alle 22.00, ma verrà attivato anche il mercoledì in caso di ulteriori iscrizioni. Dedicato alle donne di tutte le età (ma anche a uomini che vogliono apprendere le basi dell’autodifesa) il corso è completamente gratuito e si tiene all’aperto, nel parco di fronte alle scuole medie. f.m. Per informazioni: 0444 601172

Rotatoria a fine estate?

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e tutto procederà senza intoppi, i brendolani per la fine dell’estate troveranno una nuova rotatoria ad accoglierli all’ingresso del paese. Procedono infatti spediti i lavori in zona Orna, giunti nella delicata fase di realizzazione degli impianti di scolo e posa dei tubi di raccolta delle acque reflue. La consegna è prevista ufficialmente per il 4 settembre, anche se a causa del maltempo di maggio, che ha superato abbondantemente la soglia dei 15 giorni canonici di pioggia, probabilmente l’inaugurazione slitterà verso la fine del mese. f.m.


montorso

Giovani e attivi di lisa masiero lla faccia di chi sostiene che i giovani d’oggi non si dedicano mai al loro paese, a Montorso c’è un gruppo di ragazzi che hanno fatto del “pro bono” la loro missione. Quando si tratta di lavorare per sagre, feste ed eventi loro sono sempre in prima linea. Stiamo parlando dei volontari della Pro Loco di Montorso. Dopo il grande successo

solo per montare e smontare tendoni, non ci tiriamo mai indietro. Quindi il sabato sera lavorate gratis invece di uscire a bervi una birra... Passiamo molto del nostro tempo libero a fare volontariato, e non sempre è facile conciliare questa attività con gli impegni di ognuno di noi: siamo più di una ventina di persone! Anche il reparto cucine è fondamentale ed è formato da signore con grande esperienza. Quando lavoriamo la musica

dell’ultimo evento da loro organizzato, il “Villa Da Porto Night” di giugno, abbiamo incontrato Raffaele Biasin, membro della Pro Loco dal 2008. Vi mobilitate solo per le feste? In realtà no. Collaboriamo con il Comune, con i commercianti e con le varie associazioni del paese per aiutare a preparare i mercatini di Natale, pranzi per gli anziani e giornate dedicate allo sport. Che ci chiamino anche

non manca mai, e nemmeno le battute e le risate. Noi ci divertiamo così, e, tra una fatica e l’altra, la birra non manca mai! I vostri compaesani apprezzano la vostra dedizione? Il Comune ci aiuta con un contributo annuo e troviamo sempre qualcuno disposto a sponsorizzarci nonostante non sia facile, con questa crisi. Però qualche “grazie” in più lo apprezzeremmo davvero tanto!

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“A

bbiamo dato finalmente una risposta positiva ai cittadini che da più di dieci anni volevano avere la possibilità di costruire sui terreni di loro proprietà”. Il sindaco di Montorso Diego Zaffari ci ha spiegato l’importanza del Piano degli Interventi che è stato approvato durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale. “Con l’approvazione del Piano Interventi - prosegue il Sindaco - il paese potrà crescere e svilupparsi nei nuclei già abitati. Le 42 domande che erano pervenute attraverso lo specifico bando del 2012 sono state accettate. Nel centro storico si potrà ristrutturare, mentre in altre aree, come località Ponte Cocco e via Rio, potranno sorgere nuove abitazioni. L’unico vincolo per i proprietari delle nuove case è che si devono impegnare a non vendere nè affittare per almeno vent’anni”. Inoltre, i nuovi edifici che presenteranno un volume di 300 metri cubi (che corrispondono a 100 metri quadri) non saranno soggetti a perequazione. Oltre questa soglia i titolari del progetto dovranno invece corrispondere al Comune una cifra pari al 40% della differenza tra il valore edificabile e quello agricolo del terreno sul quale sorgerà l’immobile. Questi edifici potranno svilupparsi al massimo su due livelli. Nel P.I. è stato stabilito anche il colore comunale, che deve rispecchiare una precisa categoria cromatica. l.m.


montebello

Se la biblioteca è un miraggio di federico gobetti

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firme in una mattinata. Ovvero un cittadino su venti a cui sta a cuore il destino del polo bibliotecario paesano. Ma prima ricapitoliamo. La biblioteca comunale da fine marzo è chiusa per “cause di forza maggiore”, ovvero la maternità di Ilaria Colasanti, l’attuale bibliotecaria. Qualche tempo fa ne avevamo parlato anche noi e ci era stato assicurato che entro un mese (era aprile) il servizio bibliotecario sarebbe ricominciato regolarmente: la gestione sarebbe andata a dei volontari competenti ed autogestiti. Ad oggi, nulla di fatto. E come titola un famoso libro “anche le formiche nel loro piccolo si arrabbiano” (o quasi). Visto che le acque comunali sembravano essere sempre più stagnanti, due cittadini, Marzia Maule e Pietro Pellizzaro, qualche settimana fa hanno organizzato una raccolta firme per chiedere la riapertura immediata della biblioteca.

Come detto l’azione ha portato i suoi frutti: 350 persone, in una sola mattinata, hanno aderito alla petizione. Un cittadino su venti. “I volontari per aprire la biblioteca sono disponibili da mesi - commenta Pietro Pellizzaro - non è possibile rimanere in questa situazione di stallo.

