Bilancio sociale CESTAS
cooperazione conoscenza capacitĂ 2010
bilancio sociale cestas 2010 Progetto editoriale/Francesca Servidio, Uber A. Alberti Coordinamento di redazione/Francesca Servidio Grafica/Cristina Graziani, cri.graziani@gmail.com Foto/Archivio fotografico CESTAS/pag 37 Annamaria Mazzei/pag 53 live w mcs Editing/Agenda www.agendanet.it Stampa/Tipografia SATE S.r.l., Ferrara/luglio 2011 Si ringraziano Carla Abbattista e Manfredi Liparoti di Agenda e tutti i collaboratori CESTAS in Italia e nel mondo che, a vario titolo e per settori di competenza, hanno contributo all’aggiornamento dei dati relativi ai progetti e alla raccolta del materiale fotografico. Scaricabile dal sito www.cestas.org
Bilancio sociale CESTAS 2010
2
Il nostro sguardo possibile “C” come cambiamento. “C” moltiplicato per tre come: Coerenza politica Capacità specializzata Collaborazione pianificata Le tre “C”, indicate come prospettiva politica e organizzativa da seguire nel nostro bilancio sociale 2009, hanno guidato l’articolazione delle nostre attività e si trovano al centro del racconto dell’azione associativa che presentiamo con il nostro settimo Bilancio sociale consecutivo, quello del 2010. Coerenza politica: si è tradotta nel governo degli interessi legittimi, ancorché diversi, dei nostri interlocutori esterni, che hanno portato a consolidare la nostra identità e riconoscibilità nell’ambito della formazione superiore con l’accreditamento presso la Regione Emilia-Romagna oltre che alla Regione Marche e il riconoscimento della personalità giuridica presso il Ministero degli Interni. Capacità specializzata: viene espletata attraverso la nostra rete nazionale e internazionale composta da oltre 400 istituzioni e organizzazioni collaboratrici, 13 enti finanziatori principali e tantissimi partner con cui lavoriamo nei 23 Paesi d’intervento.
1
Ulrich Beck, Macht und Gegenmacht im globalen Zeitalter, Suhrkamp Verlag Frankfurt am Main, 2002.
Nel 2010 CESTAS ha realizzato 33 progetti di cooperazione internazionale, advocacy ed educazione alla cittadinanza mondiale: 14 sono interventi nel settore della Salute, 3 in quello del Buon governo e dello Sviluppo partecipativo, 2 nel settore Ambiente, 4 per il Gender empowerment, 5 sono di Advocacy e 5 di Educazione alla cittadinanza. Nell’ambito formativo, CESTAS è presente in 8 Paesi con 42 progetti formativi tra corsi, master e corsi di alta formazione, di cui 16 in America Latina, 8 in Africa, 15 in Italia e 3 in Libano.
In particolare le attività sanitarie e quelle formative sono al centro della nostra politica istituzionale. Nel 2010 sono stati promossi 42 progetti di formazione in collaborazione con 7 Università italiane e straniere, 5 Ministeri e 4 centri specializzati. Inoltre grazie alle nostre attività di cooperazione sanitaria 50 ospedali e 8 Ministeri della Salute offrono servizi sanitari ad oltre 500.000 beneficiari. Collaborazione pianificata: rappresenta la nostra “cultura organizzativa”, i cui elementi sono costituiti dalla qualità e dall’intensità dei rapporti dell’organizzazione con se stessa e con il mondo esterno. Un approccio culturale e organizzativo comune, che abbiamo definito come il necessario “realismo cosmopolita della società civile globale”1. Non potendo abbandonare il principio dell’empirismo storico per l’analisi dei fenomeni sociali, la scelta dell’approccio realistico ci pone al riparo da derive idealistiche. Collaborazione pianificata significa dimostrare che lo sguardo locale e nazionale è deficitario nella ricerca della capacità d’azione, perché rimane irretito in un circuito auto-confermativo e pessimista. Lo sguardo collaborativo non è pessimista né ottimista, è “scettico e autocritico”.
3
Il mondo che affrontiamo ogni volta che iniziamo un’azione di trasformazione sociale non ci deve apparire oscurato dal pessimismo culturale e nemmeno illuminato dalla fede per modernità, globalizzazione, crescita, decrescita o altri credi religiosi. La caratteristica principale del nostro sguardo realista e pianificato, è semplicemente essere un “altro sguardo possibile”.
Nel condividere con voi il nostro lavoro e il nostro “viaggio errante”, voglio ringraziare la curatrice del Bilancio sociale, la dottoressa Francesca Servidio, la sua collaboratrice Stefania Palmas, Cristina Graziani che ha curato la grafica, Carla Abbattista e Manfredi Liparoti di Agenda, per il rigore metodologico e la qualità informativa elaborata nei tre capitoli che seguono.
Il nucleo strategico e valoriale del “nostro sguardo possibile”, la nostra azione che passiamo a presentarvi nei capitoli che seguono, è la lotta contro le diseguaglianze e la ricerca di una transizione verso l’accesso universale al godimento dei diritti dell’uomo, promuovendo uno spirito di equità, giustizia sociale e solidarietà. Equità ed efficienza, nella promozione e nell’esecuzione dei progetti di alta formazione e di cooperazione allo sviluppo, sono i nostri vincoli programmatici che intendiamo continuare a seguire.
La duplicità delle nostre attività istituzionali, la Formazione e la Cooperazione, hanno determinato l’architettura del documento che vi presento e invito a leggere.
Uber A. Alberti Presidente CESTAS
4
Nota metodologica Il Bilancio sociale, giunto alla settima edizione, è il risultato di un processo continuo di riflessione e analisi dell’associazione sul proprio lavoro e sui risultati che questo produce. È un percorso volto al proprio miglioramento e rappresenta lo strumento principale di comunicazione, trasparenza e rendicontazione sociale verso tutti gli attori con cui l’associazione collabora. Il documento segue una logica trasversale per lo sviluppo dei contenuti basata su settori tematici e tipologie di intervento, secondo una distribuzione territoriale dei progetti. Questo Bilancio sociale prende in esame l’anno solare 2010 (1 gennaio - 31 dicembre 2010) e, al fine di fornire al lettore una visione più ampia del percorso storico dell’associazione, talvolta fa riferimento, in un’ottica comparativa, ad alcuni dati significativi degli esercizi degli anni precedenti.
Approvate dal Consiglio del 15 aprile 2011 con deliberazione n. 147 - Atto di Indirizzo ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. A) del D.P.C.M. 21 marzo 2001 n. 329.
2
Il Bilancio sociale è stato stampato nel mese di luglio 2011 in 300 copie, su carta riciclata certificata. Le copie della pubblicazione sono state inviate ai principali stakeholder dell’associazione, alle sedi decentrate CESTAS nel mondo e verranno distribuite in occasione dei diversi eventi organizzati durante il secondo semestre del 2011. Il Bilancio sociale, insieme al bilancio d’esercizio e alla nota integrativa, è disponibile sul sito www.cestas.org. Viene inoltre diffuso attraverso la newsletter CESTAS inviata a più di 4.000 contatti.
I riferimenti metodologici che hanno guidato la redazione di questa edizione del Bilancio sociale sono le “Linee guida per la redazione del Bilancio sociale delle organizzazioni non profit” realizzate dall’Agenzia per le Onlus in collaborazione con Altis2, che a loro volta seguono le “Linee guida per il reporting di sostenibilità” elaborate nell’ottobre 2006 dalla Global Reporting Initiative (GRI3). CESTAS in qualità di ong riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri è tenuta al rispetto della legge 49/1987.
5
Indice 2
Il nostro sguardo possibile
4
Nota metodologica
6
Chi siamo
10
Modello di governance
12
Risorse umane
15
Mappa degli stakeholder
16
Formazione
18
Mappa dei progetti di formazione
20
Progetti di formazione 2010 - Italia
27
Cooperazione internazionale allo sviluppo
28 30
Mappa dei progetti di cooperazione internazionale, advocacy, educazione alla cittadinanza mondiale Progetti in America Latina
38
Progetti in Africa
45
Progetti nel Mediterraneo
47
Advocacy
51
Educazione alla cittadinanza mondiale
56
Aspetti economici e finanziari
60
Rendiconto gestionale 2010
64
Bilancio d’esercizio
70
Nota integrativa
84
Certificazione esterna
86
Pensando al futuro
87
Contatti
88
Come sostenerci
6
Chi siamo NOME
NASCITA RESIDENZA
3
CESTAS (Centro di educazione sanitaria e tecnologie appropriate sanitarie) è un’organizzazione non governativa e un ente di formazione accreditato3. 30 marzo 1979. Sede legale a Bologna.
DOVE OPERA
Attivo in più di 23 Paesi del mondo tra Europa, America Latina, Africa e Mediterraneo.
RUOLO
È un’organizzazione senza fini di lucro, apartitica e contraria a qualsiasi forma di discriminazione, che ha lo scopo di promuovere l’appropriazione sociale della conoscenza, il diritto alla salute, l’imprenditoria femminile e l’uguaglianza di genere, lo sviluppo partecipativo legato al buon governo e la salvaguardia dell’ambiente.
VISION
CESTAS si impegna per la creazione di un partenariato globale tra nord e sud del mondo, per la riduzione degli squilibri economici e sociali. Crede nella cooperazione internazionale allo sviluppo e nell’investimento nelle capacità e conoscenze degli individui quale strumento per la creazione di ponti tra diversi gruppi e attori sociali, tra locale e globale, tra soggetti inclusi ed esclusi. CESTAS promuove lo sviluppo di una cultura di solidarietà e di equità tra i popoli.
MISSION
CESTAS opera per la diffusione dei valori della solidarietà e per la difesa dei diritti dell’uomo, partendo dalla convinzione che lo sviluppo non derivi solamente dalla crescita economica ma, soprattutto, dall’empowerment delle risorse umane.
Statuto scaricabile dal sito www.cestas.org
CESTAS crede nella promozione di una solidarietà partecipata in grado di coinvolgere un numero sempre maggiore di attori sociali, al fine di innescare cambiamenti profondi nelle relazioni politiche ed economiche tra nord e sud del mondo. Guidato da questa missione e da questa visione del mondo e del futuro, CESTAS realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e percorsi di alta formazione, oltre che campagne di educazione alla cittadinanza globale e attività di advocacy.
7
AMBITI DI INTERVENTO
ACCREDITAMENTI E RETI
CESTAS promuove:
CESTAS è una ong riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri4 ed è associazione di promozione sociale e per le attività di educazione allo sviluppo riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali5.
- Progetti di formazione e programmi di cooperazione internazionale allo sviluppo; - Iniziative e percorsi di alta formazione professionale e di specializzazione in Italia e all’estero: master universitari, corsi di alta formazione universitaria, corsi di specializzazione, summer e winter school; - Campagne di educazione alla cittadinanza globale, attività di advocacy per sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi sui temi dell’accesso universale alle cure sanitarie, dello sviluppo sostenibile e della pace; - Studi e ricerche sui temi della salute, dell’imprenditoria femminile, dell’uguaglianza di genere e della coesione sociale, anche in collaborazione con centri di ricerca e Università; - Network a livello nazionale e internazionale per alimentare il dibattito sulle politiche di sviluppo dei popoli, sul contrasto alla povertà e sulla difesa dei diritti umani; - Innovazione, utilizzo e promozione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) per la costruzione di senso sociale; Attestato di idoneità del 12/10/1988. Data di accreditamento 20/02/1987 con D.M. n. 1987/128/1906/1D 5 Riconoscimento del 24/10/2007 4
- Rapporti di collaborazione e cooperazione con Enti locali, Università, centri di ricerca, agenzie di sviluppo, Regioni e Ministeri per la realizzazione di azioni e progetti.
Altro importante risultato è il riconoscimento della personalità giuridica del CESTAS da parte del Ministero degli Interni. Un provvedimento significativo per una ong, che rappresenta un’ulteriore garanzia di solidità finanziaria e gestionale. È riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna come ente di formazione superiore, continua e permanente e dalle Regione Marche come ente per la formazione superiore e continua: due importanti riconoscimenti al valore e alla qualità di un’attività di formazione intesa come strumento per promuovere l’appropriazione sociale della conoscenza e il cambiamento. CESTAS è tra i soci fondatori del Coonger (Coordinamento delle ong dell’Emilia-Romagna) e del Cocis (Coordinamento delle organizzazioni non governative per la cooperazione internazionale allo sviluppo). Inoltre fa parte dell’Associazione italiana delle ong e del Coordinamento delle ong nella Regione Marche. È membro della Rete europea di Azione per la salute globale e degli Stati generali della cooperazione italiana. Nell’ottobre 2007, CESTAS ha promosso, insieme ad altre otto istituzioni latinoamericane, la costituzione della Red internacional de investigación y formación en salud perinatal (Retinsap).
8
Nel 2005 CESTAS ha aperto la Biblioteca Ecosostenibile, accreditata come biblioteca pubblica. Nel 2006 ha creato, in collaborazione con la casa editrice “L’Orecchio di Van Gogh”, la collana editoriale “Maia - Studi di genere salute e sviluppo locale” grazie al Centro di documentazione sul genere e lo sviluppo locale. Dal 18 settembre 2009 CESTAS è socio aderente dell’Istituto italiano della donazione che ha concesso all’associazione l’utilizzo del marchio “Donare con fiducia” che attesta la gestione trasparente dei fondi. CESTAS aderisce anche alla Carta della donazione, che rappresenta il primo codice etico italiano di autoregolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi da parte delle organizzazioni non profit. CESTAS è inoltre accreditato: - presso l’albo del Servizio civile nazionale dal 12 maggio 2008; - come ente per la formazione continua (ECM) presso il Ministero della Sanità da settembre 2005; - come associazione operante per la pace, i diritti umani, la cooperazione e la solidarietà internazionale ai sensi della L.R. 9/2002 presso la Regione Marche dal 12 gennaio 2006; - come associazione che svolge attività nel campo della lotta alle discriminazioni (Registro Unar)6; 6
Nota di iscrizione n. 71 del 10/06/2005
- come membro del Tavolo della pace della Provincia di Bologna.
CODICE ETICO Il codice etico, scaricabile dal sito internet www.cestas.org, è un atto volontario, volto a regolare eticamente e a modificare nel tempo il modo di costruire le proprie relazioni interne ed esterne. Il codice etico di CESTAS individua al suo interno l’elenco dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’associazione verso i diversi stakeholder. In questo modo l’associazione mira a sviluppare un rapporto fiduciario con gli stakeholder e con gli attori sociali con cui entra in contatto nello svolgimento delle proprie attività e che partecipano a diverso titolo alla realizzazione della propria mission. Nel 2010, inoltre, CESTAS ha creato il Comitato etico, che ha la missione di garantire e implementare la trasparenza dell’operato dell’associazione in Italia e nel mondo. Nello specifico il Comitato etico ha il compito di: 1. diffondere la conoscenza e la comprensione del Codice etico; 2. garantire l’effettiva adesione ai principi contenuti nel Codice etico da parte di collaboratori, membri del Consiglio di amministrazione e soci CESTAS; 3. raccogliere segnalazioni su eventuali violazioni al Codice, valutarne la fondatezza e sottoporle al Consiglio di amministrazione; 4. sottoporre al Consiglio di amministrazione le proposte di sanzione per intervenire rispetto ai comportamenti ritenuti non conformi al Codice etico; 5. partecipare alla Assemblea dei soci per esprimere pareri consultivi sull’applicazione del Codice etico.
9
Al Comitato etico spetta inoltre il compito di valutare l’effettiva e concreta esistenza di situazioni di conflitto di interesse su comunicazione del Consiglio di amministrazione, al fine di evitare che chiunque, internamente a CESTAS, possa trarre vantaggio o causare anche indirettamente discredito alla professionalità, all’indipendenza e alla trasparenza dell’associazione e delle attività da essa svolte. La funzione del Comitato etico è quindi centrale per l’efficacia del Codice etico in fase operativa. Il Comitato etico viene eletto dal Consiglio di amministrazione ed è composto da minimo 3 membri, di cui obbligatoriamente uno esterno all’organizzazione. Per garantire l’indipendenza del loro operato, la carica di membro del Comitato etico è incompatibile con quella di membro del Consiglio di amministrazione. I sei membri dell’attuale Comitato etico sono: - professor Paolo Guidicini, già preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Bologna; - dottor Lischen Haoses-Gorases, preside della School of Nursing & Public Health della University of Namibia; - dottor Kamel Mohanna, presidente di Amel Association Libano; - professor Jaime Sepúlveda della Facultad de Medicina y Enfermería della Universidad San Sebastián di Concepción in Cile; - professor Gabriel Medina della Universidad Nacional Autónoma de México; - Bruno Conte, fondatore di New Tech, società di diffusione della cultura digitale applicata al Terzo settore e allo sviluppo del welfare.
RETI CESTAS Facebook http://twitter.com/cestas www.redmaternoperinatal.org www.actionforglobalhealth.eu www.cestasformazione.org www.cestas.cl
10
Modello di governance Il Collegio dei revisori ha funzione di controllo amministrativo, contabile e finanziario. La carica ha durata triennale. Nel corso del 2010 il Collegio dei revisori si è riunito due volte, il 29 marzo e l’11 giugno.
L’organizzazione di CESTAS è fondata su principi democratici, la sua struttura è decentralizzata e opera attraverso deleghe. CESTAS adotta meccanismi interni di gestione che consentono una corretta circolazione delle informazioni e il coordinamento tra i vari dipartimenti in Italia e all’estero. CESTAS ha elaborato un manuale interno di riferimento che individua nel dettaglio responsabilità, competenze e procedure di lavoro condivise e standardizzate. É composto, come previsto dal Codice civile e riportato nell’articolo 6 dello Statuto, dai seguenti organi istituzionali: l’Assemblea dei soci, il Consiglio di amministrazione, il Collegio dei revisori e la Presidenza.
La Presidenza dirige l’organizzazione e la rappresenta legalmente oltre ad avere il potere di firma. Ha inoltre un ruolo di stimolo, sintesi e controllo della gestione operativa e politica delle strutture territoriali e settoriali. La gestione operativa di CESTAS è affidata alla struttura interna dei vari dipartimenti presenti nella sede centrale e all’estero. I dipartimenti, formati principalmente da professionisti con il contributo dei volontari, sono gestiti in maniera coordinata e collaborativa, secondo livelli di responsabilità. Tutta l’organizzazione opera seguendo il Piano strategico triennale (Pst), approvato dall’Assemblea dei soci, e il Piano operativo annuale (Poa), approvato dal Consiglio di amministrazione. I responsabili terriroriali o settoriali esercitano le loro deleghe all’interno del Poa avendo autonomia organizzativa nei limiti finanziari, metodologici e tecnici approvati dal CdA e devono rendere conto semestralmente dei risultati raggiunti. Gli investimenti finanziari sono competenza del CdA e vengono deliberati all’interno dei Poa.
I soci vengono convocati in assemblea almeno una vol ta l’anno e hanno diritto di nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori. Deliberano sul bilancio preventivo e consuntivo annuale e pluriennale e inoltre sulle misure finanziarie annuali. Nel 2010 l’Assemblea dei soci è stata convocata l’11 giugno 2010; hanno partecipato 11 soci su 20 (55% di presenza). Erano inoltre presenti i 3 revisori7 e il consulente commerciale. Il Consiglio di amministrazione si è riunito 7 volte e i verbali sono depositati presso il libro dei soci a disposizione presso la sede legale di CESTAS.
Membri del Consiglio di amministrazione 2010 Nomi
7
Dott. Silvano Rocca, Presidente del Collegio dei Revisori, Mario Piromallo e Paolo Vagaggini (compensi pari a 1046 euro per ciascun revisore)
Anni in carica in CdA
Anni professionali
Delega
Uber Alberti
7
10
Formazione, Ips, Acs, Cdt
Irene Viola
1
6
Africa e Mediterraneo
Marta Scalvini
3
6
America Latina
Valeria Bochi
3
10
11
Organigramma
Assemblea dei soci
Consiglio di amministrazione Uber A. Alberti Irene Viola Marta Scalvini Valeria Bochi Comitato etico Collegio dei revisori
Paolo Guidicini Lischen Haoses-Gorases Kamel Mohanna Jaime SepĂşlveda Gabriel Medina Bruno Conte
Silvano Rocca - sindaco Mario Piromallo - sindaco Giampaolo Vagaggini - sindaco
Presidenza Uber A. Alberti
Assistente di direzione
Dipartimento Formazione
Ufficio Africa e Mediterraneo
Amministrazione
Ufficio America Latina
Dipartimento Innovazione, Progettazione e Sviluppo (Ips)
Dipartimento Advocacy, Comunicazione e Sistematizzazione (Acs)
Dipartimento Cooperazione decentrata e Territorio (Cdt)
12
Risorse umane L’impegno e la motivazione personale sono fattori determinanti nel lavoro presso CESTAS. Anche nel 2010 l’associazione continua la sua politica lavorativa orientata alla stabilizzazione professionale e al rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’individuo. Su 21 dipendenti totali, a parte 5 consulenti, solo 2 hanno un contratto di collaborazione a progetto (co. pro), mentre 3 sono assunti a tempo determinato e ben 11 a tempo indeterminato. Nel calcolo dei dipendenti non sono inclusi tirocinanti, stagisti e volontari, data la natura volontaria della loro collaborazione. Il contratto che viene applicato ai dipendenti in Italia fa riferimento al Contratto collettivo nazionale del settore terziario.
