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EDITORE
LA VOCE
ASSOCIAZIONE CULTURALE “DAL CIELO ALLA TERRA “ CT
DELL’AQUILA
Via Roma,97 – 95135 Belpasso (CT)
BIMESTRALE A CURA DELL’ASSOCIAZIONE
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CULTURALE “DAL CIELO ALLA TERRA” CATANIA
dalcieloallaterra.catania@gmail.com
EDITORIALE
WEB:
Il presente giornalino “LA VOCE DELL’AQUILA”, non è altro che il risultato di una ricerca fatta da alcuni giovani, che ad un certo punto della loro vita, hanno sviluppato alcuni quesiti cercando delle risposte sulla loro esistenza. Ragionando e riflettendo su alcuni argomenti ci siamo resi conto che le nostre idee erano uguali, e nella certezza che queste siano anche le uniche, abbiamo predisposto positivamente i nostri pensieri al fine di elaborare questo giornalino Speriamo soltanto che la qualità di voi lettori ci dia man forte incoraggiandoci a continuare.
lagalileadeigentili@yahoo.it
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DIRETTORE Giorgio Barbagallo
PROGETTO GRAFICO Giorgio Barbagallo Il Materiale qui trattato è frutto di un’accurata ricerca.
In questo numero In questo quarto numero, tratteremo di pubblicare un Dossier sulle cosiddette “Nuvole Lenticolari”. Abbiamo estrapolato dall’Archivio Storico dell’Associazione Dal Cielo alla Terra Catania, vecchi articoli, esperienze e messaggi dello stesso Eugenio Siragusa e dei Fratelli Extraterrestri in merito a queste “Nubi”. In maniera collaterale, e rimanendo in tema, pubblicheremo un Messaggio di Giorgio Bongiovanni sempre sul tema del fenomeno “Nubi Lenticolari”. Dalle “nuvole lenticolari” ci spostiamo ai Crop Circle in Inghilterra, dove vi mostreremo le immagini del nuovo Crop, formatosi il 23 Giugno di quest’anno.
Le fonti dalla quale attingiamo, provengono dagli Spazi Siderali, preziosi concetti dal profondo Valore Universale che i Contattisti Eugenio Siragusa Ieri e Giorgio Bongiovanni oggi con solerzia ed Amore ci offrono.
Inoltre, vi Parleremo del Caso Ustica, un pensiero al 10°anno della dipartita di Eugenio e di quella recente (appena 2 anni fa) della Suocera, un altro pensiero al 27° Anniversario della Stimmatizzazione di Giorgio Bongiovanni. Giorgio Barbagallo
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- DOSSIER “NUBI LENTICOLARI” __________________________ 5. - MESSAGGI DAL CIELO ALLA TERRA _______________________9. - CROP CIRCLE 2016______________________________________12. - IL CASO USTICA________________________________________15. - RICORDANDO EUGENIO________________________________25. - CIAO “MAMMA“ MIGUELA_______________________________27. - ANNIVERSARIO STIMMATE GIORGIO BONGIOVANNI______28.
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“DOSSIER NUBI LENTICOLARI” Parte 1
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DOSSIER: “NUBI LENTICOLARI” Ripropongo un articolo tratto dal Bollettino “Dal Cielo alla Terra” LA RADUNANZA del Maggio 1984. All’interno del quale troviamo degli scritti e Messaggi di Eugenio circa le cosiddette “Nuvole Lenticolari”.
Articolo integrale tratto dal giornale spagnolo "EUZKADI", n° 130, del 22 MARZO 1984. "Cosa Successe quel 31 Gennaio del 1979 nel cielo della cornice cantabrica? nè il comandante, nè il secondo pilota del "Caravelle” della compagnia Aviaco sono riusciti a trovare una risposta soddisfacente. A quattro anni da quel episodio misterioso ed incandescente. Ecco qui il racconto " "Per la seconda volta l'hostess del volo 501 da Valencia a Bilbao, la signorina Ana Fernandez de la Calzada, aprì la porta grigia e domandò ai piloti: "Cosa sta succedendo? Perchè aspettiamo ad atterrare allo aeroporto di Santander?" Quel pomeriggio, il comandante Carlo Garcia Bermudez e il copilota, Antonio Perez Fernandez, erano partiti da Valencia con assoluta normalità. La loro destinazione era l’aeroporto di Sondica. Ma nell'arrivare nei pressi di Bilbao il tempo cambiò. La visibilità si restrinse al minimo, e il citato aeroporto basco rimase "sotto il minimo". Era impossibile scendere a terra. Come di norma i piloti sorvolarono Sondica ma, constatarono che la situazione metereologica era invariata e fecero rotta per un aeroporto alternativo. Cioè, come stabilito dalle norme di navigazione aerea, l’aeroporto più vicino. In questo caso, l'aeroporto "alternativo" era Santander. Il tempo di volo per un aereo "Caravelle", tra Bilbao e Santander, oscilla tra i 12 e i 15 minuti. Quando l'hostess entrò nella cabina di pilotaggio, chiese ai piloti, con logica inquietudine, Cosa stava succedendo, erano già passati 25 minuti. "I passeggeri sono inquieti, c'è del maltempo su Santander?" A dire la verità, nè il comandante, nè il secondo pilota sapevano, in quel momento, cosa stava succedendo. Su Santander, il tempo era buono, e la torre di controllo dell'aeroporto, era informata dell'arrivo del volo 501 "Aviaco". Apparentemente non c'era nessun problema. Il comandante tranquillizzò l'hostess. Ma la realtà era un'altra. Lassù, a 12000 piedi, circa ll.000 metri, sopra la costa cantabrica, "qualcosa" di incomprensibile stava succedendo, “qualcosa" che inquietava anche i due veterani piloti. Pochi giorni dopo il misterioso fatto, ebbi l'opportunità di avere un'intervista con Carlos Garcia Bermudez e Antonio Perez.
