Cross Country Italia

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Maggio 2015 Rivista internazionale di volo libero

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Matt Gerdes ci descrive dettagliatamente il volo con la tuta alare


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60 68 84 92

TRAIETTORIA Matt Gerdes al Brevent Foto: Alex Buisse

MAGGIO 2015

SOMMARIO

Mondiali di deltaplano Antoine Boisellier non è tornato a casa solo con la medaglia d’argento, ma anche con molte foto belle

Un paio di ali ed una preghiera Cosa si prova a saltare dall’ Eiger con una tuta alare? Matt Gerdes ci porta sulla parete, e salta

Aloha Volare dall’altra parte del Mondo... Il fotografo Jorge Atramiz ci guida in un tour delle bellissime Hawaii

Seguendo il Tieté ‘Un giorno saremo diversi.’ Lu Marini vola 1,100km lungo uno dei fiumi più inquinati del Brasile

PRIMAVERA NELLE ALPI Alla Stubai Cup in Marzo Foto: Josef Nindl www.jnphoto.info

104 110 114 122

Gradient Aspen 5 ‘Questa è una vela allungata!’ Marcus King prova questa EN C di fascia alta, dalla gestione intuitiva

Mac Para Elan Confort, classe e prestazioni – Avrà veramente tutto ciò questo EN C? Lo proviamo in volo

Air Design Rise 2 SL L’Editore Ed Ewing porta in Sud America il nuovo EN B di fascia alta, prodotto da Air Design, e sparisce per sempre

Mac Para Charger A tutto gas. Jeff Goin prova la nuova vela PPG full reflex di Mac Para - base / intermedia

LAUNCH - Editoriale10&12 - Gallery 14 - Nel Core 20 - BASE - News 22 - Il pilota del mese 38 - Il mio parere 40 - Appuntamenti 42 - IQ - Icaristics 46 - Metereologia 48 Attimi digitali 50 - Jon Chambers 52 - Toolbox 54 -Jeff Goin 56 - Lettera da.. 58 -100 Destinazioni - Foto Masterclass 102 - MORE - Recensioni 104 - SkyJunkies 130 SOMMARIO CROSS COUNTRY 159

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LAUNCH

COMPAGNI DI BATTAGLIA T

 FATTO E DOCUMENTATO Abbiamo trovato il primo giorno di primavera in Inghilterra, veleggiato senza fine nell’aria della Colombia, e volato con gli avvoltoi in Francia. Eccovi alcune foto fatte in quei giorni. Foto: Ed Ewing / Charlie King / Marcus King / Hugh Miller / Brian Steele

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utti noi abbiamo guardato dei filmati,

un ventoso decollo delle Alpi Francesi. Qualche volta

milioni di noi li hanno guardati. Un salto

abbiamo volato in parapendio insieme, ma i suoi

con la tuta alare è uno spettacolo caratterizzato

occhi da falco e la sua bravura in termica gli hanno

da immagini forti. I praticanti lo chiamano volo

consentito di guadagnare subito quota e sparire

radente (Proximity flying), perchè riescono ad

dalla mia visuale ancor prima che riuscissi a sedermi

avvicinarsi molto al terreno. Sembra addirittura che

nell’imbrago. Possiede un’abilità ed un talento innati

sfiorino la cima degli alberi o la neve, e scappino

anche per il volo con la tuta alare. Scrivere è un’altra

via. Guardarli, è molto emozionante. Vedere volare

delle sue doti, ed è così bravo con le parole, che

dal vivo un pilota di tuta alare, che sfreccia a 200

riesce a condurci nella scena e nella sua mente già

km/hr sopra di voi, vi farà sobbalzare, ancor prima

dal millisecondo dopo lo stacco, facendo sembrare

che vi siate resi conto di quanto stia succedendo.

che il tempo rallenti tutto d’un colpo. Altre parti

Noi tutti voliamo dei velivoli sperimentali. I primi

della rivista contengono invece molte recensioni

deltaplani furono costruiti con il bamboo e nastro

sui materiali, utili ai piloti dell’emisfero Nord che si

adesivo ed i parapendii erano paracaduti da lancio

preparano all’ ormai incipiente stagione. Marcus è

con qualche cucitura in più. Il nostro sport si è

stato nelle Alpi, Jeff in giro per la Florida con il suo

evoluto grazie alla sperimentazione, all’ innovazione

paramotore, ed io sono stato nei bellissimi cieli del

e alla propensione a correre dei rischi. Questo è

Sud America, a termicare con tutto il mio cuore. E’

il motivo per cui questo numero in qualche modo

stata dura,credetemi, ma qualcuno lo deve pur fare!

diverge dalla nostra principale passione e vi conduce

Non credo che andrò tanto presto con Matt

in un viaggio intimo e profondo nel mondo del

sull’Eiger, anche se uno dei miei obiettivi è quello

volo con la tuta alare. Perchè questi ragazzi stanno

di volarci con il parapendio, un giorno. Come

sperimentando, aprono le loro ali e volano. Capire

sottolinea Jeff Goin nel suo articolo, l’estremo per un

le loro motivazioni significa capire le loro imprese.

pilota, è la normalità per un altro. Intanto, aspetto

Matt Gerdes ha volato in parapendio per anni,

una giornata con tanto sole, basi alte e calma di

prima che la passione per la tuta alare prendesse il

vento. Forse ci vediamo in volo, lo spero proprio.

sopravvento. La sua storia non poteva che iniziare in

Ed Ewing - editor@xcmag.com

CROSS COUNTRY 159 LAUNCH


Picture: Thomas Senf | Location: Jungfrauregion, Switzerland

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LAUNCH

COLLABORATORI In the core since 1988

Allen Weynberg ha imparato a volare nel Galles del

Antoine Boisselier vola moltissimo: deltaplano,

Nord nel 1994. Padre di tre figli, negli ultimi venti anni

parapendio e vele da speed. Prima dei mondiali di

ha saputo mantenere la sua presenza nei cieli sopra il

delta gli abbiamo chiesto di fare qualche foto per noi in

Regno Unito, l’Europa e l’Australia. Insegnante a tempo

Messico. Non solo e’ tornato in Francia con una quantità

pieno nel Nord Queensland, vola ogni volta che gli è

enorme di foto, ma ha anche vinto la medaglia d’argento,

possibile. Vedi Lettera da.. pag 58

arrivando secondo! Vedi pag.60.

Direttore: Ed Ewing Direttore associato, designer: Marcus King Vicedirettore: Charlie King Colonnisti: Bruce Goldsmith, Honza Rejmanek, Jon Chambers, Dean Eldridge, Jeff Goin Pubblicità: Verity Sowden Abbonamenti: Verity Sowden e Clodagh Duggan Amministrazione: Carol Harrison Editore: Hugh Miller Traduzione: Roberto Alberti e Frigerio Sabrina Cross Country International Ltd Tollgate, Beddingham, Lewes BN8 6JZ, UK Tel: +44 (0) 1273 256 090 Fax: +44 (0) 1273 784 976 Direttore: editor@xcmag.com News: news@xcmag.com Pubblicità: advertising@xcmag.com Servizio clienti: office@xcmedia.com

COLLABORATORI

Cross Country si basa sul contributo dei piloti di tutto il mondo. Vogliate inviare i vostri articoli, notizie, idee e foto a editor@xcmag.com. Siamo curiosi di vederle. Vedi xcmag.com/con-

Jorge Atramiz è un istruttore e bipostista, guida e

Lu Marini, brasiliano, svolge regolarmente avventure

fotografo. Per questo non smette mai di viaggiare.

in paramotore, con una troupe televisiva al seguito.

Originario del Venezuela ora vive alle Hawaii, dove fa

Vola dal 1993. Ha fondato l’Associazione Brasiliana di

trekking, esplorazioni e vola il più possibile. Gli abbiamo

Paramotore nel 2007. Il suo ultimo importante viaggio

chiesto di farci da Cicerone in questa isola bellissima, e

lo ha portato nel cuore di San Paolo e lungo il fiume

che si finanzia attraverso gli abbonamenti e il web

lo ha fatto. Vedi Aloha, pag 84

Tiete, per 1100 km. Pag 92.

shop. Pubblica 10 numeri per anno, nelle versioni

Air Design RISE 2 SL

SE VENITE ALLE HAWAII PREPARATEVI A CAMMINARE E SCALARE. NE VALE LA PENA! Salutate le Hawaii, pag 84

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CROSS COUNTRY 159 LAUNCH

Ero sicuro che avrei preso uno scossone nel sottovento. Infatti, sentii il sottovento, e subito dopo lo scossone. Recensione pag 114

tribute.

IL VOSTRO SUPPORTO

Cross Country è una pubblicazione internazionale

digitale e cartacea. Grazie per far sì che questo accada e continui. Visitate www.xcmag.com per i dettagli.

ONLINE

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LA LEGGE

Cross Country (ISSN No: 03.1080, USPS No: 024-612) è pubblicato 10 volte l’anno da Cross Country International e distribuito negli USA da SPP, 17B S Middlesex Ave, Monroe NJ 08831. Posta periodica pagata a New Brunswick, NJ. Responsabile spedizioni : spedire cambio di indirizzo a Cross Country, 17B S Middlesex Ave, Monroe NJ 08831. Si applicano le leggi globali del copyright. Le opinioni in questa rivista non necessariamente rispecchiano quelle di Cross Country.


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DIVISI IN QUATTRO Team Freestyle presente alla Stubai Cup, Austria, in marzo. “Condizioni perfette!”, ci hanno detto. Foto: Michel Ferrer

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CROSS COUNTRY 159 GALLERY


GALLERY CROSS COUNTRY 159

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LA LUNGA CORSA Il lago svedese Runn ghiaccia ogni inverno. Con 50km di pista di pattinaggio su ghiaccio, i piloti possono far strisciare i loro piedi per lunghe distanze. Fotografo: Henrik Yngvesson

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CROSS COUNTRY 159 GALLERY


GALLERY CROSS COUNTRY 159

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CROSS COUNTRY 159 GALLERY


IN GIRO PER LE DUNE Giocando nelle dune della costa fiamminga, vicino alla cittĂ belga di Koksijde. Foto: Yannick Lemort

GALLERY CROSS COUNTRY 159

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NEL CORE

 IL SOLE DELL’EMISFERO SUD Porterville, Sud Africa Foto: Felix Woelk

GUARDANDO A SUD Mentre i piloti delle Alpi si allenano per la stagione ormai prossima,

Copperton, South Africa

andiamo a vedere cosa è successo nell’emisfero sud, durante la stagione

In marzo, Josh Degenaar era a Copperton, dove face un volo di 298.72km con

appena trascorsa.

il suo Icepeak 6. A Copperton, Nevil Hulett realizzò nel 2008 il record del

Triangoli d’ inverno in Kerio Se volete fare dei triangoli da 200km in inverno, allora la Kerio Valley, in Kenya, fà al caso vostro. Leone Antonio Pascale ha sfruttato le condizioni

mondo di distanza libera in parapendio, ancora imbattuto. Paragonando le due tracce, si nota che Nevil volò con una media di 67.9km/h in 7h30, mentre Josh volò in una giornata meno ventosa, con una media di 44.64km/h in 6h44.

quasi perfette che solitamente si instaurano a gennaio ed ha realizzato il più

Sfiorato il record del mondo in Brasile

grande triangolo mai fatto qui: 247.84km in 8h41min, il 14 gennaio. Durante il

Avevamo già menzionato i grandi voli di Karel Vejchodsky’s da Tacima :

suo soggiorno di due settimane ha fatto cinque triangoli da più di 220km con

l’ottobre scorso volò 457.73km con una vela EN C (vedi recensione dell’ Aspen

il suo Aspen 5.

5 per maggiori info). Sempre a Tacima, ma in novembre, Donizete Lemos volò

Inseguendo i 400km in Australia

483.78km con il suo Enzo 2 (si tratta del volo più lungo in parapendio mai realizzato decollando a piedi). Non è stato realizzato nessun volo da 500km,

Come riportato nel numero scorso, a Manilla, durante il Manilla XC Camp,

ma questi piloti ci hanno permesso di conoscere Tacima, sito che sino ad ora

sono stati fatti due record. Che Golun e Jason Turner hanno volato 363km con

era poco conosciuto. Sicuramente, molti piloti europei, a caccia di record,

un Delta 2 ed un Alpina 2. L’ undici dicembre, Garth Camac ha realizzato un

saranno là alla fine di quest’anno.

volo di 378km da Greenacres. Nello stesso giorno il pilota di ala rigida, Scott Barrett, ha stabilito il record del mondo di andata a meta dichiarata di 581km.

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CROSS COUNTRY 159 NEL CORE

Tracce disponibili su www.xcontest.org.



BASE

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CROSS COUNTRY 159 BASE

Persone Notizie Materiali Eventi


EN

C

AVVENTURA URBANA Alex Villa a San Felix, Medellin, il primo giorno della prima settimana del suo lungo viaggio. Foto: Federico Rios

TOP-LANDING... BIVACCO... E VIA NUOVAMENTE L

e grandi menti la pensano allo stesso modo

cominciarono a camminare in direzione della città

e fu cosi che due team, antagonisti durante

di Risaralada, dove si incontrarono con due piloti

la Red Bull X-Alps, si trovarono e concordarono

locali. Decollarono alle 9 in condizioni buone e

di allenarsi insieme per una spedizione di volo

coprirono circa 90 km in cinque ore, atterrando a

bivacco attraverso la Colombia all’inizio dell’anno

Roldanillo.

Mayer Zapata ed il colombiano Alex Villa, che

Il quinto giorno Alex fece un volo di 100

parteciperà quest’anno all’XAlps per la prima

km raggiungendo la meta: Cali. Tre settimane

volta, furono i primi a completare a gennaio

dopo Alex raggiunse Horacio e Tom a Cali, per

un tragitto di 400 km in 6 giorni, dalla città di

iniziare la traversata da Sud a Nord. Tom, che

Medellin a quella di Cali. Un mese dopo, Alex si

per la quinta volta affronterà l’X-Alps, disse che

unì a Tom de Dorlodot e a Horacio Llorens, e volò

i primi due giorni non furono niente di speciale:

lungo una rotta simile, da Sud a Nord, sempre in

due voli da 27 e 20 km e 43 km di cammino. Il

meno di una settimana.

terzo giorno la meteo migliorò. “ Volammo per

Durante il primo tragitto c’era anche il fotografo

44 km ed il 4 girono fu mitico, con un volo da

Federico Rios.” I primi due giorni Alex ha

118 km terminato con un top landing a 2000

camminato veramente molto” dice Rios.

m, sopra una città chiamata Alegria (allegria).

Decollati da San Felix, sopra Medellin, Alex e

successivo dallo stesso posto.” Il quinto giorno

primi due giorni, a causa del brutto tempo.

volarono per 70 km e fecero nuovamente top su un bel decollo. La loro meta era la città coloniale

valle Pintarva, Alex decollò fronte pendio, con

di Santa Fe de Antioquia, che raggiunsero il

vento da dietro. “La vela era come una biscia” “Ero

giorno successivo, in orbita. “ Arrivammo con

in decollo e trattenevo il respiro” dice Federico.

3000 m così decidemmo di continuare fino a

Mayer decollò sull’altro versante della collina, ma

Medellin.

nessuno dei due volò a lungo. Il quarto giorno si alzarono alle 4 del mattino e

axe d W ay to F ly

E’ molto bello atterrare e ridecollare il giorno

Mayer finirono per camminare più di 100 km nei Il terzo giorno, determinati a decollare nella

Rel

Riuscirono così a volare 356 km dei 404 km di tragitto”.

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NOVA PRION 3

Alla Nova dicono che il Prion 3 è per tutto: dalla scuola ai voli di cross-country. Semplice da controllare, sia in decollo che in volo. La sua stabilità sugli assi è rassicurante, pur rimanendo agile e preciso nella virata, con delle prestazioni “strabilianti” per la sua categoria. Gli elevatori sono colorati, in modo da combinarsi con quelli della selletta Altus. Le maniglie dei freni possono essere regolate per qualsiasi misura della mano. Omologata EN A in tre taglie: S (75-100kg), M (90-110kg) e L (100-130kg) , con XS (58-85kg previsto) in arrivo a breve. nova-wings.com

Ozone Atom 3

Ozone dichiara che l’Atom 3 sia una delle vele più sicure e facili da pilotare che abbia mai prodotto. La vela scuola è omologata EN A nelle taglie S e M. XXS, XS e L lo saranno a breve www.flyozone.com

Nova online shop

Nova ha aperto uno shop online per vendere abbigliamento e accessori. Se il vostro rivenditore di zona non ha la vostra taglia, verificate la disponibilità online. www.nova-wings.com/en/shop

GIN Carrera+

GIN ha aggiornato il suo EN-B Carrera. Afferma che il Carrera+ sia più rilassante e facile in aria mossa. Da aprile sarà disponibile un kit di aggiornamento (elevatori e cordini) per coloro che hanno il Carrera. www.gingliders.com

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Spedite ad Ava Sport, entro il 20 maggio, una foto che vi ritrae seduti nel vostro imbrago Ava Sport e potrete vincere una selletta per bambino. www.avasportcentral.com/

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CROSS COUNTRY 159 BASE

SWING NEXUS

Swing Nexus è costruito per andare veloce, il che significa volare distante. La casa sostiene abbia un’ efficienza di 10+ ed una stabilità che lo rende efficiente anche in aria mossa, ed afferma che sia “Costruito per le condizioni difficili”. Si tratta di una vela affidabile ed intuitiva, destinata a piloti amatoriali con esperienza ed a piloti di cross-country a caccia di record. Sono omologate tre taglie LTF/EN C, mentre è in corso quella della XS. www.swing.de


EN

A

OZONE MOJO 5 Il Mojo 5 avrebbe potuto essere la quinta ripetizione della loro vela EN A. Invece si tratta di un nuovo progetto, dice Ozone, migliorato in ogni aspetto. Una vela soldida e sicura, più leggera, facile in decollo, più rilassante e divertente in volo, con una virata precisa. “Pensata per i neofiti, ma divertente per tutti”, la taglia M è omologata EN A. Seguiranno le altre quattro taglie. www.flyozone.com

AXIS VENUS 4

Axis ha prgettato il Venus 4 per i piloti di XC più esigenti. Una vela a tre linee, con un profilo sharknose. Axis sostiene che questa vela EN D associ un’ impressionante sicurezza passiva con prestazioni da classe CCC, rendendola una valida scelta anche per piloti competitori che vogliono un po più di sicurezza. Nel novembre 2014 Vitek Fedra ha volato 406km a Quixada, Brasile, dando dimostrazione delle sue abilità. Il Venus 4 è omologato EN D dalla taglia S a L. Seguiranno XS e XL. Ricordati di mettere sempre il casco.

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BASE

IN BREVE

PESI PIUMA

Lo Skin di Niviuk, ed ancor più la sua leggerissima sorella, Skin Plume, sono vele ultra leggere mono superficie. L’azienda dice abbiano le prestazioni di una vela da scuola, siano facili da pilotare e si gonfino senza fatica, anche senza vento. Ideate per l’ hike-and-fly, girano bene in termica, hanno un’efficienza “soprendente” ed una buona gamma di velocità, con 12cm di corsa dell’acceleratore. Disponibile nelle taglie 16, 18 and 20m2,, con la più piccola che pesa 2.3kg, mentre la versione Plume pesa appena 1.5kg. www.niviuk.com

OOPS!

BGD ha creato un paracadute a calotta rientrante chiamato Oops.

ULTRALIGHT FLYING OBJECT

Disponibile in quattro taglie, con un tasso di caduta max. di 5.5m/s. www.flybgd.com

L’ UFO è un parapendio mono superficie da 16m2 per avventure in montagna, di AirDesign. Pesa

solo 1.7kg e AD dice abbia una buona velocità e

durata. Le sue caratteristiche di volo sono simili a

quelle di un parapendio convenzionale, anche se il feedback è più diretto e meno smorzato.

AD lo raccomanda a piloti con esperienze

pregresse sulle minivele. Il decollo è ”l’essenza

della semplicità”, dicono, e la velocità di trim è di circa 37km/h (a 85kg), e 43km/h accelerato. www.ad-gliders.com

NIVIUK OCTAGON Niviuk ha creato un paracadute a forma ottagonale, realizzata in collaborazione con Vital Parachutes. La Octagon è leggera (1.39kg M), ed offre una discesa costante, con poca oscillazione e con un rateo di discesa massimo di 4.9m/s. Disponibile in sei taglie. www.niviuk.com

SYRIDE LIBRO DEI VOLI Il libro di volo online di Syride

contiene le tracce GPS di voli fatti nel mondo. Ricerca per luogo o per pilota, è un valido strumento per conoscere nuovi luoghi. C’è anche un’ app Android live tracking. L’adesione è gratuita. www.syride.com

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CROSS COUNTRY 159 BASE

IN GITA INSIEME

La vela superleggera Hike di AirDesign pesa solo 5.3kg. Con i suoi 35m2, la vela è omologata EN B per uso singolo e biposto, con un range di peso da 110-180kg. AD dice che decolla ed atterra facilmente in spazi rispetti, è veloce e precisa, agile anche quando poco caricata. Realizzata con materiali leggeri ma duraturi, è costruita in modo semplice in modo da ottenere dimensioni ridotte una volta ripiegata. Tutti i cordini sono sguainati per risparmiare peso. www.ad-gliders.com



BASE

IN BREVE

‘AERODINAMICA VERAMENTE EFFICIENTE’

Sol dice che la loro nuova CXC Pro sia la più sofisticata selletta che abbiano mai realizzato. Concepita per le gare e i voli di cross di lunga durata, è stata realizzata per avere un’ efficiente aerodinamica insieme al confort ed alla sicurezza. Omologata EN ed LTF può montare due emergenze. Sol la reputa la selletta sdraiata con la miglior protezione dorsale sul mercato. Inoltre è dotata di un contenitore frontale removibile da 8 lt per la zavorra, una tasca per la sacca dell’acqua, un porta radio e molto spazio nel retro. Disponibile in tre taglie. www.solparagliders.com.br

KORTELL KOLIBRI PRO Kolibri Pro è una versione da 827g della Kolibri, ideata per i piloti dell’ X-Alps. Ha una struttura in Dyneema, un rivestimento in tessuto leggero, un acceleratore, l’emergenza ventrale, la protezione con airbag, i softlinks e molto spazio nella tasca posteriore. www.korteldesign.com

SKYWALK RANGE X-ALPS

Pesando “meno di 1000g”, la Range X-Alps è “un imbrago estremo per una gara estrema”. E’ omologato, veloce da indossare ed ha molto spazio nella tasca. www.skywalk.info

LYNX AGGIORNAMENTO Lynx Avionics ha annunciato che è disponibile l’aggiornamento del Active Noise Reduction (ANR) per le cuffie con sistema Micro System, prodotte dal 2004. Il costo è di £145 – contattare. www.lynx-avionics.com

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CROSS COUNTRY 159 BASE

IMBRAGO DA SOGNO PER XC DI NOVA

Somnium (termine che significa sogno in latino) è il nuovo imbrago da cross-country di Nova. Per ridurre il rollio ed avere una miglior efficienza Nova ha pensato di realizzarla con i cosciali separati e senza tavoletta. Il tubo aerodinamico ha una protezione in schiuma ed un sistema di airbag che offrono un’ ottima protezione. Disponibile in tre taglie, la M pesa solo 3.9kg.

www.nova-wings.com


LITTLE CLOUD GRASSHOPPER

La simpatica “Cavalletta” di Little Cloud’ è una selletta sdraiata senza fibbie, per ridurre il rischio di decollare senza agganciarsi. Il contenitore dell’emergenza è facile da estrarre, ed è chiuso con sei perni che evitano l’apertura accidentale. L’emergenza è montata direttamente sul pettorale dell’imbrago. L’ imbrago offre un ecccellente comfort, stabilità e supporto in volo. Omologato EN, è diponibile in due taglie. La taglia più grande pesa soli 3.3kg. Il casco, al momento non è in vendita. www.littlecloud.fr

BGD SNUG PER TUTTI

Snug è una selletta semplice per tutti i tipi di volo, dal cross country al freestyle. BGD afferma di aver realizzato un imbrago molto versatile, pur avendo ridotto al minimo il peso. Disponibile nelle vistose combinazioni giallo/blu e rosso/nero. Vanta una bella forma aerodinamica ed un sistema di semi incroci, una protezione dorsale in schiuma ed un contenitore dell’emergenza sotto la seduta e facile da estrarre. Certificata EN è diponibile in tre taglie. La taglia M pesa soli 3.3kg. www,flybgd.com


BASE

IN BREVE MONDIAL AIR PARAMOTORE

Il festival francese di paramotore è tornato! Mondial Air Paramoteur si svolgerà a Blois, nella Francia centrale, dal 19 al 21 giugno 2015. www.mondialairparamoteur.com

X-ONE TRIKE

X-One è il nuovo trike monoposto del costruttore tedesco Fresh Breeze. Disponibile con una scelta di motori, è dotato di un serbatorio da 28 litri, che puà dare un’autonomia di volo fino a 9 ore. Tutte le ruote hanno sospensioni con corsa da 25 cm e ammortizzatori. L’asse posteriore è largo 175 cm ed è molto stabile. E’ disponibile con gomme da strada o fuori strada. www.fresh-breeze.de

BLACKHAWK AIRMAX 220

THOR SUPPORTO MOTORI

Blackhawk Paramotors USA dice che la

Polini Motori ha realizzato un

seconda generazione dell’ Airmax 220 è

nuovo supporto per permettere

più potente (30 HP) ed ha un

ai loro motori Thor 200 e 250 di

funzionamento piu omogeneo

essere montati e funzionare in

dell’originale. Raffreddato ad aria forzata,

modalità traente sugli ultraleggeri.

ha un nuovo sistema di tubi per ridurre le

www.polini.com

vibrazioni e l’usura. L’ Airmax 220 porta fino a 170kg, ed è indicato sia per il decollo a piedi che con il carrello.

www.blackhawkparamotor.com

PLUTO 3

Il Pluto 3 di Axis è una vela EN B di fascia bassa, per volo vibero ed a motore. Un 4 linee con profilo sharknose. Ha il 38% in meno di lunghezza totale dei cordini del Pluto 2, offre maggior confort, miglior pilotaggio e maggior prestazioni. www.axispara.cz

VOLA PER LA VITA Cinque paramotoristi britannici

stanno attraversando il Regno Unito in lungo e in largo, da Gloucestershire a Lincolnshire e ritorno, per raccogliere fondi a favore del Cancer Research UK. Seguiteli e supportateli su www.aerochuteflightforlife.org

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CROSS COUNTRY 159 BASE

SELLETA DA PARAMOTORE CON COSCIALI SEPARATI Apco ha realizzato una selletta con cosciali separati per i

paramotoristi. Il design ed il peso inferiore a 1.5kg consentono di decollare agilmente, poichè il pilota, seduto più vicino al motore, prova una sensazione di maggior leggerezza a terra. Anche in aria lo spostamento del peso è più facile, sopratutto per gli slalomisti. L’isolamento rimovibile a cerniera assorbe le vibrazioni del motore. Anche il contenitore dell’emergenza può essere rimosso grazie ad una cerniera. Disponibile in taglia unica con schienale estendibile e con agganci alti e bassi. www.apcoaviation.com


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Vista III • Stunning combination of performance, safety and comfort • Trendsetter for EN-B Class – setting new standards for XC flying • Equipped with innovative APP (Automatically Pressurised Profile) technology and loads of unique APCO features • Built without compromise, for the most discerning pilot

SETTING FUTURE STANDARDS FOR 1974 APCO launches serial production of hang gliders

1986 1st generation paraglider hits production

1995 Bagheera the glider of champions

2004 1st paramotor world records

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IN BREVE

UP PARAGLIDER OZONE RAPIDO Ozone informa che il Rapido è una nuova vela da RUCKSACK speedriding, per piloti esperti che vogliono

UP have redesigned paraglider rucksack to spingersi al limite nelletheir virate strette (carving), better accommodate modern longer-packing avvitamenti (barrel rolls), e lunghe picchiate

wings. With compression straps and an una alpine (swoops). Possiede una miglior efficienza, carry system, theedpack be available in two maggior velocità una will gamma di accelerazione

sizes, the Lrispetto size designed take a full competition più ampia, ad ognito altra vela da speed kit. AOzone. new pack in the appropriate size will be della www.flyozone.com supplied with all new UP wings.

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SKYWALK/SALEWA ABBIGLIAMENTO ALPINO Skywalk con Salewa ha realizzato

una gamma di capi tecnici leggeri da montagna: giacche, pantaloni, maglie e top. Disponibili presso i loro distributori o l’online shop, quest’anno i capi verranno messi a dura prova durante l’ X-Alps. www.skywalk.info

ICARO AQUILA

La nuova vela freestyle di Icaro, Aquila, è la prima vela ad avere il nuovo schema di colori basato sul loro logo a stella alpina. Icaro dice che Aquila è l’unione dell’agilità, della velocità e della dinamicità di una vela da acro con la salita in termica e la maneggevolezza di una vela di alto livello. Con una elevata sicurezza passiva ed un alta resistenza alle chiusure, è di facile utilizzo in condizioni difficili. La vela è destinata a piloti di vele intermedie, ma anche i piloti esperti apprezzerano la sua

CONCERTINA NOVA

La sacca di ripiegamento concertina della Nova è realizzata con

manegevolezza e le sue prestazioni. Disponibile in tre colori, taglie 18, 20 e 22m2. Omologata EN D taglie 20 e 22 m2..

www.icaro-paragliders.de

tessuto impermeabile ed inserti in rete per la traspirazione. Dispone di una tasca integrata per gli elevatori ed una cinghia di compressione. Disponibile in due taglie. www.nova-wings.com

CUMBRIA FLIGHT PARK

Il guru dei SIV, Jocky Sanderson, ha aperto un nuovo centro di volo a Keswick, nel distretto del Lake District. Offre corsi di parapendio, voli biposto, una sala conferenze ed un ristorante. Jocky dice, “Piloti, famiglie, e tutti sono benvenuti per volare, cenare o semplicemente rilassarsi con noi”. www.theflightpark.com

32

CROSS COUNTRY 159 BASE

AIRDESIGN RIDE 2

AirDesign ha aggiornato il biposto Ride, migliorandone le caratteristiche in decollo e la maneggevolezza. AD dice che il Ride 2 è molto reattivo ed estremamente ben equilibrato. Vira con un minimo sforzo, come un monoposto, e le virate strette sono semplici. La riduzione dello sforzo sui freni la rende più piacevole, mantenendo una sensazione di solidità.La pressione sui freni aumenta progressivamente fino al punto di stallo per un’ atterraggio morbido. Il Ride 2 è omologato LTF / EN B nella taglia 38m2. www.ad-gliders.com



BASE

BRASILE IN BREVE

CIAO BRASILE! Volando a Governador Valadares, foto a sinistra, ed il team brasiliano promotore del mondiale di deltaplano.

