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Dove ci troviamo Rapallo è uno dei più bei comuni affacciati sul mare della provincia di Genova, in Liguria. Situato nella zona occidentale del Golfo del Tigullio, in un ininterrotta rassegna di stabilimenti balneari e vita mondana che si snoda da Sestri Levante a Santa Margherita Ligure, la cittadina di Rapallo si è sviluppata tra i due principali torrenti, il Boate e il San Francesco, che ne bagnano i confini e le piccole frazioni tutte ugualmente suggestive, abbarbicate tra montagne carsiche e zone collinari. La sua area urbana, la più vasta tra i comuni limitrofi, include i territori contigui di Santa Margherita e Portofino ad ovest, e di Zoagli ad est, rappresentando non solo un importante centro nevralgico per gli ospiti d’oltreoceano, ma riuscendo a sorprendere per il clima incredibilmente mite anche d’inverno.
Come arrivare Via aerea: l’aeroporto di riferimento è il Cristoforo Colombo di Genova, a una quarantina di minuti dal centro cittadino. La posizione di Rapallo, tuttavia, ampiamente fornita da una serie di tratte ferroviarie intermedie, permette di prenotare anche dai più lontani aeroporti di Linate e Malpensa in Lombardia. Dagli stessi, è possibile muoversi con un bus navetta ogni mezz’ora verso la Stazione Centrale di Milano e in meno di un paio d’ore, arrivare a destinazione. Via terra: L’autostrada che si collega all’uscita di Rapallo, è la A12. Per chi proviene da nord tuttavia, si sceglierà di per-
correre un primo tratto di A7 Milano - Genova, allacciandosi all’autostrada designata all’altezza di La Spezia, uscita casello di Rapallo. La variante Aurelia permette di percorrere la strada statale lungo la costa, collegando Rapallo a Genova da una parte e a La Spezia ad est dall’altra. Per chi proviene dalla Francia, dopo il confine si percorre la A10 Genova - Ventimiglia, allacciamento A7 con diramazione A12, dritti verso la vostra destinazione. Da e per il centro italia, la A12 Genova – Rosignano collega la Liguria alle regioni più distanti. Bus di linea collegano inoltre il comune con la già citata Milano e i maggiori paesi d’Europa, senza contare la numerosa flotta di intercity e treni freccia di Trenitalia, in partenza da e per le maggiori capitali. Via mare: L’ente che cura i trasporti via mare è Il Servizio Marittimo del Tigullio, che propone gite turistiche in battello sia nel golfo che, nelle giuste stagioni, verso le destinazioni più belle del Levante, Golfo dei Poeti, Portovenere, Cinque Terre e Baie di Sestri. Le partenze da Rapallo per S. Margherita Ligure, Portofino, San Fruttuoso, si effettuano invece durante tutto l’anno. Vi è ovviamente un porto pubblico e turistico, il “Carlo Riva”, realizzato negli anni settanta. Conta più di 500 posti barca.
Un po’ di storia Le prime notizie riguardo ad un insediamento nella zona di Rapallo vengono fatte risalire al 700 a.C.; in origine il borgo, datato ad una epoca preromana se non addirittura etrusca, venne consolidato a scopo difensivo dai longobar-
di, forte della naturale conformazione strategica protetta dalle montagne. Evangelizzato dai monaci colombani, fra il X e l’XI secolo rientra nei domini della Repubblica di Genova, divenendone podesteria e firmando ufficialmente giuramento per ottenerne la protezione, sia su carta che nei fatti. Rapallo infatti partecipa all’espansione di Genova fornendo galee e servizi, e successivamente, la città si unirà alle sue flotte nelle lotte contro Pisa, durante la battaglia di Meloria, e contro i Dogi Veneziani. Nel 1500 cominciano i saccheggi dei corsari, famosissima la depredazione di Dragut, accrescendo la costruzione di un sistema difensivo per tutto il golfo. Non di meno, la peste e la lebbra, le nuove invasioni anglosassoni e le tensioni tra gli Sforza, alleati di Genova, e l’armata aragonese, sfiancano la popolazione. Cento anni dopo, Rapallo riesce comunque a uscire indenne sia dalle malattie che dalle tensioni politiche, con un importante crescita demografica e divenendo