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Questa fu la nostra conversazione registrata in un Hotel del centro della capitale di Vizcaya:" Come sapete, mi spiegò il comandate, quando si hanno casi di maltempo il volo è deviato ad un aeroporto "alternativo". "Però che successe quel pomeriggio, quando volavate verso Santander? “Una volta in verticale con Sondica, chiedemmo autorizzazione per scendere sotto i 24000 piedi, 8000 metri, fino a che arrivammo a 12000. Da questo punto in poi, iniziammo a scendere verso Santander. Bisogna chiarire che la distanza tra Sondica e Santander è di circa 40 miglia. Quando eravamo a circa 22 o 24 miglia dall'aeroporto di Bilbao, rotta già per Santander, apparve di fronte a noi una nube di tipo lenticolare. Era come una gigantesca "lenticchia"; Molto luminosa e densa. La luminosità che emanava la nube, non ci sembrò anormale. Spesso incontriamo nuvole che ci obbligano ad indossare occhiali scuri. Così, senza darle molta importanza penetrammo la massa nuvolosa." Fu in questo momento, secondo quello che mi raccontarono i piloti dell’Aviaco, che i delicati strumenti di navigazione del “Caravelle”, cominciarono a girare" come impazziti". "In effetti si interruppero quattro "RMI", due "MHR4B", le due "HZ4", il radar metereologico, i due "VHF", e il DME". "In che cosa consistono questi apparecchi?" "Gli "RMI" o indicatori radio magnetici, sono bussole elettroniche. In realtà sono, tutte e sei, bussole, dato che equivalgono ai due "MHR4B". Tre di queste bussole elettroniche, sono controllate dal comandante dell’aereo e le altre tre dal secondo pilota. I due blocchi sono indipendenti tra loro anche rispetto all'energia elettrica. Il mancato funzionamento di una delle unità non influisce sul secondo blocco di bussole. Rispetto agli strumenti chiamati "RHM4B" sono anch'essi bussole elettroniche, ma integrate da un indicatore di radiali "VOR". Questo consiste in una stazione che invia segnali su 3600. I due "HZ4" sono altrettanti orizzonti artificiali e gli "VHF" sono due sistemi radio che ricevono e trasmettono simultaneamente anche indipendente_ mente tra loro. “E per quanto riguarda il "DME” ? "Potremmo chiamarlo contamiglia, in breve un misuratore di distanza." "Impazzirono tutti contemporaneamente?" "Istantaneamente. Come ti ho detto come entrammo nella nube lenticolare, tutte e sei le bussole iniziarono a girare come "impazzite". "La giornata era Chiara, e il cielo sgombro salvo la presenza di 6-8 nuvole a forma di "pagnotta", tutte uguali fra loro, che stavano immobili al di sopra della quota 60. Stranamente, queste nubi non cambiavano nè di forma nè di posizione, nonostante un vento che spirava da sud a 6-7 Km/h.
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Esse rimanevano fermi ad un altitudine di circa 60° (valutato dal nostro punto di osservazione situato ad un’altezza di 160 metri). Un'altra nube di forma simile stava quasi a contatto con il terreno, proprio al di sotto del gruppo delle altre. Misurava circa 250 metri di lunghezza, 60 di altezza ed altrettanti di spessore. Era estremamente densa, tanto da apparire come solida. Tutto ciò fu osservato da 22uomini (tra cui il sottoscritto), della terza sezione della 1° Compagnia del Genio NeoZelandese, dalle trincee di Rhodendendron Spur situate a circa 2500 metri a sud-ovest della nube a terra, in una posizione sopraelevata che dominava la quota 60 di circa 100 metri. Il reggimento inglese fu dichiarato “scomparso" o “annientato”, e dopo la resa della Turchia, nel 1918, la prima cosa che l’Inghilterra pretese fu la restituzione di quegli uomini. Ma la Turchia rispose che non aveva mai fatto prigioniero quel reparto, che non aveva mai preso contatto con esso, e che addirittura non ne conosceva nemmeno l'esistenza. Fine prima parte. Continua nel prossimo numero de “LA VOCE DELL’AQUILA”
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MESSAGGI “DAL CIELO ALLA TERRA”
BRASILE 1969 DAL CIELO ALLA TERRA
UNA FORNAZIONE DI "STRANE NUVOLE" E' STATA UNA DI QUESTE NUBI A PRELEVARE DALLA TERRA IL BATTAGLIONE DI NORFOLK IL 28 AGOSTO DELL'ANNO 1915 IN TURCHIA? CHE COSA NASCONDEVA LA NUBE? FORSE UNA GRANDE ASTRONAVE? E.S.
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MESSAGGI “DAL CIELO ALLA TERRA” DAL CIELO ALLA TERRA
NUBI LENTICOLARI SULL’ETNA HO SCRITTO IL 16 GIUGNO 2016: NOI "ALIENATI" CREDIAMO CHE GLI "ALIENI" (ANGELI IERI, EXTRATERRESTRI OGGI), SONO ATTERRATI PIÙ VOLTE SULL'ETNA DA SEMPRE. SIN DALLA NOTTE DEI TEMPI. NOI LI ABBIAMO VISTI E, SOPRATTUTTO, LI VIDE EUGENIO SIRAGUSA, LORO MESSAGGERO DEL XX SECOLO. PRESTO LI VEDRÀ TUTTO IL MONDO. IN FEDE G.B.
Vigo (Spagna) 16 Giugno 2016 Vedi foto al'interno
Foto scattate il 14 Giugno 2016 e pubblicate su La Repubblica Palermo.it
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CROP CIRCLE 2016 DAL CIELO ALLA TERRA
Crop Circle apparso in Inghilterra il 23 Giugno 2016
L'APERTURA DELL'OCCHIO DELLO SPIRITO FAVORIRÀ LA COMPRENSIONE DEL SEGUENTE MESSAGGIO:
APOCALISSE DI GIOVANNI: LE DUE BESTIE
LA BESTIA CHE VIENE DAL MARE E QUELLA CHE VIENE DALLA TERRA (Apocalisse, cap. 13). IL TEMPO DELL'ANTICRISTO È IN CORSO E L'ANNO DOMINI 2016 CONTINUA AD ESALTARE LA GLORIA INFERNALE DEL PRINCIPE DI QUESTO MONDO. MA VIENE IL TEMPO DEL NOSTRO SIGNORE! VIENE IL TEMPO DELLA PURIFICAZIONE E DELLA RESURREZIONE DI TUTTE LE ANIME CHE HANNO RISPOSTO DI SI ALLA CHIAMATA DI CRISTO!