Il Brasile saluta i Mondiali

Accordo tra Cross Country e ABVL

2017. Si disputeranno a Brasilia dal 6 al 19 Agosto 2017, con un Pre-mondiale

rinnovato il loro accordo, che prevede di distribuire una copia della versione

dal 28 Agosto al 5 September 2015. La decisione è stata presa in febbraio,

digitale della rivista Cross Country in portoghese. Tradotta da Elisa Eisenlohr

durante l’assemblea annuale della CIVL a Belgrado.

( che vive a Rio, nelle vicinanze del decollo di Sao Conrado), la rivista ha gli

Il luogo è un classico sito di volo. I piloti possono atterrare nel centro della

stessi contenuti della versione inglese. La nuova partnership vedrà le notizie

città, capitale del Brasile. Chico Santos, presidente dell’ABVL ( Associazione

riguardanti il Brasile in una pagina dedicata (questa!) su ogni numero. Per

Brasiliana di Volo Libero) ha detto che si tratta di un “ulteriore passo avanti per

ricevere la rivista i soci ABVL possono accedere con il loro numero di tessera al

questo sport nel nostro paese.” In Brasile sono stati realizzati molti record, sia

sito www.abvl.com.br/login.

nel deltaplano che nel parapendio, e l’associazione nazionale vuole “assicurarsi

Benvenuto Brasile!

Il Brasile è stato scelto per ospitare i Campionati Mondiali di deltaplano nel

che i piloti brasiliani abbiano le migliori opportunità per raggiungere il loro vero potenziale” , ha detto Chico. “Più grande è la sfida da affrontare, come gareggiare con piloti di levatura mondiale, più impareranno.”

Frank Brown vince i GV Open

Frank Brown ha vinto la prima parte del Campionato Nazionale Brasiliano di Parapendio, che si è svolto a Governador Valadares nella prima settimana di marzo. Volava un GIN Boomerang 10. Sul podio con lui c’erano Rio Rafael Saladini (Boom 10), in seconda posizione, e Tony Negreiros (Enzo 2) in terza. La classifica femminile ha visto sul gradino più alto Silvina Marti con Ozone Delta 2, Claudia Otilia seconda e Rosaine Schin terza. Si sono disputate sei task valide, 52.4km, 61.7km, 57.8km, 51km, 86.7km and 63.2km.

34

CROSS COUNTRY 159 BASE

In marzo l’Associazione Brasiliana di Volo Libero ABVL e Cross Country hanno


PP

G

CORREVA L’ANNO 25 anni fa La propaganda della terza edizione del Lucky

partecipanti volava

Strike Open diceva così: “la gara di parapendio

con l’emergenza e

più accattivante”. Tenutasi a Verbier, in Svizzera,

che l’assicurazione

vi parteciparono 177 piloti e tutti avevano

infortuni avrebbe

qualcosa da imparare. Durante la prima task, 10

dovuto esssere

persone furono ricoverate in ospedale e 15

obbligatoria. C’era

atterrarono su un albero. Nonostante le radio

gente con i CXC della

fossero proibite, molti competitori le usavano.

Nova e i Firebird Ninja. Xavier Remond disse che

L’elisoccorso sarebbe certo servito, se si fosse

il livello dei piloti era alto. Robbie Whittal volò

conosciuta la posizione dei piloti e se si fosse

per 76 km con un Black Magic, un materasso

riusciti a parlare con loro. Durante il debrifieng

volante che definì “terribile”. Tutti avevano

l’organizzazione si rese conto che solo il 30% dei

ancora molto da imparare.

10 anni fa Jimmy Hall amava volare in parapendio, lanciarsi

3700 m e poi tutta

con il paracadute e fare Base jumping. (Vedi

quella quota per fare

articolo di Matt Gerdes a pag.68). Jimmy amava

acrobazia:

la vita e riusciva a trovare una soluzione per ogni

immaginatevi il

cosa. 10 anni fa inventò il Paradiving. Consisteva

divertimento. Jimmy

nel lanciarsi da un aereo a 3700 m, con la sua

aveva studiato un

attrezzatura da paracadutismo, per poi aprire il

rimedio per qualsiasi

suo Ozone Vulcan, contenuto in una sacca da lui

anomalia e ricontrollato più volte il tutto.

modificata (“una di tutte quelle cose che mi

Raccontò che, al momento di aprire, la paura “era

spaventano”), a 120 km/hr. Jimmy aveva installato

stata rimpiazzata da una grande curiosità di

una sorta di cursore per rallentare la caduta e

vedere cosa sarebbe successo”. E credo sia proprio

preservare la vela. Quindici minuti per arrivare a

ciò che si debba fare.

Com’era allora...

Com’è adesso

Rel

axe t o R d Way efle x

FINA

L

www .MAC PA mailb ox@m RA.com ac Nel 1990, il Black Magic, progettato da Bruce Goldsmith, era una vela “Intermedia ma performante”. Allungamento 3.4. Oggi, il Base della BGD, sempre progettato da Bruce G, ha un allungamento 5.68

para. cz

FLY PE IN FINA AC LE

+


BASE

ACRO NELLE ALPI C

laire Mercuriot, una talentuosa pilotessa acro francese, in un servizio fotografico in

inverno con il pilota di biposto Clement Favy ed il fotografo sportivo Alex Buisse. “Ci siamo diretti all’ Aiguille du Midi, sopra Chamonix. Abbiamo veleggiato per venti minuti al tramonto.” Nativa di Chamonix, l’acro non è la sua unica passione’. In luglio sarà in Kyrgyzstan, per un lungo viaggio di volo bivacco attraverso le aree remote dell’Asia centrale. Bon vol, come dicono in Francia! Foto: Alex Buisse.

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AD_Inserate_Master.indd 3

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BASE

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CROSS COUNTRY 159 BASE


IL PILOTA DEL MESE

NICK NEYNENS E’ stata una bellissima stagione di volo in Nuova Zelanda, con grandi voli e triangoli da record.

 ATTREZZATURA LEGGERA Tutto quello che serve per attraversare le Alpi del Sud Foto: Anna Gannett

un biglietto stagionale ed usarlo nei 950 rifugi presenti sul territorio e mantenuti dal dipartimento della

Durante la preparazione per l’ X-Alps 2015, il pilota

Conservazione. Dormivo vestito da volo. Sovrapantaloni,

locale, Nick Neynens, ha volato l’intera catena delle

una maglia in lana ed una giacca in pile, per non parlare

Alpi meridionali dell’isola del Sud, in soli sei giorni.

the original

delle calze di lana del Kyrgyzstan, che diventano

muffole, ed un passamontagna per avere calore in più. Ho portato con me più cibo che potevo.

Ho portato con me mappe plastificate in formato

le mie condizioni, le provviste e la motivazione me lo

conformazione del terreno, studiare i passaggi cruciali ed

L’ intento era quello di andare tanto lontano quanto permettessero. Volevo acquisire esperienza di volo

A3 dell’isola Sud, perfette per comprendere la avere una visione generale di dove andare.

bivacco in condizioni mutevoli e divertirmi esplorando nuovi territori. Mi sono portato cibo altamente energetico che non richiedesse tempo nella preparazione. Arachidi e burro di arachidi, cioccolato,

barrette di muesli e muesli in scatola, caramelle,

Per la navigazione a terra ho usato il mio telefono

Android con Outdoor Atlas che puo contenere le

mappe LINZ nella cache (gratis da Land Information New Zealand). Oruxmaps è meno leggibile, ma avevo un file con tutti i rifugi caricati. Prima di avventurasi nelle

nocciole allo zenzero, cocco in fiocchi, uvetta

aree remote è consigliabile conoscere la posizione dei

secca, pane e formaggio per i primi giorni.

rifugi, dei sentieri e dei ponti.

C’è acqua ovunque in Nuova Zelanda, quindi mi sono preso solo una bottiglia da mezzo litro, il che talvolta mi

Ci sono stati due giorni favorevoli

ha fatto sentire un pò assetato, ma facevo in modo di

in cui ho volato 130 e 140 km.

reidratarmi correttamente almeno una volta al giorno

Una parte di me sperava di battere il record nazionale

Sono partito da Nelson Lakes il 10 Febbraio e sei giorni

avevo sacrificato, volando il giorno del compleanno della

più tardi sono arrivato a Wanaka. Il settimo giorno ho

fatto il volo che ha otttenuto il piu alto punteggio mai realizzato in Nuova Zelanda.

working load limit

di 170 km, ma ero comunque felice perchè il jolly che

mia fidanzata, mi mi aveva consentito di stabilire il mio record personale di distanza libera.

Un “quasi” triangolo

di 145 km, in un area della Nuova Zelanda che per me è

Nonostante io sia abituato alle giornate frizzanti, non

la più bella al mondo.

mi aspettavo di trovare aria tanto mossa e turbolenta.

Tutta la mia attrezzatura era superleggera.

decollando sovraccarico in una valle stretta e chiusa, alla

Ho volato un Ozone LM5, con la selletta Lightness di Advance ed un’ emergenza leggera della Sup’Air.

La mia strumentazione includeva uno Spot messenger,

La parte piu difficile del volo è stata la partenza,

ricerca di una termica di sottovento. Inizialmente avevo paura di ciò che avrei trovato, ma una volta decollato tutto è andato bene.

con un intervallo della traccia di 10 minuti, che dava

Il terzo giorno c’era vento da Nord-Ovest, l’equivalente

la possibilità alle persone a casa di intrattenersi e

del foehn in Europa. Dopo un volo di poco conto

provava che stavo anche camminando!! Avevo ridotto

alla mattina, ho esaminato attentamente la cartina ed

anche l’utilizzo del mio piccolo telefono cellulare per

ho deciso di volare seguento una linea chiave nelle

risparmiare batteria e per via del fatto che c’era poco

montagne ed è andata bene! La linea era sensata, ma

durante tutta la settimana, non ha mai avuto bisogno di

realizzarla in condizioni di vento difficili.

campo ovunque. Avevo anche un vario BlueFly che, essere ricaricato. Avevo un sacco a pelo Mountain Hardware, un

materassino da spedizione ed un lenzuolo. In genere cerco di arrivare ad un rifugio in modo da non dovermi avvolgere nella vela. In Nuova Zelanda si può acquistare

ciò che mi ha dato veramente soddisfazione è stato

Sono sempre stato scettico riguardo i voli da un punto A ad un punto B con il solo scopo di arrivarvi a tutti i costi, ma quando ho raggiunto Wanaka, volando sopra la mia

terra, ho avuto la conferma che per me questo è il posto più bello al mondo.

peguet.fr Made in France


BASE LA VOCE DI PASCAL CAMPBELL-JONES

PARABATIX E PILONI

SILVER SURFER ‘Divertente, spettacolare e sicuro..’ Foto: Noelie Macario / Parabatix.com

Il fondatore di Parabatix, Pascal Cambell-Jones,

prendere decisioni rapide ed efficaci.

pubblicato nell’ultimo numero sui consigli per volare

In definitiva si tratta di una cosa per piloti

ci racconta la sua opinione in merito all’articolo

tra i piloni, avvalendosi di una maggior abilità e minor velocità.

esperti, anche se tutti, con la pratica, possono

immaginate dove effettuerete la successiva, controllate la vostra perdita di quota abbinando motore, freno e spostamento del peso. Pian piano acquisirete confidenza e farete manovre più strette

acquisire una certa padronanza.

e omogenee.

Tutto sta nel volare bassi ed essere in grado di

Aggiungete piloni o alberi al percorso.

significato: volare bassi intorno a degli ostacoli.

vicini al terreno, senza perdere il controllo. Per

girarvi intorno a bassa quota. Potete acquistare un

Si tratta di un vero pilotaggio reattivo. La visione,

cominciare dovete essere in grado di volare sempre

pilone per circa 600/800 Euro.

i sensi, la coordinazione cervello-mani-freno e

più bassi. Seguite sentieri o tracce di animali per

l’uso dell’acceleratore. C’è un sacco da imparare;

acquisire una maggior confidenza nel pilotare

traiettoria, spinta, velocità, gestione della quota

sempre più vicini al terreno, tenendo d’occhio

quando si è bassi, per non parlare dello stress nel

ciò che sta davanti. Durante una virata, e mentre

Piloni, slalom, freestyle, volo di precisione, volo dinamico – tutte queste parole hanno lo stesso

40

CROSS COUNTRY 159 BASE

eseguire tranquillamente virate con molta energia

Posizionateli in uno spazio aperto e cominciate a

Una volta che avete imparato a trascinare i piedi a terra e a gestire il vostro acceleratore, volando

nel contempo bassi, per prendere un oggetto sul


terreno, potrete allora considerare di alzare la posta in gioco partecipando a delle gare, mostrare le vostre abilità al mondo intero ed ambire al podio! I piloti del Parabatix Sky Race hanno lanciato una

Quando abbiamo creato Parabatix, una delle

nostre priorità è stata quella di non volere un evento basato sulla velocità assoluta. Non potevamo correre il rischio che i ragazzi volassero piccole vele e grandi motori veloci e

nuova moda. L’ obbiettivo era quello di ridare vigore

pericolosi. Così ci siamo preoccupati di concepire

alle gare tradizionali di paramotore, trasformandole

un evento aereo che incoraggiasse i piloti a volare

in una specie di show, da tenersi in aree aperte al

con un binomio vela/motore ben bilanciato, in

pubblico per mostrare il paramotore al mondo!

modo da permettere loro di volare lenti quando

Ho inventato il Parabatix nel 2010, grazie anche

necessario, come pure volare veloci per andare bene durante le prove di precisione. Ad esempio,

allo stimolo e al supporto di alcuni dei più forti

raccogliere un Batixball in un mezzo giro, fare un

piloti al mondo, incluso Mathieu Rouanet, Jerome

atterraggio di precisione o un touch and go in una

Pommier e il defunto Julius Gee.

piccola scatola. Cinque anni dopo l’inizio del nostro

Potete vedere voi stessi video emozionanti ed articoli su www.Parabatix.com. Alcuni dei video

hanno più di un milione di visualizzazioni. Questo dimostra l’enorme interesse globale nel nostro sport. Infatti molte persone vorrebbero imparare a volare a questo livello. I piloti di Parabatix mangiano, dormono e

vivono volando con il paramotore e Parabatix quasi

sport, abbiamo visto molti organizzatori di eventi che tentano di copiarci, ma penso che non abbiano afferrato il concetto. Attualmente ci sono molti eventi basati sulla pura

velocità che costringono i piloti a volare in situazioni pericolose, talvolta in aria turbolenta, e sopra il terreno a tutta velocita con vele estremamente piccole, da soli 15mq. Con una velocità al suolo così alta, nel caso si commetta un errore o si abbia

ogni giorno. Proprio ora cerchiamo, invitiamo e

una chiusura o si spenga il motore con vento in

formiamo i piloti che crediamo abbiano le capacità

coda, non si tratterebbe solo di qualche semplice

per il Parabatix e che quindi diventano ambasciatori

graffio o di un telaio stortato. Mi preoccupa il fatto

del nostro sport. Non solo sono piloti forti, ma si

che questi eventi di velocità assoluta allontanino

esibiscono durante le manifestazioni. Partecipano

chiuque voglia provare, poichè nessuno vuole

regolarmente alle sessioni di allenamento del

prendersi grossi rischi volando cosi velocemente

Parabatix per aggiornarsi sulle regole di sicurezza e

vicino al terreno.

per provare nuove coreografie degli spettacoli aerei. Il nostro obbiettivo è avere ‘lo sponsor’ in modo

Lo scopo di Parabatix è promuovere il

nostro sport e introdurre le persone al mondo

da poter organizzare una serie di eventi Parabatix

dell’aviazione in modo competitivo,divertente,

Sky Race nel mondo. Questo significherebbe creare

spettacolare e sicuro!

centri di allenamento di Parabatix e organizzare eventi nazionali. Parabatix è un potente strumento di promozione e stiamo incominciando a riscuotere

Siamo ancora agli inizi e, nonostante l’entusiasmo, vi consiglio di volare consapevoli dei vostri limiti e

molto interesse. Molte persone iniziano e vogliono

della lunghezza della vela, per sapere a che distanza

dare il loro contributo, quindi potremmo quasi

si può raggirare un pilone. Perfezionate le vostre

esserci.

competenze compiendo piccoli passi alla volta. L’esperienza maturata nel tempo è tanto importante quanto la pratica. Divertitevi!


BASE

APPUNTAMENTI

CONDIZIONI PRIMAVERILI... L’edizione passata del Bornes to Fly si è disputata sotto la neve ed è stata dura. Foto: Michel Farrugia

14-17 Maggio

Bornes to Fly

Una gara di tre giorni con due bivacchi. Partendo dalle rive del lago di Annecy, in Francia, i piloti devono completare un tragitto tra i 100km-250km, stabilito in base delle condizioni. Il percorso si conclude tornando al punto di partenza. Live tracking e molte info online. www.bornestofly.fr/en

13-17 Maggio 14-17 Maggio Endless Footdrag, St André Open 2015, Arkansas (Paramotore) France (Deltaplano) La Endless Footdrag celebra il suo decimo

Uno dei grandi successi nel

15-18 Maggio North South Paragliding Cup, UK Evento etichettato come ‘Il rotolino

Dopo tre anni di assenza, il R&R

anno con un festival del volo di cinque giorni.

calendario di eventi europei degli

di pancetta delle competizioni di

vede i piloti unirsi di nuovo per

Il sito consta di un’ enorme tenuta che offre

ultimi anni. FAI, Cat 2 per le classi 1

parapendio’, ha ottenuto enorme

“migrare’ da Quest Air, in Florida, a

ettari di terreno erboso per manovre a bassa

e 5, si prevede attrarrà oltre 60 piloti,

successo negli ultimi anni, con

Nord, verso la Georgia e la Carolina

quota. E’ possibile conseguire il brevetto di

ed è nel calendario del team svizzero.

task da 170km ed epici voli

del Sud. Ogni giorno task da 80-

trike, prendere semplici lezioni o ottenere

Aspettatevi grandi voli nello scenario

sopra la Scozia. Previsti oltre 30

200km, con arrivo e traino dalle piste

conversioni di brevetti. Possibilità di volo

classico dei cieli delle Alpi nel sud

piloti e simpatizzanti. Si volerà

lungo il percorso. E lo spettacolo

libero. Solo $35.

della Francia.

lontanto, prima di finire al pub!

continua!

www.rvppg.com/Fly-In/fly-in.html

www.goo.gl/fbWg0S

www.northsouthcup.wordpress.com

17-23 Maggio Flytec Race and Rally 2015, USA

flytecraceandrally.wordpress.com

Per altri eventi consultate il calendario su www.xcmag.com e www.fai.org/civl-events

42

CROSS COUNTRY 159 BASE


Miles & More

Tailor-made for a new world record.

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Photo: Tristan Shu

„ What a wing...!!

– redefining the sport class

More performance. More dynamic. More precision. we are writing a new chapter in the development With the of sport class gliders. Made for performance hungry XC pilots who are at home in the great XC sites of this world. Constructed with all of our know-how. Equipped with all the technical features of modern paraglider development. Burkhard Martens, multiple XC world record holder

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IQ

Insight Icaristics Weather XC Files

IL CUORE ACRO DEL SOLAR IMPULSE. Decollo e atterraggio avvengono di notte per evitare le turbolenze e i venti sopra i 18km/h. L’aereo sale a 8,500m durante il giorno e scende a 1,500m alla notte per risparmiare energia.

17,248 pannelli solari rivestono l’intera superficie e sono sottili come un capello umano

Il cockpit ha spazio per una persona ed una schiuma lo isola termicamente contro le temperature estreme. Un allarme, inserito nel tessuto nella manica, vibrando avverte il pilota se l’aereo si inclina più di cinque gradi. Un pilota automatico controlla l’aereo ed il pilota, permettendogli di dormire a piccoli intervalli.

Pesa 2300kg ed ha una potenza massima di 70HP (quattro motori da17.5HP). L’intero aereo è realizzato in fibra di carbonio, tre volte più leggera di un foglio di carta.

Totalmente azionato a energia solare il Solar Impulse 2 ha un’apertura alare di 72 m – più ampia di quella di un Boeing 747

44

CROSS COUNTRY 159 IQ

L’energia è immagazzinata in batterie ai polimeri di litio. Pesano 633kg – poco più del 25% del peso totale


vinse la sua prima gara. Socio fondatore della

Federezione Svizzera di deltaplano, negli anni

a seguire si fece notare durante delle esibizioni aeree, lanciandosi da una mongolfiera con il

suo delta. All’età di 21 anni, lasciati gli studi di medicina, inseguì per tre anni il suo sogno del

volo libero, che allora includeva anche il trike a Un esclusivo motore brushless aziona i propulsori, con un’ efficienza del 97%. La velocità minima è di 36km/h, la massima è 90km/h al livello del mare

motore, importato in Svizzera. Conquistato dal trike, lottò duramente per evitrare il divieto che

sarebbe entrato in vigore contro gli ultraleggeri per motivi ambientali. Come segno di protesta,

C

oncepito alla fine del secolo scorso, il progetto Solar

Impulse è un tentativo di volare

intorno al mondo con un aereo

a energia solare. Decollando da

Abu Dhabi, il 9 marzo, ha completato

le prime due tratte arrivando in India a

Ahmedabad, prima di attraversarla fino a

Varanasi. Si tratta di compiere 13 rotte, volando

in momenti diversi nell’arco di sei mesi. Il

volo più lungo senza soste sarà la traversata

del Pacifico, che durerà cinque giorni. I piloti

Bertrand Picard e Andrè Borschberg, voleranno una tratta ciascuno per darsi il cambio

in cabina di pilotaggio, dove può stare un

solo pilota. Entrambi sono stati allenati a fare

joga ed hanno imparato una tecnica per fare dei

sonnellini da 20 min massimo, in modo da poter sopportare i lunghi periodi nell’angusta cabina di pilotaggio.

Bertrand Picard è molto conosciuto nel mondo dell’aviazione. E’ stato il primo uomo ad aver

circumnavigato il mondo su una mongolfiera

senza effettuare alcun scalo. Nel 1999, insieme all’inglese Brian Jones, completò l’impresa

in poco meno di 20 giorni, ma le sue origini in qualità di pilota risalgono agli albori del moderno volo libero.

Come tutti i bravi aviatori del mondo, Bertrand, cominciò la sua carriera volando con il

deltaplano. Nel 1974, a soli 16 anni, fu amore

a prima vista con questo sport praticato nelle

Alpi. Imparò velocemente dai suoi amici, anche se, durante il suo primo volo finì per atterrare sul tetto di uno chalet svizzero. Dimenticata presto quest’esperienza, l’anno seccessivo

volò sopra le Alpi svizzere fino in Italia. Una

dimostrazione che lo portò in tribunale. Ripresi gli studi di medicina, continuò a volare in

deltaplano e nel 1985 divenne campione del

mondo di acrobazia. Continuò con l’acrobazia e iniziò con il parapendio fino alla fine della decade. Secondo quanto riportato sul suo

sito “eseguì il suo ultimo loop al castello di

Oex, nel gennaio 1992”, prima di riporre il suo delta per concentrarsi, prima sulla traversata dell’ Atlantico, e poi sul giro del mondo, in mongolfiera.

L’ acrobazia in deltaplano rimase comunque una fonte di ispirazione nelle sua carriera di psichiatra. “ Mi ha fatto capire come le

prestaziononi dipendano principalmente dal

livello di conoscenza di stessi che ognuno di noi ha in ogni momento,” affermò.

Quindici anni di progettazione, con l’ingegnere Borschberg, per tentare di circumnavigare il pianeta con un aereo ad energia solare,

cominciano ora ad attirare l’interesse di grandi aziende, di politici e della gente comune ed ottenere il loro sostegno.

Con una tecnologia d’avanguardia, un messaggio di emissioni zero ed un’ immagine di un’ azienda tanto importante quanto una banca svizzera, il Solar Impulse 2 dovrebbe completare il suo

viaggio ritornando ad atterrare ad Abu Dhabi, in un giorno di agosto di

quest’ anno. Non sono richiesti i looping.

GUARDA ONLINE

I voli acro di Bertrand Picard www.goo.gl/0YYqbo


IQ

BRUCE GOLDSMITH ICARISTICS

CAPIRE LA RIAPERTURA DI UNA VELA

L

pRIAPERTURA Una vela da competizione subisce una grossa chiusura appena dopo il decollo, ai recenti campionati del mondo. La semiala destra si chiude e la semiala sinistra sta per chiudersi, ma la vela si comporta bene ed il pilota controlla la situazione, e continua a volare. Foto: James Pagram

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CROSS COUNTRY 159 IQ

a gente parla spesso di come e perché le vele si chiudono, ma nessuno mai

Riapertura progressiva La riapertura progressiva di una vela è la

parla di come si riaprono. Ci sono diversi

miglior reazione in termini di sicurezza.

tipi di riapertura e possono fare una grande

Immaginiamo che una vela si chiuda del 60%.

differenza in termini di sicurezza. Quando la

Riaprendosi progressivamente, la vela inizia a

vela si chiude ci sono tre tipi di conseguenze:

riaprirsi lentamente, riducendo la chiusura dal 60 al 50 al 40 al 30 al 20 al 10%, fino a che non

1. La riapertura progressiva

sarà totalmente in pressione. Questa riapertura

2. La riapertura violenta

progressiva può avvenire nel giro di qualche

3. La vela non si riapre perché la parte

secondo o impiegare sino a 15 secondi. Questa

chiusa è impigliata.

reazione ad una chiusura è normale e sicura. E’ l’aria che, passando dalla parte aperta, attraverso i fori delle centine, va progressivamente a rigonfiare la parte chiusa. Nelle immagini al rallentatore, si nota


Bruce Goldsmith vola dagli anni ‘80. E’ stato due volte campione britannico di deltaplano e tre volte campione britannico di parapendio, e Campione del mondo di parapendio nel 2007. Progetta parapendii da 20 anni.

che in realtà l’aria passa vicino al retro della

causando una rotazione a destra. Con il pilota che

sono meno pericolose di quelle che si riaprono

vela durante una riapertura progressiva.

gira a sinistra e la vela che gira a destra, si avrà

violentemente.

la ricetta perfetta perchè il pilota abbia un twist,

Riapertura violenta

creando una situazione pericolosa ( la vela non

Le cause della riapertura violenta

Una riapertura violenta può accadere ad ogni tipo

verrebbe omologata se accadesse durante il test

di parapendio, ma alcune vela hanno una maggior

di volo). L’altro risultato del Gegenklapper è una

La causa più frequente è dovuta al fatto che parte

tendenza di altre. La riapertura violenta in sé

chiusura frontale mentre la vela picchia. Durante

dell’estremita, o il cassone vicino all’estremita,

non rappresenta un problema, ma ciò che avviene

i test questo viene definito effetto a cascata e la

prende aria ed inizia ad aprirsi prima del resto

dopo lo può diventare, soprattutto se la vela

vela non verrebbe omologata. A questo punto

della vela. Le riapertura è talmente violenta che

picchia in avanti nel contempo. Se la picchiata è

penserete che le vele omologate non subiscano

avviene con un fragoroso BANG! Mi è capitato

contenuta, e non accade nient’altro, si continua

riaperture violente abbinate ad una forte

di vedere alcuni cordini rotti a causa di una

a volare senza alcun problema. Tuttavia, una

picchiata. Ebbene sì, la maggior parte delle vele

riapertura violenta.

riapertura violenta può dar luogo a due differenti

che mostrano questo comportamento vengono

situazioni pericolose, se avviene in concomitanza

bocciate. Tuttavia, durante l’omologazione non

ad una picchiata della vela in fase di riapertura.

sempre prestano attenzione a questo problema e

In Germania la chiamano ‘Gegenklapper’

si preoccupano maggiormente della dimensione

che abbiano una marcata tendenza a picchiare

-‘controbattere’ , ma non credo ci sia un termine

della chiusura. Per omologare una vela le

e/o ad avere una riapertura violenta.

per dirlo in inglese, quindi i test pilot usano

chiusure vengono provocate appositamente, nella

Sfortunatamente potete scoprire se una vela ha

l’espressione tedesca. ‘Gegenklapper’ significa

realtà invece le chiusure si verificano in tutte le

questa tendenza solo guardando i filmati dei test

che la semiala opposta si chiude appena dopo

forme e le misure.

di omologazione o qualche SIV. Pochi piloti

il collasso della prima semiala. Approfondiamo

Nessuna riapertura

esattamente quanto descritto. Immaginiamo di

Cosa possiamo fare

Veramente non molto. Suggerisco di evitare vele

hanno questa opportunità. Diversamente state attenti e cercate di capire cos’è la riapertura

Alcune vele hanno difficoltà a riaprirsi,

violenta. In volo pilotate attivamente e siate

inizieranno a ruotare a sinistra. Poi la semiala

sostanzialmente per il fatto che i fori presenti nelle

preparati a fermare le chiusure prima che

di sinistra si riapre con un’apertura violenta e

centine sono troppo piccoli. In fase di riapertura

accadano. La prevenzione in questo caso è

picchia in avanti. Questo causa un angolo di

la vela ha bisogno di essere aiutata con un paio

sicuramente meglio della cura.

incidenza negativa all’estremità destra, che andrà

di pompate di freni. Questo non rappresenta

a chiudersi. Ora arriva il problema. Il pilota sta

un problema. Lo è solo per le vele di categoria

ruotando a sinistra, l’estremità di destra si chiude

inferiore. Secondo me, le vele che non si riaprono

avere una chiusura a sinistra, la vela ed il pilota

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HONZA REJMANEK METEOROLOGIA

JET STREAKS

JET STREAKS Sono aree localizzate con venti sostenutissimi, racchiuse all’interno del jet stream. Nella carta a lato, che mostra un jet streak sopra l’Asia dell’ Est, è previsto che in Giappone si verificherà una caduta di pressione barica, dovuta alla divergenza dei venti in quota.

