Libretto "Corsa alla Spada e Palio" 2016

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Citta’ di Camerino

Corsa alla Spada e Palio XXXV edizione

Programma della rievocazione fra cultura storia e folclore intorno alla festa del Santo Patrono Venanzio

11 maggio - 2 giugno 2016


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i presento, sono Giuseppe Corridoni, “Peppe” per quelli che mi conoscono, neo-presidente dell’Associazione “Corsa alla Spada e Palio”. Forse quello che mi accingo a fare è una cosa anomala, ma lo sento come un dovere per l’associazione che rappresento. Questo periodo di festa e giocosità, coincide con una tragica ricorrenza per la nostra comunità: la scomparsa dell’angioletto Raffaello. Sono già passati nove anni da quel terribile giorno e il ricordo è sempre vivo, ed è per questo che, invece della solita prefazione, vorrei scrivere un pensiero e dedicare l’edizione imminente all’Associazione che reca il suo nome, e specialmente quest’anno che viviamo l’anno giubilare dedicato alla “Misericordia”. Non mi dilungherò con discorsi accademici o con frasi fatte che lasciano sempre il tempo che trovano, però voglio riportare alcune riflessioni della mamma del piccolo Raffaello che mi hanno colpito e che credo non lasceranno indifferenti coloro che le leggeranno: “…e proprio dal dolore, dal più terribile dei dolori, al quale pensi di non poter sopravvivere in alcun modo, che è nata la voglia irrefrenabile di aiutare altri bambini come Raffaello… una mano generosa che mi ha strappato dalla disperazione più cupa, facendomi capire che quel dolore poteva essere trasformato in energia per aiutare gli altri… La nascita dell’Associazione Raffaello è stato come partorire Raffello per una seconda volta, avergli donato un’altra vita ma con un senso diverso, con uno scopo molto importante… quello di donare il proprio amore e il proprio tempo agli altri…”. “… ed è proprio dal dolore, dalla perdita, dal dolore di quella che sembra una sconfitta irreparabile che è nata la voglia di usare la mia energia per i bimbi che considero anche un po’ figli miei… per dar loro la possibilità di sorridere ancora e di divertirsi anche tra quelle mura strette. L’Associazione Raffaello cerca di portare una ventata d’infanzia in un mondo che sembra averla persa per sempre. Cerca di portare quella spensieratezza persa, attraverso le feste, i giochi, la musico-terapia, l’arte-terapia, ed i viaggi per “i piccoli vicini di stanza di Raffello”…dal 22 febbraio l’Associazione ha anche acquistato, in Ancona, la Casa di Raffaello, un loft che sarà inaugurato a breve per ospitare gratuitamente le famiglie che per curare i loro piccoli devono allontanarsi per un lungo periodo dalle loro case. Forse, l’unico vero motivo per cui essere felici di essere al mondo.

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Saluto del Sindaco

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ccoci di nuovo nel mese di maggio. La nostra città torna ad assumere i contorni del passato, e si rituffa nei fasti e nei sapori del suo splendore medievale. Quest’anno la Corsa alla Spada e Palio attraversa un altro traguardo importante: la XXXV edizione. Un traguardo raggiunto grazie all’infaticabile lavoro dei tanti volontari che si sono succeduti sin dal 1982, tramandandosi l’uno con l’altro l’ardore e la passione per questa festa e per la città intera. Gli stessi volontari che, ogni anno, spendono il loro tempo prezioso per la migliore riuscita di una rievocazione storica nata dal sentimento popolare, radicata nei cuori e nei ricordi dei cittadini e ormai divenuta celebre e altrettanto partecipata. Con un occhio al passato, ma sempre andando incontro al futuro. Con questo spirito ogni anno si rinnova il nutrito programma della Corsa alla Spada, e l’edizione alle porte si annuncia anche quest’anno ricca e coinvolgente, poiché ha mantenuto lo sguardo aperto sul nostro territorio e sulle peculiarità che lo rendono unico e pregiato. Una festa del territorio, dunque, e non più solo della città, sulla scia di quella che un tempo era la coesa Marca Superiore. Infatti, solo lavorando insieme, unendo le forze e creando sinergie possiamo crescere, raggiungere risultati eccellenti e sfruttare al meglio tutte le nostre potenzialità. Una unione di energie che ci è richiesta dai tempi che stiamo vivendo, ma che può avere solo ripercussioni positive. Ne sono una piccola ma significativa dimostrazione le centinaia di persone che da tutto il territorio, ogni anno, contribuiscono a vario titolo a questa manifestazione, dedicata al Santo Patrono Venanzio, e che sa coniugare tradizione e sentimento, emozione e competizione, bellezza e maestosità. Per questa voglia di rinnovarsi e rigenerarsi nel rispetto della storia che ha portato Camerino al suo massimo splendore, per l’impegno costante e duraturo, voglio in queste pagine ringraziare tutti gli addetti ai lavori, citando per tutti il nuovo presidente Giuseppe Corridoni, che ha accettato con entusiasmo di raccogliere il testimone e guidare la complessa macchina organizzativa della Corsa alla Spada 2016. Auguro a tutti – volontari, cittadini, studenti e visitatori – di vivere questo periodo di festività cittadine con spirito di comunità e di partecipazione, per assaporare al meglio il clima unico che la Corsa alla Spada riesce a regalare ogni anno a questo territorio.

Gianluca Pasqui Sindaco di Camerino

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Sede:

• 62036 PieveTorina Via D. Alighieri, 2 Tel.0737. 518042 –518077 Fax 0737.518134

Filiali:

• 62032 Camerino Viale G.Leopardi, 52 Tel. 0737.630431 Fax 0737.630432

• 62020 Caldarola Viale Umberto 1° Tel-Fax. 0733.905108

• 62022 Castelraimondo Corso Italia, 130/132 Tel. 0737.641019 Fax 0737.642532

• 62027 San Severino Marche Viale della Resistenza, 35 Tel. e Fax 0733 638394

• 62029 Tolentino Piazza P. Togliatti, 1 Tel. – Fax 0733971682

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Riflessioni di un volontario sublimato alla scanno piu' alto

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e negli anni passati, qualcuno mi avesse detto che un giorno sarei diventato presidente dell’Associazione lo avrei considerato un pazzo! Un presidente di qualche anno fa, appena nominato, accettando la carica, fece una disamina e tra le altre cose disse “…da solo non credo di essere all’altezza del compito conferitomi, erano anni che non mi misuravo con certe problematiche, però con l’aiuto di tutte quelle persone che mi daranno la propria disponibilità, riuscirò a fare qualcosa di buono…”. A distanza di qualche anno hanno proposto davvero a me di presiedere l’Associazione Corsa alla Spada e Palio. In un primo momento ero titubante, tant’è vero che le mille idee che mi frullavano in testa mi portavano a pensare che solo un “pazzo” avrebbe accettato; poi mi sono ricordato delle parole di quel presidente ed ho accolto con convinzione l'investitura, con il proposito e la volontà di chiedere l’aiuto di tutti. Sono passati solo pochi giorni da quel 27 febbraio e la macchina organizzativa di questa manifestazione cardine della nostra città ha cominciato a muoversi fin da subito. Le varie commissioni sono al lavoro, i contatti con i vari enti sono stati presi, i budget sono stati definiti. Da parte mia ho cercato di dare alla nostra rievocazione quel tocco “popolare” nel quale mi identifico e al quale sono particolarmente attaccato. Certo che operare da “onesto lavoratore”, come ho fatto per trent’anni, è faticoso, dispendioso, spesso si sacrificano lavoro e tempo da dedicare alla famiglia, però è sicuramente divertente e pieno di soddisfazione. Viverla da presidente, poi, è tutta un’altra cosa, forse è più piacevole perché vedi crescere le tue proposte, lavori su idee tue, anche col rischio che siano sbagliate, ma sono tue. Le responsabilità sono tante e il peso delle decisioni si sente, nonostante ci siano tante persone che ti sono vicine e che ti aiutano in tutto e per tutto. Decidere è un rischio, ci sarà sempre qualcuno che ti dirà “sì, però…”. Allora tanto vale che “sì però… a me piace così!” Ho cercato e cercherò di fare quanto possibile, insieme a tutti i volontari che lavorano duramente per la migliore riuscita della Corsa alla Spada. Non mi identifico in “armiamoci e partite”. Confrontiamoci, critichiamoci, cresciamo, e lavoriamo insieme per il bene della nostra rievocazione storica. Un saluto Peppe Corridoni

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Corsa alla Spada 2016 Messaggio dell’Arcivescovo

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a celebrazione annuale della tradizionale Corsa alla Spada in concomitanza con la Festa di S. Venanzio martire mi offre l’occasione per collegare a questa manifestazione cittadina alcuni aspetti del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa FRANCESCO. Nella bolla Misericordiæ vultus, al n. 14, si parla infatti del pellegrinaggio quale «segno peculiare dell’Anno Santo, perché icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza». Potremmo accostare a questa immagine lo sforzo, a tratti arduo e intrepido, che i partecipanti alla Corsa compiono in vista del premio finale, la Spada appunto, simbolo a sua volta di quei Beni che ci attendono al termine della nostra vita. Di questi doni spirituali, alcuni sono offerti già lungo la nostra esistenza e, uno di questi, è quello della Misericordia, cioè «la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato» (MV 2). Mentre, però, ai corridori delle diverse Contrade è affidato il compito faticoso e selettivo di una corsa attraverso ripide salite tra le acclamazioni e gli incitamenti della numerosa cittadinanza in festa, quando pensiamo al dono della Misericordia dobbiamo essere consapevoli che il nostro sforzo è solo quello di chiedere conforto dall’Alto. Infatti, «l’aiuto che invochiamo è già il primo passo della misericordia di Dio verso di noi. Egli viene a salvarci dalla condizione di debolezza in cui viviamo» (MV 14). Inoltre, mentre nella Corsa alla Spada vi sarà un unico vincitore, nel cammino verso Dio e nella riconciliazione tra gli uomini non ci saranno “perdenti”, ma a tutti sarà offerta la grazia del perdono e un’accoglienza totale e incondizionata: «…la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi» (Lc 6,35). L’esempio del giovane martire San Venanzio, al quale questa manifestazione è ispirata, ci presenta questa duplice tensione verso il dono della Misericordia: da una parte la scelta e l’impegno personale a “correre” con coerenza e senza compromessi verso il premio di una vita buona e fraterna, dall’altra l’invocazione per ricevere da Dio la forza necessaria a vincere la sfida dell’ostilità, fino a diventare martire, cioè testimone fedele del Vangelo di Cristo. A noi, grazie a Dio, non è richiesta una testimonianza così estrema come il martirio ma, purtroppo, come ci attestano le cronache di molte parti del mondo, a tantissimi cristiani è impedito di professare e vivere liberamente la propria fede, minacciata da una violenza irragionevole fino a richiederne la vita. Con le parole di San Paolo, chiedo al santo Patrono della città di Camerino e della nostra Arcidiocesi che ci assista nell’impegno di correre come vincitori nella gara più importante che è quella della vita: «Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione» (2Tm 4,7-8). +Francesco Giovanni arcivescovo • 11 •


Il libro sulla Corsa alla Spada e Palio

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nelle edicole e nelle taverne di Camerino • 12 •


San Venanzio giovane d’oggi! tiamo per rivivere i festeggiamenti annuali del nostro Santo Patrono un appuntamento atteso e vissuto con fede da tanti nostri fratelli, perché la figura di San Venanzio nel corso dei secoli ha segnato la storia della nostra terra E, in ogni periodo storico, è stato rappresentato come protettore della popolazione: una volta come un giovane eroe, con la bandiera in una mano e sull’altra la città, a volte come un paggio di corte, sempre con lo sguardo rivolto verso quella Camerino che protegge e custodisce. La tradizione medievale, che lo volle apparso sulle mura della città per scongiurare l’imminente pericolo barbarico, ci sottolinea ancora una volta il legame inscindibile tra la città ducale e il suo protettore. Venanzio è stato quindi un giovane coraggioso che ebbe la forza di rimanere fedele al suo Signore anche di fronte al pericolo, anche di fronte alla persecuzione, anche di fronte alla morte: fu coraggioso perché autentico! Ma oggi come sarebbe San Venanzio? Come si presenterebbe? Spero di non essere irriverente a pensare che non sarebbe differente dai tanti giovani che abitano nella nostra città, vestirebbe come loro con quei pantaloni un po’ a vita bassa, che fanno sorridere e a volte arrabbiare i genitori, amante dello sport e della musica, col cappuccio della felpa in testa anche sotto il sole e forse col cellulare in mano in ricerca continua di quell’applicazione che gli permetta di comprendere perché abbia sempre quell’inquietudine nel cuore e quel grande desiderio del cielo. Alcuni certamente lo guarderebbero con sospetto, non comprendendo la sua stranezza, pensando che sia uno dei tanti che vivacchiano senza uno scopo preciso, il suo essere “diverso” e fuori dagli schemi invece rappresentano una scelta precisa, non teme di essere giudicato, di non essere compreso, è felice di quello che ha trovato, di quella gioia che custodisce nel cuore: di quel Signore che gli ha reso bella la vita. Si porrebbe domande davanti alle grandi contraddizioni del nostro tempo, rimarrebbe scandalizzato di fronte all’ipocrisia di che dice di cercare il bene ma poi si sforza solamente di coltivare il proprio interesse, non accetterebbe l’indifferenza e l’odio nei confronti delle minoranze, lotterebbe perché sia rispettata e tutelata la bellezza del creato: sognerebbe davvero un mondo nuovo! Avrebbe nel cuore i desideri e le aspirazioni di ogni giovane, non importa che sia di ieri o di oggi: chi è giovane sogna il futuro! E Venanzio sognò un futuro che aveva un nome preciso: Gesù Cristo. Per questo ancora una volta affidiamo la nostra città e le nostre comunità cristiane alla sua protezione, lui che regge Camerino sul palmo della mano continuerà a farlo sempre e comunque e oggi, più che mai, ci chiederebbe di non fermarci all’apparenza ma di cercare la verità che c’è in ogni uomo: “Dio guarda l’essenziale, guarda il cuore”.

