IL TURISMO
ABRUZZO
IL TURISMO
ABRUZZO
CRESA
Il CRESA, Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali è stato istituito dalle Camere di Commercio d'Abruzzo nel 1968. Svolge studi, indagini e ricerche sull'economia della regione e sulle prospettive di sviluppo anche per conto delle Camere aderenti e di altri Enti Pubblici.
Presidente Consiglio di Amministrazione
Lorenzo Santilli Daniele Becci, Giustino Di Carlantonio Silvio Di Lorenzo Lorenzo Santilli
Direttore
Francesco Prosperococco
Comitato Scientifico
Luciano Fratocchi Lelio Iapadre Nicola Mattoscio
Sede legale: L'Aquila, Corso Vittorio Emanuele II, 86 Sede provvisoria: L'Aquila, Via Portci di San Bernardino, 2 Tel 0862-25335 Fax 0862-419951 e-mail: info@cresa.it sito web: www.cresa.it
La presente pubblicazione è stata redatta, con il coordinamento del Comitato Scientifico, da: Matilde Fiocco (capitoli 1.1, 1.3, 2.4, 3.1 paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 9, 10) Emanuela Foglietta (capitolo 2.1) Assia Liberatore (capitolo 2.2) Concettina Pascetta (capitoli 1.2, 2.3, 3.3, 3.1 paragrafi 7, 8) Maurizio Tani (capitolo 3.2) Progetto grafico ed editoriale: Studio Grafico Pierpaolo Ceccarelli
Si ringrazia l'Assessorato al Turismo della Regione Abruzzo per la collaborazione.
Si autorizza la riproduzione, la diffusione e l'utilizzazione anche parziale del volume con l'obbligo della citazione della fonte.
2014 - CRESA CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO SOCIALI - L'Aquila
IL TURISMO IN ABRUZZO
PRESENTAZIONE PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI 1.1 Cenni storici 1.2 Il ruolo del turismo nell’economia regionale 1.2.1 1.2.2 1.2.3 1.2.4 1.2.5 1.2.6
Introduzione Lo scenario nazionale e internazionale La spesa turistica Il valore aggiunto Il sistema delle imprese L’occupazione
1.3 Il quadro normativo e le strategie pubbliche per il turismo 1.3.1 La legislazione nazionale e regionale 1.3.2 La programmazione in Abruzzo
7 13 13 14 16 19 21 25 27 27 41
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI 2.1 L’OFFERTA RICETTIVA 2.1.1 Introduzione 2.1.2 Le strutture ricettive in Abruzzo 2.1.3 L’offerta alberghiera 2.1.4 L’offerta extra-alberghiera Le certificazioni volontarie nelle imprese turistiche abruzzesi
2.2 IL MOVIMENTO TURISTICO 2.2.1 2.2.2 2.2.3 2.2.4 2.2.5
Cenni metodologici Il contesto nazionale e internazionale La situazione abruzzese La situazione provinciale La situazione comunale
2.3 L’ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE TURISTICA 2.3.1 Introduzione 2.3.2 La situazione italiana 2.3.3 La situazione abruzzese
2.4 LUCI ED OMBRE DEL TURISMO IN ABRUZZO
53 53 54 57 62 67 95 95 95 97 104 106 153 153 153 158 161
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA 3.1 L’INDAGINE DEL CRESA 3.1.1 3.1.2 3.1.3 3.1.4
Introduzione Tipologia e distribuzione territoriale delle imprese campione Offerta delle strutture turistiche Andamento dell’attività: fatturato, numero di addetti e grado di utilizzo delle strutture 3.1.5 Investimenti 3.1.6 Concorrenza 3.1.7 Politiche di marketing 3.1.8 Domanda turistica 3.1.9 Rapporti con il territorio 3.1.10 Caratteristiche salienti del turismo per area geografica
3.2 LE SECONDE CASE: STIMA DELL’OFFERTA E DELLE PRESENZE 3.2.1 Metodologia
3.3 LE STRUTTURE RICETTIVE E INTERNET: UN RAPPORTO IN DIVENIRE 3.3.1 3.3.2 3.3.3 3.3.4
Introduzione Metodologia Risultati dell'indagine Conclusioni
165 165 166 170 177 192 198 207 221 243 250 255 255 263 263 263 264 269
BIBLIOGRAFIA
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SITI INTERNET CONSULTATI
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INDICE DELLE FIGURE
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INDICE DELLE TABELLE FUORI TESTO
277
APPENDICE
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IL TURISMO IN ABRUZZO
PRESENTAZIONE
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romuovere la proposta turistica di un territorio significa, necessariamente e prima di tutto, conoscerlo. E per averne conoscenza reale, piena, occorrono sia le informazioni quantitative - i dati - sia l'esperienza, l'assidua frequentazione, la conoscenza empirica. Le informazioni le si deve attingere da fonti diverse. Alcune di queste sono più robuste e consolidate; altre presentano insufficienze di vario genere e un diverso grado di completezza. Va da sé, in tale contesto, che sarebbe auspicabile poter disporre al più presto di un servizio statistico locale aggiornato e puntuale quale elemento essenziale per ogni corretta programmazione. Le informazioni si devono reperire anche attraverso la ricerca sul campo, mediante metodi di indagine moderni e scientificamente attendibili. In questo campo il CRESA si è ulteriormente qualificato acquisendo in questi ultimi anni una esperienza e una competenza che gli vengono anche dal sapersi avvalere di istituti specializzati nell'analisi territoriale. Il Rapporto mostra come l'Abruzzo sia una importante destinazione turistica in grado di garantire una molteplicità di offerte ma con un notevole potenziale ancora da esprimere. Caratterizzata, come si afferma nel capitolo 2.4, da diverse “luci” ma anche da molte “ombre”. Anche per questa ragione dal Rapporto non emergono particolari indicazioni ma soprattutto domande. Quanta parte dell'offerta turistica esistente risponde in pieno ai requisiti di un prodotto turistico? Quanta parte dell'attuale offerta è in grado di fare “sistema” - come ricorrentemente si sostiene - non solo all'interno del rispettivo ambito d'azione ma con le attrattività, le offerte, i prodotti di altre località limitrofe? Quanta consapevolezza esiste sui propri reali punti di forza da parte dei molteplici e variegati territori che caratterizzano l'Abruzzo turistico? Come sono utilizzate le informazioni al riguardo per un'efficace promozione delle varie tipologie di offerta? Sempre più il mercato premia la qualità ambientale e la cultura dell'accoglienza. Gli operatori che possiedono culture, tecniche ed informazioni evolute e di qualità, possono affrontare con le migliori prospettive le sfide ed i rischi del mercato, proponendo in termini di compatibilità e sostenibilità sia il territorio come destinazione sia le singole aziende. Il frequentatore, più o meno occasionale, è sempre più interessato alla tutela e all'innovazione che migliora senza tradire specificità e tradizione, facendola rivivere in chiave moderna. In anni difficili come quelli che stiamo attraversando non ci sono alternative alla sostenibilità coniugata allo sviluppo come miglior via che possa intraprendere un territorio fragile come l'Abruzzo. La base informativa messa in campo dal CRESA con questo che è ormai il terzo appuntamento sul turismo in Abruzzo (dopo quelli del 1995 e del 2004, con cadenza quasi decennale dunque) è un tassello utile alla descrizione delle caratteristiche dei diversi “Abruzzi” turistici per poter sfruttare nuovamente il capitale territoriale inattivo e cogliere l'opportunità per definire una visione strategica di cui da diverse parti si lamenta la mancanza. Le caratteristiche descritte riguardano gli aspetti socio-demografici ed economici, quelli della ricettività, del movimento turistico, delle offerte presenti. L'unità di analisi individuata è stata, laddove possibile, quella comunale. La metodologia prescelta ha consentito di 5
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mettere meglio a fuoco piccole porzioni di territorio ritenute sufficientemente omogenee tra loro senza tuttavia tralasciare il quadro d'insieme dell'intero Abruzzo, nella convinzione che per essere credibili su un mercato turistico sempre più vasto e differenziato è sempre più necessario unire e non frammentare, accrescere l'offerta integrata di un territorio e non soltanto quello di una singola località, valorizzare in una logica di rete gli elementi di attrazione. A conclusione dei primi due capitoli, dedicati alla rilevazione delle caratteristiche dei singoli ambiti turistici della regione, si apre una terza parte che presenta tre argomenti rilevanti: nel primo, si presentano i risultati di un'indagine rivolta ad un campione di operatori turistici abruzzesi, ai quali vanno i dovuti ringraziamenti per la disponibilità mostrata e il tempo dedicato alla compilazione del questionario. Con tale indagine sono state raccolte informazioni riguardanti non solo specifici aspetti dell'offerta, rilevanti per la comprensione della capacità competitiva del sistema turistico regionale, ma anche le caratteristiche della domanda e la capacità del territorio di soddisfare aspettative e bisogni dei visitatori. Nel secondo, viene presentata una stima delle seconde case presenti a livello comunale sull'intero territorio regionale e dei flussi turistici ad esse connesse. Nel terzo, è stata considerata la presenza su internet delle singole imprese comprese nel campione e ne vengono analizzate le principali caratteristiche. Siamo persuasi che questo confronto con i vari territori potrà favorire un'accresciuta consapevolezza dei propri punti di forza, una migliore capacità di collaborare tra soggetti ed ambiti diversi per rafforzare l'offerta di tutto l'Abruzzo. Gli esiti di questo monitoraggio, pubblici e liberamente disponibili, dovrebbero costituire un contributo di conoscenza rilevante per i decisori locali al fine di elaborare proposte adeguate nei confronti del mercato, ma anche proposte corrette dal punto di vista progettuale e normativo. Dovrebbe essere sempre di più così per l'Abruzzo, regione indotta, dal suo peculiare assetto, a coniugare sviluppo e sostenibilità, a cercare il progresso dentro un quadro caratterizzato da equilibrio, tutela, valorizzazione del suo territorio e collaborazione tra i vari soggetti che operano all'interno del suo perimetro. È, in fondo, il destino delle regioni appenniniche (al pari di quelle alpine) quello di individuare e sperimentare percorsi in cui tutela ed innovazione vengano coniugati insieme nel nome di un comune interesse.
IL DIRETTORE
IL PRESIDENTE
Francesco Prosperococco
Lorenzo Santilli
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IL TURISMO IN ABRUZZO
Viaggiare è attività che da sempre accompagna la vita dell’uomo, il quale, in origine, era costretto a spostarsi dal luogo abituale di residenza per reperire le risorse necessarie alla sua sopravvivenza e più tardi, in epoca romana e medievale, per motivi di carattere economico (commercio) e militare (conquista di nuovi territori). Il concetto di turismo così come inteso ai giorni nostri (organizzazione dell’offerta, sua promozione attraverso l’attività di intermediari, esistenza di una domanda consapevolmente turistica) nasce intorno alla fine dell’Ottocento in Europa con i Grand Tour. Precedentemente si rintracciano forme primordiali di turismo, che non sono pienamente riconducibili a unità concettuale e individuano viaggi e spostamenti di esigui numeri di persone, concentrati in particolari lassi di tempo (per lo più in occasioni di manifestazioni sportive o celebrazioni religiose). Si ricordano i flussi generati nell’Antica Grecia dai Giochi Olimpici, dalle Feste Dionisiache, dalla consultazione degli oracoli, nell’ambito dei quali l’ospitalità privata, considerata un dovere sacro, sopperisce la mancanza di strutture d’accoglienza. Nella Roma Imperiale una rete viaria avanzata e un lungo periodo di pace e prosperità favoriscono i viaggi, facilitati dalla presenza di alberghi (stationes) soprattutto lungo le vie imperiali, da un servizio pubblico di trasporto (cursus publicus), attrezzato anche con letti (carruca dormitoria), da guide stradali pratiche (itineraria). I Romani, a differenza dei Greci, si muovono, oltre che per raggiungere i santuari e assistere a manifestazioni, anche per motivi di svago: frequente è la pratica dei ceti più abbienti di spostare la residenza nel periodo estivo in località amene, lontane dal caos della città. Il crollo dell’Impero, le invasioni barbariche, le guerre, le epidemie, il caos dei primi secoli del Medioevo azzerano queste forme, particolarmente evolute per i tempi, di turismo. A partire dall’anno Mille riprende la pratica del viaggio soprattutto per motivi commerciali, religiosi e di studio (su impulso delle nascenti Università). I pellegrinaggi, grazie all’organizzazione dei primi pacchetti turistici che prevedono il trasporto (armatori principalmente veneziani), l’ospitalità (enti religiosi) e il disbrigo delle pratiche amministrative, diventano tra il XIII e il XIV secolo un vero e proprio fenomeno di massa che spinge ingenti flussi di pellegrini a recarsi in Terra Santa, a Roma per il Giubileo (istituito da Bonifacio VIII nel 1300) e anche all’Aquila per ricevere l’indulgenza plenaria (istituita da papa Celestino V nel 1294). Al calare del fervore religioso classico del Medioevo, il turismo è sostenuto dai traffici mercantili, si pensi ai movimenti generati dalle Repubbliche marinare, dalle esplorazioni e scoperte di nuovi territori e dall’idea che si andava diffondendo che la conoscenza diretta e lo studio di civiltà diverse dovesse far parte del bagaglio culturale della classe colta. Ed è proprio a partire dal 1600 con i Grand Tour, viaggi-studio di giovani nobili, principalmente inglesi, i quali, prima di entrare in società e diventare “classe dirigente”, si recano in altri Paesi per conoscere gli usi, le consuetudini, l’arte e la letteratura locali, che nasce la pratica turistica così come intesa ai giorni nostri, vale a dire come spostamento, 7
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
1.1 CENNI STORICI
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sostenuto da un sistema dell’offerta organizzato, a scopo ricreativo, sia esso culturale, religioso o di riposo e benessere. Con i Gran Tour il concetto di viaggio si affranca pienamente dalle necessità connesse con la sopravvivenza e la crescita economica e militare e si collega all’idea di impiego di tempo libero. È sulla scia dei Grand Tour che sorgono in Italia il Club Alpino Italiano (1863) e il Touring Club Ciclistico Italiano (1894), da cui nascono l’Automobile Club Italiano e la Lega Navale, prodromi di quella che sarebbe diventata l’industria turistica. Si tratta di un periodo in cui il turismo è ancora fenomeno di élite, perché è una pratica assai costosa, che sottintende flussi internazionali, è caratterizzata da un’offerta strutturata solo per i ricchi e presuppone un cambiamento di cultura e un’innovazione logistica che interessano in prima battuta le fasce più alte di una società. I flussi, che inizialmente sono appannaggio della sola classe aristocratica, a partire dall’inizio del XX secolo iniziano ad essere alimentati anche dall’alta borghesia, lasciando per lungo tempo escluse le famiglie contadine, operaie e impiegatizie che non dispongono né del reddito né del tempo sufficiente. Nei primi anni del 1900 prende forma e cresce rapidamente una forma di turismo termale e balneare che coinvolge una quota crescente, seppur minoritaria, di popolazione. La pratica turistica perde la sua caratteristica prettamente élitaria ed esclusiva e l’offerta inizia a diversificarsi per andare incontro ad una clientela che comincia ad essere eterogenea, accanto ai soggiorni nei Grand Hotel, inizia la pratica dell’affitto di villini per la stagione balneare. Lo scoppio del primo conflitto mondiale provoca l’arresto dei flussi turistici e nell’immediato dopoguerra il turismo aristocratico entra in una crisi irreversibile. La nascita della mobilità individuale e di massa, resa possibile dalla lenta ma inesorabile diffusione di mezzi di locomozione, quali la bicicletta, il treno, l’autobus, la macchina, l’aereo, genera un turismo più ampio, che coinvolge nei decenni a seguire, anche grazie all’aumento del tempo libero e del reddito, nonché all’introduzione delle ferie retribuite, gli strati meno abbienti della popolazione. Esso diventa e resterà per lungo periodo turismo “organizzato”, vale a dire un turismo collettivo a basso prezzo o gratuito promosso assai spesso da organizzazioni di varia natura (sindacati, parrocchie, governo) a fini propagandistici o, comunque, di creazione di consenso. Il Fascismo, in particolare, lo utilizza per una vasta operazione politico-sociale, organizzata capillarmente, finalizzata ad accrescere il consenso. È il periodo dei “treni popolari” con riduzione delle tariffe del 50% per comitive, che danno respiro alle Ferrovie di Stato, le cui entrate si erano drasticamente contratte per via della crisi economica. Il turismo organizzato, al di là delle strumentalizzazioni, svolge tuttavia una funzione sociale assai importante, diventa pratica accessibile per ampi strati della popolazione e apre la strada al turismo di massa del secondo dopoguerra. Nell’immediato dopoguerra il turismo internazionale in ambito europeo si interrompe, in parte per effetto delle misure di contingentamento messe in atto da molti governi per limitare l’esportazione di valuta, in parte per i danni che le strutture ricettive e il sistema dei trasporti avevano subito nel corso del conflitto. Il 1950, anno del Giubileo, è un anno chiave per la ripresa del turismo: l’Italia, prece8
duta da Francia e Gran Bretagna, fa registrare il 20,7% delle presenze turistiche europee e il 10,2% dei posti letto. Successivamente i flussi, quasi esclusivamente sotto forma di turismo di massa, aumentano in modo veloce e costante, anche se in Italia i prezzi generalmente superiori rispetto ad altri Paesi rappresentano un fattore fortemente frenante, che esclude dalle fila dei turisti nel nostro Paese ampi strati della popolazione, quali giovani e ceti meno abbienti. Perno centrale del turismo di massa sono i tour operator, soggetti imprenditoriali che elaborano proposte di viaggio sulla base dell’assemblaggio di un’offerta turistica comprensiva di trasporto, vitto, alloggio e altri servizi. L’attività di tour operating esplode tra il secondo dopoguerra e gli Anni Sessanta e si consolida fino alla fine del XX secolo, agevolando in modo consistente il diffondersi della pratica e della cultura del turismo presso tutte le classi sociali in grado di produrre reddito anche se modesto. L’accostamento delle parole “turismo” e “massa” non ha solo una valenza economica (massimizzazione del profitto attraverso la minimizzazione dei costi resa possibile grazie ad un’offerta indifferenziata tesa ad attrarre grandi numeri di consumatori) ma anche sociologica: andare in vacanza diventa un’esigenza identitaria, la dimostrazione dell’appartenenza al proprio ambito sociale. Nei primi anni del turismo di massa la vacanza è principalmente estiva in una località marina raggiungibile con l’autovettura, esplode l’attività delle agenzie di intermediazione e si moltiplicano le strutture alberghiere e di ristorazione in sempre più numerose località, le quali sono state spesso stravolte dalle trasformazioni operate sul territorio per rispondere ad una domanda crescente. E’ il turismo delle 4S (sun, sea, sand and sex), un turismo omologato che realizza i sogni di intere classi sociali non particolarmente abbienti che per la prima volta arrivano a concepire l’idea di vacanza. Grazie all’evoluzione tecnologica degli impianti di risalita nasce e si sviluppa, anche se in modo meno consistente di quello balneare, un turismo montano invernale che, a partire dagli Anni Sessanta, acquista anch’esso la connotazione di turismo di massa. Negli Anni Ottanta si arriva alla saturazione delle stazioni balneari e montane e si rende necessaria l’individuazione di nuove località e nuovi tempi cui indirizzare una domanda che continua a crescere. L’abbattimento dei costi del trasporto aereo rende possibile la destagionalizzazione del turismo balneare; le abili politiche commerciali di tour operator internazionali e la diffusione capillare delle agenzie di viaggio “spinge” la diffusione della pratica della vacanza invernale in località tropicali più o meno lontane. Il turismo montano, grazie ad una crescente sensibilità ambientale e naturalistica favorita anche dall’istituzione a partire dagli Anni Novanta di Parchi naturali, si estende alla stagione estiva. L’offerta turistica si consolida e continua a crescere, sia in termini di flussi sia spazialmente. Le località turistiche “pioniere” sono assunte a modello dalle località emergenti. Se spazialmente contigue si assiste alla nascita di “distretti turistici” omogenei e interconnessi, sia sotto il profilo materiale (tipologie di strutture ricettive, di ristorazione e commerciali, stabilimenti balneari, impianti a fune) sia per gli aspetti immateriali (politiche di gestione delle attività, di marketing e comunicazione, competenze del personale addetto). Quando, invece, le località emergenti hanno guardato a località pioniere distanti, si osserva l’assunzione da parte delle prime di tipologie insediative 9
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
CENNI STORICI
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estranee al loro contesto territoriale che ne stravolgono in qualche modo le caratteristiche. Frequente è, inoltre, il caso di urbanizzazione selvaggia, spesso strettamente collegata al fenomeno della costruzione di seconde case per vacanze, con tipologie insediative di basso valore e ad alto impatto ambientale con inevitabile conseguente deturpamento del paesaggio naturale. Con il passare del tempo il turista, anche per effetto del processo di globalizzazione e per la sempre più diffusa adozione da parte dell’offerta di politiche low-cost e lastminute che agevolano l’accrescimento del bagaglio esperienziale del viaggiatore, diventa consumatore sempre più esigente e consapevole. L’avvento dell’era globale è, infatti, l’ultimo passo di un lungo percorso di interazione tra popoli e culture, durato in realtà millenni ed evoluto repentinamente negli ultimi decenni per effetto delle nuove tecnologie, che ha ridotto e molto spesso annullato il concetto tradizionale spazio-temporale di distanza. Il turismo contemporaneo è caratterizzato da forte segmentazione della domanda, sulla quale, a differenza che nel passato, incidono in maniera determinante variabili quali il reddito, l’età, il livello di istruzione, le abitudini, i gusti, le motivazioni. L’offerta si è di conseguenza adeguata attraverso la proposta di formule diversificate e soluzioni sempre più personalizzate. Accanto al turismo delle “4 S”, che resta quello tradizionalmente balneare, si registra una forte crescita di quello delle “4 E” (équipment, encadrement, événement, environment), un turismo nel quale, cioè assumono fondamentale importanza: • il contesto turistico (environment) al quale si richiede di essere altamente specifico e/o legato alle caratteristiche del territorio; • l’efficiente strutturazione logistica e del sistema dell’accoglienza (équipment); • l’alta qualità dei servizi e l’attenzione alle esigenze particolari di fruitori esigenti (encadrement, come formazione e qualificazione del personale addetto); • la capacità di elaborare e proporre una politica degli eventi (événement inteso quale complesso di eventi, manifestazioni, attività) interessante e coerente con l’immagine del territorio come destinazione turistica. Il turismo delle “4 E” si contrappone al turismo di massa e si fonda sull’elaborazione di proposte eterogenee, segmentate, il cui target sono mercati valutabili di nicchia in un’ottica spaziale limitata, ma che acquistano una massa critica importante se promossi a livello globale. La filosofia sottesa a questa nuova forma di turismo è che il tempo libero debba essere impiegato in esperienze che arricchiscono il bagaglio del viaggiatore, non di svago in senso superficiale, ma di rigenerazione attraverso la full immersion in una dimensione globale diversa dal contesto usuale di residenza. Sono, inoltre, cambiati i tempi del turismo, si è passati da un’unica vacanza annua classica del turismo di massa, che arrivava frequentemente a durare anche più di un mese se trascorsa in estate in una località balneare, a brevi e ripetuti soggiorni nel corso di tutto l’anno. Si sono diversificate enormemente le motivazioni e le attività, si pensi ai flussi attivati dalla pratica di uno sport come il golf o dallo shopping in città prestigiose come Milano o Roma. Si sta trasformando il settore dell’intermediazione. L’avvento del commercio elettronico ha, infatti, inciso profondamente anche nel settore del turismo, come dimostra il 10
fatto che nel 2010 il 40% degli italiani, che per l’organizzazione di lunghe vacanze optano per la prenotazione diretta, si è servito di internet. I fattori che hanno contribuito al diffondersi della vendita on-line dei servizi turistici sono molteplici: ampia gamma di offerte alternative, disponibilità di infrastrutture e tecnologie sicure; velocità di connessione a Internet; costi di accesso alla rete contenuti, accessibilità al web 24h su 24, ampia gamma di strumenti di connessione alla rete. Il commercio on line e quello tradizionale, che resta forte di un rapporto consolidato e personale con la propria clientela attuale e potenziale, non sono necessariamente in contrapposizione, spesso le agenzie di viaggio sono titolari di siti e-commerce ed utilizzano il web come canale per veicolare verso chiunque e dappertutto informazioni aggiornabili di continuo a basso costo e personalizzabili sulla base delle caratteristiche del destinatario. L’avvento del commercio elettronico porterà danni a quelle attività che non sapranno cavalcare questa opportunità. Nell’ambito del panorama di questo trasformato turismo la vera chiave del successo di una località turistica risiede nella capacità di attrarre sempre maggiori segmenti di mercato e di trovare una caratterizzazione precisa che la distingua dalle località potenzialmente concorrenti, il che significa che essa deve essere in grado di proporre un’offerta che contempli un buon ventaglio di attività, le quali, al tempo stesso, devono essere coerenti e integrate e rispecchiare a pieno le caratteristiche dell’environment nel quale si inseriscono. In questa direzione si muovono, ad esempio, le stazioni sciistiche o balneari che arricchiscono la loro tradizionale offerta con centri di benessere, campi da golf, manifestazioni eno-gastronomiche, culturali o dello spettacolo, escursioni naturalistiche ed altro. La crisi economica degli ultimi anni ha colpito, anche se in misura minore rispetto ad altri settori economici, il turismo mondiale, sia sotto l’aspetto quantitativo (numero di turisti) che sotto il profilo qualitativo (spesa per turista). L’Italia, che per anni ha creduto che la sua fama di “bel Paese” fosse un vantaggio competitivo formidabile, mostra rispetto ad altri Paesi europei maggiore difficoltà a reagire ed adottare misure di rilancio del settore, quali quelle adottate in Spagna (Plan de Turismo Horizonte 2020) o i massici progetti di investimento in corso di attuazione in Germania, Austria, Inghilterra, Francia, solo per citare alcuni esempi. La fragilità del comparto turistico nazionale è accresciuta dal fatto che il sistema dell’offerta turistica nazionale, a partire dagli anni 60, ha puntato ad un modello di turismo di massa, la cui competitività si fonda sul prezzo e sulla standardizzazione del prodotto, ormai superato. Si è di fronte alla classica criticità di un prodotto maturo che, per evitare di entrare in una spirale discendente, deve reinventarsi e “reingegnerizzarsi”. Altro elemento di debolezza risiede nelle modalità di promozione e commercializzazione del prodotto, il così detto e-tourism che richiede alle organizzazioni private e al comparto pubblico con dirette competenze in materia un cambio culturale per rispondere ad una domanda sempre più dinamica, mutevole, esigente e quindi consapevole. La crisi è quindi di natura strutturale, l’offerta turistica nazionale avrebbe bisogno di profonde ristrutturazioni. Allo stato attuale il sistema degli operatori è troppo frammentato (quindi fragile anche sotto il profilo finanziario), governato da una cultura d’im11
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
CENNI STORICI
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presa di natura pre-industriale, affetto da inefficienze gestionali e organizzative derivanti anche da scarsa formazione e inadeguato aggiornamento professionale. Anche il sistema pubblico di riferimento ha dimostrato, nei molti tentativi di organizzazione turistica pubblica, scarse capacità che hanno portato all’elaborazione di strutture concettualmente obsolete per l’organizzazione turistica nazionale con modelli di gestione del territorio difformi da regione a regione quanto a classificazione delle strutture ricettive, a leggi di incentivazione alle imprese, a professioni turistiche e, a livello locale, a frammentazione delle competenze con inevitabili sovrapposizioni e conseguenti sprechi di risorse.
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IL TURISMO IN ABRUZZO
1.2 IL RUOLO DEL TURISMO NELL’ECONOMIA REGIONALE
Negli ultimi tempi il fenomeno turistico ha ottenuto una crescente considerazione nell’ambito delle analisi sullo sviluppo economico territoriale a causa dell’incremento e della trasformazione dei flussi turistici e del consistente impatto che esso provoca non solo sulle attività economiche e sull’occupazione ma anche sugli aspetti sociali, culturali e ambientali del territorio. Inoltre, l’importanza che il fenomeno turistico ha raggiunto finora non può far altro che aumentare nel futuro considerando che nel lungo periodo esso non ha mai smesso di crescere nonostante le battute d’arresto e i rallentamenti dovuti ai momenti di difficoltà dell’economia mondiale e ai singoli eventi naturali e socio-politici. Le ricadute economiche in senso lato, oltre ad essere aumentate dal punto di vista quantitativo, hanno subito nel corso del tempo cambiamenti di tipo qualitativo strettamente legati con la recente evoluzione del fenomeno turistico che, in stretta connessione con le trasformazioni subite dalla società, si è trasformato da turismo di massa in turismo postmoderno, e quindi l’offerta turistica, prima standardizzata, si è differenziata per meglio intercettare gli interessi individuali. Il turismo è un’attività economica non finalizzata alla produzione di beni ma all’offerta di servizi, così che la contabilizzazione del suo apporto nell’economia è difficoltosa e generalmente realizzata attraverso due tipologie di approccio, quella che analizza il fenomeno dal lato della domanda e quella che lo considera dal lato dell’offerta. Nel primo caso si ricostruiscono le ricadute del turismo partendo dall’analisi della spesa che i turisti effettuano per e durante il loro viaggio per l’acquisto dei beni e servizi loro necessari, così che si prendono in considerazione tutti i settori che sono in grado di soddisfare tali esigenze. Si perviene così alla costruzione della tavola delle interdipendenze settoriali attraverso il modello input-output che mostra come i consumi turistici influenzano la produzione nei diversi settori del sistema economico. Nel secondo caso si fa riferimento all’offerta cioè alle attività produttive che soddisfano le necessità dei turisti. Emergono, così, due questioni: in primo luogo le esigenze dei turisti sono così diversificate che non vengono soddisfatte da uno ma da numerosi settori produttivi e quindi non esiste un settore che produca tutti i beni e servizi necessari ai turisti e in secondo luogo ogni settore che produce beni e servizi necessari ai viaggiatori non si rivolge esclusivamente ad essi ma, in proporzioni diverse, anche alla popolazione residente. L’esigenza di analizzare l’impatto economico del turismo nel territorio è stata sentita anche dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) che, a tal fine, ha elaborato un metodo denominato Conto satellite del turismo (Tourism Satellite Account) che permette la descrizione analitica del fenomeno turistico e la valutazione della sua dimensione economica attraverso l’integrazione di dati riguardanti sia la domanda che l’offerta provenienti da diverse fonti per giungere alla stima di aggregati macroeconomici come il valore aggiunto turistico e il consumo turistico. Tale metodo favorisce la standardizzazione, e quindi comparazione, a livello internazionale di concetti, classificazioni e aggregati. 13
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
1.2.1 INTRODUZIONE
CRESA
1.2.2 LO SCENARIO NAZIONALE E INTERNAZIONALE Una rappresentazione accurata dell’evoluzione del ruolo svolto dal turismo nell’economia mondiale può essere effettuata analizzando l’andamento delle entrate turistiche internazionali. Tali dati sono resi disponibili dal UNWTO e prendono in considerazione le international tourism receipts, cioè le spese sostenute dai turisti internazionali escluse quelle per i trasporti corrisposte ai vettori esterni al loro paese di residenza. Nel periodo compreso tra il 1990 e il 2012 le entrate turistiche internazionali nel mondo sono all’incirca quadruplicate passando da 270 a 1.075 miliardi di dollari, evidenziando un andamento costantemente crescente ad eccezione di un periodo di rallentamento osservato nei primi anni del nuovo millennio e un periodo di crisi registrato negli ultimi anni del primo decennio. Su questo andamento hanno inciso diversi fattori, quali in primo luogo il deprezzamento del dollaro rispetto ad altre valute “forti” quali l’euro, così che spesso si considerano le variazioni delle entrate turistiche in termini reali cioè depurandole dalle variazioni dei tassi di cambio e dall’inflazione. In secondo luogo si deve tenere presente che spesso alcuni eventi naturali e socio-politici che hanno generalmente effetti negativi sui flussi turistici, quali la crisi del Kosovo nel 1999, il conflitto in Iraq e l’epidemia di Sars nel 2003, l’epidemia di febbre suina H1N1 del 2009, la chiusura dello spazio aereo europeo a causa della nube di ceneri vulcaniche provenienti dall’Islanda nel 2010, i disordini legati alla “primavera araba” in alcuni paesi del Mediterraneo e il maremoto del Giappone nel 2011, hanno depresso l’entità dei flussi verso alcune aree mentre altri eventi hanno agito da catalizzatori richiamando il turismo internazionale, quali ad esempio l’Expo in Germania e le celebrazioni per l’Anno Santo a Roma nel 2000, svariati eventi sportivi di livello internazionale quali le olimpiadi invernali di Torino e i campionati del mondo di calcio in Germania del 2006 o iniziative culturali in occasione degli anniversari relativi a Rembrandt, Mozart, così che si è assistito a una variazione delle destinazioni ma non alla diminuzione dell’entità dei flussi. In alcuni momenti, però, l’effetto compensazione non si è verificato, determinando i periodi di rallentamento o di calo delle entrate turistiche già citati, connessi il primo con la preoccupazione internazionale conseguente agli attacchi terroristici di New York dell’11 settembre 2001 e di Bali dell’ottobre 2002, e il secondo con la recessione che ha investito l’intera economia mondiale. Il cambiamento delle destinazioni è evidente analizzando l’andamento delle entrate turistiche internazionali fatto registrare dal continente europeo. Emerge un’evoluzione anch’essa positiva ma di minore entità, per il fatto che le entrate sono “solo” triplicate passando da 143 a 458 miliardi di dollari evidenziando, quindi, che il contributo del continente europeo, pur rimanendo predominante, è andato gradualmente calando, a causa della crescita dei paesi emergenti molto più veloce rispetto alle economie avanzate. Tra i paesi emergenti si deve sottolineare, in particolare, il boom del turismo internazionale in Cina che ha scalato la graduatoria mondiale relativa sia alle entrate turistiche, passando dal settimo posto del 1999 con 14,1 miliardi di dollari al quarto del 2012 con 50 miliardi (pari al 4,6% del mercato globale), sia agli arrivi internazionali, 14
IL RUOLO DEL TURISMO NELL’ECONOMIA REGIONALE
passando dal quinto posto del 1999 con 27 milioni di arrivi al terzo del 2012 con 57,7 milioni (5,6% del totale).
Fonte: elaborazione CRESA su dati WTO, Tourism Hilghights, annate varie
Il WTO sottolinea che il turismo internazionale coinvolge un numero sempre crescente di paesi di destinazione passati da una quindicina degli anni cinquanta all’attuale settantina, tra i quali sono emersi quelli asiatici, latinoamericani, caraibici, nordafricani e quelli nati dalle ceneri della ex Yugoslavia tornati sul mercato internazionale dopo gli eventi bellici degli anni novanta. Altri cambiamenti evidenziati recentemente dal WTO nei comportamenti dei turisti internazionali sono strettamente legati al periodo di recessione economica attraversato a livello globale. La necessità di diminuire le spese ha favorito soggiorni più brevi e più vicini ai luoghi di residenza, l’uso di alloggi e mezzi di trasporto di categorie inferiori, quali ad esempio le compagnie aeree low cost e internet per l’organizzazione del viaggio risparmiando sul costo delle agenzie. Inoltre, è aumentata la quota dei viaggi effettuati per motivi diversi dal divertimento e dalla vacanza quali, ad esempio, la visita a parenti e amici, i pellegrinaggi e altri viaggi svolti per motivi religiosi o per motivi di salute. Se si considera l’andamento delle entrate turistiche internazionali in Italia si nota che esse sono “solo” più che raddoppiate, mostrando quindi una evidente perdita di terreno nei confronti degli altri paesi di destinazione. Infatti, nella graduatoria mondiale il nostro paese è passato per gli arrivi dal 4° posto del 1999 al 5° del 2012 (con 46,4 milioni di arrivi pari al 4,5% del totale mondiale) e per le entrate internazionali dal 4° posto del 1999 al 6° posto del 2012 (con 41,2 miliardi di dollari pari al 3,8% del totale mondiale). Il peso del turismo nell’economia nazionale è consistente e, secondo l’UNWTO, raggiunge l’8,5% del Pil, valore che si allinea a quello statunitense (8,6%) ma inferiore a quello stimato per l’intera economia mondiale (9,2%) e a quello dei paesi europei turisticamente più importanti quali Spagna (14,7%) e Francia (9,3%). 15
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
Fig. 1.2.1 ENTRATE TURISTICHE INTERNAZIONALI IN ITALIA EUROPA E MONDO Anni 1990-2012 (1990=100)
CRESA
Fig. 1.2.2 ARRIVI INTERNAZIONALI IN ITALIA EUROPA E MONDO. Anni 1990-2012 (1990=100)
Fonte: elaborazione CRESA su dati WTO
1.2.3 LA SPESA TURISTICA L’esame dell’impatto del turismo sull’economia regionale può essere svolto utilizzando la stima elaborata dall’Irpet della spesa turistica effettuata nelle singole regioni. Al suo interno si distingue la spesa sostenuta dai turisti stranieri e quella effettuata dai turisti italiani residenti nella stessa regione e nelle altre regioni italiane. In primo luogo si nota che il saldo, ottenuto sottraendo alla spesa effettuata in Abruzzo dagli stranieri e dai residenti nelle altre regioni italiane la spesa effettuata dagli abruzzesi all’estero e nelle altre regioni italiane, risulta positivo e pari nel 2011 a 566 milioni di euro. È un risultato che accomuna la regione a quelle meridionali e generalmente è riconducibile alla minore propensione della popolazione residente ad effettuare le vacanze fuori regione, fenomeno solitamente legato alle diverse condizioni di sviluppo economico e, di conseguenza, al diverso potere di acquisto della popolazione. Non a caso, regioni come la Lombardia e il Piemonte, tradizionalmente aree di formazione della domanda turistica, non solo per livelli di reddito generalmente più elevati ma anche per altri fattori socio-ambientali come la qualità di vita e il clima, sono caratterizzate da saldi negativi molto consistenti (rispettivamente -7.390 e -3.825 milioni di euro nel 2011). Negli ultimi anni si nota che il saldo è rimasto approssimativamente costante tranne per un momento di particolare calo nel 2010 quando ha raggiunto i 310 milioni di euro, in concomitanza di una sensibile riduzione delle entrate derivanti dalle spese degli italiani e degli stranieri in Abruzzo presumibilmente per la diminuzione di arrivi dovuta alle difficoltà del dopo terremoto dell’Aquila. Nell’ambito delle componenti positive, cioè la spesa turistica effettuata in Abruzzo dai turisti di diversa provenienza, si nota che la quota imputabile agli stranieri è del solo 10,6%, 16
IL RUOLO DEL TURISMO NELL’ECONOMIA REGIONALE
SPESA TURISTICA IN ABRUZZO. Valori correnti in milioni di euro
1. Spesa degli abruzzesi in Abruzzo
2007
2010
2011
704,8
778,1
726,2
862,0
1.030,1
1.128,3
979,1
1.203,0
3. Spesa degli stranieri in Abruzzo
277,0
258,0
205,0
245,0
4. Spesa degli abruzzesi nelle altre regioni
447,7
497,3
502,0
512,0
2. Spesa degli altri italiani in Abruzzo
5. Spesa degli abruzzesi all'estero
295,0
378,0
371,0
370,0
Saldo totale (2+3)-(4+5)
565,0
511,0
310,0
566,0
Fonte: Mercury e Irat, Rapporto sul turismo italiano, annate varie
la più bassa tra tutte le regioni italiane, quella riferibile agli italiani corrisponde al 52,1% e quella sostenuta dagli abruzzesi è pari al 37,3%, valore che si pone al quinto posto della relativa classifica nazionale. Questa composizione permette di affermare che il turismo in Abruzzo è principalmente di corto raggio e la regione non risulta ben inserita nei circuiti internazionali. Tale fenomeno non accenna a modificarsi tenendo presente che nel periodo considerato il peso della spesa turistica degli stranieri è diminuito mentre quella degli abruzzesi è aumentata più di quanto abbia fatto la spesa degli altri italiani. Un altro indicatore utilizzabile per valutare il grado di attrattività turistica della regione è il rapporto tra la spesa sostenuta in Abruzzo dai forestieri (stranieri e altri italiani) rispetto a quella effettuata dagli abruzzesi. Nel 2011 esso è pari a 1,7, in lieve diminuzione rispetto al 2004 quando era pari a 1,9. Sono valori molto bassi che pongono nel 2011 l’Abruzzo al quart’ultimo posto nella relativa classifica delle regioni italiane tra le quali spiccano, invece, non solo Valle d’Aosta e Umbria con valori elevatissimi (rispettivamente 47,1 e 36,3) legati alla limitata dimensione demografica, ma anche Trentino-Alto Adige e Liguria (9,2 e 8,9). Gli stessi dati elaborati dall’Irpet mostrano che la differenza tra la spesa turistica degli abruzzesi nella regione e quella che essi sostengono nelle altre regioni italiane e all’estero è negativa (-20 milioni di euro) interpretabile con la preferenza a effettuare viaggi e vacanze fuori dal territorio regionale, in particolare nelle altre regioni italiane. Bisogna comunque notare che tale saldo risultava peggiore negli anni passati, probabilmente perché è aumentata la propensione degli abruzzesi a effettuare le vacanze in regione, forse a causa del periodo di crisi economica attraversato dalle famiglie. Secondo le stime realizzate dall’Irpet, nel 2011 la spesa turistica, comprendente tutte le sue componenti, costituisce il 12,4% della spesa totale delle famiglie abruzzesi, e pone la regione al di sopra della media nazionale (10,1%) insieme alla gran parte delle regioni settentrionali e seconda tra quelle meridionali dopo la Sardegna (15,2%). I dati prodotti dalla Banca d’Italia permettono di analizzare alcuni aspetti economici del turismo straniero in Abruzzo. Bisogna tenere presente che essi non sono confrontabili con quelli prodotti dall’Istat relativi al movimento degli stranieri perché la Banca d’Italia intervista alle frontiere non solo i viaggiatori che alloggeranno in strutture ricettive ma anche quelli che verranno ospitati da amici e parenti o che usufruiranno di abitazioni in affitto o che non pernotteranno, cioè soggetti che non vengono rilevati dall’Istat. 17
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
2004
CRESA
Fig. 1.2.3 SPESA TURISTICA NELLE REGIONI ITALIANE PER PROVENIENZA DEI TURISTI. Anno 2011 (val. %)
Fonte: elaborazione CRESA su dati IRPET
La spesa dei viaggiatori stranieri in Abruzzo nel 2012 è stata di 205 milioni di euro, con un andamento in calo rispetto al 2007 (-17,3%) a differenza di quanto rilevato in Italia dove invece la spesa degli stranieri è in aumento (+3,0%). La provincia dove essa si concentra in misura maggiore è quella di Pescara (45,4%), fenomeno riconducibile al fatto che tale rilevazione viene effettuata ai valichi di frontiera portuali, aeroportuali, stradali e ferroviari, tra cui incide in particolare l’aeroporto di Pescara. Anche le singole province abruzzesi hanno mostrato andamenti in calo durante il periodo considerato, ad eccezione di Chieti che invece fa registrare un aumento del 18,2%. Poco meno della metà della spesa turistica degli stranieri in Abruzzo è stata effettuata dai viaggiatori ospitati da parenti e amici (45,9%) che hanno prodotto il 46,7% dei pernottamenti totali, mentre coloro che usufruiscono di strutture ricettive hanno sostenuto il 22,0% della spesa totale e prodotto il 10,0% dei pernottamenti totali. Considerando che i pernottamenti dei viaggiatori stranieri nella regione sono stati 334.000, la spesa media giornaliera è risultata di 58 euro, sensibilmente più bassa di quella italiana (98 euro). Come prevedibile essa subisce forti variazioni secondo il tipo di struttura dove avviene il pernottamento osservando che i viaggiatori stranieri che usufruiscono di alberghi spendono 129 euro al giorno (rispetto ai 148 euro spesi in Italia) mentre quelli che vengono ospitati da parenti e amici 57 euro (lievemente inferiore ai 60 pagati in Italia) e quelli che utilizzano case in affitto 44 euro (sensibilmente meno dei 60 spesi in Italia). Tenendo conto che la spesa sostenuta dai viaggiatori abruzzesi all’estero è stata pari nel 2012 a 413 milioni di euro, il saldo della bilancia turistica regionale è stato di -208 milioni di euro, in peggioramento rispetto al 2008 quando era di -115 milioni di euro. 18
IL RUOLO DEL TURISMO NELL’ECONOMIA REGIONALE
I VIAGGIATORI STRANIERI NELLE PROVINCE ABRUZZESI. Anni 2007-2012
2007
2008
2009
2010
2011
2012
32 42 122 42 238 30.891
34 39 93 39 205 32.056
28 70 84 53 57 94
57 58 72 62 65 94
70 43 64 58 58 98
46 62 216 67 390 90.788
68 81 227 90 467 95.596
47 62 152 73 334 97.602
564 720 1.692 676 3.652 327.304
487 898 1.447 678 3.510 327.843
42 51 122 33 248 31.121
L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo Italia
53 55 61 44 56 89
L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo Italia
70 66 200 58 394 88.503
43 57 113 63 276 31.090
28 41 95 33 198 28.856
30 32 90 48 200 29.257
Spesa giornaliera procapite 59 62 69 51 61 94
51 57 69 59 62 92
Viaggiatori (val. in migliaia) 73 83 210 85 451 88.335
42 85 225 58 410 89.395
Pernottamenti (val. in migliaia) L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo Italia
787 928 1.988 744 4.447 351.206
726 918 1.644 1.233 4.521 331.903
551 723 1.372 559 3.205 314.470
1.055 455 1.075 900 3.486 311.686
Fonte: dati Banca d'Italia
1.2.4 IL VALORE AGGIUNTO La spesa che i turisti effettuano in un territorio, costituendo un afflusso di risorse, genera effetti che si ripercuotono sul suo sistema economico. Essi possono essere di diverse tipologie: quelli che derivano dalle spese propriamente turistiche sostenute per le necessità del viaggio, quali l’alloggio, i trasporti, la ristorazione, quelli derivanti dalle spese che le aziende devono affrontare per fornire i servizi ai turisti, e quelli derivanti dal maggior reddito accumulato dai residenti che lavorano nei settori collegati al turismo. L’analisi del contributo del turismo sulla produzione del valore aggiunto risulta perciò complessa e generalmente viene attuata attraverso due metodologie: stima dell’effetto moltiplicatore della spesa turistica sul valore aggiunto oppure analisi del valore aggiunto dei settori che più ampiamente sono connessi con il fenomeno turistico. Riguardo alla prima metodologia le stime dell’Irpet affermano che la quota di valore aggiunto attivato dalla spesa turistica in Abruzzo risulta pari nel 2011 all’8,8%, valore che lo pone al sesto posto nella graduatoria regionale dove prevalgono, come prevedi19
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
Spesa (val. in milioni di euro) L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo Italia
CRESA
LA BILANCIA TURISTICA IN ABRUZZO E IN ITALIA. Anni 2008-2012 (val. in milioni di euro)
2008
2009
2010
2011
2012
334 198 -136
371 200 -171
370 238 -132
413 205 -208
20.015 28.856 8.841
20.416 29.257 8.841
20.583 30.891 10.308
20.512 32.056 11.544
Abruzzo Spesa dei viaggiatori abruzzesi all'estero Spesa dei viaggiatori stranieri in Abruzzo Bilancia turistica
391 276 -115
Italia Spesa dei viaggiatori italiani all'estero Spesa dei viaggiatori stranieri in Italia Bilancia turistica
20.922 31.090 10.168
Fonte: dati Banca d'Italia
VALORE AGGIUNTO PRODOTTO DA ALCUNI SETTORI DELL’ECONOMIA IN ABRUZZO. Anni 2001-2011 (valori in milioni di euro)
2001
2003
2005
2007
2009
2011
21.589
22.434
23.502
25.613
25.398
26.929
1.219
1.208
1.235
1.264
1.281
1.326
Servizi di alloggio e di ristorazione
691
771
804
828
1.148
1.027
Attività artist., di intrattenim. e divertim.
192
177
181
210
274
288
Totale attività economiche Trasporti e magazzinaggio
Fonte: dati Istat
bile, Valle d’Aosta (21,7%) e Trentino-Alto Adige (16,2%). L’Abruzzo, inoltre, risulta l’unica regione meridionale, insieme alla Sardegna, a far rilevare una quota percentuale superiore alla media italiana (7,4%). Riguardo alla seconda metodologia possono essere utilizzati i dati forniti dall’Istat relativi alla contabilità nazionale e territoriale che riguardano il valore aggiunto prodotto dai vari settori. Tenendo conto delle difficoltà di delimitazione del settore turistico e del livello di dettaglio consentito dalla suddivisione settoriale dei dati Istat, sulla base della classificazione Ateco 2007 si considerano le sezioni H “trasporto e magazzinaggio”, I “servizi di alloggio e ristorazione” comprendenti gli alberghi e i pubblici esercizi, R “attività artistiche di intrattenimento e divertimento” che includono le attività delle biblioteche degli archivi e dei musei. Si tratta, comunque, di settori caratterizzati da un grado di coinvolgimento turistico abbastanza differenziato, cioè da una diversa quota di produzione destinata ai turisti che risulta massima, come prevedibile, per gli alberghi. I dati forniti dall’Istat mostrano che il valore aggiunto prodotto dai servizi di trasporto e magazzinaggio è stato nel 2011 di 1.326 milioni di euro, in crescita rispetto al 2000 quando era pari a 1.219 milioni di euro (+23,5%). Attualmente costituisce il 4,9% del valore aggiunto totale regionale e il suo peso risulta in diminuzione rispetto al 2000 (5,3%) perché la sua crescita è stata più debole rispetto a quella del totale delle attività economiche (+31,7%). Il valore aggiunto prodotto dai servizi di alloggio e ristorazione è stato pari nel 2011 a 1.027 milioni di euro, in crescita del 50,5% rispetto al 2000 quando era di 682 milio20
IL RUOLO DEL TURISMO NELL’ECONOMIA REGIONALE
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
ni di euro. Nel 2011 costituisce il 3,8% del valore aggiunto totale regionale, valore in crescita rispetto al 2000 (3,3%) perché l’incremento del settore è stato migliore del totale delle attività economiche (+31,7%). Rispetto al valore italiano esso costituisce il solo 1,7%, confermando l’Abruzzo come una regione che non contribuisce in misura particolarmente rilevante al fenomeno turistico. Il valore aggiunto prodotto in Abruzzo dalle attività artistiche di intrattenimento e divertimento è stato di 288 milioni di euro, aumentato dell’80,1% rispetto al 2000 quando raggiungeva i 160 milioni di euro. Attualmente costituisce l’1,1% del valore aggiunto regionale con un peso in crescita rispetto al 2000 (0,8%).
1.2.5 IL SISTEMA DELLE IMPRESE L’analisi dell’imprenditoria turistica può essere svolta attraverso i dati del Registro delle Imprese. Essi permettono di esaminare in maniera esaustiva l’intera filiera del turismo, cioè tutti i settori produttivi connessi al fenomeno turistico sia direttamente, come le attività alloggio e ristorazione, sia indirettamente quali le attività di trasporto, quelle di intermediazione turistica, alcune attività di noleggio, alcune attività artistiche, sportive e di intrattenimento perché consentono un livello di disaggregazione più profondo rispetto a quello garantito da altre fonti di dati. A tal fine è stata utilizzata la classificazione delle attività economiche Ateco 2007 considerando i settori I “servizi di alloggio e ristorazione”, H “trasporto e magazzinaggio” e alcune sottocategorie dei settori N “noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” ed R “attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento”. Bisogna aggiungere che i dati del Registro delle imprese generalmente non coincidono 21
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
Fig. 1.2.4 VALORE AGGIUNTO PRODOTTO DA ALCUNI SETTORI DELL’ECONOMIA IN ABRUZZO Anni 2000-2011 (2000 = 100)
CRESA
con i dati forniti da altri enti e relativi, ad esempio, alle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere. In totale le imprese attive collegate all’intera filiera del turismo in Abruzzo nel 2011 sono 14.086, in aumento del 4,1% rispetto al 2009 (anno più remoto per il quale è possibile effettuare il confronto a causa delle intervenute variazioni nella classificazione) quando erano 13.526. Esse costituiscono il 10,6% del totale delle imprese regionali, percentuale lievemente inferiore al corrispondente valore nazionale (11,0%). Inoltre, si osserva che le imprese della filiera turistica abruzzese pesano a livello italiano per il solo 2,4%, evidenziando il limitato contributo dell’Abruzzo se confrontato con quello di altre regioni dove il fenomeno turistico ha una tradizione ben più consolidata. Nonostante il limitato peso che la regione riveste nell’ambito del Paese, il turismo ha, comunque, una certa rilevanza nell’ambito del sistema produttivo regionale. I dati suddetti mostrano che le imprese di alloggio e ristorazione attive in Abruzzo nel 2011 sono 9.198, e costituiscono il 6,9% delle imprese totali. Esse costituiscono il 65,3% della filiera turistica allargata, valore che risulta in aumento rispetto al 2009 quando ne rappresentavano il 63,7% con una variazione presumibilmente causata anche dalla contemporanea diminuzione delle imprese di trasporto, in particolare stradale. In dettaglio, le imprese che si occupano della ristorazione ne costituiscono la parte preponderante (8.076 unità contro le 1.123 che forniscono alloggio). La distribuzione provinciale delle imprese di alloggio e ristorazione premia quella di Chieti (2.430 pari al 26,4%), seguita da quelle di L’Aquila (2.396 pari al 26,0%) e Teramo (2.378 pari a 25,9%), mentre a Pescara ne sono localizzate solo 1.994 (pari a 21,7%). In particolare, mentre la provincia dell’Aquila emerge in relazione alle imprese che si occupano sia di alloggio (342 corrispondenti al 30,5%) che di ristorazione (2.054 cioè il 25,4%), la provincia di Teramo risalta per l’alloggio (389 pari al 34,6%) e quella di Chieti per la ristorazione (2.203 corrispondenti al 27,3%). Fig. 1.2.5 IMPRESE DELLA FILIERA ALLARGATA DEL TURISMO IN ABRUZZO. Anno 2011 (val.%)
Fonte: elaborazione CRESA su dati Infocamere-Movimprese
22
IL RUOLO DEL TURISMO NELL’ECONOMIA REGIONALE
Pescara, invece, risulta meno dotata in entrambe le sezioni (alloggio: 165 pari al 14,7%; ristorazione: 1.830 pari al 22,7%).
Fonte: elaborazione CRESA su dati Infocamere-Movimprese
Il confronto con i dati relativi al 2009 ci mostra che nella regione le imprese attive nel settore alloggio e ristorazione sono aumentate del 6,8%, con un andamento particolarmente positivo nella provincia di Chieti (+8,0%). Non si evidenziano differenze rilevanti tra le tendenze mostrate dalle imprese che forniscono alloggio (+6,6%) e quelle della ristorazione (+6,8%). A livello provinciale mentre Chieti emerge per le variazioni sensibilmente positive sia dell’alloggio (+8,6%) che della ristorazione (+7,9%), Teramo si distingue solo per l’alloggio (+7,2%) e Pescara solo per la ristorazione (+7,5%). Se si considera la natura giuridica delle imprese di questo raggruppamento, che può essere considerato “turistico in senso stretto”, si nota che tra quelle ricettive prevalgono le società di persone (38,2%) a differenza di quanto accade in Italia dove predominano le ditte individuali (36,5%). Il peso delle società di capitale e delle altre forme giuridiche in Abruzzo coincide con quello rilevato in Italia. Tra le imprese della ristorazione, invece, sono più numerose le ditte individuali sia in Abruzzo che in Italia (rispettivamente 53,0% e 50,5%) seguite poi dalle società di persone (36,8% e 36,7%). Le imprese attive nei trasporti terrestri in Abruzzo sono 2.560, in fase di diminuzione (4,8%) rispetto al 2009 e concentrate principalmente nelle provincie di Pescara (31,0%) e Chieti (27,6%). Le 5 imprese operanti nei trasporti marittimi non hanno subito variazioni rispetto al 2009 e sono concentrate nella provincia di Pescara (60,0%). Le imprese del trasporto aereo sono 3, costanti rispetto al 2009 ed equamente distribuite nelle province di Chieti, Teramo e L’Aquila. Le attività di magazzinaggio vengono svolte da 333 imprese attive, in aumento del 7,4% rispetto al 2009 e concentrate soprattutto a Chieti (34,5%) e Pescara (32,1%). L’Aquila che ne conta il solo 12,9% ha fatto rilevare nell’intervallo con23
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
Fig. 1.2.6 ANDAMENTO DELLE IMPRESE DELLA FILIERA ALLARGATA DEL TURISMO IN ABRUZZO (var.% 2011-2009)
CRESA
Fig. 1.2.7 NATURA GIURIDICA DELLE IMPRESE DI ALLOGGIO E RISTORAZIONE IN ABRUZZO E ITALIA. Anno 2011 (peso %)
Fonte: elaborazione CRESA su dati Infocamere-Movimprese
siderato un aumento rilevante (+43,3%) in parte attribuibile alle esigenze post terremoto. In sintesi le imprese che si occupano del trasporto (terrestre, marittimo e aereo) e magazzinaggio sono 2.901, in calo del 3,6% rispetto al 2009 e pari al 2,2% delle imprese attive totali. Partecipano al fenomeno turistico anche alcune attività del settore N “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” quali alcune tipologie di noleggio (di biciclette, di altri mezzi di trasporto terrestri, di imbarcazioni da diporto e di altri beni per uso personale) e le agenzie di viaggio, i tour operator, i servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio, le guide e gli accompagnatori turistici. Le imprese che sono attive in quelle particolari tipologie di noleggio sono a livello regionale 62, in calo del 4,6% rispetto al 2009 e localizzate principalmente nelle province dell’Aquila (35,5%) e di Teramo (33,9%). Le imprese che svolgono le attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator, di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio, le guide e gli accompagnatori turistici sono 285 (+6,3% rispetto al 2009) e concentrate principalmente nelle province di Pescara (30,2%) e Chieti (29,1%). Nell’ambito delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento contribuiscono al fenomeno turistico le attività creative, artistiche e di intrattenimento, le attività delle biblioteche e degli archivi, i musei, gli orti botanici, i giardini zoologici e le riserve naturali, ma anche le attività sportive, di intrattenimento e divertimento. Esse offrono una serie di servizi, tradizionalmente definiti “complementari” perché finalizzati allo svago del turista, ma che attualmente non possono essere più considerate aggiuntive per il fatto che hanno acquisito un’importanza notevole costituendo la motivazione per numerose categorie di turismi, quali quelli culturale, balneare, sportivo e legato al benessere. Le imprese che si occupano di attività creative artistiche e di intrattenimento sono 252 (-1,2% rispetto al 2009) e localizzate prevalentemente nella provincia dell’Aquila (30,2%) e in quel24
IL RUOLO DEL TURISMO NELL’ECONOMIA REGIONALE
1.2.6 L’OCCUPAZIONE Le fonti di dati relativi all’occupazione sono diverse: il censimento dell’industria realizzato dall’Istat, la banca dati Stockview prodotta da Infocamere e la banca dati dell’Inps. Generalmente i dati non coincidono per il fatto che le diverse fonti hanno diversi oggetti di analisi. Ad esempio, mentre Stockview fornisce informazioni sugli addetti, dipendenti e indipendenti, delle imprese risultanti dal Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, l’Inps si occupa esclusivamente dei lavoratori dipendenti privati non agricoli assicurati presso l’Inps, tralasciando quelli autonomi eccettuati i commercianti e gli artigiani. Di fronte a questa numerosità di fonti discordanti, l’analisi dell’occupazione turistica è stata effettuata utilizzando i dati del Censimento dell’industria realizzato dall’Istat nel 2011 che riporta gli addetti suddivisi secondo la classificazione Ateco 2007. La scelta di utilizzare i dati censuari è determinata non solo dalla natura di ufficialità ad essi attribuita ma anche dal fatto che si basano sulla banca dati Asia (Archivio statistico delle imprese attive) realizzato dall’Istat armonizzando una serie di archivi amministrativi tra i quali la banca dati dell’Agenzia delle Entrate, il Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, gli archivi Inps, l’archivio delle utenze telefoniche gestito dalla Consodata spa del Gruppo Seat Pagine Gialle, e una serie di fonti statistiche comprendenti le principali indagini strutturali e congiunturali che l’Istat effettua sulle imprese. Secondo il Censimento dell’Industria gli addetti alle unità locali relativi ai settori variamente collegati col turismo, cioè trasporto terrestre, marittimo e aereo, magazzinaggio, alloggio, ristorazione, noleggio, agenzie di viaggio, tour operator e servizi di prenotazione, attività creative, artistiche e di intrattenimento, biblioteche, archivi, musei e attività sportive, sono nel 2011 in Abruzzo 48.445, in sensibile aumento rispetto al 2001 quando erano 35.449 (+36,7%). Gli addetti alle unità locali delle imprese di trasporto sono 15.771 e costituiscono il 32,6% delle imprese della filiera allargata del turismo. Risultano in aumento rispetto al 2001 quando erano pari a 14.820 (+6,4%). Si concentrano nella provincia di Chieti (34,5% del totale regionale) mentre nel 2001 ad essa si affiancava quella di Pescara. Nell’ambito del settore prevalgono gli addetti alle imprese del trasporto terrestre (70,9%) e quelle del magazzinaggio (28,7%). Gli addetti alle imprese di alloggio e ristorazione sono 28.306 e costituiscono il 58,4% della filiera allargata del turismo. Risultano in forte aumento rispetto al 2001 quando erano pari a 16.842 (+68,1%). Si concentrano nella provincia dell’Aquila (27,2% del totale regionale) a differenza di quanto accadeva nel 2001 quando il peso delle province era approssimativamente simile. 25
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
le di Chieti e Pescara (entrambe al 25,8%). Le attività di biblioteche, archivi e musei sono svolte da 34 imprese (-20,9%) concentrate nella provincia di Chieti (32,4%) e quelle di Pescara e Teramo (entrambe 26,5%). Le attività sportive di intrattenimento e di divertimento sono effettuate da 1.353 imprese (+6,4%) concentrate soprattutto in provincia di Teramo (32,6%) e di Chieti (26,2%).
CRESA
Nell’ambito dei servizi di alloggio e ristorazione prevalgono gli addetti alle imprese della ristorazione (pubblici esercizi) che ne costituiscono l’82,2%. Essi hanno subito un forte aumento rispetto al 2001 (+75,5%) e si distribuiscono in maniera approssimativamente equilibrata tra le province. Secondo il rapporto sul lavoro nei pubblici esercizi elaborato dalla Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) tra gli addetti ai servizi di ristorazione è rilevante la presenza di donne, extracomunitari e stagionali. Gli addetti alle imprese che forniscono alloggio sono 5.031, anch’esse in sensibile aumento rispetto al 2001 (+40,6%) e si concentrano soprattutto nella provincia dell’Aquila (34,9%) dove sono aumentati di più dell’80% rispetto al solo +16% della provincia di Teramo che ha quindi perso la posizione di supremazia che aveva nel 2001. Le imprese di noleggio registrano 987 addetti che costituiscono il 2% delle imprese della filiera allargata del turismo. Più che raddoppiati rispetto al 2001 (+106,1%), si concentrano nella provincia di Chieti (27,3%) mentre nel 2001 prevaleva la provincia di Pescara (28,8%). Gli addetti alle agenzie di viaggio, tour operator e servizi di prenotazione sono 631 (1,3% della filiera allargata). Risultano in aumento del 10,9% con una distribuzione che premia la provincia di Chieti (33,6%) così come nel 2001 (40,8%). Le unità locali delle imprese che svolgono attività creative, artistiche e di intrattenimento occupano 503 addetti (1,0% della filiera allargata del turismo). In aumento rispetto al 2001 (+42,9%) si distribuiscono in particolare nella provincia dell’Aquila (35,8%) che ha superato Pescara predominante nel 2001 (29,3%). Nelle biblioteche, archivi e musei gli addetti sono 43, in calo del 70,7% e concentrati nella provincia di Chieti (34,9%) a differenza del 2001 quando prevaleva Teramo (49,7%). Gli addetti alle imprese che si occupano di attività sportive sono 2.204 (4,5% della filiera allargata del turismo) in lieve calo rispetto al 2001 (-1,6%) e si concentrano nella provincia di Teramo (27,1% del totale regionale) così come nel 2001 (28,7%).
26
IL TURISMO IN ABRUZZO
1.3 IL QUADRO NORMATIVO E LE STRATEGIE PUBBLICHE PER IL TURISMO
Introduzione Il turismo è un fenomeno trasversale non riconducibile strettamente ad una particolare filiera, a particolari categorie di soggetti e di attività. Investe molteplici aspetti e rispecchia, più di altri, le caratteristiche della società, il suo livello di benessere, la sua evoluzione socio-economico-demografica, l'insorgere al suo interno di nuovi bisogni ed esigenze. Proprio per tali motivi esso è difficilmente definibile in senso strettamente giuridico e ha avuto con il trascorrere degli anni una regolamentazione articolata, fondata su principi che riflettono in modo assai significativo l'evoluzione del contesto generale nel quale essa è stata emanata. Assumendo a fondamento la definizione data dal World Tourism Organization, il turismo è l'insieme delle attività realizzate dalle persone durante i loro viaggi e soggiorni in luoghi diversi da quello di residenza, per un periodo di tempo che va da almeno due giorni (minimo un pernottamento) a un anno, a scopo di vacanza, lavoro o altri motivi. Si tratta, dunque, di un fenomeno che, da una parte, richiede la regolamentazione della molteplicità di rapporti eterogenei che dai concetti di “viaggio”, “soggiorno”, “soggetti non residenti in un determinato posto” scaturiscono, e, dall'altra, esige di essere considerato anche dal punto di vista giuridico come un fenomeno unico, ancorché complesso, di sostanziale importanza economica e sociale. Il quadro nazionale In Italia la necessità di regolamentare un settore che stava crescendo sotto la spinta dei Grand Tour prima, delle Associazioni che videro la luce alla fine dell'800 (Club Alpino Italiano, il Touring Club Ciclistico Italiano, da cui nacquero l'Automobile Club Italiano e la Lega Navale) e che portarono alla nascita di un primo nucleo di industria turistica poi, portò all'emanazione della prima legge organica sul turismo, la l. 863/1910, che introdusse un'imposta di soggiorno nelle stazioni termali e balneari per finanziare opere di miglioramento, ampliamento e abbellimento di quelle località. Antecedentemente allo scoppio della prima guerra mondiale si aprì un ampio dibattito sulla necessità di istituire un organismo centrale con competenze esclusive in materia di turismo. Il dibattito, interrotto nel corso del conflitto bellico, portò alla creazione nel 1919 dell'Ente Nazionale per l'incremento delle Industrie Turistiche (ENIT), prima struttura statale le cui principali funzioni erano promuovere il turismo nazionale in Italia e all'estero, elaborare statistiche e tutelare e sostenere le industrie turistiche. A seguito dell'importanza che il termalismo andava assumendo, fu emanato il R.D.L. 15 aprile 1926 n. 765 che istituì, per le località nell'economia delle quali la presenza di non residenti a scopo di cura, soggiorno e svago rivestiva un ruolo importante, le Aziende autonome di cura, soggiorno e turismo (A.A.C.S.T.), dotate di autonomia amministrativa e con atti27
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
1.3.1 LA LEGISLAZIONE NAZIONALE E REGIONALE
CRESA
vità parallele a quelle dei comuni, che avevano su di esse compiti generici di controllo. Con l'avvento del Fascismo l'assetto istituzionale del turismo rispecchiò sempre di più l'impostazione di regime: il turismo fu considerato in modo superficiale, ricondotto alle sole attività delle imprese alberghiere e visto unicamente come strumento di propaganda. Nel 1931 venne istituito il Commissariato per il turismo con funzioni prevalenti di definizione delle direttive e di coordinamento delle attività degli organismi locali; nel 1932, in seno ai Consigli provinciali dell'economia furono istituiti i Comitati provinciali del turismo (trasformati nel 1935 in Enti provinciali per il turismo) con il compito di realizzare un collegamento permanente tra tutti i soggetti pubblici e privati interessati, promuovere manifestazioni, regolamentare l'attività di propaganda, recepire le indicazioni del Governo centrale; nel 1934 le competenze in materia di organizzazione e gestione del turismo del Commissariato furono trasferite al Sottosegretario per la stampa e la propaganda che l'anno successivo fu trasformato in Ministero della cultura popolare. Non fu una scelta positiva, poiché nell'ambito del Ministero, che aveva principalmente carattere politico, ebbero assoluta precedenza la stampa e la propaganda e il turismo fu relegato in ultima posizione. Nel 1935 i Comitati provinciali del turismo furono trasformati in Enti Provinciali per il Turismo (E.P.T.). Essi erano alle dirette dipendenze del Ministero della cultura popolare e avevano compiti di collegamento tra comuni, enti e associazioni, di coordinamento delle Aziende di Cura soggiorno e turismo provinciali, di promozione delle iniziative turistiche. Nel 1937 si riconobbe loro personalità giuridica e amministrazione autonoma e nel 1955 vennero assegnate competenze in materia di riconoscimento e regolamentazione delle attività delle agenzie di viaggi, di esercizi ricettivi, di guide, interpreti e corrieri. La seconda guerra mondiale portò danni ingenti all'intero sistema economico e, quindi, anche al settore turistico, che restò paralizzato dalle attività e dai danni bellici. Alla fine del conflitto fu istituito, alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio, un nuovo Commissariato per il turismo (D. Lgs. C.P.S. 941/1947) quale organo centrale di governo in materia con funzioni prevalentemente connesse con la definizione di direttive e il coordinamento delle attività degli organismi locali. Con l'entrata in vigore della Carta Costituzionale (1948), nell'ambito della quale il turismo non ha goduto di alcuna particolare considerazione, si delineò un modello di Stato non accentrato e non centrista ma decentrato e fondato sulle autonomie degli enti locali e il turismo fu assegnato alla competenza ripartita Stato-Regioni. A partire dagli Anni Cinquanta gli interventi legislativi in materia turistica assunsero carattere organico e mirarono a regolamentare la materia in modo sistematico. Il ricorso ai piani e ai programmi, nel caso del turismo come in quello di altri settori, aveva quale obiettivo, non il sostegno ad uno sviluppo ordinato dell'economia nazionale, ma la ricerca di risorse per fronteggiare particolari congiunture economiche. In questa ottica il turismo venne considerato come una delle leve per riequilibrare la bilancia dei pagamenti attraverso la riduzione del deficit valutario. Con la legge 617 del 1959 fu istituito il Ministero del Turismo e dello Spettacolo con il compito di disegnare la politica turistica nazionale e coordinare le attività degli enti preposti al turismo; nel 1960 vennero ridefinite le competenze dell'ENIT, denominato Ente Nazionale per il Turismo, riordinati gli Enti provinciali per il turismo e le Aziende autonome di cura, soggiorno e turismo e successi28
vamente, a seguito dell'istituzione delle Regioni, le funzioni amministrative relative a turismo e industrie alberghiere furono trasferite dagli organi centrali a quelli periferici (D.P.R. n. 6/72 e 616/77) senza, però, che tale trasferimento formale fosse accompagnato dal trasferimento di risorse e dalla definizione di adeguati strumenti di coordinamento delle attività delle diverse istituzioni. La gestione del turismo fu, quindi, affidata tra la fine degli Anni Settanta e l'inizio degli Anni Ottanta all'azione congiunta di Governo (iniziativa legislativa, funzione di indirizzo e collegamento tra azione statale e regionale), Ministero del Turismo e dello Spettacolo (le funzioni di cui alla L. 616/59, partecipazione all'ENIT e funzioni amministrative relative alle agenzie di viaggio di proprietà straniera), Regioni a statuto Speciale (autonomia legislativa e amministrativa) e a Statuto Ordinario, ENIT (promozione del turismo all'estero ex D.P.R. 1041/60), Consiglio Centrale per il Turismo e E.P.T. I tentativi seguiti negli anni successivi di individuare una normativa statale generale che fungesse da cornice per le regolamentazioni regionali non hanno avuto molto successo e anche la l. 217/83 “Legge quadro per il turismo e interventi per il potenziamento e la qualificazione dell'offerta turistica” ha riscosso poco entusiasmo. Tale legge, oltre a dettare l'organizzazione locale del turismo (APT e IAT), attribuire alle Regioni compiti di promozione turistica, fissare i criteri per la classificazione delle strutture ricettive, individuare le funzioni delle agenzie di viaggio e delle attività professionali in campo turistico, rinviava ad un d.p.c.m. la definizione, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, delle linee guida e degli obiettivi per la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico nazionale. La stessa impostazione caratterizzò la legge 135/2001 "Riforma della legislazione nazionale del turismo" nella quale si enunciò il sostegno alle imprese turistiche, l'accessibilità di servizi turistici a tutti i cittadini, il miglioramento dell'offerta turistica (informazione, formazione, ricerca, immagine), si assegnò al Ministero delle attività produttive il coordinamento degli interventi e delle attività promozionali all'estero, si precisarono le funzioni delle Regioni e l'idoneità degli enti locali (Province e Comuni) a porre in essere azioni per il miglioramento dell'offerta, si introdussero e definirono i Sistemi Turistici Locali (realtà turistiche omogenee, corrispondenti ad una o più regioni, caratterizzate da un'offerta integrata di beni culturali, ambientali, prodotti tipici dell'agricoltura e dell'artigianato locale o dalla presenza diffusa di imprese turistiche). La l. 135/2001, in sintesi, poneva le basi per un'organizzazione decentrata capace di esaltare le molteplici caratteristiche del territorio nazionale conservando, attraverso un forte potere centrale di coordinamento e promozione, il valore unitario del marchio “Italia”. Pochi mesi dopo la sua emanazione intervenne la riforma del titolo V della Costituzione con la quale il turismo, in quanto non rientrante nelle materie attribuite alla competenza ripartita, viene attribuito alla potestà legislativa esclusiva delle Regioni. Tale riforma non è senza contraddizioni, anche perché il turismo è di complessità tale che alcune delle sue articolazioni restano, per natura della materia, di competenza ripartita, altre di competenza statale esclusiva (ad es. le professioni turistiche, in quanto professioni, sono di competenza concorrente, mentre i Porti Turistici, al contrario di Porti ed Aeroporti Civili assegnati alla potestà concorrente, sono di competenza esclusiva regionale). Il problema della governance che la riforma costituzionale apre viene affrontato con solu29
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
IL QUADRO NORMATIVO E LE STRATEGIE PUBBLICHE PER IL TURISMO
CRESA
zioni tampone che non risolvono la questione alla radice. I momenti più importanti dell'evoluzione dell'organizzazione turistica sono: - la firma dell'accordo Stato-Regioni per l'armonizzazione del rapporto nel 2002; - la l. 80/2005 che trasforma l'Enit in Agenzia Nazionale del turismo e prevede in seno ad esso una forte rappresentanza regionale; - l'istituzione nel 2006, dopo una serie di travagliate vicende riguardanti la sua composizione, del Comitato delle Politiche Turistiche formato da Stato, Regioni e associazioni economiche che ha il compito di identificare le aree di intervento soggette ad elaborazione di linee guida per una regia comune delle politiche nazionali e regionali; - il conferimento nel 2006 della responsabilità generale per il Turismo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e la creazione al suo interno del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo; - la sentenza della Corte Costituzionale n. 88 del 2007 che riconosce l'esistenza dell'interesse prioritario di disciplina unitaria della materia, ammettendo in tal modo che le esigenze nazionali possono giustificare una concomitanza di competenze; - il rafforzamento nel 2009 del Dipartimento con la nomina di un Ministro senza portafoglio; - l'istituzione nel luglio 2010 del Comitato permanente di coordinamento in materia di turismo, presieduto del Ministro e composto dai Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano; - l'emanazione del decreto legislativo n. 79 del 2011 (Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo), diciannove articoli del quale sono stati dichiarati illegittimi dalla Corte Costituzionale (sentenza 80/2012) per “accentramento delle funzioni legislative spettanti alle Regioni”. - il DPCM del 21 giugno 2012 che trasferisce al Dipartimento per gli affari regionali competenze anche in materia di turismo (coordinamento politico nazionale, comunicazione e promozione dell'immagine dell'Italia all'estero, sviluppo delle imprese turistiche) da esercitare attraverso l'Ufficio delle Politiche per il Turismo; - la l. 71/2013 che trasferisce la materia sotto la competenza del Ministero dei beni culturali e delle attività culturali e del turismo (già Ministero dei beni culturali). In conclusione, si osserva che negli ultimi anni lo Stato si è adoperato per sostenere un sviluppo turistico sostenibile e competitivo attraverso il rafforzamento del marchio Italia (creazione del sito www.italia.it), la riorganizzazione delle azioni di promozione all'estero e la creazione di un contesto che favorisca una maggiore competitività (agevolazioni creditizie per piccole imprese, facilitazione nell'accesso al mercato, semplificazione degli adempimenti burocratici, ecc). E' stata la mancanza di integrazione tra politica turistica e strategia di sviluppo complessiva che ha ostacolato lo sviluppo di azioni efficaci, soprattutto a causa della caratteristica tutta italiana della molteplicità di soggetti coinvolti sia livello orizzontale che verticale. E mentre ci si dibatte tra attribuzioni di funzioni, ed enunciazioni di buone intenzioni il nostro Paese, per mancanza di una forte strategia unitaria, perde capacità competitiva sul mercato internazionale, nell'ambito del quale i suoi concorrenti mostrano, soprattutto grazie ad una forte capacità di promuovere le rispettive immagini nelle loro diverse carat30
teristiche, maggiore e crescente presenza. Si prendano due esempi per tutti, la Spagna e la Francia. Nel primo caso, ad un impianto fortemente federalista, che risponde alle esigenze di identità assai differenti delle macroaree regionali, si accompagna un'organizzazione centrale (Turespaña) che dispone di un budget che è circa 3 volte di quello dell'Agenzia Nazionale per il Turismo e lancia ogni triennio una forte campagna di marca (I need Spain, quella attuale, che ha sostituito Smile, you are in Spain); inoltre la Spagna ha una forte presenza su Internet grazie ad un portale www.spain.it, gestito da una società di Stato, che ha più di 30 milioni di visite l'anno. Caso assai diverso è quello della Francia, caratterizzata da un sistema fortemente centralizzato, il cui impianto di fondo è rimasto tale anche dopo la riforma costituzionale del 2003 che si ispira al principio della sussidiarietà e dell'autonomia amministrativa. Presso il Ministère des Finances è istituito il Sécretariat pour le tourisme, che fissa la programmazione nazionale e le strategie di mercato avvalendosi della Maison de France, ente statale di promozione e commercializzazione organizzata sul modello dei “club di prodotto”, nell'ambito delle cui attività gli operatori privati hanno un ruolo di primissimo piano, e l'ODIT France, che offre un'ampia gamma di servizi strategici (dall'ingegneria alla valutazione economica dei progetti di investimento), in parte gratuiti, al sistema turistico pubblico e privato. La situazione regionale La Regione Abruzzo, subito dopo la sua istituzione e fino alla fine degli Anni '70, ha emanato una serie di provvedimenti legislativi volti principalmente, oltre che ad istituire le strutture di supporto necessarie per la gestione del settore, a regolamentare i criteri di classificazione alberghiera e sostenere con interventi specifici l'attività di promozione turistica, le manifestazioni turistiche, il turismo sociale, giovanile, speleologico e il turismo nelle zone litoranee. La prima legge complessa emanata dal legislatore regionale in materia è L.R. 50/1980 “Normativa organica sul turismo”, che, al di là della denominazione altisonante, contempla sostegno economico-finanziario per una serie di iniziative che hanno per obiettivo lo sviluppo del turismo sociale, il potenziamento e miglioramento dei servizi turistici di tipo tradizionale, la trasformazione strutturale dell'organizzazione turistica complessiva con più spazio per gli interventi dei Comuni e delle unità territoriali intermedie, l'ampliamento delle stazioni turistiche e delle fasce sociali in grado di fruire delle vacanze. In particolare, rimanda ai Piani provinciali di sviluppo l'individuazione delle aree sulla base della seguente classificazione: zone con scarsa o inesistente ricettività, non ancora adeguatamente valorizzate e suscettibili di notevole sviluppo turistico; zone in fase di iniziale o intermedio sviluppo turistico e con buone prospettive vocazionali di ulteriore espansione; zone di consistente sviluppo turistico, ma con prospettive di ulteriore, definitiva affermazione in questo settore; zone di affermato sviluppo turistico, già sature, non suscettibili di ulteriori proficui investimenti nel comparto specifico, ovvero precluse all'utilizzazione turistica per scelta programmatoria e per esigenze di tutela e salvaguardia dell'ambiente naturale. Prevede, inoltre, piani di intervento per gli impianti sportivo-ricreativi e di fruizione del tempo libero, la cui realizzazione è finalizzata al riequilibrio territoriale delle dotazioni e alla razionalizzazione e unificazione delle tipologie degli impianti ed assegna ai Comuni e alle loro Associazioni la gestione e l'esecuzione degli stessi. Contempla, infine, una serie variegata di attività di propaganda, promozione e pubblicità 31
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
IL QUADRO NORMATIVO E LE STRATEGIE PUBBLICHE PER IL TURISMO
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turistica da realizzarsi secondo programmi annuali. La Regione Abruzzo, in attuazione dei dettati del D.P.R. 616/1977 e della legge 217/1983, ha provveduto con la legge 4/1992 "Riordino dell'amministrazione locale del turismo" all'individuazione degli ambiti turisticamente rilevanti e all'istituzione delle Azienda di Promozione Turistica (A.P.T.), una per ambito, che possono istituire propri uffici di informazione e accoglienza turistica denominati “I.A.T.” con attività di accoglienza e l'informazione ai turisti. Le A.P.T., enti strumentali della Regione, sono dotate di personalità giuridica di diritto pubblico e munite di autonomia amministrativa e di gestione. Ad esse sono assegnati compiti di promozione, marketing e coordinamento della filiera turistica. In particolare, predispongono ed attuano i programmi annuali e pluriennali finalizzati allo sviluppo dell'offerta e della domanda turistica; promuovono e valorizzano il patrimonio culturale e naturale, promuovono iniziative per il tempo libero, forniscono, a richiesta, pareri tecnici in materia turistica sulle iniziative promosse dalla Regione e agli altri enti pubblici e privati, coordinano gli uffici di informazione e accoglienza turistica (I.A.T.), curano i rapporti di collaborazione e reciproca informazione con i Comuni e gli altri enti locali, raccolgono sistematicamente i dati e le informazioni sul movimento e sull'offerta turistica e li trasmettono al Servizio turismo della Regione, esprimono pareri sul rilascio di autorizzazioni per l'apertura di agenzie di viaggio e turismo. La legge 4/1992, inoltre, assegna alle Aziende di Promozione Turistica le funzioni delle Aziende autonome di cura, soggiorno e turismo e degli Enti provinciali per il turismo e istituisce il Comitato per il coordinamento della politica turistica regionale di composizione pubblico-privata. L'organizzazione turistica abruzzese, così come definita dalla 4/1992 e integrata da successivi dettati legislativi, è stata modificata sostanzialmente dalla L.R. 54/1997 “Ordinamento dell'organizzazione turistica regionale” ed è rimasta di fondo immutata anche a seguito dell'entrata in vigore della legge regionale 19/2007 “Modifiche alla L.R. 26 giugno 1997, n. 54: Ordinamento dell'organizzazione turistica regionale”. Le scelte più significative adottate dal Legislatore con L.R. 54/1997 sono: l'istituzione di un'Agenzia di Promozione Turistica Regionale, cui sono attribuite responsabilità non solo nell'ambito della promozione, ma anche del marketing e del coordinamento degli attori locali della filiera turistica; l'attribuzione di funzioni a Province e ai Comuni. Con L.R. 17/2004 vengono introdotti nella legislazione regionale i Sistemi Turistici Locali. Essi rappresentano contesti turistici omogenei o integrati, nei quali un partenariato pubblico e privato coopera alla valorizzazione integrata delle risorse locali, alla definizione dell'offerta turistica e alla sua promozione e commercializzazione. Con la D.G.R. 21 febbraio 2005, n. 175, la Regione ha approvato le linee di indirizzo e le procedure per il riconoscimento dei sistemi turistici locali. La predetta delibera è stata poi revocata con DGR 542 del 1 agosto 2011 cui è seguita la DGR 89/P del 27 febbraio 2012 che ha disposto i principi Guida per la promozione di Progetti di Sviluppo per destinazione (DMC) e prodotti turistici regionali (PMC) e la costituzione e il riconoscimento dei Sistemi Turistici Locali. Nell'ambito delle attività di sostegno e incentivazione al turismo si ricorda, inoltre, l'istituzione nel 2010 del Polo regionale di innovazione per il turismo. L'obiettivo è migliorare la competitività dell'offerta turistica regionale in termini di accessibilità, fruibilità, qualità, sicurezza, conoscenza, sostenibilità ambientale; la strategia è supportare la nascita e lo start up di reti di impresa dedicate al settore turistico utilizzando risorse FAS, assistere le imprese per la presentazione 32
di iniziative imprenditoriali, effettuare azioni di raccordo e collazione di progetti ed interventi rispetto a quanto previsto nei Contratti di Sviluppo di Livello Nazionale e negli APQ locali. L'organizzazione turistica regionale è stata ulteriormente modificata dall'entrata in vigore delle leggi regionali 30/2011 (artt. 1, 2, 3, 5) “Soppressione dell'Azienda di Promozione Turistica della Regione Abruzzo (APTR)” e 44/2011 (artt. 123, 54, 55) “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011)”. DISCIPLINA REGIONALE DELLA GOVERNANCE DEL TURISMO
N.
Anno
4 105 4
1992 1992 1996
Art.
18
1996
54 59
1997 2001
17 19
2004 2007
34 30
2007 2011
59
44
2011
54-65
1
2012
20
Titolo Riordino dell'amministrazione locale del turismo Integrazione Comitato per il coordinamento della politica turistica regionale Modifiche ed integrazioni alla L.R. 22 gennaio 1992, n. 4 (Riordino dell'Amministrazione locale del turismo) e alla L.R. 4 aprile 1995, n. 39 (Provvedimenti concernenti interventi finanziari e completamento del riassetto organizzativo delle Aziende autonome di soggiorno e turismo) Disciplina dell'esercizio delle funzioni di controllo sugli Enti provinciali per il turismo e delle Aziende autonome di cura, soggiorno e turismo Ordinamento della organizzazione turistica regionale Interpretazione autentica dell'art. 27 della L.R. 26 giugno 1997, n. 54 (Organizzazione turistica regionale) Sistemi turistici locali Modifiche alla L.R. 26 giugno 1997, n. 54 "Ordinamento della organizzazione turistica regionale" Disposizioni di adeguamento normativo e per il funzionamento delle strutture Soppressione dell'Azienda di Promozione Turistica della Regione Abruzzo (APTR) Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011). "Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012 - 2014 della Regione Abruzzo (Legge Finanziaria Regionale 2012)".
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
La L. R. 30/2011, in particolare, dispone la soppressione dell'Azienda di Promozione Turistica della Regione Abruzzo (APTR) a decorrere dal 30 settembre 2012 e il trasferimento delle funzioni già APTR alla Direzione Regionale competente in materia di Turismo, la quale si avvale del Comitato Tecnico Consultivo di Operatori Turistici costituito dai rappresentanti delle principali Associazioni di categoria. La L.R. 44/2011, oltre ad abrogare alcune norme della L.R. n. 54/1997 “Ordinamento della organizzazione turistica regionale” che attribuivano alle Province le funzioni in materia di classificazione e di prezzi delle strutture ricettive e di tariffe in materia di professioni turistiche (riferita alla liberalizzazione delle tariffe imposte dalla direttiva servizi), riduce il numero degli enti competenti (solo Comune e Regione) in materia di rilascio di autorizzazioni. 33
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
IL QUADRO NORMATIVO E LE STRATEGIE PUBBLICHE PER IL TURISMO
CRESA
Per quanto riguarda la disciplina delle strutture ricettive, dopo una serie di proroghe della classificazione nazionale, il legislatore abruzzese nel 1982 con legge n. 45 e successive integrazioni e modifiche, ha stabilito la classificazione regionale alberghiera. E' con la L.R. 11/1993 “Strutture ricettive e stabilimenti balneari: prezzi, classifica, statistica, vigilanza e sanzioni. Normativa organica”, modificata ed integrata dalle leggi regionali 14/1995, 117/1995 e 44/2011, che vengono fissate definizione e disciplina delle imprese alberghiere. La L.R. 75/1995 “Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere” (modificata ed integrata dalle leggi regionali 117/1995, 67/1996, 9/2006 e 44/2011) ha, invece, DISCIPLINA REGIONALE DELLA RICETTIVITA' ALBERGHIERA
N.
Anno
11
1976
Art.
73
1978
4
1981
45 67
1982 1984
42
1988
42 7 26
1989 1990 1991
11
1993
117
1995
14
1995
67
1996
83 5
1999 2010
61
44
2011
66-90
1-5
Titolo Proroga dell'efficacia della classificazione alberghiera 1975/76 per il biennio 77/78 Proroga dell'efficacia della classificazione alberghiera 1977-1978 per il biennio 1979-1980 Proroga della efficacia della classificazione alberghiera 1979/80 per il biennio 1981/1982 Disciplina della classificazione alberghiera nella Regione Abruzzo Modifiche ed integrazioni alla L.R. n. 45 del 1982, concernente la disciplina della classificazione alberghiera nella Regione Abruzzo. Conferma della vigente classificazione provvisoria degli esercizi alberghieri della Regione Abruzzo e norme per la revisione generale della classificazione mediante applicazione della tabella A allegata alla L.R. 6 novembre 1984, n. 67 Integrazioni e modifica alle norme sulla classificazione alberghiera Norme transitorie per la compilazione della nuova classif. alberghiera Modifiche alla L.R. 23 luglio 1982, n. 45 e successive modifiche e integrazioni Classificazione alberghiera. Strutture ricettive e stabilimenti balneari: prezzi, classifica, statistica, vigilanza e sanzioni. Normativa organica Modifiche alla L.R. 26 gennaio 1993, n. 11 (Strutture ricettive e stabilimenti balneari: prezzi, classifica, statistica, vigilanza e sanzioni. Normativa organica) ed alla L.R. 28 aprile 1995, n. 75 (Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere) Modifiche e integrazioni alla legge regionale 26 gennaio 1993, n. 11 (Strutture ricettive e stabilimenti balneari) Ulteriori modifiche ed integrazioni alla L.R. 26 gennaio 1993, n. 11 e norme di applicazione della L.R. 28 aprile 1995, n. 75 Superfici minime delle camere nelle strutture alberghiere Disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento giuridico regionale agli obblighi derivanti dalla direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno nonché per la semplificazione e miglioramento dell'efficacia dell'azione amministrativa della Regione e degli Enti locali per le attività aventi rilevanza economica, e per la manutenzione normativa di leggi regionali di settore. Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011).
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
34
IL QUADRO NORMATIVO E LE STRATEGIE PUBBLICHE PER IL TURISMO
disciplinato il settore della ricettività extra-alberghiera, in particolare di case per ferie, ostelli per la gioventù, rifugi montani ed escursionistici, esercizi di affittacamere case ed appartamenti per vacanze, residenze di campagna, alloggi agrituristici.
N.
Anno
Art.
75 117
1995 1995
6-11
67
1996
9
2006
44
2011
91-108
Titolo Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere Modifiche alla L.R. 26 gennaio 1993, n. 11 (Strutture ricettive e stabilimenti balneari: prezzi, classifica, statistica, vigilanza e sanzioni. Normativa organica) ed alla L.R. 28 aprile 1995, n. 75 (Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere) TAB. C Ulteriori modifiche ed integrazioni alla L.R. 26 gennaio 1993, n. 11 e norme di applicazione della L.R. 28 aprile 1995, n. 75 Integrazione alla L.R. 28 aprile 1995, n. 75 recante: "Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere" Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011).
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
Le case per ferie sono strutture ricettive gestite, al di fuori di normali canali commerciali, da enti pubblici e privati, associazioni e organismi operanti statutariamente senza fini di lucro per il conseguimento di finalità sociali, culturali, educative, assistenziali, religiose o sportive, ed attrezzate per il soggiorno temporaneo di propri dipendenti e loro familiari, a gruppi ed anche singolarmente (art. 2 L.R. 75/1995). La disciplina delle case per ferie si applica ai centri di vacanze per minori, colonie, pensionati universitari, case religiose di ospitalità, casa della giovane e simili purché gestiti senza fine di lucro. DISCIPLINA REGIONALE DELLE CASE PER FERIE
N.
Anno
Art.
75 44
1995 2011
2-6 91,92,130
Titolo Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011).
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
Gli ostelli per la gioventù sono strutture attrezzate per fornire vitto e/o alloggio a studenti e giovani (di norma di età non superiore ai 30 anni) e, comunque, a persone fisiche aderenti ad associazioni giovanili legalmente riconosciute ed agli accompagnatori dei gruppi, gestite in genere da enti pubblici, associazioni, enti religiosi, operanti statutariamente senza scopo di lucro per il conseguimento di finalità sociali, culturali, religiose o sportive (art. 7 L.R. 75/1995). 35
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
DISCIPLINA REGIONALE DELLE STRUTTURE RICETTIVE EXTRA-ALBERGHIERE
CRESA
DISCIPLINA REGIONALE DEGLI OSTELLI PER LA GIOVENTU'
N.
Anno
Art.
75 44
1995 2011
7-14 93-95, 130
Titolo Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011).
