CESTAS Organizzazione di cooperazione internazionale Ente di formazione
Bilancio sociale
EDIZIONE
2012
Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2012 Progetto editoriale/Carla Abbattista, Uber Alberti Coordinamento di redazione/Carla Abbattista e Manfredi Liparoti AGENDA www.agendanet.it Grafica/Cristina Graziani, www.crigraphics.it Foto/Archivio fotografico CESTAS/pag 18 Istock photos Stampa/Tipografia SATE S.r.l., Ferrara/Luglio 2012 Si ringraziano tutti i collaboratori CESTAS in Italia e nel mondo che hanno contribuito all’aggiornamento del Bilancio sociale edizione 2012. Un benvenuto anche alla piccola Agata. Scaricabile dal sito www.cestas.org
Bilancio sociale CESTAS edizione 2012
Il nostro ruolo al tempo della crisi Coerenza politica Capacità specializzata Collaborazione pianificata Le tre “C”, che da anni abbiamo individuato e seguiamo come prospettiva politica e organizzativa nel nostro Bilancio sociale, sono i principi guida per l’articolazione delle nostre attività e rappresentano i punti di riferimento per il racconto dell’azione associativa che presentiamo con il nostro ottavo Bilancio sociale consecutivo, quello dell’edizione 20121. I numeri di questo bilancio sono: 365 giorni - 23 Paesi - 40 progetti 1500 professionisti formati - 20 interventi sanitari Le attività sanitarie e quelle formative sono protagoniste della nostra attività istituzionale. Nel 2011 sono stati promossi 21 progetti di formazione in collaborazione con oltre 35 Università italiane e straniere. Inoltre, grazie alle nostre attività di cooperazione sanitaria, 50 ospedali e 8 Ministeri della Salute offrono servizi sanitari ad oltre 500.000 beneficiari. Nel ricordare le principali attività del 2011, è doveroso segnalare l’aumentato investimento nella comunicazione e inserimento di una agenzia specializzata nella gestione degli strumenti comunicativi esterni, parallelamente il rinnovato accordo con i Ministeri della Salute della regione Andina e la rappresentanza tecnica locale del nostro Ministero degli Esteri ci ha permesso di offrire la nostra Assistenza Tecnica nello svolgimento del programma d’integrazione sanitaria regionale. Il Libano con il programma di rafforzamento della partecipazione femminile al mondo del lavoro in ambito sanitario è un’altra azione importante di menzionare. Il rinnovamento degli organi collegiali iniziato nel 2011 e concluso nella scorsa assemblea completa il processo d’internazionalizzazione della nostra organizzazione. Per ultimo, ma non per importanza l’allargamento della collaborazione scientifica con università 1 Bilancio riguardante l’esercizio 2011
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europee, latinoamericane, del mediterraneo e africane è il risultato più qualitativo dell’anno. L’accordo con Unibo Facoltà di Medicina, Università Emuni che raccoglie oltre 100 università del mediterraneo sono esempi da ricordare tra gli altri. In uno dei nostri rapporti pubblicati nel 2011, intitolato “La salute globale al tempo della crisi”, dichiaravamo che un bambino nato in un Paese con bassi indici di sviluppo umano e con un reddito procapite altrettanto basso, ha 13 volte più probabilità di morire entro i cinque anni rispetto ad un suo coetaneo nato in un Paese con indici elevati degli stessi indicatori. Denunciavamo che, per effetto della crisi economica, le ricadute negative sulla forbice sanitaria tra il nord e sud si vedranno accresciute. Probabilmente, dovremo anche continuare a denunciare che il 10% bambini dell’Africa sub-sahariana non riesce a compiere il quinto anno di età. A tre anni dal termine fissato per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del millennio (Mdg), per il CESTAS è obbligatorio far diventare realtà il diritto universale alla salute e superare la macabra statistica della mortalità materno-infantile.
Questo risultato è intrinsecamente legato all’efficacia degli aiuti mentre, in questo momento di massima crisi economica per il nostro Paese e per l’Unione Europea, i donatori hanno lasciato che i finanziamenti per la cooperazione internazionale subissero un significativo decremento. Se si guarda alle prime cinque economie europee, solo il Regno Unito è ancora in linea rispetto ai target prefissati. L’Italia si è accomodata vergognosamente all’ultimo posto. Di conseguenza, le risorse disponibili per l’aiuto pubblico allo sviluppo rimangono al di sotto dei livelli ritenuti necessari per il raggiungimento degli Mdg. L’impatto degli aiuti potrebbe essere molto più incisivo se la loro gestione fosse orientata ai risultati. Individuare il reale collegamento fra i flussi degli aiuti e il tangibile e visibile miglioramento nelle vite e nei diritti delle persone più povere è un’esperienza frustrante. La gestione degli aiuti orientata al risultato viene spesso erroneamente interpretata come un finanziamento basato sui risultati, anziché come uno strumento per affrontare i problemi dal punto di vista dei beneficiari. L’aiuto che raggiunge effettivamente gli strati più poveri della popolazione è minimo e i risultati non sono collegati agli Mdg. Anche il sostegno al bilancio generale dello stato (gBs) dei Paesi più poveri, da parte della Comunità Europea e di sempre più donatori, non è stato efficace nel determinare adeguati progressi almeno in ambito sanitario. I donatori europei devono con urgenza rivedere le loro politiche di finanziamento degli APS (Aiuti per lo sviluppo) alla luce degli impegni assunti a livello internazionale. Secondo CESTAS dovrebbero, in particolare, prendere le misure necessarie affinché i flussi di aiuti generino vantaggi visibili e tangibili attraverso tre passaggi concreti: 1. Il miglioramento del coordinamento negli aiuti mediante l’adozione di un appropriato mix di forme di finanziamento commisurate alle esigenze del Paese ricevente, ai contesti locali e in linea con le politiche locali;
2. Il supporto diretto al rafforzamento della società civile specializzata per consentirle di partecipare in modo significativo alla pianificazione e all’attuazione dei programmi nazionali e delle politiche a essi collegate; 3. La garanzia che la gestione orientata ai risultati sia allineata con l’impegno del Paese destinatario per obiettivi a lungo termine, compreso il rafforzamento delle capacità delle risorse umane. L’appropriazione sociale della conoscenza rimane il punto di partenza e d’arrivo per la strategia d’intervento di CESTAS: per promuoverla continuiamo ad investire nelle nostre tre C: - Coerenza politica - Capacità specializzata - Collaborazione pianificata Nel condividere con voi il nostro lavoro, voglio ringraziare la curatrice del Bilancio sociale, la dottoressa Carla Abbattista e il dottor Manfredi Liparoti della nostra agenzia di comunicazione Agenda e la loro collaboratrice, Cristina Graziani che ha curato la grafica, per il rigore metodologico e la qualità informativa elaborata nei tre capitoli che seguono. Oltre ai capitoli dedicati alla Formazione e alla Cooperazione, quest’anno al centro del nostro racconto c’è il protagonismo della cronaca delle azioni realizzate e comunicate alle nostre comunità non solo virtuali di aderenti e simpatizzanti. L’uso dei mezzi di comunicazione e dei social network legati alla rete sono ormai una realtà consolidata all’interno della cultura organizzativa di CESTAS. Uber A. Alberti Presidente CESTAS
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Nota metodologica Il Bilancio sociale, giunto alla ottava edizione, è il risultato di un processo continuo di riflessione e analisi dell’associazione sul proprio lavoro e sui risultati che questo produce. È un percorso volto al proprio miglioramento e rappresenta lo strumento principale di comunicazione, trasparenza e rendicontazione sociale verso tutti gli attori con cui l’associazione collabora. Il documento segue una logica trasversale per lo sviluppo dei contenuti basata su settori tematici e tipologie di intervento, secondo una distribuzione territoriale dei progetti. Questo Bilancio sociale prende in esame l’anno solare 2011 (1 gennaio - 31 dicembre 2011) e, al fine di fornire al lettore una visione più ampia del percorso storico dell’associazione, talvolta fa riferimento, in un’ottica comparativa, ad alcuni dati significativi degli esercizi degli anni precedenti. Quest’anno è stata inserita un’ampia sezione dedicata alla comunicazione, considerata da CESTAS un importante indice di trasparenza e un modo per dare conto ai vari stakeholder delle attività svolte. Il Bilancio sociale è stato stampato nel mese di luglio 2012 in 300 copie, su carta riciclata certificata. Le copie della pubblicazione sono state inviate ai principali stakeholder dell’associazione, alle sedi decentrate CESTAS nel mondo e verranno distribuite in occasione dei diversi eventi organizzati durante il secondo semestre del 2012. Il Bilancio sociale, insieme al bilancio d’esercizio e alla nota integrativa, è disponibile sul sito www.cestas.org. Viene inoltre diffuso attraverso la newsletter CESTAS inviata a più di 4.000 contatti.
2 Approvate dal Consiglio del 15 aprile 2011 con deliberazione n. 147 - Atto di Indirizzo ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. A) del D.P.C.M. 21 marzo 2001 n. 329
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I riferimenti metodologici che hanno guidato la redazione di questa edizione del Bilancio sociale sono le “Linee guida per la redazione del Bilancio sociale delle organizzazioni non profit” realizzate dall’Agenzia per le Onlus in collaborazione con Altis2, che a loro volta seguono le “Linee guida per il reporting di sostenibilità” elaborate nell’ottobre 2006 dalla Global Reporting Initiative (GRI3). CESTAS in qualità di ong riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri è tenuta al rispetto della legge 49/1987. Nel 2011 inoltre il CESTAS ha partecipato all’Oscar di Bilancio, premio organizzato dalla Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana) sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per valorizzare le organizzazioni, profit e non profit, italiane che si segnalano per una comunicazione efficace e cristallina dei propri rendiconti. La sola partecipazione testimonia la volontà di comunicare in maniera trasparente a partner, finanziatori e alla società civile in generale, le proprie attività, gli obiettivi raggiunti e l’utilizzo delle risorse umane, economiche e finanziarie.
Indice Il nostro ruolo al tempo della crisi
2
Nota metodologica
4
Chi siamo
6
Modello di governance
10
Risorse umane
14
Mappa degli stakeholder
17
Comunicazione è trasparenza
18
Formazione
42
Mappa dei progetti di formazione
44
Progetti di formazione 2011 - Italia
46
Cooperazione internazionale allo sviluppo
53
Mappa dei progetti di cooperazione internazionale, advocacy, educazione alla cittadinanza mondiale
54
Progetti in America Latina
56
Progetti in Africa
64
Progetti nel Mediterraneo
70
Advocacy
73
Educazione alla cittadinanza mondiale
76
Aspetti economici e finanziari
79
Rendiconto gestionale 2011
83
Bilancio d’esercizio
86
Nota integrativa
92
Certificazione esterna
107
Pensando al futuro
110
Contatti
111
Come sostenerci
112
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Chi siamo Nome: CESTAS (Centro di educazione sanitaria e tec-
nologie appropriate sanitarie) è un’organizzazione non governativa e un ente di formazione accreditato3.
Nascita: 30 marzo 1979. Residenza: Sede legale a Bologna. Dove opera: Attivo in più di 23 Paesi del mondo tra Europa, America Latina, Africa e Mediterraneo.
Ruolo: È un’organizzazione senza fini di lucro, aparti-
tica e contraria a qualsiasi forma di discriminazione, che ha lo scopo di promuovere l’appropriazione sociale della conoscenza, il diritto alla salute, l’imprenditoria femminile e l’uguaglianza di genere, lo sviluppo partecipativo legato al buon governo e la salvaguardia dell’ambiente.
Vision: CESTAS si impegna per la creazione di un par-
tenariato globale tra nord e sud del mondo, per la riduzione degli squilibri economici e sociali. Crede nella cooperazione internazionale allo sviluppo e nell’investimento nelle capacità e conoscenze degli individui quale strumento per la creazione di ponti tra diversi gruppi e attori sociali, tra locale e globale, tra soggetti inclusi ed esclusi. CESTAS promuove lo sviluppo di una cultura di solidarietà e di equità tra i popoli.
Mission: CESTAS opera per la diffusione dei valori del-
la solidarietà e per la difesa dei diritti dell’uomo, partendo dalla convinzione che lo sviluppo non derivi solamente dalla crescita economica ma, soprattutto, dall’empowerment delle risorse umane. CESTAS crede nella promozione di una solidarietà partecipata in grado di coinvolgere un numero sempre maggiore di attori sociali, al fine di innescare cambiamenti profondi nelle relazioni politiche ed economiche tra nord e sud del mondo.
3 Statuto scaricabile dal sito www.cestas.org
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Ambiti di intervento CESTAS realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e percorsi di alta formazione, oltre che campagne di educazione alla cittadinanza globale e attività di advocacy. CESTAS promuove: - Progetti di formazione e programmi di cooperazione internazionale allo sviluppo; - Iniziative e percorsi di alta formazione professionale e di specializzazione in Italia e all’estero: master universitari, corsi di alta formazione universitaria, corsi di specializzazione, summer e winter school; - Campagne di educazione alla cittadinanza globale, attività di advocacy per sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi sui temi dell’accesso universale alle cure sanitarie, dello sviluppo sostenibile e della pace; - Studi e ricerche sui temi della salute, dell’imprenditoria femminile, dell’uguaglianza di genere e della coesione sociale, anche in collaborazione con centri di ricerca e Università; - Network a livello nazionale e internazionale per alimentare il dibattito sulle politiche di sviluppo dei popoli, sul contrasto alla povertà e sulla difesa dei diritti umani; - Innovazione, utilizzo e promozione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) per la costruzione di senso sociale; - Rapporti di collaborazione e cooperazione con Enti locali, Università, centri di ricerca, agenzie di sviluppo, Regioni e Ministeri per la realizzazione di azioni e progetti.
Accreditamenti e reti CESTAS è una ong riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri4 ed è associazione di promozione sociale e per le attività di educazione allo sviluppo riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali5. Altro importante risultato è il riconoscimento della personalità giuridica del CESTAS da parte del Ministero degli Interni. Un provvedimento significativo per una ong, che rappresenta un’ulteriore garanzia di solidità finanziaria e gestionale. È riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna come ente di formazione superiore, continua e permanente e dalla Regione Marche come ente per la formazione superiore e continua: due importanti riconoscimenti al valore e alla qualità di un’attività di formazione intesa come strumento per promuovere l’appropriazione sociale della conoscenza e il cambiamento. CESTAS è tra i soci fondatori del Coonger (Coordinamento delle ong dell’Emilia-Romagna) e del Cocis (Coordinamento delle organizzazioni non governative per la cooperazione internazionale allo sviluppo). Inoltre fa parte dell’Associazione italiana delle ong e del Coordinamento delle ong nella Regione Marche.
Dal 18 settembre 2009 CESTAS è socio aderente dell’Istituto italiano della donazione che ha concesso all’associazione l’utilizzo del marchio “Donare con fiducia” che attesta la gestione trasparente dei fondi. CESTAS aderisce anche alla Carta della donazione, che rappresenta il primo codice etico italiano di autoregolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi da parte delle organizzazioni non profit. CESTAS è inoltre accreditato: - presso l’albo del Servizio civile nazionale dal 12 maggio 2008; - come ente per la formazione continua (ECM) presso il Ministero della Sanità da settembre 2005; - come associazione operante per la pace, i diritti umani, la cooperazione e la solidarietà internazionale ai sensi della L.R. 9/2002 presso la Regione Marche dal 12 gennaio 2006; - come associazione che svolge attività nel campo della lotta alle discriminazioni (Registro Unar)6; - come membro del Tavolo della pace della Provincia di Bologna.
È membro della Rete europea di Azione per la salute globale e degli Stati generali della cooperazione italiana. Nell’ottobre 2007, CESTAS ha promosso, insieme ad altre otto istituzioni latinoamericane, la costituzione della Red internacional de investigación y formación en salud perinatal (Retinsap). Nel 2005 CESTAS ha aperto la Biblioteca Ecosostenibile, accreditata come biblioteca pubblica. Nel 2006 ha creato, in collaborazione con la casa editrice “L’Orecchio di Van Gogh”, la collana editoriale “Maia - Studi di genere salute e sviluppo locale” grazie al Centro di documentazione sul genere e lo sviluppo locale.
4 Attestato di idoneità del 12/10/1988 Data di accreditamento 20/02/1987 con D.M. n. 1987/128/1906/1D 5 Riconoscimento del 24/10/2007 6 Nota di iscrizione n. 71 del 10/06/2005
7
Collaborazioni
Codice etico
CESTAS ha stipulato convenzioni di collaborazione con oltre 35 università italiane e internazionali, con le principali ASL territoriali emiliane e marchigiane, nonché con l’Istituto Superiore di Sanità. Per citare alcune di queste Università coinvolte nelle attività CESTAS: - Università Cà Foscari di Venezia - Università L’Orientale di Napoli - Università degli Studi di Roma Tre - Università di Bologna (e sede di Buenos Aires) - Accademia di Belle Arti di Bologna - Università di Modena e Reggio Emilia - Università di Macerata - Università degli Studi di Camerino - Università Politecnica delle Marche - Università di Urbino “Carlo Bo” - Università di Firenze - Università di Siena - Università di Perugia - Università di Parma - Universidad de San Sebastian - Cile - University of Namibia - Universidade Eduardo Mondlane - Mozambico
Nel 2010 CESTAS ha creato il Comitato etico, che ha la missione di garantire e implementare la trasparenza dell’operato dell’associazione in Italia e nel mondo. Nello specifico il Comitato etico ha il compito di: 1. diffondere la conoscenza e la comprensione del Codice etico; 2. garantire l’effettiva adesione ai principi contenuti nel Codice etico da parte di collaboratori, membri del Consiglio di amministrazione e soci CESTAS; 3. raccogliere segnalazioni su eventuali violazioni al Codice, valutarne la fondatezza e sottoporle al Consiglio di amministrazione; 4. sottoporre al Consiglio di amministrazione le proposte di sanzione per intervenire rispetto ai comportamenti ritenuti non conformi al Codice etico; 5. partecipare alla Assemblea dei soci per esprimere pareri consultivi sull’applicazione del Codice etico. Il codice etico di CESTAS individua al suo interno l’elenco dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’associazione verso i diversi stakeholder. In questo modo l’associazione mira a sviluppare un rapporto fiduciario con gli stakeholder e con gli attori sociali con cui entra in contatto nello svolgimento delle proprie attività e che partecipano a diverso titolo alla realizzazione della propria mission. Al Comitato etico spetta inoltre il compito di valutare l’effettiva e concreta esistenza di situazioni di conflitto di interesse su comunicazione del Consiglio di amministrazione, al fine di evitare che chiunque, internamente a CESTAS, possa trarre vantaggio o causare anche indirettamente discredito alla professionalità, all’indipendenza e alla trasparenza dell’associazione e delle attività da essa svolte. La funzione del Comitato etico è quindi centrale per l’efficacia del Codice etico in fase operativa.
8
A rendere veramente operativo il Codice etico è stata la procedura di monitoraggio dell’applicazione del codice etico realizzata nel 2011 e diffusa a tutti i collaboratori in Italia e all’estero. Tale regolamento si è reso necessario per rispondere alla crescente domanda di trasparenza nei confronti della società e per rafforzare il rapporto di fiducia con tutti gli attori sociali con cui CESTAS entra in contatto. Affinchè infatti i principi contenuti nel documento siano applicati è indispensabile che il codice sia conosciuto e condiviso da tutti i soggetti che operano nell’associazione. Il Comitato etico viene eletto dal Consiglio di amministrazione ed è composto da minimo 3 membri, di cui obbligatoriamente uno esterno all’organizzazione. Per garantire l’indipendenza del loro operato, la carica di membro del Comitato etico è incompatibile con quella di membro del Consiglio di amministrazione.
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I membri dell’attuale Comitato etico sono: - professor Paolo Guidicini (presidente), già preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Bologna; - dottor Lischen Haoses-Gorases, preside della School of Nursing & Public Health della University of Namibia; - dottor Kamel Mohanna, presidente di Amel Association Libano; - professor Gabriel Medina della Universidad Nacional Autónoma de México;
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Modello di governance L’organizzazione di CESTAS è fondata su principi democratici e la sua struttura è gerarchico funzionale. CESTAS adotta meccanismi interni di gestione che consentono una corretta circolazione delle informazioni e il coordinamento tra i vari dipartimenti in Italia e all’estero. CESTAS ha elaborato un manuale interno di riferimento che individua nel dettaglio responsabilità, competenze e procedure di lavoro condivise e standardizzate. L’organizzazione è composta, come previsto dal Codice civile e riportato nell’articolo 6 dello Statuto, dai seguenti organi istituzionali: l’Assemblea dei soci, il Consiglio di amministrazione, il Collegio dei revisori e la Presidenza. I soci vengono convocati in assemblea almeno una volta l’anno e hanno diritto di nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori. Deliberano sul bilancio preventivo e consuntivo annuale e pluriennale e inoltre sulle misure finanziarie annuali. L’Assemblea dei soci ha dedicato all’approvazione del bilancio due sedute, convocate il 2 maggio 2011 e il 16 maggio 2012; hanno partecipato la maggioranza dei soci aventi diritto. Erano inoltre presenti i revisori e il consulente commerciale. Dal gennaio 2011 al giugno 2012 il Consiglio di amministrazione si è riunito 10 volte e i verbali sono depositati presso il libro associativo a disposizione dei soci presso la sede legale di CESTAS.
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Il Collegio dei revisori ha funzione di controllo amministrativo, contabile e finanziario. La carica ha durata triennale. Nel corso del 2011 il Collegio dei revisori ha presentato due relazioni nelle date del 14 luglio e del 31 dicembre. La Presidenza dirige l’organizzazione e la rappresenta legalmente oltre ad avere il potere di firma. Ha inoltre un ruolo di stimolo, sintesi e controllo della gestione operativa e politica delle strutture territoriali e settoriali. La gestione operativa di CESTAS è affidata alla struttura interna dei vari dipartimenti presenti nella sede centrale e all’estero. I dipartimenti, formati principalmente da professionisti con il contributo dei volontari, sono gestiti in maniera collaborativa, secondo livelli di responsabilità. Tutta l’organizzazione opera seguendo il Piano strategico triennale (Pst), approvato dall’Assemblea dei soci, e il Piano operativo annuale (Poa), approvato dal Consiglio di amministrazione. I responsabili territoriali o settoriali esercitano le loro responsabilità all’interno del Poa avendo autonomia organizzativa nei limiti finanziari, metodologici e tecnici approvati dal CdA e devono rendere conto semestralmente dei risultati raggiunti. Gli investimenti finanziari sono competenza del CdA e vengono deliberati all’interno dei Poa.
La comunicazione esterna è affidata ad AGENDA, agenzia (www.agendanet.it) specializzata nei temi del sociale e della cooperazione internazionale. Inoltre il CESTAS ha elaborato linee guida per la gestione del personale per rispondere all’esigenza di dare continuità alla propria azione e generare un’etica condivisa fra persone di diversa cultura e credo politico e religioso che collaborano con l’organizzazione per periodi più o meno lunghi e in diverse parti del mondo. Pertanto, si è ritenuto utile fissare in un documento i criteri minimi che devono riscontrarsi presso ciascuna sede CESTAS al fine di garantire parità di trattamento e opportunità a tutti i collaboratori. La procedura per la gestione dei fornitori rappresenta la guida per tutto lo staff, italiano ed estero, per la corretta conduzione della gestione dei rapporti con i fornitori esterni che a vario titolo hanno rapporti con CESTAS e che possono avere influenza sulla qualità dei servizi erogati nel rispetto dei criteri di trasparenza, correttezza e eticità propri di CESTAS. Tutto lo staff del CESTAS, compreso quello che opera presso le sedi decentrate in Italia e all’estero, è tenuto a rispettare ed applicare il presente codice. Il CESTAS si è inoltre dotato di una procedura per la valutazione e la scelta dei donatori (enti pubblici e privati, imprese, fondazioni, organizzazioni internazionali) che viene fatta periodicamente dal CdA seguendo rigidi criteri.
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Principi gestionali CESTAS
Ricerca dell’efficacia e dell’innovazione nella strategia d’intervento
Ricerca dell’efficenza e della qualità usando le risorse disponibili
Investimenti strategici nella formazione
Responsabilità e trasparenza sociale, finanziaria ed amministrativa Gestione funzionale e gerarchica
Mobilitazione risorse tecniche e finanziarie proprie
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Potenziamento delle capacità di azione e decisione della nostra rete di stakeholder
Organigramma Assemblea dei soci Consiglio di Amministrazione Uber A. Alberti Nada Karaivanova Abraham Munizaga Jaime Sepulveda
Comitato etico
Collegio dei revisori
Paolo Guidicini Lischen Haoses-Gorases Kamel Mohanna Gabriel Medina
Silvano Rocca - sindaco Mario Piromallo - sindaco Giampaolo Vagaggini - sindaco
Presidenza Uber A. Alberti
Assistente di direzione
Amministrazione Dipartimento Formazione Ufficio Africa e Mediterraneo Ufficio America Latina Dipartimento Innovazione, Progettazione e Sviluppo (Ips) Dipartimento Advocacy, Comunicazione e Sistematizzazione (Acs) Dipartimento Cooperazione decentrata e Territorio (Cdt)
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Risorse umane L’impegno e la motivazione personale sono fattori determinati nel lavoro presso CESTAS.
Personale CESTAS in Italia anno 2011
Anche nel 2011 l’associazione continua la sua politica lavorativa orientata alla stabilizzazione professionale e al rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’individuo.
8 6
Su 11 risorse totali, non considerando quindi i 5 consulenti, c’è solo un contratto di collaborazione a progetto (co. pro), mentre tutti i dipendenti sono assunti a tempo indeterminato. Nel calcolo dei dipendenti non vengono inclusi tirocinanti, stagisti e volontari, data la natura volontaria della loro collaborazione. Il contratto che viene applicato ai dipendenti in Italia fa riferimento al Contratto collettivo nazionale del Commercio – Settore terziario.
4 2 0
Dipendenti tempo Dipendenti tempo determinato: 0 indeterminato: 10
Grafici e tabelle evidenziano: - la prevalenza femminile: il 90% del personale è composto da donne, 10 lavoratrici su 11; - la giovane età dei dipendenti del CESTAS: l’età media è di 41 anni.
DIPENDENTI
COLLABORATORI
CONSULENTI
TOTALE
<30 31-40 41-50 >50
3 2 3 2
0 0 1 0
0 0 2 3
3 2 6 5
Totale
10
1
5
16
M F
0 10
1 0
4 1
5 11
Totale
10
1
5
16
Diploma Laurea
3 7
1
2 3
5 11
Totale
10
1
5
16
ETÀ
GENERE
TITOLO DI STUDIO
14
full time part time full time part time co.pro consulenti
PERSONALE CESTAS ALL’ESTERO ANNO 2011 ETÀ
<30 31-50 >50
6 22 5
Totale
33
PAESE
ESPATRIATO
LOCALE
Totale
3 0 0 1 1 0 2 2 0 2 2
2 3 4 2 1 1 1 2 1 2 1
5 3 4 3 2 1 3 4 1 4 3
13
20
33
Diploma Laurea
8 25
Argentina Bolivia Cile Perù Ecuador Nicaragua Libano Malawi Mozambico Namibia Sierra Leone
Totale
33
Totale
GENERE M F
16 17
Totale
33
TITOLO DI STUDIO
Il personale CESTAS all’estero è responsabile del coordinamento e della realizzazione dei progetti in loco. Di estrema importanza metodologica è la collaborazione con il personale e con i partner locali, ma altrettanto fondamentale è il buon livello professionale dei lavoratori che in grande maggioranza sono in possesso della laurea. Inoltre, tra le risorse all’estero, su 33 professionisti 20 sono locali: una dimostrazione della centralità che l’associazione attribuisce al personale
locale in qualità di promotore dello sviluppo in ogni fase del progetto, capace di identificare le reali necessità e la sostenibilità di ogni progetto rispetto alla realtà locale. Nel 2010 il tasso di turnover del personale è stato pari al 41% mentre nel 2011 è passato al 28,57%.
