Maggio 2015 Rivista internazionale di volo libero
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Matt Gerdes ci descrive dettagliatamente il volo con la tuta alare
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TRAIETTORIA Matt Gerdes al Brevent Foto: Alex Buisse
MAGGIO 2015
SOMMARIO
Mondiali di deltaplano Antoine Boisellier non è tornato a casa solo con la medaglia d’argento, ma anche con molte foto belle
Un paio di ali ed una preghiera Cosa si prova a saltare dall’ Eiger con una tuta alare? Matt Gerdes ci porta sulla parete, e salta
Aloha Volare dall’altra parte del Mondo... Il fotografo Jorge Atramiz ci guida in un tour delle bellissime Hawaii
Seguendo il Tieté ‘Un giorno saremo diversi.’ Lu Marini vola 1,100km lungo uno dei fiumi più inquinati del Brasile
PRIMAVERA NELLE ALPI Alla Stubai Cup in Marzo Foto: Josef Nindl www.jnphoto.info
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Gradient Aspen 5 ‘Questa è una vela allungata!’ Marcus King prova questa EN C di fascia alta, dalla gestione intuitiva
Mac Para Elan Confort, classe e prestazioni – Avrà veramente tutto ciò questo EN C? Lo proviamo in volo
Air Design Rise 2 SL L’Editore Ed Ewing porta in Sud America il nuovo EN B di fascia alta, prodotto da Air Design, e sparisce per sempre
Mac Para Charger A tutto gas. Jeff Goin prova la nuova vela PPG full reflex di Mac Para - base / intermedia
LAUNCH - Editoriale10&12 - Gallery 14 - Nel Core 20 - BASE - News 22 - Il pilota del mese 38 - Il mio parere 40 - Appuntamenti 42 - IQ - Icaristics 46 - Metereologia 48 Attimi digitali 50 - Jon Chambers 52 - Toolbox 54 -Jeff Goin 56 - Lettera da.. 58 -100 Destinazioni - Foto Masterclass 102 - MORE - Recensioni 104 - SkyJunkies 130 SOMMARIO CROSS COUNTRY 159
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LAUNCH
COMPAGNI DI BATTAGLIA T
FATTO E DOCUMENTATO Abbiamo trovato il primo giorno di primavera in Inghilterra, veleggiato senza fine nell’aria della Colombia, e volato con gli avvoltoi in Francia. Eccovi alcune foto fatte in quei giorni. Foto: Ed Ewing / Charlie King / Marcus King / Hugh Miller / Brian Steele
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utti noi abbiamo guardato dei filmati,
un ventoso decollo delle Alpi Francesi. Qualche volta
milioni di noi li hanno guardati. Un salto
abbiamo volato in parapendio insieme, ma i suoi
con la tuta alare è uno spettacolo caratterizzato
occhi da falco e la sua bravura in termica gli hanno
da immagini forti. I praticanti lo chiamano volo
consentito di guadagnare subito quota e sparire
radente (Proximity flying), perchè riescono ad
dalla mia visuale ancor prima che riuscissi a sedermi
avvicinarsi molto al terreno. Sembra addirittura che
nell’imbrago. Possiede un’abilità ed un talento innati
sfiorino la cima degli alberi o la neve, e scappino
anche per il volo con la tuta alare. Scrivere è un’altra
via. Guardarli, è molto emozionante. Vedere volare
delle sue doti, ed è così bravo con le parole, che
dal vivo un pilota di tuta alare, che sfreccia a 200
riesce a condurci nella scena e nella sua mente già
km/hr sopra di voi, vi farà sobbalzare, ancor prima
dal millisecondo dopo lo stacco, facendo sembrare
che vi siate resi conto di quanto stia succedendo.
che il tempo rallenti tutto d’un colpo. Altre parti
Noi tutti voliamo dei velivoli sperimentali. I primi
della rivista contengono invece molte recensioni
deltaplani furono costruiti con il bamboo e nastro
sui materiali, utili ai piloti dell’emisfero Nord che si
adesivo ed i parapendii erano paracaduti da lancio
preparano all’ ormai incipiente stagione. Marcus è
con qualche cucitura in più. Il nostro sport si è
stato nelle Alpi, Jeff in giro per la Florida con il suo
evoluto grazie alla sperimentazione, all’ innovazione
paramotore, ed io sono stato nei bellissimi cieli del
e alla propensione a correre dei rischi. Questo è
Sud America, a termicare con tutto il mio cuore. E’
il motivo per cui questo numero in qualche modo
stata dura,credetemi, ma qualcuno lo deve pur fare!
diverge dalla nostra principale passione e vi conduce
Non credo che andrò tanto presto con Matt
in un viaggio intimo e profondo nel mondo del
sull’Eiger, anche se uno dei miei obiettivi è quello
volo con la tuta alare. Perchè questi ragazzi stanno
di volarci con il parapendio, un giorno. Come
sperimentando, aprono le loro ali e volano. Capire
sottolinea Jeff Goin nel suo articolo, l’estremo per un
le loro motivazioni significa capire le loro imprese.
pilota, è la normalità per un altro. Intanto, aspetto
Matt Gerdes ha volato in parapendio per anni,
una giornata con tanto sole, basi alte e calma di
prima che la passione per la tuta alare prendesse il
vento. Forse ci vediamo in volo, lo spero proprio.
sopravvento. La sua storia non poteva che iniziare in
Ed Ewing - editor@xcmag.com
CROSS COUNTRY 159 LAUNCH
Picture: Thomas Senf | Location: Jungfrauregion, Switzerland
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COLLABORATORI In the core since 1988
Allen Weynberg ha imparato a volare nel Galles del
Antoine Boisselier vola moltissimo: deltaplano,
Nord nel 1994. Padre di tre figli, negli ultimi venti anni
parapendio e vele da speed. Prima dei mondiali di
ha saputo mantenere la sua presenza nei cieli sopra il
delta gli abbiamo chiesto di fare qualche foto per noi in
Regno Unito, l’Europa e l’Australia. Insegnante a tempo
Messico. Non solo e’ tornato in Francia con una quantità
pieno nel Nord Queensland, vola ogni volta che gli è
enorme di foto, ma ha anche vinto la medaglia d’argento,
possibile. Vedi Lettera da.. pag 58
arrivando secondo! Vedi pag.60.
Direttore: Ed Ewing Direttore associato, designer: Marcus King Vicedirettore: Charlie King Colonnisti: Bruce Goldsmith, Honza Rejmanek, Jon Chambers, Dean Eldridge, Jeff Goin Pubblicità: Verity Sowden Abbonamenti: Verity Sowden e Clodagh Duggan Amministrazione: Carol Harrison Editore: Hugh Miller Traduzione: Roberto Alberti e Frigerio Sabrina Cross Country International Ltd Tollgate, Beddingham, Lewes BN8 6JZ, UK Tel: +44 (0) 1273 256 090 Fax: +44 (0) 1273 784 976 Direttore: editor@xcmag.com News: news@xcmag.com Pubblicità: advertising@xcmag.com Servizio clienti: office@xcmedia.com
COLLABORATORI
Cross Country si basa sul contributo dei piloti di tutto il mondo. Vogliate inviare i vostri articoli, notizie, idee e foto a editor@xcmag.com. Siamo curiosi di vederle. Vedi xcmag.com/con-
Jorge Atramiz è un istruttore e bipostista, guida e
Lu Marini, brasiliano, svolge regolarmente avventure
fotografo. Per questo non smette mai di viaggiare.
in paramotore, con una troupe televisiva al seguito.
Originario del Venezuela ora vive alle Hawaii, dove fa
Vola dal 1993. Ha fondato l’Associazione Brasiliana di
trekking, esplorazioni e vola il più possibile. Gli abbiamo
Paramotore nel 2007. Il suo ultimo importante viaggio
chiesto di farci da Cicerone in questa isola bellissima, e
lo ha portato nel cuore di San Paolo e lungo il fiume
che si finanzia attraverso gli abbonamenti e il web
lo ha fatto. Vedi Aloha, pag 84
Tiete, per 1100 km. Pag 92.
shop. Pubblica 10 numeri per anno, nelle versioni
Air Design RISE 2 SL
SE VENITE ALLE HAWAII PREPARATEVI A CAMMINARE E SCALARE. NE VALE LA PENA! Salutate le Hawaii, pag 84
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Ero sicuro che avrei preso uno scossone nel sottovento. Infatti, sentii il sottovento, e subito dopo lo scossone. Recensione pag 114
tribute.
IL VOSTRO SUPPORTO
Cross Country è una pubblicazione internazionale
digitale e cartacea. Grazie per far sì che questo accada e continui. Visitate www.xcmag.com per i dettagli.
ONLINE
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LA LEGGE
Cross Country (ISSN No: 03.1080, USPS No: 024-612) è pubblicato 10 volte l’anno da Cross Country International e distribuito negli USA da SPP, 17B S Middlesex Ave, Monroe NJ 08831. Posta periodica pagata a New Brunswick, NJ. Responsabile spedizioni : spedire cambio di indirizzo a Cross Country, 17B S Middlesex Ave, Monroe NJ 08831. Si applicano le leggi globali del copyright. Le opinioni in questa rivista non necessariamente rispecchiano quelle di Cross Country.
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DIVISI IN QUATTRO Team Freestyle presente alla Stubai Cup, Austria, in marzo. “Condizioni perfette!”, ci hanno detto. Foto: Michel Ferrer
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LA LUNGA CORSA Il lago svedese Runn ghiaccia ogni inverno. Con 50km di pista di pattinaggio su ghiaccio, i piloti possono far strisciare i loro piedi per lunghe distanze. Fotografo: Henrik Yngvesson
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IN GIRO PER LE DUNE Giocando nelle dune della costa fiamminga, vicino alla cittĂ belga di Koksijde. Foto: Yannick Lemort
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NEL CORE
IL SOLE DELL’EMISFERO SUD Porterville, Sud Africa Foto: Felix Woelk
GUARDANDO A SUD Mentre i piloti delle Alpi si allenano per la stagione ormai prossima,
Copperton, South Africa
andiamo a vedere cosa è successo nell’emisfero sud, durante la stagione
In marzo, Josh Degenaar era a Copperton, dove face un volo di 298.72km con
appena trascorsa.
il suo Icepeak 6. A Copperton, Nevil Hulett realizzò nel 2008 il record del
Triangoli d’ inverno in Kerio Se volete fare dei triangoli da 200km in inverno, allora la Kerio Valley, in Kenya, fà al caso vostro. Leone Antonio Pascale ha sfruttato le condizioni
mondo di distanza libera in parapendio, ancora imbattuto. Paragonando le due tracce, si nota che Nevil volò con una media di 67.9km/h in 7h30, mentre Josh volò in una giornata meno ventosa, con una media di 44.64km/h in 6h44.
quasi perfette che solitamente si instaurano a gennaio ed ha realizzato il più
Sfiorato il record del mondo in Brasile
grande triangolo mai fatto qui: 247.84km in 8h41min, il 14 gennaio. Durante il
Avevamo già menzionato i grandi voli di Karel Vejchodsky’s da Tacima :
suo soggiorno di due settimane ha fatto cinque triangoli da più di 220km con
l’ottobre scorso volò 457.73km con una vela EN C (vedi recensione dell’ Aspen
il suo Aspen 5.
5 per maggiori info). Sempre a Tacima, ma in novembre, Donizete Lemos volò
Inseguendo i 400km in Australia
483.78km con il suo Enzo 2 (si tratta del volo più lungo in parapendio mai realizzato decollando a piedi). Non è stato realizzato nessun volo da 500km,
Come riportato nel numero scorso, a Manilla, durante il Manilla XC Camp,
ma questi piloti ci hanno permesso di conoscere Tacima, sito che sino ad ora
sono stati fatti due record. Che Golun e Jason Turner hanno volato 363km con
era poco conosciuto. Sicuramente, molti piloti europei, a caccia di record,
un Delta 2 ed un Alpina 2. L’ undici dicembre, Garth Camac ha realizzato un
saranno là alla fine di quest’anno.
volo di 378km da Greenacres. Nello stesso giorno il pilota di ala rigida, Scott Barrett, ha stabilito il record del mondo di andata a meta dichiarata di 581km.
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Tracce disponibili su www.xcontest.org.
BASE
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Persone Notizie Materiali Eventi
EN
C
AVVENTURA URBANA Alex Villa a San Felix, Medellin, il primo giorno della prima settimana del suo lungo viaggio. Foto: Federico Rios
TOP-LANDING... BIVACCO... E VIA NUOVAMENTE L
e grandi menti la pensano allo stesso modo
cominciarono a camminare in direzione della città
e fu cosi che due team, antagonisti durante
di Risaralada, dove si incontrarono con due piloti
la Red Bull X-Alps, si trovarono e concordarono
locali. Decollarono alle 9 in condizioni buone e
di allenarsi insieme per una spedizione di volo
coprirono circa 90 km in cinque ore, atterrando a
bivacco attraverso la Colombia all’inizio dell’anno
Roldanillo.
Mayer Zapata ed il colombiano Alex Villa, che
Il quinto giorno Alex fece un volo di 100
parteciperà quest’anno all’XAlps per la prima
km raggiungendo la meta: Cali. Tre settimane
volta, furono i primi a completare a gennaio
dopo Alex raggiunse Horacio e Tom a Cali, per
un tragitto di 400 km in 6 giorni, dalla città di
iniziare la traversata da Sud a Nord. Tom, che
Medellin a quella di Cali. Un mese dopo, Alex si
per la quinta volta affronterà l’X-Alps, disse che
unì a Tom de Dorlodot e a Horacio Llorens, e volò
i primi due giorni non furono niente di speciale:
lungo una rotta simile, da Sud a Nord, sempre in
due voli da 27 e 20 km e 43 km di cammino. Il
meno di una settimana.
terzo giorno la meteo migliorò. “ Volammo per
Durante il primo tragitto c’era anche il fotografo
44 km ed il 4 girono fu mitico, con un volo da
Federico Rios.” I primi due giorni Alex ha
118 km terminato con un top landing a 2000
camminato veramente molto” dice Rios.
m, sopra una città chiamata Alegria (allegria).
Decollati da San Felix, sopra Medellin, Alex e
successivo dallo stesso posto.” Il quinto giorno
primi due giorni, a causa del brutto tempo.
volarono per 70 km e fecero nuovamente top su un bel decollo. La loro meta era la città coloniale
valle Pintarva, Alex decollò fronte pendio, con
di Santa Fe de Antioquia, che raggiunsero il
vento da dietro. “La vela era come una biscia” “Ero
giorno successivo, in orbita. “ Arrivammo con
in decollo e trattenevo il respiro” dice Federico.
3000 m così decidemmo di continuare fino a
Mayer decollò sull’altro versante della collina, ma
Medellin.
nessuno dei due volò a lungo. Il quarto giorno si alzarono alle 4 del mattino e
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E’ molto bello atterrare e ridecollare il giorno
Mayer finirono per camminare più di 100 km nei Il terzo giorno, determinati a decollare nella
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Riuscirono così a volare 356 km dei 404 km di tragitto”.
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Alla Nova dicono che il Prion 3 è per tutto: dalla scuola ai voli di cross-country. Semplice da controllare, sia in decollo che in volo. La sua stabilità sugli assi è rassicurante, pur rimanendo agile e preciso nella virata, con delle prestazioni “strabilianti” per la sua categoria. Gli elevatori sono colorati, in modo da combinarsi con quelli della selletta Altus. Le maniglie dei freni possono essere regolate per qualsiasi misura della mano. Omologata EN A in tre taglie: S (75-100kg), M (90-110kg) e L (100-130kg) , con XS (58-85kg previsto) in arrivo a breve. nova-wings.com
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Ozone dichiara che l’Atom 3 sia una delle vele più sicure e facili da pilotare che abbia mai prodotto. La vela scuola è omologata EN A nelle taglie S e M. XXS, XS e L lo saranno a breve www.flyozone.com
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Nova ha aperto uno shop online per vendere abbigliamento e accessori. Se il vostro rivenditore di zona non ha la vostra taglia, verificate la disponibilità online. www.nova-wings.com/en/shop
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GIN ha aggiornato il suo EN-B Carrera. Afferma che il Carrera+ sia più rilassante e facile in aria mossa. Da aprile sarà disponibile un kit di aggiornamento (elevatori e cordini) per coloro che hanno il Carrera. www.gingliders.com
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SWING NEXUS
Swing Nexus è costruito per andare veloce, il che significa volare distante. La casa sostiene abbia un’ efficienza di 10+ ed una stabilità che lo rende efficiente anche in aria mossa, ed afferma che sia “Costruito per le condizioni difficili”. Si tratta di una vela affidabile ed intuitiva, destinata a piloti amatoriali con esperienza ed a piloti di cross-country a caccia di record. Sono omologate tre taglie LTF/EN C, mentre è in corso quella della XS. www.swing.de
EN
A
OZONE MOJO 5 Il Mojo 5 avrebbe potuto essere la quinta ripetizione della loro vela EN A. Invece si tratta di un nuovo progetto, dice Ozone, migliorato in ogni aspetto. Una vela soldida e sicura, più leggera, facile in decollo, più rilassante e divertente in volo, con una virata precisa. “Pensata per i neofiti, ma divertente per tutti”, la taglia M è omologata EN A. Seguiranno le altre quattro taglie. www.flyozone.com
AXIS VENUS 4
Axis ha prgettato il Venus 4 per i piloti di XC più esigenti. Una vela a tre linee, con un profilo sharknose. Axis sostiene che questa vela EN D associ un’ impressionante sicurezza passiva con prestazioni da classe CCC, rendendola una valida scelta anche per piloti competitori che vogliono un po più di sicurezza. Nel novembre 2014 Vitek Fedra ha volato 406km a Quixada, Brasile, dando dimostrazione delle sue abilità. Il Venus 4 è omologato EN D dalla taglia S a L. Seguiranno XS e XL. Ricordati di mettere sempre il casco.
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BASE
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PESI PIUMA
Lo Skin di Niviuk, ed ancor più la sua leggerissima sorella, Skin Plume, sono vele ultra leggere mono superficie. L’azienda dice abbiano le prestazioni di una vela da scuola, siano facili da pilotare e si gonfino senza fatica, anche senza vento. Ideate per l’ hike-and-fly, girano bene in termica, hanno un’efficienza “soprendente” ed una buona gamma di velocità, con 12cm di corsa dell’acceleratore. Disponibile nelle taglie 16, 18 and 20m2,, con la più piccola che pesa 2.3kg, mentre la versione Plume pesa appena 1.5kg. www.niviuk.com
OOPS!
BGD ha creato un paracadute a calotta rientrante chiamato Oops.
ULTRALIGHT FLYING OBJECT
Disponibile in quattro taglie, con un tasso di caduta max. di 5.5m/s. www.flybgd.com
L’ UFO è un parapendio mono superficie da 16m2 per avventure in montagna, di AirDesign. Pesa
solo 1.7kg e AD dice abbia una buona velocità e
durata. Le sue caratteristiche di volo sono simili a
quelle di un parapendio convenzionale, anche se il feedback è più diretto e meno smorzato.
AD lo raccomanda a piloti con esperienze
pregresse sulle minivele. Il decollo è ”l’essenza
della semplicità”, dicono, e la velocità di trim è di circa 37km/h (a 85kg), e 43km/h accelerato. www.ad-gliders.com
NIVIUK OCTAGON Niviuk ha creato un paracadute a forma ottagonale, realizzata in collaborazione con Vital Parachutes. La Octagon è leggera (1.39kg M), ed offre una discesa costante, con poca oscillazione e con un rateo di discesa massimo di 4.9m/s. Disponibile in sei taglie. www.niviuk.com
SYRIDE LIBRO DEI VOLI Il libro di volo online di Syride
contiene le tracce GPS di voli fatti nel mondo. Ricerca per luogo o per pilota, è un valido strumento per conoscere nuovi luoghi. C’è anche un’ app Android live tracking. L’adesione è gratuita. www.syride.com
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IN GITA INSIEME
La vela superleggera Hike di AirDesign pesa solo 5.3kg. Con i suoi 35m2, la vela è omologata EN B per uso singolo e biposto, con un range di peso da 110-180kg. AD dice che decolla ed atterra facilmente in spazi rispetti, è veloce e precisa, agile anche quando poco caricata. Realizzata con materiali leggeri ma duraturi, è costruita in modo semplice in modo da ottenere dimensioni ridotte una volta ripiegata. Tutti i cordini sono sguainati per risparmiare peso. www.ad-gliders.com
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‘AERODINAMICA VERAMENTE EFFICIENTE’
Sol dice che la loro nuova CXC Pro sia la più sofisticata selletta che abbiano mai realizzato. Concepita per le gare e i voli di cross di lunga durata, è stata realizzata per avere un’ efficiente aerodinamica insieme al confort ed alla sicurezza. Omologata EN ed LTF può montare due emergenze. Sol la reputa la selletta sdraiata con la miglior protezione dorsale sul mercato. Inoltre è dotata di un contenitore frontale removibile da 8 lt per la zavorra, una tasca per la sacca dell’acqua, un porta radio e molto spazio nel retro. Disponibile in tre taglie. www.solparagliders.com.br
KORTELL KOLIBRI PRO Kolibri Pro è una versione da 827g della Kolibri, ideata per i piloti dell’ X-Alps. Ha una struttura in Dyneema, un rivestimento in tessuto leggero, un acceleratore, l’emergenza ventrale, la protezione con airbag, i softlinks e molto spazio nella tasca posteriore. www.korteldesign.com
SKYWALK RANGE X-ALPS
Pesando “meno di 1000g”, la Range X-Alps è “un imbrago estremo per una gara estrema”. E’ omologato, veloce da indossare ed ha molto spazio nella tasca. www.skywalk.info
LYNX AGGIORNAMENTO Lynx Avionics ha annunciato che è disponibile l’aggiornamento del Active Noise Reduction (ANR) per le cuffie con sistema Micro System, prodotte dal 2004. Il costo è di £145 – contattare. www.lynx-avionics.com
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CROSS COUNTRY 159 BASE
IMBRAGO DA SOGNO PER XC DI NOVA
Somnium (termine che significa sogno in latino) è il nuovo imbrago da cross-country di Nova. Per ridurre il rollio ed avere una miglior efficienza Nova ha pensato di realizzarla con i cosciali separati e senza tavoletta. Il tubo aerodinamico ha una protezione in schiuma ed un sistema di airbag che offrono un’ ottima protezione. Disponibile in tre taglie, la M pesa solo 3.9kg.
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LITTLE CLOUD GRASSHOPPER
La simpatica “Cavalletta” di Little Cloud’ è una selletta sdraiata senza fibbie, per ridurre il rischio di decollare senza agganciarsi. Il contenitore dell’emergenza è facile da estrarre, ed è chiuso con sei perni che evitano l’apertura accidentale. L’emergenza è montata direttamente sul pettorale dell’imbrago. L’ imbrago offre un ecccellente comfort, stabilità e supporto in volo. Omologato EN, è diponibile in due taglie. La taglia più grande pesa soli 3.3kg. Il casco, al momento non è in vendita. www.littlecloud.fr
BGD SNUG PER TUTTI
Snug è una selletta semplice per tutti i tipi di volo, dal cross country al freestyle. BGD afferma di aver realizzato un imbrago molto versatile, pur avendo ridotto al minimo il peso. Disponibile nelle vistose combinazioni giallo/blu e rosso/nero. Vanta una bella forma aerodinamica ed un sistema di semi incroci, una protezione dorsale in schiuma ed un contenitore dell’emergenza sotto la seduta e facile da estrarre. Certificata EN è diponibile in tre taglie. La taglia M pesa soli 3.3kg. www,flybgd.com
BASE
IN BREVE MONDIAL AIR PARAMOTORE
Il festival francese di paramotore è tornato! Mondial Air Paramoteur si svolgerà a Blois, nella Francia centrale, dal 19 al 21 giugno 2015. www.mondialairparamoteur.com
X-ONE TRIKE
X-One è il nuovo trike monoposto del costruttore tedesco Fresh Breeze. Disponibile con una scelta di motori, è dotato di un serbatorio da 28 litri, che puà dare un’autonomia di volo fino a 9 ore. Tutte le ruote hanno sospensioni con corsa da 25 cm e ammortizzatori. L’asse posteriore è largo 175 cm ed è molto stabile. E’ disponibile con gomme da strada o fuori strada. www.fresh-breeze.de
BLACKHAWK AIRMAX 220
THOR SUPPORTO MOTORI
Blackhawk Paramotors USA dice che la
Polini Motori ha realizzato un
seconda generazione dell’ Airmax 220 è
nuovo supporto per permettere
più potente (30 HP) ed ha un
ai loro motori Thor 200 e 250 di
funzionamento piu omogeneo
essere montati e funzionare in
dell’originale. Raffreddato ad aria forzata,
modalità traente sugli ultraleggeri.
ha un nuovo sistema di tubi per ridurre le
www.polini.com
vibrazioni e l’usura. L’ Airmax 220 porta fino a 170kg, ed è indicato sia per il decollo a piedi che con il carrello.
www.blackhawkparamotor.com
PLUTO 3
Il Pluto 3 di Axis è una vela EN B di fascia bassa, per volo vibero ed a motore. Un 4 linee con profilo sharknose. Ha il 38% in meno di lunghezza totale dei cordini del Pluto 2, offre maggior confort, miglior pilotaggio e maggior prestazioni. www.axispara.cz
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SELLETA DA PARAMOTORE CON COSCIALI SEPARATI Apco ha realizzato una selletta con cosciali separati per i
paramotoristi. Il design ed il peso inferiore a 1.5kg consentono di decollare agilmente, poichè il pilota, seduto più vicino al motore, prova una sensazione di maggior leggerezza a terra. Anche in aria lo spostamento del peso è più facile, sopratutto per gli slalomisti. L’isolamento rimovibile a cerniera assorbe le vibrazioni del motore. Anche il contenitore dell’emergenza può essere rimosso grazie ad una cerniera. Disponibile in taglia unica con schienale estendibile e con agganci alti e bassi. www.apcoaviation.com
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SETTING FUTURE STANDARDS FOR 1974 APCO launches serial production of hang gliders
1986 1st generation paraglider hits production
1995 Bagheera the glider of champions
2004 1st paramotor world records
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2014 Vista III the latest creation
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T-40
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una gamma di capi tecnici leggeri da montagna: giacche, pantaloni, maglie e top. Disponibili presso i loro distributori o l’online shop, quest’anno i capi verranno messi a dura prova durante l’ X-Alps. www.skywalk.info
ICARO AQUILA
La nuova vela freestyle di Icaro, Aquila, è la prima vela ad avere il nuovo schema di colori basato sul loro logo a stella alpina. Icaro dice che Aquila è l’unione dell’agilità, della velocità e della dinamicità di una vela da acro con la salita in termica e la maneggevolezza di una vela di alto livello. Con una elevata sicurezza passiva ed un alta resistenza alle chiusure, è di facile utilizzo in condizioni difficili. La vela è destinata a piloti di vele intermedie, ma anche i piloti esperti apprezzerano la sua
CONCERTINA NOVA
La sacca di ripiegamento concertina della Nova è realizzata con
manegevolezza e le sue prestazioni. Disponibile in tre colori, taglie 18, 20 e 22m2. Omologata EN D taglie 20 e 22 m2..
www.icaro-paragliders.de
tessuto impermeabile ed inserti in rete per la traspirazione. Dispone di una tasca integrata per gli elevatori ed una cinghia di compressione. Disponibile in due taglie. www.nova-wings.com
CUMBRIA FLIGHT PARK
Il guru dei SIV, Jocky Sanderson, ha aperto un nuovo centro di volo a Keswick, nel distretto del Lake District. Offre corsi di parapendio, voli biposto, una sala conferenze ed un ristorante. Jocky dice, “Piloti, famiglie, e tutti sono benvenuti per volare, cenare o semplicemente rilassarsi con noi”. www.theflightpark.com
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AIRDESIGN RIDE 2
AirDesign ha aggiornato il biposto Ride, migliorandone le caratteristiche in decollo e la maneggevolezza. AD dice che il Ride 2 è molto reattivo ed estremamente ben equilibrato. Vira con un minimo sforzo, come un monoposto, e le virate strette sono semplici. La riduzione dello sforzo sui freni la rende più piacevole, mantenendo una sensazione di solidità.La pressione sui freni aumenta progressivamente fino al punto di stallo per un’ atterraggio morbido. Il Ride 2 è omologato LTF / EN B nella taglia 38m2. www.ad-gliders.com
BASE
BRASILE IN BREVE
CIAO BRASILE! Volando a Governador Valadares, foto a sinistra, ed il team brasiliano promotore del mondiale di deltaplano.
Il Brasile saluta i Mondiali
Accordo tra Cross Country e ABVL
2017. Si disputeranno a Brasilia dal 6 al 19 Agosto 2017, con un Pre-mondiale
rinnovato il loro accordo, che prevede di distribuire una copia della versione
dal 28 Agosto al 5 September 2015. La decisione è stata presa in febbraio,
digitale della rivista Cross Country in portoghese. Tradotta da Elisa Eisenlohr
durante l’assemblea annuale della CIVL a Belgrado.
( che vive a Rio, nelle vicinanze del decollo di Sao Conrado), la rivista ha gli
Il luogo è un classico sito di volo. I piloti possono atterrare nel centro della
stessi contenuti della versione inglese. La nuova partnership vedrà le notizie
città, capitale del Brasile. Chico Santos, presidente dell’ABVL ( Associazione
riguardanti il Brasile in una pagina dedicata (questa!) su ogni numero. Per
Brasiliana di Volo Libero) ha detto che si tratta di un “ulteriore passo avanti per
ricevere la rivista i soci ABVL possono accedere con il loro numero di tessera al
questo sport nel nostro paese.” In Brasile sono stati realizzati molti record, sia
sito www.abvl.com.br/login.
nel deltaplano che nel parapendio, e l’associazione nazionale vuole “assicurarsi
Benvenuto Brasile!