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
I rifugi montani sono strutture minimali idonee a soddisfare le elementari esigenze di alloggio e, eventualmente, di vitto degli escursionisti, situate, a tal fine, in zone favorevoli ad ascensioni ed escursioni, ad altitudine non inferiore a metri 1.000, fuori da centri urbani, non servite da strade aperte al traffico ordinario (art. 15 L.R. 75/1995); i rifugi escursionistici sono strutture idonee a fornire ospitalità e ristoro, in zone montane a quote non inferiori a m 700 di altitudine, servite anche da strade aperte al traffïco ordinario, ubicate anche in prossimità di centri abitati, gestite direttamente dal proprietario o date in gestione, mediante convenzione, a terzi privati (art. 17 L.R. 75/1995). Sono bivacchi fissi i locali incustoditi e sempre aperti, siti in luoghi di alta montagna e di difficile accesso o posti su percorsi lunghi e gravosi di interesse alpinistico, escursionistico, naturalistico, allestiti con un minimo di attrezzature per il riparo di alpinisti (art. 18 L.R. 75/1995). DISCIPLINA REGIONALE DEI RIFUGI MONTANI, ESCURSIONISTICI E BIVACCHI
N.
Anno
Art.
75 44
1995 2011
15-25 96-98, 130
Titolo Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011).
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
Sono esercizi di affittacamere le strutture composte da non più di 6 camere ubicate in non più di 2 appartamenti mobiliati in uno stesso stabile nei quali sono forniti alloggio e, eventualmente, servizi complementari. Gli «affittacamere» possono somministrare, limitatamente alle persone alloggiate, alimenti e bevande (art. 26 L.R. 75/1995). Sono case per vacanze o appartamenti per vacanze le unità abitative composte di uno o più locali arredati, dotati di servizi igienici e di cucina autonoma, gestite in forma imprenditoriale per l'affitto ai turisti, nel corso di una o più stagioni, con contratti aventi validità non superiore a tre mesi consecutivi e non inferiore a sette giorni (art. 26 L.R. 75/1995). Si considera gestione in forma imprenditoriale anche quella che viene esercitata da chi ha la disponibilità, a qualsiasi titolo, di 3 o più case o appartamenti e li concede in affitto con le modalità e nei limiti di cui sopra. Sono soggetti alla medesima disciplina i residence, vale a dire le strutture ricettive costituite da più unità abitative mono 36
IL QUADRO NORMATIVO E LE STRATEGIE PUBBLICHE PER IL TURISMO
DISCIPLINA REGIONALE DEGLI ESERCIZI DI AFFITTACAMERE
Anno
Art.
75 117
1995 1995
26-29 bis 6
44
2011
99, 100
Titolo Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere Modifiche alla L.R. 26 gennaio 1993, n. 11 (Strutture ricettive e stabilimenti balneari: prezzi, classifica, statistica, vigilanza e sanzioni. Normativa organica) ed alla L.R. 28 aprile 1995, n. 75 (Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere) Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011).
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
e/o plurilocali, gestite per l'affitto con le modalità e nei limiti di cui sopra. Le residenze di campagna (country-house) sono strutture ricettive dotate di camere (ricettività minima: 20 posti letto) con annessi servizi igienico-sanitari ed eventuale angolo di cottura, e/o di appartamenti con servizio autonomo di cucina, realizzate mediante ristrutturazione e riqualificazione di fabbricati siti in zone agricole, quali ville padronali o cascinali rurali, che dispongono di servizi di ristorazione ed eventualmente di attrezzature sportive e ricreative (art. 37 L.R. 75/1995). Per quanto riguarda gli alloggi agrituristici, l'art. 44 della L.R. 75/95, abrogato con L.R. 12/1998, stabilisce che le aziende agrituristiche che intendono fornire servizi di alloggio devono essere classificate secondo le modalità previste dalla L.R. n. 11 del 1993. La disciplina organica relativa agli agriturismi, è stata definita con L.R. 32/1994 “Nuove norme in materia di agriturismo”. L'anno successivo con la L.R. 75 sono stati disciplinati gli alloggi agrituristici. La L.R. 31 luglio 2012 n. 38 “Disciplina delle attività agrituristiche” ha definito tali attività quali quelle di ricezione ed ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli attraverso l'utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali. Rientrano fra le attività agrituristiche: l'ospitalità per soggiorno in appositi locali aziendali (al massimo 10 stanze e 30 posti letto); l'accoglienza in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori e caravan; la somministrazione di pasti e bevande di produzione DISCIPLINA REGIONALE DELLE CASE ED APPARTAMENTI PER VACANZE
N.
Anno
Art.
75 117
1995 1995
30-36 bis 7, 8
44
2011
102
Titolo Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere Modifiche alla L.R. 26 gennaio 1993, n. 11 (Strutture ricettive e stabilimenti balneari: prezzi, classifica, statistica, vigilanza e sanzioni. Normativa organica) ed alla L.R. 28 aprile 1995, n. 75 (Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere) Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011).
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
37
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
N.
CRESA
DISCIPLINA REGIONALE DELLE RESIDENZE DI CAMPAGNA
N.
Anno
Art.
75 9
1995 2006
37-41 1
44
2011
103
Titolo Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere Integrazione alla L.R. 28 aprile 1995, n. 75 recante: “Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere”. Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011).
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
agricola aziendale ed extra-aziendale che devono essere ricavati da prodotti propri e da prodotti di aziende agricole della regione con preferenza per i prodotti tipici e biologici caratterizzati dai marchi tutelati dalla normativa regionale, nazionale e comunitaria e/o compresi nell'elenco regionale dei prodotti agro-alimentari tradizionali; l'organizzazione di degustazioni di prodotti agricoli, nonché di attività ricreative, culturali, didattiche, ippoturistiche, sportive, escursionistiche, naturalistiche e di strutture museali dedicate al mondo rurale; la trasformazione e il confezionamento di prodotti agricoli in azienda o con lavorazioni esterne; la vendita di prodotti agricoli anche trasformati, nonché i prodotti tipici locali, nel rispetto della normativa vigente. I Bed and Breakfast trovano regolamentazione nella legge regionale 78/2000 “Disciplina dell'esercizio saltuario di alloggio e prima colazione - Bed & Breakfast”. Al fine di favorire lo sviluppo della ricettività extralberghiera a carattere familiare, promuovere il turismo sociale e giovanile e migliorare l'utilizzazione del patrimonio immobiliare esistente (art. 1), la Regione Abruzzo individua come attività ricettiva extralberghiera l'ospitalità saltuaria o per ricorrenti DISCIPLINA REGIONALE DEGLI AGRITURISMI
N.
Anno
Art.
18 32 75 12
1984 1994 1995 1998
4
2003
5
2010
68-82
44
2011
105
42-45
Titolo Norme in materia di agriturismo Nuove norme in materia di agriturismo. Disciplina delle strutture turistiche extralberghiere Integrazioni, sostituzioni e abrogazioni alla L.R. 31 maggio 1994, n. 32 "Nuove norme in materia di agriturismo" e alla L.R. 28 aprile 1995, n. 75 "Disciplina alle strutture turistiche extralberghiere" Modifiche ed integrazioni alla L.R. 31 maggio 1994, n. 32 recante: Nuove norme in materia di agriturismo Disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento giuridico regionale agli obblighi derivanti dalla direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno nonché per la semplificazione e miglioramento dell'efficacia dell'azione amministrativa della Regione e degli Enti locali per le attività aventi rilevanza economica, e per la manutenzione normativa di leggi regionali di settore. Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011).
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
38
IL QUADRO NORMATIVO E LE STRATEGIE PUBBLICHE PER IL TURISMO
DISCIPLINA REGIONALE DELL'ESERCIZIO SALTUARIO DI ALLOGGIO E PRIMA COLAZIONE
N.
Anno
Art.
78 5
2000 2010
27-30
44
2011
120-123,130
Titolo Disciplina dell'esercizio saltuario di alloggio e prima colazione - Bed & Breakfast. Disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento giuridico regionale agli obblighi derivanti dalla direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno nonché per la semplificazione e miglioramento dell'efficacia dell'azione amministrativa della Regione e degli Enti locali per le attività aventi rilevanza economica, e per la manutenzione normativa di leggi regionali di settore. Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011).
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
Le strutture ricettive all'aria aperta (campeggi e villaggi turistici) sono disciplinate dalla L.R. 16/2003 “Disciplina delle strutture ricettive all'aria aperta”. L'art. 3 definisce i villaggi turistici quali strutture ricettive, aperte al pubblico, a gestione unitaria, attrezzate su aree recintate per la sosta e il soggiorno di turisti, costituite da unità abitative fisse singole o raggruppate, diffuse o concentrate, ubicate al massimo su due piani, quali appartamenti, bungalow, villette ed edifici destinati ad attività ricreative e di ristoro, dotate di tutti i servizi. La legge prevede, inoltre che, non più del 40% della superficie possa essere destinata all'ospitalità di turisti provvisti di mezzi propri autonomi di pernottamento (tende, roulotte o caravan, mobil-home o maxicaravan). I campeggi (art. 4) sono definiti quali strutture ricettive aperte al pubblico, a gestione unitaria, attrezzate per la sosta e il soggiorno di turisti provvisti di tende o di altri mezzi autonomi di pernottamento. E' inoltre previsto che su non oltre il 40% della superficie complessiva è possibile installare unità abitative fisse le quali non devono superare il 20% di quelle totali. La disciplina della principale attività turistica non ricettiva, quella delle agenzie di viaggio e turismo, è contenuta nella legge regionale 1/1998 “Nuova normativa sulla disciplina delle agenzie di viaggio e turismo e della professione di Direttore Tecnico”, così come modificata ed integrata dalle leggi regionali 24/2003 “ Modifiche ed integrazioni alla L.R. 12 gennaio 1998, n. 1 recante: Nuova normativa sulla disciplina delle agenzie di viaggi e turismo e della professione di direttore tecnico”, 5/2010 “Disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento giuridico regionale agli obblighi derivanti dalla direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno nonché per la semplificazione e miglioramento dell'efficacia dell'azione amministrativa della Regione e degli Enti locali per le attività aventi rilevanza economica, e per la manutenzione normativa di leggi regionali di settore” e dalla 44/2011 “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia 39
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
periodi stagionali di parte dell'abitazione (non più di quattro camere e con un massimo di dieci posti letto) con fornitura di alloggio e prima colazione (art. 2). L'attività, che deve essere gestita nell'ambito della normale organizzazione familiare, non costituisce esercizio di attività imprenditoriale e non comporta mutamento di destinazione d'uso dell'immobile (art. 2).
CRESA
DISCIPLINA REGIONALE DELLE STRUTTURE RICETTIVE ALL'ARIA APERTA
N.
Anno
Art.
16 6 44
2003 2005 2011
146 109-118
Titolo Disciplina delle strutture ricettive all'aria aperta Modifiche alla L.R. 16/2003 Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011).
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011)”. Le agenzie di viaggio e turismo sono imprese che esercitano, congiuntamente o disgiuntamente, attività di produzione, organizzazione di viaggi e soggiorni e intermediazione, con o senza vendita diretta al pubblico, nei predetti servizi ivi compresi i compiti di assistenza e di accoglienza ai turisti (art. 3 l.r. 1/1998, I comma). Esse effettuano: la prenotazione dei posti e l'emissione e la vendita di biglietti per conto delle imprese nazionali ed estere che esercitano trasporti ferroviari, automobilistici, marittimi ed aerei ed altri tipi di trasporto; l'organizzazione di escursioni individuali o collettive e giri di città con ogni mezzo di trasporto e con personale autorizzato ai sensi delle norme vigenti; l'accoglienza, il trasferimento e l'accompagnamento da e per i porti, aeroporti, stazioni di partenza e di arrivo di mezzi collettivi di trasporto e l'assistenza ai propri clienti nel rispetto delle norme che disciplinano l'esercizio delle attività professionali di guida ed accompagnatore turistico; la prenotazione di servizi degli alberghi e delle altre strutture ricettive, dei servizi di ristorazione ovvero la vendita di buoni di credito per detti servizi emessi anche da altri operatori nazionali ed esteri; DISCIPLINA REGIONALE DELLE AGENZIE DI VIAGGIO E TURISMO E DELLA PROFESSIONE DI DIRETTORE TECNICO
N.
Anno
1
1998
24 5
2003 2010
44
2011
Art.
Titolo Nuova normativa sulla disciplina delle agenzie di viaggio e turismo e sulle professione di direttore tecnico Modifiche ed integrazioni alla Legge Regionale 1/1998 Disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento giuridico regionale agli obblighi derivanti dalla direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno nonché per la semplificazione e miglioramento dell'efficacia dell'azione amministrativa della Regione e degli Enti locali per le attività aventi rilevanza economica, e per la manutenzione normativa di leggi regionali di settore. Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2008/98/CE, 91/676/CE, 1999/105/CE, 2008/50/CE, 2007/2/CE, 2006/123/CE e del Regolamento (CE) 1107/2009. (Legge Comunitaria regionale 2011).
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
40
l'attività di informazione e pubblicità di iniziative turistiche; la raccolta di adesioni a viaggi e crociere per l'interno e per l'estero (art. 3 l.r. 1/1998, II comma). Possono, inoltre, fornire assistenza per il rilascio di passaporti e visti consolari; inoltrare, ritirare e depositare bagagli per conto e nell'interesse dei propri clienti; prenotare autovetture da noleggio e di altri mezzi di trasporto; rilasciare e pagare assegni turistici e assegni circolari od altri titoli di credito per i viaggiatori, di lettere di credito e cambio di valuta; emettere, in nome e per conto di imprese di assicurazioni, polizze a garanzia degli infortuni ai viaggiatori e dei danni alle cose trasportate; distribuire e vendere pubblicazioni utili al turismo, quali guide, piante, opere illustrate e simili; prenotare e vendita biglietti per spettacoli, fiere e manifestazioni; organizzare convegni e congressi (art. 4 l.r. 1/1998). Allo scopo di concludere la panoramica sulla disciplina regionale delle attività turistiche, si presenta di seguito il quadro della regolamentazione delle principali professioni turistiche. DISCIPLINA DELLE PROFESSIONI TURISTICHE
N.
Anno
39
1987
86
1998
25
2004
5
2010
23
2006
39
2012
Art.
51-60
Titolo Disciplina dell’esercizio delle attività professionali delle agenzie di viaggio e turismo e delle professioni di guida turistica, di interprete turistico e di accompagnatore turistico Ordinamento della professione di guida alpina-maestro di alpinismo, di aspirante guida alpina, di accompagnatore di media montagna-maestro di escursionismo. Norme per la disciplina dell’attività professionale di guida speleologica e per il riordino della Commissione d’esame per l’accertamento tecnico degli aspiranti all’esercizio della professione di guida speleologica in Abruzzo Disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento giuridico regionale agli obblighi derivanti dalla direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno nonché per la semplificazione e miglioramento dell'efficacia dell'azione amministrativa della Regione e degli Enti locali per le attività aventi rilevanza economica, e per la manutenzione normativa di leggi regionali di settore. Nuovo ordinamento delle professioni legate al turismo "Maestro di mountain bike e ciclismo fuoristrada". Disciplina della professione di maestro di sci
Fonte: elaborazione CRESA su dati Consiglio Regionale d'Abruzzo
1.3.2 LA PROGRAMMAZIONE IN ABRUZZO Introduzione Il Piano triennale del Turismo 2010-2012, approvato con DGR 483/C del 14/06/2010 e ancora in vigore, parte da una lucida e, in alcuni casi impietosa, analisi dei fattori che hanno portato alla mancata realizzazione delle azioni previste nel Piano precedente: sovrapposizioni e confusioni di ruoli tra i soggetti che concorrono all'attuazione delle politiche di sviluppo del settore; crescente affermazione da parte dei sub territori regionali di autonomia progettuale e di affermazione di una propria visibilità che hanno impedito l'elaborazione, promozione e attuazione di una politica di marca regionale; scarsa predisposizione da parte degli operato41
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
IL QUADRO NORMATIVO E LE STRATEGIE PUBBLICHE PER IL TURISMO
CRESA
PIANO TRIENNALE DEL TURISMO 2010-2012. LINEE GUIDA
TEMA
LINEE GUIDA
1. Organizzazione efficace del sistema turistico
• Revisione dell'impianto istituzionale • Attivazione dei STL e dei DMC e PMC • Riforma APTR • Costituzione di un Nucleo di Guida Strategica
2. Decisioni su basi scientifiche e innovative
• Creazione Osservatorio Turistico Regionale • Collaborazione con Centri di Ricerca • Divulgazione risultati Osservatorio
3. Ascolto, risposta, proposta continuativi: il sistema di informazioni e di relazioni nell'era web 2.0
• Progettazione e realizzazione di un sistema informativo di destinazione (DMS) • Ridisegno portale web (AbruzzoTurismo.it) • Riorganizzazione della rete degli IAT
4. Qualità alla base della competitività della destinazione
• Sostegno alla diffusione della cultura della qualità • Sostegno alla diffusione della fruibilità delle risorse • Allineamento agli standard di classificazione • Incremento della competenza, cortesia del personale • Sostegno alla diffusione di soluzioni rispettose dell'ambiente
5. Innalzamento nel medio termine della competenza dei decision maker e assistenza nel breve
• Progettazione e avvio di percorsi formativi • Raccordo tra bisogni delle imprese e offerta formativa • Assistenza tecnica per l'individuazione di soluzioni efficaci
6. Integrazione, cooperazione, coordinamento di governo, territoriale, di filiera, intersettoriale, di scopo
• Sostegno all'aggregazione • Sostegno all'ampliamento della dotazione individuale di servizi offerti attraverso raggruppamenti di imprese club di prodotto, filiere dedicate a specifici segmenti di domanda • Ampliamento offerta di percorsi integrati di valorizzazione delle tipicità
7. Sostenibilità ambientale, Responsabilità, Tecnologia
• Adozione di politiche e iniziative ambientali • Adozione di iniziative di sensibilizzazione ambientale dei turisti • Garanzia di condizioni di lavoro adeguate • Garanzia di accessibilità e fruibilità di tutte le risorse per tutti • Creazione di nuovi attrattori ICT e nuovi servizi ICT di valorizzazione delle risorse • Sostegno all'uso di tecnologie web-oriented nella commercializzazione • Sostegno all'innovazione tecnologica e le tecnologie ICT nelle imprese
8. Continuità, sistematicità, rispetto del Piano, verifica del ritorno investimento
• Audit delle azioni di marketing
9. Potenziamento del ruolo di snodo logistico dell'Abruzzo
• Miglioramento collegamenti aerei attraverso accordi per apertura nuove rotte
10. Operatività coerente con una progettualità di medio-lungo termine
• Accordi con FFSS per il potenziamento treni locali (costa-aree interne) • Accordi con ARPA per shuttle-bus di collegamento tra i principali attrattori e l'Aeroporto • Incentivazione servizi di noleggio (pacchetti fly&drive) • Verifica fattibilità treni veloci Pescara-Roma • Redazione Master Plan per il turismo • Redazione Agenda Strategica
42
IL QUADRO NORMATIVO E LE STRATEGIE PUBBLICHE PER IL TURISMO
Linee guida Il Piano individua dieci temi prioritari per il superamento dei limiti che in passato hanno ostacolato un vero sviluppo turistico della regione e definisce le relative linee guida. Per quanto riguarda ciò che è stato realizzato in accordo con le linee guida tracciate, si osserva che molti temi sono stati affrontati, anche se alcuni di essi in modo incompleto, e necessitano, quindi, di ulteriori “sviluppi” per generare ricadute concrete, altri restano incompiuti o non affrontati affatto. Si è messo mano alla riorganizzazione del sistema turistico attraverso la soppressione dell'Aptr (L.R. 30/2011) a decorrere dal 30 settembre 2012 e il trasferimento delle relative funzioni alla Regione che le esercita mediante la Direzione regionale competente in materia di Turismo con l'ausilio del Comitato Tecnico Consultivo di Operatori Turistici costituito dai rappresentanti delle principali Associazioni di categoria. È stata emanata la L.R. 44/2011 che negli articoli 54-65 disciplina l'organizzazione turistica della Regione Abruzzo, di cui definisce l'attività, e l'esercizio delle funzioni conferite agli Enti locali e agli altri Enti ed organismi interessati allo sviluppo del turismo. Essa assegna all'ente regionale competenze in materia di: - programmazione, coordinamento e controllo delle attività e delle iniziative turistiche, dell'immagine e della comunicazione; - promozione in Italia e all'estero dell'immagine unitaria e complessiva dell'offerta turistica regionale, nonché dell'immagine delle sue diverse componenti territoriali ed imprenditoriali; - raccolta, elaborazione e diffusione delle statistiche regionali del turismo; - istituzione dell'Osservatorio Regionale sul Turismo per assicurare una puntuale conoscenza dell'evoluzione della domanda turistica e una costante informazione agli Enti e agli operatori turistici ed affida all'Osservatorio la realizzazione e pubblicazione con cadenza annuale del rapporto sul turismo in Abruzzo; - promozione dell'associazionismo tra operatori turistici ed Enti locali; - realizzazione di progetti speciali, anche in collaborazione con l'Ente Nazionale Italiano del Turismo (ENIT), con altri Enti pubblici e organizzazioni private; - incentivazione dell'offerta turistica nei settori della ricettività alberghiera ed extralberghiera. Si osserva che tale legge è tutt'ora inapplicata nella parte che riguarda l'istituzione dell'Osservatorio Turistico Regionale e la collaborazione con Università e Centri di Ricerca, il che porta alla non attuazione della seconda linea guida fissata nel Piano triennale del Turismo 2010-2012 (Decisioni su basi scientifiche e innovative). Per quanto riguarda l'applicazione delle tecnologie web 2.0 al fine di creare un sistema continuo di ascolto, risposta e proposta tra il mondo dell'offerta e quello della domanda, la Regione ha provveduto a riprogettare la promozione turistica regionale facendo leva sul ricorso alle tecnologie ICT per la creazione di nuovi attrattori e allestimento di nuovi servizi di valorizzazione delle risorse turistiche. Gli obiettivi perseguiti investono l'aggre43
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
ri turistici locali, spesso di piccole dimensioni e con poca capacità strategica, a fare rete. Di seguito verranno illustrati i principali temi ed argomenti trattati nel Piano e si forniranno indicazioni per comprendere quanto di ciò che è stato annunciato è stato effettivamente compiuto e con quale efficacia.
CRESA
gazione e la messa in rete dell'offerta turistica abruzzese, la sua visibilità, la comunicazione del suo sistema valoriale, la promozione attraverso sistemi innovativi e servizi all'utente di ultima generazione (Web Presence 2.0). Nel video della Campagna pubblicitaria del brand Abruzzo presentato nel luglio 2012 vengono proposti in modo ineccepibile sotto il profilo comunicativo montagna, mare, colline, prodotti tipici e servizi dedicati ad ogni tipologia di turista. Il sito www.abruzzoturismo.it è stato rivisitato alla luce della nuova filosofia web 2.0 e sono stati creati sottositi interattivi diretti ai mercati esteri (inglese, francese, tedesco, olandese, norvegese e svedese) nell'ambito dei quali la comunicazione sotto il profilo grafico e dei contenuti si adatta alle esigenze e richieste del Paese cui sono rivolti (ad esempio, la scelta cromatica dei colori dei diversi minisiti è stata fatta sulla base dei colori della bandiera del Paese cui sono rivolti o di colori “familiari” per quel Paese). Sono stati creati profili anche sui principali social network internazionali (Facebook, Twitter, Pinterest, YouTube, Foursquare, Instagram, Tumblr, Google +) e nazionali esteri (Studivz in Germania, Skyrock in Francia, Hyves in Olanda) e attivate applicazioni mobile, il tutto per rendere la regione accessibile velocemente e dappertutto per il maggior numero di persone possibile. Il successo di tali investimenti dipenderà dalla capacità di gestire il posizionamento nei motori di ricerca, di aggiornare le informazioni, di amministrare l'interattività per farne un'enorme occasione di conoscenza delle mutevoli esigenze della domanda e trasformare le informazioni in dati sulla base dei quali operare scelte strategiche, di conservare un piano editoriale che sia sempre in linea con le caratteristiche del pubblico cui si rivolge. Nell'ambito delle applicazioni tecnologiche finalizzate ad aumentare visibilità, notorietà, reputazione e competitività nel mercato globale è stato presentato nell'ottobre 2013 il progetto Web Social Team Italia nell'ambito del quale l'Abruzzo, insieme a Emilia Romagna e Liguria (capofila) lavoreranno per dar vita ad un laboratorio di analisi e ricerca che produca un modello operativo per lo sviluppo dell' e-tourism in Italia. Per quanto riguarda la qualità come base della competitività (linea guida n. 4) e la sostenibilità ambientale (linea 7), con DGR 918/2011 è stato emesso un bando a valere sulla legge 77/2000 rivolto agli operatori turistici e riguardante interventi a sostegno della promozione della "cultura della qualità". L'obiettivo è aumentare il numero di imprese aderenti a marchi di qualità volontari, credibili, ad alta visibilità nazionale ed europea (ISO 9001, l'ISO 14001, l'EMAS, l'ECOLABEL europeo e l'ECOWORLDHOEL), favorendo, al tempo stesso, l'adozione di soluzioni più rispettose per l'ambiente (riduzione dell'inquinamento, produzione di energia e smaltimento dei rifiuti). Relativamente all'innalzamento della competenza dei decision maker attraverso attività a breve termine di assistenza e affiancamento (linea guida n. 5), all'integrazione, cooperazione, coordinamento di governo, territoriale, di filiera, intersettoriale, di scopo (linea guida n. 6) e alla responsabilità e tecnologia (linea guida n. 7), la Regione, con DGR n.89/P del 27 febbraio 2012, ha approvato i “Principi guida per la promozione di progetti di Sviluppo per destinazione e di prodotti turistici regionali e la costituzione dei Sistemi Turistici Locali” e, con successiva delibera n. 725 del 6 novembre 2012, ha approvato gli avvisi pubblici relativi alla selezione e concessione di aiuti alle Destination Management Company (DMC) e Product Management Company (PMC). Il fallimento dei 44
Sistemi Turistici Locali (L.R. 17/2004), causato da sovrapposizioni e interferenze fra i soggetti pubblici e privati che progettano, sviluppano, promo-commercializzano il settore turistico, da miopi individualismi e gretti localismi fra i gestori dei progetti di sviluppo e dalla mancanza di un unico soggetto coordinatore in grado di pianificare politiche turistiche di riconversione dell'offerta verso forme competitive, hanno indotto la Regione a ripensare il modello di sviluppo turistico regionale e a progettare un piano territoriale/tematico nel quale la componente privata sia “motore” di strategie e azioni comuni finalizzate alla costituzione di STL che si fondino su una rete di solide relazioni. La messa in rete di operatori secondo una logica di destinazione (DMC) e di prodotto (PMC) vuole creare un sistema turistico regionale competitivo, fondato sul raccordo intersettoriale, sull'adozione di politiche e strumenti unitari di innovazione, sull'aumento della capacità competitiva sui mercati internazionali e sull'accessibilità alle opportunità economiche e finanziarie, ed è passaggio inevitabile per la costituzione di STL. Al momento della redazione di questo capitolo si conta la costituzione di 13 DMC e 1 PMC. Al di là di questa considerazione positiva si osserva che, nonostante il periodo di validità “nominale” del piano sia terminato oltre un anno fa, il percorso inaugurato è stato intrapreso da troppo poco tempo per esprimere una valutazione sull'efficacia della nuova impostazione. Per quanto riguarda il sostegno all'innovazione tecnologica e alle tecnologie ICT nelle imprese, nel novembre 2013 è stato inaugurato il Sistema Informativo Turistico Regione Abruzzo (SITRA) riguardante l'informatizzazione delle procedure amministrative e finalizzato a semplificare la trasmissione dei dati tra operatori privati del turismo e ente regionale. Per quanto riguarda il potenziamento del ruolo di snodo logistico della regione (linea guida 9), si osserva che le rotte internazionali dell'aeroporto d'Abruzzo sono attualmente dirette verso Belgio (Bruxelles), Francia (Parigi), Germania (Francoforte, Dusseldorf), Regno Unito (Londra), Norvegia (Oslo), Spagna (Barcellona). Nel gennaio 2014 è stato annunciata la prossima operatività di voli per la Russia (Mosca). Al fine di garantire che le singole azioni e i singoli interventi siano coerenti con il Piano triennale e con una progettualità di medio-lungo termine, la Regione ha previsto la realizzazione di audit (non realizzati) e attivato procedure e processi finalizzati alla definizione di un'Agenda 2020, in cui vengono precisate le linee guida per lo sviluppo turistico di lungo termine, e un Master Plan, che si articola in Action plan e Promotion Plan. Obiettivi Il Piano fissa numerosi obiettivi, primo dei quali la crescita delle presenze. La proiezione sull'andamento futuro dei movimenti turistici, elaborata sulla base dei dati sulle presenze nel periodo 1999-2009 tenendo anche conto degli effetti a breve e medio termine del terremoto del 2009, indica che la regione è uscita dalla fase espansiva per entrare in un periodo di maturità. Obiettivo del Piano Triennale è tornare a crescere rapidamente e arrivare a raggiungere la soglia di 8 milioni di presenze nel 2012. Nel 2010 effettivamente la regione ha fatto segnare una ripresa sensibile rispetto all'anno precedente (+10,8% degli arrivi e +9,8% delle presenze), che era stato caratterizzato dal fatto che, a partire dal mese di aprile, una grandissima parte delle strutture ricettive al di fuori del cratere è stata occupata dalla popolazione sfollata dall'area del sisma e quelle all'inter45
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
IL QUADRO NORMATIVO E LE STRATEGIE PUBBLICHE PER IL TURISMO
CRESA
no di esso sono state a lungo inagibili. L'obiettivo degli 8 milioni di presenze non è stato raggiunto, le azioni poste in essere non sono state in grado di contrastare l'entrata in fase di maturità del fenomeno turistico nella regione. Le presenze, che nella previsione degli obiettivi di Piano dovevano crescere del 4% medio annuo si sono in realtà contratte dello 0,24% medio annuo, passando da 7.307 mila del 2010 a 7.253 nel 2012 (-0,7% di periodo). Analizzando gli arrivi, si osserva, invece, che il numero di turisti nell'arco temporale 2010-2012 è aumentato del 6,3% (da 1.485.120 a 1.578.410). L'incrocio dei dati degli arrivi e quelli delle presenze evidenzia che nel triennio considerato la permanenza media è diminuita, da 4,9 giorni del 2010 a 4,6 giorni del 2012, vanificando in tal modo l'effetto prodotto dall'incremento degli arrivi. La situazione appena descritta, pur non essendo rosea, è in realtà sensibilmente migliore di quella media nazionale che fa rilevare, a fronte di una stazionarietà degli arrivi nel periodo 2010-2012, un decremento del 4,9% delle presenze ed una contrazione della durata media dei soggiorni da 3,9 a 3,6 giorni. Si può concludere che la spinta emotiva generata dal terremoto e la diffusione su scala nazionale e internazionale dell'immagine e della conoscenza del territorio hanno certamente sostenuto la domanda turistica nel breve termine (2010) ma tale spinta propulsiva è calata progressivamente di intensità. Tale deludente risultato scaturisce dal mancato raggiungimento nei tempi previsti degli altri obiettivi enunciati nel Piano: • Confermare la visibilità dell'Abruzzo e aumentare la sua percezione di destinazione da non perdere. I risultati di cui sopra evidenziano che né l'esposizione mediatica conseguente al sisma, né le azioni messe in campo per promuovere la marca-ombrello Abruzzo hanno portato i risultati sperati. Tra le azioni realizzate si ricorda la piacevole rivisitazione grafica del marchio-logo effettuata nel 2011 “Abruzzo, naturalmente tuo”. • Diversificare il portafoglio di offerta e aumentare il valore dell'esperienza nei prodotti maturi Questi sono, in realtà, gli obiettivi ultimi delle DMC e PMC, le quali mirano proprio, attraverso l'organizzazione di una rete di operatori, a portare alla luce nuove destinazioni e nuovi prodotti e rivisitare alcuni prodotti maturi in modo da conferire loro nuova attrattività. ARRIVI E PRESENZE IN ABRUZZO E ITALIA. ANNI 2010-2012 (var. % su anno precedente)
Anno Arrivi
Italiani Presenze
2010 2011 2012 2010-2012
10,8 5,4 0,1 5,2
9,8 1,6 -2,3 -2,5
2010 2011 2012 2010-2012
1,2 2,3 -2,3 0,0
-0,4 0,0 -4,9 -4,9
Stranieri Arrivi Presenze
Arrivi
Totale Presenze
11,3 9,0 2,1 10,2
10,8 6,4 -0,2 6,3
9,8 1,6 -2,3 -0,7
3,6 6,8 2,3 8,5
3,5 5,0 0,0 5,0
1,3 3,0 -1,6 1,4
Abruzzo 14,5 14,8 -1,8 11,3
Italia 6,5 8,4 2,7 10,1
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
46
IL QUADRO NORMATIVO E LE STRATEGIE PUBBLICHE PER IL TURISMO
Paesi
Arrivi
2011 Presenze
Germania Svizzera Paesi Bassi Svezia Norvegia
18,7 7,1 5,6 1,0 1,8
21,9 8,3 7,2 0,8 1,4
18,2 7,3 5,5 1,1 2,1
21,5 8,6 7,0 0,8 1,8
Repubblica Ceca Belgio Slovacchia Danimarca
4,3 4,1 1,0 1,4
5,7 4,9 1,2 1,9
4,4 4,6 0,8 1,0
6,6 5,4 1,1 1,1
Regno Unito Francia Canada Polonia Russia Spagna
5,2 6,6 3,1 3,0 2,2 2,5
3,9 5,4 2,4 2,4 2,3 1,6
4,8 6,3 2,6 2,8 3,0 1,8
3,3 4,7 2,2 2,3 2,7 1,1
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
In attesa del completamento della definizione di destinazioni e prodotti la Regione ha predisposto e pubblicato sul sito www.abruzzoturismo.it una serie di dépliant (Destinazione Abruzzo, Mare, Montagna Estate, Natura e ambiente, Enogastronomia, Arte, culto e cultura, Vacanza attiva, Montagna inverno, Sciare in Abruzzo, Fondo-escursionismo, Guida all'ospitalità, Cicloturismo, Guida ai Parchi d'Abruzzo, Guida Nautica 2012) che, in assenza di informazioni sulle strutture ricettive e complementari, sulle infrastrutture di collegamento, sul sistema dei trasporti, non possono essere considerate guide turistiche in senso stretto e rappresentano piuttosto uno strumento di presentazione e promozione per tema dell'immagine della regione e delle sue risorse naturali e culturali • Aumentare il grado di internazionalizzazione Grazie alle strategie e alle conseguenti azioni poste in essere, gli arrivi e le presenze di stranieri sono aumentate nel triennio considerato rispettivamente dell'11,3% e del 10,2%. La loro incidenza sul totale dei turisti passa dall'11,5% del 2010 al 12,2% del 2012 per quanto riguarda gli arrivi e dal 12,7% al 14,2% per ciò che concerne le presenze. Relativamente ai mercati esteri, il Piano suddivide quelli ritenuti interessanti per le prospettive turistiche della regione in: - prioritari: da recuperare (Germania, Svizzera), in crescita (Paesi Bassi), piccoli e dinamici (Svezia, Norvegia); - importanti: dinamici e con buone caratteristiche dei turisti, di dimensione intermedia (Repubblica Ceca, Belgio) o piccoli (Slovacchia, Danimarca); - con opportunità focalizzate: mercati di grande (Regno Unito, Francia) o di piccola rilevanza (Canada, Polonia, Russia, Spagna). Confrontando il peso percentuale degli arrivi e presenze di turisti da ognuno dei Paesi considerati sul totale dei turisti stranieri si osserva che, tranne la Russia, tutti i mercati 47
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
2010 Presenze
Prioritari
Mercati
Opportunità focalizzate
Arrivi
Importanti
ARRIVI E PRESENZE IN ABRUZZO PER PAESE D'ORIGINE. ANNI 2010 E 2012 (pesi % su tot. stranieri annuo)
CRESA
STAGIONALITÀ DEI FLUSSI TURISTICI. ANNI 2010 E 2012 (peso % arrivi e presenze mensili su totali annui)
Mese Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
Arrivi
2010 Presenze
Arrivi
2011 Presenze
5,8 6,7 5,6 5,5 6,5 11,0 17,2 10,4 7,4 5,3 4,1 5,5
4,3 4,3 3,6 3,3 4,2 11,6 23,3 28,6 7,8 3,3 2,6 3,1
6,0 5,2 6,6 5,6 6,1 12,8 16,2 19,8 7,9 4,6 3,9 5,3
3,8 3,1 3,7 3,3 3,8 12,6 23,7 29,2 8,3 2,8 2,3 3,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
con opportunità focalizzate hanno fatto registrare un decremento di ambedue le variabili considerate. In calo anche incoming e permanenze da Germania, Paesi Bassi, Slovacchia e Danimarca. Aumentano e si ingrossano pertanto solo i flussi da Svizzera, Svezia, Norvegia, Repubblica Ceca e Belgio. • Destagionalizzare La stagionalità dei flussi turistici, connessa con il forte peso che il turismo balneare ha sull'intero comparto regionale, comporta problemi di congestionamento di alcune località, principalmente costiere, in due mesi l'anno, preceduti e seguiti da periodi di assai minore attività che spesso culminano con la chiusura degli esercizi nella bassa stagione. Destagionalizzare il turismo significa porre in campo politiche in grado di favorire flussi di intensità variabile nel corso dei 12 mesi, comunque tali da evitare le chiusure stagionali. Ciò è possibile non solo applicando politiche di prezzo che favoriscano la scelta di destinazioni abruzzesi anche fuori stagione, ma anche attraverso la promozione di turismi sui quali la stagionalità ha poca influenza, quali quello enogastronomico, culturale, religioso, ecc.,. La lettura dei dati relativi agli anni 2010-2012 evidenzia che non si sono attuate politiche efficaci nella direzione della destagionalizzazione. Nel dettaglio, si osserva che ci sono stati lievi incrementi negli arrivi e nelle presenze nei mesi di giugno e settembre, probabilmente incentivati dalla crisi economica che ha spinto molti turisti ad approfittare per le vacanze balneari dei minor prezzi praticati al di fuori dell'altissima stagione. In lieve aumento soprattutto gli arrivi nei mesi di gennaio, marzo e aprile, probabilmente favoriti dalle offerte che molti operatori propongono per l'inizio primavera e le festività che cadono in quel periodo. Relativamente a tali periodi si osserva che all'incremento degli arrivi non corrisponde un incremento di pari entità delle presenze, sintomo che anche relativamente a questo periodo si è contratta la durata dei soggiorni. Nei mesi di febbraio, maggio, ottobre, novembre e dicembre si contrae il numero di turisti e il periodo di permanenza. • Aumentare l'offerta e la competitività delle aree interne 48
Numerosi i provvedimenti adottati per incrementare l'offerta e la competitività delle aree interne. - DGR 338/2010 “Programma Operativo regionale del fondo europeo di sviluppo regionale 2007/2013 - POR FERS. Asse VI Recupero e rivitalizzazione economica e sociale del territorio colpito dal sisma. Attività VI 3.1 Valorizzazione dei territori di montagna. Linee di indirizzo” (campagna pubblicitaria, evento internazionale, azioni di co-marketing, eventi nei mercati obiettivo) e successive modifiche (DGR 318/2011 e DGR 518/2011); - DGR 362/2010 “POR FESR Abruzzo 2007 -2013 Attività VI.1.3.a)- Approvazione bando per interventi di sostegno nell'area del cratere: nuove strutture turistiche” e successiva modifica (DGR 446/2010) - DGR 72 del 04.02.2013 “DPCM del 24/11/2011: - Promozione e recupero dell'immagine dopo il sisma del 6 aprile 2009 - Programmazione delle risorse finanziarie statali finalizzate alla realizzazione di iniziative promozionali e turistiche” - DGR 272 del 15.04.2013 “POR FESR Abruzzo 2007 - 2013 Attività VI.1.3. a) Approvazione Bando per interventi di sostegno nell'area del cratere. Strutture turistiche. Annualità 2013” Se in tale ambito molto è stato fatto per il miglioramento e la craezione di strutture, poche sono state le iniziative volte a migliorare i servizi, a potenziare il sistema di trasporti da uso turistico, a diffondere e migliorare la segnaletica, a tracciare nuovi percorsi /sentieri. • Più orientamento alla vendita. Da informazione ad acquisto. Questo obiettivo rimane inevaso. Si rileva che compito della Regione è la promozione del turismo, non la formulazione dell'offerta e la vendita di pacchetti che, invece, spettano alle destinazioni e prodotti regionali (DMC e PMC) attualmente in corso di costituzione. In relazione a tale aspetto si osserva che anche il sito www.abruzzoturismo.it è più orientato alla promozione che alla vendita. L'area dedicata alla ricerca di strutture ricettive e complementari è rimasta come era prima della rivisitazione del sito, rigida, con una grafica assai poco moderna. Prodotti Ai prodotti tradizionali evidenziati nel Piano precedente (mare, montagna invernale e montagna estiva) se ne aggiungono altri non ancora sviluppati ma per i quali l'Abruzzo presenta caratteristiche ambientali, strutturali, culturali idonee. Si tratta dell'ecoturismo e vacanza attiva, della didattica naturalistica, del turismo culturale, del turismo religioso, dell'enogastronomia, del fly & drive, del turismo sportivo e poi ancora, del congressuale, del turismo di ritorno, del wellness e golf, del diportismo nautico, crocieristico. Per quanto riguarda alcuni di questi prodotti sono stati pubblicati dépliant finalizzati alla diffusione della conoscenza delle loro caratteristiche e alla promozione del territorio. Non si può non rilevare una splendida campagna Brand Abruzzo 2012 impostata a promuovere la marca ombrello e a valorizzare la varietà dei principali prodotti turistici sotto di essa raccolti attraverso un susseguirsi di immagini nelle quali compare la quota del luogo in cui sono state girate: ed è proprio l'indicazione altimetrica il fil rouge di un'esperienza di viaggio straordinaria. 49
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
IL QUADRO NORMATIVO E LE STRATEGIE PUBBLICHE PER IL TURISMO
CRESA
Nell'ambito del filone vacanza attiva è stato presentato nel luglio 2013 il progetto “Bike to Coast”, che prevede la realizzazione di una pista ciclopedonabile della lunghezza di 131 km (76 dei quali da realizzare) dotata di wi-fi che attraversa tutti i 19 comuni della costa abruzzese. Si tratta di prodotti turistici che, se sostenuti da una rete di servizi adeguati e immessi su grandi mercati, sono in grado di penetrare nicchie interessanti sia sotto il profilo della spesa che della numerosità di potenziali clienti, molti dei quali posso contribuire alla destagionalizzazione del turismo regionale. Organizzazione funzionale L'organizzazione funzionale prospettata nel Piano triennale del Turismo vede, quali soggetti partecipanti “ideali”, oltre alla Regione, gli altri enti locali (Province e Comuni), l'APTR (che invece è stata soppressa nel 2012), i Sistemi Turistici Locali (STL) e gli operatori privati. In tale quadro interessante è il ruolo che gli STL sono chiamati a svolgere: definire e perseguire la strategia di sviluppo locale nonché lavorare alla formulazione di un'offerta coordinata, integrata, caratterizzata dalla presenza di servizi qualificati e in grado di valorizzare le risorse del territorio di riferimento. Agli operatori privati, che includono anche le forme organizzate finalizzate all'incoming (Consorzi, Agenzie, TO, ecc.) il Piano assegna il compito di costruire le offerte e gestire i clienti. Oltre a questi soggetti, il Piano individua la necessità di istituire, presso la Regione, un organismo di assistenza tecnica quale facilitatore nella definizione delle strategie e nella realizzazione dei progetti e di auditor in fase di verifica di efficacia ed efficienza in progress ed ex post. Riguardo gli STL, il Piano precisa che essi non devono avere carattere provinciale e devono essere espressione di un'organizzazione razionale della filiera in grado di formulare un'offerta “evocativa” e di promuoverla per i turisti già presenti in Abruzzo. Si chiede loro di essere espressione delle sotto-marche nelle quali si articola la marca-ombrello Abruzzo. Il Piano triennale assegna le funzioni operative dirette (gestione centri di prenotazione, trasporti, guide, ecc.) a soggetti pubblici e privati, che hanno profonda conoscenza del territorio e del mercato ed una forte propensione all'aggregazione: essi si possono organizzare in DMC (Destination Management Company) - orientati alla destinazione, anche a livello sub-STL - e in PMC (Product Management Company), orientati per prodotto e secondo logiche “tematiche” a scala regionale. L'organizzazione così come definita nel piano, prevede, quindi: SOGGETTO
ATTIVITÀ
Regione/APTR PMC STL/DMC
Brand Abruzzo, coordinamento e promozione su scala regionale Prodotti turistici tematici su scala regionale Specifici ambiti territoriali
Il processo previsto nel piano, sia pure in forte ritardo, è in corso di realizzazione, si è giunti alla fase di avvio dei primi DMC e PMC ed è pertanto prematuro valutare l'efficacia di quanto in corso di attuazione. Il Piano Triennale prevede come necessaria anche l'istituzione di un Osservatorio Turistico 50
Regionale (OTR) la cui attività di elaborazione e analisi dati dovrebbe essere alla base delle scelte consapevoli. L'Osservatorio, a più di un anno dalla fine del periodo di riferimento del Piano, risulta non ancora istituito. Il Portale turistico regionale è concepito non come una vetrina statica ma come strumento, fortemente interattivo, che consenta agli utenti non solo di conoscere ma anche di contattare, condividere e scambiare informazioni. Esso, attraverso l'applicazione della tecnica CRM, è valido strumento per conoscere individualmente i clienti potenziali e reali, i loro gusti, le loro preferenze, i comportamenti di acquisto e di viaggio, instaurare relazioni stabili con loro, offrire risposte tagliate sulle loro esigenze. Il Portale, deve quindi essere la porta d'accesso al sistema turistico abruzzese. Il sito www.abruzzo.turismo.it, così come configurato allo stato attuale, corredato da sottositi rivolti a mercati esteri, rappresenta un immane sforzo nella direzione indicata. Pur se ancora rigido e carente come canale di vendita, esso è interattivo, accessibile, accattivante sotto il profilo comunicativo e dell'immagine e si presenta come ottimo canale promozionale dell'immagine della marca turistica “Abruzzo” e delle sue specificità. L'organizzazione degli IAT L'idea di fondo è che l'attuale organizzazione dei Punti Informativi non risponde alle necessità della domanda. La proposta è di mantenere a livello centrale (Regione) il coordinamento e diversificare in diverse tipologie i vari Punti: IAT di area a gestione comunale o delegati agli STL; IAT semplici con apertura annuale o stagionale comunali o delegati ai DMC; IAT tematici (per specifiche attività), UIT (Uffici di Informazione Turistica, più semplici degli IAT). In particolare, la Regione ha dettato le linee guida per la compartecipazione negli IAT privi di personale o con una sola persona in servizio al 2013 degli Enti Locali singoli o associati e le DMC (DGR 82/2013). Articolazione del Piano Triennale Il Piano si conclude con l'individuazione di 6 assi, che, a loro volta, si articolano in una serie di misure per ciascuna delle quali vengono precisati obiettivi strategici, azioni tipo, se del caso priorità, titolari della gestione delle attività e indicatori di verifica. Asse 1 - Qualità e Competitività del Sistema dell'offerta: passa attraverso una serie di misure che riguardano la qualificazione delle risorse umane e delle imprese e il recupero e potenziamento a fini turistici della cultura “materiale” intesa sia come ricettività tipica rurale e dei borghi sia come “vecchi saperi”. Asse 2 - Sviluppo dell'Aggregazione e delle Reti Settoriali e Territoriali: prevede attività che riguardano l'aggregazione tra imprese, operatori e risorse e il sostegno ai progetti di STL. Asse 3 - Sistema di Informazioni e Assistenza personalizzata: si fonda sulla costruzione di un sistema informativo centrale (istituzione di un Sistema Gestionale di Direzione e di un Portale Turistico Regionale), di una rete capillare di diffusione dell'informazione (riorganizzazione degli IAT) e sulla creazione di un sistema di gestione personalizzata delle relazioni con gli ospiti. Asse 4 - Comunicazione, Promozione e Supporto alla vendita: si vuole potenziare la conoscenza dell'Abruzzo sia presso i consumatori finali che il sistema dell'intermediazio51
PARTE 1 • ASPETTI ECONOMICI E LEGISLATIVI
IL QUADRO NORMATIVO E LE STRATEGIE PUBBLICHE PER IL TURISMO
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ne italiano ed estero, ampliare i mercati di sbocco, aumentare il numero dei trader interessati ad operare con la regione, aumentare la partecipazione degli operatori ad eventi professionali nazionali ed internazionali. Asse 5 - Eventi e Progetti Speciali: ci si riferisce a manifestazioni periodiche o occasionali che possono attrarre la domanda e aumentare il valore dell'esperienza dei turisti in loco. Asse 6 - Intelligence, Audit e Assistenza tecnica: è l'asse dedicato ad incrementare il grado di “conoscenza” degli operatori (pubblici e privati) e, quindi, la loro capacità di disegnare strategie. Conclusioni Non si può non chiudere il presente capitolo osservando che la regione è in forte ritardo nella realizzazione di quanto previsto dal Piano. Certamente molto è stato fatto nell'area della comunicazione, che ha acquisito carattere sempre più “social e web-oriented”, come dimostra il fatto che molti passi in avanti sono stati fatti dal 2010 quando l'Abruzzo figurava al penultimo posto, seguito solo dalla Calabria, nel Primo rapporto annuale sui siti istituzionali delle Regioni, pubblicato dall'Università di Salerno e Inforav (Istituto per la gestione avanzata dell'informazione). Da allora la Regione ha messo in atto una vasta opera di riprogettazione della promozione turistica regionale con l'obiettivo di valorizzare le risorse attraverso l'aggregazione e la messa in rete dell'offerta turistica e il conferimento di valore e visibilità a tale offerta con l'utilizzo di modalità di promozione e servizi all'utente di ultima generazione. Si deve, inoltre, riconoscere all'organismo regionale la ferma volontà di “cambiare strada” rispetto a percorsi inutilmente perseguiti per anni. Si pensi ai Sistemi Turistici Locali: dopo anni di “intestardimento”, la Regione, pur ribadendo che essi rappresentano un obiettivo, ha preso atto che il sistema degli attori pubblici e privati non è attualmente in grado di seguire il modello disegnato dagli STL e ha elaborato uno step intermedio rappresentato dai DMC e PMC. Si pensi anche al ridisegno dell'architettura del sistema pubblico competente in materia di turismo con la soppressione dell'Aptr e la ristrutturazione (per ora solo sulla carta) della rete degli IAT. È troppo presto per valutare gli effetti delle molte cose realizzate, certamente è doveroso prendere atto che si è cercato di imprimere al sistema turistico regionale una spinta in una direzione diversa rispetto a quella seguita da sempre. Un'ombra di dubbio sull'efficacia di quanto fatto viene gettata dalla difficoltà, che peraltro caratterizza da sempre l'attività pubblica, di progettare a medio e lungo termine (Action Plan e Master Plan sono stati solo abbozzati) e di considerare centrale nella propria attività la raccolta ed elaborazione di dati e informazioni sulla base dei quali fondare le decisioni (l'Osservatorio Turistico Regionale non è stato ancora attivato).
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IL TURISMO IN ABRUZZO
2.1 L'OFFERTA RICETTIVA
Il turismo è un'attività economica complessa, la cui offerta si compone di diversi servizi. Quelli turistici in senso stretto sono tutti quei servizi essenziali quali la ricettività, l'organizzazione del viaggio e la fruizione di attività tipiche del territorio di riferimento, come ad esempio gli stabilimenti balneari o gli impianti di risalita. Ad esse si aggiunge una serie di attività economiche indirettamente legate al turismo, le cui strutture possono essere di tipo sia pararicettivo, che soddisfano il bisogno di ristorazione, sia di tipo complementare, che soddisfano il bisogno di svago1. In questo capitolo, ci soffermeremo sull'analisi dell'attività principale del turismo, quella ricettiva, che si suddivide in alberghiera ed extralberghiera2. Mentre la prima include gli alberghi classificati da 1 a 5 stelle e le residenze turistico alberghiere (classificate da 3 a 5 stelle), la seconda comprende gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, i campeggi ed i villaggi turistici, gli agriturismi e gli alloggi del turismo rurale, gli ostelli per la gioventù, le case per ferie, i rifugi alpini e altri esercizi ricettivi come i bed & breakfast. Il capitolo consta, oltre alla presente introduzione, di tre paragrafi relativi all'analisi della ricettività abruzzese: il primo presenta una panoramica generale delle strutture ricettive presenti in regione, delle quali analizza la diffusione a livello provinciale e comunale, e un confronto della situazione abruzzese con quella nazionale e meridionale. Nel secondo vengono esaminate le caratteristiche quantitative e qualitative della ricettività alberghiera regionale confrontandola con la dimensione nazionale e dettagliandola a livello provinciale e comunale; l'ultimo paragrafo è dedicato alla ricettività extralberghiera alla quale si estenderà l'analisi svolta nei precedenti paragrafi. L'esame dell'offerta turistica regionale si basa sui dati che l'Istat fornisce annualmente in merito alle caratteristiche e al numero delle unità economiche che offrono servizi ricettivi. Essi riportano a livello regionale, provinciale e comunale la consistenza dell'offerta ricettiva sulla base dei dati forniti dalle singole Province e Regioni di competenza3. In particolar modo, per le strutture alberghiere i dati disponibili riguardano il numero di esercizi, camere, letti e bagni, mentre per le strutture extralberghiere si riferiscono al solo numero di letti e camere. Sulla base di tali dati, sono stati elaborati, oltre agli indici di peso e alle variazioni percentuali riferite al decennio 2001 - 2011, l'indice di funzione turistica strutturale, l'indice di specializzazione (indice di Florence) e l'indice di qualità relativo esclusivamente all'offerta alberghiera.
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Innocenti P., Geografia del Turismo, Roma, Carocci, 1999. L'Istat definisce la ricettività extralberghiera come “complementare”. Qui per distinguerla chiaramente dai servizi complementari al turismo, si farà riferimento a essa come “extralberghiera”. Il modello di rilevazione utilizzato per svolgere l'indagine è il mod. Istat CTT/4 che viene compilato e inviato annualmente dalle Province o dalle Regioni di competenza (Becheri, E. Maggione, G., Rapporto sul turismo italiano, FrancoAngeli, Milano, 2011, p. 116).
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PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
2.1.1 INTRODUZIONE
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2.1.2 LE STRUTTURE RICETTIVE IN ABRUZZO La capacità ricettiva globale della regione Abruzzo al 31 dicembre 2011 è pari a 111.552 posti letto distribuiti in 2.373 esercizi ricettivi (tab. 2.1.1 e 2.1.2). Essi rappresentano il 2,4% della capacità ricettiva nazionale posizionando la regione al sedicesimo posto della graduatoria nazionale seguita solo da Umbria, Valle d'Aosta, Basilicata e Molise (tab. 2.1.3) e preceduta, ai primissimi posti da Veneto, Toscana, Emilia-Romagna e TrentinoAlto Adige, regioni che globalmente assorbono quasi il 60% degli esercizi e circa il 45% dei posti letto, mostrando un'evidente polarizzazione dell'offerta nazionale. D'altra parte, nello stesso anno, le regioni settentrionali hanno rappresentato il 50,9% della capacità ricettiva nazionale a fronte del 25,8% del Mezzogiorno e del 23,3% del Centro4. Nel corso del decennio 2001-2011 la capacità ricettiva abruzzese è aumentata in termini di esercizi più di quella italiana (+89,1% rispetto a +19,8%) mentre in termini di posti letto ha subito un incremento di uguale misura (tra il 17% e il 18%) ma per entrambi gli indicatori la crescita è risultata inferiore a quella rilevata nelle regioni meridionali (esercizi: +183,1%; posti letto: +26,9%). Tra le regioni spiccano, per aumento dei posti letto, Sicilia (+46,6%), Umbria (+40%) e Lombardia (+39,1%) mentre solo Molise, Marche e Friuli-Venezia Giulia hanno fatto registrare una diminuzione. Per confrontare le regioni italiane sulla base di un criterio omogeneo, è opportuno ricorrere anche agli indici di densità turistica, quale ad esempio l'indice di funzione turistica strutturale5, cioè il rapporto tra il numero dei posti letto disponibili in un'area e 1.000 abitanti ivi residenti. Questo indice si può distinguere in alberghiero ed extralberghiero secondo la tipologia di posti letto considerata. Nel 2011 l'Abruzzo ha fatto registrare un tasso di funzione turistica strutturale complessivo pari a 85,3 posti letto per 1.000 abitanti. Tale valore è risultato superiore al dato nazionale (79,8) e a quello del Mezzogiorno (59,2), ma inferiore a quelli registrati dal Nord (88,8) e dal Centro (95,2)6 (tab. 2.1.6). Tra le regioni meridionali l'Abruzzo si è posizionato terzo, preceduto da Sardegna (126,1 p.l./1000 ab.) e Calabria (99,6). La capacità ricettiva a livello provinciale e comunale Analizzando l'indice di funzione turistica strutturale con maggiore dettaglio territoriale (tab. 2.1.14), si evidenzia che tra le province abruzzesi, Teramo ha fatto rilevare il valore più elevato (164,8 p.l./1000 ab.) seguito da L'Aquila (82,4), Chieti (64,0) e Pescara (37,1). Tutte le province hanno registrato una crescita nel decennio 2001-2011, in particolar modo L'Aquila, seguita da Teramo, Chieti e Pescara. L'analisi comunale (tab. 2.1.26 e fig. 2.1.1)
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Secondo la classificazione adottata dall'ISTAT, il Nord è composto dalle seguenti regioni: Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino Alto-Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna; il Centro da Toscana, Umbria, Marche e Lazio; il Mezzogiorno da Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Si definisce strutturale per differenziarlo da quello dinamico che si riferisce al rapporto tra le presenze turistiche e la popolazione di un dato territorio (Pasetti, G., Statistica del turismo, Roma, Carrocci, 2009, p. 51.) Si può anche fare riferimento al tasso strutturale di funzione turistica (Innocenti, P., Geografia del turismo, Roma, Carrocci, 1999, p. 146.) Nello specifico, il tasso di funzione relativo solo alle strutture alberghiere ammonta al 39,6 mentre quello extralberghiero al 45,7, evidenziando la maggiore consistenza di quest'ultime.
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mostra che solo un decimo dei comuni abruzzesi nel 2011 non risulta dotato di alcuna struttura ricettiva. Si tratta di alcuni comuni della provincia dell'Aquila, distribuiti in sezioni della media Valle dell'Aterno, nella sezione orientale del Fucino e nel versante meridionale del Gran Sasso, e della provincia di Chieti, situati in porzioni limitate della valle del Trigno, della valle del Sinello e della media valle del Sangro. Al contrario, alcune aree del territorio regionale, distribuite in tutte le province abruzzesi (fig. 2.1.1 e tab. 2.1.27), sono fortemente dotate di strutture ricettive, disponendo di oltre 250 posti letto per 1000 abitanti. Per quanto riguarda la costa, l'indice assume valori elevati in tutti i comuni della sezione teramana, con il massimo a Tortoreto (753,2 p.l./1000 ab.), e in una parte limitata di quella teatina dove emergono Torino di Sangro (767,2) e Casalbordino (354,3). Per quanto riguarda le aree interne, le zone con più alto indice di densità turistica coincidono spesso con i parchi nazionali e regionali. Nella provincia dell'Aquila spiccano Civitella Alfedena (1.755,8), Opi (1.303,7), Pescasseroli (939,8) e Villetta Barrea (819) facenti parte del Parco Nazionale d'Abruzzo. Ad essi si aggiungono Roccaraso (1.398,5) e Rivisondoli (944,2), in prossimità del Parco Nazionale, che si contraddistinguono per una forte tradizione turistica basata sugli sport invernali. Presentano valori elevati dell'indicatore anche i comuni aquilani di Santo Stefano di Sessanio (3.684,7) e Castel del Monte (313,2) nel Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, e Ovindoli (495,8) e Rocca di Mezzo (352,2) nel Parco Regionale del Sirente Velino e il comune teramano di Pietracamela (2.019,7) nel Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga. Entro i confini del Parco Nazionale della Maiella si distinguono per elevata densità turistica alcuni comuni dei versanti occidentale e settentrionale del massiccio quali, in provincia di Chieti, Pretoro (861,5) e, in quella di Pescara, Sant'Eufemia a Maiella (745,8) e Caramanico Terme (633). Anche nella sezione chietina dell'alta valle del Sangro alcuni comuni fanno registrare valori elevati (Bomba: 322 e Colledimezzo: 284,4). Nel corso del decennio 2001-2011, la capacità ricettiva regionale ha subito una notevole evoluzione in quanto il numero di comuni sprovvisti di strutture ricettive è sceso da un terzo a un decimo del totale, evidenziando la forte diffusione del fenomeno turistico anche alle aree interne del territorio, nelle quali sono sorti numerosi nuovi esercizi extralberghieri. Tuttavia, occorre precisare che gli elevati indici di funzione turistica strutturale registrati nelle aree interne rispetto a quelle costiere, sono dovuti spesso alla bassa consistenza demografica che fa assumere al rapporto tra posti letto e popolazione valori altissimi e, a volte, maggiori dei comuni a forte connotazione turistica che, al contempo, presentano una consistenza demografica maggiore. Per ottenere un'ulteriore conferma di quanto detto, si può ricorrere anche all'Indice di Florence7, che analizza la specializzazione dei singoli comuni in rapporto al contesto regionale e si ottiene confrontando il rapporto tra i posti letto e la popolazione di un comune con il rapporto tra i posti letto e la popolazione della regione. Anche l'indice di Florence si può riferire sia ai posti letto totali sia a quelli alberghieri sia a quelli extralberghieri. Per valutare correttamente i risultati, bisogna tener presente che i comuni che
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Innocenti P., Geografia del turismo, Roma, Carocci, 1999.
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PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
L’OFFERTA RICETTIVA
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presentano un indice pari a 0 non sono dotati di posti letto mentre quelli che ottengono valori inferiori o pari a 1 mostrano un'incidenza dei posti letto sui residenti inferiore o pari a quella regionale e pertanto si definiscono non specializzati. Di conseguenza, quanto più elevato di 1 è l'indice di Florence, tanto più evidente è la specializzazione turistica comunale. Fig. 2.1.1 INDICE DI FUNZIONE TURISTICA STRUTTURALE NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2011
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
In Abruzzo circa l'80% dei comuni presenta un indice di Florence minore o uguale a 1 e quindi non risulta specializzato dal punto di vista turistico (tab. 2.1.27 e fig. 2.1.2). Il restante 20% mostra un'evidente specializzazione e si distribuisce prevalentemente nelle stesse aree caratterizzate da un alto indice di funzione turistica strutturale. Per quanto riguarda l'area costiera teramana, si distinguono per l'elevata specializzazione i comuni di Tortoreto (8,8), Alba Adriatica (4,9), Martinsicuro (4,9) e Roseto degli Abruzzi (4,9). Relativamente alla restante parte della costa abruzzese e alle aree interne, si conferma quanto già evidenziato dall'analisi dell'indice di funzione turistica strutturale e, in particolar modo, spiccano i comuni ricompresi nei parchi nazionali e regionali e quelli tradizionalmente dediti alle attività turistiche, come Rivisondoli e Roccaraso.
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L’OFFERTA RICETTIVA
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
2.1.3 L'OFFERTA ALBERGHIERA L'offerta alberghiera abruzzese nel contesto nazionale Secondo i dati pubblicati dall'Istat e relativi al 31 dicembre 2011 (tab. 2.1.5), la capacità ricettiva alberghiera abruzzese costituisce il 46,4% del totale dei posti letto presenti in regione. Tale composizione è in linea con la media nazionale (47,5%), inferiore al Mezzogiorno (51,3%) e al Nord (48,7%) e superiore al Centro (40,8%). Tra le regioni la forbice è più ampia, considerando che nel Nord si passa dal 30% circa del Veneto e del Friuli Venezia Giulia al 67,6% dell'Emilia Romagna e nel Sud dal 37,6% della Puglia al 63,4% della Sicilia. Nel Centro, invece, la situazione è più omogenea con Toscana, Umbria e Marche intorno al 30%. Nell'arco del decennio 2001-2011 la capacità ricettiva alberghiera abruzzese in termini di posti letto (tab. 2.1.4) è cresciuta del 10,3% e in termini di esercizi del 7,8%. E' un andamento che conferma a grandi linee quello riscontrato a livello nazionale (esercizi: +1,5% e posti letto: +19,1%) che evidenzia il profondo processo di razionalizzazione del sistema alberghiero italiano iniziato negli anni novanta e tuttora in corso. Esso è consistito, soprattutto nell'ultimo decennio del Novecento, nella diminuzione del numero di esercizi, tuttora evidente in numerose regioni del Centro-Nord, in particolare quelli di dimensioni e livelli qualitativi inferiori con conseguente aumento della dimensione media (posti letto per esercizio). Si è verificato anche l'upgrading delle strutture, cioè il migliora57
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Fig. 2.1.2 INDICE DI FLORENCE PER I POSTI LETTO TOTALI NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2011
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mento qualitativo dei servizi offerti e il passaggio alle categorie superiori, che si rivolgono a una fascia di clientela medio-alta, attraverso la fornitura di servizi aggiuntivi quali aree fitness e benessere, finalizzata anche alla riduzione della stagionalità dei flussi8. A livello di circoscrizioni il Mezzogiorno ha fatto registrare la crescita più elevata di posti letto (+39,5%), trainato principalmente da Puglia (+57,6%) e Sicilia (+50,9%). Il Centro, invece, si attesta sul +17,3% allineato alla media nazionale. Le uniche regioni che subiscono un decremento sono Liguria (-12,7%) e Valle d'Aosta (-1,3%) che determinano una crescita più moderata (+11,1%) del Nord. La diversa entità dell'aumento nelle circoscrizioni è spiegabile se si osserva che il peso dei posti letto alberghieri nel Nord supera il 50% del totale italiano a differenza del Mezzogiorno che non raggiunge un terzo dell'offerta nazionale (tab. 2.1.3). È chiaro, dunque, che la capacità ricettiva del Nord ha già raggiunto un certo grado di sviluppo mentre nel Mezzogiorno questo fenomeno è stato avviato più recentemente. Considerando l'aspetto dimensionale delle strutture ricettive abruzzesi, nel 2011 gli esercizi alberghieri hanno mediamente 30,8 camere, dimensione inferiore alla media italiana (32,3), a quella delle regioni meridionali (40,8) e centrali (33,5) ma di poco superiore a quelle settentrionali (29,1) (tab. 2.1.11). Nel confronto con le altre regioni meridionali, l'Abruzzo presenta le dimensioni medie inferiori, preceduto solo dal Molise e ben lontano da Sicilia (50,4) e Sardegna (49). Nel resto del paese emerge il Lazio (40,6), mentre nel Nord le strutture alberghiere hanno prevalentemente meno di 30 camere per esercizio. Questi dati mostrano i diversi modelli di specializzazione dell'offerta alberghiera: nelle regioni meridionali l'offerta si sta sviluppando verso livelli internazionali di lusso, con grandi dimensioni, favoriti dagli investimenti esteri e dalla nascita di agenzie specializzate in pacchetti per clienti di lusso. Nelle regioni settentrionali prevale l'offerta di strutture a gestione familiare, di dimensioni inferiori ma che hanno migliorato il livello dei servizi passando a categorie superiori9. La dimensione media è molto differente in relazione al livello qualitativo degli esercizi. In Abruzzo nel 2011 gli esercizi a 1 e 2 stelle non superano le 20 camere per esercizio, quelli a 3 stelle e le residenze turistico alberghiere si aggirano sulle 33 mentre le categorie superiori, dei 4 e 5 stelle, fanno rilevare in media 55 camere. Rispetto ai valori medi italiani e delle altre regioni, si nota che le dimensioni medie sono approssimativamente molto simili per tutte le categorie eccetto quelle superiori. Infatti, la media nazionale per gli esercizi a 4 stelle è di 65,8 camere e per i 5 stelle di 76,9 camere, quindi rispettivamente di 10 e 20 camere in più per esercizio rispetto all'Abruzzo. Tra le regioni esistono notevoli differenze considerando che si va dalle 97,1 camere della Sicilia alle 41,4 camere del Trentino-Alto Adige per i 4 stelle, e addirittura dalle 130,7 del Lazio alle 19,0 del Molise per i 5 stelle. Si può inoltre considerare il tasso di funzione turistica strutturale con riferimento al rapporto tra i soli posti letto alberghieri e la popolazione residente. Anche in questo caso si nota che il valore abruzzese (39,6 p.l./1000 ab.) risulta superiore sia a quello italiano (37,9) sia a quello delle regioni meridionali (30,4) (tab. 2.1.6). Durante il decennio 2001-2011 è stata rilevata una sensibile crescita (nel 2001 era di 36,6) conforme alla tendenza evidenziata a livello nazionale ma inferiore a quella del Meridione dove 8 9
Centro Studi Confindustria, I settori. L’industria turistica in Italia, in “Note economiche”, n. 3, Luglio 2007, www.confindustria.it Centro Studi Confindustria, I settori. L’industria turistica in Italia, in “Note economiche”, n. 3, Luglio 2007 www.confindustria.it
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l'aumento è stato molto più significativo (dal 21,6 al 30,4). Dal punto di vista qualitativo, si può esaminare la distribuzione degli esercizi e dei posti letto per categorie di appartenenza. Nel primo caso si osserva che in Abruzzo solo il 13% degli esercizi è classificato con 4 o 5 stelle, oltre la metà (51%) con tre stelle e la rimanente parte (circa il 30%) con 1 o 2 stelle, mentre le residenze turistico alberghiere rappresentano il 5,3% degli esercizi10 (tab. 2.1.15). Rispetto ai valori nazionali, l'Abruzzo presenta una minore dotazione di esercizi a 2 e 4 stelle mentre in confronto con la circoscrizione meridionale, la regione mostra una minore incidenza di esercizi di qualità elevata (4 e 5 stelle). Anche considerando la distribuzione dei posti letto, nella regione il 56% di essi è attribuibile agli alberghi a 3 stelle, poco più del 20% è relativo agli esercizi di categoria superiore mentre un po' meno del 15% si riferisce a strutture a 1 o 2 stelle (tab. 2.1.15). Le residenze turistico alberghiere, invece, rappresentano il 7,1% dei posti letto alberghieri, valore in linea con quello nazionale. Da questa breve analisi, si evince che l'offerta alberghiera abruzzese è prevalentemente costituita da strutture di qualità intermedia con una minore presenza, rispetto alla media nazionale e meridionale, di strutture di alta qualità. Proprio le regioni del Mezzogiorno spiccano per un elevato livello qualitativo delle strutture alberghiere, in particolar modo Sardegna, Campania e Puglia dove oltre il 40% dei posti letto afferisce a strutture con 4 e 5 stelle (tab. 2.1.10). Durante l'ultimo decennio, è proseguito il miglioramento generale della qualità delle strutture ricettive abruzzesi e italiane, confermando il trend che va avanti sin dagli anni novanta. Si è infatti verificata, a livello nazionale, circoscrizionale e regionale, una diminuzione del peso degli esercizi a 1 e 2 stelle e uno speculare aumento delle altre categorie. In Abruzzo, gli esercizi a 1 e 2 stelle rappresentano nel 2011 una quota di 10 punti percentuali inferiore al 2001, mentre quelli di categoria superiore hanno fatto registrare un incremento di quasi 4 punti (tab. 2.1.9). Lo stesso fenomeno che è stato rilevato per la distribuzione dei posti letto per categoria è rappresentativo di un diffuso processo di miglioramento qualitativo della ricettività alberghiera caratterizzato principalmente dalla crescita e dall'adeguamento dei servizi alberghieri che sono alla base della classificazione in stelle. Il livello qualitativo delle strutture alberghiere può essere analizzato anche sulla base del numero di bagni ogni 100 camere. In questo caso, l'Abruzzo presenta un valore (98,2) lievemente inferiore alla media nazionale (99,6) ma superiore a quello del Mezzogiorno (96,8) (tab. 2.1.12). Questo indice, che solitamente dipende dal periodo di costruzione dell'esercizio, subisce variazioni nel caso in cui si considerino le singole categorie. Costituiscono un'eccezione gli esercizi a una stella e le residenze turistico alberghiere che in Abruzzo registrano un più alto numero di bagni ogni 100 camere rispetto ai valori di quasi tutte le circoscrizioni. Gli esercizi a 5 stelle, invece, fanno rilevare 100 bagni su 100 camere, valore però spesso inferiore alla maggioranza delle regioni italiane e a quelli di tutte le circoscrizioni. L'evoluzione di tale indice nell'arco del decennio 2001-2011 è stata significativa prevalentemente per le regioni del Nord e del Centro, dove ha superato i 100 bagni per 100 camere già dagli esercizi a 2 stelle. La crescita abruzzese e meridionale è stata, invece, più timida e tra il 2001 e il 2011 l'Abruzzo è sceso dal 6° al 13° posto nella relativa graduatoria regionale. In geneRicordiamo che le residenze turistico alberghiere sono esercizi di qualità intermedia e superiore, poiché sono classificabili da 3 a 5 stelle. In Abruzzo, sono regolamentati dalla Legge regionale n. 11 del 26 gennaio 1993 e successive modifiche.
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PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
L’OFFERTA RICETTIVA
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rale, si nota che i maggiori incrementi dell'indice sono osservabili negli esercizi alberghieri di minore livello qualitativo (1 e 2 stelle) e con il crescere della categoria gli aumenti sono sempre minori per la presenza di livelli qualitativi già elevati. L'offerta alberghiera a livello provinciale e comunale Svolgendo un'analisi più dettagliata, al 31 dicembre 2011 l'offerta alberghiera regionale consta di 51.784 letti distribuiti per il 39,2% nei 322 alberghi della provincia teramana, per il 25,9% nei 255 alberghi della provincia dell'Aquila, per il 18,1% nei 100 alberghi della provincia pescarese e per il restante 16,8% nei 157 alberghi della provincia di Chieti (tab. 2.1.13). Pertanto, si osserva che tra le province abruzzesi, quella di Teramo dispone della più ampia quota di strutture e di posti letto alberghieri rappresentandone più di un terzo del totale regionale. Nel corso del decennio 2001-2011, tutte le province hanno visto aumentare il numero di esercizi, camere e posti letto, in particolare Teramo, seguita da L'Aquila e Chieti, e in misura più lieve Pescara. Dai dati disponibili si osserva che la dimensione media degli esercizi alberghieri assume valori molto differenziati a livello provinciale. Infatti, Pescara dispone di alberghi di maggiori dimensioni, che registrano il più elevato numero di camere per esercizio (40,9) superiore sia al valore regionale (30,8) sia a quello delle altre province (Teramo: 31,7; Chieti: 30,2; L'Aquila: 26,2) (tab. 2.1.20). Inoltre, dal 2001 al 2011, Pescara e L'Aquila ne hanno registrato una diminuzione mentre Teramo e Chieti un incremento. La capacità ricettiva alberghiera può essere analizzata anche in relazione alla popolazione residente, considerando il tasso di funzione turistica strutturale alberghiero. Nel 2011 in Abruzzo tale indice è di 39,6 posti letto su 1.000 abitanti, effetto della composizione dell'elevato valore teramano (66,2) con quelli dell'Aquila (45), Pescara (27,6) e Chieti (24,2) (tab. 2.1.14). Rispetto al 2001, l'indice ha subito un incremento di 3 punti trainato dalla crescita registrata nelle province di Teramo, Chieti e L'Aquila che ha compensato il calo di Pescara. Con maggiore dettaglio territoriale si osserva che pochissimi comuni (19) superano i 250 posti letto alberghieri su 1000 abitanti (tab. 2.1.27 e fig. 2.1.3). La maggior parte di essi è distribuita nelle aree interne ricomprese nei parchi nazionali e regionali e in località note per gli sport invernali. Tra di essi emergono, nel teramano, Pietracamela (1.957,2), nell'aquilano Roccaraso (1.112), Rivisondoli (920,1), Civitella Alfedena (851,5), Pescasseroli (696,0), Opi (450,9), Ovindoli (444,5), Scanno (424,0), Rocca di Mezzo (345,4), Villetta Barrea (343,6), Rocca Pia (413,2), Lucoli (304,2), Villalago (336,2) e Pescocostanzo (305,8), nel pescarese Caramanico Terme (512,5) e Sant'Eufemia a Maiella (304,3) e nel chietino solo Pretoro (428,7). Tuttavia, come precisato precedentemente, molti dei comuni sopra indicati presentano una consistenza demografica spesso così limitata da far risultare elevatissimo il suo rapporto con la capacità alberghiera. Infatti, lungo la costa teramana Alba Adriatica (285,9) e Tortoreto (253,5) registrano un indice di funzione turistica mediamente meno elevato dei comuni dell'Abruzzo interno benché dispongano di un numero maggiore di posti letto alberghieri distribuiti però su una realtà demografica di più grande dimensione. A conferma di quanto detto, l'indice di Florence ribadisce che le aree ad alta specializzazione alberghiera coincidono con le aree ad alta funzione turistica (tab. 2.1.26 e 2.1.27, fig. 2.1.4). Il picco più elevato è registrato a Pietracamela, dove il peso dei posti 60
L’OFFERTA RICETTIVA
letto alberghieri sulla popolazione è pari a circa 23 volte quello regionale. Per quanto riguarda la qualità delle strutture alberghiere regionali è opportuno esaminarne la suddivisione in categorie. A livello provinciale, Pescara, Chieti e L'Aquila presentano un livello qualitativo migliore rispetto alla media nazionale, dato che gli esercizi a 4 e 5 stelle rappresentano percentuali superiori (rispettivamente 21%, 17,9% e 13,7%) mentre Teramo si posiziona ultima con il 7,4% (tab. 2.1.16, 2.1.17, 2.1.18 e 2.1.19). Esaminando la distribuzione delle camere per categoria si nota che in regione il 57% delle camere è relativo ad esercizi a 3 stelle e poco più di un quinto (22,5%) a quelli di categoria superiore (4 e 5 stelle) (tab. 2.1.15). A livello provinciale Pescara presenta la quota maggiore (34,7%) di camere di livello superiore (tab. 2.1.18).
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Fig. 2.1.3 INDICE DI FUNZIONE TURISTICA ALBERGHIERA STRUTTURALE NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2011
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
Un indicatore sintetico della qualità dell'attrezzatura alberghiera è l'indice di comfort delle camere. Esso considera l'incidenza delle singole categorie sul totale delle camere essendo il rapporto tra la somma delle camere per categoria, moltiplicate per pesi crescenti al crescere del livello qualitativo, e le camere totali11. A tal proposito si osserva che le province di Pescara e Chieti presentano un indice di confort superiore a quello regionale (tab.
Nello specifico, IC = (0,25*camere 1stella)+(0,5*camere 2 stelle)+(0,75*camere 3 stelle)+camere 4e5 stelle) (camere totali )
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2.1.20). Durante il decennio 2001-2011, si è assistito a una crescita dell'indice sia a livello regionale che provinciale. Risalta Teramo che, a causa della considerevole presenza di esercizi di categoria medio-bassa, ha presentato in entrambe le date un indice più basso rispetto alle altre province. Fig. 2.1.4 INDICE DI FLORENCE PER I POSTI LETTO ALBERGHIERI NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2011
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
Oltre ai suddetti indici di composizione possono essere utilizzati altri indicatori tra i quali, ad esempio, il numero di letti per camera e il numero di bagni ogni 100 camere. Per quanto riguarda il numero medio di letti per camera il valore abruzzese è generalmente pari a 2, ad eccezione delle residenze turistico alberghiere (2,7) (tab. 2.1.20). Risulta, inoltre, una certa omogeneità a livello sia territoriale sia temporale, nel corso dell'intero decennio. Relativamente al numero di bagni ogni cento camere, si nota un generale incremento nel corso del periodo, maggiore negli esercizi di più bassa categoria, cioè le strutture a 1 e 2 stelle (tab. 2.1.20). Tra le singole province spicca Teramo, che detiene la posizione migliore (99,1%) mentre L'Aquila si ferma al 96,4% (tab. 2.1.22 e 2.1.23). 2.1.4 L'OFFERTA EXTRALBERGHIERA L'offerta extralberghiera abruzzese nel contesto nazionale L'offerta ricettiva extralberghiera si compone di alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, campeggi e villaggi turistici, agriturismi e alloggi del turismo rurale, ostelli per 62
la gioventù, case per ferie, rifugi alpini e altri esercizi ricettivi come i bed & breakfast. La rilevazione della capacità ricettiva extralberghiera si fonda sui dati forniti dagli enti periferici del turismo all'Istat, non tenendo conto di due fenomeni: la ricettività delle seconde case, che genera una quota rilevante del movimento turistico nazionale e regionale, e le attività che operano in mancanza di autorizzazioni o con autorizzazioni parziali e che pertanto si sottraggono alla rilevazione ufficiale12. Nel 2011 i posti letto extralberghieri hanno costituito il 52,5% della capacità ricettiva totale nazionale, superando di poco il peso della componente alberghiera (tab. 2.1.3). In particolare, nel Centro la ricettività extralberghiera ha registrato il peso maggiore (59,2%) seguito dal Nord (51,3%) e dal Mezzogiorno (48,7%). L'offerta extralberghiera abruzzese costituisce il 53,6% del totale regionale con 59.768 posti letto distribuiti in 1.539 esercizi (tab. 2.1.1 e tab. 2.1.2). Nella graduatoria regionale l'Abruzzo si posiziona al decimo posto, preceduto dalle regioni settentrionali, in particolare Veneto (70,1%) e Friuli-Venezia Giulia (70,4%) e da quelle centrali, soprattutto Umbria, Toscana e Marche con quote superiori al 60%. Tra le regioni meridionali, tuttavia, l'Abruzzo mostra la maggiore quota di capacità ricettiva extralberghiera preceduto solo dalla Puglia (62,4%). Durante il decennio 2001-2011 la capacità ricettiva extralberghiera abruzzese è aumentata considerevolmente in termini di esercizi (+220,0%), più di quanto accaduto in Italia (+26,3%). L'incremento ha riguardato anche i posti letto (+24,5%) ma in misura inferiore alla media nazionale. E' un andamento che evidenzia il forte sviluppo delle strutture extralberghiere, che, a partire dagli anni cinquanta, hanno svolto un ruolo competitivo rispetto a quelle alberghiere. Molti agriturismi e bed & breakfast sono veri e propri esercizi alberghieri con meno vincoli organizzativi e operativi e minori costi, così che praticano una forte concorrenza. Si rivolgono, comunque, a una clientela diversa da quella alberghiera perché attraggono ospiti interessati non solo alla loro economicità ma anche alla tipicità, all'autonomia, alla localizzazione e alle particolari esperienze che rendono possibili13. La dimensione media delle strutture extralberghiere è nel decennio considerata diminuita ovunque: in Abruzzo da 100 a 39 posti letto per esercizio, in Italia da 22 a 21. Il fenomeno è legato all'apertura soprattutto di bed & breakfast che hanno dimensioni limitatissime rispetto ai villaggi turistici e ai campeggi. L'analisi delle strutture extralberghiere può essere completata confrontando la capacità ricettiva con la consistenza demografica delle unità amministrative in esame. Al 31 dicembre 2011, l'Abruzzo dispone di 45,7 posti letto extralberghieri su 1.000 abitanti residenti, valore superiore alla media nazionale (41,9) e meridionale (28,8), in linea con la circoscrizione settentrionale (45,6) e inferiore al Centro (56,4), dove l'indice di funzione turistica strutturale extralberghiero risulta il più elevato (tab. 2.1.6). Tra il 2001 e il 2011 l'Abruzzo ha aumentato la sua capacità ricettiva di 8,3 posti letto per 1000 abitanti,
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Per la stima delle seconde case in Abruzzo e del movimento turistico relativo ad esse si veda il capitolo 3.2 di questo volume. Federalberghi e Mercury, Sesto rapporto sul sistema alberghiero in Italia. 2010, Roma, Ista, 2010 in sito internet www.tourismthinktank.net
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PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
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incremento maggiore di quello registrato a livello nazionale, settentrionale e meridionale, sia in termini quantitativi sia percentuali. Analizzando l'indice nelle quattro province si nota che Teramo dispone al 2011 di ben 98,6 posti letto extralberghieri per 1.000 abitanti, seguito con un notevole distacco da Chieti, L'Aquila (rispettivamente: 39,8 e 37,4) e Pescara (9,5) (tab. 2.1.14). Alcuni comuni emergono per maggiore dotazione ricettiva extralberghiera (tab. 2.1.27 e fig. 2.1.5) facendo registrare oltre 250 posti letto su 1000 abitanti residenti. Essi, già in precedenza evidenziati, sono situati lungo la costa teramana (Martinsicuro, Tortoreto e Roseto degli Abruzzi), quella teatina (Torino di Sangro e Casalbordino), nel territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo e nelle aree limitrofe (Civitella Alfedena, Opi, Villetta Barrea, Barrea, Roccaraso, Villalago e Bisegna), nel Parco Nazionale della Maiella (Sant'Eufemia a Maiella e Pretoro), nel Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga (Santo Stefano di Sessanio). I comuni suddetti emergono nell'ambito di aree generalmente più ampie dove raggiungono valori elevati sia l'indice di funzione extralberghiera (tra i 25 e i 250 posti letto per 1000 abitanti) sia l'indice di specializzazione delle attività extralberghiere (indice di Florence) (fig. 2.1.6). Le diverse tipologie extralberghiere Per quanto riguarda le singole tipologie di esercizi, al 2011 la capacità ricettiva dei campeggi e dei villaggi turistici rappresenta in Abruzzo più dei due terzi del totale extralberghiero, con 44.104 posti letto distribuiti su 85 esercizi (tab. 2.1.29). La ricettività all'aria aperta regionale rappresenta il 3,2% dei posti letto italiani ponendo la regione al 13° posto, preceduta, nel Centro-Nord, da Veneto e Toscana con percentuali superiori al 13% e, nel Meridione, da Puglia (7,8%), Calabria (5,4%), Sardegna e Campania (4,5%) (tab. 2.1.30). Le regioni settentrionali contano per quasi la metà dei posti letto offerti dai campeggi e villaggi turistici nazionali, seguiti dal Sud (28,8%) e dal Centro (26%). Per quanto riguarda le loro dimensioni medie, le strutture abruzzesi sono lievemente più grandi (519 posti letto per esercizio) sia di quelle nazionali sia meridionali e settentrionali. Dal 2001 al 2011, la loro capacità ricettiva è cresciuta di più di 1.800 posti letto in Abruzzo (+4,4%), aumento inferiore alle regioni settentrionali e centrali, ma in controtendenza rispetto al Meridione dove si registra addirittura una diminuzione di circa 14 punti percentuali (tab. 2.1.31). Considerando le realtà provinciali, Teramo dispone di oltre 25.000 posti letto che rappresentano quasi il 60% del totale regionale. Essi sono distribuiti in 35 esercizi per una superficie di 606.000 mq (tab. 2.1.32 e 2.1.33). Seguono Chieti con oltre 10.000 posti letto suddivisi in 31 strutture e L'Aquila con una capacità ricettiva di circa 7.000 unità ripartite in 19 esercizi, mentre Pescara non dispone di alcuna struttura appartenente a questa tipologia. Nell'arco del decennio 2001-2011, la provincia di Teramo ha fatto registrare un lievissimo incremento dei posti letto (+1,5%) e un contemporaneo ridimensionamento della superficie di quasi un terzo (tab. 2.1.34). Chieti ha diminuito sia i posti letto (-11%) sia gli esercizi (-3,1%) ma ha fatto rilevare un lieve aumento della superficie. L'Aquila, invece, ha visto un aumento di quasi 3000 posti letto (+65%) mentre Pescara continua a risultare sfornita di questo tipo di attività extralberghiera. 64
L’OFFERTA RICETTIVA
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
La voce alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale al 2011 include le case e gli appartamenti per vacanze, gli esercizi di affittacamere, le attività ricettive in esercizi di ristorazioni, le unità abitative ammobiliate per uso turistico, i residence e le locande. In Abruzzo nel 2011 si contano 336 strutture che offrono 4.377 posti letto e rappresentano rispettivamente lo 0,5% e lo 0,8% del totale nazionale (tab. 2.1.29 e 2.1.30). La circoscrizione settentrionale conta quasi per il 70% dei posti letto nazionali con il picco del Veneto dove essi contano per quasi il 40% sul totale. Dal 2001 al 2011 è stato registrato un notevole aumento di tali strutture in Abruzzo (+265,2% pari a +224 esercizi) mentre l'incremento dei posti letto è stato leggermente inferiore (+125% corrispondente a +2.455 unità). L'elevata crescita percentuale dei posti letto è approssimativamente linea con il Mezzogiorno (+156,3% pari a +48.000 circa) (tab. 2.1.28, 2.1.29 e 2.1.31). La crescita di esercizi e posti letto ha interessato tutte le province d'Abruzzo (tab. 2.1.32 e 2.1.34), in primo luogo Chieti, nella quale la capacità ricettiva attribuibile agli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale è aumentata del 338,8% (+820 posti letto), seguita da Teramo (+126,5%; +768 posti letto), L'Aquila (+62,3%; +568 posti letto) e Pescara (+184,6%; +299 posti letto). Nel complesso, nel 2011 il peso della capacità ricettiva degli alloggi in affitto sul totale regionale si è distribuito in maniera più omogenea tra le province rispetto al decennio precedente. Infatti, mentre L'Aquila nel 2001 disponeva di quasi la metà, al 2011 L'Aquila e Teramo rappresen65
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Fig. 2.1.5 INDICE DI FUNZIONE TURISTICA STRUTTURALE EXTRALBERGHIERA NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2011
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tano ognuna un terzo dell'offerta totale, Chieti quasi un quarto e Pescara, al contrario, vede scendere la sua quota al 3,7% del totale regionale (tab. 2.1.33). La tipologia agriturismi e alloggi del turismo rurale include al 2011, gli agriturismi14, le country house o residenze di campagna e tutti i tipi di alloggio, previsti dalle leggi regionali, che rientrano nel cosiddetto “turismo rurale”. In Abruzzo, questa tipologia, con 5.246 posti letto in 421 esercizi, rappresenta l'8,8% dei posti letti extralberghieri totali (tab. 2.1.35). Tra le province abruzzesi, Teramo dispone della quota maggiore sia di esercizi sia di posti letto, pari al 37% regionale; seguono da Pescara e Chieti, entrambe vicine al 24%, e L'Aquila (15%). In questo caso, il peso degli esercizi e dei posti letto sul totale regionale è approssimativamente simile per il fatto che gli alloggi agrituristici abruzzesi hanno una dimensione media piuttosto omogenea (dagli 11 ai 14 posti letto per esercizio). Il comparto residuale “altri esercizi” comprende un'ampia varietà di strutture, quali ostelli per la gioventù, case per ferie, rifugi alpini e bed & breakfast. Questi ultimi, con 4.076 posti letto distribuiti in 658 esercizi, hanno il ruolo principale nell'ambito degli "altri esercizi". A livello territoriale, sono suddivisi in maniera piuttosto omogenea con quote variabili tra il 23% e 30% a Chieti, L'Aquila e Pescara mentre Teramo presenta il valore minore (circa 17%). Anche questa tipologia ricettiva è caratterizzata da dimensioni mediamenFig. 2.1.6 INDICE DI FLORENCE PER I POSTI LETTO EXTRALBERGHIERI NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2011
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
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Per la stima delle seconde case in Abruzzo e del movimento turistico relativo ad esse si veda il capitolo 3.2 di questo volume.
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te piccole (circa 6 posti letto per esercizio) e omogenee, per cui le quote degli esercizi e dei posti letto sul totale regionale si equivalgono. Le case per ferie15 offrono 1.204 posti letto in 12 strutture distribuite a L'Aquila (4), Chieti (4), Teramo (3) e Pescara (1). Gli ostelli per la gioventù presentano una capacità ricettiva di 574 posti letto complessivi in 18 esercizi, presenti nelle province di Pescara (8), L'Aquila (6) e Teramo (4) mentre sono assenti a Chieti. Infine, i rifugi alpini rappresentano la quota minore di capacità ricettiva a livello regionale con 187 posti letto in 9 strutture, di cui 5 a L'Aquila (114 posti letto), 2 a Pescara (41 posti letto) e le restanti due a Teramo e Chieti.
In un settore quale quello del turismo, teso a soddisfare esclusivamente esigenze di svago e di occupazione di tempo libero da parte di una clientela che, con il passare degli anni, è diventata sempre più esigente, che ha imparato a pretendere che la vacanza si trasformi da momento di acquisto di servizi in un'esperienza all'altezza delle aspettative, che si mostra sensibile in maniera crescente a problematiche, quali l'ambiente, la qualità dei processi aziendali, la sicurezza, la responsabilità sociale, le certificazioni volontarie acquistano una importanza crescente. Al di là del rispetto delle norme di legge, cogenti per definizione, le imprese turistiche, come del resto anche quelle degli altri settori, possono adottare volontariamente sistemi di gestione in conformità a norme tecniche internazionali e far certificare la conformità del loro operato alle stesse. Si tratta, nel caso della qualità, della norma UNI EN ISO 9001, per l'ambiente della UNI EN ISO 14011 e della direttiva EMAS, per la salute e sicurezza del Lavoro della BS OHSAS 18001, per la responsabilità sociale (corretta gestione dei rapporti di lavoro all'interno delle loro imprese e le iniziative volte al loro costante miglioramento) della SA 8000, per la sicurezza e l'igiene alimentare della ISO 22000. Volendo analizzare lo stato dell'arte dell'adeguamento a norme volontarie del sistema turistico abruzzese, si è deciso di limitare il campo di osservazione alle sole imprese di alloggio e ristorazione (settore IAF 30 -Alberghi e ristoranti), senza considerare quelle che forniscono esclusivamente servizi di ristorazione collettiva non destinati al settore turistico (scuole, ospedali, ecc..) e delle aziende che distribuiscono e gestiscono distributori automatici di alimenti e bevande. Fonte delle informazioni sono ACCREDIA per le certificazioni in conformità alle norme UNI EN ISO 9001 e 14001, BS OHSAS 18001 e ISO 22000, APAT per i siti EMAS, SAI (Social Accountability International) per le certificazioni etiche SA 8000. Il quadro che emerge in Abruzzo non è confortante: le aziende turistiche, così come precedentemente definite, certificate in conformità alla norma UNI EN ISO 9001 al 31.12.2013 sono 30, 11 delle quali sono stazioni di servizio, quasi esclusivamente appartenenti al gruppo Autogrill Spa, presenti sulla rete autostradale regionale; 8 sono stabilimenti balneari con annesso servizio di ristorazione, 5 sono alberghi, 5 bar gelaterie e 2 campeggi. Solo tre sono le aziende con certificazione ambientale (UNI EN ISO 14001), si tratta di un albergo, di un campeggio e di un bar annesso ad una stazione autostradale, tutte e tre in possesso anche di certificazione UNI EN ISO 9001. Si rileva l'assenza di imprese incluse nel campo di indagine così come precedentemente specificato certificate in conformità alla BS OHSAS 18001, alla ISO 22000 e alla direttiva EMAS.