TURNOVER DIPENDENTI/CO. PRO CESTAS 7 2006 variazione 2007 variazione 2008 variazione 2009 variazione 2010 variazione 2011 Dipendenti
7
5
12
4
16
5
21
-7
14
-4
10
Collaboratori
10
0
10
-5
5
1
6
-4
2
-1
1
Consulenti
2
0
2
3
5
0
5
0
5
0
5
Totale
21
5
24
2
26
6
32
-11
21
-5
16
7 I dati sono riferiti al 31 dicembre di ogni anno
15
Volontari e tirocinanti Anche nel 2011 si è rinnovata la collaborazione tra CESTAS e i giovani interessati a mettere in pratica ciò che hanno imparato all’Università attraverso il tirocinio e il volontariato. Molti dei tirocinanti e dei volontari provengono infatti dai corsi di laurea in Relazioni internazionali, in Scienze politiche, Sviluppo locale e Cooperazione internazionale. Nello specifico, nel 2011 sono stati sette i volontari che hanno contribuito alla riuscita di progetti di alta formazione. Tra questi, una studentessa ha svolto un tirocinio curriculare nell’ambito della formazione avendo scelto come argomento della sua tesi l’importanza dell’intervento educativo. In questa ottica, la studentessa ha dato un supporto al Dipartimento Formazione, seguendo diverse fasi della promozione e della gestione dell’offerta formativa CESTAS. Altri tirocinanti hanno avuto l’occasione di incontrare delegazioni di donne straniere provenienti dal Libano, dalla Namibia e dal Malawi nell’ambito del corso di alta formazione “Health as a right: vocational course in the organization of health and social services (for staff from foreign countries)”.
VOLONTARI ETÀ
<30 31-50
GENERE M F
TITOLO DI STUDIO Diploma Laurea
16
6 1 2 5 7
Altri tirocinanti ancora hanno incontrato studenti provenienti da varie parti del mondo, hanno preso confidenza con documenti istituzionali, con strumenti di valutazione della didattica e con le piattaforme didattiche online che si avvalgono di molti degli strumenti di lavoro più attuali per la condivisione delle informazioni (wiki e repository). Infine, una psicologa ha avuto modo di applicare le proprie competenze nella predisposizione di questionari sui fabbisogni formativi. In tutti questi casi, tra tirocinanti e dipendenti CESTAS vi è stato uno scambio continuo e reciproco di esperienze e di arricchimento, che ha portato nuovi stimoli e allo stesso tempo ha offerto ai volontari l’opportunità di conoscere il mondo del lavoro nella cooperazione internazionale e nell’alta formazione.
Mappa degli stakeholder
MINISTRI
ENTI LOCALI
AGENZIE INTERNAZIONALI MONDO DELLA SCUOLA
GOVERNI LOCALI
ISTITUZIONI LOCALI
UNIONE EUROPEA ONG
AGENZIE NAZIONI UNITE
DONATORI PRIVATI COLLABORATORI INTERNI
FONDAZIONI
PARTNER LOCALI
CESTAS
ASSOCIAZIONI
CITTADINI PERSONALE AZIENDE VOLONTARI
COORDINAMENTO
BENEFICIARI LOCALI
ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
MEDIA COMUNITÁ LOCALI
CONSORZI
NETWORK
SOCIETÁ CIVILE
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Comunicazione è trasparenza Dall’avanzamento dei progetti di cooperazione alla nascita di nuove partnership con associazioni, organizzazioni, enti e università sparse per il mondo. Dall’apertura delle iscrizioni per un master, alle foto di rito nella cerimonia di diploma di chi ha portato a conclusione il suo percorso formativo. E poi l’assemblea dei soci e l’approvazione del bilancio economico, il lavoro in Africa, Medio Oriente e America Latina di cooperanti e collaboratori, gli appelli ai Governi per continuare a finanziare lo sviluppo e la salute, le campagne internazionali, ma anche le informazioni di servizio. Comunicare con tempestività e chiarezza quello che si fa è decisivo, in particolare per un’organizzazione non governativa, per tenere vivo il legame con l’opinione pubblica e gli stakeholder – istituzioni o partner che siano – nel segno della trasparenza e della responsabilità sociale. Per questo il CESTAS ha deciso, nel febbraio 2011, di affidare tutta la sua comunicazione – ufficio stampa e rapporti con i media, aggiornamento del sito internet e gestione dei principali social network, newsletter, video, pubblicazioni e materiali promozionali – a un’agenzia specializzata formata da giornalisti e consulenti, con cui già da anni collaborava AGENDA (www.agendanet.it).
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Le attività di comunicazione nel 2011 68 news sul sito internet 10 newsletter mensili 200 post su Facebook 200 tweet su Twitter 18 comunicati stampa 140 articoli e segnalazioni da parte dei media tradizionali e online 6 pubblicazioni La scelta ha permesso al CESTAS di avere una sola voce verso l’esterno, con una comunicazione chiara, continua e uniforme attraverso news sul sito internet, comunicati stampa, post e tweet. Il tutto in tempo reale e con un linguaggio giornalistico quanto più possibile essenziale ed efficace capace di veicolare contenuti “tecnici” anche ai non addetti ai lavori. L’agenzia di comunicazione è stata infatti integrata nelle dinamiche istituzionali del CESTAS, diventandone il punto di riferimento per i collaboratori della sede di Bologna e per quelli in missione all’estero. Si è occupata della raccolta di informazioni e immagini anche a 10mila chilometri di distanza, della successiva selezione, dell’elaborazione con la pubblicazione o l’invio di news e comunicati stampa, tenendo sempre a mente i criteri della notiziabilità, dell’interesse e della trasparenza. Ma non solo, attraverso l’agenzia CESTAS ha partecipato e reso possibili campagne internazionali di sensibilizzazione e ha diffuso la sua immagine, la sua azione e il suo pensiero, attraverso pubblicazioni, brochure e ricerche. Avere un punto di riferimento puntuale e professionale per la comunicazione ha inoltre permesso ai collaboratori di valorizzare il proprio lavoro e di aumentare la fiducia nell’organizzazione.
News, newsletter e social network
Pubblicazioni
In undici mesi sono state realizzate 68 notizie per il sito internet del CESTAS, di cui una selezione è stata diffusa con le 10 newsletter mensili a tremila indirizzi registrati. Sono circa 200, invece, i post e i link condivisi sulla pagina e sul profilo istituzionale del CESTAS su Facebook, altrettanti i “cinguettii” su Twitter, che nel complesso hanno raggiunto gli oltre duemila amici, fan e follower. Sono più di 3.100 le fotografie presenti nell’album su Flickr, mentre i 34 video caricati su Youtube hanno registrato quasi seimila visualizzazioni. Le difficoltà iniziali di raccolta delle informazioni sono state superate e ora, cresciute le competenze interne, i collaboratori sono parte attiva nella comunicazione delle iniziative da loro seguite. Inoltre avere un luogo virtuale sempre aggiornato permette a tutti i collaboratori sparsi nel mondo di essere informati sulle attività del CESTAS contribuendo a consolidare lo spirito di appartenenza e la fiducia nell’organizzazione.
Nel corso del 2011 non sono poi mancate le pubblicazioni firmate dal CESTAS: un catalogo per presentare l’offerta formativa con tutti i master e i corsi di alta formazione (anche in due versioni dedicate ai Paesi latinoamericani e alla salute), l’agenda annuale sugli obiettivi del Millennio e gli accordi di partenariato economico, e poi due ricerche sulla condizione delle donne in Libano e sull’imprenditoria femminile con un parallelo tra Ancona e Buenos Aires.
Comunicati stampa e rapporti con i media Diciotto comunicati stampa sono stati inviati ai media locali e nazionali, venendo ripresi da agenzie di stampa e da radio, da quotidiani di Bologna e di Ancona e anche da testate nazionali, fino ai siti internet, specializzati e non. Il risultato? Oltre 140 articoli e segnalazioni su media tradizionali e online.
Catalogo dell’offerta formativa www.cestasformazione.org
CESTAS attualmente progetta, promuove e gestisce, in Italia e all’estero, master universitari di primo e di secondo livello, corsi di alta formazione universitaria, corsi di specializzazione professionale per la formazione superiore e continua, summer e winter school. Cinque i diversi settori: “socio-sanitario”, “svi2011 luppo locale e responsabilità sociale d’impresa”, “buon governo”, “tecnologie dell’informazione e della comunicazione” e “cooperazione e progettazione”. Catalogo Offerta Formativa CESTAS ENTE DI FORMAZIONE SUPERIORE CONTINUA
Oferta formativa en America Latina
Immagine e nuovo sito internet Promovido por
Sono stati rinnovati anche la brochure istituzionale dell’organizzazione e i biglietti da visita di dipendenti e collaboratori. Per dare ancora più evidenza alle notizie, a cavallo dell’anno è stato ripensato il sito internet del CESTAS , che ha visto la luce nella sua nuova veste nella primavera del 2012.
Co-financiadores
Colaborador
Actividades co-financiadas por la Unión Europea en el marco del Proyecto EU-LA-WIN "European Union and Latin America for Welfare Integrated Policies" del Programa Urb-Al; el Ministerio de Asuntos Exteriores Italiano (Dirección General de Cooperación al Desarrollo) a través del "Programma di sostegno alle politiche di modernizzazione della Provincia di Buenos Aires" y la Región Marche por medio del proyecto “Costruire la differenza - programma di promozione economica e sociale delle donne, Provincia di Buenos Aires.
Para más información
CESTAS en Argentina Defensa 1440 6º D Ciudad de Buenos Aires | Tel/Fax: 011 4361 5780 info@cestas.org | www.cestas.org
CESTAS Oferta Formativa en América Latina 2011 / 2012
Una formazione di qualità sui temi dello sviluppo, della salute, della coesione sociale e dell’amministrazione pubblica, vuol dire professionisti più preparati, servizi migliori e cittadini più soddisfatti.
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Formación en salud
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BOLIVIA PERÚ ECUADOR
Un anno per gli Obiettivi del millennio
In Bolivia, Ecuador e Perù CESTAS promuove e organizza master e diplomi universitari sull’organizzazione dei servizi sanitari, sull’epidemiologia di campo e sulla salute materno-infantile.
La condizione delle donne in Libano Dai principi sanciti dalla Costituzione libanese alle discriminazioni di genere sul lavoro e a scuola, fino alla situazione sociale ed economica nelle municipalità della Caza di Bint Jbeil. Va dal macro al micro, dal contesto nazionale ai percorsi di vita personali, la ricerca sulla condizione delle donne realizzata dal CESTAS nella regione di Bint Jbeil in Libano. CESTAS
Organizzazione di cooperazione internazionale Ente di formazione
Consolidare i progetti di formazione
Consolidate programs for professional donne Promuovere l’empowerment delle Promote women's empowerment giovani Contrastare l’emigrazione dei Prevent the need for youth emigration
training
52 settimane, le festività internazionali e delle principali religioni, la classica rubrica per i contatti, ma anche schede e approfondimenti per promuovere gli Obiettivi del millennio e sensibilizzare istituzioni e società civile sulle contraddizioni degli Accordi di partenariato economico (EPAs). È stata realizzata insieme alle ong della rete “Partenership for change” l’agenda istituzionale del 2011.
Brochure di presentazione
Programma di rafforzamento delle attività socio-economiche e culturali per giovani e donne nella regione di Bint Jbeil - Sud del Libano Program to Strengthen Socio-Economic and Cultural Activities for Youth and Women in the Region of Bint Jbeil – Southern Lebanon
CESTAS Organizzazione di cooperazione internazionale Ente di formazione
CESTAS
In italiano, inglese e spagnolo la brochure costituisce uno strumento utile ed efficace per la presentazione delle attività del Cestas.
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona
CONOCIMIENTO COOPERACION CAPACIDAD COOPERATION KNOWLEDGE CAPACITY CONOSCENZA COOPERAZIONE CAPACITÀ
Nel 2011, le imprese femminili nelle Marche e nella provincia di Ancona sono aumentate dello 0,7%, più della media nazionale. A livello regionale le aziende guidate da donne sono 42.841 (24,1% del totale), nella provincia 11.912 (25,1% del totale). I numeri e le analisi della ricerca dal CESTAS insieme all’Ufficio statistica e al Comitato imprendito ria femminile, con il finanziamento della Regione Marche.
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AGENDA (www.agendanet.it) realizza contenuti giornalistici e cura uffici stampa in ambito locale e nazionale. É nata a Bologna nel 2000 dalla passione per un nuovo tipo di informazione più attenta al sociale e al giornalismo civico.
Restyling del sito www.cestas.org
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Libano, quando la cooperazione diventa know-how
Dall’Italia al Libano e di ritorno in Italia, come esperienza modello da insegnare all’università. La ricerca “Enhancing the status and working conditions of female health staff in Lebanon”, realizzata nel 2010 da Cestas, diventa oggetto di studio per gli studenti del Dipartimento di Scienze infermieristiche dell’Università di Milano. Lo scorso 24 gennaio, infatti, una lezione del corso è stata dedicata proprio alla ricerca sulla condizione delle donne che in Libano lavorano in ambito sanitario.
Cile, Cestas sostiene la microimprenditoria femminile
Sartoria, vendita di uova, infermeria a domicilio, ma anche commercio di mobili e vendita di gioielli su internet. Attività che hanno portato alla fuoriuscita dall’indigenza quasi 60 donne cilene e le loro famiglie, per un totale di circa 250 persone, coinvolte in un progetto di sostegno alla microimprenditoria femminile in seguito al terremoto e al maremoto che hanno colpito il Paese nel 2010.
Argentina, “mani al lavoro” per le donne imprenditrici
Un programma modello di “intervento sociale integrato” finalizzato a sostenere le donne più vulnerabili delle cittadine di Lanùs e di Lomas de Zamora, nella provincia di Buenos Aires, attraverso la creazione di piccole imprese e la costruzione di una rete di sostegno fatta non solo di aiuti economici, ma anche di formazione mirata. Si chiama “Manos a la obra” (Mani al lavoro), il progetto che Cestas sta realizzando in Argentina in collaborazione con la Fundaciòn Propuesta di Lanús.
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Buenos Aires, a scuola di buona amministrazione
Primo giorno di lezione per il master in “Modelos de innovación y participación en la gestión pública”, organizzato in Argentina da Cestas insieme alla Università di Bologna, che a Buenos Aires, da ormai oltre dieci anni, ha la sua unica sede all’estero. Una sede non solo di rappresentanza, ma anche di attività economiche, a partire da quelle per il master, pensato per formare esperti che sappiano gestire - con efficacia, modernità e innovazione - le politiche pubbliche.
Goal! Un libro a fumetti per gli Obiettivi del millennio
In porta c’è il numero uno del Real Madrid Iker Casillas. La difesa è un po’ sguarnita, ma centrocampo e attacco sono di primo livello, anche se qualche giocatore avrebbe bisogno di ritrovare la forma migliore. Casillas, Emmanuel Adebayor, Michael Ballack, Didier Drogba, Raúl, Patrick Vieira e poi Zinédine Zidane, Ronaldo, Luis Figo e Roberto Baggio sono i protagonisti di “Score the goals: teaming up to achieve the Millennium development goals”, un libro a fumetti pubblicato dalle Nazioni unite.
Ancora disponibile l’agenda sugli Obiettivi del millennio
Un’agenda per promuovere, giorno dopo giorno, gli Obiettivi del millennio e sensibilizzare le istituzioni e la società civile sulle contraddizioni degli Accordi di partenariato economico (EPAs). È ancora disponibile l’agenda EPAs realizzata da Cestas in collaborazione con la ong italiana Amici dei Popoli e con i partner europei Risc e Hegoa, con il contributo dell’Unione Europea.
Newsletter Febbraio 2011 A lezione per diventare esperti in progettazione per la cooperazione internazionale
Giovedì 17 febbraio prende il via a Bologna il corso di alta formazione per esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Promosso dalla Facoltà di Economia dell’Università di Parma e gestito dall’ong Cestas, il corso è nato per rispondere alla crescente domanda di professionisti che sappiano elaborare e presentare progetti di qualità sulla base dei requisiti richiesti dai donors internazionali.
Non profit ai tempi del web 2.0, online (e ad Ancona) corso di specializzazione gratuito
Blogging, microblogging, apps, open source, marketing virale e social network. C’è tempo fino a venerdì 25 febbraio per iscriversi al corso di specializzazione gratuito “Il non profit ai tempi del web 2.0”, organizzato dall’ong Cestas in collaborazione con la Regione Marche e con Informatici senza frontiere per offrire nuove competenze sulla comunicazione e sul fund raising digitali.
AAA, affittasi aula e laboratorio informatico
Libano, quando la cooperazione diventa know-how 15 febbraio 2011
Dall’Italia al Libano e di ritorno in Italia, come esperienza modello da insegnare all’università. La ricerca “Enhancing the status and working conditions of female health staff in Lebanon” realizzata nel 2010 da Cestas, diventa oggetto di studio per gli studenti del Dipartimento di Scienze infermieristiche dell’Università di Milano. Lo scorso 24 gennaio, infatti, una lezione del corso è stata dedicata proprio alla ricerca sulla condizione delle donne che in Libano lavorano in ambito sanitario. Condotta da Cestas nell’ambito del progetto “Lotta alle discriminazioni di genere sul posto di lavoro in ambito medico-infermieristico” in collaborazione con l’associazione libanese Amel e con la consulenza scientifica del Centro interdipartimentale sui sistemi sanitari e le politiche di welfare dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, a Milano la ricerca è stata presentata dalla professoressa Lia Lombardi, esperta di studi di genere. Una lezione utile agli studenti, che ha dimostrato inoltre come la cooperazione internazionale possa avere ricadute positive non solo nei Paesi in via di sviluppo, ma anche in Italia grazie alla produzione di know-how applicabile in altri ambiti.
Cestas mette a disposizione per incontri e corsi l’aula didattica e il laboratorio presso la sede di via Ranzani 13/5/A a Bologna. L’aula, da 45 posti, è dotata di un pc per il docente, videoproiettore, impianto audio e lavagna a fogli bianchi mobili. 13 invece le postazioni del laboratorio informatico, con pc con sistema operativo Linux e suite Open Office 3.
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Trasparenza e responsabilità: nasce il Comitato etico
Ha la missione di garantire la trasparenza dell’operato di Cestas in Italia e nel mondo e si compone di sette esperti internazionali di Italia, Namibia, Libano, Cile e Messico. Nasce il Comitato etico di Cestas, a cui aderisce una rosa di personalità invitate dall’organizzazione sulla base della loro professionalità. Tra i sette membri, il professor Jaime Sepúlveda della Facultad de Medicina dell’Universidad San Sebastián in Cile e il professor Paolo Guidicini, già preside della Facoltà di Scienze politiche di Bologna e noto come uno dei padri della sociologia urbana e rurale.
Ecologia, economia e sostenibilità: Cestas per la Bolivia
Circa 150 famiglie coinvolte in un’operazione triennale per la salvaguardia dell’ecosistema fluviale boliviano e lo sviluppo di un’economia locale basata su allevamento e agricoltura, con un occhio di riguardo per l’empowerment femminile. Sono i numeri e gli obiettivi del “Progetto di risanamento agroforestale nel bacino del fiume Salo”, realizzato dal Cestas insieme all’organizzazione locale Centro de estudios y proyectos de desarrollo alternativos (Cepad) e l’apporto finanziario del Ministero degli Affari esteri italiano, nella municipalità di Tupiza in Bolivia.
Alla scoperta della Commissione Europea
Quattro giorni di incontri a Bruxelles con i rappresentanti di istituzioni europee, organismi internazionali e organizzazioni non governative per gli studenti del Corso di alta formazione in Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Dal 14 al 18 marzo, la classe è a Bruxelles accompagnata dalla responsabile didattica Margherita Dalla Casa e dalla docente Roberta Dall’Olio. Diversi gli appuntamenti in programma, tra cui quello con i dirigenti della Direzione generale allo Sviluppo e alla cooperazione della Commissione Europea.
Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari
È stato prorogato al prossimo 31 marzo il termine per presentare domanda di partecipazione al corso di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati (per dirigenti dei Paesi esteri)”, organizzato da Cestas in collaborazione con l’Università degli Studi di Bologna. Rivolto a manager e dirigenti dei servizi socio-sanitari, il corso prevede 10 borse di studio cofinanziate da Cestas e dal Ministero degli Affari esteri.
Si rafforza la rete di educazione allo sviluppo nelle Marche
Progettare lo sviluppo e il non profit ai tempi del web. Sono i due corsi rivolti a operatori di terzo settore e di enti locali, a professionisti, studenti e volontari appartenenti al mondo del terzo settore, organizzati da Cestas insieme alla Regione Marche. L’obiettivo? Migliorare le competenze professionali dei partecipanti e creare un sistema regionale di educazione allo sviluppo.
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Newsletter Marzo 2011 “In viaggio verso casa”, contest di parole e immagini
Ecologia, economia e sostenibilità: Cestas per la Bolivia
Nuovi orari per la BEC
Circa 150 famiglie coinvolte in un’operazione triennale per la salvaguardia dell’ecosistema fluviale boliviano e lo sviluppo di un’economia locale basata su allevamento e agricoltura, con un occhio di riguardo per l’empowerment femminile. Sono i numeri e gli obiettivi del “Progetto di risanamento agroforestale nel bacino del fiume Salo”, promosso dall’ong bolognese Cestas insieme all’organizzazione locale Centro de estudios y proyectos de desarrollo alternativos (Cepad) e l’apporto finanziario del Ministero degli Affari Esteri italiano (Dipartimento generale per la cooperazione allo sviluppo). L’iniziativa, si è svolta nella municipalità di Tupiza in Bolivia. Nel bacino del fiume Salo, situato all’interno del dipartimento di Potosì. La zona si caratterizza per un alto indice di sfruttamento agricolo ed è organizzata in piccole unità frammentate. Presenta inoltre un evidente degrado ambientale causato dall’eccessivo disboscamento e dal depredamento delle specie forestali. Il progetto, realizzato nelle cinque comunità di Almona, La Torre, Salo, San Miguel e Charraota, (che contano in tutto 1.019 abitanti), ha avuto l’obiettivo di rendere le risorse naturali del territorio accessibili alla popolazione.
Ogni viaggio responsabile è un viaggio in cui, più della meta, conta il modo in cui si affronta il percorso. È proprio questa la forma di viaggio che intende esplorare il concorso “In viaggio verso casa”, nato nell’ambito della terza edizione del festival di turismo responsabile “IT.A.CÁ Migranti e viaggiatori” in programma dal 22 al 28 maggio. Nel corso del festival, che si terrà in contemporanea a Bologna e a New York, ci saranno esposizioni, reading e la premiazione dei vincitori del concorso scelti da una giuria internazionale. La Biblioteca Ecosostenibile Cestas di Via Ranzani 13/5/F cambia orario di apertura al pubblico. É possibile consultare e prendere a prestito i libri tutti i mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
AAA, affittasi aula e laboratorio informatico
Cestas mette a disposizione per incontri e corsi l’aula didattica e il laboratorio presso la sede di via Ranzani 13/5/A a Bologna. L’aula, da 45 posti, è dotata di un pc per il docente, videoproiettore, impianto audio e lavagna a fogli bianchi mobili. 13 invece le postazioni del laboratorio informatico, con pc con sistema operativo Linux e suite Open Office 3.
2 marzo 2011
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Cinque per mille, scegli Cestas per il diritto alla salute
Quanto fa cinque per mille? Poco per chi dona, molto per chi riceve. Nella prossima dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2010, scegli Cestas per il tuo cinque per mille e sostieni il diritto alla salute delle donne, degli uomini e dei bambini del sud del mondo. Il tuo cinque per mille contribuirà a potenziare i nostri interventi di cooperazione internazionale, in particolare in Africa, dove Cestas è impegnato nella prevenzione e nel contrasto alla diffusione di Hiv e tubercolosi. Il codice fiscale da riportare 02080420371.
Aiuti per la salute, Italia latitante su Aids, tubercolosi e malaria
Mentre cresce l’aiuto pubblico allo sviluppo dei 15 Paesi europei membri del Dac l’Italia contrae dell’1,5% la cifra destinata a finanziare lo sviluppo. Questa diminuzione si aggiunge al taglio già operato nel 2009, “annus horribilis” per la cooperazione italiana in cui gli aiuti sono scesi addirittura del 31,4%. In sostanza, la contrazione sfiora il 35% in due anni. I dati del quinto rapporto su “L’efficacia degli aiuti per la salute”, realizzato da Azione per la salute globale.
In Ecuador a sostegno della nazione indigena Shuar
Lo scorso 1 aprile in Ecuador si è formalizzata la relazione interistituzionale tra Cestas e il Governo provinciale di Morona Santiago, attraverso la firma di un accordo di cooperazione per lo sviluppo ecosostenibile del territorio.
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In Perù per lo sviluppo delle comunità più povere
Contrastare la povertà estrema e tutelare i diritti alla salute, all’educazione e alla partecipazione. Sono questi i contenuti del nuovo accordo tra Cestas e Fondo italo peruano, un’organizzazione istituita nel 2001 per sostenere lo sviluppo socio-economico del Perù. Siglato lo scorso 22 marzo a Lima da Alejandro Vargas, direttore esecutivo di Cestas per l’America Latina, l’accordo prevede l’avvio di un progetto per promuovere lo sviluppo integrato del distretto di Pangoa, nella regione andina di Junín.
Giovani e lavoro, nuova collaborazione con le autorità argentine
Dall’impegno per rafforzare le capacità lavorative delle donne al coinvolgimento in un progetto per offrire ai giovani nuovi e migliori opportunità. Gli ottimi risultati dei “Clubes de empleo de mujeres” hanno portato Cestas a una nuova collaborazione con le autorità argentine. Si tratta del Programa Jóvenes con más y mejor trabajo, un programma nazionale rivolto ai giovani dai 18 ai 24 anni che sono disoccupati o che non sono riusciti a completare la loro istruzione primaria o secondaria”.
In Argentina per la formazione degli amministratori pubblici
Un master e quattro corsi di alta formazione per favorire lo scambio di buone pratiche e l’innovazione nel welfare in America Latina. Sono queste le iniziative promosse da Cestas in Buenos Aires, all’interno del programma “Eu-La-Win”.
Newsletter Aprile 2011 Elezioni a Bologna, la cooperazione per una nuova idea di città
Raffaele Salinari, amico e socio di Cestas, si candida alle prossime elezioni comunali di Bologna. Cestas, come sempre, non fa campagna elettorale, ma crede che, per il futuro di Bologna, la cultura della cooperazione possa e debba avere un ruolo importante.
Al via la sesta edizione del corso di alta formazione in servizi socio-sanitari
Tutto pronto per la sesta edizione del corso di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi sociosanitari in contesti differenziati (per dirigenti dei Paesi esteri)”, promosso da Cestas in collaborazione con l’Università degli studi di Bologna.
Tirocini, nuova convenzione con l’Università di Modena e Reggio Emilia
Gestire un master, dall’ideazione ai servizi agli studenti, soprattutto quelli che arrivano dall’estero. Grazie a un nuovo accordo con l’Università di Modena e Reggio Emilia, gli iscritti a Lettere e Filosofia hanno da oggi la possibilità di fare il tirocinio presso Cestas.
Cinque per mille, scegli Cestas per il diritto alla salute 18 aprile 2011
Quanto fa cinque per mille? Poco per chi dona, molto per chi riceve. Nella prossima dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2010, scegli Cestas per il tuo cinque per mille e sostieni il diritto alla salute delle donne, degli uomini e dei bambini del sud del mondo. Per destinare il cinque per mille a Cestas basta firmare l’apposito riquadro del Cud, del modello 730 o del modello unico per le persone fisiche, riportando nello spazio sottostante il codice fiscale della nostra organizzazione: 02080420371. Il tuo cinque per mille contribuirà a potenziare i nostri interventi di cooperazione internazionale, in particolare in Africa, dove Cestas è impegnato nella prevenzione e nel contrasto alla diffusione di Hiv e tubercolosi. Come in Namibia, per esempio: è dal 1999 che lavoriamo a un programma integrato per migliorare le condizioni generali di salute della popolazione. Lo facciamo in collaborazione con il Ministero della salute locale, sviluppando azioni di informazione e di prevenzione e formando il personale sanitario delle strutture locali e dei servizi di assistenza domiciliari.
Ancona, percorsi di non violenza tra i banchi di scuola
Educare gli studenti delle medie al dialogo, allargando i loro punti di vista e rendendoli cittadini attivi, critici e consapevoli. Questo l’obiettivo del progetto “Percorsi di non violenza”, realizzato ad Ancona in collaborazione con Percorsi di Pace e Provincia di Ancona.