Il Brasile è stato scelto per ospitare i Campionati Mondiali di deltaplano nel
che i piloti brasiliani abbiano le migliori opportunità per raggiungere il loro vero potenziale” , ha detto Chico. “Più grande è la sfida da affrontare, come gareggiare con piloti di levatura mondiale, più impareranno.”
Frank Brown vince i GV Open
Frank Brown ha vinto la prima parte del Campionato Nazionale Brasiliano di Parapendio, che si è svolto a Governador Valadares nella prima settimana di marzo. Volava un GIN Boomerang 10. Sul podio con lui c’erano Rio Rafael Saladini (Boom 10), in seconda posizione, e Tony Negreiros (Enzo 2) in terza. La classifica femminile ha visto sul gradino più alto Silvina Marti con Ozone Delta 2, Claudia Otilia seconda e Rosaine Schin terza. Si sono disputate sei task valide, 52.4km, 61.7km, 57.8km, 51km, 86.7km and 63.2km.
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CROSS COUNTRY 159 BASE
In marzo l’Associazione Brasiliana di Volo Libero ABVL e Cross Country hanno
PP
G
CORREVA L’ANNO 25 anni fa La propaganda della terza edizione del Lucky
partecipanti volava
Strike Open diceva così: “la gara di parapendio
con l’emergenza e
più accattivante”. Tenutasi a Verbier, in Svizzera,
che l’assicurazione
vi parteciparono 177 piloti e tutti avevano
infortuni avrebbe
qualcosa da imparare. Durante la prima task, 10
dovuto esssere
persone furono ricoverate in ospedale e 15
obbligatoria. C’era
atterrarono su un albero. Nonostante le radio
gente con i CXC della
fossero proibite, molti competitori le usavano.
Nova e i Firebird Ninja. Xavier Remond disse che
L’elisoccorso sarebbe certo servito, se si fosse
il livello dei piloti era alto. Robbie Whittal volò
conosciuta la posizione dei piloti e se si fosse
per 76 km con un Black Magic, un materasso
riusciti a parlare con loro. Durante il debrifieng
volante che definì “terribile”. Tutti avevano
l’organizzazione si rese conto che solo il 30% dei
ancora molto da imparare.
10 anni fa Jimmy Hall amava volare in parapendio, lanciarsi
3700 m e poi tutta
con il paracadute e fare Base jumping. (Vedi
quella quota per fare
articolo di Matt Gerdes a pag.68). Jimmy amava
acrobazia:
la vita e riusciva a trovare una soluzione per ogni
immaginatevi il
cosa. 10 anni fa inventò il Paradiving. Consisteva
divertimento. Jimmy
nel lanciarsi da un aereo a 3700 m, con la sua
aveva studiato un
attrezzatura da paracadutismo, per poi aprire il
rimedio per qualsiasi
suo Ozone Vulcan, contenuto in una sacca da lui
anomalia e ricontrollato più volte il tutto.
modificata (“una di tutte quelle cose che mi
Raccontò che, al momento di aprire, la paura “era
spaventano”), a 120 km/hr. Jimmy aveva installato
stata rimpiazzata da una grande curiosità di
una sorta di cursore per rallentare la caduta e
vedere cosa sarebbe successo”. E credo sia proprio
preservare la vela. Quindici minuti per arrivare a
ciò che si debba fare.
Com’era allora...
Com’è adesso
Rel
axe t o R d Way efle x
FINA
L
www .MAC PA mailb ox@m RA.com ac Nel 1990, il Black Magic, progettato da Bruce Goldsmith, era una vela “Intermedia ma performante”. Allungamento 3.4. Oggi, il Base della BGD, sempre progettato da Bruce G, ha un allungamento 5.68
para. cz
FLY PE IN FINA AC LE
+
BASE
ACRO NELLE ALPI C
laire Mercuriot, una talentuosa pilotessa acro francese, in un servizio fotografico in
inverno con il pilota di biposto Clement Favy ed il fotografo sportivo Alex Buisse. “Ci siamo diretti all’ Aiguille du Midi, sopra Chamonix. Abbiamo veleggiato per venti minuti al tramonto.” Nativa di Chamonix, l’acro non è la sua unica passione’. In luglio sarà in Kyrgyzstan, per un lungo viaggio di volo bivacco attraverso le aree remote dell’Asia centrale. Bon vol, come dicono in Francia! Foto: Alex Buisse.
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CROSS COUNTRY 159 BASE
IL PILOTA DEL MESE
NICK NEYNENS E’ stata una bellissima stagione di volo in Nuova Zelanda, con grandi voli e triangoli da record.
ATTREZZATURA LEGGERA Tutto quello che serve per attraversare le Alpi del Sud Foto: Anna Gannett
un biglietto stagionale ed usarlo nei 950 rifugi presenti sul territorio e mantenuti dal dipartimento della
Durante la preparazione per l’ X-Alps 2015, il pilota
Conservazione. Dormivo vestito da volo. Sovrapantaloni,
locale, Nick Neynens, ha volato l’intera catena delle
una maglia in lana ed una giacca in pile, per non parlare
Alpi meridionali dell’isola del Sud, in soli sei giorni.
the original
delle calze di lana del Kyrgyzstan, che diventano
muffole, ed un passamontagna per avere calore in più. Ho portato con me più cibo che potevo.
Ho portato con me mappe plastificate in formato
le mie condizioni, le provviste e la motivazione me lo
conformazione del terreno, studiare i passaggi cruciali ed
L’ intento era quello di andare tanto lontano quanto permettessero. Volevo acquisire esperienza di volo
A3 dell’isola Sud, perfette per comprendere la avere una visione generale di dove andare.
bivacco in condizioni mutevoli e divertirmi esplorando nuovi territori. Mi sono portato cibo altamente energetico che non richiedesse tempo nella preparazione. Arachidi e burro di arachidi, cioccolato,
barrette di muesli e muesli in scatola, caramelle,
Per la navigazione a terra ho usato il mio telefono
Android con Outdoor Atlas che puo contenere le
mappe LINZ nella cache (gratis da Land Information New Zealand). Oruxmaps è meno leggibile, ma avevo un file con tutti i rifugi caricati. Prima di avventurasi nelle
nocciole allo zenzero, cocco in fiocchi, uvetta
aree remote è consigliabile conoscere la posizione dei
secca, pane e formaggio per i primi giorni.
rifugi, dei sentieri e dei ponti.
C’è acqua ovunque in Nuova Zelanda, quindi mi sono preso solo una bottiglia da mezzo litro, il che talvolta mi
Ci sono stati due giorni favorevoli
ha fatto sentire un pò assetato, ma facevo in modo di
in cui ho volato 130 e 140 km.
reidratarmi correttamente almeno una volta al giorno
Una parte di me sperava di battere il record nazionale
Sono partito da Nelson Lakes il 10 Febbraio e sei giorni
avevo sacrificato, volando il giorno del compleanno della
più tardi sono arrivato a Wanaka. Il settimo giorno ho
fatto il volo che ha otttenuto il piu alto punteggio mai realizzato in Nuova Zelanda.
working load limit
di 170 km, ma ero comunque felice perchè il jolly che
mia fidanzata, mi mi aveva consentito di stabilire il mio record personale di distanza libera.
Un “quasi” triangolo
di 145 km, in un area della Nuova Zelanda che per me è
Nonostante io sia abituato alle giornate frizzanti, non
la più bella al mondo.
mi aspettavo di trovare aria tanto mossa e turbolenta.
Tutta la mia attrezzatura era superleggera.
decollando sovraccarico in una valle stretta e chiusa, alla
Ho volato un Ozone LM5, con la selletta Lightness di Advance ed un’ emergenza leggera della Sup’Air.
La mia strumentazione includeva uno Spot messenger,
La parte piu difficile del volo è stata la partenza,
ricerca di una termica di sottovento. Inizialmente avevo paura di ciò che avrei trovato, ma una volta decollato tutto è andato bene.
con un intervallo della traccia di 10 minuti, che dava
Il terzo giorno c’era vento da Nord-Ovest, l’equivalente
la possibilità alle persone a casa di intrattenersi e
del foehn in Europa. Dopo un volo di poco conto
provava che stavo anche camminando!! Avevo ridotto
alla mattina, ho esaminato attentamente la cartina ed
anche l’utilizzo del mio piccolo telefono cellulare per
ho deciso di volare seguento una linea chiave nelle
risparmiare batteria e per via del fatto che c’era poco
montagne ed è andata bene! La linea era sensata, ma
durante tutta la settimana, non ha mai avuto bisogno di
realizzarla in condizioni di vento difficili.
campo ovunque. Avevo anche un vario BlueFly che, essere ricaricato. Avevo un sacco a pelo Mountain Hardware, un
materassino da spedizione ed un lenzuolo. In genere cerco di arrivare ad un rifugio in modo da non dovermi avvolgere nella vela. In Nuova Zelanda si può acquistare
ciò che mi ha dato veramente soddisfazione è stato
Sono sempre stato scettico riguardo i voli da un punto A ad un punto B con il solo scopo di arrivarvi a tutti i costi, ma quando ho raggiunto Wanaka, volando sopra la mia
terra, ho avuto la conferma che per me questo è il posto più bello al mondo.
peguet.fr Made in France
BASE LA VOCE DI PASCAL CAMPBELL-JONES
PARABATIX E PILONI
SILVER SURFER ‘Divertente, spettacolare e sicuro..’ Foto: Noelie Macario / Parabatix.com
Il fondatore di Parabatix, Pascal Cambell-Jones,
prendere decisioni rapide ed efficaci.
pubblicato nell’ultimo numero sui consigli per volare
In definitiva si tratta di una cosa per piloti
ci racconta la sua opinione in merito all’articolo
tra i piloni, avvalendosi di una maggior abilità e minor velocità.
esperti, anche se tutti, con la pratica, possono
immaginate dove effettuerete la successiva, controllate la vostra perdita di quota abbinando motore, freno e spostamento del peso. Pian piano acquisirete confidenza e farete manovre più strette
acquisire una certa padronanza.
e omogenee.
Tutto sta nel volare bassi ed essere in grado di
Aggiungete piloni o alberi al percorso.
significato: volare bassi intorno a degli ostacoli.
vicini al terreno, senza perdere il controllo. Per
girarvi intorno a bassa quota. Potete acquistare un
Si tratta di un vero pilotaggio reattivo. La visione,
cominciare dovete essere in grado di volare sempre
pilone per circa 600/800 Euro.
i sensi, la coordinazione cervello-mani-freno e
più bassi. Seguite sentieri o tracce di animali per
l’uso dell’acceleratore. C’è un sacco da imparare;
acquisire una maggior confidenza nel pilotare
traiettoria, spinta, velocità, gestione della quota
sempre più vicini al terreno, tenendo d’occhio
quando si è bassi, per non parlare dello stress nel
ciò che sta davanti. Durante una virata, e mentre
Piloni, slalom, freestyle, volo di precisione, volo dinamico – tutte queste parole hanno lo stesso
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CROSS COUNTRY 159 BASE
eseguire tranquillamente virate con molta energia
Posizionateli in uno spazio aperto e cominciate a
Una volta che avete imparato a trascinare i piedi a terra e a gestire il vostro acceleratore, volando
nel contempo bassi, per prendere un oggetto sul
terreno, potrete allora considerare di alzare la posta in gioco partecipando a delle gare, mostrare le vostre abilità al mondo intero ed ambire al podio! I piloti del Parabatix Sky Race hanno lanciato una
Quando abbiamo creato Parabatix, una delle
nostre priorità è stata quella di non volere un evento basato sulla velocità assoluta. Non potevamo correre il rischio che i ragazzi volassero piccole vele e grandi motori veloci e
nuova moda. L’ obbiettivo era quello di ridare vigore
pericolosi. Così ci siamo preoccupati di concepire
alle gare tradizionali di paramotore, trasformandole
un evento aereo che incoraggiasse i piloti a volare
in una specie di show, da tenersi in aree aperte al
con un binomio vela/motore ben bilanciato, in
pubblico per mostrare il paramotore al mondo!
modo da permettere loro di volare lenti quando
Ho inventato il Parabatix nel 2010, grazie anche
necessario, come pure volare veloci per andare bene durante le prove di precisione. Ad esempio,
allo stimolo e al supporto di alcuni dei più forti
raccogliere un Batixball in un mezzo giro, fare un
piloti al mondo, incluso Mathieu Rouanet, Jerome
atterraggio di precisione o un touch and go in una
Pommier e il defunto Julius Gee.
piccola scatola. Cinque anni dopo l’inizio del nostro
Potete vedere voi stessi video emozionanti ed articoli su www.Parabatix.com. Alcuni dei video
hanno più di un milione di visualizzazioni. Questo dimostra l’enorme interesse globale nel nostro sport. Infatti molte persone vorrebbero imparare a volare a questo livello. I piloti di Parabatix mangiano, dormono e
vivono volando con il paramotore e Parabatix quasi
sport, abbiamo visto molti organizzatori di eventi che tentano di copiarci, ma penso che non abbiano afferrato il concetto. Attualmente ci sono molti eventi basati sulla pura
velocità che costringono i piloti a volare in situazioni pericolose, talvolta in aria turbolenta, e sopra il terreno a tutta velocita con vele estremamente piccole, da soli 15mq. Con una velocità al suolo così alta, nel caso si commetta un errore o si abbia
ogni giorno. Proprio ora cerchiamo, invitiamo e
una chiusura o si spenga il motore con vento in
formiamo i piloti che crediamo abbiano le capacità
coda, non si tratterebbe solo di qualche semplice
per il Parabatix e che quindi diventano ambasciatori
graffio o di un telaio stortato. Mi preoccupa il fatto
del nostro sport. Non solo sono piloti forti, ma si
che questi eventi di velocità assoluta allontanino
esibiscono durante le manifestazioni. Partecipano
chiuque voglia provare, poichè nessuno vuole
regolarmente alle sessioni di allenamento del
prendersi grossi rischi volando cosi velocemente
Parabatix per aggiornarsi sulle regole di sicurezza e
vicino al terreno.
per provare nuove coreografie degli spettacoli aerei. Il nostro obbiettivo è avere ‘lo sponsor’ in modo
Lo scopo di Parabatix è promuovere il
nostro sport e introdurre le persone al mondo
da poter organizzare una serie di eventi Parabatix
dell’aviazione in modo competitivo,divertente,
Sky Race nel mondo. Questo significherebbe creare
spettacolare e sicuro!
centri di allenamento di Parabatix e organizzare eventi nazionali. Parabatix è un potente strumento di promozione e stiamo incominciando a riscuotere
Siamo ancora agli inizi e, nonostante l’entusiasmo, vi consiglio di volare consapevoli dei vostri limiti e
molto interesse. Molte persone iniziano e vogliono
della lunghezza della vela, per sapere a che distanza
dare il loro contributo, quindi potremmo quasi
si può raggirare un pilone. Perfezionate le vostre
esserci.
competenze compiendo piccoli passi alla volta. L’esperienza maturata nel tempo è tanto importante quanto la pratica. Divertitevi!
BASE
APPUNTAMENTI
CONDIZIONI PRIMAVERILI... L’edizione passata del Bornes to Fly si è disputata sotto la neve ed è stata dura. Foto: Michel Farrugia
14-17 Maggio
Bornes to Fly
Una gara di tre giorni con due bivacchi. Partendo dalle rive del lago di Annecy, in Francia, i piloti devono completare un tragitto tra i 100km-250km, stabilito in base delle condizioni. Il percorso si conclude tornando al punto di partenza. Live tracking e molte info online. www.bornestofly.fr/en
13-17 Maggio 14-17 Maggio Endless Footdrag, St André Open 2015, Arkansas (Paramotore) France (Deltaplano) La Endless Footdrag celebra il suo decimo
Uno dei grandi successi nel
15-18 Maggio North South Paragliding Cup, UK Evento etichettato come ‘Il rotolino
Dopo tre anni di assenza, il R&R
anno con un festival del volo di cinque giorni.
calendario di eventi europei degli
di pancetta delle competizioni di
vede i piloti unirsi di nuovo per
Il sito consta di un’ enorme tenuta che offre
ultimi anni. FAI, Cat 2 per le classi 1
parapendio’, ha ottenuto enorme
“migrare’ da Quest Air, in Florida, a
ettari di terreno erboso per manovre a bassa
e 5, si prevede attrarrà oltre 60 piloti,
successo negli ultimi anni, con
Nord, verso la Georgia e la Carolina
quota. E’ possibile conseguire il brevetto di
ed è nel calendario del team svizzero.
task da 170km ed epici voli
del Sud. Ogni giorno task da 80-
trike, prendere semplici lezioni o ottenere
Aspettatevi grandi voli nello scenario
sopra la Scozia. Previsti oltre 30
200km, con arrivo e traino dalle piste
conversioni di brevetti. Possibilità di volo
classico dei cieli delle Alpi nel sud
piloti e simpatizzanti. Si volerà
lungo il percorso. E lo spettacolo
libero. Solo $35.
della Francia.
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CROSS COUNTRY 159 BASE
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IL CUORE ACRO DEL SOLAR IMPULSE. Decollo e atterraggio avvengono di notte per evitare le turbolenze e i venti sopra i 18km/h. L’aereo sale a 8,500m durante il giorno e scende a 1,500m alla notte per risparmiare energia.
17,248 pannelli solari rivestono l’intera superficie e sono sottili come un capello umano
Il cockpit ha spazio per una persona ed una schiuma lo isola termicamente contro le temperature estreme. Un allarme, inserito nel tessuto nella manica, vibrando avverte il pilota se l’aereo si inclina più di cinque gradi. Un pilota automatico controlla l’aereo ed il pilota, permettendogli di dormire a piccoli intervalli.
Pesa 2300kg ed ha una potenza massima di 70HP (quattro motori da17.5HP). L’intero aereo è realizzato in fibra di carbonio, tre volte più leggera di un foglio di carta.
Totalmente azionato a energia solare il Solar Impulse 2 ha un’apertura alare di 72 m – più ampia di quella di un Boeing 747
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CROSS COUNTRY 159 IQ
L’energia è immagazzinata in batterie ai polimeri di litio. Pesano 633kg – poco più del 25% del peso totale
vinse la sua prima gara. Socio fondatore della
Federezione Svizzera di deltaplano, negli anni
a seguire si fece notare durante delle esibizioni aeree, lanciandosi da una mongolfiera con il
suo delta. All’età di 21 anni, lasciati gli studi di medicina, inseguì per tre anni il suo sogno del
volo libero, che allora includeva anche il trike a Un esclusivo motore brushless aziona i propulsori, con un’ efficienza del 97%. La velocità minima è di 36km/h, la massima è 90km/h al livello del mare
motore, importato in Svizzera. Conquistato dal trike, lottò duramente per evitrare il divieto che
sarebbe entrato in vigore contro gli ultraleggeri per motivi ambientali. Come segno di protesta,
C
oncepito alla fine del secolo scorso, il progetto Solar
Impulse è un tentativo di volare
intorno al mondo con un aereo
a energia solare. Decollando da
Abu Dhabi, il 9 marzo, ha completato
le prime due tratte arrivando in India a
Ahmedabad, prima di attraversarla fino a
Varanasi. Si tratta di compiere 13 rotte, volando
in momenti diversi nell’arco di sei mesi. Il
volo più lungo senza soste sarà la traversata
del Pacifico, che durerà cinque giorni. I piloti
Bertrand Picard e Andrè Borschberg, voleranno una tratta ciascuno per darsi il cambio
in cabina di pilotaggio, dove può stare un
solo pilota. Entrambi sono stati allenati a fare
joga ed hanno imparato una tecnica per fare dei
sonnellini da 20 min massimo, in modo da poter sopportare i lunghi periodi nell’angusta cabina di pilotaggio.
Bertrand Picard è molto conosciuto nel mondo dell’aviazione. E’ stato il primo uomo ad aver
circumnavigato il mondo su una mongolfiera
senza effettuare alcun scalo. Nel 1999, insieme all’inglese Brian Jones, completò l’impresa
in poco meno di 20 giorni, ma le sue origini in qualità di pilota risalgono agli albori del moderno volo libero.
Come tutti i bravi aviatori del mondo, Bertrand, cominciò la sua carriera volando con il
deltaplano. Nel 1974, a soli 16 anni, fu amore
a prima vista con questo sport praticato nelle
Alpi. Imparò velocemente dai suoi amici, anche se, durante il suo primo volo finì per atterrare sul tetto di uno chalet svizzero. Dimenticata presto quest’esperienza, l’anno seccessivo
volò sopra le Alpi svizzere fino in Italia. Una
dimostrazione che lo portò in tribunale. Ripresi gli studi di medicina, continuò a volare in
deltaplano e nel 1985 divenne campione del
mondo di acrobazia. Continuò con l’acrobazia e iniziò con il parapendio fino alla fine della decade. Secondo quanto riportato sul suo
sito “eseguì il suo ultimo loop al castello di
Oex, nel gennaio 1992”, prima di riporre il suo delta per concentrarsi, prima sulla traversata dell’ Atlantico, e poi sul giro del mondo, in mongolfiera.
L’ acrobazia in deltaplano rimase comunque una fonte di ispirazione nelle sua carriera di psichiatra. “ Mi ha fatto capire come le
prestaziononi dipendano principalmente dal
livello di conoscenza di stessi che ognuno di noi ha in ogni momento,” affermò.
Quindici anni di progettazione, con l’ingegnere Borschberg, per tentare di circumnavigare il pianeta con un aereo ad energia solare,
cominciano ora ad attirare l’interesse di grandi aziende, di politici e della gente comune ed ottenere il loro sostegno.
Con una tecnologia d’avanguardia, un messaggio di emissioni zero ed un’ immagine di un’ azienda tanto importante quanto una banca svizzera, il Solar Impulse 2 dovrebbe completare il suo
viaggio ritornando ad atterrare ad Abu Dhabi, in un giorno di agosto di
quest’ anno. Non sono richiesti i looping.
GUARDA ONLINE
I voli acro di Bertrand Picard www.goo.gl/0YYqbo
IQ
BRUCE GOLDSMITH ICARISTICS
CAPIRE LA RIAPERTURA DI UNA VELA
L
pRIAPERTURA Una vela da competizione subisce una grossa chiusura appena dopo il decollo, ai recenti campionati del mondo. La semiala destra si chiude e la semiala sinistra sta per chiudersi, ma la vela si comporta bene ed il pilota controlla la situazione, e continua a volare. Foto: James Pagram
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CROSS COUNTRY 159 IQ
a gente parla spesso di come e perché le vele si chiudono, ma nessuno mai
Riapertura progressiva La riapertura progressiva di una vela è la
parla di come si riaprono. Ci sono diversi
miglior reazione in termini di sicurezza.
tipi di riapertura e possono fare una grande
Immaginiamo che una vela si chiuda del 60%.
differenza in termini di sicurezza. Quando la
Riaprendosi progressivamente, la vela inizia a
vela si chiude ci sono tre tipi di conseguenze:
riaprirsi lentamente, riducendo la chiusura dal 60 al 50 al 40 al 30 al 20 al 10%, fino a che non
1. La riapertura progressiva
sarà totalmente in pressione. Questa riapertura
2. La riapertura violenta
progressiva può avvenire nel giro di qualche
3. La vela non si riapre perché la parte
secondo o impiegare sino a 15 secondi. Questa
chiusa è impigliata.
reazione ad una chiusura è normale e sicura. E’ l’aria che, passando dalla parte aperta, attraverso i fori delle centine, va progressivamente a rigonfiare la parte chiusa. Nelle immagini al rallentatore, si nota
Bruce Goldsmith vola dagli anni ‘80. E’ stato due volte campione britannico di deltaplano e tre volte campione britannico di parapendio, e Campione del mondo di parapendio nel 2007. Progetta parapendii da 20 anni.
che in realtà l’aria passa vicino al retro della
causando una rotazione a destra. Con il pilota che
sono meno pericolose di quelle che si riaprono
vela durante una riapertura progressiva.
gira a sinistra e la vela che gira a destra, si avrà
violentemente.
la ricetta perfetta perchè il pilota abbia un twist,
Riapertura violenta
creando una situazione pericolosa ( la vela non
Le cause della riapertura violenta
Una riapertura violenta può accadere ad ogni tipo
verrebbe omologata se accadesse durante il test
di parapendio, ma alcune vela hanno una maggior
di volo). L’altro risultato del Gegenklapper è una
La causa più frequente è dovuta al fatto che parte
tendenza di altre. La riapertura violenta in sé
chiusura frontale mentre la vela picchia. Durante
dell’estremita, o il cassone vicino all’estremita,
non rappresenta un problema, ma ciò che avviene
i test questo viene definito effetto a cascata e la
prende aria ed inizia ad aprirsi prima del resto
dopo lo può diventare, soprattutto se la vela
vela non verrebbe omologata. A questo punto
della vela. Le riapertura è talmente violenta che
picchia in avanti nel contempo. Se la picchiata è
penserete che le vele omologate non subiscano
avviene con un fragoroso BANG! Mi è capitato
contenuta, e non accade nient’altro, si continua
riaperture violente abbinate ad una forte
di vedere alcuni cordini rotti a causa di una
a volare senza alcun problema. Tuttavia, una
picchiata. Ebbene sì, la maggior parte delle vele
riapertura violenta.
riapertura violenta può dar luogo a due differenti
che mostrano questo comportamento vengono
situazioni pericolose, se avviene in concomitanza
bocciate. Tuttavia, durante l’omologazione non
ad una picchiata della vela in fase di riapertura.
sempre prestano attenzione a questo problema e
In Germania la chiamano ‘Gegenklapper’
si preoccupano maggiormente della dimensione
che abbiano una marcata tendenza a picchiare
-‘controbattere’ , ma non credo ci sia un termine
della chiusura. Per omologare una vela le
e/o ad avere una riapertura violenta.
per dirlo in inglese, quindi i test pilot usano
chiusure vengono provocate appositamente, nella
Sfortunatamente potete scoprire se una vela ha
l’espressione tedesca. ‘Gegenklapper’ significa
realtà invece le chiusure si verificano in tutte le
questa tendenza solo guardando i filmati dei test
che la semiala opposta si chiude appena dopo
forme e le misure.
di omologazione o qualche SIV. Pochi piloti
il collasso della prima semiala. Approfondiamo
Nessuna riapertura
esattamente quanto descritto. Immaginiamo di
Cosa possiamo fare
Veramente non molto. Suggerisco di evitare vele
hanno questa opportunità. Diversamente state attenti e cercate di capire cos’è la riapertura
Alcune vele hanno difficoltà a riaprirsi,
violenta. In volo pilotate attivamente e siate
inizieranno a ruotare a sinistra. Poi la semiala
sostanzialmente per il fatto che i fori presenti nelle
preparati a fermare le chiusure prima che
di sinistra si riapre con un’apertura violenta e
centine sono troppo piccoli. In fase di riapertura
accadano. La prevenzione in questo caso è
picchia in avanti. Questo causa un angolo di
la vela ha bisogno di essere aiutata con un paio
sicuramente meglio della cura.
incidenza negativa all’estremità destra, che andrà
di pompate di freni. Questo non rappresenta
a chiudersi. Ora arriva il problema. Il pilota sta
un problema. Lo è solo per le vele di categoria
ruotando a sinistra, l’estremità di destra si chiude
inferiore. Secondo me, le vele che non si riaprono
avere una chiusura a sinistra, la vela ed il pilota
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HONZA REJMANEK METEOROLOGIA
JET STREAKS
JET STREAKS Sono aree localizzate con venti sostenutissimi, racchiuse all’interno del jet stream. Nella carta a lato, che mostra un jet streak sopra l’Asia dell’ Est, è previsto che in Giappone si verificherà una caduta di pressione barica, dovuta alla divergenza dei venti in quota.
Jet streaks All’interno del jet stream si trovano aree con venti più forti, chiamati jet streaks. Il motivo per cui esistono i jet streaks è dovuto al fatto che il gradiente barico al livello del jet stream,~10,000m, non è identico ovunque. Zone in cui una massa d’aria fredda è sufficientemente vicina ad una massa d’aria calda, saranno caratterizzate da un elevato gradiente barico a livello del jet stream, con conseguenti jet streaks. I jet streaks si muovono e cambiano in continuazione, anche se ad una velocità di gran lunga inferiore a quella dei venti presenti al loro interno. Più specificatamente, un vento di 100 km/
ell’ultimo numero abbiamo introdotto il
N
Bilanciamento geostrofico
concetto per cui i movimenti verticali su
Generalmente, ai livelli alti della troposfera, i
interno fino a 200 km/hr, per via della presenza di un
larga scala nella troposfera sono in mezzo a due
venti soffiano paralleli alle isobare, in quanto non
forte gradiente barico, per poi uscire e decelerare a
superfici: Il terreno e la tropopausa, la sommità della
condizionati dall’atrito della superficie terrestre.
100 km/hr, poichè il vento entra in un’area dove il
troposfera. La forte stabilità nella parte alta della
Il gradiente barico è contrastato da una forza di
gradiente barico è meno marcato.
stratosfera genera una barriera invisibile ed elastica.
ugual intensità, chiamata la Forza di Coriolis.
