La Voce dell'Aquila n° 8

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EDITORE

LA VOCE

DELL’AQUILA

ASSOCIAZIONE CULTURALE “DAL CIELO ALLA TERRA “ CT

Email: dalcieloallaterra.catania@gmail.com

BIMESTRALE A CURA DELL’ASSOCIAZIONE

lagalileadeigentili@yahoo.it

CULTURALE “DAL CIELO ALLA TERRA” CATANIA

WEB: http://lagalileadeigentili.wix.com/ dalcieloallaterract

EDITORIALE DIRETTORE Il presente giornalino “LA VOCE DELL’AQUILA”, non è altro che il risultato di una ricerca fatta da alcuni giovani, che ad un certo punto della loro vita, hanno sviluppato alcuni quesiti cercando delle risposte sulla loro esistenza. Ragionando e riflettendo su alcuni argomenti ci siamo resi conto che le nostre idee erano uguali, e nella certezza che queste siano anche le uniche, abbiamo predisposto positivamente i nostri pensieri al fine di elaborare questo giornalino Speriamo soltanto che la qualità di voi lettori ci dia man forte incoraggiandoci a continuare.

In questo numero. Gentili Lettori, il nostro lavoro di diffusione dell’Opera “Dal Cielo alla Terra” è apprezzato anche in terra Sud Americana, di fatti dal prossimo numero, sarà tradotto in Spagnolo e diffuso. In Questo numero vi faremo partecipi del rammarico da parte del Cielo di un incombente pericolo Nucleare e dei suoi nefasti effetti. Vi faremo notare come anche Eugenio Siragusa ci esortava a stare guardinghi e mettere le cose al loro giusto posto. Da questo numero inizieremo a trattare anche il famoso “Caso Amicizia” attraverso le righe di un testimone tutt’ora vivente e tutt’ora in contatto la cui identità non vuole che si renda nota. Continueremo le lettura del libro “Le Profezie delle Piramidi”, vi sottoporremo all’attenzione di un’esperienza avvenuta nei pressi del Triangolo delle Bermude tra il ’68 e ’70.

Giorgio Barbagallo

PROGETTO GRAFICO Giorgio Barbagallo Il Materiale qui trattato è frutto di un’accurata ricerca. Le fonti dalla quale attingiamo, provengono dagli Spazi Siderali, preziosi concetti dal profondo Valore Universale che i Contattisti Eugenio Siragusa Ieri e Giorgio Bongiovanni oggi con solerzia ed Amore ci offrono.

BUONA LETTURA!!! Giorgio Barbagallo

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- ARMI ATOMICHE: VOLETE MORIRE AD OGNI COSTO______________5. - LA BESTIA SANGUINARIA DELL'ATOMICA_________________________6. - VENTI DI GUERRA MONDIALE__________________________________ 7. -

MESSAGGI DI EUGENIO SIURAGUSA_____________________________________9.

- ALCUNE CORRETTE INFORMAZIONI SUL CASO AMICIZIA__________11. - IL CRISTALLO MISTERIOSO: UN MESSAGGIO DA ATLANTIDE_______13. - SANTA PASQUA 2017___________________________________________19. - HO INCONTATO GESU’ A NAIROBI______________________________20.

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ARMI ATOMICHE: VOLETE MORIRE A TUTTI I COSTI

Notizia:

Disarmo nucleare: Alle Nazioni Unite di scena il deserto DAL CIELO ALLA TERRA ARMI ATOMICHE: VOLETE MORIRE AD OGNI COSTO SETUN SHENAR COMUNICANO:

ED

I

FRATELLI

DELLA

LUCE

LA MENTE E IL CUORE SCRITERIATI DEI CAPI DELLE NAZIONI UNITE, LA RASSEGNAZIONE IPOCRITA, INDIFFERENTE E IGNORANTE DEI POPOLI SEMBRANO RAPPRESENTARE PER LA RAZZA UMANA UN MESSAGGIO INQUIETANTE E FOLLE: MORIRE AD OGNI COSTO NELL’OLOCAUSTO PEGGIORE DELLA STORIA DELL’UMANITÀ. LA GUERRA ATOMICA. LA SALA VUOTA DELLE NAZIONI UNITE DURANTE LA RIUNIONE PER IL DISARMO NUCLEARE È LA PROVA TANGIBILE DI QUANTO ASSERIAMO. LA VOSTRA FOLLE CORSA VERSO L’AUTODISTRUZIONE, TUTTAVIA, NON IMPEDIRÀ A NOI “ALIENI”, LO ABBIAMO DETTO TANTE VOLTE, DI PORRE IN SALVO IL SALVABILE E DI RICOSTRUIRE UNA NUOVA SUPER CIVILTÀ SUL VOSTRO PIANETA. UN NUOVO CIELO E UNA NUOVA TERRA (“Vidi poi un

nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più”. Apocalisse 21-1). PACE! SETUN SHENAR ED I FRATELLI COMMISERAZIONE E PENA

DELLA

LUCE

SALUTANO

CON

Pordenone (Italia) 2 Aprile 2017. Ore 12:15 G.B. Messaggi allegati:

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DAL CIELO ALLA TERRA LA BESTIA SANGUINARIA DELL'ATOMICA SETUN SHENAR E I FRATELLI COMUNICANO: IL GRIDO DI DOLORE CONTRO LA BESTIA ATOMICA LANCIATO DA NOI E DAI NOSTRI MESSAGGERI NEGLI ULTIMI 70 ANNI DEL VOSTRO TEMPO HA CONSUMATO LE NOSTRE VOCI LASCIANDO SPAZIO SOLO ALLE LAGRIME DI SANGUE CHE SCIVOLANO DAL NOSTRO CUORE PER ADAGIARSI E MORIRE NEL NOSTRO SPIRITO AFFRANTO E AMAREGGIATO. MALGRADO TUTTO: REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA, SOLO PER AMORE AI BUONI E AI GIUSTI: LE NOSTRE BIANCHE ASTRONAVI SONO PRONTE IN QUALSIASI MOMENTO A DISCENDERE SULLA TERRA PER SALVARE IL SALVABILE DAL FOLLE OLOCAUSTO NUCLEARE CHE VOI, DEMONI TERRESTRI, POTRESTE PORRE IN ESSERE CONTRO VOI STESSI E LA VOSTRA MADRE TERRA. PACE! SETUN SHENAR E I FRATELLI SALUTANO CON PENA E COMMISERAZIONE GLI ABITANTI DELLA TERRA. Montevideo (Uruguay) 14 Marzo 2017. Ore 18:41

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DAL CIELO ALLA TERRA SEMARUS E I FRATELLI DELLA LUCE COMUNICANO: VENTI DI GUERRA MONDIALE NEI PIANI DELLA BESTIA CHE VIENE DAL MARE