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I SEGNI CELESTI SI MANIFESTANO A TUTTI E I PIANI DEL PADRE ADONAY SONO IN CORSO D'OPERA. PRESTO I 4 CAVALIERI DELL'APOCALISSE (ACQUA, ARIA, TERRA E FUOCO) FERIRANNO A MORTE IL DRAGONE E LA BESTIA CHE PARLANO LA MEDESIMA LINGUA. SARANNO COLPITI ANCHE NUMEROSI LORO SEGUACI, RICCHI E POVERI LORO SCHIAVI E SUDDITI (Apocalisse, cap. 19 e 20). L'IDRA SANGUINANTE REAGIRÀ CON FEROCIA E SPUTERÀ VELENO SULLA TERRA E SUI FIGLI DI DIO IN MISSIONE NEL MONDO E ALLORA APPARIRÀ NEL CIELO E SULLA TERRA MADRE L'ARCANGELO DELLA CELESTE GIUSTIZIA IL QUALE, CON LA SUA SPADA, MOZZERÀ LA TESTA DEL DRAGONE E DELLA BESTIA, COSICCHÉ APPARIRÀ IN CIELO IL SEGNO DEL FIGLIO DI DIO GESÙ IL CRISTO DOPO DEL QUALE EGLI SI MANIFESTERÀ A TUTTA L'UMANITÀ CON GRAN POTENZA E GLORIA PER IL GIUDIZIO FINALE E L'INSTAURAZONE DEL REGNO DI DIO IN TERRA. IL TEMPO È VENUTO E L'ANNO 2017 SARÀ L'INIZIO DELLA FINE DELL'IMPERO DEL PRINCIPE DI QUESTO MONDO.
BEATI GLI ELETTI, I GIUSTI E TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ PERCHÉ EREDITERANNO IL NUOVO CIELO E LA NUOVA TERRA. LEGGETE! MEDITATE E DEDUCETE! PACE! DAL CIELO ALLA TERRA
Sant’Elpidio a Mare (Italia) 26 Giugno 2016 In fede G.B.
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Appendice al Messaggio:
Crop Circle apparso in Inghilterra il 23 Giugno 2016
Il cerchio nel grano è apparso in Inghilterra ieri, 23 Giugno, giorno delle votazioni per la “Brexit”. Il cerchio mostra due squali che si mangiano tra loro. Credo sia un chiarissimo simbolismo della lotta intestina al potere che sta indebolendo l’anticristo e di cui l’uscita inaspettata della Gran Bretagna dall'UE sia un altro importante segno. I corpi stessi degli squali sono divisi in tre parti e questo mi richiama anche la profezia di Daniele del sogno di Nabucodonosor in cui l’ultimo impero che dominerà il mondo sarà composto da parti apparentemente unite ma la cui unione reale è impossibile così come è impossibile amalgamare in forma solida il ferro con l'argilla:
Daniele Cap 2, 41 - 45: “...41 Come hai visto, i piedi e le dita erano in parte di argilla da vasaio e in parte di ferro: ciò significa che il regno sarà diviso, ma avrà la durezza del ferro unito all'argilla. 42 Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte di argilla, ciò significa che una parte del regno sarà forte e l'altra fragile. 43 Il fatto d'aver visto il ferro mescolato all'argilla significa che le due parti si uniranno per via di matrimoni, ma non potranno diventare una cosa sola, come il ferro non si amalgama con l'argilla. 44 Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre. 45 Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte, non per mano di uomo, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. Il Dio grande ha rivelato al re quello che avverrà da questo tempo in poi. Il sogno è vero e degna di fede ne è la spiegazione”.
Inoltre, le seguenti parole di Gesù potrebbero essere applicate al discorso fatto sopra, pur se pronunciate dal Maestro in un contesto diverso quando lo accusavano di essere il re dei demoni:
Luca Cap 11, 17 - 18: “... 17 Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. 18 Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno?”.
Mi sembra comunque che la simbologia profetica, mistica e spirituale sia ben espressa in questo cerchio nel grano che indica, appunto, uno dei segni del crollo dell’ultimo impero e dell’imminenza dell’instaurazione del regno di Dio sulla Terra.
Pier Giorgio Caria 24 Giugno 2016
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IL CASO USTICA
DAL CIELO ALLA TERRA
STRAGE DI USTICA: L'ALTRA VERITÀ
HO SCRITTO IL 22 LUGLIO 2016: IL 27 GIUGNO DI QUEST’ANNO C’È STATA LA RICORRENZA DELLA STRAGE DI USTICA, AVVENUTA IL 27 GIUGNO DEL 1980, POCO DOPO LE 21:00, QUANDO UN AEREO DI LINEA DC-9, CON 81 PERSONE A BORDO, DECOLLATO DALL'AEROPORTO DI BOLOGNA E DIRETTO A PALERMO, SI SQUARCIÒ IN VOLO ALL'IMPROVVISO E CADDE NEL BRACCIO DI MARE COMPRESO TRA LE ISOLE DI USTICA E PONZA. NON CI FURONO SUPERSTITI. NELL’ARTICOLO ALLEGATO, PUBBLICATO ANNI OR SONO NELLE RIVISTE DA ME DIRETTE UFO LA VISITA EXTRATERRESTRE E TERZO MILLENNIO, DIMOSTRAMMO, ATTRAVERSO UN’INDAGINE GIORNALISTICA A 360 GRADI, SUPPORTATA DALLA GRANDE ESPERIENZA DI PERSONE AUTOREVOLI COME L’INGEGNERE BRUNO RESTA, L’UFOLOGO UMBERTO TELARICO E ALTRI RICERCATORI, TRA QUESTI PILOTI DI AEREI, LA NOSTRA VISIONE SUL DISASTRO DI USTICA. (DEPOSITAMMO ALLA FINE DEGLI ANNI NOVANTA LA NOSTRA DOCUMENTAZIONE, ALLA MIA PRESENZA, AL GIUDICE ROSARIO PRIORE, TITOLARE DELL’INCHIESTA).