Quindi, la convergenza orizzontale o la divergenza
Il bilanciamento delle due forze è chiamato il
accelerato da un gradiente barico più forte,
in quota portano rispettivamente aria discendente
bilanciamento geostrofico. Il vento che soffia
può impiegare fino a sei ore per raggiungere il
o ascendente nella troposfera. Le zone soggette ad
parallelo alla isobare è chiamato vento geostrofico.
bilanciamento geostrofico. Durante questo tempo
aria ascendente o discendente possono variare in
La sua intensità varia in funzione del gradiente
il vento ha la tendenza ad incrociare le isobare.
larghezza, da alcune centinaia di metri a più di mille
barico. Maggiore è il gradiente, più forte è il vento.
Questa componente del vento è chiamata vento
chilometri. Da notare che il rateo di salita o discesa è
Tuttavia, il bilanciamento geostrofico si verifica solo
ageostrofico. Tracciando nel grafico la componente
generalmente nell’ordine di centimetri per secondo,
quando il flusso è lineare, senza nessuna curvatura,
ageostrofica dei venti alle alte quote, le aree di
circa 100 volte più lento del rateo che troviamo nelle
e senza nessuna accelerazione o decelerazione. Nello
convergenza e divergenza diventeranno molto più
termiche. La domanda viene spontanea:”Perchè
scorso numero abbiamo visto come l’aria, che scorre
evidenti.
ci interessa?” Questa leggera discendenza non
attraverso basse e alte pressioni, viene influenzata
comprometterà la nostra efficienza, e tantomeno
dalla forza centrifuga. In una bassa pressione il vento
Divergenze-convergenze
questa lieve ascendenza sarà determinante per
rallenta perché la forza centrifuga è contrapposta
Una linea passante per il centro di un jet streak
rimanere in aria o meno. Vero, ma il fatto che questa
alla forza del gradiente barico. Inoltre, in una bassa
viene chiamata asse del jet streak. La massa d’aria
situazione condiziona una vasta area, significa che
pressione, il vento è più debole di quello che ci si
che circola lungo questo asse risente la maggior
gioca un ruolo fondamentale nel tipo di meteo che
aspetta, a causa del gradiente barico. Viene chiamato
accelerazione al suo ingresso e decelerazione in
avremo al nostro sito di volo.
vento sub-geostrofico. La situazione opposta si
uscita, rispetto a quella più lontana dall’asse. Come
verifica in presenza di un’ alta pressione, dove il
detto in precedenza, i venti in accelerazione e
vento è super-geostrofico.
decelerazione incrociano le isobare, in quanto non è
hr può entrare in un jet streak, e accelerare al suo
Quando il vento entra in una zona in cui viene
presente un bilanciamento geostofico. Quindi, la maggior quantità di flusso d’aria che
48
CROSS COUNTRY 159 METEOROLOGY
Il metereologo Honza Rejmanek è un pilota di parapendio dal 1993. Ha partecipato a quattro edizioni della Red Bull X-Alps, arrivando terzo nel 2008. Vive in California.
incrocia le isobare si troverà sull’asse, nelle zone di
va schiarendo, per via del riscaldamento e della
ingresso ed uscita.
diminuzione di umidità, legata all’ abbassamento
Ne conseguono aree di convergenza e di
della massa d’aria a tutte le quote.
divergenza ad ogni estremità del jet steak. Vista
La divergenza in alto deve essere colmata con aria
dall’alto e guardando dalla direzione in cui spira il
che sale dal basso. Questo porta ad un abbassamento
vento, la convergenza si troverà all’ingresso
della pressione al suolo e può causare la formazione
dell’estremità sinistra e all’uscita dell’etremità destra,
di una bassa pressione al suolo con i relativi fronti
mentre la divergenza si troverà all’ingresso della
caldi e freddi. Una massa d’aria ascendente tenderà a
estremità destra ed all’uscita dell’estremità sinistra.
sviluppare ampie coperture nuvolose, per via del
Per effetto della convergenza negli strati alti della
raffreddamento dell’aria a tutte le quote e
troposfera, l’aria sottostante discende,
dell’approssimarsi alla temperatura del punto di
incrementando la pressione al suolo e determinando una diververgenza. In pratica significa che il cielo si TROVATE I JET STREAKS Con un minimo di pratica è possibile imparare a riconoscere i jet streaks insieme ai sistemi di bassa ed alta pressione al livello del jet stream. Va osservato il grafico nel range 200-300mb. Saper identificare se l’aria sta salendo o scendendo sopra la vostra zona, è molto utile per stabilire i cambiamenti meteo.
rugiada.
DA GUARDARE Capire il jet stream:
www.goo.gl/HDcHTv e www.goo.gl/rqMhG5 Circolazioni animate del jet streak: www.goo.gl/z08Cya
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NUBI ARCUS Shelf clouds e roll clouds, tutte insieme
MORNING GLORY Le roll cloud (nube a tubo) e le shelf cloud (nube a mensola) sono due tipi diversi di nuvole del genere Arcus, basse ed orizzontali. Le shelf cloud sono associate a fenomeni temporaleschi. L’aria fredda del temporale si disperde più in basso e forma una nuvola. Spesso, ma non sempre, sono collegate al temporale principale. Al contrario, le roll cloud si formano solitamente a causa di correnti di aria fredda provenienti da brezze marine o da fronti freddi. La loro comparsa avviene più raramente rispetto alle shelf cloud. Il tipo di roll cloud più grande e famosa è la Morning Glory, surfata in questa foto da Jonny Durand nel 2009. Si pensa che queste immense roll cloud siano correlate alla circolazione atmosferica (mesoscala 10-1,000km) unita alle brezze marine, che si instaurano intorno alla penisola di Capo York ed al golfo di Carpentaria, nel Queensland, nell’ Australia del Nord. Compaiono regolarmente all’alba, nel mese di ottobre. Piloti di alianti, e talvolta piloti di deltaplani, le volano. In Australia, le Morning Glory possono estendersi fino a 1000 km ed avere uno sviluppo verticale di 2 km, ma spesso si trovano a solo 100 o 200 metri dal suolo. Avanzando a 35-70 km/hr sono troppo veloci per i parapendii, sebbene i paramotoristi le abbiano volate. Foto: Mark Watson/Red Bull Content Pool
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CROSS COUNTRY 159 IQ
DESERT STORM Questo è un esempio estremo dell’unione tra una shelf cloud ed una supercella temporalesca in Namibia, una delle regioni più aride dell’ Africa. La nube si estende fino al livello del suolo per via delle forti dicendenze causate dal temporale. La foto fu scattata il 5 Maggio 2011. Durante questo temporale cadde in un giorno una quantità di pioggia maggiore a tutte le precipitazioni che la regione vede solitamente in un anno intero. Foto: Dr Franck Eckardt, University of Cape Town
ROLL CLOUD NEI CARAIBI Questa roll cloud è stata fotografata al largo della costa caraibica della Colombia, nel febbraio di quest’anno. Le roll cloud sono basse, orizzontali ed hanno una forma a tubo. Sono abbastanza rare e sembrano rotolare su un asse orizontale. Si formano a causa di un’ onda solitaria, chiamata soliton: un’ onda ad una sola cresta. L’aria la risale su una lato e forma la nube, dissolvendosi dietro di essa. Questa nuvola si formò al largo, quando l’aria fredda proveniente dai 5700 m della Sierra Nevada, nell’entroterra di Santa Marta, incontra l’aria calda del mare. Le roll cloud compaiono regolarmente in California, in West Virginia, nel canale della Manica, nelle isole Shetland ed in altri luoghi. Foto: Ed Ewing
TEMPESTA ALL’ORIZZONTE Le shelf cloud sono generalmente correlate a temporali, ma possono formarsi su ogni nube convettiva. Nella parte frontale della nube si nota spesso un movimento di aria ascendente, mentre la parte retrostante appare turbolenta e sfilacciata dal vento. In questo caso aria fredda discendente genera un gust front. Shelf cloud molto basse, delimitate da nubi fractus (frammentate e sfilacciate) e da masse di nuvole contorte in rapido spostamento, sono segnali di una violenta tempesta in arrivo. Questa shelf cloud fu fotografata in Illinois, nel giugno 2013. Foto: Janice Thompson / NOAA Photo Library
IQ
JON CHAMBERS MOUNTAINS
VELOCI PER TUTTO IL GIORNO AFFRETTATEVI QUANDO C’È ‘Imparando a trovare velocemente la parte migliore della termica.’ Negli Aravis, Alpi francesi Foto: Jérôme Maupoint
M
olto è stato scritto sulle riviste di volo
volare veloci per tutto il volo. Se volete iniziare a
saranno ancora ben formate.
libero riguardo alla speed to fly. Per lo più
fare dei voli lunghi, la distanza che percorrerete
A quest’ora tutto è imperniato sullo stare a galla e
si trattava di articoli riguardanti le competizioni,
sarà limitata da due fattori: la quantità di ore
procedere. Con il passare del tempo tutto diventerà
in cui venivano dati consigli su come volare
di volo a disposizione e la velocità con cui
più facile perchè troverete molte più ascendenze.
velocemente in gruppo, come fare uno start e così
progredirete. Nelle giornate ideali le termiche
E’ un po’ come avere una marcia in più. Se vi è
via. In questo articolo, invece, si parla di come
si formano presto. Nelle Alpi, presto significa
chiara questa analogia, significa che è il momento
volare velocemente in montagna durante un volo
generalmente intorno alle 10, ma nel posto giusto
di cambiare marcia, senza passare da un estremo
di cross, perchè credo non se ne sia discusso
e con le condizioni giuste, potrebbe essere anche
all’altro, ma aumentando una marcia alla volta. A
abbastanza.
prima. Dovrete trovarvi su un versante rivolto
metà giornata dovrete aver inserito la marcia più
ad Est e tener duro per la prima ora o più. Non
alta e muovervi velocemente.
In uno dei miei primi articoli scrissi che la
aspettatevi di salire alti e veloci in queste prime
Muoversi velocemente significa salire velocemente
differenza tra volare 50 o 100 km nelle montagne
ore del giorno. Molto probabilmente riuscirete a
quando serve, e solo quando serve.
è dovuta alla pianificazione. Bene, la differenza tra
galleggiare, salendo un po quà e là, ma senza mai
Durante una gara, salire velocemente in un gruppo,
volare 100,150 o 200 è la velocità e la capacità di
guadagnare molta quota, poichè le termiche non
è un’abilità, ma ci sono segnali che indicano i
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CROSS COUNTRY 159 IQ
Jon Chambers vola da 20 anni, ha preso parte nella Red Bull X-Alps due volte. Vive a Ginevra e vola nelle Alpi dovi si diverte a fare biposti con i suoi figli. Ha scritto Hanging in There, un libro sulla X-Alps.
movimenti dell’aria. Soli nelle montagne, non ci
di esse, in modo da riportarsi in quota, dove ci
sopraggiunge l’ombra sulle valli e viene rilasciato
sarà nessun gruppo da tenere d’occhio, ma dovrete
sono le migliori ascendenze. Al termine della
molto calore latente, immagazzinato durante il
imparare a trovare velocemente la parte più forte
giornata le condizioni si affievoliscono.
giorno. Anche l’intensità dei venti di valle e delle
della termica. Ricordatevi i ratei di salita trovati in
Dovete quindi scalare marcia. Restate concentrati
termiche diminuisce, e tutto diventa più liscio. Non
precedenza e, man man che la giornata migliora,
per non abbassarvi troppo, altrimenti perderete un
aspettatevi di salire, ma se manterrete una buona
non accontentatevi di qualcosa di inferiore alla
sacco di tempo per tornare in quota. La fine della
linea, farete delle lunghe planate, specialmente
vostra ultima termica: se siete in un +2 m/s, ed
giornata è molto diversa dal suo inizio. Le termiche
sopra i boschi. Se avevate pianificato bene la rotta,
eravate in un +3 m/s, allargate la vostra ricerca, il
si indeboliscono nel tardo pomeriggio e tendono a
sarà il debole flusso di valle a trasportarvi. Fate il
core da +3m/s sarà lì vicino. Ma soprattutto non
diventare grandi e ampie.
pieno, volate in modo cauto e girate ogni
salite se non serve. Non importa quanto sia forte il
Ora il trucco è sfruttare le ultime termiche fino in
ascendenza che incontrate.
core; avanzare lungo il costone, seguendo una linea
fondo. E’ il momento di rilassarsi e divertirsi a salire
A quest’ora del giorno le termiche salgono dove
portante, risulterà sicuramente più veloce.
il più in alto possibile. Infatti le termiche diventano
non vi aspettererste mai di trovarle. Quando
Solitamente, nelle ore centrali delle giornate sì più ampie, ma sono anche meno frequenti. Se ***UP-21-14-Anzeige-Trango-XC3_Layout Seite 1 migliori, si sale in termica solo prima1di16.12.14 12:46avete calcolato bene, gli ultimi 30 km saranno come attraversare vallate o fare altre transizioni, o dopo
il gioco del vado o non vado. Con il sole basso,
atterrerete, due ore dopo tutti gli altri, godetevi lo sguardo stupito dei vostri amici, convinti che foste atterrati da tempo!
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DECOLLI PARAMOTORE CON VENTO NULLO DECOLLO MATTINIERO Sylvain Dupuis decolla al primo colpo con vento debole a Saint-Thècle, Québec, Canada. Foto: Franck Simmonet
D
iversamente dai nostri cugini parapendisti, per noi paramotoristi il momento migliore per volare è generalmente quando il vento è
Preparate la vela
Con una brezza costante, un piccolo imprevisto durante il gonfiaggio può
assente o debole. Non ci sono rotori e l’aria è calma. Sfortunatamente,
essere facilmente risolto, ma senza vento non sarà così semplice. Assicuratevi
questo piacere ha un prezzo: il talvolta temuto decollo con vento nullo.
di aver controllato tutti i cordini prima di agganciare il motore. Ancorare il
Non dovrebbe rappresentare un vero problema, ma vi suggerisco comunque
motore caldo alla vela prima di imbracarsi, farà risparmiare un po’ di energia
alcuni preziosi consigli. Innanzitutto capita raramente di trovare vento nullo.
per il decollo. Capita spesso di vedere gente con il motore in spalla per 10
Qualche debolo refolo di vento soffia sempre da qualche direzione: scegliete
minuti, mentre sistemano i trim, i moschettoni ecc. ecc. Si tratta di un vero
la più favorevole al decollo. Una fettuccina leggera, legata ad un bastone, darà
spreco di energie. Inoltre, una vela vecchia, floscia e bagnata dalla rugiada
il suo aiuto prezioso alla manica a vento, specialmente se visibile una volta
mattutina, non si gonfierà mai allo stesso modo in cui si gonfia una vela nuova
equipaggiati e pronti al decollo. Avrete bisogno di molto spazio, molto di più
ed asciutta. In queste situazioni siate attenti a non trascinare troppo la vela in
rispetto all’ultimo decollo, quando c’era una bella brezza frontale.
giro mentre vi preparate; alcuni piloti ci stendono addirittura un velo sotto, se la mattina è umido.
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CROSS COUNTRY 159 IQ
APCO Aviation Dean Eldridge ha iniziato a volare in parapendio nel 1995 e ha scoperto il paramotore dieci anni dopo. Istruttore, competitore, test pilot, cameraman aereo e detentore di record del mondo, è anche l’autore di Paramotoring: The Essential Guide.
Prendete velocità
Una volta pronti, i controlli eseguiti, il motore acceso ed i comandi in mano, il momento più critico è portare la vela sopra la testa ed iniziare a correre per prendere velocità. Sembra banale, ma è il momento in cui, in assenza di vento, il decollo potrebbe andare male. Con una sufficiente spinta in avanti, ogni vela dovrebbe gonfiarsi facilmente sopra la testa del pilota, anche se, con alcune, potrebbe occorrere più tempo spingendo maggiormente sulle bretelle delle A. Tuttavia, è prassi comune avvalersi di queste belle macchine portate sulla schiena per creare un pò di ‘brezza artificiale’ durante la partenza. Alcuni piloti mantengono il motore alla massima potenza e si lanciano, spesso con esiti disastrosi, dolorosi e costosi, a meno che non si abbia una buona postura, una gabbia robusta ed una vela molto indulgente. La cosa migliore è avere una postura che consenta di mantenere all’incirca il 50% della potenza, dirigendo il flusso dell’elica direttamente nel centro e leggermente sopra la vela distesa. Dare gas per circa 10 secondi è sufficiente per generare un flusso di aria sopra la vela, che rimane per un paio di secondi dopo aver rilasciato l’acceleratore. E’ un passaggio molto critico. Se si rilascia l’acceleratore e si parte immediatamente, non solo si riduce la possibilità che i cordini vengano risucchiati nella gabbia di protezione dell’elica, ma si ottiene una piccola spinta dalla decelerazione del motore che aiuterà a decollare. La vela beneficierà della brezza ingenerata e salirà magicamente sopra la testa.
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A questo punto è indispensabile iniziare a dare nuovamente gas, mantenendo lo slancio in avanti e guardando dove si sta andando, senza gingillarsi a guardare la vela sopra la testa. Innanzitutto date un pò di velocità alla vela, poi alzate la testa ed assumete una posizione eretta, quasi reclinata. Comincerete a sentirvi alleggeriti. Ora è il momento di dare uno sguardo alla vela per assicurarsi che tutto vada bene, mentre si continua a dare gas e a correre ancora più veloci.
Continuate a correre
L’ultimo momento critico è la fase finale, ossia “continuare a correre!”. Probabilmente sarete un po’ stanchi e senza fiato, ma se la posizione del corpo è corrtta e state dando gas, lasciate che le vostre gambe stiano al passo con la spinta. Un leggero tocco di freni è ciò che vi serve per pedalare maestosamente nell’aria. Ricordatevi di avere un po’ di quota prima di sedervi (il vostro rateo di salita sembrerà più basso, mentre la velocità al suolo incrementerà, rispetto a quando c’è vento), e come sempre, non dimenticate di
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rilasciare i freni per usare le vostre mani per sedervi comodamente. I decolli con vento nullo possono essere divertenti, invece che estenuanti, e se ne avete appena fatto uno bene, che ne dite di farne un altro dopo che siete atterrati?
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LA DIVERSITÀ È L’ESSENZA DELLA VITA TOP LANDING Ryan Southwell e i suoi amici, accampati sulla cima dell’ Eagle Mesa,durante un raduno di volo nella Monument Valley, Ottobre 2013. Foto: Ryan Southwell
N
oi umani cresciamo facendo nuove esperienze, alcuni più di
sarebbe estremo per chiunque. Un altro esempio è atterrare con il
altri, e questo gruppo in particolare. Sebbene si tratti solo di
paramotore in cima ad un piccolo altipiano per accamparsi. Non è banale,
programmi televisivi, è curioso notare come le telenovele piacciano o
considerando quanta roba si trasporta e le conseguenze di un errore.Tutto
non piacciano, proponendo intrighi di una rassicurante monotonia.
sta nella capacità di evitare errori imperdonabili. Bisognerebbe esecitarsi
La maggior parte delle persone pensano che noi facciamo cose estreme, da
a decollare ed atterrare in piccoli spazi, anzichè perfezionarsi nei decolli
pazzi. Se raccontiamo loro una nostra avventura, scuotono la testa ed in
ed atterraggi convenzionali. Un tale volo è un buon esempio di come
tono paternalistico ci dicono “non io” o “sembra divertente, ma no grazie,
alcuni di noi tendono a spingere i loro mezzi al limite o li usano in modi
sto con i piedi per terra” . Va bene così, ognuno la pensa come vuole.
insoliti, che sembrano, e solitamente sono, molto audaci. L’immaginazione
Definire estrema una cosa, è una questione di prospettiva. Per esempio,
ci mantiene vivi, specialmente quando siamo al limite. Immaginiamo un
alcune cose che fanno i parapendisti mi sembrano estreme, altre abbastanza
volo e le possibili conseguenze, valutiamo i rischi e i modi per ridurli al
sensate. Prendiamo lo speedflying; scendere da una montagna con gli sci ed
minimo. La stessa immaginazione può trattenerci dall’esplorare opputunità
un parapendio non sembra male, ma fare manovre a poche decine di metri
che la vita ci offre. E’ un compromesso. L’altopiano è incantevole, ma cosa
dalle rocce? Per me sarebbe sicuramente estremo, considerando il mio livello
succederebbe se inciampassimo al decollo? Le persone che affrontano le
di sciatore, mentre sarebbe normale per chi ha dimestichezza con gli sci. Se
diverse situazioni acquisiscono un enorme bagaglio di esperienze, mentre le
conoscete bene la vela e avete fatto centinaia di manovre, scendere a poche
persone che soccombono ne acquisiscono molto meno. Pensate agli exploit
decine di metri dalle rocce non sarebbe un problema, ma scendere a 10 metri
del produttore Jean-Baptiste Chandelier: in volo sopra un bus, scivolare sulla
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CROSS COUNTRY 159 IQ
Jeff Goin, capitano di aviazione civile è l’autore di Powered Paragliding Bible e produttore della serie di DVD didattici Master Powered Paragliding. Vive in Francia e pilota i 747. Il suo blog è footflyer.com
strada, toccare l’acqua di una piscina. Un pilota esperto di manovre, dotato di incredibile talento, non considera tutto ciò che fa così estremo. Per un pilota che ha poco controllo della vela, sarebbero invece cose impossibili. Ancora una volta si tratta di punti di vista. Alcuni dei miei exploit sono stati chiamati “estremi” , ma sono così diversi da quello che ho visto. L’ esempio più consono è atterrare ed andare sul tetto di un veicolo in movimento. Io e Dean Eldridge lo abbiamo fatto per la serie di video Master PPG. In realtà la velocità del veicolo consente di avere un vento perfettamente laminare, non richiedendo quindi nessuna abilità straordinaria. Sembra sicuramente strano, ma non è estremo. Un altro esempio è giocare con la vela con vento sostenuto, che, in base al luogo e alle condizioni, è a mio avviso molto più pericoloso di andare sul tetto di un’auto. Giocare con la vela, con un vento costante e forte, è totalmente diverso che giocare nel vento pomeridiano del deserto, in mezzo ai dust devil. Questo è veramente pericoloso. Ho osservato alcuni piloti bravi mentre giocavano con la vela nel vento forte. Ho visto Bill Heaner salire un tubo dell’aerazione facendo kiting con la vela, lanciarsi e volare tra le sporgenze di un tetto. Mi ritengo in grado di controllare la vela a terra, ma concordo, è stato estremo. Certamente fare kiting con la vela può essere molto pericoloso, come ho sperimentato personalmente quando un dust devil mi è passato sopra, con il risultato che, per la prima volta nella mia vita, ho passato una giornata all’ospedale. Avrei potuto anche morire. Esistono diverse fasi nella nostra ricerca di stimoli. Troviamo qualche attività che ci piace, la impariamo, diventiamo abbastanza esperti, la pratichiamo intensamente per un periodo, poi smettiamo. Forse un’altra attività, un altro mezzo, qualcosa di diverso, per ridare vigore. Volare è sempre stata la mia passione, e fortunatamente il mio lavoro per molti anni, ma ho cercato instancabilmente nuove esperienze, nuovi velivoli o nuove cose da fare con essi. Prendere latte di pittura volando, per esempio. Dopo aver visto un ragazzo aprire una bottiglia con un elicottero, ho avuto l’ispirazione per fare qualcosa di similie, ma meno rischioso. Con un gancio legato al pattino dell’elicottero, ho cominciato a prendere latte di pittura e a posizionarle su dei blocchi. Ho imparato subito, anche se con un po’ di difficoltà, ma aprire le bottiglie rimarrà un obiettivo per me irraggiungibile. Ma il paramotore è il miglior esempio. Dopo aver imparato i fondamentali di questo sport, ho cominciato ad esplorarne i limiti, prendendo spunto dai piloti più bravi. I parapendii sono mezzi così versatili che si prestano a cose estreme. Siamo diversi, con stimoli diversi, che a volte possono anche condurre a conseguenze nefaste. Dobbiamo stare attenti. Le virate strette a bassa quota, ad esempio, sono divertenti, ma arrivare al punto che l’estremità della vela tocchi per terra si è dimostrato veramente pericoloso. Sono molti i piloti che hanno impattato il suolo. Questo è il prezzo da pagare per il desiderio di cose nuove, ma la passione per il volo è qualcosa di intrigante, che vale la pena conservare. Continuate a sperimentare, ma fate attenzione.
IQ
LETTERA DALL’… AUSTRALIA ALLEN WEYNBERG
SGUARDO AL PASSATO ’E... RILASCIA’ SIV sopra il mare, a Monaco Foto: Ant Green
“
Rilascia, rilascia!” Urla la radio. “Rallenta la
potevo volare. Questi scarponi erano una
io ho volato oggi. E volerò domani, e per sempre,
vela… adesso stalla.”
sorta di segnale segreto, che proclamava la mia
andro più lontano, più in alto e più veloce.” L’estate
Mi sto ribaltando. Disteso nel cielo, anche le mie
nuova passione a chiunque avesse controllato
arrivò e fu stagione per andare in Europa. Un
dite sono aperte per prendere l’aria. “Resisti e
i miei piedi. Quando volavo, quegli scarponi
decollo in gara non è un inizio facile. E’ roba per
rilascia lentamente.”
mi facevano sentire speciale ed invincibile.
matti. Io controllo sempre i piedi; gli ego repressi
Bang! Si riapre, picchia e vola.
Quell’anno, l’inverno fu lungo. Ero uno studente e
armeggiano con gli strumenti, le cartine e, a quei
studiavo a Sheffield, nel Regno Unito. Veleggiavo
tempi, le macchine fotografiche. “Foto della vela in
battito cardiaco è a 120 bpm. Rantolo, tremo, e
sopra le colline ricoperte di neve, evitavo
decollo”, “ Foto della vela in volo con il numero”. Il
cado all’indietro.
acquazzoni, e spesso rimanevo impalato nel vento.
mondo del parapendio era un precursore di inutili
Poi la primavera arrivò, ed un giorno di aprile, mi
selfie, scattati per il punteggio. La fotografia era
sapere se uno è pazzo, devi guardagli i piedi”.
trovai a 900 m. Mentre mi stavo dirigendo verso
importante quanto il volo.
Credetemi, da allora ho visto strane calzature,
la nuvola successiva, vidi una torbiera attraverso
unghie sporche e tatuaggi bizzarri. Lo stesso
gli scarponi. Ricordo con precisione che ero stato
amico mi diede i suoi vecchi scarponi da volo,
al club quella sera. Le mie palpebre sbattevano
parapendio Rainbow, una salopette viola ed un
di un colore sgargiante anni novanta e con
continuamente, ma mi sentivo bene. Abracciavo
vario cha suonava come un’anatra.
la suola spezzata. Li guardavo e sorridevo:
i miei amici e pensavo. ” Voi vi sentite allegri, ma
Sono matto? Come sono capitato qui? Il mio
Una volta un mio amico mi disse: “Se vuoi
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CROSS COUNTRY 159 IQ
Non partecipai alla gara. Avevo un bellissimo
“Devo decollare ora, prima del gruppo, prima
Avete fatto un bel volo o avete una storia da raccontarci? Speditela a ‘Letter from…’ con un massimo di 800 parole, a editor@xcmag.com
che la gara inizi?”
pedalina”. Armeggiai un po’ con i miei scarponi e
quando impattò. Lo vidi rimbalzare. Sul suo
“Si, credo di riuscire a stare in volo.”
con la coda dell’occhio vidi J a tutta velocità subire
profilo di Facebook ora c’è una foto di come è
La prima mezz’ora fu veramente difficile,
una chiusura, poi una cravatta ed infine una
diventato oggi: l’ombra di se stesso, seduto su di
veleggiando a costone e girando nelle bolle.
spirale. “Tira l’emergenza!”. Atterrò senza problemi.
una sedia a rotelle. Vidi la luce trasformarsi in
Quale era il consiglio per questo posto? Ah si,
Cinque minuti dopo il nostro leader disse per
ombra proprio davanti a me. Mai più lontano, mai
non abbassarti dopo il passo. “Così, veleggio
radio: ”ho lanciato l’emergenza e sto andando verso
più in alto. Smisi di volare. Mi trasferii. Non avevo
lungo una sinuosa collina, coperta da erba alta
gli alberi”. Ripensandoci ora non ne sono così
mai volato nei luoghi vicini alla mia nuova casa, ma
e marrone. L’anatra comincia a cantare. Viro
sicuro. E arrivo’ un’altra estate. La nuova vela era
l’idea di farlo era sempre nella mia mente.
ed il volume aumenta, quindi completo la mia
rosa, più tirata, ma era OK. Fu un anno in rosa per
Lentamente, dopo anni di inattività, sono tornato,
virata. La collina si allontana costantemente ed
tutto. Alla fine dell’anno diventai padre di una
con una vela più recente e sicura, con un
il canto continua ininterrotto, fino alle barbule,
bambina. E voi pensate che volare sia importante!
atteggiamento prudente, e con un paio di scarponi
fuori in pianura. Sono così in alto! Plano, salgo,
Feci un bel giro quell’anno. Feci il giro del lago e fu
nuovi. Nessuno era presente al mio volo di
canto, e di nuovo; plano, salgo, canto, e di nuovo.
la volta in cui riuscii a riguadagnare quota dal
bentornato. Feci alcuni voli in quella vacanza.