I cittadini sono stanchi. E rivogliono la loro biblioteca. È ora che il Comune si interessi seriamente alla questione”. Continua Marzia Maule: “Con questa situazione stanno accadendo dei fatti che rasentano il ridicolo: chi prende in prestito un libro da una biblioteca della zona lo può restituire

all’ufficio protocollo del Comune di Montebello. Però a causa dei ritardi del servizio comunale stesso nella riconsegna dei libri, anche i singoli lettori accumulano a loro volta ritardi nel proprio “portfolio bibliotecario” personale. Sicché non possono prendere in prestito ulteriori libri a causa di una mora temporale di cui non sono responsabili!”. Che ne sarà delle firme raccolte? “Ora le abbiamo consegnate in Comune. Speriamo che vengano prese in considerazione da chi di dovere. I montebellani hanno bisogno del loro spazio librario, che purtroppo è anche uno dei pochissimi punti culturali del paese. Abbiamo aspettato anche troppo”. Il commento dell’assessore alla cultura Rodolfo Peroni, diretto responsabile della biblioteca: “La raccolta delle firme? Ognuno può fare ciò che vuole. In Comune stiamo lavorando per far sì che la biblioteca riapra al più presto. I volontari ci sono e a breve verranno ‘istruiti’ per gestire il traffico librario. Si tratta di portare pazienza ancora un po’”.

Rotatoria lungo la SR11, “lavori ad inizio 2014”

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la nuova rotatoria? A che punto sono i lavori per la realzzazione del nuovo rondò sulla SR11 in località Padana a Montebello? La decisione di partire con i lavori è stata presa il 18 febbraio. “Ad oggi - ci fa sapere il sindaco Fabio Cisco - siamo in attesa dell’accordo di programma, che serve in parole povere a stabilire ‘chi fa cosa’. In ogni caso l’assessore regionale Chisso e il presidente di Veneto Strade Gastone Vinerbini hanno confermato che l’inizio del progetto esecutivo sarà a fine estate. Mentre per l’appalto dovremo probabilmente aspettare il 2014. All’inizio del nuovo anno contiamo di partire con i lavori”. f.g. Corriere Vicentino |

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Cronaca di una crisi non annunciata

Lonigo Quote latte: si preannuncia un’estate bollente

lonigo Paolo Tagliaferro a scuola dagli antichi maestri sarego Il talento di Serena per la musica sarego Nuova scuola d’infanzia: al via i lavori Noventa Lucia festeggia il traguardo dei 107 anni Albettone Questione cava: il futuro del monte San Giorgio

barbarano/ albettone Valdastico Sud: finalmente quei fatidici 8 km!

di Lino zonin

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allo stabilimento della Brendolan Prosciutti spa, guardando verso il basso, si vede il campanile di Meledo. Da qualche settimana i rintocchi che arrivano fin sopra la collina hanno il suono triste e cupo dei peggiori annunci. La ditta, una delle realtà economiche più gloriose non solo del Basso Vicentino ma di tutto il Veneto, sta sprofondando in una crisi che sembra non avere soluzione. UN PO’ DI STORIA A fondare il prosciuttificio, nei primi anni Sessanta, fu Bruno Brendolan, geniale figura di imprenditore scomparso un anno fa, del quale l’azienda conserva ancora il nome. Allora la sede era a Lonigo, in via Cesare Battisti, dove ancora rimangono i resti delle sale di stagionatura e degli uffici. Per quarant’anni la Brendolan Prosciutti è cresciuta, aprendo nuovi stabilimenti a San Daniele del Friuli e a Langhirano, zone tipiche del prosciutto dop. Nel 2000 Bruno Brendolan ha ceduto Corriere Vicentino |

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l’azienda a un pool di aziende mantovane, il Consorzio Latterie Virgilio e la Ghinzelli spa. Nel 2006 la nuova proprietà si è trasferita a Meledo Alto, in uno stabilimento nuovo e dotato delle più avanzate strutture tecnologiche. Il nome e rimasto come garanzia di continuità per l’eccellenza del prodotto. I MOTIVI DEL DECLINO Qualcosa ha cominciato a non funzionare a partire dal 2007, come riferisce Daniele Zambon, il sindacalista della Fai Cisl che sta seguendo la vertenza. “Acquisti immobiliari troppo onerosi rispetto alle possibilità di cassa hanno generato ingenti oneri finanziari la cui incidenza non è stata assorbita dal prezzo del prodotto. Si aggiunga a ciò una serie di carenze manifestate dal management, sfociate in scelte di mercato rivelatesi sbagliate, e si avrà il quadro della situazione”. Per far fronte al crescente indebitamento, le banche che sostengono finanziariamente l’azienda hanno chiesto di porre un vincolo di tipo rotativo sulle scorte di prosciutti dop giacenti in ma-


gazzino. Nel maggio di quest’anno, dopo aver rilevato che il bilancio 2012 presentava una nuova e sostanziosa perdita, una delle banche del pool ha deciso di far valere la garanzia e ha bloccato la consegna dei prosciutti in giacenza per il confezionamento e la spedizione. Privata della merce da consegnare ai clienti, che pure continuano a mandare ordini, la ditta è stata costretta a rallentare prima e a fermare poi la sua attività. I COMMENTI A LONIGO Tutto si poteva pensare, meno che la Brendolan Prosciutti entrasse in crisi. “Mio padre - commenta Silvia Brendolan - è morto nell’agosto scorso e gli è stato risparmiato questo strazio. Mi chiedo come sia possibile che una ditta sana, ben capitalizzata, forte nel marchio e nella posizione commerciale sia stata prosciugata in questo modo nel giro di poco più di un decennio. Non entro nel merito dei motivi che hanno prodotto uno sfascio del genere, dico solo che la società e il brand che abbiamo ceduto erano talmente solidi da durare per tanti anni nonostante l’assoluta mancanza da parte dei nuovi proprietari di iniziative e di promozioni per consolidarne la posizione. In questo momento il mio pensiero va ai dipendenti, molti dei quali sono stati assunti da mio padre. Una volta entrare alla Brendolan significava avere il posto sicuro per tutta la vita. Verifico con grande dispiacere che non è più così”.

mentano –. Per settimane in azienda non si è visto nessuno della dirigenza o della proprietà aziendale che ci spiegasse quello che stava succedendo. L’estate è il periodo di punta per la vendita dei prosciutti e gli ordini continuano ad arrivare perché il nome Brendolan è ancora forte sul mercato. Eppure siamo stati costretti a una immobilità che fa davvero male”. A fianco dei lavoratori si sono subito schierati i sindaci di Lonigo e di Sarego partecipando alle assemblee di fabbrica e cercando di mobilitare le istituzioni governative. L’unica speranza è che si faccia avanti un compratore deciso a rilanciare l’azienda facendo leva sulle potenzialità tecniche, professionali e di mercato che ancora la Brendolan Prosciutti conserva.