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Per la stima delle seconde case in Abruzzo e del movimento turistico relativo ad esse si veda il capitolo 3.2 di questo volume.
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PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Le certificazioni volontarie nelle imprese turistiche abruzzesi
CRESA
TAB. 2.1.1 ESERCIZI RICETTIVI ALBERGHIERI ED EXTRALBERGHIERI NELLE REGIONI ITALIANE. ANNI 2001-2011 (val. ass.) Regioni
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord Centro Sud ITALIA
Esercizi totali 2001 2011 2.949 769 3.675 12.596 51.852 8.436 2.414 7.293 7.645 2.064 15.062 4.235 1.255 161 2.211 1.428 430 1.147 1.515 1.144 89.984 29.006 9.291 128.281
5.292 1.031 6.618 13.109 55.892 4.781 4.144 8.413 12.051 3.849 3.744 8.506 2.373 424 6.665 4.689 667 2.597 4.849 4.035 99.280 28.150 26.299 153.729
Esercizi alberghieri 2001 2011
Esercizi extralberghieri 2001 2011
1.452 489 2.829 6.112 3.206 720 1.776 4.984 2.930 519 1.082 1.786 774 97 1.431 743 205 717 879 690
1.540 485 2.957 5.745 3.088 748 1.531 4.473 2.879 573 899 2.002 834 106 1.705 1.017 234 848 1.327 920
1.497 280 846 6.484 48.646 7.716 638 2.309 4.715 1.545 13.980 2.449 481 64 780 685 225 430 636 454
3.752 546 3.661 7.364 52.804 4.033 2.613 3.940 9.172 3.276 2.845 6.504 1.539 318 4.960 3.672 433 1.749 3.522 3.115
21.568 6.317 5.536
20.567 6.353 6.991
68.416 22.689 3.755
78.713 21.797 19.308
33.421
33.911
94.860
119.818
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.2 POSTI LETTO ALBERGHIERI ED EXTRALBERGHIERI NELLE REGIONI ITALIANE. ANNI 2001-2011 (val. ass.) Regioni
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
Posti letto totali 2001 2011
Posti letto alberghieri 2001 2011
Posti letto extralberghieri 2001 2011
144.067 52.532 248.303 367.003 652.721 144.459 149.289 395.012 405.259 63.021 204.089 235.770 94.945 11.727 163.750 183.771 30.763 193.443 133.564 150.842
185.754 53.296 345.279 385.918 708.001 140.701 154.326 442.087 523.583 88.477 194.405 298.400 111.552 11.435 212.044 249.784 39.040 195.141 195.839 206.676
66.095 23.225 153.471 241.150 189.175 35.938 75.682 272.955 163.068 25.697 59.036 136.331 46.929 5.384 89.596 59.603 16.859 72.513 82.239 76.335
84.840 22.924 203.747 245.689 211.682 41.601 66.070 298.798 195.612 29.428 63.699 161.712 51.784 6.087 114.844 93.951 23.321 104.251 124.106 108.490
77.972 29.307 94.832 125.853 463.546 108.521 73.607 122.057 242.191 37.324 145.053 99.439 48.016 6.343 74.154 124.168 13.904 120.930 51.325 74.507
100.914 30.372 141.532 140.229 496.319 99.100 88.256 143.289 327.971 59.049 130.706 136.688 59.768 5.348 97.200 155.833 15.719 90.890 71.733 98.186
Nord Centro Sud
2.153.386 908.139 962.805
2.415.362 1.104.865 1.221.511
1.057.691 384.132 449.458
1.175.351 450.451 626.834
1.095.695 524.007 513.347
1.240.011 654.414 594.677
ITALIA
4.024.330
4.741.738
1.891.281
2.252.636
2.133.049
2.489.102
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
68
L’OFFERTA RICETTIVA
TAB. 2.1.3 POSTI LETTO NELLE REGIONI ITALIANE. ANNI 2001 - 2011 (peso % su Italia) Posti letto totali 2001 2011
Posti letto alberghieri 2001 2011
Posti letto extralberghieri 2001 2011
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
3,6 1,3 6,2 9,1 16,2 3,6 3,7 9,8 10,1 1,6 5,1 5,9 2,4 0,3 4,1 4,6 0,8 4,8 3,3 3,7
3,9 1,1 7,3 8,1 14,9 3,0 3,3 9,3 11,0 1,9 4,1 6,3 2,4 0,2 4,5 5,3 0,8 4,1 4,1 4,4
3,5 1,2 8,1 12,8 10,0 1,9 4,0 14,4 8,6 1,4 3,1 7,2 2,5 0,3 4,7 3,2 0,9 3,8 4,3 4,0
3,8 1,0 9,0 10,9 9,4 1,8 2,9 13,3 8,7 1,3 2,8 7,2 2,3 0,3 5,1 4,2 1,0 4,6 5,5 4,8
3,7 1,4 4,4 5,9 21,7 5,1 3,5 5,7 11,4 1,7 6,8 4,7 2,3 0,3 3,5 5,8 0,7 5,7 2,4 3,5
4,1 1,2 5,7 5,6 19,9 4,0 3,5 5,8 13,2 2,4 5,3 5,5 2,4 0,2 3,9 6,3 0,6 3,7 2,9 3,9
Nord Centro Sud
53,5 22,6 23,9
50,9 23,3 25,8
55,9 20,3 23,8
52,2 20,0 27,8
51,4 24,6 24,1
49,8 26,3 23,9
ITALIA
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.4 POSTI LETTO NELLE REGIONI ITALIANE (var. % 2001-2011) Regioni
Posti letto totali
Posti letto alberghieri
Posti letto extralberghieri
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
28,9 1,5 39,1 5,2 8,5 -2,6 3,4 11,9 29,2 40,4 -4,7 26,6 17,5 -2,5 29,5 35,9 26,9 0,9 46,6 37,0
28,4 -1,3 32,8 1,9 11,9 15,8 -12,7 9,5 20,0 14,5 7,9 18,6 10,3 13,1 28,2 57,6 38,3 43,8 50,9 42,1
29,4 3,6 49,2 11,4 7,1 -8,7 19,9 17,4 35,4 58,2 -9,9 37,5 24,5 -15,7 31,1 25,5 13,1 -24,8 39,8 31,8
Nord Centro Sud
12,2 21,7 26,9
11,1 17,3 39,5
13,2 24,9 15,8
ITALIA
17,8
19,1
16,7
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
69
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Regioni
CRESA
TAB. 2.1.5 COMPOSIZIONE PERCENTUALE DELLA CAPACITA' RICETTIVA REGIONALE. ANNI 2001 E 2011 Regioni
Posti letto alberghieri 2001 2011
Posti letto extralberghieri 2001 2011
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
45,9 44,2 61,8 65,7 29,0 24,9 50,7 69,1 40,2 40,8 28,9 57,8 49,4 45,9 54,7 32,4 54,8 37,5 61,6 50,6
45,7 43,0 59,0 63,7 29,9 29,6 42,8 67,6 37,4 33,3 32,8 54,2 46,4 53,2 54,2 37,6 59,7 53,4 63,4 52,5
54,1 55,8 38,2 34,3 71,0 75,1 49,3 30,9 59,8 59,2 71,1 42,2 50,6 54,1 45,3 67,6 45,2 62,5 38,4 49,4
54,3 57,0 41,0 36,3 70,1 70,4 57,2 32,4 62,6 66,7 67,2 45,8 53,6 46,8 45,8 62,4 40,3 46,6 36,6 47,5
Nord Centro Sud
49,1 42,3 46,7
48,7 40,8 51,3
50,9 57,7 53,3
51,3 59,2 48,7
ITALIA
47,0
47,5
53,0
52,5
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.6 TASSI DI FUNZIONE TURISTICA, ALBERGHIERA ED EXTRALBERGHIERA. ANNI 2001 E 2011 Regioni
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
Tasso di funzione turistica 2001 2011
Tasso di funzione alberghiera 2001 2011
Tasso di funzione extralberghiera 2001 2011
33,6 434,2 27,1 386,6 142,9 121,2 92,5 98,0 114,0 74,7 138,2 44,3 74,0 35,9 28,3 45,0 51,0 95,1 26,4 91,7
42,6 420,3 35,6 374,9 145,8 115,4 98,3 101,8 142,6 100,1 126,1 54,2 85,3 36,5 36,8 61,6 67,5 99,6 39,1 126,1
15,4 192,0 16,7 254,0 41,4 30,1 46,9 67,7 45,9 30,5 40,0 25,6 36,6 16,5 15,5 14,6 27,9 35,7 16,2 46,4
19,4 180,8 21,0 238,7 43,6 34,1 42,1 68,8 53,3 33,3 41,3 29,4 39,6 19,4 19,9 23,2 40,3 53,2 24,8 66,2
18,2 242,2 10,3 132,6 101,5 91,0 45,6 30,3 68,1 44,2 98,2 18,7 37,4 19,4 12,8 30,4 23,0 59,5 10,1 45,3
23,1 239,5 14,6 136,2 102,2 81,3 56,2 33,0 89,3 66,8 84,8 24,8 45,7 17,1 16,9 38,5 27,2 46,4 14,3 59,9
Nord Centro Sud
83,0 81,1 46,2
88,8 95,2 59,2
40,8 34,3 21,6
43,2 38,8 30,4
42,2 46,8 24,6
45,6 56,4 28,8
ITALIA
69,4
79,8
32,6
37,9
36,8
41,9
Tasso di funzione turistica: (posti letto totali /pop.resid. * 1000) Tasso di funzione extralberghiera: (posti letto extralberghieri /pop.resid. * 1000) Tasso di funzione alberghiera: (posti letto alberghieri /pop.resid. * 1000) Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
70
L’OFFERTA RICETTIVA
TAB. 2.1.7 CAPACITA' DEGLI ESERCIZI RICETTIVI ALBERGHIERI PER CATEGORIA NELLE REGIONI ITALIANE. ANNO 2001
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
424 76 712 1.186 802 218 465 897 476 93 157 278 159 17 208 63 36 80 183 59
9.534 1.495 15.017 27.410 19.832 5.440 9.555 23.630 10.799 1.828 4.062 6.043 3.628 309 5.182 1.476 806 1.836 3.979 1.109
Nord Centro Sud
4.780 1.004 805
ITALIA
6.589
2 stelle Esercizi Letti 363 180 612 1.878 861 174 508 1.520 786 169 302 489 159 26 323 146 64 167 247 129
3 stelle (1) Esercizi Letti
4 stelle Esercizi
Letti
5 stelle Esercizi Letti
11.126 6.181 17.852 54.703 34.316 6.281 15.289 61.255 26.797 6.270 11.812 18.103 5.672 681 11.289 4.420 2.329 9.318 8.891 5.079
575 204 1.160 2.742 1.208 269 705 2.296 1.368 209 550 788 386 40 622 413 83 374 357 370
32.714 11.778 69.610 133.694 87.249 17.182 38.211 153.672 87.377 12.814 36.160 64.012 28.956 3.153 38.352 36.611 9.264 41.090 51.261 44.834
88 29 322 304 311 57 95 266 285 45 72 214 67 14 259 116 21 91 86 124
12.291 3.771 45.531 25.045 42.704 6.827 11.923 33.538 35.916 4.632 6.953 42.650 8.287 1.241 32.453 16.371 4.391 19.954 17.052 23.936
2 23 2 24 2 3 5 15 3 1 17 3 19 5 1 5 6 8
430 5.461 298 5.074 208 704 860 2.179 153 49 5.523 386 2.320 725 69 315 1.056 1.377
111.913 22.732 18.325
6.096 207.003 1.746 62.982 1.261 47.679
9.159 2.915 2.645
544.110 200.363 253.521
1.472 616 778
181.630 90.151 123.685
61 36 47
13.035 7.904 6.248
152.970
9.103 317.664
14.719
997.994
2.866
395.466
144
27.187
(1) Al 2001 i dati degli esercizi alberghieri a 3 stelle includono le residenze turistiche alberghiere (RTA). Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.8 CAPACITA' DEGLI ESERCIZI RICETTIVI ALBERGHIERI PER CATEGORIA NELLE REGIONI ITALIANE. ANNO 2011 Regioni Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
1 stella Esercizi Letti
2 stelle Esercizi Letti
3 stelle Esercizi Letti
236 39 418 561 412 131 236 411 262 56 73 222 122 8 129 49 23 51 125 48
5.473 685 9.265 12.878 10.118 3.036 4.526 11.747 5.999 1.052 2.203 5.231 2.838 145 3.299 1.098 480 1.379 2.754 795
287 127 515 1.356 650 152 430 925 521 149 172 455 135 24 209 116 42 101 180 108
7.871 3.551 13.914 37.376 24.740 4.623 10.745 37.056 17.271 4.247 7.970 15.808 4.347 630 6.943 3.444 1.496 4.526 5.837 2.743
729 39.453 205 9.883 1.235 66.555 2.391 122.054 1.401 93.348 331 20.616 591 29.645 2.451 178.949 1.330 81.672 254 15.200 493 36.698 801 54.222 425 28.976 38 2.177 785 42.075 434 31.844 117 9.638 352 33.302 515 46.355 411 28.072
Nord Centro Sud
2.444 613 555
57.728 14.485 12.788
4.442 139.876 1.297 45.296 915 29.966
9.334 560.503 2.878 187.792 3.077 222.439
ITALIA
3.612
85.001
6.654 215.138
15.289 970.734
(1) RTA residenze turistico alberghiere Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
71
4 stelle 5 stelle Esercizi Letti Esercizi Letti 198 43 573 528 495 91 117 429 450 78 111 412 102 25 443 305 43 198 336 247
23.591 4.071 88.810 42.565 68.874 10.463 13.499 55.505 58.732 7.894 12.850 71.081 11.227 2.189 51.284 41.007 8.359 40.633 52.612 56.530
10 3 32 21 41 2 10 10 53 3 3 32 6 1 53 27 4 16 31 25
RTA (1) Esercizi Letti
1.905 357 6.775 2.219 7.738 271 1.572 1.420 7.819 334 182 8.826 708 38 6.290 3.915 439 1.614 5.625 5.631
80 68 184 888 89 41 147 247 263 33 47 80 44 10 86 86 5 130 140 81
6.547 4.377 18.428 28.597 6.864 2.592 6.083 14.121 24.119 701 3.796 6.544 3.688 908 4.953 12.643 2.909 22.797 10.923 14.719
2.474 307.378 1.051 150.557 1.699 263.841
129 22.257 91 17.161 163 24.260
1.744 423 582
87.609 35.160 73.540
5.224 721.776
383 63.678
2.749 196.309
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
1 stella Esercizi Letti
Regioni
CRESA
TAB. 2.1.9 COMPOSIZIONE PERCENTUALE DEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI PER CATEGORIA NELLE REGIONI ITALIANE. ANNI 2001 E 2011 Regioni
1 stella 2001 2011
2 stelle 2001 2011
3 stelle 2001 2011
4 stelle 2001 2011
5 stelle 2001 2011
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
29,2 15,5 25,2 19,4 25,0 30,3 26,2 18,0 16,2 17,9 14,5 15,6 20,5 17,5 14,5 8,5 17,6 11,2 20,8 8,6
15,3 8,0 14,1 9,8 13,3 17,5 15,4 9,2 9,1 9,8 8,1 11,1 14,6 7,5 7,6 4,8 9,8 6,0 9,4 5,2
25,0 36,8 21,6 30,7 26,9 24,2 28,6 30,5 26,8 32,6 27,9 27,4 20,5 26,8 22,6 19,7 31,2 23,3 28,1 18,7
18,6 26,2 17,4 23,6 21,0 20,3 28,1 20,7 18,1 26,0 19,1 22,7 16,2 22,6 12,3 11,4 17,9 11,9 13,6 11,7
39,6 41,7 41,0 44,9 37,7 37,4 39,7 46,1 46,7 40,3 50,8 44,1 49,9 41,2 43,5 55,6 40,5 52,2 40,6 53,6
47,3 42,3 41,8 41,6 45,4 44,3 38,6 54,8 46,2 44,3 54,8 40,0 51,0 35,8 46,0 42,7 50,0 41,5 38,8 44,7
6,1 5,9 11,4 5,0 9,7 7,9 5,3 5,3 9,7 8,7 6,7 12,0 8,7 14,4 18,1 15,6 10,2 12,7 9,8 18,0
12,9 8,9 19,4 9,2 16,0 12,2 7,6 9,6 15,6 13,6 12,3 20,6 12,2 23,6 26,0 30,0 18,4 23,3 25,3 26,8
0,1 0,0 0,8 0,0 0,7 0,3 0,2 0,1 0,5 0,6 0,1 1,0 0,4 0,0 1,3 0,7 0,5 0,7 0,7 1,2
0,6 0,6 1,1 0,4 1,3 0,3 0,7 0,2 1,8 0,5 0,3 1,6 0,7 0,9 3,1 2,7 1,7 1,9 2,3 2,7
Nord Centro Sud
22,2 15,9 14,5
11,9 9,6 7,9
28,3 27,6 22,8
21,6 20,4 13,1
42,5 46,1 47,8
45,4 45,3 44,0
6,8 9,8 14,1
12,0 16,5 24,3
0,3 0,6 0,8
0,6 1,4 2,3
ITALIA
19,7
11,6
27,2
21,4
44,0
49,1
8,6
16,8
0,4
1,2
RTA (1) 2001 (2) 2011 -
5,2 14,0 6,2 15,5 2,9 5,5 9,6 5,5 9,1 5,8 5,2 4,0 5,3 9,4 5,0 8,5 2,1 15,3 10,6 8,8 8,5 6,7 8,3 8,8
(1) RTA residenze turistico alberghiere (2) Al 2001 i dati degli esercizi alberghieri a 3 stelle includono le residenze turistiche alberghiere. Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.10 COMPOSIZIONE PERCENTUALE DEI POSTI LETTO ALBERGHIERI PER CATEGORIA NELLE REGIONI ITALIANE. ANNI 2001 E 2011 Regioni
1 stella 2001 2011
2 stelle 2001 2011
3 stelle 2001 2011
4 stelle 2001 2011
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
14,4 6,4 9,8 11,4 10,5 15,1 12,6 8,7 6,6 7,1 6,9 4,4 7,7 5,7 5,8 2,5 4,8 2,5 4,8 1,5
6,5 3,0 4,5 5,2 4,8 7,3 6,9 3,9 3,1 3,6 3,5 3,2 5,5 2,4 2,9 1,2 2,1 1,3 2,2 0,7
16,8 26,6 11,6 22,7 18,1 17,5 20,2 22,4 16,4 24,4 20,0 13,3 12,1 12,6 12,6 7,4 13,8 12,9 10,8 6,7
9,3 15,5 6,8 15,2 11,7 11,1 16,3 12,4 8,8 14,4 12,5 9,8 8,4 10,3 6,0 3,7 6,4 4,3 4,7 2,5
49,5 50,7 45,4 55,4 46,1 47,8 50,5 56,3 53,6 49,9 61,3 47,0 61,7 58,6 42,8 61,4 54,9 56,7 62,3 58,7
46,5 43,1 32,7 49,7 44,1 49,6 44,9 59,9 41,8 51,7 57,6 33,5 56,0 35,8 36,6 33,9 41,3 31,9 37,4 25,9
18,6 16,2 29,7 10,4 22,6 19,0 15,8 12,3 22,0 18,0 11,8 31,3 17,7 23,0 36,2 27,5 26,0 27,5 20,7 31,4
27,8 17,8 43,6 17,3 32,5 25,2 20,4 18,6 30,0 26,8 20,2 44,0 21,7 36,0 44,7 43,6 35,8 39,0 42,4 52,1
0,7 0,0 3,6 0,1 2,7 0,6 0,9 0,3 1,3 0,6 0,1 4,1 0,8 0,0 2,6 1,2 0,4 0,4 1,3 1,8
2,2 1,6 3,3 0,9 3,7 0,7 2,4 0,5 4,0 1,1 0,3 5,5 1,4 0,6 5,5 4,2 1,9 1,5 4,5 5,2
Nord Centro Sud
10,6 5,9 4,1
4,9 3,2 2,0
19,6 16,4 10,6
11,9 10,1 4,8
51,4 52,2 56,4
47,7 41,7 35,5
17,2 23,5 27,5
26,2 33,4 42,1
1,2 2,1 1,4
1,9 3,8 3,9
ITALIA
8,1
3,8
16,8
9,6
52,8
43,1
20,9
32,0
1,4
2,8
(1) RTA residenze turistico alberghiere (2) Al 2001 i dati degli esercizi alberghieri a 3 stelle includono le residenze turistiche alberghiere. Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
72
5 stelle 2001 2011
RTA (1) 2001 (2) 2011 -
7,7 19,1 9,0 11,6 3,2 6,2 9,2 4,7 12,3 2,4 6,0 4,0 7,1 14,9 4,3 13,5 12,5 21,9 8,8 13,6 7,5 7,8 11,7 8,7
L’OFFERTA RICETTIVA
TAB. 2.1.11 NUMERO MEDIO DI CAMERE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI PER CATEGORIA NELLE REGIONI ITALIANE. ANNI 2001 E 2011 2011
1stella
2 stelle
3 stelle (1)
4 stelle
5 stelle
totale
1stella
2 stelle
3 stelle
4 stelle
5 stelle
RTA
Totale
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
12,8 11,0 12,4 11,5 14,1 13,0 11,8 16,3 11,5 11,2 14,2 11,9 12,4 9,8 13,3 12,9 10,8 13,0 12,3 10,5
17,0 18,4 16,4 14,9 22,1 18,9 17,2 24,1 17,3 20,1 21,0 19,9 18,7 14,6 18,8 16,5 15,7 27,9 19,1 20,7
30,0 25,3 31,6 23,8 39,1 31,7 30,1 36,6 30,7 31,0 34,8 40,2 37,7 40,4 31,1 39,8 42,2 54,4 70,4 49,1
72,8 64,2 76,7 42,3 72,1 57,8 67,5 66,2 59,6 52,6 51,5 99,4 61,3 45,9 66,2 67,6 78,1 100,3 99,4 85,9
117,0 124,2 87,0 125,0 55,5 125,3 93,4 66,3 25,7 27,0 153,9 64,3 64,4 74,6 32,0 31,0 90,5 81,1
24,4 22,8 29,4 19,6 32,1 25,1 23,8 30,8 27,0 25,8 29,1 38,4 30,7 28,9 32,5 37,5 32,0 49,2 46,9 47,5
13,0 9,8 12,3 11,4 13,9 12,2 11,0 16,4 11,3 10,6 14,6 12,6 12,5 9,8 12,8 12,7 9,0 14,1 12,0 9,3
14,8 15,0 14,5 14,0 20,9 15,4 13,8 22,1 16,2 15,3 21,4 18,3 17,3 14,7 17,0 15,8 14,8 22,6 17,0 13,5
27,5 24,5 28,1 26,0 35,5 30,3 27,3 36,6 29,5 29,9 34,0 34,3 34,5 30,3 26,8 35,9 34,2 43,4 41,1 31,0
59,2 47,7 75,7 41,4 72,0 53,9 59,9 64,4 59,6 51,6 54,6 85,4 53,5 44,6 57,6 59,9 72,7 86,7 67,7 97,1
86,0 57,7 94,4 54,2 103,1 62,5 80,6 69,1 59,7 56,0 31,3 130,7 57,8 19,0 57,4 56,9 39,3 45,2 80,4 98,8
31,1 19,3 41,9 13,3 31,3 23,5 25,3 33,1 31,6 10,2 21,0 31,7 31,9 41,0 19,4 57,9 121,6 84,4 32,0 55,0
27,4 22,9 33,8 22,8 36,3 26,9 23,5 34,4 30,8 27,1 32,5 40,6 30,8 28,3 33,8 40,7 35,5 50,4 43,0 49,0
Nord Centro Sud
13,2 12,0 12,4
18,9 18,9 19,7
31,1 34,1 45,0
64,9 72,0 76,7
118,3 103,2 67,4
26,2 30,5 39,2
12,9 12,1 12,2
16,8 17,5 16,9
30,8 31,7 34,3
62,3 68,6 69,1
85,6 83,6 66,2
22,3 28,8 49,8
29,1 33,5 40,8
ITALIA
12,9
19,0
34,2
69,6
97,9
29,2
12,7
17,0
31,7
65,8
76,9
29,1
32,3
(1) Al 2001 i dati degli esercizi alberghieri a 3 stelle includono le residenze turistiche alberghiere. Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.12 BAGNI OGNI 100 CAMERE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI PER CATEGORIA NELLE REGIONI ITALIANE. ANNI 2001 E 2011 2001 Regioni
2011
1stella
2 stelle
3 stelle (1)
4 stelle
5 stelle
totale
1stella
2 stelle
3 stelle
4 stelle
5 stelle
RTA (2)
totale
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
60,3 67,6 63,9 78,5 82,0 83,4 60,8 92,7 73,2 86,9 80,3 74,8 85,2 78,3 81,8 82,8 78,9 81,1 73,9 77,3
88,8 96,5 93,5 98,1 97,9 97,7 96,1 102,1 95,1 102,2 96,7 93,9 93,4 92,1 94,9 96,8 96,6 90,6 95,1 94,7
98,5 99,5 101,1 98,8 103,3 100,4 100,2 103,3 98,5 103,7 99,8 99,3 99,7 93,6 99,7 99,8 99,3 81,2 96,5 99,8
100,1 100,0 101,8 100,3 103,7 102,4 98,9 102,5 102,3 103,2 102,6 99,9 99,1 99,4 100,2 99,4 100,0 95,9 99,8 100,8
100,0 101,3 101,7 105,2 100,0 100,3 102,8 114,5 101,3 107,4 100,0 100,0 103,6 93,0 100,0 100,0 103,1 100,0
91,2 96,3 96,4 96,5 100,1 97,6 94,0 101,9 97,2 101,9 98,1 97,6 97,6 93,8 98,3 98,8 97,9 86,3 95,9 99,3
73,3 75,1 75,3 85,7 92,3 88,9 70,2 96,9 85,7 99,8 90,9 84,3 89,4 87,2 92,3 96,5 81,6 84,9 80,4 87,2
94,1 98,8 96,1 99,3 103,0 98,3 95,8 103,3 103,3 103,8 100,4 94,7 93,6 94,9 98,3 97,9 96,3 93,1 97,1 95,1
99,8 100,0 100,4 99,9 105,4 100,6 100,0 103,4 105,7 103,8 103,4 98,7 99,1 99,4 100,3 100,9 99,7 92,0 99,8 100,1
100,2 100,0 100,6 99,9 104,8 100,3 100,6 103,2 107,3 103,4 103,6 97,6 99,9 100,0 100,8 100,3 100,0 94,8 100,1 99,9
100,0 100,0 100,3 99,4 104,7 100,0 100,2 103,8 114,4 103,0 100,0 100,4 100,0 100,0 100,4 113,8 100,0 98,8 100,4 100,0
96,7 100,8 92,9 92,8 94,0 80,0 100,6 74,6 102,4 109,2 165,6 100,4 99,4 67,3 101,4 79,6 100,0 62,7 81,0 100,9
97,3 99,0 98,3 98,4 104,0 98,3 97,4 101,5 105,3 103,7 104,7 97,5 98,2 94,6 100,2 98,4 99,2 86,3 97,8 99,8
Nord Centro Sud
77,3 76,1 80,3
98,2 95,8 94,2
101,3 99,4 95,8
101,9 101,2 99,4
102,9 104,0 101,1
98,1 97,8 96,0
85,1 87,0 87,9
100,2 99,7 96,1
102,0 103,0 98,9
101,9 102,0 99,5
102,1 106,3 102,1
90,0 107,3 79,2
100,1 102,1 96,8
ITALIA
77,5
97,2
99,6
101,0
102,8
97,6
85,8
99,5
101,5
101,1
103,1
88,7
99,6
(1) Al 2001 i dati degli esercizi alberghieri a 3 stelle includono le residenze turistiche alberghiere. (2) RTA residenze turistico alberghiere Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
73
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
2001 Regioni
CRESA
TAB. 2.1.13 CONSISTENZA ALBERGHIERA NELLE PROVINCE ABRUZZESI. ANNI 2001 - 2011 Anno
L'Aquila
Teramo
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
224 229 235 237 232 238 244 250 249 246 255
304 310 314 316 315 321 314 315 324 324 322
Pescara
Chieti
Abruzzo
L'Aquila
Teramo
148 148 152 152 155 155 156 157 160 154 157
774 783 802 808 806 819 816 824 831 821 834
12.524 12.683 12.998 13.044 12.899 13.188 13.199 13.365 13.282 12.901 13.427
17.818 18.178 18.475 18.824 18.765 19.383 19.057 19.458 19.928 20.287 20.287
Esercizi
6.404 6.495 6.632 6.652 6.539 6.657 6.645 6.727 6.694 6.437 6.687
9.168 9.331 9.457 9.648 9.608 9.880 9.676 9.807 10.037 10.190 10.200
4.160 4.113 4.227 4.246 4.258 4.252 4.198 4.180 4.053 4.027 4.090
Chieti
Abruzzo
7.948 8.157 8.362 8.321 8.533 8.634 8.793 8.762 9.127 9.254 9.389
46.929 47.593 48.708 49.140 49.166 50.171 49.954 50.431 50.917 50.987 51.784
3.954 4.031 4.144 4.131 4.205 4.262 4.323 4.328 4.516 4.569 4.661
23.231 23.486 23.992 24.211 24.189 24.627 24.456 24.651 24.915 24.864 25.254
Letti
98 96 101 103 104 105 102 102 98 97 100 Camere
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Pescara
8.639 8.575 8.873 8.951 8.969 8.966 8.905 8.846 8.580 8.545 8.681 Bagni
4.068 4.156 4.269 4.250 4.325 4.373 4.426 4.436 4.616 4.678 4.747
23.800 24.095 24.585 24.796 24.730 25.162 24.945 25.150 25.400 25.332 25.724
6.126 6.212 6.368 6.386 6.320 6.426 6.416 6.499 6.464 6.224 6.445
9.118 9.244 9.368 9.558 9.516 9.790 9.585 9.707 9.928 10.092 10.106
4.033 3.999 4.112 4.136 4.148 4.149 4.132 4.117 4.007 3.979 4.042
Fonte: dati Istat
TAB. 2.1.14 TASSO DI FUNZIONE TURISTICA, ALBERGHIERA ED EXTRALBERGHIERA NELLE PROVINCE ABRUZZESI. ANNI 2001 E 2011 Province
Tasso funzione turistica
Tasso funzione alberghiera
Tasso funzione extralberghiera
2001
2011
2001
2011
2001
2011
L'Aquila Teramo Pescara Chieti
61,1 155,7 31,4 55,1
82,4 164,8 37,1 64,0
41,3 60,8 29,2 20,3
45,0 66,2 27,6 24,2
19,8 94,9 2,2 34,8
37,4 98,6 9,5 39,8
Abruzzo
74,0
85,3
36,6
39,6
37,4
45,7
Tasso di funzione turistica (posti letto totali /pop.resid. * 1000) Tasso di funzione extralberghiera (posti letto extralberghieri /pop.resid. * 1000) Tasso di funzione alberghiera (posti letto alberghieri /pop.resid. * 1000) Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
74
L’OFFERTA RICETTIVA
TAB. 2.1.15 CONSISTENZA ALBERGHIERA PER CATEGORIA IN ABRUZZO. ANNI 2001 - 2011 *
**
***
****
*****
RTA (1)
Totale
*
**
***
Esercizi 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
159 156 149 145 145 144 134 129 125 122 122
159 159 160 162 152 153 148 144 139 132 135
372 377 394 421 403 405 404 413 421 421 425
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
1.969 1.946 1.839 1.763 1.800 1.763 1.651 1.595 1.561 1.528 1.530
2.972 2.920 2.910 2.872 2.697 2.731 2.628 2.495 2.329 2.298 2.331
13.899 13.931 14.302 15.350 14.483 14.545 14.343 14.420 14.566 14.558 14.658
67 70 73 77 77 83 88 93 98 96 102
*****
RTA (1)
Totale
386 386 386 386 386 386 612 708 708 708 708
1.826 2.088 2.478 2.570 3.008 3.334 3.511 3.580 3.688 3.688
46.929 47.593 48.708 49.140 49.166 50.171 49.954 50.431 50.917 50.987 51.784
193 193 193 193 193 193 309 337 337 337 337
649 736 900 934 1.116 1.230 1.304 1.334 1.395 1.395
23.231 23.486 23.992 24.211 24.189 24.627 24.456 24.651 24.915 24.864 25.254
Letti 3 3 3 3 3 3 5 6 6 6 6
14 18 23 26 31 37 39 42 44 44
774 783 802 808 806 819 816 824 831 821 834
3.628 3.579 3.372 3.256 3.315 3.243 3.043 2.942 2.871 2.828 2.838
5.672 5.555 5.474 5.370 5.041 5.111 4.894 4.629 4.311 4.293 4.347
27.130 27.134 27.981 30.757 28.481 28.669 28.326 28.367 28.696 28.793 28.976
8.287 8.851 9.017 9.371 9.373 9.754 9.745 10.274 10.751 10.677 11.227
193 193 193 193 193 193 309 337 337 337 337
662 751 915 943 1.125 1.239 1.313 1.343 1.404 1.404
23.800 24.095 24.585 24.796 24.730 25.162 24.945 25.150 25.400 25.332 25.724
1.678 1.657 1.576 1.507 1.567 1.549 1.479 1.430 1.401 1.378 1.368
2.777 2.739 2.722 2.685 2.516 2.547 2.452 2.324 2.178 2.154 2.182
13.867 13.821 14.191 15.224 14.381 14.433 14.235 14.297 14.440 14.432 14.524
4.067 4.340 4.410 4.602 4.598 4.789 4.751 4.959 5.225 5.168 5.448
Camere 4.105 4.354 4.426 4.618 4.614 4.805 4.775 4.980 5.254 5.197 5.454
****
Bagni
(1) RTA residenze turistico alberghiere Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.16 CONSISTENZA ALBERGHIERA PER CATEGORIA IN PROVINCIA DELL'AQUILA. ANNI 2001-2011 Anno
*
**
***
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
34 33 31 33 31 32 32 32 31 29 32
45 47 47 48 41 42 44 44 43 45 46
118 123 129 130 133 133 135 139 139 139 140
**** *****
RTA (1)
Totale
*
**
***
1 1 2 2 2 2 2 2 2 2
224 229 235 237 232 238 244 250 249 246 255
695 679 655 687 674 691 691 692 671 629 691
1.411 1.493 1.454 1.466 1.288 1.335 1.368 1.323 1.243 1.290 1.308
8.004 8.209 8.446 8.559 8.551 8.522 8.397 8.417 8.302 8.204 8.264
Esercizi 25 24 25 25 24 28 30 31 32 29 33
383 376 363 373 358 367 367 370 361 337 369
745 790 769 776 684 706 724 699 656 680 691
4.102 4.211 4.322 4.355 4.348 4.319 4.246 4.262 4.193 4.082 4.116
1.131 1.075 1.115 1.131 1.086 1.202 1.245 1.294 1.382 1.236 1.409
Totale
Letti 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2
Camere 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
**** ***** RTA (1)
2.296 2.184 2.265 2.298 2.208 2.462 2.565 2.657 2.790 2.502 2.888
34 34 34 34 34 34 34 132 132 132 132
84 84 144 144 144 144 144 144 144 144
12.524 12.683 12.998 13.044 12.899 13.188 13.199 13.365 13.282 12.901 13.427
17 17 17 17 17 17 17 46 46 46 46
26 26 46 46 46 46 46 46 46 46
6.126 6.212 6.368 6.453 6.320 6.426 6.416 6.499 6.464 6.224 6.445
Bagni 17 17 17 17 17 17 17 46 46 46 46
26 26 46 46 46 46 46 46 46 46
6.404 6.495 6.632 6.585 6.539 6.657 6.645 6.727 6.694 6.437 6.687
(1) RTA residenze turistico alberghiere Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
75
279 275 261 271 278 290 290 297 288 280 296
658 699 702 709 623 642 660 637 597 625 631
4.034 4.139 4.248 4.279 4.291 4.250 4.179 4.197 4.128 4.014 4.040
1.112 1.056 1.094 1.110 1.065 1.181 1.224 1.276 1.359 1.213 1.386
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Anno
CRESA
TAB. 2.1.17 CONSISTENZA ALBERGHIERA PER CATEGORIA IN PROVINCIA DI TERAMO. ANNI 2001-2011 Anno
*
**
***
**** *****
RTA (1)
Totale
*
**
***
Esercizi 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
92 91 90 84 86 84 78 74 72 69 67
58 59 58 58 53 54 51 49 49 47 47
128 128 130 153 136 138 136 140 145 148 148
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
1.175 1.158 1.136 1.158 1.097 1.052 991 944 924 897 881
1.190 1.204 1.188 1.148 1.053 1.073 1.028 958 936 880 880
5.128 5.096 5.132 5.815 5.373 5.497 5.415 5.500 5.639 5.782 5.808
17 19 19 20 20 20 19 20 23 23 23
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
8 12 16 19 24 29 31 34 36 36
304 310 314 316 315 321 314 315 324 324 322
2.159 2.124 2.068 1.917 1.987 1.898 1.780 1.701 1.669 1.626 1.594
2.258 2.273 2.197 2.104 1.913 1.949 1.865 1.712 1.667 1.584 1.584
10.037 9.867 9.967 11.410 10.440 10.678 10.516 10.660 10.925 11.200 11.232
142 142 142 142 142 142 142 141 141 141 141
194 283 427 459 641 737 811 841 902 902
9.168 9.331 9.457 9.638 9.608 9.880 9.876 9.807 10.037 10.190 10.200
1.121 1.108 1.086 1.000 1.045 1.000 949 902 881 854 842
1.183 1.197 1.178 1.049 1.043 1.063 1.018 940 916 863 863
5.152 5.081 5.118 5.784 5.358 5.484 5.397 5.481 5.614 5.765 5.791
Camere 1.339 1.448 1.432 1.484 1.484 1.475 1.363 1.453 1.556 1.588 1.588
**** ***** RTA (1)
Totale
Letti 2.722 3.010 3.109 3.109 3.109 3.104 2.888 3.202 3.415 3.517 3.517
284 284 284 284 284 284 284 282 282 282 282
358 620 950 1.032 1.470 1.724 1.901 1.970 2.078 2.078
17.818 18.178 18.575 18.824 18.765 19.383 19.057 19.458 19.928 20.287 20.287
142 142 142 142 142 142 142 141 141 141 141
181 268 412 444 626 722 796 826 887 887
9.118 9.244 9.368 9.568 9.516 9.790 9.585 9.707 9.928 10.092 10.106
Bagni 1.339 1.448 1.432 1.484 1.484 1.475 1.357 1.447 1.550 1.582 1.582
(1) RTA residenze turistico alberghiere Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.18 CONSISTENZA ALBERGHIERA PER CATEGORIA IN PROVINCIA DI PESCARA. ANNI 2001-2011 Anno
*
**
***
**** *****
RTA (1)
Totale
*
**
***
Esercizi 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
17 17 14 15 16 16 12 12 12 13 13
15 14 17 18 18 18 17 14 13 12 13
48 47 51 54 50 51 49 50 48 47 48
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
227 240 180 189 201 201 149 149 149 158 158
288 247 290 296 296 297 276 229 184 176 184
2.118 2.015 2.112 2.469 2.049 2.042 1.983 1.962 1.892 1.867 1.889
13 13 14 15 15 15 17 19 18 18 19
1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2
4 4 4 4 4 5 5 5 5 5
98 96 101 103 104 105 102 102 98 97 100
427 450 347 366 384 384 296 296 296 320 320
555 479 543 558 558 559 506 426 344 328 244
4.106 3.911 4.186 5.427 4.093 4.089 3.980 3.903 3.754 3.712 3.764
2.159 2.343 2.405 2.532 2.532 2.532 2.505 2.603 2.568 2.567 2.635
34 34 34 34 34 34 106 106 106 106 106
424 424 424 420 420 438 438 438 438 438
4.160 4.113 4.227 4.246 4.258 4.252 4.198 4.180 4.053 4.027 4.090
143 149 115 124 136 141 123 123 123 132 132
240 213 229 236 236 237 216 180 151 143 151
2.110 2.007 2.104 2.465 2.039 2.034 1.978 1.949 1.880 1.853 1.875
1.082 1.172 1.206 1.277 1.277 1.277 1.265 1.315 1.303 1.301 1.334
Camere 1.069 1.153 1.187 1.258 1.258 1.258 1.246 1.296 1.284 1.282 1.315
**** ***** RTA (1)
Totale
Letti 68 68 68 68 68 68 212 212 212 212 212
1.324 1.324 1.324 1.334 1.334 1.406 1.406 1.406 1.406 1.406
8.639 8.575 8.873 8.951 8.969 8.966 8.905 8.846 8.580 8.545 8.681
34 34 34 34 34 34 106 106 106 106 106
424 424 424 426 426 444 444 444 444 444
4.033 3.999 4.112 4.136 4.148 4.149 4.132 4.117 4.007 3.979 4.042
Bagni
(1) RTA residenze turistico alberghiere Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
76
L’OFFERTA RICETTIVA
TAB. 2.1.19 CONSISTENZA ALBERGHIERA PER CATEGORIA IN PROVINCIA DI CHIETI. ANNI 2001-2011 *
**
***
**** *****
RTA (1)
Totale
*
**
***
Esercizi 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
16 15 14 13 12 12 12 11 10 11 10
41 39 38 38 40 39 36 37 34 28 29
78 79 84 84 84 83 84 84 89 87 89
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
184 172 160 152 144 143 144 132 127 136 122
749 679 663 642 664 655 600 609 553 562 576
2.551 2.609 2.736 2.711 2.713 2.687 2.699 2.696 2.842 2.827 2.845
12 14 15 17 18 20 22 23 25 26 27
1 1 1 1 1
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
148 148 152 152 155 155 156 157 160 154 157
347 326 302 286 270 270 276 253 235 253 233
1.448 1.310 1.280 1.242 1.282 1.268 1.155 1.168 1.057 1.091 1.111
4.983 5.147 5.382 5.361 5.397 5.380 5.433 5.387 5.715 5.677 5.716
44 44 44 44 44
18 18 18 18 18 18 18 18 18 18
4.068 4.156 4.269 4.250 4.325 4.373 4.426 4.436 4.616 4.678 4.747
135 125 114 112 108 118 117 108 109 112 98
696 630 613 592 614 605 558 567 514 523 537
2.571 2.594 2.721 2.696 2.693 2.665 2.681 2.670 2.818 2.800 2.818
Camere 566 678 692 745 786 870 921 937 1.032 1.091 1.142
**** ***** RTA (1)
Totale
Letti 1.110 1.314 1.338 1.432 1.524 1.656 1.787 1.812 1.978 2.091 2.187
82 82 82 82 82
60 60 60 60 60 60 60 60 60 60
7.948 8.157 8.362 8.321 8.533 8.634 8.793 8.762 9.127 9.254 9.389
44 44 44 44 44
18 18 18 18 18 18 18 18 18 18
3.954 4.031 4.144 4.131 4.025 4.262 4.323 4.328 4.516 4.569 4.661
Bagni 534 664 678 731 772 856 905 921 1.013 1.072 1.146
(1) RTA residenze turistico alberghiere Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.20 INDICI DI QUALITA' DELLE STRUTTURE ALBERGHIERE NELLE PROVINCE ABRUZZESI. ANNI 2001-2011 Anno
L'Aquila
Teramo
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
28,6 28,4 28,2 27,8 28,2 28,0 27,2 26,9 26,9 26,2 26,2
30,2 30,1 30,1 30,5 30,5 30,8 31,5 31,1 31,0 31,5 31,7
Pescara
Chieti
Abruzzo
L'Aquila
Teramo
27,5 28,1 28,1 28,0 27,9 28,2 28,4 28,3 28,9 30,4 30,2
30,7 30,8 30,7 30,7 30,7 30,7 30,6 30,5 30,6 30,9 30,8
95,7 95,6 96,0 98,0 96,7 96,5 96,6 96,6 96,6 96,7 96,4
99,5 99,1 99,1 99,3 99,0 99,1 97,1 99,0 98,9 99,0 99,1
Camere per esercizio 42,4 42,8 41,9 41,2 40,9 40,5 41,2 41,0 41,4 41,5 40,9
2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
1,9 1,9 2,0 2,0 2,0 2,0 1,9 2,0 2,0 2,0 2,0
2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1
Chieti
Abruzzo
Bagni ogni 100 camere
Letti per camera 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Pescara
96,9 97,2 97,3 97,4 97,4 97,6 98,4 98,5 98,9 98,8 98,8
97,2 97,0 97,1 97,2 93,1 97,5 97,7 97,6 97,8 97,7 98,2
97,6 97,5 96,0 98,0 96,7 96,5 96,6 96,6 96,6 96,7 96,4
Indice di comfort delle camere (1) 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
73,6 73,3 73,6 74,3 73,9 74,2 74,3 74,5 75,1 74,6 75,0
69,3 69,7 69,8 71,1 70,6 70,8 69,2 71,5 72,0 72,5 72,5
(1) Indice di comfort delle camere: [(camere 5 stelle*1)+(camere a 4 stelle*1)+(camere 3 stelle*0,75) +(camere 2 stelle*0,5)+(camere 1 stella*0,25)]/tot. camere*100 Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
77
77,4 78,1 78,8 78,6 78,9 78,9 80,2 80,8 81,3 81,2 81,3
71,6 72,9 72,5 73,8 73,3 73,9 74,7 75,0 75,9 76,0 76,4
72,2 72,6 72,9 73,4 73,4 73,7 74,1 74,6 75,1 75,2 75,4
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Anno
CRESA
TAB. 2.1.21 INDICI DI QUALITA' DELLE STRUTTURE ALBERGHIERE PER CATEGORIA IN ABRUZZO. ANNI 2001-2011 Anno
*
**
***
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
12,4 12,5 12,3 12,2 12,4 12,2 12,3 12,4 12,5 12,5 12,5
18,7 18,4 18,2 17,7 17,7 17,8 17,8 17,3 16,8 17,4 17,3
37,4 37,0 36,3 36,5 35,9 35,9 35,5 34,9 34,6 34,6 34,5
****
*****
RTA (1)
Totale
*
**
47,3 41,7 39,8 36,3 36,3 33,5 33,7 32,0 31,9 31,9
30,7 30,8 30,7 30,7 30,7 30,7 30,6 30,5 30,6 30,9 30,8
1,8 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8 1,9 1,9
1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9
Camere per esercizio 61,3 62,2 60,6 60,0 59,9 57,9 54,3 53,5 53,6 54,1 53,5
64,3 64,3 64,3 64,3 64,3 64,3 61,8 56,2 56,2 56,2 56,2
85,2 85,1 85,7 85,5 87,1 87,9 89,6 89,7 89,8 90,2 89,4
93,4 93,8 93,5 93,5 93,3 93,3 93,3 93,1 93,5 93,7 93,6
99,8 99,2 99,2 99,2 99,3 99,2 99,2 99,1 99,1 99,1 99,1
99,1 99,7 99,6 99,7 99,7 99,7 99,5 99,6 99,4 99,4 99,9
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
****
*****
RTA (1)
Totale
2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,1 2,1 2,1 2,1
2,8 2,8 2,7 2,7 2,7 2,7 2,7 2,7 2,6 2,6
2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
3,9 4,4 5,1 5,2 6,0 6,7 7,0 7,0 7,2 7,1
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
RTA (1)
Totale
3,2 3,2 3,1 3,1 3,1 3,1 3,1 3,1 3,1 3,1
2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
0,7 0,7 1,1 1,1 1,1 1,1 1,1 1,1 1,1 1,1
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Letti per camera
Bagni ogni 100 camere 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
***
2,0 1,9 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,1 2,0 2,1 2,1
Peso dei letti delle singole categorie sul totale 98,0 98,0 98,4 99,0 99,2 99,3 99,3 99,3 99,4 99,4
97,6 97,5 97,6 97,6 97,8 97,9 98,0 98,0 98,1 98,2 98,2
7,7 7,5 6,9 6,6 6,7 6,5 6,1 5,8 5,6 5,5 5,5
12,1 11,7 11,2 10,9 10,3 10,2 9,8 9,2 8,5 8,4 8,4
57,8 57,0 57,4 62,6 57,9 57,1 56,7 56,2 56,4 56,5 56,0
17,7 18,6 18,5 19,1 19,1 19,4 19,5 20,4 21,1 20,9 21,7
0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 1,2 1,4 1,4 1,4 1,4
(1) RTA residenze turistico alberghiere Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.22 INDICI DI QUALITA' DELLE STRUTTURE ALBERGHIERE PER CATEGORIA IN PROVINCIA DELL'AQUILA. ANNI 2001-2011 Anno
*
**
***
****
*****
RTA (1)
Totale
*
**
Camere per esercizio 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
11,3 11,4 11,7 11,3 11,5 11,5 11,5 11,6 11,6 11,6 11,5
16,6 16,8 16,4 16,2 16,7 16,8 16,5 15,9 15,3 15,1 15,0
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
72,8 73,1 71,9 72,7 77,7 79,0 79,0 80,3 79,8 83,1 80,2
88,3 88,5 91,3 91,4 91,1 90,9 91,2 91,1 91,0 91,9 91,3
34,8 34,2 33,5 33,5 32,7 32,5 31,5 30,7 30,2 29,4 29,4
45,2 44,8 44,6 45,2 45,3 42,9 41,5 41,7 43,2 42,6 42,7
17,0 17,0 17,0 17,0 17,0 17,0 17,0 23,0 23,0 23,0 23,0
26,0 26,0 23,0 23,0 23,0 23,0 23,0 23,0 23,0 23,0
28,6 28,4 28,2 27,8 28,2 28,0 27,2 26,9 26,9 26,2 26,2
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
95,7 95,6 96,0 98,0 96,7 96,5 96,6 96,6 96,6 96,7 96,4
Bagni ogni 100 camere 98,3 98,3 98,3 98,3 98,7 98,4 98,4 98,5 98,4 98,3 98,2
98,3 98,2 98,1 98,1 98,1 98,3 98,3 98,6 98,3 98,1 98,4
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
***
**** *****
Letti per camera 1,8 1,8 1,8 1,8 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9
1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9
2,0 1,9 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,1 2,1 2,0 2,0 2,0
2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,9 2,9 2,9 2,9
Peso dei letti delle singole categorie sul totale
(1) RTA residenze turistico alberghiere Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
78
5,5 5,4 5,0 5,3 5,2 5,2 5,2 5,2 5,1 4,9 5,1
11,3 11,8 11,2 11,2 10,0 10,1 10,4 9,9 9,4 10,0 9,7
63,9 64,7 65,0 65,6 66,3 64,6 63,6 63,0 62,5 63,6 61,5
18,3 17,2 17,4 17,6 17,1 18,7 19,4 19,9 21,0 19,4 21,5
0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 1,0 1,0 1,0 1,0
L’OFFERTA RICETTIVA
TAB. 2.1.23 INDICI DI QUALITA' DELLE STRUTTURE ALBERGHIERE PER CATEGORIA IN PROVINCIA DI TERAMO. ANNI 2001-2011 *
**
***
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
12,8 12,7 12,6 13,8 12,8 12,5 12,7 12,8 12,8 13,0 13,1
20,5 20,4 20,5 19,8 19,9 19,9 20,2 19,6 19,1 18,7 18,7
40,1 39,8 39,5 38,0 39,5 39,8 39,8 39,3 38,9 39,1 39,2
****
*****
RTA (1)
Totale
*
**
24,3 23,6 26,7 24,2 26,7 25,4 26,2 24,7 25,1 25,1
30,2 30,1 30,1 30,5 30,5 30,8 31,5 31,1 31,0 31,5 31,7
1,8 1,8 1,8 1,7 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8
1,9 1,9 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8
Camere per esercizio 78,8 76,2 75,4 74,2 74,2 73,8 71,7 72,7 67,7 69,0 69,0
142,0 142,0 142,0 142,0 142,0 142,0 142,0 141,0 141,0 141,0 141,0
95,4 95,7 95,6 86,4 95,3 95,1 95,8 95,6 95,3 95,2 95,6
99,4 99,4 99,2 91,4 99,1 99,1 99,0 98,1 97,9 98,1 98,1
100,5 99,7 99,7 99,5 99,7 99,8 99,7 99,7 99,6 99,7 99,7
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 99,6 99,6 99,6 99,6 99,6
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
****
*****
RTA (1)
Totale
2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
1,8 2,2 2,2 2,2 2,3 2,3 2,3 2,3 2,3 2,3
1,9 1,9 2,0 2,0 2,0 2,0 1,9 2,0 2,0 2,0 2,0
2,0 3,4 5,1 5,5 7,6 9,0 9,8 9,9 10,2 10,2
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Letti per camera
Bagni ogni 100 camere 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
***
2,0 1,9 1,9 2,0 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9
2,0 2,1 2,2 2,1 2,1 2,1 2,1 2,2 2,2 2,2 2,2
Peso dei letti delle singole categorie sul totale 93,3 94,7 96,5 96,7 97,7 98,0 98,2 98,2 98,3 98,3
99,5 99,1 99,1 99,3 99,0 99,1 97,1 99,0 98,9 99,0 99,1
12,1 11,7 11,1 10,2 10,6 9,8 9,3 8,7 8,4 8,0 7,9
12,7 12,5 11,8 11,2 10,2 10,1 9,8 8,8 8,4 7,8 7,8
56,3 54,3 53,7 60,6 55,6 55,1 55,2 54,8 54,8 55,2 55,4
15,3 16,6 16,7 16,5 16,6 16,0 15,2 16,5 17,1 17,3 17,3
1,6 1,6 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,4 1,4 1,4 1,4
(1) RTA residenze turistico alberghiere Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.24 INDICI DI QUALITA' DELLE STRUTTURE ALBERGHIERE PER CATEGORIA IN PROVINCIA DI PESCARA. ANNI 2001-2011 Anno
*
**
***
****
*****
RTA (1)
Totale
*
**
Camere per esercizio 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
13,4 14,1 12,9 12,6 12,6 12,6 12,4 12,4 12,4 12,2 12,2
19,2 17,6 17,1 16,4 16,4 16,5 16,2 16,4 14,2 14,7 14,2
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
63,0 62,1 63,9 65,6 67,7 70,1 82,6 82,6 82,6 83,5 83,5
83,3 86,2 79,0 79,7 79,7 79,8 78,3 78,6 82,1 81,3 82,1
44,1 42,9 41,4 45,7 41,0 40,0 40,5 39,2 39,4 39,7 39,4
82,2 88,7 84,8 83,9 83,9 83,9 73,3 68,2 71,3 71,2 69,2
34,0 34,0 34,0 34,0 34,0 34,0 53,0 53,0 53,0 53,0 53,0
106,0 106,0 106,0 105,0 105,0 87,6 87,6 87,6 87,6 87,6
42,4 42,8 41,9 41,2 40,9 40,5 41,2 41,0 41,4 41,5 40,9
100,0 100,0 100,0 101,4 101,4 101,4 101,4 101,4 101,4 101,4
96,9 97,2 97,3 97,4 97,4 97,6 98,4 98,5 98,9 98,8 98,8
Bagni ogni 100 camere 99,6 99,6 99,6 99,8 99,5 99,6 99,7 99,3 99,4 99,3 99,3
101,2 101,6 101,6 101,5 101,5 101,5 101,5 101,5 101,5 101,5 101,4
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
***
**** *****
RTA (1)
Totale
3,1 3,1 3,1 3,2 3,2 3,2 3,2 3,2 3,2 3,2
2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1
15,3 15,4 14,9 14,9 14,9 15,8 15,9 16,4 16,5 16,2
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Letti per camera 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,8 1,9 1,9 1,9 1,3
1,9 1,9 2,0 2,2 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
Peso dei letti delle singole categorie sul totale
(1) RTA residenze turistico alberghiere Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
79
4,9 5,2 3,9 4,1 4,3 4,3 3,3 3,3 3,4 3,7 3,7
6,4 5,6 6,1 6,2 6,2 6,2 5,7 4,8 4,0 3,8 2,8
47,5 45,6 47,2 60,6 45,6 45,6 44,7 44,1 43,8 43,4 43,4
25,0 27,3 27,1 28,3 28,2 28,2 28,1 29,4 29,9 30,0 30,4
0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 2,4 2,4 2,5 2,5 2,4
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Anno
CRESA
TAB. 2.1.25 INDICI DI QUALITA' DELLE STRUTTURE ALBERGHIERE PER CATEGORIA IN PROVINCIA DI CHIETI. ANNI 2001-2011 Anno
*
**
***
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
11,5 11,5 11,4 11,7 12,0 11,9 12,0 12,0 12,7 12,4 12,2
18,3 17,4 17,4 16,9 16,6 16,8 16,7 16,5 16,3 20,1 19,9
32,7 33,0 32,6 32,3 32,3 32,4 32,1 32,1 31,9 32,5 32,0
****
*****
RTA (1)
Totale
*
**
18,0 18,0 18,0 18,0 18,0 18,0 18,0 18,0 18,0 18,0
27,5 28,1 28,1 28,0 27,9 28,2 28,4 28,3 28,9 30,4 30,2
1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9
1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9
Camere per esercizio 47,2 48,4 46,1 43,8 43,7 43,5 41,9 40,7 41,3 42,0 42,3
44,0 44,0 44,0 44,0 44,0
73,4 72,7 71,3 73,7 75,0 82,5 81,3 81,8 85,8 82,4 80,3
92,9 92,8 92,5 92,2 92,5 92,4 93,0 93,1 92,9 93,1 93,2
100,8 94,3 99,4 97,9 99,5 98,0 99,4 98,1 99,3 98,2 99,2 98,4 99,3 98,3 99,0 98,3 99,2 98,2 99,0 98,3 99,1 100,4
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
****
*****
RTA (1)
Totale
1,9 1,9 1,9 1,9 1,9
3,3 3,3 3,3 3,3 3,3 3,3 3,3 3,3 3,3 3,3
2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
0,8 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,6 0,6
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Letti per camera
Bagni ogni 100 camere 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
***
2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
2,0 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9
Peso dei letti delle singole categorie sul totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
97,2 97,0 97,1 97,2 93,1 97,5 97,7 97,6 97,8 97,7 98,2
(1) RTA residenze turistico alberghiere Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
80
4,4 4,0 3,6 3,4 3,2 3,1 3,1 2,9 2,6 2,7 2,5
18,2 16,1 15,3 14,9 15,0 14,7 13,1 13,3 11,6 11,8 11,8
62,7 63,1 64,4 64,4 63,2 62,3 61,8 61,5 62,6 61,3 60,9
14,0 16,1 16,0 17,2 17,9 19,2 20,3 20,7 21,7 22,6 23,3
0,9 0,9 0,9 0,9 0,9
L’OFFERTA RICETTIVA
TAB. 2.1.26 CONSISTENZA DELLE STRUTTURE RICETTIVE NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2011 (segue)
Acciano Aielli Alfedena Anversa degli Abruzzi Ateleta Avezzano Balsorano Barete Barisciano Barrea Bisegna Bugnara Cagnano Amiterno Calascio Campo di Giove Campotosto Canistro Cansano Capestrano Capistrello Capitignano Caporciano Cappadocia Carapelle Calvisio Carsoli Castel del Monte Castel di Ieri Castel di Sangro Castellafiume Castelvecchio Calvisio Castelvecchio Subequo Celano Cerchio Civita d'Antino Civitella Alfedena Civitella Roveto Cocullo Collarmele Collelongo Collepietro Corfinio Fagnano Alto Fontecchio Fossa Gagliano Aterno Gioia dei Marsi Goriano Sicoli Introdacqua L'Aquila Lecce nei Marsi Luco dei Marsi Lucoli Magliano de' Marsi Massa d'Albe Molina Aterno Montereale Morino Navelli Ocre Ofena Opi Oricola Ortona dei Marsi Ortucchio Ovindoli Pacentro Pereto Pescasseroli
Alberghiere
Complementari
Totali
Esercizi
Letti
Camere
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
2 3 3 0 1 5 0 0 2 4 1 1 1 0 4 3 0 1 0 0 0 0 2 0 2 1 0 9 0 0 0 1 0 0 5 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 1 30 0 1 4 2 1 0 1 1 0 0 0 2 2 0 0 11 1 0 33
68 112 125 0 36 409 0 0 35 122 10 63 13 0 128 69 0 25 0 0 0 0 106 0 122 48 0 435 0 0 0 60 0 0 258 68 0 0 0 0 22 0 0 0 0 110 0 32 1739 0 22 310 99 42 0 14 66 0 0 0 193 74 0 0 529 22 0 1550
36 55 62 0 18 222 0 0 19 62 7 31 8 0 68 37 0 16 0 0 0 0 52 0 62 28 0 188 0 0 0 34 0 0 120 27 0 0 0 0 12 0 0 0 0 55 0 16 849 0 11 155 35 14 0 10 24 0 0 0 99 44 0 0 278 11 0 783
1 0 6 5 2 4 2 1 3 4 3 0 3 3 1 1 0 4 4 2 3 1 1 0 2 3 0 13 0 1 1 5 1 2 9 1 0 0 2 1 3 2 2 0 1 0 1 5 59 0 2 0 2 7 2 5 2 3 2 2 8 0 0 0 6 10 0 18
6 0 152 79 8 41 25 11 24 353 191 0 36 24 479 11 0 62 43 11 25 10 40 0 16 92 0 250 0 3 8 85 12 25 274 20 0 0 15 9 30 13 36 0 8 0 15 52 734 0 14 0 15 103 27 41 22 27 24 16 365 0 0 0 61 60 0 543
3 3 9 5 3 9 2 1 5 8 4 1 4 3 5 4 5 4 2 3 1 3 4 4 22 1 1 6 1 2 14 3 2 1 4 2 2 1 1 1 6 89 3 4 4 8 2 6 3 3 2 2 10 2 17 11 51
74 112 277 79 44 450 25 11 59 475 201 63 49 24 607 80 87 43 11 25 10 146 138 140 685 3 8 145 12 25 532 88 15 9 52 13 36 8 110 15 84 2.473 36 310 114 145 27 55 88 27 24 16 558 74 590 82 2.093
81
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Comuni
CRESA
TAB. 2.1.26 (continua) CONSISTENZA DELLE STRUTTURE RICETTIVE NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2011 Comuni
Alberghiere
Complementari
Totali
Esercizi
Letti
Camere
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
Pescina 3 Pescocostanzo 10 Pettorano sul Gizio 0 Pizzoli 0 Poggio Picenze 2 Prata d'Ansidonia 0 Pratola Peligna 1 Prezza 0 Raiano 0 Rivisondoli 7 Roccacasale 1 Rocca di Botte 0 Rocca di Cambio 4 Rocca di Mezzo 6 Rocca Pia 3 Roccaraso 27 San Benedetto dei Marsi 1 San Benedetto in Perillis 0 San Demetrio ne' Vestini 1 San Pio delle Camere 1 Sante Marie 1 Sant'Eusanio Forconese 0 Santo Stefano di Sessanio 0 San Vincenzo Valle Roveto 0 Scanno 17 Scontrone 0 Scoppito 1 Scurcola Marsicana 1 Secinaro 0 Sulmona 8 Tagliacozzo 5 Tione degli Abruzzi 0 Tornimparte 1 Trasacco 1 Villalago 3 Villa Santa Lucia degli Abruzzi 0 Villa Sant'Angelo 0 Villavallelonga 0 Villetta Barrea 5 Vittorito 0 PROVINCIA L'AQUILA 255 Alba Adriatica 54 Ancarano 3 Arsita 0 Atri 1 Basciano 0 Bellante 0 Bisenti 0 Campli 2 Canzano 0 Castel Castagna 0 Castellalto 2 Castelli 0 Castiglione Messer Raim. 0 Castilenti 0 Cellino Attanasio 1 Cermignano 0 Civitella del Tronto 4 Colledara 1 Colonnella 2 Controguerra 0 Corropoli 1 Cortino 1 Crognaleto 1 Fano Adriano 0 Giulianova 33 Isola del Gran Sasso d'Italia 8 Montefino 0
74 355 0 0 72 0 21 0 0 610 50 0 91 507 69 1.820 20 0 52 13 20 0 0 0 826 0 47 171 0 711 297 0 15 28 198 0 0 0 224 0 13.427 3.307 52 0 102 0 0 0 51 0 0 52 0 0 0 22 0 165 20 99 0 64 24 22 0 2.406 180 0
38 163 0 0 28 0 12 0 0 305 23 0 48 255 34 907 10 0 26 11 10 0 0 0 436 0 25 76 0 352 151 0 8 15 100 0 0 0 106 0 6.687 1.761 26 0 51 0 0 0 27 0 0 25 0 0 0 11 0 73 9 48 0 32 13 12 0 1.194 99 0
1 16 2 2 5 0 5 2 2 2 0 0 0 2 0 15 1 0 3 2 0 1 15 1 13 2 8 3 0 28 10 0 5 2 4 0 1 4 11 1 406 15 3 13 15 2 3 11 6 3 5 3 8 7 10 9 2 9 7 8 5 3 7 5 3 17 29 3
12 183 47 16 45 0 77 12 15 16 0 0 0 10 0 468 4 0 20 14 0 10 409 8 131 12 67 18 0 180 1.430 0 38 16 2.614 0 7 305 310 4 11.144 1.573 15 97 143 12 59 59 79 26 36 23 60 45 74 62 14 124 45 103 54 42 52 58 18 4.302 359 25
4 26 2 2 7 6 2 2 9 1 4 8 3 42 2 4 3 1 1 15 1 30 2 9 4 36 15 6 3 7 1 4 16 1 661 69 6 13 16 2 3 11 8 3 5 5 8 7 10 10 2 13 8 10 5 4 8 6 3 50 37 3
86 538 47 16 117 98 12 15 626 50 91 517 69 2.288 24 72 27 20 10 409 8 957 12 114 189 891 1.727 53 44 2.812 7 305 534 4 24.571 4.880 67 97 245 12 59 59 130 26 36 75 60 45 74 84 14 289 65 202 54 106 76 80 18 6.708 539 25
82
L’OFFERTA RICETTIVA
TAB. 2.1.26 (continua) CONSISTENZA DELLE STRUTTURE RICETTIVE NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2011
Montorio al Vomano Morro d'Oro Mosciano Sant'Angelo Nereto Notaresco Penna Sant'Andrea Pietracamela Pineto Rocca Santa Maria Roseto degli Abruzzi Sant'Egidio alla Vibrata Sant'Omero Silvi Teramo Torano Nuovo Torricella Sicura Tortoreto Tossicia Valle Castellana Martinsicuro PROVINCIA TERAMO Abbateggio Alanno Bolognano Brittoli Bussi sul Tirino Cappelle sul Tavo Caramanico Terme Carpineto della Nora Castiglione a Casauria Catignano Cepagatti Città Sant'Angelo Civitaquana Civitella Casanova Collecorvino Corvara Cugnoli Elice Farindola Lettomanoppello Loreto Aprutino Manoppello Montebello di Bertona Montesilvano Moscufo Nocciano Penne Pescara Pescosansonesco Pianella Picciano Pietranico Popoli Roccamorice Rosciano Salle Sant'Eufemia a Maiella San Valentino in Abr. Cit. Scafa Serramonacesca Spoltore Tocco da Casauria Torre de' Passeri Turrivalignani Vicoli Villa Celiera PROVINCIA PESCARA
Alberghiere
Complementari
Totali
Esercizi
Letti
Camere
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
2 0 5 1 0 2 8 34 2 43 3 3 31 8 0 0 37 0 2 27 322 1 1 0 0 0 0 15 0 0 0 4 10 0 1 0 0 0 0 1 0 3 1 0 29 0 0 0 21 1 1 0 0 2 0 0 0 2 1 2 1 0 0 0 2 0 1 100
113 0 238 22 0 66 595 1.678 35 2.659 122 98 2.787 689 0 0 2.647 0 55 1.917 20.287 12 21 0 0 0 0 1.029 0 0 0 95 629 0 11 0 0 0 0 84 0 148 16 0 4.354 0 0 0 1.814 16 34 0 0 131 0 0 0 91 17 40 62 0 0 0 66 0 11 8.681
52 0 123 12 0 40 275 913 19 1.212 73 49 1.473 316 0 0 1.250 0 30 982 10.200 7 10 0 0 0 0 516 0 0 0 52 317 0 7 0 0 0 0 41 0 81 10 0 1.881 0 0 0 936 8 15 0 0 66 0 0 0 38 11 19 30 0 0 0 36 0 9 4.090
6 4 9 0 9 0 4 19 1 21 1 2 20 25 3 2 18 2 2 18 377 8 1 2 1 0 2 25 3 3 1 0 27 4 1 7 4 3 1 6 2 12 10 6 51 7 4 19 34 2 11 4 3 6 8 4 1 6 5 1 2 7 5 1 0 2 1 313
40 69 148 0 87 0 19 2.843 12 7.298 7 43 1.976 188 44 11 5.218 20 38 4.590 30.210 104 10 21 21 0 10 242 14 19 1 0 289 33 6 64 18 36 7 53 7 129 168 50 349 75 26 259 261 31 84 30 18 50 98 43 20 132 46 10 29 37 48 5 0 17 20 2.990
8 4 14 1 9 2 12 53 3 64 4 5 51 33 3 2 55 2 4 45 699 9 2 2 1 2 40 3 3 1 4 37 4 2 7 4 3 1 7 2 15 11 6 80 7 4 19 55 3 12 4 3 8 8 4 1 8 6 3 3 7 5 1 2 2 2 413
153 69 386 22 87 66 614 4.521 47 9.957 129 141 4.763 877 44 11 7.865 20 93 6.507 50.497 116 31 21 21 10 1.271 14 19 1 95 918 33 17 64 18 36 7 137 7 277 184 50 4.703 75 26 259 2.075 47 118 30 18 181 98 43 20 223 63 50 91 37 48 5 66 17 31 11.671
83
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Comuni
CRESA
TAB. 2.1.26 (continua) CONSISTENZA DELLE STRUTTURE RICETTIVE NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2011 Comuni
Alberghiere Esercizi
Altino Archi Ari Arielli Atessa Bomba Borrello Bucchianico Montebello sul Sangro Canosa Sannita Carpineto Sinello Carunchio Casacanditella Casalanguida Casalbordino Casalincontrada Casoli Castel Frentano Castelguidone Castiglione Messer Marino Celenza sul Trigno Chieti Civitaluparella Civitella Messer Raimondo Colledimacine Colledimezzo Crecchio Cupello Dogliola Fara Filiorum Petri Fara San Martino Filetto Fossacesia Fraine Francavilla al Mare Fresagrandinaria Frisa Furci Gamberale Gessopalena Gissi Giuliano Teatino Guardiagrele Guilmi Lama dei Peligni Lanciano Lentella Lettopalena Liscia Miglianico Montazzoli Monteferrante Montelapiano Montenerodomo Monteodorisio Mozzagrogna Orsogna Ortona Paglieta Palena Palmoli Palombaro Pennadomo Pennapiedimonte Perano Pizzoferrato Poggiofiorito Pollutri
2 0 0 0 5 0 0 0 0 1 0 1 0 0 4 0 0 1 0 1 0 8 0 0 0 1 0 0 0 2 1 0 5 0 16 0 0 0 1 0 1 0 4 0 0 4 0 0 0 2 1 0 0 0 0 2 1 9 0 2 1 1 0 0 2 1 0 0
Complementari
Totali
Letti
Camere
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
80 0 0 0 173 0 0 0 0 18 0 30 0 0 312 0 0 19 0 18 0 518 0 0 0 32 0 0 0 55 221 0 192 0 985 0 0 0 38 0 36 0 107 0 0 272 0 0 0 92 15 0 0 0 0 155 84 699 0 61 18 48 0 0 100 200 0 0
41 0 0 0 112 0 0 0 0 10 0 16 0 0 160 0 0 9 0 13 0 278 0 0 0 15 0 0 0 28 84 0 98 0 487 0 0 0 21 0 16 0 58 0 0 146 0 0 0 31 8 0 0 0 0 84 42 334 0 31 10 24 0 0 50 100 0 0
3 6 1 2 6 7 4 3 0 2 1 3 2 0 12 2 3 1 0 1 0 26 0 1 0 3 5 6 0 1 2 1 16 1 29 0 1 1 0 4 4 1 4 0 4 24 2 1 0 4 2 0 0 6 1 4 5 33 3 8 1 6 1 5 0 6 3 0
16 37 9 14 42 285 32 24 0 13 9 23 30 0 1.921 19 21 6 0 11 0 809 0 2 0 119 41 49 0 12 21 12 184 6 893 0 8 5 0 26 27 7 48 0 297 221 20 4 0 109 9 0 0 68 5 32 28 2.066 31 67 18 52 7 24 0 69 21 0
5 6 1 2 11 7 4 3 3 1 4 2 16 2 3 2 2 34 1 4 5 6 3 3 1 21 1 45 1 1 1 4 5 1 8 4 28 2 1 6 3 6 1 6 6 42 3 10 2 7 1 5 2 7 3 -
96 37 9 14 215 285 32 24 31 9 53 30 2.233 19 21 25 29 1.327 2 151 41 49 67 242 12 376 6 1.878 8 5 38 26 63 7 155 297 493 20 4 201 24 68 5 187 112 2.765 31 128 36 100 7 24 100 269 21 -
84
L’OFFERTA RICETTIVA
TAB. 2.1.26 (continua) CONSISTENZA DELLE STRUTTURE RICETTIVE NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2011
Pretoro Quadri Rapino Ripa Teatina Roccamontepiano Rocca San Giovanni Roccascalegna Roccaspinalveti Roio del Sangro Rosello San Buono San Giovanni Lipioni San Giovanni Teatino San Martino sulla Marruc. San Salvo Santa Maria Imbaro Sant'Eusanio del Sangro San Vito Chietino Scerni Schiavi di Abruzzo Taranta Peligna Tollo Torino di Sangro Tornareccio Torrebruna Torrevecchia Teatina Torricella Peligna Treglio Tufillo Vacri Vasto Villalfonsina Villamagna Villa Santa Maria Pietraferrazzana Fallo PROVINCIA CHIETI REGIONE ABRUZZO
Alberghiere
Complementari
Esercizi
Letti
Camere
Esercizi
Letti
5 0 1 1 0 3 0 2 0 0 0 0 3 0 6 0 1 4 0 1 0 1 4 0 0 0 2 1 0 0 40 0 0 1 0 1 157 834
424 0 23 13 0 217 0 47 0 0 0 0 321 0 415 0 20 201 0 62 0 48 136 0 0 0 62 64 0 0 2695 0 0 37 0 26 9.389 51.784
210 0 13 9 0 119 0 23 0 0 0 0 145 0 217 0 10 104 0 31 0 24 70 0 0 0 28 32 0 0 1369 0 0 24 0 13 4.747 25.724
7 0 2 4 4 9 4 3 1 3 4 0 7 5 7 1 3 13 5 0 1 2 11 3 1 1 7 3 1 1 41 1 1 3 0 0 443 1.539
428 0 20 20 35 311 25 20 2 24 36 0 30 24 57 4 15 500 54 0 10 15 2197 24 7 10 57 17 4 19 3417 6 9 98 0 0 15.424 59.768
Fonte: dati Istat
85
Totali Esercizi
Letti
12 852 3 43 5 33 4 35 12 528 4 25 5 67 1 2 3 24 4 36 10 351 5 24 13 472 1 4 4 35 17 701 5 54 1 62 1 10 3 63 15 2.333 3 24 1 7 1 10 9 119 4 81 1 4 1 19 81 6.112 1 6 1 9 4 135 1 26 600 24.813 2.373 111.552
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Comuni
CRESA
TAB. 2.1.27 TASSI DI FUNZIONE TURISTICA, ALBERGHIERA ED EXTRALBERGHIERA E INDICE DI FLORENCE NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2011 (segue) Comuni
Acciano Aielli Alfedena Anversa degli Abruzzi Ateleta Avezzano Balsorano Barete Barisciano Barrea Bisegna Bugnara Cagnano Amiterno Calascio Campo di Giove Campotosto Canistro Cansano Capestrano Capistrello Capitignano Caporciano Cappadocia Carapelle Calvisio Carsoli Castel del Monte Castel di Ieri Castel di Sangro Castellafiume Castelvecchio Calvisio Castelvecchio Subequo Celano Cerchio Civita d'Antino Civitella Alfedena Civitella Roveto Cocullo Collarmele Collelongo Collepietro Corfinio Fagnano Alto Fontecchio Fossa Gagliano Aterno Gioia dei Marsi Goriano Sicoli Introdacqua L'Aquila Lecce nei Marsi Luco dei Marsi Lucoli Magliano de' Marsi Massa d'Albe Molina Aterno Montereale Morino Navelli Ocre Ofena Opi Oricola Ortona dei Marsi Ortucchio Ovindoli Pacentro Pereto
Tassi di funzione
Indice di Florence
turistica
alberghiera
extralberg.
posti letto totali
posti letto alberg.
posti letto extralberg.
210,8 76,8 352,9 214,7 38,2 11,0 6,8 16,2 31,8 654,3 770,1 57,0 35,4 175,2 716,6 136,5 308,5 48,0 2,1 36,8 42,6 265,0 25,5 313,2 114,5 18,9 7,5 13,4 7,3 25,2 1.755,8 26,1 11,4 38,3 48,2 29,5 87,8 31,4 52,1 25,1 39,5 36,9 6,1 304,2 30,4 96,1 64,4 19,6 58,5 49,1 21,6 30,4 1.303,7 64,1 495,8 67,7 -
193,7 76,8 159,2 31,2 10,0 18,9 168,0 38,3 57,0 9,4 151,1 117,7 88,7 192,4 22,5 107,4 72,7 5,5 851,5 20,2 20,4 52,1 15,0 26,0 3,7 304,2 26,4 27,8 5,0 43,9 450,9 64,1 444,5 18,2 -
17,1 193,6 214,7 6,9 1,0 6,8 16,2 13,0 486,2 731,8 26,0 175,2 565,5 18,8 219,9 48,0 2,1 36,8 42,6 72,6 3,0 205,8 41,8 18,9 7,5 7,9 7,3 25,2 904,3 5,9 11,4 38,3 27,8 29,5 87,8 31,4 25,1 24,4 11,0 2,4 4,0 68,3 64,4 14,6 14,6 49,1 21,6 30,4 852,8 51,3 49,5 -
2,5 0,9 4,1 2,5 0,4 0,1 0,1 0,2 0,4 7,7 9,0 0,7 0,4 2,1 8,4 1,6 3,6 0,6 0,0 0,4 0,5 3,1 0,3 3,7 1,3 0,2 0,1 0,2 0,1 0,3 20,6 0,3 0,1 0,4 0,6 0,3 1,0 0,4 0,6 0,3 0,5 0,4 0,1 3,6 0,4 1,1 0,8 0,2 0,7 0,6 0,3 0,4 15,3 0,8 5,8 0,8 -
2,3 0,9 1,9 0,4 0,1 0,2 2,0 0,4 0,7 0,1 1,8 1,4 1,0 2,3 0,3 1,3 0,9 0,1 10,0 0,2 0,2 0,6 0,2 0,3 0,0 3,6 0,3 0,3 0,1 0,5 5,3 0,8 5,2 0,2 -
0,2 2,3 2,5 0,1 0,0 0,1 0,2 0,2 5,7 8,6 0,3 2,1 6,6 0,2 2,6 0,6 0,0 0,4 0,5 0,9 0,0 2,4 0,5 0,2 0,1 0,1 0,1 0,3 10,6 0,1 0,1 0,4 0,3 0,3 1,0 0,4 0,3 0,3 0,1 0,0 0,0 0,8 0,8 0,2 0,2 0,6 0,3 0,4 10,0 0,6 0,6 -
86
L’OFFERTA RICETTIVA
TAB. 2.1.27 (continua) TASSI DI FUNZIONE TURISTICA, ALBERGHIERA ED EXTRALBERGHIERA E INDICE DI FLORENCE NEI COMUNI ABRUZZESI. ANNO 2011
Pescasseroli Pescina Pescocostanzo Pettorano sul Gizio Pizzoli Poggio Picenze Prata d'Ansidonia Pratola Peligna Prezza Raiano Rivisondoli Roccacasale Rocca di Botte Rocca di Cambio Rocca di Mezzo Rocca Pia Roccaraso San Benedetto dei Marsi San Benedetto in Perillis San Demetrio ne' Vestini San Pio delle Camere Sante Marie Sant'Eusanio Forconese Santo Stefano di Sessanio San Vincenzo Valle Roveto Scanno Scontrone Scoppito Scurcola Marsicana Secinaro Sulmona Tagliacozzo Tione degli Abruzzi Tornimparte Trasacco Villalago Villa Santa Lucia degli Abr. Villa Sant'Angelo Villavallelonga Villetta Barrea Vittorito PROVINCIA L'AQUILA Alba Adriatica Ancarano Arsita Atri Basciano Bellante Bisenti Campli Canzano Castel Castagna Castellalto Castelli Castiglione Messer Raim. Castilenti Cellino Attanasio Cermignano Civitella del Tronto Colledara Colonnella Controguerra Corropoli Cortino Crognaleto Fano Adriano Giulianova
Tassi di funzione
Indice di Florence
turistica
alberghiera
extralberg.
posti letto totali
posti letto alberg.
posti letto extralberg.
939,8 20,2 463,4 34,5 4,2 109,6 12,5 11,8 5,3 944,2 69,1 180,6 352,2 413,2 1.398,5 6,1 39,2 42,8 16,6 23,9 3.684,7 3,3 491,3 20,3 34,7 68,4 36,7 248,9 17,1 7,2 4.774,2 16,5 325,9 819,0 4,5 82,4 422,0 35,7 111,4 22,0 4,9 8,2 28,5 17,9 13,3 73,3 10,2 49,0 19,0 47,7 32,4 7,8 54,2 29,1 53,6 22,3 22,3 111,3 56,5 50,8 289,2
696,0 17,4 305,8 67,4 2,7 920,1 69,1 180,6 345,4 413,2 1.112,5 5,1 28,3 20,6 16,6 424,0 14,3 61,9 29,3 42,8 4,8 4,6 336,2 343,6 45,0 285,9 27,7 9,2 7,0 7,1 8,5 30,9 8,9 26,3 13,5 35,1 15,5 103,7
243,8 2,8 157,6 34,5 4,2 42,1 9,8 11,8 5,3 24,1 6,8 286,1 1,0 10,9 22,2 23,9 3.684,7 3,3 67,2 20,3 20,4 6,5 7,4 206,1 12,3 2,6 4.438,0 16,5 325,9 475,5 4,5 37,4 136,0 8,0 111,4 12,9 4,9 8,2 28,5 10,9 13,3 73,3 3,1 49,0 19,0 47,7 23,9 7,8 23,3 20,1 27,3 22,3 8,8 76,1 41,0 50,8 185,4
11,0 0,2 5,4 0,4 0,0 1,3 0,1 0,1 0,1 11,1 0,8 2,1 4,1 4,8 16,4 0,1 0,5 0,5 0,2 0,3 43,2 0,0 5,8 0,2 0,4 0,8 0,4 2,9 0,2 0,1 56,0 0,2 3,8 9,6 0,1 1,0 4,9 0,4 1,3 0,3 0,1 0,1 0,3 0,2 0,2 0,9 0,1 0,6 0,2 0,6 0,4 0,1 0,6 0,3 0,6 0,3 0,3 1,3 0,7 0,6 3,4
8,2 0,2 3,6 0,8 0,0 10,8 0,8 2,1 4,0 4,8 13,0 0,1 0,3 0,2 0,2 5,0 0,2 0,7 0,3 0,5 0,1 0,1 3,9 4,0 0,5 3,4 0,3 0,1 0,1 0,1 0,1 0,4 0,1 0,3 0,2 0,4 0,2 1,2
2,9 0,0 1,8 0,4 0,0 0,5 0,1 0,1 0,1 0,3 0,1 3,4 0,0 0,1 0,3 0,3 43,2 0,0 0,8 0,2 0,2 0,1 0,1 2,4 0,1 0,0 52,0 0,2 3,8 5,6 0,1 0,4 1,6 0,1 1,3 0,2 0,1 0,1 0,3 0,1 0,2 0,9 0,0 0,6 0,2 0,6 0,3 0,1 0,3 0,2 0,3 0,3 0,1 0,9 0,5 0,6 2,2
87
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Comuni
CRESA
TAB. 2.1.27 (continua) TASSI DI FUNZIONE TURISTICA, ALBERGHIERA ED EXTRALBERGHIERA E INDICE DI FLORENCE NEI COMUNI ABRUZZESI. ANNO 2011 Comuni
Isola del Gran Sasso d'It. Montefino Montorio al Vomano Morro d'Oro Mosciano Sant'Angelo Nereto Notaresco Penna Sant'Andrea Pietracamela Pineto Rocca Santa Maria Roseto degli Abruzzi Sant'Egidio alla Vibrata Sant'Omero Silvi Teramo Torano Nuovo Torricella Sicura Tortoreto Tossicia Valle Castellana Martinsicuro PROVINCIA TERAMO Abbateggio Alanno Bolognano Brittoli Bussi sul Tirino Cappelle sul Tavo Caramanico Terme Carpineto della Nora Castiglione a Casauria Catignano Cepagatti CittĂ Sant'Angelo Civitaquana Civitella Casanova Collecorvino Corvara Cugnoli Elice Farindola Lettomanoppello Loreto Aprutino Manoppello Montebello di Bertona Montesilvano Moscufo Nocciano Penne Pescara Pescosansonesco Pianella Picciano Pietranico Popoli Roccamorice Rosciano Salle Sant'Eufemia a Maiella San Valentino in Abr. Cit. Scafa Serramonacesca Spoltore Tocco da Casauria Torre de' Passeri Turrivalignani
Tassi di funzione
Indice di Florence
turistica
alberghiera
extralberg.
posti letto totali
posti letto alberg.
posti letto extralberg.
111,4 22,9 18,7 19,0 41,7 4,3 12,7 38,2 2.019,7 309,0 82,6 399,2 13,3 26,5 309,3 16,2 26,5 4,1 753,2 14,1 90,4 420,2 164,8 263,0 8,6 18,2 62,7 2,5 633,0 20,6 21,8 0,7 9,1 63,8 25,0 9,1 10,8 64,7 22,6 4,0 85,6 2,3 36,4 26,3 48,9 93,3 23,0 14,4 20,4 17,7 90,9 14,0 22,4 35,4 33,2 99,1 11,7 63,1 745,8 32,6 13,0 156,4 2,0 17,6 1,6 74,7
37,2 13,8 25,7 4,3 38,2 1.957,2 114,7 61,5 106,6 12,6 18,4 181,0 12,7 253,5 53,4 123,8 66,2 27,2 5,8 512,5 9,1 43,7 5,9 52,5 19,4 2,3 86,4 15,5 30,9 4,0 24,0 304,3 8,8 10,4 106,5 74,7
74,2 22,9 4,9 19,0 16,0 12,7 62,5 194,3 21,1 292,6 0,7 8,1 128,3 3,5 26,5 4,1 499,7 14,1 36,9 296,4 98,6 235,8 2,8 18,2 62,7 2,5 120,5 20,6 21,8 0,7 20,1 25,0 3,2 10,8 64,7 22,6 4,0 33,1 2,3 16,9 24,0 48,9 6,9 23,0 14,4 20,4 2,2 60,0 10,0 22,4 35,4 9,2 99,1 11,7 63,1 441,5 23,8 2,6 49,8 2,0 17,6 1,6 -
1,3 0,3 0,2 0,2 0,5 0,1 0,1 0,4 23,7 3,6 1,0 4,7 0,2 0,3 3,6 0,2 0,3 0,0 8,8 0,2 1,1 4,9 1,9 3,1 0,1 0,2 0,7 0,0 7,4 0,2 0,3 0,0 0,1 0,7 0,3 0,1 0,1 0,8 0,3 0,0 1,0 0,0 0,4 0,3 0,6 1,1 0,3 0,2 0,2 0,2 1,1 0,2 0,3 0,4 0,4 1,2 0,1 0,7 8,7 0,4 0,2 1,8 0,0 0,2 0,0 0,9
0,4 0,2 0,3 0,1 0,4 22,9 1,3 0,7 1,2 0,1 0,2 2,1 0,1 3,0 0,6 1,5 0,8 0,3 0,1 6,0 0,1 0,5 0,1 0,6 0,2 0,0 1,0 0,2 0,4 0,0 0,3 3,6 0,1 0,1 1,2 0,9
0,9 0,3 0,1 0,2 0,2 0,1 0,7 2,3 0,2 3,4 0,0 0,1 1,5 0,0 0,3 0,0 5,9 0,2 0,4 3,5 1,2 2,8 0,0 0,2 0,7 0,0 1,4 0,2 0,3 0,0 0,2 0,3 0,0 0,1 0,8 0,3 0,0 0,4 0,0 0,2 0,3 0,6 0,1 0,3 0,2 0,2 0,0 0,7 0,1 0,3 0,4 0,1 1,2 0,1 0,7 5,2 0,3 0,0 0,6 0,0 0,2 0,0 -
88
L’OFFERTA RICETTIVA
TAB. 2.1.27 (continua) TASSI DI FUNZIONE TURISTICA, ALBERGHIERA ED EXTRALBERGHIERA E INDICE DI FLORENCE NEI COMUNI ABRUZZESI. ANNO 2011
Vicoli Villa Celiera PROVINCIA PESCARA Altino Archi Ari Arielli Atessa Bomba Borrello Bucchianico Montebello sul Sangro Canosa Sannita Carpineto Sinello Carunchio Casacanditella Casalanguida Casalbordino Casalincontrada Casoli Castel Frentano Castelguidone Castiglione Messer Marino Celenza sul Trigno Chieti Civitaluparella Civitella Messer Raimondo Colledimacine Colledimezzo Crecchio Cupello Dogliola Fara Filiorum Petri Fara San Martino Filetto Fossacesia Fraine Francavilla al Mare Fresagrandinaria Frisa Furci Gamberale Gessopalena Gissi Giuliano Teatino Guardiagrele Guilmi Lama dei Peligni Lanciano Lentella Lettopalena Liscia Miglianico Montazzoli Monteferrante Montelapiano Montenerodomo Monteodorisio Mozzagrogna Orsogna Ortona Paglieta Palena Palmoli Palombaro Pennadomo Pennapiedimonte
Tassi di funzione
Indice di Florence
turistica
alberghiera
extralberg.
posti letto totali
posti letto alberg.
posti letto extralberg.
42,9 41,5 37,1 33,9 16,2 7,7 12,2 20,0 322,0 87,0 4,6 21,5 13,5 82,9 22,4 354,3 6,0 3,6 5,8 15,3 25,8 2,3 284,4 14,0 10,1 34,3 158,8 11,7 60,5 15,2 78,9 4,2 4,6 115,9 16,8 21,5 5,5 16,5 217,7 13,7 27,6 11,0 41,5 23,3 92,4 2,0 81,6 27,9 118,0 6,9 90,7 36,7 90,3 22,5 46,6
14,7 27,6 28,2 16,1 12,5 46,9 49,5 4,4 9,5 10,1 60,3 28,1 145,0 30,9 41,4 115,9 12,3 11,4 7,6 19,0 14,5 67,7 21,0 29,8 43,2 18,4 43,3 -
42,9 26,8 9,5 5,6 16,2 7,7 12,2 3,9 322,0 87,0 4,6 9,0 13,5 36,0 22,4 304,8 6,0 3,6 1,4 5,8 15,7 2,3 224,1 14,0 10,1 6,1 13,8 11,7 29,6 15,2 37,5 4,2 4,6 16,8 9,2 5,5 5,1 217,7 6,2 27,6 11,0 22,5 8,7 92,4 2,0 14,0 7,0 88,2 6,9 47,5 18,4 46,9 22,5 46,6
0,5 0,5 0,4 0,4 0,2 0,1 0,1 0,2 3,8 1,0 0,1 0,3 0,2 1,0 0,3 4,2 0,1 0,0 0,1 0,2 0,3 0,0 3,3 0,2 0,1 0,4 1,9 0,1 0,7 0,2 0,9 0,0 0,1 1,4 0,2 0,3 0,1 0,2 2,6 0,2 0,3 0,1 0,5 0,3 1,1 0,0 1,0 0,3 1,4 0,1 1,1 0,4 1,1 0,3 0,5
0,2 0,3 0,3 0,2 0,1 0,6 0,6 0,1 0,1 0,1 0,7 0,3 1,7 0,4 0,5 1,4 0,1 0,1 0,1 0,2 0,2 0,8 0,2 0,3 0,5 0,2 0,5 -
0,5 0,3 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 0,0 3,8 1,0 0,1 0,1 0,2 0,4 0,3 3,6 0,1 0,0 0,0 0,1 0,2 0,0 2,6 0,2 0,1 0,1 0,2 0,1 0,3 0,2 0,4 0,0 0,1 0,2 0,1 0,1 0,1 2,6 0,1 0,3 0,1 0,3 0,1 1,1 0,0 0,2 0,1 1,0 0,1 0,6 0,2 0,6 0,3 0,5
89
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Comuni
CRESA
TAB. 2.1.27 (continua) TASSI DI FUNZIONE TURISTICA, ALBERGHIERA ED EXTRALBERGHIERA E INDICE DI FLORENCE NEI COMUNI ABRUZZESI. ANNO 2011 Comuni
Perano Pizzoferrato Poggiofiorito Pollutri Pretoro Quadri Rapino Ripa Teatina Roccamontepiano Rocca San Giovanni Roccascalegna Roccaspinalveti Roio del Sangro Rosello San Buono San Giovanni Lipioni San Giovanni Teatino San Martino sulla Marruc. San Salvo Santa Maria Imbaro Sant'Eusanio del Sangro San Vito Chietino Scerni Schiavi di Abruzzo Taranta Peligna Tollo Torino di Sangro Tornareccio Torrebruna Torrevecchia Teatina Torricella Peligna Treglio Tufillo Vacri Vasto Villalfonsina Villamagna Villa Santa Maria Pietraferrazzana Fallo PROVINCIA CHIETI
Tassi di funzione
Indice di Florence
turistica
alberghiera
extralberg.
posti letto totali
posti letto alberg.
posti letto extralberg.