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Don Marco Gentilucci Parroco di San Venanzio

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Lacrime di Misericordia: il cammino di Camilla Battista Varano “Quando sentirò di avere ottenuto la grazia di un perfetto amore, cioè di far bene a chi mi fa male, solo allora crederò che Tu, Signore, mi ami di infinito amore” I festeggiamenti per la Corsa alla Spada del 2016, si aprono mentre ancora stiamo gustando la ricchezza delle celebrazioni del V Anniversario della Canonizzazione di Santa Camilla Battista Varano, ricorrenza che ha avuto la grazia di muoversi sulla scia del grande evento ecclesiale che è l’Anno giubilare della misericordia indetto da Papa Francesco. Tutti i santi hanno vissuto incarnando nella loro esistenza il “volto della misericordia” ed è per questo che il Santo Padre li addita come testimoni eloquenti in questo tempo di grazia. Papa Francesco ha detto di loro che sono stati capaci di “entrare nelle profondità della misericordia” e proprio per questo hanno sentito anche l’urgenza di esprimerne la bellezza nella loro vita di santità. La misericordia nasce dalla consapevolezza di essere stati amati “a caro prezzo”, di quell’amore rivelatoci nel mistero della Passione di Gesù Cristo il quale, come Agnello mansueto e silente, si è lasciato condurre alla morte, attraversando e prendendo su di sè tutto il mistero del male dell’uomo. L’esperienza umana e spirituale della nostra santa, come è a tutti noto, fu profondamente segnata dal mistero del male. La comunione con la Passione di Cristo, la plasmò nell’intimo, facendone una donna capace di misericordia, assetata di un unico desiderio: “amare con tutto il cuore chi mi fa del male, molto più di chi mi fa del bene”. Solo chi ha riconosciuto e accolto il dono della misericordia può giungere a queste vette! Tale misericordia in Camilla Battista assume il volto di una “carità crocifissa”. La crocifissione della carità non significa tanto la “sopportazione” dell’altro, in senso negativo, quanto la scelta di un amore che sa rinnegare se stesso, per fare posto all’altro. Un tratto caratteristico di questa “carità crocifissa” in Camilla, è il silenzio. Fra gli scritti giovanili e le opere della maturità della santa, infatti, c’è un lungo silenzio. Gli eventi da raccontare non le mancherebbero davvero! Camilla vive tanti lutti: familiari, ecclesiali, comunitari e sociali. Tutto si sbriciola intorno a lei: il padre, signore della città e fondatore del monastero, è scomunicato; lui e gli eredi, fratelli di Camilla, sono traditi e uccisi per ordine del Papa al quale la santa deve obbedienza; lei stessa è costretta all’esilio. Ma Camilla sceglie il silenzio: nessuna eco di questo lungo travaglio viene fissata sulla carta, né durante, né dopo. Qual è, dunque, il significato più profondo di questo silenzio? Lo possiamo intuire soprattutto da due aspetti che emergono in modo significativo dai suoi ultimi scritti: l’insistenza sull’amore dei nemici e la preghiera in lacrime per le “tribulazioni del mondo”. Il silenzio di Camilla, quindi, ha il sapore dell’attesa silenziosa e fedele nell’ora della contraddizione. • 15 •


La santa difronte all’esperienza diretta dell’ingiustizia, della fragilità di ogni legame umano; difronte alla disillusione verso le istituzioni, allo sbriciolamento della dimensione sociale dell’esistenza, al lutto dell’onore e all’isolamento che ne consegue, non si indurisce, ma si spalanca alla misericordia verso se stessa e verso gli altri. Quanti cristiani, in situazioni simili, si lasciano trascinare da una logica di conflitto latente o dichiarato, quanti si chiudono nella sfiducia, nell’indifferenza o nel cinismo oppure si lasciano andare ad aride polemiche fatte di parole che feriscono e talvolta uccidono. Il silenzio di Camilla è un silenzio non-violento, doloroso e forte, aperto alla speranza di ricostruire ponti interrotti. Chi sa stare dentro questo silenzio diventa uomo, adulto, maturo, capace di rifiutare il male e di perdonare “il nemico”, senza clamore. Il “rimanere” nell’amore, anche quando chiede “lacrime di misericordia”, conferisce spessore all’esistenza, e rende feconda quella carità che se non si lascia crocifiggere sarà solo “un bronzo che rimbomba o un cimbalo che strepita”. Madre Chiara Laura e Sorelle Clarisse

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Corsa alla Spada e Palio XXXV EDIZIONE PROGRAMMA 11 MAGGIO – 2 GIUGNO 2016 mercoledì 11 maggio ore 17,30 “Il Rinascimento a tavola” - conversazione con Daniela Storoni, Aula Carlo Esposito (Palazzo Ducale) ore 20,30 Cena dei Mille in Piazza Cavour con animazione degli stornellatori ore 22,30 Concerto Mecò e il Clan dei Belli Dentro – Piazza Cavour giovedì 12 maggio ore 20,00 Apertura delle Taverne dei Terzieri venerdì 13 maggio ore 20.00 Apertura delle taverne ore 21.15 Animazione Teatro all’Improvviso per le taverne e il centro storico sabato 14 maggio ore 16.00 “Le Marche sugli Scudi”, presentazione dell’atlante storico degli Stemmi Comunali delle Marche. Sala dei Priori di Palazzo Bongiovanni ore 18.00 Accampamento e vita da campo a cura della Militia Bartholomei in Piazza Umberto I ore 20.00 Apertura delle taverne ore 22.00 Garetta degli Arcieri De Varano ed esibizione dei Tamburini Emma Magini, Quadriportico del Palazzo Ducale. domenica 15 maggio ore 8.00 – 16.00 I Contesa del Ducato dei Varano – Gara nazionale di Campionato FITAST di Arco Storico organizzata dagli Arcieri De Varano ore 16.00 Premiazione Contesa del Ducato dei Varano, Quadriportico del Palazzo Ducale ore 20.00 Apertura delle taverne lunedì 16 maggio ore 15,30 Omaggio dei bambini delle scuole materne della città al Santo Patrono, con la partecipazione dei Tamburini Emma Magini ore 17,30 La tradizione dell’arte organaria nel ducato di Camerino - Michel Formentelli – Tempio di San Francesco ore 20.00 Apertura delle Taverne ore 21.30 Istrionica Comoedia, Spettacolo itinerante di improvvisazione di teatro comico medioevale nelle piazze del centro a partire da Piazza Cavour a cura di ETRA ore 21.30 Ludi de lo Ducato, Giochi popolari a squadre in Piazza Cavour • 19 •


Ristorazione Cucina tipica - Alloggi Via col di Giove - 62034 Muccia (MC) Tel. 0737 646291 - cell. 339 3879291 www.agriturismocoldigiove.com

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martedì 17 maggio ore 18.00 Conferenza Stampa di Presentazione degli Atleti e della XXXV Spada – Palazzo Comunale Bongiovanni – Sala Consiliare ore 20.00 Apertura delle taverne ore 21.00 Offerta dei Ceri e Focaraccio - Corteo storico per il centro città, Solenne Cerimonia nella Basilica di San Venanzio ed accensione del Fuoco Propiziatorio mercoledì 18 maggio Festa di San Venanzio Martire ore 11.30 Pontificale – Basilica di San Venanzio, Solenne Concelebrazione presieduta da S.E. Monsignor Antonio Napolioni, vescovo di Cremona ore 20.00 Apertura delle taverne ore 21.30 Festa in Piazza del Duomo a cura della Parrocchia di San Venanzio con l’Orchestra “Belli e Ribelli” ore 23.45 Estrazione della TOMBOLA, 1° premio 1100€, 2° premio 400€ – Piazza Cavour giovedì 19 maggio ore 8.00 – 20.00 Fiera di San Venanzio per le vie del centro storico ore 20.00 Apertura delle taverne ore 21,15 Concerto di Musica Antica Profana – Coro Monti Azzurri – Tempio Ducale dell’Annunziata venerdì 20 maggio ore 16.00 Palio degli Arcieri Studenti in Piazza Cavour ore 17.00 “Il giovane Venanzio”: i luoghi, la storia. A cura dell’Archeoclub di Camerino ore 20.00 Apertura delle taverne ore 21.30 “Là dove il sì suona” - Un tuffo nel medioevo tra musica e poesia con Stefano Savi e Roberto Gatta, in collaborazione con la Scuola di Italiano “Dante Alighieri” - Tempio dell’Annunziata sabato 21 maggio ore 15.00 – 24.00 Mercato medievale e Accampamento Storico del gruppo Militia Batholomei, in Piazza Mazzini e per il centro storico fino a tarda notte ore 15.30 Corsa alla Spada dei Bambini, in strada per correre e giocare insieme ore 18.00 Partenza della Staffetta Rosa ore 18.30 Premiazioni ore 20.00 Apertura delle taverne ore 21.15 Animazione Teatro all’Improvviso per le taverne e il centro storico domenica 22 maggio ore 10.00 Mercato medievale e Accampamento Storico del gruppo Militia Bartholomei, Piazza Mazzini • 21 •


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h. 15.30 Corteo Storico dalla Basilica di San Venanzio fino a Piazza Umberto I con la partecipazione della Militia Bartholomei, dei Tamburini Emma Magini e gli Arcieri De Varano ore 18.00 Partenza della Corsa alla Spada e Palio 2016 ore 18.45 Premiazione degli atleti e spettacoli conclusivi presso il Piazzale Superiore della Rocca Borgesca ore 20.00 Apertura delle taverne ore 23.30 Spettacolo conclusivo a cura dei Mercenari d’Oriente ore 24.00 Festa dei Terzieri – Largo Boccati. Festeggiamenti per le vie del centro a conclusione delle festività sabato 28 maggio ore 18.00 Rievocazione storica della cerimonia di incoronazione del Duca Giovanni Maria da Varano – Tempio dell’Annunziata / Piazza Cavour ore 20.00 Lo desinar del Duca – Banchetto nel Quadriportico del Palazzo Ducale, con cibi e spettacoli alla maniera rinascimentale / Lo desinar del popolo a la maniera del tempo - Piazza Cavour. Intrattenimenti di musica, danza, teatro, giocoleria e arti cavalleresche a cura di: Guglielmo Ebreo early dance company, I Buffoni di Corte, Il Gruppo Teatro all’improvviso, i Musici camerti, la Militia Bartholomei. martedì 2 giugno ore 15.00 Palio degli Arcieri De Varano in onore di Santa Camilla Battista – Centro Storico, Piazza Cavour sabato 11 giugno ore 21.15 “I Servi di Maria” - Concerto Musica Barocca diretto dal M° R. Lorenzetti – Tempio dell’Annunziata

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Manifestazioni Concomitanti 29 aprile – 1 maggio

X EDIZIONE CORTILI IN FIORE

7 – 15 maggio Feste Triennali in onore di Santa Maria in Via sabato 7 maggio ore 21,15 Concerto GMI - A. Caterina (trombone) e L. Fragassi (organo) – Chiesa di Santa Maria in Via domenica 8 maggio VIII EDIZIONE GRANFONDO TERRE DEI VARANO a cura di Avis Frecce Azzurre Camerino giovedì 12 maggio ore 18 Caccia al Tesoro 2.0 organizzata dalle Associazioni Universitarie ESN AURE Camerino e CameLug. A seguire DJ Set in Piazza Mazzini in collaborazione con l’Associazione Free Monkey Events. venerdì 13 maggio ore 16.00 Convegno storico iconografico sulla Sacra Immagine, nella Chiesa di Santa Maria in Via sabato 14 maggio ore 18.00 Processione solenne da San Venanzio alla Chiesa di Santa Maria in Via - Ritorno dei Crociati con la Sacra Immagine ore 22 Concerto OLD BOYS in Piazza Garibaldi – A seguire dj set con Aris domenica 15 maggio ore 18.15 Concerto Fil Rouge Quintet – Musicamdo – Palazzo Comunale Bongiovanni ore 21.15 Concerto della Cappella Musicale del Duomo diretta dal M°Silvio Catalini lunedì 16 maggio ore 21.15 “Solo tre parole” Spettacolo degli Alunni della Scuola Primaria Salvo D’Acquisto di Camerino - Auditorium Benedetto XIII martedì 17 maggio ore 17,30 Esposizione della Statua Argentea del Santo Patrono e benedizione del nuovo drappo di San Venanzio – Basilica di San Venanzio 17 – 18 maggio PESCA DI BENEFICENZA – Teatrino della Parrocchia di San Venanzio giovedì 19 maggio ore 22 Concerto Make ‘em Wet – Piazza Garibaldi venerdì 20 maggio ore 17,30 Presentazione del libro “Più forte del male” di Paola Toeschi Battaglia, attrice e moglie di Dodi Battaglia, chitarrista dei Pooh – Oratorio Parrocchiale di San Venanzio ore 21.30 Concerto della Banda Musicale “Città di Camerino” - Piazza San Venanzio ore 22 Concerto Uscita d’Emergenza – Venere Band – Piazza Umberto I sabato 21 maggio ore 21 Notte dei Musei al Convento San Domenico, sala San Sebastiano Il Museo delle Scienze Unicam e i Musei civici organizzano, in occasione della Notte • 24 •


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europea dei Musei, la proiezione del film 'Una notte al museo 3'. Iniziativa promossa dalla Regione Marche nell'ambito del Grand Tour Musei 2016. Ingresso e visita guidata, precedente alla proiezione, gratuiti. Per informazioni tel. 0737402309. ore 22 Concerti per il centro storico martedì 24 maggio ore 18.00 Notazioni sul Cane Marino (Prof. D. Jajani) - Inaugurazione mostra sul Cane Mari no (A. Crocenzi, P. Mezzotero, N. Ortenzi, G. Reversi) – Aula Carlo Esposito (Palazzo Ducale) mercoledì 25 maggio ore 17.30 Laboratorio manualità artistica sul Cane Marino – Aula Carlo Esposito (Palazzo Ducale) ore 21.00 Talent Unicam – Piazza Cavour venerdì 27 maggio ore 21.15 La musica ritorna al futuro – Alunni della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Ugo Betti di Camerino – Auditorium Benedetto XIII giovedì 2 giugno Il Ducato in un Bicchiere 9a edizione venerdì 3 giugno ore 21.30 Settant’anni in rosa – Alunni della scuola secondaria di primo grado G. Boccati - Sala della Muta Palazzo Ducale 9-10-11 giugno XX Edizione Premio Internazionale Massimo Urbani 2016 domenica 12 giugno Magnalonga in collaborazione con L.I.L.T.