Dipendenti
Collaboratori
Consulenti
TOTALE
ETÀ <30
2
1
-
3
31-40
7
1
-
8
41-50
4
-
2
6
>50
1
-
3
4
TOTALE
14
2
5
21
GENERE M
1
1
4
6
F
13
1
1
15
TOTALE
14
2
5
21
TITOLO DI STUDIO Diploma
3
-
2
5
Laurea
11
2
3
16
TOTALE
14
2
5
21
Personale CESTAS in Italia anno 2010 10 8 6 4 2 0
full time part time full time part time co. pro consulenti Dipendenti tempo determinato: 3
Dipendenti tempo indeterminato: 11
Dai grafici sulle risorse umane si evidenzia: - la prevalenza femminile: circa il 70% del personale è composto da donne, 15 lavoratrici su 21; - la giovane età del CESTAS: la maggioranza è compresa tra 31 e 40 anni.
13
Il personale CESTAS all’estero è responsabile del coordinamento e della realizzazione dei progetti in loco. Di estrema importanza metodologica è la collaborazione con il personale e i partner locali, ma altrettanto fondamentale è il buon livello professionale dei lavoratori che in grande maggioranza sono in possesso della laurea. Inoltre, tra il personale all’estero, su 32 professionisti ben 24 sono locali: una dimostrazione della centralità che l’associazione attribuisce al personale locale in qualità di promotore dello sviluppo in ogni fase del progetto, capace di identificare le reali necessità e la sostenibilità di ogni progetto rispetto alla realtà in cui è inserito.
Personale CESTAS estero anno 2010 Personale
Espatriato
Locale
TOTALE
Argentina
0
4
4
Bolivia
0
1
1
Cile
0
5
5
Ecuador
1
0
1
Libano
1
1
2
Malawi
1
2
3
Paese
ETÀ <30
6
31-50
21
>50
5
TOTALE
32
GENERE M
15
F
17
Mozambico
1
1
2
TOTALE
32
Namibia
1
2
3
Nicaragua
1
2
3
TITOLO DI STUDIO Laurea
24
Sierra Leone
1
5
6
Diploma
8
Perù
1
1
2
TOTALE
32
TOTALE
8
24
32
Turnover dipendenti/co. pro CESTAS8
8
2006
variazione
2007
variazione
2008
variazione
2009
variazione
2010
Dipendenti
7
5
12
4
16
5
21
-7
14
Collaboratori
10
0
10
-5
5
1
6
-4
2
Consulenti
2
0
2
3
5
0
5
0
5
TOTALE
21
5
24
2
26
6
32
-11
21
I dati sono riferiti al 31 dicembre di ogni anno
Nel 2009 il tasso di turnover del personale è stato pari al 34%, mentre nel 2010 è aumentato al 41%.
14
Tirocinanti e volontari del Servizio civile Dall’adesione a iniziative formative e di sensibilizzazione, alla collaborazione volontaria legata a tirocini, stage e Servizio civile, ogni anno si rinnova la collaborazione tra giovani e CESTAS. Nel 2010 sono stati dieci in tutto i tirocinanti e i volontari del Servizio civile a collaborare con CESTAS, contribuendo alla riuscita dei suoi progetti di cooperazione internazionale e di educazione allo sviluppo. Tra i quattro tirocinanti, tre hanno svolto presso CESTAS un tirocinio formativo di orientamentaro universitario, mentre uno ha trascorso un periodo di formazione di qualificazione-riqualificazione per mediatore interculturale. In tutti i casi l’ottica è quella dello scambio reciproco di tempo, esperienze e competenze, secondo una concezione del tirocinio come opportunità per conoscere direttamente il mondo del lavoro e della cooperazione internazionale. Tirocinanti
Servizio civile
ETÀ <30
4
6
31-50
0
0
GENERE M
0
0
F
4
6
TITOLO DI STUDIO Diploma
0
0
Laurea
4
6
Volontari servizio civile
Un apporto importante all’attività di CESTAS lo danno anche i volontari del Servizio civile. Nel 2010 sono stati sei e sono stati coinvolti nel progetto “Formare un mondo responsabile” che ha avuto l’obiettivo di accrescere la partecipazione dei cittadini emiliano-romagnoli ai temi della cooperazione, del dialogo fra culture, dello sviluppo sostenibile e del diritto alla salute, attraverso la promozione di percorsi formativi, di attività di sensibilizzazione e di azioni di advocacy nei confronti della società civile e delle istituzioni locali. In particolare i volontari del Servizio civile si sono occupati di: - favorire l’interazione e il dialogo fra soggetti istituzionali e non, provenienti dai Paesi in via di sviluppo e dal territorio emiliano-romagnolo; - potenziare la formazione, l’azione e la collaborazione dei giovani sui temi della cooperazione, della solidarietà, del diritto alla salute, del dialogo fra culture e del volontariato. Quattro volontari hanno collaborato nello specifico con il Dipartimento Formazione e due invece con l’Ufficio Advocacy per attività di supporto alle azioni di educazione allo sviluppo.
2007
2008
2009
2010
10
8
7
6
15
Mappa degli stakeholder
MINISTRI
ENTI LOCALI
AGENZIE INTERNAZIONALI MONDO DELLA SCUOLA
GOVERNI LOCALI
ISTITUZIONI LOCALI
UNIONE EUROPEA ONG
AGENZIE NAZIONI UNITE
DONATORI PRIVATI COLLABORATORI INTERNI
FONDAZIONI
PARTNER LOCALI
CESTAS
ASSOCIAZIONI
CITTADINI PERSONALE AZIENDE VOLONTARI
COORDINAMENTO
BENEFICIARI LOCALI
ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
MEDIA COMUNITA’ LOCALI
CONSORZI
NETWORK
SOCIETA’ CIVILE
16
Formazione CESTAS è ente di formazione superiore e continua accreditato nel sistema italiano dell’alta formazione.
anche per costruire reti e sistemi di knowledge management.
Le attività formative rappresentano il cardine dell’azione di CESTAS che, in qualità di ong di sviluppo, promuove la formazione come strumento di crescita della comunità e di cambiamento sociale, esplicitando e concretizzando così la sua mission. Al centro dell’idea di cooperazione che CESTAS porta avanti da oltre trenta anni vi è infatti il concetto di uno sviluppo sostenibile e democratico fondato sull’appropriazione sociale della conoscenza da parte delle comunità.
È così nata sul web la community CESTAS 3.0 (http://reteCESTAS.ning.com), un network internazionale di professionisti dello sviluppo creato con lo scopo di promuovere i rapporti tra diversi attori anche attraverso nuove modalità di comunicazione. È stato inoltre potenziato il sistema formativo attraverso una più ampia offerta di didattica in modalità e-learning e la creazione di un “Campus virtuale” (www.cestasformazione.org) che ospita piattaforme didattiche open source e multilingue relative a tutte le offerte formative in corso.
CESTAS progetta e gestisce da più di dieci anni, in Italia e all’estero, master e corsi di alta formazione universitaria, scuole di specializzazione post-laurea, corsi e-learning e professionalizzanti, summer e winter school. Sono cinque i settori attraverso cui si articola l’offerta formativa di CESTAS: - Socio-sanitario - Sviluppo locale e Responsabilità sociale d’impresa (Rsi) - Buon governo - Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) - Cooperazione e progettazione La stretta collaborazione tra CESTAS e Università europee, latino-americane e africane, istituti di ricerca, enti governativi, aziende responsabili ed enti del Terzo settore, offre la possibilità di costruire percorsi formativi che rispondano alle esigenze di sviluppo del territorio beneficiario. In linea con l’obiettivo dell’Unione Europea di creare una società dell’informazione aperta a tutti, dal 2009 CESTAS ha deciso di investire per le attività di formazione nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, consapevole che le nuove tecnologie siano uno strumento non solo per la didattica, ma
Tra le iniziative di formazione del 2010 si segnalano: - per il sesto anno consecutivo il corso di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati per dirigenti dei Paesi esteri” realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Bologna; - per il nono anno consecutivo il master universitario di II livello in “Politiche sociali e Direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Bologna; - la seconda edizione del corso di alta formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo”, realizzata in collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Parma con l’obiettivo di fornire competenze teoriche e tecniche specifiche per individuare risorse finanziarie comunitarie e non, formulare e gestire programmi e progetti complessi per la cooperazione internazionale allo sviluppo;
17
- la prima edizione del master universitario internazionale di II livello in “Sanità pubblica con enfasi sulla salute materno–infantile”, realizzato in collaborazione con la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università degli Studi di Parma e la Universidad San Sebastian (Cile), con la partecipazione dell’Universidad Nacional Mayor De San Marcos (Perù) e dell’Universidad de Cuenca (Ecuador). Altra novità del 2010 sono stati i corsi di alta formazione rivolti ai funzionari degli enti locali e realizzati da CESTAS presso i municipi argentini di Peuajo, Olavarria e Mar del Plata. Oltre alla formazione su “Pianificazione, valutazione e gestione coordinata, strategica e associata dei programmi sociali per lo sviluppo locale”, gli amministratori locali hanno potuto seguire un corso in “Gestione dei servizi pubblici locali” dedicato alla qualità delle politiche di welfare e all’applicazione dei principi di partecipazione, co-gestione e trasparenza.
È volto invece a potenziare le conoscenze e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, dell’e-government e dell’inclusione digitale, il percorso di formazione su “Ict e governo”. Nel 2011 si prevede l’avvio di un quarto corso, dedicato ai temi della coesione sociale, in parte in modalità online. Il master a Buenos Aires in “Modelli di innovazione e partecipazione nella gestione pubblica”, iniziato nel dicembre 2010, è frequentato da 30 amministratori delle istituzioni pubbliche argentine, che hanno potuto usufruire di borse di studio erogate da CESTAS. Il percorso di formazione, che rilascia un titolo italiano, è incentrato sullo scambio di buone pratiche per l’innovazione nelle politiche di welfare ed è condotto anche da docenti dell’ateneo bolognese, con la partecipazione di esperti in politiche pubbliche e sociali della Regione Emilia-Romagna. Questi percorsi di formazione fanno parte di uno dei progetti della terza edizione del programma dell’Unione Europea per la coperazione decentrata “Urb-Al”: si tratta di “EuLa-Win” (European Union and Latin America for welfare integrated policies), un’iniziativa nata con l’obiettivo di mettere le amministrazioni latino-americane in rete tra di loro e con l’Unione Europea, in modo da favorire il trasferimento di conoscenze e di esperienze e la reciproca comprensione nella realizzazione di politiche di welfare integrate. Al progetto “Eu-La-Win”, che ha come capofila la Regione Emilia-Romagna, partecipano la Provincia di Buenos Aires, lo Stato del Paranà (Brasile), il distretto di Antioquia (Colombia), la Regione Marche, il Municipio XVII di Roma, il Comune argentino di Mar de Plata e il Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli (Cisp).
18
Mappa dei progetti di formazione CESTAS è presente in 8 Paesi con 42 progetti formativi tra corsi, master e corsi di alta formazione. Per approfondimenti è disponibile sul sito www.cestas.org il Catalogo formativo dove è possibile consultare in dettaglio i percorsi formativi che il CESTAS progetta e promuove in Italia e nel mondo. SETTORI FORMATIVI Socio-sanitario Sviluppo locale e Responsabilità sociale d’Impresa (Rsi)
1
1
Buon governo
Ecuador 2 progetti
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) Cooperazione e Progettazione
LEGENDA 1
il numero indica quanti corsi per settore formativo
1 2
7
1
3
Cile 1 progetto
Argentina 13 progetti
19
Italia 15 progetti
3
Libano 3 progetti
4
2
2
1
Malawi 3 progetti
4
Namibia 4 progetti Mozambico 1 progetto
2
4
3
1
La Carta di Peters in Italia è una iniziativa esclusiva
CESTAS ringrazia per lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo della carta a titolo gratuito
20
Progetti di formazione 2010 - Italia IX edizione del Master universitario di II Livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio” A.A. 2010/2011 Settore
Sviluppo partecipativo e Buon governo
Periodo di attuazione
dicembre 2010 - settembre 2011
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale € 471.690
Ruolo di CESTAS Gestore
Obiettivi
Formare manager in grado di comprendere gli scenari mutevoli e di crescente complessità del contesto globale e che sappiano gestire, disegnare, eseguire e valutare azioni e progetti di sviluppo territoriale in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale. Il Master rilascia 64 Crediti formativi universitari
Dove Bologna - Italia
Partner del progetto
Dipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (ente promotore)
Direttore del corso
Marco Castrignanò
Beneficiari
22 professionisti e manager africani, latinoamericani ed europei che operano all’interno di imprese, associazioni, governi locali o centri di ricerca in uno dei seguenti settori della governance: politiche sociali; direzione strategica; pianificazione strategica; sviluppo sostenibile
VIII edizione del Master universitario di II Livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio” A.A. 2009/2010 Settore
Sviluppo partecipativo e Buon governo
Periodo di attuazione
dicembre 2009 - settembre 2010
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale € 379.119
Ruolo di CESTAS Gestore
Obiettivi
Formare manager in grado di comprendere gli scenari mutevoli e di crescente complessità del contesto globale e che sappiano gestire, disegnare, eseguire e valutare azioni e progetti di sviluppo territoriale in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale. Il Master rilascia 64 Crediti formativi universitari
Beneficiari
27 professionisti e manager africani, latinoamericani ed europei che operano all’interno di imprese, associazioni, governi locali o centri di ricerca. I settori della governance sono: politiche sociali, direzione e pianificazione strategica e sviluppo sostenibile
Dove
Bologna - Italia
Partner del progetto
Dipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (ente promotore)
Direttore del corso
Marco Castrignanò
21
TESTIMONIANZA Mor Khoudia Gueye, Senegal Non potevamo immaginare quanto questo Master, organizzato da CESTAS, avrebbe rinforzato le nostre capacità professionali. Le nuove conoscenze acquisite durante il Master ci hanno fornito nozioni e strumenti che ci consentono oggi di procedere a un’interpretazione dell’educazione popolare più adatta al contesto attuale del nostro Paese. È per questo che ringrazio CESTAS e i suoi partner che hanno sostenuto l’organizzazione del Master, ma anche tutti gli italiani che hanno contribuito con le loro tasse a pagare la mia borsa di studio!
Master universitario internazionale di II livello in “Sanità pubblica con enfasi sulla salute materno-infantile” Settore
Socio-sanitario
Periodo di attuazione
giugno 2010 - luglio 2011
Ente finanziatore
Co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, nell’ambito del programma “Estensione della Rete andina di Centri salute materno perinatale”
Budget totale € 52.500
Ruolo di CESTAS Gestore
Obiettivi
Formare esperti nella gestione dei servizi di sanità pubblica nell’ambito materno-infantile che possano ricoprire posizioni dirigenziali presso aziende sanitarie pubbliche e private, ospedali, policlinici, centri di ricerca e formazione del settore socio-sanitario. Il corso mira a creare un quadro dinamico di competenze, capacità e strumenti per la formazione di professionisti della salute di alto livello, con conoscenze e capacità di operare nei nuovi scenari demografici ed epidemiologici dell’America Latina, attraverso un approccio multidimensionale in riferimento alla salute materno-infantile.
Dove
Bologna - Italia, Conceptiòn - Cile
Beneficiari
15 professionisti residenti in Perù, Bolivia, Ecuador e Argentina che operano all’interno della Rete andina di centri salute materno perinatale
Partner del progetto
Università degli Studi di Parma, Universidad San Sebastian (Cile), Universidad Nacional Mayor De San Marcos (Perù) e Universidad De Cuenca (Ecuador)
22
TESTIMONIANZA Mery León Gammara, Perù È un Master innovativo, che ci offre gli strumenti per conoscere e studiare le problematiche della salute materno-infantile e quindi elaborare e realizzare, a livello locale, regionale e nazionale, piani di intervento, operazioni e azioni trasformatrici della situazione esistente. L’obiettivo è migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria in base in principi etici e morali, promuovendo cambiamenti scientifici, tecnologici e sociali e rafforzando la partecipazione comunitaria all’interno dei programmi per la salute materno-infantile. In questo è utile anche avere l’opportunità di conoscere gli approcci diversi utilizzati in Paesi diversi.