CHE SUCCEDERÀ? La proprietà dimostra di non credere più nel comparto prosciutti e ha annunciato l’intenzione di procedere alla liquidazione della Brendolan. Alla preoccupazione per la probabile perdita del posto del lavoro per i 40 dipendenti della ditta si aggiunge un altro motivo di amarezza: “Siamo stati completamente abbandonati a noi stessi – com-

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Quest’estate latte bollente di giovanni salviati

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a questione quote latte va molto al di là dei diretti interessati, perché se continua la morìa di allevamenti (altri 2000 hanno chiuso solo in Veneto e solo negli ultimi 6 anni, con tre titolari morti suicidi) non ci sarà più letame per fertilizzare i terreni, e il ciclo sano dell’agricoltura morirà con noi”. È un fiume in piena dagli accenti drammatici Eugenio Rigodanzo, allevatore di Lonigo e riferimento per i “Milk warriors”, il gruppo che da anni combatte una dura battaglia contro le ingenti multe per lo sforamento nella produ-

zione di latte. L’estate è destinata a essere calda su questo fronte. Mentre il 30 giugno è scaduta la rata annuale per chi ha scelto di pagare le multe imposte negli anni scorsi, la ventina di aziende del basso vicentino che invece ha scelto la strada dei ricorsi giudiziari per ottenere le sospensive delle multe, è in tensione per delle possibili svolte giudiziarie e amministrative attese nei prossimi mesi. “La Procura di Roma – prosegue Rigodanzo – come capofila di un’altra sessantina di Procure della Repubblica, sta conducendo un’indagine penale in base alla relazione dei Carabinieri, la quale ha accertato che l’Italia non ha mai complessivamente sforato il tetto delle quote latte imposte dall’Unione

Europea. Ora i magistrati hanno fra l’altro in mano delle intercettazioni di email fra l’Istituto zoo-profilattico di Teramo (che ha l’incarico di censire le vacche italiane) e l’Agea (agenzia del ministero dell’agricoltura), nelle quali i funzionari si mettevano d’accordo per aggiustare i dati in modo da confermare di fatto gli sforamenti e le multe. Dati che in realtà rivelano un numero di vacche inferiore a quanto dichiarato dall’Agea. Intanto, per far capire l’andazzo, in quella agenzia continuano a desti-

nare 100 milioni l’anno solo alla voce ‘aggiornamento sistemi informatici’. Con questi risultati. In estate potrebbero esserci altri importanti passi avanti nell’inchiesta”. Il tutto in un periodo di piena bufera per il Ministero, che ha visto nel dicembre scorso l’arresto per corruzione di ben 11 dirigenti e funzionari. “Il 28 giugno – informa inoltre parallelamente Mauro Giaretta, fondatore dei Cospa – abbiamo avuto un’udienza al Consiglio di Stato, al quale abbiamo fatto ricorso dopo la sentenza del Tar del Lazio che ha tolto le sospensive delle multe che molti tribunali italiani ci avevano ripetutamente accordato negli anni scorsi. Ebbene, l’udienza è durata ben 4 ore, durante le quali i giudici hanno ascoltato i nostri avvocati riepilogare dall’inizio la vicenda quote latte. Altre ne seguiranno (una il 19 luglio), e aspettiamo per l’autunno la sentenza che, se favorevole, ci darebbe definitivamente ragione”.

A proposito di Cospalat A surriscaldare ulteriormente l’ambiente, in particolare dei Cospa, è intervenuto l’arresto il 21 giugno scorso (assieme ad altre sei persone) di Renato Zampa, presidente del consorzio friulano ‘Cospalat’, con l’accusa di frode in commercio e adulterazione di alimenti, seguito a un indagine dei Carabinieri del Nas di Udine. Il consorzio di allevatori avrebbe distribuito a caseifici anche del Veneto latte contaminato da percentuali non consentite di aflatossine. “Non temo ripercussioni sulla nostra attività di allevatori – commenta Mauro Giaretta – ma trovo quegli arresti sproporzionati ai fatti. Perché in causa c’è solo il ‘Cospalat’? Il problema delle aflatossine negli alimenti bovini, dovuto al mais prodotto lo scorso anno, è generale. I danni alla salute riscontrati? Non ci credo. Negli Stati Uniti il tetto di aflatossine consentito è 10 volte più alto del nostro. Ho conosciuto Zampa ad alcune riunioni, e non mi è sembrato il pericoloso delinquente dipinto dai giornali”.

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Antichi maestri di lino zonin

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egola numero uno: ispirarsi all’opera dei grandi che ci hanno preceduto. Paolo Tagliaferro, 32 enne pittore leoniceno di successo, dimostra di condividere iniziando l’intervista con due citazioni. La prima è nientemeno che di Caravaggio: “In pittura valent’huomo che sappi depingere bene et imitar bene le cose naturali”; l’altra è di Salvador Dalì: “Inizia con l’imparare a disegnare e a dipingere

Quello l’avevo già visto, ero già rimasto in trance davanti alle sue nature morte chiedendomi come si potesse giocare a quel modo con la luce e l’ombra per far uscire le figure dal quadro. E ha cominciato a provarci. Certo, con grande difficoltà all’inizio ma con risultati che ritengo soddisfacenti alla fine. Ho trovato la mia vena dipingendo nello stile iperrealista nature morte, ritratti, animali e giocattoli. Per ottenere un effetto delicato utilizzo la tecnica delle velature molto numero-

Premiato il disegno di Emi

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a piccola Emi Bertini, che frequenta la quarta alle scuole elementari, ha uno spiccato talento per il disegno. Lo dimostra la composizione che ha creato per il concorso indetto dalla Città dei Bambini e dei Ragazzi, scelta dalla giuria per illustrare la locandina della manifestazione. l.z.