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Cestas, spalle larghe e nuove energie per i diritti e la salute
Importanti traguardi raggiunti e altri ancora da raggiungere, contando su carte in regole e un’esperienza ultratrentennale al servizio dei diritti e della salute. Si è svolta lo scorso 2 maggio, presso la sede di Bologna, l’assemblea dei soci di Cestas. Presenti il presidente Uber Alberti, i soci, i sindaci revisori Silvano Rocca, Mario Piromallo e Paolo Vagaggini ed Elisabetta Grannonio, consulente commercialista.
Cinque per mille, scegli Cestas per il diritto alla salute
Quanto fa cinque per mille? Poco per chi dona, molto per chi riceve. Nella prossima dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2010, scegli Cestas per il tuo cinque per mille e sostieni il diritto alla salute delle donne, degli uomini e dei bambini del sud del mondo.
Conoscenza e crescita della comunità: il nuovo catalogo della formazione
La diffusione di conoscenze come strumento per promuovere il cam biamento sociale. È a partire da questa convinzione che Cestas, da anni, organizza e promuove, in Italia e all’estero, master universitari, corsi di alta formazione, corsi di specializzazione, summer e winter school. I master e i corsi per il 2011 sono ora raccolti nel nuovo catalogo dell’offerta formativa Cestas.
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Cestas accreditato dalla Regione Emilia-Romagna come ente di formazione
Un importante riconoscimento al valore e alla qualità delle attività di formazione. Cestas ha ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna, con una delibera della Giunta regionale, l’accreditamento come ente di formazione superiore e come ente di formazione continua e permanente.
In partenza il corso di alta formazione “Health as a right”
Organizzare al meglio i servizi sociosanitari per assicurare a tutti il diritto alla salute. Si sono concluse le selezioni per la prima edizione del corso internazionale di alta formazione “Health as a right”, promosso dal Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna e gestito da Cestas.
Health heroes, la tua firma per il diritto alla salute
Ogni tre secondi, un bimbo muore per motivi facilmente prevenibili. Ogni giorno, mille donne perdono la vita per cause collegate a gravidanza e parto. Ma ci sono persone che ogni giorno lavorano infaticabilmente per salvare vite umane. Sono gli “health heroes”. Sostienili con una firma.
Newsletter Maggio 2011 Online il nuovo report di Azione per la salute globale
Si intitola “Reagire alla crisi mondiale di forza lavoro in ambito sanitario” il nuovo rapporto del network Azione per la salute globale che confronta le politiche estere e nazionali di Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito per contrastare la migrazione internazionale di personale sanitario. Il rapporto indaga le ragioni delle carenze di personale sia nei Paesi di origine che in quelli di destinazione, arrivando a proporre cosa occorre cambiare o mettere in atto per soddisfare i requisiti del Codice di condotta dell’Oms e rafforzare i sistemi sanitari dei Paesi in via di sviluppo.
A Bologna il turismo responsabile in festival
Migranti e viaggiatori a confronto. Fino al 29 maggio si svolge a Bologna e dintorni la terza edizione del festival del turismo responsabile It.a.cà, organizzato da Yoda, Cospe, Cestas e Nexus Emilia-Romagna in collaborazione con un network di oltre settanta realtà attive sul territorio.
L’11 giugno si parla di diritti, formazione e solidarietà
C’è anche Cristina Falcaro del Cestas nella “Tenda berbera: un momento d’incontro”, l’appuntamento che chiude la rassegna “La cooperazione internazionale, il mediterraneo, l’Europa”, cinque giornate di confronto su sviluppo e collaborazione tra i popoli. “Promuoviamo la formazione come forma di integrazione – spiega Falcaro –. Come Cestas organizziamo anche un master di secondo livello per studenti stranieri, che è arrivato alla nona edizione e ha visto complessivamente la partecipazione di 236 ragazzi”.
Cestas, spalle larghe e nuove energie per i diritti e la salute 24 maggio 2011
Importanti traguardi raggiunti e altri ancora da raggiungere, contando su carte in regole e un’esperienza ultratrentennale al servizio dei diritti e della salute. Si è svolta lo scorso 2 maggio l’assemblea dei soci del Cestas. Presenti il presidente Uber Alberti, i soci, i sindaci revisori e la consulente commercialista. Tanti gli ordini del giorno, a partire dall’approvazione del bilancio consuntivo 2010 e di quello preventivo 2011. Conti in positivo, quelli del Cestas. Il merito va a una gestione attenta e trasparente, che ha permesso di avere, al 31 dicembre scorso, un utile di 46mila euro e un patrimonio superiore a 111mila euro, nonostante i tagli del governo italiano ai fondi per la cooperazione, passati in un anno da 100 a 11 milioni di euro, il 90% in meno. Trasparenza anche nella gestione dei fondi, che sono stati utilizzati nei tradizionali settori di intervento del Cestas, cioè la salute, il buon governo, lo sviluppo partecipativo e il gender empowerment. Il 64% delle risorse sono andate a progetti di formazione (un settore sempre più importante per per poter diffondere conoscenze e buone pratiche), il restante 36% in attività di cooperazione internazionale.
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Una nuova opportunità di formazione tra Bologna e Johannesburg
“Urban resilience, food security and ecological health promotion” è il titolo dell’international short course Italy-South Africa promosso da Cestas in collaborazione con Siyakhana Initiative. “Il corso, che si svolgerà a Bologna dal 12 al 15 settembre e in Sudafrica dal 10 al 23 ottobre, ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti le competenze teoriche e pratiche relative alla promozione della salute in una dimensione di sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare e nutrizione, design urbano sostenibile, sviluppo sostenibile del territorio e agricoltura urbana.
In Bolivia, Ecuador e Perù per la salute di madri e bambini
Formazione, ricerca e attrezzature informatiche: azioni e forniture che serviranno a migliorare i servizi per la salute delle madri e dei bambini nella regione andina, grazie a un accordo siglato tra Cestas e i ministeri della Salute di Bolivia, Ecuador e Perù. Il progetto, cofinanziato dai firmatari dell’accordo e dal ministero italiano degli Affari esteri, è finalizzato all’“Estensione della Rete andina per la salute materna e perinatale”.
Cestas e Propuestas per l’imprenditoria femminile in Argentina
Arrivano nelle mani di 66 aziende sussidi stanziati da Cestas e Fundaciòn Propuestas per favorire l’imprenditoria femminile: un aiuto concreto che giunge al termine di un percorso di formazione culminato nella presentazione di un business plan. La consegna dei materiali e delle attrezzature richieste dalle imprenditrici è avvenuta lo scorso 27 maggio nel corso di un incontro nella sede della Fundaciòn Propuestas, a sud dell’area metropolitana di Buenos Aires.
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Un flashmob per la salute globale
Una donna in gravidanza si sente male nella piazza di una città italiana. Ha un mancamento, si accascia a terra. La stessa cosa accade in una biblioteca, alla fermata dell’autobus, in un centro commerciale, lungo una via pedonale. Subito attorno alle cinque donne si forma un capannello di persone preoccupate. La stessa cosa però non accade alle donne dei Paesi in via di sviluppo: sono 1.000 infatti quelle che perdono la vita per cause collegate alla gravidanza e al parto. A loro si aggiungono i bambini: ne muore uno ogni tre secondi per cause che si potrebbero facilmente prevenire.
Tra “indignados” e sognatori, in video la vita dei giovani cileni
Conni, Nicol e Alvaro hanno sogni e aspettative molto diverse tra loro. In comune, hanno l’età – tra i 20 e i 25 anni – e la nazionalità cilena. Sono i tre ragazzi scelti dal regista Filippo Giusberti per diventare protagonisti di un documentario-verità sulla vita quotidiana dei giovani del Cile, un Paese molto diverso dall’Italia e da esso distante per geografia e cultura. Prodotto dall’ong bolognese Cestas, il video sarà presto disponibile on line in un sito ad esso dedicato.
Cinque per mille, scegli Cestas per il diritto alla salute
Quanto fa cinque per mille? Poco per chi dona, molto per chi riceve. Nella prossima dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2010, scegli Cestas per il tuo cinque per mille e sostieni il diritto alla salute delle donne, degli uomini e dei bambini del sud del mondo. Il tuo cinque per mille contribuirà a potenziare i nostri interventi di cooperazione internazionale, in particolare in Africa.
Newsletter Giugno 2011 Un flashmob per la salute globale
Cestas e Propuestas per l’imprenditoria femminile
Una donna in gravidanza si sente male nella piazza di una città italiana. Ha un mancamento, si accascia a terra. La stessa cosa accade in una biblioteca, alla fermata dell’autobus, in un centro commerciale, lungo una via pedonale. Subito attorno alle cinque donne si forma un capannello di persone preoccupate: “Sta male? Ha bisogno di qualcosa? Chiamate un’ambulanza!”. La stessa cosa però non accade alle donne dei Paesi in via di sviluppo: sono 1.000 infatti quelle che perdono la vita per cause collegate alla gravidanza e al parto. A loro si aggiungono i bambini: ne muore uno ogni tre secondi per cause che si potrebbero facilmente prevenire. E poi le cinque milioni di persone destinate a morire ogni anno per Hiv-Aids, tubercolosi o malaria. Dura poco più di un minuto il video realizzato per Health heroes: la salute globale comincia da te!, la campagna lanciata dalla rete europea di Azione per la salute globale e promossa in Italia da Aidos, Associazione italiana donne per lo sviluppo e Cestas in collaborazione con ActionAid.
Arrivano nelle mani di 66 aziende i sussidi stanziati da Cestas e Fundaciòn Propuestas per favorire l’imprenditoria femminile: un aiuto concreto che giunge al termine di un percorso di formazione culminato nella presentazione di un business plan. La consegna dei materiali e delle attrezzature richieste dalle imprenditrici è avvenuta lo scorso 27 maggio nel corso di un incontro nella sede della Fundaciòn Propuestas, a sud di Buenos Aires. Protagonisti dell’evento, 70 donne e 4 uomini, appartenenti a realtà impenditoriali al femminile. I sussidi vanno a favore di 66 imprese, delle quali 61 individuali e 5 di tipo associativo. Tra i settori più gettonati spiccano il comparto tessile (32 imprese), quello della gastronomia (16) e della parruccheria (12), ma non mancano all’appello domande per attività commerciali, di articoli da regalo, fotografia, artigianato e copisteria. L’esperienza della riunione ha inoltre messo a disposizione delle imprenditrici uno spazio informale di incontro in grado di favorire la creazione di relazioni solide e la prosecuzione delle attività di formazione.
8 giugno 2011
8 giugno 2011
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Un anno nel segno del cambiamento: pubblicato il Bilancio sociale Cestas
La nuova pubblicazione, che segue quella del Bilancio economico, fa il punto sulle attività realizzate nel 2010 in 23 Paesi del mondo: sono 33 interventi tra cooperazione e advocacy, 42 progetti di formazione, con 500mila beneficiari e oltre 400 partner. In stampa 300 copie su carta riciclata certificata, da inviare a stakeholder e distribuire negli eventi pubblici.
Passi avanti, ma tanta strada ancora da fare: pubblicato l’Mdg Report 2011
Progressi importanti nella riduzione della mortalità infantile, dei decessi da malaria e della diffusione del virus dell’Hiv. Ma ancora grandi disuguaglianze tra la popolazione ricca e quella povera e rurale nei Paesi in via di sviluppo. Sono questi i principali dati emersi dal Report 2011 sugli Obiettivi del millennio.
Tecnologia per lo sviluppo, Cestas primo partner europeo dell’agenzia cilena Metrik
Semplice da usare, innovativo, flessibile, economico, leggero come una nuvola. È interamente “hecho en Chile” il nuovo programma gestionale “cloud based” adottato dallo staff Cestas, primo cliente europeo della web agency di Santiago Metrik. Suipit è il nome del software 100% web ed è stato sviluppato da quattro giovani ingegneri della Universidad de Chile.
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Nel sud del Libano a fianco di donne e giovani
Un nuovo intervento Cestas in Libano, che si prefigge di migliorare la qualità della vita dei giovani e delle donne della regione di Bint Jbeil attraverso l’organizzazione di servizi sociali, ricreativi, educativi e il sostegno alle fasce più deboli. È dedicato proprio al “rafforzamento delle attività socio-economiche e culturali” il programma iniziato lo scorso 4 luglio.
La salute? Passa per il coinvolgimento delle comunità
Formare e aggiornare medici, infermieri e tecnici può non bastare. Per migliorare la salute della popolazione e garantire l’accesso all’assistenza sanitaria di base servono il coinvolgimento delle comunità locali e il potenziamento dei servizi sanitari decentrati. Questo l’obiettivo dei progetti di cooperazione portati avanti da Cestas in Mozambico.
Voucher per l’alta formazione Cestas, domande entro il 4 agosto
Sono quattro i corsi proposti da Cestas che rientrano nel Catalogo interregionale dell’alta formazione in rete. I residenti di Emilia-Romagna, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto, hanno tempo fino al 4 agosto per richiedere un voucher alla propria Regione e frequentare uno dei corsi.
Newsletter Luglio-Agosto 2011 Tirocinanti cercansi per il Dipartimento Formazione
Per la sede di Bologna Cestas cerca tirocinanti, preferibilmente laureandi o laureati di Scienze politiche, Scienze della formazione e Scienze della comunicazione, a supporto del Dipartimento Formazione. Il periodo richiesto va dall’1 settembre al 20 dicembre. Sono previsti buoni pasto e il rimborso dell’abbonamento di ferrovie e autobus.
Ad Ancona tirocinio formativo sui diritti intellettuali
La sede marchigiana del Cestas cerca un tirocinante da inserire nel Dipartimento Cooperazione decentrata e Territorio. In affiancamento alla responsabile, il tirocinante si occuperà delle attività di cooperazione e di educazione allo sviluppo, e in particolare della campagna “Sblocchiamoli” per l’applicazione sostenibile dei diritti di proprietà intellettuale.
Tre mesi di cooperazione, opportunità per gli studenti Cestas
Lavorare in un progetto di cooperazione internazionale in Africa o in Sud America. È l’opportunità che Cestas offre agli studenti di due percorsi di formazione organizzati dall’ong. A disposizione ci sono fino a quattro posti retribuiti per altrettanti progetti in Namibia, Cile, Argentina, Perù e Bolivia. Le selezioni sono aperte.
Da Africa e Medio Oriente, professionisti della salute in viaggio-studio in Emilia
Un’esperienza di formazione e di confronto utile per la carriera e per garantire il diritto alla salute delle popolazioni. È quanto hanno vissuto i 16 professionisti del settore sociosanitario di Africa e Medio Oriente iscritti al corso di alta formazione Health as a right, promosso dal Dipartimento di sociologia dell’Università di Bologna e gestito da Cestas.
Michael, Robinson, Naseer: anche Venditti sostiene gli eroi della salute
C’è anche Venditti tra i firmatari della campagna “Health heroes”, lanciata dal network Azione per la salute globale per spingere i governi a impegnarsi a favore del diritto alla salute. Il cantante ha firmato la petizione in occasione del concerto di Elton John, che ha inaugurato la tappa romana della mostra sulle vite di educatori, medici e infermieri del sud del mondo.
Diritti e diversità, una pubblicazione sui servizi socio-sanitari per immigrati
Una panoramica sulle politiche nazionali e regionali messe in atto per rispondere ai bisogni sociali e sanitari degli oltre quattro milioni di stranieri (il 7% della popolazione) presenti in Italia. Si intitola “I servizi socio sanitari per immigrati” la pubblicazione curata da Gloria Greganti e Michela Glorio, responsabile della sede marchigiana di Cestas.
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È firmato Cestas il master preferito dagli studenti dell’Università di Bologna
Voti alti per l’ottava edizione del master di secondo livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, promosso dal Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna e gestito dall’ong Cestas. Nell’opinione degli studenti, il percorso postlaurea dedicato alla formazione di manager, professionisti e operatori per lo sviluppo territoriale e la promozione della piccola e media impresa, ottiene un gradimento superiore agli altri master bolognesi per organizzazione, strutture, attività didattica e stage.
Comunicazione sociale e Rsi, borse di studio per i corsi Cestas
Ci sono il giornalismo e la responsabilità sociale di impresa al centro dei due corsi di specializzazione organizzati questo autunno a Bologna dal Cestas per offrire nuove competenze agli operatori del terzo settore, e non solo. A disposizione borse di studio a copertura parziale dei costi di iscrizione. Carta stampata e internet, giornalismo sociale, tecniche dell’inchiesta e del web-documentario, nuovi media, deontologia, ufficio stampa e social network, sono alcuni degli argomenti che verranno affrontati nelle 160 ore di lezione (di cui 34 in modalità e-learning).
Iscrizioni aperte per il corso in progettazione per la cooperazione
Rispondere alla crescente domanda, da parte di associazioni e organizzazioni, di professionisti che sappiano elaborare progetti di cooperazione sulla base dei requisiti richiesti dai vari donor. Questo l’obiettivo della terza edizione del corso di alta formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo”. Iscrizioni entro il 28 ottobre. Il corso si rivolge a laureati o a diplomati (con esperienze nel settore) che vogliono specializzarsi nella progettazione comunitaria e nella cooperazione internazionale.
Blog, social network, marketing virale: il web al servizio del terzo settore
Il web per comunicare, per informarsi e creare nuovi contatti, per diffondere le proprie attività e anche per trovare finanziatori. È in partenza la seconda edizione del corso gratuito di specializzazione “Il non profit ai tempi del web 2.0: nuovi strumenti gestionali per il terzo settore”, rivolto a operatori di associazioni e organizzazioni di volontariato, funzionari pubblici, studenti e professionisti delle Marche. Il corso è promosso da Cestas e Regione Marche. Iscrizioni entro il 10 ottobre.
In corsa per l’Oscar di bilancio 2011
C’è anche il Cestas in lizza per l’Oscar di bilancio 2011, il premio organizzato dalla Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana) sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per valorizzare le organizzazioni, profit e non profit, italiane che si segnalano per una comunicazione efficace e cristallina dei propri rendiconti.
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Newsletter Settembre 2011 Salute materno-infantile, un nuovo centro nella Provincia di Santa Fé
Si è estesa alla Provincia di Santa Fé la Rete dei centri di salute maternoinfantile, creata dal Cestas in Argentina, Perù, Bolivia ed Ecuador. Il territorio di Santa Fé, uno dei più importanti dell’Argentina, rientra oggi nel programma pluriennale di cooperazione sanitaria che Cestas e i suoi partner locali hanno promosso dal 2003. Il programma vuole contribuire a una migliore gestione della salute pubblica materna-infantile.
Il punto sugli Obiettivi sanitari del millennio
A quattro anni dalla scadenza, a che punto si è arrivati nella corsa per gli Obiettivi del millennio? È diminuita la mortalità materna e infantile? Si è arrestata la diffusione delle malattie infettive? E che cosa si deve ancora fare? Le risposte nella pubblicazione “Diritto alla salute e salute globale”, realizzata da Cestas e Aidos con il finanziamento del Ministero degli Affari Esteri, all’interno del progetto di educazione allo sviluppo “Obiettivi del millennio e cooperazione decentrata sanitaria: un approfondimento sulla lotta all’Hiv/Aids”.
È firmato Cestas il master preferito dagli studenti dell’Università di Bologna 8 settembre 2011
Voti alti per l’ottava edizione del master in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, promosso dal Dipartimento di Sociologia di Bologna e gestito dall’ong Cestas. Nell’opinione degli studenti, il percorso post-laurea dedicato alla formazione di manager, professionisti e operatori per lo sviluppo e la promozione della piccola e media impresa, ottiene un gradimento superiore agli altri master per organizzazione, strutture, attività didattica e stage. A porre il master (che in otto anni ha formato 204 studenti) in cima alla classifica dei corsi post-laurea organizzati a Bologna, è un’indagine sulla qualità didattica realizzata da Aform per l’ateneo. “I risultati dimostrano come l’offerta formativa proposta e gestita da Cestas rappresenti un’opportunità unica per gli allievi di sviluppare risorse chiave per uno sviluppo personale e professionale – dice il presidente dell’ong Uber Alberti –. Il nostro master si è sempre basato su un investimento reciproco fra Cestas, studenti e Ministero degli Affari Esteri, e sulla condivisione di una prospettiva di medio e lungo termine, che si riflette nei più che positivi risultati ottenuti”.
A Buenos Aires nuovi esperti in gestione pubblica
C’era anche il presidente del Cestas Uber Alberti alla cerimonia di diploma della prima edizione del master in “Modelos de innovación y participación en la gestión pública”, che si è tenuta il 15 settembre nell’Aula magna della sede di Buenos Aires dell’Università di Bologna.
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Lezioni in aula e viaggio a Bruxelles, ultimi giorni per iscriversi al corso in progettazione per la cooperazione
Sei mesi di lezione per conoscere attori e strumenti della cooperazione. Una settimana a Bruxelles per stare a contatto con istituzioni e organizzazioni europee. Uno stage in America Latina, Africa o in Medio Oriente, per mettersi alla prova in un progetto di cooperazione. C’è tempo fino al 28 ottobre per iscriversi al corso di alta formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo”, promosso da Cestas e Università di Parma.
Comunicazione sociale e Rsi, borse di studio per i corsi Cestas
Ci sono il giornalismo e la responsabilità sociale di impresa al centro di due corsi di specializzazione organizzati questo autunno a Bologna dal Cestas per offrire nuove competenze agli operatori del terzo settore, e non solo. A disposizione borse di studio a copertura parziale dei costi di iscrizione. Carta stampata e internet, giornalismo sociale, tecniche dell’inchiesta e del web-documentario, nuovi media, deontologia, ufficio stampa e social network, sono alcuni degli argomenti che verranno affrontati nelle 160 ore di lezione (di cui 34 in modalità e-learning)
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Da Bologna al mondo: cerimonie finali del master in sviluppo sostenibile e del corso in servizi sociosanitari
Nuovi professionisti per la salute e lo sviluppo. Martedì 25 ottobre, alla Facoltà di Scienze politiche di Bologna, la consegna dei diplomi agli studenti del master in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio” e del corso di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi sociosanitari in contesti differenziati” rivolto a dirigenti dei Paesi esteri.
In Argentina corso online su coesione sociale e integrazione
Sessanta ore di didattica “virtuale” per aggiornarsi sulle politiche per combattere le disuguaglianze e facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Sono questi gli obiettivi della nuova edizione del corso di alta formazione organizzato in Argentina. L’offerta formativa del Cestas in America Latina.
Dignidad Pangoa, nuovo progetto del Cestas in Perù
Promuovere lo sviluppo integrato di tutta la comunità e dare dignità alla popolazione più povera del distretto di Pangoa. Questo l’obiettivo del nuovo progetto lanciato dal Cestas, con il finanziamento del Fondo Italo Peruano, nella regione di Junín, in Perù, stretta tra le Ande e la foresta amazzonica. Salute, formazione e potenziamento delle istituzioni sono i tre assi attraverso cui si svilupperà il progetto “Dignidad Pangoa”, di cui beneficeranno oltre 5.200 uomini e donne delle 14 comunità convolte nel progetto.
Newsletter Ottobre 2011 Salute e sviluppo, in Namibia è in azione il circolo virtuoso della cooperazione
Rafforzare l’assistenza sanitaria formando personale e creando servizi sul territorio. Diffondere cure e terapie, rendendole economicamente accessibili attraverso progetti di micro-imprenditoria a sostegno del reddito. L’intervento di Cestas in Namibia, nelle regioni di Omusati e Otjozondjupa, per migliorare la qualità della vita delle persone affette da Hiv/Aids e tubercolosi.Indispensabile, poi, rendere accessibili le cure. Le terapie, però, possono avere costi improponibili per la parte più povera della popolazione. Il Cestas è impegnato in un programma di cooperazione che ha lo sviluppo economico come uno dei suoi obiettivi principali.
Cibo, lavoro e istruzione, per coltivare il futuro
Nel cuore della Namibia per rafforzare i livelli di scolarità, promuovere l’imprenditorialità, favorire l’accesso ai servizi pubblici e arricchire la dieta alimentare. È un programma di sviluppo integrato a sostegno delle donne affette da Hiv/Aids e dei bambini orfani quello che, dal febbraio 2010, il Cestas porta avanti a Katatura, popoloso sobborgo della capitale Windhoek.
Dignidad Pangoa, nuovo progetto del Cestas in Perù 28 settembre 2011
Promuovere lo sviluppo integrato di tutta la comunità, dando dignità alla popolazione più svantaggiata. Questo l’obiettivo del nuovo progetto lanciato dal Cestas, con il finanziamento del Fondo Italo Peruano, a Pangoa, cittadina della regione di Junín, in Perù, stretta tra le Ande e la foresta amazzonica. Salute, formazione e potenziamento delle istituzioni sono i tre assi attraverso cui si svilupperà il progetto “Dignidad Pangoa”, di cui beneficeranno oltre 5.200 uomini e donne delle 14 comunità di Alto Kiatari, Chavini, Unión Chavini, San Jerónimo, San Antonio de Sonomoro, Cubantía, Chuquibambilla, Casancho, Porvenir, Santa Elena, Nueva Palestina, Villa María, San José de Miraflores e Alto Chavini. “Come sindaco mi impegno ufficialmente a collaborare e a fare il mio meglio per il successo di un progetto che permetterà alle nostre comunità di continuare la strada dello sviluppo” ha detto Jorge Herhuay Quintana, il primo cittadino di Pangoa, nella cerimonia che si è tenuta presso il Municipio andino. Presente pure Alejandro Vargas, direttore esecutivo del Cestas in America Latina. “Il nostro ruolo è garantire qualità e mettere in rete le organizzazioni che lavorano sul territorio”.
Campagna Sblocchiamoli: “No ai brevetti su beni comuni”
Preoccupazione per la tendenza a commercializzare e brevettare le risorse naturali e una forte richiesta a tutelare l’accesso universale ai farmaci rendendone più flessibile la proprietà intellettuale. È quanto hanno espresso gli esperti della campagna Sblocchiamoli: Cibo, salute e saperi senza brevetti al termine dello scorso Public forum dell’Organizzazione mondiale del commercio a Ginevra.
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Domani ad Ancona incontro su conoscenza, salute e cibo per tutti
Sensibilizzare amministratori locali e cittadini affinché il cibo e la salute siano garantiti come beni comuni e non vengano privatizzati, cadendo nelle mani di pochi gruppi economico-finanziari. Sulla scia del referendum per l’acqua pubblica, Cestas, all’interno della campagna Sblocchiamoli contro i brevetti su farmaci e sementi, organizza martedì 15 novembre ad Ancona la conferenza “Conoscenza, salute e cibo per tutti: sviluppo e diritti di proprietà intellettuale a confronto”.
Ultimi giorni per iscriversi al corso in progettazione per la cooperazione
Scade il 23 novembre il termine per iscriversi al corso di alta formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo”, promosso dal Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Parma e gestito dal Cestas. Sei mesi di lezioni in aula, una settimana di workshop a Bruxelles e, infine, la possibilità di uno stage in America Latina, Africa o in Medio Oriente.
Master in sviluppo sostenibile, aperte le iscrizioni
Un percorso tra politiche internazionali, economia e sociologia per diventare professionisti dello sviluppo sostenibile. C’è tempo fino al 30 dicembre per iscriversi alla decima edizione del master di secondo livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, organizzato dal Dipartimento di sociologia dell’Università di Bologna e dall’ong Cestas.
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AAA, affittasi aula per corsi e incontri
Cestas mette a disposizione per incontri e corsi l’aula didattica presso la sede di via Ranzani 13/5/F a Bologna. L’aula - dotata di 45 posti con sedie e tavolino, un pc per il docente, un videoproiettore con schermo fisso, impianto audio e una lavagna a fogli mobili - è disponibile dal lunedì al martedì dalle ore 9.00 alle 18.00. I costi sono di 20 euro (più iva) per l’affitto orario, 100 euro per tutta la giornata, 400 euro per cinque giorni. Per informazioni: Chiara Braschi, tel. 051 253001, e-mail chiara.braschi@cestas.org.
Un ponte tra il Libano e l’EmiliaRomagna
Di qua e di là del Mediterraneo, in nome della solidarietà e dei diritti umani. Nel sud del Libano a fianco dei giovani e delle donne che vivono nel territorio di Bint Jbeil. In Emilia-Romagna per promuovere il dialogo a partire dalle scuole. Pieve di Cento, comune della provincia bolognese, è tra i partner di due progetti realizzati dal Cestas per diffondere tra i giovanissimi la cultura della solidarietà e per migliorare la qualità della vita delle fasce più deboli della popolazione libanese.
