RISPARMIO ENERGETICO
La sede Campesato utilizza energie rinnovabili e recupera energia termica dai truccioli derivati dalle lavorazioni.
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CERTIFICAZIONE ENERGETICA Diamo un quadro generale delle azioni intraprese nell’ottica di un minor dispendio energetico. La direttiva sul risparmio energetico nell’edilizia e i decreti 192/2005 e 311/2006 che ne recepiscono i dettami hanno introdotto la certificazione energetica degli edifici, documento che sta cambiando il volto alla filiera produttiva dei serramenti, privilegiando quelle aziende che hanno sempre perseguito la qualità come concetto primario.
La certificazione energetica definisce una classificazione dell’edificio in base al suo fabbisogno di Kwh/mq di superficie; praticamente assomiglia molto alle targhette energetiche che si trovano sugli elettrodomestici, quindi potremo avere una casa in classe A, B,C ….
La situazione è di continuo fermento: alcuni enti sono stati precursori dell’attuazione di queste indicazioni, molti altri, sia a livello regionale che locale, si stanno velocemente adeguando, scrivendo un proprio regolamento interno da far rispettare a progettisti, costruttori e produttori di manufatti/impianti. Massima attenzione è rivolta alle prestazioni degli involucri edilizi, che devono ridurre sensibilmente le dispersioni termiche in inverno e l’irraggiamento eccessivo in estate. La trasmittanza termica la fa da padrone, infatti le linee legislative che abbinano risparmio energetico e detrazioni IRPEF del 55%, i decreti 192/2005 e 311/2006 ne parlano ampiamente, indicandone i valori massimi ammissibili per ogni prodotto.
ESEMPIO DI PROCESSO EDILIZIO DELLA QUALITÀ ENERGETICA
PROCESSO ATTUATIVO
CONCEZIONE Individuazione di esigenze e requisiti Programmazione delle fasi successive PROGETTAZIONE Progettazione preliminare Progettazione definitiva Progettazione esecutiva REALIZZAZIONE Progettazione operativa Costruzione Controllo in corso d’opera Consegna
GESTIONE PROCESSO Uso e gestione GESTIONALE Manutenzione Adeguamento tecnologico e funzionale Demolizione e riciclo
Definizione degli obiettivi di qualità energetica (classe A,B,C, ecc.) Scelta delle soluzioni PROGETTO
Verifiche cantiere
CERTIFICATO ENERGETICO
Gestione certificato (limite 10 anni)
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kWh/m2 anno
15 30 50
A
2002: CasaClima (Provincia di Bolzano)
Limite PassiHouse
2006: EcoDomus.vi (provincia di Vicenza) 2006: Sacert (Milano)
B
Regolamento Edilizio tipo provinciale
C
70
2007: Abiteco (Trentino)
Limite massimo provincia di Bolzano
D
90
2007: Ecoabita (Reggio Emilia)
2007: (Torino) 2007: (Roma) 2008: (Liguria)
E
120
Range 2008: (Lombardia) L10/91 2008: (Emilia Romagna)
F
160
2008: (Toscana)
G
I MODELLI ATTUALMENTE IN VIGORE
FABBISOGNO DI CALORE LIMITI PREVISTI PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA
Il coefficiente di trasmittanza termica Uw indica quanta energia (calore/refrigerazione) disperde il serramento attraverso la sua superficie. L’entità di tale numero si esprime in W/mq K ed è direttamente proporzionale alla dispersione di calore che si ha attraverso il serramento.
TRASMITTANZA TERMICA E ZONE CLIMATICHE Tutti i decreti individuano il serramento quale “punto cruciale“ dell’involucro edilizio: essendo l’unico mezzo per il passaggio tra l’ambiente interno e l’esterno è di conseguenza l’elemento la cui QUALITA’ è fondamentale per il comfort abitativo. Le tabelle relative agli infissi suddividono l’Italia in zone climatiche:
(A) In caso di nuove costruzioni, nella scelta dell’infisso in base alle perstazioni termiche entrambe le tabelle A e B devono essere rispettate, non sono in alternativa reciproca.
(B)
(C)
D.lgs 311/2006 - aggiornamento al D.lgs 192/2005 - Valori limite della trasmittanza termica U delle chiusure trasparenti comprensive degli infissi espressa in W/m2K Zona Climatica
Dal 1 gen. 2010 U (W/m2K)
A
4,6
B
3,0
C
2,6
D
2,4
E
2,2
F
2,0
D.lgs 311/2006 - aggiornamento al D.lgs 192/2005 - Valori limite della trasmittanza centrale termica U dei vetri espressa in W/m2K Zona Climatica
Dal 1 luglio 2008 U (W/m2K)
Dal 1 gen. 2011 U (W/m2K)
A
4,5
3,7
B
3,4
2,7 2,1
C
2,3
D
2,1
1,9
E
1,9
1,7
F
1,7
1,3
D.M. 26/01/2010 linee legislative finanziaria 2010 in materia di risparmio energetico; detrazioni d’imposta del 55%.
Allegato B articolo 2
Valori limite della trasmittanza termica Finestre comprensive di infissi Dal 1 gen. 2010 per tutte le tipologie di edifici - U (W/m2K) A 3,7 B 2,4 C 2,1 D 2,0 E 1,8 F 1,6 La tabella (C) è suscettibile di modifiche da parte degli organi ministeriali in qualsiasi momento Zona Climatica
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EDIFICI NUOVI
RISTRUTTURAZIONI
Si noterà che l’Italia è stata suddivisa in zone climatiche in funzione della temperatura, i cosiddetti “gradi giorno“, di ogni comune. I gradi giorno sono la somma delle differenze positive tra la temperatura interna della stanza, stabilita in 20°, e la temperatura media esterna giornaliera. Quindi, più alto è il valore dei gradi giorno più il clima è rigido, dunque più basso sarà il valore Uw richiesto al serramento. È stata disegnata una mappa, puramente indicativa, per aiutarvi ad individuare la zona climatica di appartenenza: in ogni caso la suddivisione esatta delle zone è verificabile negli allegati ai decreti legislativi.
MAPPA DELLE ZONE CLIMATICHE SECONDO DPR 412/93 SUDDIVISIONE ZONE CLIMATICHE GG = gradi giorno
BZ
AO
VB VA CO BI
NO
TO AT
TV BS
PR
GE
TS
VE
PD
ZONA B 601≤GG≤900
RO
MN
PC
IM SV
VI
VR
CR
AL
CN
ZONA A GG≤600
GO
MI PV
UD
PN
BG
LO
VE
BL
TN
SO LC
FE RE
MO
BO
SP MS LU PI LI
FC PT
PO
ZONA C 901≤GG≤1400
RA RN PU
FI
ZONA D 1401≤GG≤2100
AN AR
SI
MC
PG GR
TE
TR RI
VT
ZONA E 2101≤GG≤3000
AP
AQ
ZONA F GG≤3001
PE CH
RM FR
IS
CB
FG
LA CA OT
NA
SS
BA
BN AV SA
PZ
BR
MT TA
NU
OR
LE
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VS CI
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CA
CZ
CR
VV ME
PA
RC
TP CL
EN
CT
AG RG
NI
SR
www.eurometeo.com/italian/read/doc_zone-climatiche
I valori di trasmittanza termica del serramento Campesato rispettano ampiamente i limiti massimi consentiti per le varie zone climatiche, e sono addirittura in linea con quelli previsti dal progetto “CasaClima“ della provincia di Bolzano. 15