Jet streaks All’interno del jet stream si trovano aree con venti più forti, chiamati jet streaks. Il motivo per cui esistono i jet streaks è dovuto al fatto che il gradiente barico al livello del jet stream,~10,000m, non è identico ovunque. Zone in cui una massa d’aria fredda è sufficientemente vicina ad una massa d’aria calda, saranno caratterizzate da un elevato gradiente barico a livello del jet stream, con conseguenti jet streaks. I jet streaks si muovono e cambiano in continuazione, anche se ad una velocità di gran lunga inferiore a quella dei venti presenti al loro interno. Più specificatamente, un vento di 100 km/

ell’ultimo numero abbiamo introdotto il

N

Bilanciamento geostrofico

concetto per cui i movimenti verticali su

Generalmente, ai livelli alti della troposfera, i

interno fino a 200 km/hr, per via della presenza di un

larga scala nella troposfera sono in mezzo a due

venti soffiano paralleli alle isobare, in quanto non

forte gradiente barico, per poi uscire e decelerare a

superfici: Il terreno e la tropopausa, la sommità della

condizionati dall’atrito della superficie terrestre.

100 km/hr, poichè il vento entra in un’area dove il

troposfera. La forte stabilità nella parte alta della

Il gradiente barico è contrastato da una forza di

gradiente barico è meno marcato.

stratosfera genera una barriera invisibile ed elastica.

ugual intensità, chiamata la Forza di Coriolis.

Quindi, la convergenza orizzontale o la divergenza

Il bilanciamento delle due forze è chiamato il

accelerato da un gradiente barico più forte,

in quota portano rispettivamente aria discendente

bilanciamento geostrofico. Il vento che soffia

può impiegare fino a sei ore per raggiungere il

o ascendente nella troposfera. Le zone soggette ad

parallelo alla isobare è chiamato vento geostrofico.

bilanciamento geostrofico. Durante questo tempo

aria ascendente o discendente possono variare in

La sua intensità varia in funzione del gradiente

il vento ha la tendenza ad incrociare le isobare.

larghezza, da alcune centinaia di metri a più di mille

barico. Maggiore è il gradiente, più forte è il vento.

Questa componente del vento è chiamata vento

chilometri. Da notare che il rateo di salita o discesa è

Tuttavia, il bilanciamento geostrofico si verifica solo

ageostrofico. Tracciando nel grafico la componente

generalmente nell’ordine di centimetri per secondo,

quando il flusso è lineare, senza nessuna curvatura,

ageostrofica dei venti alle alte quote, le aree di

circa 100 volte più lento del rateo che troviamo nelle

e senza nessuna accelerazione o decelerazione. Nello

convergenza e divergenza diventeranno molto più

termiche. La domanda viene spontanea:”Perchè

scorso numero abbiamo visto come l’aria, che scorre

evidenti.

ci interessa?” Questa leggera discendenza non

attraverso basse e alte pressioni, viene influenzata

comprometterà la nostra efficienza, e tantomeno

dalla forza centrifuga. In una bassa pressione il vento

Divergenze-convergenze

questa lieve ascendenza sarà determinante per

rallenta perché la forza centrifuga è contrapposta

Una linea passante per il centro di un jet streak

rimanere in aria o meno. Vero, ma il fatto che questa

alla forza del gradiente barico. Inoltre, in una bassa

viene chiamata asse del jet streak. La massa d’aria

situazione condiziona una vasta area, significa che

pressione, il vento è più debole di quello che ci si

che circola lungo questo asse risente la maggior

gioca un ruolo fondamentale nel tipo di meteo che

aspetta, a causa del gradiente barico. Viene chiamato

accelerazione al suo ingresso e decelerazione in

avremo al nostro sito di volo.

vento sub-geostrofico. La situazione opposta si

uscita, rispetto a quella più lontana dall’asse. Come

verifica in presenza di un’ alta pressione, dove il

detto in precedenza, i venti in accelerazione e

vento è super-geostrofico.

decelerazione incrociano le isobare, in quanto non è

hr può entrare in un jet streak, e accelerare al suo

Quando il vento entra in una zona in cui viene

presente un bilanciamento geostofico. Quindi, la maggior quantità di flusso d’aria che

48

CROSS COUNTRY 159 METEOROLOGY


Il metereologo Honza Rejmanek è un pilota di parapendio dal 1993. Ha partecipato a quattro edizioni della Red Bull X-Alps, arrivando terzo nel 2008. Vive in California.

incrocia le isobare si troverà sull’asse, nelle zone di

va schiarendo, per via del riscaldamento e della

ingresso ed uscita.

diminuzione di umidità, legata all’ abbassamento

Ne conseguono aree di convergenza e di

della massa d’aria a tutte le quote.

divergenza ad ogni estremità del jet steak. Vista

La divergenza in alto deve essere colmata con aria

dall’alto e guardando dalla direzione in cui spira il

che sale dal basso. Questo porta ad un abbassamento

vento, la convergenza si troverà all’ingresso

della pressione al suolo e può causare la formazione

dell’estremità sinistra e all’uscita dell’etremità destra,

di una bassa pressione al suolo con i relativi fronti

mentre la divergenza si troverà all’ingresso della

caldi e freddi. Una massa d’aria ascendente tenderà a

estremità destra ed all’uscita dell’estremità sinistra.

sviluppare ampie coperture nuvolose, per via del

Per effetto della convergenza negli strati alti della

raffreddamento dell’aria a tutte le quote e

troposfera, l’aria sottostante discende,

dell’approssimarsi alla temperatura del punto di

incrementando la pressione al suolo e determinando una diververgenza. In pratica significa che il cielo si TROVATE I JET STREAKS Con un minimo di pratica è possibile imparare a riconoscere i jet streaks insieme ai sistemi di bassa ed alta pressione al livello del jet stream. Va osservato il grafico nel range 200-300mb. Saper identificare se l’aria sta salendo o scendendo sopra la vostra zona, è molto utile per stabilire i cambiamenti meteo.

rugiada.

DA GUARDARE Capire il jet stream:

www.goo.gl/HDcHTv e www.goo.gl/rqMhG5 Circolazioni animate del jet streak: www.goo.gl/z08Cya

say HelLo to aquila The new Freestyle Paraglider

www.icaro-paragliders.com


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NUBI ARCUS Shelf clouds e roll clouds, tutte insieme

MORNING GLORY Le roll cloud (nube a tubo) e le shelf cloud (nube a mensola) sono due tipi diversi di nuvole del genere Arcus, basse ed orizzontali. Le shelf cloud sono associate a fenomeni temporaleschi. L’aria fredda del temporale si disperde più in basso e forma una nuvola. Spesso, ma non sempre, sono collegate al temporale principale. Al contrario, le roll cloud si formano solitamente a causa di correnti di aria fredda provenienti da brezze marine o da fronti freddi. La loro comparsa avviene più raramente rispetto alle shelf cloud. Il tipo di roll cloud più grande e famosa è la Morning Glory, surfata in questa foto da Jonny Durand nel 2009. Si pensa che queste immense roll cloud siano correlate alla circolazione atmosferica (mesoscala 10-1,000km) unita alle brezze marine, che si instaurano intorno alla penisola di Capo York ed al golfo di Carpentaria, nel Queensland, nell’ Australia del Nord. Compaiono regolarmente all’alba, nel mese di ottobre. Piloti di alianti, e talvolta piloti di deltaplani, le volano. In Australia, le Morning Glory possono estendersi fino a 1000 km ed avere uno sviluppo verticale di 2 km, ma spesso si trovano a solo 100 o 200 metri dal suolo. Avanzando a 35-70 km/hr sono troppo veloci per i parapendii, sebbene i paramotoristi le abbiano volate. Foto: Mark Watson/Red Bull Content Pool

50

CROSS COUNTRY 159 IQ


DESERT STORM Questo è un esempio estremo dell’unione tra una shelf cloud ed una supercella temporalesca in Namibia, una delle regioni più aride dell’ Africa. La nube si estende fino al livello del suolo per via delle forti dicendenze causate dal temporale. La foto fu scattata il 5 Maggio 2011. Durante questo temporale cadde in un giorno una quantità di pioggia maggiore a tutte le precipitazioni che la regione vede solitamente in un anno intero. Foto: Dr Franck Eckardt, University of Cape Town

ROLL CLOUD NEI CARAIBI Questa roll cloud è stata fotografata al largo della costa caraibica della Colombia, nel febbraio di quest’anno. Le roll cloud sono basse, orizzontali ed hanno una forma a tubo. Sono abbastanza rare e sembrano rotolare su un asse orizontale. Si formano a causa di un’ onda solitaria, chiamata soliton: un’ onda ad una sola cresta. L’aria la risale su una lato e forma la nube, dissolvendosi dietro di essa. Questa nuvola si formò al largo, quando l’aria fredda proveniente dai 5700 m della Sierra Nevada, nell’entroterra di Santa Marta, incontra l’aria calda del mare. Le roll cloud compaiono regolarmente in California, in West Virginia, nel canale della Manica, nelle isole Shetland ed in altri luoghi. Foto: Ed Ewing

TEMPESTA ALL’ORIZZONTE Le shelf cloud sono generalmente correlate a temporali, ma possono formarsi su ogni nube convettiva. Nella parte frontale della nube si nota spesso un movimento di aria ascendente, mentre la parte retrostante appare turbolenta e sfilacciata dal vento. In questo caso aria fredda discendente genera un gust front. Shelf cloud molto basse, delimitate da nubi fractus (frammentate e sfilacciate) e da masse di nuvole contorte in rapido spostamento, sono segnali di una violenta tempesta in arrivo. Questa shelf cloud fu fotografata in Illinois, nel giugno 2013. Foto: Janice Thompson / NOAA Photo Library


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JON CHAMBERS MOUNTAINS

VELOCI PER TUTTO IL GIORNO AFFRETTATEVI QUANDO C’È ‘Imparando a trovare velocemente la parte migliore della termica.’ Negli Aravis, Alpi francesi Foto: Jérôme Maupoint

M

olto è stato scritto sulle riviste di volo

volare veloci per tutto il volo. Se volete iniziare a

saranno ancora ben formate.

libero riguardo alla speed to fly. Per lo più

fare dei voli lunghi, la distanza che percorrerete

A quest’ora tutto è imperniato sullo stare a galla e

si trattava di articoli riguardanti le competizioni,

sarà limitata da due fattori: la quantità di ore

procedere. Con il passare del tempo tutto diventerà

in cui venivano dati consigli su come volare

di volo a disposizione e la velocità con cui

più facile perchè troverete molte più ascendenze.

velocemente in gruppo, come fare uno start e così

progredirete. Nelle giornate ideali le termiche

E’ un po’ come avere una marcia in più. Se vi è

via. In questo articolo, invece, si parla di come

si formano presto. Nelle Alpi, presto significa

chiara questa analogia, significa che è il momento

volare velocemente in montagna durante un volo

generalmente intorno alle 10, ma nel posto giusto

di cambiare marcia, senza passare da un estremo

di cross, perchè credo non se ne sia discusso

e con le condizioni giuste, potrebbe essere anche

all’altro, ma aumentando una marcia alla volta. A

abbastanza.

prima. Dovrete trovarvi su un versante rivolto

metà giornata dovrete aver inserito la marcia più

ad Est e tener duro per la prima ora o più. Non

alta e muovervi velocemente.

In uno dei miei primi articoli scrissi che la

aspettatevi di salire alti e veloci in queste prime

Muoversi velocemente significa salire velocemente

differenza tra volare 50 o 100 km nelle montagne

ore del giorno. Molto probabilmente riuscirete a

quando serve, e solo quando serve.

è dovuta alla pianificazione. Bene, la differenza tra

galleggiare, salendo un po quà e là, ma senza mai

Durante una gara, salire velocemente in un gruppo,

volare 100,150 o 200 è la velocità e la capacità di

guadagnare molta quota, poichè le termiche non

è un’abilità, ma ci sono segnali che indicano i

52

CROSS COUNTRY 159 IQ


Jon Chambers vola da 20 anni, ha preso parte nella Red Bull X-Alps due volte. Vive a Ginevra e vola nelle Alpi dovi si diverte a fare biposti con i suoi figli. Ha scritto Hanging in There, un libro sulla X-Alps.

movimenti dell’aria. Soli nelle montagne, non ci

di esse, in modo da riportarsi in quota, dove ci

sopraggiunge l’ombra sulle valli e viene rilasciato

sarà nessun gruppo da tenere d’occhio, ma dovrete

sono le migliori ascendenze. Al termine della

molto calore latente, immagazzinato durante il

imparare a trovare velocemente la parte più forte

giornata le condizioni si affievoliscono.

giorno. Anche l’intensità dei venti di valle e delle

della termica. Ricordatevi i ratei di salita trovati in

Dovete quindi scalare marcia. Restate concentrati

termiche diminuisce, e tutto diventa più liscio. Non

precedenza e, man man che la giornata migliora,

per non abbassarvi troppo, altrimenti perderete un

aspettatevi di salire, ma se manterrete una buona

non accontentatevi di qualcosa di inferiore alla

sacco di tempo per tornare in quota. La fine della

linea, farete delle lunghe planate, specialmente

vostra ultima termica: se siete in un +2 m/s, ed

giornata è molto diversa dal suo inizio. Le termiche

sopra i boschi. Se avevate pianificato bene la rotta,

eravate in un +3 m/s, allargate la vostra ricerca, il

si indeboliscono nel tardo pomeriggio e tendono a

sarà il debole flusso di valle a trasportarvi. Fate il

core da +3m/s sarà lì vicino. Ma soprattutto non

diventare grandi e ampie.

pieno, volate in modo cauto e girate ogni

salite se non serve. Non importa quanto sia forte il

Ora il trucco è sfruttare le ultime termiche fino in

ascendenza che incontrate.

core; avanzare lungo il costone, seguendo una linea

fondo. E’ il momento di rilassarsi e divertirsi a salire

A quest’ora del giorno le termiche salgono dove

portante, risulterà sicuramente più veloce.

il più in alto possibile. Infatti le termiche diventano

non vi aspettererste mai di trovarle. Quando

Solitamente, nelle ore centrali delle giornate sì più ampie, ma sono anche meno frequenti. Se ***UP-21-14-Anzeige-Trango-XC3_Layout Seite 1 migliori, si sale in termica solo prima1di16.12.14 12:46avete calcolato bene, gli ultimi 30 km saranno come attraversare vallate o fare altre transizioni, o dopo

il gioco del vado o non vado. Con il sole basso,

atterrerete, due ore dopo tutti gli altri, godetevi lo sguardo stupito dei vostri amici, convinti che foste atterrati da tempo!

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DEAN ELDRIDGE TOOLBOX

DECOLLI PARAMOTORE CON VENTO NULLO DECOLLO MATTINIERO Sylvain Dupuis decolla al primo colpo con vento debole a Saint-Thècle, Québec, Canada. Foto: Franck Simmonet

D

iversamente dai nostri cugini parapendisti, per noi paramotoristi il momento migliore per volare è generalmente quando il vento è

Preparate la vela

Con una brezza costante, un piccolo imprevisto durante il gonfiaggio può

assente o debole. Non ci sono rotori e l’aria è calma. Sfortunatamente,

essere facilmente risolto, ma senza vento non sarà così semplice. Assicuratevi

questo piacere ha un prezzo: il talvolta temuto decollo con vento nullo.

di aver controllato tutti i cordini prima di agganciare il motore. Ancorare il

Non dovrebbe rappresentare un vero problema, ma vi suggerisco comunque

motore caldo alla vela prima di imbracarsi, farà risparmiare un po’ di energia

alcuni preziosi consigli. Innanzitutto capita raramente di trovare vento nullo.

per il decollo. Capita spesso di vedere gente con il motore in spalla per 10

Qualche debolo refolo di vento soffia sempre da qualche direzione: scegliete

minuti, mentre sistemano i trim, i moschettoni ecc. ecc. Si tratta di un vero

la più favorevole al decollo. Una fettuccina leggera, legata ad un bastone, darà

spreco di energie. Inoltre, una vela vecchia, floscia e bagnata dalla rugiada

il suo aiuto prezioso alla manica a vento, specialmente se visibile una volta

mattutina, non si gonfierà mai allo stesso modo in cui si gonfia una vela nuova

equipaggiati e pronti al decollo. Avrete bisogno di molto spazio, molto di più

ed asciutta. In queste situazioni siate attenti a non trascinare troppo la vela in

rispetto all’ultimo decollo, quando c’era una bella brezza frontale.

giro mentre vi preparate; alcuni piloti ci stendono addirittura un velo sotto, se la mattina è umido.

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CROSS COUNTRY 159 IQ


APCO Aviation Dean Eldridge ha iniziato a volare in parapendio nel 1995 e ha scoperto il paramotore dieci anni dopo. Istruttore, competitore, test pilot, cameraman aereo e detentore di record del mondo, è anche l’autore di Paramotoring: The Essential Guide.

Prendete velocità

Una volta pronti, i controlli eseguiti, il motore acceso ed i comandi in mano, il momento più critico è portare la vela sopra la testa ed iniziare a correre per prendere velocità. Sembra banale, ma è il momento in cui, in assenza di vento, il decollo potrebbe andare male. Con una sufficiente spinta in avanti, ogni vela dovrebbe gonfiarsi facilmente sopra la testa del pilota, anche se, con alcune, potrebbe occorrere più tempo spingendo maggiormente sulle bretelle delle A. Tuttavia, è prassi comune avvalersi di queste belle macchine portate sulla schiena per creare un pò di ‘brezza artificiale’ durante la partenza. Alcuni piloti mantengono il motore alla massima potenza e si lanciano, spesso con esiti disastrosi, dolorosi e costosi, a meno che non si abbia una buona postura, una gabbia robusta ed una vela molto indulgente. La cosa migliore è avere una postura che consenta di mantenere all’incirca il 50% della potenza, dirigendo il flusso dell’elica direttamente nel centro e leggermente sopra la vela distesa. Dare gas per circa 10 secondi è sufficiente per generare un flusso di aria sopra la vela, che rimane per un paio di secondi dopo aver rilasciato l’acceleratore. E’ un passaggio molto critico. Se si rilascia l’acceleratore e si parte immediatamente, non solo si riduce la possibilità che i cordini vengano risucchiati nella gabbia di protezione dell’elica, ma si ottiene una piccola spinta dalla decelerazione del motore che aiuterà a decollare. La vela beneficierà della brezza ingenerata e salirà magicamente sopra la testa.

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A questo punto è indispensabile iniziare a dare nuovamente gas, mantenendo lo slancio in avanti e guardando dove si sta andando, senza gingillarsi a guardare la vela sopra la testa. Innanzitutto date un pò di velocità alla vela, poi alzate la testa ed assumete una posizione eretta, quasi reclinata. Comincerete a sentirvi alleggeriti. Ora è il momento di dare uno sguardo alla vela per assicurarsi che tutto vada bene, mentre si continua a dare gas e a correre ancora più veloci.

Continuate a correre

L’ultimo momento critico è la fase finale, ossia “continuare a correre!”. Probabilmente sarete un po’ stanchi e senza fiato, ma se la posizione del corpo è corrtta e state dando gas, lasciate che le vostre gambe stiano al passo con la spinta. Un leggero tocco di freni è ciò che vi serve per pedalare maestosamente nell’aria. Ricordatevi di avere un po’ di quota prima di sedervi (il vostro rateo di salita sembrerà più basso, mentre la velocità al suolo incrementerà, rispetto a quando c’è vento), e come sempre, non dimenticate di

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rilasciare i freni per usare le vostre mani per sedervi comodamente. I decolli con vento nullo possono essere divertenti, invece che estenuanti, e se ne avete appena fatto uno bene, che ne dite di farne un altro dopo che siete atterrati?

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JEFF GOIN IGNITION

LA DIVERSITÀ È L’ESSENZA DELLA VITA TOP LANDING Ryan Southwell e i suoi amici, accampati sulla cima dell’ Eagle Mesa,durante un raduno di volo nella Monument Valley, Ottobre 2013. Foto: Ryan Southwell

N

oi umani cresciamo facendo nuove esperienze, alcuni più di

sarebbe estremo per chiunque. Un altro esempio è atterrare con il

altri, e questo gruppo in particolare. Sebbene si tratti solo di

paramotore in cima ad un piccolo altipiano per accamparsi. Non è banale,

programmi televisivi, è curioso notare come le telenovele piacciano o

considerando quanta roba si trasporta e le conseguenze di un errore.Tutto

non piacciano, proponendo intrighi di una rassicurante monotonia.

sta nella capacità di evitare errori imperdonabili. Bisognerebbe esecitarsi

La maggior parte delle persone pensano che noi facciamo cose estreme, da

a decollare ed atterrare in piccoli spazi, anzichè perfezionarsi nei decolli

pazzi. Se raccontiamo loro una nostra avventura, scuotono la testa ed in

ed atterraggi convenzionali. Un tale volo è un buon esempio di come

tono paternalistico ci dicono “non io” o “sembra divertente, ma no grazie,

alcuni di noi tendono a spingere i loro mezzi al limite o li usano in modi

sto con i piedi per terra” . Va bene così, ognuno la pensa come vuole.

insoliti, che sembrano, e solitamente sono, molto audaci. L’immaginazione

Definire estrema una cosa, è una questione di prospettiva. Per esempio,

ci mantiene vivi, specialmente quando siamo al limite. Immaginiamo un

alcune cose che fanno i parapendisti mi sembrano estreme, altre abbastanza

volo e le possibili conseguenze, valutiamo i rischi e i modi per ridurli al

sensate. Prendiamo lo speedflying; scendere da una montagna con gli sci ed

minimo. La stessa immaginazione può trattenerci dall’esplorare opputunità

un parapendio non sembra male, ma fare manovre a poche decine di metri

che la vita ci offre. E’ un compromesso. L’altopiano è incantevole, ma cosa

dalle rocce? Per me sarebbe sicuramente estremo, considerando il mio livello

succederebbe se inciampassimo al decollo? Le persone che affrontano le

di sciatore, mentre sarebbe normale per chi ha dimestichezza con gli sci. Se

diverse situazioni acquisiscono un enorme bagaglio di esperienze, mentre le

conoscete bene la vela e avete fatto centinaia di manovre, scendere a poche

persone che soccombono ne acquisiscono molto meno. Pensate agli exploit

decine di metri dalle rocce non sarebbe un problema, ma scendere a 10 metri

del produttore Jean-Baptiste Chandelier: in volo sopra un bus, scivolare sulla

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CROSS COUNTRY 159 IQ


Jeff Goin, capitano di aviazione civile è l’autore di Powered Paragliding Bible e produttore della serie di DVD didattici Master Powered Paragliding. Vive in Francia e pilota i 747. Il suo blog è footflyer.com

strada, toccare l’acqua di una piscina. Un pilota esperto di manovre, dotato di incredibile talento, non considera tutto ciò che fa così estremo. Per un pilota che ha poco controllo della vela, sarebbero invece cose impossibili. Ancora una volta si tratta di punti di vista. Alcuni dei miei exploit sono stati chiamati “estremi” , ma sono così diversi da quello che ho visto. L’ esempio più consono è atterrare ed andare sul tetto di un veicolo in movimento. Io e Dean Eldridge lo abbiamo fatto per la serie di video Master PPG. In realtà la velocità del veicolo consente di avere un vento perfettamente laminare, non richiedendo quindi nessuna abilità straordinaria. Sembra sicuramente strano, ma non è estremo. Un altro esempio è giocare con la vela con vento sostenuto, che, in base al luogo e alle condizioni, è a mio avviso molto più pericoloso di andare sul tetto di un’auto. Giocare con la vela, con un vento costante e forte, è totalmente diverso che giocare nel vento pomeridiano del deserto, in mezzo ai dust devil. Questo è veramente pericoloso. Ho osservato alcuni piloti bravi mentre giocavano con la vela nel vento forte. Ho visto Bill Heaner salire un tubo dell’aerazione facendo kiting con la vela, lanciarsi e volare tra le sporgenze di un tetto. Mi ritengo in grado di controllare la vela a terra, ma concordo, è stato estremo. Certamente fare kiting con la vela può essere molto pericoloso, come ho sperimentato personalmente quando un dust devil mi è passato sopra, con il risultato che, per la prima volta nella mia vita, ho passato una giornata all’ospedale. Avrei potuto anche morire. Esistono diverse fasi nella nostra ricerca di stimoli. Troviamo qualche attività che ci piace, la impariamo, diventiamo abbastanza esperti, la pratichiamo intensamente per un periodo, poi smettiamo. Forse un’altra attività, un altro mezzo, qualcosa di diverso, per ridare vigore. Volare è sempre stata la mia passione, e fortunatamente il mio lavoro per molti anni, ma ho cercato instancabilmente nuove esperienze, nuovi velivoli o nuove cose da fare con essi. Prendere latte di pittura volando, per esempio. Dopo aver visto un ragazzo aprire una bottiglia con un elicottero, ho avuto l’ispirazione per fare qualcosa di similie, ma meno rischioso. Con un gancio legato al pattino dell’elicottero, ho cominciato a prendere latte di pittura e a posizionarle su dei blocchi. Ho imparato subito, anche se con un po’ di difficoltà, ma aprire le bottiglie rimarrà un obiettivo per me irraggiungibile. Ma il paramotore è il miglior esempio. Dopo aver imparato i fondamentali di questo sport, ho cominciato ad esplorarne i limiti, prendendo spunto dai piloti più bravi. I parapendii sono mezzi così versatili che si prestano a cose estreme. Siamo diversi, con stimoli diversi, che a volte possono anche condurre a conseguenze nefaste. Dobbiamo stare attenti. Le virate strette a bassa quota, ad esempio, sono divertenti, ma arrivare al punto che l’estremità della vela tocchi per terra si è dimostrato veramente pericoloso. Sono molti i piloti che hanno impattato il suolo. Questo è il prezzo da pagare per il desiderio di cose nuove, ma la passione per il volo è qualcosa di intrigante, che vale la pena conservare. Continuate a sperimentare, ma fate attenzione.


IQ

LETTERA DALL’… AUSTRALIA ALLEN WEYNBERG

SGUARDO AL PASSATO ’E... RILASCIA’ SIV sopra il mare, a Monaco Foto: Ant Green

Rilascia, rilascia!” Urla la radio. “Rallenta la

potevo volare. Questi scarponi erano una

io ho volato oggi. E volerò domani, e per sempre,

vela… adesso stalla.”

sorta di segnale segreto, che proclamava la mia

andro più lontano, più in alto e più veloce.” L’estate

Mi sto ribaltando. Disteso nel cielo, anche le mie

nuova passione a chiunque avesse controllato

arrivò e fu stagione per andare in Europa. Un

dite sono aperte per prendere l’aria. “Resisti e

i miei piedi. Quando volavo, quegli scarponi

decollo in gara non è un inizio facile. E’ roba per

rilascia lentamente.”

mi facevano sentire speciale ed invincibile.

matti. Io controllo sempre i piedi; gli ego repressi

Bang! Si riapre, picchia e vola.

Quell’anno, l’inverno fu lungo. Ero uno studente e

armeggiano con gli strumenti, le cartine e, a quei

studiavo a Sheffield, nel Regno Unito. Veleggiavo

tempi, le macchine fotografiche. “Foto della vela in

battito cardiaco è a 120 bpm. Rantolo, tremo, e

sopra le colline ricoperte di neve, evitavo

decollo”, “ Foto della vela in volo con il numero”. Il

cado all’indietro.

acquazzoni, e spesso rimanevo impalato nel vento.

mondo del parapendio era un precursore di inutili

Poi la primavera arrivò, ed un giorno di aprile, mi

selfie, scattati per il punteggio. La fotografia era

sapere se uno è pazzo, devi guardagli i piedi”.

trovai a 900 m. Mentre mi stavo dirigendo verso

importante quanto il volo.