ufficialmente Capitanato. Posta come si diceva in una zona tattica, tra il mare e valichi a monte, Rapallo continua a suscitare gli interessi delle vicine località costiere; nel XVII secolo la sua giurisdizione si estende da Portofino a Zoagli e per tutto l’entroterra. L’arrivo delle truppe di Napoleone Bonaparte in suolo italico, consacra Rapallo come capoluogo del dipartimento del Golfo del Tigullio, all’interno della Repubblica Ligure annessa al Primo Impero francese. Dalla seconda metà dell’Ottocento, Rapallo comincia finalmente a delinearsi come il florido capoluogo che è oggi. La fortuna gira con la costruzione della tratta ferroviaria che da Genova a Sestri Levante,inaugura la stazione e il passaggio del primo treno il il 31 ottobre del 1868. La moder-
nizzazione incalzante del resto della Liguria, il passaparola sulle vicine località di villeggiatura sulla costa, e il clima, anche allora ritenuto magnifico dalla borghesia europea, aprono le porte ai primi hotel e alle caffetterie, nonché alla costruzione dei primi stabilimenti balneari, gremiti come non mai nella stagione estiva. Rapallo nei primi del novecento è già è un rinomato centro turistico, richiamando ospiti del calibro di Nietzsche, Listz e Maupassant, perfino Ernest Hemingway, che nel suo soggiorno italiano scrive “Il gatto sotto la pioggia”. Uscita indenne da entrambe le guerre, da un’alluvione e addirittura tra le più premiate protagoniste del miracolo economico italiano nel dopoguerra, Rapallo non perde le conferme di un tempo rimanendo il crocevia di turisti e residenze estive più apprezzato della riviera di mezzo.
Come spostarsi Indubbiamente, la città si apprezza a piedi, data la confluenza di strade e stradine che da giugno a settembre la rendono trafficata. La ATP, azienda trasporti provinciali, gestisce gli autobus e le corriere a corsa giornaliera, con le quali dal vostro alloggio di residenza potrete spostarvi liberamente e a prezzi ragionevoli verso tutte le frazioni collinari e i comuni limitrofi di Santa Margherita-Portofino e Zoagli-Chiavari. Аnche le gite in traghetto o in motonave sono notevolmente apprezzate dai rapallini. Le società che si occupano dei collegamenti marittimi sono il Servizio marittimo del Tigullio, per le escursioni verso le mete turistiche della regione più vicine; Il Consorzio Liguria Viamare e SanremoCetacei, che offrono la possibilità di una
La conservazione della flora e della biodiversità che popola i boschi come le baie della zona, è garantita dall’assiduo impegno degli enti e dei cittadini per tutelare non solo il verde, ma anche gli straordinari animali che popolano le riserve. Oltre i consueti opportunisti come volpi e cinghiali, l’assenza di agenti inquinanti tra le vette più alte è testimoniata dalla presenza di daini e caprioli. Nelle Valli interne dell’Appennino, ha fatto la sua ricomparsa persino il Lupo, e il cielo limpido favorisce gli appassionati di bird watching con avvistamenti dei maggiori rapaci europei. A due passi dal lungomare Vittorio Veneto è già possibile godere non solo dei benefici salubri del mare, ma del suo panorama di azzurri cristallini. La costa, tredici chilometri quadrati di scorci e baie sassose, rientra a sua volta nella giurisdizione dell’Area Naturale Marina Protetta di Portofino e di Interesse Mediterraneo. La fascia balneabile è divisa in tre zone, due delle quali vietano la caccia subacquea e le immersioni di fondale, perciò attenzione ad assicurarsi sempre il dovuto permesso della regione. Dal promontorio di Portofino in poi, per la granparte della zona i divieti rientrano.
La cucina di Rapallo
gita per l’avvistamento, giust’appunto, dei cetacei (whale watching), con partenza da Genova Porto Antico da Aprile a Ottobre e nel periodo estivo anche da Varazze, Savona, Loano, Alassio e Andora; Navigazione Golfo dei Poeti di cui abbiamo già trattato per le escursioni sulla riviera del levante nello specifico, in rotta verso Cinque Terre e Portovenere, e scali giornalieri all’Isola della Palmaria.