VI edizione del Corso di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati” A.A. 2010/2011 Settore
Socio-sanitario
Periodo di attuazione
maggio 2011 - ottobre 2011
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale € 142.792
Ruolo di CESTAS Gestore
Obiettivi
Formare manager provenienti dai Paesi terzi nel campo dell’organizzazione e del management dei servizi socio-sanitari, in grado di elevare il livello qualitativo della gestione dei servizi socio-sanitari nei territori di provenienza. La didattica alternativa di 60 ore costituisce una parte fondamentale del percorso formativo perché offre l’occasione di sperimentare e mettere a frutto le conoscenze teoriche e pratiche acquisite attraverso visite guidate a distretti sanitari e servizi socio-sanitari, inserimento presso strutture locali, conoscenza e scambio di esperienze
Beneficiari
12 professionisti socio-sanitari provenienti da Paesi di massima priorità per il Ministero degli Affari Esteri
Dove
Bologna - Italia
Partner del progetto
Dipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (ente promotore), Ausl Bologna e Ausl Ferrara
Direttore del corso
Marco Castrignanò
23
V edizione del Corso di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati” A.A. 2009/2010 Settore
Socio-sanitario
Periodo di attuazione
dicembre 2009 - settembre 2010
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale € 188.136
Ruolo di CESTAS Gestore
Obiettivi
Formare manager provenienti dai Paesi terzi nel campo dell’organizzazione e del management dei servizi socio-sanitari, in grado di elevare il livello qualitativo della gestione dei servizi socio-sanitari nei territori di provenienza. Il corso prevede un laboratorio per la sperimentazione di modelli di sviluppo e di gestione dei servizi socio-sanitari e rilascia 30 Crediti formativi universitari
Beneficiari
7 corsisti provenienti da Paesi di massima priorità per il Ministero degli Affari Esteri, operatori della pianificazione dei servizi socio-sanitari provenienti da Paesi esteri che ricoprono
posizioni dirigenziali rilevanti e che operano in una logica di partecipazione e di sostenibilità ecologica, oltre che economica e sociale
Dove
Bologna - Italia
Partner del progetto
Dipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (ente promotore), Ausl Bologna e Ausl Ferrara
Direttore del corso
Marco Castrignanò
Corso di alta formazione “Health as a right: vocational course in the organization of health and social services (for staff coming from foreign countries)” A.A. 2010/2011 Settore
Socio-sanitario
Obiettivi
Unione Europea e Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Aggiornare dirigenti ed operatori stranieri di settori socio-sanitari, promotori di politiche per l’innovazione e lo sviluppo di sistemi sociosanitari sui temi dell’accesso universale alla salute, della Salute come diritto, considerando le profonde variazioni in campo epidemiologico, dei rapporti tra servizi sociosanitari ed utenti
Budget totale
Beneficiari
Periodo di attuazione
maggio - settembre 2011
Ente finanziatore
€ 45.353
Ruolo di CESTAS Gestore
18 Responsabili ministeriali, direttore o funzionari di servizi sociosanitari che già operano nei progetti CESTAS attivi in Libano, Namibia, Malawi e Sierra Leone
Dove
Bologna - Italia
Partner del progetto
Dipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (Ente promotore) – AUSL di Ferrara – Amel Association Lebanon – Imam Sadr Foundation, Libano
Direttore del corso
Marco Castrignanò
24
Corso di alta formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo” A.A. 2010/2011 Settore
Sviluppo partecipativo e Buon governo
Periodo di attuazione
febbraio 2011 - maggio 2011
Ente finanziatore
Corso a mercato
Budget totale € 36.000
Ruolo di CESTAS Gestore
Obiettivi
Formare professionisti della progettazione in grado di elaborare e presentare progetti di qualità sulla base dei requisiti richiesti dai vari donors, in particolare di Comunità Europea e di altre organizzazioni nazionali e internazionali, per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Il Corso si propone di fornire competenze teoriche e tecniche specifiche nella individuazione delle risorse finanziarie comunitarie e non, nella formulazione e gestione di programmi e progetti complessi per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Il corso rilascia 30 Crediti formativi universitari
Beneficiari
18 studenti diplomati e laureati
Dove
Bologna - Italia, Bruxelles - Belgio
Partner del progetto
Facoltà di Economia, Università degli Studi di Parma (ente promotore)
Direttore del corso
Alessandro Arrighetti, co-direttore Raffaele K. Salinari
Corso di alta formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo” A.A. 2009/2010 Settore
Sviluppo partecipativo e Buon governo
Obiettivi
Corso a mercato
Formare esperti e consulenti in progettazione con competenze che favoriscano l’accesso ai programmi e alle fonti di finanziamento della Comunità Europea e di altre organizzazioni internazionali, in particolare per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Il corso rilascia 30 Crediti formativi universitari
Budget totale
Beneficiari
Periodo di attuazione
dicembre 2009 - maggio 2010
Ente finanziatore € 40.000
Ruolo di CESTAS Gestore
20 studenti diplomati e laureati
Dove Bologna - Italia, Bruxelles - Belgio
Partner del progetto
Facoltà di Economia, Università degli Studi di Parma (ente promotore)
Direttore del corso
Alessandro Arrighetti, co-direttore Raffaele K. Salinari
25
Corso “Web 2.0: nuovi strumenti gestionali per il non profit. Le Tic per l’innovazione e il cambiamento” A.A. 2010/2011 Settore
Sviluppo partecipativo e Buon governo
Periodo di attuazione
ottobre 2010 - aprile 2011
Ente finanziatore
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Budget totale € 21.318
Ruolo di CESTAS Co-gestore
Obiettivi
Promuovere l’aggiornamento e l’approfondimento delle competenze informatiche delle ong associate al Cocis (Coordinamento delle ong per la cooperazione internazionale allo sviluppo) in merito alle potenzialità e agli strumenti del web 2.0, rafforzando le sinergie e la capacità di rete tra le associazioni federate e dando vita a una comunità che metta in condivisione le esperienze in tempo reale e in modo permanente
Beneficiari
19 operatori delle ong associate al Cocis con un’esperienza nel Terzo settore almeno di un anno e con un livello medio di alfabetizzazione informatica
Dove Italia
Partner del progetto Cocis (gestore)
26
Corso di formazione qualificante per giovani imprenditori agricoli “L’impresa agricola sostenibile” Settore
Sviluppo partecipativo e Buon governo
Periodo di attuazione
agosto 2010 - dicembre 2010
Ente finanziatore
Corso a mercato
Budget totale € 15.000
Ruolo di CESTAS Gestore
Obiettivi
Fornire strumenti idonei e aggiornati per la realizzazione di prodotti agricoli di qualità certificata e per la gestione economicofinanziaria dell’impresa, secondo una logica di sostenenibilità e di rispetto delle risorse naturali. Preparare all’adozione di strumenti di razionale gestione economica-finanziaria dell’impresa. Fornire nozioni e strumenti utili per programmare l’introduzione in azienda di nuove attività di trasformazione, commercializzazione e vendita dei prodotti aziendali
Beneficiari
Imprenditori agricoli di età inferiore ai 40 anni, con priorità a giovani imprenditrici donne, in una logica di promozione delle pari opportunità e valorizzazione dell’imprenditoria femminile
Dove
Jesi - Italia
Partner del progetto
Regione Marche – Programma di sviluppo rurale
Corso in “Progettazione e management per il turismo responsabile e sostenibile” A.A. 2009/2010 Settore
Sviluppo partecipativo e Buon governo
Periodo di attuazione
dicembre 2009 - luglio 2010
Ente finanziatore
Corso a mercato
Budget totale € 22.000
Ruolo di CESTAS Gestore
Obiettivi
Fornire una conoscenza delle problematiche economiche, ambientali e gestionali e delle tecniche di comunicazione, di vendita e di promozione del settore turistico. Formare figure polivalenti che operino presso enti no profit, tour operator e uffici pubblici di promozione del territorio e che siano in grado di creare relazioni tra aziende private, settore pubblico e Terzo settore, oltre che di accedere alle fonti normative per l’acquisizione di fondi regionali, nazionali e comunitari
Beneficiari
10 studenti diplomati e laureati
Dove
Bologna - Italia
27
Cooperazione internazionale allo sviluppo CESTAS è attivo in oltre 23 Paesi del mondo e gestisce all’anno una media di cinquanta progetti di cooperazione. CESTAS agisce nel pieno rispetto delle comunità locali, collaborando con le popolazioni e le istituzioni locali e sviluppando azioni che rispondono alle esigenze reali e sono sostenibili nel tempo. Nei Paesi in via di sviluppo CESTAS promuove progetti di cooperazione internazionale per garantire il diritto alla salute, lo sviluppo partecipativo, l’imprenditoria femminile, l’implementazione di pratiche di buon governo e la salvaguardia dell’ambiente. In Italia CESTAS realizza inoltre progetti di cooperazione decentrata e di educazione alla cittadinanza mondiale, oltre a campagne di advocacy in rete con network nazionali e internazionali per sensibilizzare i governi e contrastare il divario fra nord e sud del mondo.
28
Mappa dei progetti di cooperazione internazionale, CESTAS è presente in 23 Paesi con 33 progetti GLI 8 OBIETTIVI DEL MILLENNIO 1. Eliminare la povertà estrema e la fame 2. Raggiungere l’istruzione primaria universale 3. Promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne 4. Diminuire la mortalità infantile 5. Migliorare la salute materna 6. Combattere l’Hiv/Aids, la malaria e le altre malattie 7. Assicurare la sostenibilità ambientale 8. Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo
LEGENDA paesi in cui cestas opera paesi partner dei progetti cestas
Nicaragua 1 progetto
Ecuador 1 progetto
Perù 1 progetto Bolivia 1 progetto Cile 3 progetti
Argentina 5 progetti
29
advocacy, educazione alla cittadinanza mondiale Italia 10 progetti
Libano 2 progetti
Sierra Leone 2 progetti Malawi 1 progetto
Namibia 2 progetti Mozambico 4 progetti
La Carta di Peters in Italia è una iniziativa esclusiva
CESTAS ringrazia per lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo della carta a titolo gratuito
30
Progetti in America Latina Nome ufficiale
Nome ufficiale
Repubblica dell’Ecuador
Repubblica del Nicaragua
Capitale
Capitale
Quito
Managua
Nicaragua Popolazione
Popolazione
13.774.733
5.822.182
Lingue ufficiali
Lingue ufficiali
Spagnolo
Spagnolo
HDI
0,69
Speranza di vita 75,4
HDI
0,56
Ecuador
Speranza di vita 73,8
Nome ufficiale
Nome ufficiale
Repubblica del Perù
Stato Plurinazionale della Bolivia
Capitale
Lima
Popolazione
29.496.405
Capitale Sucre
Perù
Popolazione 10.030.778
Lingue ufficiali
Bolivia Lingue ufficiali
Spagnolo, quechua, aymara
Spagnolo e tutte le lingue native
HDI
0,72
HDI
Speranza di vita
0,643
73,7
Speranza di vita 66,3
NOTA INFORMATIVA L’Human development index (Hdi) è utilizzato dalle Nazioni Unite per calcolare la qualità della vita di un Paese. La scala dell’indice, decrescente da 1 a 0, prende in considerazione tre parametri fondamentali: il livello di alfabetizzazione; la durata media della vita; il Pil reale pro-capite.
FONTE Rapporto delle Nazioni Unite 2010. Disponibile su: http://hdr.undp.org/en/statistics/
Nome ufficiale
Nome ufficiale
Repubblica del Cile
Capitale
Santiago del Cile
CIle
Repubblica Argentina
Argentina Capitale
Buenos Aires
Popolazione
Popolazione
Lingue ufficiali
Lingue ufficiali
17.134.873 Spagnolo
HDI
0,78
Speranza di vita 78,8
40.665.425 Spagnolo
HDI
0,77
Speranza di vita 75.7
31
ARGENTINA - Programma di sostegno alle politiche di modernizzazione della Provincia di Buenos Aires Settore
Sviluppo partecipativo e Buon governo
Periodo di attuazione
aprile 2009 - aprile 2012
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale € 1.680.879
Ruolo di CESTAS Capofila
Obiettivi
Migliorare la qualità di vita della popolazione residente nella provincia di Buenos Aires, attraverso la modernizzazione degli strumenti di gestione pubblica del governo provinciale come risposta efficace ai bisogni della cittadinanza. Promuovere la formazione dei funzionari pubblici, l’implementazione di programmi innovativi e il coordinamento interistituzionale
Beneficiari
Agenti e funzionari del governo centrale e locale della provincia di Buenos Aires e indirettamente l’intera cittadinanza della Provincia
Partner del progetto
Secretaría general de la Gobernación della Provincia di Buenos Aires (per mezzo della Subsecretaría de Modernización del Estado e dell’Instituto provincial de Administración pública – Ipap); Ministerios de Desarrollo social, Salud, Educación, Trabajo, Producción; Ministerio de Jefatura de Gabinete; Secretaría de Promoción de inversiones, comercio exterior y cooperación internacional; Subsecreteria de Asuntos Municipales y Gobiernos locales municipales; Università degli Studi di Bologna (sede di Buenos Aires)
ARGENTINA - Programma di sostegno all’attività di formazione e intermediazione lavorativa per il lavoro femminile nell’area metropolitana di Buenos Aires e nelle Province di Buenos Aires, Mendoza e Santa Fe Settore
Gender empowerment
Obiettivi
€ 1.690.869
Migliorare le condizioni di vita della popolazione femminile emarginata e povera dell’area metropolitana di Buenos Aires e delle Province di Buenos Aires, Mendoza e Santa Fé. Facilitare l’inserimento, la stabilità e la qualità del lavoro delle donne che partecipano al programma rispetto al livello di reddito e alle condizioni di contrattazione e di lavoro
Ruolo di CESTAS
Beneficiari
Periodo di attuazione
aprile 2008 - giugno 2011
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale Capofila
Donne selezionate in base ai seguenti criteri: cittadinanza argentina, responsabilità del mantenimento economico della famiglia, minori a carico, scarsità di mezzi economici, alfabetizzazione, età compresa tra i 17 e i 45 anni, residenza permanente nelle aree
del progetto, motivazione a partecipare al progetto, condizioni di salute compatibili con lo svolgimento di un lavoro specifico. I beneficiari indiretti sono i nuclei familiari delle persone coinvolte oltre alle comunità di appartenenza nel loro insieme
Partner del progetto
Instituto social y político de la mujer – Ispm (Buenos Aires); Fundación Propuestas nella città di Lomas de Zamora (Provincia di Buenos Aires); Asociación civil Palabras nella città di Santa Fe; Centro de estudios e investigación de la mujer “Dra Elvira Rawson” – Ceim nella città di San Nicolas de los Arroyos (Provincia di Buenos Aires); Fundación Consensos nella città di Santa Fe
32
ARGENTINA - Potenziamento della Rete dei centri di salute materno-perinatale in Argentina. Cooperazione decentrata Settore
Socio-sanitario
Periodo di attuazione
febbraio 2008 - febbraio 2011
Ente finanziatore
Regione Marche
Budget totale € 186.242
Ruolo di CESTAS Capofila
Obiettivi
Migliorare la qualità della vita e della salute della popolazione nelle Province di Buenos Aires e Santa Fe. Aumentare la qualità dei servizi sanitari nell’ambito della salute materno-perinatale, attraverso un processo di aggiornamento scientifico del personale e l’incremento della quantità e della qualità dei dati sanitari per il monitoraggio epidemiologico
Beneficiari
Professionisti socio-sanitari, ricercatori e operatori dei centri; le donne che si rivolgono ai centri, le loro famiglie, le comunità di appartenenza nel loro insieme e il sistema sanitario pubblico a livello locale e na-
zionale. Si stimano 3.250 beneficiari diretti e 9.600 indiretti. Si considerano beneficiari indiretti: la Rete regionale di Centri di salute materna e perinatale che è operativa in Perù, Bolivia, Ecuador e che in Argentina è costituita da 30 tra le principali maternità della Provincia di Buenos Aires
Partner del progetto
Hospital J. B. Iturraspe di Santa Fè; Centro de investigación en salud poblacional – Cisap; Hospital general de agudos Carlos G. Durand; Sistema sanitario regionale dell’EmiliaRomagna; Ausl Ferrara
ARGENTINA - Estensione della Rete dei centri di salute materno-perinatale alla Provincia di Buenos Aires Settore
Socio-sanitario
Periodo di attuazione
maggio 2007 - dicembre 2010
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale € 1.534.098
Ruolo di CESTAS Capofila
Obiettivi
Migliorare la qualità della vita e della salute della popolazione e l’offerta dei servizi sanitari in materia di salute materno-perinatale nell’area metropolitana e nella Provincia di Buenos Aires, mediante un processo di aggiornamento scientifico del personale e della rilevazione dei dati sanitari
Beneficiari
Professionisti socio-sanitari, ricercatori e operatori dei centri; le donne che si rivolgono ai centri, le loro famiglie, le comunità di appartenenza nel loro insieme e il sistema
sanitario pubblico a livello locale e nazionale. I beneficiari diretti del progetto sono 90.000, quelli indiretti 270.000
Partner del progetto
Secretaria de Salud del Gobierno de la Ciudad autonoma de Buenos Aires e Ministerio de Salud de la Provincia de Buenos Aires
33
ARGENTINA, BRASILE, COLOMBIA, ITALIA, SPAGNA, BELGIO - Eu-La-Win, European Union and Latin America for welfare integrated policies Settore
Sviluppo partecipativo e Buon governo
Periodo di attuazione
gennaio 2009 - gennaio 2012
Ente finanziatore
Commissione Europea; capofila: Regione Emilia-Romagna
Budget totale € 139.385
Ruolo di CESTAS Partner
Obiettivi
Potenziare il trasferimento delle conoscenze e delle esperienze in un’ottica di implementazione delle politiche sociali integrate tra Unione Europea e America Latina. Promuovere e qualificare i servizi di supporto alle piccole e medie imprese, effettuare studi di fattibilità per facilitare le condizioni di scambio tra i settori produttivi, sviluppare metodologie per la pianificazione locale integrata e per l’organizzazione dei servizi pubblici locali. Sviluppare strumenti metodologici per l’integrazione delle politiche sociali con riferimento particolare al territorio, anche attraverso attività di formazione nella Provincia di Buenos Aires
Beneficiari
Comunità locali e popolazione delle aree coinvolte nel progetto
Partner del progetto
Regione Emilia-Romagna – Servizio Politiche europee e relazioni internazionali (capofila); Regione Marche; XVII Municipalità di Roma; Cisp; Mancomunidad de la Ribera Alta (Spagna); Provincia di Buenos Aires (Argentina); Municipalidad de Mar del Plata (Argentina); Secreteria de Estado da agricoltura e do abastecimiento do Paranà (Brazil); Gobernacion de Antioquia (Colombia)
TESTIMONIANZA Bruno Tomaselli, Sottosegretario alle Relazioni economiche internazionali, Ministero della Produzione, Provincia di Buenos Aires, Argentina Focalizzare la formazione dei livelli politici, professionali e tecnici su nuove capacità teoriche e metodologiche, permette di incrementare l’efficacia e l’efficienza gestionale delle politiche dell’amministrazione pubblica provinciale. I partecipanti potranno arricchire la propria esperienza di gestione pubblica con quella che proviene dal mondo privato e dal Terzo settore, e quindi con i principi della gestione articolata ed associata. L’introduzione di strumenti per il miglioramento dello svolgimento delle funzioni pubbliche, consentirà ai gestori della politica pubblica di essere capaci di bilanciare le soluzioni tecniche con gli impatti e gli effetti sociali da queste determinati e promuovere cambiamenti istituzionali basati sul rafforzamento delle istituzioni e con chiara coscienza di responsabilità e professionalità dell’azione pubblica.
34
BOLIVIA - Progetti di risanamento agroforestale nel bacino del fiume Salo - Municipalità di Tupiza Settore
Ambiente
Periodo di attuazione
gennaio 2006 - gennaio 2010
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale € 1.456.288
Ruolo di CESTAS Capofila
Obiettivi
Promuovere lo sviluppo socio-economico e la qualità della vita delle comunità residenti nel bacino del fiume Salo. Migliorare l’accesso e l’utilizzo delle risorse del territorio, garantendone la rinnovabilità e contribuendo alla riduzione dei fenomeni di abbandono rurale e di disgregazione dei nuclei familiari
Partner del progetto
Centro de estudios y proyectos alternativos de desarrollo – Cepad (ong boliviana con sede a Tupiza)
Beneficiari
177 famiglie che abitano il bacino del fiume Salo nel Distretto III del Municipio di Tupizam, che comprende le comunità di Almona, La Torre, Salo, San Miguel e Charahota. I beneficiari indiretti sono circa 8.076 famiglie, che abitano nelle zone limitrofe
Cile - Riattivazione economica e sociale delle micro-imprenditrici cilene colpite dal terremoto nella Regione del Bío Bío Settore
Gender empowerment
Periodo di attuazione
aprile 2010 - settembre 2010
Ente finanziatore
Regione Marche
Budget totale € 68.000
Ruolo di CESTAS Capofila
Obiettivi
Migliorare le condizioni di vita delle donne e delle loro famiglie sostenendo le microimprese femminili e realizzando percorsi formativi e azioni di accompagnamento. CESTAS, attraverso il suo Centro de Intermediación Laboral ha raggiunto l’obiettivo del superamento della soglia di indigenza di 32 mila pesos pro capite per 51 delle 60 beneficiarie coinvolte. Il progetto, durato 7 mesi, ha offerto alle donne coinvolte un servizio di accompagnamento alla realizzazione di proprie microimprese e un sostegno psicosociale per la rielaborazione del trauma legato al terremoto, ancora vivo tra la popolazione
Beneficiari
60 donne sopra i 18 anni, disoccupate, iscritte nelle rispettive Oficinas municipales de información laboral comunales (Omil) e facenti parte del Sistema Chile Solidario: 20 di esse risiedono nel Comune di Cobquecura, 15 a Hualpén, 10 a Cabrero e 15 a San Pedro de la Paz
Partner del progetto
Dakeltun e Centro de Intermediación Laboral – Cil
35
TESTIMONIANZA Carolina Fabiola Chávez Lepe, Cile Ci ha aiutato e sostenuto principalmente fornendoci i materiali che ci servivano e attraverso la formazione. Ci ha permesso di capire come dovevamo agire dopo il terremoto dato che alcune di noi non sapevano come proseguire i piani lavorativi.
TESTIMONIANZA Liliana Lidia Parra Ramírez, Cile Sicuramente mi ha aiutato sia economicamente che psicologicamente, dato che ero decisamente provata dopo l’esperienza che abbiamo vissuto in Cile.
