aggiornamento NOVEMBRE 2012 guida alla scelta del serramento GUIDE TO CHOOSING YOUR DOOR AND WINDOW FRAME
CAMPESATO GUIDO & C snc via Villafranca, 16 • 35010 Campodoro PD tel. 049 9065125 • fax 049 9065666 www.campesato.com • info@campesato.it
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guida alla scelta DEl serramento GUIDE TO CHOOSING YOUR DOOR AND WINDOW FRAME
Scegliere un serramento è un processo logico che coinvolge moltissimi aspetti di carattere estetico e strettamente tecnico. Con questo manuale vogliamo dare aiuto a quanti vogliono conoscere, mediante
un
percorso
logico
guidato, tutte le nostre possibilità realizzative.
Seguite
l’ordine
sequenziale
nella
consultazione delle sezioni rappresentate e annotate in un foglio ogni scelta effettuata; avrete così un’idea chiara per la valutazione delle soluzioni più adatte alle vostre esigenze.
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PERCHE’ IL LEGNO Le meraviglie del legno
pag. 4
RE1 - Resistenza meccanica e stabilità RE2 - Sicurezza in caso di incendio RE3 - Igiene, salute, ambiente RE4 - Sicurezza nell’impiego RE5 - Protezione contro il rumore RE6 - Risparmio energetico RE7 - Sostenibilità e durabilità
CERTIFICAZIONE ENERGETICA Risparmio energetico
pag. 12
Mappa delle zone climatiche
QUALE LEGNO Le migliori essenze
pag. 16
Pino Lamellare Rovere Lamellare Okoumè Lamellare Meranti Lamellare
QUALI TINTE I colori del legno I colori dell’alluminio
pag. 26 pag. 27 pag. 39
LE TIPOLOGIE Cosa considerare per la propria casa
pag. 40
Finestre Portefinestre Portoni d’ingresso
QUALI SAGOME Con il legno si puo’
pag. 50
Sagome particolari
QUALI VETROCAMERA Nobile come il legno Isolamento acustico Sicurezza Risparmio energetico e protezione solare Comportamento del vetrocamera Controllo della luce Le zone climatiche
2
pag. 52
OSCURI Controllo della luce con gli oscuri
pag. 64
Tutte le tipologie di oscuri
PERSIANE Controllo della luce con le persiane
pag. 68
Tutte le tipologie di persiane
SCURETTI INTERNI pag. 72 Controllo della luce con gli scuretti interni Tutte le tipologie di scuretti interni
SICUREZZA DEI SERRAMENTI Sentirsi sicuri in casa propria
pag. 74
Sicurezza per le finestre e portefinestre Sicurezza per i portoni d’ingresso Sicurezza per gli oscuri esterni
CURA DEI SERRAMENTI ESTERNI Finestre per la vita
pag. 78
Kit per la manutenzione dei serramenti esterni
CERTIFICAZIONI Qualita’ e affidabilita’
pag. 80
Trasmittanza termica Permeabilità all’aria Tenuta all’acqua Resistenza al vento Resistenza all’effrazione Proprietà meccaniche Isolamento acustico Attestati di conformità
I PRODOTTI CAMPESATO Il serramento in legno Il serramento in legno-alluminio Linea “Planar”
pag. 90 pag. 91 pag. 95 pag. 100
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PERCHÈ IL LEGNO
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LE MERAVIGLIE DEL LEGNO Rispondiamo a questa domanda, che comunque tutti si pongono quando devono costruire una casa: perchè il legno è il materiale migliore? E’ immediato riconoscere le innumerevoli qualità intrinseche di questa materia prima “naturale“, cerchiamo però di analizzarle schematicamente vedendo in che modo esse soddisfano i 7 requisiti essenziali stabiliti dal Consiglio Europeo e recepiti dal CEN (Comitato Europeo di Normazione) e concernenti qualsiasi prodotto da costruzione - Direttiva 89/106/CEE.
1
RE1 – RESISTENZA MECCANICA E STABILITÀ
2
RE2 – SICUREZZA IN CASO D’INCENDIO
Se consideriamo questa caratteristica in rapporto al peso specifico, il legno non ha rivali: è un materiale leggero ed altamente resistente, eredità dalla natura e dalla nostra storia; ma il legno è diventato negli ultimi decenni un componente di alta tecnologia ed ingegneria, nella fattispecie sotto forma di “legno lamellare incollato”: questo materiale prefabbricato è ottenuto dall’incollaggio di tavole di legno massello, in modo da formare elementi strutturali molto flessibili e lavorabili, al contempo con resistenza e stabilità meccanica altissime, simili a quelle dell’acciaio, tutte prestazioni che sono puntualmente definite e certificate.
Pur essendo materia prima combustibile, il legno ha un ottimo comportamento al fuoco se utilizzato in sezioni adeguate: grazie alla sua resistenza ed al suo grado di umidità è infatti un cattivo conduttore di calore e un materiale dal comportamento prevedibile! Varie normative nazionali ed europee, in particolare la UNI 9504 e la norma europea sperimentale denominata EUROCODICE 5 – UNI ENV 1995-1-2 “ Progettazione di strutture di legno” indicano le procedure per valutare analiticamente la reazione al fuoco e la resistenza al fuoco, definendo la velocità di carbonizzazione delle varie strutture e specie lignee. E’ opportuno sottolineare che, prima di bruciare, il legno deve perdere completamente l’acqua in esso contenuta sotto forma di umidità; conseguenza della reazione al fuoco è il formarsi di un sottile strato esterno carbonizzato, strato che a seguito di analisi termica evidenzia un “gradiente termico”, cioè una differenza di temperatura, molto elevato tra la zona carbonizzata e la zona ancora inalterata del legno, indipendentemente dalla temperatura della sorgente fuoco e dal tempo di esposizione. Gradiente termico nella sezione lignea.
Valori riassunti dalla norma uni 9504 - punto 8.2.2
LATO ESPOSTO AL FUOCO
°C 1000
Tipo di legno Proprietà
900
700
Zona CARBONIZZATA 500
Zona ALTERATA Zona INALTERATA
300
200
Massiccio (N/mm2)
Lamellare (N/mm2)
Resistenza a flessione
16.0
da 18 a 24
Resistenza a trazione parallela
10.0
da 15 a 19
Resistenza a trazione perpendicolare
0.3
0.4
Resistenza a compressione parallela
15.0
da 15 a 21
Resistenza a compressione perpendicolare
5.5
5.5
Resistenza a taglio
1.5
1.5
Modulo di elasticità flessionale
8000
da 900 a 10000
Modulo di elasticità tangenziale
500
500
0.9 mm/min
0.7 mm/min
Velocità di penetrazione della carbonizzazione
100 1
2
3
4
5
6
7 cm
Spessore infisso Campesato
Questo significa che il calore penetra nella massa legnosa molto lentamente e con una velocità che diminuisce all’aumentare dello spessore carbonizzato, che in questo modo funge da “ barriera naturale”. L’argomento è di alto carattere scientifico e non pretendiamo di esaurirlo in così poche righe: leggendo questo piccolo trafiletto si evince tuttavia l’enorme potenzialità di questo materiale nella protezione ambientale, dei beni immobili e delle persone. Performance che possono essere migliorate rivestendo il legno con vernici “ignifughe” o “intumescenti”.
5
3
4
5
RE3 – IGIENE, SALUTE, AMBIENTE Poroso e traspirante, grazie all’elevata igroscopicità dovuta alla sua struttura cellulare, permette meglio di qualsiasi altro materiale l’interazione con l’ambiente, assorbendo o rilasciando l’umidità in una continua ricerca dell’equilibrio termo-igrometrico. Anche se visto negativamente quest’aspetto potrebbe costituire un problema, esistono alcuni processi tecnologici come l’essiccazione artificiale e la verniciatura che ne limitano il fenomeno, la cui influenza nelle costruzioni è azzerata se il suo utilizzo è studiato correttamente a priori.
RE4 – SICUREZZA NELL’IMPIEGO Gli eventuali rischi si riferiscono ad errori progettuali dell’opera edile, che quindi non riguardano la natura di questo meraviglioso materiale. Inoltre, a titolo puramente informativo, il legno ha proprietà antisismiche per le sue caratteristiche di elasticità e leggerezza: istituti di ricerca come il CNR-IVALSA contribuiscono a valorizzarne gli attributi progettando, realizzando e testando componenti da costruzione a base di pannelli di legno che raggiungono notevoli traguardi di resistenza all’incendio e alle sollecitazioni sismiche, paragonabili a quelli dei materiali specifici solitamente utilizzati.
RE5 – PROTEZIONE CONTRO IL RUMORE Ci preme ricordare un’altra peculiarità del legno in quanto materia prima: è un’ottimo isolante acustico perchè la velocità di trasmissione del suono attraverso di esso è molto bassa, pur variando da specie a specie, grazie alla sua struttura anatomica e, nello specifico, all’orientamento delle fibre e al grado di porosità dovuto ai legami cellulari. Di contro, se opportunamente levigato e curvato, sappiamo tutti che il legno si comporta particolarmente bene come cassa di risonanza per le onde sonore (violino, pianoforte ecc). Fatta questa dovuta premessa, questo è un campo nel quale la progettazione accurata del sistema d’isolamento è fondamentale, come la scelta dei materiali. Notevoli risultati d’isolamento acustico si sono ottenuti utilizzando pareti doppie o multistrato formate da pannelli compositi in compensato con interposti materiali smorzanti di origine naturale/fibre di legno, dimezzando così gli spessori necessari con mattoni, malte e laterocemento.
Tutto questo si riscontra anche nei serramenti di legno che, abbinati ad opportuni vetrocamera, raggiungono valori dell’indice del potere fonoisolante Rw di assoluta eccellenza, superiori a 40 dB.
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6
RE6 – RISPARMIO ENERGETICO La fonte d’energia più pulita, sicura ed economica alla quale dobbiamo ricorrere è senza dubbio L’EFFICIENZA ENERGETICA: scopo primario diventa la razionalizzazione della domanda, la progettazione e realizzazione di sistemi e manufatti che riducano drasticamente il consumo d’energia, a parità di risultati ottenuti. Focalizziamo un attimo i motivi che hanno spinto la comunità internazionale a stipulare il protocollo di Kyoto sulle emissioni di CO2 in atmosfera, dal quale sono nate la direttiva comunitaria 2002/91/ CE e, in ambito nazionale, la legge 10/91, i decreti legislativi 192 e 311 e le agevolazioni finanziarie via via approntate dai vari governi: • ridurre la pressione esercitata sull’ambiente legata all’approvvigionamento di combustibili fossili (scopo primario); • aumentare, di conseguenza, la competitività delle aziende che decidono di investire in tecnologie che permettano di diminuire la produzione di scorie dovute al consumo d’energia e, nel contempo, di pagare ovviamente molto meno le varie bollette; • parimenti, sensibilizzare i progettisti e l’utenza privata, indirizzandoli nella scelta, tramite leggi e incentivi anche in caso di ristrutturazione, di sistemi costruttivi e manufatti che consentano di risparmiare energia nel breve-medio termine.
L’Edilizia è il settore dell’attività umana a più alto impatto ambientale: giusto per restare in Italia, l’edificio medio consuma, solo per riscaldamento, circa 100 kWh/m2 anno, cifra che comprende anche le abitazioni site al sud/isole; il fabbisogno elettrico ammonta a circa 40 kWh/m2 anno, con un’emissione totale in atmosfera pari a 60 Kg/m2 di anidride carbonica. Da questi dati è esclusa la climatizzazione estiva, protagonista di un aumento inarrestabile a causa del riscaldamento globale. Il nostro settore è quindi alle prese con un processo d’integrazione tra la dotazione d’impianti con maggior rendimento e i sistemi per l’involucro edilizio, ricorrendo a materiali e prodotti isolanti, approccio che ovviamente interessa la nostra realtà produttiva: qui entrano in gioco le responsabilità dei moderni progettisti ed architetti che devono elaborare idee nuove ed efficaci; ecco allora la progettazione urbanistica eco-sostenibile, l’utilizzo di materiali eco-compatibili a basso impatto energetico, si introduce la bio-edilizia, bio-architettura etc. Alla luce di tutto ciò risulta spontaneo e addirittura etico privilegiare in architettura quelle strutture e materiali che riducano i consumi:
utilizzando da sempre il legno per costruire i suoi serramenti, Campesato ha adottato “naturalmente” il materiale che più di tutti soddisfa i requisiti di minor impatto ambientale, minor spreco di risorse per produrre e rigenerare la materia prima e migliori caratteristiche di isolamento termico. Questi i motivi per i quali identifichiamo il legno con la nostra storia e che proietteranno questo prezioso materiale nel nostro futuro. 7
Infatti la maggior parte dei legni ha una conduttività termica molto bassa (mediamente 0,16 W/m2K). Al contrario, le materie plastiche e le leghe d’alluminio/acciaio/ferro hanno conduttività termica/elettrica decisamente più alte, caratteristica che può essere migliorata solo progettando complessi profili a camere chiuse o taglio termico. Di seguito trovate le tabelle che esplicano questo concetto. Coefficienti di trasmissione del calore per telai in legno Spessore serramento mm
Uf W/(m2xK) Legno morbido (500Kg/m3) λ=0,13 W/(mxK)
Legno duro (700Kg/m3) λ=0,18 W/(mxK)
30
2,3
2,70
50
2,0
2,35
70
1,8
2,05
90
1,6
1,85
110
1,4
1,65
Campesato migliora ulteriormente questa caratteristica, grazie alla conformazione del suo profilo. (vedi test nella sezione “Certificazioni”)
Coefficienti di trasmissione del calore per telai in materiale plastico Materiale
Tipo telaio
Uf W/(m2xK)
Poliuretano Profili tubolari in PVC
2,6 2 camere
2,2
3 camere
2,0
Coefficienti di trasmissione del calore per telai in metallo Uf W/(m2xK)
7
Con separazione termica
4,0
Senza separazione termica
6,0
RE7 – SOSTENIBILITÀ E DURABILITÀ Quest’ultimo criterio non ancora cogente per il nostro settore è però sempre più tenuto in considerazione in virtù delle argomentazioni introdotte nel punto precedente.
U
ZO D
MISSIONE IS
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La valutazione della performance energetico-ambientale di ogni manufatto dell’edificio dovrebbe essere svolta sul suo intero ciclo di vita, secondo l’ LCA (Life Cycle Assesment), per evitare che a bassi consumi in opera corrispondano elevati consumi in termini d’energia inglobata, dovuti cioè alle fasi di produzione, lavorazione e messa in opera dei componenti e materiali impiegati. SI RISCHIA DI RITROVARSI UN BILANCIO ENERGETICO COMPLESSIVO DELUDENTE: È UN PARADOSSO CHE PUÒ VERIFICARSI ALLORCHÈ SI INCORPORI ECCESSIVA ENERGIA INIZIALE IN SOFISTICATI SISTEMI D’ISOLAMENTO E CHIUSURA.
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I produttori di materiali succedanei “ sintetici “ (PVC, leghe d’alluminio e acciaio) cercano di tracciare un profilo ecologico dei loro prodotti, tesi che ad un’analisi più approfondita dimostra la sua infondatezza in virtù dei concetti espressi sopra. A favore del legno e del suo bassissimo impatto ambientale gioca, ancora una volta, la sua stessa natura; per chiarire il concetto basta semplicemente richiamare i processi chimici fondamentali di questo materiale: grazie alla FOTOSINTESI CLOROFILLIANA che si svolge nelle foglie, la pianta forma il Glucosio, vitale per la crescita dei suoi composti legnosi, catturando l’energia della luce solare, l’acqua dal terreno e l’anidride carbonica presente nell’aria. La produzione del legno, quindi, fissa anidride carbonica all’interno della pianta, liberando l’atmosfera da questo gas che è causa dell’effetto serra.