IL NOSTRO FRATELLO SETUN SHENAR, IN PRECEDENTI COMUNICATI, AVEVA BEN SPIEGATO IL PERICOLO CHE INCOMBE SULLA VOSTRA GENERAZIONE UMANA, PRESSOCHÉ ADULTERA E MALVAGIA: UNA TERZA GUERRA MONDIALE– NUCLEARE. SEMPRE LO STESSO FRATELLO, SETUN SHENAR, ORA IN TEMPORANEO CICLO RIGENERATIVO, AVEVA ILLUSTRATO UN PIANO DIVINO DI INTERVENTO POSTO IN ESSERE DA NOI, ALIENI, PER PORRE IN SALVO ALCUNI MILIONI DI ESSERI VIVENTI (UOMINI-DONNE-BAMBINI, ANIMALI E SEMI NATURALI), QUALORA SUL VOSTRO PIANETA I POTENTI DEL MONDO AVESSERO SCATENATO UNA GUERRA ATOMICA CAUSANDO LA MORTE ISTANTANEA DI 2 MILIARDI E 500 MILIONI DI PERSONE CON L’ESTINZIONE QUASI TOTALE DELLA FLORA, DELLA FAUNA DELLA TERRA E CON IL RESTO DELLA RAZZA UMANA CHE AGONIZZEREBBE PER MESI E MESI SOTTO LA TORTURA DELL’INVERNO NUCLEARE. LE NOTIZIE QUI ALLEGATE DIMOSTRANO CHE IL PROGETTO DELLA GUERRA TOTALE È ANCORA IN CORSO.

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NOI RIBADIAMO CHE NON SIAMO PARTIGIANI DELL’ORIENTE NÉ DELL’OCCIDENTE, PERÒ È SUFFICIENTEMENTE PROVATO DA AZIONI POLITICHE NEFASTE E DIABOLICHE CHE È NELL‘INTERESSE NAZIONALE EGOISTICO E MATERIALISTA DELLE NAZIONI OCCIDENTALI CIRCONDARE, ATTACCARE E ANNIENTARE LA NAZIONE RUSSA E I PAESI ALLEATI AD ESSA. NOI NON SIAMO I DIFENSORI DELLA FEDERAZIONE RUSSA, MA SAPPIAMO BENISSIMO CHE LE FORZE MILITARI DI QUESTO STATO USEREBBERO LE ARMI ATOMICHE SE VENISSE ATTACCATO PER ESSERE CONQUISTATO E QUESTO POTREBBE PROVOCARE LA FINE DEL MONDO E DELL’UMANITÀ. SOLO IN QUEL CASO NOI, COME ABBIAMO GIÀ DETTO, GRAZIE ALL’AMORE DI DIO E DI CRISTO, INTERVERREMMO CON TUTTI I NOSTRI MEZZI PER EVITARE CHE LA TERRA E TUTTO IL SISTEMA SOLARE, CON CONSEGUENZE


APOCALITTICHE, POSSANO TRASFORMARSI IN UN BUCO NERO EMANANTE ENERGIA INQUINANTE E MORTALE. QUESTA È LA VERITÀ, UNA VERITÀ CHE ACCUSA L’IRRESPONSABILITÀ DEI POPOLI MATERIALISTI E RICCHI DI TUTTO IL MONDO. VOGLIAMO, INFINE, RICORDARVI, ANCORA UNA VOLTA, CHE NOI SIAMO RITORNATI SULLA TERRA PERCHÈ CREDIAMO, SEGUIAMO E RICONOSCIAMO GESÙ DI NAZARETH COME UN UOMO CONCEPITO DAL DIO VIVENTE, NATO SULLA TERRA E PERSONIFICATORE DELLO SPIRITO ONNICREANTE. EGLI AMA IL MONDO COME AMA TUTTA LA CREAZIONE E LA SUA VOLONTÀ SARÀ FATTA. SULLA TERRA SARÀ STABILITO, COME GIÀ VIGE IN CIELO DA MILIARDI DI ANNI, IL REGNO DELLA GIUSTIZIA, DELLA PACE E DELL’AMORE UNIVERSALI: IL REGNO DI DIO PACE! SEMARUS ED I FRATELLI SALUTANO Sant’Elpidio a Mare (Italia) 5 Dicembre 2016. Ore 19:04 G. B.

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E' STATO DETTO E SCRITTO: "IL SERVO ASSALIRA' ALLA GOLA IL PADRONE". SI', UOMINI DI QUESTO MONDO,

UN'ALTRA PROFEZIA ANTICA SI STA COMPIENDO: LA STIRPE DI ISMAELE, FIGLIO DELLA SERVA DI ABRAMO, CHE EREDITO' IL POTERE DELL'ORO NERO (PETROLIO) IN CONTRAPPOSIZIONE AL POTERE DELL'ORO GIALLO EREDITATO DA ISACCO, HA ASSALITO ALLA GOLA IL SUO PADRONE. SI', UOMINI DI QUESTO MONDO, UN'ALTRA PROFEZIA SI COMPIE: GLI ISMAELITI, LA STIRPE EREDE DI ISMAELE, CIOE' I POPOLI ISLAMICI, ALCUNI DI QUESTI. CON IL POTERE DELL'ORO NERO, SONO RIUSCITI AD ACQUISTARE ARMI NUCLEARI CON LE QUALI POSSONO METTERE, E STANNO METTENDO, IN SERIA CRISI TUTTO IL PIANETA CON IL PERICOLO DI UN CONFLITTO NUCLEARE. PURTROPPO, DOBBIAMO NOTARE ANCORA UNA VOLTA CHE GLI AVVERTIMENTI LANCIATI CON GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE ED INFINITO AMORE DAL CONSOLATORE PROMESSO, EUGENIO SIRAGUSA, NON SONO STATI ASCOLTATI. VI RICORDO, UOMINI DI QUESTO MONDO, CHE NON ESITEREMO UN SOLO ISTANTE AD INTERVENIRE QUALORA UN CONFLITTO NUCLEARE METTESSE IN PERICOLO LA ESISTENZA DELLA MADRE TERRA. E' QUINDI VERO, CERTO E' VERISSIMO, CHE GLI ISMAELITI, GLI ISLAMICI, HANNO RINNEGATO IL LORO DIO BRUCIANDO IL TESTO SACRO CHE LI AVEVA RESI LIBERI E CHE AVEVA SIGILLATO IL PATTO DI ALLEANZA CON L'IDDIO, IL QUALE AVEVA INVIATO LORO IL PROFETA MAOMETTO. QUESTO POPOLO RINNEGANDO QUESTO PATTO SI E' VESTITO DI ARMI E MINACCIA L'ESISTENZA DI QUESTO PIANETA INSIEME ALLE DUE "BESTIE" PREDOMINANTI (RUSSIA E AMERICA) CHE SI CONTENDONO IL POTERE. ORA VI RICORDO QUESTO PER AVVERTIRVI E CONFERMARVI CHE QUEI SEGNI CHE IO VI ANNUNCIAI DUEMILA ANNI FA SONO ALL'OPERA E PREANNUNCIANO IL MIO RITORNO CON POTENZA E GLORIA. I BEATI E GLI ELETTI NON TEMANO PERCHE' L'AMORE DEL CUORE SOLARE DI CRISTO LI PRESERVERA' E LI PORTERA' NEL PARADISO PROMESSO. Porto S’Elpidio - 8/9/90 - ore 17 Giorgio Bongiovanni DAL CIELO ALLA TERRA IL MAESTRO GESU'