Cile - Emergenza sanitaria e riabilitazione dei servizi sanitari di base nelle Regioni del Bío Bío e Araucanía nel Cile. Intervento a favore delle popolazioni della Provincia di Concepción, Arauco e Capitan Pastenes Settore
Socio-sanitario
Obiettivi
Regione Emilia-Romagna
Fornire i servizi sanitari di base necessari dopo il terremoto del 27 febbraio 2010, acquistare e distribuire medicinali e ripristinare la funzionalità dei Centri di salute della Provincia di Concepción e Arauco
Budget totale
Beneficiari
Periodo di attuazione
marzo 2010 - agosto 2010
Ente finanziatore € 75.000
Ruolo di CESTAS Capofila
I beneficiari diretti sono circa 450 famiglie residenti nelle regioni del Bío Bío colpite dal terremoto
Partner del progetto
Nexus – Coonger (coordinamento delle ong dell’Emilia-Romagna). Partner locali sono Corporación de salud y desarrollo social – Cosades di Concepción (Cile) e Asociación Newen Mapu (Cile)
36
CILE - Programma di gestione integrata delle risorse forestali e non forestali in boschi temperati in 17 comunità Huilliches nel sud del Cile Settore
Ambiente
Periodo di attuazione
dicembre 2007 - novembre 2010
Ente finanziatore
Commissione Europea, capofila: Grupo de Investigaciones Agragrias, Gia
Budget totale € 288.513
Ruolo di CESTAS Partner
Obiettivi
Rafforzare la capacità imprenditoriale delle 17 comunità indigene Huilliche, attraverso una gestione sostenibile delle risorse naturali e l’incremento delle entrate delle famiglie. Consolidare la gestione ambientale delle iniziative di produzione e commercializzazione dei prodotti forestali, non forestali e dei servizi turistici delle comunità indigene Huilliche. Consolidare la gestione comunitaria delle nuove imprese indigene vincolate ai prodotti forestali e non forestali per influire sulla creazione di politiche specifiche in ambito locale
Beneficiari
Le famiglie e i rappresentanti delle 17 comunità indigene Huilliche per un totale di 420 famiglie
Partner del progetto
Grupo de Investigaciones Agrarias Gia (ong cilena)
ECUADOR - Progetto di sviluppo integrato nella Provincia di Morona Santiago Regione Amazzonica Settore
Sviluppo partecipativo e Buon governo
Periodo di attuazione
aprile 2008 - ottobre 2011
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale € 1.313.954
Ruolo di CESTAS Capofila
Obiettivi
Migliorare la qualità dei servizi socio-sanitari e formativi e le condizioni di vita della popolazione residente nella provincia di Morona Santiago. Incentivare il settore dell’accoglienza eco-turistica
Beneficiari
Gli abitanti che hanno difficoltà di accesso ai servizi socio-sanitari e a programmi formativi ed educativi specifici; le famiglie di contadini coinvolte nelle attività di integrazione al reddito agricolo attraverso progetti comunitari di ecoturismo e gli abitanti della periferia rurale di Macas che non hanno attualmente accesso ai farmaci di base. Beneficiari diretti
sono 2.100 famiglie di contadini e 1.000 abitanti della periferia rurale di Macas, mentre beneficiari indiretti sono i 130.000 abitanti della Provincia di Morona Santiago
Partner del progetto
Fundación Atasim (controparte locale dell’intervento); Dirección provincial de Salud; Dirección provincial del Instituto nacional de la niñez, familia y adolescencia; Consejo provincial de Morona Santiago; Gobernación de la Provincia de Morona Santiago; Dirección provincial de Educación hispana y Dirección provincial de Educación bilingüe; Municipio del Cantón Morona
37
NICARAGUA - Promozione della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi nel territorio di Sutiaba - Municipio di Leon. Cooperazione decentrata Settore
Socio-sanitario
Periodo di attuazione
aprile 2009 - maggio 2010
Ente finanziatore
Regione Marche
Budget totale € 60.500
Ruolo di CESTAS Capofila
Obiettivi
Contribuire al miglioramento degli indicatori di Ssr (salute sessuale e riproduttiva) della popolazione adolescente di Sutiaba. Migliorare l’accessibilità dei servizi sanitari attraverso la riqualificazione del personale medico e paramedico
Beneficiari
Adolescenti di Sutiaba, tecnici del Centro aggregazione adolescenti Sutiaba (Caras) e operatori del Servizio di salute di Sutiaba
Partner del progetto
Centro di aggregazione adolescenti Sutiaba – Caras – Partner locale SILAIS – Partner italiani della Regione Marche sono Ambito territoriale sociale IX e Comune di Rosora
PERÙ, BOLIVIA, ECUADOR - Estensione della Rete andina dei centri di salute materno-perinatale Settore
Socio-sanitario
Obiettivi
€ 1.679.801
Migliorare le condizioni di salute maternoperinatale in Perù, Bolivia e Ecuador, incrementando il livello di cooperazione tecnica tra i tre Paesi e migliorando l’accesso e la qualità dei servizi sanitari erogati dai centri associati alla Rete attraverso un processo di aggiornamento scientifico del personale e un incremento della quantità e della qualità della rilevazione dei dati sanitari
Ruolo di CESTAS
Beneficiari
Periodo di attuazione
ottobre 2008 - febbraio 2012
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale Capofila
Professionisti socio-sanitari, ricercatori e operatori dei centri; le donne che si rivolgono ai centri, le loro famiglie, le comunità di appartenenza e il sistema sanitario pubblico a livello locale e nazionale. Si stimano 136.500 beneficiari diretti e 341.250 indiretti
Partner del progetto
Ministerio de Salud y Deporte de Bolivia, Ministerio de Salud Publica de Ecuador, Ministerio de Salud de Perú e le autorità ospedaliere dei diciannove centri appartenenti alla Rete andina. Sono coinvolte inoltre le seguenti istituzioni: le autorità sanitarie delle comunità interessate e i rispettivi servizi sanitari di base; la Facultad de Medicina de la Universidad de Cuenca (Ecuador); le municipalità interessate direttamente alla creazione della Rete; l’Instituto de Investigación de la Universidad Nacional Mayor de San Marcos (Perù) che collaborerà al progetto nelle attività di formazione, monitoraggio e definizione degli indicatori
38
Progetti in Africa
Nome ufficiale
Repubblica of Sierra Leone
Capitale
Freetown
Popolazione
5.835.221
Lingue ufficiali
Inglese
HDI
0,317
Nome ufficiale
Sierra Leone
Republic of Malaŵi
Capitale
Lilongwe
Speranza di vita
Popolazione
48,2
15.691.8
Lingue ufficiali
Inglese e chichewa
Malawi HDI
0,385
Speranza di vita 54,6
Nome ufficiale
Republic of Namibia
Capitale
Windhoek
Popolazione
2.212.298
Lingue ufficiali
Inglese
HDI 0,6
Speranza di vita 62,1
Nome ufficiale
Namibia
República de Moçambique
Capitale Maputo
Popolazione 23.405,7
Mozambico Lingue ufficiali Portoghese
HDI
0,284
Speranza di vita 48,4
39
MALAWI - Programma integrato di sana maternità e di promozione della salute riproduttiva dell’area di Lilongwe e Dowa Settore
Socio-sanitario
Obiettivi
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Rafforzare la rete sanitaria di promozione e tutela della salute materno-infantile e riproduttiva della regione centrale del Malawi; potenziare le capacità di risposta dei distretti di Lilongwe e Dowa attraverso assistenza al parto, VCT e PMTCT, assistenza al neonato, family planning
Budget totale
Beneficiari
Periodo di attuazione
gennaio 2009 - luglio 2011
€ 802.682
Ruolo di CESTAS Capofila
L’intero personale sanitario delle strutture coinvolte, con particolare riferimento agli operatori del settore materno, le levatrici tradizionali delle aree coinvolte e i counsellors comunitari. Della maggiore qualificazione
del personale sanitario beneficiano l’intera comunità locale e in particolare la popolazione femminile in età fertile
Partner del progetto
Health Minister of Malawi, i principali ospedali del paese, Reproductive Health Unit – Rhu, District Health Officer – Dho di Lilongwe e Dowa
40
TESTIMONIANZA H. Kanjendza, capo infermiera al reparto di maternità del Bwaila Hospital, Malawi La formazione che ci è stata fornita da CESTAS è stata molto utile poiché abbiamo rivisto alcune problematiche che si potrebbero presentare durante il nostro lavoro, ma che non ricordavamo più come potessero essere risolte, ad esempio, le emorragie post-parto, la distocia delle spalle e molti altri tipi di complicazioni legate al parto e al travaglio. Ho notato dei reali miglioramenti da quando è iniziata la formazione: le ostetriche hanno maggiori competenze e capacità, hanno sviluppato una sicurezza che le ha rese più reattive e pronte nell’affrontare ogni tipo di complicazione. Il risultato è stata una riduzione della morte neonatale e materna durante il parto. Negli ultimi tempi sono entrati nuove professioniste nello staff, e quindi è necessario riattivare la formazione in modo che anche le nuove ostetriche possano migliorare la loro professionalità.
MOZAMBICO - Chapulampunga Chapula! L’attivismo associativo dei giovani per l’empowerment delle donne e il potenziamento dei servizi socio-sanitari Settore
Gender empowerment
Periodo di attuazione
febbraio 2010 - gennaio 2011
Ente finanziatore
Regione Emilia-Romagna; capofila: ARCS
Budget totale € 37.720
Ruolo di CESTAS Partner
Obiettivi
Promuovere l’uguaglianza di genere e il potenziamento delle donne, con particolare attenzione ai giovani nella lotta contro l’Hiv/Aids e al rafforzamento dell’autonomia economica e della partecipazione alla vita socio-economica della comunità
Beneficiari
Operatori socio-sanitari dei centri della zona di Chapula, donne e giovani che partecipano alle attività di formazione e tutti coloro che ricevono gli strumenti di informazione e divulgazione realizzati
Partner del progetto
Ausl Bologna, Comités de Saude da Area de Mavalane, Arci Cultura e Sviluppo – Arcs (capofila), Arci Modena – Comitato provinciale
41
MOZAMBICO - Donne in Zambézia e a Maputo: dalla prevenzione dell’Aids alle pari opportunità Settore
Socio-sanitario
Periodo di attuazione
marzo 2009 - marzo 2010
Ente finanziatore
Regione Emilia-Romagna
Budget totale € 39.740
Ruolo di CESTAS Partner
Obiettivi
Contribuire alla lotta all’Hiv/Aids a Maputo e nella provincia della Zambézia, con particolare attenzione alla prevenzione della trasmissione materno-infantile e al contrasto alla violenza verso le donne. Il progetto prevede la formazione degli operatori e delle operatrici dell’Ospedale Generale di Mavalane a Maputo e del Centro Antiviolenza di Quelimane (Zambézia) sui temi della prevenzione Hiv/Aids come fenomeno strettamente legato alla violenza di genere, sulla prima accoglienza nei casi di abusi e violenze, sulla prevenzione della trasmissione materno-infantile. Offre sostegno al centro antiviolenza di Quelimane
Beneficiari
15 operatori sanitari; 30 amministratori pubblici ed agenti di polizia; 6 operatori radio di almeno 6 distretti della Zambézia; 20.000 persone destinatari delle campagne e trasmissioni radio; almeno 4000 persone identificate come possibili fruitori degli spettacoli teatrali; 800 giovani delle comunità coinvolte nelle attività di comunicazione
Partner del progetto Arci/Arcs (capofila), Associazione differenza maternità, Associazione gruppo donne giustizia, Associazione Udi (Unione donne in Italia), Comune di Modena, Ufficio cooperazione e solidarietà internazionale, Associazione donne nel mondo, Nafeza, WLSA
MOZAMBICO - Progetto di sostegno alla salute materno infantile e ai servizi sanitari di base dell’area di Mavalane Settore
Socio-sanitario
Periodo di attuazione
aprile 2008 - aprile 2011
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale € 1.034.097
Ruolo di CESTAS Capofila
Obiettivi
Migliorare le condizioni di salute della popolazione dell’area di Malavane, attraverso la decentralizzazione del servizio sanitario locale e lo sviluppo dei centri di salute presenti sul territorio. Tali centri, chiamati “Punti di salute”, sono in grado di rispondere in maniera puntuale e con servizi di qualità alle necessità di assistenza sanitaria della popolazione locale, con particolare attenzione ai bisogni in ambito materno-infantile
Beneficiari
L’intero personale della Rete sanitaria centrale e locale. La popolazione residente nell’area di Mavalane, che rappresenta oltre il 45% degli abitanti totali di Maputo
Partner del progetto
Ministerio da Saúde (MISAU), Direzione sanitaria della città di Maputo, Direzione dell’area di Mavalane
42
Mozambico - Progetto di appoggio alla disseminazione della classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute per bambini e adolescenti focalizzato nel settore educativo. Cooperazione decentrata Settore
Socio-sanitario
Periodo di attuazione
gennaio 2010 - luglio 2011
Ente finanziatore
Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Budget totale € 95.250
Obiettivi
Abbattere le discriminazioni sociali di cui sono vittime le persone affette da disabilità residenti nell’area di Mavalane. Migliorare le condizioni di vita generali dei bambini disabili attraverso l’individuazione e la promozione di politiche che ne favoriscano l’accesso all’istruzione e a servizi sanitari di qualità
Ruolo di CESTAS Capofila
Beneficiari
Operatori dei centri di salute, i bambini in età scolare, i ragazzi in età pre-adolescenziale e adolescenziale e la comunità locale nella sua totalità
Partner del progetto
Ministério da Saúde, Agenzia regionale della Sanità del Friuli Venezia Giulia, Università Edoardo Mondlane, Ministero Educacaò e Cultura e Time for Africa, Maputo
NAMIBIA - Supporto al programma nazionale di lotta all’Hiv/Aids e Tbc attraverso la promozione dell’assistenza sanitaria, sociale ed economica alle persone infette e affette nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa Settore
Socio-sanitario
Periodo di attuazione 2010 - 2013
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale € 2.231.363
Ruolo di CESTAS Capofila
Obiettivi
Migliorare la qualità della vita dei malati di tubercolosi e Hiv/Aids delle Regioni di Omusati e Otjozondjupa, attraverso interventi in ambito sanitario e socio-economico a supporto del Programma nazionale di lotta a Hiv/Aids e TB. Contribuire alla lotta per la riduzione della diffusione delle malattie e promuovere l’assistenza socio-sanitaria ed economica alla popolazione. Il progetto, in relazione ai risultati raggiunti durante i primi tre anni, è ritenuto dal Ministero locale della Salute e dei Servizi Sociali come un’opportunità unica di consolidare i risultati raggiunti e attivare e testare nuove strategie e modalità di intervento integrato socio-sanitario. La seconda fase del progetto riguarderà sia l’ambito sanitario che quello socio-economico
Beneficiari
Circa 8.000 malati di Hiv/Aids della Regione di Omusati, circa 1.100 malati di tubercolosi e di Hiv/Aids della Regione di Otjozondjupa, il personale sanitario occupato nelle direzioni sanitarie regionali e nei centri di salute Come beneficiari indiretti la popolazione della Regione di Omusati e di Otjozondjupa che avrà maggiori informazioni per la prevenzione dell’infezione da Hiv/Aids, malattie sessualmente trasmesse e Tb (circa 255.000 persone) e le relative famiglie di 20 villaggi
Partner del progetto
Ministry of Health and Social Services (MOHSS), Cisp
43
TESTIMONIANZA Suoma P. Angala, responsabile amministrativa del Programma di salute, Namibia La situazione è cambiata dall’inizio del progetto nel maggio 2010. Ora abbiamo a disposizione tutti gli strumenti necessari e siamo certi che presto raggiungeremo gli obiettivi fissati dal Ministero della Salute e dei Servizi Sociali per il periodo 2010-2015, in particolare nella Regione di Otjozondjupa. Di fatto, sono già state avviate le attività di formazione e 20 Dots promoter sono attivi nella Regione per garantire che i pazienti siano sufficientemente informati e che la terapia sia seguita correttamente. Questo porterà a un aumento del tasso di successo e di cura dei prossimi anni. È inoltre un grande piacere per noi essere assistiti dal supervisore regionale dei Dots promoter assunto da CESTAS: da allora sono stati aperti nella Regione due punti per il trattamento del disturbo post-traumatico da stress, che sono stati molto utili alle comunità locali. La distribuzione di biciclette ha ulteriormente contribuito a migliorare le condizioni di lavoro dei Dots promoter; in questo modo possono visitare più pazienti e quindi si è notevolmente ridotto il tasso di abbandono delle cure. Sono state promosse campagne di informazione nelle scuole per educare gli studenti sui rischi della tubercolosi e alla prevenzione della diffusione dell’infezione. L’empowerment economico dei pazienti affetti da tubercolosi, che hanno ricevuto una formazione imprenditoriale grazie all’azione del partner italiano di CESTAS, è un’altra attività necessaria e di forte impatto, che contribuirà a migliorare significativamente le condizioni di vita.
NAMIBIA - Programma di sviluppo integrato a sostegno delle donne e dei bambini orfani di Katutura Settore
Socio-sanitario e Gender empowerment
Obiettivi
Regione Basilicata
Migliorare le competenze tecniche delle donne e il livello di istruzione, formazione ed educazione dei bambini attraverso interventi di capacity buiding volti ad avviare un processo di sviluppo partecipativo che garantisca condizioni di vita dignitose
Budget totale
Beneficiari
Periodo di attuazione
febbraio 2010 - agosto 2011
Ente finanziatore € 30.291
Ruolo di CESTAS Capofila
I beneficiari diretti dell’intervento sono 20 donne infette e affette da Hiv/Aids e 20 bambini orfani di genitori deceduti a causa dell’Aids, ospitati dal centro diurno locali. I beneficiari indiretti sono le comunità locali di provenienza delle donne e dei bambini
Partner del progetto
Hope Initiatives – Hisa
44
Sierra LeonE - Sana maternità a Makeni. Distretto di Bombali
Settore
Socio-sanitario
Periodo di attuazione
aprile 2009 - ottobre 2011
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale € 682.211
Ruolo di CESTAS Capofila
Obiettivi
Migliorare le condizioni di salute materna e riproduttiva nel distretto di Bombali attraverso il potenziamento della rete sanitaria di base, il miglioramento della qualità dei servizi e la diffusione di conoscenze e buone pratiche a livello comunitario. La logica d’intervento si sviluppa lungo due direttrici complementari: il rafforzamento delle istituzioni sanitarie statali operanti nell’assistenza alla maternità e la sensibilizzazione comunitaria riguardo alla salute materna
sidenti nel distretto di Bombali. I beneficiari indiretti sono approssimativamente 500.000
Partner del progetto
Holy Spirit Hospital di Makeni, Autorità sanitaria pubblica locale competente per il distretto di Bombali (District Health Management Team) e dell’Ospedale governativo di Makeni. Altri attori istituzionali rilevanti: Midwifery School of Makeni; Fatima Institute e Paramount Chiefs dei Chiefdoms competenti per la città di Makeni
Beneficiari
40 ostetriche, 100 infermiere e levatrici tradizionali, 40 consulenti sanitari sul tema dell’Hiv/Aids; 120.000 donne in età fertile re-
Sierra LeonE - Sana Maternità a Makeni. Cooperazione decentrata
Settore
Socio-sanitario
Obiettivi
€ 5.000
Il progetto intende potenziare le attività già in corso del progetto triennale finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, in particolare formando un team di tutors utile all’accompagnamento delle ostetriche nello svolgimento delle attività di assistenza alle donne nei centri di salute periferici situati nelle zone più remote del distretto
Ruolo di CESTAS
Beneficiari
Periodo di attuazione
dicembre 2009 - dicembre 2010
Ente finanziatore
Provincia di Ancona
Budget totale Capofila
Professionisti sanitari e donne della comunità locale
Partner del progetto
Holy Spirit Clinic, DMO Ministry of Health
45
Progetti nel Mediterraneo
Nome ufficiale
Repubblica Libanese
Capitale Beyrut
Popolazione 4.000.001
Libano Lingue ufficiali
Arabo e Francese
HDI
0,40
Speranza di vita 72,4
LIBANO - Percorsi di formazione per lo sviluppo delle risorse e della promozione della microimprenditoria femminile nel sud del Libano Settore
Gender empowerment
Obiettivi
€ 128.067
Sostenere lo sviluppo socio-economico delle donne residenti nell’area della Caza di Bint Jbeil. Migliorare l’inserimento, la stabilità e la qualità del lavoro delle giovani donne che partecipano al progetto, attraverso iniziative di sostegno e percorsi formativi che favoriscano l’imprenditorialità
Ruolo di CESTAS
Beneficiari
Periodo di attuazione
giugno 2009 - giugno 2010
Ente finanziatore
Regione Emilia-Romagna
Budget totale Capofila
80 donne alfabetizzate di età compresa tra 18 e 55 anni e 320 loro familiari
Partner del progetto
Municipalità di Ain Ebel, Fondazione René Moawad, Arci Cultura e Sviluppo
46
TESTIMONIANZA Hala El Khoury, una delle formatrici sul progetto in Libano co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna in Libano Sono rimasta impressionata dal progetto! Era la mia prima visita nella zona ed è stato bellissimo vedere gli effetti tangibili delle azioni di CESTAS nell’area. É stata una bella giornata che ricorderò perché ho potuto vedere gli effetti concreti delle attività, le donne hanno una buona base ad Ain Ebel e investire su questi bisogni con gli argomenti proposti è molto positivo. Sono sempre molto felice quando vedo qualcuno lavorare sulla nutrizione per la comunità. So che il progetto è molto più ampio, ma sono contenta che abbia incluso questo argomento di solito dimenticato, e sono entusiasta di aver visto quello a cui ho potuto prender parte. Sono state illustrate alla comunità tutte le attività del progetto, e questo è stato decisamente molto positivo! Ho visto la comunità molto coinvolta e volenterosa di partecipare al programma e il coinvolgimento delle Municipalità è stato davvero un ottimo risultato.
Libano - Miglioramento dello status e delle condizioni lavorative delle operatrici sanitarie Settore
Socio-sanitario e Gender empowerment
Obiettivi
Commissione Europea; capofila: Amel Association
Combattere la discriminazione di genere contro le donne sul posto di lavoro, in ambito medico e infermieristico. Il progetto ha previsto anche la realizzazione di uno studio sulle condizioni di lavoro femminili in Libano, che sarà il punto di partenza per l’elaborazione di protocolli per la tutela dei diritti delle donne
Budget totale
Beneficiari
Periodo di attuazione
gennaio 2009 - gennaio 2012
Ente finanziatore
€ 330.562
Ruolo di CESTAS Partner
90 operatori sanitari, 810 persone delle comunità medico e infermieristiche, 90 studenti della facoltà di medicina, oltre a politici, attori istituzionali e circa 200.000 persone che saranno coinvolte da una campagna pubblica. In totale si stimano 990 beneficiari diretti e 222.000 beneficiari indiretti
47
Advocacy Nel 2010 l’attività di Advocacy di CESTAS si è concentrata sulla salute globale e sugli Obiettivi del millennio, che sono stati promossi attraverso reti e circoli virtuosi con molte ong italiane e internazionali. A cinque anni dal termine fissato nel 2015 per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del millennio, il rapporto World Health Statistics 2010 dell’Organizzazione mondiale della Sanità ha registrato alcuni progressi incoraggianti quali la riduzione dei bambini sottopeso (dal 25% nel 1990 al 16% nel 2010), delle infezioni da Hiv diminuite del 16% dal 2001 al 2008 e, nello stesso periodo, l’incremento percentuale (dal 77% all’87%) delle persone che hanno accesso all’acqua. Ma non è ancora abbastanza. Nonostante i passi in avanti, si è ancora lontani dal raggiungimento degli Obiettivi del millennio ed è necessario continuare l’impegno per mantenere alta l’attenzione sui temi della salute e della promozione del diritto alla salute, che per CESTAS è un elemento essenziale per lo sviluppo globale. Da queste considerazioni, nel gennaio 2010 è partito “Health for all”, un progetto di educazione alla cittadinanza mondiale co-finanziato dalla Commissione Europea. L’iniziativa, della durata di tre anni, prevede attività di advocacy e media, il lancio di una campagna web, eventi di sensibilizzazione e la diffusione di documenti tematici con il fine di incrementare l’aiuto allo sviluppo in campo sanitario da parte dell’Italia e del G8 verso i Paesi più poveri. In particolare, il progetto “Health for all” mira a favorire il raggiungimento degli Obiettivi del millennio numero 4, 5 e 6, ovvero riduzione della mortalità infantile, miglioramento della salute materna e lotta all’Aids e alle altre malattie entro il 2015.