Credetemi, da allora ho visto strane calzature,

la nuvola successiva, vidi una torbiera attraverso

unghie sporche e tatuaggi bizzarri. Lo stesso

gli scarponi. Ricordo con precisione che ero stato

amico mi diede i suoi vecchi scarponi da volo,

al club quella sera. Le mie palpebre sbattevano

parapendio Rainbow, una salopette viola ed un

di un colore sgargiante anni novanta e con

continuamente, ma mi sentivo bene. Abracciavo

vario cha suonava come un’anatra.

la suola spezzata. Li guardavo e sorridevo:

i miei amici e pensavo. ” Voi vi sentite allegri, ma

Sono matto? Come sono capitato qui? Il mio

Una volta un mio amico mi disse: “Se vuoi

58

CROSS COUNTRY 159 IQ

Non partecipai alla gara. Avevo un bellissimo

“Devo decollare ora, prima del gruppo, prima


Avete fatto un bel volo o avete una storia da raccontarci? Speditela a ‘Letter from…’ con un massimo di 800 parole, a editor@xcmag.com

che la gara inizi?”

pedalina”. Armeggiai un po’ con i miei scarponi e

quando impattò. Lo vidi rimbalzare. Sul suo

“Si, credo di riuscire a stare in volo.”

con la coda dell’occhio vidi J a tutta velocità subire

profilo di Facebook ora c’è una foto di come è

La prima mezz’ora fu veramente difficile,

una chiusura, poi una cravatta ed infine una

diventato oggi: l’ombra di se stesso, seduto su di

veleggiando a costone e girando nelle bolle.

spirale. “Tira l’emergenza!”. Atterrò senza problemi.

una sedia a rotelle. Vidi la luce trasformarsi in

Quale era il consiglio per questo posto? Ah si,

Cinque minuti dopo il nostro leader disse per

ombra proprio davanti a me. Mai più lontano, mai

non abbassarti dopo il passo. “Così, veleggio

radio: ”ho lanciato l’emergenza e sto andando verso

più in alto. Smisi di volare. Mi trasferii. Non avevo

lungo una sinuosa collina, coperta da erba alta

gli alberi”. Ripensandoci ora non ne sono così

mai volato nei luoghi vicini alla mia nuova casa, ma

e marrone. L’anatra comincia a cantare. Viro

sicuro. E arrivo’ un’altra estate. La nuova vela era

l’idea di farlo era sempre nella mia mente.

ed il volume aumenta, quindi completo la mia

rosa, più tirata, ma era OK. Fu un anno in rosa per

Lentamente, dopo anni di inattività, sono tornato,

virata. La collina si allontana costantemente ed

tutto. Alla fine dell’anno diventai padre di una

con una vela più recente e sicura, con un

il canto continua ininterrotto, fino alle barbule,

bambina. E voi pensate che volare sia importante!

atteggiamento prudente, e con un paio di scarponi

fuori in pianura. Sono così in alto! Plano, salgo,

Feci un bel giro quell’anno. Feci il giro del lago e fu

nuovi. Nessuno era presente al mio volo di

canto, e di nuovo; plano, salgo, canto, e di nuovo.

la volta in cui riuscii a riguadagnare quota dal

bentornato. Feci alcuni voli in quella vacanza.

Dopo un rientro facile dalla città murata, dove

posto più basso che si possa immaginare. Ero già

Avevo una vela in prestito e cantavo nervosamente,

sono atterato, sono tornato in piazza con i miei

allineato all’atterraggio. C’era un pilota davanti a

con i muscoli del mio stomaco contratti come un

scarponi. Nessuno dei miei amici ha vinto la task,

me che, atterrando, innescò una termica enorme.

pezzo di ferro, ed un sapore metallico in bocca.

ma tutti si congratulano con me: ho vinto la mia

Rifeci quota e raggiunsi un pilota che si trovava

Feci alcuni voli di dinamica, lisci e tranquilli, con la

gara! “

sopra di me. Insieme arrivammo a base cumulo ed

vela solida. Con più volavo, con più l’idea di salire a

attraversammo il lago. L’estate, a volte, ha anche un

base mi attirava. Ripensai a come salire in alto, a

passato. La vela dell’anno seguente non fu un

lato oscuro. Rubai una giornata di lavoro, per

volare lontano e veloce, ma soprattutto a tornare

bellissimo arcobaleno. Era una nube tempestosa,

andare a volare. In decollo sembrava una bella

ad atterrare vicino ai miei figli. Feci un corso SIV.

veloce come un fulmine e con un carattere che

giornata, cielo blu e cumuletti. Le montagne

Come fosse un vaccino per piloti, ci si iniettia

sembrava un tuono. Gli scarponi erano ancora

incominciavano a rilasciare le prime bolle. Un mio

qualche chiusura, nella speranza di avere gli

buoni e passavano sopra le pareti alpine e sopra

amico fu strappato da terra e, tirando un freno,

anticorpi necessari per combattere la temuta

vaste zone (per me) remote. Una memorabile

cadde con la vela sgonfia in negativo. Mentre lo

infezione che forse ci colpirà. “Stavolta fallo da

esperienza nelle Alpi avvenne durante un

stavamo aiutando, un altro amico, con la sua vela

solo, stalla.” Tirai i freni, andai indietro, li trattenni

allenamento di voli di cross a cui fui invitato.

nuova e più sicura, decollò e prese la prima

e li rilasciai. Poi, con un sussulto di gioia, mi resi

Durante il traverso della valle, il nostro leader ci

termica. Poi la vela picchiò, virò in negativo verso

conto che stavo volando di nuovo in avanti e non

disse che era giunto il momento di “spingere la

la montagna ed udimmo un grido disumano

all’indietro.

Mi crogiolai nella mia impresa, senza pensare al


Il Messico aveva fatto un sacco di promesse e le ha mantenute, ma è stato un viaggio turbolento. L’italiano Christian Ciech ha vinto la medaglia d’oro, seguito da Antoine Boisselier. Foto: Antoine Boisselier

MESSICO 2015

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NEL CORE Termicando durante i campionati del mondo di deltaplano in Valle de Bravo, Messico

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C

hristian Ciech ha vinto la ventesima edizione

è stato uno dei mondiali più difficili negli anni. 14

dei Campionati del Mondo di deltalplano a Valle

piloti si sono ritirati, sia momentaneamente che

de Bravo, in Messico. Una Competizione FAI di due

definitivamente, a causa di incidenti o ferite riportate

settimane, che ha regalato ottimi voli e sano agonismo,

durante la gara. Parecchi piloti sono comunque

ma anche forti turbolenze, sobbalzi ed escoriazioni.

ridecollati, dopo essersi ripresi dall’infortunio

Christian ha vinto quattro task, alternandosi in testa

del giorno precedente. Anche lo svizzero Peter

della classica con il francese Antoine Boisselier, che

Neuenschwander, vincitore di una passata edizione

ne ha vinte due. Il mitico pilota austriaco, Manfred

della Superfinale della PWC, e successivamente

Ruhmer, ed il tedesco Gerd Donhuber, hanno vinto

passato al deltaplano, ha dovuto ritirarsi, in seguito

una manche ciascuno. Otto task da oltre di 100

alla rottura di un polso durante la task 4. Per dare

km sono un successo per ogni organizzatore, ma

colore alla gara, il francese Laurent Thevenot, si è

purtroppo la gara si è conclusa con una nota dolente,

capovolto durante la prima task, vicino a El Peñon,

per via di un’ inclemente meteo, con gli ultimi due

l’enorme monolito che contraddistingue la Valle de

giorni di pioggia. Alla premiazione mancava anche

Bravo. Un paio di giorni più tardi, il numero uno al

lo svizzero Christian Voiblet. Era in ospedale, per la

mondo, Johnny Durand, sul suo blog Red Bull scriveva:

rottura di un braccio, avvenuta in fase di atterraggio

“spaventoso, ma per fortuna ha tirato l’emergenza in

durante la task 8. Al suo posto, sul podio, c’era

tempo”. Thevenot è atterrato bene ed ha continuato

un compagno di squadra, con in mano una foto

a gareggiare. Un pilota l’ha definito “il mondiale

di Christian sorridente. Il gruppo di generosi e

più difficile”. Voli ad alte quote, condizioni difficili

amichevoli piloti mascherava il fatto che per molti

e spesso turbolente, lunghi tratti di percorso con

CROSS COUNTRY 159 MONDIALI DI DELTAPLANO


MESSICO 2015

somma di $640 a testa, per volare verso l’ ORO, aggiungendo i loro nomi a quelli di altri campioni, e si sono diretti a sud, in Messico. Dieci nazioni avevano un team al completo: Italia, Francia, Australia, Austria, USA, Svizzera, Gran Bretagna, Messico, Germania, Spagna e Giappone. L’Italia è tornata a casa con la medaglia d’oro, la Francia con l’argento e l’Australia con il bronzo, battendo l’Austria all’ultimo minuto. Il numero di partecipanti era ridotto di poco più del 10% (rispetto ai 104 piloti dei precedenti campionati del 2013 a Forbes, in Australia) e solo tre erano donne. atterraggi difficoltosi o inesistenti, molti boschi, vento

Un nota positiva è stata l’adozione del live tracking,

forte e planate controvento nel tardo pomeriggio,

che ha permesso di seguire la gara online. La PWCA

venti rotanti in atterraggio, recuperi epici con rientri

ha prestato i suoi tracker ai deltaplanisti ed i risultati

nella notte, hanno contraddistinto questo mondiale,

ottenuti sono stati giudicati per lo più buoni. Il ritardo

conferendo a molti piloti la sensazione di essere in

del live tracking è solitamente di 10 minuti, ma i team

una battaglia. Se aggiungiamo la possible minaccia di

leader hanno chiesto ed ottenuto di ridurre a zero

incontrare persone del cartello della droga, armate

il ritardo, per avere info in tempo reale. Una manna

e pericolose, durante un atterraggio in qualche area

per le squadre, i cui team leader, a terra, erano in

sperduta, ci rendiamo conto che la miscela messicana

grado di vedere gli altri piloti in aria e comunicarne la

era veramente esplosiva!

posizione esatta, ammesso e non concesso che fosse

Ed era prevedibile. I campionati Pre-mondiali dello scorso anno avevano suscitato un sacco di preoccupazioni circa le condizioni turbolente e l’adeguatezza del luogo in quel periodo dell’anno. Valle del Bravo è solitamente volabile da novembre a gennaio, con condizioni che iniziano a diventare

corretta, e purtroppo non era sempre cosi !

CHRISTIAN CIECH, 43 ANNI, ITALIA Delta: Icaro 2000 Laminar Occupazione: Lavora alla Icaro 2000 Medaglia d’oro individuale ai campionati del mondo di deltaplano 2015 in Messico Medaglia d’oro a squadre ai campionati del mondo di deltaplano 2015 in Messico Medaglia d’oro individuale ai Precampionati del mondo di delta 2014, Valle de Bravo, Messico Medaglia d’oro a squadre ai Precampionati del mondo di delta 2014, Valle de Bravo, Messico Medaglia d’oro a squadre ai campionati del mondo di deltaplano nel 2013 (Australia) Medaglia d’oro a squadre ai campionati del mondo di deltaplano nel 2011 (Monte Cucco, Umbria) Medaglia d’argento individuale ai campionati del mondo di deltaplano nel 2011 (Monte Cucco, Umbria) Medaglia d’oro a squadre ai campionati del mondo di deltaplano nel 2009 (Laragne, Francia) Campione del mondo ala rigida nel 2002 e nel 2004 Sette volte campione italiano di deltaplano Medaglia di bronzo ai campionati Euopei di deltaplano nel 1998

forti da febbraio, sino a divenire troppo forti verso metà- fine aprile. Fare una gara a marzo significava essere a rischio. Tuttavia, 90 piloti provenienti da 20 nazioni si sono iscritti. Hanno pagato la cospicua

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MESSICO 2015

CHI DICE COSA “Ancora una volta hanno vinto i migliori, Ciech ha vinto

stanno congratulando con i campioni e con le squadre

quattro task, Boisselier due. I tre piloti migliori sono stati

presenti. Tutti esultano, e Christian Ciech è pronto

gli unici ad arrivare a meta tutti i giorni.”

per la sfida “dell’ice bucket”. E’ un peccato non volare

CIVL News, www.fai.org

l’ultimo giorno, ma va bene così. Sicuramente è la decisione giusta … Con un respiro di sollievo siamo

“Il suo deltaplano si è rovesciato in aria turbolenta.

arrivati alla fine; siamo uno dei pochi team che è

Paragonadolo al surf, suppongo equivalga a cadere in

rimasto illeso”

un’onda. Con la sola differenza che aveva 4.000 m di

Blog del team inglese, flycloud9.co.uk

PLANANDO La gara è stata impegnativa, sia per i piloti che per la loro attrezzatura. Alcuni piloti si sono feriti o hanno danneggiato l’attrezztura durante l’atterraggio, a causa dei venti rotanti EL PENON La classica vista di El Penon, uno dei luoghi caratteristici di Valle de Bravo

caduta libera sotto di lui.” Jonny Durand, in merito al tumble di Laurent Thevenot

“E’ stato un peccato cancellare l’ultima giornata, ma tutti sono felici che Christian Ciech sia il nuovo campione

“Qui, persino alcuni dei migliori piloti hanno rotto la

del mondo. Congratulazioni Christian, per l’ottima e

loro attrezzatura o hanno subito ferite. Mi addolora

costante performance. Sei stato eccezzionale.”

vedere gli amici infortunarsi. Li considero più amici che

Jamie Shelden, naughtylawyertravels.blogspot.com

antagonisti. Ma dispiace anche per gli organizzatori, che soffrono, perché fanno del loro meglio per

“Christian, Antoine e Christian. Wow, solo wow. E’ stato

organizzare un evento sicuro. Le ambulanze, l’elicottero

un onore condividere il cielo con alcuni dei migliori

ed i soccorritori intervengono velocemente. E questo

piloti di tutti i tempi. Congratulazioni. Tutti i primi

perlomeno è un aspetto positivo”

dieci hanno volato in modo impeccabile. Complimenti a

Corinna Schwiegershausen

tutti. Momenti piacevoli, in posti bellissimi e con gente meravigliosa. Questa è l’essenza del deltaplano!”

“Da Valle ci giunge la notizia che sta soffiando un

Jonny Durand, Facebook

forte vento da nord ed il pilota di ultraleggero si rifiuta di volare. E’ finita, questo è il risultato… Si

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CONTROLLI PRE VOLO Jonny Durand discute il tracciato della prima task. Foto: Jamie Shelden

“Trent Brown è riuscito a staccare le suole dalle sue scarpe, tentando di rallentare per non oltrepassare l’atteraggio. Questo è un posto difficile per noi e per l’attrezzatura.”

GENERALE

Jonny Durand, Facebook

1. Christian Ciech (IT, Icaro 2000 Laminar), 7,298

“Non è mai un bene vincere la prima task…”

3. Christian Voiblet (CH, Aeros Combat C), 6,563

Manfred Ruhmer, Facebook “Un festa la scorsa notte è finita all’alba, con il risultato che un pilota francese si è rotto un piede, tentando di tornare a casa camminando sul porfido irregolare delle vie poco illuminate di Valle…”

2. Antoine Boisselier (FR, Icaro 2000 Laminar), 7,185 4. Petr Benes (CZ, Aeros Combat), 6,521 5. Attila Bertok (HU, Moyes RX5), 6,436 NAZIONI 1. Italia, 19,570 2. Francia, 19,115

www.corinnaflies.blogspot.de

3. Australia, 17,881

“E’un pò frustrante il fatto che abbiano cancellato le

VINCITORI DI TASK

ultime due giornate a causa del brutto tempo – Non ho potuto ritentarci. Ma Christian Ciech meritava veremente la vittoria! Abbiamo passato dei bei momenti nei cieli del Messico e questa è la cosa più importante. Sono l’uomo più felice al mondo!”

1 (109km). Christian Ciech (IT) 2 (114.9km). Antoine Boisselier (FR) 3 (94.3km). Christian Ciech (IT) 4 (107.1km). Christian Ciech (IT) 5 (138km). Antoine Boisselier (FR)

Antoine Boisselier, medaglia d’argento

6 (112.8km). Manfred Ruhmer (AT)

I prossimi campionati del mondo di deltaplano si

8 (100.4km). Gerd Donhuber (DE)

svolgeranno nel 2017 a Brasilia, la capitale del Brasile. L’evento si svolgerà nel cuore della città.

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RESULTATI

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7 (107.2km). Christian Ciech (IT)

www.faihgworldmex.com/results.php



UN

PAIO DI ALI E UNA PREGHIERA Il Base jumping con la tuta alare è l’espressione più estrema di uno dei nostri sogni più antichi – volare come un uccello. Matt Gerdes ci conduce dentro la scena

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CROSS COUNTRY 159 BASE


Sono in piedi, sul ciglio del crinale, con un gelido vento artico e grido a Jimmy di sbrigarsi. Sto congelando, tremando, curvo su me stesso in attesa di filmare il suo salto, e ancora non so se potrò ancora parlare con lui o se lo vedro’ morire.

BASE CROSS COUNTRY 159

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IL PRIMO PASSO Il ponte di Perrine, a Twin Falls, nell’ Idaho, USA, è un sito dove è legale lanciarsi . Avendo un uscita priva di ostacoli è abbastanza facile per imparare il Base jump. Dopo un salto di 150 metri si atterra sulla riva del fiume Snake. I primi lanci documentati da questo ponte sono stati fatti da paracadutisti dell’esercito americano nel 1987, dopo aver effettuato un test lanciando un barile contenente 200 litri di liquido. Dal momento che è legale saltare da qui, è possibile farlo tutto l’anno, senza nessun permesso. Foto: Harry Parker tDOPPIA VISIONE Jake Kilfoyle e Matt Gerdes saltano dal Kiguti, una parete verticale di granito alta 1,000m, sull’isola di Baffin in Canada, nel Maggio 2007. Foto: Jimmy Hall

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T

utto è iniziato con l’Eiger…e con Jimmy. Ci

che rispettano le regole e la gerarchia. Stabiliscono

trovavamo nelle Alpi Francesi per volare con

delle regole, le rispettano e le fanno rispettare. Nel

il parapendio e, a quel tempo, Jimmy era un novello

paracadutismo l’esperienza e la conoscenza vengono

Base Jumper ed io a malapena sapevo che sport fosse.

spesso associate al numero dei lanci effettuati. Così, un

Era una giornata di Maggio, fredda e ventosa, troppo

paracadutista con 500 lanci è solitamente ritenuto più

ventosa per volare. Ce ne stavamo sdraiati sull’erba a

esperto di uno con 300 lanci, anche se spesso l’opposto

St. Vincent Les Forts. Ad un tratto, mentre guardavo

è altrettanto vero. Dal momento che il regolamento dice

Jimmy ripiegare il suo paracadute da lancio, alzò lo

che un paracadutista necessita un numero X di voli per

sguardo verso di me e, con un fremito di entusiasmo, mi

poter intraprendere una nuova disciplina, c’è sempre

disse che aveva intenzione di saltare dalla parete Nord

qualcuno che controlla il libretto dei lanci prima di

dell’Eiger in agosto. Rimasi stupito e gli chiesi “Pensi sia

concedere il benestare per la nuova attività. Quando

possibile?” “Sì, si fanno molti lanci da là, solo che devi

si ha un problema o una domanda, ci si rivolge ad una

camminare per arrivarci” . Il mio stupore rapidamente

persona che ha piu lanci.

si trasformò in un’eccitante determinazione. “Posso

La maggior parte dei Base Jumpers sono prima di tutto

venire?”, chiesi. “Certamente” mi disse, ma prima devi

esperti paracadutisti. Per tradizione, ai paracadutisti non

imparare il Base Jump.

è permesso nemmeno pensare di passare al Base, se non

Cinque giorni dopo ero seduto su un Pilatus Porter, in attesa di raggiungere l’altitudine di lancio sopra Gap-

dopo aver praticato il paracadutismo per anni ed avere all’attivo centinaia di lanci .

Tallard. Trascorsi a Gap - Tallard solo pochi giorni,

Acquisire i trucchi per gestire sia il paracadute in

con il mio istruttore, Kevin Hardwick, un tranquillo

fase di atterraggio che la posizione del corpo durante la

e pacato signore inglese. In quei giorni feci 11 lanci

caduta libera, richiede molto tempo. Così, con i miei 11

dall’aereo, circa 200 lanci in meno del numero minimo

lanci dall’aero e praticamente senza alcun tempo speso

per iniziare il Base Jumping. Supponevo che con piu

in questa attività, stavo seriamente per infrangere le

di 1000 ore di volo in parapendio e con le mie super-

regole, visto che stavo per passare al Base Jump. Per mia

abilità nelle discipline all’aria aperta tutto sarebbe andato

fortuna avevo molte conoscenze. Un mio caro amico mi

bene. Ero giovane, e stupido. I paracadutisti, con i loro

raccomandò ad un suo caro amico, Greg Nevelo, che

capelli lunghi, la tendenza ad essere di sinistra e la voglia

non solo si rese disponibile ad insegnare ad una persona

di gridare sempre yahoo, sono un gruppo di persone

senza esperienza, ma sottrasse anche molto tempo alle

CROSS COUNTRY 159 BASE


sue attività, sobbarcandosi 17 ore di macchina con me

i miei disturbi neurologici. Durante il salto, mentre i

per andare al ponte di Perrine, in Idaho, dove fare Base

miei piedi facevano un passo nel vuoto e la mia mente

jump era legale e tollerato. Il ponte Perrine congiunge le

si rilassava in uno stato di profonda concentrazione, mi

sponde di una gola, dove, 150 metri più in basso, scorre

chiesi come mai il paracadute impiegasse così tanto

lentamente il fiume Snake. Non è un grande salto, ma

tempo ad aprirsi. Un secondo mi sembrò mezzo minuto

il fatto che si tratti di un posto in cui è legale saltare, la

e, mentre il paracadute si apriva, forzandomi a piegare il

facilità di accesso, il bell’atterraggio in riva al fiume e la

mento verso il petto e lo sguardo verso il basso, realizzai

stessa presenza dell’acqua, ne fanno il luogo ideale per

che ero sceso solamente di soli 50 metri ed avevo piu di

imparare le nozioni base del Base jumping. Sebbene l’

100 m per virare verso l’atterraggio. Atterrai in un prato,

impatto con l’acqua, a 150 km/hr, potrebbe risultare

ma anzichè provare soddisfazione per aver compiuto

fatale nel caso non si aprisse il paracadute, è proprio

qualcosa di meritevole, fui sopraffatto dalla sensazione

l’acqua a garantire un certo grado di protezione in caso di

di aver appena compiuto il primo piccolo passo di un

malfunzionamento o di apertura ritardata. Attualmente

viaggio lungo ed impegnativo. Nei giorni successivi

il ponte di Perrine è la struttura da cui si effettuano il

feci sette salti dal ponte Perrin e poi presi un aereo

maggior numero di primi lanci ed è considerato uno dei

che mi riportò nelle Alpi. Avevo la febbre da Eiger.

salti piu sicuri al mondo, nonostante siano morti negli ultimi 10 anni cinque praticanti. Mentre scavalcavo la

QUANDO ritornai in Europa mi diressi in Austria. Al

ringhiera e vedevo le verdi acque sotto di me, mi sentivo

mio attivo avevo 11 lanci con il paracadute e sette salti

sopraffatto da un 60% di paura, un 30% di eccitazione

come Base jumper. Erano i primi di luglio ed erano

e da un 10% di quel senso di incertezza che spinge a

passate circa sei settimane da quando Jimmy mi disse di

pensare “che cavolo sto facendo qui” . Ufficialmente

darmi da fare. Avevo l’impressione di essere in ritardo

avrei dovuto aver praticato il paracadutismo da mesi,

e di avere meno di due mesi per prepararmi per il salto

se non da anni, ed aver avuto piu di 200 lanci, ma ero

dall’Eiger. Incominciai così a chiedere a miei amici

determinato. Greg era tranquillo, ed io potevo sentire

parapendisti di lasciarmi saltare dai loro biposti. Mike

le sue istruzioni sovrastare il rumore del mio battitto

Schoenherr, un esperto Base jumper della Zillertal,

cardiaco. La mia bocca era secca, le mie mani sudate. Ma

mi portò al ponte Euro e mi diede alcuni consigli. Lo

rimanere lì, immobile, non mi avrebbe certo consentito

conoscevo da anni ma la nostra amicizia si consolidò nel

di provare meno paura, così saltai dal ponte, cadendo nel

tempo, per via del Base, fino al 2008, quando il Base ce

vuoto, nell’aria ferma e senza vento, come se il tempo si

lo portò via. Nelle settimane successive con l’aiuto di

fosse fermato.

alcuni amici, feci qualche salto e tornai anche in Francia per fare dei lanci con il paracadute.

UN CORPO IN CADUTA LIBERA accelera da 0-100

In men che non si dica arrivò Agosto. Me ne stavo lì, in

km/hr in appena 3 secondi. Dopo circa 10 secondi

piedi, sul bordo del mio primo precipizio. E’ opinione

l’accelerazione diventa costante e si precipita verso la

diffusa che la pratica continua e nel tempo del Base

terra a quasi 200 km/hr. E’ curioso notare che, sebbene

porti a morte certa. Nel Base Jump tutto deve essere

durante questa accelerazione il tempo in senso fisico

calcolato al 100% per diventare vecchi. Non dico che

è generalmente statico, la percezione del tempo nella

bisogna fare tutto giusto al 100% o che ogni aspetto di

nostra mente è variabile. Lasciandoci cadere nel vuoto,

ogni situazione debba essere perfetto al 100%. Intendo

a centinaia di metri dal terreno, il tempo si deforma.

dire che quando tutto è detto e fatto correttamente, le

Pensieri che duranto un minuto passano per la testa in

cose dovrebbero andare per il verso giusto. La fortuna

un millisecondo, anche se nel contempo si è talmente

ha salvato un numero incalcolabile di saltatori: semplici

concentrati solo sul salto da non pensare a niente

colpi di fortuna. Il modo migliore di sfruttare la fortuna

altro. Si tratta di un livello di concentrazione tale che

è fare le cose per bene. Se operate con una precisione

puo essere paragonato a quello di un maestro Zen in

del 98%, vi servirà solo il 2% di fortuna. Se operate

profonda meditazione, e tutto quello che dobbiamo

all’ 80%, allora state chiedendo molto al vostro angelo

fare per raggiungerlo è togliersi la vita con un piano B.

custode, probabilmente troppo. Sorprendentemente

La mia mente è costantemente affollata da pensieri, in

Il maggior numero di incidenti mortali è avvenuto

un dialogo interiore incessante che mi ha assillato sin

saltando dalle pareti di roccia. E’ difficile dire se la

dalla mia pre-adolescenza. Ho sempre trovato conforto

maggior parte dei salti avvengono dalle pareti di roccia,

durante situazioni di agitazione ed eccitamento; uno

ma le statistiche ci dicono che le pareti rocciose sono i

stato mentale che ho sempre raggiunto più facilmente

luoghi più mortali (piu del 60% delle fatalità avvenute

praticando l’arrampicata su roccia, lo sci alpinismo o il

dal 1981 sono relative a salti da pareti rocciose). Sarà

kayak fluviale. Quando faccio qualcosa che richiede tutta

forse perchè i Base jumpers sono attratti dall’atmosfera

la mia attenzione per prevenire un grave incidente o la

e dal misticismo delle pareti alpine, ancor prima di

morte, la mia mente è rilassata. Ho capito subito che per

ricevere un’ adeguata formazione saltando dai ponti,

me il Base sarebbe stato il non plus ultra per calmare

o forse è per via dei differenti e difficoltosi terreni che

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CROSS COUNTRY 159 BASE


molte pareti presentano. Ad ogni modo sono contento

convertire la paura in energia ed usarla per stimolare

di aver ignorato tutto questo quando ero al mio primo

la nostra mente ed il nostro corpo, diventerebbe una

lancio, sull’orlo del precipizio, tecnicamente impreparato

potente alleata per i Base jumpers. Di contro, se la

e totalmente spaventato. Ero con il mio amico Jimmy,

paura dovesse condurci alla paralisi fisica e mentale o

naturalmente. Sono sempre stato con lui, sin dal

ci facesse ritardare le decisioni, saremmo morti. Il mio

momento in cui decisi di incominciare il Base jumping,

cuore batteva forte nel mio petto, il sangue pulsava nei

anche quando lui era a 10.000 km di distanza, a casa

timpani delle mie orecchie. Sentivo le pulsazioni contro

sua, nelle Hawaii, mentre io mi impratichivo saltando

la mia giacca ed il mio battito cardiaco sembrava far

dai parapendii nelle Alpi. Lo informavo sempre circa

roteare i miei occhi fuori dalle orbite. Sebbene sentivo

i miei progressi, desideroso di convincerlo che sarei

che la paura che provavo mi stava portanto al limite

stato pronto per partecipare insieme a lui ed al suo

della paralisi, inspirai profondamente e saltai in avanti.

amico Gray all’imminente trasferta all’Eiger. Ed ecco

Sentii il mio corpo teso e pieno di energia. Mi spinsi in

che arrivammo in Svizzera, io , Jimmy e Gray. Stavamo

avanti con una buona traiettoria, e mi allontanai un po’

in piedi sulla cima di un pilastro di calcare, alto 400

dalla parete prima di aprire il paracadute, ancora alto

m, con l’Eiger incombente solo pochi km dietro di noi,

sopra le piante e nella giusta direzione. Ancor prima di

anche se non in vista. La parete su cui ci trovavamo

essere atterrato sapevo che il mio primo salto da una

era solo l’inizio, una specie di “roba” da ragazzi. Sapevo

parete era stato un successo e volevo disperatamente

che ormai ero dentro fino al collo. Pensavo tra me e me

ripeterlo ancora ed ancora. Desideravo ardentemente

che questo salto doveva andare bene, in modo da essere

che l’Eiger fosse il primo capitolo di una lunga storia.

pronto per l’ Eiger in un paio di settimane. Poi pensai :“andare bene” significa sopravvivere, rimanere illesi.