Successo per la cena in terrazza

O come gli antichi maestri. Dopo potrai fare quel che vorrai: tutti ti rispetteranno”. È andata, o sta andando, così? Sono ancora agli inizi ma la strada che sto seguendo è quella. Considero Caravaggio il mio nume tutelare e la sua tecnica straordinaria è per me una fonte continua di ispirazione. Quali sono i suoi inizi? A casa dipingevano sia il nonno che il papà. Notando il mio interesse, a 13 anni i genitori mi regalarono un cavalletto e i primi pennelli. Da allora, praticamente, non ho più smesso. Ho frequentato il liceo artistico a Vicenza e nel 2007 mi sono laureato all’accademia Cignaroli di Verona. Poi ha incontrato Caravaggio.

se. Ogni mio quadro nasce da ore e ore, anche dieci al giorno, passate per mesi davanti al cavalletto. Con quali riscontri? Buoni, direi. Da dieci anni espongo in importanti gallerie italiane e nel 2008 ho portato i miei quadri a una mostra a Berlino. Nel 2003 e nel 2010 sono stato finalista al concorso di Arte Mondadori. Nel 2010 ho realizzato il manifesto del film “Le stelle inquiete” di Emanuela Piovano e nel 2011 ho partecipato alla Biennale di Venezia. Recentemente mi appoggio alla galleria Unique di Torino dove alcune mie opere sono esposte in forma permanente. Se uno non vuole fare tanta strada, può vedere un mio quadro in chiesa vecchia a Lonigo, accanto al ritratto di san Giovanni Bosco. Corriere Vicentino |

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ltre 1.500 euro a favore del restauro del santuario della Madonna dei Miracoli raccolti durante la cena di beneficenza svoltasi nella terrazza del palazzo del Popolo di piazza IV Novembre. Un risultato che gratifica l’impegno profuso dalla Fidapa, che ha organizzato l’evento, e in particolare dalla presidente Loretta Doro. l.z.


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Successo per il secondo atto di stefano canola

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a “Nessuno è straniero nella nostra città” a “Il mondo che vogliamo”. La Festa dei Popoli di Lonigo continua a volare alto e ha mandato in archivio la seconda edizione (al Centro Giovanile dal 21 al 23 giugno) con la soddisfazione degli organizzatori. “L’affluenza di pubblico è stata sicuramente maggiore del 2012, sia da parte della popolazione italiana sia di quella immigrata e al di là delle nostre previsioni – conferma Aldo Tegazzini, presidente di Noi Associazione. - A raccogliere i maggiori consensi un gruppo di indiani sikh di Brescia con uno spettacolo di arti re-

ligioso - marziali con spade, pugnali, lance e bastoni, che ha catturato l’attenzione e lo stupore dei presenti. Molto apprezzati i laboratori creativi per

i bambini, il futuro della nostra città, nei pomeriggi di sabato 22 e domenica 23. C’erano proposte da Italia (lavori

di pastasale e visita guidata al teatro comunale), Giappone (scrittura kanji e origami), India (trecce e decorazione unghie), Marocco (tintura all’hennè), Cina (giochi e scrittura), Ghana (danza azonto), oltre ai giochi popolari delle varie Nazioni. Certamente questa Festa non risolverà i problemi di integrazione o le diffidenze reciproche, ma noi “sogniamo”, senza presunzione, e per questo motivo all’inizio della manifestazione abbiamo pensato di invocare e ringraziare Dio con un momento di riflessione affidato a ciascun popolo”. Già in cantiere l’edizione 2014. “Abbiamo ricevuto la proposta di partecipazione da Costa d’Avorio e Mali e abbiamo già steso una bozza di progetti per coinvolgere altre realtà leonicene” – conclude il presidente.

La magia del mondiale

Woodward, Zagar e Franchetti (Foto di Mirco Milan)

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o speedway a Lonigo assomiglia a quelle signore in là con gli anni, piene di acciacchi fin dall’esordio negli “anta” e più volte date per moriture, invece ancora salde in sella. L’ultima riprova la semifinale mondiale del 22 giugno: in un periodo di crisi economica e di bizzarrie climatiche, mica male richiamare sulle

gradinate del “S. Marina” quasi 2000 persone, la stessa sera di Italia - Brasile in Confederations Cup di calcio. E non si trattava di un GP, con i migliori piloti del pianeta a sfidarsi per il titolo, ma più modestamente del penultimo passo delle qualificazioni ai GP 2014, con uno solo dei “magnifici 15” in pista, l’aitante sloveno Zagar giunto secondo.

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La gara ha ripagato l’entusiasmo del pubblico e l’impegno del Moto Club, una garanzia nell’organizzare corse ad alto livello. Sul podio con Zagar due danesi: il vincitore Andersen, una carriera importante alle spalle ma ancora tanta voglia di derapare, e il giovane Jepsen Jensen, campione iridato 2012 a squadre e nell’Under 21. I più contenti i tifosi tedeschi, che tra cori e bandiere hanno festeggiato il passaggio del turno del loro Smolinski, quarto. Noi, come al solito, abbozziamo: il leoniceno Guglielmo Franchetti, tricolore in carica e wild card nella gara, ha raccolto un solo punto. Attorno a lui e al movimento italiano pochi soldi, poche piste, pochi piloti. Quasi un miracolo sopravvivere ma Lonigo pensa già al 2014 e al 2015, preparando una sorpresa clamorosa. Com’era la storia delle vecchie signore acciaccate? s.c.


