Rivista semestrale - Anno I - maggio 2013
Rivista
dell’Associazione Cuochi Trentini
La forza della cucina trentina Intervista A PAOLO MARCHI, fondatore di “IDENTITÀ GOLOSE”, il congresso internazionale di cucina
Campioni d’Italia di Pasticceria SIGEP Giovani
False recensioni sul web, l’imbroglio continua
Sommario L’INTERVISTA
2
Intervista all’Assessore all’Agricoltura, Foreste, Turismo e Promozione della Provincia autonoma di Trento Tiziano Mellarini VITA ASSOCIATIVA
5
Al fianco di importanti iniziative sul territorio
8
Campioni d’Italia
9
Giovani Leve con le idee chiare
11
Lady Chef: Forza ragazze, c’è bisogno di voi
12
Dolce Arte Bianca: Il fritto, la cottura che piace a tutti
17
Dolce Arte Bianca: La lievitazione, una procedura che fa la differenza IL PERSONAGGIO
20
Paolo Marchi CUOCHI SUL TERRITORIO
24
La Val Rendena
27
Nasce il marchio Ecoristorazione Trentino
28
Associazione Cuochi Bresciani L’ospite
30
Biasetto, Maestri di pasticceria Il punto di vista
32
False recensioni sul web, l’imbroglio continua. Formazione
34
I.F.P. Alberghiero di Rovereto e Levico
35
CFP Enaip Tesero Il parere dell’esperto
36
Giorgio Nardelli Proprietario: Associazione Cuochi Trentini Via dei Legionari Cecoslovacchi, 32 - Arco di Trento Tel. 346 3053028 info@assocuochitrentini.it www.assocuochitrentini.it
LA Mostra
38
“Progetto cibo – La forma del gusto” in mostra al Mart
Direttore responsabile: Marina Patil Redazione: Associazione Cuochi Trentini
Prodotto del territorio
Editore: Associazione Cuochi Trentini
39
Grafica: Prima, Ag. di pubblicità - Trento
Piccoli frutti Sant’Orsola
Stampa: Litotipografia Alcione Registrazione Tribunale di Trento n. 12 - 1 maggio 2013
RICETTE DELL’ASSOCIAZIONE
41
Ricette di Primavera
editoriale
Facciamo sentire la nostra voce! Sono per me importanti segnali di fi-
cuochi e di far conoscere l’impegno
ducia e di stima che mi invitano ad
che noi spendiamo per la valorizza-
andare avanti con un entusiasmo rin-
zione del patrimonio gastronomico
novato. Il merito va comunque ai tan-
trentino. Un significativo tributo che
ti colleghi che durante l’anno hanno
portiamo allo sviluppo turistico ed
dedicato parte del loro tempo per
economico della nostra provincia.
contribuire a creare uno spirito unita-
A tutti voi, rivolgo un appello: tenia-
rio tra le berrette bianche in modo da
mo duro, il momento non è dei mi-
valorizzare al meglio la cultura della
gliori, ma rimanendo uniti possiamo
nostra tavola.
superarlo. Possiamo far sentire la
Non minore, inoltre, il merito di altri
nostra voce affinché le nostre Istitu-
colleghi che, con grande professio-
zioni, come avviene nei confronti di
nalità e competenza, hanno collabo-
altre Associazioni onlus, individuino
rato per la promozione della figura
il modo di destinarci una sede. Diven-
professionale del cuoco e della cu-
ta sempre più complicato trovare lo-
Cari associati,
cina trentina attraverso la partecipa-
cali dove poter riunire i cuochi della
anzitutto do il benvenuto
zione a manifestazioni organizzate
provincia per favorire lo scambio di
ai colleghi che nel corso
sul territorio provinciale. Uno sforzo
esperienze professionali, dove offrire
che è stato apprezzato in questo pe-
ai nostri soci incontri di formazione
riodo di crisi dove gli associati han-
sulle nuove tecniche della ristorazio-
no più bisogno di sentirsi appoggiati,
ne, dove poter trasmettere ai giovani
come dimostra la partecipazione più
cuochi i principi per valorizzare una
massiccia ai vari incontri di forma-
professione che trova sempre più
zione ed informazione che sono stati
consenso nella società.
organizzati.
Nell’attesa che tale miracolo si com-
Un impegno, il nostro, che dopo tan-
pia non staremo con le mani in mano.
ti anni è stato riconosciuto anche da
Continueremo invece, con le nostre
parte dei vertici istituzionali provin-
forze, nella programmazione di quel-
ciali a dimostrazione ulteriore che
le attività che durante l’anno ci ve-
il lavoro, soprattutto se è un buon
dono impegnati su più fronti e che ci
lavoro, paga sempre. L’apertura ver-
regalano tante soddisfazioni. L’attivi-
so la nostra associazione giunge da
tà associativa richiede però sempre
parte dell’Assessorato all’ Agricoltura,
nuove energie e disponibilità. Invito
Foreste, Turismo e Promozione della
e ringrazio sin d’ora gli associati che
Provincia Autonoma di Trento, che
vorranno integrarsi e partecipare at-
intende contribuire in parte alla re-
tivamente alle iniziative cui aderirà
alizzazione di un Concorso culinario
l’associazione. Insieme diventiamo
di livello nazionale da svolgersi nel
grandi!
dell’anno passato, e ancora in questi giorni, entrano a fare parte della nostra associazione.
prossimo mese di gennaio. Sarà un importante evento che permetterà di evidenziare l’attività meritoria dei
Il Presidente Stefano Goller
1
L’INTERVISTA
Voi cuochi siete un amplificatore per divulgare i gusti e le tradizioni gastronomiche trentine Da Presidente dell’Associazione Cuo-
Assessore può farci un breve bilan-
Che monito o che encomio si sente
chi accolgo con piacere il ricono-
cio dopo anni spesi a promuovere
di rivolgere agli attori del comparto
scimento di tale impegno ricevuto
normative ed iniziative di vario ge-
produttivo?
dall’Assessore all’ Agricoltura, Fore-
nere per l’affermazione ed il ricono-
ste, Turismo e Promozione della pro-
scimento dei prodotti trentini?
vincia Autonoma di Trento, Tiziano
Più che un monito vorrei fare un incoraggiamento a proseguire sulla
Mellarini, che sostiene la nostra As-
Sono convinto che un completo ri-
strada del perseguimento della qua-
sociazione nell’organizzazione di un
conoscimento e una piena valoriz-
lità, del legame delle produzioni con
importante Concorso Culinario da
zazione dei prodotti trentini passino
il territorio e con la montagna, della
svolgersi il prossimo anno in occa-
necessariamente attraverso la con-
sempre maggiore integrazione con il
vinzione e la condivisione dei nostri
settore turistico mediante lo strumen-
sione di Expo Riva Hotel, la fiera alberghiera e della ristorazione di Riva del Garda. Da tempo l’Associazione Cuochi Trentini si adopera per la qualificazione della professione con l’obiettivo ben definito di far conoscere le tradizioni e le eccellenze di questo straordinario territorio, sia ai suoi abitanti che al di fuori dei suoi confini. Per una Provincia come la nostra significa riuscire a portare un importante con-
produttori, dei nostri ristoratori e dei nostri cittadini. È prima di tutto un fattore culturale, dunque è impensabile che possa esprimersi appieno in un periodo di tempo limitato. Debbo però dire che in questi anni abbiamo lavorato con costanza alla promozione delle nostre produzioni e stiamo riscontrando dei buoni risultati e una valorizzazione complessiva più ra-
to degli agriturismi. Infine un auspicio che continuino ad aver fiducia nelle potenzialità della terra e che sappiano trasferire questa fiducia ai giovani. E a quelli del sistema dell’ospitalità? Agli amici ristoratori e albergatori rinnovo continuamente l’invito ad appoggiare maggiormente i nostri
tributo a favore di un’ offerta turisti-
dicata rispetto a qualche tempo fa.
ca ancora più di qualità. Ciò sottin-
Certo l’impegno in questa direzione
prodotti trentini. Non possiamo cer-
tende l’impegno, da parte dei nostri
resta costante, perché vi sono anco-
to obbligarli per legge a farlo, come
associati e dei colleghi, dell’utilizzo
ra tanti piccoli passi da fare. In que-
spesso si sente dire in giro, si tratta di
nelle loro cucine dei prodotti tipici
sto senso, il marchio “Qualità Tren-
passaggi tecnicamente non fattibili.
trentini e della loro valorizzazione in
tino” che la Provincia ha promosso
Però sarebbe bello che guardassero
tutte le iniziative di settore nazionali
e lanciato nel 2012 può giocare un
con ancora maggiore fiducia ai no-
ed internazionali alle quali parteci-
ruolo determinante per fare un salto
stri prodotti, ai nostri vini e alle nostre
pano nel corso dell’anno.
decisivo.
produzioni alimentari, senza ovvia-
2
agricoltori e allevatori preferendo
L’INTERVISTA
Archivio Trentino Sviluppo, ph. A. Dalpez
mente dimenticare che vi sono co-
Sarò lieto di partecipare se impegni
dovunque vi porti la vostra attività
munque molti addetti alla ristorazio-
istituzionali me lo permetteranno. Al
professionale possiate portare ed
ne che quotidianamente valorizzano
di là della mia presenza o meno, però,
esprimere un po’ del territorio tren-
prodotti trentini e a loro va il nostro
mi piace dire che questo Concorso
tino attraverso i prodotti di questa
ringraziamento.
culinario può davvero rappresentare
terra.
una chiave importante per la promoDal prossimo gennaio anche il Trentino avrà un Concorso Culinario di livello nazionale, un appuntamento professionale di rilievo che permetterà di far conoscere competenze professionali di grande livello con gran-
zione della nostra cucina e di conse-
E l’Assessore Mellarini come se la
guenza dei prodotti trentini. Per que-
cava in cucina?
sto faccio un plauso agli organizzatori e a tutti i cuochi, che con il proprio
È un mondo che mi affascina e am-
impegno e la propria professionalità
miro molto la creatività dei tanti che
si fanno ambasciatori della trentinità.
portano anche il Trentino e le sue potenzialità in contesti importanti. Per
de visibilità per le nostre produzioni
Quali suggerimenti si sente di dare a
quanto mi riguarda, devo ammettere
tipiche. La ringraziamo per avere
noi cuochi?
che in cucina non me la cavo tanto
destinato un contributo per l’organiz-
bene, forse per avere la fortuna di
zazione. Sarà a fianco delle nostre
Non mi permetto certo di dare con-
avere in casa una cuoca con grande
squadre o magari in Giuria?
sigli, solo un auspicio, semmai. Che
passione e abilità….
3
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VITA ASSOCIATIVA
Al fianco di importanti iniziative sul territorio I mesi autunnali
Non sono state poche le iniziative
talità del Gruppo Formaggi Trentini
ed invernali 2012,
portate a compimento nei mesi scor-
abbiamo preparato alcuni piatti poi
da poco stanno lasciando
si che ci hanno visti impegnati nella
messi in vendita al pubblico. Il rica-
promozione e nella valorizzazione
vto è stato poi devoluto in beneficen-
della nostra professione e del prodot-
za. Tra questi: l’orzotto mantecato al
to tipico trentino.
Trentingrana con cialda croccante
E a tutti i colleghi va il mio particolare
e fonduta al Casolet; le mezzelune
ringraziamento per la preziosa colla-
caserecce ripiene con formaggi di
borazione, senza la quale, verreb-
malga; le mele golden con fonduta
e manifestazioni nelle
bero meno le tante presenze che, al
al Trentingrana; spuma di formaggio
quali la collaborazione
contrario, riusciamo a garantire sem-
con pane alle mele; Kaisersmarren
pre numerose nel corso dell’anno.
con confettura di mirtilli Sant’Orsola
Trentini risulta sempre
Siamo partiti il 2 settembre con l’im-
e gelato artigianale al fior di latte.
molto apprezzata.
portante evento della 17^ “Magna-
Protagonisti dei piatti sono state due
longa dell’Alta Vallagarina”, nel
novità assolute realizzate per l’occa-
quale dalla mattina alla sera siamo
sione dall’Istituto di Formazione Arte
stati
preparazione
Bianca di Rovereto: i biscotti salati
del menù che è stato suddiviso nel-
al Trentingrana e i biscotti dolci alla
il posto alla bella stagione che porta un fiorire di occasioni per essere presenti ed attivi sul territorio nel contesto di eventi
dell’Associazione Cuochi
coinvolti
nella
le 10 tappe del percorso. Si è partiti
Mortandela nonesa. Allo stand sono
dal caffè d’orzo con torta di fregoloti;
state ammirate le sculture vegetali re-
succo di sambuca con Trentingrana
alizzate da Rina Alberti e da Angelo
croccante; carpaccio di carne sa-
Civettini.
lada, cappuccio della Val di Gresta marinato con cumino e olio extravergine del Garda con pane delle Dolomiti; orzotto perlato mantecato con funghi del sottobosco e speck; sorbetto alla mela verde; guancetta di manzo brasata al Marzemino con polenta; formaggio dei caseifici trentini con pane alle pere e gelatina alla grappa o miele trentino; crema delicata all’uva con ribes Sant’Orsola
L’anno 2012 ci ha visti collaborare
e noci pralinate; e per finire, fortaia
con l’evento “Grand Prix della Mon-
all’uvetta con confettura di mirtilli
tagna Garda Trentino” organizzata
neri e gelato artigianale al fior di lat-
da Ugo Bike. Due tappe a giugno e
te trentino.
due a settembre, nelle quali abbia-
A metà ottobre, per due giornate, su
mo preparato dei piatti realizzati con
invito della “Strada della mela e dei
i prodotti messi a disposizione di im-
sapori delle Valli di Non e Sole” sia-
portanti produttori della zona dell’Al-
mo stati presenti con uno stand alla
to Garda. Un evento che è nato con lo
manifestazione “Pomaria” di Casez.
scopo di unire e valorizzare lo sport
Grazie alla collaborazione e all’ospi-
con le bellezze naturali e le ricchezze
5
VITA ASSOCIATIVA
agricole del territorio. Si è svolta invece alla fine di ottobre la pedalata cicloturistica con bici d’epoca “Eroica” nella quale abbiamo gestito la pausa ristoro presso l’Agraria di Riva. Gli atleti, ospitati nella zona del frantoio, hanno potuto degustare preparazioni realizzate con la collaborazione di alcuni produttori trentini con la polenta di Mais Spin, trote e salmerini, carne salada e fagioli della Macelleria Bertoldi, formaggi dell’Azienda Agricola Fontanel, biscottini di mais del Molino Pellegrini, mele La Trentina, l’olio extravergine d’oliva e i vini dell’Agraria. promozione della qualità e della cul-
basi della pasticceria e i primi piatti,
Il 21 ottobre la sede di Agraria di Riva
tura del mangiar bene e sano.
Tapas e Finger Food, Pani da ristora-
del Garda ha accolto quaranta Mae-
La visita è stata occasione di con-
zione. Tutte le giornate hanno visto la
stri di Cucina ed Executive Chef pro-
fronto, conoscenza, degustazioni ed
partecipazione di molti colleghi che
venienti da tutta Italia in occasione
approfondimenti su materie prime di
oltre ad acquisire nuove conoscenze
dell’Assemblea Nazionale dell’ Or-
altissimo livello come quelle messe
hanno sfruttato l’occasione per con-
dine dei Maestri di cucina ed Execu-
a disposizione dal punto vendita di
frontarsi con altri professionisti.
tive Chef che si è svolta nella località
Agraria, specializzato nella produzio-
A metà novembre, come consuetu-
lacustre.
ne e vendita delle eccellenze locali
dine, abbiamo organizzato una spe-
Erano presenti tra gli altri Paolo Cal-
dell’Alto Garda.
dizione di 40 associati alla 21esima
Italiana Cuochi che conta oltre 20.000
Novembre 2012 è stato invece un
dove non sono mancate l’esposizio-
associati in Italia ed all’estero, Gior-
mese dedicato alla formazione. Sono
ne di grandi vini, le degustazioni e le
gio Nardelli, Rettore dell’Ordine dei
stati cinque i corsi organizzati e che
performance di affermati chef.
Maestri di cucina ed Executive Chef
si sono conclusi il primo dicembre.
A fine gennaio di quest’anno abbia-
e Fabio Tacchella, team manager
Gli argomenti trattati sono stati vari:
mo rinnovato la nostra partecipazione
della Nazionale Italiana Cuochi, da
Dolci rivisitati trentini, Dessert innova-
ad Expo Riva Hotel, la manifestazione
sempre impegnati nella diffusione e
tivi al piatto,Cucina senza glutine: le
trentina dedicata al settore alberghie-
dana, Presidente della Federazione
edizione del Merano Wine Festival,
In agenda nei prossimi mesi 2013 Con il Direttivo dell’Associa-
ZZ Giugno:
zione si stanno pianificando
Garda Trentino:
la modalità degli interventi e
Grand Prix della Montagna 2013
l’organizzazione di iniziative
Valsugana:
dei prossimi mesi. Sono già in
2^ Festa di Primavera
programma le seguenti colla-
dell’Associazione Cuochi Trentini
borazioni e presenze:
ZZ Ottobre: Val di Non: Pomaria Matera: 27° Congresso Nazionale della Federazione Italiana Cuochi - FIC ZZ Novembre: Sul terriorio: Assemblea dei soci con pranzo Sul terriorio: Corsi professionali di cucina Merano: Merano Wine Festival
6
VITA ASSOCIATIVA
ro e ristorativo. In uno stand di rappresentanza, all’ingresso della fiera, abbiamo salutato molti amici, colleghi, simpatizzanti e alcuni dei partner dell’Associazione presenti in fiera, la cui collaborazione risulta sempre determinante per l’attività svolta dall’Associazione nel corso dell’anno. Risale invece al primo marzo, al Castello del Buonconsiglio, l’ultima collaborazione spesa in favore dell’Associazione Nazionale Volontari Lotta Contro i Tumori per un rinfresco offerto ai partecipanti in occasione dei loro vent’anni a Trento.