Dopo un rientro facile dalla città murata, dove
posto più basso che si possa immaginare. Ero già
Avevo una vela in prestito e cantavo nervosamente,
sono atterato, sono tornato in piazza con i miei
allineato all’atterraggio. C’era un pilota davanti a
con i muscoli del mio stomaco contratti come un
scarponi. Nessuno dei miei amici ha vinto la task,
me che, atterrando, innescò una termica enorme.
pezzo di ferro, ed un sapore metallico in bocca.
ma tutti si congratulano con me: ho vinto la mia
Rifeci quota e raggiunsi un pilota che si trovava
Feci alcuni voli di dinamica, lisci e tranquilli, con la
gara! “
sopra di me. Insieme arrivammo a base cumulo ed
vela solida. Con più volavo, con più l’idea di salire a
attraversammo il lago. L’estate, a volte, ha anche un
base mi attirava. Ripensai a come salire in alto, a
passato. La vela dell’anno seguente non fu un
lato oscuro. Rubai una giornata di lavoro, per
volare lontano e veloce, ma soprattutto a tornare
bellissimo arcobaleno. Era una nube tempestosa,
andare a volare. In decollo sembrava una bella
ad atterrare vicino ai miei figli. Feci un corso SIV.
veloce come un fulmine e con un carattere che
giornata, cielo blu e cumuletti. Le montagne
Come fosse un vaccino per piloti, ci si iniettia
sembrava un tuono. Gli scarponi erano ancora
incominciavano a rilasciare le prime bolle. Un mio
qualche chiusura, nella speranza di avere gli
buoni e passavano sopra le pareti alpine e sopra
amico fu strappato da terra e, tirando un freno,
anticorpi necessari per combattere la temuta
vaste zone (per me) remote. Una memorabile
cadde con la vela sgonfia in negativo. Mentre lo
infezione che forse ci colpirà. “Stavolta fallo da
esperienza nelle Alpi avvenne durante un
stavamo aiutando, un altro amico, con la sua vela
solo, stalla.” Tirai i freni, andai indietro, li trattenni
allenamento di voli di cross a cui fui invitato.
nuova e più sicura, decollò e prese la prima
e li rilasciai. Poi, con un sussulto di gioia, mi resi
Durante il traverso della valle, il nostro leader ci
termica. Poi la vela picchiò, virò in negativo verso
conto che stavo volando di nuovo in avanti e non
disse che era giunto il momento di “spingere la
la montagna ed udimmo un grido disumano
all’indietro.
Mi crogiolai nella mia impresa, senza pensare al
Il Messico aveva fatto un sacco di promesse e le ha mantenute, ma è stato un viaggio turbolento. L’italiano Christian Ciech ha vinto la medaglia d’oro, seguito da Antoine Boisselier. Foto: Antoine Boisselier
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NEL CORE Termicando durante i campionati del mondo di deltaplano in Valle de Bravo, Messico
62
C
hristian Ciech ha vinto la ventesima edizione
è stato uno dei mondiali più difficili negli anni. 14
dei Campionati del Mondo di deltalplano a Valle
piloti si sono ritirati, sia momentaneamente che
de Bravo, in Messico. Una Competizione FAI di due
definitivamente, a causa di incidenti o ferite riportate
settimane, che ha regalato ottimi voli e sano agonismo,
durante la gara. Parecchi piloti sono comunque
ma anche forti turbolenze, sobbalzi ed escoriazioni.
ridecollati, dopo essersi ripresi dall’infortunio
Christian ha vinto quattro task, alternandosi in testa
del giorno precedente. Anche lo svizzero Peter
della classica con il francese Antoine Boisselier, che
Neuenschwander, vincitore di una passata edizione
ne ha vinte due. Il mitico pilota austriaco, Manfred
della Superfinale della PWC, e successivamente
Ruhmer, ed il tedesco Gerd Donhuber, hanno vinto
passato al deltaplano, ha dovuto ritirarsi, in seguito
una manche ciascuno. Otto task da oltre di 100
alla rottura di un polso durante la task 4. Per dare
km sono un successo per ogni organizzatore, ma
colore alla gara, il francese Laurent Thevenot, si è
purtroppo la gara si è conclusa con una nota dolente,
capovolto durante la prima task, vicino a El Peñon,
per via di un’ inclemente meteo, con gli ultimi due
l’enorme monolito che contraddistingue la Valle de
giorni di pioggia. Alla premiazione mancava anche
Bravo. Un paio di giorni più tardi, il numero uno al
lo svizzero Christian Voiblet. Era in ospedale, per la
mondo, Johnny Durand, sul suo blog Red Bull scriveva:
rottura di un braccio, avvenuta in fase di atterraggio
“spaventoso, ma per fortuna ha tirato l’emergenza in
durante la task 8. Al suo posto, sul podio, c’era
tempo”. Thevenot è atterrato bene ed ha continuato
un compagno di squadra, con in mano una foto
a gareggiare. Un pilota l’ha definito “il mondiale
di Christian sorridente. Il gruppo di generosi e
più difficile”. Voli ad alte quote, condizioni difficili
amichevoli piloti mascherava il fatto che per molti
e spesso turbolente, lunghi tratti di percorso con
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MESSICO 2015
somma di $640 a testa, per volare verso l’ ORO, aggiungendo i loro nomi a quelli di altri campioni, e si sono diretti a sud, in Messico. Dieci nazioni avevano un team al completo: Italia, Francia, Australia, Austria, USA, Svizzera, Gran Bretagna, Messico, Germania, Spagna e Giappone. L’Italia è tornata a casa con la medaglia d’oro, la Francia con l’argento e l’Australia con il bronzo, battendo l’Austria all’ultimo minuto. Il numero di partecipanti era ridotto di poco più del 10% (rispetto ai 104 piloti dei precedenti campionati del 2013 a Forbes, in Australia) e solo tre erano donne. atterraggi difficoltosi o inesistenti, molti boschi, vento
Un nota positiva è stata l’adozione del live tracking,
forte e planate controvento nel tardo pomeriggio,
che ha permesso di seguire la gara online. La PWCA
venti rotanti in atterraggio, recuperi epici con rientri
ha prestato i suoi tracker ai deltaplanisti ed i risultati
nella notte, hanno contraddistinto questo mondiale,
ottenuti sono stati giudicati per lo più buoni. Il ritardo
conferendo a molti piloti la sensazione di essere in
del live tracking è solitamente di 10 minuti, ma i team
una battaglia. Se aggiungiamo la possible minaccia di
leader hanno chiesto ed ottenuto di ridurre a zero
incontrare persone del cartello della droga, armate
il ritardo, per avere info in tempo reale. Una manna
e pericolose, durante un atterraggio in qualche area
per le squadre, i cui team leader, a terra, erano in
sperduta, ci rendiamo conto che la miscela messicana
grado di vedere gli altri piloti in aria e comunicarne la
era veramente esplosiva!
posizione esatta, ammesso e non concesso che fosse
Ed era prevedibile. I campionati Pre-mondiali dello scorso anno avevano suscitato un sacco di preoccupazioni circa le condizioni turbolente e l’adeguatezza del luogo in quel periodo dell’anno. Valle del Bravo è solitamente volabile da novembre a gennaio, con condizioni che iniziano a diventare
corretta, e purtroppo non era sempre cosi !
CHRISTIAN CIECH, 43 ANNI, ITALIA Delta: Icaro 2000 Laminar Occupazione: Lavora alla Icaro 2000 Medaglia d’oro individuale ai campionati del mondo di deltaplano 2015 in Messico Medaglia d’oro a squadre ai campionati del mondo di deltaplano 2015 in Messico Medaglia d’oro individuale ai Precampionati del mondo di delta 2014, Valle de Bravo, Messico Medaglia d’oro a squadre ai Precampionati del mondo di delta 2014, Valle de Bravo, Messico Medaglia d’oro a squadre ai campionati del mondo di deltaplano nel 2013 (Australia) Medaglia d’oro a squadre ai campionati del mondo di deltaplano nel 2011 (Monte Cucco, Umbria) Medaglia d’argento individuale ai campionati del mondo di deltaplano nel 2011 (Monte Cucco, Umbria) Medaglia d’oro a squadre ai campionati del mondo di deltaplano nel 2009 (Laragne, Francia) Campione del mondo ala rigida nel 2002 e nel 2004 Sette volte campione italiano di deltaplano Medaglia di bronzo ai campionati Euopei di deltaplano nel 1998
forti da febbraio, sino a divenire troppo forti verso metà- fine aprile. Fare una gara a marzo significava essere a rischio. Tuttavia, 90 piloti provenienti da 20 nazioni si sono iscritti. Hanno pagato la cospicua
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CHI DICE COSA “Ancora una volta hanno vinto i migliori, Ciech ha vinto
stanno congratulando con i campioni e con le squadre
quattro task, Boisselier due. I tre piloti migliori sono stati
presenti. Tutti esultano, e Christian Ciech è pronto
gli unici ad arrivare a meta tutti i giorni.”
per la sfida “dell’ice bucket”. E’ un peccato non volare
CIVL News, www.fai.org
l’ultimo giorno, ma va bene così. Sicuramente è la decisione giusta … Con un respiro di sollievo siamo
“Il suo deltaplano si è rovesciato in aria turbolenta.
arrivati alla fine; siamo uno dei pochi team che è
Paragonadolo al surf, suppongo equivalga a cadere in
rimasto illeso”
un’onda. Con la sola differenza che aveva 4.000 m di
Blog del team inglese, flycloud9.co.uk
PLANANDO La gara è stata impegnativa, sia per i piloti che per la loro attrezzatura. Alcuni piloti si sono feriti o hanno danneggiato l’attrezztura durante l’atterraggio, a causa dei venti rotanti EL PENON La classica vista di El Penon, uno dei luoghi caratteristici di Valle de Bravo
caduta libera sotto di lui.” Jonny Durand, in merito al tumble di Laurent Thevenot
“E’ stato un peccato cancellare l’ultima giornata, ma tutti sono felici che Christian Ciech sia il nuovo campione
“Qui, persino alcuni dei migliori piloti hanno rotto la
del mondo. Congratulazioni Christian, per l’ottima e
loro attrezzatura o hanno subito ferite. Mi addolora
costante performance. Sei stato eccezzionale.”
vedere gli amici infortunarsi. Li considero più amici che
Jamie Shelden, naughtylawyertravels.blogspot.com
antagonisti. Ma dispiace anche per gli organizzatori, che soffrono, perché fanno del loro meglio per
“Christian, Antoine e Christian. Wow, solo wow. E’ stato
organizzare un evento sicuro. Le ambulanze, l’elicottero
un onore condividere il cielo con alcuni dei migliori
ed i soccorritori intervengono velocemente. E questo
piloti di tutti i tempi. Congratulazioni. Tutti i primi
perlomeno è un aspetto positivo”
dieci hanno volato in modo impeccabile. Complimenti a
Corinna Schwiegershausen
tutti. Momenti piacevoli, in posti bellissimi e con gente meravigliosa. Questa è l’essenza del deltaplano!”
“Da Valle ci giunge la notizia che sta soffiando un
Jonny Durand, Facebook
forte vento da nord ed il pilota di ultraleggero si rifiuta di volare. E’ finita, questo è il risultato… Si
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CONTROLLI PRE VOLO Jonny Durand discute il tracciato della prima task. Foto: Jamie Shelden
“Trent Brown è riuscito a staccare le suole dalle sue scarpe, tentando di rallentare per non oltrepassare l’atteraggio. Questo è un posto difficile per noi e per l’attrezzatura.”
GENERALE
Jonny Durand, Facebook
1. Christian Ciech (IT, Icaro 2000 Laminar), 7,298
“Non è mai un bene vincere la prima task…”
3. Christian Voiblet (CH, Aeros Combat C), 6,563
Manfred Ruhmer, Facebook “Un festa la scorsa notte è finita all’alba, con il risultato che un pilota francese si è rotto un piede, tentando di tornare a casa camminando sul porfido irregolare delle vie poco illuminate di Valle…”
2. Antoine Boisselier (FR, Icaro 2000 Laminar), 7,185 4. Petr Benes (CZ, Aeros Combat), 6,521 5. Attila Bertok (HU, Moyes RX5), 6,436 NAZIONI 1. Italia, 19,570 2. Francia, 19,115
www.corinnaflies.blogspot.de
3. Australia, 17,881
“E’un pò frustrante il fatto che abbiano cancellato le
VINCITORI DI TASK
ultime due giornate a causa del brutto tempo – Non ho potuto ritentarci. Ma Christian Ciech meritava veremente la vittoria! Abbiamo passato dei bei momenti nei cieli del Messico e questa è la cosa più importante. Sono l’uomo più felice al mondo!”
1 (109km). Christian Ciech (IT) 2 (114.9km). Antoine Boisselier (FR) 3 (94.3km). Christian Ciech (IT) 4 (107.1km). Christian Ciech (IT) 5 (138km). Antoine Boisselier (FR)
Antoine Boisselier, medaglia d’argento
6 (112.8km). Manfred Ruhmer (AT)
I prossimi campionati del mondo di deltaplano si
8 (100.4km). Gerd Donhuber (DE)
svolgeranno nel 2017 a Brasilia, la capitale del Brasile. L’evento si svolgerà nel cuore della città.
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RESULTATI
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7 (107.2km). Christian Ciech (IT)
www.faihgworldmex.com/results.php
UN
PAIO DI ALI E UNA PREGHIERA Il Base jumping con la tuta alare è l’espressione più estrema di uno dei nostri sogni più antichi – volare come un uccello. Matt Gerdes ci conduce dentro la scena
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CROSS COUNTRY 159 BASE
“
Sono in piedi, sul ciglio del crinale, con un gelido vento artico e grido a Jimmy di sbrigarsi. Sto congelando, tremando, curvo su me stesso in attesa di filmare il suo salto, e ancora non so se potrò ancora parlare con lui o se lo vedro’ morire.
”
BASE CROSS COUNTRY 159
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IL PRIMO PASSO Il ponte di Perrine, a Twin Falls, nell’ Idaho, USA, è un sito dove è legale lanciarsi . Avendo un uscita priva di ostacoli è abbastanza facile per imparare il Base jump. Dopo un salto di 150 metri si atterra sulla riva del fiume Snake. I primi lanci documentati da questo ponte sono stati fatti da paracadutisti dell’esercito americano nel 1987, dopo aver effettuato un test lanciando un barile contenente 200 litri di liquido. Dal momento che è legale saltare da qui, è possibile farlo tutto l’anno, senza nessun permesso. Foto: Harry Parker tDOPPIA VISIONE Jake Kilfoyle e Matt Gerdes saltano dal Kiguti, una parete verticale di granito alta 1,000m, sull’isola di Baffin in Canada, nel Maggio 2007. Foto: Jimmy Hall
70
T
utto è iniziato con l’Eiger…e con Jimmy. Ci
che rispettano le regole e la gerarchia. Stabiliscono
trovavamo nelle Alpi Francesi per volare con
delle regole, le rispettano e le fanno rispettare. Nel
il parapendio e, a quel tempo, Jimmy era un novello
paracadutismo l’esperienza e la conoscenza vengono
Base Jumper ed io a malapena sapevo che sport fosse.
spesso associate al numero dei lanci effettuati. Così, un
Era una giornata di Maggio, fredda e ventosa, troppo
paracadutista con 500 lanci è solitamente ritenuto più
ventosa per volare. Ce ne stavamo sdraiati sull’erba a
esperto di uno con 300 lanci, anche se spesso l’opposto
St. Vincent Les Forts. Ad un tratto, mentre guardavo
è altrettanto vero. Dal momento che il regolamento dice
Jimmy ripiegare il suo paracadute da lancio, alzò lo
che un paracadutista necessita un numero X di voli per
sguardo verso di me e, con un fremito di entusiasmo, mi
poter intraprendere una nuova disciplina, c’è sempre
disse che aveva intenzione di saltare dalla parete Nord
qualcuno che controlla il libretto dei lanci prima di
dell’Eiger in agosto. Rimasi stupito e gli chiesi “Pensi sia
concedere il benestare per la nuova attività. Quando
possibile?” “Sì, si fanno molti lanci da là, solo che devi
si ha un problema o una domanda, ci si rivolge ad una
camminare per arrivarci” . Il mio stupore rapidamente
persona che ha piu lanci.
si trasformò in un’eccitante determinazione. “Posso
La maggior parte dei Base Jumpers sono prima di tutto
venire?”, chiesi. “Certamente” mi disse, ma prima devi
esperti paracadutisti. Per tradizione, ai paracadutisti non
imparare il Base Jump.
è permesso nemmeno pensare di passare al Base, se non
Cinque giorni dopo ero seduto su un Pilatus Porter, in attesa di raggiungere l’altitudine di lancio sopra Gap-
dopo aver praticato il paracadutismo per anni ed avere all’attivo centinaia di lanci .
Tallard. Trascorsi a Gap - Tallard solo pochi giorni,
Acquisire i trucchi per gestire sia il paracadute in
con il mio istruttore, Kevin Hardwick, un tranquillo
fase di atterraggio che la posizione del corpo durante la
e pacato signore inglese. In quei giorni feci 11 lanci
caduta libera, richiede molto tempo. Così, con i miei 11
dall’aereo, circa 200 lanci in meno del numero minimo
lanci dall’aero e praticamente senza alcun tempo speso
per iniziare il Base Jumping. Supponevo che con piu
in questa attività, stavo seriamente per infrangere le
di 1000 ore di volo in parapendio e con le mie super-
regole, visto che stavo per passare al Base Jump. Per mia
abilità nelle discipline all’aria aperta tutto sarebbe andato
fortuna avevo molte conoscenze. Un mio caro amico mi
bene. Ero giovane, e stupido. I paracadutisti, con i loro
raccomandò ad un suo caro amico, Greg Nevelo, che
capelli lunghi, la tendenza ad essere di sinistra e la voglia
non solo si rese disponibile ad insegnare ad una persona
di gridare sempre yahoo, sono un gruppo di persone
senza esperienza, ma sottrasse anche molto tempo alle
CROSS COUNTRY 159 BASE
sue attività, sobbarcandosi 17 ore di macchina con me
i miei disturbi neurologici. Durante il salto, mentre i
per andare al ponte di Perrine, in Idaho, dove fare Base
miei piedi facevano un passo nel vuoto e la mia mente
jump era legale e tollerato. Il ponte Perrine congiunge le
si rilassava in uno stato di profonda concentrazione, mi
sponde di una gola, dove, 150 metri più in basso, scorre
chiesi come mai il paracadute impiegasse così tanto
lentamente il fiume Snake. Non è un grande salto, ma
tempo ad aprirsi. Un secondo mi sembrò mezzo minuto
il fatto che si tratti di un posto in cui è legale saltare, la
e, mentre il paracadute si apriva, forzandomi a piegare il
facilità di accesso, il bell’atterraggio in riva al fiume e la
mento verso il petto e lo sguardo verso il basso, realizzai
stessa presenza dell’acqua, ne fanno il luogo ideale per
che ero sceso solamente di soli 50 metri ed avevo piu di
imparare le nozioni base del Base jumping. Sebbene l’
100 m per virare verso l’atterraggio. Atterrai in un prato,
impatto con l’acqua, a 150 km/hr, potrebbe risultare
ma anzichè provare soddisfazione per aver compiuto
fatale nel caso non si aprisse il paracadute, è proprio
qualcosa di meritevole, fui sopraffatto dalla sensazione
l’acqua a garantire un certo grado di protezione in caso di
di aver appena compiuto il primo piccolo passo di un
malfunzionamento o di apertura ritardata. Attualmente
viaggio lungo ed impegnativo. Nei giorni successivi
il ponte di Perrine è la struttura da cui si effettuano il
feci sette salti dal ponte Perrin e poi presi un aereo
maggior numero di primi lanci ed è considerato uno dei
che mi riportò nelle Alpi. Avevo la febbre da Eiger.
salti piu sicuri al mondo, nonostante siano morti negli ultimi 10 anni cinque praticanti. Mentre scavalcavo la
QUANDO ritornai in Europa mi diressi in Austria. Al
ringhiera e vedevo le verdi acque sotto di me, mi sentivo
mio attivo avevo 11 lanci con il paracadute e sette salti
sopraffatto da un 60% di paura, un 30% di eccitazione
come Base jumper. Erano i primi di luglio ed erano
e da un 10% di quel senso di incertezza che spinge a
passate circa sei settimane da quando Jimmy mi disse di
pensare “che cavolo sto facendo qui” . Ufficialmente
darmi da fare. Avevo l’impressione di essere in ritardo
avrei dovuto aver praticato il paracadutismo da mesi,
e di avere meno di due mesi per prepararmi per il salto
se non da anni, ed aver avuto piu di 200 lanci, ma ero
dall’Eiger. Incominciai così a chiedere a miei amici
determinato. Greg era tranquillo, ed io potevo sentire
parapendisti di lasciarmi saltare dai loro biposti. Mike
le sue istruzioni sovrastare il rumore del mio battitto
Schoenherr, un esperto Base jumper della Zillertal,
cardiaco. La mia bocca era secca, le mie mani sudate. Ma
mi portò al ponte Euro e mi diede alcuni consigli. Lo
rimanere lì, immobile, non mi avrebbe certo consentito
conoscevo da anni ma la nostra amicizia si consolidò nel
di provare meno paura, così saltai dal ponte, cadendo nel
tempo, per via del Base, fino al 2008, quando il Base ce
vuoto, nell’aria ferma e senza vento, come se il tempo si
lo portò via. Nelle settimane successive con l’aiuto di
fosse fermato.
alcuni amici, feci qualche salto e tornai anche in Francia per fare dei lanci con il paracadute.
UN CORPO IN CADUTA LIBERA accelera da 0-100
In men che non si dica arrivò Agosto. Me ne stavo lì, in
km/hr in appena 3 secondi. Dopo circa 10 secondi
piedi, sul bordo del mio primo precipizio. E’ opinione
l’accelerazione diventa costante e si precipita verso la
diffusa che la pratica continua e nel tempo del Base
terra a quasi 200 km/hr. E’ curioso notare che, sebbene
porti a morte certa. Nel Base Jump tutto deve essere
durante questa accelerazione il tempo in senso fisico
calcolato al 100% per diventare vecchi. Non dico che
è generalmente statico, la percezione del tempo nella
bisogna fare tutto giusto al 100% o che ogni aspetto di
nostra mente è variabile. Lasciandoci cadere nel vuoto,
ogni situazione debba essere perfetto al 100%. Intendo
a centinaia di metri dal terreno, il tempo si deforma.
dire che quando tutto è detto e fatto correttamente, le
Pensieri che duranto un minuto passano per la testa in
cose dovrebbero andare per il verso giusto. La fortuna
un millisecondo, anche se nel contempo si è talmente
ha salvato un numero incalcolabile di saltatori: semplici
concentrati solo sul salto da non pensare a niente
colpi di fortuna. Il modo migliore di sfruttare la fortuna
altro. Si tratta di un livello di concentrazione tale che
è fare le cose per bene. Se operate con una precisione
puo essere paragonato a quello di un maestro Zen in
del 98%, vi servirà solo il 2% di fortuna. Se operate
profonda meditazione, e tutto quello che dobbiamo
all’ 80%, allora state chiedendo molto al vostro angelo
fare per raggiungerlo è togliersi la vita con un piano B.
custode, probabilmente troppo. Sorprendentemente
La mia mente è costantemente affollata da pensieri, in
Il maggior numero di incidenti mortali è avvenuto
un dialogo interiore incessante che mi ha assillato sin
saltando dalle pareti di roccia. E’ difficile dire se la
dalla mia pre-adolescenza. Ho sempre trovato conforto
maggior parte dei salti avvengono dalle pareti di roccia,
durante situazioni di agitazione ed eccitamento; uno
ma le statistiche ci dicono che le pareti rocciose sono i
stato mentale che ho sempre raggiunto più facilmente
luoghi più mortali (piu del 60% delle fatalità avvenute
praticando l’arrampicata su roccia, lo sci alpinismo o il
dal 1981 sono relative a salti da pareti rocciose). Sarà
kayak fluviale. Quando faccio qualcosa che richiede tutta
forse perchè i Base jumpers sono attratti dall’atmosfera
la mia attenzione per prevenire un grave incidente o la
e dal misticismo delle pareti alpine, ancor prima di
morte, la mia mente è rilassata. Ho capito subito che per
ricevere un’ adeguata formazione saltando dai ponti,
me il Base sarebbe stato il non plus ultra per calmare
o forse è per via dei differenti e difficoltosi terreni che
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molte pareti presentano. Ad ogni modo sono contento
convertire la paura in energia ed usarla per stimolare
di aver ignorato tutto questo quando ero al mio primo
la nostra mente ed il nostro corpo, diventerebbe una
lancio, sull’orlo del precipizio, tecnicamente impreparato
potente alleata per i Base jumpers. Di contro, se la
e totalmente spaventato. Ero con il mio amico Jimmy,
paura dovesse condurci alla paralisi fisica e mentale o
naturalmente. Sono sempre stato con lui, sin dal
ci facesse ritardare le decisioni, saremmo morti. Il mio
momento in cui decisi di incominciare il Base jumping,
cuore batteva forte nel mio petto, il sangue pulsava nei
anche quando lui era a 10.000 km di distanza, a casa
timpani delle mie orecchie. Sentivo le pulsazioni contro
sua, nelle Hawaii, mentre io mi impratichivo saltando
la mia giacca ed il mio battito cardiaco sembrava far
dai parapendii nelle Alpi. Lo informavo sempre circa
roteare i miei occhi fuori dalle orbite. Sebbene sentivo
i miei progressi, desideroso di convincerlo che sarei
che la paura che provavo mi stava portanto al limite
stato pronto per partecipare insieme a lui ed al suo
della paralisi, inspirai profondamente e saltai in avanti.
amico Gray all’imminente trasferta all’Eiger. Ed ecco
Sentii il mio corpo teso e pieno di energia. Mi spinsi in
che arrivammo in Svizzera, io , Jimmy e Gray. Stavamo
avanti con una buona traiettoria, e mi allontanai un po’
in piedi sulla cima di un pilastro di calcare, alto 400
dalla parete prima di aprire il paracadute, ancora alto
m, con l’Eiger incombente solo pochi km dietro di noi,
sopra le piante e nella giusta direzione. Ancor prima di
anche se non in vista. La parete su cui ci trovavamo
essere atterrato sapevo che il mio primo salto da una
era solo l’inizio, una specie di “roba” da ragazzi. Sapevo
parete era stato un successo e volevo disperatamente
che ormai ero dentro fino al collo. Pensavo tra me e me
ripeterlo ancora ed ancora. Desideravo ardentemente
che questo salto doveva andare bene, in modo da essere
che l’Eiger fosse il primo capitolo di una lunga storia.
pronto per l’ Eiger in un paio di settimane. Poi pensai :“andare bene” significa sopravvivere, rimanere illesi.
TRE SETTIMANE DOPO avevo 30 salti e, nonostante
Questo mi fece riflettere, tutto poteva accadere: avrei
fossi ancora un principiante nervoso, avevo raggiunto
potuto inciampare all’uscita e girarmi, perdendo così il
un livello accettabile di controllo e non me la facevo
controllo, oppure avrei potuto saltare sbilanciato, nella
più sotto prima di ogni salto. Il tempo dell’Eiger si
posizione “a testa in giu”, ritrovandomi o di schiena o in
stava avvicinando. Poca neve ricopriva il versante
una capriola instabile, incapace di aprire correttamente
Ovest ed il “Pilz”, un pilastro di roccia staccato dalla
il paracadute. Tutto avrebbe anche potuto andare per
cresta Ovest, non aveva traccia di ghiaccio. Durante le
il verso giusto fino all’apertura del paracadute che, se si
settimane precedenti, mentre io ero intento a migliorare
fosse aperto in direzione della parete, avrei avuto meno
i fondamenti del Base, Jimmy stava lavorando alla fase
di un secondo per compiere un 180° , spiaccicandomi
successiva: la tuta alare. Sotto la supervisione del nostro
sulla parete. Il paracadute avrebbe potuto aprirsi anche
amico di gran lunga piu esperto di noi, Gray Fowler,
nel verso giusto, ma con un nodo sui cordini o con le funi
Jimmy fece i suoi primi salti con la tuta alare ed era
attorcigliate, innescando una spirale incontrollabile fino a
pronto per saltare dall’Eiger con Gray. Ammiravo Jimmy
schiantarmi sulle piante. O forse, avrei anche potuto non
e Gray. Anch’ io avrei voluto saltare con la tuta alare
trovare in tempo la maniglia, impattando sulle piante là
un giorno, ma quel giorno era ancora molto lontano,
sotto, senza neppure aver tirato il paracadute.
poichè non avevo una preparazione sufficiente da
paracadutista. Dovevo fare centinaia di lanci prima di
I MOLTEPLICI MODI con cui avrei potuto morire
poter saltare in sicurezza da una parete con la tuta alare,
affollavano la mia mente. Comprendevo i rischi e
al momento non avevo ancora 20 salti da un aereo.
sapevo cosa dovevo fare per evitarli. Avevo ripiegato il
Per non parlare del fatto che saltare dall’Eiger senza
mio paracadute nel miglior modo possibile, in modo
la tuta alare era sicuramente il livello massima di
da ottenere un ‘apertura senza funi attorcigliate o altri
adrenalina che avrei potuto sopportare. A quel tempo,
malfunzionamenti. Avevo già eseguito con successo altri
non riuscivo neppure a sopportate il solo pensiero di
salti da differenti strutture, ponti e parapendii, senza
complicazioni in un salto tanto pauroso.
problemi di stabilità. E sapevo, un pochino perlomeno,
Al contrario, Jimmy si sentiva pronto per quel
come direzionare il mio corpo lontano dalla parete
momento, e Gray era come suo solito tranquillo e
durante la caduta libera. Dovevo far affidamento su tutta
riservato. Nato in Texas, Gray parlava in modo pacato,
la mia poca esperienza, e concentrarmi al massimo. Ero
con un tono costante e sicuro. La sua voce profonda e
là e guardavo il fondovalle sottostante, con Jimmy e Gray
rassicurante mi aveva accompagnato durante i miei primi
dietro di me. Con un balzo vigoroso balzai oltre il ciglio.