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CREDITO COOPERATIVO VICENTINO dal 1895

POJANA MAGGIORE (VICENZA)

Vicenza

Cooperazione in Festa 2013 Programma

Sabato 27 luglio ore 17.00 Apertura stand delle Cooperative ore 19.00 Inizio - 1° fast puling in notturna a cura del team-mazinga.com partecipazione gratuita con i trattori (prenotazione presso Agriberica - Pojana Maggiore tel. 0444 794238 / 335 1215086) ore 20.30 Musica giovane con band del territorio

Domenica 28 luglio ore 9.30 Apertura stand delle Cooperative ore 10.30 Tavola rotonda su “Fare Cooperazione oggi: buone pratiche” ore 17.30 Animazione per bambini e degustazione delle Cooperative ore 21.00 Concerto offerto da BCC Vicentino in

suoni e voci dell’Opera nel bicentenario della nascita di

Giuseppe Verdi

musiche di Rossini, Bellini, Giordano, Bizet, Verdi Dirige M° Maurizio Fipponi - Presenta Arianna Lorenzetto

Entrata Libera Durante tutta la manifestazione sarà in funzione un servizio di ristorazione Tutti gli eventi avranno luogo negli spazi di Villa Pojana a Pojana Maggiore (Vicenza)

Mk&C BCC Vicentino 6/2013 - Grafica e stampa AGM Grafica 0444 861478

L’Orchestra

www.bccvicentino.it Società Cooperativa - Via Matteotti, 47 - 36026 Pojana Maggiore (Vicenza) - Codice ABI 8732.0 Albo creditizio 2391.10 - Albo cooperative AI60525 - Registro Imprese di Vicenza, C.F. e P. IVA 00152400248 - Swift: ICRAITRRKC0 PEC bccvicentino.segreteria@legalmail.it - Aderente al: Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, Fondo Nazionale di Garanzia (art. 62, comma 1 D. Lgs. 23.07.1996, n. 415), Fondo di Garanzia dei Portatori di Titoli Obbligazionari emessi da Banche appartenenti al Credito Cooperativo


sarego

Tutto il talento di Serena di giovanni salviati

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a cominciato a suonare il pianoforte alle scuole medie di Meledo, ed è subito stata passione. Un amore per la musica che l’ha portata a vincere, eseguendo la sonata n. 17 di Mozart il primo premio al concorso nazionale “Val di sole” in quel di Dimaro nel Trentino. Quel che colpisce in Serena Peroni, di Monticello di Fara, è la maturità dei suoi gusti e delle sue scelte in materia, oggi rara in una ragazza di 14 anni. Come è nato il tuo amore per la musica? Sono stata avviata a questa passione dai miei genitori, a loro volta appassionati, tanto che cantano entrambi in cori. Fin da piccola mi hanno portato ai loro e ad altri concerti. Che musica ascolti? Soprattutto pianistica. Il mio autore preferito è Fryderyk Chopin. Amo le sue polacche, i suoi valzer. Il tuo pianista preferito? Come interprete di Chopin mi piace Arthur Rubinstein.

E la musica commerciale alla moda, quella che i tuoi coetanei hanno sempre nelle orecchie con le cuffiette? La ascolto anch’io, magari quando sono con miei amici, perché è inevitabile, ma non mi appassiona per niente. Che rapporto vedi fra i tuoi coetanei e la musica classica? Io mi sento un po’ un’eccezione. In generale è molto difficile che i ragazzi

La colpa è di Generale Inverno...

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na fila di piante potate malamente deturpano via Salvagnini a Sarego, mentre alcuni grossi rami caduti si ingombrano ancora il canale lungo la strada. “Sono alberi privati – precisa l’assessore Tregnaghi – rovinati dalla nevicata di febbraio. All’interno della chioma molti rami si erano spezzati, e il proprietario ha dovuto tagliarli così. Non resta che aspettare la ricrescita”. g.s.

Corriere Vicentino |

oggi amino la musica classica. Per loro la musica dev’essere solo divertente, facile e movimentata. Ho provato a proporla a qualcuno, ma non si sforzano di comprenderla. Idee sul tuo futuro? Mi sono iscritta al liceo musicale di Vicenza. Il desiderio è fare di questo ambito la mia professione. Per esempio insegnando storia della musica. Per quante ore al giorno suoni il pianoforte ? Attualmente circa due ore e mezzo, tre. Il “Val di sole” è il primo concorso che vinci? È la prima volta che vinco il primo premio. Ma fra l’anno scorso e il precedente ho vinto per tre volte terzi premi ad altrettanti concorsi, ancora a Dimaro e a quello di Bardolino. Chi sono stati i tuoi maestri? Quelli delle scuole medie di Meledo. I primi due anni Cristina Massignan, e quest’anno Alessandro Costa, che mi ha seguito e fatto avanzare in particolare sul piano tecnico. A loro devo naturalmente molto.

E i cipressi piegano il capo...

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a neve dei mesi scorsi ha lasciato “spennacchiato” anche l’elegante viale di cipressi che conduce a villa Favorita a Monticello di Fara, deturpando il prezioso profilo toscaneggiante del paesaggio. Diverse piante sono rovinate e hanno bisogno di un intervento che spetta al Comune. L’assessore competente Ivano Tregnaghi intende inserire l’intervento assieme ad altri necessari in un “pacchetto del verde” (nel quale rientrano anche i cipressi del cimitero di Sarego) che dovrebbe partire nei prossimi mesi, appena le condizioni lo consentiranno. g.s.