60,1 238,7 22,3 861,5 31,7 7,9 19,5 224,9 19,5 46,7 19,4 94,9 35,3 27,6 25,0 25,0 2,2 14,3 134,1 15,9 66,6 25,1 15,5 767,2 12,4 7,6 2,4 85,5 51,4 8,5 11,2 157,7 6,1 3,7 94,2 178,1 64,0
60,1 177,5 428,7 17,0 3,1 92,4 32,8 25,2 22,0 8,2 38,5 66,6 11,8 44,7 44,6 40,6 69,6 25,8 178,1 24,2
61,2 22,3 432,8 14,7 4,8 19,5 132,5 19,5 13,9 19,4 94,9 35,3 2,4 25,0 3,0 2,2 6,1 95,7 15,9 25,1 3,7 722,5 12,4 7,6 2,4 41,0 10,8 8,5 11,2 88,2 6,1 3,7 68,4 39,8
0,7 2,8 0,3 10,1 0,4 0,1 0,2 2,6 0,2 0,5 0,2 1,1 0,4 0,3 0,3 0,3 0,0 0,2 1,6 0,2 0,8 0,3 0,2 9,0 0,1 0,1 0,0 1,0 0,6 0,1 0,1 1,8 0,1 0,0 1,1 2,1 0,7
0,7 2,1 5,0 0,2 0,0 1,1 0,4 0,3 0,3 0,1 0,5 0,8 0,1 0,5 0,5 0,5 0,8 0,3 2,1 0,3
0,7 0,3 5,1 0,2 0,1 0,2 1,6 0,2 0,2 0,2 1,1 0,4 0,0 0,3 0,0 0,0 0,1 1,1 0,2 0,3 0,0 8,5 0,1 0,1 0,0 0,5 0,1 0,1 0,1 1,0 0,1 0,0 0,8 0,5
Tasso di funzione turistica (posti letto totali /pop.resid. * 1000) Tasso di funzione extralberghiera (posti letto extralberghieri /pop.resid. * 1000) Tasso di funzione alberghiera (posti letto alberghieri /pop.resid. * 1000) Indice di Florence: rapporto tra il peso dei posti letto nel singolo comune rispetto alla popolazione comunale Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
90
L’OFFERTA RICETTIVA
TAB. 2.1.28 CAPACITA' DEGLI ESERCIZI COMPLEMENTARI NELLE REGIONI ITALIANE. ANNO 2001 Campeggi e villaggi turistici
Alloggi in affitto
Alloggi agroturistici
Altri esercizi
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
156 48 200 107 183 29 162 107 226 38 116 113 80 18 174 215 16 178 112 92
48.774 20.373 72.823 39.174 205.740 29.803 62.964 88.194 164.019 12.592 54.048 72.099 42.256 5.358 67.134 107.242 9.570 115.294 42.625 67.021
484 39 344 3.650 44.272 7.380 274 1.535 1.965 713 13.317 381 92 11 419 252 31 90 263 257
8.013 948 9.869 37.795 209.819 68.448 5.527 10.555 36.847 8.697 71.717 3.619 1.922 561 3.819 12.913 1.594 601 3.843 5.981
327 41 124 2.057 179 87 112 267 2.262 580 345 180 256 34 171 185 173 133 191 40
3.627 319 2.358 18.001 1.853 1.114 1.138 3.133 26.173 8.286 5.182 2.521 2.336 403 1.985 3.059 2.425 2.067 2.584 429
530 152 178 670 4.012 220 90 400 262 214 202 1.775 53 1 16 33 5 29 70 65
17.558 7.667 9.782 30.883 46.134 9.156 3.978 20.175 15.152 7.749 14.106 21.200 1.502 21 1.216 9.54 315 2.968 2.273 1.076
Nord Centro Sud
992 493 885
567.845 302.758 456.500
57.978 16.376 1.415
350.974 120.880 31.234
3.194 3.367 1.183
31.543 42.162 15.288
6.252 2.453 272
145.333 58.207 10.325
ITALIA
2370
1.327.103
75.769
503.088
7.744
88.993
8.977
213.865
Fonte: dati Istat
TAB. 2.1.29 CAPACITA' DEGLI ESERCIZI COMPLEMENTARI NELLE REGIONI ITALIANE. ANNO 2011 Regioni
Campeggi e villaggi turistici
Alloggi in affitto
Alloggi agroturistici
Altri esercizi
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
174 61 206 271 189 35 151 129 244 42 177 128 85 16 166 228 18 144 104 91
50.967 16.460 89.195 52.874 223.728 35.090 59.412 90.319 179.967 12.351 86.116 77.367 44.104 2.389 61.839 106.220 9.894 73.571 33.935 61.038
941 123 1.176 3.513 48.809 3.148 885 1.116 4.157 969 388 1.669 336 83 2.542 608 75 184 881 368
13.865 1.949 22.162 40.688 225.267 48.952 11.509 19.800 69.497 12.362 11.049 16.235 4.377 658 17.394 21.851 1.198 3.180 13.395 17.996
789 46 547 2.959 845 275 395 667 4.387 1.417 992 460 421 81 798 330 161 482 471 620
9.489 500 8.368 25.962 11.339 3.712 4.471 8.539 58.179 23.161 15.643 6.443 5.246 1.034 8.199 7.882 2.906 6.696 8.831 7.514
1.848 316 1.732 621 2.961 575 1.182 2.028 384 848 1.288 4.247 697 138 1.454 2.506 179 939 2.066 2.036
26.593 11.463 21.807 20.705 35.985 11.346 12.864 24.631 20.328 11.175 17.898 36.643 6.041 1.267 9.768 19.880 1.721 7.443 15.572 11.638
Nord Centro Sud
1.216 591 852
618.045 355.801 392.990
59.711 7.183 5.077
384.192 109.143 80.049
6.523 7.256 3.364
72.380 103.426 48.308
11.263 6.767 10.015
165.394 86.044 73.330
ITALIA
2.659
1.366.836
71.971
573.384
17.143
224.114
28.045
324.768
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
Fonte: dati Istat
91
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Regioni
CRESA
TAB. 2.1.30 CAPACITA' DEGLI ESERCIZI COMPLEMENTARI DELLE REGIONI ITALIANE. ANNO 2011 (peso % su Italia) Regioni
Campeggi e villaggi turistici
Alloggi in affitto
Alloggi agroturistici
Altri esercizi
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
6,5 2,3 7,7 10,2 7,1 1,3 5,7 4,9 9,2 1,6 6,7 4,8 3,2 0,6 6,2 8,6 0,7 5,4 3,9 3,4
3,7 1,2 6,5 3,9 16,4 2,6 4,3 6,6 13,2 0,9 6,3 5,7 3,2 0,2 4,5 7,8 0,7 5,4 2,5 4,5
1,3 0,2 1,6 4,9 67,8 4,4 1,2 1,6 5,8 1,3 0,5 2,3 0,5 0,1 3,5 0,8 0,1 0,3 1,2 0,5
2,4 0,3 3,9 7,1 39,3 8,5 2,0 3,5 12,1 2,2 1,9 2,8 0,8 0,1 3,0 3,8 0,2 0,6 2,3 3,1
4,6 0,3 3,2 17,3 4,9 1,6 2,3 3,9 25,6 8,3 5,8 2,7 2,5 0,5 4,7 1,9 0,9 2,8 2,7 3,6
0,8 0,2 3,7 11,6 5,1 1,7 2,0 3,8 26,0 10,3 0,6 2,9 2,3 0,5 3,7 3,5 1,3 3,0 3,9 3,4
6,6 1,1 6,2 2,2 10,6 2,1 4,2 7,2 1,4 3,0 4,6 15,1 2,5 0,5 5,2 8,9 0,6 3,3 7,4 7,3
8,2 3,5 6,7 6,4 11,1 3,5 4,0 7,6 6,3 3,4 5,5 11,3 1,9 0,4 3,0 6,1 0,5 2,3 4,8 3,6
Nord Centro Sud
45,7 22,2 32,0
45,2 26,0 28,8
83,0 10,0 7,1
67,0 19,0 14,0
38,1 42,3 19,6
32,3 46,1 21,6
40,2 24,1 35,7
50,9 26,5 22,6
ITALIA
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.31 CAPACITA' DEGLI ESERCIZI COMPLEMENTARI DELLE REGIONI ITALIANE. (var. % 2001-2011) Regioni
Campeggi e villaggi turistici
Alloggi in affitto
Altri esercizi
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
11,5 27,1 3,0 153,3 3,3 20,7 -6,8 20,6 8,0 10,5 52,6 13,3 6,3 -11,1 -4,6 6,0 12,5 -19,1 -7,1 -1,1
4,5 -19,2 22,5 35,0 8,7 17,7 -5,6 2,4 9,7 -1,9 59,3 7,3 4,4 -55,4 -7,9 -1,0 3,4 -36,2 -20,4 -8,9
94,4 215,4 241,9 -3,8 10,2 -57,3 223,0 -27,3 111,6 35,9 -97,1 338,1 265,2 654,5 506,7 141,3 141,9 104,4 235,0 43,2
73,0 105,6 124,6 7,7 7,4 -28,5 108,2 87,6 88,6 42,1 -84,6 348,6 127,7 17,3 355,5 69,2 -24,8 429,1 248,6 200,9
706,4 782,9 1.737,9 74,0 2.026,3 877,0 1.308,0 909,4 110,9 290,5 560,9 2.515,0 336,7 544,1 1.217,0 1.433,0
684,1 3.650,2 1.179,7 159,2 2.453,9 1.251,7 1.423,3 958,7 200,0 314,4 270,2 1.609,1 383,2 471,0 805,1 807,6
968,4 1.228,3 6.540,0
584,0 844,4 4.364,3
Nord Centro Sud
22,6 19,9 -3,7
8,8 17,5 -13,9
3,0 -56,1 258,8
9,5 -9,7 156,3
456,9 316,5 1.030,9
653,8 349,4 695,6
ITALIA
12,2
3,0
-5,0
14,0
483,5
516,8
Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
Fonte: dati Istat
92
L’OFFERTA RICETTIVA
TAB. 2.1.32 CAPACITA' DEGLI ESERCIZI COMPLEMENTARI DELLE PROVINCE ABRUZZESI. ANNI 2001 E 2011 Campeggi e villaggi turistici
Alloggi in affitto
Numero
Letti
Superficie (migliaia di mq)
2001 2011
14 19
4.375 7.220
242 317
2001 2011
34 35
25.355 25.736
2001 2011
-
2001 2011 2001 2011
Numero
Alloggi agroturistici
Altri esercizi
Letti
Numero
Letti
Numero
Letti
L’Aquila 42 128
911 1.479
56 259
715 2.445
79 406
6.052 11.144
846 606
Teramo 27 73
607 1.375
121 269
1.822 3.099
160 377
28.422 30.210
-
-
Pescara 11 45
162 461
45 268
480 2.529
90 313
852 2.990
32 31
12.526 11.148
668 686
Chieti 12 90
242 1.062
87 322
821 3.214
175 443
13.414 15.424
80 85
42.256 44.104
1.756 1.609
Abruzzo 92 336
1.922 4.377
309 1.118
3.838 11.287
504 1.539
48.740 59.768
Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.33 CAPACITA' DEGLI ESERCIZI COMPLEMENTARI DELLE PROVINCE ABRUZZESI. ANNI 2001 - 2011 (peso % su Abruzzo) Anni
Campeggi e villaggi turistici
Alloggi in affitto
Numero
Letti
Superficie (migliaia di mq)
2001 2011
17,5 22,4
10,4 16,4
13,8 19,7
2001 2011
42,5 41,2
60,0 58,4
2001 2011
-
2001 2011 2001 2011
Numero
Alloggi agroturistici
Altri esercizi
Letti
Numero
Letti
Numero
Letti
L’Aquila 45,7 38,1
47,4 33,8
18,1 23,2
18,6 21,7
15,7 26,4
12,4 18,6
48,2 37,7
Teramo 29,3 21,7
31,6 31,4
39,2 24,1
47,5 27,5
31,7 24,5
58,3 50,5
-
-
Pescara 12,0 3,3
8,4 3,7
14,6 4,0
12,5 4,3
17,9 5,8
1,7 1,4
40,0 36,5
29,6 25,3
38,0 42,6
12,6 24,3
28,2 28,8
21,4 28,5
34,7 28,8
27,5 25,8
100,0 100,0
100,0 100,0
100,0 100,0
100,0 100,0
100,0 100,0
100,0 100,0
100,0 100,0
100,0 100,0
Chieti 13,0 26,8 Abruzzo 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat
93
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Anni
CRESA
TAB. 2.1.34 CAPACITA' DEGLI ESERCIZI COMPLEMENTARI DELLE PROVINCE ABRUZZESI (var. % 2001-2011) Anni
L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo
Campeggi e villaggi turistici
Alloggi in affitto
Alloggi agroturistici
Altri esercizi
Numero
Letti
Superficie (migliaia di mq)
Numero
Letti
Numero
Letti
Numero
Letti
35,7 2,9 -3,1 6,3
65,0 1,5 -11,0 4,4
31,0 -28,4 2,7 -8,4
204,8 170,4 309,1 650,0 265,2
62,3 126,5 184,6 338,8 127,7
362,5 122,3 495,6 270,1 261,8
242,0 70,1 426,9 291,5 194,1
413,9 135,6 247,8 153,1 205,4
84,1 6,3 250,9 15,0 22,6
Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat
TAB. 2.1.35 CAPACITA' DELLE ALTRE STRUTTURE RICETTIVE DELLE PROVINCE ABRUZZESI. ANNO 2011 Provincia
Agriturismi e alloggi del turismo rurale
Ostelli per la giovent첫
Case per ferie
Rifugi alpini
Bed & breakfast
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
Esercizi
Letti
L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo
59 153 94 115 421
822 1.940 1.262 1.222 5.246
6 4 8 0 18
185 144 245 0 574
valori assoluti 4 3 1 4 12
137 298 21 748 1.204
5 1 2 1 9
114 16 41 16 187
185 108 163 202 658
1.187 701 960 1.228 4.076
L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo
14,0 36,3 22,3 27,3 100
15,7 37,0 24,1 23,3 100
33,3 22,2 44,4 0,0 100
valori percentuali 32,2 33,3 25,1 25,0 42,7 8,3 0,0 33,3 100 100
11,4 24,8 1,7 62,1 100
55,6 11,1 22,2 11,1 100
61,0 8,6 21,9 8,6 100
28,1 16,4 24,8 30,7 100
29,1 17,2 23,6 30,1 100
Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat
94
IL TURISMO IN ABRUZZO
2.2 IL MOVIMENTO TURISTICO
L'analisi della domanda turistica è trattata a livello regionale con opportune comparazioni interregionali e nazionali che rendono possibile il confronto dell'Abruzzo con la media italiana e delle altre circoscrizioni. Le fonti informative Istat ed Eurostat rilevano mensilmente il movimento delle strutture ricettive, cioè arrivi, presenze e permanenza media dei clienti italiani e stranieri per tipo e categoria d'esercizio. Gli arrivi indicano il numero di clienti, residenti e non residenti, ospitati negli esercizi ricettivi (alberghieri o extralberghieri) nel periodo esaminato, mentre le presenze si riferiscono al numero delle notti trascorse dai clienti, residenti e non residenti, negli esercizi ricettivi. La permanenza media è il rapporto tra il numero di notti trascorse (presenze) e il numero dei clienti giunti nella struttura ricettiva (arrivi). I dati suddetti hanno per oggetto gli arrivi e le presenze ufficiali registrati nelle strutture ricettive alberghiere e complementari del territorio abruzzese. Le analisi statistiche ISTAT si basano sui dati registrati quotidianamente dagli esercizi ricettivi e comunicati agli enti locali. A causa della difficoltà di rilevazione, si tralasciano l'escursionismo, ossia i movimenti che hanno luogo nell'arco delle 24 ore senza pernottamento, e il movimento turistico non ufficiale che avviene presso gli alloggi privati non iscritti al REC, quali le seconde case, relativamente alle quali si rimanda al cap. 3.2. Studi recenti affermano che le strutture non ufficiali generano una domanda turistica rilevante, capace di modificare il posizionamento del Mezzogiorno rispetto alle altre circoscrizioni.
2.2.2 IL CONTESTO NAZIONALE E INTERNAZIONALE Negli ultimi decenni le destinazioni turistiche sono divenute accessibili a molti, grazie a spostamenti sempre più agevoli ed economici che hanno permesso il contatto con culture e paesi lontani, spesso sconosciuti. Il movimento turistico mondiale presenta da molti anni un andamento crescente: mentre nel 1995 gli arrivi internazionali erano pari a 536 milioni, tra il 2007 e il 2008 hanno raggiunto rispettivamente i 903 e 924 milioni. Nonostante il decremento del 2009 dovuto alla crisi economico-finanziaria, già dal 2010 i flussi hanno ripreso a salire fino a raggiungere i 980 milioni nel 2011. Si prospetta per il 2020 che gli arrivi internazionali totalizzino i 1,5 miliardi. L'Organizzazione Mondiale del Turismo assegna all'Unione Europea il primo posto tra le destinazioni turistiche internazionali. Se nel 2008 il continente europeo assorbiva il 40% (370 milioni) degli arrivi internazionali, nonostante la persistente incertezza economica, nel 2011 segna 504 milioni di arrivi turistici internazionali, conquistando la maggioranza assoluta (51,4%) degli arrivi a livello mondiale. Non a caso tra i viaggiatori internazionali, sono i turisti europei a costituire la fetta più consistente, compiendo circa il 90% dei loro spostamenti proprio all'interno dell'UE. Secondo i dati forniti dalla pubblicazione Istat “Viaggi e vacanze”, nel 2011 la domanda turistica italiana diminuisce rispetto all'anno precedente sia in numero di viaggi (-16,5%) 95
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
2.2.1 CENNI METODOLOGICI
CRESA
che di pernottamenti (-15,1%), registrando circa 104 milioni di arrivi, con 387 milioni di presenze. Prendendo in considerazione la permanenza media, le 3,7 notti rilevate in Italia superano la media europea occupando il settimo posto subito dopo la Spagna, mentre in ordine dalla prima alla quinta posizione si classificano Cipro, Malta, Danimarca, Grecia e Bulgaria. Il periodo di permanenza media nelle strutture ricettive italiane è in lieve calo rispetto al 2010 e risulta in costante diminuzione se paragonato alle 4 notti medie nel 2000. Secondo le tipologie di turismo, è possibile distinguere una diversa durata del soggiorno che varia in media da 2,2 notti per il turismo di lavoro e culturale, a 4,4 notti per i soggiorni effettuati per motivi di vacanza. Analizzando le circoscrizioni italiane, si notano differenze nella distribuzione della domanda soprattutto per tipologia di turismo. Questo si presenta più variegato al CentroNord, mentre il Sud e le isole ricevono la maggior quota di clienti presso le località balneari che, pur essendo le punte di diamante, non esauriscono di certo le opportunità turistiche meridionali. Nel rapporto 2011 la Svimez suggerisce che, per accrescere la domanda turistica in Italia, occorre puntare sul Mezzogiorno, non solo potenziando le mete paesaggistiche ma soprattutto valorizzando il prezioso patrimonio artistico e culturale. Ciò consentirebbe al Sud di agganciare il trend del decennio 2000-2010 che ha visto crescere in Italia i flussi turistici nelle città d'arte e nei musei per lo più al CentroNord, seguito dal Nord-Est, mentre gli arrivi al Sud sono rimasti stabili. La fig. 2.2.1 illustra l'andamento delle presenze straniere in Italia in un ottica di lungo periodo, confrontato con il reddito prodotto nell'area UE (GDP) e con il tasso di cambio Euro/Lira (periodo 1996-2001) e Euro/Dollaro (periodo 2002-2011). Tali variabili aiutano a spiegare l'evoluzione della domanda turistica straniera, la quale raramente è corFig. 2.2.1 PRESENZE STRANIERE IN ITALIA, PRODUZIONE IN UE E TASSO DI CAMBIO DOLLARO/LIRA - DOLLARO/EURO (val. ass. e var. %)
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat, Eurostat e Banca d'Italia
Avvertenze: - il PIL dell'area EU 27 è calcolato a prezzi costanti - come indicatore di competitività è stato considerato il tasso di cambio effettivo reale dell'Italia nei confronti dei 26 paesi partners
96
IL MOVIMENTO TURISTICO
relata al tasso di deprezzamento della valuta adottata in Italia, quanto piuttosto è influenzata dal contesto economico di ciascun Paese, espresso in media dal GDP dei Paesi EU. Si rileva che alla fine degli anni novanta i turisti stranieri non hanno beneficiato del favorevole tasso di cambio della lira: le presenze estere, prima stabili, iniziano a crescere dal 2000, con un salto più intenso nel 2003, quando ormai l'adozione dell'euro rende inefficace il cambio valuta, soprattutto perché la maggioranza del turismo estero è di provenienza europea. L'incremento della componente straniera nel corso del periodo è probabilmente dovuta alla capacità attrattiva dell'Italia, piuttosto che a fattori congiunturali.
Nel 2011 i dati Istat sul movimento totale dei turisti negli esercizi ricettivi abruzzesi hanno rilevato 7,42 milioni di giornate di presenze con 1,58 milioni di arrivi. La permanenza media ammonta a 4,7 giornate. Rispetto al 2010, si registra una crescita lieve delle presenze (+1,58%) e più consistente degli arrivi (+5,9%): di conseguenza la permanenza media conosce un lieve decremento (-0,12%), diversamente dagli aumenti riscontrati nell'ultimo triennio, ma in linea con i risultati di inizio decennio. Considerando, infatti, il periodo 2001-2011, gli andamenti di arrivi e presenze sono in salita fino al 2008, indietreggiano nel 2009, per poi tornare a crescere senza però recuperare i valori del 2008, anno pre-terremoto. Successivamente l'intensità della crescita si presenta rallentata in tutta la regione, probabilmente per effetto della crisi economica. Gli andamenti dei turisti (arrivi) e dei pernottamenti (presenze) assumono tendenze simili ma non identiche soprattutto negli anni 2005-06, quando gli arrivi crescono (+1,36%) più delle giornate (+0,07%). Le diverse intensità di crescita si ripercuotono sulla permanenza media che risulta in costante calo fino a metà periodo, rimane stabile tra il 200607 e poi riprende a salire nel biennio 2009-10. Per quanto riguarda le tipologie degli esercizi ricettivi, si rilevano differenze sia quantitative sia strutturali della domanda. Nel 2011 le strutture alberghiere hanno totalizzato 4,96 milioni di pernottamenti e 1,29 milioni di arrivi, valori molto maggiori rispetto ai 2,45 milioni di presenze e 290 mila arrivi registrati dagli esercizi extralberghieri. Di conseguenza, nelle strutture alberghiere la permanenza media risulta di 3,85 notti, addirittura meno della metà di quella delle strutture extralberghiere (8,4 giornate). La maggiore durata dei soggiorni in strutture extralberghiere, essendo questi molto meno numerosi, non incide significativamente sulla permanenza media totale che è invece più vicina al numero medio di 3,85 pernottamenti alberghieri. Non a caso, nel corso dell'ultimo decennio l'andamento della permanenza media alberghiera ricalca quello totale, presentando valori senza variazioni di rilievo (4,12 giornate ad inizio periodo). Al contrario, la permanenza presso gli esercizi extralberghieri mostra maggiori scostamenti, passando da 11,07 notti nel 2001 a 8,4 notti nel 2011, con un trend in costante diminuzione. La fig. 2.2.3 descrive la dinamica del flussi turistici nella regione Abruzzo divisi per provenienza (italiana e straniera) e all'interno di ognuna scinde la tipologia di esercizio ricettivo. All'inizio dell'intervallo esaminato pernotta presso le strutture extra-alberghiere il 27% 97
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
2.2.3 LA SITUAZIONE ABRUZZESE
CRESA
Fig. 2.2.2 PRESENZE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI ED EXTRALBERGHIERI IN ABRUZZO. Anni 2001-2011
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
dei clienti italiani contro il 35,5% dei turisti stranieri; dal 2007 le percentuali italiane crescono mentre quelle estere diminuiscono lievemente, fino ad uniformarsi: nel 2011 le strutture complementari ospitano il 33% dei turisti italiani e il 32,5% dei clienti stranieri. E' bene sottolineare che tra i turisti non residenti in Italia esistono tendenze divergenti: durante il periodo vive e pernotta presso le strutture complementari in media oltre il 40% dei clienti residenti in Unione Europea, mentre le percentuali scendono per i turisti provenienti dal resto dell'Europa (dal 40 al 24%). I clienti residenti al di fuori dell'Europa, invece, alloggiano quasi esclusivamente presso strutture alberghiere (93,7% nel 2003), superando di gran lunga le percentuali relative agli italiani. Tale tendenza diminuisce gradualmente fino a raggiungere l'85,7% nell'ultimo anno considerato. Le presenze extraeuropee presso le strutture complementari, pur crescendo notevolmente dal 6% al 14%, non appaiono rilevanti dato l'esiguo movimento turistico non europeo. Fig. 2.2.3 PRESENZE ITALIANE E STRANIERE, ALBERGHIERE ED EXTRALBERGHIERE IN ABRUZZO. Anni 2001-2011
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
98
IL MOVIMENTO TURISTICO
Indice di funzione turistica Per eseguire confronti interregionali si utilizza l'indicatore di funzione turistica, calcolato per ogni regione mediante rapporto tra presenze turistiche e popolazione residente. Ciò permette di ponderare la domanda turistica in base alla dimensione demografica del territorio esaminato. Il Trentino-Alto Adige e la Valle d'Aosta assumono i primi posti soprattutto per lo scarso numero di residenti, mentre il Lazio perde quota negli anni probabilmente anche per l'incremento della popolazione che vi risiede. Nel decennio considerato molte regioni, come Piemonte, Lombardia,Toscana, Sardegna, Puglia e Calabria migliorano, altre perdono quota (Umbria, Marche, Valle d'Aosta). Il valore abruzzese, di poco inferiore alla media italiana, ha superato il Lazio e occupa una buona posizione
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
Fig. 2.2.5 INDICE DI FUNZIONE TURISTICA NELLE REGIONI ITALIANE E MEDIA NAZIONALE. Anni 2000, 2005, 2010
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
99
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Fig. 2.2.4 INDICE DI FUNZIONE TURISTICA IN ITALIA E NELLE REGIONI ITALIANE. Anno 2011
CRESA
Fig. 2.2.6 INDICE DI FUNZIONE TURISTICA IN ABRUZZO, ITALIA E ALTRE CIRCOSCRIZIONI. Anni 2001 e 2011
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
nel Mezzogiorno, subito dopo la Sardegna. L'andamento del tasso di funzione turistica nelle circoscrizioni italiane presenta, nel 2011, valori invariati rispetto al 2001, testimoniando una crescita uniforme nell’ambito del panorama nazionale. L'ultimo decennio ha visto migliorare lievemente l'incidenza abruzzese sul mercato turistico italiano, nonostante la regione mantenga percentuali di poco inferiori alla media nazionale. La crescita dei flussi turistici in Abruzzo è, infatti, meno intensa rispetto alla media centrosettentrionale, mentre tra le altre regioni del Mezzogiorno guadagna la seconda posizione, subito dopo la Sardegna. E' interessante notare come, durante il periodo considerato, l'Abruzzo abbia raggiunto e superato il Lazio, mentre il distacco dalle Marche sia aumentato. Provenienze dei turisti Dal 2001 al 2011 l'andamento del movimento turistico in Abruzzo si mostra crescente Fig. 2.2.7 PRESENZE ITALIANE E STRANIERE NEGLI ESERCIZI RICETTIVI ABRUZZESI. Anni 2001 -2011
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
100
IL MOVIMENTO TURISTICO
sia per i flussi nazionali che per quelli internazionali, in linea con la media italiana. Tuttavia nella regione la componente italiana supera quella straniera costantemente: nel 2011 le presenze dei turisti nazionali ammontano a 6,4 milioni contro circa 1 milione di presenze degli stranieri. Turisti italiani Analizzando la componente italiana della domanda turistica in Abruzzo, si nota come i flussi di provenienza siano distribuiti in modo quasi invariato rispetto a dieci anni fa.
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
PRESENZE ITALIANE IN ABRUZZO PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNO 2011 (composizione %) Posizione
Regione
Presenze
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Lazio Lombardia Abruzzo Campania Puglia Emilia Romagna Piemonte Veneto Umbria Marche Toscana Trentino A.A. Molise Sicilia Basilicata Calabria Liguria Friuli V. Giulia Sardegna Valle d'Aosta Italia
21,5 16,2 11,5 10,5 7,7 6,0 5,0 4,6 3,3 2,7 2,7 2,2 1,5 1,2 0,9 0,7 0,6 0,5 0,3 0,1 100,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
101
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Fig. 2.2.8 PRESENZE ITALIANE IN ABRUZZO PER CIRCOSCRIZIONE DI PROVENIENZA. Anni 2001 e 2011 (val. ass. e composizione %)
CRESA
La dinamica di arrivi e presenze, sebbene similare, mostra lievi differenze attribuibili presumibilmente a diverse tipologie di turismo: residenti in Abruzzo che alloggiano all'interno della regione per motivi di vacanza pernottano più a lungo rispetto ai turisti campani, i quali invece sono in numero maggiore. Ciò potrebbe dipendere dalla minore spesa di trasporto che gli abruzzesi compensano con una permanenza più lunga. L'accorciamento dei soggiorni dei turisti campani contribuisce probabilmente alla flessione del turismo montano. Nel corso del decennio 2001-2011 i turisti italiani provengono prevalentemente dal Centro e dal Meridione, mentre la quota più esigua appartiene al Nord-Est. Considerando le regioni di provenienza, l'Abruzzo mostra un movimento turistico polarizzato su quattro regioni: infatti le presenze di italiani provengono in gran parte da Lazio (21,5%), Lombardia (16%), Abruzzo (11,5%) e Campania (10,7%). I flussi turistici laziali e campani sono diretti principalmente verso le località montane, mentre una buona percentuale lombarda potrebbe essere identificata come turismo di ritorno. Modeste le percentuali provenienti da Puglia ed Emilia-Romagna, mentre sono ancora limitati i flussi turistici che l'Abruzzo è capace di attrarre dalle regioni limitrofe, considerando che le Marche contribuiscono a meno del 3% delle presenze di italiani, percentuale vicina a quella registrata da Umbria e Toscana. Turisti stranieri Nella fig. 2.2.9 si analizza l'evoluzione del movimento turistico straniero nel decennio 2001-2011, confrontato con l'andamento di alcune variabili economiche utili a spiegarne l'evoluzione, quali il reddito prodotto dai paesi dell'area UE e il tasso di cambio nomiFig. 2.2.9 PRESENZE STRANIERE IN ABRUZZO, PRODUZIONE IN UE E TASSO DI CAMBIO DOLLARO/LIRA - DOLLARO/EURO (val. ass. e var. %)
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
102
IL MOVIMENTO TURISTICO
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
nale di lira ed euro. Rispetto alla media italiana, l'Abruzzo mostra una più stretta correlazione tra presenze straniere e produzione europea, i due andamenti si allineano, infatti, negli anni centrali per poi invertire tendenza a fine periodo. Non si evincono correlazioni significative con il cambio di valuta Dollaro/Lira e Dollaro/Euro. Tale risultato afferma che le scelte dei turisti non residenti sarebbero influenzate dal contesto economico specifico di ogni paese. I turisti stranieri che hanno soggiornato in Abruzzo durante il decennio presentano un andamento stabile, nonostante nel 2011 diminuiscano lievemente rispetto ad inizio periodo, rappresentando il 13,6% delle presenze complessive. Di questi oltre il 9,5% proviene da Paesi dell'area UE, percentuale in aumento rispetto al 2001 non solo per la facilitazione dei collegamenti di trasporto ma soprattutto per i mutamenti geopolitici dell'Unione Europea, nella quale sono entrati a far parte altri Paesi del continente. Analizzando invece i turisti di provenienza europea, si nota che il numero di presenze nel 2011 è inferiore rispetto ad inizio periodo, e ciò motiverebbe la flessione generale del movimento turistico internazionale. I flussi europei sono in gran parte di origine tedesca (20,5%), in linea con il resto dell'Italia, sebbene nel corso del decennio il primato della Germania si sia numericamente ridimensionato di circa la metà. Questo potrebbe dipendere dalla scarsa promozione che l'Abruzzo effettua all'estero, soprattutto in termini di voli low-cost presso l'aeroporto di Pescara. Inoltre, i dati pluriennali mostrano che le località centro-settentrionali sono da sempre preferite dal turismo tedesco, probabilmente perché, raggiungibili in automobile, rispondono meglio all'esigenza di una vacanza breve e flessibile. La Svizzera detiene una percentuale importante sulle presenze straniere (9%), dovuta probabilmente al ritorno annuale dei residenti svizzeri di origine abruzzese. Tuttavia il feno103
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Fig. 2.2.10 PRESENZE DEI TURISTI STRANIERI IN ABRUZZO DISTINTI PER PROVENIENZA. Anni 2001-2011 (val. ass.)
CRESA
Fig. 2.2.11 PRESENZE STRANIERE IN ABRUZZO PER PROVENIENZA. Anni 2001 e 2011 (composizioni %)
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
meno del turismo di ritorno risulta sottodimensionato dalle statistiche ufficiali per via dei frequenti soggiorni nelle seconde case o presso parenti e amici. Rispetto al 2001, le presenze turistiche inglesi sono diminuite notevolmente soprattutto negli hotel, mentre i turisti austriaci che decidono di alloggiare in strutture alberghiere sono sempre più numerosi, in linea con la media nazionale. La flessione del turismo britannico potrebbe avere relazione con il turismo montano, anch'esso in diminuzione. Aumentano le presenze di provenienza est-europea, come Polonia e Romania, riflettendo un'esigenza di soggiorno più che altro dedita alla ricerca di lavoro. Osservando il contesto nazionale, i flussi provenienti dagli Stati Uniti occupano il secondo posto con il 6,5% delle presenze turistiche estere. Contrariamente a quanto avviene in Italia, la quota di turisti extraeuropei in Abruzzo è piuttosto esigua ed è costituita in prevalenza da statunitensi e canadesi. Rispetto al 2001, i primi conoscono flessioni, mentre i secondi registrano incrementi di oltre il l'80%. Infine, la quota di turisti di provenienza russa è più che raddoppiata.
2.2.4 LA SITUAZIONE PROVINCIALE Dopo aver tracciato il quadro turistico regionale, si analizzano i poli di attrazione turistica a livello sia di province sia dei comuni più significativi. Nell'arco del periodo considerato la situazione delle province non ha subito notevoli variazioni. Nel quadro del 2011 Teramo riceve la più alta percentuale di arrivi (531.996), seguita da L'Aquila (388.194), mentre Pescara e Chieti sono in coda con rispettivamente 342.017 e 318.691 arrivi. La diversa concentrazione dei turisti nelle province diventa evidente considerando le presenze: nel teramano le più consistenti, pari a 104
3,4 milioni, addirittura risultano il triplo di Pescara, la quale scende all'ultimo posto con poco più di 1,1 milione, nonostante i valori delle tre province siano prossimi (circa 1,3 milioni a L'Aquila e Chieti). La maggiore permanenza media teatina rispetto a Pescara è evidentemente causata da differenti tipologie di turismo. La provincia pescarese, grazie alla presenza di poli congressuali soprattutto nei comuni di Pescara e Montesilvano, assorbe buona parte del turismo d'affari e congressuale abruzzese che ha una durata media minore rispetto ai viaggi di vacanza. Ciò è confermato dall'analisi delle presenze alberghiere ed extralberghiere: mentre le prime costituiscono la maggior parte del totale pescarese (93% nel 2011), a Chieti il 40% delle presenze è concentrato negli esercizi extralberghieri (agriturismi, campeggi, B&B., ecc.) che si presume ricevano una quota più alta di turisti villeggianti, considerando anche le promozioni offerte per permanenze di durata settimanale. Inoltre, dalle statistiche ufficiali Istat, emerge che la domanda presso campeggi e villaggi turistici della provincia di Pescara risulta addirittura nulla (*fenomeno non esistente o rilevato e non trovato). Ciò significa che le strutture alberghiere pescaresi ospitano anche buona parte del turismo balneare. Nella provincia teramana la componente extralberghiera raggiunge quasi la metà dei pernottamenti totali sia per i turisti italiani che stranieri, con valori assoluti nei dieci anni sempre prossimi ad un milione e mezzo di presenze. Mentre ad inizio periodo i clienti esteri sceglievano più frequentemente un alloggio complementare, tale tendenza è diminuita nel corso del decennio. Il movimento turistico nella provincia aquilana conosce tendenze divergenti: i turisti italiani diminuiscono nelle strutture alberghiere, dove accorciano il periodo di permanenza, crescono invece in modo moderato negli esercizi extralberghieri. Nell'ultimo triennio la componente straniera aumenta in tutte le tipologie d'esercizio, riuscendo a superare solo per i complementari i livelli del 2008. La distribuzione di presenze alberghiere e complementari si differenzia tra le province e ciò influisce anche sulla permanenza media. Quest'ultima nel 2011 si presenta più lunga nel teramano, con circa 7 giornate, mentre è notevolmente più bassa nelle altre province: si totalizzano 4 giornate medie a Pescara e Chieti, 3 giornate nell'Aquilano. Analizzando le provenienze dei turisti, i pernottamenti medi dei clienti esteri non differiscono in modo significativo rispetto a quelli italiani. Al contrario si rilevano differenze tra le tipologie di alloggio turistico: in quasi tutte le province, ad eccezione di L'Aquila, è nettamente superiore la permanenza presso le strutture complementari, pari a 9 giornate nelle province di Pescara e Teramo, e 10 giornate nella provincia teatina. Turisti italiani Rispetto al 2001, la domanda turistica interna è aumentata in tutte le province, soprattutto per quanto riguarda le presenze degli abruzzesi in Abruzzo. Le regioni italiane da cui proviene il maggior numero di presenze nelle singole province sono rimaste invariate, tuttavia si registrano differenze di composizione. Le presenze laziali e campane occupano una buona percentuale nel comparto aquilano (rispettivamente 31% e 22%), richiamate dalle località montane anche per l'evidente vicinanza geografica. Rispetto ad inizio periodo, mentre le prime sono stabili, aumenta il peso turistico campano, tut105
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
IL MOVIMENTO TURISTICO
CRESA
tavia la permanenza media risulta minore di quella laziale. I turisti provenienti dal Lazio, che invece optano per il turismo balneare, si concentrano nel teramano con un'incidenza maggiore rispetto al 2001. Anche i flussi lombardi scelgono come meta principale la provincia di Teramo, mentre assumono poca rilevanza nell'Aquilano, probabilmente perché il turismo montano abruzzese non possiede connotati addizionali rispetto a quello del Nord Italia. Ponendo attenzione alla tipologia di struttura, si rilevano ulteriori differenze interprovinciali. I turisti abruzzesi alloggiano più frequentemente nelle strutture extralberghiere, costituendone la fetta più ampia nelle provincie di Chieti e Pescara. La diversa distribuzione dei flussi alberghieri e non alberghieri è evidente nel Chietino, dove le presenze alberghiere sono maggiori rispettivamente per Lazio, Lombardia, Campania e Puglia, mentre l'Abruzzo occupa il quinto posto. I flussi molisani risultano modesti nelle strutture extralberghiere della provincia di Chieti, presumibilmente a causa dell'evidente prossimità geografica, e scarsi nelle altre provincie. La provincia aquilana, a differenza delle altre, mostra flussi più concentrati (Lazio e Campania), mentre nelle provincie di Pescara e Chieti manca una polarizzazione così forte. Nella provincia di Teramo i flussi lombardi primeggiano nelle strutture non alberghiere, mentre in quelle alberghiere, pur conservando il secondo posto, perdono rispetto al 2001 in peso percentuale, che invece aumenta per i flussi provenienti dall'Abruzzo e dal Piemonte. In tutte le province i turisti piemontesi mostrano una preferenza extralberghiera a livello di composizione percentuale, con una permanenza media di ben 11 giornate nella provincia teramana, seguite dalle oltre 10 giornate a Pescara e Chieti. Turisti stranieri Le statistiche ufficiali del 2011 registrano incrementi della componente turistica straniera nelle province di Pescara, L'Aquila e Chieti. I valori teramani, nonostante siano in termini assoluti superiori alle altre province, conoscono un calo rispetto al 2001. Il peso del turismo estero sul totale è più forte nelle province di Pescara (15,6%) e Teramo (14%); Chieti si mantiene nella media regionale (11%) mentre L'Aquila risulta la provincia meno attrattiva per il turismo estero (7%). Per quanto riguarda le provenienze, aumenta l'incidenza dei turisti francesi rispetto al 2001, i quali si dirigono prevalentemente nelle province di Chieti e Pescara. I turisti tedeschi si concentrano nel teramano. Si potrebbe ipotizzare lo stesso per gli svizzeri, che sono presenti in tutte le province ma predominano in quella di Teramo. I flussi austriaci, diretti prevalentemente a Pescara, lasciano intuire lo svilupparsi del turismo d'affari. Tra le provenienze extraeuropee diminuisce la quota statunitense che, a inizio periodo, appariva invece rilevante in tutte le province; al contrario, la domanda turistica cinese è in ascesa, con picchi intensi di presenze alberghiere nel comparto pescarese. 2.2.5 LA SITUAZIONE COMUNALE L'analisi della domanda turistica abruzzese a livello comunale permette di delineare in modo approfondito la competitività territoriale, nonché i punti di debolezza da correggere e valorizzare. In questa sede saranno presentate le dinamiche turistiche dei comuni 106
principali, tralasciando le aree comunali minori a causa del segreto statistico ivi vigente. Osservando gli esercizi ricettivi nel complesso, gli arrivi e le presenze si concentrano in più di un comune per provincia. Distinguendo, invece, la componente alberghiera da quella complementare emergono le prime differenze. Per quanto riguarda la provincia aquilana, i clienti italiani scelgono prevalentemente presso Pescasseroli, Roccaraso e L'Aquila, con permanenze maggiori nelle prime due. I turisti stranieri sono più concentrati a L'Aquila e Sulmona, nelle quali prevalgono i pernottamenti alberghieri per probabili motivi di studio e lavoro. Nell'area teramana i comuni più frequentati dai turisti italiani sono Giulianova, in termini di arrivi, e Tortoreto per le presenze, dove la permanenza media supera le 9 giornate. A livello alberghiero, Alba Adriatica accoglie il maggior numero di arrivi e presenze italiane, invece le extralberghiere si concentrano tra Roseto degli Abruzzi e Tortoreto. I clienti esteri si distribuiscono in modo più omogeneo: tra le mete preferite spicca Roseto degli Abruzzi, immediatamente seguita da Giulianova, Pineto e Silvi. Buone anche le percentuali di Alba Adriatica, soprattutto per il movimento nelle strutture extralberghiere. Tra i comuni pescaresi, Montesilvano e Pescara sono i poli di maggiore attrazione, nel dettaglio la domanda alberghiera è concentrata negli hotel montesilvanesi, i quali conoscono una permanenza maggiore (circa 5 giornate), probabilmente dovuta all'offerta pluri-turistica nonché alle frequenti formule di vacanza-famiglia. Le strutture complementari, seppur scarse, sono maggiori nel comune pescarese. I dati ufficiali registrati nel comune di Caramanico comprendono la totalità del turismo termale della regione, al quale si collega l'evidente prevalenza della domanda alberghiera. Il movimento turistico nella provincia di Chieti appare orientato verso le località marine: la meta più ricercata dai turisti italiani è Vasto, mentre Francavilla al mare assorbe la quota maggiore di clienti esteri, sebbene entrambi i comuni non abbiano registrato variazioni delle presenze totali di grande rilievo durante il decennio. Probabilmente le infrastrutture di trasporto permettono un maggiore afflusso estero nell'area francavillese. In generale, si nota che nei comuni costieri la dinamica dei pernottamenti cambia notevolmente tra tipologie di struttura: a Vasto le presenze italiane negli esercizi extralberghieri superano le 18 giornate contro le 4 giornate medie alberghiere, mentre a Pineto si registrano 16 giornate medie extralberghiere e circa 6 negli hotel. Questa differenza potrebbe dipendere dai numerosi campeggi che caratterizzano la costa abruzzese. Le località turistiche Lo sviluppo turistico in Abruzzo trae beneficio dalla posizione geografica che da una parte risulta attraversata dalla direttrice adriatica, dall'altra è adiacente alle aree metropolitane di Roma e Napoli, che generano consistenti flussi turistici. La regione, pur vantando risorse turistiche differenziate, mostra una netta prevalenza del turismo balneare, evidenziando una forte componente stagionale della domanda. I pernottamenti presso le altre località sono in ascesa. Il turismo costiero, che abbraccia le province di Teramo, Pescara e Chieti, è da sempre la fonte di maggiore attrazione e rappresenta circa il 60% del movimento turistico totale dell'anno 2011, con un peso percentuale relativamente costante nel corso del decennio. 107
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
IL MOVIMENTO TURISTICO
CRESA
Seguono il turismo presso altre località (28,5%), che durante il periodo è aumentato soprattutto nei capoluoghi provinciali, e il turismo montano (8,8%) il quale continua a perdere quota, in linea anche con le tendenze precedenti al 2001. Nelle località collinari e termali, infine, si rilevano le più basse percentuali di presenze, dovute probabilmente ad una non sufficientemente ampia e variegata offerta di attrattive turistiche. Analizzando le singole località si registrano forti flessioni del movimento straniero verso le mete montane e termali, mentre è in sensibile aumento nelle località collinari.
108
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.1 MOVIMENTO ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO IN ABRUZZO. ANNI 2001-2011 (val. ass.) Italiani Anni
Stranieri
Arrivi
Presenze
1.004.824 1.017.964 1.108.398 1.096.737 1.151.037 1.205.456 1.163.779 1.205.426 999.324 1.087.507 1.137.698
4.071.907 4.156.774 4.502.104 4.305.666 4.372.688 4.620.033 4.463.007 4.479.655 4.095.067 4.345.351 4.287.357
Arrivi
Totale
Presenze
Arrivi
Presenze
621.759 644.689 606.175 613.175 587.310 642.189 649.860 643.212 553.610 601.757 681.775
1.139.414 1.160.387 1.240.180 1.235.730 1.288.584 1.350.246 1.313.751 1.355.162 1.114.383 1.218.822 1.290.697
4.693.666 4.801.463 5.108.279 4.918.841 4.959.998 5.262.222 5.112.867 5.122.867 4.648.677 4.947.108 4.969.132
178.254 183.663 186.739 189.602 211.325 227.623 247.055 271.187 225.576 266.298 290.201
1.972.603 2.054.552 2.006.876 2.014.375 1.991.212 2.187.357 2.261.779 2.437.609 2.005.250 2.359.843 2.453.305
1.317.668 1.344.050 1.426.919 1.425.332 1.499.909 1.577.869 1.560.806 1.626.349 1.339.959 1.485.120 1.580.898
6.666.269 6.856.015 7.115.155 6.933.216 6.951.210 7.449.579 7.374.646 7.560.476 6.653.927 7.306.951 7.422.437
Esercizi alberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
134.590 142.423 131.782 138.993 137.547 144.790 149.972 149.736 115.059 131.315 152.999
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
134.658 136.832 149.529 153.553 171.598 186.862 207.376 228.036 191.987 227.392 247.865
1.573.470 1.633.760 1.672.910 1.695.320 1.667.094 1.834.684 1.923.491 2.060.178 1.727.042 2.035.716 2.125.568
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
1.139.482 1.154.796 1.257.927 1.250.290 1.322.635 1.392.318 1.371.155 1.433.462 1.191.311 1.314.899 1.385.563
5.645.377 5.790.534 6.175.014 6.000.986 6.039.782 6.454.717 6.386.498 6.539.833 5.822.109 6.381.067 6.412.925
43.596 46.831 37.210 36.049 39.727 40.761 39.679 43.151 33.589 38.906 42.336
399.133 420.792 333.966 319.055 324.118 352.673 338.288 377.431 278.208 324.127 327.737
Esercizi alberghieri ed extralberghieri 178.186 189.254 168.992 175.042 177.274 185.551 189.651 192.887 148.648 170.221 195.335
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
109
1.020.892 1.065.481 940.141 932.230 911.428 994.862 988.148 1.020.643 831.818 925.884 1.009.512
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Esercizi extralberghieri
CRESA
TAB. 2.2.2 MOVIMENTO ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO IN ABRUZZO. ANNI 2001-2011 (var. % sull'anno precedente) Italiani
Stranieri
Anni
Arrivi
Presenze
2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
1,3 8,9 -1,1 5,0 4,7 -3,5 3,6 -17,1 8,8 4,6
2,1 8,3 -4,4 1,6 5,7 -3,4 0,4 -8,6 6,1 -1,3
2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
1,6 9,3 2,7 11,8 8,9 11,0 10,0 -15,8 18,4 9,0
3,8 2,4 1,3 -1,7 10,1 4,8 7,1 -16,2 17,9 4,4
Arrivi
Totale
Presenze
Arrivi
Presenze
3,7 -6,0 1,2 -4,2 9,3 1,2 -1,0 -13,9 8,7 13,3
1,8 6,9 -0,4 4,3 4,8 -2,7 3,2 -17,8 9,4 5,9
2,3 6,4 -3,7 0,8 6,1 -2,8 0,2 -9,3 6,4 0,4
5,4 -20,6 -4,5 1,6 8,8 -4,1 11,6 -26,3 16,5 1,1
3,0 1,7 1,5 11,5 7,7 8,5 9,8 -16,8 18,1 9,0
4,2 -2,3 0,4 -1,1 9,9 3,4 7,8 -17,7 17,7 4,0
2,0 6,2 -0,1 5,2 5,2 -1,1 4,2 -17,6 10,8 6,4
2,8 3,8 -2,6 0,3 7,2 -1,0 2,5 -12,0 9,8 1,6
Esercizi alberghieri 5,8 -7,5 5,5 -1,0 5,3 3,6 -0,2 -23,2 14,1 16,5
Esercizi extralberghieri 7,4 -20,5 -3,1 10,2 2,6 -2,7 8,8 -22,2 15,8 8,8
Esercizi alberghieri ed extralberghierI 2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
1,3 8,9 -0,6 5,8 5,3 -1,5 4,5 -16,9 10,4 5,4
2,6 6,6 -2,8 0,6 6,9 -1,1 2,4 -11,0 9,6 0,5
6,2 -10,7 3,6 1,3 4,7 2,2 1,7 -22,9 14,5 14,8
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
110
4,4 -11,8 -0,8 -2,2 9,2 -0,7 3,3 -18,5 11,3 9,0
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.3 PERMANENZA MEDIA NELLE STRUTTURE RICETTIVE IN ABRUZZO. ANNI 2001-2011 Anni
Italiani
Stranieri
Totale
Esercizi alberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
4,05 4,08 4,06 3,93 3,80 3,83 3,83 3,72 4,10 4,00 3,77
4,62 4,53 4,60 4,41 4,27 4,44 4,33 4,30 4,81 4,58 4,46
4,12 4,14 4,12 3,98 3,85 3,90 3,89 3,78 4,17 4,06 3,85
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
11,68 11,94 11,19 11,04 9,72 9,82 9,28 9,03 9,00 8,95 8,58
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
4,95 5,35 4,91 4,80 4,57 4,64 4,66 4,56 4,89 4,85 4,63
9,16 8,99 8,98 8,85 8,16 8,65 8,53 8,75 8,28 8,33 7,74
11,07 11,19 10,75 10,62 9,42 9,61 9,15 8,99 8,89 8,86 8,45
Esercizi alberghieri ed extralberghieri 5,73 5,63 5,56 5,33 5,14 5,36 5,21 5,29 5,60 5,44 5,17
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
111
5,06 5,10 4,99 4,86 4,63 4,72 4,72 4,65 4,97 4,92 4,70
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Esercizi extralberghieri
CRESA
TAB. 2.2.4 MOVIMENTO DEI TURISTI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI ABRUZZESI PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso %) Paese di provenienza
2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 1.139.482 Paesi esteri 178.186 Unione Europea 121.761 Austria 8.167 Belgio 5.062 Bulgaria n.d. Cipro n.d. Repubblica Ceca 8.442 Germania 49.936 Danimarca 1.116 Estonia n.d. Spagna 2.915 Finlandia 314 Francia 10.169 Grecia 1.123 Ungheria 812 Irlanda 1.777 Lituania n.d. Lussemburgo 352 Lettonia n.d. Malta n.d. Paesi Bassi 6.683 Polonia 3.341 Portogallo 455 Romania n.d. Svezia 1.380 Slovenia 551 Slovacchia 3.494 Regno Unito 15.672 Paesi europei non Ue 27.631 Islanda 17 Norvegia 691 Svizzera 14.522 Croazia 1.272 Turchia 479 Russia 3.091 Altri paesi europei 7.559 Paesi extra europei 28.794 Egitto 299 Paesi Africa Mediterranea 1.118 Sud Africa 190 Altri paesi africani 711 Israele 832 Altri Paesi Medio Oriente 366 Cina 394 Giappone 1.827 Corea del sud 405 India n.d. Altri Paesi Asia 701 Canada 3.661 Stati Uniti 11.907 Messico 235 Argentina 1.044 Brasile 897 Venezuela 399 Altri Paesi America Latina 547 Australia 1.561 Nuova Zelanda 415 Altri 1.285 Mondo 1.317.668
5.645.377 1.020.892 752.499 54.894 32.010 n.d. n.d. 76.712 373.933 5.987 n.d. 9.773 1.652 41.602 3.876 4.506 6.089 n.d. 2.367 n.d. n.d. 38.123 18.632 3.421 n.d. 4.882 2.114 21.325 50.601 159.410 395 4.336 100.090 4.245 2.572 14.514 33.258 108.983 3.317 6.781 570 4.109 2.052 1.604 1.346 7.639 1.002 n.d. 3.155 14.349 37.553 598 4.851 3.460 2.082 3.002 4.547 918 6.048 6.666.269
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo 4,95 5,73 6,18 6,72 6,32
86,5 13,5 9,2 0,6 0,4
84,7 15,3 11,3 0,8 0,5
9,09 7,49 5,36
0,6 3,8 0,1
1,2 5,6 0,1
3,35 5,26 4,09 3,45 5,55 3,43
0,2 0,0 0,8 0,1 0,1 0,1
0,1 0,0 0,6 0,1 0,1 0,1
6,72
0,0
0,0
5,70 5,58 7,52
0,5 0,3 0,0
0,6 0,3 0,1
3,54 3,84 6,10 3,23 5,77 23,24 6,27 6,89 3,34 5,37 4,70 4,40 3,78 11,09 6,07 3,00 5,78 2,47 4,38 3,42 4,18 2,47
0,1 0,0 0,3 1,2 2,1 0,0 0,1 1,1 0,1 0,0 0,2 0,6 2,2 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0
0,1 0,0 0,3 0,8 2,4 0,0 0,1 1,5 0,1 0,0 0,2 0,5 1,6 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0
4,50 3,92 3,15 2,54 4,65 3,86 5,22 5,49 2,91 2,21 4,71 5,06
0,1 0,3 0,9 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 100,0
0,0 0,2 0,6 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 100,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
112
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti 1.385.563 195.335 128.716 11.030 8.457 806 52 7.781 33.676 2.283 174 4.892 806 12.411 1.120 1.590 1.295 792 661 331 298 10.725 6.946 941 8.146 1.655 1.189 1.223 9.436 30.878 60 3.833 13.466 800 884 5.227 6.608 35.741 259 1.405 242 842 1.575 389 1.189 1.290 619 541 794 5.777 10.259 635 1.600 2.297 881 534 2.588 241 1.784 1.580.898
6.412.925 1.009.512 706.998 69.474 47.521 3.874 314 60.649 206.669 14.248 720 16.198 2.802 51.528 3.649 8.881 4.908 3.561 4.514 1.875 1.400 68.215 26.025 3.339 52.453 6.501 4.386 8.793 34.501 166.626 196 15.123 92.094 2.749 3.232 23.243 29.989 135.888 2.391 6.379 1.243 6.009 7.399 1.628 4.564 4.654 1.347 1.679 2.833 26.214 33.931 3.673 4.901 6.683 3.396 1.801 7.704 745 6.714 7.422.437
Arrivi Presenze Peso % su mondo
4,63 5,17 5,49 6,30 5,62 4,81 6,04 7,79 6,14 6,24 4,14 3,31 3,48 4,15 3,26 5,59 3,79 4,50 6,83 5,66 4,70 6,36 3,75 3,55 6,44 3,93 3,69 7,19 3,66 5,40 3,27 3,95 6,84 3,44 3,66 4,45 4,54 3,80 9,23 4,54 5,14 7,14 4,70 4,19 3,84 3,61 2,18 3,10 3,57 4,54 3,31 5,78 3,06 2,91 3,85 3,37 2,98 3,09 3,76 4,70
87,6 12,4 8,1 0,7 0,5 0,1 0,0 0,5 2,1 0,1 0,0 0,3 0,1 0,8 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,7 0,4 0,1 0,5 0,1 0,1 0,1 0,6 2,0 0,0 0,2 0,9 0,1 0,1 0,3 0,4 2,3 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,4 0,6 0,0 0,1 0,1 0,1 0,0 0,2 0,0 0,1 100,0
86,4 13,6 9,5 0,9 0,6 0,1 0,0 0,8 2,8 0,2 0,0 0,2 0,0 0,7 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,9 0,4 0,0 0,7 0,1 0,1 0,1 0,5 2,2 0,0 0,2 1,2 0,0 0,0 0,3 0,4 1,8 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,4 0,5 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 100,0
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.5 MOVIMENTO DEI TURISTI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI ABRUZZESI PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass e peso %) 2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 1.004.824 Paesi esteri 134.590 Unione Europea 82.610 Austria 5.905 Belgio 4.014 Bulgaria n.d. Cipro n.d. Repubblica Ceca 1.196 Germania 31.431 Danimarca 679 Estonia n.d. Spagna 2.805 Finlandia 267 Francia 8.922 Grecia 1.088 Ungheria 623 Irlanda 1.730 Lituania n.d. Lussemburgo 294 Lettonia n.d. Malta n.d. Paesi Bassi 3.567 Polonia 2.425 Portogallo 426 Romania n.d. Svezia 1.301 Slovenia 510 Slovacchia 616 Regno Unito 14.811 Paesi europei non Ue 23.934 Islanda 12 Norvegia 600 Svizzera 11.266 Croazia 1.252 Turchia 464 Russia 3.050 Altri paesi europei 7.290 Paesi extra europei 28.046 Egitto 298 Paesi Africa Mediterranea 1.076 Sud Africa 180 Altri Paesi Africani 696 Israele 821 Altri Paesi Medio Oriente 356 Cina 387 Giappone 1.812 Corea del sud 405 India n.d. Altri Paesi Asia 684 Canada 3.602 Stati Uniti 11.618 Messico 200 Argentina 1.031 Brasile 873 Venezuela 391 Altri Paesi America Latina 528 Australia 1.486 Nuova Zelanda 388 Altri 1.214 Mondo 1.139.414
4.071.907 621.759 396.063 35.353 20.109 n.d. n.d. 7.376 193.642 2.355 n.d. 9.010 1.406 33.283 3.086 2.490 5.821 n.d. 1.739 n.d. n.d. 13.139 8.853 2.991 n.d. 4.346 1.768 3.371 45.925 122.304 25 3.604 68.169 4.139 2.056 14.170 30.141 103.392 3.314 6.282 519 3.113 2.036 1.547 1.110 7.606 1.002 n.d. 2.995 13.953 36.129 563 4.765 3.316 2.044 2.601 4.285 854 5.358 4.693.666
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo 4,05 4,62 4,79 5,99 5,01
88,2 11,8 7,3 0,5 0,4
86,8 13,2 8,4 0,8 0,4
6,17 6,16 3,47
0,1 2,8 0,1
0,2 4,1 0,1
3,21 5,27 3,73 2,84 4,00 3,36
0,2 0,0 0,8 0,1 0,1 0,2
0,2 0,0 0,7 0,1 0,1 0,1
5,91
0,0
0,0
3,68 3,65 7,02
0,3 0,2 0,0
0,3 0,2 0,1
3,34 3,47 5,47 3,10 5,11 2,08 6,01 6,05 3,31 4,43 4,65 4,13 3,69 11,12 5,84 2,88 4,47 2,48 4,35 2,87 4,20 2,47
0,1 0,0 0,1 1,3 2,1 0,0 0,1 1,0 0,1 0,0 0,3 0,6 2,5 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,2 0,0
0,1 0,0 0,1 1,0 2,6 0,0 0,1 1,5 0,1 0,0 0,3 0,6 2,2 0,1 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0
4,38 3,87 3,11 2,82 4,62 3,80 5,23 4,93 2,88 2,20 4,41 4,12
0,1 0,3 1,0 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 100,0
0,1 0,3 0,8 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 100,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
113
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti 1.137.698 152.999 94.119 9.585 6.704 737 50 3.085 22.325 1.403 166 4.452 575 10.022 1.024 1.215 1.207 665 541 292 282 4.482 5.794 887 7.160 1.402 1.041 978 8.045 26.413 55 3.584 10.491 769 827 4.886 5.801 32.467 207 1.308 185 709 1.486 368 1.141 1.226 602 507 736 5.301 9.090 596 1.521 2.188 840 474 2.167 196 1.619 1.290.697
4.287.357 681.775 439.034 60.963 31.858 3.507 312 22.022 118.108 7.056 642 13.760 1.849 37.288 3.367 6.429 4.386 3.202 3.313 1.675 1.335 14.952 17.729 3.144 39.499 4.948 3.698 6.818 27.174 126.194 184 13.923 61.315 2.529 3.093 21.186 23.964 116.547 1.110 5.333 796 3.026 7.004 1.539 4.290 4.538 1.292 1.558 2.395 23.522 29.251 3.562 4.188 6.410 3.261 1.453 6.240 553 5.226 4.969.132
Arrivi Presenze Peso % su mondo
3,77 4,46 4,66 6,36 4,75 4,76 6,24 7,14 5,29 5,03 3,87 3,09 3,22 3,72 3,29 5,29 3,63 4,82 6,12 5,74 4,73 3,34 3,06 3,54 5,52 3,53 3,55 6,97 3,38 4,78 3,35 3,88 5,84 3,29 3,74 4,34 4,13 3,59 5,36 4,08 4,30 4,27 4,71 4,18 3,76 3,70 2,15 3,07 3,25 4,44 3,22 5,98 2,75 2,93 3,88 3,07 2,88 2,82 3,23 3,85
88,1 11,9 7,3 0,7 0,5 0,1 0,0 0,2 1,7 0,1 0,0 0,3 0,0 0,8 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,3 0,4 0,1 0,6 0,1 0,1 0,1 0,6 2,0 0,0 0,3 0,8 0,1 0,1 0,4 0,4 2,5 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,4 0,7 0,0 0,1 0,2 0,1 0,0 0,2 0,0 0,1 100,0
86,3 13,7 8,8 1,2 0,6 0,1 0,0 0,4 2,4 0,1 0,0 0,3 0,0 0,8 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,3 0,4 0,1 0,8 0,1 0,1 0,1 0,5 2,5 0,0 0,3 1,2 0,1 0,1 0,4 0,5 2,3 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,5 0,6 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,1 0,0 0,1 100,0
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Paese di provenienza
CRESA
TAB. 2.2.6 MOVIMENTO DEI TURISTI NEGLI ESERCIZI EXTRALBERGHIERI ABRUZZESI PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso %) Paese di provenienza
2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 134.658 Paesi esteri 134.590 Unione Europea 39.151 Austria 2.262 Belgio 1.048 Bulgaria n.d. Cipro n.d. Repubblica Ceca 7.246 Germania 18.505 Danimarca 437 Estonia n.d. Spagna 110 Finlandia 47 Francia 1.247 Grecia 35 Ungheria 189 Irlanda 47 Lituania n.d. Lussemburgo 58 Lettonia n.d. Malta n.d. Paesi Bassi 3.116 Polonia 916 Portogallo 29 Romania n.d. Svezia 79 Slovenia 41 Slovacchia 2.878 Regno Unito 861 Paesi europei non Ue 3.697 Islanda 5 Norvegia 91 Svizzera 3.256 Croazia 20 Turchia 15 Russia 41 Altri Paesi Europei 269 Paesi extra europei 1.153 Egitto 1 Paesi Africa Mediterranea 42 Sud Africa 10 Altri Paesi Africani 15 Israele 11 Altri Paesi Medio Oriente 10 Cina 7 Giappone 15 Corea del sud 405 India n.d. Altri Paesi Asia 17 Canada 59 Stati Uniti 289 Messico 35 Argentina 13 Brasile 24 Venezuela 8 Altri Paesi America Latina 19 Australia 75 Nuova Zelanda 27 Altri 71 Mondo 1.139.414
1.573.470 621.759 356.436 19.541 11.901 n.d. n.d. 69.336 180.291 3.632 n.d. 763 246 8.319 790 2.016 268 n.d. 628 n.d. n.d. 24.984 9.779 430 n.d. 536 346 17.954 4.676 37.106 370 732 31.921 106 516 344 3.117 6.593 3 499 51 996 16 57 236 33 1.002 n.d. 160 396 1.424 35 86 144 38 401 262 64 690 4.693.666
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo 11,68 4,62 9,10 8,64 11,36
11,8 11,8 3,4 0,2 0,1
33,5 13,2 7,6 0,4 0,3
9,57 9,74 8,31
0,6 1,6 0,0
1,5 3,8 0,1
6,94 5,23 6,67 22,57 10,67 5,70
0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0
0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0
10,83
0,0
0,0
8,02 10,68 14,83
0,3 0,1 0,0
0,5 0,2 0,0
6,78 8,44 6,24 5,43 10,04 74,00 8,04 9,80 5,30 34,40 8,39 11,59 5,72 3,00 11,88 5,10 66,40 1,45 5,70 33,71 2,20 2,47
0,0 0,0 0,3 0,1 0,3 0,0 0,0 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
0,0 0,0 0,4 0,1 0,8 0,0 0,0 0,7 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
9,41 6,71 4,93 1,00 6,62 6,00 4,75 21,11 3,49 2,37 9,72 4,12
0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0
0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
114
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti 247.865 42.336 34.597 1.445 1.753 69 2 4.696 11.351 880 8 440 231 2.389 96 375 88 127 120 39 16 6.243 1.152 54 986 253 148 245 1.391 4.465 5 249 2.975 31 57 341 807 3.274 52 97 57 133 89 21 48 64 17 34 58 476 1.169 39 79 109 41 60 421 45 165 290.201
2.125.568 327.737 267.964 8.511 15.663 367 2 38.627 88.561 7.192 78 2.438 953 14.240 282 2.452 522 359 1.201 200 65 53.263 8.296 195 12.954 1.553 688 1.975 7.327 40.432 12 1.200 30.779 220 139 2.057 6.025 19.341 1.281 1.046 447 2.983 395 89 274 116 55 121 438 2.692 4.680 111 713 273 135 348 1.464 192 1.488 2.453.305
Arrivi Presenze Peso % su mondo
8,58 7,74 7,75 5,89 8,93 5,32 1,00 8,23 7,80 8,17 9,75 5,54 4,13 5,96 2,94 6,54 5,93 2,83 10,01 5,13 4,06 8,53 7,20 3,61 13,14 6,14 4,65 8,06 5,27 9,06 2,40 4,82 10,35 7,10 2,44 6,03 7,47 5,91 24,63 10,78 7,84 22,43 4,44 4,24 5,71 1,81 3,24 3,56 7,55 5,66 4,00 2,85 9,03 2,50 3,29 5,80 3,48 4,27 9,02 8,45
85,4 14,6 11,9 0,5 0,6 0,0 0,0 1,6 3,9 0,3 0,0 0,2 0,1 0,8 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 2,2 0,4 0,0 0,3 0,1 0,1 0,1 0,5 1,5 0,0 0,1 1,0 0,0 0,0 0,1 0,3 1,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 100,0
86,6 13,4 10,9 0,3 0,6 0,0 0,0 1,6 3,6 0,3 0,0 0,1 0,0 0,6 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 2,2 0,3 0,0 0,5 0,1 0,0 0,1 0,3 1,6 0,0 0,0 1,3 0,0 0,0 0,1 0,2 0,8 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 100,0
IL MOVIMENTO TURISTICO
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
TAB. 2.2.7 MOVIMENTO DEI TURISTI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI ED EXTRALBERGHIERI ABRUZZESI PER PAESE DI PROVENIENZA (var. % 2011-2001)
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
115
CRESA
TAB. 2.2.8 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI ABRUZZESI PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Regione di provenienza
2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte 50.482 307.511 Valle d'Aosta 1.029 9.383 Lombardia 164.272 1.003.323 Trentino-A.A. 16.959 148.586 Veneto 51.681 254.043 Friuli-V. Giulia 9.141 36.280 Liguria 12.757 50.391 Emilia-R. 72.784 361.500 Toscana 39.222 153.622 Umbria 29.319 179.810 Marche 41.788 163.235 Lazio 238.905 1.153.873 Abruzzo 107.063 611.895 Molise 15.753 73.389 Campania 129.820 529.874 Puglia 107.957 404.223 Basilicata 9.614 48.349 Calabria 11.694 41.453 Sicilia 23.572 91.832 Sardegna 5.670 22.805 Italia 1.139.482 5.645.377
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 6,09 9,12 6,11 8,76 4,92 3,97 3,95 4,97 3,92 6,13 3,91 4,83 5,72 4,66 4,08 3,74 5,03 3,54 3,90 4,02 4,95
4,4 0,1 14,4 1,5 4,5 0,8 1,1 6,4 3,4 2,6 3,7 21,0 9,4 1,4 11,4 9,5 0,8 1,0 2,1 0,5 100,0
Presenze Permanenza media
Arrivi Presenze
Valori assoluti
5,4 53.878 0,2 1.274 17,8 181.558 2,6 18.666 4,5 60.192 0,6 9.762 0,9 11.843 6,4 84.417 2,7 44.441 3,2 39.171 2,9 47.534 20,4 308.150 10,8 151.869 1,3 20.374 9,4 166.884 7,2 128.625 0,9 13.534 0,7 14.652 1,6 22.113 0,4 6.626 100,0 1.385.563
318.829 8.486 1.037.042 140.979 293.663 34.985 40.238 386.979 175.091 212.833 176.299 1.379.642 735.835 97.433 675.239 495.982 56.508 46.639 79.094 21.129 6.412.925
Var % (2001 = 100) Arrivi Presenze
Peso % su Italia 5,92 6,66 5,71 7,55 4,88 3,58 3,40 4,58 3,94 5,43 3,71 4,48 4,85 4,78 4,05 3,86 4,18 3,18 3,58 3,19 4,63
3,9 0,1 13,1 1,3 4,3 0,7 0,9 6,1 3,2 2,8 3,4 22,2 11,0 1,5 12,0 9,3 1,0 1,1 1,6 0,5 100,0
5,0 0,1 16,2 2,2 4,6 0,5 0,6 6,0 2,7 3,3 2,7 21,5 11,5 1,5 10,5 7,7 0,9 0,7 1,2 0,3 100,0
6,7 23,8 10,5 10,1 16,5 6,8 -7,2 16,0 13,3 33,6 13,8 29,0 41,9 29,3 28,6 19,1 40,8 25,3 -6,2 16,9 21,6
3,7 -9,6 3,4 -5,1 15,6 -3,6 -20,1 7,0 14,0 18,4 8,0 19,6 20,3 32,8 27,4 22,7 16,9 12,5 -13,9 -7,3 13,6
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.2.9 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI ABRUZZESI PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Regione di provenienza
2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte 40.415 180.068 Valle d'Aosta 818 5.957 Lombardia 134.858 631.166 Trentino-A.A. 12.442 95.572 Veneto 44.188 181.628 Friuli-V. Giulia 8.280 29.294 Liguria 11.742 38.126 Emilia-R. 63.234 254.723 Toscana 36.487 130.786 Umbria 23.467 111.062 Marche 37.710 114.766 Lazio 215.712 893.725 Abruzzo 89.460 351.887 Molise 14.682 58.903 Campania 119.839 439.814 Puglia 102.673 364.705 Basilicata 9.262 44.490 Calabria 11.397 39.007 Sicilia 22.664 84.626 Sardegna 5.494 21.602 Italia 1.004.824 4.071.907
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 4,46 7,28 4,68 7,68 4,11 3,54 3,25 4,03 3,58 4,73 3,04 4,14 3,93 4,01 3,67 3,55 4,80 3,42 3,73 3,93 4,05
4,0 0,1 13,4 1,2 4,4 0,8 1,2 6,3 3,6 2,3 3,8 21,5 8,9 1,5 11,9 10,2 0,9 1,1 2,3 0,5 100,0
Valori assoluti
4,4 40.558 0,1 954 15,5 140.229 2,3 12.858 4,5 48.381 0,7 8.560 0,9 10.414 6,3 69.007 3,2 37.996 2,7 27.769 2,8 40.456 21,9 258.383 8,6 117.005 1,4 17.714 10,8 140.718 9,0 115.568 1,1 12.099 1,0 13.269 2,1 19.795 0,5 5.965 100,0 1.137.698
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
116
Presenze Permanenza media
177.038 5.218 618.820 84.803 193.730 28.075 31.907 262.950 133.953 121.878 120.227 1.001.706 401.281 65.728 487.557 382.991 45.457 39.120 68.080 17.970 4.288.489
Var % (2001 = 100) Arrivi Presenze
Arrivi Presenze
Peso % su Italia 4,37 5,47 4,41 6,60 4,00 3,28 3,06 3,81 3,53 4,39 2,97 3,88 3,43 3,71 3,46 3,31 3,76 2,95 3,44 3,01 3,77
3,6 0,1 12,3 1,1 4,3 0,8 0,9 6,1 3,3 2,4 3,6 22,7 10,3 1,6 12,4 10,2 1,1 1,2 1,7 0,5 100,0
4,1 0,1 14,4 2,0 4,5 0,7 0,7 6,1 3,1 2,8 2,8 23,4 9,4 1,5 11,4 8,9 1,1 0,9 1,6 0,4 100,0
0,4 16,6 4,0 3,3 9,5 3,4 -11,3 9,1 4,1 18,3 7,3 19,8 30,8 20,7 17,4 12,6 30,6 16,4 -12,7 8,6 13,2
-1,7 -12,4 -2,0 -11,3 6,7 -4,2 -16,3 3,2 2,4 9,7 4,8 12,1 14,0 11,6 10,9 5,0 2,2 0,3 -19,6 -16,8 5,3
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.10 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI EXTRALBERGHIERI ABRUZZESI PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) 2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-A.A. Veneto Friuli-V. Giulia Liguria Emilia-R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
10.067 127.443 211 3.426 29.414 372.157 4.517 53.014 7.493 72.415 861 6.986 1.015 12.265 9.550 106.777 2.735 22.836 5.852 68.748 4.078 48.469 23.193 260.148 17.603 260.008 1.071 14.486 9.981 90.060 5.284 39.518 352 3.859 297 2.446 908 7.206 176 1.203 134.658 1.573.470
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 12,66 16,24 12,65 11,74 9,66 8,11 12,08 11,18 8,35 11,75 11,89 11,22 14,77 13,53 9,02 7,48 10,96 8,24 7,94 6,84 11,68
7,5 0,2 21,8 3,4 5,6 0,6 0,8 7,1 2,0 4,3 3,0 17,2 13,1 0,8 7,4 3,9 0,3 0,2 0,7 0,1 100,0
8,1 0,2 23,7 3,4 4,6 0,4 0,8 6,8 1,5 4,4 3,1 16,5 16,5 0,9 5,7 2,5 0,2 0,2 0,5 0,1 100,0
Presenze Permanenza media
Valori assoluti 13.322 320 41.342 5.808 11.817 1.202 1.429 15.416 6.451 11.402 7.078 49.771 34.872 2.660 26.174 13.065 1.435 1.383 2.318 661 247.926
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
117
141.795 3.268 418.244 56.176 99.944 6.910 8.331 124.443 41.148 90.955 56.072 378.670 334.582 31.705 187.710 113.023 11.051 7.519 11.014 3.159 2.125.719
Var % (2001 = 100) Arrivi Presenze
Arrivi Presenze
Peso % su Italia 10,64 10,21 10,12 9,67 8,46 5,75 5,83 8,07 6,38 7,98 7,92 7,61 9,59 11,92 7,17 8,65 7,70 5,44 4,75 4,78 8,57
5,4 0,1 16,7 2,3 4,8 0,5 0,6 6,2 2,6 4,6 2,9 20,1 14,1 1,1 10,6 5,3 0,6 0,6 0,9 0,3 100,0
6,7 0,2 19,7 2,6 4,7 0,3 0,4 5,9 1,9 4,3 2,6 17,8 15,7 1,5 8,8 5,3 0,5 0,4 0,5 0,1 100,0
32,3 51,7 40,6 28,6 57,7 39,6 40,8 61,4 135,9 94,8 73,6 114,6 98,1 148,4 162,2 147,3 307,7 365,7 155,3 275,6 84,1
11,3 -4,6 12,4 6,0 38,0 -1,1 -32,1 16,5 80,2 32,3 15,7 45,6 28,7 118,9 108,4 186,0 186,4 207,4 52,8 162,6 35,1
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Regione di provenienza
CRESA
TAB. 2.2.11 MOVIMENTO ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO IN PROVINCIA DELL'AQUILA. ANNI 2001-2011 (val. ass.) Italiani Anni
Arrivi
Stranieri Presenze
Arrivi
Totale
Presenze
Arrivi
Presenze
92.389 99.055 92.167 101.393 92.901 92.457 89.569 98.728 69.130 71.999 84.205
329.598 339.824 397.480 383.755 406.904 422.405 381.103 407.917 321.936 315.640 325.604
1.115.352 1.173.145 1.384.397 1.283.945 1.337.618 1.354.739 1.198.061 1.267.553 1.248.370 1.124.040 1.052.119
23.003 20.626 24.381 26.831 36.539 41.629 44.543 58.018 36.963 51.190 62.590
100.596 111.992 108.161 122.573 142.262 141.894 156.633 188.198 132.870 167.758 195.133
352.601 360.450 421.861 410.586 443.443 464.034 425.646 465.935 358.899 366.830 388.194
1.215.948 1.285.137 1.492.558 1.406.518 1.479.880 1.496.633 1.354.694 1.455.751 1.381.240 1.291.798 1.247.252
Esercizi alberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
301.028 310.912 371.024 355.142 377.575 392.653 351.790 378.845 305.881 295.911 302.537
1.022.963 1.074.090 1.292.230 1.182.552 1.244.717 1.262.282 1.108.492 1.168.825 1.179.240 1.052.041 967.914
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
18.641 17.386 21.378 23.860 32.494 37.386 39.645 51.988 33.789 45.850 55.248
87.230 100.149 97.006 111.671 129.409 127.484 138.305 166.731 121.623 148.000 170.061
28.570 28.912 26.456 28.613 29.329 29.752 29.313 29.072 16.055 19.729 23.067
Esercizi extralberghieri 4.362 3.240 3.003 2.971 4.045 4.243 4.898 6.030 3.174 5.340 7.342
13.366 11.843 11.155 10.902 12.853 14.410 18.328 21.467 11.247 19.758 25.072
Esercizi alberghieri ed extralberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
319.669 328.298 392.402 379.002 410.069 430.039 391.435 430.833 339.670 341.761 357.785
1.110.193 1.174.239 1.389.236 1.294.223 1.374.126 1.389.766 1.246.797 1.335.556 1.300.863 1.200.041 1.137.975
32.932 32.152 29.459 31.584 33.374 33.995 34.211 35.102 19.229 25.069 30.409
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
118
105.755 110.898 103.322 112.295 105.754 106.867 107.897 120.195 80.377 91.757 109.277
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.12 MOVIMENTO ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO IN PROVINCIA DI L'AQUILA (var. % su anno precedente) Italiani Anni
Arrivi
Stranieri Presenze
Arrivi
Totale
Presenze
Arrivi
Presenze
7,2 -7,0 10,0 -8,4 -0,5 -3,1 10,2 -30,0 4,2 17,0
3,1 17,0 -3,5 6,0 3,8 -9,8 7,0 -21,1 -2,0 3,2
5,2 18,0 -7,3 4,2 1,3 -11,6 5,8 -1,5 -10,0 -6,4
-11,4 -5,8 -2,3 17,9 12,1 27,2 17,1 -47,6 75,7 26,9
-10,3 18,2 10,0 36,2 13,9 7,0 30,3 -36,3 38,5 22,3
11,3 -3,4 13,3 16,1 -0,3 10,4 20,2 -29,4 26,3 16,3
2,2 17,0 -2,7 8,0 4,6 -8,3 9,5 -23,0 2,2 5,8
5,7 16,1 -5,8 5,2 1,1 -9,5 7,5 -5,1 -6,5 -3,4
Esercizi alberghieri 2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
3,3 19,3 -4,3 6,3 4,0 -10,4 7,7 -19,3 -3,3 2,2
5,0 20,3 -8,5 5,3 1,4 -12,2 5,4 0,9 -10,8 -8,0
2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
-6,7 23,0 11,6 36,2 15,1 6,0 31,1 -35,0 35,7 20,5
14,8 -3,1 15,1 15,9 -1,5 8,5 20,6 -27,1 21,7 14,9
2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
2,7 19,5 -3,4 8,2 4,9 -9,0 10,1 -21,2 0,6 4,7
1,2 -8,5 8,2 2,5 1,4 -1,5 -0,8 -44,8 22,9 16,9
-25,7 -7,3 -1,1 36,1 4,9 15,4 23,1 -47,4 68,2 37,5
Esercizi alberghieri ed extralberghieri 5,8 18,3 -6,8 6,2 1,1 -10,3 7,1 -2,6 -7,8 -5,2
-2,4 -8,4 7,2 5,7 1,9 0,6 2,6 -45,2 30,4 21,3
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
119
4,9 -6,8 8,7 -5,8 1,1 1,0 11,4 -33,1 14,2 19,1
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Esercizi extralberghieri
CRESA
TAB. 2.2.13 PERMANENZA MEDIA NELLE STRUTTURE RICETTIVE DELLA PROVINCIA DELL'AQUILA. ANNI 2001-2011 Anni
Italiani
Stranieri
Totale
Esercizi alberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
3,4 3,5 3,5 3,3 3,3 3,2 3,2 3,1 3,9 3,6 3,2
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
4,7 5,8 4,5 4,7 4,0 3,4 3,5 3,2 3,6 3,2 3,1
3,2 3,4 3,5 3,5 3,2 3,1 3,1 3,4 4,3 3,6 3,7
3,4 3,5 3,5 3,3 3,3 3,2 3,1 3,1 3,9 3,6 3,2
Esercizi extralberghieri 3,1 3,7 3,7 3,7 3,2 3,4 3,7 3,6 3,5 3,7 3,4
4,4 5,4 4,4 4,6 3,9 3,4 3,5 3,2 3,6 3,3 3,1
Esercizi alberghieri ed extralberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
3,5 3,6 3,5 3,4 3,4 3,2 3,2 3,1 3,8 3,5 3,2
3,2 3,4 3,5 3,6 3,2 3,1 3,2 3,4 4,2 3,7 3,6
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
120
3,4 3,6 3,5 3,4 3,3 3,2 3,2 3,1 3,8 3,5 3,2
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.14 MOVIMENTO ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO IN PROVINCIA DI TERAMO. ANNI 2001-2011 (val. ass.) Italiani Anni
Stranieri
Arrivi
Presenze
255.150 259.644 276.555 278.963 276.339 299.381 307.878 321.043 250.853 300.514 324.472
1.533.958 1.559.726 1.661.674 1.596.702 1.549.006 1.682.147 1.721.571 1.744.471 1.515.475 1.777.742 1.786.336
Arrivi
Totale
Presenze
Arrivi
Presenze
309.137 303.594 278.159 284.744 269.778 284.653 290.947 291.000 256.625 286.836 305.552
298.461 303.637 317.062 321.080 317.657 342.861 354.440 368.638 287.270 342.338 371.854
1.843.095 1.863.320 1.939.833 1.881.446 1.818.784 1.966.800 2.012.518 2.035.471 1.772.100 2.064.578 2.091.888
128.186 136.628 134.336 131.269 133.135 141.180 149.829 155.278 131.756 152.712 160.142
1.541.307 1.590.221 1.549.068 1.519.826 1.449.732 1.591.042 1.636.325 1.734.449 1.400.915 1.622.373 1.665.160
426.647 440.265 451.398 452.349 450.792 484.041 504.269 523.916 419.026 495.050 531.996
3.384.402 3.453.541 3.488.901 3.401.272 3.268.516 3.557.842 3.648.843 3.769.920 3.173.015 3.686.951 3.757.048
Esercizi alberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
43.311 43.993 40.507 42.117 41.318 43.480 46.562 47.595 36.417 41.824 47.382
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
92.073 96.454 103.459 102.459 102.191 109.810 121.738 125.021 107.532 125.722 132.614
1.180.893 1.208.115 1.254.147 1.246.466 1.170.126 1.285.801 1.369.841 1.440.064 1.179.248 1.365.792 1.419.171
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
347.223 356.098 380.014 381.422 378.530 409.191 429.616 446.064 358.385 426.236 457.086
2.714.851 2.767.841 2.915.821 2.843.168 2.719.132 2.967.948 3.091.412 3.184.535 2.694.723 3.143.534 3.205.507
36.113 40.174 30.877 28.810 30.944 31.370 28.091 30.257 24.224 26.990 27.528
360.414 382.106 294.921 273.360 279.606 305.241 266.484 294.385 221.667 256.581 245.989
Esercizi alberghieri ed extralberghieri 79.424 84.167 71.384 70.927 72.262 74.850 74.653 77.852 60.641 68.814 74.910
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
121
669.551 685.700 573.080 558.104 549.384 589.894 557.431 585.385 478.292 543.417 551.541
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Esercizi extralberghieri
CRESA
TAB. 2.2.15 MOVIMENTO ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO IN PROVINCIA DI TERAMO. (var. % su anno precedente) Italiani Anni
Arrivi
Stranieri Presenze
Arrivi
Totale
Presenze
Arrivi
Presenze
-1,8 -8,4 2,4 -5,3 5,5 2,2 0,0 -11,8 11,8 6,5
1,7 4,4 1,3 -1,1 7,9 3,4 4,0 -22,1 19,2 8,6
3,2 -2,6 -1,9 -4,6 9,7 2,8 6,0 -19,2 15,8 2,6
6,0 -22,8 -7,3 2,3 9,2 -12,7 10,5 -24,7 15,8 -4,1
6,6 -1,7 -2,3 1,4 6,0 6,1 3,6 -15,1 15,9 4,9
1,1 4,1 -3,0 -3,3 8,1 2,3 1,1 -12,9 16,5 1,3
3,2 2,5 0,2 -0,3 7,4 4,2 3,9 -20,0 18,1 7,5
2,0 1,0 -2,5 -3,9 8,9 2,6 3,3 -15,8 16,2 1,9
Esercizi alberghieri 2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
1,8 6,5 0,9 -0,9 8,3 2,8 4,3 -21,9 19,8 8,0
1,7 6,5 -3,9 -3,0 8,6 2,3 1,3 -13,1 17,3 0,5
2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
4,8 7,3 -1,0 -0,3 7,5 10,9 2,7 -14,0 16,9 5,5
2,3 3,8 -0,6 -6,1 9,9 6,5 5,1 -18,1 15,8 3,9
2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
2,6 6,7 0,4 -0,8 8,1 5,0 3,8 -19,7 18,9 7,2
1,6 -7,9 4,0 -1,9 5,2 7,1 2,2 -23,5 14,8 13,3
Esercizi extralberghieri 11,2 -23,1 -6,7 7,4 1,4 -10,5 7,7 -19,9 11,4 2,0
Esercizi alberghieri ed extralberghieri 2,0 6,0 2,4 5,3 -15,2 -16,4 -2,5 -0,6 -2,6 -4,4 1,9 -1,6 9,2 3,6 7,4 4,2 -0,3 -5,5 3,0 4,3 5,0 -15,4 -22,1 -18,3 16,7 13,5 13,6 2,0 8,9 1,5
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
122
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.16 PERMANENZA MEDIA NELLE STRUTTURE RICETTIVE DELLA PROVINCIA DI TERAMO. ANNI 2001-2011 Anni
Italiani
Stranieri
Totale
Esercizi alberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
6,0 6,0 6,0 5,7 5,6 5,6 5,6 5,4 6,0 5,9 5,5
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
12,8 12,5 12,1 12,2 11,5 11,7 11,3 11,5 11,0 10,9 10,7
7,1 6,9 6,9 6,8 6,5 6,5 6,2 6,1 7,0 6,9 6,4
6,2 6,1 6,1 5,9 5,7 5,7 5,7 5,5 6,2 6,0 5,6
10,0 9,5 9,6 9,5 9,0 9,7 9,5 9,7 9,2 9,5 8,9
12,0 11,6 11,5 11,6 10,9 11,3 10,9 11,2 10,6 10,6 10,4
Esercizi alberghieri ed extralberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
7,8 7,8 7,7 7,5 7,2 7,3 7,2 7,1 7,5 7,4 7,0
8,4 8,1 8,0 7,9 7,6 7,9 7,5 7,5 7,9 7,9 7,4
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
123
7,9 7,8 7,7 7,5 7,3 7,4 7,2 7,2 7,6 7,4 7,1
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Esercizi extralberghieri
CRESA
TAB. 2.2.17 MOVIMENTO ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO IN PROVINCIA DI PESCARA. ANNI 2001-2011 (val. ass.) Italiani Anni
Arrivi
Stranieri Presenze
Arrivi
Totale
Presenze
Arrivi
Presenze
130.773 148.871 153.624 140.418 133.255 155.524 160.308 151.933 138.458 152.288 183.815
295.175 302.876 306.457 313.134 318.548 335.230 329.976 323.456 275.025 302.519 326.106
979.768 999.656 1.041.009 1.011.610 1.004.705 1.105.139 1.095.611 1.015.075 853.389 987.693 1.049.775
2.106 2.145 2.864 3.527 4.062 4.623 8.362 14.181 14.909 15.767 15.911
11.884 12.421 12.639 24.113 21.754 22.122 42.210 74.869 69.961 76.762 75.177
297.281 305.021 309.321 316.661 322.610 339.853 338.338 337.637 289.934 318.286 342.017
991.652 1.012.077 1.053.648 1.035.723 1.026.459 1.127.261 1.137.821 1.089.944 923.350 1.064.455 1.124.952
Esercizi alberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
257.539 258.826 266.168 270.168 278.594 292.259 285.670 279.686 237.816 262.123 275.541
848.995 850.785 887.385 871.192 871.450 949.615 935.303 863.142 714.931 835.405 865.960
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
1.900 1.656 2.326 2.361 2.777 3.259 6.151 11.384 12.582 13.204 13.231
10.256 9.771 10.322 13.862 12.585 13.587 25.004 49.842 51.831 54.598 50.213
37.636 44.050 40.289 42.966 39.954 42.971 44.306 43.770 37.209 40.396 50.565
Esercizi extralberghieri 206 489 538 1.166 1.285 1.364 2.211 2.797 2.327 2.563 2.680
1.628 2.650 2.317 10.251 9.169 8.535 17.206 25.027 18.130 22.164 24.964
Esercizi alberghieri ed extralberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
259.439 260.482 268.494 272.529 281.371 295.518 291.821 291.070 250.398 275.327 288.772
859.251 860.556 897.707 885.054 884.035 963.202 960.307 912.984 766.762 890.003 916.173
37.842 44.539 40.827 44.132 41.239 44.335 46.517 46.567 39.536 42.959 53.245
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
124
132.401 151.521 155.941 150.669 142.424 164.059 177.514 176.960 156.588 174.452 208.779
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.18 PERMANENZA MEDIA NELLE STRUTTURE RICETTIVE DELLA PROVINCIA DI PESCARA. ANNI 2001-2011 Anni
Italiani
Stranieri
Totale
Esercizi alberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
3,3 3,3 3,3 3,2 3,1 3,2 3,3 3,1 3,0 3,2 3,1
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
5,4 5,9 4,4 5,9 4,5 4,2 4,1 4,4 4,1 4,1 3,8
3,5 3,4 3,8 3,3 3,3 3,6 3,6 3,5 3,7 3,8 3,6
3,3 3,3 3,4 3,2 3,2 3,3 3,3 3,1 3,1 3,3 3,2
7,9 5,4 4,3 8,8 7,1 6,3 7,8 8,9 7,8 8,6 9,3
5,6 5,8 4,4 6,8 5,4 4,8 5,0 5,3 4,7 4,9 4,7
Esercizi alberghieri ed extralberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
3,3 3,3 3,3 3,2 3,1 3,3 3,3 3,1 3,1 3,2 3,2
3,5 3,4 3,8 3,4 3,5 3,7 3,8 3,8 4,0 4,1 3,9
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
125
5,6 5,8 4,4 6,8 5,4 4,8 5,0 5,3 4,7 4,9 4,7
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Esercizi extralberghieri
CRESA
TAB. 2.2.19 MOVIMENTO ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO IN PROVINCIA DI PESCARA (var. % su anno precedente) Italiani Anni
Arrivi
Stranieri Presenze
Arrivi
Totale
Presenze
Arrivi
Presenze
13,8 3,2 -8,6 -5,1 16,7 3,1 -5,2 -8,9 10,0 20,7
2,6 1,2 2,2 1,7 5,2 -1,6 -2,0 -15,0 10,0 7,8
2,0 4,1 -2,8 -0,7 10,0 -0,9 -7,4 -15,9 15,7 6,3
62,8 -12,6 342,4 -10,6 -6,9 101,6 45,5 -27,6 22,3 12,6
1,9 33,5 23,1 15,2 13,8 80,9 69,6 5,1 5,8 0,9
4,5 1,8 90,8 -9,8 1,7 90,8 77,4 -6,6 9,7 -2,1
2,6 1,2 2,2 1,7 5,2 -1,6 -2,0 -15,0 10,0 7,8
2,1 4,1 -1,7 -0,9 9,8 0,9 -4,2 -15,3 15,3 5,7
Esercizi alberghieri 2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
0,5 2,8 1,5 3,1 4,9 -2,3 -2,1 -15,0 10,2 5,1
0,2 4,3 -1,8 0,0 9,0 -1,5 -7,7 -17,2 16,9 3,7
2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
-12,8 40,5 1,5 17,6 17,4 88,7 85,1 10,5 4,9 0,2
-4,7 5,6 34,3 -9,2 8,0 84,0 99,3 4,0 5,3 -8,0
2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
0,4 3,1 1,5 3,2 5,0 -1,3 -0,3 -14,0 10,0 4,9
17,0 -8,5 6,6 -7,0 7,6 3,1 -1,2 -15,0 8,6 25,2
Esercizi extralberghieri 137,4 10,0 116,7 10,2 6,1 62,1 26,5 -16,8 10,1 4,6
Esercizi alberghieri ed extralberghieri 0,2 4,3 -1,4 -0,1 9,0 -0,3 -4,9 -16,0 16,1 2,9
17,7 -8,3 8,1 -6,6 7,5 4,9 0,1 -15,1 8,7 23,9
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
126
14,4 2,9 -3,4 -5,5 15,2 8,2 -0,3 -11,5 11,4 19,7
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.20 MOVIMENTO ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO IN PROVINCIA DI CHIETI. ANNI 2001-2011 (val. ass.) Italiani Anni
Stranieri
Arrivi
Presenze
191.107 188.582 194.651 192.464 218.529 221.163 218.441 225.852 204.774 228.959 235.148
665.991 672.173 660.815 655.220 707.515 725.989 697.641 703.217 685.421 680.163 667.147
Arrivi
Totale
Presenze
Arrivi
Presenze
89.460 93.169 82.225 86.620 91.376 109.557 109.036 101.551 89.397 90.634 108.203
216.180 214.050 219.181 217.761 245.475 249.750 248.232 255.151 230.152 258.325 267.133
755.451 765.342 743.040 741.840 798.891 835.546 806.677 804.768 774.818 770.797 775.350
24.959 24.264 25.158 27.975 37.589 40.191 44.321 43.690 41.948 46.629 51.558
318.816 339.918 337.008 347.863 377.464 432.299 426.611 440.093 401.504 492.950 517.835
241.139 238.314 244.339 245.736 283.064 289.941 292.553 298.841 272.100 304.954 318.691
1.074.267 1.105.260 1.080.048 1.089.703 1.176.355 1.267.845 1.233.288 1.244.861 1.176.322 1.263.747 1.293.185
Esercizi alberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
25.073 25.468 24.530 25.297 26.946 28.587 29.791 29.299 25.378 29.366 31.985
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
22.044 21.336 22.366 24.873 34.136 36.407 39.842 39.643 38.084 42.616 46.772
295.091 315.725 311.435 323.321 354.974 407.812 390.341 403.541 374.340 467.326 486.123
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
213.151 209.918 217.017 217.337 252.665 257.570 258.283 265.495 242.858 271.575 281.920
961.082 987.898 972.250 978.541 1.062.489 1.133.801 1.087.982 1.106.758 1.059.761 1.147.489 1.153.270
2.915 2.928 2.792 3.102 3.453 3.784 4.479 4.047 3.864 4.013 4.786
23.725 24.193 25.573 24.542 22.490 24.487 36.270 36.552 27.164 25.624 31.712
Esercizi alberghieri ed extralberghieri 27.988 28.396 27.322 28.399 30.399 32.371 34.270 33.346 29.242 33.379 36.771
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
127
113.185 117.362 107.798 111.162 113.866 134.044 145.306 138.103 116.561 116.258 139.915
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Esercizi extralberghieri
CRESA
TAB. 2.2.21 MOVIMENTO ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO IN PROVINCIA DI CHIETI (var. % su anno precedente) Italiani Anni
Arrivi
Stranieri Presenze
Arrivi
Totale