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Feste triennali di S. Maria in Via (7 - 15 maggio 2016) Un cammino di fede e carità con Maria Madre di misericordia

Programma Sabato 7 maggio 17.30 Esposizione della Venerata Immagine, Rosario, S. Messa accompagnata da canti del coro parrocchiale Al termine processione alla Cattedrale 21.30 in S. Maria in Via concerto organizzato dalla Gioventù musicale Domenica 8 maggio - Solennità dell’Ascensione Solennità dell’Ascensione - In Cattedrale 8.00 S. Messa 9.00 trasporto dell’Immagine alla casa circondariale e S. Messa. Al termine ritorno alla Cattedrale. 11.00 S. Messa 18.30 S. Messa celebrata dall’Arcivescovo S. E. Francesco Giovanni Brugnaro. Partecipa la Cappella Musicale del Duomo. 21.15 Fiaccolata dalla Cattedrale al Monastero delle Carmelitane Lunedì 9 maggio 10.30 S. Messa per i consacrati e processione dal monastero delle Carmelitane alla chiesa di S. Chiara 18.30 Vespri e S. Messa per le vocazioni 21.15 Fiaccolata da S. Chiara alla chiesa di S. Anna Martedì 10 maggio 8.30 e 11.30 Sante Messe in S. Anna 17.30 Rosario e S. Messa per le famiglie e gli anziani 21.15 Veglia di preghiera per le famiglie

Mercoledì 11 maggio 10.15 S. Messa e trasporto della Venerata Immagine all’ospedale con corteo di auto 16.00 Rosario e S. Messa per i malati Segue il trasporto della Venerata Immagine alla Madonna delle Carceri con corteo di auto 21.15 Omaggio di canti e preghiere a Maria Giovedì 12 maggio 8.30 S. Messa 17.30 Rosario 18.00 S. Messa per fidanzati e coppie 21.15 Fiaccolata dalla Madonna delle Carceri alla chiesa de Le Mosse passando per il quartiere di Montagnano. Venerdì 13 maggio 8.30 S. Messa 10.30 Trasporto della Ven. Immagine alla Casa Amica, preghiera con gli anziani e ritorno alla chiesa de Le Mosse 16.00 nella chiesa di S. Maria in Via Convegno storico iconografico sulla Sacra Immagine 18.00 S. Messa nella chiesa de Le Mosse 21.15 Fiaccolata dalla chiesa de Le Mosse alla Basilica di S. Venanzio Sabato 14 maggio 8.30 S. Messa 17.00 Rosario

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17.30 S. Messa e processione solenne da S. Venanzio alla chiesa di S. Maria in Via. Partecipano le Confraternite, la Banda musicale di Camerino diretta dal m° Vincenzo Correnti e la Militia Bartholomei di Castelraimondo 21.30 Veglia di Pentecoste presieduta dall’Arcivescovo con la partecipazione di gruppi e movimenti ecclesiali. Pentecoste Domenica 15 maggio - Solennità di Pentecoste 8.30 e 11.30 Ss. Messe nel Santuario 17.30 Rosario e canto delle Litanie 18.30 S. Messa conclusiva presieduta dall’Arcivescovo S.E. Francesco

Giovanni Brugnaro Al termine Reposizione della Ven. Immagine 21.15 Concerto della Cappella Musicale del Duomo diretta dal m° Silvio Catalini Le riflessioni nelle celebrazioni e al termine delle processioni saranno tenute da p. Giacomo, Padre Guardiano del convento di Renacavata. L’illuminazione delle chiese è curata dalla ditta Maurizio Miconi. Gli abitanti sono pregati di ornare finestre e balconi al passaggio della Venerata Immagine.

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Il Comitato


di Cingolani Alessandro e Paniccià Antonio

Via C. Lili, 16 - tel. 0737 632330 CAMERINO (MC)

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I luoghi di Venanzio: tra agiografia e iconografia venerdì 20 maggio, ore 17 Chiesa di San Venanzetto.

S

. Venanzio Martire rientra in quella schiera di santi adolescenti che nel corso degli ultimi secoli dell’impero romano, con l’impeto della loro giovane età, confessarono e sostennero la fede cristiana pur sottoposti ad atroci e molteplici supplizi. La vita del giovane santo è narrata negli Acta Sancta Sanctorum che riportano quanto raccontato in un’antica passio risalente al sec. XI. Venanzio nasce nel 238, sotto il Pontificato di Fabiano ed il dominio dell’Imperatore Massimino. Il padre era il decurione Sopprino. Morto il padre il giovane aristocratico fu affidato alle cure di Porfirio con cui condivise la fede cristiana e la predicazione della ‘buona novella’. Avendo rinunciato ai beni e fatto pubblica professione di fede cristiana fu ricercato dalle autorità che gli intimarono, sotto minaccia di sottoporlo alla tortura, di sacrificare a Giove. Al netto rifiuto opposto, il prefetto romano Antioco ne ordinò la pena capitale. A soli quindici anni Venanzio ricevette la palma del martirio dopo aver subito ben 15 supplizi e convertendo alla fede cristiana, con il suo esempio di fede incrollabile, migliaia di persone che, seguendone l’esempio, accettarono con ardore di morire per Cristo. Venanzio fu decapitato a Camerino il 18 maggio 253 sotto Decio Augusto in un luogo posto a breve distanza dalla porta orientale della città. Su questa memoria fu successivamente costruito il tempio dedicato al santo. La chiesa, sorta in territorio extra moenia, fu successivamente inglobata nella seconda cerchia di mura cittadine (sec. XIV) Il culto di Venanzio a Camerino è molto antico e risalirebbe al V secolo, ma sono i secoli dall’XI al XV quelli che videro la sua affermazione e diffusione. Protettore della città, onorato come co-patrono insieme a quella del santo vescovo Ansovino, il suo culto ebbe massimo impulso con la signoria dei Da Varano che, oltre a nominarlo protettore della propria casata, ne propiziarono la diffusione del culto non solo nei propri domini ben vedendo in lui un esempio di ‘romanità’ da esaltare e contrapporre all’origine ‘germanica’ dell’altro protettore civico che ricordava piuttosto i legami con quell’impero che i Varano, guelfi, avevano sempre combattuto come difensori degli interessi del Papato. Fu dunque in epoca varanesca che gli annuali festeggiamenti in onore del santo Martire acquistarono grandiosità con cerimonie religiose e civiche come attestato negli Statuta populi Civitatis Camerini e nel cosiddetto Libro Rosso del comune di Camerino. Intorno alla leggenda di San Venanzio, raffigurato in veste di soldato romano o in quelle di elegante paggio rinascimentale, fiorì una vasta lettaratura agiografica e di tipo poetico-letterario.

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In occasione della prossima edizione della CORSA ALLA SPADA E PALIO, la sede locale di Camerino di Archeoclub dì’Italia propone un percorso religioso intorno alla figura di San Venanzio con la visita ai luoghi legati ai momenti salienti della vita del santo: la conversione, il martirio, la sepoltura. Gli edifici interessati sono: 1) la chiesa di San Venanzietto (o San Venanzio piccolo) con la sua ‘grotta’, 2) la chiesa extra muros delle Fonti di San Venanzio e, naturalmente, 3) la cripta della Basilica dedicata al santo martire. Un itinerario, quasi un piccolo pellegrinaggio, sulle orme del santo per scoprire, riscoprire o riappropriarsi di una parte importante della nostra cultura dalle profonde radici religiose. L’intero percorso sarà accompagnato da momenti illustrativi e narrativi tratti dall’agiografia e dalle sacre rappresentazioni.

Fiorella Paino Presidente sede di Camerino di Archeoclub d’Italia

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Agenzia Generale di Camerino Agente Generale Dr. Gaetano Massimo Lico tel. 0737 630070 fax 0737 630298 Via Pallotta n. 15 - CAMERINO (MC) massimolico@tiscali.it

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CAMERINO tel. 0737 630263

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L’Offerta dei Ceri

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li Statuta Populi Civitatis Camerini, dei quali riportiamo il frontespizio nella quarta di copertina ed un particolare nella copertina del presente opuscolo, sono il più antico documento stampato (1563) che ne riporta il cerimoniale. Il manoscritto n. 154 della biblioteca Valentiniana, raccolto da M. Pascucci nel 1600, descrive i compiti delle magistrature cittadine per l’organizzazione delle celebrazioni in onore di San Venanzio, e stabilisce dettagliatamente l’ordine di precedenza del corteo che si recherà con le torce accese fino a San Venanzio, dove la fiaccolata (luminara) aveva termine con l’offerta dei ceri alla Fabbriceria della Chiesa. Si trattava di un corteo tutto maschile, aperto dal Podestà o dal Sindaco (secondo i tempi), a fianco del quale era il Capitano del Popolo. Li attorniavano i Priori, seguiti dalle Arti Maggiori (Collegio di Giudici et Dottori, Collegio di Procuratori et Notarj). Quindi i sindaci dello Stato, due per due e divisi in tre gruppi in corrispondenza dei tre terzieri in cui era organizzata la città: Sossanta, Mezzo e Muralto. Seguivano i Capitani delle sette Arti Minori ed i rappresentanti di esse in quest’ordine: Arte di Mercanti, Arte di Calzolari, Arte di Speziali et Merciari, Arte di Fabbri et Fucinari, Arte di Sarti et Barbieri, Arte di Pretre et Falegnami, Arte di Becchari et Tabernari. Ultimo scaglione le rappresentanze delle cominutà suburbane, diremmo oggi delle frazioni (Piegusciano, Rocca d’Ajello, Valle Vegenana, eccetera). Seguiva, naturalmente, il popolo, oggi rappresentato dai cortei dei tre terzieri e dai popolani. Terminata la luminaria con la consegna dei ceri a San Venanzio, si procede alla lettura del bando della Corsa alla Spada: “Gentili madonne et amabili messeri, donzelle gratiose et garzoni valenti, che ne la vetustissima de li Camerti cittade et per le circumvicine campagne habitate, udite. La festivitate solenne de lo glorioso Santo, nostro patrono Venanzio, ne invita a ridestare da la seculare obliovione le antique costumanze et cerimonie, le quali infino dal tertiodecimo seculo, cum ardore grandissimo, da tutto lo populo celebrarsi soleano, purarco presenti li huomini et le donne de le circumstanti castella. Li antiqui rioni, già terzeri nominati, si rinnovellano et si ammantano de li fiammeggianti loro pavesi et pretiosi pallii. Sfileranno per le strade de la cittade li cortei de li tre terzeri con loro colorati paludamenti, al suono de trombetti, piffari et tamburini. Alla domenica, solennissimo giorno, da li baldi giovani de li terzeri sarà corsa tenzone alla spada, la quale appenduta starà allo cantone de Nostra Donna Santa Maria in Via. • 41 •


Squilli de trombe daranno initio allo agone ne la piazza de lo Santo. Vincerà lo più forte et si porterà in guiderdone la spada quale elli per il primo fia giunto a strappare. Lo terzero vincente si terrà el palio infino a lo venturo anno. Si pregheno tutti li cittadini de pavesare le finestre de le case cò li pennoni et li drappi. Tutte adunque accorrete, o genti, scendete nelle strade et per le piazze et grande festa rendete a quelli che la vittoria averanno conquistata. Accorrete et gioite tutti insieme purarco se la vittoria altrui arriderà. La concordia delli animi, l’amore de la cittade et l’onore de lo Santo per tutti fiano la più bella et grande Vittoria. Et hora sia acceduto lo grande foco che illuminerà tutte le gentili madonne et li amabili messeri in questa piazza radunati.”

Finalmente è il momento dell’accensione del focaraccio, il grande falò che simboleggia la veglia in attesa della festa del Santo ed esorcizza la stagione fredda, ormai conclusa, richiamando un rito di benvenuto alla bella stagione.