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Nuovo asilo: al via i lavori di giovanni salviati

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erviranno due estati per completare la nuova ala della scuola dell’infanzia a Monticello di Fara, destinata ai bimbi di Meledo. E probabilmente per tutto il prossimo anno scolastico i piccoli alunni saranno senza il loro giardino, sede di cantiere. 350 metri quadrati di struttura prefabbricata in legno a un piano sorgeranno nella parte sinistra dell’area verde, lungo il marciapiede di via Divisione Julia. I lavori saranno consegnati dal comune nel corso del mese di luglio all’impresa padovana che ha vinto la gara d’appalto sbaragliando un centinaio di concorrenti. “All’apertura delle buste – conferma l’assessore Ivano Tregnaghi – è risultata la migliore offerente, chiedendo un importo al Comune pari a circa 470mila euro”. La prima operazione

sarà il getto della piattaforma di cemento armato che farà da fondamenta alla nuova struttura. L’erezione delle pareti esterne sarà la seconda fase, che non durerà molto, essendo prefabbricate. Entro il 2013 dovrebbe essere completato il tetto. Infine, si dovrà procedere all’installazione dei serramenti, degli impianti e delle finiture interne. A separare e unire al tempo stesso la nuova ala con l’attuale struttura della materna di Monticello, ci sarà una fascia di circa tre metri di larghezza. Da settembre e per tutto il prossimo anno scolastico (o buona parte), intanto, l’entrata per i bimbi sarà realizzata sul retro della vecchia struttura, e come giardino per uscire durante le belle giornate probabilmente si condividerà

quello adiacente delle scuole elementari, in orari diversi dalla ricreazione degli scolari. “Ma per l’uso del giardino – conclude Tregnaghi – bisognerà sentire l’impresa, una volta che avrà preso possesso dei lavori e attivato il cantiere. Sarà solo allora che ci potranno dire con certezza di quanti metri quadrati avranno bisogno per rispettare le norme sulla sicurezza”.

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In tanti per il santo Lavori in vista U di federico tosato

n vero e proprio pellegrinaggio, gremito di persone, come era stato programmato. Lo scorso 30 giugno, giorno della morte di San Teobaldo, tanti sossanesi e

non solo, guidati dal vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol, sono partiti dalla Chiesa parrocchiale per arrivare al romitorio in Sajanega. In quest’eremo, a lui dedicato, il patrono di Sossano morì nella metà del 1066, verosimilmente di lebbra.

di federico tosato

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a giunta comunale ha appena approvato il programma dei lavori pubblici per i prossimi tre anni. Considerando quelli più impegnativi e con importo superiore ai 100.000 euro, l’elenco che otteniamo ci offre, dal 2013 al 2015, un intervento per anno. Per quanto riguarda quello in corso, l’unica opera che sfonda la quota di 100.000 euro per fermarsi ai 110.000, è la sistemazione interna del cimitero del capoluogo e la realizzazione di nuovi loculi. Il lavoro invece più dispendioso – necessiterà di un esborso di 200.000 euro – in programma il prossimo anno, riguarda la sistemazione idraulica del territorio, senza escludere la realizzazione di eventuali bacini di scolo. Infine, nel 2015 la spesa di 150.000 euro servirà per la manutenzione straordinaria e per i ripristini stradali. Per l’appena citato programma triennale, i finanziamenti deriveranno in parte da un contributo regionale e in parte da fondi propri di bilancio.

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n o v e n ta

Ce l’ho, mi manca di silvia maculan

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icordate l’album delle figurine Panini? Nato negli anni 60 continua ad essere riproposto e ad avere successo. Un’idea simile è venuta in un incontro tra Mattia Veronese, assessore allo Sport di Noventa Vicentina e un agente di una casa editrice veronese. La proposta è stata quella di riprodurre un album con le figurine dei calciatori noventani. Mossi dalla volontà di coinvolgere tutte le società sportive presenti nel paese, hanno aderito le seguenti realtà sportive: Nova

Gens, Amatori Nova Gens, Polisportiva San Vito, A.C. Caselle, Noventa Calcio A5, Scuola Basket Noventa. Al Comune e alle società l’album, nella sua piena realizzazione, non ha avuto alcun costo. La serata di presentazione è avvenuta il 3 maggio ed è stata un’occasione per conoscere i protagonisti delle nostre realtà sportive, pubblicizzare gli eventi estivi (come il secondo torneo di calcio Gigliola Bettanin) e premiare i ragazzi della Scuola Basket che hanno partecipato alle recenti competizioni provinciali.

Il traguardo dei 107! di francesco meneghini

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el 1906, in Italia veniva costruita la prima rete ferroviaria pubblica, si firmava il primo contratto sindacale e partiva la prima edizione della celebre corsa Targa – Florio. In quello stesso anno, nasceva Lucia Smilovich, che lo scorso 18 giugno ha festeggiato il suo 107esimo compleanno alla casa di riposo Ca’ Arnaldi di Noventa Vicentina. Dopo aver vissuto il travaglio delle due Guerre Mondiali, la signora Lucia è giunta nel vicentino da profuga, durante il tragico esodo istriano, quando migliaia di italiani furono costretti a fuggire dai territori della Dalmazia e dell’Istria in seguito alle persecuzioni dell’esercito iugoslavo. Lucia, rimasta senza parenti e familiari, ha

trovato negli ospiti e negli operatori di Ca’ Arnaldi una nuova famiglia, che le si è stretta attorno in occasione della festa, alla presenza del presidente della casa di riposo Girolamo Crivellaro e del sindaco di Noventa Marcello Spigolon. Durante la festa Lucia, con l’aiuto degli altri ospiti, ha spento le candeline sulla sua torta di compleanno, e noi non possiamo che farle i nostri migliori auguri.

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È l’assessore Mattia Veronese a spiegarci le ragioni di questa iniziativa. Come mai il Comune ha dato valenza sociale a questo progetto? Nonostante sia un’attività commerciale, il Comune ha voluto dare il proprio patrocinio ad un’iniziativa che mette in risalto lo sport amatoriale, come strumento di crescita ed aggregazione sociale. Promuovere il vecchio gioco dello scambio delle figurine vuole sottolineare l’importanza della vita associativa, fondamentale nelle nostre comunità. Una nota di colore? Nell’album non ci sono solo le foto dei giovanissimi, ma anche dei dirigenti scolastici, una del sindaco e una mia ed infine degli ormai “attempati” sportivi dei gruppi amatoriali… Pare che i più accaniti scambiatori di figurine siano proprio loro!