Obiettivo del millennio numero 4: La mortalità infantile è in continua diminuzione: dal 1990 al 2008 è scesa di circa il 30%, passando da 12,4 milioni a 8,8 milioni di decessi all’anno. Ma per abbattere i tassi della mortalità infantile è necessario intervenire sulla mortalità neonatale: circa il 40% dei decessi sotto i cinque anni avviene infatti nel primo mese di vita, e perlopiù nella prima settimana. Obiettivo del millennio numero 5: Le stime relative al 2005 riferiscono che ogni anno circa mezzo milione di donne, perlopiù residenti nei Paesi in via di sviluppo, muore per complicazioni legate alla gravidanza o al parto. Il rischio più alto si registra in Africa, dove ogni 100 mila nati vivi muoiono circa 900 donne. Per ridurre efficacemente la mortalità materna occorrono una maggiore accessibilità ai servizi di pianificazione familiare e una maggiore disponibilità delle cure durante la gravidanza, il parto e il periodo post-parto. Obiettivo del millennio numero 6: Si calcola
che nel 2008 i casi di malaria siano stati circa 243 milioni, di cui circa 863 mila mortali. L’acquisto di farmaci antimalarici da parte dei servizi sanitari pubblici è aumentato. L’incidenza della tubercolosi è in lento ma continuo declino e nel 2008 ha raggiunto circa 140 casi ogni 100 mila abitanti. Le nuove infezioni da Hiv si sono ridotte a livello globale dal 2001 al 2008 del 16%. Nel 2008 le nuove infezioni sono state circa 2,7 milioni e i decessi per Hiv/Aids circa 2 milioni. Rimangono tuttavia molto ampie le disparità tra i vari Paesi nell’accesso alla prevenzione, al trattamento e alla cura. Dati dal Rapporto: World Health Statistics 2010: il punto sugli obiettivi di sviluppo del millennio http://www.sossanita.it/Approfondimenti/ Rapporto2010OMS.pdf
48
Italia - Health for all
Settore
Advocacy
Obiettivi
€ 17.940 (su 3 anni, assegnato a CESTAS)
Fare pressione sul Governo italiano affinchè assuma un ruolo attivo e decisivo per il raggiungimento, entro il 2015, degli Obiettivi di sviluppo del millennio, soprattutto nell’ambito della riduzione della mortalità infantile (Obiettivo del millennio numero 4), del miglioramento della salute materna (Obiettivo del millennio numero 5) e della lotta a Hiv/ Aids, tubercolosi e malaria (Obiettivo del millennio numero 6)
Ruolo di CESTAS
Beneficiari
Periodo di attuazione
dicembre 2009 - dicembre 2012
Ente finanziatore
Commissione Europea; capofila: ISCOS
Budget totale
Partner
salute; i cittadini italiani e l’opinione pubblica, tra cui i media nazionali, gli operatori sanitari, i sindacati, gli studenti universitari e gli insegnanti, il settore privato e infine i politici italiani
Partner del progetto
Ong Ucodep, Centro laici italiani per le missioni – Celim, Medici con l’Africa Cuamm, Associazione italiana donne per lo sviluppo – Aidos
I destinatari del progetto sono le ong italiane, le organizzazioni della società civile e altri attori non statali attivi nella campagna per gli Obiettivi di sviluppo del millennio sulla
Italia, Spagna, Bolivia - Knowledge, health and food for all: advocacy campaign for a sustainable application of intellectual property rights on development processes Settore
Advocacy
Periodo di attuazione
dicembre 2009 - dicembre 2012
Ente finanziatore
Commissione Europea; capofila: Ricerca e Cooperazione
Budget totale € 148.407
Ruolo di CESTAS Partner
Obiettivi
Rendere le istituzioni e gli organi decisionali dei Paesi coinvolti consapevoli e impegnati nel dare alla legge sui diritti di proprietà intellettuale un’applicazione positiva e sostenibile nei processi di sviluppo e di emancipazione dei Paesi in via di sviluppo
Beneficiari
I diretti destinatari del progetto sono Università e istituti di ricerca, enti pubblici responsabili della protezione dei diritti di proprietà intellettuale, le organizzazioni internazionali, ong e reti di ong, associazioni di categoria e dei consumatori, autorità e membri del Parlamento nazionale ed europeo
Partner del progetto
Centro regionale di intervento per la cooperazione – Cric (Italia); Centro informazione ed educazione alla cittadinanza mondiale – Cies (Italia); Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti – Cospe (Italia); Istituto cooperazione economica internazionale – Icei (Italia); Re.Te (Italia); Napoli: Europa Africa – N:Ea (Italia); Mas vida (Spagna); Cad (Bolivia)
49
Belgio, Germania, Spagna, Francia, Italia, Regno Unito - Action for global health - Promoting European support for global health Settore
Advocacy
Periodo di attuazione
settembre 2006 - settembre 2011
Ente finanziatore
Bill and Melinda Gates Foundation; capofila: ActionAid International
Budget totale € 422.244
Ruolo di CESTAS Partner
Obiettivi
Mantenere alta l’attenzione dei Governi europei – e in particolare di Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e della Commissione Europea – e cercare di orientarne le scelte per il raggiungimento degli Obiettivi del millennio in ambito sanitario
Beneficiari
Decision makers internazionali, Parlamentari europei, Commissione Europea, decision makers nazionali, politici parlamentari ed extraparlamentari; stakeholder pubblici e privati impegnati nelle tematiche sanitarie e di sviluppo; media, ong, altre organizzazioni della società civile, opinione pubblica
Partner del progetto
ActionAid International (promotore). Plan International; European public health alliance (Belgio); Stop aids Alliance (Belgio); Welthungerhilfe (Germania); Terre des hommes (Germania); Federación de planificación familiar estatal (Spagna); Médicos del mundo (Spagna); Global health advocates (Francia); Médecins du Monde (Francia); Associazione italiana donne per lo sviluppo – Aidos (Italia); Interact worldwide (Regno Unito); International Hiv/Aids Alliance (Regno Unito); Tb Alert (Regno Unito)
50
Italia, PAESI BASSI, Gran Bretagna, Spagna - Partnership for change. The role of the Economic partnership agreements (Epas) in implementing the Millenium development goals (Mdg) Settore
Educazione alla cittadinanza mondiale
Obiettivi
Commissione Europea; capofila: Amici dei Popoli
Promuovere nuove politiche di sviluppo economico e sociale legate agli Obiettivi del millennio attraverso azioni di cooperazione internazionale. Proporre il miglioramento delle strategie utilizzate per la lotta alla povertà e favorire politiche economiche, di sviluppo e sociali che partano da un confronto tra attori del Nord e del Sud del mondo
Budget totale
Beneficiari
Periodo di attuazione
gennaio 2008 - dicembre 2010
Ente finanziatore
€ 295.194
Ruolo di CESTAS Partner
Membri della società civile e delle organizzazioni che si occupano di cooperazione internazionale, membri del Parlamento europeo e nazionale, media e membri della
società civile facenti parte di associazioni anche non direttamente coinvolte nelle tematiche di progetto
Partner del progetto
Amici dei popoli (capofila); World Education Berkshire – Risc (Gran Bretagna); Centrum voor mondial onderwijs of the Radboud University Nijmegen – Cmo (Olanda) Instituto de estudios sobre sesarrollo y cooperación internacional – Hegoa (Spagna)
Italia, Germania, Polonia - True development through health
Settore
Advocacy
Periodo di attuazione
marzo 2007 - febbraio 2010
Ente finanziatore
Commissione Europea; capofila: AIDOS
Budget totale € 98.176
Ruolo di CESTAS Partner
Obiettivi
Fare pressione sulle istituzioni e sui Governi europei affinché si impegnino nel creare e sostenere politiche in sintonia con il rispetto dei diritti alla salute delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo, in particolare sostenendo programmi e progetti per il raggiungimento degli Obiettivi del millennio
Beneficiari
I diretti destinatari sono funzionari governativi, personale di alto livello dei Ministeri del Tesoro, della Salute, degli Esteri e delle Politiche Sociali di Italia, Germania e Polonia;
parlamentari, autorità ed enti locali coinvolti in attività di cooperazione decentrata, giornalisti e addetti stampa, rappresentanti e staff di ong
Partner del progetto
Associazione italiana donne per lo sviluppo – Aidos (capofila), Deutsche stiftung weltbevölkerung – Dws (Germania); Federation for women and family planning – Fwfp (Polonia); ActionAid international Italia
51
Educazione alla cittadinanza mondiale Sono diverse le attività che CESTAS ha realizzato nel 2010 nel campo dell’educazione e della sensibilizzazione. Tra queste c’è il progetto biennale, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, “Educare i giovani al dialogo tra popoli di culture e religioni diverse attraverso gli strumenti di comunicazione globale”. Il progetto ribadisce l’impegno di CESTAS nell’accrescere e consolidare l’adesione di bambini, adolescenti e dell’opinione pubblica in generale ai temi della cooperazione internazionale e della complessità delle sfide globali espresse negli Obiettivi di sviluppo del millennio. Un’altra importante iniziativa è il progetto nazionale “Sviluppo sostenibile delle risorse forestali e comunità locali”, promosso in collaborazione con Cisv di Torino e Crm di Lecce: un progetto di educazione alla cittadinanza mondiale e di comunicazione sociale per diffondere conoscenza e buone pratiche sull’uso e sul consumo sostenibile delle risorse forestali in Italia e nel mondo, con attenzione verso le risorse tropicali. Sono stati coinvolti il mondo delle scuole, i territori di Bologna, Torino, Ancona, Lecce e l’opinione pubblica delle rispettive regioni.
In particolare le attività di CESTAS sono relative a: - realizzazione di un kit educativo multimediale per scuole secondarie e una mostra multimediale sulle foreste disponibile sul sito: http://forestedelmondo.pbworks.com - realizzazione di una campagna di comunicazione sociale via web, radio, stampa, cinema e affissioni, e di uno spot disponibile all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v= 4Idx3kZIHkQ - partecipazione a laboratori tematici nei territori coinvolti nel progetto.
52
Italia, Francia, Portogallo, Albania, Argentina - Costruire uno sviluppo possibile - Création d’un système permanent de solidarité internationale et de coopération décentralisée au développement Settore
Educazione alla cittadinanza mondiale
Periodo di attuazione
giugno 2009 - settembre 2011
Ente finanziatore
Commissione Europea; capofila: Regione Marche
Budget totale € 48.550
Ruolo di CESTAS Partner
Obiettivi
Aumentare la conoscenza a livello europeo delle tematiche riguardanti lo sviluppo in generale, con focus sulla sostenibilità ambientale e umana. Promuovere all’interno della società civile un approccio consapevole che porti all’adozione di best practices in materia di sviluppo e sostenibilità. Creare un network regionale per la diffusione di benchmarking sociali e solidali
Beneficiari
Istituzioni locali della Regione Marche e dei territori interessati dai progetti raccolti; gli operatori delle ong e delle associazioni; i dirigenti e gli operatori delle associazioni degli immigrati e indirettamente i cittadini dei territori interessati; gli studenti dei corsi di laurea
attivati nella Regione Marche sui temi della cooperazione e della solidarietà internazionale, i partner del progetto, i media, le organizzazioni politiche e la società civile in generale
Partner del progetto
Regione Marche (promotore); Mondosolidale; Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti – Cospe; Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli – Cisp; Comunità volontari per il mondo – Cvm; Sos Missionario; Circolo Africa; Children’s international summer villages – Cisv; Università di Macerata; Solidarité jeunesse; Acid; Secretaria de desarrollo sociale; Associação Abraco; Wasp; Municipalité de Gramsh
Italia - Sviluppo sostenibile delle risorse forestali e comunità locali: esperienze di ong in America Latina e in Africa Settore
Educazione alla cittadinanza mondiale
Periodo di attuazione
aprile 2009 - ottobre 2010
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo
Budget totale € 402.050
Ruolo di CESTAS Capofila
Obiettivi
Promuovere la conoscenza e l’applicazione delle pratiche di uso sostenibile delle risorse silvicole in Italia e nel mondo presso le scuole e i territori di Bologna, Torino, Ancona, Lecce e, più in generale, presso l’opinione pubblica delle rispettive regioni, attraverso mostre, laboratori, corsi, lezioni in aula, conferenze, seminari, incontri pubblici e una campagna di comunicazione sociale
Beneficiari
Studenti e insegnanti delle scuole coinvolti direttamente nel progetto, formatori, rappresentanti di ong, partecipanti alle attività pubbliche del, visitatori della mostra esposta a Torino, Ancona, Bologna e Lecce, amministratori locali, enti, aziende pubbliche e private
Partner del progetto
Cisv Torino e Ctm Lecce
53
Italia - Campagna nazionale sulla cooperazione quale strumento per la risoluzione dei conflitti internazionali e nei Paesi in via di sviluppo. Alcune esperienze delle ong in Africa e nei Balcani Settore
Educazione alla cittadinanza mondiale
Periodo di attuazione
dicembre 2008 - maggio 2010
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo; capofila: Cocis
Budget totale € 25.056
Ruolo di CESTAS Partner
Obiettivi
Accrescere e consolidare l’adesione dell’opinione pubblica ai temi della cooperazione internazionale quale strumento fondamentale per favorire il dialogo fra i popoli e la risoluzione dei conflitti interni e internazionali, attraverso una mostra fotografica, spettacoli, laboratori, lezioni in aula, seminari e incontri pubblici
Beneficiari
Insegnanti e studenti delle scuole secondarie direttamente coinvolti nelle attività di sensibilizzazione e formazione in aula, partecipanti a spettacoli, eventi culturali e seminari, visitatori della mostra fotografica e del sito web della campagna, media, partecipanti ai seminari di studio
Partner del progetto
Coordinamento delle organizzazioni non governative per la cooperazione internazionale allo sviluppo (promotore). Soci: Arci cultura e sviluppo – Arcs; Cic; Centro informazione ed educazione alla cittadinanza mondiale – Cies; Ciss; Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti – Cospe; Centro regionale di intervento per la cooperazione – Cric; Disvi; Gus; Istituto cooperazione economica internazionale – Icei; Mais; Napoli: Europa Africa – N:Ea; Nexus; Ricerca e cooperazione; Acs; Peace games; Re.Te; Sviluppo 2000
54
Italia - Percorsi di non violenza
Settore
Educazione alla cittadinanza mondiale
Obiettivi
Ente finanziatore
Regione Marche attraverso il Coordinamento provinciale Enti per la pace; capofila: Provincia di Ancona
Coinvolgere gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della Provincia di Ancona in un percorso interattivo di formazione e sensibilizzazione sul tema della non violenza. Fornire alle scuole gli strumenti affinchĂŠ possano sviluppare nei bambini e nei ragazzi uno spirito critico e una maggiore consapevolezza del rifiuto della violenza quale risoluzione dei conflitti
Budget totale
Beneficiari
Periodo di attuazione 2009 - 2010
â&#x201A;Ź 850
Ruolo di CESTAS Partner
Scuole, associazioni ed enti locali della Provincia di Ancona
Partner del progetto
Avap onlus; Amici di piebetĂ ; Cantieri di pace (Osimo); Caritas diocesana; CESTAS Marche; Cvm; Fratellanza universale; Luoghi in Comune; Missionari Saveriani; Tutti x Tutti; Vis; Centro missioni onlus (Osimo); Cifa; Circolo Africa; Ninos de Mais; La strada di Sergio; Alternativamondo; Cts Ancona; Senza confini; Iniziativa Romeo; Scuola di pace di Ancona; Scuola di pace di Senigallia; Comuni di Ancona, Castelbellino, Jesi, Monsano, Montemarciano, Monterado, Monte San Vito, Polverigi, Rosora, San Paolo di Jesi e Senigallia
55
TESTIMONIANZA Barbara Muzzi, professoressa dell’Istituto Francesco Podesti di Ancona, Italia Il progetto sulla non violenza ha avuto un buon successo tra gli studenti dell’Istituto. È stato interessante e coinvolgente, la valutazione generale è sicuramente positiva. Le attività proposte in classe dalle operatrici CESTAS ci hanno mostrato metodologie alternative che potremmo utilizzare anche nel corso della normale didattica. Il progetto personalmente mi ha sensibilizzato, fornito strumenti operativi validi e utili per le proposte metodologiche future.
Italia - Educare i giovani al dialogo tra popoli di culture e religioni diverse attraverso gli strumenti di comunicazione globale Settore
Educazione alla cittadinanza mondiale
Periodo di attuazione 2009 - 2010
Ente finanziatore
Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo; capofila: CTM Lecce
Budget totale € 84.088
Ruolo di CESTAS Partner
Obiettivi
Promuovere il dialogo e la cultura della pace attraverso animazioni nelle scuole secondarie di primo grado. Il progetto ha previsto la realizzazione di un corso di formazione cinematografica (tenuto anche in una classe palestinese in Libano) durante il quale gli studenti hanno realizzato un cortometraggio sulla loro quotidianità a confronto con la realtà dei campi profughi palestinesi. Inoltre è stato organizzato uno scambio interculturale tra gli studenti delle scuole di Bologna, Ancona e Lecce, oltre ad una delegazione di studenti e insegnanti provenienti dal campo profughi palestinese di Nahr el Bared
Beneficiari
Studenti e docenti delle scuole secondarie di primo grado, enti locali, associazioni e opinione pubblica
Partner del progetto
Ctm Lecce (capofila), Dokita
56
Aspetti economici e finanziari Secondo l’indagine dell’Istituto Italiano della Donazione sugli indici di efficienza delle 53 organizzazioni italiane associate 9, nel triennio 2006-2008 la media dei costi per attività istituzionali è pari all’88,3%, mentre la media delle risorse destinate ad attività di supporto generale o di struttura è dell’11,8%. Nel 2010 i costi generali di struttura incidono per il 5,71% pari a 192.385,00 € del totale dei costi sostenuti per le attività associative, il 93,78%, pari a 3.157.810,00 €, sono costi sostenuti per lo svolgimento delle attività istituzionali. Lo 0,51%, pari a 17.158 €, sono i costi sostenuti per la raccolta fondi e la promozione.10
DISTRIBUZIONE DEI COSTI DELLE ATTIVITÀ ASSOCIATIVE Costi generali di struttura 5,71% pari a 192.385,00 € Costi per raccolta fondi e promozione 0,51% pari a 17.158 €
Costi per attività istituzionali 93,78% pari a 3.157.810,00 euro
INDICI DI EFFICIENZA DELLA RACCOLTA FONDI E DELL’IMPIEGO DELLE RISORSE
http://www.istitutoitalianodonazione.it/tools/elenco/Pubblicazioni.as p?r=564&a=4467&s=9669&v=3873 &t=16# 10 In questo calcolo non vengono presi in considerazione gli oneri finanziari e patrimoniali e gli oneri straordinari che sommano complessivamente 110.363,98 € e non fanno parte delle attività tipiche. 9
L’indice di efficienza della raccolta fondi è uno dei parametri di controllo più importanti, perché mostra, in forma sintetica e trasparente, quanto si spende in media per raccogliere ogni euro. Espresso in centesimi di euro, l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri generati da attività di raccolta fondi (sommato agli oneri generati da attività accessorie) e il totale dei proventi correlati a tali oneri.
