Domenica 07/06/2015
Non ti arrendere Past. Rosario Mascari
Il battesimo rappresenta la morte,il seppellimento,la resurrezione e il camminare in Cristo. E' la testimonianza esteriore e pubblica di qualcosa che è avvenuto interiormente,nel profondo del nostro cuore. Battezzarsi è una scelta personale,motivo per cui nessuno puo' decidere al posto nostro o spingerci a farlo. Gesu' stesso disse : “ Chi avrà creduto ed è stato battezzato,sarà salvato.” Egli fu battezzato a trenta anni che per gli Ebrei rappresentano il raggiungimento della maturità. Probabilmente dal momento in cui pubblicamente testimonierai di voler seguire Cristo ti troverai ad affrontare tanti ostacoli e situazioni difficili. Momenti di sconforto che porteranno scoraggiamento,spingendoti a mollare tutto perchè non hai piu' le forze per andare avanti. Il Signore vuole incoraggiarti dicendoti: “non ti arrendere,non indietreggiare ma prosegui perchè Io sono al tuo fianco.” C'è un episodio nella Bibbia che ci incoraggia a non gettare la spugna anche nelle situazioni peggiori,un momento particolare della vita di Nehemia ,il cui nome significa “ colui che viene confortato da Dio e che conforta”. Nehemia 2:1-5 L'anno ventesimo del re Artaserse, nel mese di Nisan, come il vino stava
dinanzi al re, io presi il vino e glielo porsi. Or io non ero mai stato triste in sua presenza. E il re mi disse: ‘Perché hai l'aspetto triste? eppure non sei malato;
non può esser altro che un'afflizione del cuore’. Allora io ebbi grandissima paura, e dissi al re: ‘Viva il re in eterno! Come potrebbe il mio aspetto non esser
triste quando la città dove sono i sepolcri de' miei padri è distrutta e le sue porte son consumate dal fuoco?’ E il re mi disse: ‘Che cosa domandi?’ Allora io
pregai l'Iddio del cielo; poi risposi al re: ‘Se così piace al re e il tuo servo ha
incontrato favore agli occhi tuoi, mandami in Giudea, nella città dove sono i sepolcri de' miei padri, perché io la riedifichi’.
Mentre Nehemia dava da bere al suo re,che era un pagano,questi gli chiese cosa avesse ,visto che il suo volto era triste. Allora Nehemia rispose che era dispiaciuto perchè aveva saputo che la sua terra era arsa e distrutta, le porte distrutte e le mura distrutte. Il re allora gli concesse di ritornare nel suo paese affinchè potesse intervenire e ricostruire. Nehemia si accorse con grande dispiacere ,girando Gerusalemme a cavallo di una mula,che la sua amata città era ridotta ad un cumulo di macerie. Questo episodio simboleggia le rovine che ci sono nella nostra vita,mattoni caduti giu' che hanno bisogno di essere ricostruiti e rinsaldati.