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VOLETE SI' O NO METTERE LE COSE AL LORO GIUSTO POSTO? VOLETE SI' O NO CHE QUESTA CELLULA MACROCOSMICA CHE CHIAMATE TERRA VI DIA ANCORA NUTRIMENTO? IL PADRE GLORIOSO HA PERSO LA PAZIENZA E NON E' PIU' DISPOSTO A TOLLERARE OLTRE QUESTA VOSTRA FOLLE E GALOPPANTE CORSA DEGENERATIVA. VOLETE AD OGNI COSTO PERIRE? NON SIETE PIU' IN GRADO DI PENSARE CHE LA VITA E' SACRA E VA RISPETTATA CON LA MASSIMA SOLLECITUDINE? VI RENDETE O NO CONTO DEL PERNICIOSO E DELETERIO SCONVOLGIMENTO BIO-FISICOPSICHICO CHE STATE GIORNO DOPO GIORNO INGIGANTENDO? E' POSSIBILE CHE NON RIUSCIATE A COMPRENDERE CHE IN QUESTO MODO LA VITA DIVERRA' PRIVA DI ESSERE TALE, CHE LA MORTE SARA' PADRONA DI TUTTO CIO' CHE DOVREBBE VIVERE? SE NON RIUSCIRETE A FAR PRESTO A RINVIGORIRE LE STRUTTURE PORTANTI CHE ALIMENTANO IL VOSTRO ESISTERE SARA' TROPPO TARDI! DAL CIELO ALLA TERRA Eugenio Siragusa Nicolosi, 24 Dicembre 1990 ore 12

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ALCUNE CORRETTE INFORMAZIONI SUL CASO AMICIZIA Da alcuni anni, sono in contatto con un testimone vivente del Caso Amicizia, che per ovvi motivi non rilascia la sua identità. I Contatti per lui continuano oggigiorno. Grande Amico del compianto Stefano Breccia, Autore del Libro “Contattismi di Massa”, libro che ha fatto conoscere il Caso Amicizia in tutto il mondo. Mi ha autorizzato alla diffusione di alcuni concetti inerenti agli esseri che compongono la Confederazione degli AKRIJ meglio conosciuti come “W56”. Troverete spesso in questi articoli la sua firma scritta in lingua per così dire “W56”: ┐V┐V Giorgio Barbagallo ***************************************************************************************************************** Girano troppe false notizie, troppe bufale, mescolanze di verità e fantasie che disorientano chi si avvicina a questa realtà. Essa è già, di per se, complessa ed in qualche modo, per condizionamenti antichi, inaccettabile, per i più; la confusione peggiora le cose. So che tanti si fanno un’immensità di domande ed è giustissimo, normale, inoltre, chiedersi cose che fino a poco tempo fa neanche si immaginavano. Cominciamo col dire che questa gente, contrariamente a quanto si trova in giro per il web, è identica a noi umani terrestri in tutto e per tutto e Loro non conoscono esseri insettoidi o serpentoidi o rettiloidi vari che girano qui sulla terra o in altro luogo cosmico, è solo disinformazione accanita, frutto dell’immaginazione sconvolta dalla paura o dalla voglia di farsi leggere. L’ANTROPOMORFISMO REGNA SOVRANO NEL COSMO, pur essendo buoni e malvagi, ma i buoni sono sempre i più e più sovrastanti dei cattivi. Vi sono delle piccole differenze, ma sono dovute soprattutto agli ambienti nei quali sono vissuti e sviluppati. Nel Cosmo il 99 % degli esseri viventi, e sono veramente tantissimi, si parla di migliaia di biliardi, è del tipo antropomorfo ovvero identici a noi terrestri. Alcuni hanno delle piccole, diciamo così, differenze come gli uomini dal sangue giallo, o gli uomini dalla pelle bluastra, oppure quelli alti fino a 6 metri o bassi di 60 o 90 cm. Ma queste sono differenze solo marginali ed estetiche che quasi sempre dipendono dagli adattamenti ai vari ambienti ove vivono. E’ superfluo dire che hanno capacità mentali superiori e di molto, dalle nostre, sono avanzatissimi a livello scientifico - conoscitivo dell’universo o degli universi e di quella fisica che noi oggi neanche sappiamo esistere, già perchè la fisica non è solo quella che noi conosciamo, ve n’è di molto più avanzata. Molti di loro appartengono a piani esistenziali diversi dal nostro, anzi quasi tutti, anche i W56 non sono dello stesso piano in cui noi esistiamo ed ecco perchè hanno difficoltà a stare tra noi in modo palese, ad averci vicino e lavorare con noi, inoltre sarebbe molto pericoloso.

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Vi sono gli Uomini rossi, che appartengono ad un piano superiore energetico; sono molto preparati sul piano informatico e telepatico, nella fisica della materia e dell’energia, infatti accudiscono tutti gli elaborati bio-elettronici della confederazione. Raramente partecipano a missioni terrestre, cioè fuori dalle basi, solo in alcuni casi particolarissimi. Le Loro differenze esteriori non li differenzia affatto nell’ETICA cosmica, per questo sono in collaborazione tra Loro da 1,5 milioni di anni.


Una curiosità: Quello che noi abbiamo da poco tempo sui nostri calcolatori ed oggi sui telefonini, il Touch Screen, oppure le icone sul desktop per operare istintivamente, anche quelle da pochi anni, Loro le hanno da circa 300.000 anni e sono presenti in tutti i terminali a bordo delle loro navi e dischi volanti e dentro le basi di ogni luogo. Per essere più preciso e aderente alla loro realtà mi limito a parlare di ciò che conosco direttamente, i W56, esseri fisici, identici a noi, più alti o più bassi ma comunque superiori in tutti gli altri campi soprattutto in quello ETICO. Loro sono molto umani rispetto a noi e questo è uno dei principali motivi che li tiene nascosti, siamo noi ad essere delle bestie primitive, ma ci sorvegliano da milioni di anni senza interferenze dirette. Nella confederazione dei W56 vi sono molti popoli di molti pianeti diversi di questa Galassia, ma vi sono anche razze provenienti da altre galassie, come la galassia Blu per i suoi filamenti bluastri di cui è composta e di cui anche Loro ne hanno traccia sulla pelle, gli uomini blu, il cui coordinatore, qui sulla Terra, si chiama LIUFUR ed è alto 2 metri e 80 cm. E’ uno che chiameremmo “scienziato”. Vi sono uomini dalla pelle semi trasparente ed uomini con la pelle assolutamente priva di peli. Sul sistema di Sirio, in uno dei pianeti, che noi ancora non scopriamo, vi è una razza di cui vi sono tracce anche qui sulla Terra e nel popolo dei Dogon. Una razza di uomini a tutti gli effetti, ma ricoperti di squame con mani e piedi palmati. Essi vivono nel loro mare, ma possono respirare anche fuori, sono anfibi e sono gli uomini pesce. Il mio carissimo Stefano Breccia, attraverso un apparato dei W56, dentro la base, ha parlato con uno di loro su Sirio D. La curiosità è che hanno discusso per una decina di nostri minuti in lingua LATINA...... E questo la dice lunga su certe storie. Sulla Terra si ha traccia di un Uomo pesce, di circa 5000 anni fa, nella zona dell’attuale IRAQ e si faceva chiamare OANNES. Fu lui a trasmettere le scienze, le arti, l’agricoltura a tante altre cose. La sera si ritirava nel mare per poi uscire il giorno dopo. Per ora chiudiamo qui, al prossimo articolo parlerò delle loro navi, di come si muovono nel cosmo e come fanno ad eludere i nostri radar o visibilità. Parleremo anche, per conseguenza, della forza gravitazionale che qui sulla Terra è stata appena scoperta, ma di cui non si sa cosa farsene, a detta degli scienziati. CHIUNQUE COPI STAMPI O IN QUALSIASI MODO DIFFONDE QUESTE INFORMAZIONI E’ PREGATO DI CITARE LA FONTE DI PROVENIENZA. E’’ soprattutto una questione di educazione oltre che una questione legale. In fede: ┐V┐V