30 salti ed aveva accompagnato anche Jimmy per l‘intero
Mi immaginavo proteso in avanti, a sufficienza per avere
periodo di apprendimento dei salti con la tuta alare.
la giusta traiettoria e visualizzavo il mio corpo lontano
Gray era la nostra “chioccia” e riponevamo in lui la
dalla parete, il mio paracadute aprirsi nel verso giusto ed
massima fiducia. L’anno prima era saltato dall’Eiger con
atterrare dolcemente nel prato erboso sotto di me. Nella
la tuta alare e fu lui che seguimmo lungo il cammino al
mia mente tutto andò per il verso giusto.
Pilz.
La paura può stimolarci o paralizzarci. Se potessimo
L’EIGER è una montagna speciale, non solo per la sua
IN PACE Matt Gerdes salta vicino a casa sua, gole del Verdon, Francia, 2009. Foto: Dom Daher
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MOMENTI DA BRIVIDO Dave Barlia durante uno dei primi viaggi nell’isola di Baffin, a Nord del Circolo Polare Artico. Foto: Will Oxx
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reputazione. La sua parete Nord si trova cosi in alto
tempo fu una delle cose più stupefacenti che avevo visto
sopra l’orizzonte che da l’impressione che metà Europa
nella mia vita. Un salto da 57 secondi! Ero strabiliato
stia sottomessa al suo cospetto. Composta da rocce
ma tornai amaramente in me quando realizzai che era
fessurate, blocchi di ogni forma e colore, che varia dal
il mio turno. Non persi tempo, volevo che il tutto si
grigio chiaro al nero scuro, la parete Nord e la cima
concludesse in fretta e saltai. Appena uscito dal Pilz,
sono perennemente coperte dalla neve che ne intensifica
le cenge che non potevo vedere dall’uscita divennero
i colori. Persino ad Agosto inoltrato, mentre stavamo
evidenti. Avevo ancora 400 m di distanza, ma per via
sul Pilz, con la parete Nord alla nostra destra, il 60 %
della verticalità e delle ombre scure della parete Nord,
della parete era ricoperto di neve fresca. Faceva freddo.
faticavo a distinguere 100 m da 500 m. Avanzavo ma il
Eravamo a 3.000 m e tremavamo dal freddo mentre ci
mio punto d’impatto sarebbe sempre stato una di quelle
preparavamo. Lanciavamo frequentemente un’occhiata
cengie …quanto lontane erano?..... Molte domande
verso il basso. Jimmy e Grey stavano indossando le
affollavano la mia mente in un susseguirsi di sensazioni
tute alari e discutevano circa il piano di volo. Io mi
e calcoli inconsci. Improvvisamente provai moltissima
stavo concentrando sulla mia traiettoria e su quando
paura e decisi di aprire, credendo di essere lontano a
effettuare l’apertura del paracadute in sicurezza. Sotto
sufficienza per evitare la serie di gradoni sottostanti.
il Pilz, la parte bassa della parete dell’ Eiger è verticale
Quando il paracadute si aprì, verso la roccia, capii gli
per 400 m, dopodichè vi è una serie di cenge che
errori che avevo commesso. Le mie mani presero i freni e
velocemente degradano e diventano un contrafforte. Un
affondai il freno destro sino alla vita, allontanandomi da
sasso lanciato dal Pilz impatterebbe su una cengia in 8
una cengia innevata di solo due metri. Guardai verso il
secondi. Speravo di riuscire ad allontanarmi dalla parete
basso, mentre volavo lontano dalla parete, e realizzai che
per almeno 20 secondi. Jimmy e Gray saltarono insieme
ero andato così vicino alla morte come in nessun altro
per primi. Volarono lontani dalla parete, in direzione
momento della mia vita. Se avessi continuato a scendere
Grindelwald e nella valle più in basso. Jimmy aprì il
in caduta libera per un’ulteriore frazione di secondo o
paracadute dopo 20 secondi, sopraffatto dall’intensità
se avessi aspettato a virare, sarei diventato una macchia
dell’esperienza e felice di trovarsi ancora alto e ben
sulla sporgenza sottostante. Mi sentii molto piccolo e
lontano dalla parete. Gray continuò a scendere nella
molto fortunato. Sapevo che me l’ero cavata per un soffio
valle, volando per 57 secondi prima di aprire il suo
e che avrei potuto non essere così fortunato la prossima
paracadute sopra la stazione del treno di Alpiglen. A quel
volta. Avevo bisogno di allenarmi meticolosamente per
CROSS COUNTRY 159 BASE
sopravvivere in questo sport.
un errore nel Base jumping erano ancora ad un livello
E lo feci. Mi trasferii nel sud della Francia, a meno
teorico nei meandri della mia mente, ma presto tutto
di mezz’ ora dalle gole del Verdon, e ricominciai a fare
sarebbe cambiato. Il viaggio a Baffin era fissato subito
paracadutismo. Nelle gole potevo fare diversi salti al
dopo il termine di un mio avoro alle Canarie. Una parte
giorno visto che il punto di lancio era vicino alla strada
del mio lavoro, in qualità di direttore delle vendite alla
e un facile sentiero mi riportava alla macchina. Saltai
Ozone Paragliders, consiste nel partecipare a degli
fino allo sfinimento, collezionando un gran numero di
eventi durante i quali organizzo, con il Team Ozone,
salti e perfezionando la mia abilità ad atterrare in piccoli
delle esibizioni aeree di mia creazione. In quell’occasione
spazi in mezzo a piante e grossi massi di calcare sul
avevo invitato un amico Base Jumper, con un esperienza
fondo della gola. Il ripiegamento divenne molto rapido e
di molti piu anni di me ed una reputazione di uno
preciso. Tornavo di frequente in Svizzera per allenarmi
dei migliori saltatori con tuta alare del mondo. Stefan
in lanci da pareti leggermente più grandi. Sebbene Jimmy
Oberlander era un amico di Grey e speravo che, oltre
vivesse dall’altra parte del mondo, nelle Hawaii, eravamo
ad aggiungersi al nostro team per lo show, sarebbe stato
costantemente in contatto e pianificavamo il nostro
in grado di insegnarmi un paio di cose riguardo il volo
prossimo Base. Nell’estate 2005 passammo un altro mese
con la tuta alare. Io e Stefan andammo subito d’accordo
insieme in Svizzera e alla fine del 2006 andai alle Hawaii
visto che avevamo già trascorso dei bei momenti insieme
per imparare a volare con la tuta alare con lui, al centro
sciando e facendo Speed Flying nelle Alpi. Ma l’avventura
di paracadutismo vicino a casa sua. Volevamo volare
ad El Hierro sarebbe stata l’ultima insieme. A metà
insieme con la tuta alare sull’isola di Baffin la seguente
del viaggio Stefan decise che voleva saltare con la tuta
primavera. Grazie ad un mio amico, venni invitatao a
alare da un parapendio e volare molto vicino alla cima
partecipare ad una spedizione privata di Base jumpers
di una collina e sopra l’atterraggio. Conosceva bene i
californiani sull’isola di Baffin. Accettai immediatamente
voli vicino al terreno e nessuno si oppose alla sua idea.
e chiamai Jimmy per dargli la notizia. Lui fu ancora
Ero da poco atterrato con la vela da speed ai piedi della
più entusiasta di me nell’apprendere che ci sarebbe
collina, insieme al mio amico Mike, quando udimmo
stata una spedizione a Baffin: voleva disperatamente
un boato che sembrava un mix tra un’ apertura di un
unirsi a noi. Gli promisi che avrei fatto del mio meglio
paracadute ed un incidente di auto. Guardai in alto e
per convincere il capo spedizione. Lui, invece, doveva
vidi l’amico che stava pilotando il biposto, dal quale
convincere la sua socia e compagna Stefanie a lasciarlo
Stefan era saltato, scendere in vite in direzione della cima
andare tre settimane a farsi un viaggio nel Circolo Polare
della collina. Capii immediatamente cos’era successo.
Artico, per saltare dalle piu grandi pareti di granito del
Avvicinandosi al terreno Stefan capì di essere troppo
mondo. Jimmy disse che non sarebbe stato un problema
basso per passare, ma era troppo tardi, tiro il paracaduta
e quando fui da loro per il mio addestramento con la
appena prima di schiantarsi sui secchi cespugli del fianco
tuta alare, dicemmo semplicemente a Stefanie: “Baffin
della collina. Quando lo raggiungemmo, era ancora vivo,
è un posto sicuro, con grandi pareti così verticali che
ma aveva perso conoscenza. Facemmo del nostro meglio
è come fare del paracadutismo, è altrettanto sicuro.
per stabilizzarlo per l’evacuazione, ma riportava ferite
Non preoccuparti, tutto andrà bene.” “Se morirete sarò
interne. Un primo elicottero lo portò in un ospedale
MOLTO ARRABBIATA con voi” disse con un tono un
dove però non c’erano mezzi adeguati per le cure. Stefan
po’ scherzoso.
morì sul secondo elicottero che lo stava portando in un ospedale più attrezzato. Sapevo che prima o poi doveva
Il MIO ADDESTRAMENTO con la tuta alare
capitare. Mi aspettavo che qualcuno che conoscessi
incominciò male. Avevo meno di 40 lanci con il
sarebbe morto saltando, ed una parte di me pensava che
paracadute, quando avrei dovuto averne almeno 200 per
quel qualcuno sarei stato io. Sicuramente non Stefan,
poter saltare con la tuta alare che stavo usando. Credevo
non un esperto, non uno con un buona capacità di
di essere un giovane atleta talentuoso e le regole, che
giudizio ed una buona reputazione, ritenuto una persona
andavano bene per la gente normale, potevano essere un
responsabile. Non aveva mai avuto incidenti, non aveva
po’ modificate per me , ma quando mi ritrovai capovolto
mai fatto valutazioni sbagliate.
e fuori controllo, tre chilometri al largo della costa nord di Oahu, lottando per volare con la tuta in linea retta,
QUANDO INCONTRAI Jimmy in Ottawa, per andare
cominciai ad avere un’altra opinione. Dopo un paio di
a Baffin, gli raccontai la storia. Anche lui pensava che
giorni di stress e dubbi, finalmente cominciai a volare in
Stefan non era il tipo di persona che potesse morire
linea retta e a fare delle virate semi controllate, ma ero
facendo Base jumping. Era un calcolatore, un esperto. Da
ancora ben lontano dall’essere pronto per fare del Base
quel momento provavo un rispetto nuovo e diverso per il
jump con la tuta alare. Ripensando ad allora mi rendo
volo con la tuta alare. Quando Jimmy mi chiese se avevo
conto di quanto non stessi prendendo seriamente questo
portato la mia tuta alare risposi di si. Quello che non
sport. Non avevo mai subito una reale conseguenza, ne
gli dissi era che io avevo deciso che non sarei saltato da
ne non ero mai stato testimone. La severità e l’esito di
Baffin. Avevo già abbastanza cose da pensare. Sorvolando
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i ghiacciai perenni dell’Alaska del Nord, sull’ultimo
del Base. Io non avevo nessuna intenzione di smettere
volo da Iqualuit a Clyde River, i 12 Base Jumpers erano
con il Base dopo Baffin, ma l’idea di non avere più Jimmy
frastornati. 11 persone del team non erano mai stati
come compagno di avventura mi faceva sentire solo ed
a Baffin, mentre il capo spedizione era già stato li. Per
insicuro.
Jimmy si trattava della realizzazione di un sogno durato
Lo avevo sempre avuto al mio fianco, dal momento in cui
IL MIGLIORE AMICO DELL’UOMO Jimmy Hall fa nuove amicizie sull’isola di Baffin, Maggio 2007. Foto: collezione Matt Gerdes
anni e si sentiva all’apice della sua carriera di Base
iniziai questo sport a ogni fase successiva e, anche quando
jumper. Sempre immerso nel suo lavoro a tempo pieno
non era presente, era come se fosse lì con me a pianificare
con le immersioni tra gli squali nelle Hawaii, gli era stato
ogni salto. Jimmy si era buttato nella nostra avventura artica
offerto un importante ruolo come conduttore televisivo
come se fosse stata l’ultima volta in cui si sarebbe trovato in
ALLA PARTENZA L’ autore ad una gara di volo con tuta alare in Oakdale, California, Luglio 2014 Foto: Balazs Gardi / Red Bull Content Pool
di una trasmissione sugli squali a Discovery Channel.
un posto magnifico e come se non avesse mai visto niente
Sentiva che la sua vita stesse pian piano tornando a
prima di così interessante. Aveva salito montagne di 6000
roteare intorno all’oceano. Gli sport di montagna, come
metri nelle Ande, volato con il parapendio, attraversato
il Base jumping, stavano per diventare un ricordo del
più volte l’Oceano Pacifico su piccole imbarcazioni,
passato e per lui questa era la sua ultima soddisfazione
aveva vissuto in posti con nomi tipo Guam e Vanuatu ed era scappato di corsa dai lapilli di lava delle eruzioni vulcaniche. Aveva accarezzato un grande squalo bianco mentre nuotava fuori dalla gabbia, aveva surfato onde alte10 m e, nei suoi primi 40 anni, aveva accumulato più esperienze di vita di quante molti uomini sarebbero riusciti a realizzare in cinque vite. Ciononostante, ogni piccola esperienza a Baffin sembrava impressionarlo più di ogni altro membro del team. In parole povere, Jimmy riusciva a trarre il massimo da ogni minuto della sua vita. Quando rimaneva nel tendone principale, la vita al campo base ruotava intorno alle sue storie. Io lo seguivo ovunque e decidevamo insieme dove e quando saltare. Lui con la tuta alare, mentre io stavo ancora imparando ad allontanarmi dalle pareti. Spesso comunque saltavamo dallo stesso posto. Poi Jimmy scelse un luogo in un canyon profondo, che richiedeva una lunga planata per uscirne. Era un tipico salto per sole tute alari. Quando Jimmy salì per quel salto, io lo seguii. Avevo pianificato di saltare da un punto opposto rispetto a quello in cui avrebbe saltato Jimmy. Così mi chiese di filmarlo mentre saltava con altri due nostri amici e mi diede una delle sue telecamere. Avevano deciso di fare un salto a tre, ossia avrebbero saltato nello stesso momento, volando insieme fuori dal canyon, con Jimmy dietro che filmava con la telecamera sul suo casco. Ed io stavo là, in piedi, e tremavo convulsamente nel gelido vento dell’Artico. Con il corpo irrigidito dal freddo, c’era voluto un po di tempo per infilarsi le tute alari, i grossi scarponi e l’abbigliamento pesante. Con quel freddo occorreva molto più tempo per ogni cosa. Gridai il suo nome…. “Jimmy !.... Sto congelando, sbrigati!” Il vento gelido aveva disperso le mia voce e capii che non mi avevano sentito. Li vedevo prepararsi al salto, spiegare il tessuto delle tute per controllare che i paracaduti fossero collegati e per infilarvi correttamente gli scarponi. Avanzarono vicini verso il ciglio, guardando il vuoto sotto di loro, poi saltarono. Attraverso la lente della telecamera vedevo tre figure in caduta libera, che acceleravano velocemente, e poi due di loro trasformarono la loro caduta in volo, convertendo la velocità verticale in volo orizzontale, iniziando ad uscire dal canyon. Una terza figura stava stallando la tuta alare senza però ottenere un angolo sufficiente per volare in modo efficiente. Inconsciamente
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CROSS COUNTRY 159 BASE
L’ ATTREZZATURA
La tuta alare Le tute, sia per principianti che per esperti, presentano la stessa tecnologia e la maggior parte delle stesse caratteristiche progettuali. La differenza maggiore sta nella superficie alare. Come nel parapendio, con l’incremento dell’allungamento, diminuisce la facilità d’uso. Ognuna delle tre tute alari raffigurate hai un ram-air design con prese d’aria nelle braccia e nella coda, che si gonfia durante la caduta libera. Le cerniere nel petto e nelle spalle permetto di integrare un paracadute da lancio e da Base jumping. L’efficienza per ogni tuta è 2.4:1, 2.6:1 e >3:1. Il paracadute Sono quasi tutti uguali, nel senso che si cerca un modello con buone prestazioni in fase di apertura e facilità di atterraggio. Vogliamo dei paracaduti che si aprano nella direzione del volo (lontano dall’oggetto). Eviteremo così di colpire qualsiasi cosa. I paracaduti da Base si aprono molto più velocemente di quelli da paracadutismo ed hanno minor prestazioni in termini di efficienza e velocità. Il concetto consiste nell’ aprire in maniera prevedibile ed avere una maneggevolezza e caratteristiche dello stallo indulgenti, che consentano di poter atterrare in luoghi difficili. Paragonandoli ai parapendii non sono divertenti da pilotare ma sono facili per centrare il punto di atterraggio. I piloti di parapendio che vogliono passare al Base sono bravi durante la fase di volo, quindi io credo che il parapendio sia uno dei migliori sport per arrivarci. La conoscenza della meteo, della micro meteorologia, della gestione della vela, sono tutte conoscenze fondamentali di cui solitamente i paracadutisti sono sprovvisti. In testa Un casco indicato per gli sport aerei è il migliore. Io uso un casco aperto e la maschera da sci perche sono molto confortevoli e proteggono meglio dal vento rispetto a molte maschere e caschi da paracadutismo Sotto la tuta Indossate il meno possible. Troppa roba sotto la tuta non è mai confortevole. Pochi abiti in estate, mentre in inverno è preferibile una giacca antivento molto leggera Guanti E’ meglio utilizzarli solo con temperature molto basse. Servono solamente se fa talmente freddo da congelare le mani durante il volo. Preferiamo essere in grado di sentire il nostro pilotino a mani nude, per iniziare ad aprire con maggior sicurezza E ai piedi? Le mie scarpe preferite sono quelle da corsa in montagna. Solo dove l’avvicinamento alle pareti alpine è più impegnativo servono scarpe diverse. I ramponi non funzionano, saltate senza. Non dovete fare buchi nella vostra tuta. Quando devo proprio saltare con i ramponi, li infilo dentro nella tuta, ma non è mai comodo. Tecnologia Poche volte salto utilizzando uno strumento. In quei casi uso un piccolo e semplice GPS, che trasmette un suono che mi indica la velocita e l’efficienza ( posso scegliere l’uno o l’altro). In commercio ci sono schermi frontali che possono rivelarsi interessanti nel paracadutismo, ma nel Base la mia attenzione è al 100% rivolta al terreno ed a ciò che mi circonda. E’ un pò come per lo speedriding: voli basso quindi non necessiti un vario e devi stare concentrato per non schiantarti contro la montagna. Matt Gerdes
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VOLO RADENTE Andy West vola dall’Eiger nell’estate 2010. Negli ultimi cinque anni si è vista un’ esplosione di questo sport, sia in termini di tecnologia che popolarità. Linee che erano state ignorate o abbandonate in precedenza, ora sono divenute classiche grazie alla tuta alare. Le tecniche si sono evolute e i paracaduti sono stati integrati nelle tute in modo da aver una miglior planata ed un minor attrito. I piloti hanno cominciato a volare vicino alle montagne, sfruttando l’efficienza della tuta per volare vicino al suolo. Foto: Barry Holubeck
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sapevo che si trattava di Jimmy e, mentre lo guardavo
la loro simpatia. Comunque credo che inconsciamente
perdere quota nel canyon, non volevo ammettere che fosse
fossi attratto da loro per il fatto che avevano praticato
proprio lui e mi ritrovai a gridare forte “ Quello laggiù
questo sport in sicurezza per molto tempo e quindi non
deve aprire!”. Abbandonai la telecamera per guardare con
avrei dovuto vederli morire saltando. Inoltre pensavo
i miei occhi. Vidi Jimmy lanciare il pilotino solo pochi
che non mi avrebbero mai spinto a fare qualcosa che
metri sopra il fondo del canyon. Mentre il paracadute
andava al di là dei loro limiti e che sicuramente era al di
usciva dal suo involucro, lui impattò al suolo con la testa.
sopra dei miei. Grazie a loro mi ero reso conto del mio
Il suono mi raggiunse un secondo più tardi. Un assordante
stile di volo e cercai di essere più prudente. Dave ed
rumore echeggio nel canyon. Caddi in ginocchio. Spensi la
Andy erano principalmente dei saltatori con la tuta alare.
telecamera e, inginocchiato nella neve, urlai qualcosa senza
Avevo programmato di saltare con la mia tuta a Baffin
senso.
insieme a Jimmy, ma la morte di Stefan aveva smorzato
il mio entusuasmo dall’esimermi ad apprendere nei
DOPO BAFFIN, ho rallentato un pò con il Base. Saltavo
tempi dovuti il volo con la tuta alare. La morte di Jimmy
con minor frequenza e quando saltavo sentivo in me
mi rese ancor più insicuro, ma sapevo che primo o poi
un impeto feroce paragonabile a quello suicida. Aprivo
avrei dovuto farlo. In Francia, duante l’estate seguente
sempre più in basso, ripiegavo sempre più velocemente.
a Baffin, feci molti lanci dall’aereo utilizzando la tuta
Ero diventato esigente nella scelta dei compagni di
alare. Ormai non avevo più scuse ed avevo raggiunto
salto. Smisi di contattare le persone che vivevano vicino
una fase cruciale nella mia carriera di Base: dovevo
a me, in Francia. Saltavo solo quando i miei migliori
lavoraci sopra ed impegnarmi. Feci il mio primo salto
amici americani venivano a trovarmi. Sceglievo i miei
in Italia, con il mio amico austriaco Mike Schoenherr.
compagni in modo selettivo ed ero attratto da un tipo
Mike mi aveva insegnato molte cose due anni prima,
specifico di Base jumper: quelli che erano in giro da un
duranti i miei primi salti. Ora avevo più di 200 salti Base
bel po’. Guardavo con ammirazione un paio di amici che
normali e 100 salti con il paracadute, la maggior parti dei
facevano Base jumping da 20 anni ed avevano migliaia di
quali con la tuta alare. Perciò il passaggio al Base con la
salti.In verità Andy West e Dave Barlia erano delle brave
tuta alare fu semplice. Dopo qualche salto in Svizzera,
persone e mi piaceva stare con loro semplicemente per
con Andy e Dave, ne venni completamente coinvolto.
CROSS COUNTRY 159 BASE
Da quel momento in poi sarei diventato un Base jumper
considerati inpraticabili o poco interessanti, ora sono
solo con la tuta alare. Man mano che questa disciplina si
diventati conosciuti in tutto il mondo. Negli ultimi
evolveva, ci fu un ulteriore cambiamento. In principio i
cinque sono state scoperte moltissime pareti adatte al
piloti di tuta alare gioivano per la distanza dalla parete
salto con la tuta alare. Senza una tuta alare un Base
che riuscivano a raggiungere proprio grazie alla tuta.
jumper può realizzare un bel salto verticale in caduta
La parete era vista come qualcosa di molto pericoloso,
libera, per 350-400 m in sette- nove secondi. Nelle Alpi
sovente causa di gravi incidenti. spesso ferire. Tutti
si trovano parecchie pareti verticali di questo tipo e con
cercavano di starne distanti: più volavamo distanti più
queste dimensioni. Ma ci sono anche molte pareti che
eravamo tranquilli. Ma le cose cambiarono. Le tute
terminano degradando e si possono superare solo con
divennero più maneggevoli ed i piloti più abili. Capimmo
una tuta alare, sfruttando tutta l’altezza a disposizione.
che, se potevamo sfrecciare a pochi metri da una nuvola
Nelle alpi francesi ad esempio, vicino a Grenoble, il
durante un lancio dall’aereo, avremmo potuto sfrecciare
Dent de Crolles sporge dal Massiccio del Vercors, una
ancor più velocemente passando radenti al terreno
zona famosa tra gli arrampicatori. Il Dent de Crolles è
durante un Base jump. Presto lo scopo del volo con la
un bombamento di calcare, alto 350m, che si erge sopra
tuta alare non fu più planare lontano dalle pareti, ma
un pendio ricoperto di vegetazione che si estende sino a
sfrecciarci vicinissimo. Ero molto critico riguardo questa
divenire l’altopiano di St Hilaire. Ad un chilometro dalla
nuova tendenza e progredivo lentamente, fino a quando
parete, sul bordo dell’altopiano, un’altra parete scende
non finii per avere una tuta di ultima generazione:
nella valle del Rodano, che si trova circa 1800 m più in
un’ enorme tuta all’avanguardia, con una coda che si
basso della cima del “Dente”. Senza la tuta alare il Dente
estendeva oltre la punta dei miei piedi e delle ali sotto le
è un salto Base di 350 m di soli 7 secondi. Indossando la
braccia che correvano quasi ininterrotte sino alle caviglie.
tuta invece diventa un salto con un dislivello di 1800m
Mi dava molta energia e capacità di movimento e mi
e un volo da due minuti: il che cambia è tutta un’altra
sentii subito attratto dalle pareti. In Norvegia testai la
cosa. Oggi, in qualsiasi punto del mondo, i punti di uscita
nuova tuta alare passando sotto il livello della strada a
vengono calcolati diversamente se si usa la tuta alare
Bispen, uno dei salti più classici al mondo e più trasmessi
ed i Base jumper cercano “ linee di volo” che solo fino a
in TV. Attraversai la parete dei Troll, sfrecciando vicino
qualche anno fa erano completamente inimmaginabili.
1. Leggere il libro The Great Book of BASE: www.base-book.com 2. Fare molti lanci con il paracadute.
a torri di granito e a lame coperte di muschio. Divenni totalmente dipendente dalla sensazione di volare ad alte
DEAN POTTER, a differenza di molti altri, ha un talento
velocità vicino al terreno. Era come una droga, ma ad
innato per riconoscere queste possibili linee. E non
essere sinceri non so se esista una droga tanto buona.
solo. Dean ha una visione del mondo completamente
Dopo la Norvegia, sebbene fossi completamente
diversa, come se portasse una sorta di lenti inspiratrici
dipendente dalla velocità, avevo ancora voglia di
che lo rendono capace di filtrare tutto ciò che vede e di
coprire distanze e fare lunghe planate. Fu allora
non dare importanza a cose materiali che il 99% degli
che cominciai a frequentare Dean Potter. Il Base ha
umani è ossessionato di possedere. Le priorità di Dean,
catturato l’immaginazione e la vita di migliaia di persone,
che coincidono a tutti gli effetti con la sua vera indole,
molte delle quali provengono da sport di montagna,
sono perfettamente coerenti con il proposito di portare
e spesso dall’arrampicata. Sentii per la prima volta il
qualcuno ai vertici di uno sport come il Base jumping
nome di Dean durante la mia adolescenza, quando
con la tuta alare. Tutto ciò che gli interessa è salire le
iniziai ad arrampicare. Passavo molto del mio tempo
cime delle montagne con stile e scendere nel modo più
sciando e arrampicando. Non avrei mai immaginato
elegante possibile. Anche fisicamente è estremamente
che 15 anni più tardi mi sarei trovato insieme a Dean
dotato: è alto 196cm e ha il 49 di scarpe. La sua apertura
a saltare da un enorme parete alpina, sconosciuta
alare getta un’ombra formidabile sul terreno sotto di lui.
ai più, indossando una tuta di nylon che ci avrebbe
COSA FARE PER.......
Raccomandano 200 lanci prima di passare al Base. Ci sono zone di lancio ovunque nel mondo e associazioni di paracadutisti in molte nazioni. 3. Continuate a fare lanci dall’aero. I lanci dovrebbero fare parte della vostra carriera di Base. Sono fondamentali per allenarsi e per mantenere l’allenamento. 4. Imparate il Base jump. Trovate un mentore tra la vostra cerchia di paracadutisti o fate un corso iniziale di salti da snakeriverbase. com o rochmalnuit.com. 5. Acquistate una tuta alare e
Nell’estate del 2009, Dean era più attratto dall’idea di
fate molti lanci dall’aereo.
consentito di volare lontano, più di quanto avesse
volare che dalla sua carriera di arrampicatore. Arrivato
mai fatto qualsiasi altro uomo fino a quel momento.
nella valle di Lauterbrunnen, nella Svizzera centrale, dove
NEGLI ANNI 1960 e 70 l’arrampicata viveva un
i Base jumper saltano da più di 10 anni, mise gli occhi
momento magico. C’erano moltissime cime ancora
sull’Eiger. Non essendo il tipo a cui piace cimentarsi
inviolate, ma si stavano facendo passi da gigante grazie
in imprese nella media, Dean decise che se il Pilz era il
all’utilizzo di nuovi materiali e tecniche diverse. Gli
più grande salto possibile con la tuta alare, allora quello
specialisti dell’alpinismo e delle salite su grandi pareti
sarebbe stato proprio il posto sui cui concentrarsi. Dean
scoprirono e salirono quelle che ora sono considerate vie
cammina in montagna con un passo da Yeti: una persona
classiche. Anche la tuta alare sta vivendo il suo momento
normale deve correre per stargli dietro. Dean saliva
magico: negli ultimi cinque anni sono stati fatti enormi
regolarmente dalla stazione del treno del Ghiacciaio al
progressi e probabilmente vedremo ulteriori e strabilianti
punto d’uscita sul Pilz in poco più di un’ora, al doppio
sviluppi nei prossimi anni. Le tute sono diventate più
della velocità di un arrampicatore “veloce”. In luglio
grandi e più efficienti. Salti del Base che prima erano
Dean fu la prima persona a sfruttare tutta la quota del
Raccomandano più di 200 lanci con la tuta alare e più di 150 salti Base da strutture strapiombanti prima di passare al Base con la tuta alare. 6. Pensate molto attentamente al Base jumping con la vostra tuta alare, poi pensateci ancora. Negli ultimi cinque anni la maggior parte degli incidenti mortali è avvenuta durante voli con la tuta alare.