Il LEGNO è l’unica materia prima al mondo che durante la sua produzione toglie CO2 dall’atmosfera e restituisce ossigeno, migliorando la qualità dell’aria e della stessa vita.
Le altre materie prime, e in particolar modo i materiali “sintetici” menzionati prima, vengono prodotti bruciando risorse naturali non rinnovabili e liberando in atmosfera enormi quantità di CO2, oltre ad altri gas nocivi e micro polveri. Alcuni obietteranno sostenendo che bruciando il legno si rilascia CO2, che però è la stessa immagazzinata in precedenza dalle piante, non alterando quindi il bilancio ambientale. Conseguenza naturale di questo concetto fondamentale, e troppo spesso ignorata, è la cancellazione di quella abnorme falsità secondo la quale tagliando un albero si depaupera il pianeta: NIENTE DI PIÙ ASSURDO, perchè il legno “da costruzione” è ricavato da piante mature che hanno una crescita lentissima e sono giunte alla fine del loro ciclo vitale. Da almeno un decennio si sta facendo strada quella gestione ecologica (in alcune zone presente da sempre) che risponde al nome di “sostenibilità forestale e diversificazione” o “Selvicoltura” e che impone la sostituzione di una pianta tagliata con piante più giovani ed efficienti, logica eticamente corretta che dimostra già la sua bontà con l’aumento costante della superficie boschiva mondiale. Bisogna insistere con questa politica ambientale in tutte le parti del mondo promuovendo sempre più la certificazione forestale, sia in Europa, dove secondo recenti stime FAO i boschi crescono di 500.000 ettari all’anno ma solo il 64% di questo volume è utilizzato, principalmente per produrre carta e mobili, sia in quelle zone dove lo sfruttamento delle risorse è stato per parecchio tempo indiscriminato.
Sensibile a questa problematica,
utilizza ormai da alcuni anni esclusivamente legname CERTIFICATO per la gestione sostenibile delle foreste, dando il suo contributo alla “Selvicoltura”. 9
Ecco perchè i serramenti di legno risultano essere componenti imprescindibili dell’involucro edilizio, grazie al loro scarso contenuto energetico, un quarto rispetto ai serramenti “sintetici“. La figura che segue enfatizza chiaramente i vantaggi legati all’impiego del legno rispetto agli altri materiali, in termini di energia immagazzinata (rosso) e di energia recuperabile a seguito del riciclaggio (verde). A riprova di ciò basti pensare che gli scarti di legno da produzione sono biodegradabili al 100% e reinseribili nel ciclo naturale, o utilizzabili per produrre energia termica per il riscaldamento. Servono invece costose tecnologie per recuperare gli scarti di altri materiali: ingenti risorse da investire in studi e ricerche, progetti impiantistici e strutture che interessano sia la produzione della materia prima e del successivo manufatto, sia lo smaltimento, la riconversione e la manutenzione dei serramenti in pvc/alluminio e polimeri plastici in genere. Costi inutili da pagare inevitabilmente e che sono ammortizzati dopo diversi anni.
MJ/m2
1900 1800 1700 1600 1500 1400 1300 1200 1100 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0
Contenuto energetico dei serramenti (FONTE: IBO - Istituto di Ricerca austriaco del Costruire sano ed ecologico)
Energia incorporata per produrlo
Energia recuperata dallo smaltimento
ALLUMINIO
LEGNO
PVC
Il legno viene prodotto in un ciclo che utilizza poche risorse per la lavorazione consentendo un recupero energetico totale o reinseribile nel ciclo naturale.
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Accennando brevemente all’ultimo requisito, la durabilità del manufatto e dei serramenti, basta guardarsi intorno e ammirare le innumerevoli testimonianze architettoniche sparse per il pianeta, moltissime in piedi da tempo immemorabile, come prova del fatto che il legno non perde le sue caratteristiche con il tempo, anzi, quando necessario, E’ UN MATERIALE RIPARABILE. Non si possono affermare con sicurezza queste cose anche per gli altri materiali: i manufatti alternativi utilizzati all’esterno hanno dei problemi, infatti nei certificati di garanzia di questi prodotti non si riscontrano notizie sulla lunga durata.
A chiusura dell’argomento vorremmo fare presente che il legno
è testimone dei nostri valori tradizionali e culturali, è caldo, accogliente, confortevole e inimitabile.
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RISPARMIO ENERGETICO
La sede Campesato utilizza energie rinnovabili e recupera energia termica dai truccioli derivati dalle lavorazioni.
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CERTIFICAZIONE ENERGETICA Diamo un quadro generale delle azioni intraprese nell’ottica di un minor dispendio energetico. La direttiva sul risparmio energetico nell’edilizia e i decreti 192/2005 e 311/2006 che ne recepiscono i dettami hanno introdotto la certificazione energetica degli edifici, documento che sta cambiando il volto alla filiera produttiva dei serramenti, privilegiando quelle aziende che hanno sempre perseguito la qualità come concetto primario.
La certificazione energetica definisce una classificazione dell’edificio in base al suo fabbisogno di Kwh/mq di superficie; praticamente assomiglia molto alle targhette energetiche che si trovano sugli elettrodomestici, quindi potremo avere una casa in classe A, B,C ….
La situazione è di continuo fermento: alcuni enti sono stati precursori dell’attuazione di queste indicazioni, molti altri, sia a livello regionale che locale, si stanno velocemente adeguando, scrivendo un proprio regolamento interno da far rispettare a progettisti, costruttori e produttori di manufatti/impianti. Massima attenzione è rivolta alle prestazioni degli involucri edilizi, che devono ridurre sensibilmente le dispersioni termiche in inverno e l’irraggiamento eccessivo in estate. La trasmittanza termica la fa da padrone, infatti le linee legislative che abbinano risparmio energetico e detrazioni IRPEF del 55%, i decreti 192/2005 e 311/2006 ne parlano ampiamente, indicandone i valori massimi ammissibili per ogni prodotto.
ESEMPIO DI PROCESSO EDILIZIO DELLA QUALITÀ ENERGETICA
PROCESSO ATTUATIVO
CONCEZIONE Individuazione di esigenze e requisiti Programmazione delle fasi successive PROGETTAZIONE Progettazione preliminare Progettazione definitiva Progettazione esecutiva REALIZZAZIONE Progettazione operativa Costruzione Controllo in corso d’opera Consegna
GESTIONE PROCESSO Uso e gestione GESTIONALE Manutenzione Adeguamento tecnologico e funzionale Demolizione e riciclo
Definizione degli obiettivi di qualità energetica (classe A,B,C, ecc.) Scelta delle soluzioni PROGETTO
Verifiche cantiere
CERTIFICATO ENERGETICO
Gestione certificato (limite 10 anni)
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kWh/m2 anno
15 30 50
A
2002: CasaClima (Provincia di Bolzano)
Limite PassiHouse
2006: EcoDomus.vi (provincia di Vicenza) 2006: Sacert (Milano)
B
Regolamento Edilizio tipo provinciale
C
70
2007: Abiteco (Trentino)
Limite massimo provincia di Bolzano
D
90
2007: Ecoabita (Reggio Emilia)
2007: (Torino) 2007: (Roma) 2008: (Liguria)
E
120
Range 2008: (Lombardia) L10/91 2008: (Emilia Romagna)
F
160
2008: (Toscana)
G
I MODELLI ATTUALMENTE IN VIGORE
FABBISOGNO DI CALORE LIMITI PREVISTI PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA
Il coefficiente di trasmittanza termica Uw indica quanta energia (calore/refrigerazione) disperde il serramento attraverso la sua superficie. L’entità di tale numero si esprime in W/mq K ed è direttamente proporzionale alla dispersione di calore che si ha attraverso il serramento.
TRASMITTANZA TERMICA E ZONE CLIMATICHE Tutti i decreti individuano il serramento quale “punto cruciale“ dell’involucro edilizio: essendo l’unico mezzo per il passaggio tra l’ambiente interno e l’esterno è di conseguenza l’elemento la cui QUALITA’ è fondamentale per il comfort abitativo. Le tabelle relative agli infissi suddividono l’Italia in zone climatiche:
(A) In caso di nuove costruzioni, nella scelta dell’infisso in base alle perstazioni termiche entrambe le tabelle A e B devono essere rispettate, non sono in alternativa reciproca.
(B)
(C)
D.lgs 311/2006 - aggiornamento al D.lgs 192/2005 - Valori limite della trasmittanza termica U delle chiusure trasparenti comprensive degli infissi espressa in W/m2K Zona Climatica
Dal 1 gen. 2010 U (W/m2K)
A
4,6
B
3,0
C
2,6
D
2,4
E
2,2
F
2,0
D.lgs 311/2006 - aggiornamento al D.lgs 192/2005 - Valori limite della trasmittanza centrale termica U dei vetri espressa in W/m2K Zona Climatica
Dal 1 luglio 2008 U (W/m2K)
Dal 1 gen. 2011 U (W/m2K)
A
4,5
3,7
B
3,4
2,7 2,1
C
2,3
D
2,1
1,9
E
1,9
1,7
F
1,7
1,3
D.M. 26/01/2010 linee legislative finanziaria 2010 in materia di risparmio energetico; detrazioni d’imposta del 55%.
Allegato B articolo 2
Valori limite della trasmittanza termica Finestre comprensive di infissi Dal 1 gen. 2010 per tutte le tipologie di edifici - U (W/m2K) A 3,7 B 2,4 C 2,1 D 2,0 E 1,8 F 1,6 La tabella (C) è suscettibile di modifiche da parte degli organi ministeriali in qualsiasi momento Zona Climatica
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EDIFICI NUOVI
RISTRUTTURAZIONI
Si noterà che l’Italia è stata suddivisa in zone climatiche in funzione della temperatura, i cosiddetti “gradi giorno“, di ogni comune. I gradi giorno sono la somma delle differenze positive tra la temperatura interna della stanza, stabilita in 20°, e la temperatura media esterna giornaliera. Quindi, più alto è il valore dei gradi giorno più il clima è rigido, dunque più basso sarà il valore Uw richiesto al serramento. È stata disegnata una mappa, puramente indicativa, per aiutarvi ad individuare la zona climatica di appartenenza: in ogni caso la suddivisione esatta delle zone è verificabile negli allegati ai decreti legislativi.
MAPPA DELLE ZONE CLIMATICHE SECONDO DPR 412/93 SUDDIVISIONE ZONE CLIMATICHE GG = gradi giorno
BZ
AO
VB VA CO BI
NO
TO AT
TV BS
PR
GE
TS
VE
PD
ZONA B 601≤GG≤900
RO
MN
PC
IM SV
VI
VR
CR
AL
CN
ZONA A GG≤600
GO
MI PV
UD
PN
BG
LO
VE
BL
TN
SO LC
FE RE
MO
BO
SP MS LU PI LI
FC PT
PO
ZONA C 901≤GG≤1400
RA RN PU
FI
ZONA D 1401≤GG≤2100
AN AR
SI
MC
PG GR
TE
TR RI
VT
ZONA E 2101≤GG≤3000
AP
AQ
ZONA F GG≤3001
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www.eurometeo.com/italian/read/doc_zone-climatiche
I valori di trasmittanza termica del serramento Campesato rispettano ampiamente i limiti massimi consentiti per le varie zone climatiche, e sono addirittura in linea con quelli previsti dal progetto “CasaClima“ della provincia di Bolzano. 15
QUALE LEGNO
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LE MIGLIORI ESSENZE La fabbricazione dei serramenti richiede legnami che siano adatti a lavorazioni di precisione, ai moderni processi produttivi meccanizzati e, soprattutto, dotati di una notevole durabilità, caratteristica che non tutte le specie posseggono. Ecco perchè, con l’obiettivo di diversificare e gestire meglio le risorse, Campesato utilizza ben tre specie legnose, tra le più adeguate alle necessità dell’odierna produzione d’infissi.
Tutti i lamellari da noi utilizzati provengono da foreste e segherie certificate per la ”Selvicoltura”, sono stati sottoposti a trattamenti di essiccazione artificiale per eliminare i corpi interni indesiderati (resine, funghi e muffe) e raggiungere un grado d’umidità pari al 12% ± 3%, così da ottenere la resistenza meccanica e stabilità dimensionale adatte ad un prodotto come la finestra; l’incollaggio delle lamelle di tutti i legni è effettuato secondo la normativa vigente EN 204 – classe D4 per esterni. In linea di massima non esiste il legno migliore in assoluto per i serramenti, anche se alcuni sono più pregiati di altri: ognuno di essi è speciale, ed ha le caratteristiche estetiche che stimoleranno la vostra scelta soggettiva.
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QUALE LEGNO
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Pino
PINO LAMELLARE
Questa conifera è presente in natura sin dall’era glaciale ed era coltivata dall’uomo già in epoche remotissime per ricavarne la preziosa resina, utile per distillare catrame e olio per vari usi, non ultimo l’illuminazione. A tutt’oggi è un legno ampiamente versatile, impiegato praticamente dappertutto: carpenteria varia, mobili rustici, pellet e legna per riscaldamento ecc. L’altezza della pianta matura per il taglio oscilla tra i 15 e i 25 m. La zona bassa del fusto presenta una corteccia fessurata, mentre in quella superiore è più sottile; gli aghi sono raggruppati a coppie, le pigne sono piccole e ovali.
AREA DI DIFFUSIONE NATURALE: nella penisola Italica entro i confini alpini e dell’appennino settentrionale. In Europa lo troviamo su tutta la fascia centro-settentrionale con addensamenti di particolare pregio in Svezia, ex Unione Sovietica ed Austria.
Nome botanico: Pinus Sylvestris L. Nome italiano:
Pino di Svezia
Nome inglese:
Scotch Pine
CARATTERISTICHE Legno discretamente pesante (massa essiccata: 500 Kg x m3) con durezza di 25 N/mm2. Alburno giallognolo/biancastro, nettamente separato dal durame roseo o bruno/rossastro chiaro: anelli di accrescimento ben distinti che provocano il classico effetto “rigatino“. I nostri listoni, privi di nodi, hanno valori di resistenza e stabilità sopra la media della specie, mediamente 95 N/mm2. La durabilità del lamellare originario del Nord Europa (Scandinavia ed ex Unione Sovietica) è ottima, grazie al basso contenuto di estrattivi presenti nelle piante.
Pino lamellare
“tradizione” 19
QUALE LEGNO
20
Rovere
ROVERE LAMELLARE
Il Rovere è una latifoglia appartenente al genere Quercus, coltivato e richiesto in ogni angolo del mondo sotto forma di innumerevoli tipi, grazie alle sue caratteristiche di resistenza dinamica, massa volumica, facile finitura e notevole resistenza all’abrasione: fama che ha causato la coltivazione di alcune specie “ false “ in Asia.