TRE SETTIMANE DOPO avevo 30 salti e, nonostante

Questo mi fece riflettere, tutto poteva accadere: avrei

fossi ancora un principiante nervoso, avevo raggiunto

potuto inciampare all’uscita e girarmi, perdendo così il

un livello accettabile di controllo e non me la facevo

controllo, oppure avrei potuto saltare sbilanciato, nella

più sotto prima di ogni salto. Il tempo dell’Eiger si

posizione “a testa in giu”, ritrovandomi o di schiena o in

stava avvicinando. Poca neve ricopriva il versante

una capriola instabile, incapace di aprire correttamente

Ovest ed il “Pilz”, un pilastro di roccia staccato dalla

il paracadute. Tutto avrebbe anche potuto andare per

cresta Ovest, non aveva traccia di ghiaccio. Durante le

il verso giusto fino all’apertura del paracadute che, se si

settimane precedenti, mentre io ero intento a migliorare

fosse aperto in direzione della parete, avrei avuto meno

i fondamenti del Base, Jimmy stava lavorando alla fase

di un secondo per compiere un 180° , spiaccicandomi

successiva: la tuta alare. Sotto la supervisione del nostro

sulla parete. Il paracadute avrebbe potuto aprirsi anche

amico di gran lunga piu esperto di noi, Gray Fowler,

nel verso giusto, ma con un nodo sui cordini o con le funi

Jimmy fece i suoi primi salti con la tuta alare ed era

attorcigliate, innescando una spirale incontrollabile fino a

pronto per saltare dall’Eiger con Gray. Ammiravo Jimmy

schiantarmi sulle piante. O forse, avrei anche potuto non

e Gray. Anch’ io avrei voluto saltare con la tuta alare

trovare in tempo la maniglia, impattando sulle piante là

un giorno, ma quel giorno era ancora molto lontano,

sotto, senza neppure aver tirato il paracadute.

poichè non avevo una preparazione sufficiente da

paracadutista. Dovevo fare centinaia di lanci prima di

I MOLTEPLICI MODI con cui avrei potuto morire

poter saltare in sicurezza da una parete con la tuta alare,

affollavano la mia mente. Comprendevo i rischi e

al momento non avevo ancora 20 salti da un aereo.

sapevo cosa dovevo fare per evitarli. Avevo ripiegato il

Per non parlare del fatto che saltare dall’Eiger senza

mio paracadute nel miglior modo possibile, in modo

la tuta alare era sicuramente il livello massima di

da ottenere un ‘apertura senza funi attorcigliate o altri

adrenalina che avrei potuto sopportare. A quel tempo,

malfunzionamenti. Avevo già eseguito con successo altri

non riuscivo neppure a sopportate il solo pensiero di

salti da differenti strutture, ponti e parapendii, senza

complicazioni in un salto tanto pauroso.

problemi di stabilità. E sapevo, un pochino perlomeno,

Al contrario, Jimmy si sentiva pronto per quel

come direzionare il mio corpo lontano dalla parete

momento, e Gray era come suo solito tranquillo e

durante la caduta libera. Dovevo far affidamento su tutta

riservato. Nato in Texas, Gray parlava in modo pacato,

la mia poca esperienza, e concentrarmi al massimo. Ero

con un tono costante e sicuro. La sua voce profonda e

là e guardavo il fondovalle sottostante, con Jimmy e Gray

rassicurante mi aveva accompagnato durante i miei primi

dietro di me. Con un balzo vigoroso balzai oltre il ciglio.

30 salti ed aveva accompagnato anche Jimmy per l‘intero

Mi immaginavo proteso in avanti, a sufficienza per avere

periodo di apprendimento dei salti con la tuta alare.

la giusta traiettoria e visualizzavo il mio corpo lontano

Gray era la nostra “chioccia” e riponevamo in lui la

dalla parete, il mio paracadute aprirsi nel verso giusto ed

massima fiducia. L’anno prima era saltato dall’Eiger con

atterrare dolcemente nel prato erboso sotto di me. Nella

la tuta alare e fu lui che seguimmo lungo il cammino al

mia mente tutto andò per il verso giusto.

Pilz.

La paura può stimolarci o paralizzarci. Se potessimo

L’EIGER è una montagna speciale, non solo per la sua

IN PACE Matt Gerdes salta vicino a casa sua, gole del Verdon, Francia, 2009. Foto: Dom Daher

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MOMENTI DA BRIVIDO Dave Barlia durante uno dei primi viaggi nell’isola di Baffin, a Nord del Circolo Polare Artico. Foto: Will Oxx

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reputazione. La sua parete Nord si trova cosi in alto

tempo fu una delle cose più stupefacenti che avevo visto

sopra l’orizzonte che da l’impressione che metà Europa

nella mia vita. Un salto da 57 secondi! Ero strabiliato

stia sottomessa al suo cospetto. Composta da rocce

ma tornai amaramente in me quando realizzai che era

fessurate, blocchi di ogni forma e colore, che varia dal

il mio turno. Non persi tempo, volevo che il tutto si

grigio chiaro al nero scuro, la parete Nord e la cima

concludesse in fretta e saltai. Appena uscito dal Pilz,

sono perennemente coperte dalla neve che ne intensifica

le cenge che non potevo vedere dall’uscita divennero

i colori. Persino ad Agosto inoltrato, mentre stavamo

evidenti. Avevo ancora 400 m di distanza, ma per via

sul Pilz, con la parete Nord alla nostra destra, il 60 %

della verticalità e delle ombre scure della parete Nord,

della parete era ricoperto di neve fresca. Faceva freddo.

faticavo a distinguere 100 m da 500 m. Avanzavo ma il

Eravamo a 3.000 m e tremavamo dal freddo mentre ci

mio punto d’impatto sarebbe sempre stato una di quelle

preparavamo. Lanciavamo frequentemente un’occhiata

cengie …quanto lontane erano?..... Molte domande

verso il basso. Jimmy e Grey stavano indossando le

affollavano la mia mente in un susseguirsi di sensazioni

tute alari e discutevano circa il piano di volo. Io mi

e calcoli inconsci. Improvvisamente provai moltissima

stavo concentrando sulla mia traiettoria e su quando

paura e decisi di aprire, credendo di essere lontano a

effettuare l’apertura del paracadute in sicurezza. Sotto

sufficienza per evitare la serie di gradoni sottostanti.

il Pilz, la parte bassa della parete dell’ Eiger è verticale

Quando il paracadute si aprì, verso la roccia, capii gli

per 400 m, dopodichè vi è una serie di cenge che

errori che avevo commesso. Le mie mani presero i freni e

velocemente degradano e diventano un contrafforte. Un

affondai il freno destro sino alla vita, allontanandomi da

sasso lanciato dal Pilz impatterebbe su una cengia in 8

una cengia innevata di solo due metri. Guardai verso il

secondi. Speravo di riuscire ad allontanarmi dalla parete

basso, mentre volavo lontano dalla parete, e realizzai che

per almeno 20 secondi. Jimmy e Gray saltarono insieme

ero andato così vicino alla morte come in nessun altro

per primi. Volarono lontani dalla parete, in direzione

momento della mia vita. Se avessi continuato a scendere

Grindelwald e nella valle più in basso. Jimmy aprì il

in caduta libera per un’ulteriore frazione di secondo o

paracadute dopo 20 secondi, sopraffatto dall’intensità

se avessi aspettato a virare, sarei diventato una macchia

dell’esperienza e felice di trovarsi ancora alto e ben

sulla sporgenza sottostante. Mi sentii molto piccolo e

lontano dalla parete. Gray continuò a scendere nella

molto fortunato. Sapevo che me l’ero cavata per un soffio

valle, volando per 57 secondi prima di aprire il suo

e che avrei potuto non essere così fortunato la prossima

paracadute sopra la stazione del treno di Alpiglen. A quel

volta. Avevo bisogno di allenarmi meticolosamente per

CROSS COUNTRY 159 BASE


sopravvivere in questo sport.

un errore nel Base jumping erano ancora ad un livello

E lo feci. Mi trasferii nel sud della Francia, a meno

teorico nei meandri della mia mente, ma presto tutto

di mezz’ ora dalle gole del Verdon, e ricominciai a fare

sarebbe cambiato. Il viaggio a Baffin era fissato subito

paracadutismo. Nelle gole potevo fare diversi salti al

dopo il termine di un mio avoro alle Canarie. Una parte

giorno visto che il punto di lancio era vicino alla strada

del mio lavoro, in qualità di direttore delle vendite alla

e un facile sentiero mi riportava alla macchina. Saltai

Ozone Paragliders, consiste nel partecipare a degli

fino allo sfinimento, collezionando un gran numero di

eventi durante i quali organizzo, con il Team Ozone,

salti e perfezionando la mia abilità ad atterrare in piccoli

delle esibizioni aeree di mia creazione. In quell’occasione

spazi in mezzo a piante e grossi massi di calcare sul

avevo invitato un amico Base Jumper, con un esperienza

fondo della gola. Il ripiegamento divenne molto rapido e

di molti piu anni di me ed una reputazione di uno

preciso. Tornavo di frequente in Svizzera per allenarmi

dei migliori saltatori con tuta alare del mondo. Stefan

in lanci da pareti leggermente più grandi. Sebbene Jimmy

Oberlander era un amico di Grey e speravo che, oltre

vivesse dall’altra parte del mondo, nelle Hawaii, eravamo

ad aggiungersi al nostro team per lo show, sarebbe stato

costantemente in contatto e pianificavamo il nostro

in grado di insegnarmi un paio di cose riguardo il volo

prossimo Base. Nell’estate 2005 passammo un altro mese

con la tuta alare. Io e Stefan andammo subito d’accordo

insieme in Svizzera e alla fine del 2006 andai alle Hawaii

visto che avevamo già trascorso dei bei momenti insieme

per imparare a volare con la tuta alare con lui, al centro

sciando e facendo Speed Flying nelle Alpi. Ma l’avventura

di paracadutismo vicino a casa sua. Volevamo volare

ad El Hierro sarebbe stata l’ultima insieme. A metà

insieme con la tuta alare sull’isola di Baffin la seguente

del viaggio Stefan decise che voleva saltare con la tuta

primavera. Grazie ad un mio amico, venni invitatao a

alare da un parapendio e volare molto vicino alla cima

partecipare ad una spedizione privata di Base jumpers

di una collina e sopra l’atterraggio. Conosceva bene i

californiani sull’isola di Baffin. Accettai immediatamente

voli vicino al terreno e nessuno si oppose alla sua idea.

e chiamai Jimmy per dargli la notizia. Lui fu ancora

Ero da poco atterrato con la vela da speed ai piedi della

più entusiasta di me nell’apprendere che ci sarebbe

collina, insieme al mio amico Mike, quando udimmo

stata una spedizione a Baffin: voleva disperatamente

un boato che sembrava un mix tra un’ apertura di un

unirsi a noi. Gli promisi che avrei fatto del mio meglio

paracadute ed un incidente di auto. Guardai in alto e

per convincere il capo spedizione. Lui, invece, doveva

vidi l’amico che stava pilotando il biposto, dal quale

convincere la sua socia e compagna Stefanie a lasciarlo

Stefan era saltato, scendere in vite in direzione della cima

andare tre settimane a farsi un viaggio nel Circolo Polare

della collina. Capii immediatamente cos’era successo.

Artico, per saltare dalle piu grandi pareti di granito del

Avvicinandosi al terreno Stefan capì di essere troppo

mondo. Jimmy disse che non sarebbe stato un problema

basso per passare, ma era troppo tardi, tiro il paracaduta

e quando fui da loro per il mio addestramento con la

appena prima di schiantarsi sui secchi cespugli del fianco

tuta alare, dicemmo semplicemente a Stefanie: “Baffin

della collina. Quando lo raggiungemmo, era ancora vivo,

è un posto sicuro, con grandi pareti così verticali che

ma aveva perso conoscenza. Facemmo del nostro meglio

è come fare del paracadutismo, è altrettanto sicuro.

per stabilizzarlo per l’evacuazione, ma riportava ferite

Non preoccuparti, tutto andrà bene.” “Se morirete sarò

interne. Un primo elicottero lo portò in un ospedale

MOLTO ARRABBIATA con voi” disse con un tono un

dove però non c’erano mezzi adeguati per le cure. Stefan

po’ scherzoso.

morì sul secondo elicottero che lo stava portando in un ospedale più attrezzato. Sapevo che prima o poi doveva

Il MIO ADDESTRAMENTO con la tuta alare

capitare. Mi aspettavo che qualcuno che conoscessi

incominciò male. Avevo meno di 40 lanci con il

sarebbe morto saltando, ed una parte di me pensava che

paracadute, quando avrei dovuto averne almeno 200 per

quel qualcuno sarei stato io. Sicuramente non Stefan,

poter saltare con la tuta alare che stavo usando. Credevo

non un esperto, non uno con un buona capacità di

di essere un giovane atleta talentuoso e le regole, che

giudizio ed una buona reputazione, ritenuto una persona

andavano bene per la gente normale, potevano essere un

responsabile. Non aveva mai avuto incidenti, non aveva

po’ modificate per me , ma quando mi ritrovai capovolto

mai fatto valutazioni sbagliate.

e fuori controllo, tre chilometri al largo della costa nord di Oahu, lottando per volare con la tuta in linea retta,

QUANDO INCONTRAI Jimmy in Ottawa, per andare

cominciai ad avere un’altra opinione. Dopo un paio di

a Baffin, gli raccontai la storia. Anche lui pensava che

giorni di stress e dubbi, finalmente cominciai a volare in

Stefan non era il tipo di persona che potesse morire

linea retta e a fare delle virate semi controllate, ma ero

facendo Base jumping. Era un calcolatore, un esperto. Da

ancora ben lontano dall’essere pronto per fare del Base

quel momento provavo un rispetto nuovo e diverso per il

jump con la tuta alare. Ripensando ad allora mi rendo

volo con la tuta alare. Quando Jimmy mi chiese se avevo

conto di quanto non stessi prendendo seriamente questo

portato la mia tuta alare risposi di si. Quello che non

sport. Non avevo mai subito una reale conseguenza, ne

gli dissi era che io avevo deciso che non sarei saltato da

ne non ero mai stato testimone. La severità e l’esito di

Baffin. Avevo già abbastanza cose da pensare. Sorvolando

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i ghiacciai perenni dell’Alaska del Nord, sull’ultimo

del Base. Io non avevo nessuna intenzione di smettere

volo da Iqualuit a Clyde River, i 12 Base Jumpers erano

con il Base dopo Baffin, ma l’idea di non avere più Jimmy

frastornati. 11 persone del team non erano mai stati

come compagno di avventura mi faceva sentire solo ed

a Baffin, mentre il capo spedizione era già stato li. Per

insicuro.

Jimmy si trattava della realizzazione di un sogno durato

Lo avevo sempre avuto al mio fianco, dal momento in cui

IL MIGLIORE AMICO DELL’UOMO Jimmy Hall fa nuove amicizie sull’isola di Baffin, Maggio 2007. Foto: collezione Matt Gerdes

anni e si sentiva all’apice della sua carriera di Base

iniziai questo sport a ogni fase successiva e, anche quando

jumper. Sempre immerso nel suo lavoro a tempo pieno

non era presente, era come se fosse lì con me a pianificare

con le immersioni tra gli squali nelle Hawaii, gli era stato

ogni salto. Jimmy si era buttato nella nostra avventura artica

offerto un importante ruolo come conduttore televisivo

come se fosse stata l’ultima volta in cui si sarebbe trovato in

ALLA PARTENZA L’ autore ad una gara di volo con tuta alare in Oakdale, California, Luglio 2014 Foto: Balazs Gardi / Red Bull Content Pool

di una trasmissione sugli squali a Discovery Channel.

un posto magnifico e come se non avesse mai visto niente

Sentiva che la sua vita stesse pian piano tornando a

prima di così interessante. Aveva salito montagne di 6000

roteare intorno all’oceano. Gli sport di montagna, come

metri nelle Ande, volato con il parapendio, attraversato

il Base jumping, stavano per diventare un ricordo del

più volte l’Oceano Pacifico su piccole imbarcazioni,

passato e per lui questa era la sua ultima soddisfazione

aveva vissuto in posti con nomi tipo Guam e Vanuatu ed era scappato di corsa dai lapilli di lava delle eruzioni vulcaniche. Aveva accarezzato un grande squalo bianco mentre nuotava fuori dalla gabbia, aveva surfato onde alte10 m e, nei suoi primi 40 anni, aveva accumulato più esperienze di vita di quante molti uomini sarebbero riusciti a realizzare in cinque vite. Ciononostante, ogni piccola esperienza a Baffin sembrava impressionarlo più di ogni altro membro del team. In parole povere, Jimmy riusciva a trarre il massimo da ogni minuto della sua vita. Quando rimaneva nel tendone principale, la vita al campo base ruotava intorno alle sue storie. Io lo seguivo ovunque e decidevamo insieme dove e quando saltare. Lui con la tuta alare, mentre io stavo ancora imparando ad allontanarmi dalle pareti. Spesso comunque saltavamo dallo stesso posto. Poi Jimmy scelse un luogo in un canyon profondo, che richiedeva una lunga planata per uscirne. Era un tipico salto per sole tute alari. Quando Jimmy salì per quel salto, io lo seguii. Avevo pianificato di saltare da un punto opposto rispetto a quello in cui avrebbe saltato Jimmy. Così mi chiese di filmarlo mentre saltava con altri due nostri amici e mi diede una delle sue telecamere. Avevano deciso di fare un salto a tre, ossia avrebbero saltato nello stesso momento, volando insieme fuori dal canyon, con Jimmy dietro che filmava con la telecamera sul suo casco. Ed io stavo là, in piedi, e tremavo convulsamente nel gelido vento dell’Artico. Con il corpo irrigidito dal freddo, c’era voluto un po di tempo per infilarsi le tute alari, i grossi scarponi e l’abbigliamento pesante. Con quel freddo occorreva molto più tempo per ogni cosa. Gridai il suo nome…. “Jimmy !.... Sto congelando, sbrigati!” Il vento gelido aveva disperso le mia voce e capii che non mi avevano sentito. Li vedevo prepararsi al salto, spiegare il tessuto delle tute per controllare che i paracaduti fossero collegati e per infilarvi correttamente gli scarponi. Avanzarono vicini verso il ciglio, guardando il vuoto sotto di loro, poi saltarono. Attraverso la lente della telecamera vedevo tre figure in caduta libera, che acceleravano velocemente, e poi due di loro trasformarono la loro caduta in volo, convertendo la velocità verticale in volo orizzontale, iniziando ad uscire dal canyon. Una terza figura stava stallando la tuta alare senza però ottenere un angolo sufficiente per volare in modo efficiente. Inconsciamente

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CROSS COUNTRY 159 BASE


L’ ATTREZZATURA

La tuta alare Le tute, sia per principianti che per esperti, presentano la stessa tecnologia e la maggior parte delle stesse caratteristiche progettuali. La differenza maggiore sta nella superficie alare. Come nel parapendio, con l’incremento dell’allungamento, diminuisce la facilità d’uso. Ognuna delle tre tute alari raffigurate hai un ram-air design con prese d’aria nelle braccia e nella coda, che si gonfia durante la caduta libera. Le cerniere nel petto e nelle spalle permetto di integrare un paracadute da lancio e da Base jumping. L’efficienza per ogni tuta è 2.4:1, 2.6:1 e >3:1. Il paracadute Sono quasi tutti uguali, nel senso che si cerca un modello con buone prestazioni in fase di apertura e facilità di atterraggio. Vogliamo dei paracaduti che si aprano nella direzione del volo (lontano dall’oggetto). Eviteremo così di colpire qualsiasi cosa. I paracaduti da Base si aprono molto più velocemente di quelli da paracadutismo ed hanno minor prestazioni in termini di efficienza e velocità. Il concetto consiste nell’ aprire in maniera prevedibile ed avere una maneggevolezza e caratteristiche dello stallo indulgenti, che consentano di poter atterrare in luoghi difficili. Paragonandoli ai parapendii non sono divertenti da pilotare ma sono facili per centrare il punto di atterraggio. I piloti di parapendio che vogliono passare al Base sono bravi durante la fase di volo, quindi io credo che il parapendio sia uno dei migliori sport per arrivarci. La conoscenza della meteo, della micro meteorologia, della gestione della vela, sono tutte conoscenze fondamentali di cui solitamente i paracadutisti sono sprovvisti. In testa Un casco indicato per gli sport aerei è il migliore. Io uso un casco aperto e la maschera da sci perche sono molto confortevoli e proteggono meglio dal vento rispetto a molte maschere e caschi da paracadutismo Sotto la tuta Indossate il meno possible. Troppa roba sotto la tuta non è mai confortevole. Pochi abiti in estate, mentre in inverno è preferibile una giacca antivento molto leggera Guanti E’ meglio utilizzarli solo con temperature molto basse. Servono solamente se fa talmente freddo da congelare le mani durante il volo. Preferiamo essere in grado di sentire il nostro pilotino a mani nude, per iniziare ad aprire con maggior sicurezza E ai piedi? Le mie scarpe preferite sono quelle da corsa in montagna. Solo dove l’avvicinamento alle pareti alpine è più impegnativo servono scarpe diverse. I ramponi non funzionano, saltate senza. Non dovete fare buchi nella vostra tuta. Quando devo proprio saltare con i ramponi, li infilo dentro nella tuta, ma non è mai comodo. Tecnologia Poche volte salto utilizzando uno strumento. In quei casi uso un piccolo e semplice GPS, che trasmette un suono che mi indica la velocita e l’efficienza ( posso scegliere l’uno o l’altro). In commercio ci sono schermi frontali che possono rivelarsi interessanti nel paracadutismo, ma nel Base la mia attenzione è al 100% rivolta al terreno ed a ciò che mi circonda. E’ un pò come per lo speedriding: voli basso quindi non necessiti un vario e devi stare concentrato per non schiantarti contro la montagna. Matt Gerdes

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VOLO RADENTE Andy West vola dall’Eiger nell’estate 2010. Negli ultimi cinque anni si è vista un’ esplosione di questo sport, sia in termini di tecnologia che popolarità. Linee che erano state ignorate o abbandonate in precedenza, ora sono divenute classiche grazie alla tuta alare. Le tecniche si sono evolute e i paracaduti sono stati integrati nelle tute in modo da aver una miglior planata ed un minor attrito. I piloti hanno cominciato a volare vicino alle montagne, sfruttando l’efficienza della tuta per volare vicino al suolo. Foto: Barry Holubeck

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sapevo che si trattava di Jimmy e, mentre lo guardavo

la loro simpatia. Comunque credo che inconsciamente

perdere quota nel canyon, non volevo ammettere che fosse

fossi attratto da loro per il fatto che avevano praticato

proprio lui e mi ritrovai a gridare forte “ Quello laggiù

questo sport in sicurezza per molto tempo e quindi non

deve aprire!”. Abbandonai la telecamera per guardare con

avrei dovuto vederli morire saltando. Inoltre pensavo

i miei occhi. Vidi Jimmy lanciare il pilotino solo pochi

che non mi avrebbero mai spinto a fare qualcosa che

metri sopra il fondo del canyon. Mentre il paracadute

andava al di là dei loro limiti e che sicuramente era al di

usciva dal suo involucro, lui impattò al suolo con la testa.

sopra dei miei. Grazie a loro mi ero reso conto del mio

Il suono mi raggiunse un secondo più tardi. Un assordante

stile di volo e cercai di essere più prudente. Dave ed

rumore echeggio nel canyon. Caddi in ginocchio. Spensi la

Andy erano principalmente dei saltatori con la tuta alare.

telecamera e, inginocchiato nella neve, urlai qualcosa senza

Avevo programmato di saltare con la mia tuta a Baffin

senso.

insieme a Jimmy, ma la morte di Stefan aveva smorzato

il mio entusuasmo dall’esimermi ad apprendere nei

DOPO BAFFIN, ho rallentato un pò con il Base. Saltavo

tempi dovuti il volo con la tuta alare. La morte di Jimmy

con minor frequenza e quando saltavo sentivo in me

mi rese ancor più insicuro, ma sapevo che primo o poi

un impeto feroce paragonabile a quello suicida. Aprivo

avrei dovuto farlo. In Francia, duante l’estate seguente

sempre più in basso, ripiegavo sempre più velocemente.

a Baffin, feci molti lanci dall’aereo utilizzando la tuta

Ero diventato esigente nella scelta dei compagni di

alare. Ormai non avevo più scuse ed avevo raggiunto

salto. Smisi di contattare le persone che vivevano vicino

una fase cruciale nella mia carriera di Base: dovevo

a me, in Francia. Saltavo solo quando i miei migliori

lavoraci sopra ed impegnarmi. Feci il mio primo salto

amici americani venivano a trovarmi. Sceglievo i miei

in Italia, con il mio amico austriaco Mike Schoenherr.

compagni in modo selettivo ed ero attratto da un tipo

Mike mi aveva insegnato molte cose due anni prima,

specifico di Base jumper: quelli che erano in giro da un

duranti i miei primi salti. Ora avevo più di 200 salti Base

bel po’. Guardavo con ammirazione un paio di amici che

normali e 100 salti con il paracadute, la maggior parti dei

facevano Base jumping da 20 anni ed avevano migliaia di

quali con la tuta alare. Perciò il passaggio al Base con la

salti.In verità Andy West e Dave Barlia erano delle brave

tuta alare fu semplice. Dopo qualche salto in Svizzera,

persone e mi piaceva stare con loro semplicemente per

con Andy e Dave, ne venni completamente coinvolto.

CROSS COUNTRY 159 BASE


Da quel momento in poi sarei diventato un Base jumper

considerati inpraticabili o poco interessanti, ora sono

solo con la tuta alare. Man mano che questa disciplina si

diventati conosciuti in tutto il mondo. Negli ultimi

evolveva, ci fu un ulteriore cambiamento. In principio i

cinque sono state scoperte moltissime pareti adatte al

piloti di tuta alare gioivano per la distanza dalla parete

salto con la tuta alare. Senza una tuta alare un Base

che riuscivano a raggiungere proprio grazie alla tuta.

jumper può realizzare un bel salto verticale in caduta

La parete era vista come qualcosa di molto pericoloso,

libera, per 350-400 m in sette- nove secondi. Nelle Alpi

sovente causa di gravi incidenti. spesso ferire. Tutti

si trovano parecchie pareti verticali di questo tipo e con

cercavano di starne distanti: più volavamo distanti più

queste dimensioni. Ma ci sono anche molte pareti che

eravamo tranquilli. Ma le cose cambiarono. Le tute

terminano degradando e si possono superare solo con

divennero più maneggevoli ed i piloti più abili. Capimmo

una tuta alare, sfruttando tutta l’altezza a disposizione.

che, se potevamo sfrecciare a pochi metri da una nuvola

Nelle alpi francesi ad esempio, vicino a Grenoble, il

durante un lancio dall’aereo, avremmo potuto sfrecciare

Dent de Crolles sporge dal Massiccio del Vercors, una

ancor più velocemente passando radenti al terreno

zona famosa tra gli arrampicatori. Il Dent de Crolles è

durante un Base jump. Presto lo scopo del volo con la

un bombamento di calcare, alto 350m, che si erge sopra

tuta alare non fu più planare lontano dalle pareti, ma

un pendio ricoperto di vegetazione che si estende sino a

sfrecciarci vicinissimo. Ero molto critico riguardo questa

divenire l’altopiano di St Hilaire. Ad un chilometro dalla

nuova tendenza e progredivo lentamente, fino a quando

parete, sul bordo dell’altopiano, un’altra parete scende

non finii per avere una tuta di ultima generazione:

nella valle del Rodano, che si trova circa 1800 m più in

un’ enorme tuta all’avanguardia, con una coda che si

basso della cima del “Dente”. Senza la tuta alare il Dente

estendeva oltre la punta dei miei piedi e delle ali sotto le

è un salto Base di 350 m di soli 7 secondi. Indossando la

braccia che correvano quasi ininterrotte sino alle caviglie.

tuta invece diventa un salto con un dislivello di 1800m

Mi dava molta energia e capacità di movimento e mi

e un volo da due minuti: il che cambia è tutta un’altra

sentii subito attratto dalle pareti. In Norvegia testai la

cosa. Oggi, in qualsiasi punto del mondo, i punti di uscita

nuova tuta alare passando sotto il livello della strada a

vengono calcolati diversamente se si usa la tuta alare

Bispen, uno dei salti più classici al mondo e più trasmessi

ed i Base jumper cercano “ linee di volo” che solo fino a

in TV. Attraversai la parete dei Troll, sfrecciando vicino

qualche anno fa erano completamente inimmaginabili.

1. Leggere il libro The Great Book of BASE: www.base-book.com 2. Fare molti lanci con il paracadute.

a torri di granito e a lame coperte di muschio. Divenni totalmente dipendente dalla sensazione di volare ad alte

DEAN POTTER, a differenza di molti altri, ha un talento

velocità vicino al terreno. Era come una droga, ma ad

innato per riconoscere queste possibili linee. E non

essere sinceri non so se esista una droga tanto buona.

solo. Dean ha una visione del mondo completamente

Dopo la Norvegia, sebbene fossi completamente

diversa, come se portasse una sorta di lenti inspiratrici

dipendente dalla velocità, avevo ancora voglia di

che lo rendono capace di filtrare tutto ciò che vede e di

coprire distanze e fare lunghe planate. Fu allora

non dare importanza a cose materiali che il 99% degli

che cominciai a frequentare Dean Potter. Il Base ha

umani è ossessionato di possedere. Le priorità di Dean,

catturato l’immaginazione e la vita di migliaia di persone,

che coincidono a tutti gli effetti con la sua vera indole,

molte delle quali provengono da sport di montagna,

sono perfettamente coerenti con il proposito di portare

e spesso dall’arrampicata. Sentii per la prima volta il

qualcuno ai vertici di uno sport come il Base jumping

nome di Dean durante la mia adolescenza, quando

con la tuta alare. Tutto ciò che gli interessa è salire le

iniziai ad arrampicare. Passavo molto del mio tempo

cime delle montagne con stile e scendere nel modo più

sciando e arrampicando. Non avrei mai immaginato

elegante possibile. Anche fisicamente è estremamente

che 15 anni più tardi mi sarei trovato insieme a Dean

dotato: è alto 196cm e ha il 49 di scarpe. La sua apertura

a saltare da un enorme parete alpina, sconosciuta

alare getta un’ombra formidabile sul terreno sotto di lui.

ai più, indossando una tuta di nylon che ci avrebbe

COSA FARE PER.......