Presenze
Arrivi
Presenze
4,1 -11,7 5,3 5,5 19,9 -0,5 -6,9 -12,0 1,4 19,4
-1,0 2,4 -0,6 12,7 1,7 -0,6 2,8 -9,8 12,2 3,4
1,3 -2,9 -0,2 7,7 4,6 -3,5 -0,2 -3,7 -0,5 0,6
2,0 5,7 -4,0 -8,4 8,9 48,1 0,8 -25,7 -5,7 23,8
-2,8 3,7 11,2 34,4 6,9 10,3 -1,4 -4,0 11,2 10,6
6,6 -0,9 3,2 8,5 14,5 -1,3 3,2 -8,8 22,8 5,0
-1,2 2,5 0,6 15,2 2,4 0,9 2,1 -8,9 12,1 4,5
2,9 -2,3 0,9 8,0 7,8 -2,7 0,9 -5,5 7,4 2,3
Esercizi alberghieri 2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
-1,3 3,2 -1,1 13,5 1,2 -1,2 3,4 -9,3 11,8 2,7
0,9 -1,7 -0,8 8,0 2,6 -3,9 0,8 -2,5 -0,8 -1,9
2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
-3,2 4,8 11,2 37,2 6,7 9,4 -0,5 -3,9 11,9 9,8
7,0 -1,4 3,8 9,8 14,9 -4,3 3,4 -7,2 24,8 4,0
2002/01 2003/02 2004/03 2005/04 2006/05 2007/06 2008/07 2009/08 2010/09 2011/10
-1,5 3,4 0,1 16,3 1,9 0,3 2,8 -8,5 11,8 3,8
1,6 -3,7 3,1 6,5 6,1 4,2 -1,7 -13,4 15,7 8,9
Esercizi extralberghieri 0,4 -4,6 11,1 11,3 9,6 18,4 -9,6 -4,5 3,9 19,3
Esercizi alberghieri ed extralberghieri 2,8 -1,6 0,6 8,6 6,7 -4,0 1,7 -4,2 8,3 0,5
1,5 -3,8 3,9 7,0 6,5 5,9 -2,7 -12,3 14,1 10,2
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
128
3,7 -8,1 3,1 2,4 17,7 8,4 -5,0 -15,6 -0,3 20,3
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.22 PERMANENZA MEDIA NELLE STRUTTURE RICETTIVE DELLA PROVINCIA DI CHIETI. ANNI 2001-2011 Anni
Italiani
Stranieri
Totale
Esercizi alberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
3,5 3,6 3,4 3,4 3,2 3,3 3,2 3,1 3,3 3,0 2,8
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
13,4 14,3 14,1 14,7 16,1 18,5 17,7 18,3 17,0 21,2 22,1
3,6 3,7 3,4 3,4 3,4 3,8 3,7 3,5 3,5 3,1 3,4
3,5 3,6 3,4 3,4 3,3 3,3 3,2 3,2 3,4 3,0 2,9
8,1 8,3 8,8 8,4 7,7 8,4 12,4 12,5 9,3 8,8 10,9
12,8 13,1 12,7 11,4 8,5 7,9 7,2 7,3 7,6 6,8 6,2
Esercizi alberghieri + extralberghieri 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
4,5 4,7 4,5 4,5 4,2 4,4 4,2 4,2 4,4 4,2 4,1
4,0 4,2 3,9 4,0 4,1 4,8 5,2 4,9 4,2 4,2 5,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
129
4,5 4,6 4,4 4,4 4,2 4,4 4,2 4,2 4,3 4,1 4,1
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Esercizi extralberghieri
CRESA
TAB. 2.2.23 MOVIMENTO DEI TURISTI STRANIERI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI DELLA PROVINCIA DELL'AQUILA PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Paese di provenienza
2001 Arrivi
Presenze
Arrivi
3,48 3,21 3,10 2,23 2,98
90,70 9,30 5,95 0,28 0,20
91,35 8,65 5,34 0,18 0,17
2,33 2,81 2,74
0,04 2,08 0,07
0,02 1,70 0,06
3,54 2,62 2,87 5,23 2,63 2,75
0,18 0,02 0,66 0,07 0,02 0,10
0,19 0,02 0,55 0,11 0,02 0,08
3,08
0,01
0,01
4,14 2,79 4,33
0,78 0,12 0,03
0,94 0,10 0,04
1,84 3,40 3,36 3,36 3,16 1,00 2,22 2,55 1,77 5,27 3,64 3,71 3,48 8,71 4,95 2,65 4,44 1,77 6,94 4,14 3,03 4,16
0,16 0,03 0,01 1,08 0,78 0,00 0,03 0,32 0,02 0,03 0,12 0,26 2,58 0,04 0,07 0,03 0,03 0,13 0,03 0,02 0,09 0,04
0,09 0,03 0,01 1,05 0,71 0,00 0,02 0,24 0,01 0,04 0,13 0,28 2,60 0,11 0,10 0,02 0,04 0,07 0,07 0,03 0,08 0,04
4,71 0,03 3,31 0,19 3,42 1,36 1,86 0,02 4,51 0,05 2,29 0,06 3,14 0,03 3,31 0,02 2,92 0,17 1,58 0,03 3,92 0,13 3,45 100,00
0,04 0,19 1,34 0,01 0,07 0,04 0,02 0,02 0,14 0,01 0,15 100,00
Valori assoluti Italia 321.779 Paesi esteri 33.013 Unione Europea 21.111 Austria 988 Belgio 696 Bulgaria 0 Cipro 0 Repubblica Ceca 128 Germania 7.394 Danimarca 247 Estonia 0 Spagna 644 Finlandia 85 Francia 2.359 Grecia 261 Ungheria 81 Irlanda 364 Lituania 0 Lussemburgo 49 Lettonia 0 Malta 0 Paesi Bassi 2.775 Polonia 429 Portogallo 100 Romania 0 Svezia 574 Slovenia 99 Slovacchia 22 Regno Unito 3.816 Paesi europei non Ue 2.751 Islanda 2 Norvegia 101 Svizzera 1.140 Croazia 74 Turchia 91 Russia 431 Altri paesi europei 912 Paesi extra europei 9.151 Egitto 157 Paesi Africa Mediterranea 259 Sud Africa 98 Altri paesi africani 124 Israele 477 Altri Paesi Medio Oriente 115 Cina 85 Giappone 329 Corea del sud 130 India 0 Altri Paesi Asia 103 Canada 689 Stati Uniti 4.813 Messico 80 Argentina 181 Brasile 206 Venezuela 95 Altri Paesi America Latina 61 Australia 591 Nuova Zelanda 91 Altri 467 Mondo 354.792
1.118.202 105.945 65.428 2.200 2.077 0 0 298 20.769 676 0 2.281 223 6.775 1.365 213 1.001 0 151 0 0 11.483 1.196 433 0 1.054 337 74 12.822 8.692 2 224 2.907 131 480 1.568 3.380 31.825 1.368 1.281 260 550 843 798 352 997 541 0 485 2.278 16.437 149 817 471 298 202 1.723 144 1.831 1.224.147
2011
Permanenza media
Presenze
Peso % su mondo
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
130
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti
Arrivi Presenze Peso % su mondo
357.785 30.409 17.681 818 983 95 2 449 4.979 436 21 1.048 110 2.556 211 204 232 90 50 26 58 1.864 1.009 89
1.139.107 109.277 58.937 2.479 3.050 326 4 1.878 14.433 1.684 163 4.153 335 8.959 751 1.100 1.011 337 184 169 239 5.481 3.309 311
3,18 3,59 3,33 3,03 3,10 3,43 2,00 4,18 2,90 3,86 7,76 3,96 3,05 3,51 3,56 5,39 4,36 3,74 3,68 6,50 4,12 2,94 3,28 3,49
235 191 21 1.904 2.598 8 234 1.060 92 134 332 738 8.299 22 474 53 93 1.197 93 213 214 52 72 125 937 2.926 94 191 319 163 109 645 65 242 388.194
635 590 86 7.270 8.662 26 492 2.736 297 488 1.276 3.347 32.942 54 2.028 338 301 6.204 496 924 636 215 326 503 4.406 10.065 528 648 1.066 791 242 2.259 179 733 1.248.384
2,70 3,09 4,10 3,82 3,33 3,25 2,10 2,58 3,23 3,64 3,84 4,54 3,97 2,45 4,28 6,38 3,24 5,18 5,33 4,34 2,97 4,13 4,53 4,02 4,70 3,44 5,62 3,39 3,34 4,85 2,22 3,50 2,75 3,03 3,22
92,17 7,83 4,55 0,21 0,25 0,02 0,00 0,12 1,28 0,11 0,01 0,27 0,03 0,66 0,05 0,05 0,06 0,02 0,01 0,01 0,01 0,48 0,26 0,02 0,00 0,06 0,05 0,01 0,49 0,67 0,00 0,06 0,27 0,02 0,03 0,09 0,19 2,14 0,01 0,12 0,01 0,02 0,31 0,02 0,05 0,06 0,01 0,02 0,03 0,24 0,75 0,02 0,05 0,08 0,04 0,03 0,17 0,02 0,06 100,00
91,25 8,75 4,72 0,20 0,24 0,03 0,00 0,15 1,16 0,13 0,01 0,33 0,03 0,72 0,06 0,09 0,08 0,03 0,01 0,01 0,02 0,44 0,27 0,02 0,00 0,05 0,05 0,01 0,58 0,69 0,00 0,04 0,22 0,02 0,04 0,10 0,27 2,64 0,00 0,16 0,03 0,02 0,50 0,04 0,07 0,05 0,02 0,03 0,04 0,35 0,81 0,04 0,05 0,09 0,06 0,02 0,18 0,01 0,06 100,00
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.24 MOVIMENTO DEI TURISTI STRANIERI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DELLA PROVINCIA DELL'AQUILA PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso % su mondo) 2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 302.966 Paesi esteri 28.638 Unione Europea 17.197 Austria 769 Belgio 586 Bulgaria 0 Cipro 0 Repubblica Ceca 82 Germania 5.536 Danimarca 207 Estonia 0 Spagna 613 Finlandia 83 Francia 2.118 Grecia 230 Ungheria 77 Irlanda 350 Lituania 0 Lussemburgo 49 Lettonia 0 Malta 0 Paesi Bassi 1.733 Polonia 390 Portogallo 100 Romania 0 Svezia 566 Slovenia 87 Slovacchia 19 Regno Unito 3.602 Paesi europei non Ue 2.557 Islanda 2 Norvegia 100 Svizzera 1.012 Croazia 71 Turchia 91 Russia 406 Altri paesi europei 875 Paesi extra europei 8.884 Egitto 157 Paesi Africa Mediterranea 255 Sud Africa 91 Altri paesi africani 124 Israele 471 Altri Paesi Medio Oriente 115 Cina 85 Giappone 322 Corea del sud 130 India 0 Altri Paesi Asia 98 Canada 674 Stati Uniti 4.673 Messico 45 Argentina 178 Brasile 194 Venezuela 95 Altri Paesi America Latina 58 Australia 573 Nuova Zelanda 88 Altri 458 Mondo 331.604
1.030.693 92.591 53.478 1.581 1.651 0 0 226 16.693 468 0 2.058 221 5.959 579 209 975 0 151 0 0 7.481 1.121 433 0 1.040 288 68 12.276 8.051 2 222 2.408 128 480 1.538 3.273 31.062 1.368 1.271 237 550 834 798 352 987 541 0 479 2.243 16.022 114 813 442 298 79 1.687 141 1.806 1.123.284
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo 3,40 3,23 3,11 2,06 2,82
91,4 8,6 5,2 0,2 0,2
91,8 8,2 4,8 0,1 0,1
2,76 3,02 2,26
0,0 1,7 0,1
0,0 1,5 0,0
3,36 2,66 2,81 2,52 2,71 2,79
0,2 0,0 0,6 0,1 0,0 0,1
0,2 0,0 0,5 0,1 0,0 0,1
3,08
0,0
0,0
4,32 2,87 4,33
0,5 0,1 0,0
0,7 0,1 0,0
1,84 3,31 3,58 3,41 3,15 1,00 2,22 2,38 1,80 5,27 3,79 3,74 3,50 8,71 4,98 2,60 4,44 1,77 6,94 4,14 3,07 4,16
0,2 0,0 0,0 1,1 0,8 0,0 0,0 0,3 0,0 0,0 0,1 0,3 2,7 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0
0,1 0,0 0,0 1,1 0,7 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,1 0,3 2,8 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,0
4,89 3,33 3,43 2,53 4,57 2,28 3,14 1,36 2,94 1,60 3,94 3,39
0,0 0,2 1,4 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,2 0,0 0,1 100,0
0,0 0,2 1,4 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 0,2 100,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
131
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti 302.537 23.067 14.171 556 674 83 2 394 3.299 359 17 890 87 1.885 178 191 213 71 47 19 46 1.019 893 79 1.350 180 172 16 1.451 2.026 8 184 744 89 105 293 603 6.746 20 462 30 82 1.128 85 195 172 36 69 94 741 2.214 78 164 280 145 93 449 48 161 325.604
969.046 84.205 50.297 1.661 2.107 295 4 1.568 9.972 1.444 159 3.301 246 6.469 648 1.081 806 297 181 132 211 2.765 2.921 296 7.098 460 515 64 5.596 6.864 26 395 1.930 293 423 1.012 2.785 26.757 42 1.829 146 286 6.031 454 781 559 162 315 455 2.978 7.483 471 568 1.002 719 214 1.584 126 552 1.053.251
Arrivi Presenze Peso % su mondo
3,20 3,65 3,55 2,99 3,13 3,55 2,00 3,98 3,02 4,02 9,35 3,71 2,83 3,43 3,64 5,66 3,78 4,18 3,85 6,95 4,59 2,71 3,27 3,75 5,26 2,56 2,99 4,00 3,86 3,39 3,25 2,15 2,59 3,29 4,03 3,45 4,62 3,97 2,10 3,96 4,87 3,49 5,35 5,34 4,01 3,25 4,50 4,57 4,84 4,02 3,38 6,04 3,46 3,58 4,96 2,30 3,53 2,63 3,43 3,23
92,9 7,1 4,4 0,2 0,2 0,0 0,0 0,1 1,0 0,1 0,0 0,3 0,0 0,6 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,3 0,0 0,4 0,1 0,1 0,0 0,4 0,6 0,0 0,1 0,2 0,0 0,0 0,1 0,2 2,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,3 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,2 0,7 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 100,0
92,0 8,0 4,8 0,2 0,2 0,0 0,0 0,1 0,9 0,1 0,0 0,3 0,0 0,6 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,3 0,0 0,7 0,0 0,0 0,0 0,5 0,7 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,1 0,3 2,5 0,0 0,2 0,0 0,0 0,6 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,3 0,7 0,0 0,1 0,1 0,1 0,0 0,2 0,0 0,1 100,0
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Paese di provenienza
CRESA
TAB. 2.2.25 MOVIMENTO DEI TURISTI STRANIERI NEGLI ESERCIZI EXTRALBERGHIERI DELLA PROVINCIA DELL'AQUILA PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Paese di provenienza
2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 18.813 Paesi esteri 4.375 Unione Europea 3.914 Austria 219 Belgio 110 Bulgaria 0 Cipro 0 Repubblica Ceca 46 Germania 1.858 Danimarca 40 Estonia 0 Spagna 31 Finlandia 2 Francia 241 Grecia 31 Ungheria 4 Irlanda 14 Lituania 0 Lussemburgo 0 Lettonia 0 Malta 0 Paesi Bassi 1.042 Polonia 39 Portogallo 0 Romania 0 Svezia 8 Slovenia 12 Slovacchia 3 Regno Unito 214 Paesi europei non Ue 194 Islanda 0 Norvegia 1 Svizzera 128 Croazia 3 Turchia 0 Russia 25 Altri paesi europei 37 Paesi extra europei 267 Egitto 0 Paesi Africa Mediterranea 4 Sud Africa 7 Altri paesi africani 0 Israele 6 Altri Paesi Medio Oriente 0 Cina 0 Giappone 7 Corea del sud 0 India 0 Altri Paesi Asia 5 Canada 15 Stati Uniti 140 Messico 35 Argentina 3 Brasile 12 Venezuela 0 Altri Paesi America Latina 3 Australia 18 Nuova Zelanda 3 Altri 9 Mondo 23.188
87.509 13.354 11.950 619 426 0 0 72 4.076 208 0 223 2 816 786 4 26 0 0 0 0 4.002 75 0 0 14 49 6 546 641 0 2 499 3 0 30 107 763 0 10 23 0 9 0 0 10 0 0 6 35 415 35 4 29 0 123 36 3 25 100.863
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo 4,7 3,1 3,1 2,8 3,9
81,1 18,9 16,9 0,9 0,5
86,8 13,2 11,8 0,6 0,4
1,6 2,2 5,2
0,2 8,0 0,2
0,1 4,0 0,2
7,2 1,0 3,4 25,4 1,0 1,9
0,1 0,0 1,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 4,5 0,2 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,9 0,8 0,0 0,0 0,6 0,0 0,0 0,1 0,2 1,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
0,2 0,0 0,8 0,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,5 0,6 0,0 0,0 0,5 0,0 0,0 0,0 0,1 0,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
0,0 0,1 0,6 0,2 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 100,0
0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 100,0
3,8 1,9 1,8 4,1 2,0 2,6 3,3 2,0 3,9 1,0 1,2 2,9 2,9 2,5 3,3 1,5 1,4 1,2 2,3 3,0 1,0 1,3 2,4 41,0 2,0 1,0 2,8 4,3
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
132
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti 55.248 7.342 5.137 262 309 12 0 55 1.680 77 4 158 23 671 33 13 19 19 3 7 12 845 116 10 277 55 19 5 453 572 0 50 316 3 29 39 135 1.553 2 12 23 11 69 8 18 42 16 3 31 196 712 16 27 39 18 16 196 17 81 62.590
170.061 25.072 16.896 818 943 31 0 310 4.461 240 4 852 89 2.490 103 19 205 40 3 37 28 2.716 388 15 1.158 175 75 22 1.674 1.798 0 97 806 4 65 264 562 6.185 12 199 192 15 173 42 143 77 53 11 48 1.428 2.582 57 80 64 72 28 675 53 181 195.133
Arrivi Presenze Peso % su mondo
3,1 3,4 3,3 3,1 3,1 2,6 5,6 2,7 3,1 1,0 5,4 3,9 3,7 3,1 1,5 10,8 2,1 1,0 5,3 2,3 3,2 3,3 1,5 4,2 3,2 3,9 4,4 3,7 3,1 1,9 2,6 1,3 2,2 6,8 4,2 4,0 6,0 16,6 8,3 1,4 2,5 5,3 7,9 1,8 3,3 3,7 1,5 7,3 3,6 3,6 3,0 1,6 4,0 1,8 3,4 3,1 2,2 3,1
88,3 11,7 8,2 0,4 0,5 0,0 0,0 0,1 2,7 0,1 0,0 0,3 0,0 1,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,4 0,2 0,0 0,4 0,1 0,0 0,0 0,7 0,9 0,0 0,1 0,5 0,0 0,0 0,1 0,2 2,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,3 1,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,3 0,0 0,1 100,0
87,2 12,8 8,7 0,4 0,5 0,0 0,0 0,2 2,3 0,1 0,0 0,4 0,0 1,3 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 1,4 0,2 0,0 0,6 0,1 0,0 0,0 0,9 0,9 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,1 0,3 3,2 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,7 1,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 0,1 100,0
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.26 MOVIMENTO DEI TURISTI STRANIERI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI DELLA PROVINCIA DI TERAMO PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso % su mondo) 2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 347.314 Paesi esteri 79.428 Unione Europea 62.302 Austria 4.320 Belgio 2.001 Bulgaria 0 Cipro 0 Repubblica Ceca 7.472 Germania 33.070 Danimarca 555 Estonia Spagna 595 Finlandia 75 Francia 2.583 Grecia 212 Ungheria 321 Irlanda 220 Lituania 0 Lussemburgo 199 Lettonia 0 Malta Paesi Bassi 2.464 Polonia 1.858 Portogallo 129 Romania Svezia 320 Slovenia 198 Slovacchia 3.395 Regno Unito 2.315 Paesi europei non Ue 13.340 Islanda 7 Norvegia 283 Svizzera 9.291 Croazia 362 Turchia 148 Russia 1.395 Altri paesi europei 1.854 Paesi extra europei 3.786 Egitto 19 Paesi Africa Mediterranea 284 Sud Africa 8 Altri paesi africani 103 Israele 106 Altri Paesi Medio Oriente 82 Cina 90 Giappone 125 Corea del sud 3 India 0 Altri Paesi Asia 138 Canada 737 Stati Uniti 1.406 Messico 15 Argentina 82 Brasile 95 Venezuela 71 Altri Paesi America Latina 93 Australia 105 Nuova Zelanda 24 Altri 200 Mondo 426.742
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo
2.715.010 669.453 543.077 38.952 18.582 0 0 70.999 314.561 4.491
7,8 8,4 8,7 9,0 9,3
81,4 18,6 14,6 1,0 0,5
80,2 19,8 16,0 1,2 0,5
9,5 9,5 8,1
1,8 7,7 0,1
2.355 431 15.035 692 2.524 830 0 1.768 0
4,0 5,7 5,8 3,3 7,9 3,8
0,1 0,0 0,6 0,0 0,1 0,1
2,1 9,3 0,1 52 0,1 0,0 0,4 0,0 0,1 0,0
8,9
0,0
0,1
20.527 14.339 1.627
8,3 7,7 12,6
0,6 0,4 0,0
0,6 0,4 0,0
2.189 804 21.056 11.315 105.895 380 2.753 80.176 1.238 1.455 6.559 13.334 20.481 235 1.943 33 1.831 648 165 595 504 3 0 525 4.239 5.359 57 409 913 354 590 575 33 1.470 3.384.463
6,8 4,1 6,2 4,9 7,9 54,3 9,7 8,6 3,4 9,8 4,7 7,2 5,4 12,4 6,8 4,1 17,8 6,1 2,0 6,6 4,0 1,0
0,1 0,0 0,8 0,5 3,1 0,0 0,1 2,2 0,1 0,0 0,3 0,4 0,9 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
0,1 0,0 0,6 0,3 3,1 0,0 0,1 2,4 0,0 0,0 0,2 0,4 0,6 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
3,8 5,8 3,8 3,8 5,0 9,6 5,0 6,3 5,5 1,4 7,4 7,9
0,0 0,2 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0
0,0 0,1 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
133
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti 457.086 74.910 55.812 4.817 3.182 276 33 6.358 19.139 1.381 254 1.347 255 3.183 191 592 278 272 279 87 39 5.656 2.742 182 1.876 486 395 1.019 1.695 13.276 19 717 8.250 187 168 2.114 1.821 5.507 48 286 50 211 65 57 342 190 41 77 114 1.105 1.367 144 185 272 190 88 226 31 418 531.996
3.205.504 551.540 415.110 33.575 24.682 1.659 271 52.268 154.658 11.129 4,9 5.012 941 17.222 988 4.656 1.319 1.567 2.612 798 179 51.036 13.902 853 14.443 2.481 1.881 8.085 8.639 102.420 90 4.853 72.824 1.030 607 12.176 10.840 31.830 522 1.512 301 2.765 334 314 1.141 678 122 201 577 9.859 5.946 776 686 1.390 758 399 618 145 2.786 3.757.044
Arrivi Presenze Peso % su mondo
7,0 7,4 7,4 7,0 7,8 6,0 8,2 8,2 8,1 8,1 0,0
85,9 14,1 10,5 0,9 0,6 0,1 0,0 1,2 3,6 0,3
85,3 14,7 11,0 0,9 0,7 0,0 0,0 1,4 4,1 0,3
0,3 0,0 0,6 0,0 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 1,1 0,5 0,0 0,4 0,1 0,1 0,2 0,3 2,5 0,0 0,1 1,6 0,0 0,0 0,4 0,3 1,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,3 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 100,0
0,1 0,0 0,5 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 1,4 0,4 0,0 0,4 0,1 0,1 0,2 0,2 2,7 0,0 0,1 1,9 0,0 0,0 0,3 0,3 0,8 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 100,0
0,0 3,7 3,7 5,4 5,2 7,9 4,7 5,8 9,4 9,2 4,6 9,0 5,1 4,7 7,7 5,1 4,8 7,9 5,1 7,7 4,7 6,8 8,8 5,5 3,6 5,8 6,0 5,8 10,9 5,3 6,0 13,1 5,1 5,5 3,3 3,6 3,0 2,6 5,1 8,9 4,3 5,4 3,7 5,1 4,0 4,5 2,7 4,7 6,7 7,1
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Paese di provenienza
CRESA
TAB. 2.2.27 MOVIMENTO DEI TURISTI STRANIERI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DELLA PROVINCIA DI TERAMO PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Paese di provenienza
2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 255.241 Paesi esteri 43.313 Unione Europea 29.720 Austria 2.405 Belgio 1.228 Bulgaria 0 Cipro 0 Repubblica Ceca 355 Germania 17.589 Danimarca 174 Estonia 0 Spagna 541 Finlandia 35 Francia 1.969 Grecia 210 Ungheria 222 Irlanda 205 Lituania 0 Lussemburgo 144 Lettonia 0 Malta 0 Paesi Bassi 640 Polonia 1.055 Portogallo 112 Romania 0 Svezia 259 Slovenia 184 Slovacchia 522 Regno Unito 1.871 Paesi europei non Ue 10.132 Islanda 3 Norvegia 202 Svizzera 6.365 Croazia 348 Turchia 135 Russia 1.382 Altri paesi europei 1.697 Paesi extra europei 3.280 Egitto 19 Paesi Africa Mediterranea 267 Sud Africa 7 Altri paesi africani 88 Israele Altri Paesi Medio Oriente Cina 87 Giappone 122 Corea del sud 3 India 0 Altri Paesi Asia 127 Canada 706 Stati Uniti 1.310 Messico 15 Argentina 77 Brasile 87 Venezuela 64 Altri Paesi America Latina 83 Australia 68 Nuova Zelanda 10 Altri 140 Mondo 298.554
1.534.117 309.019 220.620 20.510 9.043 0 0 1.996 149.206 1.145 0 2.030 204 10.623 690 1.124 685 0 1.158 0 0 2.284 4.930 1.222 0 1.767 615 3.110 8.278 71.648 12 2.042 50.262 1.138 1.041 6.409 10.744 15.951 235 1.525 19 835 400 488 3 0 372 3.926 4.663 57 341 809 323 444 414 15 1.082 1.843.136
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo 6,0 7,1 7,4 8,5 7,4
85,5 14,5 10,0 0,8 0,4
83,2 16,8 12,0 1,1 0,5
5,6 8,5 6,6
0,1 5,9 0,1
0,1 8,1 0,1
3,8 5,8 5,4 3,3 5,1 3,3
0,2 0,0 0,7 0,1 0,1 0,1
0,1 0,0 0,6 0,0 0,1 0,0
8,0
0,0
0,1
3,6 4,7 10,9
0,2 0,4 0,0
0,1 0,3 0,1
6,8 3,3 6,0 4,4 7,1 4,0 10,1 7,9 3,3 7,7 4,6 6,3 4,9 12,4 5,7 2,7 9,5 4,6 4,0 1,0
0,1 0,1 0,2 0,6 3,4 0,0 0,1 2,1 0,1 0,0 0,5 0,6 1,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
0,1 0,0 0,2 0,4 3,9 0,0 0,1 2,7 0,1 0,1 0,3 0,6 0,9 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
2,9 5,6 3,6 3,8 4,4 9,3 5,0 5,3 6,1 1,5 7,7 6,2
0,0 0,2 0,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0
0,0 0,2 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 100,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
134
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti 324.472 47.382 31.661 3.810 2.264 245 33 1.854 10.662 633 48 1.171 110 2.091 181 373 236 197 190 64 37 1.051 1.955 166 1.642 360 287 789 1.212 10.539 19 635 6.013 174 160 1.959 1.579 4.936 48 268 25 135 61 54 326 185 41 68 104 1.016 1.253 141 163 257 178 74 167 18 354 371.854
1.786.336 305.551 206.310 26.732 13.716 1.450 271 14.685 78.747 4.374 180 4.053 387 10.959 943 3.035 1.055 1.316 1.833 644 144 5.034 8.333 766 13.078 1.447 1.422 6.173 5.533 71.912 90 4.156 45.583 934 580 11.347 9.222 26.038 522 1.298 65 749 315 306 1.062 672 122 188 452 9.478 4.989 772 570 1.316 720 196 514 44 1.688 2.091.887
Arrivi Presenze Peso % su mondo
5,5 6,4 6,5 7,0 6,1 5,9 8,2 7,9 7,4 6,9 3,8 3,5 3,5 5,2 5,2 8,1 4,5 6,7 9,6 10,1 3,9 4,8 4,3 4,6 8,0 4,0 5,0 7,8 4,6 6,8 4,7 6,5 7,6 5,4 3,6 5,8 5,8 5,3 10,9 4,8 2,6 5,5 5,2 5,7 3,3 3,6 3,0 2,8 4,3 9,3 4,0 5,5 3,5 5,1 4,0 2,6 3,1 2,4 4,8 5,6
87,3 12,7 8,5 1,0 0,6 0,1 0,0 0,5 2,9 0,2 0,0 0,3 0,0 0,6 0,0 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,3 0,5 0,0 0,4 0,1 0,1 0,2 0,3 2,8 0,0 0,2 1,6 0,0 0,0 0,5 0,4 1,3 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,3 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 100,0
85,4 14,6 9,9 1,3 0,7 0,1 0,0 0,7 3,8 0,2 0,0 0,2 0,0 0,5 0,0 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,2 0,4 0,0 0,6 0,1 0,1 0,3 0,3 3,4 0,0 0,2 2,2 0,0 0,0 0,5 0,4 1,2 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,5 0,2 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 100,0
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.28 MOVIMENTO DEI TURISTI STRANIERI NEGLI ESERCIZI EXTRALBERGHIERI DELLA PROVINCIA DI TERAMO PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso % su mondo) 2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 92.073 Paesi esteri 36.115 Unione Europea 32.582 Austria 1.915 Belgio 773 Bulgaria 0 Cipro 0 Repubblica Ceca 7.117 Germania 15.481 Danimarca 381 Estonia Spagna 54 Finlandia 40 Francia 614 Grecia 2 Ungheria 99 Irlanda 15 Lituania 0 Lussemburgo 55 Lettonia 0 Malta 0 Paesi Bassi 1.824 Polonia 803 Portogallo 17 Romania Svezia 61 Slovenia 14 Slovacchia 2.873 Regno Unito 444 Paesi europei non Ue 3.208 Islanda 4 Norvegia 81 Svizzera 2.926 Croazia 14 Turchia 13 Russia 13 Altri paesi europei 157 Paesi extra europei 325 Egitto 0 Paesi Africa Mediterranea 17 Sud Africa 1 Altri paesi africani 15 Israele 2 Altri Paesi Medio Oriente 5 Cina 3 Giappone 3 Corea del sud 0 India 0 Altri Paesi Asia 11 Canada 31 Stati Uniti 96 Messico 0 Argentina 5 Brasile 8 Venezuela 7 Altri Paesi America Latina 10 Australia 37 Nuova Zelanda 14 Altri 60 Mondo 128.188
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo
1.180.893 360.434 322.457 18.442 9.539 0 0 69.003 165.355 3.346
12,8 10,0 9,9 9,6 12,3
71,8 28,2 25,4 1,5 0,6
76,6 23,4 20,9 1,2 0,6
9,7 10,7 8,8
5,6 12,1 0,3
325 227 4.412 2 1.400 145 0 610 0 0 18.243 9.409 405
6,0 5,7 7,2 1,0 14,1 9,7
0,0 0,0 0,5 0,0 0,1 0,0
4,5 10,7 0,2 4 0,0 0,0 0,3 0,0 0,1 0,0
11,1
0,0
0,0
10,0 11,7 23,8
1,4 0,6 0,0
1,2 0,6 0,0
6,9 13,5 6,2 6,8 10,7 92,0 8,8 10,2 7,1 31,8 11,5 16,5 11,5
0,0 0,0 2,2 0,3 2,5 0,0 0,1 2,3 0,0 0,0 0,0 0,1 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
0,0 0,0 1,2 0,2 2,2 0,0 0,0 1,9 0,0 0,0 0,0 0,2 0,2 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0
0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0
422 189 17.946 3.037 34.247 368 711 29.914 100 414 150 2.590 3.730 0 418 14 996 2 11 195 16 0 0 153 313 696 0 68 104 31 146 161 18 388 1.541.327
24,6 14,0 66,4 1,0 2,2 65,0 5,3 13,9 10,1 7,3 13,6 13,0 4,4 14,6 4,4 1,3 6,5 12,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
135
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti 132.614 27.528 24.151 1.007 918 31 0 4.504 8.477 748 74 176 145 1.092 10 219 42 75 89 23 2 4.605 787 16 234 126 108 230 483 2.737 0 82 2.237 13 8 155 242 571 0 18 25 76 4 3 16 5 0 9 10 89 114 3 22 15 12 14 59 13 64 160.142
1.419.168 245.989 208.800 6.843 10.966 209 0 37.583 75.911 6.755 18,5 959 554 6.263 45 1.621 264 251 779 154 35 46.002 5.569 87 1.365 1.034 459 1.912 3.106 30.508 0 697 27.241 96 27 829 1.618 5.792 0 214 236 2.016 19 8 79 6 0 13 125 381 957 4 116 74 38 203 104 101 1.098 1.665.157
Arrivi Presenze Peso % su mondo
10,7 8,9 8,6 6,8 11,9 6,7
0,0
8,3 9,0 9,0 0,0 5,4 3,8 5,7 4,5 7,4 6,3 3,3 8,8 6,7 17,5 10,0 7,1 5,4 5,8 8,2 4,3 8,3 6,4 11,1 8,5 12,2 7,4 3,4 5,3 6,7 10,1 11,9 9,4 26,5 4,8 2,7 4,9 1,2 1,4 12,5 4,3 8,4 1,3 5,3 4,9 3,2 14,5 1,8 7,8 17,2 10,4
82,8 17,2 15,1 0,6 0,6 0,0 0,0 2,8 5,3 0,5
85,2 14,8 12,5 0,4 0,7 0,0 0,0 2,3 4,6 0,4
0,1 0,1 0,7 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 2,9 0,5 0,0 0,1 0,1 0,1 0,1 0,3 1,7 0,0 0,1 1,4 0,0 0,0 0,1 0,2 0,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0
0,1 0,0 0,4 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 2,8 0,3 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,2 1,8 0,0 0,0 1,6 0,0 0,0 0,0 0,1 0,3 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 100,0
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Paese di provenienza
CRESA
TAB. 2.2.29 MOVIMENTO DEI TURISTI STRANIERI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI DELLA PROVINCIA DI PESCARA PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Paese di provenienza
2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 259.564 Paesi esteri 37.846 Unione Europea 20.472 Austria 1.135 Belgio 1.399 Bulgaria 0 Cipro 0 Repubblica Ceca 639 Germania 4.404 Danimarca 195 Estonia 0 Spagna 986 Finlandia 85 Francia 2.479 Grecia 348 Ungheria 196 Irlanda 6 Lituania 0 Lussemburgo 61 Lettonia 0 Malta 0 Paesi Bassi 816 Polonia 619 Portogallo 111 Romania 0 Svezia 270 Slovenia 147 Slovacchia 41 Regno Unito 6.535 Paesi europei non Ue 7.465 Islanda 6 Norvegia 143 Svizzera 2.048 Croazia 593 Turchia 144 Russia 978 Altri paesi europei 3.553 Paesi extra europei 9.119 Egitto 78 Paesi Africa Mediterranea 358 Sud Africa 67 Altri paesi africani 384 Israele 159 Altri Paesi Medio Oriente 113 Cina 137 Giappone 334 Corea del sud 70 India 0 Altri Paesi Asia 315 Canada 1.308 Stati Uniti 3.339 Messico 79 Argentina 510 Brasile 320 Venezuela 165 Altri Paesi America Latina 269 Australia 586 Nuova Zelanda 235 Altri 293 Mondo 297.410
859.940 132.417 70.720 5.701 6.480 0 0 4.909 14.549 553 0 2.953 833 9.489 905 802 10 0 278 0 0 2.622 1.895 1.068 0 888 404 145 16.236 26.438 10 709 7.911 2.319 318 3.569 11.602 32.365 1.149 2.274 200 1.156 428 344 203 1.148 150 0 1.866 3.934 8.878 229 2.624 1.372 1.275 1.790 1.557 614 1.174 992.357
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo 3,3 3,5 3,5 5,0 4,6
87,3 12,7 6,9 0,4 0,5
86,7 13,3 7,1 0,6 0,7
7,7 3,3 2,8
0,2 1,5 0,1
0,5 1,5 0,1
3,0 9,8 3,8 2,6 4,1 1,7
0,3 0,0 0,8 0,1 0,1 0,0
0,3 0,1 1,0 0,1 0,1 0,0
4,6
0,0
0,0
3,2 3,1 9,6
0,3 0,2 0,0
0,3 0,2 0,1
3,3 2,7 3,5 2,5 3,5 1,7 5,0 3,9 3,9 2,2 3,6 3,3 3,5 14,7 6,4 3,0 3,0 2,7 3,0 1,5 3,4 2,1
0,1 0,0 0,0 2,2 2,5 0,0 0,0 0,7 0,2 0,0 0,3 1,2 3,1 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0
0,1 0,0 0,0 1,6 2,7 0,0 0,1 0,8 0,2 0,0 0,4 1,2 3,3 0,1 0,2 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0
5,9 3,0 2,7 2,9 5,1 4,3 7,7 6,7 2,7 2,6 4,0 3,3
0,1 0,4 1,1 0,0 0,2 0,1 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 100,0
0,2 0,4 0,9 0,0 0,3 0,1 0,1 0,2 0,2 0,1 0,1 100,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
136
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti 288.772 53.245 31.846 4.621 2.514 304 8 545 4.699 263 94 1.224 218 3.406 432 465 465 318 194 122 95 2.074 1.891 419 3.329 546 319 109 3.172 8.639 21 2.214 1.977 421 307 1.966 1.733 12.235 77 415 89 420 159 120 449 311 86 117 220 1.980 3.348 127 794 902 385 196 1.089 79 872 342.017
916.173 208.779 136.752 30.617 11.998 1.547 16 1.732 17.530 877 290 3.088 775 13.579 1.281 1.687 1.687 1.407 1.136 436 376 7.507 4.365 1.539 20.609 2.020 963 407 9.283 30.052 59 7.723 7.171 1.143 1.013 7.028 5.915 39.996 355 1.772 447 2.663 466 519 2.089 875 520 407 743 5.601 9.876 531 2.665 2.612 1.383 827 2.896 282 2.467 1.124.952
Arrivi Presenze Peso % su mondo
3,2 3,9 4,3 6,6 4,8 5,1 2,0 3,2 3,7 3,3 3,1 2,5 3,6 4,0 3,0 3,6 3,6 4,4 5,9 3,6 4,0 3,6 2,3 3,7 6,2 3,7 3,0 3,7 2,9 3,5 2,8 3,5 3,6 2,7 3,3 3,6 3,4 3,3 4,6 4,3 5,0 6,3 2,9 4,3 4,7 2,8 6,0 3,5 3,4 2,8 2,9 4,2 3,4 2,9 3,6 4,2 2,7 3,6 2,8 3,3
84,4 15,6 9,3 1,4 0,7 0,1 0,0 0,2 1,4 0,1 0,0 0,4 0,1 1,0 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,6 0,6 0,1 1,0 0,2 0,1 0,0 0,9 2,5 0,0 0,6 0,6 0,1 0,1 0,6 0,5 3,6 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,6 1,0 0,0 0,2 0,3 0,1 0,1 0,3 0,0 0,3 100,0
81,4 18,6 12,2 2,7 1,1 0,1 0,0 0,2 1,6 0,1 0,0 0,3 0,1 1,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,7 0,4 0,1 1,8 0,2 0,1 0,0 0,8 2,7 0,0 0,7 0,6 0,1 0,1 0,6 0,5 3,6 0,0 0,2 0,0 0,2 0,0 0,0 0,2 0,1 0,0 0,0 0,1 0,5 0,9 0,0 0,2 0,2 0,1 0,1 0,3 0,0 0,2 100,0
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.30 MOVIMENTO DEI TURISTI STRANIERI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DELLA PROVINCIA DI PESCARA PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso % su mondo) 2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 257.664 Paesi esteri 37.640 Unione Europea 21.084 Austria 1.125 Belgio 1.381 Bulgaria 0 Cipro 0 Repubblica Ceca 635 Germania 4.334 Danimarca 195 Estonia 0 Spagna 985 Finlandia 85 Francia 2.459 Grecia 348 Ungheria 196 Irlanda 796 Lituania 0 Lussemburgo 61 Lettonia 0 Malta 0 Paesi Bassi 784 Polonia 614 Portogallo 110 Romania 0 Svezia 269 Slovenia 142 Slovacchia 41 Regno Unito 6.524 Paesi europei non Ue 7.458 Islanda 6 Norvegia 143 Svizzera 2.047 Croazia 593 Turchia 144 Russia 977 Altri paesi europei 3.548 Paesi extra europei 9.098 Egitto 77 Paesi Africa Mediterranea 358 Sud Africa 67 Altri paesi africani 384 Israele 159 Altri Paesi Medio Oriente 112 Cina 137 Giappone 334 Corea del sud 70 India 0 Altri Paesi Asia 315 Canada 1.306 Stati Uniti 3.323 Messico 79 Argentina 510 Brasile 319 Venezuela 165 Altri Paesi America Latina 269 Australia 586 Nuova Zelanda 235 Altri 293 Mondo 295.304
849.684 130.789 72.112 5.663 6.333 0 0 4.886 13.805 553 0 2.950 833 9.304 905 802 2.904 0 278 0 0 2.454 1.862 1.066 0 886 332 145 16.151 26.423 10 709 7.907 2.319 318 3.563 11.597 32.254 1.146 2.274 200 1.156 428 341 203 1.148 150 0 1.866 3.930 8.784 229 2.624 1.365 1.275 1.790 1.557 614 1.174 980.473
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo 3,3 3,5 3,4 5,0 4,6
87,3 12,7 7,1 0,4 0,5
86,7 13,3 7,4 0,6 0,6
7,7 3,2 2,8
0,2 1,5 0,1
0,5 1,4 0,1
3,0 9,8 3,8 2,6 4,1 3,6
0,3 0,0 0,8 0,1 0,1 0,3
0,3 0,1 0,9 0,1 0,1 0,3
4,6
0,0
0,0
3,1 3,0 9,7
0,3 0,2 0,0
0,3 0,2 0,1
3,3 2,3 3,5 2,5 3,5 1,7 5,0 3,9 3,9 2,2 3,6 3,3 3,5 14,9 6,4 3,0 3,0 2,7 3,0 1,5 3,4 2,1
0,1 0,0 0,0 2,2 2,5 0,0 0,0 0,7 0,2 0,0 0,3 1,2 3,1 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0
0,1 0,0 0,0 1,6 2,7 0,0 0,1 0,8 0,2 0,0 0,4 1,2 3,3 0,1 0,2 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0
5,9 3,0 2,6 2,9 5,1 4,3 7,7 6,7 2,7 2,6 4,0 3,3
0,1 0,4 1,1 0,0 0,2 0,1 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 100,0
0,2 0,4 0,9 0,0 0,3 0,1 0,1 0,2 0,2 0,1 0,1 100,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
137
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti 275.541 50.565 29.804 4.579 2.309 302 6 524 4.282 261 94 1.186 214 3.239 401 408 448 310 179 116 93 1.572 1.840 417 3.067 527 319 109 3.002 8.385 21 2.153 1.888 416 306 1.948 1.653 11.829 77 392 89 381 153 117 444 303 86 110 217 1.914 3.225 122 785 888 382 188 1.015 75 866 326.106
865.960 183.815 116.518 30.468 10.875 1.538 14 1.671 13.979 875 290 3.000 771 11.034 1.189 1.380 1.659 1.385 813 430 374 4.756 3.830 1.537 13.319 1.839 963 407 8.122 28.142 59 7.515 6.611 1.129 1.010 6.962 4.856 37.120 355 1.600 447 1.746 377 514 2.054 855 520 372 716 5.296 9.460 522 2.262 2.582 1.378 776 2.593 268 2.427 1.049.775
Arrivi Presenze Peso % su mondo
3,1 3,6 3,9 6,7 4,7 5,1 2,3 3,2 3,3 3,4 3,1 2,5 3,6 3,4 3,0 3,4 3,7 4,5 4,5 3,7 4,0 3,0 2,1 3,7 4,3 3,5 3,0 3,7 2,7 3,4 2,8 3,5 3,5 2,7 3,3 3,6 2,9 3,1 4,6 4,1 5,0 4,6 2,5 4,4 4,6 2,8 6,0 3,4 3,3 2,8 2,9 4,3 2,9 2,9 3,6 4,1 2,6 3,6 2,8 3,2
84,5 15,5 9,1 1,4 0,7 0,1 0,0 0,2 1,3 0,1 0,0 0,4 0,1 1,0 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,5 0,6 0,1 0,9 0,2 0,1 0,0 0,9 2,6 0,0 0,7 0,6 0,1 0,1 0,6 0,5 3,6 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,6 1,0 0,0 0,2 0,3 0,1 0,1 0,3 0,0 0,3 100,0
82,5 17,5 11,1 2,9 1,0 0,1 0,0 0,2 1,3 0,1 0,0 0,3 0,1 1,1 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 0,0 0,0 0,5 0,4 0,1 1,3 0,2 0,1 0,0 0,8 2,7 0,0 0,7 0,6 0,1 0,1 0,7 0,5 3,5 0,0 0,2 0,0 0,2 0,0 0,0 0,2 0,1 0,0 0,0 0,1 0,5 0,9 0,0 0,2 0,2 0,1 0,1 0,2 0,0 0,2 100,0
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Paese di provenienza
CRESA
TAB. 2.2.31 MOVIMENTO DEI TURISTI STRANIERI NEGLI ESERCIZI EXTRALBERGHIERI DELLA PROVINCIA DI PESCARA PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Paese di provenienza
2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 1.900 Paesi esteri 206 Unione Europea 178 Austria 10 Belgio 18 Bulgaria 0 Cipro 0 Repubblica Ceca 4 Germania 70 Danimarca 0 Estonia 0 Spagna 1 Finlandia 0 Francia 20 Grecia 0 Ungheria 0 Irlanda 0 Lituania 0 Lussemburgo 0 Lettonia 0 Malta 0 Paesi Bassi 32 Polonia 5 Portogallo 1 Romania 0 Svezia 1 Slovenia 5 Slovacchia 0 Regno Unito 11 Paesi europei non Ue 7 Islanda 0 Norvegia 0 Svizzera 1 Croazia 0 Turchia 0 Russia 1 Altri paesi europei 5 Paesi extra europei 21 Egitto 1 Paesi Africa Mediterranea 0 Sud Africa 0 Altri paesi africani 0 Israele Altri Paesi Medio Oriente 1 Cina 0 Giappone 0 Corea del sud 0 India 0 Altri Paesi Asia 0 Canada 2 Stati Uniti 16 Messico 0 Argentina 0 Brasile 1 Venezuela 0 Altri Paesi America Latina 0 Australia 0 Nuova Zelanda 0 Altri 0 Mondo 2.106
10.256 1.628 1.502 38 147 0 0 23 744 0 0 3 0 185 0 0 0 0 0 0 0 168 33 2 0 2 72 0 85 15 0 0 4 0 0 6 5 111 3 0 0 0 3 0 0 0 0 0 4 94 0 0 7 0 0 0 0 0 11.884
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo 5,4 7,9 8,4 3,8 8,2
90,2 9,8 8,5 0,5 0,9
86,3 13,7 12,6 0,3 1,2
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti
Peso % su mondo
13.231 2.680 1.727 42 205
50.213 24.964 12.801 149 1.123
3,8 9,3 7,4 3,5 5,5
2
2
1,0
417 2 0 38 4 167 31 27 17 8 15 6 2 502 51 2
3.551 2 0 88 4 2.545 92 234 28 22 323 6 2 2.751 535 2
8,5 1,0
19 0 0 170 170 0 61 5 5 1 18 80 406 0 23 0 39 6 3 5 8 0 7 3 66 123 5 9 14 3 8 74 4 6 15.911
181 0 0 1.161 1.364 0 208 14 14 3 66 1.059 2.876 0 172 0 917 89 5 35 20 0 35 27 305 416 9 403 30 5 51 303 14 40 75.177
0,0 5,8 10,6
0,2 3,3 0,0
0,2 6,3 0,0
3,0
0,0 0,0 0,9 0,0 0,0 0,0
0,0 0,0 1,6 0,0 0,0 0,0
0,0
0,0
5,3 6,6 2,0
1,5 0,2 0,0
1,4 0,3 0,0
2,0 14,4
0,0 0,2 0,0 0,5 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 1,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
0,0 0,6 0,0 0,7 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
0,0 0,1 0,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0
0,0 0,0 0,8 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0
9,3
7,7 2,1 4,0 6,0 1,0 5,3 3,0
3,0
2,0 5,9 7,0
5,6
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
138
Arrivi Presenze
2,3 1,0 15,2 3,0 8,7 1,6 2,8 21,5 1,0 1,0 5,5 10,5 1,0 9,5 6,8 8,0 41,6 2,8 3,0 3,7 13,2 7,1 7,5 23,5 14,8 1,7 7,0 2,5 5,0 9,0 4,6 3,4 1,8 44,8 2,1 1,7 6,4 4,1 3,5 6,7 4,7
83,2 16,8 10,9 0,3 1,3 0,0 0,0 0,0 2,6 0,0 0,0 0,2 0,0 1,0 0,2 0,2 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 3,2 0,3 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 1,1 1,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,5 2,6 0,0 0,1 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,4 0,8 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,5 0,0 0,0 100,0
66,8 33,2 17,0 0,2 1,5 0,0 0,0 4,7 0,0 0,0 0,1 0,0 3,4 0,1 0,3 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 3,7 0,7 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 1,5 1,8 0,0 0,3 0,0 0,0 0,0 0,1 1,4 3,8 0,0 0,2 0,0 1,2 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,4 0,6 0,0 0,5 0,0 0,0 0,1 0,4 0,0 0,1 100,0
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.32 MOVIMENTO DEI TURISTI STRANIERI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI DELLA PROVINCIA DI CHIETI PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso % su mondo) 2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 213.198 Paesi esteri 28.004 Unione Europea 17.144 Austria 1.728 Belgio 970 Bulgaria 0 Cipro 0 Repubblica Ceca 205 Germania 5.082 Danimarca 121 Estonia 0 Spagna 692 Finlandia 77 Francia 2.758 Grecia 302 Ungheria 214 Irlanda 397 Lituania 0 Lussemburgo 47 Lettonia 0 Malta 0 Paesi Bassi 628 Polonia 435 Portogallo 115 Romania 0 Svezia 221 Slovenia 108 Slovacchia 36 Regno Unito 3.008 Paesi europei non Ue 4.084 Islanda 2 Norvegia 164 Svizzera 2.047 Croazia 243 Turchia 96 Russia 289 Altri paesi europei 1.243 Paesi extra europei 6.776 Egitto 45 Paesi Africa Mediterranea 217 Sud Africa 23 Altri paesi africani 100 Israele 92 Altri Paesi Medio Oriente 56 Cina 83 Giappone 1.039 Corea del sud 203 India 0 Altri Paesi Asia 145 Canada 930 Stati Uniti 2.367 Messico 61 Argentina 271 Brasile 278 Venezuela 68 Altri Paesi America Latina 124 Australia 279 Nuova Zelanda 65 Altri 330 Mondo 241.202
961.687 113.210 70.547 8.071 4.875 0 0 516 24.139 273 0 2.186 173 10.299 914 967 1.354 0 182 0 0 3.491 1.202 293 0 761 571 50 10.230 18.411 3 650 9.108 557 319 2.827 4.947 24.252 565 1.283 86 572 136 173 197 4.990 309 0 279 3.901 6.914 163 1.001 706 155 420 692 127 1.583 1.074.897
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo 4,5 4,0 4,1 4,7 5,0
88,4 11,6 7,1 0,7 0,4
89,5 10,5 6,6 0,8 0,5
2,5 4,7 2,3
0,1 2,1 0,1
0,0 2,2 0,0
3,2 2,2 3,7 3,0 4,5 3,4
0,3 0,0 1,1 0,1 0,1 0,2
0,2 0,0 1,0 0,1 0,1 0,1
3,9
0,0
0,0
5,6 2,8 2,5
0,3 0,2 0,0
0,3 0,1 0,0
3,4 5,3 1,4 3,4 4,5 1,5 4,0 4,4 2,3 3,3 9,8 4,0 3,6 12,6 5,9 3,7 5,7 1,5 3,1 2,4 4,8 1,5
0,1 0,0 0,0 1,2 1,7 0,0 0,1 0,8 0,1 0,0 0,1 0,5 2,8 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,4 0,1
0,1 0,1 0,0 1,0 1,7 0,0 0,1 0,8 0,1 0,0 0,3 0,5 2,3 0,1 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,5 0,0
1,9 4,2 2,9 2,7 3,7 2,5 2,3 3,4 2,5 2,0 4,8 4,5
0,1 0,4 1,0 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 100,0
0,0 0,4 0,6 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 100,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
139
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti 281.981 36.783 21.789 774 1.778 131 9 429 4.859 203 7 1.273 223 3.266 286 359 320 112 143 96 106 1.131 1.304 251 1.318 388 284 74 2.665 5.065 12 668 2.179 100 275 815 1.016 9.701 112 230 50 118 154 119 185 575 440 275 335 1.755 2.618 270 430 805 143 141 628 66 252 318.764
1.153.424 139.970 88.063 2.803 7.791 342 23 4.771 20.048 558 13 3.945 751 11.767 629 1.511 891 250 622 472 606 4.191 4.449 636 9.153 1.365 952 215 9.309 19.900 21 2.055 9.363 279 1.124 2.763 4.295 31.121 1.460 1.067 157 280 395 299 410 2.465 490 745 1.010 6.348 8.044 1.838 902 1.616 464 333 1.931 139 728 1.293.394
Arrivi Presenze Peso % su mondo
4,1 3,8 4,0 3,6 4,4 2,6 2,6 11,1 4,1 2,7 1,9 3,1 3,4 3,6 2,2 4,2 2,8 2,2 4,3 4,9 5,7 3,7 3,4 2,5 6,9 3,5 3,4 2,9 3,5 3,9 1,8 3,1 4,3 2,8 4,1 3,4 4,2 3,2 13,0 4,6 3,1 2,4 2,6 2,5 2,2 4,3 1,1 2,7 3,0 3,6 3,1 6,8 2,1 2,0 3,2 2,4 3,1 2,1 2,9 4,1
88,5 11,5 6,8 0,2 0,6 0,0 0,0 0,1 1,5 0,1 0,0 0,4 0,1 1,0 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,4 0,4 0,1 0,4 0,1 0,1 0,0 0,8 1,6 0,0 0,2 0,7 0,0 0,1 0,3 0,3 3,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,2 0,1 0,1 0,1 0,6 0,8 0,1 0,1 0,3 0,0 0,0 0,2 0,0 0,1 100,0
89,2 10,8 6,8 0,2 0,6 0,0 0,0 0,4 1,6 0,0 0,0 0,3 0,1 0,9 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,3 0,0 0,7 0,1 0,1 0,0 0,7 1,5 0,0 0,2 0,7 0,0 0,1 0,2 0,3 2,4 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 0,1 0,1 0,5 0,6 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 100,0
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Paese di provenienza
CRESA
TAB. 2.2.33 MOVIMENTO DEI TURISTI STRANIERI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DELLA PROVINCIA DI CHIETI PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Paese di provenienza
2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 191.140 Paesi esteri 25.088 Unione Europea 14.661 Austria 1.610 Belgio 821 Bulgaria 0 Cipro 0 Repubblica Ceca 126 Germania 3.984 Danimarca 105 Estonia 0 Spagna 666 Finlandia 72 Francia 2.386 Grecia 300 Ungheria 128 Irlanda 379 Lituania 0 Lussemburgo 44 Lettonia 0 Malta 0 Paesi Bassi 410 Polonia 366 Portogallo 104 Romania 0 Svezia 212 Slovenia 98 Slovacchia 34 Regno Unito 2.816 Paesi europei non Ue 3.794 Islanda 1 Norvegia 155 Svizzera 1.845 Croazia 240 Turchia 94 Russia 286 Altri paesi europei 1.173 Paesi extra europei 6.633 Egitto 45 Paesi Africa Mediterranea 196 Sud Africa 21 Altri paesi africani 100 Israele 89 Altri Paesi Medio Oriente 52 Cina 79 Giappone 1.034 Corea del sud 203 India 0 Altri Paesi Asia 144 Canada 919 Stati Uniti 2.326 Messico 61 Argentina 266 Brasile 275 Venezuela 67 Altri Paesi America Latina 118 Australia 259 Nuova Zelanda 55 Altri 324 Mondo 216.228
666.582 89.484 50.026 7.629 3.084 0 0 278 14.003 195 0 1.972 156 7.423 912 355 1.257 0 164 0 0 920 940 270 0 663 535 48 9.222 16.205 1 631 7.603 554 217 2.667 4.532 23.253 565 1.212 72 572 131 130 156 4.983 309 0 278 3.857 6.691 163 987 702 148 288 627 84 1.298 756.066
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo 3,5 3,6 3,4 4,7 3,8
88,4 11,6 6,8 0,7 0,4
88,2 11,8 6,6 1,0 0,4
2,2 3,5 1,9
0,1 1,8 0,0
0,0 1,9 0,0
3,0 2,2 3,1 3,0 2,8 3,3
0,3 0,0 1,1 0,1 0,1 0,2
0,3 0,0 1,0 0,1 0,0 0,2
3,7
0,0
0,0
2,2 2,6 2,6
0,2 0,2 0,0
0,1 0,1 0,0
3,1 5,5 1,4 3,3 4,3 1,0 4,1 4,1 2,3 2,3 9,3 3,9 3,5 12,6 6,2 3,4 5,7 1,5 2,5 2,0 4,8 1,5
0,1 0,0 0,0 1,3 1,8 0,0 0,1 0,9 0,1 0,0 0,1 0,5 3,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,5 0,1
0,1 0,1 0,0 1,2 2,1 0,0 0,1 1,0 0,1 0,0 0,4 0,6 3,1 0,1 0,2 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,7 0,0
1,9 4,2 2,9 2,7 3,7 2,6 2,2 2,4 2,4 1,5 4,0 3,5
0,1 0,4 1,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 100,0
0,0 0,5 0,9 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,2 100,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
140
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti 235.148 31.985 18.483 640 1.457 107 9 313 4.082 150 7 1.205 164 2.807 264 243 310 87 125 93 106 840 1.106 225 1.101 335 263 64 2.380 4.345 7 612 1.846 90 256 686 848 8.956 62 186 41 111 144 112 176 566 439 260 321 1.630 2.398 255 409 763 135 119 536 55 238 267.133
667.147 108.203 65.908 2.102 5.160 224 23 4.098 15.410 363 13 3.406 445 8.825 587 933 866 204 486 469 606 2.397 2.645 545 6.004 1.202 798 174 7.923 14.933 9 1.857 7.191 173 1.080 1.865 2.758 26.632 191 606 138 245 281 265 393 2.452 488 683 772 5.770 7.319 1.797 788 1.510 444 267 1.549 115 559 775.350
Arrivi Presenze Peso % su mondo
2,8 3,4 3,6 3,3 3,5 2,1 2,6 13,1 3,8 2,4 1,9 2,8 2,7 3,1 2,2 3,8 2,8 2,3 3,9 5,0 5,7 2,9 2,4 2,4 5,5 3,6 3,0 2,7 3,3 3,4 1,3 3,0 3,9 1,9 4,2 2,7 3,3 3,0 3,1 3,3 3,4 2,2 2,0 2,4 2,2 4,3 1,1 2,6 2,4 3,5 3,1 7,0 1,9 2,0 3,3 2,2 2,9 2,1 2,3 2,9
88,0 12,0 6,9 0,2 0,5 0,0 0,0 0,1 1,5 0,1 0,0 0,5 0,1 1,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,4 0,1 0,4 0,1 0,1 0,0 0,9 1,6 0,0 0,2 0,7 0,0 0,1 0,3 0,3 3,4 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 0,2 0,2 0,1 0,1 0,6 0,9 0,1 0,2 0,3 0,1 0,0 0,2 0,0 0,1 100,0
86,0 14,0 8,5 0,3 0,7 0,0 0,0 0,5 2,0 0,0 0,0 0,4 0,1 1,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 0,3 0,3 0,1 0,8 0,2 0,1 0,0 1,0 1,9 0,0 0,2 0,9 0,0 0,1 0,2 0,4 3,4 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,3 0,1 0,1 0,1 0,7 0,9 0,2 0,1 0,2 0,1 0,0 0,2 0,0 0,1 100,0
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.34 MOVIMENTO DEI TURISTI STRANIERI NEGLI ESERCIZI EXTRALBERGHIERI DELLA PROVINCIA DI CHIETI PER PAESE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass. e peso % su mondo) 2001 Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti Italia 22.058 Paesi esteri 2.916 Unione Europea 2.385 Austria 118 Belgio 149 Bulgaria 0 Cipro 0 Repubblica Ceca 79 Germania 1.098 Danimarca 16 Estonia 0 Spagna 26 Finlandia 5 Francia 372 Grecia 2 Ungheria 0 Irlanda 18 Lituania 0 Lussemburgo 3 Lettonia 0 Malta 0 Paesi Bassi 218 Polonia 69 Portogallo 11 Romania 0 Svezia 9 Slovenia Slovacchia Regno Unito 192 Paesi europei non Ue 290 Islanda 1 Norvegia 9 Svizzera 202 Croazia 3 Turchia 2 Russia 3 Altri paesi europei 70 Paesi extra europei 139 Egitto Paesi Africa Mediterranea 21 Sud Africa 2 Altri paesi africani Israele 3 Altri Paesi Medio Oriente Cina 4 Giappone 5 Corea del sud 0 India 0 Altri Paesi Asia 1 Canada 11 Stati Uniti 41 Messico 0 Argentina 5 Brasile 3 Venezuela 1 Altri Paesi America Latina 6 Australia 20 Nuova Zelanda 10 Altri 6 Mondo 24.974
2011 Arrivi
Presenze
Peso % su mondo
295.105 23.726 19.871 442 1.791 0 0 238 10.136 78 0 214 17 2.876 2 0 97 0 18 0 0 2.571 262 23 0 98
13,4 8,1 8,3 3,7 12,0
88,3 11,7 9,5 0,5 0,6
92,6 7,4 6,2 0,1 0,6
3,0 9,2 4,9
0,3 4,4 0,1
0,1 3,2 0,0
8,2 3,4 7,7 1,0
0,1 0,0 1,5 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,9 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0
0,1 0,0 0,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,8 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0
10,9
1.008 2.206 2 19 1.505 3 102 160 415 956
5,3 7,6 2,0 2,1 7,5 1,0 51,0 53,3 5,9 6,9
0,8 1,2 0,0 0,0 0,8 0,0 0,0 0,0 0,3 0,6 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
0,3 0,7 0,0 0,0 0,5 0,0 0,0 0,1 0,1 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
71 14
3,4 7,0
0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 100,0
0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 100,0
5,4 6,0 11,8 3,8 2,1
5
1,7
41 7 0 0 1 44 223 0 14 4 7 132 65 43 285 318.831
10,3 1,4 1,0 4,0 5,4 2,8 1,3 7,0 22,0 3,3 4,3 47,5 12,8
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
141
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Valori assoluti 46.833 4.798 3.306 134 321 24 0 116 777 53 0 68 59 459 22 116 10 25 18 3 0 291 198 26 217 53 21 10 285 720 5 56 333 10 19 129 168 745 50 44 9 7 10 7 9 9 1 15 14 125 220 15 21 42 8 22 92 11 14 51.631
486.277 31.767 22.155 701 2.631 118 0 673 4.638 195 0 539 306 2.942 42 578 25 46 136 3 0 1.794 1.804 91 3.149 163 154 41 1.386 4.967 12 198 2.172 106 44 898 1.537 4.489 1.269 461 19 35 114 34 17 13 2 62 238 578 725 41 114 106 20 66 382 24 169 518.044
Arrivi Presenze Peso % su mondo
10,4 6,6 6,7 5,2 8,2 4,9 5,8 6,0 3,7 7,9 5,2 6,4 1,9 5,0 2,5 1,8 7,6 1,0 6,2 9,1 3,5 14,5 3,1 7,3 4,1 4,9 6,9 2,4 3,5 6,5 10,6 2,3 7,0 9,1 6,0 25,4 10,5 2,1 5,0 11,4 4,9 1,9 1,4 2,0 4,1 17,0 4,6 3,3 2,7 5,4 2,5 2,5 3,0 4,2 2,2 12,1 10,0
90,7 9,3 6,4 0,3 0,6 0,0 0,0 0,2 1,5 0,1 0,0 0,1 0,1 0,9 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6 0,4 0,1 0,4 0,1 0,0 0,0 0,6 1,4 0,0 0,1 0,6 0,0 0,0 0,2 0,3 1,4 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,4 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 100,0
93,9 6,1 4,3 0,1 0,5 0,0 0,0 0,1 0,9 0,0 0,0 0,1 0,1 0,6 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,3 0,0 0,6 0,0 0,0 0,0 0,3 1,0 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,2 0,3 0,9 0,2 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 100,0
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Paese di provenienza
CRESA
TAB. 2.2.35 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI DELLA PROVINCIA DI L'AQUILA PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Regione di provenienza
2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-A.A. Veneto Friuli-V. Giulia Liguria Emilia-R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
7.147 21.895 113 410 17.858 50.551 1.130 2.936 7.528 20.652 1.495 4.388 3.410 11.144 11.091 30.481 11.148 33.236 6.435 21.597 11.204 33.659 94.720 355.843 23.080 85.095 2.876 8.796 68.790 230.785 37.682 142.712 2.373 9.068 3.250 11.518 8.140 33.012 2.309 10.424 321.779 1.118.202
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 3,1 3,6 2,8 2,6 2,7 2,9 3,3 2,7 3,0 3,4 3,0 3,8 3,7 3,1 3,4 3,8 3,8 3,5 4,1 4,5 3,5
2,2 0,0 5,5 0,4 2,3 0,5 1,1 3,4 3,5 2,0 3,5 29,4 7,2 0,9 21,4 11,7 0,7 1,0 2,5 0,7 100,0
2,0 0,0 4,5 0,3 1,8 0,4 1,0 2,7 3,0 1,9 3,0 31,8 7,6 0,8 20,6 12,8 0,8 1,0 3,0 0,9 100,0
Presenze Permanenza media
Arrivi Presenze
Valori assoluti 5.883 208 16.284 1.799 8.777 2.011 2.644 11.602 10.828 6.683 11.496 107.947 28.223 3.579 86.252 39.616 2.792 3.650 6.087 1.424 357.785
18.473 601 48.859 6.646 24.992 5.954 8.092 32.855 30.736 20.829 38.785 353.438 95.100 13.103 252.319 138.021 8.801 12.254 23.271 5.978 1.139.107
Var % (2001 = 100) Arrivi Presenze
Peso % su Italia 3,1 2,9 3,0 3,7 2,8 3,0 3,1 2,8 2,8 3,1 3,4 3,3 3,4 3,7 2,9 3,5 3,2 3,4 3,8 4,2 3,2
1,6 0,1 4,6 0,5 2,5 0,6 0,7 3,2 3,0 1,9 3,2 30,2 7,9 1,0 24,1 11,1 0,8 1,0 1,7 0,4 100,0
1,6 0,1 4,3 0,6 2,2 0,5 0,7 2,9 2,7 1,8 3,4 31,0 8,3 1,2 22,2 12,1 0,8 1,1 2,0 0,5 100,0
-17,7 84,1 -8,8 59,2 16,6 34,5 -22,5 4,6 -2,9 3,9 2,6 14,0 22,3 24,4 25,4 5,1 17,7 12,3 -25,2 -38,3 11,2
-15,6 46,6 -3,3 126,4 21,0 35,7 -27,4 7,8 -7,5 -3,6 15,2 -0,7 11,8 49,0 9,3 -3,3 -2,9 6,4 -29,5 -42,7 1,9
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.2.36 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI NELLA PROVINCIA DI L'AQUILA PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Regione di provenienza
2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-A.A. Veneto Friuli-V. Giulia Liguria Emilia-R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
6.746 20.730 106 379 16.999 47.190 1.078 2.806 7.158 19.227 1.375 4.077 3.202 10.682 10.268 27.940 10.515 30.925 5.961 19.943 10.450 31.271 88.953 327.170 20.814 70.466 2.779 8.461 64.749 212.225 36.313 135.898 2.317 8.679 3.181 11.163 7.792 31.383 2.210 10.078 302.966 1.030.693
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 3,1 3,6 2,8 2,6 2,7 3,0 3,3 2,7 2,9 3,3 3,0 3,7 3,4 3,0 3,3 3,7 3,7 3,5 4,0 4,6 3,4
2,2 0,0 5,6 0,4 2,4 0,5 1,1 3,4 3,5 2,0 3,4 29,4 6,9 0,9 21,4 12,0 0,8 1,0 2,6 0,7 100,0
2,0 0,0 4,6 0,3 1,9 0,4 1,0 2,7 3,0 1,9 3,0 31,7 6,8 0,8 20,6 13,2 0,8 1,1 3,0 1,0 100,0
Presenze Permanenza media
Valori assoluti 4.739 176 13.498 1.470 7.196 1.701 2.181 9.316 8.689 5.018 9.706 93.209 22.346 3.134 72.895 35.371 2.420 3.192 5.130 1.150 302.537
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
142
14.724 542 40.496 5.672 20.728 5.185 6.894 25.580 24.774 15.847 33.934 308.515 75.938 9.850 212.813 124.068 7.263 10.950 20.305 4.968 969.046
Var % (2001 = 100) Arrivi Presenze
Arrivi Presenze
Peso % su Italia 3,1 3,1 3,0 3,9 2,9 3,0 3,2 2,7 2,9 3,2 3,5 3,3 3,4 3,1 2,9 3,5 3,0 3,4 4,0 4,3 3,2
1,6 0,1 4,5 0,5 2,4 0,6 0,7 3,1 2,9 1,7 3,2 30,8 7,4 1,0 24,1 11,7 0,8 1,1 1,7 0,4 100,0
1,5 0,1 4,2 0,6 2,1 0,5 0,7 2,6 2,6 1,6 3,5 31,8 7,8 1,0 22,0 12,8 0,7 1,1 2,1 0,5 100,0
-29,8 66,0 -20,6 36,4 0,5 23,7 -31,9 -9,3 -17,4 -15,8 -7,1 4,8 7,4 12,8 12,6 -2,6 4,4 0,3 -34,2 -48,0 -0,1
-29,0 43,0 -14,2 102,1 7,8 27,2 -35,5 -8,4 -19,9 -20,5 8,5 -5,7 7,8 16,4 0,3 -8,7 -16,3 -1,9 -35,3 -50,7 -6,0
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.37 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI EXTRALBERGHIERI NELLA PROVINCIA DI L'AQUILA PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) 2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-A.A. Veneto Friuli-V. Giulia Liguria Emilia-R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
401 7 859 52 370 120 208 823 633 474 754 5.767 2.266 97 4.041 1.369 56 69 348 99 18.813
1.165 31 3.361 130 1.425 311 462 2.541 2.311 1.654 2.388 28.673 14.629 335 18.560 6.814 389 355 1.629 346 87.509
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 2,9 4,4 3,9 2,5 3,9 2,6 2,2 3,1 3,7 3,5 3,2 5,0 6,5 3,5 4,6 5,0 6,9 5,1 4,7 3,5 4,7
2,1 0,0 4,6 0,3 2,0 0,6 1,1 4,4 3,4 2,5 4,0 30,7 12,0 0,5 21,5 7,3 0,3 0,4 1,8 0,5 100,0
1,3 0,0 3,8 0,1 1,6 0,4 0,5 2,9 2,6 1,9 2,7 32,8 16,7 0,4 21,2 7,8 0,4 0,4 1,9 0,4 100,0
Presenze Permanenza media
Arrivi Presenze
Valori assoluti 1.144 32 2.786 329 1.581 310 463 2.286 2.139 1.665 1.790 14.738 5.877 445 13.357 4.245 372 458 957 274 55.248
3.749 59 8.363 974 4.264 769 1.198 7.275 5.962 4.982 4.851 44.923 19.162 3.253 39.506 13.953 1.538 1.304 2.966 1.010 170.061
Var % (2001 = 100) Arrivi Presenze
Peso % su Italia 3,3 1,8 3,0 3,0 2,7 2,5 2,6 3,2 2,8 3,0 2,7 3,0 3,3 7,3 3,0 3,3 4,1 2,8 3,1 3,7 3,1
2,1 0,1 5,0 0,6 2,9 0,6 0,8 4,1 3,9 3,0 3,2 26,7 10,6 0,8 24,2 7,7 0,7 0,8 1,7 0,5 100,0
2,2 0,0 4,9 0,6 2,5 0,5 0,7 4,3 3,5 2,9 2,9 26,4 11,3 1,9 23,2 8,2 0,9 0,8 1,7 0,6 100,0
185,3 357,1 224,3 532,7 327,3 158,3 122,6 177,8 237,9 251,3 137,4 155,6 159,4 358,8 230,5 210,1 564,3 563,8 175,0 176,8 193,7
221,8 90,3 148,8 649,2 199,2 147,3 159,3 186,3 158,0 201,2 103,1 56,7 31,0 871,0 112,9 104,8 295,4 267,3 82,1 191,9 94,3
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.2.38 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI DELLA PROVINCIA DI TERAMO PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Regione di provenienza
2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-A.A. Veneto Friuli-V. Giulia Liguria Emilia-R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
20.172 184.632 483 6.272 76.187 664.992 11.443 123.523 20.769 152.098 2.888 18.239 2.204 12.719 27.563 208.422 10.108 62.349 13.633 122.820 10.104 65.916 70.694 526.127 33.169 295.313 2.615 16.332 18.151 117.243 17.542 85.731 2.464 18.021 2.011 9.377 4.055 20.560 1.059 4.324 347.314 2.715.010
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 9,2 13,0 8,7 10,8 7,3 6,3 5,8 7,6 6,2 9,0 6,5 7,4 8,9 6,2 6,5 4,9 7,3 4,7 5,1 4,1 7,8
5,81 0,14 21,94 3,29 5,98 0,83 0,63 7,94 2,91 3,93 2,91 20,35 9,55 0,75 5,23 5,05 0,71 0,58 1,17 0,30 100
6,80 0,23 24,49 4,55 5,60 0,67 0,47 7,68 2,30 4,52 2,43 19,38 10,88 0,60 4,32 3,16 0,66 0,35 0,76 0,16 100
Presenze Permanenza media
Valori assoluti 23.065 575 87.045 12.099 23.678 2.742 2.660 34.296 12.606 20.729 14.343 107.118 51.402 3.470 25.940 24.006 3.180 2.771 4.311 1.050 457.086
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
143
205.011 5.096 693.309 114.622 178.153 13.362 15.714 237.373 77.449 151.096 77.018 696.036 369.743 18.574 181.004 117.412 18.346 12.824 19.719 3.643 3.205.504
Var % (2001 = 100) Arrivi Presenze
Arrivi Presenze
Peso % su Italia 8,9 8,9 8,0 9,5 7,5 4,9 5,9 6,9 6,1 7,3 5,4 6,5 7,2 5,4 7,0 4,9 5,8 4,6 4,6 3,5 7,0
5,0 0,1 19,0 2,6 5,2 0,6 0,6 7,5 2,8 4,5 3,1 23,4 11,2 0,8 5,7 5,3 0,7 0,6 0,9 0,2 100,0
6,4 0,2 21,6 3,6 5,6 0,4 0,5 7,4 2,4 4,7 2,4 21,7 11,5 0,6 5,6 3,7 0,6 0,4 0,6 0,1 100,0
14,3 19,0 14,3 5,7 14,0 -5,1 20,7 24,4 24,7 52,1 42,0 51,5 55,0 32,7 42,9 36,8 29,1 37,8 6,3 -0,8 31,6
11,0 -18,8 4,3 -7,2 17,1 -26,7 23,5 13,9 24,2 23,0 16,8 32,3 25,2 13,7 54,4 37,0 1,8 36,8 -4,1 -15,7 18,1
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Regione di provenienza
CRESA
TAB. 2.2.39 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI NELLA PROVINCIA DI TERAMO PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Regione di provenienza
2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-A.A. Veneto Friuli-V. Giulia Liguria Emilia-R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
12.085 82.634 314 3.626 51.431 342.180 7.304 73.648 14.651 89.710 2.307 12.669 1.811 9.303 21.089 130.886 8.505 45.625 8.520 58.276 7.659 32.144 56.306 329.600 21.918 119.296 2.351 13.714 14.976 80.575 15.241 67.684 2.235 15.182 1.868 7.754 3.672 16.066 998 3.545 255.241 1.534.117
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 6,8 11,5 6,7 10,1 6,1 5,5 5,1 6,2 5,4 6,8 4,2 5,9 5,4 5,8 5,4 4,4 6,8 4,2 4,4 3,6 6,0
4,7 0,1 20,1 2,9 5,7 0,9 0,7 8,3 3,3 3,3 3,0 22,1 8,6 0,9 5,9 6,0 0,9 0,7 1,4 0,4 100,0
5,4 0,2 22,3 4,8 5,8 0,8 0,6 8,5 3,0 3,8 2,1 21,5 7,8 0,9 5,3 4,4 1,0 0,5 1,0 0,2 100,0
Presenze Permanenza media
Arrivi Presenze
Valori assoluti 13.575 343 56.915 7.230 16.442 2.309 2.097 24.957 10.020 12.220 10.885 80.936 32.865 2.993 19.675 20.958 2.773 2.483 3.820 976 324.472
94.860 2.218 352.249 63.785 102.663 9.978 10.751 145.198 52.796 73.680 40.780 425.998 144.606 14.910 110.941 97.195 14.264 10.093 16.356 3.015 1.786.336
Var % (2001 = 100) Arrivi Presenze
Peso % su Italia 7,0 6,5 6,2 8,8 6,2 4,3 5,1 5,8 5,3 6,0 3,7 5,3 4,4 5,0 5,6 4,6 5,1 4,1 4,3 3,1 5,5
4,2 0,1 17,5 2,2 5,1 0,7 0,6 7,7 3,1 3,8 3,4 24,9 10,1 0,9 6,1 6,5 0,9 0,8 1,2 0,3 100,0
5,3 0,1 19,7 3,6 5,7 0,6 0,6 8,1 3,0 4,1 2,3 23,8 8,1 0,8 6,2 5,4 0,8 0,6 0,9 0,2 100,0
12,3 9,2 10,7 -1,0 12,2 0,1 15,8 18,3 17,8 43,4 42,1 43,7 49,9 27,3 31,4 37,5 24,1 32,9 4,0 -2,2 27,1
14,8 -38,8 2,9 -13,4 14,4 -21,2 15,6 10,9 15,7 26,4 26,9 29,2 21,2 8,7 37,7 43,6 -6,0 30,2 1,8 -15,0 16,4
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.2.40 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI EXTRALBERGHIERI NELLA PROVINCIA DI TERAMO PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Regione di provenienza
2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-A.A. Veneto Friuli-V. Giulia Liguria Emilia-R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
8.087 101.998 169 2.646 24.756 322.812 4.139 49.175 6.118 62.388 581 5.570 393 3.416 6.474 77.536 1.603 16.724 5.113 64.544 2.445 33.772 14.388 196.527 11.251 176.017 264 2.618 3.175 36.668 2.301 18.047 229 2.839 143 1.623 383 4.494 61 779 92.073 1.180.893
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 12,6 15,7 13,0 11,9 10,2 9,6 8,7 12,0 10,4 12,6 13,8 13,7 15,6 9,9 11,5 7,8 12,4 11,3 11,7 12,8 12,8
8,8 0,2 26,9 4,5 6,6 0,6 0,4 7,0 1,7 5,6 2,7 15,6 12,2 0,3 3,4 2,5 0,2 0,2 0,4 0,1 100,0
8,6 0,2 27,3 4,2 5,3 0,5 0,3 6,6 1,4 5,5 2,9 16,6 14,9 0,2 3,1 1,5 0,2 0,1 0,4 0,1 100,0
Presenze Permanenza media
Valori assoluti 9.490 232 30.130 4.869 7.236 433 563 9.339 2.586 8.509 3.458 26.182 18.537 477 6.265 3.048 407 288 491 74 132.614
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
144
110.151 2.878 341.060 50.837 75.490 3.384 4.963 92.175 24.653 77.416 36.238 270.038 225.137 3.664 70.063 20.217 4.082 2.731 3.363 628 1.419.168
Var % (2001 = 100) Arrivi Presenze
Arrivi Presenze
Peso % su Italia 11,6 12,4 11,3 10,4 10,4 7,8 8,8 9,9 9,5 9,1 10,5 10,3 12,1 7,7 11,2 6,6 10,0 9,5 6,8 8,5 10,7
7,2 0,2 22,7 3,7 5,5 0,3 0,4 7,0 2,0 6,4 2,6 19,7 14,0 0,4 4,7 2,3 0,3 0,2 0,4 0,1 100,0
7,8 17,3 0,2 37,3 24,0 21,7 3,6 17,6 5,3 18,3 0,2 -25,5 0,3 43,3 6,5 44,3 1,7 61,3 5,5 66,4 2,6 41,4 19,0 82,0 15,9 64,8 0,3 80,7 4,9 97,3 1,4 32,5 0,3 77,7 0,2 101,4 0,2 28,2 0,0 21,3 100,0 44,0
8,0 8,8 5,7 3,4 21,0 -39,2 45,3 18,9 47,4 19,9 7,3 37,4 27,9 40,0 91,1 12,0 43,8 68,3 -25,2 -19,4 20,2
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.41 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI DELLA PROVINCIA DI PESCARA PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) 2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-A.A. Veneto Friuli-V. Giulia Liguria Emilia-R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
11.166 273 40.506 2.458 12.528 2.602 4.298 17.511 10.181 5.412 12.117 43.805 31.834 4.365 19.359 26.724 2.545 3.677 6.723 1.480 259.564
43.133 1.401 153.244 11.662 39.023 7.159 11.230 52.429 32.126 18.823 30.816 141.970 105.936 12.727 67.286 78.926 11.555 11.247 24.686 4.561 859.940
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 3,9 5,1 3,8 4,7 3,1 2,8 2,6 3,0 3,2 3,5 2,5 3,2 3,3 2,9 3,5 3,0 4,5 3,1 3,7 3,1 3,3
4,3 0,1 15,6 0,9 4,8 1,0 1,7 6,7 3,9 2,1 4,7 16,9 12,3 1,7 7,5 10,3 1,0 1,4 2,6 0,6 100,0
5,0 0,2 17,8 1,4 4,5 0,8 1,3 6,1 3,7 2,2 3,6 16,5 12,3 1,5 7,8 9,2 1,3 1,3 2,9 0,5 100,0
Presenze Permanenza media
Arrivi Presenze
Valori assoluti 10.295 242 39.345 1.987 13.486 2.535 3.861 16.968 11.357 6.209 10.837 53.054 44.624 5.261 22.142 31.160 3.266 3.812 6.134 2.197 288.772
36.739 1.836 138.771 8.593 39.870 8.378 9.667 45.718 37.640 21.063 26.617 172.064 136.901 20.769 76.861 87.443 11.858 9.753 18.829 6.803 916.173
Var % (2001 = 100) Arrivi Presenze
Peso % su Italia 3,6 7,6 3,5 4,3 3,0 3,3 2,5 2,7 3,3 3,4 2,5 3,2 3,1 3,9 3,5 2,8 3,6 2,6 3,1 3,1 3,2
3,6 0,1 13,6 0,7 4,7 0,9 1,3 5,9 3,9 2,2 3,8 18,4 15,5 1,8 7,7 10,8 1,1 1,3 2,1 0,8 100,0
4,0 0,2 15,1 0,9 4,4 0,9 1,1 5,0 4,1 2,3 2,9 18,8 14,9 2,3 8,4 9,5 1,3 1,1 2,1 0,7 100,0
-7,8 -11,4 -2,9 -19,2 7,6 -2,6 -10,2 -3,1 11,6 14,7 -10,6 21,1 40,2 20,5 14,4 16,6 28,3 3,7 -8,8 48,4 11,3
-14,8 31,0 -9,4 -26,3 2,2 17,0 -13,9 -12,8 17,2 11,9 -13,6 21,2 29,2 63,2 14,2 10,8 2,6 -13,3 -23,7 49,2 6,5
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.2.42 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI NELLA PROVINCIA DI PESCARA PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Regione di provenienza
2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-A.A. Veneto Friuli-V. Giulia Liguria Emilia-R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
11.134 269 40.331 2.440 12.444 2.574 4.275 17.387 10.125 5.396 12.019 43.392 31.287 4.349 19.310 26.547 2.543 3.671 6.693 1.478 257.664
42.955 1.387 152.129 11.584 38.749 6.940 11.187 51.994 31.995 18.770 30.584 140.508 101.194 12.669 67.155 77.984 11.535 11.217 24.612 4.536 849.684
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 3,9 5,2 3,8 4,7 3,1 2,7 2,6 3,0 3,2 3,5 2,5 3,2 3,2 2,9 3,5 2,9 4,5 3,1 3,7 3,1 3,3
4,3 0,1 15,7 0,9 4,8 1,0 1,7 6,7 3,9 2,1 4,7 16,8 12,1 1,7 7,5 10,3 1,0 1,4 2,6 0,6 100,0
5,1 0,2 17,9 1,4 4,6 0,8 1,3 6,1 3,8 2,2 3,6 16,5 11,9 1,5 7,9 9,2 1,4 1,3 2,9 0,5 100,0
Presenze Permanenza media
Valori assoluti 9.937 236 37.831 1.917 12.970 2.449 3.710 16.297 10.875 5.891 10.382 51.045 40.886 5.059 21.297 29.936 3.155 3.674 5.906 2.088 275.541
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
145
33.011 1.826 132.599 8.301 37.931 8.034 8.839 43.608 35.197 19.601 24.207 164.107 129.056 19.194 73.866 82.591 11.410 9.039 17.400 6.143 865.960
Var % (2001 = 100) Arrivi Presenze
Arrivi Presenze
Peso % su Italia 3,3 7,7 3,5 4,3 2,9 3,3 2,4 2,7 3,2 3,3 2,3 3,2 3,2 3,8 3,5 2,8 3,6 2,5 2,9 2,9 3,1
3,6 0,1 13,7 0,7 4,7 0,9 1,3 5,9 3,9 2,1 3,8 18,5 14,8 1,8 7,7 10,9 1,1 1,3 2,1 0,8 100,0
3,8 0,2 15,3 1,0 4,4 0,9 1,0 5,0 4,1 2,3 2,8 19,0 14,9 2,2 8,5 9,5 1,3 1,0 2,0 0,7 100,0
-10,8 -12,3 -6,2 -21,4 4,2 -4,9 -13,2 -6,3 7,4 9,2 -13,6 17,6 30,7 16,3 10,3 12,8 24,1 0,1 -11,8 41,3 6,9
-23,1 31,7 -12,8 -28,3 -2,1 15,8 -21,0 -16,1 10,0 4,4 -20,9 16,8 27,5 51,5 10,0 5,9 -1,1 -19,4 -29,3 35,4 1,9
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Regione di provenienza
CRESA
TAB. 2.2.43 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI EXTRALBERGHIERI NELLA PROVINCIA DI PESCARA PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Regione di provenienza
2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-A.A. Veneto Friuli-V. Giulia Liguria Emilia-R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
32 4 175 18 84 28 23 124 56 16 98 413 547 16 49 177 2 6 30 2 1.900
178 14 1.115 78 274 219 43 435 131 53 232 1.462 4.742 58 131 942 20 30 74 25 10.256
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 5,6 3,5 6,4 4,3 3,3 7,8 1,9 3,5 2,3 3,3 2,4 3,5 8,7 3,6 2,7 5,3 10,0 5,0 2,5 12,5 5,4
1,7 0,2 9,2 0,9 4,4 1,5 1,2 6,5 2,9 0,8 5,2 21,7 28,8 0,8 2,6 9,3 0,1 0,3 1,6 0,1 100,0
1,7 0,1 10,9 0,8 2,7 2,1 0,4 4,2 1,3 0,5 2,3 14,3 46,2 0,6 1,3 9,2 0,2 0,3 0,7 0,2 100,0
Presenze Permanenza media
Valori assoluti 358 6 1.514 70 516 86 151 671 482 318 455 2.009 3.738 202 845 1.224 111 138 228 109 13.231
3.728 10 6.172 292 1.939 344 828 2.110 2.443 1.462 2.410 7.957 7.845 1.575 2.995 4.852 448 714 1.429 660 50.213
Var % (2001 = 100)
Arrivi Presenze
Arrivi Presenze
Peso % su Italia 10,4 1,7 4,1 4,2 3,8 4,0 5,5 3,1 5,1 4,6 5,3 4,0 2,1 7,8 3,5 4,0 4,0 5,2 6,3 6,1 3,8
2,7 0,0 11,4 0,5 3,9 0,6 1,1 5,1 3,6 2,4 3,4 15,2 28,3 1,5 6,4 9,3 0,8 1,0 1,7 0,8 100,0
7,4 0,0 12,3 0,6 3,9 0,7 1,6 4,2 4,9 2,9 4,8 15,8 15,6 3,1 6,0 9,7 0,9 1,4 2,8 1,3 100,0
1.018,8 1.994,4 50,0 -9,6 765,1 3,4 288,9 -5,1 514,3 15,6 207,1 -3,6 556,5 -20,1 441,1 7,0 760,7 14,0 1.887,5 18,4 364,3 8,0 386,4 19,6 583,4 20,3 1.162,5 32,8 1.624,5 27,4 591,5 22,7 5.450,0 16,9 2.200,0 12,5 660,0 -13,9 5.350,0 -7,3 596,4 13,6
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.2.44 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI DELLA PROVINCIA DI CHIETI PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Regione di provenienza
2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-A.A. Veneto Friuli-V. Giulia Liguria Emilia-R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
12.022 161 29.791 1.931 10.898 2.173 2.866 16.665 7.820 3.861 8.434 30.294 19.252 5.920 24.229 26.334 2.250 2.771 4.682 844 213.198
57.979 1.301 134.890 10.476 42.407 6.606 15.347 70.342 26.177 16.739 33.217 132.563 126.335 35.617 117.047 98.255 9.839 9.364 13.640 3.546 961.687
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 4,8 8,1 4,5 5,4 3,9 3,0 5,4 4,2 3,3 4,3 3,9 4,4 6,6 6,0 4,8 3,7 4,4 3,4 2,9 4,2 4,5
5,6 0,1 14,0 0,9 5,1 1,0 1,3 7,8 3,7 1,8 4,0 14,2 9,0 2,8 11,4 12,4 1,1 1,3 2,2 0,4 100,0
6,0 0,1 14,0 1,1 4,4 0,7 1,6 7,3 2,7 1,7 3,5 13,8 13,1 3,7 12,2 10,2 1,0 1,0 1,4 0,4 100,0
Presenze Permanenza media
Valori assoluti 14.637 249 38.897 2.781 14.257 2.474 2.678 21.557 9.656 5.550 10.858 40.035 27.628 8.064 32.558 33.851 4.296 4.419 5.581 1.955 281.981
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
146
58.610 953 156.125 11.118 50.659 7.291 6.765 71.447 29.276 19.845 33.879 158.838 134.119 44.987 165.083 153.138 17.503 11.808 17.275 4.705 1.153.424
Var % (2001 = 100) Arrivi Presenze
Arrivi Presenze
Peso % su Italia 4,0 3,8 4,0 4,0 3,6 2,9 2,5 3,3 3,0 3,6 3,1 4,0 4,9 5,6 5,1 4,5 4,1 2,7 3,1 2,4 4,1
5,2 0,1 13,8 1,0 5,1 0,9 0,9 7,6 3,4 2,0 3,9 14,2 9,8 2,9 11,5 12,0 1,5 1,6 2,0 0,7 100,0
5,1 21,8 0,1 54,7 13,5 30,6 1,0 44,0 4,4 30,8 0,6 13,9 0,6 -6,6 6,2 29,4 2,5 23,5 1,7 43,7 2,9 28,7 13,8 32,2 11,6 43,5 3,9 36,2 14,3 34,4 13,3 28,5 1,5 90,9 1,0 59,5 1,5 19,2 0,4 131,6 100,0 32,3
1,1 -26,7 15,7 6,1 19,5 10,4 -55,9 1,6 11,8 18,6 2,0 19,8 6,2 26,3 41,0 55,9 77,9 26,1 26,6 32,7 19,9
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.45 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DELLA PROVINCIA DI CHIETI PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) 2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-A.A. Veneto Friuli-V. Giulia Liguria Emilia-R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
10.472 130 26.165 1.623 9.976 2.038 2.471 14.529 7.371 3.610 7.641 27.606 15.694 5.223 21.477 24.884 2.183 2.686 4.531 830 191.140
33.868 566 90.013 7.545 34.078 5.716 6.999 44.064 22.487 14.240 21.103 98.985 61.694 24.139 82.306 84.513 9.226 8.920 12.627 3.493 666.582
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 3,2 4,4 3,4 4,6 3,4 2,8 2,8 3,0 3,1 3,9 2,8 3,6 3,9 4,6 3,8 3,4 4,2 3,3 2,8 4,2 3,5
5,5 0,1 13,7 0,8 5,2 1,1 1,3 7,6 3,9 1,9 4,0 14,4 8,2 2,7 11,2 13,0 1,1 1,4 2,4 0,4 100,0
5,1 0,1 13,5 1,1 5,1 0,9 1,0 6,6 3,4 2,1 3,2 14,8 9,3 3,6 12,3 12,7 1,4 1,3 1,9 0,5 100,0
Presenze Permanenza media
Arrivi Presenze
Valori assoluti 12.307 199 31.985 2.241 11.773 2.101 2.426 18.437 8.412 4.640 9.483 33.193 20.908 6.528 26.851 29.303 3.751 3.920 4.939 1.751 235.148
34.443 632 93.476 7.045 32.408 4.878 5.423 48.564 21.186 12.750 21.306 103.086 51.681 21.774 89.937 79.137 12.520 9.038 14.019 3.844 667.147
Var % (2001 = 100) Arrivi Presenze
Peso % su Italia 2,8 3,2 2,9 3,1 2,8 2,3 2,2 2,6 2,5 2,7 2,2 3,1 2,5 3,3 3,3 2,7 3,3 2,3 2,8 2,2 2,8
5,2 0,1 13,6 1,0 5,0 0,9 1,0 7,8 3,6 2,0 4,0 14,1 8,9 2,8 11,4 12,5 1,6 1,7 2,1 0,7 100,0
5,2 17,5 0,1 53,1 14,0 22,2 1,1 38,1 4,9 18,0 0,7 3,1 0,8 -1,8 7,3 26,9 3,2 14,1 1,9 28,5 3,2 24,1 15,5 20,2 7,7 33,2 3,3 25,0 13,5 25,0 11,9 17,8 1,9 71,8 1,4 45,9 2,1 9,0 0,6 111,0 100,0 23,0
1,7 11,7 3,8 -6,6 -4,9 -14,7 -22,5 10,2 -5,8 -10,5 1,0 4,1 -16,2 -9,8 9,3 -6,4 35,7 1,3 11,0 10,0 0,1
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.2.46 MOVIMENTO DEI TURISTI ITALIANI NEGLI ESERCIZI EXTRALBERGHIERI DELLA PROVINCIA DI CHIETI PER REGIONE DI PROVENIENZA. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Regione di provenienza
2001 Arrivi
Presenze Permanenza media
Valori assoluti Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-A.A. Veneto Friuli-V. Giulia Liguria Emilia-R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
1.550 31 3.626 308 922 135 395 2.136 449 251 793 2.688 3.558 697 2.752 1.450 67 85 151 14 22.058
24.111 735 44.877 2.931 8.329 890 8.348 26.278 3.690 2.499 12.114 33.578 64.641 11.478 34.741 13.742 613 444 1.013 53 295.105
2011 Arrivi Presenze
Arrivi
Peso % su Italia 15,6 23,7 12,4 9,5 9,0 6,6 21,1 12,3 8,2 10,0 15,3 12,5 18,2 16,5 12,6 9,5 9,1 5,2 6,7 3,8 13,4
7,0 0,1 16,4 1,4 4,2 0,6 1,8 9,7 2,0 1,1 3,6 12,2 16,1 3,2 12,5 6,6 0,3 0,4 0,7 0,1 100,0
8,2 0,2 15,2 1,0 2,8 0,3 2,8 8,9 1,3 0,8 4,1 11,4 21,9 3,9 11,8 4,7 0,2 0,2 0,3 0,0 100,0
Presenze Permanenza media
Valori assoluti 2.330 50 6.912 540 2.484 373 252 3.120 1.244 910 1.375 6.842 6.720 1.536 5.707 4.548 545 499 642 204 46.833
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
147
24.167 321 62.649 4.073 18.251 2.413 1.342 22.883 8.090 7.095 12.573 55.752 82.438 23.213 75.146 74.001 4.983 2.770 3.256 861 486.277
Arrivi
Var % (2001 = 100) Presenze
Arrivi Presenze
Peso % su Italia 10,37 6,42 9,06 7,54 7,35 6,47 5,33 7,33 6,50 7,80 9,14 8,15 12,27 15,11 13,17 16,27 9,14 5,55 5,07 4,22 10,38
5,0 0,1 14,8 1,2 5,3 0,8 0,5 6,7 2,7 1,9 2,9 14,6 14,3 3,3 12,2 9,7 1,2 1,1 1,4 0,4 100,0
5,0 50,3 0,2 0,1 61,3 -56,3 12,9 90,6 39,6 0,8 75,3 39,0 3,8 169,4 119,1 0,5 176,3 171,1 0,3 -36,2 -83,9 4,7 46,1 -12,9 1,7 177,1 119,2 1,5 262,5 183,9 2,6 73,4 3,8 11,5 154,5 66,0 17,0 88,9 27,5 4,8 120,4 102,2 15,5 107,4 116,3 15,2 213,7 438,5 1,0 713,4 712,9 0,6 487,1 523,9 0,7 325,2 221,4 0,2 1.357,1 1.524,5 100,0 112,3 64,8
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Regione di provenienza
CRESA
TAB. 2.2.47 PRESENZE IN ABRUZZO PER TIPO DI LOCALITA'. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % e var. % 2011-2001) Tipo di località
2001 Italiani
Stranieri
2011 Totale
Località montane 700.032 54.630 754.662 Località marine 3.358.326 656.889 4.015.215 Località termali 90.541 3.092 93.633 Località collinari e di interesse vario 109.994 17.554 127.548 Capoluoghi di provincia 38.724 5.469 44.193 Altre località 1.386.484 288.727 1.675.211 Totale 5.684.101 1.026.361 6.710.462
Italiani
Var % (2001 = 100)
Stranieri
Totale
620.005 33.585 3.820.146 626.155 68.845 1.934 109.566 27.671 145.286 12.367 1.794.363 320.167 6.558.211 1.021.879
653.590 4.446.301 70.779 137.237 157.653 2.114.530 7.580.090
Italiani Stranieri Totale -11,4 13,8 -24,0 -0,4 275,2 29,4 15,4
-38,5 -13,4 -4,7 10,7 -37,5 -24,4 57,6 7,6 126,1 256,7 10,9 26,2 -0,4 13,0
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.2.48 PRESENZE ALBERGHIERE IN ABRUZZO PER TIPO DI LOCALITA'. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % e var. % 2011-2001) Tipo di località
2001 Italiani
Località montane 639.151 Località marine 2.196.142 Località termali 85.392 Località collinari e di interesse vario 107.142 Capoluoghi di provincia 37.641 Altre località 1.044.080 Totale 4.071.907
Stranieri
2011
Var % (2001 = 100)
Totale
Italiani
Stranieri
Totale
46.845 685.996 397.979 2.594.121 3.046 88.438 17.166 124.308 5.274 42.915 156.723 1.200.803 621.759 4.693.666
535.845 2.415.778 67.490 100.513 55.349 1.167.731 4.342.706
26.781 445.548 1.763 23.205 8.159 184.478 689.934
562.626 2.861.326 69.253 123.718 63.508 1.352.209 5.032.640
Italiani Stranieri Totale -16,2 10,0 -21,0 -6,2 47,0 11,8 6,7
-42,8 12,0 -42,1 35,2 54,7 17,7 11,0
-18,0 10,3 -21,7 -0,5 48,0 12,6 7,2
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
TAB. 2.2.49 PRESENZE EXTRALBERGHIERE IN ABRUZZO PER TIPO DI LOCALITA'. ANNI 2001 E 2011 (val. ass., peso % e var. % 2011-2001) Tipo di località
2001 Italiani
Località montane 60.881 Località marine 1.162.184 Località termali 5.149 Località collinari e di interesse vario 2.852 Capoluoghi di provincia 1.083 Altre località 342.404 Totale 1.573.470
Stranieri
2011 Totale
Italiani
7.785 68.666 258.910 1.421.094 46 5.195 388 3.240 195 1.278 132.004 474.408 399.133 1.972.603
535.845 2.415.778 67.490 100.513 55.349 1.167.731 4.342.706
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
148
Stranieri
Var % (2001 = 100) Totale
26.781 562.626 445.548 2.861.326 1.763 69.253 23.205 123.718 8.159 63.508 184.478 1.352.209 689.934 5.032.640
Italiani
Stranieri
Totale
780,2 244,0 107,9 72,1 1.210,7 3.732,6 3.424,3 5.880,7 5.010,7 4.084,1 241,0 39,8 176,0 72,9
719,4 101,3 1.233,1 3.718,5 4.869,3 185,0 155,1
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.50 ARRIVI E PRESENZE NEGLI ESERCIZI RICETTIVI PER RESIDENZA DEI CLIENTI E CIRCOSCRIZIONE TURISTICA. ANNO 2011 (val. ass. e var. % delle presenze complessive rispetto al 2001) Italiani
Stranieri
var. %
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Arrivi
Presenze
Permanenza media
totale presenze
L'Aquila Pescasseroli Pescocostanzo Rivisondoli Roccaraso Scanno Sulmona Tagliacozzo Altri comuni L'Aquila Totale
49.689 49.678 9.258 15.550 54.289 18.129 17.411 2.196 157.135 357.785
120.087 187.005 23.465 53.081 177.535 45.280 52.173 13.552 518.878 1.137.975
2,4 3,8 2,5 3,4 3,3 2,5 3,0 6,2 3,3 3,2
6.317 1.064 425 251 1.601 1.033 4.101 378 16.787 30.409
16.979 2.785 1.052 962 8.261 2.208 15.579 1.338 61.075 109.277
2,7 2,6 2,5 3,8 5,2 2,1 3,8 3,5 3,6 3,6
-34,8 -8,7 137,8 -16,7 4,7 -15,0 19,6 -30,8 41,1 2,6
Alba adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Teramo Altri comuni Teramo Tortoreto lido Totale
66.033 70.465 30.802 63.986 40.801 19.493 104.660 60.846 457.086
437.183 479.811 300.557 511.989 261.739 57.393 586.932 569.903 3.205.507
6,6 6,8 9,8 8,0 6,4 2,9 5,6 9,4 7,0
6.776 11.241 8.522 10.272 8.153 2.969 19.835 7.142 74.910
52.457 69.820 63.978 73.791 62.061 12.091 155.822 61.521 551.541
7,7 6,2 7,5 7,2 7,6 4,1 7,9 8,6 7,4
7,6 22,4 10,2 8,2 1,7 -10,2 20,3 6,2 11,0
Caramanico Terme Montesilvano Pescara Altri comuni Pescara Totale
11.620 115.926 97.002 64.224 288.772
68.845 530.421 173.227 143.680 916.173
5,9 4,6 1,8 2,2 3,2
606 16.237 27.514 8.888 53.245
1.934 86.348 84.090 36.407 208.779
3,2 5,3 3,1 4,1 3,9
-24,4 15,1 18,7 25,1 13,6
Chieti Francavilla al mare Ortona Vasto Altri comuni Chieti Totale
40.432 37.492 19.331 55.138 129.527 281.920
145.286 145.717 82.298 327.455 452.514 1.153.270
3,6 3,9 4,3 5,9 3,5 4,1
4.355 7.198 2.952 5.895 16.371 36.771
12.367 35.106 15.568 21.470 55.404 139.915
2,8 4,9 5,3 3,6 3,4 3,8
256,7 5,7 24,6 7,9 11,1 20,4
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
149
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Circoscrizione
CRESA
TAB. 2.2.51 ARRIVI E PRESENZE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI PER RESIDENZA DEI CLIENTI E CIRCOSCRIZIONE TURISTICA. ANNO 2011 (val. ass. e var. % delle presenze complessive rispetto al 2001) Circoscrizione
Italiani
Stranieri
var. %
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Arrivi
Presenze
Permanenza media
totale presenze
L'Aquila Pescasseroli Pescocostanzo Rivisondoli Roccaraso Scanno Sulmona Tagliacozzo Altri comuni L'Aquila Totale
36.871 42.564 6.897 n.d. 49.990 15.617 16.159 1.731 132.708 302.537
87.910 162.863 16.968 n.d. 164.980 39.699 46.782 10.861 437.851 967.914
2,4 3,8 2,5 n.d. 3,3 2,5 2,9 6,3 3,3 3,2
4.694 975 296 n.d. 1.449 759 3.373 307 12.511 23.067
12.074 2.560 692 n.d. 7.635 1.680 12.452 1.183 45.929 84.205
2,6 2,6 2,3 n.d. 5,3 2,2 3,7 3,9 3,7 3,7
-49,4 -9,1 123,1
Alba adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Teramo Altri comuni Teramo Tortoreto lido Totale
59.232 47.231 19.042 32.091 34.701 18.822 79.245 34.108 324.472
383.281 246.095 111.721 189.712 208.158 53.731 356.208 237.430 1.786.336
6,5 5,2 5,9 5,9 6,0 2,9 4,5 7,0 5,5
5.882 8.533 2.278 5.055 5.677 2.733 11.105 6.119 47.382
45.176 46.274 13.969 32.437 38.198 10.752 72.143 46.603 305.552
7,7 5,4 6,1 6,4 6,7 3,9 6,5 7,6 6,4
7,3 -1,1 -17,8 22,9 9,0 -13,9 27,8 59,2 13,5
Caramanico Terme Montesilvano Pescara Altri comuni Pescara Totale
11.317 115.102 94.090 55.032 275.541
67.490 525.179 160.200 113.091 865.960
6,0 4,6 1,7 2,1 3,1
567 16.088 26.793 7.117 50.565
1.763 84.153 75.669 22.230 183.815
3,1 5,2 2,8 3,1 3,6
-21,7 13,8 8,8 -2,6 7,1
Chieti Francavilla al mare Ortona Vasto Altri comuni Chieti Totale
33.959 33.760 14.574 47.620 105.235 235.148
55.349 107.669 56.356 189.977 257.796 667.147
1,6 3,2 3,9 4,0 2,4 2,8
3.810 6.640 2.496 5.667 13.372 31985
8.159 29.372 13.052 20.645 36.975 108203
2,1 4,4 5,2 3,6 2,8 3,4
48,0 -2,6 24,0 -0,6 -3,1 2,6
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
150
1,1 -14,9 19,8 -15,7 27,3 -5,7
IL MOVIMENTO TURISTICO
TAB. 2.2.52 ARRIVI E PRESENZE NEGLI ESERCIZI EXTRALBERGHIERI PER RESIDENZA DEI CLIENTI E CIRCOSCRIZIONE TURISTICA. ANNO 2011 (val. ass. e var. % delle presenze complessive rispetto al 2001) Italiani
Stranieri
var. %
Arrivi
Presenze
Permanenza media
Arrivi
Presenze
Permanenza media
totale presenze
L'Aquila Pescasseroli Pescocostanzo Rivisondoli Roccaraso Scanno Sulmona Tagliacozzo Altri comuni L'Aquila Totale
12.818 7.114 2.361 n.d. 4.299 2.512 1.252 465 24.427 55.248
32.177 24.142 6.497 n.d. 12.555 5.581 5.391 2.691 81.027 170.061
2,5 3,4 2,8 n.d. 2,9 2,2 4,3 5,8 3,3 3,1
1.623 89 129 n.d. 152 274 728 71 4.276 7.342
4.905 225 360 n.d. 626 528 3.127 155 15.146 25.072
3,0 2,5 2,8 n.d. 4,1 1,9 4,3 2,2 3,5 3,4
190,2 -5,5 186,4
Alba Adriatica Giulianova Pineto Roseto degli Abruzzi Silvi Teramo Altri comuni Teramo Tortoreto Totale
6.801 23.234 11.760 31.895 6.100 671 25.415 26.738 132.614
53.902 233.716 188.836 322.277 53.581 3.662 230.724 332.473 1.419.171
7,9 10,1 16,1 10,1 8,8 5,5 9,1 12,4 10,7
894 2.708 6.244 5.217 2.476 236 8.730 1.023 27.528
7.281 23.546 50.009 41.354 23.863 1.339 83.679 14.918 245.989
8,1 8,7 8,0 7,9 9,6 5,7 9,6 14,6 8,9
9,5 67,6 34,3 0,8 -16,2 99,5 11,4 -16,5 8,0
Caramanico Terme Montesilvano Pescara Altri comuni Pescara Totale
303 824 2.912 9.192 13.231
1.355 5.242 13.027 30.589 50.213
4,5 6,4 4,5 3,3 3,8
39 149 721 1.771 2.680
171 2.195 8.421 14.177 24.964
4,4 14,7 11,7 8,0 9,3
-70,6 784,5 633,0
Chieti Francavilla al mare Ortona Vasto Altri comuni Chieti Totale
6.473 3.732 4.757 7.518 24.292 46.772
89.937 38.048 25.942 137.478 194.718 486.123
13,9 10,2 5,5 18,3 8,0 10,4
545 558 456 228 2.999 4.786
4.208 5.734 2.516 825 18.429 31.712
7,7 10,3 5,5 3,6 6,1 6,6
7.266,6 44,3 26,2 23,8 39,4 62,4
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
151
93,7 -71,8 -60,6 -86,9 208,3 94,0
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Circoscrizione
IL TURISMO IN ABRUZZO
2.3 L’ATTIVITA’ DI INTERMEDIAZIONE TURISTICA
Il settore dell’intermediazione, uno di quelli che costituiscono il “core” delle attività turistiche, dalla fine del secolo scorso ha subito una notevole trasformazione legata alle modifiche dello scenario turistico mondiale. La nascita di internet e la possibilità per gli utenti di contattare direttamente i fornitori dei servizi turistici, quali alberghi e imprese dei trasporti, insieme all’abolizione delle commissioni pagate dalle compagnie aeree per il servizio biglietteria, che costituivano gran parte delle entrate, hanno prodotto una certa crisi che è stata compensata dalla crescita del turismo outgoing, cioè la propensione a trascorrere le vacanze all’estero più che in Italia, favorito dalla crescente disponibilità economica della popolazione. Inoltre, la nascita delle compagnie low cost e la diffusione dei loro servizi anche a scali aeroportuali minori hanno reso economicamente più accessibili le vacanze brevi, anche del solo fine settimana, e la loro ripetizione durante l’anno, così che l’utilizzo dei servizi delle agenzie di viaggio è aumentato1. Il mercato delle agenzie di viaggio ha subito di conseguenza profonde trasformazioni. In primo luogo, la concessione delle licenze, contingentata fino alla metà degli anni novanta, è stata liberalizzata, con conseguente incremento della pressione concorrenziale e necessità di adottare strategie di contrasto quali la nascita di catene in franchising, di gruppi di proprietà e di gruppi di acquisto e consorzi2. Inoltre, internet è diventato uno strumento essenziale e necessario per lo svolgimento dell’attività delle agenzie e ha prodotto modifiche organizzative e funzionali tra le quali principalmente la tendenza verso la configurazione unica del consulente di turismo, per cui i tour operator tendono sempre più ad assumere i caratteri tipici delle agenzie di viaggio e viceversa.