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SECONDO LA NOSTRA ANALISI IL DC-9 FU ABBATTUTO DA UN MISSILE, PROBABILMENTE LANCIATO DA AEREI CACCIA DELLA NATO CHE SORVOLAVANO LA ZONA PERCHÉ AVEVANO INTERCETTATO LA PRESENZA DI UN OGGETTO VOLANTE NON IDENTIFICATO (UFO) EXTRATERRESTRE. DA ANNI LA NATO, NON LA RUSSIA, USA LA METODOLOGIA DI SPARARE SUGLI UFO (ASTRONAVI EXTRATERRESTRI), E QUINDI, È POSSIBILE CHE LA VIRATA DIFENSIVA DEL DISCO VOLANTE, TRACCIATORE MAGNETICO, O UFO, CHIAMATELO COME VOLETE, ABBIA FATTO SÌ CHE IL MISSILE, PROBABILMENTE DOTATO DI RICERCA TERMICA, INVECE DI ANDARE A CERCARE IL DISCO VOLANTE, DOTATO DI ALONE MAGNETICO PROTETTIVO, ABBIA COLPITO L’AEREO CON TUTTE LE PERSONE A BORDO. QUINDI UNA CATASTROFE CAUSATA DALLA FOLLIA DEI COMANDANTI DELLA NATO DI QUELL’EPOCA, ANCHE CON LA COLLABORAZIONE DEI VERTICI DEL POTERE FRANCESE, INGLESE E AMERICANO. I GOVERNI HANNO FATTO IN MODO DI INSABBIARE TUTTO E QUELLA DI USTICA RIMANE UNA DELLE STRAGI DEL NOSTRO PAESE CON PIÙ ASPETTI OSCURI. NOI, COME ANCHE EUGENIO SIRAGUSA, CHE PER PRIMO SCRISSE AL GOVERNO ITALIANO DELL’EPOCA, RITENIAMO CHE L’OGGETTO E RA UN’ASTRONAVE DI NATURA EXTRATERRESTRE E CHE LA SCIAGURA DI USTICA SI POTEVA EVITARE. L’ESISTENZA DELL’OGGETTO È DIMOSTRATA NELL’ISTRUTTORIA DEL GIUDICE PRIORE, NONOSTANTE I PIÙ, E FORSE LO STESSO GIUDICE, CONSIDERANO TRATTASI DI UN AEREO SPIA, NON SI SA DI QUALE NAZIONE. I CAPI MILITARI, MA ANCHE I CAPI DEL MONDO DELL’ECONOMIA, IMPONGONO IL SILENZIO SU UNA SIMILE VERITÀ, CHE AVREBBE UN’ENORME TRASCENDENZA NELL’OPINIONE PUBBLICA MONDIALE, LA QUALE PRENDEREBBE COSCIENZA CHE ESISTE UNA CIVILTÀ EXTRATERRESTRE CHE PERCORRE ANNI LUCE PER GIUNGERE FINO A NOI CON UNA TECNOLOGIA DI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI ANNI PIÙ AVANTI DELLA NOSTRA. UNA CIVILTÀ ANIMATA DA VALORI ALTRUISTICI COME LA GENEROSITÀ E SOLIDARIETÀ E CHE POTREBBE SCONVOLGERE IL SISTEMA ECONOMICO MONDIALE, IL SISTEMA MILITARE MONDIALE, E QUINDI METTERE FINE ALLE SITUAZIONI ESTREMAMENTE GRAVI CHE OGGI AFFLIGGONO IL MONDO. METTERE FINE ALLE GUERRE E A TUTTE LE SPAVENTOSE CRISI CHE ATTANAGLIANO LA RAZZA UMANA. ECCO PERCHÉ I PADRONI DEL PIANETA SI OSTINANO ANCORA OGGI A MANTENERE IL SILENZIO SULLA LORO PRESENZA (ALIENA). QUESTA È L’UNICA RAGIONE A NOSTRO GIUDIZIO PER LA QUALE ANCORA NESSUNA NAZIONE, SIA DELL’OCCIDENTE CHE DELL’ORIENTE, SI DECIDE A DIRE LA VERITÀ SULLA TRAGEDIA DI USTICA. ORAMAI SU OGNI STRAGE SI CONOSCONO DETERMINATE VERITÀ, TRANNE SU USTICA APPUNTO, SULLA QUALE C’È IL BUIO TOTALE.
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NON C’È UNA MATRICE TERRORISTA CHE POSSA GIUSTIFICARE QUESTO SILENZIO, FOSSE STATO UN ATTENTATO TERRORISTA NESSUNO OGGI SI SCANDALIZZEREBBE, NEMMENO SE FOSSE STATO OPERA DELLE BRIGATE ROSSE, O DELLA MAFIA… O UN ERRORE DI STATO, MAGARI UN INCIDENTE DURANTE ESERCITAZIONI MILITARI. NESSUNO SI SCANDALIZZEREBBE OGGI DI UN TRAGICO ERRORE CHE AVREBBERO POTUTO AVER COMMESSO I VERTICI DELLA NATO O DEGLI AEREI MILITARI. MENTRE INVECE SAREBBE
UNO SCANDALO LO SCONVOLGIMENTO PLANETARIO DELL’OPINIONE PUBBLICA, SE SI DOVESSE AMMETTERE LA VERITÀ, E CIOÈ CHE UN’ASTRONAVE, PROBABILMENTE DI ORIGINE NON TERRESTRE, DOTATA DI UNA SCIENZA MOLTO PIÙ AVANZATA DELLA NOSTRA, ERA PRESENTE. SECONDO LE GRANDI POTENZE DELLA TERRA UNA TALE VERITÀ NON PUÒ ESSERE RIVELATA ALL’OPINIONE PUBBLICA, PERCHÉ SCONVOLGEREBBE TUTTI I NOSTRI PARAMETRI RELIGIOSI, POLITICI, ECONOMICI, GENEREREBBE CAOS, PANICO, E LO SCONVOLGIMENTO TOTALE DELLA NOSTRA SOCIETÀ. NOI PENSIAMO INVECE CHE RIVELARE AL MONDO LA PRESENZA PACIFICA DELLA VISITA EXTRATERRESTRE SALVEREBBE IL MONDO DA UNA AUTODISTRUZIONE POSSIBILE E PROIETTEREBBE LA CIVILTÀ UMANA VERSO UNA DIMENSIONE SUPERIORE UMANA E SPIRITUALE CONCEDENDO ALLA STESSA IL DIRITTO DI ENTRARE A FAR PARTE DELLA COMUNITÀ INTERSTELLARE E GODERE COSÌ DEGLI ALTI VALORI DELLA GIUSTIZIA, DELLA PACE E DELL'AMORE CHE SONO IL PASSAPORTO PER VIAGGIARE NEL “DE INFINITO UNIVERSO ET MUNDI” (G. BRUNO). LEGGETE, MEDITATE E DEDUCETE! IN FEDE G.B. Palermo (Italia) 22 Luglio 2016. Ore 17:15
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MESSAGGI “DAL CIELO ALLA TERRA”