Cocis, senza cooperazione Italia più debole e isolata
“Un Paese senza cooperazione allo sviluppo è un Paese senza prospettive di rilancio per il futuro. Non è questa la strada per uscire dalla crisi economica”. Le ong italiane alzano la voce davanti ai tagli per la cooperazione internazionale allo sviluppo: i fondi stanziati dalla legge di stabilità ammontano a 86 milioni di euro, un crollo del 51% rispetto ai finanziamenti, già estremamente ridotti, a disposizione nel 2011.
Newsletter Novembre 2011 Da Bologna al mondo, per lo sviluppo e il diritto alla salute
Qui Libano, qui Pieve di Cento: un ponte tra Bint Jbeil e l’Emilia-Romagna
Felici e diplomati. Con la cerimonia finale presso l’Aula dei Poeti della Facoltà di Scienze Politiche di Bologna e le classiche foto di rito insieme a parenti, amici e professori, si sono conclusi lo scorso 25 ottobre il master in Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio e il corso di alta formazione in Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati rivolto ai Paesi esteri, promossi entrambi dal Cestas insieme al Dipartimento di Sociologia dell’ateneo bolognese, con il cofinanziamento del Ministero degli Affari Esteri (Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo). Dalla nona edizione del master, diciassette nuovi professionisti dello sviluppo: sette sono italiani. Di tutto il mondo, o quasi, gli altri dieci studenti che si sono trasferiti a Bologna per frequentare le lezioni su materie come l’economia e la sociologia, partecipare a workshop e fare il tirocinio a conclusione del percorso formativo. Sono stati dodici, invece, gli studenti ad aver partecipato alla sesta edizione del corso di alta formazione. Uomini e donne, tutti professionisti, operatori e manager nei servizi sociosanitari dei loro Paesi d’origine.
Di qua e di là del mare in nome della solidarietà e dei diritti. Nel sud del Libano a fianco dei giovani e delle donne che vivono nel territorio di Bint Jbeil. In EmiliaRomagna per promuovere il dialogo a partire dalle scuole. A unire le due sponde del Mediterraneo, Pieve di Cento, comune del bolognese, che è tra i partner di due progetti realizzati dal Cestas per diffondere la cultura della solidarietà e migliorare la qualità della vita delle fasce più deboli della popolazione libanese. Ed è proprio a Pieve di Cento, che lo scorso 29 ottobre, al teatro Zeppilli, sono stati presentati alla popolazione i due progetti. Quello di cooperazione, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, è rivolto a giovani e donne delle cittadine di Ain Ebel, Debel, Rmeich e Tebnine e prevede nuovi servizi sociali, ricreativi ed educativi e nuovi percorsi di formazione per la microimprenditoria femminile. È iniziato invece nel 2009 il programma di educazione interculturale che Cestas ha avviato nella scuola media Gessi di Pieve di Cento, coinvolgendo gli studenti in laboratori didattici sulla pace e anche attraverso la realizzazione di un video, girato insieme al videomaker Antonio Martino.
3 novembre 2011
3 novembre 2011
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“Competenze locali e lavoro di squadra, questo è il nostro modello”
“È un progetto che rappresenta il nostro approccio alla cooperazione: valorizzazione delle competenze di tutti e lavoro in sinergia con istituzioni e professionisti locali”. Ne parla con orgoglio Uber Alberti, il presidente del Cestas, dell’ultimo intervento realizzato in Bolivia. Un progetto attraverso cui la ong ha messo in campo il proprio expertise per progettare il Polo educativo sanitario di Potosì.
Per Natale fai un regalo etico, sostieni Cestas contro Aids e tubercolosi
Un aiuto a fronte di un impegno concreto: migliorare la qualità della vita delle persone con tubercolosi o Hiv/Aids. Quest’anno Cestas ha deciso di destinare tutte le risorse raccolte attraverso le attività di fundraising, a un progetto portato avanti in Namibia nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa.
Agenda 2012, un anno nel segno del cambiamento
“La nostra sfida per il 2012 si concentra nel consolidamento della qualità organizzativa e nella crescita della nostra offerta di alta formazione in America Latina e in Africa”. Così scrive il presidente Uber Alberti nella presentazione della agenda 2012 del Cestas. Dodici mesi per conoscere le attività di formazione, cooperazione, advocacy ed educazione allo sviluppo realizzate dalla ong.
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In scadenza le preiscrizioni per il master in sviluppo sostenibile
Ci sono enti locali e istituzioni internazionali, grandi gruppi e organizzazioni non governative tra le strutture che, dal 2002 a oggi, hanno ospitato i circa 250 studenti del master in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, organizzato dal Cestas insieme al Dipartimento di sociologia dell’Università di Bologna. Prossima edizione al via a febbraio.
Master internazionale in salute pubblica, aperte le preiscrizioni
Un approccio multidimensionale alla salute materno-infantile e alle malattie emergenti, per formare professionisti in grado di operare nei nuovi scenari demografici ed epidemiologici, in particolare dell’America Latina. Sono aperte le preiscrizioni al master internazionale in “Salud publica, politicas sanitarias, organizacion de los servicios y epidemiologia”, gestito dal Cestas e co-promosso dall’Università di Bologna e dall’Universidad Andres Bello in Cile.
Un ponte tra l’Abruzzo e l’Europa
Favorire l’avvio di nuove collaborazioni istituzionali ed economiche con università, ong, imprese e governi europei. Organizzare percorsi per sensibilizzare e formare sui temi dello sviluppo, del buon governo, dell’ambiente e della salute. Sono questi alcuni dei punti al centro dell’accordo siglato tra il Cestas e il Consorzio Punto Europa di Teramo.
Newsletter Dicembre 2011 Ad Ancona per “costruire uno sviluppo possibile” 16 dicembre 2011
“Competenze locali e lavoro di squadra, questo è il nostro modello”
Un appuntamento tra locale e globale per favorire lo scambio di esperienze tra gli operatori delle ong e del Terzo settore marchigiani. Al centro, la questione Hiv/ Aids e i progetti per “costruire uno sviluppo possibile”. Questo il titolo dell’iniziativa organizzata il 13 e 14 dicembre ad Ancona dalla Regione Marche, che ha messo a confronto una quindicina tra associazioni e ong. La due giorni di incontri e laboratori ha messo in luce le tante esperienze positive portate avanti dal mondo della cooperazione e dell’associazionismo marchigiani, dagli interventi nei Paesi in via di sviluppo per bloccare la trasmissione di Hiv/Aids ai progetti locali per combattere il disagio sociale e favorire l’inclusione attraverso il lavoro. Si è parlato di lotta alla tratta e di accesso alle cure, di radio comunitarie per la promozione dei diritti e di campagne di sensibilizzazione in Italia come in Africa. Una testimonianza internazionale l’hanno data Francisca Santos e Joana Marques della ong portoghese Abraço, che hanno parlato dei loro interventi di inclusione e di cooperazione in Africa e in Brasile. Una testimonianza anche dal Cestas, con gli interventi di Michela Glorio e di Anna Miserocchi, che hanno fatto il punto sul progetto in Namibia.
“È un progetto che ben rappresenta il nostro approccio alla cooperazione: valorizzazione delle competenze di tutti e lavoro in sinergia con istituzioni e professionisti locali”. Ne parla con orgoglio Uber Alberti, il presidente del Cestas, dell’intervento realizzato in Bolivia. Un intervento attraverso cui la ong ha messo in campo il proprio expertise per progettare la nuova Facoltà di Scienze della salute dell’Università Tomas Frias di Potosì, insieme a due istituti specializzati nella medicina tradizionale e nelle patologie correlate all’altitudine. Grazie al lavoro di squadra con l’Ufficio della Cooperazione italiana in Bolivia, i tecnici dell’università e due professionisti specializzati in architettura ospedaliera, in tre mesi il progetto esecutivo è stato elaborato e approvato dai committenti. Collegati da ampi spazi comuni e dotati di tecnologie per il risparmio energetico, la nuova Facoltà e i due istituti si integreranno all’Ospedale Daniel Bracamonte. “È il nostro modello – sottolinea il presidente del Cestas –, solo attraverso un sistema articolato che valorizzi l’expertise di tutti si può fare cooperazione bene e con efficienza”.
16 dicembre 2011
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Formazione Le attività formative rappresentano il cardine dell’azione di CESTAS che, in qualità di ong di sviluppo, promuove la formazione come strumento di crescita della comunità e di cambiamento sociale, esplicitando e concretizzando così la sua mission. Al centro dell’idea di cooperazione che CESTAS porta avanti da oltre trenta anni vi è infatti il concetto di uno sviluppo sostenibile e democratico fondato sull’appropriazione sociale della conoscenza da parte delle comunità. CESTAS progetta e gestisce da più di dieci anni, in Italia e all’estero, master e corsi di alta formazione universitaria, scuole di specializzazione post-laurea, corsi e-learning e professionalizzanti Sono cinque i settori attraverso cui si articola l’offerta formativa di CESTAS: - Socio-sanitario - Sviluppo locale e Responsabilità sociale d’impresa (Rsi) - Buon governo - Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) - Cooperazione e progettazione La stretta collaborazione tra CESTAS e Università europee, latino-americane e africane, istituti di ricerca, enti governativi, aziende responsabili ed enti del Terzo settore, offre la possibilità di costruire percorsi formativi che rispondano alle esigenze di sviluppo del territorio beneficiario. In linea con l’obiettivo dell’Unione Europea di creare una società dell’informazione aperta a tutti, dal 2009 CESTAS ha deciso di investire per le attività di formazione nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, consapevole che le nuove tecnologie siano uno strumento non solo per la didattica, ma anche per costruire reti e sistemi di knowledge management. È così nata sul web la community CESTAS 3.0 (http:// reteCESTAS.ning.com), un network internazionale di professionisti dello sviluppo creato con lo scopo di promuovere i rapporti tra diversi attori anche attraverso nuove modalità di comunicazione.
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È stato inoltre potenziato il sistema formativo attraverso una più ampia offerta di didattica in modalità e-learning e la creazione di un “Campus virtuale” (www.cestasformazione.org) che ospita piattaforme didattiche open source e multilingue relative a tutte le offerte formative in corso.
Tra le iniziative di formazione del 2011 si segnalano: - per il sesto anno consecutivo il corso di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi sociosanitari in contesti differenziati per dirigenti dei Paesi esteri” realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Bologna; - per il nono anno consecutivo il master universitario di II livello in “Politiche sociali e Direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Bologna; - la seconda edizione del corso di alta formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo”, realizzata in collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Parma con l’obiettivo di fornire competenze teoriche e tecniche specifiche per individuare risorse finanziarie comunitarie e non, formulare e gestire programmi e progetti complessi per la cooperazione internazionale allo sviluppo; - la prima edizione del master universitario internazionale di II livello in “Sanità pubblica con enfasi sulla salute materno–infantile”, realizzato in collaborazione con la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università degli Studi di Parma e la Universidad San Sebastian (Cile), con la partecipazione dell’Universidad Nacional Mayor De San Marcos (Perù) e dell’Universidad de Cuenca (Ecuador). Altra novità del 2011 sono stati i corsi di alta formazione rivolti ai funzionari degli enti locali e realizzati da CESTAS presso i municipi argentini di Peuajo, Olavarria e Mar del Plata. Oltre alla formazione su “Pianificazione, valutazione e gestione coordinata, strategica e associata dei programmi sociali per lo sviluppo locale”, gli amministratori locali hanno potuto seguire un corso in “Gestione dei servizi pubblici locali” dedicato alla qualità delle politiche di welfare e all’applicazione dei principi di partecipazione, co-gestione e trasparenza.
È volto invece a potenziare le conoscenze e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, dell’e-government e dell’inclusione digitale, il percorso di formazione su “Itc e governo”. Nel 2012 si prevede l’avvio del corso dedicato ai temi della coesione sociale, in parte in modalità online. Il Master dell’Università di Bologna - Sede di Buenos Aires in “Modelli di innovazione e partecipazione nella gestione pubblica”, iniziato nel dicembre 2010 si è concluso nel Settembre 2011 ed è stato frequentato da 30 amministratori delle istituzioni pubbliche argentine, che hanno potuto usufruire di borse di studio erogate da CESTAS. Il percorso di formazione, che rilascia un titolo italiano, è incentrato sullo scambio di buone pratiche per l’innovazione nelle politiche di welfare ed è condotto anche da docenti dell’ateneo bolognese, con la partecipazione di esperti in politiche pubbliche e sociali della Regione Emilia-Romagna. Questi percorsi di formazione fanno parte anche di uno dei progetti della terza edizione del programma dell’Unione Europea per la cooperazione decentrata “Urb-Al”: si tratta di “Eu-La-Win” (European Union and Latin America for welfare integrated policies), un’iniziativa nata con l’obiettivo di mettere le amministrazioni latino-americane in rete tra di loro e con l’Unione Europea, in modo da favorire il trasferimento di conoscenze e di esperienze e la reciproca comprensione nella realizzazione di politiche di welfare integrate. Al progetto “Eu-La-Win”, che ha come capofila la Regione Emilia-Romagna, partecipano la Provincia di Buenos Aires, lo Stato del Paranà (Brasile), il distretto di Antioquia (Colombia), la Regione Marche, il Municipio XVII di Roma, il Comune argentino di Mar de Plata e il Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli (Cisp), oltre al CESTAS, Socio del Consorzio.
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Mappa dei progetti di formazione CESTAS è presente in 11 Paesi con 47 progetti formativi tra corsi, master e corsi di alta formazione. Per approfondimenti è disponibile sul sito www.cestas.org il Catalogo formativo dove è possibile consultare in dettaglio i percorsi formativi che il CESTAS progetta e promuove in Italia nel mondo.
Settori formativi Socio-sanitario Sviluppo locale e Responsabilità sociale d’Impresa (Rsi) Buon governo
1
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic)
2
Cooperazione e Progettazione
2
Legenda
1
1
Il numero indica quanti corsi per settore formativo
1
Ringraziamenti La Carta di Peters in Italia è una iniziativa esclusiva CESTAS ringrazia per l’utilizzo della carta a titolo gratuito.
44
2
7
1
3
Ecuador 2 progetti Perù 2 progetti Bolivia 2 progetti
Cile 1 progetto Argentina 13 progetti
Italia 15 progetti
3
Libano 3 progetti
1
4
2
2
1
2
4
Sierra Leone 1 progetto Malawi 3 progetti
4
Namibia 4 progetti Mozambico 1 progetto
3
1
45
Progetti di formazione 2011 - Italia IX edizione del Master universitario di II livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio” A.A. 2010/2011 Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governo Periodo di attuazione: gennaio 2011 - dicembre 2011 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Ruolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Formare manager governativi e non dei Paesi in via di sviluppo che ricoprono responsabilità nell’elaborazione, esecuzione o valutazione dei programmi di sviluppo territoriale e di promozione della piccola e media impresa. Fornire ai partecipanti opportunità di studio e di valutazione comparata di diverse teorie emergenti nelle organizzazioni di servizio, con riferimento a contesti politicosociali molto diversi ed in evoluzione, nonché quello di approfondire e verificare sperimentalmente teorie e tecniche a supporto di un ruolo di manager che deve poter prescindere dalla specifica competenza tecnica o dal contenuto specialistico Beneficiari: 15 professionisti e manager africani, latinoamericani ed europei che operano all’interno di imprese, associazioni, governi locali o centri di ricerca in uno dei seguenti settori della governance: politiche sociali; direzione strategica; pianificazione strategica; sviluppo sostenibile Dove: Bologna - Italia Partner del progetto: Dipartimento di Sociologia - Università degli Studi di Bologna (ente promotore) Direttore del corso: Marco Castrignanò
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Master universitario internazionale di II livello in “Sanità pubblica con enfasi sulla salute maternoinfantile” Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: giugno 2010 - luglio 2011 Ente finanziatore: Co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, nell’ambito del programma “Estensione della Rete andina di Centri salute materno perinatale” Ruolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Formare esperti nella gestione dei servizi di sanità pubblica nell’ambito materno-infantile che possano ricoprire posizioni dirigenziali presso aziende sanitarie pubbliche e private, ospedali, policlinici, centri di ricerca e formazione del settore socio-sanitario. Il corso mira a creare un quadro dinamico di competenze, capacità e strumenti per la formazione di professionisti della salute di alto livello, con conoscenze e capacità di operare nei nuovi scenari demografici ed epidemiologici dell’America Latina, attraverso un approccio multidimensionale in riferimento alla salute materno-infantile Beneficiari: 15 professionisti residenti in Perù, Bolivia, Ecuador e Argentina che operano all’interno della Rete andina di centri salute materno perinatale Dove: Bologna - Italia, Conceptiòn - Cile Partner del progetto: Università degli Studi di Parma (ente promotore), Universidad San Sebastian (Cile) (ente promotore), Universidad Nacional Mayor De San Marcos (Perù) e Universidad De Cuenca (Ecuador) Direttore del corso: Giulio Bevilacqua
Una visione globale sulla salute materno-infantile Testimonianza di: Josefa E. Vásquez Cevallos, capoinfermiera dell’Istituto nazionale materno perinatale di Lima e segretaria del Collegio degli infermieri (Perù) Grazie al Master ho avuto la possibilità di analizzare le determinanti della politica sanitaria e pubblica in materia di salute materno-infantile e di comprendere il processo di transizione demografica di una comunità e la sua relazione ai modelli di mortalità. Mi sono resa conto che la politiche pubbliche rappresentano l’ammodernamento della sfera pubblica che richiede cambiamenti nel sistema politico e di governo. Il master mi ha permesso di analizzare e misurare lo stato di salute e i cambiamenti di una popolazione ponendo in pratica una visione globale degli indicatori di salute materna e infantile. Grazie al tirocinio che ho fatto in Cile, ho potuto conoscere l’organizzazione del sistema sanitario soprattutto nel primo livello di assistenza per donne e bambini, avendo la possibilità di elaborare un pacchetto di misure, che nel tempo ha mostrato risultati molto positivi. È stato poi molto interessante osservare i percorsi di cura specializzata per assistere i bambini con problemi cerebrali realizzati in Italia. Credo che lo sviluppo politico, sociale, economico e culturale dei popoli si rifletta in particolare negli indicatori della salute e che gli operatori sanitari devono affrontare una grande sfida per contribuire a migliorarli. E quello che stiamo facendo all’Istituto nazionale materno perinatale sta servendo a ridurre la mortalità materna e infantile in Perù.
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Più forte e preparato per il mio Benin Testimonianza di: Romain H. Akpo Il corso mi ha reso più forte e ha trasformato la mia vita positivamente. Le conoscenze e le competenze acquisite mi hanno infatti dato la fiducia necessaria per affrontare il mercato del lavoro, che è oggi molto concorrenziale, e mi hanno permesso di essere assunto dalla Caritas di Modena. Ammiro davvero i professori che mi hanno accompagnato durante il corso. Con la loro esperienza mi hanno aperto gli occhi sulle realtà e i problemi in ambito socio-sanitario, soprattutto sulla situazione socio-sanitaria del mio Paese, il Benin. Ma la cosa più interessante sono state le visite guidate e tutto ciò che ho imparato potrebbe servirmi per fare qualcosa in Benin tramite l’associazione Iroko di cui sono fondatore e presidente. Ora per dare continuità a questa formazione, sto facendo una laurea magistrale in lingue per la comunicazione d’impresa e delle organizzazione internazionali, con la specializzazione in comunicazione in ambito socio-sanitario. E anche in questo nuovo percorso, le conoscenze acquisite grazie al CESTAS mi sono di grande aiuto.
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Foto: Romain H. Akpo al centro in basso
VI edizione del Corso universitario di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati (per dirigenti dei Paesi esteri)” A.A. 2010/2011 Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: maggio 2011 - ottobre 2011 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Ruolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Formare manager provenienti dai Paesi terzi nel campo dell’organizzazione e del management dei servizi socio-sanitari, in grado di elevare il livello qualitativo della gestione dei servizi socio-sanitari nei territori di provenienza. La didattica alternativa di 60 ore costituisce una parte fondamentale del percorso formativo perché offre l’occasione di sperimentare e mettere a frutto le conoscenze teoriche e pratiche acquisite attraverso visite guidate a distretti sanitari e servizi socio-sanitari, inserimento presso strutture locali, conoscenza e scambio di esperienze Beneficiari: 12 professionisti socio-sanitari di cui 10 provenienti da Paesi di massima priorità per il Ministero degli Affari Esteri Dove: Bologna - Italia Partner del progetto: Dipartimento di Sociologia - Università degli Studi di Bologna (ente promotore), Ausl Bologna e Ausl Ferrara Direttore del corso: Marco Castrignanò
Corso universitario di alta formazione “Health as a right: vocational course in the organization of health and social services (for staff coming from foreign countries)” A.A. 2010/2011
Le giuste competenze per il mio lavoro
Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: maggio 2011 - settembre 2011 Ente finanziatore: Unione Europea e Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Ruolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Aggiornare dirigenti ed operatori stranieri di settori socio-sanitari, promotori di politiche per l’innovazione e lo sviluppo di sistemi sociosanitari, sui temi dell’accesso universale alla salute e della salute come diritto, in considerazione delle profonde variazioni in campo epidemiologico, dei rapporti tra servizi sociosanitari ed utenti Beneficiari: 14 responsabili ministeriali o di distretti, direttori o funzionari di servizi sociosanitari che già operano nei progetti CESTAS attivi in Libano, Namibia e Malawi Dove: Bologna - Italia Partner del progetto: Dipartimento di Sociologia - Università degli Studi di Bologna (ente promotore), AUSL di Ferrara, Amel Association Lebanon, Imam Sadr Foundation, Libano Direttore del corso: Marco Castrignanò
Farei il corso un’altra volta? Certamente! È stata una esperienza indimenticabile. E ringrazio CESTAS e l’Università di Bologna per l’opportunità, il sostegno e per le conoscenze che mi hanno fornite, che mi sono utili per svolgere il mio lavoro a Città del Guatemala. Sono consulente per la programmazione e la progettazione architettonica ospedaliera, ma il corso mi ha dato anche le competenze per sviluppare lavori nell’ambito della gestione di strutture socio-sanitarie. Studiare insieme a ragazzi e ragazze di altri Paesi del mondo è stato interessante, conoscere altri sistemi di lavoro e altri punti di vista è stato un arricchimento professionale, ma anche umano, perché tra noi studenti si è creata una bella amicizia. Abbiamo imparato ad ascoltarci e a capire le differenze tra i nostri sistemi di salute, abbiamo ragionato insieme sui problemi dei nostri Paesi e insieme abbiamo fatto proposte per superarli.
Testimonianza di: Melissa Godínez, Guatemala
Foto: Melissa Godínez prima a destra
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II edizione del Corso di alta formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo” A.A. 2010/2011
I edizione del Corso di specializzazione “Il non profit ai tempi del web 2.0: nuovi strumenti gestionali per il Terzo settore”
Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governo Periodo di attuazione: febbraio 2011 - maggio 2011 Ente finanziatore: Corso a mercato Ruolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Formare professionisti della progettazione in grado di elaborare e presentare progetti di qualità sulla base dei requisiti richiesti dai vari donors, in particolare di Comunità Europea e di altre organizzazioni nazionali e internazionali, per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Il corso si propone di fornire competenze teoriche e tecniche specifiche nella individuazione delle risorse finanziarie comunitarie e non, nella formulazione e gestione di programmi e progetti complessi per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Il corso rilascia 30 Crediti formativi universitari Beneficiari: 18 studenti diplomati e laureati Dove: Bologna - Italia, Bruxelles - Belgio Partner del progetto: Facoltà di Economia Università degli Studi di Parma (ente promotore) Direttore del corso: Alessandro Arrighetti, codirettore Raffaele K. Salinari
Settore: Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) Periodo di attuazione: gennaio 2011 - giugno 2011 Ente finanziatore: Regione Marche capofila di Progetto EuropAid/127765/ACT/Multi COMUNIC_EAD LA COMUNICACION PARA EL DESAROLLO: hacia un Sistema Regional de Informacion para el Desarollo - Rif. Contratto DCI-NSAED/2009/202-380 Ruolo di CESTAS: Co-gestore Obiettivi: É un percorso di specializzazione che si propone di promuovere l’aggiornamento e l’approfondimento delle competenze informatiche in merito alle potenzialità e proprietà di internet Beneficiari: Il corso è rivolto a operatori appartenenti ad organizzazioni, associazioni di volontariato, culturali, del Terzo settore, cooperative che hanno sede legale o operativa nella regione Marche; funzionari pubblici e collaboratori degli Enti locali della Regione Marche (Province, Comuni e Regione); attivisti o volontari di ONP marchigiane; professionisti di differenti discipline con esperienza nel Terzo settore, preferibilmente nell’area della comunicazione e con un livello medio di alfabetizzazione informatica; laureandi marchigiani o iscritti ad un Ateneo marchigiano, interessati ad inserirsi nel Terzo settore Dove: Ancona, Italia Partner del progetto: Agenda, Informatici Senza Frontiere
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II edizione del Corso di specializzazione “Il non profit ai tempi del web 2.0: nuovi strumenti gestionali per il Terzo settore” Settore: Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) Periodo di attuazione: ottobre 2011 - febbraio 2012 Ente finanziatore: Regione Marche capofila di Progetto EuropAid/127765/ACT/Multi COMUNIC_EAD LA COMUNICACION PARA EL DESAROLLO: hacia un Sistema Regional de Informacion para el Desarollo - Rif. Contratto DCI-NSAED/2009/202-380 Ruolo di CESTAS: Co-gestore Obiettivi: É un percorso di specializzazione che si propone di promuovere l’aggiornamento e l’approfondimento delle competenze informatiche in merito alle potenzialità e proprietà di internet Beneficiari: Il corso è rivolto ad operatori appartenenti ad organizzazioni, associazioni di volontariato, culturali, del Terzo settore, cooperative che hanno sede legale o operativa nella regione Marche; funzionari pubblici e collaboratori degli Enti locali della Regione Marche (Province, Comuni e Regione); attivisti o volontari di ONP marchigiane; professionisti di differenti discipline con esperienza nel Terzo settore, preferibilmente nell’area della comunicazione e con un livello medio di alfabetizzazione informatica; laureandi marchigiani o iscritti ad un Ateneo marchigiano, interessati ad inserirsi nel Terzo settore Dove: Ancona - Italia Partner del progetto: Agenda, Informatici Senza Frontiere
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Laboratorio di progettazione partecipata: “Progettare lo sviluppo”
Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governo Periodo di attuazione: gennaio 2011 - marzo 2011 Ente finanziatore: EuropeAid/126341/C/ACT/ Multi “Construire un developpement possible” contratto DCI-NSA ED/2008/153-805 Ruolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: I partecipanti potranno acquisire competenze specifiche nel settore della progettazione e nella impostazione dei processi partecipativi nelle politiche di sviluppo sociale e territoriale. Inoltre i partecipanti saranno in grado di impostare la rendicontazione finale dei progetti e di pianificare la raccolta fondi Beneficiari: Cooperative, associazioni di volontariato, culturali, del Terzo settore che hanno sede legale nella Regione Marche. Funzionari pubblici delle province e dei comuni marchigiani, dipendenti e collaboratori di enti locali della Regione, ma anche volontari ed attivisti, professionisti di differenti discipline che svolgono il ruolo di facilitatori di processi di partecipazione, studenti e neo laureati in discipline inerenti la Cooperazione allo sviluppo, residenti nelle Marche che intendono approfondire gli aspetti legati alla costruzione e gestione dei percorsi progettuali Dove: Ancona - Italia Partner del progetto: Regione Marche - Servizio Internazionalizzazione Cultura Turismo Commercio e Attività Promozionali; Mondo Solidale nell’ambito del progetto
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Cooperazione internazionale allo sviluppo CESTAS è attivo in oltre 23 Paesi del mondo e gestisce all’anno una media di quaranta progetti di cooperazione. CESTAS agisce nel pieno rispetto delle comunità locali, collaborando con le popolazioni e le istituzioni locali e sviluppando azioni che rispondono alle esigenze reali e sono sostenibili nel tempo. Nei Paesi in via di sviluppo CESTAS promuove progetti di cooperazione internazionale per garantire il diritto alla salute, lo sviluppo partecipativo, l’imprenditoria femminile, l’implementazione di pratiche di buon governo e la salvaguardia dell’ambiente. In Italia CESTAS realizza inoltre progetti di cooperazione decentrata e di educazione alla cittadinanza mondiale, oltre a campagne di advocacy in rete con network nazionali e internazionali per sensibilizzare i governi e contrastare il divario fra nord e sud del mondo.