Lonigo Un secolo per Teresa

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n compleanno decisamente da festeggiare anche a Lonigo. Autorità comunali ed extra comunali mobilitate per il centesimo anniversario di Teresa Peretti, ospite dal 2001 alla casa di riposo Villa Serena. Assieme ai famigliari e ai dirigenti della struttura per anziani hanno partecipato alla festa di compleanno Giuseppe Boschetto, sindaco di Lonigo e Alessia Bevilacqua, vice sindaco di Arzignano, città in cui la signora Teresa ha avuto i natali. l.z.


albettone

Il futuro del monte san giorgio

di luca trissino

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a probabile cava di monte San Giorgio ha ora un nuovo progetto, presentato dalla Società Escavazioni Berica, che ha tentato di sanare i punti dolenti del progetto sospeso a gennaio dalla Commissione regionale di valutazione sull’impatto ambientale, in seguito al parere contrario del comune di Barbarano e della Soprintendenza ai beni culturali. Nel frattempo un altro progetto di escavazione, proposto da SIG S.p.a. sul

monte Ca’ Erizzo, è stato approvato dalla Regione. “La grande attenzione rivolta al Monte San Giorgio ha fatto passare in secondo piano il nuovo intervento a Ca’ Erizzo – dichiara il sindaco Joe Formaggio

È passata in secondo piano l’attenzione su Ca’ Erizzo – più invasivo perché vicino al centro del paese. Siamo in attesa dell’ufficialità del decreto per fare ricorso, forti di aver proposto un’alternativa vali-

orgiano

orgiano

Voci in Volo

Pasticceria creativa

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nche quest’annno la Compagnia teatrale La Valigia ripropone “Voci in Volo”, rassegna estiva che dopo il debutto del 30 giugno con “Il Mercante di Venezia” prosegue con tre appuntamenti: “Orlando in technicolor” (7 luglio), “Macbeth a che punto è la notte?” (14 luglio) e “Fuddy Meers echi penetranti” (21 luglio).

da.” Che cosa prevede il nuovo progetto di escavazione sul Monte San Giorgio? “Il nuovo progetto consiste in un adeguamento degli elementi bocciati dalla Commissione regionale, secondo l’iter tradizionale. Lo studio Vep di Padova si è mosso, punto per punto, per rimuovere le situazioni critiche, per esempio riducendo la superficie e i volumi di scavo.” Qual è la posizione dell’amministrazione a riguardo? “Se la commissione regionale boccerà anche questo progetto a noi va benissimo. Se, invece, lo approverà, si valuterà nuovamente la questione. Per il momento non ci opponiamo. Siamo invece contrari al progetto sul monte Ca’ Erizzo. L’amministrazione ha soltanto parere consultivo e non decisionale in materia di cave: spettano alla Regione le decisioni finali. A suo tempo gli escavatori che volevano colpire il monte Cogolo, dove abbiamo il crossodromo, hanno abbandonato il progetto, spinti dal nostro forte dissenso. Gli escavatori interessati al monte San Giorgio non hanno invece lasciato perdere una nuova pianificazione, consapevoli del potere, ripeto, solamente consultivo del Comune”.

L

a Biblioteca Civica e la Pro Loco d Orgiano organizzano un corso di pasticceria creativa. Cinque lezioni dedicate alle torte tradizionali, a cupcakes, cakepops e al cake design. Il costo complessivo delle lezioni: 45 euro. Iscrizioni entro il 15 settembre presso la Biblioteca civica. Sono previsti massimo 20 iscritti. Corriere Vicentino |

58 | Area Berica


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cHiampo

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Panificio Sammartin

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barbarano

Finalmente quei fatidici 8 km! di silvia maculan

26

giugno 2013, una data che per gli abitanti di Albettone e Barbarano Vicentino rimarrà negli annali. Finalmente il secondo tratto di 8 km della Valdastico Sud è stato completato ed inaugurato. Venti minuti la distanza temporale che ora unirà i due comuni alla città di Vicenza, rispetto alla media giornaliera dei 45 minuti percorrendo la Riviera Berica. Il nodo autostradale ha quattro caselli, due in entrata e due in uscita. Il tracciato da Longare-Montegaldella ad Albettone-Barbarano attraversa ben sette comuni: Longare, Montegaldella, Castegnero, Nanto, Mossano, Barbarano Vicentino, Albettone. All’uscita è stata realizzata una bretella di collegamento con la viabilità esistente. “Fondamentale e che renderà la viabilità molto più sicura, su queste strade, teatro di diversi incidenti” conferma il Sindaco barbaranese Roberto Boaria. Quasi complete anche le realizzazioni della piccola rotatoria tra via Capitello e via Pila e quella di innesto tra la BericoEuganea e la Riviera Berica. Lungo il nuovo tratto sorgeranno due stazioni di servizio, per il rifornimento di carburante ma anche di cibi e bevande, “che daranno lavoro ad alcuni residenti”. Il taglio del nastro è avvenuto davanti ai Sindaci della zona, presenti Flavio Tosi Presidente della Brescia-Padova, Attilio Schneck Commissario della Provincia di Vicenza, Mauro Coletta dell’Anas e il Mons. Lodovico Furian. “Cosa fondamentale ci sarà una diminuzione dei tir lungo la Riviera Berica, il traffico pesante verrà assorbito dall’autostrada, liberando così la Strada Provinciale, spesso congestionata” conclude il Sindaco. I lavori sugli altri 39 km di autostrada saranno conclusi per la fine del 2014.