AVVERTIMENTO DEI PILOTI EXTRATERRESTRI AI PILOTI CIVILI E MILITARI DI TUTTE LE NAZIONI DELLA TERRA Crediamo opportuno comunicarvi che i nostri veicoli spaziali che voi terrestri chiamate Dischi Volanti, sono mossi da una potente energia fluttuante, sconosciuta da voi e dagli Scienziati del vostro pianeta. Vi esortiamo, fraternamente, per la vostra incolumità e per la sicurezza dei passeggeri che trasportate con i vostri aerei, di non eccedere nella curiosità, e di evitare assolutamente, di inseguirci e di mettervi sulla nostra scia di volo. Principalmente ci rivolgiamo al cieco senso di irresponsabilità degli uomini preposti al comando degli aerei militari incaricati di intercettare i nostri mezzi spaziali, di avvicinarli il più possibile per fotografarli o abbatterli. Esortiamo anche voi, cari fratelli, a non farlo per il vostro bene e per la nostra tranquillità di coscienza. Noi ci facciamo notare ben volentieri e con tutte le necessarie precauzioni, ma voi, non fate altrettanto e spesso, la vostra assurda zelanteria vi procura gravi e mortali incidenti. A parte il fatto che i nostri mezzi possono raggiungere velocità per voi impossibili ed inconcepibili, le vostre armi, qualunque esse siano non potranno mai incidere sull'assoluta sicurezza dei nostri mezzi, né possono mettere in pericolo le nostre esistenze. E' invece estremamente pericoloso per voi e per i vostri aerei incanalarvi nella scia dei nostri mezzi spaziali in navigazione. Sappiate voi, e lo sappiano pure i vostri scienziati, che i nostri mezzi viaggiano nel vuoto assoluto e alla velocità della luce usando la stessa energia che consente ai corpi celesti, compresi i pianeti del Sistema Solare, a rimanere nello spazio cosmico in un perfetto stato antigravitazionale rispetto agli altri pianeti. Ancora voi, ed in modo particolare i vostri scienziati, non conoscete la titanica energia che sovrasta le zone sino ad oggi esplorate dai vostri satelliti artificiali. L'imprigionamento e l'asservimento di tale energia è per noi possibile e facilmente attuabile grazie a speciali apparecchi che ci consentono tale operazione, già da molti millenni. Inoltre questa energia viene da noi condensata a nostro piacimento e a seconda del potenziale di proiezione richiesto dalle circostanze. La spinta di proiezione dei nostri mezzi spaziali è quindi regolabile, e noi la portiamo agli estremi limiti quando ci incontriamo con i vostri apparecchi, per questi due principali motivi: A) Consentire al vostro potere visivo di osservarci e alla vostra intelligenza di dedurre. B) Evitare il più possibile l'allargamento dell'alone energetico al fine di annullare un eventuale scontro di esso con i vostri aerei.
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Però spesso succede che indirizzate i vostri aerei sui nostri mezzi costringendoli ad accelerare la spinta di proiezione e, quindi, il conseguente allargamento dell'alone dell'energia fluttuante.
Da ciò nascono gravi evenienze che possono indurvi in situazioni estremamente pericolose ed anche mortali. Investire anche il residuo di energia ancora in un relativo stato di condensazione, che viene lasciata dai nostri mezzi, comporta per i vostri aerei la completa disintegrazione, e quindi la vostra sicura morte. Perciò vi invitiamo, con fraterno amore, a non avventurarvi con incoscienza a tali imprese, e vi esortiamo, con spirituale affetto, a rallegrarvi dei nostri incontri, così come ce ne rallegriamo noi, con serenità e pace in cuore. Noi vogliamo solo aiutarvi a spronarvi a farvi intendere la nostra coscienza e la nostra Santa Missione di Bene Universale e di Verità Divina. Noi edifichiamo i presupposti ideali per il Santo Avvento della Giustizia Celeste per Volontà Santa di Dio. Noi veniamo da voi sulla Terra animati dal Suo Santo Amore e dalle Sue Sacre Leggi. Ravvedetevi! State attenti e consigliati. Questo vi abbiamo comunicato tramite la nostra mente sulla Terra per avvertirvi e rendervi consapevoli. La Pace e la Serenità siano su Voi e su tutta l'umanità. Dagli Extraterrestri in fede Eugenio Siragusa 18 Giugno 1963
Segue la lettera che Eugenio Siragusa scrisse all’Onorevole Franco Accame, Parlamentare nella legislazione ’76 – ’79. Pregiatissimo Onorevole Accame, in riferimento alla vostra lettera del 2 c.m. Le invio quanto segue, grazie ai miei studi ho potuto desumere circa l'ultimo, tragico incidente aereo al largo di Ustica. Eugenio Siragusa I FATTI (Secondo la stampa nazionale): 27 Giugno 1980: -Tirreno meridionale- aerovia “Ambra 13” punto “Condor” 94 miglia nautiche a nord di Palermo – 11 DC/9 della Compagnia ITAVIA (IH-870/I TIGI) percorre l'aerovia A/13 sulla rotta Bologna Palermo, pilotato dal comandante Domenico Gatti e dall'ufficiale pilota Enzo Fontana. Ore 18,57'35'': la traccia del radar del DC/9 appare sugli schermi del Centro Radio di Roma-Controllo. Ore 18,58'11'': La traccia dell'aereo è parallela alla traccia di un oggetto non identificato, che si trova fra 3,7 e 3,6 miglia nautiche ad ovest dell' IH-870/I TIGI, con una velocità compresa fra 555 e 1300 km/h oltre al DC/9 non è previsto traffico aereo. Ore 18,58'39'': l'UFO si sposta verso est in virata dirigendosi verso la prua del DC/9 Ore18,59'45'' la traccia dell' IH-870/I scompare dal radar come punto singolo, e per un attimo, appaiono circa quaranta tracce visibili: L'AEREO E' DISINTEGRATO.