2° FESTA DI PRIMAVERA ….una giornata per conoscerci e per stare insieme
Domenica 2 giugno 2013 - Chalet Panarotta Cari colleghi, amici e loro famiglie, dopo la bella esperienza dello scorso anno in Val di Fassa, la prima domenica del prossimo mese di giugno ci vedrà di nuovo tutti insieme in Valsugana e, precisamente, sulla Panorotta, nello splendido scenario della catena del Lagorai. Ci ospiterà l’omonimo Chalet Panarotta, dove pranzeremo e ci intratterremo in compagnia di buona musica fino alla sera.
Vi aspetto numerosi ! Info e prenotazioni: 346 3053028 / info@assocuochitrentini.it
7
VITA ASSOCIATIVA
Campioni d’Italia Ennesima vittoria al SIGEP
Il 34° Salone Internazionale di Gelate-
la passione, l’energia e l’ ammirazione
di Rimini per gli allievi
ria Pasticceria e Panificazione, che si
che hanno manifestato per tutto ciò
del 4° anno di Arte Bianca
è svolto dal 19 al 23 gennaio 2013 a Ri-
che li circondava. I ragazzi, prosegue,
Pasticceria dell‘I.F.P.A.
mini, ha coronato l’I.F.P.A. di Rovereto a
hanno potuto ascoltare ed incontrare
di Rovereto
“Campioni d’Italia di Pasticceria SIGEP
grandi maestri, vivere nel backstage
Giovani”. Il 23 gennaio scorso, dieci
del concorso e dimostrare il meglio
Istituti Alberghieri e/o professionali di
delle proprie capacità come frutto del
tutta Italia sono stati in competizio-
loro impegno.
ne per giudicarsi l’ambito titolo e per
Gli allievi hanno ricevuto come primo
confrontarsi sulle valenze didattiche
premio anche tre giorni di formazio-
formative.
ne presso la Castalimenti di Brescia,
La partecipazione del team di Ro-
la possibilità di partecipare ad un in-
vereto del IV° anno di Arte Bianca e
contro formativo in settembre con le
Pasticceria era capitanato da: Cuel
migliori squadre italiane che hanno
Christian, Linardi Arianna, Hu Paolo,
partecipato ai vari concorsi nazionali
Dupkarova Jovanna, con i loro docenti
ed internazionali nell’anno 2013, al-
Bertini Eliseo e Baldo Valentino. Impor-
cuni libri del settore scritti dai migliori
tante la presenza degli altri allievi del
Maestri del momento ed un set di abbi-
quarto anno che con il loro supporto di
gliamento professionale.
“ultrà” hanno incoraggiato abbondan-
Il raggiungimento di questo impor-
temente il team roveretano.
tante traguardo è merito anche dello
Oltre al trofeo, al capitano della squa-
sforzo degli sponsor, senza il cui con-
dra, è stato assegnato un premio indi-
tributo non sarebbe stato possibile al-
viduale per le capacità organizzative,
lenarsi e partecipare: Lions Club Fortu-
sempre conferito nelle mani di Cuel
nato Depero di Rovereto, Associazione
Christian.
Cuochi Trentini, Associazione Panifica-
Il tema del Concorso “la tradizione in-
tori Trentini. Merito va poi ai docenti ed
contra l’innovazione…” era improntato
ai dirigenti scolastici che, malgrado
sulla realizzazione di 60 pezzi di mi-
le difficoltà organizzative e le scarse
gnon suddivisi in 6 tipologie con tec-
risorse economiche, continuano a tra-
niche e sapori innovativi da portare a
smettere ai ragazzi la passione per la
termine in quattro ore.
pasticceria, panificazione e cucina,
L’ entusiasmo e la vivacità dei giovani
una professione che garantisce lavo-
allievi è stata da subito tangibile, ricor-
ro, impegno e soddisfazione.
da il docente Eliseo Bertini, come pure
I ragazzi che sognano di diventare pasticceri, chef, panificatori, hanno quell’entusiasmo tipico dell’età che è giusto liberino prima di intraprendere la professione che hanno scelto e che presto sarà parte della loro vita. Ben vengano, quindi, le belle iniziative, come questa, che porta nuovi stimoli e nuove energie.
8
VITA ASSOCIATIVA
Giovani leve con le idee chiare “Il nostro è un lavoro vivo, che ci permette di raggiungere dei buoni risultati solamente se crediamo davvero in quello che facciamo, se riusciamo a capire che i fattori che possono influenzare una tecnica o un ingrediente sono infiniti e se prestiamo la massima attenzione anche alle cose più scontate”.
a me fare la regia. Era un mio desiderio
incontri promossi dall’associazione. È
capire e toccare con mano la cucina
sicuramente un bell’ambiente, positivo,
professionale, anche per imparare a
un sostegno a chi fa la professione.
comunicare e a costruire qualcosa.
Cosa ti da maggiormente la carica nel
Alla fine di questo anno scolastico pro-
tuo lavoro?
seguirò gli studi e farò il 5° anno per la
La carica e l’ispirazione mi vengono
maturità. Dei circa venti compagni di
mentre assaggio i vari prodotti o veri-
scuola non so quanti di loro prosegui-
fico come assemblarli nelle prepara-
ranno gli studi e quanti andranno a
zioni e ovviamente dalla soddisfazione
lavorare. Per molti di noi non è molto
che ricevo per la buona riuscita di un
chiaro cosa significhi effettivamente
piatto.
volgere la professione. Cosa ti piace di più cucinare? Cosa significa per te poter fare questo
I primi piatti, le paste, dove posso uti-
mestiere?
lizzare il pomodoro e i tanti prodotti
Significa riuscire a capire e a conosce-
della cucina italiana, quelli che poi ci
re i prodotti per poi poterli valorizzare
distinguono nel mondo. Con i miei ami-
al meglio. Per noi cuochi la cucina è
ci spesso proviamo e sperimentiamo
artigianato, che richiede tempo, ma-
nuovi piatti e ne escono anche degli
nualità, competenza e che può essere
eccellenti.
definita una forma d’arte nelle sue più alte declinazioni. Per me è importante
I vostri insegnanti lamentano che molti
arrivare a creare un piatto che possa
degli studenti abbandonano la scuola
risvegliare i sensi e regalare emozioni
dopo i primi anni per i tanti sacrifici che
sia per me stesso che i piatti li creo, sia
la professione richiede. Tu come riesci
per chi li degusta.
ad organizzarti?
senza nascondere una punta
Che progetti hai per il futuro?
scurare il rapporto con gli amici. Il sa-
d’invidia, siamo certi che mante-
Prima di tutto studiare, poiché credo
crificio viene meno e i ha l’opportunità
nendo lo spirito che oggi i ritrova-
che la parte pratica del nostro lavoro
di lavorare in un ambiente sereno nel
no raccoglieranno domani mol-
si fondi su un solido studio. Poi mi pia-
quale il tuo lavoro e il tuo impegno ven-
te soddisfazioni. Sebastiano sta
cerebbe riuscire a viaggiare, fare espe-
gono valorizzati.
frequentando l’ultimo anno del
rienze in giro per arrivare a creare un
Centro Professionale Alberghiero
mio tipo di cucina e trasmetterla ai miei
Quali sono le tue ultime esperienze pro-
clienti.
fessionali extra-scolastiche?
Sebastiano Cont, classe 1995 è una “Giovane leva” dell’associazione e noi, più “vecchietti”,
di Levico, che da pochi anni è diventato il Ristorante didattico della cucina dell’albergo Villa Flora di Roncegno.
Dormendo poco e cercando di non tra-
L’estate scorsa ho avuto la fortuna di Cosa significa per te fare parte dell’As-
lavorare a fianco dello chef Alfio Ghez-
sociazione Cuochi?
zi con il quale ho potuto partecipare
Faccio parte delle giovani leve. Inizial-
al Boucuse D’Or di Lione. Anche e non
mente il mio contributo e coinvolgi-
abbiamo ottenuto buoni risultati, per
mento è stato molto più attivo nel senso
me è tata un’esperienza interessante
Perché hai scelto di frequentare la
che ho partecipato a molte uscite fatte
nella quale ho conosciuto molta gente
scuola alberghiera e cosa farai dopo
dall’Associazione e mi sono impegna-
e dove Alfio mi ha insegnato a gestire
l’esame?
to nel tesseramento a scuola. Il quarto
le emozioni. La nota negativa in tutto
Sono sempre stato attratto dalla cuci-
anno non mi lascia più tempo, e sono
questo è l’aver realizzato quanto poco
na, in casa mia sono tutti molto bravi a
molto dispiaciuto poiché è molto im-
valore viene dato dagli italiani ai con-
cucinare e in cucina abbiamo sempre
portante avere delle occasioni di con-
corsi internazionali di cucina di un cer-
passato dei bei momenti e ciò avviene
fronto e quelle occasioni di discussio-
to livello e pensare che la nostra cucina
tuttora solo che ora tocca quasi sempre
ne propositive che emergono nei vari
è considerata tra le migliori al mondo.
9
VITA ASSOCIATIVA
Forza ragazze, c’è bisogno di voi! È l’appello che
invernali 2012 sono stati tre gli eventi
quistate le nostre Lady premiate per
Patrizia Pedrotti,
che hanno visto protagoniste le Lady
la creazione di un presepe fatto con
trentine.
due tipi diversi di Zelten e con i perso-
L’ 11 novembre, in occasione dell’even-
naggi fatti in pasta di zucchero; l’altro
to “Sfoiò, Filò, Falò” di Bosentino, il
presepe è stato interamente prodotto
Consorzio Turistico della Vigolana ha
in pasta di zucchero. Due medaglie
invitato a colloborare sette Lady, com-
d’argento le hanno invece conquista-
prese le allieve, nella preparazione di
te i Centri di Formazione Professionale
un pranzo per duecento persone. Nel
di Levico e di Rovereto per le loro cre-
menù: il rotolo soffice di patate della
azioni artistiche.
Vigolana, ripieno con ricotta primo
Febbraio è stata la volta della fiera
fiore ed erbette di campo, servite con
Rhex di Rimini. Quattro Lady profes-
fonduta al Trentingrana; la guancetta
sioniste (Franca Vera Bernardi, Patri-
di manzo brasata al Povo Rosso, ac-
zia Pedrotti, Annalisa Luterotti e Giulia
compagnata con polenta Spin e flan
Boso) e quattro allieve (Sara Dellai,
tra le fondatrici delle Lady Chef trentine, lancia nei confronti delle signore colleghe più e meno giovani.
di ortaggi; il kaiserschmarren con
Sara Andari, Lorena Campegher e Li-
mele e uvetta, accompagnato con
cia Zampedri) sono state impegnate
confettura di mirtilli e gelato artigia-
tutti i giorni della fiera in appoggio
nale al fior di latte.
al team della regione Veneto e della
A gennaio 2013, a Ceggia (VE), le Lady
regione Emilia Romagna. Nel corso
Patrizia Pedrotti e Rosy Odorizzi hanno
della fiera, il 25 febbraio, si è svolto
partecipato al 3° “Concorso di presepi
il primo memorial Bertilla Prevedel,
artistici premio Gianpaolo Cangi” re-
un concorso dedicato alla fondatrice
alizzato in collaborazione con l’Unio-
delle Lady Chef e improntato sui primi
ne Cuochi del Veneto. Da ammirare
piatti della salute. Si è classificata al 2°
le scene della Natività realizzate con
posto la nostra Franca Vera Bernardi,
prodotti alimentari da chef di fama
coordinatrice delle Lady Chef trentine,
L’invito che non mi stanco mai di ri-
internazionale e scuole alberghiere.
con la sua famosa crema “castarota”.
petere, dice Patrizia, lo rivolgo alle
Ben due medaglie d’oro le hanno con-
tante amiche cuoche affinché trovino il modo di dedicare un po’ del loro tempo per partecipare agli incontri organizzati per il gruppo nel corso dell’anno. Da Lady e da donna sono consapevole che sono molteplici gli impegni che scandiscono le nostre giornate. Tuttavia per poter crescere abbiamo bisogno di stare insieme, di conoscerci di più, di condividere idee e progetti. Mi auguro di passare un po’ di tempo con molte di voi in occasione della prossima Festa di Primavera dell’Associazione che si terrà il 2 giugno in Panarotta. Nei mesi
11
VITA ASSOCIATIVA
Il Fritto,
la cottura che piace a tutti I suggerimenti
prima di conoscere il burro e l’olio
di Eliseo Bertini,
d’oliva; veniva usato per impastare
docente di pasticceria
pane e focacce e per cuocere cavoli
ZZ timer
e verdure.
ZZ termostato per la regolazione della
e di panificazione, per un fritto a regola d’arte
ZZ finestrelle sul coperchio per vedere lo stato di cottura
temperatura degli oli Tecnologia: parliamo di friggitrici
ZZ dispositivo di controllo dell’olio elettronico o meccanico che tiene conto dei
Dai dati “IMQ notizie”, il trimestra-
numeri di frittura fatte con il medesi-
le dell’Istituto Italiano del marchio
mo olio
di qualità che si occupa dell’infor-
ZZ comandi temporizzati che prevedono
mazione sui problemi di sicurezza e
il sollevamento automatico del cestel-
certificazione, nel 1993 in Italia sono
lo. Ve ne sono alcune che prevedono lo
state prodotte più di 450.000 friggitri-
svuotamento del cestello direttamente
ci elettriche e le famiglie italiane ne posseggono ben il 21%.
in un secondo cestello sottostante ZZ indicatori di livello minimo (per preve-
L’ IMQ ha fornito alcuni consigli sull’
nire l’incendio dell’olio) e di massimo
acquisto e l’impiego delle friggitrici,
(per impedire la tracimazione o gli
poiché il loro uso scorretto può causa-
spruzzi).
re problemi di carattere igienico-sa-
Un po’ di storia La frittura è uno dei sistemi più antichi di cottura nata con la scoperta del fuoco. Nel tempo, l’uomo ha avvertito la necessità di cuocere i cibi abbinando nuove esperienze e provando diverse forme di cottura. La carne cotta sulle brace risultava più saporita e morbida. Se le carni erano grasse, il grasso che colava durante la cottura poteva venire conservato per un po’ di tempo senza alterarsi. Da qui venne l’idea di sciogliere il grasso animale ed utilizzarlo per cuocere e condire cibi, per conservare pesci, carni e diversi altri alimenti ricoprendoli di lardo fuso. Tra tutti i grassi di animale, quello di maiale è risultato subito il migliore, per sapore ed odore più gradevole, per il suo aspetto bianco, per l’abbondanza e la facilità d’estrazione. La civiltà romana faceva gran consumo di grasso di maiale molto
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nitario connessi con le modificazioni
L’ uso scorretto e la cattiva manutenzio-
chimico-fisiche ai quali gli oli vanno
ne delle friggitrici può provocare:
soggetti.
ZZ scossa o corto circuito
Di solito tutte le friggitrici sono dotate
ZZ incendio e ustioni causate dalle tem-
di resistenze elettriche, di contenitore
perature molto elevate dell’olio.
dell’olio, di un cestello per estrarre e sgocciolare i cibi cotti e di un coper-
I consigli di utilizzo prevedono:
chio.
ZZ di non gettare gli oli esausti nelle tubature per non inquinare l’ambiente,
Le ultime tecnologie hanno portato alcune modifiche: ZZ modelli automatici e semiautomatici
ma di portare i residui nelle apposite aree ecologiche ZZ di leggere attentamente le istruzioni di uso
ZZ contenitore inclinato che, assieme
ZZ di non riempire eccessivamente il ce-
ad un cestello girevole permette di
stello che può provocare un abbassa-
consumare meno olio
mento improvviso della temperatura
ZZ sistema “freddo a fondo”. L’ultimo
con un risultato di un fritto molto oleoso.
strato di olio sul fondo rimane freddo per evitare di far bruciare le par-
L’attrezzo migliore da usare è la friggitri-
ticelle di residuo che si depositano
ce elettrica con termostato sensibile al
sul fondo. Questo consente all’olio
cambio della temperatura che permette
di rimanere pulito e riutilizzabile
di ottenere un calore stabile. Le stesse
ZZ nuovi filtri per limitare gli odori o
serpentine, se posizionate bene, con-
griglie di separazione raccolta im-
sentono di avere un calore uniforme in
purità
tutta la vasca.
VITA ASSOCIATIVA
Meglio l’utilizzo di padelle di ferro
grassi vanno evitate.
