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Scilla tra mito e bellezza

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Lina

Lina

a cura della

Redazione

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C' è un approdo imprescindibile per chiunque visiti la provincia di Reggio Calabria. Una tappa speciale che è, innanzitutto, un sublime momento di sintesi tra storia, mito e bellezza. Nell'abbraccio che Scilla riserva al visitatore c'è il racconto di un luogo che incanta il cuore e lo spirito, attraverso la forza evocativa del paesaggio, il calore della gente del posto, il fascino antico delle tradizioni popolari. Punta di diamante della Costa Viola, Scilla, con il suggestivo borgo di Chianalea, rappresenta una delle parentesi esperienziali più appaganti che il territorio reggino possa offrire.

Da sempre Scilla è uno dei litorali più ambiti da turisti e amanti del mare che affollano la stupenda spiaggia della Marina Grande. Una posizione d’eccellenza, in cui paesaggio e natura si fondono in un unico grande spettacolo di colori e sensazioni. Vivere il mare in questo fazzoletto incantato regala i privilegi di un’acqua cristallina, di fondali ricchi di biodiversità, di tramonti indimenticabili attraverso cui scorgere, oltre lo Stretto, l’arcipelago delle isole Eolie.

Volgendo lo sguardo all’orizzonte, magari dall’alto dell’imponente rupe che ospita il maestoso castello Ruffo, in pochi istanti è possibile essere travolti da suggestioni lontanissime nel tempo

e la cui narrazione intreccia, inesorabilmente, storia e mito. E di colpo lo sterminato specchio d’acqua che separa la costa calabra da quella siciliana è teatro delle gesta di Ulisse e dei suoi uomini, lungo la rotta verso Itaca, alle prese con la furia di Scilla, l'infernale mostro marino antropofago capace di afferrare e divorare sei uomini contemporaneamente e la forza dirompente di Cariddi, gigantesco gorgo in grado di inghiottire qualsiasi cosa. Ma c’è anche spazio per la rievocazione delle intense rotte commerciali, delle scorrerie piratesche che hanno funestato queste acque sin dal V secolo a.C., a cominciare dai Tirreni, abilissimi marinai, e poi dai Greci e Romani, fino all’incedere elegante delle spadare intente a perpetuare il rito della caccia al pescespada.

Quattro porzioni di territorio concorrono a formare l’assetto urbano di Scilla, ovvero quattro differenti anime ciascuna contraddistinta da una propria connotazione storica e sociale.

Cuore pulsante e autentico del paese, il quartiere San Giorgio racchiude il centro storico, dalla piazza San Rocco adagiata su un costone di roccia a strapiombo da cui si dischiude una vista mozzafiato sullo Stretto di Messina, fino all’antico abitato di Bastìa, dalle caratteristiche casette basse

che si affacciano su ripidi vicoletti. Prettamente residenziale, Jeracari, completa invece la parte alta di Scilla. Sinonimo d’estate è poi la Marina Grande che ospita il lungomare e la grande spiaggia che durante la bella stagione si accende dei colori vivaci che caratterizzano gli stabilimenti balneari. Un meraviglioso litorale incastonato tra il Belvedere Morselli e la gigantesca rocca su cui sorge il Castello Ruffo. Scrigno prezioso è infine Chianalea, la piccola Venezia del sud, antico rione marinaro dalle tipiche viuzze e caset

te adagiate sul mare.

Momento clou per Scilla è, naturalmente, la stagione estiva in cui la spiaggia della Marina Grande accoglie tantissimi turisti in cerca di sole e mare incontaminato. Ma la perla della Costa Viola deve la sua grande ca

pacità attrattiva anche alla rinomata tradizione enogastronomica, legata in primis al pescespada, che trova la sua massima espressione nei numerosi ristoranti, localini tipici, angoli dedicati allo street food e stabilimenti balneari. Un tuffo nella storia è assicurato dalla visita del Castello Ruffo, posto sulla cima della scogliera che separa Chianalea da Marina Grande, è un luogo che regala un panorama di impareggiabile bellezza. La fortezza, inoltre, ospita Scilla Jazz Festival, evento di grande caratura artistica e culturale.

Imperdibili, inoltre, sono le esperienze di tipo naturalistico come quelle che è possibile vivere a Punta Pacì, località dalle acque limpidissime e dai fondali

alti, ricchi di flora e di fauna, ideali per gli appassionati di diving e immersioni. I più temerari possono spingersi fino a Cala delle Rondini; zona isolata e di difficile accesso, custodisce un ambiente paradisiaco e incontaminato.

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