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Le squadre del 2016 Di Mezzo

Muralto

Sossanta

1. Ansovini Matteo 2. Broglia Alessandro 3. Broglia Giovanni 4. Cruciani Marco 5. Di Modica Alessandro 6. Grelloni Andrea 7. Michiorri Andrea 8. Morico Matteo 9. Ortolani Gian Marco 10. Pennesi Gabriele 11. Rossi Cristian 12. Tapanelli Giorgio 13. Palazzi Michele 14. Lezzi Matteo 15. Spitoni Andrea 16. Gentili Marco 17 Kolyvanis Theodoros 18. Nalli Giacomo 19. Miconi Kristian 20. Pennesi Riccardo 21. Carloni Giorgio 22. Curzi Leonardo 23. De Minicis Marco 24. Gagliardi Marco 25. Frittelloni Federico 26. Piloni Alessandro

1. Canullo Massimo 2. Di Paolo Daniele 3. Falzetti Leonardo 4. Fede Leonardo 5. Fede Giulio 6. Federici Walter 7. Giacobbi Alessandro 8. Giordani Paolo 9. Lucarini Federico 10. Mariselli Claudio 11. Pericoli Mirco 12. Scalla Roberto 13. Vitali Filippo 14 Viti Francesco 15. Impecora Alessandro 16. Francucci Matteo 17. Bocci Lorenzo 18. Ferri Pietro 19. Re Stefano 20. Bouih Yassin 21. Wycliffe Cliff Siele

1. Abdelwahed Ahmeda 2. Armoni Stefano 3. Belardinelli Marco 4. Brachetta Lorenzo 5. Carloni Luca 6. Cerqueti Mattia 7. Corazza Daniele 8. Crescimbeni Daniele 9. Di Filippo Marco 10. Falcioni Jacopo 11. Falsi Matteo 12. Francucci Marco 13. Grasselli Samuele 14. Lucarini David 15. Pettinari Lorenzo 16. Salvetti Alessandro 17. Sparvoli Marco 18. Vastano Giuseppe 19. Vennera Battista

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Il percorso della corsa alla spada: le caratteristiche

L

a “Corsa alla Spada”si snoda lungo un tracciato di 1130 metri. La partenza è posta in piazza S. Venanzio e per più di 500 metri si sale fino a piazza Cavour; il tratto intermedio di corso Vittorio Emanuele II è storicamente diventato quello che consente, a chi non ha grandi doti di sprinter, di accelerare tirando una lunga volata. Gli ultimi quattrocento metri sono in discesa e si com prende come diventi faticosissimo tenere una velocità elevata lungo via Lili quando si hanno le gambe stremate dallo sforzo fatto in salita. Sulla base di queste caratteristiche l’atleta ideale per correre la “Corsa alla Spada” è il mezzo fondista dell’atletica specialista degli 800 e dei 1500 metri o quantomeno colui che ha peculiarità di corridore veloce più che di corridore resistente. Questi trent’anni di “Corsa alla Spada” hanno portato alla ribalta corridori già impegnati agonisticamente, ma hanno anche permesso di avvicinarsi all’atletica leggera ad un gran numero di ragazzi i quali, sull’onda emotiva del confronto con i rivali degli altri terzieri, si sono costruiti una loro piccola carriera sulle piste. Infatti alcuni dei trenta partenti sono impegnati tutto l’anno con le discipline legate alla corsa e ciò influisce sul livello qualitativo della competizione. D’altra parte l’evolversi dei tempi registrati sul percorso, testimonia una crescita continua dei protagonisti: nel 1982 Roberto Scalla vinse con un crono di oltre quattro minuti e la fatica fatta per conseguire un simile risultato non la sciava presagire particolari miglioramenti. Successivamente lo stesso atleta di Muralto arrivò a correre in tre minuti e diciotto secondi e più tardi (1998) Jimmy Pallotta ha portato il record in tre minuti e quattordici secondi. Ma la cosa incredibile è che nel 1982 fra i primi dieci classificati c’era chi aveva tempi intorno ai cinque minuti e solo qualche edizione dopo era già arrivato a “togliere” venti/trenta secondi. Per il futuro non è esagerato pensare che almeno dieci atleti siano capaci di correre sotto i tre minuti e trenta secondi e la quasi totalità dei partecipanti sotto i quattro.

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Albo d’Oro ANNO 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

VINCITORE Roberto Scalla Alberto Pennesi Roberto Scalla Fernando Salvetti Roberto Scalla Roberto Scalla Stefano Moriconi Stefano Moriconi Roberto Scalla Gian Luca Broglia Roberto Scalla Gilberto Pallotta Gilberto Pallotta Gilberto Pallotta Gilberto Pallotta Gilberto Pallotta Gilberto Pallotta Gilberto Pallotta Gilberto Pallotta Gilberto Pallotta Gilberto Pallotta Francesco Viti Gilberto Pallotta Francesco Viti Francesco Viti Battista Vennera Walter Federici Matteo Falsi Matteo Falsi Andrea Michiorri Andrea Michiorri Andrea Michiorri Andrea Grelloni Samuele Grasselli

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SPADA

PALIO

Di Mezzo Sossanta Muralto Sossanta Muralto Muralto Sossanta Sossanta Muralto Di Mezzo Muralto Sossanta Sossanta Sossanta Sossanta Sossanta Sossanta Sossanta Sossanta Sossanta Sossanta Muralto Sossanta Muralto Muralto Sossanta Muralto Sossanta Sossanta Di Mezzo Di Mezzo Di Mezzo Di Mezzo Sossanta

Sossanta Di Mezzo Sossanta Sossanta Di Mezzo Sossanta Di Mezzo Sossanta Sossanta Sossanta Sossanta Sossanta Sossanta Sossanta Muralto Muralto Muralto Sossanta Sossanta Muralto Muralto Muralto Muralto Muralto Muralto Muralto Muralto Di Mezzo Di Mezzo Di Mezzo Di Mezzo Di Mezzo Di Mezzo Di Mezzo


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I pensieri di un atleta

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aggio è alle porte e inevitabilmente, come ogni anno, il mio pensiero corre veloce alla “Corsa alla Spada”! Spesso, mi chiedono ancora cosa ci spinge a correre, quali sensazioni si provano …dopo 10 corse fatte, provo a spiegare quei momenti…: …sto facendo gli ultimi allunghi, mi sono scaldato bene, ma mi sento in affanno, forse ancora non ho rotto il fiato o forse è l’agitazione. Intanto dagli altoparlanti “tra pochi minuti inizierà la corsa vera e propria, gli atleti si stanno avvicinando alla riga di partenza” allora faccio l’ultimo allungo verso la piazza e raggiungo il resto del gruppo. La tensione è ormai alle stelle, ci si saluta a stento, chi fa stretching, chi saltella sul posto chi sta con lo sguardo fisso a terra, ma non parla nessuno. Sono sulla riga di partenza, faccio stretching ma non riesco a stare fermo, l’ansia e l’adrenalina hanno ormai preso pieno possesso. Mi guardo intorno, voglio vedere in faccia chi sto per affrontare, lo so che non arriverò tra i primi, ma devo dare il massimo per me, perché serve alla mia squadra, per i miei compagni con cui mi sono allenato, per il mio terziero… per i miei colori, per portare il Palio in taverna! Sono pronto, guardo su verso la salita, mi sembra più ripida del solito, sguardo a destra, a sinistra… “a quello non lo raggiungerò mai… quell’altro in discesa me lo mangio ma devo fare bene la salita, se arrivo bene alle cabine del Duomo è fatta…”. Ultimi gesti scaramantici, non guastano di sicuro, e dagli altoparlanti “i 30 atleti sono tutti schierati sulla riga, tutto è pronto per la partenza» …squillo di chiarine… boom, PARTITI!!! Siamo tutti uniti, sto andando bene, ma …quello che ci fa vicino a me, doveva essere più dietro!!! Al monumento Vitalini già sono saltati tutti i piani, qualcuno urla “vai piano, è troppo forte”, di sicuro non dice a me, sto andando troppo piano, ora devo recuperare, sono quasi in piazza, ho le gambe durissime e il gruppo si è allungato, un enorme boato …siamo arrivati in piazza, i primi sono già in fuga, ora devo tenere duro, non posso staccarmi …stringo i denti, riprendo il passo a metà “Corso” e le gambe cominciano a girare spinte dalle urla di incitamento … vedo due atleti davanti a me, uno di Sossanta e uno Di Mezzo li devo riprendere, dai che tra poco inizia la discesa …imbocco via Lili, ora allungo la falcata e li passo. Non sono più io che controllo la mia corsa, sto andando oltre il limite, spinto dalle tante urla, ora sto andando forte ma non distinguo quasi più nulla …quella è la chiesa di Santa Maria in Via, ultimo strappo …sono arrivati…”. È difficile descrivere realmente le emozioni che si provano con questa corsa, non so se coloro che leggeranno queste poche righe riusciranno ad avere la pelle d’oca che ho io mentre le sto scrivendo, ma queste sono solo una parte delle sensazioni che si provano con la corsa alla spada, emozioni che non durano solo il tempo della gara ma che si provano già da qualche mese prima fino a diversi giorni dopo, anche per chi come me non è mai riuscito a vincere la spada, ma sa che ha portato e porterà punti preziosi per la vittoria di squadra, per il palio …mesi di allenamento di sacrifici per quei dannati 3 o 4 minuti. Per capire realmente cosa si prova, andrebbe solo provata …ansia, agitazione, paura, attimi di caldo seguiti ad attimi di freddo e grande soddisfazione!!! Concludo con una frase di un mio amico, che parlando della corsa disse “dovrebbero scriverla sul libretto di nascita, tra le cose obbligatorie da fare insieme ai vaccini”!!! Stefano • 53 •


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Riflessioni di una volontaria Dopo mesi di lavoro, è tempo di tirare le somme e reimmergerci ancora una volta nel suggestivo clima della Corsa alla Spada. L’organizzazione di una manifestazione di questo genere, giunta ormai alla trentacinquesima edizione, è complessa ed estremamente variegata, e oltre all’esperienza maturata nel tempo richiede una forte volontà di rinnovamento, di crescita e anche di cambiamento, per non parlare delle energie e dell’impegno che ciascuno investe, privandone a volte ad altri aspetti delle proprie vite. Per questo sono stata felice, e sorpresa, e gratificata, quando il Presidente mi ha chiesto di scrivere qualche riga su che cosa volesse dire, per me, essere una volontaria dell’associazione Corsa alla Spada e Palio. Quello che vuol dire per me essere una dei tanti, tantissimi volontari che sin dagli inizi si tramandano questa grande passione, lo so da sempre, da quando fin da bambina i miei genitori mi portavano con loro all’osteria. È una sensazione a volte inspiegabile, e che a volte non ha bisogno di tante parole per essere descritta. La si vive e la si condivide, e ogni anno si riscopre, si rinnova, e si moltiplica con gli altri. È quel qualcosa che trasforma la fatica in soddisfazione, l’impegno in energia, il tempo in ricordi, la stanchezza in felicità. E se per ognuno di noi ha un significato ed un motivo diverso, che sia l’amore per la propria città, la passione per la storia e le rievocazioni, la ricchezza dello stare e del fare insieme, il rendersi utili per un fine comune, il partecipare alla vita attiva della comunità, o fosse anche soltanto il passare del tempo in compagnia, c’è una cosa che lega tutti quanti quelli che insieme lavorano nella migliore riuscita della loro festa. C’è, lo sento, ma devo dire che ho faticato a dargli un nome, a trovare il metro valido per tutti che ogni anno ci fa tornare dove – e succede sempre, ne sono certa – abbiamo almeno una volta giurato e spergiurato di non tornare più! Poi ho rivisto le foto che vedete intorno a queste mie parole ed è stato subito tutto chiaro. Queste immagini ci ritraggono, dopo mesi di lavoro intenso, a fissare il maxischermo che in Piazza Umberto I trasmette l’intera gara. Ed è proprio per quel momento lì, che è la sintesi di tutti i momenti e di tutto l’impegno, che ancora non ci tiriamo indietro e torniamo dove il piacere ci chiama. Una corsa che dura tre minuti e poco più, attorno alla quale ruotano centinaia di persone, mesi di riunioni, ore e ore di lavoro, e un’emozione che vale tutto quanto. Sono stata felice, sorpresa e gratificata quando Peppe mi ha affidato questo compito, raccontare che volesse dire per me far parte di questa grande famiglia. Essere una volontaria della Corsa alla Spada è, per me, la misura del cuore. E finché batte, finché ci regala quell’emozione unica che vale tutta la fatica fatta, è giusto assecondarlo. E far parte di questa grande famiglia. Eleonora • 57 •


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AGENTE GENERALE MARIANI GIAMMARCO Agenzia Generale di Camerino (MC) Via Andrea D'Accorso, 6/A Tel. 0737 630858 Fax 0737 637677 e-mail: camerino@cattolica.it www.cattolicacamerino.it