Raccomandano 200 lanci prima di passare al Base. Ci sono zone di lancio ovunque nel mondo e associazioni di paracadutisti in molte nazioni. 3. Continuate a fare lanci dall’aero. I lanci dovrebbero fare parte della vostra carriera di Base. Sono fondamentali per allenarsi e per mantenere l’allenamento. 4. Imparate il Base jump. Trovate un mentore tra la vostra cerchia di paracadutisti o fate un corso iniziale di salti da snakeriverbase. com o rochmalnuit.com. 5. Acquistate una tuta alare e

Nell’estate del 2009, Dean era più attratto dall’idea di

fate molti lanci dall’aereo.

consentito di volare lontano, più di quanto avesse

volare che dalla sua carriera di arrampicatore. Arrivato

mai fatto qualsiasi altro uomo fino a quel momento.

nella valle di Lauterbrunnen, nella Svizzera centrale, dove

NEGLI ANNI 1960 e 70 l’arrampicata viveva un

i Base jumper saltano da più di 10 anni, mise gli occhi

momento magico. C’erano moltissime cime ancora

sull’Eiger. Non essendo il tipo a cui piace cimentarsi

inviolate, ma si stavano facendo passi da gigante grazie

in imprese nella media, Dean decise che se il Pilz era il

all’utilizzo di nuovi materiali e tecniche diverse. Gli

più grande salto possibile con la tuta alare, allora quello

specialisti dell’alpinismo e delle salite su grandi pareti

sarebbe stato proprio il posto sui cui concentrarsi. Dean

scoprirono e salirono quelle che ora sono considerate vie

cammina in montagna con un passo da Yeti: una persona

classiche. Anche la tuta alare sta vivendo il suo momento

normale deve correre per stargli dietro. Dean saliva

magico: negli ultimi cinque anni sono stati fatti enormi

regolarmente dalla stazione del treno del Ghiacciaio al

progressi e probabilmente vedremo ulteriori e strabilianti

punto d’uscita sul Pilz in poco più di un’ora, al doppio

sviluppi nei prossimi anni. Le tute sono diventate più

della velocità di un arrampicatore “veloce”. In luglio

grandi e più efficienti. Salti del Base che prima erano

Dean fu la prima persona a sfruttare tutta la quota del

Raccomandano più di 200 lanci con la tuta alare e più di 150 salti Base da strutture strapiombanti prima di passare al Base con la tuta alare. 6. Pensate molto attentamente al Base jumping con la vostra tuta alare, poi pensateci ancora. Negli ultimi cinque anni la maggior parte degli incidenti mortali è avvenuta durante voli con la tuta alare.

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di un salto più alto. La sue teoria era che sebbene l’Eiger fosse una grande montagna e sebbene il Pilz avesse una particolare conformazione rocciosa, diversa dalla maggior parte delle pareti Nord, doveva esserci un altro punto di uscita più in alto sulla montagna. Per la cronaca, nei 10 anni precendenti, nessun Base jumper aveva trovato un punto d’uscita più in alto, ma a Dean poco importava. Cominciò a cercare, arrampicando sopra il Pilz e dirigendosi lentamente verso la cresta Ovest. DEAN NON TROVO’ un solo nuovo punto di uscita, ma ne trovò ben tre. Insieme al nostro amico Andy West, Dean scoprì quello che ora è uno dei più grandi salti del mondo: un piccolo pilastro che si innalza dalla cresta Ovest, appena 300 m sotta la cima della montagna. Dean lo battezzò ‘The Ecstasy Board’. Situato più di 500 m in alto del Pilz, presenta una grande varietà di nuove possibilità per saltare con la tuta alare. Se buttassimo un sasso da questo punto, impatterebbe la parete Nord in solo cinque o sei secondi, a seconda della forza con cui lo tiriamo. Si tratterebbe quindi di un salto molto pericoloso o per nulla interessante, se non avessimo la tuta alare. Nel settembre 2009 mi ritrovai in questa nuova “mecca” con Andy West, l’unico, oltre a Dean, ad aver saltato da lì. Il tempo era bello e non c’era vento, ma ma faceva estremamente freddo. Tremavo violentemente mentre indossavo la tuta. Andy sembrava non curarsi del freddo ed era più preoccupato dal fatto che uno strato sottile di ghiaccio ricopriva la roccia fratturata da dove dovevamo saltare. Passai la mia mano su quella patina di ghiaccio liscia, poco visibile ma estremamente IL PERMESSO DELL’EIGER L’immagine sopra mostra la traccia di voli da due punti. Il più basso è il Pilz. 500 m più in alto, a 3600 m, c’è “The Ecstasy Board” uno dei più grandi Base jump al mondo. Per arrivare al fondo valle i due voli devono avere un’ efficienza di 3:1 e impiegano più di due minuti. Guarda il volo: www.vimeo.com/13356914 I SALTI AL FESTIVAL Le tracce qui sotto mostrano i voli fatti dal Dent de Crolles, nelle Alpi Francesi. L’altopiano ospita la Coupe Icare e molte persone hanno provato il brivido di veder passare, sopra le loro teste, piloti di tuta alare alla velocità di un proiettile, durante il festival annuale di volo libero. www.vimeo.com/7103784 IL BREVENT Matt Gerdes vola nel canalone ENSA, al Brevent, Chamonix, estate 2013. Foto: Alex Buisse. www.vimeo.com/69793160

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pericolosa. Non c’ era alcuna possibilità di soppravvivere Pilz, volando fino a valle. Dall’uscita al fondovalle di

se fossimo caduti. Dovevamo tassativamente saltare

Grindelwald ci sono più di 2000 m di dislivello ed il

dandoci una spinta con i piedi, per allontanarci dalla

volo è lungo poco più di 5 km. Richiede un’ efficienza

parete ed evitare di schiantarci ai suoi piedi. Indossando

di 3:1, il che significa che per ogni metro che si scende

un’ ingombrante tuta alare, che limitava il nostro

si avanza di 3 metri. Il volo da Pilz a Grindelwald era

raggio di azione e ricopriva i nostri scarponi, saltare

stato un sogno per 10 anni, ma nessuno era mai riucito

da un pilastro di roccia, largo una spanna e ricoperto

a realizzarlo sino ad allora. Alla fine di settembre fui la

di ghiaccio, a 3600 m, era una prospettiva veramente

seconda persona che lo realizzò. Dean esplora senza

scoraggiante. Andy saltò per primo: muoveva i suoi

preconcetti nuove possibilità. Infatti, senza preoccuparsi

piedi lentamente verso il ciglio ghiaccioto e avanzava

del fatto che nessuno aveva mai volato prima a

un centimetro alla volta verso il precipizio. Respirò

Grindelwald, lui ci volò. Un altro salto conosciuto nella

profondamente ed espirò con forza. Cominciò il conto

parte bassa della valle non era mai stato fatto, oltre un

alla rovescia e si lanciò con sorprendente vigore. Cadde

certo punto, con la tuta alare, finchè Dean non lo fece.

per tre secondi prima che la sua tuta alare cominciò

Capii allora che non avevo mai saltato così lontano,

a generare portanza ed avere efficienza. Dopo cinque

semplicemente perché non pensavo che qualcuno

secondi Andy stava dirigendosi verso Grindelwald, a più

potesse farlo. Quando me lo disse, stentai a credergli,

di 100 km/hr. Ora toccava a me. Non volendo aspettare

ma dopo alcuni tentativi, riuscii anch’io nell’impresa.

per più di due minuti, prima che Andy raggiungesse

A quel punto compresi che più che le sue abilità di

la sua destinazione in centro valle, mi concentrai sui

arrampicatore e pilota di tuta alare, erano fondamentali

miei piedi e su quel ghiaccio insidioso. Le sovra scarpe

la sua capacità di intravedere nuove alternative e la

in pelle, che ricoprivano le mie scarpe, non erano del

convinzione di poterle realizzare, libero da qualsiasi

materiale ideale per l’occasione e dubito che oltre a me,

condizionamento e pronto a sfidare gli stereotipi di

Dean ed Andy, nessun altro si sia mai trovato nelle Alpi

saggezza popolare. A fine agosto Dean era alla ricerca

a quest’altitudine, su un terreno ricoperto di ghiaccio,

CROSS COUNTRY 159 BASE


BASE CROSS COUNTRY 159

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RILASSATO Non dovete volare vicino alle pareti con la tuta alare. Nick Sacco vola il suo Squirrel Funk, una tuta intermedia, vicino al Grand Canyon, USA, inverno 2015. Foto: Nick Sacco

con ai piedi l’equivalente di un paio di mocassini in pelle.

che tiene legati, ma solo sospesi liberamente, con le

Una volta sistematomi sul ciglio, con le dita dei mie

braccia aperte pronte a catturare il vento. Queste sono le

piedi sospese sulla parete Nord, respirai profondamente

sensazioni che si provano nel vero volo umano, desiderio

mentre guardavo il paesaggio. C’era un assoluto silenzio

sacro che anima l’uomo dalla nascita. Il tempo rallenta

ed era una di quelle giornate d’autunno perfette, con

fino quasi a fermarsi, i secondi si allungano negli attimi

appena una bava di vento a 4000 m, senza nessun

di concentrazione profonda ed il Base jump inizia. Poi,

altro essere umano nei dintorni. E’ quel tipo di calma

d’improvviso, arriva l’accelerazione. Le cengie, ricoperte

che si prova duante i viaggi lontani, in aree remote e

di neve, scorrevano velocemente davanti al mio viso,

isolate. Vedevo cosi lontano, a Nord, che immaginavo le

avvicinandosi sempre più. Vedevo quello che sarebbe

ciminiere della Ruhrgebiet uscire dalle nebbie. L’intera

stato il mio punto d’impatto sulla parete a meno di un

parete Nord era visibile. Dal punto in cui mi trovavo

secondo sotto di me. Ma quelle cengie, che avrebbero

riuscivo a vedere dalla base alla cima, dalla cresta Est

potuto rivelarsi mortali, non mi presero: avevo le ali

a quella Ovest, senza che vi fosse un solo angolino di

e potevo scappare via nel cielo. La parete verticale si

roccia esposto al sole. E’ veramente una parete fredda e

allontanava da me man man che planavo, dirigendomi

scura. Mi sporsi in avanti, lanciandomi dal gelido dito

verso la valle. Grindelwald si trovava davanti a me, a 5

di roccia e, come ogni volta, mi parve che il tempo si

km nel fondo valle. Gli alberi erano cosi lontani che non

arrestasse.

riuscivo a distinguerli singolarmente. Vedevo solo fitte boscaglie, interrotte da radure gelate di fine settembre.

OGNI SECONDO del Base jump è intenso, ma i

Stavo volando, più in alto di quanto non avessi mai

Matt Gerdes è l’autore di The Great

primi pochi attimi sono quelli che per me sembrano

volato con il Base jump. Era rilassante. Ero pervaso da

Book of BASE. Ha saltato a Nord

essere i più elastici. Il tempo sembrò allungarsi e, dopo

un senso di totale appagamento, una sensazione che

del Circolo Polare Artico, ai tropici,

una frazione di secondo che i miei piedi avevano lasciato

non avevo mai provato in nessun altro momento della

da edifici, ponti, pareti rocciose, e

l’Eiger, la mia visione dell’intera parete, insieme a quella

mia vita. Spesso la gente ci chiede perché saltiamo.

antenne in giro per il mondo. Sciatore,

dell’ Europa del Nord, si allargava sempre pìù, grazie alla

Pochi Base jumpers non dormono di notte per trovare

arrampicatore e pilota di parapendio

nuova posizione aerea in cui mi trovavo. Ero immerso

la risposta.

ha lavorato per 10 anni per Ozone

in una totale tranquillità. Immaginatevi di essere sospesi

Paragliders. Il primo suo articolo per

vicini alla cima di una parete verticale di 3000 m, in un

massimo. E, se il prezzo da pagare è la morte, non

Cross country risale al 2001.

silenzio assoluto. Nessun rumore di elicottero, nessuna

importa…lo amo comunque, con tutto il mio cuore e la

selletta del parapendio in cui sedersi, nessuna corda

mia mente.

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CROSS COUNTRY 159 BASE

Per me è la forma più pura del volo umano, è il



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CROSS COUNTRY 159 HAWAII


Aloha

Ciao Hawaii. Il fotografo Jorge Atramiz ci porta in un viaggio aereo attraverso il magnifico paesaggio della sua terra. Foto: Jorge Atramiz

HAWAII CROSS COUNTRY 159

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THE END OF THE WORLD Una delle nostre scoperte più recenti. Questo volo richiede condizioni particolari, un lungo cammino, eccellenti abilità di decollo e non avere aspettative. Ma vale la pena provarci. SOPRA In volo verso la punta più ad ovest dell’isola, Oahu SOTTO L’ultimo traverso della giornata, nella Makua Valley ADORAZIONE DEL SOLE Rilassandoci nella casa del sole, Haleakala, Maui.

all’estremità del lato sopravento dell’isola”.

in hawaiano. E’ la metà occidentale

“Durante le giornate con venti dominanti deboli

di un antico vulcano, distrutto nella

(NE-ENE) e basi alte, possiamo volare lungo queste

preistoria, quando l’intera metà orientale scivolò

pareti in entrambe le direzioni. Il volo è un mix di

nell’oceano Pacifico, durante un cataclisma”.

dimamica e termica. In alcune giornate, principalmente

Il fotografo Jorge Atramiz vola da anni su queste

durante l’inverno hawaiano, non soffia nessun vento

isole. “Ossessionato” dai lunghi e verdi costoni

dominante e si vola solo in termica, con brezze deboli

vulcanici, conosce ogni anfratto, ogni pendio

e variabili che ci consentono di volare sia sul lato

esposto al vento. “Questa catena, lunga 60 km,

sopravento che sul lato sottovento del Ko’olau Range”.

costituisce la dorsale principale dell’isola di Oahu

“Il periodo migliore per volare lungo la classica rotta

dove effettueremo i nostri voli di distanza” ci spiega.

Ko’olau è durante l’inverno hawaiano, tra settembre ed

“ I principali siti di volo sono due: Makapu’u sulla

aprile.”

punta orientale di Oahu e Kahana Bay, vicino

Justin Littleton, un pilota di Maui. Quando non si vola a Haleakala, Justin ritorna alla civiltà scendendo a tutta velocità con il suo skateboard. C’è sempre qualcosa di divertente da fare alle Hawaii, è una questione di mentalità. AUTOSTRADA DAL CIELO Chris ‘Mad Dog’ volando sopra l’autostrada H3, in un’epica giornata invernale. A metà strada, lungo i 60km del Ko’olau Range, Oahu.

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Ko’olau Range significa “Sopravento”

CROSS COUNTRY 159 HAWAII


Aloha

HAWAII CROSS COUNTRY 159

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Aloha

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CROSS COUNTRY 159 HAWAII


“Diamond Head è il luogo più riconoscibile delle

20 m sul livello medio del mare, quindi è indispendabile

Hawaii,” dice Jorge.” Dista solo pochi chilometri dal

che ci sia vento da sud laminare”. Capita solo “cinque

principale centro turistico di Waikiki, a Honolulu. La

–dieci volte l’anno”, quando, in inverno, l’isola viene

parte più bella del volo di Diamond Head è vedere il

battuta da uno sporadico vento da sud (chiamato Kona).

folle mondo umano sotto di voi. “Le ragazze in bikini, i

Ci sono 70 piloti sparsi nelle Hawaii e sono ben felici di

turisti ovunque, i surfisti. La terra è un luogo affollato.”

accogliere i visitotori.“ L’ importante è avere tempo. Se

Ma è affollato anche in aria, dove i parapendisti

avete una sola settimana, non potete aspettarvi di fare i

condividono il cielo con i “grandi uccelli”, i jet che

voli migliori. Il meteo tropicale è imprevedibile, ma se

atterrano e decollano nell’aeroporto internazionale di

avrete più tempo, potrete vivere la magica esperienza di

Honolulu. “Per questo è importante rimanere sotto il

volare alle Hawaii.”

corridoio aereo a 330 m AMSL (al di sopra del livello

VITA SOCIALE Decollo a The End of the World; e serata di lunedì da Alex (ossia la ‘fattoria presidenziale’). ESPLORATORE CITTADINO Diamond Head è un vulcano vicino alla città. Il nostro sito di volo cittadino favorito. SULL’ORLO Ogni angolo di Ko’olau ha una differente caratteristica. Ci sono voluti 2,5 milioni di anni per renderlo così.

medio del mare)”. Il decollo consiste nel secondo terrazzamento sopra il piano. “E’ abbastanza basso, solo

HAWAII CROSS COUNTRY 159

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Aloha

TRAPPOLA

Sessioni freestyle a Makapu’u’s. Divertenti ma potrebbero rivelarsi complicate CORSIA LENTA

Se volete volare nelle Hawaii, preparatevi a camminare. Sulla strada per il Knob, Costa nord, Oahu Waikiki, una tempo meta dei Reali hawaiani, ora è il più grande insediamento turistico nelle Hawaii Qui, Alex Colby è il propulsore della comunità di volo. Potete contattare i piloti locali su windlines.net

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Le pareti verticali dei vulcani, esposte agli alisei,

fotogramma che stavo cercando. Volevo mostrare la

rendono le Hawaii un luogo perfetto per volare, ma non

parte urbana di Makapu’u, così mi avvicinavo molto alla

tutte le isole hanno le stesse caratteristiche. “Oahu, che

linea elettrica, ogni volta che vedevo due macchine

ha il più lungo costone esposto sopravento, è il sito più

provenire dalla direzione opposta….ed ho scattato questa

idoneo per il volo, menre Big Island, l’isola più giovane, è

foto.” “Perché amo questo posto? La varietà dei luoghi e

ancora in formazione ed ha una forma più arrotondata.

le condizioni che abbiamo sono incredibili. Questi

Due grossi vulcani proteggono Big Island dai forti venti.

vulcani, con le loro verdi pareti, sono unici. Ma ciò che

E’ quindi possibile volare tutti i giorni in termica

amo veramente del volo alle Hawaii è la motivazione che

sottovento. Volare qui non è così semplice come sembra.

spinge i piloti a stare in aria e lo stile di vita semplice che

“Abbiamo avuto gente che è atterrata in strada,

mi hanno insegnato qui.”

nell’acqua, sui cavi….” Se pensate di volare qui, contattate i piloti locali e diventate loro amici”. “La foto sopra non era stata preparata al 100%, ma era proprio il tipo di

CROSS COUNTRY 159 HAWAII


exploration comes with performance

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CROSS COUNTRY 159 BRAZIL


Seguendo Tietê il

Il fiume Tietê è uno dei fiumi piu lunghi del Brasile. Scorre verso l’interno per 1,100km, attraverso lo stato del San Paolo. Lu Marini lo ha sorvolato interamente. Foto: Leandro Saadi e Lu Marini BRASILE CROSS COUNTRY 159

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PERCORSO INDUSTRIALE Utilizzato a scopo commerciale, lo scorso anno l’industria del trasporto fluviale è stata condizionata dal livello del fiume molto basso, che ha raggiunto il suo massimo storico a causa una siccità diffusa in tutto lo stato. MERAVIGLIOSO VELENO La fioritura delle alghe, causata dall’inquinamento, cambia il colore dell’acqua in un verde quasi fosforescente alla diga vicino Barra Bonita.

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L

u Marini è un avventuriero che lavora per la TV

62 contee dello stato del San Paolo, prima di sfociare

brasiliana ed è appassionato di volo. Durante una

nel fiume Paraná, il secondo fiume più grande del Sud

sua precedente spedizione, ha volato in paramotore

America, dopo il Rio delle Amazzoni. Il Paraná scorre

lungo i 3000 km della costa del Brasile ed ha esplorato

per 4,880km e raggiunge il mare in Argentina. Il Tietê

l’ Amazzonia. L’anno scorso, alla ricerca di una nuova

ha tutti i problemi che hanno i fiumi che attraversano

sfida e di una nuova motivazione, ha volato lungo i

le grandi città in ogni parte del mondo. E’ sbarrato da

1,136km del fiume Tietê, nello stato di San Paolo. Il

dighe, canalizzato, inquinato e presenta un forte degrado

fiume, scorrendo attraverso la città di San Paolo, la

in ogni chilometro del suo percorso. Basta osservandolo

più grande del continente americano, si è guadagnato

per risalire facilmente alla storia del processo di

il titolo di fiume più inquinato del Brasile. “Volevo

industrializzazione brasiliano.

conoscere meglio questo fiume. Volevo capire quali

Arrivato nella città di Salesópolis, agli inizi di agosto

fossero i problemi che lo riguardavano e volevo

dello scorso anno, Lu si recò alla sorgente del fiume. “

richiamare l’attenzione su queste situazioni”, disse Lu.

Si arriva attraverso la foresta”, disse. “Vederla dall’alto

“La mia missione consisteva nel volare sopra il suo

è impossibile, perchè è circondata dalla vegetazione”.

intero tragitto”. Il fiume Tietê, nonostante nasca a soli

Giunto alla sorgente, vide che l’acqua sgorgava a 2.600

22 km dal mare, scorre verso l’interno, per via di una

litri/ora, un terzo in meno rispetto all’anno precedente.

particolare conformazione geologica, e attraversa

“E’ un segno evidente della più grande siccità nella storia

CROSS COUNTRY 159 BRASILE


Volare sopra San Paolo

La città di San Paolo si estende a perdita d’occhio. La popolazione ufficiale è di 11 milioni di abitanti, quella non ufficiale di qualche milione in più. Per attuare il piano di Lu, che consisteva nel seguire il fiume, bisognava volare sopra quella giungla di cemento, attraverso uno spazio aereo che pullulava di piccoli aerei ed elicotteri 24 ore al giorno. “Volare sopra la più grande città del continente americano è un’ operazione che richiede un piano preciso, compreso un elicottero al seguito, per fare il live tracking. E’ un’ esperienza che va condivisa.” La città ed i suoi abitanti riversano ogni anno migliaia di tonnellate di rifiuti nel fiume Tietê. “Il luogo dove in passato la gente faceva il bagno e praticava tante attività, oggi è totalmente distrutto.” Il volo fu “molto turbolento e pericoloso, con pochi atterraggi.” Fu il primo volo con il paramotore sopra la città. Durò un’ora e venne seguito dall’ elicottero. Contrariamente al triste stato del fiume sottostante, quel volo fu “semplicemente indimenticabile”. Passata la città, Lu vide la prima delle tante dighe costruite sul fiume. Eretta nel 1901, nel posto in cui prima c’era una cascata, fornisce alla città la maggior parte dell’energia idroelettrica. Il conflitto tra fabbisogno umano ed il prezzo da pagare, non sfuggì a Lu. “Vedere dall’alto tutta la schiuma e l’immondizia è stato impressionante”.

SUL POSTO Lu Marini ed il suo mezzo di trasporto.

di San Paolo,” spiegò. Alla partenza, il livello dell’acqua era così basso che potè decollare dal letto del fiume.” Non appena fece quota, vide un fiume in secca, pieno di tronchi, massi e terra. Un’ auto catturò la sua attenzione. In precedenza, era stata sommersa dall’acqua, ed ora giaceva sul letto del fiume tutta arrugginita. Già dal primo chilometro, i segni dell’inquinamento erano visibili ovunque. Tuttavia, disse che il fiume, visto dall’alto, sembrava vivo.“Il fiume scorre con poca acqua e si snoda attraverso i boschi. E’ molto bello, fino a quando raggiunge la prima grande città, Mogi das Cruzes. A quel punto, l’ immondizia diventa il fiume stesso. Vedevo vecchi pneumatici, bottiglie di plastica, mucchi e mucchi di spazzatura,” raccontò. “E aumenta sempre più, fino a quando non si giunge a San Paolo città.” Volando a 50 m sopra il terreno, lo descrisse come “uno scenario triste e caotico. Lo sviluppo umano che uccide la natura.”

BRASILE CROSS COUNTRY 159

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l guardiani del fiume

Lu seguì il fiume per quattro settimane. La sua rotta lo portò da San Paolo alle città di Salto, Porto Feliz, Tietê e Paulista, prima che la pioggia ed il vento forte lo costringessero ad atterrare, verso Orangery Anhembi. “Qui, ho incontrato una persona veramente speciale,” disse. “Donna Maria Augusta ha vissuto sulle sponde del Tietê per 70 anni,” spiega. “All’età di sette anni aiutava il padre a pescare nel fiume, che era pieno di vita. Donna Maria ha cresciuto 12 figli sulle rive del fiume, ed il fiume è stato il sostentamento per l’intera famiglia.” Al tempo in cui Donna Maria ebbe il quinto figlio, stave già ripulendo il fiume dalla spazzatura, riciclando e rivendendo ciò che trovava: “bottiglie,palloni,giocattoli. “ Ha perso un figlio di 22 anni nel fiume, colpito ed ucciso da una barca. Ora, a quasi 80 anni, sta ancora tentando di salvare il fiume. “Sono riuscita a crescere

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CROSS COUNTRY 159 BRASILE


i miei figli, compiendo la mia missione,”disse a Lu. “La

quasi fosforescente”. La fioritura di un alga, generata

felicità dipende dal modo in cui viviamo e da come

dall’inquinamento, ha cambiato completamente il fiume.

vediamo la vita. La verità è che serve poco per essere felici, questo mi ha fatto molto riflettere, durante il mio rientro a casa.” raccontò Lu. La tappa successiva era la

La fine del viaggio

A causa di forti venti fu costretto ad atterrare nella

città di Anhembi. Qui il fiume diventa navigabile: navi

città di Sabino, dove ebbe nuovamente un incontro

cargo trasportano legname e granaglie in altre parti

positivo. “Sono finito in una scuola locale a mostrare

del Brasile. Questo genera introito per il paese, ma,

le mie foto e a parlare dell’importanza di preservare

“dall’alto, si vedono chiatte, traghetti ed ogni tipo di

l’ambiente e la natura del fiume. A tutti piacevano

trasporto fermi. Tutto è fermo. Con la siccità dello scorso

quelle foto aeree, e tutte mostravano la stessa storia:

anno il livello dell’acqua è sceso così tanto che nessuno

un vasto scenario di devastazione. Dove una volta

può lavorare e guadagnare. I pochi traghetti che ho

c’erano piante, foreste e animali selvatici, ora si

incontrato effettuavano trasporti locali e brevi tragitti.”

potevano vedere solo pascoli e coltivazioni ,

Da Anhembi Lu volò a Barra Bonita. “Nell’aria si sente la

principalmente di canna da zucchero. Mi è capitato

puzza di sporco del fiume. I segni dei livelli sono visibili

raramente di vedere uccelli in cielo. Ma non è stato

sulle sponde, mostrando l’effetto della siccità. In quel

tutto negativo.” Atterrato dove il fiume Araçatuba

punto, in prossimità di una diga, il fiume diventa verde,

incontra il Tietê, Lu andò a pescare per vedere se c’era

MEGACITTA’ San Paolo è la più grande città del continente americano. Pullula di traffico aereo notte e giorno. Per seguire il corso del fiume, all’interno della città, Lu ha ottenuto un permesso speciale ed è stato seguito da un elicottero per tutto il volo. LA GENTE DEL FIUME Dona Maria Augusta (in basso) ha vissuto sulle rive del fiume per più di 70 anni. Da bambina aiutava suo padre a pescare. Anni dopo la famiglia ha cominciato a riciclare rifiuti provenienti dal fiume per mantenersi.

BRASILE CROSS COUNTRY 159

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IL MEGLIO DEL FIUME Tramonto alla fine del viaggio, dove il fiume Tietê si immette nel Paraná, un fiume lungo 4,880km, che sfocia nel mare in Argentina. IL PEGGIO DEL FIUME Il fiume Tietê scorre nei canali di cemento della città di San Paolo.

qualche forma di vita. “Ci volle qualche ora, ma alla fine presi una piccola spigola che fotografai e rimisi in acqua. Fu un segno che non tutto era perduto.” Nell’ultima parte del viaggio Lu volò verso la città di Itapura, dove il Tietê si immette nel Paraná. Venti fino a 40km/h lo costrinsero ad atterrare, lontano del suo percorso. “Quei 40 minuti in aria sono stati come cavalcare un cavallo selvaggio e scalciante! In questi momenti la fiducia nella propria attrezzatura è fondamentale”, disse. Atterrato in un campo vicino alla strada e non avendo copertura telefonica, si recò presso una casa per chiamare il suo equipaggio tramite la linea telefonica fissa. “Ripeto sempre: in caso di atterraggio di emergenza, è bene atterrate vicino ad una casa o ad una fattoria!” Il ventesimo giorno completò il suo itinerario. “ Venti giorni, trascorsi a contatto con le storie ed i problemi del fiume. E’ stato emozionante, toccante ed intenso. Dall’alto, ho visto il Tietê immettersi nel Paraná. Nel punto in cui i due fiumi si incrontrano, sembra ci sia una sorta di ritorno alla vita. La vista era bellissima con il sole che tramontava nel cielo.” Grazie a questo viaggio Lu pensa che “un giorno cambieremo, e cambieremo anche la storia del fiume Tietê, e la nostra stessa storia.”

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CROSS COUNTRY 159 BRASILE


What do you do when the thermals have died?