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di un salto più alto. La sue teoria era che sebbene l’Eiger fosse una grande montagna e sebbene il Pilz avesse una particolare conformazione rocciosa, diversa dalla maggior parte delle pareti Nord, doveva esserci un altro punto di uscita più in alto sulla montagna. Per la cronaca, nei 10 anni precendenti, nessun Base jumper aveva trovato un punto d’uscita più in alto, ma a Dean poco importava. Cominciò a cercare, arrampicando sopra il Pilz e dirigendosi lentamente verso la cresta Ovest. DEAN NON TROVO’ un solo nuovo punto di uscita, ma ne trovò ben tre. Insieme al nostro amico Andy West, Dean scoprì quello che ora è uno dei più grandi salti del mondo: un piccolo pilastro che si innalza dalla cresta Ovest, appena 300 m sotta la cima della montagna. Dean lo battezzò ‘The Ecstasy Board’. Situato più di 500 m in alto del Pilz, presenta una grande varietà di nuove possibilità per saltare con la tuta alare. Se buttassimo un sasso da questo punto, impatterebbe la parete Nord in solo cinque o sei secondi, a seconda della forza con cui lo tiriamo. Si tratterebbe quindi di un salto molto pericoloso o per nulla interessante, se non avessimo la tuta alare. Nel settembre 2009 mi ritrovai in questa nuova “mecca” con Andy West, l’unico, oltre a Dean, ad aver saltato da lì. Il tempo era bello e non c’era vento, ma ma faceva estremamente freddo. Tremavo violentemente mentre indossavo la tuta. Andy sembrava non curarsi del freddo ed era più preoccupato dal fatto che uno strato sottile di ghiaccio ricopriva la roccia fratturata da dove dovevamo saltare. Passai la mia mano su quella patina di ghiaccio liscia, poco visibile ma estremamente IL PERMESSO DELL’EIGER L’immagine sopra mostra la traccia di voli da due punti. Il più basso è il Pilz. 500 m più in alto, a 3600 m, c’è “The Ecstasy Board” uno dei più grandi Base jump al mondo. Per arrivare al fondo valle i due voli devono avere un’ efficienza di 3:1 e impiegano più di due minuti. Guarda il volo: www.vimeo.com/13356914 I SALTI AL FESTIVAL Le tracce qui sotto mostrano i voli fatti dal Dent de Crolles, nelle Alpi Francesi. L’altopiano ospita la Coupe Icare e molte persone hanno provato il brivido di veder passare, sopra le loro teste, piloti di tuta alare alla velocità di un proiettile, durante il festival annuale di volo libero. www.vimeo.com/7103784 IL BREVENT Matt Gerdes vola nel canalone ENSA, al Brevent, Chamonix, estate 2013. Foto: Alex Buisse. www.vimeo.com/69793160
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pericolosa. Non c’ era alcuna possibilità di soppravvivere Pilz, volando fino a valle. Dall’uscita al fondovalle di
se fossimo caduti. Dovevamo tassativamente saltare
Grindelwald ci sono più di 2000 m di dislivello ed il
dandoci una spinta con i piedi, per allontanarci dalla
volo è lungo poco più di 5 km. Richiede un’ efficienza
parete ed evitare di schiantarci ai suoi piedi. Indossando
di 3:1, il che significa che per ogni metro che si scende
un’ ingombrante tuta alare, che limitava il nostro
si avanza di 3 metri. Il volo da Pilz a Grindelwald era
raggio di azione e ricopriva i nostri scarponi, saltare
stato un sogno per 10 anni, ma nessuno era mai riucito
da un pilastro di roccia, largo una spanna e ricoperto
a realizzarlo sino ad allora. Alla fine di settembre fui la
di ghiaccio, a 3600 m, era una prospettiva veramente
seconda persona che lo realizzò. Dean esplora senza
scoraggiante. Andy saltò per primo: muoveva i suoi
preconcetti nuove possibilità. Infatti, senza preoccuparsi
piedi lentamente verso il ciglio ghiaccioto e avanzava
del fatto che nessuno aveva mai volato prima a
un centimetro alla volta verso il precipizio. Respirò
Grindelwald, lui ci volò. Un altro salto conosciuto nella
profondamente ed espirò con forza. Cominciò il conto
parte bassa della valle non era mai stato fatto, oltre un
alla rovescia e si lanciò con sorprendente vigore. Cadde
certo punto, con la tuta alare, finchè Dean non lo fece.
per tre secondi prima che la sua tuta alare cominciò
Capii allora che non avevo mai saltato così lontano,
a generare portanza ed avere efficienza. Dopo cinque
semplicemente perché non pensavo che qualcuno
secondi Andy stava dirigendosi verso Grindelwald, a più
potesse farlo. Quando me lo disse, stentai a credergli,
di 100 km/hr. Ora toccava a me. Non volendo aspettare
ma dopo alcuni tentativi, riuscii anch’io nell’impresa.
per più di due minuti, prima che Andy raggiungesse
A quel punto compresi che più che le sue abilità di
la sua destinazione in centro valle, mi concentrai sui
arrampicatore e pilota di tuta alare, erano fondamentali
miei piedi e su quel ghiaccio insidioso. Le sovra scarpe
la sua capacità di intravedere nuove alternative e la
in pelle, che ricoprivano le mie scarpe, non erano del
convinzione di poterle realizzare, libero da qualsiasi
materiale ideale per l’occasione e dubito che oltre a me,
condizionamento e pronto a sfidare gli stereotipi di
Dean ed Andy, nessun altro si sia mai trovato nelle Alpi
saggezza popolare. A fine agosto Dean era alla ricerca
a quest’altitudine, su un terreno ricoperto di ghiaccio,
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BASE CROSS COUNTRY 159
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RILASSATO Non dovete volare vicino alle pareti con la tuta alare. Nick Sacco vola il suo Squirrel Funk, una tuta intermedia, vicino al Grand Canyon, USA, inverno 2015. Foto: Nick Sacco
con ai piedi l’equivalente di un paio di mocassini in pelle.
che tiene legati, ma solo sospesi liberamente, con le
Una volta sistematomi sul ciglio, con le dita dei mie
braccia aperte pronte a catturare il vento. Queste sono le
piedi sospese sulla parete Nord, respirai profondamente
sensazioni che si provano nel vero volo umano, desiderio
mentre guardavo il paesaggio. C’era un assoluto silenzio
sacro che anima l’uomo dalla nascita. Il tempo rallenta
ed era una di quelle giornate d’autunno perfette, con
fino quasi a fermarsi, i secondi si allungano negli attimi
appena una bava di vento a 4000 m, senza nessun
di concentrazione profonda ed il Base jump inizia. Poi,
altro essere umano nei dintorni. E’ quel tipo di calma
d’improvviso, arriva l’accelerazione. Le cengie, ricoperte
che si prova duante i viaggi lontani, in aree remote e
di neve, scorrevano velocemente davanti al mio viso,
isolate. Vedevo cosi lontano, a Nord, che immaginavo le
avvicinandosi sempre più. Vedevo quello che sarebbe
ciminiere della Ruhrgebiet uscire dalle nebbie. L’intera
stato il mio punto d’impatto sulla parete a meno di un
parete Nord era visibile. Dal punto in cui mi trovavo
secondo sotto di me. Ma quelle cengie, che avrebbero
riuscivo a vedere dalla base alla cima, dalla cresta Est
potuto rivelarsi mortali, non mi presero: avevo le ali
a quella Ovest, senza che vi fosse un solo angolino di
e potevo scappare via nel cielo. La parete verticale si
roccia esposto al sole. E’ veramente una parete fredda e
allontanava da me man man che planavo, dirigendomi
scura. Mi sporsi in avanti, lanciandomi dal gelido dito
verso la valle. Grindelwald si trovava davanti a me, a 5
di roccia e, come ogni volta, mi parve che il tempo si
km nel fondo valle. Gli alberi erano cosi lontani che non
arrestasse.
riuscivo a distinguerli singolarmente. Vedevo solo fitte boscaglie, interrotte da radure gelate di fine settembre.
OGNI SECONDO del Base jump è intenso, ma i
Stavo volando, più in alto di quanto non avessi mai
Matt Gerdes è l’autore di The Great
primi pochi attimi sono quelli che per me sembrano
volato con il Base jump. Era rilassante. Ero pervaso da
Book of BASE. Ha saltato a Nord
essere i più elastici. Il tempo sembrò allungarsi e, dopo
un senso di totale appagamento, una sensazione che
del Circolo Polare Artico, ai tropici,
una frazione di secondo che i miei piedi avevano lasciato
non avevo mai provato in nessun altro momento della
da edifici, ponti, pareti rocciose, e
l’Eiger, la mia visione dell’intera parete, insieme a quella
mia vita. Spesso la gente ci chiede perché saltiamo.
antenne in giro per il mondo. Sciatore,
dell’ Europa del Nord, si allargava sempre pìù, grazie alla
Pochi Base jumpers non dormono di notte per trovare
arrampicatore e pilota di parapendio
nuova posizione aerea in cui mi trovavo. Ero immerso
la risposta.
ha lavorato per 10 anni per Ozone
in una totale tranquillità. Immaginatevi di essere sospesi
Paragliders. Il primo suo articolo per
vicini alla cima di una parete verticale di 3000 m, in un
massimo. E, se il prezzo da pagare è la morte, non
Cross country risale al 2001.
silenzio assoluto. Nessun rumore di elicottero, nessuna
importa…lo amo comunque, con tutto il mio cuore e la
selletta del parapendio in cui sedersi, nessuna corda
mia mente.
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Per me è la forma più pura del volo umano, è il
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CROSS COUNTRY 159 HAWAII
Aloha
Ciao Hawaii. Il fotografo Jorge Atramiz ci porta in un viaggio aereo attraverso il magnifico paesaggio della sua terra. Foto: Jorge Atramiz
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THE END OF THE WORLD Una delle nostre scoperte più recenti. Questo volo richiede condizioni particolari, un lungo cammino, eccellenti abilità di decollo e non avere aspettative. Ma vale la pena provarci. SOPRA In volo verso la punta più ad ovest dell’isola, Oahu SOTTO L’ultimo traverso della giornata, nella Makua Valley ADORAZIONE DEL SOLE Rilassandoci nella casa del sole, Haleakala, Maui.
“
all’estremità del lato sopravento dell’isola”.
in hawaiano. E’ la metà occidentale
“Durante le giornate con venti dominanti deboli
di un antico vulcano, distrutto nella
(NE-ENE) e basi alte, possiamo volare lungo queste
preistoria, quando l’intera metà orientale scivolò
pareti in entrambe le direzioni. Il volo è un mix di
nell’oceano Pacifico, durante un cataclisma”.
dimamica e termica. In alcune giornate, principalmente
Il fotografo Jorge Atramiz vola da anni su queste
durante l’inverno hawaiano, non soffia nessun vento
isole. “Ossessionato” dai lunghi e verdi costoni
dominante e si vola solo in termica, con brezze deboli
vulcanici, conosce ogni anfratto, ogni pendio
e variabili che ci consentono di volare sia sul lato
esposto al vento. “Questa catena, lunga 60 km,
sopravento che sul lato sottovento del Ko’olau Range”.
costituisce la dorsale principale dell’isola di Oahu
“Il periodo migliore per volare lungo la classica rotta
dove effettueremo i nostri voli di distanza” ci spiega.
Ko’olau è durante l’inverno hawaiano, tra settembre ed
“ I principali siti di volo sono due: Makapu’u sulla
aprile.”
punta orientale di Oahu e Kahana Bay, vicino
Justin Littleton, un pilota di Maui. Quando non si vola a Haleakala, Justin ritorna alla civiltà scendendo a tutta velocità con il suo skateboard. C’è sempre qualcosa di divertente da fare alle Hawaii, è una questione di mentalità. AUTOSTRADA DAL CIELO Chris ‘Mad Dog’ volando sopra l’autostrada H3, in un’epica giornata invernale. A metà strada, lungo i 60km del Ko’olau Range, Oahu.
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Ko’olau Range significa “Sopravento”
CROSS COUNTRY 159 HAWAII
Aloha
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Aloha
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CROSS COUNTRY 159 HAWAII
“Diamond Head è il luogo più riconoscibile delle
20 m sul livello medio del mare, quindi è indispendabile
Hawaii,” dice Jorge.” Dista solo pochi chilometri dal
che ci sia vento da sud laminare”. Capita solo “cinque
principale centro turistico di Waikiki, a Honolulu. La
–dieci volte l’anno”, quando, in inverno, l’isola viene
parte più bella del volo di Diamond Head è vedere il
battuta da uno sporadico vento da sud (chiamato Kona).
folle mondo umano sotto di voi. “Le ragazze in bikini, i
Ci sono 70 piloti sparsi nelle Hawaii e sono ben felici di
turisti ovunque, i surfisti. La terra è un luogo affollato.”
accogliere i visitotori.“ L’ importante è avere tempo. Se
Ma è affollato anche in aria, dove i parapendisti
avete una sola settimana, non potete aspettarvi di fare i
condividono il cielo con i “grandi uccelli”, i jet che
voli migliori. Il meteo tropicale è imprevedibile, ma se
atterrano e decollano nell’aeroporto internazionale di
avrete più tempo, potrete vivere la magica esperienza di
Honolulu. “Per questo è importante rimanere sotto il
volare alle Hawaii.”
corridoio aereo a 330 m AMSL (al di sopra del livello
VITA SOCIALE Decollo a The End of the World; e serata di lunedì da Alex (ossia la ‘fattoria presidenziale’). ESPLORATORE CITTADINO Diamond Head è un vulcano vicino alla città. Il nostro sito di volo cittadino favorito. SULL’ORLO Ogni angolo di Ko’olau ha una differente caratteristica. Ci sono voluti 2,5 milioni di anni per renderlo così.
medio del mare)”. Il decollo consiste nel secondo terrazzamento sopra il piano. “E’ abbastanza basso, solo
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Aloha
TRAPPOLA
Sessioni freestyle a Makapu’u’s. Divertenti ma potrebbero rivelarsi complicate CORSIA LENTA
Se volete volare nelle Hawaii, preparatevi a camminare. Sulla strada per il Knob, Costa nord, Oahu Waikiki, una tempo meta dei Reali hawaiani, ora è il più grande insediamento turistico nelle Hawaii Qui, Alex Colby è il propulsore della comunità di volo. Potete contattare i piloti locali su windlines.net
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Le pareti verticali dei vulcani, esposte agli alisei,
fotogramma che stavo cercando. Volevo mostrare la
rendono le Hawaii un luogo perfetto per volare, ma non
parte urbana di Makapu’u, così mi avvicinavo molto alla
tutte le isole hanno le stesse caratteristiche. “Oahu, che
linea elettrica, ogni volta che vedevo due macchine
ha il più lungo costone esposto sopravento, è il sito più
provenire dalla direzione opposta….ed ho scattato questa
idoneo per il volo, menre Big Island, l’isola più giovane, è
foto.” “Perché amo questo posto? La varietà dei luoghi e
ancora in formazione ed ha una forma più arrotondata.
le condizioni che abbiamo sono incredibili. Questi
Due grossi vulcani proteggono Big Island dai forti venti.
vulcani, con le loro verdi pareti, sono unici. Ma ciò che
E’ quindi possibile volare tutti i giorni in termica
amo veramente del volo alle Hawaii è la motivazione che
sottovento. Volare qui non è così semplice come sembra.
spinge i piloti a stare in aria e lo stile di vita semplice che
“Abbiamo avuto gente che è atterrata in strada,
mi hanno insegnato qui.”
nell’acqua, sui cavi….” Se pensate di volare qui, contattate i piloti locali e diventate loro amici”. “La foto sopra non era stata preparata al 100%, ma era proprio il tipo di
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Seguendo Tietê il
Il fiume Tietê è uno dei fiumi piu lunghi del Brasile. Scorre verso l’interno per 1,100km, attraverso lo stato del San Paolo. Lu Marini lo ha sorvolato interamente. Foto: Leandro Saadi e Lu Marini BRASILE CROSS COUNTRY 159
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PERCORSO INDUSTRIALE Utilizzato a scopo commerciale, lo scorso anno l’industria del trasporto fluviale è stata condizionata dal livello del fiume molto basso, che ha raggiunto il suo massimo storico a causa una siccità diffusa in tutto lo stato. MERAVIGLIOSO VELENO La fioritura delle alghe, causata dall’inquinamento, cambia il colore dell’acqua in un verde quasi fosforescente alla diga vicino Barra Bonita.
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L
u Marini è un avventuriero che lavora per la TV
62 contee dello stato del San Paolo, prima di sfociare
brasiliana ed è appassionato di volo. Durante una
nel fiume Paraná, il secondo fiume più grande del Sud
sua precedente spedizione, ha volato in paramotore
America, dopo il Rio delle Amazzoni. Il Paraná scorre
lungo i 3000 km della costa del Brasile ed ha esplorato
per 4,880km e raggiunge il mare in Argentina. Il Tietê
l’ Amazzonia. L’anno scorso, alla ricerca di una nuova
ha tutti i problemi che hanno i fiumi che attraversano
sfida e di una nuova motivazione, ha volato lungo i
le grandi città in ogni parte del mondo. E’ sbarrato da
1,136km del fiume Tietê, nello stato di San Paolo. Il
dighe, canalizzato, inquinato e presenta un forte degrado
fiume, scorrendo attraverso la città di San Paolo, la
in ogni chilometro del suo percorso. Basta osservandolo
più grande del continente americano, si è guadagnato
per risalire facilmente alla storia del processo di
il titolo di fiume più inquinato del Brasile. “Volevo
industrializzazione brasiliano.
conoscere meglio questo fiume. Volevo capire quali
Arrivato nella città di Salesópolis, agli inizi di agosto
fossero i problemi che lo riguardavano e volevo
dello scorso anno, Lu si recò alla sorgente del fiume. “
richiamare l’attenzione su queste situazioni”, disse Lu.
Si arriva attraverso la foresta”, disse. “Vederla dall’alto
“La mia missione consisteva nel volare sopra il suo
è impossibile, perchè è circondata dalla vegetazione”.
intero tragitto”. Il fiume Tietê, nonostante nasca a soli
Giunto alla sorgente, vide che l’acqua sgorgava a 2.600
22 km dal mare, scorre verso l’interno, per via di una
litri/ora, un terzo in meno rispetto all’anno precedente.
particolare conformazione geologica, e attraversa
“E’ un segno evidente della più grande siccità nella storia
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Volare sopra San Paolo
La città di San Paolo si estende a perdita d’occhio. La popolazione ufficiale è di 11 milioni di abitanti, quella non ufficiale di qualche milione in più. Per attuare il piano di Lu, che consisteva nel seguire il fiume, bisognava volare sopra quella giungla di cemento, attraverso uno spazio aereo che pullulava di piccoli aerei ed elicotteri 24 ore al giorno. “Volare sopra la più grande città del continente americano è un’ operazione che richiede un piano preciso, compreso un elicottero al seguito, per fare il live tracking. E’ un’ esperienza che va condivisa.” La città ed i suoi abitanti riversano ogni anno migliaia di tonnellate di rifiuti nel fiume Tietê. “Il luogo dove in passato la gente faceva il bagno e praticava tante attività, oggi è totalmente distrutto.” Il volo fu “molto turbolento e pericoloso, con pochi atterraggi.” Fu il primo volo con il paramotore sopra la città. Durò un’ora e venne seguito dall’ elicottero. Contrariamente al triste stato del fiume sottostante, quel volo fu “semplicemente indimenticabile”. Passata la città, Lu vide la prima delle tante dighe costruite sul fiume. Eretta nel 1901, nel posto in cui prima c’era una cascata, fornisce alla città la maggior parte dell’energia idroelettrica. Il conflitto tra fabbisogno umano ed il prezzo da pagare, non sfuggì a Lu. “Vedere dall’alto tutta la schiuma e l’immondizia è stato impressionante”.
SUL POSTO Lu Marini ed il suo mezzo di trasporto.
di San Paolo,” spiegò. Alla partenza, il livello dell’acqua era così basso che potè decollare dal letto del fiume.” Non appena fece quota, vide un fiume in secca, pieno di tronchi, massi e terra. Un’ auto catturò la sua attenzione. In precedenza, era stata sommersa dall’acqua, ed ora giaceva sul letto del fiume tutta arrugginita. Già dal primo chilometro, i segni dell’inquinamento erano visibili ovunque. Tuttavia, disse che il fiume, visto dall’alto, sembrava vivo.“Il fiume scorre con poca acqua e si snoda attraverso i boschi. E’ molto bello, fino a quando raggiunge la prima grande città, Mogi das Cruzes. A quel punto, l’ immondizia diventa il fiume stesso. Vedevo vecchi pneumatici, bottiglie di plastica, mucchi e mucchi di spazzatura,” raccontò. “E aumenta sempre più, fino a quando non si giunge a San Paolo città.” Volando a 50 m sopra il terreno, lo descrisse come “uno scenario triste e caotico. Lo sviluppo umano che uccide la natura.”
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l guardiani del fiume
Lu seguì il fiume per quattro settimane. La sua rotta lo portò da San Paolo alle città di Salto, Porto Feliz, Tietê e Paulista, prima che la pioggia ed il vento forte lo costringessero ad atterrare, verso Orangery Anhembi. “Qui, ho incontrato una persona veramente speciale,” disse. “Donna Maria Augusta ha vissuto sulle sponde del Tietê per 70 anni,” spiega. “All’età di sette anni aiutava il padre a pescare nel fiume, che era pieno di vita. Donna Maria ha cresciuto 12 figli sulle rive del fiume, ed il fiume è stato il sostentamento per l’intera famiglia.” Al tempo in cui Donna Maria ebbe il quinto figlio, stave già ripulendo il fiume dalla spazzatura, riciclando e rivendendo ciò che trovava: “bottiglie,palloni,giocattoli. “ Ha perso un figlio di 22 anni nel fiume, colpito ed ucciso da una barca. Ora, a quasi 80 anni, sta ancora tentando di salvare il fiume. “Sono riuscita a crescere
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i miei figli, compiendo la mia missione,”disse a Lu. “La
quasi fosforescente”. La fioritura di un alga, generata
felicità dipende dal modo in cui viviamo e da come
dall’inquinamento, ha cambiato completamente il fiume.
vediamo la vita. La verità è che serve poco per essere felici, questo mi ha fatto molto riflettere, durante il mio rientro a casa.” raccontò Lu. La tappa successiva era la
La fine del viaggio
A causa di forti venti fu costretto ad atterrare nella
città di Anhembi. Qui il fiume diventa navigabile: navi
città di Sabino, dove ebbe nuovamente un incontro
cargo trasportano legname e granaglie in altre parti
positivo. “Sono finito in una scuola locale a mostrare
del Brasile. Questo genera introito per il paese, ma,
le mie foto e a parlare dell’importanza di preservare
“dall’alto, si vedono chiatte, traghetti ed ogni tipo di
l’ambiente e la natura del fiume. A tutti piacevano
trasporto fermi. Tutto è fermo. Con la siccità dello scorso
quelle foto aeree, e tutte mostravano la stessa storia:
anno il livello dell’acqua è sceso così tanto che nessuno
un vasto scenario di devastazione. Dove una volta
può lavorare e guadagnare. I pochi traghetti che ho
c’erano piante, foreste e animali selvatici, ora si
incontrato effettuavano trasporti locali e brevi tragitti.”
potevano vedere solo pascoli e coltivazioni ,
Da Anhembi Lu volò a Barra Bonita. “Nell’aria si sente la
principalmente di canna da zucchero. Mi è capitato
puzza di sporco del fiume. I segni dei livelli sono visibili
raramente di vedere uccelli in cielo. Ma non è stato
sulle sponde, mostrando l’effetto della siccità. In quel
tutto negativo.” Atterrato dove il fiume Araçatuba
punto, in prossimità di una diga, il fiume diventa verde,
incontra il Tietê, Lu andò a pescare per vedere se c’era
MEGACITTA’ San Paolo è la più grande città del continente americano. Pullula di traffico aereo notte e giorno. Per seguire il corso del fiume, all’interno della città, Lu ha ottenuto un permesso speciale ed è stato seguito da un elicottero per tutto il volo. LA GENTE DEL FIUME Dona Maria Augusta (in basso) ha vissuto sulle rive del fiume per più di 70 anni. Da bambina aiutava suo padre a pescare. Anni dopo la famiglia ha cominciato a riciclare rifiuti provenienti dal fiume per mantenersi.
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IL MEGLIO DEL FIUME Tramonto alla fine del viaggio, dove il fiume Tietê si immette nel Paraná, un fiume lungo 4,880km, che sfocia nel mare in Argentina. IL PEGGIO DEL FIUME Il fiume Tietê scorre nei canali di cemento della città di San Paolo.
qualche forma di vita. “Ci volle qualche ora, ma alla fine presi una piccola spigola che fotografai e rimisi in acqua. Fu un segno che non tutto era perduto.” Nell’ultima parte del viaggio Lu volò verso la città di Itapura, dove il Tietê si immette nel Paraná. Venti fino a 40km/h lo costrinsero ad atterrare, lontano del suo percorso. “Quei 40 minuti in aria sono stati come cavalcare un cavallo selvaggio e scalciante! In questi momenti la fiducia nella propria attrezzatura è fondamentale”, disse. Atterrato in un campo vicino alla strada e non avendo copertura telefonica, si recò presso una casa per chiamare il suo equipaggio tramite la linea telefonica fissa. “Ripeto sempre: in caso di atterraggio di emergenza, è bene atterrate vicino ad una casa o ad una fattoria!” Il ventesimo giorno completò il suo itinerario. “ Venti giorni, trascorsi a contatto con le storie ed i problemi del fiume. E’ stato emozionante, toccante ed intenso. Dall’alto, ho visto il Tietê immettersi nel Paraná. Nel punto in cui i due fiumi si incrontrano, sembra ci sia una sorta di ritorno alla vita. La vista era bellissima con il sole che tramontava nel cielo.” Grazie a questo viaggio Lu pensa che “un giorno cambieremo, e cambieremo anche la storia del fiume Tietê, e la nostra stessa storia.”