2.3.2 LA SITUAZIONE ITALIANA Secondo il Censimento dell’Industria 2011 l’attività di intermediazione turistica è svolta in Italia da 16.863 unità locali di imprese attive classificate nell’ambito del settore N79 “Agenzie di viaggio e tour operator” secondo la classificazione Ateco 2007. Esse sono localizzate per la gran parte (44,8%) nelle regioni settentrionali, e in parte molto inferiore in quelle centrali (29,5%) e meridionali (25,7%). Tra le regioni prevalgono Lombardia e Lazio nelle quali si concentra rispettivamente il 17,1% e il 16,1% del totale nazionale. Seguono a notevole distanza Toscana (9,7%), Veneto (8,9%) e
1 2
Paloscia F., Il turismo nell'economia italiana, Roma, AGRA, 2004. EBNT-Fiavet, Il sistema dell'intermediazione turistica in Italia. Il mercato del turismo online: le prospettive delle Agenzie di Viaggio Rapporto 2010-2011 in sito internet www.turistica.it
153
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
2.3.1 INTRODUZIONE
CRESA
Campania (7,7%), prima tra le regioni meridionali. Si nota che il mercato è molto concentrato territorialmente considerando che nelle prime 5 regioni italiane si localizza circa il 60% delle unità locali presenti in Italia. Le agenzie di viaggio svolgono un’attività della quale la clientela usufruisce con frequenza occasionale quindi, per la loro stessa sopravvivenza economica, preferiscono localizzarsi in territori intensamente popolati dai quali si originino consistenti flussi turistici in uscita (outgoing). Per questo motivo la diffusione delle unità locali è strettamente legata alla dimensione demografica territoriale. Volendo escludere l’effetto distorsivo della popolazione si può considerare la densità delle unità locali rispetto agli abitanti. Si nota, così, che in Italia sono presenti 2,8 unità locali di agenzie di viaggio e tour operator su 10.000 abitanti, valore che raggiunge il massimo (4,3) nelle regioni centrali e si abbassa a 2,1 in quelle meridionali, sottraendo così il primato alle regioni settentrionali che invece primeggiavano considerando i semplici valori assoluti. Nell’intervallo intercensuario 2001-2011 il numero di agenzie di viaggio e tour operator è notevolmente aumentato, passando dalle 11.209 unità locali alle attuali 16.863 con una variazione del +50,4%, risultante come media degli incrementi più consistenti registrati nel Centro e nel Sud (rispettivamente +61,8% e +58,7%) e quello più limitato del Nord (+39,8%). Integrando i dati censuari con le rilevazioni annuali del Registro delle Imprese si coglie un rallentamento verificatosi negli ultimi anni del decennio interpretabile come il risultato della crescente concorrenza praticata dalle agenzie di viaggio on line (On Line Travel Agency) nei confronti delle agenzie di viaggio e tour operator tradizionali. Gli incrementi delle unità locali maggiori della media nazionale sono stati osservati soprattutto nelle regioni meridionali, tra le quali spiccano Basilicata (+142,6%), che comunque partiva da una base molto limitata costituita da sole 42 unità locali, e Sardegna (+80%). La maggior parte delle regioni settentrionali ha, invece, mostrato una variazione positiva ma inferiore alla media nazionale. In questo senso spicca il limitato aumento del Trentino-Alto Adige (+20,1%), mentre emergono in positivo Valle d’Aosta (+75,0%) e Veneto (+60,6%). Gli stessi dati del Censimento dell’Industria 2011 affermano che l’attività di intermediazione turistica è svolta in Italia da 45.664 addetti, operanti per la maggior parte (52,4%) nelle regioni settentrionali, e in parte molto inferiore in quelle centrali (27,4%) e meridionali (20,3%). Anche riguardo agli addetti, tra le regioni prevalgono Lombardia e Lazio (rispettivamente 20,6% e 15,5%) e a grande distanza seguono Toscana (7,7%), Veneto (9,1%) e Piemonte (8,7%) che sostituisce tra le prime cinque la Campania. Anche dal punto di vista occupazionale emerge una forte concentrazione territoriale considerando che in queste prime cinque regioni opera più del 60% degli addetti. Se si considera la densità degli addetti alle agenzie di viaggio e tour operator rispetto alla popolazione residente si nota che in Italia è pari a 7,7 unità su 10.000 abitanti, valore che raggiunge il massimo (10,8) nelle regioni centrali e si abbassa a 4,5 in quelle meridionali. Anche in questo caso le regioni settentrionali, che primeggiavano considerando i semplici valori assoluti, registrano un valore poco superiore alla media nazionale. Nel periodo 2001-2011 il numero di addetti alle agenzie di viaggio e tour operator è passato da 43.239 a 45.664 con un incremento del 5,6%, effetto della compensazio154
L’ATTIVITA’ DI INTERMEDIAZIONE TURISTICA
UNITÀ LOCALI E ADDETTI ALLE AGENZIE TURISTICHE E TOUR OPERATOR NELLE REGIONI ITALIANE. Anni 2001 e 2011
Piemonte Valle d'Aosta Liguria Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia
numero addetti
2011
var.% 2011-01
2001
2011
var.% 2011-01
836 20 397 2.198 184 937 174 660 927 172 237 1.740 176 31 793 425 47 202 828 225 11.209
1.192 35 518 2.877 221 1.505 258 952 1.640 296 320 2.722 240 45 1.305 667 114 289 1.261 406 16.863
42,6 75,0 30,5 30,9 20,1 60,6 48,3 44,2 76,9 72,1 35,0 56,4 36,4 45,2 64,6 56,9 142,6 43,1 52,3 80,4 50,4
3.865 154 1.680 10.189 672 3.678 742 3.113 2.904 404 708 6.226 569 69 2.482 1.323 249 490 2.735 987 43.239
3.974 77 1.631 9.429 940 4.139 650 3.077 3.512 672 1.251 7.061 631 96 2.809 1.525 238 540 2.508 904 45.664
2,8 -50,0 -2,9 -7,5 39,9 12,5 -12,4 -1,2 20,9 66,3 76,7 13,4 10,9 39,1 13,2 15,3 -4,4 10,2 -8,3 -8,4 5,6
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
ne tra il lieve calo mostrato dalle regioni settentrionali (-0,7%) e il forte aumento di quelle centrali (+22,0%). In particolare si nota che tra le regioni settentrionali prevalgono le diminuzioni, ad eccezione di Piemonte (+2,8%), Trentino-Alto Adige (+39,9%) e Veneto (+12,5%), mentre tra quelle centrali e meridionali predominano gli incrementi che, in alcuni casi raggiungono valori molto consistenti (Marche: +76,7%; Umbria: +66,3%). Le variazioni percentuali delle unità locali e degli addetti alle agenzie di viaggio e tour operator intervenute tra il 2001 e il 2011 nelle regioni italiane possono essere rappresentate in un diagramma cartesiano costituito da quattro quadranti aventi origine nel valore medio italiano. In primo luogo si nota che tutte le regioni hanno registrato incrementi delle unità locali, dovuti al fatto che la crescita causata dall’aumento delle attività di outgoing e di incoming è ancora superiore alla diminuzione di unità locali dovuta alla crisi congiunturale e a quella strutturale determinata dalla concorrenza delle OLTA (On Line Travel Agency). Al contrario, le variazioni nel numero di addetti non sono state tutte positive, evidenziando situazioni di forte aumento accanto a sensibili diminuzioni. Si nota che nel primo quadrante (in alto a destra) sono presenti le regioni che mostrano incrementi di entrambi le variabili superiori alla media nazionale, nel secondo quadrante quelle in cui solo l’incremento delle unità locali è maggiore, nel terzo quelle con variazione degli addetti inferiore al valore italiano e nel quarto quelle regioni in cui entrambe le variabili variano in misura peggiore della media nazionale. In particolare, si nota che la regione Abruzzo si colloca nel quarto quadrante mostrando un incremento di unità locali leggermente inferiore a quello italiano e un aumento di addetti lievemente migliore. Le variazioni fin qui descritte hanno prodotto una diminuzione della dimensione media 155
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
numero unità locali attive 2001
CRESA
Fig. 2.3.1 UNITÀ LOCALI E ADDETTI ALLE AGENZIE TURISTICHE E TOUR OPERATOR NELLE REGIONI ITALIANE (var. % 2011-2001)
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
delle agenzie di viaggio a livello italiano, dove è passato da 3,9 a 2,7 addetti, e in tutte le regioni, ad eccezione delle sole Marche (da 3,0 a 3,9) e Trentino Alto Adige (da 3,7 a 4,3). Se si considera la natura giuridica delle imprese che svolgono l’attività delle agenzie di viaggio e dei tour operator, sulla base dei dati forniti da Infocamere, il Sistema Informativo delle Camere di Commercio, si osserva che nel 2012 in Italia prevalgono le società di capitali (37,1%) seguite dalle imprese individuali (32,9%) e a una certa distanza dalle società di persone (24,5%). Le altre forme giuridiche costituiscono una quota veramente residuale (5,5%). Tra le regioni italiane il peso delle società di capitali risulta maggiore della media nazionale principalmente in Lazio (56,2%), Marche (45,4%) e Lombardia (42,2%). Rispetto al 2009, ultimo anno per il quale sono disponibili dati confrontabili, tutte le nature giuridiche sono risultate in aumento, che ha raggiunto entità rilevanti per le imprese individuali (+12,1%) e le altre forme giuridiche (+14,2%) che, di conseguenza, hanno visto aumentare il loro peso percentuale rispetto alle altre. L’incremento delle altre forme giuridiche è legato all’aumento dei consorzi tra agenzie, che sono una delle nature giuridiche scelte per i network tra agenzie turistiche, cioè quelle forme associative, tra cui anche i gruppi di acquisto e le reti in franchising, che permettono di agevolare la gestione in comune della promozione, dell’acquisto, dei siti internet e che negli ultimi tempi sono in fase di forte diffusione. I dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio mostrano che la gran parte delle imprese che svolgono attività di agenzie di viaggio e tour operator è stata istituita nei decenni a cavallo del 2000 (32,8% tra il 1990 e il 1999 e 40,7% tra il 2000 e il 2009) e in misura leggermente inferiore nei decenni contigui (12,2% dal 1980 al 1989 e 9,6% a partire dal 2010). 156
L’ATTIVITA’ DI INTERMEDIAZIONE TURISTICA
Fonte: elaborazione CRESA su dati Infocamere
Fig. 2.3.3 AGENZIE TURISTICHE E TOUR OPERATOR NELLE REGIONI ITALIANE PER ANNO DI FONDAZIONE. Anno 2012
Fonte: elaborazione CRESA su dati Infocamere
157
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Fig. 2.3.2 AGENZIE TURISTICHE E TOUR OPERATOR NELLE REGIONI ITALIANE PER NATURA GIURIDICA. Anno 2012
CRESA
2.3.2 LA SITUAZIONE ABRUZZESE Secondo il Censimento dell’Industria nel 2011 l’attività di intermediazione turistica è svolta in Abruzzo da 240 unità locali di imprese attive classificate nell’ambito del settore N79 “Agenzie di viaggio e tour operator” secondo la classificazione Ateco 2007. Esse costituiscono l’1,4% del totale nazionale ponendo l’Abruzzo al 16° posto della relativa graduatoria tra le regioni. Sono concentrate nella provincia di Pescara dove è localizzato il 30,8% del totale abruzzese. Rispetto al 2001 sono aumentate del 36,4%, incremento inferiore a quello verificatosi in Italia (+50,4%) e tra i più contenuti osservati nelle altre regioni italiane. Tra le province a Pescara è stato riscontrato il maggiore incremento (+54,2%) mentre a Chieti la crescita minore (+20,4%). Se si confronta la presenza di questa tipologia di imprese con la popolazione residente, rendendo così comparabili le situazioni dei diversi territori escludendo gli effetti distorsivi della diversa dimensione demografica, si nota che in Abruzzo sono presenti 1,8 agenzie di viaggio e tour operator ogni 10.000 abitanti. E’ un valore sensibilmente minore di quello nazionale (2,8) e pone la regione al terzultimo posto nella relativa graduatoria nazionale. E’ un risultato che non sorprende in maniera particolare considerando che le agenzie di viaggio si occupano prevalentemente di turismo outgoing e, quindi, sono generalmente diffuse nelle aree di origine dei flussi turistici e in alcune aree particolarmente specializzate per il turismo incoming, come le grandi città d’arte. Nel 2011 l’attività di intermediazione turistica è svolta in Abruzzo da 631 addetti nelle unità locali delle agenzie di viaggio e tour operator. Essi costituiscono l’1,4% del totale nazionale e anche in questo caso pongono l’Abruzzo al 16° posto della relativa graduatoria regionale. Sono concentrati nella provincia di Chieti dove è occupato il 33,6% degli addetti totali. Rispetto al 2001 sono aumentati del 10,9%, incremento sensibilmente maggiore di quello verificatosi in Italia (+5,6%), che pone l’Abruzzo nelle posizioni centrali (10°) tra le regioni italiane. Tra le province quella in cui si è riscontrato il maggiore incremento è Teramo (+48,8%) mentre Chieti è l’unica ad aver registrato un calo (-8,6%). La dimensione media delle imprese che svolgono l’attività delle agenzie di viaggio e tour UNITÀ LOCALI E ADDETTI ALLE AGENZIE TURISTICHE E TOUR OPERATOR NELLE PROVINCE ABRUZZESI. Anni 2001-2011 Unità locali attive
L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo Italia
Addetti
Unità locali su 10.000
2001
2011
2001
2011
abitanti nel 2011
36 38 48 54 176 11.209
49 52 74 65 240 16.863
93 80 164 232 569 43.239
119 119 181 212 631 45.664
1,6 1,7 2,4 1,7 1,8 2,8
Fonte: elaborazione CRESA su dati Istat
158
L’ATTIVITA’ DI INTERMEDIAZIONE TURISTICA
operator in Abruzzo è 2,6 addetti per unità locale nel 2011, approssimativamente in linea con il valore italiano e in fase di ridimensionamento considerando che nel 2001 registravano 3,2 addetti per unità locale. Tra le province emergono quella di Chieti dove le agenzie di viaggio mostrano la maggiore dimensione media (3,3) e Teramo dove invece registrano il valore più basso (2,3). E’ da notare che quest’ultima è l’unica provincia nella quale il numero di addetti per impresa è aumentato a differenza delle altre dove ha subito una certa flessione.
Fonte: elaborazione CRESA su dati Infocamere
Distinguendo le imprese per periodo di fondazione si nota che in Abruzzo sono molto più numerose quelle istituite nel nuovo secolo, con il 48,9% rispetto al 40,7% italiano per il decennio dal 2000 al 2009 e con il 18,8% rispetto al 9,6% italiano per il periodo successivo al 2010. Le imprese istituite a partire dal 2010 costituiscono una quota maggiore della media regionale a Pescara dove raggiungono il 25% mentre a L’Aquila rappresentano il solo 9,4%. Le imprese istituite nel decennio precedente (2000-09) pesano in misura consistente, invece, in provincia di Teramo dove superano abbondantemente la metà (54,7%). La provincia di Teramo emerge anche per una maggiore presenza di imprese di più antica fondazione (tra il 1960 e il 1980). L’analisi per natura giuridica vede prevalere nella regione le imprese individuali, con il 37,2% rispetto al 32,9% rilevato a livello nazionale. E’ un risultato diverso dalla situazione nazionale dove predominano le società di capitali che invece in Abruzzo arrivano al solo 27,0% superando solo di poco le società di persone (26,4%). Tra le province si differenziano Pescara e Chieti dove le società di capitali (rispettivamente con il 32,5% e 28,2%) pesano più che nella media regionale. A Pescara anche le società di persone 159
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
Fig. 2.3.4 AGENZIE TURISTICHE E TOUR OPERATOR NELLE PROVINCE ABRUZZESI PER ANNO DI FONDAZIONE. Anno 2012
CRESA
(32,5%) rappresentano una quota superiore a quella abruzzese evidenziando come le agenzie di viaggio in questa provincia presentino una natura giuridica più complessa e svolgano quindi la loro attività in una forma più strutturata e organizzata. Specularmente è Teramo la provincia dove prevalgono le imprese individuali (50,0%). Le altre forme giuridiche mostrano un peso consistente a L’Aquila (13,2%) e Chieti (16,5%). Fig. 2.3.5 AGENZIE TURISTICHE E TOUR OPERATOR NELLE PROVINCE ABRUZZESI PER NATURA GIURIDICA. Anno 2012
Fonte: elaborazione CRESA su dati Infocamere
160
IL TURISMO IN ABRUZZO
La trattazione delle caratteristiche dei soggetti pubblici e privati, che, in diversa misura e con ruoli assai differenti, concorrono alla formazione del sistema turistico abruzzese, e l'analisi delle peculiarità del mercato turistico regionale (offerta, domanda e intermediazione) non possono che concludersi con una riflessione d'insieme sul fenomeno turistico e di quanto ad esso correlato. Lo scopo è comprendere in che misura le potenzialità e fragilità attuali possono concorrere a determinare o ostacolare il suo sviluppo e immaginare sulla base di ciò che si osserva oggi quali saranno le sue caratteristiche di domani. Il punto di partenza di quest'analisi è necessariamente il territorio, fattore di base del turismo perché portatore di risorse e attrattori. La regione è posta in posizione naturalmente strategica lungo la direttrice adriatica in prossimità di grandi bacini di utenza quali Roma e Napoli. E' facilmente accessibile dall'esterno grazie ad una rete autostradale che si snoda lungo la costa (A14) e si articola lungo la zona interna (A24 e A25), collegando i comuni capoluogo di provincia e un'estesa porzione del territorio con Roma e, quindi, con il resto del Paese. L'aeroporto di Pescara, che riveste una funzione strategica per l'incoming non solo regionale ma anche di destinazioni extra-regionali (Gargano, Tremiti, ecc), effettua voli, oltre che nazionali (Milano e Bergamo) anche internazionali creando una connessione diretta tra l'Abruzzo e il Belgio (Bruxelles), la Francia (Parigi), la Germania (Francoforte, Dusseldorf), il Regno Unito (Londra), la Norvegia (Oslo), la Spagna (Barcellona) e presto anche la Russia (Mosca). L'accessibilità ferroviaria, anche in assenza di alta velocità, è ben garantita solo lungo la dorsale adriatica ma è difficile nella restante parte della regione, con particolare riguardo per Roma che è collegata da una rete di trasporto pubblico su gomma (pullman). La regione si presenta quindi discretamente dotata sotto il profilo infrastrutturale, ma risente di gravi carenze, principalmente in termini di servizi di trasporto e ad essi accessori, che rendono la mobilità interna assai difficoltosa per gli ospiti che scelgono di non utilizzare la propria autovettura. Mancano collegamenti tra l'aeroporto, le stazioni e le principali destinazioni turistiche regionali, gli attuali collegamenti su gomma e ferro sono poco orientati, per frequenza, orari e carenza di parcheggi di scambio (auto-bici, auto-bus) alla mobilità turistica. Gode di un'indubbia notorietà per le pregevoli risorse ambientali e naturali. Gli slogan che hanno definito l'Abruzzo “cuore verde d'Europa” e la “regione dei parchi” hanno certamente colto nel segno e diffuso l'idea di un territorio che presenta una concentrazione di aree protette unica nel suo genere. Ciononostante, si trova a competere con altre località di elevato pregio, si pensi alle Alpi, le quali, hanno saputo costruire intorno al proprio patrimonio naturale un'immagine più accattivante perché supportata da un'organizzazione di servizi molto più evoluta, da migliori e più consolidati piani di sviluppo turistico compatibile con l'ambiente, da capacità di comunicazione e promozione. Diventa difficile far competere l'orso marsicano con lo stambecco alpino quando il primo porta la zavorra di un “contesto umano” non sempre favorevole e il secondo è sostenuto da una serie di alleati, formidabili professionisti, che vedono in lui e nel suo benessere una risorsa da valorizzare nell'interesse dell'intera comunità. E diventa difficile anche conciliare l'immagine del lupo con una certa trascuratezza nella gestione del territorio, che tenta di mascherare la mancanza di cura per l'ambiente con il rispetto ambientale e che si accompagna spesso ad una sciatteria anche nella gestione dei 161
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
2.4 LUCI ED OMBRE DEL TURISMO IN ABRUZZO
CRESA
centri urbani, sciatteria che si manifesta nella mancanza di pulizia e nel disordine urbano. A proposito dei fattori attrattivi c'è da osservare che quelli noti sono limitati ai parchi e alla fauna selvatica. L'Abruzzo detiene un patrimonio assai più vario e variegato, composto da risorse architettoniche, culturali, religiose (santuari di pregio religioso oltre che architettonico), enogastronomiche, conosciuto solo in particolari nicchie della domanda, la cui promozione potrebbe incrementare in modo consistente i flussi turistici. E anche il patrimonio naturale si presterebbe bene per “usi alternativi” (sport, relax e benessere) che ne esalterebbero il valore e moltiplicherebbero in modo esponenziale l'interesse dei potenziali visitatori. Bisogna riconoscere che la Regione ha fatto negli ultimi anni grandi sforzi per promuovere sul mercato internazionale, oltre ai turismi per così dire “maggiori” (mare e montagna inverno), anche quelli “minori” (montagna estate, natura e ambiente, enogastronomia, arte, culto e cultura, vacanza attiva, fondo-escursionismo, cicloturismo, nautica). Sarebbe forse necessario accompagnare e sostenere questi nuovi turismi con la costruzione di attrattori artificiali quali infrastrutture, musei, eventi di livello internazionale. È una regione che da sempre rimanda nell'immaginario collettivo alla civiltà pastorale e, quindi, nella sempre più diffusa frenetica vita quotidiana, ha l'appeal di un luogo tranquillo, quieto, sicuro, costellato di piccoli borghi immuni da microcriminalità. Il sisma che ha colpito nel 2009 un'ampia porzione di territorio, se da una parte ha contribuito ad accrescere la conoscenza dell'Abruzzo, dall'altra ha annullato l'idea di regione sicura. Le polemiche e le tristi vicende che hanno caratterizzato la gestione del postterremoto, rimbalzate all'onor delle cronache non solo nazionali, anche se troppo recenti per poter azzardare una valutazione dell'impatto che avranno sul turismo, rischiano di annullare quell'immagine di regione bucolica, forse un po' fuori dal mondo, che, in un momento in cui la vacanza è spesso associata al bisogno di quiete e tranquillità in contesti qualificati, ha rappresentato un indubbio punto di forza della offerta turistica abruzzese. Passando ad analizzare le caratteristiche del settore turistico, non si può non osservare il dualismo che lo caratterizza. Da una parte, c'è la costa, caratterizzata da un'offerta di medio livello, composta principalmente da strutture alberghiere, villaggi turistici e campeggi, che si rivolge principalmente a famiglie e anziani non particolarmente abbienti quale località di mare adatta ad una una tipica vacanza tranquilla di massa, sun, sea and sand, omologata e indifferenziata nei servizi (vitto, alloggio e servizio spiaggia). Dall'altra parte, c'è l'entroterra con una forte concentrazione di attrattori naturali e culturali, nell'ambito del quale il turismo è cresciuto facendo leva sugli sport invernali, anzi sullo sport invernale per eccellenza, lo sci. Il turismo montano, che è diventato riferimento per i soggiorni invernali in tutta l'Italia centromeridionale, sta cercando di qualificare la propria offerta, principalmente alberghiera con una quota crescente di extra-alberghiera che però non è ancora abbastanza diffusa e di qualità, anche allo scopo di destagionalizzare la propria attività, seguendo il modello di località invernali turisticamente più evolute (centri benessere, pratiche e impianti sportivi,, attività guidate, ecc..). Tra le due, anche grazie al diffondersi di nuove tipologie ricettive, quali B&B e agriturismi, nate sulla riqualificazione di vecchi fabbricati, va profilandosi una nuova area turistica, quella collinare, che vuole cavalcare l'onda della vacanza relax a contatto con la natura e la cui offerta ricettiva allo stato attuale tenta di ricalcare quella montana, senza raggiungerne la completezza. Le diverse offerte, geograficamente vicine e, quindi, teoricamente facilmente fruibili in modo integrato, sono in realtà lontanissime, non hanno canali di comunica162
zione, non si considerano né concorrenti né alleate, ma estranee e parallele e confliggono, quindi, con quel modello unitario di sviluppo turistico che vorrebbe ricondurre sotto la marca comune “destinazione Abruzzo” le diverse tipologie di turismo. Ciò che accomuna l'offerta turistica di tutte le aree è l'accessibilità dei prezzi, allineati alla qualità media dei servizi, un calendario eventi di medio livello, assai più fitto di appuntamenti quello costiero, con alcune “perle” da non perdere, la diffusione nella popolazione residente di un naturale senso dell'ospitalità, che si esplica con modalità assai diverse perché assai diverse sono le caratteristiche della gente di mare e di montagna, una buona tradizione gastronomica, che, benché priva di eccellenze assolute, beneficia della bivalenza mare-monti, un'ottima produzione di vini. Al di là di questi aspetti che costituiscono plus competitivi, il sistema dell'offerta è puntellato da ombre che hanno pesantemente concorso a far sì che la regione non abbia mai conosciuto un vero e decisivo sviluppo turistico. Ci si riferisce, in particolare, alle limitate capacità strategiche dei gestori anche a causa delle dimensioni mediamente piccole delle strutture; alla scarsa attenzione che le istituzioni e le associazioni di categoria dedicano ad un'ampia formazione imprenditoriale e gestionale che comprenda anche una compiuta cultura dell'accoglienza. Gli operatori nel complesso sono, infatti, decisamente “product oriented” e poco attenti alle evoluzioni del mercato e alla continua trasformazione delle caratteristiche della domanda. Altro buco nero dell'offerta turistica regionale è il fatto di essere fortemente concentrata sulla ricettività e di sottovalutare la necessità di uno sviluppo adeguato dei servizi complementari (escursioni, visite guidate, letture del territorio, ecc) per arricchire l'esperienza degli ospiti. In genere, inoltre, poco sviluppato è il sistema di informazioni all'ospite, che, nella maggioranza dei casi, è relativo alle località e non è quasi mai di scala regionale (nonostante la limitata estensione del territorio). La carenza è accentuata dalla bassa funzionalità del portale turistico regionale. A ciò si aggiunge la bassissima propensione degli operatori pubblici e privati del settore turistico in senso stretto ed allargato a far rete, a instaurare partenariati e collaborazioni. La mancanza di sinergie tra le imprese appartenenti dello stesso settore e a settori diversi (ad es. ricettivo e complementare) ha portato alla mancanza di cooperazione tra territori. La “catena del valore” è stata così spezzettata in numerosi anelli, ciascuno dei quali, preso singolarmente, ha un valore assai inferiore a quello che avrebbe se facesse parte di un insieme. La Regione, dopo aver rinunciato ad attuare un modello di sviluppo basato sui Sistemi Turistici locali, ha ripiegato sul sostegno ad un modello diverso, fondato su logiche di destinazione e di prodotto (Destination Management Company e Product Management Company), nell'ambito del quale la sinergia tra attori privati ricettivi, complementari e operanti nel settore turistico allargato dia vita a progetti di sviluppo di destinazioni (offerta coordinata di servizi ricettivi e complementari, innovativi e avanzati, di un territorio) o prodotti turistici. Per quanto riguarda la domanda, promozione e vendita del prodotto turistico Abruzzo, oltre a quanto su trattato relativamente all'immagine di regione rurale con forti valenze ambientali e paesaggistiche e alle ripercussioni che il sisma del 2009 e la gestione del post-sisma hanno avuto su di essa, si osserva che negli ultimi anni molti sforzi sono stati fatti per diffondere la conoscenza delle molteplici opportunità offerte dalla regione come destinazione turistica e della varietà dei fattori attrattivi. Ma il processo di promozione ha ricadute nel lungo periodo, non porta benefici immediati, la percezione della competitività nazionale e inter163
PARTE 2 • IL MERCATO TURISTICO NELLE STATISTICHE UFFICIALI
LUCI ED OMBRE DEL TURISMO IN ABRUZZO
CRESA
nazionale di una destinazione turistica da parte dei mercati di sbocco matura lentamente, senza contare il fatto che, soprattutto sui mercati esteri l'Abruzzo si scontra con regioni quali la Toscana e l'Umbria per il fattore natura e cultura dei piccoli borghi, con l'Emilia Romagna per il prodotto mare ed eno-gastronomia, con l'arco alpino per gli sport invernali e le aree protette che godono di ben più consolidata immagine e esercitano da anni una grande attrattiva sui turisti stranieri attuali e potenziali. Si è lavorato molto per la creazione e la promozione dell'Abruzzoshire quale destinazione rurale di qualità, ma bisogna riconoscere che l'Abruzzoshire non ha lo stesso fascino del Chiantishire. A gettare un'ulteriore ombra sul fenomeno c'è anche la considerazione che il turismo in regione è in larga parte alimentato da ospiti “fai da te” e di ritorno, che bassa è la propensione e la capacità di confezionare offerte commerciali e di distribuirle utilizzando le piattaforme e i canali di distribuzione primaria. Nonostante gli sforzi fatti il turismo abruzzese mantiene una forte dipendenza dai mercati di prossimità, con basso peso dei flussi provenienti dall'estero e dalle regioni italiane distanti. Inoltre, per il suo carattere di destinazione principalmente balneare, è affetto da alta stagionalità dei flussi, i quali ovviamente si concentrano soprattutto nel periodo estivo. La tipologia di risorse di cui la regione dispone consentirebbe un allungamento delle attività in primavera e autunno: l'Abruzzo quale meta non solo di vacanze al mare o in montagna ma di soggiorni “misti”, attivi, sportivi, di scoperta naturale e culturale. Ma tutte le azioni cui si è fatto riferimento necessitano di una pianificazione e programmazione a monte, che riguardino l'intero territorio regionale e prevedano momenti di monitoraggio dello stato di avanzamento delle attività e di verifica in progress e finale. Sono competenze che, insieme all'organizzazione e alla realizzazione di un piano di marketing turistico regionale in grado di promuovere e supportare le vendite, fanno capo ad un unico soggetto pubblico, la Regione. Negli ultimi anni sono stati compiuti enormi passi in avanti nell'ambito della promozione; resta carente la verifica della coerenza tra quanto progettato sia pur nel breve periodo e quanto realizzato; è assolutamente mancante una progettualità di medio e lungo termine e di un metodo che faccia della raccolta ed elaborazione dei dati e delle informazioni il fondamento conoscitivo su cui basare le decisioni. La regione paga certamente il fatto di essere una perla in una collana di perle, alcune delle quali più grandi e con caratteristiche di maggiore preziosità: è ubicato, infatti, in un Paese disseminato di cultura, arte e natura. Per uscire dall'empasse sostanziale degli ultimi anni ed imprimere una svolta decisiva verso la crescita del settore, è necessario che il turismo acquisti centralità nelle politiche regionali di sviluppo, che esso venga raccordato con altri ambiti che lo influenzano ed alimentano (agricoltura, ambiente, trasporti, cultura) e che il suo sviluppo sia basato su modelli sostenibili fondati sull'esaltazione dell'identità del territorio. È fondamentale lavorare sulla qualità, coerenza e complementarità delle destinazioni e dei prodotti turistici e sulla professionalità degli operatori pubblici e privati i quali, partendo dalla profonda conoscenza dei bisogni del mercato, organizzino una rete di attori di cui facciano parte anche i fornitori di servizi avanzati, perché solo la cooperazione riesce a produrre un'offerta completa in grado di regalare al turista un'esperienza a costi accettabili. Allo scopo di alimentare il ricambio ed evitare il rischio del prosciugamento dei mercati di prossimità, bisogna proseguire nel lavoro di attrazione di nuove fasce di turisti e di allungamento della “gittata” dell'attività di promo-commercializzazione, anche attraverso un uso sempre più ampio della tecnologia. 164
IL TURISMO IN ABRUZZO
3.1 L’INDAGINE DEL CRESA
Le fonti ufficiali (principalmente ISTAT e Banca d'Italia) relative ad offerta e domanda turistica a livello regionale e provinciale forniscono dati puntuali ed aggiornati sulla capacità ricettiva delle strutture, sugli arrivi e presenze e, per quanto attiene agli stranieri, su particolari della domanda, quali la provenienza, la spesa media, ecc.. Mancano dati e informazioni su altri aspetti di grande rilevanza per la comprensione delle caratteristiche strutturali dell'offerta turistica regionale, del suo modus operandi, delle modalità di comunicazione e promozione, della capacità competitiva attuale e futura. Il CRESA, proseguendo peraltro nella direzione intrapresa qualche anno fa verso lo studio di sempre più numerosi settori e il conseguente incremento della produzione autonoma di dati, ha realizzato un'indagine diretta presso gli operatori turistici operanti in Abruzzo con l'obiettivo di raccogliere informazioni, non diversamente reperibili, riguardanti specifici aspetti dell'offerta, con particolare riguardo per quelli, quali gli investimenti e le politiche di marketing, più rilevanti per la comprensione della capacità competitiva del sistema delle imprese turistiche regionali. La rilevazione, che si è svolta tra gennaio e maggio 2013, un periodo caratterizzato da un forte rallentamento dell'attività in alcune tipologie di turismo di peso rilevante per l'economia regionale, quali quello balneare, ha costituito inoltre un'occasione per acquisire informazioni indirette sulle caratteristiche della domanda e sulla capacità del territorio di soddisfare aspettative e bisogni di quanti scelgono la regione per trascorrere periodi di tempo libero. A tale scopo stato è stato chiesto agli operatori intervistati di riportare le opinioni dei clienti, raccolte nel corso dello svolgimento delle loro attività, riguardo alcuni punti ritenuti particolarmente importanti nella valutazione delle capacità turistiche di un territorio. Allo scopo di analizzare il sistema delle imprese che in modo più diretto contribuisce alla formazione dell'offerta turistica regionale si è limitato il campo di osservazione alle attività ricettive (alberghi, affittacamere, B&B, agriturismi, campeggi, villaggi turistici e altre strutture ricettive quali case e appartamenti per vacanze, residenze turistiche alberghiere e country house), e, per quanto riguarda i servizi di natura complementare, agli stabilimenti balneari e agli impianti di risalita. Il questionario utilizzato per l'indagine si articola in 8 sezioni: 1. Scheda anagrafica 2. Caratteristiche dell'attività e dell'offerta turistica 3. Andamento dell'attività 4. Investimenti e innovazione 5. Concorrenza 6. Politiche di marketing 7. Domanda turistica 8. Rapporti con il territorio e strategie future.
165
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
3.1.1 INTRODUZIONE
CRESA
L'indagine, condotta per conto del CRESA dalla società Questlab srl di Mestre, ha coinvolto 216 strutture. Per quanto riguarda la composizione percentuale del campione, ottima è stata la copertura rispetto agli obiettivi prefissati.
3.1.2 TIPOLOGIA E DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE IMPRESE CAMPIONE Tipologia di imprese turistiche e distribuzione provinciale e per area geografica Poco meno del 90% delle imprese intervistate opera nel campo della ricettività; poco più del 10% svolge, invece, attività diverse. Gli alberghi rappresentano quasi la metà delle strutture ricettive, i Bed&Breakfast il 15%, i campeggi e gli agriturismi poco meno del 10%, i villaggi turistici del 5%, gli affittacamere del 3%. Intorno al 10% anche il peso delle strutture ricettive di tipo diverso; si tratta in prevalenza di case e appartamenti per vacanze, residenze turistiche alberghiere e country house. Gli stabilimenti balneari costituiscono l'83% delle strutture che forniscono attività di svago, gli impianti sciistici il 17%. Fig. 3.1.1 IMPRESE RICETTIVE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ PREVALENTE (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Per quanto attiene alla distribuzione provinciale delle imprese del campione, Teramo ospita poco più del 30% delle strutture intervistate, L'Aquila il 28%. Di poco superiori al 20% sono i pesi delle aziende operanti a Chieti e a Pescara. Gli alberghi rappresentano la frazione maggiore delle imprese ricettive in tutte le province e la loro quota sul totale del campione va dal 44% di Teramo al 52% dell'Aquila. Hanno pesi superiori al 20% i B&B all'Aquila e a Pescara, i campeggi e villaggi turistici a Teramo e Chieti. Particolarmente forte la presenza di agriturismi nella provincia di Pescara (18%). Per quanto riguarda le strutture turistiche non ricettive presenti nel campione, il 53% degli stabilimenti balneari ha sede nei comuni costieri teramani, il 26% in quelli pescaresi e il 21% in quelli chietini. La 166
L’INDAGINE DEL CRESA
metà degli impianti di risalita presenti nel campione si colloca nella provincia dell'Aquila e l'altra metà è equidistribuita tra quelle di Chieti e Teramo. Fig. 3.1.2 IMPRESE TURISTICHE PER PROVINCIA (peso %)
Poco più del 9% delle imprese campionate ha sede in uno dei 4 comuni capoluogo: sono strutture ricettive (80%), principalmente alberghi seguiti, a distanza da B&B, e stabilimenti balneari con sede a Pescara (20%). Nelle principali città, quindi, si conferma prevalente l'offerta turistica tradizionale, quale può essere definita quella alberghiera, e comincia a prendere corpo una nuova forma di ospitalità, quella extra-alberghiera dei B&B, di più recente formazione, come testimonia il fatto che tale tipologia ricettiva è stata istituita più di recente (L.R. 78/2000) e le strutture ricettive con sede nei capoluoghi di provincia coinvolte nell'indagine hanno mediamente 11 anni di attività contro i 20 delle strutture alberghiere. Particolarmente interessante è analizzare l'articolazione del campione per aree geografiche1 alle quali si possono far corrispondere a grandi linee vocazioni turistiche diverse: costa, collina e montagna. Il 48% delle strutture ha sede sulla costa, il 36% in comuni montani e il 16% in quelli collinari. Incrociando le informazioni relative a tipologia di struttura ricettiva e localizzazione per area geografica, si osserva che gli alberghi hanno peso prevalente in montagna (55%), rappresentano quasi la metà delle strutture ricettive sulla costa (48%) e pesano assai meno in collina (38%). Sulla base di quanto dichiarato dalla imprese campione, le strutture alberghiere costiere e collinari hanno mediamente 25 anni di attività, quelle montane 20. Relativamente all'offerta extra-alberghiera, l'ospitalità montana è caratterizzata da un 17% di B&B, quella collinare da un 35% di agriturismi e un 12% di altre strutture, tra le quali
1 Appartengono alla montagna i comuni classificati dall'Istat come montagna interna, alla collina i comuni che appartengono alla collina interna e litoranea ad esclusione di quelli litoranei che nella presente elaborazione sono classificati come costa.
167
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
CRESA
Fig. 3.1.3 IMPRESE TURISTICHE PER AREA GEOGRAFICA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.4 STRUTTURE RICETTIVE PER TIPOLOGIA E AREA GEOGRAFICA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
prevalgono le country house, quella costiera da un 24% di campeggi e villaggi turistici. Le strutture ricettive extra-alberghiere operano mediamente da 13 anni sulla costa, 10 in collina e 11 in montagna. Incrociando i dati relativi a tipologia ricettiva e anni di attività, si osserva che la zona collinare si delinea come area connotata da un'offerta turistica meno tradizionale ma più “informale”, quale quella degli agriturismi e di altre tipologie fortemente connesse alle caratteristiche del territorio. L'offerta montana si sta trasformando, da prettamente alberghiera a sempre più extra-alberghiera, quindi anch'essa acquisisce lineamenti di sempre maggiore tipicità. Al contrario, è la ricettività costiera ad essere più cristallizzata in tipologie, quali alberghi, campeggi e villaggi turistici, meno tipicamente locali, come peraltro avviene generalmente nelle aree rivierasche, meta di turismo di massa. 168
L’INDAGINE DEL CRESA
Le dimensioni e classificazione delle strutture ricettive Esaminando sotto il profilo dimensionale, misurato in termini di numero posti letto, la distribuzione per area geografica delle principali tipologie di strutture ricettive (alberghi, B&B e agriturismi) , si osserva che il 49% dei posti letto alberghieri è sulla costa, il 39% in montagna e solo il 12% in collina. Gli alberghi costieri sono anche i più grandi, seguono quelli montani e collinari (rispettivamente 83, 65 e 62 posti letto medi). Nell'ambito dei B&B, sono le strutture di montagna ad offrire quasi la metà dell'ospitalità (48%), le costiere il 41% (8 posti letto) e le collinari l'11%. Per quanto riguarda l'aspetto dimensionale, i B&B hanno dimensioni simili in tutto il territorio regionale (8 posti letto in montagna e in collina, 7 sulla costa). È la collina a detenere la maggior quota di posti letto agrituristici (63% del totale regionale), seguita dalla montagna (34%) e dalla costa (3%). Gli agriturismi di montagna sono leggermente più grandi di quelli di collina (18 contro 16 posti letto), decisamente più piccoli quelli che operano sulla costa (8 posti letto). STRUTTURE RICETTIVE E POSTI LETTO PER AREA GEOGRAFICA (peso %) Tipologia
Alberghi Bed & Breakfast Agriturismi
Costa
Collina
Montagna
Abruzzo
Struttura
Posti letto
Struttura
Posti letto
Struttura
Posti letto
Struttura
Posti letto
42,6 46,7 5,3
48,8 41,3 2,6
13,8 10,0 63,2
11,9 10,7 63,0
43,6 43,3 31,6
39,3 48,0 34,4
100,0 100,0 100,0
100,0 100,0 100,0
Le strutture ricettive dei comuni capoluogo offrono un numero di posti letto generalmente inferiore a quello proposto dagli altri comuni della regione; inferiore è, in particolare, il numero medio di posti letto delle strutture alberghiere (60) e dei B&B (5). Questo dato, che risente della presenza di Pescara, che, per ragioni di ordine urbanistico e economico, presenta connotazioni diverse da Chieti e Teramo ed ospita nel complesso strutture ricettive alberghiere di dimensioni superiori rispetto agli altri capoluoghi, e dell'Aquila, nella quale gli edifici adibiti a strutture ricettive ubicati nei centri storici della città e delle frazioni sono ancora in parte inagibili, evidenzia la scarsità dell'offerta ricettiva dei comuni capoluogo, probabilmente conseguente ad una domanda debole, non rivolta a mercati specificamente orientati verso i segmenti mare e natura. La distribuzione per area geografica dei posti letto in base alla classificazione per stelle (da 1 a 5) evidenzia che la montagna ha l'offerta più variegata, con peso percentuale delle strutture di livello basso, medio-alto e alto (rispettivamente 1, 4 e 5 stelle) superiore alla media regionale. La costa, in linea con una strategia che mira ad attrarre principalmente flussi consistenti non qualificati di turisti, presenta la maggiore incidenza di strutture di livello medio-basso e medio (2 e 3 stelle). Rispetto alla media delle aziende campione la collina mostra una prevalenza di strutture con 3 e 4 stelle, il che può essere interpretato come scelta strategica dell'area che, anche grazie alle agevolazioni per la creazione di strutture “tipiche del territorio” (B&B, agriturismi, country house, ecc), indirizza la propria offerta verso la fascia medio-alta del mercato. 169
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
CRESA
DISTRIBUZIONE STRUTTURE RICETTIVE PER NUMERO STELLE E AREA GEOGRAFICA (peso % su totale stessa area)
1 2 3 4 5
stella stelle stelle stelle stelle
Costa
Collina
Montagna
Abruzzo
0,6 9,4 72,9 16,5 0,5
0,0 5,7 76,2 18,0 0,0
3,5 8,6 63,4 18,6 5,8
1,6 8,8 69,7 17,4 2,4
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Stagionalità In regione il 55,4% delle aziende ricettive e l'8,7% delle non ricettive offre servizi in tutti i periodi dell'anno. Le strutture collinari fanno osservare più frequentemente attività continuative nel corso dell'anno (76,5%): si tratta del 92% degli alberghi, del 100% dei B&B e del 50% degli agriturismi. Tra le imprese appartenenti al campione aventi sede nei comuni costieri prevalgono per ovvi motivi quelle attive da maggio a settembre; in tale area sono le strutture ricettive che fanno registrare una maggior quota di aperture annuali (ricettive: 35,7%; alberghi: 55%; B&B: 21,4%; agriturismi:100%), mentre nell'ambito delle altre imprese, che nel caso specifico sono stabilimenti balneari, maggiore è la frequenza stagionale. In tale contesto si osserva, tuttavia, che poco più del 5% degli stabilimenti balneari, certamente grazie all'attività di ristorazione che non risente in modo pregiudizievole della stagionalità, ha dichiarato di lavorare nel corso di tutti i 12 mesi dell'anno. In montagna, al contrario, la percentuale di aziende ricettive aperte tutto l'anno prevale su quella delle aziende con attività stagionale (68%), mentre solo un terzo degli impianti di risalita funziona da gennaio a dicembre, garantendo in tal modo accesso agevole in quota. Nell'ambito della ricettività montana più della metà delle principali tipologie di strutture resta aperta 12 mesi (alberghi: 66%; agriturismi: 83% ; B&B: 77%). I capoluoghi di provincia, ad eccezione di Pescara, presentano flussi turistici meglio distribuiti nel tempo: le strutture ricettive sempre aperte sono, infatti, l'81,3%. Si tratta, in particolare, del 100% degli alberghi e del 75% dei B&B.
3.1.3 OFFERTA DELLE STRUTTURE TURISTICHE Servizi propri e di terzi Alta è la percentuale di imprese che, oltre alle attività direttamente connesse con l'esercizio delle loro funzioni (alloggio per le strutture ricettive, servizio spiaggia per gli stabilimenti balneari e trasporto in quota per gli impianti di risalita), offrono direttamente servizi aggiuntivi (90%). Inferiore è il peso di quelle che integrano la gamma della propria offerta per il tramite di altri soggetti (44%). Il 91% delle ricettive, l'84% degli stabilimenti balneari e il 100% degli impianti di risalita sono strutturati in modo da assicurare diretta170
L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.5 STRUTTURE TURISTICHE APERTE TUTTO L'ANNO PER AREA GEOGRAFICA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
mente ai propri clienti servizi non rientranti in modo stretto nella propria attività. Più contenuto il peso delle imprese che completano la loro offerta con quella di altri operatori (54% degli alberghi, 36% delle strutture ricettive non alberghiere, 26% degli stabilimenti balneari e 75% degli impianti). Nell'ambito della ricettività, sono, pertanto, gli alberghi a mostrare la maggiore completezza di gamma dell'offerta, la quale comprende frequentemente servizi di ristorazione e trasporto e, anche se in modo meno diffuso, sale meeting, centri benessere nonché impianti, attrezzature e attività sportive e, soprattutto per le strutture costiere, servizio spiaggia e piscina. Nelle strutture ricettive non alberghiere tali percentuali sono decisamente più ridotte e riguardano per lo più l'inclusione nell'offerta della ristorazione e del trasporto. 171
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fig. 3.1.6 STRUTTURE TURISTICHE APERTE TUTTO L'ANNO PER TIPOLOGIA (peso %)
CRESA
Fig. 3.1.7 OFFERTA TURISTICA: SERVIZI AGGIUNTIVI PROPRI E DI TERZI. ABRUZZO (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Rispetto alla media regionale, la ricettività costiera fa osservare una più diffusa integrazione della gamma dell'offerta con servizi propri ed un minor ricorso ai servizi di altri operatori. Negli alberghi tale diffusione raggiunge il 100% delle strutture del campione per quanto riguarda l'offerta diretta di servizi aggiuntivi e il 54% di quella organizzata in accordo con altri soggetti economici. Si tratta in prevalenza di servizi “tradizionali” quali ristorazione, trasporto, servizio spiaggia e piscina. Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, l'offerta diretta (84%) o integrata con servizi di terzi (26%) è composta principalmente da vitto e alloggio. Quest'ultimo servizio evidenzia l'esistenza di consolidati rapporti, non sempre di carattere formale, con altri operatori (alberghi, case private per vacanze, residenze turistico-alberghiere, ecc). Fig. 3.1.8 OFFERTA TURISTICA: SERVIZI AGGIUNTIVI PROPRI E DI TERZI. COSTA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
In collina l'89% delle strutture ricettive offre servizi aggiuntivi propri (alberghi: 100%; extraalberghiere: 81%) e il 37% servizi di altri (alberghi: 36%; extra-alberghiere: 38%). Si tratta quasi esclusivamente di vitto e trasporto. Bassissima è l'incidenza percentuale delle strutture che, direttamente o per il tramite di terzi, mettono a disposizione dei propri clienti servizi sportivi (impianti, attrezzature, ecc..) e visite guidate. Tali attività, nel caso del turismo collinare meno caratterizzato da attività classiche e impegnative in termini di tempo quali quelle offerte dal mare (spiaggia, nuoto), renderebbero quest'area assai più attrattiva. In tale quadro sconfortante rileva un 20% di strutture agrituristiche che praticano l'attività di fattoria didattica, principalmente finalizzate ad offrire ai turisti informazioni strettamente connesse con il territorio e, quindi, ad esaltarne la tipicità. Fig. 3.1.9 OFFERTA TURISTICA: SERVIZI AGGIUNTIVI PROPRI E DI TERZI. COLLINA (peso %)
Fig. 3.1.10 OFFERTA TURISTICA: SERVIZI AGGIUNTIVI PROPRI E DI TERZI. MONTAGNA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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Nella fascia montana, la propensione ad offrire servizi aggiuntivi propri è diffusa nel 91% delle strutture ricettive (alberghi: 95%; altre tipologie ricettive: 85%) e il ricorso all'integrazione della propria offerta con quella di altri operatori nel 52% delle strutture (alberghi: 61%; altre tipologie ricettive: 41%). Il servizio di trasporto è assai meno diffuso che nelle altre aree geografiche, probabilmente per il maggior ricorso all'utilizzo di mezzi propri da parte dei turisti a causa delle difficoltà nel raggiungere le zone montane poco servite da infrastrutture e servizi pubblici. Importante è la quota di strutture, principalmente alberghiere, che, oltre ad offrire servizio di ristorazione, mette a disposizione dei propri clienti piscine, sale meeting e centri benessere, e superiore alla media regionale è quella che offre impianti e attrezzature sportive e organizza corsi e visite guidate. Le strutture ricettive ubicate nei comuni capoluogo di provincia mostrano, rispetto alle tre aree geografiche individuate, una maggiore diffusione della tendenza ad integrare la propria offerta turistica con quella di altri operatori (alberghi: 67%; altre strutture ricettive: 52%), lievemente inferiore è invece quella relativa agli stabilimenti balneari (25%). Ne emerge nel complesso l'immagine di una regione contraddistinta da un'offerta turistica di tre diversi livelli: un turismo costiero maturo, caratterizzato da una gamma consolidata di servizi piuttosto standard; uno collinare emergente, con strutture di piccole dimensioni e ancora debole sotto il profilo della varietà dell'offerta; uno montano che cerca di acquisire competitività puntando più che nelle altre aree sull'ampliamento del ventaglio dell'offerta attraverso l'inclusione, secondo un modello più avanzato già da tempo sperimentato altrove, di servizi diversificati. Natura degli accordi tra operatori Allo scopo di valutare il grado di integrazione tra le strutture turistiche, sono state chieste informazioni circa l'esistenza di accordi con altri operatori e la natura degli stessi. L'analisi dei dati fa emergere che una parte di operatori si “appoggia” ad altri soggetti in modo discontinuo e sporadico e non instaura con essi alcun tipo di accordo di collaborazione e che, al contrario, in alcuni casi (stabilimenti balneari e strutture collinari) alla stipula di intese non segue o non è ancora seguita una collaborazione effettiva, per cui la percentuale di imprese che ha concluso accordi è superiore a quella di strutture che erogano servizi integrati con quelli di altri operatori. In particolare, l'81% delle imprese ricettive intervistate e il 100% degli impianti di risalita, che hanno dichiarato di aver incluso nella propria offerta anche servizi di altri operatori, hanno stipulato con essi un accordo; per quanto riguarda gli stabilimenti balneari risalta un 140% derivante, come già detto, dal fatto che alcuni di essi hanno raggiunto intese le quali però non hanno ancora generato fattive collaborazioni. Nella media regionale un accordo su due è di carattere informale, principalmente basato sul ripetersi di consuetudini ormai consolidate. Sono gli stabilimenti balneari a presentare il massimo grado di intese informali. Al contrario, sono gli impianti di risalita e gli alberghi, vale a dire le strutture che, nella generalità dei casi, sono per loro natura più organizzate e strutturate, a mostrare una maggiore propensione verso forme di collaborazione formalizzate. Si osserva che il 174
L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.11 IMPRESE CHE HANNO ACCORDI CON ALTRI OPERATORI PER LA FORMAZIONE DELL'OFFERTA TURISTICA (peso % su imprese con offerta composta anche da servizi di terzi)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.12 NATURA DEGLI ACCORDI (peso % su tot. imprese che hanno stipulato accordi)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
14% degli alberghi e il 9% delle altre strutture ricettive hanno stipulato protocolli finalizzati non alla promozione diretta della loro attività quanto a quella del territorio nel quale operano. Per quanto riguarda la tipologia di accordi per area geografica, gli accordi informali prevalgono su quelli basati su contratti commerciali o protocolli, oltre che nei capoluoghi di provincia, in montagna e sulla costa, mentre le strutture turistiche collinari mostrano di prediligere fattispecie formali. Gli accordi finalizzati alla promozione del territorio rappresentano in tutte le aree considerate una percentuale intorno o superiore al 10%; leggermen-
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Fig. 3.1.13 NATURA DEGLI ACCORDI PER AREA GEOGRAFICA (peso % su tot. imprese che hanno stipulato accordi)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
te più basso è il valore relativo alle strutture collinari, le quali sono probabilmente “concentrate” sulla creazione di un'offerta competitiva, anche se ancora abbastanza limitata sotto il profilo del ventaglio di servizi, piuttosto che sulla promozione del territorio, avvertita forse come secondaria perché non direttamente foriera di nuovi clienti. Scendendo ad analizzare con un maggior livello di dettaglio i casi in cui le strutture compongono la propria offerta aggregando anche servizi di terzi, si osserva che le imprese ricettive collinari mostrano la maggiore inclinazione ad instaurare rapporti di collaborazione (alberghi: 80%; extra-alberghiere: 100%), formali o informali, ma continui e ripetiFig. 3.1.14 IMPRESE CHE HANNO ACCORDI CON ALTRI OPERATORI PER LA FORMAZIONE DELL'OFFERTA TURISTICA PER AREA GEOGRAFICA (peso % su imprese con offerta composta anche da servizi di terzi)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
tivi anche se poi tali accordi non producono in tutti i casi effetti concreti come dimostra il fatto che in tale area è bassa la ricorrenza di offerta turistica comprensiva di servizi di altri operatori; al contrario, le strutture di montagna tendono a stabilire accordi in misura minore (alberghi: 44%; extra-alberghiere: 47%). Le imprese extra-alberghiere delle tre aree geografiche, a differenza di quanto si osserva per quelle operanti nei soli comuni capoluogo, mostrano una propensione maggiore delle alberghiere ad instaurare rapporti di collaborazione con altri soggetti. Relativamente alle strutture non ricettive, spiccano i dati riguardanti gli impianti di risalita in montagna, che fanno osservare l'esistenza di accordi nel 100% dei casi di offerta aggregata di servizi, e, come già osservato, degli stabilimenti balneari, relativamente ai quali si osserva l'esistenza di intese che non ha generato ricadute in termini operativi. 3.1.4 ANDAMENTO DELL'ATTIVITÀ: FATTURATO, NUMERO DI ADDETTI E GRADO DI UTILIZZO DELLE STRUTTURE
Fig. 3.1.15 IMPRESE TURISTICHE PER CLASSE DI FATTURATO. Anno 2012 (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Andamento del fatturato nel 2012 Nell'analizzare i dati relativi a fatturato e dipendenti è doveroso premettere che esiste una certa resistenza da parte degli operatori a fornire informazioni corrispondenti alla realtà, pertanto i dati esposti devono essere letti con una certa prudenza. Il 44% delle imprese turistiche intervistate ha fatturato nel 2012 fino a 100 mila euro, il 32% da 100 mila a 500 mila euro, il 12 % da 500 mila a 1 milione di euro, il 5% da 1 a 3 milioni di euro e solo l'1% più di tre milioni di euro. Passando ad analizzare il fatturato per tipologia di attività d'impresa, si osserva che quasi il 70% degli alberghi presenti nel campione ha dichiarato di fatturare fino a 500 mila euro, un terzo dei quali fino a 100 mila euro, il 20% da 500 mila a 1 milione di euro e
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solo il 7% da 1 milione a 3 milioni di euro. Quelle non alberghiere mostrano una maggiore incidenza, decisamente legata alle minori dimensioni, nella fascia di fatturato più bassa (69%) e conseguenti pesi più contenuti delle classi via via più alte. Sono in particolare i B&B, gli affittacamere e gli agriturismi a far registrare le maggiori quote di imprese con fatturato fino a 100 mila euro. Il 53% degli stabilimenti balneari ha incassato nel 2012 da 500 mila a 1 milione di euro, la restante parte, al netto di una percentuale di non risposte pari al 16%, meno di 100 mila euro. Gli impianti di risalita, che sostengono elevati costi di gestione e hanno quindi necessità di “riscuotere” di più, sono le strutture che hanno dichiarato i valori più alti: il 50% da 500 mila a 1 milione di euro e la restante parte, equidistribuita tra le due fasce superiori. STRUTTURE RICETTIVE PER CLASSE DI FATTURATO, AREA GEOGRAFICA E COMUNI CAPOLUOGO. Anno 2012 (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Analizzando la situazione delle imprese ricettive per area geografica, si evidenzia come siano le strutture costiere, in parte per ragioni di carattere dimensionale, in parte perché operanti in un settore più consolidato quale quello del turismo balneare, ad avere, nonostante il forte carattere stagionale dell'attività, fatturato mediamente più elevato: inferiore è, infatti la percentuale di quelle appartenenti alla fascia più bassa, leggermente superiore quella con fatturato da 500 mila a 1 milione di euro e decisamente superiori rispetto alle altre aree geografiche i pesi delle imprese con classi di fatturato superiorI. In collina e in montagna più del 90% delle strutture ricettive non alberghiere ha dichiarato un fatturato inferiore a 500 mila euro, con un'elevata quota di imprese che non raggiungono neanche i 100 mila euro (collina: 76%; montagna: 79%). Solo sulla costa sono state rilevate imprese ricettive con fatturato superiore a 3 milioni di euro. Le imprese che arrivano a realizzare un volume di affari superiore a 1 milione di euro sono, in collina e montagna, una percentuale delle sole strutture alberghiere (rispettivamente 15% e 2,4%). Nei comuni capoluogo non sono state rilevate strutture con fatturato superiore a 3 milioni di euro; gli alberghi presenti nel campione si distribuiscono omogeneamente tra le restanti classi mentre l'86% delle altre strutture ricettive ha dichiarato un valore inferiore a 100 mila euro. Andamento dell'occupazione nel 2012 Per quanto riguarda gli addetti, fermo restando che i dati dichiarati sono probabilmente inferiori a quelli reali, sono i villaggi turistici a far registrare il numero medio più elevato (22), seguiti dagli impianti di risalita (16), dagli alberghi (11), dai campeggi e dagli stabilimenti balneari (7). Le altre tipologie di impresa fanno registrare tra 2 e 3 occupati. 178
L’INDAGINE DEL CRESA
NUMERO MEDIO DI ADDETTI PER TIPOLOGIA E AREA GEOGRAFICA. Anno 2012 (val. assoluti)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Utilizzo delle strutture nel 2012 Per quanto riguarda l'utilizzo delle strutture nel 2012 sono anche in questo caso i villaggi turistici a far osservare i valori medi regionali più elevati (76%), seguiti dagli stabilimenti balneari (70%), dai campeggi (68%), dagli impianti di risalita (65%) e dagli agriturismi (54%), questi ultimi trascinati in alto dal 100% delle strutture costiere. Le altre tipologie mostrano valori inferiori UTILIZZO STRUTTURA PER TIPOLOGIA E AREA GEOGRAFICA. Anno 2012 (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
E' nelle strutture costiere che si registra per ogni tipo di impresa il maggior numero di lavoratori. In collina e in montagna le strutture ricettive presentano valori assai simili, leggermente più grandi in collina quelli degli alberghi, degli affittacamere e dei B&B e in montagna degli agriturismi e delle altre strutture ricettive. I valori degli occupati nelle imprese turistiche operanti nei capoluoghi di provincia sono generalmente inferiori a quelli medi regionali, eccezion fatta per le “altre strutture ricettive” e per gli stabilimenti balneari i cui dati sono certamente influenzati dalla presenza nel gruppo considerato del comune di Pescara, località balneare piuttosto nota e frequentata dai turisti.
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al 50%, con il valore minimo dei B&B, che superano di poco il 30%. Rispetto ai valori medi regionali, nei comuni costieri maggiore è il grado di utilizzo degli alberghi, degli agriturismi e dei campeggi, nei collinari degli affittacamere, dei B&B e delle altre tipologie recettive, nei montani, infine, degli agriturismi e delle altre strutture “diverse”. Nei capoluoghi di provincia gli alberghi, i B&B e i campeggi presentano valori superiori alla media regionale. Variazioni di fatturato nel periodo 2004-2008 L'analisi dei dati raccolti relativi alle variazioni 2004-2008 di fatturato, addetti e grado di utilizzo delle strutture deve tener conto del fatto che solo il 39% delle imprese campionate non ha subito a partire dal 2004 trasformazioni societarie (cambiamenti di ragione sociale o forma giuridica). Nei casi in cui tali modifiche abbiano riguardato l'intera compagine sociale, è verosimile che le imprese intervistate non abbiano avuto a disposizione informazioni circa l'andamento dell'attività nel periodo considerato e questo può aver influito sulla percentuale di risposte non date che, infatti, ad eccezione degli stabilimenti balneari, è mediamente assai elevata (28%). Quasi un terzo delle imprese turistiche regionali coinvolte nell'indagine ha dichiarato di aver aumentato il proprio fatturato, circa due su cinque l'hanno mantenuto stabile o diminuito e poco meno di un terzo circa, come già detto, non ha fornito indicazioni in merito. Le strutture ricettive non alberghiere mostrano un andamento migliore delle alberghiere, con crescite di fatturato del 30% (alberghi: 28%) e decrementi del 17% (alberghi: -22%). Nonostante il diffuso decremento di periodo degli stabilimenti balneari, (26%), decisamente migliore è l'andamento delle strutture non ricettive: il 44% ha dichiarato di aver aumentato il fatturato (stabilimenti balneari: 42%; impianti di risalita: 50%) e il 27% di averlo mantenuto stabile (stabilimenti balneari: 26%; impianti di risalita: 25%). Nel loro ambito rileva, inoltre, una percentuale assai bassa di risposte non date (4,3%), tutte fornite dagli impianti di risalita, dato che indica una Fig. 3.1.16 IMPRESE TURISTICHE PER VARIAZIONE DI FATTURATO 2004/2008 (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.17 IMPRESE TURISTICHE PER VARIAZIONE DI FATTURATO 2004/2008 E AREA GEOGRAFICA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
maggiore continuità nella gestione di queste attività. Sono le imprese turistiche costiere a mostrare il miglior andamento con maggiori percentuali di aumento e stabilità e minor pesi di diminuzione; quelle collinari, al contrario, vedono le più diffuse contrazioni e gli aumenti meno frequenti. Quasi 4 su dieci imprese operanti nei capoluoghi di provincia ha aumentato il proprio livello di fatturato e meno di 3 lo ha diminuito.
Fig. 3.1.18 IMPRESE TURISTICHE PER VARIAZIONE DI ADDETTI 2004/2008 (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Variazioni dell'occupazione nel periodo 2004-2008 Passando a considerare la variazione degli addetti nel periodo 2004-2008, si osserva che il 48% del complesso delle imprese turistiche presenti nel campione ha dichiarato che
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non ci sono state variazioni, il 18% che i dipendenti sono aumentati e il 10% diminuiti. Per quanto già detto a proposito del fatturato, anche nel caso dell'occupazione resta alta la percentuale di imprese che non ha fornito risposta al quesito. Sono le strutture extraricettive a far registrare la minor incidenza di risposte non date, gli impianti di risalita i più diffusi aumenti e gli stabilimenti balneari la più pesante riduzione dell'occupazione. Sotto il profilo geografico, nei comuni montani si osserva un'alta incidenza di risposte non date e la maggior tenuta complessiva dell'occupazione, con un saldo percentuale tra le risposte con indicazione di aumento e le risposte con indicazione di decremento pari a 0. Sono le strutture costiere, seguite a breve da quelle collinari, ad aver più frequentemente incrementato i livelli occupazionali (saldo tra risposte con indicazione di crescita e di contrazione pari a 13%) e quelle collinari ad aver mostrato le meno diffuse variazioni. Le imprese turistiche operanti nei comuni capoluogo, quelle che hanno dato più frequentemente risposta a questo quesito, mostrano aumenti decisamente superiori e contrazioni leggermente più diffuse rispetto alla media regionale, nonché livelli di stabilità dell'occupazione ad essa allineati. Fig. 3.1.19 IMPRESE TURISTICHE PER VARIAZIONE DI ADDETTI 2004/2008 E AREA GEOGRAFICA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Variazioni del grado di utilizzo delle strutture nel periodo 2004-2008 Per quanto riguarda il grado di utilizzo delle strutture nel periodo 2004-2008 si rileva in primo luogo che, leggermente più diffusa rispetto all'andamento nello stesso periodo di addetti e fatturato, è la frequenza di risposte non date. Oltre ai motivi già esplicitati nelle pagine che precedono, tale maggior incidenza trova spiegazione nel fatto che la determinazione della variazione del livello di sfruttamento di una struttura richiede una valutazione oggettivamente più difficoltosa. I valori medi regionali relativi all'incremento e alla non variazione si aggirano intorno al 27%, mentre il decremento ha interessato il 19% delle imprese turistiche presenti nel campione. Elevata anche in questo caso la percentuale di non risposte (28%). Le strutture ricet182
L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.20 IMPRESE TURISTICHE PER VARIAZIONE DELL'UTILIZZO DELLE STRUTTURE 2004/2008 (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.21 IMPRESE TURISTICHE PER VARIAZIONE DELL' UTILIZZO DELLE STRUTTURE 2004/2008 E AREA GEOGRAFICA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
tive hanno avuto un andamento peggiore di quelle extra-ricettive. Stabilimenti balneari e impianti di risalita mostrano rispettivamente nel 42% e nel 50% dei casi una crescita nell'utilizzo delle strutture e i soli stabilimenti balneari nel 21% una diminuzione. Gli alberghi dichiarano una stabilità più ricorrente rispetto alle strutture extra-alberghiere ma mostrano, al contrario delle extra-alberghiere, un saldo percentuale negativo tra le risposte con indicazione in aumento e decremento (-5% contro +16%). Le strutture turistiche montane e collinari hanno migliorato il grado di utilizzo più frequentemente delle imprese costiere, le quali, al contrario, lo hanno più diffusamente mantenuto stabile. In tutte e tre le aree il saldo tra le risposte indicanti aumento e quel-
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le indicanti decremento è positivo (costa: +10%; collina e montagna: +6%). Nei capoluoghi di provincia si osserva che il maggior numero di imprese ha accresciuto il livello di sfruttamento delle strutture, ma consistente è anche il peso delle strutture che hanno registrato una decremento. Andamento complessivo di fatturato, occupazione e utilizzo delle strutture nel periodo 2004-2008 Volendo tracciare un quadro complessivo dell'andamento delle imprese turistiche nel periodo 2004-2008, si osserva che l'8% ha registrato contrazioni di tutti e tre gli indicatori (alberghi: 12%; strutture ricettive non alberghiere: 4%; stabilimenti balneari: 16%), il 15% incrementi (alberghi: 17%; strutture ricettive non alberghiere: 12%; stabilimenti balneari: 16%; impianti di risalita: 25%) e il 12% non ha dichiarato mutamenti sostanziali (alberghi: 10%; strutture ricettive non alberghiere: 9%; stabilimenti balneari: 32%; impianti di risalita: 50%). Ne emerge nel complesso il quadro di un sistema delle imprese turistiche che solo per più di un quarto ha mantenuto stabile o migliorato livello di fatturato, occupazione e sfruttamento delle strutture. Le imprese extra ricettive e, nell'ambito della ricettività, quelle alberghiere hanno mostrato maggiore capacità di reggere e migliorare le proprie perfomance. IMPRESE TURISTICHE PER ANDAMENTO 2004/2008 DI FATTURATO, OCCUPAZIONE E UTILIZZO STRUTTURE (val. %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
A livello territoriale la situazione meno favorevole è quella della zona montana, con un saldo percentuale tra le imprese che hanno dichiarato incrementi dei tre parametri e aziende con indicazioni di decremento pari al +1% (costa: +10%; collina: + 8%). Scendendo nel dettaglio delle diverse tipologie di imprese per area geografica, si osserva che tra le strutture ricettive che operano sulla costa e, anche se in misura minore, tra le ricettive non alberghiere collinari e montane, vi è una netta prevalenza di quelle che hanno avuto andamenti positivi di tutti e tre gli indicatori rispetto a quelle che hanno invece dichiarato trend negativi. Nell'ambito degli stabilimenti balneari e degli alberghi in collina e in montagna i due andamenti hanno interessato lo stesso numero di imprese e generalmente elevato è anche il peso di quelle strutture che hanno indicato una sostanziale stabilità nel periodo esaminato. Particolarmente buone le performance della ricettività alberghiera e degli stabilimenti balneari nei capoluoghi di provincia.
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L’INDAGINE DEL CRESA
Variazioni di fatturato nel periodo 2008-2012 Riguardo al fatturato, quasi la metà delle imprese comprese nel campione ha dichiarato di aver registrato una contrazione, solo il 17% un incremento e il 22% di non aver osservato alcuna variazione. Tra le strutture sono gli alberghi a far osservare un andamento peggiore di quello medio regionale, mentre le imprese ricettive extra-alberghiere, pur in un generale clima recessivo, mettono a segno risultati meno negativi. Il miglior risultato di periodo è quello delle attività extra-ricettive, in particolare degli impianti di risalita, il 75% dei quali ha accresciuto il proprio livello di fatturato. Questi dati confermano l’ipotesi secondo la quale nei periodi di crisi la tendenza è stata Fig. 3.1.22 IMPRESE TURISTICHE PER VARIAZIONE DI FATTURATO 2008/2012 (peso %)
Fig. 3.1.23 IMPRESE TURISTICHE PER VARIAZIONE DI FATTURATO 2008/2012 E AREA GEOGRAFICA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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quella di tagliare le spese per le vacanze riducendo o azzerando i pernottamenti, senza rinunciare, però a svaghi meno costosi quali una giornata al mare o in montagna. Rispetto a quelle costiere, le strutture collinari e montane fanno registrare un maggior peso delle imprese con fatturato in crescita e, al contempo, anche di quelle in decremento e una minor quota di strutture che non hanno rilevato rispetto al periodo osservato variazioni di rilievo. I saldi tra le risposte con indicazione di aumento e quelle con indicazione di decremento è -28% sulla costa e -34% in collina e in montagna. Variazioni dell'occupazione nel periodo 2008-2012 Per quanto riguarda le variazioni del numero di addetti nel periodo 2008-2012 la maggior parte delle imprese a livello regionale ha dichiarato una situazione immutata, poco più di un quarto di aver contratto i livelli occupazionali e solo l'11% di averli aumentati. Nell'ambito delle strutture ricettive, le extra-alberghiere fanno osservare una percentuale di stazionarietà leggermente superiore alla media regionale, la minor quota di contrazioni e la più consistente percentuale di incrementi con un saldo percentuale tra risposte con indicazione di aumento e di contrazione pari al -12% (alberghi: -17%). Per gli impianti di risalita si osservano una contrazione e un incremento di pari entità, mentre gli stabilimenti balneari riportano un saldo tra imprese che aumentano i livelli occupazionali e che li diminuiscono del -21%. L'occupazione decresce in tutto il territorio regionale; sono le strutture costiere a mostrare la maggiore incidenza dell'aumento dei livelli occupazionali, quelle montane del decremento, quelle collinari di livelli invariati. Le imprese turistiche che operano nei capoluoghi di provincia assumono andamenti decisamente migliori della media regionale: 16 strutture su cento registrano aumenti del numero di addetti, per 53 la situazione è rimasta immutata e 21 fanno registrare contrazioni. Fig. 3.1.24 IMPRESE TURISTICHE PER VARIAZIONE DI ADDETTI 2008/2012 (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.25 IMPRESE TURISTICHE PER VARIAZIONE DI ADDETTI 2008/2012 E AREA GEOGRAFICA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.26 IMPRESE TURISTICHE PER VARIAZIONE DELL'UTILIZZO DELLE STRUTTURE 2008/2012 (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Variazioni del grado di utilizzo delle strutture nel periodo 2008-2012 Nella media regionale sono state molto più numerose le imprese che hanno vissuto una riduzione dell'utilizzo delle strutture rispetto al 2008 rispetto a quelle che lo hanno aumentato. Circa un quarto delle attività ha mantenuto invariato tale parametro. Sono le extra ricettive a mostrare il miglior andamento con incrementi e riduzioni di pari entità e una stazionarietà che arriva al 43%. Le ricettive non alberghiere hanno registrato incrementi nel 18% dei casi, contrazioni che si attestano di poco al di sotto del 40% e situazioni immutate nel 24%. Negli alberghi la riduzione dell'utilizzo delle strutture ha interessato 6 imprese su 10, mentre solo 1 su 10 ha migliorato il grado di sfruttamento.