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DESTINAZIONI

SULLA SPIAGGIA C

ome fiori in un giardino, qui i piloti spuntano tra ottobre ed aprile, quando i venti costanti

consentono di volare per ore lungo il costone. Sotto di voi, vedrete i turisti sulla spiaggia, e avvisterete nell’oceano i defini, le razze, le foche, e persino gli squali. Sorriderete nella tiepida brezza marina, mentre i vostri amici, al nord, staranno sciando o tremando dal freddo. Decollerete dal prato dell’albergo e riatterrerete nuovamente lì. Quando sarete soddisfatti, potrete esplorare gli altri siti vicini o recarvi nell’entroterra per fare dei voli in termica e di distanza. Indovinate il nome di questo posto: potrete vincere una copia di Classic Routes, la nostra guida dei migliori siti di volo nel mondo. Inviate una mail entro il 15 maggio 2015 con la risposta, il vostro nome ed indirizzo a: comps@xcmag.com, ed avrete una chance di

vincere! Foto: Felix Woelk

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CROSS COUNTRY 159 DESTINAZIONI


C

M

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CM

MY

CY

CMY

K


JEROME MAUPOINT

GO PRO TWIST

A

lato Michael Sigel e Jérôme Maupoint (pilota più basso), sopra il lago di

Oeschinen a Kandersteg, in Svizzera. Jérôme è uno dei fotografi più attivi in questo sport e lavora per GIN. Ha montato una GoPro3 nella vela di Michael, impostata per scattare tre fotogrammi al secondo con un radiocomando WiFi. Gli scatti della GoPro possono essere ripetitivi, ritraendo il pilota sempre nel medesimo punto e direttamente sotto. Questo tipo di montaggio funziona meglio, grazie alle diverse prospettive e al secondo pilota. “I piloti non sono perfettamente simmetrici e la seconda vela rende gli scatti molto interessanti.” La GoPro è fissata con un supporto magnetico contenuto nel suo involucro. “E’ un tipo di fissaggio fai da te. Per questo ho dovuto fare molti voli di prova, sperimentando le diverse angolature e settaggi vari, prima di dedicarmi al servizio fotografico. “In generale è un sistema molto più semplice e sicuro, ma non dovete dimenticarvi la telecamera nella vela.” Nei giorni in cui Jérôme effettua i servizi fotografici, utilizza questa tecnica, e vola svariate ore in luoghi spettacolari. “Qualsiasi cosa accade in volo, noi rimaniamo sempre vicini, in modo da ottenere il massimo numero di immagini.”Cosa cerca Jérôme in un paesaggio? Prospettiva, contrasto e colore. “Non basta volare in un posto fotogenico, aiuta solo un poco”, aggiunge. “La prospettiva e la luce sono importanti. Può capitare casualmente che, durante un volo di distanza con dei compagni di volo, vengano belle foto per un servizio fotografico.” Jérôme non usa spesso la radio. Preferisce spiegare a terra e comunicare a voce in aria, poichè di solito sono abbastanza vicini. Si definisce un “fotografo classico”, e rifiuta il rischio e l’adrenalina quando lavora. “Non è il momento di fare pazzie. Fare belle foto significa pricipalmente pensare ed immaginare prima la scena. Tecnica ed attrezzatura vengono dopo.” Se, durante un volo di 5 ore e 500 foto scattate, riesce ad utilizzarne 40 per il servizio, è felice.”E’ stata una buona giornata, offro da bere a tutto il team!.” www.Jerome-maupoint.com

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CROSS COUNTRY 159 FOTO MASTERCLASS


FOTO MASTERCLASS CROSS COUNTRY 159

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RECENSIONI

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CROSS COUNTRY 159 GRADIENT ASPEN 5


GRADIENT ASPEN 5

Marcus King rimane sorpreso dal pilotaggio intuitivo di una vela al top della classe C

Che pochi cordini!” Fu il mio primo pensiero quando

veloce. In ogni vela è importante che tutti i particolari

aprii l’Aspen 4, per una recensione nel 2012. In aria

tecnici collimino: il profilo alare, l’allungamento, la

la vela era come una moto, con un acceleratore molto

forma e tutte le varie regolazioni. Gradient usa bocche

corto che rispondeva immediatamente a minimi comandi.

a forma diagonale, intervallate lungo il bordo d’attacco,

Concludemmo che si trattava di una delle migliori vele

che aiutano a mantenere la pressione interna ai diversi

mai esistite sino a quel momento, che virava in modo più

angoli d’incidenza. Ondrej spiega che “un design

stretto e più piatto – un’ arma ideale per giornate deboli,

stile sharknose è solo una delle soluzioni possibili. La

o per ‘esplorare l’invisibile’, come l’aveva propriamente

posizione delle A, la posizione e l’angolo del profilo alare,

definita l’ufficio marketing di Gradient. Con un

la misura delle bocche, sono egualmente importanti,

predecessore con tali caratteristiche, eravamo veramente

se non addirittura più importanti.” “Da molto

entusiasti all’idea di volare il nuovo Aspen 5.

tempo utilizziamo queste bocche a zig-zag sul bordo

Aspetto della vela

d’attacco, poichè ci consentono di ottenere misure ben proporzionate.” “Si denota il risultato ottenuto dalla

E’ una vela allungata. Aprendo l’Aspen 5, che ha un

facilità in decollo e, nel contempo, dal mantenimento

allungamento di 6.25, si nota immediatamente la

della pressione interna con un’ ampia gamma di angoli

differenza dall’Aspen 4, con i suoi 5.99. Sulla carta, il

di incidenza. Potremmo anche pensare di adeguare le

Triton 2 ha il maggior allungamento tra tutte le vele di

dimensioni totali di ogni cella, in modo che risultino

categoria C: 6.4, ma l’Aspen 5 non è poi così distante. La

ottimali per tutte le taglie di ogni modello. L’esclusivo

pianta sembra abbastanza lineare, con poca rastrematura

tessuto, realizzato con materiale Everlast a doppio

sulle estremità. Il progettista, Ondrej Dupal, dice di aver

rivestimento (sviluppato da Porcher), viene utilizzato sul

cambiato l’assetto per due ragioni: ottenere una miglior

bordo d’attacco. Durante i test effettuati, questo tessuto

efficienza a diverse velocità ed un miglior controllo

ha dimostrato di resistere meglio alle deformazioni e di

della vela. Inoltre, Gradient sostiene che il nuovo profilo

avere una stabilità maggiore in tutte le direzioni. Il resto

alare sia molto differente, in termini di maneggevolezza.

della vela è realizzato con un mix di tessuto tra il 38g/m2

“L’unico cambiamento è dato dal profilo dell’Aspen 5,

e 32g/m2, che ha consentito di ridurne il peso di mezzo

un po’ meno arcuato, in modo da essere leggermente più

chilo rispetto all’ Aspen 4.

PING! LA PRIMAVERA E’ INIZIATA! Testando la vela nelle Alpi del sud della Francia, a marzo. La vela è più leggera dell’ Aspen 4, ha un allungamento maggiore e migliori performance LA VOGLIAMO CARICA ....e vogliamo divertirci ! Bene, questo è quello che faremo! ‘Caricata, la vela è più compatta, ed entra bene nelle termiche.’ Foto: Brian Steele L’ ARCO DI GIBUS Questo intelligente concetto è usato per distribuire il carico su ogni punto di attacco Rinforzi

Stecche

Punti d’attacco delle C

GRADIENT ASPEN 5 CROSS COUNTRY 159

105


RECENSIONI

DETTAGLI Con un minor numero di cordini di ogni vela Gradient, il sistema ‘Double Diagonal’ è l’ unica soluzione per migliorare la distribuzione della tensione lungo l’apertura alare. Carrucole Harken: morbide Magneti sugli elevatori per tenerli uniti quando sono staccati dall’imbrago. Un utile dettaglio Maniglie posteriori ed anelli sui freni Foto: Marcus King VOLO DI PROVA A TACIMA In uno dei suoi primi voli conl’Aspen 5, Karel Vejchodsky ha volato 457km da Tacima, Brasile.Il suo volo, fatto nell’ ottobre 2014, è il volo più lungo mai realizzato con una vela EN C ed era uno dei tre voli da 400+ km che ha fatto durante il suo viaggio di dieci giorni Foto: Tomas Soudek

Piccante o dolce?

Piccante: Disposizione dei cordini super ottimizzata, vero tre linee, ottimo tasso di caduta, cuore sportivo, cordini completamente sguainati, maniglie posteriori sulle C, prestazioni da vela al top della categoria. Dolce: resistenza ai frontali quando caricata, facilità in decollo, virate piatte efficienti, si muove come una vela solida.

106

Sempre meno cordini

L’ Aspen 5 si basa su un concetto di vero 3 linee. La disposizione dei cordini è quasi identica a quella dell’ Aspen 4. Ma guardiamolo: non c’è molto altro che potevano togliere! Con solo due cordini principali per parte, avrete l’impressione di avere le mani vuote quando gonfierete la vela. Per ridurre i punti d’attacco lungo l’apertura alare, hanno usato il loro sistema di incroci ‘Double Diagonal’, già introdotto nell’Aspen 4. La vela ha anche un rinforzo in nylon, a forma di arco di Gibus, attorno ai punti di attacco delle C, per distribuire il carico senza mini stecche. Con un notevole spazio tra i cordini, diventa difficile per i progettisti mantenere la vela in tensione lungo tutta la lunghezza, ma Ondrej afferma che il sistema Double Diagonal aiuta a superare questo problema. “Rende la struttura interna un po’ più complicata, ma contribuisce a distribuire la pressione interna della vela. Per progettare un parapendio vanno considerati tutti i molteplici dettagli e trovare il giusto compromesso. Sono state fatte moltissime prove, sopratutto con l’Aspen 4, che era il primo ad avere il sistema DD.” L’ Aspen 5 è una vela costruita per planare ed ha i cordini sguainati. Non ha le A separate, avendo solo 2 cordini principali. I punti d’attacco sono stati realizzati con un basso coefficiente d’attrito.

Decollo

taglia a 105-115kg. Normalmente la volo a 105kg, con tutta la mia attrezzatura, ma poichè è appena passato Natale, mi è rimasta un po’ di zavorra addosso ed arrivo tranquillamente a 112 Kg. Quest’anno, a Gourdon, in Francia, non ha quasi mai nevicato e così ho potuto assaporare qualche termica forte e stretta di inizio primavera. La massa d’aria era abbastanza stabile, e rendeva i contorni delle termiche pungenti quel tantino in più. La vela si alza sopra la testa in modo uniforme e richiede un piccolo tocco di freni per mantenerla in posizione. Si avverte subito l’immediatezza dei freni, che ricorda l’Aspen 4.

In termica

L’ Aspen 5 ha la tendenza a girare in termica piatto ed efficiente; non intendo dire che non inclina, ma per me gira meglio piatto. Non è un caso che la vela abbia brillato la scorsa stagione nelle pianure del Brasile e del Sud Africa. I freni consentono di controllare bene la vela, stringendo progressivamente la virata man mano che li trazionate. Analogamente alle vele Ozone, questa è una vela in cui il controllo si ottiene per lo più attraverso i freni, anzichè con lo spostamento del peso, quando si completa un 360°. Affondare il freno interno vi permette di virare stretti, ma la vela tende a volare ragionevolmente veloce e piatta. Un bella caratteristica della vela, in termini di prestazioni, è la sua tendenza a rimanere sopra la testa e voler andare in avanti anzichè arretrare quando si è in termica. Ripensando all’Aspen 4, mentre volava al mio fianco e nella stessa aria, ho l’impressione che picchiasse di più. Gradient ha

La taglia 28m2 dell’Aspen 5 ha un range di peso che

sicuramente migliorato anche questo aspetto. Quando

va da 98 a 118kg. Gradient suggerisce di volare questa

la vela è caricata, trasmette una piacevole sensazione di

CROSS COUNTRY 159 GRADIENT ASPEN 5


compattezza, entrando in modo coeso nelle termiche. Ho notato un miglioramento rispetto all’ Aspen 4. Si ha la sensazione di volare una vela sportiva che non smorza troppo. E’ ideale per cercare le termiche deboli e sentire cosa accade in aria. In volo, molti dei sobbalzi vengono percepiti attraverso l’imbrago. Principalmente è una vela per quei piloti che percorrono lunghe distanze e sono abituati a questo tipo di movimenti, piuttosto che per quei piloti nervosi, che vogliono una vela più performante. Sicuramente tutte le vele salgono nelle termiche forti, ma l’Aspen5 vince nelle termiche deboli, grazie al suo stile di virata piatta ed efficiente, e dove bisogna fare buon uso di tutti i segnali che trasmette. A volte un buon tasso di caduta aiuta anche a capire dove si sale bene; subito dopo essere decollato sono riuscito a guadagnare quota, tanta quanta gli altri intorno a me. Testando la vela senza zavorra, quasi al carico minimo del range di peso, ho trovato la vela più vivace, in grado di dare un feedback immediato. Nelle termiche forti la vela si muove un po’, e ho avuto la sensazione che la vela trasmettesse meno informazioni da una semiala, come se i movimenti provenissero principalmente da due

‘Non mi ha mai tradito!’

Karel Vejchodsky ha volato tutta la serie degli Aspen ed è arrivato più lontano di tutti. Chi meglio di lui conosce la nuova creatura? Cosa emerge dal confronto tra l’ Aspen 5 e l’Aspen 4? Penso che l’ Aspen 5 plani meglio alle alte velocità, ed è più veloce. Sono contento di aver volato quasi sempre a tutta velocità. Penso siano molti simili, sia per quanto riguarda la virata sia per il comportamento. Cosa ti piace di più dell’ Aspen 5? L’efficienza ed il comportamento, sia in condizioni calme che turbolente. Per dirla in modo semplice, l’ Aspen 5 non mi ha mai tradito!” Perché volare una vela di classe EN C? Lavoro in proprio e sto volando molto poco. Le vele EN C attuali sono perfette per me. E’ un buon compromesso tra prestazioni e sicurezza. Posso sfruttare tutto il loro potenziale e penso sia meglio che volare una vela da gara senza sfruttarne le caratteristiche. Inoltre, se si vola con vento da dietro, come è stato durante i miei voli in Brasile, le differenze tra classi non sono così evidenti. La differenza di

estremità separate. Volatela carichi !

prestazioni diventa evidente solo nel controvento ed in situazioni difficili.

In planata

Quali sono le differenze con una vela da gara in un volo di distanza?

dopo aver volato 457 km da Tacima, in Brasile, lo scorso

non ho trovato una grande differenza. Il pilota fa la differenza, con le sue scelte, le sue decisioni e la sua

“Aspen 5 goes to Hollywood!” disse Karel Vejchodsky, ottobre, realizzando il volo più lungo mai fatto su una

Non ho mai volato una vela da gara, quindi non saprei dirtelo. Ho volato vicino a vele da gara in Brasile e tranquillità in volo.

vela C. La nostra esperienza, in termini di planata, prova che questa vela è sicuramente vicina ai vertici della categoria C. Durante i miei soliti traversi, nella

GRADIENT ASPEN 5 CROSS COUNTRY 159

107


RECENSIONI

MAGIA DELLE TERMICHE DEBOLI ‘Questa è una vela per i guru locali che vogliono sempre uscire per primi al mattino presto, salire nel nulla, mettendo i piloti forti in imbarazzo.’ Foto: Brian Steele

SPECIFICHE DEL COSTRUTTORE Note del costruttore: ‘Per piloti eperti, capaci di pilotare attivamente.’ Taglie (m2): 24, 26, 28

Peso al decollo (kg): 77-90, 85-103, 98-118 Numero di cassoni: 64 Allungamento: 6.25 Peso (kg): 4.8-5.4

Omologazione: EN C www.gradient.cx

valle dove volo solitamente con Delta2 e Peak3, ho

ho appurato che le estremità dovevano essere controllate

verificato la sua efficienza. In volo accelerato la vela è

durante la chiusura frontale, specialmente quando tiravo

solida ed ha un buon incremento di velocità. La maniglie

un po’ troppo. Sebbene sia in contrasto con quanto ci

dietro le C fanno il loro lavoro, come un vero tre linee, e

hanno sempre insegnato ai corsi, trazionare velocemente

danno una buona percezione della vela. La vela sembra

i freni aiuta le estremità a riposizionarsi verso l’esterno,

particolarmente efficiente mentre si raggiunge la velocità

consentendo alla vela di tornare prontamente a volare.

massima, e quando la si raggiunge, non si riscontra un

“Non toccare mai i freni se la vela è dietro di te” è il

elevato incremento del tasso di caduta. Impressionante.

mantra che è sempre stato recitato, ma ora sembra

Con due soli cordini nelle A principali, le grandi orecchie

che tutto sia cambiato con le vele allungate moderne.

sventolano parecchio, come con l’Aspen 4. Un pò di

Chiedete a qualche test pilot. Le chiusure asimmetriche

acceleratore aiuta a rimettere le cose a posto. Gradient

diventano molto dinamiche se si lascia che la vela si

raccomanda di tirare le B esterne, al posto delle A esterne,

autostabilizzi, ma in verità si è rivelato piuttosto semplice

per fare delle grandi orecchie più stabili e tranquille.

contrastare la rotazione e controllare la vela con il freno

SIV

L’Aspen5 ha ottenuto voti bassi e rassicuranti nel test di omologazione, con le C solo nelle chiusure accelerate.

In conclusione

E’ una vela molto intuitiva. Con il suo piano funi ottimizzato

Non sono un test pilot ed uno dei maggiori problemi per

e con il suo allungamento è una fantastica vela da cross

quelli con meno esperienza come me, è riuscire a fare

country. Nelle termiche deboli, l’Aspen 5 eccelle, grazie alle

delle chiusure che siano sempre uguali, sia in termini

sue virate piatte. In planata, maggiore è la velocità, maggiori

di misura sia con la corretta angolazione. In realtà, nel

sono le prestazioni. Estremamente maneggevole, è un C

volo reale, non si prendono chiusure sempre uguali e

performante, anzichè un C centrato, e se avete le

perfette come durante i test. Un altro problema è che le

competenze necessarie sarete ricompensati da una

vele vengono spesso certificate usando cordini aggiuntivi.

piacevole reattività che vi consentirà di intuire i movimenti

Questo rende ancora piu difficile ripetere delle chiusure

dell’aria.

a norma EN ad un corso SIV. A Monaco, sopra l’acqua, l’Aspen era abbastanza dinamico nelle chiusure ed

Marcus King ha volato l’Aspen 5 28 a 112kg, con un

indietreggiava parecchio durante le chiusure frontali. Dal

imbracatura Advance Impress 3

momento che ha un allungamento ragionevolmente alto,

108

opposto.

CROSS COUNTRY 159 GRADIENT ASPEN 5


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RECENSIONI

110

CROSS COUNTRY 159 MAC PARA ELAN


MAC PARA ELAN

‘Finalmente un vero EN-C!’ La guida alpina Kelly Farina parla dell’arrivo dell’Elan. Mac Para lo definisce “Il nuovo modo rilassante di divertirsi in parapendio.” Marcus King lo scopre da sè

L

o scorso inverno feci la recensione della vela EN-B

d’attacco,” mi disse Petr. “ L’Elan non ha uno sharknose

Eden 5. Apprezzai la sua manegevolezza, dinamica

molto pronunciato, ma ha quella giusta misura che

e precisa, e la sua natura indulgente e rassicurante. Dopo

mantiene la pressione nella vela e ci ha permesso di

aver scritto la recensione, il progettista Petr Recek mi

arretrare le A.” L’Elan ha una pianta rastremata con

aveva detto “se ti è piaciuto l’Eden, allora ti innamorerai

un bordo d’uscita abbastanza lineare, un allungamento

del nuovo EN C su cui stiamo lavorando”. A quel tempo

conservativo di 6.18 e 62 cassoni. Ci sono mini-

c’erano solo i primi prototipi, ma nulla da provare. Quella

stecche sul bordo d’uscita, per migliorare la forma

frase aveva comunque stuzzicato il mio interesse e non

di questa parte importante del profilo. Tutta la vela è

vedevo l’ora di provarla.

fatta di Skytex38g/m2. Con una leggera trazione delle

Facilità in volo

A, l’Elan sale progressivamente sopra la testa, senza bisogno di correzioni. Ha sempre mantenuto lo stesso

Quando l’Elan arrivò, ero impaziente di volarlo.

comportamento, lento e costante, anche con venti di

Mi recai al mio sito abituale, Gréolières, nel sud

diversa intensità. Anche sul tappeto di Monaco, con

della Francia, in un giorno non proprio ideale.

un vento debole e variabile, non ho avuto problemi.

Era nuvoloso, ma in decollo soffiava una bella brezza.

I comandi non hanno una lunga escursione ed in

Mi è sempre piaciuto il modo in cui Mac Para

volo sono piacevolemente immediati. La vela inclina

costruisce vele: abbastanza semplici, ma con linee

progressivamente man mano che si trazionano.

pulite che consentono di ottenere il massimo

L’immediata reattività della vela fa sì che un piccolo

delle prestazioni. Il marchio è ben affermato ed

spostamento delle anche sia sufficiente per effettuare

in passato, oltre al record del mondo di distanza,

virate più strette. Uno dei vantaggi dello sharknose

ha ottenuto successi nelle gare più importanti.

è la resistenza al negativo: bisogna tirare a fondo,

La vela viene consegnata nella concertina di Mac

prima che la vela mostri la tendenza al negativo.

Para, che ha una grande tasca ricoperta di spugna, per

Quel giorno, con vento sostenuto nelle montagne, la

proteggere lo sharknose del bordo d’attacco. Indice

turbolenza era assicurata, ma l’Elan assorbì bene ogni

che nel bordo d’attacco è presente molta plastica.

colpo, ispirandomi fiducia. Quando mi chiesero com’era,

“Abbiamo provato svariati profili e diposizioni dei punti

la parola che mi venne subito in mente fu “tranquillo”.

LISCIA ED UNIFORME Potreste mangiare sull’estradosso! La manifattura è eccellente. Grazie all’esperienza acquisita nelle condizioni di montagna con l’Elan, possiamo affermare che questa vela vi consente di concentrarvi a centrare i core delle termiche forti, lasciando che si gestisca da sola nell’affrontare i bordi turbolenti delle ascendenze. Foto: Charlie King A CHI È DESTINATA Mac Para si era proposta di fare un EN C facile, invece di un EN B troppo impegnativo. Riteniamo ci siano riusciti. Foto: Brian Steele

MAC PARA ELAN CROSS COUNTRY 159

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RECENSIONI

DETTAGLI Elevatori sportivi con maniglie rivestite dietro le C per migliorare l’efficienza Girelle ai freni sul bordo d’uscita Cordini principali con guaina per ridurre la possibilità di nodi Sharknose poco pronunciato rispetto ad altre vele, ma nel complesso rende la vela solida Foto: Marcus King DIMENTICATEVI LO STRESS ‘Salire tranquillamente significa avere la mente libera per le decisioni da prendere sul percorso. Lo stesso vale per i traversi accelerati. La pressione esercitata sulla pedalina è tanto leggera che non affatica e, soprattutto, mantiene la vela solida e in grado di attutire la turbolenza’ Foto: Charlie King

Piccante o dolce?

Piccante: Comandi immediati, allungamento 6.18, elevatori sportivi con maniglie dietro le C, ottimo livello di prestazioni, picchia piacevolmente per entrare in termica. Dolce: Voli tranquilli in aria mossa, cordini con guaina, 3.5 linee, facile in decollo, facile gestione dello stallo.

112

Questo non significa che è troppo smorzato e non si

circuito un po’ piu piccolo e ancor più interessante.

muove. Và in avanti ed entra bene in termica, anzichè

Il giorno successivo mi racai con un amico al decollo

sedersi. Trasmette bene i movimenti dell’ aria, un po’

lungo il costone del Col de Bleine, che consente di

come il Sigma 9.

effettuare più distanza. In volo, le prime termiche

Caratteristiche progettuali

In un epoca in cui molte vele EN-B hanno i cordini

erano forti come previsto. L’Elean mi permetteva di restare facilemente nel core, senza doverlo controllare eccessivamente durante la salita. Salire tranquillamente significa avere la mente libera per le decisioni da

sguainati, sono rimasto sorpreso nel vedere che i cordini

prendere sul percorso. Lo stesso vale per i traversi

principali non lo sono.

accelerati. La pressione esercitata sulla pedalina è

“ Non a tutti i piloti piacciono i cordini sguainati,

tanto leggera che non affatica e, soprattutto, consente

perchè si annodano più facilmente” mi ha spiegato Petr.

di mantenere la vela solida ed in grado di attutire la

“I materiali che abbiamo usato per l’Elan mantengono

turbolenza. Ad essere sincero, vista la solidità della vela,

la loro forma per molto tempo.” Sebbene la vela abbia

non avevo grandi ragioni per usare le maniglie dietro

gli elevatori impostati per un tre linee, l’azienda ha

le C. Si sa che non è facile confrontare le prestazioni

aggiunto ulteriori punti d’attacco, in modo da avere una

di più vele, ma durante la prima parte del volo, ero

reazione meno dinamica alle chiusure e semplificarne la

vicino ai Delta 2, Sigma, Aspen e alcuni EN-D, e posso

costruzione interna, riducendo la necessità di distribuire

affermare che mi sentivo sempre al passo con loro.

ulteriormente il carico. “Mantengono la vela leggera

Il progettista Petr mi ha detto, “ Alcuni costruttori

e senza pieghe. Le pieghe non aiutano le prestazioni!”

hanno certificato le loro vele EN C nella catogoria EN

dice Petr. Gli elevatori sono belli, piccoli, con un look

B e non c’è da meravigliarsi che alcuni piloti intermedi

accattivante, e con le maniglie dietro le C per il controllo

le trovino troppo tirate. Noi abbiamo fatto l’opposto,

con gli elevatori posteriori. Tutto è ben fatto e ben

siamo contenti delle prestazioni, ma principalmente

rifinito, come ci si aspetta da un’azienda affermata.

lo siamo per il confort in volo. E’ un nuovo modo di

Fare distanza

Qualche giorno dopo la meteo era buona ed io

volare divertendosi, in tutta tranquillità e relax.” Nel corso della giornata mi ritrovai solo, in direzione del lungo costone vicino a St André, con un cielo pieno

speravo di volare nelle Alpi del sud. Sul forum del nostro

di cumuli congesti. A nord, vedevo cadere la pioggia

club, alcuni dei guru locali stavano pianificando grandi

e la neve, che rovinavano la giornata ai pilotoni.

triangoli fuori in pianura, prima di rientrare verso casa

Dal momento che avevo aggirato la mia boa più lontana,

sulla solita rotta nelle montagne. Entusiasta, passai la

potevo dirigermi verso casa. Inizialmente evitavo le zone

serata a studiare i lori piani e a farmi il mio, usando

scure, usando la pedalina e le gandi orecchie per evitare

l’app XCPlanner fatta da Tom Payne. Pensai di fare un

di essere risucchiato in nube. Il comportamento della

CROSS COUNTRY 159 MAC PARA ELAN


vela era buono e le orecchie non sbattevano troppo. La

suo comportamento efficace è simile a quello dell’ Eden5.

copertura nuvolosa aumentò, ma divenne meno attiva.

Quando rilasciate i freni, dovete riaprire le estremità

Mi diressi vicino al costone per sfruttare la dinamica di

attentamente, rilasciando un po’ prima che la vela torni a

pendio. Il comportamento smorzato della vela e la sua

volare. Nonostante non abbia avuto grossi problemi, un

resistenza alla chiusure, divenuta ormai inconfutabile,

paio di volte mi sono ritrovato con una cravatta, per aver

mi diedero la fiducia necessaria per spingermi basso

rilasciato i freni troppo velocemte mentre mi trovavo nella

attraverso i passi. Grazie alla sua maneggevolezza, riuscii

posizione arretrata.

qualcosa in più dalla loro vela.”

Conclusioni

Peso al decollo (kg): 60-80, 70-90,

a sfruttare piccole zone di ascendenza che mi permisero di continuare il volo.

SPECIFICHE DEL COSTRUTTORE

Note del costruttore: “Detiene la stabilità ed il livello di prestazioni per piloti con esperienza che vogliono Taglie (m2): 22, 24, 26, 28, 30, 33

L’Elan trasmette una sensazione di volo tranquillo e

Configurazioni

confortevole, grazie alla sua precisa maneggevolezza.

Durante il periodo in cui ho tenuto questa vela, ho

Consente di salire in termica in modo efficiente. Potete

avuto modo di fare alcune manovre SIV sopra il mare, a

centrare il core di termiche forti, lasciando che si gestica

Monaco, con una barca di recupero sotto e con i consigli

da sola nell’affrontare l’ aria mossa.

rassicuranti di un istruttore.

E come ho sperimentato personalmente, quando il cielo

Ho provato la stessa sensazione di confort anche durante

si fa cupo ed inizia a piovere, con questa vela vi sentirete

le reazioni provocate dalle chiusure indotte. Ho iniziato

tranquilli e sicuri. Il livello di confort la rende un’ ottima

con le chiusure frontali. La vela reagisce abbastanza

vela per coloro che vogliono salire alla categoria C,

lentamente. La corda alare al centro tende a gonfiarsi

mentre il pilotaggio è sufficientemente attivo per quei

prima, per poi riaprire omogeneamente le estremità.

piloti esperti alla ricerca di voli più tranquilli.

Questo significa che c’è un attimo in cui sembra di essere

Recentemente ho visto sulla BBC un filmato di recensioni

in stallo paracadutale, ma poi la vela picchia e torna a

di auto del programma Top Gear, in cui i presentatori

volare.La stessa cosa accade con la chiusura asimmetrica;

guidavano una macchina da corsa in un circuito. Hanno

la vela ruota, mentre si riapre partendo dal centro.

scoperto che i giri pìù veloci erano stati percorsi in

E’ facile contrastare la chiusura trazionando il freno

modalità confort. Con l’Elan scoprirete la stessa cosa.

78-100, 90-112, 105-130, 115-145 Numero di cassoni: 63 Allungamento: 6.18 Peso (kg): 5.3 – 6.4 Omologazione: EN C (no 22 e 33) www.macpara.com

opposto.Affondando i freni per fare un stallo, si percepisce un piccolo ritardo prima che la vela arretri ed entri in stallo. A questo punto risulta semplice rilasciare

Marcus King ha volato l’Elan 28 con selletta Advance

leggermente per trovare la corretta posizione arretrata,

Impress 3, a 105kg

senza dover essere super precisi. Infatti, non ho avuto grandi difficoltà a controllare questa configurazione. Il

MAC PARA ELAN CROSS COUNTRY 159

113


RECENSIONI

114

CROSS COUNTRY 159 AIR DESIGN RISE 2 SL


AIRDESIGN RISE 2 SL

Comandi diretti e precisi facilitano la vostra virata in termica, grazie allo ‘spostamento del peso di ‘AirDesign’, rendono questa vela uno straordinario EN-B di fascia alta, scrive Ed Ewing

H

o fatto il mio primo volo con il Rise 2 SL in

di pilotarla. Vi faranno sentire immediatamente un

Colombia, da un decollo erboso nella Cauca

professionista. Le maniglie della versione SL sono

Valley, vicino alla città di Roldanillo. Ero abbastanza teso:

leggere, senza girelle, ma rosse, grandi e confortevoli

vela nuova, imbraco nuovo, sito nuovo. “Tutto nuovo,”

e non mi hanno dato alcun tipo di problema. Gli

commentò un amico pilota.

elevatori sono sottili e carini. Guardando la vela nel

La vela è la versione leggera del Rise 2 di AirDesign,

dettaglio si ha la sensazione che sia ben fatta. La taglia

uscito alla fine del 2014. Avevo volato la versione

L pesa solo 4,6 kg. Mi sono subito sentito a mio agio e

originale del Rise e sebbene avessi fatto dei bei voli,

le preoccupazioni, che avevo prima di decollare, sono

incluso un volo da 120 km in pianura e diversi voli da

svanite mentre il terreno si allontanava da me.