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Mappa dei progetti di cooperazione internazionale, advocacy, CESTAS è presente in 23 Paesi
Gli 8 Obiettivi del Millennio 1. Eliminare la povertà estrema e la fame 2. Raggiungere l’istruzione primaria universale 3. Promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne 4. Diminuire la mortalità infantile
5. Migliorare la salute materna
6. Combattere l’Hiv/Aids, la malaria e le altre malattie 7. Assicurare la sostenibilità ambientale 8. Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo
Legenda Paesi in cui CESTAS opera Paesi partner dei progetti CESTAS
54
Ecuador 2 progetti
Perù 2 progetti Bolivia 1 progetto
Argentina 5 progetti
educazione alla cittadinanza mondiale Italia 7 progetti
Libano 3 progetti
Sierra Leone 1 progetto Malawi 2 progetti
Namibia 2 progetti Mozambico 3 progetti
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Progetti in America Latina ARGENTINA - Costruire la differenza: programma di promozione economica e sociale delle donne nella Provincia di Buenos Aires
ECUADOR
PERÙ BOLIVIA
ARGENTINA
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Settore: Gender empowerment Periodo di attuazione: febbraio 2010 - giugno 2012 Ente finanziatore: Regione Marche Budget totale: € 171.361,8 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Contribuire al rafforzamento del sistema integrato di promozione economica e sociale per le donne della Provincia di Buenos Aires in una prospettiva di sostenibilità, accessibilità e valorizzazione delle potenzialità di genere. Nello specifico, aumentare le competenze e le opportunità attraverso meccanismi di formazione e accompagnamento integrato in una prospettiva di empowerment femminile Beneficiari: Le beneficiarie dirette sono 40 donne argentine, provenienti da San Nicolas de los Arroyos e altre città della Provincia di Buenos Aires, diplomate o laureate, imprenditrici o manager che già operano all’interno di un’impresa attiva in uno dei seguenti settori: agricoltura di qualità, turismo responsabile, disegno e artigianato. I beneficiari indiretti sono approssimativamente 500.000 Partner del progetto: Servicio de Cooperacion al desarrollo Dakeltun Limitada; Provincia di Ancona, Camera di Commercio di Ancona; Consigliere di Parità della Provincia di Ancona
ARGENTINA - Programma di sostegno alle politiche di modernizzazione della Provincia di Buenos Aires
ARGENTINA - Programma di sostegno all’attività di formazione e intermediazione lavorativa per il lavoro femminile nell’area metropolitana di Buenos Aires e nelle Province di Buenos Aires, Mendoza e Santa Fe
Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governo Periodo di attuazione: aprile 2009 - aprile 2012 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Budget totale: € 1.680.879 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare la qualità di vita della popolazione residente nella Provincia di Buenos Aires, attraverso la modernizzazione degli strumenti di gestione pubblica del governo provinciale come risposta efficace ai bisogni della cittadinanza. Promuovere la formazione dei funzionari pubblici, l’implementazione di programmi innovativi e il coordinamento interistituzionale Beneficiari: Gli agenti e i funzionari del governo centrale e locale della Provincia di Buenos Aires e indirettamente l’intera cittadinanza della Provincia Partner del progetto: Secretaría general de la Gobernación della Provincia di Buenos Aires (per mezzo della Subsecretaría de Modernización del Estado e dell’Instituto provincial de Administración pública – Ipap); Ministerios de Desarrollo social, Salud, Educación, Trabajo, Producción; Ministerio de Jefatura de Gabinete; Secretaría de Promoción de inversiones, comercio exterior y cooperación internacional; Subsecreteria de Asuntos Municipales y Gobiernos locales municipales; Università degli Studi di Bologna (sede di Buenos Aires)
Settore: Gender empowerment Periodo di attuazione: aprile 2008 - giugno 2011 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Budget totale: € 1.690.869 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare le condizioni di vita della popolazione femminile emarginata e povera dell’area metropolitana di Buenos Aires e delle Province di Buenos Aires, Mendoza e Santa Fe. Facilitare l’inserimento, la stabilità e la qualità del lavoro delle donne che partecipano al programma rispetto al livello di reddito e alle condizioni di contrattazione e di lavoro Beneficiari: Donne selezionate in base ai seguenti criteri: cittadinanza argentina, responsabilità del mantenimento economico della famiglia, minori a carico, scarsità di mezzi economici, alfabetizzazione, età compresa tra i 17 e i 45 anni, residenza permanente nelle aree del progetto, motivazione a partecipare al progetto, condizioni di salute compatibili con lo svolgimento di un lavoro specifico. I beneficiari indiretti sono i nuclei familiari delle persone coinvolte oltre alle comunità di appartenenza nel loro insieme Partner del progetto: Instituto social y político de la mujer - Ispm (Buenos Aires); Fundación Propuestas nella città di Lomas de Zamora (Provincia di Buenos Aires); Asociación civil Palabras nella città di Santa Fe; Centro de estudios e investigación de la mujer “Dra Elvira Rawson” - Ceim nella città di San Nicolas de los Arroyos (Provincia di Buenos Aires); Fundación Consensos nella città di Santa Fe
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ARGENTINA - Potenziamento della Rete dei centri di salute materno-perinatale in Argentina. Cooperazione decentrata Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: febbraio 2008 - febbraio 2011 Ente finanziatore: Regione Marche Budget totale: € 186.242 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare la qualità della vita e della salute della popolazione nelle Province di Buenos Aires e Santa Fe. Aumentare la qualità dei servizi sanitari nell’ambito della salute materno- perinatale, attraverso un processo di aggiornamento scientifico del personale e l’incremento della quantità e della qualità dei dati sanitari per il monitoraggio epidemiologico Beneficiari: Professionisti socio-sanitari, ricercatori e operatori dei centri; le donne che si rivolgono ai centri, le loro famiglie, le comunità di appartenenza nel loro insieme e il sistema sanitario pubblico a livello locale e nazionale. Si stimano 3.250 beneficiari diretti e 9.600 indiretti. Si considerano beneficiari indiretti: la Rete regionale di Centri di salute materna e perinatale che è operativa in Perù, Bolivia, Ecuador e che in Argentina è costituita da 30 tra le principali maternità della Provincia di Buenos Aires Partner del progetto: Hospital J. B. Iturraspe di Santa Fe; Centro de investigación en salud poblacional - Cisap; Hospital general de agudos Carlos G. Durand; Sistema sanitario regionale dell’Emilia-Romagna; Ausl Ferrara
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ARGENTINA, BRASILE, COLOMBIA, ITALIA, SPAGNA, BELGIO - Eu-La-Win, European Union and Latin America for welfare integrated policies Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governo Periodo di attuazione: gennaio 2009 - gennaio 2012 Ente finanziatore: Commissione Europea; capofila: Regione Emilia-Romagna Budget totale: € 139.385 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Potenziare il trasferimento delle conoscenze e delle esperienze in un’ottica di implementazione delle politiche sociali integrate tra Unione Europea e America Latina. Promuovere e qualificare i servizi di supporto alle piccole e medie imprese, effettuare studi di fattibilità per facilitare le condizioni di scambio tra i settori produttivi, sviluppare metodologie per la pianificazione locale integrata e per l’organizzazione dei servizi pubblici locali. Sviluppare strumenti metodologici per l’integrazione delle politiche sociali con riferimento particolare al territorio, anche attraverso attività di formazione nella Provincia di Buenos Aires Beneficiari: Comunità locali e popolazione delle aree coinvolte nel progetto Partner del progetto: Regione Emilia-Romagna - Servizio Politiche europee e relazioni internazionali (capofila); Regione Marche; XVII Municipalità di Roma; Cisp; Mancomunidad de la Ribera Alta (Spagna); Provincia di Buenos Aires (Argentina); Municipalidad de Mar del Plata (Argentina); Secreteria de Estado da agricoltura e do abastecimiento do Paranà (Brazil); Gobernacion de Antioquia (Colombia)
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PERÙ - Costruzione di meccanismi per promuovere lo sviluppo integrato nel Distretto Pangoa, Regione Junín, Perú, rafforzando la dignità delle popolazioni affette dalla povertà estrema Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governo Periodo di attuazione: maggio 2011 - maggio 2013 Ente finanziatore: FIP - Fondo Italo-Peruviano Budget totale: € 1.680.879 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Contribuire al miglioramento dell’ambiente sociale e di conseguenza aumentare la qualità della vita delle donne e degli uomini nativi e dei coloni del comune di Pangoa della Regione Junin. Per tale ragione il progetto mira a sviluppare azioni di assistenza, studi tecnici, attività educative e del tempo libero, azioni, psicosociale, formazione professionale, misure di controllo sociale, pari opportunità tra uomini e donne e la parità tra i sessi, la capacità locale e la fornitura di attrezzature Beneficiari: 5209 persone distribuite in 7 comunità native (nomatshiguengas), 6 comunità coloniali e una comunità mista Partner del progetto: La modalità di azione del CESTAS fa parte del Piano di Sviluppo Partecipato del Distretto Pangoa di Junín, in collaborazione con DIRESA e Utes-Satipo Pangoa. Tale metodologia considera l’inclusione, la partecipazione e la sostenibilità in tutte le sue operazioni. Municipalidad Distrital de San Martín de Pangoa, Unidad Territorial de Educación de Pangoa (UTES), Micro Red de Salud y Hospital de Pangoa, Líderes y Lideresas de las 14 comunidades intervenidas
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Insieme siamo più forti Testimonianza di: Jorge Fernando Herhuay Quintana, sindaco del distretto di Pangoa Sindaco, che ne pensa del progetto Dignidad Pangoa? “È un progetto molto vantaggioso per il nostro distretto, che sta coinvolgendo non soltanto le comunità native Nomatsiguenga e Asháninca, che sono le proprietarie di queste terre, ma anche le comunità coloni. Il distretto di Pangoa è una zona molto vulnerabile della valle dei fiumi Apurímac e Ene e questo progetto di sviluppo sociale è particolarmente interessante. Anzi, invito tutte le autorità del distretto a unirsi e a farne parte, perché insieme possiamo fare di più”. Il progetto si sviluppa su tre assi strategici: salute, educazione e rafforzamento istituzionale. “Esatto e io vi ringrazio per il lavoro che state facendo su questi temi. Anche noi come distretto stiamo investendo sulla salute sostenendo l’ospedale, e sull’educazione, perché crediamo che sia molto importante che i nostri giovani e bambini conoscano i progressi della scienza e della tecnologia”.
Foto: a sinistra Jorge Fernando Herhuay Quintana
C’è un altro asse, trasversale ai primi tre, quello dell’uguaglianza di genere. Qual è la situazione a Pangoa? “Riconosciamo che il sessismo a Pangoa c’è stato e che la donna nel passato, anche nelle comunità native, doveva sottostare all’uomo. Ma ora si sta iniziando a diffondere con forza una cultura paritaria e credo che con lo sforzo di tutti si possa realizzarla. Anche per questo voglio ringraziare la squadra del CESTAS, perché la sua permanenza qui a Pangoa è un segnale per le autorità locali, le incoraggia e non le fa sentire sole”.
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ECUADOR - Progetto di sviluppo integrato nella Provincia di Morona Santiago - Regione Amazzonica
Settore: Sviluppo partecipativo e Buon governo Periodo di attuazione: aprile 2008 - giugno 2012 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Budget totale: € 1.313.954 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare la qualità dei servizi socio-sanitari e formativi e le condizioni di vita della popolazione residente nella Provincia di Morona Santiago. Incentivare il settore dell’accoglienza eco-turistica Beneficiari: Gli abitanti che hanno difficoltà di accesso ai servizi socio-sanitari e a programmi formativi ed educativi specifici; le famiglie di contadini coinvolte nelle attività di integrazione al reddito agricolo attraverso progetti comunitari di ecoturismo e gli abitanti della periferia rurale di Macas che non hanno attualmente accesso ai farmaci di base. Beneficiari diretti sono 2.100 famiglie di contadini e 1.000 abitanti della periferia rurale di Macas, mentre beneficiari indiretti sono i 130.000 abitanti della Provincia di Morona Santiago Partner del progetto: Fundación Atasim (controparte locale dell’intervento); Dirección provincial de Salud; Dirección provincial del Instituto nacional de la niñez, familia y adolescencia; Consejo provincial de Morona Santiago; Gobernación de la Provincia de Morona Santiago; Dirección provincial de Educación hispana y Dirección provincial de Educación bilingüe; Municipio del Cantón Morona
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BOLIVIA, ECUADOR, PERÙ - Estensione della Rete andina dei centri di salute materno-perinatale
Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: ottobre 2008 - dicembre 2012 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Budget totale: € 1.679.801 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare le condizioni di salute materno perinatale in Perù, Bolivia e Ecuador, incrementando il livello di cooperazione tecnica tra i tre Paesi e migliorando l’accesso e la qualità dei servizi sanitari erogati dai centri associati alla Rete attraverso un processo di aggiornamento scientifico del personale e un incremento della quantità e della qualità della rilevazione dei dati sanitari Beneficiari: Professionisti socio-sanitari, ricercatori e operatori dei centri; le donne che si rivolgono ai centri, le loro famiglie, le comunità di appartenenza e il sistema sanitario pubblico a livello locale e nazionale. Si stimano 136.500 beneficiari diretti e 341.250 indiretti Partner del progetto: Ministerio de Salud y Deporte de Bolivia, Ministerio de Salud Publica de Ecuador, Ministerio de Salud de Perú e le autorità ospedaliere dei ventidue centri appartenenti alla Rete andina. Sono coinvolte inoltre le seguenti istituzioni: le autorità sanitarie delle comunità interessate e i rispettivi servizi sanitari di base; la Facultad de Medicina de la Universidad de Cuenca (Ecuador); le municipalità interessate direttamente alla creazione della Rete; l’Instituto de Investigación de la Universidad Nacional Mayor de San Marcos (Perù)
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Progetti in Africa MALAWI - Programma integrato di sana maternità e di promozione della salute riproduttiva dell’area di Lilongwe e Dowa
SIERRA LEONE
MALAWI
NAMIBIA
MOZAMBICO
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Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: gennaio 2009 - luglio 2011 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Budget totale: € 802.682 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Rafforzare la rete sanitaria di promozione e tutela della salute materno-infantile e riproduttiva della regione centrale del Malawi attraverso la formazione e l’aggiornamento degli operatori sanitari. Potenziare le capacità di risposta dei distretti di Lilongwe e Dowa attraverso assistenza al parto, VCT e PMTCT, assistenza al neonato, family planning Beneficiari: L’intero personale sanitario delle strutture coinvolte, con particolare riferimento agli operatori del settore materno, le levatrici tradizionali delle aree coinvolte e i counsellors comunitari. Della maggiore qualificazione del personale sanitario beneficiano l’intera comunità locale e in particolare la popolazione femminile in età fertile Partner del progetto: Ministry of Health of Malawi, i principali ospedali del paese, Reproductive Health Unit - Rhu, District Health Officer - Dho di Lilongwe e Dowa
MALAWI - Programma integrato di sana maternità e di promozione della salute riproduttiva dell’area di Lilongwe e Dowa
MOZAMBICO - Appoggio alla disseminazione della classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute per bambini e adolescenti. Cooperazione decentrata
Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: giugno 2011 - settembre 2012 Ente finanziatore: GIZ - Cooperazione tedesca Budget totale: € 56.786 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Le attività del progetto mirano a contribuire alla riduzione della mortalità materna e neonatale, quale uno delle principali priorità del Malawi, inscritta nei valori fondanti di CESTAS e del Distretto di Salute di Lilongwe. Gli obiettivi specifici del progetto sono: 1. Rafforzare le conoscenze e le capacità degli operatori sanitari per permettere loro di assicurare servizi di salute materna e infantile di qualità 2. Rafforzare la disponibilità del personale sanitario 24 ore su 24, 7 giorni su 7 nei reparti di salute materna e infantile I risultati attesi si raggiungono attraverso la realizzazione di percorsi di formazione continua “in-service” per le infermiere e le ostetriche provenienti dal reparto maternità e dal reparto di salute della famiglia (Family Health Unit) e i direttori clinici Beneficiari: L’intero personale sanitario delle strutture coinvolte, con particolare riferimento agli operatori del settore materno (infermiere, ostetriche, Clinical Officers); le donne in età fertile che beneficiano dei servizi di salute legati alla sana maternità e dei servizi di salute neonatale Partner del progetto: Ministry of Health of Malawi, Bwaila Hospital, Reproductive Health Unit - RHU, District Health Officer - Dho di Lilongwe
Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: gennaio 2010 - luglio 2011 Ente finanziatore: Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Budget totale: € 95.250 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Abbattere le discriminazioni sociali di cui sono vittime le persone affette da disabilità residenti nell’area di Mavalane. Migliorare le condizioni di vita generali dei bambini disabili attraverso l’individuazione e la promozione di politiche che ne favoriscano l’accesso all’istruzione e a servizi sanitari di qualità Beneficiari: Operatori dei centri di salute, i bambini in età scolare, i ragazzi in età preadolescenziale e adolescenziale e la comunità locale nella sua totalità Partner del progetto: Ministério da Saúde, Agenzia regionale della Sanità del Friuli Venezia Giulia, Università Edoardo Mondlane, Ministero Educacaò e Cultura e Time for Africa, Maputo
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MOZAMBICO - Sostegno alla salute materno infantile e ai servizi sanitari di base dell’area di Mavalane - Maputo
MOZAMBICO - Chapulampunga Chapula! L’attivismo associativo dei giovani per l’empowerment delle donne e il potenziamento dei servizi socio-sanitari
Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: aprile 2008 - aprile 2011 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Budget totale: € 1.034.097 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare le condizioni di salute della popolazione dell’area di Malavane, attraverso la decentralizzazione del servizio sanitario locale e lo sviluppo dei centri di salute presenti sul territorio. Tali centri, chiamati “Punti di salute”, sono in grado di rispondere in maniera puntuale e con servizi di qualità alle necessità di assistenza sanitaria della popolazione locale, con particolare attenzione ai bisogni in ambito materno-infantile Beneficiari: L’intero personale della Rete sanitaria centrale e locale. La popolazione residente nell’area di Mavalane, che rappresenta oltre il 45% degli abitanti totali di Maputo Partner del progetto: Ministerio da Saúde (MISAU), Direzione sanitaria della città di Maputo, Direzione dell’area di Mavalane
Settore: Gender empowerment Periodo di attuazione: febbraio 2010 - gennaio 2011 Ente finanziatore: Regione Emilia-Romagna Budget totale: € 37.720 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Promuovere l’uguaglianza di genere e il potenziamento delle donne, con particolare attenzione ai giovani nella lotta contro l’Hiv/Aids e al rafforzamento dell’autonomia economica e della partecipazione alla vita socio-economica della comunità Beneficiari: Operatori socio-sanitari dei centri della zona di Chapula, donne e giovani che partecipano alle attività di formazione e tutti coloro che ricevono gli strumenti di informazione e divulgazione realizzati Partner del progetto: Arci Cultura e Sviluppo (Arcs) capofila; Ausl Bologna, Comités de Saude da Area de Mavalane, Arci Modena - Comitato provinciale
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NAMIBIA - Supporto al programma nazionale di lotta all’Hiv/Aids e Tbc nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: 2010 - 2013 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Budget totale: € 2.231.363 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare la qualità della vita dei malati di tubercolosi e Hiv/Aids delle Regioni di Omusati e Otjozondjupa, attraverso interventi in ambito sanitario e socio-economico a supporto del Programma nazionale di lotta a Hiv/Aids e TB. Contribuire alla lotta per la riduzione della diffusione delle malattie e promuovere l’assistenza socio-sanitaria ed economica alla popolazione. Il progetto, in relazione ai risultati raggiunti durante i primi tre anni (2006-2009), è ritenuto dal Ministero locale della Salute e dei Servizi Sociali come un’opportunità unica di consolidare i risultati raggiunti e attivare e testare nuove strategie e modalità di intervento integrato socio-sanitario Beneficiari: Circa 8.000 malati di Hiv/Aids della Regione di Omusati, circa 1.100 malati di tubercolosi e di Hiv/Aids della Regione di Otjozondjupa, il personale sanitario occupato nelle direzioni sanitarie regionali e nei centri di salute. Come beneficiari indiretti la popolazione della Regione di Omusati e di Otjozondjupa che avrà maggiori informazioni per la prevenzione dell’infezione da Hiv/ Aids, malattie sessualmente trasmesse e Tb (circa 255.000 persone) e le relative famiglie di 20 villaggi Partner del progetto: Ministry of Health and Social Services (MOHSS), Cisp
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Cooperazione in Namibia, un’esperienza fortissima Testimonianza di: Silvia Guareschi Quando ho saputo che CESTAS dava l’opportunità di mettere in pratica quanto studiato durante il Master facendo un’esperienza di cooperazione internazionale, ho pensato che fosse una possibilità davvero unica. Quando poi ho saputo che proprio io avevo vinto la borsa promossa dal CESTAS per lavorare al progetto in Namibia, è stata per me un’emozione fortissima. Finalmente potevo coronare il sogno di vivere un’esperienza di questo tipo, dopo aver studiato per tanti anni cooperazione internazionale all’Università. Sono partita ad aprile con destinazione Namibia: il progetto sostenuto da CESTAS, a cui ho lavorato supportando la capo progetto, si occupa del sostegno al programma nazionale di lotta a Hiv/Aids e tubercolosi, ed è attivo dal 2010 nelle regioni di Omusati e Otjozondjupa. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita delle persone colpite da queste malattie, che purtroppo affliggono pesantemente il Paese, attraverso il potenziamento dell’assistenza domiciliare, la formazione di personale qualificato oltre che la promozione di micro imprese per migliorare lo sviluppo socio-economico. Grazie a questa esperienza ho avuto modo di andare oltre a quanto studiato sui libri, e capire veramente cosa significa lavorare per un progetto di cooperazione internazionale. Ho visto quanta passione e impegno ci vogliono per affrontare tutte le attività che devono essere implementate per portare avanti il progetto, non senza una buona dose di pazienza per superare le difficoltà che spesso si presentano tutti i giorni. Molta però è la soddisfazione che si prova vedendo come si riesca veramente ad aiutare le persone e a migliorare la loro condizione. È stato importante per far parte di questo progetto anche se solo per tre mesi, e credo di aver imparato molto, non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche e soprattutto da quello umano.
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Foto: Silvia Guareschi
NAMIBIA - Programma di sviluppo integrato a sostegno delle donne e dei bambini orfani di Katutura
SIERRA LEONE - Sana maternità a Makeni. Distretto di Bombali
Settore: Socio-sanitario e Gender empowerment Periodo di attuazione: febbraio 2010 - agosto 2011 Ente finanziatore: Regione Basilicata Budget totale: € 30.291 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare le competenze tecniche delle donne e il livello di istruzione, formazione ed educazione dei bambini attraverso interventi di capacity buiding volti ad avviare un processo di sviluppo partecipativo che garantisca condizioni di vita dignitose Beneficiari: I beneficiari diretti dell’intervento sono 20 donne infette e affette da Hiv/Aids e 20 bambini orfani di genitori deceduti a causa dell’Aids, ospitati dal centro diurno locali. I beneficiari indiretti sono le comunità locali di provenienza delle donne e dei bambini Partner del progetto: Hope Initiatives - Hisa
Settore: Socio-sanitario Periodo di attuazione: aprile 2009 - ottobre 2011 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Budget totale: € 682.211 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare le condizioni di salute materna e riproduttiva nel distretto di Bombali attraverso il potenziamento della rete sanitaria di base, il miglioramento della qualità dei servizi e la diffusione di conoscenze e buone pratiche a livello comunitario. La logica d’intervento si sviluppa lungo due direttrici complementari: il rafforzamento delle istituzioni sanitarie statali operanti nell’assistenza alla maternità e la sensibilizzazione comunitaria riguardo alla salute materna Beneficiari: 40 ostetriche, 100 infermiere e levatrici tradizionali, 40 consulenti sanitari sul tema dell’Hiv/Aids; 120.000 donne in età fertile residenti nel distretto di Bombali. I beneficiari indiretti sono approssimativamente 500.000 Partner del progetto: Holy Spirit Hospital di Makeni, Autorità sanitaria pubblica locale competente per il distretto di Bombali (District Health Management Team) e dell’Ospedale governativo di Makeni. Altri attori istituzionali rilevanti: Midwifery School of Makeni; Fatima Institute e Paramount Chiefs dei Chiefdoms competenti per la città di Makeni
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Progetti nel Mediterraneo LIBANO - Programma di potenziamento del sistema locale di servizi sociali e territoriali rivolti alle donne e ai giovani in alcune municipalità della Caza di Bint Jbeil - Sud del Libano
LIBANO
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Settore: Gender Empowerment Periodo di attuazione: gennaio 2011 - giugno 2012 Ente finanziatore: Regione Emilia-Romagna Budget totale: € 119.497,38 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Contribuire allo sviluppo socio-economico delle donne e dei giovani residenti nell’area della Caza di Bint Jbeil in Libano Beneficiari: 35 giovani donne che hanno già avviato una piccola attività imprenditoriale o che necessitano di un orientamento lavorativo per facilitare la creazione d’impresa. Più in generale la popolazione residente nelle municipalità coinvolte dal progetto in Libano. Per quanto riguarda le attività di diffusione e informazione che si svolgeranno nella regione Emilia-Romagna, si considerano beneficiari 40 studenti e 4 insegnanti della Scuola media A. Gessi di Pieve di Cento e la popolazione di riferimento della Provincia di Bologna Partner del progetto: Partner italiani: associazione Le pene di Job; Comune di Pieve di Cento; Scuola A. Gessi di Pieve di Cento. Partner extraeuropei: Cad (Bolivia), Municipalità di Ain Ebel
LIBANO - Miglioramento dello status e delle condizioni lavorative delle operatrici sanitarie
Settore: Socio-sanitario e Gender Empowerment Periodo di attuazione: gennaio 2009 - luglio 2012 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget totale: € 330.562 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Combattere la discriminazione di genere contro le donne sul posto di lavoro, in ambito medico e infermieristico. Il progetto ha previsto anche la realizzazione di uno studio sulle condizioni di lavoro femminili in Libano, che sarà il punto di partenza per l’elaborazione di protocolli per la tutela dei diritti delle donne Beneficiari: 90 operatori sanitari, 810 persone delle comunità medico e infermieristiche, 90 studenti della facoltà di medicina, oltre a politici, attori istituzionali e circa 200.000 persone che saranno coinvolte da una campagna pubblica. In totale si stimano 990 beneficiari diretti e 222.000 beneficiari indiretti Partner del progetto: Amel Association (capofila)
Nuove conoscenze per una vita migliore Testimonianza di: Souad Hachem Ho sempre partecipato alle attività di formazione organizzate da CESTAS nella Caza di Bint Jbeil per migliorare la situazione delle donne, avendo ben presente che ogni conoscenza mi può aiutare ad andare avanti, a lavorare meglio, ad avere maggiori entrate economiche e una vita migliore. Sono stata a diversi incontri e ho avuto modo di conoscere alcune buone pratiche riguardanti il cibo e la nutrizione, che hanno aiutato me, la mia famiglia e i miei amici. Ma le ultime riunioni dell’estate 2011 sono state veramente di grande aiuto. Ho potuto pubblicizzare i miei prodotti attraverso Internet, grazie alla formazione sui social media. Ora ho un indirizzo di posta elettronica, un account su Facebook dove posso inserire fotografie e promozioni. Recentemente ho seguito anche un corso di formazione sull’artigianato e ho introdotto nel mio negozio nuovi prodotti, specialmente fatti a mano, che ho iniziato a vendere. Quando CESTAS organizza qualche attività io vado sempre, perché sono sicura che sarà interessante e importante per me e per le donne della zona, visto che non abbiamo molte opportunità di imparare vivendo in villaggi lontani dalla città. E grazie ai corsi adesso ho anche molti amici da diversi altri villaggi e li posso contattare per consigli e aiuti.