Mai salare, zuccherare o speziare i
perché sono buone conduttrici di
La temperatura ideale per un buon
prodotti se risultano ancora con resi-
calore. Al contrario, le padelle in al-
fritto è tra i 170°-180°C.
dui di olio e non usare contenitori di
luminio sono porose mentre quelle di
Il superamento delle gradazioni di
metallo non idoneo come, rame, otto-
acciaio inox presentano problemi di
cottura dell’olio provocano una drasti-
ne o alluminio, che rendono più velo-
aderenza dei dolci ed il grasso bru-
ca azione a carico dei doppi legami
ce l’alterazione dell’olio di frittura.
cia facilmente.
degli acidi grassi con la formazione di
Una raccomandazione: una frittura
sostanze e di odori sgradevoli (acro-
gestita correttamente, eseguita cioè
Saper friggere pensando alla salute…
leina). L’olio inizia a fumare forman-
con oli di buona qualità è consiglia-
do una schiuma e diventa scuro. Ma
bile in qualunque dieta, purché in
Se il fritto non è una mano santa per
attenzione, questa decomposizione si
dosi moderate.
la linea, lo è di certo per il palato, una
manifesta anche quando si frigge in
bontà alla quale in pochi sanno re-
poco grasso e vi sono depositate del-
Come friggere
sistere specialmente se questo viene
le particelle estranee o dei residui di
La scelta di un alimento fritto consi-
servito caldo e croccante.
alimenti fritti in precedenza. II grasso
dera solitamente:
Quando si parla di frittura la si guar-
deve essere in quantità tale che i cibi
ZZ l’aspetto visivo, puntando ad un bel
da spesso con sospetto, poiché i cibi
possano ben galleggiare senza tocca-
colore dorato, chiaro ed appetitoso
risultano troppo grassi o unti, o perché
re il fondo. È bene continuare a tener
ZZ l’aspetto organolettico, ottenendo
la preparazione presenta il rischio di
ben girati i pezzi degli alimenti affin-
un cibo croccante oppure morbido.
venire eseguita con poca cura nella
ché possano friggere in tutta la loro
Si sconsiglia di friggere alimenti trop-
scelta degli oli e per la poca attenzio-
superficie e, in caso di residui o bricio-
po voluminosi:
ne nelle fasi di cottura.
le sul fondo, provvedere a filtrare l’olio
ZZ richiedono troppo tempo di cottura
Per la riuscita di una buona frittura
e cambiarlo se fosse esausto o brucia-
ZZ assorbono un’eccessiva quantità di
bisogna tener conto della materia
to. Oltre che lavorare in ambienti ben
grassa impiegata, che non si riferisce
areati ed aspirati, bisogna procedere
ZZ i liquidi contenuti negli alimenti si
solamente al tipo di olio utilizzato,
nel sgocciolare bene i fritti utilizzando
trasformano parzialmente in vapo-
ma anche alle precauzioni di dete-
carta assorbente, poi eventualmente
re e sulla superficie del cibo com-
rioramento che durante l’uso di questi
passarli nello zucchero e/o salarli.
paiono numerose cavità che per-
olio o grasso
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VITA ASSOCIATIVA
mettono ai grassi di infiltrarsi.
rati ed il grasso già portato a giusta
gradazione di tutti gli altri oli.
Le temperature troppo elevate:
temperatura.
ZZ fanno consumare inutili quantità di
Dopo ogni frittura si devono eliminare
stificato, conferisce croccantezza e
i pezzetti di alimenti nell’olio avendo
dona un bel colore chiaro dorato.
olio
ZZ lo strutto raffinato, deacidificato e pla-
cura di aspettare che si raffreddi.
Nonostante le opinioni contrarie, dovute
In caso di riutilizzo dell’olio dopo la
a pregiudizi o alla scarsa conoscenza
ZZ chiudono rapidamente i pori sulla
prima cottura, coprirlo bene per pro-
del prodotto, cibi cucinati o fritti con lo
superficie del prodotto rallentando
teggerlo dall’aria e dalla luce per
strutto sono più leggeri. Ma ogni meda-
la fuoriuscita di vapore dal cibo.
non favorire l’ossidazione che provo-
glia ha il suo rovescio. Infatti se lo strut-
Il liquido rimane interno e rallenta
ca difficoltà di digestione e irritazio-
to è un grasso saturo ha il vantaggio di
la cottura nel centro dell’alimento.
ne allo stomaco.
non impregnare i cibi. Grassi animali si
ZZ aumentano i costì e abbassano i valori nutrizionali del cibo
sono dimostrati assai più stabilì degli oli
Il tempo di cottura si allunga e il prodotto diventa di colore scuro ed
Parliamo di oli
vegetali alle alte temperature, ciò con-
inzuppato di grasso.
La prima domanda che viene sponta-
sente alle vivande una migliore cottura
È molto importante, prima di friggere,
nea è quale olio (o grasso) utilizzare?
e conferisce loro una maggior imperme-
provvedere ad asciugare perfetta-
Una delle considerazioni da fare sul-
abilità all’unto con il risultato di ottenere
mente gli alimenti poiché quelli umi-
la scelta del grasso di frittura dovreb-
dei cibi più leggeri e più digeribili.
di risultano molli dopo la cottura. Da-
be essere sul gusto che il grasso con-
È bene non usare olio di girasole o di
gli alimenti surgelati vanno eliminati
ferirà al prodotto.
soia, in quanto sono ricchi di acidi gras-
i cristalli di ghiaccio. È importante se-
I grassi e gli oli derivati dall’ estrazio-
si insaturi, sostanze che si ossidano rapi-
guire per ogni ricetta la temperatura
ne, liquefazione o spremitura si pos-
damente a contatto con l’aria.
consigliata.
sono suddividere in:
In pratica, per preparare degli ottimi
ZZ grassi animali: provenienti dai tes-
cibi fritti si devono scegliere i grassi od
In passato si usava friggere con dop-
suti adiposi di bue, balena, maiale
oli più idonei al tipo di prodotti da cuo-
pia cottura; la prima moderata dove
(strutto), pesce, foca.
cere, non esiste un grasso che offre ga-
il fritto aveva tutto il tempo per svilup-
ZZ grassi vegetali: ricavati da frutti
ranzie assolute per tutti i prodotti da frig-
parsi bene per poi passare al calore
come oliva, palma; e ricavati dai
gere. Ci sono aziende che da qualche
più forte per completare la cottura e
semi come burro di cacao, grasso
tempo hanno predisposto oli da frittura
dorare. Il dato negativo era il troppo
cocco, colza, girasole, semi di pal-
o grassi tecnologici. Si tratta di un mix di
grasso assorbito dall’alimento nella
ma, semi di arachidi.
vari grassi ed oli, soggetti ad una certa
prima fase di cottura.
I due migliori grassi/oli per friggere
antipatia culturale poiché definiti
Non mantenere inutilmente l’olio cal-
sono:
“costruiti” cioè non di derivazione natu-
do per non surriscaldarlo, scegliere
ZZ l’olio d’oliva, molto ricco di antiossi-
rale. Alcuni di questi sono anche idroge-
l’olio ideale per ogni prodotto da frig-
danti, è ritenuto uno dei migliori per
nati o trattati con solventi per deodorarli.
gere.
fritture salate. Meno indicato per i
Avere pronti contemporaneamente i
dolci per il suo profumo aromatico,
Il “punto di fumo” dei grassi
prodotti da friggere, appena prepa-
se maltrattato subisce la stessa de-
II “punto di fumo” indica la temperatura al di sopra della quale avvengono le alterazioni dei grassi, un parametro di misura per definire quanto è adatto un grasso per friggere. Più il punto di fumo è elevato più si considera quel grasso buono per friggere perché più resistente alle alte temperature. Questo tipo di grasso irrancidisce più lentamente e sopporta più cicli di frittura. Superato “il punto di fumo” avvengono delle alterazioni alle molecole dei grassi dannose per la salute.
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VITA ASSOCIATIVA
Tabella punto di fusione e di fumo vari tipi di grassi/oli Prodotto
Punto fusione
Punto di fumo
+29°/+33°C
140°C
+33°C
180°C
Burro burro anidro margarina
+35°/+42°C
150°C
Olio mais
-10°C
140°C
Olio di soja
-15°C
150°C
-17°C
170°C
0°/+5°C
175°C
+34°/40°C
230°C
+33°C
188°C
-2°C
220°C
Olio girasole Olio d’oliva Olio di cocco raffinato Strutto Olio arachidi Olio palma raffinato
Dipende dal grado di raffinazione
240°C
+4°C
254°C
Olio di riso
Pastelle per friggere Friggere la frutta immergendola nel-
Procedimento
la pastella in olio a 180°e spolverarla
Mescolare il tutto poi unire acqua
con zucchero a velo prima di servire.
fredda per diluire sino ad ottenere una densità dovuta.
Pastella per frittelle di frutta ZZ Gr. 400 Farina 00 ZZ Gr. 50 Zucchero ZZ Gr. 30 Burro spumeggiante ZZ Gr. 500 Latte ZZ Nr. 1 Pizzico di sale ZZ Q.b. Scorza di limone ZZ Nr. 3 Albumi montati a neve
Pastella per fritture secche (per verdure ricche di acqua)
Pastella per friggere comune
ZZ Gr. 300 Farina 00
ZZ Gr. 400 Farina00
ZZ Nr.1 Pizzico sale e pepe
ZZ Gr. 40 Tuorlo d’uovo
ZZ Nr.4
ZZ Nr. 2 Cucchiai olio extravergine
Cucchiai
olio
extravergine
d’oliva ZZ Cc 40 vino bianco Procedimento Mescolare insieme gli ingredienti poi
d’oliva ZZ Q.b Sale e pepe ZZ Lt. 1 Latte ZZ Gr. 90 Albume
diluire con acqua fredda fino ad otte-
Procedimento
nere la consistenza sufficiente a ma-
Diluire la farina con il latte, frustando
scherare completamente la verdura
bene e avendo cura dì eliminare tutti
che si impiegherà. Questa pastella è
i grumi eventuali. Montare a neve 3
Procedimento
adatta per verdure, in special modo
albumi d’uovo, incorporarli alla mas-
In una terrina mettere la farina, lo
per anelli di cipolla, che resteranno
sa precedente.
zucchero, il sale, il burro, le scorze
sempre croccanti. Si può aromatizza-
di limone, il latte. Lasciare riposare il
re la pastella con varie erbe come ti-
composto in maniera che perda ner-
mo-zucchina, santoreggia-pomodoro.
vo e al momento di usarlo, incorporare con delicatezza gli albumi mon-
Come mantenere a lungo la croccantezza Sbattere del bianco d’uovo (non a neve ferma ma semiliquido). Passare
tati per non perdere volume. Pastello
Pastella per fritture morbide (salvia, carciofi, fiori di zucca)
adattato per mele, pere, pesche, al-
ZZ Gr. 200 Farina 00
che minuto, sgocciolare su un setac-
bicocche, banane, ananas, fragole.
ZZ Nr. 1 cucchiaio olio extravergine
cio a maglie grosse per 5 min., passa-
Tagliare la frutta, spolverarla di zuc-
d’oliva
all’interno i cibi lasciandoli per qual-
re nella farina e friggere a 170° in olio
chero e aromatizzarla con un liquo-
ZZ Gr. 150 Latte
di oliva fino a doratura (attenzione
re adatto al tipo di frutta impiegata.
ZZ Q.b. Pepe
non friggere grandi quantità).
15
VITA ASSOCIATIVA
Che fare dell’olio esausto
autorizzati al trasporto e collegati a uno
Il Dlgs n.22 del 05/02/77, successive
dei consorzi esistenti.
modifiche Dlgs n 152 del 03/04/2006 e
Non è possibile abbandonare il rifiuto
altre modifiche, considerano gli olii
nel suolo e/o sottosuolo o smaltirlo nelle
e i grassi alimentari provenienti da
acque superficiali sotterranee attraver-
ristoranti, mense, pasticcerie ecc..
so la rete fognaria, anche in presenza di
come rifiuti speciali non pericolosi da
depuratori.
destinarsi a recupero.
Fa riflettere che un litro di olio usato e
Vige l’obbligo di registro di carico/
versato nell’acqua produce una sottile
scarico e di dimostrare di stoccarli
pellicola di circa un chilometro quadra-
adeguatamente e consegnarli (al-
to che impedendo l’ossigenazione, pro-
meno una volta all’anno) a soggetti
voca la morte di flora e fauna.
Il krapfen sposa la mela Ingredienti per 4 persone Per la salsa di mela verde
Per il ripieno dei krapfen
Succo di ½ limone da scaldare con
ZZ Mele verdi n 3 tagliate a cubetti
gr. 70 di sciroppo di zucchero. Unire
Krapfen
ZZ Zucchero g 50
2 fogli di gelatina precedentemente
ZZ Farina 280W g 500
ZZ Succo di limone g 20
ammollati, gr.550 di succo di mela
ZZ Latte g 60
ZZ Calvados ml 15
verde e fare rapprendere in frigo.
ZZ Olio di semi g 60
ZZ Vino bianco g 100
ZZ Acqua g 60
ZZ Succo di mela g 75
Per il sorbetto di mela
ZZ Rum g 10
ZZ Cannella in polvere 1 pizzico
Mescolare gr. 350 di succo di mela
ZZ Zucchero g 50
ZZ Miele g 10
con ml. 100 di vino bianco e ml. 20
ZZ Tuorli g 40
ZZ Fibra per legare
di succo di limone. Scaldare gr. 70 di
ZZ Uova g 50
Far bollire fino a ridurre alla metà
zucchero con gr. 50 di glucosio e gr.
ZZ Vaniglia e sale
Riempire i quadrati di krapfen chiu-
30 di liquore di mela. Unire i due com-
dere a triangolo e friggere in olio a
posti e mettere a mantecare. Svuota-
Impastare bene gli ingredienti e la-
175°C asciugare su carta.
re una mela conservando integra la
sciare riposare coperto per 30 min.
Servire sul fondo del piatto la salsa, la
buccia e riempire di sorbetto e tenere
poi stendere la pasta a forma di qua-
mela con il sorbetto, accompagnare i
-10°C.
drato e riempire con il ripieno.
krapfen spolverati di zucchero a velo.
16
VITA ASSOCIATIVA
La lievitazione,
una procedura che fa la differenza Lievitare è sinonimo di
tale per la sua formazione l’esperien-
lume al prodotto inglobando gas
gonfiare e nel prodotto si ha un
za nella pasticceria Biasetto a Pado-
come ad esempio nel caso del pan
aumento di volume dovuto alla
va, dove ha affinato la conoscenza
di Spagna. Nel caso della pasta sfo-
creazione o all’inglobamento
sulle materie prime e le loro tecniche
glia, invece, l’aumento di volume è
di gas. In panificazione e in
di lavorazione. Da due anni lavora
dato dalla stratificazione tra burro e
al panificio Moderno di Isera, dove
impasto. Durante la cottura l’acqua
gestisce il reparto pasticceria. Col-
presente nel burro evapora facendo
labora con Matteo e Ivan e propone
sì che la pasta lieviti, mentre la farina
giornalmente lievitati e torte da forno,
dell’impasto cuocendo mantiene la
pasticceria la lievitazione non determina solo questo fenomeno, ma anche il colore, il sapore, la friabilità e la
con l’ottica del costante miglioramen-
conservazione.
struttura. In questo tipo di lievitazione
to, della continua ricerca di materie
si ha una forte modifica di volume e
È quindi molto importante
prime migliori e di un utilizzo sempre
di struttura, ma non di sapore come
riuscire a conoscere e sfruttare
maggiore del lievito madre sul quale
invece avviene nella lievitazione bio-
al meglio questa fase.
concentrano i loro sforzi e le lorosperi-
logica.
mentazioni. Eros afferma: amo questo lavoro perché mi permette di cresce-
LIEVITAZIONE BIOLOGICA: si dice lie-
re continuamente e dare spazio alla
vitazione biologica quando lo svi-
creatività condividendo la mia pas-
luppo di gas avviene grazie a mi-
sione con colleghi e amici.
crorganismi che vivono, si nutrono e si riproducono creando l’anidride
I TIPI DI LIEVITAZIONE
carbonica.
Esistono tre tipi di lievitazione e
può ottenere con il lievito compres-
ognuno, se usato in modo corretto,
so costituito da cellule selezionate
potrà garantire la riuscita del prodot-
di microrganismi prodotte industrial-
to desiderato.
mente oppure con il lievito madre o
Questa
lievitazione
si
pasta acida che è invece un impasto
Lo afferma Eros Vicentini, giovane professionista. Ha iniziato la professione frequentando la scuola alberghiera di Rovereto e lavorando stagionalmente come aiuto cuoco e aiuto pasticcere negli alberghi della Val di Fassa, di Molveno e di Firenze. Dopo il diploma ha scoperto la pasticceria più classica all’Andreatta di Rovereto, ma l’incontro più importante per la sua carriera è stato quello con Peter Brunel, con il quale ha avuto l’opportunità di avvicinarsi all’alta pasticceria come responsabile dell’omonimo reparto in quel che era il Ristorante Chiesa di Trento. Dopo il ristorante Chiesa, è stata fondamen-
LIEVITAZIONE CHIMICA: è determina-
a lievitazione naturale ottenuto dalla
ta da prodotti lievitanti che agiscono
miscela di acqua e farina di cereali
in presenza di calore, umidità e aci-
lasciata fermentare spontaneamen-
dità. Tali elementi possono essere il
te per tempi molto lunghi.
bicarbonato di sodio, il bicarbonato di ammonio, eccetera. Questo tipo di lievitazione viene usata per biscotti,
PERCHÈ USARE IL LIEVITO MADRE PER LA PANIFICAZIONE
torte da forno, e prodotti nei quali
Il lievito madre conferisce al prodot-
l’elevata quantità di zucchero trat-
to finito una più lunga conservabili-
tiene l’acqua e non permette la fuo-
tà data dalla maggiore acidità delle
riuscita del vapore necessaria alla
paste che rallentano la formazione
lievitazione. In questi casi è adatta
di muffe, un gusto più caratteristico
la lievitazione chimica che sviluppa
grazie alla lievitazione prolungata e
anidride carbonica grazie al contat-
sempre grazie alla prolungata azio-
to con acqua e calore, permettendo
ne dei lieviti ne facilita la digestione.
così di ottenere l’alveolatura desiderata.