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DESTINAZIONI
SULLA SPIAGGIA C
ome fiori in un giardino, qui i piloti spuntano tra ottobre ed aprile, quando i venti costanti
consentono di volare per ore lungo il costone. Sotto di voi, vedrete i turisti sulla spiaggia, e avvisterete nell’oceano i defini, le razze, le foche, e persino gli squali. Sorriderete nella tiepida brezza marina, mentre i vostri amici, al nord, staranno sciando o tremando dal freddo. Decollerete dal prato dell’albergo e riatterrerete nuovamente lì. Quando sarete soddisfatti, potrete esplorare gli altri siti vicini o recarvi nell’entroterra per fare dei voli in termica e di distanza. Indovinate il nome di questo posto: potrete vincere una copia di Classic Routes, la nostra guida dei migliori siti di volo nel mondo. Inviate una mail entro il 15 maggio 2015 con la risposta, il vostro nome ed indirizzo a: comps@xcmag.com, ed avrete una chance di
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C
M
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CM
MY
CY
CMY
K
JEROME MAUPOINT
GO PRO TWIST
A
lato Michael Sigel e Jérôme Maupoint (pilota più basso), sopra il lago di
Oeschinen a Kandersteg, in Svizzera. Jérôme è uno dei fotografi più attivi in questo sport e lavora per GIN. Ha montato una GoPro3 nella vela di Michael, impostata per scattare tre fotogrammi al secondo con un radiocomando WiFi. Gli scatti della GoPro possono essere ripetitivi, ritraendo il pilota sempre nel medesimo punto e direttamente sotto. Questo tipo di montaggio funziona meglio, grazie alle diverse prospettive e al secondo pilota. “I piloti non sono perfettamente simmetrici e la seconda vela rende gli scatti molto interessanti.” La GoPro è fissata con un supporto magnetico contenuto nel suo involucro. “E’ un tipo di fissaggio fai da te. Per questo ho dovuto fare molti voli di prova, sperimentando le diverse angolature e settaggi vari, prima di dedicarmi al servizio fotografico. “In generale è un sistema molto più semplice e sicuro, ma non dovete dimenticarvi la telecamera nella vela.” Nei giorni in cui Jérôme effettua i servizi fotografici, utilizza questa tecnica, e vola svariate ore in luoghi spettacolari. “Qualsiasi cosa accade in volo, noi rimaniamo sempre vicini, in modo da ottenere il massimo numero di immagini.”Cosa cerca Jérôme in un paesaggio? Prospettiva, contrasto e colore. “Non basta volare in un posto fotogenico, aiuta solo un poco”, aggiunge. “La prospettiva e la luce sono importanti. Può capitare casualmente che, durante un volo di distanza con dei compagni di volo, vengano belle foto per un servizio fotografico.” Jérôme non usa spesso la radio. Preferisce spiegare a terra e comunicare a voce in aria, poichè di solito sono abbastanza vicini. Si definisce un “fotografo classico”, e rifiuta il rischio e l’adrenalina quando lavora. “Non è il momento di fare pazzie. Fare belle foto significa pricipalmente pensare ed immaginare prima la scena. Tecnica ed attrezzatura vengono dopo.” Se, durante un volo di 5 ore e 500 foto scattate, riesce ad utilizzarne 40 per il servizio, è felice.”E’ stata una buona giornata, offro da bere a tutto il team!.” www.Jerome-maupoint.com
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CROSS COUNTRY 159 FOTO MASTERCLASS
FOTO MASTERCLASS CROSS COUNTRY 159
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RECENSIONI
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CROSS COUNTRY 159 GRADIENT ASPEN 5
GRADIENT ASPEN 5
Marcus King rimane sorpreso dal pilotaggio intuitivo di una vela al top della classe C
“
Che pochi cordini!” Fu il mio primo pensiero quando
veloce. In ogni vela è importante che tutti i particolari
aprii l’Aspen 4, per una recensione nel 2012. In aria
tecnici collimino: il profilo alare, l’allungamento, la
la vela era come una moto, con un acceleratore molto
forma e tutte le varie regolazioni. Gradient usa bocche
corto che rispondeva immediatamente a minimi comandi.
a forma diagonale, intervallate lungo il bordo d’attacco,
Concludemmo che si trattava di una delle migliori vele
che aiutano a mantenere la pressione interna ai diversi
mai esistite sino a quel momento, che virava in modo più
angoli d’incidenza. Ondrej spiega che “un design
stretto e più piatto – un’ arma ideale per giornate deboli,
stile sharknose è solo una delle soluzioni possibili. La
o per ‘esplorare l’invisibile’, come l’aveva propriamente
posizione delle A, la posizione e l’angolo del profilo alare,
definita l’ufficio marketing di Gradient. Con un
la misura delle bocche, sono egualmente importanti,
predecessore con tali caratteristiche, eravamo veramente
se non addirittura più importanti.” “Da molto
entusiasti all’idea di volare il nuovo Aspen 5.
tempo utilizziamo queste bocche a zig-zag sul bordo
Aspetto della vela
d’attacco, poichè ci consentono di ottenere misure ben proporzionate.” “Si denota il risultato ottenuto dalla
E’ una vela allungata. Aprendo l’Aspen 5, che ha un
facilità in decollo e, nel contempo, dal mantenimento
allungamento di 6.25, si nota immediatamente la
della pressione interna con un’ ampia gamma di angoli
differenza dall’Aspen 4, con i suoi 5.99. Sulla carta, il
di incidenza. Potremmo anche pensare di adeguare le
Triton 2 ha il maggior allungamento tra tutte le vele di
dimensioni totali di ogni cella, in modo che risultino
categoria C: 6.4, ma l’Aspen 5 non è poi così distante. La
ottimali per tutte le taglie di ogni modello. L’esclusivo
pianta sembra abbastanza lineare, con poca rastrematura
tessuto, realizzato con materiale Everlast a doppio
sulle estremità. Il progettista, Ondrej Dupal, dice di aver
rivestimento (sviluppato da Porcher), viene utilizzato sul
cambiato l’assetto per due ragioni: ottenere una miglior
bordo d’attacco. Durante i test effettuati, questo tessuto
efficienza a diverse velocità ed un miglior controllo
ha dimostrato di resistere meglio alle deformazioni e di
della vela. Inoltre, Gradient sostiene che il nuovo profilo
avere una stabilità maggiore in tutte le direzioni. Il resto
alare sia molto differente, in termini di maneggevolezza.
della vela è realizzato con un mix di tessuto tra il 38g/m2
“L’unico cambiamento è dato dal profilo dell’Aspen 5,
e 32g/m2, che ha consentito di ridurne il peso di mezzo
un po’ meno arcuato, in modo da essere leggermente più
chilo rispetto all’ Aspen 4.
PING! LA PRIMAVERA E’ INIZIATA! Testando la vela nelle Alpi del sud della Francia, a marzo. La vela è più leggera dell’ Aspen 4, ha un allungamento maggiore e migliori performance LA VOGLIAMO CARICA ....e vogliamo divertirci ! Bene, questo è quello che faremo! ‘Caricata, la vela è più compatta, ed entra bene nelle termiche.’ Foto: Brian Steele L’ ARCO DI GIBUS Questo intelligente concetto è usato per distribuire il carico su ogni punto di attacco Rinforzi
Stecche
Punti d’attacco delle C
GRADIENT ASPEN 5 CROSS COUNTRY 159
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RECENSIONI
DETTAGLI Con un minor numero di cordini di ogni vela Gradient, il sistema ‘Double Diagonal’ è l’ unica soluzione per migliorare la distribuzione della tensione lungo l’apertura alare. Carrucole Harken: morbide Magneti sugli elevatori per tenerli uniti quando sono staccati dall’imbrago. Un utile dettaglio Maniglie posteriori ed anelli sui freni Foto: Marcus King VOLO DI PROVA A TACIMA In uno dei suoi primi voli conl’Aspen 5, Karel Vejchodsky ha volato 457km da Tacima, Brasile.Il suo volo, fatto nell’ ottobre 2014, è il volo più lungo mai realizzato con una vela EN C ed era uno dei tre voli da 400+ km che ha fatto durante il suo viaggio di dieci giorni Foto: Tomas Soudek
Piccante o dolce?
Piccante: Disposizione dei cordini super ottimizzata, vero tre linee, ottimo tasso di caduta, cuore sportivo, cordini completamente sguainati, maniglie posteriori sulle C, prestazioni da vela al top della categoria. Dolce: resistenza ai frontali quando caricata, facilità in decollo, virate piatte efficienti, si muove come una vela solida.
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Sempre meno cordini
L’ Aspen 5 si basa su un concetto di vero 3 linee. La disposizione dei cordini è quasi identica a quella dell’ Aspen 4. Ma guardiamolo: non c’è molto altro che potevano togliere! Con solo due cordini principali per parte, avrete l’impressione di avere le mani vuote quando gonfierete la vela. Per ridurre i punti d’attacco lungo l’apertura alare, hanno usato il loro sistema di incroci ‘Double Diagonal’, già introdotto nell’Aspen 4. La vela ha anche un rinforzo in nylon, a forma di arco di Gibus, attorno ai punti di attacco delle C, per distribuire il carico senza mini stecche. Con un notevole spazio tra i cordini, diventa difficile per i progettisti mantenere la vela in tensione lungo tutta la lunghezza, ma Ondrej afferma che il sistema Double Diagonal aiuta a superare questo problema. “Rende la struttura interna un po’ più complicata, ma contribuisce a distribuire la pressione interna della vela. Per progettare un parapendio vanno considerati tutti i molteplici dettagli e trovare il giusto compromesso. Sono state fatte moltissime prove, sopratutto con l’Aspen 4, che era il primo ad avere il sistema DD.” L’ Aspen 5 è una vela costruita per planare ed ha i cordini sguainati. Non ha le A separate, avendo solo 2 cordini principali. I punti d’attacco sono stati realizzati con un basso coefficiente d’attrito.
Decollo
taglia a 105-115kg. Normalmente la volo a 105kg, con tutta la mia attrezzatura, ma poichè è appena passato Natale, mi è rimasta un po’ di zavorra addosso ed arrivo tranquillamente a 112 Kg. Quest’anno, a Gourdon, in Francia, non ha quasi mai nevicato e così ho potuto assaporare qualche termica forte e stretta di inizio primavera. La massa d’aria era abbastanza stabile, e rendeva i contorni delle termiche pungenti quel tantino in più. La vela si alza sopra la testa in modo uniforme e richiede un piccolo tocco di freni per mantenerla in posizione. Si avverte subito l’immediatezza dei freni, che ricorda l’Aspen 4.
In termica
L’ Aspen 5 ha la tendenza a girare in termica piatto ed efficiente; non intendo dire che non inclina, ma per me gira meglio piatto. Non è un caso che la vela abbia brillato la scorsa stagione nelle pianure del Brasile e del Sud Africa. I freni consentono di controllare bene la vela, stringendo progressivamente la virata man mano che li trazionate. Analogamente alle vele Ozone, questa è una vela in cui il controllo si ottiene per lo più attraverso i freni, anzichè con lo spostamento del peso, quando si completa un 360°. Affondare il freno interno vi permette di virare stretti, ma la vela tende a volare ragionevolmente veloce e piatta. Un bella caratteristica della vela, in termini di prestazioni, è la sua tendenza a rimanere sopra la testa e voler andare in avanti anzichè arretrare quando si è in termica. Ripensando all’Aspen 4, mentre volava al mio fianco e nella stessa aria, ho l’impressione che picchiasse di più. Gradient ha
La taglia 28m2 dell’Aspen 5 ha un range di peso che
sicuramente migliorato anche questo aspetto. Quando
va da 98 a 118kg. Gradient suggerisce di volare questa
la vela è caricata, trasmette una piacevole sensazione di
CROSS COUNTRY 159 GRADIENT ASPEN 5
compattezza, entrando in modo coeso nelle termiche. Ho notato un miglioramento rispetto all’ Aspen 4. Si ha la sensazione di volare una vela sportiva che non smorza troppo. E’ ideale per cercare le termiche deboli e sentire cosa accade in aria. In volo, molti dei sobbalzi vengono percepiti attraverso l’imbrago. Principalmente è una vela per quei piloti che percorrono lunghe distanze e sono abituati a questo tipo di movimenti, piuttosto che per quei piloti nervosi, che vogliono una vela più performante. Sicuramente tutte le vele salgono nelle termiche forti, ma l’Aspen5 vince nelle termiche deboli, grazie al suo stile di virata piatta ed efficiente, e dove bisogna fare buon uso di tutti i segnali che trasmette. A volte un buon tasso di caduta aiuta anche a capire dove si sale bene; subito dopo essere decollato sono riuscito a guadagnare quota, tanta quanta gli altri intorno a me. Testando la vela senza zavorra, quasi al carico minimo del range di peso, ho trovato la vela più vivace, in grado di dare un feedback immediato. Nelle termiche forti la vela si muove un po’, e ho avuto la sensazione che la vela trasmettesse meno informazioni da una semiala, come se i movimenti provenissero principalmente da due
‘Non mi ha mai tradito!’
Karel Vejchodsky ha volato tutta la serie degli Aspen ed è arrivato più lontano di tutti. Chi meglio di lui conosce la nuova creatura? Cosa emerge dal confronto tra l’ Aspen 5 e l’Aspen 4? Penso che l’ Aspen 5 plani meglio alle alte velocità, ed è più veloce. Sono contento di aver volato quasi sempre a tutta velocità. Penso siano molti simili, sia per quanto riguarda la virata sia per il comportamento. Cosa ti piace di più dell’ Aspen 5? L’efficienza ed il comportamento, sia in condizioni calme che turbolente. Per dirla in modo semplice, l’ Aspen 5 non mi ha mai tradito!” Perché volare una vela di classe EN C? Lavoro in proprio e sto volando molto poco. Le vele EN C attuali sono perfette per me. E’ un buon compromesso tra prestazioni e sicurezza. Posso sfruttare tutto il loro potenziale e penso sia meglio che volare una vela da gara senza sfruttarne le caratteristiche. Inoltre, se si vola con vento da dietro, come è stato durante i miei voli in Brasile, le differenze tra classi non sono così evidenti. La differenza di
estremità separate. Volatela carichi !
prestazioni diventa evidente solo nel controvento ed in situazioni difficili.
In planata
Quali sono le differenze con una vela da gara in un volo di distanza?
dopo aver volato 457 km da Tacima, in Brasile, lo scorso
non ho trovato una grande differenza. Il pilota fa la differenza, con le sue scelte, le sue decisioni e la sua
“Aspen 5 goes to Hollywood!” disse Karel Vejchodsky, ottobre, realizzando il volo più lungo mai fatto su una
Non ho mai volato una vela da gara, quindi non saprei dirtelo. Ho volato vicino a vele da gara in Brasile e tranquillità in volo.
vela C. La nostra esperienza, in termini di planata, prova che questa vela è sicuramente vicina ai vertici della categoria C. Durante i miei soliti traversi, nella
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RECENSIONI
MAGIA DELLE TERMICHE DEBOLI ‘Questa è una vela per i guru locali che vogliono sempre uscire per primi al mattino presto, salire nel nulla, mettendo i piloti forti in imbarazzo.’ Foto: Brian Steele
SPECIFICHE DEL COSTRUTTORE Note del costruttore: ‘Per piloti eperti, capaci di pilotare attivamente.’ Taglie (m2): 24, 26, 28
Peso al decollo (kg): 77-90, 85-103, 98-118 Numero di cassoni: 64 Allungamento: 6.25 Peso (kg): 4.8-5.4
Omologazione: EN C www.gradient.cx
valle dove volo solitamente con Delta2 e Peak3, ho
ho appurato che le estremità dovevano essere controllate
verificato la sua efficienza. In volo accelerato la vela è
durante la chiusura frontale, specialmente quando tiravo
solida ed ha un buon incremento di velocità. La maniglie
un po’ troppo. Sebbene sia in contrasto con quanto ci
dietro le C fanno il loro lavoro, come un vero tre linee, e
hanno sempre insegnato ai corsi, trazionare velocemente
danno una buona percezione della vela. La vela sembra
i freni aiuta le estremità a riposizionarsi verso l’esterno,
particolarmente efficiente mentre si raggiunge la velocità
consentendo alla vela di tornare prontamente a volare.
massima, e quando la si raggiunge, non si riscontra un
“Non toccare mai i freni se la vela è dietro di te” è il
elevato incremento del tasso di caduta. Impressionante.
mantra che è sempre stato recitato, ma ora sembra
Con due soli cordini nelle A principali, le grandi orecchie
che tutto sia cambiato con le vele allungate moderne.
sventolano parecchio, come con l’Aspen 4. Un pò di
Chiedete a qualche test pilot. Le chiusure asimmetriche
acceleratore aiuta a rimettere le cose a posto. Gradient
diventano molto dinamiche se si lascia che la vela si
raccomanda di tirare le B esterne, al posto delle A esterne,
autostabilizzi, ma in verità si è rivelato piuttosto semplice
per fare delle grandi orecchie più stabili e tranquille.
contrastare la rotazione e controllare la vela con il freno
SIV
L’Aspen5 ha ottenuto voti bassi e rassicuranti nel test di omologazione, con le C solo nelle chiusure accelerate.
In conclusione
E’ una vela molto intuitiva. Con il suo piano funi ottimizzato
Non sono un test pilot ed uno dei maggiori problemi per
e con il suo allungamento è una fantastica vela da cross
quelli con meno esperienza come me, è riuscire a fare
country. Nelle termiche deboli, l’Aspen 5 eccelle, grazie alle
delle chiusure che siano sempre uguali, sia in termini
sue virate piatte. In planata, maggiore è la velocità, maggiori
di misura sia con la corretta angolazione. In realtà, nel
sono le prestazioni. Estremamente maneggevole, è un C
volo reale, non si prendono chiusure sempre uguali e
performante, anzichè un C centrato, e se avete le
perfette come durante i test. Un altro problema è che le
competenze necessarie sarete ricompensati da una
vele vengono spesso certificate usando cordini aggiuntivi.
piacevole reattività che vi consentirà di intuire i movimenti
Questo rende ancora piu difficile ripetere delle chiusure
dell’aria.
a norma EN ad un corso SIV. A Monaco, sopra l’acqua, l’Aspen era abbastanza dinamico nelle chiusure ed
Marcus King ha volato l’Aspen 5 28 a 112kg, con un
indietreggiava parecchio durante le chiusure frontali. Dal
imbracatura Advance Impress 3
momento che ha un allungamento ragionevolmente alto,
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opposto.
CROSS COUNTRY 159 GRADIENT ASPEN 5
THOR Polini. A winning family.
THOR 130 1 TIME WORLD CHAMPION 2014
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RECENSIONI
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CROSS COUNTRY 159 MAC PARA ELAN
MAC PARA ELAN
‘Finalmente un vero EN-C!’ La guida alpina Kelly Farina parla dell’arrivo dell’Elan. Mac Para lo definisce “Il nuovo modo rilassante di divertirsi in parapendio.” Marcus King lo scopre da sè
L
o scorso inverno feci la recensione della vela EN-B
d’attacco,” mi disse Petr. “ L’Elan non ha uno sharknose
Eden 5. Apprezzai la sua manegevolezza, dinamica
molto pronunciato, ma ha quella giusta misura che
e precisa, e la sua natura indulgente e rassicurante. Dopo
mantiene la pressione nella vela e ci ha permesso di
aver scritto la recensione, il progettista Petr Recek mi
arretrare le A.” L’Elan ha una pianta rastremata con
aveva detto “se ti è piaciuto l’Eden, allora ti innamorerai
un bordo d’uscita abbastanza lineare, un allungamento
del nuovo EN C su cui stiamo lavorando”. A quel tempo
conservativo di 6.18 e 62 cassoni. Ci sono mini-
c’erano solo i primi prototipi, ma nulla da provare. Quella
stecche sul bordo d’uscita, per migliorare la forma
frase aveva comunque stuzzicato il mio interesse e non
di questa parte importante del profilo. Tutta la vela è
vedevo l’ora di provarla.
fatta di Skytex38g/m2. Con una leggera trazione delle
Facilità in volo
A, l’Elan sale progressivamente sopra la testa, senza bisogno di correzioni. Ha sempre mantenuto lo stesso
Quando l’Elan arrivò, ero impaziente di volarlo.
comportamento, lento e costante, anche con venti di
Mi recai al mio sito abituale, Gréolières, nel sud
diversa intensità. Anche sul tappeto di Monaco, con
della Francia, in un giorno non proprio ideale.
un vento debole e variabile, non ho avuto problemi.
Era nuvoloso, ma in decollo soffiava una bella brezza.
I comandi non hanno una lunga escursione ed in
Mi è sempre piaciuto il modo in cui Mac Para
volo sono piacevolemente immediati. La vela inclina
costruisce vele: abbastanza semplici, ma con linee
progressivamente man mano che si trazionano.
pulite che consentono di ottenere il massimo
L’immediata reattività della vela fa sì che un piccolo
delle prestazioni. Il marchio è ben affermato ed
spostamento delle anche sia sufficiente per effettuare
in passato, oltre al record del mondo di distanza,
virate più strette. Uno dei vantaggi dello sharknose
ha ottenuto successi nelle gare più importanti.
è la resistenza al negativo: bisogna tirare a fondo,
La vela viene consegnata nella concertina di Mac
prima che la vela mostri la tendenza al negativo.
Para, che ha una grande tasca ricoperta di spugna, per
Quel giorno, con vento sostenuto nelle montagne, la
proteggere lo sharknose del bordo d’attacco. Indice
turbolenza era assicurata, ma l’Elan assorbì bene ogni
che nel bordo d’attacco è presente molta plastica.
colpo, ispirandomi fiducia. Quando mi chiesero com’era,
“Abbiamo provato svariati profili e diposizioni dei punti
la parola che mi venne subito in mente fu “tranquillo”.
LISCIA ED UNIFORME Potreste mangiare sull’estradosso! La manifattura è eccellente. Grazie all’esperienza acquisita nelle condizioni di montagna con l’Elan, possiamo affermare che questa vela vi consente di concentrarvi a centrare i core delle termiche forti, lasciando che si gestisca da sola nell’affrontare i bordi turbolenti delle ascendenze. Foto: Charlie King A CHI È DESTINATA Mac Para si era proposta di fare un EN C facile, invece di un EN B troppo impegnativo. Riteniamo ci siano riusciti. Foto: Brian Steele
MAC PARA ELAN CROSS COUNTRY 159
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RECENSIONI
DETTAGLI Elevatori sportivi con maniglie rivestite dietro le C per migliorare l’efficienza Girelle ai freni sul bordo d’uscita Cordini principali con guaina per ridurre la possibilità di nodi Sharknose poco pronunciato rispetto ad altre vele, ma nel complesso rende la vela solida Foto: Marcus King DIMENTICATEVI LO STRESS ‘Salire tranquillamente significa avere la mente libera per le decisioni da prendere sul percorso. Lo stesso vale per i traversi accelerati. La pressione esercitata sulla pedalina è tanto leggera che non affatica e, soprattutto, mantiene la vela solida e in grado di attutire la turbolenza’ Foto: Charlie King
Piccante o dolce?
Piccante: Comandi immediati, allungamento 6.18, elevatori sportivi con maniglie dietro le C, ottimo livello di prestazioni, picchia piacevolmente per entrare in termica. Dolce: Voli tranquilli in aria mossa, cordini con guaina, 3.5 linee, facile in decollo, facile gestione dello stallo.
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Questo non significa che è troppo smorzato e non si
circuito un po’ piu piccolo e ancor più interessante.
muove. Và in avanti ed entra bene in termica, anzichè
Il giorno successivo mi racai con un amico al decollo
sedersi. Trasmette bene i movimenti dell’ aria, un po’
lungo il costone del Col de Bleine, che consente di
come il Sigma 9.
effettuare più distanza. In volo, le prime termiche
Caratteristiche progettuali
In un epoca in cui molte vele EN-B hanno i cordini
erano forti come previsto. L’Elean mi permetteva di restare facilemente nel core, senza doverlo controllare eccessivamente durante la salita. Salire tranquillamente significa avere la mente libera per le decisioni da
sguainati, sono rimasto sorpreso nel vedere che i cordini
prendere sul percorso. Lo stesso vale per i traversi
principali non lo sono.
accelerati. La pressione esercitata sulla pedalina è
“ Non a tutti i piloti piacciono i cordini sguainati,
tanto leggera che non affatica e, soprattutto, consente
perchè si annodano più facilmente” mi ha spiegato Petr.
di mantenere la vela solida ed in grado di attutire la
“I materiali che abbiamo usato per l’Elan mantengono
turbolenza. Ad essere sincero, vista la solidità della vela,
la loro forma per molto tempo.” Sebbene la vela abbia
non avevo grandi ragioni per usare le maniglie dietro
gli elevatori impostati per un tre linee, l’azienda ha
le C. Si sa che non è facile confrontare le prestazioni
aggiunto ulteriori punti d’attacco, in modo da avere una
di più vele, ma durante la prima parte del volo, ero
reazione meno dinamica alle chiusure e semplificarne la
vicino ai Delta 2, Sigma, Aspen e alcuni EN-D, e posso
costruzione interna, riducendo la necessità di distribuire
affermare che mi sentivo sempre al passo con loro.
ulteriormente il carico. “Mantengono la vela leggera
Il progettista Petr mi ha detto, “ Alcuni costruttori
e senza pieghe. Le pieghe non aiutano le prestazioni!”
hanno certificato le loro vele EN C nella catogoria EN
dice Petr. Gli elevatori sono belli, piccoli, con un look
B e non c’è da meravigliarsi che alcuni piloti intermedi
accattivante, e con le maniglie dietro le C per il controllo
le trovino troppo tirate. Noi abbiamo fatto l’opposto,
con gli elevatori posteriori. Tutto è ben fatto e ben
siamo contenti delle prestazioni, ma principalmente
rifinito, come ci si aspetta da un’azienda affermata.
lo siamo per il confort in volo. E’ un nuovo modo di
Fare distanza
Qualche giorno dopo la meteo era buona ed io
volare divertendosi, in tutta tranquillità e relax.” Nel corso della giornata mi ritrovai solo, in direzione del lungo costone vicino a St André, con un cielo pieno
speravo di volare nelle Alpi del sud. Sul forum del nostro
di cumuli congesti. A nord, vedevo cadere la pioggia
club, alcuni dei guru locali stavano pianificando grandi
e la neve, che rovinavano la giornata ai pilotoni.
triangoli fuori in pianura, prima di rientrare verso casa
Dal momento che avevo aggirato la mia boa più lontana,
sulla solita rotta nelle montagne. Entusiasta, passai la
potevo dirigermi verso casa. Inizialmente evitavo le zone
serata a studiare i lori piani e a farmi il mio, usando
scure, usando la pedalina e le gandi orecchie per evitare
l’app XCPlanner fatta da Tom Payne. Pensai di fare un
di essere risucchiato in nube. Il comportamento della
CROSS COUNTRY 159 MAC PARA ELAN
vela era buono e le orecchie non sbattevano troppo. La
suo comportamento efficace è simile a quello dell’ Eden5.
copertura nuvolosa aumentò, ma divenne meno attiva.
Quando rilasciate i freni, dovete riaprire le estremità
Mi diressi vicino al costone per sfruttare la dinamica di
attentamente, rilasciando un po’ prima che la vela torni a
pendio. Il comportamento smorzato della vela e la sua
volare. Nonostante non abbia avuto grossi problemi, un
resistenza alla chiusure, divenuta ormai inconfutabile,
paio di volte mi sono ritrovato con una cravatta, per aver
mi diedero la fiducia necessaria per spingermi basso
rilasciato i freni troppo velocemte mentre mi trovavo nella
attraverso i passi. Grazie alla sua maneggevolezza, riuscii
posizione arretrata.
qualcosa in più dalla loro vela.”
Conclusioni
Peso al decollo (kg): 60-80, 70-90,
a sfruttare piccole zone di ascendenza che mi permisero di continuare il volo.
SPECIFICHE DEL COSTRUTTORE
Note del costruttore: “Detiene la stabilità ed il livello di prestazioni per piloti con esperienza che vogliono Taglie (m2): 22, 24, 26, 28, 30, 33
L’Elan trasmette una sensazione di volo tranquillo e
Configurazioni
confortevole, grazie alla sua precisa maneggevolezza.
Durante il periodo in cui ho tenuto questa vela, ho
Consente di salire in termica in modo efficiente. Potete
avuto modo di fare alcune manovre SIV sopra il mare, a
centrare il core di termiche forti, lasciando che si gestica
Monaco, con una barca di recupero sotto e con i consigli
da sola nell’affrontare l’ aria mossa.
rassicuranti di un istruttore.
E come ho sperimentato personalmente, quando il cielo
Ho provato la stessa sensazione di confort anche durante
si fa cupo ed inizia a piovere, con questa vela vi sentirete
le reazioni provocate dalle chiusure indotte. Ho iniziato
tranquilli e sicuri. Il livello di confort la rende un’ ottima
con le chiusure frontali. La vela reagisce abbastanza
vela per coloro che vogliono salire alla categoria C,
lentamente. La corda alare al centro tende a gonfiarsi
mentre il pilotaggio è sufficientemente attivo per quei
prima, per poi riaprire omogeneamente le estremità.
piloti esperti alla ricerca di voli più tranquilli.
Questo significa che c’è un attimo in cui sembra di essere
Recentemente ho visto sulla BBC un filmato di recensioni
in stallo paracadutale, ma poi la vela picchia e torna a
di auto del programma Top Gear, in cui i presentatori
volare.La stessa cosa accade con la chiusura asimmetrica;
guidavano una macchina da corsa in un circuito. Hanno
la vela ruota, mentre si riapre partendo dal centro.
scoperto che i giri pìù veloci erano stati percorsi in
E’ facile contrastare la chiusura trazionando il freno
modalità confort. Con l’Elan scoprirete la stessa cosa.
78-100, 90-112, 105-130, 115-145 Numero di cassoni: 63 Allungamento: 6.18 Peso (kg): 5.3 – 6.4 Omologazione: EN C (no 22 e 33) www.macpara.com
opposto.Affondando i freni per fare un stallo, si percepisce un piccolo ritardo prima che la vela arretri ed entri in stallo. A questo punto risulta semplice rilasciare
Marcus King ha volato l’Elan 28 con selletta Advance
leggermente per trovare la corretta posizione arretrata,
Impress 3, a 105kg
senza dover essere super precisi. Infatti, non ho avuto grandi difficoltà a controllare questa configurazione. Il
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RECENSIONI
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CROSS COUNTRY 159 AIR DESIGN RISE 2 SL
AIRDESIGN RISE 2 SL
Comandi diretti e precisi facilitano la vostra virata in termica, grazie allo ‘spostamento del peso di ‘AirDesign’, rendono questa vela uno straordinario EN-B di fascia alta, scrive Ed Ewing
H
o fatto il mio primo volo con il Rise 2 SL in
di pilotarla. Vi faranno sentire immediatamente un
Colombia, da un decollo erboso nella Cauca
professionista. Le maniglie della versione SL sono
Valley, vicino alla città di Roldanillo. Ero abbastanza teso:
leggere, senza girelle, ma rosse, grandi e confortevoli
vela nuova, imbraco nuovo, sito nuovo. “Tutto nuovo,”
e non mi hanno dato alcun tipo di problema. Gli
commentò un amico pilota.
elevatori sono sottili e carini. Guardando la vela nel
La vela è la versione leggera del Rise 2 di AirDesign,
dettaglio si ha la sensazione che sia ben fatta. La taglia
uscito alla fine del 2014. Avevo volato la versione
L pesa solo 4,6 kg. Mi sono subito sentito a mio agio e
originale del Rise e sebbene avessi fatto dei bei voli,
le preoccupazioni, che avevo prima di decollare, sono
incluso un volo da 120 km in pianura e diversi voli da
svanite mentre il terreno si allontanava da me.
50-60 km nelle Alpi, non mi sentivo totalmente convinto. Mi ero sentito a mio agio solo in condizini tranquille; in turbolenza non ero mai riuscito ad impormi sulla vela, per direzionarla dove volevo che andasse, e tantomeno
Spostamento del peso di Air Design Ho passato la prima ora a capire il funzionamento del
riuscivo a controllarne la picchiata durante le virate
sistema di virata e ad abituarmi a girare le termiche.
strette. Quando le condizioni diventavano mosse,
AirDesign ha investito molto sulla sistemazione del loro
atterravo. Il Rise 2 è un tipo di vela completamente
speciale fascio dei freni, che permette di usare tecniche
diverso. Seppur con vento debole, sono decollato
differenti per variare la virata in termica, adeguandosi
benissimo al primo gonfiaggio, ed ho avuto tutto il
alle condizioni. Lo chiamano spostamento del peso ed
tempo necessario per girarmi e controllare la vela.