Natura L’Appennino Ligure, che dal Colle di Cadibona a Ceparana segna convenzionalmente lo spartiacque tra lombardia e liguria, è percorso da incantevoli sentieri nella cosiddetta via dell’Alta Via dei Monti Liguri. Degradando verso il mare, le stesse montagne si sviluppano in calanchi e promontori che rappresentano una delle mete più ambite da tutto il panorama ligure, fitte di macchia mediterranea e di anfratti nascosti. Tra le vie che la collegano ai paesi, mirabili sono i sentieri che partendo da Portofino creano una fitta rete di percorsi tra il Golfo del Tigullio ed il Golfo Paradiso, salendo fino al Passo della Scoffera. Il territorio rientra nell’area protetta del Parco Naturale Regionale di Portofino.La vegetazione, non subendo particolari sbalzi termici, è composta per lo più da lecci, piante da sughero e cespugli coloratissimi di corbezzolo, ma il vero protagonista, dal Levante al Tigullio, è il pino marittimo, che arriva a crescere anche ad altitudini di trecento metri sul livello del mare.
Premettendo che la cucina deve essere chiamata rapallina e non rapallese, come gran parte dei piatti liguri incarna il perfetto connubio tra mare e montagna. La cucina della zona è un porto franco sia per i devoti alla buona forchetta che per i più romantici vacanzieri da tutto il giorno in spiaggia. Vicinissima a Recco, ne prende in prestito la gustosissima focaccia, cotta nel forno a legna, ma in genere predilige tutte quelle a lievitazione naturale condite con rosmarino, ottimo olio d’oliva e farciture a piacere. La accompagnano la farinata di ceci e il tortino di acciughe, presenti anche nella focaccia con pomodori secchi e aglio che prende il poco romantico, ma molto gustoso, nome di pisciadela. I piatti di riciclo, ereditati dai rapallini dai tempi dei nonni dei loro nonni, rappresentano quasi un patrimonio a sé stante. Le zuppe di legumi si alternano a impasti che riempiono carni, nella cosiddetta cima ripiena alla genovese, e primi, sublimi le crespelle e le lasagne al pesto. Leggendari i pansotti al sugo di noci. La salsa marà accompagna gli stracotti e i bolliti o si spalma sul pane abbrustolito. La pasta si predilige corta, penne, trofie e trenette, condita col consueto pesto o sughi ancora di noce, o altrettanto semplicemente con guazzetto di pesce. Non avendo problema alcuno a trovarlo fresco, la cucina locale approfitta della risorsa primaria servendola calda e profumatissima. Ancora le acciughe, ripiene o bollite con sale e aceto. Nei secondi piatti ritroviamo il baccalà in agliata, o il cappon magro. Ma anche polpi, scorfani e pesce di fondale si assaggiano stufati a grosse cucchiaiate. Il castagnaccio colma il già delizioso menù in una pastella agrodolce di uvetta, pinoli e romarino, senza dimenticarci degli sformati o del bunettu de laete, un dolce tipico alla vaniglia. La produzione tipica annovera pasta fresca, miele e formaggi a pasta filante. Per innaffiare i vostri appetiti, prediligete il Vermentino DOC del Golfo del Tigullio.