Il Rovere è legato visceralmente agli abitanti delle zone temperate e rappresenta storicamente la forza e la continuità nel tempo: le sue ghiande sono la maggior fonte di nutrimento per molti animali, e il suo legno è sempre stato usato per le strutture navali ed i pali che sostengono tuttora Venezia. Fin dagli albori dell’industrializzazione il carbone da Quercia era il combustibile preferito per la sua resa; inoltre se ne ricavava il tannino utile alle concerie, per non parlare del legname per le traversine ferroviarie. Oggi lo si utilizza per strutture abitative, ponti, botti, pavimenti, serramenti, mobili pregiati e rustici ed innumerevoli altre attività. I produttori di Vino e Whisky di tutto il mondo hanno nel Rovere bianco od Europeo le uniche opzioni per le loro botti. La versatilità e la grande capacità di “ rinnovarsi” universalmente riconosciute a questo legno ne fanno la specie che va “ oltre la moda”, e la preferita per le finiture e lavorazioni più disparate, anche nel nostro settore. Questa pianta a dir poco longeva (nei boschi primari può arrivare a 2000 anni) è generalmente di forma dritta e regolare, e nell’età matura raggiunge un’altezza di circa 25 m con diametro di 45 cm; corteccia scura e fessurata longitudinalmente, chioma folta ed espansa, impostata su grossi rami. Foglie peduncolate e ghiande inserite in piccole cupole.
AREA DI DIFFUSIONE NATURALE:
le risorse boschive illimitate dovute alle particolari politiche forestali di
sostenibilità e rinnovamento e le micro-segherie sparse dappertutto, fanno degli Stati Uniti la più grossa sorgente di Quercia del pianeta; Europa centrale ed orientale sono le altre zone che producono Quercia certificata di alta qualità e in maniera consapevole, però ridotta a sole due specie: la Farnia (Quercus Peduncolata) e il Rovere da noi usato (Quercus Petraea ecc.).
Nome botanico: Quercus Robur; Quercus Petraea; Quercus Sessilis Nome italiano:
Rovere (il nome “Quercia” raggruppa Rovere e Farnia in Europa e Quercia Rossa/Bianca in America)
Nome inglese:
Common Oak, Sessil Oak, White Oak
CARATTERISTICHE Legno pesante (massa essiccata: 750 Kg x m3) e duro (durezza di 34 N/mm2). Alburno giallo-biancastro nettamente separato dal durame, avente tonalità brune che con il tempo scuriscono. Grazie ai pori che si formano in primavera gli anelli di crescita sono chiaramente distinguibili e molto marcati, caratteristiche che per certi tagli donano il classico aspetto fiammato. Le tipiche specchiature sono l’effetto del taglio radiale, utilizzato per ottenere listoni migliori: operazione che evidenzia i grossi raggi midollari/vasi parenchimatici caratteristici di questa pianta. Se la lavorazione necessita di macchinari di precisione, in virtù della sua durezza, risulta invece relativamente semplice la finitura; i listoni hanno valori di resistenza e stabilità intorno ai 110 N/mm2. La durabilità è ottima per il durame.
Rovere lamellare
“eccellenza” 21
QUALE LEGNO
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okoume’
“OKOUMÈ” LAMELLARE
Legno plasmabile di latifoglia Equatoriale equiparabile ai Moganoidi, si distingue da questi ultimi per il peso più contenuto in rapporto alle buone caratteristiche meccaniche, la discreta stabilità dimensionale, la facile lavorabilità e soprattutto l’ottima durabilità in ambienti con alto grado di umidità e salinità, ideale quindi per essere posizionato in zone estreme come quelle costiere. Da sempre utilizzato, sottoforma di COMPENSATO MARINO, per la costruzione in cantieristica navale, e in edilizia per la costruzione di Oscuri esterni. L’Okoumè affonda le proprie radici nell’Africa tropicale occidentale e nella fattispecie nella regione del Gaboon, da cui trae anche la sua denominazione commerciale Inglese più comune di Gaboon. Le caratteristiche e la fibra molto compatta dell’Okoumè lamellare di Campesato, permettono di ottenere delle laccature omogenee e particolarmente lucenti, con colori caldi e avvolgenti. Tutte queste potenzialità rendono L’ Okoumè lamellare un prodotto moderno, elemento di spicco della rinnovata gamma dei prodotti Campesato.
AREA DI DIFFUSIONE NATURALE: Guinea Equatoriale, Repubblica del Congo, Camerun, Gaboon
Nome botanico: Aucomea klaineiana Nome italiano:
“Okoumè”, Okumè
Nome inglese:
Gaboon
CARATTERISTICHE Legno mediamente pesante (massa essiccata: 480 Kg x m3), di bassa densità e durezza pari a 20 N/mm2.
Alburno
bianco/grigiastro, ben distinto dal durame marrone roseo chiaro. Fibratura dritta e ben distesa, tessitura uniforme e regolare, assenza totale di ramificazioni e NODI, media resistenza a flessione e compressione. L’Okoumè lamellare è un’essenza di legno duttile ottima per le finiture laccate, con fibra e tessitura molto simili a quelle del Meranti; entrambi appartengono alla grande famiglia dei Moganoidi e sono presenti in gran parte del mondo, con nomi diversi ma con caratteristiche morfologiche similari.
Okoumè lamellare
“versatilità e perfezione ” 23
QUALE LEGNO
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Meranti
MERANTI LAMELLARE “SERAYA”
Latifoglia del Sud-est asiatico, importata a cominciare dalla metà degli anni ‘80 in Europa, grazie alla sua versatilità e adattabilità a numerosi impieghi. Il gruppo Meranti è composto da quasi cento denominazioni diverse che sono state riunite in tre “macro-specie commerciali“, a seconda della zona di provenienza: Lauan delle Filippine, Meranti di Malesia e Indonesia, Seraya Mayau del Borneo settentrionale, la specie più pregiata, utilizzata da Campesato. Anche in questo caso i tronchi NON PROVENGONO da foreste vergini, che sono gelosamente custodite in questa zona, ma esclusivamente da boschi di 2^ classe gestiti dal Dipartimento delle Foreste, nei quali il legno è risorsa sostenibile ed è garantito il rimboschimento, viene tutelata la biodiversità dell’ecosistema e i tagli sono severamente controllati. Le piante mature sono imponenti: alte 50/60 m., dritte, a scarsa rastremazione e con diametri che possono arrivare a 2 m.
AREA DI DIFFUSIONE NATURALE: il Seraya Mayau originale e certificato si trova solamente nella parte settentrionale dell’isola del Borneo, nello stato di Sabah est Malaysia, in foreste tropicali circondate dall’Oceano Pacifico, uno dei più ricchi ecosistemi asiatici e una delle primissime zone tropicali ad adottare la “selvicoltura”.
Nome botanico: Shorea spp Nome italiano:
Meranti “Seraya”
Nome inglese:
Red Seraya
CARATTERISTICHE Legno da mediamente a molto pesante, a seconda della colorazione (massa essiccata rosso chiaro: 520 Kg x m3 – massa essiccata rosso scuro: 680 Kg x m3) con durezza di 20 N/mm2. Alburno grigio-roseo, durame con tonalità variabili da rosso chiaro a rosso intenso e venatura non distinguibile. Questa caratteristica determina il suo classico effetto chiaro/ scuro rilevabile nei vari componenti del serramento finito. Legno molto facile da lavorare e da verniciare; i listoni hanno valori di resistenza e stabilità intorno ai 95 N/mm2 per il Seraya rosso chiaro e 110 N/mm2 per il rosso scuro. La durabilità è buona, soprattutto per le colorazioni più marcate.
Meranti lamellare “Seraya”
“versatilità” 25
QUALI TINTE
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I COLORI DEL LEGNO Campesato utilizza vernici di altissima qualità per proteggere il legno dalle aggressioni degli agenti atmosferici. La verniciatura dei serramenti è composta da impregnante tinto come da cartella colori per proteggere la Lignina superficiale, intermedio neutro come isolante per l’umidità, entrambi a flow-coating, copertura di fondo e finitura a base di resine innovative in emulsione acquosa, che riducono la demolizione dello strato di legno sul quale è ancorata la vernice. Queste molecole speciali contengono inoltre particolari filtri UV per la protezione dai raggi solari. L’applicazione di questi composti chimici con un sistema robotizzato che eroga la stessa quantità di prodotto in ogni punto della superficie dell’infisso, garantisce estrema durata alle massime esposizioni. Anche il processo di Verniciatura eseguito sul Rovere per ottenere l’effetto “Sbiancato“ rappresenta lo status della tecnologia per queste finiture, garantendo la massima affidabilità e protezione possibili contro l’ingiallimento dovuto agli estrattivi tannici del legno: ne è riprova l’esperienza importante maturata negli ultimi anni, grazie ad innumerevoli installazioni in diverse zone, tutte esposte ad intemperie di varia natura, senza che si verificasse alcun problema; infatti, un’opportuna collocazione dell’infisso nel vano murario, quasi a filo interno muro e su falso telaio rigorosamente in legno, limita l’assorbimento d’eccessiva umidità e la fuoriuscita del tannino.
LEGENDA
I LACCATI SONO DISPONIBILI IN TUTTI I COLORI ‘RAL’.
I RUSTICATI POSSONO ESSERE ESEGUITI PER TUTTE LE FINITURE.
LA BASSA OPACITÀ 5-GLOSS È APPLICABILE A TUTTI I COLORI DELLE ESSENZE LIGNEE.
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I COLORI DEL PINO
NATURALE
NOCE
Arte povera NOCE SCURO
NOCE SCURO
rusticato - spazzolato NOCE SCURO
IMPREGNATO VERDE
CILIEGIO
MIELE
SBIANCATO 9010
RAL 9010
CARATTERISTICA NATURALE DEL PINO “SBIANCATO” È LA LEGGERA VARIAZIONE DI TONALITÀ NELLE ZONE DI MAGGIOR ASSORBIMENTO DEL LEGNO.
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I LACCATI DEL PINO
RAL 9001
RAL 7044
RAL 1013
RAL 9002
RAL 6005
RAL 6009
RAL 3005
RAL 7035
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I COLORI DEL ROVERE
NATURALE
NATURALE CHIARO
rusticato - spazzolato NATURALE CHIARO 5-GLOSS
NOCE
Arte povera NOCE SCURO
NOCE SCURO
rusticato - spazzolato NOCE SCURO
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ROVERE MIELE
I COLORI DEL ROVERE
IMPREGNATO VERDE
CILIEGIO
RAL 9010
RAL 9002
rusticato - spazzolato WENGÈ
RAL 9002 - 10 GLOSS
rusticato - spazzolato SBIANCATO 9010
NERO 7 GLOSS
IL PROCEDIMENTO INTERAMENTE ARTIGIANALE UTILIZZATO PER LO “SBIANCATO” DONA OGNI VOLTA AL SERRAMENTO UNA FINITURA UNICA E IRRIPETIBILE.
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I COLORI DELL’ “OKOUMÈ”
NOCE SCURO
NOCE
Arte povera
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NOCE SCURO
NERO 7 GLOSS
CILIEGIO
TEAK
WENGÈ
MIELE
I LACCATI DELL’ “OKOUMÈ”
RAL 9001
RAL 9010
RAL 1013
RAL 9002
RAL 6005
RAL 6009
RAL 3005
RAL 7035
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I COLORI DEL MERANTI “SERAYA”
NOCE
NOCE SCURO
Arte povera
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NOCE SCURO
NERO 7 GLOSS
CILIEGIO
TEAK
WENGÈ
MIELE
I LACCATI DEL MERANTI “SERAYA”
RAL 9001
RAL 9010
RAL 1013
RAL 9002
RAL 6005
RAL 6009
RAL 3005
RAL 7035
NELLE TINTE CILIEGIO E TEAK POTREBBE PRESENTARSI L’EFFETTO CHIARO/SCURO SUI COMPONENTI DELL’INFISSO, CARATTERISTICA NATURALE DEL MERANTI
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EFFETTO RUSTICATURA-SPAZZOLATURA Il serramento in legno è oggi sempre più armonizzato con l’arredo, al punto che può esserne considerato un elemento imprescindibile. Le nuove finiture e lavorazioni esprimono con forza il carattere della materia prima, tra queste, la rusticatura-spazzolatura, mette particolarmente in rilievo le sue venature, conferendo un evidente valore di eleganza.
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EFFETTO ARTE POVERA Il serramento in legno concorre con le sue peculiarità a dare un segno forte di calore e di personalità agli ambienti in cui viviamo, arrivando anche ad evocare sensazioni ed emozioni di tempi passati. L’arte povera è una lavorazione di finitura che, con il suo realistico effetto, ci trasmette il valore del legno come testimone del tempo.
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QUALI TINTE
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I COLORI DELL’ ALLUMINIO La gamma colori disponibile per l’alluminio permette una vastissima possibilità di scelta, spaziando dai colori Ral della cartella standard ed eventualmente a richiesta, fino ad arrivare alle tinte “Pulver”, “Metallizzato” e “Decorato Legno”.
ALLUMINIO CON ANGOLI SALDATI
RAL
RAL 1001
RAL 1011
RAL 1013
RAL 3005
RAL 3020
RAL 6005
RAL 6009
RAL 6027
RAL 5015
RAL 7001
RAL 7016
RAL 7035
RAL 7044
RAL 8011
RAL 8014
RAL 8017
RAL 9001
RAL 9005
RAL 9010
RAL 9016
RAL 3003
RAL 5010
GRIGIO MAREZZ. P07
MARRONE MAREZZ. P08
SILVER BLACK
BRONZE BLACK
COPPER BLACK
GRIGIO MARMO
BRONZO SC. M03
BRONZO MED. M08
RAL 7030 OPACO M12
PULVER
ROSSO MAREZZ. P05
VERDE P06
METALLIZZATO
ALLUM. M01
BRONZO CH. M02
ALLUMINIO CON ANGOLI ASSEMBLATI
DECORATO LEGNO
WHITE WH 30
CILIEGIO 317-80
CILIEGIO G7 R
CILIEGIO C 510
NOCE REALE N 632
NOCE 360-70 R
NOCE 363-70 R
NOCE F7 R (MERANTI)
NOCE FIAMMATO N 531
PINO 319-80 R
NOCE 310-70 R
RENOLITE CH 386-73 R
DOUGLAS N8 R
ROVERE P-80 R
ROVERE E7 R
ROVERE E8
A RICHIESTA SONO DISPONIBILI ULTERIORI VARIANTI E COLORAZIONI ROVERE 158-80 R
OREGON G8 R
VERDE 347-R
CASTAGNO 375-80 R
NB.: La tonalità dei colori può subire leggere variazioni ed offre pertanto un’indicazione di massima.
MOGANO M 409 R
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LE TIPOLOGIE
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COSA CONSIDERARE PER LA PROPRIA CASA Le forme qui rappresentate sono realizzazioni della più raffinata tecnica moderna, frutto della capacità di trasformare i materiali a disposizione per soddisfare le esigenze più articolate. Tutte le tipologie sono eseguibili nella versione legno-alluminio. Le forme dei serramenti non scorrevoli si possono sagomare secondo le indicazioni del capitolo “le sagome“. Per gli Alzanti scorrevoli il limite max. per singola anta è di 300 Kg.
FINESTRE [1 ANTA] FIN
finestra normale
FIN
finestra a vasistas
Apribile anche anta e ribalta traversi campagnola applicati a richiesta
FFN
fisso finestra
BVN
bilico verticale peso max anta 200 kg La tenuta all’acqua del Bilico verticale corrisponde alla classe 2A, secondo la UNI EN 1027 - UNI EN 12208; si consiglia quindi un’attenta valutazione del suo utilizzo e posizionamento.
BON
bilico orizzontale
peso max anta 300 kg
FA1
finestra alzante scorrevole
Anta scorrevole a parete
FIN VAS
finestra con sopraluce fisso
FAC
finestra alzante scorrevole a scomparsa interna al muro su controtelaio predisposto La tenuta all’acqua dell’Alzante scorrevole a scomparsa corrisponde alla classe 1A, secondo la UNI EN 1027 - UNI EN 12208; si consiglia quindi un’attenta valutazione del suo utilizzo e posizionamento.