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I Signori da Varano

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aetano Maccari nasce a Camerino nel 1963 da una umile famiglia di contadini. Il suo carattere e la sua energia lo spingono a lavorare fin da bambino per poter aiutare la propria famiglia. Nel 1981 svolge il servizio militare presso l’Arma dei Carabinieri e, al congedo, inizia la sua prima esperienza nel mondo del food, tramite una collaborazione con un caseificio di Muccia. Nel 1989 sposa Mara Mogliani, anche lei nata a Camerino e diplomata all’Istituto Tecnico Commerciale G. Antinori. Ad allietare la famiglia arriveranno i tre figli Federico, Lorenzo e la piccola Miriam. Negli anni, Gaetano, assieme a Mara, coltiva il suo desiderio, quello di produrre una pasta all’uovo il più possibile fedele all’autentica ricetta della tradizione marchigiana, adattandola alle più innovative tecniche industriali, per renderla accessibile a tutti. Così, insieme al suo socio di allora, nel 1991 decide di fondare la prima azienda di pasta all’uovo marchigiana. Per alcuni anni vi rimane a lavorare, sia come socio che come Mastro Pastaio, ma lo spirito intraprendente di Gaetano prevale. A quel punto decide di lasciare il suo impiego per rimettersi in gioco e per dare vita a quel sogno che nutre fin da bambino. Sono gli anni 2000 e Gaetano ormai forte delle sue esperienze, dei suoi successi e delle sue idee innovative, decide insieme a sua moglie di fondare a Camerino, nel cuore delle Marche, l’Entroterra Spa, l’azienda di cui oggi il marchio più conosciuto è La Pasta di Camerino. Il primo laboratorio è composto di appena 600 mq, un solo forno per la essicazione, una piccola macchina impastatrice e tanta voglia di realizzare un prodotto eccezionale, connubio perfetto di tradizione e nuove tecnologie, di sapore autentico e produzione capillare. Visto l’impegno, la tenacia e la qualità con cui Gaetano, Mara e i suoi collaboratori lavorano ogni giorno, il successo non tarda ad arrivare e la loro pasta raccoglie subito grandi consensi. Il fatturato cresce sempre di più, con una media del 20% l’anno e nel 2008, data la veloce evoluzione, il pastificio viene per la prima volta ampliato in uno stabile di 2000 mq e nei successivi due anni, di altri 2500 per un totale di 4500 mq. Nel 2012, a soli 10 anni di distanza dalla sua fondazione, La Pasta di Camerino è ormai una realtà consolidata a livello nazionale e richiestissima anche all’estero. Grazie ai continui successi, nonché in visione degli obiettivi di sviluppo de La Pasta di Camerino, quest’anno è stata lanciata la nuova campagna pubblicitaria “Sapori da ricordare” ed entro la fine del 2016 si prevede un ulteriore incremento dello stabilimento per un totale di 10.000 mq • 63 •


La Pasta di Camerino La Pasta di Camerino, fondata nel 2002 dalla famiglia Maccari, è il principale marchio del gruppo Entroterra S.p.A. Il pastificio è nato in un piccolo laboratorio artigianale nel cuore delle Marche e anno dopo anno è cresciuto fino a scalare i vertici del mercato nazionale. Oggi si presenta come il terzo marchio più venduto in Italia nel settore della pasta all’uovo con un fatturato complessivo di 15 milioni di euro, una produzione di circa 250 quintali di pasta al giorno e 50 dipendenti. Il prodotto nasce dalla accurata scelta degli ingredienti più semplici e genuini: solo uova fresche di categoria A e semola di prima estrazione. Ma è la lavorazione che ne fa un prodotto inimitabile: 33% di uova in ogni impasto (8 uova per 1 kilo di pasta), senza aggiunta di acqua. Trafilatura al bronzo, indispensabile per ottenere una sfoglia ricca e porosa, e un’essiccazione lenta (oltre 22 ore) e a bassa temperatura, in modo da non alterare il gusto della pasta. Tutta la nostra pasta all’uovo di Camerino è stata premiata dal Gambero Rosso, come la migliore pasta in Italia per il rapporto qualità/prezzo e dai consumatori come Sapore dell’Anno 2016. Grazie ai continui successi, nonché in visione degli obiettivi di sviluppo de La Pasta di Camerino, quest’anno è stata lanciata la nuova campagna pubblicitaria “Sapori da ricordare” sui canali RAI 1 – 2 e 3, sul web, sui social network e sulle principali riviste di settore. La campagna stampa e lo spot video parlano del gusto e dei sapori inconfondibili della tradizione mai dimenticati. La buonissima pasta all’uovo di Camerino, abbinata alla compagnia delle persone care è il piatto perfetto per far sbocciare la felicità. La campagna ha ottenuto un grande successo, in particolare la pubblicità televisiva, che è stata trasmessa durante trasmissioni di punta come La Prova del Cuoco, Tg1 Mattina, I Fatti Vostri, Elisir e durante programmi serali come l’Eredità, Affari tuoi e l’amichevole di calcio Italia-Spagna. Nel corso del 2016, l’azienda sta realizzando il progetto di ampliamento dello stabilimento volto al raddoppio della capacità produttiva ed alla produzione di pasta di semola di grano duro.

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Incoronazione del Duca Giovanni Maria da Varano Sabato 28 maggio ore 18 Tempio dell'Annunziata

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orto intanto Giulio II e successo nel Pontificato Leone X, Guerrino Favorino originario della Pieve Favera, che in luogo del Clodio era stato dichiarato Arciprete di Caldarola, subintrò per la morte dell’istesso alla dignità del Vescovo di Nocera, rimunerato da Leone, di cui era stato lungo tempore famigliare, e portò questi gl’interessi di Gio:Maria efficacemente appresso il nuovo Pontefice. Nell’anno primo del Pontificato ottenne l’istesso Visse, e Sanginesi, e nell’anno 1515 fu dichiarato Duca. Nel concistoro dunque dell’ultimo d’aprile, fatta il Papa la sopraccennata commemoratione de’ meriti di Gio:Maria per gli aiuti dati alla Sede Apostolica nel Pontificato dell’Antecessore, e lodata sommamente la giustitia, la modestia, e la grandezza dell’animo, di consenso del sagro Collegio l’ornò della dignità Ducale, e confirmò l’istessa alla Città di Camerino, con l’armi, con l’insegne, e con tutte le preeminenze, e prerogative. Mariano Cenci spedito che fu con ogni celerità il breve, corse su le poste, e giunse in Camerino nel dì primo di Maggio. Non si può dire quanto la Città godesse di quell’avviso. Scorgeasi nel volto d’ognuno il giubilo, e l’allegrezza." (dall’Istoria della Città di Camerino di Camillo Lili)

Il Desinar del Duca e del populo tutto Sabato 28 maggio al calar de la sera

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iproponiamo anche quest’anno il suggestivo Banchetto Rinascimentale, ma in una nuova e doppia veste, a conclusione della rievocazione dell’Incoronazione del Duca Giovanni Maria da Varano, che si terrà il pomeriggio stesso. Il “Desinar co lo Duca” sarà allestito nel Quadriportico del Palazzo Ducale, mentre “il desinar de lo populo” in Piazza Cavour. I nostri cerimonieri Vi attendono, e Vi delizieranno con i loro prelibati manicaretti, carni arrostite, dolci squisiti... il tutto annaffiato da un nettare delizioso. Tutto questo, nell’intento di rivivere al meglio i festeggiamenti per l’incoronazione del Duca, avvenuta nel 1515, che si svolsero a Corte tra tavolate imbandite con cibi e bevande, circondati da musici e cantori, giocolieri e funamboli, che allieteranno la serata degli ospiti dei commensali a corte e del popolo festante in piazza. È possibile partecipare al Banchetto Rinascimentale che si svolgerà in costume. Per informazioni e prenotazioni consultare il sito www.corsaspada.it, oppure contattare corsaspada@gmail.com o il numero 366 145 1620. • 69 •


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Il Terziero Di Mezzo

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ome ben si intuisce dal suo nome, questo Terziero comprende il centro storico della città di Camerino, racchiuso tra Muralto e Sossanta; fu il fulcro politico e amministrativo dell’antico ducato, con la presenza del Palazzo Ducale, del Palazzo dell'Arengolo, del Palazzo Arcivescovile, della Cattedrale e di numerose chiese ed edifici religiosi che oggi, purtroppo, sono andati perduti. Il suo stemma è composto di un ceppo legato nel mezzo, in equilibrio su di uno sfondo chiaro con banda verde recante la scritta "Medium". Lo stendardo è un vessillo con i colori verde e nero disposti in fasce verticali, bordate di giallo, con stemma al centro. Il pensiero del Capoterziero Il nuovo Presidente della Corsa alla Spada e Palio mi chiama e mi chiede di scrivere “due righe” sull’esperienza come Presidente del Terziero di Mezzo ed io, nonostante sia di poche parole, penso..”due parole non possono bastare!!!”. Ho iniziato a collaborare 35 anni fa come cameriera ed ora mi trovo a fare il presidente di questo “Nobile Terziero…”non l’avrei mai detto, ma è stato facile fino ad ora portare avanti questo incarico, perché il nostro è un gruppo dove le cariche contano solo sui verbali! Tutti con ruoli distinti ma in pratica tutti pronti a darsi una mano e ad impegnarsi al massimo. La nostra non è un’associazione ma una vera e propria famiglia. Abbiamo avuto periodi difficili…venti anni senza vincere nulla…è stata dura..ma abbiamo resistito e dopo innumerevoli sforzi e sacrifici, siamo riusciti a venirne fuori e a realizzare tanti sogni! E le vittorie partono si dagli atleti che in questi ultimi 10 anni, con tanto impegno, hanno ricreato una squadra forte, unita, di “fratelli”, ma anche da tutto ciò che ruota intorno; da chi tutto l’anno aggiusta panche, tavoli, cuce vestiti e bandiere, da chi porta a tavola, pulisce e lava i piatti tutte le sere, da chi inventa nuove ricette per soddisfare i clienti e da chi arrostisce carne sudando sette camicie! Ed è per questo che dopo tre anni di presidenza posso dire grazie a chi collabora e soprattutto grazie per il regalo che mi hanno fatto eleggendomi. So che inevitabilmente verranno momenti meno felici ma sono sicura che questo gruppo continuerà a lavorare unito e forte come solo le grandi famiglie sanno fare…”la famiglia NEROVERDE! Laura Camoni Contado del Terzero De Mezzo Muccia, Castel Santa Maria, Pyoracho, Fiuminata, Monte Santi Poli, Val Sancto Angelo, Massa Prefoglio, Serravalle, Iove e Sorti. Ville del Terzero De Mezzo Morro, Sippio, Calcina, Giolagna, Nibbiano, Viminano, Cuiano, Arnano, Meccano, • 71 •


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Sancto Heramo, Copogna, Serramula, Val Sancto Martino, Raggiano, Sancto Severi, Abolla, Costa de Fiori, Pievetorino, Mistrano, Valcaldara, Tufo, Silvazano, Perito e Ormagnano. Hostaria de Mezzo Racchiusa tra stretti vicoli, l’Hostaria de Mezzo, è certamente una della più suggestive ed apprezzate taverne che vengono allestite durante i festeggiamenti per il Santo Patrono Venanzio. La sua disposizione, in suggestive viuzze ingegnosamente coperte, rende ancor più sentito lo spirito medievale nel quale Camerino si rituffa per dieci giorni. Dalle sue cucine e griglie si diffondono aromi che accolgono gli avventori nel centro della città e l’indubbia abilità ed ospitalità dei locandieri rendono le serate gioiose e gustose. La taverna sarà aperta dal 12 al 22 maggio, dalle ore 20 in poi, si consiglia la prenotazione al numero 334 3188751. Sarà aperta a pranzo nelle due domenica 15 e 22 maggio.

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cucina senza glutine

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Il Terziero di Muralto

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n fascio di spighe dorate su campo azzurro come stemma e gli stendardi biancoazzurri profilati di giallo sono il biglietto di presentazione del terziero di Muralto. Il terziero occupa la parte sud e l’estremità ovest della città all’interno del perimetro delle antiche mura cittadine. Il nome di Muralto (muro alto) trae origine dalla rupe fortificata a difesa della città sulla quale, nel corso del suo breve dominio (1502-1503), il duca Cesare Borgia, più noto come “Il Valentino”, edificò la sua rocca a controllo ed “offesa” del turbolento comune, inglobando vari edifici tra cui il preesistente convento di San Pietro in Muralto. Cuore del borgo è la chiesa di Santa Maria in Via (XVII sec.), in origine solo una cappellina molto cara a tutta la popolazione, che ospita una miracolosa immagine della Vergine. Accanto alla chiesa sorgevano due complessi monastici, di Santa Elisabetta e di San Salvatore, che oggi ospitano nei locali seminterrati la taverna del terziero. Il territorio del terziero non era ristretto alla sola area urbana, ma comprendeva anche un’ampia porzione di contado fino alle lontane Ussita e Castel Sant’Angelo sul Nera. Da documenti di archivio risultano far parte del terziero di Muralto 15 castelli, 19 ville e la Rocca di Beldiletto. Il pensiero del Capoterziero Per il settimo anno mi trovo alla guida di un gruppo stupendo di volontari in grado di trasmettere vivacità e altruismo rendendo piacevoli anche i momenti di lavoro che ogni volta, nei giorni che precedono la “Corsa alla Spada” ci troviamo ad affrontare. Durante l’anno, grazie alla collaborazione di tutti, vengono create occasioni di incontro che contribuiscono a rafforzare l’amicizia e l’unità che regna fra noi sia quando si tratta di divertirsi che di abbassare la testa, rimboccarsi le maniche e lavorare sodo affrontando gli aspetti più impegnativi e faticosi che inevitabilmente si concentrano nel mese di maggio quando Camerino si rianima e la “Corsa alla Spada e Palio” si riappropria dell’importante ruolo che riveste per la città. Conciliare le idee di tutti non è cosa semplice, ma a far superare ogni ostacolo, a metterci d’accordo, a prevalere è lo spirito di appartenenza al terziero. Ognuno mette a disposizione della città il proprio tempo, la proprie forze, le proprie capacità e insieme riusciamo, a divertirci partecipando alla complessità del programma che impone la manifestazione che più di altre oramai caratterizza la città di Camerino. Al centro di ciò che si muove intorno alla “Corsa alla Spada” ci sono gli atleti, da sempre gioia e preoccupazione di ogni terziero. Sono loro a rendere infiniti i tre minuti o poco più che separano San Venanzio da Santa Maria in Via, si devono a loro le emozioni che sono capaci, nel bene o nel male, di trasmettere, e si deve soprattutto a loro il senso di sacrificio che riescono a celare dietro uno sforzo immane in nome e nel rispetto dei colori di una fetta della città a cui si è legati. Perché anche ciò che non è dato vedere rappresenta un contrassegno di questi ragazzi. Sulle spalle di ognuno ci sono ore ed ore di allenamenti continui, sudore, sacrifici, rinunce. E’ questo il prontuario che li accomuna: da chi taglia il traguardo per primo a chi chiude la fila regalandoci un susseguirsi di apprensioni fortissime. Che si vinca o si perda. • 76 •