Foto: Souad Hachem
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Educazione e rispetto: ecco la strada per lo sviluppo Testimonianza di: Nada Karaivanova, project manager CESTAS per l’area Balcani e Mediterraneo CESTAS considera l’educazione come una risorsa vitale. Abbiamo lavorato in Libano in questo ambito negli ultimi anni attraverso vari programmi innovativi e numerose attività. Perché, se vogliamo passare da un modello monoculturale, centralizzato e basato sull’isolamento e il non riconoscimento delle diversità a un nuovo modello, che comprenda la diversità e pratichi la produzione su piccola scala, dobbiamo contribuire allo sviluppo di un programma di educazione per tutti: persone provenienti dalle realtà urbane o contadini, bambini o anziani, senza differenziazioni tra le diverse possibilità economiche o culturali. Il Libano ha una lunga storia di diversità culturali, e sono proprio queste che hanno reso il Paese ciò che è oggi. Negli ultimi anni, la società libanese è molto cambiata e questo ha portato i temi dell’etnia e della diversità culturale in prima linea nella policy nazionale. A cominciare dal 2007, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e la Cooperazione italiana in Libano, CESTAS ha implementato numerosi programmi per il miglioramento dei servizi territoriali per le donne e i giovani. Abbiamo lavorato nelle municipalità della Gaza di Bint- Jbeil, nel sud del Paese, realizzando training, workshop, campagne di informazione, supporto tecnico per le donne e i giovani che hanno così potuto contribuire e partecipare allo sviluppo locale. Con il finanziamento della Comunità Europea e la collaborazione dell’associazione libanese Amel, Cestas ha inoltre realizzato dal 2009 al 2012 un progetto per il miglioramento della posizione e delle condizioni di lavoro del personale medico femminile in Libano. Anche se l’instabilità rientra nel quotidiano, la società libanese resta la più liberale nel mondo arabo, aperta alle sfide e alle nuove opportunità.
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LIBANO - Programma di rafforzamento delle attività socio-economiche e culturali per giovani e donne nella regione di Bint Jbeil - Sud del Libano Settore: Gender Empowerment Periodo di attuazione: luglio 2011 - marzo 2012 Ente finanziatore: Cooperazione Italiana in Libano Budget totale: € 120.312,75 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Promuovere lo sviluppo locale e la coesione sociale nelle quattro Municipalità di Ain Ebel, Tebnin, Debel e Rmeich, attraverso azioni di sostegno alla municipalità e attraverso l’erogazione di servizi sociali, ricreativi, educativi a favore delle fasce più deboli della comunità, in particolare donne e giovani Beneficiari: 100 donne a cui è destinato un orientamento lavorativo, 8 donne microimprenditrici e 100 giovani. Beneficiari indiretti sono circa 3.500 persone, cioè la popolazione residente nelle quattro municipalità Partner del progetto: Municipalità di Ain Ebel, Tebnin, Debel e Rmeich
Foto: al centro Nada Karaivanova
Advocacy Nel 2011 l’attività di Advocacy di CESTAS si è concentrata sulla salute globale e la promozione del Diritto alla Salute. Nell’ambito delle attività di Advocacy poste in essere da CESTAS nel 2011 vi è il progetto “Health for all”, che ha come obiettivo quello di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del millennio 4, 5 e 6: ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere l’Aids e le altre malattie entro il 2015; nell’anno 2011 si è portata avanti l’attività di advocacy e media realizzata con la mostra “Health Heroes”, che ha visto il lancio di una campagna web ed eventi di sensibilizzazione in molte regioni di Italia e la diffusione di documenti tematici con il fine di incrementare l’aiuto allo sviluppo in campo sanitario da parte dell’Italia e del G8 verso i Paesi più poveri. La mostra Health Heroes è un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare l’aiuto allo sviluppo in campo sanitario dell’Italia a favore dei Paesi del sud del mondo. Ciascun pannello raffigura il ritratto di un eroe della salute, il suo volto e la sua esperienza, oltre che la situazione sanitaria del Paese in cui opera. Gli Health Heroes sono operatori sociali di base, peer educator, operatori sanitari, funzionari pubblici che contribuiscono con il loro lavoro alla realizzazione dei tre Obiettivi di sviluppo del millennio legati alla tutela della salute. Il Diritto alla salute e l’equo accesso alle cure è stato promosso anche da un altro progetto triennale cofinanziato dall’Unione Europea: “Knowledge, Health and Food for All” che si pone l’obiettivo di rendere le istituzioni e gli organi decisionali dei Paesi coinvolti (Italia, Spagna, Bolivia, India ed Ecuador), consapevoli e impegnati nel dare alla legge sui diritti di proprietà intellettuale un’applicazione positiva e sostenibile nei processi di sviluppo e di emancipazione dei Paesi in via di sviluppo.
Attraverso la campagna “Sblocchiamoli” sono state elaborate delle raccomandazioni rivolte ad Assessori e Amministratori Pubblici che prevedono l’assunzione di impegni nel proprio territorio e ambito di competenza attraverso proposte politiche che vadano nella direzione di un maggiore utilizzo di farmaci generici, che sostengano l’agricoltura contadina sana e a km 0, permettendo agli agricoltori di tramandarsi i semi e le piante, e che mirino a conservare e difendere la biodiversità e i saperi tradizionali. L’adesione di quanti più assessori è un elemento importante per portare la tematica all’attenzione del Comitato delle Regioni e quindi a livello di Istituzioni Europee.
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ITALIA - Health for all
ITALIA, SPAGNA, BOLIVIA - Knowledge, health and food for all: advocacy campaign for a sustainable application of intellectual property rights on development processes
Settore: Advocacy Periodo di attuazione: dicembre 2009 - dicembre 2012 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget totale: € 17.940 (su 3 anni) Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Fare pressione sul Governo italiano affinchè assuma un ruolo attivo e decisivo per il raggiungimento, entro il 2015, degli Obiettivi di sviluppo del millennio, soprattutto nell’ambito della riduzione della mortalità infantile (Obiettivo del millennio numero 4), del miglioramento della salute materna (Obiettivo del millennio numero 5) e della lotta a Hiv/Aids, tubercolosi e malaria (Obiettivo del mil-lennio numero 6) Beneficiari: I destinatari del progetto sono le ong italiane, le organizzazioni della società civile e altri attori non statali attivi nella campagna per gli Obiettivi di sviluppo del millennio sulla salute; i cittadini italiani e l’opinione pubblica, tra cui i media nazionali, gli operatori sanitari, i sindacati, gli studenti universitari e gli insegnanti, il settore privato e infine i politici italiani Partner del progetto: Iscos (capofila); ong Ucodep; Centro laici italiani per le missioni Celim; Medici con l’Africa Cuamm, Associazione italiana donne per lo sviluppo - Aidos - CCM
Settore: Advocacy Periodo di attuazione: dicembre 2009 - dicembre 2012 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget totale: € 148.407 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Rendere le istituzioni e gli organi decisionali dei Paesi coinvolti consapevoli e impegnati nel dare alla legge sui diritti di proprietà intellettuale un’applicazione positiva e sostenibile nei processi di sviluppo e di emancipazione dei Paesi in via di sviluppo Beneficiari: I diretti destinatari del progetto sono Università e istituti di ricerca, enti pubblici responsabili della protezione dei diritti di proprietà intellettuale, le organizzazioni internazionali, ong e reti di ong, associazioni di categoria e dei consumatori, autorità e membri del Parlamento nazionale ed europeo Partner del progetto: Ricerca e Cooperazione (Italia; capofila); Centro regionale di intervento per la cooperazione - Cric (Italia); Centro informazione ed educazione alla cittadinanza mondiale - Cies (Italia); Cooperazione per lo sviluppo dei Paesi emergenti - Cospe (Italia); Istituto cooperazione economica internazionale - Icei (Italia); Re.Te (Italia); Napoli: Europa Africa - N:Ea (Italia); Mas vida (Spagna); Cad (Bolivia)
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BELGIO, GERMANIA, SPAGNA, FRANCIA, ITALIA, REGNO UNITO - Action for global health - Promoting European support for global health Settore: Advocacy Periodo di attuazione: settembre 2006 - settembre 2011 Ente finanziatore: Bill and Melinda Gate Foundation Budget totale: € 422.244 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Mantenere alta l’attenzione dei Governi europei – e in particolare di Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e della Commissione Europea – e cercare di orientarne le scelte per il raggiungimento degli Obiettivi del millennio in ambito sanitario Beneficiari: Decision makers internazionali, Parlamentari europei, Commissione Europea, decision makers nazionali, politici parlamentari ed extraparlamentari; stakeholder pubblici e privati impegnati nelle tematiche sanitarie e di sviluppo; media, ong, altre organizzazioni della società civile, opinione pubblica Partner del progetto: ActionAid International (capofila); Plan International; European public health alliance (Belgio); Stop aids Alliance (Belgio); Welthungerhilfe (Germania); Terre des hommes (Germania); Federación de planificación familiar estatal (Spagna); Médicos del mundo (Spagna); Global health advocates (Francia); Médecins du Monde (Francia); Associazione italiana donne per lo sviluppo – Aidos (Italia); Interact worldwide (Regno Unito); International Hiv/Aids Alliance (Regno Unito); Tb Alert (Regno Unito)
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Educazione alla cittadinanza mondiale Sono diverse le attività che CESTAS ha realizzato nel 2011 nel campo dell’educazione e della sensibilizzazione. Tra queste c’è il progetto triennale co-finanziato dall’Unione Europea “Comunic_EAD la comunicacion para el desarollo: hacia un sistema regional de informacion para el desarollo” che si propone di migliorare le conoscenze a livello europeo sulle questioni relative allo sviluppo attraverso l’attivazione di un sistema permanente di attività di comunicazione nel territorio marchigiano. CESTAS, nell’ambito delle attività poste in essere nel 2011 ha contribuito al rafforzamento delle conoscenze e competenze informatiche applicate alla raccolta fondi e alla comunicazione sociale al fine di accrescere la qualità del lavoro e della comunicazione, sia interna che esterna, delle associazioni e più in generale del Organizzazioni non-profit della Regione Marche, attraverso l’implementazione di due edizioni del corso di formazione: “Il non profit ai tempi del web 2.0: Nuovi strumenti gestionali per il Terzo settore” per un totale di 120 ore di docenza. Un’altra importante iniziativa è il progetto nazionale “Il Labirinto”, finanziato ai sensi dell’art. 12, c.3. lett .d)/f), legge n. 383/2000 - Direttiva 2008 - Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali che ha come obiettivo la valorizzazione, promozione e diffusione della cultura di origine dei migranti, favorendo l’incontro e l’integrazione fra mondi diversi, promuovere la cultura e i diritti come fattori di sviluppo economico e di integrazione sociale attraverso 3 moduli (modulo teatro, modulo ricerche ed eventi - seminario e ricerca sociale grazie alla quale far emergere i risultati delle politiche di accoglienza finora adottate sulle reali condizioni di vita degli immigrati, modulo l’inclusione partecipata che mira a promuovere esempi di partecipazione attiva dei migranti alle politiche di integrazione, coinvolgere attivamente i migranti in attività culturali, di ricerca e divulgazione. CESTAS nell’ambito delle attività svolte nel 2011 ha provveduto alla creazione e aggiornamento di una community on-line in cui far confluire i risultati di progetto, ha posto in essere il laboratorio teatro dell’oppresso
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“Quadri migranti” all’interno del Festival del Turismo Responsabile e Sostenibile “I.TA.CA.” e ha realizzato la pubblicazione: I SERVIZI SOCIO SANITARI PER IMMIGRATI: fra diritti fondamentali e diversità che ha fornito un quadro legislativo, a livello nazionale e regionale, sul diritto alla salute per stranieri e ha preso in analisi le politiche socio-sanitarie per immigrati analizzandone la declinazione a livello regionale nei territori dell’Emilia-Romagna e delle Marche; tale pubblicazione è stata realizzata nella convinzione che una questione prioritaria da affrontare nell’ambito dei diritti universali e di cittadinanza è quella di attrezzare i servizi ad affrontare una utenza portatrice di culture, biografie e bisogni differenziati, in particolar modo i servizi di salute di base che attraverso la promozione del diritto alla salute possono contribuire fortemente allo sviluppo economico e all’integrazione sociale della popolazione immigrata.
ITALIA - Comunic_EAD la comunicacion para el desarollo: hacia un sistema regional de informacion para el desarollo Settore: Educazione allo sviluppo Periodo di attuazione: aprile 2010 - settembre 2012 Ente finanziatore: Ufficio sviluppo e cooperazione Europeaid - Unione Europea Budget totale: € 117.000 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Migliorare le conoscenze a livello europeo sulle questioni relative allo sviluppo attraverso l’attivazione di un sistema permanente di attività di comunicazione EAD nel territorio marchigiano. Contribuire al miglioramento della comunicazione per lo sviluppo in Italia attraverso la messa in funzione di strumenti che consentano il continuo rapporto tra gli attori privati e le autorità locali per la crescita della qualità della comunicazione a livello regionale e il supporto per la creazione e consolidamento di una rete per creare una comunità coesa, facendo proprie le migliori esperienze nazionali e comunitarie nell’ambito della comunicazione per lo sviluppo Beneficiari: Istituzioni locali della Regione Marche e delle Province interessate; gli operatori delle ong e delle associazioni; i cittadini dei territori interessati; i partner del progetto, i media, le organizzazioni politiche e la società civile in generale Partner del progetto: Regione Marche (capofila), Provincia di Ancona, Provincia di Pesaro - Urbino, Oics, AVM Marche, L’Africa Chiama Ong, Cifa Ong, Gus Ong, CESTAS Ong, Cospe Ong, Cvm Ong, Circolo Culturale Africa
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ITALIA, FRANCIA, PORTOGALLO, ALBANIA, ARGENTINA - Costruire uno sviluppo possibile
ITALIA - Percorsi di non violenza
Settore: Educazione alla cittadinanza mondiale Periodo di attuazione: giugno 2009 - gennaio 2012 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget totale: € 48.550 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Aumentare la conoscenza a livello europeo delle tematiche riguardanti lo sviluppo in generale, con focus sulla sostenibilità ambientale e umana. Promuovere all’interno della società civile un approccio consapevole che porti all’adozione di best practices in materia di sviluppo e sostenibilità. Creare un network regionale per la diffusione di benchmarking sociali e solidali Beneficiari: Istituzioni locali della Regione Marche e dei territori interessati dai progetti raccolti; gli operatori delle ong e delle associazioni; i dirigenti e gli operatori delle associazioni degli immigrati e indirettamente i cittadini dei territori interessati; gli studenti dei corsi di laurea attivati nella Regione Marche sui temi della cooperazione e della solidarietà internazionale, i partner del progetto, i media, le organizzazioni politiche e la società civile in generale Partner del progetto: Regione Marche (capofila); Mondosolidale; Cooperazione per lo sviluppo dei Paesi emergenti - Cospe; Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli - Cisp; Comunità volontari per il mondo - Cvm; Sos Missionario; Circolo Africa; Children’s international summer villages - Cisv; Università di Macerata; Solidarité jeunesse; Acid; Secretaria de desarrollo sociale; Associação - ABRACO
Settore: Educazione alla cittadinanza mondiale Periodo di attuazione: 2009 - gennaio 2012 Ente finanziatore: Regione Marche attraverso il Coordinamento provinciale Enti per la pace Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Coinvolgere gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della Provincia di Ancona in un percorso interattivo di formazione e sensibilizzazione sul tema della non violenza. Fornire alle scuole gli strumenti affinché possano sviluppare nei bambini e nei ragazzi uno spirito critico e una maggiore consapevolezza del rifiuto della violenza quale risoluzione dei conflitti Beneficiari: Scuole, associazioni ed enti locali della Provincia di Ancona Partner del progetto: Provincia di Ancona (capofila); Avap onlus; Amici di piebetà; Cantieri di pace (Osimo); Caritas diocesana; CESTAS Marche; Cvm; Fratellanza universale; Luoghi in Comune; Missionari Saveriani; Tutti x Tutti; Vis; Centro missioni onlus (Osimo); Cifa; Circolo Africa; Ninos de Mais; La strada di Sergio; Alternativamondo; Cts Ancona; Senza confini; Iniziativa Romeo; Scuola di pace di Ancona; Scuola di pace di Senigallia; Comuni di Ancona, Castelbellino, Jesi, Monsano, Montemarciano, Monterado, Monte San Vito, Polverigi, Rosora, San Paolo di Jesi e Senigallia
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Aspetti economici e finanziari Secondo l’ultima indagine realizzata nel giugno 2010 dall’Istituto Italiano della Donazione analizzando gli indici di efficienza delle 70 organizzazioni non profit italiane associate8, la media dei costi per l’attività istituzionale è del 78,9%, quella per le attività a supporto generale di struttura dell’11,8%, mentre la media dei costi per le attività di promozione e di raccolta fondi è del 9,4%. CESTAS nel 2011 registra invece costi a supporto generale di struttura pari al 6,14% (161.126 euro), costi per le attività di promozione e di raccolta fondi dello 0,76% (19.870 euro), mentre il restante 93,1% dei costi totali (2.441.978 euro) è investito nell’attività istituzionale. Dati in linea con il 2010, che evidenziano la bassa incidenza dei costi di struttura rispetto al totale dei costi.
Distribuzione dei costi delle attività associative 93%
1%
6%
COSTI PER ATTIVITÀ ISTITUZIONALE 93% PARI A 2.441.978 EURO COSTI A SUPPORTO GENERALE DI STRUTTURA 6% PARI A 161.126 EURO COSTI PER ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E DI RACCOLTA FONDI 1% PARI 19.870 EURO
Indici di efficienza della raccolta fondi e dell’impiego delle risorse L’indice di efficienza della raccolta fondi è uno dei parametri di controllo più importanti, perché mostra, in forma sintetica e trasparente, quanto si spende in media per raccogliere ogni euro. Espresso in centesimi di euro, l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri generati da attività di raccolta fondi (sommato agli oneri generati da attività accessorie) e il totale dei proventi correlati a tali oneri. In CESTAS, l’indice di efficienza di raccolta fondi del 2011 è 0,11: ciò significa che solo 11 centesimi sono stati spesi per raccogliere un euro. In media, secondo l’indagine dell’Istituto Italiano della Donazione, le organizzazioni non profit spendono invece 18 centesimi. Inoltre, in un anno l’efficienza CESTAS è migliorata: nel 2010, infatti, l’indice di efficienza di raccolta fondi era 0,12: per ogni euro raccolto è stato speso 1 centesimo in meno. Ma una organizzazione non profit è tanto più efficiente quanto più impiega le risorse per la realizzazione delle sue attività istituzionali. L’analisi dell’impiego delle risorse si basa su tre indici relativi ad altrettante macroaree: 1. attività istituzionale: l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri istituzionali e il totale oneri. In CESTAS è pari al 93,1%. Questo indice è il più importante dei tre perché esprime in valore percentuale la quota di risorse impiegata in attività direttamente connesse al fine istituzionale. L’indice è tanto migliore quanto più è alto il suo valore percentuale. Secondo l’indagine dell’Istituto Italiano della Donazione, la media nel settore della cooperazione internazionale è 83,9%.
8 http://www.istitutoitalianodonazione.it/inc/common/fs/getFile.asp? nf=Q1NfaW5kaWNpXzI0Z2l1Z25vMjAxMF9QT1NULnBkZg&r=548
79
2. attività di raccolta fondi e promozione: l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri per la raccolta fondi e la promozione e il totale degli oneri. In CESTAS è pari allo 0,76%. Questo indice esprime la quota di risorse impiegate in attività di raccolta fondi e di promozione ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale. Mediamente, le organizzazioni non profit destinano per le attività di raccolta fondi e di promozione il 9,4%.
Le fonti di finanziamento per le attività istituzionali Le fonti di finaziamento di CESTAS derivano per l’82% (pari a 2.093.251 euro) dal settore pubblico e per il 18% (467.543 euro) dal settore privato, per un totale di 2.560.795 euro.
Fonti di finanziamento
3. attività a supporto generale di struttura: l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri a supporto generale di struttura e il totale degli oneri. In CESTAS è pari al 6,14%. Questo indice esprime la quota di risorse impiegate in attività a supporto generale di struttura ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale. I tre indici di impiego delle risorse sono calcolati ogni anno per individuare i margini di miglioramento per una gestione efficiente delle risorse. Rispetto al 2010, gli indici di CESTAS sono rimasti pressoché invariati, attestandosi in ogni caso a livelli migliori rispetto alla media delle organizzazioni non profit: il primo, relativo all’attività istituzionale, è passato dal 93,78% al 93,10%; il secondo indice, quello sull’attività di raccolta fondi e di promozione, dallo 0,51% è salito allo 0,76%; in leggero aumento (dal 5,71% al 6,14%) anche l’indice relativo alle attività a supporto generale di struttura.
Acid test
18%
PUBBLICO 82% PARI A 2.093.251 EURO PRIVATO 18% PARI A 467.543 EURO I maggiori finanziatori del settore pubblico sono gli enti governativi italiani. Nel 2011, i fondi ricavati dal settore privato hanno complessivamente retto, nonostante la situazione di crisi economica nazionale.
ENTE FINANZIATORE
L’acid test è il rapporto tra totale di cassa, crediti a breve, totali liquidabili immediatamente e totale delle passività correnti. In CESTAS l’acid test è aumentato dello 11,88% rispetto al 2008, superando il valore ottimale di 1. L’acid test nell’anno 2011 è pari infatti all’1,13% e conferma la capacità dell’associazione nel coprire i debiti acquisiti. ANNO
2008
2009
2010
2011
ACID TEST
1,01
1,14
1,32
1,13
80
82%
EURO
Enti governativi Italia Enti locali Italia Privati e altri Italia EU e Enti esteri Privati e altri esteri Altro Raccolta da privati e formazione
1.677.948,25 201.699,54 50.420,27 39.207,07 366.774,05 888,00 223.857,95
TOTALE
2.560.795,13
Destinazione fondi per tipologia di attività
56%
44%
Destinazione fondi per area geografica Nel 2011, l’Africa supera l’America Latina e diventa l’area d’interesse principale per i progetti di CESTAS. In aumento anche i fondi destinati al Mediterraneo.
32%
8%
16%
PROGETTI DI FORMAZIONE 56% PARI A 1.432.273 EURO PROGETTI DI COOPERAZIONE 44% PARI A 1.128.522 EURO
Destinazione fondi per settori d’intervento
8%
Il settore Salute si conferma per CESTAS l’area di intervento principale. A fronte di una diminuizione complessiva dei fondi, tengono le risorse destinate soprattutto al Buon governo e al Gender empowerment. 1%
14%
6%
30%
0%
AFRICA 32% PARI A 811.674 EURO 59%
11% 15%
SALUTE 59% PARI A 1.522.353 EURO BUON GOVERNO 15% PARI A 393.346 EURO SVILUPPO PARTECIPATIVO 11% PARI A 270.613 EURO
MEDITERRANEO 6% PARI A 162.874 EURO AMERICA LATINA 30% PARI A 762.676 EURO EUROPA 8% PARI A 217.787 EURO ITALIA 16% PARI A 399.462 EURO DONAZIONI E RICAVI 8% PARI A 206.321 EURO
AMBIENTE 0% PARI A 7.500 EURO GENDER EMPOWERMENT 14% PARI 347.835 EURO ALTRO 1% PARI A 19.146 EURO
81
Nel 2011 CESTAS ha erogato sui progetti 235.667 euro, contribuendo con un apporto valorizzato pari a 485.647 euro, per un totale di 721.315 euro.
Progetti di cooperazione 2011 90%
2%
8%
Dai dati di bilancio è possibile inoltre suddividere i progetti per settore: nella cooperazione l’area più rilevante è la Salute (90%), seguita da quella dello Sviluppo partecipativo (8%); nella formazione le aree principali sono la Salute (34%), il Buon governo (28%) e lo Sviluppo partecipativo (14%).
Progetti di formazione 2011 34%
0%
SALUTE 90% PARI A 1.020.395 EURO SVILUPPO PARTECIPATIVO 8% PARI A 91.888 EURO
14%
GENDER EMPOWERMENT 2% PARI 15.505 EURO AMBIENTE E BUON GOVERNO 0% 24%
28%
SALUTE 34% PARI A 521.104 EURO BUON GOVERNO 28% PARI A 393.346 EURO GENDER EMPOWERMENT 24% PARI 332.329 EURO
Rispetto al 2010, sono infine variate le fonti di finanziamento del CESTAS: le principali (81%, pari a 2.075.146 euro) restano quelle italiane, ma aumentano gli apporti dall’estero, che in un anno passano dal 9% al 19% (485.649 euro).