Corriere Vicentino |

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Per festeggiare l’inizio dell’estate, ritroviamoci tra il verde dei Colli Berici a Pozzolo

Festa d’estate a pozzolo Dal 12 a 16 luglio

VENERDì 12 LUGLIO Pozzolo music live iiiª edizione ore 19.00 Apertura stand gastronomico con spritz party ore 21.30 Dj set (disco and afro music) by DJ Crivel e Mr. Cosmik DJ

SABATO 13 LUGLIO ore 19.00 Apertura stand gastronomico ore 21.00 Ballo liscio con l’orchestra Rossano e Anna band

DOMENICA 14 LUGLIO ore 18.30 Apertura stand gastronomico ore 20.00 Esibizione scuola di ballo Unika Dance School di Torri di Quartesolo ore 21.00 Ballo liscio con l’orchestra spettacolo “Sabrina Borghetti “

LUNEDì 15 LUGLIO ore 19.00 Apertura stand gastronomico ore 20.00 “Paella in piazza” sangria - paella - dolce - caffè 18.00 r su prenotazione presso Massimo allo 0444868278 - cell. 3406918898 entro giovedì 11 luglio

MARTEDì 16 LUGLIO ore 19.00 Apertura stand gastronomico ore 21.00 Serata conclusiva con “Michele e Michele” dal Parioli di Montagnana. Tutta la manifestazione si svolgerà sotto due ampi capannoni, con oltre 500 posti a sedere!!! Pista da ballo in acciaio per tutte le serate: ricco stand gastronomico, pesca di beneficenza.


I

n carriera ha vestito la maglia di tante squadre, da Perugia a Cagliari, da Modena a Napoli, dal Bologna al Siena, ma con Vicenza esiste un legame speciale. Datato 1999/2000. Quando con la maglia biancorossa conquistò la promozione in serie A nella squadra allenata da Reja. Cristian Bucchi, romano, classe 1977, è stato una pedina fondamentale del tridente d’attacco di quel Vicenza che ancora faceva sognare i tifosi. Prima delle tribolazioni di quest’ultimo decennio”. È stato un anno bellissimo – racconta – che si è concluso con la promozione in A dopo una cavalcata entusiasmante. Era un gruppo compatto. È stata quella la nostra forza. Oltre ad avere una squadra di qualità, con Zauli, Schenardi, Dicara, Bernardini, Palladini. Io sono arrivato soffrendo per la pubalgia ma sono riuscito a ritagliarmi un ruolo importante. Mi misuravo realmente con il calcio, dopo aver fatto bene a Perugia in serie A, 5 gol al primo anno. Ma poteva essere la fortuna del principiante. Vicenza è stata significativa per la mia crescita personale. E la gente mi ha sempre voluto bene. Mi apprezzava per la generosità, perché mi battevo fino alla fine. Con la tifoseria si è creato un rapporto bellissimo. Due immagini su tutte? La partita vinta contro l’Atalanta, con la neve intorno: segnai una tripletta, tra cui un gol di testa in tuffo rasoterra. E poi il successo col Cesena che ci ha regalato la promozione. Con lo stadio pieno e la grande festa”. Da Vicenza poi Cristian Bucchi si è tolto soddisfazioni importanti ad Ascoli, 2004/2005, promozione in serie A; a Modena, campionato 2005/2006 capocannoniere della B con 29 gol; a Napoli, ancora promozione in A, e poi a Bologna e Cesena. “Ho girato tanto, ho sempre privilegiato la volontà di giocare. Se non mi sentivo protagonista di un progetto, preferivo cambiare. A volte forse anche troppo in fretta. Da una parte ho conosciuto città e persone diverse e tanti modi di vivere il calcio e la vita. Dall’altra con la famiglia abbiamo sempre dovuto ricominciare. Questo

Cristian

Bucchi mi è anche dispiaciuto, perché in alcune città stavo bene”. Una carriera che ha visto anche momenti non facili. Come la squalifica a Perugia, trovato positivo al nandrolone. “Ad oggi ancora non si è riusciti a capire come sia successo. Siamo stati i primi positivi all’antidoping. E nel giro di 2-3 mesi ci sono stati 12-13 casi in Italia. Il nostro dottore in federazione disse esplicitamente che si trattava di integratori che si prendevano normalmente, assumendosi ogni tipo di responsabilità. Ma la giustizia sportiva è diversa da quella ordinaria, davanti ad un’accusa sei tu che devi difenderti. Ci siamo sottoposti ad un test a livello mondiale che ha escluso che mai avessimo assunto nandrolone. Non è servito nemmeno quello. Alla fine ho fatto 8 mesi di squalifica. Ed è stata una brutta mazzata. Ero ritornato a Perugia da titolare, con Cosmi. Stagione importante. E io ho perso l’opportunità di vivere la serie A da protagonista a 22 anni”. Oggi Bucchi fa l’allenatore, con alle spalle già la panchina in A a Pescara. “Ho scelto questa strada per dare spazio alle mie emozioni. Per essere ancora partecipe di uno spogliatoio, di un obiettivo, respirare l’erba del campo. A Pescara è stata un’esperienza meravigliosa. Certo la situazione era difficile, praticamente già retrocessi, ma per me è stata una grandissima occasione. E ho capito che l’allenatore è quello che voglio realmente fare da grande”. E mentre Bucchi scendeva in B con il Pescara, il Vicenza cadeva in Lega Pro. “Mi dispiace per il Vicenza. Però magari nel momento in cui le cose non vanno si può ricostruire tutto. La società è in vendita e si pensa di riparCorriere Vicentino |

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tire, chissà che non possa essere un nuovo inizio. Io arrivai che erano da poco entrati gli inglesi dell’Enic. Vicenza calcistica è una grande piazza. E spero che possa tornare ad essere protagonista”. Con Cristian Bucchi in panchina? “Perché no? Al di là del fatto che sono molto legato a Vicenza, rimane sempre una grande piazza e sarebbe assolutamente bello poter allenare lì un giorno”.


0444-671362 info@gierretermotecnica.it Via dell’Economia - Montorso Vicentino (VI)


FINO AD ESAURIMENTO SCORTE


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