In CESTAS l’indice di efficienza di raccolta fondi è 0,12: ciò significa che solo 12 centesimi sono stati spesi per raccogliere un euro. In media, le organizzazioni no profit spendono invece 18 centesimi. Rispetto al 2009, l’efficienza CESTAS è inoltre migliorata del 2%: per ogni euro raccolto sono stati spesi 2 centesimi in meno. Ma una organizzazione no profit è tanto più efficiente quanto più impiega le risorse per la realizzazione delle sue attività istituzionali. L’analisi dell’impiego delle risorse si basa su tre indici relativi ad altrettante macroaree: 1. attività istituzionale: l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri istituzionali e il totale oneri. In CESTAS è pari al 93,78%. Questo indice è il più importante dei tre perché esprime in valore percentuale la quota di risorse impiegata in attività direttamente connesse al fine istituzionale. L’indice è tanto migliore quanto più è alto il suo valore percentuale. Secondo l’indagine dell’Istituto Italiano della Donazione, la media nel settore della cooperazione internazionale è 83,9%. 2. attività di raccolta fondi: l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri della raccolta fondi e il totale degli oneri. In CESTAS è pari allo 0,51%. Questo indice esprime la quota di risorse impiegate in attività di raccolta fondi ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale. Mediamente, le organizzazioni no profit destinano per le attività di promozione e di raccolta fondi il 9,4%. 3. attività di supporto generale o di struttura: l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri di supporto generale e il totale degli oneri. In CESTAS è pari allo 5,71%. Questo indice esprime la quota di risorse impiegate in attività di supporto generale ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale.
57
I tre indici di impiego delle risorse vengono calcolati ogni anno per individuare i margini di miglioramento per una gestione efficiente delle risorse. Rispetto al 2009, gli indici CESTAS sono migliorati: il primo, relativo all’attività istituzionale, è passato dall’88,62% al 93,78% grazie a un incremento della quota delle risorse impiegate per le attività connesse alla mission; il secondo indice, relativo all’attività di raccolta fondi, pur se lievemente aumentato rispetto al 2009, è rimasto molto più basso rispetto alla media delle organizzazioni no profit; la leggera diminuzione del terzo indice, relativo alle attività di struttura, evidenzia l’andamento decrescente del rapporto tra gli oneri per il supporto generale e il totale degli oneri.
LE FONTI DI FINANZIAMENTO PER LE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI Le fonti di finaziamento CESTAS derivano per l’80% (pari a 2.809.216,03 euro) dal settore pubblico e per il 20% (715.223,09 euro) dal settore privato, per un totale di 3.524.439,12 euro.
FONTI DI FINANZIAMENTO Privato 20%
Pubblico 80%
I maggiori finanziatori del settore pubblico sono gli enti governativi italiani e, nello specifico, il Ministero degli Affari Esteri, da cui derivano il 69% delle risorse totali. Nel 2010, i fondi ricavati dal settore privato hanno complessivamente retto, nonostante la situazione di crisi economica nazionale.
ENTE FINANZIATORE Altro 3% pari a 105.557,17 € Raccolta da privati e formazione 5% pari a 174.105,56 € Privati e altri esteri 8% pari a 265.429,76 € EU e Enti esteri 1% pari a 36.983,96 € Privati e altri Italia 5% pari a 178.330,60 € Enti locali Italia 9% pari a 323.578,83 € Enti governativi Italia 69% pari a 2.440.453,24 €
58
ACID TEST L’acid test è il rapporto tra totale di cassa, crediti a breve, totali liquidabili immediatamente e il totale delle passività correnti. In CESTAS l’acid test è aumentato dello 0,33% rispetto al 2007, superando il valore ottimale di 1. L’acid test nell’anno 2010 è pari infatti all’1,32% e conferma la capacità crescente dell’associazione nel coprire i debiti acquisiti. ACID TEST
2008
2009
2010
1,01
1,14
1,32
DESTINAZIONE FONDI PER SETTORI D’INTERVENTO Il settore Salute è per CESTAS l’area di intervento principale, ma sono in crescita anche le risorse destinate al Buon governo e soprattutto alla Formazione, lo Sviluppo partecipativo e il Gender empowerment.
DESTINAZIONE FONDI PER AREA GEOGRAFICA L’America Latina rimane l’area d’interesse principale per i progetti CESTAS. Negli ultimi anni sono però aumentati i fondi destinati all’Africa, così come quelli per i progetti sul territorio italiano. CESTAS nel 2010 ha erogato sui progetti 309.285,57 euro, contribuendo con un apporto valorizzato pari a 468.098,06 euro, per un totale di 777.383,63 euro. America Latina 41% pari a 1.318.929,07 € Mediterraneo 4% pari a 123.038,46 €
Africa 22% pari a 716.273,08 €
Italia 25% pari a 807.789,08 €
1.500.000
1.200.000
Europa 8% pari a 243.382,49 €
900.000
600.000
300.000
0
Salute
Buon governo
Sviluppo Gender partecipativo empowerment
Altro
59
Dai dati di bilancio 2010 è possibile inoltre suddividere i progetti per area di settore: per i progetti di cooperazione l’area più rilevante è la Salute (72%), seguita da quella dello Sviluppo partecipativo (18%); per i progetti di formazione le aree principali sono invece il Buon governo (35%), la Salute (26%) e lo Sviluppo partecipativo (21%).
PROGETTI DI COOPERAZIONE 2010
PROGETTI DI FORMAZIONE 2010 Sviluppo parteciativo 21%
Gender empowerment 18%
Ambiente 0%
Gender empowerment 5%
Sviluppo parteciativo 18%
Buon governo 35%
Salute 26%
Ambiente 4%
Buon governo 1%
Salute 72%
Si evidenziano infine le fonti di finanziamento CESTAS: le principali (91%) sono italiane, mentre gli apporti esteri rappresentano, seppur con un aumento rispetto agli anni passati, una fonte di finanziamento minore.
ESTERO/ITALIA Estero 9% pari a 302.413,72 €
Italia 91 % pari a 3.222.025,40 €
60
Rendiconto gestionale 2010 ONERI 1. ONERI DA ATTIVITÀ TIPICHE 1.1) Acquisti 1.2) Servizi 1.3) Godimento beni di terzi 1.4) Personale 1.5) Donazioni 1.6) Ammortamenti 1.7) Accantonamenti 1.8) Oneri diversi di gestione 2. ONERI PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI 2.1) Raccolta 1 2.2) Raccolta 2 2.3) Raccolta 3 2.4) Attività ordinaria di promozione 3. ONERI DA ATTIVITÀ ACCESSORIE 3.1) Acquisti 3.2) Servizi 3.3) Godimento beni di terzi 3.4) Personale 3.5) Ammortamenti 3.6) Oneri diversi di gestione
31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008 3.157.810
2.793.733
2.882.350
263.025 2.085.623 95.381 491.365 2.775 10.678 202.385 6.578
63.781 2.087.706 82.176 468.761 3.008 11.725 75.000 1.575
146.230 2.196.833 86.275 429.299 0 15.866 0 7.847
1.213
1.531
0
0 0 1.213 0
0 0 1.531 0
0 0 0 0
15.945
13.169
0
0 14.891 0 935 0 118
0 13.085 0 0 0 83
0 0 0 0 0 0
61
ONERI
31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008 11.644
13.057
18.527
11.397 0 0 247
13.057 0 0 0
18.527 0 0 0
98.720
154.586
134.614
0 0 98.720
0 0 154.586
0 0 134.614
6. ONERI DI SUPPORTO GENERALE
192.385
191.446
17.226
6.1) Acquisti 6.2) Servizi 6.3) Godimento beni di terzi 6.4) Personale 6.5) Ammortamenti 6.6) Altri oneri
1.494 40.990 6.808 89.172 0 53.921
8.560 45.151 6.720 84.912 0 46.103
0 0 0 0 0 17.226
3.477.717
3.167.521
3.052.716
46.784
35.827
68.292
4. ONERI FINANZIARI E PATRIMONIALI 4.1) Su rapporti bancari 4.2) Su prestiti 4.3) Da patrimonio edilizio 4.4) Da altri beni patrimoniali 5. ONERI STRAORDINARI 5.1) Da attività finanziaria 5.2) Da attività immobiliari 5.3) Da altre attività
TOTALE RISULTATO GESTIONALE POSITIVO
62
PROVENTI E RICAVI
31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008
1. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITÀ TIPICHE
3.304.025
2.950.067
3.012.723
1.1) Da contributi su progetti 1.1a) da Enti Governativi Italia 1.1b) da Enti Locali Italia 1.1c) da Privati e altri Italia 1.1d) da Enti Governativi Esteri 1.1e) da Privati e altri Esteri 1.1f) Contributi per Servizio civile 1.1g) Altri proventi e ricavi
3.257.281 2.440.453 323.579 178.331 36.984 265.430 8.200 4.304
2.913.793 2.161.007 273.111 186.340 9.091 276.192 2.520 5.575
2.687.344 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 46.744
0 0 0 36.274
0 0 19.889 305.490
16.750
10.687
13.132
0 0 16.750 0
10.687 0 0 0
13.132 0 0 0
123.451
62.234
55.000
123.451 0 0 0 0
62.234 0 0 0 0
55.000 0 0 0 0
1.2) Da contratti con enti pubblici 1.3) Da soci ed associati 1.4) Da non soci 1.5) Donazioni 2. PROVENTI DA RACCOLTA FONDI 2.1) Raccolta 1 2.2) Raccolta 2 2.3) Raccolta 3 2.4) Altri 3. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITÀ ACCESSORIE 3.1) Da gestioni commerciali accessorie 3.2) Da contratti con enti pubblici 3.3) Da soci ed associati 3.4) Da non soci 3.5) Altri proventi e ricavi
63
PROVENTI E RICAVI 4. PROVENTI FINANZIARI E PATRIMONIALI 4.1) Da rapporti bancari 4.2) Da altri investimenti finanziari 4.3) Da patrimonio edilizio 4.4) Da altri beni patrimoniali 5. PROVENTI STRAORDINARI 5.1) Da attività finanziaria 5.2) Da attività immobiliari 5.3) Da altre attività TOTALE RISULTATO GESTIONALE NEGATIVO
31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008 18.932
2.601
25.113
169 18.763 0 0
2.601 0 0 0
25.113 0 0 0
61.342
177.758
15.041
0 0 61.342
0 0 177.758
0 0 15.041
3.524.500
3.203.348
3.121.009
0
0
0
64
Bilancio d’esercizio al 31.12.2010 Stato Patrimoniale 2010 ATTIVO
31.12.2010
31.12.2009
0 0
0 0
0
0
0
0
0
0
14.638
24.397
14.638
24.397
999 0 9.797 0
0 0 0 0
10.796
0
25.434
24.397
0 0 0 0 0
0 0 0 0 0
0
0
49.855 0
13.460 0
A) CREDITI V/SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI I Versamenti non ancora richiamati II Versamenti già richiamati Totale crediti v/soci per versamenti ancora dovuti (A) B) IMMOBILIZZAZIONI I Immobilizzazioni immateriali 7. Altre Totale II Immobilizzazioni materiali 4. Altri beni Totale III Immobilizzazioni finanziarie 1. Partecipazioni in 2. Crediti 3. Altri titoli 4. Azioni proprie (valore nominale complessivo...) Totale Totale immobilizzazioni (B) C) ATTIVO CIRCOLANTE I Rimanenze 1. Materie prime, sussidiarie e di consumo 2. Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 3. Lavori in corso su ordinazione 4. Prodotti finiti e merci 5. Acconti Totale II Crediti 1. Verso clienti: esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo
65
ATTIVO
31.12.2010
31.12.2009
5. Verso altri: esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo
291.237 0
582.371 6.532
Totale
341.092
602.363
0
0
0
0
1.174.242 0 21.994
934.302 0 38.875
1.196.235
973.177
1.537.327
1.575.540
832.134 0
933.001 0
832.134
933.001
2.394.896
2.532.937
31.12.2010
31.12.2009
65.537 46.784
29.710 35.827
112.320
65.537
380.385
178.000
380.385
178.000
III Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 6. Altri titoli Totale IV Disponibilità liquide 1. Depositi bancari e postali 2. Assegni 3. Denaro e valori in cassa Totale Totale attivo circolante (C) D) RATEI E RISCONTI I Ratei e risconti II Disaggio su prestiti Totale ratei e risconti (D)
TOTALE ATTIVO (A+B+C+D) PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO VIII Utili (perdite) portati a nuovo IX Utile (perdita) dell’esercizio Totale patrimonio netto (A) B) FONDI PER RISCHI ED ONERI 3. Altri Totale fondi per rischi ed oneri (B)
66
PASSIVO
31.12.2010
31.12.2009
106.306
94.190
3. Debiti verso banche: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo
155.390 0
38.425 0
6. Debiti verso fornitori: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo
847.143 0
249.304 0
11. Debiti tributari: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo
42.171 0
45.857 0
12. Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo
21.182 0
26.346 0
176.903 0
167.289 0
1.242.789
527.222
553.096 0
1.667.988 0
553.096
1.667.988
2.394.896
2.532.937
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO Fondo trattamento di fine rapporto D) DEBITI
13. Altri debiti: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo Totale debiti (D) E) RATEI E RISCONTI Ratei e risconti Aggi su prestiti Totale ratei e risconti (E)
TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E)
67
Conto Economico CONTO ECONOMICO
31.12.2010
31.12.2009
3.320.775
2.960.755
0 0 0
0 0 0
123.451 0
62.234 0
3.444.226
3.022.989
263.025 2.085.623 95.381
63.781 2.087.706 82.176
367.262 78.964 30.183 0 14.955
253.617 188.109 27.035 0 0
0 10.678 0
1.987 9.738 0
0
0
0 0 202.385 199.469
0 0 75.000 192.273
3.347.926
2.981.422
96.301
41.567
A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2. Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 3. Variazioni delle rimanenze dei lavori in corso su ordinazione 4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5. Altri ricavi e proventi: 5.1 Altri ricavi e proventi 5.2 Contributi in conto esercizio Totale valore della produzione (A) B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6. Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 7. Per servizi 8. Per godimento di beni di terzi 9. Per il personale: a) Salari e stipendi b) Oneri sociali c) Trattamento di fine rapporto d) Trattamento di quiescenza e simili e) Altri costi 10. Ammortamenti e svalutazioni a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) Svalutazioni dei crediti compresi nellâ&#x20AC;&#x2122;attivo circolante e delle disponibilitĂ liquide 11. Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12. Accantonamenti per rischi 13. Altri accantonamenti 14. Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione (B)
Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)
68
CONTO ECONOMICO
31.12.2010
31.12.2009
0
0
0 169
0 2.601
17. Interessi ed altri oneri finanziari: 17.2 Verso banche 17.4 Verso altri
11.397 247
13.057 0
17 bis 1. Utili su cambi
18.763
0
7.288
-10.456
0 0
0 0
0
0
0 0
0 0
0
0
0
0
20. Proventi: 20.1 Plusvalenze da alienazioni 20.2 Altri proventi
0 61.342
0 177.758
21. Oneri: 21.1 Minusvalenze da alienazioni 21.2 Imposte relative ad esercizi precedenti 21.3 Altri oneri
0 0 98.720
0 0 154.586
-37.378
23.172
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15. Proventi da partecipazioni 16. Altri proventi finanziari: d) Proventi diversi dai precedenti d.4) Da altri
Totale proventi ed oneri finanziari (15+16-17+17 bis) D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE 18. Rivaluazioni: a) Di partecipazioni b) Di immob. finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) Di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 19. Svalutazioni: a) Di partecipazioni b) Di immob. finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) Di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni Totale delle rettifiche (18-19) E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
Totale delle partite straordinarie (20-21)
Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E)
66.211
54.283
22. Imposte sul reddito dell’esercizio
19.427
18.456
23. Utile (perdita) d’esercizio
46.784
35.827
69
Conti d’ordine
(esposti come da ultimo comma nuovo articolo 2424 C.C.) CONTI D’ORDINE
31.12.2010
31.12.2009
2.282.154 4.500 5.029.244
0 0 8.109.497
7.315.898
8.109.497
990.648
54.864
990.648
54.864
7) IMPEGNI DI TERZI Valorizzazioni controparti Monetario Controparte Crediti verso Enti Totale 8) IMPEGNI VERSO TERZI Valorizzazioni CESTAS Totale
70
Nota integrativa PREMESSA La gestione dell’esercizio 2010 si è conclusa con un utile di euro 46.784.
OGGETTO E SCOPO La struttura del bilancio è stata scelta conforme a quella richiesta dal nostro codice civile per le società di capitali, per rendere agevole la lettura ai terzi fruitori dei dati e fra questi in primo luogo ai soci e agli enti finanziatori. Pertanto la presente nota integrativa che risulta essere parte integrante del bilancio al 31/12/2010 costituisce, insieme allo schema di stato patrimoniale e di conto economico, un unico documento inscindibile, così come stabilito dall’articolo 2423 comma 1 del Codice civile, e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute ed è redatto in conformità agli articoli 2423, 2423 ter, 2424, 2424 bis, e 2425 del C.c., secondo i principi di redazione di cui all’articolo 2423 bis del C.c. ed i criteri di valutazione contenuti nell’articolo 2426 del C.c. che non differiscono da quelli osservati nella redazione del bilancio del precedente esercizio. Si è però deciso dallo scorso anno di integrare il bilancio adeguandosi alle linee guida del Consiglio dell’Agenzia per le Onlus che, in considerazione delle funzioni di indirizzo e promozione del Terzo settore attribuite all’Agenzia dal D.P.C.M 21marzo 2001, n. 329, ha approvato con deliberazione del 5 luglio 2007 un progetto per la realizzazione di linee guida e schemi per la redazione del bilancio d’esercizio degli enti non profit. Tale iniziativa si è posta l’obiettivo di rispondere all’esigenza degli enti
del Terzo settore di dotarsi di sistemi di rendicontazione ad hoc che tengano conto, da una parte, della necessità di perseguire l’economicità della gestione, oltreché l’efficacia e l’efficienza della stessa e, dall’altra parte, delle caratteristiche che differenziano tali enti dalle società commerciali (le motivazioni ideali che perseguono, la non rilevanza del fine lucrativo, l’assenza di interessi proprietari che ne indirizzano la gestione, la non distribuzione dei proventi). I documenti di bilancio, che sono quindi stati predisposti sono: 1) Stato patrimoniale e conto economico 2) Rendiconto gestionale 3) Nota integrativa
TIPO DI ATTIVITÀ L’organizzazione non governativa CESTAS opera nel settore della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo ed in particolare la sua attività è diretta agli interventi in campo sanitario, all’educazione sanitaria ai processi e percorsi didattico formativi, con la raccolta di materiale, di documentazione, promozione di incontri internazionali, organizzazione di seminari e conferenze e sperimentazione di metodiche e materiali relativi agli argomenti istituzionali. Da anni l’attività dell’ong si è estesa anche all’ambiente, al welfare in generale e alla formazione. In particolare per quanto riguarda le attività rivolte alla formazione e ai progetti legati a questo ambito, in data 11 aprile 2011 con delibera della Giunta regionale della Regione Emilia-Roma-
gna n. GPG/2011/477 l’Ente CESTAS. L’accreditamento del CESTAS come Ente di Formazione presso la Regione Emilia-Romagna, premia le politiche di diversificazione messe in atto. È un risultato fondamentale in quanto permetterà di ampliare fortemente l’offerta formativa del CESTAS. Tale attività viene svolta con riferimento al territorio nazionale attraverso numerosi progetti di educazione allo sviluppo e formazione (Master in politiche sociali) e a quello estero. Attualmente CESTAS è presente principalmente nelle seguenti aree geografiche: Africa Settentrionale, Africa Equatoriale, America Latina, Area Mediterranea. Altro importante risultato da segnalare ai soci è Il riconoscimento della personalità giuridica del CESTAS da parte della Regione Emilia-Romagna. Dal 2004 ci si è preoccupati di ottenere tutti i requisiti necessari, che sono estremamente selettivi e di difficile acquisizione, che rendono di fatto estremamente raro che la personalità giuridica venga concessa. A tale scopo tra le altre cose è stato deliberato ed accantonato un fondo di 60 mila euro, ed il 15 marzo 2011 è arrivata la comunicazione dalla Prefettura di Bologna, con protocollo 681/10/area IV bis, attestante l’avvenuta iscrizione del CESTAS, con numero 706, pagina 95, vol. 5, al Registro delle Persone Giuridiche tenuto da suddetta prefettura. Si rende merito a quanti hanno lavorato negli ultimi anni per ottenere questo riconoscimento che permette agli amministratori di disporre di un cuscinetto di patrimonio non personale per far fronte a possibili criticità finanziarie.
71
ORGANI SOCIALI Prima di passare all’esame delle risultanze del bilancio d’esercizio riteniamo opportuno specificare la composizione dell’organo esecutivo e dell’organo di controllo. Il Consiglio di amministrazione è composto da: • Alberti Uber Antonio, Presidente del Consiglio di amministrazione; • Viola Irene, consigliere. Il Collegio sindacale è invece composto da: • Rocca Silvano, sindaco; • Vagaggini Giampaolo, sindaco; • Piromallo Mario, sindaco.
CRITERI DI REDAZIONE Al fine di ottenere una maggiore chiarezza negli schemi di stato patrimoniale e di conto economico abbiamo preferito esporre, all’attivo patrimoniale, le poste rettificative a riduzione dei valori lordi a cui si riferiscono.