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Ore 19,03'45'' Due tracce compaiono sugli schermi, arretrate rispetto alle precedenti: nessuna spiegazione! Tutta questa dettagliata cronologia la si apprende dal “Corriere della Sera” del 27 giugno 1981, esattamente un anno dopo la sciagura. L'anno precedente, esattamente il 6 Ottobre, “L'Occhio” riporta: “In quell'istante, in quel punto, non rivelano (i radar) nessun altro corpo volante”. Perchè per un anno, è stato mantenuto questo riserbo prolungato? La Commissione NTSB ha, da parte sua, concluso l'inchiesta con queste parole: “Sulla base delle informazioni ricevute, l'aereo disintegratosi e l'OVNI (Oggetto Volante non identificato) non sono entrati in collisione.” E difatti è vero. Secondo quanto propongono le mie conoscenze sui tracciatori magnetici (UFO), il disabile poteva essere evitato se il Comandante del velivolo avesse avuto conoscenza dei rischi in cui si incorre se solo si sfiora la scia di magnetismo anomalo fortemente ionizzato, lasciata da un tracciatore magnetico (UFO, disco o sigaro volante). Se il comandante avesse mantenuto inalterata la rotta nulla sarebbe successo e il DC/9 avrebbe potuto (tranquillamente) proseguire e portare a termine il suo volo. La virata a destra è stata dunque fatale. Il verificarsi di questi incresciosi incidenti sarà sempre inevitabile sino a quando si ignorerà la realtà UFO ed i piloti civili e militari non avranno piena conoscenza sul comportamento da tenere in circostanze simili a quelle in cui si trovò il comandante Gatti. A tale proposito, allego il comunicato da me divulgato (per la loro volontà) nel 1963 a favore di tutti i comandanti aerei della Terra, contenente le istruzioni necessarie. Checchè ne pensino gli altri, esiste nel Tirreno un “Triangolo di Appoggio” (oggi ancora attivo) e molto frequentato da astronavi extraterrestri. Ecco tutto. Io ho fatto il mio dovere. Che gli altri facciano il loro per evitare ulteriori disastri. La saluto cordialmente. Eugenio Siragusa Nicolosi 21 Luglio 1982 Fonte: “Nonsiamosoli” Bollettino di informazione sulla relatà Estraterrestre.
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SEGRETO DI ... STATI Giorgio Bongiovanni ...Rimasi sbalordito, anche perchè le ipotesi formulate non sembravano essere credibili, allora come oggi... Avevo solo 17 anni quando, la sera del 27 giugno 1980, il telegiornale annunciò che il DC9 dell’ITAVIA 1H780 era esploso in volo e che tutti i passeggeri, equipaggio compreso avevano perso la vita. Rimasi sbalordito, anche perché le ipotesi formulate non sembravano essere credibili, allora come oggi. In quegli anni, frequentavo la casa di Eugenio Siragusa perchè da sempre interessato alla vita nel cosmo. Il noto contattista italiano, divenuto in seguito mio padre spirituale, fornì per primo una spiegazione sconcertante, che oggi alla luce delle indagini di molti personaggi competenti in materia, appare più che plausibile. In base ad un messaggio del 1963, in cui esseri extraterrestri spiegavano al contattista le loro modalità di spostamento e i pericoli che i nostri aeromobili avrebbero corso se troppo vicini alle scia magnetica dei loro tracciatori, Eugenio inviò all’onorevole Accame una lettera nella quale spiegava il coinvolgimento di un oggetto volante non identificato nell’incidente di Ustica. Successivamente allegò la ricostruzione dell’accaduto secondo i dati forniti dai quotidiani di quell’epoca e dalle sue informazioni personali. "Caro sig. Siragusa, la ringrazio molto per il cortese invio del materiale. Seguo sempre la questione, quindi grazie se vorrà tenermi al corrente." Così l’onorevole Accame rispose a Siragusa. Questa teoria che allora risultò pazzesca; oggi è sostenuta e supportata da molti studiosi. E’ per questo motivo che si decise di pubblicare su "Terzo Millennio" le accurate e approfondite ricerche di alcuni collaboratori; purtroppo, per motivi di spazio, abbiamo dovuto condensare le loro relazioni che per tanta minuziosità avrebbero bisogno dell’ampiezza di un libro. Leggerete il rapporto del colonnello dell’aeronautica militare Roberto Doz, oggi in pensione, dell’ingegnere Bruno Resta, imbattutosi nel problema ufologico a seguito di un avvistamento, dell’ufologo inquirente Umberto Telarico, l’imprevista testimonianza di un agente dei servizi segreti italiani, o sedicente tale e l’autorevole opinione di Robert O. Dean, ex agente dei servizi segreti NATO in Europa. Io personalmente, insieme agli editori e alla redazione, mi assumo la responsabilità di quanto scritto credendo che corrisponda a verità. In conclusione vorrei esprimere la nostra più sincera solidarietà alle famiglie delle vittime che dopo 18 anni ancora non conoscono la reale versione dei fatti, vorrei dire loro che noi crediamo in un mondo spirituale per cui la vita è eterna. Se la verità verrà finalmente alla luce, il sacrificio dei loro cari non sarà stato vano. Se si prenderà coscienza dell’esistenza di esseri extraterrestri che, a bordo delle loro navi, giungono fino a noi, si potranno evitare incidenti come questo, imputabili principalmente alla disinformazione.