Luoghi di interesse Circondato dal mare e collegato alla terraferma da un pontile, nello specchio d’acqua antistante il lungomare Vittorio Veneto, c’è il simbolo della città di Rapallo : il suo castello. Costruito come magnifico esempio di solidità rustica a pianta quadrata, è il classico maniero ligure nato come contrafforte non più a picco sul mare, ma direttamente a livello. Viene costruito nel 1550, dopo l’assalto del pirata Dragut e successivamente adibito a sede carceraria, ritrasformato ai giorni nostri come sede espositiva di eventi e feste patronali cittadine. Ogni anno, il 3 di luglio, nell’ultima sera di festeggiamenti in onore dell’apparizione di N.S. di Montallegro, accoglie un incredibile spettacolo pirotecnico al termine del quale viene incendiato artificialmente. E’ inoltre dichiarato come monumento nazionale italiano dal Ministero dei Beni Culturali, e basta guardarlo al tramonto, per capire perché. Primo grande esempio di espressione religiosa da vedere, è la pieve di Santo Stefano, in via Torre Civica. In ordine di età, è la più antica pieve cristiana ad essere edificata nel territorio di Rapallo. La sua costruzione è antecedente persino alla basilica dei Santi Gervasio e Protasio, e la chiesa, costruita nel centro storico ed in posizione elevata per evitare i danni causati dalle vecchie esondazioni del torrente San Francesco, diviene nel 1263 sede della neo costituita confraternita dei Disciplinanti. La basilica arcipresbiteriale-collegiata dei Santi Gervasio e Protasio invece, sorge per volere degli Ambrosiani durante il loro esilio diocesano da Milano a Genova. In perfetto stile medievale, di nuovo, racchiude in sé gli elementi di stile gotici e romanici, non essendo stata comunque esente da
continui restauri che ne mantenessero intatta la struttura. Oggi, è sede della parrocchia omonima del Vicariato di Rapallo-Santa Margherita Ligure della diocesi di Chiavari. Indiscutibilmente gotico e di una bellezza austera unica in tutta la regione, il Santuario di Montallegro ci viene incontro nel fitto di un bosco. E’ stato costruito per celebrare l’apparizione della Vergine Maria al contadino Giovanni Chichizola, nel 1557, sul crinale di una montagnola. Dapprima chiamata, quest’ultima, Monte della Morte, probabilmente per la presenza di ripidi strapiombi, viene rinominata Montallegro in seguito all’evento, e da lì, dando il nome al Santuario, divenendo meta di centinaia di fedeli. Il Santuario viene edificato nel 1559, mentre la facciata marmorea verrà ultimata e progettata dall’architetto Revelli, alla fine dell’Ottocento. Ogni anno, i pegni votivi non si contano e vengono lasciati all’interno della cappella, in corrispondenza dell’anniversario dell’apparizione, celebrato il 1, 2 e 3 di luglio. Con il propagarsi della peste nel 1400, la comunità rapallese ebbe la pressante esigenza di costruire un ricovero provvisorio per gli ammalati. La donazione di un appezzamento di terra da parte di tale Giacomo d’Aste, tra le frazioni di San Massimo e Santa Maria del Campo, diede vita al Lazzaretto. Superata l’epidemia, nel 1505 le condizioni dello stabile cominciarono a subire l’incuria del tempo, tanto da dover disporre un restauro accurato della struttura. Le successive visite dei curati, giudicarono troppo onerose le opere di restauro sullo stabile, che attualmente divenuto proprietà privata, si presenta purtroppo in precarie condizioni strutturali. Ma la sua testimonianza, l’impronta delle vicissitudine, resta integra. Viceversa, nel centro città molti dei grandi monumenti o delle costruzioni del passato, coesistono con l’andare del tempo senza particolari problemi. Villa Tigullio, costruita
dalla famiglia genovese Spinola, già sede del museo comunale del pizzo al tombolo e della biblioteca civica internazionale e la villa “del Trattato”, sopravvivono grazie ai continui restauri come testimonianza dello stile neoclassico di allora. Last but non least, il Chiosco della Musica sul lungomare; inaugurato il 3 novembre del 1929, richiama nella sua forma a cupola, nei fregi nei medaglioni degli archi e nella struttura longilinea delle colonne portanti il Liberty di fine Ottocento, e per tanto lo spirito stesso della cittadina poliedrica. Il progetto è stato realizzato da Luigi Devoto, e ha ospitato negli anni ospiti del calibro di Giuseppe Verdi, Ludwig van Beethoven, Wolfgang Amadeus Mozart ed Hector Berlioz.