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Sono le imprese montane che fanno registrare i più diffusi incrementi, le situazioni meno frequentemente mutate e le più frequenti contrazioni. 14 strutture ogni 100 che operano nella fascia costiera e 11 in quella collinare dichiarano un miglioramento, mentre in ambedue le aree circa 43 su 100 hanno conosciuto contrazioni del livello di sfruttamento delle loro strutture. Nei comuni capoluogo di provincia le riduzioni del grado di utilizzo delle strutture ha interessato il 58% delle imprese, gli incrementi il 16% e la percentuale di aziende che non ha registrato variazioni è inferiore alle tre diverse aree geografiche. Fig. 3.1.27 IMPRESE TURISTICHE PER VARIAZIONE DELL'UTILIZZO DELLE STRUTTURE 2008/2012 E AREA GEOGRAFICA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Andamento complessivo di fatturato, occupazione e utilizzo delle strutture nel periodo 2008-2012 Volendo tracciare il quadro complessivo dell'andamento di fatturato, numero di addetti e grado di utilizzo delle strutture turistiche nel periodo 2008-2012, si osserva che sono le imprese ricettive in particolare alberghiere a registrare contrazioni più frequenti rispetto agli incrementi di tutti e tre gli indicatori. Positivo è il saldo tra le risposte in aumento e quelle in diminuzione degli stabilimenti balneari, i quali mostrano anche la più elevata ricorrenza di situazioni immutate. Il 25% degli impianti di risalita ha dichiarato incrementi di tutti e tre i parametri. Incrociando le risposte per tipologia di strutture e area geografica si osserva che gli alberghi perdono terreno in tutto il territorio regionale in misura crescente al crescere dell'altitudine. Anche le altre strutture ricettive, ad esclusione di quelle costiere, mostrano diffusi ma meno gravi segni di difficoltà, gli stabilimenti balneari presentano un saldo positivo di risposte in crescita e decremento. Nei capoluoghi di provincia la situazione del sistema alberghiero appare particolarmente critica, quella del sistema della ricettività extra-alberghiera sostanzialmente stazionaria.
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L’INDAGINE DEL CRESA
IMPRESE TURISTICHE PER ANDAMENTO 2008/2012 DI FATTURATO, OCCUPAZIONE E UTILIZZO STRUTTURE (val. %)
Andamento complessivo di fatturato, occupazione e utilizzo delle strutture nel periodo 2004-2012 Mettendo a confronto gli andamenti dei due periodi considerati (2004-2008 e 20082012) si osserva che nell'ultimo quadriennio la situazione appare notevolmente peggiorata. A soffrire in modo particolarmente pesante sono gli alberghi, per i quali le difficoltà sono iniziate assai prima della crisi economica. Leggermente meno grave l'arretramento delle strutture alberghiere costiere le quali hanno continuato a crescere nel primo periodo e nel secondo hanno tenuto meglio di quelle operanti nelle altre aree geografiche. Le strutture ricettive non alberghiere appaiono meno in difficoltà: le costiere sembrano aver beneficiato, probabilmente grazie ai minori costi per la loro fruizione, delle difficoltà della ricettività alberghiera e, dopo aver registrato contrazioni più diffuse degli aumenti nel primo periodo, crescono, sia pur lievemente, nel secondo. La ricettività non alberghiera collinare e montana mostra un buon andamento nel primo periodo ma risente fortemente della crisi nel secondo e indebolisce nel complesso la propria posizione. Gli stabilimenti balneari e gli impianti di risalita, tra il 2004 e il 2008 sostanzialmente stabili i primi e in crescita i secondi, al contrario delle altre strutture, paiono non risentire della crisi, probabilmente perché le difficoltà economiche hanno trasformato molti turisti in escursionisti i quali, costretti a rinunciare a soggiorni con pernottamenti fuori casa, non rinunciano però a giornate di giornate di svago ed acquistano i servizi di supporto. Variazione arrivi e permanenza media nel periodo 2008-2012 Tenendo conto che la domanda ha registrato un tasso di rispondenza pari all'88,0%, le risposte fornite dagli operatori permettono di affermare che a livello regionale nel periodo 2008-2012 gli arrivi hanno mostrato una tendenza diffusamente orientata alla diminuzione, dato che più della metà dei rispondenti (54,2%) ha dichiarato di aver subito un calo, quasi un quarto (24,7%) ha riscontrato un andamento stabile e poco più di un quinto (21,1%) ha registrato un aumento. Tra le aree geografiche l'andamento peggiore è quello osservato tra le strutture dei comuni collinari che hanno mostrato una maggior prevalenza di flessioni. Le strutture costiere e quelle montane registrano una minore prevalenza di diminuzioni e, in particolare, nei comuni litoranei è stata riscontrata una maggiore quota di stabilità. Tra i rispondenti, le strutture localizzate nei comuni capoluoghi di provincia hanno riscontra189
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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FIG. 3.1.28 ANDAMENTO 2008-2012 DEGLI ARRIVI NELLE STRUTTURE TURISTICHE PER AREA GEOGRAFICA (val. % dei rispondenti)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.29 ANDAMENTO 2008-2012 DEGLI ARRIVI NELLE STRUTTURE TURISTICHE PER TIPOLOGIA (val. % dei rispondenti)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
to andamenti in aumento per una quota (11,8%) molto minore rispetto alla media regionale, mentre le variazioni in calo (52,9%) sono approssimativamente allineate al valore medio. Gli andamenti osservati dalla diverse tipologie di strutture ricettive mostrano evidenti differenze: gli alberghi registrano la peggiore situazione considerando che piÚ dei tre quarti (75,5% dei rispondenti) ha riscontrato un calo degli arrivi. Anche i campeggi e le altre strutture ricettive registrano un'elevata diffusione di andamenti in calo (rispettivamente 55,6% e 55,0%) ma essa è bilanciata da una certa quota di variazioni in aumento (rispettivamente 27,8% e 65,7%). Emergono i villaggi turistici con la maggiore percentuale di strutture rispondenti che hanno registrato incrementi (75,0%) e gli impianti di risalita, nes190
L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.30 ANDAMENTO 2008-2012 DELLA PERMANENZA MEDIA NELLE STRUTTURE TURISTICHE PER AREA GEOGRAFICA (val. % dei rispondenti)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
suno dei quali ha rilevato diminuzioni. Le risposte al questionario ci permettono di analizzare anche le variazioni nella permanenza media intervenute nello stesso periodo. Considerando che la domanda ha ottenuto un tasso di rispondenza pari all'86,1%, più dei due terzi dei rispondenti (69,4%) ha dichiarato che la permanenza media è diminuita, per più di un quarto (26,3%) è rimasta stabile e solo per il 4,3% di essi è risultata in aumento. Tra le aree geografiche l'andamento peggiore è registrato dai comuni collinari dove l'82,1% delle strutture rispondenti ha mostrato variazioni in calo. Tale diffusione diminuisce nelle aree costiere (74,4%) e ancor più in quelle montane (57,4%), ma bisogna osser191
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fig. 3.1.31 ANDAMENTO 2008-2012 DELLA PERMANENZA MEDIA NELLE STRUTTURE TURISTICHE PER TIPOLOGIA (val. % dei rispondenti)
CRESA
vare che i comuni litoranei non registrano alcuna struttura che ha osservato allungamenti della permanenza media. Le strutture turistiche localizzate nei comuni capoluogo di provincia evidenziano un peggiore andamento rispetto alla media regionale perché i tre quarti di quelle rispondenti fanno rilevare accorciamenti della permanenza media e mancano operatori che dichiarino aumenti, contro il 4,3% del valore registrato nella regione. Tra le diverse tipologie di strutture turistiche si nota una generale prevalenza di andamenti in calo, che raggiungono il massimo nei villaggi turistici (87,5%), negli alberghi (77,8%) e negli stabilimenti balneari (70,6%). E' da notare che tra le strutture censite solo gli alberghi, gli affittacamere, i B&B, gli agriturismi e i campeggi rilevano operatori che dichiarano di aver osservato un allungamento della permanenza media, ma la loro numerosità è così esigua che prevalgono comunque gli andamenti in diminuzione.
3.1.5 INVESTIMENTI Allo scopo di individuare le dinamiche, le priorità individuate e le strategie perseguite dalle imprese turistiche per aumentare la propria competitività, una sezione del questionario utilizzato per la rilevazione è stato dedicato agli investimenti effettuati nel periodo 2008-2012. Sono state considerate quattro tipologie di investimenti: - strutturali, - in qualità, ambiente, sicurezza ed etica, - tecnologici, - altro (formazione, pubblicità). Fig. 3.1.32 IMPRESE TURISTICHE CHE HANNO INVESTITO NEL PERIODO 2008-2012 (peso % su totale stessa tipologia)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
Il 69% delle imprese del campione ha effettuato investimenti nel periodo considerato. Particolarmente elevata è la quota di imprese non ricettive (87%), mentre quelle ricettive (66%), in particolar modo gli alberghi (64%), mostrano percentuali assai più basse. Tra le strutture non ricettive ottimo è il dato relativo agli impianti di risalita (100%) e buono quello degli stabilimenti balneari (84%). Nell'ambito della zona costiera, anche grazie alla presenza degli stabilimenti balneari, quasi 3 imprese turistiche su 4 fanno effettuato investimenti. Più bassi i valori relativi alle strutture che operano in montagna (65%) e, soprattutto, in collina (63%). Fig. 3.1.33 IMPRESE TURISTICHE CHE HANNO INVESTITO NEL PERIODO 2008-2012 PER AREA GEOGRAFICA (peso % su totale stessa area geografica)
Fig. 3.1.34 IMPRESE TURISTICHE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ E INVESTIMENTO (peso % su totale investitrici stessa attività)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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Spicca la percentuale assai inferiore alla media regionale di imprese turistiche aventi sede nei comuni capoluogo: tra il 2008 e il 2012 solo poco più di una su due ha effettuato investimenti. La quasi totalità delle imprese presenti nel campione ha effettuato investimenti strutturali (97%) e tecnologici (95%). Lievemente inferiori, ma comunque elevate, sono le percentuali di aziende turistiche che hanno puntato su formazione e promozione (87%) e su qualità, ambiente, sicurezza ed etica (76%). Nell'ambito delle imprese che hanno effettuato investimenti, tutte le non ricettive hanno investito in strutture e tecnologia e tutti gli impianti di risalita anche in promozione e formazione. Per quanto riguarda la ricettività, il 97% delle imprese ha puntato sulle strutture, più dell'85% sulla formazione e promozione, il 95% degli alberghi e il 93% delle extra-alberghiere sulla tecnologia, l'80% degli alberghi e il 72% delle altre ricettive su qualità, ambiente, sicurezza ed etica. Sotto il profilo della distribuzione dei diversi investimenti nelle 3 aree geografiche, la maggiore ricorrenza di quelli strutturali, in qualità, ambiente, sicurezza ed etica e in promozione e formazione si osserva nelle imprese collinari, mentre gli investimenti tecnologici sono stati effettuati con maggior frequenza dalle strutture operanti sulla costa. Tutte le imprese dei comuni capoluogo di provincia facenti parte del campione hanno investito in strutture e tecnologia, il 91% in formazione e promozione e l'82% in qualità, ambiente, sicurezza ed etica. Fig. 3.1.35 IMPRESE TURISTICHE PER TIPOLOGIA DI INVESTIMENTO E AREA GEOGRAFICA (peso % su totale investitrici stessa area)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Investimenti in strutture Nell'ambito delle imprese che hanno realizzato investimenti in strutture, si osserva che i maggior pesi sono quelli delle aziende che hanno effettuato interventi di ristrutturazione (72%) e di ampliamento di spazi per i servizi esistenti (42%). Meno consistente la quota di aziende che hanno realizzato interventi finalizzati all'attivazione di nuovi servizi (24%) e abbattuto barriere architettoniche (22%). Gli impianti di risalita hanno effettuato più frequentemente delle altre tipologie di imprese 194
L’INDAGINE DEL CRESA
IMPRESE PER TIPOLOGIA DI INVESTIMENTO STRUTTURALE. ANNO 2012 (peso % su totale investitrici in stessa categoria)
interventi di ristrutturazione, di sostituzione, di ampliamento e di creazione di strutture per nuove attività. Nell'ambito delle ricettività gli alberghi che hanno effettuato investimenti strutturali lo hanno fatto con maggior ricorrenza per abbattere barriere architettoniche e per ampliare spazi da dedicare alle attività esistenti, le strutture extra-alberghiere per ristrutturare e creare aree da dedicare a nuovi servizi. Le strutture alberghiere tendono, quindi, ad effettuare investimenti più legati al rispetto di norme di legge e al consolidamento della propria attività; al contrario le extra-alberghiere sembrano puntare sull'ampliamento della gamma dell'offerta e sulla valorizzazione delle proprie strutture. Sotto il profilo territoriale si osserva la maggior frequenza di tutte le tipologie di investimento volte a migliorare l'offerta attuale nella fascia costiera e di quelli finalizzati all'attivazione di altre attività in quella collinare. Ciò è riconducibile probabilmente, da una parte, alla maggiore staticità del turismo balneare giunto in fase di maturità e, dall'altra, alla minore “anzianità di servizio” delle strutture collinari le quali, quindi, necessitano in minor misura di interventi di manutenzione e messa a norma e sono piuttosto concentrate sull'aumento dell'attrattività che l'attivazione di nuovi servizi potrebbe generare. Le imprese investitrici operanti in comuni di montagna mostrano una propensione generalmente inferiore rispetto alle aziende turistiche delle altre due aree geografiche ad effettuare tutte le tipologie di investimenti strutturali. Le strutture turistiche nei comuni capoluogo, meno diffusamente interessate dagli investimenti strutturali, hanno concentrato i propri interventi sulla ristrutturazione e, in misura assai minore, sull'ampliamento delle strutture a disposizione dei servizi già attivi. Investimenti immateriali in ambiente, qualità, sicurezza e etica La maggior parte delle imprese appartenenti al campione che ha effettuato investimenti immateriali in ambiente, qualità, sicurezza e etica, ha puntato sull'ambiente: il 76% sulla riduzione 195
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
CRESA
IMPRESE PER TIPOLOGIA DI INVESTIMENTO IN QUALITÀ, AMBIENTE, ETICA E SICUREZZA. ANNO 2012 (peso % su totale investitrici in stessa categoria)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
dei consumi energetici, il 44% sull'ottimizzazione nella gestione dei rifiuti e il 5% sulla certificazione UNI EN ISO /14001. Una parte consistente ha investito in sicurezza (35%) e una più meno importante in Qualità (11%). Assai inferiore è il peso delle strutture che hanno destinato fondi per implementare sistemi di gestione etica o pratiche di responsabilità sociale. Gli investimenti in campo ambientale prevalgono in tutte le tipologie di imprese investitrici e le aree geografiche, con la massima ricorrenza nelle strutture ricettive non alberghiere e non ricettive e nelle imprese costiere. Meno sensibili agli investimenti ambientali, se si esclude il risparmio energetico, sono gli alberghi e, per quanto riguarda il risparmio energetico, le strutture non ricettive. Hanno investito in qualità principalmente gli impianti di risalita e le imprese che operano in collina, nella certificazione etica gli stabilimenti balneari, nella responsabilità sociale gli alberghi e le strutture montane e in sicurezza le imprese turistiche alberghiere e quelle collinari. Per quanto attiene alle imprese operanti nei comuni capoluogo si osserva che quasi il 90% di quelle che hanno realizzato questo tipo di investimenti ha dedicato risorse al risparmio energetico, nessuna di esse ha dichiarato investimenti per la certificazione UNI EN ISO 14001 e per la realizzazione di pratiche SA 8000 o di responsabilità sociale e che solo il 2% ha destinato fondi alla sicurezza e l'11% all'ottimizzazione della gestione dei rifiuti e alla qualità. Investimenti di natura tecnologica Nell'ambito del 94,6% delle imprese appartenenti al campione che hanno effettuato investimenti di natura tecnologica si osserva che le percentuali più alte hanno impiegato risorse per realizzare o ottimizzare il sito web (84%) e per attivare un servizio Wi-Fi per la clientela (81%). Assai inferiore il peso delle strutture che hanno destinato fondi per l'informatizzazione dei processi gestionali (33%). Gli investimenti in tecnologia, effettuati da più dell'80% delle imprese investitrici facenti 196
L’INDAGINE DEL CRESA
parte del campione che hanno interessato la quasi totalità delle strutture turistiche costiere (99%) e un'ampia quota di quelle collinari e montane (rispettivamente 91% e 90%), sono stati prevalentemente finalizzati, in particolare da quelle alberghiere, alla creazione di siti web e all'attivazione di un servizio Wi-Fi. Relativamente a questi ultimi si osserva che solo gli stabilimenti balneari e le imprese ricettive principalmente extra-alberghiere operanti nei comuni di montagna fanno osservare percentuali leggermente più basse. Meno diffusi gli investimenti volti all'informatizzazione dei processi gestionali, che sono stati effettuati dal 33% delle imprese ricettive investitrici (alberghi: 47%; altre: 21%) e dal 30% di quelle non ricettive. Le percentuali di imprese investitrici sono maggiori nei comuni costieri e montani e sensibilmente più basse in quelli collinari, probabilmente perché le strutture in essi operanti sono più giovani e più dotate tecnologicamente.
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Nell'ambito dei comuni capoluogo di provincia decisamente superiori alla media regionale sono i pesi percentuali delle imprese che hanno effettuato investimenti di natura tecnologica: la quota minima è quella relativa all'informatizzazione dei processi (60% delle imprese investitrici), la massima quella riguardante l'attivazione del Wi-Fi (100%). Altri investimenti La metà dell'86,5% di imprese facenti parte del campione che ha investito in “altro” ha utilizzato risorse per la formazione degli addetti (tecniche gestionali, lingue, ecc), il 91% per azioni pubblicitarie e di promozione. Particolarmente diffusi gli investimenti pubblicitari nell'ambito delle strutture non ricettive e degli alberghi, i quali sono anche quelli che, insieme agli impianti di risalita, hanno investito più frequentemente in formazione. Sotto il profilo territoriale, si osservano i pesi al di sotto della media regionale delle strutture collinari per quanto attiene alle azioni pubblicitarie e nelle strutture costiere per quelle formative. 197
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
IMPRESE PER TIPOLOGIA DI INVESTIMENTO TECNOLOGICO. ANNO 2012 (peso % su totale investitrici in stessa categoria)
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IMPRESE PER TIPOLOGIA DI INVESTIMENTO IN PUBBLICITÀ E FORMAZIONE. ANNO 2012 (peso % su totale investitrici in stessa categoria)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
La percentuale di imprese operanti nei capoluoghi di provincia è leggermente inferiore alla media regionale per quanto riguarda gli investimenti in pubblicità e superiore rispetto ad essa per le attività di formazione.
3.1.6 CONCORRENZA Si è ritenuto interessante approfondire alcuni aspetti relativi alle caratteristiche delle strutture presenti nel campione rispetto alle principali aziende loro concorrenti. Al tal fine sono state formulate domande riguardanti: - gli aspetti dimensionali, - la gamma dei servizi offerti, - le politiche di prezzo. Sono stati posti, inoltre, quesiti volti ad approfondire la percezione che gli operatori turistici hanno del territorio nel quale operano, considerato quale destinazione turistica in senso generale, rispetto alle principali destinazione turistiche concorrenti. Si è chiesto loro di indicare come vantaggio o svantaggio alcuni fattori che concorrono ad influenzare il consumatore nel corso della fase di decisione d'acquisto, in quella materiale d'acquisto e, infine, di fruizione del servizio acquistato. Questi elementi comprendono la disponibilità di informazioni on line, l'accessibilità, la mobilità interna, l'immagine del territorio, i prezzi, la completezza e fruibilità dell'offerta turistica, la cultura dell'accoglienza, la tradizione eno-gastronomica, l'organizzazione di eventi. Dimensioni delle strutture turistiche rispetto ai principali competitors Per quanto riguarda le dimensioni delle strutture turistiche rispetto ai principali concorrenti, il 34% ritiene di essere più piccola, il 52% di uguale dimensione e solo l'11% più gran198
L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.36 DIMENSIONI AZIENDALI RISPETTO AI PRINCIPALI CONCORRENTI PER TIPOLOGIA D'IMPRESA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
de. Esiste inoltre, una piccola quota (4%) che non esprime alcun parere in merito. L'opinione di avere dimensioni maggiori rispetto ai propri concorrenti è più ricorrente nell'ambito delle strutture alberghiere (12%) e assente tra gli impianti di risalita il 75% dei quali ritiene che non ci siano differenze sostanziali tra loro e i loro principali competitors. Parere analogo prevale di misura tra gli stabilimenti balneari. La quota maggiore di strutture che ritengono di essere più piccole è quella delle imprese ricettive non alberghiere, nell'ambito delle quali si osserva anche la maggior percentuale di risposte non date. Tra le strutture collinari e, anche se in modo meno diffuso, tra le montane ricorre più che nella media regionale l'opinione di essere più grandi dei loro competitors. Tra gli opera199
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fig. 3.1.37 DIMENSIONI AZIENDALI RISPETTO AI PRINCIPALI CONCORRENTI PER AREA GEOGRAFICA (peso %)
CRESA
tori costieri predomina più che in quelli delle altre fasce geografiche, invece, la convinzione di avere dimensioni inferiori. Il 95% delle strutture con sede nei capoluoghi di provincia ritiene di essere di maggiori dimensioni o che non ci siano differenze sostanziali. Ampiezza di gamma di servizi rispetto ai principali competitors Per quanto riguarda la gamma di servizi offerti, poco più della metà degli operatori turistici intervistati ritiene che essa sia uguale a quella della concorrenza, il 28% che sia inferiore e il 17% maggiore. Fig. 3.1.38 GAMMA DI SERVIZI OFFERTI RISPETTO AI PRINCIPALI CONCORRENTI PER TIPOLOGIA D'IMPRESA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.39 GAMMA DI SERVIZI OFFERTI RISPETTO AI PRINCIPALI CONCORRENTI PER AREA GEOGRAFICA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
Sono principalmente le strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere a valutare la propria offerta come inferiore (18%), gli impianti di risalita a ritenerla uguale (75%) e gli stabilimenti balneari maggiore (37%). Si osserva che anche nel caso della gamma di servizi, nell'ambito delle strutture ricettive, al contrario di quanto si osserva per le complementari, esiste una percentuale di operatori (tra il 4 e il 5%) che non fornisce risposta. Nell'ambito delle tre aree geografiche individuate, abbastanza omogenea (17%) è la quota di operatori che ritengono che la gamma dei servizi da loro offerti sia inferiore rispetto a quella della concorrenza; superiore alla media regionale è tra le strutture costiere la convinzione che essa sia uguale e tra quelle collinari e montane che sia maggiore. Tra le imprese turistiche con sede nei comuni montani si rileva, inoltre, la più bassa quota percentuale di risposte non date, le quali, invece, rappresentano tra il 5 e il 6% di quelle delle altre due aree geografiche. Le valutazioni espresse dalle strutture operanti nei capoluoghi di provincia sono nel complesso abbastanza allineate a quelle medie regionali, leggermente più consistente la quota di operatori che ritiene che la propria gamma di servizi sia uguale o maggiore, meno grande quella che la valuta inferiore. Anche nel caso delle strutture operanti nei capoluoghi di provincia il tasso di risposte non date è pari a 0.
Fig. 3.1.40 PREZZI PRATICATI RISPETTO AI PRINCIPALI CONCORRENTI PER TIPOLOGIA DI IMPRESA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
201
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Politiche di prezzo rispetto ai principali competitors A fronte di valutazioni prevalenti di ampiezza di gamma dei servizi offerti pari a quella dei principali competitors (66% nella media regionale), si osserva che gli operatori che offrono prezzi inferiori rappresentano il 26% del totale del campione e il peso di quelli che dichiarano prezzi superiori piuttosto modesta (7%). Sono le imprese non ricettive a indicare più frequentemente prezzi allineati a quelli della concorrenza e, in misura assai minore, prezzi inferiori. Più variegato il panorama delle imprese ricettive: il 65% di esse dichiara prezzi allineati (alberghi: 62%; ricettive non alberghiere:
CRESA
Fig. 3.1.41 PREZZI PRATICATI RISPETTO AI PRINCIPALI CONCORRENTI PER AREA GEOGRAFICA (peso %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
MOTIVAZIONI SULLA DIFFORMITÀ DEI PREZZI RISPETTO AI PRINCIPALI CONCORRENTI (peso % su rispondenti stessa tipologia)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
68%), il 26% inferiori (alberghi: 29%; ricettive non alberghiere: 24%) e l'8% superiori. Esaminando le aree geografiche si osserva che le risposte si distribuiscono in misura simile tra collina e montagna e sono in parte divergenti da quelle relative alle strutture costiere, nell'ambito delle quali più frequente è l'opinione di offrire prezzi allineati alla concorrenza e assai inferiore è la pratica di applicare prezzi superiori. Le strutture con sede nei comuni capoluogo fanno osservare la netta prevalenza della valutazione di prezzi allineati a quelli dei principali competitors (75%) e solo il 25% di esse ritiene che le tariffe applicate siano inferiori. 202
Passando ad esaminare le motivazioni che hanno indotto politiche di prezzo diversificate rispetto alla concorrenza, si osserva che gli operatori che praticano prezzi inferiori lo fanno nel 27% dei casi per minore ampiezza di gamma, nel 25% per attrarre nuovi clienti, nel 23% dei casi perché offrono servizi di qualità inferiore, e nel 5% per entrare in mercati di nicchia. Nell'ambito di quelli che praticano prezzi più elevati, la quota maggiore (56%) è rappresentata da quelle strutture che offrono servizi di qualità superiore, il 25% da imprese con maggiore ampiezza di gamma e nel 6% dei casi da operatori che hanno scelto di muoversi verso mercati di nicchia “pregiati”. Esiste in entrambi i casi una quota superiore al 10% di strutture che offrono le più eterogenee motivazioni per le proprie politiche di prezzo. Il 60% degli alberghi che praticano prezzi inferiori ai principali competitors e l'88% di quelli che stabiliscono prezzi superiori lo fanno per motivi connessi con l'offerta (numero o qualità dei servizi). Il 30% delle altre strutture ricettive che non allinea i prezzi a quelli dei principali concorrenti sceglie di ridurre il guadagno unitario per attrarre nuovi clienti e un 8% lo fa per entrare in nuovi mercati. Il 75% delle aziende ricettive extra-alberghiere che sceglie politiche di prezzo medio-alte punta sulla completezza e qualità dell'offerta. Tra gli stabilimenti balneari e gli impianti di risalita che non allineano il costo di accesso dei propri servizi a quelli dei concorrenti, tipologie nell'ambito delle quali non esistono strutture che praticano prezzi più elevati, prevalgono le ragioni connesse con la la criticità dell'offerta. Le strutture costiere che presentano variazioni di prezzo al rialzo rispetto ai loro concorrenti lo fanno quasi esclusivamente sulla base della valutazione della migliore qualità dei loro servizi, le montane aggiungono ad essa argomentazioni prevalentemente legate alla completezza dell'offerta. Nelle imprese turistiche collinari pesa anche la scelta di entrare in più qualificati mercati di nicchia. In montagna più raramente che nelle altre due aree geografiche le imprese ricorrono a politiche di contenimento dei prezzi per motivi connessi a criticità dell'offerta (40% contro più del 50% delle altre due fasce). Sono le strutture costiere che adottano con più frequenza strategie di prezzo aggressive per attrarre nuovi clienti (30%) e quelle collinari per entrare in mercati di nicchia (11%). Le imprese turistiche operanti nei capoluoghi di provincia non dichiarano disallineamenti in alto rispetto alla concorrenza e argomentano il ribasso principalmente con la scarsa ampiezza della gamma dei servizi offerti. Punti di forza e di debolezza del territorio La valutazione dei punti di forza e di debolezza del territorio è stata fatta calcolando il saldo percentuale tra le risposte con indicazione positiva e quelle con indicazione negativa. Emerge con evidenza che le punte di diamante sono, nel giudizio delle strutture turistiche coinvolte nell'indagine, l'enogastronomia (+60%) e i prezzi contenuti (+50%). Ugualmente positive, anche se in misura considerevolmente inferiore, sono le valutazioni relative alla cultura dell'accoglienza (+29%), alla disponibilità di informazioni on line (+22%), all'accessibilità (+10%) e all'immagine del territorio (+4%). Sono invece giudicate negativamente quindi quali punti di debolezza del territorio la completezza dell'offerta (-6,5%), le iniziative, eventi, manifestazioni (-22%) e la mobilità interna (-50%). Le strutture ricettive esprimono opinioni più diffusamente positive di quelle non ricettive 203
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
L’INDAGINE DEL CRESA
CRESA
Fig. 3.1.42 VALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO (saldi % delle risposte)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.43 VALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO. IMPRESE RICETTIVE E COMPLEMENTARI (saldi % delle risposte)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
sulla disponibilità di informazioni on line e sul livello dei prezzi e, meno ampiamente propense a considerare l'accessibilità, l'immagine del territorio e l'eno-gastronomia. Al contrario di quanto si osserva per le extra-ricettive esse considerano favorevolmente il fattore “accoglienza”. Sono, invece, più pessimistiche nel valutare la mobilità interna, la completezza dell'offerta e l'organizzazione di eventi e iniziative quali elementi di vantaggio rispetto alle destinazioni concorrenti. Le disparità di valutazione trovano in parte spiegazione nella diversa tipologia di turisti che le due famiglie di strutture turistiche accolgono. Sul giudizio delle extra-ricettive pesa, infatti, molto il fatto che esse non sono meta solo di 204
L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.44 VALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO. IMPRESE RICETTIVE ALBERGHIERE E EXTRA-ALBERGHIERE (saldi % delle risposte)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
turisti in senso stretto ma anche di escursionisti o residenti che dedicano una giornata allo svago e, pertanto, esprimono bisogni di diversa natura. Confrontando le valutazioni espresse dalle strutture alberghiere con quelle ricettive non alberghiere si osserva che migliori sono i giudizi espressi da quest'ultima tipologia riguardo alla disponibilità di informazioni on-line, all'immagine del territorio, ai prezzi, all'accoglienza, e all'enogastronomia e meno negativi quelli inerenti l'offerta di iniziative culturali. Ne emerge l'immagine di una clientela alberghiera più esigente di quella delle altre tipologie di imprese ricettive e di una maggiore fatica da parte degli operatori alberghie205
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fig. 3.1.45 VALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO PER AREA GEOGRAFICA (saldi % delle risposte)
CRESA
VALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO PER PROVINCIA (saldi % delle risposte) L'Aquila
Inf. on line Accessibilità Mobilità int. Immagine territorio Prezzi Completezza offerta Accoglienza Eno-gastronomia Iniziative culturali
21,7 11,7 -46,7 5,0 50,0 -10,0 21,7 53,3 -26,7
Chieti
Pescara
Teramo
Capoluoghi di provincia
17,4 4,3 -50,0 8,7 50,0 -17,4 21,7 60,9 -34,8
29,5 -15,9 -40,9 -4,5 52,3 -4,5 43,2 56,8 -6,8
19,7 30,3 -42,4 4,5 47,0 3,0 31,8 66,7 -18,2
35,0 -10,0 -35,0 -30,0 50,0 0,0 20,0 60,0 -50,0
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
ri per fronteggiare limiti e debolezze che riguardano più spesso la gestione complessiva del territorio che quella della loro azienda. Sono le strutture collinari a considerare con maggior frequenza come punti di forza del territorio la disponibilità di informazioni on line, il livello dei prezzi e la cultura dell'accoglienza; le costiere valutano come plus del territorio più delle altre aree geografiche l'accessibilità e la tradizione eno-gastronomica; le montane esprimono i più diffusi giudizi positivi sull'immagine del territorio. In tutto il territorio regionale negativa, sia pure con valori del saldo percentuale assai diversi, è la valutazione riguardante la mobilità interna, la completezza dell'offerta e l'organizzazione di iniziative, manifestazioni, eventi della cultura e dello spettacolo. Trattandosi delle relazioni tra le strutture turistiche, i propri clienti ed il territorio, e quindi le politiche pubbliche locali di gestione e le scelte operative, si ritiene importante valutare le diversità provinciali nella percezione dei diversi elementi dell'ambiente aziendale esterno che concorrono alla formazione dell'attrattività dell'offerta turistica di una località. In tutte e quattro le province prevalgono giudizi negativi riguardo mobilità interna e organizzazione di eventi e positive relativamente a informazioni on-line, prezzi e tradizione eno-gastronomica. Gli operatori turistici della provincia di Pescara esprimono le più diffuse valutazioni positive sulla disponibilità di informazioni on-line, sul livello dei prezzi e sull'accoglienza e meno negativi sulla mobilità interna. Le strutture turistiche teramane vedono con maggiore ottimismo l'accessibilità, la completezza dell'offerta e la tradizione eno-gastronomica e manifestano il giudizio più cauto sul livello dei prezzi. La provincia di Chieti è caratterizzata da un clima di opinione peggiore delle altre provincie riguardo alla disponibilità di informazioni on line, alla mobilità interna, alla completezza dell'offerta e all'accoglienza; unica nota positiva l'immagine del territorio, giudicata migliore che nelle altre parti del territorio regionale. Le strutture della provincia dell'Aquila esprimono valutazioni generalmente allineate alla media regionale con un minor ottimismo riguardo la cultura eno-gastronomica e un maggior apprezzamento per la percezione dell'immagine del territorio. Le strutture operanti nei comuni capoluogo esprimono ottime valutazioni, peraltro in linea con la media regionale, relativamente all'enogastronomia e alla competitività dei prezzi. Migliori rispetto ad essa sono le opinioni riguardo la disponibilità di informazioni on line 206
L’INDAGINE DEL CRESA
e la mobilità interna, decisamente peggiori i giudizi sull'accessibilità dall'esterno, sull'immagine del territorio, sulla completezza dell'offerta, sull'accoglienza, e sulle iniziative culturali e dello spettacolo.
3.1.7 POLITICHE DI MARKETING Canali pubblicitari, di comunicazione e promozione Nella regione una quota elevatissima delle strutture turistiche intervistate utilizza come canale pubblicitario, di comunicazione e promozione il proprio sito web (88,9%) che, in quasi la metà dei casi (45,8%), offre anche la possibilità di prenotare online. Risulta meno diffuso, ma comunque molto consistente, l'uso delle agenzie di viaggio online (44,4%), dei siti di promozione turistica del territorio (43,5%) e dei mass media (44,9%). Tra i mass media sono particolarmente utilizzati quelli a diffusione nazionale (64,9% dei casi), seguiti da quelli regionali (37,1%), internazionali (35,1%) e provinciali (21,6%). Tra i canali meno usati si registrano i tour operator (23,1%) e le agenzie di viaggio tradizionali (19,4%). E' interessante notare che il solo 4,6% delle strutture intervistate rinuncia all'uso di canali di comunicazione ed è costituito, in particolare, da stabilimenti balneari e alberghi.
La somma delle percentuali è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Con un maggiore dettaglio territoriale si osserva che l'uso del sito web è diffuso in tutte le aree geografiche e soprattutto in collina (91,4%) dove, del resto, anche l'utilizzo delle agenzie di viaggio online è molto più frequente (62,9%) di quanto avvenga in montagna (52,6%) e sulla costa (32,0%). Risulta interessante il fatto che le strutture turistiche ubicate nei comuni costieri utilizzano meno correntemente sia le agenzie di viaggio tradizionali (14,6%) e online (32,0%) sia i tour operator (17,5%). Gli unici canali di comunicazione 207
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fig. 3.1.46 CANALI PUBBLICITARI, COMUNICAZIONE E PROMOZIONE UTILIZZATI DELLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI (val. %)
CRESA
Fig.3.1.47 CANALI PUBBLICITARI, COMUNICAZIONE E PROMOZIONE UTILIZZATI DALLE STRUTTURE ABRUZZESI PER AREA GEOGRAFICA (val. %)
La somma delle percentuali è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.48 DIFFUSIONE TERRITORIALE DEI MASS MEDIA UTILIZZATI DALLE STRUTTURE ABRUZZESI PER AREA GEOGRAFICA (val. %)
La somma delle percentuali è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
che esse utilizzano più che altrove sono i siti di promozione turistica del territorio e i mass media (entrambi 49,5%). Al contrario le strutture turistiche localizzate in montagna usano solo le agenzie di viaggio tradizionali (24,4%) più frequentemente che altrove. Si potrebbe ipotizzare che la diversa tipologia di canali di comunicazione scelti nelle differenti aree geografiche sia legata al fatto che mentre il turismo balneare/costiero e quello montano hanno una più lunga tradizione per cui si rivolgono a un mercato consolidato e abbastanza stabile, il turismo che interessa le aree collinari, sviluppatosi più recentemen208
L’INDAGINE DEL CRESA
te, si rivolge, invece, a un mercato in forte evoluzione attraverso canali innovativi che favoriscono il contatto diretto con la clientela. I mass media utilizzati come canale di comunicazione mostrano una diffusione territoriale diversa secondo la localizzazione delle strutture intervistate: la diffusione regionale e nazionale è preminente per gli operatori della montagna (rispettivamente 48,3% e 72,4%) mentre quella internazionale prevale per le strutture dei comuni costieri (43,1%). Dalle informazioni raccolte attraverso il questionario emerge che le strutture turistiche localizzate nei comuni capoluogo di provincia utilizzano più frequentemente degli altri solo le agenzie di viaggio online (55,0%) e i mass media (50,0%), in particolare quelli a diffusione provinciale (40,0%). Inoltre, sono più numerose le strutture ivi ubicate che non utilizzano alcun canale di comunicazione (5,0%), fatto che lascerebbe ipotizzare che gli operatori turistici dei quattro capoluoghi pensano di usufruire di un traino pubblicitario e di comunicazione connesso con la natura stessa della loro localizzazione. Tale ipotesi potrebbe spiegare anche la diversa composizione delle varie tipologie di canali di comunicazione utilizzati.
La somma delle percentuali per tipologia di struttura è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013 Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Se si scende al dettaglio delle differenti tipologie di strutture ricettive si nota che la quasi totalità degli alberghi utilizza il proprio sito internet (90,4%) che nella metà dei casi (50,6%) offre la possibilità di prenotare online. Una quota minore, ma superiore alla media regionale, usufruisce dei servizi delle agenzie di viaggio online (57,4%) e dei mass media (45,7%), principalmente a diffusione nazionale (74,4%) e regionale (48,8%). Anche gli affittacamere si affidano in larghissima parte (80,0%) al proprio sito, che permette la prenotazione online nel 75% dei casi, e alle agenzie di viaggio online (60,0%), ma non disdegnano neanche i tour operator e il sito di promozione turistica del territorio (entrambi 40,0%). I B&B utilizzano canali pubblicitari che non si discostano molto da quelli delle altre tipologie turistiche: prevale l'utilizzo del proprio sito internet (93,3%) mentre il ricorso alle agenzie di viaggio online (33,3%), ai mass media e al sito di promozione turistica del territorio (entrambi 30,0%) sembra essere meno frequente che nella media regionale. Gli agriturismi usufruiscono in maniera più diffusa della media regionale dei canali di comunicazione innovativi che utilizzano la connessione a internet quali il pro209
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
CANALI PUBBLICITARI, COMUNICAZIONE E PROMOZIONE UTILIZZATI DALLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI PER TIPOLOGIA (val. %)
CRESA
prio sito web (94,7%), le agenzie di viaggio online (57,9%), il sito di promozione turistica del territorio (52,6%), ai quali si aggiunge un canale tradizionale quale i tour operator (42,1%). Le altre strutture ricettive mostrano un utilizzo superiore alla media di tutti i canali di comunicazione che arriva al 100% per il proprio sito web e al 78,9% per le agenzie di viaggio online. I campeggi superano la media regionale solo nell'uso del sito di promozione turistica del territorio (55,6%) mentre riguardo agli altri canali sono allineati o si pongono al di sotto di essa. Tra le strutture turistiche non ricettive gli stabilimenti balneari sono quelli che maggiormente rinunciano ad ogni canale di comunicazione (21,1%). Essi, inoltre, non utilizzano agenzie di viaggio tradizionali né online né tour operator, e usufruiscono meno della media regionale di tutti gli altri canali, ad eccezione dei mass media (52,6%), in larga parte a diffusione provinciale (60%) e regionale (50%). Tutti gli impianti di risalita usano il proprio sito web e i mass media, a diffusione nazionale (100% delle strutture) e regionale (66,7%), i tre quarti di essi usufruiscono del sito di promozione turistica del territorio. Canali di vendita Considerando che la domanda relativa ai canali di vendita ha ottenuto un tasso di rispondenza dell'82,4%, le risposte ottenute ci permettono di affermare che tra i canali di vendita utilizzati dalle strutture turistiche della regione prevalgono il sito web di destinazione (47,2% delle strutture rispondenti) e le agenzie di viaggio online (41,0%) mentre vengono utilizzati in misura minore le agenzie di viaggio tradizionali (38,8%) e i tour operator (34,8%). Gli operatori affermano di aver usato in misura molto più diffusa la vendita diretta effettuata di persona (71,3%), attraverso il proprio sito (85,4%) o per telefono (80,9%). Considerando le diverse aree geografiche si nota che le strutture turistiche localizzate nei comuni collinari hanno utilizzato molto più spesso della media regionale ognuno dei canali di vendita considerati, Fig. 3.1.49 CANALI DI VENDITA UTILIZZATI DALLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI (val. %)
La somma delle percentuali è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.50 CANALI DI VENDITA UTILIZZATI DALLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI PER AREA GEOGRAFICA (val. %)
sebbene risultino più frequenti quelli innovativi quali le agenzie di viaggio online (58,1%) e i siti web di destinazione (51,6%) rispetto a quelli classici come le agenzie di viaggio tradizionali e i tour operator (entrambi 45,2%). Anche le strutture dei comuni montani usufruiscono dei canali di vendita generalmente in misura maggiore di quanto accada a livello regionale, ad eccezione del sito web di destinazione (42,9%) che, invece, è l'unico ad essere utilizzato dai comuni costieri (48,8%) più che nella media regionale. Anche riguardo alla vendita diretta si evidenziano alcune differenze a livello territoriale: mentre nei comuni costieri le strutture turistiche che hanno utilizzato il telefono e la comunicazione personale superano il valore medio regionale, sia in collina che in montagna l'uso di queste forme è meno diffuso e raggiunge per la vendita di persona i valori minimi. Considerando che il tasso di rispondenza delle strutture localizzate nei capoluoghi di provincia ha raggiunto un valore molto elevato (95,0%), si nota che esse generalmente utilizzano più diffusamente della media non solo i canali di vendita (agenzie di viaggio online: 57,9% dei rispondenti; agenzie di viaggio tradizionali: 47,4%; tour operator: 42,1%) ma anche la vendita diretta (per telefono: 84,2%; di persona: 78,9%). Le diverse strutture turistiche mostrano comportamenti differenziati: gli alberghi hanno utilizzato più frequentemente della media tutti i canali di vendita, sia quelli attraverso intermediari sia quelli di vendita diretta. A questo tipo di comportamento si avvicina quello delle altre strutture ricettive che hanno utilizzato tutti i canali in misura maggiore della media, ad eccezione della vendita diretta attraverso telefono o di persona. Gli agriturismi e gli affittacamere usano più della media solo i tour operator, le agenzie di 211
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
La somma delle percentuali è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
CRESA
Fig. 3.1.51 CANALI DI VENDITA DIRETTA UTILIZZATI DALLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI PER AREA GEOGRAFICA (val. %)
La somma delle percentuali è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
CANALI DI VENDITA UTILIZZATI DALLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI PER TIPOLOGIA DI STRUTTURA (val. %)
La somma delle percentuali per tipologia di struttura è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013 Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
viaggio online e il proprio sito, mentre i B&B usufruiscono in particolare solo dei siti web di destinazione. I campeggi e i villaggi turistici emergono per l'uso frequentissimo dei canali di vendita diretta. Il questionario somministrato agli operatori turistici abruzzesi ci consente di analizzare anche l'andamento dell'utilizzo dei diversi canali di vendita durante il periodo 20082012, tenendo conto che la relativa domanda ha ottenuto un tasso di rispondenza del 71,3%. 212
L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.52 ANDAMENTO DEI CANALI DI VENDITA UTILIZZATI DALLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI (val.% dei rispondenti)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.53 ANDAMENTO DEI CANALI DI VENDITA UTILIZZATI DALLE STRUTTURE TURISTICHE DELLA COLLINA ABRUZZESE (val.% dei rispondenti)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
A livello regionale è in fase di crescita l'impiego di tutti quei canali di vendita, sia diretta sia attraverso intermediari, che usufruiscono di internet, quali il proprio sito web, le agenzie di viaggio online e il sito web di destinazione, in relazione ai quali risulta una consistente prevalenza delle risposte che dichiarano un aumento dell'uso. Si evidenzia invece una predominanza delle risposte che riportano in calo l'adozione dei canali tradizionali quali le agenzie di viaggio tradizionali, i tour operator, canali di vendita diretta di persona e per telefono.
CRESA
Fig. 3.1.54 ANDAMENTO DEI CANALI DI VENDITA UTILIZZATI DALLE STRUTTURE TURISTICHE DELLA COSTA ABRUZZESE (val.% dei rispondenti)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Le variazioni intervenute nel periodo considerato risultano abbastanza omogenee nelle differenti aree geografiche regionali, sebbene in alcune di esse si riscontrino tendenze di consistenza particolarmente ragguardevole. I canali di vendita innovativi che utilizzano il web, come le agenzie di viaggio online, il sito web di destinazione e il proprio sito web mostrano una prevalenza di aumenti in tutte le aree geografiche ma in particolare essi sono più diffusi lungo la costa e nelle aree montane. I canali di vendita tradizionali, come le agenzie di viaggio tradizionali, i tour operator e quelli di vendita diretta effettuata di persona o per telefono fanno registrare ovunque una prevalenza di andamenti in diminuzione. Per i primi due canali il calo è particolarmente diffuso nei comuni costieri e riguardo alla vendita diretta in quelli collinari. Sembrerebbe quindi che nelle aree litoranee sia rilevabile un più consistente processo di trasformazione delle modalità di vendita dei servizi turistici. Relativamente alle strutture presenti nei comuni capoluogo di provincia risulta più diffuso della media regionale il calo nell'uso delle agenzie di viaggio tradizionali e della vendita di persona, mentre sembra più frequente l'aumento del ricorso al sito web di destinazione. Si nota che andamenti pressoché costanti riguardano l'utilizzo delle agenzie di viaggio online e la vendita per telefono.
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L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.55 ANDAMENTO DEI CANALI DI VENDITA UTILIZZATI DALLE STRUTTURE TURISTICHE DELLA MONTAGNA ABRUZZESE (val.% dei rispondenti)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.56 TIPOLOGIE DI PROMOZIONI EFFETTUATE DURANTE IL 2012 DALLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI (val. %)
La somma delle percentuali per tipologia di promozioni è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013 Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Offerte promozionali I risultati del questionario somministrato agli operatori turistici mostrano che il 63,9% delle strutture intervistate ha effettuato offerte promozionali durante il 2012. Si può immaginare che le strutture che non ne realizzano non ne sentano la necessità o non le ritengano utili o adatte al loro tipo di attività. Tenendo conto che la domanda ammetteva una risposta multipla, prevalgono le offerte effettuate in particolari periodi dell'anno quali festività e bassa stagione (73,2%) seguite da quelle rivolte a particolari tipologie di turisti quali
CRESA
giovani, universitari, anziani e famiglie (47,1%). Risultano meno diffuse le offerte effettuate in concomitanza con particolari eventi sul territorio (29,7%) e quelle comprensive di servizi non normalmente inclusi nell'offerta (26,1%). A un maggiore dettaglio territoriale si osserva che le strutture localizzate nei comuni montani e costieri hanno effettuato più diffusamente offerte promozionali (rispettivamente 65,4% e 65,0%) mentre nei comuni collinari tale pratica è meno frequente (57,1%). In particolare le strutture delle aree montane hanno effettuato tutti i tipi di promozioni più frequentemente della media regionale mentre quelle costiere hanno praticato più spesso solo le offerte rivolte a particolari tipologie di turisti (49,3%). Le strutture delle zone collinari, invece, hanno effettuato più frequentemente le promozioni legate a particolari eventi e comprendenti servizi generalmente non inclusi (entrambe 30,0%). Fig. 3.1.57 TIPOLOGIE DI PROMOZIONI EFFETTUATE DURANTE IL 2012 IN ABRUZZO PER AREA GEOGRAFICA (val. %)
La somma delle percentuali per area geografica è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013 Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
TIPOLOGIE DI PROMOZIONI EFFETTUATE DURANTE IL 2012 IN ABRUZZO PER TIPOLOGIA DI STRUTTURE TURISTICHE (val. %)
La somma delle percentuali per tipologia di struttura è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013 Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
Tra le strutture localizzate nei capoluoghi provinciali sono più numerose (65,0%) della media quelle che hanno effettuato offerte promozionali. In particolare sono più frequenti le promozioni legate a particolari periodi dell'anno (76,9%) e quelle rivolte a particolari tipologie di turisti (69,2%). Il dettaglio delle singole tipologie di strutture turistiche mostra che tutti gli impianti di risalita hanno praticato almeno un tipo di offerta promozionale, quota che scende al 75% per i villaggi turistici e al 73% per gli alberghi e le altre strutture ricettive. La percentuale minore è stata registrata dagli affittacamere (40%) e dai B&B (43%). In particolare, il 72,5% degli alberghi che hanno effettuato promozioni ha preferito quelle legate a particolari periodi dell'anno e in misura minore, ma superiore alla media, quelle rivolte a particolari tipologie di turisti (56,5%) e quelle comprendenti servizi generalmente non inclusi (29,0%). I B&B hanno privilegiato invece le promozioni legate a particolari periodi dell'anno (84,6%) e meno spesso, sebbene più della media, quelle legate a particolari eventi e che includono servizi generalmente non compresi (entrambi 38,5%). Tutti i villaggi turistici effettuano promozioni legate ai periodi dell'anno e meno frequentemente (50,0%), ma più della media, quelle che includono servizi generalmente non compresi. I campeggi, invece, utilizzano più spesso offerte destinate a particolari tipologie di turisti e relative a particolari periodi dell'anno (entrambi 60%). Il 75% degli impianti di risalita effettua promozioni rivolte a particolari tipologie di turisti e la metà quelle legate a particolari periodi dell'anno e a particolari eventi.
Fig. 3.1.58 GRADO DI SODDISFAZIONE CIRCA LE PROMOZIONI EFFETTUATE PER AREA GEOGRAFICA (val. %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013 Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Grado di soddisfazione circa l'efficacia delle promozioni effettuate Il questionario ha permesso di rilevare anche il grado di soddisfazione che gli operatori hanno manifestato riguardo all'efficacia delle promozioni effettuate. Tenendo presente che circa il 40% degli intervistati non ha risposto, a livello regionale risulta che giudizi positivi (ottenuti sommando quelli buoni e quelli ottimi) sono stati espressi da quasi un terzo
CRESA
(32,4%) degli intervistati. Tra le aree geografiche il maggior livello di soddisfazione è stato dichiarato dagli operatori turistici dei comuni di montagna (37,2%), dove è maggiore la quota di rispondenti (65,4%). Il minor grado di soddisfazione è stato osservato nei comuni collinari (22,9%), dove la percentuale di rispondenti è minore (51,4%). I giudizi espressi dalle strutture turistiche dei comuni capoluogo di provincia mostrano un livello di soddisfazione più elevato (35,0%) e un tasso di rispondenza (65,0%) più alto della media. I risultati ottenuti a livello di singole tipologie di strutture turistiche evidenziano che il grado di soddisfazione è molto variabile: si passa infatti dal 100% dei giudizi positivi espressi dagli impianti di risalita al 13,3% dei B&B. Mostrano una soddisfazione maggiore della media non solo gli impianti di risalita ma anche i villaggi turistici (62,5%) e gli alberghi (40,4%), tipologie per le quali il tasso di rispondenza è stato superiore al 70%. Le altre tipologie esprimono livelli di soddisfazione molto bassi dato che giudizi positivi provengono da meno di un quarto dei B&B, degli stabilimenti balneari (15,8%), degli affittacamere (20,0%) e degli agriturismi (21,1%). Si tratta di strutture in cui il tasso di “non risposte” è abbondantemente superiore al 40%. GRADO DI SODDISFAZIONE CIRCA LE PROMOZIONI EFFETTUATE PER TIPOLOGIA DI STRUTTURA TURISTICA (val. %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Azioni di follow up (post vendita) nel periodo 2008-2012 Il questionario ha preso in considerazione la realizzazione di azioni post vendita (follow up) da parte degli operatori intervistati. Tenendo conto che il tasso di rispondenza a questa domanda ha raggiunto il solo 44,0%, le risposte ottenute evidenziano che il tipo di azione post vendita più frequentemente realizzato dalle strutture turistiche regionali è l'invio di una newsletter (52,6%) mentre i sondaggi di opinione sono meno diffusi (34,7%). Considerando le diverse aree geografiche si nota che l'invio delle newsletter risulta più frequente tra le strutture turistiche localizzate nei comuni della costa (62,2%) mentre è meno praticato nelle aree montane (40,5%). La realizzazione dei sondaggi di opinione, al contrario, è particolarmente frequente proprio nei comuni montani (43,2%) mentre è meno frequente in quelli collinari (15,4%).
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L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.59 AZIONI DI FOLLOW UP DELLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI PER AREA GEOGRAFICA (val. %)
La somma delle percentuali per area geografica è maggiore di 100 perché esse potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
La somma delle percentuali per tipologia di struttura è maggiore di 100 perché esse potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Le strutture turistiche localizzate nei comuni capoluogo di provincia sembrano più interessate alla questione del follow up considerando che la domanda ha riscosso un tasso di rispondenza del 55,0%. Inoltre, tali operatori utilizzano più frequentemente i sondaggi di opinione (54,5%) mentre usano meno della media regionale le newsletter (36,4%). Anche a livello di tipologie di strutture si notano sensibili differenze: il tasso di rispondenza supera la media regionale solo tra gli alberghi (48,9%), gli affittacamere (60,0%), gli impianti di risalita (75,0%) e i villaggi turistici (87,5%). L'uso della newsletter risulta superiore alla media tra i campeggi (57,1%), gli affittacamere (66,7%), i B&B (70,0%) e soprattutto le altre strutture ricettive (100,0%). 219
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
AZIONI DI FOLLOW UP DELLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI PER TIPOLOGIA DI STRUTTURA (val. %)
CRESA
L'impiego dei sondaggi di opinione risulta invece maggiore della media regionale negli agriturismi (37,5%), nei villaggi turistici (57,1%) e negli stabilimenti balneari e impianti di risalita (entrambi 66,7%). Grado di soddisfazione circa le ricadute delle azioni di follow up Le informazioni ottenute dalla somministrazione del questionario consentono l'analisi del livello di soddisfazione mostrato dagli operatori turistici abruzzesi relativo alle ricadute delle azioni di follow up. Tenendo conto che questa domanda ha avuto un tasso di rispondenza del 51,4%, si nota che nella regione giudizi positivi (ottenuti sommando quelli ottimi con quelli buoni) sono stati espressi dal solo 24,5% degli intervistati. Giudizi positivi risultano piÚ frequenti della media regionale solo nei comuni di montagna (29,5% degli intervistati). Nelle aree collinari è stato ottenuto il minore tasso di rispondenFig. 3.1.60 GRADO DI SODDISFAZIONE CIRCA LE RICADUTE DEL FOLLOW UP NELLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI PER AREA GEOGRAFICA (val. %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
GRADO DI SODDISFAZIONE CIRCA LE RICADUTE DEL FOLLOW UP NELLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI PER TIPOLOGIA (val. %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
220
L’INDAGINE DEL CRESA
za e la minore diffusione di giudizi positivi (14,3%). Le strutture localizzate nei comuni capoluogo di provincia presentano una maggiore diffusione di valutazioni positive (35,0%) rispetto alla media regionale accompagnata anche da un tasso di rispondenza molto elevato (70%). La soddisfazione sulla ricaduta delle azioni di follow up risulta diversificata anche secondo le tipologie di strutture turistiche: infatti presentano una maggiore diffusione di giudizi positivi gli alberghi (25,5%), i campeggi (27,8%), gli impianti di risalita (50,0%) e i villaggi turistici (75,0%), strutture che mostrano un tasso di rispondenza a questa domanda superiore alla media regionale.
Provenienza geografica della clientela Il questionario somministrato ha permesso di analizzare anche la composizione della clientela per aree di provenienza geografica (Abruzzo, altre regioni italiane, Unione Europea e altri paesi stranieri) relativamente al 2012 e la variazione intervenuta rispetto al 2008. La domanda ha avuto un tasso di rispondenza dell'89,4% dato che solo 23 operatori non hanno fornito indicazioni né sulla composizione della clientela né sugli andamenti delle singole componenti. Il tasso di rispondenza varia dai valori minimi registrati nella provincia di Chieti (80,4%), nei comuni costieri (85,4%) e tra le altre strutture ricettive (78,9%) fino ai valori massimi registrati nella provincia dell'Aquila (95,0%), nei comuni montani (94,9%) e tra i campeggi, gli affittacamere e gli impianti di risalita (tutti al 100%). Tenendo conto che gli intervistati avevano la possibilità di fornire risposte multiple, si può affermare che nella regione prevale la clientela proveniente dalle altre regioni italiane che è stata registrata dalla quasi totalità degli operatori rispondenti (99,4%). Seguono quella abruzzese (84,1%), quella proveniente dall'Unione Europea (72,0%) e dagli altri paesi stranieri (54,1%). In particolare, nel 44,7% delle strutture che hanno ospitato turisti abruzzesi essi hanno pesato meno del 10% del totale, tra il 10% e il 50% nel 43,2% dei casi e più del 50% nel solo 12,1% dei casi. Al contrario, nelle strutture che hanno ospitato clientela proveniente dalle altre regioni italiane essa ha costituito più della metà degli ospiti nel 72,4% dei casi, dal 10% al 50% del totale nel 26,3% dei casi. La clientela proveniente dall'Unione Europea ha pesato meno del 10% in più della metà delle strutture che l'hanno registrata e una percentuale compresa tra il 10 e il 50% nel 42,5% dei casi. La clientela proveniente dagli altri paesi stranieri ha costituito meno del 10% del totale nell'84,7% delle strutture che l'hanno ospitata e dal 10 al 50% nel 14,1% di esse. In sintesi, si può affermare che la componente nazionale non solo ha interessato un numero preponderante di strutture ma ha anche costituito quote molto importanti della loro clientela, mostrando diffusione territoriale e consistenza quantitativa notevoli. Al contrario le componenti straniere, sia europea che proveniente dal resto del mondo, hanno evidenziato non solo distribuzione spaziale meno ampia ma anche entità sensibilmente inferiore. La clientela abruzzese mostra una rilevanza intermedia, riguardo sia alla diffusione territoriale sia alla 221
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
3.1.8 DOMANDA TURISTICA
CRESA
consistenza numerica, fatto presumibilmente connesso alla limitata dimensione spaziale della regione che permette facilmente il fenomeno dell'escursionismo, evitando i pernottamenti. E' interessante notare che la clientela abruzzese è stata registrata più frequentemente tra le strutture rispondenti della provincia di Chieti (89,2%), quella dell'Unione Europea soprattutto a Pescara (80,0%) e quella proveniente dal resto del mondo soprattutto a L'Aquila (64,6%). La presenza dei turisti italiani è stata rilevata da tutte le strutture rispondenti in tutte le province ad eccezione di Pescara (96,7%). Con maggiore dettaglio territoriale si osserva che la clientela proveniente dalle altre regioni italiane è stata preponderante in tutte le aree geografiche. Turisti abruzzesi sono stati registrati più spesso dalle strutture dei comuni costieri (89,9% dei rispondenti) mentre hanno raggiunto la diffusione minore nei comuni collinari (68,0%). La clientela dell'Unione Europea è stata più frequentemente ospitata dagli operatori dei comuni montani (74,6%) mentre ha mostrato una minore presenza tra le strutture dei comuni collinari. Turisti provenienti dagli altri paesi stranieri hanno registrato una maggiore diffusione nelle aree montane (63,5%) mentre sono stati rilevati meno frequentemente in quelle costiere (44,9%). In sintesi, mentre i turisti italiani hanno interessato tutte aree geografiche con una diffusione territoriale quasi completa, sembra che i turisti abruzzesi sono stati più spesso segnalati dalle strutture dei comuni costieri mentre quelli stranieri, provenienti sia dall'Unione Europea che dal resto del mondo, sono stati più frequentemente presenti nei comuni montani. Se si analizza il peso rappresentato dalle varie componenti nelle diverse aree geografiche si osserva che gli abruzzesi costituiscono meno del 10% della clientela nel 70% delle strutture collinari, fenomeno presumibilmente legato al fatto che l'estensione territoriale della regione permette la frequentissima pratica dell'escursionismo, e oltretutto nel territorio regionale essi preferiscono visitare più le aree costiere o montane e quando scelgono le località collinari prediligono quelle fuori regione. Tenendo conto che gli abruzzesi rappresentano più della metà degli ospiti nel 17% delle strutture costiere e nel 7,5% di quelle montane, e che gli italiani costituiscono più della metà degli ospiti nel 71% delle strutture costiere e nel 69% di quelle montane, si evidenzia come in entrambe le aree geografiche la presenza degli italiani sia non solo più diffusa territorialmente ma anche più pesante come quota rappresentata. Considerando la componente straniera, proveniente sia dall'Unione Europea sia dagli altri paesi del mondo, si nota che sono molto più diffuse le strutture dove essa costituisce meno del 10% degli ospiti totali o una quota tra il 10 e il 50% mentre mancano quasi ovunque le strutture dove tale componente costituisce più del 50% del totale, ad eccezione del 2% delle strutture costiere. In particolare la clientela proveniente dal resto del mondo costituisce meno del 10% del totale in tutte le strutture della costa, nel 78% di quelle collinari e nell'82,5% di quelle montane, mentre quella dall'Unione Europea rappresenta la stessa quota nel 54% delle strutture costiere, nel 50% di quelle collinari e nel 57,4% di quelle montane. Sinteticamente si può affermare che, pur nella limitata consistenza numerica già evidenziata, sembra che tra le aree geografiche la clientela europea risulti più pesante sulla costa mentre quella extraeuropea nelle aree collinari. 222
L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.61 PROVENIENZA GEOGRAFICA DELLA CLIENTELA NELLE STRUTTURE TURISTICHE PER AREA GEOGRAFICA (val. % dei rispondenti)
La somma delle percentuali per area geografica è maggiore di 100 perché esse potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
La somma delle percentuali è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Le strutture localizzate nei comuni capoluogo di provincia si distinguono per un bacino di clientela molto più ampio geograficamente in quanto i turisti provenienti dall'Unione Europea sono stati registrati dal 78,6% degli operatori rispondenti, contro il 72,0% rilevato a livello regionale, e quelli provenienti dagli altri paesi stranieri sono stati ospitati dal 71,4% delle strutture contro il 54,1% osservato in Abruzzo. Inoltre, queste due componenti, oltre ad essere più diffuse, costituiscono pesi più consistenti del totale degli ospiti in 223
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fig. 3.1.62 PROVENIENZA GEOGRAFICA DELLA CLIENTELA NELLE STRUTTURE TURISTICHE DEI CAPOLUOGHI PROVINCIALI (val. % dei rispondenti)
CRESA
quanto rappresentano tra il 10 e il 50% della clientela nel 63,6% e nel 30,0% dei casi (rispettivamente per europei ed extraeuropei), contro il 42,5% e il 14,1% registrati a livello regionale. Nel dettaglio delle singole tipologie di strutture turistiche, la clientela abruzzese è stata registrata dal 100% degli impianti di risalita e dal 92,9% degli stabilimenti balneari rispondenti, percentuali elevatissime e maggiori di quelle registrate dalle strutture che offrono alloggio, facendo ipotizzare che i turisti abruzzesi che effettuano le vacanze in regione spesso si limitano all'escursionismo e oltretutto possono pernottare anche nelle seconde case o presso amici e parenti. La clientela proveniente dalle altre regioni italiane è invece stata registrata dalla totalità delle strutture di tutte le tipologie con la sola eccezione degli affittacamere (75,0%). Gli ospiti dell'Unione Europea, così come quelli provenienti dagli altri paesi stranieri, sono stati registrati più frequentemente dalle strutture che offrono alloggio e, in particolare, dalla totalità dei villaggi turistici gli europei e dai tre quarti degli affittacamere gli extraeuropei. PROVENIENZA GEOGRAFICA DELLA CLIENTELA (val. % dei rispondenti)
La somma delle percentuali per tipo di struttura è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Le risposte fornite dalle strutture ricettive intervistate ci danno la possibilità di rilevare alcuni comportamenti della clientela per grandi classi di provenienza geografica. Infatti, considerando il totale degli esercizi ricettivi che hanno dichiarato di aver ospitato turisti abruzzesi si può evidenziare che più della metà di essi ha trascorso le proprie vacanze in albergo (52,2%) e una quota molto inferiore nei B&B (15,7%). Situazione approssimativamente simile si verifica per i turisti provenienti dalle altre regioni italiane e per gli stranieri, sia europei che extraeuropei, sebbene per questi ultimi diminuisca il peso degli alberghi e aumenti quello dei B&B. A un maggiore livello di dettaglio si nota che gli abruzzesi preferiscono gli alberghi in particolare nelle province di Chieti e L'Aquila, i B&B in quella di Pescara, le altre strutture ricettive a Teramo e i campeggi a Chieti. I turisti italiani prediligono le strutture alberghiere e i campeggi soprattutto in provincia di Chieti, i B&B e gli agriturismi in quella di Pescara, i villaggi turistici e le altre strutture ricettive in quella di Teramo. Gli ospiti prove224
L’INDAGINE DEL CRESA
TIPOLOGIE DI STRUTTURE RICETTIVE UTILIZZATE DALLA CLIENTELA DISTINTA PER PROVENIENZA (val. %)
nienti dai paesi dell'Unione Europea e dagli altri paesi stranieri privilegiano gli alberghi e i campeggi soprattutto in provincia di Chieti, i B&B in quella dell'Aquila, gli agriturismi in quella di Pescara, le altre strutture ricettive a Teramo. Una ulteriore scomposizione dei risultati può essere effettuata tenendo conto che le strutture ricettive intervistate hanno spesso identificato singoli paesi di provenienza nell'ambito della clientela straniera. Sulla base delle risposte valide ottenute, i paesi dell'Unione Europea censiti dalle strutture abruzzesi sono 19, di cui quello più frequentemente ricordato è la Germania (71,2% delle risposte valide). Seguono Paesi Bassi (39,8%), Regno Unito (37,3%), Francia (37,3%) e Belgio (33,9%) con percentuali inferiori ma approssimativamente simili. A un livello minore si collocano Austria (13,6%) e, con percentuali molto basse, quelli dell'Europa centrorientale (Polonia, Romania, Slovacchia, Lituania, Ungheria) e i paesi scandinavi (Svezia, Finlandia e Danimarca) e mediterranei (Spagna, Malta e Grecia). Osservando tali risultati si può immaginare che la numerosità dei turisti tedeschi tragga origine da una consuetudine ormai più che decennale nella frequentazione della nostra regione favorita anche dal legame instauratosi nel passato essendo stata la Germania destinazione di rilevanti flussi migratori italiani e anche abruzzesi. Nel raggruppamento dei paesi che presentano percentuali tra il 30 e il 40%, i valori registrati possono essere presumibilmente collegati in parte al fenomeno del turismo effettuato dagli ex emigranti (soprattutto Belgio e Francia) e in parte favorito dalla presenza di una serie di voli a basso costo che collegano l'aeroporto di Pescara con alcuni aeroporti europei tra i quali ad esempio Oslo, Londra, Charleroi, Düsseldorf. Scendendo al dettaglio delle singole nazionalità si nota che le strutture ricettive che hanno ospitato turisti tedeschi sono principalmente alberghi e, in minore quantità, campeggi, e sono localizzate soprattutto nelle province di Teramo e L'Aquila. Gli intervistati che hanno dichiarato di aver avuto clientela olandese sono in gran parte campeggi, seguiti da agriturismi e alberghi, e si distribuiscono in particolare in provincia dell'Aquila e, a un livello inferiore, Teramo. Turisti francesi sono stati ospitati principalmente negli alberghi e, un pò meno, nei campeggi, ubicati nella maggior parte dei casi nelle province di Chieti e L'Aquila. Clienti inglesi sono stati registrati principalmente nelle strutture alberghiere, seguite a notevole distanza da B&B e agriturismi distribuite in particolare nella provincia dell'Aquila e Teramo. 225
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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Relativamente alla clientela extraeuropea (non comunitaria), gli operatori intervistati hanno identificato 20 paesi di provenienza tra cui quelli più ricordati sono Stati Uniti (54,3% delle risposte valide), Svizzera (31,5%), Australia (21,7%), Canada (17,4%) e Russia (14,1%). Sono presenti anche, sebbene con numerosità trascurabili, anche altri paesi del continente europeo, quali Norvegia, Moldavia e Ucraina, asiatici quali Turchia, Israele, Pakistan, India, Giappone, Cina e Indonesia, e sudamericani come Brasile e Venezuela. Le strutture ricettive che hanno registrato clientela dagli Stati Uniti sono principalmente alberghi, seguite dai B&B, e si concentrano soprattutto nella provincia dell'Aquila e in quella di Chieti. Turisti svizzeri sono stati menzionati in particolare da alberghi, localizzati soprattutto in provincia di Teramo. Gli operatori che hanno registrato turisti australiani sono soprattutto B&B e alberghi concentrati principalmente in provincia dell'Aquila. Le strutture che hanno registrato turisti canadesi sono soprattutto alberghi e B&B concentrati in gran parte nelle province di Chieti e L'Aquila. Ospiti russi sono stati menzionati specialmente dalle altre strutture ricettive, e meno dagli alberghi, soprattutto in provincia di Teramo e di Pescara. Le informazioni ottenute dalla somministrazione del questionario ci permettono di analizzare anche gli andamenti delle singole provenienze verificatisi tra il 2008 e il 2012. Tenendo conto che questa domanda ha ottenuto un tasso di rispondenza del 79,2%, si nota innanzitutto che tra le strutture abruzzesi rispondenti prevalgono variazioni in diminuzione per i turisti di tutte le provenienze. Scendendo al dettaglio delle aree geografiche si osservano situazioni diversificate. I turisti abruzzesi registrano prevalenza di diminuzioni in tutte le aree geografiche con valori più pesanti nei comuni collinari. Per i turisti italiani predominano gli aumenti solo in montagna mentre nella collina la prevalenza delle diminuzioni è particolarmente rilevante. I turisti provenienti sia dai paesi dell'Unione Europea sia dagli altri paesi stranieri risultano Fig. 3.1.63 ANDAMENTO 2008-2012 DELLE PROVENIENZE DEI TURISTI NELLE STRUTTURE TURISTICHE (val. % dei rispondenti)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.64 ANDAMENTO 2008-2012 DELLE PROVENIENZE DEI TURISTI NELLE STRUTTURE TURISTICHE DEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA (val. % dei rispondenti)
in calo ovunque ad eccezione delle aree collinari dove risultano approssimativamente stabili. In sintesi risulta che, mentre nei comuni costieri predominano diminuzioni per ognuna delle provenienze geografiche degli ospiti, in quelli collinari sono in calo abruzzesi e italiani mentre gli stranieri, sia europei che extraeuropei, sembrano stabili. Anche nelle aree montane tutte le provenienze risultano in calo ad eccezione degli italiani che sembrano in aumento. Le strutture turistiche rispondenti localizzate nei comuni capoluogo di provincia hanno rilevato per tutte le provenienze geografiche della clientela la prevalenza di andamenti negativi peggiori della media regionale. Se si considerano anche le tendenze rilevate per provenienza e per tipologie di strutture si nota che per gli abruzzesi prevalgono diminuzioni in tutte le strutture, ad eccezione degli stabilimenti balneari e impianti di risalita dove predominano gli incrementi e dei villaggi turistici dove sembrano stabili. Gli ospiti italiani mostrano una prevalenza di cali solo negli alberghi, nei B&B e negli stabilimenti balneari mentre sono in aumento in tutti gli altri, ad eccezione degli affittacamere e campeggi dove risultano stabili. I turisti stranieri, sia europei che extraeuropei, mostrano prevalenza di diminuzioni negli alberghi, nei B&B e nei campeggi, mentre mostrano un andamento prevalentemente stabile negli affittacamere. Motivo del viaggio Le informazioni ottenute dalla somministrazione del questionario permettono di analizzare le motivazioni che hanno spinto i turisti a trascorrere in Abruzzo le loro vacanze durante il 2012 e le variazioni che sono intervenute rispetto al 2008. Grazie alle 151 risposte ottenute, la domanda relativa alla situazione riscontrata nel 2012 ha riscosso un tasso di rispondenza pari al 69,9%. 227
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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Fig. 3.1.65 MOTIVO DEL VIAGGIO RISCONTRATO DALLE STRUTTURE TURISTICHE (val. % dei rispondenti)
La somma delle percentuali è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Ad un primo approccio, e tenendo conto che gli intervistati potevano fornire una risposta multipla, si nota che la motivazione più frequentemente individuata dagli operatori rispondenti è quella natura/parchi (58,3%) immediatamente seguita dal mare (55,0%). A una certa distanza si pongono l'enogastronomia (39,1%), il business/congressi (34,4%) e la cultura (31,8%). Importanza minore è attribuita alle vacanze sulla neve (25,8%), alla salute/benessere (17,2%) e a motivazioni residuali (15,9%). Se si considerano le quote di ospiti che i singoli operatori rispondenti hanno attribuito alle diverse motivazioni si nota che natura/parchi, sebbene sia più estesa territorialmente, risulta meno pesante dal punto di vista quantitativo dato che solo il 23,9% degli intervistati le attribuisce più del 50% degli ospiti. Al contrario la motivazione “mare”, lievemente meno diffusa tra le strutture, è molto più robusta in quanto il 73,5% degli operatori le attribuisce più della metà degli ospiti. Si potrebbe quindi dire che mentre la prima coinvolge un territorio più ampio ma in modo abbastanza debole, la seconda interessa un'area poco più ristretta ma in misura molto più pesante. Gli altri motivi risultano non solo meno diffusi territorialmente ma anche meno robusti, considerando che più della metà degli intervistati attribuisce ad essi meno del 10% degli ospiti (business/congressi: 51,9%; enogastronomia: 57,6%; salute/benessere: 61,5%; cultura: 68,8%). D'altra parte è sensibile anche la quota di operatori che ad alcuni di essi imputa più della metà degli ospiti (neve: 23,1%; salute/benessere: 15,4%; business/congressi: 25,0%) evidenziando l'esistenza di aree ristrette, per così dire “poli”, nelle quali tali motivazioni risultano preponderanti. I dati raccolti ci permettono di scendere a un maggiore livello di dettaglio analizzando come le diverse motivazioni caratterizzino i gruppi di turisti di diversa provenienza. Nelle strutture dove il peso della clientela abruzzese supera il 35% sono stati riscontrati princi228
L’INDAGINE DEL CRESA
palmente i motivi mare e natura/parchi, così come accaduto in quelle dove il peso della clientela italiana supera il 50%. Le motivazioni natura/parchi, cultura ed enogastronomia sono state invece quelle più frequentemente riportate dalle strutture dove il peso della clientela europea supera il 20% e dove il peso della clientela dal resto del mondo supera il 10%. Sembrerebbe quindi che oltre alla motivazione natura/parchi, generalmente predominante per la clientela italiana e abruzzese, si aggiunga la motivazione mare, mentre per quella straniera si aggiungono cultura ed enogastronomia. L'analisi delle motivazioni per aree geografiche evidenzia aspetti ampiamente prevedibili: il motivo “mare” risulta preponderante nei comuni costieri (98,6% delle strutture rispondenti), meno diffuso nei comuni collinari (62,5%), che spesso fungono per i turisti come basi per escursioni al mare, e assente nei comuni montani. Il motivo “natura/parchi” appare predominante nei comuni di montagna (93,1%) ma sensibilmente diffuso anche in quelli di collina (58,3%) e della costa (29,0%). La vacanza sulla neve è maggiormente rilevata tra le strutture rispondenti dei comuni montani (58,6%) ma anche in quelli collinari (16,7%) limitrofi alle stazioni sciistiche. Le altre motivazioni si distribuiscono in maniera approssimativamente similare tra le varie aree geografiche, sebbene emerga il motivo business/congressi in collina (54,2%).
La somma delle percentuali è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Nei comuni capoluogo di provincia, come prevedibile, alcuni motivi, quali business/congressi (78,6%), mare (64,3%), enogastronomia (42,9%) e cultura (35,7%), risultano diffusi più che nella media regionale, sebbene risultino superiori alla media regionale le quote di operatori rispondenti che attribuiscono ad essi percentuali limitate degli ospiti. L'unica eccezione è appunto il motivo business/congressi a cui il 27,3% delle strutture rispondenti attribuisce più della metà dei loro ospiti. In sintesi si può affermare che i capoluoghi provinciali sono quei poli specifici del territorio regionale dove il turismo d'affari risulta più 229
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fig. 3.1.66 MOTIVO DEL VIAGGIO RISCONTRATO DALLE STRUTTURE TURISTICHE PER AREA GEOGRAFICA (val. % dei rispondenti)
CRESA
Fig. 3.1.67 MOTIVO DEL VIAGGIO RISCONTRATO DALLE STRUTTURE TURISTICHE DEI CAPOLUOGHI PROVINCIALI (val. % dei rispondenti)
La somma delle percentuali è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
pesante e dove le altre motivazioni turistiche risultano più diffusamente presenti. Scendendo al dettaglio delle tipologie di strutture ricettive si osserva che tra gli alberghi rispondenti il motivo più frequentemente riportato è natura/parchi (62,1%), seguito da business/congressi (53,0%). Tutti gli affittacamere hanno rilevato la motivazione natura/parchi, che è stata registrata anche dall'83,3% degli agriturismi, a pari merito con l'enogastronomia. Anche tra i B&B, i campeggi e le altre strutture ricettive le motivazioni prevalenti sono mare e natura/parchi. Come prevedibile tutti gli stabilimenti balneari hanno registrato la motivazione mare e tutti gli impianti di risalita il motivo neve, ma si nota che per gli stabilimenti balneari le altre motivazioni risultano molto meno diffuse, per cui si può immaginare che i turisti balneari MOTIVO DEL VIAGGIO RISCONTRATO DALLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI PER TIPOLOGIA (val. % dei rispondenti)
La somma delle percentuali per tipologia è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.68 ANDAMENTO 2008-2012 DEL MOTIVO DEL VIAGGIO RISCONTRATO DALLE STRUTTURE TURISTICHE (val. % dei rispondenti)
sono quasi esclusivamente interessati alla fruizione del mare/spiaggia lasciando poco tempo ad altre motivazioni, tra cui prevale l'enogastronomia seguita da natura/parchi, mentre i turisti della neve sembrano più aperti ad altre motivazioni quali natura/parchi e salute/benessere. Le informazioni ottenute dalla somministrazione del questionario ci permettono di analizzare anche come è cambiato il peso delle singole motivazioni tra il 2008 e il 2012. Considerando che la domanda ha ottenuto un tasso di rispondenza del 75,9%, si nota innanzitutto che nelle strutture rispondenti regionali per la quasi totalità dei motivi prevalgono andamenti in calo che per business/congressi, salute/benessere e neve raggiungono valori considerevoli. Le uniche eccezioni sono rappresentate dall'enogastronomia e da natura/parchi che mostrano invece la prevalenza degli andamenti in aumento. Scendendo al dettaglio delle aree geografiche le diverse motivazioni hanno registrato tendenze diversificate. I motivi che nella regione mostrano prevalentemente incrementi registrano le stesse tendenze positive anche a livello di singole aree geografiche e in particolare ciò è evidente per l'enogastronomia nei comuni costieri. Tra le motivazioni con preponderanza di diminuzioni a livello regionale, business/congressi e neve mostrano le stesse tendenze negative in tutte le aree geografiche, mentre gli altri motivi, seppure in calo regionale, fanno registrare prevalenza di aumenti almeno a livello di un'area geografica, ad esempio mare nei comuni costieri, cultura in quelli montani e salute/benessere in quelli collinari. Le strutture turistiche rispondenti localizzate nei comuni capoluogo di provincia hanno rilevato per tutte le motivazioni la prevalenza di andamenti negativi peggiori della media regionale. Le uniche due eccezioni sono l'enogastronomia, che invece risulta prevalentemente in aumento, e natura/parchi, che viene considerato generalmente costante. 231
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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Tipologia di clientela Le risposte fornite dagli intervistati hanno permesso di analizzare anche la composizione della clientela secondo le diverse tipologie di soggetti, quali persone sole, coppie, famiglie e gruppi, informazione molto importante perché le singole categorie usufruiscono di servizi differenti e generalmente mostrano una diversa capacità di spesa. Le domande del questionario permettono di analizzare la situazione del 2012 e le variazioni che sono intervenute rispetto al 2008. Considerando le strutture che hanno fornito informazioni sul 2012 e/o andamento 20082012, questa domanda ha ottenuto un tasso di rispondenza del 90,3%. Il valore minimo è stato registrato nella provincia di Chieti (89,1%), nelle altre strutture ricettive (84,2%) e nei comuni della costa (89,3%) mentre quello massimo nelle province di Pescara e Teramo (entrambi 90,9%), negli affittacamere, campeggi, villaggi turistici e impianti di risalita (tutti al 100%) e nei comuni collinari (91,4%). Tenendo conto che le strutture intervistate potevano dare risposte multiple, si rileva che tra le rispondenti risultano preponderanti quelle che hanno ospitato famiglie (94,3%) e coppie (88,5%). Sono state rilevate meno diffusamente persone sole (63,7%) e gruppi (58,0%). La tipologia famiglie, oltre ad essere più diffusa territorialmente, si mostra anche più pesante dal punto di vista quantitativo considerando che in più di un terzo delle strutture rispondenti essa costituisce più della metà degli ospiti. Anche le coppie assumono una certa importanza quantitativa dato che in circa un quarto delle strutture essa rappresenta più della metà della clientela. Al contrario persone e gruppi risultano meno diffusi territorialmente e anche meno pesanti quantitativamente per il fatto che costituiscono meno del 10% della clientela rispettivamente nel 53,0% e nel 61,5% delle strutture rispondenti. Anche a livello di province si osserva che la componente prevalente è sempre quella costiFig. 3.1.69 TIPOLOGIA DI CLIENTELA NELLE STRUTTURE TURISTICHE PER AREA GEOGRAFICA (val. % dei rispondenti)
La somma delle percentuali per aree geografiche è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.70 TIPO DI CLIENTELA NELLE STRUTTURE TURISTICHE DEI CAPOLUOGHI PROVINCIALI E IN ABRUZZO (val. % dei rispondenti)
La somma delle percentuali per aree geografiche è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
tuita da famiglie, ad eccezione della provincia di Pescara dove essa viene superata dalle coppie. Le persone sole sono state registrate ovunque da una quota minore di strutture che raggiungono il valore massimo nella provincia dell'Aquila (75,0%). I gruppi sono stati rilevati da un numero ancora inferiore di operatori ma raggiungono i valori più elevati a Chieti (68,6%) e L'Aquila (68,2%). Considerando le aree geografiche si nota che le famiglie prevalgono sia nei comuni costieri che montani (rispettivamente 95,9% e 96,5% delle strutture rispondenti) mentre in quelli collinari prevalgono le coppie (96,3%). Le persone sole e i gruppi sono stati più frequentemente registrati nei comuni montani (rispettivamente 75,4% e 68,4%). Inoltre, si nota che costituiscono meno del 10% della clientela le persone sole nel 60% dei comuni costieri e nel 55,8% di quelli montani, le coppie nel 23,3% delle strutture costiere e nel 19,2% di quelle collinari, le famiglie nel 25,5% di quelle montane, i gruppi nell'81,3% di quelle collinari. Al contrario costituiscono più della metà degli ospiti le persone sole nel 41,2% delle strutture collinari, le coppie nel 34,0% di quelle montane, le famiglie nel 58,6% di quelle costiere. In sintesi si può affermare che la tipologia delle persone sole risulta meno pesante numericamente nelle aree costiere e montane mentre assume un certo peso in quelle collinari. Le coppie mostrano una certa importanza numerica nelle strutture montane, le famiglie pesano quantitativamente meno nella montagna mentre sono particolarmente consistenti dal punto di vista numerico in quelle costiere. Nei comuni capoluogo di provincia risultano molto più frequenti della media regionale le strutture rispondenti che hanno registrato persone sole (85,7%), presumibilmente a causa della considerevole frequenza del turismo d'affari (business/congressi) ivi riscontrato. Mostrano una notevole diffusione anche le coppie (85,7%) e le famiglie (78,6%) ma con valori inferiori a quello regionale. La tipologia gruppi appare molto meno frequente rispetto al dato regionale.
CRESA
TIPO DI CLIENTELA NELLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI PER TIPOLOGIA (val. % dei rispondenti)
La somma delle percentuali per tipologia di struttura è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Considerando la composizione della clientela per tipologia nelle diverse strutture turistiche che hanno risposto alla domanda, si nota che le famiglie sono state registrate dalla totalità dei villaggi turistici, campeggi e altre strutture ricettive mentre hanno raggiunto il valore minimo tra gli affittacamere. La totalità di questi ultimi così come dei B&B e degli agriturismi, ha invece ospitato coppie. Esse hanno raggiunto la minore diffusione tra i villaggi turistici (71,4%). Le persone sole sono state segnalate più frequentemente dagli alberghi (83,3%) e meno spesso dai villaggi turistici (14,3%) mentre i gruppi hanno raggiunto il maggior numero di villaggi turistici (85,7%) e il minor numero di affittacamere (25,0%). Le informazioni ottenute tramite il questionario ci consentono anche l'analisi degli andamenti delle singole tipologie tra il 2008 e 2012. Si osserva innanzitutto che nella regione per la quasi totalità delle tipologie di strutture rispondenti prevalgono diminuzioni, che per la tipologia gruppi hanno raggiunto valori considerevoli. L'unica eccezione è rappresentata dalle famiglie che presentano un andamento approssimativamente stabile. Nel dettaglio delle aree geografiche le diverse tipologie di clientela hanno registrato tendenze diversificate. Mentre nelle aree collinari per tutte le categorie prevalgono gli andamenti in calo, nei comuni costieri generalmente predominano gli aumenti, con la sola eccezione delle persone sole che risultano soprattutto in calo. Nei comuni montani, invece mentre per le coppie e le persone sole prevalgono aumenti, per le famiglie e i gruppi predominano le flessioni. Le strutture turistiche rispondenti localizzate nei comuni capoluogo di provincia hanno rilevato per le coppie e le famiglie andamenti prevalentemente stabili mentre per le persone sole e i gruppi andamenti prevalentemente in calo, con intensità peggiori della media regionale. Se si analizzano le tendenze osservate nelle diverse tipologie di strutture turistiche si nota che le persone sole hanno registrato prevalenza di diminuzioni ovunque, ad eccezione degli agriturismi e degli impianti di risalita. Le coppie, le famiglie e i gruppi risultano prevalentemente in calo nelle strutture alberghiere e B&B. 234
L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.71 ANDAMENTO 2008-2012 DELLA TIPOLOGIA DI CLIENTELA NELLE STRUTTURE TURISTICHE (val. % dei rispondenti)
Giorni di permanenza media Il questionario permette di analizzare anche la permanenza media della clientela, individuando tre tipologie di soggiorno secondo la sua durata (1-2 giorni, 3-4 giorni, oltre 4 giorni) con riferimento sia al 2012 sia alle variazioni intervenute rispetto al 2008. Queste informazioni sono significative dato che consentono di verificare come gli operatori regionali si inseriscono nella generale tendenza alla diminuzione della durata dei viaggi turistici che si è verificata negli ultimi decenni. La domanda ha ottenuto un tasso di rispondenza del 90,3%, registrando valori minimi nella provincia di Teramo (87,9%), nei comuni della costa (86,4%) e negli stabilimenti balneari e altre strutture ricettive (entrambe 84,2%) e valori massimi nella provincia dell'Aquila (95,0%), nei comuni montani (94,9%) e negli affittacamere, campeggi, villaggi turistici e impianti di risalita (tutti al 100%). Le informazioni fornite dagli operatori rispondenti consentono di affermare che in Abruzzo le permanenze più frequentemente rilevate sono quella di 3-4 giorni e quella superiore a 4 giorni (entrambe 84,8%). Lievemente meno diffuse sono le vacanze di soli 1-2 giorni (82,8%). Inoltre, le vacanze di 1-2 giorni riguardano più della metà della clientela in più della metà delle strutture, mentre le vacanze di 3-4 giorni interessano dal 10 al 50% degli ospiti in più dell'80% delle strutture, evidenziando che le vacanze brevi, pur lievemente meno diffuse nel territorio, sono sensibilmente più pesanti dal punto di vista quantitativo. A livello di province si osservano alcune differenze: nella provincia dell'Aquila la permanenza di 1-2 giorni è stata rilevata da tutte le strutture rispondenti, mentre la diffusione delle altre diminuisce all'aumentare della durata. Raggiungono la massima diffusione le vacanze di 3-4 giorni in provincia di Chieti (97,1%) e quelle con permanenza media di più di 4 giorni a Teramo (93,0%). La provincia di Pescara mostra valori elevati (89,7%) 235
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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per le vacanze sia di soli 1-2 giorni sia di 3-4 giorni. Se si considerano le diverse aree geografiche si nota che mentre nei comuni costieri la diffusione massima è stata registrata dalle vacanze di oltre 4 giorni, in montagna avviene l'esatto opposto con una prevalenza della permanenza media di soli 1-2 giorni. Nelle aree collinari sono più frequenti le vacanze di meno di 4 giorni. In sintesi si può affermare che mentre in montagna e nelle zone collinari prevalgono le vacanze del fine settimana, sulla costa sono generalmente più lunghe. Fig. 3.1.72 GIORNI DI PERMANENZA MEDIA NELLE STRUTTURE TURISTICHE PER AREA GEOGRAFICA (val. % dei rispondenti)
La somma delle percentuali per aree geografiche è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.73 GIORNI DI PERMANENZA MEDIA NELLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI E NEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA (val. % dei rispondenti)
La somma delle percentuali per aree geografiche è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
GIORNI DI PERMANENZA MEDIA NELLE STRUTTURE TURISTICHE ABRUZZESI PER TIPOLOGIA (val. % dei rispondenti)
La somma delle percentuali per tipologia di struttura è maggiore di 100 perché le strutture potevano dare risposta multipla. Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.74 ANDAMENTO 2008-12 DEI GIORNI DI PERMANENZA MEDIA NELLE STRUTTURE TURISTICHE (val. %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Nei comuni capoluogo di provincia le strutture intervistate evidenziano una composizione delle vacanze per giorni di permanenza abbastanza differente rispetto alla media regionale: risultano infatti più frequenti i soggiorni di soli 1-2 giorni e meno diffusi quelli di oltre 4 giorni. Tale risultato può essere collegato alla diffusione nei capoluoghi del turismo di affari (motivazione business/congressi) che notoriamente si caratterizza per una permanenza breve. Analizzando le permanenze medie nelle diverse tipologie di strutture si osserva che mentre negli alberghi e nei B&B risultano più frequenti i soggiorni brevi di 1-2 giorni, tutti gli affittacamere e agriturismi hanno registrato vacanze inferiori a 4 giorni, nei campeggi sono maggiormente diffuse le vacanze di più di 3 giorni, e nei villaggi turistici e nelle altre strutture ricettive prevalgono quelle di più di 4 giorni.