FIN VAI
finestra con sottoluce fisso
Apribile anche anta e ribalta
sottoluce anche con zoccolo
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FIN VSI
finestra con sopraluce e sottoluce fissi Apribile anche anta e ribalta
FIN VAS
finestra con sopraluce apribile
Apribile anche anta e ribalta
FIN VSI
finestra con sopraluce e sottoluce con zoccolo fissi Apribile anche anta e ribalta
FIN VSI
finestra con sopraluce apribile e sottoluce fisso
Apribile anche anta e ribalta sottoluce anche con zoccolo
FINESTRE [2 ANTE] FIN
finestra normale
Apribile anche anta e ribalta
FAS
finestra alzante scorrevole
FAS
finestra alzante scorrevole
Ante scorrevoli a parete
FIN
finestra scorrevole parallela
Anta scorrevole apribile anche anta e ribalta
FAC
finestra alzante scorrevole a scomparsa interna al muro su controtelai predisposti La tenuta all’acqua dell’Alzante scorrevole a scomparsa corrisponde alla classe 1A, secondo la UNI EN 1027 - UNI EN 12208; si consiglia quindi un’attenta valutazione del suo utilizzo e posizionamento.
FIN VAI
finestra con sottoluce fisso
Apribile anche anta e ribalta
FIN VAS
finestra con sopraluce fisso
Apribile anche anta e ribalta
FIN VSI
finestra con sopraluce e sottoluce fissi Apribile anche anta e ribalta
disponibile fisso con zoccolo
FIN VAS
finestra con sopraluce apribile Apribile anche anta e ribalta
FIN VSI
finestra con sopraluce apribile e sottoluce fisso Apribile anche anta e ribalta
sottoluce anche con zoccolo
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FINESTRE [3 ANTE] FIN
finestra normale
FAS
finestra alzante scorrevole
FIN
finestra normale Anta con maniglia apribile anche anta e ribalta
FIN
finestra scorrevole a libro singola anta max L cm 90
FAS
finestra alzante scorrevole
FIN VAS
finestra con sopraluce fisso Anta con maniglia apribile anche anta e ribalta
FIN VAI
finestra con sottoluce fisso
FIN VSI
finestra con sopraluce e sottoluce fissi
FIN VSI
finestra con sopraluce e sottoluce con zoccolo fissi
FIN VAS
finestra con sopraluce apribile
FIN VSI
finestra con sopraluce apribile e sottoluce fisso
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FINESTRE [4 ANTE] FIN
finestra normale
fino a L cm 220 laterali apribili, oltre laterali fissi
FAS
finestra alzante scorrevole
FIN
finestra scorrevole a libro
singola anta max L cm 90
FIN VAS
finestra con sopraluce fisso
FIN VAI
finestra con sottoluce fisso
FIN VSI
finestra con sopraluce e sottoluce fissi
FIN VSI
finestra con sopraluce e sottoluce con zoccolo fissi
FIN VAS
finestra con sopraluce apribile
FIN VSI
finestra con sopraluce apribile e sottoluce fisso
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PORTEFINESTRE [1 ANTA] PFN
portafinstra normale
FPN
fisso portafinestra
traverso centrale e pannello bugnato/liscio opzionali
PA1
portafinestra alzante scorrevole
PAC
portafinestra alzante scorrevole a scomparsa interna al muro su controtelaio predisposto La tenuta all’acqua dell’Alzante scorrevole a scomparsa corrisponde alla classe 1A, secondo la UNI EN 1027 - UNI EN 12208; si consiglia quindi un’attenta valutazione del suo utilizzo e posizionamento.
PFN VAS
portafinestra con sopraluce fisso
traversi campagnola applicati a richiesta
PFN VAS
portafinestra con sopraluce apribile
apribile anche anta a ribalta
PORTEFINESTRE [2 ANTE] PFN
portafinestra normale
PAS
portafinestra alzante scorrevole
apribile anche anta e ribalta
PFN
portafinestra scorrevole parallela
anta scorrevole apribile anche anta e ribalta
PFN VAS
portafinestra con sopraluce fisso
disponibile sopraluce apribile
PAC
portafinestra alzante scorrevole a scomparsa interna al muro su controtelai predisposti La tenuta all’acqua dell’Alzante scorrevole a scomparsa corrisponde alla classe 1A, secondo la UNI EN 1027 - UNI EN 12208; si consiglia quindi un’attenta valutazione del suo utilizzo e posizionamento.
PAS
portafinestra alzante scorrevole
Ante scorrevoli a parete
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PFN
PORTEFINESTRE [4 ANTE]
PORTEFINESTRE [3 ANTE]
portafinestra normale
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PAS
portafinestra alzante scorrevole
PFN
portafinestra normale
PFN
portafinestra scorrevole a libro
PFN VAS
portafinestra con sopraluce apribile
anta con maniglia apribile anche a ribalta
PAS
portafinestra alzante scorrevole
PFN
portafinestra normale
fino a L cm 220 laterali apribili, oltre laterali fissi
PAS
portafinestra alzante scorrevole
PFN
portafinestra scorrevole a libro singola anta max L cm 90
PFN VAS
portafinestra con sopraluce apribile
PORTONI D’INGRESSO [ANTA PRINCIPALE] P1x2
P1x3
anta con 2 pannelli bugnati
anta con 3 pannelli bugnati
dim max L 110 - H 250 cm
dim max L 110 - H 250 cm
P2x2
P1x5
anta con 4 pannelli bugnati
anta con 5 pannelli bugnati
dim max L 110 - H 250 cm
dim max L 110 - H 250 cm
P2x3
PDV
anta con 6 pannelli bugnati
anta a doghe concentriche
dim max L 110 - H 250 cm
dim max L 110 - H 250 cm
PVx4
anta con vetri laterali e 4 pannelli bugnati
dim max L 110 - H 250 cm
P2x5
anta con 10 pannelli bugnati
dim max L 110 - H 250 cm
P2x4
anta con 8 pannelli bugnati
dim max L 110 - H 250 cm
P012
anta con pannello pantografato
dim max L 110 - H 250 cm
47
P014
anta con pannello pantografato
dim max L 110 - H 250 cm
dim max L 110 - H 250 cm
P020
P021
anta con pannello pantografato
anta con pannello pantografato
dim max L 110 - H 250 cm
dim max L 110 - H 250 cm
P026
P027
anta con pannello pantografato
anta con pannello pantografato
dim max L 110 - H 250 cm
dim max L 110 - H 250 cm
P030
P031
anta con pannello pantografato
anta con pannello pantografato
dim max L 110 - H 250 cm
dim max L 110 - H 250 cm
P033
P035
anta con pannello pantografato
anta con pannello pantografato
dim max L 110 - H 250 cm
dim max L 110 - H 250 cm
P037
P039
anta con pannello pantografato inciso
anta con pannello pantografato inciso
dim max L 110 - H 250 cm
dim max L 110 - H 250 cm
P040 anta con pannello pantografato inciso
dim max L 110 - H 250 cm
48
P015
anta con pannello pantografato
P042
anta con pannello pantografato inciso
dim max L 110 - H 250 cm
P043
P044
anta con pannello pantografato inciso
anta con pannello pantografato inciso
dim max L 110 - H 250 cm
dim max L 110 - H 250 cm
P045 anta con pannello pantografato inciso
dim max L 110 - H 250 cm
DISPONIBILI 35 MODELLI STANDARD VISIONABILI SU RICHIESTA E PERSONALIZZABILI
PORTONI D’INGRESSO [SEMIFISSI LATERALI] S1V
S2V
semifisso laterale con vetro centrale
semifisso laterale con 2 vetri
dim max L 60 - H 250 cm
dim max L 60 - H 250
S3V
semifisso laterale con 3 vetri
dim max L 60 - H 250 cm
S3
semifisso laterale con 3 pannelli bugnati
dim max L 60 - H 250 cm
S5
semifisso laterale con 5 pannelli bugnati
dim max L 60 - H 250 cm
S2
semifisso laterale con 2 pannelli bugnati
dim max L 60 - H 250 cm
S4
semifisso laterale con 4 pannelli bugnati
dim max L 60 - H 250 cm
SD
semifisso laterale dogato
dim max L 22,8 - H 250 cm
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QUALI SAGOME
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CON IL LEGNO SI PUÒ Seguire l’idea architettonica, valorizzarne lo stile, modellare con zelo il legno: Campesato realizza questi propositi servendosi delle migliori risorse tecnologiche e umane; nessun’altro materiale come il legno è idoneo per dar vita alle sagome più svariate, quelle che volete voi, trasmettendo nel contempo un senso d’eleganza, arte e calore. Le sagome delle finestre ad 1 anta qui rappresentate sono disponibili anche per i telai fissi e le aperture a battente a due, tre e quattro ante. Per ovvi motivi i serramenti scorrevoli non possono essere sagomati come in queste immagini: è tuttavia possibile modificare la sagoma del vano vetro mantenendo normale la forma del profilo esterno dell’anta.
SAGOME [PARTICOLARI] SAR
SAS
SS1
SS2
SS3
SA1
SA1
SA2
SAT
SAT
serramento arco tutto sesto
serramento con arco a 3 centri la cui curva è definita da 3 raggi (2 laterali uguali + quello centrale)
serramento ad arco gotico/sesto acuto, la cui curva è definita da 2 raggi uguali
serramento inclinato su 1 lato verso destra
serramento rotondo
disponibile solo per: bilico orizzontale finestra1 anta e telaio fisso
serramento ad arco sesto ribassato con un solo raggio
serramento con arco irregolare la cui curva è definita da N raggi (è necessaria la sagoma)
serramento inclinato su 1 lato verso sinistra
serramento inclinato su 2 lati
serramento ovale
disponibile solo per: bilico orizzontale finestra1 anta e telaio fisso
I raggi minimi di curvatura per la gamma legno-alluminio sono di 400 mm per le finiture RAL, PULVER e METALLIZZATO e 600 mm per le finiture DECORATO LEGNO.
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QUALI VETROCAMERA
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NOBILE COME IL LEGNO Materiale nobile alla pari del Legno, nella storia umana il Vetro ha assolto a numerose esigenze innate, come la trasmissione della luce e la comunicazione.
VETRO STRATIFICATO
Il vetrocamera è il prodotto dell’era moderna che meglio soddisfa le innumerevoli necessità del comfort abitativo.
INTERCAPEDINE (ARIA / GAS) DISTANZIATORE DISIDRATANTE SIGILLATURE
VETRO STANDARD SIGILLATURE
ISOLAMENTO ACUSTICO L’inquinamento acustico è una delle maggiori fonti di stress, in grado di compromettere il benessere fisico sia di giorno sia di notte, di ridurre la capacità di concentrazione, contribuendo all’insorgere di disturbi, anche psicologici. In Italia il decreto D.P.C.M. 5/12/1997 stabilisce i requisiti acustici passivi per i componenti dell’involucro edilizio, al fine di ridurre l’esposizione umana al rumore. Il decreto introduce l’indice di valutazione per il potere fonoisolante di un elemento dell’edificio (Rw) e per l’isolamento acustico di facciata (D2m.ntw). Il potere fonoisolante di un elemento (Rw) è la capacità di ridurre la trasmissione d’energia sonora ed è intrinseco alle sue proprietà fisiche. L’isolamento acustico di facciata (D) è la differenza di livello sonoro tra interno ed esterno. Tiene conto delle caratteristiche d’assorbimento acustico dell’ambiente ricevente.
Classificazione Ambienti Abitativi: D.P.C.M. 12/1997
D2m, nT, w
Ospedali, case di cura o assimilabili.
45
Edifici residenziali, alberghi, pensioni o assimilabili.
40
Edifici scolastici a tutti i livelli.
48
Uffici o assimilabili. Edifici di culto, attività ricreative o assimilabili. Edifici commerciali o assimilabili.
42
Una progettazione ponderata dell’edificio stabilirà le prestazioni acustiche dei singoli componenti l’involucro, serramenti compresi. Possiamo riassumere molto sinteticamente i punti principali da considerare per una scelta acustica consapevole del serramento: • l’infisso in legno, a bassa trasmissione sonora, con due guarnizioni plastiche e termoacustiche a struttura differenziata e con permeabilità all’aria almeno in classe 3 su 4; • relativamente al vetrocamera si ottengono i risultati migliori agendo sullo spessore dei vetri (legge di massa) e sulla composizione asimmetrica delle lastre/camere per ridurre la frequenza di risonanza, oppure utilizzando le moderne lastre stratificate con plastico fonoassorbente; • posa in opera effettuata a regola d’arte, imprescindibile per un serramento pregevole.
53
SICUREZZA L’argomento è regolato dalla norma tecnica UNI 7697 del 2002, aggiornata recentemente a Gennaio 2007 e richiamata dal D.lgs 206/2005 “codice del consumo“, oltre che dalla legge 229 del Luglio 2003, dal D.lgs 172/2004 “sicurezza generale dei prodotti” e per questo ha valore legale: Progettista, fornitore ed anche il posatore rispondono in prima persona. Le direttive della norma che ci riguardano sono relative alle vetrate stratificate, per le quali si precisa che, qualora vi sia possibilità di contatto da entrambi i lati, vanno montati vetri con caratteristiche di sicurezza. In campo residenziale si specifica che i vetri il cui lato inferiore disti meno di 1000 mm dal piano calpestio devono essere stratificati, sia internamente sia esternamente. Per i parapetti bisogna invece prevedere vetri anti-caduta nel vuoto. Si indica quindi l’obbligo di vetri stratificati di sicurezza: sono vetri tenuti insieme da materiale plastico interposto (PVB - Polivinilbuttirale), che vengono classificati di sicurezza a seconda del loro grado di resistenza verso urti o attacchi criminosi, definito da tre differenti normative: • UNI EN 12600 – resistenza all’impatto; • UNI EN 356
– resistenza all’effrazione manuale;
• UNI EN 1063
– resistenza alle armi da fuoco
RISPARMIO ENERGETICO E PROTEZIONE SOLARE Il serramento è il principale veicolo di dispersione termica e di apporti solari delle nostre case. Gli scambi termici delle moderne vetrate isolanti si misurano attraverso la trasmittanza termica (Ug - W/m2K), il cui concetto è richiamato nella sezione certificazioni. Lo scambio termico attraverso una parete o una vetrata avviene secondo tre modalità: • la conduzione, cioè il trasferimento di calore tra corpi in contatto diretto, senza alcun spostamento di materia: nel vetro è il flusso di calore tra le due facce in dipendenza della temperatura e della conduttività del materiale; • la convezione, ossia il trasferimento di calore tra un corpo solido ed un fluido o gas, unitamente a spostamento di materia; • l’irraggiamento, ovvero il trasferimento elettromagnetico di calore tra due corpi a temperature diverse (es. la radiazione solare emessa verso la crosta terrestre): è condizionato dall’emissività superficiale dei corpi, un coefficiente che per il vetro normale è = 0,89.
L’introduzione degli strati di metalli nobili come rivestimento (coating) basso-emissivo dei vetri limita il passaggio del calore verso l’esterno per irraggiamento, dimezzando le dispersioni termiche rispetto ad un vetrocamera tradizionale; aggiungendo, come riempimento dell’intercapedine, gas nobili (Argon / Kripton) più pesanti dell’aria, riduciamo anche gli scambi per conduzione e convezione, ottenendo un consumo energetico pari ad un terzo di un vetrocamera normale. Il distanziatore o giunto perimetrale del vetrocamera è l’altro punto soggetto a dispersione di calore e dove si verificano anche le formazioni di condensa, a causa dei frequenti ponti termici che si creano in questa zona della vetrata, dovuti all’alluminio solitamente utilizzato per il giunto: recentemente sono stati introdotti materiali diversi, quali Acciaio e derivati plastici, la
Il cosiddetto “giunto caldo o warm edge“ così ottenuto dimezza le perdite termiche perimetrali del vetrocamera, aumenta sensibilmente la temperatura superficiale delle lastre e quindi riduce decisamente la condensa: tutto questo a vantaggio del valore Uw complessivo del serramento.
cui conducibilità termica è nettamente inferiore a quella dell’alluminio.