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E’ il sentimento che genera il difendere una maglia a rendere grande questo evento. Gli sforzi profusi, le più belle intenzioni, non sempre corrispondono ad altrettante soddisfazioni, non sempre vengono ripagate dai risultati che si ottengono sul campo. Sappiamo che in ogni gara c’è un solo vincitore e noi continuiamo imperterriti ad inseguire quel successo che ormai da troppo tempo si fa attendere ...forza ragazzi! Concludo questo mio breve pensiero ringraziando coloro che a qualsiasi titolo, si adoperano all’interno del terziero, invitando, chi ne abbia piacere, a contattarci per entrare a far parte della grande famiglia di Muralto. Paola Ticani Contado Del Terzero De Muralto Fiastra, Fiengi, Acquacanina, Bolognola, Sancto Maroto, Fiordimonte, Apenino, Torichi, Capriglia, Sentino, Pievebovegliano, Anticho, Roccha de Maia, L'insula, Corvenano. Ville Del Terzero De Muralto Coldemese, Roccha de Mastro, Colpollina, Frontillo, Casa Vecchia, Cingano, Sancto Marcello, Paganico, Varano, Altino, Agnano, Arcufiato, Strada, Valdiea, Barignano, Gagliano, Mergnano, Vallicchio e Sabbieta. Taverna L'Armigero La "Taverna L'armigero" si trova in antichi locali che risalgono al XV secolo e facevano parte del convento di San Salvatore. Dopo una lunga e attenta opera di restauro, tutti i locali in pietra arenaria e cotto e con soffitto a volta, sono stati riportati al loro antico splendore, grazie all'entusiasmo e al volontariato di molti abitanti del terziere di Muralto. In questo ambiente del passato, con cuochi e camerieri vestiti rigorosamente in abiti d'epoca vengono servite delle succulente pietanze preparate con prodotti naturali e dell'antica tradizione locale, rispettose del XV secolo. La nostra taverna durante il periodo della Corsa alla Spada offre piatti tipici dedicando serate a famiglie e ai più giovani. È consigliato di prenotare chiamando (di pomeriggio) al numero 338 1439324 o 366 4916798. La taverna sarà aperta dal 12 al 22 maggio, dopo le ore 20. Sarà aperta a pranzo il 18 e 22 maggio. Quest'anno oltre alla Taverna dell'armigero il Terziero di Muralto apre anche la Taverna del Viandante in piazza Umberto I nei locali di palazzo Pierbenedetti, dove potrete gustare piatti caratteristici a prezzi modici in una atmosfera tipicamente medievale Per prenotazioni anche al 3387064698

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Il Terziero di Sossanta

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l Terziero di Sossanta prende il nome dal termine “sub Sancta” con il quale si indicava la sua reale posizione, vale a dire al di sotto della Cattedrale del Duomo. Il suo territorio si estende appunto dai pressi di tale chiesa e fino al Borgo della Basilica di San Venanzio Martire, patrono della città. In epoca moderna si sono aggiunti alcuni nuovi popolosi quartieri sorti al di fuori delle mura cittadine. Nel suo stemma si può osservare una colomba bianca sopra tre monticelli color ocra posti su di uno sfondo rosso. Lo stendardo è un vessillo con i colori bianco e rosso disposti a fasce verticali, con lo stemma al centro. Il pensiero del Capoterziero "La Corsa alla Spada e Palio ha rappresentato, per la mia generazione di ragazzi, cresciuti negli anni 80, una sorte di evento mistico, etereo, quasi magico. Abbiamo idealizzato dame, messeri, cavalieri ma soprattutto gli atleti dei terzieri come nostri eroi, come figure a cui ispirarci e di cui essere orgogliosi. Ricordo con nostalgica ironia le varie situazioni di svago e di competizioni con bici o altro in cui ci immedesimavano in loro...io in Alberto Pennesi e i miei avversari in Gianluca Broglia e Roberto Scalla; ogni sfida di gioco si trasformava in una sfida tra i terzieri. Ho cercato, crescendo, di mettere questa mia passione al servizio del terziero e, viste le mie goffe attitudini atletiche, appena ho potuto, mi sono unito alla famiglia di amici delle taverne. Parlo proprio di amicizia perchè ritengo che, alla base dei sacrifici e del lavoro svolto nel terziero, ci sia una grande amicizia ed una grande passione per i nostri colori e per la nostra storia. Quando tre anni fa sono stato chiamato a collaborare con il mio terziero, non mi sarei mai aspettato di diventarne poi presidente, ma la scoperta intorno a me di un meraviglioso gruppo di collaboratori ed amici mi ha dato il coraggio di accettare questa sfida… è un onore per me rappresentare il terziero di Sossanta e poter collaborare in prima linea all’organizzazione della Corsa alla Spada. Lo scorso anno un grande atleta, Samuele Grasselli, ha riaccesso i cuori di noi sossantini e per questo, e per le emozioni che ci ha fatto vivere, lo voglio ringraziare. Mi auguro che sia per lui il primo di una lunga seria di successi e che, insieme agli altri atleti, possa riportare il palio nel nostro terziero dopo tutti questi anni. Credo che nei due anni precedenti sia stato svolto un ottimo lavoro e per questo è giusto darne merito e plauso all’amico Luciano Birocco che, con grande impegno e passione, è stato in grado di rianimare lo spirito di questa manifestazione. Auguro al neo presidente Giuseppe Corridoni di fare ancora meglio e riuscire a far conoscere la Corsa alla Spada e Palio al palcoscenico che si merita, un palcoscenico che va oltre i confini regionali e soprattutto internazionali. Concludo il mio pensiero auspicando che anche i bambini di oggi si possano innamorare di questa manifestazione, come è capitato a noi, e che domani possano far continuare a crescere sempre più la Corsa alla Spada e Palio." Quirino Macchioni • 83 •


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Contado del Terziere di Subsancto Fiongo, Campolarzo, Castel Ramundo, Crysperi, Montalto, Croce, Vestignano, Pieve Faveri, Cessapalumbo, Castel Sancto Venanzio, Borgiano, Coldepetra e Statto. Ville del Terzero de Subsancto Dinazano, Piacusano, Gorgiano, Agello, Vallamara, Monasterio, Valvegenano, Letegge e Colseverino. Taverne di Sossanta Certamente un punto di forza del Terziero di Sossanta sono le due taverne, dove è possibile degustare tutti i piatti tipici della tradizione popolare camerinese che purtroppo si vanno perdendo: arrosti, primi piatti conditi con erbe, ortaggi e tartufo, pasta fatta a mano, verdure gratinate, affettati e formaggi locali accompagnati da buon vino, dolci, vino cotto e vernaccia. Entrando, si respira il clima di festa che la manifestazione impone e si viene immediatamente trascinati in un’epoca antica e i locandieri, in vesti d’epoca, diventano i veri e propri protagonisti di questa rievocazione storica. La taverna sarà aperta dal 12 al 22 maggio dalle ore 20.00 in poi e le due domeniche 15 e 22 anche a pranzo. Si consiglia di prenotare al numero 0737 632324 o recandosi direttamente presso la Ferramenta del Duomo. Per informazioni rivolgersi ai responsabili del terziero.

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GRUPPI

CORSA ALLA SPADA Associazione Arcieri De Varano

L’A.S.D. Arcieri De Varano è stata fondata nel 2003 con il solo scopo di far rivivere le grandi qualità della semplice ma nobile arte del tiro con l’arco. Nel corso degli anni il gruppo ha dato vita a numerose disfide e pali confrontandosi tra di loro e con gruppi di tutta Italia. Negli ultimi anni l’associazione è cresciuta di numero arrivando a oltre 40 associati; i novizi sono sia studenti della nostra Università sia ragazzi di Camerino, tutti orgogliosi di praticare questo sport dalle antiche origini. Frequenti sono le manifestazioni in cui gli Arcieri De Varano si vedono p r o tagonisti: dal classico Palio durante le feste patronali di San Venanzio, alle Disfide contro gli Arcieri storici di altre città, alla rievocazione storica di Castelraimondo, al Palio Arcieri “le Marche della Storia” svoltosi a Acquaviva Picena nel 2015 e a Mondavio lo scorso 17 Aprile, al Torneo della Marca svoltosi lo scorso anno a Camerino e in programma per il prossimo 9 Ottobre a Sant’Elpidio a Mare. Il 15 Maggio gli Arcieri De Varano organizzeranno la “I contesa del Ducato dei Varano”, gara valida per il campionato nazionale FITAST A.S.D. (Federazione Italiana Tiro con l’Arco Storico e Tradizionale), alla quale parteciperanno compagnie provenienti da tutta Italia. Città medievali limitrofe e non, richiedono la presenza degli Arcieri De Varano durante le varie celebrazioni: per la loro disciplina, la serietà, per la loro abnegazione e nello stesso tempo per la loro goliardia e voglia di comunicare con tutti coloro che vedono nell’arco uno strumento di unione e di fratellanza! Quest’anno il gruppo organizza per il 2 Giugno 2016 il “Palio degli Arcieri” dedicato a Santa Camilla Battista Da Varano, in cui i facenti parte dell’associazione si sfideranno in una gara rappresentando i tre terzieri. Il terziero che totalizzerà il punteggio più alto si aggiudicherà il palio. Tra i partecipanti, l’arciere con il maggior numero di punti sarà proclamato vincitore assoluto e Capitano di Compagnia. Nel 2015 il Palio è stato vinto dal terziero Di Mezzo e il Capitano di Compagnia è Riccardo Remigi, arciere del Duca del terziero Di Mezzo. Il 20 Maggio è in programma il “Palio degli studenti Arcieri” giunto alla terza edizione che si terrà in Piazza Cavour. Nel 2014 è stato vinto dalla studentessa universitaria Roberta Biagini, iscritta alla facoltà di Matematica e Applicazioni. Il vincitore dell’edizione 2015 sarà decretato in data 4 Maggio in seguito al rinvio dello scorso anno causa maltempo.

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Prima Contesa del Ducato dei Varano “Il Gioco” Quest’anno gli Arcieri De Varano organizzeranno la I Contesa del Ducato dei Varano, gara di tiro con l’arco che, per quest’anno, seguirà la tematica del gioco e alla quale parteciperanno compagnie provenienti da tutta Italia. La gara è valida per il campionato nazionale FITAST A.S.D. Federazione Italiana Tiro con l’Arco Storico e Tradizionale. La contesa avrà luogo nel centro storico di Camerino Domenica 15 Maggio a partire dalle ore 9.00; le piazzole di tiro saranno dislocate in giro per la città, prevalentemente nella zona della Rocca Borgesca e di Piazza Umberto I. PROGRAMMA Ore 08:00: ritrovo arcieri presso Quadriportico del Palazzo Ducale adiacente a Piazza Cavour Ore 08:30: accreditamento e perfezionamento delle iscrizioni Ore 9:00: divisione degli arcieri in gruppi e inizio tiri Ore 13:00: Pranzo presso Quadriportico del Palazzo Ducale Ore 15:30: Premiazioni

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Gruppo “Tamburini Emma Magini” Pietra miliare della Corsa alla Spada è sicuramente il numeroso gruppo dei “Tamburini Emma Magini”, che sfoggia trenta fra ragazzi e ragazze appartenenti al Ducato. Colorano il corteo storico con i loro suoni e coreografie, trasmettendo forti emozioni a tutti coloro che li ascoltano, dai più piccini fino ai più grandi. Accompagnano i cortei, gli atleti, gli arcieri e gli armigeri, scandendo il ritmo della manifestazione. Durante la rievocazione i tamburini si dividono in quattro gruppi, per guidare rispettivamente i cortei dei terzieri di Sossanta, di Mezzo e di Muralto, mentre il quarto accompagna il corteo delle Corporazioni o quello della corte dei Varano. Il gruppo, che si è costituito fin dalla prima edizione della manifestazione, viene invitato da anni dalle varie rievocazioni storiche d’ Italia, esibendosi e portando in alto il nome della Corsa alla Spada. Sono e saranno sempre un gruppo insostituibile per coloro che hanno creduto e credono nella rievocazione come mezzo per promuovere la conoscenza delle nostre radici e della storia, favorire l’incontro fra generazioni, la socializzazione delle persone, proprio come fu la signora Emma Magini, un nome che tutti ricordano, tra i promotori e i fondatori della Corsa alla Spada e Palio nel 1982. Dopo un trentennio la loro immagine subirà un notevole cambiamento, quest'anno i costumi sono stati totalmente rinnovati.