VOCI ETEROGENEE In particolare si è passati da un sistema che riteneva far confluire i finanziamenti solo nello stato patrimoniale del bilancio, considerando il fatto che, fra i crediti fossero evidenziati i soldi da ricevere dai “donors” e fra i debiti gli importi da spendere sul progetto secondo le indicazioni del budget approvato dall’ente finanziatore (debito verso progetto). Dal 2006 ci si è uniformati ai dettati dell’Organismo italiano di contabilità (Oic) considerando ricavo, il flusso di denaro derivante dal finanziamento, e costo, la spesa su progetto per raggiungere gli scopi istituzionali; il
tutto rettificato a fine anno attraverso ratei e risconti laddove il finanziamento non abbia trovato perfetta capienza nelle spese dell’anno o viceversa i costi abbiano superato la tranche ricevuta. Nel 2007 sono stati chiusi gli ultimi progetti che adottavano il vecchio metodo di contabilizzazione. Si espone quanto appena espresso.
CRITERI DI VALUTAZIONE Il bilancio d’esercizio chiuso al 31/12/2010 è stato redatto secondo le disposizioni contenute nel Codice civile nel rispetto dei principi di redazione del bilancio (articolo 2423 bis) e dei criteri di valutazione (articolo 2426), nonché dei principi contabili previsti dall’articolo 3 del Decreto Legislativo 127/91. Nel bilancio sono stati indicati gli importi delle corrispondenti voci dell’esercizio 2009 in euro. Si precisa altresì che nell’allegato bilancio non si è proceduto a deroghe ai sensi del 4° comma dell’articolo 2423 del Codice civile. Si precisa inoltre che nella redazione dello Stato patrimoniale e del conto economico si è tenuto conto delle modifiche apportate dal D. Lgs. 17 gennaio 2003 n. 6/2003. La valutazione delle singole voci del bilancio è ispirata ai criteri generali della prudenza, dell’inerenza e della competenza economico-temporale e tenendo conto della funzione economica di ciascuno degli elementi dell’attivo e del passivo. Per quanto attiene l’aspetto economico, si precisa che i costi e i ricavi esposti comprendono le rilevazioni di fine
esercizio, che trovano riscontro nelle contropartite dello stato patrimoniale, ed in relazione a ciò sono inclusi utili solo se realizzati entro la data di chiusura dell’esercizio, mentre si è tenuto conto dei rischi e delle perdite anche se conosciuti successivamente a tale data.
CRITERI DI VALUTAZIONE E DI RETTIFICA Commento In particolare i più significativi criteri di valutazione a cui si è fatto riferimento per la redazione del bilancio al 31/12/2010 sono stati i seguenti: Crediti i crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzazione. Fondo TFR la voce trattamento di fine rapporto è stata determinata secondo i criteri stabiliti dall’art. 2120 C.C.; il valore esposto in bilancio deve intendersi al netto degli anticipi già erogati. Debiti i debiti sono iscritti al valore nominale. Ricavi i ricavi sono imputati al conto economico nel momento in cui si realizzano su ogni progetto, vengono iscritti a ricavo solo i finanziamenti già incassati e gli stessi vengono rapportati a fine anno alla durata del progetto tenendo anche conto delle spese realmente sostenute per determinarne la corretta competenza.
72
CRITERI DI CONVERSIONE
Immobilizzazioni immateriali Sono iscritte al costo d’acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente per il periodo della loro prevista utilità futura. Tali voci sono esposte nell’attivo di bilancio al netto dei relativi ammortamenti.
Gli elementi monetari espressi in valuta sono stati convertiti in moneta di conto applicando i tassi medi di conversione del 2010.
ANALISI DELLE VOCI DI STATO PATRIMONIALE
Immobilizzazioni materiali L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato determinato sistematicamente a quote costanti che tengono conto della residua possibilità di utilizzo dei beni. Considerata la stretta approssimazione delle aliquote di ammortamento determinate in base a piani di ammortamento sistematici e quelle risultanti dalle tabelle ministeriali, si ritiene di utilizzare le aliquote di ammortamento ordinario previste dalla norma tributaria, considerato che gli effetti sulla rappresentazione delle immobilizzazioni in bilancio, sul risultato economico e sul patrimonio netto della onlus sono quelli a cui si sarebbe pervenuti in base alla prescrizione della norma civilistica.
IMMOBILIZZAZIONI immateriali L’ammortamento è stato effettuato con il metodo diretto, risulta completamente ammortizzato. Descrizione
Costo Storico
Aliquota
Software
11.923,20
16,67 %
TOTALE
11.923,20
IMMOBILIZZAZIONI materiali Commento La classe “immobilizzazioni materiali” accoglie: i beni di proprietà dell’azienda (mobili e arredi, calcolatori e sistemi elettronici). Il valore espresso per le
voci il cui utilizzo è limitato nel tempo è al netto dei fondi di ammortamento civilistici. L’iscrizione dei beni materiali è stata effettuata al costo di acquisto (comprensivo di oneri accessori). L’ammortamento è stato effettuato, per le voci aventi una utilizzazione limitata nel tempo (e quindi non per i terreni), in maniera sistematica considerando la residua possibilità di utilizzo. A tal fine sono state stimate aliquote civilistiche, sulla base di piani di ammortamento economico tecnico, che significativamente approssimano le aliquote ordinarie fiscali risultanti dalle tabelle ministeriali (D.M. 31/12/88). In considerazione di ciò si è ritenuto ragionevole utilizzare le aliquote ordinarie fiscali, sulla base del fatto che gli effetti complessivi sulla corretta rappresentazione delle immobilizzazioni in bilancio non sono significativi. In sintesi le aliquote utilizzate sono state le seguenti: - voce bene materiale “mobili arredi e dotazioni d’ufficio” aliquota del 12%; - voce bene materiale “elaboratori e macchine d’ufficio” aliquota del 20%.
Costo Storico 2009
Incrementi/ Decrementi
Costo Storico 2010
Fondi amm.to 2009
Incrementi/ Decrementi
Fondi amm.to 2010
Terreni e fabbricati
0
0
0
0
0
0
Impianti e macchinario
0
0
0
0
0
0
Attrezzature ind.li e comm.li
0
0
0
0
0
0
174.037,70
0
174.037,70
149.640,77
9.758,62
159.399,39
Imm. in corso e acconti
0
0
0
0
0
0
Beni inferiori € 516
0
919
919
0
919
919
174.037,70
0
174.956,70
149.640,77
10.677,72
160.318,39
Descrizione
Altri beni
TOTALE
73
COMMENTO ALLE SINGOLE VOCI Altri beni La voce è così composta: - Mobili arredi e dotazioni d’ufficio per 107.449,29 euro; - Elaboratori e macchine d’ufficio per 66.588,41 euro: - Beni inferiori a € 516 per 919,00 euro.
IMMOBILIZZAZIONI finanziarie Nel Corso del 2010 sono state acquistate partecipazioni in Banca Etica per euro 999. La restante somma di euro 9.796,79 includono depositi cauzionali. Crediti iscritti nell’attivo circolante
Fondo svalutaz.
Saldo al 2009
ATTIVO CIRCOLANTE Crediti iscritti nell’attivo circolante I crediti esposti nell’attivo circolante sono principalmente sorti a fronte di contributi non ancora erogati dagli enti finanziatori per la realizzazione dei progetti proposti e approvati. L’esposizione in bilancio è stata effettuata al valore del budget approvato. La seguente tabella evidenzia le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio: i crediti verso altri accolgono crediti verso enti finanziatori per euro 275.691,97 euro e crediti diversi per euro 8.162,14. Svalutaz./ Utilizzo fondo
VERSO CLIENTI: Esigibili entro l’esercizio successivo
0
13.460,00
0
VERSO ALTRI: Esigibili entro l’esercizio successivo
0
582.371,00
0
Esigibili oltre l’esercizio successivo
0
6.532,00
0
TOTALE
0
602.363,00
0
Incrementi/ Decrementi
36.395,43
Saldo al 2010
49.855,43
-241.279,06 341.091,94 - 6.532,00
0
- 211.415,63 390.947,37
Tra i crediti esigibili entro l’esercizio successivo rientrano l’acconto Irap di 7.382,40. I crediti verso clienti per euro 49.855,43 di cui euro 1.567,93 per clienti italiani ed euro 48.287,50 per clienti esteri. Tenendo conto delle variazioni descritte in premessa riguardo il criterio di contabilizzazione dei finanziamenti dei progetti, l’evidente decremento di questa voce riguarda i crediti verso enti per un ammontare determinato esclusivamente dai crediti per progetti contabilizzati con il vecchio metodo. Circa crediti verso enti finanziatori che risultano di data anteriore ad un triennio è stato predisposto apposito fondo rischi di euro 317.384,92. Disponibilità liquide La composizione della classe disponibilità liquide è rappresentata nella tabella: - Cassa Italia per 1.324,71 euro; - Cassa sedi decentrate per 30.668,92 euro; - Banche Italia per 1.036.535,41 euro; - Banche sedi decentrate per 137.706,29 euro. I conti correnti bancari e postali sono comprensivi degli interessi maturati alla data di chiusura del bilancio.
Disponibilità liquide
Saldo al 2009
Incrementi/ Decrementi
Saldo al 2010
Depositi bancari
934.302
239.940
1.174.242
0
0
0
38.875
- 16.881
21.994
973.177
223.059
1.196.236
Depositi postali Denaro e val. in cassa TOTALE
74
RATEI E RISCONTI
PATRIMONIO NETTO
I risconti attivi emergono per dare vita ad una corretta imputazione dei fondi provenienti da enti finanziatori a fronte di progetti di durata ultrannuale. In questi ambiti il ricavo viene rilevato nel momento in cui il finanziamento diventa disponibile e liquido, ed i costi quando sono sostenuti. Nei casi in cui l’ente CESTAS sostenga in via anticipata i costi prima di ricevere la tranche di finanziamento destinata alla copertura di questi, per una corretta correlazione costi/ricavi di bilancio le suddette spese vengono rinviate all’esercizio nel quale è prevista la copertura finanziaria da parte del donor.
Si è ritenuto utile, al fine di fornire la chiara dinamica del patrimonio netto, esporne il prospetto di movimentazione in forma tabellare. I movimenti avvenuti nel corso dell’esercizio, in sintesi, sono i seguenti: - utile dell’esercizio 1996 per lire 135.838; - perdita dell’esercizio 1997 per lire 114.554.998; - perdita dell’esercizio 1998 per lire 346.578.099; - perdita dell’esercizio 1999 per lire 342.804.550; - utile dell’esercizio 2000 per lire 112.287.619; - perdita dell’esercizio 2001 per lire 174.430.235;
Ratei e risconti attivi
Importo
Patrimonio netto
Saldo al 2009
- utile dell’esercizio 2002 per 3.610,01 euro; - perdita dell’esercizio 2003 per 27.504,00 euro; - utile dell’esercizio 2004 per 6.347,00 euro; - utile dell’esercizio 2005 per 44.844,00 euro; - utile dell’esercizio 2006 per 227.102,00 euro; - utile d’esercizio 2007 per 154.243,68 euro; - utile d’esercizio 2008 per 68.291,62 euro; - utile di esercizio 2009 per 35.826,78 euro.
Incrementi
Decrementi
Saldo al 2010
Risconti attivi
832.134,41
Capitale
0
0
0
0
TOTALE
832.134,41
Riserva da sopraprezzo azioni
0
0
0
0
Riserve di rivalutazione
0
0
0
0
Riserva legale
0
0
0
0
Riserva azioni proprie in portafoglio
0
0
0
0
Riserve statutarie
0
0
0
0
Altre riserve
0
0
0
0
Utili (perdita) rip.a nuovo
29.709,81
35.826,78
0
65.536,59
Utili (perdita) dell’es.
35.826,78
46.783,73
35.826,78
46.783,73
TOTALE
65.536,59
82.610,51
35.826,78
112.320,32
75
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
DEBITI
Alla data di chiusura di bilancio, il debito nei confronti dei dipendenti per il trattamento di fine rapporto, risultava movimentato come rappresentato in tabella. Gli accantonamenti dell’esercizio sono determinati così come stabilito dalle norme in vigore per i dipendenti ancora in essere a fine esercizio. Dal 2007 è stato istituito un libretto di deposito al risparmio per accantonare le somme da liquidare ai dipendenti e alla data di chiusura del bilancio presenta un saldo di Euro 95.173,70.
Commento Le variazioni intervenute nella consistenza delle singole voci di debito, iscritte in bilancio al 31 dicembre 2010, sono evidenziate nella tabella riepilogativa.
TFR distinto per categorie di dipendenti Saldo al 2009 Accantonato Utilizzato Saldo al 2010
TOTALE 94.190,20 12.115,79 0 106.305,99
Fondi per rischi ed oneri Tra i fondi rischi emerge un accantonamento per crediti di difficile esigibilità nei confronti del Ministero degli Affari Esteri. È inoltre presente un accantonamento per rischi su crediti vari: per euro 60.000 a fronte della richiesta di personalità giuridica, per euro 58.691,43 verso il Governo Guineiano, per euro 109.104,99 per il progetto Etiopia, e verso il Ministero degli Affari Esteri per progetti “perenti” per euro 134.588,50. Fondo rischi Saldo al 2009 Accantonato Utilizzato Saldo al 2010
TOTALE 178.000,00 202.384,92 0 380.384,92,00
Debiti VERSO BANCHE: Esigibili entro l’esercizio successivo Esigibili oltre l’esercizio successivo VERSO ALTRI FINANZIATORI: Esigibili entro l’esercizio successivo Esigibili oltre l’esercizio successivo VERSO FORNITORI: Esigibili entro l’esercizio successivo Esigibili oltre l’esercizio successivo TRIBUTARI: Esigibili entro l’esercizio successivo Esigibili oltre l’esercizio successivo VERSO ISTITUTI PREVIDENZIALI: Esigibili entro l’esercizio successivo Esigibili oltre l’esercizio successivo ALTRI DEBITI: Esigibili entro l’esercizio successivo Esigibili oltre l’esercizio successivo TOTALE
Saldo al 2009
Incrementi
Decrementi
Saldo al 2010
38.425,00
116.964,60
0
155.389,60
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
249.304,00
597.839,04
0
847.143,04
0
0
0
0
45.857,00
0
3.686,35
42.170,65
0
0
0
0
26.346,00
0
5.163,58
21.182,42
0
0
0
0
167.289,00
9.613,82
0
176.902,82
0
0
0
0
527.221,00
724.417,46
8.849,93
1.242.788,53
76
Debiti verso fornitori I debiti verso fornitori risultano essere così composti come evidenziato in tabella. Fornitori
Altri debiti La voce altri debiti, pari a euro 167.289,31, è formata dai debiti di servizi verso i progetti e dai debiti verso i dipendenti che, in linea con lo scorso esercizio, accolgono la quota di salari e stipendi di competenza del mese di dicembre, da corrispondere a gennaio.
Fornitori Altri debiti
Saldo al 2009 Incrementi Decrementi Saldo al 2010
249.304,00 597.839,04 0 847.143,04
Debiti tributari I debiti tributari certi risultano essere composti come segue: i debiti per ritenute accolgono gli importi trattenuti nel mese di dicembre ai dipendenti e altre ritenute applicate ai compensi corrisposti a professionisti euro 21.792,11. Inoltre è stato accantonato il debito IRAP verso la Regione Emilia-Romagna che anche per questo anno ha deciso per l’aliquota ridotta (pari a 2,98%) euro 19.427,06. Debito verso erario c/Iva euro 951,48. Debiti verso Istituti e previdenza I debiti verso enti previdenziali ed assistenziali si riferiscono alle quote di contributi previdenziali ed assicurativi che saranno versati nei primi mesi del nuovo esercizio. Corrispondono a euro 21.182,42.
Debiti verso altri Debiti verso collaboratori Dipendenti
Saldo al 2009
Incrementi
Decrementi
Saldo al 2010
21.673,06
132.601,55
0
154.274,61
720,35
4.827,38
0
5.547,73
144.895,90
0
128.631,77
16.264,13
RATEI E RISCONTI
CONTI D’ORDINE
I risconti passivi emergono per dare vita ad una corretta imputazione dei fondi provenienti da enti finanziatori a fronte di progetti di durata ultrannuale. In questi ambiti il ricavo viene rilevato nel momento in cui il finanziamento diventa disponibile e liquido, ma la parte di progetto non effettuata nell’esercizio preso in considerazione dal bilancio (e quindi non ancora produttiva dei costi afferenti), viene sospesa in questa voce per essere riproposta negli anni successivi e pesare sul conto economico solo ad obiettivi raggiunti. I ratei passivi riguardano il rateo di quattordicesima dei dipendenti.
Commento Alla data di chiusura dell’esercizio, risultavano in essere i seguenti impegni e gli altri conti d’ordine:
Ratei e risconti passivi Risconti passivi Ratei passivi TOTALE
Importo 536.351,63 16.744,39 553.096,02
Impegni di terzi Trattasi di importi presenti nei piani finanziari indicati con la voce “valorizzazioni”. Con tale titolo si intendono definire tutti quei beni e servizi che se non fossero messi a disposizione dalla ong o da altri finanziatori andrebbero acquistati dando origine ad un esborso di denaro. Inoltre da quest’anno sono stati inseriti gli impegni finanziari dei donor nei confronti dell’ente.
Impegni verso terzi Trattasi di importi presenti nei piani finanziari indicati con la voce “Valorizzazioni ong”.
77
ANALISI DELLE VOCI DI CONTO ECONOMICO VALORE DELLA PRODUZIONE Ricavi delle vendite e delle prestazioni La tipologia di ricavi dell’ente è pari a 3.320.774,95 euro.
Questi ricavi sono dati dai progetti, dalle donazioni e dalle entrate per raccolta fondi distinti come segue (e come meglio esplicitato nel rendiconto gestionale): Proventi e ricavi da attività tipiche Da contributi su progetti
0
Da soci ed associati
0
Da non soci
Ricavi
TOTALE
Donazioni
Saldo al 2009
2.960.755,00
Proventi da raccolta fondi
Incrementi/Decrementi Saldo al 2010
360.019,95 3.320.774,95
3.257.280,78
Da contratti con enti pubblici
Raccolta TOTALE
0 46.744,17 16.750,00 3.320.774,95
Nel corso del 2010 i ricavi relativi alla gestione progettuale sono stati suddivisi sulla base della fonte di finanziamento e dell’area tematica in cui è inquadrabile ogni progetto. In particolare questo si è reso necessario al fine di una migliore evidenziazione delle attività di tipo formativo svolte dal CESTAS. Il totale ricavi nell’anno 2010 è stato pari a euro 3.257.280,78, di cui si riporta di seguito il dettaglio insieme ad alcuni commenti.
Donatori pubblici – Italia Nel corso del 2010 i ricavi di competenza relativi a progetti finanziati dal Ministero degli Affari Esteri sono risultati pari a 2.440.453,24 euro. I ricavi di competenza per progetti finanziati da Enti Locali sono stati pari a 323.578,83. I principali donatori sono la Regione Emilia-Romagna, la Regione Marche e la Regione Friuli Venezia-Giulia. * Per rispettare il criterio di competenza dei progetti, come già descritto, attraverso ratei e risconti vengono sospesi i costi nel caso in cui gli esborsi per il progetto siano anticipati dall’ente e nell’anno non siano ancora stai ricevuti i finanziamenti attesi. Per sospendere i costi e rinviarli nell’anno corretto di competenza viene, per comodità di sistema, utilizzata la voce contabile del relativo ricavo, pertanto può accadere che per pura somma algebrica ci siano dei ricavi con segno meno.
CONTRIBUTI DA ENTI GOVERNATIVI ITALIA PER PROGETTI Progetti settore Salute
733.283,09 €
Progetti settore Salute – Formazione
491.554,35 €
Progetti settore Buon governo - Formazione
708.197,79 €
Progetti settore Sviluppo partecipativo
20.341,70 €
Progetti settore Sviluppo partecipativo – Formazione
279.537,03 €
Progetti settore Ambiente *
-45.470,47 €
Progetti settore Ambiente – Formazione Progetti settore Gender empowerment – Formazione TOTALE contributi Enti Governativi Italia per progetti
0€ 253.009,75 € 2.440.453,24 €
78
Donatori pubblici – Italia
CONTRIBUTI DA ENTI LOCALI ITALIA PER PROGETTI Progetti settore Salute Progetti settore Salute – Formazione
149.758,63 € 4.511.98 €
Progetti settore Buon governo - Formazione
35.545,94 €
Progetti settore Sviluppo partecipativo
45.431,00 €
Progetti settore Gender empowerment Progetti settore Gender empowerment – Formazione TOTALE contributi Enti Locali Italia per progetti
0,90 € 88.330,38 € 323.578,83 €
Donatori pubblici – Estero Nel corso del 2010 i ricavi di competenza relativi a progetti finanziati dall’Unione Europea sono stati pari a euro 36.983,96.
CONTRIBUTI DA EU PER PROGETTI Progetti settore Salute
4.731,00 €
Progetti settore Sviluppo partecipativo – Formazione
32.252,96 €
TOTALE contributi Enti Locali Italia per progetti
36.983,96 €
Contributi da enti privati – Italia In questa voce sono registrati i ricavi di competenza dell’anno 2010 ricevuti da ong capofila di progetti a cui il CESTAS partecipa come partner, per un importo complessivo pari a euro 178.330,60. Le collaborazioni hanno riguardato attività con Coopi, Cospe, Amici dei Popoli, Cocis e Aidos.