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La parete vetrata riceve anche l’irraggiamento dal Sole: la percentuale d’energia solare che passa attraverso il vetrocamera in rapporto all’energia totale incidente, si chiama Fattore Solare (g). Il passaggio d’energia solare attraverso il vetro può comportare, in determinate condizioni o periodi climatici, importanti aumenti della temperatura dei locali: fenomeno che può essere controllato mediante l’utilizzo di vetrate a “controllo solare“ o tramite i più evoluti “vetri selettivi”, che permettono il passaggio di una determinata parte dell’irraggiamento, ottenendo comunque una buona illuminazione e, per i vetri selettivi, anche la riduzione delle dispersioni termiche verso l’esterno. Le lastre riflettenti e basso-emissive subiscono particolari lavorazioni che ne alterano l’originale colore neutro, caratteristica verificabile soprattutto per particolari angolazioni della luce solare o artificiale. Ad eccezione di queste appena elencate, tutte le altre lastre sono trasparenti e su richiesta disponibili in versione stampata o satinata.
ESEMPIO DI COMPORTAMENTO DEL VETROCAMERA LUCE
100%
I dati espressi si differenziano a seconda della tipologia di vetrocamera
ENERGIA RIFLESSIONE LUMINOSA PASSAGGIO DI CALORE 40%
CALORE
RIFLESSIONE DI CALORE
13%
60%
100%
79%
TRASMISSIONE LUMINOSA
COATING CALORE PRODOTTO 100% RIFLESSIONE 41% FATTORE SOLARE 59%
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CONTROLLO DELLA LUCE Il serramento, oltre ad essere il principale veicolo per il bilancio energetico delle nostre case è anche, attraverso il vetro, il mezzo per gestire la luce secondo le nostre esigenze. Una progettazione accorta della casa ed una scelta adeguata dei vetrocamera aiutano a beneficiare al massimo degli apporti luminosi esterni. La tenda veneziana interna al vetrocamera sfrutta le lamelle in alluminio per orientare la luce naturale all’interno dei locali. Campesato utilizza SunBell ed il suo sistema di tendine veneziane interne al vetro, movimentate da un attuatore wireless a trasmissione magnetica:
I vantaggi dei nostri Vetrotenda • movimentazione tramite connettore magnetico a vetro o a serramento • attuatore a batteria ricaricabile • sistema applicabile a qualsiasi spessore di vetrocamera • modello di tenda realizzabile in ogni formato • non necessita di impianto elettrico • sistema di sicurezza anti-manomissione. • centralina elettronica e telecomando opzionali per comandare a distanza fino a 12 tende.
053
Pannello solare carica batteria per la motorizzazione
052 051 048
Attuatore wireless
056 050 029 028 002
Ventaglio colori delle lamelle vetrotenda
A richiesta è possibile montare vetrotenda costituiti da tipologie di tessuto plissè doppio a nido d’ape per oscurare totalmente i locali.
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LE ZONE CLIMATICHE BZ
AO
VB VA CO BI
NO
TO AT
GO TV BS
MI PV
PR
GE
ZONA A GG≤600
TS
VE
PD
ZONA B 601≤GG≤900
RO
MN
PC
IM SV
VI
VR
CR
AL
CN
UD
PN
BG
LO
VE
BL
TN
SO LC
SUDDIVISIONE ZONE CLIMATICHE GG = gradi giorno
ZONA C 901≤GG≤1400
FE RE
MO
BO
SP MS LU PI LI
FC PT
PO
ZONA D 1401≤GG≤2100
RA RN
ZONA E 2101≤GG≤3000
PU
FI
AN ZONA F GG≤3001
AR SI
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CR
VV ME
PA
RC
TP CL
EN
CT
AG RG
SR
www.eurometeo.com/italian/read/doc_zone-climatiche
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TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
018 INTERNO
ESTERNO
40 Kgxmq
5/5+12+3/3 Top N® PL. 0,76/0,38 Tot 29 mm Ug= 1,6 W/mq K Uw= 1,66 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,75 W/mq K [Rovere] 39 dB Top N®: vetro basso emissivo termico superiore antinfortunistico a controllo acustico
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
074 ESTERNO
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
080 32,5 Kgxmq ESTERNO
5 Stop Sol® +15 argon +4/4 Planibel Top N® PL. 0,38
Tot 28,5 mm
Ug= 1,1 W/mq K Uw= 1,33 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,42 W/mq K [Rovere] 37 dB Basso emissivo termico superiore riflettente e antinfortunistico
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
082 35 Kgxmq ESTERNO
I calcoli di Uw sono stati eseguiti con metodo analitico secondo la EN ISO 10077-1:2007 sulla finestra CAMPESATO con dimensioni normalizzate da 1230x1480 mm.
Top N®: vetro basso emissivo termico superiore
INTERNO
Ug = trasmittanza termica del vetrocamera
INTERNO
5+20+4 Planibel Top N® Tot 29 mm Ug= 1,4 W/mq K Uw= 1,53 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,62 W/mq K [Rovere] 33 dB
INTERNO
Uw = trasmittanza termica del serramento
22,5 Kgxmq
3/3+15 argon+4/4 Top N® PL. 0,38/0,38 Tot 30 mm Ug= 1,1 W/mq K Uw= 1,33 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,42 W/mq K [Rovere] 39 dB Top N®: vetro basso emissivo termico superiore antinfortunistico a controllo acustico
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TUTTI I VETROCAMERA RAPPRESENTATI POSSONO UTILIZZARE IL DISTANZIATORE “WARM EDGE” IN ALTERNATIVA A QUELLO TRADIZIONALE IN ALLUMINIO, OTTENENDO UN CONSISTENTE ABBASSAMENTO DI Uw PARI A O,1 W/mq K vedi testo in fondo a pag. 50
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
140 INTERNO
ESTERNO
22,5 Kgxmq
5 Stop Sol® +20 +4 Planibel Top N® Tot 29 mm Ug= 1,4 W/mq K Uw= 1,53 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,62 W/mq K [Rovere] 33 dB Bassoemissivo termico superiore e riflettente
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
145 INTERNO
ESTERNO
22,5 Kgxmq
5+20 argon+4 Planibel Top N® Tot 29 mm Ug= 1,1 W/mq K Uw= 1,33 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,42 W/mq K [Rovere] 33 dB Vetro bassoemissivo termico superiore
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
169 INTERNO
ESTERNO
35 Kgxmq
4/4 Planibel Energy® +15 argon +3/3 PL. 0,38 - 0,38 Tot 29 mm Ug = 1,0 W/mq K Uw= 1,26 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,35 W/mq K [Rovere] 39 dB Vetro selettivo:bassoemissivo e confort solare - antinfortunistico a controllo acustico
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
198 INTERNO
ESTERNO
45 Kgxmq
4/4 Planibel Energy® +12 argon +5/5 PL. 0,38 - 1,52 Tot 32 mm Ug= 1,2 W/mq K Uw= 1,39 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,49 W/mq K [Rovere] 40 dB Vetro selettivo:bassoemissivo e confort solare antivandalismo conforme EN 356- classe P4A - a controllo acustico
59
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
200 INTERNO
ESTERNO
30 Kgxmq
3/3+18 argon+3/3 Top N® PL. 0,38/0,38 Tot 31 mm Ug= 1,1 W/mq K Uw= 1,33 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,42 W/mq K [Rovere] 36 dB Basso emissivo termico superiore antinfortunistico semplice
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
220 INTERNO
ESTERNO
40 Kgxmq
5/5+15 argon+3/3 Top N® PL. 1,52/0,38 Tot 33 mm Ug= 1,1 W/mq K Uw= 1,33 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,42 W/mq K [Rovere] 40 dB Antivandalismo conforme EN 356- classe P4A per antieffrazione certificata, basso emissivo termico superiore a controllo acustico
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
257 INTERNO
ESTERNO
32,5 Kgxmq
5+15 argon+4/4 Top N® PL. 0,38 Tot 28,5 mm Ug= 1,1 W/mq K Uw= 1,33 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,42 W/mq K [Rovere] 37 dB Basso emissivo termico superiore e antinfortunistico interno
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
266 INTERNO
ESTERNO
40 Kgxmq
4/4 Optilam® acustico +15+4/4 top N® PL. 0,76/0,38 Tot 31,5 mm Ug= 1,4 W/mq K Uw= 1,53 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,62 W/mq K [Rovere] 41 dB Alto isolamento acustico, antinfortunistico e basso emissivo termico
60
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
271 INTERNO
ESTERNO
30 Kgxmq
3/3+18+3/3 Top N® PL. 0,38/0,38 Tot 31 mm Ug= 1,4 W/mq K Uw= 1,53 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,62 W/mq K [Rovere] 36 dB Basso emissivo termico superiore - antinfortunistico semplice
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
285 INTERNO
ESTERNO
35 Kgxmq
5/5+15 argon+4 Top N® PL. 1,52 Tot 30,5 mm Ug= 1,1 W/mq K Uw= 1,33 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,42 W/mq K [Rovere] 38 dB Antivandalismo conforme EN 356- classe P4A per antieffrazione certificata, basso emissivo termico superiore
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
354 INTERNO
4/4 Planibel Energy® +15 argon+4/4 Optilam®acustico PL. 0,38 - 0,76 Tot 31 mm Ug= 1,1 W/mq K Uw= 1,33 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,42 W/mq K [Rovere] 41 dB Vetro selettivo: bassoemissivo e confort solare alto isolamento acustico
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
404 22,5 Kgxmq INTERNO
ESTERNO
ESTERNO
40 Kgxmq
5 T+20 argon+4 Planibel Top N® T Tot 29 mm Ug= 1,2 W/mq K Uw= 1,39 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,49 W/mq K [Rovere] 33 dB Top N®= vetro bassoemissivo termico superiore antinfortunistico interno/esterno con lastre temprate
61
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
412 INTERNO
ESTERNO
30 Kgxmq
3/3+16 argon+3/3 Top 1.0® PL. 0,38/0,38 Tot 29 mm Ug= 1,0 W/mq K Uw= 1,26 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,35 W/mq K [Rovere] 36 dB Basso emissivo termico di nuova generazione antinfortunistico semplice
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
415 INTERNO
ESTERNO
40 Kgxmq
4/4 Stop Sol®+15 argon +4/4 Top N® acustico PL. 0,76/0,38 Tot 31,5 mm Ug= 1,1 W/mq K Uw= 1,33 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,42 W/mq K [Rovere] 41 dB Alto isolamento acustico, antinfortunistico, basso emissivo termico e riflettente
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
418 INTERNO
ESTERNO
22,5 Kgxmq
5+20 argon+4 Top 1.0® Tot 29 mm Ug= 1,1 W/mq K Uw= 1,33 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,42 W/mq K [Rovere] 33 dB Vetro bassoemissivo termico di nuova generazione
ZONE CLIMATICHE A - B - C - D - E
420 INTERNO
ESTERNO
55 Kgxmq
Antiproiettile classe BR1-S 8/8+9 argon+3/3 Top N® PL. 4,56 - 0,38 Tot 36 mm Ug= 1,5 W/mq K Uw= 1,59 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,69 W/mq K [Rovere] 40 dB Antiproiettile conforme EN 1063 - classe BR1-S, EN 356 - classe P6B - basso emissivo termico
62
ZONE CLIMATICHE A - B - C - D - E
437 50 Kgxmq INTERNO
ESTERNO
6/6 a+16 argon+4/4 top N® a PL. 0,76 / 0,76
Tot 37 mm
Ug= 1,1 W/mq K Uw= 1,33 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,42 W/mq K [Rovere] 46 dB basso emissivo termico superiore e antinfortunistico interno. Isolamento acustico ai massimi livelli, antivandalismo conforme en 356 classe P2A
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
473 INTERNO
ESTERNO
32,5 Kgxmq
5+12argon+4temprato+12argon + 4 Planibel top N® Tot 37 mm Ug= 1,0 W/mq K Uw= 1,26 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,35 W/mq K [Rovere] 35 dB Bassoemissivo termico superiore ed isolamento acustico
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
474 INTERNO
ESTERNO
45 Kgxmq
4/4 Top N® acustico +12 argon + 4temprato+9 argon+3/3 Top N® Tot 39,5 mm PL 0,38 - 0,38 Ug= 0,8 W/mq K Uw= 1,13 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,22 W/mq K [Rovere] 43 dB Isolamento acustico e termico ai massimi livelli antinfortunistico
TUTTE LE ZONE CLIMATICHE
475 INTERNO
ESTERNO
40 Kgxmq
3/3 Top N®+10 kripton +4temprato+10 kripton+3/3TopN® PL. 0,38/ 0,38 Tot 36,5 mm Ug= 0,6 W/mq K Uw= 0,99 W/mq K [Pino - Meranti - Okoumè] Uw= 1,05 W/mq K [Rovere] 37 dB Isolamento termico ai massimi livelli antinfortunistico
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OSCURI
64
CONTROLLO DELLA LUCE CON GLI OSCURI Gli oscuri esterni, o Antoni, rappresentano la soluzione architettonica più antica di protezione contro le intemperie, oltre ad aumentare il potere termoisolante e la sicurezza passiva del sistema serramento. L’utilizzo dell’imbotte di collegamento nell’unione tra antone e infisso risolve brillantemente i problemi relativi a difficoltà d’installazione e rivestimento dello stipite-muro. Questa soluzione permette anche l’inserimento della zanzariera a scomparsa. Gli Oscuri Campesato possono essere realizzati secondo le indicazioni dei capitoli “ I colori del legno “ e “ Quali Sagome “, utilizzando legni di prima scelta: Pino, Meranti e Rovere.
OSCURI [1 ANTA] ODO
oscuro a doghe verticali interne ed esterne.
ODT
oscuro a doghe verticali esterne ed orizzontali interne
ODO
oscuro a doghe verticali interne ed esterne
in evidenza: particolare dell’anta con spalletta “alla Padovana”
ODT
oscuro a doghe verticali esterne ed orizzontali interne
in evidenza: particolare dell’anta con spalletta “alla Padovana”
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OSCURI [2 ANTE] ODO
ODT
ODO
ODT
in evidenza: particolare dell’anta con spalletta “alla Padovana”
in evidenza: particolare dell’anta con spalletta “alla Padovana”
oscuro a doghe verticali interne ed esterne
oscuro a doghe verticali esterne ed orizzontali interne
oscuro a doghe verticali interne ed esterne
oscuro a doghe verticali esterne ed orizzontali interne
OSCURI [3 ANTE] ODO
ODT
oscuro a doghe verticali interne ed esterne
oscuro a doghe verticali esterne ed orizzontali interne
OSCURI [4 ANTE] ODO
oscuro a doghe verticali interne ed esterne
I MODELLI A 1 ANTA E 2 ANTE SONO DISPONIBILI IN VERSIONE SCORREVOLE A PARETE O INTERNO MURO
66
ODT
oscuro a doghe verticali esterne ed orizzontali interne
TIPOLOGIE OSCURI
DOGHE VERTICALI
Cardine regolabile con mensola applicato su imbotte e cerniera con braccetto regolabile per superamento spalletta.