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IL CRISTALLO MISTERIOSO – UN MESSAGGIO DA ATLANTIDE? Continuiamo la lettura del libro “Le Profezie delle Piramidi” e ci soffermiamo a leggere il Capitolo 10 che è molto interessante. ********************************************************************************** All'iniziò degli anni Settanta, quando ci fu una riscoperta dei poteri energetici della Grande Piramide, si assistette contemporaneamente alle esplorazioni condotte nei Caraibi su un gruppo di antiche strutture, probabilmente una parte della mitica Atlantide. Questa città sepolta dall'acqua era caratterizzata da una struttura piramidale le cui dimensioni non erano ancora state determinate con esattezza, ma che poteva apportare un notevole contributo alla decodificazione del sapere delle antiche tribù che la abitavano. La chiave alla saggezza di questa popolazione è un incredibile ristallo di quarzo. Guardando questa sfera di cristallo del diametro di nove centimetri circa, è possibile notare nel suo interno tre grandi piramidi e numerose piramidi più piccole nel suo centro. Queste piramidi si trovano lì non perché uno si deve concentrare per vederle, ma perché i bagliori mandati dal quarzo sono tali da formare questo tipo di strutture. Il dottor Ray Brown, esperto in naturopatia, scoprì questo cristallo vicino alle isole Bahamas nel 1970. Il dottor Brown ci racconterà con le sue parole la storia di questa incredibile scoperta: «Nell'estate del 1968, assieme ad un gruppo di dieci o dodici subacquei professionisti mi misi alla ricerca di tesori affondati nell’area delle Bahamas. Eravamo dotati di un equipaggiamento molto sofisticato, che ci mise in grado di fare delle scoperte che anticiparono quella più importante del cristallo di Atlantide. Usavamo un magnetometro, strumento attraverso il quale, una volta colpito un oggetto con onde magnetiche, ottenevamo un messaggio di ritorno. Qualsiasi cosa fosse di natura ferrosa stimolava questo segnale di ritorno, permettendoci così di sapere se sott’acqua vi erano delle sostanze metalliche; in tal caso, si procedeva con ulteriori ricerche. Usavamo anche un sistema per rimuovere la sabbia sott'acqua nei luoghi dove facevamo le ricerche, dal momento che cercavamo navi con il carico affondato. Le nostre esplorazioni ci portarono al largo delle coste di Cuba c di Caio Sal, area dove poi ritornammo per fare delle riprese per conto di Jacques Cousteau, che in quel momento produceva delle serie televisive. Una di queste aveva come soggetto i «Buchi Blu» delle Bahamas, una zona di vaste dimensioni caratterizzata da una fonte di acqua dolce che scaturisce nel bel mezzo dell'oceano. Vi sono delle macchie e piccole eruzioni di quest'acqua, alcune delle quali del diametro di circa otto chilometri. Il mare si innalza di circa un metro al di sopra del livello normale, e sotto c'è questa forte corrente d'acqua dolce che scorre in mezzo a quella salata.

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Quest'area è conosciuta come il Triangolo delle Bermude. In questa zona capitano molte cose per così dire «strane», ed io stesso ho avuto qualche esperienza che mi ha lasciato estremamente perplesso. Le nostre esplorazioni ci condussero in un ampio cerchio comprendente le isole esterne della Grand Bahama fino alle Antille Olandesi, Antigua e Martinique. Queste isole minori sono semplicemente stupende, con le loro tradizioni e costumi dell'inizio Ottocento in pratica ancora immutati.


Dopo aver lavorato tutta l'estate del 1968 scavando buchi in un'area al largo di una striscia di terra chiamata la Grande Lingua dell'Oceano, al largo delle Bari Islands a sudest di Bimini, il nostro gruppo aveva scoperto una vasta area di campi magnetici. Questi campi erano così numerosi che ci sentivamo tutti eccitati; speravamo infatti di essere incappati nella flotta di Plate affondata nel 1733. La flotta di Plate era composta da un grande numero di galeoni spagnoli che affondarono tutti in un colpo, e alcuni di essi avevano un carico d'oro del valore odierno di dodici miliardi di dollari. «Lavorammo tutta l'estate per scavare buchi in un enorme cumulo di sabbia in un'area al largo della Lingua. La Lingua è una zona con una profondità di una decina di metri, ma in alcuni punti vi sono degli abissi di tremilaseicento metri. La parete è strana. A circa venti metri i pesci sono completamente disorientati. A dieci - dodici metri non si ha più la sensazione del proprio peso; si può galleggiare, senza andare né su né giù. I pesci pensano che la parete sia il fondo marino, per cui nuotano su e giù lungo essa. La vegetazione cresce direttamente fuori. I pesci delle Bahamas sono una cosa eccezionale, hanno dei colori incredibili e ognuna di queste piccole creature è stupenda. Guardando al di fuori di questa parete si vede lo spazio in ogni direzione, di un colore blu intenso che si estende fino a che non svanisce. Scavammo molti buchi quell'estate in tutta l'area. Il luogo in cui scavare veniva scelto tramite il magnetometro che leggeva dati tramite le onde magnetiche, poi si buttavano pesi con galleggianti nel punto stabilito. A questo punto le squadre di sub si buttavano e iniziavano a scavare buchi di novedieci metri nella sabbia, cercando ciò che aveva provocato le letture del magnetometro. L' area era venticinque chilometri per otto e non era dotata di particolari reperti. Alla fine dell'estate, dopo aver speso circa un milione e mezzo di dollari senza aver trovato nulla, il gruppo era sfinito, i soldi erano finiti, per cui l'équipe si sciolse, e ognuno se ne andò per i fatti suoi. Nel 1970 si ricostituì una nuova équipe per riesplorare quell'area. Un giorno, mentre stavamo girando alcune riprese allargo di Miami, fui talmente attratto da una sequenza di eventi che aveva come protagonisti un sub, un'aragosta e un'anguilla che mi dimenticai di tornare in superficie e mi misi ad aiutare il sub. E così accadde che esaurii l'aria! A quel tempo ero abbastanza esperto, e non portavo mai con me riserve d'aria, in quanto riuscivo sempre a risalire prima che l'aria finisse. Ma stavolta non ce l'avrei fatta, e mi trovavo a trenta metri sotto. Mentre risalivo, non mi ero accorto della presenza di una nave da crociera che stava passando, ma siccome non potevo più trattenere il respiro, decisi di correre il rischio di affiorare a fianco della barca. Appena fui fuori - non penso di avere avuto neppure il tempo di respirare una boccata d'aria - un'altra imbarcazione, lunga oltre dieci metri, mi investì in pieno. Riuscii a vedere le eliche che venivano nella mia direzione. Tutto mi giungeva come al rallentatore molta gente dice che in un momento di pericolo tutto sembra rallentare. Sapevo che stavo per morire. La mia prima reazione fu di panico. La forza d'urto mi spinse in basso di una decina di metri.