CONTRIBUTI DA PRIVATI E ALTRI ITALIA PER PROGETTI Progetti settore Salute
27.908,75 €
Progetti settore Sviluppo partecipativo
52.712,21 €
Progetti settore Sviluppo partecipativo – Formazione
97.709,64 €
TOTALE contributi privati e altri Italia per progetti
178.330,60 €
Contributi da enti privati – Estero I ricavi ricevuti da pivati e da altri esteri per progetti riguardano entrate derivanti da ong estere capofila di progetti a cui il CESTAS partecipa come partner, per un importo complessivo pari a euro 265.429,76. Le ong con cui sono stati portati avanti progetti nell’anno di riferimento sono Action Aid International, Gia e Amel Association Lebanon.
CONTRIBUTI DA PRIVATI E ALTRI ESTERI PER PROGETTI Progetti settore Salute – Formazione
35.364,21 €
Progetti settore Sviluppo partecipativo
95.546,46 €
Progetti settore Ambiente
0€
Progetti settore Gender empowerment
65.269,23 €
Progetti settore Gender empowerment – Formazione
69.249,86 €
TOTALE contributi da privati e altri esteri per progetti
265.429.76 €
79
Contributi per servizio civile In questa voce sono registrati i contributi ricevuti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per lo svolgimento dei progetti di Servizio civile.
Contributi servizio civile
8.200,00 €
Altri proventi e ricavi
4.304,39 €
Altri proventi e ricavi La voce “Altri proventi e ricavi” accoglie le sottoscrizioni ad attività progettuali del CESTAS da parte di privati cittadini e si riferiscono all’iscrizione a seminari di formazione.
Altri ricavi e proventi Sono classificati in questa voce ricavi provenienti dalle attività atipiche atte a finanziare le attività istituzionali dell’ente.
Altri ricavi e proventi
Saldo al 2009
Incrementi/ Decrementi
Saldo al 2010
Proventi att.comm.
62.234,00
61.217,39
123.451,39
TOTALE
62.234,00
61.217,39
123.451,39
Altri ricavi e proventi - Dettaglio 12.840,00 €
Vendita di servizi
7.587,20 €
Progetti da corsi formazione Salute Progetti da corsi formazione Buon governo
29.520,00 €
Progetti da corsi formazione Sviluppo partecipativo
66.004,17 € 7.500,02 €
Progetti da corsi formazione Ambiente TOTALE
123.451,39 €
COSTI DELLA PRODUZIONE Materie prime, sussidiare, di consumo e merci. In questa voce sono stati inseriti tutti i costi sostenuti nell’anno e relativi ai progetti come da piani finanziari approvati da Unione Europea, Ministero degli Affari Esteri o da altri enti finanziatori.
Acquisti TOTALE
Saldo al 2009 63.781,00
Incrementi/ Decrementi 199.243,52
Saldo al 2010 263.024,52
80
Servizi Nei costi per servizi sostenuti dall’ente sono identificati tutti quei costi imputabili alla sede di Bologna necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali e delle sedi decentrate per i costi sostenuti in loco.
Servizi
Saldo al 2009
Incrementi/ Decrementi
Saldo al 2010
Per servizi
2.100.791
-15.168
2.085.623
TOTALE
2.100.791
-15.168
2.085.623
Costi per godimento di beni di terzi Costi per godimento beni di terzi TOTALE
Saldo al 2009
82.176,00
Incrementi/ Decrementi
13.205
Saldo al 2010
95.381,00
Costi per il personale Costi personale TOTALE
Saldo al 2009 468.761,00
Incrementi/ Decrementi 22.604
Saldo al 2010 491.365,00
Ammortamenti e svalutazioni L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è dedicata a mobili e arredi per euro 9.737,72 e la restante parte riguarda beni acquistati di importo inferiore ai 516 euro. Il software risulta completamente ammortizzato.
Costi Ammortamenti e svalutazioni TOTALE
Saldo al 2009
11.725,00
Incrementi/ Decrementi
-1.047,00
Saldo al 2010
10.678,00
Altri Accantonamenti Trattasi di accantonamenti a fondi rischi in previsione dei minori incassi previsti dagli enti finanziatori per i progetti “perenti”.
Altri Accantonamenti TOTALE
Saldo al 2009 75.000
Incrementi/ Decrementi 127.385
Saldo al 2010 202.385
81
Oneri diversi di gestione Negli oneri diversi di gestione sono state inserite le spese indeducibili per sanzioni verso erario, quote di affiliazione, e imposte e tasse deducibili. Nel bilancio riclassificato secondo la IV direttiva CEE l’importo totale al 31/12/2010 è di euro 199.469 in quanto sono stati classificati all’interno di questa voce anche gli oneri da attività accessorie per euro 15.944,83 e gli oneri previsti di supporto generale per euro 172.957, così come classificati nel rendiconto. Questa voce comprende inoltre gli oneri da raccolta fondi e gli oneri per donazione per un totale di euro 3.988,88.
Altri oneri di gestione TOTALE
Saldo al 2009 192.279
Incrementi/ Decrementi 7.190
Saldo al 2010 199.469
PROVENTI ED ONERI FINANZIARI Commento La lettera C del conto economico ex art. 2425 C.c. individua e raggruppa i componenti positivi e negativi emersi dalla gestione finanziaria. Di seguito si fornisce il dettaglio al 31 dicembre 2010 della voce “interessi ed altri oneri finanziari” secondo quanto previsto dal punto 12 dell’art. 2427 C.c. Di seguito si fornisce il dettaglio al 31 dicembre 2010 della voce “proventi diversi dai precedenti” secondo quanto previsto dal punto 12 dell’art. 2427 C. c.
Interessi ed altri oneri finanziari TOTALE Proventi diversi dai precedenti TOTALE
Saldo al 2009 13.057,00 Saldo al 2009
2.601,00
Incrementi/ Decrementi - 1.413,00 Incrementi/ Decrementi
16.331,00
Saldo al 2010 11.644 Saldo al 2010
18.932
PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI Alla chiusura dell’esercizio le componenti straordinarie di reddito risultavano essere quelle evidenziate in tabella. Le sopravvenienze passive derivano da errori di imputazioni di costi relativi ad anni precedenti.
Componenti straordinari Proventi Oneri TOTALE
Saldo al 2009
Incrementi/ Decrementi
Saldo al 2010
177.758,00
- 116.416
61.342
- 154.586,00
55.866
- 98.720
- 23.172,00
- 14.206
- 37.378
82
CONTI D’ORDINE Commento Alla data di chiusura dell’esercizio, risultavano in essere i seguenti impegni e gli altri conti d’ordine:
Impegni di terzi Valorizzazioni Controparti I conferimenti di valori economici dell’attività benevola di beni e servizi che se non fossero messi a disposizione dalla Controparte andrebbero acquistati dando origine ad un esborso di denaro. Monetario Controparte Sono le spese sostenute a carico della Controparte. Crediti verso Enti Sono i contributi attesi dall’ente finanziatore per la quota a suo carico per la realizzazione del progetto. Il conto d’ordine nasce con l’intero importo previsto da progetto approvato e viene decrementato attraverso le tranche di finanziamento ricevute. La tabella sintetizza il valore dei crediti per finanziamenti attesi distinti per tipologia di ente finanziatore.
Valorizzazioni Controparti
Monetario Controparte
2.282.154,39 €
4.500,00 €
CREDITI VERSO ENTI Enti Governativi Italia Enti Locali Italia Privati e altri Italia
4.142.736,57 € 284.726,52 € 304.665,11 €
Unione Europea
-
Enti Governativi Esteri
-
Privati e altri Esteri TOTALE
297.115,47 € 5.029.243,67 €
Impegni verso terzi Valorizzazioni CESTAS Sono i conferimenti di valori economici dell’attività benevola di beni e servizi che l’ong mette a disposizione per il progetto.
Valorizzazioni CESTAS
990.647,82 €
83
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE INFO. PER IL PUNTO 15 DELL’ART. 2427 C.C. La seguente tabella riporta la movimentazione dei dipendenti nell’anno e la consistenza media per categoria. La determinazione della consistenza media è stata effettuata determinando la media ponderata giornaliera del numero medio dei dipendenti. INFO. PER IL PUNTO 16 DELL’ART. 2427 C.C. Gli amministratori nell’esercizio 2010 non hanno percepito alcun compenso. L’ammontare dei compensi netti spettanti ai sindaci nell’esercizio 2010 è di 3.001,38 euro.
Categoria
N° dipendenti al 2009
Incrementi/Decrementi
N° dipendenti al 2010
Direttore
0
0
0
Dipendenti
21
-7
14
Collaboratori
6
-4
2
Consulenti
5
0
5
Volontari/Tirocinanti
10
-2
8
Stagisti
9
-8
1
Servizio civile
8
-2
6
TOTALE
59
-23
36
Il Presidente del Consiglio di amministrazione Alberti Uber Antonio
84
Certificazione esterna 1. PREMESSA Premesso che la Vostra associazione a norma dell’articolo 2477 C.c. comma quarto ha attribuito al Collegio sindacale sia l’attività di vigilanza amministrativa sia le funzioni di controllo contabile, rendo conto del mio operato per l’esercizio chiuso al 31/12/2010. A seguito dell’incarico conferito al sottoscritto, di redigere la presente certificazione, sono state esaminate le voci più significative del Bilancio consuntivo annuale al 31/12/10. I principi contabili e di revisione a cui il sottoscritto ha fatto riferimento nello svolgimento dell’incarico, sono quelli che la professione (Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e dei ragionieri) ha predisposto e sta predisponendo e che la Consob ha raccomandato (la “raccomandazione” si riferisce ai principi di revisione, i quali pertanto sono da considerarsi vincolanti) o indicato come punto di riferimento per l’interpretazione della lettera del Codice civile. Va rilevato che a causa dei limiti insiti nelle procedure di revisione e tra essi la necessità di svolgere le verifiche con il metodo del campione, e di quelli insiti in ogni sistema di controllo interno, permane il rischio che, nonostante ogni dovuta diligenza, non tutte le irregolarità possano essere individuate. In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio di
esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati. Ritengo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del giudizio professionale.
2. Rilievi emersi Dal lavoro svolto, con tutte le limitazioni di cui al paragrafo precedente, sono emersi i seguenti rilievi: L’ong risulta ad oggi con un patrimonio netto di euro 112.320,00. Lo stato patrimoniale e il conto economico presentano ai fini comparativi i valori dell’esercizio precedente. Il bilancio corrisponde alle scritture contabili e, per quanto riguarda la forma e il contenuto, è stato redatto nel rispetto della vigente normativa civilistica, con l’applicazione dei criteri esposti nella Nota integrativa. Il bilancio è stato integrato adeguandosi alle linee guida del Consiglio dell’Agenzia per le Onlus.
I documenti di bilancio, che sono quindi stati predisposti sono: 1) Stato patrimoniale e conto economico 2) Rendiconto gestionale 3) Nota integrativa La valutazione dei singoli elementi patrimoniali è stata eseguita secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività, nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo e del passivo considerato. I proventi e gli oneri sono stati imputati al conto economico secondo il principio di competenza economicotemporale. Circa la struttura contabile, il criterio di contabilizzazione dei finanziamenti dei progetti è definitivamente uniformato ai dettati dell’Organismo italiano di contabilità (Oic). In sintesi, vengono considerati ricavi i flussi derivanti dai finanziamenti dei donors, e costo, la spesa su progetto sostenuta per la realizzazione degli scopi istituzionali nel corso dell’anno; al termine dell’esercizio attraverso ratei e risconti laddove il finanziamento non abbia trovato perfetta capienza nelle spese dell’anno viene rilevata la corretta competenza. I crediti sono iscritti in bilancio al valore di futuro realizzato. Lo Stato patrimoniale al 31/12/10 evidenzia un utile di esercizio di euro 46.784.
85
È stato accantonato un fondo rischi di euro 377.385 a fronte di crediti verso enti finanziatori di incerta riscossione, più un ulteriore fondi rischi su crediti verso soci per euro 3.000. Per quello che riguarda il Malawi (12.49083.b1999/14 – Livestock Promotion Training Activities “Pilot project for Smallholder Farmers in Diary Sectori in Ntchisi R.D.P.”), dopo l’audit svoltasi fra marzo e aprile 2009, l’Auditor ha inviato una relazione finale nella quale è stato ribassato il credito CESTAS, pertanto il credito di euro 34.201 è stato ridotto a complessivi euro 11.404 ancora da ricevere. È però da aggiungere che il sottoscritto ha potuto verificare che tale passività è stata rilevata nell’esercizio 2011. Gli altri debiti risultano iscritti al loro valore nominale, corrispondente al presumibile valore di estinzione. È stato verificato il corretto conteggio dei risconti attivi e dei ratei passivi. Dall’esame delle procedure di controllo interno attuate per il reparto contabile e amministrativo, non emergono fatti di rilievo. Relativamente alla fiscalità, trattandosi di Onlus di diritto, l’unica imposta dovuta è l’Irap formulata secondo il metodo retributivo e risulta correttamente calcolata in dichiarazione dei redditi mentre in bilancio l’accantonamento risulta di euro 19.427,06. All’attività istituzionale è stata affiancata l’attività connessa di prestazione di servizi di formazione e consulenze sulla cooperazione internazionale. Per queste at-
tività, è stata aperta posizione Iva pur risultando, a tutti gli effetti, ricavi defiscalizzati. La dichiarazione Iva risulta correttamente compilata. Le dichiarazioni fiscali risultano sempre presentate nei termini di legge. Risultano inoltre correttamente eseguiti i calcoli delle retribuzioni e dei compensi assimilati e versati nei termini di legge contributi e imposte a carico. La Nota integrativa, predisposta dal Consiglio di amministrazione, è stata redatta ai sensi degli articoli 2423 e segg. del C.c. ed in particolare dell’articolo 2427 e contiene anche le altre indicazioni ritenute necessarie per il completamento dell’informazione, comprese quelle di carattere fiscale. Non sono pervenute denunce ex art. 2408 C.c. Da anni l’attività dell’ong, prevalentemente orientata al settore salute, si è estesa anche all’ambiente, al welfare in generale e alla formazione. In particolare per quanto riguarda le attività rivolte alla formazione e ai progetti legati a questo ambito, in data 11 aprile 2011 con delibera della Giunta regionale della Regione Emilia-Romagna n. GPG / 2011 / 477 l’ente CESTAS ha ottenuto l’accreditamento come ente di formazione presso la Regione EmiliaRomagna. Altro importante risultato da segnalare è il riconoscimento della personalità giuridica nazionale del CESTAS da parte del Ministero degli Interni, comunicato in data 15 marzo 2011 dalla Prefettura di Bologna, con protocollo
681/10/area IV bis, attestante l’avvenuta iscrizione del CESTAS, con numero 706, pagina 95, vol. 5, al Registro delle Persone giuridiche tenuto da suddetta prefettura. In definitiva, a mio giudizio, il Bilancio di esercizio, corredato dal Rendiconto gestionale, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili e, nel suo complesso, esprime in modo corretto la situazione patrimoniale, finanziaria, e il risultato economico dell’organizzazione per l’esercizio chiuso alla data del 31/12/2010. Esprimo pertanto parere favorevole all’approvazione del bilancio di esercizio così come predisposto dal Consiglio di amministrazione. Bologna, 27 maggio 2011
In fede (Grandi dott. Luca)
86
Pensando al futuro La sfida strategica per CESTAS nel periodo 2011-2013 si concentra nel consolidamento della qualità organizzativa e nella crescita della nostra offerta di alta formazione in America Latina e in Africa. Per rispettare le tre “C” dobbiamo mantenere e consolidare la nostra struttura continuando a utilizzare gli strumenti di pianificazione, gestione e controllo già in uso. L’attenzione verso gli investimenti nelle nuove tecnologie deve mantenersi come linea metodologica nell’esecuzione delle attività. Tagli governativi permettendo, il 2011 deve essere dedicato al consolidamento delle trasformazioni avviate durante gli ultimi due anni e in particolare: 1. Mantenere la strada della trasformazione organizzativa, aumentando gli standard di qualità, efficienza ed efficacia attraverso l’innovazione e la valutazione di risultato e di processo. Dopo la certificazione all’interno della cooperazione internazionale, della formazione, della gestione amministrativa e finanziaria, delle donazioni, il prossimo futuro ci vede impegnati nella promozione della ISO 26000 all’interno delle ong di cooperazione internazionale. 2. Promuovere e sviluppare all’estero la nostra expertise nell’alta formazione innovativa delle risorse umane. 3. Promuovere il diritto alla salute per tutti attraverso l’uso degli spazi di conoscenza localizzata territorialmente e quelli di pressione politica globale.
4. Attivare processi di apprendimento tra i diversi attori - privati, pubblici e non profit interessati nella generazione responsabile d’intercambi sociali ed economici. Formazione di reti di economia civile, creazione e consolidamento di rapporti fiduciari con i nostri interlocutori, trasferimento di conoscenze appropriate ed efficaci, restano i palcoscenici della nostra storia istituzionale. La caratteristica che segnerà i processi sociali dei prossimi due lustri, non sarà la velocità con la quale saremo capaci di produrre informazione e conoscenza, sarà invece la “forma” attraverso la quale riusciremo ad allargare l’accesso e la fruizione sociale della conoscenza. “Appropriazione sociale della conoscenza” rimane la parola d’ordine all’interno della nostra strategia. Dare le possibilità di costruire conoscenza e di usufruire liberamente delle tecnologie, dell’informazione e della comunicazione per codificare, trasmettere e migliorare la diffusione di idee, pratiche e metodi nuovi, consente a CESTAS di creare reti d’individui e di contribuire a una cooperazione di sviluppo, mai assistenzialista. Le reti devono essere lo spazio d’innovazione all’interno delle metodologie gestionali dei programmi di cooperazione allo sviluppo. Il ruolo che CESTAS vuole svolgere nel 2011 è allora quello di un attore di qualità che promuove la costruzione del capitale sociale basato sulla conoscenza. Un attore le cui iniziative devono necessariamente essere organizzate intorno al territorio di riferimento e il cui lavoro deve rimanere collettivo, interdisciplinare e guidato dalla responsabilità sincronica e dalla solidarietà diacronica.
87
Contatti CESTAS IN ITALIA E NEL MONDO www.cestas.org www.cestasformazione.org Sede Centrale Via Ranzani 13/5/F, 40127 Bologna Tel. +39 051 25 50 53 Fax +39 051 42 11 317 E-mail: cestas@cestas.org
Sede Formazione Emilia-Romagna Via Ranzani 13/5/A, 40127 Bologna Tel. +39 051 25 30 01 E-mail: bologna@cestas.org
Biblioteca Ecosostenibile Cestas Via Ranzani 19/d, 40127 Bologna Tel. +39 051 25 50 53 E-mail: biblioteca@cestas.org
Community Cestas 3.0 E-mail: communitycestas@cestas.org
Sede Marche Via Togliatti 37/I (6째 piano, interno 40) 60131 Ancona Tel./Fax +39 071 28 63 980 E-mail: cestasmarche@cestas.org
Sede Abruzzo E-mail: cestasabruzzo@cestas.org
Sede regionale America Latina Calle Patriotas Uruguayos 2242 Comuna de Santiago de Chile Tel. +56 2 67 11 520 E-mail: americalatina@cestas.org
Sede regionale Mediterraneo Sleilaty Bldg, 1st floor, rue Chaiban, Furn el Chebback, Beirut, Lebanon. Tel. +961 14 24 550 E-mail: cestaslibano@cestas.org
Sede regionale Africa 41 Voon Falkenhauser Pionier Park 9000 Windhoek, Namibia Tel./Fax + 264 25 42 00 E-mail: cestasnamibia@cestas.org
88
Come sostenerci
DONAZIONI
Bonifico bancario intestato a CESTAS: Banca Etica Iban: IT90 H050 1802 4000 0000 0102 623
Banco Posta Iban: IT92 C076 0102 4000 0002 7612 407
Bollettino postale intestato a CESTAS, c.c. n. 27612407 On line: con carta di credito dal sito http://www.cestas.org/come-sostenerci/donazioni/
5 per 1000
AZIENDE
Codice Fiscale 02080420371 Il 5 per 1000 contribuisce a sostenere i progetti di CESTAS nel mondo. Con la dichiarazione dei redditi, destina il 5 per mille indicando il codice fiscale 02080420371. Il sostegno delle aziende può essere decisivo. CESTAS mette a disposizione la sua esperienza per studiare insieme all’azienda le modalità migliori di sostegno ai suoi progetti.
Organizzazione di cooperazione internazionale Ente di formazione
Socio aderente dellâ&#x20AC;&#x2122;Istituto Italiano della Donazione
www.cestas.org - www.cestasformazione.org