Ricettività, turismo ed eventi Da Sestri Levante a Santa Margherita Ligure il mare è colui che accompagnerà con solerzia i vostri passi. Dalla spiaggia agli scogli, stabilimenti per tutte le tasche e impianti sportivi all’avanguardia piantonano la costa, tenuti in ordine anche nell’affluenza dell’ alta stagione. Da più di duecento anni, Rapallo coltiva, letteralmente, la passione per ricevere il turismo da ogni luogo e ogni cultura, accompagnandolo nella città e nei suoi scorci più belli, che siano
fatti di sabbia dorata o soffici tappeti di aghi di pino. Surf, moto diving, vela ed equitazione sono solo parte delle attività che vengono praticate, mentre per i palati più esigenti delle signore, non mancano le boutique per lo shopping nel centro storico, centro che mantiene la sua essenza medioevale, valido diversivo durante le compere per sbirciare con occhio critico i monumenti e le architetture di un tempo. Anche i collezionisti avranno un loro ruolo di rilievo, accolti dalle piccole aziende a produzione artigianale dei merletti, e a Zoagli, dei velluti. Tutto il Tigullio da maggio ad agosto celebra il Palio Marinaro. Coinvolgendo San Michele di Pagana, Rapallo, Zoagli, Chiavari, Lavagna e Sestri Levante, con la bella stagione tutti i club di canottaggio delle contrade si riuniscono e si sfidano nella gara che si ripete ogni anno, dal 1974. Ogni quarta domenica nel mese invece, nelle vie del centro storico si fa largo un meraviglioso mercatino d’antiquariato e robivecchi chiamato “Il Tarlo”, assolutamente da non perdere. Rapallo offre anche diverse attività di cultura popolare: l’Accademia Culturale, il Palco sul Mare Festival e la Biblioteca Internazionale (situata nei piani superiori di villa Tigullio, ospita una fornita lista di volumi sulla storia della città) per citarne alcune, e rendono mai scontato un ambiente che è di per sé eclettico, aperto alle novità. Una cinquantina di alberghi, altrettanti ristoranti, una dozzina di stabilimenti balneari, camping e agriturismi a gestione famigliare, vi aspettano se non bastasse il resto, per una vacanza indimenticabile.
Il mercato Immobiliare di Rapallo Il mercato immobiliare della zona è sempre stato prevalentemente relativo alle seconde case e molti sono i turisti stranieri che arrivano da ogni parte del mondo con prevalenza negli ultimi tempi di russi e orientali. Sul territorio ci sono molti immobili di prestigio e ville che hanno sempre invogliato all’acquisto di pezzi che sono davvero unici tanto è vero che sul nostro territorio hanno abitazioni i nomi più illustri della finanza, della politica e del mondo dello spettacolo. La cittadina vanta molte attrezzature atte a richiamare turisti : il porto turistico Carlo Riva, il campo sportivo, il Palazzetto dello Sport, il bocciodromo, i maneggi, la piscina coperta e scoperta, il Golf Club con percorso a 18 buche, il museo del pizzo, il Poligono di tiro a segno e tiro a volo, il Minigolf Sporting Club sito all’interno del Parco Casale. Attualmente i prezzi partono da circa euro 2.000,00 al metro quadro per le zone meno pregiate sino ad arrivare ad euro 6.000/7.000 per le zone di maggior pregio. Per le ville i prezzi possono raggiungere anche quotazioni di 9.000/12.000. Da tenere presente che ci sono diverse frazioni di Rapallo dove talvolta i prezzi possono scendere anche a 1.500,00 euro. Da considerare infine che spesso si vende e valuta a
corpo e non a metro quadro in quanto nella stessa zona esistono tipologie e costruzioni molto diverse l’una dall’altra con rifiniture di minore o maggiore pregio con quotazioni non omogenee. Ultima considerazione che, valutando ciò che è successo in passato, acquistando oggi in Rapallo con i prezzi attuali di mercato è sempre un ottimo affare.
Dintorni Rapallo è un faro. Se non testimoniasse la sua tensione al farsi benvolere il suo magnifico castello sull’acqua, ci pensa la natura a regalarle una posizione di rilievo. A metà strada esatta tra le coste ripide del Levante e le profumate serre del Ponente, Rapallo in Liguria vi permette di arrivare come punto fermo a qualsiasi delle migliaia di attività preposte per lo svago e la vacanza. Ad una quarantina di minuti da Genova e a poco più da La Spezia, ne fonde i caratteri più solidi, la città come nucleo vivo e pulsante della prima e le tradizioni folkloristiche, la cucina spiccia e la nuda terra che sboccia della seconda. Natura e benessere, non vengono accantonate in favore di un subdolo consumismo, ma coesistono, illuminando quando serve i santuari della vicina Val Fontanabuona, gli specchi d’acqua delle Baie di Sestri e i più lontani pinnacoli di Portovenere nel Golfo dei Poeti.