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bar

centrale

d i R e, Mosc ia tti e fig li snc

gelateria - pasticceria Piazza Cavour - CAMERINO (MC) - tel. 0737 633044

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Militia Bartholomei

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a Militia Bartholomei di Castelraimondo (MC) è un gruppo storico ricostruttivo della vita medievale dell’antico ducato dei Da Varano di Camerino. Il gruppo ricrea la specifica società di questa antica zona dell’alto maceratese durante le epoche che vanno dal sec XIII al XV .Partecipa a manifestazioni storiche in tutta la marca e si occupa dell’organizzazione di eventi a carattere storico, didattico e di scherma medievale, in particolar modo della festa cittadina medioevale “Castrum Raymundi 1311” nel comune di Castelraimondo durante il mese di dicembre. Dal 2012 partecipa alla storica manifestazione della Corsa alla Spada: alcuni dei suoi elementi rappresentano la guardia nobile del Duca Da Varano. Quest’anno grazie alla Militia Barholomei potrete conoscere uno spaccato di vita Quattrocentesca, in Piazza Mazzini dal pomeriggio di sabato 21 fino alla sera di domenica 22. Presso il loro accampamento storico, inserito in un originale mercato medievale, assisterete ad esercitazioni militari, vita da campo e quotidiana ed esibizioni varie, aspettando il Corteo e la Corsa alla Spada del pomeriggio di domenica. L'accampamento verrà riproposto anche sabato 14 in piazza Umberto I°

Gli armigeri

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orti, possenti ed armati, esperti nell’arte della guerra e fidatissime guardie del corpo in tempo di pace, gli armigeri rappresentano uno dei punti di forza del ducato dei da Varano, generosi signori e grandi mecenati, ma anche espertissimi condottieri in guerre combattute per proprio conto o a servizio e dietro pagamento di altri potenti. La forza delle loro milizie, la loro fedeltà hanno fatto, più di ogni altro motivo, la fortuna dei duchi di Camerino che hanno potuto contare su di loro sia per offendere che per difendersi, certi della loro perenne obbedienza e abnegazione al loro condottiero ed al territorio che difendevano.

Cavalieri e Cavalli

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n cavaliere non si improvvisa... ora come allora il cavallo richiede dedizione, cura, sacrificio, amicizia. In cambio offre il suo incedere elegante, calcolato, ritmico. Cavallo e cavaliere, una sola figura, sontuosa nel suo sfilare, consapevole delle ali di folla che li segue attratta e ammirata. Cavalieri e cavalli ci riportano al mondo delle favole, del principe azzurro, del cavaliere impavido senza onta e paura che sfida nemici e distanze. Un gruppo ovviamente elitario che racconta di imprese eccezionali, di sacrifici e di guerre ma anche di passeggiate e grandissimi onori. Bellissimi nei loro colori, suggeriscono ammirazione, rispetto e timore: un tocco di vivacità a tutto il corteo. • 93 •


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Le danze a corte

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elle cornici festose del rinascimento, le feste di palazzo venivano spesso allietate da gruppi di danzatrici che accompagnavano la corte anche nelle apparizioni in pubblico. Uno dei momenti di particolare emozione della manifestazione è infatti l’omaggio reso alla corte dalle danze.

“Leggeri passi che lo intellecto guida”

La danza nelle corti del Quattrocento Sabato 28 maggio 2016, nel corso del Banchetto rinascimentale “Il desinar del Duca” Con la Guglielmo Ebreo early dance company direzione: M°Enrica Sabatini danzatori: Enrica Sabatini, Sara Benvenuti, Mauro Biasiolo, Davide Vecchi L’ensemble, costituito da professionisti che si sono formati nel campo della danza, della musica e del teatro, è specializzato nell’esecuzione del repertorio coreutico storico. Le danze proposte in spettacoli e con-

certi sono tutte provenienti da trattati appartenenti al periodo compreso tra il XV e XVII secolo e frutto di attente ricerche e ricostruzioni filologiche. Il nome al quale il gruppo è dedicato, Guglielmo Ebreo, vuole essere un omaggio all’illustre maestro di danza e teorico pesarese che nel 1463 fu autore dell’opera “De Pratica Seu Arte Tripudii”, uno dei primi trattati che contribuirono a codificare la danza colta. Guglielmo ebreo, come da lui stesso riferito in un suo autografo, fu a Camerino in occasione dei matrimoni di casa Varano: il primo fra Rodolfo IV e Camilla d’Este, e di nuovo per quello di Costanza Varano con Alessandro Sforza.

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I popolani

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rintosi e festanti, i popolani chiudono da anni il corteo storico della corte, dei nobili camerti e dei prestigiosi ospiti riscuotendo gli applausi e i consensi delle tante persone che incontrano durante il percorso attraverso il cuore della cittĂ . Loro rappresentano il popolo, la moltitudine di persone che ai tempi dei Da Varano condividevano valori, credenze e identitĂ di gruppo, sotto la guida della illuminata Signoria che per secoli ha dato potere e lustro a Camerino e al suo territorio. Giovani, meno giovani e bambini, anche piccolissimi, sfilano con i loro modesti e semplici abiti - non privi tuttavia di un loro fascino - trainando un carretto carico di mille bontĂ per rifocillare il gruppo, salutano la folla, acclamano il duca e la duchessa,

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portano loro i doni della terra e del commercio all’epoca assai fiorente, sempre gioiosi ma assolutamente composti nel loro incedere. È sicuramente uno dei modi più simpatici e belli di partecipazione di intere famiglie alla rievocazione storica che si tiene ogni anno a maggio della nostra città. Il 17 maggio, per l'Offerta dei Ceri, il ritrovo sarà alle 20,45 di fronte alla Chiesa di Santa Maria in Via, Piazza Umberto I. Il 22 maggio, giorno della Corsa alla Spada e Palio, il ritrovo è previsto per le 14,30 in piazza San Venanzio. Come ogni anni i popolani si incontrano e si organizzano per dare al maestoso e fiero corteo storico il senso della vera festa. Info: Germano Eustacchi, coordinatore dei popolani della Corsa alla Spada e Palio cell. 3383641150

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CEREALI

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Giornata Giochi Medievali Giochi medioevali Scout Venerdì 20 Maggio dalle ore 15

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hi ha detto che i giochi medioevali sono solo per grandi? Sin da bambini siamo sempre rimasti affascinati dalla Rievocazione Storica della Corsa alla Spada e Palio, ma non abbiamo avuto la possibilità di partecipare a qualche evento in quanto troppo piccoli. Siamo sicuri che questo desiderio ancora vive nel cuore di ogni bambino e per questo, adesso che siamo cresciuti, ci vogliamo impegnare in prima persona per organizzare un vero e proprio Torneo Medioevale per coinvolgere tutti i più piccoli.

Tutti potranno ripetere le gesta dei Cavalieri che in queste gare davano prova della loro forza ed abilità. I piccoli abitanti dei tre terzieri si sfideranno negli antichi giochi della quintana, della corsa dei carri, del saracino, del tiro con l’arco e udite udite in duelli cavallereschi con elmi e spade. Invitiamo quindi Venerdì 20 Maggio dalle ore 15 tutti i valorosi, dai sette anni ai tredici anni, del ducato a partecipare a questo grande torneo. Il Clan Vettore del Gruppo Scout Agesci di Camerino

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Ludi de lo ducato

Giochi Medievali a cura dei Terzieri

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completare l’atmosfera Medievale che si respira a Camerino in questi giorni non potevano mancare i “Ludi de lo Ducato”. I giochi sono stati organizzati per la prima volta nell’edizione del 2013, dove i tre terzieri, dopo un’attenta ricerca, si sono adoperati per far rivivere un tipico momento ludico dell’età Medievale. Proprio nel 2013, nella suggestiva cornice di Piazza Cavour e del Palazzo Ducale, sono stati presentati i giochi nei quali i tre terzieri, per contendersi l’ambito premio, devono sfidarsi superando varie prove quali: tiro alla fune, gioco dei dadi, gioco delle carte, corsa con i sacchi, gioco delle mele, gioco delle chiavi e molti altri. Il premio in questione, forgiato dalla maestria del Fabbro Locale Bellesi Stefano, rappresenta l’unione tra i giochi principali, quali: gioco delle mele, tiro alla fune, gioco dei dadi e gioco delle carte; ben intrecciati nella struttura di una spada che è l’emblema della manifestazione. Per poter vincere l’ambito premio i tre terzieri hanno bisogno di voi, perciò iscrivetevi ai giochi e supportate il vostro terziero. Chi sarà quest’anno il terziero vincitore? Per scoprirlo accorrete numerosi il 16 Maggio alle ore 21.30 presso Piazza Cavour. REGOLAMENTO E ISCRIZIONE: Quest’anno i giochi si terranno nella sera di Lunedì 16/05/2016 alle ore 21:30; chiunque volesse iscriversi può reperire il modulo di iscrizione e la liberatoria scaricandoli direttamente dalla pagina facebook “Vita nel Ducato”. Se entro il 10/05/2016 non avessimo raggiunto il numero minimo di iscritti, sarà possibile partecipare ai giochi recandosi direttamente in Piazza Cavour alle ore 21:00 la sera stessa ed effettuando l’iscrizione in loco. Tutti i partecipanti dovranno indossare: tuta, scarpe da ginnastica, guanti e ginocchiere. NON SARANNO AMMESSI A PARTECIPARE AI GIOCHI: - Soggetti in evidente stato di ebbrezza alcoolica, la cui presenza comporterà una penalità di 10 punti alla squadra di appartenenza - Minorenni

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Spettacoli cittadini

Concerto musica barocca Sabato 11 giugno - Tempio dell’Annunziata Repertorio barocco con cantate italiane di: Giovanni Bononcini (1670-1747) Alessandro Melani (1639-1703) con arie di: Claudio Monteverdi (1367-1643) suonata per violoncello e clavicembalo di: Antonio Vivaldi (1678-1741) suonata per tromba continuo di: Girolamo Fantini (1600-1675) Organico: Flavia Camacho Marcello Trinchero Fabiola Reali Matilde Oppizzi Riccardo Lorenzetti

soprano barocco tromba barocca violoncello barocco tiorba clavicembalo e direzione

Teatro all'improvviso La Compagnia “Teatro all’improvviso” è nata l’8-8-2008, con l’intento di promuovere il teatro nelle sue diverse forme: dalla prosa, al musical, senza disdegnare l’animazione per le piazze, memore di dove sia nata la forma teatrale più genuina e schietta. Il gruppo ha al suo attivo diversi spettacoli; per la Corsa alla Spada verrà rappresentato un canovaccio inedito, scritto e interpretato da Sabrina Conocchioli, Giuseppe Di Paola, Fabio Monteneri e Roberto Rossetti. Le pieces rappresentate fin ad oggi dalla compagnia sono Condòmini scritto da Sabrina Conocchioli e Alessio Orpianesi nel 2006, Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare nel 2007, Canto di Natale, Musical di C. Dickens nel 2008 in collaborazione con il coro di voci bianche e giovanile della Cappella musicale del Duomo Camerino , Il mistero dell’assassinio misterioso di Lillo e Greg nel 2009, Arsenico e vecchi merletti di Joseph Kesserling nel 2010, Il Mago di Oz Musical nel 2011 in collaborazione con il coro di voci bianche e giovanile della Cappella musicale del Duomo Camerino ,Il Natale di Serafino di Sabrina Conocchioli spettacolo di burattini nel 2011, Confusioni di Alan Ayckbourne nel 2012, Storia della donna lupa e di quella vampira sempre nel 2012, Il gigante egoista Musical di Oscar Wilde nel 2013 in collaborazione con il coro di voci bianche e giovanile della Cappella musicale del Duomo Camerino, Ora vado di là e metto la testa nel forno Di V. Amandola nel 2013, Robin Hood di Mel Brooks nel 2014 , Il re leone , musical il 19 dicembre 2015, in collaborazione con la scuola primaria “Betti di Camerino” e con la Joy Dance di Castelraimondo • 105 •


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ETRA Accademia delle Arti Sceniche e Visive

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TRA – Accademia delle Arti Sceniche e Visive è una struttura didattica polifunzionale e innovativa nata a Camerino che opera nel campo delle attività teatrali, ma anche musicali ed artistiche in genere. L’Accademia, unica nel suo genere in tutta la regione Marche, nasce dal sodalizio artistico tra professionisti del settore e opera in un contesto dinamico: musica, teatro, danza, arti circensi, pittura, scultura, fotografia, arte digitale e video si incontrano e si armonizzano in un costante e dinamico dialogo culturale, attraverso una ricerca rigorosa e interdisciplinare.

In occasione della Rievocazione storica Corsa alla Spada e Palio, anche ETRA si immergerà nella coinvolgente atmosfera rievocativa e proporrà la performance ETRA – HISTRIONICA COMOEDIA, impersonando una compagnia teatrale medievale itinerante che con la sua energia irriverente immergerà il pubblico nelle antiche tradizioni popolari. Racconti mediavali e testi poetici, saranno arricchiti, fioriti e coloriti da una rappresentazione del tutto estemporanea volta alla tecnica dell’improvvisazione teatrale, ogni momento dello spettacolo sarà unico, irripetibile e inaspettato.