Cerniera a scomparsa tipo monza
INTELAIATO BUGNATO
INTELAIATO LISCIO
ROMANINA
DOPPIA TAVOLA
Cardine a sporgere
Bandella orizzontale a vista
Cardine a murare con fischer chimico
Particolare della maniglia per la chiusura a “spagnoletta” sugli oscuri /persiane.
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PERSIANE
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CONTROLLO DELLA LUCE CON LE PERSIANE Molto diffuse lungo le coste, grazie alla possibilità di regolare il flusso di luce e aria all’interno dei locali tramite le lamelle trasversali, o stecche, di cui sono composte. Questa caratteristica dona un tocco d’eleganza all’architettura degli edifici. Come per gli Oscuri, è possibile l’utilizzo dell’imbotte come collegamento e per l’inserimento della zanzariera a scomparsa. Anche le Persiane Campesato possono essere realizzate secondo le stesse indicazioni e con gli stessi legni degli Oscuri.
OSA
persiana a stecche aperte
PERSIANE [1 ANTA] ODS
persiana a doppia spiovenza
OSO
persiana a stecche orientabili
PERSIANE [2 ANTE] OSA
persiana a stecche aperte
OSA
persiana a stecche aperte
Scorrevole a scomparsa interna al muro. E’ disponibile la versione scorrevole a parete
ODS
persiana a doppia spiovenza
OSO
persiana a stecche orientabili
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PERSIANE [3 ANTE] OSA
persiana a stecche aperte
ODS
persiana a doppia spiovenza
OSO
persiana a stecche orientabili
OSA
persiana a stecche aperte
PERSIANE [4 ANTE] ODS
persiana a doppia spiovenza
i modelli a 1 anta e 2 ante sono disponibili in versione scorrevole a parete o interno muro
70
OSO
persiana a stecche orientabili
TIPOLOGIE PERSIANE
DOPPIA SPIOVENZA
Cardine regolabile con mensola applicato su imbotte e cerniera con braccetto regolabile per superamento spalletta.
STECCA ORIENTABILE
STECCA APERTA
Squadro a vista
Fermaoscuro a scatto
Particolare della maniglia per la chiusura a “spagnoletta” sugli oscuri /persiane.
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SCURETTI INTERNI
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CONTROLLO DELLA LUCE CON GLI SCURETTI INTERNI Nati come alternativa agli Oscuri esterni, permettono di regolare il flusso di luce agendo dall’interno dei locali, senza dover aprire le finestre; è possibile realizzarli secondo le stesse tipologie, legni e sagome già descritte per gli Antoni.
SCURETTI INTERNI SCU - SI
scuretto intelaiato liscio
SCU - SI
scuretto intelaiato liscio
Versione a due pannelli lisci
SCU
scuretto liscio
SCU
scuretto liscio
Configurazione a libro
SCU - SIB
scuretto intelaiato bugnato standard
SCU - SI2
scuretto intelaiato bugnato standard
Configurazione a 2 bugne
SCU - SIB
scuretto intelaiato bugnato/pantografato
SCU - SI2
scuretto intelaiato bugnato/pantografato
Configurazione a 2 bugne
73
SICUREZZA DEI SERRAMENTI
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SENTIRSI SICURI IN CASA PROPRIA SICUREZZA PER LE FINESTRE E PORTEFINESTRE Per ottenere un alto grado di sicurezza certificato bisogna considerare diversi aspetti: il serramento, la posa del serramento e l’applicazione delle vetrate. Il sistema finestra e portafinestra deve essere omogeneo in tutti i suoi componenti: a) scelta del falso telaio, in materiale resistente (acciaio o ferro) e installato con metodologie conformi alle norme; b) scelta del vetro, che deve rientrare in una classe di sicurezza secondo quanto stabilito dalle norme internazionali (EN 356 - EN 1063); c) applicare alla finestra o portafinestra la ferramenta adatta per impedire il più possibile l’effrazione mediante arnesi metallici. Campesato divide l’antieffrazione di finestre e portefinestre in due classi:
1) livello base di sicurezza semplice con 3/4 punti di chiusura; punti di chiusura previsti nel livello base di sicurezza
2) livello certificato in classe 2 a norme UNI ENV 1627 ÷ 1630 evidenziato nello schema sotto riportato. punti di chiusura previsti nel livello certificato
Come utile approfondimento dell’argomento vi rimandiamo alla lettura del manuale relativo al progetto: promosso da MAICO e finalizzato alla certificazione delle più importanti aziende serramentistiche a cui Campesato, sensibile alla problematica, ha aderito.
75
SICUREZZA PER I PORTONI D’INGRESSO Per salvaguardare la sicurezza della casa e dei suoi occupanti, Campesato ha previsto diversi accessori dedicati anche ai serramenti da ingresso: • due tipi di chiusura fabbricate da AGB, l’affidabile “Sicurtop” con apertura e chiusura tramite chiave, e l’innovativa serratura “Poseidon”. Poseidon è una chiusura di sicurezza per portoni e portefinestre d’ingresso che garantisce un elevato grado di impenetrabilità: è composta da due ganci, i cosiddetti “Poseidon”, e un catenaccio centrale; • sia Sicurtop che Poseidon possono essere dotate di cilindri antistrappo e antitrapano in classe 4 di sicurezza (UNI 9570), con chiavi gestibili secondo diversi schemi di cifratura (chiave uguale, chiave maestra, generale ecc.) e duplicabili esclusivamente con l’apposita tessera personale; • inoltre, i portoni d’ingresso possono essere forniti di appositi rostri antieffrazione a scomparsa da montare sul lato cerniere, in modo da ostacolare l’inserimento di attrezzi da scasso, limitando anche la possibile flessione dei montanti a seguito di una tentata intrusione. Terminale superiore con nottolino: allinea l’anta al telaio
Chiusura intermedia con Poseidon
Chiusura centrale con catenaccio
Inserimento rostri di sicurezza
Chiusura intermedia con Poseidon
Cilindro con tessera magnetica
76
Gancio Poseidon
Particolare serratura Poseidon
SICUREZZA PER GLI OSCURI ESTERNI Un’innovativo sistema di chiusura, sempre AGB, consente un livello di anti-intrusione prima impensabile anche su oscuri esterni e persiane. La nuova serratura dagli ingombri ridotti non ha maniglie: la movimentazione avviene direttamente dalla chiave che, oltretutto, può essere unica e comandare anche il portoncino o la portafinestra d’ingresso. Si adatta perfettamente, grazie all’ampia gamma di incontri disponibili, sia agli Oscuri con telaio monoblocco sia a murare: nella configurazione che prevede tre punti di chiusura è certificata in classe 2 antieffrazione secondo la UNI ENV 1627 ÷ 1630.
INCONTRO PUNTALE
DOPPIO GUIDAPUNTALE
ARIETE VERSIONE TRIPLEX
DOPPIO GUIDAPUNTALE
2e e s on
srazi a l ff
Cntie A
DOPPIO GUIDAPUNTALE
INCONTRO PUNTALE
77
CURA DEI SERRAMENTI ESTERNI
78
FINESTRE PER LA VITA Per mantenere intatte le qualità dei serramenti e proteggerli da possibili deterioramenti, abbiamo predisposto un kit che forniamo in ogni commessa insieme al manuale d’uso e manutenzione composto da: • 1 flacone di detergente neutro • 1 flacone di ravvivalegno • 1 flacone di lubrificante per ferramenta • 2 chiavi per regolazione ferramenta
La pulizia interna ed esterna dell’infisso mantiene efficienti i serramenti per decenni, senza ulteriori operazioni grazie ad un utilizzo annuale del “ravvivalegno all’acqua” tramite un panno morbido.
• 2 panni in microfibra
Questa caratteristica è un altro dei vantaggi fondamentali offerti dal legno.
“Il
• facile da usare
ravvivalegno
all’acqua”
è
un
prodotto
Campesato per pulire la superficie di vetro delle finestre e, contemporaneamente, tonificare il
• veloce nella sua applicazione
legno dei serramenti. È facile da usare e veloce
• tonifica il legno
un semplice panno morbido il “ravvivalegno
nella sua applicazione: attraverso l’utilizzo di
all’acqua” ripristina la morbidezza, la brillantezza
• pulisce il vetro
e l’elasticità della vernice. Penetrando attraverso la microporosità del legno lo tonifica e garantisce un’adeguata ed efficace protezione dagli effetti dannosi dei raggi solari.
Scatola con 6 flaconi
79
CERTIFICAZIONI
80
QUALITÀ E AFFIDABILITÀ Un’azienda con l’obiettivo di soddisfare i bisogni e le aspettative della clientela, anche internazionale, dev’essere orientata ad una politica di qualità e controllo incessante dei prodotti che distribuisce, proprio per rapportare le funzioni di tali manufatti alle richieste del consumatore. Per Campesato, il rispetto delle classi minime di certificazione imposte dalle direttive comunitarie è solo il punto di partenza: l’obiettivo è il marchio di conformità volontario che attesti standards prestazionali più elevati delle direttive obbligatorie, sia sotto l’aspetto tecnico sia etico. LegnoFinestraItalia è l’emblema della produzione italiana di serramenti in legno di alta qualità; nasce dalla volontà di alcuni big players italiani, tra i quali Campesato, di raggruppare unicamente le imprese nazionali che hanno fatto propri i “valori dell’eccellenza”: qualità di prodotto, prestazioni, comfort, garanzia al consumo, sicurezza, etica. I risultati conseguiti nei test prestazionali rappresentano la “cartina tornasole“ del metodo di lavoro che Campesato persegue.
I CRITERI D’ESAME
1
TRASMITTANZA TERMICA (UNI EN ISO 10077-1 UNI EN ISO 10077-2): Il coefficiente di trasmittanza termica (U) è un
Spett.le Campesato Guido & C. Snc Via Villafranca, 16 35010 - Campodoro (PD)
valore ricavato da algoritmi elettronici e indica quanta energia (calore/refrigerazione) disperde
Oderzo lì, 06 Marzo 2008 PROT. N° 788-03/AC/ja
il serramento attraverso la sua superficie.
Oggetto: RELAZIONE DI PROVA.
L’entità di tale numero si esprime in W/m2 K, è
La presente relazione di prova è riferita esclusivamente alle sezioni della portafinestra a quattro ante verificato in data 26 Febbraio 2008.
direttamente proporzionale alla dispersione di
Sono stati calcolati gli Uf (trasmittanza termica della sezione) in conformità alla norma UNI EN ISO 10077-2 del 2004 relativamente alla sezione inferiore, laterale-superiore, centrale. I valori determinati, vengono di seguito dettagliati:
calore che si ha attraverso il serramento e dipende sostanzialmente dal tipo di vetro e legno utilizzati.
SEZIONE INFERIORE. Valore Uf = 1,693 W/m2 K.
SEZIONE LATERALE-SUPERIORE. Valore Uf = 1,330 W/m2 K.
SEZIONE CENTRALE. Valore Uf = 1,296 W/m2 K.
Per maggiori informazioni si deve far riferimento al rapporto di prova n° 1300/07.
Il Direttore Tecnico CIBIN arch. Alessandro
81
2
PERMEABILITÀ ALL’ARIA (UNI EN 1026 – UNI EN 12207): È la caratteristica di una finestra chiusa di lasciar filtrare aria nel caso di una differenza di pressione tra interno ed esterno. La classificazione si valuta misurando le perdite d’aria conseguenti alle pressioni applicate (Pascal – Pa), in ottemperanza alla norma UNI EN 12207 che prevede quattro classi di prestazione (1,2,3,4).
3
PRESSIONE DI PROVA Pmax in Pa
METODO DI PROVA A
-
0
TENUTA ALL’ACQUA (UNI EN 1027 – UNI EN 12208):
0
1A
È la capacità di impedire infiltrazioni d’acqua sotto
50
2a
l’azione di una pressione differenziale (Pascal
100
3a
150
4a
200
5a
250
6a
300
7a
450
8a
600
9a
>600
Exxx
– Pa) tra interno ed esterno analoga a quella della prova di permeabilità all’aria. Ciò è stabilito dalla norma UNI EN 12208 che prevede nove classi raggiungibili dal serramento abbinate al metodo di prova A, relativo al serramento completamente esposto (1A, 2A, 3A... 9A).
82
4
RESISTENZA AL VENTO (UNI EN 12211 – UNI EN 12210):
Pressioni esercitate in fase di test CLASSE
P2 (a)
P1
P3
È la capacità di un infisso sottoposto a forti
0
pressioni e/o depressioni, come quelle causate
1
400
200
600
2
800
400
1200
3
1200
600
1800
4
1600
800
2400
5
2000
1000
3000
Exxx(b)
xxx
dal vento, di mantenere una deformazione ammissibile, di conservare le sue proprietà e di salvaguardare la sicurezza degli utenti. La UNI EN 12210 classifica l’infisso, a seconda delle pressioni
Non sottoposto a prova
(Pascal – Pa) del vento in cinque classi (1,2,3,4,5)
CLASSE DI PRESSIONE DEL VENTO
e tre classi per le deformazioni permanenti subite
1
A1
B1
C1
(A,B,C); l’abbinamento codifica la prestazione
2
A2
B2
C2
3
A3
B3
C3
4
A4
B4
C4
(C3,B5,A1 ecc). Di seguito riportiamo una tabella di comparazione tra le pressioni in Pascal e l’equivalente velocità del vento.
FRECCIA RELATIVA FRONTALE A
B
C
5
A5
B5
C5
Exxx
AExxx
BExxx
CExxx
Nella classificazione della resistenza al vento la cifra si riferisce alla classe di carico del vento e la lettera si riferisce alla freccia realitva frontale
Effetti del vento e comparazione tra pressione (Pascal-Pa) e velocità (Km/h)
Valore di tenuta all’acqua del serramento Campesato
Valori di tenuta al vento raggiunti dal serramento Campesato
SCALA DEI VENTI IN GRADI BAEUFORT
SITUAZIONE
0
Calma
EFFETTI DEL VENTO
km/h
PASCAL
Bonaccia, il fumo sale verticalmente
0
-
5
-
11
-
La direzione del vento è indicata dal fumo ma non dalla banderuola Si sente il vento in faccia e la banderuola si muove
1
Bava di vento
2
Brezza leggera
3
Brezza tesa
Le foglie ed i piccoli rami si muovono
19
-
4
Vento moderato
Si sollevano carta e polvere, si muovono i rami più sottili
30
42
5
Vento teso
Incominciano ad oscillare i piccoli alberi
35
58
45
93
55
142
65
200
Si muovo i grossi rami, è difficle usare l’ombrello Si muovo i grossi alberi, difficoltà a camminare controvento Si rompono i rami degli alberi, è molto difficile camminare all’aperto
6
Vento fresco
7
Vento forte
8
Burrasca
9
Burrasca forte
Cadono le tegole dai tetti
80
304
10
Tempesta
Sradicamento di alberi piccoli
95
426
11
Tempesta tropicale
Danni leggeri ai fabbricati
110
563
12
Uragano 1^ classe
Caduta di alberi grandi danni alle costruzioni non ancorate
120
675
SCALA DI SAFFIR SIMPSON
SITUAZIONE
EFFETTI DEL VENTO
km/h
PASCAL
1
Uragano 1^ classe
Caduta di alberi grandi danni alle costruzioni non ancorate
120
675
2
Uragano 2^ classe
Danni strutturali ai tetti e alle finestre
150
1058
3
Uragano 3^ classe
195
1803
4
Uragano 4^ classe
210
2080
5
Uragano 5^ classe
250
2950
Danni strutturali alle residenze di media dimensione Strutture vicino al mare completamente sommerse; danni ingenti alle strutture residenziali e industriali di media dimensione Distruzione pressochè totale delle costruzioni: evacuazione delle zone colpite
83
5
RESISTENZA ALL’EFFRAZIONE (UNI ENV 1627 ÷ UNI ENV 1630): Si determinano le caratteristiche di resistenza all’effrazione di finestre, porte, chiusure oscuranti sotto le azioni di carico statico, dinamico, attacco manuale compiute da attrezzi o congegni indicati nei metodi di prova; attraverso tali attrezzi e congegni si simulano le azioni più comunemente adottate dallo scassinatore che entra, dalle finestre, nelle abitazioni. Alla fine delle prove si rilevano i degradi ed il tempo occorsi per aprire l’infisso, e si stabilisce la classe di resistenza del serramento seguendo le indicazioni tabellari delle norme. Al termine della prova non si deve creare un’apertura accessibile entro i tempi previsti.