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Quando tornai in una posizione orizzontale, ebbi la sensazione che tutte le mie paure mi abbandonassero. C'era una profonda quiete dentro di me. Mi resi conto di non respirare. Non ne avevo bisogno, lo shock mi aveva completamente bloccato. Guardai al di sotto, e vidi un piccolo pesce. Fui emozionato alla vista di questo stupendo pesciolino, ed ebbi la sensazione che qualcosa dentro me si fosse fissata in quel pesce.


Era come se fossimo entrati in comunicazione, una comunicazione senza parole. Era come se ci stessimo presentando: «Salve. So chi sei». Sentivo dentro di me un incredibile senso di pace. Ora ero in grado di vedere tutto quanto mi stava circondando, e la visuale si espandeva a mo' di cerchio, ed io prendevo coscienza di tutte le forme di vita che a mano a mano entravano in quel cerchio. Prendevo coscienza del plancton, delle alghe, e dei pesci, naturalmente. Ero pienamente consapevole di ogni minimo dettaglio su quella creatura, la sua vita, il suo passato, i suoi progenitori... Avevo una completa visione di tutte le cose che avevano a che fare con quella forma di vita, e a mano a mano che questa consapevolezza si espandeva, diventava sempre più difficile quella bellissima sensazione che stavo vivendo. Continuai ad espandermi... a crescere ... Avevo sempre desiderato sapere cosa viveva nella Corrente del golfo e ora ci riuscivo pienamente. Per tutto quel tempo ero rimasto cosciente, ero del tutto sveglio. Il cerchio che continuava ad espandersi aveva ormai abbracciato l'intero pianeta e in alcuni punti, sovrapponendosi, formava curiose figure adamantine. Queste figure erano molto intense, e sembravano essere consapevoli di tutti i punti contemporaneamente. Questa forma di consapevolezza, dopo aver girato attorno al globo diverse volte, stanca probabilmente di oltrepassare ogni forma vivente incontrata, esplose emanando un'energia che si espanse in tutte le direzioni. A quel punto avvertii un senso di liberazione, e la mia coscienza stava viaggiando in tutte le direzioni dello spazio, lasciando la terra, oltrepassando il nostro sistema planetario, la nostra galassia e l’universo ed entrando in contatto con altri universi, galassie e sistemi al di là della nostra immaginazione. Ho visto luoghi con forme di vita simili alla nostra, altri invece con esseri del tutto diversi. E di tutto ciò io ero consapevole. Durante tutta quella bellissima esperienza, non avevo però alcuna cognizione del tempo. Ritornai in me solo quando ebbi la sensazione che qualcuno mi stava sollevando. Sentii che mi stavano facendo uscire dall'acqua e mi facevano sdraiare sulla poppa dell'imbarcazione che mi aveva investito, raggiunsi poi Fort Lauderdale in elicottero. Sentivo gli infermieri bisbigliare: «È morto. Non c'è niente da fare». Io però ero pienamente cosciente e cercavo di parlare con loro, di dire «Sto bene, sono vivo!», ma non ci riuscivo. Mi applicarono la bombola dell'ossigeno, e tutto ad un tratto fu come se il mio corpo avesse deciso di «riaccendersi» e tornai a respirare. Trascorsi tutto il pomeriggio all'ospedale. I dottori non riuscivano a rendersi conto di quello che era successo. Da quando ero stato investito a quando riemersi in superficie erano passate dalle due ore e mezzo alle tre ore e mezzo. Mi hanno riferito che sono rimasto senz'aria per un periodo che varia dai cinquanta minuti alle due ore. Non sapevo proprio cosa dire. Certo che è dura tratte nere il respiro per così tanto tempo! lo sono un medico, e so che non si può vivere senza aria. Nonostante ciò, questo sembra che sia accaduto.

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Quell'esperienza avrebbe cambiato tutta la mia vita. È come se tutte le ore trascorse lavorando in clinica fossero prese a prestito, come se non fossero mie. Non so se si è trattato solamente di fortuna immensa. Questa esperienza in un certo senso aprì le porte a quella successiva, che avrebbe avuto luogo solamente poche settimane dopo, durante la quale scoprii il cristallo.


Continuammo con il nostro programma di esplorazione al largo delle Bahamas, che avevamo interrotto nel 1968. È interessante notare che Edgar Cayce aveva predetto che in quell'anno sarebbe stata scoperta un'antica civiltà di nome Atlantide. Non posso provare che le rovine da noi scoperte erano quelle di questa città, ma il luogo era quello giusto, e di un'antica civiltà si trattava. Ora descriverò alcuni edifici e cose che abbiamo trovato, e penso che presto potrete avere l'occasione di vederle anche voi, poiché Peter Tompkins ed altra gente che sta esplorando quest'area riusciranno a cogliere il momento giusto per documentare l'esistenza di queste rovine. Non sono il primo ad aver visto questa città sommersa, ci sono altri con cui abbiamo parlato che hanno visto queste rovine molti anni prima di noi. Un giorno, mentre facevamo ritorno in quest'area ed eravamo vicino alle Isole Bari, ci imbattemmo in una violenta bufera, e dovemmo fermarci ad una delle isole più vicine per aspettare che il tempo si calmasse. Durante la bufera perdemmo parte della nostra attrezzatura, tuttavia, appena il tempo si calmò un poco, decidemmo di buttarci. L'acqua era molto torbida. Appena raggiungemmo l'area in cui si trovavano le rovine, riuscimmo nonostante la scarsa visibilità distinguere il profilo degli edifici. Andando avanti e indietro con la barca, potevamo benissimo vedere la forma delle costruzioni otto di noi, Scegliemmo un punto, gettammo l'ancora, e i sub si gettarono immediatamente.