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L'analisi delle variazioni della permanenza media tra il 2008 e il 2012 mostra che nella regione tra le strutture rispondenti prevalgono andamenti in calo per i soggiorni di durata superiore a 3 giorni mentre predominano gli andamenti in aumento delle vacanze di soli 1-2 giorni. Nel dettaglio delle aree geografiche si nota che mentre nella costa diminuiscono solo quelle con permanenza media maggiore di 4 giorni, nei comuni montani prevalgono diminuzioni anche in quelle di 3-4 giorni e nelle zone collinari le diminuzioni prevalgono in tutte le tipologie dei soggiorni. Le strutture turistiche rispondenti localizzate nei comuni capoluogo di provincia hanno rilevato una prevalenza di andamenti in calo per i soggiorni di tutte le durate, con valori considerevolmente peggiori della media regionale. Analizzando le tendenze rilevate dalle singole tipologie di strutture si osserva che le vacanze di 1-2 giorni presentano una prevalenza di aumenti in tutte le tipologie ad eccezione degli affittacamere e dei B&B. Per le vacanze di 3-4 giorni predominano gli incrementi solo nei campeggi, villaggi turistici, altre strutture ricettive e stabilimenti balneari, mentre le vacanze di oltre 4 giorni vedono prevalere le diminuzioni in tutte le tipologie di strutture turistiche. Capacità del territorio di soddisfare le aspettative e le esigenze dei turisti Il questionario ha affrontato anche la delicata questione della soddisfazione delle aspettative e delle esigenze mostrate dai turisti. A questo scopo è stata rivolta agli intervistati una domanda con la quale si richiedeva di riportare le opinioni dei turisti conosciute durante l'esercizio della loro attività. Le risposte ottenute costituiscono, quindi, un importante feedback relativo ai giudizi che i turisti hanno espresso, sebbene essi ci pervengano in maniera mediata attraverso gli operatori, che, anche inconsapevolmente, possono averle filtrate. Questa domanda ha ottenuto un tasso di rispondenza dell'87,5% a livello regionale raggiungendo il valore minimo nella provincia di Teramo (83,3%), nei comuni costieri (84,5%) e nei B&B (83,3%) e il valore massimo nella provincia dell'Aquila (91,7%), nelle aree montane (91,0%) e negli affittacamere, campeggi, villaggi turistici e impianti di risalita (tutti al 100%). Le aspettative ed esigenze prese in considerazione non sono solo quelle espresse tipicamente dai turisti ma anche quelle manifestate dai residenti in quanto riguardano aspetti della qualità della vita che coinvolgono l'intera popolazione o servizi basilari utilizzati da tutti. Del primo gruppo fanno parte, ad esempio, la disponibilità di informazioni in loco e online, la segnaletica, l'offerta coordinata di servizi, la tipicità del territorio, le strutture ricettive, il rapporto qualità/prezzo. Al secondo gruppo appartengono l'accessibilità del territorio, la viabilità interna, i trasporti pubblici, la pulizia dei luoghi pubblici, la sicurezza pubblica, le attività ricreative e culturali, la presenza di strutture e servizi per persone con esigenze speciali. Se si considera la somma dei giudizi buoni e ottimi si osserva che nel raggruppamento rivolto strettamente ai turisti emergono risultati abbastanza critici: la qualità della segnale238
L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.75.a GIUDIZIO SULLA CAPACITÀ DEL TERRITORIO DI SODDISFARE ASPETTATIVE ED ESIGENZE DEI TURISTI (val. %)
tica, ad esempio, ottiene il solo 15,7% di risposte positive tra gli intervistati. Anche l'offerta coordinata di servizi e le informazioni in loco non risultano particolarmente apprezzate tra i turisti che visitano l'Abruzzo considerando che ottengono risposte positive solo nel 19,0% e nel 23,6% dei casi. A proposito della segnaletica si osserva che le valutazioni positive vanno dal minimo riscontrato nei comuni costieri (12,6%) al massimo rilevato in quelli collinari (22,9%). Riguardo ad essa si potrebbe ottenere un certo miglioramento con interventi di semplice realizzazione mentre per migliorare il coordinamento dell'offerta sarebbero necessari interventi più complessi che tendano a creare un sistema tra i vari operatori e strutture operanti sul territorio. Non si tratterebbe quindi di operazioni di carattere materiale ma della creazione, o comunque implementazione, di un modo di pensare, e soprattutto di operare, che tenga conto non tanto della singola realtà o del singolo interesse ma della situazione globale degli operatori e del diverso livello di coordinamento già raggiunto nei singoli territori. A tal proposito si nota che il livello di coordinamento dell'offerta registra valutazioni positive più numerose nei comuni di montagna (28,2%) che non in quelli della costa (12,6%). Anche relativamente alle informazioni in loco non ci si riferisce tanto all'ulteriore pubblicazione di opuscoli e materiale informativo, peraltro già esistente, ma soprattutto alla creazione di una cultura del territorio che renda gli operatori, che costituiscono da sempre una fondamentale interfaccia nei confronti dei turisti, capaci, pronti e gentilmente disponibili a fornire le informazioni desiderate. Tale necessità risulta forse maggiormente sentita nelle aree collinari dove i giudizi positivi hanno raggiunto il livello minimo (14,3%) rispetto a quello massimo, ma pur sempre limitato, registrato dalle aree montane (26,9%). Le altre esigenze prese in considerazione nell'ambito di questo primo raggruppamento ottengono giudizi gradualmente migliori: le informazioni online vengono giudicate positi239
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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Fig. 3.1.75.b GIUDIZIO SULLA CAPACITÀ DEL TERRITORIO DI SODDISFARE ASPETTATIVE ED ESIGENZE DEI TURISTI (val. %)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
ve nel 35,6% dei casi, le strutture ricettive nel 46,8%, il rapporto qualità/prezzo nel 56,9% dei casi e la tipicità del territorio nel 62,5% dei casi. Le prime due esigenze mostrano giudizi migliori nei comuni montani (rispettivamente 42,3% e 48,7%) presumibilmente sintomo di una più radicata tradizione e più organizzata attività delle strutture turistiche. Il rapporto qualità/prezzo e la tipicità del territorio ottengono valutazioni positive più diffuse nei comuni collinari (rispettivamente 65,7% e 71,4%) presumibilmente per la più recente istituzione delle strutture che hanno quindi tutelato forse in misura maggiore valori come la tipicità del territorio e la qualità/prezzo. I risultati ottenuti in questo primo raggruppamento confortano sulla bontà ed efficacia delle azioni intraprese finora ma possono essere ulteriormente migliorati attraverso azioni positive. Risulta comunque imprescindibile evitare che essi peggiorino rinunciando a scelte che, inseguendo una tipologia di sviluppo meno interessata all'ambiente, potrebbero compromettere le caratteristiche peculiari di tipicità del territorio e qualità/convenienza delle strutture turistiche. Il secondo gruppo di aspetti considerati sembra aver ottenuto giudizi meno confortanti: la presenza di strutture e servizi per persone con esigenze speciali è stata valutata positivamente nel solo 7,9% di casi, i trasporti pubblici solo nell'8,3%. Ma anche la viabilità interna e le attività ricreative e culturali hanno riscontrato una limitata, seppur lievemente superiore, diffusione delle valutazioni positive (rispettivamente 18,1% e 13,9%). Nel caso delle strutture per persone con esigenze speciali e delle attività ricreative e culturali i giudizi positivi sono più diffusi nei comuni collinari (rispettivamente 14,3% e 17,1%) forse a causa della presenza tra di essi di due capoluoghi di provincia, mentre i trasporti pubblici vengono valutati positivamente più nei comuni costieri (9,7%), presumibilmente per la maggiore disponibilità di linee e frequenza dei passaggi, e la viabilità interna nei comuni di montagna (25,6%). 240
L’INDAGINE DEL CRESA
GIUDIZI POSITIVI SULLA CAPACITÀ DEL TERRITORIO DI SODDISFARE ASPETTATIVE ED ESIGENZE DEI TURISTI NELLE AREE GEOGRAFICHE (val.% )
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.76.a GIUDIZIO SULLA CAPACITÀ DEL TERRITORIO DI SODDISFARE ASPETTATIVE ED ESIGENZE DEI TURISTI NEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Sono aspetti che meriterebbero un'attenzione maggiore da parte delle istituzioni e degli enti competenti per migliorare non solo la rispondenza alle aspettative dei turisti ma anche la qualità della vita della popolazione residente. In questo secondo raggruppamento ottengono giudizi più diffusamente positivi la pulizia dei luoghi pubblici (31,5%), la sicurezza pubblica (43,1%) e l'accessibilità dei territori (39,8%) evidenziando alcuni degli aspetti della qualità della vita (sicurezza, salubrità e accessibilità) che sono generalmente considerati buoni nella regione. Nei primi due casi vengono premiati i comuni montani (rispettivamente 56,4% e 42,3%) mentre nel terzo i comuni costieri (41,7%) come facilmente prevedibile. Se si considerano le risposte fornite dalle strutture turistiche localizzate nei comuni capo-
CRESA
Fig. 3.1.76.b GIUDIZIO SULLA CAPACITÀ DEL TERRITORIO DI SODDISFARE ASPETTATIVE ED ESIGENZE DEI TURISTI NEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
GIUDIZI POSITIVI SULLA CAPACITÀ DEL TERRITORIO DI SODDISFARE ASPETTATIVE ED ESIGENZE DEI TURISTI PER TIPOLOGIA DI STRUTTURA TURISTICA (val.%) (segue)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
(continua) GIUDIZI POSITIVI SULLA CAPACITÀ DEL TERRITORIO DI SODDISFARE ASPETTATIVE ED ESIGENZE DEI TURISTI PER TIPOLOGIA DI STRUTTURA TURISTICA (val.%)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
luogo di provincia si osserva che ottengono valutazioni positive migliori della media la capacità di soddisfacimento di alcune delle aspettative più tipicamente turistiche quali le informazioni in loco, l'offerta coordinata di servizi, le strutture ricettive e il rapporto qualità/prezzo, presumibilmente a causa dell'esistenza di un miglior coordinamento dei servizi di accoglienza, dalle informazioni alle strutture, forse meno evidente sul resto del territorio. Riguardo alle aspettative ed esigenze manifestate non solo dai turisti ma anche dalla popolazione residente, si nota che ottengono una più frequente valutazione positiva la viabilità interna, i trasporti pubblici, le attività ricreative e culturali e le strutture e i servizi per persone con esigenze speciali, probabilmente a causa della maggiore presenza e della migliore qualità di tali tipi di servizi. Al contrario sono giudicati più frequentemente insoddisfacenti la pulizia pubblica e la sicurezza pubblica, notoriamente più carenti nei centri di maggiori dimensioni demografiche. Se si analizzano le risposte fornite dalle singole tipologie di strutture si osserva che giudizi positivi meno frequenti della media regionale riguardano le aspettative tipicamente turistiche, quali le informazioni in loco, il rapporto qualità/prezzo, le strutture ricettive e, tra quelle che interessano anche la popolazione residente, la viabilità interna e la sicurezza pubblica. In particolare, tra le diverse tipologie di strutture ricettive, danno valutazioni meno frequentemente positive riguardo al primo gruppo di aspettative i clienti dei B&B, dei campeggi e delle altre strutture ricettive, e per il secondo gruppo gli ospiti degli alberghi, degli affittacamere e dei B&B.
Rapporti con le istituzioni pubbliche Dall'esame dei giudizi espressi sui punti di forza e debolezza “turistici” del territorio emergono con chiarezza le difficoltà che derivano alle attività turistiche da un ambiente aziendale esterno non sempre favorevole. Per approfondire l'indagine dei rapporti tra gli operatori e il contesto nel quale operano, si sono individuati tre grandi gruppi di “interlocutori”: il sistema pubblico, quello composto dai gestori di servizi analoghi e quello rappresentato dai gestori di altri servizi. La valutazione è stata effettuata con il saldo percentuale tra le risposte positive e quelle negative. Particolarmente difficile è il rapporto tra le imprese turistiche e le istituzioni pubbliche. Le opinioni negative prevalgono ampiamente su quelle positive (-40%). Particolarmente diffusa l'insoddisfazione espressa dalle imprese ricettive non alberghiere (-43%), minor insoddisfazione regna tra quelle complementari (-30%), nell'ambito delle quali si osserva il giudizio “neutro” degli impianti di risalita e uno negativo degli stabilimenti balneari. Ad esprimere i più diffusi giudizi negativi sono le strutture turistiche che hanno sede nei comuni collinari (-54%) e nelle province di Chieti (-63%) e Pescara (-43%). Ancorché contrassegnate dal segno meno, ampiamente migliori della media regionale sono le opinioni delle imprese operanti all'Aquila (-32%) e Teramo (-30%) e, non solo per il miglior contributo proveniente dagli impianti risalita, delle strutture montane (-27%). 243
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
3.1.9 RAPPORTI CON IL TERRITORIO
CRESA
Fig. 3.1.77 VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEI RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI PUBBLICHE PER TIPOLOGIA DI IMPRESA (saldi % delle risposte)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.78 VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEI RAPPORTI CON LE ISTUITUZIONI PUBBLICHE PER TERRITORIO (saldi % delle risposte)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Sono assai pesanti le valutazioni espresse dalle imprese che operano nei capoluoghi di provincia (-65%) Rapporti con i gestori di servizi analoghi Ugualmente negative, anche se in misura considerevolmente minore, le opinioni sui rapporti con i gestori di servizi analoghi. I giudizi che sottolineano l'esistenza di relazioni non buone sopravanzano quelli positivi del 18% e toccano il -25% tra gli operatori alberghieri. Si osserva che, nell'ambito delle 244
L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.79 VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEI RAPPORTI CON I GESTORI DI SERVIZI ANALOGHI PER TIPOLOGIA DI IMPRESA (saldi % delle risposte)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fig. 3.1.80 VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEI RAPPORTI CON I GESTORI DI SERVIZI ANALOGHI PER TERRITORIO (saldi % delle risposte)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
strutture complementari, i giudizi ampiamente positivi degli impianti di risalita e quelli moderatamente negativi degli stabilimenti balneari portano ad un saldo pari a 0. Nel caso dei rapporti con i gestori degli stessi servizi i giudizi negativi prevalgono soprattutto nell'ambito delle imprese costiere e sono assai meno diffusi in quelle montane. A livello provinciale sono sempre le aziende turistiche di Chieti ad esprimere con maggiore frequenza opinioni circa la scarsità e la poca qualità dei rapporti con le organizzazioni che producono servizi analoghi ai propri, quelle aquilane sembrano invece le meno insoddisfatte.
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Assai negative e peggiori di quelle medie regionali le valutazioni delle strutture turistiche dei capoluoghi di provincia. Rapporti con i gestori di altri servizi turistici Non è buona neanche la valutazione dei rapporti con i gestori di altri servizi turistici. Il saldo percentuale tra le risposte positive e quelle negative ammonta a -15% a livello medio regionale. Nell'ambito delle diverse tipologie di imprese, sono gli albergatori ad esprimere il giudizio più diffusamente negativo (-18%), mentre meno critiche sono le opinioni dei gestori di strutture non ricettive tra le quali i gestori di impianti di risalita manifestano un'ampia prevalenza di opinioni positive. A livello geografico drammatica è anche in questo caso la valutazione delle imprese costiere (-30%), sostanzialmente neutra quella delle strutture montane e collinari. Anche in questo caso le imprese operanti nella provincia di Chieti manifestano giudizi fortemente negativi, peggiori di quelli medi regionali, quelle che hanno sede a Teramo e, ancor più, all'Aquila più moderatamente pessimistici. Nel caso dei rapporti con i gestori di altri servizi, le strutture dei capoluoghi di provincia manifestano opinioni allineate alla media regionale. A commento complessivo della difficoltà che alle imprese turistiche derivano dall'ambiente aziendale esterno non si può non osservare che, pur in presenza di criticità oggettive, insormontabili per le imprese, quali i “lacci e laccioli” burocratici che spesso rendono complesso lo svolgimento della propria attività, esiste certamente una certa riottosità nello stabilire relazioni al di fuori dell'azienda come dimostra l'ampia negatività dei giudizi circa lo stato delle relazioni con gli altri operatori. Tale “introflessione” pare generalmente più diffusa tra le strutture alberghiere che tra le ricettive non alberghiere e complementari. Si osserva, a tal proposito, che gli alberghi, a differenza delle altre strutture ricettive, mostrano maggiori difficoltà nei rapporti sia con i privati che con il settore pubblico. A livello territoriale, particolarmente forti sono le criticità relazionali delle imprese costiere e Fig. 3.1.81 VALUTAZIONE SULLA QUALITÀ DEI RAPPORTI CON I GESTORI DI ALTRI SERVIZI PER TIPOLOGIA DI IMPRESA (saldi % delle risposte)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
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L’INDAGINE DEL CRESA
Fig. 3.1.82 VALUTAZIONE SULLA QUALITÀ DEI RAPPORTI CON I GESTORI DI ALTRI SERVIZI PER TERRITORIO (saldi % delle risposte)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Le strategie future È stato chiesto alle aziende presenti nel campione di indicare le strategie elaborate per il prossimo futuro. Per omogeinizzare le informazioni raccolte in modo da renderle confrontabili, sono state proposte diverse azioni che possono essere ricondotte in tre grandi gruppi tematici: offerta, gestione e promozione. L'area tematica che ha raccolto il maggior numero di consensi è stata quella relativa alle strategie fondate sul miglioramento dell'offerta, sintomo classico di un'offerta turistica proposta da un sistema delle imprese che sente di non aver ancora raggiunto un livello dell'offerta soddisfacente per il proprio mercato di riferimento e competitivo rispetto ai principali concorrenti. Le azioni più frequentemente scelte per innalzare l'attuale livello riguardano l'innalzamento della qualità (58%), l'ampliamento della gamma (56%) e, anche se in misura minore, l'aumento quantitativo delle attuali quantità (39%). Forte è la convergenza anche sui temi riguardanti il miglioramento della gestione d'impresa: l'informatizzazione delle attività è stata scelta come priorità per il prossimo futuro dal 49% delle strutture turistiche e l'attivazione o il miglioramento di metodi per il controllo di gestione dal 47%. In relazione a questi ultimi si osserva una percentuale significativa di imprese (11%) che ha intenzione di diminuire l'applicazione di procedure di contabilità industriale. 247
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
di quelle operanti nei capoluoghi di provincia. Appare un limite, quindi, maggiormente diffuso nelle strutture più consolidate e nelle aree maggiormente sviluppate sotto il profilo turistico, nell'ambito delle quali per lungo tempo è bastato “esserci per rimanere”. Questa considerazione getta lunghe ombre sul futuro del tessuto turistico attualmente più consistente poiché la competitività si fonda sempre di più sul concetto di destinazione e sui turismi di nicchia che presuppongono necessariamente l'esistenza di una consolidata rete di operatori in grado di offrire servizi calibrati, diversificati e di qualità.
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Fig. 3.1.83 STRATEGIE FUTURE (val. % su totale risposte)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Relativamente alle politiche di comunicazione esterna, si osserva che l'incremento delle azioni realizzate congiuntamente con altri soggetti finalizzate alla promozione del territorio è stato scelto dal 48% dei soggetti coinvolti nell'indagine, il suo decremento dal 6%; per quanto riguarda la promozione singola o congiunta delle strutture quasi la metà delle imprese facenti parte del campione ritiene necessario ridurre l'intensità e la numerosità delle azioni (48%), solo il 39% crede possa essere utile incrementare tali attività nel prossimo futuro. Le strutture ricettive tendono a realizzare strategie riguardanti il miglioramento dell'offerta con maggiore frequenza rispetto a quelle non ricettive e, al contempo, a differenza di queste ultime, prevedono, anche se in una percentuale assai ridotta (tra il 3% e il 5%) di intraprendere azioni volte alla riduzione della quantità, varietà o qualità dei servizi offerti. Relativamente alle strategie che fanno leva sulle attività di gestione, le imprese non ricettive tendono a preferire l'adozione di procedure volte al controllo e alla contabilizzazione dei costi, quelle ricettive, invece, l'informatizzazione dei processi gestionali. Consistente è anche la quota di queste ultime che dichiara di voler ridurre nel futuro le attività di controllo di gestione. Per quanto riguarda, invece, le azioni future di comunicazione e promozione le ricettive appaiono più propense ad incentivare le attività singole o congiunte per la promozione delle strutture e del territorio anche se, a differenza di quanto si osserva nel caso delle strutture complementari, esiste una quota (tra il 6 e il 7%) orientata a ridurre le azioni attualmente in atto. Nell'ambito delle imprese ricettive sono quelle non alberghiere a voler incentivare maggiormente quantità e qualità dell'offerta nonché le attività di promozione delle strutture e del territorio, le alberghiere preferiscono, invece, investire risorse sul miglioramento delle procedure di gestione aziendale. E' nell'ambito delle strutture operanti nei comuni montani che si riscontrano le più elevate convergenze su tutte le attività strategiche proposte. 248
L’INDAGINE DEL CRESA
STRATEGIE FUTURE. STRUTTURE RICETTIVE E NON RICETTIVE (val. % su totale risposte)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
STRATEGIE FUTURE. STRUTTURE RICETTIVE ALBERGHIERE E NON (val. % su totale risposte)
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
Nell'ambito delle altre due aree geografiche le imprese che hanno sede in collina puntano, più che quelle costiere, sull'incremento di tutte le attività ad esclusione dell'arricchimento dell'attuale gamma di servizi, per il quale esse vengono sopravanzate da quelle costiere le quali, in tal modo, ribadiscono una necessità di diversificazione nell'ambito di un segmento di mercato maturo quale quello balneare. 249
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
STRATEGIE FUTURE. STRUTTURE RICETTIVE ALBERGHIERE E NON (val. % su totale risposte)
3.1.10 CARATTERISTICHE SALIENTI DEL TURISMO PER AREA GEOGRAFICA CRESA
250
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
L’INDAGINE DEL CRESA
251
CRESA
252
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
L’INDAGINE DEL CRESA
253
IL TURISMO IN ABRUZZO
3.2 LE SECONDE CASE: STIMA DELL'OFFERTA E DELLE PRESENZE
La necessità di stimare le presenze nelle seconde case (la popolazione turistica aggiuntiva che utilizza una casa per vacanza) nasce dalla mancanza di statistiche ufficiali quali, ad esempio, quelle del Censimento Generale della Popolazione che sino al 1991 rilevava il dato relativo alle “case non occupate utilizzate per vacanza” ma che nei successivi Censimenti non è più stato rilevato. Le abitazioni non occupate, dato disponibile al Censimento 2011, non coincidono sempre con un'abitazione ad uso turistico, in special modo in quelle realtà più marginali dove molte sono rimaste inabitate per fenomeni di emigrazione. In termini di incidenza delle abitazioni per vacanza sulle non occupate le regioni a più alta vocazione turistica sono quelle dove si registrano i tassi più elevati, come TrentinoAlto Adige e Liguria. L'ultimo dato disponibile - Censimento 2001 - fissava l'incidenza, per l'Abruzzo, delle case per vacanze sulle case non occupate pari al 63%. La quantificazione della popolazione turistica a livello di singolo comune è stata effettuata analizzando diverse variabili e correlandole tra loro. La prima verifica è stata effettuata considerando il rapporto tra il totale delle abitazioni ed il totale delle famiglie supponendo che ad ogni abitazione corrisponda una famiglia: per differenza si avrebbero le abitazioni non occupate da residenti e “forse” turistiche. Successivamente è stata condotta un'analisi prendendo in considerazione la produzione di nettezza urbana che indica la presenza di soggetti in quel territorio. Il dato mette in evidenza un notevole aumento di produzione di rifiuti in determinati periodi dell'anno nei quali si registra la maggiore presenza di turisti. Al contrario in altri mesi si raggiunge il minimo di produzione e quindi il comune può considerarsi abitato solo da residenti. Per fare un esempio nel comune turistico di Rocca di Mezzo si passa dai 67.000 Kg nel mese di febbraio agli oltre 212.000 del mese di agosto. Questo ci consente di stimare la popolazione aggiuntiva in alcuni periodi dell'anno e, al netto di quella ospitata nelle strutture ricettive, la quota di popolazione delle seconde case. Incrociando le diverse variabili già descritte con altri parametri quali i dati di stock delle abitazioni non occupate dei Censimenti, le liste delle ASL per i domiciliati, si è giunti con una buona approssimazione a stimare la popolazione turistica nelle seconde case. Partendo proprio dalla popolazione aggiuntiva si è proceduto ad effettuare la stima delle seconde case utilizzando le variabili relative a: - numero dei posti letto per abitazione (parametro ormai generalizzato in tutte le ricerche del genere); - tasso di utilizzo delle abitazioni (parametro stimato per l'Italia pari a 16-20%) suddiviso in tre livelli (16%; 18%; 20%) in rapporto alla turisticità del comune. Tali percentuali tradotte in giorni danno valori che vanno dai 50 a 70 giorni di utilizzo per anno. Graduando queste due variabili proprio in riferimento alla turisticità del comune esaminato, è stato possibile definire il numero delle seconde case ad uso turistico. E' da sottolineare, inoltre, che per i comuni a particolare vocazione turistica si è proceduto anche con riscontri diretti per verificare l'attendibilità del dato. 255
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
3.2.1 METODOLOGIA
CRESA
Tab. 3.2.1 SECONDE CASE E PRESENZE TURISTICHE NELLE SECONDE CASE NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2012 (segue) Comune
Acciano Aielli Alfedena Anversa degli Abruzzi Ateleta Avezzano Balsorano Barete Barisciano Barrea Bisegna Bugnara Cagnano Amiterno Calascio Campo di Giove Campotosto Canistro Cansano Capestrano Capistrello Capitignano Caporciano Cappadocia Carapelle Calvisio Carsoli Castel del Monte Castel di Ieri Castel di Sangro Castellafiume Castelvecchio Calvisio Castelvecchio Subequo Celano Cerchio Civita d'Antino Civitella Alfedena Civitella Roveto Cocullo Collarmele Collelongo Collepietro Corfinio Fagnano Alto Fontecchio Fossa Gagliano Aterno Gioia dei Marsi Goriano Sicoli Introdacqua L'Aquila Lecce nei Marsi Luco dei Marsi Lucoli Magliano de' Marsi Massa d'Albe Molina Aterno Montereale Morino
superficie Kmq
popolazione 2012
famiglie 2012
seconde case
presenze nelle seconde case
32,3 34,7 40,3 31,7 41,6 104,1 58,0 24,3 78,6 87,0 46,4 25,8 60,1 39,5 30,4 51,7 15,8 40,3 43,1 60,9 30,6 18,3 67,2 14,4 95,2 58,0 18,8 84,0 24,6 15,0 19,2 91,8 20,1 29,1 29,5 45,3 31,6 23,7 57,1 15,3 18,2 24,5 16,9 8,6 33,3 63,4 21,8 37,0 466,9 66,0 44,6 109,8 68,0 68,3 11,8 104,4 52,6
339 1.448 791 368 1.157 41.239 3.617 695 1.875 726 248 1.117 1.439 127 859 562 1.003 263 874 5.309 678 230 550 82 5.518 441 325 6.128 1.099 158 1.027 10.881 1.653 987 294 3.327 246 932 1.259 226 1.081 443 406 707 251 2.091 573 2.117 68.304 1.744 5.857 1.058 3.739 1.471 415 2.768 1.477
190 622 412 196 502 16.806 1.386 348 795 340 151 523 688 79 419 381 435 129 477 2.131 341 143 340 42 2.478 274 161 2.848 431 90 507 4.632 687 439 142 1.226 152 399 450 114 439 217 188 308 121 891 267 933 30.894 739 2.284 539 1.513 658 206 1.441 646
292 337 1.350 211 234 1.990 542 482 238 470 215 106 310 251 2.325 362 220 127 229 934 471 114 2.989 20 1.318 494 194 1.267 385 56 166 849 139 280 281 399 189 207 192 49 202 104 114 44 213 291 195 272 3.787 474 561 1.448 704 561 19 1.554 560
42.604 49.179 197.100 30.874 34.117 290.540 79.076 70.359 34.724 107.219 31.327 15.484 45.332 45.829 339.480 52.855 32.062 18.511 33.391 136.307 68.767 16.658 409.093 2.888 192.431 112.684 28.299 184.930 56.250 8.184 24.290 123.932 20.364 40.821 64.205 58.205 27.643 30.193 28.068 7.171 29.504 15.118 16.618 6.432 31.134 42.478 28.455 39.746 552.833 69.177 81.937 330.355 102.823 81.842 2.751 226.823 81.760
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
256
LE SECONDE CASE: STIMA DELL’OFFERTA E DELLE PRESENZE
Comune
Navelli Ocre Ofena Opi Oricola Ortona dei Marsi Ortucchio Ovindoli Pacentro Pereto Pescasseroli Pescina Pescocostanzo Pettorano sul Gizio Pizzoli Poggio Picenze Prata d'Ansidonia Pratola Peligna Prezza Raiano Rivisondoli Roccacasale Rocca di Botte Rocca di Cambio Rocca di Mezzo Rocca Pia Roccaraso S.Benedetto dei Marsi S.Benedetto in Perillis S.Demetrio ne' Vestini S.Pio delle Camere Sante Marie Sant'Eusanio Forconese S.Stefano di Sessanio S.Vincenzo Valle Roveto Scanno Scontrone Scoppito Scurcola Marsicana Secinaro Sulmona Tagliacozzo Tione degli Abruzzi Tornimparte Trasacco Villalago Villa S. Lucia Villa S. Angelo Villavallelonga Villetta Barrea Vittorito Provincia dell'Aquila Alba Adriatica Ancarano Arsita Atri Basciano
superficie Kmq
popolazione 2012
famiglie 2012
seconde case
presenze nelle seconde case
42,2 23,6 36,8 49,5 18,4 52,5 35,6 58,8 71,9 41,0 92,3 37,5 52,2 62,4 56,2 11,6 19,6 28,3 19,7 29,1 31,6 17,2 29,8 27,6 87,0 45,0 50,0 25,2 19,1 16,3 17,3 40,0 8,0 33,1 43,4 134,3 21,4 53,0 30,0 31,9 58,3 89,4 40,4 65,9 51,4 35,3 27,8 5,3 73,3 20,5 14,0 5.034 9,5 14,4 34,0 91,5 18,6
548 1.133 517 432 1.182 567 1.859 1.203 1.186 717 2.209 4.212 1.138 1.371 4.144 1.097 503 7.817 996 2.810 684 712 834 495 1.499 178 1.631 3.899 120 1.838 671 1.177 410 115 2.420 1.922 590 3.440 2.842 388 24.336 6.979 322 3.159 6.247 579 133 423 927 661 903 300.774 11.680 1.880 854 11.025 2.465
281 487 269 202 488 339 785 658 508 344 956 1.843 565 597 1.763 424 265 2.958 408 1.194 383 298 506 260 880 136 767 1.563 74 738 321 683 173 78 1.088 917 250 1.377 1.145 209 10.100 3.146 195 1.461 2.378 301 86 185 373 343 401 131.339 5.638 715 316 4.305 946
121 173 305 162 290 472 258 2.164 277 559 1.859 376 1.771 490 1.395 230 91 775 176 386 2.613 120 593 866 3.202 184 3.740 163 73 229 164 857 63 134 699 740 169 367 625 277 1.298 4.512 163 388 313 333 129 53 355 323 229 68.689 5.985 112 86 592 180
17.661 25.272 44.534 36.866 42.339 68.972 37.721 315.935 40.376 81.663 271.416 54.875 242.365 71.540 203.670 33.639 13.235 113.130 25.655 56.365 357.612 17.547 86.564 126.401 438.218 26.864 511.913 23.744 10.650 33.501 23.894 125.159 9.248 19.567 95.728 101.356 24.664 53.587 91.292 40.413 189.542 617.548 23.829 53.125 45.701 48.611 18.788 7.747 48.598 47.109 33.489 10.080.470 819.231 14.292 12.624 80.979 26.232
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
257
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Tab. 3.2.1 (continua) SECONDE CASE E PRESENZE TURISTICHE NELLE SECONDE CASE NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2012
CRESA
Tab. 3.2.1 (continua) SECONDE CASE E PRESENZE TURISTICHE NELLE SECONDE CASE NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2012 Comune
superficie Kmq
popolazione 2012
famiglie 2012
seconde case
presenze nelle seconde case
Bellante 49,9 Bisenti 30,9 Campli 73,9 Canzano 16,9 Castel Castagna 17,7 Castellalto 33,8 Castelli 49,7 Castiglione Messer Raimondo 30,8 Castilenti 23,5 Cellino Attanasio 44,0 Cermignano 26,1 Civitella del Tronto 77,6 Colledara 19,9 Colonnella 21,7 Controguerra 22,7 Corropoli 22,0 Cortino 62,6 Crognaleto 123,8 Fano Adriano 35,3 Giulianova 27,3 Isola del Gran Sasso D'Italia 83,2 Montefino 18,5 Montorio al Vomano 53,4 Morro d'Oro 28,0 Mosciano Sant'Angelo 48,3 Nereto 7,0 Notaresco 38,0 Penna Sant'Andrea 11,0 Pietracamela 44,6 Pineto 37,7 Rocca Santa Maria 61,3 Roseto degli Abruzzi 52,8 Sant'Egidio alla Vibrata 18,2 Sant'Omero 34,0 Silvi 20,4 Teramo 151,9 Torano Nuovo 10,2 Torricella Sicura 54,1 Tortoreto 23,0 Tossicia 25,3 Valle Castellana 134,4 Martinsicuro 14,3 Provincia di Teramo 1947,8 Abbateggio 15,7 Alanno 32,5 Bolognano 16,7 Brittoli 15,8 Bussi sul Tirino 26,3 Cappelle sul Tavo 5,5 Caramanico Terme 84,7 Carpineto della Nora 23,3 Castiglione a Casauria 16,7 Catignano 17,0 Cepagatti 30,3 CittĂ Sant'Angelo 62,0 Civitaquana 21,8 Civitella Casanova 31,7
7.162 2.030 7.167 1.970 494 7.332 1.207 2.335 1.525 2.569 1.750 5.290 2.232 3.796 2.442 4.916 652 1.373 330 23.263 4.782 1.071 8.236 3.619 9.298 5.131 6.833 1.718 296 14.676 560 25.235 9.713 5.314 15.442 54.377 1.660 2.676 10.770 1.397 1.021 15.391 306.955 424 3.580 1.125 322 2.588 4.019 1.985 682 865 1.423 10.510 14.581 1.297 1.830
2.576 800 2.984 748 204 2.812 546 822 549 1.012 723 2.061 886 1.525 960 1.902 384 660 205 9.649 1.956 420 3.291 1.227 3.473 1.969 2.566 669 189 5.915 290 11.508 3.585 2.022 5.935 23.265 588 1.068 5.320 568 549 6.860 127.161 177 1.369 495 176 1.117 1.421 857 293 390 579 3.949 5.429 517 782
596 116 414 107 42 327 192 163 108 101 162 752 181 401 188 194 354 963 130 1.676 855 130 294 181 418 182 238 160 423 2.869 103 2.478 498 304 6.213 2.812 83 276 3.815 119 532 6.518 43.625 117 306 123 172 84 139 618 88 178 156 409 367 180 212
76.078 16.888 60.513 15.657 6.127 47.756 28.064 23.807 15.776 14.762 23.598 109.832 26.495 51.230 28.809 24.741 51.721 131.818 18.970 342.610 109.181 18.996 51.478 23.154 53.358 23.244 34.786 23.406 86.513 418.904 15.037 407.018 63.599 38.888 907.073 431.132 10.650 40.261 556.965 17.388 77.667 951.611 6.428.920 17.054 39.053 17.904 25.133 14.745 21.295 90.259 12.785 26.003 19.901 52.301 72.390 26.246 30.951
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
258
LE SECONDE CASE: STIMA DELL’OFFERTA E DELLE PRESENZE
Comune
Collecorvino Corvara Cugnoli Elice Farindola Lettomanoppello Loreto Aprutino Manoppello Montebello di Bertona Montesilvano Moscufo Nocciano Penne Pescara Pescosansonesco Pianella Picciano Pietranico Popoli Roccamorice Rosciano Salle S.Eufemia a Maiella S.Valentino in Abr.Citer. Scafa Serramonacesca Spoltore Tocco da Casauria Torre de' Passeri Turrivalignani Vicoli Villa Celiera Provincia di Pescara Altino Archi Ari Arielli Atessa Bomba Borrello Bucchianico Montebello sul Sangro Canosa Sannita Carpineto Sinello Carunchio Casacanditella Casalanguida Casalbordino Casalincontrada Casoli Castel Frentano Castelguidone Castiglione Messer Marino Celenza sul Trigno Chieti Civitaluparella Civitella Messer Raimondo
superficie Kmq
popolazione 2012
famiglie 2012
seconde case
presenze nelle seconde case
32,1 13,7 15,9 14,2 45,4 15,1 59,6 39,5 21,3 23,4 20,2 13,7 90,4 33,6 18,5 46,8 7,4 14,5 34,3 24,7 27,8 21,7 40,1 16,4 10,1 23,9 36,7 29,9 5,9 6,3 9,4 12,6 1224,9 15,2 28,2 11,3 11,5 111,5 18,1 14,4 38,0 5,4 14,1 29,5 32,4 12,4 13,6 45,9 15,9 66,6 21,9 14,9 47,7 22,6 58,5 22,5 12,4
5.942 273 1.564 1.730 1.569 2.982 7.549 7.049 994 51.424 3.271 1.845 12.614 117.091 518 8.496 1.359 506 5.396 1.003 3.790 324 282 1.949 3.856 560 18.680 2.680 3.175 896 394 733 315.725 2.912 2.289 1.146 1.154 10.805 867 361 5.261 98 1.420 644 625 1.321 977 6.252 3.149 5.846 4.355 395 1.859 969 51.321 353 859
2.184 128 606 632 710 1.156 2.856 2.748 432 21.396 1.176 660 4.657 54.480 228 3.232 530 228 2.322 412 1.356 156 180 774 1.468 269 7.295 1.088 1.228 331 176 331 132.976 1.244 956 483 455 4.243 389 180 1.910 58 547 309 294 558 434 2.556 1.207 2.395 1.735 186 736 428 30.064 170 385
311 89 77 87 197 88 645 273 139 5.012 196 107 668 4.530 106 425 73 91 290 208 167 98 307 220 143 242 747 100 155 45 79 71 19.138 115 234 129 43 401 217 172 332 49 81 54 152 113 82 1.200 133 372 332 77 273 232 1.912 86 103
39.770 12.927 9.781 11.177 28.783 12.883 82.377 39.915 20.322 823.178 25.082 13.720 117.041 892.879 15.495 54.290 9.312 13.316 42.376 30.421 21.315 22.428 41.992 32.106 20.875 35.385 95.466 14.658 23.782 6.570 11.553 10.374 3.097.571 14.686 32.087 16.464 5.553 58.475 31.636 25.176 42.473 7.183 10.386 7.930 20.833 14.469 11.971 175.161 16.953 54.300 50.907 11.250 39.812 33.890 293.139 12.515 15.043
Fonte: CRESA, Indagine sul Turismo, 2013
259
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Tab. 3.2.1 (continua) SECONDE CASE E PRESENZE TURISTICHE NELLE SECONDE CASE NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2012
CRESA
Tab. 3.2.1 (continua) SECONDE CASE E PRESENZE TURISTICHE NELLE SECONDE CASE NEI COMUNI ABRUZZESI. Anno 2012 Comune
Colledimacine Colledimezzo Crecchio Cupello Dogliola Fara Filiorum Petri Fara San Martino Filetto Fossacesia Fraine Francavilla al Mare Fresagrandinaria Frisa Furci Gamberale Gessopalena Gissi Giuliano Teatino Guardiagrele Guilmi Lama dei Peligni Lanciano Lentella Lettopalena Liscia Miglianico Montazzoli Monteferrante Montelapiano Montenerodomo Monteodorisio Mozzagrogna Orsogna Ortona Paglieta Palena Palmoli Palombaro Pennadomo Pennapiedimonte Perano Pizzoferrato Poggiofiorito Pollutri Pretoro Quadri Rapino Ripa Teatina Roccamontepiano Rocca San Giovanni Roccascalegna Roccaspinalveti Roio del Sangro Rosello San Buono San Giovanni Lipioni San Giovanni Teatino
superficie Kmq
popolazione 2012
famiglie 2012
seconde case
presenze nelle seconde case
11,4 11,1 19,4 48,0 11,6 14,8 43,6 13,6 30,2 16,1 23,0 24,8 11,4 26,2 15,6 31,4 36,0 10,0 56,2 13,0 31,3 66,1 12,5 21,0 8,0 22,6 39,2 15,2 8,2 30,0 25,4 13,7 25,3 70,2 34,2 91,7 32,7 17,8 11,3 47,1 6,2 30,9 9,9 26,1 26,1 7,4 20,2 20,0 18,1 21,5 22,6 32,9 11,7 19,3 25,0 8,7 18,7
222 515 2.951 4.855 383 1.959 1.504 1.006 6.389 373 23.771 1.034 1.854 1.053 327 1.516 2.914 1.266 9.283 439 1.353 35.707 736 365 707 4.916 1.019 138 84 710 2.547 2.306 3.975 23.425 4.471 1.405 973 1.089 299 526 1.639 1.163 901 2.295 985 844 1.337 4.184 1.784 2.379 1.263 1.403 93 255 1.010 205 13.289
136 254 1.106 1.898 157 739 641 559 2.504 175 13.219 446 679 488 146 708 1.227 523 3.683 213 648 14.063 319 176 312 1.797 422 75 49 293 922 913 1.679 9.092 1.739 632 437 485 162 238 698 599 349 955 404 374 553 1.572 683 970 569 605 67 163 461 114 5.419
119 129 152 501 92 206 162 77 1.054 88 4.350 237 112 175 188 272 228 144 503 61 332 2.232 84 98 96 317 167 63 107 122 174 153 324 1.446 154 643 258 178 191 171 81 1.459 111 262 312 91 204 116 139 233 58 58 125 203 310 111 610
17.322 18.903 19.475 68.550 13.411 26.290 28.383 9.891 221.210 12.850 635.157 34.614 14.358 25.515 27.473 39.740 33.273 18.385 73.488 8.855 45.479 285.134 12.265 14.238 14.078 40.456 24.374 10.997 15.664 17.772 25.346 19.518 41.418 237.531 19.686 65.670 30.132 25.953 27.946 24.923 10.365 170.418 14.147 33.529 45.495 13.235 29.731 14.778 20.296 34.044 8.431 8.467 18.272 29.651 36.222 13.006 77.975
Fonte: dati CRESA
260
IL TURISMO IN ABRUZZO
Tab. 3.2.2 SECONDE CASE E PRESENZE TURISTICHE NELLE SECONDE CASE PER TERRITORIO. Anno 2012 Comune
superficie Kmq
popolazione 2012
famiglie 2012
seconde case
presenze nelle seconde case
San Martino sulla Marrucina 7,2 San Salvo 19,5 Santa Maria Imbaro 6,0 Sant'Eusanio del Sangro 24,0 San Vito Chietino 16,8 Scerni 41,1 Schiavi d'Abruzzo 45,3 Taranta Peligna 21,6 Tollo 14,9 Torino di Sangro 32,3 Tornareccio 27,7 Torrebruna 23,6 Torrevecchia Teatina 14,6 Torricella Peligna 35,4 Treglio 4,8 Tufillo 21,5 Vacri 12,1 Vasto 70,7 Villalfonsina 9,1 Villamagna 12,7 Villa Santa Maria 16,2 Pietraferrazzana 4,3 Fallo 6,0 Provincia di Chieti 2.587,9 Regione Abruzzo 10794,2
952 19.653 1.917 2.487 5.277 3.359 904 384 4.032 3.019 1.895 879 4.174 1.392 1.604 456 1.681 39.271 978 2.415 1.431 127 134 389.053 1.312.507
387 7.834 748 988 2.328 1.396 590 215 1.431 1.218 777 429 1.527 692 639 208 630 16.576 417 893 659 60 75 171.148 562.624
32 4.317 96 83 697 234 827 66 170 719 214 74 261 373 128 98 158 3.249 63 148 329 59 82 40.014 171.465
4.044 630.243 12.207 12.714 101.728 34.121 84.484 9.671 26.002 105.000 31.239 10.868 26.690 43.519 16.375 14.377 20.196 474.309 8.073 18.875 42.060 10.291 11.951 5.675.118 25.282.079
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
Fonte: dati CRESA
261
IL TURISMO IN ABRUZZO
3.3 LE STRUTTURE RICETTIVE E INTERNET: UN RAPPORTO IN DIVENIRE
Il turismo, come tutte le attività economiche, ha vissuto negli anni recenti una profonda evoluzione favorita in misura considerevole dalla diffusione di Internet, innovazione tecnologica dagli effetti epocali che hanno riguardato sia la domanda che l'offerta, che permette la connessione più semplice e diretta tra gli operatori e il mercato di vendita, la comunicazione delle caratteristiche dei prodotti e servizi offerti e la vendita senza intermediazione. Riguardo alla domanda il potenziale turista utilizza la rete per ottenere velocemente e facilmente informazioni sulle destinazioni, sulle strutture e sui servizi disponibili, per valutare il rapporto qualità-prezzo e acquistare quanto scelto. Riguardo all'offerta gli operatori turistici hanno modificato le strategie di marketing utilizzando il web come canale di promozione, distribuzione e commercializzazione dai costi contenuti e dalle potenzialità enormi potendo raggiungere un numero elevatissimo di potenziali acquirenti (costo-contatto irrisorio). Gli operatori non si sono limitati alla presenza in rete tramite il proprio sito ma hanno spesso deciso di sfruttare le potenzialità offerte dal web 2.0 inserendosi nella rete di connessione dei social network, quali ad esempio Facebook e Twitter, moderna piazza virtuale dove i commenti dei partecipanti costituiscono l'evoluzione tecnologica dell'antico passaparola. Una grande diffusione ha avuto recentemente anche Tripadvisor che, pubblicando recensioni ed opinioni, mostra un forte impatto sulle scelte dei potenziali clienti, influenzate dai commenti dei precedenti utilizzatori. Questi semplici elementi mostrano quanto le potenzialità offerte dalla Information and Communication Technology siano state dirompenti nelle politiche di marketing tradizionalmente effettuate dagli operatori turistici, generando il Web marketing turistico. Questo lavoro si è posto l'obiettivo di analizzare il comportamento strategico delle strutture ricettive abruzzesi valutando la diffusione dell'adozione di tecnologie internet.
3.3.2 METODOLOGIA La metodologia utilizzata ricalca, con opportune modifiche e variazioni, quella elaborata nel 2003 da P.Falcone, L. Fratocchi e A. Moretti utilizzata per analizzare la globalità degli operatori dell'industria dei viaggi e del turismo in Abruzzo1.
Falcone P., Fratocchi L., Moretti A., Internet nell'industria dei viaggi e del turismo in Abruzzo, in “Sistemi e Impresa”, Milano, 2003, n. 4, pp. 45-52; Falcone P., Fratocchi L., Moretti A., Internet nell'industria dei viaggi e del turismo in Abruzzo. Descrizione di una ricerca sul campo, in “Sistemi e Impresa”, Milano, 2003, n. 5, pp. 37-54; Falcone P., Fratocchi L., Moretti A., La diffusione di Internet presso gli operatori dell'industria dei viaggi e del turismo abruzzese: identificazione, analisi, prospettive, in “Working paper series in Management & organization Studies”, Università degli Studi di Udine, Dipartimento di Scienze Economiche, 2003, n.1. 1
263
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
3.3.1 INTRODUZIONE
CRESA
Si è scelto in questa sede di limitare l'indagine, basata sugli elementi sopra descritti, alle sole strutture ricettive regionali appartenenti al campione già estratto in occasione della somministrazione del questionario presentato nel cap. 3.1, utilizzando anche la stessa classificazione per tipologia (alberghi, affittacamere, bed and breakfast, agriturismi, campeggi e villaggi turistici) e la stessa suddivisione territoriale (aree geografiche e comuni capoluogo). La presenza delle imprese turistiche in internet permette lo scambio tra operatore e utilizzatore di contenuti che possono essere costituiti da informazioni e/o servizi. Le informazioni fornite possono riguardare le caratteristiche della struttura e i servizi da essa erogati, attraverso l'inserimento nel sito non solo di foto dell'edificio, delle camere e degli spazi comuni ma anche di commenti di ospiti precedenti che, pur in parte soggettivi, forniscono informazioni difficilmente verificabili in anticipo. Il sito può contenere, inoltre, informazioni attinenti le risorse della località e del territorio, cioè le attrattive storicoartistiche, culturali, naturali e sportive, e gli eventi artistici, religiosi e folkloristici che possono fungere da fattori di attrattività locale. Tali informazioni possono essere fornite sia in maniera diretta sia attraverso l'inserimento di link a siti di altri operatori della filiera turistica quali, ad esempio, soggetti istituzionali - Regione, Provincie, Comuni - e associazioni private culturali, sportive, ambientalistiche che si occupano di promozione del territorio. Oltre a ciò, il sito può fornire informazioni funzionali al soggiorno quali, ad esempio, notizie logistiche o riguardanti i collegamenti con mezzi di trasporto pubblico. Attraverso il sito gli operatori turistici possono fornire anche veri e propri servizi quali la possibilità effettuare online la prenotazione e/ il pagamento del soggiorno. L'analisi delle caratteristiche dei siti attraverso i quali gli operatori della ricettività sono presenti in rete, la valutazione della loro configurazione generale e del loro grado di interazione e strutturazione ha consentito la loro suddivisione in tre grandi classi tipologiche: quelli “statici”, che forniscono esclusivamente informazioni e fanno di internet un semplice strumento di comunicazione o “vetrina”, quelli “offline”, che permettono di inoltrare la richiesta di prenotazione online, e quelli “online” che, permettendo anche il pagamento online, consentono una vera e propria interazione tra i soggetti e fanno di internet uno strumento di distribuzione dell'offerta. E' stata analizzata anche la fruibilità a livello internazionale delle informazioni e dei servizi forniti dai siti considerando il numero di lingue straniere utilizzate, elemento che può essere considerato indicatore approssimativo del grado di apertura sui mercati internazionali.
3.3.3 RISULTATI DELL'INDAGINE Il campione analizzato comprende 193 strutture ricettive abruzzesi costituite per quasi la metà (48,7%) da alberghi, e in misura inferiore da bed and breakfast (15,5%), agriturismi (9,8%), campeggi (9,3%), villaggi turistici (4,1%), affittacamere (2,5%) e altre strutture (9,8%) che includono case e appartamenti per vacanze, residenze turistiche alberghiere e country house. In primo luogo si evidenzia che delle 193 strutture analizzate il 5,2% non è dotato di sito in internet, percentuale che raggiunge valori più elevati nei B&B (13,3%), nei campeggi 264
LE STRUTTURE RICETTIVE E INTERNET: UN RAPPORTO IN DIVENIRE
Fig. 3.3.1 LE STRUTTURE RICETTIVE PER LINGUA DEL SITO INTERNET, AREA GEOGRAFICA E TIPOLOGIA DI STRUTTURA (peso %)
Fonte: dati CRESA 2013
265
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
(11,1%), nelle strutture della provincia dell'Aquila (8,6%), nei comuni collinari e montani (rispettivamente 8,8% e 8,0%) e nei capoluoghi di provincia (6,3%). Al contrario risaltano in positivo la provincia di Teramo e i comuni costieri dove le corrispondenti percentuali si abbassano a 1,8% e 1,2%. Riguardo all'accessibilità dei siti dai mercati internazionali si osserva che il 37,2% di essi ha previsto l'utilizzo della sola lingua italiana, precludendosi così l'immediata comprensione sul mercato straniero. In particolare, tale scelta risulta più diffusa nelle provincie di Chieti (52,6%) e L'Aquila (43,4%), nelle aree montane (43,5%) e tra gli alberghi (46,7%). Al contrario, il maggior grado di apertura a livello internazionale è registrato nelle provincie di Pescara e Teramo, dove quasi i tre quarti delle strutture sono dotate di sito in lingua straniera (rispettivamente 73,7% e 72,2%), nelle aree costiere (68,7%), nei comuni capoluogo di provincia (73,3%) e tra i villaggi turistici (87,5%), gli affittacamere (80,0%) e le altre strutture ricettive (77,8%). Permettendo la visibilità, in termini teorici, su tutto il mercato internazionale, tra le lingue straniere utilizzate prevale l'inglese, presente in tutti i siti che usano una lingua straniera, incluse le due strutture il cui sito prevede il link a Google Translator, applicazione che consente la traduzione istantanea in un numero elevatissimo di lingue estere. Tra i siti che utilizzano lingue straniere più di un terzo (35,7%) presenta pagine solo in inglese, tendenza presente soprattutto tra gli affittacamere e le altre strutture ricettive (entrambi al 50,0%), nella provincia dell'Aquila (50,0%), nei capoluoghi provinciali (45,5%) e nelle aree di montagna (53,8%). Specularmente usano, oltre l'inglese, anche altre lingue straniere poco meno dei due terzi dei siti analizzati (64,3%) e in particolare tutti i villaggi turistici e un numero elevatissimo di campeggi (83,3%) e di agriturismi (76,9%), le strutture teramane (84,6%) e quelle dei comuni costieri (75,4%).
CRESA
Tra le altre lingue straniere prevale il tedesco, presente in più della metà dei siti anche in lingua straniera (53,9%), e in particolare utilizzato da tutti i villaggi turistici, da quote elevate di agriturismi (76,9%) e campeggi (66,7%), dalle strutture della provincia di Teramo (79,5%) e delle aree collinari e costiere (entrambe 68,4%). Il francese, presente in misura inferiore (40,9%), è utilizzato soprattutto nei villaggi turistici (85,7%) e campeggi (72,7%), nelle strutture costiere (52,6%) e della provincia di Chieti (55,6%). Le altre lingue straniere mostrano diffusioni più limitate (ad es. olandese: 13,0%; spagnolo e russo: 7,8%). L'olandese e il russo risultano più utilizzati nei campeggi e villaggi turistici (per il russo anche gli alberghi), nelle strutture costiere e della provincia di Teramo, mentre lo spagnolo negli agriturismi e negli alberghi, nelle strutture collinari, e della provincia di Chieti. Considerando la tipologia di contenuti presenti nei siti internet si osserva che il 21,9% di essi fornisce solo informazioni e non permette l'interazione con l'utente, cioè la possibilità di richiedere informazioni e/o prenotare online il soggiorno utilizzando un form apposito presente in una pagina del sito. Essi risultano più frequentemente diffusi nella provincia dell'Aquila (35,8%), nelle aree collinari e montane (rispettivamente 35,5% e 33,3%), tra gli agriturismi e i B&B (rispettivamente 44,4% e 26,9%). Tutti questi siti riportano comunque l'indicazione dell'indirizzo email che l'utente può contattare, rendendo possibile l'interazione sebbene in maniera meno diretta dato che è necessario uscire dal sito e utilizzare la propria posta elettronica. A tale proposito l'indicazione del contatto email è presente nella quasi totalità dei siti (97,8%) ad eccezione di tre di essi che comunque sono dotati del suddetto form e di uno che riporta solo il contatto telefonico-fax. Tra le informazioni fornite dai siti quelle più frequenti riguardano le caratteristiche della struttura attraverso le foto. Esse sono presenti nella quasi totalità dei siti analizzati (97,3%) ma le percentuali si abbassano per la provincia dell'Aquila (92,5%), per le strutture delle aree montane (94,2%) per i campeggi (87,5%) e per gli agriturismi (94,4%). L'interazione con gli utenti è favorita anche dal libro dei visitatori online. Il guestbook è presente nel 7,1% dei siti, con maggiore diffusione tra gli agriturismi (22,2%), tra le strutture delle aree collinari (9,7%) e delle province di Chieti e Pescara (rispettivamente 13,2% e 10,5%). La capacità degli operatori della ricettività turistica di creare relazioni col territorio può essere valutata approssimativamente attraverso la presenza nei siti internet di informazioni, fornite sia direttamente sia tramite link a siti esterni, relative ai fattori di attrattività locale, quali notizie sulla località dove è ubicata la struttura, sulle attrattive culturali, sportive, su possibili acquisti in loco, su tradizioni e specialità enogastronomiche. In particolare, le notizie sulla località sono fornite direttamente dal 35,0% dei siti, soprattutto dalle strutture alberghiere (43,5%) e dagli affittacamere (60,0%), dagli operatori dei comuni montani (42,0%) e della provincia di Teramo (46,3%). Sono fornite tramite link a siti esterni dall'8,7% dei siti, in particolare da agriturismi e campeggi (rispettivamente 16,7% e 18,8%) e dalle strutture delle province di Chieti e Pescara (entrambe 13,2%). Notizie sulle attrattive culturali, sportive naturalistiche sono presenti su circa la metà (50,8%) del campione, in particolare dagli affittacamere e dai campeggi (rispettivamente 60,0% e 68,8%) e dalle strutture delle aree montane (59,4%) e sono fornite tramite link a siti ester266
LE STRUTTURE RICETTIVE E INTERNET: UN RAPPORTO IN DIVENIRE
Fig. 3.3.2 TIPOLOGIA DELLE INFORMAZIONI FORNITE DAI SITI DELLE STRUTTURE RICETTIVE PER AREA GEOGRAFICA (peso%)
Fonte: dati CRESA 2013
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PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
ni nel 36,1% delle strutture analizzate, e soprattutto da campeggi e villaggi turistici (rispettivamente 56,3% e 50,0%), dalle strutture dei comuni costieri (39,8%) e da quelle della provincia di Chieti (60,5%). Notizie di tipo enogastronomico sulle tradizioni culinarie del territorio, particolare espressione della cultura locale, vengono offerte dal 12,6% dei casi, in particolare da affittacamere e villaggi turistici (rispettivamente 40,0% e 25,0%), dalle strutture delle province di Teramo e Pescara (16,7% e 15,8%) e da quelle dei comuni montani (14,5%). Le informazioni sulla possibilità di shopping sono le meno diffuse nei siti delle strutture ricettive in quanto risultano fornite dal solo 3,3% di essi, in particolare dagli agriturismi (16,7%), strutture della provincia di Pescara (7,9%) e dei comuni collinari (9,7%). Anche la newsletter contribuisce a instaurare un rapporto durevole con l'utente e a fidelizzare l'ospite. Essa è presente nel 13,7% dei siti considerati, in particolare da campeggi e villaggi turistici (entrambi 25,0%), dalle strutture della provincia di Teramo (22,2%) e da quelle dei comuni costieri (16,9%). Gran parte delle aziende del campione fornisce notizie logistiche, cioè non tanto il tradizionale indirizzo quanto lo stralcio della carta geografica con l'indicazione dell'esatta posizione della struttura o anche le coordinate geografiche da utilizzare per il settaggio del navigatore satellitare, informazioni particolarmente utili al potenziale utente della struttura. Tali indicazioni sono presenti nel 92,9% dei casi, soprattutto in tutti i siti di affittacamere, di agriturismi e di villaggi turistici e delle strutture della provincia di Pescara. Altre informazioni funzionali al soggiorno sono quelle riguardanti i servizi di trasporto disponibili per raggiungere la struttura. A questo proposito più di un quinto dei siti consultati (20,8%) presenta link a Tour Operator e aziende di trasporto pubblico, in particolare emergono gli affittacamere e i villaggi turistici (rispettivamente 40,0% e 37,5%) e le strutture dei comuni costieri (25,3%) e quelle della provincia di Pescara (36,8%).
CRESA
Sono molto numerosi i siti che permettono una maggiore interazione con l'utente, fornendogli la possibilità di prenotare online attraverso un form senza dover uscire dal sito e utilizzare la propria posta elettronica. Sono più di tre quarti del totale (78,1%), e in particolare tutti gli affittacamere e un numero elevatissimo di villaggi turistici e altre strutture ricettive (rispettivamente 87,5% e 88,9%), le strutture dei comuni costieri (92,8%) e delle province di Chieti e Teramo (rispettivamente 84,2% e 85,2%). Il pagamento online effettuato direttamente attraverso carta di credito sembrerebbe non essere previsto dai siti consultati, ricordando comunque che molti di essi sono presenti nei portali turistici di prenotazione online quali Booking, Venere ed Expedia. In particolare, sembra che Booking sia il più diffuso tra le strutture analizzate, considerando che quasi la metà di esse (49,7%) è presente sul sito, e soprattutto gli affittacamere e le altre strutture ricettive, gli esercizi dei comuni montani e quelli della provincia di Pescara. Expedia e Venere mostrano una diffusione abbastanza limitata (rispettivamente 19,7% e 12,0%), per entrambi più consistente tra le strutture dei comuni collinari e gli altri esercizi ricettivi extralberghieri. In aggiunta a ciò l'adesione a Expedia risulta più diffusa anche tra le strutture della provincia di Pescara e tra gli affittacamere mentre Venere tra le strutture della provincia di Chieti e gli alberghi. La presenza delle strutture ricettive sui social network quali Facebook e Twitter è indicativa di una maggiore propensione non solo alla connessione con gli utenti che già conoscono la struttura ma anche all'utilizzo di tutte le moderne tecnologie pubblicitarie per favorire la conoscenza della struttura tra i potenziali utenti. A questo proposito si osserva che quasi la metà dei siti analizzati (46,4%) risulta presente su Facebook e una quota abbastanza minore (20,8%) su Twitter. In particolare Facebook registra una particolare diffusione tra i villaggi turistici (87,5%) e le altre strutture ricettive (61,1%), tra gli operatori dei comuni costieri (53,0%) e dei capoluoghi di provincia (60,0%), delle provincie di Teramo (51,9%) e di Pescara (50,0%). Così come Facebook anche Twitter Fig. 3.3.3 STRUTTURE RICETTIVE PRESENTI SUI SOCIAL NETWORK PER ZONA GEOGRAFICA (peso %)
Fonte: dati CRESA 2013
268
LE STRUTTURE RICETTIVE E INTERNET: UN RAPPORTO IN DIVENIRE
mostra una particolare diffusione tra i villaggi turistici (37,5%), tra le strutture costiere (21,7%) e quelle della provincia di Teramo (27,8%), ma ad essi si aggiungono anche gli affittacamere (40,0%). Recentemente in Internet si sono diffuse le community di viaggiatori, strumenti molto utili per la condivisione tra gli utenti di giudizi e commenti sulle caratteristiche e i servizi offerti dalle strutture turistiche. Tra le recensioni disponibili sono numerose quelle relative a strutture abruzzesi, considerando che una percentuale molto elevata dei siti analizzati (80,3%) è stata recensita su Tripadvisor. La diffusione della presenza su questa community fa emergere, in particolare, i villaggi turistici e le altre strutture ricettive (entrambe al 100%), gli alberghi (89,1%), le strutture dei comuni montani (84,1%), della provincia dell'Aquila (86,8%) e dei comuni capoluogo di provincia (93,3%).
L'esame dei siti Internet delle strutture ricettive del campione ha mostrato una partecipazione nel web elevata, considerando che il 95% di esse è dotata di sito, con una diffusione quasi completa nelle zone costiere e nella provincia di Teramo, e perfettamente completa tra i villaggi turistici e gli affittacamere. L'apertura verso l'estero è elevata ma migliorabile considerando che poco meno dei due terzi dei siti è fruibile da utenti stranieri. La proiezione internazionale risulta più elevata nelle province di Teramo e Pescara, nelle aree costiere e nei villaggi turistici, cioè aree e tipologie di operatori dalla più consolidata tradizione di accoglienza. Tra le lingue straniere prevale, come prevedibile, l'inglese utilizzato in tutti i siti consultati mentre tra le altre predominano alcune lingue europee, che permettono di intensificare i rapporti con particolari aree geografiche di provenienza dei turisti e che mostrano anche la recente dinamica positiva dei flussi in arrivo connessa alla disponibilità di collegamenti aerei anche a basso costo. L'analisi ha mostrato che l'offerta di servizi risulta frammentata tra le singole imprese con un limitato livello di coordinamento, che generalmente è lasciato al turista. Infatti, la capacità di fare rete stabilendo sinergie con il territorio e gli altri operatori della filiera turistica è contenuto considerando che i siti forniscono in un terzo dei casi informazioni sulla località, nella metà dei casi informazioni sulle attrattive culturali, sportive e naturalistiche. Sono molto meno diffuse indicazioni relative all'enogastronomia (poco più di un decimo dei siti consultati) nonostante costituisca un aspetto importante della cultura locale e allo shopping (circa il 3%) forse a causa della limitata presenza di outlet e/o di negozi di marchi famosi che possono fungere da attrattiva per questa nuova forma di turismo. La quasi totalità dei siti fornisce indicazioni logistiche per rendere più facilmente raggiungibile la struttura, elemento basilare per la buona riuscita della transazione turistica, mentre la percentuale si abbassa al solo 20% circa dei casi se si considera la presenza di link a operatori del trasporto pubblico e agli aeroporti. La tipologia di informazioni presenti sui siti evidenzia che quasi l'80% di essi permette la prenotazione online consentendo un rapporto diretto con il potenziale cliente, mentre il 269
PARTE 3 • INDAGINI E STIME DEL CRESA
3.3.4 CONCLUSIONI
CRESA
quinto restante è rappresentato da siti “vetrina” che presentano le caratteristiche e il prezzo dei servizi offerti per la cui prenotazione è necessario abbandonare le pagine del sito e usare la propria mail. A ciò si aggiunge che circa la metà di essi sono presenti nei siti di prenotazione online. Inoltre, si nota che è diffusa l'adesione ai social network e alle community di viaggiatori. In sintesi, si osserva che il livello di penetrazione dell'Information and Comunication Technology nelle imprese turistiche ricettive regionali è consistente. Possiamo dire che siamo sulla buona strada ma molto ancora c'è da fare, soprattutto in termini di coordinamento e sinergie tra gli operatori. Fare sistema è la parola magica a volte dimenticata.
270
IL TURISMO IN ABRUZZO
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271
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272
IL TURISMO IN ABRUZZO
INDICE DELLE FIGURE
Parte I -
Fig. Fig. Fig. Fig. Fig. Fig. Fig.
1.2.1 Entrate turistiche internazionali in Italia Europa e mondo. Anni 1990-2012 (1990=100) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 1.2.2 Arrivi internazionali in Italia Europa e mondo. Anni 1990-2012 (1990=100) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 1.2.3 Spesa turistica nelle regioni italiane per provenienza dei turisti. Anno 2011 (val. %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 1.2.4 Valore aggiunto prodotto da alcuni settori dell'economia in Abruzzo. Anni 2000-2011 (2000 = 100) . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 1.2.5 Imprese della filiera allargata del turismo in Abruzzo. Anno 2011 (val.%) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 1.2.6 Andamento delle imprese della filiera allargata del turismo in Abruzzo (var.% 2011-2009) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 1.2.7 Natura giuridica delle imprese di alloggio e ristorazione in Abruzzo e Italia. Anno 2011 (peso %) . . . . . . . . . . . . . . 24
Parte II -
Fig. Fig. Fig. Fig. Fig. Fig. Fig.
-
Fig. Fig. Fig. Fig. Fig. Fig. Fig.
- Fig. -
Fig. Fig. Fig. Fig. Fig. Fig. Fig.
2.1.1 2.1.2 2.1.3 2.1.4 2.1.5 2.1.6 2.2.1
Indice di funzione turistica strutturale nei comuni abruzzesi. Anno 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 Indice di Florence per i posti letto totali nei comuni abruzzesi. Anno 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57 Indice di funzione turistica alberghiera strutturale nei comuni abruzzesi. Anno 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 Indice di Florence per i posti letto alberghieri nei comuni abruzzesi. Anno 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 Indice di funzione turistica strutturale extralberghiera nei comuni abruzzesi. Anno 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65 Indice di Florence per i posti letto extralberghieri nei comuni abruzzesi. Anno 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 Presenze straniere in Italia, produzione in UE e tasso di cambio dollaro/lira - dollaro/euro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96 (val. ass. e var. %) 2.2.2 Presenze negli esercizi alberghieri ed extralberghieri in Abruzzo. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98 2.2.3 Presenze italiane e straniere, alberghiere ed extralberghiere in Abruzzo. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98 2.2.4 Indice di funzione turistica in Italia e nelle regioni italiane. Anno 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99 2.2.5 Indice di funzione turistica nelle regioni italiane e media nazionale. Anni 2000, 2005, 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99 2.2.6 Indice di funzione turistica in Abruzzo, Italia e altre circoscrizioni. Anni 2001 e 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100 2.2.7 Presenze italiane e straniere negli esercizi ricettivi abruzzesi. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100 2.2.8 Presenze italiane in Abruzzo per circoscrizione di provenienza. Anni 2001 e 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101 (val. ass. e comp. %) 2.2.9 Presenze straniere in Abruzzo, produzione in UE e tasso di cambio dollaro/lira - dollaro/euro . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102 (val. ass. e var. %) 2.2.10 Presenze dei turisti stranieri in Abruzzo distinti per provenienza. Anni 2001-2011 (val. ass.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103 2.2.11 Presenze straniere in Abruzzo per provenienza. Anni 2001 e 2011 (comp. %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104 2.3.1 UnitĂ locali e addetti alle agenzie turistiche e tour operator nelle regioni italiane (var. % 2011-2001) . . . . . . 156 2.3.2 Agenzie turistiche e tour operator nelle regioni italiane per natura giuridica. Anno 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157 2.3.3 Agenzie turistiche e tour operator nelle regioni italiane per anno di fondazione. Anno 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157 2.3.4 Agenzie turistiche e tour operator nelle province abruzzesi per anno di fondazione. Anno 2012 . . . . . . . . . . . . . . . 159 2.3.5 Agenzie turistiche e tour operator nelle province abruzzesi per natura giuridica. Anno 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160
Parte III -
Fig. Fig. Fig. Fig. Fig. Fig. Fig. Fig. Fig. Fig.
3.1.1 Imprese ricettive per tipologia di attivitĂ prevalente (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 166 3.1.2 Imprese turistiche per provincia (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167 3.1.3 Imprese turistiche per area geografica (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168 3.1.4 Strutture ricettive per tipologia e area geografica (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168 3.1.5 Strutture turistiche aperte tutto l'anno per area geografica (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171 3.1.6 Strutture turistiche aperte tutto l'anno per tipologia (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171 3.1.7 Offerta turistica: servizi aggiuntivi propri e di terzi. Abruzzo (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172 1.3.8 Offerta turistica: servizi aggiuntivi propri e di terzi. Costa (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172 1.3.9 Offerta turistica: servizi aggiuntivi propri e di terzi. Collina (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173 1.3.10 Offerta turistica: servizi aggiuntivi propri e di terzi. Montagna (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173
273
CRESA
- Fig. 3.1.11 Imprese che hanno accordi con altri operatori per la formazione dell' offerta turistica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175 (peso % su imprese con offerta composta anche da servizi di terzi) - Fig. 3.1.12 Natura degli accordi (peso % su tot. imprese che hanno stipulato accordi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175 - Fig. 3.1.13 Natura degli accordi per area geografica (peso % su tot. imprese che hanno stipulato accordi) . . . . . . . . . . . . . . 176 - Fig. 3.1.14 Imprese che hanno accordi con altri operatori per la formazione dell'offerta turistica per area geografica . . . . . . . . . 176 (peso % su imprese con offerta composta anche da servizi di terzi) - Fig. 3.1.15 Imprese turistiche per classe di fatturato. Anno 2012 (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177 - Fig. 3.1.16 Imprese turistiche per variazione di fatturato 2004/2008 (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 180 - Fig. 3.1.17 Imprese turistiche per variazione di fatturato 2004/2008 e area geografica (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181 - Fig. 3.1.18 Imprese turistiche per variazione di addetti 2004/2008 (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181 - Fig. 3.1.19 Imprese turistiche per variazione di addetti 2004/2008 e area geografica (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 182 - Fig. 3.1.20 Imprese turistiche per variazione dell'utilizzo delle strutture 2004/2008 (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 183 - Fig. 3.1.21 Imprese turistiche per variazione dell'utilizzo delle strutture 2004/2008 e area geografica (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 183 - Fig. 3.1.22 Imprese turistiche per variazione di fatturato 2008/2012 (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185 - Fig. 3.1.23 Imprese turistiche per variazione di fatturato 2008/2012 e area geografica (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185 - Fig. 3.1.24 Imprese turistiche per variazione di addetti 2008/2012 (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 186 - Fig. 3.1.25 Imprese turistiche per variazione di addetti 2008/2012 e area geografica (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187 - Fig. 3.1.26 Imprese turistiche per variazione dell'utilizzo delle strutture 2008/2012 (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187 - Fig. 3.1.27 Imprese turistiche per variazione dell'utilizzo delle strutture e area geografica 2008/2012 (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . 188 - Fig. 3.1.28 Andamento 2008-2012 degli arrivi nelle strutture turistiche per area geografica (val. % dei rispondenti) . . . . . . . . . . . . . 190 - Fig. 3.1.29 Andamento 2008-2012 degli arrivi nelle strutture turistiche per tipologia (val. % dei rispondenti) . . . . . . . . . . . . . . 190 - Fig. 3.1.30 Andamento 2008-2012 della permanenza media nelle strutture turistiche per area geografica . . . . . . . . . . . . . . . . 191 (val. % dei rispondenti) - Fig. 3.1.31 Andamento 2008-2012 della permanenza media nelle strutture turistiche per tipologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191 (val. % dei rispondenti) - Fig. 3.1.32 Imprese turistiche che hanno investito nel periodo 2008-2012 (peso % su totale stessa tipologia) . . . . . . . . . . . . 192 - Fig. 3.1.33 Imprese turistiche che hanno investito nel periodo 2008-2012 per area geografica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 193 (peso % su totale stessa area geografica) - Fig. 3.1.34 Imprese turistiche per tipologia di attivitĂ e investimento (peso % su totale investitrici stessa attivitĂ ) . . . . . . . . . . . 193 - Fig. 3.1.35 Imprese turistiche per tipologia di investimento e area geografica (peso % su totale investitrici stessa area) . . . . 194 - Fig. 3.1.36 Dimensioni aziendali rispetto ai principali concorrenti per tipologia d'impresa (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 199 - Fig. 3.1.37 Dimensioni aziendali rispetto ai principali concorrenti per area geografica (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 199 - Fig. 3.1.38 Gamma di servizi offerti rispetto ai principali concorrenti per tipologia d'impresa (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 200 - Fig. 3.1.39 Gamma di servizi offerti rispetto ai principali concorrenti per area geografica (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 200 - Fig. 3.1.40 Prezzi praticati rispetto ai principali concorrenti per tipologia di impresa (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201 - Fig. 3.1.41 Prezzi praticati rispetto ai principali concorrenti per area geografica (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 202 - Fig. 3.1.42 Valutazione delle caratteristiche del territorio (saldi % delle risposte) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204 - Fig. 3.1.43 Valutazione delle caratteristiche del territorio. Imprese ricettive e complementari (saldi % delle risposte) . . . . . . . . . . . . . . . 204 - Fig. 3.1.44 Valutazione delle caratteristiche del territorio. Imprese ricettive alberghiere ed extra-alberghiere . . . . . . . . . . . . . . . . 205 (saldi % delle risposte) - Fig. 3.1.45 Valutazione delle caratteristiche del territorio per area geografica (saldi % delle risposte) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205 - Fig. 3.1.46 Canali pubblicitari, comunicazione e promozione utilizzati delle strutture turistiche abruzzesi (val. %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 207 - Fig. 3.1.47 Canali pubblicitari, comunicazione e promozione utilizzati dalle strutture abruzzesi per area geografica . . . . . . 208 (val. %) - Fig. 3.1.48 Diffusione territoriale dei mass media utilizzati dalle strutture abruzzesi per area geografica (val. %) . . . . . . . . . . . . . . . . . 208 - Fig. 3.1.49 Canali di vendita utilizzati dalle strutture turistiche abruzzesi (val. %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210 - Fig. 3.1.50 Canali di vendita utilizzati dalle strutture turistiche abruzzesi per area geografica (val. %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 211 - Fig. 3.1.51 Canali di vendita diretta utilizzati dalle strutture turistiche abruzzesi per area geografica (val.%) . . . . . . . . . . . . . . 212 - Fig. 3.1.52 Andamento dei canali di vendita utilizzati dalle strutture turistiche abruzzesi (val. % dei rispondenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213 - Fig. 3.1.53 Andamento dei canali di vendita utilizzati dalle strutture turistiche della collina abruzzese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213 (val. % dei rispondenti) - Fig. 3.1.54 Andamento dei canali di vendita utilizzati dalle strutture turistiche della costa abruzzese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 214 (val. % dei rispondenti) - Fig. 3.1.55 Andamento dei canali di vendita utilizzati dalle strutture turistiche della montagna abruzzese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 215 (val. % dei rispondenti) - Fig. 3.1.56 Tipologie di promozioni effettuate durante il 2012 dalle strutture turistiche abruzzesi (val. %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 215 - Fig. 3.1.57 Tipologie di promozioni effettuate durante il 2012 in Abruzzo per area geografica (val. %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 216 - Fig. 3.1.58 Grado di soddisfazione circa le promozioni effettuate per area geografica (val. %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 217 - Fig. 3.1.59 Azioni di follow up delle strutture turistiche abruzzesi per area geografica (val. %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 219
274
IL TURISMO IN ABRUZZO
- Fig. 3.1.60 Grado di soddisfazione circa le ricadute del follow up nelle strutture turistiche abruzzesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220 per area geografica (val. %) - Fig. 3.1.61 Provenienza geografica della clientela nelle strutture turistiche per area geografica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223 (val. % dei rispondenti) - Fig. 3.1.62 Provenienza geografica della clientela nelle strutture turistiche dei capoluoghi provinciali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223 (val. % dei rispondenti) - Fig. 3.1.63 Andamento 2008-2012 delle provenienze dei turisti nelle strutture turistiche (val. % dei rispondenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . 226 - Fig. 3.1.64 Andamento 2008-2012 delle provenienze dei turisti nelle strutture turistiche dei capoluoghi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227 di provincia (val. % dei rispondenti) - Fig. 3.1.65 Motivo del viaggio riscontrato dalle strutture turistiche (val. % dei rispondenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 228 - Fig. 3.1.66 Motivo del viaggio riscontrato dalle strutture turistiche per area geografica (val. % dei rispondenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 229 - Fig. 3.1.67 Motivo del viaggio riscontrato dalle strutture turistiche dei capoluoghi provinciali (val. % dei rispondenti) . . . . . . . . . . . . . 230 - Fig. 3.1.68 Andamento 2008-2012 del motivo del viaggio riscontrato dalle strutture turistiche (val. % dei rispondenti) . 231 - Fig. 3.1.69 Tipologia di clientela nelle strutture turistiche per area geografica (val. % dei rispondenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232 - Fig. 3.1.70 Tipo di clientela nelle strutture turistiche dei capoluoghi provinciali e in Abruzzo (val. % dei rispondenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . 233 - Fig. 3.1.71 Andamento 2008-2012 della tipologia di clientela nelle strutture turistiche (val. % dei rispondenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 235 - Fig. 3.1.72 Giorni di permanenza media nelle strutture turistiche per area geografica (val. % dei rispondenti) . . . . . . . . . . . . 236 - Fig. 3.1.73 Giorni di permanenza media nelle strutture turistiche abruzzesi e nei capoluoghi di provincia . . . . . . . . . . . . . . . . . . 236 (val. % dei rispondenti) - Fig. 3.1.74 Andamento 2008-2012 dei giorni di permanenza media nelle strutture turistiche (val. %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 237 - Fig. 3.1.75.a Giudizio sulla capacità del territorio di soddisfare aspettative ed esigenze dei turisti (val. %) . . . . . . . . . . . . . . . . . 239 - Fig. 3.1.75.b Giudizio sulla capacità del territorio di soddisfare aspettative ed esigenze dei turisti (val. %) . . . . . . . . . . . . . . . . . 240 - Fig. 3.1.76.a Giudizio sulla capacità del territorio di soddisfare aspettative ed esigenze dei turisti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241 nei capoluoghi di provincia - Fig. 3.1.76.b Giudizio sulla capacità del territorio di soddisfare aspettative ed esigenze dei turisti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 242 nei capoluoghi di provincia - Fig. 3.1.77 Valutazione della qualità dei rapporti con le istituzioni pubbliche per tipologia di impresa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244 (saldi % delle risposte) - Fig. 3.1.78 Valutazione della qualità dei rapporti con le istituzioni pubbliche per territorio (saldi % delle risposte) . . . . . . . . . . . . . . . 244 - Fig. 3.1.79 Valutazione della qualità dei rapporti con i gestori di servizi analoghi per tipologia di impresa . . . . . . . . . . . . . . . 245 (saldi % delle risposte) - Fig. 3.1.80 Valutazione della qualità dei rapporti con i gestori di servizi analoghi per territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 245 (saldi % delle risposte) - Fig. 3.1.81 Valutazione sulla qualità dei rapporti con i gestori di altri servizi per tipologia di impresa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 246 (saldi % delle risposte) - Fig. 3.1.82 Valutazione sulla qualità dei rapporti con i gestori di altri servizi per territorio (saldi % delle risposte) . . . . . . . . . . . . . . . . 247 - Fig. 3.1.83 Strategie future (val. % su totale risposte) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248 - Fig. 3.3.1 Le strutture ricettive per lingua del sito internet, area geografica e tipologia di struttura (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265 - Fig. 3.3.2 Tipologia delle informazioni fornite dai siti delle strutture ricettive per area geografica (peso %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 267 - Fig. 3.3.3 Strutture ricettive presenti sui social network per area geografica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 267
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IL TURISMO IN ABRUZZO
INDICE DELLE TABELLE FUORI TESTO Parte II Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab.
Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab.
Esercizi ricettivi alberghieri ed extralberghieri nelle regioni italiane. Anni 2001-2011 (val. ass.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 Posti letto alberghieri ed extralberghieri nelle regioni italiane. Anni 2001-2011 (val. ass.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 Posti letto nelle regioni italiane. Anni 2001-2011 (peso % su Italia) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 Posti letto nelle regioni italiane (var. % 2001-2011) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 Composizione percentuale della capacità ricettiva regionale. Anni 2001 e 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 Tassi di funzione turistica, alberghiera ed extralberghiera. Anni 2001 e 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 Capacità degli esercizi ricettivi alberghieri per categoria nelle regioni italiane. Anno 2001 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71 Capacità degli esercizi ricettivi alberghieri per categoria nelle regioni italiane. Anno 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71 Composizione percentuale degli esercizi alberghieri per categoria nelle regioni italiane. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 Anni 2001 e 2011 2.1.10 Composizione percentuale dei posti letto alberghieri per categoria nelle regioni italiane. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 Anni 2001 e 2011 2.1.11 Numero medio di camere negli esercizi alberghieri per categoria nelle regioni italiane. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73 Anni 2001 e 2011 2.1.12 Bagni ogni 100 camere negli esercizi alberghieri per categoria nelle regioni italiane. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73 Anni 2001 e 2011 2.1.13 Consistenza alberghiera nelle province abruzzesi. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 2.1.14 Tasso di funzione turistica, alberghiera ed extralberghiera nelle province abruzzesi. Anni 2001 e 2011 . . . . . . 74 2.1.15 Consistenza alberghiera per categoria in Abruzzo. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75 2.1.16 Consistenza alberghiera per categoria in provincia dell'Aquila. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75 2.1.17 Consistenza alberghiera per categoria in provincia di Teramo. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 2.1.18 Consistenza alberghiera per categoria in provincia di Pescara. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 2.1.19 Consistenza alberghiera per categoria in provincia di Chieti. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 2.1.20 Indici di qualità delle strutture alberghiere nelle province abruzzesi. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 2.1.21 Indici di qualità delle strutture alberghiere per categoria in Abruzzo. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78 2.1.22 Indici di qualità delle strutture alberghiere per categoria in provincia dell'Aquila. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78 Anni 2001-2011 2.1.23 Indici di qualità delle strutture alberghiere per categoria in provincia di Teramo. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . 79 2.1.24 Indici di qualità delle strutture alberghiere per categoria in provincia di Pescara. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . 79 2.1.25 Indici di qualità delle strutture alberghiere per categoria in provincia di Chieti. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . 80 2.1.26 Consistenza delle strutture ricettive nei comuni abruzzesi. Anno 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81 2.1.27 Tassi di funzione turistica, alberghiera ed extralberghiera e indice di Florence nei comuni abruzzesi. . . . . . . . . . . 86 Anno 2011 2.1.28 Capacità degli esercizi complementari nelle regioni italiane. Anno 2001 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 2.1.29 Capacità degli esercizi complementari nelle regioni italiane. Anno 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 2.1.30 Capacità degli esercizi complementari nelle regioni italiane. Anno 2011 (peso % su Italia) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92 2.1.31 Capacità degli esercizi complementari nelle regioni italiane (var.% 2001-2011) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92 2.1.32 Capacità degli esercizi complementari nelle province abruzzesi. Anni 2001 e 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 2.1.33 Capacità degli esercizi complementari delle province abruzzesi. Anni 2001-2011 (peso % su Abruzzo) . . . . . 93 2.1.34 Capacità degli esercizi complementari delle province abruzzesi (var. % 2001-2011) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 2.1.35 Capacità delle altre strutture ricettive nelle province abruzzesi. Anno 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94
Tab. Tab. Tab. Tab.
2.2.1 2.2.2 2.2.3 2.2.4
Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab. Tab.
2.1.1 2.1.2 2.1.3 2.1.4 2.1.5 2.1.6 2.1.7 2.1.8 2.1.9
Movimento alberghiero ed extralberghiero in Abruzzo. Anni 2001-2011 (val. ass.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109 Movimento alberghiero ed extralberghiero in Abruzzo. Anni 2001-2011 (var. % sull'anno precedente) . . . . . . . . 110 Permanenza media nelle strutture ricettive in Abruzzo. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111 Movimento dei turisti negli esercizi ricettivi abruzzesi per paese di provenienza. Anni 2001 e 2011 . . . . . . . . . . . 112 (val. ass. e peso %) Tab. 2.2.5 Movimento dei turisti negli esercizi alberghieri abruzzesi per paese di provenienza. Anni 2001 e 2011 . . . . . 113 (val. ass e peso %) Tab. 2.2.6 Movimento dei turisti negli esercizi extralberghieri abruzzesi per paese di provenienza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114 Anni 2001 e 2011 (val. ass. e peso %)
277
CRESA
Tab. 2.2.7 Movimento dei turisti negli esercizi alberghieri ed extralberghieri abruzzesi per paese di provenienza . . . . . . . . . 115 (var. % 2011-2001) Tab. 2.2.8 Movimento dei turisti italiani negli esercizi ricettivi abruzzesi per regione di provenienza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116 Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.9 Movimento dei turisti italiani negli esercizi alberghieri abruzzesi per regione di provenienza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116 Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.10 Movimento dei turisti italiani negli esercizi extralberghieri abruzzesi per regione di provenienza. . . . . . . . . . . . . . . . . 117 Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.11 Movimento alberghiero ed extralberghiero in provincia dell'Aquila. Anni 2001-2011 (val. ass.) . . . . . . . . . . . . . . . . 118 Tab. 2.2.12 Movimento alberghiero ed extralberghiero in provincia dell'Aquila (var. % su anno precedente) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119 Tab. 2.2.13 Permanenza media nelle strutture ricettive della provincia dell'Aquila. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120 Tab. 2.2.14 Movimento alberghiero ed extralberghiero in provincia di Teramo. Anni 2001-2011 (val. ass.) . . . . . . . . . . . . . . . . . 121 Tab. 2.2.15 Movimento alberghiero ed extralberghiero in provincia di Teramo (var. % su anno precedente) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122 Tab. 2.2.16 Permanenza media nelle strutture ricettive della provincia di Teramo. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123 Tab. 2.2.17 Movimento alberghiero ed extralberghiero in provincia di Pescara. Anni 2001-2011 (val. ass.) . . . . . . . . . . . . . . . . 124 Tab. 2.2.18 Permanenza media nelle strutture ricettive della provincia di Pescara. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125 Tab. 2.2.19 Movimento alberghiero ed extralberghiero in provincia di Pescara (var. % su anno precedente) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126 Tab. 2.2.20 Movimento alberghiero ed extralberghiero in provincia di Chieti. Anni 2001-2011 (val. ass.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127 Tab. 2.2.21 Movimento alberghiero ed extralberghiero in provincia di Chieti (var. % su anno precedente) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128 Tab. 2.2.22 Permanenza media nelle strutture ricettive della provincia di Chieti. Anni 2001-2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 Tab. 2.2.23 Movimento dei turisti stranieri negli esercizi ricettivi della provincia dell'Aquila per paese di provenienza . . . . . . 130 Anni 2001 e 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Tab. 2.2.24 Movimento dei turisti stranieri negli esercizi alberghieri della provincia dell'Aquila per paese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Tab. 2.2.25 Movimento dei turisti stranieri negli esercizi extralberghieri della provincia dell'Aquila per paese . . . . . . . . . . . . . . . 132 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Tab. 2.2.26 Movimento dei turisti stranieri negli esercizi ricettivi della provincia di Teramo per paese di provenienza . . . . 133 Anni 2001 e 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Tab. 2.2.27 Movimento dei turisti stranieri negli esercizi alberghieri della provincia di Teramo per paese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Tab. 2.2.28 Movimento dei turisti stranieri negli esercizi extralberghieri della provincia di Teramo per paese . . . . . . . . . . . . . . . . 135 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Tab. 2.2.29 Movimento dei turisti stranieri negli esercizi ricettivi della provincia di Pescara per paese di provenienza . . . 136 Anni 2001 e 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Tab. 2.2.30 Movimento dei turisti stranieri negli esercizi alberghieri della provincia di Pescara per paese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Tab. 2.2.31 Movimento dei turisti stranieri negli esercizi extralberghieri della provincia di Pescara per paese . . . . . . . . . . . . . . . 138 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Tab. 2.2.32 Movimento dei turisti stranieri negli esercizi ricettivi della provincia di Chieti per paese di provenienza . . . . . . 139 Anni 2001 e 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Tab. 2.2.33 Movimento dei turisti stranieri negli esercizi alberghieri della provincia di Chieti per paese di provenienza . . . 140 Anni 2001 e 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Tab. 2.2.34 Movimento dei turisti stranieri negli esercizi extralberghieri della provincia di Chieti per paese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass. e peso % su mondo) Tab. 2.2.35 Movimento dei turisti italiani negli esercizi ricettivi della provincia dell'Aquila per regione di provenienza . . 142 Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.36 Movimento dei turisti italiani negli esercizi alberghieri nella provincia dell'Aquila per regione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.37 Movimento dei turisti italiani negli esercizi extralberghieri nella provincia dell'Aquila per regione . . . . . . . . . . . . . . . 143 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.38 Movimento dei turisti italiani negli esercizi ricettivi della provincia di Teramo per regione di provenienza . . . 143 Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.39 Movimento dei turisti italiani negli esercizi alberghieri nella provincia di Teramo per regione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.40 Movimento dei turisti italiani negli esercizi extralberghieri nella provincia di Teramo per regione . . . . . . . . . . . . . . . 144 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.41 Movimento dei turisti italiani negli esercizi ricettivi della provincia di Pescara per regione di provenienza . . . . 145 Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001)
278
IL TURISMO IN ABRUZZO
Tab. 2.2.42 Movimento dei turisti italiani negli esercizi alberghieri nella provincia di Pescara per regione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.43 Movimento dei turisti italiani negli esercizi extralberghieri nella provincia di Pescara per regione . . . . . . . . . . . . . . 146 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.44 Movimento dei turisti italiani negli esercizi ricettivi della provincia di Chieti per regione di provenienza . . . . 146 Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.45 Movimento dei turisti italiani negli esercizi alberghieri della provincia di Chieti per regione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.46 Movimento dei turisti italiani negli esercizi extralberghieri della provincia di Chieti per regione . . . . . . . . . . . . . . . . . 147 di provenienza. Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % su Italia e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.47 Presenze in Abruzzo per tipo di localitĂ . Anni 2001 e 2011 (val. ass., peso % e var. % 2011-2001) . . . . . . 148 Tab. 2.2.48 Presenze alberghiere in Abruzzo per tipo di localitĂ . Anni 2001 e 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148 (val. ass., peso % e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.49 Presenze extralberghiere in Abruzzo per tipo di localitĂ . Anni 2001 e 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148 (val. ass., peso % e var. % 2011-2001) Tab. 2.2.50 Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per residenza dei clienti e circoscrizione turistica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149 Anno 2011 (val. ass. e var. % delle presenze complessive rispetto al 2001) Tab. 2.2.51 Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri per residenza dei clienti e circoscrizione turistica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150 Anno 2011 (val. ass. e var. % delle presenze complessive rispetto al 2001) Tab. 2.2.52 Arrivi e presenze negli esercizi extralberghieri per residenza dei clienti e circoscrizione turistica. . . . . . . . . . . . . . . . 151 Anno 2011 (val. ass. e var. % delle presenze complessive rispetto al 2001)
Parte III Tab. 3.2.1 Seconde case e presenze turistiche nelle seconde case nei comuni abruzzesi. Anno 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 256 Tab. 3.2.2 Seconde case e presenze turistiche nelle seconde case per territorio. Anno 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261
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Finito di stampare Luglio 2014 Tipolito 95 - L’Aquila
Promuovere la proposta turistica di un territorio significa, necessariamente e prima di tutto, conoscerlo. E per averne conoscenza reale, piena, occorrono sia le informazioni quantitative - i dati - sia l'esperienza, l'assidua frequentazione, la conoscenza empirica. Le informazioni possono essere attinte da fonti esistenti e reperite anche attraverso la ricerca sul campo, mediante metodi di indagine moderni e scientificamente attendibili, campo nel quale il CRESA si è ulteriormente qualificato. L'analisi dei dati ufficiali è arricchita con la presentazione dei risultati di un'indagine diretta rivolta ad un campione di operatori turistici abruzzesi con la quale sono state raccolte informazioni, non diversamente reperibili, relative a specifici aspetti dell'offerta, alle caratteristiche della domanda e alla capacità del territorio di soddisfare aspettative e bisogni dei visitatori. La pubblicazione presenta, inoltre, una stima delle seconde case presenti a livello comunale sull'intero territorio regionale e dei flussi turistici ad esse connesse e una riflessione, fondata anch'essa su dati di produzione CRESA, sulla presenza in internet delle singole imprese comprese nel campione e ne vengono analizzate le principali caratteristiche. La metodologia prescelta ha consentito di mettere meglio a fuoco piccole porzioni di territorio ritenute sufficientemente omogenee tra loro senza tuttavia tralasciare il quadro d'insieme dell'intero Abruzzo, nella convinzione che per essere credibili su un mercato turistico sempre più vasto e differenziato è sempre più necessario unire e non frammentare, accrescere l'offerta integrata di un territorio e non soltanto quello di una singola località, valorizzare in una logica di rete gli elementi di attrazione. Ne emerge il quadro di una regione connotata da diverse “luci” e molte “ombre”, prima fra tutte la difficoltà a “fare sistema”, che non riesce ancora a progettare compiutamente e comunicare la propria valenza di destinazione turistica in grado di garantire una molteplicità di offerte.