7 1181/0
ova n° rto di pr Rappo
6
2004) 14609( UNI EN statica torsione
°C . rticale 17,0 sse ve % U.R nta sull'a 47,0 ratura: ne dell'a Tempe e, rotazio al cip a: : in tte pr di prov 350 Umidità a che ba bientali Anta zioni am 90,38 le - Condi vertica 2,22 etri ll'asse Param ] ll'anta su o [N zione de applicat assima [mm] ia, rota Carico condar m se 0 ] ) ne tte m io 35 [m az (F max a che ba ntta Deform An residua 70,39 (a 1-a 0) Deformazione rticale 4,85 sse ve etri (a 2-a 0) Param nta sull'a ] [N o ne dell'a ] rotazio applicat assima [mm e, o al ic cip ar C m e prin 350 azione sidua [mm] (F max) e ricev Deform Anta ch re Rapporto di prova le n° 82,33 (a 1-a 0) Deformazione rtica 4,26 sse ve etri (a 2-a 0) Param nta sull'a o [N] ne dell'a ] at zio m ic ta pl [m ro a ap ndaria, Carico massim E' costituito da e seco 350 azione sidua [mm] (F max) e ricev Deform Anta ch re 76,24 (a 1-a 0) Deformazione - in data ) 70 ri 2, -a 0 et (a 2 Param - richiesta [N] plicato sima [mm] ap o ic as Car - in data m] ione m (F max) eformaz ne residua [m D ) azio da (a 1-a 0 --Deform tità tale (a 2-a 0) in quana si riferisce peSi mm e N 0-150 UNI E - Note: yo a to rm - oggetto le Mitu liti. alla no o digita richi prestabi brro nformità alib co C ca in i e: e erre ge ng eguita un utilizzat giiu ragg ata es zzature a è st ine attre La prov 04). - dimensioni - Macch 609(20 ova: pr 14 lla de 1-21 izione 2008-0 - Descr ova: - modello della pr - Data inazione
Determ
PROPRIETÀ MECCANICHE (UNI EN 12046-1, UNI EN 14608, UNI EN 14609, UNI EN 947, UNI EN 948, UNI EN 949, UNI EN 950 , UNI EN 1192 , UNI EN 13115):
della re
si
alla stenza
Campesato Guido & C. Snc Via Villafranca, 16 35010 - Campodoro (PD)
1181/07
2 pagine di rapporto di prova e 14 di allegato 2008-01-21 1192 2007-11-21
Finestra a quattro ante con apertura alla francese sia per le ante che ricevono sia per quelle che battono. Larghezza ed altezza Superficie totale Lunghezza dei giunti apribili
3,225x2,000 m 6,450 m2 15,803 m
Mondial 2000
- costruttore
Campesato Guido & C. Snc Via Villafranca, 16 - 35010 Campodoro (PD)
- matricola
CERT 1192/07
- data di arrivo
2007-11-21
- data delle prove
2008-01-21
Si esamina il comportamento degli infissi sottoposti toposti a sollecitazioni meccaniche che simulano le e errate manovre, verificano gli sforzi necessari all’apertura pertura e chiusura e la durabilità dell’insieme serramentomentoaccessori. Al termine delle prove le finestre tre non devono presentare rotture o deformazioni residue
Tecnico di Laboratorio Jacopo Amadio i. provato/ pione/i /ai cam egrale. ente al orme int clusivam pia conf ono es lo in co riferisc so si to sa mes rappor to è am guente segu el se cumen ti ne ente do i riporta del pres e de I risultat one duzio La ripro 6 06 4--0 04 5--0 05 1 del 20 2 Rev. P 13.2 FRD.PF
2 di 2 Pagina
I risultati riportati nel seguente rapporto si riferiscono esclusivamente al /ai campione/i provato/i. La riproduzione del presente documento è ammessa solo in copia conforme integrale. RDP 13.01 Rev. 4 del 2005-04-06
tali da comprometterne la funzionalità.
84
Direttore Tecnico del Laboratorio Alessandro Cibin
Pagina 1 di 2
7
ISOLAMENTO ACUSTICO (UNI EN ISO 140-3, UNI EN ISO 717-1 – UNI EN 14351-1): Ribadiamo il concetto concett di potere fono-isolante già espresso nella sezione sezion vetrocamera: è la capacità di un elemento elem di edificio di fornire pr protezione contro il rumore, ssalvaguardando la vivibilità d delle abitazioni. Si identifica co con Rw e si misura in dB. Ques Questo valore si può misurare diretta direttamente in laboratorio secondo la UNI EEN ISO 140-3 e UNI EN ISO 717-1, che prevedono la costruzione su misura di una doppia camera riverberante e la correzione delle misurazioni ottenute, oppure, entro il llimite di 38 dB e rispettando determinati vincoli, ricavare dalle tabelle riportate nella UNI EN 14351-1 14351-1.
FAC-SIMILE GARANZIA DECENNALE
CERTIFICAZIONE CE DEI PRODOTTI CAMPESATO PRESENTI NEL MANUALE USO E MANUTENZIONE
2010 EN 14351-1 : 2006 Finestra per esterni ad uso residenziale e commerciale
Serie Mondial 2000 - 2 ante LEGNO
2010 EN 13659 : 2004 Chiusura oscurante per uso sterno Resistenza al vento: classe 6
Permeabilità aria: classe 4 Tenuta all’acqua: classe 9A Resistenza al vento: classe C5 Abbattimento acustico (con vetro 33 dB): 36dB (-1; -4) Trasmittanza termica (con Ug=1,2 - Ψg=0,08): 1,46 W/m2K Fattore solare: 63 Trasmissione luminosa: 78% Capacità portante dispositivi di sicurezza: OK Sostanze dannose: assenti
85
Certificazione dei serramenti www.campesato.com Per obbligo di legge (EN 14351-1) tutti i serramenti devono essere certificati su una scala da 1 a 9 anche 1 è certificato
4
9
6½
2
5
L’alzante scorrevole ,con 2 ante scorrevoli, ha recentemente raggiunto la soglia massima di tenuta, un risultato unico per questa categoria di serramento.
Vi alleghiamo il documento redatto dal istituto nazionale di certificazione che ha asseverato le prove, eseguite all’interno della sede A.G.B.(Ferramenta) con la quale abbiamo collaborato per ottenere questo ambizioso risultato. 3500 m
m
2500 mm
PERMEABILITÀ ALL’ARIA (UNI EN 1026 – UNI EN 12207):
4 TENUTA ALL’ACQUA (UNI EN 1027 - UNI EN 12208):
86
PRESSIONE DI PROVA
Pmax in Pa
METODO DI PROVA A
-
0
0
1A
50
2a
100
3a
150
4a
200
5a
250
6a
300
7a
450
8a
600
9a
>600
Exxx
9a
È la caratteristica di una finestra chiusa di lasciar filtrare aria nel caso di una differenza di pressione tra interno ed esterno. La classificazione si valuta misurando le perdite d’aria conseguenti alle pressioni applicate che prevedoo quattro classi di prestazione (1,2,3,4).
È la capacità di impedire infiltrazioni d’acqua sotto l’azione di una pressione differenziale tra interno ed esterno. Ciò prevede nove classi raggiungibili dal serramento abbinate al metodo di prova A, relativo al serramento completamente esposto (1A, 2A, 3A... 9A).
Risultati ottenibili anche su superfici fino al 50% più grandi
Abbiamo eseguito i test di laboratorio per la certificazione a tutte le tipologie di serramenti della nostra gamma. Ne riportiamo di seguito un estratto:
MERANTI LAMELLARE “SERAYA”
C A MP CAM CA M P IO MPIO ON NE E TE ES S TA ATO O l. x h . 34 3 50 5 x 24 2 400 4 00 0 0 mm mm
BILICO ORIZZONTALE Criterio d’esame
Valori raggiunti 10° 18°
Isolamento Termico ESTERNO (UNI EN ISO 10077-1, 10077-2)
INTERNO
(Vetro: Ug = 1,1)
Unità di misura: W/m2 K Uw = 1,21 Permeabilità Aria (UNI EN 1026 - 12207) Tenuta Acqua (UNI EN 1027 - 12208) Resistenza Vento (UNI EN 12211 - 12210) Proprietà Meccaniche
4 3A C4
(UNI EN 12046-1, UNI EN 14608,UNI EN 14609, UNI EN 947,UNI EN 948, UNI EN 949, UNI EN 950 ,UNI EN 1192 , UNI EN 13115, UNI EN 14351-1):
Isolamento acustico (EN ISO 140/3 EN ISO 717/1)
MERANTI LAMELLARE “SERAYA”
FINESTRA 2 ANTE Criterio d’esame Isolamento Termico (UNI EN ISO 10077-1, 10077-2)
CAMPIONE TESTATO l. x h. 2300X2000 mm.
Valori raggiunti ES.
10°18°
Esito OK
10°18°
IN. ES.
IN.
(Vetro: Ug = 1,1)
Unità di misura: W/m2 K Uw = 1,30
Uw = 1,32
SEZ. SOLO LEGNO
Permeabilità Aria (UNI EN 1026 - 12207) Tenuta Acqua (UNI EN 1027 - 12208) Resistenza Vento (UNI EN 12211 - 12210) Proprietà Meccaniche
(UNI EN 12046-1, UNI EN 14608,UNI EN 14609, UNI EN 947, UNI EN 948, UNI EN 949, UNI EN 950 , UNI EN 1192 , UNI EN 13115, UNI EN 14351-1):
SEZ. LEGNO-ALLUM.
4 E 900 C4 Esito OK
Resistenza Effrazione 2 (UNI ENV 1627÷1630) Isolamento acustico: CON VETRO DA 42 dB (EN ISO 140/3 EN ISO 717/1): LEGNO 40 dB (-2;-5) - LEGNO/ALLUM. 41 dB (-2;-5)
CAM CA MP P PIO IONE IO O NE NE TE ES S TA STA ATO l . x h . 32 3 25X2 2 5 X2 25 X200 2 000 00 0 0 0 mm m .
MERANTI LAMELLARE “SERAYA”
FINESTRA 4 ANTE Criterio d’esame Isolamento termico (UNI EN ISO 10077-1, 10077-2)
Valori raggiunti ES.
10°18°
10°18°
IN. ES.
IN.
(Vetro: Ug = 1,1)
Unità di misura: W/m2 K Uw = 1,35 SEZ. SOLO LEGNO
Permeabilità Aria (UNI EN 1026 - 12207) Tenuta Acqua (UNI EN 1027 - 12208) Resistenza Vento (UNI EN 12211 - 12210) Proprietà Meccaniche
N.B. Nel caso in cui il serramento non rientri nei campi di applicazione (pesi-dimensioni) le ante laterali dovranno necessariamente essere fissate e bloccate. In caso di apertura totale delle ante il serramento non è garantito nella sua funzionalità. La stessa indicazione vale per i serramenti a tre ante.
Uw = 1,36 SEZ. LEGNO-ALLUM.
3 8A C4
(UNI EN 12046-1, UNI EN 14608, UNI EN 14609, UNI EN 947, UNI EN 948, UNI EN Esito OK 949, UNI EN 950 , UNI EN 1192 , UNI EN 13115, UNI EN 14351-1): Isolamento acustico: CON VETRO DA 42 dB (EN ISO 140/3 EN ISO 717/1): LEGNO 36 dB (-1;-3) - LEGNO/ALLUM. 38 dB (-1;-3)
87
Attestato di Conformità degli schermi oscuranti esterni Il sottoscritto
Giancarlo Campesato
legale rappresentante di CAMPESATO GUIDO & C. S.n.c. con sede in Via Villafranca n° 16, comune di CAMPODORO (PD) P.IVA 00986310282, dichiara sotto la propria responsabilità che gli schermi di nostra produzione codice
“ODO” “ODS” “OSA” “ODF43” “OSO” “OTL33” “O99” “OSA” “ODF43” “OSO” “OTL33” “ODO” “ODS” “O99”
“SDO” “SDO” “SDS” “SSA” “SDF43” “SSO” “STL43” “STL43” “S99” “SDS” “SSA” “SDF43” “SSO” “S99” destinati all’uso esterno, sono stati costruiti in conformità con la norma UNI EN 13659:2004. Campioni rappresentativi delle stesse tipologie sono stati da noi sottoposti ai test di “resistenza al vento” e di “sforzo di manovra” come prescritto dalla norma: i risultati sono contenuti nei rapporti di prova in possesso dell'Azienda e in copia presso l'archivio del laboratorio Prove Notificato:
prova di resistenza al vento: CLASSE 6 corrispondente alla massima classe di sicurezza raggiungibile
prova di sforzo di manovra: CLASSE 2 corrispondente al miglior risultato ottenibile; questo significa meccanismo di apertura molto morbido
Questo significa che gli schermi di nostra produzione sono certificati sicuri, che non avranno aperture pericolose ed improvvise in seguito a forti raffiche di vento, che la ferratura è idonea e molto facile da manovrare.
Tutta la produzione è sottoposta a controllo come richiesto dalla Norma UNI EN 13659:2004 In allegato consegniamo il Manuale istruzioni uso-manutenzione con le indicazioni dell’etichettatura secondo quanto previsto dal d.lg. 206/2005 “Codice del Consumo”, comprese le indicazioni per lo stoccaggio in cantiere e per la corretta posa in opera. Si declina ogni responsabilità per danni al manufatto, a persone e/o cose derivanti dalla inosservanza delle istruzioni riportate, compresa la carenza di manutenzione. CAMPESATO GUIDO & C. SNC Giancarlo Campesato
88
Attestato di Conformità dei serramenti esterni Il sottoscritto
Giancarlo Campesato
legale rappresentante di CAMPESATO GUIDO & C. S.n.c. con sede in Via Villafranca n° 16, comune di CAMPODORO (PD) P.IVA 00986310282, dichiara sotto la propria responsabilità che gli infissi di nostra produzione codice
“BOA” “BON” “FIA” “FIA” “BOA” “BON”
“FII” “FII” “FIN” “FAS” “FA1” “FIN” “FAS” “FA1” “FFA” “FFA” “FFI” “FFI” “FFN” “FPA” “FPI” “FPN” “PAS” “PAS” “PA1” “PA1” “PFA” “FFN” “FPA” “FPI” “FPN” “PFA” “PFI” “PFI” “PFN” “PFN” “POA” “POA” “PON” “PON” “PDV” “PDV” e tutte le loro varianti, destinati all’uso esterno, sono stati costruiti in conformità con la norma UNI EN 14351-1:2010. Campioni rappresentativi della stesse tipologie sono stati da noi sottoposti ai test di seguito elencati, come prescritto dalla norma: i risultati sono contenuti nei rapporti di prova in possesso dell'Azienda e in copia presso i laboratori Notificati: Cert-Treviso Tecnologia (CPD-N° 1600) e Legno-Legno (CPD-N° 1709).