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Ci buttammo in cinque, io fui l'ultimo a scendere. È una buona idea andare sempre in coppia quando ci si butta in un'area non molto frequentata. Riuscivo a vedere le pinne sbucare di tanto in tanto dall'acqua torbida e cercavo di seguirle, poi persi il contatto e mi riposai su un corallo, e cercai di capire in che punto mi trovavo. I raggi del sole filtravano attraverso l'acqua e provenivano da dietro l'ombra di una piramide. Mi misi a guardarla - non mi sembrava possibile - e avevo paura che svanisse da un momento all’altro. Il sole si trovava direttamente dietro la piramide, ed emanava i suoi raggi che scintillavano in tutte le direzioni. Era una visione talmente magnifica tanto da sembrare irreale, come se qualcuno l'avesse dipinta. Se solo avessi avuto una macchina fotografica! Se avessi potuto immortalare quel momento, avrei potuto mostrare al mondo la visione più bella che un uomo abbia mai potuto dare. Era un vero spettacolo, era migliore di ogni tramonto che la natura mi avesse mai permesso di vedere. Era semplicemente fantastica, era piena di colore, e trasmetteva vivissime sensazioni. Ritornai improvvisamente in me e mi resi conto che quello che appariva di fronte ai miei occhi - di qualsiasi cosa si trattasse ¬ era tutto reale, così, invece di rimanere lì seduto in contemplazione, decisi di avvicinarmi. Parte della struttura della piramide era sotto il fondale marino, da cui emergeva un novanta per cento dell'intera costruzione. La sua forma era uguale in tutto e per tutto a quella delle piramidi egiziane, se non di dimensioni maggiori. La sua superficie era luccicante. Nonostante la struttura fosse di pietre, queste erano talmente levigate tanto da produrre questo effetto. Si trattava di un'opera mirabile l'incastro era talmente I


perfetto che difficilmente si sarebbe potuto infilare una lama di rasoio tra le pietre. Sembrava quasi impossibile che l'uomo potesse riuscire a disporle in modo così perfetto. I bordi di ogni pietra erano smussati, rendendo la loro superficie non totalmente pari. Feci un giro attorno alla sua sommità. L'acqua era agitata da forti correnti per cui era un po' pericoloso nuotare in prossimità della punta. Ci nuotai attorno tre volte, e alla terza volta notai un'apertura che non c'era le volte precedenti - posso dirlo con sicurezza perché stavo osservando la struttura molto attentamente. È una cosa che non si può facilmente spiegare - come l'apertura prima non c'era poi c'era - e io sto cercando di descrivere le cose come me le ricordo. La prima cosa che ho pensato è stata: se c'è un'apertura, deve esserci anche una porta. Guardai attentamente, ma non vidi nulla, nessuna porta, nulla che si potesse spostare per avere accesso all'interno. La curiosità ebbe la meglio su di me, ed entrai. Dall'apertura si dipartiva un corridoio che terminava in una stanza, localizzata a circa metà dell'intera struttura. La stanza aveva una forma rettangolare, ed il soffitto era a forma di piramide. Dal soffitto pendeva un'asta del diametro di sette centimetri circa che apparentemente sembrava d'oro, in realtà non lo era. Nel centro della stanza c'era una pietra intagliata, e sopra essa c'era un vassoio piatto con le estremità tutte lavorate. Sul vassoio vi erano due mani di metallo di dimensioni umane che racchiudevano il cristallo. Su di esso pendeva l'asta attaccata al soffitto, in cima alla quale vi era una pietra sfaccettata di colore rosso dalla punta molto acuminata. Attorno a questa struttura c'erano sette grandi sedie, una delle quali era poggiata su una piattaforma di pietra, per cui risultava leggermente più alta delle altre. Nuotai verso il soffitto e puntando i piedi contro di esso cercai di staccare l'asta di metallo. Ero sicuro che si trattasse di oro. L'asta non si mosse, avevo quindi bisogno d'aiuto per portare fuori quei tesori. Sapendo che gli altri sub avevano solo metà della riserva d'aria e non avrebbero voluto gettarsi di nuovo, decisi di portare qualcosa con me, per dimostrare a quelli della barca che laggiù vi erano cose di un certo valore. Presi il coltello per scalfire l'asta e avere così un po' di limatura, ma tutto quello che riuscii ad ottenere fu rovinare la lama del coltello. Il coltello era di un materiale resistentissimo, acciaio temperato, e non riuscii neanche a graffiarla, quell'asta. Poi mi diressi verso il basso e mi sedetti sulla sedia più grande era molto comoda, con dei poggioli per le braccia. Dopo aver riposato un po', la mia attenzione si concentrò sul cristallo, che emanava una luce particolarmente brillante.

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Mi stavo guardando attorno per vedere se c'era qualcosa di movibile da poter portare con me come prova della mia esperienza, perché dentro me continuavo a pensare: «È tutto vero? È così bello, forse sto solo sognando». Allungai le mani verso il cristallo e quello si mosse ¬non era fissato al piedistallo! - e così lo presi. Le mani di metallo avevano un colore bronzeo, ma nella parte interna erano dorate, come l'asta. Vi erano anche macchie nere, come se fossero state bruciate da una fiamma prodotta da un'altissima energia, e per un attimo provai un po' di spavento a raccogliere quella pietra. Se aveva bruciato quel metallo, cosa avrebbe fatto a me? La raccolsi ma non mi accadde nulla. Mi fermai per un momento. C'era molta quiete attorno. Tutto ad un tratto udii una voce molto forte proveniente dalla struttura. Non era prodotta da un suono, ma raggiungeva il mio intimo tramite radiazioni e mi diceva: «Sei venuto, e ora hai quello che cercavi. Ora esci, e non tornare più». Tornai in superficie e salii sulla barca. Mi sorprese il fatto che tutti gli altri sub avevano avuto un'esperienza simile; avevano anche avuto l'impressione di udire una voce. Ognuno di loro aveva raccolto manufatti, come strumenti dalla strana fattura simili a calcolatrici tascabili con un display, ma senza tasti. Non riuscimmo mai a scoprire come funzionassero, e tuttora non sappiamo che cosa sono. Da quel momento, sono l'unico rimasto in vita di quel gruppo. Tutti gli altri sub sono morti in qualche punto del Triangolo delle Bermude. Mi sono buttato altre volte nel Triangolo, ma mai in quell'area, non lo farei mai. Spero solo che un giorno una troupe si trovi in quell'area nel momento giusto e riesca a filmare la città sotterranea quando le strutture saranno libere dalla sabbia che quel giorno, a causa della tempesta, non permetteva una buona visibilità. Gli edifici della città avevano caratteristiche architettoniche simili a quelle delle antiche civiltà egiziane e sudamericane, nonostante la piramide avesse pareti lisce e non a gradini; c'erano anche altri edifici con delle cupole. Tutto il tempo che ero rimasto sotto lo avevo trascorso nella piramide, per cui avevo osservato le altre costruzioni solo da una certa distanza. Sulla via del ritorno, tutti i sub furono colti da una strana sensazione. Ci sentivamo come isolati l'uno dall'altro e non avevamo molta voglia di parlare. Dopo quel giorno ci incontrammo poche volte. Era come se non ci fosse nulla che ci legasse, nonostante la forte esperienza vissuta in comune.