PERCHÈ USARE IL LIEVITO COMPRESSO
LIEVITAZIONE FISICA: è data solo da
Meglio conosciuto come lievito di
tecniche di tipo fisico. Lo scopo di
birra questo tipo di elemento garan-
questa tecnica è far aumentare vo-
tisce una maggior velocità di lievita-
17
VITA ASSOCIATIVA
zione e una più semplice gestione,
pasto in acqua a temperatura am-
qua a 20°C e rinfrescare nuovamente
perché usato in pannetti, secco o
biente e aspettare che venga a gal-
il giorno seguente, oppure mettere
liquido, è sempre pronto all’utilizzo.
la (ci impiegherà circa due giorni),
in acqua a 4°C dopo tre ore di lievi-
Non si avranno mai profumi, sapori
quando è a galla rinfrescare anco-
tazione a temperatura ambiente (in
e conservabilità che si hanno in un
ra aggiungendo farina per lo stesso
questo caso il lievito può durare al
prodotto fatto con il lievito madre,
peso dell’impasto e acqua per il 40%
massimo una settimana senza essere
ma si possono comunque ottenere
del peso della farina (es: 500g di im-
rinfrescato, prima del suo utilizzo va
ottimi prodotti.
pasto, 500g di farina, 200g di acqua).
comunque rinfrescato almeno per tre
Anche nel caso del lievito compresso
Continuare i rinfreschi fino a quando
volte a temperatura di 20°C).
è molto importante conoscere e con-
il lievito non verrà a galla in un’ora
È molto importante nella gestione del
trollare le temperature degli impasti
circa, da questo momento in poi po-
lievito madre la pulizia dei macchi-
cercando di lavorare con quanti-
trà essere utilizzato per la preparazio-
nari con cui si impasta, le tempera-
tà inferiori di lievito aumentando il
ne di ricette.
ture e la costanza nel mantenere il lievito in vita.
tempo di lievitazione per riuscire ad avere un prodotto più gustoso e di-
GESTIRE IL LIEVITO MADRE:
geribile.
Ingredienti: 1000 g lievito madre
COME FARE UN LIEVITO MADRE
1000 g farina / 400 g acqua
Unire 500g di succo o polpa di frutta
Impastare bene fino ad ottenere un
fresca con 500g d’acqua, impastare
impasto liscio, la temperatura deve
con 1000g di farina, la temperatura
essere di 26-28°C.
deve essere di 27-28°C. Mettere l’im-
Riporre nuovamente il pannetto in ac-
VENEZIANE ALL’OLIO D’OLIVA CON LIEVITAZIONE MISTA
Per l’impasto:
ZZ 1000 g farina forte w360
ZZ 1000 g farina più debole della fari-
ZZ 100 g lievito madre liquido
na usata per la biga
ZZ 400 g acqua
ZZ 300 g biga
ZZ 200 g tuorlo d’uovo
ZZ 18 g sale
ZZ 150 g zucchero
ZZ 50 g olio
ZZ 50 g miele di sulla
ZZ 550 g acqua
ZZ 150 g olio extra vergine d’oliva
Procedimento
ZZ 20 g lievito compresso Procedimento Impastare farina, lievito madre, lievito compresso, acqua e tuorli, far incordare bene. Aggiungere gli zuccheri continuando ad impastare fino al loro completo assorbimento. Unire l’olio, infine il sale.
Impastare tutti gli ingredienti tranne PIZZA IN TEGLIA CON BIGA DI LIEVITO COMPRESSO Per la biga: ZZ 250 g farina forte o grezza ZZ 3 g lievito compresso ZZ 110 g acqua
il sale che sarà aggiunto negli ultimi minuti dell’impasto. La temperatura deve essere di 26-28° C e l’impasto deve risultare liscio e incordato. Lasciare puntare la pasta per 15 minuti circa, spezzarla a seconda della
Lasciare puntare l’impasto per 10-
Procedimento
pezzatura desiderata, formare le pal-
15 min., poi spezzarlo in palle della
Impastare tutti gli ingredienti fino ad
le e lasciare lievitare per 30-35 minu-
grandezza desiderata, lasciare lie-
ottenere un impasto grumoso e grez-
ti. Stendere sulla teglia, fare lievitare
vitare per circa due ore a 26-28°C e
zo, temperatura 18°C. Lasciare lievi-
ancora per 2 ore circa a 26-28°C.
cuocere. Il tempo e la temperatura
tare per 15-18 ore a 18-20°C, i tempi
Stendere il pomodoro e infornare a
variano a seconda della grandezza
possono variare a seconda del tipo di
180°C per 10-12 minuti, farcire a pia-
delle veneziane e del tipo di forno (in-
farina, più proteica è la farina più la
cere e ultimare la cottura per altri 5-7
dicativamente 12-15 minuti a 170°C).
biga ha bisogno di lavorare.
minuti.
19
IL PERSONAGGIO
La forza della cucina trentina: molte facce, molti territori con alle spalle bravissimi produttori Paolo Marchi è ideatore e curatore del più importante congresso internazionale di cucina “IDENTITà GOLOSE” che ogni anno si svolge a Milano. Nel febbraio scorso, in occasione della nona edizione dell’evento, ha presentato il secondo numero del libro della Collana “La Cucina di Montagna” dedicato al Trentino, edito da Bibliotheca Culinaria.
Qual è lo stato dell’arte della cucina
to numero di fine-settimana, sempre
di montagna e di quella trentina in
meno però. Chiaro che meno turisti
particolare?
meno gourmet e meno lavoro per chi fa alta cucina, tutto questo a favore di
Purtroppo soffre della crisi generale
una ristorazione più normale, econo-
che sta accorciando sempre le varie
mica e tranquilla.
stagioni turistiche. La crisi ha accen-
20
tuato una tendenza evidenziata da
Il Trentino ha però un grande vantag-
alcuni anni, un turismo che penalizza
gio: ha molte facce, molti territori e spi-
sempre più i lunghi soggiorni, mare o
golando qua e là si scoprono autenti-
monti non cambia, a favore di un cer-
che perle, quasi dei missionari perché
IL PERSONAGGIO
da una parte il mercato di oggi chiede
na, della pasticceria e della pizzeria
agli appassionati per far conoscere
di spendere poco e dall’altra di essere
d’autore.
al resto del mondo i nostri migliori
in grado di deliziare i nuovi ricchi, al-
In nove anni oltre 300 cuochi e pa-
chef e la cucina italiana. Eventi come
cuni di Paesi dove sono vietati l’alcol
sticceri da più di 20 Paesi del mondo
questi tengono alto il nome della cu-
piuttosto che il maiale, problemi per
e sempre seguitissimo da addetti ai
cina italiana.
noi occidentali.
lavori, appassionati e curiosi. Da due
Come rispondono gli stranieri? E a
anni, poi, l’idea di affiancare al con-
proposito di cucina italiana che tipo
Cosa ne pensa dei nostri artigiani
gresso l’evento “ Food and Wine Festi-
di ristorazione sta emergendo negli
della gola, produttori delle migliori
val” che propone degustazioni ed ap-
ultimi tempi?
materie prime, come lei li definisce?
puntamenti con i migliori produttori di vino e di altre eccellenze organiz-
Gli stranieri vanno da sempre mat-
Degli eroi perché resistono alla tenta-
zato in collaborazione con il Merano
ti per la nostra cucina, per tutte le
zione di mollare tutto.
Winefestival.
nostre cucine regionali (la Cucina
Artigiani, ristoratori, albergatori sono
L’intuizione iniziale è stata straordi-
Italiana in sé non esiste). La con-
massacrati dal fisco, derisi spesso
naria e all’apparenza semplice come
siderano geniale, fresca, saporita,
da un’opinione pubblica becera che
sostiene Paolo Marchi che si è chiesto
economica e i nostri cuochi simpa-
li addita come evasori piuttosto che
come mai i nostri cuochi dovessero
tici e capaci di inventare un buon
come speculatori perché vendono a
recarsi ad una manifestazione che si
piatto da due o tre elementi reperiti
prezzi importanti prodotti che nelle
teneva annualmente nei Paesi Baschi
all’ultimo momento. Il vero problema
versioni grande industria hanno ben
– Lo Mejor de la Gastronomia – per
è sempre stata la mancanza di un
altri scontrini. Come se l’affresco di un
scambiarsi idee con altri cuochi del
sistema, di quel fare gruppo che ha
pittore valga una generica carta da
mondo.
fatto la fortuna della Francia piutto-
parati.
Quali saranno le novità e quale sarà il tema della prossima edizione di
Purtroppo tanti non capiscono che,
Identità Golose?
soprattutto in aree di montagna, ar-
sto che, in tempi ben più vicini a noi, di Spagna e Paesi scandinavi. Noi siamo solisti, gli altri pezzi di un’orchestra.
tigiani e produttori vanno incentivati
Quella fissata per il febbraio 2014, la
perché aiutano a tenere vivi e popo-
decima, guarderà molto alla salute
Però è anche vero che, a furia di in-
lati punti altrimenti destinati a svuo-
del cibo e di chi lo consuma. Prima
sistere, nel mondo si è capito che
tarsi, a tenere puliti i boschi e così via.
che siano i medici a sostituire i cuo-
esistono capolavori consegnati alla
Se si procedesse così, forse piangere-
chi, meglio che i cuochi imparino a
storia come la pizza, pasta e risotto,
mo meno davanti ai disastri naturali,
cucinare in maniera sana senza pe-
l’ossobuco e il panettone, il tiramisù
amplificati dalle peggiori speculazio-
nalizzare la golosità delle prepara-
e la Fiorentina, e la novità di una
ni edilizie e urbanistiche.
zioni.
cucina contemporanea ricca di contenuti e di novità, chef capaci di in-
IDENTITÀ GOLOSE nasce nel 2005
IDENTITÀ GOLOSE da qualche anno
terpretare il presente senza rimanere
come primo congresso di cucina
ha avuto un’edizione newyorkese e
schiacciati dalla storia. Fare innova-
d’autore con un evoluzione di numeri
londinese. Appuntamenti che a diffe-
zione dove non esiste una forte tradi-
straordinari. 3 giorni di incontri, le-
renza del Congresso italiano si sono
zione è molto più facile, più difficile
zioni, dibattiti sui temi dell’alta cuci-
rivolti non agli addetti ai lavori ma
cambiare canederli o margherite.
21
IL PERSONAGGIO
Qual è il pubblico al quale preferisce
Se sono bravi ben vengano i blogger,
Paolo Marchi per una ventina
parlare Paolo Marchi?
non è il mezzo, carta stampata o in-
di anni ha curato la rubrica
Bella domanda: troppo facile essere
ternet, che determina la qualità di
letti da chi ti stima e capisce, meglio
uno scritto. Purtroppo una bella foto
chi ha voglia di scoprire cose nuove
può nascondere la mediocrità di un
e accetta il confronto. I peggiori let-
testo, ma questo vale anche per un si-
Cibi Divini su Il Giornale e per una dozzina la pagina Affari di Gola.
tori sono quelli che sanno tutto e nel
gnor titolo in un giornale. I siti cosid-
È stato professore alla facoltà
nome della tradizione non accettano
detti democratici, perché tutti posso-
di Agraria dell’Università di Par-
nulla che possa mettere in dubbio le
no accedervi e postare giudizi, sono
ma dove ha tenuto un corso di
loro verità
invece il gradino più basso oggi esistente anche perché molti interventi
Giornalismo gastronomico. Nel maggio 2007 cura la Guida ai Ristoranti d’autore di Italia, Europa e Mondo, guida alla nuova
Cosa ne pensa un critico enogastro-
sono falsi. Fatte le debite proporzioni,
nomico dei tanti food blogger e dei
ricordiamoci chi venne mandato sul-
siti che accolgono le migliaia di re-
la croce tra Cristo e Barabba…
censioni sui ristoranti?
cucina mondiale. Ha curato il
del Fatebenefratelli a Milano, i volumi Dessert al piatto, Don Alfonso, Sushi Susci e Pesce alle stelle per la Bibliotheca Culinaria, Cento per cento ricette di talento (la storia della sezione
As Of so fe ci rta a Tr zio Spe en ne ci ti Cu al ni o e ch i
ricettario dell’Istituto Oftalmico
italiana dell’associazione dei Jeunes Restaurateurs d’Europe) e Multipli di 20 (protagonista Moreno Cedroni) per le edizioni Cucina&vini e le guide Milano da gustare (due le uscite) e Tutto pesce, che con il 2006/07 è giunta alla quinta edizione, per Gribaudo-Il Gusto. Nel 2008 infine, ecco per l’editore Textus Sapori d’Abruzzo. Nel giugno 2006 ha vinto il premio
Veronelli
come
enogastronomico
scrittore
emergente,
nel febbraio 2007 il suo nome appare tra quelli dei giornalisti premiati in Campidoglio a Roma dall’ Associazione Città del Vino “per avere contribuito a trasformare il modo di comunicare l’agroalimentare, il vino e i prodotti tipici”.
cartolina CUCINA MONTAGNA TRENTINO.indd 1
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IL PERSONAGGIO
As Of so fe ci rta a Tr zio Spe en ne ci ti Cu al ni o e ch i
Un’esplorazione della cucina Italiana che va oltre la ben nota carrellata degli stellati per scoprire quella ristorazione che mantiene i più stretti leUn’esplorazione della cucina Un’esplorazione della cucina Italiana cheItaliana va oltre che va oltre gami col territorio. la ben nota carrellata degli stellati per stellati scoprire per scoprire la ben nota carrellata degli quella ristorazione che mantiene più stretti quellaricercatore ristorazione che imantiene ile-più stretti Instancabile dell’eccellenza gastronomica dalla legami colgami territorio. fattoria alla tavola, Paolo Marchi conduce il lettore per cime col territorio. e valli del Trentino. Sono diciassette le sue soste: locali e
Instancabile ricercatore dell’eccellenza gastronomica dalla chef rappresentativi di unaconduce realtà che ha per bandito la steriledalla Instancabile dell’eccellenza gastronomica fattoria alla tavola, Paoloricercatore Marchi il lettore cime tradizione/evoluzione di un equilibrio alla tavola, Paolo Marchi conduce ilelettore per cime edicotomia valli delfattoria Trentino. Sono diciassette le a suefavore soste: locali e valli delcucina sue soste:dellocali e sensoriale, una cheSono raccoglie in primis il meglio chef rappresentativi diTrentino. una realtà che diciassette ha bandito lalesterile dicotomia tradizione/evoluzione a una favorerealtà di un equilibrio chef rappresentativi di ha bandito la sterile la natura. Plasmando e trasformando leche ricchezze di una sensoriale, una cucina che raccoglie in primis il meglio dela favore di un equilibrio regionedicotomia che brillatradizione/evoluzione per la sua produzione agro-alimentare, la natura.sensoriale, Plasmando una e trasformando le ricchezze di una cucinascoperto che raccoglie in primis più il meglio questi professionisti hanno il linguaggio effi- delregione che brilla per la sua produzione agro-alimentare, la natura. Plasmando e trasformando leeffiricchezze di una cace professionisti per comunicare territorio. Il giro nonpiùpassa solo per questi hannoilscoperto il linguaggio brilla perIl giro latipici sua produzione agro-alimentare, le cucine: sonoche tanti i prodotti gli artigiani del gusto cace perregione comunicare il territorio. non e passa solo per questi professionisti hanno scoperto il linguaggio più effileda cucine: sono tanti i prodotti tipici e gli artigiani del gusto scoprire. cace per comunicare il territorio. Il giro non passa solo per da scoprire. cartolina CUCINA MONTAGNA TRENTINO.indd 1
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CUOCHI SUL TERRITORIO
La Val Rendena,
una cucina semplice che valorizza i sapori tradizionali di montagna Referente dell’ambito per
La Valle Rendena, percorsa dal fiume
A Giambattista, il benvenuto ed il ringra-
la nostra Associazione è da
Sarca, è suddivisa amministrativa-
ziamento per la preziosa disponibilità
poco tempo Giambattista
mente in 12 comuni. Ha incomparabi-
che intenderà dedicare all’Associazione.
Beltrami, classe 1976. Da 18
li bellezze naturali tutelate dal Parco naturale Adamello Brenta che com-
Era da tempo che volevo associarmi, di-
prende i gruppi montuosi dell’Ada-
chiara, in quanto sono un convinto soste-
mello, Brenta e della Presanella. In
nitore dello spirito di gruppo. Sono fresco
è conosciuto da molti
estate le località turistiche sono fre-
fresco, come si dice, ma sono convinto
colleghi albergatori e
quentate dai turisti per escursioni,
che entrare a far parte di un’associazione
ristoratori della zona e
itinerari alpinistici, arrampicate, per-
di professionisti significhi avere appunto
con il suo Ristorante Baita
corsi di Mountain Bike e raccolta fun-
l’opportunità di fare gruppo, di fare ami-
Magnabò è da sempre un
ghi. In inverno per i moderni impianti
cizia, di potere iniziare nuove collabo-
di risalita di Pinzolo e Madonna di
razioni. Sono tutte occasioni nelle quali
Campiglio.
risulta utile e fondamentale lo scambio
anni ai fornelli, “Giambi”, come lo chiamano tutti,
punto di riferimento per i tanti visitatori e habitué di Pinzolo e Campiglio.
di esperienze. Quando un gruppo è affiatato e condivide molte idee, nascono poi naturali le opportunità di fare molte cose insieme, come partecipare alle manifestazioni ed agli eventi.
24
CUOCHI SUL TERRITORIO
Che definizione darebbe della risto-
vero e proprio ma mi piacerebbe ri-
di eccellenze artigianali e locali, e
razione della Val Rendena?
uscire presto a creare qualcosa con
magari, come faccio io, con l’utilizzo
i miei colleghi, quanto meno ad in-
di prodotti fatti in casa.