Fonti di finanziamento 81%
19%
SVILUPPO PARTECIPATIVO 14% PARI A 177.992 EURO AMBIENTE 0% PARI A 7.500 EURO
ITALIA 81% PARI A 2.075.146 EURO ESTERO 19% PARI A 485.649 EURO
82
Rendiconto gestionale 2011 ONERI
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
2.441.978 187.006 1.789.590 42.988 396.098 2.136 9.739 0 14.421
3.157.810 263.025 2.085.623 95.381 491.365 2.775 10.678 202.385 6.578
2.793.733 63.781 2.087.706 82.176 468.761 3.008 11.725 75.000 1.575
2.882.350 146.230 2.196.833 86.275 429.299 0 15.866 0 7.847
1.200 0 0 1.200 0
1.213 0 0 1.213 0
1.531 0 0 1.531 0
0 0 0 0 0
3. ONERI DA ATTIVITÀ ACCESSORIE 3.1 Acquisti 3.2 Servizi 3.3 Godimento beni di terzi 3.4 Personale 3.5 Ammortamenti 3.6 Oneri diversi di gestione
18.751 81 17.959 0 601 0 110
15.945 0 14.891 0 935 0 118
13.169 0 13.085 0 0 0 83
0 0 0 0 0 0 0
4. ONERI FINANZIARI E PATRIMONIALI 4.1 Su rapporti bancari 4.2 Su prestiti 4.3 Da patrimonio edilizio 4.4 Da altri beni patrimoniali
20.927 19.743 0 0 1.184
11.644 11.397 0 0 247
13.057 13.057 0 0 0
18.527 18.527 0 0 0
5. ONERI STRAORDINARI 5.1 Da attività finanziaria 5.2 Da attività immobiliari 5.3 Da altre attività
73.149 0 0 73.149
98.720 0 0 98.720
154.586 0 0 154.586
134.614 0 0 134.614
1. ONERI DA ATTIVITÀ TIPICHE 1.1 Acquisti 1.2 Servizi 1.3 Godimento beni di terzi 1.4 Personale 1.5 Donazioni 1.6 Ammortamenti 1.7 Accantonamenti 1.8 Oneri diversi di gestione 2. ONERI PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI 2.1 Raccolta 1 2.2 Raccolta 2 2.3 Raccolta 3 2.4 Attività ordinaria di promozione
31.12.2011
83
ONERI 6. ONERI DI SUPPORTO GENERALE 6.1 Acquisti 6.2 Servizi 6.3 Godimento beni di terzi 6.4 Personale 6.5 Ammortamenti 6.6 Altri oneri Totale RISULTATO GESTIONALE POSITIVO
PROVENTI E RICAVI 1. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITĂ&#x20AC; TIPICHE 1.1 Da contributi su progetti 1.1a Da Enti governativi Italia 1.1b Da Enti locali Italia 1.1c Da privati e altri Italia 1.1c bis Da Enti Unione Europea 1.1d Da Enti governativi Esteri 1.1e Da privati e altri Esteri 1.1f Contributi per Servizio civile 1.1g Altri proventi e ricavi 1.2 Da contratti con Enti pubblici 1.3 Da soci ed associati 1.4 Da non soci 1.5 Donazioni 2. PROVENTI DA RACCOLTA FONDI 2.1 Raccolta 1 2.2 Raccolta 2 2.3 Raccolta 3 2.4 Altri
84
31.12.2011
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
161.126 7.756 61.491 25.833 13.665 0 52.382
192.385 1.494 40.990 6.808 89.172 0 53.921
191.446 8.560 45.151 6.720 84.912 0 46.103
17.226 0 0 0 0 0 17.226
2.717.130
3.477.717
3.167.521
3.052.716
14.419
46.784
35.827
68.292
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
2.385.478 2.338.730 1.677.948 201.700 50.420 39.207 62.294 304.480 888 1.793 0 1.600 0 45.148
3.304.025 3.257.281 2.440.453 323.579 178.331 36.984 0 265.430 8.200 4.304 0 0 0 46.744
2.950.067 2.913.793 2.161.007 273.111 186.340 0 9.091 276.192 2.520 5.575 0 0 0 36.274
3.012.723 2.687.344 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19.889 305.490
12.683 0 0 12.683 0
16.750 0 0 16.750 0
10.687 10.687 0 0 0
13.132 13.132 0 0 0
31.12.2011
PROVENTI E RICAVI 3. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITÀ ACCESSORIE 3.1 Da gestioni commerciali accessorie 3.2 Da contratti con Enti pubblici 3.3 Da soci ed associati 3.4 Da non soci 3.5 Altri proventi e ricavi 4. PROVENTI FINANZIARI E PATRIMONIALI 4.1 Da rapporti bancari 4.2 Da altri investimenti finanziari 4.3 Da patrimonio edilizio 4.4 Da altri beni patrimoniali 5. PROVENTI STRAORDINARI 5.1 Da attività finanziaria 5.2 Da attività immobiliari 5.3 Da altre attività Totale RISULTATO GESTIONALE NEGATIVO
31.12.2011
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
162.634 162.634 0 0 0 0
123.451 123.451 0 0 0 0
62.234 62.234 0 0 0 0
55.000 55.000 0 0 0 0
927 895 0 0 32
18.932 169 0 0 18.763
2.601 2.601 0 0 0
25.113 25.113 0 0 0
169.827 0 0 169.827
61.342 0 0 61.342
177.758 0 0 177.758
15.041 0 0 15.041
2.731.550
3.524.500
3.203.348
3.121.009
0
0
0
0
85
Bilancio d’esercizio al 31.12.2011 - Stato Patrimoniale ATTIVO A) CREDITI V/SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI I Versamenti non ancora richiamati II Versamenti già richiamati Totale crediti v/soci per versamenti ancora dovuti (A) B) IMMOBILIZZAZIONI I Immobilizzazioni immateriali 7. Altre Totale II Immobilizzazioni materiali 4. Altri beni Totale III Immobilizzazioni finanziarie 1. Partecipazioni in 2. Crediti 3. Altri titoli: cauzioni 4. Azioni proprie (valore nominale complessivo...) Totale Totale immobilizzazioni (B) C) ATTIVO CIRCOLANTE I Rimanenze 1. Materie prime, sussidiarie e di consumo 2. Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 3. Lavori in corso su ordinazione 4. Prodotti finiti e merci 5. Acconti Totale II Crediti 1. Verso clienti: esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo 5. Verso altri: esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Totale III Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 6. Altri titoli Totale
86
31.12.2011
31.12.2010
0 0
0 0
0
0
426
0
426
0
5.346
14.638
5.346
14.638
999 0 9.917 0
999 0 9.797 0
10.916
10.796
16.688
25.434
0 0 0 0 0
0 0 0 0 0
0
0
245.317 0
49.855 0
42.821 0
291.237 0
288.138
341.092
0
0
0
0
ATTIVO
31.12.2011
31.12.2010
1.487.173 0 25.751
1.174.242 0 21.994
1.512.924
1.196.235
1.801.062
1.537.327
755.563 0
832.134 0
Totale ratei e risconti (D)
755.563
832.134
TOTALE ATTIVO (A+B+C+D)
2.573.314
2.394.896
31.12.2011
31.12.2010
112.320 14.419
65.537 46.784
Totale patrimonio netto (A)
126.740
112.320
B) FONDI PER RISCHI ED ONERI 3. Altri
137.105
380.385
137.105
380.385
45.681
106.306
206.506 0
155.390 0
848.043 0
847.143 0
IV Disponibilità liquide 1. Depositi bancari e postali 2. Assegni 3. Denaro e valori in cassa Totale Totale attivo circolante (C) D) RATEI E RISCONTI I Ratei e risconti II Disaggio su prestiti
PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO VIII Utili (perdite) portati a nuovo IX Utile (perdita) dell’esercizio
Totale fondi per rischi ed oneri (B) C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO Fondo trattamento di fine rapporto D) DEBITI 3. Debiti verso banche: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo 6. Debiti verso fornitori: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo
87
PASSIVO 11. Debiti tributari: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo 12. Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo 13. Altri debiti: esigibili entro l’esercizio esigibili oltre l’esercizio successivo Totale debiti (D) E) RATEI E RISCONTI Ratei e risconti Aggi su prestiti Totale ratei e risconti (E) TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E)
88
31.12.2011
31.12.2010
37.120 0
42.171 0
12.552 0
21.182 0
270.617 0
176.903 0
1.374.838
1.242.789
888.950 0
553.096 0
888.950
553.096
2.573.314
2.394.896
Conto Economico CONTO ECONOMICO A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2. Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 3. Variazioni delle rimanenze dei lavori in corso su ordinazione 4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5. Altri ricavi e proventi: 5.1 Altri ricavi e proventi 5.2 Contributi in conto esercizio Totale valore della produzione (A) B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6. Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 7. Per servizi 8. Per godimento di beni di terzi 9. Per il personale: a) Salari e stipendi b) Oneri sociali c) Trattamento di fine rapporto d) Trattamento di quiescenza e simili e) Altri costi 10. Ammortamenti e svalutazioni a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) Svalutazioni dei crediti compresi nellâ&#x20AC;&#x2122;attivo circolante e delle disponibilitĂ liquide 11. Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12. Accantonamenti per rischi 13. Altri accantonamenti 14. Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione (B) Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)
31.12.2011
31.12.2010
2.398.161
3.320.775
0 0 0
0 0 0
162.634 0
123.451 0
2.560.795
3.444.226
187.006 1.789.590 42.988
263.025 2.085.623 95.381
289.375 82.958 17.743 0 6.021
367.262 78.964 30.183 0 14.955
0 9.739 0
0 10.678 0
0
0
0 0 0 181.641
0 0 202.385 199.469
2.607.061
3.347.926
-46.266
96.301
89
CONTO ECONOMICO
31.12.2011
31.12.2010
0
0
0 895
0 169
19.743 1.184 32
11.397 247 18.763
-20.000
7.288
0 0 0
0 0 0
0 0 0
0 0 0
0
0
0 169.827
0 61.342
0 0 73.149
0 0 98.720
96.678
-37.378
Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E)
30.412
66.211
22. Imposte sul reddito dell’esercizio 23. Utile (perdita) d’esercizio
15.993 14.419
19.427 46.784
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15. Proventi da partecipazioni 16. Altri proventi finanziari: d) Proventi diversi dai precedenti d.4) Da altri 17. Interessi ed altri oneri finanziari: 17.2 Verso banche 17.4 Verso altri 17 bis 1. Utili su cambi Totale proventi ed oneri finanziari (15+16-17+17 bis) D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE 18. Rivaluazioni: a) Di partecipazioni b) Di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) Di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 19. Svalutazioni: a) Di partecipazioni b) Di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) Di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni Totale delle rettifiche (18-19) E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI 20. Proventi: 20.1 Plusvalenze da alienazioni 20.2 Altri proventi 21. Oneri: 21.1 Minusvalenze da alienazioni 21.2 Imposte relative ad esercizi precedenti 21.3 Altri oneri Totale delle partite straordinarie (20-21)
90
Conti d’ordine CONTI D’ORDINE 7) IMPEGNI DI TERZI Valorizzazioni controparti Monetario controparte Crediti verso Enti Totale 8) IMPEGNI VERSO TERZI Valorizzazioni CESTAS Totale
(esposti come da ultimo comma nuovo articolo 2424 C.C.) 31.12.2011
31.12.2010
1.376.197 27.216 2.593.066
2.282.154 4.500 5.029.244
3.996.479
7.315.898
551.241
990.648
551.241
990.648
91
Nota integrativa Premessa La gestione dell’esercizio 2011 si è conclusa con un utile di euro 14.419.
Oggetto e scopo La struttura del bilancio è stata scelta conforme a quella richiesta dal nostro codice civile per le società di capitali, per rendere agevole la lettura ai terzi fruitori dei dati e fra questi in primo luogo ai soci e agli enti finanziatori. Pertanto la presente nota integrativa che risulta essere parte integrante del bilancio al 31/12/2011 costituisce, insieme allo schema di stato patrimoniale e di conto economico, un unico documento inscindibile, così come stabilito dall’articolo 2423 comma 1 del Codice civile, e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute ed è redatto in conformità agli articoli 2423, 2423 ter, 2424, 2424 bis, e 2425 del C.c., secondo i principi di redazione di cui all’articolo 2423 bis del C.c. ed i criteri di valutazione contenuti nell’articolo 2426 del C.c. che non differiscono da quelli osservati nella redazione del bilancio del precedente esercizio. Si è però deciso dallo scorso anno di integrare il bilancio adeguandosi alle linee guida del Consiglio dell’Agenzia per le Onlus che, in considerazione delle funzioni di indirizzo e promozione del Terzo settore attribuite all’Agenzia dal D.P.C.M 21 marzo 2001, n. 329, ha approvato con deliberazione del 5 luglio 2007 un progetto per la realizzazione di linee guida e schemi per la redazione del bilancio d’esercizio
92
degli enti non profit. Tale iniziativa si è posta l’obiettivo di rispondere all’esigenza degli enti del Terzo settore di dotarsi di sistemi di rendicontazione ad hoc che tengano conto, da una parte, della necessità di perseguire l’economicità della gestione, oltreché l’efficacia e l’efficienza della stessa e, dall’altra parte, delle caratteristiche che differenziano tali enti dalle società commerciali (le motivazioni ideali che perseguono, la non rilevanza del fine lucrativo,l’assenza di interessi proprietari che ne indirizzano la gestione, la non distribuzione dei proventi). I documenti di bilancio, che sono quindi stati predisposti sono: 1) Stato Patrimoniale e conto economico 2) Rendiconto gestionale 3) Nota integrativa
Tipo di attività L’organizzazione non governativa CESTAS opera nel settore della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo ed in particolare la sua attività è diretta agli interventi in campo sanitario, all’educazione sanitaria ai processi e percorsi didattico formativi, con la raccolta di materiale, di documentazione, promozione di incontri internazionali, organizzazione di seminari e conferenze e sperimentazione di metodiche e materiali relativi agli argomenti istituzionali. Da anni l’attività dell’ong si è estesa anche all’ambiente, al welfare in generale alla formazione. In particolare per quanto riguarda le attività rivolte alla formazione e ai progetti legati a
questo ambito, in data 11 aprile 2011 con delibera della Giunta regionale della Regione Emilia-Romagna n. GPG/2011/477 l’Ente CESTAS si è accreditato come “Ente di Formazione Superiore e Continua”, anche presso la R.E.R. L’accreditamento del CESTAS come Ente di Formazione presso la Regione Emilia-Romagna che si aggiunge a quella ottenuta nel 2004 presso la Regione Marche, premia le politiche di diversificazione messe in atto. É un risultato fondamentale in quanto permetterà di ampliare fortemente l’offerta formativa del CESTAS. Tale attività viene svolta con riferimento al territorio nazionale attraverso numerosi progetti di formazione (Master Universitari) e a quello estero, attualmente CESTAS è presente principalmente nelle seguenti aree geografiche: Africa, America Latina, Area Mediterranea. Altro importante risultato da segnalare ai soci è Il riconoscimento della personalità giuridica del CESTAS da parte del Ministero Degli Interni. Dal 2004 ci si è preoccupati di ottenere tutti i requisiti necessari, che sono estremamente selettivi e di difficile acquisizione, che rendono di fatto estremamente raro che la personalità giuridica venga concessa. A tale scopo tra le altre cose è stato deliberato ed accantonato un fondo di 60 mila euro, ed il 15 marzo 2011 è arrivata la comunicazione dalla Prefettura di Bologna, con protocollo 681/10/area IV bis, attestante l’avvenuta iscrizione del CESTAS, con numero 706, pagina 95, vol. 5, al Registro delle Persone Giuridiche tenuto da suddetta prefettura.
Si rende merito al Presidente ed al CdA che hanno lavorato negli ultimi anni per ottenere questo riconoscimento che permette agli amministratori di disporre di un cuscinetto di patrimonio non personale per far fronte a possibili criticità finanziarie.
soldi da ricevere dai “donors” e fra i debiti gli importi da spendere sul progetto secondo le indicazioni del budget approvato dall’ente finanziatore (debito verso progetto).
ORGANI SOCIALI Prima di passare all’esame delle risultanze del bilancio d’esercizio riteniamo opportuno specificare la composizione dell’organo esecutivo e dell’organo di controllo. Il Consiglio di Amministrazione è composto da: • Alberti Uber Antonio, Presidente del Consiglio di amministrazione; • Jaime Sepulveda, consigliere; Il Collegio sindacale è invece composto da: • Rocca Silvano, sindaco; Deceduto il 07 marzo del 2012 • Vagaggini Giampaolo, sindaco; • Piromallo Mario, sindaco.
Il bilancio d’esercizio chiuso al 31/12/2011 è stato redatto secondo le disposizioni contenute nel Codice civile nel rispetto dei principi di redazione del bilancio (articolo 2423 bis) e dei criteri di valutazione (articolo 2426), nonché dei principi contabili previsti dall’articolo 3 del Decreto Legislativo 127/91. Nel bilancio sono stati indicati gli importi delle corrispondenti voci dell’esercizio 2010 in euro. Si precisa altresì che nell’allegato bilancio non si è proceduto a deroghe ai sensi del 4° comma dell’articolo 2423 del Codice civile. Si precisa inoltre che nella redazione dello Stato patrimoniale e del conto economico si è tenuto conto delle modifiche apportate dal D.Lgs. 17 gennaio 2003 n. 6/2003 La valutazione delle singole voci del bilancio è ispirata ai criteri generali della prudenza, dell’inerenza e della competenza economico-temporale e tenendo conto della funzione economica di ciascuno degli elementi dell’attivo e del passivo. Per quanto attiene l’aspetto economico, si precisa che i costi e i ricavi esposti comprendono le rilevazioni di fine esercizio, che trovano riscontro nelle contropartite dello Stato patrimoniale, ed in relazione a ciò sono inclusi utili solo se realizzati entro la
Criteri di redazione Al fine di ottenere una maggiore chiarezza negli schemi di stato patrimoniale e di conto economico abbiamo preferito esporre, all’attivo patrimoniale, le poste rettificative a riduzione dei valori lordi a cui si riferiscono.
Voci eterogenee In particolare si è passati da un sistema che riteneva far confluire i finanziamenti solo nello stato patrimoniale del bilancio, considerando il fatto che, fra i crediti fossero evidenziati i
Criteri di valutazione
data di chiusura dell’esercizio, mentre si è tenuto conto dei rischi e delle perdite anche se conosciuti successivamente a tale data.
Criteri di valutazione e di rettifica Commento In particolare i più significativi criteri di valutazione a cui si è fatto riferimento per la redazione del bilancio al 31/12/2011 sono stati i seguenti: Crediti I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzazione. Fondo TFR La voce trattamento di fine rapporto è stata determinata secondo i criteri stabiliti dall’articolo 2120 C.c.; il valore esposto in bilancio deve intendersi al netto degli anticipi già erogati. Debiti I debiti sono iscritti al valore nominale. Ricavi I ricavi sono imputati al conto economico nel momento in cui si realizzano su ogni progetto, vengono iscritti a ricavo solo i finanziamenti già incassati e gli stessi vengono rapportati a fine anno alla durata del progetto tenendo anche conto delle spese realmente sostenute per determinarne la corretta competenza. Immobilizzazioni immateriali Sono iscritte al costo d’acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente per il periodo della loro prevista utilità futura. Tali voci sono esposte nell’attivo di bilancio al netto dei relativi ammortamenti.
93
Immobilizzazioni materiali L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato determinato sistematicamente a quote costanti che tengono conto della residua possibilità di utilizzo dei beni. Considerata la stretta approssimazione delle aliquote di ammortamento determinate in base a piani di ammortamento sistematici e quelle risultanti dalle tabelle ministeriali, si ritiene di utilizzare le aliquote di ammortamento ordinario previste dalla norma tributaria, considerato che gli effetti sulla rappresentazione delle immobilizzazioni in bilancio, sul risultato economico e sul patrimonio netto della onlus sono quelli a cui si sarebbe pervenuti in base alla prescrizione della norma civilistica.
ANALISI DELLE VOCI DI STATO PATRIMONIALE
Criteri di conversione
Commento La classe “immobilizzazioni materiali” accoglie: i beni di proprietà dell’azienda (mobili e arredi, calcolatori e sistemi elettronici). Il valore espresso per le voci il cui utilizzo è limitato nel tempo è al netto dei fondi di am-
Gli elementi monetari espressi in valuta sono stati convertiti in moneta di conto applicando i tassi medi di conversione del 2011.
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali L’ammortamento è stato effettuato con il metodo diretto. Descrizione Costo storico Aliquota Software
12.775,20
Totale
12.775,20
50%
Immobilizzazioni immateriali L’ammortamento è stato effettuato con il metodo diretto.
Immobilizzazioni materiali
Costo storico 2010
Incrementi/ Decrementi
mortamento civilistici. L’iscrizione dei beni materiali è stata effettuata al costo di acquisto (comprensivo di oneri accessori). L’ammortamento è stato effettuato, per le voci aventi una utilizzazione limitata nel tempo (e quindi non per i terreni), in maniera sistematica considerando la residua possibilità di utilizzo. A tal fine sono state stimate aliquote civilistiche, sulla base di piani di ammortamento economico tecnico, che significativamente approssimano le aliquote ordinarie fiscali risultanti dalle tabelle ministeriali (D.M. 31/12/88). In considerazione di ciò si è ritenuto ragionevole utilizzare le aliquote ordinarie fiscali, sulla base del fatto che gli effetti complessivi sulla corretta rappresentazione delle immobilizzazioni in bilancio non sono significativi. In sintesi le aliquote utilizzate sono state le seguenti: - voce bene materiale “mobili arredi e dotazioni d’ufficio” aliquota del 12%. - voce bene materiale “elaboratori e macchine d’ufficio” aliquota del 20%.
Costo storico Fondi amm.to 2011 2010
Incrementi/ Decrementi
Fondi amm.to 2011
Terreni e fabbricati Impianti e macchinario Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Imm. in corso e acconti Beni inferiori € 516
0 0
0 0
0 0
0 0
0 0
0 0
0 174.037,70 0 919
0 0 0 0
0 174.037,70 0 919
0 159.399,39 0 919
0 9.758,62 0 0
0 168.691,24 0 919
Totale
174.956,70
0
174.956,70
160.318,39
9.758,62
169.610,24
94
COMMENTO ALLE SINGOLE VOCI Altri beni La voce è così composta: - Mobili arredi e dotazioni d’ufficio per 107.449,29 euro; - Elaboratori e macchine d’ufficio per 66.588,41 euro; - Beni inferiori a € 516 per 919,00 euro.
Immobilizzazioni finanziarie Nel Corso del 2010 sono state acquistate partecipazioni in Banca Etica per euro 999,00. La restante somma di euro 9.917,09 includono depositi cauzionali.
Attivo circolante Crediti iscritti nell’attivo circolante La seguente tabella evidenzia le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio: - i crediti verso clienti riguardano le notule emesse per rendicontazioni di progetti dove siamo partner che non sono ancora state saldate, la cifra è di euro 245.317,06; - i crediti verso altri accolgono crediti verso enti finanziatori per euro 25.304 euro e crediti diversi per euro 9.524,85. Crediti iscritti nell’attivo circolante Verso clienti: Esigibili entro l’esercizio successivo Verso altri: Esigibili entro l’esercizio successivo Esigibili oltre l’esercizio successivo Totale
Tra i crediti esigibili entro l’esercizio successivo rientrano l’acconto Irap di 7.770,80 ed euro 221 di ritenute fiscali su interessi. L’evidente decremento dei crediti verso altri riguarda i crediti verso enti per un ammontare determinato esclusivamente dai crediti per progetti contabilizzati con il vecchio metodo (stato patrimoniale anziché conto economico). Disponibilità liquide La composizione della classe disponibilità liquide è rappresentata nella tabella: - Cassa Italia per 1.083,18 euro; - Cassa sedi decentrate per 24.667,98 euro; - Banche Italia per 1.166.183,86 euro; - Banche sedi decentrate per euro 320.989,14. Disponibilità liquide
I conti correnti bancari e postali sono comprensivi degli interessi maturati alla data di chiusura del bilancio. Ratei e risconti I risconti attivi emergono per dare vita ad una corretta imputazione dei fondi provenienti da enti finanziatori a fronte di progetti di durata ultrannuale. In questi ambiti il ricavo viene rilevato nel momento in cui il finanziamento diventa disponibile e liquido, ed i costi quando sono sostenuti. Nei casi in cui l’ente CESTAS sostenga in via anticipata i costi prima di ricevere la tranche di finanziamento destinata alla copertura di questi, per una corretta correlazione costi/ricavi di bilancio le suddette spese vengono rinviate all’esercizio nel quale è prevista la copertura finanziaria da parte del donor.
Saldo al 2010
Incrementi/ Decrementi
Saldo al 2011
Depositi bancari Denaro e valori in cassa
1.174.242 21.994
312.931 3.757
1.487.173 25.751
Totale
1.196.236
316.688
1.512.924
Fondo svalutazioni
Saldo al 2010
Svalutazioni/ Utilizzo fondo
Incrementi/ Decrementi
Saldo al 2011
0
49.855,43
0
195.461,63
245.317,06
0 0
291.236,51 0
0 0
-248.415,86 0
42.820,65 0
0
341.091,94
0
-52.954,23
288.137,71
95
Dalle tranche ricevute dal MAE negli ultimi periodi vengono sistematicamente decurtate dall’ente finanziatore i costi sostenuti per il personale in Italia (in particolare soci o amministratori). La motivazione di questo mancato riconoscimento di costo, non è scritta in alcun regolamento MAE e lo stesso fenomeno sta vedendo coinvolte tutte le ong. Si è deciso pertanto di procedere, unitamente ad altre organizzazioni non governative, per vie legali. Ratei e risconti attivi
Importo
Risconti attivi
755.563,48
Totale
755.563,48
Patrimonio netto Si è ritenuto utile, al fine di fornire la chiara dinamica del patrimonio netto, esporne il prospetto di movimentazione in forma tabellare. I movimenti avvenuti nel corso dell’esercizio, in sintesi, sono i seguenti: - utile dell’esercizio 1996 per lire 135.838; - perdita dell’esercizio 1997 per lire 114.554.998; - perdita dell’esercizio 1998 per lire 346.578.099; - perdita dell’esercizio 1999 per lire 342.804.550; - utile dell’esercizio 2000 per lire 112.287.619; - perdita dell’esercizio 2001 per lire 174.430.235; - utile dell’esercizio 2002 per 3.610,01 euro; - perdita dell’esercizio 2003 per 27.504,00 euro; - utile dell’esercizio 2004 per 6.347,00 euro; - utile dell’esercizio 2005 per 44.844,00 euro; - utile dell’esercizio 2006 per 227.102,00 euro; - utile dell’esercizio 2007 per 154.243,68 euro; - utile dell’esercizio 2008 per 68.291,62 euro; - utile dell’esercizio 2009 per 35.826,78 euro; - utile dell’esercizio 2010 per 46.783,73 euro. Patrimonio netto Capitale Riserva da sopraprezzo azioni Riserve di rivalutazione Riserva legale Riserva azioni proprie in portafoglio Riserve statutarie Altre riserve Utili (perdita) riportati a nuovo Utili (perdita) dell’esercizio Totale
96
Saldo al 2010
Incrementi
Decrementi
Saldo al 2011
0
0
0
0
0 0 0
0 0 0
0 0 0
0 0 0
0 0 0
0 0 0
0 0 0
0 0 0
65.536,59 46.783,73
46.783,73 14.419,29
0 112.320,32 46.783,73 14.419,29
112.320,32
61.203,02
46.783,73 126.739,61
Trattamento di fine rapporto Alla data di chiusura di bilancio, il debito nei confronti dei dipendenti per il trattamento di fine rapporto, risultava movimentato come rappresentato in tabella. Gli accantonamenti dell’esercizio sono determinati così come stabilito dalle norme in vigore per i dipendenti ancora in essere a fine esercizio. Dal 2007 è stato istituito un libretto di deposito al risparmio per accantonare le somme da liquidare ai dipendenti e alla data di chiusura del bilancio presenta un saldo di euro 31.517,86 devono essere ancora versati 14.162,85 a copertura degli accantonamenti 2011.
T.F.R. distinto per categorie di dipendenti
Saldo al 2010
Totale
106.305,99
Fondi per rischi ed oneri Tra i fondi rischi risultano utilizzati nel corso del 2011 quelli relativi a crediti non erogati senza giustificazione da parte del MAE, considerati “perenti” che comprendevano anche quanto atteso per i progetti guineiani per i quali si è finalmente raggiunto l’accordo con la UE in data 27/10/2011 a firma del funzionario Carlos Filipe. Il fondo rimane tutt’ora in essere per euro 137.104,99 per potere far fronte ad eventuali rettifiche di disponibilità finanziaria del Ministero Affari Esteri che, a fronte delle proprie riduzioni di budget, fatica ad ultimare i trasferimenti delle tranche di pagamenti delle ultime annualità dei progetti in corso. In particolare circa i progetti 8720 e 9009/CESTAS/ARGENTINA, Fondo rischi
Saldo al 2010
Totale
380.384,92
Accantonato 17.743,33
Utilizzato 78.368,61
Saldo al 2011 45.680,71
dopo molti mesi di silenzio dalla presentazione delle rendicontazioni dei rispettivi progetti, con nota del 23 marzo 2012, viene relazionato da parte del MAE, in maniera del tutto generica, che gli “obiettivi del progetto non vengono totalmente raggiunti”. Si ritiene che le affermazioni contenute nella nota siano pretestuose per contenere gli esborsi MAE verso le organizzazioni come il CESTAS. A fronte quindi delle relazioni MAE il CESTAS, attraverso lo studio “Commercial Law Group Italia”, con sede in Bologna via Mura di Porta Saragozza n.4 ha controbattuto alle asserzioni del MAE con argomentazioni sostenute da accurata documentazione esprimendo inoltre il più totale dissenso in merito ai contenuti superficiali ed errati espressi. Accantonato 0
Utilizzato
Saldo al 2011
243.279,93
137.104,99
97
Debiti Commento Le variazioni intervenute nella consistenza delle singole voci di debito, iscritte in bilancio al 31 dicembre 2011, sono evidenziate nella tabella riepilogativa.
Debiti Verso banche: Esigibili entro l’esercizio successivo Esigibili oltre l’esercizio successivo Verso altri finanziatori: Esigibili entro l’esercizio successivo Esigibili oltre l’esercizio successivo Verso fornitori: Esigibili entro l’esercizio successivo Esigibili oltre l’esercizio successivo Tributari: Esigibili entro l’esercizio successivo Esigibili oltre l’esercizio successivo Verso istituti previdenziali: Esigibili entro l’esercizio successivo Esigibili oltre l’esercizio successivo Altri debiti: Esigibili entro l’esercizio successivo Esigibili oltre l’esercizio successivo Totale
Debiti verso fornitori I debiti verso fornitori risultano essere così composti come evidenziato in tabella.
98
Debiti verso fornitori Debiti verso fornitori
Incrementi
Saldo al 2010
Decrementi
Saldo al 2011
155.389,60
51.116,81
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
847.143,04
899,95
0
0
0
0
42.170,65
0
5.051,77
37.119,88
0
0
0
0
21.182,42
0
8.630,38
12.552,04
0
0
0
0
176.902,82
93.713,60
0
0
1.242.788,53 145.730,36
Saldo al 2010 847.143,04
Incrementi 899,95
0 206.506,41
0 848.042,99
0 270.616,42 0
0
13.682,15 1.374.837,74
Decrementi
Saldo al 2011
0 848.042,99
Debiti tributari I debiti tributari certi risultano essere composti come segue: i debiti per ritenute accolgono gli importi trattenuti nel mese di dicembre ai dipendenti e altre ritenute applicate ai compensi corrisposti a professionisti euro 19.362,54. Inoltre è stato accantonato il debito IRAP verso la Regione Emilia-Romagna che anche per questo anno ha deciso per l’aliquota ridotta (pari a 2,98%) euro 15.993,00 Debito verso erario c/Iva euro 1764,34. Debiti verso Istituti e previdenza I debiti verso enti previdenziali ed assistenziali si riferiscono alle quote di contributi previdenziali ed assicurativi che saranno versati nei primi mesi del nuovo esercizio. Corrispondono a euro 12.552,04. Altri debiti La voce altri debiti risulta avere la seguente composizione rappresentata in tabella. Risulta formato dai debiti di servizi verso i progetti e dai debiti v/dipendenti che in linea con lo scorso esercizio, accolgono la quota di salari e stipendi di competenza del mese di dicembre, da corrispondere a gennaio. Per l’esercizio 2012 viene previsto l’inquadramento del dott. Uber Alberti quale dipendente a tempo indeterminato, riconoscendo allo stesso mansioni dirigenziali e risolvendo il precedente contratto di Co.co.co con conseguente liquidazione delle competenze maturate fino ad oggi a titolo di TFM. La somma si attesterebbe in euro 143.919,32, in parte donata per far fronte alla difficile si-
Altri debiti
Saldo al 2010
Incrementi
Debiti verso altri Debiti verso collaboratori Dipendenti
154.274,61 5.547,73 16.264,13
102.204,18 2.666,03 7.155,13
tuazione finanziaria del CESTAS (euro 11.008,00) e di conseguenza il credito del dott. Alberti ammonta ad euro 132.557,27. In bilancio il credito al 31/12/2011 risulta di euro 130.589,24 in quanto l’ammontare è stato depurato da spese già sostenute. Ratei e risconti I risconti passivi emergono per dare vita ad una corretta imputazione dei fondi provenienti da enti finanziatori a fronte di progetti di durata ultrannuale. In questi ambiti il ricavo viene rilevato nel momento in cui il finanziamento diventa disponibile e liquido, ma la parte di progetto non effettuata nell’esercizio preso in considerazione dal bilancio (e quindi non ancora produttiva dei costi afferenti), viene sospesa in questa voce per essere riproposta negli anni successivi e pesare sul conto economico solo ad obiettivi raggiunti. I ratei passivi riguardano il rateo di quattordicesima dipendenti per euro 11.280,84, il rateo di residuo ferie e rol al 31/12/2011 dei dipendenti pari Ratei e risconti passivi
Importo
Risconti passivi progetti 668.671,69 Ratei passivi dipendenti 32.994,84 Ratei passivi notule 187.283,31 clienti Totale
Decrementi
Saldo al 2011
0 256.478,79 0 2.881,70 0 9.109,00
a euro 21.714,00 e le notule emesse a carico delle Ong per i progetti nei quali noi siamo partner di progetto, per le cifre da noi rendicontate per le quali dovremmo ricevere fondi che annullano il credito verso clienti e andranno a ricavo solo a ricevimento dei fondi per un totale di euro 187.283,31.