Continua nel prossimo numero de “LA VOCE DELL’AQUILA”

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SANTA PASQUA 2017 GLI ANGELI DELLA LUCE CRISTICA COMUNICANO: REPETITA IUVANT! AMIAMO RICORDARVI QUANTO A SUO TEMPO SCRISSE IL NOSTRO FRATELLO, LO SCRIVENTE, SEGNATO DA CRISTO. LEGGETE, MEDITATE E DEDUCETE: SANTA PASQUA 2017! SI APPROSSIMA LA 17ª PASQUA DEL TERZO MILLENNIO. L’ULTIMA CENA! IL CALICE AMARO DA BERE CON GRANDE SOFFERENZA E UBBIDIENZA AL PADRE ADONAY: “SIA FATTA LA TUA E NON LA MIA VOLONTÀ!” IL SUDARE SANGUE NELL’ORTO DEGLI ULIVI! L’ARRESTO E IL TRADIMENTO! IL PROCESSO! LA TORTURA MOSTRUOSA! IL CAMMINO VERSO IL CALVARIO CON LA CROCE SULLE SPALLE. IL CIRENEO! LA PASSIONE! LE GRIDA SULLA CROCE DI SANGUE: “PADRE, PERDONALI, NON SANNO QUELLO CHE FANNO!” “ELI! ELI! LAMA SABACTANI!” (PADRE, PADRE, PERCHÉ MI HAI ABBANDONATO!). “IN VERITÀ TI DICO, OGGI STESSO VERRAI CON ME IN PARADISO!”. “MADRE, QUESTO È TUO FIGLIO! GIOVANNI, FIGLIO, QUESTA È TUA MADRE!” “HO SETE!” “TUTTO È COMPIUTO!” “PADRE, NELLE TUE MANI RIMETTO IL MIO SPIRITO”. IL SOLDATO ROMANO CHE TRAFIGGE CON LA SUA LANCIA IL COSTATO! IL TRAPASSO! IL CATACLISMA CHE DISTRUGGE IL GOLGOTA E OSCURA IL CIELO. IL VELO DEL TEMPIO DI GERUSALEMME VIENE SPEZZATO! LA SACRA IMMAGINE DELLA PIETÀ: LA MADRE DIVINA CHE TIENE TRA LE BRACCIA IL FIGLIO D’UOMO CHE HANNO DISCESO DALLA CROCE! LA SEPOLTURA! LE DONNE E LA SACRA SINDONE! LA RESURREZIONE COME UN LAMPO DI LUCE. PIETRO E GIOVANNI CHE CORRONO AL SEPOLCRO! PREPARATEVI! IL SUO RITORNO È GIÀ PROSSIMO. EGLI, IL FIGLIO DI DIO, IL MESSIA GESÙ CRISTO È GIÀ QUI SULLA TERRA PROSSIMO A MANIFESTARSI CON GRAN POTENZA E GLORIA! SIATENE CERTI! COSÌ ACCADRÀ! COSÌ ACCADRÀ! PACE! DAL CIELO ALLA TERRA GLI ANGELI DELLA LUCE CRISTICA VI BENEDICONO IN QUESTA SANTA PASQUA

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Sant’Elpidio a Mare (Italia) 13 Aprile 2017. Ore 11:47 G. B.


HO INCONTRATO GESÙ A NAIROBI, SI CHIAMAVA MOSES… DAL CIELO ALLA TERRA HO SCRITTO IL 21 APRILE 2017: HO INCONTRATO GESÙ-CRISTO A NAIROBI. AVEVA 9 ANNI, E SI CHIAMAVA MOSES… “CIAO GESÙ, PERCHÉ TI CHIAMI MOSES? RACCONTAMI LA TUA GIORNATA…” G. B. MOSES, 9 ANNI: “ECCO LA MIA VITA IN STRADA A NAIROBI” IL 12 APRILE È LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEI BAMBINI DI STRADA. L'OPERA DON BOSCO HA CHIESTO A UNO DI LORO DI RACCONTARE UN GIORNO DELLA SUA VITA SNIFANDO COLLA, VENDENDO RIFIUTI E RUBANDO. I BAMBINI DI STRADA NEL MONDO POTREBBERO ESSERE TRA I 100 ED I 150 MILIONI, UN NUMERO IN CRESCENTE AUMENTO DIFFICILE DA QUANTIFICARE PERCHÉ ANCHE SE FISICAMENTE SONO MOLTO VISIBILI, DATO CHE TRASCORRONO GRAN PARTE DEL LORO TEMPO IN STRADA, SONO TRA LE FIGURE I PIÙ INVISIBILI, SFUGGONO ALLE STATISTICHE, AI CENSIMENTI, ALLE ISTITUZIONI, SONO ESCLUSI DA PROGRAMMI E POLITICHE STATALI, COME SOTTOLINEA UNA NOTA DI TERRE DES HOMMES. IL 12 APRILE È LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEI BAMBINI DI STRADA, I PADRI SALESIANI DELL’OPERA DON BOSCO GESTISCONO PROGETTI PER ASSISTERLI IN DIVERSI PAESI IN TUTTO IL MONDO, HANNO CHIESTO A MOSES, 9 ANNI, DI NAIROBI, DI RACCONTARE LA SUA GIORNATA. ORE 6 MI SVEGLIO MOLTO PRESTO AL MATTINO. DI SOLITO DORMO SOTTO UNA BANCARELLA E LA LUCE PASSA ATTRAVERSO LE ASSI CHE MI FANNO UN PO’ DA TETTO … SE MI SONO ADDORMENTATO DA POCO PERCHÉ SONO STATO TUTTA LA NOTTE IN GIRO, MI CACCIANO QUELLI CHE ARRIVANO AL MERCATO PER VENDERE LE LORO COSE. DELLE VOLTE IO E I BAMBINI DELLA MIA GANG GUADAGNAMO QUALCHE SOLDO AIUTANDOLI A SPINGERE I CARRETTI E A SCARICARE FRUTTA E VERDURA. ORE 7 A QUEST’ORA SONO GIÀ CON I MIEI COMPAGNI: ANDREW, JOSEPH, SAMUEL, NJERI E JEMINA – SONO 2 BAMBINE CHE SI VESTONO DA MASCHI (LE RAGAZZE DI STRADA QUI FANNO COSÌ, COSÌ CORRONO MENO RISCHI). DORMIAMO TUTTI MOLTI VICINI. DI SOLITO INIZIAMO LA GIORNATA SNIFFANDO COLLA DALLA NOSTRA BOTTIGLIETTA DI PLASTICA. ABBIAMO MOLTA FAME E LA COLLA SERVE A FARCELA PASSARE. MA L’EFFETTO DURA 2 MINUTI, E PER QUESTO LO FACCIAMO PER TUTTA LA GIORNATA. POI CI METTIAMO ALLA RICERCA DI QUALCOSA DA METTERE SOTTO I DENTI.

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ORE 8 SONO RIUSCITO A RUBARE 3 BANANE AD UNA FRUTTIVENDOLA. LE MANGIO INSIEME A ANDREW. ABBIAMO CACCIATO IL RAGAZZO PIÙ GRANDE DI UN’ALTRA GANG CHE VOLEVA PRENDERCELA, MA ORA HO MALE UNA GAMBA PERCHÉ MI HA TIRATO MOLTI CALCI. SPERO CHE GUARISCA PERCHÉ I MEDICI NON CURANO I BAMBINI CHE VIVONO IN STRADA PERCHÉ NON POSSONO PAGARE. MOLTI DI NOI INFATTI SONO STORPI. ORE 10 INIZIO A RACCOGLIERE I RIFIUTI, FRA UN PO’ LI VENDERÒ A UN UOMO CHE LI PORTERÀ AD UN ALTRO ANCORA. SPERO DI TROVARE MOLTO VETRO, È IL MATERIALE CHE PAGANO MEGLIO. PIÙ DELLA PLASTICA E DEL METALLO. NON È BELLO ROVISTARE IN MEZZO ALLA SPORCIZIA, MA SONO ABITUATO.