Trasmittanza Termica Tenuta all’acqua Proprietà Meccaniche
Permeabilità all’aria Resistenza al vento Isolamento Acustico
I serramenti di nostra produzione sono certificati sicuri, mantengono inalterata nel tempo la loro funzionalità e sono pienamente conformi alla direttive europee su Prodotti da Costruzione e Risparmio Energetico/Emissioni in Atmosfera.
Tutta la produzione è sottoposta a controllo come richiesto dalla Norma UNI EN 14351-1:2010 In allegato consegniamo il Manuale istruzioni uso-manutenzione con le indicazioni dell’etichettatura secondo quanto previsto dal d.lg. 206/2005 “Codice del Consumo”, comprese le indicazioni per lo stoccaggio in cantiere e per la corretta posa in opera. Si declina ogni responsabilità per danni al manufatto, a persone e/o cose derivanti dalla inosservanza delle istruzioni riportate, compresa la carenza di manutenzione. CAMPESATO GUIDO & C. SNC Giancarlo Campesato
89
IL SERRAMENTO IN LEGNO
I PRODOTTI CAMPESATO STRUTTURA SERRAMENTO “Mondial 2000“ La sua struttura si basa su un profilo studiato per resistere alle sollecitazioni dovute all’uso, al peso del vetro e alle oscillazioni termiche. E’ realizzata con sezione mm. 70x83 in legno lamellare a tre strati (23+24+23) di prima scelta, essiccato al 11%±3%, privo di funghi o muffe. (1) CERNIERA “frizionata” prodotta in acciaio e zinco pressofuso; minuterie e coperture in plastica di alta qualità disponibili in vari colori. Portata massima per anta Kg 130 entro i campi d’applicazione stabiliti dalla casa costruttrice. La sua registrazione si esegue senza togliere l’anta. VETROCAMERA BASSO-EMISSIVO di serie da mm 4/20/5 spessore totale 29 mm a doppia sigillatura. Possono essere installati, come l’immagine, vetrocamera stratificati di varie tipologie o vetrotenda fino al raggiungimento dello spessore massimo di mm 43. (2)
(8)
COPRIFILI ad incastro in legno massello da mm 57x15 e 65x25 o sovrapposti di varie tipologie. Il nuovo sistema FISH EYE 180° permette una precisa posa del serramento e una reale apertura a 180° delle ante nel caso di montaggio a filo muro interno. SIGILLATURA con silicone acrilico colorato nella sede a V all’esterno dell’anta. (4) REGGIVETRO RAGGIATO da mm 15 di spessore ricavato dallo stesso profilo dell’anta con scelta tra quattro tipologie sotto riportate (5) PROFILO ANTA a tre battute realizzato con lo stesso tipo di legno usato per il telaio, disponibile in due sezioni: 70x82 o 70x114, qust’ultimo per montare serrature di sicurezza o per produrre finestre a bilico e serramenti scorrevoli. (6) (7) GOCCIOLATOIO in lega d’alluminio anodizzato per uso edilizio, incastrato sul traverso del telaio; permette lo scarico dell’acqua. Per esigenze estetiche è possibile ricoprire il gocciolatoio con un profilo di legno, in sintonia con il serramento. (7)
(1)
colore lato interno
DOPPIA GUARNIZIONE IN TPE termoplastico espanso tubolare a norme UNI 9122/2 a tenuta termica e acustica. Migliora notevolmente le prestazioni rispetto alle guarnizioni tradizionali. E’ garantita la compatibilità con le vernici all’acqua applicate sul nostro serramento. (8)
Soluzioni reggivetro personalizzate, in base alla scelta del vostro stile MONDIAL REGGIVETRO STANDARD
90
(2)
(4)
(5)
colore lato esterno
(6)
colori disponibili per le coperture
bianco
bronzo
marrone
simil ottone
cromo satinato
La sezione è rappresentata con verniciatura bicolore per una completa personalizzazione
MONDIAL REGGIVETRO SQUADRATO
MONDIAL REGGIVETRO BAROCCO
bianco
bronzo
marrone
simil ottone
cromo satinato
CERNIERA ANGOLARE
CERNIERA 3D
MONDIAL REGGIVETRO TRIANGOLARE
91
CHIUSURE
maniglie
• CHIUSURA CENTRALE A NOTTOLINI A PIÙ PUNTI CON BLOCCAGGI SU INCONTRI REGOLABILI LATERALI, SUPERIORI E INFERIORI CON FINITURA ZINCO SILVER. • CHIUSURA DI SICUREZZA SICURTOP O POSEIDON CON PIÙ PUNTI DI SERRAGGIO. • SISTEMA ANTA RIBALTA PER QUALSISI TIPO DI FINESTRA E PORTAFINESTRA. • LAMA PARAFREDDO APPLICABILE SU QUALSIASI PORTA FINESTRA E PORTONCINO.
BRONZO
CROMO SATINATO
OTTONE LUCIDO
• ANTIPANICO SU PORTEFINESTRE. • SISTEMA ANTI EFFRAZIONE.
cerniere disponibili
CERNIERA 3D: Indicata per portefinestre e portoni ingresso. La sua regolazione è tridimensionale.
catenaccio centrale a leva
nodo centrale simmetrico
Con chiusura inferiore e superiore applicato di serie su aperture a più ante
diametro disponibile: ø 16 - ø 20
soglie alluminio ALLUMINIO - FINITURA: ARGENTO
ALLUMINIO - FINITURA: ARGENTO
ALLUMINIO - FINITURA: ARGENTO
ALLUMINIO - FINITURA: ELETTROCOLORE
ALLUMINIO - FINITURA: TESTA DI MORO
ALLUMINIO - FINITURA: ELETTROCOLORE
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zanzariere - disponibili su richiesta zanzariere motorizzate
PLISSETTATA
A MOLLA FRIZIONATA
A CATENELLA
traversina alla campagnola
traversina alla campagnola barocco
oblò a bilico orizzontale rotazione a 360 °
scorrevole parallelo
portafinestra scorrevole a libro
portafinestra alzante scorrevole 4 ante
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I PRODOTTI CAMPESATO Il serramento in legno-alluminio è il perfetto connubio di due sistemi costruttivi, la somma dei pregi del legno, l’isolamento termico naturale, la sua bellezza, la malleabilità del materiale, uniti a quelli dell’alluminio, l’assenza totale di manutenzione e la pregevolezza estetica. Dal punto di vista costruttivo il serramento è composto da un infisso in legno al quale viene applicato tramite clips un rivestimento esterno in alluminio, il tutto all’insegna del confort termico e acustico. SALDATURA Il rivestimento esterno in alluminio è formato da profili trafilati di spess.1,5 mm. saldati in tutti gli angoli, diversamente dall’uso comune, e questo garantisce la massima robustezza a tutto l’insieme; la verniciatura eseguita dopo la saldatura assicura angoli con tenuta perfetta, completamente protetti dalla vernice, e migliora l’estetica del prodotto finale. (1)
(7)
GUARNIZIONE IN EPDM PER IL VETROCAMERA a tenuta termica e meccanica, svolgono la stessa funzione eseguita dal silicone nella versione “solo legno”. (2) PROFILI in alluminio e legno a scelta tra quattro tipologie. Vedere sezioni sottostanti. PROFILO ANTA a tre battute realizzato con lo stesso tipo di legno usato per il telaio, disponibile in due sezioni: 98x82 o 98x111, quest’ultimo per montare serrature di sicurezza o per produrre finestre a bilico e serramenti scorrevoli. Spessore totale anta mm.98. (4) INTERCAPEDINE tra i due profili generata dalle clips: evita la formazione di condensa. L’utilizzo delle clips per l’applicazione del rivestimento permette una sostituzione facile e veloce dell’alluminio o del vetro, nel caso in cui fossero accidentalmente danneggiati, senza toccare il serramento in legno. (5)
(2)
(5) (4) (6) (1) (5)
GUARNIZIONE IN TPE termoplastico espanso tubolare a norme UNI 9122/2 a tenuta termica e acustica. E’ garantita la compatibilità con le vernici all’acqua applicate sul nostro serramento. (6) CERNIERA “frizionata” prodotta in acciaio e zinco pressofuso; minuterie e coperture in plastica di alta qualità disponibili in vari colori. portata massima per anta Kg 130 entro i campi d’applicazione stabiliti dalla casa costruttrice.
Soluzioni reggivetro personalizzate, in base alla scelta del vostro stile
VETROCAMERA BASSO-EMISSIVO di serie da mm 4/20/5 spessore totale 29 mm a doppia sigillatura. Possono essere installati, come l’immagine, vetrocamera stratificati di varie tipologie o vetrotenda fino al raggiungimento dello spessore massimo di mm 38. (7)
CLASS SOFT
94
S
CLASS QUADRA
Q
IL SERRAMENTO IN LEGNO-ALLUMINIO
(8)
colori disponibili per le coperture
bianco
bronzo
marrone
simil ottone
cromo satinato
(9)
CLASS SOFT QUADRA
SQ
CLASS QUADRA SOFT
QS
bianco
bronzo
marrone
STRUTTURA SERRAMENTO la sua struttura si basa su un profilo studiato per resistere alle sollecitazioni dovute all’uso, al peso del vetro e alle oscillazioni termiche. Spessore totale telaio mm.82 (9)
simil ottone
CAMERA DI COMPENSAZIONE costruita secondo il concetto del “Giunto aperto“: attraverso i fori applicati sul traverso inferiore telaio alluminio, agevola il deflusso di acqua e aria penetrati ad alta pressione dall’esterno. (8)
cromo satinato
CERNIERA ANGOLARE
CERNIERA 3D
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LAVORAZIONI PER LE DUE FINITURE DELL’ALLUMINIO
ANGOLO SALDATO: FINITURE VERNICIATE. La parte esterna in alluminio che protegge il serramento di legno dagli agenti atmosferici e dall’usura può essere verniciata con tutti i colori RAL Pulver o con colori metallizzati. L’unione dei componenti viene effettuata tramite saldatura che garantisce la massima qualità e robustezza del prodotto assicurando anche il miglior grado di finitura dopo la verniciatura.
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ANGOLO ASSEMBLATO: FINITURE PRESTAMPATE. Nel caso in cui si preferisca che l’alluminio, di protezione del profilo in legno, abbia finitura prestampata con effetto decorato legno o anodizzata, l’unione dei suoi componenti viene effettuata tramite cianfrinatura che garantisce la perfezione dell’unione e la continuità della lavorazione.
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CHIUSURE
maniglie
• CHIUSURA CENTRALE A NOTTOLINI A PIÙ PUNTI CON BLOCCAGGI SU INCONTRI REGOLABILI LATERALI, SUPERIORI E INFERIORI CON FINITURA ZINCO SILVER. • CHIUSURA DI SICUREZZA SICURTOP O POSEIDON CON PIÙ PUNTI DI SERRAGGIO. • SISTEMA ANTA RIBALTA PER QUALSISI TIPO DI FINESTRA E PORTAFINESTRA. • LAMA PARAFREDDO APPLICABILE SU QUALSIASI PORTA FINESTRA E PORTONCINO.
BRONZO
CROMO SATINATO
OTTONE LUCIDO
• ANTIPANICO SU PORTEFINESTRE. • SISTEMA ANTI EFFRAZIONE.
cerniere disponibili
catenaccio centrale a leva
Con chiusura inferiore e superiore applicato di serie su aperture a più ante
CERNIERA ANGOLARE: con regolazione tridimensionale. Di serie su finestre e portefinestre.
soglie alluminio ALLUMINIO - FINITURA: ARGENTO
ALLUMINIO - FINITURA: ARGENTO
ALLUMINIO - FINITURA: ARGENTO
ALLUMINIO - FINITURA: ELETTROCOLORE
ALLUMINIO - FINITURA: TESTA DI MORO
ALLUMINIO - FINITURA: ELETTROCOLORE
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zanzariere - disponibili su richiesta zanzariere motorizzate
PLISSETTATA
A MOLLA FRIZIONATA
• traverso centrale • pannello diamante • zoccolo inferiore portafinestra
A CATENELLA
particolare portafinestra legno interno alluminio esterno
nodo centrale simmetrico
rivestimento alluminio esterno: in evidenza il nodo centrale e la parte inferiore
infisso con raggiera rivestito in alluminio esterno
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I PRODOTTI CAMPESATO
NOVITÀ À NASCOSTE C’è ma non si vede. É questo il bello della ferramenta a scomparsa. La nuova ferramenta non è visibile guardando il serramento e consente l’apertura dell’anta fino ad un massimo di 95°.
100
LINEA “PLANAR” APERTURE CON CERNIERE A SCOMPARSA
BELLEZZA, ISOLAMENTO E SICUREZZA Agli occhi dei clienti il vantaggio maggiore è sicuramente il risultato estetico. Le cerniere non si vedono ed il serramento diventa quasi un elemento decorativo come un quadro fissato alla parete. E’ probabilmente questo il maggior motivo per cui viene scelto un serramento con ferramenta a scomparsa. Questa tipologia di serramento mantiene inalterato l’isolamento termico-acustico e, non ultima, la sicurezza dell’abitazione.
soluzioni coprifilo complanare
SOFT
QUADRA
101
FERRAMENTA A SCOMPARSA APPLICABILE NEL SERRAMENTO IN LEGNO - ALLUMINIO
FERRAMENTA A SCOMPARSA APPLICABILE NEL SERRAMENTO IN LEGNO
65 105
Particolare ferramenta a scomparsa.
Le aperture con ferramenta a scomparsa sulle tipologie portafinestra, prevedono le soglie in legno o alluminio come da disegno
Particolare dell’anta planare al coprifilo
Soluzioni con coprifilo complanare
STANDARD
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SQUADRATO
TRIANGOLARE
BAROCCO
La tipologia di serramento con ferramenta a scomparsa consente di ottenere due importanti vantaggi, la non visibilità delle cerniere e l’adozione di particolari coprifili montati in planare all’anta che conferiscono un notevole effetto estetico. In questa tipologia è previsto comunque il montaggio dei normali coprifili come visibile nelle illustrazioni.
Altri esempi di soluzioni con coprifilo non complanare
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Progetto e stesura tecnica: Ufficio Tecnico Campesato Guido & C. snc Direzione operativa: Vitangelo Stellacci Realizzazione grafica: Diade Design - Rubano (PD) Stampa: La Grafica Faggian srl - Campodarsego (Pd) Š Edizione Novembre 2012 Vietata la riproduzione anche parziale del testo e delle immagini. Tutti i diritti sono riservati a Campesato Guido & C. snc Campesato Guido & C. snc si riserva il diritto di modificare in qualsiasi momento e senza preavviso le immagini, le caratteristiche e i dati tecnici dei prodotti illustrati. I colori, le tinte e le finiture riportati nel presente catalogo possono subire leggere variazioni nel processo produttivo.
aggiornamento NOVEMBRE 2012 guida alla scelta del serramento GUIDE TO CHOOSING YOUR DOOR AND WINDOW FRAME
CAMPESATO GUIDO & C snc via Villafranca, 16 • 35010 Campodoro PD tel. 049 9065125 • fax 049 9065666 www.campesato.com • info@campesato.it
prodotto italiano Italian products
guida alla scelta DEl serramento GUIDE TO CHOOSING YOUR DOOR AND WINDOW FRAME