Conti d’ordine Commento Alla data di chiusura dell’esercizio, risultavano in essere i seguenti impegni e gli altri conti d’ordine: Impegni di terzi Trattasi di importi presenti nei piani finanziari indicati con la voce “valorizzazioni”. Con tale titolo si intendono definire tutti quei beni e servizi che se non fossero messi a disposizione dalla Ong o da altri finanziatori andrebbero acquistati dando origine ad un esborso di denaro. Inoltre da quest’anno sono stati inseriti gli impegni finanziari dei donor nei confronti dell’ente. Impegni verso terzi Trattasi di importi presenti nei piani finanziari indicati con la voce “Valorizzazioni Ong”.
888.949,84
99
ANALISI DELLE VOCI DI CONTO ECONOMICO Valore della produzione Ricavi delle vendite e delle prestazioni La tipologia di ricavi dell’ente risulta così composta: ricavi su progetti per 3.320.774,95 euro. Questi ricavi sono dati dai progetti, dalle donazioni e dalle entrate per raccolta fondi distinti come segue (come meglio esplicitato nel rendiconto gestionale). Nel corso del 2011 i ricavi relativi alla gestione progettuale sono stati suddivisi sulla base della fonte di finanziamento e l’area tematica in cui è inquadrabile ogni progetto. In particolare questo si è reso necessario al fine di una migliore evidenziazione delle attività di tipo formativo svolte dal CESTAS. Il totale ricavi nell’anno 2011 è stato pari a euro 2.338.730,51 di cui si riporta di seguito il dettaglio insieme ad alcuni commenti.
Ricavi
Saldo al 2010
Totale
3.320.774,95
Incrementi/Decrementi 922.613,59
Proventi e ricavi da attività tipiche Da contributi su progetti Da contratti con Enti pubblici Da soci ed associati Da non soci Donazioni
Saldo al 2011 2.398.161,36
Euro 2.338.730,51 0 0 0 46.747,54
Proventi da raccolta fondi Raccolta Totale
12.683,31 2.398.161,36
Donatori pubblici - Italia Nel corso del 2011 i ricavi di competenza relativi a progetti finanziati dal Ministero Affari Esteri sono risultati pari a euro 1.677.948,25. 9 Per rispettare il criterio di competenza dei progetti, come già descritto, attraverso ratei e risconti vengono sospesi i costi nel caso in cui gli esborsi per il progetto siano anticipati dall’ente e nell’anno non siano ancora stai ricevuti i finanziamenti attesi. Per sospendere i costi e rinviarli nell’anno corretto di competenza viene, per comodità di sistema, utilizzata la voce contabile del relativo ricavo, pertanto può accadere che per pura somma algebrica ci siano dei ricavi con segno meno
100
Contributi da Enti governativi Italia per progetti Progetti settore Salute Progetti settore Salute - formazione Progetti settore Buon governo - formazione Progetti settore Sviluppo partecipativo Progetti settore Sviluppo partecipativo - formazione9 Progetti settore Ambiente Progetti settore Ambiente - formazione Progetti settore Gender empowerment - formazione Totale
Euro 783.386,88 416.194,38 328.879,42 0 -8.290,52 0 0 157.778,09 1.677.948,25
I ricavi di competenza per progetti finanziati da Enti locali sono stati pari a euro 201.699,54. I principali donatori sono la Regione Emilia-Romagna, la Regione Marche e la Regione Friuli Venezia-Giulia.
Contributi da Enti locali Italia per progetti Progetti settore Salute Progetti settore Salute - formazione Progetti settore Buon governo - formazione Progetti settore Sviluppo partecipativo Progetti settore Sviluppo partecipativo - formazione Progetti settore Gender empowerment Progetti settore Gender empowerment - formazione Totale
Donatori pubblici - Estero Nel corso del 2011 i ricavi di competenza relativi a progetti finanziati dall’Unione Europea sono stati pari a euro 39.207,07.
Contributi da Enti privati - Italia In questa voce sono registrati i ricavi di competenza dell’anno 2011 ricevuti da ong capofila di progetti a cui il CESTAS partecipa come partner, per un importo complessivo pari a euro 50.420,27. Le collaborazioni hanno riguardato attività con: COSPE, Amici dei Popoli, COCIS e AIDOS, RC, CTM.
Contributi da Enti privati - Estero I ricavi ricevuti privati e altri esteri per progetti, riguardano entrate derivanti da ong estere capofila di progetti a cui il CESTAS partecipa come partner, per un importo complessivo pari a euro 304.479,81. Le ong con cui sono stati portati avanti progetti nell’anno di riferimento sono Action Aid International, GIA, AMEL Lebanon, GIZ, BIRF.
Euro 68.307,45 12.101,70 32.967,07 3.296,37 600,00 15.505,48 68.921,47 201.699,54
Contributi da Unione Europea per progetti
Euro
Progetti settore Salute Progetti settore Sviluppo partecipativo - formazione
866,60 38.340,47
Totale
39.207,07
Contributi da Enti privati e altri Italia per progetti
Euro
Progetti settore Salute Progetti settore Sviluppo partecipativo Progetti settore Sviluppo partecipativo - formazione
35.596,93 747,00 14.076,34
Totale
50.420,27
Contributi da Enti privati e altri Esteri per progetti
Euro
Progetti settore Sviluppo partecipativo Progetti settore Salute - formazione Progetti settore Salute Progetti settore Gender empowerment - formazione Progetti settore Gender empowerment
87.690,20 20.316,68 111.214,61 85.258,32 0
Totale
304.479,81
101
Contributi per Servizio civile In questa voce sono registrati i contributi ricevuti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per lo svolgimento dei progetti di Servizio civile.
Contributi per Servizio civile
Euro 888,00
Totale
Altri proventi e ricavi
Altri proventi e ricavi
Euro
La voce “Altri proventi e ricavi” accoglie le sottoscrizioni ad attività progettuali del CESTAS da parte di privati cittadini e si riferiscono all’iscrizione a seminari di formazione.
Totale
1.793,33
Altri ricavi e proventi Sono classificati in questa voce ricavi provenienti dalle attività atipiche atte a finanziare le attività istituzionali dell’ente.
Altri ricavi e proventi
Saldo al 2010
Incrementi/Decrementi
Saldo al 2011
Proventi att. comm.
123.451,39
39.182,38
162.633,77
Totale
123.451,39
39.182,38
162.633,77
Altri ricavi e proventi - dettaglio
Euro
Vendita di servizi Progetti da corsi formazione Salute Progetti da corsi formazione Buon governo Progetti da corsi formazione Sviluppo partecipativo Progetti da corsi formazione Ambiente Progetti da corsi formazione Gender empowerment Totale
Costi della produzione Nei costi per servizi sostenuti dall’ente sono identificati tutti quei costi imputabili alla sede di Bologna necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali e delle sedi decentrate per i costi sostenuti in loco. La composizione dei costi per servizi sostenuti dall’ente è la seguente:
102
Acquisti Totale
12.000,00 20.290,00 31.500,00 70.971,88 7.500,02 20.371,87 162.633,77
Saldo al 2010
Incrementi/Decrementi
Saldo al 2011
263.024,52
-76.018,04
187.006,48
Servizi Nei costi per servizi sostenuti dall’ente sono identificati tutti quei costi imputabili alla sede di Bologna necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali e delle sedi decentrate per i costi sostenuti in loco.
Servizi
Saldo al 2010
Incrementi/Decrementi
Saldo al 2011
Per servizi
2.085.623
-296.033,15
1.789.589,85
Totale
2.085.623
-296.033,15
1.789.589,85
Saldo al 2010
Incrementi/Decrementi
Saldo al 2011
95.381,00
-52.393,48
42.987,52
Saldo al 2010
Incrementi/Decrementi
Saldo al 2011
491.365,00
-95.267,15
396.097,85
Saldo al 2010
Incrementi/Decrementi
Saldo al 2011
Costi per godimento di beni di terzi
Costi Totale
Costi per il personale
Costi personale Totale
Ammortamenti e svalutazioni L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è dedicata a mobili e arredi per euro 9.312,75 e immobilizzazioni immateriali per 426,25 euro.
Altri Accantonamenti Trattasi dell’utilizzo degli accantonamenti 2010 a fronte dei progetti “perenti” MAE. Oneri diversi di gestione Negli oneri diversi di gestione sono state inserite le spese indeducibili per sanzioni verso erario, quote di affiliazione, e imposte e tasse deducibili. Nel bilancio riclassificato secondo la IV direttiva CEE l’importo totale al 31/12/2011 è di euro 181.641 in quanto sono stati classificati all’interno di questa voce anche gli oneri da attività accessorie per euro 18.750,57
Costi Ammortamenti beni immateriali Ammortamenti beni materiali
0
0
426,25
10.678,00
-1.365,25
9.313,75
Totale
10.678,00
-1.365,25
9.739,00
Saldo al 2010
Incrementi/Decrementi
Saldo al 2011
202.385
-202.385
0
Altri accantonamenti Totale
e gli oneri di supporto generale per euro 142.796,60 previsti così come classificati nel rendiconto, inoltre questa voce comprende gli oneri da raccolta fondi e gli oneri per donazione per un totale di euro 3.335,75. Altri oneri di gestione Saldo al 2010 Totale
199.469
Queste voci nel rendiconto sono comunque tutte classificate come previsto dalle linee guida del Consiglio dell’Agenzia per le Onlus che, in considerazione delle funzioni di indirizzo e promozione del Terzo settore Incrementi/Decrementi
Saldo al 2011
-17.828
181.641
103
attribuite all’Agenzia dal D.P.C.M 21 marzo 2001, n. 329, ha approvato con deliberazione del 5 luglio 2007 un progetto per la realizzazione di linee guida e schemi per la redazione del bilancio d’esercizio degli enti non profit.
Proventi ed oneri finanziari Commento La lettera C del conto economico ex articolo 2425 del C.c. individua e raggruppa i componenti positivi e negativi emersi dalla gestione finanziaria. Di seguito si fornisce il dettaglio al 31 dicembre 2011 della voce “interessi ed altri oneri finanziari” secondo quanto previsto dal punto 12 dell’articolo 2427 del C.c. Di seguito si fornisce il dettaglio al 31 dicembre 2010 della voce “proventi diversi dai precedenti” secondo quanto previsto dal punto 12 dell’articolo 2427 del C.c.
Proventi ed oneri straordinari Alla chiusura dell’esercizio le componenti straordinarie di reddito risultavano essere quelle evidenziate in tabella. Le sopravvenienze passive derivano da errori di imputazioni di costi relativi ad anni precedenti.
104
Altri oneri di gestione
Saldo al 2011
Oneri supporto generale Oneri raccolta fondi Costi donazioni Oneri attività accessorie Oneri diversi al netto commissioni bancarie Altre imposte Tassa rifiuti
142.796,60 1.200,00 2.135,75 18.750,57 14.421,28 361,50 1.974,90
Totale
181.640,60
Interessi ed altri oneri finanziari
Saldo al 2010
Incrementi/Decrementi
Saldo al 2011
11.644
9.283
20.927
Saldo al 2010
Incrementi/Decrementi
Saldo al 2011
18.932
-18.900
32
Saldo al 2010
Incrementi/Decrementi
Saldo al 2011
Proventi Oneri
61.342 - 98.720
108.485 25.571
169.827 - 73.149
Totale
- 37.378
134.056
96.678
Totale
Proventi diversi dai precedenti Totale
Componenti straordinari
Conti d’ordine Commento Alla data di chiusura dell’esercizio, risultavano in essere i seguenti impegni e gli altri conti d’ordine: Impegni di terzi Valorizzazioni Controparti Trattasi di importi presenti nei piani finanziari indicati con la voce “Valorizzazioni Controparti”. Con tale titolo si intendono definire tutti quei conferimenti di valori economici dell’attività benevola di beni e servizi che se non fossero messi a disposizione dalla Controparte andrebbero acquistati dando origine ad un esborso di denaro. Monetario Controparte Trattasi di importi presenti nei piani finanziari indicati con la voce “Apporto Monetario controparte”, ovvero spese sostenute a carico della Controparte. Crediti verso Enti Trattasi di importi presenti nei piani finanziari indicati con la voce “Contributo”. Con tale titolo si intendono definire tutti quei Contributi attesi dall’ente finanziatore per la quota a suo carico per la realizzazione del progetto. Il conto d’ordine nasce con l’intero importo previsto da progetto approvato e viene decrementato attraverso le tranche di finanziamento ricevute. Di seguito si sintetizza attraverso la tabella il valore dei crediti per finanziamenti attesi distinti per tipologia di ente finanziatore.
Valorizzazioni controparti Totale
Euro 1.376.196,91
Monetario controparte Totale
Euro 27.216,09
Crediti verso Enti
Euro
Progetti verso Enti governativi Italia Progetti verso Enti locali Italia Progetti verso privati e altri Italia Progetti verso Unione Europea Progetti verso Enti governativi Esteri Progetti verso privati e altri Esteri
2.390.104,70 79.960,19 6.043,86 0 52.265,46 64.691,53
Totale
2.593.065,74
105
Impegni verso terzi Valorizzazioni CESTAS Trattasi di importi presenti nei piani finanziari indicati con la voce “Valorizzazioni ong”, e si tratta di tutti quei conferimenti di valori economici dell’attività benevola di beni e servizi che la ong mette a disposizione per il progetto.
Informazioni aggiuntive Info. per il punto 15 dell’articolo 2427 del C.c. La seguente tabella riporta la movimentazione dei dipendenti nell’anno e la consistenza media per categoria. La determinazione della consistenza media è stata effettuata determinando la media ponderata giornaliera del numero medio dei dipendenti. Info. per il punto 16 dell’articolo 2427 del C.c. Gli amministratori nell’esercizio 2011 non hanno percepito alcun compenso. Si precisa che da Statuto gli amministratori dell’ente non percepiscono e non possono percepire alcun compenso per il loro operato in qualità di Consiglieri. Così è sempre stato e anche nell’esercizio 2011 non viene fatta eccezione a questa regola. Il MAE per converso, ogniqualvolta venga attribuito un incarico all’interno di un progetto ad un membro del Consiglio (e purtroppo questo vale anche per i soci dell’organizzazione), decurta il pagamento all’operatore adducendo (senza mai darne evidenza scritta) il fatto che al Consi-
106
Valorizzazioni CESTAS
Euro 551.240,97
Totale
Categoria
N° dipendenti al 2010
Incrementi/Decrementi
N° dipendenti al 2010
Dipendenti Collaboratori Consulenti Volontari/Tirocinanti Stagisti Servizio civile
14 2 5 8 1 6
-4 -1 0 +1 -1 -6
10 1 5 9 0 0
Totale
36
-11
25
gliere non possa essere data la qualifica di “personale italiano” utilizzato nei progetti (pur avendo lo stesso svolto realmente attività professionali e non attività legate al proprio ruolo istituzionale). A questo proposito vengono qui riportate le conclusioni del parere legale richiesto per esprimere nei confronti del Ministero i motivi di diritto per i quali CESTAS deve ottenere i compensi ingiustamente decurtati: A) I membri di organi amministrativi ed i soci della Ong possono essere incaricati dalla Ong di svolgere incarichi retribuiti per consulenze in Italia o in loco ed i relativi costi possono essere rendicontati e sono da considerare ammissibili;
B) I prestatori di lavoro subordinato dipendenti della Ong così come lavoratori parasubordinati della ong medesima possono essere legittimamente comandati a svolgere prestazioni lavorative in ambito progettuale ed i costi relativi possono essere rendicontati e sono da considerare ammissibili. L’ammontare dei compensi netti spettanti ai sindaci nell’esercizio 2011 è di 3.000,00 euro. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Alberti Uber Antonio
Certificazione esterna 1. Premessa Premesso che la Vostra associazione a norma dell’Art. 2477 C.c. comma quarto ha attribuito al Collegio Sindacale sia l’attività di vigilanza amministrativa sia le funzioni di controllo contabile, rendo conto del mio operato per l’esercizio chiuso al 31/12/2011. A seguito dell’incarico conferito al sottoscritto, di redigere la presente certificazione, sono state esaminate le voci più significative del Bilancio consuntivo annuale al 31/12/11. I principi contabili e di revisione a cui il sottoscritto ha fatto riferimento nello svolgimento dell’incarico, sono quelli che la professione (Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e dei ragionieri) ha predisposto e sta predisponendo e che la Consob ha raccomandato (la “raccomandazione” si riferisce ai principi di revisione, i quali pertanto sono da considerarsi vincolanti) o indicato come punto di riferimento per l’interpretazione della lettera del Codice civile. Va rilevato che a causa dei limiti insiti nelle procedure di revisione e tra essi la necessità di svolgere le verifiche con il metodo del campione, e di quelli insiti in ogni sistema di controllo interno, permane il rischio che, nonostante ogni dovuta diligenza, non tutte le irregolarità possano essere individuate. Il controllo si è realizzato tramite verifiche con il metodo del campione, incrociando metodologie di revisione con i dati propri del sistema di controllo interno CESTAS.
In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio di esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati. Ritengo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del giudizio professionale.
2. Rilievi emersi Dal lavoro svolto, con tutte le limitazioni di cui al paragrafo precedente, sono emersi i seguenti rilievi: - l’ong risulta ad oggi con un patrimonio netto di euro 126.739,61; - lo stato patrimoniale e il conto economico presentano ai fini comparativi i valori dell’esercizio precedente; - al bilancio corrisponde alle scritture contabili e, per quanto riguarda la forma e il contenuto, è stato redatto nel rispetto della vigente normativa civilistica, con l’applicazione dei criteri esposti nella Nota integrativa; - il bilancio è stato integrato adeguandosi alle linee guida del Consiglio dell’Agenzia per le onlus.
I documenti di bilancio, che sono quindi stati predisposti sono: 1) Stato patrimoniale e conto economico; 2) Rendiconto gestionale; 3) Nota integrativa. La valutazione dei singoli elementi patrimoniali è stata eseguita secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività, nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo e del passivo considerato. I proventi e gli oneri sono stati imputati al conto economico secondo il principio di competenza economico-temporale. Circa la struttura contabile, il criterio di contabilizzazione dei finanziamenti dei progetti è definitivamente uniformato ai dettati oic. In sintesi, vengono considerati ricavi i flussi derivanti dai finanziamenti dei donors, e costo, la spesa su progetto sostenuta per la realizzazione degli scopi istituzionali nel corso dell’anno; al termine dell’esercizio attraverso ratei e risconti laddove il finanziamento non abbia trovato perfetta capienza nelle spese dell’anno viene rilevata la corretta competenza.
107
I crediti sono iscritti in bilancio al valore di futuro realizzato. Lo Stato Patrimoniale al 31/12/11 evidenzia un utile di esercizio di euro 14.419,29. Esiste un fondo rischi di euro 137.104,99 a fronte di crediti verso enti finanziatori di incerta riscossione, più un ulteriore fondi rischi su crediti verso soci per euro 3.000,00. Il fondo rimane tutt’ora in essere per euro 137.104,99 per potere far fronte ad eventuali rettifiche di disponibilità del Ministero degli Affari esteri (MAE) che, a fronte delle proprie riduzioni di budget, fatica ad ultimare i trasferimenti delle tranche di pagamenti delle ultime annualità dei progetti in corso. In particolare circa i progetti 8720 e 9009/CESTAS/ARGENTINA, dopo mesi di silenzio a fronte delle rendicontazioni circa le spese già sostenute, con nota del 23 marzo 2012, sostiene che gli obiettivi del progetto non vengono totalmente raggiunti. Pur ritenendo che le affermazioni contenute nella nota possano essere pretestuose per contenere gli esborsi MAE verso le organizzazioni come il CESTAS, la qualità di revisore che il sottoscritto ricopre porta a consigliare un incremento di detto fondo a totale copertura delle spese già sostenute (euro 219.784,90) per euro 82.679,91.
108
A fronte delle relazioni MAE, il CESTAS, attraverso lo studio “Commercial Law Group Italia”, con sede in Bologna via Mura di Porta Saragozza n. 4, ha controbattuto alle asserzioni del MAE con argomentazioni sostenute da accurata documentazione esprimendo inoltre il più totale dissenso in merito ai contenuti superficiali ed errati espressi. Da ciò la difficoltà ad imputare al fondo una cifra che possa prevedere quanto scaturirà da un eventuale accordo fra l’organizzazione e il MAE. Per quello che riguarda il Malawi 12.49083.b1999/14 – Livestock promotion training activities “Pilot project for smallholder farmers in diary sectori in Ntchisi R.D.P.” , dopo l’audit svoltasi fra marzo e aprile 2009, l’Auditor ha inviato una relazione finale nella quale è stato ribassato il credito CESTAS, pertanto il credito di euro 34.201 è stato ridotto a complessivi euro 11.404,00. Gli altri debiti risultano iscritti al loro valore nominale, corrispondente al presumibile valore di estinzione. È stato verificato il corretto conteggio dei risconti attivi e dei ratei passivi. Dall’esame delle procedure di controllo interno attuate per il reparto contabile e amministrativo, non emergono fatti di rilievo.
Relativamente alla fiscalità, trattandosi di Onlus di diritto, l’unica imposta dovuta è l’Irap formulata secondo il metodo retributivo e risulta correttamente calcolata in dichiarazione dei redditi mentre in bilancio l’accantonamento risulta di euro 15.993,00. Le dichiarazioni fiscali risultano sempre presentate nei termini di legge. Risultano inoltre correttamente eseguiti i calcoli delle retribuzioni e dei compensi assimilati e versati nei termini di legge contributi e imposte a carico. La Nota integrativa, predisposta dal Consiglio di amministrazione, è stata redatta ai sensi degli articoli 2423 e segg. del C.c. ed in particolare dell’art. 2427 e contiene anche le altre indicazioni ritenute necessarie per il completamento dell’informazione, comprese quelle di carattere fiscale. Non sono pervenute denunce ex art. 2408 C.c. Da anni l’attività dell’ong si è estesa anche all’ambiente, al welfare in generale e alla formazione. In particolare per quanto riguarda le attività rivolte alla formazione e ai progetti legati a questo ambito, in data 11 aprile 2011 con delibera della Giunta regionale della Regione EmiliaRomagna n. GPG / 2011 / 477 l’ente CESTAS ha ottenuto l’accreditamento come ente di formazione presso la Regione Emilia-Romagna.
Altro importante risultato da segnalare è il riconoscimento della personalità giuridica del CESTAS da parte del Ministero degli Interni, comunicato in data 15 marzo 2011 dalla Prefettura di Bologna, con protocollo 681/10/ area IV bis, attestante l’avvenuta iscrizione del CESTAS, con numero 706, pagina 95, vol. 5, al Registro delle persone giuridiche tenuto da suddetta prefettura. Si fa presente che vista la riduzione dei fondi disponibili per la cooperazione accesi presso il Ministero degli Affari esteri, CESTAS si vede sempre più affrontare difficili situazioni finanziarie e quindi pronto a ridurre i costi di struttura. Da ciò la cassa integrazione e la diminuzione del personale addetto è stata la costante degli ultimi 12 mesi. In definitiva, a mio giudizio, il Bilancio di esercizio, corredato dal Rendiconto gestionale, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili e, nel suo complesso, esprime in modo corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico dell’organizzazione per l’esercizio chiuso alla data del 31/12/2011. Esprimo pertanto parere favorevole all’approvazione del Bilancio di esercizio così come predisposto dal Consiglio di Amministrazione.
Purtroppo l’attuale crisi economica mondiale, che ha colpito in maniera sistematica l’occidente, di cui l’Europa e l’Italia, fanno parte, non permette di fare programmi a lungo termine in nessun campo economico, cooperazione internazionale compresa. Il forte calo dei fondi della Cooperazione del Ministero degli Affari esteri, progressivamente registratosi già negli ultimi anni e recentemente molto acuitosi, impone di controllare, più attentamente che in passato, i presupposti necessari al controllo del requisito della cosiddetta “continuità aziendale”, tramite una ridefinizione congiunturale delle modalità di intervento dei diversi Paesi sul terreno della cooperazione alla sviluppo, col fine di scongiurarne il rischio di disimpegno. Bologna, 7 giugno 2012
In fede (Grandi dott. Luca)
109
Pensando al futuro La nostra sfida per il biennio 2012-2013 è quella di consolidare la qualità organizzativa di CESTAS e di aumentare l’offerta di alta formazione in America Latina e in Africa. Limiti finanziari permettendo, le attività dei prossimi due anni dovranno portare al consolidamento delle trasformazioni già avviate e nello specifico: 1. All’aumento degli standard di qualità, efficienza ed efficacia attraverso la continua innovazione e l’uso di strumenti di valutazione di risultato e di processo. Dopo la certificazione all’interno della cooperazione internazionale, della formazione, della gestione amministrativa e finanziaria, delle donazioni, nel prossimo futuro saremo impegnati nella promozione della ISO 26000 all’interno delle ong di cooperazione internazionale. 2. La promozione e lo sviluppo, all’estero, della nostra esperienza e conoscenza nell’alta formazione innovativa delle risorse umane. 3. La promozione del diritto alla salute come diritto universale attraverso l’uso degli spazi di conoscenza localizzata territorialmente e quelli di pressione politica globale. 4. L’attivazione di processi di apprendimento nei settori profit, pubblici e no profit interessati a dare vita a scambi sociali ed economici responsabili. Nella storia di CESTAS, restano in primo piano la creazione di reti di economia civile, il consolidamento di rapporti di fiducia con i nostri interlocutori, il trasferimento di conoscenze appropriate ed efficaci.
110
Nei prossimi dieci anni, a fare la differenza nei processi sociali non sarà la velocità con la quale saremo capaci di produrre informazione e conoscenza, bensì i modi in cui l’accesso e la fruizione della conoscenza potranno essere allargati. “Appropriazione sociale della conoscenza” rimane la parola d’ordine all’interno della nostra strategia. Aumentare ed allargare l’accesso alla conoscenza e la libera fruizione delle tecnologie, dell’informazione e della comunicazione per sistematizzare, condividere e implementare la circolazione delle idee, delle pratiche e dei metodi innovativi, permette a CESTAS di creare reti d’individui e di dare il proprio contributo a una cooperazione di sviluppo che non è mai assistenzialista. Le reti devono essere uno spazio per creare innovazione all’interno delle metodologie gestionali dei programmi di cooperazione allo sviluppo. Il compito che CESTAS si propone di svolgere nel 2012 e 2013 è allora quello di promuovere la creazione del capitale sociale attraverso la condivisione della conoscenza. Le iniziative dell’organizzazione devono ruotare intorno al territorio di riferimento e a un lavoro collettivo, basato sull’interdisciplinarietà e guidato dai principi di responsabilità e solidarietà.
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