Quella che faccio io è una cucina
staurare un dialogo ed uno scambio
tipica trentina. Non credo si possa
di idee. Fino ad oggi ognuno di noi ha
Quali sono, secondo la sua esperien-
parlare di ristorazione di valle se
sempre agito un po’ individualmente.
za, i punti di forza e di debolezza della
non nella proposta di alcuni prodotti
Mi piacerebbe arrivare a promuove-
ristorazione di una località turistica?
o dolci che sono proprio tipici delle
re iniziative gastronomiche come ad
nostre zone come la torta di erbe, la
esempio fanno i colleghi della Valle
torta di noci o di fregoloti. Nella mia
di Fassa. La nostra Apt organizza tan-
cucina utilizzo il più possibile prodot-
te iniziative sul territorio, magari riu-
ti confezionati e prodotti da me: dal-
sciremo a programmare una collabo-
la pasta ai salumi tradizionali, dalle
razione tra cuochi ed eventi.
carni ai salumi di selvaggina come il
Ci sono grandi differenze nella tipologia dei clienti, poiché i turisti hanno provenienza, cultura e abitudini diverse. Gli italiani, ad esempio, richiedono il piatto particolare, non solo tipico, ma semmai rivisitato con qual-
prosciutto di cervo. Tutto viene fatto in
Come si è evoluta la “cucina di monta-
casa.
gna” negli ultimi anni?
Possiamo parlare anche per voi di
Non so se si può parlare di evoluzione
gruppo di cuochi della zona?
nel senso generale del termine. Cre-
nella cucina classica, magari la pa-
do invece che ognuno di noi cuochi
sta, la pizza, ecc. Anche se più diffi-
Sino ad ora il gruppo e gli incontri li
abbia inserito e metta più cura e fan-
cile da accontentare, preferisco lavo-
abbiamo fatti più in veste di alberga-
tasia nella propria cucina. Come me
rare con i turisti italiani che sono in
tori e poche volte come ristoratori. Al
penso che anche altri puntino molto
grado di apprezzare e di riconoscere
momento non abbiamo un gruppo
sulla qualità dei prodotti, sull’utilizzo
quello che gli proponi.
cosa in più; cercano la particolarità, il prodotto di nicchia. Lo straniero, invece, ricerca solamente l’italianità
25
CUOCHI SUL TERRITORIO
Ecoristorazione Trentino
nasce un marchio per la qualità ambientale dei ristoratori trentini Marco Niro, dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, ci informa che il progetto denominato “Ecoristorazione Trentino” è diventato operativo dal febbraio 2012 e che dopo un anno registrava 37 esercizi
Di seguito le aree in cui è stato suddi-
trasformatori e distributori operanti nella
viso il Disciplinare:
nostra provincia. Nel menù a filiera tren-
1. alimenti e bevande > priorità ai
tina va suggerito l’abbinamento ad al-
prodotti locali (trentini) e biologici
meno un vino, ovviamente a filiera tren-
2. rifiuti > priorità alla riduzione
tina anch’esso. Il menù a filiera trentina,
3. energia e acqua > priorità al ri-
oltre a dare il giusto risalto alle produzio-
sparmio energetico ed idrico 4. acquisti non alimentari > priorità ai prodotti “verdi” (ecologici)
ni locali, assicura dunque una riduzione dei trasporti e delle relative emissioni inquinanti in atmosfera.
comunicazione,
Oltre al menù a filiera trentina, è rilevan-
ristorativi trentini in possesso
educazione ambientale > per il
te anche l’obbligo di inserire nel menù
di tale marchio.
coinvolgimento della clientela nel-
almeno due fra ingredienti principali,
le buone pratiche ambientali
alimenti o bevande provenienti da agri-
L’Associazione Cuochi
5. informazione,
coltura biologica certificata, che assicu-
Trentini fa parte del Tavolo di
ra la riduzione dell’impatto ambientale
lavoro del progetto
delle coltivazioni e degli allevamenti. Importante anche l’obbligo di informare il cliente della possibilità di ordinare acqua del rubinetto, avendo come unica alternativa acqua minerale in bottiglia di vetro con vuoto a rendere proveniente anch’essa da filiera trentina. In questo modo, il cliente è messo maggiormente a proprio agio nei riguardi
Ma che cos’è questo progetto?
di una richiesta, quella di acqua del ruÈ un progetto di sostenibilità am-
binetto, che spesso al ristoratore non si
bientale che la Provincia Autonoma
rivolge perché la si ritiene inadeguata.
di Trento ha avviato nell’ aprile 2011
In pratica per il ristoratore cosa com-
Invece, si tratta di una scelta vincente
con le principali associazioni di cate-
porta?
dal punto di vista ambientale, perché riduce la produzione di rifiuti e le emis-
goria operanti nel settore della risto-
sioni inquinanti dovute ai trasporti.
razione. L’obiettivo è quello di miglio-
I ristoratori, denominati eco-ristorato-
rare il già eccellente servizio offerto
ri, sono tenuti a proporre innanzitutto
dai nostri ristoratori, aumentandone
un menù a filiera trentina, costituito
Di questo progetto se ne sente parlare
e valorizzandone l’attenzione ai temi
da almeno 3 portate di diversa tipolo-
ancora poco …
ambientali.
gia (antipasto, primo, secondo o dessert), costituite da almeno due ingre-
Da quest’anno il progetto entrerà nel
dienti principali provenienti da filiera
vivo anche dal punto di vista comuni-
trentina, cioè coltivati in Trentino (nel
cativo e, per la sua promozione sono
Il ristoratore che dopo aver fatto ri-
caso di prodotti vegetali) o allevati in
in previsione numerose iniziative. Per
chiesta
di
Trentino (nel caso di prodotti anima-
maggiori informazioni su “Ecoristorazio-
questo marchio deve sottostare ad un
li). Anche i passaggi intermedi dell’in-
ne Trentino” e aggiornamenti sui suoi
Disciplinare di certificazione, sotto-
grediente dal campo (o dalla stalla)
sviluppi, si può visitare il sito web istitu-
scritto nel febbraio 2012 dalla Provin-
all’esercizio ristorativo devono essere
zionale di riferimento:
cia e dalle categorie.
avvenuti in Trentino, per il tramite di
www.eco.provincia.tn.it/Ecoristorazione_Trentino
Che cosa prevede?
ottiene
l’assegnazione
27
CUOCHI SUL TERRITORIO
Associazione Cuochi Bresciani
oltre 50 anni di storia che ci arricchisce di cultura gastronomica all’insegna dell’amicizia, della cordialità e della collaborazione di tutti i soci. Dopo i colleghi dell’Alto
Ripercorriamo con lui un po’ di storia
reggente sarà eletto Pino Carogna come
Adige, in questo numero
dell’Associazione, per capire da dove
primo socio promotore della Federcuo-
della rivista ospitiamo
sono partiti sino ad arrivare all’orga-
chi.
un’altra Associazione Cuochi prestigiosa e attiva sul proprio territorio, quella Bresciana coordinata dal Presidente Carlo Bresciani.
nizzata realtà di oggi. Come si è distinta a quei tempi l’AssociaFu nel 1958, quando un gruppo di
zione Cuochi Bresciani?
amici chef di cucina che lavoravano nei più prestigiosi alberghi e ristoran-
L’ A.C.B. è stata fra le prime ad organiz-
ti di Milano, fondarono l’A.C.I.S. - Asso-
zare corsi di cucina e concorsi naziona-
ciazione Cuochi Italia Settentrionale
li ed internazionali. L’ Associazione di
con lo scopo di favorire il migliora-
Brescia grazie anche alle 9 Scuole al-
mento e il progresso della professio-
berghiere Statali e Regionali distribuite
ne del cuoco sotto l’aspetto umano,
sul territorio, è riuscita ad avere fino a
tecnico, lavorativo e sociale.
400 soci iscritti, creando le giornate del
Primo presidente fu Luigi Moranti,
Cuoco ed i concorsi tra le Scuole alber-
chef del ristorante Tentalo di Milano,
ghiere.
a cui gli successero negli anni Saverio Facchinetti, Enzo Dellea nominato
E oggi, come siete organizzati?
nel 1971, Bruno Bordoli e Angelo Mino-
28
glio. Da quest’associazione nacquero
L’ A.C.B. conta circa 120-150 associati, un
poi le attuali Associazioni Provinciali.
numero che oscilla di anno in anno.
Quella di Brescia – A.C.B. – fu fonda-
Organizziamo corsi di formazione per gli
ta nel 1972 e guidata da Enzo Dellea.
associati che spaziano tra ricette e ag-
L’Associazione Cuochi Bresciani è sta-
giornamenti igienico sanitari, e siamo
ta una delle prime ad organizzare
in grado di organizzare anche concorsi.
un Congresso nazionale a Gardone
Tra le attività manteniamo di tradizio-
Riviera nel 1974, grazie anche all’ap-
ne la festa del Patrono promuovendo la
porto della scuola alberghiera e tutti i
degustazione della torta bresciana nei
suoi collaboratori, creando lo stimolo
centri commerciali e devolvendo il ri-
per le altre associazioni.
cavato in beneficienza ad associazioni
È sempre su proposta dell’A.C.I.S, che
umanitarie. Posso anticiparvi che prossi-
il 10 maggio del 1968, presso l’hotel
mamente uscirà un trimestrale di ricette
Parco dei Principi di Roma viene san-
fatto dai nostri associati che si chiamerà
cita la costituzione ufficiale della Fe-
‘Fuochi & Fiamme’. L’ ACB è anche uno
derazione Italiana Cuochi. Presidente
dei soci fondatori di “Accademia arti e
L’attuale Consiglio dell’A.C.B.
Consiglieri:
Presidente: Carlo Bresciani
Piergiovanni Vivenzi
Presidente Onorario: Onelio Lippi
Amedeo Panni
Vice presidente: Franco Alessi
Giorgio Lecchi
Segretario: Bruno Piovanelli
Damiano Vallini
Tesoriere: Luca Venturelli
Paolo Tedoldi
CUOCHI SUL TERRITORIO
mestieri delle buona tavola”, un’associazione che raggruppa alcune categorie di settore con lo scopo di valorizzare le eccellenze bresciane, prodotti e professionalità. È tramite l’Accademia che riusciamo ad essere vicini e ad avere un po’ d’attenzione da parte degli Assessorati provinciali al Turismo e all’Agricoltura. Siamo attivi nelle Scuole di settore nelle quali un nostro relatore racconta la storia della nostra professione, mentre nelle scuole alberghiere proponiamo corsi di formazione per gli allievi. Carlo Bresciani da quando è Presidente? Sono entrato a far parte del consiglio nel 1995 dove ho svolto il compito di segretario per 2 mandati (8 anni) a fianco dell’allora Presidente Mesar Valter che ho poi sostituito dal 2007. Il Consiglio si ritrova ogni 45 giorni e tutti gli impegni che vengono condivisi, vengono poi comunicati ai soci
Ma che tipo di cucina è?
Lo consideriamo un obbiettivo che il consiglio ACB si è posto anche
tramite newsletter dal nostro sito. Abbiamo inoltre responsabilizzato i
La cucina bresciana la si può suddi-
quest’anno.
consiglieri suddividendoli territorial-
videre in due:
Se nel nostro settore per crescere e
mente e abbiamo incaricato anche
- una gastronomia leggera e gustosa
per rafforzarsi professionalmente è
un socio come coordinatore per la
che troviamo intorno ai laghi nella
indispensabile l’aggiornamento, non
valle Camonica, il sig. Gabriele Mar-
quale il pesce e l’olio dop la fanno
da meno va fatta una riflessione su
tinazzoli. Non dimentichiamo che la
da padrone;
come poter mantenere legati i propri
provincia di Brescia è una delle più
- una gastronomia più robusta viene
iscritti che abitualmente si allontana-
estese come territorio; per questo ri-
invece proposta nell’entroterra, dalla
no dalle associazioni.
sulta difficile da tenere unita. Basti
pianura alla montagna, fatta di cac-
Il nostro impegno va speso per far ca-
pensare che da Sirmione a Ponte di
ciagione, insaccati, formaggi e funghi,
pire loro che non si devono iscrivere
Legno ci sono 160 km.
che si è arricchita recentemente di un
all’Associazione per avere qualcosa,
preziosa riscoperta: il tartufo nero.
ma che il contributo che ognuno può apportare risulta fondamentale per
Che giudizio darebbe della cucina bresciana? La cucina bresciana si è certamente
Cosa ne pensa di possibili sinergie
far continuare a vivere l’Associazio-
da attivare con altre vicine Associa-
ne. Io credo che il momento che stia-
zioni?
mo attraversando sia davvero uno dei periodi più difficili da affronta-
qualificata negli ultimi tempi grazie a chef che operano sul territorio e che
Ho sempre creduto nella collabora-
re. Ecco perché dovremmo fare più
sono stati in grado di trasformarla in
zione di tutti perché con il confron-
gruppo, essere uniti e propositivi, il
cucina contemporanea valorizzando
to nascono e si trasmettono sempre
futuro secondo me sarà il passato.
il prodotto del territorio. Ricordo che
idee nuove.
la provincia di Brescia è la prima pro-
Ben vengano, quindi collaborazioni
vincia in Italia per numero di risto-
con associazioni vicine e anche più
ranti premiati con le stelle Michelin.
lontane.
29
l’ospite
Pasticceria Biasetto: un modo nuovo di interpretare la pasticceria materia prima, seguono precisi pro-
La Pasticceria Biasetto®,
cessi produttivi.
con sede a Padova,
All’edizione della Coppa del Mondo
dal 1998 è un marchio
di Lione 2011, Luigi Biasetto guida la
di garanzia di un prodotto
nazionale italiana a vincere l’argen-
di qualità nell’alta
to in veste di allenatore e Presidente
pasticceria.
della formazione tricolore. Qual è secondo lei il dolce della tradizione per eccellenza? Da osservatore esterno posso confermare che tra i dolci più consumati al mondo troviamo il Tiramisù. Addirittura in Giappone è diventato il dolce nazionale. L’altro dolce della tradizione più conosciuto è il Panettone. Giocando di parte, affianco al Tiramisù la torta Millefoglie e andando ancor più sul personale la nostra torta
È qui che Luigi Biasetto, insieme
nale italiani, collabora come con-
al fratello Alessandro e alla moglie
sulente circa la scelta e l’utilizzo di
Sandra esprimono la propria idea di
materie prime e la messa a punto di
La versione Biasetto di questo dolce
pasticceria, un’arte fatta di pregiate
attrezzature di nuova tecnologia.
che variazioni prevede?
materie prime, squisite ricette al cioc-
Nel 2006 è insignito del prestigioso
colato e meticolosa attenzione alla
premio di “pasticcere dell’anno” con-
Prevede due versioni. La prima vol-
qualità e ai dettagli.
ferito dall’AMPI.
ge verso un interesse nutrizionale del
Luigi Biasetto, diplomato Maìtre Pa-
Nel 2007 il Gambero Rosso assegna al
prodotto che intende agevolare il me-
tissier Chocolatier Confiseur Glacier,
locale di Padova il premio Illy Caffè,
tabolismo e ridurre l’invecchiamento
dopo aver ampliato le sue conoscen-
miglior bar d’Italia 2007 e, nello stes-
delle cellule. Il nostro Tiramisù, ad
ze presso alcuni dei più importanti
so anno Biasetto diventa membro del
esempio, nella sua preparazione tro-
laboratori di Bruxelles, partecipa e
Relais Dessert, l’associazione interna-
va l’utilizzo, tra le altre cose, di zenze-
vince vari concorsi internazionali di
zionale che riunisce i migliori profes-
ro centrifugato, passata di pomodoro
alta pasticceria.
sionisti del settore della pasticceria.
cotto che è ricco di vitamina E, con
È membro dell’Accademia Maestri
Il 2008 è l’anno dell’apertura della
farina e amido di riso, un cocktail di
Pasticceri Italiani, nel 1997 guida la
Pâtisserie Biasetto a Bruxelles, che
zuccheri fra miele, glucosio e sacca-
squadra italiana al successo della
segna l’inizio dell’avventura interna-
rosio. Utilizziamo poi un mascarpone
Coupe du Monde con la famosa Tor-
zionale e dell’Atelier Biasetto, nuovo
light con meno del 28% di grassi. Per
ta Sette Veli e nel 1999 è presidente e
laboratorio di produzione.
fare capire che leggerezza non vuol
giurato per la famosa competizione.
Nel
alla
dire minor bontà, ieri sera ho lavorato
Nel 2002 tiene alcune lezioni al World
produzione 24 persone con giovani
per un importante cena di gala e, no-
laboratorio
collaborano
Setteveli.
Pastry Forum ed è autore e coautore
provenienti da tutta Italia, che ap-
nostante le 6 portate, le persone erano
di importanti testi e video sull’arte pa-
prendono e applicano tecniche di
impegnate a pulire bene il bicchiere
sticcera. Docente dei più importanti
produzione ad alta tecnologia, impa-
del dessert. La cucina e la pasticce-
istituti di specializzazione professio-
rano a riconoscere e selezionare la
ria intelligenti si rinnovano e tengo-
30
l’ospite
no conto che la nostra alimentazione
tinua evoluzione, c’è sempre qualco-
do si comincia una lavorazione la si
è cambiata, non è più quella di una
sa da impare, da innovare, da miglio-
porta anche a termine. E al termine
volta così pesante, è molto più legge-
rare, non riesco ad esaltarmi per un
della giornata ci deve sempre essere
ra. La seconda versione è quella che
risultato ottenuto, perché di fronte ne
un’autovalutazione dei risultati otte-
rispetta la tradizione, quindi un tira-
ho sempre dei nuovi che mi portano a
nuti, una consuetudine che aiuta ad
misù vecchio stile ma realizzato con
guardare avanti, a mettermi sempre
automotivarsi per un continuo miglio-
metodologie diverse, come ad esem-
in gioco. Credo di essere molto fortu-
ramento.
pio con l’utilizzo di una crema fatta in
nato e come me tutti i professionisti
modo che non indurisca in frigorifero.
che fanno della propria passione un
Consiglierebbe ad un giovane di in-
Voglio dare un messaggio a chi fa il
lavoro. La passione è l’essenza, così
traprendere la professione?
mio mestiere o quello del cuoco. Nel-
viene annullato il sacrificio e si tra-
le nostre lavorazioni dobbiamo fare
sforma in divertimento.