È RISCHIOSO PERCHÉ PUOI FARTI MALE, FERIRTI, O PRENDERTI DELLE BRUTTE MALATTIE PER LA SPORCIZIA. FORSE È MEGLIO RUBARE, PERCHÉ SE SCAPPI VELOCE I POLIZIOTTI E LA PERSONA A CUI HAI RUBATO QUALCOSA NON TI PRENDONO E NON TI PICCHIANO. ORE 14 HO VENDUTO I RIFIUTI. PER PRIMA COSA MI COMPRO PO’ DI CARBURANTE PER AEREO DA SNIFFARE. LO VENDE LO STESSO CALZOLAIO DA CUI COMPRO LA COLLA. LA COLLA LA USA ANCHE PER LAVORARE, IL CARBURANTE INVECE LO COMPRA DA UNO CHE LAVORA IN AEROPORTO E POI LO RIVENDE A TUTTI NOI. SI USA COSÌ: NE VERSO UN PO’ SU UNO STRACCIO E POI ANNUSO FORTISSIMO. MI SERVE A DIMENTICARMI QUANTO È BRUTTA LA MIA VITA. ORE 18 HO AIUTATO UN RAGAZZO PIÙ GRANDE A RAPINARE UN’AUTOMOBILISTA. SIAMO USCITI DALLO SLUM E SIAMO ANDATI SU UNA GROSSA STRADA TRAFFICATA QUI VICINO. WILLIAM SI È AVVICINATO AD UNA MACCHINA FERMA AL SEMAFORO, MENTRE IO CONTROLLAVO CHE NON ARRIVASSERO POLIZIOTTI. WILLIAM HA MINACCIATO QUELL’UOMO CON UN GROSSO MACHETE E SI È FATTO DARE I SOLDI, POI SIAMO SCAPPATI VIA DI CORSA. WILLIAM RIDEVA FORTISSIMO, NON SO SE ERA FELICE PER I SOLDI O SE PER LA COLLA CHE SNIFFA IN CONTINUAZIONE, ANCHE SE MI HA DETTO CHE PREFERISCE IL CARBURANTE PER AEREI. ORE 20 CON I POCHI SOLDI CHE MI HA DATO WILLIAM HO COMPRATO UNA PANNOCCHIA ARROSTITA DA UNA VENDITRICE. LA MANGIO SEDUTO PER TERRA, INSIEME AD ALTRI AMICI. IN TUTTO IL GIORNO HO MANGIATO UNA BANANA E MEZZA E UNA PANNOCCHIA, SNIFFO LA COLLA PER FARMI PASSARE LA FAME E POI ALLA FINE ANCHE QUANDO HO SOLDI PREFERISCO COMPRARE LA COLLA INVECE DEL CIBO PERCHÉ NON HO FAME. CREDO FACCIA MOLTO MALE, I RAGAZZI PIÙ GRANDI CHE LA USANO DA PIÙ TEMPO ORMAI SONO RIDOTTI MOLTO MALE. MOLTI MUOIONO PRIMA DI AVERE 20 ANNI. ORE 21 VEDIAMO LE PERSONE RIENTRARE NELLE BARACCHE, SONO SOPRATTUTTO DONNE CHE HANNO LAVORATO IN GIRO TUTTO IL GIORNO. MI MANCA LA MIA MAMMA, ANCHE SE NON LA VEDO DA DUE ANNI. NON POTEVA OCCUPARSI DI ME, STAVA FUORI TUTTO IL GIORNO. IO HO INIZIATO A PASSARE TUTTO IL MIO TEMPO IN STRADA E HO SMESSO DI TORNARE ALLA BARACCA, IN UNO SLUM QUI VICINO. NON SO SE LEI MI ABBIA CERCATO, NON LA VEDO DA TANTO. SPERO SIA VIVA. LA MAMMA DI ANDREW È MORTA DI HIV, QUI MOLTI MUOIONO COSÌ. ORE 22 IN STRADA CONTINUA AD ESSERCI TANTA GENTE, ALCUNI SONO UBRIACHI. QUI MOLTE PERSONE BEVONO MOLTO. LA NONNA DI JOSEPH ERA SEMPRE UBRIACA E LO PICCHIAVA SEMPRE. BEVEVA CHANGAA, MURATINA, BUSAA, DEI LIQUORI CHE VENGONO FATTI IN CASA QUI NELLO SLUM E RIVENDUTI SULLA PORTA DELLE BARACCHE. PER QUESTO LUI È SCAPPATO DI CASA E ORA VIVE IN STRADA. SUA MAMMA L’AVEVA LASCIATO DALLA NONNA E LUI POI SE N’È ANDATO. MI DISPIACE, PERÒ CI FACCIAMO COMPAGNIA.

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ORE 23 MOLTI ABITANTI DELLO SLUM SONO NELLE BARACCHE. SONO DELLE CASETTE DI LAMIERA, CON DEI PEZZI DI PLASTICA CHE SERVONO A COPRIRE I BUCHI DEL TETTO. HANNO UNA O AL MASSIMO 2 STANZE. ALCUNE HANNO L’ELETTRICITÀ, ALTRE NO. TUTTI USANO POCHE LATRINE COMUNI, E PER


USARLE BISOGNA PAGARE. DELLE VOLTE MI SENTO PIÙ LIBERO A VIVERE PER STRADA, ALTRE CHE MI PIACEREBBE AVERE UN RIFUGIO E QUALCUNO CHE MI DÀ UN CAREZZA. ORE 24 VADO A DORMIRE CON JOSEPH E ANDREW. QUESTA VOLTA SU UN’AIUOLA SPARTITRAFFICO. ABBIAMO PENSATO CHE DOMATTINA APPENA SVEGLI CI METTIAMO SUBITO A CHIEDERE QUALCHE SOLDO AGLI AUTOMOBILISTI FERMI AL SEMAFORO. SPERIAMO CHE NON PIOVA O CHE NON ARRIVINO DEI POLIZIOTTI. SPERIAMO CHE MI PASSI IL MALE ALLA GAMBA PER I CALCI PRESI QUESTA MATTINA. ADDIO GIORGIO, SALUTAMI GLI AMICI IN ITALIA E DI LORO CHE GESÙ ABITA A NAIROBI ED IN TUTTE QUELLE CITTÀ DOVE 250 MILIONI DI SUOI FRATELLI VIVONO PER MORIRE OGNI GIORNO. PACE! 12 Aprile 2017 G.B.

Fonte:http://www.lastampa.it/2017/04/12/esteri/moses-anni-ecco-la-mia-vita-in-strada-a-nairobirNDCnaVydlRxuxAqGfDYRK/pagina.html

Mi chiamate il REDENTORE e non vi fate redimere. Mi chiamate la LUCE e non mi vedete. Mi chiamate la VIA e non mi seguite. Mi chiamate la VITA e non mi desiderate. Mi chiamate il SIGNORE e non mi servite. Mi chiamate la SAPIENZA e non mi interrogate. Mi chiamate il MAESTRO e non mi credete. Mi chiamate ONNIPOTENTE e non vi fidate di ME. Se un dì non vi riconoscerò, non meravigliatevi! (Iscrizione nel Duomo di Lubecca)

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