è ideato per ridurre la tendenza della vela a inclinare
Nessun tira e corri. Più tardi sono decollato altrettanto
nelle virate strette. Funziona perchè i cordini centrali dei
facilmente con vento forte, solo con un tocco di freni.
freni sono attaccati leggermente all’interno del bordo
Anche il decollo all’italiana senza vento è stato perfetto.
d’uscita (a 1-2 cm), mentre il resto dei cordini è sul
Il mio primo pensiero dopo aver toccato i freni è stato:
bordo stesso. Potete volare con un’escursione dei freni
“Wow! Grintoso!” Due centimetri di freno e la vela gira
lineare, semplicemente spostando il peso, trazionando
tranquilla e costante. L’ho sentita subito reattiva, come
verso il basso e rilasciando. Diversamente potete variare
il Sigma 9, che avevo volato prima che mi arrivasse il
la posizione dei freni per virare più stretti o più piatti,
Rise 2. E’ una bella vela, ed è piacevole guardarla da
a seconda che troviate condizioni più forti o più deboli.
sotto, mentre si vola. E’ una vela a tre line, con una
Tirando il freno interno verso di voi, otterrete una virata
piccola diramazione delle C molto in alto. Ci sono due
più stretta e tirandolo verso l’esterno una più piatta. In
palline rosse sugli elevatori posteriori che consentono
teoria funziona, ma è un nuovo trucchetto per vecchie
DURANTE LA PROVA La versione Superlight del Rise 2 alla Stubai Cup a marzo, in Austria. Foto: Josef Nindl www.jnphoto.info SUL POSTO Cauca Valley, Colombia. La vela SL è concepita per viaggiare, occupa poco spazio ed è leggera, ma ha molte prestazioni. Foto: Neil Morley
AIR DESIGN RISE 2 SL CROSS COUNTRY 159
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RECENSIONI
DETTAGLI La configurazione degli elevatori con le palline sulle C.
volpi. Comunque funziona. Assomiglia un po’ a cambiare
subito dietro di me volava un Mantra 6 (EN D). Mi disse
marcia su un auto. Per virare stretto, in termiche deboli,
che aveva trovato l’atterraggio molto turbolento. E’
I cordini centrali della raggiera sono attaccati leggermente all’interno del bordo d’uscita (1-2 cm) mentre il resto dei cordini è sul bordo d’uscita. Questo permette lo spostamento del peso – trazionando il freno verso il corpo permette di stringere la virata.
trazionavo il freno verso l’interno ed in avanti, e la
normale che ci sia una differenza di pilotaggio con una
vela inclinava vistosamente. E’ incredibile riuscire a
vela come l’ M6, poichè è una vela di alte prestazioni
controllare la virata trazionando il freno all’esterno solo
e quindi richiede un impegno maggiore, ma questa è
di quache centimetro. Nelle termiche deboli tiravo verso
stata la dimostrazione di come il Rise2 penetri bene
l’esterno per alleggerire la vela, in modo che girasse
attraverso la turbolenza e renda semplice la gestione di
piatta. E’ possibile utilizzare le tre tecniche con ogni tipo
una potenziale situazione pericolosa. Questo è quello
di vela, anche se ci sono evidenti differenze.
che tutte le vele di questa categoria dovrebbero fare.
Ci sono volute alcune ore per imparare, ma alla fine
Anche in un volo successivo feci la medesima esperienza,
è diventato quasi automatico. Anzichè pensare: “tiro
atterrando con vento forte dopo aver trascorso quasi
all’interno o all’esterno? “, e confondermi, mi viene ora
cinque ore in aria. E’ stato molto rassicurante riuscire ad
naturale pensare quanto e quando si deve tirare.
atterrare in un campo battuto dal vento, senza passare gli
Il bordo d’attacco usa la tecnologia sharknose brevettata da Ozone. ASPETTANDO IL VENTO Carluccio Cordido gioca con la vela a terra al decollo di Ansermanuevo nella Cauca Valley. La vela decolla lenta e progressiva, permettendo un decollo senza stress. Foto: Ed Ewing
Voli di distanza
Il giorno seguente le condizioni erano più forti e la base
Dopo un’ora di esperimenti in pianura, feci un giro di
sulle montagne più bassa. Nonostante le termiche da
40km, con buone condizioni e con un rateo di salita di
+ 5 m/s, mi diressi verso la pianura, per allontanarmi
2-4m/s. Le prove di virata diedero i loro frutti in una
da quelli che volevano rimanere a tutti i costi vicino
debole ascendenza, dietro ad una fabbrica che emanava
ai cumuli, in un cielo affollato. Sebbene fosse un po’
un dolce profumo di zucchero di canna, e nelle forti
troppo presto perché la pianura lavorasse bene, decisi
ascendenze sulle colline, in cui mi ritrovai a spostare il
di provarci. Come previsto, mi ritrovai basso, a planare
peso ogni qualvolta ne valesse la pena. Passai la maggior
verso l’unico posto ovvio per salire: un piccolo passo
parte del pomeriggio a base cumulo, o poco più sotto,
sul retro di una collina bassa e rocciosa. Indubbiamente
volando insieme a molti degli EN B e C di ultima
stavo per prendere una bella botta in sottovento, ma mi
generazione, e non persi mai quota. Spesso ero più alto
sentivo abbastanza sicuro da tentare la sorte. E come
degli altri e superai molti piloti in termica. Sarà stata
previsto, trovai il sottovento, e subito dopo la botta.
la magia della vela, o sarò stato io, che viravo stretto
La termica era forte e la vela cabrò, poi picchiò e salì,
per restare nei core? Un po’ di entrambi. Rientrando
grazie ad una consistente trazione del freno ed allo
verso la città incontrammo un vento frontale sostenuto
spostamento del peso, facendo proprio quello che volevo
(20/25km/h) ed atterrammo tutti nello stesso campo.
io: salire nonostante la turbolenza.
La vela si comportò bene, penetrando attraverso
116
ultimi 100 m a pensare “cosa accadrebbe se si chiudesse?”.
Pilotavo attivamente e controllavo il beccheggio. Non
l’aria frizzante senza fare orecchie, rollii o beccheggi,
presi nessuna chiusura. Non ci furono momenti di paura
consentendomi di atterrare in tutta sicurezza. Il pilota
o comportamenti imprevedibili. La parola che mi tornò
CROSS COUNTRY 159 AIR DESIGN RISE 2 SL
in mente fu “rassicurante”. Questa vela è sincera, non
tornò nella vela, ripresi il controllo. Mi è capitato a volte,
nasconde nulla. Non c’è nessun animale feroce che ti
volando un EN B di fascia alta, di sentire le estremità
vuole mordere nel momento peggiore. Mi divertii anche
chiudersi e riaprirsi con un colpo secco. Il Rise 2 ha un
a superare un paio di altri piloti che non riuscirono a
comportamento completamente diverso. Trasmette con
salire. Soddisfatto di aver gestito la turbolenza al meglio,
ampio margine di tempo ciò che sta accadendo alla vela,
andai ad atterrare subito dopo.
consentendo così di intervenire. Quando mi capitava di
Volare nelle condizioni forti
reagire, la vela faceva tutto quello che volevo facesse:
RIPIEGAMENTO LEGGERO La bellezza delle vele leggere sta nella loro compattezza e leggerezza. La versione Superlight viene fornita con una piccolissima sacca di ripiegamento, ma la vela ci sta. Seguite queste semplici istruzioni...
picchiare, cabrare, fermarsi, girarsi a destra e a sinistra, insomma tutto. Ad un certo punto, mentre giravo in
Nelle due settimane successive, passai 22 ore in termica
termica trazionando molto il freno, pensai che la vela
e percorsi lunghe distanze durante ogni volo. Fui
stesse per stallare. In realtà era proprio così, perchè la
abbastanza fortunato da essere stato invitato ad unirmi
vela aveva subito una forte cabrata, a causa dell’intensa
al gruppo Escape XC di Jocky Sanderson, per un tour di
trazione sul freno e dall’improvviso incremento del
alcuni giorni nei diversi siti nella Cauca Valley. Guidati
rateo di salita della termica. Ma non appena rilasciai il
dall’inglese Chris White e dal venezuelano Carluccio
freno, la vela tornò a volare senza esitazione. Superati
Cordido, che conoscevano molto bene quelle zone di
i 1700m e fuori dalla turbolenza, la termica divenne
volo, riuscimmo a fare dei voli lunghi, sfruttando al
tranquilla ed io ripresi fiato. Poco dopo, durante lo stesso
massimo il potenziale delle giornate. Volare nella Cauca
volo, percorsi circa 10 km a metà pedalina, sotto una
Valley, significa volare nelle montagne al mattimo e
strada di cumuli e con altri tre piloti. Giravo le termiche
spostarsi in pianura nel pomeriggio, quando arriva
solo quando mi abbassavo al di sotto dei 2.000 m. Mi
il vento da ovest, che rende il volo nelle montagne
sembrava che Chris, con il suo Alpina 2, (vela C e pilota
turbolento. All’inizio di un volo di 60 km, mi ritrovai
esperto)andasse meglio di me, ma rispetto agli altri ero
basso, in una zona montuosa ed in ombra. Mi diressi
sempre nel gruppo di testa. Pilotai la vela rilasciando
verso uno spigolo assolato per tentare un salvataggio
completamente i freni e utilizzando le palline rosse sugli
in extremis. Il vento da ovest aveva già cominciato
elevatori posteriori, esercitando una leggera pressione
a farsi sentire. Sapevo che sarebbe stato turbolento,
per mantenere la direzione. Air Design suggerisce di
e lo era. Combattendo contro le termiche rotte, la
usarle fino al 75% del range di velocità della pedalina e,
vela si muoveva e si svergolava, senza mai chiudersi.
per quelli che hanno la mano pesante, c’è un limitatore
Aggrappato alla termica che saliva, come fosse stata la
che impedisce di trazionare tutto l’elevatore posteriore.
vita, mi sentii morire quando caddì di lato, con l’altra
L’acceleratore è morbido e facile da usare. A metà corsa,
semiala leggermente inquieta. Non appena la pressione
consente di incrementare la velocità di 6-8km/h. Io lo
AIR DESIGN RISE 2 SL CROSS COUNTRY 159
117
RECENSIONI
IN PLANATA La vela è rassicurante e reattiva. Vi permette di trarre il massimo dalla vostra giornata. Foto: Chris White / Escape Paragliding
SPECIFICHE DEL COSTRUTTORE Note del costruttore:
“Il Rise 2 è ideale per piloti che hanno esperienza con le vele intermedie e stanno cercando una vela con maggiori prestazioni ed agilità, mantenendo un alto livello di sicurezza passiva. La versione Superlight ha gli stessi comportamenti in volo della vela standard, insieme alla riduzione di peso ed un minor volume.” Taglie (m2): 19 (XXS), 21 (XS), 24 (S), 26 (M), 28 (L), 31 (XL) Peso al decollo (kg): 50-65, 60-75, 70-90, 85-105, 100-125, 120-145 Cassoni: 49
Allungamento: 5.7
Peso (kg): M 5.6kg Rise 2, e 4.3kg nella versione Superlight Omologazione: EN B
Website: www.ad-gliders.com
uso in questo modo per la maggior parte del tempo
possono fare anche delle semi grandi orecchie, usando
durante i miei voli.
il cordino esterno delle B. Provai anche quello, ma le
Grandi orecchie
nelle grandi orecchie. Si piegarono a metà, come papebre
In uno dei miei ultimi voli di distanza ho scoperto le
penzolanti, aumentando l’attrito. Se la vela fosse stata
grandi orecchie. Avrei dovuto leggere il manuale più
mia, mi sarei esercitato a lungo in entrambe le tecniche,
attentamente e guardare i video sul sito di AD in modo
fino a che non ne avrei appresa almeno una.
da evitarmi preoccupazioni. Ma non l’ho fatto. Stavo volando vicino a Chris, che mi chiese se volevo delle foto. Feci le grandi orecchie per portarmi alla sua quota
Planata al tramonto
Uno dei miei ultimi voli con il Rise 2 SL fu una planata al
e mi spostai immediatamente alla sua destra. “Hmm…”
tramonto, dopo un temporale. In corsa contro il tempo, tre
pensai durante la riapertura. Poi, sempre con le orecchie,
di noi decollarono con un vento perfetto, mentre dei tuoni
mantenni una traiettoria lineare e scesi bene. Due ore
rombavano dietro, sulle montagne alte 4.000 m.
dopo, verso la fine del volo, mi rotrovai da solo a cercare
Fu il volo più tranquillo che feci con questa vela.
di attraversare una linea di forte convergenza. Entrai
Volando sui pendii ricoperti di piantagioni di caffe,
con 2100 m di quota e dopo 90 secondi ( nelle termiche
sentii un sussulto e capii che me ne ero innamorato.
forti, per sapere a che quota sono, conto gli elefanti ...‘un
Nel 2012 avevamo fatto una recensione del Volt di AD,
elefante, due elefanti….’) ero a 2.500 m . Salivo ancora (+
classificandolo come il miglior C dell’anno. Forse, il
4.4 m/s di media) e non avevo ancora superato la linea.
precedente B di AirDesign avrebbe potuto essere privo
Mi stavo avvicinando a base cumulo, così decisi di fare
di segni particolari, ma questa vela è di un’ assoluta
nuovamente le grandi orecchie. Le feci per altre due
bellezza. Rassicurante, comunicativa, sportiva, intuitiva,
volte. La vela, oltre ad avere le orecchie che svolazzavano,
leggera e con molte prestazioni. AD non è sicuramente il
si muoveva molto sul rollio ed era molto instabile.
marchio più grande, ne tantomeno il meglio distribuito,
Nonostante ciò trattenni le orecchie, fino a quando non
ma, come uno di quei costruttori autriaci di sci speciali,
non uscii quasi diritto fuori dalla nuvola. Ho scoperto
nascosti nelle vallate alpine, talvolta realizza dei prodotti
che c’è una tecnica particolare per fare le grandi orecchie.
sbalorditivi. La domanda non è quanto bella è la vela, ma
“Bisogna tirare con forza verso il basso e all’indietro”, mi
quanti piloti le daranno una chance di diventare una vela
disse Martin Gostner di AirDesign “e se non funziona,
cult, superarando il pregiudizio di non acquistare vele se
riprova di nuovo”. Durante un volo serale provai più volte
non di marche blasonate.
e funzionò. Il mio consiglio è: siate fiduciosi, non abbiate timore di tirare con forza verso il basso e all’indietro. Si
118
estremità non si piegarono nel modo corretto, come
CROSS COUNTRY 159 AIR DESIGN RISE 2
Ed ha volato la taglia L a 118kg, con Sup’Air Delight 2
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RECENSIONI
120
CROSS COUNTRY 159 NOVA MENTOR 4
NOVA MENTOR 4
Un pilotaggio più preciso, maggiore velocità di trim ed efficienza, fanno di questa vela il meritato successore del Mentor 3. Ce lo racconta Franz Altmann.
H
o provato il Mentor 4 svariate volte ed in
dell’ala. Paragonanato in volo ad un Mentor 3, le
condizioni differenti, sia alle Canarie che in
differenze sono subito apparse evidenti. In termica il
Austria. Già dal primo volo, mi sono sentito subito a mio
Mentor 4 batte il suo predecessore, grazie ad una
agio. L’allungamento (5.43) è lo stesso del Mentor 3. Mi
maneggevolezza più diretta. Ha una migliore messa a
sono chiesto cosa Nova avesse veramente cambiato, ma il
punto e mantiene la sua traiettoria anche in aria mossa.
nuovo progettista, Philipp Medicus, mi ha detto che
L’aspetto e diverso, ma il confort è lo stesso. Perche
hanno sviluppato un progetto completamente diverso.
abbandonare questa formula vincente? La serie dei
Innanzitutto, dopo aver ascoltato i pareri dei piloti della
Mentor è famosa per diversi motivi. E’ bella, obbediente,
casa, la vela è stata realizzata meno campanata, in modo
attiva ma mite, e facile da gestire. Quando le cose si
da smorzare maggiormente il rollio in volo accelerato.
fanno difficili, la vela ci pensa da sola a sistemarle, ma
Anche visivamente la vela sembra diversa. Il profilo è
attenti, può anche mordere!. Personalmente non seguo la
stato ottimizzato con le estremità rastremate. La vela ha
massa, ma in questo caso devo ammettere che hanno
un totale di 55 cassoni, quattro cassoni in più rispetto al
ragione! Il Mentor 4 è una vela fatta veramente bene ed è
suo predecessore. La variazione della geometria dei
meritatamente il successore del Mentor 3. Sebbene il
cordini lo ha reso un vero tre linee. Sono stati progettati
design del Mentor 4 sia cambiato molto, volano quasi
cassoni con dimensioni diverse, ‘Smart Cells’, per
allo stesso modo. L’incremento della velocità di trim e
contrastare la variazione della distribuzione dei carichi
dell’efficienza del pilotaggio danno un’impressione
nella vela. Le grinze sono state diminuite, attraverso una
positiva. Il pilotaggio è leggermente più sensibile ed
serie di processi costruttivi, come la tensione del filo di
accurato. Allo stesso modo del suo predecessore, il
cucitura, le stecche e la sagomatua 3D. Il nuovo progetto
Mentor 4 richiede un pilota che vola regolarmente,
è stato adattato alla posizione ideale delle cuciture per la
poichè potrebbe essere necessario un pilotaggio attivo.
sagomatura 3D, e non il contrario. Questo ha richiesto
Senza dar peso a quello che dice la gente, riguardo il suo
l’adozione di materiali diversi tra l’intradosso e
design semplice, ritengo che il Mentor, giunto alla sua
l’estradosso. Il ridisegnato Air Scoop è una reminescenza
quarta edizione, abbia raggiunto il massimo splendore.
senza la tendenza a superare il pilota. In volo si percepisce un confort immediato, tipico dei Mentor, che trasmette fiducia, senza lasciare dubbi sull’efficienza
Note del costruttore: “Il Mentor 4 offre tutto quello che un ambizioso pilota di cross-country desidera: prestazioni impressionanti abbinate ad un altro grado di sicurezza passiva.” Taglie (m2): 18 (XXS), 20 (XS), 22 (S), 24 (M), 26 (L) Peso al decollo (kg): 60-80, 70-90, 80-100, 90-110, 100-130 Cassoni: 55
Allungamento: 5.43 Peso (kg): 4.7-5.9
Omologazione: EN B www.nova-wings.com
LA STORIA DELLA FAMIGLIA Il Mentor 4 sembra sia alle calcagna del Mentor 3, infatti ci sono solo due anni di differenza – il Mentor 3 è stato presentato nel febbraio 2013. Le sensazioni sono le stesse, ma le prestazioni sono migliori. Foto: Norbert Aprissnig qDETTAGLI L’ Air scoop nose di Nova Punto d’attacco del cordino
del tradizionale sharknose. Come il suo predecessore, il Mentor 4 si gonfia gradualmente e in modo rassicurante,
SPECIFICHE DEL COSTRUTTORE
Franz Altmann è il direttore della rivista Thermik
La vela ha quattro cassoni in più rispetto al suo predecessore ed è rastremata verso le estremità
NOVA MENTOR 4 CROSS COUNTRY 159
121
RECENSIONI
MAC PARA CHARGER
Jeff Goin prova il nuovo Charger, una vela full reflex, ideale per piloti novelli
I
l nuovo Charger, con le sue straordinarie
e virate con lo stabilo. Con un peso complessivo al
prestazioni, è entrato a far parte della gamma
decollo di appena poco sopra i 95 kg ed un carico
di prodotti Mac Para. Nel mondo dei sogni dei piloti
alare di circa 4.5kg/m², ero un po’ troppo carico, se
vi è spesso il desiderio di andare più veloci, ma con
paragonato al peso in volo della maggior parte dei
la sicurezza di una vela reflex e la facilità di gestione
piloti. La vela possiede tutti i moderni sistemi che
a terra di una vela da principiante. E’ un sogno meno
favoriscono l’efficienza ed il gonfiaggio. Non che i
frequente per quei piloti che vogliono iniziare a fare
Mac Para abbiano veramente bisogno di tutti questi
le gare.
accorgimenti, ma piccole migliorie sono sempre
Io e Tim Kaiser abbiamo volato la taglia 21m², con
gradite. Avere le stecche sul bordo d’attacco non
ALLA CARICA ‘‘Il pilotaggio è confortevolmente reattivo, leggero e divertente.’ Foto: Mac Para
un Top 80 Miniplane, e con calma di vento. Il vento
significa che non si possano piegare. Potete ripiegare
tiepido che soffiava durante il giorno aveva lasciato il
la vela come sempre, ma non usatela come sedia.
posto ad una tranquilla calma di vento al tramonto,
Alcune persone la piegano a concertina per evitare di
uIN CONTROLLO La corda alare della vela è come quella di una vela scuola , ma ha ottime prestazioni ed è divertente. Ideale per coloro che vogliono entrare nel mondo delle reflex. Foto: Mac Para
regalandoci l’opportunità di testare la vela con venti di
stortare le stecche.
diversa intensità. Non essendo un fan dell’acrobazia,
122
non c’era nulla di meglio da fare che qualche moderato wingover, volo lento, piccole spirali, trascinamento
Gonfiaggio
Decollare è stato molto facile, veramente facile. Un
dei piedi (footdrags) ed i soliti vecchi giochetti. Avevo
decollo fronte vela, con una brezza leggera, facendo solo
provato le diverse configurazioni di trim, pedalina
pochi passi indietro. Anche se si lascia che la vela arretri
CROSS COUNTRY 159 MAC PARA CHARGER
un pochino, risale bene sopra la testa dopo che si è dato un
sempre brillato nel gonfiaggio. Le sue vele infatti sono
pò di gas. I trimmer erano circa a tre cm da tutto chiuso.
molto aprezzate dai piloti che decollano dal piano, dalla
Camminare all’indietro non è una tecnica che consiglierei.
sabbia o in assenza di vento. Tutti noi adoriamo vele che sia
Il decollo frontale è più sensato, ma volevamo vedere
alzano bene mentre stiamo accelerando sulla sabbia soffice
il comportamento della vela. Impeccabile. Molte vele
e superfine, endemica di alcune delle spiaggie migliori del
decollano in questo modo, ma quelle che si gonfiano più
pianeta. Non si può avere una vela floscia sopra la testa
facilmente, tollerano meglio la mancanza di sensibilità.
quando si corre su quella sabbia. La capacità di gonfiarsi
Generalmente non è possibile controllarle stando fermi,
è importante anche per piloti di montagna, ma in modo
quindi è meglio fare un decollo frontale. Mac Para ha
diverso. Vele che si gonfiano bene in aria calma, tendono a
DETTAGLI Rinforzi in Nylon (stecche) sul bordo d’attacco Maniglie dei freni regolabili con un secondo anello, in modo da ottenere la misura che più si adatta a voi Configurazione degli elevatori, inclusi i trim, il sistema di accelerazione e di virata con gli stabilo
MAC PARA CHARGER CROSS COUNTRY 159
123
RECENSIONI
DETTAGLI Molto facile in decollo,ampia gamma di velocità in volo, molte e recenti innovazioni tecnologiche. La vela soddisfa coloro ai quali è destinata., coloro che cercano i benefici delle reflex senza performance esagerate. Tim Kaiser in volo durante i test in Florida. Foto: Jeff Goin
passare avanti e a chiudersi con vento forte in montagna.
ancora sotto tono rispetto ad altri modelli, comunque
Una tecnica adeguata può certamente sopperire al
leggera,rassicuranta, sicura e divertente. Tutti i piloti
problema, ma è qualcosa di cui bisogna essere consapevoli.
che tollerano maggiori velocità in fase di decollo e
Il rovescio della medaglia del gonfiaggio facile.
atterraggio ne apprezzeranno il feeling.
Controllo a terra
sono ben posizionate e possono essere afferrate
Vi piacerà molto la facilità di controllo a terra. Con la
facilmente, ma, in genere, risulta più istintivo prendere
sua corda alare da vela per principianti, profilo spesso
il cordino dello stabilo stesso. Le maniglie sono utili
davanti e dietro, risulta indulgente per chi ha la mano
durante gli spostamenti, dal momento che sono
pesante. Se cade su un lato durante il gonfiaggio, sarete
posizionate in basso, in una posizione più comoda per
sicuramente in grado di risistemarla e riportarla in asse.
le mani. Vanno bene anche per andare in giro veloci
Saperla controllare risulta molto utile quando si decolla
con fuori i trim o con l’acceleratore, ma funzionano
in piccoli spazi dove non c’è la possibilità di spostarsi
altrettanto bene anche con i trim in posizione lenta.
lateralmente. Modelli con un maggior allungamento
In turbolenza molti piloti preferiscono tirare i trim,
tendono a stallare le estremità prima che venga impartito
mentre altri preferiscono rilasciarli e lasciare che
il giusto comando.
il profilo reflex faccia il suo lavoro. In questo caso
Maneggevolezza in volo
124
Le maniglie per virare con gli stabilo (Tip-steering)
utilizzate le maniglie degli stabilo per virare, ma seguite le istruzioni del manuale d’uso. Le maniglie dei
Non ho avuto sorprese, considerato il mio elevato
freni hanno un secondo anello regolabile che consente
carico alare. Il pilotaggio è stato molto attivo. Un po’
di ottenere la misura desiderata. Utile, ma state attenti
CROSS COUNTRY 159 MAC PARA CHARGER
che non finisca nella gabbia. Dei magneti rivestiti
efficienza potrete stallare con eleganza. Durante quasi
di tessuto ( la polvere di ferro non è un problema)
tutti i miei atterraggi, sono atterraro a motore spento e
consentono di attaccare le maniglie agli elevatori.
mi sono divertito un sacco a sfiorare il terreno, mentre
L’unico neo è che si attaccano nei posti piu disparati.
riducevo l’energia incrementando la frenata. Ho
Le maniglie degli stabilo sono state sapientemente
affondato i freni per vedere fino a che punto potevo
progettate con due modi di bloccaggio: il metodo
rallentare la vela. Le estremità non hanno mostrato
tradizionale, con l’automatico, e quello con il magnete
nessuna tendenza ad arretrare. E’ sempre utile
ricoperto di tessuto. Scegliete voi. Se preferite virare
sapere come si comporta una vela, ma per fare altri
con il cordino dello stabilo, lasciateli attaccati, così
esperimenti, avrei dovuto parteciapre ad un corso SIV.
non vi saranno d’intralcio. Non ho notato oscillazioni sinistra-destra. E questo è un buon segno, perchè le vele molto cariche hanno solitamente la tendenza ad oscillare. La cosa comunque non mi preoccupa molto, perchè le correzioni da apportare sono minime e tenendo il cordino si possono facilmente eseguire.
Velocità
Non ho fatto una prova di velocita, ma a giudicare
dalla corsa per decollare, deve essere abbastanza veloce per la sua misura. Non è la vela più veloce, ma sicuramente non si rimarrà dietro al gruppo. Come sempre, non vanno usati i freni principali quando si è a tutta velocità. La virata con gli stabilo è efficace, le estremità sono ferme e non tendono a chiudersi o a sbatacchiare. Per quanto riguarda la corsa per decollare, allacciatevi bene le stringhe delle scarpe; è veloce e una leggera trazione sui freni vi aiuterà a sollevarvi. Se non volate carichi, come me, la velocità extra sara meno marcata. L’atterraggio sara ovviamente abbastanza veloce. Grazie all’elevata
Considerazioni finali
I piloti che sono alla ricerca di una maggior velocità o vogliono conoscere la tecnologia reflex, apprezzeranno sicuramente questa vela. Anche se non faranno mai delle gare, grazie a questa vela avranno modo di capire cosa significa volare vele con maggiori prestazioni. Se molto caricata, come del resto tutte le vele, non è la scelta ideale come prima vela, ma questa è una questione che risolveranno gli acquirenti con i loro istruttori. Per coloro che desiderano passare alla tecnologia reflex, senza tutte quelle stranezze che hanno alcune vele da gara tirate, il Charger è perfetto. Rispettatelo, specialmente durante il periodo della luna di miele, e molto probabilmente godrete di una felice e duratura relazione.
SPECIFICHE DEL COSTRUTTORE Note di Mac Para: “Una vela
totalmente reflex per paramotore … la vela da paramotore più facile da usare, sia a terra che in cielo.” Taglie (m2): 20, 23, 25, 28, 31
Peso in decollo (kg) volo singolo: 60-75, 70-85, 75-95, 90-110, 105-135 Peso in decollo (kg) paramotore: 77-115, 93-120, 100-127, 113-160, 140-190 Cassoni: 46
Allungamento: 5.14 Peso (kg): 5.3-6
Omologazione: EN B in attesa (con i trim chiusi come le vele standard da paramotore). Omologazione DGAC in corso. www.macpara.com
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For those who want to fly beyond The Flytec Connect 1 is the first ever smart vario. Just like a smart phone it comes with a touch screen, a multitude of sensors and, most importantly, wireless connectivity. Download waypoints and airspaces and upload tracks on the go. The Connect 1 will ultimately help you explore new limits with a graphic thermal assistant, graphic airspace display, and maps. Learn more about the development stages of the Connect 1 on connect.flytec.ch
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