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INCIDENTE NON IDENTIFICATO Di Robert O. Dean
Ho assistito personalmente ad alcune manovre di questi mezzi non terrestri e posso testimoniare che possiedono delle capacità impensabili per i nostri aeromobili. Desidero augurarmi che incidenti del genere non si ripetano e altri nomi non si aggiungano alla lista dei lutti provocati dall’ignoranza, alimentata dalla disinformazione e dalla controinformazione: misteri veri o falsi non ce ne sono, bisogna affrontare con correttezza il fenomeno T.M.E. Quando il telegiornale del 27 giugno 1980, diede la notizia della tragica esplosione del DC9 Itavia nei pressi di Ustica, rimasi subito esterrefatto: cosa poteva essere successo così repentinamente a venticinquemila piedi a quel tranquillo volo di linea? Avrei voluto partecipare alle operazioni di ricerca, ma non mi fu possibile: decisi allora di seguire ogni notizia sull’incidente e così feci. In questi anni di silenzio e di commissioni, ho pensato a Enzo Fontana, mio compagno di corso, a Domenico Gatti, comandante e alle famiglie degli ottantuno deceduti. Mi sono convinto che questo incidente presenta degli aspetti così anomali da far cadere tutte le soluzioni solitamente applicabili a casi del genere; infatti dagli articoli pubblicati sull’argomento, notavo l’impossibilità di andare oltre il mare delle ipotesi e capivo che evidentemente, la sequenza dei dati rilevati sul DC9 doveva avere qualcosa di strano, di poco usuale. Mi convinsi di poter applicare le mie conoscenze su aerei, radar e ufo, infatti desideravo verificare se vi fosse possibilità di interferenze con questi veicoli volanti non appartenenti alla nostra realtà dimensionale. Al di sopra delle illusioni, dei commento e delle opinioni di esperti e non, il fattore di analisi più importante al fine di capire cosa realmente sia successo nel cielo di Ustica quel 27 giugno 1980, é senza dubbio l’insieme dei dati radar. Infatti anche la stampa ha dato largo spazio alle risultanze di perizie computerizzate effettuate da illustri esperti nazionali e stranieri su quanto rilevato dai radar del controllo del traffico aereo di Ciampino, vediamone la più rilevante: NTSB (National Trasportation Safety Board) di Washington rapporto DCA80-RA-028 a firma di John Macidull ingegnere capo del Bureau of Technology, coordinatore dei segnali radar per la decodificazione dei dati sull’incidente di Ustica: "Un oggetto volante non identificato ha attraversato la zona dell’incidente, da ovest verso est ad alta velocità e approssimativamente nello stesso momento in cui l’incidente stesso si é verificato". Segue "Al momento dell’incidente e secondo le informazioni radar, l’oggetto non identificato (a ovest della zona del disastro) procedeva col sole alle spalle in direzione dell’aereo e l’aereo puntava verso il sole, verso la direzione di provenienza dell’oggetto". La velocità dell’oggetto non identificato, in questo rapporto viene fissata all’incirca, di poco supersonica e continua: "Dalle informazioni radar non é possibile stabilire quale tipo di aereo fosse". Da quanto riportato possiamo analizzare questi elementi:
Un oggetto volante non identificato era presente nell’area di volo del DC9, e non lo ha collisionato; Il DC9 ha effettuato una virata verso destra in direzione del non identificato; Il non identificato interseca la vecchia direttrice di rotta del DC9, prima della disintegrazione dello stesso.
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Passiamo ora all’analisi vera e propria dell’incidente soffermandoci brevemente sulle notizie rese pubbliche del volo.
IPOTESI DI RICOSTRUZIONE DEGLI EVENTI Il 27 giugno 1980 ore 20.08: il volo ITAVIA IH - 870 decolla dall’aeroporto di Porgo Panigale di Bologna con destinazione Palermo. Il volo si svolge normalmente e le condizioni meteo lungo la rotta sono buone; alle 20.57 il pilota comunicava la sua posizione al centro controllo radar di Roma, é di ottimo umore tanto che fa delle battute scherzose sulla frequenza del controllore radar. Ci sono delle lucette sotto di noi che sembrano quelle di un cimitero...". Tre minuti dopo il secondario radar del DC9 cessa di comparire sugli schermi, i computer del sofisticato sistema della Selenia di cui il centro di controllo del traffico aereo é dotato, continuano a registrare dei segnali radar che nonostante la distanza al limite di portata, sono stati inequivocabilmente valutati reali. 20.58’ 11" alla destra del DC9 compare un oggetto sconosciuto che polarizza l’attenzione dell’equipaggio: "Guarda c’é un UFO!" Avrebbe potuto dire il pilota con tono stupito ed interessato, mentre il collega di sinistra, visto l’oggetto così chiaramente discriminabile, sente una forte spinta di curiosità per vedere realmente questo veicolo volante di cui tanti colleghi avevano parlato riferendo di avvistamenti incredibili. "Uno spettacolo del genere é una cosa da non perdere" si dissero proprio i piloti, mentre l’assistente di volo, entrato in quel momento in cabina di pilotaggio, comunicava elegantemente che le file di passeggeri di destra erano in subbuglio per la misteriosa comparsa di un UFO. Vedendo l’UFO in virata verso est, il DC9 iniziò una virata a destra con prua a Ovest per andare a vedere meglio uno spettacolo unico. Trovandosi controsole e avendo l’UFO già proseguito verso l’opposta direzione il velivolo rimase per qualche secondo con prua ovest, fu in questo momento che la parte inferiore destra del DC9 fu interessata dall’alone di scia lasciata dall’UFO provocandone la disintegrazione. Evidentemente il pacifico Tracciatore magnetico aveva la sicurezza che il comportamento del velivolo fosse quello consueto e prevedibile: proseguire secondo la propria rotta seguendo i parametri di volo. Ma non fu così in questo tragico caso e una manovra così imprevedibile ha provocato questo inconsueto incidente. Quanto fin qui esposto, potrebbe far nascere il desiderio di capire la causa vera di questo incidente: lasciamo al lettore le conclusioni in merito augurandoci di aver fornito sufficienti elementi di discriminazione. Desideriamo augurarci che casi del genere non si ripetano e altri nomi si aggiungano alla lista dei lutti: provocati dall’ignoranza alimentata dalla disinformazione e dalla contro informazione: misteri veri o falsi non ce ne sono, bisogna affrontare con correttezza il fenomeno TME. Nazca con le sue piste di atterraggio di migliaia e migliaia di anni fa, Palenque con la pietra tombale di un pilota -Dio del periodo dei maya e tante altre inappellabili prove concrete sulla presenza fin dall’inizio della vita intelligente sulla Terra, di un’aviazione non terrestre, non sono bastate per farci dire una verità così importante. Testimoni, studiosi, contattisti illustri hanno ripetuto le stesse cose, anche se per metodo vengono ridicolizzati dagli uomini (o ancora peggio strumentalizzati): é un grave errore aver interrotto un rapporto di relazione che durava da millenni e che ha arricchito di valori cristallini per generazioni le civiltà del passato. Il no che attimo per attimo rivolgiamo verso la vita, esterna ed interna al pianeta, automaticamente ci conduce all’isolamento, all’implosione, all’autoeliminazione da sterilizzazione nucleare -biologica- chimica, e sarà esclusivamente colpa nostra.