Chiederei prima ai genitori che in
attenzione alla relazione azione/in-
È quello che cerco di trasmettere ai
molti casi, ahimè, anzichè aiutano,
terazione, quindi l’effetto che provo-
ragazzi che lavorano da noi. Tre do-
spingono il figlio a rinunciare con le
chiamo sulla materia a seguito della
vrebbero essere i must dei ragazzi
scuse: “perché poverino fai tante ore,
lavorazione.
della Scuola alberghiera:
sei troppo stanco, ne vale la pena
- intelligenza, che si acquisisce con
fare tanta fatica?”
Secondo la vostra esperienza sono
l’istruzione;
Si deve avere chiara l’opportunità
cambiate le richieste/esigenze del
– passione, quello che dicevo prima;
che ti viene offerta dal lavoro. Io ho
cliente verso il prodotto pasticceria?
– competenza, che si impara sul cam-
uno staff molto giovane, per questo
po facendo esperienze. L’altro giorno
gli errori che si commettono, li porta
Sì, oggi il cliente segue quella che
alle 07,10 di mattina facevo il briefing
a lavorare anche oltre le otto ore. Si
ho definito la logica delle quattro T.
con i miei 24 ragazzi futuri pasticce-
inizia alle 7,00 ma il sabato e la do-
La prima sta nel rispetto della Tradi-
ri. Ho chiesto quanti di loro sapessero
menica li fanno a casa.
zione, quindi saper proporre dolci
navigare in internet. Tutti hanno alza-
nel rispetto della tradizione appunto
to la mano. Alla domanda quanti di
La cucina italiana è tra le prime al
senza dimenticare la stagionalità. La
loro fossero in grado di arrotolare un
mondo. E la pasticceria?
seconda T identifica il Tempo, inteso
cannoncino di mani se ne sono alza-
metereologicamente parlando. I con-
te solo due. È evidente che c’è qual-
L’Italia è il Paese più grande al mon-
sumi giornalieri possono variare a
cosa che non va, che la nostra epoca
do sotto il profilo della cultura ali-
seconda se è una bella o una brutta
è un tantino ammalata.
mentare, con specificità e storia che
giornata. La terza T sta a significare
risalgono nei secoli e che ha pro-
le Tendenze che devono essere ne-
Quanto conta la tecnologia in pastic-
dotto riconoscimenti internazionali
cessariamente cavalcate e conside-
ceria?
per la nostra cucina. Scontiamo a
rate. L’ultima T sta per Transazioni,
mio avviso un bel paradosso. Siamo
proprio quelle della Borsa. Quello che
Molto, la tecnologia è ciò che ci per-
il Paese più ricco in assoluto di cul-
succede oggi in Borsa influenzerà i
mette di andare in fretta. Rispetto alla
tura alimentare, i nostri cibi sono tra
consumi di domani. È un forte con-
cucina, in pasticceria non possiamo
i più consumati al mondo, la nostra
dizionamento psicologico che subia-
dimenticare un ingrediente. Dobbia-
cucina è in pole position. Dall’altra,
mo. Ancora non mi spiego come mai
mo agire con razionalità e precisio-
vi sono persone come Gualtiero Mar-
per i tragici fatti dell’11 settembre la
ne. In un secondo momento è impor-
chesi che non trovano sostegni per
gente non venisse più in pasticceria.
tante anche l’essere creativi.
fondare un Università tale da diffon-
Cosa significa per Luigi avere rag-
Esiste un metodo Biasetto nelle vostre
sone motivate provenienti da tutto il
giunto traguardi così importanti?
produzioni?
mondo. L’arte e la cucina sono sicura-
dere la nostra cultura e formare per-
mente i nostri punti di forza e di appeCredo che una carriera sia suddivisa
Sì. Il nostro metodo è prendere la
al a livello mondiale, ma tra cuochi e
nel raggiungimento di tanti piccoli
materia prima di base e metterla in-
pasticceri siamo solo trecentomila in
obiettivi, non in un’unica meta. Dal
sieme fino alla concretizzazione del
Italia per avere la forza di fare conta-
momento che il nostro lavoro è in con-
prodotto senza mai fermarsi. Quan-
re la nostra voce.
31
IL PUNTO DI VISTA
False recensioni sul web, l’imbroglio continua
Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, è stato tra i primi ad ascoltare e a denunciare sulla propria rivista la mancanza di un
Qualcosa è cambiato, in maniera for-
ma luce su un mondo, come quello
se impercettibile ma avvertibile. Ai
del web, che potrebbe invece essere
commenti più assurdi e ingiustificabi-
all’insegna della trasparenza e della
li ora TripAdvisor concede di rispon-
lealtà usando semplicemente lo stru-
dere un po’ più celermente di prima.
mento di attribuire ad un nome e un
Ma per il resto è tutto uguale: l’ano-
cognome la responsabilità di scrivere
nimato continua a farla da padrone,
liberamente quello che pensa.
le vendette o le ritorsioni di ex dipen-
E invece, verità e serietà sembrano
denti, di mancati fornitori o di clienti
proprio l’ultimo obiettivo di chi ammi-
che non hanno ottenuto lo sconto che
nistra i portali internet di commenti o
volevano, allungano le liste di recen-
prenotazioni su ristoranti e hotel. Ep-
sioni dove quelle veritiere cedono il
pure basterebbe davvero poco per
passo a quelle elogiative all’inverosi-
restituire a TripAdvisor e altri siti simili
mile comprate all’ingrosso da gestori
operanti in Italia quella credibilità
scorretti che falsano il mercato.
per svolgere la funzione utilissima di
Già, perché alla fine la questione è
riportare i commenti e le valutazioni
una sola: le false recensioni su Inter-
dei consumatori ‘reali” che frequen-
authority sul controllo delle
net rappresentano un imbroglio che
tano i pubblici esercizi. L’ostinarsi a
recensioni taroccate sul web.
falsa il mercato e getta una pessi-
trincerarsi dietro la scusa di tutelare la privacy degli utenti, e spingere così per l’anonimato, è quanto di più squallido ci possa essere. Un modo che contrasta fra l’altro con la legge e che cozza con la realtà della tecnologia software che con programmi rodati ed efficienti può bloccare utenti sospetti che indulgono nella diffamazione o nell’incensamento peloso. In ballo c’è, e da tempo ormai, un confronto fra la libertà di un’informazione corretta (che è poi quella che la stampa indipendente e i giornalisti cercano di tutelare sulla carta, in video o sul web) e la demagogia e la speculazione di chi incoraggia invidie, ritorsioni, ricatti o adulazioni. Tutti devono poter esprimere un’opinione, ma non si capisce perché ci si debba nascondere dietro l’anonimato per valutare come hanno servito dei tortellini o un dessert. Il problema non riguarda peraltro solo la ristorazione. Dopo la battaglia che Italia a Tavola ha avviato da tempo, e per prima, per denunciare il gio-
32
IL PUNTO DI VISTA
co sporco di chi falsa le regole della
La soluzione, come chiediamo
buona creanza, anche gli albergatori
da sempre, sarebbe l’abolizione
si sono resi conto di come TripAdvisor,
dell’anonimato degli utenti che,
2spaghi od Hotel.com, per citare solo
in questo caso, non è garanzia di
i nomi più noti, abbiano devastato il
tutela, ma solo di indebolimento
mercato del turismo online, oggi sem-
della verità. Controlli in segreto
pre più esposto ad abusi di posizione
per verificare la conformità tra
dominante che minacciano pesante-
recensione e realtà sarebbe
mente il settore ormai in balia di que-
un altro passo capace di dare
sti giochi di potere della rete. Del re-
credibilità al sistema. Per non
sto in tutto il mondo sono sempre più
parlare dell’attivazione di un
frequenti gli interventi delle autorità
sistema che comprovi la re-
di controllo, alle quali piccole e me-
ale visita del commentatore
die imprese e consumatori sono co-
nella struttura. Basterebbe
stretti a ricorrere per difendersi dallo
esibire fattura o ricevuta, o
strapotere dei grandi players del turi-
un codice rilasciato dal lo-
smo online. Basti vedere alcune delle
cale, per risolvere d’un trat-
più importanti sanzioni registrate nel
to tutto.
mondo (VEDI BOX SOTTO).
Certo non sarebbe male
Dopo i ristoratori anche gli albergato-
che dai politici giungesse
ri hanno denunciato il fenomeno del-
qualche iniziativa o che
le recensioni false che rappresentano
della questione se ne
un vero e proprio business, in quanto:
occupassero le authority
più alta è la posizione su TripAdvi-
della concorrenza e della comuni-
sor, più le strutture lavorano. E cresce
cazione. Anche i sindacati prima o
anche il numero di turisti delusi per
poi si accorgeranno che i commenti
essersi fidati di questi giudizi asso-
tarocchi sul web danneggiano an-
L’illusione che il web potesse aprire
lutamente inventati e marchettari.
che i dipendenti e i clienti. Anzi, forse
spazi di maggiore responsabilità e
Eppure, proprio TripAdvisor avrebbe
soprattutto loro. Indirizzare in modo
trasparenza è stata un vero bluff. Re-
tutto l’interesse a garantire l’attendi-
subdolo e criminale verso un locale o
censioni vere (non importa se nega-
bilità dei giudizi pur preservando la
un altro, alla fine non fa l’interesse di
tive o positive) aiutano il gestore e i
libertà di opinione, cardine impre-
chi deve sedersi ad un tavolo o trova-
consumatori. L’imbroglio fa male a
scindibile della Rete.
re un buon hotel per dormire.
tutti.
XXV • n. 209
poste italiane s.p.a. - spedizio in caso di man cato recapito ne in abbonamen inviare al Cpo to postale di bergamo D.l. 353/2003 per la restituz (conv. in l. 27/0 ione al mitt 2/20 ente previo04 n. 46) art. 1, com ma 1, DCb ber pagamento resi gamo - org ano ufficiale
di anag
Marzo 2013 • an no
ri st o ra
Personaggio de Torna a Fire ll’anno nze dell’enogast la festa ronomia
zi o ne - ba r - en o ga st
ro no m ia
- te rr it o ri o
- o sp ital it
à
Le più importanti sanzioni in materia di turismo online ZZ Roma, marzo 2011: l’Antitrust multa
ZZ Londra, febbraio 2012: l’Advertising
ZZ San Francisco, agosto 2012: class ac-
Expedia, Edreams e Opodo per com-
Standards Authority censura Tripad-
tion contro Expedia, Booking.com,
plessivi 415mila euro.
visor.
Priceline, Travelocity e alcune gran-
ZZ Parigi, ottobre 2011: il Tribunale
ZZ Londra, luglio 2012: l’Office of Fair
condanna Expedia, TripAdvisor ed
Trading accusa Expedia, Booking.
Hotels.com a pagare una multa da
com e IHG di aver fatto cartello.
di catene.
430mila euro.
33
FORMAZIONE
Scuola e territorio: un binomio vincente per le future generazioni Federico Samaden è dirigente degli Istituti di formazione professionale alberghiera di Levico e di Rovereto dal settembre 2009.
più permeata e aperta con il territorio
per un ragazzo che esce dal IV anno?
e con i suoi attori: la famiglia, le imprese, le istituzioni. È la Scuola che forma
Buone direi. Dopo il quarto anno i ra-
le future cellule del tessuto sociale ed
gazzi vogliono andare a lavorare, solo
è indispensabile che sia dentro al ter-
una piccola percentuale prosegue gli
ritorio. Così sono nate le collaborazioni
studi per ottenere la maturità.
con le aziende di produzione di prodotti locali utili a far conoscere ai giovani
Mellarini il 17 febbraio scorso parla-
la qualità delle materie prime prodotte
va di istituire un Liceo turistico per for-
in Trentino. Sono ottimi i rapporti con le
mare manager e cuochi.
Istituzioni, riferite ai Comuni di Levico e di Rovereto, con le imprese dell’ospitali-
È una dichiarazione che considero un
tà che accolgono i ragazzi negli stage,
vizio della politica, un’idea ricorrente
Dirigente Samaden, può tracciarci un
con le associazioni di categoria e delle
che ogni tanto esce e che non tiene
breve bilancio di questi anni?
professioni, come i cuochi ed i pasticce-
conto della realtà esistente. L’intenzio-
ri, con i quali abbiamo attivato dei ta-
ne di per sé è buonissima, anzi ottima,
Quando sono arrivato qui ho trovato
voli comuni di progettazione didattica.
se ciò sottintende innovare quel buono
una Scuola con all’interno grandi pro-
I nostri Istituti stanno anche lavorando
che già c’è. In Trentino, sotto il profilo
fessionalità ma un po’ bloccata, non
per insegnare ai ragazzi l’importanza
della formazione, abbiamo già una
per cattiva volontà, ma certamente per
dell’educazione alimentare, adottan-
marcia in più. Mi auguro ci si potrà se-
l’insorgere di alcuni problemi di tipo so-
do menù equilibrati e proporzionati al
dere attorno ad un tavolo con le tante
ciale riscontrati nei giovani. La Scuola
fabbisogno giornaliero. Ho visto molto
risorse e professionalità specifiche già
si stava attrezzando ma c’erano delle
spreco in passato; a breve inizierò un
operanti sul territorio e valutare l’oppor-
forti criticità da superare. Il primo anno
confronto con il Centro Ospedaliero
tunità di adottare nuovi modelli, come
del mio insediamento ho più che altro
S.Chiara per verificare la possibilità di
noi abbiamo fatto con il ristorante di-
osservato, ho cercato di capire. Poi ab-
inserire con metodo scientifico la cor-
dattico, anziché inventarsi cose nuove.
biamo attivato il progetto CAMPUS per
retta alimentazione dei ragazzi. Il suo mandato da dirigente termina il
i problemi educativi, che poi si è allargato alle altre Scuole professionali. Ci
Qual è lo spirito dei ragazzi che rien-
prossimo novembre. Cosa farà Sama-
siamo adoperati per migliorare l’im-
trano dopo aver fatto uno stage?
den da dicembre 2013?
azioni per la gestione delle classi e per
Sono perlopiù sempre positivi, poiché lo
Mi auguro di poter continuare a porta-
l’apprendimento da parte dei ragazzi,
stage gli permette di verificare la realtà
re il mio contributo come esperto della
questi ultimi in larga misura demoti-
della professione. Dipende molto anche
formazione. Come professionista ho an-
vati verso la professione. In particola-
da che professionalità incontrano nel
cora molte cose da fare e da portare a
re abbiamo investito sui quarti anni e,
luogo dello stage. Per questo la Scuola
termine.
nel febbraio 2010, i ragazzi sono entrati
seleziona preventivamente le strutture
nel ristorante e nella cucina dell’alber-
che accoglieranno i ragazzi, che sono
go Villa Flora, Nel “ristorante didattico”
sul territorio provinciale per i terzi anni
della scuola studiano, tra teoria e prati-
e extraregionale per i quarti.
pianto didattico mettendo in campo
ca, 31 ore la settimana, e oggi è considerato la nostra punta di diamante. Nel
Il quarto anno serve all’allievo per il
frattempo, a Rovereto, ci siamo adope-
conseguimento del diploma provin-
rati per il rafforzamento sull’“Arte Bian-
ciale di formazione professionale di
ca” e, più in generale, mi sono impe-
Tecnico dei Servizi Alberghieri e della
gnato affinchè la Scuola fosse sempre
Ristorazione. Che prospettive si aprono
34
FORMAZIONE
Un banco di prova MONDIALE! I recenti Campionati
Executive
impresa, formazione e lavoro, teoria
mondiali di sci nordico
dell’Hotel Excelsior di Venezia e in-
e pratica che, a livello ideale, rap-
della Val di Fiemme sono
caricato dal Comitato Organizzatore
presenta la direzione nella quale il
della supervisione dell’area cate-
mondo dell’istruzione e della forma-
ring, ha manifestato il suo apprezza-
zione vuole guardare per rispondere
mento per la puntualità, la maturità
in modo più puntuale alla richiesta
e la rapidità di tutta l’organizzazio-
di maggior aderenza alla realtà e al
ne di Chalet Italia messa in campo
mondo del lavoro.
dagli insegnanti e dagli studenti del
Bravi e grazie alle classi III A e III B
terzo anno del percorso formativo
del settore “alberghiero”, ai loro inse-
di operatore di gastronomia e arte
gnanti, in primis gli chef Renzo Croce,
bianca e operatore dell’accoglienza
Diego Gianmoena, Silvio Piu e i maitre
e ospitalità. Otto cene di gala, una
Gianni Cantini e Angelo Scarangella
media di circa 130/140 ospiti a sera,
che, dopo aver seguito le loro classi
menu dedicati alle regioni, prodotti
in tutto il percorso preparatorio, per
Dop di alta qualità, preparazioni e ri-
spirito di abnegazione e responsa-
cette in cui la cucina della tradizione
bilità le hanno guidate durante tutto
regionale si fondeva con la moderni-
lo svolgimento del Mondiale, sobbar-
culmine del loro percorso formativo
tà. Un impegno di tutto rispetto per
candosi un carico di lavoro non in-
coadiuvati da insegnanti che han-
degli allievi al terzo ed ultimo anno
differente affinché quest’esperienza
no lavorato per costruire e consoli-
prima della qualifica. Oggi i ragaz-
potesse dare i migliori frutti dal punto
dare un team di lavoro coeso anche
zi del terzo anno sono al termine di
di vista didattico.
mediante dei momenti preparatori
un periodo di stage presso aziende
A chi ha vissuto la manifestazione
intermedi serviti ai ragazzi per pren-
e strutture del territorio, iniziato po-
da dietro le quinte piace pensare
dere coscienza e confidenza con il
chi giorni dopo la fine del Mondiale.
che i grandi protagonisti di questo
livello di impegno e di professionalità
In questo senso si può dire che mai
mondiale siano stati i giovani e gio-
necessario per il buon esito del loro
come quest’anno si è data concre-
vanissimi della valle, intervenuti in
compito.
tezza a quell’alternanza fra scuola e
massa a dare il proprio contributo.
stati un banco di prova, oltre che per il Comitato organizzatore dell’evento, anche per il Centro di formazione professionale Enaip Trentino Tesero.