50-60 km nelle Alpi, non mi sentivo totalmente convinto. Mi ero sentito a mio agio solo in condizini tranquille; in turbolenza non ero mai riuscito ad impormi sulla vela, per direzionarla dove volevo che andasse, e tantomeno

Spostamento del peso di Air Design Ho passato la prima ora a capire il funzionamento del

riuscivo a controllarne la picchiata durante le virate

sistema di virata e ad abituarmi a girare le termiche.

strette. Quando le condizioni diventavano mosse,

AirDesign ha investito molto sulla sistemazione del loro

atterravo. Il Rise 2 è un tipo di vela completamente

speciale fascio dei freni, che permette di usare tecniche

diverso. Seppur con vento debole, sono decollato

differenti per variare la virata in termica, adeguandosi

benissimo al primo gonfiaggio, ed ho avuto tutto il

alle condizioni. Lo chiamano spostamento del peso ed

tempo necessario per girarmi e controllare la vela.

è ideato per ridurre la tendenza della vela a inclinare

Nessun tira e corri. Più tardi sono decollato altrettanto

nelle virate strette. Funziona perchè i cordini centrali dei

facilmente con vento forte, solo con un tocco di freni.

freni sono attaccati leggermente all’interno del bordo

Anche il decollo all’italiana senza vento è stato perfetto.

d’uscita (a 1-2 cm), mentre il resto dei cordini è sul

Il mio primo pensiero dopo aver toccato i freni è stato:

bordo stesso. Potete volare con un’escursione dei freni

“Wow! Grintoso!” Due centimetri di freno e la vela gira

lineare, semplicemente spostando il peso, trazionando

tranquilla e costante. L’ho sentita subito reattiva, come

verso il basso e rilasciando. Diversamente potete variare

il Sigma 9, che avevo volato prima che mi arrivasse il

la posizione dei freni per virare più stretti o più piatti,

Rise 2. E’ una bella vela, ed è piacevole guardarla da

a seconda che troviate condizioni più forti o più deboli.

sotto, mentre si vola. E’ una vela a tre line, con una

Tirando il freno interno verso di voi, otterrete una virata

piccola diramazione delle C molto in alto. Ci sono due

più stretta e tirandolo verso l’esterno una più piatta. In

palline rosse sugli elevatori posteriori che consentono

teoria funziona, ma è un nuovo trucchetto per vecchie

DURANTE LA PROVA La versione Superlight del Rise 2 alla Stubai Cup a marzo, in Austria. Foto: Josef Nindl www.jnphoto.info SUL POSTO Cauca Valley, Colombia. La vela SL è concepita per viaggiare, occupa poco spazio ed è leggera, ma ha molte prestazioni. Foto: Neil Morley

AIR DESIGN RISE 2 SL CROSS COUNTRY 159

115


RECENSIONI

DETTAGLI La configurazione degli elevatori con le palline sulle C.

volpi. Comunque funziona. Assomiglia un po’ a cambiare

subito dietro di me volava un Mantra 6 (EN D). Mi disse

marcia su un auto. Per virare stretto, in termiche deboli,

che aveva trovato l’atterraggio molto turbolento. E’

I cordini centrali della raggiera sono attaccati leggermente all’interno del bordo d’uscita (1-2 cm) mentre il resto dei cordini è sul bordo d’uscita. Questo permette lo spostamento del peso – trazionando il freno verso il corpo permette di stringere la virata.

trazionavo il freno verso l’interno ed in avanti, e la

normale che ci sia una differenza di pilotaggio con una

vela inclinava vistosamente. E’ incredibile riuscire a

vela come l’ M6, poichè è una vela di alte prestazioni

controllare la virata trazionando il freno all’esterno solo

e quindi richiede un impegno maggiore, ma questa è

di quache centimetro. Nelle termiche deboli tiravo verso

stata la dimostrazione di come il Rise2 penetri bene

l’esterno per alleggerire la vela, in modo che girasse

attraverso la turbolenza e renda semplice la gestione di

piatta. E’ possibile utilizzare le tre tecniche con ogni tipo

una potenziale situazione pericolosa. Questo è quello

di vela, anche se ci sono evidenti differenze.

che tutte le vele di questa categoria dovrebbero fare.

Ci sono volute alcune ore per imparare, ma alla fine

Anche in un volo successivo feci la medesima esperienza,

è diventato quasi automatico. Anzichè pensare: “tiro

atterrando con vento forte dopo aver trascorso quasi

all’interno o all’esterno? “, e confondermi, mi viene ora

cinque ore in aria. E’ stato molto rassicurante riuscire ad

naturale pensare quanto e quando si deve tirare.

atterrare in un campo battuto dal vento, senza passare gli

Il bordo d’attacco usa la tecnologia sharknose brevettata da Ozone. ASPETTANDO IL VENTO Carluccio Cordido gioca con la vela a terra al decollo di Ansermanuevo nella Cauca Valley. La vela decolla lenta e progressiva, permettendo un decollo senza stress. Foto: Ed Ewing

Voli di distanza

Il giorno seguente le condizioni erano più forti e la base

Dopo un’ora di esperimenti in pianura, feci un giro di

sulle montagne più bassa. Nonostante le termiche da

40km, con buone condizioni e con un rateo di salita di

+ 5 m/s, mi diressi verso la pianura, per allontanarmi

2-4m/s. Le prove di virata diedero i loro frutti in una

da quelli che volevano rimanere a tutti i costi vicino

debole ascendenza, dietro ad una fabbrica che emanava

ai cumuli, in un cielo affollato. Sebbene fosse un po’

un dolce profumo di zucchero di canna, e nelle forti

troppo presto perché la pianura lavorasse bene, decisi

ascendenze sulle colline, in cui mi ritrovai a spostare il

di provarci. Come previsto, mi ritrovai basso, a planare

peso ogni qualvolta ne valesse la pena. Passai la maggior

verso l’unico posto ovvio per salire: un piccolo passo

parte del pomeriggio a base cumulo, o poco più sotto,

sul retro di una collina bassa e rocciosa. Indubbiamente

volando insieme a molti degli EN B e C di ultima

stavo per prendere una bella botta in sottovento, ma mi

generazione, e non persi mai quota. Spesso ero più alto

sentivo abbastanza sicuro da tentare la sorte. E come

degli altri e superai molti piloti in termica. Sarà stata

previsto, trovai il sottovento, e subito dopo la botta.

la magia della vela, o sarò stato io, che viravo stretto

La termica era forte e la vela cabrò, poi picchiò e salì,

per restare nei core? Un po’ di entrambi. Rientrando

grazie ad una consistente trazione del freno ed allo

verso la città incontrammo un vento frontale sostenuto

spostamento del peso, facendo proprio quello che volevo

(20/25km/h) ed atterrammo tutti nello stesso campo.

io: salire nonostante la turbolenza.

La vela si comportò bene, penetrando attraverso

116

ultimi 100 m a pensare “cosa accadrebbe se si chiudesse?”.

Pilotavo attivamente e controllavo il beccheggio. Non

l’aria frizzante senza fare orecchie, rollii o beccheggi,

presi nessuna chiusura. Non ci furono momenti di paura

consentendomi di atterrare in tutta sicurezza. Il pilota

o comportamenti imprevedibili. La parola che mi tornò

CROSS COUNTRY 159 AIR DESIGN RISE 2 SL


in mente fu “rassicurante”. Questa vela è sincera, non

tornò nella vela, ripresi il controllo. Mi è capitato a volte,

nasconde nulla. Non c’è nessun animale feroce che ti

volando un EN B di fascia alta, di sentire le estremità

vuole mordere nel momento peggiore. Mi divertii anche

chiudersi e riaprirsi con un colpo secco. Il Rise 2 ha un

a superare un paio di altri piloti che non riuscirono a

comportamento completamente diverso. Trasmette con

salire. Soddisfatto di aver gestito la turbolenza al meglio,

ampio margine di tempo ciò che sta accadendo alla vela,

andai ad atterrare subito dopo.

consentendo così di intervenire. Quando mi capitava di

Volare nelle condizioni forti

reagire, la vela faceva tutto quello che volevo facesse:

RIPIEGAMENTO LEGGERO La bellezza delle vele leggere sta nella loro compattezza e leggerezza. La versione Superlight viene fornita con una piccolissima sacca di ripiegamento, ma la vela ci sta. Seguite queste semplici istruzioni...

picchiare, cabrare, fermarsi, girarsi a destra e a sinistra, insomma tutto. Ad un certo punto, mentre giravo in

Nelle due settimane successive, passai 22 ore in termica

termica trazionando molto il freno, pensai che la vela

e percorsi lunghe distanze durante ogni volo. Fui

stesse per stallare. In realtà era proprio così, perchè la

abbastanza fortunato da essere stato invitato ad unirmi

vela aveva subito una forte cabrata, a causa dell’intensa

al gruppo Escape XC di Jocky Sanderson, per un tour di

trazione sul freno e dall’improvviso incremento del

alcuni giorni nei diversi siti nella Cauca Valley. Guidati

rateo di salita della termica. Ma non appena rilasciai il

dall’inglese Chris White e dal venezuelano Carluccio

freno, la vela tornò a volare senza esitazione. Superati

Cordido, che conoscevano molto bene quelle zone di

i 1700m e fuori dalla turbolenza, la termica divenne

volo, riuscimmo a fare dei voli lunghi, sfruttando al

tranquilla ed io ripresi fiato. Poco dopo, durante lo stesso

massimo il potenziale delle giornate. Volare nella Cauca

volo, percorsi circa 10 km a metà pedalina, sotto una

Valley, significa volare nelle montagne al mattimo e

strada di cumuli e con altri tre piloti. Giravo le termiche

spostarsi in pianura nel pomeriggio, quando arriva

solo quando mi abbassavo al di sotto dei 2.000 m. Mi

il vento da ovest, che rende il volo nelle montagne

sembrava che Chris, con il suo Alpina 2, (vela C e pilota

turbolento. All’inizio di un volo di 60 km, mi ritrovai

esperto)andasse meglio di me, ma rispetto agli altri ero

basso, in una zona montuosa ed in ombra. Mi diressi

sempre nel gruppo di testa. Pilotai la vela rilasciando

verso uno spigolo assolato per tentare un salvataggio

completamente i freni e utilizzando le palline rosse sugli

in extremis. Il vento da ovest aveva già cominciato

elevatori posteriori, esercitando una leggera pressione

a farsi sentire. Sapevo che sarebbe stato turbolento,

per mantenere la direzione. Air Design suggerisce di

e lo era. Combattendo contro le termiche rotte, la

usarle fino al 75% del range di velocità della pedalina e,

vela si muoveva e si svergolava, senza mai chiudersi.

per quelli che hanno la mano pesante, c’è un limitatore

Aggrappato alla termica che saliva, come fosse stata la

che impedisce di trazionare tutto l’elevatore posteriore.

vita, mi sentii morire quando caddì di lato, con l’altra

L’acceleratore è morbido e facile da usare. A metà corsa,

semiala leggermente inquieta. Non appena la pressione

consente di incrementare la velocità di 6-8km/h. Io lo

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AIR DESIGN RISE 2 SL CROSS COUNTRY 159

117


RECENSIONI

IN PLANATA La vela è rassicurante e reattiva. Vi permette di trarre il massimo dalla vostra giornata. Foto: Chris White / Escape Paragliding

SPECIFICHE DEL COSTRUTTORE Note del costruttore:

“Il Rise 2 è ideale per piloti che hanno esperienza con le vele intermedie e stanno cercando una vela con maggiori prestazioni ed agilità, mantenendo un alto livello di sicurezza passiva. La versione Superlight ha gli stessi comportamenti in volo della vela standard, insieme alla riduzione di peso ed un minor volume.” Taglie (m2): 19 (XXS), 21 (XS), 24 (S), 26 (M), 28 (L), 31 (XL) Peso al decollo (kg): 50-65, 60-75, 70-90, 85-105, 100-125, 120-145 Cassoni: 49

Allungamento: 5.7

Peso (kg): M 5.6kg Rise 2, e 4.3kg nella versione Superlight Omologazione: EN B

Website: www.ad-gliders.com

uso in questo modo per la maggior parte del tempo

possono fare anche delle semi grandi orecchie, usando

durante i miei voli.

il cordino esterno delle B. Provai anche quello, ma le

Grandi orecchie

nelle grandi orecchie. Si piegarono a metà, come papebre

In uno dei miei ultimi voli di distanza ho scoperto le

penzolanti, aumentando l’attrito. Se la vela fosse stata

grandi orecchie. Avrei dovuto leggere il manuale più

mia, mi sarei esercitato a lungo in entrambe le tecniche,

attentamente e guardare i video sul sito di AD in modo

fino a che non ne avrei appresa almeno una.

da evitarmi preoccupazioni. Ma non l’ho fatto. Stavo volando vicino a Chris, che mi chiese se volevo delle foto. Feci le grandi orecchie per portarmi alla sua quota

Planata al tramonto

Uno dei miei ultimi voli con il Rise 2 SL fu una planata al

e mi spostai immediatamente alla sua destra. “Hmm…”

tramonto, dopo un temporale. In corsa contro il tempo, tre

pensai durante la riapertura. Poi, sempre con le orecchie,

di noi decollarono con un vento perfetto, mentre dei tuoni

mantenni una traiettoria lineare e scesi bene. Due ore

rombavano dietro, sulle montagne alte 4.000 m.

dopo, verso la fine del volo, mi rotrovai da solo a cercare

Fu il volo più tranquillo che feci con questa vela.

di attraversare una linea di forte convergenza. Entrai

Volando sui pendii ricoperti di piantagioni di caffe,

con 2100 m di quota e dopo 90 secondi ( nelle termiche

sentii un sussulto e capii che me ne ero innamorato.

forti, per sapere a che quota sono, conto gli elefanti ...‘un

Nel 2012 avevamo fatto una recensione del Volt di AD,

elefante, due elefanti….’) ero a 2.500 m . Salivo ancora (+

classificandolo come il miglior C dell’anno. Forse, il

4.4 m/s di media) e non avevo ancora superato la linea.

precedente B di AirDesign avrebbe potuto essere privo

Mi stavo avvicinando a base cumulo, così decisi di fare

di segni particolari, ma questa vela è di un’ assoluta

nuovamente le grandi orecchie. Le feci per altre due

bellezza. Rassicurante, comunicativa, sportiva, intuitiva,

volte. La vela, oltre ad avere le orecchie che svolazzavano,

leggera e con molte prestazioni. AD non è sicuramente il

si muoveva molto sul rollio ed era molto instabile.

marchio più grande, ne tantomeno il meglio distribuito,

Nonostante ciò trattenni le orecchie, fino a quando non

ma, come uno di quei costruttori autriaci di sci speciali,

non uscii quasi diritto fuori dalla nuvola. Ho scoperto

nascosti nelle vallate alpine, talvolta realizza dei prodotti

che c’è una tecnica particolare per fare le grandi orecchie.

sbalorditivi. La domanda non è quanto bella è la vela, ma

“Bisogna tirare con forza verso il basso e all’indietro”, mi

quanti piloti le daranno una chance di diventare una vela

disse Martin Gostner di AirDesign “e se non funziona,

cult, superarando il pregiudizio di non acquistare vele se

riprova di nuovo”. Durante un volo serale provai più volte

non di marche blasonate.

e funzionò. Il mio consiglio è: siate fiduciosi, non abbiate timore di tirare con forza verso il basso e all’indietro. Si

118

estremità non si piegarono nel modo corretto, come

CROSS COUNTRY 159 AIR DESIGN RISE 2

Ed ha volato la taglia L a 118kg, con Sup’Air Delight 2


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RECENSIONI

120

CROSS COUNTRY 159 NOVA MENTOR 4


NOVA MENTOR 4

Un pilotaggio più preciso, maggiore velocità di trim ed efficienza, fanno di questa vela il meritato successore del Mentor 3. Ce lo racconta Franz Altmann.

H

o provato il Mentor 4 svariate volte ed in

dell’ala. Paragonanato in volo ad un Mentor 3, le

condizioni differenti, sia alle Canarie che in

differenze sono subito apparse evidenti. In termica il

Austria. Già dal primo volo, mi sono sentito subito a mio

Mentor 4 batte il suo predecessore, grazie ad una

agio. L’allungamento (5.43) è lo stesso del Mentor 3. Mi

maneggevolezza più diretta. Ha una migliore messa a

sono chiesto cosa Nova avesse veramente cambiato, ma il

punto e mantiene la sua traiettoria anche in aria mossa.

nuovo progettista, Philipp Medicus, mi ha detto che

L’aspetto e diverso, ma il confort è lo stesso. Perche

hanno sviluppato un progetto completamente diverso.

abbandonare questa formula vincente? La serie dei

Innanzitutto, dopo aver ascoltato i pareri dei piloti della

Mentor è famosa per diversi motivi. E’ bella, obbediente,

casa, la vela è stata realizzata meno campanata, in modo

attiva ma mite, e facile da gestire. Quando le cose si

da smorzare maggiormente il rollio in volo accelerato.

fanno difficili, la vela ci pensa da sola a sistemarle, ma

Anche visivamente la vela sembra diversa. Il profilo è

attenti, può anche mordere!. Personalmente non seguo la

stato ottimizzato con le estremità rastremate. La vela ha

massa, ma in questo caso devo ammettere che hanno

un totale di 55 cassoni, quattro cassoni in più rispetto al

ragione! Il Mentor 4 è una vela fatta veramente bene ed è

suo predecessore. La variazione della geometria dei

meritatamente il successore del Mentor 3. Sebbene il

cordini lo ha reso un vero tre linee. Sono stati progettati

design del Mentor 4 sia cambiato molto, volano quasi

cassoni con dimensioni diverse, ‘Smart Cells’, per

allo stesso modo. L’incremento della velocità di trim e

contrastare la variazione della distribuzione dei carichi

dell’efficienza del pilotaggio danno un’impressione

nella vela. Le grinze sono state diminuite, attraverso una

positiva. Il pilotaggio è leggermente più sensibile ed

serie di processi costruttivi, come la tensione del filo di

accurato. Allo stesso modo del suo predecessore, il

cucitura, le stecche e la sagomatua 3D. Il nuovo progetto

Mentor 4 richiede un pilota che vola regolarmente,

è stato adattato alla posizione ideale delle cuciture per la

poichè potrebbe essere necessario un pilotaggio attivo.

sagomatura 3D, e non il contrario. Questo ha richiesto

Senza dar peso a quello che dice la gente, riguardo il suo

l’adozione di materiali diversi tra l’intradosso e

design semplice, ritengo che il Mentor, giunto alla sua

l’estradosso. Il ridisegnato Air Scoop è una reminescenza

quarta edizione, abbia raggiunto il massimo splendore.

senza la tendenza a superare il pilota. In volo si percepisce un confort immediato, tipico dei Mentor, che trasmette fiducia, senza lasciare dubbi sull’efficienza

Note del costruttore: “Il Mentor 4 offre tutto quello che un ambizioso pilota di cross-country desidera: prestazioni impressionanti abbinate ad un altro grado di sicurezza passiva.” Taglie (m2): 18 (XXS), 20 (XS), 22 (S), 24 (M), 26 (L) Peso al decollo (kg): 60-80, 70-90, 80-100, 90-110, 100-130 Cassoni: 55

Allungamento: 5.43 Peso (kg): 4.7-5.9

Omologazione: EN B www.nova-wings.com

LA STORIA DELLA FAMIGLIA Il Mentor 4 sembra sia alle calcagna del Mentor 3, infatti ci sono solo due anni di differenza – il Mentor 3 è stato presentato nel febbraio 2013. Le sensazioni sono le stesse, ma le prestazioni sono migliori. Foto: Norbert Aprissnig qDETTAGLI L’ Air scoop nose di Nova Punto d’attacco del cordino

del tradizionale sharknose. Come il suo predecessore, il Mentor 4 si gonfia gradualmente e in modo rassicurante,

SPECIFICHE DEL COSTRUTTORE

Franz Altmann è il direttore della rivista Thermik

La vela ha quattro cassoni in più rispetto al suo predecessore ed è rastremata verso le estremità

NOVA MENTOR 4 CROSS COUNTRY 159

121


RECENSIONI

MAC PARA CHARGER

Jeff Goin prova il nuovo Charger, una vela full reflex, ideale per piloti novelli

I

l nuovo Charger, con le sue straordinarie

e virate con lo stabilo. Con un peso complessivo al

prestazioni, è entrato a far parte della gamma

decollo di appena poco sopra i 95 kg ed un carico

di prodotti Mac Para. Nel mondo dei sogni dei piloti

alare di circa 4.5kg/m², ero un po’ troppo carico, se

vi è spesso il desiderio di andare più veloci, ma con

paragonato al peso in volo della maggior parte dei

la sicurezza di una vela reflex e la facilità di gestione

piloti. La vela possiede tutti i moderni sistemi che

a terra di una vela da principiante. E’ un sogno meno

favoriscono l’efficienza ed il gonfiaggio. Non che i

frequente per quei piloti che vogliono iniziare a fare

Mac Para abbiano veramente bisogno di tutti questi

le gare.

accorgimenti, ma piccole migliorie sono sempre

Io e Tim Kaiser abbiamo volato la taglia 21m², con

gradite. Avere le stecche sul bordo d’attacco non

 ALLA CARICA ‘‘Il pilotaggio è confortevolmente reattivo, leggero e divertente.’ Foto: Mac Para

un Top 80 Miniplane, e con calma di vento. Il vento

significa che non si possano piegare. Potete ripiegare

tiepido che soffiava durante il giorno aveva lasciato il

la vela come sempre, ma non usatela come sedia.

posto ad una tranquilla calma di vento al tramonto,

Alcune persone la piegano a concertina per evitare di

uIN CONTROLLO La corda alare della vela è come quella di una vela scuola , ma ha ottime prestazioni ed è divertente. Ideale per coloro che vogliono entrare nel mondo delle reflex. Foto: Mac Para

regalandoci l’opportunità di testare la vela con venti di

stortare le stecche.

diversa intensità. Non essendo un fan dell’acrobazia,

122

non c’era nulla di meglio da fare che qualche moderato wingover, volo lento, piccole spirali, trascinamento

Gonfiaggio

Decollare è stato molto facile, veramente facile. Un

dei piedi (footdrags) ed i soliti vecchi giochetti. Avevo

decollo fronte vela, con una brezza leggera, facendo solo

provato le diverse configurazioni di trim, pedalina

pochi passi indietro. Anche se si lascia che la vela arretri

CROSS COUNTRY 159 MAC PARA CHARGER


un pochino, risale bene sopra la testa dopo che si è dato un

sempre brillato nel gonfiaggio. Le sue vele infatti sono

pò di gas. I trimmer erano circa a tre cm da tutto chiuso.

molto aprezzate dai piloti che decollano dal piano, dalla

Camminare all’indietro non è una tecnica che consiglierei.

sabbia o in assenza di vento. Tutti noi adoriamo vele che sia

Il decollo frontale è più sensato, ma volevamo vedere

alzano bene mentre stiamo accelerando sulla sabbia soffice

il comportamento della vela. Impeccabile. Molte vele

e superfine, endemica di alcune delle spiaggie migliori del

decollano in questo modo, ma quelle che si gonfiano più

pianeta. Non si può avere una vela floscia sopra la testa

facilmente, tollerano meglio la mancanza di sensibilità.

quando si corre su quella sabbia. La capacità di gonfiarsi

Generalmente non è possibile controllarle stando fermi,

è importante anche per piloti di montagna, ma in modo

quindi è meglio fare un decollo frontale. Mac Para ha

diverso. Vele che si gonfiano bene in aria calma, tendono a

DETTAGLI Rinforzi in Nylon (stecche) sul bordo d’attacco Maniglie dei freni regolabili con un secondo anello, in modo da ottenere la misura che più si adatta a voi Configurazione degli elevatori, inclusi i trim, il sistema di accelerazione e di virata con gli stabilo

MAC PARA CHARGER CROSS COUNTRY 159

123


RECENSIONI

DETTAGLI Molto facile in decollo,ampia gamma di velocità in volo, molte e recenti innovazioni tecnologiche. La vela soddisfa coloro ai quali è destinata., coloro che cercano i benefici delle reflex senza performance esagerate. Tim Kaiser in volo durante i test in Florida. Foto: Jeff Goin

passare avanti e a chiudersi con vento forte in montagna.

ancora sotto tono rispetto ad altri modelli, comunque

Una tecnica adeguata può certamente sopperire al

leggera,rassicuranta, sicura e divertente. Tutti i piloti

problema, ma è qualcosa di cui bisogna essere consapevoli.

che tollerano maggiori velocità in fase di decollo e

Il rovescio della medaglia del gonfiaggio facile.

atterraggio ne apprezzeranno il feeling.

Controllo a terra

sono ben posizionate e possono essere afferrate

Vi piacerà molto la facilità di controllo a terra. Con la

facilmente, ma, in genere, risulta più istintivo prendere

sua corda alare da vela per principianti, profilo spesso

il cordino dello stabilo stesso. Le maniglie sono utili

davanti e dietro, risulta indulgente per chi ha la mano

durante gli spostamenti, dal momento che sono

pesante. Se cade su un lato durante il gonfiaggio, sarete

posizionate in basso, in una posizione più comoda per

sicuramente in grado di risistemarla e riportarla in asse.

le mani. Vanno bene anche per andare in giro veloci

Saperla controllare risulta molto utile quando si decolla

con fuori i trim o con l’acceleratore, ma funzionano

in piccoli spazi dove non c’è la possibilità di spostarsi

altrettanto bene anche con i trim in posizione lenta.

lateralmente. Modelli con un maggior allungamento

In turbolenza molti piloti preferiscono tirare i trim,

tendono a stallare le estremità prima che venga impartito

mentre altri preferiscono rilasciarli e lasciare che

il giusto comando.

il profilo reflex faccia il suo lavoro. In questo caso

Maneggevolezza in volo

124

Le maniglie per virare con gli stabilo (Tip-steering)

utilizzate le maniglie degli stabilo per virare, ma seguite le istruzioni del manuale d’uso. Le maniglie dei

Non ho avuto sorprese, considerato il mio elevato

freni hanno un secondo anello regolabile che consente

carico alare. Il pilotaggio è stato molto attivo. Un po’

di ottenere la misura desiderata. Utile, ma state attenti

CROSS COUNTRY 159 MAC PARA CHARGER


che non finisca nella gabbia. Dei magneti rivestiti

efficienza potrete stallare con eleganza. Durante quasi

di tessuto ( la polvere di ferro non è un problema)

tutti i miei atterraggi, sono atterraro a motore spento e

consentono di attaccare le maniglie agli elevatori.

mi sono divertito un sacco a sfiorare il terreno, mentre

L’unico neo è che si attaccano nei posti piu disparati.

riducevo l’energia incrementando la frenata. Ho

Le maniglie degli stabilo sono state sapientemente

affondato i freni per vedere fino a che punto potevo

progettate con due modi di bloccaggio: il metodo

rallentare la vela. Le estremità non hanno mostrato

tradizionale, con l’automatico, e quello con il magnete

nessuna tendenza ad arretrare. E’ sempre utile

ricoperto di tessuto. Scegliete voi. Se preferite virare

sapere come si comporta una vela, ma per fare altri

con il cordino dello stabilo, lasciateli attaccati, così

esperimenti, avrei dovuto parteciapre ad un corso SIV.

non vi saranno d’intralcio. Non ho notato oscillazioni sinistra-destra. E questo è un buon segno, perchè le vele molto cariche hanno solitamente la tendenza ad oscillare. La cosa comunque non mi preoccupa molto, perchè le correzioni da apportare sono minime e tenendo il cordino si possono facilmente eseguire.

Velocità

Non ho fatto una prova di velocita, ma a giudicare

dalla corsa per decollare, deve essere abbastanza veloce per la sua misura. Non è la vela più veloce, ma sicuramente non si rimarrà dietro al gruppo. Come sempre, non vanno usati i freni principali quando si è a tutta velocità. La virata con gli stabilo è efficace, le estremità sono ferme e non tendono a chiudersi o a sbatacchiare. Per quanto riguarda la corsa per decollare, allacciatevi bene le stringhe delle scarpe; è veloce e una leggera trazione sui freni vi aiuterà a sollevarvi. Se non volate carichi, come me, la velocità extra sara meno marcata. L’atterraggio sara ovviamente abbastanza veloce. Grazie all’elevata

Considerazioni finali

I piloti che sono alla ricerca di una maggior velocità o vogliono conoscere la tecnologia reflex, apprezzeranno sicuramente questa vela. Anche se non faranno mai delle gare, grazie a questa vela avranno modo di capire cosa significa volare vele con maggiori prestazioni. Se molto caricata, come del resto tutte le vele, non è la scelta ideale come prima vela, ma questa è una questione che risolveranno gli acquirenti con i loro istruttori. Per coloro che desiderano passare alla tecnologia reflex, senza tutte quelle stranezze che hanno alcune vele da gara tirate, il Charger è perfetto. Rispettatelo, specialmente durante il periodo della luna di miele, e molto probabilmente godrete di una felice e duratura relazione.

SPECIFICHE DEL COSTRUTTORE Note di Mac Para: “Una vela

totalmente reflex per paramotore … la vela da paramotore più facile da usare, sia a terra che in cielo.” Taglie (m2): 20, 23, 25, 28, 31

Peso in decollo (kg) volo singolo: 60-75, 70-85, 75-95, 90-110, 105-135 Peso in decollo (kg) paramotore: 77-115, 93-120, 100-127, 113-160, 140-190 Cassoni: 46

Allungamento: 5.14 Peso (kg): 5.3-6

Omologazione: EN B in attesa (con i trim chiusi come le vele standard da paramotore). Omologazione DGAC in corso. www.macpara.com


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