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TANTI DISASTRI AEREI, PERCHÈ? MESSAGGIO INVIATO DA EUGENIO SIRAGUSA AL RAPPRESENTANTE DELLA SUF LIVORNO, RICERCHE UFOLOGICHE BONSIGNORI MARIO, IN RISPOSTA AD UNA DOMANDA POSTAGLI DA QUEST’ULTIMO, IN RELAZIONE AGLI ARTICOLI APPARSI SUI DUE GIORNALI “LA NAZIONE” DEL 30/10/87 – 31/10 87, RIGUARDO IL CASO MAJORANA ED USTICA.
EGREGIO SIGNOR MARIO BONSIGNORI, RISCONTRO LA SUA RINGRAZIANDOLA DEGLI AUGURI CHE MI FORMULA E CHE RICAMBIO. PER QUANTO RIGUARDA “IL CASO ETTORE MAJORANA” E L’ASSURDA SPECULAZIONE IN CORSO, NON CREDO CHE CI SIA NULLA DA AGGIUNGERE A QUANTO “NONSIAMOSOLI” HA GIÀ AMPIAMENTE ILLUSTRATO NEL NUMERO DI APRILE 1986. PER QUANTO RIGUARDA IL DC 9 SCOMPARSO NEI PRESSI DI USTICA, ANCHE SU QUESTO CASO ABILMENTE TERGIVERSATO DA CHI HA TUTTO L’INTERESSE DI FARLO, IL COMANDANTE DOZ È STATO CHIARO ED ESPLICITO (VEDI “NONSIAMOSOLI” NOV.-DIC. ’86), MA POICHÈ QUESTA VERITÀ È SCOMODA AI TIRANNI DELLA TERRA, NON C’È DA MERAVIGLIARSI DI QUANTO FANNO PER OSTACOLARLA. ACCLUDO ALLA PRESENTE UN COMUNICATO DEL MIO AMICO HOARA DALLA CRISTAL-BELL, CHE PUÒ DARLE UN’IDEA SULL’INGARBUGLIATO CASO DELL’AEREO DISINTEGRATOSI A COMO. NON ASPETTIAMOCI DALLE INFORMAZIONI DEI MASSMEDIA UN RAPPORTO REALE E SINCERO, TUTT’ALTRO! MA POICHÈ IL CONTO ALLA ROVESCIA È INIZIATO E POICHÈ TUTTO CIÒ CHE È STATO DETTO, SCRITTO E TRAMANDATO STA PUNTUALMENTE AVVERANDOSI, NON POSSIAMO NON ASPETTARCI QUALCOSA CHE METTA FINALMENTE LUCE SULLE COSE CHE LA BESTIA UMANA HA RITENUTO LASCIARE NEL BUIO PIÙ FITTO. MI AUGURO DI ESSERE STATO CHIARO ANCHE SE BREVE. PORGO I PIÙ CARI E FRATERNI SALUTI A LEI E A TUTTI COLORO CHE LE SONO PROSSIMI E CHE AMA. EUGENIO SIRAGUSA
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RICORDANDO EUGENIO 27-08-2006 – 27-08-2016 Sono passati ormai 10 anni dalla dipartita fisica di Eugenio Siragusa, noi lo ricordiamo vivo in queste righe che egli stesso ebbe a scrivere nel lontano 1976.
Forse…. Forse, la mia bianca Astronave è in arrivo. Forse, presto, potrei imbarcarmi per ritornare da dove sono partito per vivere con voi questi anni di laboriosa attività, tutti dedicati al Signore della Creazione. Dico, forse, potrei aver presagito ciò che ancora non potrà essere e io vorrei che avvenisse. Ma se ciò non sarà sia fatta la volontà di colui che dispone secondo i suoi Divini voleri. Io sono pronto a salire sulla mia Bianca Astronave, perché so dove mi porterà e dove si adagerà. Io so anche di rimanere libero di andare verso i confini del Cosmo o di ritornare ad accarezzare i Cuori di coloro che con me hanno Amato e Sofferto per Amore di Dio. Da coloro mi farò vedere sulla mia bianca Astronave e nel sogno li porterei con me a gioire con i loro Spiriti e per conversare ancora sulla verità eterna. Presentimento??? Non so. Al tempo il privilegio di riferirmi se il “Forse” era Verità. DAL CIELO ALLA TERRA PER SEMPRE VOSTRO. Eugenio Siragusa Valverde, 26, 02, 76 Ore: 18:30
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CIAO “MAMMA MIGUELA” Ci è giunta recentemente in Redazione la notizia che è venuta a mancare anche la suocera di Eugenio Siragusa, la S.ra Miguela Cantin Lecha, da tutti noi conosciuta come “Mamma Miguela”. La scomparsa della Signora Cantin, non è recente ma risalirebbe a circa 2 anni fa, noi l’abbiamo saputo solo fine Luglio. Adesso è nella Luce e i nostri spiriti l’accompagnano nell’Eterna Beatitudine. Giorgio Barbagallo
Settembre ’93 durante la sanguinazione di Giorgio Bongiovanni presso L’Hotel Gemmellaro, Nicolosi.
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Anniversario Stimmate di Giorgio 2 SETTEMBRE 1989 - 2 SETTEMBRE 2016
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