Antonino
Sanna,
Chef
Per l’occasione ha ospitato Chalet Italia, luogo di incontro e accoglienza della Federazione Italiana Sport Invernali per media, giornalisti, sponsor ufficiali, atleti e addetti ai lavori. I ragazzi sono giunti a questo evento preparati, molti rientrano nel gruppo di coloro che nel 2011 parteciparono come tirocinanti all’edizione dei Mondiali di sci nordico di Oslo, dove svolsero un ruolo attivo all’interno dello stand che rappresentava la valle in Norvegia, Casa Fiemme appunto, voluto dal Comitato organizzatore dei Mondiali di Cavalese. Il Mondiale di casa del 2013 ha rappresentato il
35
il parere dell’esperto
L’importanza di partecipare
ai concorsi e alle esibizioni gastronomiche La riflessione, più che
sperimentazione per giovani professio-
autorevole, avviene da parte
nisti e che risultano fondamentali per
di Giorgio Nardelli, emblema
ampliare le loro conoscenze. L’esibizione gastronomica richiede un
indiscusso della cucina
grande spirito di ricerca. Per esempio
nazionale che nella sua
come valorizzare le particolarità dei
carriera ha partecipato a
singoli alimenti nelle presentazioni,
numerosi concorsi nazionali
valutare le reazioni differenti al calore,
ed internazionali di cucina,
al freddo, alla colorazione, ai sistemi
collezionando un numero
di conservazione fino ai problemi del
impressionante di vittorie.
deperimento e alle quantità degli ali-
Da qualche anno i concorsi
menti. Più o meno ogni anno sento risuona-
E ancora. Il particolare e accurato
re frasi interrogative tipo: a cosa ser-
modo di tritare, tagliare, scaloppare,
ve questo modo di cucinare, di pre-
preparare, cucinare in immersione con
sentare? È tutto spazzatura?
cotture delicate o di arrostire in liquidi
E le affermazioni, più o meno retori-
diversi, di friggere nello zucchero, di
che: c’è gente che muore di fame; ci
cuocere con sistemi innovativi, sono tut-
sono bambini che muoiono.
te tecniche che permettono ad ognuno
i campionati di cucina
Chi argomenta in questo modo è ben
di esprimere la propria creatività.
promossi dalla Federazione
lontano dal riconosce il significato e
I partecipanti ai concorsi e alle esibi-
Italiana Cuochi.
le particolarità delle esibizioni ga-
zioni sono prevalentemente giovani ma
stronomiche che si possono definire
non solo. Sono colleghi intelligenti e
come un ampio campo di prova e di
professionisti che usano gran parte del
non li frequenta più in qualità di concorrente, ma di giurato delegato dalla Fic. È infatti Presidente di Giuria degli Internazionali d’Italia di Massa Carrara,
36
il parere dell’esperto
re in modo uniforme, affettare, cuocere al punto giusto, saprà cos’è una farcia e come farla. Sarà in grado di presentare e servire professionalmente. Uno chef che ha compiuto esperienza anche attraverso delle esibizioni gastronomiche è in grado, senza grandi fatiche, di trasformare in pratica tutti quei piatti che necessitano grande conoscenza e competenza: dall’antipasto al dessert. La maggior parte di noi possiede la patente di guida, ma quasi nessuno di noi sarebbe in grado di guidare una macchina da corsa, anche se ne avesse la possibilità. Per questo bisogna favorire, supporloro tempo libero oltre il lavoro abi-
ad una esibizione gastronomica?
tuale. Vorrei quasi dire: si prestano
Partecipando a queste iniziative un
volentieri per ricercare proposte fat-
giovane rafforza la propria autosti-
tibili e ottenere l’interesse di persone
ma, risveglia le proprie ambizioni e
sempre più numerose.
lo rende un “artigiano” che lavora in
Le esibizioni gastronomiche fanno
modo preciso e pulito e che, senza
parte di un serio processo di appren-
accorgersene, comincia a misurare
dimento. L’apprendimento nella ga-
“a occhio” e a lavorare con creatività
stronomia lo paragono al lavoro del
e facilità sempre maggiore. Mi pia-
fabbro e del fabbro “artista”. Entram-
cerebbe chiedere ai datori di lavo-
bi sono in grado di saldare. Se però,
ro “ostili” a questo tipo di eventi, se
oltre a produrre cerniere e barre di
l’acquisizione di questi importanti
un portone occorre modificare/inte-
elementi la considerano una perdita
grare ornamenti di filigrana, fiori e
di tempo!
figure, allora sono necessarie cono-
Sono invece elementi e requisiti ne-
scenze ed abilità particolari.
cessari per garantirsi un futuro di
Abilità che in occasione di queste
successo. Già, il futuro, anche que-
manifestazioni
mostrate
sto fa parte della pratica, nel senso
con orgoglio dai giovani professio-
che raramente un giovane cuoco
nisti. Fa piacere osservare queste di-
raggiunge un risultato importante al
mostrazioni ed è giusto riconoscere
primo tentativo.
il valore positivo delle stesse come
L’organizzazione individuale e per-
esperienze atte a favorire lo sviluppo
sonale ed i test preparatori alla com-
della personalità dei giovani. Pur-
petizione sono basilari per acquisire
troppo non sempre tale aspetto viene
sicurezza ed ottenere successo.
riconosciuto da parte di molti chef e
Il datore di lavoro dovrebbe mostrare
datori di lavoro.
di essere favorevole allo sviluppo di
Essi pensano, con convinzione, che
nuove prospettive, perché poi ne be-
i ragazzi farebbero meglio ad impe-
neficerà anche la sua azienda.
gnare il proprio tempo libero in altre
Il giovane cuoco cambierà il suo sti-
attività, come ad esempio andare a
le di lavoro in modo positivo proprio
sciare.
grazie alle esibizioni gastronomiche.
Dove sta allora l’utilità a partecipare
Sarà in grado di tagliare, scaloppa-
vengono
tare e motivare la partecipazione alle esibizioni gastronomiche. È una buona occasione per la formazione, per il confronto e la conoscenza personale e comunque un’ottima possibilità per impiegare il tempo libero. È una grande fortuna che operino associazioni in grado di organizzare e realizzare tali esibizioni. Perché non mostrare al pubblico tutto ciò che è possibile fare?
37
LA MOSTRA
Protagonista assoluto il cibo in ogni sua forma
La mostra, curata da Beppe FInessi, è
nostra nuova educazione alimentare.
stata inaugurata venerdì 8 febbraio, è
La mostra,conclude il Presidente, è
la prima mostra che in Italia punta ad
anche una grande opportunità per
analizzare due settori, quello dell’arte
rendere ancora più visibile e tan-
e quello del cibo, in fase di avanza-
gibile la straordinaria capacità del
tissima convergenza. La mostra pro-
territorio di produrre eccellenze ali-
pone creazioni di un folto gruppo di
mentari, che saranno trasformate in
food designer da tutto il mondo, è
“opere d’arte” dai più importanti chef.
suddivisa per aree tematiche nelle
Sono infatti di livello internazionale
quali la creatività dei designer con-
gli chef coinvolti nelle serate di show-
verge con la produzione industriale,
cooking: Gualtiero Marchesi, Moreno
nel rapporto tra forma e contenuto
Cedroni, Roberto Valbuzzi, Bruno Bar-
del cibo. Designer e architetti si sono
bieri, Luigi Taglienti, Felice Lo Basso,
messi in gioco per dare la loro versio-
Davide Scabin, Claudio Sadler, Igles
ne alimentare. Castiglioni, Giugiaro,
Corelli. Una sala del museo è riser-
Marti Guixé, Mendini, Pesce, Starck
vata al “Mart Cooking”, nella quale
Continua al Mart di Rovereto,
e molti altri hanno progettato ispi-
40 persone prenotate possono degu-
fino al 2 giugno,
randosi a frutta, verdura, cioccolato,
stare ad un prezzo fisso piatti stella-
la mostra “Progetto Cibo.
pane, pasta,…..Il design è una sintesi
ti abbianti a vini speciali. Ogni chef
tra utilità e bellezza, afferma il Presi-
presenta due piatti. Il primo scelto dal
dente del Mart Franco Bernabè, ed è
proprio repertorio; il secondo, sarà
quindi naturale che si occupi della
una creazione realizzata per l’oc-
progettazione di piatti e di alimenti,
casione con i prodotti di qualità del
sostanze che fanno parte delle neces-
nostro territorio. La mostra si comple-
sità della vita, ma oggi sempre più
ta poi con una serie di eventi e wor-
legati anche alle soddisfazioni della
kshop, nei quali la collaborazione di
vita e del gusto. Il pubblico, prosegue
produttori locali con famosi designer
Bernabè, potrà cogliere quanto lavo-
danno vita a sculture particolari e a
ro tecnico e creativo anima il food-
vari incontri conoscitivi rivolti anche
design, come attività utile anche alla
ai più piccoli.
La Forma del Gusto”, dedicata alla relazione e alle contrapposizioni tra design e alimentazione.
38
IL PRODOTTO DEL TERRITORIO
Piccoli frutti Sant’Orsola un concentrato di salute e versatili in cucina La cooperativa di Pergine
fragoline, lamponi, more, ribes, mir-
mo ai gusti salati. In particolare, è
Valsugana (TN) è leader
tilli e, appunto, ciliegie tardive. Sono
molto efficace per diminuire la sen-
in Italia nella produzione
un concentrato di benessere, perfet-
sazione di unto data inevitabilmente
ti per affrontare al meglio la bella
da certi condimenti e salse, come la
stagione. La significativa presenza
maionese, o da certi alimenti, come
di antiossidanti come flavonoli, po-
i salumi e i formaggi uniti nelle in-
e commercializzazione di piccoli frutti, fragole e ciliegie tardive. Oltre 1.200 aziende agricole, dislocate nelle valli del
lifenoli e resveratrolo offre infatti un
salatone. Se poi siete alla ricerca di
contributo utile all’organismo per
un abbinamento veramente origina-
prevenire i processi degenerativi e
le, provate ad aggiungere un grap-
Trentino con alcuni soci
di invecchiamento. Un vero e proprio
polino di ribes al classico cocktail
anche in Veneto
supporto anti-aging anche per la
di scampi o gamberetti, oppure una
e in Calabria, che con cura
pelle, spesso esposta al sole duran-
manciata di lamponi sul carpaccio
e passione, e un lavoro
te i mesi più caldi dell’anno. La con-
di salmone per dare colore, profumo
in gran parte ancora
centrazione di vitamina C (dai 76 ai
e un tocco speciale alle preparazioni
400 mg ogni 100 g), acqua e zuccheri
più semplici.
semplici e il ridotto contenuto calori-
Oltre alla frutta fresca, Sant’Orsola
co (circa 40 kcal per 100 g) rendono
propone una pregiata linea di pro-
i piccoli frutti Sant’Orsola ideali per
dotti trasformati: confetture, compo-
spezzare la fame o per recuperare le
ste, succosi, frutta allo sciroppo, gran
Nei mesi invernali quando il prodotto
energie dopo le attività fisiche.
sciroppati e salse. Sono delizie pre-
italiano scarseggia, la Cooperativa
Oltre al benessere, i frutti Sant’Orsola
parate in piccoli e selezionati labo-
integra la sua produzione con prodot-
sono in grado di soddisfare tutti i gu-
ratori artigianali, senza aggiunta di
ti provenienti da fornitori selezionati
sti: dal dolce delle fragole, fragoline
conservanti o coloranti. Così nascono
di Spagna e Sudamerica.
e delle ciliegie tardive alle note più
conserve golose e genuine che rega-
Sant’Orsola ha avviato un intenso e
acidule del ribes, passando per i sa-
lano tutto il sapore e il profumo della
continuo lavoro di Ricerca & Sviluppo
pori inconfondibili di mirtilli, lampo-
frutta appena colta. Estremamente
volto a selezionare le migliori varietà
ni e more. Negli ultimi anni i frutti di
versatili, si possono gustare da sole
di fragole e piccoli frutti per andare
bosco trovano largo impiego nella ri-
o come ingredienti per le ricette più
incontro ai gusti e ai bisogni dei con-
storazione ma in passato non hanno
sfiziose.
sumatori. È nel campo sperimentale
mai occupato un posto di primo pia-
di 8.000 mq di Vigolo Vattaro dove si
no nella storia della cucina. I
sviluppano attività di miglioramento
frutti di bosco possono essere
varietale, in stretta collaborazione
proposti come dessert, sotto
con diverse realtà nazionali ed euro-
forma di macedonie, crosta-
pee. Lo scopo è quello di individuare
te, gelato o in abbinamento
e selezionare le varietà risultano più
allo yogurt, oppure possono
indicate per assicurare una produzio-
essere gustati fuori dai pasti
ne di ottima qualità.
come spuntino spezza fame,
Dal mese di maggio arrivano in tut-
e persino per arricchire
ta la loro freschezza sui banchi dei
le insalate. La loro tipica
fruttivendoli e nei reparti ortofrutta di
nota acidula, infatti,
supermercati e ipermercati fragole,
si abbina benissi-
manuale, si dedicano alla coltivazione di questi deliziosi gioielli della terra.
39
LE RICETTE DELL’ASSOCIAZIONE
Crema di yogurt
al miele millefiori, frutti di bosco e biscotto alle noci tratto dal libro “Cucina di Montagna” Ricetta di Silvana Segna Chef - Locanda Alpina, Brez Per 4 persone Crema di yogurt ZZ yogurt bianco
200 ml
ZZ panna da montare
200 ml
ZZ miele millefiori
50 g
ZZ 2 fogli di gelatina ZZ panna (per sciogliere la gelatina)
50 ml
Frutti di bosco ZZ frutti di bosco
250 g
ZZ succo di mezzo limone ZZ zucchero
10 g
Biscotto alle noci ZZ farina di noci
50 g
ZZ farina 00
50 g
ZZ zucchero
50 g
ZZ burro
50 g
ZZ sale
Crema di yogurt
Frutti di bosco
Presentazione
Ammollare i fogli di gelatina in ac-
Pulire i frutti di bosco. In una scodella,
In un bicchiere, disporre i frutti di
qua fredda. Strizzarli e scioglierli in
aromatizzarli con lo zucchero e il suc-
bosco, unire la crema di yogurt e
una piccola casseruola con 50 ml di
co di limone; mescolare e conservare
cospargere con il biscotto alle noci
panna. In una ciotola, mescolare lo
a parte.
sbriciolato. Decorare, a piacere,
yogurt con il miele, aggiungere la ge-
con foglioline di asperula fresca.
latina e amalgamare bene. Montare
Biscotto alle noci
la panna, incorporarla delicatamen-
In una ciotola capiente, mescolare
Vino consigliato
te al composto di yogurt. Conservare
insieme tutti gli ingredienti fino ad
Trentino DOC Vino Santo Arele
in frigorifero per almeno 1 ora per
ottenere un impasto omogeneo. Di-
fare rapprendere la crema.
sporre il composto in frigorifero e lasciare riposare per circa 30 minuti. Grattugiare su una placca ricoperta di carta da forno e cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 10 minuti. Terminata la cottura, lasciare raffreddare.
40
LE RICETTE DELL’ASSOCIAZIONE
Le ricette di Primavera
Su questo numero della Rivista inauguriamo una sezione denominata “Le ricette dell’Associazione”. Mi auguro di rispondere, almeno in parte, alle numerose richieste ricevute nei mesi scorsi da molti colleghi sempre alla ricerca di nuove ricette. Non so se le ricette che pubblichiamo saranno per voi una novità. Sicuramente saranno importanti come spunto, idea o confronto. Buon lavoro. Il Presidente Stefano Goller
La Tartare di salmerino e trota salmonata con piccoli frutti di Sant’Orsola, mele Golden e salsa allo yogurt e aneto dello Chef Enrico Paccagnella RICETTA PER 6 PERSONE Tartare di salmerino e mele Golden
Tartare di trota salmonata e frutti di
Composizione del piatto
ZZ filetto di salmerino
bosco di Sant’Orsola
Al centro del piatto con l’ausilio di
ZZ mele Golden
160 g. 40 g.
ZZ olio extra vergine d’oliva Agraria del Garda ZZ succo di limone ZZ erba cipollina
30 g. 20 g. 5 g.
ZZ sale fino e pepe di macinino q.b.