L'ordalia del lo foco

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abato 28 maggio - Il Desinar del Duca - I Buffoni di Corte Sigismondo, lo buffone di corte, è un giullare di nobili origini, piombato chi sa come nell´evo moderno direttamente dal 1400 e di tale epoca ha conservato i caratteri e il linguaggio. Sigismondo si esprime nel volgare dei padri della lingua italiana ed è ossessionato fino al parossismo dalla ricerca della rima baciata. Saverio, succube di Sigismondo e suo devoto, non possiede il dono della parola e quale perfetto alter ego del buffone, allieta il popolo con l´arte della giocoleria, dell´equilibrismo, del funambolismo. Con i due si muove anche lo musico Psicofante: musicista e gran ciambellano di corte, Psicofante intrattiene il pubblico durante la cena e sottolinea con le sue melodie ogni momento della serata, il tutto con strumenti d'epoca della tradizione rinascimentale e medievale. • 107 •


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Mercenari d’Oriente - “Il credo dei mercenari” domenica 22 maggio ore 23 Piazza Cavour

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pettacolo di fuoco a forte impatto visivo, il tutto in stile epico! Gli artisti emozioneranno e sbalordiranno il pubblico con acrobazie, combattimenti, tecniche di acro-porter e manipolazione del fuoco. Il tutto arricchito da grandi effetti speciali pirici fuori dal comune, per concludere nel migliore del modi la giornata della Corsa alla Spada e Palio!

Lo Scalco Ducale

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mbandire la tavola, allestire il servizio di credenza, preparare piatti, dirigere servitori, provvedere quotidianamente alla dispensa del signore, erano questi i compiti dello scalco nel medioevo e agli inizi dell’età moderna. La scalcheria era l’arte della cucina e di tutto quello che girava intorno alla preparazione e alla presentazione dei cibi; un’arte per la quale i principi si mettevano in competizione fra loro pur di avere al proprio servizio il personale migliore e in grado di deliziare i loro palati e meravigliare gli occhi. Famoso più di ogni altro al suo tempo, fu lo scalco dei duchi d’Este, Cristofaro da Messisbugo, trapiantato a Ferrara dalle Fiandre d’origine e poi “rubato” dall’imperatore Carlo V, rimasto letteralmente estasiato dalla sua arte durante il banchetto offerto in suo onore da Ercole II d’Este nel 1529. Anche il duca Giovanni Maria da Varano esibiva al proprio servizio uno scalco sicuramente scelto fra i più preparati in circolazione, e per questo fece venire da Milano tale magister Ambrosius Poverus. Dall’edizione 2015 la Corsa alla Spada ha visto l’ingresso di un’altra competizione fra i terzieri, combattuta stavolta tra fuochi e tegami, cibi rinascimentali e piatti riccamente elaborati preparati dai cuochi dei terzieri. La prima edizione è stata vinta da Muralto con un raffinatissimo piatto di cervo in salsa di melograno, giudicato dalla giuria, composta da esperti rigorosamente non camerinesi, il piatto migliore fra i tre presentanti da Sossanta (tortelli de fojie ripieni), Mezzo (civiere di cinghiale) e, appunto, Muralto (cervo alla salsa di melograno). La prova si ripete anche quest’anno con la stessa formula: libera scelta di un piatto, rigorosamente basato su ricette rinascimentali esibizione e illustrazione del piatto alla giuria, alla fine la proclamazione del vincitore durante il banchetto rinascimentale del 28 maggio.

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Unicam: cibo per la mente, nutrimento per la vita

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’Università di Camerino, fondata nel 1336, conta cinque ‘Scuole di Ateneo’: Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie. Pensata e strutturata per dare ad ogni studente e alle future matricole tutti i servizi di cui si ha bisogno per dedicare con profitto il proprio tempo allo studio, UNICAM è immersa nella natura, nella storia e nell’arte. Le graduatorie del CENSIS, che la collocano per il dodicesimo anno consecutivo al primo posto fra le sedi universitarie con meno di 10.000 studenti, indicano nel livello dei servizi e delle strutture e nello sviluppo delle tecnologie informatiche i maggiori punti di forza che rendono ragione del particolare appeal di UNICAM. L’offerta formativa, con corsi di laurea prontamente adattati alla complessità e alla dinamica evolutiva del contesto sociale ed economico, è veramente ampia e diversificata con numerosi itinerari di studio proposti alle nuove matricole. E’ inoltre attiva la Scuola di Studi Superiori ‘Carlo Urbani’, percorso di qualità con il quale UNICAM ha scelto di premiare il talento degli studenti universitari per indirizzarli verso un eccellente futuro. Attività sportive e culturali, servizi di orientamento per le matricole, stage in Italia e all’estero in aziende leader, Sistema Qualità certificato

ISO 9001:2008 per tutte le attività e servizi dell’Ateneo, corsi di approfondimento sulle competenze trasversali richieste dal mondo del lavoro, master altamente innovativi, job placement per i laureati, stretti rapporti di collaborazione con gli stakeholder del territorio, borse di studio per gli studenti meritevoli: questi alcuni degli aspetti che più caratterizzano l’Università di Camerino. Confronti a tutto campo con i rappresentanti delle attività produttive, del mondo del lavoro e delle professioni hanno condotto alla progettazione di un’offerta didattica ampia e articolata, nella quale trovano posto contenuti culturali e aspetti professionalizzanti. La metodologia formativa, per tutti i corsi proposti, intende soprattutto integrare il momento fondamentale della didattica teorica con la realtà professionale, competitiva e dinamica. Ma UNICAM persegue anche con convinzione, e con notevole successo, la politica dell’internazionalizzazione: con l’11% risulta essere fra i primi Atenei per la percentuale di studenti stranieri, eroga in lingua inglese sia corsi di Laurea che corsi di Laurea Magistrale, questi ultimi in consorzio internazionale nei settori della biologia, chimica, informatica, geologia, matematica, fisica. Dal 2005 è attiva la School of Advanced Studies (Scuola internazionale di Dottorato) le cui attività formative sono interamente in lingua inglese.

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Emozioni e sensazioni di una veterana

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i è stato chiesto di parlare, dall’alto della mia lunga esperienza, della “Corsa alla Spada”, ma non è affatto facile senza provare, dentro di me, un sacco di emozioni diverse che si uniscono, si accavallano, si disgiungono come in un carosello, a seconda del ricordo che riaffiora nella mente. Sono ben trentaquattro anni che Camerino cambia veste a maggio; per una quindicina di giorni gli abitanti mostrano una veste diversa: l’appartenenza ad uno dei tre terzieri; ognuno di noi è fiero di far parte del suo e si augura in cuor suo di vincere qualcosa: o “la spada” (premio al vincitore) o l’ambito “palio” (premio alla squadra) e non esagerato dire che si vivono momenti di ansia e trepidazione. Vincere il palio!!! …non è poi così semplice, abbiamo impiegato 15 anni prima di vincerne uno, nell’edizione del “A.D. 1996” (forse si sarà capito che appartengo al glorioso terziere di Muralto). Non ci sono parole per descrivere ciò che si è provato: batticuore, ansia, gioia e felicità immensa trasmessa da tutti i 10 atleti; che dire poi delle altre 10 vittorie … e delle 9 spade, frutto dello sforzo immane di ogni primo arrivato. A prima vista si potrebbe pensare solo ad una rivalità tra terzieri, ma in realtà, e questo è stato appurato, tutti insieme si danno da fare, lavorano, inventano, collaborano per la riuscita della manifestazione che vede Camerino parata a festa con tante bandiere, drappi e vetrine addobbate. Dietro questo c’è tanto lavoro, frutto di una coesione di persone che accettano di buon grado di rinunciare al sonno, al riposo e che hanno come contropartita la sola soddisfazione della riuscita dell’evento; pensiamo alle taverne che creano allegria per circa 15 giorni e ci fanno apprezzare il gusto e il profumo del cibo, i fumi impregnati di odori invitanti. Io sono fiera di essere di “Muralto” e la mia maggiore soddisfazione è quella di aver lavorato ininterrottamente per il bene del terziero, ho vissuto tutte le manifestazioni fin dall’inizio; i ricordi sono tanti, mi commuovo se ripenso alla totale creazione dal nulla della taverna dell’Armigero che ha richiesto l’impegno di molte persone di ogni estrazione sociale, mesi e lunghe notti di duro lavoro per riportare alla luce l’antico splendore dei sotterranei del convento di San Salvatore. Una riflessione speciale la voglio fare alla realizzazione del “Fòndaco” dove è possibile acquistare ceramiche e oggetti vari fatti a posta per noi, su nostri disegni, da veri e propri mastri artigiani, spesso mi capita di trovare nelle case dei camerinesi, anche fuori città, degli oggetti che provengono dal nostro “negozietto”. Ma tutti i ricordi sono un niente se ripenso a mio Nanni, presidentissimo e tifoso totale, che in questo periodo mi “tradiva” e diveniva un tutt’uno con il suo “Muralto”. • 114 •

Ines


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Il Rinascimento a Tavola conversazione con Daniela Storoni Mercoledì 11 Maggio alle 17.30., Aula Carlo Esposito, Palazzo Ducale Daniela Storoni Esperta di Cucina Rinascimentale e titolare di "Rinascimento a Tavola”

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aniela Storoni vive in Urbino, una delle capitali del Rinascimento Italiano ed è nata a Mondavio, un borgo rinascimentale nella provincia di Pesaro-Urbino, ornato e dominato da una delle più belle rocche progettate dall’architetto senese Francesco di Giorgio Martini sul finire del XV Secolo. Da lì, da quel mirabile oggetto architettonico immerso in un paesaggio ancora quasi intatto, Daniela ha tratto fin da giovanissima un’originale e sincera passione per il Rinascimento. Quell’interesse e quella passione sono diventati,col tempo, una professione e un’impresa. Dall’intuizione precoce circa l’importanza del cibo nella cultura materiale del Cinquecento, trasse ispirazione per ideare e organizzare, a Mondavio nel 1986, uno dei primi “Banchetti rinascimentali” mai allestiti in Italia. Da allora si è a lungo impegnata nel decifrare i segreti delle oscure alchimie degli antichi “libri di cocina”, riuscendo a ricostruirne ricette e preparazioni. Con il suo lavoro ha saputo, ricomporre un universo di sensibilità quasi del tutto scomparse, suscitando negli anni l’interesse di riviste specializzate quali Bell’Italia, Gambero Rosso, Sapori D’Italia ecc., e programmi televisivi, RAI e MEDIASET, uno Mattina Estate, cuochi senza frontiere ecc. Appassionata cultrice del Rinascimento, ideatrice di eventi, consulente gastronomica e docente nelle istituzioni e per i pubblici più diversi, Daniela Storoni ha coronato la sua personalissima impresa di “restauro” della nostra cultura alimentare nel 2009, quando dà vita a “Rinascimento a Tavola”, una linea di prodotti ispirati ai gusti e ai modi del Rinascimento un marchio registrato e quindi un’azienda vera e propria.

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Rocca del Borgia Ristorante - Pizzeria - Catering P.le Marconi, 1 CAMERINO (MC) tel. 0737 636769 fax 0737 630338 cell. 338 4282143

www.roccadelborgia.com

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BAR k2

D I S C O B A R di Lorenzotti Alberto e C. P.zza Garibaldi, 23 CAMERINO - tel. 0737 632505

Contrada Varano, 8 - 62034 MUCCIA (MC)

Bar Tabacchi d'ercole Stefano

Via Madonna delle Carceri, n. 45 Camerino (MC) - Tel. 0737.632785 chiuso lunedì

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Loc. Torre del Parco, 17 CAMERINO (MC) Tel. 0737 640066 www.gommeferretti.it

Agriturismo

Fattoria di Cignano di Frascarelli Franca & C. s.s.

Località Cignano, 5, 62032 Camerino (MC) Tel e Fax 0737.633595 Cell. 339.8045393 www.fattoriadicignano.it - info@fattoriadicignano.it

chiuso: domenica sera e lunedì

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Salendo da San Venanzio verso il Duomo incontri le taverne del Terziero di Sossanta dove per mangiare potrai prenotarti chiamando il numero 0737.632324, superata la piazza verso la metà del Corso ecco l’osteria Di Mezzo ove si possono gustare specialità di ogni genere. (Prenotazione non obbligatoria ma consigliabile al numero 334.3188751). Scendendo infine verso la Rocca, a Santa Maria in Via si può trovare la taverna dell’Armigero ove ci si prenota chiamando (di pomeriggio) il numero 338.1439324.

Palazzo Ducale

Chiesa S. Maria in Via

Taverna Di Mezzo

Taverna di Muralto

Rocca Borgesca

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ASSOCIAZIONE TURISTICA

P RO CAMERINO Ufficio I.A.T.

orario:

Informazioni turistiche

9,30 16,30

12,30 19,30

Lunedì chiuso C.rso Vittorio Emanuele, 21 - CAMERINO (MC) tel. e fax 0737 632534 www.proloco.camerino.sinp.net • e-mail: proloco@camerino.sinp.net

Chiesa di San Venanzio

Taverne di Sossanta

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Associazione Marchigiana Rievocazioni Storiche

Fedération Européene des Fètes et Manifestations Historique

Associazione “Corsa alla Spada e Palio” Via Conti di Altino, 9 Camerino (MC) Pro Camerino Tel. 0737 632534 Ass. Corsa ala Spada Tel. 366 1451620 Sito internet: www.corsaspada.it e-mail: corsaspada@gmail.com


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