160 g.
un copa pasta mettere le due tartare
ZZ frutti di bosco di Sant’Orsola 40 g.
pressandole leggermente, guarnire
ZZ olio extra vergine d’oliva
con dell’erba cipollina e degli spic-
ZZ filetto di trota salmonata
30 g.
chi di fragole, posizionarvi attorno
20 g.
dei petali di pane tostati, condire con
5 g.
una salsa allo yogurt aromatizzata
ZZ sale fino e pepe di macinino q.b.
all’aneto, attorno alla tartare mettere
Agraria del Garda ZZ succo di limone ZZ aneto
due spicchi di mela e dei piccoli frutti
Tagliare a coltello il filetto di salmerino, condirlo con il succo di limone e
Tagliare a coltello il filetto di trota
l’olio, aggiungervi il sale, il pepe di
salmonata, condirlo con il succo di
macinino e l’erba cipollina, per ultimo
limone e l’olio, aggiungervi il sale, il
la mela tagliata a piccolissimi cubetti
pepe di macinino e l’aneto, per ulti-
fatti macerare per 5 min. con del suc-
mo i frutti di bosco tagliati a piccolis-
co di limone così da non far ossidare.
simi pezzi..
di bosco.
41
LE RICETTE DELL’ASSOCIAZIONE
Il riso carnaroli mantecato con lime e ramerino in fiore servito con salamelle al persico del Garda e speck dello Chef Stefano Goller RICETTA PER 6 PERSONE Ingredienti
Procedimento
ZZ riso carnaroli
350 g.
Pelare e tritare finemente lo scalogno,
ZZ brodo vegetale
600 g.
soffriggerlo in un rondò con un filo di
ZZ scalogno
35 g.
olio d’oliva, finita questa operazione
ZZ lime
20 g.
aggiungere il riso e farlo tostare rime-
Quando mancheranno due minuti
ZZ ramerino in fiore
35 g.
stando di continuo, una volta che il
alla cottura finale togliere il rondò
riso risulterà tostato iniziare a bagna-
dal fuoco e aggiungervi le salamelle
150 g.
re con il fondo di verdure poco alla
a fettine e mantecare con l’olio extra
80 g.
volta e continuare la cottura, a metà
vergine d’oliva, una noce di burro,il
cottura aggiungervi 2/3 di ramerino
Trentingrana grattugiato e il rima-
tritato molto finemente e la buccia
nente ramerino e buccia di lime, una
ZZ salamelle al persico e speck ZZ burro ZZ Trentingrana grattugiato
40 g.
ZZ olio extra vergine d’oliva
del lime grattugiata e continuare la
volta che il riso risulterà all’onda si
del Garda
q.b.
cottura aggiungendo il fondo di ver-
potrà sistemarlo nel piatto prescelto
ZZ sale e pepe
q.b.
dure.
decorando con le salamelle.
Orzotto perlato mantecato ai sapori primaverili con spiedino ai gamberi in prezzemolata dello Chef Giorgio Nardelli ZZ pomodoro
RICETTA PER 8 PERSONE Ingredienti ZZ orzo perlato (messo a bagno il giorno prima)
320 g.
ZZ olio di oliva
2 cl.
100 g.
Per gli spiedini
ZZ burro
30 g.
ZZ n. 16 code di gamberi argentini
ZZ Trentingrana
30 g.
ZZ pane bianco, prezzemolo,
ZZ sale
q.b.
pinoli o mandorle bianche, aglio
ZZ erba cipollina per guarnire Pulire accuratamente le code di gam-
ZZ cipollotto primaverile
50 g.
Preparazione
beri, passare nel pane prezzemolato.
ZZ brodo di vitello
2,5 l.
Soffriggere il cipollotto in olio di oliva,
Cuocere gli spiedini in forno ad alta
aggiungere l’orzo tostandolo delicata-
temperatura.
Per la decorazione primaverile
mente per qualche minuto. Bagnare
ZZ cicoria di campo (tarassaco
con il brodo di vitello man mano che
Preparazione
200 g.
lo richiede (come un classico risotto).
A cottura ultimata dell’orzo aggiustare
ZZ sedano
100 g.
Dopo circa 20 minuti aggiungere tutte
di sapore con sale e pepe, mantecare
ZZ carote
100 g.
le verdure tagliate a piccoli quadret-
con il burro ed il Trentingrana. Servire
ZZ asparagi verdi
100 g.
ti, continuando la cottura per altri 20
al piatto come un prato decorato.
ZZ champignon
100 g.
minuti.
Guarnire con l’erba cipollina tagliata
o cicorino o sciopeti)
finemente e con lo spiedino di gamberi arrostiti.
42
LE RICETTE DELL’ASSOCIAZIONE
I gnocchetti di molche e patate montagnine serviti con coulis di pomodoro ramato emulsionato con extravergine 46° parallelo casaliva e cialda di Trentingrana dello Chef Valentino Morandi
RICETTA PER 4 PERSONE Ingredienti
Procedimento
a fine cottura aggiustare di sapore,
ZZ patate Montagnine
Cuocere le patate con la pelle o a va-
togliere dalla fonte di calore ed emul-
300 g.
pore o in immersione, appena cotte
sionare con dell’olio extravergine 46°
ZZ molche
150 g.
scolarle e pelarle.
parallelo “Casaliva”.
ZZ farina bianca
150 g.
Schiacciarle con uno schiacciapa-
Posizionare nel piatto prescelto posi-
tate e lasciarle raffreddare, a questo
zionando il coulis, la cialda di Tren-
40 g.
punto impastarle con le molche, le
tingrana e versare i gnocchetti, guar-
150 g.
uova e la farina bianca, insaporire
nire con un filo di olio extravergine.
del Lomaso
ZZ n. 3 uova intere ZZ scalogno ZZ pomodori ramati ZZ n. 4 cialde di Trentingrana
con sale e pepe e lavorare fino che
ZZ basilico
q.b.
ZZ olio extravergine 46° Parallelo
Dare la forma dei classici gnocchi e
“Casaliva” Agraria Riva del Garda ZZ sale e pepe di macinino
risulterà un impasto omogeneo. cuocerli in abbondante acqua salata.
q.b.
a parte confezionare il coulis di po-
q.b.
modoro, tritando lo scalogno, posizionarlo in una pentolina e fare appassire per bene con l’aggiunta di un filo di olio e del sale, aggiungervi il basilico, i pomodori ramati precedentemente lavati, svuotati e tagliati a pezzettoni.
La crema di zucchine in fiore con filetto di orata in crosta di nocciole dello Chef Stefano Goller RICETTA PER 6 PERSONE Ingredienti
Preparazione
sarli nell’albume d’uovo sbattuto spol-
ZZ zucchine
600 g.
Pelare e tagliuzzare lo scalogno e far-
verare con la prezzemolata e infine
ZZ filetti di orata
250 g.
lo soffriggere con un filo di olio extra
passare nelle nocciole a pezzi, cuo-
ZZ scalogno
50 g.
vergine d’oliva, una volta rosolato lo
cere in forno preriscaldato a 185° per
ZZ fiori di zucchina
50 g.
scalogno aggiungere le zucchine pre-
alcuni minuti.
1200 g.
cedentemente lavate e tagliate a pez-
Mettere la crema nelle fondine di ser-
40 g.
zettoni, incorporare il brodo vegetale
vizio posizionarvi sopra i filetti d’orata,
ZZ albume d’uovo
20 g.
e portare a fine cottura.
come guarnizione aggiungere degli
ZZ prezzemolata
35 g.
Frullare la crema con un frullatore ad
anelli di fiori di zucca fritti in prece-
ZZ brodo vegetale ZZ nocciole
ZZ olio extra vergine d’oliva
q.b.
immersione.
denza e macchiare con olio extra ver-
ZZ sale e pepe
q.b.
A parte prendere i filetti d’orata pas-
gine d’oliva.
43
LE RICETTE DELL’ASSOCIAZIONE
Filetto di vitello in crosta di erbette aromatiche con salsa al Marzemino e Casolet, purea di sedano rapa e flan di tarassaco dello Chef Michele Bavuso RICETTA PER 4 PERSONE Il filetto di maiale ZZ filetto di vitello
400 g.
ZZ farcia base di pollo
150 g.
ZZ erbe aromatiche
50 g
(timo, nepitella, maggiorana, santoreggia, issopo) ZZ burro e olio extravergine d’oliva per rosolare Procedimento per il filetto di vitello Sgrassare e aromatizzare il filetto di vitello con sale pepe e una parte delle erbette tritate finemente.
nella seguente modalità). Togliere
Procedimento per il flan di tarassaco
la pellicola e rosolare delicatamen-
Mondare, lavare e sminuzzare il ta-
te in una padella antiaderente con
rassaco. Sbianchire in acqua salata e
poco burro unito all’olio extravergine
leggermente zuccherata per 3 minuti.
di oliva, lo scalogno e le erbette.To-
Raffreddare immediatamente in ac-
gliere il filetto e terminare la cottura
qua e ghiaccio.Rosolare in padella il
in forno a 120° portando la tempera-
lardo, eliminare il grasso in eccesso
tura al nucleo a 58/60°. Deglassare il
e unirvi il tarassaco facendolo insa-
fondo di cottura con il Marzemino ed
porire leggermente. Amalgamare il
aggiungere il fondo bruno.Filtrare ed
mascarpone, le uova, il trentingrana
ultimare la salsa sciogliendovi il Ca-
grattugiato ed aggiustare di sale. Ri-
solet tagliato a pezzettini. Mantenere
empire gli stampini monoporzione
in caldo.
precedentemente imburrati. Cuocere in forno a vapore a 90° per 25 minuti.
Stendere la pellicola sul banco di la-
Il flan di tarassaco
voro, spalmare la farcia ed adagiar-
ZZ tarassaco
vi sopra il filetto di vitello. Avvolgere
ZZ lardo tritato a coltello
dando una forma cilindrica.Cuocere
ZZ 2 uova
in forno a vapore per 10 minuti a 80°
ZZ mascarpone
centigradi. Estrarre dal forno (A que-
ZZ patate lesse schiacciate
150 g. 20 g.
Presentazione del piatto Adagiare nel piatto la purea di sedano rapa con un pallottoliere o con il
50 g.
sac à poche e sistemare di fianco il flan di tarassaco, scaloppare i filet-
30 g.
to di vitello e sormontarli nel piatto.
conservare in sottovuoto effettuando
ZZ Trentingrana
q.b.
Guarnire con la salsa al Marzemino
il finishing al momento dell’utilizzo
ZZ sale e pepe
q.b.
e Casolet.
sto punto il filetto si può abbattere e
allo schiacciapatate
Il filetto di maiale primaverile dello Chef Bruno Stofella
RICETTA PER 8 PERSONE Ingredienti
Procedimento
di olio al profumo di aglio e insaporire
ZZ filetto di maiale
1500 g.
Per prima cosa tagliare i filetti a me-
con sale e pepe di macinino.
ZZ zucchine in fiore
300 g.
daglioni e aprirli a libro, appiattirli
Farcire i medaglioni con le verdure,
ZZ carote grestane
300 g.
leggermente e infarinarli.
spennellare con della senape e rico-
ZZ fagiolini
100 g.
In un soutè caldo aggiungere un filo
prire con della mollica passata prece-
ZZ peperoni rossi
100 g.
di olio e posizionarvi i filetti facendoli
dentemente al cutter, adagiare i filetti
ZZ senape
70 g.
rosolare.
su una placca da forno, sgocciolare
ZZ mollica di pane bianco
20 g.
A parte tagliare a julienne e sbianchi-
con del burro e gratinare in forno per
ZZ olio extra vergine d’oliva del Garda ZZ aglio maturato ZZ sale e pepe di macinino
44
re le carote, i peperoni e le zucchine, i
alcuni minuti.
100 ml.
fagiolini una volta sbianchite rosolar-
Servire sul piatto prescelto con i con-
20 ml.
le leggermente in un soutè con un filo
torni e il sugo di carne.
q.b.
LE RICETTE DELL’ASSOCIAZIONE
La mousse al lampone e yogurt della Pasticcera Rita Buffa Montare i tuorli con lo zucchero, a
RICETTA PER 15 PEZZI
parte scongelare i lamponi e quan-
Bisquit classico ZZ uova fresche
360 g.
ZZ zucchero
210 g.
ZZ farina
210 g.
ZZ olio d’oliva delicato ZZ tot.
65 g. 945 g.
ZZ sale
q.b.
ZZ limone e vaniglia
do sono tiepidi frullarli bene. A parte ammollare la gelatina in acqua e montare la panna. Quando tutti gli elementi saranno pronti mescolare lo yogurt con i lamponi, prelevare una parte del composto e riscaldare per sciogliervi la gelatina, unire quest’ultima mescolando molto bene ma de-
Stemperare le uova con lo zucchero fino a che non sono tiepide, poi porre in macchina e montare in maniera classica. Una volta che il composto è ben voluminoso ed omogeneo unire la farina a mano e poi l’olio d’oliva delicatamente, cercando di smontare il meno possibile l’aria incorporata. Porre in anelli e cuocere a 180°C per 20-30min. Mousse al lampone e yogurt ZZ tuorlo pastorizzato
40 g.
ZZ zucchero
55 g.
ZZ lamponi surgelati
300 g.
ZZ gelatina animale
10 g.
licatamente e poi aggiungervi i tuorli montati. Infine alleggerire il tutto con
Stemperare i lamponi con l’acqua
la panna semi montata.
frullarli e passarli al setaccio in modo
N.b. in questo caso vista la ridotta
da eliminare tutti i semi. Unire alla
quantità di prodotto optiamo per uti-
gelatina neutra mescolando bene.
lizzare direttamente dei tuorli pasto-
Ritirare e conservare in frigorifero.
rizzati anziché una pate à bombe così da evitare una perdita eccessiva
Montaggio
di prodotto durante la cottura dello
Ritagliare due fette di bisquit classi-
zucchero.
co leggermente più piccole del dia-
Importante è montare lentamente i
metro della torta che vogliamo utiliz-
tuorli affinchè incorporino al meglio
zare. Porre sul fondo la prima fetta,
l’aria e rendano così il lampone meno
coprire con della mousse fino a circa
astringente a prodotto terminato.
metà altezza. Porre al centro il secondo bisquit e terminare con la restante
Glassatura lampone
mousse, prestando attenzione di livel-
ZZ lamponi surgelati
75 g.
lare con cura. Porre in abbattitore e al
ZZ acqua
30 g.
momento di utilizzare sformare e co-
ZZ yogurt bianco
100 g.
ZZ panna semimontata
400 g.
ZZ gelatina neutra
150 g.
prire con un leggero strato di glassa
ZZ tot.
905 g.
ZZ tot.
255 g.
decorando poi a piacimento.
La confettura di fragole di Sant’Orsola menta piperita e pepe rosa della Lady Chef Patrizia Pedrotti
Ingredienti
ZZ zucchero semolato
Per prima cosa lavare le fragole ta-
continuo fino che verranno raggiunti i
gliarle in quattro e posizionarle in un
105° gradi, a questo punto aggiungere
700 g.
contenitore con l’aggiunta dello zuc-
le foglie di menta tagliuzzata e il pepe
chero semolato e il succo di limone,
rosa macinato.
coprirle con pellicola trasparente e
Togliere dal fuoco e invasare la con-
farle macerare in frigorifero per 12 ore.
fettura in vasi sterilizzati cosi da con-
Trascorse le 12 ore filtrare le fragole
servarli correttamente e mantenere le
e far bollire il liquido di conservazio-
caratteristiche di questa curiosa e sfi-
ne, a bollore aggiungere le fragole e
ziosa confettura.
ZZ n. 6 foglie di menta piperita ZZ n. 5 grani di pepe rosa ZZ succo di limone
cuocere a fuoco vivace rimestando di
1200 g.
ZZ fragole di Sant’Orsola mature
Preparazione
25 g.
45
LE RICETTE DELL’ASSOCIAZIONE
Pane di segale ai fichi e miele Ricetta del IV° anno di Arte Bianca e Pasticceria dell’Istituto di Rovereto.
ZZ Biga 18/20ore
Abbinamento
800 g.
Impasto:
biga +
ZZ farina 260W
1200 g.
ZZ farina di segale “0” ZZ acqua
Formaggi cremosi e patè di selvaggina
800 g. 1400 g.
ZZ miele di castagno
60 g.
ZZ lievito compresso
45 g.
ZZ sale
50 g.
ZZ olio ex.oliva
100 g.
ZZ fichi
800 g.
Tempo impasto 4 min. in 1° velocità e 5 min. in 2° velocità. Temperatura finale 27°C. Puntatura di 35 min. Dare la forma di fico, lasciar lievitare 50 min., dare dei piccoli tagli. Cottura a 210°C con vapore 35/40 min. pezzature da g 300.
Ricetta Per Celiaci
I muffin al cocco e ricotta nostrana dello Chef Giuseppe Ceci DOSE PER 12 MUFFIN Ingredienti
Preparazione
ZZ gr. 200 farina senza glutine
Per prima cosa setacciare assieme la
Versare il composto negli stampi pre-
ZZ gr. 250 di ricotta nostrana
farina e il lievito chimico, aggiungete-
scelti precedentemente imburrati ed
ZZ gr. 150 di zucchero semolato
vi la farina di cocco rapè.
infarinati.
ZZ gr. 60 farina di cocco rapè
A parte in una bastardella mettervi le
Cuocere i muffin in forno preriscalda-
ZZ gr. 50 di olio di semi di girasole
uova e aggiungervi l’olio di semi di gi-
to a 180° gradi per circa 15/18 minuti,
ZZ n° 2 uova
rasole e la ricotta nostrana, a questo
il tempo dipenderà dalla grandezza
ZZ n° 1 bustina di lievito chimico (con-
punto unire i due impasti e lavorarli
dello stampo.
sentito da prontuario AIC)
46
fin chè si saranno amalgamati bene.
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